DOLENTIUM HOMINUM N. 44 — anno XV — N. 2, 2000 RIVISTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PASTORALE DELLA SALUTE

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S.E. MONS. JAVIER LOZANO BARRAGÁN, Direttore BAUTISTA P. M ATEO, Argentina S.E. MONS. JOSÉ L. REDRADO, O.H., Redattore Capo CASSIDY MONS.J.JAMES, U.S.A. P. F ELICE RUFFINI, M.I., Segretario DELGADO DON RUDE, Spagna FERRERO P. R AMON, Mozambico GOUDOTE P. B ENOIT, Costa d’Avorio LEONE PROF. SALVINO, Italia PALENCIA P. J ORGE, Messico COMITATO DI REDAZIONE PEREIRA DON GEORGE, India VERLINDE SIG.A AN, Belgio BENEDETTINI P. C IRO WALLEY PROF.ROBERT, Canada BOLIS DR.A LILIANA CUADRON SR.AURELIA D’ERCOLE DON GIOVANNI EL-HACHEM DR.A MAYA GRIECO P. G IANFRANCO HONINGS P. B ONIFACIO IRIGOYEN MONS.JESÚS TRADUTTORI JOBLIN P. J OSEPH MAGNO DON VITO CHALON DR.A COLETTE NEROZZI-FRAJESE DR.A DINA FARINA SIG.A ANTONELLA PLACIDI ING.FRANCO FFORDE PROF.MATTHEW SANDRIN P. L UCIANO GRASSER P. B ERNARD, M.I. TADDEI MONS.ITALO QWISTGAARD SIG.GUILLERMO

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Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Roma Sommario

4 Telegramma del Santo Padre 77 II: La trasmissione materno-fetale dell’AIDS Nuove possibilità di prevenzione Dott. Massimo Fantoni Dott. Guido Castelli Gattinara LA CHIESA CATTOLICA E LA SFIDA DELL’HIV-AIDS, 9-11 DICEMBRE 1999 78 III: Aspetti psicologici Dott.ssa Rosa Merola 6 Saluto e introduzione 83 IV: Aspetti etico-morali S.E. Mons. Javier Lozano Barragán Dott. Antonio G. Spagnolo 8 AIDS nel mondo oggi 87 V: Aspetti spirituali Situazione attuale e sfide per il futuro P. Arnaldo Pangrazzi Dott. Peter Piot INTERVENTI PROGRAMMATI 12 Presentazione del lavoro del gruppo di ricerca “ACCESSO ALLE CURE, ASSISTENZA SUL CAMPO, S.E. Mons. José L. Redrado ESPERIENZE PASTORALI DI ALCUNE CHIESE LOCALI” 13 Relazione sui risultati dell’indagine su 89 I: Asia - Thailandia “Realtà, problemi e proposte Dott. Kumnuan Ungchusak delle Chiese locali sui servizi socio-sanitari 2 e sull’azione pastorale per le persone 90 II: Africa - Congo con HIV-AIDS nel mondo” Dott. Kapepela Kakicha Marie Dott.ssa Fiorenza Deriu Bagnato 92 III: America del Sud - Brasile Dott.ssa Maria Inez Linhares de Carvalho I SEZIONE LA PREVENZIONE 94 IV: America Centrale - Haiti Dott. Jean-Marie Caidor 25 La vita come valore fondante On. Carlo Casini 95 V: America del Nord - Stati Uniti d’America P. Robert Vitillo 29 L’educazione è ai valori? Prof. Stanislaw Grygiel 98 VI: Europa - Polonia Don Arkadiusz Nowak TAVOLA ROTONDA I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE AI VALORI 100 Conclusioni 37 I: La famiglia S.E. Mons. Francisco Gil Hellin SEMINARIO DI STUDIO SUL TEMA 41 II: La scuola “L’IDENTITË DEL CAPPELLANO CATTOLICO S.Em. Card. Pio Laghi IN PASTORALE DELLA SALUTE E SANITË ALLE SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO”, 44 III: I mezzi di comunicazione 22-23 NOVEMBRE 1999 S.E. Mons. John P. Foley

TAVOLA ROTONDA 103 Il sacerdote ministeriale ordinato, ESPERIENZE E PROSPETTIVE FUTURE DI INTERVENTI Vescovo e Presbitero, nella Pastorale E PROGRAMMI A CARATTERE PREVENTIVO della Salute, alla luce dell’Esortazione FONDATE SULL’EDUCAZIONE AI VALORI Apostolica “Pastores Dabo Vobis” S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 46 I: Italia, il CUAMM Dott. Giovanni Putoto 108 Identità del Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute alle soglie del Terzo Millennio 50 II: India Riflessione teologica Dott. Gracious Thomas Rev. Don Juvenal Ilunga Muya 58 III: Spagna, la Fondazione Dimensió SIDA 117 Il Cappellano Cattolico della Pastorale Dott. Antoni Mirabet della Salute nel Diritto Canonico Mons. Martin Vivies 63 IV: L’AIDS e la Caritas Internationalis Mons. Fouad T. El-Hage 127 Il Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute alle soglie del Terzo Millennio 72 V: L’Africa Problemi emergenti Dott. J. Agness-Soumahoro P. Renato Di Menna 136 Conclusioni II SEZIONE P. Felice Ruffini L’ACCOMPAGNAMENTO INTERVENTI PROGRAMMATI “ASSISTENZA ALLA PERSONA CON HIV-AIDS” Le illustrazioni di questo numero sono tratte dal libro: L’antica spezieria della Santa Casa di Loreto 75 I: Aspetti medico-sanitari di Colapinto, Grimaldi, Bettini Dott. Massimo Fantoni Editore Croce Azzurra, Bologna “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco” (Mc 6, 31) Telegramma del Santo Padre

Sua Santità Giovanni Paolo II saluta cordialmente i partecipanti dei vari Paesi convocati dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, per studiare i temi relativi al flagello dell’HIV-AIDS. In questa circostanza, il Santo Padre incoraggia tutti a lavorare

4 insieme, partendo dalle proprie specifiche competenze, nella cura di coloro che patiscono questa malattia utilizzando le risorse della scienza per alleviare la loro sofferenza. Accompagnano queste persone la solidarietà della Chiesa e la fraterna generosità di tanti uomini e donne di buona volontà, mossi dall’esempio del Buon Samaritano a soccorrere, con mezzi adeguati, questi malati facendosene carico fino al loro completo ristabilimento o al trapasso sereno. Con questi vivi sentimenti chiede all’Onnipotente, attraverso la materna intercessione della Vergine dei dolori e della speranza, di illuminare e concedere frutti copiosi a quanti lavorano in questo campo specifico del dolore umano, mentre imparte con affetto ai presenti l’implorata Benedizione Apostolica.

Cardinal Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità La Chiesa Cattolica e la sfida dell’HIV-AIDS

9-10-11 Dicembre 1999 Nova Domus Sanctae Marthae Città del Vaticano Saluto e introduzione

Saluto con affetto i parteci- ne, presenteremo la vita come HIV-AIDS, per concludere panti al convegno sull’AIDS valore fondante, l’educazione con le linee guida per una fu- organizzato dal Pontificio ai valori, i luoghi dell’educa- tura e migliore azione pasto- Consiglio per la Pastorale zione ai valori, la famiglia, la rale. della Salute. Saluto e ringra- scuola, i mezzi di comunica- Nel nostro Convegno in- zio tutti i relatori per la loro zione, le esperienze e le pro- tendiamo motivare le Chiese presenza. Essi apportano real- spettive future di interventi e particolari affinché influisca- mente un grande contributo programmi di carattere pre- no maggiormente sulle politi- alla causa della salute nel ventivo fondati sull’educa- che sanitarie nazionali riguar- mondo e all’incremento della zione ai valori; tali esperienze do all’HIV-AIDS; ci attendia- pastorale della salute. saranno presentate dai se- mo una presenza più signifi- Questo Convegno si propo- guenti paesi: Italia, India, cativa da parte degli operatori 6 ne di raggiungere tre obietti- Spagna, Senegal, nonché dal- pastorali sanitari all’interno vi: 1. promuovere l’aiuto ai la Caritas Internationalis. delle strutture socio-sanitarie malati di HIV-AIDS; 2. Per quanto riguarda l’ac- pubbliche e private, con un orientare secondo il Magiste- compagnamento, studieremo orientamento chiaro in mate- ro pontificio la problematica l’assistenza alle persone af- ria di pastorale sanitaria sul- dell’HIV-AIDS; 3. coordina- fette da HIV-AIDS, prestando l’HIV-AIDS; è nostro auspi- re i movimenti e i gruppi del- attenzione agli aspetti medi- cio che il Convegno contri- la Chiesa cattolica che lavo- co-sanitari, psicologici, etico- buisca in modo particolare al- rano nel campo dell’HIV- morali e spirituali; presente- la promozione di politiche di AIDS. remo quindi l’accesso ai pro- protezione della vita, sfidan- Partiremo dalla situazione grammi di cura e di assisten- do le attuali politiche preven- attuale nel mondo dell’HIV- za nel campo; esporremo poi tive fondate, spesso esclusi- AIDS e dalle sue prospettive. le esperienze pastorali di al- vamente, sulla diffusione del Questo argomento sarà tratta- cune Chiese locali dei cinque preservativo. to dall’Onusida, l’organizza- continenti: per l’Asia prende- Desideriamo promuovere zione per l’HIV-AIDS delle remo le esperienze della la creazione di una rete credi- Nazioni Unite. Thailandia; per l’Africa quel- bile di gruppi disinteressati di In seguito, presenteremo la le della Repubblica democra- Organismi e Associazioni ricerca realizzata dal nostro tica del Congo; per l’America non governative impegnati Pontificio Consiglio sulla re- quelle del Brasile, Haiti e Sta- nella lotta contro questa ma- altà, i problemi e le proposte ti Uniti; per l’Europa le espe- lattia; vogliamo sostenere le delle Chiese locali sull’HIV- rienze della Polonia; infine, azioni dei Governi nazionali AIDS nel mondo, per poi per l’Oceania quelle dell’Au- a questo riguardo; appoggiare centrare il nostro studio su tre stralia. le iniziative delle ONG catto- grandi linee: prevenzione, ac- Quanto poi all’illuminazio- liche e non cattoliche; favori- compagnamento e illumina- ne di queste realtà da parte re l’acquisizione di fondi e di zione. della Parola di Dio, riflettere- mezzi finanziari per la realiz- Parlando della prevenzio- mo su Teologia pastorale e zazione di progetti che preve- dano la facilità d’accesso ai farmaci antiretrovirali e per le infezioni circostanziali; au- spichiamo iniziative dirette alla promozione dello svilup- po socio-economico dei Paesi maggiormente colpiti dal- l’HIV-AIDS; infine, voglia- mo imparare ad usare in mo- do più maturo ed appropriato i mezzi di comunicazione so- ciale, in particolare la stampa, la TV e Internet. é stato detto che la Chiesa non ha fatto sentire la sua vo- ce riguardo al problema del- l’AIDS e che il suo silenzio è una prova della sua impoten- ventoso che vivono in parti- za nel campo concreto di una colare i due milioni di bambi- realtà tra le più laceranti di ni dell’Africa subsahariana, oggi. Nulla di più falso: come orfani di genitori morti per- risulta dalla ricerca che pre- ché infetti da HIV-AIDS, e la senteremo in questo Conve- maggior parte dei quali sono gno, il 9,4% di quanti si occu- contagiati a loro volta da tale pano di malati di HIV-AIDS, malattia, urge sensibilizzare sono organismi ecclesiali e il tutto il mondo perché vada 15,1% Organizzazioni non presto in loro aiuto. Recente- governative cattoliche. I loro mente c’è stata un’iniziativa mezzi, paragonati all’insieme che riteniamo opportuno fa- dei mezzi impiegati, assom- vorire: l’ufficializzazione in mano soltanto al 20,6% e, in tutto il mondo di una Giorna- gran parte, non sono pubblici ta dei bambini affetti da HIV- bensì privati. A tutti questi AIDS; tale Giornata dovreb- dati è ovvio che vanno ag- be cadere il 28 dicembre, giunte le posizioni chiare del La virtù della castità sem- giorno in cui la Chiesa catto- Papa, a cui ci riferiamo qui di bra, è vero, un andare contro lica celebra la festa dei Santi seguito, e le innumerevoli di- corrente in una società pan- Innocenti. chiarazioni pastorali e comu- sessualistica come quella di Il Dicastero ha fatto sua nicazioni dell’episcopato di oggi; ma è la soluzione vera questa iniziativa e ha inviato tutto il mondo raccolte in al problema del contagio ses- una petizione a tale riguardo pubblicazioni recenti. suale. Porta con sé una visio- ai Vescovi presidenti delle 7 Auguriamo a questo Con- ne antropologica dell’amore e Conferenze Episcopali del vegno la chiarezza nelle mete del sesso, e deve essere com- mondo. In essa chiediamo lo- e, pertanto, la chiarezza nel- presa in tutta la sua estensio- ro di presentare, se lo deside- l’orientamento nel lavoro pa- ne sociale, familiare, indivi- rano, questa iniziativa al po- storale; tutto questo lo possia- duale e personale. Si intende polo di Dio che peregrina nel- mo trovare nella dottrina del in un modo nell’esigenza del- le loro chiese particolari e di Santo Padre riguardo al pro- la castità matrimoniale e si inviare, come regalo di Nata- blema dell’HIV-AIDS, che è vive sotto altra forma nell’e- le, a 6 paesi dell’Africa sub- stata già esposta nel Conve- sistenza celibale. Senza que- sahariana, i più colpiti da gno precedente organizzato sta visione, accettata median- questa infezione, le loro pre- dal nostro Dicastero su que- te la fede, si capisce come per ghiere ed offerte economiche sto stesso tema. Segnaliamo molti l’uso del preservativo per il cibo e le medicine di in particolare l’azione di pre- sia una cosa pratica. Senza la questi bambini. Gli aiuti pos- venzione e, in questa, una co- fede si capisce anche come sono essere d’ogni tipo; un sa specificatamente cristiana per molti sia assurdo che la aiuto che molto spesso viene che il Papa sottolinea in mo- Chiesa cattolica non accetti dimenticato, come è evidente do chiaro: bisogna far emer- nella sua pratica di preven- che succeda in un mondo se- gere la forza che deve avere zione detti preservativi. colarizzato, è la preghiera, e al giorno d’oggi la virtù della Rispetto al trattamento dei su questa insistiamo. Sarà castità. sieropositivi, nel nostro Con- uno strumento del tutto parti- Non c’è dubbio che nella vegno sarà dato rilievo alle colare per combattere questa dimensione secolaristica del azioni dei Governi dei diversi piaga che ci ha sommersi alla nostro mondo questa soluzio- Paesi, azioni che dobbiamo fine del secondo millennio e ne appaia come un’illusione riconoscere ed animare. Biso- all’inizio del terzo. e, in alcuni casi, possa sem- gna intensificare l’azione di La Vergine Santissima, sa- brare bigotta, un mero pregiu- tutti coloro che si stanno lus infirmorum, vada in aiuto dizio, in rapporto ad una terri- preoccupando di questi mala- di tanti bambini che muoiono bile realtà che sembra debor- ti; in tutti bisogna aumentare continuamente a causa di dare i confini della moralità; in modo solidale la coscienza questo terribile male e tenere tuttavia, non c’è il minimo del buon samaritano, affinché maternamente nel suo cuore dubbio che per la pastorale in questi malati possiamo ve- tutti coloro che sono afflitti della Chiesa cattolica, la virtù dere dei fratelli poveri e me- dall’HIV-AIDS. della castità costituisca attual- no protetti che sono caduti mente il richiamo più urgente preda di questo terribile male S.E. Mons. JAVIER LOZANO in questo ambito, che deve e verso i quali si esige un’a- BARRAGÁN essere incrementato tanto in zione preferenziale da parte Arcivescovo-Vescovo emerito di Zacatecas una sua presentazione oppor- di tutti, in particolare dei pro- Presidente del Pontificio Consiglio tuna e chiara, quanto nella fessionisti della salute. per la Pastorale della Salute sua realizzazione pratica. Di fronte al dramma spa- Santa Sede AIDS nel mondo oggi Situazione attuale e sfide per il futuro

Eccellenze, egregi membri 24 anni e l’epidemia va col- condo posto nelle regioni del del Pontificio Consiglio, di- pendo un numero sempre più mondo maggiormente colpite, stinti partecipanti, signore e grande di donne. La stragran- con paesi, come Haiti, che signori. de maggioranza (circa il 95%) raggiungono livelli di infezio- Vorrei iniziare col ringrazia- degli uomini, delle donne e ne paralleli a quelli dei paesi re S.E. Mons. Javier Lozano dei bambini sieropositivi vive dell’Africa subsahariana, e per il suo significativo inter- nei paesi in via di sviluppo. 9 percentuali di infezione che vento. persone su 10 in tutto il mon- aumentano nella Repubblica A nome del “Joint United do non sanno di essere infetti. Dominicana, nella Guyana e Nations Programme on HIV- Oltre 16 milioni di adulti e nelle Barbados. In Brasile e in AIDS” (UNAIDS), vorrei rin- di bambini hanno già perso la Messico l’AIDS è al secondo graziarvi per avermi dato vita a causa di questa malattia posto tra le cause di morte, l’opportunità di intervenire a devastante, e il numero delle dopo la violenza tra gli uomi- 8 questo importante Congresso morti continua a salire. Que- ni di oltre 45 anni, e prima de- sull’AIDS, che mi auguro st’anno ha visto il più alto nu- gli incidenti stradali. Nell’A- contribuirà ad una più stretta mero di morti per HIV-AIDS merica Centrale livelli sem- collaborazione tra l’UNAIDS dall’inizio dell’epimedia, 2,6 pre più alti di infezione sono e la Chiesa cattolica ai suoi milioni. L’AIDS uccide at- stati riscontrati in zone moni- vari livelli. tualmente nel mondo molte torate tra le donne incinte, gli Vorrei iniziare sottolinean- più persone di ogni altra ma- omosessuali e le popolazioni do la portata dell’epidemia lattia infettiva. migranti. Nel Cono Sur le per- HIV-AIDS nel mondo di oggi, L’Asia, la parte del pianeta centuali di infezione stanno per poi esaminare le prospetti- più densamente popolata, è aumentando tra le persone più ve per il prossimo futuro. motivo di seria preoccupazio- vulnerabili, in particolare tra i ne. Ad esempio c’è stata una tossicodipendenti e i loro part- rapida progressione del virus ners. Panoramica della situazione in alcuni paesi quali il Myan- Il picco dell’HIV nel mon- globale dell’AIDS mar e la Cambogia, dove l’e- do è stato registrato nel 1999 pidemia è diffusa nella popo- nei nuovi stati indipendenti La diffusione dell’HIV- lazione generale con almeno il dell’ex Unione Sovietica, do- AIDS ha superato di molto i 4,5% di donatori di sangue ve la proporzione della popo- nostri timori più pessimistici. maschili infetti. Forse la lazione che convive con Oltre 33 milioni di uomini, preoccupazione maggiore ri- l’HIV è raddoppiata tra il donne e bambini convivono guarda la futura evoluzione 1997 e il 1999. Nella regione attualmente con l’HIV-AIDS, dell’epidemia nei due più che comprende queste nazioni numero questo quasi equiva- grandi paesi della regione e e nel resto dell’Europa Cen- lente all’intera popolazione del mondo, la Cina e l’India. trale e Orientale il numero di della Polonia. Metà sono gio- Già si stima che nella sola In- sieropositivi è aumentato di vani al di sotto dei 25 anni. dia ci siano oltre 4 milioni di oltre un terzo solo nel 1999, Oltre 1 milione di bambini è persone sieropositive, non so- per raggiungere il numero di sieropositivo, la maggior parte lo nei centri urbani, ma molti 360.000 persone circa. a livello perinatale, e in mag- anche nelle zone rurali. In Ci- Nei paesi industrializzati un gioranza vive in Africa. na si ritiene che quasi mezzo grande progresso è stato com- Vorrei dire anzitutto che milione di persone sia siero- piuto nei primi anni dell’epi- non siamo senza speranze di positivo, in particolare tra i demia. Tuttavia, la prevenzio- fronte a questa epidemia. Po- tossicodipendenti, e grande è ne è rimasta ferma per un de- trei citare paesi e comunità di il potenziale di diffusione del cennio. Quest’anno, come nei ogni regione del mondo in cui virus anche tra le altre popola- primi anni, 75.000 nuove per- le percentuali di infezione si zioni vulnerabili. D’altro lato, sone sono state infettate e c’è sono stabilizzate o addirittura la Tailandia ha mostrato una una preoccupante evidenza sono diminuite. notevole diminuzione nel nu- che comportamenti non saluta- Tuttavia, nel complesso l’e- mero delle nuove infezioni, ri siano nuovamente in aumen- pidemia contina a crescere in- ampiamente dovuta a sostenu- to. Ma in nessun altro posto flessibilmente. Ogni giorno ti sforzi di prevenzione nei l’impatto dell’HIV-AIDS è vengono infettate circa 16.000 confronti di fattori che colpi- stato così devastante come nel- persone. La maggior parte scono tanto il rischio da HIV l’Africa subsahariana, tanto delle nuove infezioni avviene che la vulnerabilità. da costituire oggi la minaccia nell’età compresa tra i 15 e i La zona dei Caraibi è al se- più grande allo sviluppo. A livello regionale sono già ni è aumentato enormemente. in molti paesi africani, l’ADIS morti quasi 14 milioni di afri- Per la fine del 2000, oltre 13 ha già distrutto i maggiori cani, oltre 2 milioni solo que- milioni di bambini saranno or- progressi nello sviluppo regi- st’anno. Quasi 4 milioni di fani a causa dell’AIDS, la strati negli scorsi decenni. Gli africani sono stati infettati dal maggior parte di loro in Afri- economisti della Banca Mon- virus nel 1999, il che porta il ca, e oltre 10 milioni di questi diale ritengono prudentemen- numero totale di infezioni in saranno minori di 15 anni. Nel te che i paesi con livelli alti di Africa ad oltre 23 milioni. In passato, la famiglia tradizio- AIDS perderanno annualmen- non meno di 13 paesi africani, nale e le strutture comunitarie te l’uno per cento di PIL di più di un decimo dell’intera si prendevano cura degli orfa- crescita. popolazione adulta convive ni, ma questo succedeva pri- L’AIDS colpisce quasi ogni attualmente con l’HIV-AIDS. ma dell’AIDS. I loro nonni aspetto della vita sociale ed In alcuni paesi, quali Botswa- sono spesso vecchi e poveri e economica. na, Namibia, Sudafrica, Zam- non possono occuparsi di lo- Ð I sistemi di cure sanitarie bia e Zimbabwe, è infetto un ro. Essi sono parte di un nuo- sono tirati al limite perché adulto su cinque. Si prevede vo e crescente fenomeno: le trattano con un numero cre- che in paesi come il Botswana famiglie con a capo un bambi- scente di malati di AIDS e de- l’aspettativa di vita scenderà no. Sono bambini che hanno vono far fronte alla perdita di al di sotto dei livelli registrati visto i loro genitori morire, personale sanitario a causa di negli anni ’60 (da 61 anni alla sono bambini senza speranza, morte e malattia. Essi devono fine degli anni ’80, ai 47 anni con nessuno che insegni loro a anche fronteggiare casi cre- di oggi, e ci si aspetta che provvedere a se stessi, a di- scenti di tubercolosi, l’infe- scenderà drasticamente a 38 ventare adulti responsabili e zione più comune associata anni dal 2005 al 2010). Barlu- genitori a loro volta. all’AIDS. In Costa d’Avorio, 9 mi di speranza sono visibili in L’AIDS rappresenta una Zambia e Zimbabwe i pazienti Uganda e nel Senegal. En- delle maggiori crisi allo svi- sieropositivi occupano dal 50 trambi questi paesi hanno di- luppo del nostro tempo. È più all’80 per cento dei letti negli mostrato che sforzi tempestivi di un’epidemia, è una cata- ospedali urbani. In media, e generali di prevenzione, con strofe di massa dello sviluppo trattare un paziente di AIDS la dispensazione di servizi es- che colpisce molti paesi. Men- per un anno costa quanto edu- senziali, hanno mantenuto tre la maggior parte delle ma- care 10 studenti di scuola ele- bassi i livelli di infezione da lattie infettive uccide le perso- mentare per lo stesso periodo. HIV. Questo successo è stato ne deboli Ð i giovanissimi e i Ð Anche il settore educativo diretto da un’attiva leadership vecchi – l’HIV colpisce per- è altamente colpito. Da uno politica che, sin dall’inizio, ha sone nel fior fiore della loro studio della Banca Mondiale, impegnato gruppi civili della vita lavorativa e di genitore. Il in Tanzania risulta che l’AIDS società in iniziative per tenere fattore età mina in profondità ucciderà circa 15.000 inse- a freno la diffusione dell’epi- le basi economiche e sociali gnanti entro il 2010 e 27.000 demia. delle famiglie. entro il 2020. Il costo per for- Ma i milioni di persone che Inoltre, l’AIDS minaccia mare gli insegnanti che li so- convivono con l’HIV-AIDS e intere comunità ed intere eco- stituiscano sarà di circa 40 mi- quanti muoiono per la malat- nomie. Nel 1997, durante il lioni di dollari. In Costa d’A- tia sono solo la punta dell’ice- Forum Economico di Davos, vorio, ogni giorno muore di berg: un numero molto più il Presidente Mandela ha av- AIDS un insegnante di scuola. grande di persone è colpita vertito che “l’AIDS uccide Ne risente anche la qualità dall’epidemia e deve fronteg- coloro sui quali la società fa dell’educazione fornita poi- giarne le conseguenze giorno affidamento per far crescere i ché, per sostituire coloro che dopo giorno. Uno dei gruppi raccolti, coloro che lavorano si ammalano e muoiono, vie- più difficili sono gli orfani. nelle miniere e nelle fattorie, ne impiegato personale senza Poiché gli adulti si ammalano dirigono le scuole e governa- esperienza. e muoiono, il numero di orfa- no le nazioni e i paesi”. Oggi Ð L’epidemia dell’HIV- AIDS sta portando al limite la capacità delle reti di sicurezza sociale. L’impatto sulle fami- glie si verifica non appena un famigliare inizia a soffrire di una malattia collegata al- l’HIV. Ciò risulta in una per- dita di guadagni da parte del paziente, in un aumento so- stanziale delle spese per medi- cinali, mentre altri membri della famiglia, di solito figlie e mogli, perdono la scuola o il lavoro per prendersi cura del familiare ammalato. La morte provoca non solo spese ulte- riori per il funerale, ma anche una perdita permanente di perdiamo membri della nostra luzione perfetta, lavorare nella guadagni per la riduzione del comunità o quando non siamo prevenzione della trasmissio- lavoro nella fattoria o per ri- in grado di rispondere ai biso- ne da madre in figlio contri- messe più basse. In Costa gni di quanti sono infettati e buirà anche a creare l’infra- d’Avorio, nelle famiglie urba- colpiti dall’AIDS. stuttura necessaria per la cura ne i cui membri hanno l’AIDS Una delle aree di essenziale e il trattamento, nonché un il reddito medio scende del importanza in cui la Chiesa fa migliore accesso e qualità del- 50-60%, le spese per l’educa- una grande differenza è la cu- la consulenza volontaria e dei zione vengono dimezzate e il ra di quanti convivono con servizi di test richiesti perché consumo del cibo scende al 41 l’HIV-AIDS. La Chiesa cat- l’intervento funzioni. per cento, mentre le spese per tolica ha svolto un ruolo La discriminazione e il mar- la cura dell’individuo sono esemplare nel sostenere que- chio associati all’HIV-AIDS più che quadruplicate. Altre ste persone e le loro famiglie. rimangono l’ostacolo maggio- conseguenze includono lo sci- Una forza particolare è data re, che aumenta la vulnerabi- glimento completo, o parziale, dal sostegno spirituale ed lità alla diffusione del virus. In delle famiglie: i figli sono emotivo che essa ha offerto a un ambiente in cui sono pre- mandati a vivere con i parenti; uno dei coniugi o un figlio emigrano in cerca di un lavo- ro; a volte, alla morte del ma- rito, la vedova e i figli sono costretti ad andare a vivere nella casa di un fratello rinun- 10 ciando ad ogni diritto di pro- prietà o eredità. Ð La produttività economica scende drasticamente. L’AIDS colpisce anzitutto quanti sono allo stadio più produttivo della loro vita, spesso coloro che appartengono a categorie so- cio-economiche elevate e che hanno beneficiato per molti anni dell’investimento nella loro formazione. Quando la- quanti devono affrontare le senti discriminazione e pre- voratori e managers esperti di immense sofferenze portate giudizio, le persone sono me- settori quali le miniere, il pe- da questa malattia, in partico- no inclini ad accettare la pre- trolio e l’agricoltura si amma- lare a coloro che sono stati re- senza di sieropositivi nella lo- lano e muoiono, gli effetti di- spinti dalla loro famiglia e ro comunità e ad essere aperti sgreganti sulla produzione dalla loro comunità a causa ad iniziative di prevenzione. Il possono perfino eccedere i co- della sieropositività. Nel futu- credo della Chiesa cattolica sti più facilmente misurabili ro, con l’aumento del numero nella dignità di ogni persona e dei benefici medici, dei giorni delle persone infette e colpite la sua promozione di una so- di malattia e della formazione dall’epidemia, i servizi forniti cietà giusta sono molto impor- dei sostituti. Nel settore priva- attraverso la Chiesa, che già tanti per ridurre la vergogna e to, in alcuni paesi i costi relati- costituiscono all’incirca il l’alienazione provate da quan- vi all’AIDS stanno erodendo il 25% delle cure prestate ai pa- ti convivono con l’HIV-AIDS, corrispettivo di un quinto di zienti di AIDS nella maggior dalle loro famiglie e da coloro tutti i prodotti. parte dei paesi, dovranno af- che sono considerati a rischio frontare nuove sfide per so- di infezione, come le prostitu- stenere l’aumento delle do- te e i tossicodipendenti. Cosa dobbiamo fare mande. In molti paesi la Chiesa è per rispondere La riduzione della trasmis- stata la prima ad aprire le alle sfide future? sione del virus da madre in fi- braccia ai sieropositivi e ai glio è un risultato importante malati di AIDS respinti dalle Molto si sta già facendo nel nell’epidemia. Recenti ricer- loro comunità, senza tener mondo per rispondere alle sfi- che hanno mostrato che un in- conto della loro storia passata, de poste da questa devastante tervento antiretrovirale effetti- del loro orientamento sessuale epidemia. La Chiesa cattolica vo ed affrontabile può ridurre e del modo con cui hanno è un partner essenziale negli della metà la trasmissione del- contratto l’infezione. Sua San- sforzi per arginarne l’avanza- l’infezione da madre in figlio tità Giovanni Paolo II ha af- ta. Ma tutti noi dobbiamo fare quando viene unito alla deci- fermato: “Dio vi ama tutti molto di più. Non siamo sol- sione di non allattare. Molti senza distinzione, senza limi- tanto uniti dal comune deside- governi stanno ora guardando ti... Egli ama coloro che sono rio di fare di più, ma anche dai alla possibilità di fornire que- malati, che soffrono di AIDS. penosi dilemmi che questa sto intervento alle donne in- Egli ama i parenti e gli amici malattia porta con sé. Provia- cinte sieropositive. Anche se dei malati e quanti si occupa- mo angoscia e dolore quando non si tratta ancora di una so- no di loro”. Creando un ambiente sano gnamento spirituale, morale e continente, e un’indagine e per il dialogo Ð senza giudizi sociale della Chiesa cattolica; un’analisi dell’impegno delle né pregiudizi – la comunità e l’UNAIDS dal punto di vi- comunità religiose buddiste, ecclesiale può rendere la ma- sta pluralistico, in quanto or- cristiane e induiste in Asia. lattia più accettabile a tutti. ganismo delle Nazioni Unite. L’UNAIDS ha inoltre soste- Parlando di HIV più aperta- Nel marzo 1998, in Ameri- nuto il Primo Simposio Inter- mente e in termini di maggiore ca Latina, la Conferenza Epi- nazionale sull’AIDS e la Re- accettazione, la Chiesa può ri- scopale dell’Argentina ha te- ligione svoltosi a Dakar nel durre il terribile bisogno di na- nuto un Simposio regionale Senegal. In questa conferen- scondere il malato nonché il sulla prevenzione dell’HIV- za, i partecipanti provienenti marchio e l’offesa del rifiuto. AIDS, a cui hanno partecipa- da backgrounds religiosi di- A questo riguardo, possiamo to rappresentanti della Chiesa versi, tra cui l’Islam, il Cri- lavorare assieme ad altri part- cattolica da diversi paesi lati- stianesimo e il Buddismo, si ners per influenzare le politi- noamericani, un rappresen- sono scambiati esperienza che nazionali sui diritti umani, tante del Vaticano, del Segre- pratiche in materia di cura e sulle questioni di sesso, cultu- tariato dell’UNAIDS e della sostegno e hanno discusso di ra, etica e legge. Banca Mondiale. Per dare se- prevenzione attraverso l’asti- Un partner essenziale per guito al Simposio, nel marzo nenza, la fedeltà reciproca nel far fronte a questa sfida si ot- 1999 ha avuto luogo una se- matrimonio e l’uso responsa- tiene attraverso un maggiore conda Conferenza che ha bile di profilattici. coinvolgimento di quanti con- Contribuito ulteriormente a Vorrei dire, per concludere, vivono con l’HIV-AIDS in tut- un dialogo più aperto e conti- che siamo molto uniti in que- ti gli aspetti della prevenzione, nuo sulle questione relative sto. Tutte le tradizioni della della cura e della vita comuni- all’AIDS nella regione. In Ar- fede stanno combattendo su 11 taria. Queste persone o quanti gentina, questa collaborazio- come affrontare la questione sono direttamente colpiti dalla ne è risultata in un sostegno dell’AIDS e in particolare su malattia portano un’esperien- da parte dell’UNAIDS perché come raggiungere i giovani za personale per programmare i messaggi di presa di co- con il messaggio di cui ho e mettere in atto una risposta scienza sull’HIV-AIDS fosse- parlato prima. A volte i nostri all’epidemia. Coloro che sono ro diffusi dalle pubblicazioni approcci sono identici, a vol- aperti sul loro stato di sieropo- ecclesiali che raggiungono te complementari. Dobbiamo sitività possono aiutare gli altri settimanalmente 150.000 par- continuare a ricercare la com- ad apprezzare il bisogno di so- rocchiani, come pure da 35 prensione reciproca e a raffor- lidarietà tra i sieropositivi e i stazioni radio della Chiesa. zare il dialogo tra le autorità fortunati che sono finora sfug- L’UNAIDS collabora atti- ecclesiali e secolari, senza giti all’infezione. vamente anche con altre de- ostacolare i singoli sforzi. La nominazioni religiose per so- nostra capacità di individuare stenere i loro sforzi diretti ad le strade per lavorare insieme Come può l’UNAIDS aumentare la presa di co- può costituire la nostra spe- lavorare con la Chiesa? scienza sull’HIV-AIDS e a ranza più vera di ridurre le diffondere la prevenzione, la conseguenze tragiche dell’e- La collaborazione con la cura e i servizi di sostegno pidemia dell’AIDS. La pros- Chiesa cattolica e le sue orga- nelle loro comunità. Tra gli sima generazione di giovani, nizzazioni avviene a livello esempi di questa collabora- e la prossima generazione dei globale, regionale e nazionale. zione l’assistenza al Consi- nostri leaders, dipende da noi Nel 1998 è stata creata una glio Mondiale delle Chiese per questo. Non dobbiamo partnership formale tra il Se- per aiutare le loro chiese fallire. gretariato dell’UNAIDS e la membri a portare avanti un Caritas Internationalis per una programma di prevenzione, Dott. PETER PIOT collaborazione nei seguenti cura e sostegno basati sui va- Direttore Esecutivo UNAIDS campi: lori; attualmente viene con- Svizzera Ð promuovere una presa di dotto in Zambia e in Zim- coscienza sull’HIV-AIDS, un babwe un programma per comportamento responsabile, creare un gruppo di formatori la cura e la dignità di quanti sull’HIV-AIDS a livello na- sono colpiti dall’epidemia; zionale e comunitario nel- Ð rispondere alla questione l’ambito della membership dello sviluppo messa in luce del Consiglio Mondiale delle dall’epidemia, mantenendo Chiese in questo campo. nel contempo l’essere umano In Africa è stata anche isti- al centro dello sviluppo; tuita un’alleanza pluriconfes- Ð promuovere un lavoro di sionale per lo scambio di difesa in materia di HIV- informazioni, la condivisione AIDS. delle risorse e la formazione. Ogni organizzazione lavo- Sono stati effettuati studi su rerà sulla base della propria attività specifiche in materia prospettiva. La Caritas Inter- di HIV-AIDS effettuate dalle nationalis a partire dall’inse- comunità religiose di quel Presentazione del lavoro del gruppo di ricerca

1. La comparsa dell’AIDS Cristo Ð tra i deboli, i malati e cato sotto il titolo “malattie ha suscitato nella società una i bisognosi, e siano “protago- emergenti”. forte reazione di aggressione, nisti” con una presenza acco- Con l’intento di effettuare panico e paura. gliente, sanante e salvifica. una riflessione sul tema, ab- La Chiesa chiama ad biamo costituito all’interno 2. Immediatamente dopo, “evangelizzare la malattia”, del Pontificio Consiglio un si è avuta un’esplosione di ad integrarla, dandole signifi- gruppo di lavoro il cui opera- servizi e di attenzioni, tanto cato, a “celebrare i sacramen- to sta alla base di questo Sim- da parte dei professionisti ti, fonte di grazia e a testimo- posio. L’iter seguito dal grup- quanto delle Istituzioni, un ri- niare il servizio (Diaconia) e po è iniziato con la riunione destarsi di testimonianze, so- la comunione (Koinonia), la del 25 giugno 1997 a cui so- lidarietà e professionalità. forza terapeutica della ca- no seguite quelle del: 12 Potremmo dire che l’AIDS è rità”. Ð 14.7.1997 diventato una malattia di mo- Ð 2.3.1998 da. Di sicuro abbiamo co- 5. Il Pontificio Consiglio Ð 24.3.1998 minciato a dare valore alla per la Pastorale della Salute Ð 21.4.1998 vita, che vediamo tanto fragi- Ð braccio destro del Santo Ð 14.5.1998 le e mortale, così come ce la Padre nel campo della pasto- Ð 20.5.1998 presenta questa malattia. rale sanitaria Ð non poteva re- Ð 29.5.1998 stare al margine di tutta que- Ð 16.6.1998 3. Un dato che desidero sta problematica. Desidero ri- Ð Luglio 1998. Sono stati sottolineare è quello della cordare in questa Assemblea inviati questionari a tutte le sensibilità della Chiesa che, due tappe importanti del la- Conferenze Episcopali ed è come sempre, in tali circo- voro compiuto dal nostro Di- stato chiesto a 9 di loro un stanze diventa pioniera tanto castero sul tema dell’AIDS. rappresentante per far parte di con la sua parola quanto con un gruppo di studio più vasto. il numero di Istituzioni e per- Ð 18-19 dicembre 1998. Si sone dedite al servizio di Prima tappa è svolta una riunione con tut- quanti sono colpiti dal- to il gruppo di studio e con i l’AIDS. Ð La Conferenza Interna- nuovi membri nominati. zionale svoltasi nel novem- Nel 1999 si sono realizzate 4. Nella riunione celebrata bre 1989 è stata dedicata a varie riunioni: a Ginevra nel maggio 1998 questo tema, con il titolo: Ð 23.4.1999 sul tema dell’AIDS, è stata “Vivere, perché? L’AIDS”. Ð 13.7.1999 accentuata l’importanza della Coloro che seguono la nostra Ð 26.10.1999 Chiesa per quanto riguarda la Rivista “Dolentium Homi- la cui finalità era quella di definizione del suo punto di num” troveranno nel n. 13 preparare il Simposio che vista sui problemi etici con- Ð oggi esaurito Ð gli Atti di stiamo celebrando e seguire nessi a questa malattia. questo importante Congres- da vicino Ð studiare e valuta- é stato detto che potrebbe so. re Ð le risposte giunteci tra- essere utile l’elaborazione e Ð Durante questa prima mite il questionario. Il risul- la diffusione di documenti tappa abbiamo visitato molte tato di tutto questo iter è il che chiariscano ad un pubbli- Istituzioni negli Stati Uniti, presente Simposio. co eterogeneo Ð per confes- in India, in Italia, così come A nome del Pontificio sione e cultura Ð la posizione ospedali e centri di acco- Consiglio ringrazio tutto il della Chiesa e la sua risposta glienza per questi malati. gruppo di lavoro e la Segrete- nell’ambito sociale, sanitario Ð Abbiamo partecipato an- ria; tutti, ognuno al proprio e spirituale. che ad altri incontri sul tema. livello, hanno reso possibile Possiamo dire che molte questo incontro che ci augu- volte il Papa ci ha illuminato riamo costituisca un trampo- con il suo Magistero parlan- Seconda tappa lino per continuare a lavorare do di questo argomento. su questo tema. Molti sono i documenti che é iniziata con la program- le Conferenze Episcopali e mazione del lavoro nel nostro S.E. Mons. JOSÉ L. REDRADO numerosi Vescovi particolari Dicastero, i cui programmi Segretario del Pontificio Consiglio hanno scritto ai fedeli perché sono segnalati nel libro “Pia- per la Pastorale della Salute siano presenti Ð come fece no di lavoro”. L’AIDS è indi- Santa Sede Relazione sui risultati dell’indagine su “Realtà, problemi e proposte delle Chiese locali sui servizi socio-sanitari e sull’azione pastorale per le persone con HIV-AIDS nel mondo”

Il quadro logico del progetto tiche emergenti nell’attuazio- sanitari, progetti e sperimenta- ne di questi interventi; zioni, problematiche emergenti L’HIV-AIDS oggi è diven- C) registrare le proposte ed ed infine, proposte e suggeri- tata un’epidemia globale, le- i suggerimenti delle Chiese menti. Termine ultimo fissato gata non più allo stereotipo dei locali intervistate, per l’appli- per la restituzione dei questio- comportamenti omosessuali cazione di nuove strategie nari, il 31 agosto 1999. (come per lungo tempo si è nell’approccio a tale proble- A quella data sono pervenuti creduto fin dai suoi esordi nel matica. presso questo Dicastero, debi- 1981), in quanto a diffusione La rilevazione è stata effet- tamente compilati, 56 questio- prevalentemente eterosessua- tuata su 112 Conferenze Epi- nari dalle Conferenze Episco- le. Numerosi Istituti Interna- scopali di altrettanti Paesi, pali di Paesi appartenenti alle zionali di Ricerca e Organiz- contattate attraverso le Nun- cinque aree continentali; da 13 zazioni Internazionali, di con- ziature Apostoliche, al fine di Conferenze Episcopali, inve- 13 certo con i Ministeri della Sa- raggiungere i Vescovi ivi re- ce, sono giunti dei rapporti nità di molti Paesi, sono impe- sponsabili della Pastorale Sa- sintetici relativi agli argomenti gnati nell’arduo tentativo di nitaria. Si tratta di persone che del questionario ma soprattut- monitorare il fenomeno, sia al hanno una conoscenza ap- to con informazioni relative fine di una sua più esatta stima profondita, ma allo stesso tem- alla specificità delle situazioni e di un contenimento della sua po di ampio respiro, dell’og- politiche e socio-culturali de- diffusione, sia nell’intento di getto della ricerca. gli stessi. 6 Conferenze Epi- studiare opportune strategie di Al fine di assicurare un li- scopali hanno dichiarato di intervento a fini preventivi ol- vello qualitativamente alto di non poter rispondere per la tre che assistenziali. attendibilità delle risposte, è marginalità del problema nella In un tale contesto la Chiesa stato suggerito di avvalersi di loro realtà sociale. Da 37 si è interrogata sulla portata piccoli gruppi di esperti, inse- Conferenze Episcopali non è della sua azione, sia sotto l’a- riti nelle diverse aree di inda- giunta alcuna risposta. Osser- spetto più specificamente assi- gine in cui lo strumento di ri- vando la distribuzione per stenziale, che sotto quello pre- levazione risultava articolato. grandi aree geografiche dei ventivo, educativo e di accom- Il contributo dei nostri intervi- Paesi che hanno compilato il pagnamento pastorale; sulla stati non deve essere quindi questionario, si constata, ec- conoscenza delle difficoltà più sottostimato, in quanto i “sog- cetto che per il Medio Oriente pesanti che affliggono le Chie- getti” intervistati sono legitti- ed il Nord Africa, la presenza se locali in questo delicatissi- mati da un ruolo e da una rap- di un numero di Paesi suffi- mo ambito della pastorale ai presentatività tale, in seno alle cientemente rappresentativi malati; sulle prospettive future Chiese locali o agli Organismi delle aree individuate. di azione ed intervento. internazionali, da porli a cono- é importante sottolineare scenza di informazioni atten- che i risultati di questa indagi- Definizione degli obiettivi dibili, qualificate e qualificanti ne rimangono dei risultati non conoscitivi ai fini della ricerca. estensibili all’universo di tutti Per quanto riguarda la rile- i Paesi, poiché non si è trattato L’indagine, a carattere esplo- vazione, è stato predisposto un di un’indagine su campione rativo-descrittivo, si propone- questionario cartaceo semi- probabilistico ma su campione va di: strutturato, con items a rispo- ragionato, tuttavia rimangono A) conoscere lo stato attua- sta chiusa standardizzata o ri- validi ed utili per le Chiese le: sposta multipla ed items a ri- coinvolte e per il rilancio di – dei programmi per l’assi- sposta aperta, che, a partire dal un’azione futura e la predispo- stenza socio-sanitaria delle luglio scorso, è stato inviato, sizione di linea guida più ge- persone sieropositive e dei tramite le Nunziature Aposto- nerali. malati di AIDS; liche, alle 112 Conferenze – dell’azione pastorale; Episcopali, per essere conse- con particolare riferimento gnato ai Vescovi responsabili Il tessuto sociale all’azione di prevenzione, edu- della Pastorale Sanitaria, ai fi- cazione, informazione della ni della compilazione. In questa prima sezione del popolazione (in special modo Il questionario si articola in questionario si è cercato di quella giovanile) e la forma- sette aree tematiche: tessuto so- evidenziare: zione degli operatori di settore; ciale, prospettiva etico-morale, Ð i problemi sociali più ur- B) individuare le problema- azione pastorale, servizi socio- genti percepiti dalle Chiese lo- cali (analfabetismo, povertà, problematiche in ordine decre- Questi dati trovano, in buona disoccupazione, immigrazio- scente di importanza: l’ordina- parte, riscontro nelle risposte al ne, indebolimento vincoli fa- mento che ne è risultato è il secondo quesito da noi posto, miliari etc.); seguente. La povertà costitui- che tendeva ad individuare gli Ð le carenze più evidenti (in sce la categoria modale sia ambiti in cui si manifestassero ambito politico, economico, della 1a che della 2a posizione, le maggiori carenze. Dal grafi- culturale etc.); infatti presenta in corrispon- co si evince come le maggiori Ð i tipi di disagio più diffusi denza di queste due posizioni carenze riguardino gli interven- tra la popolazione associati a la massima frequenza: rispetti- ti sociali nell’85,7% dei casi e comportamenti c.d. a rischio vamente è stata collocata al 1¡ l’economia nel 74,9%, seguiti di infezione da virus HIV- e 2¡ posto con frequenze del da carenze negli interventi edu- AIDS (prostituzione, tossico- 33,9% e del 28,6% per un to- cativo-culturali nel 73,2%. dipendenza, alcolismo, delin- tale del 62,5%. La percezione Anche in questo caso è stato quenza minorile etc.); della povertà come problema chiesto agli intervistati di sta- Ð le istituzioni o gli organi- prevalente risulta inoltre diffu- bilire un ordine decrescente di smi che si occupano maggior- sa nella maggior parte delle importanza tra questi ambiti mente dei problemi sociali o Chiese intervistate, attraver- carenziali. La massima fre- medico-sanitari del Paese sando trasversalmente Paesi quenza percentuale rilevata (pubblico, privato, organismi appartenenti ad aree geografi- sulla 1a posizione dell’ordina- ecclesiali, NGO cattoliche e che e di sviluppo molto diver- mento si riferisce proprio alle non); se tra loro. carenze negli interventi sociali Ð infine la direzione in cui La disoccupazione e l’allen- (32,1%), dato che va a confor- la situazione sociale e medico- tamento dei vincoli familiari, tare quanto rilevato nel quesi- 14 sanitaria va sviluppandosi (mi- sono stati collocati rispettiva- to precedente, in cui si rileva- glioramento, peggioramento o mente al 3¡ posto con una per- va una grave distrazione riferi- stallo). centuale del 26,8% ed al 4¡ ta alle politiche sociali. posto con una percentuale del Per quanto riguarda la 2a po- Alcune statistiche 16,1%. Evidentemente la per- sizione, invece, la massima descrittive cezione di entrambe le proble- frequenza percentuale rileva- matiche è molto forte, ma si bile, 21,4% è riferita alle ca- é stato chiesto agli intervi- concentra maggiormente sulla renze economiche, che, se è stati di indicare le problemati- disoccupazione, in quanto ad vero che in questo grafico tro- che del contesto sociale per- essa si associano disagi più viamo indicate in percentuale cepite come più urgenti e pre- concreti, legati al vivere quoti- minore, sono però percepite in valenti nel Paese di apparte- diano e quindi più visibili. termini di problematicità come nenza. Tra le categorie indi- Tuttavia l’allentamento dei molto più gravi. Anche questo cate, la povertà insieme all’i- vincoli familiari costituisce un dato va, quindi, a confortare nadeguatezza delle politiche serio campanello d’allarme quanto precedentemente detto sociali presenta le percentuali per le ricadute sul contesto so- in riferimento ai problemi del- maggiori rispetto a tutte le al- ciale che ne possono derivare la povertà e della disoccupa- tre problematiche, essendo (Graf. 1). zione (Graf. 2). state indicate ciascuna nel- l’82,1% dei casi. Questa as- sociazione di povertà e inade- guatezza di politiche sociali fa riflettere sulla situazione di tutti quei Paesi ancora in via di sviluppo in cui la povertà è un fenomeno non ancora af- frontato come problema di tutta la società. Seguono la disoccupazione con l’80,4% delle opzioni, l’al- lentamento dei vincoli familia- ri con il 76,8%, il processo di urbanizzazione con il 64,3% % pres. cui è correlato un progressivo Problematiche spopolamento delle aree rurali, analfabetismo 53,6 in particolare nei Paesi dell’A- povertà 82,1 frica subsahariana. Da notare disoccupazione 80,4 che l’analfabetismo, indicato urbanizzazione 64,3 nel 53,6% dei casi, non è tutta- immigrazione 53,6 via avvertito come prioritario, allentamento vincoli familiari 76,8 data la tendenza generalizzata inadeguatezza politiche sociali 82,1 all’aumento della popolazione instabilità politica 46,4 scolarizzata. presenza di rifugiati 42,9 Inoltre è stato chiesto agli lotte interne 35,7 intervistati di collocare tali discriminazione donna 60,7 Ambiti in cui si manifestano maggiormente delle carenze % prostituzione, rispettivamente nelle strutture politiche 58,9 con le percentuali del 26,8% e negli interventi educativo-culturali 73,2 del 19,6%. Di non minore im- negli interventi sociali 85,7 portanza è poi, in 3a posizione, nell’economia 74,9 la delinquenza minorile e lo sfruttamento dei minori, che in- cidono fortemente sui modelli di comportamento dei più gio- vani. Facendo poi riferimento agli interventi, a carattere sociale, attivati per far fronte al disagio sociale di cui soffrono le perso- ne che vivono con HIV-AIDS, è stato chiesto agli intervistati Nel quesito successivo è sta- La tossicodipendenza costi- di indicare il contributo percen- to chiesto di indicare le tipolo- tuisce la categoria modale ri- tuale di alcune realtà pubbli- gie di disagio associate a com- spetto alla 2a posizione con un che/statali, private, della Chie- portamenti a rischio per la con- valore percentuale del 28,6% e sa oppure di Organismi a carat- trazione del virus dell’HIV- la prostituzione lo è rispetto al- tere internazionale. Come si os- AIDS. Come ben potevamo at- la 3a posizione con un valore serva dal grafico, il 45% dei tenderci, la tossicodipendenza percentuale del 21,4%, rispet- contributi medi percentuali per e la prostituzione hanno re- tando l’ordine generale delle interventi sociali è sostenuto gistrato le percentuali più alte, preferenze che osserviamo nel dal pubblico/statale, seguito 15 rispettivamente l’89,3% e grafico. dalle NGOs non cattoliche con l’85,7%, subito seguite a breve Questi dati vengono confer- il 17%. Tuttavia, se si conside- distanza dalla delinquenza mi- mati dal quesito successivo, in rano complessivamente i con- norile con l’83,9% e l’alcoli- cui si chiedeva in quali gruppi tributi medi offerti dal sostegno smo con l’82,1%. Nonostante si registrano il maggior numero di organismi ecclesiali (12%), e non registrino valori così ele- di persone con HIV-AIDS: in- dalle NGOs cattoliche (13%), vati, tuttavia anche l’emargina- fatti i valori modali corrispon- si raggiunge un totale del 25%, zione e lo sfruttamento minori- denti alla 1a ed alla 2a posizione che porta la Chiesa a costituire le costituiscono dei disagi corrispondono alle categorie il primo partner dello Stato in profondamente radicati in mol- della tossicodipendenza e della campo sociale (Graf. 4). ti Paesi. Quando poi è stato chiesto, % come nei precedenti quesiti, Servizi sociali pubblici/statali 44,5 di collocare tali disagi in ordi- Servizi sociali privati 13,2 Servizi sociali organismi ecclesiali 12,3 ne decrescente di importanza, Servizi sociali NGOs cattoliche 12,7 è emerso un dato molto inte- Servizi sociali NGOs non cattoliche 17,3 ressante, sul quale si sono concentrate le indicazioni del- le Chiese intervistate. Infatti la massima frequenza percen- tuale rilevata sulla 1a posizio- ne si riferisce all’alcolismo con un 23,2% di preferenze, ad indicare quanto questo fat- tore riesca ad influenzare il comportamento sessuale, so- prattutto dei giovani, espo- nendoli più facilmente al ri- schio di contrazione del virus (Graf. 3).

Tipologie di disagio che espongono a comportamenti a rischio di infezione di HIV-AIDS

% prostituzione 85,7 tossicodipendenza 89,3 alcolismo 82,1 delinquenza minorile 83,9 emarginazione 67,9 sfruttamento minorile 64,6 Se poi consideriamo con lo Africa, ed un sensibile miglio- che, e poiché disegnano un stesso criterio gli interventi ramento si registra anche nel- quadro del tessuto sociale a sanitari, si osserva che, in l’Africa subsahariana. tutti noto, offrono il riscontro questo ambito specifico, l’im- Il quadro è molto diverso empirico per affermare che le pegno dello Stato si fa più in- sul versante della situazione Chiese locali hanno una perce- tenso, raggiungendo il 60% medico-sanitaria, la cui distri- zione delle problematiche e dei contributi medi, ed ancora buzione è molto concentrata dei disagi diffusi nel contesto una volta troviamo la Chiesa sulla modalità che esprime la sociale molto vicina al dato come primo sostenitore, con percezione di un miglioramen- reale; significa che la Chiesa è un 19% che rappresenta un to (66,1%), che a sua volta ap- inserita nel tessuto connettivo terzo dei contributi statali ed pare molto sensibile nei Paesi della società nonostante e con- il doppio degli interventi del- dell’Europa Orientale ed Oc- tro tutte le difficoltà oggettive le NGOs non cattoliche cidentale, nei Paesi dell’Asia che in alcuni casi incontra (co- (10%) e dei privati (11%) Orientale e del Pacifico, men- me denunciano la Chiesa del (Graf. 5). tre è in via di peggioramento Lesotho o di Cuba, per esem- pio). L’opera della Chiesa non % è quindi fondata su assunti teo- Servizi sanitari pubblici/statali 59,9 rici ma si cala nel tessuto vivo Servizi sanitari privati 11,3 della società e, percependone Servizi sanitari organismi ecclesiali 10,4 le difficoltà, opera di conse- Servizi sanitari NGOs cattoliche 8,7 guenza. Servizi sanitari NGOs non cattoliche 9,7

16 La prospettiva etico-morale

Alcune statistiche descrittive

In questa parte del questiona- rio si è osservato il fenomeno della discriminazione sociale, di cui le persone che vivono con HIV-AIDS sono spesso og- getto, in particolare negli ambi- ti familiare, scolastico e sanita- rio. Dal grafico si rileva che gli Per quanto concerne la situa- nei Paesi dell’Africa subsaha- ambiti in cui tali forme di di- zione sociale nel suo comples- riana come in quelli dell’Ame- scriminazione ricorrono mag- so, la percezione del fenomeno rica centro-settentrionale. giormente sono anzitutto la fa- da parte degli intervistati si di- Le disuguaglianze nella sa- miglia e l’ambito lavorativo, stribuisce piuttosto equamente lute sono dovute prevalente- entrambi al 91,1%. Segue tra le tre opzioni disponibili: un mente all’inadeguatezza delle l’ambiente scolastico, con una 37,5% risponde che è in pro- politiche sociali oltre che sani- percentuale del 71,4% che ne gressivo miglioramento, un tarie, e pertanto riscontrabili evidenzia la problematicità. 28,6% che è in via di peggiora- nel Paese povero come in Quando poi alle Chiese è sta- mento ed un consistente 32,1% quello ricco e sviluppato. to chiesto di stabilire un ordi- non avverte alcun mutamento. é importante sottolineare namento decrescente di im- Il miglioramento della situa- che questi risultati rappresen- portanza, tra questi ambiti in zione sociale risulta più spicca- tano la percezione dei Vescovi cui si manifestano forme di di- to nei Paesi dell’Europa orien- o dei gruppi di loro collabora- scriminazione verso le perso- tale, nel Medio Oriente e Nord tori rispetto a tali problemtai- ne con HIV-AIDS, è stato rile- vato che la categoria modale riferita alla 1a posizione corri- sponde all’ambiente lavorativo (41,1%), mentre alla 2a posi- zione corrisponde quello scola- stico (25%) ed alla 3a posizio- ne quello familiare (32,1%). é importante sottolineare che si tratta proprio dei contesti so- ciali all’interno dei quali av- vengono i più significativi processi di socializzazione: la famiglia, la scuola ed il grup- po dei pari, il lavoro. La motivazione che si rileva con maggiore frequenza è la paura del contagio (85,7%) collegata, soprattutto nei Paesi trasversalmente tutti i Paesi, di In tutte le grandi aree geo- di area asiatica e dell’Africa ogni cultura, come abbiamo grafiche ed in particolare in subsahariana, ad un basso livel- già osservato per la povertà. Asia (16%), in America meri- lo di informazione circa le mo- Tuttavia, è opportuno chieder- dionale (21,4%) e nell’Africa dalità di trasmissione della ma- si a quale livello delle relazio- subsahariana (17,9%), per far lattia e a fenomeni di carattere ni interfamiliari si verifica fronte al problema AIDS sono più specificamente culturale. maggiormente tale fenomeno. state attivate iniziative di infor- Un dato che induce alla rifles- Ebbene, all’interno del ri- mazione/formazione dirette sione ci è offerto dal fatto che, stretto nucleo familiare i vincoli principalmente all’educazione nel 21,4% dei casi, tale timore genitori/figli e tra coniugi sem- sanitaria a fini preventivi risulta presente nei Paesi del- brano tenere di fronte al mani- (67,9%) cui si unisce l’impe- l’Europa Occidentale correlato festarsi della malattia, mentre gno educativo riguardo l’affet- con una corrispondenza quasi nel 64,3% dei casi è la c.d. fa- tività di coppia (21,4%) ed il matematica ad un altrettanto miglia allargata, ossia i familia- superamento delle barriere di- elevato livello di pregiudizio ri di 2¡ e 3¡ grado a manifestare scriminatorie. (21,4%) nei confronti delle per- forme di emarginazione e di- I soggetti promotori di que- sone con tale malattia (Graf. 6). scriminazione nei confronti del ste iniziative sono nel 60,7% dei casi agenzie governative, % seguite dalle attivissime as- Discriminazione in ambito familiare 91,1 sociazioni di volontariato Discriminazione in ambito scolastico 71,4 (44,6%). Discriminazione in ambito lavorativo 91,1 Discriminazione nei servizi socio-sanitari 62,5 b) nella scuola Discriminazione in ambito ospedaliero 64,3 17 Discriminazione in istituzioni coattive 67,9 Per quanto concerne il fe- nomeno della discriminazione in ambito scolastico, l’altro importante contesto di socia- lizzazione, si evidenzia, ri- spetto all’ambito familiare, una maggiore oscillazione tra le diverse aree geografiche anche perché variamente in- fluenzata dai sistemi di politi- che sociali adottate. Si evi- denzia come nell’area asiati- ca, nel contesto scolastico, questo fenomeno sia media- a) in famiglia familiare sieropositivo. mente meno diffuso rispetto Le motivazioni di queste for- agli altri Paesi, ed infatti è no- La discriminazione familia- me di discriminazione si rin- to che in Paesi come l’India, re non sembra affatto apparte- tracciano anzitutto nell’attribu- ad esempio, la Chiesa si stia nere a questa o a quella cultu- zione di colpa (71,4%) e nella impegnando intensamente nel ra, quanto invece si manifesta paura del contagio (69,6%) contesto scolastico, promuo- come fenomeno che attraversa (Graf. 7). vendo una corretta informa-

% Discriminazione tra genitori e figli 33,9 Discriminazione tra familiari 64,3 Discriminazione tra coniugi 35,7 zione non solo degli studenti b.1)iniziative delle scuole Ð organizzazione di incontri ma anche del corpo docente cattoliche: con genitori, studenti e movi- sulla malattia e sulle sue mo- La scuola cattolica, special- menti cattolici, esperti esterni, dalità di trasmissione. mente in alcuni Paesi come il a fini educativo-informativi; In ambito scolastico i sog- Messico, l’India, la Colombia Ð ascolto di testimonianze di getti che non solo manifestano e il Libano, risulta molto impe- persone che vivono con il più spesso atteggiamenti di- gnata su questo fronte, nono- AIDS; scriminatori verso le persone stante incontri difficoltà ogget- Ð conversazioni educative con HIV-AIDS (69,6% dei ca- tive, dovute prevalentemente con dibattiti, teatro, video, fo- si) ma che sono anche stati alla mancanza di risorse finan- rum, testimonianze di malati e collocati in 1a posizione nel- ziarie ancor più che umane. Le volontari; l’ordinamento decrescente per attività delle scuole cattoliche, Ð pubblicazione materiale di grado di capacità discriminan- in questi Paesi, sono dirette sensibilizzazione: opuscoli, te sono proprio i genitori dei principalmente alla informa- depliant, manifesti, pacchetti ragazzi (percentuale categoria zione e sensibilizzazione degli multimediali per le scuole, modale: 39,3%), e questo so- studenti ad una più attenta ed brochure sulla prevenzione prattutto nei Paesi di area occi- approfondita conoscenza della etc.; dentale (Graf. 8). malattia e dei suoi mezzi di Ð educazione all’autopromo- zione, alla scoperta e alla valo- Soggetti % rizzazione delle capacità ed at- Personale docente 58,9 titudini individuali; Compagni di scuola 62,5 Ð organizzazione staff di do- Genitori dei ragazzi 69,6 centi per l’educazione alla prevenzione dell’HIV-AIDS e formazione tra i giovani di clubs anti-AIDS e di gruppi di supporto tra i pari; Ð educazione all’affettività di coppia, alla procreazione responsabile, promozione del sexual behaviour changing, educazione alla vita ed all’a- more (Programma EVA del Cameroun); Ð educazione sanitaria, in- contri con operatori dell’area Il personale docente costi- trasmissione, accompagnata da sanitaria, con rappresentanti tuisce, invece, la parte più un’intensa azione educativa e del mondo medico e scientifi- aperta alla comprensione ed formativa al rispetto della vita, co, con rappresentanti del all’accoglienza degli allievi alla fedeltà ed all’amore coniu- mondo politico. sieropositivi. Tuttavia, le atti- gale, all’affettività di coppia, vità di informazione/formazio- alla genitorialità responsabile, c) nelle strutture sanitarie ne nelle scuole pubbliche sul per uno stile di vita improntato tema dell’AIDS, risultano nel ai valori morali cristiani. Anche nelle strutture sanita- 51,8% dei casi saltuarie e in L’educazione sanitaria costi- rie, ed in particolare in ambito percentuale più diffuse nei tuisce ampia parte dell’azione ospedaliero, si riscontrano for- Paesi dell’area occidentale e preventiva nelle scuole cattoli- me di discriminazione nei dell’America Latina. Tali ini- che, affidata ad insegnanti pre- confronti delle persone con ziative sono dirette principal- parati ed idoneamente formati HIV-AIDS, tuttavia meno fre- mente alla diffusione di una a trasmettere queste importanti quentemente rispetto agli am- educazione sanitaria a caratte- cognizioni ai giovani studenti. biti poc’anzi considerati, es- re preventivo (42,9%) ed alla Naturalmente non mancano formazione dei docenti sulle Paesi in cui la Chiesa cattolica forme di prevenzione (33,9%). soffre di ingiuste esclusioni Questo dato potrebbe spiegare dalla vita sociale: a Cuba per l’atteggiamento particolar- esempio non esistono scuole mente accogliente dei docenti cattoliche oppure – è il caso nelle scuole, alla cui formazio- del Lesotho Ð le cellule AIDS ne in tal senso sembra si dia della Chiesa cattolica non so- particolare attenzione. I sog- no accettate nel 75% delle getti che si fanno promotori di scuole; Paesi dove gli inse- queste iniziative nelle scuole gnanti ed i genitori dei ragazzi pubbliche sono numerosi: dal- necessiterebbero di adeguata le Agenzie governative alle informazione e formazione Associazioni di volontariato, sulla problematica, ma non c’è gli stessi docenti e gli organi- disponibilità di fondi. smi ecclesiali laddove gli ven- Le iniziative che si rilevano ga consentito. con maggior ricorrenza sono: sendo state indicate dal 64,3% rigida applicazione di questo degli intervistati. principio può venir meno in In particolare si rileva che presenza di fattori contingenti. nei Paesi occidentali, in cui la Si lascia quindi uno spazio al- professionalità nel lavoro è ac- la valutazione della persona compagnata da una crescente che affronta di volta in volta il cultura della sicurezza sul la- caso. voro, il fenomeno si abbatte Proprio in riferimento a que- molto più sensibilmente che ste situazioni, che pongono non non nei Paesi c.d. in via di svi- lievi problemi etici e morali, luppo, in cui mancano anche sono state approntate iniziative le condizioni minime di sicu- a tutela del coniuge/partner rezza sul lavoro. Ecco quindi ignaro. Tra queste la più diffu- che in aree, come quella asiati- sa risulta essere, nel 76,8% dei ca, in cui finora si sono riscon- casi, il counselling per la rive- trati livelli mediamente più lazione della sieropositività al bassi di presenza del fenome- coniuge/partner ignaro, affian- no, in questo ambito subisco- cato dal supporto psicologico. cattolica risulta ancora poco no un sensibile e significativo Nelle strutture pubbliche, nel presente, tuttavia laddove ope- aumento. 51,8% dei casi, si suggerisce in ra si concentra in via priorita- La ricorrenza del rifiuto, da via prioritaria l’uso dei con- ria sul benessere del bambino parte di operatori sanitari, nel- doms a scopo preventivo. (46,4%) e poi su quello della le strutture ospedaliere e nei Alla delicata domanda ri- mamma (42,9%), naturalmen- servizi socio-sanitari, di fronte guardante la conoscenza di te allo scopo di accompagnare 19 ad una malato di HIV-AIDS si sperimentazioni, non control- la gravidanza fino al suo com- osserva solo “qualche volta” late, di nuovi farmaci, il pimento. (in media nel 41,1% dei casi), 76,8% delle Chiese locali in- e questo dato è anche sostenu- tervistate ha risposto negativa- to dal fatto che nel 50% dei mente e il 23,2% positivamen- Azione pastorale casi, all’interno delle strutture te. Questo 23,2% riguarda sanitarie, si svolgono regolar- principalmente l’utilizzo di Alcune statistiche mente attività di formazione bambini (14,7%) e di malati descrittive e/o informazione per il perso- terminali (8,8%) a tali scopi. nale sanitario a fini preventivi. Seguono nell’ordine le donne, La pastorale sanitaria delle Nell’80,4% dei casi si è a co- i detenuti ed i malati mentali. Chiese locali intervistate ha noscenza di operatori sanitari A sostegno delle donne sie- cominciato ad occuparsi del sieropositivi e nella maggio- ropositive in gravidanza sono problema dell’HIV-AIDS, nel ranza dei casi le strutture sani- impegnati sia il servizio pub- 42,9% dei casi, già da diversi tarie, pur considerando questo blico sia quello di ispirazione anni, anche se non sempre in fatto un problema, lo affronta- cattolica. modo sistematico e program- no per risolverlo insieme al- matico. Il grafico illustra la di- l’operatore, mantenendolo nel Servizi pubblici: stribuzione, per grandi aree suo posto di lavoro (64,3%). Ð di informazione e soste- geografiche, degli anni dai Tuttavia queste persone diven- gno psicologico a favore di quali la Chiesa ha iniziato ad tano oggetto di un ostracismo tali donne, risultano essere occuparsi della pastorale di sotterraneo da parte dell’en- sufficienti e si concentrano accompagnamento per i mala- tourage di servizio o di équipe, prioritariamente sul benesse- ti di HIV-AIDS. Naturalmente nonostante gli sforzi della re della mamma (55,4%) e le Chiese che per prime hanno struttura amministrativa. poi su quello del bambino avviato tale pastorale sono Il dovere di riservatezza (35,7%). Tuttavia il servizio quelle che risiedono nei Paesi viene osservato sempre nel pubblico sembra indirizzato che per primi hanno visto in- 37,5% dei casi e spesso nel ad accompagnare la donna al sorgere questo virus: gli Stati 30,4%, per cui è lecito dedur- compimento della gravidanza Uniti e l’Europa Occidentale. re che sia piuttosto diffuso il (26,8%) piuttosto che alla sua Via via che ci spostiamo in rispetto di un importante dirit- interruzione (19,6%). Questo epoche più recenti troviamo, to della persona. Per quanto dato ci viene confermato dal- dapprima l’Africa, in cui la riguarda l’effettiva osservanza la dichiarazione di molte diffusione del virus ha assunto di tale dovere non stupisce Chiese locali, che hanno regi- ritmi talmente sostenuti da in- che proprio negli Stati Uniti, strato negli ultimi anni una durre le Chiese a prendere im- in cui è dominante una cultura inversione di tendenza, anche mediata coscienza del proble- individualistica, tale dovere se lieve, da parte dei Governi ma ed attivare una serie di in- sia più rigidamente osservato, nazionali riguardo una mag- terventi, soprattutto a carattere a prescindere da qualunque giore sensibilità e rispetto per educativo-culturale per far pe- evento concomitante; mentre la vita. netrare il concetto di AIDS in altri Paesi, con una dimen- come malattia e non come sione religiosa predominante, Servizi di ispirazione condanna; poi incontriamo al- come per esempio l’America cattolica: cuni Paesi del Medio Oriente Latina e l’Europa Orientale, la Ð in questo ambito la Chiesa e del Nord Africa in cui anco- ra si stenta a prendere piena si riferisce, oltre che ai malati, chure sulla sessualità e sulla coscienza del problema, ma in agli orfani sempre più nume- famiglia, opuscoli informativi cui la Chiesa si scontra anche rosi e che, dalle stime attuali, per le scuole con tanti problemi di convi- risultano in continuo crescen- Ð informative per religiosi e venza con i governi islamici do: un problema di cui per religiose (Graf. 9). lungo tempo sentiremo ancora Ð simposi nazionali ed inter- nazionali con la partecipazione di rappresentanti delle Istitu- Graf. 9 - Inizio pastorale AIDS Grandi aree geogr. zioni dello Stato, delle NGOs e 100 Oceania della popolazione 90 Europa Orient. Ð educazione alla vita fami-

