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7813 cover.qxp_CDS 7764 cover.qxd 07/08/2018 15:58 Page 1 CDS7813 Dynamic Srl Via Mura Chiappe 39, 16136 Genova - Italy DynamicOperaClassic tel.+39 010.27.22.884 fax +39 010.21.39.37 Dynamic opera and classical music [email protected] #Dynamic40 visit us at www.dynamic.it #Dynamic40 7813 cover.qxp_CDS 7764 cover.qxd 07/08/2018 15:58 Page 2 Andrea Concetti (Bass) Soprano Carmela Remigio Alto Chiara Amarù Tenor Juan Francisco Gatell Bass Andrea Concetti (tracks 6, 11) Bass Omar Montanari (tracks 1, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 14, 16) Chiara Amarù (Alto) Orchestra Donizetti Opera Conductor: Corrado Rovaris Chorus Donizetti Opera Chorus Master: Fabio Tartari 7813 booklet .qxp_550 booklet.qxd 07/08/2018 15:56 Page 1 CDS7813 (DDD) Gaetano Donizetti (Bergamo, 1797 – 1848) MESSA DI REQUIEM for Soli, Chorus and Orchestra Composed in 1835 for the death of Vincenzo Bellini Première Performance: Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore, 28th April 1870 Revision by Vilmos Leskó - Edition: © Ricordi 1 Requiem for soprano, alto, tenor, bass and choir 08:47 2 Kyrie for choir 02:39 3 Requiem for choir 02:55 4 In memoria aeterna for choir 03:32 5 Dies irae for choir 02:29 6 Tuba mirum for tenor and two basses 03:11 7 Judex ergo for tenor and bass 05:17 8 Rex tremendae majestatis for soprano, bass and choir 05:08 9 Ingemisco for solo tenor 06:01 10 Praeces meae for alto, tenor and bass 02:55 11 Confutatis maledictis for soprano, alto, tenor, two basses and choir 02:08 12 Oro supplex for solo bass 03:11 13 Lacrymosa for choir 05:35 14 Offertorio for bass and male choir 05:00 15 Lux aeterna for choir 02:36 16 Libera me Domine for soprano, alto, tenor, bass and choir 08:24 RUNNING TIME 69:59 7813 booklet .qxp_550 booklet.qxd 07/08/2018 15:56 Page 2 DONIZETTI. Messa di Requiem in Re è un Qui tollis per tenore e strumenti che risa- minore per la morte di Vincenzo Bellini le addirittura al 1814, cioè all’epoca in cui il musicista bergamasco aveva solamente Il catalogo delle opere sacre di Gaetano diciassette anni. Molte altre opere sacre furo- Donizetti è imponente, e comprende oltre 100 no scritte da Donizetti negli anni in cui studia- titoli, la maggior parte dei quali ancora inediti. va alla scuola di padre Mattei, a Bologna, tra Va però detto che i pezzi di ampie dimensioni il 1815 e il 1817, impratichendosi anche nello e di vasta architettura, come ad esempio le stile severo della musica da chiesa: stile seve- messe, sono in netta minoranza. Prevalgono ro al quale peraltro Donizetti, come composi- soprattutto i piccoli brani di circostanza e gli tore, dedicò pochissima attenzione negli anni esercizi scolastici scritti al tempo dell’appren- giovanili. In queste sue opere sacre degli anni distato sotto la guida di Simone Mayr, che di apprendistato è difficile trovare passaggi erano tanto più importanti per un operista pro- contrappuntisticamente elaborati, o la ricerca prio perché esercitandosi nell’ambito della di quella ipotetica purezza di stile che fu invece musica sacra, a differenza di quanto avveniva motivo ricorrente nelle opere sacre degli autori nella musica puramente strumentale, il com- attivi nella seconda metà dell’Ottocento. La positore poteva cimentarsi con le voci, stu- produzione sacra donizettiana si concentra diando le loro possibilità espressive e facen- dunque quasi tutta tra il 1814 e il 1824. Dopo do anche quella pratica di canto accompa- quella data Donizetti scriverà solamente un gnato che poi gli sarebbe tornata assai utile pugno di opere, tra cui la Messa di Requiem per le sue opere teatrali. Purtroppo abbiamo per la morte di Vincenzo Bellini, il Miserere a scarse informazioni sulla musica sacra donizet- più voci con orchestra, composto per la tiana. Per nostra sfortuna, l’epistolario è prati- Cappella di Corte di Vienna, e infine l’Ave camente muto su questo argomento e non ci Maria, scritta a Vienna nel 1842. In quell’anno, dice quasi nulla sull’origine di quasi tutte que- infatti, Donizetti, che era ancora suddito ste composizioni. Possiamo anche aggiungere dell’Impero, nella speranza di essere nomina- che nel quadro complessivo della produzione to Hofkapellmeister dell’Imperatore d’Austria del compositore la musica sacra sembra aver Ferdinando, inviò alla corte di Vienna un’Ave rivestito un ruolo di minore importanza rispetto Maria, per far presente a chi di dovere che, alla produzione di Rossini o di Verdi, anche se oltre che un celebre e reputato compositore c’è una rilevante eccezione, che è appunto la d’opera, egli era anche un buon cristiano, Messa di Requiem qui incisa. capace di scrivere eccellente musica da chie- Le prime opere sacre donizettiane apparten- sa: un mese dopo Donizetti fu effettivamente gono agli anni di studio e di apprendistato. La nominato Hofkapellmeister. prima composizione datata che conosciamo Nel 1835 sia Donizetti che Bellini si trovavano 2 7813 booklet .qxp_550 booklet.qxd 07/08/2018 15:56 Page 3 a Parigi, impegnati entrambi a dare il meglio la esecuzione avendo luogo in Dicembre mi di sé di fronte al pubblico francese, sia con impediva di dirigerla e me ne doleva … Tutto nuove opere, sia riproponendo alcuni dei loro ciò che io preparava era annullato dal desti- titoli più fortunati in nuove versioni realizzate no». Ci vollero dunque trentacinque anni esat- ad hoc per i teatri della capitale. Il 24 gennaio, ti prima che l’opera potesse essere eseguita al Théâtre Italien, Bellini riscosse un successo per la prima volta di fronte al pubblico: formidabile con I Puritani. L’opera fu accolta Donizetti era ormai passato a miglior vita da trionfalmente e Bellini fu insignito poco dopo ventidue anni. L’evento ebbe luogo la sera del della Legion d’Onore. Donizetti non fu altret- 28 aprile 1870, a Bergamo, nella chiesa di tanto fortunato. Il suo Marin Faliero, andato in Santa Maria Maggiore, sotto la direzione di scena nello stesso teatro il 12 marzo di quello Alessandro Nini. Diversi giorni dopo la stesso anno, fu accolto assai freddamente e «Gazzetta Musicale di Milano» dava conto del- fu ritirato dalle scene dopo cinque sole rap- l’evento in modo estremamente asciutto: «La presentazioni, con grande scorno del compo- Messa inedita di Donizetti, di cui abbiamo sitore e malcelata soddisfazione di Bellini. Il fatto cenno in uno dei numeri scorsi, eseguita 23 settembre Bellini morì improvvisamente in da oltre ottanta professori col rinforzo dell’or- seguito ad una infezione intestinale amebica gano, fu giudicata opera degna della fama contratta presumibilmente diverso tempo dell’autore. Si citano fra i pezzi migliori il prima. Donizetti provava per il collega e rivale Requiem, l’introduzione del Dies Irae, un duet- una sincera amicizia, peraltro scarsamente e to tra tenore e baritono, ed un pezzo appoggia- malamente ricambiata dal musicista siciliano. to a soli strumenti d’ottone. L’esecuzione fu Per ricordare l’amico, e per quanto occupatis- debole». simo per i consueti impegni teatrali, egli scris- Alla Messa di Requiem di Donizetti mancano se con la rapidità che gli era consueta una alcune parti, come ad esempio il Sanctus, il Messa di Requiem in Re minore, la cui esecu- Benedictus e l’Agnus Dei, non è dato sapere zione era progettata per il dicembre di quello se per precisa scelta compositiva (l’opera, stesso anno 1835. Per ragioni che non sap- così com’è, dura circa 70 minuti, e forse l’ag- piamo, tuttavia, la Messa non fu però esegui- giunta delle tre parti mancanti ne avrebbe ta, come lo stesso compositore ricorda in una dilatato la durata in maniera considerevole) o lettera a Ricordi del 20 ottobre: «Già io stesso per oggettiva mancanza di tempo da parte del mi era qui esibito perché alla Filarmonica si compositore. Significativo è anche l’impiego facesse cosa che attestasse il comune dolore di cinque solisti in luogo dei tradizionali quat- … La partenza di un istigatore lasciò la cosa tro, e cioè soprano, contralto, tenore, baritono sospesa! Dovea ora battere una messa al e basso. Ma in realtà le due voci femminili Conservatorio, e di già l’avea cominciata, ma sono impiegate in modo piuttosto parsimo- 3 7813 booklet .qxp_550 booklet.qxd 07/08/2018 15:56 Page 4 nioso. Le tre voci maschili dominano in modo Lacrymosa. Ma questo nulla toglie alla profon- quasi incontrastato lungo tutto il corso della da ispirazione e al commosso senso di parte- Messa di Requiem, con momenti solistici cipazione umana che chiunque può facilmen- anche di grande rilevanza, come ad esempio te percepire fin dalle prime battute di quest’o- il bellissimo Ingemisco per tenore solo, dive- pera ancora oggi poco conosciuta e degna di nuto ormai una vera e propria pagina di reper- essere collocata tra le più alte scritte dal musi- torio in molti recital tenorili. cista bergamasco. L’aspetto più rilevante di questo Requiem donizettano del 1835 è costituito dal suo pro- Danilo Prefumo fondo lirismo, unito ad una concezione poten- temente drammatica che però assai raramen- te indugia ad accogliere al proprio interno ele- menti di palese derivazione operistica. Si trat- ta, al contrario, di un’opera profondamente austera, a tratti perfino pudica, e assoluta- mente poco incline all’esteriorità. In essa Donizetti utilizza, molto semplicemente, il lin- guaggio vocale e strumentale del suo tempo, non diversamente dal Rossini dello Stabat Mater e dal Verdi del Requiem; sicché l’accu- sa di “operismo” così spesso rivolta a questa musica, specie dalla critica di matrice austro- tedesca, appare oggi semplicemente ridicola. Non mancano, senza dubbio, momenti dram- maticamente più esteriori, ad esempio nel Dies Irae, il quale sollecita fatalmente anche qualche paragone col ben più celebre Dies Irae del Requiem verdiano, e anche qualche isolato passaggio di più spiccata inclinazione operistica, come ad esempio nel duetto tra tenore e basso Judex ergo; e volutamente molto limitato è, senza dubbio, l’impiego dello stile severo e del contrappunto osservato, che Donizetti utilizza su larga scala, peraltro con eccellenti risultati, solo nel Kyrie e nel 4 7813 booklet .qxp_550 booklet.qxd 07/08/2018 15:56 Page 5 DONIZETTI.