L'amministrazione Fra Tre E Quattrocento

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

L'amministrazione Fra Tre E Quattrocento ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie - Vol. XVII (XCI) - Fase. 1 VALERIA POLONIO L’AMMINISTRAZIONE DELLA RES PUBLICA GENOVESE FRA TRE E QUATTROCENTO L’ARCHIVIO «ANTICO COMUNE» GENOVA - MCMLXXVII NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA VIA ALBARO, Il Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 I L’amministrazione pubblica genovese Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 1. - L’« Antico Comune » è un archivio particolare conservato nel grandioso complesso documentario che costituisce l’Archivio di Stato di Genova. E’ una parte ben limitata in paragone alla mole dell’insieme, ma di insostituibile valore per la storia genovese del tardo Medioevo, in par­ ticolare per quel Trecento che non è fra i periodi più noti e studiati1. Q ue­ sto insieme di documenti ha avuto una sorte singolare: alcuni di essi sono poco meno che celebri2; se ne parla, si citano genericamente, ma il loro uso sistematico ai fini della ricerca storica è stato effettuato poche volte, e anche parzialmente; gli altri sono conosciuti poco, usati pochissimo, al livello di notizia o dell’esame di scarsi pezzi. Eppure si tratta di una rac­ colta dotata di fisionomia e continuità eccezionali. Chiunque ne abbia scorso la « pandetta » — cioè il repertorio — avrà notato l’omogeneità del tipo di documentazione e, nello stesso tempo, la molteplice ricchezza del materiale e degli argomenti. L’Antico Comune è composto da singoli archivi più o meno ricchi, ciascuno dei quali raccoglie i libri di carattere amministrativo-finanziario (e quindi contabile) di molte magistrature genovesi, per un periodo che va all’incirca dalla metà del ’300 alla fine del terzo decennio del ’400, con 1 Ultima in ordine cronologico, M. L. Chiappa Mauri rileva appunto come Genova trecentesca sia poco studiata, e non solo dal punto di vista economico: II commercio occidentale di Genova nel XIV secolo, in « Nuova rivista storica », LVII, 1973, p. 571. Il fatto è che per il Trecento viene meno quella insostituibile fonte che sono gli Annali sincroni, completati dalla Cronaca di Iacopo da Varazze. Sebbene già per l’inizio del secolo si possa disporre delle Regulae comperarum ca­ pituli, fonte preziosa di cui parleremo più avanti, la mancanza di uno studio critico al riguardo e lo stesso carattere del materiale la rendono di uso limitato; poco prima della metà del secolo ha inizio la testimonianza dell’Antico Comune, ma la sua fisio­ nomia forse ha poco interessato gli studiosi di formazione umanistica o ha allonta­ nato per la difficoltà interpretativa. 2 Ci si riferisce in particolare ai libri denominati massaria Comunis — noti tra l’altro per gli studi sulla partita doppia — e, più limitatamente, a quelli de­ nominati salvatores portus et moduli. Si veda ciò che si dice alle pp. 87-91. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 sporadiche puntate negli anni successivi; solo i registri di argomento fi­ scale continuano nella seconda metà del secolo XV. Il totale dei registri sfiora le 800 unità. Il criterio usato a suo tempo dagli archivisti della Repubblica ha salvato, nella disposizione dei materiali, « l’ordine relativo al diverso loro originario principio », anche in momenti in cui sistemi ben diversi preva­ levano e altrove inducevano a irrimediabili manomissioni3. Fortunata­ mente questo a Genova non è avvenuto; i singoli blocchi di materiale e il complesso da essi formato hanno una logica interna tale che, di per se stessi, nel loro insieme, possono già costituire una fonte. L’Antico Co­ mune, per il fatto di essere organizzato come tale, ha cioè un suo inte­ resse storiografico; se la prima apparenza è quella di una serie di tasselli diversi, la realtà è rappresentata da un mosaico ricco e unitario. Si tratta di un mosaico perché, come si diceva, l’insieme è il risultato della confluenza degli archivi di magistrature diverse. Da qui, dalle carat­ teristiche dei singoli officia, derivano in parte le differenze tra gruppi e gruppi di libri: alcuni sono formati anche da un solo pezzo, altri da molte decine. La possibilità di una sorte diversa di conservazione deve indurre a una certa cautela; ma, pur tenendo presente questo fatto, le differenze di consistenza già suggeriscono qualcosa. Nel nostro insieme si riflettono gli organi di reggimento del Comune in un momento molto significativo. Intorno alla metà del XIV secolo, non sono molte le magistrature già organizzate e sperimentate; altre stanno evolvendo, articolandosi in atti­ vità diverse a seconda delle loro molteplici e varie funzioni; altre nascono in base a una esigenza contingente, secondo un sistema locale molto usato, e scompaiono appena la necessità viene meno. E’ l’evolversi del sistema amministrativo e burocratico di una collettività che, in un procedere molto empirico, tenta di adattare il proprio reggimento al moltiplicarsi delle proprie esigenze, creando nuovi gangli amministrativi e articolando le fun­ zioni di quelli esistenti. Si potrebbe parlare del travaglio di nascita di una organizzazione statale, se mai tale espressione fosse appropriata per il caso di Genova. 3 A proposito della lungimirante impostazione archivistica seguita a Genova e dei vantaggi d a essa derivatici si veda G. Costamagna, Un progetto di riordinamento dell’Archivio Segreto negli ultimi decenni di indipendenza della Repubblica. Una prio­ rità genovese?, in « Atti della Società ligure di storia patria », n.s., IX, 1969, pp. 121-142. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 2. - Il tema è suggestivo, ma non bisogna farsi soverchie illusioni. Cosa è questo Comune nella seconda metà del Trecento e nei primi de­ cenni del secolo successivo? Da un punto di vista giuridico, istituzionale, amministrativo e territoriale — perché non si possono ignorare tre secoli di conquiste e di acquisti — come si configura questa res publica? La domanda ci si è presentata dopo anni di lavoro su queste fonti, che sono il prodotto più umile e più veritiero della burocrazia genovese; ha co­ minciato a fare capolino, quasi con un senso di panico, via via che forza­ tamente cadevano molti preconcetti su questo « Stato ». L’amministrazione centrale genovese non riguarda lo Stato. E’ su­ perfluo ricordare che questa parola, anche se riportata ad una organizza­ zione tardo-medievale, ha un significato molto più ristretto e giuridica­ mente diverso da quello di oggi. Ma Genova, paragonata alle altre strut­ ture territoriali contemporanee, è ancora più lontana dal concetto di Stato. Dal punto di vista territoriale, ciò che la distanzia maggiormente è la man­ canza di accentramento 4. La res publica genovese è limitata alla Città. In essa sono ormai scomparse le vecchie differenze giuridiche tra il castrum, Ia civitas, il burgus. Ma il livellamento si ferma alla cinta muraria; forse, può solo estendersi a qualche immediato sobborgo, che presto sarà com­ preso in successivi allargamenti di mura5. Fuori della Dominante, vi sono le tre podesterie di Voltri, Polcevera e Bisagno, rette dai rispettivi po- 4 II primo paragone che viene in mente è quello con la vicina Milano. « Nella seconda metà del secolo (XIV) i Visconti attendono... a questo sforzo egemonico di concentrazione e di livellamento »: N. V a l e r i, Signorie e principati, Storia d’Italia illustrata, V , Verona 1949, p. 96. Lo scopo sarà perseguito efficacemente da Luchino e dall’arcivescovo Giovanni: ibidem, pp. 102-103. Gian Galeazzo ha ugualmente un piano di accentramento (C. Santoro, Gli offici del comune di Milano e del dominio visconteo-sforzesco (1216-1515), Archivio F.I.S.A., I collana, 7, Milano 1968, pp. 214-215 e passim), ma con lui siamo ormai in periodo ducale e il problema si inse­ risce nella politica dei nascenti principati, una delle cui caratteristiche è, appunto, il livellamento. Per ora Genova resta al di fuori di tale tematica. Le stesse Constitu­ tiones Sanctae Matris Ecclesiae del cardinale Albornoz, risalenti al 1357, rispondono a simile ideale, nel dilacerato e composito stato della Chiesa: D . C e c c h i, Il parla­ mento e la congregazione provinciale della marca di Ancona, Archivio F.I.S.A., I col­ lana, 2, Milano 1965, pp. 28-31. Più simile a quella genovese sarà la politica di V e­ nezia per la propria terraferma, di conquista molto più recente: N . V a l e r i cit., p. 432. 