Studi Di Storia Medioevale E Di Diplomatica
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11 FEBBRAIO 2021 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 sede deontologia Via Manzoni n° 50 - 19121 LA SPEZIA il codice deontologico è scaricabile dal sito Telefono 0187-730359 dell’Ordine nell’area “Istituzionale” Fax 0187-257559 DI LAUDO MARIO domanda consul uffici giudiziari.pdf.p7m e-mail [email protected] elenchi speciali pec le modalità e la modulistica per essere inseriti negli [email protected] sito internet elenchi speciali dell’Ordine sono scaricabili dal sito www.architettisp.it dell’Ordine nell’area “download modulistica” codice fiscale 91020190111 dati statistici n° iscritti al 11 febbraio 2020 534 Orari di apertura al pubblico n° iscritti sezione A 522 dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 n° iscritti sezione B 12 il Lunedì e Venerdì pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 16,00 * Docente Universitario pagina n. 2 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 AAllbboo PPrrooffeessssiioonnaallee 22002200 Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Spezia * Docente Universitario pagina n. 3 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 Segreteria Segreteria sede Via Manzoni n° 50 - 19121 LA SPEZIA telefono 0187-730359 fax 0187-257559 e-mail [email protected] pec [email protected] sito internet www.architettisp.it codice fiscale 91020190111 Responsabile Segreteria Cristiano Magri Orari di apertura al pubblico dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 il Lunedì e Venerdì pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 16,00 L’Ordine è stato costituito il 21 dicembre 1991 Albo aggiornato al 11 febbraio 2021 * Docente Universitario pagina n. -
The Gattilusj of Lesbos (1355—1462). «Me Clara Caesar Donat Leebo Ac Mytilene, Caesar, Qui Graio Praesidet Iraperio'
The Gattilusj of Lesbos (1355—1462). «Me clara Caesar donat Leebo ac Mytilene, Caesar, qui Graio praesidet iraperio'. Corsi apud Folieta The Genoese occupation of Chios, Lesbos, and Phokaia by the families of Zaccaria and Cattaneo was not forgotten in the counting- houses of the Ligurian Republic. In 1346, two years after the capture of Smyrna, Chios once more passed under Genoese control, the two Foglie followed suite, and in 1355 the strife between John Cantacuzene and John V Palaiologos for the throne of Byzantium enabled a daring Genoese, Francesco Gattilusio, to found a dynasty in Lesbos, which gradually extended its branches to the islands of the Thracian sea and to the city of Ainos on the opposite mainland, and which lasted in the original seat for more than a Century. Disappointed in a previous attempt to recover his rights, the young Emperor John V was at this time living in retirement on the island of Tenedos, then a portion of the Greek Empire and from its position at the mouth of the Dardanelles both an excellent post of obserration and a good base for a descent upon Constantinople. During his so- journ there, a couple of Genoese galleys arrived, commanded by Fran- cesco Gattilusio, a wealthy freebooter, who had sailed from his native oity to onrvp rmt for himself, annidst the confusion of the Orient, a petty principality in the Thracian Chersonese, äs others of his compa- triots had twice done in Chios, äs the Venetian nobles had done in the Archipelago 150 years earlier. The Emperor found in this chance visi- tor an Instrument to effect his own restoration; the two men came to terms, and John V promised, that if Gattilusio would help him to recover his throne, he would bestow upon him the hand of his sister Maria — an honour similar to that conferred by Michael VIII upon Benedetto Zaccaria. -
Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p. -
Issue 31.Pages
I RACCONTI DI ZIO (ZIO’S NEWS), Pallavicino Family: Issue 31, May 1494 News from Genoa. The port of Genoa is always rife with news and rumor, but never more so than since the return of Paolo di Battista I Fregoso (right), its controversial Cardinal Archbishop. Most Italians remember how Fregoso, who had served several terms as Doge, was forced from office in 1488 by a popular rebellion, which called in the Regent of Milan, Ludovico Maria (il Moro) Sforza. Under il Moro, Milan took an active role in governing Genoa. Fregoso was forced into exile, since his abrasive personality had alienated both his people and the Regent. During the last month, Fregoso has reappeared in Genoa. After a gap of six years, he claims to be Doge, although no election has been held. The young Sforza Duke, Gian Galeazzo, who has recently taken the reins of power in Milan, has apparently reversed his uncle’s policy towards Genoa and seems inclined to accept Fregoso’s grab for control. Fregoso is an interesting figure, part of the extended family of Campofregoso who have contributed many Doges to the Genoese Republic. He first served in 1462, but was ousted after 15 days. The following year after a feud with his cousin, Doge Lodovico Campofregoso, he again became Doge. He imprisoned Lodovico and attacked the Adorno family. A year later the Council of the Elders deposed him, accepting the protection of the House of Sforza, which lasted until 1477. In 1480 he was named cardinal, and served as the Pope’s admiral against the Turks. -
