Principessa Delle Tenebre
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FOCUS ON di Marco Tagliabue approfondimenti, storie, testimonianze NICO Principessa delle Tenebre “Se esiste una bellezza così universale da risultare indiscutibile, Nico la possie- de. Il viso è perfetto. I lineamenti , im- peccabili: bocca precisa, naso dritto e finemente cesellato, occhi limpidi in de- licato equilibrio, volto incorniciato da una cortina di capelli chiari e splenden- ti. Non c’è una fattezza che domini il volto di Nico; tutto rispetta proporzioni inverosimilmente perfette. Nulla è pro- minente, eppure ogni particolare risulta fuori del comune. La simmetria tende a portare alla noia ma Nico cattura l’at- tenzione, sorprende, conquista. L’appa- rizione di un sorriso, di un atteggiamen- to imbronciato, di una lacrima, colpisce fortemente per l’incongruenza: ma as- solutamente incongrua è l’espressione degli occhi, molto spesso messi a fuoco su qualcosa d’impercettibile. (…) A cau- sa del suo forte effetto come insieme tridimensionale, Nico potrebbe essere rappresentata nel modo più efficace dalla scultura, ma neppure l’artista più profondo sarebbe in grado di catturare la strana e inspiegabile qualità dei suoi occhi. Essi seducono ma non ammicca- no; ignorano ma non possono venire dimenticati; riflettono la realtà interiore ma non danno indicazioni sul suo con- tenuto. La loro espressione, o mancan- za di un’espressione intelligibile, non ha attinenza con la sua bellezza, total- mente comprensibile. Sembra che gli occhi custodiscano un grande mistero, nascosto nell’indifferenza, della cui esi- stenza non vogliono che si venga a sa- pere. (…) Gerard Malanga, da un articolo per la rivista Status & Diplomat (1967). 2 LATE FOR THE SKY focus on quasi vent’anni dalla tragica poco successivo, fissato nei solchi scomparsa Christa Paffgen, di June 1, 1974 su etichetta Island, in arte Nico, rimane uno dei che documenta la storica esibizione più grandi misteri della mu- al Rainbow di Londra insieme a Ke- A sica rock. Uno dei segreti vin Ayers, John Cale e Brian Eno. Ma meglio custoditi. Un mistero, o forse il mistero dei misteri rimane, proba- una tragica beffa del destino, la sua bilmente, un altro. Chi mai, nei no- morte, avvenuta per un’emorragia stri evanescenti anni, andrebbe a cerebrale a seguito di una banale scaricare sul proprio i-pod le litanie caduta in bicicletta il 15 luglio 1988, sepolcrali della bionda chanteuse? a Ibiza, dopo una vita di eccessi e Eppure i suoi dischi vengono conti- sregolatezze, di dipendenze mai do- nuamente ristampati in ogni forma- mate da sostanze più o meno lecite, to, quindi un mercato ancora ce che l’aveva portata per lunghi tratti l’hanno: segno di imprevista matu- a camminare bendata sul ghiaccio rità o semplici copie da destinare sottile. Un mistero, tuttavia, perfino agli irriducibili, magari per sostituire la sua nascita: del resto chi si so- nostrani una, ma anche un paio di quelle consumate dagli anni? gnerebbe di chiedere un documento volte l’anno. Non un tifo da stadio o Più che un mistero, invece, un film d’identità ad una piccola dea? Nono- da palazzetto dello sport, natural- straordinario è la sua vita: un film stante sia ormai quasi universal- mente, ma piccoli teatri sempre sti- romantico, avventuroso, tragico, mente riconosciuta per certa la data pati all’inverosimile da un pubblico pieno di svolte e di colpi di scena, di del 16 ottobre 1938, in quel di Colo- sempre pronto ad onorare il Mito e toni epici e drammatici, al quale nia, fonti autorevolissime, quali do- che il Mito, nelle serate di grazia, sa- manca soltanto il lieto fine. Partico- vrebbero essere Victor Bockris e Ge- peva ricompensare ricreando la ma- lare non da poco, naturalmente, ma rard Malanga, biografi ufficiali dei gia, quella vera, di Marble Index, di sceneggiatura e durata erano trac- Velvet Underground, la fanno nasce- Desertshore, di The End e finanche ciate, in fondo, fin da quella contro- re a Budapest nel marzo del 1943. di The Velvet Underground And versa e discussa nascita, quindi per- Qualcun altro, con piglio Salomoni- Nico. I presenti avrebbero conserva- ché prendersela? Poi l’infanzia diffi- co, parla addirittura di Berlino e cita to il ricordo per anni, chi rimandava cile sotto il macigno dello sfacelo l’anno 1941. Ma il mistero più gran- ogni volta pensando che tanto sa- della seconda guerra mondiale: il de è quello che circonda da sempre rebbe tornata di lì a poco si sarebbe padre deportato e ucciso in un cam- la sua leggenda. Un vero e proprio mangiato le mani, incredulo, di fron- po di concentramento ed una madre culto che ha la sua culla proprio nel te a quella caduta in bicicletta e, in- coraggio che la cresce fra mille in- Bel Paese, per una volta qualcosa vece del ricordo, si sarebbe cullato temperie. Ma un fisico bellissimo e più di semplice periferia dell’Impe- con il rimorso. Per questi ultimi, o statuario la sorregge fin dalla prima ro, nonostante una delle produzioni per chi in quegli anni, quand’anche adolescenza: ecco allora il volo a discografiche più ostiche di sempre avesse voluto, avrebbe dovuto chie- Ibiza per tentare la carriera di mo- e la ben nota ritrosia dell’italico sen- dere il permesso a mamma e papà, della ed il fotografo che la ribattezza tire verso tutto ciò che è, anche in è rimasto solo un mazzo di live di or- affettuosamente Nico in onore di un minima parte, fuori degli schemi e mai difficile reperibilità, i migliori amante perduto, regalandole l’ap- lontano dai modelli imperanti. Un dei quali troveranno nel lotto fra Do pellativo con il quale busserà alle favore che la divina ha generosa- Or Die!, Live In Tokyo e Behind The mente ricompensato, fors’anche per Iron Curtain. Maggior fortuna do- leggero tornaconto personale, quan- vrebbe sicuramente avere chi voles- do ormai ben poco di divino era ri- se pescare direttamente dalla Storia masto ad ammantare la sua nobile e, tornando indietro di una decina figura. Si era infatti nella prima metà d’anni, andasse al 29 gennaio del degli anni ottanta e la bellezza di un 1972 ed alla registrazione del con- tempo soltanto un lontano e forse certo al Bataclan di Parigi insieme a tragico ricordo: una Nico appesanti- Lou Reed e John Cale, unica reunion ta dagli anni e imbruttita dalla for- della mitica triade, che, dopo essere sennata sudditanza da alcool ed circolata clandestinamente per anni eroina, la voce resa ancor più lugu- in decine di stampe carbonare, ha fi- bre e cavernosa dai quintali di siga- nalmente conosciuto l’onore e la dif- rette ed una femminilità che dal Mi- fusione di una pubblicazione ufficia- to cominciava a sconfinare nell’a- le grazie alla nostrana Get Back. Un sessuato, era ospite fissa dei palchi altro concerto epocale è quello, di LATE FOR THE SKY 3 porte dell’eternità. Ecco il pri- uscire dalla porta, e di seguire mo contatto con il mondo del di lì a poco lo stesso destino, cinema con la partecipazione John Cale le offre in dono uno a Strip Tease di Pointrenaud e strumento particolare, l’har- quel Maestro italiano, Fellini, monium, con il quale la Nostra che le regala una comparsata comincia a prendere confiden- nella Dolce Vita. Ecco gli studi za. Sarà ospite fissa di locali di recitazione a New York in- quali il Dom Club, in St. Marks sieme a Marilyn Monroe ed il Place, dove userà intrattenere colpo di fulmine per Alain De- gli avventori con un repertorio lon che le lascerà un figlio, di sole cover accompagnata, di l’amatissimo Ari. Poi il primo volta in volta, da qualche chi- contatto con il mondo del tarrista di belle speranze: Tim rock nella capitale britannica, Hardin, Jackson Browne, Tim dove conosce Brian Jones ed Buckley… Qualcuno di loro, e entra nel giro dei Rolling Sto- mi riferisco ad un Jackson nes: abbastanza per consen- Browne poco più che adole- tirle di pubblicare, nel 1965, il scente, sarà, per la divina, 45 giri per la Immediate I’m qualcosa più di un semplice Not Sayin’/The Last Mile. Lato strumentista…miglior maestra, A di Gordon Lightfoot e retro forse, non poteva esserci… di Jimmy Page, che ci mette E’ fra queste assi, in queste at- pure lo zampino della propria mosfere fumose, che si tracce- già lanciatissima sei corde: ranno i contorni di Chelsea fate un po’ voi… Poi di nuovo a New e I’ll Be Your Mirror ritagliate appo- Girl, il debutto solista edito nel 1968 York da Bob Dylan, conosciuto nel sta per la sua voce, mentre dalla dalla MGM. Un lavoro molto diverso 1964 a Parigi, a ritirare un dono mol- passione dell’altro scaturirà un’inte- da tutti quelli che seguiranno, appe- to particolare: una piccola perla sa umana e professionale che du- na velato di quella malinconia che di folk, I’ll Keep It With Mine, che il me- rerà tutta la vita. Non sarebbe dura- lì a poco peserà come un macigno. nestrello stregato compone in suo ta nemmeno un anno, invece, la mi- Sono le canzoni che Nico esegue tut- onore e ripone nella sua valigia a litanza in quello strano combo: te le sere al Dom in veste più scarna, mo’ di biglietto da visita. Sarà lei la quanto basta, tuttavia, per legare il dipinte da celestiali arpeggi di chi- Johanna a popolare le visioni del proprio nome accanto a quello dei tarra e velate da tenui arrangiamenti Poeta e ad ispirargli uno dei capola- Velvet Underground sopra la banana orchestrali. Qualche omaggio dai vori del suo capolavoro per eccellen- da sbucciare di Andy Warhol nel di- vecchi compagni di avventura che za, Blonde On Blonde.