80 Europa Occ. liare, alla fedeltà coniugale, al- 70 la maternità e paternità re- America Lat. e Caraib. 60 sponsabile 50 America Centr. Sett. Ð seminari per operatori sa- Freq.% 40 Asia Or. e Pacifico nitari 30 Asia del Sud – sviluppo dell’autoconsa- 20 pevolezza 10 M.Oriente e Nord Afr. 0 Africa centro-subsah. C. Cura e assistenza da molti da alcuni da poco non ha non anni anni tempo ancora risponde sanitaria affrontato Ð impiego di cappellani e volontari, di personale medico 20 Circa l’80% delle Chiese in- parlare e per il quale occorre cattolico tervistate non ha indicato un predisporre idonei programmi Ð servizi di counselling pre organismo ufficiale della pro- d’azione. e post-test e supporto alla cura pria Chiesa locale cui faccia domiciliare di base capo la responsabilità del la- A. formazione Ð individuazione e diagnosi voro pastorale sul tema AIDS. Ð formazione operatori sani- della sieropositività Il 50% delle opzioni si è con- tari (medici, paramedici etc.) e Ð partecipazione a progetti centrato sulla voce “Commis- volontari con altre agenzie della coope- sione salute”, alla quale si fa Ð informazione/formazione razione riferire la pastorale più specifi- religiosi/e ed agenti pastorali Ð sostegno a progetti nazio- ca in tema di AIDS. (religiosi e laici) nali di lotta contro l’AIDS- Il 66,1% delle Chiese locali Ð formazione educatori per MST-TUB intervistate ha dichiarato di la Pianificazione Familiare Ð sostegno ad associazioni aver fissato un programma di Naturale, animatori caritative (Caritas) azione di fronte all’emergenza Ð formazione dei giovani Ð promozione e sostegno di AIDS. In alcuni casi (p.e. la per la creazione di gruppi di gruppi di mutuo aiuto Costa d’Avorio) la Chiesa lo- educatori tra i pari Ð creazione di case di acco- cale funge da Coordinatrice glienza per malati di AIDS nazionale di tutti i servizi e B. prevenzione Ð centri di riabilitazione delle azioni intraprese nell’am- Ð educazione alla preven- Ð progetti di assistenza dei bito dell’HIV-AIDS, agendo zione e sensibilizzazione delle malati di AIDS e dei loro fa- quale cinghia di trasmissione popolazioni miliari dal punto di vista sani- tra le Diocesi, le parrocchie, le Ð educazione sanitaria pre- tario, umano, psicologico e strutture socio-sanitarie, i Mo- ventiva spirituale (Progetto Buon Sa- vimenti e le realtà associative Ð educazione dei giovani e maritano Ð Messico) del territorio. Tale impegno ap- degli adulti all’amore respon- pare concentrarsi naturalmente sabile ed al rispetto del corpo D. Presa in carico nelle aree in cui l’epidemia Ð documenti ufficiali, bro- ed accompagnamento tende a diffondersi con mag- pastorale giore rapidità (Africa subsaha- Ð presa in carico psico-so- riana: 17,9%; Asia: 16%). I ciale e sanitaria delle persone punti essenziali dell’ azione con AIDS delle Chiese locali si possono Ð presa in carico degli orfa- così riassumere: ni, delle vedove e dei vedovi Ð accompagnamento perso- A. formazione ne con AIDS nelle istituzioni B. prevenzione di detenzione coattiva C. cura e assistenza sanitaria – sostegno attività dirette al- D. presa in carico ed ac- la reintegrazione sociale delle compagnamento pastorale persone HIV+ anche se la presa in carico e Ð case per bambini e le loro l’accompagnamento spirituale mamme HIV+ (Argentina) degli ammalati e delle loro fa- Ð case per uomini e donne miglie assumono un accento HIV+ in stato di abbandono particolare. La presa in carico – case comunità, Allo scopo di realizzare tali tive delle MST e dell’HIV- azioni programmate sono stati AIDS; di conferenze; di espe- richiesti contributi economici rienze dirette di pastorale so- nel 48,2% dei casi ad Organi- ciale. smi diversi tra cui: Si cerca poi di sviluppare le Ð MISEREOR capacità di counselling; di in- Ð C.R.S (Catholic Relief coraggiare il contatto con i pa- Service) zienti e di incentivare i colle- Ð MEMISA gamenti tra i seminaristi e gli Ð CARITAS INTERNA- operatori sanitari di settore. TIONALIS (CAFOD) Ð CHIESE ESTERE Ð OMS I servizi e gli interventi Ð BANCA MONDIALE socio-sanitari Ð UNICEF Ð UNESCO Occorre anzitutto precisare Ð UNDP (United Nations che, circa il numero degli Development Programme) dencia Outpatient Clinic di ospedali cattolici dotati di aree Ð AGENZIE DONATRICI Rio de Janeiro, il Programma specialistiche in AIDS ed il ESTERE EVA in Cameroun ed il pro- numero dei centri cattolici non Ð ORGANISMI gramma pastorale del Buon ospedalieri che assistono ma- NAZIONALI Samaritano in Messico, la lati di AIDS, non sarà possibi- Ð GOVERNI E MINISTE- Open Hearth House in Irlan- le offrire dati affidabili e signi- RI SANITË da. Attività attraversano tutto ficativi, dato l’esiguo numero 21 con esiti prevalentemente il contesto socio-sanitario, di Paesi che sono stati in grado positivi (42,9%). adottando strategie di approc- di censirli. Anche a livello diocesano cio multidimensionale ai pro- é invece possibile rilevare appare sussistere una azione blemi delle persone che vivo- che si presentano con una di- programmata e sistematica di no con HIV-AIDS. stribuzione piuttosto omoge- pastorale sul tema, come di- L’obiettivo che, attualmen- nea le tipologie dei centri di chiarato nel 57,1% dei rispon- te, le Diocesi pongono come recupero cattolici non ospeda- denti, tuttavia con uno scarto prioritario rispetto al problema lieri, attestandosi sia i centri molto più sottile rispetto alle AIDS, risulta essere l’educa- medico-sanitari, che socio-as- Chiese che dichiarano di non zione all’amore ed alla castità sistenziali, socio-educativi e di averla ancora definita. Punti per i giovani (67,9%), l’aiuto sostegno sociale, in media al essenziali di tale azione pro- ai malati ed alle loro famiglie 35%. Tuttavia i centri socio- grammata sono: (66,1%) e l’educazione ses- assistenziali sono quelli in cor- suale (58,9%) . rispondenza dei quali si regi- A. prevenzione stra la massima frequenza, il B. formazione 42,9%, che ci conferma la di- C. assistenza. Formazione dei candidati rezione dell’impegno preva- L’azione pastorale a livello al sacerdozio riguardo lente della Chiesa di fronte al diocesano ricalca il modello la Pastorale per i malati problema AIDS. L’assistenza definito dalle Chiese locali, di HIV-AIDS si accompagna tuttavia ad una anche se con una maggiore at- serrata azione educativa e for- tenzione alle esigenze concre- Si sta lentamente inserendo mativa diretta alla persona, te del territorio e della popola- l’insegnamento di questo par- olisticamente intesa. Educa- zione. ticolare approccio pastorale o zione ed assistenza i due gran- Esistono diversi interventi nell’ambito del Corso di Mo- di capisaldi della risposta che diretti alla presa in carico sa- rale Speciale o nel Corso di la Chiesa dà all’AIDS con la nitaria e psico-sociale delle Educazione alla vita, o nell’u- sua azione. persone con HIV-AIDS e de- nità sul Counselling Pastorale Sia i centri cattolici ospeda- gli orfani che diventano sem- durante gli studi di Teologia lieri che quelli non ospedalieri pre più numerosi. Tuttavia, Pastorale, o nel corso di Medi- si concentrano nelle aree urba- nonostante il progressivo au- cina Pastorale, nel corso di ne, anche se non mancano di mento del numero degli orfa- Educazione Pastorale, nei cor- essere presenti in molte aree ni costituisca un problema ur- si di formazione per cappella- rurali o dell’entroterra, spesso gente, pochi sono ancora gli ni o comunque nell’ambito molto pericolose e dove la sforzi in questa direzione. della formazione dei giovani Chiesa costituisce l’unico rife- L’attenzione risulta infatti candidati al sacerdozio. rimento e sostegno possibile concentrarsi prevalentemente L’insegnamento e la forma- per la popolazione abbandona- sull’assistenza ai malati e sul- zione si avvalgono di cassette ta a se stessa. la prevenzione. Si segnalano audio-video, la cui visione In relazione alla valutazione alcune importanti attività, viene fatta seguire da com- della capacità di rispondere promosse e sostenute dalle menti individuali; di testimo- alle esigenze dei pazienti da Chiese locali, che stanno pro- nianze di persone con espe- parte di questi centri, i rispon- ducendo risultati confortanti rienza di tale approccio; di denti o non sono stati in grado come: l’Ambulatorio Provi- sessioni illustrative ed esplica- di rispondere (32,1%) oppure l’hanno definita discreta, ed cientemente sistematicizzato cor più impossibile e irrag- infatti l’accesso dei pazienti e nei Paesi dell’America Latina giungibile per i Paesi in via di dei malati terminali per il rico- e dei Caraibi (Graf. 11). sviluppo. vero negli stessi e nei centri non ospedalieri risulta piutto- Graf. 11 - Accesso a assistenza pastorale ai malati sto facile (39,3%-37,5%). Tut- tavia, l’accesso dei malati ter- 100 Grandi aree geogr. minali a strutture per il ricove- 90 ro e per cure specifiche risulta Africa centro-subsah. decisamente più difficile. 80 M.Oriente e Nord Afr. Per quanto concerne i servi- 70 zi a carattere medico-sanitario Asia del Sud si è cercato di registrare il gra- 60 do di accessibilità ad alcuni tra Asia Or. e Pacifico gli esami maggiormente trac- 50 cianti del sistema dei servizi Freq.% 40 America Centr. Sett. sanitari disponibile nei Paesi dei nostri intervistati. 30 America Lat. e Caraib. Innanzitutto va dichiarato 20 Europa Occ. che in questi items sono stati rilevati molti “non risponde”, 10 Europa Orient. probabilmente per la specifi- 0 cità della questione toccata. Oceania 22 Tuttavia, dall’esame della di- facile difficile non risponde stribuzione per grandi aree geografiche delle opinioni Per gli esami immunologici Questo quadro evidenzia espresse sul grado di accessi- si rileva una certa difficoltà di come il livello dei servizi ri- bilità al test anti-HIV si osser- accesso, soprattutto nei Paesi spetto al fabbisogno risulti, va che ormai l’accesso a que- ancora in via di sviluppo co- nel 55,4% dei casi, ancora in- sto tipo di test per l’individua- me l’Asia e l’Africa. sufficiente, in particolare nel- zione della sieropositività è Per gli inibitori delle pro- l’Africa subsahariana ed in piuttosto diffuso ed alla porta- teasi, accanto ad un accesso Asia, nonostante l’impiego di ta anche dei Paesi più poveri, generalizzato ad essi nei Paesi figure professionali quali: come quelli asiatici; tuttavia in più ricchi come gli Stati Uniti, medici, infermieri, assistenti Africa, dove potrebbe costitui- si registra una impossibilità di sociali, assistenti spirituali, re un mezzo importante per il accesso a tali cure nei Paesi personale volontario e religio- monitoraggio del fenomeno, più poveri, che non dispongo- si. Meno diffuse le figure pro- risulta ancora di difficile ac- no delle risorse economiche fessionali dello psicologo, del cesso (Graf. 10). per fronteggiare la spesa deri- tecnico di laboratorio e del consulente legale. Graf. 10 - Accesso test anti HIV Nel 64,3% dei casi si rileva che l’aggiornamento degli 100 operatori sanitari si effettua almeno ogni 12 mesi, assicu- rando così un livello medio di 80 Grandi aree geogr. professionalità che nel 50% dei casi è stato definito “buo- Africa centro-subsah. no”. 60 M.Oriente e Nord Afr. Asia del Sud I progetti Freq.% 40 Asia Or. e Pacifico e le sperimentazioni America Centr. Sett. Al fine di migliorare la ri- America Lat. e Caraib. 20 sposta ai bisogni delle perso- Europa Occ. ne con HIV-AIDS nei settori Europa Orient. di intervento individuati da questa ricerca, sono attual- 0 Oceania facile difficile impossibile non risponde mente in corso, nel 76,% dei Paesi, progetti e sperimenta- zioni a carattere prevalente- Per quanto concerne l’assi- vante dall’acquisto di questo mente nazionale (64,3%), stenza pastorale, le opinioni pacchetto farmacologico. sempre più spesso sostenuti sembrano convergere verso Infine, per quanto concerne da realtà a carattere interna- un quasi pieno accordo circa la prevenzione farmacologica zionale (32,1%). l’elevato grado di accessibi- materno-fetale si osserva che Di seguito i più significativi: lità a questo tipo di sostegno, è largamente adottata negli Ð creazione di Istituti di al contrario non ancora suffi- stati Uniti, mentre rimane an- Igiene sociale e di malattie in- fettive; di centri medico-so- miliare, produzione di mate- cui Chiese siamo andati ad in- ciali; programmi di rafforza- riali informativi destinati ai tervistare. Ad essa si associa- mento delle capacità diagno- sacerdoti; no gravi forme di marginaliz- stiche; Ð in Brasile: progetti di lot- zazione della popolazione Ð in Germania, Belgio, Stati ta alla povertà ed all’indigen- non solo dalla vita sociale ma Uniti e Australia: studi farma- za; progetti a favore di bambi- anche dal sistema sanitario. cologici, studi sulle mutazioni ni, adolescenti e giovani a ri- Alla povertà si collegano la del virus per la creazione di schio; progetti per omoses- disoccupazione, perché il la- un vaccino; suali; progetti diretti al mi- voro non c’è e laddove c’è i Ð programmi ecumenici di glioramento della qualità del- salari sono bassissimi; ne lotta contro l’AIDS; cellule di la vita delle persone con HIV- consegue un esodo di massa riflessione sull’AIDS; forma- AIDS; Providencia Clinic di dei giovani dalle aree rurali a zione di volontari per l’assi- Rio de Janeiro. quelle urbane e l’abbandono stenza domiciliare di base ai Attualmente si assiste alla degli anziani nei villaggi; i malati; crescente collaborazione tra bassi livelli di istruzione, so- Ð in Argentina: apertura di gli organismi pubblici/gover- prattutto in alcuni Paesi. case per madri sieropositive nativi e le NGO cattoliche Questi problemi radicati nel con il proprio bambino; (71,4%), anche se non sempre tessuto sociale producono l’e- – in Perù: progetto “Casa in misura soddisfacente (solo sposizione di una larga parte Hogar” per figli di genitori nel 30,4% dei casi). Alcune della popolazione a compor- sieropositivi; tra le collaborazioni più signi- tamenti a rischio rispetto alla Ð nel Burundi: progetto ficative si sono orientate al fi- trasmissione dell’HIV: “Nuove esperienze” di Brijum- nanziamento, da parte degli Ð la prostituzione: donne, bura; creazione del Centro Organismi pubblico/governa- spesso giovanissime, si pro- 23 Nyamugari di Gitega; il pro- tivi, di progetti di formazione stituiscono, entrano negli en- getto nazionale “Famiglie per di volontari, di preparazione tourage del turismo sessuale, vincere il AIDS”; creazione al counselling, di acquisto di gestiscono case per appunta- Associazione sieropositivi e farmaci per le infezioni op- menti; malati di AIDS; programma portunistiche, per aiuti ali- Ð la tossicodipendenza: uso nazionale di assistenza agli or- mentari, per la sorveglianza di droghe di vario genere, lo fani; dell’infezione da HIV nelle scambio di siringhe. Ð in Uganda: CRS-CAFOD- donne in gravidanza, per la CARITAS per un progetto di creazione di Comitati scienti- b) Aspetti etico-morali assistenza medico-sanitaria e fici ed etici, per seminari di di sostegno agli orfani; studio ed azioni ecumeniche Oggi la modalità di trasmis- UNAIDS per la prevenzione contro l’AIDS. sione dell’HIV maggiormente della trasmissione materno-fe- La collaborazione tra orga- diffusa è il rapporto eteroses- tale; fondi della Banca Mon- nismi pubblici/governativi e suale. Questo fatto pone vari e diale; le NGOs non cattoliche è an- seri problemi etici e morali, Ð in Guinea: progetto per la cor più intensa (78,6%) ma tra cui: creazione di 3 Centri medico- anche in questo caso non Ð la protezione del coniu- sanitari e di sostegno sociale sempre si rivela soddisfacente ge/partner non infetto; nelle Diocesi del Paese; pro- (33,9%). Le esperienze più Ð la discriminazione sociale getto per la creazione di una significative riguardano la verso le persone (anche bam- cellula di riflessione ed azio- realizzazione di micro-pro- bini) sieropositive o malate di ne della Chiesa cattolica nella getti, l’organizzazione di se- AIDS nel lavoro, nei servizi lotta contro l’AIDS; minari informativi e dibattiti, ed in ambito familiare; – in Costa d’Avorio: Piano aiuti alimentari e non, aiuti in Ð riscatto dei valori morali nazionale AIDS della Chiesa medicinali per le infezioni op- e spirituali; cattolica per il triennio 1995- portunistiche, la distribuzione Ð maggiore rispetto per le 1997 e Piano triennale SIDAS gratuita di condoms, pro- tradizioni culturali; della Chiesa Cattolica 1998- grammi per la somministra- 2001; zione di metadone e contro lo Ð in India: conferenze e scambio di siringhe; program- workshops sul tema; collabo- mi contro l’emarginazione e razioni tra il Catholic Institu- l’esclusione sociale; diffusio- tes, NGOs e Diocesi; pubbli- ne di materiale sulla difesa cazione di 2 libri: libro di te- della sessualità. sto per le scuole su AIDS e li- bro sull’assistenza pastorale; Ð In Polonia: progetti di Le problematiche collaborazione con Ministero emergenti della Sanità e grosse NGOs, creazione di un telefono di fi- a) Nel tessuto sociale ducia gratuito dedicato al- l’AIDS ad opera dell’Asso- La povertà costituisce sen- ciazione Volontari contro za alcun dubbio il problema l’AIDS; sostegno alla vita fa- che coinvolge tutti i Paesi le – una maggiore solidarietà Gli aspetti migliorabili so- tra i vari gruppi con differenti no: stili di vita; Ð rafforzamento del diritto Ð la promozione della vita alla salute e alle cure adegua- umana; te per tutti; – educazione all’amore ed Ð protezione dei diritti dei alla sessualità. malati di HIV-AIDS; Ð riduzione dei costi delle c)Interventi di cure ed agevolazione al loro Pastorale Sanitaria accesso; Ð obbligo del counselling Si rileva la richiesta ricor- pre e post-test; rente di un maggiore sostegno Ð controlli e test del sangue; all’azione delle parrocchie e Ð creare ed applicare norme dei sacerdoti da parte delle contro la discriminazione so- Chiese locali così come una ciale; richiesta urgente di linee gui- Ð studiare sistemi preventi- da di Pastorale nel campo so ai farmaci antiretrovirali e vi efficaci; specifico, volte a fissare diret- per le infezioni opportunisti- Ð garantire la conservazio- tive certe riguardo le modalità che; iniziative volte alla pro- ne del posto di lavoro ai siero- di prevenzione e controllo mozione dello sviluppo socio- positivi e ai malati di AIDS; dell’HIV-AIDS secondo i pa- economico; la creazione di Ð sostegno ai gruppi a ri- rametri etici e morali della una rete “credibile” di part- schio. 24 Chiesa di Roma. nership disinteressate di Or- L’attuale legislazione risul- Si avverte inoltre la neces- ganismi ed Associazioni non ta rispondere adeguatamente sità di una formazione speci- governative impegnati nella alle problematiche poste da fica di religiosi e religiose in lotta contro le MST e l’HIV- questa malattia solo in parte questo ambito di intervento; AIDS, capaci di sostenere le (58,8%) e spesso il maggior un maggior coordinamento attività in corso e di riprodur- problema consiste nell’appli- delle diverse esperienze su re quelle più riuscite altrove; cazione della stessa. Il settore questo tema ed una più rigo- sostegno all’azione dei singo- pubblico, infine, molto spesso rosa sistematicità ed organiz- li Governi nazionali; appog- non prevede la possibilità di zazione dell’azione pastorale. gio ad iniziative delle NGOs mettere a disposizione dei cattoliche e non. centri cattolici risorse finan- d)Servizi ed interventi Le Chiese locali dovrebbe- ziarie pubbliche e questo co- Socio-Sanitari ro riuscire ad influire sulle po- stituisce un ulteriore proble- litiche sanitarie nazionali, an- ma ai tanti emersi da questa Si rileva la necessità di zitutto stabilendo legami e ricerca. maggiori risorse finanziarie, collaborazioni più strette con Credo che con questa inda- umane (formate professional- il potere pubblico, divenendo gine di ampio respiro il Ponti- mente) e materiali per rispon- un partner inevitabile dello ficio Consiglio per la Pastora- dere efficacemente alle esi- Stato. Si rendono necessarie le della Salute si sia fatto por- genze dei pazienti. una presenza più significativa tavoce del coraggio e dell’im- Si rendono inoltre necessa- di religiosi e religiose all’in- pegno con cui la Chiesa si rie: terno delle strutture socio-sa- continua a porre di fronte al Ð assistenza psico-sociale e nitarie; una lotta congiunta problema AIDS, in un mo- medico-sanitaria più capillari; contro la povertà e l’analfabe- mento in cui se ne sente parla- Ð utilizzo di tecniche medi- tismo; lo stabilire un orienta- re troppo poco: dimostrazione che moderne; mento chiaro in materia di Pa- di come la Chiesa non dimen- – accesso più agevole a far- storale Sanitaria dell’AIDS. tichi mai gli ultimi ed i più so- maci antiretrovirali ed ai ser- Occorre trovare sostegni li. Questo lavoro vuole essere vizi sanitari specifici; economico-finanziari signifi- solo un modesto punto di par- Ð prevenzione di malattie cativi per favorire l’attività di tenza, una piattaforma di indi- opportunistiche; organismi ecclesiali impegna- cazioni e suggerimenti da cui Ð un maggior numero di ti a promuovere politiche di questa prestigiosa assemblea centri ospedalieri e sociali di protezione della vita, sfidando possa trarre spunto per avvia- ispirazione cattolica. le politiche preventive corren- re un lavoro che conduca a ti fondate, spesso unicamente, gettare le fondamenta di quel- sulla diffusione dei condoms. le linee guida che la maggior Proposte e suggerimenti Imparare ad usare in modo parte delle Chiese locali ri- maturo ed appropriato la chiedono per una maggiore La Comunità internaziona- stampa ed i mezzi di comuni- uniformità ed incisività di le dovrebbe intervenire sul cazione. azione e di messaggio. problema AIDS favorendo lo Il 58,8% delle Chiese inter- stanziamento di Fondi e risor- vistate riconosce che solo in parte le legislazioni nazionali Dott.ssa FIORENZA se finanziarie per la realizza- DERIU BAGNATO zione di progetti che preveda- offrono una risposta adeguata Ricercatrice sociale no la facilitazione dell’acces- in materia di AIDS. Italia I Sezione LA PREVENZIONE

La vita come valore fondante

Uno dei più grandi poeti ita- dato potere sulle opere delle immagine dell’intimità stessa liani, Giacomo Leopardi, in tue mani, Ð tutto hai posto ai di Dio e condizione del senso una struggente poesia interro- suoi piedi” (Sal 8). stesso della Creazione. ga la luna sul senso della vita Chi ha ragione e chi ha torto? Seguendo l’esortazione del umana: “Dimmi, o luna: a che “Perché la vita è un bene?” paragrafo 34 dell’Evangelium vale Ð al pastor la sua vita Ð la (EV 34). Risponde Giovanni Vitae mi propongo di dimo- vostra vita a lui? Dimmi: ove Paolo II che il bene della vita è strare, in un orizzonte sempli- tende Ð questo vagar mio bre- “una intuizione o addirittura cemente umano, cioè di “intui- ve – il tuo corso immortale?”. un dato di esperienza”, ma ag- zione” e di “esperienza”, che 25 In un crescendo drammatico giunge che di ciò “l’uomo è la vita è un valore. Poi proverò Leopardi constata che dopo chiamato a cogliere la ragione ad andare oltre, per seguire il tanta corsa penosa l’uomo è at- profonda” (EV 34). Tale ragio- titolo di questa conversazione, teso da un “abisso orrido, im- ne definitiva può essere dimostrando che tale valore è menso, – ov’ei, precipitando, il espressa con le parole di S. fondante di qualsiasi altro va- tutto oblia”; che “nasce l’uo- Ireneo: “L’uomo che vive è la lore e della stessa società nelle mo a fatica – ed è rischio di gloria di Dio”. La radice del sue essenziali strutture. Infine morte il nascimento Ð prova valore della vita umana sta nel mi chiederò se l’orizzonte che pena e tormento Ð per prima cuore trinitario di Dio. Possia- ho chiamato “semplicemente cosa; e in sul principio stesso Ð mo dirlo con le parole sempli- umano” sia sufficiente o se, la madre e il genitore Ð il pren- ci di Madre Teresa di Calcutta invece, proprio l’esperienza e de a consolar dell’esser crea- in contemplazione di fronte al- l’intuizione umana non tocchi- to”. La conclusione è dispera- l’inizio della vita umana: no la soglia della religiosità e ta: “Forse in qual forma, in “quel piccolo bambino non della Fede e ad esse non fac- qual Ð stato che sia, dentro co- ancora nato è stato creato per ciano un umanissimo e razio- vile o luna – è funesto a chi na- una grande cosa: amare ed es- nalissimo appello. sce il dì natale”. In altro verso sere amato”. Io conosco que- Per molti anni per proclama- lo stesso poeta riferisce a se sta ragione profonda, ma poi- re il valore della vita mi sono stesso la conclusione: “a me la ché da quasi un quarto di seco- trasformato in biologo: la vita vita è male”. Il contrasto con lo sono continuamente chia- dell’embrione, del feto, del l’Evangelium Vitae di Giovan- mato a spiegarlo a chi, come neonato, del malato, del porta- ni Paolo II non potrebbe essere Leopardi, non vuole interroga- tore di handicap, del vecchio più radicale. Scrive infatti il re Dio ma si limita a parlare ha un grande valore perché il Santo Padre al paragrafo 34: con la materia (la luna), pro- titolo di nobiltà dell’esistenza “la vita è sempre un bene”. verò a raccontare la mia espe- dipende esclusivamente dal- Perché ho fatto dire il contrario rienza come quella di uno che l’appartenenza alla specie da una poeta, a conferma della è costretto per lo più a spiega- umana e questo suppone esclu- concezione positiva della vita re le ragioni della vita con la mi lascio venire in mente i ver- ragione senza richiamare la si di un altro poeta, quello che, Fede. Compito arduo, special- pieno di stupore e anche lui mente quando la vita umana si guardando il cielo, ha scritto i incontra con la sofferenza, salmi 138 e 8: “Ti lodo, perché tanto più se – come in questo mi hai fatto come un prodigio Seminario Ð la sofferenza e la Ð sono stupende tutte le Tue morte si affacciano nel fiore opere” (Sal 138); “Se guardo il degli anni e spesso anche se cielo, opera delle tue dita Ð la non sempre come conseguen- luna e le stelle che Tu hai fissa- za di una disperata ricerca di te – che cosa è l’uomo perché gioia, di incontro, di senso, di te ne ricordi? Ð Il figlio del- evasione, di futuro come av- l’uomo perché te ne curi? – viene nell’esercizio della ses- Eppure l’hai fatto poco meno sualità, cioè di una nostra degli angeli, Ð di gloria e di umanità che nella distinzione onore lo hai coronato, Ð gli hai tra mascolinità e femminilità è sivamente una dimostrazione vita dell’uomo. Per quanto co- sarli. Lombardi Vallauri ha scientifica. Cioè biologia e ge- nosciamo e possiamo speri- scritto: “la vita umana è quel netica. mentare, l’uomo, ogni singolo luogo della materia matura do- Da qualche tempo, però, la uomo costituisce la parte più ve si accendono misteriosa- mia attenzione si è spostata complessa e perfetta dell’inte- mente coscienza, pensiero, prevalentemente sulla questio- ro cosmo. Di più: le moderne esperienza morale, manifesta- ne del senso. Bioeticisti attua- teorie della relatività di Ein- zioni di spiritualità contempla- li, come Singer ed Engelarth, stein e di Darwin sembrano di- tiva e creativa, nostalgie e de- non negano l’identità umana mostrare scientificamente che dizioni e tragedie d’amore, dei soggetti deboli, come i feti tutto lo sforzo dell’universo tutte cose che fanno della vita o gli handicappati mentali o i tende al comparire dell’uomo. umana una parte più grande morenti, ma li giudicano di va- é noto, infatti, che secondo dell’intero universo biologico lore inferiore a un cane am- l’evoluzionismo la vita è com- e fisico che la contiene, un ef- maestrato o a un computer a parsa sulla terra dapprima in fetto che può trascendere l’im- causa dello loro asserita inca- forme elementari, poi più mensa causa da cui ha origi- pacità di essere utili. complesse: dai viventi unicel- ne... la maestà ontologica del- Scrive Singer in Etica prati- lulari ai pesci, ai rettili, agli l’uomo come corpo e spirito ca (pagg. 100 e 126): “vi sono uccelli, ai mammiferi, all’ho- vivente squalifica la distinzio- molti animali non umani, la mo faber e all’homo sapiens... ne di ruolo e di rango sociale, cui razionalità, autocoscienza, Tutto in tempi lunghissimi. fa di ogni singola umanità una consapevolezza, capacità di C’è voluta, dunque, una enor- grandezza cosmica e più che sentire e così via sono superio- me quantità di tempo perché si cosmica...”. ri a quella di un bambino uma- avesse l’uomo. Ma – dice la Ed ecco allora la quarta in- 26 no di una settimana o anche di teoria della relatività – tempo tuizione. Il big bang, che se- un anno”. Perciò “sembra che e spazio sono tra loro inevita- condo molti studiosi contem- la vita di un neonato abbia me- bilmente legati. C’è bisogno di poranei dette origine all’uni- no valore della vita di un un enorme spazio per avere un verso 10 o 20 miliardi di anni maiale, di un cane, di uno enorme tempo. E se c’è neces- fa, non è il vero big bang crea- scimpanzé”. “In ogni caso è sità di un enorme tempo per tivo. L’inizio della vita di ogni chiaro il punto principale: uc- avere l’uomo, l’intero univer- essere umano è il vero atto cidere un neonato con malfor- so, con i suoi innumerevoli creativo, in senso finalistica- mazioni non è moralmente astri, le sue galassie, le sue mente pieno, il vero passaggio equivalente ad uccidere una straordinarie distanze è fina- dal non essere all’essere. Qual- persona. E molto spesso non è lizzato all’uomo. cosa che prima non c’era co- per niente sbagliato”. Qui si colloca la seconda in- mincia improvvisamente ad Di fronte a queste idee la di- tuizione. Ogni essere umano, esistere ed è qualcosa di straor- fesa dei soggetti più deboli prima che figlio di un uomo e dinariamente diverso e supe- non può limitarsi a dimostrare di una donna, è figlio dell’Im- riore a tutto ciò che esiste solo la loro identità biologica uma- menso. Dunque la sua vita è per preparare la sua origine. na, ma deve affrontare la que- contrassegnata da qualche co- Questa serie di intuizioni e stione del significato specifico sa di incommensurabile, di di dimostrazioni non dice an- del vivere umano. straordinario, merita contem- cora se nella vita umana è im- La complessità del discorso plazione e stupore. Deve avere presso il timbro della positi- in rapporto alla natura di que- un significato meraviglioso se vità, come ha cantato il salmi- sto intervento non consente per realizzarlo è stato prepara- sta, ovvero della negatività, che di enunciare i titoli di ar- to un cantiere di enormi pro- come pianto da Leopardi. Pre- gomenti che meriterebbero porzioni e sono state impegna- vale l’“abisso orrido immen- ben altra estensione. te tutte le risorse di una intelli- so” che sembra chiuderla, ov- La prima intuizione è che se genza inimmaginabile. La vita vero l’immensità grandiosa di vi è un senso nell’intero uni- umana è davvero una meravi- un cantiere che la prepara e verso, questo va trovato nella glia. Questo avrebbe potuto ri- che poi fa scoccare il vero big spondere la luna a Leopardi. bang creativo nella tenerezza La terza intuizione è quella di un incontro tra un uomo e di uno stacco tra l’uomo e tut- una donna che dovrebbe espri- to il resto del creato, di una mere, insieme ad un desiderio misteriosa trascendenza che lo di amore, una inconsueta gra- colloca in una diversità asso- tuità e un inaudito grido verso luta rispetto alla materia di cui l’eterno? Tuttavia la maestà pur egli è impastato. Pascal ha della vita umana appare così detto qualcosa di commovente grande da non poter essere ri- al proposito. Non solo il suo ferita ad un soggetto collettivo potere sulle cose è ineguaglia- quale che sia Ð classe, razza, bile. Ciò che stupisce è la sua nazione o specie Ð ma da ap- capacità di pensiero. A ben ri- parire qualità di ogni essere flettere, tutta l’immensità del- umano in quanto tale ed altresì lo spazio e del tempo sarebbe- da non consentire graduazioni: ro come inesistenti se non ci essa è sempre la massima. Ciò fosse l’uomo capace di pen- è detto nel laicissimo pensiero moderno Ð filosofico, giuridi- capace di far cadere nell’assur- co, politico – con l’espressio- do l’intera storia umana. Qual- ne “dignità umana”, che si ri- che anno dopo, la Corte costi- trova in molte Costituzioni tuzionale tedesca, suprema della seconda metà del secolo Magistratura di uno Stato che e soprattutto nella Dichiara- aveva causato l’olocausto, zione universale dei diritti del- scrive: “Di fronte all’onnipo- l’uomo del 10 dicembre 1948. tenza dello Stato totalitario che Nel preambolo vi si legge che: pretendeva il dominio in tutti i “il fondamento della libertà, settori della vita sociale e per il della giustizia e della pace nel quale il rispetto per la vita del mondo consiste nel riconosci- singolo non significava niente, mento della dignità di ogni es- la Costituzione ha costruito un sere appartenente alla famiglia sistema di valori che pone il umana e dei suoi uguali ed singolo uomo al centro di tutte inalienabili diritti”. Dire “di- le sue norme. A fondamento di gnità umana” e “valore della questa concezione è l’idea che esistenza umana” è la stessa l’uomo, nell’ordine della crea- smo, il valore della vita è chia- cosa. Perciò è da sottolineare zione, possiede un valore pro- mato “fontale”, cioè fonte, ge- il legame stabilito tra la di- prio ed autonomo che esige neratore di ogni altro valore, e gnità e l’eguaglianza. Il lungo costantemente il rispetto in- la dimostrazione è molto più processo storico che ha porta- condizionato della vita di ogni dettagliata. é inevitabile citare to al rifiuto, almeno concettua- singolo, anche di colui che può l’“appassionato appello” rivol- le, tra gli uomini, divisi in pas- sembrare socialmente senza to, nel paragrafo 5, “a tutti e a 27 sato tra schiavi e liberi, stra- valori”. ciascuno”: “rispetta, difendi, nieri e cittadini, neri e bianchi, Così la persona apparente- ama e servi la vita, ogni vita donne ed uomini, raggiunge il mente senza valore diviene il umana! Solo su questa strada suo traguardo nell’affermazio- parametro della dignità, a sua troverai giustizia, sviluppo, li- ne della uguale dignità umana. volta garanzia di speranza. Fin bertà vera, pace e felicità!”. Essa è talmente grande da non qui il pensiero umano. Il quale “Sul riconoscimento del diritto permettere una distinzione tra non è certo privo di contraddi- alla vita Ð aveva scritto poco vite più degne e vite meno de- zioni. Il confronto tra utilitari- prima Giovanni Paolo II Ð si gne e, d’altra parte, se si am- smo e personalismo è asprissi- fonda l’umana convivenza e la mettesse una discriminazione mo quando il giudizio investe stessa comunità politica” (n. nella dignità verrebbe negato le fasi più marginali della vita 2). Anche la teoria dei diritti il principio di eguaglianza tan- umana, quella non ancora nata dell’uomo (n. 18), la solida- to faticosamente conquistato. e quella ormai prossima alla rietà (n. 18), la democrazia Ma la parola dignità è am- morte. In questa zona l’utilita- stessa (nn. 19-70-90), la lega- mantata di mistero. Essa ha sa- rismo per il quale vale solo ciò lità (n. 20), lo stesso senso mo- pore religioso. Qualcuno ha che è utile, figlio decadente rale che sa distinguere il bene parlato della Dichiarazione dei del materialismo, sembra an- dal male (nn. 4-20) divengono diritti dell’uomo come di una cora vincerla sul personali- insicuri se il valore di ogni vita profezia laica. Nella parola c’è smo, che intuisce il mistero umana non è riconosciuto e ri- lo stupore dell’uomo nel con- dentro e fuori dell’uomo, e che spettato. statare la sua grandezza, ma su tale mistero dell’esistenza Naturalmente non è possibi- non c’è la dimostrazione del gioca la sua scommessa. le in questa sede esaminare perché di essa. Tuttavia, la sto- Eppure il personalismo già tutti questi aspetti. Farò un ria allo stupore aggiunge una vince quando riesce a porre la semplice accenno ad un tema prova indiretta: l’esperienza stessa domanda formulata dal che mi tocca particolarmente a dolente dell’umanità dimostra Papa nell’Evangelium Vitae: causa della mia professione di che ogni volta che la uguale “può esserci individuo umano magistrato, cioè di uomo di dignità umana di tutti e di cia- che non sia persona?” (n. 58), legge. Mi ha sempre turbato scuno è stata negata, angoscia cioè che sia portatore di un molto la domanda di S. Ago- e dolore hanno invaso l’uma- ministero che lo rende diverso stino: “che cosa distingue lo nità. Per questo dato di espe- da ogni altra parte del creato, Stato da una associazione a rienza storica, come postulato sempre soggetto e mai ogget- delinquere ben organizzata?”. della speranza, la Carta del to, sempre fine e mai mezzo, E mi ha sempre molto inquie- 1948 afferma la fede dei popo- mai riducibile a cosa? tato un’altra domanda che, da li della terra nei diritti dell’uo- Bisogna aggiungere qualche Socrate in poi, fino ai processi mo. Si noti l’ingresso della pa- parola sul carattere fondamen- di Norimberga contro i crimi- rola “fede” in un atto giuridico tale del valore della vita. nali nazisti, percorre la storia civile e si ricordi il significato L’affermazione già si trova del pensiero umano: “che cosa simbolico dell’anno 1948: al nella Dichiarazione Universale distingue la legge dal coman- centro del nostro formidabile dei diritti dell’uomo: la dignità do del più forte?”. Una rispo- secolo, terminata da poco la umana è fondamento della li- sta laica di ciò che la riflessio- Seconda Guerra Mondiale e bertà, della giustizia e della pa- ne cristiana aveva sempre vi- iniziato da poco il rischio su- ce. Nell’enciclica Evangelium sto è giunta, proprio al centro premo di un conflitto atomico Vitae, con indovinato neologi- del nostro formidabile secolo, dalla Dichiarazione universale stero che avvolge la stessa vita più degne e meno degne di vi- dei diritti dell’uomo: la distin- umana. Non può essere banale vere, cosa che è inaccettabile zione è fatta dalla dignità il gesto sessuale se per sua na- per il principio di uguaglianza. umana, cioè dall’uguale valore tura è il modo con cui il gran- Ho aggiunto che il principio della vita di ognuno. La ragio- dioso mistero della creazione eutanasico ha una forza espan- ne del nostro convivere in una si attualizza Non può essere siva, cosicché può mettere in società organizzata è una sorta collocata tra le strutture della pericolo la vita di tutti i soffe- di patto implicito per cui sia- repressione e dell’alienazione renti, i meno capaci, i meno mo disposti a pagare alti prez- la famiglia che sulla vita uma- utili, i pesi sociali. Ma di fron- zi purché la nostra individuale na, affinché essa cominci ad te alla sofferenza la vita per vita sia garantita. La legalità si esistere, getta il vangelo (= lie- vincere ha bisogno di Dio. Di impone per ragioni etiche, an- to annuncio) dell’amore. più: ha bisogno di Cristo. Di che quando il suo comando è A ben guardare questa ri- più ancora: ha bisogno di Cri- sbagliato, perché l’ordinamen- flessione ha già lambito più sto Crocifisso. Così più volte to giuridico nel suo comples- volte la dimensione religiosa. ho pensato, anche se nei Parla- so, in quanto garanzia di ordi- La cultura della morte e la cul- menti non l’ho detto, ciò che ne, è strumento “per la vita”. tura della vita si affrontano ha scritto S. Paolo “Nihil aliud Ma se e nella misura in cui si propriamente sul terreno reli- inter vos cupivi scire, nisi rivolge contro la vita, la legge gioso nel senso che la prima Christum et hunc crucifixum”. cessa di essere legge. non vede nulla oltre la morte Il pieno valore della vita Ci sono altri aspetti per i (perché l’uomo, concepito so- umana trova la sua verità com- quali il valore della vita rivela lo come parte particolarmente pleta nel mistero dell’Amore il suo carattere fondamentale o ben organizzata di materia, senza misura di Dio. È l’origi- 28 fontale, a cui bisogna dedicare che materia resta, è ridotto a ne dell’amore e la destinazione una particolare attenzione data cosa e come tale è destinato a all’amore ciò che rende ogni la tematica di questo Semina- finire), mentre la seconda (in- vita umana “misteriosamente rio. Alludo al significato della tuendo che l’uomo è “miste- altra”. Per questo il Santo Pa- sessualità e della famiglia. Dal riosamente altro” rispetto alla dre nell’Evangelium Vitae in- punto di vista fattuale è il de- materia e che, come tale, non dica nell’“eclissi del senso di grado della sessualità e della può avere lo stesso destino Dio” la perdita “di senso del- famiglia che riduce la capacità delle cose) spera, scommette, l’uomo” (EV 21). Alla fine per di vedere e rispettare la vita ipotizza, crede in un mistero credere nella vita umana biso- umana, ma, dal punto di vista umano anche oltre il sepolcro. gna credere nell’Amore. “Cre- concettuale è proprio la con- Ma c’è qualcosa che la ra- didimus Charitati”. templazione della meraviglia gione non riesce a capire da A me pare un motivo di della vita umana che può rico- sola, a incasellare nello “stu- grande speranza che il secon- struire il significato della ses- pore” naturale di fronte alla vi- do millennio dell’era cristiana sualità e della famiglia. In una ta umana: è la sofferenza, è il si chiuda non solo con la tra- visione materialistica la ricer- dolore innocente. gedia del secolo ventesimo, ca sul senso della vita approda Mi sono trovato tante volte ma anche con la consegna al alla banalità del piacere, di cui a ragionare di aborto e di euta- nuovo millennio, da parte di quello sessuale è espressione nasia. Anche quando non ho tutti i popoli della terra, delle particolarmente intensa, e alla introdotto Dio nel mio discor- parole che affidano la loro angoscia di una solitudine in so ho sempre avvertito la su- speranza (di libertà, di giusti- un universo assurdo per cui periorità oggettivamente vitto- zia e di pace) ad una disarmata conta soltanto l’autoafferma- riosa dei miei argomenti a di- parola: la dignità umana. zione individuale, il potere del fesa del bambino non ancora Sono convinto che per que- singolo insomma. La vita del- nato. Ma confesso di non aver sta parola sarà abbandonata o l’altro è perciò avvertita come avuto la stessa sensazione prima o poi la parola d’ordine un limite, da non superare solo quando il dibattito riguardava della modernità: pensare e quando il farlo provocherebbe l’eutanasia. Certo anche nel operare “etsi Deus non esset”, dolore o diminuzione di piace- Parlamento Europeo ho saputo come se Dio non ci fosse. “Se re. Quando possibile Ð come impedire l’approvazione di Dio non c’è tutto è possibile”. avviene quando la vita altrui è documenti a favore della ucci- Anche che la vita umana non particolarmente debole – l’al- sione di esseri umani sofferen- abbia alcun senso. Ma allora tro è addirittura censurato o ti e prossimi alla morte usando diviene semplicemente impos- mentalmente cancellato. Così argomenti umani. Ho detto sibile vivere. Per questo sento il pansessualismo diviene qua- che la libertà di togliere la vita di poter concludere che il va- si il senso stesso di una vita non esiste, perché senza la vita lore della vita umana nel terzo banale perché priva di gran- finisce la libertà. Ho dimostra- millennio non sarà più muro o dezza e di mistero, e la fami- to che nessuno accusa di vio- fossato di divisione, ma ponte glia quale struttura di dono e lenza chi impedisce con la for- e territorio di riconciliazione di vittoria sulla caducità divie- za il suicidio di un giovane sa- tra le risorse della ragione e ne vincolo inaccettabile. Dun- no, sicché l’argomento del- quelle della Fede. que per restituire senso alla l’eutanasia non è la libertà, ma On. CARLO CASINI sessualità e alla famiglia biso- piuttosto il giudizio negativo Presidente del Movimento gna che le due realtà siano sulla qualità della vita che – Italiano Pro-vita pervase fino in fondo dal mi- appunto Ð distingue tra vite Italia L’educazione è ai valori?

Nella civilizzazione tecnica cogito ergo sum si traduce nel stanti del proprio fare che, che oggi permea il pensare e il fungor ergo vivere possum, spogliato del desiderio di co- volere dell’uomo, non è facile vendono ai concittadini le va- noscere il vero e di amare il parlare di educazione. In essa rie conoscenze intorno al pro- bene, conduce l’uomo al non- si addestra l’uomo a produrre durre le cose che li aiutino essere u-topico e, di conse- oggetti di tutto e di tutti, e non solo a sopravvivere, ma guenza, all’in-idoneità a vive- quindi lo si spinge a dimenti- anche a sopraffarsi l’uno con re con questo fiore, con questo care il proprio essere e quello l’altro. Infatti, il funzionamen- bosco, con questo uomo. L’al- degli altri. Così bloccato nella to dei surrogati del reale im- terità di ogni essere lo spaven- “produttura” – se si potesse merge la società nella dialetti- ta e lo sconvolge. usare questo neologismo lin- ca “servo-padrone”. In fin dei I funzionari delle utopie, a guisticamente e foneticamente conti, anziché avere a che fare titolo di esempio menziono non elegante Ð oggi, a torto, con la società, ci si trova nella soltanto l’utopia comunista o chiamata cultura, lo sguardo necessità di dover far fronte quella del benessere, condan- 29 dell’uomo s’indebolisce a tal alle collettività dei funzionari nano tutti al comportamento punto da scambiare i surrogati di economia, di politica, di forzato, il che è educazione à del reale, quali sono proprio sesso, di matrimonio, di fami- rebours. Trattano l’uomo co- gli oggetti produttivamente glia, di scienze, di filantropia me se fosse un computer da sognati dal suo cogito, per il e così via. Gli uni producono programmare. I computer fun- reale stesso. “pane” che serve a sopravvi- zionano meglio degli uomini Nel mondo dei surrogati, vere più o meno piacevolmen- sul piano dell’efficacia e della che funzionano come se fos- te, mentre gli altri producono velocità delle loro operazioni, sero la realtà stessa, l’uomo “divertimenti” (Pascal) che ma finora nessuno parla del- viene non tanto educato quan- servono a dimenticare il reale. l’educazione di questi conge- to impratichito nel saper fun- Sopravvivendo comodamente gni. Anzi, il brainwashing che zionare, allo scopo di renderlo nella dimenticanza del reale, precede la “programmazione” capace di sopravvivere sem- si sgravano dell’obbligazione degli uomini provoca in essi pre più comodamente. L’edu- morale a vivere degnamente. lo squilibrio mentale e l’insa- cazione dell’uomo lascia il Il cogito-fungor degli uni e nia. posto alla formazione del fun- degli altri, allontanandoli dal- Nemmeno la Chiesa è im- zionario, efficiente dal punto l’essere, li conduce a quel sur- mune dal rischio dell’educa- di vista del fare qualcosa di rogato della salvezza deside- zione sofista. Tale educazione qualcosa. L’utilità della fun- rata qual è questa o quella frammenta l’unità della vita zione, prodotta dall’uomo, Funzione u-topica, vale a dire spirituale dei credenti e travia surroga in lui il senso stesso una funzione eretta a ideale. la loro fede, sicché molti di lo- della vita; egli cambia non se Per il cogito-fungor non ha ro, invece di lottare per il sen- stesso ma le sue funzioni e nessuna importanza se l’idea- so salvifico della vita, si trave- quelle degli altri. le sia vero o meno, basta che stono da funzionari e lottano I sofisti moderni che seguo- funzioni come se lo fosse. Il per le cose che permettono lo- no come esempio i sofisti ate- cogito-fungor non pensa nem- ro di sentirsi a proprio agio niesi, rendendosi conto che il meno alle conseguenze deva- esattamente nel mondo delle funzioni. Alla fede salvifica sostituiscono oggi questo do- mani quell’oggetto insieme con i quali sono alla mercé del cogito-fungor. Così coloro che sono educati sofistica- mente non entrano nel dialogo con nessuno. Infatti, gli ogget- ti non dialogano, essi lottano per avere più alto prezzo. La vita spirituale dell’uomo si compie proprio nel dialogo. Dialogando, egli si unisce con l’identità sacra dell’altro, sa- cra in quanto essa non dipen- de da nessuno degli uomini. L’identità di ogni essere è un dono che viene continuamente l’avere e il potere ha un ramo mini liberi. Non cogliendo il fatto dal Pensiero creante di di pazzia perché incaglia il loro essere amore delle cose Dio. Il dono è da adorare. progresso tecnico. Orientato più grandi del mondo visibile, Adorandolo “in spirito e ve- alle realtà che si trovano al di cadono nell’in-idoneità alla rità” (cfr. Gv 4, 23-24), l’uo- là di esso, egli si preoccupa comunione delle persone. Si mo adora il Principio di ogni della direzione del progresso mettono insieme con gli altri dono, vale a dire Dio. Lo ado- stesso e, in tal modo, turba la solo quando ne hanno bisogno ra contemplando alla Sua luce pace dei funzionari che lo fan- per poter fare qualcosa. Rea- questa montagna, questo fio- no. Per i funzionari egli dà fa- lizzato il prodotto, si separa- re, questo lago, ma Lo adora stidio perché, non nasconden- no. Nel loro mondo il tradi- soprattutto contemplando un do di essere obbligato dalle e mento e la fedeltà sono cate- altro uomo che, a sua volta alle realtà invisibili, li costrin- gorie ignote. Infatti, la fedeltà donandoglisi, anche entra nel ge a pensare. Socrate è stato e il tradimento hanno luogo dialogo con lui; e, contem- ucciso da quelli che erano soltanto nel mondo edificato plandolo, adora Dio. “abilissimi a educare e rende- nella conoscenza e nell’amore Chi adora i propri cogitata è re quali vogliono che siano e dell’essere, mai nel mondo costretto a costruire i cosid- giovani e vecchi e uomini e delle funzioni. Solo l’uomo detti consensi, altrimenti la donne”1. Per lui la libertà con- che, conoscendo e amando sua adorazione perde di signi- sisteva nello scegliere non ciò l’essere degli altri, si identifi- ficato. Il funzionario che non che si vuole, ma ciò che si de- ca con esso fino a diventarlo, riesce a costruire consenso ve volere. Oggi, quando tante sa cosa vuol dire essere fedele non funziona, il che per lui forze congiurano contro l’uo- ovvero tradire. vuol dire non vivere. In fin dei mo per costringerlo ad accet- Nella Chiesa, la mentalità 30 conti, la vita “spirituale” dei tare la condizione propria del propria dei funzionari, cor- funzionari, che consiste pro- “servo utile” a produrre dall’i- rompendo l’amore, corrompe prio nel costruire consensi, nizio alla fine della sua vita il lavoro dell’evangelizzazio- non è che una lotta per rag- cose visibili, le parole di So- ne. È una corruzione dell’a- giungere sempre più alte fun- crate suonano ancora più pro- more, della conoscenza e del zioni, in quanto sono queste fetiche: “Conviene riconosce- lavoro. Questa corruzione si che fanno aumentare o abbas- re che in una costituzione po- manifesta nell’affaccendarsi sare il prezzo-valore della vi- litica sul tipo delle attuali, dei cristiani e dei loro pastori ta. Non lasciarsi scartare, anzi chiunque si salvi e divenga per tante cose, mentre trascu- non lasciarsi superare dagli al- quale si dev’essere, se dirai rano questa “una cosa sola” tri! Ecco il fondamento e l’i- che si salva per un favore di- senza la quale tutte le altre co- deale della morale e dell’edu- vino, puoi esser certo di non se passano e svaniscono nel cazione dei funzionari, morale dire una bugia”2. nulla. Quando nei cristiani e ed educazione che in fondo si La situazione diventa anco- nei loro pastori non traluce la riducono ad una politica sca- ra più pericolosa, quando la Parola che “educe” gli uomini dente. pura esteriorità di Stato, fatta dall’oscurità e dall’incom- Per i funzionari che non si delle funzioni amministrative, prensibilità della loro imma- sentono più grandi del mondo totalitariamente tende a rende- nenza e li conduce alla libertà- in cui vivono, la libertà rive- re amministrabili i cittadini. amore che li rende comprensi- lantesi nell’unione disinteres- L’esteriorità di Stato non sop- bili e salvi, la Chiesa dà l’im- sata dell’uomo con il bene, porta l’essere persona degli pressione di essere un’asso- che non serve a aumentare l’a- uomini perché l’estasi, che è ciazione fondata per svolgere vere e il potere, è pietra di la persona, trascende tutte le questa o quell’attività sociale. scandalo. La beffano, l’emar- funzioni e la loro amministra- Le vocazioni vengono ostaco- ginano e presentano quelli che bilità. I funzionari incatenati late e fermate perché i giovani aspirano ad essa come arretra- all’esteriorità dell’ammini- intravedono la contraddizione ti. Per i funzionari colui che strazione, devastando questo in cui si trova l’evangelizza- ama cose inutili ad aumentare essere dell’uomo amore esta- zione con l’amministrazione tico della verità e del bene che propria dei funzionari. Il mec- sono più grandi dell’utilità e canismo della pura esteriorità dell’efficacia, chiudono la d’amministrazione prima o porta in faccia al dono della li- poi sarà sostituito dal compu- bertà. Negli istanti sparpaglia- ter, e l’uomo non si sente chia- ti nel tempo e staccati l’uno mato a diventarlo. dall’altro, perché non c’è nes- Il pastore educe e conduce sun istante che possa unirli, la il gregge; egli è educatore. È libertà si riduce alle cosiddette un lavoro difficile. libere scelte, vale a dire alle In cosa consiste, allora, reazioni agli stimoli attuali e l’“educazione”? visibili. Etimologicamente la parola I funzionari del visibile, non “educazione” significa una orientandosi verso la Trascen- azione particolare, quella di denza invisibile dalla quale condurre fuori (“edurre”, edu- proviene la libertà dell’uomo, care) un uomo da uno stato di non sanno governare gli uo- ignoranza per condurlo allo stato in cui egli si trovi davan- luce dell’uomo-femmina e vi- ti alle nuove evidenze. L’edu- ceversa. La verità dell’essere catore risveglia. Il risvegliato, di ciascuno di loro si svela so- l’“edotto” cioè dal sonno, en- lo quando essi si rivelano l’u- tra nel mondo reale dove vede no all’altro. Laddove la diffe- come stanno le cose. Vi si sen- renza sessuale viene dimenti- te libero dalle cose sognate, cata, l’educazione dell’uomo è alle quali si arrendevano la già fallita. È fallita per l’im- sua ragione e la sua volontà possibilità di camminare alla immerse nel sonno. verità e al bene dell’uomo. Educato è l’uomo nella mi- Oserei dire che, non accettan- sura in cui egli permette alla do questa differenza, l’uomo verità degli esseri di difender- chiude la via che lo conduce a lo dal caos proprio del mondo cogliere l’Alterità di Dio già irreale. Il mondo reale fa resi- nel domandare: “Da dove ven- stenza alle voglie e ai calcoli go e dove vado?”. dell’uomo. Esige che egli si In altri termini l’uomo, nel- adegui agli altri, il che signifi- do: “Da dove vengo e dove la misura in cui trascura e di- ca abbandonare le comodità di vado?”. Muore e ri-nasce cer- mentica la differenza sessuale, cui godeva nel mondo sogna- cando “una cosa sola” che gli non si orienta al senso della to. La verità degli esseri chia- manca (cfr. Mc 10, 21), cer- vita, senso la cui alterità co- ma l’uomo a convertirsi ad es- cando cioè quell’Altro che è il mincia a tralucere già nell’al- si, il che costituisce l’essenza Principio, dal quale viene, e la terità dell’altra persona. Se stessa dell’educazione. Infatti, Fine, alla quale il “novo pere- l’alterità del senso della vita 31 colui che si converte viene grin d’amore... volge il comincia a manifestarsi nella edotto dal sognare opinioni e disìo”3. Qualsiasi altra educa- differenza sessuale, questo condotto a convivere con gli zione ferma l’uomo nelle cose senso obbliga l’uomo a non altri. é un passaggio pasquale che, staccate dall’unità della fermarsi in essa; la differenza che non è mai facile. fine e dell’inizio della vita per sessuale apre soltanto la via. Il La liberazione dell’uomo, mancanza della domanda “Da senso stesso, tralucente nel vi- che accade nella conversione, dove vengo e dove vado?”, ri- sibile, rimane invisibile e inizia nel suo diventare do- specchiano solo il suo essere chiama ad andare oltre. È l’In- manda: “Da dove vengo e do- chiuso nell’umano. Vedendo visibile che obbliga l’uomo ve vado?” Questa domanda, se stesso negli altri e nelle co- nel senso profondo della paro- mirando all’Invisibile la cui se come negli specchi, l’uomo la, non il visibile. Dunque, è imperitura presenza in tutti gli vede soltanto questo o quello l’Invisibile, e non il visibile, a istanti della vita fa sì che, in hic et nunc a cui è ridotto e la educare l’uomo. essa, ogni finire non è che un cui ultima parola l’ha il piace- Possiamo, penso, fare a me- iniziare, libera l’uomo dalle re. Le tautologie, non solo no delle spiegazioni del per- cose visibili, che passano. quelle omosessuali, non han- ché il mondo costituito dalle L’uomo edotto e condotto da no mai il carattere educativo; funzioni non conosce la fe- questa domanda all’Altro non “educono” l’uomo da se deltà né il tradimento. Solo sfiora il senso della vita. stesso. l’Invisibile che non si identifi- Nella domanda “Da dove L’educazione dell’uomo ini- ca con alcuna funzione esige e vengo e dove vado?”, provo- zia nel corpo. é il suo corpo chiama l’uomo alla fedeltà in- cata dall’esperienza del tempo che per primo indica all’uomo condizionata. Proprio chia- che l’uomo è dalla nascita alla la via d’uscita da se stesso. mandolo ad essa, lo “educe”; morte, in qualche senso si Nella presenza della persona lo educa. Però, l’uomo può es- esprime la Memoria di quel- sessualmente differente, l’uo- sere fedele all’Invisibile solo l’Altro che è eternità. In que- mo comincia a intravedere la in quanto Esso traluce nel vi- sta domanda vibra la speranza direzione in cui bisogna che si sibile. Perciò la fedeltà del- che la fine della vita non nega orienti il suo essere estatico in l’uomo all’Invisibile si com- il suo inizio, ma lo conferma e cerca del Principio e della Fi- pie nella fedeltà al visibile in gli dà rilievo. La domanda ne. La vita vissuta al di là della cui l’Invisibile gli si rivela e “Da dove vengo e dove va- differenza sessuale fuorvia la gli si dona, sicché colui che do?” costituisce il principio domanda stessa “Da dove ven- abbandona questo visibile tra- dell’educazione nel senso più go e dove vado?” e fa sì che disce tutti e due. Amare l’Invi- profondo del termine. Educa- l’uomo si comporti in modo sibile come se si abbandonas- tore è chi aiuta l’uomo a di- balordo; è “male edotto”, cioè se il visibile e amare il visibile ventare questa domanda. Per maleducato. come se si abbandonasse l’In- poterlo fare, egli stesso deve La differenza sessuale “edu- visibile: ecco il segreto! Cristo già saper unire l’inizio e la fi- ce” la persona da se stessa e la ha rivelato questo segreto e ne della vita nel domandare conduce ad un’altra persona. solo Lui tra gli uomini ha sa- con tutto se stesso: “Da dove Le libera tutte e due dalla soli- puto realizzarlo in modo divi- vengo e dove vado?” Colui tudine in cui nessuna arrivava namente perfetto. che sa unirli sa vivere, perché a comprendere se stessa. Infat- Allo stesso tempo la fe- solo lui sa morire e ri-nascere. ti, l’uomo-maschio non com- deltà all’Invisibile, compien- Muore e ri-nasce domandan- prende il suo essere che alla dosi nella fedeltà al visibile, esige che l’uomo abbandoni diventano auctoritas, cioè Colui che si ferma nelle co- il visibile stesso e ascenda realtà in cui traspare l’Invisi- se utili e comode fino a identi- sempre un po’ più in alto. Al- bile “perduto”, desiderato e ficarsi con esse sarà sempre trimenti egli non potrà mai cercato da loro insieme. secondo, come lo sono gli essere fedele all’Invisibile. Unendosi così l’uno con l’al- strumenti che servono a qual- Per mancanza della fedeltà tro si mettono sulla via del ri- cosa. Sarà sempre vendibile e all’Invisibile, la sua fedeltà al torno. Da dove? Dall’“esilio”. comprabile; il suo prezzo au- visibile è già fallita, perché Ascendono, salendo sulla ci- menterà o verrà ridotto secon- non cerca di salvarlo. ma... do le regole del mercato. La fedeltà e il tradimento si Nell’affidamento dell’uomo Primo è solo chi si lascia riferiscono, evidentemente in all’uomo, la domanda “Da do- edurre da sé e condurre all’in- modi diversi, al senso della vi- ve vengo e dove vado?” non visibile Altro. Primi sono ta dell’uomo. Di conseguenza, cessa di essere domanda, ma Abramo, Isacco e Giacobbe, l’uomo fedele all’Invisibile si approfondisce, se posso dire perché, ardendo di Colui che tralucente nel visibile è fedele così, nella direzione dell’Invi- soltanto è, non hanno alcun a se stesso. Quando tradisce sibile. Diventa sempre più at- prezzo; non sono vendibili né questa totalità duale, tradisce tesa rivolta a ciò che, pur ac- comprabili. Essi possono sol- il proprio essere orientato ad cadendo nel tempo che passa, tanto offrirsi. Ciascuno di loro essa. non si identifica con esso. è dignità che rappresenta un Il senso della vita, in qual- L’uomo affidato è affidabile; ideale per sé. Vivono nel mon- che modo presente già nella non lasciandosi divorare dal do delle cose visibili, ma non domanda “Da dove vengo e saeculum che, come dice Ta- appartengono ad esso. Pren- dove vado?”, si manifesta co- cito, corrumpit et corrumpi- dono le misure per sé dall’Al- 32 me unità del Principio e della tur, non si lascia corrompere e terità del Divino desiderato e Fine. L’uomo viene dal Prin- non corrompe gli altri. Solo cercato da loro; si misurano cipio e va verso la Fine nella chi non è corrotto dalle cose non con il loro tempo, ma con quale spera di poter ritrovar- che passano, solo chi non è, l’eternità che Egli è. La com- Lo. L’avrebbe, allora, perdu- cioè, secolarizzato è idoneo a prensibilità di Abramo, d’I- to? Quando? La risposta può educare gli altri. La trasparen- sacco e di Giacobbe proviene essere solo questa: in illo tem- za del suo essere visibile per- dal fuoco di cui essi ardono e pore. Per questo vive questo mette loro d’intravedere l’In- che permette loro di presen- Principio, come se lo conti- visibile da cui, come dal sole, tarsi con le parole: ”Io sono”. nuasse a perdere in ogni hic et s’irradiano tutto e tutti. Pro- Provenendo da e andando alla nunc. Alla luce di ciò che ac- prio questo significa essere Realtà che avviene in illo tem- cade in illo tempore vede co- educati. pore, vivono il tempo della lo- me stanno le cose che passano L’uomo educa l’altro nella ro esistenza terrestre come e come bisogna comportarsi misura in cui gli si rivela. L’e- tempo del divenire e non, in- per rendere giustizia ad esse. ducatore si dona all’educando. vece, come tempo della corru- La sua educazione dovrebbe In altri termini, l’educatore zione. essere orientata proprio a ciò muore a sé. Muore a sé affi- La dignità richiede l’eroi- che accade in illo tempore e dandosi all’altro. Perciò risor- smo dell’agere, vale a dire l’e- da cui proviene la verità di ge in lui, in quanto l’altro gli roismo proprio del conoscere tutto ciò che esiste hic et nunc. si affida a sua volta. Abraham la verità e dell’amare il bene. Solo l’uomo teso verso le muore a sé e risorge in Isacco, La dignità non è qualcosa di realtà che continuamente av- ma anche Isacco muore a sé e acquisito. Essa fit. Si compie vengono da non passare mai risorge in Abramo. Tutti e proprio nel morire a sé e nel sa come comportarsi in ogni due, educandosi l’un l’altro, risorgere nell’amato e cono- situazione. é preparato alle vengono educati. Gli ineduca- sciuto. Chi non si decide a cose nuove; nessuna lo coglie ti non risorgono, perché non pensare e ad esistere eroica- di sorpresa e alla sprovvista. sanno morire. mente, vuol dire che non è Così vengono educati Abra- Gli ineducati cadono nella idoneo a dire all’altro: “Io so- mo e suo figlio, Isacco, alle solitudine, nella quale l’inedu- no te e tu sei me”, non sarà pendici del monte nel paese cazione dell’uomo alla reci- mai dignità. Nella sua in-ido- Moria. Tutti e due cercano il procità di donare e di ricevere neità all’eroismo si manifesta senso della vita, provveduto si manifesta nell’arrendersi al- la sua in-educazione. Degna- da Dio (cfr. Gen 22, 7-8); il la dialettica “servo-padrone”, mente si comporta soltanto padre lo cerca nell’alterità del in cui il “padrone” ammaestra chi dice all’altro: “Io sono te e figlio e il figlio nell’alterità il “servo” e il “servo” ammae- tu sei me”. È la dignità che del padre. Si affidano alla ve- stra il “padrone” a seconda dei educa l’altro, chiamandolo ad rità che credono essere d’ori- propri bisogni. La solitudine essere anche dignità, cioè a ri- gine divina, e sperano di non ha sempre un carattere pole- sponderle: “Anche io sono dover essere delusi da essa. mico, talvolta addirittura ag- te”. Per Abramo, questa verità ri- gressivo. L’utilità e la como- L’in-educazione dell’uomo luce in Isacco; per Isacco, in- dità conducono il “servo” e il si manifesta nella sua in-ido- vece, essa brilla in Abramo. “padrone” lontano dall’Invisi- neità al dire: “Io sono te e tu L’uno auget, arricchisce, la fi- bile “perduto” in illo tempore, sei me” nel matrimonio, nella ducia dell’altro, ponendo in dandoli in preda alle cose di famiglia, nell’amicizia. Essa lui la propria. L’uno per l’altro qualche prezzo. si manifesta nella sua in-ido- neità alla mediazione ponti-fi- stesso agli altri. Il suo amore, mo trascende il tempo. Non si cale tra gli uomini e Dio, e in la sua conoscenza e il suo la- lascia secolarizzare. Resiste. modo particolarmente doloro- voro si ammalano. Perdono la L’uomo ascende al suo “io so in quella propria del sacer- forza educativa perché nelle sono”, affidandosi a colui che dozio nel senso stretto della tecniche d’amare, di conosce- lo chiama con il “tu”. Per po- parola. Le tragedie nei matri- re e di lavorare non si rivela la ter, allora, diventare se stesso, moni, nelle famiglie, nelle verità dell’uomo, verità che lo cioè “io sono”, bisogna prima amicizie e nella stessa Chiesa rende libero. Infatti, la verità morire a sé. Solo così l’uomo risultano dal fatto che molti dell’uomo non si dona mai risorge come “io sono”. Cia- sposi, molti amici, molti sa- agli “idioti” perché gli “idioti” scuno è “io sono” nell’altro. cerdoti sono piuttosto “sem- non si donano l’uno all’altro. Non lo sono gli “idioti”, per- plici operai” (homines fabri) La luce dell’Invisibile, la ché non vi arrivano. Secola- che “ponte-fici”. Non costrui- cui Memoria (anamnesis) rizzati, gli “idioti” si lasciano scono ponti che uniscono gli l’educatore ridesta nell’inti- corrompere dal tempo. uomini l’uno con l’altro e tutti mo dell’uomo, rischiara tutto L’“io sono” suona divina- con l’Altro. In altre parole, gli e tutti intorno. Proprio questa mente. Esso arde dell’“Io So- in-idonei all’eroismo non si luce libera l’uomo dall’“idio- no Colui che Sono”. Al suo convertono agli altri. Di con- zia” e lo conduce alla saggez- “io sono” l’uomo ascende, seguenza, non intravedono il za propria dell’amore, della ascendendo all’“Io Sono Co- senso e la grandezza della vi- conoscenza e del lavoro. Uno lui che Sono”; abbandona se ta. Questa è la tragedia stessa solo è l’educatore dell’uomo: stesso per poter essere davve- dell’in-educazione dell’uomo. l’Invisibile. “Non vogliate ro se stesso. Proprio per que- Colui che non pensa e non essere chiamati maestri, per- sto l’uomo è sacro, come lo è esiste eroicamente non ha da- ché uno solo è il vostro mae- il roveto ardente. Davanti al 33 vanti a sé il Futuro più grande stro, e voi siete tutti fratelli” proprio “io sono”, egli si sente del tempo. Non avendo dove (Mt 23, 8). chiamato a “togliere i sandali andare in saeculo, verrà facil- L’educatore educa nella mi- dai piedi” (Gen 3, 5). L’Amo- mente corrotto. L’uomo seco- sura in cui si apre e invita l’al- re quale è l’“Io Sono Colui larizzato fa tutto da solo per- tro ad entrare dentro per abi- che Sono”, irradiandolo, lo li- ché, non essendo edotto da sé, tarvi con lui. “Maestro, dove bera dall’“idiozia” e lo condu- non arriva agli altri. Chiuso abiti?”, chiesero Andrea e ce alla libertà che è una sola, nel privato, diventa Ð direbbe- Giovanni a Cristo. “Venite e ed è quella divina. Non è faci- ro i Greci Ð idiótes. L’“idiota” vedrete”, Egli rispose loro. le essere educato, vuol dire li- non si unisce con l’altro, nem- “Andarono, dunque, e videro bero, perché non è facile di- meno lo cerca, proprio per dove abitava, e rimasero pres- ventare simile a Dio. questo è “idiota”. Riducendo so di Lui quel giorno”(Gv 1, La casa in cui ciascuno è tutto e tutti, incluso se stesso, 38-39). Colui che non ha nulla “io sono” si fonda sulla rela- all’oggetto di qualche prezzo, da rivelare, anzi, ha tante cose zione “padre-figlio”. La edifi- frantuma l’insieme organico da nascondere, non sarà edu- cano Abramo e Isacco sul dell’amore, della conoscenza catore. pendio del monte nel paese e del lavoro. Li trasforma nel- Da rivelare è la casa, da na- Moria; la edificano il padre le tecniche del fare queste o scondere, invece, è la baracca. che corre incontro al figlio altre cose. Fa l’amore ma non È solo nella casa che l’uo- prodigo e il figlio prodigo che ama, perché non arriva all’al- mo sente il “tu” rivoltogli da ritorna al padre; la edificano tro; fa la conoscenza ma non chi l’ha invitato ad entrarvi. gli amici che sono “in cammi- conosce, perché non arriva al- Questo “tu” lo risveglia, sic- no” per questo o per altro Em- l’altro; e, di conseguenza, fa il ché egli entra nel mondo reale maus (cfr. Lc 24, 13); la edifi- lavoro, ma non lavora, perché, costituito dal suo “io sono” e cano tutti coloro che cercano non arrivando all’altro, soltan- dalla situazione in cui gli è la verità e il bene affidati alla to produce gli oggetti da ven- stato dato di esistere e di vive- loro conoscenza, al loro amo- dere, nei quali non offre se re. Nel mondo reale, diverso re e al loro lavoro. Nella rela- da quello sognato dal suo co- zione “padre-figlio” si ridesta gito, l’“io sono” dell’uomo sta negli uomini l’autocoscienza davanti a lui come un primor- nella quale si ricordano di diale dono e allo stesso tempo quell’Altro che il Vangelo di- come un primordiale compito. ce loro di chiamare “Padre”. E L’“io sono” non risulta dal co- grazie a questa relazione gli gito di nessuno e, di conse- uomini scoprono, “si ricorda- guenza, non si identifica con no” di essere amati e cono- nessun cogitatum. Esso si ri- sciuti “prima della creazione desta nell’uomo e egli se ne del mondo” (cfr. Ef 1, 4). ricorda. È come se il suo “io “Non chiamate nessuno “pa- sono” non fosse sua proprietà, dre” sulla terra, perché uno pur essendo suo. Ricordando- solo è il Padre vostro, quello sene, l’uomo entra nel lavoro del cielo. E non fatevi chiama- che l’Altro compie in illo tem- re ‘maestri’, perché uno solo è pore. Di conseguenza, ascen- il vostro Maestro, il Cristo” dendo al suo ”io sono”, l’uo- (Mt 23, 9-10). Se le cose stanno così, l’e- ad identificarsi con essi senza ancora da realizzare nella co- ducazione si compie nell’a- che egli diventi loro padrone. noscenza e nell’amore, nel daequatio filii cum Patre, per- Questi valori l’uomo li com- senso profondo di questi ter- sonae cum Persona, ed è in patisce. La com-passione lo mini. Unendosi così con que- questa adaequatio che si rive- rende “prossimo” dell’essere sto valore, l’uomo si unisce la la verità indicata e mirata che l’ha commosso e mosso con l’essere stesso. Dopo aver dalla domanda che l’uomo di- così. Il buon Samaritano, pas- adempiuto tale con-summa- venta: “Da dove vengo e dove sando accanto ad un uomo ag- tum est, può fare tutto ciò che vado?”. In altre parole, la do- gredito dal male, “lo vide e vuole; il suo facere sarà trasfi- manda sul senso della vita ini- n’ebbe compassione” (Lc 10, gurato dall’agere (conoscere e zia la generazione spirituale 33). Senza dubbio quell’uomo amare). Nelle sue libere scelte dell’uomo. aggredito dal male era in sé un si esprimerà la libertà dell’a- Quando l’attivismo sfrenato bene, un vero, ma per il sacer- more e l’amore della libertà. degli “idioti” distrugge l’uo- dote e per il levita non rappre- Questi valori, dunque, di- mo e, di conseguenza, la so- sentava alcun valore. Essi pro- pendono sia dagli esseri stessi cietà e la natura, i medici-sofi- babilmente erano presi e mos- che sono “buoni” e “veri” sti vendono varie pomate, da si dagli altri beni che secondo Ð vuol dire amati e conosciuti loro chiamate valori, per un- i calcoli della loro ragione te- “prima della creazione del gere le parti dolenti sia del- nevano il primato. mondo” – sia dall’uomo che l’uomo che della natura. Se Non è un caso che subito nella sua compassione si sente sono teologi, parlano di Dio dopo aver raccontato la para- chiamato a ri-amarli e a ri-co- come se pure Lui fosse uno bola del buon Samaritano san noscerli. Ri-amandoli e ri-co- dei valori, evidentemente il Luca parli della visita di Cri- noscendoli, pensando cioè ed 34 più grande. sto a Marta e Maria. Maria esistendo nella dimensione Non mi metto contro i valo- “sedutasi ai piedi di Gesù, metafisica, l’uomo con-cresce ri, tutt’altro! Mi pongo soltan- ascoltava la sua parola; Marta con gli esseri. Anzi, ascende to contro i sofisti che ne fanno invece era tutta presa dai mol- al di là del “bene” e del “vero” oggetti da vendere. I sofisti ti servizi. Pertanto, fattasi dell’essere perché ascende al hanno ucciso Socrate le cui avanti, disse: ‘Signore, non ti loro Inizio e alla loro Fine, domande proprio sui valori curi che mia sorella mi ha la- proprio a Dio. é Lui che, ri- (cosa è la giustizia, cosa è la sciata sola a servire? Dille volgendosi all’uomo con il pace? ecc.), che essi dicevano dunque che mi aiuti’. Ma Ge- “tu” attraverso il “vero”, il di conoscere e di praticare, li sù le rispose: ‘Marta, Marta, “bene” e il “bello” di ogni es- mettevano alle strette. tu ti preoccupi e ti agiti per sere, lo conduce a Lui stesso, La casa in cui dimoriamo è molte cose, ma una sola è la vale a dire alla Santità. edificata indubbiamente sopra cosa di cui c’è bisogno. Maria L’educazione, se non è alla diversi valori. Vi troveremo si è scelta la parte migliore, santità, si riduce ad insegnare valori vitali, economici, politi- che non le sarà tolta’” (Lc 10, all’uomo a fare questa o quel- ci, estetici, morali. Alcuni di 39-42). la cosa, il cui valore dipende essi li possediamo; alcuni, in- Intravedere che l’essere è da un lato dalle situazioni e vece, ci chiamano a diventarli “vero” (verum) e “buono” dall’altro dalle voglie e dalle piuttosto che a possederli. I (bonum) ancora non significa capacità di calcolare. L’educa- valori posseduti servono per viverlo come valore da diven- zione è legata, abbiamo detto, la nostra sopravvivenza come tarlo. Di un tale valore questo con la casa. L’educazione, al- pure per la nostra comodità, essere si accende nell’uomo, lora, che non è alla santità del- senza gli altri, invece, non po- quando egli si lascia commuo- l’uomo, santità che trascende tremo essere dignità. La diffe- vere dalla verità, dal bene, dal tutti i valori, lo getta nelle ba- renza tra i valori da possedere bello dell’essere che lo chia- racche. e quelli da essere emerge dal ma a difenderli, se sono mi- Tutti i valori, anche quelli modo in cui li conosciamo e li nacciati, oppure a compierli, da avere, scompaiono appena realizziamo. se sono ancora inadempiuti. l’uomo cessa di compierli. Le cose appaiono come va- Chi risponde: “No!” a questa Esistono finché l’uomo li rea- lori da possedere all’uomo che chiamata, commette ingiusti- lizza, calcolandoli (valori da vede la loro utilità calcolabile zia, distrugge la pace, chi, in- avere) o com-patendo con per il proprio fare e avere. La vece, dice: “Si!”, fa giustizia, l’altro (valori da essere). In sua ragione (ratio, da reor, ra- fa pace... La com-passione tutti e due i casi, l’uomo si tum, calcolare) ne calcola il non gli permette di trattare identifica con ciò che vale per valore o meglio il prezzo, e l’essere che lo chiama come lui. Identificandosi con i valo- “conosce” il proprio calcolato, oggetto utile al suo fare e al ri da avere, egli diventa oggi vale a dire la propria costru- suo possedere. La compassio- questo domani quell’oggetto zione. Prescinde dal fatto che ne lo urge a trattare questo es- calcolato, il che taluni chia- gli esseri sono veri, buoni e sere come soggetto che può mano “autocreazione”. Essa, belli (ens, bonum, verum et donarsi (la persona) oppure, invece, non è che un maltrat- pulchrum convertuntur)4. mutatis mutandis, che gli è tamento dell’uomo, maltratta- I valori da diventare non di- stato già dato (la cosa). Tra mento reso possibile dalla sua pendono dall’uomo. Si offro- l’uomo e l’essere che lo chia- dimenticanza di sé. Compien- no a lui, commuovendo e ma a difenderlo o ad aiutarlo do, invece, i valori da essere, muovendo tutto il suo essere il valore emerge come realtà l’uomo esiste come soggetto sovrano, non posseduto cioè zazione decide l’uomo, lo rag- con-templatur, vale a dire egli da niente e da nessuno. Infatti, giungono come doni. Solo stesso non diventa templum. chi può impadronirsi dell’uo- dalla sua decisione di riceverli Non lo diventa perché non en- mo in cui si svolge l’avveni- laboriosamente o meno dipen- tra nel templum dell’identità mento dell’amore, della fede, de se egli esisterà come sog- degli altri. Intendo proprio della speranza, l’avvenimento getto oppure come oggetto. questo quando parlo del cre- della verità, della giustizia, L’idoneità a riceverli viene scere nel con-crescere dell’es- della pace e di tanti altri valori meno quando l’uomo idolatra sere dell’uomo. Non con-tem- inafferrabili alle mani posses- la sua ragione e la sua volontà, plando, non diventando cioè sive? e, di conseguenza, quando ri- templum, l’uomo stesso non è L’essere soggetto, avvenen- duce la libertà alle cosiddette da con-templare. Non dice al- do nel suo compiere i valori la libere scelte. Le libere scelte l’altro e l’altro non dice a lui: cui validità deriva dalla san- che non emanano dalla libertà “Io sono te e tu sei me”. Cam- tità alla quale l’uomo è orien- fanno naufragare l’uomo nel mina a tentoni, sperperando “i tato, non sarà mai qualcosa di caos in cui egli, nel migliore beni ereditati” (verum, bo- acquisito una volta per sem- dei casi, cerca la salvezza nel num, pulchrum), come li sper- pre. L’uomo diventa soggetto moralismo oppure nell’esteti- pera il figlio prodigo nel “pae- lavorando continuamente; è smo, vale a dire nel possesso se lontano” della dimentican- nel suo lavorare che egli vie- dei valori morali o di quelli za del proprio essere e di quel- ne edotto “dalla polvere del puramente estetici. lo del padre, del fratello, degli suolo” (cfr. Gen 2, 7) e con- Gli idioti possono aumenta- altri coinquilini5. dotto alla Libertà di Dio crea- re il loro possesso, anche Manca la contemplazione, tore che semper laborat (cfr. quello morale (possesso delle la conoscenza, l’amore e il la- Gv 5, 17). virtù) ed estetico, ma non il voro decadono. L’attivismo, 35 L’essere soggetto dell’uo- loro essere. Perché l’essere anche quello morale, corrom- mo risulta, da un lato, dal suo dell’uomo possa crescere, egli pe l’uomo perché lo secolariz- continuo lavoro figliale e, dal- stesso dovrebbe saper arrivare za. Maria sedutasi ai piedi di l’altro, dal continuo lavoro del all’altro. Malgrado le appa- Cristo “si è scelta la parte mi- Padre. Il Padre sempre genera renze, gli idioti, che non arri- gliore, che non le sarà tolta”, e crea. Quando dice all’uomo: vano al e non si uniscono con ed è questa: di dire con tutta “Tu sei mio figlio, oggi ti ho l’altro, non conoscono il reale se stessa all’altro: “Io sono te creato”, gli dona se stesso, e e non lavorano realmente, per- e tu sei me”. quando Dio fa un dono, lo fa ché amano soltanto le proprie Laddove l’identità dell’uo- in modo divino; non mantiene costruzioni. Avere il Premio mo è dimenticata, l’uomo non nulla per sé. Nemmeno se Nobel non significa per que- ha dove abitare. La casa è una stesso. Il Padre è assolutamen- sto che non si è idiota, il quale dimora in cui tutto è orientato te povero. Egli soltanto è Pa- non arriva al reale differente al “centro”, dal quale proviene dre, vale a dire Amore; “Sono dal suo cogito. l’identità di tutto ciò che si Colui che Sono” (Es 3, 14); L’essere dell’uomo cresce trova nei confini tracciati da “Dio è amore; chi sta nell’a- solo quando concresce con un questo “centro”. Davanti al more dimora in Dio e Dio di- altro essere; concresce con es- “centro” l’uomo si inchina mora in lui” (1 Gv 4, 16). so con-templando la sua iden- nell’adorazione. Se il “centro” Questa è la verità dell’essere tità. L’identità di ogni essere non è Dio ma solo qualche co- Soggetto divino e dell’essere rappresenta un templum, un sa che Lo scimmiotta, l’adora- soggetto umano che Lo divie- tempio, e il tempio non è più zione degenera in una prostra- ne. Alla povertà paterna di tempio per chi fa tutto per im- zione idolatrica come davanti Dio l’uomo deve rispondere possessarsene. Il possesso è al “vitello d’oro”, il cui pos- con la povertà figliale che è divisibile, perché divisibile è sesso dipende dalla ragione e ancora da realizzare. il posseduto stesso. Il templum dalla volontà. Non bisogna, Tutto ciò vuol dire che i va- diviso non è più templum. Se allora, meravigliarsi se coloro lori da essere, della cui realiz- il verum, bonum, pulchrum che adorano “il vitello d’oro” fossero divisi ciascuno in se adorano le cosiddette libere stesso, sarebbe diviso quel- scelte della propria ragione e l’Altro a cui essi ci rimanda- della propria volontà. Negli no. Sarebbero divisi anche la uomini prostrati davanti ad es- nostra conoscenza della verità se non si accendono più i va- e il nostro amore del bene, va- lori da essere. I prostrati vedo- le a dire il nostro essere perso- no soltanto la terra, anzi, non na. Essere diviso significa es- vedono che quel suo pezzo sere calcolabile. Non lo sono che si trova alla portata delle né Dio né l’uomo. loro mani e su cui porre i pie- Non ascendendo, allora, al di. Lo calcolano nella sponta- di là dell’avere, perfino al di neità con la quale le loro libe- là del possesso delle virtù, non re scelte “rispondono” agli sti- edificando cioè la casa con moli determinati dalle situa- quell’Altro che è assoluta- zioni. Non riescono ad andare mente povero e che noi chia- oltre, alla santità della libertà miamo Padre, l’uomo non che se non è divina non è li- bertà. L’idolatria delle libere plasmata soltanto dalla spe- Perdono tutto, anche se gua- scelte rappresenta il massimo ranza: “Da dove vengo e dove dagnano “il mondo intero” dell’ineducazione, vale a dire vado? Ti prego, dimmelo!”. (Mc 8, 6). del lasciarsi bloccare da que- Lassù, sulla cima, Abramo e Se le cose dell’uomo stanno sta o quella cosa. L’idolatria è Isacco, irradiati dall’Invisibi- così, unico “manuale” dell’e- principio della distruzione le, compiono un atto di affida- ducazione alla povertà divina della casa, vale a dire princi- mento così grande alla Santità dell’“io sono” è il discorso di pio della distruzione dell’es- della Libertà Divina che da Cristo sulla montagna (cfr. Mt sere figliale dell’uomo e prin- quel momento, pur esistendo 5 e 6). È lì che nella Memoria cipio della negazione dell’es- sulla terra, non appartengono dell’uomo si riaccende la do- sere paterno di Dio. più ad essa. Amano la terra e manda: “Da dove vengo e do- Nella società così prostrata, l’abbandonano6. Vivono come ve vado?”, le sue ali s’impen- “onesto” è chi sa fare equilibri se volassero. Lassù, sulla ci- nano e si spiegano nel deside- sociali degli interessi indivi- ma, colui che non apre le ali e rio di spiccare il volo al di là duali, trattati idolatricamente. non si getta nell’abisso con la di ogni avere, nella Povertà Chi, invece, non ha buttato tra speranza di poter volare al di Divina dell’Amore “che move gli oggetti usati l’honestas, là di se stesso nella Libertà il sole e l’altre stelle”7. che nella filosofia classica dell’invisibile Altro, crolla parla dell’unione dell’uomo spiritualmente consegnandosi STANISLAW GRYGIEL con il vero e con il bene tra- ai sogni propri dei funzionari. Professore di Antropologia filosofica scendenti l’utilità e il piacere, Il giovane ricco era troppo all’Istituto “Giovanni Paolo II” viene annoverato fra i matti. ricco per poter volare. “Rattri- per studi su Matrimonio e Famiglia alla Pontificia Università L’uomo nel senso più statosi per quelle parole, se ne Lateranense, Roma 36 profondo del termine ineduca- andò afflitto, poiché aveva to, l’uomo cioè dominato dal molti beni” (Mc 10, 22). fare e dall’avere, crede di po- Avendo molte virtù, pensava ter fare perfino il “Perduto” di di poter avere anche il Regno cui è desiderio. Talvolta crede celeste. Non era capace di di poterlo fare con l’aiuto del- vendere tutto e compiere il l’etica raggomitolata nella passo definitivo. Le virtù pos- scienza, nella quale le virtù sono chiudere l’uomo nell’i- morali rappresentano stru- diozia etica e deformare la sua menti per costruire e avere il vita spirituale, sicché egli con “regno celeste”. le ali, donategli per volare, an- Il giovane ricco pose a Cri- drà – direbbe C. K. Norwid – sto la domanda: cosa devo fare a spazzare le strade. “Beati i Note per avere il regno celeste? La poveri in spirito, perché di es- 1 PLATONE, Repubblica, VI, 492 b. risposta di Cristo è stata ade- si è il regno dei cieli” (Mt 5, 2 Ibidem, 492 e, 493 a. guata a questa domanda etica: 3). “Siate voi dunque perfetti 3 DANTE ALIGHIERI, La Divina Com- “Osserva i comandamenti”. Il come è perfetto il Padre vo- media. Purgatorio, VIII, 1 e 4. 4 Sto parlando dei cosiddetti trascen- giovane continuò: “Li ho os- stro celeste” (Mt 5, 48). dentali della metafisica classica: ens, ve- servati dalla giovinezza”. Al- Nelle assiologie staccate rum bonum et pulchrum convertuntur. lora Cristo lo guardò con amo- dalla metafisica della relazio- 5 L’ubbidienza intesa come tale ascendere nella contemplazione degli re e gli disse: “Una cosa sola ti ne padre-figlio i valori impaz- altri e nell’adorazione di Dio non aliena manca: va’, vendi quello che ziscono, mentre l’uomo, cer- l’uomo perché ubbidire un altro uomo, hai e dàllo ai poveri... e segui- cando di viverne, insanisce. I contemplandolo, e in fin dei conti ubbi- dire a Dio, adorandoLo, significa segui- mi” (Mc 10, 17-21). valori impazziti non lo aiuta- re la verità della propria identità, il cui L’uomo reso dal possesso no a spiccare il volo. Contrad- compimento in Dio si riflette nella sacra ineducabile non coglie con dicono se stessi. Fermati nel identità degli altri. Con l’alienazione dell’uomo, invece, abbiamo a che fare, tutto se stesso la chiamata di presente, cessano di essere av- quando egli ubbidisce, alle funzioni, Cristo a uscire dall’avere, per- venimento della santità. Di “con-templandole”, e ai funzionari, fino dall’avere le virtù. Egli conseguenza, vengono facil- “adorandoli”. 6 Nella prospettiva di questo gettarsi non comprende che solo gli mente usate nelle lotte politi- nell’abisso della Santità della Libertà di uomini liberi dall’avere arri- che. Cosa dicono le parole Dio leggo le parole di Cristo: “Chi ama vano all’essere e vengono rag- “pace”, “fratellanza”, “amo- il padre o la madre più di me non è de- gno di me; chi ama il figlio o la figlia più giunti dal suo verum, bonum, re”, “speranza” nella bocca di me non è degno di me; chi non prende pulchrum... dei politici e delle folle da essi la sua croce e non mi segue, non è degno All’essere si ascende. Sulla manipolate? Il “Regno cele- di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; e chi avrà perduto la sua vita cima dell’essere, dove sono ste”, visto come oggetto idea- per causa mia, la troverà” (Mt 10, 37- saliti insieme Abramo e Isac- le da fare e da possedere, si 39). L’amore che non abbandona l’ama- to, affinché anche egli possa salire sulla co, non c’è più nessun avere a trasforma in u-topia, alla qua- cima, devasta non solo l’amato, ferman- cui agganciarsi; lassù l’uomo le viene orientata l’educazio- dolo per se stesso lontano dal monte (cfr. può soltanto decidersi a com- ne dell’uomo. Educato all’u- Gen 22, 4), ma anche l’amante. Non è, allora, amore. Se Abramo non avesse piere un passo definitivo per topia, l’uomo si ammala del- abbandonato suo figlio, Isacco, tutti e la sua liberazione; lassù da- l’irreale ascensione. È assente due sarebbero rimasti ai piedi del monte vanti all’uomo c’è solo l’abis- e, quindi, è trattato come tale. insieme con i loro servi, come loro “pa- droni” e allo stesso tempo “servi”. so dell’Invisibile in cui gettar- Assenti sono i ricchi. La loro 7 DANTE ALIGHIERI, La Divina Com- si come una domanda-sfida assenza li rende maldestri. media. Paradiso, XXXIII, 145. TAVOLA ROTONDA “I luoghi dell’educazione ai valori”