Presso La Società Ligure Di Storia Patria Si Conservano Da Lungo Tempo Numerosi Manoscritti Riguardanti La Numismatica, Pervenu
S c h e d e numismatiche d i C o r n e l io D e s i m o n i Presso la Società Ligure di Storia Patria si conservano da lungo tempo numerosi manoscritti riguardanti la numismatica, pervenuti in la scito da Cornelio Desimoni, uno dei più qualificati conoscitori delle mo nete liguri, per molti anni Direttore dell’Archivio di Stato di Genova, Sovrintendente agli Archivi della Liguria, esponente di primo piano della Società Ligure di Storia Patria, di cui fu anche Presidente onorario. Si tratta di un notevole numero di pacchi contenenti alla rinfusa schede manoscritte sulle quali il Desimoni aveva appuntato notizie e rife rimenti rilevati dallo spoglio di documenti dell’Archivio di Stato di Ge nova, di altri archivi pubblici e privati e di biblioteche, nonché preziosi inventari, anche se talvolta incompleti, di monete genovesi e liguri esi stenti in raccolte italiane ed estere. Il fondo Desimoni contiene inoltre copia di alcune lettere stralciate dalla corrispondenza intercorsa con numismatici ed alcune singolari consi derazioni su monete osservate presso amici collezionisti. Se da un lato sono indubbiamente importanti gli appunti di interesse numismatico raccolti nello spoglio dei documenti delPArchivio di Stato di Genova, che proprio all’epoca del Desimoni acquisiva l’imponente mole di atti del Banco di San Giorgio (miniera di notizie sulla storia economica e sul debito pubblico e privato della Repubblica di Genova), altrettanto interesse rivestono gli inventari di collezioni che il Nostro ebbe modo di osservare e studiare. Assai importanti appaiono l’annotazione ed il richia mo alle « gride » riguardanti le falsificazioni delle monete, frequenti in tutti i tempi. -
Biagio Assereto
GIOVANNA BALBI UOMINI D’ARME E DI CULTURA NEL QUATTROCENTO GENOVESE: BIAGIO ASSERETO Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 . I • Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 I DA NOTAIO AD AMMIRAGLIO DELLA REPUBBLICA GENOVESE Verso la fine dell agitato secolo XIV in Genova, dopo che le antiche famiglie dei Boccanegra, degli Adorno, dei Fieschi, degli Spinola, avevano esaurito se stesse e le loro sostanze in lotte di ri valità partigiana e favorito l’avvento della prima dominazione stra niera da parte di Carlo VI, re di Francia, emersero nella vita pub blica nuove forze e nuove famiglie che colmarono il vuoto lasciato dagli esuli o dai morti. Fra queste furono gli Assereto, di origine popolare, provenienti dalla Riviera di Levante, e precisamente da Recco e Rapallo, tra sferitisi- da circa cinquanta anni in Genova. Al ramo di Rapallo apparteneva Biagio, colui che diede maggior lustro alla famiglia 1. anche se la sua figura ed il suo operato furono giudicati in modo assai contrastante dai suoi contemporanei e dagli storici1 posteriori. Noi, prima di pronunciarci, desideriamo tracciare un profilo del l’uomo e degli avvenimenti nei quali egli si trovò coinvolto. Già sul nome e sull’attività del padre esistono divergenze di opinioni 1 A giudizio degli stessi Assereto: cfr. R. B. Riccardo, Orazione per l'in coronazione del serenissimo Gerolamo Assereto duce dì Genova, in Orazioni pane giriche di diversi per l'incoronazione dei dogi di Genova. Genova, 1607, p p. 16-18, Alcuni storici genovesi (cfr. F. Federici, Abecedario delle famiglie geno vesi, ms. dei secc. -
La Signoria Dei Campofregoso a Sarzana
ANNA IVALDI LA SIGNORIA DEI CAMPOFREGOSO A SARZANA (1421 - 1484) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Il presente lavoro fa parte di un piano di studi patrocinato e finanziato dal C.N.R. presso l’istituto di Paleografia e Storia Medievale dell’Università di Genova,, sotto la direzione del prof. Geo Pistarino. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 P r e m e s s a Molte questioni particolari riguardanti la signoria dei Campofregoso a Sarzana sono state studiate; mancava tuttavia una monografia circa tale argomento. La presente trattazione è stata condotta sugli studi precedenti e sulla documentazione ricavata dagli Archivi di Stato di Genova e Firenze e dagli Archivi comunale e capitolare di Sarzana; molte lacune potranno, però, essere colmate con più approfondite ricerche negli Archivi ricordati e in Quelli comunali, notarili e privati della Lunigiana. Attraverso i molti particolari, i frammenti e gli episodi, di cui Questa storia è intessuta, appare evidente la vitalità della signoria sarzanese, le cui energie e attività non si esauriscono nell’ambito della Lunigiana, ma vanno inquadrate nella storia italiana del Quattrocento. I - L’insediamento d e i C ampofregoso a Sa r z a n a . Nell’estate del 1421 Filippo Maria Visconti preparava un grande esercito, per cacciare da Genova il doge Tommaso da Campofregoso e farsi signore della città, sollecitato da molti genovesi fuorusciti, ostili alla famiglia del doge ’. Genova, politicamente isolata per la lega del duca con Venezia e Firenze e per l’accostamento tra Filippo Maria e Alfonso d’A- ragona, contro il Quale essa combatteva in Corsica, assediata per terra e per mare, dopo la sconfitta navale di Battista, fratello del doge, dovette arrendersi al Carmagnola2. -
