Comunicato Re E Mecenati Chambery Def
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Ville de Chambéry www.chambery.fr COMUNICATO STAMPA Re e mecenati LA CORTE DEI SAVOIA E LE FORME DEL ROCOCÒ (TORINO, 1730-1750) Museo di Belle arti di Chambéry in collaborazione con Palazzo Madama, Torino MOSTRA DAL 3 APRILE AL 24 AGOSTO 2015 Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 1 Sommario Comunicato stampa pagina 3 I percorsi della mostra pagina 6 Scenografia pagina 9 Materiale fotografico disponibile per la stampa pagina 10 Eventi in concomitanza con la mostra pagina 13 Visite guidate pagina 15 (Visite e laboratori, adulti, bambini, famiglie, adattate) Proseguire la mostra pagina 19 In vendita in negozio pagina 20 Catalogo pagina 21 Estratti dal catalogo pagina 22 Presentazione dei musei della città di Chambéry pagina 27 Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 2 Comunicato stampa RRReReee e mmecenatiecenati La corte dei Savoia e le forme del Rococò (Torino(Torino,, 17301730----1750)1750) Mostra 20152015,,,, d dalal 3 aprile al 24 agosto Museo di Belle Arti di Chambéry (Francia) VisitVisitaa per la stampa Giovedi 2 a aprileprile alle ore 14 14::::30303030. Presentazione in anteprima della mostra a cura di Caroline Bongard, Direttore dei musei di Chambéry e Commissario associato. Inaugurazione Venerdì 3 aprile alle ore 19.00 In presenza di: Michel Dantin, Sindaco di Chambéry e Deputato europeo, Giulio Marongiu, Console Generale Italiano a Lione, Enrica Pagella, Direttore di Palazzo Madama, Torino. Per la prima volta in Francia e a Chambéry, la mostra presenta circa 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama a Torino e dai musei di ChambéryChambéry: disegni, incisioni, dipinti, mobili, arti decorative illustrano il ruoloruolo di mecenati assunto dai Duchi ddii Savoia nel XVIII secolo, in particolare da Carlo Emanuele III, Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 1730 al 1773. In origine sviluppata nel 2014 da Palazzo Madama, Torino, per l'illustre Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (Portogallo), la mostra attribuisce un significato importante alla dimensione artistica e culturale dell'Europa, nonché alla valorizzazione delle sue ricchezze. La mostra è incentincentratarata in particolare sul rococo torinese,torinese, stile che caratterizza le arti per oltre due decenni presso la corte dei Savoia. La prima metà del XVIII secolo è stata spettatrice dell'apogeo di Casa Savoia, attraverso le innovazioni artistiche patrocinate dall'affermarsi del nuovo Regno di Sardegna. Vittorio Amedeo II, salito al trono nel 1713, e in seguito suo figlio Carlo Emanuele III, dopo il 1730, furono fautori dei grandi cantieri delle residenze reali condotti dall'architetto Filippo Juvarra. Proprio attraverso l'architettura, la pittura, la scultura, le arti decorative e scenografiche, prendeva corpo l'espressione di un potere monarchico alla ricerca di affermazione. Proveniente da Palazzo Madama, Torino, e dai Musei di Chambéry, la mostra raccoglie le opere create dai più grandi artisti chiamati alla corte dei Savoia: l’architetto Filipo Juvarra, i pittori Giovanni Paolo Panini, Sebastiano Conca, Francesco Solimena, Giovanni Battista Crosato, Carle Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 3 van Loo, Claudio Francesco Beaumont, Ignazio Nepote, i fratelli Galliari, lo scultore Francesco Ladatte, gli stuccatori Carl Albert von Lespilliez e Franz Xaver Habermann, gli orefici Pierre Germain, Andrea Boucheron e Giovanni Damodè, gli ebanisti Luigi Prinotto e Pietro Piffetti, l'arazziere Francesco Demignot. Tutti contribuirono alla decorazione delle residenze, che si ammodernavano con eleganza e leggerezza. Per il Museo di Belle Arti di Chambéry, questo evento artistico, scientifico e culturale è l’occasione giusta per rivolgersi a un pubblico transfrontaliernsfrontalieroo particolarmente interessato alla condivisione di un passato glorioso, di un territorio che si colloca nel cuore dell'Europa moderna. L'idea di base dei due principali musei delle città di Torino e di Chambéry (Palazzo Madama e il Museo di Belle Arti) è inoltre incentrata sulla volontà di riunire le proprie collezioni mettendone in risalto le affinità. A cura di Enrica Pagella, Direttore di Palazzo Madama Clelia Arnaldi di Balme, Conservatore a Palazzo Madama Curatore ass associatoociato per Chambéry Caroline Bongard, Conservatore del patrimonio e Direttore dei Musei di Chambery Scenografia Cyril Gros Grafica Saïd Baddag Tutti le didascalie e i testi esplicativi presenti alla mostra sono in francese e in italiano. Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 4 Orari di apertura al pubblico Tutti i giorni tranne il martedì e i giorni festivi: Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle 18.00 Prezzi IngressoIngresso:::: Intero: 5,50 euro Ridotto: 2,50 euro Gratis per i minori di 26 anni presentando un documento d'identità Per saperne di più su tutte le gratuità e le condizioni di applicazione delle riduzioni: contattare il +33 (0)4.79.33.75.03 negli orari di apertura al pubblico. Prezzo speciale per la mostra nel contescontestoto della collaborazionecollaborazione con SNCF Voyage Italia: ingresso gratuito per visitare l'intero Museo di Belle Arti presentando un biglietto ferroviario Milano-Chambéry o Torino-Chambéry obliterato fra il 15 marzo e il 24 agosto 2015. Prezzo ridotto a Palazzo MadMadamamamamaa presentando la contromarca data col biglietto della mostra. Prezzo ridotto allla mostra di Chambéry presentando la contromarca data col biglietto di Palazzo Madama. Tessera MusMuséesées Vantaggi per gli abbonamenti annuali ai Musei di Chambéry.Chambéry. Prezzi: 10 euro/anno per i residenti a Chambéry 16 euro/ anno per i non residenti a Chambéry. • Accesso illimitato alle collezioni permanenti e temporanee del Museo di Belle Arti. • Accesso illimitato alle visite guidate proposte dal Museo di Belle Arti. • Prestito gratuito delle audioguide alla Maison des Charmettes. • Prezzi preferenziali per l'acquisto dell'abbonamento Torino Piemonte, che dà accesso a un centinaio di musei e fondazioni a Torino e in Piemonte Contatto stampa [email protected] +33 (0)4 79 60 20 53 Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 5 . 5 . I percorsi della mostra La prima metà del Settecento vede il momento di maggior gloria della Casa di Savoia ed è segnata dalle novità artistiche che accompagnano l’affermazione del nuovo regno di Sardegna. Divenuto re nel 1713, Vittorio Amedeo II promuove a Torino i grandi cantieri delle residenze reali, guidati dall’architetto Filippo Juvarra e portati avanti, dopo il 1730, dal figlio Carlo Emanuele III. L’architettura, la pittura, la scultura, le arti decorative e la scenografia incarnano l’espressione di un potere sovrano in cerca di affermazione. Le opere in mostra provengono dalle collezioni di Palazzo Madama a Torino e dai musei di Chambéry: sono lavori dei migliori artisti d’Europa, chiamati alla corte dei Savoia per celebrare le ambizioni di giovani sovrani che hanno conquistato un ruolo nel complesso scacchiere europeo. Gli artisti interpretano il gusto dei loro committenti per il Rococò internazionale e creano in Piemonte una stagione figurativa che occupa un posto di primaria importanza nella storia delle arti. 111° piano 111-1--- CCCommittentiCommittentiommittenti.... Incoronati re di Sicilia nel 1713 e poi di Sardegna dal 1720, i duchi di Savoia e i sovrani piemontesi perseguono una politica di mecenatismo artistico che trasforma la corte e la città di Torino in un importante polo culturale e fucina di nuovi stili. Vittorio Amedeo II (1713 - 1730), Carlo Emanuele III (1730 - 1773) e Vittorio Amedeo III (1773 - 1796), di padre in figlio, testimoniano l’ambizione di fare della capitale un nuovo centro di influenza in Europa e di dotare la città di un piano urbanistico degno delle più grandi monarchie. I pittori di corte ritraggono qui i personaggi reali e i loro discendenti non solamente per ornare i palazzi e le residenze, ma soprattutto per diffondere la loro immagine ufficiale nell’ambito di una rete di scambi diplomatici o di future alleanze. Maria Giovanna Clementi detta llaa Clementina, CCCarloCarlo EEmanuelmanuelmanuelee III di SavoiSavoiaaaa, 1730 Contatto Stampa: [email protected] - tel +33(0)4 79 60 20 53 6 222-2--- Juvarra. Architetto e ornatista originario della Sicilia, Filippo Juvarra (Messina 1678 - Madrid 1736) si forma a Roma nello studio di Carlo Fontana. Entra al servizio di Vittorio Amedeo II nel 1714 in qualità di Primo architetto del Re. Juvarra dirige e coordina - fino alla sua partenza per Madrid nel 1735 - gli artisti chiamati ad operare per il rinnovamento e la costruzione delle residenze della corte di Savoia, elaborandone il progetto architettonico e il programma decorativo. La basilica di Superga, la residenza di caccia della Venaria Reale, il castello di Rivoli, il monumentale scalone di Palazzo Madama, si caratterizzano per un’impronta ancora memore delle esperienze romane e delle forme architettoniche del Seicento. È con la palazzina di caccia di Stupinigi, progettata nel 1729 e completata da Benedetto Alfieri, che Juvarra esprime una sensibilità interamente Rococò, emblema di uno stile rinnovato che lascia la sua squisita impronta nella residenza prediletta dei Savoia. Giovanni Paolo Panini, Veduta del castello di Rivoli dal levante , 17231723----17251725 333-3--- OrnatoOrnato.... Durante il regno di Carlo Emanuele III, la corte di Savoia