5 Per un’informazione sulle cinte murarie si veda: J. H e e r s , Urbanisme et structure sociale a Gênes au moyen-age, in Studi in onore di Amintore Fanfani, Mi­ lano 1962, I, pp. 373-377. - 9 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 desta, con propria amministrazione della bassa giustizia e propria ammi­ nistrazione fiscale, legate direttamente a Genova, senza passare attraverso l ’istituto vicariale. Al di là vi è il Dominio, o meglio, per usare la termi­ nologia contemporanea, il distretto, che va da Capo Corvo a Monaco e a Iugo usque m a reb. Esso è ripartito in vicariati: dapprima tre (Riviera di Levante, di Ponente, Oltregiogo); poi quattro (tra il 1343 e il 1347 la Riviera di Levante viene divisa in due vicariati, uno di qua e l’altro di là da Pietra Colice 7; successivamente di più8. Le funzioni dei vicari non sono facili da stabilire. La più vistosa, e secondo noi l’unica ben certa, è quella giudiziaria, ad un livello elevato: ad essi — ed alla loro curia — sono demandati i giudizi nel campo penale e gli appelli contro le sentenze emesse dai podestà locali. Le vicarie infatti sono ripartite in podesterie; anche in questo caso, il compito sa­ 6 II termine contemporaneo è di per se stesso molto significativo: districtio conserverà sempre il suo significato originale generico di « potere coattivo », cui si aggiungerà l’autorità giurisdizionale, fino ad arrivare, in progresso di tempo, a tutti i poteri di signoria, che dovrebbero già essere acquisiti nel nostro periodo: P.
Recommended publications
  • Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
    http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p.
    [Show full text]
  • Della Zecca Di Genova
    GIOVANNI PESCE C O N T R IB U T O INEDITO AL «CORPVS NVMMORVM » DELLA ZECCA DI GENOVA Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ' . ■ V.' . • ■ . • 1i 1 ; i 1 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ■ - Allorché nell’ormai lontano 1912 vide la luce il terzo volume del Corpus Num m orum Italicorum 1 contenente la descrizione delle monete della Liguria e della Corsica, molte opere sulla numismatica genovese erano già state pubblicate in epoca anteriore ed il Corpus stesso, nel pro­ cedere alla sistematica descrizione delle varie emissioni, ricorre con fre­ quenza a numerosi richiami attingendo notizie nella produzione pree­ sistente. Poche città italiane infatti possono vantare, al pari di Genova, una così cospicua e singolare mole di opere di interesse numismatico ad illu­ strazione della complessa attività di una zecca così importante che inizio a funzionare nel 1139 e provvide incessantemente a batter moneta fino alla caduta della Repubblica nel 1814. A parte il fondamentale studio del Desimoni2 che nel 1890 pubblicò in questi stessi atti le Tavole descrittive delle monete della zecca di Ge­ nova, merita in verità grande considerazione l’opera del Gandolfi3 che già nella prim a m età dell’Ottocento gettò le basi di uno studio tecnico-storico delle emissioni monetarie genovesi. Importante inoltre e del massimo in­ teresse il valido metodico contributo del Ruggero 4 con le famose Annota- 1 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM. Primo tentativo di un catalogo ge­ nerale delle m onete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri paesi. Volume I I I : Liguria - Isola di Corsica.
