ANNO XXI NUMERO 180 APRILE 2012

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- a p S e n a i l a t I e t s o P IL TUO PIACERE DI GUIDA È UNA QUESTIONE DI PRECISIONE. Michelin 855 200 507 RCS Clermont-Ferrand - MRM Worldwide - 2011 Michelin 855 200 507 RCS Clermont-Ferrand - MRM Worldwide 28 Anno XXI • numero 180 • Aprile 2012

SOMMARIO

Formula 1 4 ...... Si corre ai ripari 12 ...... GP bagnati quando l'acqua è benedetta La nostra storia 28 ...... Monza story: 12 1000 chilometri di gloria Turismo 38 ...... Mondiale Turismo: Cruze, cercasi sfidanti 50 ...... DTM: trio scatenato 54 ...... Superstars: spettacolo stellare Sport & GT 16 ...... 12 Ore di Sebring l'orgoglio dei 60 anni 54 16

Produzione 58 ...... Nuova Boxster: 24 ...... Peugeot 908: meno consumi, più prestazioni la bella incompiuta 42 ...... Endurance: è scoccata l'ora H 46 ...... Porsche Italia: passione per le corse 50 46 Rubriche 59 ...... Pitstop 62 ...... Classifiche

Direzione, PROMIT srl Registrazione Tribunale di Torino Direttore responsabile: Paolo Vinai Redazione, Amministrazione: Direttore editoriale: n° 4454 del 4/3/1992 Direttore: Bruno Brida ([email protected]) C.so Racconigi, 150 Gian Giuseppe Canobbio © Copyright 2012: Promit S.r.l. Caporedattore: Luciano Canobbio ([email protected]) 10141 Torino ([email protected]) Redazione: Giulio Colombo ([email protected]) Impaginazione: Teknocopy Hanno collaborato: Carlo Baffi, Gian Beppe Canobbio, Telefono: Concessionaria pubblicità: Franco Carmignani, Fabrizio Corgnati, 011.3186916 PROMIT, C.so Racconigi, 150 Stampa: Artale(To) Paolo D’Alessio, Enrico Mapelli, Eugenio Mosca, 011.3189232 10141 Torino Una copia Euro 3,00 David Tarallo, Giorgio Baratta, Cristiano Barni, Fax: 011.3186917 Tel.: 011.3186916 - 3189232 Arretrati Euro 4,50 Franco Bossi, Marco Brida, Massimo Campi, e-mail: [email protected] Fax: 011.3186917 Abbonamento: Euro 30,00 Elle Emme, Alex Galli, Michele Piech FORMULA 1 Formula 1 Si corre ai ripari

Dopo le prime due gare della stagione guida a sorpresa la classifica piloti, anche se non ha di certo la migliore macchina del lotto. Se vuole il titolo la dovrà lavorare a tappe forzate.

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A Sepang un Fernando Alonso in gran spolvero festeggia dopo la vittoria nel bagnatissimo Gran Premio di Malesia 2012, una delle gare più incerte e combattute nella storia del mondiale di Formula 1.

e ci dovessimo attenere solo ai da- è prima la McLaren con 55 lunghezze, fiche del mondiale potranno avere una ti numerici il mondiale Formula 1 seguita dalla Red Bull con 42 e dalla fisionomia completamente diversa. S2012 sarebbe partito col piede Ferrari, con 35 punti all'attivo. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di giusto. Due gare appassionanti, due vin- Non sempre però i dati numerici ri- interpretare i dati che sono emersi nei citori diversi e soprattutto, almeno specchiano i reali valori delle forze in primi due Gran Premi del 2012. stando alle classifiche, un certo equili- campo e il primo scorcio della stagione brio tra le forze in campo. 2012 ne è la riprova. Se sulle qualità del Mondiale equilibrato All'indomani dei Gran Premi di Au stra- numero uno del Cavallino non ci sono Partiamo da un dato di fatto: una volta lia e della Malesia la prima guida della dubbi, sul fronte tecnico la situazione è tanto la Federazione ha centrato l'obiet- Ferrari, Fernando Alonso, è infatti in te- assai diversa, rispetto a quella che le ci- tivo e l'avere messo al bando gli "scarichi sta alla classifica piloti con 35 punti, fre ci propongono e, pioggia permetten- soffiati", che lo scorso anno avevano mentre in quella riservata ai costruttori do, fin dai prossimi Gran Premi le classi- consentito alla Red Bull di dominare il

5 campionato dall'alto di una supremazia quasi stucchevole, ha prodotto gli effetti sperati. Sia in gara, sia in prova, i distacchi tra le varie monoposto del lotto sono de- cisamente più contenuti e non c'è più una sola macchina al comando del gruppo, ma una serie di vetture in grado di bat- tersi per le parti nobili dello schieramen- to e per il successo finale. E poi - udite, udite - dopo tre anni di do- minio quasi ininterrotto, la Red Bull è tor- nata tra gli umani ed è persino battibile, tanto che, dopo due gare, nella casella vit- torie, per il team di Mateschitz c'è un bel- lo zero. Cose dell'altro mondo o, se pre- ferite, merito delle regole tecniche che ci- clicamente sconvolgono il Circus della ve- locità, ogni qual volta uno prende il largo e rischia di ammazzare il campionato. Nel recente passato era capitato alla Ferrari quando, all'epoca dei cinque titoli iridati consecutivi di Michael Schuma - cher, il Cavallino si era visto cambiare le norme in corso d'opera in più di una oc- Il Gran Premio d'Australia, prima gara del 2012, ha riproposto i valori emersi nel corso dei test casione o nel 2006 quando, per ridimen- invernali, con una McLaren (a destra) in grande spolvero, una Mercedes (in alto) e una in crescita, rispetto al 2011, un Massa, ombra del vice-campione del mondo 2008 (sopra) e una Red sionare il duo Alonso-, la Fia mise Bull (a destra) ridimensionata, rispetto alla monoposto che aveva dominato le tre ultime stagioni. al bando il "mass-dumper" e un certo ti- po di gomme Michelin, che rendevano praticamente imbattibili le macchine di Briatore. Ricordate? Quest'anno la situazione si è ripetuta: il deciso ridimensionamento dell'effetto "soffiaggio" ha ridimensionato la Red Bull, rilanciato la McLaren, che nel 2011 era stato anche l'unico team in grado di impensierire le RB6 di , ri- portato nelle posizioni che le competo- no la Mercedes, anche se Schumacher e Rosberg in gara continuano ad accusare un eccessivo consumo delle coperture posteriori, e ha dato la possibilità a team di secondo piano, come Sauber, Toro Rosso, Force India e Williams di dire la

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loro alle spalle dei cosiddetti grandi. sotto la vettura e, conseguentemente la Niente male per una categoria che fino deportanza del mezzo. Non solo, di fron- a qualche mese fa viveva spezzata in due te alle più brutte monoposto della storia, tronconi: da un lato le mattatrici Red anche la Federazione si è ricreduta e in Bull, sul fronte opposto gli "altri", a scan- Australia è cominciata a circolare la voce narsi per i posti che andavano dal gradi- che Parigi imporrebbe un cambiamento no più basso del podio. Muso a scalino ed altre verità I test invernali pre-campionato si erano chiusi con un interrogativo: aveva visto giusto la McLaren, conservando un mu- setto arcuato, di tipo tradizionale, o tutti gli altri team, che avevano invece sposato il concetto dell'orribile "muso scalinato"? Ebbene, dopo due sole gare possiamo affermare che il team di Woking è quello che ha interpretato nel migliore dei mo- di le nuove regole e che, anche abbas- sando il muso, come richiesto dalla Federazione, non è detto che si debba ri- durre la portata dell'aria che si incunea

7 in questo settore fin dal 2013, per rende- re le Formula 1 più aggraziate, costrin- gendo di fatto tutti i team a seguire la strada intrapresa dalla McLaren. Per la se- rie, meglio tardi, che mai o, se preferite, noi lo avevamo detto ... Se l'obbligo dello scalino sul muso è sta- to un mezzo flop, non altrettanto si può invece dire per i famigerati scarichi, che sono stati al centro di dispute e cambia- menti continui nel corso dei test inverna- li. E dopo due gare cosa si è scoperto? Che le restrizioni imposte dagli organi fe- derali funzionano e che, una volta tanto, la soluzione più geniale, quella che prima o poi tutti copieranno, non arriva dal so- Ancora una volta c'è voluta la pioggia per livellare i valori in campo e far emergere le doti di guida dei migliori. Dopo avere monopolizzato le prime file, in Malesia McLaren (in alto) e Schumacher lito, ineffabile Adrian Newey, bensì dal se- (sotto), hanno sprecato tutto, regalando la scena ad Alonso, vincitore a sorpresa della gara, e alla misconosciuto , che ha tra- Sauber del messicano Peres (a destra). Ottima anche la gara del rientrante Raikkonen, con la Lotus. sformato la Cenerentola Sauber, nella macchina più osservata dei box. A dispetto di una livrea minimalista, la C31 di Hinwill è tutt'altro che un proget- to scontato, a partire dal disegno delle fiancate, che ripudiano la rastremazione posteriore di tipo "Coca-Cola" per scen- dere bruscamente verso il fondo piatto, in corrispondenza del retrotreno, e con- tinuare col sigillo pressoché integrale del- la parte interna delle ruote anteriori, o con la mini feritoia guida-flusso presente nel musetto, che ricorda tanto la Ferrari del 2008. Ma il vero pezzo forte della C31, moto- rizzata Ferrari, è nel disegno e nell'ubica- zione degli scarichi, che sfruttano l'anda- mento curvilineo delle fiancate, per indi- rizzare l'aria calda verso il diffusore e

8 FORMULA 1 continuare così a beneficiare, seppure in minima parte, dell'effetto "soffiaggio". La soluzione è talmente valida che lo stesso Newey non ha esitato a riproporla inte- gralmente sulla versione definitiva della RB7. E quando il maestro copia gli allievi, vuol proprio dire che si tratta di una so- luzione geniale. McLaren sale, Red Bull in caduta libera A proposito della monoposto campione del mondo in carica, bastava osservare il volto di dopo il Gran Premio della Malesia per comprendere lo stato di forma della macchina austro- inglese. Non solo la Red Bull ha perso la

superiorità tecnica delle passate stagioni ma, se ci passate il termine, è stata colpi- ta dalla sindrome Ferrari 2011: mancanza di deportanza, affidabilità non proprio a prova di bomba, gomme che stentano ad andare in temperatura in prova e si com- portano in maniera incostante in gara. Malgrado tutto, Adrian Newey sprizza ottimismo da tutti i pori ed è convinto di poter ribaltare la situazione fin dai prossi- mi Gran Premi in calendario, quando le McLaren dovranno fare i conti con le ri- nate RB7. Sarà, ma per il momento le vetture di riferimento del lotto sembra- no proprio quelle di Button e Hamilton, che se non avessero commesso errori a ripetizione nel Gran Premio della Male- sia, ora guarderebbero tutti dall'alto, ver- so il basso. Esattamente come faceva Sebastian Vettel nel 2011. Rossa da rifare? Dulcis in fundo, si fa per dire, la Ferrari. Fernando Alonso ha sintetizzato molto bene il momento del Cavallino con un bicchiere pieno a metà, ma in quest'ana- lisi telegrafica sullo stato dell'arte in casa

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Ferrari, temiamo sia stato un po' troppo ne profondamente rivista della F2012, ottimista. dotata di una nuova aerodinamica poste- Certo, dopo due Gran Premi, i numeri riore (stile Sauber?) e radio box azzarda sono tutti dalla parte di , ma è addirittura nuove sospensioni anteriori. solo per merito dello spagnolo, della sua Sì, avete letto bene, perchè pare che il grinta e della sua classe, mentre l'analisi tanto decantato "pull-rod" anteriore po- tecnica della F2012 parla di una vettura trebbe essere una delle cause dei tanti con una cronica mancanza di deportan- guai accusati dai ferraristi in questo pri- za, con velocità di punta incredibilmente mo scorcio di stagione, facendo flettere basse, con poca trazione in uscita dalle Le cose non sono migliorate rispetto allo scorso la scocca e peggiorando lo scorrimento anno e il punto debole della F2012 continua ad curve lente ed una prestazione che peg- essere la mancanza di deportanza. Per questo dei flussi d'aria che lambiscono l'abitaco- giora, col progressivo svuotamento del a Maranello si sta preparando una versione lo e scorrono verso il retrotreno. serbatoio carburante. Niente male per modificata della vettura che ha vinto in Malesia. Rassegnatevi, dunque, tifosi del Cavallino: una macchina che avrebbe dovuto inizia- fino ad allora ci sarà da soffrire e poi, se re con prestazioni di vertice il mondiale le cose non miglioreranno, non rimarrà 2012, con l'obiettivo dichiarato di ripor- altro che fare la danza della pioggia ed af- tare in Italia i titoli piloti e costruttori. fidarsi ad un superlativo Alonso per ren- Per ammissione dello stesso Stefano dere meno amara una stagione partita Domenicali, ci vorrà invece tanto, tanto col piede giusto. Ma solo in apparenza. lavoro. Quanto lo sapremo solo i primi di Una cosa comunque è certa, non è con il maggio quando, in occasione dei test del meteo che si vincono i mondiali. Mugello, dovrebbe debuttare una versio- Testo, foto e disegni Paolo D’Alessio

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I problemi tecnici della Ferrari F2012 (in basso lo spaccato) riguardano la sospensione anteriore e il retrotreno, che non genera deportanza. Per risalire la china Maranello attende i test di Maggio al Mugello, dove dovrebbe vedersi una versione profondamente modificata della poco competitiva F2012.

In basso a confronto la F150° dello scorso anno e la F2012, vittoriosa a sorpresa con Alonso, nel recente Gran Premio di Malesia.

11 FORMULA 1 GP bagnati Quando l’acqua è benedetta

Da sempre la pioggia ha esaltato i "piloti col manico" e ci ha regalato alcuni dei Gran Premi più belli della storia. Come queste gare, entrate ormai nella leggenda...

opo avere visto all'opera Fer- nando Alonso a Sepang, nel DGran Premio di Malesia, non oltre i limiti consentiti. Stiamo parlando rimane che augurarsi un mondiale ba- dei funamboli dell'acqua, di campioni del gnato. L'acqua sull'asfalto, l'aderenza calibro di , , precaria e la scarsa visibilità da sempre , Sebastian Vettel o sono sinonimo di gare spettacolari ed Fernando Alonso che proprio sull'acqua incerte. hanno scritto alcune delle più belle pa- È sempre stato così e sempre sarà, per- gine nella storia della Formula 1. ché sono queste le condizioni che esal- tano i campioni veri, quelli con la "C" Da Ickx a Senna maiuscola, quelli che con la loro sensibi- E la nostra breve storia non potrebbe lità di guida sanno controllare il mezzo che iniziare col belga Jacky Ickx, uno dei meccanico in condizioni critiche e rie- piloti più completi della storia, che pas- scono ad innalzare l'asticella dell'errore sò con grande disinvoltura dalle vittorie

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Si ripeterà tre anni dopo, nel 1971, sem- pre al volante di una rossa, ma questa volta in un bagnatissimo Gran Premio di Olanda. Per tutta la gara con la Brm di Pedro Rodriguez si scambia ripetuta- mente il comando della corsa, ma nel fi- nale anche il fortissimo pilota messica- no deve arrendersi alla superiorità del "Pierino la peste" di Maranello. Un salto di 13 anni e la pioggia propizia in Formula 1, a quelle nelle gare di dura- un'altra vittoria leggendaria. Su Monte- ta, per proseguire con la serie Can-Am carlo non piove, diluvia. , che ed i grandi raid Africani. nel 1984 guida una McLaren pressoché È il 1968 quando il suo nome balza alla imbattibile, s'invola al via, ma quando la cronaca a Rouen, nel Gran Premio di pioggia s'intensifica rallenta il ritmo e Francia, che il belga domina al volante di dalle retrovie risale perentoriamente una poco competitiva F1 un certo Ayrton Senna, che guida una L'album dei ricordi si apre con la cavalcata che, proprio in quella occasione, porta poco competitiva -Hart e che di Jacky Ickx a Zandvoort nel 1971 al debutto i primi alettoni posteriori quell'anno è al suo debutto in Formula (foto sopra e a sinistra) e prosegue con della storia. Ickx pare non accorgersi 1. Il carioca vola, mentre gli altri vanno a lo show sul bagnato di Ayrton Senna nel Gran Premio di Monaco del 1984 nemmeno della pioggia, vola sull'acqua e sbattere o si vedono costretti ad abbas- (in alto) e a Donington nel 1993 (sotto). va a vincere in scioltezza. sare il ritmo, e gli basterebbero poche Si rifarà però dopo poche settimane a Barcellona, dove sotto la pioggia batten- te, la sua F310 sembra volare, mentre Jacques Villeneuve e , un altro che sotto la pioggia si trovava a suo agio, sono costretti ad alzare bandiera bianca. È la prima vittoria del tedesco con la rossa di Maranello e negli anni successivi ne seguiranno altre, non me- no spettacolari ed emozionanti. Un altro maestro del bagnato: in alto Michael ro, dopo il via e su pista bagnatissima, Il Kaiser al volante di una Ferrari è una Schumacher, primo a Barcellona nel '96 con una Ferrari appena sufficiente. Durante la sua sorpasserà cinque vetture, tra cui la fa- garanzia di successo e quando la pioggia lunga permanenza a Maranello il pilota voritissima Williams-Renault di Prost, rende precaria l'aderenza contro tedesco sarà spesso protagonista sul bagnato. per involarsi verso una vittoria storica. Schumi e la sua rossa non c'è semplice- mente nulla da fare. tornate per raggiungere e superare Kaiser Schumi, E chi poteva raccogliere il testimone di Prost quando, provvidenziale, arriva la Vettel ed Alonso Michael Schumacher quando il sette chiusura anticipata della gara. "Per moti- E veniamo a tempi più recenti, a quel volte campione del mondo si ritira, se vi di sicurezza", dirà in seguito Jacky 1996 che vede il passaggio del due vol- non un altro pilota tedesco? Di chi stia- Ickx, diventato nel frattempo direttore te campione del mondo Michael mo parlando? Ma di Sebastian Vettel, ov- di corsa nel Principato, ma in molti so- Schumacher dalla Benetton alla Ferrari. viamente, che balza agli onori delle cro- spettano si tratti di un chiaro favoriti- Quell'anno Maranello non schiera in pi- nache nel 2008, nel Gran Premio d'Italia smo nei confronti di un pilota francese. sta una delle migliori monoposto della più bagnato della storia. Il brasiliano, che a partire da quella gara sua storia, ma il tedesco non demorde e A Monza piove fin dalle prove e a sor- diventerà uno dei piloti più forti di tutti a Montecarlo ottiene addirittura la po- presa il tedesco ottiene la pole, anche i tempi e un inarrivabile specialista sul le, ma la domenica, sul bagnato, viene se la sua Toro Rosso non è certamente bagnato, si rifarà con gli interessi nel tradito dal fondo scivoloso e la sua gara una delle migliori monoposto in circola- 1993 a Donington, quando in un solo gi- non dura neppure un giro. zione. Il paddock festeggia il miglior FORMULA 1

tempo in prova del pilotino di Mateschitz, ma in tutti c'è la convinzio- ne che si tratti del tipico fuoco di paglia, destinato ad esaurirsi con l'accensione del semaforo verde. Invece le cose van- no diversamente: Vettel scatta in testa al via e ci rimane per tutta la gara, anche se alle sue spalle premono piloti del ca- libro di , o Kimi Raikkonen. E veniamo al recente Gran Premio del- la Malesia. Anche in questo caso il futu- ro vincitore della gara guida una vettura poco competitiva e in prova deve ac- contentarsi dell'ottava piazza. Poco, troppo poco per sperare in una gara da protagonista, ma a mescolare le carte ci pensa il meteo che fin dal via scarica secchiate d'acqua sulla pista. In queste condizioni, che rendono pre- caria l'aderenza e livellano le prestazio- ni delle monoposto, emerge tutta la classe di Fernando Alonso. A parità di mezzo, è forse il pilota più completo e veloce di questi ultimi anni, il vero pun- to di forza di una Ferrari tecnicamente in affanno che, per il terzo anno di fila deve aggrapparsi alla classe dell'asturia- no per salire sul gradino più alto del po- dio. Peccato che condizioni meteo simi- li a quelle che ci sono state in Malesia si ripetano raramente nel corso di una stagione, perché se tutto il mondiale si corresse sotto l'acqua, il Cavallino avrebbe già messo una seria ipoteca sul titolo mondiale piloti del 2012. Paolo D’Alessio

Dopo il trionfale arrivo nel Gran Premio della Malesia un raggiante Fernando Alonso sale sulla sua Ferrari F2012 per festeggiare una delle vittorie più sudate della sua carriera (in alto), un successo arrivato del tutto inaspettato e favorito dalle proibitive condizioni meteo, che avevano reso impraticabile la pista di Sepang. A sinistra Sebastian Vettel, vincitore a sorpresa con la Toro Rosso del Gran Premio d'Italia del 2008 (in basso a sinistra). Sarà questa la gara che lo consacrerà come un pilota di sicuro avvenire e, a fine anno, gli assicurerà un posto alla Red Bull, il team col quale ha vinto due titoli mondiali nelle due ultime due stagioni.

15 SPORT & GT 12 Ore di Sebring L’orgoglio dei 60 anni

Una grande gara, quella di quest'anno in cui si festeggiavano i 60 anni di vita. Almeno per quanto riguarda l'affollamento della griglia di partenza che, però, non ha nascosto i primi sintomi di una possibile crisi della categoria endurance.

16 SPORT & GT

a 12 di Sebring di quest'anno non passerà alla storia come una delle L edizioni più appassionanti. Sarà però ricordata come la gara del 60° an- niversario, in cui non sono mancati spun- ti tecnici interessanti, non ultima una gri- glia composta da 64 vetture: era una vita che in Florida non si vedeva un elenco degli iscritti così nutrito. Un'occasione, che probabilmente rimarrà unica, di os- servare insieme i protagonisti del nuovo campionato del mondo e quelli dell'Ame - rican Le Mans Series. Per rispettare le classifiche delle singole serie si sono conservate le classi specifi- che, che sono salite a nove. Un'im presa per chi ha dovuto occuparsi della crona- ca della gara, ma non certo una novità per l'endurance americano e tutto som- mato neanche per quello europeo. Al di là di questo, iniziamo proprio dalla convivenza (ormai episodica) fra Alms e filone Ilmc confluito nel Wec: fra Imsa e Aco/Fia non sembra più esserci quella collaborazione fattiva che aveva dato vi- ta a tante stagioni di successo, al di là e al di qua dell'oceano. Ora il Wec fa sto- ria a sé e non vuole intromissioni. Non per niente anche la Le Mans Series eu- ropea è stata emarginata quanto più non si poteva e già rischia di avere vita breve a poche settimane dalla gara inaugurale in Francia. Ma tant'è, i campionati del mondo han- no la simpatica tendenza a fare il vuoto intorno e poi a collassare essi stessi in- gloriosamente. Unica eccezione la Formula 1 e pare anche assurdo che re- golarmente si continuino a ripetere gli stessi errori con le stesse invariabili conseguenze. Ma questo è un tema su cui purtroppo non mancherà occasione di intervenire in un prossimo futuro. Audi di nuovo al vertice Come era abbastanza facile prevedere, l'Audi è tornata sul gradino più alto del podio dal 2009, e lo ha fatto con l'equi- paggio più rappresentativo della sua storia: Capello/Kristensen/McNish, un trio che entra ancora di più nella storia

La gara del 60° anniversario ha visto l’ennesima vittoria dell’Audi che con l’equipaggio McNish/Kristensen/Capello si è aggiudicata per la decima volta la 12 Ore di Sebring.

17 Capello, Kristensen e McNish festeggiano Beretta/Cioci ha avuto la meglio sulla sul podio della LMP1 affiancati dai compagni di squadra Bernhard, Dumas e Duval, secondi Porsche, che si è dovuta accontentare al traguardo, e da Boullion, Collard e Jousse, della vittoria in GTE-Am. Nell'Alms terzi di classe con la Pescarolo . il successo in P1 è andato alla Lola- In basso, Potolicchio, Dalziel e Sarrazin, terzi B12/60 di Dyson/Smith/Kane, assoluti con la HPD ARX 03b LMP2. che si è fatta precedere in classifica dalla dell'endurance alla pari con altri equipag- migliore delle P2, la HPD di Tucker/ gi ugualmente leggendari. Bouchut/Barbosa. La casa di Ingolstadt non ha portato a Fra le Formula Le Mans (classe PC), in- Sebring le vetture in configurazione 2012, giustamente trascurate un po' da tutti, ma le R18 hanno confermato un'efficacia c'è stata un'appassionante battaglia fra le di gran lunga superiore alla concorrenza; due vetture della Core Motorsport e di certo, l'assenza delle 908 ha pesato come quella del PR1 Mathiasen Motorsports: un macigno sull'essenza stessa della cor- hanno avuto la meglio Popow, Viso e sa, ma di questo il team tedesco non ha Frisselle (Core). In secondo piano ma ap- alcuna colpa e ha consentito ai suoi piloti passionante anche la bagarre nella GTC, di giocarsela alla pari. che si è risolta con una doppietta di una In LMP2 l'ha spuntata la HPD ARX03b vecchia conoscenza, l'Alex Job Racing, di Potolicchio/Dalziel/Sarrazin, mentre in che si aggiudica la classe "minima" a GT-Pro la Ferrari 458 Italia di Bertolini/ Sebring per la seconda volta in tre anni.