Della Zecca Di Genova
GIOVANNI PESCE C O N T R IB U T O INEDITO AL «CORPVS NVMMORVM » DELLA ZECCA DI GENOVA Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ' . ■ V.' . • ■ . • 1i 1 ; i 1 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ■ - Allorché nell’ormai lontano 1912 vide la luce il terzo volume del Corpus Num m orum Italicorum 1 contenente la descrizione delle monete della Liguria e della Corsica, molte opere sulla numismatica genovese erano già state pubblicate in epoca anteriore ed il Corpus stesso, nel pro cedere alla sistematica descrizione delle varie emissioni, ricorre con fre quenza a numerosi richiami attingendo notizie nella produzione pree sistente. Poche città italiane infatti possono vantare, al pari di Genova, una così cospicua e singolare mole di opere di interesse numismatico ad illu strazione della complessa attività di una zecca così importante che inizio a funzionare nel 1139 e provvide incessantemente a batter moneta fino alla caduta della Repubblica nel 1814. A parte il fondamentale studio del Desimoni2 che nel 1890 pubblicò in questi stessi atti le Tavole descrittive delle monete della zecca di Ge nova, merita in verità grande considerazione l’opera del Gandolfi3 che già nella prim a m età dell’Ottocento gettò le basi di uno studio tecnico-storico delle emissioni monetarie genovesi. Importante inoltre e del massimo in teresse il valido metodico contributo del Ruggero 4 con le famose Annota- 1 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM. Primo tentativo di un catalogo ge nerale delle m onete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri paesi. Volume I I I : Liguria - Isola di Corsica. -
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AVVERTENZA 11 lavoro, nato come inventario di un « fondo » dell Archivio di Stato geno vese a fini essenzialmente archivistici e non storici, risente di questa sua origine nella rigorosa limitazione dei regesti a quel fondo, pur ricostruito sulla base dell’ordine cronologico dei documenti, e nella sobrietà discreta dei singoli re gesti. Del pari la bibliografia non vuol essere un repertorio critico e non intende richiamare tutte le edizioni comunque eseguite dei diversi atti, ma limita i riferim enti alle edizioni principali, apparse nelle raccolte sistematiche più comu nem ente accessibili, ed a quanto fu pubblicalo del codice diplomatico dell Im periale. Si è ritenuta peraltro utile anche una serie di riferimenti agli Annali di Caffaro e Continuatori per i passi in cui si ricordano i fatti significati dai docum enti del fondo. Il lettore d’altra parte facilmente rileverà che tale appa rato si riferisce con larga prevalenza ai secoli del Medio Evo; il che rappresenta un fatto pieno di significato, anche se la serie dei richiami, come si è detto, e largamente incompleta. Gli indici, alla cui redazione ha direttamente collaborato, col dott. Liscian- drelli ed il dott. Costamagna, anche il Segretario prof. T.O. De Negri, che ha cu rato l’edizione, si riferiscono strettamente ai nomi riportati nei Regesti, ove spesso, per ovvie ragioni, i nominativi personali sono suppliti da richiami anoni mi o da titoli generici (re, pontefice1, imperatore...). Essi hanno quindi un valore indicativo di massima e non possono esaurire la serie dei riferimenti. Per m aggior chiarezza diamo di seguito, col richiamo alle sigle e nell or dine alfabetico delle sigle stesse, l’elenco delle pubblicazioni utilizzate. -
The Apogee of the Hispano-Genoese Bond, 1576-1627
Hispania, LXV/1, num. 219 (2005) THE APOGEE OF THE HISPANO-GENOESE BOND, 1576-1627 por THOMAS KIRK New York University in Florence (Italy) RESUMEN: El periodo entre 1576 y 1627 se caracteriza por ser un momento de intensa coopera ción entre España y la república de Genova. Iniciado con una guerra civil en Genova simultánea a una suspensión de pagos en Madrid, concluye con el estallido de un con flicto bélico en el norte de Italia y con una nueva bancarrota. Los dramáticos aconteci mientos con los que se inicia nuestro periodo de estudio facilitaron la estabilidad inter na de la república y sirvieron para fortalecer los vínculos con España. El mecanismo de simbiosis —-dependencia española de la capacidad financiera de Genova y dependencia de la república de la protección de la Corona— no impidió momentos de tensión entre ambos aliados. Aun así, los fuertes intereses comunes, sin mencionar la superioridad militar española y el carácter asimétrico de la relación, explican que dichas tensiones se manifestaran en una dimensión simbólica. Sin embargo, es evidente que esta relación no podía durar siempre, por lo que en el momento culminante de la presencia del capital genovés en España y de dependencia de la protección militar de la corona, se produce una ruptura del equilibrio que madurará algunas décadas después. PALABRAS CLAVE: Genova. Monarquía Hispánica. Sistema financiero. Galeras. Revuelta de 1575. ABSTRACT: The half century between 1576 and 1627 witnessed the most intense relations between the Republic of Genoa and Spain. This period, clearly demarcated at both its beginning and ending points, was ushered in by a brief war in Genoa accompanied by royal insolvency in Spain, and brought to a close by fighting in northern Italy and another quiebra in Spain. -
The Medieval Genoese Consciousness Between Their Government and Their Colonial World
ANZAI, The Medieval Genoese Consciousness between their Government and their Colonial World The Medieval Genoese Consciousness between their Government and their Colonial World in Romania by the Analysis of a Letter Yoko Kamenaga ANZAI* 1. Introduction Recently the historians of medieval and Renaissance Italy often discuss on the view of “political language” (linguaggi politici) as new tendency of political history, in particular, as a way of analysis of political thought in its broad sense.1 In relation to the Genoese medieval history, Giovanna Petti Balbi described the language of power in the governmental ceremony or celebration.2 And some articles of Christine Shaw belong to this category. For example, she examined the various registers of some Genoese counsels and found the Genoese pragmatism based on the sense of the value of money.3 The subject of this paper treats the relationship between the mother city Genoa and its colonial people in Romania, whose world spreads in the coastal area of the Aegean and of the Black Sea largely. I try to reconsider each action and consciousness of the Genoese government staffs and of the Genoese in their colonial world through the analysis of a letter mainly. The letter has its particular style of phrase. In addition to the background and contents themselve, we would clarify their mentality. 2. The sources The sources that we treat here are L. Balletto ed. Liber Officii Provisionis Romanie.4 Officium Provisionis Romanie is an office of the Genoese Commune in charge of its colonial administration. We can find its existence at least in 1377.5 In relation to the circumstance of * Gakushuin University 1 For example, Andrea Gamberini, Lo stato visconteo: linguaggi politici e dinamiche costituzionali, Milano, 2005. -
Vittorio Poggi (1833-1914) Tra La Liguria E L’Europa Degli Studi
ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. LV (CXXIX) Fasc. I Vittorio Poggi (1833-1914) tra la Liguria e l’Europa degli studi GENOVA MMXV NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 Referees : i nomi di coloro che hanno contribuito al processo di peer review sono inseriti nell’elenco, regolarmente aggiornato, leggibile all’indirizzo: http://www.storiapatriagenova.it/ref.asp Referees : the list of the peer reviewers is regularly updated at URL: http://www.storiapatriagenova.it/ref.asp I saggi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti in forma anonima ad almeno un referente. All articles published in this volume have been anonymously submitted at least to one reviewer. « Atti della Società Ligure di Storia Patria » è presente nei cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo: http://www.storiapatriagenova.it/biblioteche_amiche.asp « Atti della Società Ligure di Storia Patria » is present worldwide in the catalogues of hundreds of academic and research libraries: http://www.storiapatriagenova.it/biblioteche_amiche.asp I saggi contenuti in questo volume sono l’esito della giornata di studi tenutasi a Savona, nel Museo d’Arte di Palazzo Gavotti e Albisola Superiore, a La Pace, Villa Poggi 3 ottobre 2013, in occasione del primo centenario della morte di Vittorio Poggi. Alla sessione mattutina ha presieduto Bruno Massabò (Soprintendente ai Beni Archeo- logici della Liguria), a quella pomeridiana Dino Puncuh (Presidente della Società Ligure di Storia Patria). Tradizioni di famiglia e vita more nobilium nella cultura di Vittorio Poggi. La Commissione Araldica Ligure Andrea Lercari La partecipazione di Vittorio Poggi ai lavori della Commissione Araldica Ligure potrebbe apparire uno dei suoi impegni ‘minori’ rispetto all’attività scientifica, al contrario costituisce un tassello importante per conoscere appieno la sua personalità poiché ne rivela il rigore di studioso, la cultura familiare e le relazioni sociali.