Geol. Ing. Fabio Valsecchi (Responsabile del Servizio di Protezione civile, Trasporti e Mobilità della Provincia di ) E-mail [email protected] RIGENERAZIONE urbana e TERRITORIALE USO DEL SUOLO VIE E RETI DI COMUNICAZIONE (ELEMENTI LINEARI…) RIGENERAZIONE URBANA E IL RUOLO DELL’ACQUA/LAGHI/FIUMI NUOVE FORME DI MOBILITA’ SOSTENIBILE MOBILITA’ DOLCE DA INCENTIVARE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ DOLCE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Disseto idrogeologico e territoriale ….. Azioni come:

. La rinaturalizzazione dei corsi d’acqua;

. La manutenzione, la cura, il presidio del territorio;

. Le infrastrutture verdi. Devono rappresentare una grande opportunità per il sistema produttivo italiano, essendo ormai provato che le misure di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico richiedono e promuovono innovazioni, sviluppo tecnologico, nuove attività, nuovi investimenti e nuova occupazione. RENDERE UN TERRITORIO ATTRAENTE - SMART LAND Mutuata dal concetto di Smart City, è una nuova idea di sviluppo della qualità della vita che tiene conto delle caratteristiche del Belpaese e rispetta l’identità dei suoi luoghi, primi fra tutti i piccoli comuni. Una Smart Land è una porzione di territorio che mira ad essere intelligente, brillante, attrattiva Ma in che senso “intelligente”? Nel senso che ambisce a distinguersi dagli altri luoghi, diventando inclusiva dal punto di vista sociale, efficace nella sua governance, sostenibile nel suo sviluppo, attenta ed equilibrata nella valorizzazione delle sue peculiarità paesaggistiche, innovativa nelle sue infrastrutture.

Smart Land è un’idea tutta italiana di sviluppo territoriale “diffuso” RIGENERAZIONE …… TERRITORIALE Bando Europeo UIA – RIUSI (Recupero Infrastrutture Urbane Socialità Inclusione) - Tratta dismessa per variante -Cernusco

La Provincia di Lecco ha partecipato al bando europeo Urban Innovative Action ponendosi come Delivery Partner di un progetto che ha visto, come focus strategico, il recupero di infrastrutture dismesse. Nello specifico il progetto riguardava il recupero di un tratto della ferrovia in disuso tra Lecco e Milano nel territorio della provincia di Lecco per trasformarla in una Greenway. Il capofila di questo progetto è stato il di . Il progetto ha visto la collaborazione di 11 Comuni (Olgiate Molgora, , , , , Olginate, Merate, , , , ), 2 Cooperative sociali (Larius e Paso Lavoro), l’Università Statale di Milano (rappresentata dal professor Giulio Senes, ricercatore e professore di Ingegneria agraria, forestale e dei biosistemi) • Il Tratto dismesso, Calolziocorte Olginate- Cernusco Merate si estende per circa 8 km (non comprendendo i tratti interni alle stazioni di Olgiate-Calco-Brivio e il tratto terminale di Calolziocorte-Olginate, comuni con gli attuali binari in esercizio). La tratta venne inaugurata nel 1873 ed era a binario unico con scartamento ordinario, solo in seguito elettrificato.

• Il tratto è stato dismesso nel periodo tra gli anni 2000-2009 a seguito delle varie attivazioni del nuovo tracciato, compreso il raddoppio di parte dei binari, della linea ferroviaria Monza-Lecco- -Tirano. A seguito della interruzione della circolazione è stata rimossa tutta la parte di impianti nonché demolito l’armamento, escluso il pietrisco che è ancora in sede.

• Il tratto dismesso si sviluppa a mezza costa con un caratteristico andamento alto-planimetrico che presenta un tracciato con curve e lievi pendenze; le relative opere d’arte sono tipiche del periodo di costruzione, cioè tratti in gallerie, ponticelli in muratura, muri di sostegno in pietra e inoltre diversi attraversamenti a raso stradali e pedonali. Nel corso degli anni sono state realizzate opere di attraversamento tipo cavalcavia in quanto la linea attraversa aree soggette a un notevole sviluppo sia economico che demografico. Inoltre è presente anche un ponte a travate me-talliche sul fiume Adda, che attualmente è stato inserito in un percorso ciclo- pedonale gestito dalla Provincia di Lecco. la realizzazione di una greenway multifunzionale e potrà portare molti benefici:  Dedicato agli utenti "soft" della mobilità (pedoni, biciclette e biciclette elettriche, ecc.), per offrire ai cittadini di tutte le età la possibilità di muoversi in modo attivo e non inquinante (contribuendo così al miglioramento della qualità dell'aria e della salute e del benessere dei cittadini) sia per motivi utilitaristici (spostamenti casa- lavoro/scuola) che ricreativi e favorendo inoltre la coesione e l'inclusione sociale;  Realizzato recuperando una vecchia infrastruttura esistente (ferrovia abbandonata), al fine di non aumentare l'occupazione del suolo.  Realizzato con le migliori soluzioni basate sulla natura (NBS), in modo da limitare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo, facilitare l'infiltrazione dell'acqua piovana e combattere gli effetti del cambiamento climatico, favorendo il contatto dei cittadini con la natura;

 concepito come parte della Green Infrastructure, cioè progettato e costruito in modo che possa aiutare a ri-naturalizzare le città e ad implementare il collegamento ecologico tra aree urbane e periurbane. La progettazione della città contemporanea e DEL TERRIRORIO non può prescindere dal sistema infrastrutturale della mobilità e del trasporto pubblico. Il livello di congestione ed inquinamento da traffico rappresenta infatti una delle maggiori emergenze da affrontare. Occorre quindi rafforzare e riqualificare il trasporto pubblico ed orientare la localizzazione delle funzioni di servizio e delle attività che generano consistenti flussi di traffico nelle parti di città in cui l’accessibilità con il mezzo pubblico è maggiore per favorire il progressivo trasferimento dal mezzo privato a quello pubblico. Pertanto, questa scelta strategica di carattere generale deve declinarsi nella progettazione del suolo pubblico, privilegiando l’attestamento della viabilità ai bordi dei nuovi insediamenti e disegnando percorsi interni a carattere pedonale e ciclabile. La congestione e le esternalità negative legate al trasporto privato su gomma sono ormai note, l’incremento della ciclabilità in città può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre la dipendenza dall’auto. Incrementare la quota modale di spostamenti in bicicletta è uno dei metodi più semplici, economici e realizzabili nel breve periodo per risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento generando quindi esternalità positive per l’economia e l’ambiente. Per ottenere questo cambio, è però necessario prestare particolare attenzione alla progettazione, senza la quale nessun cambiamento può essere reso possibile. Spesso si tende a dimenticarlo, ma le infrastrutture stradali rispondono alla stessa logica di tutti gli oggetti che utilizziamo nella nostra quotidianità: sono caratterizzati da un design che ne rende più o meno semplice e, di conseguenza, più o meno popolare l’utilizzo. Questo perché noi esseri umani, nella scelta tra qualcosa di facile e qualcosa di difficile, tendiamo necessariamente a privilegiare l’opzione più semplice e che ci fa sentire maggiormente a nostro agio. 1) Se in una città l’uso della bicicletta è difficile o pericoloso, non ci sarà da stupirsi se i cittadini di quella città sceglieranno di utilizzare l’auto anche per brevi spostamenti. Ecco quindi che forma dello spazio e mobilità sono due facce della stessa medaglia che richiedono quindi una visione di piano ampia e strategica.

2) Il pianificatore delle nostre città oggi è un soggetto che è sempre più chiamato a considerare la user experience del cittadino e che deve quindi considerare l’ambiente in cui si opera, gli interessi dei vari stakeholder, la domanda di mobilità attuale e futura del pubblico, le sfide di natura esterna e le innovazioni tecnologiche e, ovviamente, i vincoli di bilancio. 3) Una corretta attività di pianificazione ha bisogno di obiettivi che devono essere SMART, ovvero Specifici, Misurabili, Accessibili, Raggiungibili e definiti Temporalmente, questo per evitare di costruire castelli in aria destinati a trovare attuazione nell’anno del mai. Ma soprattutto richiede che la pianificazione parta dagli obiettivi posti e proceda a ritroso nella costruzione del percorso fino ad arrivare alla situazione attuale. Collegamento Città – Lago: Itinerari ciclabili inseriti nel Sistema integrato della mobilità. Ciclopedonale dei Laghi di - Olginate Un esempio di tutto ciò nel nostro territorio può essere rappresentato dall’anello ciclo-pedonale dei laghi di Garlate e di Olginate, che va ad integrarsi e completare la già esistente “Ciclovia dei Laghi”. Questo percorso si trova immediatamente a sud della città di Lecco e abbraccia un tratto dell’Adda e i due laghetti di Garlate e di Olginate, che prendono il nome da due dei sei comuni che vi si affacciano. L’itinerario, di all’incirca 20 km, parte dalla città di Lecco e consente di poter godere delle bellezze del territorio con strepitosi paesaggi. Dalle esperienze compiute in diverse città si è visto che si sono avuti buoni risultati solo quando si è attuato un mix ottimale, perché applicato in maniera integrata, dei vari mezzi di trasporto. Questo deve essere basato su un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ricordando la definizione di mobilità sostenibile: Mobilità sostenibile significa dare alle persone la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni senza mai perdere di vista l’aspetto umano e quello ambientale, oggi come in futuro. Le amministrazioni devono quindi cercare di incentivare:

 il trasporto pubblico locale;

 lo sviluppo della mobilità pedonale (pediplan - pedibus);

 lo sviluppo della mobilità ciclabile (biciplan - bici pubbliche condivise) Geol. Ing. Fabio Valsecchi (Responsabile del Servizio di Protezione Civile, Trasporti e Mobilità della Provincia di Lecco) E-mail [email protected]