18 SPORT & GT

GT, poche ma di qualità La rappresentativa delle GT2 del Wec a Sebring era numeri- camente (non qualitativamente!) piuttosto esigua: solo 12 vetture, meno della metà delle quali iscritte alla classe Pro. Indubbiamente una conseguenza della crisi, che forse ha toc- cato più i team con vetture GT che quelli delle LMP. Il tentativo di ammortizzare i costi è testimoniato chiaramen- te dal fatto che quattro delle cinque GT-Pro appartenevano a team presenti anche nella GT-Am. Il livello tecnico della "Pro" era comunque indiscutibile, spaziando dalle Ferrari dell'AF Corse e del Luxury Racing (quest'ultimo forse anco- ra non ai livelli dei top quanto ad organizzazione e strategia In alto, La Ferrari 458 di Bertolini, Beretta e Cioci, vincitori della GTE di gara) alla Porsche del Felbermayr Proton (finalmente una Pro, e la Bmw M3 E92 di Hand, Muller e Summerton, primi nella 997 GT3 RSR nella classe GTE-Pro, dotata di tutti gli ultimi classe GT dell’Alms. Sopra, la Porsche GT3 RSR di Ried, Roda e Ruberti, vittoriosi nella GTE Am. Sotto, il gruppo delle GT del aggiornamenti 2012) fino alla V8 Vantage GTE Mondiale guidato dalla Corvette C6 ZR1 di Bornhauser, Canal e Lamy. dell'AMR, con un'aerodinamica ulteriormente sviluppata, un miglior bilanciamento generale e anche alcune "razionalizza- stia rapidamente muovendo verso concessioni tecniche for- zioni" che facilitano il lavoro dei meccanici nel paddock e gli se inutili e ovviamente costose, se poi oltretutto per limitare interventi ai box quando il tempo stringe. le prestazioni i legislatori sono costretti a intervenire su que- Fra le GT dell'Alms, nonostante che Corvette e Porsche sto o quel particolare creando continuo malcontento e non sembrassero aver beneficiato al massimo dei regolamenti raggiungendo mai un reale bilanciamento delle forze in cam- 2012, l'ha spuntata ancora una volta la Bmw M3 E92, in un fi- po, sempre che quest'ultimo sia da giudicare sportivamente nale tutto fuorché tranquillo, e la lotta in GT sarà uno dei te- accettabile. mi più intriganti della stagione dell'American Le Mans, con La conseguenza paradossale di questi tira e molla è che a team di primo piano (Corvette Racing, Flying Lizard Sebring le piccole GTC, più strette e con meno resistenza ae- Motorsports, Bmw Team RLL...), mezzi e piloti di grande rodinamica, erano estremamente veloci in rettifilo coi piloti caratura tecnica. delle GT2 costretti a tirare al limite le staccate per non re- Semmai viene da chiedersi per quale strano motivo una ca- stare intruppati dietro vetture che avevano per forza di cose tegoria, che era nata per restare meno estrema della GT1, si una velocità di percorrenza in curva più bassa. A fianco, la Morgan Judd dell’Oak Racing, quarta nel Wec con Nicolet, Lahaye e Pla. In basso, la Lola Coupé - di Belicchi, Primat e Bleekemolen (Rebellion Racing).

Le Mans farà la sua apparizione la secon- da vettura di Pescarolo, una Dome-Judd. Altra Pescarolo, quella dell'OAK Racing, che ha ottenuto la licenza per produrre vetture col nome del costruttore france- se (mentre la LMP2 ha preso il nome Del nuovo fra i prototipi la ARX01e di LMP1. Il motore resta il V8 Morgan), con specifiche del nuovo rego- Semmai la prima gara del Wec è stata che conquistò una straordinaria vittoria lamento 2011 e motore Judd V8. Nel l'occasione per dare uno sguardo a ciò di classe a Le Mans con lo Strakka Racing. corso della stagione il team presenterà che proporrà il nuovo campionato del La vettura di quest'anno beneficia di tut- alcuni sviluppi aerodinamici. mondo in questo difficile 2012: se la R18 ta una serie di migliorie aerodinamiche e Sul fronte delle LMP2 una delle novità più "tradizionale" non ha avuto praticamente di un anno in più di sviluppo. rimarchevoli era rappresentata dall'Ore- rivali non sarà troppo complicato imma- Dei due team, lo Strakka Racing è indub- ca-Nissan 03 del Signatech Nissan, peral- ginarsi cosa accadrà quando scenderà in biamente quello con più esperienza, ma tro in un solo esemplare: stessa vettura pista la R18 Ultra, coadiuvata dall'inedita la preparazione meccanica e organizzati- del 2011, ma aggiornata con la pinna e R18 e-tron Quattro. Resta solo da spera- va del JRM è apparsa piuttosto convin- con alcune novità a livello di ali e di parti- re che la Toyota riesca a mettere su una cente a Sebring. colari di carrozzeria. vettura competitiva in tempi accettabili, Sono della partita anche le "solite" due Allo scopo di affiancare alle già notevoli altrimenti questa stagione sarà presto ar- Lola-Toyota del Rebellion Racing, siglate prestazioni un po' più di affidabilità, che chiviata. quest'anno B12/60. In attesa del pacchet- nel corso del 2011 non era stata a prova Si sono viste le due HP ARX03a dello to aerodinamico 2012, le vetture hanno di bomba, è stata rivista parte dell'elet- Strakka Racing e del JRM: vetture interes- corso in configurazione 2011. E nono- tronica e alcuni altri particolari (sterzo, santi, che Nick Wirth ha definito "quanto stante le apparenze "lotusiane", il telaio motricità, impianto elettrico) che aveva- di meglio possa offrire il mercato ai clien- resta un... Lola e il motore è il conosciuto no dato più di una preoccupazione l'an- ti sportivi". Un'affermazione giustissima, a V8 3,4 litri TMG Toyota. no passato. corollario della quale si può aggiungere Attendendo la nuova 03 (basata su un Altra Oreca-Nissan 03 per l'ADR-Delta, che, se la presenza sul mercato di vetture telaio Aston Martin AMR-One con altre un team nuovo, almeno a questi livelli del- come l'HPD è linfa vitale per la categoria, componenti Pescarolo e motore Judd V8 l'endurance, ma con una notevole espe- in assenza di un'opposizione ufficiale, con- 3,4), Pescarolo ha chiesto una deroga per rienza in altre categorie. Terza Oreca- tro l'Audi ci sarà ben poco da fare. portare ancora una volta in pista la 01 Nissan per il Pecom Racing, nei cui pro- In ogni caso la HPD 03a spinta dal moto- del 2009 con motore V10, che alla fine grammi 2012 è presente sia il Wec sia la re Honda nasce dall'esperienza accumu- del 2011 si era dimostrata ampiamente Le Mans Series. Questo team, con la lata con le varie versioni di LMP2 e con al livello delle migliori LMP1 a benzina. A squadra di meccanici fornita dall'AF Corse, ha accantonato la propria Lola- Judd del 2011 ed ha acquistato l'Oreca alla ricerca di una competitività mai rag- giunta con la vettura dell'anno scorso. In LMP2 ritroviamo l'OAK Racing, l'unica squadra del Wec presente in entrambe le classi dei prototipi: stavolta la Pesca- rolo è stata ribattezzata Morgan, un'ope- razione commerciale che frutta al team qualche sostegno e dà il pretesto di cele- brare a Le Mans la vittoria di classe otte- nuta cinquant'anni fa dalla Plus 4 Supersport pilotata da Christopher Law- rence e Richard Shepherd Baron. La "Morgan" LMP2 è spinta dal Judd BMW, una scelta ormai abbastanza inusuale, ma indubbiamente si tratta di un binomio che durante l'anno saprà dire la sua.

20 ARACING C Il vintage che piace Denise McCluggage (l'indimenticabile pilota-giornalista col ca- sco a pallini rossi), Johnny O'Connell, Jim Downing (20 edizio- Sessant'anni e li dimostra tutti, nel senso buono: la 12 Ore di ni della 12 ore al suo attivo!) e la... Corvette (quan- Sebring è una di quelle poche gare vecchio stile dove l'am- do ci vuole, ci vuole). biente conta e fa parte dell'irrinunciabile fascino. Nel vendors village le solite irrinunciabili icone: le tazze col sim- Quest'anno, vista la concomitanza col Wec, i parcheggi sem- bolo dell'Imsa, i vecchi poster, parecchi modelli (quelli sì, ahinoi, bravano ancora più angusti, la sala stampa non è high-tech (an- vittime della globalizzazione: gli Spark e i Bizarre ormai li trovi zi, a volte pare un miracolo che ci sia l'aria condizionata) e le anche su Marte), i libri di un paio di celebri commercianti. strutture dei box, pur non essendo quelle originali, a quelle E - anche quella è una tradizione - il padiglione con le vecchie originali somigliano in maniera impressionante. A fine gara, sot- glorie di un passato più o meno recente: quest'anno la to al podio ci si danno le gomitate e la cena promozionale del- Porsche aveva portato la 917LH Martini di Le Mans '71, che la Mobil avviene in una stanzetta che in altri circuiti userebbe- faceva bella mostra di sé sul prato antistante l'entrata, mentre ro come ripostiglio. all'interno una delle stelle era certamente una delle Corvette Sebring, l'evento e il circuito, sono meravigliosamente anacro- di John Greenwood, peraltro in ottima compagnia (Maserati, nistici e vivono anche sulla ripetitività di un rito annuale (altri- Ferrari, Porsche, Bmw...). Si è rivista la Cunningham C4R vinci- menti che rito sarebbe?) fatto di certezze e di tempi ben scan- trice nel '53, fotografata sul rettifilo d'arrivo accanto all'Audi di diti e perfettamente organizzati. Le bande prima della parten- ultima generazione. za, i paracadutisti, l'inno americano cantato a cappella dalla star Dal punto di vista editoriale, diverse le "chicche" per gli appas- di turno, sono parte di qualcosa che non tramonta mai. sionati di storia e memorabilia, a iniziare dal programma uffi- L'anniversario è stato celebrato degnamente e si è inscritto ciale di 200 pagine, zeppo di articoli storici e di costume (im- nella serie delle manifestazioni legate al centenario della fonda- perdibile il pezzo di Janos Wimpffen sulle macchine più strane zione della città. "It's always big when it comes to Sebring", si di- mai viste alla 12 Ore, per proseguire col bellissimo poster raf- ce, ed è vero: ma Sebring, a differenza di altre gare che si sono figurante tutte le sessanta vetture vincitrici ritratte in un'ipote- eccessivamente imborghesite, resta ruspante e autentica. tica poeticissima partenza, finendo poi con l'interessante pub- Il pubblico, il solito spettacolo nello spettacolo: tutti accampa- blicazione di Ken Breslauer, responsabile della comunicazione ti nell'infield (non ci sono tribune), anno dopo anno tornando del circuito, che contiene le foto dei primi dieci assoluti di ogni sempre alla stessa curva. E anno dopo anno, la hall of fame si edizione insieme a classifiche estremamente dettagliate. L'idea arricchisce di personaggi che hanno fatto la storia dell'auto- era quella di fare un libro più corposo che sostituisse il volu- mobilismo americano e non solo: per l'edizione del 60° sono me uscito alla fine degli anni novanta, ma alla fine si è optato entrati nell'albo d'oro , Geoff Brabham, per qualcosa di leggermente meno impegnativo.

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Certo, si tratta di vetture monoserie (specs-car, come le chiamano negli Stati Uniti), ma pur sempre più avanzate di quanto di meglio riusciva a proporre l'Imsa anche solo una quindicina di anni fa. A Sebring il passato si è legato al futuro con i giri dimostrativi del Delta Wing, nel- la sua nuova livrea nera, stavolta sotto la benedizione della Nissan. E i sorrisi di suf- ficienza si sono trasformati in esclamazioni di ammirazione quando si è visto che Passerella in pista, a Sebring, anche per il Delta Wing in “promozione” per la 24 Ore di Le Mans. quell'aggeggio faceva sul serio e che non era solo una simpatica trovata pubblicita- A Sebring ha confermato la propria eventi di per sé eccezionali, che non pos- ria da tenere ferma lì come un sopram- competitività la Zytek-Nissan Z11SN del sono nascondere dubbi e timori per ciò mobile (il manichino della vettura era sta- Greaves Motorsport, reduce da una che sarà il futuro dell'Alms. to presentato anche a Road Atlanta). E grande stagione. Nuovo il telaio e rivista In effetti il parco vetture dell'Alms faceva probabilmente il Delta Wing è stato ac- la mappatura del motore; il Greaves abbastanza una magra figura rispetto a colto con più apertura negli Stati Uniti che Motorsport porterà due vetture a Le quello presentato dal Wec. In P1 si è ri- non nella più conservatrice Europa. Mans ed è iscritto all'European Le Mans petuto il duello del 2011 fra il Dyson La prima gara del Wec/Alms ha eviden- Series oltre che al Wec. Novità nel Wec, Racing (che è rimasto fedele alla combi- ziato che al giorno d'oggi solo il primo l'arrivo di un team della Grand-Am, lo nazione Lola-Mazda AER, ulteriormente campionato può permettersi di cammi- Starworks Motorsport, con una HPD affinata con la versione B12/60 del telaio nare da solo garantendo griglie sempre ARX03b: la scelta è interessante e a inglese) e il Cytosport, che ha optato per piene. L'Alms vivrà senz'altro alcuni mo- Sebring è stata subito premiata dalla vit- la HPD ARX03a, arrivata praticamente menti di grande crisi negli appuntamenti toria di classe. alla vigilia dei test preliminari e quindi meno importanti, mentre in Europa il Chiudiamo questa panoramica delle vet- non al top nella messa a punto. "campionatino" continentale non ha cer- ture "europee" con le Lola: a Sebring ha La classe P1 finisce qui ed è senz'altro to iniziato col piede giusto. debuttato sul telaio inglese (B12/80) il una nota di debolezza per l'Alms, che se Del resto, anche il Wec, ha perso quelle motore Nissan. L'altro telaio Lola, iscritto non altro ha mostrato qualche migliora- 15-20 unità passate in pianta stabile da Romulus Kolles (padre di Colin Kolles, mento in P2, anche se i numeri restano nell'Elms, ma questo sembra non impor- il quale occupa comunque un ruolo di pri- alquanto bassi (due HPD ARX 03b del tare più di tanto al duo Aco/Fia, che già mo piano nella squadra), vorrebbe passa- Level 5 Motorsport, la Lola-Honda nell'estate del 2011 non era affatto con- re per... Lotus, così come si cerca di "ven- B11/60 del Black Swan Racing e la traria ad una riduzione del parco parten- dere" come Lotus il motore della vettura, Morgan-Judd del Conquest Endurance). ti del mondiale, considerando la cosa co- che altro non è se non un Judd Bmw. Non era questo ciò che ci si aspettava al- me un indice di "scrematura" a tutto van- la vigilia della stagione 2012, in cui alcuni taggio delle vetture ufficiali, che non La situazione nell'Alms scommettevano su un boom della P2. avrebbero dovuto penare più di tanto a L'Alms 2011 è terminata col migliore Gli attesi team Newman-Haas, Libra e farsi strada fra troppi doppiati. schieramento della Petit Le Mans di tutti Dempsey non si sono materializzati e me- A stagione 2012 ormai iniziata, i risultati i tempi e l'edizione 2012 è iniziata col no male che a salvare la situazione ci si so- sono questi: un Wec privo della Peugeot grande spolvero del sessantesimo anni- no messe le Oreca di Formula Challenge, (e quindi "zoppo"), un'Elms in totale cri- versario della 12 Ore di Sebring. Due ingiustamente sottovalutate da alcuni. si d'identità e un'Alms incapace di stac- carsi dal cordone Aco (o meglio, co- stretta a dipenderne) e quindi priva di ogni possibile idea alternativa. Distinguere fra conseguenze dirette e indirette di una mossa prematura e arri- schiata (l'istituzione di un mondiale) sa- rebbe quantomeno difficile. Certo è che la situazione odierna è comunque il prodotto - più o meno automatico - di quelle scelte. Era proprio questo ciò che si voleva per l'endurance? David Tarallo

SPORT & GT Peugeot 908 La bella incompiuta ARNI B

ra che gli echi del ritiro della minate invece con il trionfo dei rivali terminata, ma sempre carente in qualco- Peugeot dall'endurance si so- dell'Audi (2010 e 2011). sa. Todt e la sua squadra seppero sfrutta- Ono un po' attenuati (gli echi, Se a questi episodi aggiungiamo anche la re al massimo la situazione, piazzando il non certo l'onda lunga delle conseguen- delusione del 2008, cosa resta? La vitto- secondo successo, nel 1993, a campio- ze, peraltro disastrose), restano alcune ria del 2009, quella sì, quasi "annunciata", nato del mondo già morto e sepolto. stagioni di storia da analizzare: stagioni e così la 908 va in pensione con una car- Stando ai numeri, la 908 degli anni ambivalenti, in cui vittorie significative si riera più lunga ma meno brillante rispet- Duemila si è coperta di gloria: 24 vitto- sono alternate a sconfitte clamorose. to all'antenata 905, che primeggiò nel rie su 32 gare disputate parlano chiaro; In assoluto l'esperienza della Peugeot 1992 e nel 1993. Si trattò - questo è ve- e a suggello di una superiorità tecnica al- 908 di classe LMP1 potrebbe essere ro - di due edizioni relativamente "faci- meno nelle corse "brevi" sono arrivati considerata un successo, se a pesare sul li", con una concorrenza giapponese de- sette titoli (piloti e squadre Lms 2007, co- bilancio non ci struttori Lms fossero almeno 2010, costrutto- due edizioni Probabilmente è stata la più raffinata LMP1 dell'ultimo ri e squadre Ilmc della 24 Ore di decennio, ma è anche quella che ha raccolto 2010-2011). Le Mans che si molto meno di quello che avrebbe potuto, soprattutto Eppure il pas- annunciavano saggio della come l'occasio- per colpa di una direzione non sempre lucida. Peugeot nell'en - ne della definiti- Alla fine paga pesantemente certe scelte durance di que- va affermazione del Marchio che con lo sport non c'entrano nulla. sti anni ha la- e che sono ter- sciato l'impres-

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Case, che anche in questo modo appro- te" in scala 1:1 viene presentato al fittano al massimo di una visibilità e di Salone di Parigi, il 28 settembre 2006. una copertura mediatica prima ancora A capo di Peugeot Sport, intanto, Michel di aver messo una singola ruota in pista. Barge ha preso il posto di Jean-Pierre Il progetto, in ogni caso, è serio e tec- Nicolas, andato in pensione; Serge nologicamente innovativo: il motore Saulnier è nominato team manager sarà un turbodiesel, a rappresentare il mentre Patrice Lacour è il responsabile 60% dei modelli presenti nella gamma di delle officine e dei box. serie. Paolo Catone, responsabile della Il motore gira al banco per la prima vol- 905 dei tempi del Gruppo C, è nomina- ta il 30 settembre 2006 e il 31 dicembre to capo del progetto. Jean-Marc Schmitt il primo prototipo compie alcuni giri si occuperà del telaio, mentre Claude poco lontano dagli stabilimenti Peugeot Guillois e Guillaume Cattelani (con Sport di Vélizy con Eric Hélary al volan- esperienze in e Lola) saranno i te. Adesso si comincia a fare sul serio. responsabili rispettivamente della parte All'inizio del 2007 vengono condotti di- motoristica e aerodinamica. versi test al Paul Ricard e il 10 gennaio Mentre i giornali si domandano se la fu- è fissata la presentazione ufficiale al tura Peugeot LMP sarà aperta o chiusa, centro di studi e di ricerche sull'auto- chi sarà a capo della struttura e chi sa- mobile di Mortefontaine, nel diparti- ranno i piloti, l'Audi R10 di Capello, mento dell'Oise. Rispetto al manichino Kristensen e McNish vince la 12 Ore di di Parigi, la 908 presenta parecchie dif- Sebring con un motore... turbodiesel! La ferenze e innovazioni. Casa di Ingolstadt si ripete a Le Mans, Linea rivoluzionaria, aerodinamica esa- portando così per la prima volta un mo- sperata, la 908 è davvero un passo avan- tore a gasolio ai vertici della 24 Ore. ti rispetto alla concorrenza e fa invec- Intanto in Peugeot si va avanti. Proprio a chiare di colpo l'Audi. Il debutto non Le Mans, Frédéric De Saint-Geours, di- rettore generale di Peugeot, fornisce di- In apertura, l’arrivo vittorioso alla 24 Ore versi particolari in più a proposito del di Le Mans del 2009, con la 908 di Gené, Wurz programma del 2007: la vettura si chia- e Brabham che precede quella di Sarrazin, merà 908 HDi FAP e monterà un V12 Montagny e Bourdais. Sotto, l’ultimo successo della 908 è quello dello scorso anno turbo da 5,5 litri a 100°, equipaggiato di a Zhuhai che consacra la vittoria della due filtri antiparticolato. Una "maquet- Peugeot nell’Intercontinental Le Mans Cup. sione di un'incompiuta. Troppo poco una vittoria in cinque partecipazioni a Le Mans: certo, nel passato altri hanno fatto peggio, non arrivando neanche mai al successo, ma per una Casa che ad ini- zio stagione dichiarava forte e chiaro che l'obiettivo primario era la 24 Ore, un bilancio come questo suona come una parziale sconfitta. Una storia lunga cinque anniversari Il 14 giugno 2005, all'indomani della 24 Ore di Le Mans, Peugeot annuncia il ri- torno alle gare endurance (e alla 24 Ore) nel 2007 con una LMP. È una mos- sa astuta, che assicurerà ai francesi una promozione "gratuita" per almeno un anno e mezzo. Del resto gli annunci con grande anticipo fanno parte della stra- tegia di comunicazione delle grandi

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Il ritiro di Peugeot? be potuto ritirarsi da un momento all'altro, creando seri proble- “Una decisione che danneggia tutti” mi. Col Wec, l'Aco e la Fia avevano già iniziato ad uccidere le pic- cole squadre e ora certe manie di grandezza si stanno ritorcen- Avevano inviato già le proprie strutture a Sebring, avevano do contro di loro». pronti gli inviti alla presentazione e si diceva che la nuova Sul fatto che non si tratti di una decisione tecnica sono d'ac- 908 ibrida andasse fortissimo, altro che storie. La mannaia si cordo pressoché tutti. Di fronte al ritiro della Casa del Leone è abbattuta non solo sulle ambizioni e sul lavoro svolto dalla restano un paio di interrogativi più che leciti: lo stato di salu- squadra sportiva, ma anche sull'organizzazione del Wec, che te del gruppo Psa è davvero così disastrato da giustificare la considerava la Peugeot un pilastro fondamentale per la sta- fine di un programma sportivo di qualche decina di milioni di gione 2012. euro (quindi tutto sommato limitato), di cui quanti realmente Non ha nascosto la propria delusione Jean-Claude Plassart, sottratti a risorse interne? E quanti milioni di euro andranno presidente dell'Aco: «È una decisione che accettiamo a fatica, a costare le campagne di promozione dei nuovi prodotti di che oltretutto porta una serie di effetti collaterali negativi sul per- serie, ufficialmente la ragione per la quale è stata sacrificata la sonale, sulle aziende collaboratrici e sull'Aco stessa. Capire fino in campagna agonistica? Rinunciare a battersi con i diretti con- fondo come una Casa come la Peugeot possa aver fatto enormi correnti come Audi o Toyota non comporterà un danno investimenti su una vettura competitiva e dalla tecnologia tanto d'immagine, certo difficilmente quantificabile, ma non certo innovativa come la 908 Hybrid4 per poi abbandonare tutto così trascurabile? «Peugeot - ha osservato a Sebring il pilota dall'oggi al domani mi resta alquanto difficile». dell'Audi Dindo Capello - ha voluto o piuttosto dovuto dare un E non c'è stato neanche spazio per qualche team privato: le segnale forte; purtroppo le grandi Case sono soggette a pressio- 908 del 2011 resteranno ferme e avranno corso per una so- ni politiche e sindacali di varia natura e a volte sono costrette a la stagione (ricordiamo che all'inizio dell'anno scorso la 'pagare' alcune mosse impopolari (leggi: licenziamenti), con la Peugeot presentò una vettura completamente riprogettata, rinuncia a ciò che può sembrare una delle voci più superflue, va- ottemperante alle nuove normative). «Ciò che è accaduto - ha le a dire le competizioni». commentato - è inverosimile: a parte il danno Del resto neanche l'Audi è stata estranea in passato a deci- per il campionato e per la Francia, ciò che mi fa arrabbiare è che sioni di questo genere, come quando annunciò, alla fine del sono sei anni che vado dicendo all'Aco che uno dei grandi avreb- 2008, il proprio ritiro dall'Alms. potrebbe essere più felice: Minassian e tiene una straordinaria pole, rifilando ol- no in titolo a Silverstone in maniera ro- Gené dominano alla 1000 km di Monza, tre 5" alla più veloce delle Audi. cambolesca con due uscite di pista che prova di apertura della Le Mans Series e Sembra un trionfo annunciato e invece bi- hanno dell'assurdo. Tutto questo costa a i successi si susseguono. L'Audi non par- sognerà rimandare i festeggiamenti. Le Michel Barge il posto di team manager, e tecipa: la si rivede solo a Le Mans dove 908 sembrano controllare tranquillamen- gli subentra Olivier Quesnel, direttore di continua a dominare mentre la Peugeot, te la gara quando a guastare tutto ci si Citroën Racing. arrivata nei comodi panni di chi per il mettono i radiatori che accumulano trop- A Silverstone viene presentata la 908 HY, momento deve raccogliere solo espe- pi detriti e la pioggia all'alba della domeni- una versione ibrida della 908 Hdi FAP, il rienza, si accontenta dalla pole con ca. Eccezionale sul bagnato con la sua cui obiettivo è quello di sviluppare in am- Stéphane Sarrazin. Audi, Kristensen surclassa Jacques Ville- bito agonistico la soluzione di una propul- Il 2008 dovrebbe essere l'anno della con- neuve e si piazza al comando poco dopo sione endotermica abbinata a un motore sacrazione della 908: il team decide di le 5 del mattino. Due vetture sul podio elettrico, una strada cui diverse grandi ca- andare a Sebring, dove l'incredibile non mitigheranno l'amarezza di una scon- se costruttrici stanno guardando con in- Porsche RS Spyder del team Penske bat- fitta. L'Audi è ancora la regina di Le Mans. teresse. La vettura è equipaggiata con un te tutti, Audi compresa. Ma l'obiettivo L'annata-no continua però anche nella sistema di recupero dell'energia accumu- primario è la 24 Ore di Le Mans: il team Le Mans Series, dove Peugeot e Audi si lata durante le fasi di frenata, che aziona si presenta con tre vetture e Sarrazin ot- ritrovano faccia a faccia: i francesi perdo- un motore elettrico da 60kW. La 908 HY, più volte esposta in occasione di saloni e gare ufficiali, non prenderà mai il via di una competizione. Niente Le Mans Series per il 2009, ma in compenso un telaio 2008 viene affidato a Pescarolo. Il team si accolla la trasferta di Sebring, considerata un utile terreno di

Nel 2007, al suo esordio alla 24 Ore, la 908 HDi conquista la pole con Stéphane Sarrazin (nella foto con i compagni Bourdais e Lamy) ma conclude al secondo posto dietro all’Audi R10. SPORT & GT

Presentata nel 2008, la 908 HY è stata esposta più volte in occasione di saloni e gare ufficiali ma non ha preso mai il via di una competizione e quest’anno non sarà presente alla sfida delle “ibride” nel Wec ed alla 24 Ore di Le Mans. gran forma e con esse tutta la squadra. Ma l'Audi R18 cresce bene e a Le Mans tedeschi e francesi se la giocano alla pa- ri. È la più spettacolare edizione degli ul- timi dieci anni, senza un attimo di respi- test di inizio stagione, ma in Florida la chi è stata la responsabilità dell'adozio- ro. L'Audi perde due vetture su tre, ma spuntano i soliti Capello/Kristensen/ ne di certe parti rivelatesi poi troppo l'unica R18 superstite riesce a tenere in McNish con la nuova R15 TDI. Sembra fragili? Non consolano certo i successi a scacco la muta delle 908 inseguitrici per la ripetizione del 2008, ma stavolta le raffica nel resto della stagione. interminabili ore. Finisce con uno scar- cose vanno meglio: Peugeot è presente A partire dalla Petit Le Mans, Pascal to degno di un Gran Premio di Formula alle "prove generali" di Spa, dove ottiene Dimitri diventa il team manager di 1 e per la Peugeot è un'altra beffa. un facile successo. Peugeot Sport; in Cina arriva il titolo co- Certo, stavolta è un risultato che tecni- Il team è meglio organizzato, la vettura struttori della Ilmc (che si aggiunge a camente vale quanto una vittoria, ma è sembra sufficientemente affidabile e so- quello della Lms), mentre Oreca conqui- davvero una magra consolazione. prattutto l'Audi non è un fulmine di sta i titoli squadre e piloti nella Lms. Affidabilità impeccabile, prestazioni ec- guerra. A Le Mans la differenza fra la Si cambia tutto o quasi in vista del 2011: cezionali, nessun errore da parte dei pi- Peugeot e l'Audi si palesa impietosa- la 908 HDi FAP va in museo, sostituita da loti. La partita si è giocata sul filo dei mente: malgrado alcuni contrattempi la una vettura apparentemente molto simi- rifornimenti, sul filo dei secondi. E forse leadership non è mai in discussione e le, ma in realtà alquanto diversa, battez- sotto questo aspetto l'Audi è quella che per il team tricolore è la doppietta, con zata... 908. I regolamenti impongono pro- ha sfruttato al meglio tutte le situazioni, Gené/Wurz/Brabham che precedono pulsori più piccoli e un'aerodinamica che malgrado i due spettacolari incidenti Sarrazin/Montagny/ Bourdais. L'Audi li- sposa alcuni dettami di sicurezza svilup- che hanno eliminato due R18. mita i danni con un onorevole terzo po- pati di concerto fra Aco e Fia. Il rospo è duro da ingoiare. Nell'Ilmc le sto, ma è davvero il massimo cui poteva Il motore da 5,5 litri lascia il posto ad 908 continuano a raccogliere successi e aspirare. Un successo a Road Atlanta un V8 da 3700cc a 90° e una vistosa pin- la Peugeot è una delle maggiori promo- nella Petit Le Mans conferma lo stato di na fa la sua apparizione nella zona re- trici del futuro Wec. La Toyota annuncia grazia delle 908. trostante l'abitacolo. Sviluppata in quasi il proprio ritorno e tre giorni dopo la Nuovi cambiamenti nell'organigramma un anno, la 908 aveva girato per la prima 908 Hybrid4 scende in pista all'Estoril in vista del 2010: Sven Smeets rimpiazza volta alla fine di luglio del 2010. dimostrando di che pasta è fatta. Serge Saulnier nel ruolo di team mana- A Sebring vince a sorpresa la vecchia All'inizio del 2012 i programmi sembra- ger, mentre Oreca sostituisce Pescarolo 908 Hdi FAP dell'Oreca, ma dalla 1000 no chiari: due vetture nel Wec e tre o nell'utilizzo di una vettura privata. Km di Spa le 908 si confermano meravi- quattro a Le Mans. Test a Sebring sono La stagione inizia col successo alla 12 gliosamente a punto: la squadra sembra fissati a partire dal 21 gennaio. Ma mer- Ore di Sebring, che ancora mancava nel un enorme rullo compressore e le nuo- coledì 18 gennaio, poco prima delle palmarès della Peugeot. A Le Mans il van- ve Audi R18 che debuttano proprio in quattro del pomeriggio, la doccia fred- taggio delle 908 nei confronti delle Audi Belgio (mentre a Sebring erano state da. Chiuso, tutti a casa. Il Wec? R15 TDi rivedute e corrette è quasi im- schierate le R15 Plus) sembrano legger- Armiamoci e partite. È la fine di un pro- barazzante. È proprio sulla Sarthe che il mente staccate, anche se è difficile capi- getto la cui portata potrà essere giudi- team subisce la disfatta più pesante di re dove finisca il divario e inizi una certa cata appieno solo tra qualche anno. tutti questi cinque anni, con una serie pre-tattica. Fatto sta che le 908 sono in D. Tarallo pazzesca di cedimenti meccanici che mettono fuori gioco l'intera squadra, compresa la macchina dell'Oreca. È via li- bera per l'Audi, che monopolizza il podio. All'indomani sono molti gli interrogativi che gravano sulla condotta del team: troppa sicumera? Alcuni particolari pe- raltro difettosi avrebbero ceduto ugual- mente se si fosse adottata una condot- ta più prudente, considerato che le Audi giravano notevolmente più piano? Di LA NOSTRA STORIA 90 anni di Monza 1000 chilometri di gloria

Per un decennio, a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, fu la gara più prestigiosa e più seguita organizzata dall'autodromo brianzolo. Poi, con il ritiro della Ferrari dalle gare di durata, anche la 1000 Chilometri di Monza è lentamente uscita dalla scena internazionale.

28 LA NOSTRA STORIA

l mondo esistono centinaia di InterEuropa. Gare che non suscitarono autodromi di varie dimensioni e particolare interesse dai partecipanti, Apotenzialità. Ognuno è stato fatto salvo la seconda, avvantaggiata dal- teatro di sfide memorabili a vari livelli, l'essere in programma nella mattinata gare passate alla storia per l'importanza del Gran Premio d'Italia di Formula 1. dei protagonisti in pista o per svariati La stessa Coppa InterEuropa, sulla du- altri motivi. Spesso pagine di campiona- rata di tre ore, venne inserita nel calen- ti di assoluto valore, ma niente, proba- dario iridato proprio quel 25 aprile del bilmente, nel mondo dello sport vale 1965, antipasto dell'atteso debutto del- come il titolo di Campione del Mondo. la 1000 Chilometri. Olimpiadi a parte. Quel giorno inizia per Monza un capito- Ed è in questo contesto che Monza è lo, quello delle corse di durata, che sot- leader, palcoscenico indiscusso da de- to certi versi aveva già abbracciato nel cenni dell'iride motoristico, testimonia- decennio precedente organizzando va- to da numeri che solo l'Autodromo rie edizioni del Gran Premio Super cor- Nazionale può fornire. Monza divide temaggiore, gara internazionale sulla di- questo primato con altri sei impianti, stanza di mille chilometri che ha visto tutti europei, ma nessuno di essi si avvi- schierarsi al via le migliori auto condot- cina alla pista brianzola in termini di ma- te dai piloti più forti dell'epoca. nifestazioni mondiali, siano esse a due o In quelle stagioni però il ristretto calen- quattro ruote. dario del Campionato del Mondo Sport Restando nello spazio riservato delle vedeva già presente la prestigiosa Mille corse automobilistiche, sono sostanzial- Miglia e, sporadicamente, l'altrettanto mente tre i Mondiali da pista. Il più im- storica Targa Florio. Questo impediva di portante è, ovviamente, quello di fatto alla Federazione di assegnare Formula 1, ma ci sono altre realtà a ruo- un'altra prova iridata all'Italia pur nel te coperte che in tempi diversi hanno dovuto rispetto per Monza ed i suoi avuto la titolazione massima che la abili organizzatori. Federazione potesse dare. Ci riferiamo Tutto cambiò nella primavera del 1965, alle gare per Sport e Prototipi e a quelle, quando due dirigenti dell'AC Milano, più recenti, dedicate alle vetture Turismo. Romolo Tavoni e Francesco Gallo, pere- Togliendo le sessantuno edizioni iridate grinando sui circuiti di mezza Europa in del Gran Premio d'Italia, di cui abbiamo pochi giorni riuscirono a raccogliere scritto nello scorso numero, ecco spun- sufficienti adesioni per mettere in piedi tare altre trentotto gare inserite in ca- una gara sulla distanza dei mille chilo- lendari mondiali dalla Fia, comprenden- metri. Fu scelta una data, il 25 aprile, che do come ultimo capitolo l'inizio dell'ot- solo per noi italiani è sinonimo di gior- tava stagione del Wtcc, dello scorso 11 nata festiva e quindi poche volte questo marzo. avrebbe interferito con altre gare inter- nazionali all'estero. Tuttavia in seguito 25 aprile: una data storica anche Monza dovette uniformarsi e dal- La parte del leone spetta all'indimenti- l'edizione del 1975 la gara si tenne la cata 1000 Chilometri che vede la sua domenica a cavallo del 25 aprile. nascita ufficiale il 25 aprile del 1965. Per la cronaca, però, va segnalato che in Meglio della Formula 1 quel periodo la Federazione aveva inse- Gli anni d'oro della 1000 Chilometri rito nel variegato calendario delle gare sono i primi, stagioni in cui le gare per di durata altre prove, fra cui alcune cro- le Sport e i Prototipi vivevano tempi noscalate, che avevano validità mondia- migliori rispetto alla rivale Formula 1. le e quindi fornivano i relativi preziosi Le aspettative del pubblico, oltre che punti alle marche partecipanti. delle Case costruttrici, erano dirette Fu così che Monza si vide assegnare nel più verso questo tipo di competizione biennio '63/'64 addirittura due differen- e l'interesse dei media, soprattutto te- ti prove con validità mondiale nella levisivo, era ancora lontano dall'avere la stessa stagione, la 3 Ore GT e la Coppa forza di spostare questo stato di cose.

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Anche per questo motivo sugli spalti di non prevederle con i Prototipi. Solo a monzesi in quegli anni non mancava mai partire dal 1974, con l'utilizzo di quella una grande cornice di pubblico. all'Ascari, ma non di quella mobile poco A complicare le cose, però, c'era l'ecces- dopo la partenza, le medie sul giro furo- siva frammentazione delle classi al punto no ridotte, pur rimanendo di assoluto va- che in due edizioni, nel 1968 e l'anno se- lore e simili a quelle fatte segnare dalle guente, i partenti erano suddivisi in ben più leggere monoposto di F1. nove categorie diverse. Situazione che diventava evidente nella differenza di Una corsa prestazioni, al punto che mediamente fra su misura per la Rossa i migliori e gli ultimi la forbice cronome- Essendo la gara di casa in ambito trica sul giro era attorno al minuto. Prototipi, la Ferrari non poteva certo L'interesse per la corsa monzese era da- prendere sottogamba l'appuntamento to anche dall'essere un ottimo banco di monzese. Ed ecco che le prime tre 1000 prova per la gara che, da sempre, è la re- nale ci pensarono gli stessi organizzatori Chilometri archiviano altrettante vittorie gina della classiche di durata: Le Mans. A dell'AC Milano includendo, nelle prime di potenza per la squadra modenese che cavallo della prime prove in vista della 24 cinque edizioni, il tracciato d'alta velocità schiera mezzi di qualità a partire dalla Ore francese, solitamente in programma pur se rallentato da opportune varianti 330 P2 dell'edizione inaugurale affidata ad aprile, le Case potevano così acquisire all'ingresso dei curvoni sopraelevati. alla coppia ufficiale del Cavallino in dati importanti sfruttando i lunghi rettili- Le varianti vere e proprie, le famose "chi- Formula 1 Surtees-Bandini. nei monzesi. canes", arrivarono a Monza nel 1972, ma Tuttavia sarà la meno potente 275 P2 di Ad aiutare questa loro ricerca prestazio- gli organizzatori scelsero in prima battuta Parkes-Guichet a precedere la coppia fa- LESSIO . D’A . RC A

30 LA NOSTRA STORIA OSSI B

La prima Chaparall “alata” e la splendida OSSI Ferrari P4 (a sinistra) partono in prima B fila nella 1000 Km del 1967, dove devono vedersela con un folto gruppo di Ford GT40 e Porsche 908 (in basso a sinistra). Nel 1970 a battersi per la vittoria sono invece le Porsche Gulf 917 e la S (foto sotto). vorita al termine di cento lunghissimi giri. Molto lontana, terza ad oltre quattro giri, giunge la Ford GT40 di McLaren/Miles in una delle sfide che in quegli anni, soprat- tutto a Le Mans, hanno visto il colosso americano lanciare il guanto di sfida in pi- sta al ben più modesto costruttore italia- no. La Ford dovrà attendere l'edizione del 1968 per trionfare nella terra d'origi- ne del rivale, ma quella volta la Ferrari non c'era, disertando in forma ufficiale ture con il classico azzurrino bordato per forza sulla presenza o meno delle va- l'intera stagione di gare Prototipi. d'arancio, gestite dal mitico team mana- rie Case alle gare. Proprio per questo A sfidare la Ford in quell'anno è la ger John Wyer. Pedro Rodriguez ne fu motivo, la Porsche uscì dal Mondiale nel Porsche, che manca il trionfo a Monza, l'interprete migliore vincendo entrambe 1972 lasciando campo libero a Ferrari e ma che poi, per tre anni di fila, sarà suo in le edizioni, con il finlandese Leo Kinnunen Matra, che si sono spartite equamente la maniera indiscussa. Sono le edizioni do- nel 1970 e con il britannico Jack Oliver stagione: la Casa italiana trionfando in minate dalle 917 K, un mostro di 5 litri, l'anno dopo. tutte le prove, 1000 Chilometri di Monza che nel biennio '70/'71 dettò legge in compresa, ma disertando Le Mans, dove tutte le piste del mondo. Monza non po- Da Ferrari ad Alfa Romeo invece trionfa la Matra nell'unica sua usci- teva essere da meno e fece da palcosce- I cambi regolamentari, che periodica- ta stagionale. nico trionfale per queste leggendarie vet- mente la Federazione delibera, incidono L'anno dopo ritornano ad incrociare le LESSIO . D’A . RC A armi le squadre più forti del momento e Dopo la sfortunata prestazione del 1971, la Ferrari è protagonista a Monza nel biennio Monza è la terza sfida della stagione, do- 1972/73, con la 312 P (sopra e al centro). po Vallelunga e Digione, in cui i due team A metà degli anni ‘70, dopo il ritiro della si sono sfidati per la gioia degli appassio- Scuderia di Maranello dalle gare di durata, nati. Sulla pista alle porte di Roma e su il testimone passa all’Alfa Romeo 33 (sotto). quella francese la Ferrari è beffata dalla MS 670 della coppia Pescarolo- Tre primi posti fra il 1974 e il 1977 con Larrousse. Ma a Monza la musica cambia Arturo Merzario vincitore in coppia con e il duo transalpino prende ben dieci giri e Jacques Laffite, mentre di distacco dalla coppia ferrarista Ickx- il terzo trionfo arride al solo Vittorio Redman in quella che sarà l'ultima uscita Brambilla in quanto la durata della gara è ufficiale della Ferrari alla 1000 Chilometri ridotta della metà e, dall'anno preceden- monzese. te, si chiama solo Trofeo Filippo Carac - Inizia così dall'anno seguente un regno le- ciolo, in onore di uno dei più grandi diri- gato ad un marchio, l'Alfa Romeo, che in genti automobilistici della storia italiana. passato era in effetti spesso presente alla classica brianzola, ma mai come favorito. Il fascino se ne va In quel periodo la gara inizia una fase di

LESSIO declino perdendo parte del fascino lega- . D’A .

RC to alle prime edizioni sia in termini di A partecipanti sia di pubblico, dovendo an- che rinunciare due volte alla validità mondiale e cambiando in più occasioni il proprio riferimento di base legato alla di- stanza della corsa. Con l'edizione del 1982 alcune scelte re- golamentari da parte della Federazione fanno tornare in auge le gare Endurance e dopo Ferrari e Alfa, il testimone italiano è passato alla Lancia. Tuttavia meno fortuna- ta delle altre due, la Casa torinese sarà presente per sette anni, fino al 1986, con piloti e organizzazione di prim’ordine sen- za però mai trionfare sulla pista di casa. Le ultime edizioni mondiali della corsa monzese soffrono del progressivo spo- stamento di risorse e interesse, da parte

32 LESSIO . D’A . RC A

Mille chilometri ...rossi Monza sono presenti due spider, affidate a Amon-Andretti e Rodriguez-Schetty. Sarà la peggior uscita monzese per il Ca- Per la Ferrari, intesa come squadra ufficiale, la 1000 Chilometri vallino rampante con entrambe le vetture ferme a metà gara. di Monza era un passaggio all'interno di un Campionato del Vince la Porsche, che fa doppietta con le 908 LH diventando la Mondo. Che si chiamasse di volta in volta Marche, Sport, rivale principale, e imbattibile, per la Ferrari a Monza. Infatti sa- Prototipi o altro ancora, non poteva certo essere preso sotto- ranno ancora delle vetture costruite a Stoccarda, le potentissi- gamba. Così come capitava per la corsa settembrina della for- me 917K, a sconfiggere la Ferrari nelle due edizioni seguenti mula maggiore, ecco che fin dalla sua prima edizione, il 25 apri- dell'ormai già classica maratona. le 1965, la squadra emiliana ha preparato al meglio la corsa La Ferrari si presenta con le nuove 512S di 5 litri nell'edizione brianzola dominando in molte occasioni. Anzi, in anni di magra del 1970, e l'equipaggio tricolore Giunti-Vaccarella, a cui si ag- nell'appuntamento a Monza in Formula 1, ecco che la succes- giunge Amon solo in gara, arriva secondo con un distacco di siva corsa di primavera dava la possibilità di rifarsi, spesso con poco più di un minuto dai vincitori Rodriguez-Kinnunen, men- un trionfo, davanti al pubblico amico. tre al terzo e quarto posto chiudono le altre vetture ufficiali In quel 1965 la Ferrari schierò quattro vetture ufficiali, tre nella iscritte da Maranello per Surtees-Schetty ed Amon-Merzario. categoria maggiore, i Prototipi oltre 2 litri, e una, la nuovissima Per il 1971 la Ferrari, anticipando il nuovo regolamento dell'an- 166P con motore per Baghetti e Biscaldi, nei Prototipi fi- no seguente, dopo lo sfortunato esordio in Argentina con la no a 1600. tragedia di Ignazio Giunti, continua nell'opera di affinamento Quest'ultima si ritirò subito con noie al motore e anche la fa- della promettente 312 PB. Un incidente drammatico nelle fasi vorita 330 P2 di Surtees-Scarfiotti fu battuta dalla 272 P2 affi- iniziali toglie di gara l'unica vettura presente affidata alla coppia data a Parkes-Guichet. Mike Parkes, ingegnere a tempo pieno che corre anche nei Gran Premi: Jacky Ickx e . in Ferrari, fece il bis l'anno seguente con la 330 P3 in coppia Un anno dopo ecco al via tre splendide 312PB e in quel gior- con al termine di una gara bagnata a lunghi tratti no da tregenda la Ferrari non ha rivali per la defezione alla vi- dalla pioggia e vinta nonostante problemi ai tergicristalli. Il tritti- gilia da parte degli avversari, fra cui l'Alfa Romeo. co iniziale di vittorie si chiude nel 1967, quando con la 330 P4 Bilancio finale nella maratona monzese positivo per la Ferrari Bandini-Amon battono lo stesso Parkes, questa volta in coppia con cinque vittorie e quattro secondi posti su otto partecipa- con Lodovico Scarfiotti. zioni. Erano gli anni d'oro delle corse di durata e anche l'uscita Saltata l'edizione del 1968 per aver disertato la stagione delle di scena della Casa italiana ha, in parte, contribuito in seguito a corse di durata, ecco riproporsi l'anno seguente con una nuo- far diminuire l'interesse delle gara di durata, 1000 Chilometri di va arma, la 312P con motore dodici cilindri a 60° da tre litri. A Monza compresa. LESSIO . D’A . RC A

33 LA NOSTRA STORIA della Federazione, verso la Formula 1 a tutto svantaggio delle gare d'Endurance. Pur con la presenza in pista di marchi co- me Mercedes, Jaguar, Peugeot e Toyota il destino è segnato e nel 1992 si corre l'ul- tima stagione mondiale. Così anche Monza, dalla stagione se- guente, si trova costretta a rinunciare a

mettere in calendario una gara di durata LESSIO . D’A .

degna di tal nome e presenze. Lo farà al- RC cuni anni più tardi legandosi a campiona- A OSSI

ti d'Endurance in attesa che ritorni in vi- B la Federazione Internazionale, con la 500 ta una titolazione mondiale. Purtroppo Chilometri di Monza, aveva fatto esordi- però quando questo succede, ed è il ca- re il neonato Campionato del Mondo so proprio di questo 2012 con il debut- Turismo convinta di aprire una nuova to del Wec, Monza non è pronta per far strada. Invece fu una farsa con i primi sei fronte al proprio blasone, costretta a ri- classificati, partendo dai vincitori nunciare ad un posto che le toccherebbe Cecotto-Patrese con la Bmw M3, squali- di diritto. ficati a tarda sera e, altra idiozia, con sola- mente la vettura quattordicesima al tra- L'una tantum guardo avente diritto ai punti mondiali. di vent’anni prima Fu un caso isolato e comunque già prima Chiusa per ora la storia di una Monza di fine stagione la Federazione aveva de- mondiale per vetture Sport o Prototipo, cretato di non proseguire in futuro un da alcuni anni si è aperta la strada del mondiale per vetture turismo così pieno Wtcc, campionato dedicato alle vetture di regole e limitazioni. turismo. Sei anni dopo la Fia ci ritenta, ma con una Anche in questo caso è stata basilare formula diversa, la Touring Car World l'importanza del nome di Monza che Cup. Due gare su unica pista, sorta di l'organizzatore, di concerto con la Fede- campionato a squadre per nazioni, rite- razione, ha voluto come prova d'apertu- nute stranamente più importanti dei co- ra di questa avventura. Così il 10 aprile struttori stessi. Anche in questo caso 2005 parte dalla pista brianzola il nuovo Monza è scelta come base di lancio di corso del mondiale turismo, meglio orga- un'esperienza che però è destinata a fal- nizzato e promosso rispetto alla sua pri- lire dopo solo tre edizioni. Eppure quel ma e unica edizione fin lì disputata. 17 ottobre 1993 erano ben quarantatrè Era successo, infatti, che il 22 marzo 1987 le vetture presenti in rappresentanza di dieci case diverse, il meglio della produ- zione mondiale, schierando i più forti pi- loti al mondo di turismo di quel periodo. Doppia vittoria al semisconosciuto neo- zelandese Paul Radisich, con la , mentre la classifica per nazioni sorride ai piloti italiani rappresentati da sei ex di Formula 1, oltre al nostro cam- pione del mondo di turismo, , vincitore sei anni prima dell'uni- co titolo fin lì mai assegnato.

Sul finire degli anni ‘70 i motori aspirati vengono spodestati dai turbo (nella foto in alto la partenza della 1000 km del 1977), mentre a partire dal 1982 è la volta dei Gruppi C. Protagoniste di questa nuova era, Mercedes (al centro), Lancia, Porsche, Peugeot, Lola e Jaguar. A sinistra, la 908 che ha segnato il ritorno della Peugeot nelle gare endurance.

34 LA NOSTRA STORIA LESSIO . D’A . RC A nuti dal via. Addirittura forzano il blocco dei commissari che vogliono impedire loro di schierarsi e, dopo un solo giro di gara, rientrano ai box alla vista della bandiera nera. Manca la nuova ufficiale, mentre al via ci sono vari modelli della Casa di Stoccarda fra cui spicca la 936 affi- data a Wolleck ed ai fratelli Martin. Anche loro saranno squa- lificati, ma solo in tarda serata, costretti così a rinunciare al settimo posto assoluto, tanto che alla fine la migliore delle Porsche sarà la rosa 935 affidata da Kremer a Rolf Stommelen e all'americano Ted Field, secondi assoluti e vin- 1982: la 1000 Chilometri delle beffe citori del Gruppo 5. Sono presenti in trentaquattro alle prove fra cui varie Osella, Trent'anni fa è andata in scena un'edizione della 1000 la Ferrari 512 BB della Bellancauto e delle Lancia Beta Chilometri che, alla vigilia, si preannunciava storica. La Montecarlo, una delle quali affidata anche a Mark Thatcher, Federazione internazionale aveva appena varato l'ennesimo scapestrato figlio della "Lady di Ferro" inglese. cambio regolamentare per far tornare in auge le gare di du- Pur con anche altri nomi interessanti, per buon senso nazio- rata, denominando il campionato proprio con il nome di nale, le aspettative dei circa quindicimila spettatori accorsi a Endurance e inserendo nuove regole basate sul consumo che Monza vanno quasi esclusivamente alle Lancia ufficiali gestite limitavano il numero di litri a disposizione delle auto, le da . Schierate in Gruppo 6, sono affidate ai no- Gruppo C, le uniche che potevano concorrere ufficialmente stri Alboreto-Patrese e Ghinzani-, che monopolizza- al titolo. no le prove rifilando due secondi al giro agli avversari. Anche La data avrebbe potuto essere quella storica, e forse benau- gurante, del 25 aprile, ma in fase di stesura dei calendari il LESSIO . D’A . RC

giorno della Liberazione viene assegnato al Gran Premio di A San Marino di F1 a Imola e quindi l'AC Milano si vede asse- gnare la domenica precedente, il 18, come data utile per la 1000 Chilometri. Una dozzina le vetture di Gruppo C iscritte, dove spiccano alcuni debutti importanti come la Ford C100, affidata al trio Ludwig-Winkelhock-Surer. È il ritorno in via ufficiale dopo i fa- sti della GT40 per la Casa americana, gestita dalla struttura con base in Germania. Altro prototipo interessante è la Lola T610 per i due formu- listi Edwards e Keegan, che però, per motivi legati all'aerodi- namica della loro auto, vengono esclusi dalla gara a pochi mi-

le prime fasi di gara sembrano sorridere alle due vetture torinesi che comanda- no le operazioni, ma già al termine della prima ora ecco verificarsi dei problemi che fanno perdere tempo prezioso. In seguito la rottura multipla del distri- butore d'accensione, ferma definitiva- mente entrambe le Lancia spianando la vittoria alla Rondeau di Pescarolo e Francia. Che tuttavia a pochi giri dalla bandiera a scacchi devono tornare ai box per un rabbocco. Brividi con la Gruppo C blu che non ne vuole sapere di ripartire, ma dopo un lungo minuto tutto va a posto e, alla con- clusione di cinque ore e mezza di gara, ecco l'arrivo con le note della Marsigliese a suonare sul podio monzese.

35 LA NOSTRA STORIA

due edizioni monzesi grazie allo strado- minio Chevrolet. Un futuro da Turismo La presenza ufficiale dei costruttori è l'ele- mento trainante di un categoria, il Turismo. Nelle prime edizioni l'Alfa Romeo per- metteva al pubblico monzese di trovare un motivo di supporto patriottico che, uscito di scena il marchio del Biscione, si è riversato solo sui piloti tricolori. Due nomi su tutti hanno animato questi anni monzesi: Alessandro Zanardi e

AMPI . Il primo aveva scelto C Monza, alcune stagioni prima, per il suo Dopo la World Cup dei primi anni ‘90, nel 2005 sportellate e a volte con entrate al limite incredibile rientro nelle corse in occasio- debutta a Monza il nuovo Campionato Mondiale Turismo con protagoniste le Bmw e le Alfa della correttezza, spesso anche fra com- ne della prova conclusiva dell'Europeo Romeo. L’edizione di quest’anno, in basso, ha pagni di squadra. Turismo. visto il dominio delle Chevrolet con la doppietta A rendere ancora più interessante la vi- Per i primi anni del mondiale la sua pre- di Muller e due secondi posti per Menu e Huff. cenda ci pensa come al solito la Federa - senza monzese era la più attesa e segui- zione con i suoi regolamenti. Terminata ta da tifosi e addetti ai lavori, ma i risulta- Arriva il Wtcc gara uno le vetture rientrano ai box so- ti purtroppo non sono stati pari al valore Dal 2005, dunque, le berline trovano una stando, intoccabili dai tecnici, davanti a dell'uomo e del campione. Diverso il di- collocazione organizzativa di qualità e propri box in attesa del via ai lavori di scorso per Tarquini che, a Monza, ha vin- spiccano il volo ancora una volta da riassetto da parte della direzione gara. to con la Seat nel 2008 salendo altre tre Monza. Delle famose corse per vetture Pochi minuti e poi le auto incerottate tor- volte sul podio. turismo degli anni Settanta però non nano in pista per schierarsi per gara due. Monza e il Mondiale turismo sembrano hanno più le stesse caratteristiche, ridot- A muovere le acque, la regola che vede il un binomio inscindibile, confermato dallo te a gare super sprint con soli nove giri vincitore di gara 1 partire in quarta fila e stesso organizzatore Kso, ed effettiva- dello stradale che portano la durata del- l'ottavo classificato in pole. Con questa mente in queste prime otto stagioni solo la corsa ad un tempo record di meno di regola diventa difficile fare doppietta e fi- problemi di tempistica, per il successivo una ventina di minuti. Il tutto si risolve no a Monza 2012, apertura di questa sta- viaggio via mare delle auto in Giappone, però, per la gioia degli appassionati pre- gione, su ottantotto eventi mondiali è ac- ha fatto saltare la tappa nel 2009. senti alle staccate, in battaglie a colpi di caduto solo sette volte, fra cui le ultime Enrico Mapelli ARATTA B LA NOSTRA STORIA

paesi anglosassoni e riservata alle moto di grossa cilindrata, più vicine alle utenze degli appassionati, che prima di allora aveva tentato alcune strade organizzative ma senza mai salire alla ri- balta e, soprattutto, arrivare a sfidare la regina MotoMondiale. Il 7 ottobre 1990 va in scena la seconda edizione del Gran Premio d'Italia SuperBike scegliendo Monza che subentra do- po l'esperienza di Pergusa dell'anno precedente. La rappresentativà di piloti e squadre italiane è nutrita, una co- stante che continua tutt'oggi, e la stella locale Fabrizio Pirovano, che abita a poche centinaia di metri dall'impianto, è in piena lotta per il titolo iridato e dovrebbe contribuire a richiamare a La magia delle corse a due ruote Monza un buon numero di appassionati. In realtà la data è in- felice e infatti la giornata è uggiosa, la pista bagnata, il pubblico Monza accoglie la prima gara a due ruote venerdì 8 settembre scarso. Pirovano non tradisce le speranze e vince entrambe le 1922, con il Gran Premio delle Nazioni, un nome che resterà gare che, a differenza del MotoMondiale, fanno gara a sé of- in auge per molti decenni e sarà accostato in maniera automa- frendo agli spettatori a distanza di poche ore fra loro un dop- tica alla pista monzese. pio spettacolo al prezzo di uno. Nel dopoguerra, con la ripresa dell'attività, anche Monza cerca Da segnalare anche due edizioni della prova italiana del di ritornare protagonista nel panorama delle corse pur fra mil- Campionato del Mondo Endurance andate in scena a metà le difficoltà. Infatti, nel 1948, in attesa che venga ripristinata la pi- degli anni ottanta e che, proprio come la famosa 1000 sta, si decide di organizzare per il 20 giugno, fra i viali del Parco, Chilometri automobilistica, prevedeva cambio pilota e riforni- una prova del Campionato Italiano, che precede di poche set- mento in corsia box oltre ad avere la particolarità della par- timane il ritorno ufficiale delle moto da corsa sullo stradale ria- tenza tipo Le Mans con i piloti schierati sul rettilineo che, al- dattato. l'abbassarsi della bandiera, attraversavano correndo la pista e Dall'anno seguente Monza entra di diritto nell'olimpo mondia- salivano sulle moto per iniziare la corsa prevista sulla distanza le delle due ruote organizzando la conclusiva prova della prima delle 6 ore. edizione del Campionato del Mondo di motociclismo. L'anno Infine, nel 2003, il Gran Premio d'Italia di Supermoto, la cate- seguente si ripeterà sia con le moto sia con il neonato goria che vede i piloti impegnati su moto tipo enduro che cor- Mondiale di Formula 1. Il tutto si svolgeva nella prima quindici- rono su circuiti realizzati a metà fra una classica pista d'asfalto e na di settembre, alternando ogni anno i due massimi appunta- una da motocross con relativi salti. In quell'occasione si utilizzò menti di livello mondiale nelle prime due domeniche del me- per definire il tracciato l'uscita della Parabolica, in senso con- se, fino alla fine degli anni Sessanta quando iniziò per il Gran trario, e la confinante curva Sopraelevata Sud ma, nonostante Premio delle Nazioni il principio dell'alternanza dei circuiti. la riuscita organizzativa ed il discreto pubblico accorso, l'even- Nel 1973 la manifestazione venne anticipata in primavera, ma to non ebbe seguito pur se alla vigilia il promotore del cam- purtroppo quel 20 maggio è passato tristemente alla storia per pionato si fosse espresso in questo senso. la scomparsa di due campioni di quell'epoca, Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. Il tremendo incidente al Curvone nelle fasi ini- ziali della corsa riservata alle 250 ha decretato l'uscita di scena della pista monzese per alcuni anni dal giro del Campionato del Mondo. Otto anni più tardi il Circus delle due ruote torna a Monza e sembra una rinascita, un ritorno agli antichi fasti. In pista impe- rano i piloti americani, scuola sconosciuta fino al decennio pre- cedente e per una breve stagione, fino al 1987, Monza rientra alla grande nel panorama mondiale delle due ruote. Purtroppo pressioni da parte degli altri circuiti italiani pronti ad ospitare gare del Motomondiale, Imola, Mugello e Misano, hanno con- tribuito a far sparire definitivamente dalla pista brianzola l'ap- puntamento mondiale di quello che, in termini attuali, viene de- nominato MotoGp. Proprio nel periodo in cui Monza esce di scena dal MotoMondiale sulla scena appare una nuova realtà destinata, nel giro di pochi anni, a rivaleggiare con lo stesso storico Campionato del Mondo di Velocità. È la SuperBike, nata nei TURISMO

Wtcc Cruze, cercasi sfidanti

uest'anno è stato il primo cam - ne 2011, e di , cui si aggiunge su Bmw 320 TC dell'italianissima Roal pionato mondiale ad avviare i quella semiufficiale, si fa per dire, di Motorsport di Roberto Ravaglia, uno Qmotori: lo ha fatto a metà mar- . che di Turismo se ne intende dal mo- zo all'autodromo di Monza, dove il Wtcc Lo si è visto bene a Monza, dove le ber- mento che, da pilota ha vinto un cam- ha dato il via alla sua ottava stagione, che line anglo-americane hanno fatto il bello pionato mondiale nel 1987, due campio- si presenta problematica per il "peso" ed il cattivo tempo, "infastidite" solo dal- nato europei (1986, 1988), tre campio- delle squadre in campo, ma con qualche l'agonismo di due veri mastini come nati italiani (1990, 1991, 1993), un cam- novità che potrebbe vivacizzare se non Gabriele Tarquini (Seat Leon 1.6 Turbo pionato tedesco (1989), due 24 Ore del questa di certo la stagione prossima. del team russo Luckoil) e Nürburgring (1989, 1995) e tre 24 Ore Tra gli iscritti 2012, risulta sem- di Spa (1985, 1988, 1994). Due pre più marcata l'assenza di una Anche quest'anno la Chevrolet strutture, il Team Luckoil e la vera squadra ufficiale che si non dovrebbe avere pericolose rivali Roal che, per quanto supporta- contrapponga alla pari alla te tecnicamente rispettivamen- Panzerdivision costituita delle per la conquista del titolo. te da Seat e Bmw, non dispon- tre 1.6 Turbo Ma ogni gara sarà lotta dura, gono certo del budget e delle di , campione in cari- anche tra i suoi stessi piloti. possibilità di sviluppo della ca, di , vice-campio- Chevrolet.

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I protagonisti del Wtcc di Monza: Yvan Muller, vincitore di entrambe le gare, precede i suoi due compagni di squadra, Alain Menu e Robert Huff, e Gabriele Tarquini, unico vero antagonista delle Chevrolet con la sua Seat Leon.

Peraltro va dato atto a questa squadra di sione nell'erogazione dei cavalli sembra- dell'Honda, che ha ufficializzato il rientro non condizionare la gara dei suoi piloti no aver stimolato l'inglese , nelle competizioni, dopo il ritiro dalla che in pista si comportano come fosse- pilota cresciuto nel Turismo inglese ed Formula 1 avvenuto nel 2008, scegliendo ro avversari, a tutto vantaggio dello impiegato dall'Aon prima in veste di col- per il …ripensamento proprio il Wtcc spettacolo, come si è visto anche a laudatore e poi in quella di pilota ufficia- che ben si adatta alle sue strategie di Monza, con le sportellate di Menu ed le di questa Focus che, appena nata, è già marketing. Huff in gara 1. incappata nei rigori del regolamento. Lo farà con la Civic, il modello che è un Dicevamo delle novità. La prima riguar- Infatti, a Monza la vettura ha debutto pò il suo cavallo di battaglia anche sul da il ritorno della Ford, dopo la fugace con trenta chili di zavorra causa di un mercato, per la quale ha sviluppato un apparizione nella prima stagione del problema con i bracci delle sospensioni, motore completamente nuovo. Nel pro- Mondiale Turismo. Per il suo rientro ha che Fia reputa non del tutto conformi getto è coinvolta anche la lombarda Jas scelto la nuova Focus, che ha percorso i allo spirito del regolamento. In realtà la Motorsport, che in questi anni ha difeso primi chilometri solo a dicembre sulla Federazione aveva già avvisato i tecnici con onore i colori del colosso giappone- pista del centro tecnico inglese di Aon di modificarle, ma l'aggiornamento se nelle gare Turismo disputate sulle pi- Dunton, nell'Essex. Anche in questo ca- non sarà possibile almeno fino alla quar- ste di mezzo mondo. Nell'annun ciare la so si tratta di un'operazione semi-priva- ta gara stagionale, per cui i commissari sua partecipazione, la Honda ha tenuto ta, perché la Focus Wtcc è stata svilup- Fia hanno deciso di consentirle di gareg- a sottolineare che «il Fia Wtcc è il nuovo pata dal britannico Team Aon, al debutto giare per acquisire dati, ma con questo capitolo della storia del nostro marchio, che nel Mondiale. Come imposto dall'attuale handicap di peso. vuole continuare a crescere, dimostrarsi regolamento tecnico, la vettura è equi- Per un marchio al debutto ce n'è un al- competitiva su tutti i campi e conquistare paggiata con un propulsore sovralimen- tro che arriverà a stagione iniziata, pro- più sostenitori possibili». Che significa ac- tato di 1600 cc di cilindrata, le cui pre- babilmente in occasione delle tappe crescere la propria notorietà ed aumen- stazioni in fatto di potenza e di progres- asiatiche del mondiale Turismo. Si tratta tare le vendite di automobili.

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Assenti i marchi nazionali, l’Italia resta nel Wtcc con piloti e team: a sinistra Stefano D’Aste, vincitore del trofeo Indipendenti del 2007; nell’altra pagina, Alberto Cerqui, campione Supertars 2011 e che gareggia con il Proteam Racing. Sotto, il presidente della Fia premia Yvan Muller e, in basso, Tom Chilton con la che segna il ritorno della Casa americana nel Wtcc.

titolo tricolore Superstars, a Monza ha di- mostrato di avere buone qualità per emergere: deve solo abituarsi alle gare sprint e ai duelli "maschi" che sono da sempre il marchio di fabbrica del Wtcc. Tra l'italiano ed il suo compagno ci sono vent'anni di differenza, che per il loro "ca- po" Roberto Ravaglia non rappresentano certo un problema: «Lo spirito di Tom è più giovane di quanto i suoi 40 anni possano far pensare. È una persona molto semplice. Fra AMPI C

Lo sa bene anche la Chevrolet, mattatri- ce delle ultime stagioni, che proprio gra- zie ai titoli iridati conquistati nella serie è riuscita a sdoganarsi dall'immagine un po' stereotipata che hanno i marchi americani per assumere quella più bril- lante che invece contraddistingue le ber- line di stampo europeo. Anche quest'anno la sua arma, come già accennato, è la Cruze equipaggiata con un motore quattro cilindri "corsa corta" di 1600 cc da 310 CV, per un rapporto peso/potenza che si attesta attorno ai 3,8 kg/CV. Il cambio è un sei marce se- quenziale. Italia in pista Le più accreditate rivali di Chevrolet per la conquista dell'alloro iridato 2012 ve- dono ancora una volta in prima fila la te- desca Bmw e la spagnola Seat, rispettiva- AMPI mente con la 320 TC (quattro cilindri C longitudinali, 1598 cc turbo, 310 CV, tra- zione posteriore) e con la Leon 1.6T (quattro cilindri trasversali, 1598 cc, 300 CV, trazione anteriore). In entrambe le vetture c'è molto d'italia- no. Infatti, la squadra di punta della Casa tedesca, un tempo mattatrice del Mon- diale, è la Roal Motorsport i cui piloti so- no l'olandese Tom Coronel (quarto classi- ficato nella stagione 2011, alle spalle dei tre portacolori dell'imprendibile Chevro- let Cruize) e il diciannovenne bresciano Alberto Cerqui, una delle promesse del nostro vivaio. Arrivato fresco vincitore del

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loro c'è qualche problema di comunicazione ARATTA B dato che Alberto non parla benissimo ingle- se. Ma imparerà in fretta e potrà solo mi- gliorare e far uscire il suo potenziale corren- do insieme a un pilota come Tom». Un'altra squadra italiana di punta di- sporrà della Bmw 320 TC: si tratta della toscana Proteam Racing, vincitrice del Trofeo Indipendenti (il "Mondiale" per le compagini private, ndr) nelle stagioni 2005, 2007 e 2008. Per i suoi colori cor- rono il riconfermato 29enne marocchino Mehdi Bennami ed il 24enne spagnolo Garcìa, che dopo aver tentato la strada della GP2 ha scelto di arrivare al professionismo tramite le ruote coperte. I colori italiani sono anche nel team Wiechers Sport, che ha scelto come pri- ma guida Stefano D'Aste, campione del mondo 2007 nel Yokohama Indipen - anch'egli giovane ma che ha già gareggia- dents' Trophy del Fia Wtcc, con cui aveva to per due stagioni nel Turismo inglese collaborato anche due stagioni fa. «Ho con la Chevrolet. preso in mano la 320 TC per la prima vol- Con la Seat Leon del Lukoil Racing trovia- ta proprio a Monza - dichiara il pilota ge- mo Gabriele Tarquini, che arriva a Monza novese, classe 1976 - dopo un 2011 pas- dopo aver appena tagliato il traguardo dei sato al volante della Lotus GT4, quindi avrò 50 anni. È uno dei simboli del Fia Wtcc: bisogno di qualche gara di assestamento settimo nel 2005; quinto nel 2006; ottavo per capirla, ma il suo potenziale è elevato nel 2007; vice-campione iridato nel 2008; per cui penso di poter disputare un buon campione del mondo nel 2009; vicecam- campionato». pione iridato nel 2010; quinto nel 2011. In Dopo una stagione in Auto GP Series, totale, sedici vittorie e tanti podi. debutta nel Mondiale anche il giovane A lui il team affida la tutela di Alexey , con una Chevrolet Dudukalo, promessa dell'automobilismo Cruze 1.6T della scuderia Bamboo sportivo russo. «Gabriele è un grande pro- Engineering. Per lui è un passo importan- fessionista, un pilota molto competitivo ed è te della carriera perché si trova per la in possesso di un bagaglio di esperienza prima volta a confronto con campionati enorme per aiutare Dudukalo a crescere», di provata esperienza. Il suo primo avver- confida il team director Evgeniy Malino - sario, però, è l'inglese Alex MacDowall, vskiy. «Quest'anno sarà molto importante per il nostro Alexey che ha vinto tanti titoli

ARATTA nei campionati disputati in Russia, ma che B non ha ancora la malizia per correre a un livello così alto. Per questo è molto impor- tante poter contare sull'apporto di un pilo- ta come Tarquini». Il campione del mondo del 2009 e la gio- vane speranza russa avranno a disposizio- ne due Seat Leon dotate del nuovo mo- tore turbo da 1.6 litri ufficiale da cui ci si aspetta molto. «Grazie a questo nuovo pro- pulsore - confida il pilota abruzzese - sare- mo più competitivi rispetto all'anno scorso, e in grado di dare fastidio alla Chevrolet». E lo ha dimostrato in gara 1, a Monza. Bruno Brida

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Endurance È scoccata l’ora H

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unque sta davvero per scattare ne: inquinamento e risparmio energetico. In apertura, l’Audi R18 e-tron quattro e la l'"Ora H", dove H sta per Hybrid. Il principio è semplice. Un motore tradi- Toyota TS030, prossime protagoniste della prima sfida tra vetture ibride alla 24 Ore di Le Mans. DÈ un ulteriore arricchimento zionale ad alta efficienza alimenta la vet- La Toyota è la Casa che ha ottenuto la prima tecnico del WEC, ovvero del mondiale tura alle andature più sostenute, in auto- vittoria nelle competizioni con una vettura Endurance, che fa da contraltare alla F1. strada o su strada scorrevole. In queste ibrida ottenendo il successo nella 24 Ore di Tokachi del 2007 con la Denso Supra HV-R. Nei Grand Prix, purtroppo, la "ricerca" condizioni c'è il recupero di energia ci- s'è ormai appiattita da anni sugli escamo- netica in fase di frenata. Questa energia do il numero dei motori elettrici, che tage aerodinamici ed elettronici fini a sé viene stoccata e trasformata in un accu- vanno ad agire su entrambi gli assi. stessi, con buona parte della griglia for- mulatore generatore, che a sua volta ali- Campione dell'ibrido è sicuramente mata da team di finanzieri o di produtto- menta il motore elettrico che entra in Toyota. La Casa giapponese, costruttore ri di bevande. I motori sono bloccati con funzione nel traffico cittadino e negli numero uno al mondo negli anni passati, una sorta di monoschema, i test privati stop-and-go, con emissioni zero. La ge- è la prima ad avere avviato la produzio- proibiti. stione del tutto è ovviamente elettroni- ne di serie di un modello ibrido, la Prius, L'Endurance è arrivato a vivere l'attuale ca, con centraline sufficientemente sofi- commercializzata a metà anni Novanta. boom anche e soprattutto con la forza sticate. Dopo la Prius, che ha abbondantemente dei regolamenti che ha permesso di po- Alla fine il consumo per una vettura di superato il milione di unità vendute in ter contare su propulsori V6, V8, V10, V12, media cilindrata - diciamo 1,5 litri - si at- tutto il mondo, è stata la volta dei mo- per non parlare del Diesel, ma soprattut- testa sui 4 litri/100 km, e le emissioni di delli di punta Lexus, il brand di lusso di to su grandi costruttori. Audi e Peugeot CO2 scendono al di sotto dei 100 g/km. Toyota, a partire dal suv RX con i cosid- in primo luogo, Bentley di passaggio, Non è la panacea a tutti i problemi, però detti sistemi THS. E oggi che la tecnolo- Aston Martin, Honda, Mazda, Nissan e il progresso c'è e si vede, a fronte di gia è sempre più fruibile, si parla anche Toyota come motoristi, e ancora Bmw, un'automobile normale, con prestazioni di Auris e Yaris ibride. L'esempio di Corvette, Ferrari e Porsche. normali, e anche più piacevole da guidare. Toyota è stato presto seguito anche da È in questo contesto che parte la sfida Ci sono poi due importanti varianti. La Honda con l'Insight, e da Peugeot con la ibrida. Per com- 3008 e 508. prenderne la La vera tecnologia d'avanguardia è sempre più Per quanto ri- portata è ne- patrimonio delle grandi corse endurance. guarda le corse, il cessario fare un buon esempio è passo indietro. Che quest'anno proporrà l'affascinante sfida tra Audi arrivato ancora L'ibrido, ovvero e Toyota per il sistema ibrido più efficiente. una volta da la motorizzazio- Toyota. La prima ne che somma un tradizionale propulsore prima è il "plug-in", che consente di ali- apparizione in pista di una vettura ibrida termico a un'unità elettrica, nasce in tempi mentare il motore elettrico da una fonte risale infatti al 2006, quando una Lexus recenti dalla ricerca finalizzata a trovare so- esterna, con una presa specifica come av- GS450H ha partecipato alla 24 Ore di luzioni importanti a due problemi che as- viene nell'elettrica pura. La seconda è la Tokashi, vicino a Hokkaido, in Giappone. sillano la nostra società e la motorizzazio- trazione integrale, realizzata moltiplican- Era una vettura praticamente di serie e

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ha terminato la gara in 17ma posizione, un sistema ibrido speciale. Due le carat- Prima ad essere stata presentata, l’ibrida della Peugeot non ha mai avuto il battesimo in gara raccogliendo comunque preziose infor- teristiche tecniche principali del sistema. e, dopo la decisione del ritiro dall’endurance mazioni, che sono state poi alla base del- Intanto i tre motori elettrici, con tutte le della Casa francese, non la si vedrà quest’anno la prima vittoria di un'ibrida, l'anno suc- quattro ruote addette a recuperare l'e- nella sfida con le nuove ibride Audi (a destra) e cessivo, sempre alla 24 Ore di Tokashi. nergia. Due motori elettrici da 10 kW Toyota (sotto) nel Wec e sulla pista della Sarthe. Si trattava in questo caso di una vera posizionati direttamente sul mozzo delle macchina da corsa, la Supra HV-R, iscritta ruote anteriori e un motore da 150 kW Per quanto riguarda il dato di potenza, il nella categoria GT/TP1 dal Toyota Team sull'assale posteriore. Solo con questa di- motore 3UZ-F di 4480 cc era accredita- SARD, affidata ai giapponesi Akira Lida, sposizione è stato possibile recuperare in to di 480 CV a 6.800 giri/min, con una Katsuyuki Hiranka e Tatsuya Kataoka, af- modo efficace l'energia a velocità elevate coppia massima di 510 Nm a 5600 gi- fiancati per l'occasione dal portoghese e nelle violente fasi di decelerazione. ri/min. Il peso si attestava sui 1080 kg. Andre Couto. Il condensatore-accumulatore, un con- Il primo passo era compiuto. Tuttavia Derivata dalla Supra GT, normalmente densatore a carica rapida, ha sostituito le Toyota era ancora impegnata in F1, che a impiegata nel Campionato Super GT batterie tradizionali, considerando le rav- suo tempo le aveva fatto rinunciare al giapponese, l'HV-R era motorizzata con vicinate e ripetute decelerazioni in gara. programma Le Mans. Però la fiammella covava sotto la cenere. Ed ecco che di ibrida si è tornato a parlare grazie a Peugeot, che la F1 l'aveva lasciata da tem- po. Come sappiamo, la Casa del Leone con la 908 HDi ha schierato una delle più riuscite vetture endurance sia in ver- sione 12 cilindri 5.5 litri sia con l'otto ci- lindri 3.7 litri, vincendo l'Ilmc, che poi ha dato origine all'attuale WEC. Non è stata dunque una sorpresa che sia stata Peugeot ad aprire per prima la via dell'ibrido nell'LMP1. Il sistema ibrido del- la 908 HYbrid4 ha puntato al recupero di energia in fase di frenata, da immagazzina- re nelle batterie agli ioni di litio, da ritro- varsi poi sotto forma di 80 CV da aggiun- gere ai 550 CV del motore diesel V8 di 3,7 litri in fase di sorpasso con il classico "push-to-pass". Beh, a questo punto ma-

44 SPORT & GT gari si dirà che anche la F1 ha il kers, però sappiamo quanto sia stato indigesto. Da sorpresa positiva, la 908 HY si è poi trasformata in delusione, perché non avremo modo di vederla in corsa, causa l'improvviso stop del programma endu- rance deciso dai vertici PSA. Peccato, perché era già annunciata una sfida in 3H! Toyota, dopo aver lasciato la F1 a fine 2009 ha puntato nuovamente sull'endu- rance e sull'ibrido. La TS030 Hybrid, erede della TS020 che aveva sfiorato la vittoria alla 24 Ore di Le Il un nuovo sistema Quattro dell’ibrida Audi utilizza il V6 TDI Mans, è stata realizzata a Colonia sotto la e il motore elettrico per fornire coppia a ogni asse, regolandone il bilanciamento grazie guida tecnica di Pascal Vasselon. Ha un all'elettronica di bordo. La vettura, accumulando energia durante le frenate attraverso un motore otto cilindri aspirato con V di volano, avrà la possibilità di attivare un boost di potenza che verrà scaricato sull'asse anteriore. 90°, di 3,4 litri. Per il sistema elettrico so- no state prese inizialmente in esame due gia recuperata che può essere applicata L'R18 e-tron quattro abbina al motore soluzioni: un motore elettrico Aisin sul- solo oltre i 120 km/h per quanto riguar- diesel, sei cilindri V120° biturbo 3.7 litri l'assale anteriore, o un Denso, su quello da i sistemi che agiscono sull'asse ante- da 510 CV di potenza e 850 Nm di cop- posteriore, che alla fine sembra essere la riore. Un altro vincolo è quello del limite pia massima, due motori elettrici da 75 scelta definitiva, rinunciando così all'effet- dei 500 kilo Joule di energia erogata tra kW l'uno che agiscono sulle ruote ante- to 4x4. Particolare il sistema di accumulo due fasi di frenata. Ma è probabile che nel riori. Il "plus" della R18 e-tron è nel siste- con dei capacitors, ovvero dei supercon- 2013 se ne riparlerà in modo più o me- ma di accumulo dell'energia che viene densatori, che per certi versi riprende il no restrittivo, proprio perché a detta dei poi restituita al motore elettrico. Si tratta concetto della Supra. tecnici il sistema punta proprio al guada- di un volano, la stessa scelta già adottata In realtà i progettisti delle vetture ibride gno di potenza e non tanto ai vantaggi in da Porsche con la 997 Hybrid che ha devono attenersi a un regolamento abba- termini di minori soste per rifornire. corso alla 24 Ore del Nürburgring, rea- stanza restrittivo, in attesa di verifiche di- La più attesa è però l'Audi, perchè la R18 lizzato dalla Williams, con una resina di rette, che tende come al solito a equili- e-tron quattro potrebbe davvero essere carbonio e polvere di magnesio e arriva brare le prestazioni, anche dinamiche, del- la prima ibrida a vincere a Le Mans, un a 45.000 giri/min. le varie vetture. evento storico dopo i successi del moto- Un "pacchetto" niente male. Sarà suffi- Intanto il sistema 4x4 deve essere appli- re rotativo della Mazda 787B nel 1991 e ciente per sbancare a Le Mans? cato solo temporaneamente, con l'ener- del diesel con la stessa Audi nel 2006. Franco Carmignani

45 SPORT & GT Porsche Italia Passione per le corse

Continua la politica della filiale italiana della Casa tedesca per la valorizzazione dei nostri giovani talenti. Inoltre affiancherà i team che disputeranno l'Italiano GT3 con la nuova 911 GT3-R.

davvero strano il mondo dell'au- di nuovi modelli v'è poca traccia, in quei intelligente diversificazione della gamma tomobile. In Europa un po' tutti i geniali piani di risanamento. che le ha fatto conseguire risultati note- Ècostruttori piangono sulle loro L'unica in controtendenza è la Ger - voli sui mercati. Non solo su quelli dei perdite e si affidano anima e corpo a mania, dove le Case continuano a regi- Paesi cosiddetti emergenti (anche se or- "geni" che propongono ai rispettivi con- strare il segno positivo sull'andamento mai bisognerebbe definirli "Paesi emer- sigli d'amministrazione piani di salvezza delle vendite. Un caso eclatante è quello si"), dove è facile incrementare le vendi- a base di riduzione della produzione, ta- della Porsche, che sta capitalizzando, in te di una percentuale a doppia cifra, ma gli dell'organico, dismissioni, trasferi- questo periodo oggettivamente difficile, i anche su quelli considerati ormai saturi. menti degli stabilimenti. Di automobili, risultati di una serietà produttiva e di una Pensate che nel difficile 2011 la Porsche

46 ALLI G Giacomo Barri ed Alessandro Balzan, campione della Carrera Cup Italia negli ultimi tre anni, saranno i due piloti schierati dalla Ebimotors di Enrico Borghi nel Campionato Italiano GT3.

ha registrato un +22% nel mondo, un stabilimento di Lipsia, in Sassonia, con Panamera. È proprio questa passione +10,8% in Europa e un +13% in Italia. un investimento di 500 milioni di euro e per l'agonismo attivo che spinge questa Non parliamo poi di Cina (+65%) e di con la creazione, a medio termine, di ol- Casa e le sue filiali estere a sostenere Russia (+40%). Diventa, quindi, quanto tre mille nuovi posti di lavoro. campionati d'alto livello per la propria mai possibile l'obiettivo previsto per il Insomma, l'automobile, se ben gestita clientela sportiva, anche in questo diffi- 2018: produzione annua portata a dalla proprietà e se non penalizzata fi- cile 2012, che vede la contrazione degli 200mila unità. scalmente dallo Stato, può essere anco- impegni corsaioli di altre marche pari- Niente male per una Casa che ha sem- ra un bel puntello per il Pil di una nazio- menti blasonate. pre realizzato modelli di classe elevata, ne. Ovviamente chi la produce deve es- Di sicuro, ci crede Porsche Italia, sem- che non ha mai scelto la facile strada sere animato da una profonda passione pre più motore propulsore dell'attività della produzione limitata di supercar, per quanto fa, orgoglioso della propria pistaiola nel nostro Paese, l'unica a pro- ma ha sempre voluto affrontare nuove storia, delle proprie radici. porre, attraverso la sua Carrera Cup, un sfide commerciali con proposte come Radici che nel caso della Porsche affon- programma organico di promozione la Boxster, la Cayenne, la Panamera. E dano nelle competizioni. Questo "cuore dei talenti, che non abbia per premio la come l'ormai prossima Macan, la sport sportivo" batte anche in modelli un po' solita e trita giornata di test su una vet- utility compatta che sarà prodotta nello fuori del … coro, come la Cayenne o la tura di categoria superiore.

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25 piloti in rappresentanza di dieci team, tra cui diversi i giovani, a dimostrazione che anche in Italia le ruote coperte stanno di- ventando sempre più il trampolino di lancio per il professionismo, a scapito delle mono- posto. Tra l'altro avremo due squadre con pi- loti stranieri: il Pole Team, costruito intorno al tedesco Guenther Blieninger, che prosegue l'avventura nella serie tricolore, mentre Alexandr Gayday ha rinunciato all'abbina- mento tecnico con la Petricorse Motorsport per creare il proprio Tsunami RT». Italiano GT3: la nuova sfida ALLI G La vera novità per il 2012, però, è un'altra. Lo dimostra il caso di Marco Mapelli, mi- cupitalia.com e da www.motormedia.tv «Quest'anno - continua Mauro Gentile - glior under 25 del campionato scorso, con il commento di Guido Schittone e gli abbiamo deciso di aprirci anche all'Italiano che quest'anno sarà uno dei tester dalla approfondimenti dalla griglia di partenza GT3, una serie che annovera altri Marchi squadra corse ufficiale. È un'occasione di Mauro Gentile, direttore della comuni- prestigiosi. In pratica, ci siamo strutturati per importante per il giovane brianzolo di cazione di Porsche Italia. fornire supporto tecnico, assistenza e ricam- farsi notare dai tedeschi in vista dei loro Come si vede, è stata messa in campo bi alle squadre che vorranno partecipare al futuri impegni agonistici ufficiali, come il una promozione davvero importante, campionato con la nuova 911 GT3-R». ritorno alla 24 Ore di Le Mans previsto soprattutto se si tiene conto che è a fa- La 911 GT3-R Model Year 2012, sempre per il 2014. vore della clientela, iniziative che testimo- equipaggiata con il sei cilindri boxer di 4 niano la grande passione per le corse de- litri, dispone di una potenza di 500 CV, Carrera Cup, gli uomini e le donne di Porsche Italia che venti in più della versione precedente. Il opportunità per i giovani seguono questo monomarca. cambio è sequenziale a sei marce con i Ritorniamo, però, alla partenza della nuo- «Doveva essere un anno difficile per la no- comandi a paddle sul volante. va stagione (la sesta della serie) della stra serie - spiega Mauro Gentile - non so- Per raggiungere il peso minimo di regola- Carrera Cup Italia, articolata su sette ap- lo per la situazione economica nazionale, mento è stato fatto largo uso dei mate- puntamenti, di cui uno all'estero. Le gare che rende sempre più difficile il reperimento riali compositi in fibra di carbonio per il saranno trasmesse in diretta televisiva da dei budget di una certa consistenza, ma an- paraurti, lo splitter anteriore, le portiere, Sportitalia2 (canale 61 del Digitale che perché siamo ormai prossimi alla sosti- i parafanghi, il cofano con l'ala posteriore Terrestre e canale 226 della piattaforma tuzione della vettura protagonista del nostro e gli specchietti retrovisori. di Sky) e in streaming da www.carrera- monomarca. Invece, in griglia avremo ben Il primo team ad aver accettato la sfida è SPORT & GT

Nella Carrera Cup 2012 faranno il loro esordio due nuovi team con piloti stranieri: lo Tsunami RT con Alexandr Gayday ed il Pole Team con Guenther Blieninger. A sinistra, la GT3 R che quest’anno sarà impegnata nell’Italiano GT3. Sotto, i protagonisti della Carrera Cup 2002. stata la comasca Ebimotors di Enrico Borghi, che si schiererà al via con Alessandro Balzan, campione della Carrera Cup Italia negli ultimi tre anni, af- fiancato da Giacomo Barri, 21enne di Cantù (Como), che vanta già una buona esperienza nel GT italiano. «Siamo pronti per fare un salto di qualità - dice Enrico Borghi - ed entrare nel Campionato Italiano GT è un passaggio naturale dopo aver dominato la Carrera Cup Italia negli ultimi tre anni. Usciamo dal- la logica del monomarca e andiamo al con- fronto con le altre Case: troveremo marchi importanti con vetture competitive per cui sarà una sfida stimolante che Alessandro Balzan si merita. Ebimotors apre una stra- da che potrà essere seguita da altri team, dal momento che la sinergia di calendario fra il GT tricolore e la Carrera Cup Italia 2012 permette alle due realtà di vivere in perfetta simbiosi». Passione ed emozione per le corse ani- mano anche l'altra grande rappresentan- te dei colori Porsche in Lombardia: la bergamasca Autorlando Sport, gestita da GT, GTSprint, Targa Tricolore Porsche. tolo della GT Cup nel tricolore GT; nel Orlando Redolfi e dal suo "braccio de- Nella classe GTS dell'International GT GT Sprint si riproporrà con Glauco stro", la figlia Rossella. Per la stagione Open schiererà la giovane coppia forma- Solieri, mentre sarà nella Targa Tricolore 2012 l'Autorlando Sport si concentra ta da Archie Hamilton e dal lombardo con Stefano Sala e Massimo Valentini. principalmente su International Open Marco Mapelli, vincitore nel 2010 del ti- Bruno Brida TURISMO DTM Trio scatenato

l Dtm fa tredici: tante, infatti, sono le A fare la parte della terza incomoda, la stata compiuta all'insegna di un grande stagioni ormai trascorse dalla rinascita Casa bavarese non sembra proprio equilibrio: due nomi ormai storici di ca- Idella categoria, datata 2000. E il suo starci. Affidate le redini al nuovo team sa Bmw fin dai tempi del Wtcc, Andy jackpot è ancora più ricco di quello del principal Jens Marquardt (ex Toyota F1, Priaulx e , e due giovani Totocalcio. Affascinanti coupé due porte, che ha sostituito il pensionato Mario rampanti, Dirk Werner e Joey Hand, en- meno aerodinamica, più aderenza mecca- Theissen), il colosso di Monaco ha subi- trambi provenienti dalla American Le nica e tutti e tre i più potenti marchi tede- to fatto campagna acquisti nelle squa- Mans Series, di cui il secondo è campio- schi finalmente in lizza. Quella che comin- dre rivali, riuscendo a portare tra le sue ne uscente. Più un pilota di riserva e col- cerà il prossimo 29 aprile, come da tradi- file nientemeno che i primi due classifi- laudatore ancor più giovane e altrettan- zione a Hockenheim, si prospetta dunque cati dello scorso anno: il campione to promettente, Marco Wittmann, gran- un'annata interessante. Basterà a cancella- Martin Tomczyk e il suo vice Bruno de protagonista negli anni passati della re il ricordo opaco degli ultimi anni? Spengler. Uno per marchio, tanto per (che corre, per non fare torti a nessuno. Saranno loro, l'appunto, nei weekend di gara del Dtm). I piloti esperti e veloci, le punte di diamante Persi i loro cavalli di razza, dunque, Audi La novità più importante, come detto, ri- della Bmw nella stagione del grande ri- e Mercedes hanno deciso di correre ai guarda l'ingresso nella serie della tanto torno in Dtm. ripari con due diverse strategie. La pri- agognata terza forza, la cui assenza or- Poi ci sono tutti gli altri, la cui scelta è ma, salvo il giubilato , ha mai durava dal 2005 quando si ritirò la Opel, e aveva trasformato la categoria in un duopolio Audi-Mercedes. A decidere di scendere in campo è stata la Bmw, lontana dalla serie ormai dagli anni '80, che per gettarsi anima e corpo nella nuova avventura ha abbandonato la pre- senza ufficiale nel Mondiale Turismo.

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Il campionato turismo tedesco aveva tutti i presupposti per essere uno dei più competitivo al mondo. Gli mancava solo una rivale all'altezza del duopolio storico Mercedes-Audi. Quest'anno è arrivata finalmente la Bmw e, allora, … che lo spettacolo inizi!

confermato in blocco lo schieramento Le vetture più sicure, meno costose e (si spera) più dell'anno passato: Mattias Ekström, Al via della nuova stagione, con un entusiasmanti di prima. A dispetto di Timo Scheider, Miguel Molina, Filipe nuovo marchio e nuovi piloti, il Dtm si una significativa riduzione dei costi, re- Albuquerque, la lady Rahel Frey, il rien- ripresenta con vetture altrettanto ine- sasi necessaria dalla congiuntura di cri- trante Mike Rockenfeller e il nostro dite: la Audi A5 Dtm, la Bmw M3 Dtm si, gli organizzatori della Itr hanno cer- Edoardo Mortara, unico italiano nella e la Mercedes C-Coupé Dtm Amg. La cato di garantire più che mai chance categoria. nuova creatura della Casa dei quattro equilibrate di vittoria per tutti i concor- La seconda, dopo aver appiedato un de- anelli presenta passaruota a triangolo renti, spettacolo e competizione, senza buttante, Renger van der Zande (per- e un retrotreno poderoso e molto pu- dimenticare l'aspetto della sicurezza. ché il gruppo è poco interessato al lito. La Mercedes ha invece un aspetto Nonostante lo sviluppo tecnico delle mercato olandese, spiega lui), ha rinno- meno da freccia d'argento e più da in- vetture, per ragioni di efficienza econo- vato i contratti con gli ex F.1 David crociatore cromato, con i suoi passa- mica, sia congelato ormai dal 2009, le Coulthard e e con la ruota fuori misura per ospitare le vetture della nuova generazione incor- pilotessa , fino all'anno scor- gomme Hankook più grandi e l'ala po- porano comunque parecchie novità. so iscritta come Stoddart, nome da nu- steriore uniforme che si sporge come «Tutti e tre i costruttori avevano un obiet- bile, prima del matrimonio con il ma- la maniglia del carrello della spesa. tivo comune fin dalle prime discussioni sul gnate austriaco azionista della Williams L'auto di Monaco di Baviera, infine, ha regolamento tecnico del 'nuovo' Dtm: la F.1. Tra i piloti Mercedes anche due vol- uno stile aggressivo, da perfetta sicurezza - spiega Marquardt - Dopo- ti nuovi: il campione in carica della Batmobile, che coniuga aspetti innova- tutto, ci interessa che i nostri piloti non ri- World Series by Renault, Robert tivi con il design storico delle vetture schino e da questo punto di vista non ac- Wickens, e quello della F.3 Euro Series, Turismo della casa. cettiamo compromessi. Siamo molto orgo- . E poi, chissà: potrebbe gliosi dello sviluppo collettivo di questi sempre esserci spazio per rivedere Il regolamento standard molto elevati». Mika Häkkinen, tornato a provare la Questa nuova generazione di vetture è Una delle principali rivoluzioni è, infatti, nuova vettura nel dicembre scorso. frutto di un regolamento che le ha rese data proprio dalle strutture di protezio-

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ne del pilota in caso di incidente. Il telaio è costituito da una combinazione di una monoscocca standard in fibra di carbonio con una gabbia di acciaio. Il tutto affianca- to da sei elementi deformabili di 65 cm (che assorbono fino a 360 kN di forza del- l'impatto) ai due lati e dal serbatoio del carburante integrato. Lo stesso sedile, più simile a quello delle monoposto, è stato integrato nella monoscocca, creando una cellula di sicurezza inedita e innovativa. Sul lato della riduzione dei costi, invece, il nuovo regolamento prevede l'utilizzo di oltre 50 componenti standard (in tutto circa il 5%), tra cui i rinforzi del telaio. Su questo punto, al contrario, la posizione delle Case sembra essere meno unani- me: la Audi, per esempio, lamenta il fatto che tale standardizzazione limiterà le possibilità di espressione degli ingegneri, per esempio nella messa a punto delle sospensioni. Lo stesso accadrà sul fronte aerodinami- co, con limiti ben precisi imposti alla pro- gettazione al fine di migliorare la presta- zione delle vetture in scia. «Nel passato avevamo sviluppato soluzioni molto innovati- ve, particolarmente nel campo aerodinami- co - ammette il capo ingegnere del co- struttore di Ingolstadt, Martin Mühlmeier - Poiché queste aree sono state soggette a se- vere restrizioni, ora i dettagli saranno cruciali per ottenere vantaggi sulla concorrenza». A ciò si aggiungono i nuovi pneumatici sviluppati dalla Hankook, fornitore unico dall'inizio del 2011. La gomma anteriore Ventus ha aumentato le sue dimensioni ad una larghezza di 300 mm (contro i precedenti 260) e un diametro esterno di 680 (contro 660), mentre quella po- steriore è passata da 280 a ben 320 mm di ampiezza e da 660 a 710 di diametro. «Questo ci ha costretti a ripartire da zero sul fronte della costruzione, che è stata rin- novata per il 50% - commenta il respon- sabile del gommista coreano, James Kim - Siamo riusciti a migliorarne le prestazioni pur mantenendo il livello di sicurezza». Il calendario Pur avendo ambizioni internazionali, le radici del Dtm rimangono salde in Germania. Oltre alla prima gara, altre cin- que si svolgeranno in terra tedesca: il 6 maggio al Lausitzring, il 1° luglio al

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Tra i piloti che vedremo nuovamente in pista le battaglie ruota a ruota, che forse prefe- Sachsenring particolarmente monotona, gli ex F.1 Ralf Schumacher e rivano addirittura le gare divise in due con la pilotessa Susie Wolff (al centro). suscitando la perplessità del suo omologo manche, viste oltre dieci anni fa al ritorno della Mercedes, Norbert Haug, che ri- , il 19 agosto al Nürburgring, il in vita della serie. Eppure, già allora si ma- batté di non vedere alcun problema in 16 settembre a Oschersleben e infine il nifestavano i primi problemi e nell'agosto merito. Peccato che i due capi non abbia- 21 ottobre di nuovo a Hockenheim per il del 2000, il boss di Audi, Wolfgang Ullrich, no preso provvedimenti già a quei tempi. gran finale. Quattro, inoltre, le prove all'e- criticava lo spettacolo dopo una gara al Fabrizio Corgnati stero: il 20 maggio a , il 3 giugno al austriaco, il 26 agosto a Zandvoort e il 30 settembre a Valencia. Cancellata, invece, la gara cinese di Shanghai (oltre a quella italiana ormai assente da qualche anno). Come nel 2011, poi, un'altra corsa fuori campiona- to si terrà nello Stadio Olimpico di Monaco, il 15 luglio, e si svolgerà all'inse- gna dei confronti diretti a eliminazione. Confermato anche il format del weekend, con le due sessioni di prove li- bere e le qualifiche in quattro segmenti. I presupposti, insomma, sembrano esser- ci tutti, almeno sulla carta: ora, ci manca solo di assistere di nuovo a gare diver- tenti ed emozionanti, quelle che il Campionato Turismo tedesco merita. Le gomme più grasse, gli alettoni standard e l'aumento della concorrenza potrebbe- ro, da soli, non bastare. Il principale pro- blema da risolvere è l'affidamento sulla strategia dei pit stop, che andrà o abban- donato del tutto oppure portato ai livel- li della Formula 1 in termini di sfrutta- mento delle gomme. L'attuale scenario è una via di mezzo, che non soddisfa né i tecnici né gli amanti del-

Il telaio delle nuove vetture del DTM (a destra) è costituito dalla combinazione di una monoscocca standard in fibra di carbonio con una gabbia di acciaio ed il sedile, sempre più simile a quello delle monoposto, è stato integrato nella monoscocca, creando un’ inedita cellula di sicurezza.

53 Superstars Spettacolo stellare

hiarita finalmente la querelle re- corretta valutazione, perciò per avere le Un altro dato che traspare dalle classifi- golamentare tra Caal Racing e idee più chiare sarà comunque necessario che è l'apparente equilibrio tra le diverse CMaserati Swiss Team, in tempi attendere ancora alcune gare su differenti vetture, con cinque marchi diversi nei tutto sommato brevi rispetto a quelli a tipologie di tracciati. Però, valutando le primi sei posti in gara 1 e cinque sui pri- cui eravamo abituati, con l'assegnazione schede tecniche delle vetture in campo, le mi cinque in gara 2. Diciamo apparente, a quest'ultima del titolo internazionale impressioni di piloti e tecnici, i risultati del- perché questo equilibrio sarà da verifica- 2011, al primo round stagionale della la pista e incrociando tutte queste infor- re, come detto, su altre piste differenti, International , a Monza, mazioni, alcune idee ce le siamo fatte. inoltre, come potete leggere più avanti, c'era ovviamente molta attesa per valu- Intanto, dai risultati delle due gare mon- non tutti sono d'accordo sugli attuali cri- tare le forze in campo, sia alla luce di al- zesi sono emerse delle conferme ma an- teri con cui viene eseguito, dalla Oral di cune modifiche regolamentari introdotte che alcune sorprese: Mercedes e Jaguar , il balance of performan- sia per l'ingresso di una new entry molto hanno rispettato i pronostici della vigilia ce ed i conseguenti correttivi applicati. attesa come l'Audi RS5. che le volevano favorite sul veloce trac- Soprattutto, il dato incontrovertibile che Ovviamente, le caratteristiche del traccia- ciato brianzolo, mentre una bella sorpre- traspare dal primo round monzese è che to brianzolo, che con i suoi lunghi rettilinei sa è rappresentata dalla rivitalizzata il livello tecnico generale della Superstars certamente av- ha fatto un ulte- vantaggia le mac- È iniziata nel migliore dei modi la nuova stagione delle riore balzo avan- chine più potenti, "berlinone" equipaggiate con i grossi V8, che a Monza ti. Perciò ora per come le vincere occorre Mercedes C63 hanno dato spettacolo. assolutamente AMG e le Jaguar Ma c'è chi già mugugna sul balance of performance. avere un pac- XF accreditate ri- chetto comple- spettivamente di 543 e 550 CV, penaliz- Chevrolet Lumina del neo team Solaris to: d'accordo la potenza, ma occorre an- zandone altre con caratteristiche partico- Motorsport, che con il suo pilota-team che un’aerodinamica che funziona, un as- lari come ad esempio l'Audi RS5 a trazio- manager Francesco Sini ha agguantato il setto che non sfrutti troppo gli pneuma- ne integrale, potrebbero condizionare una terzo gradino del podio in gara 2. tici (e che a Monza "assorbe" il taglio "ob-

54 TURISMO RIDA M.B

In apertura, , debuttante nella serie, ed il veterano Max Pigoli sono stati i primi due vincitori della Superstars 2012. Sopra, con l’Audi RS5. In basso, Francesco Sini che a Monza ha conquistato il terzo gradino del podio di gara 2 con la Chevrolet Lumina. to diversi tra loro, il 53enne Max Pigoli curo dalla rabbiosa rimonta di Pigoli, se- ed il 31enne Tonio Liuzzi, e con percorsi condo davanti alla sorpresa della giorna- professionali agli antipodi, hanno molte ta, la Chevrolet Lumina di Francesco Sini. caratteristiche in comune: velocità, grinta e tenacia. Insomma, due tipi tosti. Una marcia in più

AMPI In gara 1, dopo aver sfruttato al meglio la Guardando il passo tenuto in gara dal bi- C pole prendendo fin dal via il comando nomio Liuzzi-Mercedes, probabilmente, bligatorio" sui cordoli, ndr.) e, non ultimo, delle operazioni, il comasco con molto senza l'inconveniente in qualifica non ce un pilota che oltre a dare le indicazioni "mestiere" ha saputo tenere a bada un ne sarebbe stato per nessuno e l'abruz- giuste sulla messa a punto e ad avere il autentico mastino come Andrea Larini, zese avrebbe firmato una bella doppietta piede pesante sappia "leggere" la gara te- che risaliva con una rimonta irresistibile al debutto in Superstars. E questo nono- nendosi anche fuori dai guai. dal fondo dello schieramento, da dove stante Tonio si sia presentato a Monza era partito per un problema ad un pneu- con pochissimi chilometri di "rodaggio" Così diversi, così uguali matico in qualifica, e a suon di sorpassi per vari problemi patiti anche nei test Non a caso, le vittorie nelle prime due andava a conquistarsi il terzo gradino del precampionato. gare sono andate ai "pacchetti" più com- podio ai danni di Thomas Biagi, quarto Peraltro l'ex pilota HRT si è detto entu- pleti presenti in Brianza: le due macchine con la Bmw, piazzamento poi replicato siasta della Superstars. «Ho trovato un più potenti, Jaguar e Mercedes, peraltro anche nella seconda gara. ambiente stupendo, con tanti appassionati. equipaggiate con gli stessi ammortizzato- In gara 2, invece, Liuzzi, scattato dalla ter- Credo che il format del campionato sia in ri Oram realizzati a pochi chilometri dal- za fila, ci ha messo meno di due giri per continua crescita. È una categoria molto di- la pista monzese, e per giunta guidate da portarsi in testa al gruppo e allungare vertente, che ti dà tanto. Perché la F. 1 rap- due piloti che pur anagraficamente mol- quel tanto che bastava per mettersi al si- presenta la massima evoluzione sia di po- AMPI C TURISMO AMPI C

La Jaguar di Pigoli in lotta con la Mercedes di Decisamente più ottimista Corrado aria: la Superstars attuale è lontana anni Andrea Larini. Sotto, Thomas Biagi, ha tenuto alta la bandiera Bmw con due quarti posti. Canneori. «Abbiamo fatto un grosso lavoro luce dal regolamento che l'ha ispirata, sull'aerodinamica anteriore e sulla distribu- che voleva vetture di grossa cilindrata tenza sia come aerodinamica ed elettroni- zione dei pesi, quindi mi sento fiducioso an- proprio per garantire potenze e presta- ca, queste vetture invece vanno guidate con che in vista di piste più guidate». Il team zioni elevate senza onerose preparazioni, uno stile completamente diverso, ma le ga- manager della Caal Racing non risparmia in modo tale da limitare i costi. Ora sia- re danno parecchia adrenalina perché sono poi una frecciata agli organizzatori. «Non mo più vicini a dei prototipi e la storia in- fisiche, ci sono molti contatti e piloti che non voglio entrare nel merito di quanto deciso segna che esagerando con l'esasperazio- concedono nemmeno un millimetro, quindi dalla giustizia sportiva e nemmeno fare po- ne tecnologica, nella eterna rincorsa alla ogni posizione bisogna sudarsela». lemica, però a fronte di quanto successo so- presenza delle Case, il rischio è che il gio- Poi Liuzzi si è detto più preoccupato per no state ampliate alcune cose a livello re- chino si possa rompere. le prossime gare. «Per me è stato un gran- golamentare che come conseguenza han- de week end. Nonostante la sfortuna in no fatto lievitare i costi. Forse, dato anche il Il giaguaro torna a graffiare qualifica abbiamo ottenuto un primo e un periodo non facile, sarebbe stato meglio Tra i favoriti d'obbligo rientrano sicura- terzo posto, grazie anche al grosso lavoro mantenere le vecchie regole più restrittive». mente anche Pigoli e la Jaguar XF del effettuato dal team per migliorare l'affida- Buon per Canneori che ora con l'appog- Team Ferlito. «Certamente la potenza del bilità dopo i problemi che ci avevano afflit- gio di Mercedes Italia potrà pianificare il nostro motore ci ha aiutati a Monza ma to nei test. Insomma, siamo partiti molto resto della stagione con maggiore tran- non è solo questo - puntualizza Vincenzo bene, ma credo non sarà facile proseguire quillità, perciò è d'obbligo inserire il bino- Ferlito - perché abbiamo fatto un grosso così perché le prossime piste, a differenza mio Liuzzi-Mercedes tra i favoriti nella lavoro soprattutto sull'assetto, quindi mi di Monza, non mi sembrano favorevoli alla lotta al titolo. Ma l'allarme lanciato dal sento fiducioso anche per le prossime gare. nostra vettura». team manager umbro non è campato in Inoltre, con la sua esperienza Max sa gesti- re al meglio le gare». E se per la squadra AMPI

C veronese dovesse concretizzarsi l'aiuto di Jaguar, ovviamente colpita dall'impatto dei risultati, la strada potrebbe farsi più agevole. Se lo meriterebbero. Chi sale e chi scende Tra le sorprese di Monza la rivitalizzata Chevrolet Lumina. Francesco Sini, nel doppio ruolo di pilota e team manager del neo team Solaris Motorsport, spiega così la rinascita della berlinona america- na. «Non ci sono stravolgimenti nelle vettu- re che abbiamo acquistato dalla Motor - zone. Le abbiamo semplicemente smonta- te completamente e riassemblate curando

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A destra, Niccolò Mercatali con la Chrysler ARATTA

300 SRT-8del team MRT by Nocentini. B In basso, nell’abitacolo della Maserati Quattroporte ed in pista a fianco della Mercedes AMG C63 di Nico Caldarola. in modo particolare le sospensioni, mentre il motore l'abbiamo mandato in America dove è stato curato dal preparatore che se- gue i motori GM. Questo risultato ci dà una grande carica». A Monza hanno un po' faticato Bmw e Maserati, ma Thomas Biagi, l'unico in gra- do di tenere alta la bandiera della Casa di Monaco, ha ben chiaro in mente i motivi di questa situazione e non ci sta. «Devo fare i complimenti agli organizzatori per il gran lavoro che hanno fatto per promuove- re il campionato, ma tecnicamente parlan- do non ci siamo. Il balance of performance scaggio benzina negli ultimi chilometri. E così com'è non funziona, perché i riferimen- all'orizzonte si profilano circuiti più guida- ti non vanno presi su alcuni piloti, che ci ti, decisamente più favorevoli alla vettura mettono del loro nella prestazione, ma sul- di Audi Sport Italia. Quindi, si accettano le vetture in generale. scommesse. Inoltre i dati vanno guardati nella loro com- pletezza, non va preso solo il tempo sul gi- Dalla Korea ro ma analizzati i vari settori. Ad esempio con… tecnologia nelle partenze e nelle ripartente dopo le Infine, ma ovviamente non ultimo come safety car noi della Bmw veniamo sverni- importanza, va fatto un cenno alle nuove ciati da molti altri concorrenti, perdendo gomme che equipaggiano la Superstars, posizioni che poi è difficile recuperare. Non fornite dal colosso coreano Hankook, già voglio fare polemiche, ma vorrei potermela eslusivista per il DTM. giocare ad armi pari con gli altri. Voglio Le nuove "scarpe" hanno superato bril- aspettare la gara di Imola per trarre ulte- lantemente il primo test, come ci spiega riori giudizi, ma ad esempio se l'Audi a Liuzzi: «Le Hankook sono magari un pizzi- AMPI Monza è riuscita a fare quello che ha fatto C co meno prestazionali delle precedenti, non oso pensare a cosa possa succedere bidelli partito dal fondo per un problema però garantiscono una migliore costanza di sui circuiti a loro più congeniali». elettrico che gli ha impedito di effettuare rendimento, che sulle nostre macchine è In effetti la new entry RS5 ha impressio- le qualifiche è risalito in gara 1 fino alla una cosa molto importante». Insomma, ap- nato tutti. Su una pista non certo conge- settima posizione, mancando il podio in provate! niale alla trazione integrale, Gianni Mor- gara 2 solamente per un problema di pe- Eugenio Mosca RIDA M.B

57 PRODUZIONE Nuova Boxster Meno consumi, più prestazioni

a Boxster è uno dei modelli che maggiormente ha contribui- conferiscono a questa Porsche una silhou ette molto raffinata. to al suc cesso commerciale della Porsche in questo periodo L'allungamento della carrozzeria di soli 32 millimetri con riduzione di L così problematico per l'automobile. Logici, quindi, la curiosità 27 millimetri dello sbalzo anteriore rendono poi la linea più sportiva. e l'interesse che circondano l'arrivo della nuova generazione, dopo Tra l'altro, la carrozzeria si distingue anche per la linea delle spalle, che la presentazione al Salone di Ginevra del marzo scorso. si sviluppa dal parafango fortemente bombato fino al fianco posterio- Come ormai impone il mercato, il cardine attorno cui è stata svilup- re, coi retrovisori esterni posti sul davanzale della porta, e per l'incavo pata è stato quello della riduzione dei consumi fino al 15%, ma ac- dinamico della carrozzeria in prossimità della porta, che conduce l'a- compagnato da un aumento delle prestazioni. Che Porsche sarebbe ria aspirata alla presa d'aria ben marcata nel fianco posteriore. stata altrimenti? Le ruote in lega leggera ridisegnate con dimensioni maggiorate met- Come è stato possibile conciliare queste due caratteristiche appa- tono in evidenza questa dinamica anche a vettura ferma. La Boxster rentemente antitetiche? Intervenendo innanzitutto sul corpo mac- è, di serie, dotata di ruote da 18 pollici, mentre la versione S più po- china, con un telaio completamente riprogettato e carrozzeria più tente monta le 19 pollici. A richiesta sono disponibili ruote da 20. leggera, poi sulla dinamica di marcia, tramite una carreggiata più Il frontale è dominato dalle grandi aperture laterali del radiatore e larga, un passo più lungo e ruote più grandi. dai gruppi ottici. Sia i fari all'alogeno previsti di serie nella Boxster In sintesi, il passo ruote è cresciuto di 60 millimetri, la carreggiata di sia i nuovi fari al bixeno di serie della Boxster S sono di nuova con- 40 millimetri sull'asse anteriore, mentre sul retrotreno è aumentata cezione. Sopra le prese d'aria ben pronunciate sono integrati i grup- fino a 18 millimetri (ora le ruote sono posizionate a filo con la parte pi ottici frontali con le luci diurne e di posizione realizzate con i led. terminale della carrozzeria), ed il parabrezza è spostato in avanti di La coda è stata riprogettata interamente. Il coperchio del vano ca- circa 100 millimetri ed è più piatto. Nell'insieme, l'altezza è diminui- pote è scomparso, l'alettone e le luci posteriori sono uniti tra loro da ta di 13 millimetri. Questi elementi, oltre alla linea della capote, che un bordo ben marcato, che si sviluppa su tutta la larghezza della è particolarmente allungata verso la parte posteriore della vettura, vettura, e il gruppo ottico posteriore centrale sottostante raggruppa le luci antinebbia e il faro di retromarcia in un unico nastro piatto. Le nuove luci posteriori a led si sviluppano attorno allo spigolo po- steriore della vettura e sono integrate nella coda. I tubi terminali di nuova concezione completano la coda nella parte bassa centrale; in particolare, si riconosce la Boxster dal tubo terminale ovale, mentre la Boxster S ha il terminale doppio a due gole. La nuova Boxster monta sempre il sei cilindri in posizione posterio- re, da 2,7 litri e 265 CV la versione d'ingresso gamma, da 3,4 litri e 325 CV la "S". B. B. PITSTOP

Urus, il Suv secondo il Toro

Al recente Salone di Pechino la Lamborghini ha esposto la con- cept car Urus, un Suv supersportivo. Dotata di quattro posti confortevoli, vano di carico variabile, altezza da terra regolabile e sistema di trazione integrale permanente, la Urus è il primo modello Lamborghini utilizzabile come auto per la famiglia, po- sizionamento che consente di allargare enormemente la fascia dei clienti potenziali del marchio alle famiglie, agli attuali clienti Lamborghini e ai possessori di Suv di altre marche. I principali mercati di riferimento sono rappresentati da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Russia, Medio Oriente e Cina. Il volume di mente più leggera dei suoi competitor. In linea con la filosofia di produzione immaginabile è di 3.000 unità all'anno. Lamborghini in materia di costruzione leggera, l'obiettivo è sta- "La Lamborghini Urus è un'idea molto reale di futuro per il no- to conseguito attraverso l'abbinamento intelligente di materiali stro marchio e come terzo modello potrebbe completare in mo- utilizzati nella scocca, nella carrozzeria e, per la prima volta, nel- do perfetto la nostra gamma", fa notare Stephan Winkelmann, l'interno dell'abitacolo. Presidente e Amministratore Delegato di Automobili Oltre a determinare in modo importante la riduzione dei consu- Lamborghini. "L'acronimo Suv sta per libertà ed emozione. È mi, la costruzione leggera è un requisito fondamentale per otti- uno dei segmenti auto di maggior successo al mondo. La Urus è mizzare le caratteristiche di dinamismo e maneggevolezza. l'interpretazione più estrema del concetto di sport utility, è la Anche a questo riguardo la Lamborghini Urus stabilisce nuovi ri- Lamborghini tra i Suv." ferimenti, presentando un baricentro basso e un assetto variabi- Con una lunghezza di 4,99 m la Urus si classifica perfettamente le in altezza. In aggiunta questo Suv spicca per la presenza di nella categoria dei Suv sportivi. La sua altezza di soli 1,66 m la una innovativa aerodinamica adattiva. Lo spoiler anteriore è re- rendono più bassa di tutte le sue concorrenti. Unitamente alla golabile in altezza e in combinazione con l'altezza da terra va- larghezza di 1,99 m la Lamborghini Urus mostra proporzioni riabile offre un ottimo angolo di dosso e buone capacità di su- perfette per una supersportiva del segmento. Quanto al motore, perare ostacoli. Nella sua posizione più bassa favorisce invece l'obiettivo da raggiungere è quello di circa 600 CV (440 kW) di stabilità dinamica ad alte velocità. potenza. Un sistema a trazione integrale completa l'architettura La parte posteriore è configurata con la massima attenzione per ideata dagli ingegneri di Sant'Agata Bolognese. l'aerodinamica: il bordo superiore del lunotto è completato da Tra gli obiettivi dichiarati vi è quello relativo alle emissioni: la un deflettore che convoglia in modo mirato il flusso d'aria allo Urus dovrà segnare il valore più basso di CO2 rispetto ai Suv con- spoiler posteriore adattivo. In combinazione con lo spoiler poste- correnti di riferimento. Data l'importanza del peso del veicolo, a riore è possibile adeguare anche l'equilibrio aerodinamico della questo riguardo dovrà di conseguenza risultare anche netta- vettura alla rispettiva condizione di marcia.

Museo per il motorismo Targa Florio, devono essere messi in condi- stema fornirà un boost al motore delle mo- siciliano e la Targa Florio zione di trasmettere il loro sapere, perché noposto associando al recupero dell'ener- non vada irrimediabilmente perso. gia cinetica della frenata anche il recupero Nasce a Termini Imerese, in provincia di Un progetto semplice e concreto, aperto dell'energia derivante dai gas di scarico, fi- Palermo, il Museo Storico del Motorismo anche ai privati, che possono contribuire nalizzati entrambi ad alimentare motoge- Siciliano e della Targa Florio con annesso usufruendo dei benefici fiscali riservati ai neratori elettrici collegati all'albero motore. centro restauro e formazione professionale sostenitori delle Onlus, quale è la Si innalza così la sfida tecnologica incomin- per artigiani del settore. "Fondazione Targa Florio". ciata nel 2008 con il Kers e si aprono nuo- Il progetto è nato dall'iniziativa della vi scenari per le soluzioni ibride nel motor- "Fondazione Targa Florio" con l'appoggio Magneti Marelli sport, con risvolti importanti in termini di dell'Amministrazione Comunale di Termini per la F1 del 2014 Imerese che ha individuato nei locali dell'ex mattatoio la sede dove ospitarlo. Anche quest'anno Magneti Marelli è impe- L'obiettivo sarà quello di evitare che il gnata nel motorsport ai più alti livelli: grande patrimonio di artigianalità qualifi- Formula 1, MotoGP, SBK, WRC, WTCC, cata che negli oltre 100 anni di Targa Florio World Endurance Championship, GP2 e si è sviluppato nel territorio, possa andare GP3 Series. disperso. Gli artigiani che consentivano alle Per quanto riguarda il massimo campiona- Bugatti, Ferrari, Mercedes, Maserati, Jaguar to, in vista delle novità nei regolamenti nel e a tutte le marche che hanno partecipato 2014, sta già lavorando allo sviluppo e alla alle gara più antica del Mondo di correre la messa a punto del sistema ERS: il nuovo si-

59 PITSTOP prestazioni, consumi ed efficienza dei pro- Stefano D’Aste e la sua sia su superfici asciutte sia sul bagnato. pulsori. tuta tricolore ...da gala Rispetta le caratteristiche pratiche ed este- Magneti Marelli sta inoltre lavorando allo tiche richieste dai proprietari di auto sporti- sviluppo di un sistema bi-direzionale Wi-Fi ve ed esclusive e il suo indice di velocità (Y) di trasmissione dati da veicolo a infrastrut- ne prevede l'impiego per velocità superiori tura (es: macchina-box) che rispetto all'at- ai 300 km/h. tuale trasmissione via radio consente di L'Ultrac Vorti è il risultato di una coopera- scambiare più efficacemente un volume zione intensiva tra Vredestein e i suoi nu- molto più ampio di dati e diverse tipologie merosi partner. Il battistrada è stato ancora di segnali. una volta sviluppato in collaborazione con Il 2014 rappresenterà una sfida anche per Giugiaro. Il percorso con la prestigiosa quanto riguarda i sistemi benzina per la azienda di design italiana è iniziato 15 an- Formula 1: in questo momento Magneti ni fa ed ha prodotto numerosissimi succes- Marelli Motorsport sta già testando inietto- si fra i quali, menzionando soltanto gli ulti- ri e pompe per motori GDI con pressioni mi, ricordiamo l'Ultrac Cento, l'Ultrac benzina fino a 500 bar. Che si tratti di un pilota veloce non vi è Sessanta e, fra gli invernali, il Wintrac dubbio ma Stefano D'Aste, protagonista di Nextreme, pneumatici che hanno ottenuto Bilstein - High-End questo inizio di stagione nel World Touring risultati di eccellenza in numerosi test indi- per pista e strada Car Championship, ama anche farsi notare pendenti leader del settore. Anche il nome fuori dall'abitacolo della sua Bmw 320 TC. Ultrac Vorti è stato creato da Giugiaro e si Il nuovo Bilstein "Clubsport" L'ultima trovata di D'Aste è legata alla sua ispira ai potenti flussi d'aria generati, ad è un assetto a ghiera sia stra- tuta indossata durante i weekend di gara: esempio, da un elicottero in fase di decollo dale sia per pista, di deriva- si tratta di un modello, prodotto dalla ditta e allo stesso modo vuole riflettere la velo- zione Motorsport . Le impo- italiana OMP, che riprende i colori della cità e le potenti forze che l'Ultrac Vorti rie- stazioni in compressione e bandiera italiana e che ha le sembianze di sce a controllare. Anche il disegno del bat- taratura sono tra loro indi- uno…smoking! tistrada, infine, si ispira alle tracce lasciate pendenti a due vie, senza l'u- dalle pale di un elicottero in movimento. so di utensili, in modo veloce Ultrac Vorti e Sportrac 5: e preciso con due apposti pneumatici by Giugiaro L'Unione Piste Nazionale manettini in alluminio. Un si- è già in fermento stema integrato a due pas- saggi senza un serbatoio Nata ad inizio anno dalla volontà di un supplementare per l'olio ha gruppo di sportivi amanti delle competizio- permesso una riduzione di ni su due e quattro ruote, l'Unione Piste peso fino a 4 chili. Nazionale vanta già oggi un calendario fitto Il "Clubsport" è indirizzato ai d'impegni, ed un numero interessante di piloti che partecipano a radu- tesserati. L'associazione, che ha sede a ni, track-day, a corsi di guida ma che vo- Castel Volturno in provincia di Caserta, è af- gliono anche guidare la macchina su stra- filiata al Coni, ed il suo staff è sempre in fer- da. Ora è per la Golf VI, Bmw M3 (E46) e mento per curare l’organizzazione degli ap- per il Porsche 911 GT2/GT3 (997). Vredestein ha scelto Budapest ed il circuito puntamenti programmati: "Anche se abbia- Bilstein, distribuito in Italia dalla N.T.P. di dell' per il lancio dei suoi nuo- mo pochi mesi alle spalle - spiega il vice- Appiano, ha anche ottenuto per la settima vi pneumatici estivi: Ultrac Vorti e Sportrac presidente Sergio Di Dato - gran parte del volta il premio "Best Brand 2012" promos- 5, entrambi realizzati con la collaborazione nostro gruppo è composto da persone che so dal prestigioso periodico "Auto Motor di Giugiaro. Il modello Ultrac Vorti rappre- vantano decenni d'esperienza nel mondo und Sport". I lettori del quindicinale moto- senta l'ultima generazione di pneumatici delle gare. Nostro intento è organizzare ristico hanno premiato il marchio sia per Ultra-High-Performance (UHP). Il modello eventi motoristici in tutta Italia. Non abbia- quanto riguarda gli ammortizzatori sia per Sportrac 5, sportivo e confortevole, è l'evo- mo nessun scopo di lucro, ed il motore del- quanto riguarda gli assetti sportivi. Il titolo luzione dello Sportrac 3, il pneumatico esti- le nostre azioni è la vera passione". è stato conquistato con il 65,8% delle pre- vo premiato, anche nel corso del 2011, co- ferenze nella categoria asset- me "best in test" da numerosi enti indi- ti/ammortizzatori sportivi. Bilstein ha vinto pendenti e riviste europee. anche nella categoria "Motor Klassik". Con Il pneumatico Ultra High Performance per il il 62,4% dei voti, i lettori l'hanno premiata segmento di fascia alta è eccellente in ter- nella sezione "assetti per auto storiche". mini di aderenza, manovrabilità e frenata

60 Retromobile: la storia in passerella Fra le miniature più ammirate, due Ferrari in scala 1:8, opera di Patrice De Conto allo stand Minidelta, che ospitava anche il Retromobile ha proposto a febbraio un'edizione "doc" nei padi- work in progress di una Porsche 908/80 Gr.6 autocostruita da glioni 3 e 2.2 del grande centro espositivo parigino. Erano diver- Stéphane Dufrêne di Built Up Models. E poi modelli speciali rari, si gli anniversari da festeggiare, fra cui il mezzo secolo della kit, modelli obsoleti e tanto altro ancora. Il panorama degli arti- GTO: ben due delle 36 berlinette costruite accoglie- giani e dei montatori è ancora vivo, anche se si registra uno spo- vano i visitatori in uno spazio in grande evidenza, ma se le due stamento sempre più in alto verso modelli sempre più raffinati e GTO erano forse le star della mostra, i motivi di interesse non fi- costosi, mentre la fascia mediana, che fino a qualche anno fa era nivano certo qui. rappresentata da kit in resina relativamente economici, è scom- Molti stand di Retromobile non contengono che una o due vet- parsa quasi del tutto, soppiantata dalla produzione cinese (ma ture, ma la qualità dei singoli pezzi è sempre incredibilmente ele- col "cervello" in Francia) di Spark, Bizarre e dei loro marchi ac- vata e guardando qua e là negli infiniti meandri dei padiglioni si coliti (TrueScale, Reve Collection ecc...). scoprivano rarità su rarità. Numerosi i club di marca intervenuti con dei pezzi di notevole importanza, mentre l'asta dell'Artcurial Motorcars aveva tra le vedette la Ferrari 250 GT California ap- partenuta a Roger Vadim, venduta a circa 4,4 milioni di euro, mentre sul mezzo milione hanno trovato acquirente una Mercedes 540K, una Ferrari 250 GT Boano e una Delaunay Belleville in condizioni originali. A 187.000 euro ha chiuso una Citroën DS23 ie Pallas e ha sfio- rato i 60.000 una 2CV con meno di 200 km percorsi. In totale l'asta di Artcurial ha rimediato 14,5 milioni di euro, un record per le aste di automobili in territorio francese. Come contorno, la so- lita messe di librai, ricambisti specializzati e il settore del model- lismo, un mondo a parte: quest'anno l'area centrale ospitava una rappresentanza del negozio giapponese Raccoon, che espo- neva alcuni eccezionali modelli in scala 1:43 montati dai maestri Hayakawa, Shimoma, Kamimura e altri. AUTO GP WORLD SERIES Pentus Sten (Virtuosi UK) a 9"077; 11. Serenelli Giancarlo Classifica: 1. Martins Henrique (E - Prema Powerteam) 21 (Ombra Racing) a 9"965; 12. Cipriani Giuseppe (Campos giri in 32'05"960 (media 157,20 km/h); 2. Maisano Brandon Racing) a 10"705; 13. Cunha Yann (Ombra Racing) a 11"225; (Prema Powerteam) a 0"740; 3. Cheever Eddie (Prema Power- 14. La Rosa Michele (MLR71) a 1 giro; 15. Milavec Peter (Zele team) a 1"101; 4. Agostini Riccardo (E - JD Motorsport) a Racing) a 1 giro; 16. Guerin Victor (Super Nova International) a 11"978; 5. Barrabeig Gerard (E - Ghinzani Arco Motorsport) a 5 giri; 17. Beretta Matteo (Zele Racing) a 5 giri 30"858; 6. Sirotkin Sergey (E - Euronova R.By Fortec) a 31"055; Giro più veloce: Sirotkin S. in 1'25"340 (media 168,94 km/h) 7. Visoiu Robert (E - Ghinzani Arco Motorsport) a 31"585; 8. Marasca Mario (E - BVM) a 42"172; 9. Kuroda Yoshitaka Gara 2 (Euronova R.By Fortec) a 43"684; 10. Latifi Nicholas (E - BVM) : Snegirev Max a 43"738; 11. Neiderhauser Patric (E - BVM) a 44"574 Classifica: 1. Quaife-Hobbs Adrian (Super Nova Internatio - Giri veloci: E - Martins Henrique in 1'30"763 (media 158,85 nal) 21 giri in 30'55"874 (media 163,14 km/h); 2. Regalia Fa- km); Maisano Brandon in 1'30"783 (media 158,81 km/h) cun do () a 5"496; 3. Sirotkin Sergey (Euronova Gara 3 Racing) a 5"652; 4. De Jong Daniel (Manor MP Motorsport) a Pole position: Neiderhauser Patric Monza, 10-11 marzo 2012 7"605; 5. Guerin Victor (Super Nova International) a 8"894; 6. Classifica: 1. Neiderhauser Patric (E - BVM) 11 giri in Gara 1 Snegirev Max (Campos Racing) a 17"292; 7. Van der Drift Chris 16'54"718 (media 156,29 km/h); 2. Sirotkin Sergey (E - Euro- Pole position: Quaife-Hobbs in 1'36"603 (media 215,88 km/h) (Manor MP Motorsport) a 17"776; 8. Varhaug Pal (Virtuosi UK) nova R.By Fortec) a 0"338; 3. Barrabeig Gerard (E - Ghinzani Classifica: 1. Quaife-Hobbs Adrian (Super Nova Interna - a 19"039; 9. Campana Sergio (MLR71) a 20"288; 10. Pentus Arco Motorsport) a 10"058; 4. Maisano Brandon (Prema tional) 14 giri in 23'36"782 (media 205,29 km/h); 2. Varhaug Sten (Virtuosi UK) a 26"112; 11. Spavone Antonio (Euronova Powerteam) a 11"406; 5. Martins Henrique (E - Prema Power- Pal (Virtuosi UK) a 4"880; 3. De Jong Daniel (Manor MP Racing) a 28"374; 12. Serenelli Giancarlo (Ombra Racing) a team) a 12"037; 6. Cheever Eddie (Prema Powerteam) a Motorsport) a 11"480; 4. Regalia Facundo (Campos Racing) a 41"213; 13. Beretta Matteo (Zele Racing) a 44"232, 14. 12"493; 7. Visoiu Robert (E - Ghinzani Arco Motorsport) a 13"444; 5. Van der Drift Chris (Manor MP Motorsport) a Cipriani Giuseppe (Campos Racing) a 44"952; 15. La Rosa 13"472; 8. Agostini Riccardo (E - JD Motorsport) a 15"955; 9. 22"896; 6. Ricci Giacomo (Zele Racing) a 27"137; 7. Snegirev Michele (MLR71) a 1 giro; 16. Milavec Peter (Zele Racing) a 1 Kuroda Yoshitaka (Euronova R.By Fortec) a 15"965; 10. Max (Campos Racing) a 28"245; 8. Spavone Antonio giro; NC Cunha Yann (Ombra Racing) a 19 giri Marasca Mario (E - BVM) a 44"332; NC Latifi Nicholas (E - (Euronova Racing) a 32"073; 9. Serenelli Giancarlo (Ombra Giro più veloce: Sirotkin S. in 1'25"390 (media 168,84 km/h) BVM) a 10 giri Racing) a 40"862; 10. Campana Sergio (MLR71) a 1'01"499; Giri veloci: E - Neiderhauser Patric in 1'31"217 (media 158,06 11. Cipriani Giuseppe (Campos Racing) a 1'27"688; 12. La ITALIAN FORMULA 3 EUROPEAN SERIES km/h); Kuroda Yoshitaka in 1'31"695 (media 157,23 km/h) Rosa Michele (MLR71) a 1'54"340; 13. Fong Adderly (Ombra Racing) a 1 giro; 14. Sirotkin Sergey (Euronova Racing) a 1 giro; 15. Guerin Victor (Super Nova International) a 2 giri F. ABARTH EUROPEAN SERIES SELENIA Giro più veloce: Sirotkin S. in 1'36"389 (media 216,36 km/h)

Gara 2 Pole position: Spavone Antonio Classifica: 1. Varhaug Pal (Virtuosi UK) 14 giri in 23'48"744 (media 203,57 km/h); 2. Van der Drift Chris (Manor MP Motor- sport) a 3"519; 3. Quaife-Hobbs Adrian (Super Nova Interna - tional) a 4"445; 4. Sirotkin Sergey (Euronova Racing) a 4"520; 5. Spavone Antonio (Euronova Racing) a 9"839; 6. Snegirev Max (Campos Racing) a 12"332; 7. Fong Adderly (Ombra Ra- cing) a 20"060; 8. Serenelli Giancarlo (Ombra Racing) a 23"840; 9. Regalia Facundo (Campos Racing) a 26"135; 10. Cipriani Giuseppe (Campos Racing) a 27"103; 11. Guerin Vic tor Valencia, 31 marzo-1 aprile 2012 (Super Nova International) a 31"180; 12. La Rosa Michele Gara 1 (MLR71) a 48"448; 13. Campana Sergio (MLR71) a 3 giri; 14. Pole position: Cheever E. in 1'29"184 (media 161,66 km/h) Valencia, 31 marzo-1 aprile 2012 Ricci Giacomo (Zele Racing) a 5 giri; 15. Beretta Matteo (Virtuo- Classifica: 1. Cheever Eddie (Prema Powerteam) 16 giri in Gara 1 si UK) a 7 giri; NC De Jong Daniel () a 8 giri 24'18"796 (media 158,13 km/h); 2. Martins Henrique (E - Pre - Pole position: Ghiotto L. in 1'33"550 (media 154,12 km/h) Giro più veloce: Sirotkin S. in 1'36"958 (media 215,09 km/h) ma Powerteam) a 3"274; 3. Maisano Brandon (Prema Power- Classifica: 1. Ghiotto Luca (Prema Powerteam) 15 giri in Valencia, 31 marzo-1 aprile 2012 team) a 3"693; 4. Sirotkin Sergey (E - Euronova R.By Fortec) a 23'40"408 (media 152,25 km/h); 2. Joerg Kevin (Jenzer 11"145; 5. Barrabeig Gerard (E - Ghinzani Arco Motorsport) a Motorsport) a 8"532; 3. Bonifacio Bruno (Prema Powerteam) a 19"506; 6. Neiderhauser Patric (E - BVM) a 20"314; 7. Agostini 10"047; 4. Zonzini Emanuele (Euronova R. by Fortec) a Riccardo (E - JD Motorsport) a 21"178; 8. Marasca Mario (E - 10"621; 5. Gomez Samin (Jenzer Motorsport) a 14"797; 6. BVM) a 26"125; 9. Latifi Nicholas (E - BVM) a 27"745; 10. Costa Nicolas (Euronova R. by Fortec) a 18"129; 7. Roda Kuroda Yoshitaka (Euronova R.By Fortec) a 30"652; 11. Visoiu Giorgio (Prema Powerteam) a 21"227; 8. Urrutia Santiago Robert (E - Ghinzani Arco Motorsport) a 38"864 (BVM) a 30"843; 9. Ramsay Gregor (Jenzer Motorsport) a Giri più veloci: Cheever Eddie in 1'29.865 (media 160,44 40"111; 10. Branger Juan (JD Motorsport) a 1'19"808; 11. km/h); E - Martins Henrique in 1'30"631 (media 159,08 km) Amado Francisco (Diegi Motorsport) a 1'23"447 Giro più veloce: Ghiotto L. in 1'33"567 (media 154,09 km/h) Gara 2 Pole position: Cheever E. in 1'28"584 (media 162,76 km/h Gara 2 Pole position: Joerg Kevin in 1'33"058 (media 154,93 km/h) Classifica: 1. Ghiotto Luca (Prema Powerteam) 20 giri in Gara 1 31'35"722 (media 152,11 km/h); 2. Zonzini Emanuele (Euro - Pole position: Quaife-Hobbs in 1'23"480 (media 172,71 km/h) nova R. by Fortec) a 10"263; 3. Bonifacio Bruno (Prema Classifica: 1. Sirotkin Sergey (Euronova Racing) 21 giri in Powerteam) a 14"179; 4. Joerg Kevin (Jenzer Motorsport) a 32'49"721 (media 153,71 km/h); 2. Quaife-Hobbs Adrian 17"786; 5. Costa Nicolas (Euronova R. by Fortec) a 25"165; 6. (Super Nova International) a 0"969; 3. Varhaug Pal (Virtuosi Gomez Samin (Jenzer Motorsport) a 37"222; 7. Ramsay Gregor UK) a 3"374; 4. De Jong Daniel (Manor MP Motorsport) a (Jenzer Motorsport) a 48"924; 8. Amado Francisco (Diegi 4"831; 5. Campana Sergio (MLR71) a 5"731; 6. Van der Drift Motorsport) a 1 giro; 9. Urrutia Santiago (BVM) a 1 giro; 10. Chris (Manor MP Motorsport) a 6"325; 7. Regalia Facundo Branger Juan (JD Motorsport) a 1 giro; 11. Roda Giorgio (Prema (Campos Racing) a 7"301; 8. Snegirev Max (Campos Racing) a Powerteam) a 3 giri 7"967; 9. Spavone Antonio (Euronova Racing) a 8"300; 10. Giro più veloce: Ghiotto L. in 1'34"112 (media 153,20 km/h)

62 CLASSIFICHE

Gara 3 Tristan (Arta Engineering) a 11 giri; NC Loan Alex (Arta Enginee- FIA WEC Pole position: Costa Nicolas ring); SQ Baiguera Andrea (Brixia Horse) Classifica: 1. Costa Nicolas (Euronova R. by Fortec) 11 giri in Giro più veloce: Kvyat D. in 1'50"600 (media 188,560 km/h) 17'39"980 (media 149,62 km/h); 2. Joerg Kevin (Jenzer Motorsport) a 6"294; 3. Gomez Samin (Jenzer Motorsport) a FR 2.0 CHALLENGE TRICOLORE 8"598; 4. Urrutia Santiago (BVM) a 11"231; 5. Ramsay Gregor (Jenzer Motorsport) a 22"956; 6. Amado Francisco (Diegi Monza 25 marzo 2012 Motorsport) a 55"549; 7. Branger Juan (JD Motorsport) a Gara 1 1'00"440; NC Roda Giorgio (Prema Powerteam) a 8 giri NC Pole position: Gibbin F. in 1'53"828 (media 183,213 km/h) Ghiotto Luca (Prema Powerteam) a 8 giri; NC Zonzini Emanuele Classifica: 1. Gilardoni Kevin (GSK Grand Prix) 13 giri in (Euronova R. by Fortec) a 10 giri; NC Bonifacio Bruno (Prema 25'20"229 (media 178,336 km/h); 2. Orsini Dario (GSK Grand Powerteam) a 10 giri Prix) a 20"853; 3. Peccenini Pietro (TS Corse) a 24"962; 4. Bra - Giro più veloce: Costa N. in 1'34"905 (media 151,92 km/h) cotti Francesco (Green Goblin) a 27"182, 5. Habulin Kristijan 2.0 ALPS (Lema Racing) a 31"819; 6. Capitanio Dario (Team Torino) a 49"265; 7. Riela Lorenzo (MLS Motorsport) a 55"124; 8. Paggi Lorenzo (Team Torino) a 1'19"199; 9. Pollini Matteo (GSK Grand Prix) a 2 giri; 10. Souza Marco Tulio (Team Torino) a 5 gi- Sebring, 18 marzo 2012 ri; 11. Curatolo Baldassarre (TS Corse) a 6 giri; 12. Gatto Pole position: Simone (TS Corse) a 6 giri; NC Gibbin Federico (Viola Formula) Classifica: 1. McNish/Kristensen/Capello (Audi R18 - a 7 giri; NC Defendi Luca (Team Torino) a 8 giri; NC Barletta LmP1) 325 giri in 12h00'15"243; 2. Bernhard/Dumas/Duval Mirko (FTF Competizioni) a 10 giri; NC Cazzaniga Nicola (FTF (Audi R18 - LmP1) a 4 giri; 3. Potolicchio/Dalziel/Sarrazin (HPD Competizioni) a 10 giri; NC Rocca Nicolò (GSK Grand Prix) a 12 ARX 03b - Honda - LmP2) a 6 giri; 4. Nicolet/Pla/Lahaye (Mor- giri: NP Cazzaniga Daniele (FTF Competizioni) gan-Judd - LmP2) a 7 giri; 5. Collard/Bouillon/Jousse (Pescarolo Giro veloce: Curatolo B. in 1'55"564 (media 180,461 km/h) - Judd - LmP1) a 7 giri; 6. Perez Companc/Ayary/Kaffer (Oreca 03 - Nissan - LmP2) a 8 giri; 7. Zugel/Gonzalez/Julian (Zytek Z11SN - Nissan - LmP2) a 9 giri; 8. Leventis/Watts/Kane (HPD ARX 03a - Honda - LmP1) a 9 giri; 9. Graves/Martin/Kerr (Oreca 03 - Nissan - LmP2) a 10 giri; 10. Holzer/Shultis/Moro (Lola B12/80 Coupé - Lotus - LmP2) a 15 giri; 11. Treluyer/Fassler/ Lotterer (Audi r18 - LmP1) a 15 giri; 12. Brabham/Chandhok/ Monza 25 marzo 2012 Dumbreck (HPD ARX 03 - Honda - LmP1) a 16 giri; 13. Berto - Gara 1 lini/Beretta/Cioci (Ferrari F458 Italia - LmGTE Pro) a 18 giri; 14. Pole position: Chatin P. in 1'49"173 (media 191,025 km/h) Classifica: 1. Kviat Daniil (Koiranen Motorsport) 13 giri in Lieb/Lietz/Pilet (Porsche 997 RSR - LmGTE Pro) a 19 giri; 15. 28'35"903 (media 157,999 km/h); 2. McKee Melville (Inter - Ried/Roda/Ruberti (Porsche 997 RSR - LmGTE Am) a 27 giri; 16. wetten.com) a 2"347; 3. Chatin Paul-Loup (Tech 1 Racing) a Belloc/Bourret/Gibon (Chevrolet Corvette C6-ZR1 - LmGTE Am) 2"891; 4. Tunjo Oscar () a 3"577; 5. Nato a 28 giri; 17. Prost/Jani/Heidfeld (Lola B12/60 Coupé - Toyota - Norman (RC Formula) a 3"763; 6. Iaquinta Simone (Team LmP1) a 29 giri; 18. Fernandez/Mucke/Turner (Aston Martin Torino) a 7"939; 7. Silva Guilherme (Interwetten.com) a 9"702; Vantage V8 - LmGTE Pro) a 33 giri; 19. Belicchi/Primat/Bleeke - 8. Ocon Esteban (Koiranen Motorsport) a 10"375; 9. Mavlanov molen (Lola B12/60 Coupé - Toyota - LmP1) a 34 giri; 20. Born - Roman (Tech 1 Racing) a 11"181; 10. Jager Thomas (One Gara 2 hauser/Canal/Lamy (Chevrolet Corvette C6-ZR1 - LmGTE Am) a Racing) a 13"086; 11. Dorrbecker Luis (Team Torino) a 13"335; Pole position: Capitanio Dario 37 giri; 21. Kauffman/Waltrip/Aguas (Ferrari F458 Italia - 12. Roussel Leo (Arta Engineering) a 15"295; 13. Ghirelli Edolo Classifica: 1. Defendi Luca (Team Torino) 13 giri in LmGTE Am) a 42 giri; 22. Jousse/Giroix/Johansson (Lola B12/80 (Atech Reid GP) a 18"232; 14. Villemi Hans (Koiranen 25'15"166 (media 178,932 km/h); 2. Gilardoni Kevin (GSK Coupé - Nissan - LmP2) a 49 giri; 23. Krohn/Jonsson/Rugolo Motorsport) a 18"775; 15. Wackerbauer Stefan (Koiranen Grand Prix) a 0"221; 3. Barletta Mirko (FTF Competizioni) a (Ferrari F458 Italia - LmGTE Am) a 60 giri; 24. Camathias/ Motorsport) a 20"633; 16. Vermont William (Arta Engineering) 0"354; 4. Rocca Nicolò (GSK Grand Prix) a 0"891: 5. Orsini Palttala/Binnie (Porsche 997 RSR - LmGTE Am) a 72 giri; 25. a 20"646; 17. Kujala Patrick (Koiranen Motorsport) a 20"950; Dario (GSK Grand Prix) a 3"245; 6. Habulin Kristijan (Lema Moreau/Baguette/Kraihamer (Oak Pescarolo - Judd - LmP1) a 18. De Val Stefano (GSK Grand Prix) a 21"056; 19. Baiguera Racing) a 6"309; 7. Bracotti Francesco (Green Goblin) a 8"704, 92 giri; NC Mailleux/Lombard/Tresson (Oreca 03 - Nissan - Andrea (Brixia Horse) a 21"576; 20. Latif Alessandro (Atech 8. Curatolo Baldassarre (TS Corse) a 8"997; 9. Peccenini Pietro LmP2) a 250 giri; NC Makowiecki/Melo/Vernay (Ferrari F458 Reid GP) a 21"676; 21. Loan Alex (Arta Engineering) a 22"546; (TS Corse) a 18"785; 10. Pollini Matteo (GSK Grand Prix) a Italia - LmGTE Pro) a 257 giri, NC Ehret/Farnbacher/Jakubowski 22. Tereshchenko Konstantin (Interwetten.com) a 23"156; 23. 32"019; 11. Paggi Lorenzo (Team Torino) a 32"646; 12. Souza (Ferrari F458 Italia - LmGTE Am) a 325 giri; EX Fisichella/ Abogado Alejandro (Team Torino) a 28"263; 24. Fraga Felipe Marco Tulio (Team Torino) a 1'07"832; 13. Capitanio Dario Bruni/Vilander (Ferrari F458 Italia - LmGTE Pro) a 111 giri (Tech 1 Racing) a 1 giro; 25. Lima Gustavo (Koiranen (Team Torino) a 1'14"566; 14. Cazzaniga Nicola (FTF Giro più veloce: Motorsport) a 1 giro; 26. Bosak Alex (One Racing) a 7 giri; 27. Competizioni) a 1'33"113; 15. Gibbin Federico (Viola Formula) De Val Nicola (GSK Grand Prix) a 7 giri; NC Vaxiviere Matthieu a 5 giri; NC Riela Lorenzo (MLS Motorsport) a 7 giri; NP Gatto FIA WTCC (Tech 1 Racing); NC Albon Alexander (Epic Racing); NC Panis Simone (TS Corse); NP Cazzaniga Daniele (FTF Competizioni) Aurelien (RC Formula); NC Franzoni Victor (Koiranen Giro veloce: Curatolo B. in 1'54"462 (media 182,198 km/h) Monza, 10-11 marzo 2012 Motorsport); NC Papavoine Tristan (Arta Engineering) Gara 1 Giro più veloce: Kvyat D. in 1'50"392 (media 188,915 km/h) FORMULA RACING FREE Pole position: Tarquini G. in 1'57"915 (media 176,86 km/h) Classifica: 1. Muller Yvan (Chevrolet Cruze 1.6T) 12 giri in Gara 2 26'01"705 (media 159,53 km/h); 2. Huff Robert (Chevrolet Pole position: Kviat Daniil in 1'49"457 Cruze 1.6T) a 0"446; 3. Tarquini Gabriele (Seat Leon Wtcc) a Classifica: 1. Kviat Daniil (Koiranen Motorsport) 13 giri in 2"305; 4. Rydell Rickard (Chevrolet Cruze 1.6T) a 2"745; 5. 29'33"324 (media 152,883 km/h); 2. Chatin Paul-Loup (Tech 1 Coronel Tom (Bmw 320 TC) a 3"796; 6. Oriola Pepe (Y - Seat Racing) a 0"793; 3. Vermont William (Arta Engineering) a Leon Wtcc) a 6"111; 7. Menu Alain (Chevrolet Cruze 1.6T) a 1"155; 4. Nato Norman (RC Formula) a 1"562; 5. Ocon Este - 6"326; 8. Macdowall Alex (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) a 8"287; ban (Koiranen Motorsport) a 1"793; 6. Silva Guilherme (Inter - 9. Michelisz Norbert (Y - Bmw 320 TC) a 8"431; 10. Cerqui wetten.com) a 2"984; 7. Mavlanov Roman (Tech 1 Racing) a Alberto (Y - Bmw 320 TC) a 9"257; 11. D'Aste Stefano (Y - 3"450; 8. Villemi Hans (Koiranen Motorsport) a 3"506; 9. Jager Bmw 320 TC) a 9"465; 12. Engstler Franz (Y - Bmw 320 TC) a Thomas (One Racing) a 4"956; 10. Panis Aurelien (RC Formula) 12"082; 13. Chilton Tom (Ford Focus S2000 TC) a 12"668; 14. a 5"713; 11. Roussel Leo (Arta Engineering) a 5"720; 12. Di Sabatino Pasquale (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) a 15"886; 15. Vaxiviere Matthieu (Tech 1 Racing) a 6"228; 13. Kujala Patrick Misano, 1 aprile 2012 Ng Charles (Y - Bmw 320 TC) a 48"135; 16. Nash James (Ford (Koiranen Motorsport) a 6"663; 14. De Val Stefano (GSK Grand Pole position: Spadini M. in 1'55"746 (media 131,440 km/h) Prix) a 7"371; 15. Ghirelli Edolo (Atech Reid GP) a 7"849; 16. Classifica: 1. Cusi Corrado (Predator's PC010) 12 giri in Franzoni Victor (Koiranen Motorsport) a 9"068; 17. Lima 23'41"794 (media 128,403 km/h); 2. Neri Mario (Predator's Gustavo (Koiranen Motorsport) a 9"868; 18. De Val Nicola PC010) a 0"005; 3. Moriggia Nino Filippo (Predator's PC010) a (GSK Grand Prix) a 11"685; 19. Dorrbecker Luis (Team Torino) a 4"935; 4. Bassi Fabrizio (Predator's PC010) a 26"499; 5. Car - 11"961; 20. Abogado Alejandro (Team Torino) a 12"196; 21. rillo Marco (Predator's PC010) a 43"215; 6. Marcon Paolo Tereshchenko Konstantin (Interwetten.com) a 13"337; 22. (Predator's PC010) a 1'07"292; 7. Spadini Marco (Predator's Bosak Alex (One Racing) a 18"181; 23. Iaquinta Simone (Team PC010) a 1'07"516; 8. Parrotta Domenico (Predator's PC008) Torino) a 27"477; 24. Latif Alessandro (Atech Reid GP) a 4 giri; a 2'04"973; 9. Borrelli Elio (Predator's PC008) a 1 giro; 10. 25. Wackerbauer Stefan (Koiranen Motorsport) a 5 giri; NC Galluzzi Andrea (Predator's PC010) a 2 giri; 11. Amati Giulio Albon Alexander (Epic Racing) a 8 giri; NC Fraga Felipe (Tech 1 (Predator's PC008) a 2 giri; RT Cusi Andrea (Predator's PC008) Racing) a 8 giri; NC Tunjo Oscar (Tech 1 Racing) a 10 giri; NC a 9 giri McKee Melville (Interwetten.com) a 11 giri; NC Papavoine Giro più veloce: Neri M. in 1'56"037 (media 131,110 km/h)

63 CLASSIFICHE

Focus S2000 TC) a 56"503; 17. Weber Gabor (Y - Bmw 320 TC) 13. Monteiro Tiago (Seat Leon TDi) a 21"865; 14. MacDowall a 1 giro; 18. Dudukalo Aleksei (Y - Seat Leon Wtcc) a 2 giri; NC Alex (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) a 23"167; 15. Chilton Tom Tutumlu Isaac (Y - Bmw 320 TC) a 10 giri; NC Barlesi Andrea (Y (Ford Focus S2000 TC) a 25"024; 16. Di Sabatino Pasquale (Y - - Seat Leon TDi) a 11 giri; NC Bennani Mehdi (Y - Bmw 320 TC) Chevrolet Cruze 1.6T) a 27"071; 17. Barlesi Andrea (Y - Seat a 11 giri; NC Monteiro Tiago (Seat Leon TDi) a 12 giri Leon TDi) a 50"229; 18. Monje Fernando (Y - SR Leon 1.6T) a Giri più veloci: Rydell Rickard in 1'59"116 (media 175,08 1'04"377; 19. Ng Charles (Y - Bmw 320 TC) a 3 giri; NC Nash km/h); Y - Oriola Pepe in 1'59"873 (media 173,97 km/h) James (Ford Focus S2000 TC) a 5 giri; NC O'Young Darryl (Y - Seat leon Wtcc) a 9 giri; NC Cerqui Alberto (Y - Bmw 320 TC) a Gara 2 12 giri; NC Boardman Tom (Y - Seat Leon TDi); NC Weber Gabor Pole position: Michelisz Norbert (Y - Bmw 320 TC); Classifica: 1. Muller Yvan (Chevrolet Cruze 1.6T) 10 giri in Giri più veloci: Menu Alain in 1'44"278 (media 138,26 20'07"643 (media 171,76 km/h); 2. Menu Alain (Chevrolet km/h); Y - Engstler Franz in 1'44"602 (media 137,83 km/h) Cruze 1.6T) a 0"307; 3. Huff Robert (Chevrolet Cruze 1.6T) a FIA Meichtry/Frey (Oreca 03 - Judd - LMP2) a 3 giri, 6. Kraihamer/ 0"613; 4. Coronel Tom (Bmw 320 TC) a 0"993; 5. D'Aste Moreau/Nicolet (Morgan - Judd - LMP2) a 4 giri; 7. Bruni/Perez Stefano (Y - Bmw 320 TC) a 6"125; 6. Engstler Franz (Y - Bmw Companc/Kaffer (Oreca 03 - Nissan - LMP2) a 6 giri; 8. Kap - 320 TC) a 6"705; 7. Macdowall Alex (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) adia/Keen/Hartshorne (FLM Oreca 09 - LMPC) a 12 giri; 9. a 7"247; 8. Michelisz Norbert (Y - Bmw 320 TC) a 10"238; 9. Walker/Cocker (Ferrari 458 Italia - LMGTE Pro) a 13 giri; 10. Cerqui Alberto (Y - Bmw 320 TC) a 12"663; 10. Rydell Rickard Melo/Frezza (Ferrari 458 Italia - LMGTE Pro) a 13 giri; 11. (Chevrolet Cruze 1.6T) a 14"066; 11. Weber Gabor (Y - Bmw Goossens/Soulet (Porsche 997 RSR - LMGTE Am) a 14 giri; 12. 320 TC) a 14"202; 12. Oriola Pepe (Y - Seat Leon Wtcc) a Thirion/Rosier (Norma M200P - Judd - LMP2) a 14 giri; 13. 14"575; 13. Nash James (Ford Focus S2000 TC) a 18"279; 14. Hancock/Dolan (Zytek Z11SN - Nissan - LMP2) a 15 giri; 14. Bennani Mehdi (Y - Bmw 320 TC) a 18"775; 15. Barlesi Andrea Armindo/narac/Pons (Porsche 997 RSR - LMGTE Am) a 15 giri; (Y - Seat Leon TDi) a 24"880; 16. Chilton Tom (Ford Focus 15. Peter/Broniszewski (Ferrari 458 Italia - LMGTE Pro) a 15 gi- S2000 TC) a 25"586; 17. Tutumlu Isaac (Y - Bmw 320 TC) a ri; 16. Ferte/Illiano (Ferrari 458 Italia - LMGTE Am) a 17 giri; 17. 35"129; 18. Monteiro Tiago (Seat Leon TDi) a 1 giro; 19. Di Goethe/Hall (Aston Martin Vantage - LMGTE Am) a 29 giri; 18. Sabatino Pasquale (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) a 2 giri; NC Cioci/Griffin/Perazzini (Ferrari 458 Italia - LMGTE Am) a 45 giri; Tarquini Gabriele (Seat Leon Wtcc) a 9 giri; NC Ng Charles (Y - Bmw 320 TC) a 9 giri; NC Dudukalo Aleksei (Y - Seat Leon Wtcc) NC Merlin/Vignali/Dagoneau (FLM Oreca 09 - LMPC) a 78 giri; a 10 giri NC Moro/Firth/Hughes (Oreca 03 - Nissan - LMP2) a 125 giri; Giri più veloci: Huff Robert in 1'59"000 (media 175,25 NC Buemi/Brière/Clarke (Oreca 03 - Nissan - LMP2) a 162 giri km/h); Y - Engstler Franz in 1'59"608 (media 174,36 km/h) Monza, 11 marzo 2012 Giro più veloce: Beche in 1'49"369 (media 190,6 km/h) Gara 1 Pole position: Monje F. in 2'01"188 (media 172,08 km/h) Valencia, 1 aprile 2012 INTERNATIONAL SUPERSTARS SERIES Classifica: 1. Monje Fernando (Seat Leon TDi - S20) 11 giri Gara 1 in 25'26"357 (media 149,56 km/h); 2. Paulsen Stian (Seat Leon Pole position: Muller Yvan in 1'42"228 (media 141,03 km/h) Copa - SMT) a 18"314; 3. Pfister Andreas (Seat Leon Copa - Classifica: 1. Muller Yvan (Chevrolet Cruze 1.6T) 13 giri in SMT) a 20"639; 4. Rikli Peter ( FD - S20) a 28"813; 22'53"924 (media 136,42 km/h); 2. Tarquini Gabriele (Seat 5. Ficza Ferenc (Alfa Romeo 156 - S20) a 36"217; 6. Leon Wtcc) a 6"988; 3. Coronel Tom (Bmw 320 TC) a 7"232; 4. Sonderegger Urs (Seat Leon Copa - SMT) a 54"551; 7. Biter Huff Robert (Chevrolet Cruze 1.6T) a 8"982; 5. Menu Alain Aytac (Bmw 320si - S20) a 54"562; 8. Fischer Christian (Honda (Chevrolet Cruze 1.6T) a 9"250; 6. Oriola Pepe (Y - Seat Leon Accord Euro R - S20) a 1'00"979; 9. Tosic Aleksander (Honda Wtcc) a 10"614; 7. Michelisz Norbert (Y - Bmw 320 TC) a Civic Type-R - SP) a 1'59"902; 10. Karamishev Nikolay (Honda 11"854; 8. Engstler Franz (Y - Bmw 320 TC) a 12"202; 9. Civic Type-R - SP) a 2'18"579; 11. Krammes Kevin (Ford Fiesta Monteiro Tiago (Seat Leon TDi) a 21"185; 10. O'Young Darryl 1.6 16V - S16) a 1 giro; 12. Krafft Ulrike (Ford Fiesta 1.6 16V - (Y - Seat leon Wtcc) a 24"010; 11. D'Aste Stefano (Y - Bmw S16) a 1 giro; 13. Bruckner Gilles (Ford Fiesta ST - S16) a 1 gi- 320 TC) a 25"349; 12. Nash James (Ford Focus S2000 TC) a ro; 14. Necchi Paolo (Ford Fiesta 1.6 16V - S16) a 1 giro; 15. 30"104; 13. Cerqui Alberto (Y - Bmw 320 TC) a 30"282; 14. Bingler Klaus (Ford Fiesta ST - S16) a 1 giro; 16. Skuz Igor (Bmw Bennani Mehdi (Y - Bmw 320 TC) a 30"685; 15. MacDowall 320si - S20) a 3 giri; NC Grossman Steffen (Ford Fiesta St - S16) Monza, 1 aprile 2012 Alex (Y - Chevrolet Cruze 1.6T) a 31"373; 16. Tutumlu Isaac (Y a 6 giri Gara 1 - Bmw 320 TC) a 32"187; 17. Weber Gabor (Y - Bmw 320 TC) Giri più veloci: S20 - Monje Fernando in 2'02"003 (media a 33"507; 18. Ng Charles (Y - Bmw 320 TC) a 34"050; 19. 170,93 km/h); SMT - Paulsen Stian in 2'04"243 (media 167,85 Pole position: Pigoli Max in 1'55"962 (media 179,842 km/h) Chilton Tom (Ford Focus S2000 TC) a 34"372; 20. Boardman km/h); SP - Tosic Aleksander in 2'14"300 (media 155,28 km/h); Classifica: 1. Pigoli Max (Jaguar XF/R 5.0) 13 giri in Tom (Y - Seat Leon TDi) a 36"599; 21. Monje Fernando (Y - SR S16 - Krafft Ulrike in 2'19"246 (media 149,76 km/h) 28'35"422 (media 158,044 km/h); 2. Larini Andrea (Mercedes Leon 1.6T) a 37"377; 22. Di Sabatino Pasquale (Y - Chevrolet AMG C63) a 0"414, 3. Liuzzi Vitantonio (Mercedes AMG C63) Cruze 1.6T) a 37"926; 23. Barlesi Andrea (Y - Seat Leon TDi) a Gara 2 a 1"243; 4. Biagi Thomas (Bmw M3 E92) a 3"671; 5. Kristof - 51"999; NC Dudukalo Aleksei (Y - Seat Leon Wtcc) a 7 giri Pole position: Fischer Christian ferson Johan (Audi RS5 - Roy) a 3"699; 6. Salo Mika (Maserati Giri più veloci: Muller Yvan in 1'44"194 (media 138,37 Classifica: 1. Monje Fernando (Seat Leon TDi - S20) 9 giri in Quattroporte) a 3"969; 7. Morbidelli Gianni (Audi RS5) a km/h); Y - Oriola Pepe in 1'44"925 (media 137,41 km/h) 18'46"087 (media 165,69 km/h); 2. Paulsen Stian (Seat Leon 7"010; 8. Caldarola Nico (Mercedes AMG C63 - Star) a 8"823; Copa - SMT) a 9"830; 3. Pfister Andreas (Seat Leon Copa - 9. Mugelli Max (Mercedes AMG C63) a 26"918; 10. Meloni SMT) a 19"139; 4. Rikli Peter (Honda Civic FD - S20) a 28"289; Paolo (Bmw M3 E90) PEN a 27"276; 11. Bettini Sandro (Bmw 5. Sonderegger Urs (Seat Leon Copa - SMT) a 43"581; 6. M3 E92 - Star) a 31"037; 12. Schoffler Thomas (Audi RS4 - Roy) Karamishev Nikolay (Honda Civic Type-R - SP) a 1'56"927; 7. a 34"137; 13. Meloni Walter (Bmw M3 E90 - Star) a 43"780; Skuz Igor (Bmw 320si - S20) a 1 giro; 8. Krammes Kevin (Ford 14. Baccarelli Leonardo (Bmw 550i E60 - Star) a 46"135; 15. Fiesta 1.6 16V - S16) a 1 giro; 9. Bruckner Gilles (Ford Fiesta ST Fumagalli Marco (Bmw 550i E60 - Star) a 1'58"564; 16. Cesari - S16) a 1 giro; 10. Necchi Paolo (Ford Fiesta 1.6 16V - S16) a 1 Mauro (Maserati Quattroporte) a 4 giri; 17. Gabellini Stefano giro; 11. Bingler Klaus (Ford Fiesta ST - S16) a 1 giro; 12. Ficza (Bmw M3 E92) a 5 giri; 18. Mercatali Niccolò (Chrysler 300 C Ferenc (Alfa Romeo 156 - S20) a 3 giri; NC Fischer Christian SRT-8 - Star) a 5 giri; 19. Boffo Andrea (Mercedes AMG C63 - ( Euro R - S20) a 4 giri; NC Tosic Aleksander Roy) a 6 giri; RT Bossi Riccardo (Bmw M3 E92) a 10 giri; RT Sini (Honda Civic Type-R - SP) a 5 giri; NC Biter Aytac (Bmw 320si - Francesco (Chevrolet Lumina) a 11 giri; RT Gabbiani Gian Maria S20) a 6 giri (Jaguar XF/R5.0) a 13 giri; NP Ascani Francesco (Bmw M3 E90 Giri più veloci: S20 - Monje Fernando in 2'02"922 (media - Star); NP Monforte Simone (Lexus ISF 500 - Roy) 169,65 km/h); SMT - Paulsen Stian in 2'04"936 (media 166,92 Giro più veloce: Pigoli M. in 1'55"851 (media 180,014 km/h) km/h); SP - Karamishev Nikolay in 2'14"936 (media 154,55 Gara 2 km/h); S16 - Krammes Kevin in 2'20"124 (media 148,83 km/h) Gara 2 Pole position: D'Aste Stefano Classifica: 1. Liuzzi Vitantonio (Mercedes AMG C63) 13 giri Classifica: 1. Menu Alain (Chevrolet Cruze 1.6T) 13 giri in in 26'58"452 (media 167,513 km/h); 2. Pigoli Max (Jaguar 23'03"207 (media 135,50 km/h); 2. Coronel Tom (Bmw 320 ELMS XF/R 5.0) a 1"153; 3. Sini Francesco (Chevrolet Lumina) a TC) a 0"861; 3. D'Aste Stefano (Y - Bmw 320 TC) a 1"306; 4. 1"602; 4. Biagi Thomas (Bmw M3 E92) a 3"190; 5. Morbidelli Michelisz Norbert (Y - Bmw 320 TC) a 1"629; 5. Engstler Franz Le Castellet, 1 aprile 2012 Gianni (Audi RS5) a 3"219; 6. Caldarola Nico (Mercedes AMG (Y - Bmw 320 TC) a 1"901; 6. Huff Robert (Chevrolet Cruze Pole position: Thiriet/Beche in 1'48"171 (media 192,7 km/h) C63 - Star) a 4"816; 7. Larini Andrea (Mercedes AMG C63) a 1.6T) a 3"007; 7. Oriola Pepe (Y - Seat Leon Wtcc) a 5"704; 8. Classifica: 1. Thiriet/Beche (Oreca 03 - Nissan - LMP2) 189 5"468, 8. Gabellini Stefano (Bmw M3 E92) a 8"996; 9. Boffo Muller Yvan (Chevrolet Cruze 1.6T) a 6"368; 9. Tarquini giri in 6h00'53"302; 2. Sarrazin/Minassian/Marroc (Oreca 03 - Andrea (Mercedes AMG C63 - Roy) a 9"391; 10. Cesari Mauro Gabriele (Seat Leon Wtcc) a 15"044; 10. Bennani Mehdi (Y - Nissan - LMP2) a 1 giro; 3. Stirling/Sims/Buurman (Lola B12/80 (Maserati Quattroporte) a 14"505; 11. Meloni Paolo (Bmw M3 Bmw 320 TC) a 15"06; 11. Tutumlu Isaac (Y - Bmw 320 TC) a Coupé - Judd - LMP2) a 1 giro; 4. Brundle/Kimber-Smith/ E90) PEN a 21"687; 12. Baccarelli Leonardo (Bmw 550i E60 - 19"838; 12. Dudukalo Aleksei (Y - Seat Leon Wtcc) a 21"166; Ordonez (Zytek Z11SN - Nissan - LMP2) a 1 giro; 5. Hiraschi/ Star) a 22"243; 13. Perlini Andrea (Bmw 550i E60 - Star) a

64 CLASSIFICHE

430) a 1 giro; 12. Galassi Marco (Ferrari 430) a 1 giro; 13. Francisco a 1"141, 4. Rossi Emilio a 11"490; 5. Adamski Dirk a Nataloni Nelio (Ferrari 430) a 1 giro; 14. Giudici Gianni (Lotus 11"775; 6. Scheltema Fons (G) a 14"676; 7. Di Amato Renato Evora) a 2 giri; 15. Casè Lorenzo (Ferrari 430) a 6 giri; NP a 19"506; 8. De Bernardi Alexis a 21"777; 9. Moiseev Benedetti Roberto (Corvette Z06 R GT3) Alexander a 24"270; 10. Raffaeli Giorgio (G) a 25"630; 11. Giro veloce: Solieri G. in 1'51"160 (media 187,611 km/h) Cheung Eric a 34"383; 12. Kuenzli Daniel (G) a 34"681; 13. Blank Howard (G) a 36"347; 14. Grohmann Gerald (G) a 46"746; 15. Sauto Vincenzo (G) a 47"922; 16. Jakubik FERRARI CHALLENGE Lubomir a 55"266; 17. Del Prete Sossio PEN a 57"801; 18. Tsyplakov Ruslan a 3 giri; RT Gostner Thomas (G) a 9 giri; RT Stratta Giacomo a 12 giri; RT Zanuttini Marco a 12 giri; RT Molteni Mario a 13 giri; NP Martin Rupert (G); NP Rotenberg Boris (G); NP Lebed Andrii 45"792; 14. Mugelli Max (Mercedes AMG C63) a 2 giri; 15. Giro veloce: Guedes F. in 1'52"754 (media 184,958 km/h) Meloni Walter (Bmw M3 E90 - Star) a 3 giri; 16. Salo Mika Del Prete Sossio penalizzato di 25" (Maserati Quattroporte) a 5 giri; RT Schoffler Thomas (Audi RS4 Tutti su Ferrari 458 Challenge - Roy) a 8 giri; RT Kristofferson Johan (Audi RS5 - Roy) a 12 gi- LOTUS CUP ITALIA ri; RT Gabbiani Gian Maria (Jaguar XF/R5.0) a 12 giri; RT Mercatali Niccolò (Chrysler 300 C SRT-8 - Star); RT Bettini Sandro (Bmw M3 E92 - Star) Giro più veloce: Sini F. in 1'56"198 (media 179,476 km/h) Monza, 31 marzo-1 aprile 2012 INTERNATIONAL GT SPRINT SERIES Trofeo - Gara 1 Pole position: Cadei Niki in 1'51"170 (media 187,594 km/h) Classifica: 1. Grossman Bjorg 17 giri in 31'49"196 (media 185,697 km/h); 2. Belluzzi Andrea a 4"069; 3. Kruglyk Andrii a 6"791; 4. Gai Stefano a 8"094; 5. Skryabin Alexandr (G) a 19"144; 6. Cadei Niki a 21"251; 7. Casè Lorenzo a 21"833; 8. Pierleoni Flavio (G) a 26"337; 9. Danis Jan a 27"890; 10. Blancardi Max a 30"446; 11. Caso Dario a 32"486; 12. Martin Alexander (G) a 50"635; 13. Eastwood Gary a 1'14"630; RT Pergl Robert a 10 giri Giro più veloce: Cadei N. in 1'51"986 (media 186,227 km/h) Monza, 11 marzo 2012 Trofeo Pirelli - Gara 2 Pole position: Randal in 1'57"605 (media 177,32 km/h) Pole position: Cadei Niki in 1'51"538 (media 186,975 km/h) Classifica: 1. Giudici/Frezza (Evora GT4 - Evo)) 22 giri in Classifica: 1. Grossman Bjorg 16 giri in 31'42"871 (media 51'31"366 (media 148,05 km/h); 2. Randal (Europa - GTC) a 175,354 km/h); 2. Cadei Niki a 0"492; 3. Gai Stefano a 4"055; 22"775; 3. Fumagalli (2-Eleven GT4 - SC) a 1'01"933; 4. 4. Caso Dario a 4"176; 5. Skryabin Alexandr (G) a 5"062; 6. Necchi (2-Eleven - SC) a 1 giro; 5. Utzieri (2-Eleven - SC) a 1 gi- Blancardi Max a 5"392; 7. Pergl Robert a 9"510; 8. Kruglyk ro; 6. Brtleit (Exige S2 - GTC) a 2 giri; 7. Dowker (Exige S2 - Andrii a 22"224; 9. Pierleoni Flavio (G) a 2 giri; 10. Belluzzi GTC) a 2 giri; 8. Pattison (Elise S1 - GTC) a 2 giri; 9. Ayres (Elise Monza, 1 aprile 2012 Andrea a 7 giri; RT Martin Alexander (G) a 10 giri; RT Eastwood S1 - GTC) a 3 giri; NC Campbell (Europa - GTC) a 1 giro; NC Gara 1 Gary a 12 giri; RT Danis Jan a 15 giri; RT Carvalho Lorenzo (G) Villa (Exige S2 - GTC) a 7 giri; NC Marchetti (Exige - GTC) a 11 Pole position: Giammaria R. in 1'49"467 (media 190,512) a 15 giri giri; NC Storey (2-Eleven - SC) a 16 giri; NC Castiglioni (Exige - Classifica: 1. Giammaria Raffaele (Ferrari 430) 17 giri in Giro più veloce: Grossman Bjorg in 1'51"874 (media GTC) a 18 giri; NC Meroni/Merzario (Exige S2 - GTC) a 22 giri 31'23"098 (media 188,270 km/h); 2. Palma Andrea (Ferrari 186,413 km/h) Giri più veloci: GTC - Randal in 1'59"355 (media 174,72 458) a 18"985; 3. Solieri Glauco (Porsche 997) a 41"186; 4. Tutti su Ferrari 458 Challenge km/h); Evo - Giudici/Frezza in 2'00"579 (media 172,95 km/h); Gayday Alexander (Porsche 997) a 1'30"821; 5. Goldstein SC - Fumagalli in 2'02"643 (media 170,04 km/h) Steven (Lamborghini Gallardo) a 1'32"067; 6. Bernasconi Alessandro (Ferrari 430) a 1'34"921; 7. Galbiati Omar (Porsche ECC - 4 ORE DI MONZA 997) a 1'56"475; 8. Fortuna Sebastien (Porsche 997) a 1 giro; 9. Silva Roberto (Porsche 997) a 1 giro; 10. Bagnasco Vittorio (Porsche 997) a 1 giro; 11. Galassi Marco (Ferrari 430) a 1 giro; 12. Giudici Gianni (Lotus Evora) a 2 giri; 13. Delli Guanti Roberto (Ferrari 430) a 8 giri; RT Petrini Marco (Ferrari 430) a 14 giri; RT Bianchi Massimiliano (Ferrari 430) a 14 giri; RT Del Castello Roberto (Corvette Z06 R GT3) a 15 giri Giro veloce: Giammaria R. in 1'50"063 (media 189,481 km/h)

Coppa Shell - Gara 1 Pole position: Di Amato D. in 1'52"222 (media 185,835 km/h) Classifica: 1. Stratta Giacomo 15 giri in 31'30"785 (media Monza, 25 marzo 2012 165,446 km/h); 2. Giannoni Raffaele a 0"659; 3. Basov Alexey Pole position: Mulacchiè in 1'48"293 a 1"439; 4. Prinoth Erich (G) a 4"658; 5. Scheltema Fons (G) a Gold Cup: 1. Bontempelli/Caccia/Zampieri (Ferrari F458) 6"065; 6. Rossi Emilio a 8"739; 7. Kuenzli Daniel (G) a 8"971; 127 giri in 4h01'12"400 (media 183,007 km/h); 2. Mulacchiè/ 8. Del Prete Sossio a 11"673; 9. Moiseev Alexander a 13"825; Rangoni (Ferrari 458) a 1 giro; 3. Invernizzi/Venturi/Maino 10. De Bernardi Alexis a 14"358; 11. Raffaeli Giorgio (G) a (Ferrari 458) a 3 giri; 4. Perazzini/Cioci () a 5 giri; 5. 18"489; 12. Grohmann Gerald (G) a 18"918; 13. Blank Zumstein P./Peham/Zumstein M. (Mercedes SLS) a 5 giri; 6. Howard (G) a 21"546; 14. Jakubik Lubomir a 32"047; 15. Kono pka/Mikulasko/Crotti (Porsche 997) a 18 giri; 7. Schmitter/ Gostner David (G) a 36"444; 16. Barreiros Filipe a 38"855; 17. Dragoun/Pfefferkorn (Mercedes SLS) a 18 giri; 8. Fissore/Merza - Gara 2 Rotenberg Boris (G) a 1'15"225; 18. Adamski Dirk a 2 giri; 19. rio (Montecarlo BRC) a 21 giri; 9. Geraci/Frediani/Capra (Ferrari Pole position: Pellegrinelli Simone Zanuttini Marco a 3 giri; 20. Molteni Mario a 6 giri; 21. Di 430) a 21 giri; 10. Benton/Greensall (Chevrolet Corvette) a 37 Classifica: 1. Palma Andrea (Ferrari 458) 17 giri in Amato Daniele a 7 giri; RT Martin Rupert (G) a 9 giri; RT giri; 11. Mamè/Zanardini (Lamborghini GTR) a 54 giri; NC 31'46"866 (media 185,924 km/h); 2. Solieri Glauco (Porsche Tsyplakov Ruslan a 11 giri; RT Cheung Eric a 14 giri; RT Lebed Seefried/Renz (Porsche 911) a 69 giri; NC Metha/Breslin (Ferrari 997) a 4"405; 3. Pellegrinelli Simone (Ferrari 430) a 20"665; 4. Andrii a 15 giri F458) a 72 giri Gayday Alexander (Porsche 997) a 1'15"715; 5. Bocellari Giro veloce: Stratta G. in 1'53"228 (media 184,184 km/h) Giro veloce: Mulacchiè/Rangoni in 1'48"793 (media 191,692) Gianfranco (Ferrari 430) a 1'30"184; 6. Galbiati Omar (Porsche 997) a 1'35"690; 7. Silva Roberto (Porsche 997) a 1'47"768; Coppa Shell - Gara 2 Silver Cup: 1. Zanin/Conte/Bellin (Bmw M3 E92) 111 giri in 8. Merjech Felipe (Lamborghini Gallardo) a 1'48"969; 9. Pole position: Giannoni R. in 1'52"859 (media 184,786 km/h) 4h02'26"048 (media 159,141 km/h); 2. Antonov/Udalenkov Fortuna Sebastien (Porsche 997) a 1'49"464; 10. Bagnasco Classifica: 1. Basov Alexey 13 giri in 31'05"661 (media (Honda Civic Type-R) a 12 giri Vittorio (Porsche 997) a 2'55"841; 11. Sorti Roberto (Ferrari 145,317 km/h); 2. Giannoni Raffaele a 0"806; 3. Guedes Giro veloce: Zanin/Conte/Bellin in 1'55"722 (media 180,214)

65 CLASSIFICHE

TARGA TRICOLORE PORSCHE ri; 16. Minetti Roberto/Besana Eugenio (997 GT3 Cup 09) a 2 giri; 17. Caldarella Sebastiano/Bosio Roberto (997 GT3 Cup 09) Misano, 1 aprile 2012 a 2 giri; 18. Montruccoli Antonio (Cayman Cup) a 3 giri; 19. GT3 Cup Bravetti Nicola/Torresani Alessandro (Cayman Cup) a 3 giri; 20. Pole position: Pezzucchi S. in 1'40"062 (media 152,042 km/h) Martini Enrico (Cayman Cup) a 4 giri; RT Maggi Francesco/ Classifica: 1. Pezzucchi Stefano (997 GT3 Cup 10) 18 giri in Pezzucchi Stefano (997 GT3 Cup10) a 16 giri; RT Naldoni 30'41"649 (media 148,695 km/h); 2. De Nora Federico (997 Moreno/Lastrucci Giampaolo (997 GT3 Cup 07) a 16 giri; RT GT3 Cup 10) a 15"773; 3. Alessandri Pierluigi (997 GT3 Cup Pastorelli Luca/Pastorelli Nicola (997 GT3 Cup 10) a 25 giri 11) a 18"043; 4. Benucci Nicola (997 GT3 Cup 10) a 52"664; Giro veloce: De Nora F. in 1'40"857 (media 150,843 km/h) 5. Valentini Massimo (997 GT3 Cup 08) a 1'10458; 6. Granzotto Nicolò (997 GT3 Cup 08) a 1'25"555; 7. Negra Pietro (997 GT3 Cup 09) PEN a 1'25"972; 8. Pastorelli Nicola CLIO CUP ITALIA (997 GT3 Cup 10) a 1 giro; 9. Lucchini Luigi (997 GT3 Cup 10) Massimo (E-G) a 12"437; 10. Giacomini Gianluca (G) a 14"035; a 1 giro; 10. Mosconi Raffaele (997 GT3 Cup 08) a 1 giro; 11. 11. Puccetti Michele (G) a 14"449; 12. Nicoli Lorenzo a Spiridonov Mikhail (997 GT3 Cup 08) a 1 giro; 12. Pan Adriano 14"897; 13. Dell'Onte Enrico a 15"047; 14. Marinsek Jaka (E) (997 GT3 Cup 08) a 1 giro; RT Staccioli Simone (997 GT3 Cup a 17"711; 15. Pasquali Daniele (G) a 1'03"464; 16. Pulic Ivan 08) a 8 giri; RT Proietti Angelo (997 GT3 Cup 11) a 14 giri; SQ (E-J) a 1 giro; 17. Melatini Simone a 2 giri; 18. "Saetta Mc Borrett Federico (997 GT3 Cup 08) a 1'14"574 Queen" (G) a 2 giri; 19. Gironacci Roberto a 4 giri; 20. Murray Giro veloce: Lucchini L. in 1'40"804 (media 150,923 km/h) Eoin a 5 giri; 21. Arcarese Salvatore (J) a 5 giri; NC Tavano Salvatore (E); NC Rinaldi Nicoli; NC Dickenson David; NP Viberti Alberto (E-J); NP Zanini Stefano (G); NP Tempesta Simone (E) Giro veloce: Comini S. in 2'14"288 (media 155,299 km/h)

MINICAR Monza, 25 marzo 2012 Gara 1 Pole position: Comini S. in 2'12"748 (media 157,100 km/h) Classifica: 1. Comini Stefano (E-J) 12 giri in 26'53"074 (me- dia 155,143 km/h); 2. Murray Eoin a 7"832; 3. Rinaldi Nicoli a 7"979; 4. Tavano Salvatore (E) a 10"311; 5. Balestrero Ema- nuele a 13"409; 6. Arcarese Salvatore (J) a 13"637; 7. Gioia Fe- GT Open Cup derico (J) a 18"719; 8. Viberti Alberto (E-J) a 21"984; 9. Pipo lo Pole position: Antonelli Marco/Proietti Angelo in 1'39"641 Guglielmo a 22"739; 10. Bergonzini Matteo a 33"549; 11. (media 152,684 km/h) Prinoth Gabriel (E) a 36"076; 12. Ligato Luca (J) a 38"187; 13. Classifica. 1. Antonelli Marco/Proietti Angelo (997 GT3 Pulic Ivan (E-J) a 39"710; 14. Nicoli Lorenzo a 42"657; 15. Cup 11) 29 giri in 50'28"917 (media 145,661 km/h); 2. Dell'Onte Enrico a 43"646; 16. Giacomini Gianluca (G) a 46"646; 17. Pasquali Daniele (G) a 46"858; 18. "Saetta Mc Lucchini Luigi (997 GT3 Cup 10) a 6"018; 3. De Nora Fede- Queen" (G) a 1'14"395; 19. Ciato Sebastiano (G) a 2 giri; 20. rico/Montin Paolo (997 GT3 Cup 10) a 42"185; 4. Selva Livio/ Misano, 1 aprile 2012 Gironacci Roberto a 5 giri; 21. Dickenson David a 6 giri; 22. Benucci Nicola (997 GT3 Cup 10) a 1'06"401; 5. Magli Marco/ Puccetti Michele (G) a 6 giri; NC Zanini Stefano (G) a 7 giri; NC Pole position: Licciulli V. F. in2'09"866 (media 117,148 km/h) Macori Marco (997 GT3 Cup 10) a 1'06"969; 6. Montalbano Tempesta Simone (E) a 7 giri; NC Ferraro Massimo (E-G) a 7 gi- Classifica: 1. Licciulli Vito Flavio (Fiat 500) 10 giri in Vincenzo/Palazzo Walter (997 GT3 Cup 11) a 1'44"599; 7. Pan ri; NC Marinsek Jaka (E) a 11 giri; NC Melatini Simone a 11 giri 22'00"825 (media 115,183 km/h); 2. Cuomo Giancarlo (Fiat Adriano/Gardel Gabriele (997 GT3 Cup 08) a 1 giro; 8. Venerosi Giro veloce: Comini S. in 2'13"856 (media 155,800 km/h) 500) a 15"560; 3. Mascolo Sebastiano (Fiat 500) a 16"523; 4. Paolo/Baccani Alessandro (997 GT3 Cup 10) a 1 giro; 9. Mellini Pietro Luigi (Fiat 126) a 44"945; 5. Russo Luigi (Fiat Lombardi Ermes/Pierantoni Emiliano (997 GT3 Cup 09) a 1 gi- Gara 2 500) a 47"571; 6. Maione Domenico (Fiat 500) a 1'16"455; 7. ro; 10. Fracasso Alberto/Caneva Alberto (997 GT3 Cup 07) a 1 Pole position: Viberti Alberto Lauria Lorenzo (Fiat 500) a 1'32"604; 8. Calabretto Giuseppe giro; 11. "Boga"/"Gioga" (997 GT3 Cup 07) a 1 giro; 12. Classifica: 1. Pipolo Guglielmo 10 giri in 25'04"766 (media (Fiat 500) a 1 giro; 9. Rolli Roberto (Fiat 500) a 3 giri; RT Scanzi Carlo/Piccioli Gianluigi (997 GT3 Cup 08) a 1 giro; 13. 138,591 km/h); 2. Bergonzini Matteo a 0"165; 3. Balestrero Pastore Pasquale (Fiat 500) a 7 giri; RT Morini Umberto (Fiat Quinzio Enrico/Schiattarella Domenico (997 GT3 Cup 09) a 1 gi- Emanuele a 0"550; 4. Gioia Federico (J) a 4"016; 5. Prinoth Ga- 500) a 8 giri; RT Carusone Dino (Fiat 500); NP De Filippis ro; 14. Fondi Maurizio (997 GT3 Cup 07) a 2 giri; 15. briel (E) a 4"509; 6. Ligato Luca (J) a 5"560; 7. Comini Stefano Michele (Fiat 500); SQ Fiore Gennaro (Fiat 500) Spiridonov Mikhail/Lovato Alessandro (997 GT3 Cup 08) a 2 gi- (E-J) a 10"710; 8. Ciato Sebastiano (G) a 11"386; 9. Ferraro Giro veloce: Cuomo G. in 2'09"669 (media 117,326 km/h)

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