I: La famiglia

Introduzione ed accompagnarla giorno do- rattere del figlio, che lo espo- Il legame tra l’epidemia po giorno, per assisterla nel ne alla contaminazione dal- di HIV-AIDS suo cammino verso la morte. l’HIV, si evidenzia, secondo e la crisi della famiglia 4) Infine, la famiglia do- l’espressione stessa di Papa vrebbe essere il punto forte Giovanni Paolo II, una “sorta 37 Nei primi anni dopo la sco- nella lotta contro l’AIDS, il di immunodeficienza sui valo- perta della malattia ci si è luogo dal quale deve partire il ri esistenziali che non può preoccupati poco della fami- contrattacco, nella misura in non riconoscersi come una glia nell’ambito della lotta al- cui essa riprende il proprio vera patologia dello spirito”1. l’AIDS. Si era pensato anzi- ruolo educativo, in cui arriva Questa “preoccupante crisi di tutto all’aspetto medico ed a comunicare i suoi valori ai valori”2 “caratteristica del- epidemiologico della malat- figli e li apre all’amore vero. l’insorgere e del diffondersi tia, e perciò alla sua preven- La presente riflessione si li- dell’AIDS”3, continua il Santo zione tecnica. Oggi non po- miterà a quest’ultimo punto, Padre, trova una della sue trebbe più essere così. Il se- quello dei valori propri della principali origini nella crisi gnale d’allarme è stato lan- famiglia che la mettono in della famiglia. Quando la fa- ciato dagli operatori sociali e grado di prevenire la contami- miglia è deficiente, distrutta, da coloro che curano i malati nazione dall’AIDS nei propri o infedele alla sua propria vo- fuori dagli ospedali, cioè da figli. Sono questi valori che cazione, perde il suo “calore” coloro che per primi si trova- devono essere curati, sostenu- e viene a svanire, secondo l’e- no a contatto con la realtà ti e promossi nel quadro della spressione figurata di Giovan- umana dell’AIDS. In prima lotta contro l’HIV-AIDS. ni Paolo II, l’“immunologia linea troviamo le Organizza- psicologica e spirituale”4 dei zioni umanitarie internazio- propri figli. nali, tra le quali l’OMS, che 1. L’infezione da HIV, attirano l’attenzione su que- segno di una crisi sto legame polimorfo tra nei valori umani 2. La famiglia AIDS e famiglia che sfugge come luogo di formazione alle regole e agli schemi, ma Malgrado la diversità evi- del carattere della che è sempre più al centro del dente di contesto e di epide- persona umana problema della malattia e del- miologia, la stessa riflessione le sue ripercussioni. è valida sia nel campo del- Se quello è un dato che si Ciò è vero a quattro diversi l’HIV-AIDS trasmesso per constata empiricamente, è pure livelli. via sessuale, sia nel campo vero che il clima proprio di fa- 1) C’è anzitutto un rapporto dell’HIV-AIDS trasmesso nel miglia fa sì che i ragazzi trovi- di causa ed effetto tra il degra- quadro della tossicodipenden- no in esso delle difese necessa- do delle strutture e dei valori za. In entrambi i casi, quello rie per superare la sfida che familiari e la comparsa e la della contaminazione tramite comporta sia l’attrazione verso diffusione dell’AIDS. un rapporto omo o eterosessu- un’attività sessuale prematura, 2) C’è poi il grave problema le, e quello della trasmissione immatura, poco responsabile, che l’AIDS pone alla fami- per via di ago o di siringhe ridotta al puro piacere indivi- glia: distrugge le famiglie ed i contaminate dal virus, trovia- duale, sia all’uso e attacca- legami familiari, corrode la mo nel soggetto un terreno mento alla droga. E ciò è così solidarietà e lo spirito familia- comune di debolezza psichi- perché la famiglia diventa il re, porta alla morte i genitori e ca: immaturo, poco responsa- fulcro ed elemento chiave nel- fa rimanere i figli orfani. bile per se stesso e per gli al- la formazione del carattere 3) La famiglia è il luogo tri; disposizione che porta al- della persona, e quindi guida migliore per curare la persona l’atteggiamento a rischio. decisa per l’atteggiamento con malata di AIDS, per aiutarla In questa debolezza di ca- gli altri e con l’intera società. a)La famiglia, prima scontato ed automatico. La quotidiana della famiglia co- e fondamentale scuola scuola ed altri mezzi di for- me comunicazione e parteci- per la vita mazione possono aiutare ed pazione di tutti i suoi membri. approfondire quei valori che Proprio perché è comunione Se si può parlare di una già esistono nella persona a fondata sul dono reciproco ecologia umana la prima e livello di disposizione, ma dei coniugi, tutte le relazioni fondamentale scuola e strut- difficilmente potranno svi- tra i membri della comunità tura a favore di essa è la fami- lupparli se non sono già ap- familiare sono ispirate e gui- glia. Infatti, nel seno della fa- presi nella struttura primaria date dall’accoglienza, incon- miglia “l’uomo riceve le pri- di formazione ricevuta nel- tro e dialogo, disponibilità di- me e determinanti nozioni in- l’ambito della famiglia. sinteressata, servizio genero- torno alla verità e al bene, ap- so, solidarietà profonda (cfr. prende che cosa vuol dire b)Il dono di sé FC 43). amare ed essere amati e, come nucleo generatore Infatti l’amore dei genitori quindi, che cosa vuol dire in nell’educazione familiare da sorgente deve diventare concreto essere una perso- “anima e pertanto norma, che na”. Certamente, qui si parla “Non si può dimenticare ispira e guida tutta l’azione della “famiglia fondata sul che l’elemento più radicale educativa concreta, arric- matrimonio, in cui il dono re- nell’educazione, tale da qua- chendola di quei valori di ciproco di sé da parte del- lificare il compito educativo dolcezza, costanza, bontà, l’uomo e della donna crea un dei genitori, è l’amore pater- servizio, disinteresse, spirito ambiente di vita nel quale il no e materno”. È questo amo- di sacrificio che sono il più bambino può nascere e svi- re quello che fa portare alla prezioso frutto dell’amore” 38 luppare le sue potenzialità, perfezione l’opera del figlio (FC 36). diventare consapevole della iniziata con la procreazione. sua dignità e prepararsi ad Da una parte c’è il rapporto affrontare il suo unico ed ir- d’amore tra i coniugi genitori 3. La famiglia, repetibile destino” (CA 39). e i figli che è la miglior scuo- luogo di educazione Ed è qui che tocchiamo il la per la loro formazione e ai valori personali nodo centrale della famiglia, educazione. Ma d’altra parte sia come luogo di educazione c’è il figlio, che come ogni In una famiglia ben costi- di uomini e donne padroni di uomo ha bisogno d’amore e tuita i figli sono considerati sé, sia per il contrario, come “non può vivere senz’amo- come persone uniche e irripe- occasione perduta per l’ac- re”. Egli “rimane per se stes- tibili, con i loro doni ed una quisto di tali valori umani so un essere incomprensibi- propria e specifica vocazio- fondamentali. L’educazione le... se non gli viene rivelato ne. Di conseguenza sono pure nella famiglia prima di tutto è l’amore, se non lo sperimenta portati di pari passo all’auto- vita, valori vissuti, soltanto e lo fa proprio” (RH 10). C’è stima, alla scoperta delle pro- più tardi e secondariamente è quindi da una parte il bisogno prie capacità di discernere i qualcosa di concettuale. La d’amore, e dall’altra di una valori morali. Perciò, la fami- vita vissuta si può fare poi struttura adeguata che prov- glia deve essere la fonte prin- concetto, espressione intellet- veda a tale bisogno in modo cipale di trasmissione dei va- tuale nella riflessione poste- completo. é per questo che lori morali. riore, per fissare il valore già nella famiglia che funziona le Sono così i genitori che for- precedentemente vissuto, di- persone contano, sono amate mano i figli nei valori essen- ventando allora un valore e sono trattate come persone. ziali della vita umana. Alcuni consapevole. Il nodo e nucleo generatore di questi valori, quando non si Riconoscere e desiderare il delle capacità della famiglia acquistano nell’ambito della valore aiuta per incorporarlo nell’educazione dei figli è famiglia, è molto difficile alla vita, ma questo non è proprio il dono di sé che si riacquistarli in seguito. Così è fanno tra loro i coniugi. Do- in famiglia dove si assimila la nazione che, oltre a coinvol- giusta libertà di fronte ai beni gere i coniugi, unisce pure le materiali, con uno stile di vita persone dei loro figli. Infatti, semplice ed austero. In essa alla base della loro esistenza pure i figli possono arricchirsi c’è una concreta attualizza- del senso della vera giustizia, zione di quella donazione ini- del rispetto della dignità per- ziale che li ha fatti diventare sonale altrui, e pure del vero una sola carne. I figli espri- amore come sollecitudine sin- mono almeno in un senso fi- cera e servizio disinteressato sico la realtà di questa sola per gli altri. carne, che purtroppo sarebbe é proprio in famiglia dove povera se non fosse manife- si impara il vero senso della stazione della comunione dei sessualità e si prepara ogni fi- loro spiriti. é questa comu- glio per la donazione di sé an- nione profonda delle persone che come avvio ad una vita dei genitori quella che deve d’amore. L’educazione ses- informare e reggere la vita suale punta qui ad integrare la sessualità nella ricchezza di informare i giovani circa tutta la persona Ð corpo, senti- l’HIV-AIDS e la sua trasmis- mento ed anima Ð e manifesta sione. Però si dimentica che il suo significato nel dono che l’informazione non è suffi- la persona fa di sé nell’amore. ciente: come indicava il San- to Padre nel suo discorso del 15 novembre 1989 al IV Con- 4. La famiglia, gresso del Pontificio Consi- luogo di educazione glio della Pastorale degli ai valori sociali Operatori Sanitari, a Roma: “Di conseguenza, occorre in Il dono di sé, che ispira l’a- primo luogo ribadire con for- more dei coniugi, si pone co- za che l’opera di prevenzione, me modello e norma di quel per essere insieme degna del- dono che deve attuarsi tra fra- la persona umana e veramen- telli e sorelle e tra le diverse te efficace, deve proporsi due generazioni che convivono obiettivi: informare adeguata- nella famiglia (cfr. FC 27). La mente ed educare alla matu- comunione e la partecipazio- cercano di vivere per i più vi- rità responsabile” (n. 5). ne quotidiana, nei momenti di cini e per i più lontani nel sen- Informare i giovani circa gioia e di difficoltà familiari, so del dono di sé. Loro hanno l’infezione da HIV, sui modi rappresenta la più concreta ed trovato nell’ambito della fa- di trasmissione e la sua evolu- efficace pedagogia per l’inse- miglia la miglior scuola delle zione è ovviamente importan- rimento attivo, responsabile e virtù umane e sociali. Questo te. Però questa informazione 39 fecondo dei figli nell’orizzon- è il motivo per cui la famiglia non è sufficiente in se stessa te più ampio della società è ritenuta l’anima della so- per impedire a questi giovani (ibidem). cietà (cfr. FC 42). E per que- di cadere nell’atteggiamento In famiglia “le diverse ge- sto “la famiglia costituisce il irresponsabile che dà la sua nerazioni si incontrano e si luogo nativo e lo strumento opportunità all’HIV-AIDS. aiutano vicendevolmente a più efficace di umanizzazione Per portare frutti l’informa- raggiungere una saggezza e di personificazione della so- zione sull’HIV-AIDS deve in- umana più completa e a com- cietà” (FC 43). contrare in questi giovani un porre i diritti delle persone senso di responsabilità radi- con le altre esigenze della vita cato dall’infanzia. sociale” (GS 52). “Di fronte 5. La famiglia nella lotta L’educazione ai valori data ad una società che rischia di contro l’HIV-AIDS dalla famiglia è dunque fon- essere sempre più spersona- sessualmente trasmesso damentale nella prevenzione lizzata e massificata con le ri- dell’HIV-AIDS. Il Santo Pa- sultanze negative di tante for- In quanto la famiglia non è dre ha chiaramente indicato me di evasione Ð come sono soltanto trasmettitrice dei va- la condizione per un’educa- ad esempio l’alcolismo, la lori personali e sociali, ma è zione efficace nella preven- droga e lo stesso terrorismo Ð inoltre educatrice in questi zione dell’AIDS. Si tratta di la famiglia possiede e sprigio- valori, ha un ruolo essenziale aiutare i giovani a scoprire “il na ancora oggi energie formi- nella prevenzione dell’infe- senso fondamentale dell’esi- dabili capaci di strappare zione all’HIV nei propri figli. stenza che è l’amore che si l’uomo dall’anonimato, di Quando si pone la domanda dona” (discorso del 15 no- mantenerlo cosciente della dell’educazione da dare ai vembre 1989, n. 5). “Soltan- sua dignità personale, d’arric- giovani per prevenire l’HIV- to” con questo tipo di educa- chirlo di profonda umanità e AIDS sessualmente trasmes- zione “è possibile che gli di inserirlo attivamente con la so, ci si pone spesso in una adolescenti e i giovani abbia- sua unicità e irripetibilità nel prospettiva negativa: come fa- no la forza per superare i tessuto della società” (FC 43). re per non contrarre l’Aids? comportamenti a rischio” La famiglia diventa, anche A questa domanda, non c’è (ibidem). Quest’educazione per quei rapporti umani che che una vera risposta possibi- deve essere quindi una “pre- sorpassano il suo cerchio, le, che non inganna e che è parazione all’amore respon- scuola necessaria e insostitui- positiva: adottare un compor- sabile e fedele” (ibidem). bile di valori personali e so- tamento casto, prepararsi cioè L’enciclica Evangelium Vitae ciali come il rispetto della per- all’amore coniugale per do- (25/3/1995), riprendendo la sona, la giustizia commutativa narsi al vero coniuge. Familiaris Consortio, insiste e sociale, la solidarietà, labo- La prevenzione nell’ambito sull’importanza di questa riosità etc. La famiglia non si familiare dell’HIV-AIDS tra- educazione sessuale data dal- può realizzare come tale senza smesso sessualmente, passa la famiglia, che deve essere servire alla vita dei figli: cioè in effetti attraverso l’educa- una “formazione alla ca- generare ed educare i figli nel- zione ai valori essenziali, per- stità” “quale virtù che favo- le virtù; quindi senza servire sonali e sociali della castità, risce la maturità della perso- al bene della società. Dalla fa- della responsabilità e della na e la rende capace di ri- miglia, infatti, nascono i buo- solidarietà. spettare il significato ‘spon- ni cittadini che hanno capito e Si parla molto, oggi, di sale’del corpo” (EV 97). di coloro che, dovendo aver adolescenza, in uno stato per- fatto dono di sé nel matrimo- manente di immaturità nella nio, non sanno vivere le esi- loro personalità. genze di una simile donazio- Quando la famiglia è fedele ne. Le conseguenze per i co- alla sua vocazione, quando si niugi sono le difficoltà nella vive, al quotidiano, nella fa- loro vita di relazione in fami- miglia, il dono di sé, la gene- glia e l’incapacità di realizza- rosità, la solidarietà e il rispet- re se stessi in coerenza con to della persona e della sua li- quel dono fatto; per i figli che bertà, allora questa famiglia è hanno vissuto in questi disagi l’ambiente ideale sia per la appare il vuoto e il disorienta- prevenzione che per il recupe- mento nel loro animo riguar- ro e l’inserimento nella so- do al senso della vita e ai va- cietà. lori che la strutturano nei rap- porti con gli altri. Nell’ambito della droga, Conclusione quanti sono genitori, amici, 6. La famiglia ed accompagnatori dei tossi- La questione della preven- nella prevenzione codipendenti riconoscono co- zione domina oggi la discus- dell’HIV-AIDS collegato me un dato incontrovertibile sione etica circa l’infezione alla tossicodipendenza che il fattore principale che da HIV. Il messaggio che la favorisce l’uso della droga è Chiesa rivolge a tutti gli uo- 40 Il problema della preven- la mancanza, assoluta o relati- mini di buona volontà a pro- zione dell’HIV-AIDS tra- va, della vita di famiglia. La posito dell’AIDS è molto più smesso nell’ambito della tos- mancanza di famiglia, infatti, ampio che la discussione sul- sicodipendenza sembra lonta- rende la persona sprovveduta l’uso del preservativo o sul ti- no dal precedente. Qui non si in valori umani, con scarse ri- po di informazione da dare ai tratta più dell’educazione al- sorse per proteggersi dalle in- giovani: è un “sì” alla vita, un l’amore responsabile, ma del- sidiose dipendenze della dro- “sì” ad una vita vissuta nobil- la lotta contro la tossicodipen- ga. Questa è una delle cause, mente ed umanamente, nel ri- denza. In questo campo ci ri- forse tra le prime, ma non cer- spetto del proprio corpo e di troviamo con la stessa impor- tamente l’unica. quello degli altri. Alla doman- tanza dei valori trasmessi nel- La tossicodipendenza è, in- da: “profilattico o no?”, la la famiglia. Là dove la fami- nanzi tutto, un sintomo che Chiesa risponde “castità”, au- glia adempie il suo ruolo edu- manifesta una situazione inte- tocontrollo, educazione al ve- cativo, non c’è posto per la riore di profondo vuoto. Vuo- ro amore, fedeltà, responsabi- droga. é purtroppo vero che to di quei valori morali che lità individuale e sociale. Non la trasmissione dei valori non aiutano ad orientare l’esisten- è un messaggio anacronistico; è facile, oggi, in molti focola- za. Questo vuoto di valori cer- non è un messaggio impossi- ri. Compare l’uso della droga ca di essere compensato arti- bile. Però tale messaggio sup- tra membri di famiglie molto ficialmente con la fuga o pone che la famiglia sia forte, buone. Ma sarà utile ricordare “escape” a mondi irreali, im- fedele alla sua vocazione di che il tossicodipendente viene maginari, che la droga produ- educatrice dell’uomo, perché spesso da una famiglia debo- ce. Per questo è concludente fedele alla sua vocazione di le, fragile o instabile a causa la tesi: “non si cancella la dro- amore e di donazione, sorgen- di molteplici motivi; una fa- ga con la droga” o, in altre pa- te di vita e di vera libertà. miglia che non può o non sa role, il problema non è medi- reagire offrendo una educa- co o psichiatrico, almeno in S.E. Mons. FRANCISCO zione integrale per far fronte primo luogo, ma esistenziale, GIL HELLIN ai problemi comuni della vita. umano, di valori. Segretario del Pontificio Consiglio I tossicodipendenti sono Le indagini sul fenomeno della Famiglia vittime in prima persona della della droga mostrano concor- Santa Sede loro stessa decisione, però, in demente la relazione esistente buona parte sono ancor prima tra la famiglia e la droga. vittime di una società senz’a- Quando nel focolare domesti- nima che produce i suoi mo- co non sono stati inculcati va- delli di vita e fa diventare, lori profondi nei figli, questi poi, i cittadini suoi ammirato- ne sperimentano con angoscia ri, modellandoli ad immagine il vuoto. Ciò può essere con- e somiglianza di quelle defor- seguenza della disarticolazio- Note mazioni vuote. ne e disgregazione della fami- 1 GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai Oggi questi sono in preoc- glia o, per la sua debolezza, partecipanti alla conferenza internazio- cupante crescita nella società nale promossa dal Pontificio Consiglio della mancanza di un’autorità per la Pastorale degli operatori sanitari e sboccano in crisi matrimo- che deve anche essere sorretta (1989), in Insegnamenti di Giovanni niali e familiari: separazioni, dall’esempio. I giovani sono Paolo II, XII, 2, p. 1270. divorzi, convivenze che ma- 2 Ibidem. costretti a portare il pesante 3 Ibidem. nifestano l’immaturità di tanti fardello di un’interminabile 4 Ibidem, p. 1273. II: La scuola

Introduzione ecc. Svilupperò il mio inter- nità civile, ancor più la Chiesa. vento in tre punti: la sfida edu- La società civile, infatti, sta ri- Luc Montagnier, che insieme cativa oggi, l’educazione ai scoprendo il grande valore a Robert Gallo ha scoperto il valori, l’educazione sessuale dell’educazione e la considera virus responsabile dell’AIDS, ed affettiva. come una delle priorità assolu- ha precisato che per contrasta- te per garantire il futuro non re la sua diffusione: “I mezzi solo dei singoli, ma dell’intera medici non bastano: è molto La sfida educativa oggi umanità. In particolare la importante che vi siano cam- scuola è divenuta crocevia pagne che vadano in profon- È stato da più parti detto che sensibile di questi mutamenti dità e a cui partecipino i vari il periodo storico in cui vivia- ed è chiamata a raccoglierne le attori della società, contro pra- mo non è solo un’epoca di sfide e a vincerle. Due sono le tiche sessuali che sono contra- cambiamenti, ma un vero direttici oggi prevalenti: da rie alla natura biologica del- cambiamento d’epoca. Luci una parte si reclama la garan- 41 l’uomo. E in particolare occor- ed ombre, conquiste di civiltà zia del diritto all’educazione re educare la gioventù contro e sfide nuove, povertà e ric- per tutti, dall’altra si tende a il rischio della promiscuità chezza, emarginazione e svi- fare in modo che la scuola e sessuale e del vagabondaggio luppo rappresentano il chiaro- l’educazione siano di qualità e sessuale”. Le parole dello scuro dell’alba del nuovo mil- adeguate, dovendo insegnare a scienziato francese introduco- lennio. Paradossalmente ci “leggere e a far di conto” nella no bene il tema che mi è stato troviamo di fronte ad una società odierna. assegnato. Tra gli attori della realtà dove le mutazioni in società chiamati a svolgere corso hanno incrementato la queste campagne vi è certa- possibilità di ciascun indivi- Educazione e valori mente l’istituzione scolastica. duo di accedere all’informa- Da più parti si invoca l’inter- zione ed al sapere; e a luoghi, Ritengo, però, che la sfida vento della scuola come luogo come alcune aree dell’Africa e educativa sia principalmente di prevenzione, si elaborano dell’Asia, ma anche tante peri- costituita da altro. Tante sono programmi per spiegare che ferie europee o nordamerica- le perplessità che tale situazio- cosa sia l’AIDS, le modalità di ne, dove l’accesso all’istruzio- ne educativa suscita: mi riferi- trasmissione del virus, l’infor- ne è negato, in cui è altissimo sco in particolare ai valori, alla mazione sui rapporti a rischio. l’indice di “mortalità” scola- persona, alla concezione del- Più raramente si parla di valo- stica e vi sono milioni di indi- l’educazione e della scuola. ri, di maturazione affettiva e di vidui analfabeti. Un mondo Mi domando, infatti, se sia senso della vita. Questo non sviluppato e tecnologico ed un sufficiente per educare istruire deve fare meraviglia in quanto mondo che soffre l’analfabeti- i giovani ad utilizzare tecniche mette a nudo una realtà diffici- smo e l’esclusione: purtroppo e a gestire sistemi complessi. le e complessa, che riguarda anche nell’educazione il mon- Oppure porre l’educando in l’identità della scuola stessa ed do è diviso in due. Nel mede- condizione di acquisire nuove investe il suo ruolo educativo. simo tempo, nel cosiddetto attitudini al lavoro. E ancora A ragione il mio intervento si primo mondo, i fattori di cam- colloca all’interno di una tavo- biamento scientifico, tecnolo- la rotonda che ha come tema gico ed economico richiedono “i luoghi dell’educazione ai una modifica delle competen- valori”, ma l’interrogativo che ze e notevoli adattamenti, pro- si trova al fondo di tutto è se la vocando in una parte sempre scuola, almeno in alcune aree più grande della popolazione del mondo, sia davvero educa- un senso di incertezza e situa- tiva. Non si tratta, purtroppo, zioni di nuova emarginazione. di un interrogativo retorico. Siamo immersi in un evento Dalla capacità della scuola di che non è solo parziale, ma essere educativa dipende la che ha i caratteri della globa- possibilità di accostare i gio- lità e della totalità. vani ai valori e di sviluppare In tale contesto l’educazio- un’autentica “prevenzione” di ne è stata, giustamente, dichia- una malattia, quale è l’AIDS, rata “questione centrale” di che tocca comportamenti, va- questo cambiamento d’epoca. lori, senso della vita, sessualità Di ciò ne è convinta la comu- se l’educazione abbia raggiun- ni”, il proprium educativo è al- sintomo estremo di una libertà to i suoi obiettivi quando fa di tro, consiste cioè nel mettere spesa male, di un vuoto esi- un alunno un manager o un af- in condizione l’educando di stenziale che è riempito dai fermato professionista. Il pro- saper operare delle scelte libe- paradisi artificiali prodotti blema dell’AIDS è un’elo- re, in base a valori liberamen- dalle droghe, di un vagabon- quente risposta dell’insuffi- te assunti. Dal punto di vista dare senza senso e meta. cienza di una tale impostazio- pedagogico ed educativo l’es- ne metodologica. Queste do- senziale è insegnare alla per- mande mi fanno tornare alla sona, per usare un termine ca- Educazione affettiva mente un saggio di Postmann, ro ad Aristotele, il “mestiere e sessuale un pedagogista statunitense di uomo”. Tutto questo ci in- che parlava di “fine dell’edu- troduce nel fondamentale di- Ho prima parlato della tota- cazione”. Allora, perché la scorso dell’educazione ai va- lità dell’uomo, di questa tota- scuola e l’educazione abbiano lori, il centro di questa tavola lità sono parte non piccola ancora un senso occorre supe- rotonda. l’affettività e la sessualità. Un rare l’equivoco della loro ridu- La pedagogia del nostro se- organico discorso sulla matu- zione a mera istruzione e luo- colo, che ha influito in manie- razione affettiva non può tra- go di istruzione. Non si tratta, ra determinante nel modo di scurare le condizioni esisten- infatti, di fornire semplice- essere della scuola, è “funzio- ziali personali e relazionali, mente delle conoscenze, ma di nale” al soggetto, ai suoi gu- così come l’insicurezza socia- trarre fuori dal ragazzo l’uo- sti, motivazioni, esigenze le ed economica, le difficoltà mo, di consentire al ragazzo di piuttosto che orientata ai fini e di integrazione sociale da par- divenire uomo nella piena ma- ai valori. Dobbiamo ricono- te dei giovani e la crisi dei va- 42 turità di tutto il suo essere. scere che ancora oggi la com- lori che contraddistinguono la L’uomo, la persona ha una posizione di questi due poli nostra società. dimensione spirituale, etica, non è raggiunta, anche se il L’educazione affettiva, vista affettiva, religiosa, sociale che problema comincia ad essere nel contesto dell’unitario pro- non può essere dimenticata nel sentito da più parti, compresi cesso di maturazione della percorso educativo, pena la autori e studiosi di estrazione persona di cui la scuola non “fine dell’educazione”. In un culturale ed ideologica diver- può non farsi carico, è an- documento pubblicato dalla sa, i quali auspicano un ritor- ch’essa progressiva apertura ai Congregazione per l’Educa- no ai valori nei vari ambienti valori morali, acquisizione zione Cattolica oltre vent’anni educativi ed in particolare nel- della capacità da parte dell’in- fa e dedicato alla scuola si leg- la scuola. é giusto che la per- dividuo di vivere la dimensio- ge: “se si ascoltano le esigenze sona che frequenta la scuola, ne emozionale, sentimentale, più profonde di una società ca- che viene in contatto con la psicosessuale, amicale in auto- ratterizzata dallo sviluppo cultura sia aiutata a superare i nomia di giudizio e alla luce di scientifico e tecnologico, che vari condizionamenti (biolo- valori pienamente assunti dal- potrebbe sfociare nella sperso- gici, psicologici e sociali) ere- la propria razionalità di uomo. nalizzazione e nella massifica- ditati dal passato o presenti L’alunno porta a scuola tutto il zione, e se si vuole dare ad es- nel contesto in cui vive; ma suo io. Le complesse dinami- se una risposta adeguata, tale “libertà da” non è suffi- che e le modalità attraverso le emerge la necessità che la ciente se non diventa “libertà quali la scuola contribuisce al- scuola sia veramente educati- per”. Si tratta, insomma, di la formazione dei fanciulli e va, in grado di formare perso- dare ai giovani la possibilità di degli adolescenti sono oggetto nalità forti e responsabili, ca- interrogarsi su quali valori vo- di studio da parte degli esperti, paci di scelte libere e giuste. gliono spendere la vita, su ma la forza della sua influenza Caratteristica questa che ancor quali ideali investire il proprio non è in discussione. più si può desumere dalla ri- capitale umano. Occorre giun- I rapporti tra persone ab- flessione sulla scuola vista co- gere all’altra sponda della li- bracciano valenze ed elementi me istituzione in cui i giovani bertà, quella della responsabi- siano resi capaci di aprirsi pro- lità, senza girovagare nel vuo- gressivamente alla realtà e di to, nel disimpegno. La libertà formarsi una determinata con- che sceglie, senza valori, cezione di vita” (Congregazio- qualcosa o qualcuno, si tramu- ne per l’Educazione Cattolica, ta in zavorra, peso, “inferno”. La scuola cattolica, n. 31). L’esistenza, senza essenza e Occorre, in una parola, recu- quindi senza valori, diventa perare nel percorso educativo un dramma tragico ed irrisol- e scolastico il senso totale del- vibile anche dal punto di vista l’uomo. pedagogico e scolastico. Si Chi è l’uomo compiuto, deve, dunque, poter scegliere quello a cui deve tendere lo “per”, in positivo. In concreto sforzo educativo? Oggi si insi- la scuola deve potere, attra- ste molto sui vari aspetti della verso ciò che le è proprio, for- formazione, ma il nodo centra- mare a una cosa essenziale: il le della questione risiede altro- coraggio di una vera libertà. ve. Oltre alle varie “formazio- L’AIDS, purtroppo, è spesso il variabili sui quali gli estensori suale al di fuori di qualsiasi in- compromettere l’attuazione di dei programmi scolastici (fun- dicazione morale e culturale. sé. In questo contesto l’educa- zionari, direttori ecc.) hanno L’età giovanile deve introdur- zione ai valori ha il suo spazio scarso o nessun controllo. Il re a quella adulta in un’atmo- e il suo significato, e diviene rapporto insegnante-alunno si sfera libera da ogni costrizio- “prevenzione” di malattie co- afferma, infatti, in una psico- ne. In quello di un’antropolo- me l’AIDS. logia personale e di valori dif- gia naturalistica l’uomo viene La scuola è certamente luo- ficilmente inquadrabile in considerato come oggetto del- go di formazione ai valori, ma chiari metodi oggettivi in la natura e studiato in relazio- essa è parte di un contesto più quanto ogni persona è un ne al mondo esterno. Le con- ampio. Molti sono gli ambien- “mondo a sé”. Il rapporto af- seguenze di tali impostazioni ti nei quali si acquisiscono va- fettivo tra persone segue sì sono facilmente prevedibili. lori o disvalori. Tali ambiti so- delle strategie, ma le modalità Nel nostro caso si traducono no suddivisi dagli studiosi in attraverso le quali si esplica ri- in rimedi pseudoeducativi e due categorie: funzionali ed mangono pressoché scono- parziali come la distribuzione intenzionali. Funzionali sono i sciute. L’infanzia e la fanciul- di profilattici e l’uso di sirin- coetanei e la società nei suoi lezza sono le fasi in cui la per- ghe sterili. Molto spesso, nelle aspetti strumentali e di comu- sonalità forma le sua struttura scuole, ci si accontenta di edu- nicazione di massa. Pongono affettiva di base e coincidono care al minimo, limitandosi ad il soggetto di fronte alla pro- con il periodo scolastico. é una informazione che si vuole blematica sessuale e non solo grande, dunque, la responsabi- “scientifica”. Occorre, invece, (per esempio della violenza, lità dell’istituzione scolastica cercare di “volare alto” soprat- delle droghe ecc.), operando chiamata ad essere “casa” in tutto nella scuola, fondando per lo più in forma traumatica: cui gli allievi possano matura- sulla persona concreta e reale si disinteressano del minore e 43 re. Ancor più grande è la re- il cammino educativo. La per- delle sue eventuali reazioni. sponsabilità degli educatori, sona va percepita per quello Qui basterebbe citare alcune dai quali dipende essenzial- che è: essere razionale, dotato trasmissioni televisive e film, mente la riuscita del progetto di libertà e pertanto di raziona- o pensare agli ambienti in cui i educativo scolastico. lità, orientato al trascendente e giovani vivono il loro tempo L’ambito dell’educazione aperto all’altro, non per con- libero. sessuale, per riprendere un tingenze sociali, ma per neces- Gli ambiti intenzionali, in- giudizio del filosofo Abbagna- sità interiori, proprie dell’esse- vece, sono costituiti dalla fa- no, è il settore più difficile ed re umano. La maturazione af- miglia, dalla scuola, dai grup- instabile della formazione gio- fettiva e sessuale implica, per- pi giovanili. In essi si cerca di vanile, nella quale nessuno si ciò, progettualità, oblatività e illuminare i ragazzi in ricerca, sente a proprio agio anche se responsabilità. La corretta e di appagare i loro interessi e le ha davanti a sé una lunga sana maturazione sessuale è loro esigenze, di suscitare at- esperienza docente ed un iter possibile se nell’individuo vi teggiamenti positivi rispetto di riflessione consolidato. sono motivazioni che la giusti- alla vita, al divertimento, alla L’educazione sessuale, in- fichino e appaghino il sogget- sessualità e di promuoverne la fatti, avendo di mira la matu- to nella sua totalità. In tal sen- maturazione. Stando ai dati razione della personalità fem- so la sessualità non è mai da della ricerca prevalgono di minile e maschile, non può es- considerare un assoluto, per- gran lunga gli ambienti fun- sere semplicemente concepita ché essa deve essere vivificata zionali sugli intenzionali. Solo come una iniziazione all’igie- di continuo dallo spirito e de- una percentuale intorno al 20- ne e agli aspetti fisiologici del- ve trovare la sua pienezza nel- 25%, per rimanere alle proble- la sessualità e neppure essere la dignità dello stato sponsale. matiche dell’educazione ses- attuata fuori della formazione L’amore umano, in un conte- suale, attinge le informazioni totale dell’uomo. sto educativo e scolastico sano da adulti competenti. La mag- I giovani che si preparano e significativo, deve essere in- gior parte impara fatti e notizie alla vita hanno bisogno di co- quadrato nella prospettiva del- da fonti non qualificate, che noscenze precise e scientifica- l’impegno responsabile perché rendono instabile l’equilibrio mente elaborate, ma soprattut- la vita sia vissuta all’insegna personale e che, anziché risol- to di essere orientati circa il si- della serietà e del progetto. verle, complicano le situazioni gnificato globale della sessua- Come si vede, una tale “an- individuali. Ciò deve far lità e dell’affettività e delle lo- tropologia” incentra l’atten- profondamente riflettere a ren- ro finalità obiettive. Questo ci zione educativa non sull’istru- dere sempre più consapevoli ricorda che nel rapporto edu- zione, ma sull’educazione e gli educatori e a prepararli ai cativo la trasmissione di cono- sull’obiettivo della crescita. loro compiti irrinunciabili. scenze non è mai avulsa dagli Riafferma, inoltre, il valore La scuola come istituzione atteggiamenti degli educatori, dell’ideale nella strutturazione educativa non può, dunque, né per natura sua è neutra, ma della persona perché essa è ignorare i problemi dello svi- fortemente legata alla conce- considerata un individuo che luppo emotivo degli alunni e zione antropologica che vi non reagisce quasi meccanica- permettere che subiscano gli soggiace. Nel quadro di un’an- mente a degli stimoli di natura sviluppi dannosi di modelli al- tropologia permissiva, per es., o esterni, ma è capace di ac- ternativi. Anche nell’ipotesi il soggetto in crescita sente di cettare l’autodisciplina e di su- ideale che i genitori facessero avere il diritto al piacere ses- blimare i propri impulsi senza appieno il loro dovere, la scuo- la dovrebbe poterne ampliare e tenuto dell’educazione sessua- ne educativa esige una approfondire l’opera. Quando, le, affettiva e umana è poliva- profonda sinergia tra scuola, però, questa manca del tutto, lente; essa comprende, infatti, famiglia, società, in una paro- come purtroppo sembra avve- l’informazione sugli aspetti la la costituzione di un’auten- nire nella maggioranza dei ca- descrittivi della sessualità e su- tica comunità educante. La si, le sue responsabilità au- gli interrogativi sul senso della Chiesa offre in questo il suo mentano a dismisura, compli- vita che angustiano i giovani, contributo e la sua “esperien- cando le modalità d’interven- oltre che l’educazione vera e za in umanità”, come amava to. Per questo compito la scuo- propria mirante a far compren- dire Paolo VI. In particolare la ha bisogno di un corpo do- dere loro le motivazioni per le istituzioni scolastiche cat- cente preparato, di attrezzature governare l’istinto sessuale, toliche, con il loro progetto opportune e della presenza di per assoggettarlo alla ragione e educativo che ha in Cristo e specialisti. Le maggiori preoc- alla volontà, per integrare ar- nel Vangelo l’ispirazione, cupazioni riguardano il coin- monicamente la sessualità nel- possono offrire il loro valido volgimento delle famiglie, la la persona, nell’affettività, in apporto per un’educazione “a definizione dei contenuti ade- un progetto di vita. Il primo tutto campo”, in cui i valori e guati a ciascuna età, i metodi aspetto di natura scientifica, la responsabilità abbiano pie- da impiegare in gruppo e con non implica uno scopo morale, na “cittadinanza”. Certo il ognuno, la fisionomia della il secondo è di carattere mora- problema dell’AIDS non è classe a cui ci si rivolge. No- le, ma presuppone un fonda- solo di natura educativa, ad- nostante questi ostacoli la mento di natura scientifica e in dirittura in alcune aree del scuola deve mantenere una po- tal senso diviene educazione ai mondo, come per esempio sizione di critica, di ricerca, di valori. l’Africa, la sua incidenza è 44 sperimentazione per adempie- così alta da pregiudicare an- re la sua funzione di guida allo che il futuro di popoli e na- sviluppo giovanile. Il compito Conclusioni zioni, ma indubbiamente la è arduo e problematico. Tale scuola e l’educazione posso- incombenza si aggrava per le Mi sembra che quanto ho no molto formando uomini e insidie in cui i docenti possono cercato di dire si possa riassu- donne capaci di fare della lo- cadere: pensare che tutto si ri- mere in un concetto fonda- ro vita un dono responsabile. solva con l’informazione bio- mentale: la scuola deve esse- logica, voler fare a meno della re educativa e non solo infor- S.Em. Card. PIO LAGHI Prefetto Emerito famiglia, inculcare determina- mativa per divenire “luogo della Congregazione te concezioni circa la vita, l’af- dell’educazione ai valori”. Il per l’Educazione Cattolica fettività e la sessualità. Il con- recupero di questa dimensio- Santa Sede

III: I mezzi di comunicazione

Come possono i mezzi di co- altruistico nel contesto di un’u- vanti da tale attività diventa la municazione aiutare a preveni- nione d’amore permanente ed vendita di oggetti; dalla vendi- re la diffusione dell’AIDS? esclusiva di un uomo e di una ta di oggetti si ricavano soldi. Alcuni risponderebbero che donna nel matrimonio, sembra Nessuno fa soldi sull’autocon- i media dovrebbero pro- che l’uso del profilattico sia un trollo e sull’astinenza. Nessu- muovere la nozione del cosid- modo per evitare la responsa- no fa soldi sul rispetto degli al- detto “sesso sicuro”, cioè l’u- bilità e le conseguenze dell’at- tri. Forse questo spiega perché so del profilattico nell’attività tività sessuale, la quale viene non vengano promossi l’auto- sessuale. ad essere vista anzitutto come controllo, il rispetto per gli al- Non sorprenderà che io non ricreativa piuttosto che pro- tri e per la sacralità dell’attività condivida questa opinione. creativa. sessuale e perché, invece, ven- Vorrei spiegarvi perché. Penso anche che tale stru- ga promossa la vendita dei Secondo me la promozione mentalizzazione dei rapporti e profilattici. dell’uso del profilattico è un del partner sessuale porti alla Quando stavo preparando invito ad una attività sessuale strumentalizzazione di antitodi questo intervento, ho chiesto immatura e irresponsabile, e contro la diffusione di questa ai membri del nostro gruppo anche alla promiscuità sessua- tragica malattia. Ciò che vo- di discussione durante l’As- le. In più è ingannevole poiché glio dire è questo: l’attività semblea speciale per l’Europa non si può certamente dire che sessuale viene vista come puro del Sinodo dei Vescovi se il metodo sia infallibile nel strumento di piacere personale avessero qualche suggerimen- prevenire la malattia. e il partner sessuale come l’og- to; il Vescovo di Gibilterra mi Inoltre, invece di trattare il getto attraverso il quale ottene- ha dato una penna su cui era- rapporto sessuale come un atto re tale piacere; l’antitodo alle no scritte le seguenti parole: di donazione di sé e di amore conseguenze indesiderate deri- “Combatti l’AIDS con un nuovo stile di vita”. Le situation comedies tele- mini preferirebbe sposare una In un’era in cui viene inco- visive potrebbero e dovrebbe- vergine; perché abbiamo paura raggiata la medicina preventiva ro presentare un’immagine po- di affermare questa idea e so- al fine di evitare di contrarre sitiva della vita familiare. Sen- stenerla? malattie tanto difficili quanto za trascurare le varie tentazioni Mentre la questione del- costose da curare o da contene- presenti ad ogni età, questi l’AIDS è andata ben al di là re, è stupefacente che qualcuno programmi dovrebbero illu- della questione dell’omoses- abbia il coraggio di dire “Com- strare bene la possibilità di sualità, rimane non meno vero batti l’AIDS con un nuovo stile vincere le tentazioni, il grande che l’incidenza maggiore di di vita”. costo psicologico ed anche fi- questa malattia, almeno negli Vorrei rispondere alla do- sico che comporta il fatto di ar- Stati Uniti, è connessa all’atti- manda su cosa penso i mass rendervisi e il bisogno di per- vità omosessuale promiscua, a media dovrebbero fare per dono, riconciliazione e soste- cui segue, almeno fino a poco prevenire la trasmissione del- gno disinteressato nelle diffi- tempo fa, la condivisione di si- l’AIDS. coltà. Quindi esse possono non ringhe tra i tossicodipendenti. Anzitutto essi dovrebbero soltanto promuovere la virtù Se queste attività sono chia- far conoscere i pericoli dell’at- dell’astinenza, ma anche la maramente un pubblico ri- tività sessuale promiscua e far compassione verso coloro che schio, perché quindi non avere accettare l’astinenza sessuale soffrono per la malattia o per il coraggio di affermarlo? Il al di fuori del matrimonio. I la lotta contro le tentazioni. modo più sicuro per eliminare media hanno fatto molto in al- Le campagne pubblicitarie o almeno controllare l’AIDS è cune società per ricordare al dovrebbero diffondere il mes- quello di eliminare le attività pubblico i pericoli del fumo ed saggio stampato sulla penna che è provato che conducono hanno fatto accettare l’astinen- del Vescovo di Gibilterra: all’AIDS: attività sessuale pro- 45 za dal tabacco. Mentre lo sti- “Combatti l’AIDS con un nuo- miscua, in particolare omoses- molo sessuale è molto più for- vo stile di vita”. Se ci sono sta- suale, e uso delle stesse sirin- te e fondamentale del deside- te campagne quali “il fumo è ghe tra coloro che fanno uso di rio di fumare, la norma giu- pericoloso per la tua salute”, droga. deo-cristiana è sempre stata perché non dovrebbero esserci Se il fumo è stato scoraggia- quella che l’attività sessuale campagne che dicono la stessa to così attivamente e con suc- dovesse essere svolta e inco- cosa sull’attività sessuale pro- cesso, perché i media non pos- raggiata all’interno del matri- miscua ed extramatrimoniale? sono usare le stesse regole nel monio e che al di fuori di esso Così come ci sono state trattare la questione della dro- si dovesse praticare l’astinen- campagne pubblicitare contro ga e dell’attività sessuale, mo- za sessuale. Per secoli questa la guida in stato di alcolismo, strando nelle serie televisive norma è stata la regola della perché non dovrebbero esser- personaggi simpatici e cari- stessa società. Poi venne quel- cene contro l’attività sessuale smatici che non assumono dro- la che fu chiamata la rivolu- promiscua? ghe, che consigliano di non as- zione sessuale, ma dovrebbe é appurato che il modo mi- sumerne, che mettono in guar- essere consolante per i mezzi gliore per evitare il cancro ai dia dai pericoli di condividere di comunicazione sapere che polmoni è quello di non fuma- le siringhe e, anzitutto, che la regola morale nell’attività re, ed è un fatto che il modo conducono una vita sessuale sessuale vale anche per la sa- migliore per evitare la tossico- secondo la morale, astenendosi lute nell’attività sessuale. I dipendenza è quello di astener- ovviamente dall’attività ses- media possono indicare che si completamente dalla droga. suale al di fuori del matrimo- l’astinenza sessuale al di fuori Se i media vengono incorag- nio. In molte situation come- del matrimonio è fisicamente giati non soltanto a riportare dies moderne le persone che si sana e non una pura idea spiri- questi fatti ma a costruire attor- astengono dall’attività sessuale tuale della tradizione giudeo- no a loro campagne pubblicita- sono definite deboli; esse inve- cristiana. rie di pubblico servizio, perché ce dovrebbe essere considerate non possono essere incoraggia- coraggiose, o almeno con un ti a condurre campagne quali profondo rispetto per gli altri e “Dite ‘no’ fino al matrimonio”, per se stessi. che spingano ad astinersi dal- Forse i mass media possono l’attività sessuale promiscua ed scoprire ed avere il coraggio di extramatrimoniale? far conoscere che la salute, la Oggi fumare non è più di felicità e la santità possono moda; non è più di moda dro- camminare insieme, che un’at- garsi, o bere prima di guidare. tività giustamente ordinata alla Perché non può essere di moda morale può contribuire non so- astenersi dai rapporti sessuali lo ad uno stile di vita personale prima del matrimonio e conce- più salutare, ma anche ad una dersi nel matrimonio alla per- società più salutare. sona amata puri e senza mac- chia? Sono sicuro che la mag- S.E. Mons. JOHN P. FOLEY gior parte delle donne non Presidente del Pontificio Consiglio vuole sposare un “viveur” e per le Comunicazioni Sociali che la maggior parte degli uo- Santa Sede TAVOLA ROTONDA “Esperienze e prospettive future di interventi e programmi a carattere preventivo fondate sull’educazione ai valori”

46 I: Italia - Il CUAMM

Introduzione zania e Mozambico. Il conte- L’Uganda e l’Aids sto in cui il CUAMM opera è Il CUAMM (Collegio Uni- prevalentemente, anche se non Stime dell’UNAIDS indica- versitario Aspiranti e Medici esclusivamente, quello rurale. no in 930.000 le persone affet- Missionari) nasce da un’idea di Il presente contributo si ba- te da infezione da HIV o mala- un medico cattolico, il prof. sa sull’esperienza di interventi te di AIDS, 1.8 milioni le per- Francesco Canova, per formare di lotta all’AIDS condotti dal sone decedute e 1.7 milioni gli medici italiani e esteri, uomini CUAMM presso alcuni ospe- orfani che hanno perduto uno o e donne, che nell’esercizio dali rurali del Nord Uganda. entrambi i genitori a causa del- competente della professione Questo contributo si pone l’AIDS. diano testimonianza della ca- più sul piano del metodo, del In Uganda è stata registrata rità evangelica. Il suo motto è dialogo e della individuazione una tendenza al contenimento “Euntes infirmos” trat- delle prospettive future che dell’epidemia di AIDS. I dati to dal Vangelo di S. Luca sulla difesa delle posizioni sulla sieroprevalenza delle don- Il CUAMM nasce ufficial- personali e della concentrazio- ne gravide indicano una gra- mente il 3 dicembre 1950 ed è ne sulla situazione contingen- duale diminuzione dell’infezio- parte integrante della Fonda- te. Dapprima saranno tratteg- ne da HIV in ambiente urbano zione Religiosa S. Francesco giate la situazione dell’AIDS già a partire dalla metà degli Saverio della Diocesi di Pado- in Uganda e le esperienze di anni ’90 (UNAIDS, 1998). va, ha una personalità giuridi- carattere preventivo in corso, Questa diminuzione sembra ca canonica e civile. poi si presenteranno alcune ri- particolarmente significativa Dal 1954 il CUAMM ha flessioni su tre nodi critici: cu- per le donne più giovani con operato in vari continenti del rare la coppia dimezzata; aiu- un’età compresa tra i 15 e i 19 mondo attraverso l’invio di tare la gioventù ad uscire dalla anni. medici, infermieri e tecnici solitudine, coniugare la re- Due surveys condotte a di- – più di 1.000 – impegnati in sponsabilità personale con la stanza di sei anni sembrano in- progetti sanitari ospedalieri, responsabilità sociale. dicare un cambiamento reale di Primary Health Care, di dei comportamenti sessuali so- formazione anche in ambien- prattutto da parte dei giovani te universitario, collaborando L’Uganda in cifre appartenenti alle stesse aree ur- con le diocesi cattoliche, va- rie congregazioni religiose Popolazione totale 20.4 milioni missionarie, ONG del posto e Popolazione urbana 2.2 milioni stabilendo rapporti di coope- Tasso annuale di crescita della popolazione 2,5% razione anche con i governi Tasso di infezione da HIV negli adulti 9,5% locali. Tasso di mortalità infantile 97/1000 Attualmente i progetti sani- Aspettativa di vita 41 anni Tasso di scolarizzazione Maschi 68% tari del CUAMM sono con- Tasso di scolarizzazione Femmine 45% centrati in Africa e precisa- Reddito pro capite medio 240 $ mente in: Angola, Etiopia, Kenya, Ruanda, Uganda, Tan- UNAIDS, 1998 bane dove sono state realizzate molte parrocchie ci sono sezio- e a lottare contro questa terri- le indagini di sieroprevalenza. ni dedicate all’informazione al- bile malattia. I cambiamenti dei comporta- le comunità locali, all’educa- Certamente questa è un’e- menti sessuali dei giovani ri- zione e alla prevenzione, alla redità preziosa che dobbiamo guardano: diagnosi e terapia delle malat- riconoscere e diffondere; tut- – l’aumento dell’età delle tie sessuali, al counselling e al- tavia credo che non dobbiamo prime esperienze sessuali, la mobilizzazione delle comu- cadere preda di facili ottimi- – l’aumento dell’età di con- nità per aiutare le persone col- smi. Abbiamo l’obbligo di di- trazione del matrimonio, pite dall’AIDS. scernere, di essere realisti: Ð la diminuzione delle rela- l’epidemia dell’AIDS ci ac- zioni sessuali con partner non compagnerà ancora a lungo, e regolari, Le prospettive future: anche i positivi risultati rag- – l’aumento dell’uso del pre- affrontare con coraggio giunti in Uganda rischiano di servativo. alcuni nodi critici essere vanificati se non si af- frontano con coraggio alcuni Nel corso degli ultimi anni nodi critici che stanno alla ba- Esperienze molto è stato fatto in Uganda se della pervasività dei com- a carattere preventivo nella lotta all’AIDS; le campa- portamenti a rischio e delle gne di consapevolezza hanno determinanti culturali, sociali, Sul terreno della prevenzio- raggiunto aree sempre più va- ed economiche che favorisco- ne si muovono numerose asso- ste della popolazione; iniziati- no la diffusione del virus. ciazioni. ve nuove e vigorose sono state Se il problema, come tutti Due organizzazioni non go- sviluppate nel campo dell’e- riconoscono, è che deve cam- vernative di Kampala (TASO e ducazione, della prevenzione e biare il comportamento ses- 47 AIC) hanno lanciato un pro- del counselling; i servizi sani- suale della popolazione, allora getto denominato “Iniziativa tari per la diagnosi e la cura molto resta ancora da fare nel Philly Lutaya” che ha lo scopo delle malattie sessuali e per veicolare in maniera adeguata di cambiare i comportamenti l’adozione di corrette pratiche il messaggio della responsabi- sessuali con l’aiuto di volonta- di trasfusione del sangue sono lità sessuale, del valore della ri sieropositivi. Questi ultimi migliorati quanto ad accessibi- fedeltà e della castità. sono disponibili a raccontare la lità ed efficacia; le comunità Il cuore della prevenzione loro esperienza e la loro condi- sono state coinvolte intensa- all’AIDS sono i problemi di zione, in particolare agli stu- mente nella provvigione di etica sessuale. denti. servizi di assistenza alle vitti- Per fare questo ritengo che Sempre ai giovani si rivolge me dell’AIDS. dobbiamo confrontarci con il “Club gioventù viva”, fonda- Questi risultati sono inne- alcune resistenze che, come to nel 1992 da suor Myriam gabili, documentabili ed inco- questa malattia che fa paura, Duggan, delle Francescane raggianti. Sono il frutto di un sono circondate da silenzi ed Missionarie di Maria, medico insieme di fattori come l’a- imbarazzi. all’ospedale Nsambya di Kam- pertura e la trasparenza del In questo senso penso che pala: partendo dal Vangelo, si governo ugandese a ricono- le prospettive future in tema chiede ai giovani di compren- scere la gravità del problema di prevenzione dell’AIDS do- dere il significato della sessua- AIDS, e la sua determinazio- vranno tener conto di una plu- lità nella vita dell’uomo e, ne a combattere l’epidemia ralità di prospettive. quindi, di prendere decisioni attuando un programma na- coerenti con l’aiuto della pre- zionale; a questo si deve asso- ghiera individuale e comunita- ciare l’intervento deciso delle Curare la coniugalità ria. chiese impegnate nelle cam- dimezzata In tutti gli ospedali delle dio- pagne di sensibilizzazione, cesi cattoliche, compresi quelli nel lavoro educativo e nell’as- Desidero partire da alcune in cui opera il CUAMM, e in sistenza ai malati; non va infi- realtà constatate nell’esperien- ne minimizzato il massiccio za personale di medico. é no- coinvolgimento delle organiz- to come la maggioranza delle zazioni non governative e il persone infette e ammalate da supporto disponibile dell’aiu- AIDS siano donne. é un fatto to internazionale. anche che mentre le cliniche Questi risultati vanno ascrit- per le malattie sessuali e le ti anche al contributo dei ma- sessioni per la regolazione re- lati di AIDS che hanno testi- sponsabile delle nascite siano moniato con commovente co- frequentate in gran maggio- raggio e toccante umiltà il loro ranza da donne, al contrario, percorso personale intessuto le scelte in materia di rapporti di sofferenza e accettazione sessuali, di pianificazione fa- della malattia. Questi malati li migliare, alcune pratiche tra- conosciamo per nome. A loro dizionali come, ad esempio, le si deve riconoscere il tributo mutilazioni genitali, la poliga- più significativo nell’ispirare mia, l’obbligo per una vedova la gente, noi stessi, a riflettere di diventare moglie di un fra- tello del defunto ed altre anco- cristiano della coppia integra- lità è un evento raro che si tra- ra ricadano invece nella sfera le non sia soltanto un enun- duce spesso in imbarazzate e di influenza, per non dire di ciato, nel senso che si colloca furtive spiegazioni sulla fisio- dominio, dell’uomo. nelle dichiarazioni di princi- logia e sulla riproduzione del- La coniugalità dimezzata pio, ma si trasformi in un cri- l’uomo, con poche o inefficaci non si basa solo su un sistema terio di azione, in un principio risposte ai molti quesiti che i di decisioni coniugali unilate- morale in base al quale la giovani, specie gli adolescenti rali, ma anche su una sostan- coppia orienti le scelte e le so- si portano dietro. Quesiti che ziale assenza di dialogo e di stenga attraverso un dialogo rimangono senza risposte. comunicazione sponsale su intenso ed arricchente. Non si Anche le realtà pastorali la- materie così delicate ed inti- sa e non si fa ancora abba- sciano talvolta molto a desi- me come quelle tratteggiate. stanza in questo campo. derare in tema di proposte e di Questo si riflette pure nel iniziative rivolte alla gio- comportamento teso ad evita- ventù. Si avverte disagio e re accuratamente la comuni- Aiutare i giovani difficoltà da parte dei giovani cazione di uno stato di malat- ad uscire dalla solitudine e delle coppie di sposi ad av- tia sessuale o di una condizio- vicinarsi con fiducia alla ne di sieropositività al proprio Le violenze sessuali, le gra- Chiesa. Ho l’impressione che coniuge. A questo si aggiunga vidanze indesiderate e gli per ragioni storiche e cultura- la tendenza persistente ad at- aborti, le malattie sessuali so- li, non evangeliche, si conti- tribuire lo stigma sociale alla no fenomeni presenti, talvolta nui come Chiesa a dare l’im- donna perché affetta da ma- in modo diffuso, nel mondo pressione che esistano riserve lattie sessuali o sieropositiva giovanile. morali a parlare apertamente 48 o ammalata di AIDS, quando Ce ne accorgiamo in modo del valore positivo della ses- si sa che spesso sono i com- limitato e tardivo nelle nostre sualità, di affrontare aperta- portamenti sessuali di molti cliniche ospedaliere dove solo mente le problematiche ses- uomini a predisporre la cop- una piccola parte della gio- suali, di impegnarsi con deter- pia alle malattie veneree e al- ventù si presenta, timida e minazione nell’educazione l’infezione da HIV. vergognosa, con questo baga- dell’etica dell’amore. C’è un bisogno urgente di glio di problemi da risolvere. All’assenza degli adulti contribuire a favorire la diffu- Anche in questo caso la rispo- nella famiglia e nella comu- sione della virtù sponsale at- sta medica e sanitaria in gene- nità fa da contrappeso un po- traverso il coinvolgimento pa- re risulta parziale ed insuffi- liteismo diffuso di valori nella ritario, reciproco, correspon- ciente. società. Tea rooms, discos, sabile dei coniugi alle scelte In Africa i giovani sono nu- hotels, magazines sono diffusi della vita e della sessualità. merosi, ma in molti ambiti, in ambiente urbano e rurale e Educare ai valori cristiani come quello della sessualità, veicolano modelli di compor- della sponsalità responsabile, sono soli o lasciati soli. Ed è tamento in cui prevalere è una della fedeltà e della castità po- una solitudine che si trascina “dominante, mascolina cultu- trebbe allora significare avere da tempo e che ha molte ra- ra sessuale dove eccitamento, il coraggio di leggere alla luce gioni. trasgressione, piacere, violen- del Vangelo i tabù, le supersti- In primo luogo alla scom- za e pericolo sono parte della zioni e le negatività – insite e parsa dei riti sociali di inizia- stessa semantica”. praticate in tutte le culture, di zione alla sessualità non si è Non sono pochi, inoltre, gli tutti i tempi e luoghi Ð che sostituita la famiglia. Anzi, al studenti e le studentesse delle provocano sopraffazione e silenzio presente nella coppia scuole secondarie che, non ac- immiserimento nella coppia, si accompagna un’assenza di contentandosi del tenore di vi- e della figura femminile in dialogo tra genitori e figli. E ta offerto dalla famiglia o per particolare. quando il dialogo c’è, sembra necessità, si prostituiscono per Potrebbe significare anche essere dominato dalla ripro- assicurarsi un’entrata in dena- recuperare in chiave cristiana vazione dei genitori alle pos- ro. Alla base di questi com- i valori religiosi e sociali che sibili manchevolezze, colpe o portamenti ritroviamo proble- ogni cultura manifesta quanto disonori dei figli in tema di mi più profondi come abusi al significato delle relazioni comportamento sessuale. Ra- sessuali, scarsa stima di sé, re- sessuali e promuovere quelle ramente per i genitori il dialo- lazioni povere di affetto, man- testimonianze coniugali esem- go diventa occasione di tra- canza di “vision and goals”. plari, concrete, che in modo smissione ai figli di cono- I risultati ottenuti in Ugan- sia pur discreto accompagna- scenze, idee ed esperienze sul da riguardo ai cambiamenti no, istruendole, le comunità perché la sessualità, la propria dei comportamenti sessuali nelle alterne e misteriose vi- sessualità, è un fattore umano dei giovani vanno salutati po- cende della conversione. e cristiano di identità e di cre- sitivamente. Tuttavia, la sfida Abbiamo bisogno di studi e scita, in cui anche il figlio da affrontare è più grande. Si di maestri che indichino in possa, sempre che lo voglia, tratta di ottenere cambiamenti maniera chiara percorsi di let- paragonarsi, riconoscersi e in- comportamentali a lungo ter- tura delle culture locali, così fine imitare. mine. Ritengo che per vince- come è forte la necessità di te- L’assenza degli adulti si re questa sfida l’apprendi- stimonianze e di testimoni estende anche nella scuola, mento delle sole tecniche che dimostrino come il valore dove l’educazione alla sessua- Ð magari apprese da formato- l’Uganda, dove nonostante il do alti livelli di fiducia, pro- forte sviluppo dell’ultimo pe- movendo la coesione sociale, riodo il reddito reale pro capi- mediando tra la gente e le te è tornato a livello del 1970 istituzioni pubbliche. solo quest’anno. Ma la po- L’azione stessa della Chiesa vertà non è solo una questione risulterebbe più efficace se di crescita economica. l’insegnamento sociale fosse Lo stato d’inferiorità delle diffuso ai chierici e ai laici, se donne, la disoccupazione di- promuovesse forme innovati- lagante, i conflitti civili arma- ve di pastorale politica ed ti, l’urbanizzazione disordina- economica nonché modelli ta, la privatizzazione crescen- sperimentali di solidarietà in- te dei servizi pubblici, l’ac- tra ed interecclesiale. cesso difficile, a volte negato, I mass media del nord e del dei giovani e delle donne al- sud potrebbero incrementare l’educazione e ai servizi sani- il loro ruolo di veicoli vitali di tari sono fattori che stanno fa- educazione sanitaria, dando ri occasionali Ð su come evi- vorendo la diffusione dell’e- maggior spazio alle notizie sui tare il contagio rappresenti pidemia. progressi medici, sui problemi una soluzione minimale ed Di fronte a queste realtà è e sui casi riguardanti i proble- insufficiente se non è accom- da dubitare che la prevenzio- mi della salute e della sicurez- pagnata da un discorso più ne possa da sola arrestare l’e- za, sulle politiche sanitarie complessivo riguardo il signi- pidemia di AIDS, a meno che piuttosto che svendere l’obiet- ficato relazionale profondo non sia accompagnata da altre tività e l’indipendenza a causa 49 della sessualità umana che è misure che contribuiscano a dell’influenza commerciale. fatta di autodisciplina, armo- costruire un contesto sociale I ricercatori e gli uomini di nia di crescita, rispetto e sti- ed economico favorevole e ri- scienza potrebbero aiutare ad ma di sé e degli altri, progetti cettivo per sostenere ed am- analizzare i fattori economici, di vita. Per rispondere alla plificare programmi a caratte- demografici, psicologici, so- complessità delle aspettative re preventivo. é la questione cioculturali e organizzativi dell’amore nei giovani e negli dello sviluppo, processo di che influenzano i comporta- adolescenti servono program- cambiamento sociale che li- menti della gente quanto a mi mirati gestiti da adulti e bera le persone e le comunità percezione delle malattie, di giovani debitamente formati dai vincoli della povertà, am- quelle sessuali in particolare; come educatori, servono cen- plifica le possibilità di scelta a ricercarne le cure. tri di aggregazione giovanile, tra opzioni differenti, rafforza Considerati i costi proibiti- di dialogo, incontro e con- la capacità di autosufficienza, vi dei farmaci, una responsa- fronto tra giovani e famiglie, promuove la partecipazione, bilità di prioritaria importanza servono centri di sicurezza e migliora la qualità della vita. per il mondo scientifico occi- di protezione per i giovani Questo approccio “collima dentale è quella di sviluppare senza diritti. con la natura stessa dell’HIV un vaccino efficace, sicuro, e della sua caratterizzazione dal costo sopportabile. L’at- in epidemia invisibile (asinto- tuale enfasi sulle terapie far- Coniugare responsabilità matica), visibile (sintomatica) macologiche combinate anti- personale e e mortale”. Di conseguenza virali rischia di concentrare responsabilità sociale tutti i programmi dovrebbero gli sforzi sui benefici a favore essere basati non solo sull’ac- di pochi piuttosto che sui po- Alla base della diffusione cesso alla prevenzione, al test tenziali benefici da assicurare dell’AIDS non c’è solo il pro- HIV, alla cura e al supporto ai molti. blema del comportamento comunitario, ma più in gene- Al governi locali e alla co- umano e della responsabilità rale su un continuum tra pre- munità internazionale sarebbe etica della persona, ci sono venzione e sviluppo. richiesto di agire responsabil- anche le determinanti sociali La strada da percorrere po- mente sul piano dell’equità ed economiche fondate sulla trebbe essere quella della co- nella distribuzione delle risor- ineguaglianza e sull’ingiusti- struzione del cosiddetto “ca- se e dell’aiuto sostenibile allo zia; c’è quindi anche un pro- pitale sociale”. Una strada sviluppo. blema di responsabilità etiche lunga da percorrere ma aperta Sono convinto che il dialo- e sociali. a tutti. go e i rapporti tra il nord e il È stato detto che l’AIDS è Le Organizzazioni Non sud sull’AIDS presenti molte un problema di tutti e di cia- Governative potrebbero gio- affinità e corrispondenze con scuno, ma in realtà riguarda care un ruolo importante ri- le discussioni sull’economia soprattutto e per l’ennesima nunciando a competere fra di globale, sul commercio mon- volta i poveri. é un fatto in- loro, lavorando con il varie- diale, sul ruolo delle Nazioni contestabile che il peso mag- gato tessuto sociale, favoren- Unite e altri simili problemi. giore della malattia dell’AIDS do la partecipazione della gravi in gran parte sulle spalle gente a network formali ed Dott. GIOVANNI PUTOTO dei paesi poveri e della gente informali, incoraggiando nor- CUAMM - Padova povera. Questo vale anche per me sociali positive, costruen- Italia II: India

Introduzione li di esserne portatori. Viviamo attribuirsi ad una migliore in- in un mondo “dove ci sono dividuazione e registrazione L’HIV è arrivato in Asia, 16.000 nuove infezioni da HIV dei casi, conseguenza di varie continente ove vive la metà al giorno, e dove 9 sieropositivi attività della NACO. della popolazione mondiale, su 10 non sanno di essere infet- Il controllo dei dati raccolti soltanto alla fine degli anni ti” (UNAIDS, 1999). a livello nazionale (NACO, ’80-inizio degli anni ’90. Og- 1998) indica chiaramente che gi la regione registra il 20% l’infezione da HIV prevale in delle infezioni mondiali. Gli La situazione tutte le parti del paese. Negli esperti si dichiarano preoccu- dell’HIV-AIDS in India ultimi anni si è diffusa dal- pati per l’espansione epide- l’ambiente urbano a quello mica in India, ove sono già La popolazione con HIV- rurale, e dagli individui che state infettate più di 4 milioni AIDS in India non è distribuita praticano comportamenti a ri- 50 di persone: è il più grande nu- in modo uniforme né con una schio alla popolazione in ge- mero di individui infettati in percentuale uniforme. I fattori nerale. Gli studi mostrano che un singolo paese mondiale determinanti sono (Thomas & sempre più donne ricoverate (UNAIDS, 1999). Pereira, 1999): prima del parto sono risultate In India (NACO, 1998) l’e- a) il tempo ed il luogo dove positive al test sull’HIV, il pidemia HIV-AIDS è ora vec- l’infezione è apparsa per la che indica un aumento nel ri- chia di un decennio. In questo prima volta; schio di trasmissione perina- breve periodo è diventato uno b) l’efficacia delle campa- tale. dei problemi sanitari più seri gne di prevenzione; Il rapporto NACO ’97-’98 del paese. I casi iniziali di c) l’efficacia del sistema dei mostra che circa il 75% delle HIV-AIDS sono stati registrati test; infezioni avviene per via ses- tra i mercanti di sesso a Mum- d) il background socio-cul- suale (sia eterosessuale che bai e Chennai e tra i tossicodi- turale e religioso delle perso- omosessuale), l’8% circa at- pendenti nel nord-est dello ne; traverso trasfusione di sangue stato di Manipur. Anche se i e) le vie di trasmissione; ed un altro 8% con uso di dro- casi ufficiali di infezioni da f) la presenza di altre malat- ghe. Oltre il 90% dei casi ri- HIV e i casi di AIDS concla- tie sessualmente trasmissibili; portati è avvenuto in persone mato sono migliaia, si stima g) il tipo di distribuzione attive sessualmente ed in che ci sia una forte differenza della salute e i sistemi di regi- un’età economicamente pro- tra le cifre riportate e quelle strazione disponibili nel pae- duttiva, che va dai 15 ai 49 an- stimate a causa dell’assenza di se; e ni. In un caso su 4 si tratta di dati epidemiologici nella mag- h) altri fattori (Panos Dos- donne. gior parte del paese. sier, 1990) quali un sistema di Alcuni dei fattori cui si può Procedere ad una valutazione sorveglianza che dispone di attribuire la rapida diffusione accurata della situazione non è scarsi fondi e di scarso perso- dell’epidemia nel paese sono: compito facile. L’UNAIDS e la nale, ragion per cui non è sem- la migrazione lavorativa e la National AIDS Control Organi- pre possibile valutare l’esten- mobilità alla ricerca di un la- zation (NACO - India) dispon- sione dell’infezione in un pae- voro da un ambiente arretrato gono di statistiche sul numero se in modo accurato. economicamente alle regioni di persone con HIV-AIDS e I primi casi di persone siero- più avanzate; la promiscuità; i fanno del loro meglio per tener- positive riportati nel paese bassi livelli di alfabetizzazione le aggiornate, sebbene la malat- provenivano da Chennai nel che portano ad una minore tia progredisca più velocemen- 1986 (Shiv Lal & Sengupta, presa di coscienza tra i gruppi te dei numeri (Lebel, 1998) che 1995). Da allora oltre 8.000 dell’alto rischio potenziale; sono molto approssimativi (e casi di AIDS e oltre 85.000 ca- così come la disparità tra i ses- talvolta totalmente mancanti) si di HIV sono stati registrati si; le infezioni sessualmente per un certo numero di paesi. da NACO, Ministero della Sa- trasmissibili e l’infezione nel Anche se c’è ancora molto da nità e della Famiglia su 32 periodo riproduttivo tra uomi- sapere sulle persone colpite da Stati e Territori dell’Unione fi- ni e donne. AIDS, sappiamo ancora di me- no all’agosto del 1999 (NA- Ci sono stati casi di rifiuto no a proposito delle persone CO, 1999). C’è stato certa- di pazienti malati di AIDS da che convivono con il virus del- mente un sostanziale incre- parte degli ospedali e delle ca- l’HIV, che non hanno ancora mento nel numero di nuovi ca- se di cura sia nel settore pub- sviluppato la malattia e che po- si nel paese. La causa princi- blico che in quello privato. trebbero non essere consapevo- pale di questo incremento è da Ciò ha aggravato la sofferenza di questi pazienti. Più spesso I programmi di prevenzione d) sicurezza del sangue: la viene confuso con una malat- HIV-AIDS: Corte Suprema dell’India ha tia contagiosa ed i pazienti le iniziative del Governo proibito le donazioni di san- vengono isolati nel reparto, gue professionali a partire dal creando spavento tra gli altri Dopo che furono riportati i 1 gennaio 1998; degenti. Nel posto di lavoro ci primi casi di HIV-AIDS nel e) sorveglianza attraverso la sono comportamenti discrimi- 1986, nello stesso anno venne creazione di centri per i tests nanti, che in alcune occasioni costituito un Comitato Nazio- sul sangue in tutti i collegi di portano alla perdita dell’im- nale per l’AIDS da parte del medicina governativi; piego. Gli infettati da HIV so- Governo Indiano, e nel 1987 f) controllo delle malattie no stati cacciati dai villaggi, le fu lanciato un Programma Na- sessualmente trasmissibili con donne sono state sottoposte a zionale di Controllo del- il potenziamento delle 504 cli- tonsura, i bambini respinti dal- l’AIDS (National AIDS Con- niche STD esistenti; le scuole, le istituzioni che trol Programme Ð NACP) le g) gestione clinica attraver- hanno dato asilo ai malati di cui componenti sono: so l’addestramento dei medici AIDS sono state colpite a sas- a) gestione del programma negli ospedali governativi con sate o attaccate; tutti questi, attraverso la creazione di varie più di 200 posti letto; e oltre al rifiuto di seppellire i organizzazioni nazionali e sta- h) riduzione dell’impatto at- morti per infezione da HIV, tali; traverso il potenziamento di sono alcuni dei modi con cui b) informazione, educazio- un programma continuo di cu- le persone hanno reagito a ne, comunicazione e mobilita- re nello Stato del Manipur e lo questa malattia mortale e nei zione sociale (IEC) attraverso sviluppo di un Programma confronti delle vittime. La Ta- lo sviluppo di pacchetti multi- Nazionale di Formazione per bella 1 mostra il totale dei casi mediali IEC, programmi di consultori. 51 di HIV-AIDS ed il numero dei addestramento e campagne campioni di sangue esaminato per la presa di coscienza; Critica nel paese al 31 marzo 1999 c) promozione del preserva- (NACO, 1999). tivo e suo marketing sociale; Gli sforzi del Governo sono stati ampiamente supportati da Tabella 1 – Distribuzione nello stato dei casi registrati di AIDS diverse Organizzazioni Non al 31 marzo 1999 Governative (ONG) diffuse in tutto il paese. Tuttavia, questi S. Territorio Campioni HIV + AIDS programmi e gli sforzi fatti No Stato/Unione di sangue non hanno portato i risultati Esaminati desiderati, anche perché sono 1 2 3 4 5 stati adottati programmi e po- litiche seguite nei paesi indu- 1. Andhra Pradesh 74.566 704 48 strializzati, che non sono in li- 2. Assam 12.717 173 22 nea con i valori sociali, cultu- 3. Arunachal Pradesh 495 0 0 4. Andaman & Nicobar Islands 14.447 115 0 rali e religiosi della società in- 5. Bihar 10.194 41 3 diana. Ad esempio, messaggi 6. Chandigarh 56.687 260 come “usate il preservativo 7. Punjab 1.488 65 100 per fare del sesso libero” non 8. Delhi 317.457 1.282 219 sono generalmente ben visti 9. Daman and Diu (UT) 250 8 1 dai genitori e dagli insegnanti, 10. Dadra & Nagar Haveli (UTa 160 1 0 sebbene le attività promiscue 11. Goa 69.395 2.104 15 esistano anche tra gli indiani. 12. Gujarat 451.464 1.675 137 La maggior parte del mate- 13. Haryana 160.330 494 1 riale stampato è costituito da 14. Himachal Pradesh 3.851 92 9 doppioni di materiale prove- 15. Jammu & Kashmir 8.981 40 2 niente da altri paesi o pubbli- 16. Karnataka 402.142 4.845 172 cazioni di Enti delle Nazioni 17. Kerala 44.547 215 106 18. Lakshadweep (UT) 1.194 8 0 Unite e di agenzie donatrici 19. Madhya Pradesh 96.083 587 210 bilaterali, che è stato sviluppa- 20. Maharashtra 429.045 47.408 3.354 to senza tener conto del back- 21. Orissa 83.127 217 2 ground socio-culturale della 22. Nagaland 8.548 429 10 società indiana. 23. Manipur 38.362 5.644 310 24. Mizoram 37.251 122 7 25. Meghalaya 14.250 60 8 Il programma di 26. Pondicherry (UT) 84.579 2.971 141 prevenzione dell’AIDS 27. Rajasthan 22.446 465 79 esistente in India 28. Sikkim 510 6 2 29. Tamilnadu 741.774 13.375 1.881 Il programma educativo per 30. Tripura 5.613 4 0 la prevenzione dell’AIDS in 31. Uttar Pradesh 106.936 1.253 125 32. West Bengal 163.991 649 57 India è ancora allo stato em- Totale 3.457.080 85.312 7.012 brionale. Ci sono molte aree in cui la preoccupazione per l’AIDS interagisce con la del paese (Shiv Lal, 1993). Strategie di intervento struttura della società. Tale in- Successivamente è stato este- e programmi della Chiesa terazione diventa particolar- so alla maggior parte delle nella Politica Sanitaria mente intensa e conflittuale at- Università del paese. A parte indiana: 1992 torno agli argomenti riguar- ciò, diverse ONG stanno ope- danti l’AIDS, la vita della fa- rando per creare una presa di La Conferenza dei Vescovi miglia e l’educazione sessuale, coscienza dell’HIV-AIDS tra Cattolici dell’India (Catholic argomenti che appaiono in le persone cui si rivolgono at- Bishops’ Conference of In- modo irregolare nei program- traverso un’organizzazione dia: CBCI) ha iniziato per mi delle nostre scienze medi- comunitaria e programmi di tempo un’azione diretta a ri- che, per non parlare delle altre sviluppo. Tuttavia, possiamo spondere alle questioni relati- discipline (Thomas & Rabga, notare che i responsabili han- ve l’HIV-AIDS. La politica e 1995). Ciò è vero per le scuo- no deciso di non includere l’e- la strategia della CBCI sono le, le Università convenzionali ducazione sessuale nel pro- chiaramente riportate nella e gli istituti di istruzione liberi. gramma scolastico (Inderjit, Politica Sanitaria della Chie- Attualmente non c’è nel paese 1994). sa in India, che è stata fatta alcun arricchimento al pro- circolare tra tutti i vescovi e gramma o un certificato, diplo- Critica le istituzioni sanitarie cattoli- ma o programma a livello uni- che del paese. Essa richiama versitario sull’AIDS, sull’edu- Le suddette contraddizioni a una “correzione delle abitu- cazione sessuale o la vita della nello scopo e nelle strategie dini permissive e della promi- famiglia (Thomas, 1998). esacerbano la crisi in un terri- scuità sessuale, ed alla neces- Questa anomalia della cul- torio come l’India, che ha una sità di educare le persone sul- 52 tura nel fornire una conoscen- vasta popolazione (980 milio- l’AIDS”. I punti salienti della za autentica ed adeguata per ni di persone) e molte lingue, politica e della strategia sono creare una certa presa di co- con differenze nelle comunità (CBCI, 1992): scienza nei confronti del- e differenze geografiche (18 l’AIDS, dell’educazione ses- lingue riconosciute e 1.652 Politica suale e della vita familiare at- dialetti e il 23,5% della popo- Le nostre Istituzioni forni- traverso adeguati programmi lazione che comprende gruppi ranno cure amorose e com- educativi non può essere spie- tribali). Ci sono 32 Stati e Ter- passionevoli a tutti i malati di gata da nessuna considerazio- ritori dell’unione, e il tasso di AIDS. La prevenzione è at- ne razionale perché ci sono alfabetizzazione secondo il tualmente il solo modo per poche aree di vita che toccano censimento del 1991 è del contrastare l’AIDS. Essa ci ogni persona tanto nel profon- 52,1% (Manorama, 1994). é invita a correggere le abitudi- do. Sebbene la ricerca sull’a- piuttosto ragionevole afferma- ni permissive e la promiscuità buso di sostanze stupefacenti, re che l’ondata della crisi può sessuale e a prevenire la dif- sull’AIDS, sul sesso e su argo- essere arginata solo se i pro- fusione attraverso il sangue e menti legati alla sessualità sia grammi su AIDS, educazione le siringhe, e a rivolgere at- gravemente carente e gli intel- sessuale e vita familiare ven- tenzione ai gruppi ad alto ri- lettuali siano ben consapevoli gono lanciati presto ed in mo- schio. della minaccia costituita dal- do efficiente attraverso le va- l’AIDS e delle conseguenze di rie istituzioni educative nel Strategia una sua diffusione incontrolla- paese. 1. Creare una presa di co- ta, non vengono messe a di- Una revisione dei materiali scienza del problema ed edu- sposizione strade legittime per preparati per Scuole, Colle- care le persone sull’AIDS. la prevenzione e il controllo ges, Università, Istituti di 2. Accettare i pazienti con della malattia in una maniera Medicina e di Infermieristica l’AIDS; al tempo stesso do- che sia intelligente (Thomas, mostra in modo chiaro che vranno essere prese delle pre- 1998). difficilmente esiste un cam- cauzioni affinché la malattia La University Grant Com- biamento nel contenuto, nello non si diffonda inavvertita- mission (Gangurde, 1994) stile e nella presentazione. mente tra gli altri pazienti, tra aveva dapprima proposto l’in- Sembra come se venisse ser- il pubblico o tra il personale troduzione di un corso obbli- vita “la stessa zuppa” in piatti sanitario. gatorio sull’AIDS a livello diversi. Allo stesso modo, le 3. Orientare le persone a un studentesco. Alcuni istituti che esperienze nei vari seminari, comportamento sessuale re- operano nel campo sociale, ol- tavoli di lavoro e conferenze golato. tre a scuole di medicina ed in- sono le stesse laddove vengo- 4. Promuovere la donazio- fermieristiche, hanno introdot- no discusse le stesse cose da- ne volontaria del sangue at- to l’AIDS come materia nei gli stessi partecipanti, con traverso donatori sani, dopo loro programmi. Nel 1991, un una o due eccezioni. In breve, aver eseguito dei test per in- programma chiamato Univer- possiamo concludere affer- dividuare il virus HIV e sco- sities Talk AIDS (UTA) è stato mando che deve essere fatto raggiare i donatori di profes- iniziato dal Servizio Naziona- il possibile per ampliare lo sione. le, Ministero per i Giovani e scopo degli sforzi fatti duran- 5. Usare aghi e siringhe ste- per lo Sport, in collaborazione te le conventions e gli incon- rili, e metterli a disposizione con l’OMS ed il Ministero tri a livello nazionale ed inter- per quanto necessario e possi- della Sanità in 59 Università nazionale. bile. 6. Mantenere il più stretto La politica per il sanitarie sono molto preoccu- riserbo su tutti i prodotti del trattamento dei pazienti pate degli assalti dell’HIV- sangue che certificano il test con HIV-AIDS: 1997 AIDS e sono impegnate a for- per l’HIV. nire un’educazione basata sui 7. Collaborare al program- Il St. John’s Medical College valori alle masse in genere e ma nazionale contro l’AIDS. di Bangalore (l’unico College agli impiegati, oltre a fornire Medico cattolico nel paese) ha trattamento, cura e sostegno evoluto la propria politica per spirituale a coloro che sono La risposta della CBCI il trattamento dei pazienti con stati infettati dall’HIV e ai loro all’HIV-AIDS: 1996 HIV-AIDS, la quale è stata ap- familiari con risorse limitate, provata dalla CBCI nel settem- sia finanziarie che relative al- Nel 1996 la CBCI ha emes- bre del 1997. La politica affer- l’esperienza personale. so la sua seconda dichiarazio- ma che: “Una continua educa- ne politica sull’HIV-AIDS, a zione dovrebbe essere organiz- cui è stata data ampia diffu- zata per tutte le categorie di Altri interventi educativi sione. La dichiarazione aveva impiegati, con speciale enfasi basati sui valori come titolo La risposta della nei confronti di coloro che so- Conferenza dei Vescovi Cat- no a rischio. Gli obiettivi di Pubblicazioni tolici Indiani all’HIV-AIDS, queste sessioni dovrebbero far ed ha richiamato le istituzioni emergere la consapevolezza La commissione della CBCI cattoliche che operano nel che il trattamento di una perso- per la Sanità ha sviluppato e campo dell’educazione a lan- na infettata dall’HIV non è pe- pubblicato del materiale stam- ciare un programma generale ricoloso se vengono prese le pato sull’HIV-AIDS, fornendo di educazione alla vita fami- opportune precauzioni” (St. una politica di lavoro e delle li- 53 liare, con un’informazione John’s Medical College, 1997). nee guida per i sacerdoti, i reli- accurata e completa sull’HIV- giosi, gli insegnanti scolastici AIDS. Esso afferma, inoltre, ed altre persone. Alcune di es- che: “È arrivato il momento La politica della CHAI se sono riportate di seguito. per gli insegnanti che opera- sull’AIDS a) HIV e Pastorale: com- no nel campo delle istituzioni prende 14 capitoli, un glossa- cattoliche e per i genitori di L’Associazione Indiana de- rio, una bibliografia e dettagli diventare sempre più consa- gli Ospedali Cattolici (CHAI) pertinenti ai Centri di sorve- pevoli dei rapidi cambiamenti nella sua dichiarazione del glianza dell’HIV e ai Centri delle prospettive sociali dei 1994 afferma (CHAI, 1994): zonali per il test sul sangue nel giovani. é importante e ap- Ð la CHAI si impegna in un paese. Questo libro è stato propriato che i nostri figli ri- programma di prevenzione scritto tenendo presente la pro- cevano delle risposte pronte, della diffusione dell’infezione spettiva biblica, particolar- accurate e veritiere alle loro da HIV attraverso un processo mente il Nuovo Testamento. domande sul sesso, sulla ses- di educazione e training a tutti Il libro è stato scritto da un sa- sualità e sull’HIV-AIDS. La i livelli e nei confronti della cerdote e da un laico, com- CBCI chiama tutti i cattolici a cura incondizionata di coloro mentato da un teologo morale riconoscere i grandi valori che sono colpiti dall’infezione; ed ha una prefazione del Presi- racchiusi nella Bibbia e negli Ð la politica della CHAI dente della CBIC, S.E. Rev.ma insegnamenti della Chiesa ri- punta la propria attenzione sui Alain de Lastic, Arcivescovo guardo al rapporto uomo- valori etici, sociali e spirituali di Delhi. donna, al piano di Dio per la oltre ai bisogni fisici e di cure, b) Prevenzione dell’HIV- procreazione e per la realiz- nonché sulle dimensioni della AIDS. Un libro di testo per la zazione del Suo amore dalla giustizia senza giudicare; scuola: comprende 12 capitoli condivisione totale ed incon- Ð la CHAI e le istituzioni con 5 esercizi in ogni capitolo dizionata di una persona con che la compongono promuo- sotto forma di ruoli, dibattiti, il partner” (CBCI, 1996). veranno un’educazione che discussione in gruppo e altre comprenda la sessualità uma- attività da svolgere in classe. na e i valori per una vita den- Ha un certo numero di illustra- sa di significato con compor- zioni ed è stato preparato te- tamenti sessuali responsabili. nendo presenti i valori morali, sociali, culturali, spirituali e Critica della famiglia. Questo libro è disponibile in due lingue, in- Un’analisi svolta sulle sum- glese e hindi. menzionate dichiarazioni dei c) L’HIV-AIDS, l’educazio- vari enti della Chiesa in India ne sessuale e la vita familiare: mostra che la Chiesa cattolica è stato preparato con la colla- sta rispondendo ai problemi borazione di esperti di diversi attinenti l’HIV-AIDS sin da campi, come medici, psicolo- quando questa malattia ha fat- gi, operatori sociali, consultori to la sua comparsa nel sub- ed altri specialisti. Il volume continente indiano. La Chiesa vuole aiutare le istituzioni e le sue istituzioni educative e educative a sviluppare dei pro- grammi di studio basati sui va- rato dall’unica facoltà cattolica Quando il Consiglio India- lori nei campi summenzionati, di quella Università. Anche no di Ricerca Medica (ICMR) adattandosi ai bisogni locali. questo volantino sostiene i va- ha iniziato a creare dei centri d) Un opuscolo su: AIDS: lori morali, sociali e familiari, nodali in tutto il paese alla fine appello della CBCI alla pre- ed ha l’approvazione della degli anni ’80, il St. John’s ri- venzione ed al controllo del- NACO e dell’OMS. Infatti, sia fiutò di diventare uno di que- l’HIV-AIDS. é stato preparato la NACO che l’OMS si sono sti. Solo nel 1990 l’ospedale per essere distribuito gratuita- dimostrate favorevoli a stam- introdusse il laboratoio di ana- mente tra le persone durante pare questo volantino, che è lisi ELISA per l’HIV-AIDS, in gli incontri, le conventions, i stato spedito dall’Università ad quanto l’analisi per l’HIV di- programmi di formazione, un totale di 800.000 studenti. venne obbligatoria nel paese. ecc. Data la richiesta, l’opu- In breve, possiamo dire che Viene fornita alle persone scolo è stato ristampato, in l’approccio seguito dalla Chie- una consulenza prima del test parte modificato, con il titolo sa in India in aree molto deli- sanguigno, che viene condotta Un appello alla prevenzione cate come l’HIV-AIDS e l’E- e protetta in modo confiden- ed al controllo dell’HIV-AIDS. ducazione Familiare sta otte- ziale. Persino quando un pa- L’opuscolo contiene valori nendo il plauso delle istituzio- ziente viene dimesso la scheda morali e spirituali. ni accademiche del paese. relativa menziona soltanto che Molto ancora si può fare, se soffre di infezione umana re- La collaborazione con la saranno disponibili fondi suffi- trovirale. National Open University cienti per iniziative del genere. Il primo caso di AIDS fu diagnosticato nel 1989 e ven- La CBCI ha raggiunto un Studi su iniziative ne sistemato un letto singolo 54 accordo con la Indira Gandhi a livello diocesano nel reparto isolamento per la National Open University cura del paziente malato. Dal (IGNOU) per lo sviluppo ed il La Commissione per la Sa- 1992 l’ospedale ha iniziato ad lancio di programmi di studio lute della CBCI ha intrapreso occuparsi di un numero sem- sull’HIV-AIDS, l’educazione uno studio nel paese per cono- pre maggiore di casi, ed ora i alla vita familiare ed il servizio scere le iniziative prese dalle pazienti vengono curati senza sociale nel più ampio interesse 144 diocesi relativamente alla discriminazioni e non solo se- di insegnanti, paramedici, ge- prevenzione ed al controllo parati o isolati. All’inizio del nitori, funzionari di ONG, dell’HIV-AIDS. Allo scopo è 1992 una sala parto è stata de- ecc., da diffondere nel paese. stato redatto un questionario stinata a madri infettate dal- L’Università ha iniziato il per rilevare vari aspetti del l’HIV. Ora non vi è una sala processo sviluppando un pro- programma, come l’informa- parto separata e vengono prese gramma di studio certificato zione sull’HIV-AIDS, l’edu- delle precauzioni adeguate per su “HIV e Educazione Fami- cazione alla vita familiare, la prevenire la trasmissione del- liare” da divulgare attraverso presa di coscienza dell’AIDS, l’HIV durante il parto. un sistema di apprendimento a programmi di addestramento, Lo staff infermieristico e di distanza. é la prima volta che seminari, riabilitazione, at- assistenza non esprime ap- un’Università indiana (l’India trezzature per il trattamento, prensione relativamente al fat- ha circa 250 Università) svi- cura, supporto, consigli e at- to di occuparsi di pazienti con luppa e lancia un programma trezzature per i test HIV, ecc. HIV, sebbene molti chirurghi su quest’argomento. I destina- Questo questionario è stato abbiano paura. Durante gli ul- tari si contano a migliaia. spedito a tutti i vescovi e le ri- timi tre anni sono state regi- é di grande soddisfazione sposte sono iniziate ad arriva- strate nei medici cinque ferite poter riferire che l’Università re in massa. Ci si aspetta che da ago, e tutte sono accadute ha appoggiato la posizione entro sei mesi questo studio per mancanza di precauzioni e della Chiesa riguardo all’ap- sarà completato. Sulla base per la fatica. I patologi ancora proccio e alle strategie per la dei dati raccolti, vorrei pre- si rifiutano di eseguire l’auto- prevenzione dell’HIV-AIDS sentarvi un paio di casi di stu- psia su pazienti che sono dece- nel paese. dio relativi ad esperienze illu- duti a causa dell’HIV-AIDS. I membri che fanno parte del minanti di alcune delle nostre Il dipartimento per il lavoro comitato di esperti costituito istituzioni impegnate nel lavo- sociale fornisce ai pazienti ed dall’Università comprendono ro sull’HIV-AIDS. alle loro famiglie ogni tipo di diversi cristiani (sacerdoti, teo- assistenza, che comprende il logi morali ed altri eminenti trovare un lavoro, un alloggio, accademici). Il programma che Casi di studio un supporto psicologico e a essi hanno steso ha l’approva- volte anche un aiuto economi- zione dell’Università ed è in li- St. John’s Medical College co per venire incontro a neces- nea con la posizione della di Bangalore sità urgenti. Chiesa riguardo agli argomenti Un’educazione continua morali e ai valori. Il St. John’s Medical Colle- dello staff sull’HIV-AIDS è un Ho anche il piacere di affer- ge si trova a Bangalore, che è aspetto importante nel St. mare che l’IGNOU ha accetta- la capitale dello stato di Kar- John’s. Si tengono dei corsi re- to il volantino dal titolo “Gui- nataka, nel sud dell’India. Si golari per medici e paramedi- da per lo studente alla preven- trova nell’Arcidiocesi di Ban- ci, i quali lavorano non soltan- zione dell’HIV-AIDS” prepa- galore. to in questo ospedale ma an- che per gli staff di altre istitu- di droghe leggere. La maggior del processo di riabilitazione. zioni mediche e che operano parte di questi tossicodipen- Gli sforzi di Shalom in que- in campo sanitario. denti fa anche uso di I.V. sta parte del paese sembrano Per coordinare e impartire Shalom ha la possibilità di avere un ragionevole successo delle direttive al programma accettare 20 pazienti per volta. per quanto riguarda l’interven- sull’HIV-AIDS, il St. John’s Essi usufruiscono del tratta- to nel campo della prevenzione ha stabilito una cellula AIDS, mento e possono seguire un e del controllo dell’HIV-AIDS che consiste in Fisici, Micro- programma per circa 6 mesi. e della tossicodipendenza. biologi, Dermatologi e Psi- Viene fornito inoltre un servi- chiatri. Ha inoltre un gruppo zio di consulenza agli alcolisti Snehadaan: Casa della Carità consultivo, composto dai che si trovano nella prigione di San Camillo membri dell’amministrazione centrale di Dimapur e un aiuto e dai responsabili dei principa- medico professionale dai me- Snehadaan appartiene alla li dipartimenti. Essi si incon- dici residenti e dallo staff che Società dell’Ordine di San Ca- trano periodicamente per revi- si trova nel vicino centro sani- millo. I Camilliani sono pre- sionare l’attività svolta e per tario. senti in 3 Stati dell’India dal pianificare il futuro. Durante gli ultimi sette anni 1980. L’organizzazione ha dalla sua creazione la priorità un’opzione preferenziale per Shalom di Shalom è stata quella di for- la cura delle persone con HIV- un centro riabilitativo nire trattamento e riabilitazio- AIDS, e come risultato di ciò ne agli HIV+ indigenti e ai Snehadaan ha iniziato formal- Shalom è un centro per la tossicodipendenti che non po- mente la sua attività il 14 lu- riabilitazione di persone che trebbero affrontare il costo del glio 1997 in Bangalore. abusano di sostanze stupefa- trattamento. Snehadaan ha una visione 55 centi (la maggior parte dei La caratteristica unica di profetica nei confronti di quali è infettata dall’HIV) e Shalom è che vengono impie- quanti convivono con l’HIV- per suscitare una presa di co- gati tre ex-tossicodipendenti AIDS: ritiene che esista una scienza sull’HIV-AIDS. Si come animatori e consulenti. speranza persino dopo che un trova a Dimapur, nella Diocesi Oltre a loro, ci sono altri ex- essere umano è stato diagno- cattolica di Kohima, nello Sta- tossicodipendenti che hanno sticato HIV+. La prognosi di- to di Nagaland, nel nord-est. usufruito del trattamento e che pende in modo significativo Nagaland e il suo vicino Stato operano in diversi centri di re- dal modo in cui il malato vie- di Manipur annoverano rispet- cupero e nel consultorio. L’e- ne trattato dai servizi sanitari. tivamente il maggior numero sperienza ha dimostrato che Coloro che sono ammessi a di tossicodipendenti e di casi questi animatori sono molto Snehadaan sono incoraggiati a di HIV+ del paese. efficaci nel fornire servizi ria- diventare parte della famiglia La facile disponibilità delle bilitativi e consigli agli altri in cui ogni singolo individuo droghe a un prezzo relativa- pazienti. può amare ed essere amato da- mente economico è la causa Durante il breve spazio di gli altri membri della comu- principale di questa abitudine tempo del suo operato, Sha- nità. Per questo, ogni residente mortale tra i giovani della re- lom ha esteso i suoi program- è accettato sulla base del pro- gione. Questa regione segna il mi educativi e di presa di co- prio carattere e diventa parte confine per il passaggio al scienza a una ventina di scuo- dell’intera comunità. Triangolo d’Oro, la tradizio- le, colleges e gruppi giovani- Snehadaan accetta questi nale via del traffico di droga li nel nord-est, organizzando malati come priorità per la cu- globale. spettacoli cinematografici sul- ra, a qualsiasi stadio della ma- Si stima che circa il 2,5% la droga e sull’HIV e tavole lattia si trovino. Tuttavia viene della popolazione totale del rotonde. data una preferenza ai più ma- Nagaland sia dipendente da Shalom sta anche offrendo lati, a quelle persone cioè che droghe, escludendo quelli che un programma per l’apprendi- sono già devastate dalla malat- abusano di alcol e di altri tipi mento a distanza, compren- tia. La comunità di Snehadaan dente 8 lezioni sull’abuso di offre cure 24 ore su 24 e tratta droghe e sull’HIV-AIDS. Più ogni tipo di malattia connessa di mille studenti partecipano a con l’HIV. Offre inoltre un questo programma. Shalom supporto laddove l’ambiente fornisce inoltre regolari tavole familiare della persona sia ina- rotonde per il training sul- deguato, possa metterla a ri- l’HIV e la tossicodipendenza a schio o non esista affatto. sacerdoti, religiosi, insegnanti Snehadaan è una casa di ri- di scuola e di colleges, medici poso per coloro che hanno bi- professionisti ed altri operatori sogno di alloggio e convale- in campo giovanile. Shalom scenza mentre vengono curati. ha anche l’intenzione di intro- Agisce come una casa a metà durre un programma di trai- strada dopo che un individuo è ning vocazionale per i tossico- stato dimesso dall’ospedale e dipendenti che hanno usufrui- non può tornare nel proprio to del trattamento e per coloro ambiente familiare. Entrambi che si trovano ai vari livelli gli aspetti della cura fornisco- no interventi tempestivi per un Casa di Santa Caterina: Esperienza, Risultati disturbo di minore o maggiore Snehalia e Limiti entità che possa accadere nel corso della malattia. Garanti- Snehalia, a Bombay, è im- L’analisi di alcune delle ri- sce sicurezza ai residenti. Una pegnata nella cura e nella ria- sposte iniziali raccolte da varie speciale attenzione viene data bilitazione dei bambini nati da parti del paese mostrano che i alle persone che necessitano di madri con HIV-AIDS. Vi sono nostri fornitori di cure sanita- una riabilitazione fisica. ospitati 24 bambini, quasi tutti rie, gli insegnanti, gli operatori Snedhadaan fornisce inoltre con problemi fisici e mentali. sociali, i sacerdoti ed i religio- cure palliative (di tipo ‘hospi- Tre di essi sono risultati nega- si hanno raggiunto, nel loro la- ce’) a coloro che si trovano tivi al test. Alcuni di quelli che voro nel campo dell’HIV- nello stato terminale della pro- sono risultati negativi al test AIDS, delle esperienze ricche pria vita. Quest’ultima viene dell’HIV sono stati adottati o e varie. Le metodologie e le vista come una priorità. sono tornati a casa o dai pa- strategie di intervento adottate Snehadaan la ha visione di renti. Le cure di tipo ‘home comprendono: i servizi di con- un’esistenza degna per coloro care’ e l’accettazione sono le sultorio, la terapia occupazio- che vivono con l’HIV. Ciò si- principali strategie adottate nale, lo yoga e l’esercizio fisi- gnifica aiutarli ad accettare dalle suore in questa casa nel co, la presa di coscienza, l’e- con dignità le proprie priva- lavoro di cura e di riabilitazio- ducazione, la formazione vo- zioni: siano esse di tipo fisico, ne. cazionale, programmi ricreati- familiare, psicologico, finan- vi, la cura spirituale ed il so- ziario o emotivo. Sneha Bhawan stegno emotivo. In linea con i suoi valori Molte delle nostre istituzio- 56 principali Snehadaan promuo- Sneha Bhawan si trova a ni sono impegnate in una rete ve una visione olistica delle Imphal, la capitale di Manipur, operativa attraverso l’organiz- cure e fa ogni sforzo per la nel nord-est dell’India. Vi ven- zazione di gruppi di supporto massima riabilitazione. La vita gono fornite cure e sostegno per le persone HIV+, incontri dei malati di AIDS a Sneha- alle donne tossicodipendenti e di gruppi di cura e sostegno daan è abilitata a crescere mo- a quelle HIV+. La maggior negli ospedali, un team per le ralmente, spiritualmente e so- parte delle ospiti ha tra i 15 ed cure in case-famiglia, cure cialmente, per quanto essi ne i 25 anni. Sneha Bhawan for- istituzionali decentralizzate, la siano capaci. Ogni persona nisce un servizio di consulto- condivisione delle informazio- viene trattata come un indivi- rio, ‘home care’ e altri servizi ni e la diffusione della cono- duo unico, con il potere di di riabilitazione a pazienti scenza a persone con diversi cambiare e di controllare la donne. Quasi tutte le ospiti di tipi di vita. propria vita. Al termine del questa casa sono state trovate soggiorno della persona a HIV+ al test. Alcuni dei limiti e delle aree Snehadaan, il reinserimento che richiedono sociale così come la riconci- Ospedale del Redentore: un miglioramento liazione familiare sono cercati Theni e caldamente incoraggiati. a) La difficoltà di trovare Snehadaan sente che il biso- L’Ospedale del Redentore si dei fondi a lungo termine. gno più urgente è quello di in- trova nello Stato di Tamil Na- b) La non disponibilità di segnare alle famiglie e alle co- du, nel sud dell’India. Le suo- medicinali ad un prezzo acces- munità come curare questi re sono impegnate in un modo sibile. malati. Inoltre, il personale unico per diffondere la presa c) L’atteggiamento indiffe- viene costantemente chiamato di coscienza sull’HIV-AIDS. rente degli ospedali e degli per tenere programmi di for- Il loro punto d’ingresso è at- staff. mazione adattati ai bisogni di traverso la comunità dei bar- d) La difficoltà nel monito- un’Organizzazione non gover- bieri. Oltre 200 barbieri sono raggio dei membri familiari e namentale o governamentale: associati con il progetto di dif- di fornitori di cure. Scuole Infermieristiche, Ra- fusione della presa di coscien- e) La riabilitazione e lo sca- diologi, Studenti dell’Istituto za sull’HIV-AIDS. Gli uomini ricare il peso sulla comunità. di Management, Operatori di si recano dal barbiere almeno f) La mancanza di parteci- Pastorale Sanitaria, Gruppi una volta ogni due mesi. Per- pazione e di accettazione da che operano in Hospice, ecc. I ciò è un modo certo di rag- parte della comunità. Camilliani stanno rendendo un giungere ogni casa attraverso g) Lo stress da parte dello meraviglioso servizio ai pa- questo mezzo. staff, ecc. zienti di AIDS. Il programma di intervento sull’HIV-AIDS a Theni inte- Suggerimenti Altri tentativi simili gra anche il programma sani- tario di riproduzione così co- La Chiesa in India ha inizia- Diverse Comunità religiose me quello per il controllo della to un certo numero di pro- e Diocesi sono impegnate in TBC, in collaborazione con il grammi nel paese per la pre- varia misura nel campo del- governo. Le suore di Theni la- venzione e il controllo del- l’HIV-AIDS. Vi forniamo ora vorano anche con i gruppi no- l’HIV-AIDS, in modo partico- una breve nota su alcuni dei madi, gli autisti, i lavoratori lare nelle aree dove i problemi loro esperimenti. edili e gli operatori del sesso. sono iniziati ad emergere. Tut- tavia, la vastità geografica del- vengano infettate e che ci sia Nell’assenza di un farmaco l’area, l’estensione della popo- un numero sempre crescente per la cura e di un vaccino per lazione, le risorse limitate, i si- di morti per l’HIV-AIDS; la prevenzione, l’educazione è stemi sanitari con scarsi inve- e) non è sufficiente dire che l’unica opzione effettiva per stimenti e poco personale oltre il progetto della Chiesa si limi- contenere un’ulteriore diffu- che le varie necessità dei ma- ta alla sua forte opposizione sione dell’HIV. La Chiesa in lati hanno posto alla Chiesa il alla ‘cultura del preservativo e India e la Commissione Sani- compito quasi insormontabile delle campagne per il sesso si- taria della CBCI in particolare di dare una risposta immedia- curo’. Essa deve pubblicizzare hanno intrapreso la missione ta. Alcuni degli aspetti cui la le proprie strategie, le proprie di affrontare questa questione Chiesa deve rispondere imme- politiche, i risultati e le espe- attraverso il lancio di un’edu- diatamente sono: rienze di un lavoro con le per- cazione basata sui valori, mal- a) bisogna creare una “poli- sone infettate dall’HIV che ha grado i propri limiti, special- tica comune” forte, di vasta portato frutti in tutto il paese, mente di tipo finanziario. Si portata e fattibile per confron- senza adottare pratiche immo- spera che la Chiesa in India tare il problema dell’HIV- rali; continuerà i propri sforzi per AIDS nel paese. Attualmente f) la Chiesa in India, e la contenere un’ulteriore diffu- vari enti della Chiesa hanno Chiesa mondiale, deve educa- sione del virus dell’AIDS at- esposto le loro politiche. Que- re i propri membri a non la- traverso l’educazione basata sta necessità deve essere inte- sciarsi trasportare dai quei sui valori e sulle campagne grata con un approccio olistico consigli e da quegli insegna- per una presa di coscienza. La che comprenda, tra l’altro, i menti che sono contrari ai va- Chiesa deve anche fare un’in- gruppi socialmente svantag- lori umani, a quelli etici e alla trospezione riguardo alle sue giati, le donne, i giovani, le giustizia sociale e che stanno politiche, alle strategie e alle 57 comunità parrocchiali, ecc.; ponendo una sfida alla struttu- metodologie adottate per il b) è necessario evolvere del- ra della nostra comunità catto- miglioramento dei vari pro- le strategie di lavoro che do- lica. grammi, in modo che possano vranno adeguatamente com- Il recente Rapporto del- essere prese adeguate misure prendere la condivisione di l’UNAIDS del giugno 1999 ri- per poter affrontare qualsiasi esperienze a livello nazionale, porta alle pagine 35-36 che: futura eventualità. regionale, diocesano e parroc- “Gli oppositori delle campa- chiale. C’è bisogno urgente di gne per il sesso sicuro hanno Dott. GRACIOUS THOMAS, mobilitare delle risorse (per disseminato una cattiva infor- Coordinatore del Programma HIV progetti a breve e a lungo ter- mazione sul preservativo ed Educazione Familiare mine) per quanto riguarda fon- – uno dei mezzi più efficaci Indira Gandhi National di, conoscenza di esperti e at- per contrastare la trasmissione Open University trezzature infrastrutturali; dell’HIV Ð adducendo che es- New Delhi, INDIA c) per un adeguato completa- so non agisce o che contribui- mento delle politiche e delle sce alla diffusione dell’HIV. strategie la Chiesa deve adde- C’è bisogno di una difesa osti- strare un ampio contingente di nata per contrastare argomenti personale fra gli operatori sani- non scientifici e per sostenere Bibliografia tari, gli insegnanti, gli operato- quei governi e quelle istituzio- CBCI (1992). Health policy of the ri sociali e dei consultori, ecc.; ni che ne rendono effettiva la Church in India: Guidelines, CBCI, d) la Chiesa in India deve pratica”. Ha la Chiesa una ri- New Delhi, p. 24. discutere e ideare dei piani per sposta a questa affermazione? CBCI (1996). The Response of the Catholic Bishop’s Conference of India venire incontro all’eventualità é vero che ignoriamo questi to HIV-AIDS, CBCI Centre, New Delhi. che un numero sempre mag- argomenti? CHAI (1994). Policy on AIDS. The giore di bambini rimanga orfa- CHAI, Secunderabad, p. 2. CHAI (1999). Proceedings of the no, che nascano più bambini consultation of Church Bodies in India HIV+, che sempre più mogli Conclusione on HIV-AIDS. CHAI, Secunderabad. GANGURDE, R.P. (1994). Action plan for preventing and controlling AIDS I rapporti rilasciati e pubbli- with the help of University and college cati in varie ‘conventions’ na- community (letter D.O. No. F. 29-1/93) zionali ed internazionali indi- (NFE-I dated March 1994), U.G.C., New Delhi. cano che tra tutte le nazioni INDERJIT, SABINA (1994). “No to sex l’India ha il più ampio numero Education in School”, T 01, New Delhi, di individui infettati dall’HIV. 22 September. LEBEL (Most. Rev. Robert Lebel È stato addotto che l’India ha 1988). AIDS: Is there a Catholic Re- l’equivoco primato di diventa- sponse? (extracts from the text of an ad- dress given by His Grace, Bishop of re la capitale dell’AIDS nel Valleyfield and Vice President fo the 21¡ secolo. L’inesorabile diffu- Canadian Conference of Catholic Bisho- sione dell’HIV-AIDS nel pae- ps, at the 1988 CHAC Annual Conven- tion), Chac Review, Summer. se nel corso degli ultimi anni Manorama (1994). India and the sta- ha rivelato le sue gravi conse- tes: The principal languages (The Ma- guenze per la salute e le abitu- norama Year Book), Malayala Manora- ma, Kottayam. dini comportamentali delle NACO (1998). Country Scenario persone di ogni tipo. 1997-98, National AIDS Control Orga- nization, Ministry of Health & Family from infections, Swasth Hind, (Nov- Research and Extension Centre for Welfare, Government of India, New Dec) Central Health Education Bureau, AIDS Programme’ at Utkal University Delhi, p.l. New Delhi, p. 270. (Unpublished), Bhubaneswar. NACO (1999). AIDS update (repor- SHIV, LAL AND DR. SENGUPTA (1995). THOMAS, GRACIOUS (1998). “Need ted to NACO by the 32 States and Union HIV-AIDS pandemic: The Indian con- for programme of study on AIDS and Territories every month), NACO, New text, in AIDS in India, NACO, New Family Education” in Contemporary Delhi, September. Delhi. Social Work, Lucknow University, vol. OUSEPARAMBIL, SEBASTIAN (1999). ST. JOHN’S MEDICAL COLLEGE XV, April, pp. 37-44. St. John’s Experience with AIDS: Achie- (1997). Policy for management of HIV- THOMAS, GRACIOUS (1998). Situation vements, failures and aspirations (paper AIDS patients, Bangalore, p. 9. of AIDS in India: Strategies for preven- presented at the counsultation of Church THOMAS, GRACIOUS & V. RANGA tion (Thesis for Doctor of Letters), Utkal Bodies in India on HIV-AIDS organized (1995). Prevention and Control of AIDS University, Bhubaneswar, p. 212. by Catholic Hospital Association of In- Through Distance Education. In: ‘One THOMAS, GRACIOUS & PEREIRA dia in New Delhi on 28-29 April 1999). World, Many Voices (Conference pa- GEORGE (1999). HIV and Pastoral Care, Panos Dossier (1990). The 3rd Epide- per): 17th World Conference for Distan- CBCI Commission for Health, New mic-Repercussion of the fear of AIDS, ce Education, Birmingham, 26-30 June Delhi, p. 76. The Panos Institute, London, pp. 5-6. 1995. UNAIDS (1999). The UNAIDS Re- SHIV, LAL (1993). Preventing AIDS: THOMAS, GRACIOUS (1996). Concept port - A joint response to AIDS, Educating youth to protect themselves paper on establishment of a ‘Teaching, UNAIDS, Geneva, Switzerland, p. 16.

III: Spagna, la fondazione Dimensió SIDA

58 Introduzione é opportuno ricordare i dati 5) cristiani nelle ONG- epidemiologici dell’HIV-AIDS AIDS. La Fondazione Dimensió SI- nel mondo, con il grave disli- DA di Barcellona ringrazia la vello tra i paesi cosiddetti svi- ICASO Conferenza Episcopale Spa- luppati e quelli in via di svilup- gnola per averle affidato l’inca- po. È evidente la necessità di Grazie al sostegno dell’Or- rico di rappresentarla in questo stabilire scambi e politiche rea- ganizzazione Mondiale della Congresso sull’AIDS organiz- listiche di collaborazione e di Sanità (OMS) e del Program- zato dal Pontificio Consiglio aiuto tra i paesi, in particolare ma ONUSIDA esiste un Orga- per la Pastorale della Salute. con quelli in maggiori diffi- nismo internazionale denomi- Per evitare possibili confu- coltà. nato ICASO (Internacional sioni, facciamo notare che la Council of Aids Service Orga- Fondazione Dimensió SIDA La Spagna è il paese europeo nizations) che promuove, a li- non dipende in alcun modo con il maggior numero di casi vello mondiale, l’azione vo- dalla Conferenza Episcopale di AIDS “conclamati” lontaria cittadina delle Orga- Spagnola né da alcun altro en- nizzazioni non Governative di te della Chiesa Cattolica o da La situazione dei casi di Servizio nel campo dell’AIDS. altra istituzione. Siamo una AIDS “conclamati” in Euro- Esso gode di una semplice fondazione privata e civile pa ci mostra che la Spagna è struttura nei cinque continenti. (non ecclesiastica), di ispira- il paese europeo con il nume- zione cristiana, con ambito in- ro maggiore, il doppio rispet- II Conferenza Internazionale terreligioso, legalmente costi- to ai paesi con maggiore inci- delle ONG/AIDS tuita in Spagna e Catalogna. denza come l’Italia e la Sviz- (Parigi, 1-4 novembre 1990) Siamo, semplicemente, un’Or- zera, e tre volte quello della ganizzazione non Governativa Francia. Dall’1 al 4 dicembre 1990 si di Servizio nel campo del- è svolta a Parigi la II Confe- l’AIDS (ONG-AIDS), con i renza Internazionale delle Or- vantaggi e gli inconvenienti 1. L’AIDS, una sfida ganizzazioni non Governative che ciò presuppone. per le Chiese di Servizio nel campo del- l’AIDS (ONG-AIDS) sul te- L’AIDS, tre epidemie Attenzione pastorale ma “Politiche di solidarietà”. della Chiesa in Spagna Vi hanno preso parte 1.200 Dobbiamo partire dal fatto persone di 80 paesi del mon- che l’AIDS comprende tre L’attenzione pastorale della do, tra i quali un numero note- epidemie distinte, benché in- Chiesa cattolica di Spagna in vole di sieropositivi e di mala- terdipendenti: materia di AIDS viene realiz- ti di AIDS. 1) epidemia di HIV (infe- zata principalmente nel se- Il gruppo di lavoro “Reli- zione) guente modo: gione e AIDS” ha elaborato 2) epidemia di AIDS (ma- 1) delegazioni diocesane di una raccomandazione che è lattie opportuniste) Pastorale della Salute; stata presentata all’Assemblea 3) epidemia dell’impatto 2) Caritas diocesane; di chiusura ed ampiamente ap- psicologico e del rifiuto socia- 3) Congregazioni religiose; provata dai partecipanti. Tale le che colpisce le persone af- 4) attenzione religiosa negli raccomandazione voleva esse- fette da questa malattia. ospedali; re un grido di allarme alle di- verse religioni e confessioni 2. Natura ed obiettivi della della Fondazione Dimensió religiose del mondo. Fondazione Dimensió SIDA SIDA hanno lavorato in di- “I partecipanti alla II Confe- verse organizzazioni e attività renza Internazionale delle Or- Dalla prospettiva e con la li- relative all’HIV-AIDS a par- ganizzazioni non Governative bertà di essere una ONG- tire dal 1985. La Fondazione di Servizio nel campo del- AIDS e membro dell’ICAN, Dimensió SIDA è stata creata l’AIDS (ONG-AIDS), sul te- la Fondazione Dimensió SIDA nel 1995 per raccogliere gli ma Politiche di solidarietà di Barcellona presenta in que- sforzi tesi a conseguire alcuni Ð credenti, cristiani di varie sto Congresso del Vaticano il valori che riteniamo fonda- chiese e atei Ð manifestano ai suo intervento su Esperienze e mentali. Segnaliamo qui di membri di queste chiese e alle prospettive nella prevenzione seguito i valori che ci guida- loro autorità: dell’HIV-AIDS: educazione ai no e le attività principali con 1) che le persone che convi- valori. cui intendiamo stimolarli e vono con il virus dell’AIDS si diffonderli. aspettano sempre più che i Natura credenti li aiutino nella loro ri- Valore 1 cerca di dare senso alla vita e La Fondazione Dimensió CORAGGIO nell’accompagnamento spiri- SIDA è stata creata a Barcello- tuale. na il 7 marzo 1995. Si tratta di La pandemia dell’HIV- 2) che, pur ricevendo a volte una fondazione privata, civile AIDS chiede a tutti Ð e anche questo aiuto, spesso incontra- (non ecclesiastica), di ispira- alla Chiesa cattolica e alle al- no nelle chiese incomprensio- zione cristiana e con ambito tre confessioni religiose Ð CO- ne, sfiducia e rifiuto. interreligioso. RAGGIO per vedere la realtà Affermiamo che l’AIDS nei suoi molteplici aspetti. 59 non è un castigo né un dono di Obiettivi Dio, ma una malattia che im- Parlare di AIDS plica: Gli obiettivi della Fondazio- nelle nostre chiese Ð il rischio di vivere positi- ne Dimensió SIDA sono i se- L’iscrizione di un manifesto vamente in un mondo colpito guenti: su “Chrétiens et SIDA” della dal virus dell’AIDS 1. stimolare la dimensione Francia, dice quanto segue: SI- Ð il rischio di condividere le interiore e spirituale delle per- DA, nous en pouvons parler risorse in una società fonda- sone che convivono con il vi- aussi dans nos églises (AIDS, mentalmente disuguale rus dell’AIDS, rispettando il ne possiamo parlare anche – una sfida per la verità e lo loro percorso particolare; nelle nostre chiese). Nessun spirito 2. suscitare la sensibilità e aspetto di questo problema de- – una sfida per le chiese”. l’operato delle diverse Chiese ve essere estraneo alla Chiesa. e confessioni religiose in ma- ICAN (International teria di Attività valore 1 Christian Aids Network) Ð accoglienza delle persone La Fondazione Dimensió colpite, SIDA intende far fronte alla L’ICAN (International Chri- Ð accompagnamento spiri- triplice epidemia dell’HIV- stian Aids Network), che ha tuale che chiedono o di cui AIDS con diverse attività. Al- sede attualmente ad Amster- hanno bisogno le persone col- cune di queste hanno richiesto dam, opera in ambito cristia- pite e i loro familiari ed amici, da parte nostra un notevole no ed ecumenico. Ne fanno – solidarietà e convivenza CORAGGIO. Segnaliamo le parte Organizzazioni non Go- tra persone che hanno fatto di- due più importanti per la riper- vernative di diversi paesi del verse opzioni di vita, cussione avuta sul pubblico. mondo che lavorano nel cam- – prevenzione dell’infezio- 1) Pubblicazione de La po dell’AIDS, e che hanno co- ne; Chiesa di Catalogna e l’AIDS me punto di riferimento il 3. riunire e pubblicare mate- (1997). messaggio evangelico. riale informativo e documen- Elaborazione e pubblicazio- tazione, in particolare su Spiri- ne del libro in catalano L’E- tualità e AIDS, che possano sglésia de Catalunya i la SI- aiutare singoli individui, grup- DA: esperiènces, reflexions i pi, chiese e confessioni reli- propostes (La Chiesa di Cata- giose; logna e l’AIDS: esperienze, ri- 4. realizzare altre attività flessioni e proposte). Il libro è utili, soprattutto rispetto ai diviso in tre grandi parti: giovani, e collaborare con le Ð una REALTË del nostro Amministrazioni Pubbliche e tempo; le Organizzazioni non Gover- Ð alcune PERSONE discu- native (ONG). tono, agiscono e vivono; Ð alcuni SERVIZI di atten- zione, accompagnamento e 3. Valori e attività della sensibilizzazione. Fondazione Dimensió SIDA 2) Rapporto presentato ed esposto in Vaticano (1998). Alcuni dei membri attuali Elaborazione e pubblicazio- ne del Rapporto presentato tagnier, scopritore dell’HIV Valore 4 nella riunione del Gruppo presso l’Istituto Pasteur di Pa- AVVICINARSI a coloro che AIDS del Vaticano (18-19 di- rigi, dal titolo AIDS, i Fatti, la convivono con l’HIV-AIDS cembre 1998) in rappresentan- Speranza. za della Conferenza Episcopa- Tale opera è suddivisa in tre Nel Vangelo Gesù ci presen- le Spagnola Azione pastorale parti: ta la parabola del Buon Sama- nei confronti dell’HIV-AIDS Ð il virus dell’AIDS e la sua ritano (Lc 10, 25-37), modello della Chiesa cattolica di Spa- trasmissione; ed esempio di atteggiamento e gna. Ð l’infezione da HIV e il di condotta da seguire nei con- Il rapporto riguarda: suo trattamento; fronti di qualsiasi persona Ð aspetti epidemilogici e Ð la prevenzione. emarginata e bisognosa. La sanitari; 2) Edizione e diffusione di prima cosa da fare è quella di Ð aspetti psicologici e so- un milioni di esemplari. AVVICINARSI a queste per- ciali; La banca “la Caixa”, che sone ovunque esse siano. Ð aspetti pastorali e azione conta moltissime sedi in Cata- “Invece un Samaritano, che della Chiesa; logna e in tutta la Spagna Ð ed era in viaggio, passandogli ac- Ð la Fondazione Dimensió alcune all’estero – ha accettato canto lo vide e n’ebbe com- SIDA; il nostro lavoro e ne ha fatto passione. Gli si fece vicino, gli Ð allegati. stampare un milione di esem- fasciò le ferite, versandovi Il Segretario della Confe- plari (500.000 in catalano e olio e vino; poi caricatolo so- renza Episcopale Spagnola, 500.000 in castigliano). L’edi- pra il suo giumento, lo portò a Mons. Asenjo, ha inviato co- zione è stata distribuita gratui- una locanda e si prese cura di pia di detto Rapporto a tutti i tamente ai clienti della banca, lui. Il giorno seguente, estrasse 60 Vescovi del Paese. In seguito, a scuole e ad organizzazioni due denari e li diede all’alber- la stessa Conferenza Episco- giovanili. La Fondazione Di- gatore, dicendo: ‘Abbi cura di pale ci ha chiesto di inviare un mensió SIDA, come molte al- lui e ciò che spenderai in più esemplare del Rapporto ai De- tre ONG-AIDS, utilizza que- te lo rifonderò al mio ritor- legati della Pastorale della Sa- sto materiale in conferenze di no’”. lute di ogni Diocesi della Spa- formazione. gna. La Fondazione Dimensió Giovanni Paolo II e i malati SIDA lo ha fatto con piacere e Ascolta tu! di HIV-AIDS con un notevole sforzo econo- La scienza e quanti lavorano Il Santo Padre ci ha dato nu- mico. nella ricerca, nel trattamento e merosi esempi riguardanti nella prevenzione dell’HIV- l’AVVICINARSI alle persone Valore 2 AIDS hanno rivolto un grido che convivono con questa ma- ASCOLTARE gli scienziati di allarme, Ascolta tu!, ai citta- lattia. Ricordiamo la sua visita e i professionisti dini, alle associazioni, alle isti- pastorale negli Stati Uniti, tuzioni civili e religiose Ð e an- quando ha accolto tra le sue Un altro valore da noi co- che alla Chiesa Ð sulle base braccia un bambino ammalato stantemente incoraggiato è dei dati forniti dalla scienza e di AIDS (1987), e in Africa, quello di ASCOLTARE coloro dall’esperienza, che invitano a quando ha incontrato molti che sono esperti in materia di un cambiamento di atteggia- malati. HIV-AIDS, nel campo dell’e- menti e di comportamenti a ri- pidemiologia, della medicina, schio. é opportuno stare atten- Cittadini, credenti e non della psicologia, della sociolo- ti ai nuovi risultati scientifici credenti, insieme ai malati di gia, dei diritti umani, ecc. Cer- in questo campo senza chiu- HIV-AIDS chiamo di stare attenti ai conti- dersi in concezioni e atteggia- Numerosi cittadini Ð creden- nui apporti di scienziati e di menti superati. ti e non credenti Ð sono uniti professionisti nei diversi alle persone colpite dall’HIV- aspetti di questa pandemia. Valore 3 AIDS. Diversi religiosi e reli- Siamo in contatto perma- CONDOTTE giose, sacerdoti e laici dedica- nente con l’Organizzazione scientificamente “salutari” no notevoli energie all’atten- Mondiale della Sanità e con (Dialogo interdisciplinare) zione e all’accompagnamento l’ONUSIDA, nonché con per- di quanti convivono con sone ed organizzazioni nazio- Molti cittadini e anche l’HIV-AIDS, in particolare ai nali ed internazionali. membri della Chiesa cattolica più bisognosi della società. Es- e di altre chiese, hanno dato e si sono la personificazione au- Attività valore 2 stanno dando in diverse parti tentica del Buon Samaritano. Segnaliamo due attività del mondo una grande testi- In questo avvicinamento, la principali riguardanti questo monianza di solidarietà e fra- prima cosa da fare è scoprire valore. ternità nell’attenzione alle le ferite, il dolore, i sentimenti 1) AIDS, i Fatti, la Speranza. persone che convivono con e i desideri della persona alla Alcuni membri della nostra l’HIV-AIDS. Ovunque esi- quale ci avviciniamo. Abbia- Fondazione sono stati i pro- stono centri per malati Ð ge- mo bisogno, soprattutto, di ve- motori, nel 1993, della tradu- stiti da religiosi, religiose, sa- dere e di ascoltare. Le seguenti zione, pubblicazione e diffu- cerdoti e laici Ð che meritano parole rivolte da un malato al sione in catalano e castigliano il riconoscimento di molte suo medico, valgono anche dell’opera del Prof. Luc Mon- persone. per noi: di accompagnamento menzio- 4 (di 157 pagine) dal titolo Di- Parole vere di un paziente niamo due pubblicazioni su ritti umani e HIV-AIDS. al proprio medico: persone morte di AIDS. Ab- La raccolta dei documenti Dottore, per favore, ascoltami biamo contribuito ad entrambe di tale pubblicazione è stata senza giudicarmi le pubblicazioni, perché abbia- realizzata da David Xancho, senza valutarmi mo accompagnato le persone coordinatore della nostra Fon- senza etichettarmi. in questione nel loro processo dazione. La pubblicazione è Dottore, per favore, sii giusto con me personale: divisa in tre parti ed è accom- e, per questo, sii giusto con te stesso Ð JOSEPH M. MERCADER, Ri- pagnata da quattro allegati. e sii sereno. cerca segreta; Le tre parti sono: Dottore, per favore, per ascoltarmi Ð JOAN FERRER I SISQUELLA, Ð documenti generali sui Di- non ti faccia paura il silenzio AIDS, stimolo di vita? ritti umani; e offrimi la tua pazienza: 3) Memoriale Proyecto de Ð documenti specifici sul- io troverò il momento della mia parola vera los Nombres. l’HIV-AIDS e Diritti umani; quando parlerà questo corpo Collaboriamo anche con Ð risoluzione del Parlamen- che non conosco bene, i cui dolori l’associazione “Proyecto de to di Catalogna sulla garanzia spesso nascondono una grande sofferenza. los Nombres” che vuole man- della privacy personale e del- Dottore, per favore, insegnami a provare tenere vivo il ricordo di coloro la confidenzialità nelle prove e ad affermare i miei passi che sono morti a causa di que- diagnostiche dell’AIDS. in questo cammino fruttuoso sta malattia. Gli allegati sono: dove tu cammini al mio fianco 4) Guida per l’accompa- Ð documenti delle Nazioni dove tu mi insegni ad accettarmi. gnamento pastorale delle per- Unite sulla storia del ricono- Io voglio curarmi o, almeno, superarmi. sone che convivono con l’HIV- scimento dei Diritti umani in AIDS. materia di HIV-AIDS (New 61 Dott.ssa Françoise Roday Docteur, s’il vous plaît, écutez-moi! Il Consiglio Mondiale delle York e Ginevra, 1998); Pour une médicine rélationnelle Chiese (Ginevra) ha pubbli- Ð messaggio di Giovanni Editions Jouvence, Genève 1992 cato in inglese e in francese Paolo II in occasione del 50¼ una Guida per l’accompagna- anniversario della Dichiara- Attività valore 4 mento pastorale delle persone zione Universale dell’ONU Segnaliamo quattro attività che convivono con l’HIV- (L’Osservatore Romano, n. principali della Fondazione AIDS. La nostra Fondazione 51, 18-21-98); Dimensió SIDA sul suo avvici- l’ha tradotta in catalano e ca- Ð Fondazione Dimensió namento alle persone che con- stigliano: SIDA. vivono con l’HIV-AIDS. Ð Guia per a l’acompanya- 1) Attenzione e accompa- ment pastoral de persones que Valore 6 gnamento personale. viuen amb VIH-SIDA. Edito- RIFLESSIONE RELIGIOSA La Fondazione Dimensió rial Claret, Barcelona 1996. “L’HIV-AIDS SIDA si prende cura e accom- Ð Guía para el acompaña- segno dei tempi” pagna diverse persone colpite miento pastoral de personas da HIV-AIDS, come pure i lo- que viven con el VIH-SIDA. La nostra Fondazione con- ro familiari e amici che lo ri- Gayata ediciones, Rubí (Bar- stata la necessità di una mag- chiedano. Alcuni di questi ma- celona) 1997. giore riflessione religiosa sul- lati sono ancora in vita mentre la questione dell’HIV-AIDS altri sono già morti. Le loro Valore 5 da parte di tutti coloro che co- necessità psicologiche e le lo- DIRITTI UMANI stituiscono la Chiesa, consi- ro inquietudini spirituali e reli- (giustizia e solidarietà) derata come “popolo di Dio”. giose sono oggetto di partico- La pandemia dell’HIV-AIDS lare attenzione. Constatiamo molte volte è un autentico “segno dei 2) Pubblicazioni su persone una mancanza e persino una tempi” attuali. Dio ci parla at- morte di AIDS. violazione dei diritti umani nel traverso questa realtà dura e Per esporre il nostro lavoro trattamento delle persone che universale, ci invita alla soli- convivono con l’HIV-AIDS. é darietà nei confronti delle necessario fare attenzione alle persone colpite e alla preven- discriminazioni che soffrono zione dell’infenzione per evi- queste persone e difendere i tarne l’espansione. Per questo loro diritti umani. raccogliamo documenti della gerarchia ecclesiastica a cui Attività valore 5 accompagnamo, a volte, la ri- Segnaliamo la pubblicazio- flessione e la critica di quanti ne Diritti umani e HIV-AIDS. convivono con questa malat- In occasione della celebra- tia. zione, il 10 dicembre 1998, del 50¼ anniversario della Di- Attività valore 6 chiarazione Universale dei Segnaliamo tre pubblicazio- Diritti dell’Uomo (Ginevra, 10 ni della nostra Fondazione: dicembre 1948), la Fondazio- 1) Giovanni Paolo II e ne Dimensió SIDA ha pubbli- l’AIDS (1987-1997). cato il Quaderno di Lavoro n. Contiene 17 discorsi e scritti di Giovanni Paolo II nel valore della preghiera, Valore 8 sull’AIDS negli anni dal tanto individuale quanto co- COMUNICAZIONE 1987 al 1997: due negli Stati munitaria. Gesù ci ha detto: Spiritualità e AIDS Uniti, sette in Vaticano e otto “Chiedete e vi sarà dato; cer- (pagina web) in Africa (Burundi, Madaga- cate e troverete; bussate e vi scar, Malawi, Rwanda, Tan- sarà aperto; perché chiunque La Fondazione Dimensió zania e Uganda). L’introdu- chiede riceve, e chi cerca tro- SIDA si è specializzata nell’ac- zione al dossier è opera di va e a chi bussa sarà aperto” compagnamento interiore, spi- una persona che ha contratto (Mt 7, 7-8). “In verità vi dico rituale, delle persone che con- la malattia nel 1989: “a mio ancora: se due di voi sopra la vivono con l’HIV-AIDS e nella fratello Giovanni Paolo II terra si accorderanno per do- sensibilizzazione delle forze dall’esperienza dell’HIV- mandare qualunque cosa, il spirituali e religiose di fronte a AIDS”. Padre mio che è nei cieli ve la questa pandemia. Per questo ha 2) Dichiarazione del Consi- concederà. Perché dove sono voluto conoscere, tenere e por- glio Mondiale delle Chiese due o tre riuniti nel mio no- re a disposizione di quanti lo (Ginevra, 1998). me, io sono in mezzo a loro” richiedono il materiale esisten- La nostra Fondazione ha (Mt 18, 19-20). te su Spiritualità e AIDS. Tale tradotto e pubblicato in casti- materiale richiede comunica- gliano la Dichiarazione del Attività valore 7 zione e interazione. Consiglio Mondiale delle Segnaliamo due attività di Chiese, con sede a Ginevra, preghiera comunitaria della Attività valore 8 edita nel 1998. nostra Fondazione. Segnaliamo due delle nostre 3) Vescovi e Conferenze 1) Incontro mensile di pre- principali attività. 62 Episcopali del mondo sul- ghiera. 1) Centro di documentazione l’AIDS (1986-1999). Ogni secondo giovedì del e pubblicazione “Spiritualità e Abbiamo raccolto e pubbli- mese realizziamo un incontro AIDS”. cato quarantanove documenti di preghiera per le persone che Le pubblicazioni della no- sull’AIDS di vescovi e confe- convivono con l’HIV-AIDS, stra Fondazione nei suoi cin- renze episcopali di venti paesi per quelle che sono morte e que settori sono: dei cinque continenti. Alcuni per i loro familiari ed amici. a) libri; documenti sono presentati in Preghiamo anche perché tutti i b) documento “Chiesa e una sola lingua e altri in due o membri della società diano AIDS”; tre lingue. Il totale dei docu- maggiormente prova di man- c) quaderni di Lavoro; menti raccolti, comprese le di- canza di discriminazione, di d) collezione “Spiritualità e verse lingue, ammonta a set- rispetto dei diritti umani e di AIDS”; tantasei. solidarietà fraterna. e) memorie della Fondazio- Facciamo notare che abbia- Tali incontri mensili hanno ne e progetti prioritari. mo trascritto tutti i documenti luogo nella cripta della Basi- 2) Pagina web “Spiritualità che abbiamo potuto trovare in lica di Santa Maria del Pi di e AIDS”. riviste, biblioteche e altrove. Barcellona alle 20.30, e dura- Con la pagina web e la posta Per nessun motivo abbiamo no circa mezz’ora. Dal no- elettronica della nostra Fonda- selezionato o escluso docu- vembre 1995 fino ad oggi zione intendiamo facilitare gli menti di Vescovi e Conferen- (dicembre 1999) abbiamo utenti: ze episcopali del mondo in realizzato 45 incontri. Nor- Ð ad accedere alla documen- materia di AIDS, di cui siamo malmente vi partecipano da tazione e alle pubblicazioni entrati in possesso. Il nostro 30 a 40 persone. della Fondazione; lavoro ha richiesto onestà e ri- 2) Incontro annuale di pre- Ð a conoscere la Fondazione; spetto della “collegialità epi- ghiera interreligiosa sul- Ð a riflettere sul materiale scopale” con le sue differenti l’AIDS. esistente e disponibile; manifestazioni. Abbiamo ope- In occasione della Giornata Ð a comunicare con la Fon- rato con la libertà richiesta da Mondiale dell’AIDS (1 di- dazione e con i suoi utenti; ogni ricerca di materiale esi- cembre), dal 1996 celebriamo Ð a mettersi in contatto con stente e che caratterizza le im- tutti gli anni un Incontro di altre istituzioni e pagine web postazioni e l’operato della Preghiera Interreligiosa sul- che trattano il tema “Spiritua- Fondazione “privata e civile” l’AIDS a cui partecipano rap- lità e AIDS”. Dimensió SIDA. presentanti di diverse chiese e Il documento che a suo tem- confessioni religiose. po ha avuto maggiore risonan- A causa dell’AIDS molte 4. Sintesi e conclusione za sulla stampa internazionale persone restano sole, ma la è stato quello dei Vescovi fran- malattia unisce anche angli- Come sintesi del nostro in- cesi (cfr. Le Monde, 13-2-96). cani, buddisti, cattolici, ebrei, tervento, riassumiamo i valori musulmani, ortodossi, prote- e gli ambiti di attuazione della Valore 7 stanti e gente di ogni credo Fondazione Dimensió SIDA. PREGHIERA ed inquietudine. Riassunto di valori INTERRELIGIOSA Nel 1999 abbiamo celebra- to il IV incontro con la parte- Valore 1 La Fondazione Dimensió cipazione di oltre 1.000 per- CORAGGIO di fronte alla SIDA crede profondamente sone. pandemia dell’HIV-AIDS Valore 2 Valore 8 Conclusione ASCOLTARE gli scienziati COMUNICAZIONE “Spiri- e i professionisti tualità e AIDS” (pagina web) Terminiamo citando il mani- festo tedesco del Congresso Valore 3 sull’AIDS svoltosi ad Ambur- CONDOTTE scientifica- Campo di attuazione go nel 1992: “Se non comuni- mente “salutari” (dialogo in- della Fondazione chiamo, l’AIDS ci vincerà”. terdisciplinare) Dimensió SIDA Ciò vuol dire che, se chiudia- Valore 4 mo i nostri sensi e la nostra I principali campi di attua- AVVICINARSI a coloro mente alla complessa realtà zione della Fondazione Di- che convivono con l’HIV- dell’HIV-AIDS e dei suoi di- mensió SIDA sono: AIDS versi aspetti, se non comuni- 1) attenzione e accompa- chiamo con le persone colpite Valore 5 gnamento pastorale delle per- dall’HIV-AIDS e con il loro DIRITTI UMANI (giusti- sone che convivono con ambiente, se non dialoghiamo zia e solidarietà) l’HIV-AIDS; con gli scienziati e i professio- 2) sensibilizzazione delle Valore 6 nisti sui diversi modi di pre- Chiese e confessioni religiose; RIFLESSIONE RELIGIO- venzione e attenzione, l’AIDS 3) preghiera comunitaria e SA “L’HIV-AIDS segno dei ci vincerà. interreligiosa; tempi” 4) pubblicazioni; Dott. ANTONI MIRABET Valore 7 5) centro di documentazio- Presidente della Fondazione PREGHIERA INTERRE- ne (pagina web “Spiritualità e Dimensió SIDA LIGIOSA AIDS”). Spagna 63

IV: L’Aids e la Caritas Internationalis

L’HIV è diventata una scorso anno l’OMS stimava in 95% della popolazione globa- realtà della nostra vita da oltre 2 milioni i morti per malaria. le dei sieropositivi nel sud del un decennio. Ora l’arrivo del- Nello stesso periodo i morti mondo. la terapia combinata, malgra- per AIDS ammontavano a 2.5 In paesi come lo Zambia, il do i suoi limiti, ha fondamen- milioni. Per la prima volta, Malawi, la Tanzania e lo Zim- talmente cambiato la nostra perciò, le morti connesse al- babwe i governi nazionali non percezione dell’impatto del l’AIDS hanno sorpassato quel- sono in grado di assicurare al- virus. La tecnologia biomedi- le dovute alla malaria. le persone che vivono con ca si sta muovendo con un Uno sguardo al quadro della l’HIV e l’AIDS neanche me- passo tale che nel nord del diffusione dell’HIV nel mon- dicinali essenziali quali gli an- mondo l’HIV viene sempre do al dicembre 1997 mostra la tibatterici, i funghicidi, gli an- più trattato come un’infezione dura realtà che la pandemia è tidiarroici e gli antidolorifici. cronica. Abbiamo ragioni per concentrata nel paesi dell’e- L’incidenza della TBC è au- sperare, mentre una volta ave- misfero meridionale. mentata in modo esponenziale vamo ben poche speranze. La riduzione dell’aspettati- nelle zone in cui alta è la pre- Tuttavia, la crescente som- va di vita per gli adulti sta di- valenza dell’HIV; e dove i ministrazione della terapia ventando un aspetto spiacevo- programmi nazionali contro la combinata nel nord sottolinea le in diversi paesi africani, ri- TBC cercano di controllarla in modo molto intenso l’enor- baltando i successi raggiunti spesso falliscono miserevol- me abisso tra cosa è disponi- nel campo della salute e del- mente la diagnosi e il tratta- bile in questa parte del mondo l’economia negli ultimi de- mento di coloro che ne sono e ciò che invece è disponibile cenni. È un’altra indicazione infetti. Alle ONG viene chie- al sud. Le statistiche più re- degli effetti devastanti della sto sempre più di supportare i centi dell’UNAIDS (dicembre pandemia, specialmente per sistemi sanitari prima funzio- 1998) mostrano che, dall’ini- questi paesi. nanti. Pur trattandosi di un’in- zio dell’epidemia, oltre 47.3 Ogni ora che passa la mag- fezione curabile, la TBC mie- milioni di persone sono state gioranza delle persone che te ancora 3 milioni di vittime infettate dal virus e che 14 mi- convivono con il virus e che si nel mondo ogni anno. Dal 30 lioni di adulti sono morti per trovano nel sud riceve una al 40% delle persone che malattie connesse con l’HIV. proporzione sempre minore muoiono per questa malattia, Molti si chiedono perché ci delle risorse mondiali che si saranno infettate anche dal- si concentri così tanto sul- spendono per l’HIV-AIDS. l’HIV. Nei paesi in via di svi- l’HIV-AIDS mentre tante per- L’UNAIDS stima che meno luppo ogni minuto ci sono sone muoiono per malattie cu- del 10% dei fondi per l’HIV- persone che muoiono per infe- rabili come la malaria. Lo AIDS viene speso a favore del zioni e condizioni che potreb- bero essere curate facilmente ve non sono assicurati il tratta- prostituta. Margaret, sua ma- con medicinali che costano mento e le cure di quanti ven- dre e la comunità sapevano meno del prezzo di un giorna- gono trovati positivi. Sotto che era il solo modo che aves- le. é uno scandalo. molti punti di vista essi hanno se per assicurare alla sua fa- L’impatto sulle comunità ragione. Tuttavia, molte per- miglia la sopravvivenza. La locali è enorme. I genitori sone che sospettano di essere madre di Margaret è morta di muoiono prematuramente, la- state infettate vogliono cono- AIDS, come pure diversi zii e sciando i figli orfani e senza scere la loro condizione e si zie. Margaret è una dei 13 ni- risorse. Oltre il 95% dei bam- vedono negare questo diritto poti che la nonna accudisce. bini rimasti orfani a causa del- perché il consulto e il test vo- Anche Margaret è sieropositi- l’AIDS vive in Africa. lontario non sono disponibili va. Da sola, si mette in fila nel Durante le recenti visite in loco. reparto dell’ospedale riservato dello staff del CAFOD nel- L’HIV prospera nelle condi- alle persone con l’HIV, unica l’Africa orientale e del sud, il zioni di povertà. Fikansa bambina a fare la fila tra centi- problema del crescente nume- Chanda del Programma AIDS naia di adulti. Quando viene il ro di orfani è stata la principa- della Diocesi di Ndola, in suo turno, si avvicina all’ope- le preoccupazione espressa Zambia, rispondendo a do- ratore sanitario portando la dai partner locali. La famiglia mande sull’accesso alla tera- sua cartella sanitaria. Gli rife- tradizionale e le strutture della pia combinata in un recente risce che è stata male negli ul- comunità non possono più ri- programma della televisione timi mesi, ma che ora sta be- spondere adeguatamente a britannica, faceva notare che ne. Quando le viene chiesto questo problema, e chiedono la preoccupazione principale perché non è venuta in ospe- disperatamente aiuto. Nello per la maggioranza degli abi- dale per tanto tempo, risponde 64 Zambia meno del 50% dei tanti della regione Copperbelt, che la nonna non aveva i soldi bambini va a scuola. L’impat- nello Zambia, era quella di per pagare le (irrisorie) spese to a lungo termine di questo avere abbastanza cibo da che l’ospedale ha introdotto di fenomeno sul paese ci spa- mangiare. Cito testualmente: recente (si diceva in giro che venta. “Perché dare alle persone me- la clinica forniva cibo gratis Un’altra area sempre più dicine sofisticate dal momen- nel mese, un incentivo ad es- vasta di disparità è questa: nei to che moriranno comunque sere curati!). passati sei o sette anni le tera- di fame?”. La Caritas Internationalis pie per la prevenzione della In un’analisi compiuta sul ritiene che, come le comunità trasmissione da madre a figlio benessere comunitario nel- ecclesiali si concentrano sulla hanno quasi eliminato nel l’Uganda rurale, Seeley et al. responsabilità individuale, co- nord del mondo il rischio di (Medical Anthropology Quar- sì anche noi dobbiamo levare un bambino nato con l’HIV, terly 1994, 8 (1), 78-89) è la nostra voce contro l’ingiu- mentre nel sud circa quattro giunto alla conclusione che stizia del peccato strutturale e bambini su dieci, figli di ma- sia tra gli uomini che tra le corporativo perpetuato dal- dri infette, nascono con il vi- donne delle famiglie più po- l’IMF/World Bank Structural rus. Il problema della mancan- vere, molto probabilmente il Adjustment Programmes e za di accesso a cure e inter- capo famiglia è HIV-1 positi- dobbiamo mettere in risalto venti appropriati ha portato al- vo (0, 02(p(0,002). Dato che come questi programi colpi- cuni funzionari della sanità l’AIDS intacca queste società, scano direttamente i poveri. pubblica dello Zimbabwe e di il risultato delle colture agri- altri paesi ad interrogarsi sul- cole viene ridotto a causa del- l’opportunità di prescrivere la malattia, della morte e del Un futuro incerto? ancora questo intervento, in tempo speso per i funerali. quanto i bambini rimarranno Sappiamo che molte giova- Le disuguaglianze che inevitabilmente orfani, poiché ni pensano che l’unico modo l’HIV-AIDS ha fatto emergere le loro madri non avranno più per sfamare le proprie fami- formano un quadro di enorme accesso al trattamento a lungo glie sia vendere il proprio cor- incertezza per il futuro. termine. Si tratta di un duro po. Devono essere ideate stra- A quale futuro possono esempio che dimostra la cru- tegie realistiche e significative guardare le persone del sud deltà e l’ingiusta disugua- per la riduzione del rischio nel del mondo riguardo ai tratta- glianza tra nord e sud e le que- contesto della più ampia realtà menti e ai vaccini? Le terapie stioni etiche che tali disugua- delle barriere economiche e combinate, che nel nord dan- glianze fanno emergere. strutturali poste allo sviluppo. no l’impressione che l’HIV Ma non esiste disparità tra Vorrei raccontarvi la storia di sia solo un’infezione cronica nord e sud solo per quanto ri- Margaret. ma curabile, vanno oltre i so- guarda il trattamento e le ri- Margaret ha nove anni e vi- gni più fantastici delle perso- sorse. Secondo le stime del- ve a Kitovu, una zona rurale ne del sud. L’uso sporadico e l’UNAIDS solo un sieroposi- dell’Uganda. La madre ha incontrollato di queste terapie tivo su dieci sa di esserlo. mantenuto la famiglia, prosti- nel contesto di infrastrutture L’accesso al consulto e al test tuendosi per procurare il cibo, sanitarie inadeguate, se e co- volontario è deplorevolmente per le spese scolastiche o di me i fondi lo permettano, evo- inadeguato a livello mondiale. abbigliamento per la sua bam- ca un potenziale e spaventoso Molti affermano che non è op- bina. Nessuno, compresa scenario di un HIV resistente portuno offrire dei test laddo- Margaret, la considerava una ai medicinali che diventa il ceppo virale prevalente in quella di sviluppare un vacci- Le statistiche sull’HIV- enormi distese dell’Africa e no. Tuttavia, a causa delle dif- AIDS aggiungono incertezza dell’Asia del sud. Bisogna no- ficoltà tecniche inerenti ai ten- al futuro. L’enormità dell’epi- tare che la recente trattazione tativi di sviluppare un qualsia- demia e il suo impatto sull’A- da parte dei media del Regno si vaccino, il successo in que- frica fanno disperare molte Unito dell’intera questione sto campo è più che altro una persone che affermano che il dell’accesso al trattamento, ha questione di obiettivi raggiun- problema è troppo grande per evidenziato il rischio per il ti e di fallimenti. Le società sapere da dove iniziare. Altri nord di importare dal sud del farmaceutiche e le istituzioni non lo considererano, ritenen- mondo forme di HIV resisten- che si occupano della ricerca dolo “un problema dell’Afri- ti ai medicinali. In effetti, sap- hanno proceduto a stento nel- ca, che non ha niente a che ve- piamo che questo è già uno lo sviluppo di un vaccino per dere con noi”. La maggior dei problemi principali per gli l’HIV, concentrandosi piutto- parte dei paesi africani preve- USA e l’Europa, con la com- sto su trattamenti maggior- de un futuro in cui, a causa parsa di ceppi di HIV resisten- mente orientati ai profitti che dell’AIDS, essi saranno can- ti alla terapia anti-retrovirale hanno avuto un notevole im- cellati, in quanto “senza spe- in un numero significativo di patto sul corso dell’infezione ranza”, da coloro che control- persone sotto trattamento. per migliaia di persone nei lano i cordoni della borsa nel In ogni caso, in che modo le paesi del nord. nord. persone possono aspirare ad Per contrasto, sembra ci sia Incerta è anche l’efficacia accedere agli anti-retrovirali una riluttanza a investire dena- della risposta della comunità quando l’armadietto dei medi- ro in una ricerca difficile che internazionale all’HIV nei cinali è privo di antidolorifici promette un esiguo ritorno fi- paesi del sud. Le ONG inter- o di antibiotici basilari ed eco- nanziario. I paesi che hanno nazionali, i governi del nord, 65 nomici? Il Dr. Kevin de Koch, maggiormente bisogno di un gli Organismi delle NU e già della London School of vaccino sono quelli in cui le quelli della Chiesa, realizzano Hygiene and Tropical Medici- società sono meno verosimil- ancora troppo spesso pro- ne, osservava nella sua rela- mente intenzionate al profitto. grammi con scarsa o nulla par- zione sull’AIDS alla Confe- Lo sviluppo del vaccino è al- tecipazione o consultazione renza Africana tenutasi a tresì carico di sfide etiche. Nel con le comunità locali. Il coin- Kampala nel 1995: “Abbiamo nostro emisfero qualsiasi ri- volgimento dei sieropositivi già trattamenti efficaci ed ab- cerca è soggetta a rigorose li- spesso non viene preso in con- bordabili per la TBC, ma mal- nee guida etiche, che non sem- siderazione, particolarmente grado ciò l’incidenza di que- pre possono essere applicate nella progettazione e nella vi- sta malattia, in particolar mo- in modo così scrupoloso quan- sione delle attività program- do nei paesi del sud, è più alta do gli esperimenti vengono matiche. L’HIV-AIDS sfida di prima e aumenta costante- applicati nel sud. Indubbia- continuamente tutti noi ad in- mente. Se non possiamo scon- mente, parte del primo lavoro terrogarci sull’autenticità del figgerla, in che modo possia- realizzato nel sud dai ricerca- linguaggio della partenership mo sperare di affrontare tori di un vaccino provenienti nel nostro lavoro di sviluppo. l’HIV in modo efficace?”. dal nord, ha fatto emergere Al termine di questo millen- Un vasto campo di incertez- importanti questioni etiche a nio, dobbiamo essere orgo- za è quello che riguarda lo proposito di chi erano i benefi- gliosi degli enormi passi avan- sviluppo del vaccino. Sebbene ciari della loro ricerca. ti compiuti nel riconoscere i gli attuali tentativi di preveni- Più incoraggiante è la noti- diritti umani basilari di ciascu- re l’HIV abbiano mostrato zia di quest’anno che l’Inter- na persona. Sotto molti aspet- piccoli segni di successo in al- national AIDS Vaccine Initia- ti, la pandemia dell’AIDS ha cuni paesi del sud, gli scien- tive (IAVI) sta investendo 9.1 affinato la nostra consapevo- ziati concordano che la mi- milioni di dollari in due part- lezza su molti abusi insiti nelle gliore speranza a lungo termi- nerships internazionali di ri- nostre società e ha aumentato ne di porre fine all’epidemia è cerca di un vaccino. La prima gli sforzi per combattere la di- coinvolge i ricercatori dell’U- scriminazione basata sul ses- niversità di Oxford e dell’Uni- so, sull’orientamento sessuale versità di Nairobi, Kenya, e la o sullo stato di salute. Tutta- seconda è tra l’Università di via, in molti paesi del nord e Città del Capo e l’AlphaVax del sud, il pregiudizio provo- Corporation del Nord Caroli- cato dall’HIV, o solo l’interes- na. I vaccini che saranno tro- se pragmatico nell’efficacia vati deriveranno da ceppi di della spesa, ha portato ad una HIV circolanti in Kenya e nel intensificazione della discri- Sudafrica; entrambe le inizia- minazione contro le persone tive implicano una prepara- infettate o affette dall’HIV e zione di qualità a livello orga- all’allontanamento dai loro di- nizzativo e intellettuale per as- ritti umani di base come casa, sicurare che i frutti della ricer- istruzione e lavoro. ca siano resi prontamente di- Il test HIV obbligatorio, sponibili nei paesi più grave- troppo spesso usato come fil- mente colpiti dall’HIV. tro nel campo del lavoro, delle assicurazioni e della selezione quanto le aree incolte tornano to chiamato Educazione alla degli studenti (nelle istituzioni ad essere territori polverosi Vita. Le Suore erano state te- della Chiesa e in quelle statali) cui segue l’erosione del terre- stimoni della morte di centi- e nel selezionamento degli no se non si re-impiantano le naia di persone nei villaggi li- immigrati, sta diventando una foreste. Quale sarà l’aspetto mitrofi, si erano occupate di prassi accettata in alcune zone dell’Africa in questo terzo molti di loro fino alla morte come requisito pre-matrimo- millennio? ed avevano continuato a lavo- niale. Sempre di più in alcune L’aver menzionato la guerra rare nell’ambito delle comu- parti dell’Africa, come ad e i disastri naturali ci ricorda nità per curare i bambini rima- esempio in Tanzania ed in che in tutti i continenti non è sti orfani. Col tempo, molti di Malawi, le chiese raccoman- una semplice coincidenza che questi bambini, diventati ado- dano il test obbligatorio come nelle aree di maggior conflitto lescenti, venivano infettati requisito per coloro che desi- ci sia un’alta incidenza di dall’HIV. Ciò causava molto derano sposarsi, e rifiutano il HIV-AIDS. Il dislocamento in dolore alle Suore, ai fratelli di matrimonio a coloro che ven- massa delle persone, l’interru- questi giovani che dipendeva- gono trovati sieropositivi. Es- zione di servizi e di infrastrut- no da loro e naturalmente era se sostengono che tali azioni ture di base e il movimento di una tragedia per tutti i giova- sono giustificate dalla vastità forze militari indigene ed in- ni. Nonostante per anni aves- dell’epidemia che affligge il ternazionali aumenta la vulne- sero ricevuto una buona istru- loro paese e la loro Diocesi, e rabilità delle persone all’HIV. zione e fossero stati responsa- considerano la loro azione co- Ad esempio, le statistiche di bilizzati sull’HIV, i giovani me una necessaria misura pre- rilevamento venivano infettati ugualmente. ventiva dell’HIV. Offrire il te- dell’UNAIDS/OMS mostrano Le Suore capirono che se non 66 st per l’HIV volontario e un che in Ruanda, Liberia, Mo- avessero affrontato argomenti consulto confidenziale e parte zambico e Sierra Leone c’è più profondi, i giovani avreb- del più ampio processo prepa- stato un sorprendente aumen- bero continuato ad essere in- ratorio per le coppie in procin- to dell’incidenza dell’HIV nel fettati e a morire. to di sposarsi è indubbiamente periodo seguente le rispettive Il cambiamento comporta- raccomandabile. Comunque, “emergenze”. Mentre la verità mentale coinvolge tre consi- la conseguenza più probabile di queste situazioni è più com- derazioni principali e comple- del test obbligatorio è quella plessa di quanto non si possa mentarie. di spingere la gente a nascon- qui descrivere, queste statisti- Il cambiamento comporta- dere il problema; ed è anche che sono indicative di un lega- mentale interessa atteggiamen- una violazione di uno dei di- me tra le emergenze e l’inci- ti e pratiche che consentono di ritti umani fondamentali rico- denza dell’HIV. I dati dell’U- ridurre al minimo la vulnerabi- nosciuti, il diritto al matrimo- NAIDS riguardanti la Cambo- lità all’infezione da HIV. Ciò nio. gia mostrano un aumento del- richiede che agli individui e al- Abbiamo visto le enormi l’incidenza dell’HIV tra le le comunità sia consentito di conseguenze sociali ed econo- prostitute di Phnom Penh dal fare scelte che, nelle circostan- miche per le comunità ed i 10% del 1992 a oltre il 40% ze specifiche, riducano il ri- paesi con alti livelli di infezio- del 1996. Si crede che la pre- schio dell’infezione. Questo ne da HIV. La perdita di forza senza in Cambogia delle forze pone un’enfasi sulla responsa- lavoro qualificata, ha già un di pace delle NU sia uno dei bilità dei programmi ecclesiali impatto negativo sulla produt- fattori che hanno contribuito a di fornire, all’interno di una re- tività dei paesi dell’Africa tale forte aumento. te operativa olistica più ampia, orientale e meridionale. Nei informazioni mediche accurate settori del commercio e dei e di vasta portata che possano servizi l’assenteismo dovuto Il cambiamento dei ridurre il rischio di contrarre alla malattia e ai lutti familiari comportamenti l’HIV. sta raggiungendo proporzioni Speranza per il futuro? Il cambiamento comporta- inimmaginabili. In alcuni casi mentale deve innestare anche i datori di lavoro limitano lo Leggendo la storia di Mar- un processo che veda la ridu- staff a due o tre funerali a set- garet, dobbiamo capire le ra- zione o l’eliminazione degli timana, o soltanto a funerali di gioni per cui sua madre si atteggiamenti e delle pratiche coniugi, genitori o figli. Nel comportava in questo modo se di pregiudizio, discriminazio- settore agricolo i campi ri- vogliamo essere in grado di ne, ostilità e violazione dei di- mangono incolti, perché le offrire alla figlia ed alle altre ritti umani di coloro che sono persone diventano troppo ma- donne un aiuto realistico. La affetti da HIV-AIDS. Questo late per provvedere al raccol- congregazione dei Missionari processo di cambiamento può to. L’AIDS deve essere rico- Medici di Maria ha portato verificarsi a livello di indivi- nosciuto sempre di più come avanti dal 1987 un program- dui o a livello di comunità, co- un fattore che, assieme alle ma di cure domiciliari, a parti- sì come nell’ambito di prati- devastazioni della guerra e ai re dal suo ospedale di San che insite in norme culturali o disastri naturali, provoca la fa- Giuseppe a Kitovu. Il risultato religiose e nelle legislazioni me per milioni di africani. Il di questa esperienza è stato lo nazionali ed internazionali. fatto di trascurare l’agricoltura sviluppo di un programma che Inoltre, i programmi di pre- ha delle conseguenze a lungo prevede un cambiamento venzione dell’HIV che non termine per l’ambiente, in comportamentale, e che è sta- tengano conto della privazio- ne economica, dell’inegua- Analisi sessuale. Qualsiasi del sesso ed esaminino i fatto- glianza tra i sessi, e delle pres- lavoro sul cambiamento com- ri tradizionali, religiosi, socia- sioni sociali, non riusciranno a portamentale deve esaminare i li e culturali che definiscono i rallentare la diffusione del- ruoli delle donne e degli uo- ruoli delle donne e degli uo- l’HIV. Emerge chiaramente mini, i rapporti tra di loro ed i mini nell’ambito delle comu- dalla storia di Margaret come fattori che determinano il po- nità e che determinano così il la povertà sia una delle cause tere o la sua mancanza in cia- loro comportamento ed i loro principali della diffusione del- scuno di loro. rapporti reciproci. l’HIV, in special modo per le Bisogni di coloro che convi- Osservazione e valutazione. donne e le ragazze. vono con l’HIV e l’AIDS. Bi- Le agenzie ed i partner devo- Da un’analisi realizzata da sogna prendere coscienza e ri- no introdurre e poi sviluppare CAFOD nel 1998 sono emerse spondere ai vari bisogni delle a livello locale dei sistemi si- le seguenti raccomandazioni1. persone che convivono con gnificativi ed usabili per defi- Bisogni avvertiti. é essen- l’HIV e con l’AIDS. Essi han- nire obiettivi e osservarne il ziale farne il punto di partenza no bisogno di cure, ma anche progresso, i quali possano es- di ogni lavoro; di qui l’impor- di attività che producano un sere adottati dagli stessi mem- tanza di dedicare del tempo ad reddito, per sviluppare strate- bri della comunità. Ciò si basa esplorare e prendere cono- gie volte a ridurre i rischi per sull’assunzione del fatto che scenza dei bisogni sentiti dalla la propria salute sessuale, per se le persone sono interessate comunità e di localizzare un una consulenza confidenziale e capaci di tracciare il proprio programma in questo ambito. e di sostegno, ecc. Le organiz- progresso, più probabilmente Quando ai partners nello Zim- zazioni devono anche assicu- si sentiranno coinvolte nel babwe è stato chiesto perché rare che quanti convivono con programma, il che a sua volta l’HIV-AIDS non compariva l’HIV-AIDS abbiano un ruolo renderà possibile raggiungere 67 nella diagnosi dei problemi attivo nella pianificazione e più facilmente gli obiettivi del comunitari, essi hanno rispo- nella messa in atto dei pro- programma stesso. sto che non era il caso di par- grammi e nei processi o forum Violenza sessuale. La vio- lare di HIV-AIDS quando la decisionali. lenza domestica è diffusa nel- preoccupazione principale Chiarezza dell’agenda-filo- le comunità. Ciò include vio- della comunità era che gli ele- sofia. é essenziale definire lenza sessuale, violenza fisica fanti calpestavano i loro rac- chiaramente quali sono l’a- e abuso psicologico. L’analisi colti! genda e la filosofia alla base ha evidenziato le connessioni Il loro programma e non il dei programmi riguardanti il con la vulnerabilità all’HIV ed nostro. Partire dai bisogni sen- cambiamento comportamen- il bisogno che tutti i program- titi dalle comunità ed assicu- tale. mi facciano di questo argo- rare che in tutti i settori della Gruppi paritari Ð gruppi mento la parte centrale del lo- comunità ci sono operatori at- specifici per età o per sesso. ro operato. tivi ad ogni livello sono ele- L’analisi sottolinea l’impor- Giovani di sesso maschile: menti chiave per rafforzare il tanza di operare con gruppi autostima, un futuro. Essi so- senso di appartenenza alla co- paritari separati, basati sul no particolarmente insicuri sul munità e minimizzare i peri- sesso o sull’età, e talvolta su loro ruolo a causa della nuova coli della dipendenza. altri criteri rilevanti (ad esem- indipendenza, anche econo- Approccio olistico. Ciò po- pio, stato dell’HIV, benessere mica, delle giovani. Devono ne l’accento sull’importanza socio-economico, gruppi reli- essere sostenuti nel definire per l’agenzia ed i suoi partner giosi, posizione impiegatizia un lavoro futuro e nei loro di riconoscere la complessità nell’ambito di una organizza- rapporti, in modo che possano degli argomenti coinvolti in zione, ecc.). Perché un ap- trovare nuovi ruoli significati- ogni programma HIV di lavo- proccio del genere abbia suc- vi ed apprezzati nella società. ro e di avvicinamento ad un cesso bisogna riunire regolar- I programmi devono identifi- cambiamento comportamen- mente i gruppi paritari separa- care e sviluppare i modi per tale. ti, per permettere l’apprendi- raggiungere queste persone mento e la condivisione reci- così come sono. proci. Ciò assicura, inoltre, Peso dei programmi basati che le attività portate avanti sulle cure a domicilio e degli con un gruppo specifico siano orfani. Bisogna prendere co- approvate dalla comunità in scienza ed affrontare il proble- generale. ma dell’enorme peso che que- Equilibrio tra bisogni prati- sti programmi impongono sul- ci e strategici. Per quanto pos- le donne. Le comunità devono sibile, è importante assicurare essere impegnate nello svilup- che vengano ugualmente presi po di modi per ridurre questo in considerazione i bisogni obbligo, coinvolgendo gli uo- strategici di una comunità, an- mini, in particolar modo quelli che se ci sono bisogni pratici giovani, nelle cure, siano esse più immediati. Operare sui bi- dirette o indirette. Sarà neces- sogni strategici in modo olisti- sario sviluppare approcci me- co richiede che le organizza- todologici che consentano a zioni incorporino un’analisi questi cambiamenti strategici nei ruoli sessuali tradizionali condivisione di esperienze. é mondo che convivono con di aver luogo. altresì importante in termini di l’HIV è stata infettata dalla Sostenibilità e proprietà. appartenenza e sostenibilità persona che esse considerava- Questi due argomenti devono del programma. no il loro unico partner, quello essere espressi in modo più della vita intera: il marito. Le esplicito nel programma di la- disparità sessuali presenti in voro. Si ritiene che molti pro- Conclusioni tante culture e società lasciano grammi attuali appartengano le donne senza potere e dipen- alle organizzazioni partner, sia Nell’approssimarci al 21¡ denti dagli uomini nella sfera agli stessi partners che alle co- secolo, in un numero sempre domestica, in quella sociale ed munità con le quali operano. maggiore di paesi e di regioni in quella economica. Ciò ha portato molte comunità continentali il conflitto e il Recenti statistiche sull’HIV a sviluppare una malsana di- fermento politico estremo co- ci danno alcuni piccoli motivi pendenza, in materia di bene- stituiscono la norma. Cosa si di speranza. I rapporti dall’U- fici sociali, da chi porta avanti può prevedere in queste circo- ganda, Thailandia e ultima- il progetto o dalle agenzie in- stanze per le comunità colpite mente dallo Zambia, indicano vestitrici. Da parte loro, le or- così massicciamente anche che in alcune parti di questi ganizzazioni rischiano impo- dall’HIV-AIDS? paesi il numero dei giovani in- nendo un programma che non In un paese dell’Africa me- fettati dall’HIV sta diminuen- abbia alcun legame con i bi- ridionale un partecipante ad do. Ciò viene attribuito agli sogni delle comunità. un seminario descriveva uno sforzi congiunti delle iniziati- L’estrema tensione che scenario tipico, dove il marito ve dei governi e delle comu- l’HIV porta a queste comunità spesso picchiava e violentava nità per informare le persone 68 significa che la sostenibilità la moglie quando la notte tor- sull’HIV-AIDS. Siamo ancora del programma non è verosi- nava a casa dal bar. Quando la all’inizio ed è forse prematuro mile a breve termine. Tutta- donna alla fine si rivolse al sa- voler vedere molto di più in via, in termini di una sana pra- cerdote locale affinché inter- questi risultati. Ma ancora tica di sviluppo, è un elemento venisse in quella insopporta- osiamo sperare. che, almeno, deve essere con- bile situazione, le fu detto di Accanto all’evidenza delle siderato. Sebbene ci si aspetti tornare a casa e di sopportare statistiche vediamo segni di che i programmi della Chiesa con coraggio la sofferenza. cambiamento di vita nelle operino con (e all’interno) di In un paese dell’Africa culture e nelle tradizioni. La una comunità per il welfare, orientale, tutti i sacerdoti lo- discriminazione, che è il ri- sforzarsi per assicurare la so- cali si sono rifiutati di visitare sultato della paura e dell’i- stenibilità è la chiave per l’ef- una donna malata di AIDS gnoranza, sta gradualmente ficacia di un programma a perché era stata una prostitu- cedendo il passo, in molti lungo termine. Tale concetto ta. Appresa la notizia, il Ve- paesi, alla comprensione e al- nel contesto africano è una co- scovo in persona si recò da l’accettazione. Le pratiche sa complessa e irta di diffi- lei, regolarmente, fino alla tradizionali (ad esmpio, re- coltà. sua morte. Quando la donna taggio delle donne, scarifica- Ambiente rurale Ð urbano. morì, il Vescovo celebrò una zione e circoncisione rituale L’HIV sta avendo sempre di solenne Messa funebre nella con strumenti non sterilizzati, più un effetto devastante sulle cattedrale. ecc.) che hanno accresciuto i comunità rurali, così come su In un paese dell’Asia un sa- rischi di contrarre l’HIV me- quelle urbane. Le organizza- cerdote trovato HIV positivo è diante il sesso o il sangue zioni devono costantemente stato dapprima allontanato vengono sostituiti in molti rivedere i loro programmi per dalla sua parrocchia e poi da luoghi da rituali alternativi o esaminare se sono focalizzati tutte le attività diocesane, in- da pratiche di incisione della esclusivamente sulle aree più viato in una casa di ritiro lon- pelle più sicure. Anche questo urbanizzate o unicamente su tana centinaia di miglia e non ci permette di sperare. quelle rurali, con infrastruttu- ha più avuto contatti con la Nel lavoro della Caritas, re maggiori (ad esempio, sua Diocesi. con i suoi numerosi program- quartieri più vicini all’ospeda- In una conferenza tenutasi a mi partner in materia di HIV, le, ecc.). luglio nell’Africa meridionale veniamo costantemente rinno- Su base comunitaria ma un vescovo, quando gli è stato vati e rafforzati dalla testimo- con legami più ampi. Le agen- chiesto quali consigli avrebbe nianza delle centinaia di vo- zie ed i loro partner devono dato ad una donna il cui mari- lontari mobilitati da vari pro- sostenere e sviluppare un ap- to era HIV positivo, ha rispo- grammi di cure domestiche, di proccio che combini la loro sto che ella avrebbe dovuto sostegno agli orfani, di educa- visione a base comunitaria e i sacrificare la sua vita per sal- zione e di consulenza. La se- legami con le ONG, altri vare il matrimonio. Un segno guente riflessione scritta dal gruppi della chiesa ed il go- di coraggio è stato mostrato Rev. Jon Sobrino, SJ, riguardo verno locale. Questo approc- dalle altre donne partecipanti, alla situazione politica in El cio è importante per assicura- che sono uscite per protesta. Salvador, esprime nel modo re alle comunità locali che i Nei paesi del sud le donne migliore come anche noi pos- bisogni vengono presi in con- sono le più vulnerabili ses- siamo sperare, quando ci tro- siderazione e nel facilitare il sualmente. Certamente la viamo di fronte a una tale for- reciproco apprendimento e la maggior parte delle donne nel za di testimonianza di fronte al dolore e alle ingiustizie del- cui quanti sono emarginati per fani, progetti per produrre en- l’HIV. il comportamento o l’orienta- trate finanziarie e gruppi di di- mento sessuale ci portano a ri- fesa e di pressione per coloro Non è facile sapere come conoscerli nuovamente come che soffrono la discriminazio- continuare a sperare. sorelle e fratelli dello stesso ne a causa dell’HIV. Si sono E tutti noi dobbiamo ri- Cristo. Vediamo lentamente svolte riunioni nazionali e re- spondere a questo a modo no- apparire delle spaccature nelle gionali di vescovi e leader di stro. nostre maschere di rettitudine altre religioni desiderosi di ri- Sembra che tutto sia contro quando comprendiamo le pa- conoscere che l’HIV-AIDS ri- la speranza. role dei lebbrosi di oggi di- guarda anche le loro chiese. Ma, almeno per me, ventati profeti. Infine, inizia- Questi leader vogliono impa- dove vedo che c’è stato mo ad ammettere che la Chie- rare e mettere in atto risposte grande amore sa, in quanto corpo di Cristo, è pastorali all’interno della loro vedo rinascere una grande colpita dall’AIDS. Vediamo giurisdizione. Abbiamo visto speranza. ugualmente a livello pastorale l’investimento di enormi ri- Non è una conclusione ra- segnali che le differenze appa- sorse da parte delle agenzie zionale e forse nemmeno teo- rentemente insuperabili tra e della Caritas per rispondere ai logica. all’interno delle chiese, e tra bisogni posti dall’HIV-AIDS é semplicemente vero. L’a- le popolazioni di diverse fedi, nel mondo. more produce speranza. vengono superate con i tenta- Forse, dato che il giubileo E un grande amore produce tivi di rispondere alla pande- del nuovo millennio è un tem- una grande speranza. mia dell’HIV. po per la riconciliazione, ci Jon Sobrino, El Salvador Un membro importante del sono indicazioni che la Chiesa Questi volontari dedicano programma di educazione e e i governi dei due emisferi 69 altruisticamente il proprio salute in materia di HIV del- cominciano a riconoscere gli tempo e le proprie risorse, l’Arcidiocesi di Khartoum è errori passati. A volte avver- non il tempo libero (di solito un medico di religione musul- tiamo distintamente i peccati non esistente), ma del tempo mana. della nostra avidità e della prezioso che verrebbe altri- In Etiopia, i leader religiosi manipolazione finanziaria menti speso nel prendersi cu- più inclini ad avere la meglio operata dal nord sul sud, i pec- ra delle proprie famiglie o nel sugli altri hanno messo da cati della corruzione e di una procurare loro più cibo o en- parte le loro differenze per indebita appropriazione delle trate. Essi stessi sono spesso partecipare ad una conferenza risorse da parte dei governi colpiti o infettati dall’HIV, ciò sull’HIV-AIDS patrocinata da del sud e del nord. nonostante vanno avanti in- CAFOD. Un aspetto chiave del giubi- stancabilmente così da testi- Il personale di un program- leo biblico è la cancellazione moniare, insieme a coloro che ma diocesano di Dar es Sa- del debito. Durante la Confe- servono, la vita e non la mor- laam, che fornisce consulen- renza su “AIDS in Africa”, te. Essi sono la nostra forza e za, test, sostegno volontario svoltasi lo scorso mese a Lu- la nostra ispirazione. Genera- all’HIV e cure a domicilio, è saka, l’on. Godfrey Simasiku, no nuova speranza dal loro composto da cristiani di diver- Ministro delle Finanze dello grande amore, e quindi noi se denominazioni e da musul- Zambia, ha ripetuto la propo- osiamo sperare. mani, i quali lavorano e prega- sta del suo paese perché alme- Anche nella Chiesa vedia- no insieme felicemente e con no parte del debito internazio- mo segnali di speranza. Tro- successo. nale dello Zambia venga viamo sempre più comunità Nel Botswana un recente “cambiato” per mettere a di- pronte ad abbracciare il mes- seminario sponsorizzato dal- sposizioni ulteriori risorse af- saggio evangelico di giustizia l’UNAIDS con CAFOD e finché il paese possa rispon- e di accettazione predicato da l’Esercito della Salvezza ha dere all’HIV-AIDS. Il Rev. quanti convivono con l’HIV o contribuito a mettere insieme i Peter Henriot, SJ, del Jesuit con l’AIDS. Vediamo casi in leader religiosi di diversi con- Centre for Theological Re- tinenti affinché prendano in flection e della Jubilee 2000 considerazione le sfide pasto- Campaign in Zambia, ha sot- rali poste loro dall’HIV- tolineato nel suo intervento al AIDS. Forum che le “preoccupazioni Abbiamo anche tratto spe- sull’HIV-AIDS Ð guardando ranza dall’esperienza di al futuro Ð sono integralmente CAFOD come agenzia leader legate a ciò che noi stiamo fa- per la Caritas Internationalis cendo nella campagna per il negli ultimi 12 anni. Durante debito: la costruzione di uno questo tempo e malgrado le sviluppo giusto, sostenibile e enormi sfide e difficoltà sono centrato sulla persona, alle so- stati creati numerosi program- glie del nuovo millennio”. Jo- mi basati sulla Chiesa, i quali nathan Simon dell’Harvard offrono consulenza e sostegno Institute for International De- a quanti sono colpiti dall’HIV, velopment ha osservato che forniscono educazione, cure a anche se l’ammontare assolu- domicilio, sostegno degli or- to del denaro messo a disposi- zione per i programmi sociali Dio ora?”; un altro gli rispose AIDS in Africa, Asia, Europa dalla cancellazione del debito in tono solenne “Il nostro Dio e America del Nord; è modesto, esso potrà avere è qui, appeso al patibolo”. Ð ruolo di rappresentazione un effetto significativo sugli Nel tempo dell’AIDS, dob- nelle Nazioni Unite e in altri sforzi di prevenzione del- biamo denunciare coloro che forum internazionali; l’HIV. asseriscono che la pandemia Ð creazione di un Gruppo di Lavoro sull’HIV-AIDS (tra il Spese pro capite Risparmio potenziale 1988 e il 1995) e una Task per la prevenzione pro capite Force su HIV-AIDS (1995- e la cura dell’HIV dal cambio bilaterale 2003) per controllare la diffu- nel 1996 del debito (al 1997) sione della pandemia, motiva- Zambia $ 0.73 $ 10.73 re la risposta più completa Kenya $ 0.76 $ 5.24 possibile da parte delle orga- Nigeria $ 0.03 $ 1.69 nizzazioni membri della Cari- Uganda $ 1.81 $ 3.66 tas Internationalis e di altre or- ganizzazioni collegate alla Fonte: Intervento di Jonahan Simon, Harvard Institute for International Development, pre- a Chiesa, e condividere espe- sentato all’11 ICASA Conference, Lusaka, Settembre 1999. rienze attraverso i continenti. La quarta, ed attuale, AIDS L’Uganda, dove la campa- sia la punizione di un Dio ar- Task Force è stata costituita gna nazionale contro l’AIDS è rabbiato. Essi non conoscono nel luglio 1999 dal Segretario riuscita a ridurre la percentua- il Gesù dei Vangeli. Soltanto Generale della Caritas per as- le di prevalenza tra i giovani nella misura in cui ci allineere- sistere la Confederazione nel- 70 dal 28% del 1992 al 10% del mo al Dio “appeso al patibo- lo svolgimento del suo Piano 1996, non ha investito di più lo”, solo nella misura in cui di Lavoro 1999-2003, che an- nel controllo dell’epidemia di abbracceremo e proclamere- cora una volta ha identificato quanto potrebbe essere rimes- mo Dio presente in quanti so- l’HIV-AIDS come un tema so alla maggior parte di altri no infettati e affetti dall’HIV, prioritario per la riflessione e paesi subsahariani attraverso il possiamo essere abbastanza l’azione. La Task Force è stret- cambio bilaterale del debito. audaci per osare sperare. tamente legata alla CI Liaison Quando aggiungiamo la no- Agency for HIV-AIDS, stra voce alla Campagna del CAFOD, ed è stata incaricata Giubileo 2000 per il condono Informazioni generali dal Segretario Generale della del debito per i paesi più pove- Caritas di coordinare le attività ri (tra i quali possiamo anno- Introduzione della Confederazione in que- verare alcuni di quelli che so- sto campo. CAFOD, organiz- no maggiormente colpiti dalla La Caritas Internationalis zazione membro della Caritas pandemia dell’AIDS), anche (CI), Confederazione di orga- per l’Inghilterra e il Galles, ha in questo caso osiamo sperare. nizzazioni cattoliche per l’as- servito come Liaison Agency Come cristiani, ci troviamo sistenza umanitaria e lo svi- della Caritas per le attività nel spesso di fronte alla domanda luppo, ha incluso le attività re- campo dell’HIV-AIDS dal di dove sia Dio in tutto questo. lative all’HIV-AIDS tra i suoi 1987. Così la Task Force for- Mi sono ricordato di una storia programmi prioritari nel corso nisce alla Liaison Agency un che il Rev. Enda McDonagh, il dell’Assemblea Generale del punto di riferimento e un fo- teologo morale irlandese con- 1987. Da allora, la Confedera- rum in cui discutere e riferire sultore della Caritas Interna- zione ha messo in atto una ri- sulle sue attività di coordina- tionalis AIDS Task Force, ci sposta all’HIV-AIDS all’altez- mento. Il Direttore della Liai- ha narrato riflettendo su que- za della sua missione com- son Agency CAFOD, Mr. Ju- sto. Enda ha raccontato di co- plessiva di Animazione, Coor- lian Filochowski, e il Rev. Ro- me, in un campo di concentra- dinamento e Rappresentazio- bert Vitillo sono stati nominati mento della Germania nazista, ne e si è impegnata nelle se- nuovamente Co-Direttori della tre prigionieri ebrei, due uomi- guenti attività: Task Force dopo l’Assemblea ni e un ragazzo, dovessero es- Ð sponsorizzazione di con- Generale del giugno di que- sere giustiziati mediante pub- sultazioni regionali, nazionali st’anno. blica impiccagione per alcune e locali sull’HIV-AIDS per as- La Task Force attuale ha ri- trasgressioni minori. Tutti gli sistere i leader religiosi non- cevuto il seguente mandato: altri prigionieri furono fatti ché quanti sono impegnati nei assistere la Confederazione uscire per assistere all’esecu- servizi ecclesiali, socio-pasto- della Caritas Internationalis zione. I due uomini morirono rali, sanitari e spirituali della (CI) nel mantenere un’atten- rapidamente mentre il ragaz- Chiesa per quanti sono colpiti zione prioritaria alla pandemia zo, più leggero, ebbe una mor- dall’HIV-AIDS nei loro rispet- dell’HIV-AIDS nelle attività te lenta e penosa; rimase appe- tivi apostolati; delle sue organizzazioni mem- so, e ancora lottava e soffoca- Ð raccolta di fondi per soste- bri e in altre organizzazioni e va mentre i prigionieri furono nere a livello nazionale e loca- strutture importanti della fatti sfilare davanti a lui e tor- le le iniziative di educazione e Chiesa cattolica. nare alle loro baracche. Uno servizio; dei prigionieri gridò con voce Ð organizzazione di consul- Obiettivi: arrabbiata “Dov’è il vostro tazioni teologiche sull’HIV- 1) condividere informazioni all’interno della Task Force e to uno studio sul cambiamento AIDS sui servizi sanitari gesti- della Confederazione Caritas di comportamento dal titolo: ti dalla Chiesa nei paesi del sullo status della pandemia in Safely Through the Night sud. é stato notato che la man- relazione alle questioni medi- (1998) in collaborazione con canza di insfrastrutture sanita- che, pastorali, spirituali, socia- partner di Malawi, Tanzania, rie in tali paesi è stata una del- li e di sviluppo; Zimbabwe e Zambia, ed ha le cause della rapida diffusio- 2) sostenere la riflessione prodotto un rapporto sull’ac- ne dell’HIV-AIDS tra le popo- teologica sulle questioni e i cesso al trattamento e alle cure lazioni più povere e vulnerabi- problemi che emergono come intitolato Valuing Life (1999), li. LaTask Force su HIV-AIDS risultato della pandemia; che si basa su esperienze di si è quindi unita con Caritas, 3) incoraggiare la Confede- partner in Zambia. CIDSE e altre organizzazioni razione Caritas ad approfondi- Caritas Internationalis ha internazionali cattoliche per re o iniziare un’azione in ri- coinvolto i leader e gli opera- sponsorizzare un Seminario sposta a quanti sono colpiti tori pastorali della Chiesa per sulle cure sanitarie sostenibili, dall’HIV-AIDS nel contesto mezzo di sponsorizzazioni o che ha avuto luogo in Olanda locale; partecipazioni a corsi di for- nell’ottobre 1995. 4) costituire un network per mazione su HIV-AIDS in mol- conto della Caritas Internazio- te parti del mondo. In questi 3. Conferenza sulla nalis con le organizzazioni seminari i membri dello staff Tubercolosi (TBC) cattoliche e altre, compresa CAFOD e della Task Force e l’HIV-AIDS l’UNAIDS, al fine di assicura- hanno servito da oratori e mo- La tubercolosi è stata di- re una risposta adeguata a deratori. Durante gli anni chiarata un’emergenza sanita- quanti sono colpiti dall’HIV- 1995-1999 tali programmi so- ria globale dall’Organizzazio- AIDS; no stati resi accessibili in di- ne Mondiale della Sanità 71 5) costruire il momentum verse parti del mondo: (OMS). In risposta a questa della Conferenza CI/CIDSE su HIV e TBC per assicurare AFRICA Benin¸ Burkina Faso, Burundi, che le lezioni apprese vengano Camerun, Congo, Congo-Brazzaville, diffuse ed incorporate nelle at- Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, tività della Confederazione. Lesotho, Madagascar, Malawi, Mali, Dal 1987 la Confederazione Niger, Sudafrica, Sudan, Swaziland, Caritas ha dedicato molte Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, energie ed esperienza a far Zimbabwe crescere la consapevolezza tra ASIA Burma/Myanmar, India, Corea, i leader della Chiesa e gli ope- Filippine, Thailandia ratori di altre Chiese. Alcune delle pubblicazioni prodotte EUROPA Lituania, Polonia sotto gli auspici della Task Force sono: Caritas Training AMERICA LATINA - CARAIBI Repubblica Dominicana, Perù Manual on the Pandemic of HIV-AIDS (1994); Procee- Questi seminari comprende- terribile situazione, la Task dings of the CI/CIDSE Work- vano i seguenti argomenti. Force della Caritas su HIV- shop on Sustainable Health AIDS ha sponsorizzato, insie- Care (1995); The Church Re- 1. Consultazione in me ad altre organizzazioni di sponds to HIV-AIDS (1996); Asia/Regione del Pacifico servizi sanitari e sociali colle- AIDS, Emergenza Planetaria Con l’aiuto della Task Force gate alla Chiesa, una Confe- (1997). Inoltre, CAFOD ha in- della Caritas Internationalis su renza sulla Tubercolosi e trapreso diverse valutazioni di HIV-AIDS e di CAFOD, rap- l’HIV-AIDS a Würzburg, Ger- programmi sulle cure a domi- presentanti di 12 paesi dell’A- mania, dall’8 al 12 marzo cilio in Kenya, Uganda e Bra- sia e del Pacifico, e colleghi 1999. Lo scopo della Confe- sile. Più di recente, ha condot- dell’Europa e del Nord Ameri- renza era quello di dare vita ad ca, si sono riuniti dal 2 al 3 una migliorata risposta da par- febbraio 1998 a Manila, Filip- te delle organizzazioni pine, per condividere le espe- CI/CIDSE in relazione al- rienze dei servizi cattolici in l’HIV e alla TBC, per raffor- materia di HIV-AIDS. L’orga- zare strutture appropriate, as- nizzazione locale ospitante era sicurare che le operazioni sia- la Caritas Manila. no più efficaci dal punto di vi- sta del costo, eticamente ap- 2. Seminario sulle cure propriate ed attente all’eviden- sanitarie sostenibili za scientifica. Come risultato del loro im- pegno nell’educazione e nei 4. Consultazioni teologiche servizi in materia di HIV- su HIV-AIDS AIDS, le organizzazioni mem- Nel tentativo di incoraggia- bri della Caritas Internationa- re un’ulteriore riflessione teo- lis hanno testimoniato il signi- logica sulle implicazioni della ficativo impatto dell’HIV- giustizia sociale della pande- mia, la Caritas Internationalis, pandemia a livello locale, na- organizzazioni giovanili e le assieme ad altre organizzazio- zionale e internazionale. agenzie governative, tenuto ni ecclesiali, ha invitato i teo- Nell’accordo venivano spe- conto delle loro diverse pro- logi a conoscere meglio que- cificate le seguenti aree di spettive; sto fenomeno globale. Inoltre, cooperazione: Ð INFORMAZIONE PUB- i teologi sono stati invitati a Ð ACCESSO ALLE CURE: BLICA: la prevenzione del- condividere approfondimenti al fine di rispondere ai bisogni l’HIV-AIDS necessita di teologici sulla risposta più ap- di quanti convivono con un’informazione accurata e propriata della Chiesa e del- l’HIV-AIDS, l’UNAIDS lavo- tempestiva per motivare un l’intera famiglia umana. Que- rerà con la CARITAS INTER- comportamento responsabile, ste consultazioni si sono svol- NATIONALIS per documen- per tenere l’HIV-AIDS nell’a- te in Francia (per l’Europa tare l’esperienza nel campo genda mondiale, per assicura- francofona e l’Africa) e nel- delle cure come un esempio di re che i diritti umani di quanti l’Africa meridionale negli an- pratica migliore che potrebbe convivono con il virus siano ni tra il 1995 e il 1999. essere usata da altre organiz- rispettati e per informare colo- zazioni per creare e rafforzare ro che assumono le decisioni. i propri programmi. L’U- La CARITAS INTERNATIO- CI e UNAIDS NAIDS condividerà anche la NALIS e l’UNAIDS rafforze- migliore pratica sviluppata da ranno le appropriate attività di Dal 1987 la Caritas Interna- altre organizzazioni con la informazione pubblica sul- tionalis ha intrapreso un’azio- CARITAS INTERNATIONA- l’HIV-AIDS e si impegneran- ne di difesa a livello globale e LIS; no a mantenere gli standard nazionale, tanto con i governi Ð POLITICA DI SVILUP- etici più elevati. 72 nazionali quanto con le orga- PO: al fine di ridurre la discri- nizzazioni inter-governative, minazione e il marchio asso- S.E. Mons. FOUAD T. EL-HAGE su questioni di preoccupazio- ciati al virus e rafforzare gli Arcivescovo maronita di Tripoli ne per quanti sono colpiti da approcci comunitari alle cure, Presidente della HIV-AIDS. Il 7 gennaio 1999 la CARITAS INTERNATIO- Caritas Internationalis essa ha sottoscritto un Memo- NALIS e l’UNAIDS condivi- randum d’Intesa con il Joint deranno esperienze sullo svi- United Nations Programme on luppo di politiche legate al- HIV-AIDS (UNAIDS). L’allo- l’HIV sui diritti umani, le que- Nota ra Segretario Generale della stioni sessuali, la cultura, l’eti- 1 Safely Through the Night: A report CI, Mr. Luc Trouillard, e il Di- ca e la legge, e la loro diffusio- of the Thematica Review carried out by rettore Esecutivo dell’U- ne nel settore pubblico e pri- CAFOD and four partner organisations NAIDS, Dott. Peter Piot, han- vato, compresi i network della between October 1997 and October 1998 on behaviour change in the context no siglato il Memorandum per Chiesa, i posti di lavoro, le as- of HIV and AIDS, CAFOD, London incoraggiare una risposta alla sociazioni di professionisti, le 1998.

V: L’Africa

Introduzione perfino ai medicinali essen- tra tale dispositivo e la rispo- ziali per la maggior parte del- sta della chiesa al livello: Da due decenni una malat- la popolazione; - dei paesi tia terribile e temibile colpisce – impossibilità di assicurare - della comunità interna- decine di milioni di persone una buona alimentazione; zionale; nel mondo senza distinzione Ð cattive condizioni igieni- Ð come possiamo rafforzare di razza, etnia, condizione so- che; questo dispositivo? cio-professionale, sesso o età. Ð mancanza di educazione L’esperienza da noi acquisi- Mai nessun’altra affezione sanitaria. ta in Africa ed estesa ad altri aveva mobilitato tanti ricerca- La cura di questa affezione continenti grazie allo scambio tori di ogni tipo, e tante risor- richiede la competenza di di- di esperienze, ci permette di se finanziarie. verse categorie professionali: focalizzare il nostro interven- Nell’Africa subsahariana, medici, biologi, ricercatori, to al livello del continente ove già esistono problemi di socio-antropologi, psicologi, africano. risorse per assicurare la salute religiosi, comunità, ecc. della popolazione, l’AIDS è Nel corso di questo inter- venuto ad aggravare la situa- vento, affronteremo: Obiettivi zione. Ð la situazione attuale in La povertà peggiora le con- funzione di gruppi specifici; 1. Orientare la problematica dizioni di vita delle popola- Ð il dispositivo attualmente dell’HIV-AIDS secondo il zioni: esistente per rispondere a Magistero pontificio. – impossibilità di accedere questa epidemia e il rapporto 2. Coordinare i movimenti e i gruppi della Chiesa cattoli- Quale può essere il ruolo Ð durante la formazione dei ca che lavorano nel campo della Chiesa nelle strategie giovani al catechismo; dell’HIV-AIDS. di prevenzione dell’AIDS? Ð altro. 3. Promuovere l’aiuto ai sie- ropositivi e ai malati di AIDS. Le iniziative devono rivol- Le donne

Alcuni dati epidemiologici dell’AIDS nel mondo All’inizio dell’epidemia le e in Africa in particolare persone infette erano divise in Prevalenza media negli adulti Prevalenza egual misura tra uomini e Africa Meridionale 17,2 2,7 - 27,0 donne. Oggi, su 20 africani Africa Orientale 9,6 3,2 - 14,5 infetti, 12-13 sono donne. Africa Centrale 4,3 0,1 - 11,1 Alla fine del 1999 nell’A- Africa Occidentale 2,4 05 - 10,1 frica subsahariana erano sie- ropositivi 12,2 milioni di don- Strategie di prevenzione gersi a gruppi specifici quali: ne e 10,1 milioni di uomini tra Ð i giovani (ragazzi e ra- i 19 e i 49 anni d’età. Trasmissione mediante gazze); Ð Analfabetizzazione ele- il sangue Ð le donne; vata. Ð le coppie; Ð I fattori socio-culturali Ð Assicurare la sicurezza Ð gli uomini. non permettono alla donna di trasfusionale in modo stan- I giovani sono i più colpiti progredire e di assumere deci- dardizzato in tutti i paesi del e la prevalenza dell’HIV è del sioni. mondo (tanto nei paesi indu- 27%. Rafforzare l’educazione Esse sono assoggettate agli strializzati quanto in quelli in dei giovani su temi specifici: uomini, economicamente de- 73 via di sviluppo). Ð la salute riproduttiva de- boli (dipendenza, necessità di Ð Combattere le pratiche gli adolescenti; concedersi per sovvenire ai tradizionali che utilizzano Ð i malati (MST-AIDS); propri bisogni), divorzio, se- strumenti taglienti (escissio- Ð le gravidanze precoci; parazione. ne, scarificazione, tatuaggio). Ð gli abusi sessuali precoci; Ð Assicurare la sterilizza- Ð i rapporti sessuali preco- Cosa esiste nelle strutture zione del materiale medico. ci. per aiutare le donne? – Promuovere l’utilizzo di L’educazione dei giovani Vanno intrapresi un’educa- materiale monouso. deve essere condotta nelle zione e uno sviluppo di pro- Ð Assicurare le attrezzature scuole primarie, secondarie getti che generino entrate a o il materiale necessario per (mestruazioni, sessualità), uni- favore di queste donne, in prevenire la trasmissione pro- versitarie e nelle famiglie quanto esse svolgono un ruo- fessionale accidentale. (rafforzare i valori morali e fa- lo molto importante nella cel- miliari mediante la comunica- lula familiare: Trasmissione sessuale zione). Ð educano i figli; Ð si prendono cura dei figli – Incoraggiare l’individua- e del marito; zione volontaria prima di ogni Quali sono le strutture – badano alla proprietà e al- legame (matrimonio, convi- esistenti nella Chiesa l’igiene della casa. venza) in vista della procrea- per rafforzare le strategie Come può la Chiesa aiutare zione. di prevenzione? mediante le strutture esistenti? – Fedeltà. Esistono centri di ascolto e di Ð Astinenza. Ð Movimenti di scouts. sostegno per le donne prive di Ð Educazione sessuale nel Ð I CVAV (anime coraggio- mezzi o abusate? Come pos- contesto religioso. se, cuori coraggiosi). sono i movimenti associativi Ð Insegnamento dei valori Ð Il rinnovamento carisma- religiosi integrare nelle loro morali, del rispetto del corpo, tico. attività le questioni attuali? del significato dell’amore. – La gioventù (studenti cat- Al livello dei paesi, esisto- Ð Includere il modulo AIDS tolici). no gruppi di giovani delle nei programmi di insegna- Ð La Legione di Maria. cooperative femminili che po- mento del catechismo. Ð Il gruppo del Rosario. trebbero essere presi per mo- Ð Tutte le congregazioni. dello. Trasmissione materno-fetale Ð I laici e i catechisti. Ð L’associazione delle fa- Gli uomini – Proporre l’individuazione miglie cristiane. volontaria dell’HIV in previ- Ð L’associazione dei quadri Le malattie sessualmente sione del matrimonio. cattolici. trasmissibili si manifestano – Proporre l’individuazione Ð La commissione giustizia clinicamente molto presto ne- volontaria in consultazione e pace. gli uomini; di qui una sensibi- prenatale. Discussioni e dibattiti sui lizzazione verso una attenzio- Ð Assicurare il trattamento temi specifici potrebbero es- ne precoce per il trattamento. delle donne incinte sieroposi- sere affrontati: L’educazione in questo grup- tive per ridurre il tasso di tra- Ð nel corso delle messe; po deve tendere al cambia- smissione madre-figlio. Ð dopo le messe; mento di comportamento: Ð astenersi dai rapporti ses- - impoverimento (depau- Ð Assicurare un sostegno suali extraconiugali; perazione); psicologico: Ð insegnare le questioni - problemi psicologici: - ascolto del malato; d’abuso sessuale; ¥ abbandono, - affetto; Ð favorire la comunicazione ¥ dipendenza, - disponibilità. nella coppia (implicare gli uo- ¥ depressione, Ð Fornire un sostegno spiri- mini nei movimenti delle ¥ orfani di AIDS. tuale: donne); - alcuni malati chiedono Ð rafforzare i valori morali di ricevere il battestimo; e familiari; Accompagnamento - preparazione ad accetta- Ð utilizzare il sistema della del malato di HIV-AIDS re la morte. confessione per il counselling Cosa esiste a livello della e il sostegno psico-sociale. Cosa fa la comunità inter- Chiesa che possiamo raffor- nazionale per la cura dei ma- zare? Le strutture sanitarie La coppia lati di HIV-AIDS? cattoliche devono: Le agenzie quali l’OMS, il – assicurare l’individuazio- Ð Sensibilizzazione ed edu- PNUD, l’UNICEF, il FNUAP, ne precoce dei sintomi; cazione per assicurare rispetto la Banca Mondiale e l’Unione Ð fornire un trattamento e fedeltà nella coppia; Europea hanno creato un pro- precoce, se possibile; Ð affrontare queste questio- gramma, l’ONUSIDA, per ri- – rinviare alle strutture più ni durante la preparazione al flettere sulle questioni relative specializzate; matrimonio; all’AIDS. Ð assicurare la formazione e Ð alcuni movimenti cristia- Tuttavia, l’Organizzazione l’educazione dei professionisti; 74 ni devono cogliere l’opportu- Mondiale della Sanità resta Ð coinvolgere le famiglie nità offerta dall’AIDS per or- l’agenzia per apportare un so- nell’assistenza dei malati; ganizzare discussioni sulla stegno tecnico nell’esecuzio- – assicurare l’educazione pandemia al fine di evitare ne e nella messa in atto delle della comunità sulle questioni rapporti sessuali extraconiu- attività di attenzione alle per- sanitarie (cosa fare? dove an- gali e altri comportamenti che sone sieropositive e malate di dare? cartelli? poster?); possono nuocere al matrimo- AIDS. Ð aprire un servizio di VCT; nio. L’attenzione ai malati è Ð aiutare i malati in fase ter- molto delicata nel senso che i minare a fare testamento; problemi psico-sociali costi- Ð permettere ai partner dei Impatto tuiscono un peso rilevante. malati di fare il test di indivi- socio-economico Per affrontare la questione duazione e assicurare loro il psico-sociale è stato sviluppa- counselling post-test e il so- Ð Diminuzione della spe- to un approccio mediante il stegno psico-sociale. ranza di vita. counselling, mentre devono Ð Assenteismo: essere organizzati gruppi di - l’impiegato colpito dal- sostegno nelle scuole, nelle Conclusione l’HIV-AIDS sarà costretto ad imprese e nelle comunità per assentarsi spesso a causa dei assicurare un’integrazione so- La pandemia dell’AIDS in- ripetuti periodi di riposo in se- ciale. terpella tutti noi. Il coinvolgi- guito a manifestazioni clini- Per quanto riguarda le atti- mento dei religiosi mediante che. vità di cura, esistono servizi l’influenza dell’insegnamento Ð Diminuzione del rendi- di cure per i pazienti di HIV- dei valori morali alla popola- mento e della produttività. AIDS integrati nelle strutture zione giovane è molto impor- – Diminuzione dell’indice esistenti. tante per un cambiamento di di sviluppo umano: Per evitare la lunga degen- comportamento. - l’impiegato malato di za in ospedale da parte di que- In effetti, la fascia di età più AIDS ad un certo stadio è in- sti malati, in alcuni paesi afri- colpita da questo flagello è capace di fornire il proprio cani sono stati sviluppati pro- quella giovane/adulta tra 15 e contributo. grammi di cure a domicilio 49 anni. Essa è esposta a com- Ð Licenziamento o pensio- con kits di cure. I malati de- portamenti a rischio quali atti- namento anticipato: vono far riferimento alle vità sessuale precoce, diversi - in seguito a ripetute as- strutture sanitarie i cui profes- partner, uso di droga mediante senze, il datore di lavoro spes- sionisti sono stati formati a scambio di siringhe, ecc. so procede al licenziamento o questo scopo. L’educazione e l’insegna- al pensionamento anticipato; Ð Assicurare il comfort del mento degli atteggiamenti ne- - conseguenze sui sussidi malato: fasti alla vita devono costitui- degli impiegati; - camera singola, grade- re il cavallo di battaglia dei - il costo del trattamento è vole; religiosi per preservare una molto elevato. - vestiti e biancheria puli- gioventù sana. Ð Conseguenze familiari: ta, buona igiene; - impossibilità di sovveni- - assistenza. Dott. J. AGNESS-SOUMAHORO Responsabile regionale per la cura re ai bisogni della famiglia; Ð Lottare contro il dolore: e l’assistenza dell’HIV-AIDS diminuzione delle entrate - somministrare analgesi- Ufficio Regionale per l’Africa mensili; ci forti per i dolori. Costa d’Avorio II Sezione L’ACCOMPAGNAMENTO Interventi programmati “Assistenza alla persona con HIV-AIDS”

I: Aspetti medico-sanitari

75 Tra i molteplici aspetti che messo in luce il fatto che un tamento molto più semplice dal punto di vista medico-sani- bambino si infetta con l’HIV (un’unica dose alla madre in tario hanno caratterizzato l’epi- quasi sempre al momento del travaglio e una al neonato), co- demia di AIDS negli ultimi an- parto, e che è pertanto possibi- sti molto più contenuti e un’ef- ni, mi sembra importante evi- le ridurre la possibilità di infe- ficacia preventiva simile o su- denziarne alcuni che, per il lo- zione del neonato grazie a te- periore a quella dell’AZT. Già ro impatto di sanità pubblica o rapie antivirali negli ultimi numerose agenzie internazio- di salute dei singoli individui, mesi della gravidanza e al par- nali, governi e NGO si stanno sono particolarmente impor- to. Già da alcuni anni, infatti, mobilitando per promuovere tanti. sono stati messi a punto dei progetti pilota o di intervento protocolli di trattamento in per estendere il più possibile gravidanza delle donne HIV- questo nuovo e promettente 1. La prevenzione positive e del neonato per ri- schema di trattamento. della trasmissione durre il tasso di trasmissione materno fetale materno-fetale dell’infezione. Tali schemi, fondati finora sul- 2. La co-infezione Questo tema è uno dei più l’uso dell’AZT, il primo far- HIV-tubercolosi attuali per svariate ragioni, an- maco antiretrovirale larga- zitutto per le dimensioni del mente utilizzato, hanno con- La pandemia da HIV ha ag- problema e per le recenti inco- sentito di abbattere in modo gravato negli ultimi anni il pro- raggianti prospettive di preven- consistente il numero di bam- blema della tubercolosi, già zione. Per quanto riguarda le bini contagiati in gravidanza e molto grave in tutti i paesi del dimensioni del fenomeno si durante il parto. é stato calco- mondo, ma ancora una volta calcola che l’anno scorso siano lato un abbattimento del tasso con dimensioni drammatiche nati 600.000 bambini infetti da di trasmissione dal 20-30% a nel sud del pianeta, e partico- madri HIV-positive. La stra- meno del 10% nei diversi stu- larmente in Africa. Nel 1999 si grande maggioranza di questi di. Purtroppo tali brillanti ri- calcola che vi siano stati circa bambini nasce in Africa, dove sultati sono stati conseguiti 2,5 milioni di morti per AIDS, anche i problemi legati alla po- soltanto nei paesi industrializ- dei quali almeno il 30% era vertà, alla malnutrizione, alle zati a causa dei costi elevati e causato direttamente dalla tu- pessime condizioni igieniche e della complessità organizzati- bercolosi. é ormai scientifica- agli squilibri socio-politici ren- va del trattamento. Laddove, mente accertato che l’infezione dono ogni approccio preventi- viceversa, più forte sarebbe il da HIV favorisce l’acquisizio- vo enormemente più complica- bisogno di intervento, cioè nei ne dell’infezione tubercolare o to che nei paesi industrializza- paesi africani, i limiti econo- la progressione clinica di ti. é necessario ricordare che mici e la mancanza di reti sani- un’infezione tubercolare laten- ogni bambino che nasce infetto tarie efficienti hanno ostacola- te. D’altra parte, la presenza di è inoltre destinato a rimanere to una diffusione estesa di tale tubercolosi accelera la progres- orfano in un tempo relativa- pratica preventiva. Ultima- sione dell’infezione da HIV, mente breve. Infatti il proble- mente alcuni segnali di speran- per cui si stabilisce una relazio- ma degli orfani dell’AIDS ha za vengono da studi effettuati ne di potenziamento negativo già assunto in Africa dimensio- con un altro farmaco antiretro- delle due infezioni. Nei pazien- ni drammatiche. virale, la nevirapina, che con- ti con AIDS la tubercolosi può Numerose ricerche hanno sentirebbe uno schema di trat- presentarsi in forme clinica- mente e radiologicamente ati- sposta alle terapie. L’altro im- profilassi e la cura delle princi- piche, con maggiori difficoltà portante progresso è stata la pali infezioni opportunistiche è diagnostiche e possibili ritardi messa a punto di nuovi e più spesso accessibile anche in ter- nell’inizio della terapia. Questa potenti farmaci antiretrovirali, mini di costi, e dunque questo circostanza ha importanti riper- in particolare gli inibitori delle è uno dei campi su cui potreb- cussioni in termini di sanità proteasi (saquinavir, ritonavir, bero concentrarsi gli sforzi di pubblica. é noto, infatti, che il indinavir, nelfinavir) e gli ini- pianificazione degli interventi. più importante fattore di con- bitori non-nucleosidici della Inoltre, è stato dimostrato che trollo epidemiologico della tu- transcrittasi inversa (nevirapi- la prevenzione delle infezioni bercolosi è il rapido riconosci- na, efavirenz). Tali farmaci, opportunistiche, anche in as- mento e trattamento dei sog- usati in associazione con i più senza di terapia antiretrovirale, getti colpiti: un ritardo diagno- classici inibitori nucleosidici può migliorare la sopravviven- stico comporta un prolunga- della transcrittasi inversa (zi- za e la qualità della vita oltre mento del periodo di contagio- dovudina, didanosina, zalcita- che ridurre il numero delle sità e di conseguenza una più bina, stavudina, lamivudina), ospedalizzazioni. efficiente diffusione dell’infe- hanno permesso inimmagina- zione. Un altro inquietante fe- bili miglioramenti in pazienti nomeno legato all’aumento dei già in stadio avanzato di malat- 5. Le cure palliative casi di tubercolosi è quello del- tia e la stabilizzazione immu- la resistenza del Mycobacte- nologica e clinica di pazienti Chi cura le persone con rium tuberculosis (il bacillo re- nelle fasi intermedie dell’infe- AIDS ha a che fare con pazien- sponsabile della malattia) ai zione. Naturalmente non si ti a prognosi infausta, destinati più potenti farmaci antituber- tratta della soluzione definiti- a morire in un tempo più o me- 76 colari. Si calcola che circa il va, anzitutto perché non si è no breve. Per questa ragione è 2% dei ceppi sia attualmente mai ottenuta finora in nessun importante che vengano appli- resistente, ma tale percentuale paziente una vera e propria era- cati in modo esteso i principi è destinata ad aumentare. La dicazione dell’infezione; biso- della medicina palliativa, inte- resistenza ai farmaci è condi- gna poi considerare che gli sa come disciplina che si occu- zionata da vari fattori, il più schemi di terapia sono com- pa di rimuovere le conseguen- importante dei quali è la corret- plessi e vanno applicati per un ze piuttosto che le cause di una tezza con cui vengono seguiti i tempo illimitato, vanno seguiti malattia. In particolare, molta lunghi e complessi schemi di in ambiente specialistico, non attenzione andrà posta nel trat- trattamento. Un’efficace tera- sono privi di effetti collaterali, tamento del dolore e degli altri pia antitubercolare va infatti anche gravi. Il principale in- sintomi che inevitabilmente eseguita con farmaci diversi in conveniente dei nuovi approcci accompagnano il paziente con associazione per almeno 6 me- diagnostici e terapeutici resta AIDS in fase avanzata di ma- si. é evidente che laddove la quello dei costi che, essendo lattia. Bisognerà moltiplicare strutture sanitarie non sono ef- già alti nei paesi industrializza- gli sforzi per accompagnare il ficienti o i costi non sono so- ti ad alto reddito pro-capite, so- paziente verso una morte di- stenibili, il rischio di terapie in- no assolutamente proibitivi per gnitosa, evitando l’isolamento congrue o troppo brevi è altis- i paesi poveri. Non vi è pur- dalla famiglia e dagli operatori simo, per cui aumenta la pro- troppo nessuna realistica possi- socio-sanitari. Bisognerà pro- babilità di selezionare ceppi re- bilità di applicazione su vasta muovere la qualità della vita sistenti. scala delle nuove analisi dia- residua, evitando cure inutili e gnostiche né delle nuove tera- impegnative per il malato sen- pie. Ciò deve ulteriormente far za che vi siano ragionevoli pro- 3. L’affinamento delle riflettere sulla cruciale impor- spettive di miglioramento. tecniche diagnostiche e la tanza dei programmi di preven- comparsa di nuovi potenti zione dell’infezione da HIV. Dott. MASSIMO FANTONI farmaci antiretrovirali Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma A metà degli anni Novanta si 4. Diagnosi e cura sono verificati due importanti delle principali infezioni passi avanti nell’assistenza dei opportunistiche pazienti con infezione da HIV. Il primo consiste nella possibi- Negli ultimi anni non vi so- lità, attraverso sofisticate tecni- no stati decisivi passi avanti che di biologia molecolare, di nella cura delle principali infe- misurare nel sangue la quantità zioni opportunistiche. Restano di genoma virale e dunque, in- sostanzialmente efficaci i far- direttamente, la capacità repli- maci che fin dall’inizio dell’e- cativa del virus nel singolo pidemia sono stati utilizzati, soggetto. Si tratta di un’analisi come ad esempio il cotrimoxa- che, unita al più classico do- zolo per la polmonite da Pneu- saggio dei linfociti CD4+, per- mocystis carinii, la pirimetami- mette di valutare l’“attività” na e la sulfadiazina per la toxo- dell’infezione, la sua progres- plasmosi cerebrale o gli azoli sione e anche l’eventuale ri- per le infezioni fungine. La II: La trasmissione materno-fetale dell’AIDS Nuove possibilità di prevenzione

La pandemia da HIV, il virus Uniti, ma poco è stato fatto per possibilità di vita. che provoca l’AIDS, non si è i paesi dell’Africa subsaharia- In sintesi, la dimostrazione fermata, anzi continua a diffon- na, dove vive oltre il 70% della scientifica che con una sola pil- dersi sempre più nel mondo. Le popolazione con HIV. lola data una volta sia possibile recenti stime dell’Organizza- Un’importantissima ricerca ridurre quasi alla metà lo spa- zione Mondiale della Sanità è stata pubblicata alla fine del ventoso numero di seicentomi- parlano di 33,6 milioni di per- 1999 sulla maggiore rivista la nuovi nati infetti ogni anno, sone con l’infezione da HIV, scientifica europea (L. GUAY, impone la pianificazione ur- mentre nello scorso anno si so- Lancet 1999, 354:795-802): gente di nuove strategie di pre- no infettati 5 milioni di adulti e trattamenti anche brevissimi venzione in tutti i paesi in via 600.000 bambini. Sempre nello della madre al momento del di sviluppo nel mondo. scorso anno sono morte 2,6 mi- parto e del neonato nelle pri- Un ragionamento molto pra- lioni di persone, portando il nu- me ore di vita sono ancor più tico ci porta a considerare che mero totale dei decessi per efficaci di quelli lunghi e co- se fosse possibile applicare tale AIDS a 16,3 milioni di indivi- stosi disponibili finora nei trattamento ai circa 2 milioni di dui. paesi più ricchi. In pratica sa- bambini che nascono nel mon- Le modalità di diffusione rebbe sufficiente una sola do ogni anno da donne con 77 dell’infezione sono sostanzial- compressa di nevirapina (no- HIV, il costo totale del farmaco mente tre: quella sessuale ema- me commerciale Viramune, un sarebbe di circa 8 milioni di tica, sangue infetto e quella potente antiretrovirale, dato al dollari, una cifra davvero irri- materno-fetale, da una donna momento del parto e una sola soria se paragonata al costo so- infetta al proprio figlio. dose dello stesso somministra- ciale e umano della malattia, Negli ultimi anni numerose ta al neonato per ridurre signi- che probabilmente potrebbe ricerche hanno messo in luce il ficativamente (47%) la possi- essere prevenuta in almeno fatto che un bambino si infetta bilità del virus HIV di essere 300.000 bambini. Molto più con l’HIV quasi sempre al mo- trasmesso. difficile l’organizzazione capil- mento del parto e che pertanto I vantaggi di questo tratta- lare della distribuzione e l’edu- è possibile ridurre la probabi- mento sono molteplici, legati cazione degli operatori sanitari lità di infezione nel neonato alla semplicità del trattamento locali. L’esperienza dimostra, grazie a trattamenti medici an- Ð una sola dose alla madre e infatti, che anche malattie più tivirali negli ultimi mesi della una al bambino Ð al costo con- semplici da curare e meno co- gravidanza e al parto. tenuto di circa 4$ in totale Ð al stose (come la diarrea o il mor- Negli scorsi anni la dimo- periodo di somministrazione Ð billo) non vengono di fatto trat- strazione che un trattamento al parto Ð quando la maggio- tate per difetti di organizzazio- con l’azidotimidina (AZT, no- ranza delle donne o va in ospe- ne e disinformazione. me commerciale Retrovir) era dale o comunque viene assisti- Una iniziativa che veda la in grado di ridurre il numero di ta da personale sanitario o pa- Santa Sede e le Nazioni Unite infezioni nei bambini, ha por- rasanitario. (UNAIDS) come promotrici di tato, in occidente, a un tratta- Studi di valutazione sul rap- attività volte a pianificare in- mento estensivo delle madri porto “costo-efficacia” di tale terventi davvero incisivi sulla con HIV con conseguente si- trattamento ne confermano gli salute dei nuovi nati, ha grandi gnificativa riduzione dei nuovi elevati vantaggi (E. MARSEIL- potenzialità di realizzazione casi pediatrici. Negli USA, tra LE, Lancet 1999, 354:803-809). grazie all’unione dell’alta ca- il 1992 e il 1997, c’è stata una A livello scientifico interna- pacità organizzativa dell’U- riduzione fino all’80% delle in- zionale vi è una grande consa- NAIDS e della presenza capil- fezioni nei neonati; lo stesso si pevolezza sulle potenzialità so- lare e motivata della Chiesa è verificato in quelle nazioni ciali e di sanità pubblica di cattolica sia a livelli istituzio- europee che hanno applicato queste ricerche, e le stesse Na- nali che nel territorio. tali trattamenti preventivi. zioni Unite (UNAIDS) hanno é auspicabile pertanto un in- Anche il taglio cesareo com- mostrato grande interesse a contro per definire i rispettivi porta una riduzione del rischio promuovere e sostenere pro- ambiti di interesse e di azione, del neonato di infettarsi con getti di prevenzione della tra- le risorse umane, organizzative HIV. Studi europei su popola- smissione materno-fetale. e finanziarie impiegabili. zioni che utilizzano entrambe Molti sono ancora i proble- le precauzioni segnalano un ri- mi da risolvere, come quello Dott. MASSIMO FANTONI schio per il neonato ridotto a dell’allattamento al seno, che Università Cattolica del Sacro Cuore poche unità per cento. è anch’esso fonte di contagio, Roma Questi sistemi di cura e pre- e quello della malattia della Dott. GUIDO venzione hanno significativa- madre e del destino di orfani CASTELLI GATTINARA mente ridotto il numero di nuo- di questi bambini, che tuttavia, Ospedale Pediatrico Bambin Gesù vi nati in Europa e negli Stati se non infetti, hanno migliori Roma III: Aspetti psicologici

Introduzione ni6, convinzioni ipocondriache sivo ed amorale, visto come che possono evolversi in un potenzialmente infetto e con- L’AIDS si caratterizza, nel- quadro ossessivo delirante, tagioso10. l’immaginario collettivo, co- pur in assenza di sintomatolo- Un’importante considera- me una “catastrofe sociale”, gie cliniche. zione riguarda i problemi psi- una “malattia colpevole” pre- Sebbene recenti indagini cologici derivanti dal rappor- gnante di simbolismi incon- registrino un notevole aumen- to con il o la partner sieropo- sci, essendo contagiosa, pre- to del contagio tra gli etero- sitivi: dinamiche tanto più ri- giudizievole e discriminante; sessuali7, derivante, almeno levanti e sconvolgenti se si incurabile e letale, connotata per quanto attiene ai Paesi oc- esaminano nelle persone in- a stili di vita devianti, tra- cidentali, da modelli identitari fettate accidentalmente e con sgressivi, amorali1. di vita sempre più proposti e un vissuto di “responsabilità” Per tali ragioni essa scatena diffusi dai mass media, orien- di vita11. una reazione sociale emotiva tati alla liberalizzazione dei Ciò porta a situazioni di an- patofobica2, psicologicamente costumi con tendenza all’e- goscia e paura per l’eventuale difensiva, ambivalente e con- saltazione della trasgressione, avvenuto o futuro contagio, 78 traddittoria, che tende ad al- non bisogna dimenticare che che dà luogo a profondi cam- lontanare da sé il disvalore l’infezione da HIV privilegia biamenti nella relazione di morale della malattia e, di fat- soggetti con storie e stili di vi- coppia, defraudandola della to, a giustificare e legittimare ta a più alto rischio di conta- dimensione del quotidiano. Si la ghettizzazione delle perso- gio, come i tossicodipendenti possono determinare la sua ne malate, per le quali gli in- e gli omosessuali8. “frantumazione” o il manteni- terventi di solidarietà, soste- Le cause che determinaro- mento del legame, con la con- gno e cura, dovendo tener no la loro problematicità sono sapevolezza dei rischi e la conto sia del diritto alla li- ben note: in questa sede basti condivisione di responsabilità bertà individuale che di pro- dire che l’oscillazione della marcatamente depressive, co- grammi di protezione e pre- personalità in questi soggetti me se nulla più contasse nella venzione per la collettività3, va da una grave disfunzione vita; oppure si sceglie l’asten- sono interventi ancora ben psicologica ad una più ade- sione dal rapporto sessuale lontani dall’essere equi, coor- guata maturità psicosociale9. come ritiro della libido da un dinati, efficaci ed etici. Le personalità tossicomani- investimento oggettuale ad al- che, per la loro vulnerabilità to rischio, ma con esaurimen- psicologica, l’immaturità ca- to del rapporto in tempi brevi. Il tempo di una diagnosi ratteriale, la bassa capacità di Da quanto esposto, appare e la vita cambia tollerare le frustrazioni e la lo- sempre più evidente quanto ro alienazione spirituale, ten- sia importante e necessario Per quanto sia notevole dono a negare la gravità della investire nell’opera di preven- l’impegno informativo da par- malattia ed il rischio del con- zione, che, mentre realizza te degli operatori nel distin- tagio, confidando nella capa- un’informazione adeguata, guere le varie fasi della malat- cità di reazione del proprio educhi alla maturità responsa- tia, prendere coscienza del organismo. Per tali motivi, so- bile: una maturità che, nel- proprio stato infettivo com- no soggetti difficili, poco re- l’ambito della coppia, porti al porta al paziente un livello cettivi a programmi di pre- ritrovamento del valore spiri- d’ansia così grave da trasfor- venzione, educazione sanita- tuale dell’amore che si dona marsi in angoscia paralizzante, ria, counselling. come senso fondamentale che mina il senso della proget- Nei pazienti omosessuali la dell’esistenza. Concetto, co- tualità di vita, con fantasie di diagnosi di sieropositività e me meglio approfondirò in morte immanente, con inevita- AIDS induce gravi sentimenti seguito, da divulgare già pres- bili, destrutturanti ripercussio- di colpa relativi alle proprie so gli adolescenti affinché ac- ni sulle relazioni affettive, in- scelte sessuali: si sentono re- quistino forza caratteriale per terpersonali, sociali e lavorati- sponsabili della malattia, ma evitare e superare i comporta- ve4. Va anzi detto che la diffu- più rispettosi ed attenti riguar- menti a rischio, a contrastare i sione pandemica dell’AIDS e do alla diffusione del conta- quali la Chiesa indica un idea- la pubblicità che ad essa viene gio. La loro maggiore preoc- le positivo, che comprenda ed fornita dai mezzi di comunica- cupazione è rappresentata dal applichi norme morali di con- zione5 inducono in soggetti timore di essere scoperti, di dotta, in grado di preparare al- psicologicamente disturbati, mantenere o meno il segreto l’amore responsabile e fedele, che hanno consapevolezza di della propria condizione che principale garanzia per tutela- comportamenti a rischio di li stigmatizza sia per le scelte re la propria e altrui salute. contagio, i cosiddetti worried di diversità, sia per l’apparte- In base a questo ideale, co- well degli Autori anglosasso- nenza ad un gruppo trasgres- me afferma il Santo Padre: “...appare profondamente le- comporta manifestazioni cla- che essi possano essere con- sivo della dignità della perso- stiche, capaci di arrivare Ð in seguiti15. na, e perciò moralmente ille- casi estremi – alla volontà di Nell’ambito della malattia cito, propugnare una preven- contagiare gli altri, diffonden- conclamata i recenti regimi zione della malattia del- do la malattia a scopo rivendi- terapeutici, inducendo signifi- l’AIDS basata sul ricorso a cativo. cative riduzioni della carica mezzi e rimedi, che violano il Depressione, determinata virale, hanno originato nuove senso autenticamente umano da sentimenti di disperazione aspettative sulla qualità di vita della sessualità e sono un pal- e fortissimi sensi di colpa nei e, a volte, irrealistiche speran- liativo per quei disagi profon- confronti di un vissuto imma- ze di guarigione che, disilluse di, dove è chiamata in causa nente di morte che rafforza e dalla tragicità della malattia, la responsabilità degli indivi- amplifica la visione mitica e vedono il paziente perdere il dui e della società... e pretesto simbolica dell’AIDS. controllo sulla realtà circo- per un cedimento che apra la stante, in stato di disperazione via al degrado morale”12. e decadimento psicofisico, Le varie fasi della malattia che in casi estremi può porta- re al suicidio16. Reazioni psicologiche Nel periodo che intercorre Come riportato da Ni- alla comunicazione di tra il contagio e la positività chols17, l’iter psicologico del sieropositività anticorpale, definito “fase fi- malato di AIDS è caratteriz- nestra”, un soggetto risulta zato da tre fasi: lo stato di cri- Le possibili reazioni psico- sieronegativo pur essendo già si iniziale, lo stato di transi- logiche alla rivelazione dia- infetto e contagiante: si pos- zione e, infine, quello di adat- gnostica da HIV, che ricerche sono ipotizzare quali poten- tamento e preparazione alla 79 scientifiche internazionali ziali, seri pericoli di trasmet- morte. hanno dimostrato interferire tere e contrarre la malattia Il dolore morale per il pre- sia con i parametri immunitari possano incombere sulla col- giudizio sociale, accanto alla che con l’accettazione del lettività per scelte comporta- paurosa perdita di speranza, il trattamento13, dipendono da mentali a rischio, specialmen- disagio derivante dall’isola- alcune variabili: dalle caratte- te nell’ambito della sessualità. mento e dall’abbandono degli ristiche di personalità e dalle Quando la diagnosi di sie- altri e, non ultima, l’identifi- capacità di risposte adatta- ropositività viene confermata cazione con la morte di un mentali; dallo stile di vita dalle analisi cliniche, come amico caro con il quale si so- condotto, che espone i sogget- suddetto, la persona mette in no condivise le stesse scelte ti ad aumentato rischio di atto varie reazioni psicologi- di vita si contrappongono contagio e, infine, dalle com- che che la pongono in oscilla- conflittualmente al bisogno di plicazioni organiche determi- zione continua tra pensieri di supporto affettivo, psicologi- nate dall’infezione. Tali rea- vita e di morte, la impegnano co e sociale, compensato in li- zioni possono sintetizzarsi in: in frequenti rielaborazioni co- nea di massima dalla figura negazione, collera e depres- gnitive e comportamentali, materna con un rapporto sim- sione. che dovrebbero consentirle di biotico a modalità regressivo- Negazione, come reazione sperimentare nuove forme di infantili, accanto a un rinno- immediata tesa ad esorcizzare equilibrio psicologico14. vato e ritrovato interesse ver- la malattia; atteggiamento Il delicato compito di coun- so la ricerca di un competente dapprima incredulo, ipertrofi- selling nella persona HIV+ consigliere spirituale, punto co e poi introspettivo, via via deve promuovere l’accetta- di svolta di molti processi di mutacico, teso alla chiusura zione del proprio stato e rico- riabilitazione morale ed im- dei rapporti interpersonali. struire un’immagine positiva portante elemento interattivo Collera, per essere la vitti- di sé, che le permetta di stabi- al trattamento terapeutico. ma designata del contagio; il lire obiettivi futuri e realistici, é in questa sua fase esisten- più delle volte tale reazione mantenendo viva la speranza ziale che il malato di AIDS ri- scopre e riafferma i valori fondamentali della vita, ac- canto ad uno spirito combatti- vo verso la malattia che, pur- troppo, ineluttabilmente con- clude il ciclo vitale18.

La famiglia del malato HIV-AIDS: reazioni

In linea generale, i soggetti con HIV, sino alla fase asinto- matica, tentano di tenere sotto controllo la situazione, mini- mizzando anche a se stessi le penose conseguenze della malattia. Quando ciò non è stesso, frequentemente ha rile- Rarissimi i casi di rifiuto di più contenibile, a causa delle vanza sulla funzionalità della curare le persone affette da complicanze evolutive dei struttura sanitaria e sulla qua- HIV-AIDS, contravvenendo sintomi e delle incalzanti tera- lità dell’assistenza. La persona clamorosamente agli articoli 5 pie sanitarie, la diagnosi di malata sviluppa nei confronti e 7 della legge 135 del AIDS spesso coglie la fami- degli operatori uno stato di di- 18/9/1990 dell’attuale Codice glia impreparata alla rivela- pendenza psicofisica, mentre Deontologico Italiano: rifiuto zione della malattia, venendo la famiglia, riconoscendo loro sintomatico di disagi profondi a conoscenza, solo in conco- l’autorità del sapere, si pone in personologici, oltre che pro- mitanza con essa, delle pro- uno stato di soggezione: pa- fessionali25. Appare evidente blematiche tossicomaniche o zienti e famiglia proiettano su- quanto sia necessario offrire a dei comportamenti infedeli o gli operatori desideri di so- tutto il personale che tratta trasgressivi del congiunto19. pravvivenza, attraverso un con pazienti HIV-AIDS una Ne deriva un cambiamento meccanismo che definirei di consulenza psicologica che, nell’ambiente familiare, che “ancoraggio alla vita”. favorendo il controllo dell’an- modifica, con una riorganiz- Il personale di assistenza, sia e riducendo lo stress lavo- zazione globale, tutte le varia- bili relazionali coinvolte: in casi estremi, a rendere più complesse e disgreganti le di- namiche familiari, incidono i timori per la condanna mora- le, le stigmatizzazioni dell’o- 80 pinione pubblica verso una diagnosi “vergognosa”. La famiglia tende a dissimu- lare, chiudendosi nella propria sofferenza, dalla quale riemer- gono conflitti interni molto gravi, con scambi di accuse e colpevolizzazioni nei confron- ti del malato, sino ad arrivare alla sua espulsione per difesa dal sentirsi associata alla de- viceversa, può strutturare due rativo, migliori sia la com- vianza, allo stile di vita e ai di- opposti atteggiamenti difensi- prensione dei propri compiti svalori che ne determinarono vi, più o meno inconsci, che professionali, sia la capacità le divergenze20. Tutto ciò av- servono ad allontanare ango- di fornire una positiva relazio- viene con profonde lacerazio- sce di morte e sentimenti ne dialogica, un aiuto umano ni intime, che impediscono ad d’impotenza terapeutica: o il presente, capace, efficiente. ambo le parti decisioni co- distanziamento emotivo verso struttive capaci di riconciliarsi il malato, che viene ad essere con la vita; dinamica sottoli- considerato “caso clinico”, Riflessioni neata da Sua Santità nel di- contenitore di sintomi svuota- scorso tenuto nel 1990 in oc- to della sua umanità e del suo Tutti argomenti, questi trat- casione della Conferenza In- essere persona; oppure un tati, di scottante attualità, resi ternazionale sull’AIDS, pro- ipercoinvolgimento affettivo, ancor più cruciali dalle diver- mossa dal Pontificio Consiglio attraverso un processo di genze culturali evidenti nelle della Pastorale per gli Opera- identificazione con la persona risposte di soluzione al pro- tori Sanitari: “... la perdita del malata che danneggia l’im- blema della prevenzione calore familiare provoca nei magine professionale, la qua- dell’AIDS. Questioni che ve- malati di AIDS la diminuzione le comunque richiede empa- dono da una parte il grande e persino l’estinzione di quella tia, solidarietà, carità nel loro ruolo-guida morale e pedago- immunologia psicologica e più alto significato23. gico della Chiesa, dall’altra spirituale che a volte si rivela Il problema più sentito dagli una visione culturale della so- non meno importante di quella operatori è certamente quello cietà moderna, che, in virtù fisica per sostenere la capacità del contagio per sé e per la del principio della razionalità reattiva del soggetto”21. propria famiglia. Le precau- scientifica, non esente da zioni, a volte superiori alle coinvolgimenti con il potere reali necessità, rappresentano politico e/o economico, va Gli operatori sanitari un’ulteriore barriera psicolo- sempre più fondandosi sulla gica interposta nella relazione tecnologia e sul controllo del Le implicazioni psicologi- con il malato, mentre il ricor- reale. che dell’AIDS e delle infezio- so a modalità di comunicazio- Ottiche differenziate, da cui ni da virus HIV meritano di ne imprecise, equivoche, con- scaturiscono opposte correnti essere analizzate anche nella traddittorie, tendono ad evita- emotive, che trovano l’uomo relazione con gli operatori sa- re assunzioni di responsabilità comune in una condizione di nitari22, che, oltre ad incidere che possono scadere nel ben smarrimento e preoccupante sull’equilibrio del personale noto fenomeno burn-out 24. crisi di valori, che possono portare all’insinuarsi di una le e spirituale, che dia loro A tal fine gli interventi di soggettività etica tendente a sollievo, reperendo ad esem- mediazione diplomatica della ricercarsi un modello di Chie- pio vecchi conventi che po- Chiesa con le Autorità di Go- sa più rispondente ai bisogni trebbero essere trasformati in verno dovranno essere pres- personali, determinando un ir- case di accoglienza o dando santi ed urgenti, diretti a ridur- reale, comodo dualismo tra incarico ad Ordini di religiose re il divario esistente tra Paesi Etica laica ed Etica cristiana, di occuparsi degli orfani del- poveri e ricchi in fatto di tutela tra Scienza e Religione, tra l’AIDS nel loro habitat natu- della salute in generale e nella Stato e Chiesa. rale. Un aiuto che, mediante lotta contro l’AIDS in partico- Come il Santo Padre ha sot- l’istituzione d’un Osservato- lare, disuguaglianze scandalo- tolineato nella già citata con- rio Centrale con funzioni di se e disumane delle quali dob- ferenza internazionale sul- coordinamento delle risorse biamo assumerci la responsa- l’AIDS: “...non si è lontani umane, sociali e scientifiche bilità. dal vero, se si afferma che, sull’AIDS, possa essere nu- Solo nella totale collabora- parallelamente al diffondersi cleo di conoscenza informati- zione si potranno, con slancio dell’AIDS, è venuta manife- vo, divulgativo e propulsivo umanitario, sottrarre queste standosi una sorta di immuno- per tutte le complesse realtà persone sofferenti e le loro fa- deficienza sul piano dei valori ecclesiali locali, nonché giu- miglie, entrambe segnate nel esistenziali, che non può non sto riconoscimento alla loro corpo e nell’anima, alla dram- riconoscersi come una vera opera pastorale. matica solitudine e alla dispe- patologia dello Spirito”26. Un aiuto della Chiesa, dun- razione che la malattia del- L’HIV-AIDS e le sue rile- que, che deve concretizzarsi, l’AIDS comporta attraverso vanti problematiche costitui- oltre che nell’attiva esaltazio- una valida ed equa assistenza scono, infatti, pur nella dram- ne dei grandi valori posti alla sanitaria e psicologica (per 81 maticità della malattia, solo la base della vita, attraverso pro- procedere ad un’elaborazione punta d’un iceberg, di una grammi d’informazione, edu- catartica della malattia, che le realtà psicofisica e spirituale cazione, formazione e preven- ricodifichi interiormente) af- più complessa, su cui occorre zione, attuati capillarmente in fiancata ad un conforto spiri- intervenire. tutti i settori sociali e resi più tuale, sensibile come sempre, È questa la vera “sfida”: fruibili da azioni determinate, ma specificamente preparato scongiurare il rischio dell’an- coinvolgenti e molto pubbli- alla conoscenza delle tecniche nullamento delle coscienze, cizzate, in sinergia con altre di counselling (crisis counsel- della negazione della dignità iniziative statali o private. ling, problem-solving counsel- della persona umana, per pro- La Chiesa stessa deve farsi ling, decision-making counsel- muovere una cultura della vi- trait-d’union tra Stato e Co- ling)28, per aiutare ad aprire il ta, utile a costituire una So- munità Scientifica, per inco- cuore dei malati alla speranza cietà più giusta ed umana. Ta- raggiare la Società ai suoi verso la riscoperta della pro- le sfida è accolta dalla Chiesa, ideali, “valori autentici” tra- pria dignità di uomini e figli di che in questo senso opera da mite cui superare sterili posi- Dio. sempre: madre e maestra27, ri- zioni di politica demagogica e Attraverso un’azione di spondendo con il cuore, sa di determinismo scientifico, a feedback i precoci interventi parlare agli uomini, cono- favore di atteggiamenti più educativi potranno essere resi scendone la fragilità e com- maturi e responsabili, ad ini- più incisivi se orientati su fat- prendendo turbamenti e diffi- ziare dai giovanissimi, come tori personologici (disistima coltà; promuove instancabil- scelta consapevole di vita, va- di sé, ricerca d’un ruolo, ango- mente nuove letture del com- lore fondante di quel progetto scia da crisi abbandonica o di portamento umano, con il co- umano basato su incisività e morte, conflitti profondi, insi- raggio di chi cerca la verità, significatività morali e spiri- curezza, ricerca di gratifica- quella dei valori, della sacra- tuali. zione, etc.); sociali (emargina- lità della vita, nel rispetto dei Tutto ciò sarà possibile con zione, cambiamenti delle principi inderogabili del suo interventi miranti all’afferma- strutture sociali in un marcato Magistero, della Fede e del- zione dei principi universali, processo di accelerazione sto- l’Etica. proposti e auspicabilmente at- rica, immigrazione, urbanizza- Tuttavia, come confermano tuati nei contesti più difficili, zione, disoccupazione, etc.); i dati emersi dal questionario con modalità pragmatiche ri- sanitari (accessibilità alle te- condotto dal Pontificio Consi- spettose ed adeguate alle di- rapie, costi, etc.); tenendo glio degli Operatori Sanitari verse realtà politico-economi- presenti due obiettivi fonda- per la Pastorale della Salute, che, antropologiche e cultura- mentali, quanto mai impor- l’accelerazione storica richie- li del Pianeta, capaci di op- tanti e nobili per la loro inci- de oggi nuove strategie di porsi all’impoverimento e de- denza nella Società attuale, evangelizzazione e di speran- grado morale che trova pur- che spesso sembra aver smar- za, che la Chiesa, al di là di troppo spazi di libera conqui- rito i propri punti di riferi- ogni pregevole iniziativa lo- sta tra problemi di ignoranza, mento: da un lato la rivaluta- cale, dovrà e saprà essere in analfabetismo, disoccupazio- zione del ruolo della donna grado di organizzare per gli ne, prostituzione, in contesti nella sua essenza di madre, ammalati di AIDS e per le lo- sociali poco evoluti o tecnolo- sposa e figlia, delegata spiri- ro famiglie, ossia un aiuto gicamente avanzati e spesso tuale dell’amore che si dona e concreto, solidale, caritatevo- depersonalizzanti. peculiare testimone nel cam- mino di ogni essere umano29; HIV e linee guida per il counselling, in DIANZANI F., IPPOLITO G., MORONI M. dall’altro il recupero dell’im- (a cura di), AIDS 1988: Il contributo portanza della famiglia, oggi italiano, pp. 135-142, Piccin Editore, troppo spesso carente per di- Padova 1998. 15 TROTTI E., BELLANI M.L., Il coun- sarmonie, crisi, conflittualità selling nella fase di HIV sieropositività tra genitori, oppure parados- asintomatica, in BELLOTTI G.G., BEL- salmente inesistente nella sua LANI M.L., Il Counselling nell’infezione da HIV e nell’AIDS, pp. 159-169, Mc- essenza istituzionale, quando Graw-Hill, Milano 1997. invece, come afferma il Car- 16 MARZUK P.M., TIERNEY H., TAR- dinale Trujillo, essa è “testi- DIFF K. e altri, Increased risk of suicide in persons with AIDS, JAMA, n. 259, monianza della fedeltà al pro- pp. 1333-1337, 1988. getto di Dio e cuore della ci- 17 NICHOLS S.E., Psychiatric aspects viltà dell’amore, dono ed im- of AIDS, Psychosomatics, n. 24, pp. 1083-1089, 1984. pegno per il futuro dell’uma- 18 MILLER R., BOR R., AIDS: a guide nità”30. to clinical counselling, Science Press L’impegno della Chiesa, Ltd, Philadelphia (USA) 1991. 19 BOR R., LEASK C., Il counselling con la missione dei suoi “aral- nell’HIV-AIDS e la famiglia, in BEL- 31 di del Vangelo” , come il Pa- pp. 464-465, 1985. 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GASPA- terly, n. 68, pp. 35-58, 1990. essenza, la sua spiritualità, la RINI M., Trasmissione eterosessuale 21 GIOVANNI PAOLO II, Discorso te- sua trascendenza. HIV: conoscere per prevenire, Atti del- nuto alla Conferenza Internazionale la Prima Giornata Italiana di Studio sul- sull’AIDS, op. cit. la Trasmissione Eterosessuale del- 22 BELLOTTI G.G., BELLANI M.L., DE l’HIV, Milano, 1983. MEI B., GRECO D. (a cura di), Il coun- Dott.ssa ROSA MEROLA 8 Psicologa CAZZULLO C.L., GALA C. e altri, selling nell’infezione e nella malattia Psychopatologic features among drug Italia da HIV, Istituto Superiore di Sanità, addicts and homosexual with HIV in- ISTISAN 95/28, Roma, 1995. fection, International Journal of Psy- 23 DI GIANNANTONIO M., MATTIONI chiatric Medicine, USA, 1989. T., FAVETTA S., TEMPESTA E., Burn-out: 9 DSM IV, Manuale diagnostico e Helping Professions and AIDS. The statistico dei disturbi mentali, Masson, stressing care of AIDS patients, Italian Milano 1995. 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Milano 1997. 31 GIOVANNI PAOLO II, Discorso te- 4 DENMAN A., Immunity and depres- BELLANI M.L., BELLOTTI G.G., nuto alla Conferenza Internazionale sion, British Medical Journal, n. 293, Aspetti psicologici dell’infezione da sull’AIDS, op. cit. IV: Aspetti etico-morali

Il conflitto fra i valori soggetti sani Ð di proteggere Per la verità, occorre anche in gioco cioè la società; b) quello di sottolineare che spesso in no- assistere e proteggere l’indi- me del principio di autonomia La prospettiva etico-morale viduo infetto, che sia sola- si sono rivendicate libertà non dalla quale esaminare l’assi- mente sieropositivo o anche sempre associate a piena re- stenza alla persona con infe- affetto dalla malattia concla- sponsabilità come, ad esem- zione da HIV o con AIDS mata. Da questo conflitto si pio, quella di voler continuare conclamata ha dovuto tener snodano, appunto, tutte le in comportamenti disordinati conto sin dalla prima compar- questioni che, già affrontate e pericolosi. Di fatto, nei pri- sa dell’epidemia di un numero in altri campi della bioetica, mi anni dell’infezione da HIV impressionante di problemi. diventano particolarmente il dibattito etico ha spesso en- Si può dire, anzi, che l’infe- critiche nel caso dell’infezio- fatizzato il significato dell’au- zione da HIV ha funzionato ne da HIV in relazione alle tonomia individuale del sog- da catalizzatore di numerosi peculiarità della malattia, tut- getto infetto e l’Aids è stata 83 conflitti etici che, come da un tora priva di un cura definiti- fortemente ideologizzata da vaso di Pandora del ventesimo va, e alle modalità stesse della gruppi di pressione sociale secolo, sono venuti fuori, in- sua diffusione. coinvolti in comportamenti a terpellando la coscienza dei In particolare, tale conflitto rischio, i quali hanno fatto singoli operatori sia sul piano sorge quando si tratta di defi- dell’infezione una bandiera personale sia su quello delle nire i principi etici di riferi- per legittimare i loro compor- politiche sanitarie. mento e, più ancora, quando si tamenti e rivendicare una se- Agli inizi del secolo l’insi- tratta di accordarli e armoniz- rie di “privilegi” (leggi specia- gne clinico Sir William Osler, zarli fra loro. La letteratura li, finanziamenti da parte dello trattando della sifilide Ð ma- etica, infatti, mette in eviden- stato per le loro associazioni, lattia con la quale spesso si fa za una pluralità di valori e di per i loro progetti di distribu- un’analogia parlando del- conseguenti doveri etico-mo- zione gratuita e massiva di l’AIDS Ð scriveva nella prefa- rali che vengono chiamati in preservativi, rispetto assoluto zione al suo famoso trattato di causa nell’assistenza alla per- della loro privacy, ecc.). L’at- medicina interna che la sifili- sona con HIV. tenzione alla protezione del- de, appunto, era la sola malat- Innanzitutto, il principio del l’individuo infetto, in sostan- tia che gli studenti di medici- rispetto della dignità e auto- za, è stata spesso prevalente na dovevano studiare a fondo, nomia dei soggetti coinvolti, su quella dovuta alla società, data la complessità dei quadri in particolare del soggetto sie- come bene comune e come clinici con cui si poteva mani- ropositivo o malato, il quale bene dei singoli soggetti sani festare: “Studiate la sifilide in non può essere fatto scompa- a rischio di infettarsi. tutte le sue manifestazioni e rire come persona a motivo Un articolo comparso all’i- correlazioni cliniche Ð egli di- della sua condizione, qualun- nizio degli anni ’90 sulla rivi- ceva Ð e qualsiasi altra patolo- que sia la modalità con cui è sta New England Journal of gia vi sarà nota in sovrappiù”. stata contratta. Egli deve esse- Medicine col titolo An end to Allo stesso modo oggi si po- re invece aiutato ad affrontare HIV exceptionalism? descri- trebbe dire che conoscere le conseguenze del suo stato veva così la politica adottata l’AIDS in tutte le sue correla- attraverso scelte personali e di fronte al sorgere dell’AIDS: zioni etico-morali significa responsabili che vanno dal ri- ÇDurante il primo decennio confrontarsi con tutti i proble- pensamento stesso sui propri dell’epidemia una comunità mi dell’etica biomedica, o al- comportamenti, alle decisioni di interessi, composta da por- meno con gran parte di essi, di informare altri del proprio tavoci di omosessuali, difen- tante sono le sfaccettature del- stato, di contrarre matrimonio, sori delle libertà del cittadino, l’infezione da HIV. di procreare, di rifiutare o ac- medici e funzionari dei servi- Se esaminiamo i diversi cettare un trattamento speri- zi sanitari, si venne a svilup- problemi etico-morali che mentale, ecc. Si tratta, cioè, di pare una politica di comporta- l’assistenza alla persona con promuovere la libertà respon- mento nei confronti della ma- infezione da HIV ha solleva- sabile dei soggetti, facendo in lattia basandosi sul concetto to, vediamo che si tratta di modo che tale responsabilità di un “trattamento speciale”. problemi anche molto diversi incontri la responsabilità della Non solo negli USA, ma an- tra loro ma che ruotano tutti, società ad evitare che si deter- che in molti paesi industria- sostanzialmente, attorno al minino occasioni di discrimi- lizzati occidentali la politica conflitto tra: a) il diritto-dove- nazione o di violazione della sanitaria venne determinata re di prevenire l’infezione nei privacy dei pazienti. da un’alleanza che poneva la libertà individuale al di sopra ottimale Ð sia nei confronti dei come è, ad esempio, l’immi- della responsabilità verso il soggetti sani e della colletti- nente pericolo di infezione di prossimo e verso la società. Si vità in generale, e della fami- un soggetto ignaro del rischio. ottenne così lo scopo di far ri- glia in particolare, la salute Anche alla luce del princi- conoscere all’infezione da dei quali va difesa dal conta- pio di giustizia, ancora si può HIV uno statuto speciale fra gio con efficaci ed opportuni non essere perplessi in merito le malattie infettive e in parti- programmi di prevenzione all’orientamento di molte le- colare quelle sessualmente che prevedano anche il con- gislazioni di non inserire l’in- trasmesseÈ. trollo delle cause prossime, fezione da HIV all’interno Oggi che la malattia si è co- remote e concomitanti come della lista delle altre malattie sì diffusa che gli infetti vivono la tossicodipendenza e l’uso infettive già esistenti – e quin- – e possono infettare – più a disordinato della sessualità. di applicare le misure previste lungo, che la fruizione di ser- In nome del principio di be- per queste Ð ma piuttosto di vizi sanitari può non essere neficialità, ad esempio, il me- creare una legislazione ad necessariamente correlata al- dico ha il dovere di curare i hoc. Questo orientamento so- l’infezione, che fra gli stessi malati infetti, non potendo ri- lo in parte è giustificabile con operatori sanitari vi sono mol- fiutarsi di fornire la dovuta as- le peculiarità dell’infezione da ti soggetti infetti, la paura re- sistenza solo per paura di es- HIV rispetto alle altre malattie ciproca tra medici e pazienti sere a sua volta contagiato; i infettive; sono apparse, inve- sembra spostare ora il dibatti- ricercatori hanno il dovere di ce, con molta chiarezza le ra- to. Si è portati, cioè, a mettere impegnarsi a far avanzare la gioni che hanno determinato da parte l’autonomia e il dirit- ricerca al fine di trovare dei ri- questa scelta, ragioni non to alla riservatezza assoluta medi per la patologia; la so- estranee proprio a quei com- 84 dell’individuo mentre si fa cietà deve intervenire con op- portamenti e a quei gruppi so- spazio la necessità di un mag- portune campagne di preven- ciali (tossicodipendenti e giore coinvolgimento della zione per limitare la diffusio- omosessuali) che sin dall’ini- comunità e delle istituzioni ne dell’infezione e proteggere zio sono stati collegati con le nella conoscenza dello status i soggetti sani. modalità di infezione. L’infe- infettivo al fine di proteggere Viene richiamato, infine, il zione, in altre parole, ha costi- gli interessi comuni, in un principio di giustizia, il quale tuito un’occasione, come si è contesto di responsabilità. In si applica non solo nel senso detto, per riaffermare sul pia- altre parole, non vi sono moti- di una equità sociale nella ri- no ideologico che non si pote- vi medici né di altra natura partizione degli oneri, ma an- vano mettere in discussione che richiedano uno statuto che nel senso di intervenire in certi comportamenti, ma che speciale da riservare all’AIDS relazione ai bisogni del singo- tutto quello che si doveva fare o per cui non si debba trattar- lo individuo (che non sono era di continuarli a garantire, la, sulla base di criteri già con- uguali per tutti) e alle possibi- solo con una maggiore sicu- siderati per le malattie infetti- lità che lo stesso ha di provve- rezza di evitare l’infezione. ve, principalmente trasmessa dervi personalmente. Questo E non sono mancate, a que- per via sessuale. principio richiama dunque la sto proposito, denunce di insi- Questi criteri sono: la prote- solidarietà e la sussidiarietà, e gni clinici i quali hanno rileva- zione di chi non è ancora con- non vuol dire semplicemente to che il trattamento “di favo- tagiato, l’identificazione di egualitarismo. re” nei confronti dell’AIDS chi è contagiato, il rafforza- Sul principio di giustizia, Ð leggi speciali, destinazione mento del senso di responsa- oltre che su quello di benefi- di fondi per la ricerca e l’assi- bilità e della motivazione a cialità già richiamato, viene stenza Ð sembrava ingiusto ri- non propagare la malattia; fondato anche il dovere di spetto alle politiche sanitarie provvedimenti coercitivi in informare e di essere informa- adottate per altre patologie, una minoranza di casi in cui ti circa lo stato di sieropositi- ugualmente gravi e riguardanti manchi il senso di responsabi- vità di un soggetto al fine di un numero di pazienti certa- lità; la dedizione al malato mettere in atto tutti quegli in- mente non inferiore, come è il con lo scopo di ridurre la sua terventi per prevenire il conta- caso delle malattie neoplasti- sofferenza. gio. Solo sapendo di un ri- che. In Italia, per esempio, no- Questa esigenza Ð che per la schio si possono attuare inter- nostante l’elevata incidenza di verità ha un fondamento che venti preventivi e sarebbe, queste patologie, non vi sono va ben oltre le contingenti perciò, ingiusto tacere in me- mai state leggi speciali né, per modificazioni sociologiche a rito ad informazioni decisive molto tempo, fondi pubblici cui è andata incontro l’infe- per modificare un comporta- specificamente destinati a sov- zione da HIV Ð conferma, ap- mento. Questo argomento, ad venzionare ricerca e tratta- punto, che il principio dell’au- esempio, viene sostenuto in menti in questo settore. tonomia è insufficiente senza relazione al problema del se- A parte queste considera- il riferimento alla responsabi- greto professionale che, pro- zioni, comunque, il principio lità personale e sociale. prio nel caso dell’AIDS, è sta- di giustizia sottolinea che la Un altro principio in gioco è to profondamente rimesso in dimensione sociale dell’AIDS il principio di beneficialità, discussione circa i criteri di è strettamente connessa con invocato sia nei confronti del deroga ad esso, non solo per quella etica e assume una par- soggetto infetto Ð che deve es- motivi legali ma anche per ticolare rilevanza in questa sere curato e assistito in modo motivi socialmente rilevanti malattia in quanto coinvolge la persona non solamente co- piuta antropologia filosofica, della professione, significato me singolo, ma anche in rap- non è soltanto il punto centrale che ha bisogno oggi di essere porto ad altre persone. Tutti, dell’ecosistema – gravemente riscoperto dagli operatori sa- perciò, si devono sentire im- turbato dalla comparsa del fe- nitari, fortemente tentati dal- pegnati in una serie di respon- nomeno AIDS come da altre l’idea del contratto. sabilità sociali e doveri pro- gravi epidemie in altri tempi Ð In accordo con quanto è sta- fessionali che richiamano va- ma è anche il punto di riferi- to affermato dalla Commis- lori ed indicano obbligazioni mento e la sorgente stessa del- sione dell’Episcopato statuni- morali. la società; è infine il bene o il tense, bisogna dire, dunque, I principi sopra esposti, nati valore oggettivo e trascenden- che gli operatori sanitari non in particolare nella letteratura te rispetto al cosmo stesso. possono rifiutare le cure, anzi- bioetica nordamericana, ac- tutto perché l’obbligo di cura- quistano senso e significato re senza discriminazioni i pa- solo all’interno di un modello Problemi etici particolari zienti rientra nella deontolo- etico che li accordi e li armo- nell’assistenza gia professionale, e in secon- nizzi tra loro. Dal punto di vi- alla persona con HIV-AIDS do luogo perché esistono pre- sta della metodologia, propria cauzioni valide e sufficienti ad della riflessione etica, infatti, è Esaminiamo ora, brevemen- evitare il contagio in ambito importante avere chiaro il qua- te, alcuni dei problemi etici sanitario; tali misure, come si dro dei valori che si vogliono che vengono a sollevarsi, e sa, non sono maggiori o più perseguire, per riuscire a capi- che scaturiscono proprio da impegnative di quelle richie- re anche il modo con cui com- quel conflitto prima richiama- ste per altre infezioni da virus porre la loro armonizzazione. to tra il dovere di proteggere la come, ad esempio, quello del- E l’armonia da perseguire non società e il dovere di protegge- l’epatite B. 85 è un semplice compromesso re i diritti delle persone infette. Ovviamente, da parte del ottenuto mediante un pragma- Ne ho scelti alcuni più signifi- paziente che sa di essere sie- tico “bilanciamento dei valo- cativi rimandando alla nume- ropositivo vi è l’obbligo mo- ri”, ma comporta anche la ri- rosa letteratura per la trattazio- rale di informare il medico e il cerca, non sempre facile sul ne sistematica di essi. personale curante perché que- piano pratico, di una gerarchia sti possano prendere tali pre- dei valori in questione, perché A) Un primo problema che cauzioni per sé e per gli altri l’uomo è unitario, e cresce si è venuto a sollevare è stato malati, pur sapendo che il ri- nella sua perfezione, si man- quello del rifiuto di assistere schio sussiste, e anzi è più in- tiene nella sua rettitudine per- da parte del personale sanita- sidioso quando si sopravvalu- sonale ed etica soltanto se ri- rio. Il tema ha riproposto la ri- ta l’informazione di negatività cerca continuamente questa flessione sul significato, del del test, potendo nascondere convergente unità che è fatta tutto peculiare, dell’attività comunque un’infezione dato di armonia-gerarchia di valori. medico-sanitaria. Si dice al il noto “periodo finestra” che Il valore centrale e primario punto 2 della Carta degli Ope- segue al contagio. che viene coinvolto nel proble- ratori Sanitari (Pontificio Con- Tuttavia, i diversi obblighi ma dell’AIDS, come in ogni siglio della Pastorale per gli di diligenza ed assistenza del problema di assistenza sanita- Operatori Sanitari, 1995) che medico vanno interpretati alla ria, è la persona umana: è nella tale attività è “un incontro tra luce della loro “ratio” e delle persona umana e a vantaggio una fiducia e una coscienza: la effettive possibilità operative, della persona umana che con- fiducia di un uomo segnato anche rapportate alla sicurez- vergono l’opera del medico e dalla sofferenza e dalla malat- za del personale medico ed in- dello scienziato, quella del pa- tia e perciò bisognevole, il fermieristico, ai quali, se deve store di anime, l’azione della quale si affida alla coscienza chiedersi l’adempimento dili- società e della cultura. La per- di un altro uomo che può farsi gente, professionale e non di- sona umana, in forza della vi- carico del suo bisogno e che scriminatorio del proprio la- sione che risulta da una com- gli va incontro per assisterlo, voro, non può certo richieder- curarlo, guarirlo”. si un inutile eroismo. Purtroppo oggi si vuole scardinare questo significato B) Sempre nell’ambito del della professione, sottolinean- dovere di assistere richiamia- do l’aspetto del contratto fra mo anche l’ambito particolare medico e paziente piuttosto della fase terminale della ma- che della beneficialità nella fi- lattia. L’assistenza al malato ducia e, perciò, è più difficile di AIDS in fase terminale si sostenere l’obbligo di curare e pone come concreta prospetti- di assistere i malati: io opera- va – più o meno a breve sca- tore sono obbligato dopo che denza Ð che impegna gli ope- ho accettato il contratto, ma ratori sanitari e la società tutta non sono obbligato ad accetta- di fronte ad una patologia che re il contratto! tuttora non presenta terapie ri- Il rifiuto di ricevere e curare solutive. Sin dal momento i pazienti infetti è, invece, della diagnosi di malattia con- contrario al significato stesso clamata, infatti, l’AIDS entra in una fase in cui sembra non per una serie di motivi: 1) mai se stesso, in quanto il benefi- esserci più nulla fare sul piano prima della comparsa del- ciario del segreto rappresenta delle possibilità per bloccare l’AIDS il segreto professiona- un ingiusto aggressore. la malattia, mentre molto si le era stato messo così in di- Evidentemente la priorità può e si deve ancora fare sul scussione al punto da determi- concessa non deve oltrepassa- piano dell’assistenza, della nare profondi conflitti fra di- re i limiti del necessario né palliazione e dell’accompa- ritto, deontologia ed etica; 2) può essere motivo di alcuna gnamento di questi malati. In la riflessione etica si è ben discriminazione. questa assistenza il medico presto scontrata con la diffi- curante deve tener conto delle coltà di interpretazioni dei D) Infine, il tema della ri- valenze emozionali proprie e principi dell’etica, soprattutto cerca scientifica e la speri- del paziente, della flessibilità nella traduzione applicativa di mentazione di nuovi farmaci, del ruolo che può assumere quella riflessione; 3) il proble- che rientrano a pieno titolo tra nel progredire della malattia, ma se tacere o rivelare ha fatto i doveri di assistenza alle per- delle possibilità di trattamen- emergere una rinnovata atten- sone infette. Certamente, di to, tecniche e non tecniche, zione al rapporto medico-pa- fronte ad una malattia di cui si anche al solo fine di assistere, ziente, rapporto che sicura- conosce l’origine e l’epide- senza obiettivo terapeutico in mente è il riferimento prima- miologia ma per la quale non assenza di presidi causali. Al rio per chiarire alcune “zone si ha ancora a disposizione il rifiuto tanto dell’eutanasia grigie” che possono emergere rimedio, il primo impegno è quanto dell’accanimento tera- di fronte alle decisioni etiche, quello di programmare una peutico deve essere contrap- ma che non sempre viene una- valida prevenzione. Tuttavia, posto l’intervento della medi- nimemente interpretato nel occorre anche incoraggiare gli 86 cina palliativa, nella quale senso di un dovere di benefi- scienziati nella ricerca di nuo- considerare la terapia del do- cialità del medico anche nei vi farmaci e vaccini che siano lore, tutte le cure normali do- confronti della società oltre in grado di sconfiggere il vi- vute ad ogni paziente, la co- che del singolo paziente. Per rus. L’AIDS, a differenza di municazione della verità e questo, pur rimanendo l’asso- altre gravi malattie per le qua- l’assistenza umana e religiosa. luta importanza e il fonda- li si realizzano trials clinici, è Oggi vi è chi teorizza una mentale riconoscimento del una malattia epidemica di na- sorta di “razionalità” nella de- segreto professionale nell’atti- tura infettiva che induce nei cisione del suicidio da parte vità medica, emerge prepoten- ricercatori grandi aspettative dei pazienti ai quali venga dia- temente anche l’esigenza di circa la possibilità di trovare gnosticata la malattia concla- prestare se non maggiore, al- efficaci misure di controllo mata, sostenendo perfino un meno uguale attenzione a quei così come è stato fatto per al- “obbligo morale degli altri di soggetti che, in conseguenza tre malattie infettive in questo proteggere e anzi favorire il di un rigoroso rispetto del se- secolo. In conseguenza di ciò più possibile – laddove la leg- greto, correrebbero seri peri- vi è un impressionante svilup- ge lo preveda – la razionalità coli di vita. po di nuovi farmaci proposti di quella scelta”. Ora, a propo- L’interesse sociale della sa- come trattamento singolo o in sito di questa “assistenza”, l’E- lute può, infatti, talora esigere combinazione Ð spesso pub- vangelium Vitae ribadisce con la rivelazione del segreto (tale blicizzati senza alcuna conva- forza che «condividere l’inten- è la situazione per l’infezione lida, inducendo false aspettati- zione suicida di un altro e aiu- da HIV finché essa continua ve Ð che chiedono di essere tarlo a realizzarla mediante il ad essere inguaribile e morta- valutati clinicamente. cosiddetto “suicidio assistito” le) e i classici principi di etica Oggi grandi aspettative so- significa farsi collaboratori, e medica così come il ricorso al no connesse con la sperimen- qualche volta attori in prima principio del necessario ri- tazione dei vaccini per l’HIV, persona di un’ingiustizia, che spetto dovuto alla persona di cui recentemente è stato da- non può mai essere giustifica- umana convergono nell’indi- to l’annuncio anche in Italia. ta, neppure quando fosse ri- care i caratteri di relatività del Numerosi e di diversa natura chiesta... E tanto più perverso segreto professionale e le con- appare il gesto dell’eutanasia dizioni alle quali possa consi- se viene compiuto da coloro derarsi legittima una rivela- che Ð come i parenti Ð dovreb- zione a particolari terzi. bero assistere con pazienza e Dal punto di vista etico la con amore il loro congiunto o consapevolezza che il princi- da quanti Ð come i medici Ð pio di autonomia, come si è per la loro specifica professio- detto, non possa giocare un ne, dovrebbero curare il mala- ruolo assoluto nell’ambito del to anche nelle condizioni ter- rapporto medico-paziente in- minali più penose». duce ad aprire qualche breccia nel muro della riservatezza. C) Anche il dovere alla ri- La fondazione della deroga al servatezza merita una rifles- segreto si ritrova nel principio sione di ordine etico-morale di giustizia, cioè nella neces- essendo diventato, il tema del sità di evitare un danno ingiu- segreto, un argomento critico sto ad un terzo innocente o a sono i problemi etici che si portamento a rischio per fare Come si è visto, la riflessio- presenteranno nella sperimen- da controllo a coloro a cui ne etica si pone con sempre tazione di essi e che i Comita- verrà dato il vaccino? Certa- maggior evidenza in tutti gli ti Etici saranno chiamati a va- mente l’assenza di una terapia ambiti in cui si estrinsecano lutare. preventiva standard rende in gli effetti e le conseguenze In particolare, vorrei esami- questo caso accettabile l’uso dell’infezione da HIV: accan- nare brevemente i problemi del placebo e delle altre meto- to alle competenze tecnico- etici che si pongono oggi nella diche che riducono le interfe- professionali, vi sono per gli fase III dello sviluppo dei vac- renze (randomizzazione e operatori sanitari responsabi- cini, la quale richiede di valu- doppio cieco), ma è chiaro che lità etiche, e si prospetta per- tare l’efficacia nella popola- anche per il gruppo di control- tanto la necessità di includere zione ad alto rischio. Dal pun- lo è eticamente doveroso pre- fra i programmi di formazione to di vista etico mi pare che vedere un appropriato counse- ed aggiornamento professio- non ci si potrà “accontentare” ling che corregga i comporta- nale anche i contenuti dell’eti- di somministrare il vaccino ai menti a rischio. ca biomedica come parte inte- soggetti a rischio e di attende- Sono questi solo alcuni dei grante della formazione stessa re l’eventuale efficacia, la- problemi etici che possono in- e come presupposto per un sciando che il soggetto persi- sorgere nella sperimentazione pieno servizio alla vita che è sta nel suo comportamento. di nuovi farmaci per l’infezio- tale solo nella fedeltà alla leg- Risulta opportuno, e moral- ne da HIV, ma sono sufficien- ge morale. mente obbligante, che già in ti per farci esprimere la con- Ed è direttamente agli ope- questa fase venga associato un vinzione che la loro soluzione ratori sanitari che Giovanni adeguato counseling il quale non possa avvenire privile- Paolo II si è rivolto nel suo di- aiuti a rimuovere, ove possibi- giando in modo riduttivo o scorso ai partecipanti alla IV 87 le, le cause di rischio anche a solamente la libertà della ri- Conferenza Internazionale sul- costo di veder ridotta la possi- cerca scientifica, o solamente l’AIDS organizzata proprio da bilità di valutazione dell’effi- l’autonomia dell’individuo di questo Pontificio Consiglio cacia del vaccino nel caso che sottoporsi o meno alla speri- esattamente 10 anni fa: Ç... ag- il counseling fosse da solo mentazione, o solamente l’u- giornate la vostra preparazio- sufficiente a rimuovere o limi- tilità sociale in termini di co- ne, fatevi promotori di un’a- tare le cause di infezione. sti-benefici: sopra questi sin- zione rivolta a sensibilizzare la Il problema si complica lad- goli valori, e come punto di comunità sociale, siate porta- dove il disegno sperimentale contatto, deve essere conside- voci delle ansie, delle neces- prevedesse l’uso di un gruppo rato il valore della persona sità, delle attese di coloro che di controllo, cioè un gruppo di umana nella sua totalità e assisteteÈ (n. 13). soggetti che non riceverà il concretezza, valore che armo- Dott. ANTONIO G. SPAGNOLO vaccino ma solo un placebo: nizza l’autonomia, la terapia, Istituto di Bioetica, si potrà mai accettare che tale la prevenzione e l’intervento Università Cattolica del Sacro Cuore gruppo continui nel suo com- sociale. Roma

V: Aspetti spirituali

La storia di ogni persona è che avvertono il bisogno della spirituale, che mette a contatto un mosaico di relazioni e falli- preghiera, della riconciliazio- con i valori e il cuore delle menti, di amori e tradimenti, di ne con Dio e con la Chiesa e il persone. opportunità colte e realtà per- desiderio di affrontare temi re- c) L’orizzonte umano: è rap- dute, di gesti di fedeltà e in- ligiosi. presentato da coloro che non coerenze. b) L’orizzonte spirituale: è credono né in Dio né nella In questo quadro si colloca rappresentato da coloro che Chiesa, rifiutano la presenza e anche la storia delle persone coltivano una propria spiritua- il discorso religioso, snobbano con HIV-AIDS i cui bisogni lità i cui elementi includono la quanti cercano di dare un si- spirituali sono da leggere at- ricerca di senso nella malattia gnificato alla sofferenza o alla traverso il filtro della loro au- e nella morte, il bilancio della morte, ridicolizzano l’idea tobiografia. propria vita, il senso del limite dell’aldilà, assumono atteggia- Nell’ottica dei bisogni inte- e l’accettazione di sé, la valo- menti aggressivi e di fuga. An- riori ci sono tre orizzonti entro rizzazione del trascendente, che a costoro occorre offrire il cui possiamo situare l’espe- l’affermazione di valori quali dono dell’umanità senza col- rienza di questi malati. la pace e l’altruismo, la gioia pevolizzarli né cercando di a) L’orizzonte religioso: è di relazioni profonde, il biso- convertirli, ma testimoniando, rappresentato da coloro che, gno di dire addio. attraverso la comunicazione bene o male, fanno riferimento Oggi è particolarmente ur- rispettosa, la loro dignità uma- a un’esperienza di fede ricevu- gente il compito di costruire na e aiutandoli a varcare il tun- ta, combattuta o recuperata e ponti con questo linguaggio nel della protesta per costruire la loro identità di uomini. lavoro, il tradimento degli per il graduale susseguirsi di Nei diversi percorsi la ricer- amici, la spersonalizzazione queste perdite si lenisce diven- ca spirituale non consiste tanto dei rapporti con il personale tando testimoni di ascolto e nell’addentrarsi nella fragilità sanitario. comprensione, così come evi- del malato per orientarlo a Al cuore del Cristianesimo denziato dall’icona di Em- Dio, quanto nell’adeguarsi al c’è l’ingiunzione di Gesù: maus, in cui Gesù si fa compa- suo linguaggio, nel vegliare “Ogni volta che avete fatto gno di cammino dei pellegrini accanto al suo mistero di uomo queste cose a uno solo di que- guidandoli dallo sconforto alla sofferente per scoprire il mi- sti miei fratelli più piccoli, l’a- speranza. stero di Dio operante in lui. vete fatto a me” (Mt 25, 40). S. Paolo ci rammenta bene Dio non è schiavo dei nostri A livello spirituale il dolore il travaglio dell’esistenza: schemi, ma sa plasmare con le dell’isolamento e della solitu- “Noi abbiamo questo tesoro sue mani l’argilla umana. dine si lenisce diventando te- in vasi di creta... siamo infatti Il mettersi in ascolto di que- stimoni di vicinanza così come tribolati da ogni parte, ma non ste persone provate aiuta a evidenziato dall’icona di Gesù schiacciati; siamo sconvolti, comprendere tre ferite che, con il lebbroso, che, con il suo ma non disperati; perseguitati spesso, accomunano chi ha contatto umano, lo restituisce ma non abbandonati; colpiti, contratto HIV-AIDS. alla comunità umana. ma non uccisi, portando sem- L’isolamento si cura pro- pre e dovunque nel nostro cor- 1) La ferita della condanna muovendo progetti di speran- po la morte di Gesù” (2Cor 4, L’AIDS è, spesso, provoca- za e di solidarietà, dissipando 7-10). to da comportamenti sessuali le false paure di contagio che promiscui o trasgressivi. Le sono ingigantite dall’ignoran- 88 vittime sono con frequenza za, coltivando gesti di tenerez- Il viaggio nella malattia: omosessuali e tossicodipen- za e di calore che aiutano il un viaggio interiore denti, anche se oggi è in au- malato a recuperare un senso mento il numero di coloro che di appartenenza e sicurezza e a La persona con HIV-AIDS contraggono la malattia attra- sentirsi amato. guarisce quando il viaggio verso rapporti eterosessuali. nella malattia si trasforma in Di conseguenza questi malati 3)La ferita del cordoglio un viaggio interiore e lungo si sentono giudicati, in parti- e della morte questo percorso incontra buo- colare dalla Chiesa, e tendono L’evoluzione della malattia ni Samaritani che l’aiutano a ad avere immagini di Dio ne- comporta un crescente numero riscattare la storia personale, a gative, sperimentandolo come di perdite da affrontare: la per- recuperare la propria dignità, a giudice severo, sadico, vendi- dita di salute e sicurezza, la dare un significato nuovo a cativo. Questo intensifica il perdita d’immagine, la perdita una vita cambiata, a scoprire senso di colpa, di alienazione di un lavoro o della produtti- immagini positive di Dio per- e di risentimento. vità, la perdita d’indipenden- cepito come vicino, compas- A livello spirituale, il dolore za, la perdita del futuro o della sionevole, buon pastore, gua- di questa ferita si lenisce di- propria progettualità fino al- ritore, provvidente. ventando testimoni di acco- l’ultima perdita della morte. Questi testimoni della bontà glienza, così come rappresen- Ogni perdita ha un suo prez- di Dio rispettano le sue cre- tato dall’icona del figliol pro- zo a seconda di ciò che i diver- denze, accolgono i suoi stati digo che si sente abbracciato e si distacchi rappresentano. d’animo e i suoi silenzi, lo aiu- festeggiato dal padre, senza Dinanzi al graduale sfaldar- tano a morire in pace e, dove che gli si rivolga nessuna do- si di tasselli del mosaico per- le condizioni sono favorevoli, manda sul suo passato. sonale, la cura spirituale con- lo accompagnano con la pre- siste nel dare ascolto ai diversi ghiera, i sacramenti o il 2) La ferita dell’isolamento sentimenti di collera e smarri- conforto delle promesse della Nel contesto relazionale le mento, colpa e tristezza, ango- fede. persone con HIV-AIDS speri- scia e turbolenza che accom- Concludo con le parole che mentano, spesso, un senso di pagnano queste separazioni. un tossicodipendente che sta- emarginazione e segregazione Il distacco non è solo un vis- va morendo di AIDS rivolse al dalla società. suto psicologico, ma spiritua- pastore che lo visitava: Chi li rifiuta è, in primo luo- le... è il venerdì santo delle “Ero abituato a pensare che go, la famiglia, che non accet- persone. Dio mi avesse punito con que- ta la scelta di un figlio o si sen- All’ombra dei sentimenti si sta malattia, ora ho iniziato a te stigmatizzata dalla sua ma- annidano ricordi e disappunti, pensare che mi ama veramen- lattia. la consapevolezza di opportu- te se mi ha mandato un amico In qualche occasione il ri- nità perdute e di sogni incom- come te”. fiuto si manifesta nel divieto piuti. Che queste parole ispirino di tornare tra le mura domesti- Nell’elaborazione del cor- anche il nostro modo di essere che, in altre nel tagliare con doglio emerge la spiritualità presenti accanto a loro. loro ogni contatto, per sempre. travagliata della creatura che In secondo luogo c’è anche sperimenta la sua fragilità e P. ARNALDO PANGRAZZI Professore al “Camillianum”, l’isolamento dalla società, mortalità ed esprime la sua no- Istituto Internazionale di Teologia l’abbandono da parte della stalgia di salute e di salvezza. di Pastorale Sanitaria Chiesa, l’emarginazione dal A livello spirituale, il dolore Roma, Italia Interventi programmati “Accesso alle cure, assistenza sul campo, esperienze pastorali da alcune Chiese locali”

I: Asia - Thailandia

La Chiesa cattolica ni. Ecco alcuni dati relativi alla re dal 1990, dei servizi di HIV- nel Regno di Thailandia presenza dell’HIV-AIDS nel AIDS per rispondere all’appel- paese. lo del Papa Giovanni Paolo II. La Thailandia, conosciuta Ð In totale, nel paese ci sono Dalla nostra ultima inchiesta, prima del 1939 come Siam, si circa 900.000 sieropositivi. ottobre 1999, risultano almeno trova nella Regione del Sud- Sebbene l’epidemia abbia rag- 28 organizzazioni che offrono 89 Est Asiatico. Ha una popola- giunto il picco negli anni un certo tipo di servizi o atti- zione di 61 milioni di abitanti. 1993-1994, ci sono ancora vità in questo campo. Questi La religione principale è il 40.000 nuovi casi ogni anno. servizi, tuttavia, sono disponi- Buddismo (95%), seguita dal- La maggior parte delle nuove bili soltanto in 5 delle 10 Dio- l’Islam (4%); la Chiesa cattoli- infezioni è il risultato di atti- cesi del paese. I tipi di servizi e ca conta soltanto 250.000 fe- vità connesse con il sesso. di attività possono essere clas- deli (0,4%). Essa comprende – Ogni anno un’indagine in- sificati come nella Tabella 1. 10 Diocesi. Ci sono 400 sacer- crociata effettuata da agenzie doti autoctoni, 225 consacrati, governative rivela almeno Tabella 1. Tipi di servizi 1.445 religiose e 120 fratelli. 80.000 donne dedite alla pro- o attività per prevenire Sebbene il numero dei cattolici stituzione. I dati di monitorag- ed alleviare il problema sia piuttosto esiguo, la Chiesa gio più recenti (giugno 1999) dell’HIV-AIDS, organizzati svolge un ruolo molto impor- hanno riscontrato una preva- dalla Chiesa cattolica tante nello sviluppo del paese, lenza di HIV tra prostitute del- in Thailandia, 1999. in particolare nell’area dell’e- le case di tolleranza (17%) e ducazione moderna e dello tra quelle che lavorano in altri TIPI DI SERVIZI/ATTIVITÀ NUMERO sviluppo comunitario. Dirige luoghi del sesso (6,5%). circa 300 scuole, distribuite in Ð I tossicodipendenti sono Riabilitazione comunitaria per tossicodipendenti 2 ogni Diocesi e ha anche un’u- almeno 100.000. Coloro che Centri sociali per prostitute 2 niversità nella capitale. Ci so- fanno uso di droga per via en- Orfanotrofi e attività relative 8 no 4 ospedali per i servizi e la dovenosa sono 60.000. Gli ul- Cura per malati di AIDS cura di tutte le malattie. timi dati sono ancora superiori a differenti livelli 3 al 50%. Counselling e ricoveri – Ogni anno c’è 1 milione di per sieropositivi 11 Situazione dell’HIV-AIDS donne incinte e gli ultimi dati Ospedali per il trattamento HIV-AIDS 3 in Thailandia hanno rivelato una sieropositi- Attività per le famiglie e i giovani 2 vità dell’1,7%, il che dà come Il primo caso di AIDS è sta- risultato 17.000 donne incinte Quelli che seguono sono al- to segnalato nel 1984. Nei pri- sieropositive con circa 3.000 cuni esempi del lavoro pasto- mi cinque anni seguenti ci fu- neonati infetti quest’anno. rale che possono dare un’idea rono pochi altri casi. Dal 1988, Ð Secondo i dati, nel 1999 ci del tipo di servizi o di attività il paese ha dovuto fronteggiare sono stati circa 60.000 nuovi collegate all’HIV-AIDS. quattro grandi ondate di epide- casi di AIDS che hanno biso- Il Rebirth Center è una co- mia da HIV tra popolazioni gno di cure mediche; questo munità terapeutica in cui uo- target: quanti fanno uso di dro- numero raggiungerà il culmine mini e donne tossicodipenden- ga per via endovenosa, lavora- nel 2002. ti imparano e lavorano insieme tori del sesso, clienti maschili Ð Il numero totale di orfani a per aiutarsi a liberarsi dalla delle prostitute e donne incin- causa dell’AIDS è di 200.000. droga e a diventare membri te. La maggiore diffusione del produttivi della società. Ha ini- virus avviene mediante tra- ziato l’attività nel 1979 e at- smissione eterosessuale attra- Esperienza pastorale tualmente è situato nella pro- verso la prostituzione e altri ti- vincia del Rajchaburin, nella pi di sesso casuale, in partico- La Chiesa cattolica in Thai- regione centrale della Thailan- lare tra i giovani tra i 18-29 an- landia ha messo in atto, a parti- dia. Il centro è diretto dalla So- cietà di Nostra Signora della zioni dal programma AIDS del l’opportunità educativa; Santissima Trinità ed ospita governo. La Chiesa in Thailan- 3. creare un maggior nume- circa 400 tossicodipendenti. dia ha creato un Comitato cat- ro di centri di riabilitazione Il Foundation of Life Center tolico per l’AIDS al fine di comunitaria per tossicodipen- è un luogo dove sviluppare l’a- pianificare, coordinare e soste- denti; micizia e il sostegno per le nere il lavoro in ogni Diocesi. 4. promuovere attività di vi- donne, le giovani e i bambini Tuttavia, quanto si fa è ancora ta familiare, educazione pre- dediti o vulnerabili alla prosti- limitato se paragonato alle di- matrimoniale e programmi di tuzione. Si trova a Pattaya, fa- mensioni del problema. counselling per fidanzati, sposi moso luogo turistico. Il centro Da una recente analisi è ri- e giovani; è nato nel 1988 ed è retto dalle sultato che la Chiesa cattolica 5. creare centri comunitari Suore del Buon Pastore; vi in Thailandia deve sviluppare o programmi di cura per orfa- vengono offerti diversi servizi un piano generale d’azione per ni, anziani, prostitute e perso- quali formazione professiona- i prossimi dieci anni, creare un ne che convivono con l’HIV- le, studio della lingua, educa- forte network per condividere AIDS; zione scolastica per adulti, ecc. le risorse e le esperienze in tut- 6. iniziare in tutte le parroc- Ban Mettha Tham a Payao, te le diocesi, mobilitare fondi e chie programmi di cura domi- nella provincia settentrionale, risorse umane per una risposta ciliare per i malati di AIDS; fornisce cura pastorale a quanti maggiormente effettiva. 7. educare l’opinione pub- convivono con l’HIV-AIDS e blica sulla prevenzione e sulla alle loro famiglie. Il progetto è cura dell’HIV-AIDS. diretto dalle Figlie della Ca- Struttura politica rità. A causa delle numerose per il nuovo millennio 90 morti di AIDS nella zona il Conclusione progetto si è preso finora cura Nell’ottobre del 1999 il Co- di circa 100 orfani. mitato cattolico sull’AIDS ha L’AIDS causa molte soffe- Il St. Clare’s Hospice conta organizzato un seminario per renze e molti problemi sociali 16 letti per malati di AIDS al- delineare una struttura politica per i thailandesi. La Chiesa l’ultimo stadio. La struttura, sull’HIV-AIDS nei primi dieci cattolica in Thailandia ha ini- creata dai Frati francescani per anni del nuovo millennio ziato molte attività per mostra- rispondere al grande bisogno (2000-2009). Sulla base delle re l’amore di Cristo verso di curare i poveri e i senza tetto indicazioni ogni Diocesi svi- quanti sono vulnerabili e col- malati di AIDS, ha accolto i lupperà il proprio piano di piti dall’HIV-AIDS. Tuttavia, primi pazienti nel 1993; finora azione che darà priorità alle se- la risposta della Chiesa è an- essi sono stati 400. Grazie alla guenti attività: cora esigua se paragonata al- terapia antiretrovirale i pazien- 1. sviluppare e perfezionare l’attuale vastità del problema. ti all’ultimo stadio possono vi- un processo educativo appro- Con la nuova struttura politica vere più a lungo. Ciò pone un priato per la vita familiare e per il prossimo decennio si nuovo problema per l’hospice, l’educazione sessuale in tutte spera che la Chiesa sarà in poiché alcuni pazienti miglio- le scuole cattoliche; grado di mobilitare un mag- rano e possono vivere per mesi 2. sviluppare un piano di gior numero di risorse interne o anni. azione in tutte le scuole cattoli- ed esterne per svolgere il suo Il budget necessario per che per prevenire, individuare lavoro pastorale. svolgere questo lavoro provie- precocemente ed avviare alla KUMNUAN UNGCHUSAK, ne da donazioni nazionali e da riabilitazione gli studenti dedi- MD, MPH fonti estere. Alcune organizza- ti alla droga. Ciò verrà fatto Comitato cattolico sull’AIDS zioni hanno ottenuto sovven- senza che lo studente perda Conferenza Episcopale di Thailandia

II: Africa - Congo

Introduzione 1984, sono state messe in atto 1. Alcuni parametri strutture di controllo e di pre- medico-sanitari nel 1998 La Repubblica Democratica venzione con un piano di lotta del Congo è situata al centro a breve e a medio termine, La Repubblica Democratica dell’Africa, copre una superfi- 1987 e 1991, che non hanno del Congo è tra i paesi africani cie di 2.345 Km2 per una popo- raggiunto i loro obiettivi a cau- più colpiti dall’AIDS; le cifre lazione di oltre 52.000.000 di sa dell’instabilità politica. Nel che seguono devono essere abitanti, di cui 50,6% donne e luglio del 1999 è stata elabora- aggiornate e risulteranno cer- 46% giovani minori di 15 anni. ta e adottata una politica nazio- tamente più allarmanti visto I primi casi di AIDS hanno nale di lotta contro l’AIDS con l’ampio contatto della popola- fatto la loro comparsa nel pae- un piano strategico nazionale zione con quelle venute, a par- se nell’ottobre 1983 e, nel per 3 e 10 anni. tire dal 1994, dall’Uganda, dal Rwanda e dal Burundi, paesi d’Alma Ata e nel 1980 alla e della sua evoluzione verso fortemente infettati. carta di sviluppo sanitario in una risposta estesa. Dei 22.600.000 sieropositivi Africa. é stata utilizzata la I campi di intervento sono: del mondo, 14.400.000 sono strategia delle cure sanitarie di Ð mobilitazione sociale e in Africa (63%) e 2.000.000 in base, fondata essenzialmente partecipazione comunitaria; Congo (8,8%). Del 1.600.188 su tecniche e pratiche scienti- Ð prevenzione della tra- di casi di AIDS conclamato, fiche valide, socialmente ac- smissione in seno a gruppi 578.172 sono in Africa (35%) cettabili ed accessibili a tutti specifici; e 38.426 in Congo (2,3)%. La gli individui della comunità Ð prevenzione e cura delle ripartizione per provincia dei che vi partecipano in uno spi- malattie sessualmente trasmis- casi notificati in Congo è la se- rito di auto-determinazione. sibili; guente: 45,9%, Ka- Secondo i fattori economici, Ð messa in atto di una rete sai Orientale 11,2%, Bandun- demografici, geografici e cul- nazionale efficace di sicurezza du 6,8%, Kasai Occidentale turali, la Repubblica del Con- del sangue; 6,5%, Basso Congo 6,2%, Ka- go è stata suddivisa in 305 zo- Ð riduzione del rischio di tanga 4,7%, Equatore 4,3%, ne sanitare di cui il 30% è fi- trasmissione madre-figlio del- Nord Kivu 2%, Sud Kivu nora operativo a diversi livelli. l’AIDS; 1,5% e Maniema 0,2%. La Le cure dispensate sono cura- Ð assistenza e accompagna- malattia colpisce in preferenza tive, preventive, promozionali mento psico-sociale delle per- le persone di età compresa tra e di riabilitazione. sone affette e che convivono i 20 e i 49 anni con un picco Troviamo tre tipi di cure, e con l’HIV; tra i 20-29 anni, abbassando cioè: Ð messa in atto di un comi- così il numero di giovani in Ð periferico al livello della tato d’etica e di diritto per un età di produzione e procrea- zona sanitaria, elemento opera- ambiente favorevole alle per- 91 zione. tivo di base in cui si effettuano sone che convivono con l’HIV; Il numero di orfani minori l’elaborazione e l’esecuzione; Ð rafforzamento del sistema di 15 anni è di 410.000, e Ð intermedio al livello pro- nazionale di sorveglianza epi- 310.000 di loro hanno perduto vinciale, in cui si effettuano demiologica dell’HIV e delle entrambi i genitori. l’inquadramento e il coordina- malattie sessualmente trasmis- La prevalenza è di 4,35% in mento delle zone sanitarie; sibili; media tra i 15-49 anni, ed è Ð centrale al livello del mi- Ð politica generale degli più elevata nelle zone urbane nistero della Sanità, in cui si “intrants” della lotta contro in rapporto a quelle rurali. effettuano l’elaborazione, il l’AIDS e le malattie sessual- Questa differenza si nota an- coordinamento e l’inquadra- mente trasmissibili; che in rapporto ai gruppi so- mento. Ritroviamo qui le di- Ð rafforzamento delle capa- ciali quali i donatori di sangue verse direzioni e programmi cità delle istituzioni e degli at- abituali (4,9%) e familiari sanitari specializzati, tra cui tori della lotta contro l’AIDS. (8,5%), i lavoratori d’impresa quello relativo all’AIDS e alle Tale politica nazionale non (5,3%), le donne incinte (6%), malattie sessualmente trasmet- è ancora esecutiva ma, in atte- le prostitute (30%) e i tuberco- tibili; sa del programma specializza- lotici ospedalizzati (33%). La politica nazionale di lot- to, interviene in sostegno alle Oltre all’AIDS, gli altri pa- ta contro l’AIDS è stata adot- zone sanitarie per ciò che ri- rametri sono altrettanto in- tata nel luglio 1999 con un guarda l’informazione, l’edu- quietanti: piano triennale 1999-2001 al- cazione e la comunicazione, i Ð mortalità infantile (119 su lo scopo di frenare la diffusio- preservativi, la cura delle ma- 1000 nascite viventi); ne dell’epidemia e il suo im- lattie sessualmente trasmissi- Ð mortalità materna (870 su patto sugli individui e sulle fa- bili, la sicurezza del sangue, la 100.000 nascite viventi); miglie. Per questo è necessa- cura delle persone che convi- Ð insufficienza ponderale rio un dispositivo efficace che vono con l’HIV, la sorveglian- nei bambini (34%); sia decentralizzato, multiset- za epidemiologica, la ricerca Ð aspettativa di vita di 48 toriale ed integrato in un siste- operativa e, fondamentale, il anni nel 1996, mentre era di ma di cure sanitarie di base follow-up della supervisione, 52 nel 1993; preesistenti. la formazione, l’approvvigio- Ð PIL/abitante di $117; Gli obiettivi sono i seguenti: namento di medicinali nonché Ð accessibilità alle cure per a) rafforzare la capacità di l’elaborazione di direttive e la popolazione urbana del intervento degli attori e delle norme. 40% e rurale del 17%, cioè in istituzioni coinvolte nella lotta A fianco dell’azione gover- media del 26%. a livello centrale ed interme- nativa, ritroviamo quella di dio nel 60% delle zone sanita- 170 Organizzazioni non go- rie; vernative riunite in un forum 2. L’assistenza b) ridurre i rischi di conta- di lotta contro l’AIDS dal no- minazione sessuale del sangue me FOSI; tra queste alcune so- La comprensione dell’ac- in tutte le zone sanitarie; no grandi come il gruppo reli- cesso alle cure e all’assistenza c) migliorare l’accesso delle gioso (GOS), medie (A MO - passa attraverso l’organizza- persone che convivono con CONGO) e piccole (PAES). Il zione dell’apparato medico- l’HIV alle strutture di assisten- loro finanziamento è assicura- sanitario congolese. Nel 1978 za, di follow-up medico, di ac- to dai finanziatori, dalla comu- il Congo ha aderito alla carta compagnamento psico-sociale nità e dalle attività d’autosuffi- cienza condotte in seno a que- cristiana contro l’AIDS hanno conseguenza, della sua comu- ste stesse organizzazioni. pochi mezzi, dispongono sol- nità. Sarà ancor più basso in Poiché queste non dispon- tanto di risorse in personale di seguito alla guerra esistente gono sempre di mezzi mate- buona volontà (medici, infer- nel paese e alle sue nefaste riali sufficienti, è l’azione co- mieri, cappellani e membri di conseguenze. munitaria ad essere al centro piccole chiese) che lavorano Poiché non è ancora in atto dell’attenzione alla questione nel ramo delle loro attività di una politica nazionale di lotta dell’AIDS in Congo in cui le base, e non necessariamente di contro l’AIDS, l’assistenza re- spese sono assicurate essen- beneficiari. A questo livello, le sta essenzialmente e simboli- zialmente dall’individuo e dal- difficoltà materiali rendono camente assicurata dall’indivi- la famiglia ristretta. spesso inefficace il supporto duo e dalla sua famiglia ri- instaurato al momento dell’o- stretta, malgrado la grande po- spedalizzazione. vertà che colpisce questa co- 3. La Pastorale La pastorale non inquadrata munità. considera l’AIDS come una La comparsa dell’AIDS in La Pastorale è rappresentata punizione divina ed è caratte- una famiglia è vissuta attual- dal ramo inquadrato e non. rizzata da una colpevolizza- mente come una catastrofe. Lo Il primo è caratterizzato da zione del malato che ha biso- sarà ancora per lungo tempo in un’attività di sensibilizzazione gno di una purificazione me- quanto, oltre ad una buona po- e di accompagnamento, basato diante pratiche pericolose che litica, è necessario un budget su un messaggio neutro e di dovrebbero condurre ad una sanitario adeguato ed una vo- speranza. Il gruppo ecumenico guarigione miracolosa (digiu- lontà politica per lottare real- di lotta contro l’AIDS Gos, il no prolungato nel malato già mente contro l’AIDS e mini- 92 più importante della serie, rac- indebolito, lavaggio con pro- mizzare il suo impatto sugli comanda un approccio globa- dotti tossici, euforia collettiva individui e sulle comunità. le, cercando di racchiudere tut- che perpetua il comportamen- Sforzi devono ancora essere ti gli aspetti del fenomeno to a rischio, ecc). In questo compiuti per la promozione AIDS. Utilizza un’équipe mul- settore operano soprattuto le della pastorale inquadrata e il tidisciplinare di animatori me- sette religiose. Si sta compien- controllo dei ciarlatani. dico-pastorali raggruppati in do a questo livello uno sforzo In totale, la Repubblica De- una cellula. Le attività assicu- di inquadramento per metterle mocratica del Congo figura tra rate sono la sensibilizzazione meno in grado di nuocere. i paesi maggiormente colpiti (teatro, chiacchierate educati- dall’AIDS e in cui l’accesso ve, focus di gruppo, videofo- alle cure è fortemente ridotto, rum, micro formazione, espo- 4. Commento e conclusione l’assistenza ancora settoriale, sizione di immagini ed altro essenzialmente sulle spalle materiale audiovisivo, confe- L’accesso alle cure dei ma- dell’individuo e della propria renze dibattito) e di accompa- lati di AIDS in rapporto alla famiglia. gnamento (confermazione dia- popolazione in generale può gnostica, visite e cure a domi- essere ulteriormente ridotto Dott. KAPEPELA KAKICHA cilio). del 26% a causa dell’emargi- MARIE Gli altri gruppi di azione nazione del malato stesso e, di Repubblica Democratica del Congo

III: America del Sud - Brasile

Fino al mese di febbraio del mente svantaggiati) di città Ð Nel 1996, con una deci- 1999 il Ministero della Sanità grandi e medie del paese; sione che ha del pionieristico, del Brasile aveva registrato 3. diffusione eterosessuale il governo brasiliano ha messo 162.865 casi di AIDS. Lo stes- verso le donne, con interioriz- a disposizione di tutti i cittadi- so Ministero ritiene che nel zazione e impoverimento del- ni una terapia combinata gra- paese vivano oltre 500.000 l’epidemia. tuita. persone sieropositive. Ð Il primo caso di AIDS è – Nel 1996 è stato speso l’e- – La storia dell’epidemia stato diagnosticato in Brasile quivalente di US$ 500.000.000 dell’AIDS in Brasile conosce nel 1980, a San Paolo. in farmaci per combattere varie fasi: Ð Fino al 1987 non esisteva l’AIDS. Attualmente, circa 1. uomini, omo e bisessuali, alcun trattamento antiretrovi- 68.000 pazienti ricevono que- delle classi sociali più elevate rale. sto tipo di trattamento. delle principali aree metropo- Ð L’AZT è stato il primo far- Tutti i pazienti sottoposti a litane del paese; maco messo a disposizione dal controllo medico sono autoriz- 2. quanti fanno uso di droga Ministero della Sanità nel zati a ricevere gratuitamente la per via intramuscolare, in par- 1991. terapia combinata (HAART). ticolare soggetti giovani di di- – Il DDI è stato reso dispo- Per iniziare il trattamento in versi strati sociali (principal- nibile nel 1993. soggetti sintomatici e asinto- matici esistono regole specifi- completo l’Highly Active Anti- ro di problemi sociali esistenti che da seguire. Queste regole Retroviral Therapy il Ministero nel paese. vengono aggiornate almeno della Sanità ha reso disponibili Un altro problema che va una volta all’anno dal comita- in tutto il paese migliori risorse ancora pienamente affrontato to direttivo brasiliano. Attual- di laboratorio (test, formazio- è lo spostamento dei pazienti mente ci sono 12 farmaci anti- ne, migliori strutture). da e verso differenti unità di retrovirali disponibili per il Tutti i pazienti devono sape- questo enorme ed eterogeneo trattamento. re e comprendere chiaramente paese. Per ricevere il trattamento il che la piena adesione al tratta- Le nostre cliniche e centri di paziente deve essere registrato mento è fondamentale per una accoglienza si prendono cura nella Databank Nazionale. migliore qualità della vita e dei senza tetto, di uomini e Usando le informazioni di per evitare l’insorgere di una donne dediti alla prostituzio- questa Databank risulta quasi resistenza virale. ne, di ex-prigionieri e di bam- impossibile applicare due vol- La mancata adesione, oltre bini della strada. Abbiamo ef- te il trattamento alla stessa alle conseguenze negative per fettuato il test dell’HIV a molti persona, e il Ministero della i singoli individui, è diventata pazienti e alcuni di loro sono Sanità può seguire il paziente une delle maggiori minacce risultati positivi. sotto regime HAART nelle di- alla sanità pubblica nell’era La nostra équipe interdisci- verse regioni del paese. post-HAART. plinare è composta da medici, I medicinali sono distribuiti Alcuni pazienti, con un dentisti, psicologi, operatori dietro regolare controllo medi- background culturale molto sociali, infermieri. co e la loro quantità è suffi- basso e con una aggressività La nostra popolazione ri- ciente per almeno un mese di virale non individuabile, spes- chiede cure speciali, in quanto trattamento. Tutti i pazienti so interrompono il trattamento la maggior parte di loro sono 93 hanno diritto ad effettuare gra- e possono trasmettere il virus, senza tetto. Quindi mettiamo a tuitamente i test per il conteg- principalmente attraverso rap- loro disposizione bagni, vestiti gio CD4 e l’aggressività virale porti sessuali. puliti, pasti e day hospital. Si fino a tre volte l’anno. La consulenza costante è tratta di un compito comples- Negli ultimi anni c’è stata fondamentale per tutti i pa- so, raramente offerto da altre una forte diminuzione nella zienti che seguono la terapia. strutture e che richiede il lavo- mortalità a causa dell’AIDS. In Brasile esiste un’alta in- ro interdisciplinare di differen- Dal 1995 al 1998 essa è scesa cidenza di tubercolosi; il 20% ti specialisti, oltre al sostegno del 49% circa. circa di questi pazienti è siero- sociale. La qualità della vita è so- positivo e non può usare diffe- La maggior parte dei pazien- stanzialmente migliorata e al- renti regimi di terapia combi- ti è alcolista e tossicodipen- cuni pazienti sono tornati alla nata mentre è sottoposto al dente, con uno stato avanzato loro vita “nomale”. La mag- trattamento per la tubercolosi, di logorio dell’organismo, a gior parte di loro ha ripreso il il che richiede strategie alter- meno che non riceva cure e so- lavoro. Dopo l’inizio della te- native. stegno continuo. Un ruolo del rapia HAART c’è stata una di- Alcuni cittadini ritengono tutto speciale è riservato all’as- minuzione fino all’81% delle che “una cura per l’AIDS” sia sistenza e al sostegno religio- infezioni opportuniste tra i pa- già disponibile e non assumo- so, una strategia fondamentale zienti di AIDS in Brasile. no alcun tipo di prevenzione in per rendere la loro vita miglio- Il Ministero della Sanità ri- rapporto all’infezione da HIV. re e significativa, e per aumen- tiene che circa 47.300 pazienti Alcuni pazienti con una ag- tare l’adesione alla terapia in meno abbiano occupato le gressività virale non indivi- HAART e ad altri protocolli corsie degli ospedali nel 1997. duabile intraprendono rapporti medici e infermieristici. Ciò ha significato un rispar- sessuali con i loro partner pen- Noi trattiamo questi pazienti mio in quell’anno di qualcosa sando di essere guariti. nel modo più completo e tem- come US$ 10.000.000. Virus altamente resistenti pestivo possibile, ed essi pos- Per controllare in modo possono essere diffusi da alcu- sono essere sicuri che ci ni pazienti che hanno seguito preoccupiamo di loro. in modo discontinuo il loro re- Per mancanza di formazio- gime terapeutico. ne scolastica di base esistono L’assistenza è fornita ai ma- delle barriere nella comunica- lati di AIDS attraverso un zione con alcuni di questi pa- complesso sistema messo in zienti. A questo scopo abbia- atto in 338 ospedali generici. mo impartito corsi di forma- Cure specializzate sono di- zione al nostro personale. sponibili nella maggior parte Uno degli aspetti più impor- delle regioni del paese tramite tanti del nostro lavoro è quello 140 strutture per pazienti di salvaguardare l’autostima e esterni, 60 unità di day-care e la dignità di questi pazienti. 46 unità di cure domiciliari. Dott.ssa MARIA INEZ Queste ultime cifre sembrano LINHARES DE CARVALHO, piuttosto basse in confronto MD all’enorme richiesta di assi- Arcidiocesi di Rio de Janeiro stenza medica e al gran nume- Brasile IV: America Centrale - Haiti

La Repubblica Haitiana, che gono la gente, tra cui molti La Chiesa cattolica di Haiti, occupa la parte occidentale adolescenti, verso la prostitu- la cui missione è quella di ser- dell’isola di Haiti, ha una po- zione e la droga. Per questo vire l’uomo nella sua globa- polazione di 7.500.000 abitan- malattie sessualmente tra- lità, offre un importante con- ti. Oltre il 70% di questa vive smissibili (MST), e in partico- tributo alla riduzione del tasso attualmente al di sotto della lare l’AIDS, costituiscono at- di morbidità e di mortalità do- soglia di povertà assoluta, con tualmente ad Haiti uno dei vuti alle malattie di ogni tipo. un reddito pro capite di 500 maggiori problemi di salute In effetti, l’attenzione nei ri- gdes/anno (US$ 28/anno). Ol- pubblica. guardi dei malati di AIDS vie- tre il 50% di bambini in età Tra 240.000 e 335.000 per- ne fatta in maggior parte dalle scolare non frequentano la sone sono attualmente infetta- istituzioni sanitarie cattoliche scuola e soltanto il 10% dei te dall’HIV, il che rappresenta il cui numero ammonta a 190, bambini che frequentano la il 6% della popolazione totale. il che rappresenta una percen- 94 scuola arriva ad un livello se- Tali cifre sono ben al di sotto tuale del 37,9% delle istituzio- condario (Rapporto della BID, della realtà. Non esiste nel ni sanitarie del paese. Tra que- 1997). paese una legislazione che re- ste istituzioni distinguiamo di- Le condiziono socio-econo- golamenti questa malattia. spensari, ospedali e centri per miche continuano a degradare Nessuna legge fa obbligo ai malati terminali. a causa dell’instabilità politi- medici e al personale sanitario I dispensari della Chiesa ca e dell’insicurezza crescen- di dichiarare i casi diagnosti- cattolica sono situati nelle lo- te. Gravi problemi sanitari af- cati. Per questo molti casi calità più interne del paese, il fliggono la popolazione e i sfuggono al controllo delle au- cui accesso è spesso difficile. più colpiti sono i poveri. La torità sanitarie del paese. I casi sospetti sono identificati fame, la miseria, l’analfabeti- Ecco alcune cifre relative al al livello di questi dispensari e smo e la disoccupazione spin- 1998: riferiti a centri più avanzati per essere diagnosticati. Una Totale Adulti Donne Bambini volta diagnosticati, i malati sono rinviati nelle loro rispet- tive località e la loro cura vie- Persone che da 236.65 da 223.71 da 100.35 da 12.94 ne assicurata dal personale di vivono con l’HIV a 332.43 a 314.19 a 141.69 a 18.24 detti dispensari. Tale cura con- siste in: Ð consultazioni regolari allo scopo di individuare precoce- Nuovi casi di da 40.70 da 36.02 da 18.17 da 4.69 mente i segni di malattie op- infezione da HIV a 56.01 a 49.43 a 24.96 a 6.57 portuniste; Ð visite domiciliari per re- sponsabilizzare il paziente di fronte al resto della popolazio- Numero di nuovi da 28.26 da 24.45 da 10.43 da 3.82 ne; casi di AIDS a 39.2 a 34.51 a 14.78 a 5.40 Ð recupero nutrizionale. Gli ospedali costituiscono una struttura intermedia tra i dispensari e i centri per malati Totale dei decessi da 21.600 terminali: dall’inizio a 30.000 Ð effettuano l’accertamento dell’infezione della diagnosi; Ð trattano i casi acuti che vengono rinviati, dopo il recu- Orfani da 1.300 pero, ai dispensari o affidati ai a 1.900 centri per malati terminali nel loro stadio finale. I centri per malati termina- li, in numero di quattro, rice- Tubercolosi da 44.57 vono i malati allo stadio avan- + AIDS a 58.58 zato della malattia. La loro cu- ra consiste in: Ð cure corporali; Ð trattamento delle infezioni scernere e identificare le cau- cessita di un’azione concerta- opportuniste; se del suo insuccesso. Se vuo- ta di tutti i settori della vita na- Ð accompagnamento dei pa- le, può allora rinnovare la sua zionale. L’uso ad oltranza del zienti per aiutarli a vivere que- promessa; preservativo, proposto finora sta nuova realtà. – educazione alla fedeltà tra come soluzione di prevenzio- Oltre alla cura dei malati di gli sposi. ne, è fallito, come testimonia- AIDS la Chiesa cattolica si in- Tuttavia, molti ostacoli ren- no le cifre pubblicate a livello teressa anche alla prevenzio- dono difficile l’azione della mondiale negli ultimi dieici ne. La sua azione consiste in: Chiesa. Citiamone alcuni: anni. Diventa così imperativo Ð incontri di informazione e Ð mancanza di materiale; che la Chiesa cattolica metta formazione; Ð carenza di personale qua- l’accento sulla sua dottrina – educazione alla castità lificato; per ciò che riguarda la dignità per i giovani: dopo un perio- – alcuni tabù; della persona umana e le rac- do di preparazione, il giovane Ð mancanza di coordina- comandazioni sulla famiglia. decide liberamente di fare la mento tra istituzioni sanitarie Inoltre essa dovrà interessarsi promessa di castità per un pe- cattoliche (da notare tuttavia a creare degli spazi per inco- riodo di sei mesi, in seguito che da circa due anni è in atto raggiare e facilitare la loro rinnovabile. Se non tiene fede uno sforzo per creare una rete messa in atto. alla promessa, il giovane ha di queste istituzioni sanitarie). Dott. JEAN-MARIE CAIDOR la possibilità di tornare al In conclusione, l’AIDS è Commissione Episcopale centro di formazione e, con una malattia del comporta- per la Salute l’aiuto dei responsabili, di- mento, la sua prevenzione ne- Haiti 95

V: America del Nord - Stati Uniti d’America

Vorrei ringraziare S.E. segnale che le nuove infezioni to che non tutti coloro che Mons. Lozano per avermi stiano seguendo lo stesso cor- convivono con l’HIV-AIDS gentilmente invitato a parteci- so; si calcola che alla fine del negli Stati Uniti possono ave- pare a questo incontro per 1999 circa 1 milione e mezzo re accesso alle terapie combi- condividere alcune riflessioni di persone nei paesi citati con- nate. Questo paese non ha un sull’esperienza della Chiesa viveva con l’HIV. In uno stu- sistema sanitario nazionale. negli Stati Uniti d’America in dio sugli omosessuali maschi Alcune assicurazioni private risposta alla pandemia del- a San Francisco, ad esempio, coprono i costi di queste tera- l’AIDS, che ha prodotto tanti è stato mostrato che vengono pie per i sieropositivi già e profondi effetti sulla vita de- ancora adottati comportamen- iscritti nei loro programmi. gli individui, delle famiglie e ti sessuali ad alto rischio. Il Fondi statali e federali sono sulle strutture escclesiali, pur fatto che i sieropositivi vivano disponibili per fornire tali far- nel breve periodo in cui ne ab- più a lungo, fa sì che coloro maci ai residenti il cui reddito biamo preso conoscenza. che allacciano rapporti ses- annuale è al di sotto della so- Inizierò col fare una rapida suali possano infettare altre glia di povertà. Ad altri è ne- presentazione delle tendenze persone per un periodo di gata la possibilità di beneficia- nello sviluppo della pandemia tempo più lungo. Anche gli re di tali trattamenti a meno così come si è attualmente effetti positivi della terapia che non siano abilitati per par- evoluta negli Stati Uniti. Sulla antiretrovirale sembrano di- ticolari protocolli di ricerca. stessa scia si collocano altri minuire. Negli USA, ad esem- Nel dicembre 1998 i Cen- paesi dell’Europa Occidentale pio, le morti per AIDS sono ters for Disease Control hanno e dell’America Settentrionale, scese del 42% tra il 1966 e il riportato le seguenti informa- così come l’Australia e la 1997, mentre tra il 1997 e il zioni relative alla diffusione Nuova Zelanda, in cui le loro 1998 soltanto della metà di dell’HIV-AIDS negli USA1. rispettive popolazione sono questa percentuale. Ð L’AIDS è la seconda cau- particolarmente vulnerabili al- Esaminiamo più attenta- sa di morte negli adulti tra i 25 le minaccie di rifiuto e di in- mente gli effetti di questa pan- e i 44 anni. differenza nei confronti del- demia negli Stati Uniti. Nono- Ð Il numero totale di siero- l’HIV-AIDS. é vero che il nu- stante le risorse mediche e positivi nel paese è calcolato mero di nuovi casi di AIDS e tecnologiche disponibili per tra i 650.000 e i 900.000, e di morte dovuti alle malattie molti residenti di questo pae- circa 40.000 vengono infettati ad esso collegate sta dimi- se, l’HIV-AIDS si presenta ogni anno, dei quali fino al nuendo in maniera significati- come l’epidemia più grave e 50% può accadere tra i giova- va in quei paesi in cui la gente devastante della storia recen- ni al di sotto dei 25 anni. ha accesso ad una terapia te. L’infezione da HIV e le re- – Benché le minoranze raz- combinata, antiretrovirale per lative complicanze cliniche ziali ed etniche siano solo il la maggior parte dei sieroposi- gravano pesantemente sui ser- 25% della popolazione degli tivi. Tuttavia, non esiste alcun vizi medici e sociali. Va nota- Stati Uniti, essi rappresentano oltre il 50% dei casi di AIDS. ÇI malati di AIDS non sono Nel campo della salute Gli Afro-americani e gli Ispa- persone distanti, estranee, og- e dei servizi sociali nici rappresentano il 58% de- getto della nostra pietà e della In una indagine del 1995, gli adolescenti maschi con nostra avversione. Dobbiamo 120 ospedali, 209 servizi sani- AIDS e l’83% delle adole- tenerli presenti nella nostra tari ambulatoriali e 177 agen- scenti femmine sieropositive. coscienza, come individui e zie di servizi sociali sono ri- Ð Molti di quanti sono a ri- come comunità, ed abbrac- sultati gestiti dalla Chiesa cat- schio maggiore non sono an- ciarli con amore incondizio- tolica e sensibili ai bisogni di cora consapevoli dei compor- nato. Il Vangelo chiede grande quanti convivono con l’HIV- tamenti che possono sfociare rispetto per la vita in ogni cir- AIDS3. I servizi sanitari da es- in un’infezione da HIV. Si cal- costanza. Compassione e si sponsorizzati includono cu- cola che circa 200.000 perso- amore per i sieropositivi sono re mediche ambulatoriali e per ne non abbiano alcuna idea di l’unica vera risposta del Van- pazienti interni, case di cura, essere sieropositive o della geloÈ2. hospice e cure a domicilio. I minaccia che possono costi- In risposta al forte incorag- servizi sociali includono di- tuire per gli altri attraverso il giamento dei vescovi e sull’e- stribuzione di cibo d’emer- contatto sessuale o con sangue sempio del clero, dei religiosi, genza, trasporti, servizi di ca- infetto. e dei laici impegnati che han- sa, visite a casa, alloggi di Ð La proporzione di tutti i no ascoltato il “grido” di emergenza, alloggi transitori, casi di AIDS riportata tra don- quanti sono colpiti dalla pan- alloggi permanenti, counsel- ne adulte e adolescenti è quasi demia, sono stati sviluppati ling e servizi sanitari mentali, triplicata, passando dal 7% del eccellenti servizi educativi, gruppi di sostegno per siero- 1985 al 22% del 1997. medici e sociali sotto gli au- positivi come pure per le fa- 96 Ð L’incidenza di AIDS è 14 spici della Chiesa cattolica ne- miglie e le persone care, grup- volte più alta nelle prigioni gli Stati Uniti. Ecco alcuni pi di sostegno per i familiari statali e federali che nella po- esempi di tali risorse e servizi. dei defunti e per coloro che polazione degli USA in gene- dispensano le cure. La popola- rale. Nel campo dell’educazione zione servita include adulti, Esaminiamo ora come la Ð La Conferenza Episcopa- bambini, carcerati, minoranze Chiesa negli USA ha cercato le USA ha prodotto una video- razziali ed etniche, nonché di- di portare il suo ministero a cassetta dal titolo Living with sabili. quanti convivono con l’HIV- AIDS: An Occasion of Grace AIDS. I vescovi del paese so- (1990), in cui si mostrano in Nel campo dei no stati tra i primi a fare ap- particolare le risposte all’HIV- servizi pastorali pello a tutti i fedeli affinché ri- AIDS a livello diocesano e Forse la domanda o la sfida spondessero alle persone col- parrocchiale; maggiore che la pandemia po- pite dalla pandemia con com- – l’Associazione Nazionale ne alla Chiesa è nel campo passione e senza paura o pre- per l’Educazione Cattolica ha della cura pastorale. Molti sie- giudizio. Nel documento del pubblicato un manuale per in- ropositivi, anche coloro che 1987 dal titolo The Many Fa- segnanti e per scuole primarie una volta erano lontani dalla ces of AIDS: a Gospel Re- e secondarie, dal titolo AIDS: comunità dei fedeli, si rivol- sponse, il Consiglio d’Ammi- A Catholic Educational Ap- gono alla Chiesa perché li as- nistrazione della Conferenza proach to HIV (1992); sista nella ricerca del signifi- Episcopale degli Stati Uniti Ð le Catholic Charities USA cato profondo e del valore menzionava i nuovi servizi hanno sviluppato un manuale della loro vita, malgrado e che dovrebbero essere forniti di formazione e un program- spesso come risultato del do- dalle parrocchie e dalle istitu- ma educativo per coloro che lore fisico, psicologico e so- zioni sponsorizzate dalla sono impegnati nell’apostola- ciale che sperimentano. A vol- Chiesa cattolica. to sociale (1995); te neanche il ministero vitale Ç...Gli attuali programmi e Ð la Federazione Nazionale sacramentale della Chiesa è servizi hanno bisogno di esse- dei Consigli di Sacerdoti ha sufficiente a soddisfare la fa- re estesi per assistere le fami- pubblicato un libretto su me e la sete di Dio dei malati glie dei malati di AIDS ancora Clergy and Religious and the di AIDS che si trovano di vivi e sostenerle nel momento AIDS Epidemic; fronte alla “buia notte dell’a- della morte. Inoltre, devono Ð molte diocesi hanno pro- nima”, con la loro sofferenza essere sviluppati nuovi pro- dotto manuali educativi sul- e la loro morte. Malgrado la grammi, servizi e sistemi di l’HIV-AIDS e programmi per capacità peculiare della Chie- sostegno per venire incontro il ministero per l’AIDS nelle sa in questo campo della sua ai bisogni non soddisfatti o rispettive diocesi; missione, i membri della co- soddisfatti solo in parteÈ. Ð nelle diocesi di Albany, munità dei fedeli non hanno In una successiva lettera pa- New York, Oakland, Califor- sempre risposto appieno e in storale a firma di tutti i vesco- nia e in diverse altre, i giovani modo necessario all’appello al vi degli Stati Uniti veniva ri- stanno educando i loro coeta- ministero pastorale da parte cordata ai cattolici la respon- nei sul fatto che l’unico modo da quanti sono colpiti dalla sabilità basata sul Vangelo di “sicuro” per evitare l’HIV- pandemia. Alcuni sacerdoti, affermare la dignità di quanti AIDS è l’astenersi dai rappor- religiosi e laici hanno paura di convivono con l’HIV-AIDS e ti pre-matrimoniali ed essere avvicinare quanti convivono di curarli senza esitazione. fedeli nel matrimonio. con il virus poiché hanno l’er- rata impressione che questa sogni e le preoccupazioni di che l’apostolato ponga radici malattia possa essere trasmes- queste persone negli apostola- nella parrocchia; sa attraverso contatto casuale. ti esistenti? Ð valutate e cambiate le vo- La parrocchia cattolica è il Ð Quali risorse nella nostra stre attività secondo il biso- luogo in cui si riunisce setti- parrocchia possono aiutarci a gno. manalmente la maggior parte fornire cura ed educazione in La pandemia dell’HIV- dei sessanta milioni di cattoli- materia di HIV, in particolare AIDS ha veramento posto una ci degli Stati Uniti. Queste ai membri di minoranze etni- sfida e ha condizionato l’uma- 19.700 parrocchie sono punti che e razziali? nità, e continua a farlo attual- focali per l’educazione, i ser- – La nostra parrocchia è una mente. L’ha sottoposta a dolo- vizi, la difesa della giustizia comunità di accoglienza? Co- re fisico e deformazione, ad sociale e la cura pastorale. me possiamo contribuire a esclusione e discriminazione, Consapevoli delle richieste farla diventare più accoglien- a conflitti emotivi e confusio- poste su queste parrocchie da te? Come possiamo ampliare ne, a crisi spirituali e dispera- quanti convivono con l’HIV- il nostro apostolato affinché zione. A motivo di questa pan- AIDS, i leaders del National includa e raggiunga i sieropo- demia, la Chiesa ha dovuto Catholic AIDS Network e del- sitivi? trasformarsi, in più stretta le Catholic Charities USA Ð Come possiamo aiutare i conformità alla sua missione, hanno preparato un manuale e nostri parrocchiani a superare in maestra, serva e convocatri- un processo di formazione per il giudizio e gli stereotipi ri- ce della comunità dei fedeli. I incoraggiare lo sviluppo di guardanti l’HIV e l’AIDS? membri del Consiglio di Am- ministeri per l’HIV-AIDS a Lo stesso processo di for- ministrazione della Conferen- partire dalle parrocchie. mazione offre le seguenti li- za Episcopale degli Stati Uniti In questo processo di for- nee guida a coloro che voglio- hanno offerto ai cattolici del 97 mazione, i parrocchiani ven- no fornire una cura pastorale a paese una “cartina di tornaso- gono incoraggiati a prepararsi quanti sono colpiti dalla pan- le” del nostro ministero in ri- a rispondere a queste persone demia dell’HIV: sposta alla pandemia del- non come “stranieri” o “que- Ð uscire dal rifiuto; com- l’HIV-AIDS: gli altri”, ma come fratelli e prendere che l’AIDS è un pro- ÇLa nostra risposta ai biso- sorelle nella comunità dei fe- blema di tutti. Ricerca del gni di un malato di AIDS potrà deli. Viene chiesto loro di ri- cammino verso la compassio- dirsi veramente effettiva quan- volgere particolare attenzione ne; do scopriremo Dio in loro e alle parole del Santo Padre Ð conoscere le situazioni di quando essi, attraverso il loro pronunciate nel corso della vita di quanti convivono con incontro con noi, potranno di- sua visita a San Francisco nel l’HIV-AIDS incontrandoli e re: “nel mio dolore, nella mia 1898: chiedendo come questa malat- paura ed alienazione, ho senti- ÇDio ama tutti voi, senza di- tia colpisce la loro vita; to la tua presenza, o Dio di stinzione, senza limite... Egli Ð comprendere le vostre ri- forza, amore e solidarietà”»4. ama quanti di voi sono malati, sposte all’HIV-AIDS ricono- quanti soffrono per l’AIDS. scendo e parlando dei vostri P. ROBERT VITILLO Egli ama gli amici e i familiari sentimenti e pensieri; Direttore esecutivo dei malati e quanti si prendono Ð cercare il vostro fonda- della Campagna cattolica cura di loro. Egli ama tutti voi mento nella fede leggendo e per lo sviluppo umano con un amore incondizionato e riflettendo sulle affermazioni USA eternoÈ. del Santo Padre e dei vescovi Ai parrocchiani che si pre- su questa pandemia, meditan- parano a servire i malati della do la Sacra Scrittura e parlan- pandemia vengono rivolte al- do con la vostra guida spiri- cune domande. tuale; – Come può la nostra par- Ð fare un impegno persona- rocchia integrare meglio i bi- le di servire quanti sono colpi- ti dall’HIV-AIDS; Ð fare un impegno comuni- Note tario di cercare il sostegno della parrocchia per valutare 1 AIDS - End the Silence, Resource Booklet for World AIDS Day, Decem- l’AIDS alla luce della vostra ber 1, 1999, Washington, DC; American fede ed agire di conseguenza; Association for World Health, 1999. 2 National Conference of Catholic Bi- Ð individuare quali bisogni shops, Called to Compassion and re- richiedono un’azione priorita- sponsibility: A Response to the HIV- ria nella vostra parrocchia; AIDS Crisis, come apparso in Origins, XIX, 26 (November 30), 1989. Ð individuare le risorse e i 3 Resource Directory of Catholic- talenti presenti tra i parroc- Sponsored HIV-AIDS Programs, a cura chiani che desiderano unirsi a della Catholic Health Association of the United States, Catholic Charities USA, questo apostolato nella vostra and the National catholic AIDS parrocchia; Network, 1996. Ð fate un programma e agi- 4 United States Catholic Conference Administrative Board, The Many Faces te; informate gli altri parroc- of AIDS: A Gospel response, in Origins, chiani sulle vostre attività così XVII, 28 (December 24, 1987), p. 136. VI: Europa - Polonia

1. La società polacca si è re- Minsk, Kaliningrado. Un indi- verno ha predisposto un tale sa conto che l’epidemia del- zio riguardo alla possibilità di programma per gli anni 1999- l’HIV ha raggiunto anche la propagazione dell’HIV nel- 2003. Polonia nel 1985: anno in cui è l’Europa Orientale tramite i Il Ministro della Sanità ha stato registrato per la prima contatti sessuali è dato dai ri- istituito nel 1993 due agenzie volta nel nostro Paese un caso sultati delle indagini sulla casi- governative specializzate nella di contagio da HIV. Da quel- stica di malattie veneree. Un prevenzione e nell’elaborazio- l’anno sono stati posti in essere vistoso incremento di casi di ne degli standard di diagnosi e in Polonia analisi diagnostiche malattie veneree è stato riscon- di terapia. Si tratta dell’Ufficio per l’individuazione dell’HIV. trato in Russia, Ucraina e Bie- Nazionale di Coordinamento I dati epidemiologici raccolti lorussia: ma anche in Molda- per la Prevenzione dell’AIDS dall’Ente Statale di Igiene evi- via e in Kazakhstan. e il Centro Diagnosi e Terapia denziano, dal momento del- L’inquietante situazione epi- AIDS. I malati hanno possibi- 98 l’avvio delle analisi, cioè dal demiologica dell’AIDS nel- lità di usufruire delle presta- 1985 fino all’ottobre 1999, che l’Europa dell’Est riveste im- zioni sanitarie in 12 istituti 6.050 cittadini polacchi sono portanza particolare e costitui- ospedalieri specializzati, situa- affetti dal contagio, di cui in sce motivo di seria preoccupa- ti nei capoluoghi regionali. Se- almeno 3.800 casi il contagio è zione per la Polonia che è l’im- condo una prassi ormai conso- in relazione all’uso delle dro- mediata vicina della maggior lidata, i malati di AIDS vengo- ghe. Sono stati registrati 826 parte dei Paesi menzionati. Lo no ricoverati nei reparti delle malati di AIDS di cui 460 sono sviluppo del cosiddetto turi- malattie contagiose, rimanen- ormai deceduti. Si tratta di dati smo sessuale e il fenomeno, do tuttavia totalmente esclusa ufficiali, tuttavia c’è da sottoli- sempre più esteso in Polonia, qualsiasi forma di isolamento. neare che, stando alle stime della prostituzione delle immi- Tutti i malati che necessitano epidemiologiche, sono affette grate dall’Est può determinare di trattamento antiretrovirale dal virus da 15.000 a 20.000 un incremento dei contagi nel l’ottengono a condizione di persone. I dati citati non pon- nostro Paese. La situazione, soddisfare i criteri determinati gono la Polonia fra i Paesi eu- certamente grave, è una sfida nella Strategia Nazionale di ropei ad alta percentuale di per le autorità del Paese e per Trattamento Antiretrovirale, malati: tuttavia non c’è motivo le istituzioni preposte alla poli- elaborata dai sanitari specializ- di ritenersi rassicurati, poiché tica di prevenzione dell’AIDS. zati nella cura dell’AIDS. Pri- il contagio evidenzia una pur Si impone la necessità di allac- ma di iniziare la terapia i mala- lenta ma costante dinamica di ciare strette collaborazioni, in- ti sono sottoposti a una serie di crescita. nanzi tutto per scambiare espe- esami analitici che successiva- Il quadro della situazione in rienze relative agli interventi di mente sono ripetuti tre volte Polonia appare rassicurante in prevenzione, ma anche riguar- l’anno e consentono un’effica- confronto con gli altri Paesi danti soluzioni legislative e ce monitoraggio degli effetti europei: e in particolare riguar- strutturali rivolte ai portatori di del trattamento antiretrovirale. do a quelli dell’Est. Ben fosca HIV e ai malati di AIDS. Come ho detto prima i far- è invece, e quindi preoccupan- maci antiretrovirali – l’ele- te per noi tutti, l’espandersi 2. I portatori di HIV e i ma- mento più costoso della tera- dell’epidemia nei Paesi dell’ex lati di AIDS hanno garantita in pia Ð vengono acquistati a li- Unione Sovietica. Così in Polonia l’assistenza sanitaria vello centrale e pagati coi fon- Ucraina, Russia e Bielorussia integrale e, cosa per loro più di del Ministero della Sanità. gli ultimi quattro anni hanno importante, hanno garantito Attualmente la terapia antire- evidenziato un tasso di crescita l’accesso alle terapie che si ri- trovirale è rivolta a oltre 1.000 estremamente alto di contagi. I chiamano ai farmaci antiretro- malati e sarà utile precisare principali portatori del virus virali più recenti. La responsa- che quest’anno sono stati de- sono in questi Paesi i tossico- bilità per la strutturazione del stinati all’uopo 7 milioni di dipendenti che si somministra- sistema è affidata al Ministro dollari USA. Il Ministro della no gli stupefacenti per via en- della Sanità, mentre le premes- Sanità ha istituito, inoltre, un dovenosa. Nelle città del lito- se politiche sono definite dal fondo centrale a parte per gli rale del Mar Nero, ma anche Programma Nazionale di Pre- interventi preventivi, che nel- nei grandi agglomerati urbani venzione dell’AIDS, un docu- l’anno 1999 è stato pari a 4 quali Kiev, si riscontra un nu- mento di portata pluriennale milioni di dollari. mero sempre più cospicuo di che delinea le priorità governa- Un obiettivo importante nel tossicodipendenti. Situazione tive nell’ambito della lotta sistema della terapia antiretro- analoga caratterizza Mosca, all’AIDS. Ultimamente il Go- virale è quello di assicurare al- le donne con HIV incinte cure sicurare una costante crescita cide in rilevante misura sulla che diano elevate probabilità della conoscenza dell’AIDS da formazione di un’adeguata po- di minimalizzare il rischio che parte della società. Tale pro- litica dello stato e sull’attua- partoriscano bambini sieropo- cesso consentirà la formazione zione della collaborazione tra sitivi. I bambini nati da madri ancor più opportuna di ade- il Governo e la Chiesa in tale portatrici di HIV fanno parte guati atteggiamenti sociali. importante area. Si tratta, so- sin dalla nascita di un sistema Siamo tutti convinti che la di- prattutto, di interventi educati- specializzato di diagnosi da la- scriminazione dei malati di vi volti ai giovani, di costruire boratorio che permette di indi- AIDS, che ha marcato purtrop- legami interumani e di atteg- viduare rapidamente eventuali po i primi anni dell’apparizio- giamenti di solidarietà nei con- casi di infezione. Tutti i mino- ne dell’epidemia in Polonia, fronti di persone colpite dalla renni sieropositivi (sono in Po- appartenga ormai al passato. malattia. In tutti gli ospedali lonia una cinquantina) hanno Desidero riferirmi, inoltre, che ho menzionato, dove ven- garantita la tutela e le cure alla al sistema dell’assistenza me- gono curati i malati di AIDS, Clinica di Malattie Infettive dica dei Paesi dell’Europa sono occupati a tempo pieno i dell’Infanzia sita a Varsavia. Orientale. Va detto che gene- cappellani ospedalieri che at- Sarà opportuno sottolineare a ralmente, nei Paesi dell’ex tuano il servizio spirituale. questo punto che le donne con Unione Sovietica, sono rari i Vorrei ribadire l’importanza HIV incinte ricevono in Polo- casi in cui viene assicurato ai della collaborazione con l’ente nia un forte sostegno psicolo- malati un’assistenza medica di governativo Ufficio Nazionale gico e tramite psicologi specia- buon livello. é pur vero che sia di Coordinamento Prevenzio- lizzati esse vengono esortate a in Ucraina sia in Russia esisto- ne AIDS che attua e finanzia mantenere la gravidanza e a no nelle grandi città i cosiddet- con i fondi del Ministero della partorire. ti centri AIDS; tuttavia, soprat- Sanità la formazione sistemica 99 I portatori di HIV e le perso- tutto per motivi finanziari, essi dei chierici di numerosi semi- ne malate di AIDS possono ri- non sono in grado di fornire ai nari superiori. L’Ufficio cura correre ai servizi dei consultori malati né analisi specializzate inoltre editoria di pubblicazio- psicologici, del telefono amico né terapia antiretrovirale. I go- ni indirizzate a destinatari mi- disponibile 24 ore su 24 e di verni di tali Paesi hanno, tutta- rati; per esempio a sacerdoti. un vasto sistema di sostegno via, predisposto programmi Si tratta di libri, tra cui La offerti dalla numerose organiz- nazionali di prevenzione del- Chiesa riguardo all’Aids e tan- zazioni extra governative. Una l’AIDS e c’è da sperare che in ti altri. Tutte queste pubblica- di queste è l’associazione dei un futuro non distante riusci- zioni sono consegnate gratui- volontari “Vieni con noi”, nel- ranno a trovare fondi per l’at- tamente agli interessati. Il Mi- l’ambito della quale operano tuazione di tali programmi. Mi nistero cofinanzia inoltre un persone con HIV, i loro amici e sembra giusto dire a questo congresso relativo alle proble- patrocinatori. punto che i nostri Stati sono matiche della tossicodipenden- Tutto sommato l’assistenza moralmente tenuti a portare il za e dell’AIDS, che si svolge a medica e sociale rivolta ai por- migliore aiuto possibile ai por- cadenza annua con la parteci- tatori di HIV e ai malati di tatori di HIV e ai malati di pazione di numerosi gruppi di AIDS è mantenuta in Polonia a AIDS residenti nei Paesi del- religiose e di studenti laici di un livello il più elevato possi- l’ex Unione Sovietica. Per il teologia. Concludendo: con- bile e certamente non c’è da momento, tuttavia, le esaltanti viene ricordare che la Chiesa vergognarsene. parole d’ordine che contrasse- in Polonia gestisce diversi cen- Tuttavia, c’è da rilevare che gnano le celebrazioni della tri che operano nell’ambito al di là del sistema coerente ed giornata mondiale dell’AIDS delle comunità terapeutiche efficiente, e indipendentemen- in numerosi Paesi europei, per il trattamento dei tossicodi- te dalle somme considerevoli quali: “Un mondo una speran- pendenti. La maggior parte di stanziate dallo Stato, s’impone za”, “Diritti comuni, doveri persone curate sono giovani la necessità di un’importante comuni”, “Uniamoci per l’e- portatori di HIV. Tali centri opera di divulgazione, per as- guaglianza”, di fronte a situa- cattolici, proprio nell’ambito zioni paurose dell’Africa e dei della collaborazione con il Mi- Paesi dell’Est europeo sembra- nistero della Sanità sono finan- no luoghi comuni e svuotati di ziati al cento per cento dai fon- senso, che non vale la pena di governativi. Devo constata- neanche di ripetere. re con grande soddisfazione che la presenza della Chiesa 3. Concludendo vorrei far ri- nell’area dell’aiuto ai malati di levare la serietà dell’operato AIDS è significativa e la colla- della Chiesa cattolica in Polo- borazione con il Governo di nia riguardo la problematica grande soddisfazione per en- dell’AIDS. Siamo probabil- trambe le Parti. mente l’unico Paese in cui un sacerdote cattolico-religioso Don ARKADIUSZ NOWAK dell’Ordine dei Camilliani è Consigliere del Ministro della Sanità per l’Aids e la narcomania consigliere e delegato del Mi- Ministero della Sanità nistro della Sanità per l’AIDS e dell’Assistenza Sociale e la narcomania. Tale fatto in- della Repubblica di Polonia Conclusioni

Da questo Convegno è uscita Coordinatore del programma: l’urgenza di seguire da vicino il S.E.R. Mons. José L. Redrado, O.H. tema dell’HIV-AIDS sia con un gruppo di studio che con un GRUPPO DI STUDIO gruppo continentale attraverso Rev.mo Mons. Ryszard Selejdak un programma che si articola in (Congregazione per l’Educazione Cattolica) tre gruppi tematici: Rev.mo Mons. Jacques Suaudeau Ð Informazione; (Pontificio Consiglio per la Famiglia) Ð Documentazione; Ð Educazione. Dott.ssa Fiorenza Deriu Bagnato (Ricercatrice Sociale) Dr. Guido Castelli AGENDA DI LAVORO 2000 (Ospedale Bambino Gesù) 100 Dott. Massimo Fantoni 1. Informazione (Università Cattolica del Sacro Cuore) Inserire nello spazio telemati- Dott. Pino Gulia co, all’interno del sito Internet (Caritas italiana) del Dicastero: Dott.ssa Rosa Merola 1. le principali relazioni del (Psicologa) convegno del dicembre scorso; Dott. Antonio Spagnolo 2. la Nota informativa sulle (Centro di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) nuove possibilità in tema di pre- venzione della trasmissione ma- Dott. Luca Tuninetti terno-fetale; (Pontificio Consiglio per i Laici) 3. la Nota sull’andamento dell’iniziativa a favore degli or- GRUPPO CONTINENTALE fani. AFRICA Rev.mo P. Edward Phillips, M.M. Tel. 02.441919 - Fax 02.447027 2. Documentazione E-mail: [email protected] Kenya 1. Organizzazione di una Bi- Dr. Benoit Ntari blioteca tematica con il materia- Tel. 242.830629 - Fax 242.837908 le fino ad oggi raccolto prove- Repubblica del Congo niente da diverse fonti. AMERICA 2. Diffusione via Internet del- P. Robert J. Vitillo la documentazione tematica del- Tel. 1.202.5413210 - Fax 1.202.5413329 la Biblioteca. E-mail: [email protected] 3. Pubblicazione degli atti del Stati Uniti d’America Convegno del dicembre 1999 su Dr. Maria Inez Linhares de Carvalho “La Chiesa cattolica e la sfida E-mail: [email protected] dell’HIV-AIDS”. Brasile ASIA Dr. Gracious Thomas 3. Iniziative Tel. 91.11.6969347 - Fax 91.11.6962313 educativo-formative E-mail: [email protected] India 1. Elaborazione di un vade- Dr. Kumnuan Ungchusak mecum che serva di aiuto alle E-mail: [email protected] Thailandia Chiese locali. 2. Preparazione della Giorna- EUROPA ta sull’AIDS (1 dicembre 2000). Dr. Antoni Mirabet 3. Raduno del gruppo di studio Tel. 34.93.2117046 - Fax 34.93.2123518 continentale sull’AIDS (30 no- Spagna vembre 2000-1 dicembre 2000). P. Arkadiusz Nowak Tel. 48.22.7884825 Polonia Seminario di studio sul tema:

L’identità del Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute e Sanità alle soglie del Terzo Millennio

22-23 Novembre 1999 Nova Domus Sanctae Marthae Città del Vaticano Presso la “Domus Nova Sanctae Marthae” in Vaticano, nei giorni 22 e 23 novembre 1999, il Pontificio Consiglio ha tenuto un Seminario di Studio sul tema: 102 L’identità del Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute e Sanità alle soglie del Terzo Millennio. È stato il primo atto di uno dei “Programmi” che il Dicastero ha formulato nella celebrazione della IV Assemblea Plenaria del 1998, e fa parte del III settore, MINISTERO della COMUNIONE, con l’obiettivo specifico di “promuovere, orientare e coordinare l’unione dei cappellani cattolici dei centri sanitari”, come esige la Lettera Apostolica istitutiva Dolentium Hominum. I partecipanti sono stati designati dai rispettivi Vescovi Incaricati delle Conferenze Episcopali Nazionali di provenienza, diversi dei quali responsabili di “Associazioni Nazionali dei Cappellani in Sanità”. Queste le quattro relazioni di base che sono state la piattaforma sulla quale si è mosso il Seminario di Studio. Il sacerdote ministeriale ordinato, Vescovo e Presbitero, nella Pastorale della Salute, alla luce dell’Esortazione Apostolica “Pastores Dabo Vobis”

All’inizio del Terzo Millen- cerdote ministeriale nel campo stingue dagli altri cristiani i nio la Pastorale della Salute co- della Pastorale della Salute, al- quali, a loro volta, mediante il nosce una carenza di sacerdoti la luce dell’Esortazione Apo- battesimo sono stati configurati ministeriali. Ciò è dovuto in stolica “Pastores Dabo Vobis”, a Cristo, la cui figura è quella parte alla mancanza di voca- che indica come prospettiva di essere Capo, Pastore, Servo zioni sacerdotali e in parte, for- quella che va dal Mistero al e Sposo della Chiesa. Tale con- se, anche al fatto che questo Ministero. Cercherò poi di par- figurazione fa di lui un essere ministero sacerdotale non vie- tire da alcuni aspetti fonda- sostanzialmente distinto dagli ne ben compreso. In alcuni casi mentali per comprendere il Mi- altri cristiani, come vedremo si ha una visione limitata della stero del sacerdozio ministeria- più avanti. Riflettiamo ora su sua portata e si pensa che ci le, per poi svilupparne l’impat- ognuno di questi aspetti. siano altre priorità da assolvere to nel Ministero stesso. Il mio che non permettono di concen- intervento sarà, quindi, diviso a) Capo trarsi su qualcosa che si può ri- in due parti; la prima riguar- 103 tenere periferico. derà il Mistero del sacerdozio Curiosamente, in una pro- Esiste, poi, il caso delle Cap- ministeriale, e la seconda il spettiva efficientistica della so- pellanie ospedaliere affidate, Ministero che ne deriva. Nella cietà attuale, dimentichiamo per diversi motivi, a dei laici. prima cercherò di suggerire molte volte il significato pro- In alcune parti si è giunti a pen- una riflessione sulla carità pa- fondo della stessa efficienza. sare che esse siano sufficienti e storale a partire da Cristo Ca- Intendiamo l’efficienza in un che non sia più necessaria la po, Pastore, Servo e Sposo del- senso meccanico di composi- presenza del sacerdote ordina- la Chiesa; nella seconda, pro- zione o ricomposizione; il con- to, salvo forse nei casi che ri- porrò alcune idee sul ministero cetto evolutivo per l’apprezza- guardano la sua attività stretta- eucaristico, il ministero eccle- mento tecnico-scientifico è co- mente sacramentale, che, tutta- siale, e quindi sul ministero sa- mune. La materia non è la vera via, alcuni pongono in dubbio, nante del sacerdote ordinato. madre del progresso attuale, di fronte alla nuova problema- bensì una fonte dalla quale si tica che presenta l’ospedale. traggono elementi che si uni- In questo intervento non par- 1. Il Mistero scono o si separano e si mani- leremo soltanto dell’ospedale, polano a capriccio. Per l’azio- ma anche della Pastorale della Come ho già detto, riflet- ne ci lasciamo guidare da con- Salute. Come tutti sappiamo, la terò sull’Esortazione Aposto- sensi che vengono generati da prospettiva attuale ha subito un lica “Pastores Dabo Vobis” e una ripetizione psicologica- ribaltamento: al centro non ci in particolare sui numeri 21- mente adeguata che presenta sono più la malattia e la cura in 23, in cui si parla più specifi- una serie interminabile di pro- quanto tale, bensì la salute, le catamente della “Carità pasto- dotti d’altro tipo nel mercato cure, il modo per mantenere e rale” come costitutiva del sa- globalizzato dell’offerta e della per ottenere la salute. Inoltre, cerdozio ministeriale. domanda. Sembra che tutto si ora si parla meno di ospedali e Alla luce di quanto sopra, ci possa vendere e comprare, per- maggiormente di centri ed isti- troviamo di fronte ad un’affer- fino il consenso nell’ambito di tuzioni sanitarie. mazione fondamentale: lo Spi- un soggettivismo totale, auspi- In questa prospettiva tutto rito Santo, mediante l’ordina- cato dai mass media. viene visto a partire da un pia- zione ministeriale, conforma e Il sacerdote, configurato a no immanentista che non nega configura il sacerdote a Cristo Cristo Capo, non è solo colui la trascendenza ma che, in pra- Capo, Pastore, Servo e Sposo che produce una serie di con- tica, non la considera e sembra della Chiesa. sensi religiosi nel presentare il non averne bisogno per la sua La forma anteriore di esi- prodotto della parola religiosa. spiegazione. Tutto si centra stenza del sacerdote è cambiata Egli produce qualcosa di molto sulla salute e sui problemi fon- e la sua nuova forma fa di lui più profondo che va oltre ciò damentali dovuti alla mancan- una figura speciale e distinta che si potrebbe chiamare un za di salute che necessariamen- dagli altri che riproducono Cri- salto qualitativo: produce la vi- te portano alla morte, vengono sto. Cristo ha una personalità ta. E questa vita è l’unica esi- nascosti e non trattati oltre i dai molti volti; come modello stente nella sua espressione più semplici dati statistici o il caso del sacerdote ordinato emergo- profonda, è la vita della Santis- clinico. no i quattro già menzionati: sima Trinità che viene parteci- In questo intervento cer- Capo, Pastore, Servo e Sposo. pata all’uomo in una misterio- cherò di presentare alcuni Il sacerdote ministeriale ha una sa coesistenza storica con il aspetti del significato del sa- propria specificità che lo di- Verbo Incarnato nell’esperien- za storica della sua vita, pas- senziale è l’inculturazione. e configurazione a Cristo. La sione, morte e risurrezione. é Non solo per quanto riguarda volontà di Dio, lo Spirito San- porre in una prospettiva uni- la presenza del Vangelo nel to, è che il sacerdote conduca versale, e allo stesso tempo cuore di ogni cultura e la sua tutta la sua vita secondo questa singolare, quanto è del tutto trasformazione mediante il suo conformazione e configurazio- singolare ed irrepetibile: la Pa- radicamento essenziale in essa ne a Cristo Redentore. Egli è squa del Signore Gesù. È il (cfr. Redemptoris Missio, 52), così il massimo servitore del mettere in atto il cosiddetto ma prima mediante la sua in- Padre che ha inviato il Figlio “universale concreto” unico culturazione in ogni persona e affinché gli uomini di ogni della storia: la costituzione pie- popolo in cui il sacerdote rea- tempo abbiano la vita, e la vita na della vita dell’umanità in lizza la sua azione di dare la vi- in abbondanza (Gv 10, 10). Cristo che si manifesta me- ta. È il come, è l’aspetto pasto- Questo servizio è il tutto della diante lo Spirito e si proietta rale della sua funzione. vita del sacerdote, perciò si nella nostra storia rendendola Ciò comporta la necessità tratta di un servizio fino al do- storia di salvezza che cammina per ogni sacerdote di identifi- no totale di sé perché il sacer- progressivamente verso la sua carsi con le persone alle quali dote non ha altra vita se non consumazione alla fine dei porta la vita di Dio. Identificar- quella di rendere questo vero tempi. Questa efficienza del si non con superficialità, ma servizio. é un servitore del Pa- sacerdote è l’efficienza di Cri- giungere al centro di ogni per- dre mediante la conformazione sto, che non è semplicemente sona non per contemplarla sol- e la configurazione al Figlio un esempio da seguire, bensì tanto, ma per trasformarla per dategli dallo Spirito Santo e, l’unica fonte efficace di tutta la mezzo di questa vita divina di in questo modo, è il pieno ser- vita dell’universo. Questo è il modo che questa vita divina vitore dei suoi fratelli. Per que- 104 suo significato come Capo del abbia una propria espressione sto il sacerdote si configura a suo Corpo che è la Chiesa, co- personale distinta nella plura- Cristo servitore che venne a me principio e fine di tutto ciò lità delle persone a cui giunge servire e a dare la propria vita che esiste, come Alfa e Omega, attraverso il sacerdote. La vita per tutti. Questo è il suo mini- come colui in cui tutto ha con- divina rimane la stessa, ma ri- stero, e per questo il suo sacer- sistenza, in cielo e in terra (cfr. ceve una colorazione infinita- dozio si chiama sacerdozio di Ef 1, 10; Col 1, 15-20; Ap 1, 8). mente distinta adeguandosi al- servizio o ministeriale. Quando questo si esprime, si la vita di ognuno, e giungendo esprime in una parola che è così alla trasformazione intima d) Sposo contenuto reale, che opera ciò delle culture dei popoli. che significa, e questo è il Sa- Così si realizza Cristo Pasto- Il sacerdote è configurato a cramento, e in una buona no- re secondo il capitolo 10 del Cristo Sposo della Chiesa. In vella di questa meraviglia, e Vangelo di San Giovanni: Cri- questo modo il suo ministero è questa è la predicazione della sto conosce le sue pecore e l’ “Amoris Officium”. Si tratta Chiesa, la predicazione del sa- queste conoscono la sua voce, di un amore assoluto, totale e cerdote. Il Sacramento è fonda- la sua Voce è essere il Verbo di pieno verso la Chiesa, verso mento della Parola e la Parola Dio, e conoscerla vuol dire tutti gli uomini. Il suo Ministe- spiegazione del Sacramento. Il identificarvisi anche in una cri- ro e il suo servizio non hanno Sacramento è la realizzazione stificazione. Egli così alimenta altro motore se non lo Spirito situata nel tempo storico del le sue pecore e dà anche la sua Santo che è l’Amore infinito di suddetto universale concreto vita per loro (cfr. Gv 10, 1-16). Dio. Si comprende come il suo della Pasqua di Cristo; tutto ciò L’essere pastore non è costi- ufficio non possa essere altro esprime la realtà di Cristo come tuito da una sorte di riferimen- che pieno di amore. Qualsiasi Capo e del sacerdote confor- to religioso dell’attuale “know motivazione d’altro genere mato e configurato a Cristo co- how” tecnico, bensì è la stessa sarà inappropriata, in quanto la me Capo. vita divina trinitaria posta in sua ragion d’essere, la sua per- La possibilità di effettuare il movimento dal più profondo sonalità è una personalità spiri- Mistero è conferita dallo Spiri- dell’uomo di tutti i tempi. tuale, amorosa dello Spirito. é to Santo, in quanto questa Comprende anche il saper questa la sua spiritualità che lo conformazione configurata è giungere a questo uomo, ma identifica a Cristo che lo fa es- avvenuta mediante l’Amore in- solo come un proemio della sere trasparenza della Parola finito della persona dello Spiri- Pastorale propriamente detta. Il che è il verbo di Dio e lo collo- to Santo. Ciò significa il Carat- sacerdote plasma la propria ca in piena comunione con il tere che lo Spirito ha impresso personalità nell’essere il pasto- Padre e con il Figlio, in modo nel sacerdote ministeriale, che re configurato a Cristo e così tale da comprendere il perché gli dà una distinzione essenzia- nell’essere portatore efficace di della castità come unione totale le rispetto agli altri cristiani. vita divina. ed esclusiva con Cristo e quin- di fecondità totale per riprodur- b) Pastore c) Servo re il Cristo pasquale nei fratelli.

Questa capacità di dare la vi- Lo Spirito conforma il sacer- Specificata in queste quattro ta deve conformarsi a coloro ai dote a Cristo. E, in ultimi ter- linee la personalità del sacerdo- quali dà questa vita; questa è la mini, lo Spirito Santo è la vo- te ordinato, in esse troviamo la funzione del Pastore. Potrem- lontà di Dio, in quanto Egli è il parola appropriata per descri- mo dire che la sua funzione es- dono di questa conformazione verle, cioè la carità pastorale. Tale carità pastorale è la matu- re il memoriale di tutta l’opera celebra l’Eucaristia, egli quin- razione vitale e intima del sa- salvifica di Cristo, la cui pre- di, secondo la propria funzio- cerdote, tutta la sua attività de- senza attuale acquisisce così ne, convoca a partire dall’Eu- ve essere frutto e segno della massima efficacia perché Cri- caristia la Chiesa, cioè la costi- medesima, è un dono, un dove- sto realizzi oggi la redenzione. tuisce. A partire da questa co- re, una grazia e una responsabi- Rende presente il Verbo Incar- stituzione si capisce da un’altra lità. Viene richiesta al sacerdote nato, nato da Maria Vergine, prospettiva il significato della perché la sua attività pastorale con la propria storia, con la sua conformazione a Cristo sia attuale, credibile ed effica- propria vita, con la sua predica- Capo, Pastore, Servo e Sposo ce. Favorisce la sua unità inte- zione, passione, morte, risurre- della Chiesa. riore. Gli fa condividere la sto- zione, ascensione ai cieli e la Questa convocazione è la ria e l’esperienza della Chiesa. sua attuale presenza gloriosa. vocazione dell’umanità attra- Riproduce il mistero trinitario e Dato che mediante l’azione si verso di essa esiste tutta l’uma- plasma la sua unità attorno al giunge all’essere, da questa nità, questa è la sua genuina successore di Pietro e al Colle- azione l’essere del ministro, esistenza. gio episcopale. conformato a Cristo Capo, si Nelle Sacre Scritture ogni costituisce come strumento del- vocazione comporta tre aspetti la Pasqua del Signore. definiti: 1. per mezzo della vo- 2. Dal Mistero al Ministero é ovvio che in questo modo cazione la persona si costituisce Cristo modella tutto il popolo nella propria esistenza. Così, a) Ministero eucaristico di Dio, in quanto Egli è il mo- attraverso la chiamata divina, il dello efficace nella sua concre- mondo nasce dal nulla e anche Nel secondo capitolo della tezza storica che si realizza l’uomo nasce all’esistenza Costituzione Dogmatica del nell’Eucaristia. È ovvio altresì (Gen 1-2); 2. mediante la voca- 105 Concilio Vaticano II, Lumen che in questo modo Cristo con- zione si porta a compimento Gentium (10), si parla del sa- duce tutta l’umanità al Padre, e una missione per la quale non si cerdozio di tutto il popolo di la regge. Nell’Eucaristia dà la dispone di forze proprie, ma Dio e si precisa la distinzione possibilità al Corpo di unirsi al queste ci vengono prestate da tra il sacerdozio ministeriale suo Capo e si offre al Padre Dio che fa l’uomo suo socio in ordinato e il sacerdozio reale mediante lo Spirito, costituen- una compagnia intima con lui battesimale di tutto il popolo di do con questa unione il Cristo (Ger 1, 8); 3. la vocazione porta Dio. Tra i due esiste una diffe- totale. In questo modo, dalla con sé la realizzazione di una renza essenziale e non solo di celebrazione dell’Eucaristia, si missione per il bene del popolo grado. Il Concilio fissa tale dif- segue la modellazione del po- di Dio e non si riduce ad una di- ferenza essenziale in quattro polo di Dio e il fatto che questo mensione intimistica chiusa aspetti presenti solo nel sacer- sia retto e offerto nel sacrificio nella propria individualità (cfr. dozio ordinato e che consisto- di Cristo. le grandi vocazioni a beneficio no nel fatto che il ministro or- Di conseguenza possiamo del popolo di Dio, Giudici, Re, dinato: dire che la differenza più Profeti: Es 3, 10-22; Gdc 3, 9 e 1. forma il popolo di Dio; 2. profonda tra il sacerdote mini- passim). Tutto questo si realiz- regge il popolo di Dio; 3. com- steriale e il sacerdote reale si za in un modo speciale nella pie il sacrificio eucaristico; 4. fonda sulla celebrazione del- chiamata, ad esempio, degli offre l’Eucaristia in nome del l’Eucaristia. È qui che vera- Apostoli, che, in particolare in popolo di Dio. mente il sacerdote ministeriale, Mc 3, 13-19, sono chiamati per- L’aspetto principale è la cele- in modo storico e continuo, si ché siano con Cristo, scaccino i brazione dell’Eucaristia a cui identifica in pratica con Cristo demoni e proclamino il Vange- seguono gli altri tre aspetti. Capo, Pastore, Servo e Sposo lo. La Vocazione di Maria nel- Nella celebrazione dell’Eucari- della Chiesa. Il punto culmi- l’Annunciazione è il paradigma stia, il sacerdote agisce nella nante della carità pastorale si in cui questo triplice aspetto si persona di Cristo Capo della realizza in questo modo nel- realizza in modo perfetto (Lc 1, Chiesa in modo tale da compie- l’Eucaristia e da qui scaturisce 26-38). la stessa Chiesa. Di conseguenza la vocazio- ne tocca, parlando sintetica- b) Ministero ecclesiale mente, tre aspetti fondamentali di tutta l’umanità: il suo essere, Nella convocazione da cui ri- la sua connessione con Dio e la sulta la Chiesa, il Padre ci invia sua connessione con gli altri. la sua Parola che è il Cristo Pa- Quando, di conseguenza, si squale di cui parliamo nel Mi- dice che il ministro convoca nistero eucaristico. Cristo stes- nell’Eucaristia l’umanità, la so è la convocazione all’uma- sua convocazione non è sem- nità, è la chiamata da cui nasce plicemente un’esortazione a il popolo di Dio che è la Chie- seguire Cristo, ma il fonda- sa, cioè i convocati. Di conse- mento del proprio essere con il guenza, la fonte della Chiesa è Signore per il bene di tutti. l’Eucaristia e Cristo ci convoca Questo è un altro aspetto per a partire dall’Eucaristia. comprendere la capitalità di Se il sacerdote ministeriale Cristo nell’Eucaristia; attraver- so l’Eucaristia il sacerdote ac- ambientali e perfino spirituali. compagnia, le sue parole o i quisisce una conformazione a In questo contesto, il Pontifi- suoi silenzi, di essere consola- Cristo Capo che vuol dire esse- cio Consiglio per la Pastorale zione efficace per i malati. re il fondamento dell’esistenza della Salute ha fatto una descri- Quando si incontrano laici a dell’umanità rinnovata in Cri- zione di cosa sia la salute: una questo più preparati, ad esem- sto, della vita divina che viene tensione dinamica verso l’ar- pio psicologicamente, facil- data mediante un’identificazio- monia fisica, psichica, sociale mente si allontana il sacerdote ne con Cristo, come Suo Corpo e spirituale e non solo l’assen- e non si vede come poter inte- misterioso, e della sua missio- za di malattia, che mette in grare la sua azione sacramenta- ne universale di servizio per grado l’uomo di realizzare la le all’interno di un contesto di tutti gli uomini. missione affidatagli da Dio, se- modernità che agisce con il Questa missione viene attua- condo la tappa della vita in cui malato in accordo alle nuove ta mediante Cristo nella pro- si trova. tecniche di terapia psicologica pria storicità che oggi misterio- Tale descrizione si centra individuale o di gruppo. samente si realizza attraverso i sulla vocazione dell’uomo. È L’azione del sacerdote come segni di detta storicità viva che una tensione dinamica verso conformato a Cristo Capo non sono i 7 Sacramenti e che ven- l’armonia strutturale dell’uomo è quella di proporre suggeri- gono manifestati nella comuni- affinché realizzi la missione af- menti puramente religiosi, an- cazione della Parola che è la fidatagli da Dio. La missione che cristiani, che possano con- proclamazione del Vangelo che cambia in conformità alle di- solare o aiutare psicologica- riunisce così, solidamente, la verse tappe della vita. Tale ar- mente il paziente in una deter- comunione dei credenti e costi- monia strutturale, cioè fisica, minata malattia, bensì agire tuisce la Chiesa. La convoca- psichica, sociale e spirituale, è positivamente a favore di una 106 zione eucaristica si realizza at- ciò che costituisce l’essere vo- salute che viene restituita in traverso i tre canali della Chie- cazionale dell’uomo e, in ulti- realtà secondo il piano divino sa: la Santificazione, la Parola mi termini, la sua realizzazione vocazionale, così come lo ab- e la Comunione. In questo mo- nella sua conformazione a Cri- biamo enunciato. I Sacramenti do si configura la vocazione sto morto e risuscitato. Confor- sono le azioni efficaci che rea- dell’umanità. mazione che è realizzata dallo lizzano questo impegno. Tutte La personalità del sacerdote Spirito Santo. In questo modo le risorse delle moderne scien- conformato e configurato a la salute temporale fa parte del- ze terapeutiche, la medicina, Cristo Capo, Pastore, Servo e la salute globale che significa, gli aspetti psicologici e socio- Sposo della Chiesa è così la in definitiva, la salute eterna. logici, non si rifiutano ma si personalità di chi, a partire dal- Così la salute entra in pieno subordinano in una Pastorale l’Eucaristia, pronuncia stru- nella convocazione eucaristica della Salute dall’aspetto sacra- mentalmente in Cristo la voca- della Chiesa. Essa non può re- mentale, fortemente curativo e zione di tutta l’umanità. stare estranea all’azione sacer- decisivo in un’autentica Pasto- dotale, non può essere qualco- rale della Salute. c) Ministero sanante sa di periferico alla sua azione é stata confutata la sacra- pastorale, ma si trova radicata mentalità di altri tempi, affer- 1) Salute nel suo stesso nucleo. mando che al Cappellano d’o- Al giorno d’oggi abbiamo Dentro questa accezione di spedale non basta andare con operato un ribaltamento nel salute, il dolore e la malattia gli oli nella borsa. é certo che mondo della malattia e della non vengono respinti, ma as- si ha bisogno di un’evangeliz- salute. Prima il problema della sunti nell’accezione della pas- zazione a partire dal Sacramen- malattia e la sua cura erano sione e morte di Cristo, come to perché questo non si trasfor- prioritari, ora prioritari sono la un bene che produce in modo mi in un rito che non ha signifi- salute e la sua conservazione, efficace la risurrezione. Ci op- cato per l’uomo attuale, ma che ossia il suo recupero. Così poniamo al dolore e alla malat- avrà sempre un’efficacia reale, molte volte si preferisce non tia in quanto ostacolano l’a- secondo la dottrina sacramenta- parlare di ospedali ma di centri dempimento della missione che le di ogni tempo. Nella Pastora- o istituzioni sanitarie. Trovia- Dio ci ha affidato e, come il mo come motivazione princi- Buon Samaritano, ci sforziamo pale della cultura attuale la sa- di combatterli con tutte le no- lute. Essa entra in pieno nei stre forze. Pur sapendo che la presupposti del significato del- morte è inevitabile, non vedia- la qualità di vita e della quanti- mo il fine della vita come una ficazione del benessere di un luce che si estingue, ma come paese. Molte volte nella divul- una lampada che si spegne per- gazione di questo modo di ve- ché è giunta l’aurora del grande dere le cose si privilegia la sa- giorno. lute fisica. Ma, a poco a poco, si va allargando la convinzione 2) Capo che il corpo sia un aspetto del- In alcuni ambienti della Pa- l’uomo e che vada considerato storale della Salute, si vuole ri- nella sua complessità; e così durre l’azione del sacerdote a l’attenzione si va centrando an- quella di un ministro della Pa- che su aspetti sociali, mentali, rola che cerca, attraverso la sua le della Salute il sacerdote è la ascolta attentamente la Parola ai tempi del malato scegliendo chiave, in quanto si configura a salvifica reale ed efficace che è il modo migliore per farlo, ma Cristo sanante, a Cristo risusci- la Pasqua di Cristo e che, in non astenersi dal dare la solu- tato, egli realizza la sua effetti- questo modo, modella il popolo zione con il pretesto che di vità realizzando nel malato il di Dio ad immagine e somi- fronte alla grandezza del dolo- Mistero di questa sua configu- glianza di Cristo morto e risu- re umano l’unica cosa da fare è razione. Ciò significa la fede scitato. accompagnare in silenzio e piena nella personalità sacerdo- modestamente le sofferenze in- tale e la fede piena in ciò che il 4) Servo dicibili. Ciò equivarrebbe a sacerdote realizza. Il suo lavoro Il Ministero sanante è il Ser- mancanza di fede e a codardia nella Pastorale della Salute non vizio sanante. Come ben sap- di fronte alla testimonianza de- è un complemento pietoso alle piamo, Ministero è Servizio. Il finitiva da dare nel momento opere di misericordia che altri Servizio deve essere quello del più difficile e cruciale. Non si possono realizzare al riguardo, Servo di Yahvè sofferente (Is tratta di “consolare” e di trova- ma la fonte di queste stesse 53), che porta in sé tutte le no- re solo il modo psicologico per opere di misericordia. Il Buon stre sofferenze e carica sulle farlo, ma di dare il contenuto Samaritano è Cristo Capo della sue spalle la croce di tutti i no- efficace della nostra fede nel Chiesa, che cura in questo mo- stri mali. Il sacerdote così dà momento in cui ce n’è mag- do attraverso il sacerdote. é ragion d’essere al dolore. Il do- giormente bisogno. é questo il quindi evidente come sia sba- lore, come una cosa in sé catti- grande servizio che ci si aspet- gliato che altre persone, diverse va, mediante il dolore del Ser- ta dal sacerdote e che egli ren- dal sacerdote ministeriale, pos- vo di Jahvè si trasforma in fon- de nella stessa Eucaristia signi- sano sostituirlo ed essere in te di vita e risurrezione e quin- ficata nel Viatico che il sacer- senso stretto Cappellani dei di in una cosa buona. Insieme dote accompagna e rende dop- 107 centri sanitari. al senso della salute il sacerdo- piamente visibile nel significa- te dà anche il senso del dolore, to specifico applicato a quel 3) Pastore non come una semplice spiega- malato: il Sacramento dell’Un- Il sacerdote come Cristo Pa- zione teorica, bensì come una zione dei malati. store deve conformarsi all’uo- spiegazione pratica, operando mo attuale e, nella Pastorale ciò che dice. Specialmente 5) Sposo della Salute, all’uomo in stato l’Unzione dei malati è un Sa- L’autenticità del Ministero di malattia e salute. Tale aspet- cramento in cui il malato si cri- sacerdotale viene provata nel- to integra il precedente e dà tut- stifica per assumere il proprio l’amore assoluto e totale, nella ta la sua forza al significato dolore e, nel caso, la propria dedizione a Cristo stesso nel- profondo del Sacramento. Que- morte conformato a Cristo, e l’uomo in stato di malattia e sa- sto deve essere significativo trovare in esso la fonte di risur- lute. La motivazione per eser- per l’uomo concreto, quindi rezione. Il Sacramento del- citare questa Pastorale non è nella sua amministrazione deve l’Unzione dei malati sdoppia diversa da quelle dello stesso essere adattato alle circostanze in questo modo il Sacramento sacerdozio ministeriale: è la concrete che il malato attraver- dell’Eucaristia e lo applica nel- carità pastorale intesa come sa. Di qui l’importanza delle la sua virtualità di una morte amore pieno e totale. Di qui si scienze della comunicazione, impregnata di risurrezione. Lo comprende la castità sacerdota- della psicologia e, soprattutto, Spirito Santo fa sì che la le come dedizione fino alla della grande umanizzazione conformazione alla volontà di morte, come un obbligo totale della medicina che l’azione pa- Dio nella morte sia un rimette- di amore, come il cosiddetto storale contiene. Il Sacramento re in modo generoso e totale il “Amoris Officium”, fino al li- appare come autentica Buona proprio spirito nelle mani del mite, al termine della vita nella Novella della salvezza per l’uo- Padre per ricevere in seguito la stessa morte per giungere alla mo in stato di salute e di malat- risurrezione. pienezza della risurrezione. tia e, come tale, deve essere a Da parte del sacerdote si esi- Mediante questo amore ha lui proposto. Di qui la forza di ge la virtù dell’umiltà per rico- senso e solidità la virtù della tutte le tecniche ideate per por- noscere che non c’è nessuna speranza. Tutta la Pastorale tare e rendere significativa al soluzione umana al problema della Salute si fonda impre- malato la salute offerta da Cri- della morte, e che l’unica solu- scindibilmente sulla virtù della sto, e portarla anche all’uomo zione è la risurrezione di Cri- speranza. Solo con una speran- in salute per indicargliene il sto, Dio e uomo. Non sono le za inamovible nella risurrezio- senso e il valore reale. L’essere parole consolatrici del sacerdo- ne si acquisisce la gioia del ser- pastore si colloca a partire dalla te quelle che daranno la “rasse- vizio e l’amore dell’attesa per virtù dell’Obbedienza come un gnazione” di fronte all’inevita- lo sposo che giunge nel mo- “Ob audire”, come un ascoltare bile, ma la stessa realtà miste- mento della morte con tutta la e stare attento al significato sal- riosa e oscura di Cristo morto e gioia della risurrezione. La vifico dell’azione ministeriale. risuscitato. Il sacerdote deve Chiesa tutta si precipita all’in- Questa obbedienza si esige da con misericordia conformarsi contro del suo Sposo e vive in parte del destinatario dell’azio- al malato che soffre non solo pienezza la Parola rivelata me- ne pastorale e dello stesso sa- per pregare assieme a lui, ma diante la quale la Sposa dice al- cerdote; è un’obbedienza che anche per offrirgli nella fede lo Sposo alla fine dei tempi, configura la carità pastorale co- l’unica soluzione possibile. dei suoi tempi: “Vieni Signore me un’obbedienza amorosa che Come pastore, dovrà adeguarsi Gesù” (Ap 22, 20). Abbiamo cercato di delinea- re. La realizza il Presbitero, ma va pontificia all’unità della cat- re alcune idee sul Mistero del non può farlo se non in unione tolicità universale. In questo sacerdote ministeriale e, a par- piena con il suo Vescovo e con modo, partecipando alla stessa tire da questo Mistero, seguen- gli altri fratelli Presbiteri. Che missione pontificia, la realizza do la prospettiva dell’Esorta- il Presbitero sia religioso o dio- anche il Pontificio Consiglio zione Apostolica “Pastores Da- cesano non fa qui alcuna diffe- per la Pastorale della Salute. bo Vobis”, arrivare al Ministero renza: entrambi appartengono Per realizzare una missione è sanante del sacerdote ordinato. al Presbiterio del Vescovo, se- necessario comprenderla sem- Tale Mistero misterioso è un condo i propri diversi carismi, pre più profondamente. Forse Ministero che nel giungere al per realizzare la loro azione pa- queste idee permetteranno di concreto, in particolare al sa- storale. La realizza il Papa, ma progredire nella comprensione cerdote, vuol dire la sua mis- come fondamento visibile di del misterioso Ministero euca- sione individuale, certo, ma che tutta la Chiesa, cioè come radi- ristico sacerdotale ed ecclesiale non si può realizzare senza una ce e fondamento dell’unità cat- della Pastorale sanante della prospettiva più ampia e colletti- tolica. Egli lo fa collegialmente Salute. va. Il Vescovo realizza la mis- con ognuno e con tutti i confra- sione nella sua Chiesa partico- telli Vescovi, come Capi delle S.E. Mons. JAVIER LOZANO lare, ma non lo fa da solo, bensì loro Chiese particolari, e con BARRAGÁN Arcivescovo-Vescovo emerito con il suo Presbiterio, con ognuno e tutti i Presbiteri, uniti di Zacatecas quanti esercitano il proprio sa- al proprio Vescovo e ai fratelli Presidente del Pontificio Consiglio cerdozio ministeriale che è alla Presbiteri della Chiesa partico- per la Pastorale della Salute base della sua Chiesa particola- lare, tutti aperti dalla prospetti- Santa Sede 108

Identità del Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute alle soglie del Terzo Millennio Riflessione teologica

Introduzione parte in una prospettiva eccle- gura del prete come Cappella- siologica di comunione non si no ospedaliero (3). Ma occor- Il tema dell’identità del può pure trascurare la collabo- rerà forse innanzitutto collo- Cappellano Cattolico nella razione dei laici nella realizza- care questa difficoltà a trac- Pastorale della Salute è oggi zione dell’unica missione di ciare l’identità del Cappellano di grande attualità, particolar- Gesù Cristo. Il contesto odier- nella crisi generale che carat- mente nelle Chiese dove si no richiede, quindi, di precisa- terizza la riflessione odierna nota un grande calo delle vo- re i fondamenti di questa rela- sul sacerdozio (1). cazioni sacerdotali e nelle zione che intercorre tra i due In questo modo intendo quali ci si pone la domanda, Ministeri in vista dell’edifica- mettere a disposizione ele- sulla base di una ecclesiologia zione della “famiglia di Dio”. menti e criteri teologici basila- di comunione, se non sarebbe Supponendo l’ecclesiologia ri che oggi vengono spesso il caso di pensare ad altri mo- di comunione come base della trascurati nel dibattito attuale. delli della figura del Cappella- nostra relazione per delineare In questo dibattito sull’iden- no1. La crisi di identità attuale alcuni punti chiave del tema a tità del Cappellano ospedalie- del Cappellano ospedaliere va noi affidato, partendo proprio ro del Terzo Millennio non si collocata nel vasto contesto da elementi storici che hanno della crisi di identità del sacer- contribuito alla formazione dozio ministeriale in se stesso. dell’identità del Cappellano Quindi, volere precisare l’i- ospedaliero proprio per evita- dentità del cappellano richie- re di progettare sui problemi de anzitutto puntualizzare la della nostra epoca un’inter- questione dell’identità del sa- pretazione non fondata nei da- cerdozio ministeriale nel suo ti biblici e neppure storica- rapportarsi al sacerdozio co- mente, cercheremo di delinea- mune dei fedeli. Mi sembra re gli elementi fondamentali che sia proprio lì il nocciolo che hanno caratterizzato la del problema. comprensione cattolica del L’ecclesiologia di comunio- cappellano ospedaliero (2) e ne colloca il Ministero ordina- poi, in seguito, chiederci qua- to all’interno della vita del po- le luce possiamo ricavarne per polo di Dio, ma non per can- la comprensione dei problemi cellarne la specificità. D’altra sollevati oggi attorno alla fi- può costruire sul prato verde. cerdozio comune di tutti i bat- damentale, cioè partendo da Il fondamento ci è dato in Ge- tezzati e sacerdozio ministe- principi teologici fondamenta- sù Cristo una volta per tutte. riale3. Dall’altra parte, si dovrà li. Abbiamo bisogno di una Un altro fondamento non può dire che un’ulteriore radice è concezione globale, integrale darcelo nessuno e ognuno do- di tipo ideologico e si trova del sacerdozio, e solo dentro vrebbe stare attento a questo nella rivoluzione culturale che ad essa si può meglio capire la dato nella configurazione che avviene alla fine degli anni figura del Cappellano ospeda- si dà dell’identità del Cappel- Sessanta inizio Settanta. Essa liero. Allora la discussione at- lano (1 Cor 3, 10s.). consiste in un trasferimento torno ad essa può essere colta delle rappresentazioni demo- come un kairos nel quale rina- cratiche alla Chiesa4 con una sce una nuova figura di Cap- 1. Considerazioni sulla critica ideologica delle istitu- pellano ospedaliero del Terzo situazione attuale del zioni, o meglio con una sfidu- Millennio. Perciò, nel con- Cappellano ospedaliero cia nelle istituzioni che carat- frontarsi ai problemi odierni, terizza in questo periodo non non intendiamo lavorare in La necessità di precisare l’i- soltanto la situazione ecclesia- modo puramente apologetico, dentità del Cappellano ospe- le ma la società in genere. ma in una prospettiva costrut- daliero si fa sentire oggi in In questo contesto, dunque, tiva e creativa. modo particolare specialmen- si capisce che mentre il Vatica- te per il fatto che il Ministero no II ci offre una bella teologia 1.2. Figure di sacerdozio che ordinato è venuto a trovarsi della Chiesa come “popolo di hanno segnato la seconda soprattutto dalla seconda metà Dio” mettendo in relazione il meta del XX secolo del nostro secolo in poi in una sacerdozio comune dei fedeli situazione di crisi in buona con il sacerdozio ministeriale L’ecclesiologia di comunio- 109 parte delle chiese occidentali (LG, 10-11; 34-38 special- ne del Vaticano II ha profondi (Europa e Nord America). mente), alcune interpretazioni radici nella storia della teolo- Un primo dato possiamo teologiche cercheranno di gia cristiana. La sua riscoper- trovarlo nel calo dei numeri mettere in contrapposizione i ta, però, avvenne solo all’ini- dei candidati all’ordine sacer- due tipi di sacerdozio5. O an- zio di questo secolo. Tale ri- dotale. Non ci si può non in- cora si è cercato di mettere in scoperta era accompagnata da quietare se si sa inoltre che evidenza una certa contraddi- una ricerca profonda da parte una buona parte dei preti at- zione tra il capitolo III della dei teologi, soprattutto duran- tuali sono già avanzati in età e LG che tratta della costituzio- te la Seconda Guerra Mondia- che per altro molti di loro, an- ne gerarchica della Chiesa e il le, di trovare una figura di sa- che quelli giovani, si sentono capitolo II che descrive i cari- cerdote che sia più vicina alle di lavorare troppo e in un cli- smi all’interno della vita del vicende del popolo cristiano7. ma di non successo, di rasse- popolo di Dio e richiama a A determinare questa figura di gnazione e frustrazione in un prendere sul serio il senso del- sacerdote saranno soprattutto mondo molto secolarizzato e la fede dei credenti. Inoltre, teologi come Yves Congar e indifferente. Questo fatto può dentro al sacerdozio ordinato Marie Dominique Chenu, ma avere un certo impatto. Ma stesso, se sembra chiaro il rap- un appoggio a tale approccio occorre subito dire che buona porto di collaborazione dei verrà soprattutto dal Cardinale parte dei preti si sente realiz- preti ai sacerdozio del Vesco- Suhard8. Ma alcune interpreta- zata nel proprio Ministero. E vo, rimane però poco chiaro il zioni radicali di una tale pro- che il calo dei preti va pure in- rapporto con il diacono, di cui spettiva porteranno a ridurre il quadrato nel quadro generale il concilio parla nella Lumen Ministero sacerdotale ad una della crisi di fede e del calo Gentium 29 e nella Christus semplice presenza nei luoghi dei membri delle nostre co- Dominus 15. dove non si fa nessuna predica munità. Questa crisi può avere Molto spesso si incontra e dove non si celebra nessun molte cause e occorre, quindi, l’opinione che tutte queste sacramento, e della bella teo- evitare le semplificazioni e questioni si risolvono da sé logia dei padri fondatori ri- generalizzazioni troppo fretto- mediante la pratica (nella Pa- marrà solo quanto si chiamerà lose. storale) sia tramite delegazio- la dimensione salvifica del- ni dei compiti, che fino ad ora l’incarnazione, cioè che la sal- 1.1. Motivi della crisi spettavano solo ai preti, alla vezza sta nel semplice fatto comunità e ai laici6. Certa- che il salvatore è venuto nella Una delle cause fondamen- mente nella pratica si possono nostra carne... Quindi baste- tali da nominare sembra essere risolvere molti problemi, ma rebbe per inaugurarla che il una mancanza di chiarezza occorre pure dire che spesso prete sia presente lì dove vi- teologica. Sotto questa pro- soluzioni che sembrano essere vono quegli uomini che non spettiva le radici della crisi puramente pratiche pastorali conoscono Gesù Cristo, come stanno da una parte in una re- possono avere un seguito di egli stesso ha vissuto prima cezione unilaterale e superfi- conseguenze ed implicazioni della sua vita pubblica a Na- ciale dell’ecclesiologia del teologiche fondamentali. Se zaret. “popolo di Dio” e di comunio- vogliamo evitare confusioni e A questa radicalizzazione ne del Vaticano II2 con una incomprensioni, si dovrebbe reagì la teologia di Padre Mi- conseguente interpretazione quindi pensare la pratica sotto chel Laboudette, O.P., che unilaterale del rapporto tra sa- la prospettiva teologico-fon- contesta proprio la riduzione del Ministero del prete ad una di Cristo ed è come se Dio semplice presenza: “Non sarà stesso esortasse per mezzo no- quindi tramite la semplice stro” (2 Cor 5, 20)12. Sant’A- presenza e così come per con- gostino ha meglio formulato tatto che il prete, in quanto questo dato quando dice che prete, santificherà, ma è pro- “Christus est qui praedicat”, priamente tramite il suo mini- “qui baptizat”, “qui conse- stero, l’annuncio della parola crat”13. In questo senso si è e la celebrazione del culto sal- parlato di Cristo stesso che si vifico”9. Il problema che era comunica nella potenza dello così sollevato era proprio Spirito Santo. quello della natura del presbi- Però, occorre subito preci- terato, “in quanto esso è un sare che questo carattere di potere, [l’ordine] è ordinato a “repraesentatio Christi” si può degli atti che hanno per ogget- dire in una certa misura di to proprio la santificazione del ogni cristiano. Ogni battezza- popolo di Dio, l’espansione e to ha rivestito Cristo, vive in la diffusione della grazia cri- Cristo e Cristo vive in lui. 4, 12) si capisce che il Mini- stiana nella Chiesa”10. Ma una Quindi è ogni cristiano che stero sacerdotale è un servizio tale risposta lasciava pure irri- deve rendere Cristo presente per e agli altri servizi. Così si solta la domanda per sapere se per l’altro in parole e in opere. può dire che il sacerdozio mi- la missione pastorale dei preti Come abbiamo già detto per il nisteriale non è solo “reprae- non deve niente alla loro con- Concilio Vaticano II, tutti i sentatio Christi” in un senso 110 sacrazione. é, quindi, in que- battezzati partecipano al tripli- generale, ma “repraesentatio sto contesto che verrà fuori il ce Ministero di Cristo e costi- Christi Capitis Ecclesiae”. Nel decreto sul Ministero e la vita tuiscono un popolo profetico, senso pieno della parola tale dei preti (Presbyterorum ordi- sacerdotale e regale (1 Pt 2, 5- Ministero è proprio dei Vesco- nis) alla vigilia della chiusura 10). é tutto questo che inten- vi in quanto successori di del Concilio Vaticano II il 7 diamo quando parliamo del Apostoli (LG 21). I preti, se- dicembre 1965. sacerdozio comune di tutti i condo il Concilio Vaticano II, In breve, questo documento battezzati. Certamente la sono descritti come collabora- dice che i preti, in quanto col- Chiesa nella sua totalità è cor- tori, aiutanti, organi, ma anche laboratori dei Vescovi, devono po di Cristo, famiglia di Dio e figli, fratelli e amici di Vesco- condurre “la vita apostolica” quindi “repraesentatio Chri- vi (LG 28, PO 2, CD 30). praticando “la carità pastora- sti” nel mondo, sacramento, Rappresentano il Vescovo (SC le”, cioè agire “in persona Ch- cioè segno e strumento di Dio 42, LG 28). Sembra che sia risti capitis” (PO 2; LG 10). Il nel mondo e per il mondo. proprio questa prospettiva che loro primo compito, che è Questa insistenza sulla re- costituisce l’idea fondamenta- quello di evangelizzare, è in- sponsabilità comune di tutti i le del decreto conciliare Pre- dissociabile dal loro Ministero cristiani ha portato, come ab- sbyterorum ordinis15. eucaristico, e i due sono corre- biamo già detto, alla doman- Infatti nella PO 6 si dice: lati al loro terzo compito, che da: “Cosa rimane ancora di “Esercitando la funzione di consiste nell’esercizio della specifico al sacerdozio mini- Cristo capo e pastore per la “funzione di Cristo Testa [Ca- steriale? Qual è il suo pro- parte di autorità che spetta lo- po] e Pastore” (“Repraesenta- prium? Il prete non verrebbe ro, i presbiteri, in nome del ve- tio Christi capitis”), cioè ren- allora ridotto solo ad un rap- scovo, riuniscono la famiglia dere presente sacramental- presentante della comunità, di Dio come fraternità animata mente l’azione salvifica di cioè della Chiesa, e quindi una nell’unità, e la conducono al Cristo capo nella Chiesa ed espressione della volontà del- Padre per mezzo di Cristo nel- impegnarsi perché essa sia vi- la maggioranza che vi si ma- lo Spirito Santo”16. Con questa sibile nel mondo11. Il tema del- nifesta?”14. La relazione di “repraesentatio Christi Capi- la “Repraesentatio Christi ca- Sua Eccellenza Mons. Javier tis”, il Ministero sacerdotale pitis” mette in evidenza il fon- Lozano Barragán ha messo esprime nello stesso tempo il damento teologico e l’essen- bene in evidenza questa pro- fatto che la Chiesa non esiste a ziale della comprensione cat- blematica sottolineando la partire da se stessa, ma da Ge- tolica del Ministero del prete specificità del sacerdozio or- sù Cristo. Esso sta come segno nella Chiesa cattolica. L’Apo- dinato. Vorrei qui solo accen- del fatto che nessuno si dà da stolo Paolo in 2 Cor 5, 14-20 nare al fatto che dalla teologia sé la grazia salvifica. Essa è un mette bene in evidenza non di Paolo si può ricavare una dono di Dio solo, non è una solo l’unità tra annunzio del risposta chiara a queste do- produzione umana. Fin qui la Vangelo e i ministri della ri- mande. La responsabilità co- nostra prospettiva è partita conciliazione. Questa unità si mune di tutti non significa che dall’alto, cioè dalla missio di fonda nel fatto che nel Mini- nella Chiesa tutti possono fare Gesù dal Padre, e vede il Mi- stero dell’Apostolo è Gesù tutto. Ma ogni carisma ha il nistero sacerdotale come inse- Cristo stesso, risorto e innal- suo compito specifico nell’e- rito nella logica di questa mis- zato alla destra del Padre, che dificazione della famiglia di sione. Però, questo approccio agisce nella potenza dallo Spi- Dio (Rm 12; 1 Cor 12). deve esser completato da quel- rito: “Siamo mandati al posto Dalla lettera agli Efesini (Ef lo che parte dal basso e vede il Ministero sacerdotale come Ministero sacerdotale, dimen- ge allora la questione della inserito nell’agire di Gesù Cri- ticando che proprio la PO in- crisi dell’identità del prete. sto, il quale, mediante lo Spiri- tende il servizio al Vangelo Papa Giovanni Paolo II ha to Santo, vivifica, santifica e come parte integrante del cul- sottolineato tale fatto insisten- guida la Chiesa verso il Padre. to cristiano poggiandosi su do nello stesso tempo sull’i- Nella celebrazione eucari- Rm 15, 1622. Il documento del- dentità cristologica ed eccle- stica vengono messe in evi- la Commissione Teologica In- siale del prete27, tracciando co- denza molto bene queste due ternazionale del 197123, alla sì la prospettiva dei dati per- dimensioni. Da una parte il redazione del quale partecipò manenti della comprensione ministro agisce “in persona Hans Urs von Balthasar, aiutò dell’identità sacerdotale. Christi” e può pronunciare le a superare questa dicotomia Questa evocazione somma- stesse parole di Cristo “questo tra Ministero della Parola e ria delle questioni poste alla è il mio corpo”, “questo è il Ministero dell’Eucaristia. teologia del sacerdozio duran- mio sangue”. Dall’altra parte Questo è possibile se si conce- te il periodo contemporaneo ci egli parla e agisce anche in pisce il Ministero sacerdotale invita a “ritrovare non solo il nome della Chiesa portando come il servizio della potenza prete, ma anche la figura del verso Dio le offerte della co- attiva, propriamente escatolo- Cappellano ospedaliere nella munità17. I Padri erano parti- gica, della Parola di Dio Ð Ge- sua originalità, specificità ori- colarmente attenti a questo sù Cristo morto e risuscitato – ginaria”. Come lo sguardo fatto. Per Cipriano, ad esem- i cui segni sensibili sono l’an- sulla storia ci può aiutare a pio, “il Vescovo è nella Chiesa nuncio del messaggio evange- circoscrivere tale originalità? e la Chiesa è nel Vescovo”18. lico e i gesti sacramentali. Cercheremo di localizzare gli La stessa realtà viene formu- Alla domanda di sapere elementi fondamentali dell’i- lata presso Agostino in altre quale sia l’elemento essenzia- dentità del Cappellano innan- 111 parole: “Per voi sono vescovo, le del sacerdozio ministeriale, zitutto attraverso la storia del- con voi sono cristiano”19. Que- il Padre Emile Pin24, S.J., tro- la formazione della figura del sta rappresentazione non pone verà una risposta nella distin- Cappellano ospedaliero e poi quindi il Vescovo al di sopra zione tra la “funzione di presi- mettendo in evidenza una se- della comunità o staccata da denza (praeesse o praesidere) ria di concetti chiave. Una essa. Ecco perché Cipriano della comunità cristiana” e questione guiderà la nostra ri- dirà che egli non vuole fare quella di presidenza dell’Eu- cerca, cioè come la tradizione niente senza il consiglio del caristia. Egli non precisa però della Chiesa concepisca la Pa- clero e l’accordo del popolo20. il tipo di rapporto da stabilire storale dei malati. Il Ministero sacerdotale si tro- tra i due tipi di presidenza. Ma va quindi in servizio degli altri va presa in considerazione carismi. In questo senso il proprio qui l’indicazione della 2. La cura dei malati Concilio Vaticano II è riuscito PO secondo la quale i preti, in e il carattere di ad andare oltre un certo cleri- quanto partecipano all’unico rappresentazione del calismo e ha tentato di porre i sacerdozio e all’unico Mini- Cappellano ospedaliero: germi per una collaborazione stero di Cristo25, sono con- fondazione della sua fiduciosa tra pastori e laici al- giuntamente ministri della Pa- identità sacerdotale l’unico Ministero di Cristo e rola di Dio, ministri dell’Eu- invita i pastori ad ascoltare i caristia e capi del popolo di Per la comunità cristiana la laici (LG 37; PO 9). Il Conci- Dio. Queste tre funzioni for- cura dei malati appartiene, fin lio apriva anche una prospetti- mano un tutt’uno. Non sono dai suoi inizi, ai suoi obblighi va per pensare vie di collabo- separabili l’una dall’altra co- fondamentali28. Essa fonda tale razione responsabile tra i vari me non sono separabili i tre ti- compito nelle parole stesse di Ministeri. Non si tratta, qui, di toli cristologici di Cristo, pre- Gesù che raccomanda di pren- una concessione alla mentalità te, profeta e re, dai quali esse dersi cura dei malati (Mt 25, democratica predominante, derivano26. Questo radicamen- 31-46) e continua così, come ma di una esplicitazione e rea- to dell’identità del prete in Gesù stesso ha fatto nel suo lizzazione della Chiesa come Cristo mira a ricordare alla comportamento verso i malati, famiglia di Dio e comunione. Chiesa che il suo agire salvifi- a combattere ogni loro margi- Però occorre dire che, oltre a co non scaturisce da essa stes- nalizzazione (Mt 1, 40-45) e, dare un impulso alla vita di sa e neppure da un maggiore tramite un incontro globale molti sacerdoti, il decreto con- “consensus fidelium” o dalla con la persona, a sopprimere il ciliare non è comunque riusci- nostra capacità di convincere peccato e la malattia come se- to a chiudere il dibattito sulla gli uomini della veracità del gno di uno stato di profonda teologia del sacerdozio21. Vangelo, di radunarli nell’u- mancanza di salvezza (come Partendo dal fatto che la nità nella fede e condurli alla segno di grande male)29. Certa- Presbyterorum ordinis dà una salvezza, ma ha la sua fonte mente in questa prospettiva le certa priorità all’annuncio del solo in Cristo, il quale rimane tradizioni giudaiche, come la Vangelo (mentre Trento face- presente in mezzo a noi nella visione secondo la quale il va del sacrificio della messa il potenza dello Spirito Santo prete esercita, in quanto rap- primo e più importante com- (LG 10-12; 20s.; 31-36). presentante di Dio, la potenza pito del Ministero del prete), Una volta che scompaiono di Yahweh sulla malattia, la taluni hanno voluto sottovalu- questi dati cristologici e pneu- guarigione30 e il pensiero di tare il carattere sacrificale del matologici fondamentali, sor- “cura” proveniente dalla tera- peutica greca (preoccuparsi sto manifesta come fin dagli percepire un forte legame tra della sofferenza dell’altro, del- inizi la cura dei malati non fu la cura dei malati e la discipli- lo straniero)31, hanno giocato compito di tutti i cristiani, ma na ecclesiastica, dove si può un certo ruolo, ma fondamen- soprattutto di ministri ben osservare lo sviluppo dell’un- tale è stata la determinazione specifici. zione dei malati, che si mostra cristologica: nel malato è il Nella letteratura postaposto- pure nelle regole dei monaci volto di Cristo sofferente che lica gli anziani vengono sem- sul modo di comportarsi verso ci viene manifestato solleci- pre di più esortati a non trascu- i malati. tando il nostro amore32. rare i malati35. Proprio perché La regola benedettina, per Nella comunità delle origini diventa sempre più difficile esempio, fa della cura dei con- l’educazione, la terapia, la cura per i Vescovi e per gli anziani fratelli ammalati un dovere dell’anima e annuncio non so- visitare tutti gli ammalati sono speciale per la comunità41 poi- no attività chiaramente distinte formulate le prime regole di ché il servizio all’ammalato è le une delle altre33. Questo si comportamento36. Durante le servizio a Cristo stesso nel mostra già nelle fonti ove si grandi epidemie che colpirono senso di Mt 25. In un com- parla della cura spirituale degli violentemente la città di Roma mento alla regola benedettina ammalati. Essa viene citata nel II e III secolo d.C., si ma- del IX secolo si dice che l’a- nella descrizione dei compiti nifestò con grande chiarezza bate deve fare tutto affinché “i cristiani come una delle opere come la cura dei malati fosse malati confessino i loro pec- di misericordia e viene spesso una grande espressione della cati, ricevano i sacramenti, usata in una prospettiva apolo- sequella Christi. Così si espri- ascoltino regolarmente la getica o nel contesto delle re- me Dionigi di Alessandria: messa; che essi siano visitati, gole normative per il compor- “Senza paura, essi [i cristiani] consolati ed incoraggiati”42. 112 tamento cristiano. visitavano i malati, li serviva- Possiamo capire queste pre- Occorre dire che l’amore no con amore, li curavano se- scrizioni e questo rigore solo cristiano per i malati presup- condo i comandamenti di Cri- se prendiamo in considerazio- pone una nuova concezione, sto e con gioia si separavano ne la concezione della malat- valutazione, visione della ma- con loro da questa vita... Que- tia in questo tempo nei mona- lattia stessa. Nella medicina sto modo di morire è da vede- steri: la malattia viene vista greca come viene determinata re come frutto di una profonda come un mezzo disciplinare da Ippocrate si parla anche vita spirituale e di una solida per la salute. La cura dei ma- dell’ammalato in quanto tale e fede in nessun modo pero pa- lati e la Pastorale dei malati la preoccupazione di chi ne ragonabile alla morte tramite hanno perciò soprattutto un prende cura è anzitutto indiriz- il martirio...”37. In questo con- carattere religioso-morale. zata agli amici e alla loro per- testo si delineano due tenden- Anche il medico è obbligato a sonalità, ma non a tutti gli uo- ze: una che considera la malat- lasciare i pazienti prima di tut- mini malati34. Per l’amore cri- tia come una prova per la fede to confessarsi e solo dopo gli stiano, invece, si tratta del- e la pazienza dell’ammalato, è consentito trattare il corpo: l’ammalato in quanto creatura l’altra che ritiene che chi cura la medicina terrena può agire di Dio e prossimo, volto con- l’ammalato possa sperare per solo quando l’uomo è spiri- creto di Gesù il Cristo. Consi- il suo servizio gratuito una ri- tualmente puro43. derato come immagine del compensa celeste. Occasional- Fin quando l’ospedale rima- Dio incarnato e della passione mente troviamo Vescovi che se parte del convento, era evi- di Cristo, l’ammalato gode di sono pure medici e si appog- dente che la Pastorale dei ma- una attenzione e considerazio- giano alla tradizione che risale lati faceva parte della cura dei ne speciale. Così si capisce a Mc 2, 17 e che parla di “Cri- malati. Nel XII e XIII secolo perché la lettera di Giacomo sto medico”38. Così si sviluppò si formano nuovi tipi di ospe- colloca tra i primi compiti del l’analogia tra la cura dell’ani- dali. Nelle nuove città si in- Vescovo e degli anziani quello ma e la medicina: come la ma- contrano molti più poveri e di visitare gli ammalati e i po- lattia viene letta quale espres- malati. Tocca ora alla comu- veri (spesso questi due vengo- sione del peccato, così pure il nità intera prenderne cura. no citati insieme), di pregare peccato viene descritto come per loro e di ungerli con l’olio malattia. Preghiera e penitenza nel nome del Signore (Unzio- sono allora capite come medi- ne degli infermi) e di rimettere cina39. loro i loro peccati (Gc 5, 14s.). Nel IV secolo d.C. vengono Preghiera, unzione con olio piano piano eretti ospedali nei consacrato, confessione e per- quali sono presi tutti i biso- dono dei peccati, probabil- gnosi: stranieri, poveri, vedo- mente anche legato con la ce- vi, orfani e ammalati40. Essi si na (agape fraterna), appaiono trovano sotto la responsabilità qui come gli elementi costitu- del Vescovo. Specialmente i tivi della cura spirituale degli monaci si dedicano in modo ammalati. Essi rimandano ad particolare alla cura degli am- una comprensione della ma- malati e dei poveri. Al con- lattia come un complesso di vento viene spesso affidato relazione tra fragilità corpora- anche un sanatorio. Sotto l’in- le e debolezza spirituale. Que- flusso dei monaci si lascia Nello stesso tempo, tramite la mente orientata alla conver- 2.1. La situazione riflessione sulle crociate e il sione: “l’ammalato deve sop- contemporanea movimento dei poveri, si for- portare con pazienza le soffe- ma una nuova valutazione dei renze... abbandonarsi a Dio, Nel contesto della funziona- poveri e degli ammalati come lasciare il mondo con gioia... lizzazione, specializzazione e “domini nostri pauperes”. cercare di assomigliare sem- tecnicizzazione degli ospedali, Una dichiarazione papale de- pre di più all’immagine di la Pastorale degli ammalati ha scrive la cura dei malati come Cristo nella sofferenza... rima- conosciuto, quindi, un cambia- “pauperum Christi servi- nere fedele fino nella morte”47. mento profondo nella sua tium”44. In questo contesto na- Ma nello stesso tempo si veri- struttura49. La tecnicizzazione scono ordini religiosi che in- fica all’interno del pietismo della medicina va di pari passo tendono proprio realizzare l’a- stesso una comprensione della ad una comprensione oggetti- more di Cristo e del prossimo Pastorale per i malati come vante e riduttiva della malattia tramite il servizio ai malati. conversazione libera nella come una perdita provvisoria Rimane ancora forte la visio- quale vengono prese sul serio (passeggera) della funzione di ne secondo la quale, tramite la le necessità dell’ammalato. una parte del corpo. Così per la malattia, l’anima viene messa Essa viene concepita come Pastorale dei malati è diventa- alla prova e illuminata. La espressione dell’amore di Dio to urgente non perdere di vista malattia è una medicina spiri- che libera e compatisce con il la relazione che tiene insieme tuale la quale conduce l’am- sofferente. Vengono così in- la malattia e la vita e prendere malato alla perfezione (2 Cor trodotti nuovi aspetti, cioè sul serio l’isolamento affettivo 12, 9). Rimane pure evidente quelli dell’individualità della del malato nei moderni ospe- che ogni cura degli ammalati persona e della sua libertà. La dali. La cura dei malati va allo- inizia con la confessione e Pastorale protestante fino a ra concepita come la cura pa- 113 l’Eucaristia. Quanti prendono Schleiermacher sarà determi- storale dell’ospedale. Essa di- cura dei malati si guadagnano nata da questi due principi. venta Pastorale per i pazienti e un prezzo nel cielo; la loro at- Nel contesto del razionali- per gli operatori in seno all’i- tività è una contemplazione smo, lo scopo della cura pa- stituzione ospedaliera; essa della sofferenza di Cristo e storale dei malati viene artico- non è una continuazione della tramite essa giungono alla lato attorno alla figura del Pa- Pastorale della comunità par- perfezione. store come amico e buon rocchiale, ma deve sviluppare i Questo sistema della Pasto- compagno nella sofferenza. propri scopi e i propri metodi. rale dei malati legato stretta- La malattia viene vista come La Pastorale dei malati va mente alla confessione e al- una realtà interamente monda- quindi concepita Ð per analo- l’autorità del prete rimane im- na che non ha a che fare con il gia al Dio di Israele che cam- mutabile fino al XVI secolo45. peccato. Compito del Cappel- mina con il suo popolo Ð come Con Lutero, la Pastorale dei lano ospedaliero diventa quel- accompagnamento dell’uomo malati riceve fondamental- lo di consolare, di sostenere nella crisi della sua malattia, mente un carattere di accom- moralmente e psicologica- con lo scopo di portare insie- pagnamento, sostegno e con- mente; gli viene richiesto di me all’altro la sua sofferenza e solazione. La confessione per- avere una buona conoscenza le sue necessità per giungere de il suo rigore e viene consi- dell’uomo e della psicologia. insieme a lui ad una compren- derato come un evento gioio- Questo richiedeva nel XX se- sione globale di quanto posso- so di incontro, nel quale non colo una relazione personale no significare malattia e vita50. c’è più bisogno del prete, ma con l’ammalato, che tuttavia Questo richiede una buona che necessita la presenza di un diventa sempre difficile per il collaborazione tra il Cappella- qualsiasi cristiano46. Però oc- Cappellano intrattenere vista no ospedaliero e i medici e gli corre segnalare che già presso l’organizzazione attuale degli infermieri; e poi che in alcuni Lutero stesso il carattere ec- ospedali moderni. Si può capi- casi egli venga implicato come clesiale non viene totalmente re in questo contesto l’impor- membro dell’équipe terapeuti- cancellato e nelle Chiese lute- tanza del concetto di cappella- ca. Così la cura pastorale non rane del XVI secolo si nota nia come viene sviluppato verrà considerata come un ancora il legame forte tra cura dalla CEI. supplemento, ma come parte pastorale e ministri ecclesiali. Con il movimento nato so- di una cura e terapia globali Questo è ancora più evidente prattutto negli Stati Uniti si è che includono tutto l’uomo. nelle Chiese riformate in giunti verso gli anni ’60 e ’70 Un tale approccio richiede dal Svizzera. Comunque si nota ad un cambiamento nella con- Cappellano una grande capa- un grande interesse per la Pa- cezione del Cappellano ospe- cità e facilità di relazione. È storale dei malati, dei carcera- daliero. Si è insistito molto solo nel contesto della relazio- ti e dei poveri. Nelle grandi sulla “cura pastorale terapeuti- ne che egli può pure invitare città vengono costituiti parro- ca”, che richiede una forma- alla preghiera e annunciare l’a- ci solo per gli ospedali. Nel- zione speciale per il Cappella- more di Cristo nella situazione l’ambito pietista, la malattia no e la recezione degli sviluppi concreta del malato. Tutto que- viene vista soprattutto come della scienza psicoanalitica. In sto deve avvenire nel contesto tempo opportuno nel quale il questo contesto è nato il “mo- di un cammino d’insieme di ri- malato si può aprire alla paro- vimento della cura pastorale”, cerca di senso. È all’interno di la di Dio e convertirsi. La Pa- il quale ha cambiato pure la questo cammino che vanno storale viene fondamental- cura pastorale dei malati48. collocati la Celebrazione euca- ristica, la Confessione e l’Un- Sulla base di quanto è stato con una lettera di missione da zione dei malati. detto fin qui, si può chiara- parte del Vescovo. Con ciò si La lezione da cogliere da mente rispondere che Cappel- intende sottolineare maggior- questi aspetti storici in riferi- lano può essere solo un mini- mente la responsabilità comu- mento all’identità del Cappel- stro ordinato. Il Cappellano e ne di tutti i cristiani nella par- lano è che se il suo Ministero è l’amministrazione dei sacra- tecipazione al triplice Ministe- stato soprattutto articolato, menti, come celebrazione del ro di Cristo54. E qui va sottoli- lungo la storia, intorno al Mi- Ministero salvifico di Cristo neato che forse il punto di par- nistero della Parola, dell’Eu- Capo, non sono separabili. tenza sarebbe meglio il canone caristia, della remissione dei Però, il Concilio Vaticano II ci 785 del CIC del 1983. Tale ca- peccati e della solidarietà di offre un’altra via. Il Concilio none ha, nei confronti del ca- tutta la comunità con il mem- si riaggancia al Nuovo Testa- none 517 ¤ 2, il vantaggio di bro sofferente. Ci sembra che mento quando parla dei colla- non subordinare la collabora- tali dati vadano nel senso del boratori di san Paolo (Rm 16, zione dei laici alla mancanza can. 564 che definisce il cap- 1-16; Fil 2, 25; 4, 3; Col 4, 10- di preti, ma di iscriverli nel pellano come prete in quanto 15; Fm 1, 24) e sviluppa quasi Ministero nella prospettiva dei collaboratore del Vescovo pri- una teologia dei collaboratori. diritti e dei doveri fondamen- mo responsabile della cura dei Secondo questa teologia, tali di tutti i membri del popo- malati, in quanto egli rappre- sulla base della loro partecipa- lo di Dio. senta Cristo Capo e tutta la co- zione (fondata nel battesimo) Se questo rimane l’intento munità. Però, come abbiamo alla missione salvifica della del documento, occorre quindi già sottolineato, tale configu- Chiesa, i laici sono collabora- non avere alcuna preoccupa- razione richiede già dalla sua tori diretti all’unico Ministero zione su una clericalizzazione 114 essenza una maggiore collabo- di Cristo52. Essi possono, sulla del laicato. Una responsabilità razione dei laici all’unico Mi- base di una missio propria, as- cooperativa e comunicativa nistero di Cristo. sumere certi compiti (munia) senza paura esprimerebbe così Dal Concilio Vaticano II, che sono strettamente legati bene il volto della Chiesa qua- con la sua ecclesiologia di co- con il Ministero (officia) dei le famiglia di Dio, con la di- munione, si è diventati più pastori53. Questo è possibile versità dei suoi membri e dei sensibili ad un maggiore coin- quanto per l’insegnamento, loro vari carismi55; si tratta volgimento di diaconi, religio- tanto per l’agire liturgico co- cioè di approfondire e sfrutta- si e laici nella Pastorale dei me per la Pastorale (cura ani- re a fondo le possibilità che ci malati. Vista la situazione ec- marum). Il Concilio parla più vengono offerte dal Concilio clesiale odierna, alcune Chiese precisamente di “cooperatio” che descrive il laico tramite il locali protendono verso una nell’esercizio di alcuni Mini- suo carattere di essere nel sempre più grande collabora- steri, quale cooperatio non è mondo (Weltcharakter: LG zione del Cappellano con nello stesso tempo participa- 31)56 e come collaboratore nel- un’équipe, cioè di coinvolgere tio al Ministero ordinato stes- l’esercizio del Ministero ec- diaconi, religiosi e laici nella so (LG 33; AA 24; cfr. nel CIC clesiale di Cristo (LG 33 e 35). Pastorale della Salute. Mi sem- can. 228, 230, 759). Il laico ri- Non mi sembra che tale colla- bra che sia pure in questo sen- mane laico pure esercitando borazione abbia bisogno di es- so che vanno le indicazioni di un certo compito strettamente sere riconosciuta come sacra- questo Consiglio Pontificio51. collegato con il Ministero or- mentale nel senso in cui l’han- dinato. no inteso Rahner e Hünner- In fondo si tratta della coo- man57. Si rischia di creare così 3. La collaborazione dei laici peratio (LG 33; CIC can. 129 delle confusioni58 e di assolu- all’unico Ministero ¤ 2) o di una partecipazione tizzare ipso facto il sacerdozio di Cristo nella Pastorale dei laici ai compiti del mini- ordinato invece di porlo in re- della Salute stero ordinato, e cioè riguardo lazione con altri Ministeri co- alla guida della Chiesa (LG me carismi diversi per l’edifi- È qui che incontriamo l’at- 37; CIC can. 129 ¤ 2) e spe- cazione della famiglia di Dio tualità del problema pastorale. cialmente nella creazione di in marcia verso il Padre nel Fi- Non ci sono oggi molti preti in istituzioni sinodali (consigli glio tramite lo Spirito Santo. alcune Chiese particolari per parrocchiali, qui forse va an- poterne mettere a sufficienza a che inquadrato il discorso del- disposizione degli ospedali. la cappellania con le cautele Conclusione Cosa fare? Non è certamente già sottolineate da Sua Ecc. giusto dare sempre più funzio- Mons. Lozano), come pure Concludendo, potremo dire ni agli stessi preti, che sono nella realizzazione della litur- che l’identità del Cappellano già superimpegnati. Così vie- gia (con creazioni di Ministeri ospedaliero si definisce par- ne ora discusso se non sia pos- come lettori, accoliti, Ministe- tendo dall’identità del sacer- sibile affidare l’intera respon- ro della comunione, conferire dote ordinato. Questa specifi- sabilità della Pastorale dei ma- il battesimo e animare la litur- cità della sua identità non lati ad un laico o ad un gruppo gia: can. 230 ¤ 2 e 3), nella esclude, però, lo sforzo di tro- di laici (volontari o pagati), o proclamazione della dottrina e vare vie di collaborazione con se non sia possibile che il dia- della Parola (LG 35; CIC can. laici per rendere sempre più cono sia abilitato a conferire 229, 230 ¤ 3, 759, 766). Que- efficace e significativa la pre- pure l’Unzione dei malati. sti Ministeri vengono conferiti senza di Cristo in mezzo al mondo di quanto soffrono nel porto tra sacerdozio ministeriale e sacer- dea del prete che condivide le condizioni dozio comune in questi ultimi anni. Ri- di vita del popolo e realizza così, già nel loro corpo e volgono il loro cordo semplicemente le due lettere della suo luogo di lavoro, il compito missiona- sguardo verso Cristo, bisogno- Conferenza episcopale olandese e di rio. Tale idea si inserisce nel prolunga- si dell’accompagnamento del- quella della Conferenza episcopale fran- mento del libro dei due preti H. Godin - cese, così pure la comunicazione del Ve- Y. Daniel, IDEM, La France pays de mis- la Chiesa in questa fase della scovo Walter Kasper in occasione della sion?, Rencontres, 12, Editions de l’A- loro vita. Questa collaborazio- “Internationale deutschsprachige Gene- beille, Lyon 1943. Da questa idea di pre- ne non deve cancellare o dimi- ralvikarkonferenz” a Quarten (Diocesi di senza vicina al popolo si passa alla figura St. Gallen) dal 21 al 26 maggio 1995. del prete operaio: EMILE POUIAT, Nais- nuire l’identità di ognuno dei Tutte e tre pubblicate negli anni Novanta: sance des prêtres-ouvriers, Castermann, membri della famiglia di Dio, Au nom du Christ. La Parole, le sacre- Paris 1965. ma deve servire alla crescita di ment, le ministère et l’ordination. Lettre 8 Cfr. CARDINALE SUHARD, Le Prêtre pastorale de la Conférence épiscopale dans la Cité, Lettre pastorale du Carême tutti nell’aiuto vicendevole. des Pays-Bas, La Documentation Catho- de l’An de Grâce 1949, Editions A. La situazione di crisi attuale lique, 4 ottobre 1992, n. 2057, 833-846; Lahure, Paris 1949. Les ministres ordonnés dans une Église- 9 MICHEL LABOURDETTE, Le Sacerdoce può certamente essere un tem- communion. Note théologique du Bureau et la mission ouvrière, Une étude de la po di rinascita della Chiesa, di d’études doctrinales de la Conférence Commission théologique de la Mission rinnovamento, ma tale rinasci- des évêques de France, La Documenta- ouvrière, La Bonne Presse, Paris 1959, n. tion Catholique, 3 gennaio 1993, n. 2063, 14. ta non può in nessun modo si- 420-429; WALTER KASPER, Der Leitungs- 10 MICHEL LABOURDETTE, Le Sacerdo- gnificare rottura con la tradi- dienst in der Gemeinde (mi riferisco al ce et la mission ouvrière, cit. n. 13. zione. Anzi, l’originalità vera suo manoscritto). 11 Cfr. G. GRESHAKE, Priestersein. Zur 2 Sul concetto di Chiesa come Com- Theologie und Spiritualität des priesterli- nasce sempre all’interno stes- munio in Vaticano II: cfr. WALTER KA- chen Amt, Freiburg 1982, 1991 5, pp. 31- so della tradizione. Con Gio- SPER, L’Eglise comme communio. Ré- 80. vanni XXIII possiamo sempre flexions sur l’idée directrice de l’ecclé- 12 Questa idea della repraesentatio siologie du concile Vatican II, in IDEM, Christi è presente anche in altri testi: così rimanere fiduciosi nel Signo- La théologie et l’Eglise, Cerf, Paris 1990, in Lc 10, 16: “Chi ascolta voi, ascolta re, il quale attraverso la crisi pp. 389-410. me...”. Si può anche qui ricordare il ca- attuale prepara, tramite lo Spi- 3 Il Padre Yves Congar ha descritto rattere sacramentale della Parola di Dio 115 meglio questa situazione quando dice che in quanto manifesta il mistero salvifico rito Santo, una nuova penteco- il “Concilio Vaticano II è stato seguito da nascosto fin dall’eternità in Dio: Rm 16, ste per la sua Chiesa. Rileg- una profonda mutazione socio-culturale 25-27; Ef 3, 9-11; Col 1, 25-27. L’apo- che non ha nessun paragone nella storia stolo è particolarmente impregnato da gendo la Tertio millennio ad- della Chiesa per quanto riguarda la sua questa idea di repraesentatio Christi che veniente, mi è piaciuto ritrova- ampiezza, la sua radicalità, la sua velo- concepisce tutta la sua vita e i suoi viaggi re la stessa prospettiva della cità e il suo carattere cosmico” e che apostolici come manifestazione della vit- “questa crisi non è stata suscitata dal toria di Cristo nel mondo: 2 Cor 2, 14 o speranza e della fiducia nella Concilio” anche se, sempre secondo ancora in 2 Cor 4, 10: “dappertutto por- presenza dello Spirito del Si- Congar, occorre riconoscere che le sue tiamo la morte di Cristo nel nostro corpo, gnore che guida, rinnova e vi- radici stanno in esso “dal semplice fatto così che anche la sua vita diventa manife- che c’è stato concilio, dibattito”: YVES sta nel nostro corpo”. vifica la Chiesa. CONGAR, Le Concile Vatican II, Son Egli- 13 AGOSTINO, In Joan, 6, 7. se, Peuple de Dieu et Corps du Christ, 14 Gli studi di E. Schillebeeckx hanno Rev. Don JUVENAL Beauchesne, Paris 1984, pp. 69-70. molto contribuito a tematizzare queste 4 Questo non vuole dire che la Chiesa domande: E. SCHILLEBEECKX, Kirchli- ILUNGA MUYA, non debba affatto sentirsi come famiglia ches Amt, Düsseldorf 1981; IDEM, Chri- Professore di Teologia fondamentale di Dio ove regna il principio di ugua- stliche Identität und kirchliches Amt, della Pontificia Università Urbania- glianza (LG 32) nella diversità dei cari- Düsseldorf 1985. na Roma smi tra i membri suscitati dallo stesso 15 Cfr. P.J. CORDES, Sendung zum Spirito, il quale concede a tutti i credenti Dienst. Exegetisch-historische und syste- il senso soprannaturale della fede (sensus matische Studien zum Konzildekret fidei), il quale mantiene tutta la Chiesa “Vom Dienst und Leben der Priester”, nella verità e che si esprime nella fede e Frankfurt 1972. nei costumi: LG 12, 35, GS 43; AA 2s. 16 Cfr. pure PO 12. 5 Si ricorderà, ad esempio, quante rea- 17 Già Pietro Lombardo sottolineava Note zioni ha suscitato la tesi di Hans Küng se- questo doppio aspetto spiegando perché 1 Il Cappellano è, secondo il Codice, condo la quale ci sarebbero state all’ori- il prete dice “offerimus” e non “offero”: un prete: CIC can. 564. Il dibattito con- gine della Chiesa due forme iniziali di PIETRO LOMBARDO, Sent. IV d. 13, 1. Cfr. temporaneo ruota effettivamente attorno Ministeri: a Gerusalemme la Chiesa LG 10. Questo carattere di rappresenta- a questa identità del Cappellano. Che il avrebbe una struttura molto istituzionale, zione della Chiesa tramite il prete ha tema sia attuale e che tocchi un problema mentre a Corinto la Comunità avrebbe molte traccie nella tradizione della Chie- urgente e fondamentale della vita della vissuto solamente dall’apparizione spon- sa: cfr. YVES CONGAR, Jalons pour une Chiesa alla soglia del terzo millennio lo tanea dei carismi nel suo seno: HANS théologie du laicat, Unam Sanctam, 23, si può notare pure dal fatto che buona KÜNG, Cerf, Paris 1957; cfr. IDEM, Le sacerdoce parte delle conferenze episcopali si sono L’Eglise, t. 2, “Textes et études théologi- du Nouveau Testament, Mission et culte, interessate al delicato problema del rap- ques”, Descléè de Brouwer, Paris 1968, in Les Prêtres. Décrets Presbyterum or- pp. 554-610. Sappiamo che dal punto di dinis et optatium totius, Textes latin et vista esegetico tale tesi non regge e che traductions françaises, J. FRISQUE - Y. non è fondata storicamente: cfr. AAVV, CONGAR, Unam sanctam, 68, Cerf, Paris Le Ministère et les ministères selon le 1968, pp. 233-256. Nouveau Testament, Seuil, Paris 1974. 18 CIPRIANO, Ep. 66, 8. 6 Senza tanto dubitare dell’importanza 19 AGOSTINO, Serm. 340, 1 cit. LG 32. della collaborazione dei laici all’unica Anche Tommaso D’Aquino, per il quale missione di Cristo (cfr. CEI, n. 55), inten- il ministro rappresenta la Chiesa, argo- diamo sottolineare solamente il fatto che menta in questo senso: TOMMASO D’A- il sempre maggior impegno effettivo dei QUINO, S. Th. III, 82, 7 ad 3; Suppl. 31, 1 laici con lettere di missione ha suscitato ad 1; S.c.g. IV, 73. delle domande sull’identità stessa del 20 CIPRIANO, Ep. 14, 4. prete e della sua missione. Un indice di 21 Basta ricordare la questione ancora tale riflessione si può trovare nel docu- oggi discussa della distinzione conciliare mento della Conferenza episcopale fran- tra sacerdozio comune e ministeriale. La cese in Tous responsables dans l’Eglise? formulazione di tale distinzione nella LG Assemblée plénière de l’Episcopat 10 (“il sacerdozio comune dei fedeli e il français à Lourdes, Le Centurion, Paris sacerdozio ministeriale... quantunque dif- 1973. feriscano essenzialmente e non solo di 7 Basta ricordare l’istituzione in Fran- grado, sono tuttavia ordinati l’uno all’al- cia del “Séminaire de la Mission en Fran- tro”) richiede ulteriori chiarificazioni. In ce” nel 1941 à Lisieux e nel 1944 della che cosa consiste questa differenza es- “Mission de Paris” per concretizzare l’i- senziale e non solo di grado? Mi sembra che per i Padri l’intenzione sia stata quel- 33 Cfr. THOMAS BONHOEFFER, Ur- Theologie, VII, Einsiedeln 1966, pp. la di evitare di nivellare il sacerdozio mi- sprung und Wesen der christl, Seelsorge, 330-350. nisteriale nel sacerdozio comune e quindi München 1985, p. 11. 55 E mi sembra che, infatti, nel caso di insistere sulla sua specificità che non 34 Cfr. PEDRO LAIN ENTRALGO, Heil- della Chiesa congolese si è saputo dal deriva dal sacerdozio comune. Viceversa kunde in gesch. Entscheidung, Salzburg 1975, con il Cardinale Joseph Malula, ap- il sacerdozio comune non è una deriva- 1950, pp. 100s. plicare questa bella concezione del Con- zione del sacerdozio ministeriale. Tutti e 35 Cfr. Lettera di Policarpo ai Filippesi, cilio Vaticano II proseguita in Ministeria due hanno la loro fonte nel sacerdozio 6, 1. quaedam di Paolo VI (1972) e Evangelii unico di Cristo. La differenza sta al livel- 36 Cfr. AUGUST HARDELAND, Geschi- Nuntiandi (1975) e evitare tale pericolo. lo sacramentale (“sacramentum tan- chte der speciellen Seelsorge in der Mi riferisco qui all’istituzione dei tum”): il sacerdozio ministeriale è il se- vorreformatorischen Kirchen und der Bakambi (è il plurale di Mokambi), cioè gno sacramentale di ciò che dal punto di Kirche der Reformation, Berlin 1898, p. di laici istituiti dal Vescovo per la guida vista del contenuto (“res sacramenti”: la 22. di una parrocchia, nel senso dell’ammini- salvezza comunicata) è dato a tutti i cre- 37 Citato da EUSEBIO, H.E., 7, 22, 7-10. strazione parrocchiale e dell’organizza- denti, cioè la rappresentazione del servi- 38 Cfr. JEAN PIERRE SCHALLER, I sacra- zione delle attività pastorali. Essi lavora- zio salvifico di Cristo nel mondo. Stare al menti: farmaco di immortalità, Roma no con un prete che non è il parrocco, ma servizio di questa missione comune, ren- 1990. ha giusto la funzione di rappresentare il derla efficace anche dal punto di vista 39 Cfr. CIPRIANO, De lapsis 14. Vescovo sul posto in quanto è il Vescovo strutturale e mantenerla viva è quanto co- 40 Cfr. GERHARD UHLHORM, Die christ- il responsabile della pastorale. La loro stituisce lo specifico del sacerdozio nella lichen Liebesthätigkeit, I, Alte Kirche, funzione si limita qui alla funzione del Chiesa: cfr. W. BEINERT, Autorität um Stuttgart 1882, 2, 316 s. “moderatore” come lo definisce il can. der Liebe willen. Zur Theologie des kir- 41 Cfr. Reg. Ben. 36. 517 § 2. Essi esercitano la responsabilità chlichen Amtes, in K. HILLENBRAND, ed., 42 AUGUST HARDELAND, Geschichte dei compiti specificamente presbiteriali. Priester heute. Anfragen, Aufgaben, An- der speciellen Seelsorge in der vorrefor- Cfr. ARCHIDIOCESE DE KINSHASA, Les mi- regungen, Würzburg 1990, pp. 32-66, p. matorischen Kirchen, cit., p. 190. nistères laics à Kinshasa, Kinshasa 1985; 56s.; K. LEHMANN, Das dogmatische 43 PAUL DIEPGEN, Über den Einfluß L’Avenir des ministères laics. Enjeux ec- Problem des theologischen Ansatzes zum der autoritativen Theologie auf die Medi- clésiologiques et perspectives pastorales, Verständnis des Amtspriestertums, in F. zin des M.A., Wiesbaden 1958. L. Santedi Kinpudu, éd., Signes de Tem- HENRICH, ed., Existenzprobleme des 44 Cfr. CHRISTIAN PROBST, Das Hospi- ps, Kinshasa 1997; MATENKADI FINIFINI Priesters, München 1969, pp. 121-175; talwesen im hohen und späten M.A. und A., Le statut juridique du catèchiste en P. NEUNER, Der Laie und das Gottesvolk, die geistliche und gesellschaftliche Stel- territoire de mission. Structure et signifi- 116 Frankfurt 1988, pp. 127s.; G. GRESHAKE, lung der Kranken, in GERHARD BAADER - cation du canon 785 du code de droit ca- Priestersein, pp. 192s. GUNDOLF KEIL, a cura di, Medizin im nonique de 1983, Ottawa 1988; IDEM, 22 PO, n. 2. M.A. Abendland, Stuttgart 1932, p. 265. L’expérience pastorale des bakambi: hi- 23 COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNA- 45 Cfr. ad esempio il commento alla re- stoire et perspectives, Revue Africaine ZIONALE, Le Ministère sacerdotale, Cogi- gola dell’Ordine del Santo Spirito nel XV de Théologie 17, 1993, pp. 227-235; tatio Fidei, 60, Cerf, Paris 1971. secolo: Liber regulae S. Spiritus, ed. A.F. Oeuvres complètes du Cardinal Malula, 24 E. PIN, La différenciation de la fonc- La Cava, Milano 1949, pp. 128s. L. DE SAINT MOULIN, a cura di, vol. 6. tion sacerdotale. Analyse sociologique, 46 Egli esorta dicendo: lasciamoci “gli Textes concernant le laicat et la société, Concilium, 43, 1969, pp. 45-55. Da que- uni gli altri confessare, consigliare, aiuta- Facultés Catholiques de Kinshasa 1997. sta distinzione, si può capire il passaggio re e pregare... e non dubitare del Sì di Dio Si differenzia dal sistema tedesco di “Pa- operato da Joseph Moingt che distingue nei nostri confronti”: MARTIN LUTERO, storalreferenten e Pastoralreferentinnen”: modelli di sacerdozio: cfr. i suoi articoli “Von der Beicht”, WA 8, 184, 21-24. cfr. H.J. POTTMEYER, Thesen zur theolo- Essai sur la mutation du ministère sacer- 47 BERNHARD WALTER MARPERGER, gischen Konzeption der pastoralen Dien- dotal in Etudes, aprile 1970, poi in ibi- Getreue Anleitung zur wahren Seelencur ste und ihrer Zuordnung, THGl 55, 1976, dem, luglio, 1973, settembre 1973, otto- bey Krancken und Sterbenden, Nürnberg pp. 313-337; W. KASPER, Die schädli- bre 1973. 1717, pp. 212s. chen Nebenwirkungen des Priesterman- 25 PO, n. 7. 48 Cfr. HANS CHRISTOPH PIPER, Klini- gels, Stimmen der Zeit, 195, 1977, pp. 26 PO, n. 2. sche Seelsorge - Ausbildung, Berlin 129-135; K. RAHNER, Pastorale Dienste 27 Basta prendere in esame le sue esor- 1972; JOACHIM SCHARFENBERG, Seelsor- und Gemeindeleitung, Stimmen der Zeit, tazioni apostoliche, lettere ai preti del ge als Gespräch, Göttingen 1972. 195, 1977, pp. 733-743; P. HÜNERMANN, Giovedì Santo e omelie in occasione di 49 J.J. ROHDE, Soziologie des Kranken- Ordo in neuer Ordnung? Dogmatische ordinazioni per accorgersene. Egli for- hauses, Stuttgart 1974, 2; JOHANNES SIE- Überlegungen zur Frage der Ämter und mula così la questione dell’identità del GRIST, Arbeit und Interaktion im Kran- Dienste in der Kirche heute, in F. KLO- prete: “Chi sono? Cosa si aspetta da me? kenhaus, Stuttgart 1978. STERMANN, ed., Der Priestermangel und Quale è la mia identità? Tale è la questio- 50 Cfr. JOSEF MAYER-SCHEU, Seelsorge seine Konsequenzen, Düsseldorf 1977, ne ansiosa che si pone frequentemente il im Krankenhaus, Mainz 1977; MICHAEL pp. 58-94; G. GRESHAKE, Der theologi- prete, il quale non è certamente al riparo KLESSMANN, In der Krise begleiten. Pro- sche Ort des Pastoralreferenten und sein dei contraccolpi della crisi di trasforma- bleme und Aufgaben des Pfarrers am Dienst, LS, 29, 1978, pp. 18-27; IDEM, zione che scuote il mondo”: GIOVANNI Krankenbett, EK 16, 1983, pp. 543-547; Priestersein, cit. p. 72; F. KLOSTERMANN, PAOLO II, Le prêtre dans la societé con- IDEM, Krankenhausseelsorge heute, The- Zur neuen Ordnung der “pastoralen temporaine. Homélie à la messe d’ordi- menheft WzM 29, 1977, H. 1. Dienste” in der BRD, Diakonia, 9, 1978, nation à Rio de Janeiro, le 2 juillet 1980, 51 Cfr. PONTIFICIA COMMISSIO DE APO- pp. 129-139; H. SOCHA, Der Dienst der La Documentation, 77, n. 1791, 1980, STOLATU PRO VALETUDINIS ADMINISTRIS, Pastoralreferenten und die eine geistli- pp. 751-754, p. 751. Si leggerà: P. TOI- Les religieux dans le monde de la souf- che Vollmacht, Archiv für Kirchenrecht NER, france et de la santé, Roma 1987; Les 147, 1978, pp. 377-405; W.J. L’Ordre sacerdotal et l’avenir de l’hom- laics dans le monde de la souffrance et de HENTSCHEL, Pastoralreferenten - Pasto- me, “Théologie nouvelle”, Fac-éditions, la santé, Roma 1987; “Curate Infirmos” ralassistenten, Eichstätt, Wien 1986; P. Paris 1981, p. 167. e la vita consacrata, Città del Vaticano NEUNER, Der Laie und das Gottesvolk, 28 GIOVANNI PAOLO II, Motu proprio 1994. Frankfurt 1988, pp. 191-203. Dolentium hominum (11 febbraio 1985), 52 Cfr. CEI, Linee per la vita dei nostri 56 Al proposito è illuminante il docu- n. 1, che ricorda come per la Chiesa la seminari, Coll. Documenti Chiese locali mento del PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA Pastorale dei malati faccia “parte inte- n. 85, EDB, Bologna 1999, n. 55. PASTORALE DEGLI OPERATORI SANITARI, I grante della sua missione”. 53 Si può notare qui come il Concilio laici nel mondo della sofferenza e della 29 Cfr. JOSEF MAYER-SCHEU - RUDOLF stesso sia incerto nel precisare la diffe- salute, Roma 1987, che parla dell’impe- KAUTZKY, a cura di, Vom Behandeln zum renza tra “munia” (LG 33 in riferimento gno del laico nel campo della pastorale Heil. Die vergessene Dimension im ai laici) e “sacra officia” (LG 35, 37 in ri- della salute come un Ministero, una dia- Krankenhaus, Wien/Freiburg/Basel ferimento ai preti). Infatti si tende a profi- conia che scaturisce dalla natura stessa 1980, pp. 138s. lare una distinzione tra l’ufficio sacra- del laico in quanto membro della Chiesa, 30 Cfr. HANS WALTER WOLLF, Anthro- mentale e i Ministeri non sacramentali. della sua condizione di battezzato e di se- pologie des AT, München 1977, 3, pp. Ma si può notare che da una parte nella colare: n. 8. 211s. LG 18s. si usa pure il termine Ministero 57 Cfr. K. RAHNER, Pastorale Dienste 31 Cfr. HEINRICH SCHIPPERGES, Die (ministerium) per i preti e d’altra parte in und Gemeindeleitung, Stimmen der Zeit, Entwicklung der “cura” im Verständnis diversi passi si usa il termine ufficio (mu- 195, 1977, pp. 733-743; P. HÜNERMANN, der therapeutischen Dienste, in JOSEF nus: LG 33; sacra officia: LG 35, 37) per Ordo in neuer Ordnung? Dogmatische MAYER-SCHEU - RUDOLF KAUTZKY, a cu- i laici: cfr. W. BEINERT, Autorität um Lie- Überlegungen zur Frage der Ämter und ra di, Vom Behandeln zum Heil. Die ver- be willen, cit. p. 35. Dienste in der Kirche heute, in F. KLO- gessene Dimension im Krankenhaus, 54 Cfr. KARL RAHNER, Über das Laie- STERMANN, ed., Der Priestermangel und Wien/Freiburg/Basel 1980, 40-55, p. 41. napostolat, Schriften zur Theologie, II, seine Konsequenzen, Düsseldorf 1977, 32 Nei poveri e sofferenti, la Chiesa Einsiedeln 1961, pp. 339-379, p. 351; pp. 58-94. “riconosce l’immagine del suo fondatore, IDEM, Sakramentale Grundlegung des 58 Cfr. le precisioni di G. GRESHAKE, povero e sofferente”: LG 8. Laienstandes in der Kirche, Schriften zur Priestersein, cit. p. 72. Il Cappellano Cattolico della Pastorale della Salute nel Diritto Canonico

1. Esposto della alla questione della salute per- della Salute, ma ai migranti. é normativa attuale ché, in effetti, tanti Istituti reli- per loro che in tutto questo se- giosi laicali hanno proprio per colo la Congregazione conci- a) Nel CIC oggetto la cura di persone am- storiale già aveva fatto delle malate. deroghe speciali. Ma il princi- I canoni 564-572 non hanno Gli stessi ospedali sono stati pio vale per tutti. corrispettivo nel Codice fondati tante volte da pie con- I canoni del Codice del Orientale. Ma forse si può tro- fraternite... 1917 che trattavano della ma- vare qualcosa di simile nel fat- Il termine “cappellano” de- teria, è interessante sottoli- to che il Codice Orientale co- riva da “cappa”, e si riferisce nearlo, sono dunque quelli ri- nosce la parrocchia personale, al mantello di S. Martino, con- guardanti i Cappellani delle nel can. 280: “si... id expedit, servato nel tesoro della basili- associazioni: di fatto tante vol- erigantur paroeciae persona- ca di S. Dionigi, che è diventa- te non è il dispositivo istituzio- les... vel alia definita ratione to il colore blu della bandiera nale proprio della Chiesa par- 117 determinatae”. francese. Questo mantello ticolare che riesce a corrispon- condiviso con il povero di dere a tutti i diritti dei fedeli, a.1)Concetto Ð Amiens era tutto un simbolo: ma ci vuole l’intervento di ca- cann. 564 e 568 il cappellano diventava il sa- rismi particolari, espressi tra- Due concetti chiave: cerdote sul modello di S. Mar- dizionalmente tramite l’asso- sacerdote e cura pastorale. tino incaricato di distribuire la ciazionismo; le prime associa- Il Cappellano è il sacerdote carità della Chiesa. Poi in zioni di fedeli nella Chiesa ri- a cui viene affidata in modo francese la parola “aumônier” salgono al III secolo, prima stabile, almeno parzialmente, designa lo stesso sacerdote in- ancora che la Chiesa possa la cura pastorale di una comu- caricato delle elemosine. manifestare le sue istituzioni nità o di un gruppo di fedeli, Il can. 568 estende il con- all’aperto, proprio per l’assi- da esercitare a norma del dirit- cetto: riprendendo il voto con- stenza ai malati1; quando que- to universale e particolare ciliare espresso in CD 18, si sti carismi vengono istituzio- (564). augura che siano costituiti per nalizzati dalla Chiesa univer- Molte sono le categorie di quanto possibile dei Cappella- sale, questi istituti diventano Cappellani: il Codice prevede ni, “per quanti non possono di fatto un dono fatto dalla esplicitamente le seguenti: usufruire dell’ordinaria cura Chiesa universale a tante Ð Cappellani di una casa di dei parroci”. Il Motu Proprio Chiese particolari. un Istituto religioso laicale; Ecclesiae Sanctae I, 19 per Ð Cappellani di ospedale e l’applicazione di questo decre- a.2) Nomina e rimozione di carcere; to prega le Conferenze dei Ve- La regola generale è la no- Ð Cappellani di mare; scovi “di affidare ad un sacer- mina da parte dall’Ordinario Ð Cappellani di emigranti, dote delegato o a una speciale del luogo: di nomadi, di naviganti; commissione tutto ciò che si “Tranne che il diritto non di- Ð Cappellani militari ecc. riferisce allo studio e all’orga- sponga diversamente o che a Tra queste, le due prime so- nizzazione del servizio pasto- qualcuno spettino legittima- no maggiormente interessate rale” dei gruppi particolari di mente diritti speciali, il cap- fedeli. Si riferiva soprattutto ai pellano viene nominato dal- migranti, ma la nozione vale l’Ordinario del luogo, al quale per tutti. pure compete istituire chi è Qualche commento: queste stato presentato o confermare disposizioni sono nuove e pro- chi è stato eletto” (can. 565). vengono dalla decisione con- Ma ci possono essere delle ciliare di far studiare alle Con- eccezioni. ferenze episcopali come ri- 1. La prima, che riguarda il spondere al diritto di ricevere processo preliminare alla no- in abbondanza la parola di Dio mina, è contenuta nel canone e i sacramenti per questi fedeli 567: “L’Ordinario non proce- “che non possono approfittare da alla nomina del cappellano a sufficienza del ministero pa- di un Istituto religioso laicale, storale ordinario e comune dei senza aver consultato il Supe- parroci”. riore, il quale ha diritto, sentito Non si pensava prima di tut- la comunità, di proporre qual- to al mondo della Pastorale che sacerdote” (can. 567/1). È una novità: poiché si tratta A norma del canone 967 ¤ di proporre e non di presenta- 2, questa facoltà concessa vi re, il Superiore non è tenuto di officii vale dovunque, tranne proporre quello designato dal- quando si opponga il divieto la comunità, né l’Ordinario è dell’Ordinario del luogo; obbligato a nominare quello b) di predicare loro la parola proposto. di Dio; 2. In ciò che riguarda le as- c) di amministrare ai mede- sociazioni pubbliche bisogna simi il Viatico e l’Olio degli tenere conto del canone 317 infermi; paragrafo 1 che obbliga il Ve- d) di amministrare anche il scovo a sentire, dove è oppor- sacramento della conferma- tuno, gli ufficiali maggiori zione a chi di loro versi in pe- dell’associazione prima di no- ricolo di morte (can. 566/1). minare il cappellano. C) Principio specialissimo: 3. Non è detto chiaramente negli ospedali, nelle carceri e se il “consigliere spirituale” durante i viaggi marittimi il previsto per le associazioni Cappellano ha inoltre la fa- Spetta al giudizio dell’Ordi- private nel canone 324, e che coltà, che può essere esercitata nario del luogo decidere se le ha un modo particolare di no- solo nei detti luoghi, di assol- celebrazioni solenni nella mina, possieda il carattere di vere dalle censure latae sen- chiesa non parrocchiale pro- Cappellano. Per Echeverria la tentiae non riservate né di- vochino danno al Ministero risposta è affermativa. chiarate, fermo restando tutta- parrocchiale o meno (can. 118 L’Ordinario del luogo, per via il disposto del canone 976 559) giusta causa, può rimuovere il (566/2). Cappellano dall’ufficio, se- Questa facoltà non è nem- b)Nell’Istruzione condo la sua prudente decisio- meno concessa ai parroci o ai interdicasteriale ne, anche se è stato eletto o decani, e sottolinea l’estensio- presentato da altri, fermo re- ne della vera “cura pastorale” Articolo 1. Necessità di una stando il disposto del canone davanti alla quale ci troviamo. terminologia appropriata 682/2 (cfr. can. 572). E questa volta il mondo della ¤ 3. Il fedele non ordinato é un principio che vale per Pastorale della Salute è espli- può assumere la denominazio- tutti gli uffici il cui titolare è citamente citato. Poiché si di- ne generica di “ministro rimovibile: libertà dell’Ordi- ce “assolvere”, i commentatori straordinario”, solo se e quan- nario e salvaguardia del diritto considerano che si limita al fo- do è chiamato dall’Autorità del superiore di essere avverti- ro interno sacramentale. competente a compiere, unica- to in tempo circa i suoi sudditi. D) I cappellani militari sono mente in funzione di supplen- Trattandosi di un religioso, retti da leggi speciali (can. za, gli incarichi, di cui al can. questi può dunque essere ri- 569). 230 ¤ 3i, nonché ai cann. 943 e mosso sia dall’Ordinario del 1112. Naturalmente può essere luogo, sia dal Superiore reli- a.4) Compiti utilizzato il termine concreto gioso e senza il consenso di 1. Questa famosa “cura pa- con cui viene canonicamente nessuno dei due, essendo suf- storale” per la quale viene determinata la funzione affida- ficiente che l’autore della ri- creato il suo ufficio. ta, ad es. catechista, accolito, mozione informi del fatto l’al- 2. Essere rettore se c’è una lettore, ecc. tra parte. chiesa annessa. La deputazione temporanea 3. Celebrare o dirigere le nelle azioni liturgiche, di cui al a.3) Facoltà can. 5662 funzioni liturgiche quando è can. 230 ¤ 2, non conferisce Canone importante perché Cappellano di un Istituto lai- alcuna denominazione specia- permette di capire meglio l’al- cale; ma senza ingerirsi nel le al fedele non ordinatoii. ta idea che si fa la legislazione governo interno dell’Istituto Non è lecito, pertanto, che i della Chiesa della figura del (can. 567/2). fedeli non ordinati assumano, cappellano. 4. Nell’esercizio del suo in- per esempio, la denominazio- A) Principio generale: il carico pastorale, il Cappellano ne di “pastore”, di “cappella- cappellano deve essere munito deve mantenere il debito rap- no”, di “coordinatore”, “mo- di tutte le facoltà richieste da porto con il parroco (can. deratore” o altre denominazio- una retta cura pastorale. 571). ni che potrebbero, comunque, Esempio. Can. 911: i cap- Per esempio, il Cappellano confondere il loro ruolo con pellani hanno il dovere e il di- non può dispensare la comu- quello del pastore, che è uni- ritto di portare la Santissima nità dei giorni di festa prescrit- camente il Vescovo e il presbi- Eucaristia a modo di Viatico. ti o delle penitenze, né com- teroiii. B) Principio speciale: oltre mutarli, perché queste dispen- a quelle concesse dal diritto se sono della competenza del particolare o da una delega superiore per gli Istituti del di- 2. Tre punti speciale in forza dell’ufficio, ritto pontificio e del parroco più “caldi” egli ha la facoltà: quando si tratta degli Istituti a) di ascoltare le confessioni laici o del diritto diocesano Quest’ultimo insegnamento, dei fedeli affidati alle sue cure; (can. 1245). quello dell’Istruzione interdi- casteriale, ci obbliga a prende- zitutto, ricorda, al canone 228 I testi fondatori re posizione nel dibattito at- ¤ 1 che parla di una habilitas del Concilio Vaticano II tuale; ci sembra utile chiarire dei laici verso gli “uffici” (of- Sul piano dei principi rico- certi punti per vedere, sia a li- ficia) ecclesiastici e le “fun- nosciuti, la commissione d’in- vello di dottrina sia a livello di zioni” (munera), la possibilità terpretazione del Concilio, di- opportunità pastorale, quali della “partecipazione alle fun- ventata Commissione per porte ci sono, tenuto conto del zioni più vicine all’ufficio dei l’Interpretazione dei Testi bene della Chiesa, per garanti- pastori”; in seguito, il Codice Legislativi6, fonda dunque, re un servizio più adatto agli dei canoni delle Chiese Orien- per il Codice latino, questa ammalati. Si tratta di “apertu- tali del 1990 riformula questo collaborazione molto specifi- re” in armonia con l’insieme stesso principio, basandosi sul ca su tre passi: la costituzione della disciplina della Chiesa e Concilio, per ordinare in modo dogmatica sulla Chiesa Lu- non di eccezioni erette a siste- più logico due livelli di colla- men Gentium, n. 33, il decreto ma nello scopo di far penetra- borazione, e parla della possi- sull’ufficio pastorale dei Ve- re nella Chiesa concetti che di bilità per i laici di “essere as- scovi Christus Dominus, n. per sé le sarebbero estranei. sunti a funzioni ecclesiasti- 10, e il decreto sull’apostolato Mi sembra che vi siano vie da che”3. dei laici Apostolicam Actuosi- percorrere sia nel campo della definizione di nuovi uffici ec- CDC 1983 CCEO 1990 clesiastici affidati a laici Ð sot- 228 § 2: “I laici che si distinguono per 408 § 1: “I laici che si distinguono per la dovuta to la responsabilità pastorale la loro scienza, prudenza e onestà, scienza, esperienza e integrità, sono abili ad di un sacerdote Ð sia nel cam- hanno facoltà di portare aiuto ai essere ascoltati dalle autorità ecclesiastiche in po dell’ampliamento delle fa- Pastori della Chiesa in qualità di qualità di esperti o di consiglieri, sia come singoli coltà dei Cappellani, sia nel esperti o consiglieri, anche in sia come membri dei vari consigli e assemblee, campo della creazione di nuo- organismi consiliari regolati dal quali quelli parrocchiali, eparchiali o patriarcali”. ve cappellanie. Ma poiché tut- diritto”. to questo sistema dipende del- 408 § 2: “Oltre agli incarichi ecclesiastici, ai quali 228 § 1: “I laici che risultano ideonei, i laici sono ammessi dal diritto comune, essi la concezione che uno si fa sono giuridicamente abili ad essere possono essere assunti dall’autorità competente dell’identità sacerdotale e del assunti dai sacri Pastori in quegli anche ad altri incarichi, eccettuati quelli che suo ruolo nella Chiesa, svilup- uffici ecclesiastici e in quegli richiedono l’ordine sacro o che sono peremo soprattutto, a titolo di incarichi che possono esercitare espressamente vietati ai laici dal diritto particolare fondamento di tutta la discipli- secondo le disposizoni del diritto”4. della propria Chiesa sui iuris”. na, il primo punto. 408 § 3: “Riguardo all’esercizio di un incarico ecclesiastico, i laici sono pienamente soggetti a)La questione dell’identità all’autorità ecclesiastica”. sacerdotale del Cappellano

Il Cappellano “est sacer- dos”. L’interesse di questo primo tatem, n. 24. Il Codice Orien- Vi possono essere altre per- gruppo di Canoni deriva es- tale ordina questi tre riferi- sone impegnate nella Pastora- senzialmente dai riferimenti menti e ne aggiunge di nuovi: le della Salute, ma non con citati, che sono esclusivamen- Lumen Gentium 33 viene cita- questo titolo né con queste fa- te conciliari. to per i due tipi di collabora- coltà. I documenti conciliari sono zione, Christus Dominus 10 Già il Direttorio per il Mini- ancora troppo inesplorati, al soltanto per il primo, cioè per stero dei Vescovi Ecclesiae livello del loro senso reale co- l’apostolato gerarchico, e imago, al n. 183, a proposito me espresso dalle “relazioni” Apostolicam Actuositatem 24 dell’erezione di speciali centri e dai “modi” secondo i quali soltanto per il secondo, cioè di apostolato, distingueva da sono stati votati e che sono per il Ministero pastorale in un lato la missione con cura praticamente inediti5, per per- quanto tale; in entrambi i casi d’anime e dall’altro il sempli- mettere una visione d’insie- si riferisce inoltre a Lumen ce “centro pastorale”, dove me; ma in mancanza di questa Gentium 37; per il primo tipo una certa cura, specificamente sintesi, poiché la Chiesa è un di collaborazione, cita ancora anche di carità, poteva venir corpo vivente, la nostra atten- Christus Dominus 27, Apo- affidata anche a diaconi, anzi, zione si riferirà soprattutto ai stolicam Actuositatem 20b e in mancanza di diaconi, anche passaggi che hanno effettiva- 26, i decreti sull’attività mis- a “religiose o laici, che vi eser- mente contrassegnato la co- sionaria Ad Gentes 30 e sul citeranno le funzioni consenti- scienza che essa aveva di se Ministero e sulla vita dei sa- te dal loro statuto”. stessa, su questo punto preciso cerdoti Presbyterorum Ordi- di una collaborazione, non nis 17, mentre per il secondo Una duplice “collaborazione” soltanto all’ “apostolato gerar- tipo cita Christus Dominus 27 dei laici prevista dal Codice chico della Chiesa” – praticata e Ad gentes 17. Per quanto ri- di Diritto Canonico fin dai tempi di San Paolo, poi guarda la sottomissione al- Il principio della collabora- in innumerevoli campi come l’autorità ecclesiastica nell’e- zione al ministero sacerdotale nelle associazioni di fedeli, gli sercizio di tutte queste funzio- è formulato nel corpo canoni- ordini minori, l’Azione catto- ni, il Codice Orientale rinvia co attuale: il Codice di Diritto lica, ecc. – ma anche al “Mini- ad Apostolicam Actuositatem Canonico latino del 1983, an- stero pastorale” in quanto tale. 20d7. “Funzioni” ecclesiastiche qui è stata introdotta una “idea Si devono quindi moltipli- per i laici complementare”, tratta dalla care le scuole diocesane e re- Poiché la questione che ci lunga lista di proposte del gionali, nelle quali i futuri ca- interessa è quella del secondo Card. Suenens. Ma la lettura techisti apprendano sia la dot- tipo di collaborazione, che può di questa “Propositio nova or- trina cattolica, specialmente in apparire la più innovatrice, la dinatione capitum9” del set- materia biblica e liturgicam1, più vicina al sacramento del- tembre 1963, già lodata dalla sia anche il metodo catechisti- l’Ordine, dobbiamo citare commissione, non aiuta a co e la pratica pastorale, e ri- questi testi così come i chiari- comprendere perché la com- cevano una formazione mora- menti ufficiali forniti dalle missione abbia ritenuto op- le cristiana [...]. commissioni di redazione8. In portuno mantenerla: la frase Ed ancora, a quelli che si LG 33, possiamo leggere: in questione è riportata tale e dedicano completamente a “Oltre a questo apostolato, quale, in conclusione del para- quest’opera bisogna garantire che spetta assolutamente a tutti grafo sull’uguaglianza e ine- un decoroso tenore di vita e la i fedeli, i laici possono anche guaglianza dei membri della sicurezza sociale con giusta essere chiamati in diversi modi Chiesa di Cristo, e senza che remunerazioneRel.A [...]. a collaborare più immediata- si trovino spiegazioni negli al- È altresì auspicabile che ai mente coll’apostolato della ge- tri interventi del prelato. Sem- catechisti convenientemente rarchia (cfr. PIUS XII, Alloc. bra dunque che la frase sia formati, dove sembrerà oppor- Six ans se sont écoulés, 5 ott. stata inserita nella costituzio- tuno, la missione canonicam.3 1957)m.17, alla maniera di que- ne come un’affermazione ge- sia conferita pubblicamente gli uomini e di quelle donne nerica, permettendo una pro- nella celebrazione della litur- che aiutavano l’apostolo Paolo gressione logica in seno al pa- gia, perché servano la fede con 120 nel vangelo, faticando molto ragrafo. maggiore autorità presso il po- per il Signore (cfr. Fil 4, 3; Il modus 18 mostra che al- poloRel.B. Rom. 16, 3ss.). meno per un Padre questa fra- Inoltre, sempre in AG 17, la Hanno inoltre l’attitudine ad se manca di chiarezza, egli commissione auspica che i ca- essere assunti dalla gerarchia non vede bene se si tratta di techisti possano ricevere una (ad hierarchia adsumantur) una cosa diversa dall’“appello missione canonica, senza di- per esercitare, per un fine spi- a collaborare all’apostolato stinguere tra i catechisti ausi- rituale, alcune funzioni eccle- della gerarchia”, per non par- liari e i catechisti in senso siastiche (ad quaedam numera lare del mandato proprio delle stretto: il fatto significa che ecclesiastica, ad finem spiri- associazioni riconosciute dalla non è la missione canonica a tualem exercenda)Rel.F m.18 m.19”. Chiesa. La commissione rifiu- conferire il “munus ecclesia- Dalle spiegazioni delle com- ta allora di sopprimerne il te- stico” al quale la gerarchia missioni di redazione emergo- sto e precisa che si tratta dei può chiamare. Al modus 3, la no diverse chiarificazioni. munera “ecclesiastici” di cui commissione riconosce anche L’unica vera novità è costi- fornisce due esempi: economo che questa “missione canoni- tuita da questa frase: “I laici di un’istituzione religiosa e ca- ca” non ha valore “canonico” hanno inoltre l’attitudine a es- techista in senso stretto. in senso proprio! Si afferma sere assunti dalla gerarchia Se ci rapportiamo al testo di che si tratta semplicemente di per esercitare, per un fine spi- AG 17, vediamo che si tratta una pratica diffusa e che il de- rituale, alcune funzioni eccle- non di catechisti che si accon- creto vi incoraggia là dove ciò siastiche”. In cosa consistono tentano di guidare le preghiere può contribuire ad una mag- queste “funzioni ecclesiasti- e di avere una missione di in- giore autorità al servizio della che”? La relazione alla lettera segnamento nella loro comu- fede reso dai catechisti. F, riguardante il penultimo te- nità, ma di quelli dei paesi di Si tratta sì di una “autorità”, sto, quello che poteva ancora missione che sono assunti a ma non di una “potestas”: l’e- includere delle modifiche an- tempo pieno e che, a questo ti- ventuale lettera di missione, che sostanziali votate dai Pa- tolo, hanno diritto ad una re- che il nuovo Codice non pre- dri, dice semplicemente che munerazione: vede più del vecchio, non con- “Nel nostro tempo, in cui il ferisce alcuna potestà, e dun- clero è insufficiente per l’e- que non toglie nulla al gover- vangelizzazione di tante mol- no dei “pastori propri”, cioè i titudini e per l’esercizio del Parroci e i Cappellani per assi- Ministero pastorale, il compito milazione. dei catechisti è della massima Il testo del decreto sull’apo- importanza. Pertanto, la loro stolato dei laici, Apostolicam formazione deve compiersi e Actuositatem 24, era ancora adeguarsi al progresso cultura- più categorico: le, in modo che, come validi “Infine la Gerarchia affida ai cooperatori (validi cooperato- laici alcuni compiti (munia res) dell’ordine sacerdotale, quaedam committit), che sono possano svolgere nella manie- più intimamente collegati con i ra migliore il loro compito doveri dei pastori (propius (munus), che si va facendo dif- cum officiis pastorum coniunc- ficile con cariche nuove e più ta sunt), come nell’esposizione ampie. della dottrina cristiana, in alcu- ni atti liturgici, nella cura delle in senso largo”, come presen- mettono pertanto ai ministri, anime. In forza di tale missio- tato nella prima parte del can. Vescovi compresi, di esercita- ne, i laici, quanto all’esercizio 145 ¤ 1 del Codice di diritto re la loro “sacra potestas” na- del loro compito (muneris), so- canonico del 1917 e già cano- tiva12. Allo stesso tempo, si no pienamente soggetti alla di- nizzata da Presbyterorum Or- tratta di un posto piuttosto de- rezione (moderationi) superio- dinis 20 come senso ormai ge- limitato: Christus Dominus 27 re ecclesiasticaRel.F”. nerico dell’ufficio nella Chie- trova ambiguo che si attribui- Per non creare confusione e sa. La relazione C della terzul- sca il titolo di “collaboratori” dare l’impressione che la pote- tima redazione di quest’ultimo anche ai laici che svolgono un stà di giurisdizione potesse co- decreto mostra, d’altronde, ufficio nella curia diocesana, e sì essere trasmessa per via non che già nel 1964 era stato de- limita il loro apporto ad un sacramentale, materia questa ciso che uno dei principi di ri- “aiuto del Vescovo”: dibattuta non appartenendo al- maneggiamento della legisla- “Sia i sacerdoti che i lai- la dottrina comune, e sulla zione sarebbe stato quello di cim.99m.100 che fanno parte della quale non si poteva pertanto adottare in genere l’accezione curia siano ben consapevoli di fondare alcuna disciplina, il ampia dell’ufficio ecclesiasti- dare una mano (adiutricem testo fu espurgato da ogni rife- co e non più la sua accezione operam praestare)m.101 al Mini- rimento alla nozione di “man- stretta che obbligava a com- stero pastorale del Vescovo. dato”, di “missione canonica” portare una partecipazione alla La curia diocesana sia ordina- e di “partecipazione all’apo- potestà d’ordine o di giurisdi- ta in modo da diventare per il stolato della gerarchia”. Si ve- zione. Qualunque sia la fonda- Vescovo un mezzo idoneo, da a questo riguardo la rela- tezza di questa riforma Ð in ef- non solo per l’amministrazio- zione F in nota. fetti, è veramente possibile ne della diocesi, ma anche per strutturare l’istituzione della l’esercizio delle opere di apo- 121 “Munera” et “officia” Chiesa a partire da uffici che stolato”. in senso ampio non tengono conto in primo Lo stesso dicasi per il termi- Tutto si basa dunque sui due luogo né del sacramento né ne “cooperatori”. Probabil- livelli particolari di collabora- della necessità di un potere mente poiché indica già la mi- zione distinti da LG 33 (i con- coattivo? Ð essa significa che sura di “sacra potestas” confe- sigli ed eventuali incarichi). “la partecipazione alla potestà rita ai sacerdoti fin dall’ordina- LG 37 non fa altro che ripren- non entra nel concetto d’uffi- zione, e dunque ha un fonda- dere questa distinzione, ma cio10, né la partecipazione al mento sacramentale, LG 28 di- questa volta presentando i rap- sacramento dell’Ordine”. ce che i sacerdoti sono “provi- porti dei laici con la Gerarchia Dobbiamo notare, a propo- di cooperatores” dell’ordine dal punto di vista dei pastori: sito di LG 33, che il testo non episcopale, e non soltanto il “D’altra parte i sacri pastori distingue tra “officia” e “mu- suo aiuto e il suo strumento. Il riconoscano e promuovano la nera”. In successive estrapola- decreto conciliare sull’ufficio dignità e la responsabilità dei zioni si è preteso che la Chiesa pastorale Christus Dominus laici nella chiesa; si servano locale godesse di una priorità non fa mai menzione dei laici volentieri del loro prudente in rapporto alla Chiesa univer- come collaboratori, neanche consiglio, con fiducia affidino sale11, il che implicherebbe nel cap. 2-III sui cooperatori loro degli incarichi per il ser- l’obbligo di riconoscere dei del Vescovo diocesano; si par- vizio della chiesa (in servitium munera spontanei presso i lai- la di un dovere di cooperare Ecclesiae officia committant) ci (in particolare nella parroc- che riguarda i parroci, ma si e lascino loro libertà e campo chia) e a volte di erigerli in uf- tratta di cooperare con altri pa- di agire, anzi li incoraggino fici ecclesiastici veri e propri; stori: non viene imposto loro perché intraprendano delle ma nulla di ciò può invocare il alcun dovere di cooperare con opere anche di propria iniziati- fondamento conciliare: LG 33 i fedeli come se ciò facesse vaRel.K. Considerino attenta- non distingue tra munera e of- parte della loro missione. Al mente in Cristo e con paterno ficia, non concepisce i munera contrario, i modi 1, 3 e 6 in CD affetto le iniziative, le richieste nel senso ontologico quali 11 escludono esplicitamente i e i desideri proposti dai laici. fondamento della Sacra Pote- laici e i diaconi dalla definizio- Con rispetto poi i pastori rico- stas conferita da una consacra- ne conciliare della diocesi co- nosceranno quella giusta li- zione (come al can. III sulla me “porzione del popolo di bertà, che a tutti compete nella gerarchia), ma nel senso gene- Dio che è affidata a un Vesco- città terrestreRel.M”. rico di dovere o di ruolo. vo che deve pascerla con la Ora gli incarichi ecclesiali cooperazione di un presbite- di cui si parla qui, e che una “Collaboratori” rio”. Quando un Padre chiese “lettera di missione” non basta o “cooperatori”? se non si potesse aggiungere a a conferire, sono in realtà de- Nell’organizzazione della questa definizione “con la coo- gli uffici: in effetti, il termine Chiesa i laici possono dunque perazione del presbiterio e an- latino impiegato da LG 37 è ricevere un posto molto parti- che dei laici”, gli fu risposto esplicitamente “officia”, men- colare che è esaltato, poiché seccamente che i laici non si tre LG 33 parla di “munera” sono aperti loro uffici relativa- occupano di pascere13. “da esercitare per un fine spiri- mente rari, piuttosto a tempo tuale”; ciò rinvia in modo pieno e meglio definiti di ciò I laici non sono “pastori” piuttosto chiaro alla definizio- che comportano le numerosi Nulla quindi permette di di- ne dell’ “ufficio ecclesiastico missioni canoniche, che per- re che la cooperazione, la col- laborazione o la partecipazio- nom.2 le preghiere ed imparti- ro e ufficio ecclesiastico aiuta- ne dei laici appartiene alla no- scono l’insegnamento. Anche re a comprendere quanto poco zione di “carica pastorale dei della loro formazione dottrina- potere sia in gioco in tutto ciò pastori”: nel Concilio, soltanto le e spirituale ci si deve debita- che costituisce l’armatura del- il decreto Apostolicam Actuo- mente preoccupare”. l’istituzione della Chiesa: pro- sitatem 10 parla della cura del- Poiché l’ufficio affidato ai prio perché si tratta di grazie le anime a proposito dei laici, laici non comporta alcuna po- proprie, fondate su consacra- ed è in questi termini: testà e nessun rapporto col sa- zioni differenti, i ruoli non so- “[I laici] cooperano con de- cramento dell’Ordine, ciò si no interscambiabili. dizione nel comunicare la pa- traduce in tutti i loro compiti Il Cardinale Ratzinger rias- rola di Dio, specialmente me- di direzione: il latino non usa sume in questo modo la que- diante l’insegnamento di cate- il termine “praesident” nei lo- stione dottrinale17: chismo; mettendo a disposi- ro riguardi, ma “praesunt” o a “L’Istruzione distingue bene zione la loro competenza ren- rigore “praeunt”; ciò vuol dire i tre tipi di compiti e servizi dono più efficace la cura delle che si può affidare a questi lai- tramite i quali i fedeli laici anime ed anche l’amministra- ci il compito di essere accom- partecipano all’unica missione zione dei beni della Chiesa.” pagnatori di comunità, di es- della Chiesa: D’altronde, abbiamo visto serne gli animatori, di dare l’e- 1) compiti e servizi riguar- come AA 24 parli della possi- sempio, o anche di camminare danti l’apostolato dei laici, bilità di affidare ai laici dei avanti, di dirigerle, di guidar- cioè il loro peculiare modo di compiti “più strettamente le- le. Ma essi non “presiedono” a rendere presente Cristo nelle gati” ai doveri dei pastori, nei nulla, né ai battesimi, né alle strutture dell’ordine temporale tre aspetti dell’unico munus, e preghiere, né ai funerali, né ai e civile; 122 quindi anche nella cura delle consigli: presiedere è proprio 2) compiti e servizi nelle va- anime; ma non parla di affida- della gerarchia sacramentale. rie strutture organizzative del- re loro questa cura. Dalla ri- la Chiesa, che vengono affida- cerca effettuata sulla base dei Neanche i diaconi te ai laici dalla competente au- dati “Magistra” non risulta al- sono “pastori” torità ecclesiastica, tramite uf- cun testo ufficiale che parli di Il che comporta d’altronde fici e funzioni; laici, se non altro a titolo di una conseguenza mal esplora- 3) compiti e servizi, che so- collaborazione, quando si ta nei confronti dei diaconi: no propri dei sacri ministri, ma tratta di cura animarum. An- essi sono membri della gerar- che tuttavia per speciali e gra- cora meno si parla di un dirit- chia sacramentale, ma non del vi circostanze, e concretamen- to da parte loro a collaborare sacerdozio. Ricevono la capa- te per mancanza di presbiteri e a questa cura animarum: essi cità di offrire a nome del Po- diaconi (auspicabilmente tran- possono collaborare all’apo- polo e di distribuire a nome di sitoria), vengono temporanea- stolato, alla missione della Dio, sono di fronte alla Chie- mente esercitati da laici, pre- Chiesa, perfino alla trasmis- sa, sono immagine di Cristo via facoltà giuridica o manda- sione della Parola, ma non al- nella dimensione di servizio to dell’autorità ecclesiastica la cura delle anime, cioè alla del suo sacerdozio, ma non so- competente. Si tratta in questo funzione che spetta alla sola no immagine di Cristo Capo: caso dei già accennati compiti carica di pastore. Il Codice at- essi, quindi, possono presiede- suppletivi, che non derivano in tuale distingue i limiti di que- re e benedire di fronte al Po- modo intrinseco dal carattere sti uffici quando riassume i polo, ma mai in presenza di un dell’Ordine sacro”. doveri dei parroci: “con la sacerdote. La dottrina comune Riconosciamo qui la distin- cooperazione anche di altri espressa nel Catechismo della zione conciliare ricordata più presbiteri o diaconi e contri- Chiesa Cattolica o nel nuovo avanti, a cui si aggiunge la di- buendo all’opera anche fedeli Direttorio per il ministero e la stinzione dei casi di supplen- laici a norma del diritto”14. vita dei diaconi permanenti fa za. Non si può non accorgersi iniziare la carica pastorale solo che questa dottrina comporta I laici non sono abilitati con il presbiterato16: la grazia immediatamente implicazioni a “presiedere” propria dei diaconi, al primo dell’ordine del governo. L’a- Per terminare con la possi- grado del “sacramento del Mi- postolato dei laici va sempre bilità per i laici di assumere nistero”, non fa di loro dei pa- promosso; la loro cooperazio- uffici di grande responsabilità, stori. Per questo essi non pos- ne negli uffici ecclesiastici che sono su un piano diverso sono ricevere uffici che com- non è da promuovere, è una dalla responsabilità sacramen- portino la piena cura d’anime. possibilità che in sé non ap- tale sulle anime, bisogna citare L’istruzione ricorda che biso- porta nulla ai laici, ma di cui i il modus 2 di AG 17, in quanto gna attribuire loro prioritaria- vescovi possono approfittare è stato fedelmente ripreso nel- mente dei compiti di supplen- nell’organizzazione della loro l’Istruzione interdicasteriale e za, in quanto essi esercitano diocesi, nella misura in cui ciò nelle sue traduzioni15. un vero Ministero. Pur tutta- non comporti confusione di “Inoltre le Chiese devono via, anche nel caso del can. identità; quanto alla supplen- sentire e apprezzeranno con 517 ¤ 2, i diaconi non parteci- za, essa è possibile soltanto gratitudine l’opera generosa pano al compito “pastorale”, come rimedio temporaneo ad dei catechisti ausiliari, del cui ma soltanto al suo esercizio. una situazione di crisi. é dun- aiuto avranno bisogno. Essi Possano tutte queste distinzio- que un male minore, da fuggi- nelle loro comunità conduco- ni tra carica pastorale, ministe- re il più possibile. Altri aspetti canonici Una rivendicazione ipertrofica della potestà di giu- I testi menzionati in prece- di tipo “giuridistico” risdizione, come se questa fos- denza mostrano come la di- Sarebbe troppo lungo com- se d’uso corrente nella Chiesa. stinzione di diversi gradi nella mentare questi testi e tutta la Quando cercano un sostegno collaborazione derivi da un’al- tradizione in cui si iscrivono. conciliare, tali autori citano tra distinzione, quella tra la Ancora una volta, il concilio LG 33, come se questo testo potestà d’ordine e la potestà di non ha voluto scegliere espli- prevedesse la possibilità per i governo, e dall’introduzione citamente circa il modo di tra- laici di esercitare una giurisdi- del principio di una possibile smissione di queste due pote- zione: si è già detto come è la “cooperazione” a quest’ulti- stà. Ma ci mettiamo a sognare cosa in realtà. Non possiamo mo. quando vediamo che viene pe- neanche negare che in questi Su questo principio, abbia- riodicamente servita come ul- sforzi disperati ci sia “la ricer- mo un secondo gruppo di ca- tima conseguenza dell’eccle- ca se non di una teologia, al- noni, che non reinterpreta sol- siologia di comunione18 la tesi meno di una pratica alternati- tanto due o tre passaggi conci- di K. Rahner del 195619, se- va dei Ministeri nella Chiesa”, liari, ma una tradizione piutto- condo la quale gli animatori per riprendere una frase d’an- sto attestata, la cui interpreta- pastorali perderebbero il loro tologia, quando vediamo que- zione non è ancora unanime stato laicale ed entrerebbero sti autori firmare petizioni su per quanto riguarda il modo di nello stato clericale per il fatto petizioni e agitarsi attorno a trasmissione di queste due po- di esercitare stabilmente una Sinodi diocesani per far passa- testà (l’ordine e la giurisdizio- funzione o un ufficio ecclesia- re la loro tesi. Ma ciò che è ve- ne), ma di cui il concilio ha le, che li farebbe di per sé par- ro, è che si tratta di dispute di ben stabilito l’origine sacra- tecipare alla sacramentalità chierici di cui i laici non sono mentale facendo riposare l’o- della Chiesa in quanto la loro responsabili. 123 rigine del potere collegiale dei funzione farebbe di loro dei vescovi su una stessa parteci- segni dell’ordine del sacra- L’insegnamento pazione ontologica ai munera mentum tantum. Questa tesi è del Catechismo Christi, partecipazione ricevu- messa completamente fuori della Chiesa Cattolica ta in una consacrazione perso- questione dall’insegnamento Riportiamo soltanto la cita- nale che configura a Cristo se- conciliare sui munera e sulla zione che fa il Catechismo condo una modalità nuova ad sacra potestas come fonda- della Chiesa Cattolica di que- ogni grado del sacramento. mento ontologico del Ministe- sti canoni, ai n. 908 e seguenti, L’edizione critica del Catechi- ro. Qualunque sia il carattere sulla partecipazione dei laici smo ricapitola questo insegna- polemico di queste opere che all’ufficio regale di Cristo. mento sostituendo il n. 879 sembrano soprattutto preoccu- N. 910: “I laici possono an- con questi termini: pate di fare saltare così il luc- che sentirsi chiamati o essere “Il Ministero sacramentale chetto del celibato, inteso co- chiamati a collaborare con i nella Chiesa è dunque un ser- me motivo nascosto della di- loro pastori nel servizio della vizio esercitato in nome di stinzione tra chierici e non comunità ecclesiale, per la Cristo. Esso ha un carattere chierici, esse riposano tutte su crescita e la vitalità della me- personale e una forma colle- una concezione alla fine piut- desima, esercitando ministeri giale”. tosto “giuridistica” e un po’ diversissimi, secondo la grazia e i carismi che il Signore vorrà loro dispensare” (Evangelii CDC 1983 CCEO 1990 nuntiandi, 73). 274 § 1: Solo i chierici possono 371 § 1: I chierici, in possesso dei requisiti N. 911: Nella Chiesa “i fe- ottenere uffici il cui esercizio richieda canonici, hanno il diritto di ottenere dal deli possono cooperare a nor- la potestà di ordine o la potestà di proprio Vescovo eparchiale un qualche ma del diritto all’esercizio del- 274§1 governo ecclesiastico . ufficio (officium), ministero (ministerium) o la potestà di governo” (CIC, incarico (munus) da esercitare a servizio della can. 129 ¤ 2) e questo median- Chiesa. te la loro presenza nei Concilii 129 § 1: Della potestà di governo, che 979 § 1: Sono abili alla potestà di governo, particolari (CIC, can. 443 ¤ 4), esiste nella Chiesa per divina che per istituzione divina esiste nella Chiesa, nei Sinodi diocesani (CIC, istituzione, chiamata anche potestà di coloro che sono costituiti nell’ordine sacro, a can. 463 ¤ 1.2), nei Consigli 979§1 giurisdizione, secondo il diritto sono norma del diritto . pastorali (CIC, cann. 511; soggetti abili a norma dei canoni del § 2: Nell’esercizio della potestà di governo 536); nell’esercizio della cura diritto, quanti sono insigniti dell’ordine tutti gli altri fedeli cristiani possono cooperare pastorale di una parrocchia sacro129§1. a norma del diritto979§2. § 2: All’esercizio di tale potestà (CIC, can. 517 ¤ 2); nella col- possono cooperare anche i laici a laborazione ai Consigli degli norma del diritto129§2. affari economici (CIC, cann. 492 ¤ 1; 536); nella partecipa- 150: Un ufficio che comporti la zione ai tribunali ecclesiastici piena cura delle anime, il cui (CIC, can. 1421 ¤ 2). adempimento esige l’esercizio dell’ordine sacerdotale, non può Si nota che l’edizione critica essere validamente conferito a chi del Catechismo sopprime ancora non è promosso al sacerdozio. l’ambiguità di una partecipa- zione “in solidum” dei laici nell’esercizio eccezionale del- la cura pastorale prevista dal dei laici, a condizione che non mune e costante dei dottori. can. 517 § 2: poiché l’espres- comportino la “piena cura d’a- Tali criteri permettono di sione “in solidum” si applica a nime”. In pratica, il paragone proporre, tra l’altro, lo svilup- collegi in cui i membri sono a con il can. 228 porta a fare in po della nozione di “cura ani- pari responsabilità, essa non modo che solo gli uffici previ- marum”. può convenire per la cura pa- sti dal diritto possano essere L’articolo 1 dell’Istruzione storale che appartiene unica- affidati ai laici: quelli che sono chiede anzitutto un chiarimen- mente al pastore proprio della stati istituzionalizzati dal CIC to terminologico; forse sareb- comunità, anche se si tratta di sono molto poco numerosi20. be opportuno in questo senso un moderatore. Tutti gli altri, dunque, vanno attenersi alla classificazione creati dal diritto particolare, e proposta da certi formatori del Ministeri e uffici dei laici non possono prendere il posto clero: nel Codice di Diritto Canonico degli uffici la cui esistenza è 1. la cura animarum spetta A proposito dei Ministeri e obbligatoria. Inoltre, come ab- esclusivamente ai ministri or- degli uffici dei laici, bisogna biamo visto, l’ufficio affidato dinati (cfr. can. 150); ugualmente citare i canoni ai laici non comporta alcuna 2. la cura pastorale appar- 224-231, che trattano degli ob- potestà; esso non si sostituisce tiene al Vescovo, e il presbite- blighi e dei diritti dei fedeli alla responsabilità pastorale rio vi partecipa (CD 11). Essa laici. Essi parlano di Ministero sulle anime, ed è un principio non può fondarsi su una lettera soltanto nel can. 230 ¤ 1 e 3, a basilare dell’organizzazione di missione; proposito dei Ministeri istitui- della Chiesa fare in modo che 3. la cura pastorale è eserci- ti. non ci sia alcuna comunità tata dal parroco, e sono i vica- Parlano di officium in più senza pastore, che il suo crite- ri a partecipare al suo eserci- 124 sensi: nei cann. 225 ¤ 2 e 226 rio di raggruppamento sia ter- zio. Una partecipazione a que- ¤ 1, nel senso generico di do- ritoriale o personale. Come sto esercizio può essere affida- veri legati all’evangelizzazio- sottolinea Mgr Cadilhac: “Sol- ta ai laici nel caso eccezionale ne dell’ordine temporale e del- tanto chi è ordinato può assu- del can. 517 ¤ 2. la famiglia; nel ¤ 3 del can. mere la cura pastorale. Una 230 si parla di uffici dei Mini- parte dell’esercizio di questa b)La questione steri istituiti, anche qui in ter- può certamente essere delega- delle facoltà speciali mini di doveri. Nel can. 228 si ta a dei laici, ma essi possono parla di certi “uffici ecclesia- svolgere il loro compito sol- Quando uno va a cercare le stici”, definiti dal diritto, verso tanto alle dipendenze di chi ha fonte della legislazione attua- i quali i laici godono di una la cura pastorale”21. Se il Di- le, scopre che tante facoltà so- habilitas. Il senso qui è pertan- rettorio per il Ministero e la no state concesse per due cate- to più tecnico, si tratta dell’uf- vita dei diaconi permanenti ri- gorie di fedeli: i migranti e i ficio ai sensi del can. 145. corda che essi esercitano il lo- militari22. I nostri ammalati Possiamo dedurre da questa ro ministero, anche nei conte- hanno soltanto dal 1985 il loro capacità il fatto che i munera sti meno favoriti e lontani dal- Consiglio Pontificio, incarica- deriverebbero dalla conferma- la Chiesa, sempre sotto la di- to di fare pervenire fino a loro zione così come il carattere pendenza di un pastore per tut- la sollecitudine della Chiesa deriva dal sacramento dell’or- to ciò che riguarda la cura del- universale. dine: l’ordine produce sempre le anime, ciò vale a fortiori per L’Istruzione nemo est del il carattere, mentre la confer- i laici. 1969 per i migranti attribuisce mazione non produce che una al loro Cappellano l’equiva- habilitas, che non è valida per Si tratta di mettere in guardia lenza col parroco se ha una tutti gli uffici e per tutti i mu- contro un certo spirito, “missione con cura d’anime”, nera, ma per quelli che sono e non di dire tutto e anche lo stesso titolo con i definiti e non comportano la é importante ricordare il diritti e gli obblighi del pastore cura d’anime. can. 19, che tratta dei casi di proprio, se viene affidata a lui Non è buona metodologia lacuna giuridica. Ora, l’assen- una parrocchia personale. fondare una teoria soltanto a za di norma non significa li- L’art. 39 dice che questa pote- partire dal vocabolario di un cenza di fare qualunque cosa. stà personale è cumulativa ae- testo tanto contingente quanto La Chiesa ha sempre ricono- quo iure con quella del parro- il CIC. Tuttavia, lo stesso Co- sciuto la validità delle consue- co. E pertanto, ogni emigrato dice non dà alcun fondamento tudini “praeter legem” ad una ha piena facoltà di rivolgersi per considerare che il battesi- condizione: la razionalità. liberamente per la celebrazio- mo o la confermazione indu- Questa dipende da criteri og- ne dei sacramenti, compreso il cano un diritto all’ufficio: essi gettivi, frutto dell’esperienza matrimonio, sia al Cappellano, danno soltanto una “aptitudo”, della Chiesa, che le permetto- sia al parroco del luogo”. tradotta con “habilitas” nel no di mantenere una certa coe- Forse una tale equivalenza CIC, verso certi uffici “più vi- renza nel suo operato. Tali cri- potrebbe essere utile in certi cini” a quelli dei pastori. teri sono quelli dell’analogia casi anche per gli ammalati. Il Codice, al can. 150, par- con le leggi utilizzate per casi Non vorrei suscitare cattive tendo dalla nuova nozione am- simili, dei principi generali del brame, ma mi sembra che plificata d’ufficio, ha introdot- diritto, della giurisprudenza e comporre un nuovo elenco di to la possibilità di affidare veri della pratica della curia roma- facoltà, eventualmente am- e propri uffici ecclesiastici a na e, infine, dell’opinione co- pliato dopo aver sentito quali erano i bisogni dei Cappellani sempre secondo la virtù di Ð collegi di fossores, a scopi caritati- vi, nel IV secolo per la sepoltura nelle nella Chiesa universale, e ma- prudenza. In materia di “Pa- catacombe; gari munito di nuove indul- storale peculiare”, abbiamo Ð in Oriente, i parabolani si dedicano genze da richiedere alla Peni- trovato un solo criterio “re- alle cure dei malati a partire dal 250. Il loro numero è limitato dal codice teodo- tenzeria Apostolica, sarebbe strittivo” in questo senso. L’I- siano a 250 per la città di Alessandria; anche un modo di dimostrare struzione Solemne semper del Ð ancora in Oriente, confraternite di due cose: 1951 ricorda un principio spoudaioi e philoponoi, fedeli che vivo- no nel mondo ben distinti dai religiosi – l’importanza per la Chiesa sempre valido: ma che si aiutano nella ricerca della per- del mondo della sofferenza; “Non lanciare nel Ministero fezione e ai quali si affidano a volte vigi- Ð la risposta peculiare della Sacerdoti inesperti. lie troppo lunghe; – troviamo l’uso di “confratriae” a Chiesa a questo mondo. Infat- Vi esortiamo, Venerabili partire dal 658 (Concilio di Nantes) per ti, la Chiesa risponde ai biso- Fratelli, ad evitare, per quanto indicare riunioni di fedeli a scopo di pietà (cfr. R. NAZ, Traité de droit cano- gni non solo a livello di aiuto è possibile, di lanciare nel pie- nique, Paris 1955). umanitario, ma soprattutto con no dell’attività pastorale Sa- 2 Classifica secondo i termini di F. la cura pastorale, tipicamente cerdoti ancora inesperti, e di D’OSTILIO, Prontuario del Codice di Di- ritto Canonico, Città del Vaticano 1995, sacerdotale. La cura pastorale, mandarli in luoghi molto re- p. 247. ecco il modo col quale la moti dalla sede della diocesi o 3 La concordanza dei canoni tra CDC Chiesa risponde al diritto dei da altri centri maggiori. In si- e CCEO è quella pubblicata da E. EID E R. METZ, Il Codice dei canoni delle fedeli di ricevere con abbon- mile situazione infatti, isolati, Chiese orientali, Libreria Editrice Vati- danza la Parola e i Sacramenti. inesperti, esposti a pericoli, cana, 1997. Una presenza sacerdotale è privi di maestri prudenti, ne 4 La traduzione del “munera quibus ipsi secundum iuris praescripta fungi una presenza particolare di avrebbero certamente danno valent” si ispira qui a quella riconosciuta Cristo, e ampliare le facoltà per se stessi e per il loro mini- dalla Conferenza Episcopale Spagnola. sacerdotali significa facilitare stero”. 5 Oltre agli Acta synodalia, questi te- 125 sti si possono trovare in FRANCISCO GIL l’incontro con Cristo di un Possiamo considerare che HELLIN, Concilii Vaticani II synopsis in mondo peculiare. anche la Pastorale della Salute ordinem redigens schemata cum relatio- è un’ambito troppo delicato nibus necnon patrum orationes atque animadversiones, Libreria Editrice Vati- c) La scelta di costituire per essere improvviso: tutte le cana. Sono già stati pubblicati gli atti nuove cappellanie innovazioni sono possibili ri- delle costituzioni dogmatiche Lumen Gentium e Dei Verbum, come pure del guardo al modo di affidare le decreto Presbyterorum Ordinis. CD 18 esprime un voto del- anime, ma “nella misura del 6 Cfr. PONTIFICIA COMMISSIO CODICI la Chiesa universale. é un te- possibile” le generazioni di sa- IURIS CANONICI AUTHENTICE INTERPRE- TANDO, Codex Iuris Canonici, fontium sto che vale tanto per la Chie- cerdoti che saranno destinati a annotatione et indice analytico-alphabe- sa latina quanto per le Chiese delle Pastorali innovative de- tico auctus (1989), can. 228 ¤ 1; PONTI- orientali. Esiste dunque un do- vono essere formati alla scuo- FICIUM CONSILIUM DE LEGUM TEXTIBUS INTERPRETANDIS, Codex canonum Eccle- vere da parte delle Conferenze la di confratelli che insegnino siarum orientalium, fontium annotatione di Vescovi, di studiare le que- loro il “sensus Ecclesiae”, per auctus (1995). stioni più urgenti a proposito essere sicuri di non “correre 7 Utilizzerò d’ora in avanti le seguenti sigle: AA=Apostolicam Actuositatem, dei gruppi di fedeli ai quali invano”. AD=Ad Gentes, CD=Christus Dominus, giunge difficilmente il Mini- LG=Lumen Gentium; PO=Presbytero- stero dei parroci. rum Ordinis. Mons. MARTIN VIVIES 8 La traduzione qui si ispira a quella, In materia la Chiesa non Professore di Diritto Canonico assai vicina al testo, dell’opera Les con- mortifica l’immaginazione, nel Seminario S. Martin di Blois ciles oecuméniques, 2/2, Paris 1994. anzi, è proprio la sua istanza Francia m.17 “Due Padri propongono delle os- servazioni riguardanti questa ‘chiamata’, più solenne che chiede a tutti o ciò che viene denominato il ‘mandato’ un esame di coscienza circa il all’apostolato. Un altro Padre domanda che si dichiari esplicitamente: ‘il manda- modo di rispondere ai bisogni to non è riservato ad una sola associazio- delle anime. Note ne, ma si estende a tutte le associazioni L’unica riserva che c’è da riconosciute dalla Chiesa’. R.: La reda- i Cfr. PONTIFICIA COMMISSIONE PER zione deliberatamente evita le contro- parte della Chiesa è costituita L’INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL CO- versie sul vocabolario. Le ulteriori de- dalla necessità di regolarsi DICE DI DIRITTO CANONICO, Risposta (1 terminazioni appartengono allo schema giugno 1988): AAS 80 (1988) p. 1373. sull’apostolato dei laici”. ii Cfr. PONTIFICIO CONSIGLIO PER L’IN- Rel.F “Questa idea complementare ri- TERPRETAZIONE DEI TESTI LEGISLATIVI, guardante i munera ecclesiastici da eser- Risposta (11 luglio 1992): AAS 86 citare da parte dei laici deriva dalla già (1994) pp. 541-542. Quando si prevede lodata proposta di S.E. il Card. Sue- una funzione per l’inizio dell’affidamen- nens”. La “propositio Suenens” dice to di un compito di cooperazione degli quanto segue (nuova disposizione dei assistenti pastorali al ministero dei chie- capitoli): “I laici godono inoltre dell’atti- rici, si eviti di far coincidere o di unire tudine ad essere chiamati dalla gerarchia detta funzione con una cerimonia di sa- ad alcuni munera ecclesiastici, da eserci- cra ordinazione, come pure di celebrare tare con finalità spirituale”. un rito analogo a quello previsto per il m.18 “Un Padre propone di sopprimere conferimento dell’accolitato o del letto- la parola ‘Inoltre’ poiché questa coinci- rato. de con le parole che precedono sulla iii In tali esemplificazioni si devono cooperazione più immediata all’aposto- includere tutte quelle espressioni lingui- lato. R.: Si tratta qui di un’altra catego- stiche che, negli idiomi dei diversi Paesi, ria, cioè di coloro che esercitano dei mu- possono essere analoghe o equivalenti nera ecclesiastici, come ad esempio gli ed indicanti un ruolo direttivo di guida o economi di un’istituzione religiosa, i ca- di vicarietà rispetto ad essa. techisti in senso stretto, ecc.”. 1 Le aggregazioni ecclesiali risalgono m.19 “Un Padre propone di aggiungere alle origini della Chiesa; si sono conser- alla fine di questa frase una lunga espo- vate tracce di legislazione in materia di: sizione sulle diverse forme secondo cui i laici possono cooperare con la gerarchia. la Chiesa come comunione” al n. 9. Cfr. spontaneam confessionem: a.s. - Sess. R.: non si può ammettere uno sviluppo DC 2055 (2-16 agosto 1992), p. 731. XXIII, de ordine, c. 4, Can. 7; Si quis di una tale ampiezza”. 12 Cfr. Nota explicativa praevia n. 2 dixerit, episcopos non esse presbyteris 9 Cfr. GIL HELLIN, op.cit. pp. 868- riguardante il cap. 3 di Lumen Gentium. superiores, vel non habere potestatem 871. m.99 “Al posto di ‘I sacerdoti e i laici’ confirmandi et ordinandi, vel eam, quam m.1 “Si sopprimano le parole ‘soprat- venga messo ‘Tutti e ognuno dei colla- habent, illis esse cum presbyteris com- tutto in materia biblica e liturgica’ o si boratori’ (1 Padre). R: Il testo dello munem; vel ordines ab ipsos colatos sine dica ‘tanto la dottrina cattolica quanto la schema è più chiaro: al contrario, i ter- populi vel potestatis saecularis consensu liturgia, nonché il metodo catechetico’ mini proposti soffrono di ambiguità”. aut vocatione irritos esse; aut eos, qui (1 Padre). R: Il rinnovamento dell’azio- m.100 “Si omettano le parole ‘e i laici’ nec ab ecclesiastica et canonica potesta- ne pastorale condotto dal Concilio, per (1 Padre). Al posto di ‘è auspicabile’ te rite ordinati nec missi sunt, sed aliun- quanto riguarda la catechesi, consiste so- (creare un consiglio pastorale) si dica ‘là de veniunt, legitimos esse verbi et sacra- prattutto nella catechesi biblica e liturgi- dove ritenuto opportuno’ (10 Padri). R: mentorum ministros: a.s. - Sess. XXIV, ca. é opportuno quindi che i catechisti vi Non bisogna omettere i laici, in quanto de ref., c. 12. siano formati. Il testo resta”. risulta della loro condizione nell’aposto- Innocentius III, ep. “Eius exemplo”, Rel.A “Nel testo è stato introdotto un in- lato della Chiesa; le altre parole proposte 18 dec. 1208, Professio fidei Waldensi- ciso perché appaia più chiaramente che non sono ammesse perché l’istituzione bus praescr; Leo X (in Conc. Lateranen. questa remunerazione riguarda i catechi- del consiglio pastorale è realmente da V), const. “Regimini universalis”, 4 maii sti denominati ‘full time’ (2,26 [Mgr raccomandare”. 1515, § 10; const. “Exsurge Domine”, Seitz IV,IV,619]; 5,41 [Mgr Riobé m.101 “Dire ‘essi devono apportare’ (1 15 iun. 1520, error 13, Martini Luther, IV,IV,597]. In effetti è soprattutto di lo- Padre). R: Il senso delle parole dello damn.; ro che si tratta nei primi tre paragrafi di schema è che il lavoro nella curia dioce- “In sacramento paenitentiae ac remis- questo numero; si tratta dei catechisti sana riveste un carattere veramente pa- sione culpae non plus facit Papa aut epi- ‘volontari’ o ‘ausiliari’ nel quinto para- storale”. scopus, quam infimus sacerdos: immo, grafo”. 13 “Si chiede di aggiungere le parole: ubi non est sacerdos, aeque tantum quili- m.3 “Venga soppresso il termine ‘ca- ‘ma anche con altri aiuti, laici non eccet- bet Christianus, etiamsi mulier aut puer nonico’ o almeno lo si giustifichi in no- tuati’ (un Padre). R: Ciò non è ammesso: esset. “Benedictus XIV, ep. encycl. ta; in effetti questo termine è stato re- poiché la diocesi è una porzione del po- “Quemadmodum”, 23 mart. 1743, § 3, 6 spinto dal decreto AA sull’apostolato dei polo di Dio da pascere, non si può ag- ; Pius IX, litt. ap. “Multiplices inter”, 10 laici (1 Padre). R.: Tutto ben considera- giungere ‘anche con altri aiuti, laici non iun. 1851 = Syllabus errorum, prop. 54; to, il modus non è ammesso, perché an- esclusi’ in quanto non tocca ai laici di “Reges et principes non solum ab Eccle- 126 che se il diritto attuale (ius conditum) pascere il popolo di Dio”. siae iurisdictione eximnuntur, verum non conosce una tale missione canonica, 14 Can. 519. etiam in quaestionibus iurisdictionis di- si tratta di una prassi ricorsa in numerosi 15 Cfr. Art. 6 ¤ 2; 7 ¤ 1; 12 ecc. Nella rimendis superiores sunt Ecclesia.” ep. luoghi, e non soltanto nelle missioni”. traduzione francese, se si impiega il ver- “Exortae”, 29 apr. 1876; rel.B “Un solo Padre (4,62 [Mgr Mazé]) bo “presiedere” per il solo sacerdote o S. C. Ep. et Reg., Arianen., 5 apr. solleva la questione di conferire ordini diacono, ci si accontenta di “guidare” o I593; Castellana, 22 iun. 1708, ad 3: in minori ai catechisti. Sembra sufficiente “animare” per i fedeli laici. Causa Castellana, seu Nullius Provin- che lo schema proponga un’azione litur- m.2 “Al posto di ‘praesident - presi- ciae Baren. Iurisdictionis inter Monaste- gica speciale per istituire il catechista”. dente’, scrivere ‘praesunt - dirigente’ o rium S. Benedicti Conversani Ordinis m.34 “Trentaquattro Padri chiedono che ‘praeeunt - mostrano l’esempio’, in Cistercensis ex una, et nonnullos de Cle- al posto di ‘agli uffici della gerarchia’ si quanto il termine ‘praesidere - presiede- ro Castellanae partibus ex altera de et scriva ‘ai pastori’; un Padre chiede ‘al- re’ esprime la funzione della gerarchia super infrascriptis dubbis, etc. nempe: 3. l’Ordinario’ e un altro Padre ‘ai vesco- sacramentale (1 Padre). R: Il modus è An dictae Abbatissae liceat proponere vi’. R.: Si scriva: “all’ufficio dei pasto- ammesso in ragione del senso latino”. ad Curam Animarutn Personas amovibi- ri”.” (Acta Synodalia, Vol. IV, Pars VI, 16 L’edizione definitiva del catechi- les ad nutum, easque ad libitum amovere p. 110). smo, pubblicata contemporaneamente al (... ]. Sacra Congregatio respondit : Ad 3 Rel.F “La commissione si rimette alle nuovo Direttorio generale per la Cate- : Negative et interim per modum provi- osservazioni di Mgr Jubany Arnau, e per chesi nell’ottobre 1997, è ancora più sionis usque ad exitum Causa; Cura non entrare in una materia discussa tra i chiara su questo punto: mentre l’art. 875 exerceatur per Deputandum a Capitulo canonisti, ritira le parole ‘missione de- poteva lasciar supporre che anche i dia- approbandum tantum a Vicario Abbatis- nominata canonica’, così come ‘essi par- coni ricevono una partecipazione alla sae per examinatores sibi benevisos. - tecipano a loro modo all’apostolato stes- sacra potestas di agire in persona Chri- decr. I 5 iul. 1845: Sanctissimus Domi- so della gerarchia’. Al posto di ‘nella sti Capitis, è stato corretto nel seguente nus noster Gregorius PP. XVI diu, serio predicazione della parola di Dio’, è me- modo: “Da lui, i vescovi e i sacerdoti ri- ac mature perpendit relationem, quae in- glio dire ‘nella proposta della dottrina cevono la facoltà (la ‘sacra potestà’) di scribitur Visita Apostolica eseguita dal cristiana’. Si ammette la correzione pro- agire ‘in persona di Cristo Capo’, i dia- Card. Pignatelli Arcivescovo di Paler- posta da due Padri (Mgr H. Tenhumberg coni la forza di servire il popolo di Dio mo nel venerabile monastero di S. Gior- e Mgr I. Hoffner), di aggiungere ‘alcuni’ nella ‘diaconia’ della liturgia, della paro- gio della Congregazione Olivetana da prima di ‘atti liturgici’. Anche qui si la e della carità, in comunione con il ve- Sua Maestà Ferdinando II Re del Regno sopprime la nota riguardante la missione scovo e il suo presbiterio”. delle due Sicilie firmata in Palermo 31 canonica, per la stessa ragione che sopra 17 Cfr. intervista a 30 Giorni, dicem- Marzo 1845, ita subscriptam : “ I. Maria a proposito del mandato” (Acta Synoda- bre 1997. Card. Pignatelli Arciv. Di Palermo Re- lia, Vol. IV, Pars II, p. 355). 274¤1 Can 118 del CIC del 1917; C.1, gio Visitatore Canonico Salvatore Cal- Rel. K Dopo l’esposizione dei rapporti D.XCVI; c.18, C.XVI, q.7; c.2, D.I., de cara Regio Visitatore - Pietro Giuseppe dei laici verso la gerarchia, questa nuova cons.; c.2, X, de aetate et qualitate et or- Leone dei ministri degl’infermi convisi- frase considera ora, in senso inverso, la dine praeficiendorum, I, 14; c.6, X, de tatore”, atque magno cum maerore co- cosa dal punto di vista dei pastori (cfr. transactionibus, I, 36; c.2, X, de iudiciis, gnovit omnia in ea peracta apparere no- Cardinal de Barros Camara e 90 Padri II, 1; c.2, X, de institutionibus,III, 7; c. 4, mine, iussu, et auctoritate laicae potesta- del Brasile). L’inciso ‘dignità [...] ag- X, de immunitate ecclesiarum, coemete- giungersi’ è tratto dal decreto sull’apo- rii et rerum pertinentium, III, 49; c. 1, X, stolato dei laici tit. 2 c.1. n. 21, come de clerico non ordinato ministrante, V, suggerito da Mgr L. Trevor Picachy, con 28; c. 10, X, de poenitentis et remissio- il consenso della commissione sull’apo- nibus, V, 38; stolato dei laici. Al posto di ‘consiglio Conc. Trident., sess. VII, de sacra- secondo la loro competenza propria’, qui mentis in genere, Can. 10: Si quis dixe- si dice ‘consiglio prudente’, perché si è rit, christianos omnes in verbo et omni- già molto parlato della ‘competenza’ e bus sacramentis administrandis habere del resto non sarebbe chiaro se si tratta potestatem: a.s. - Sess. XIV, de poeni- qui della competenza dei laici o di quella tentia, c. 6, Can. 10; Si quis dixerit, sa- della gerarchia”. cerdotes, qui in peccato mortali sunt, po- Rel.M “Ciò che si dice qui della libertà testatem ligandi et solvendi non habere; dei laici nelle cose temporali risponde ai aut non solos sacerdotes esse ministros suggerimenti del Card. Silva Henriquez absolutionis, sed omnibus et singulis ch- (con 39 Vescovi), di Mgr Joseph Hoeff- ristifidelibus esse dictum: Quoecumque ner, Samuel Ruiz, Marc McGrath”. ligaveritis super terram, erunt legata et 10 J. MANZANARES, in Code de droit in coelo; et Quorum remiseritis peccata, canonique, Paris 1989, commento del remittuntur eis, et quorum retinueritis, can. 145. retenta sunt, quorum verborum virtute 11 Si rifiuta qui il giudizio espresso quilibet absolvere possit peccata, publi- dalla lettera della Congregazione per la ca quidem per correptionem duntaxat, si Dottrina della Fede “su taluni aspetti del- correptus acquieverit, secreta vero per tis, quin mentio fiat Pontificii mandati, tando le opere missionarie sia con sussi- ott 1974: Ochoa V, 4347. ac si regii iuris esset Apostolicam Visi- di materiali sia con servizi personali. 18 Cfr. J. RIGAL, L’ecclésiologie de tationem indicere, et Visitatoribus pera- I laici, inoltre, possono essere chia- communion, Cerf 1997 p. 299; o ancora genda praescribere. Quapropter eadem mati dalla gerarchia a una cooperazio- l’opera più giornalistica di B. SESBOUE, Sanctitas Sua decrevit relationem ipsam ne più diretta e immediata all’apostola- N’ayez pas peur- Regards sur l’Eglise et sub tali forma ac terminis non esset ad- to. La chiesa, infatti, negli ultimi decen- les ministères aujourd’hui, Desclée de mittendam, utpote Supremae Pontificiae ni ha scoperto le ricche possibilità e le Brouwer, 1996. auctoritati summopere laesivam, et Apo- vaste risorse che la collaborazione dei 19 Cfr. NRT 1 (1956); Über das Laie- stolicae Sedi iniuriosissimam; et hoc de- laici può offrire alla sua missione di sal- napostolat: Schriften zur Theologie II, cretum sionificari mandavit per me in- vezza. L’esortazione apostolica Evange- Einsiedeln, 1964, p. 339-373. frascriptum S. Congregationis EE. Et lii nuntiandi già in base alle recenti 20 La nota 74 di Christifideles laici RR. Praefectum eidem E.mo Archiepi- esperienze,enumera varie mansioni, co- darà una lista di sedici canoni che pre- scopo Panormitano in tabulario actorum me quella di catechista, quella di cristia- sentano “diverse funzioni o compiti che Visitationis asservandum. - S.C.C., ni dedicati al servizio della parola di i fedeli laici possono riempire nelle Derthonen., 19 aug. 1730. SACRA Dio o alle opere di carità, quella di capi strutture organiche della Chiesa”. CONGREGATIO PRO DOCTRINA di piccole comunità, ecc. Tale collabora- 21 Eglise de Nîmes, 5 dicembre 1997. FIDEI, Ep. (Prot. 151/76), 8 feb. 1977. zione dei laici, utile dovunque, è utile 22 Per i militari: 129¤1 Pius VI, cost.”Auctorem fidei”, soprattutto in terra di missione per la SCDS Resp., 8 oct. 1943; SCC Instr. 28 ago. 1974, prop. 2, Synodi Pistorien., fondazione, l’animazione e lo sviluppo Solemne semper, 23 apr. 1951 (AAS 43 damn.; Pius X, lett. encicl “Pascendi”, 8 della chiesa. [1951] 564); INSTRUCTIO DE VICARIIS sett. 1907; S.C. deProp. Fide (C.P.pro Tutti i membri della chiesa, adunque, CASTRENSIBUS; SCC Instr. Divinum Sin.), 16 gen 1797, ad 2. siano essi pastori, laici o religiosi, parte- persequens, 2 iun. 1951 (AAS 43 [1951] 129¤2 SCConc Resol., 14 dic 1918 cipano, ciascuno a modo suo, alla natura 565-566); SCR Instr. Sacrorum Admini- (AAS 11 [1919] 128-133; Pontificia missionaria della chiesa. La diversità dei stri, 2 feb. 1955 (AAS 47 [1955] 93-97); Commissio Pro Russia, Ind., 20 gen. membri, dovuta alla varietà dei ministeri SCC Instr. Per isntructionem, 20 oct. 1930, SA Resp. 19 nov. 1947; Pius PP. o dei carismi, come l’apostolo ci inse- 1956 (AAS 49 [1957] 150-163); SCC XII, All., 5 ott. 1957 (AAS 49 [1957] gna, deve essere intesa nel senso che Decr. Ad Sacra Limina, 28 feb. 1959 927); LG 33; AA 24; SA Decisio, 11 “queste membra non hanno tutte le me- (AAS 51 [1959] 274); SCC Decr. Sacra- giu. 1968; SCRIS Rescr., 7 feb. 1969; desime funzioni”, ma servendo gli uni mentum Poenitentiae, 27 nov. 1960 SCRIS Decr. Clericalia instituta, 27 nov. agli altri, formano un solo corpo di Cri- (AAS 53 [1961] 49-50). 1969 (AAS 61 [1969] 739-740) Sec Fa- sto (Rm 12,4) per poter meglio adempie- Per i migranti: cul., 1 ott. 1974; EN 73a; SCRIS Rescr., re il proprio mandato; tutta la chiesa, in- SCC Ind., 31 aug. 1953: Consistoria- 127 26 giu. 1978, 3; SCRIS Resp., 21 ago. fatti, è spinta dallo Spirito santo a coope- lem benigne indulsit, ut Cappellani 1978. rare affinché si realizzi il piano di Dio. Apostolatus maris munere augerentur SACRA CONGREGATIO PRO 979¤1 Pio XII, m.p. “Cleri sanctitati, 2 ministri extraordinarii Confirmationis CLERICIS, Notae directivae Postquam giu. 1957, can. 138. Pio VI, cost. “Auc- pro fidelibus suae iurisdictioni obnoxiis. Apostoli (25 mar. 1980) 7,17: La chia- torem fidei”, 28 ago. 1794, prop. 2, Sy- SCC Facul., 19 mar. 1954 (AAS 46 mata dei laici. Tutti i laici, in virtù del nodi Pistoriem., damn. “La proposta che [1954] 415-418): 1. Legitime assumpti battesimo e della cresima, sono chiamati dichiara: ‘La potestà è data da Dio alla in officium Cappellani navigantium. dal Signore ad un effettivo apostolato: Chiesa perché sia comunicata ai pastori SCC Resp., 7 iul. 1956; DUBIA Ð 1. “La vocazione cristiana è per sua natura che sono i suoi ministri per la salvezza Utrum, durante itinere maritimo… anche vocazione all’apostolato”. L’apo- delle anime’, se si comprende in questo SCE Instr. