Corti Supreme E Salute 2018, 1 Renato Balduzzi

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Corti Supreme E Salute 2018, 1 Renato Balduzzi gennaio-aprile SoDiS 2018 Società italiana di 1 Diritto Sanitario CORTI SUPREME e SALUTE Rivista diretta da Renato Balduzzi In evidenza: • La distanza delle sale scommesse dai luoghi sensibili in alcune recenti pronunzie del Consiglio di Stato • Il diritto alla salute fra esigenze di bilancio, tutela delle competenze regionali ed incomprimibilità dei livelli essenziali • Interruzione delle cure salvavita in paziente non in grado di esprimere la propria volontà: il Conseil constitutionnel conferma il suo self-restraint in materia di bioetica • Dopo Charlie e gli altri “casi Gard”, ripartiamo da alcune domande Pacini www.cortisupremeesalute.it DIREZIONE Renato Balduzzi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) COMITATO SCIENTIFICO Enzo Balboni (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano); Mario Bertolissi (Università di Padova); Carlo Bottari (Università di Bologna); Josep Maria Castellà Andreu (Universitat de Barcelona); Lorenzo Chieffi (Università della Campania); Matteo Cosulich (Università di Trento); Lorenzo Cuocolo (Università di Geno- va); Carlo Emanuele Gallo (Università di Torino); Gianmario Demuro (Università di Cagliari); Giuseppe Di Gaspare (LUISS, Roma); Giorgio Grasso (Università dell’Insubria); Donatella Morana (Università di Roma “Tor Vergata”); Massimo Luciani (Università di Roma “La Sapienza”); Jörg Luther (Università del Piemonte Orientale); Bertrand Mathieu (Université de Paris I Panthéon-Sorbonne); Barbara Pezzini (Università di Bergamo); Annamaria Poggi (Università di Torino); Fabrizio Politi (Università dell’Aquila); Emanuele Rossi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa); Maria Alessandra Sandulli (Università di Roma Tre); Massimo Siclari (Università di Roma Tre); Michel Verpeaux (Université de Paris I Panthéon-Sorbonne); Carlos Vidal Prado (UNED, Madrid); Lorenza Violini (Università di Milano) Autorizzazione richiesta al Tribunale di Pisa Direttore responsabile: Renato Balduzzi Amministrazione: Pacini Editore Srl, via Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (PI) Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 www.pacinieditore.it • [email protected] I contributi pubblicati su questa rivista potranno essere riprodotti dall’Editore su altre, proprie pubblicazioni, in qualunque forma. Indice RENATO BALDUZZI, Perché Corti supreme e Salute ............................................................................ pag. 3 Giurisprudenza italiana Consiglio di Stato, sez. IV, sentt. 16 giugno 2017, nn. 2956, 2957 e 2958, est. Taormina (con nota di MATTEO COSULICH, “Fatti più in là/ così vicino mi fai turbar”. La distanza delle sale scommesse dai luoghi sensibili in alcune recenti pronunzie del Consiglio di Stato) ............. » 5 Corte costituzionale, sent. 11 aprile - 11 maggio 2017, n. 106, red. Cartabia (con nota di ANDREA PATANÈ, La difficile “metabolizzazione” regionale del ruolo del Commissario ad acta nell’attuazione dei piani di rientro e la ferma posizione della Corte costituzionale) ........... » 17 Corte costituzionale, sent. 21 marzo - 12 luglio 2017, n. 169, red. Carosi (con nota di FAbrIZIO POLITI, Il diritto alla salute fra esigenze di bilancio, tutela delle competenze e incomprimibilità dei livelli essenziali) ............................................................................................ » 39 Corte costituzionale, sent. 26 settembre - 2 novembre 2017, n. 231, rel. Napolitano - red. Carosi; sent. 8 giugno - 1 luglio 2015, n. 125, red. Carosi (con nota di DAVIDE SERVETTI, Livelli essenziali, standard ospedalieri e riduzione dei posti letto: note a margine della sentenza della Corte n. 231 del 2017, rileggendo la n. 125 del 2015) .......................................... » 59 Consiglio di Stato, sez. III, sent. 21 giugno 2017, n. 3058, est. Santoleri (con nota di NICOLA VICECONTE, L’ultima tessera del domino: il “caso Englaro” è chiuso. A margine della sentenza del Consiglio di Stato n. 3058 del 2017) .......................................................................... » 77 Giurisprudenza straniera Conseil constitutionnel, dec. 2017-632, q.p.c. 2 giugno 2017 (con nota di DAVIDE PARIS, Interruzione delle cure salvavita in paziente non in grado di esprimere la propria volontà: il Conseil constitutionnel conferma il suo self-restraint in materia di bioetica) ............................ » 95 Corte costituzionale, ord. 7 marzo - 4 maggio 2017, n. 95; Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VII, sent. 21 giugno 2016 – Martinez Silva (C-449/16) (con nota di ARIANNA PITINO, “Concerto” tra Corti e tutela della maternità delle donne straniere titolari di permesso unico di soggiorno e di lavoro) ........................................................................................ » 109 Osservatorio sui sistemi sanitari Esiste un modello sanitario piemontese? ........................................................................................ » 121 FRANCESCO TARONI, recensione al Rapporto di ricerca CEIMS-Federsanità Anci Piemonte: Esiste un modello sanitario piemontese? ......................................................................................... » 151 Saggi RENATO BALDUZZI E DAVIDE PARIS, La specialità che c’è, ma non si vede. La sanità nelle Regioni a Statuto speciale ................................................................................................................ » 155 Dibattiti DAVIDE SERVETTI, Dopo Charlie e gli altri “casi Gard”, ripartiamo da alcune domande ................. » 181 Corti supreme e salute 2 Dibattiti Perché Corti Supreme Presentazione e Salute Renato Balduzzi Le radici di Corti Supreme e Salute (CoSS) affondano nei primi mesi del lontano 2002, quando fu organizzato, a Genova, il 1° Convegno nazionale di Diritto sanitario. L’intenzione dei promotori era quella di cominciare a sperimentare un approccio dichiarata- mente costituzionalistico alla tematica, sino ad allora prevalentemente considerata rientrante nel diritto amministrativo, del quale quella sanitaria era considerata una branca specializzata. La data non fu casuale. Eravamo all’indomani dell’entrata in vigore della legge costitu- zionale n. 3 del 2001, recante revisione del Titolo V della Costituzione, e si trattava non soltanto di comprendere e inquadrare le modificazioni apportate nel settore sanitario, ma di verificare recepimento e tenuta della allora recente riforma sanitaria contenuta nel d.lgs. n. 229 del 1999 (riforma-quater, considerando – comme il faut, secondo chi scrive – sepa- ratamente il d.lgs. n. 502 del 1992 dal d.lgs. n. 517 del 1993, due figli molto diversi della stessa legge delega, la n. 421 del 1992). Erano, quelli, anni nei quali il barometro del regionalismo stava costantemente sul bello, al punto che, nel dibattito non soltanto politico ma altresì scientifico, la parola “federali- smo” e quelle affini venivano sempre più impiegate per qualificare le tendenze del nostro ordinamento, in generale e in alcuni suoi settori. Anche in campo sanitario, e nell’ambito di una riforma, quella del 1999, pure accusata di venature statalistiche, era stato inserito un riferimento al “federalismo sanitario” (si v. la rubrica dell’art. 19-ter del d.lgs. n. 502 del 1992, come introdotto dal d.lgs. n. 229 del 1999). La domanda di fondo era pertanto quella sulla tenuta del modello italiano di Servizio sanitario nazionale, come da ultimo confermato nella riforma c.d. Bindi, a fronte della tensione “federa- lista” immessa con la revisione del Titolo V. Una domanda, lo si capisce bene, del tutto interna alle più tradizionali tematiche del diritto costituzionale: come la tutela di un diritto costitu- zionale (di carattere “sociale”) e la sua portata siano interessate e condizionate dalle variabili organizzative dell’ordinamento che assicura la garanzia delle relative prestazioni. D’altra parte, in quegli stessi anni, l’esigenza di una più intensa considerazione della materia sanitaria sotto l’angolatura del diritto costituzionale era emersa già dalla vicenda dei cosiddetti Lea, i livelli essenziali di assistenza sanitaria, divenuti veri e propri apripista della lettera m) del secondo comma dell’art. 117 Cost., come riformulato nel 2001. Da segnalare altresì, in parallelo, l’avvio di insegnamenti di Diritto costituzionale della salute in alcuni Atenei italiani. Corti supreme e salute 2018, 1 Renato Balduzzi Più ancora della risposta (le cui coordinate di fondo erano contenute nella relazione introdut- tiva di chi scrive, Titolo V e tutela della salute) che il Convegno del 2002 diede a quella doman- da di fondo, risultò determinante la progressiva formazione di un gruppo di studiosi, in larga prevalenza giuspubblicisti e in particolare costituzionalisti, i quali da allora non mancarono di prendere parte agli appuntamenti annuali, prima a Genova e poi, dal 2007, ad Alessandria, i cui risultati scientifici furono, nel tempo, pubblicati da diverse case editrici (Giuffrè, Cedam, il Mulino) e che hanno trovato un punto di condensazione anche didattica nella 1.a edizione del Manuale di diritto sanitario, a cura di R. Balduzzi e G. Carpani (Bologna, il Mulino, 2013). Da qui il passaggio alla seconda tappa del percorso che potremmo chiamare di costituzionaliz- zazione del diritto sanitario: a fine 2011, nel decimo anno dall’avvio dell’esperienza genovese, quel gruppo di studiosi fondò in Alessandria, a margine dell’annuale Convegno, la Società italiana di Diritto sanitario (SoDiS): aperta a non costituzionalisti e anche a non giuristi (la prospettiva interdisciplinare costituendo, sin dall’inizio, una caratteristica dei convegni di Dirit- to sanitario), ma saldamente rivolta, anche
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