    [Show full text]
  • Download (10MB)
    AVVERTENZA 11 lavoro, nato come inventario di un « fondo » dell Archivio di Stato geno­ vese a fini essenzialmente archivistici e non storici, risente di questa sua origine nella rigorosa limitazione dei regesti a quel fondo, pur ricostruito sulla base dell’ordine cronologico dei documenti, e nella sobrietà discreta dei singoli re­ gesti. Del pari la bibliografia non vuol essere un repertorio critico e non intende richiamare tutte le edizioni comunque eseguite dei diversi atti, ma limita i riferim enti alle edizioni principali, apparse nelle raccolte sistematiche più comu­ nem ente accessibili, ed a quanto fu pubblicalo del codice diplomatico dell Im­ periale. Si è ritenuta peraltro utile anche una serie di riferimenti agli Annali di Caffaro e Continuatori per i passi in cui si ricordano i fatti significati dai docum enti del fondo. Il lettore d’altra parte facilmente rileverà che tale appa­ rato si riferisce con larga prevalenza ai secoli del Medio Evo; il che rappresenta un fatto pieno di significato, anche se la serie dei richiami, come si è detto, e largamente incompleta. Gli indici, alla cui redazione ha direttamente collaborato, col dott. Liscian- drelli ed il dott. Costamagna, anche il Segretario prof. T.O. De Negri, che ha cu rato l’edizione, si riferiscono strettamente ai nomi riportati nei Regesti, ove spesso, per ovvie ragioni, i nominativi personali sono suppliti da richiami anoni­ mi o da titoli generici (re, pontefice1, imperatore...). Essi hanno quindi un valore indicativo di massima e non possono esaurire la serie dei riferimenti. Per m aggior chiarezza diamo di seguito, col richiamo alle sigle e nell or­ dine alfabetico delle sigle stesse, l’elenco delle pubblicazioni utilizzate.
    [Show full text]
  • The Apogee of the Hispano-Genoese Bond, 1576-1627
    Hispania, LXV/1, num. 219 (2005) THE APOGEE OF THE HISPANO-GENOESE BOND, 1576-1627 por THOMAS KIRK New York University in Florence (Italy) RESUMEN: El periodo entre 1576 y 1627 se caracteriza por ser un momento de intensa coopera­ ción entre España y la república de Genova. Iniciado con una guerra civil en Genova simultánea a una suspensión de pagos en Madrid, concluye con el estallido de un con­ flicto bélico en el norte de Italia y con una nueva bancarrota. Los dramáticos aconteci­ mientos con los que se inicia nuestro periodo de estudio facilitaron la estabilidad inter­ na de la república y sirvieron para fortalecer los vínculos con España. El mecanismo de simbiosis —-dependencia española de la capacidad financiera de Genova y dependencia de la república de la protección de la Corona— no impidió momentos de tensión entre ambos aliados. Aun así, los fuertes intereses comunes, sin mencionar la superioridad militar española y el carácter asimétrico de la relación, explican que dichas tensiones se manifestaran en una dimensión simbólica. Sin embargo, es evidente que esta relación no podía durar siempre, por lo que en el momento culminante de la presencia del capital genovés en España y de dependencia de la protección militar de la corona, se produce una ruptura del equilibrio que madurará algunas décadas después. PALABRAS CLAVE: Genova. Monarquía Hispánica. Sistema financiero. Galeras. Revuelta de 1575. ABSTRACT: The half century between 1576 and 1627 witnessed the most intense relations between the Republic of Genoa and Spain. This period, clearly demarcated at both its beginning and ending points, was ushered in by a brief war in Genoa accompanied by royal insolvency in Spain, and brought to a close by fighting in northern Italy and another quiebra in Spain.
    [Show full text]
  • “Talk” on Albanian Territories (1392–1402)
    Doctoral Dissertation A Model to Decode Venetian Senate Deliberations: Pregadi “Talk” on Albanian Territories (1392–1402) By: Grabiela Rojas Molina Supervisors: Gerhard Jaritz and Katalin Szende Submitted to the Medieval Studies Department Central European University, Budapest In partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Medieval Studies, Budapest, Hungary 2020 CEU eTD Collection To my parents CEU eTD Collection Table of Contents Acknowledgments .................................................................................................................................. 1 List of Maps, Charts and Tables .......................................................................................................... 2 Introduction ............................................................................................................................................ 3 A Survey of the Scholarship ........................................................................................................................... 8 a) The Myth of Venice ........................................................................................................................... 8 b) The Humanistic Outlook .................................................................................................................. 11 c) Chronicles, Histories and Diaries ..................................................................................................... 14 d) Albania as a Field of Study .............................................................................................................
    [Show full text]
  • Reti Medievali E-Book Monografie 4
    Reti Medievali E-Book Monografie 4 Reti Medievali E-book Comitato scientifico Claudio Azzara (Università di Salerno) Pietro Corrao (Università di Palermo) Roberto Delle Donne (Università di Napoli Federico II) Stefano Gasparri (Università di Venezia) Paola Guglielmotti (Università di Genova) Gian Maria Varanini (Università di Verona) Andrea Zorzi (Università degli Studi di Firenze) Giovanna Petti Balbi Governare la città. Pratiche sociali e linguaggi politici a Genova in età medievale Firenze University Press 2007 Governare la città : pratiche sociali e linguaggi politici a Genova in età medievale / Giovanna Petti Balbi. – Firenze : Firenze university press, 2007. (Reti Medievali. E-book, Monografie; 4) http://www.storia.unifi.it/_RM/e-book/titoli/PettiBalbi.htm http://digital.casalini.it/9788884536037 ISBN 978-88-8453-603-7 (online) ISBN 978-88-8453-604-4 (print) 945.1804 (ed. 20) Liguria - Medioevo Volume realizzato con il contributo del Prin 2004, Linguaggi e culture politiche nell’Italia del Rinascimento, coordinato da Giuseppe Petralia. Impaginazione: Alberto Pizarro Fernández Editing: Leonardo Raveggi © 2007 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28 50122 Firenze, Italy http://epress.unifi.it/ Printed in Italy Indice Introduzione 7 I. Organizzazione familiare 13 1. Strutture familiari nella Liguria medievale 15 2. La vita e la morte: riti e comportamenti in ambito urbano 29 3. I Visconti di Genova: identità e funzioni dei Carmadino (secoli XI-XII) 51 4. I Fieschi: un percorso familiare 83 II. Dinamiche sociali 99 1. Magnati e popolani in area ligure 101 2. L’apogeo della città tra Due e Trecento 127 3. I Gerosolimitani in Liguria in età medievale tra tensioni politiche e compiti istituzionali 145 4.
    [Show full text]
  • 05 Nada Zecevic.Vp
    Zbornik radova Vizantolo{kog instituta HßÇÇ, 2005. Recueil des travaux de l’Institut d’etudes byzantines XßIÇ, 2005 UDC: 341.71(450.421)(093):929 Nada Ze~evi} THE GENOESE CITIZENSHIP OF CARLO I TOCCO OF DECEMBER 2, 1389 (II) The Genoese citizenship, granted to Carlo I Tocco and his regent mother Magda- lene by the authorities of the Republic of Genova (December 2, 1389) is a document the existence of which is widely accepted in the scholarly circles despite the fact that the details of its content have still remained largely unknown. Attempting to contribute to a better understanding of the circumstances under which the grant was issued, the first part of this paper brings the transcription of the entire document as well as an analysis of its political and legal context. The paper's second part deals with the docu- ment's paleographic, diplomatic, and sigillographic features, as well as with its prosopographic and topographic details. On December 2, 1389 Carlo I Tocco and his regent mother Magdalena were granted the citizenship of the Republic of Genoa. This act was, as pointed out in the first part of this paper, most probably a consequence of the Tocco need for protection from the Ottoman, Venetian, Navarese, and Albanian expansions in western Greece as well as of the Genoese aspirations towards the Ionian islands governed by this family.1 However, although at first sight this document seems an important demon- stration of a pragmatic political alliance, it never left the domain of protocol. Its im- plementation was never recorded by any of the parties; in fact, short time upon its ratification, the Tocco ruler was recorded as making alliances with the Genoa’srival, the Venetian Republic.2 1 For the text of the document and historical analysis of its contents see N.
    [Show full text]
  • Spazi Per La Memoria Storica
    SPAZI PER LA MEMORIA STORICA ROMA 2009 Genova, Complesso monumentale di Sant’Ignazio: particolare della loggia di Psiche Genova, Palazzetto criminale PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO SAGGI 93 SPAZI PER LA MEMORIA STORICA La storia di Genova attraverso le vicende delle sedi e dei documenti dell’Archivio di Stato Atti del convegno internazionale Genova, 7 - 10 giugno 2004 a cura di ALFONSO ASSINI e PAOLA CAROLI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2009 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III - Studi e ricerca Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio III: Patrizia Ferrara Impaginazione: Fausto Amalberti Autorizzazioni alla pubblicazione delle immagini: Accademia Nazionale dei Lincei, Roma Archivio di Stato di Venezia Archivio Storico del Comune di Genova Biblioteca Civica Berio, Genova Biblioteca Nazionale Braidense, Milano British Library, Londra Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova Staatsbibliothek, Berlino © 2009 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-302-2 Stampato nel mese di novembre 2009 a cura della Tipografia Brigati Glauco & c. s.d.f. – Genova ARCHIVIO DI STATO DI GENOVA Manifestazioni “Genova capitale della cultura 2004” Convegno internazionale Spazi per la memoria storica La storia di Genova attraverso le vicende delle sedi e dei documenti dell’Archivio di Stato Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Complesso monumentale di Sant’Ignazio,
    [Show full text]
  • Genoa and Its Treasures
    Comune di Genova - Ufficio sviluppo e Promozione del Turismo Palazzo delle Torrette - Via Garibaldi, 12r [email protected] www.genova-turismo.it Tourist Information Centres (T.I.C.) IAT Via Garibaldi Useful info: Via Garibaldi 12r Ph. +39 010 55 72 903/ 751 Genoa Aquarium Fax +39 010 55 72 414 www.acquariodigenova.it (7/7 - h. 9.00 - 18.30) C. Colombo Airport [email protected] Ph. +39 010 60 151 - www.airport.genova.it IAT De Ferrari City sightseeing open top bus Largo Pertini 13 Genova in Tour Pesci Viaggi Ph. +39 010 86 06 122 Ph. +39 010 53 05 237 - Mobile +39 328 98 55 419 Fax +39 010 86 06 476 www.pesciviaggi.it (7/7 - h. 9.00 - 13.00 / 14.30 - 18.30) [email protected] Hop-on hop-off city tour CITYSIGHTSEEING GENOVA IAT C. Colombo Airport (arrivals area) Ph. +39 010 86 91 632 Genova - Sestri Ponente www.genova.city-sightseeing.it Ph./Fax +39 010 60 15 247 (7/7 - h. 9.00 - 13.00 / 13.30 - 17.30) Genoa Museums [email protected] www.museidigenova.it - www.rolliestradenuove.it Radio Taxi Walking guided tour to the historical centre Ph. +39 010 5966 - www.cooptaxige.it and the Palazzi dei Rolli, UNESCO World Heritage Visit of the city with little train Every weekend you can visit the historical city Trenino Pippo centre and discover the fascination of some of Ph. +39 328 69 42 944 - www.treninopippo.it the famous Palazzi dei Rolli. Trains More information about costs and languages Ph.
    [Show full text]
  • Simon Boccanegra
    Giuseppe Verdi Simon Boccanegra CONDUCTOR Opera in a prologue and three acts James Levine Libretto by Francesco Maria Piave and Arrigo PRODUCTION Boito after the play by Antonio García Gutiérrez Giancarlo del Monaco Saturday, February 6, 2010, 1:00–4:20 pm SET AND COSTUME DESIGNER Michael Scott Last time this season LIGHTING DESIGNER Wayne Chouinard STAGE DIRECTOR The production of Simon Boccanegra is made Peter McClintock possible by a generous gift from the estate of Anna Case Mackay. Additional funding was received from the Metropolitan Opera Club, the Annie Laurie Aitken Charitable Trust, The Eleanor Naylor Dana Charitable Trust, and Mr. and Mrs. Paul M. Montrone. The revival of this production was made possible by a gift from Barbara Augusta Teichert. GENERAL MANAGER Peter Gelb MUSIC DIRECTOR James Levine 2009–10 Season The 134th Metropolitan Opera performance of Giuseppe Verdi’s Simon This performance is being broadcast Boccanegra live over The Toll Brothers– Metropolitan Opera Conductor International James Levine Radio Network, sponsored by in o r d e r o f v o c a l a p p e a r a n c e Toll Brothers, America’s luxury Paolo Albiani Gabriele Adorno ® homebuilder , Stephen Gaertner Marcello Giordani with generous long-term Pietro Amelia’s lady-in-waiting support from Richard Bernstein Joyce El-Khoury* The Annenberg Foundation, the Simon Boccanegra A captain Vincent A. Stabile Plácido Domingo Adam Laurence Endowment for Herskowitz Broadcast Media, Jacopo Fiesco, also and contributions known as Andrea from listeners James Morris worldwide. Maria, daughter of Simon Boccanegra, This performance also known as Amelia is also being Grimaldi broadcast live Adrianne Pieczonka on Metropolitan Opera Radio on SIRIUS channel 78 and XM channel 79.
    [Show full text]
  • Andrea Lercari LA NOBILTÀ CIVICA a GENOVA E in LIGURIA DAL
    Andrea Lercari LA NOBILTÀ CIVICA A GENOVA E IN LIGURIA DAL COMUNE CONSOLARE ALLA REPUBBLICA ARISTOCRATICA 1 Ogni studioso che si trovi ad affrontare un tema afferente alla storia genovese, sia questo di taglio politico, sia economico, sia ancora storico-artistico o architettonico o urbanistico, deve confron- tarsi con il composito e complesso ceto dirigente che ebbe il control- lo politico e sociale della città dalle origini del Comune, nel XII secolo, a tutta la durata della Repubblica aristocratica, nata nel 1528 e caduta nel 1797. Attraverso un’evoluzione continua e articolata, il gruppo di potere, diviso nelle fazioni cittadine dei guelfi e ghibellini, prima, e dei nobiles e populares, poi, con la riforma costituzionale del 1528 si organizzò in un vero e proprio patriziato sovrano, nel quale confluirono coloro che avevano già acquisito il diritto di parte- cipare all’amministrazione della cosa pubblica. Si era trattato in sostanza di un’operazione di riordino del ceto dirigente cittadino – nel quale erano già riscontrabili tutte le caratteristiche di una vera e propria nobiltà civica – ispirata dalla necessità di porre fine alle lotte di fazione per il controllo della città. 1 Desidero esprimere un sentito ringraziamento per aver favorito la mia partecipazione al convegno Le aristocrazie cittadine. Evoluzione dei ceti dirigenti urbani nei secoli XV-XVIII all’amico Saverio Simi de Burgis, il quale come discendente di una delle famiglie compo- nenti la nobiltà genovese sin dalle sue origini, i Di Negro, condivide l’interesse per le vicen- de del ceto dirigente dell’antica Repubblica di Genova, e a Marino Zorzi e Girolamo Mar- cello del Majno membri del comitato organizzatore del convegno.
    [Show full text]
  • Copertina2011.Pub (Sola Lettura)
    Annuario Statistico Edizione 2012 Sistema Statistico Nazionale Direzione Statistica Prefazione L’Annuario Statistico del Comune di Genova, nelle sue 370 pagine, fornisce una fotografia puntuale ed aggiornata della città attraverso un significativo repertorio di informazioni e dati su tematiche di rilievo quali: economia, lavoro, inflazione, cultura, evoluzione demografica, sanità, trasporti, ambiente e giustizia. Un capitolo è dedicato alla Civica Amministrazione con particolare attenzione alle notizie storiche, all’organizzazione, alle rappresentanze politiche ed ai servizi comunali. L’annuario 2012, la cui maggior parte dei dati è relativa all'anno 2011, non solo aggiorna le tavole pubblicate nell’edizione dell’anno precedente, ma presenta anche serie storiche decennali o quinquennali che consentono di seguire nel tempo, anche attraverso la rappresentazione grafica di un andamento, l’evoluzione di determinati fenomeni. L’attuale edizione presenta aspetti innovativi in termini di contenuto: è stata arricchita di nuove sezioni ed ampliata con informazioni relative all’organizzazione comunale, all’attività dei Municipi, all’istruzione universitaria, alla giustizia. Sono state, inoltre, introdotte tavole contenenti nuovi indicatori ambientali e, all’interno del capitolo dedicato all’Economia, è possibile acquisire i dati dell’ultimo Censimento dell’Agricoltura svoltosi nel 2010. Le note introduttive ai singoli capitoli sono state dotate di una veste grafica colorata, più consona all'utilizzo via web, con titoli laterali che accompagnano
    [Show full text]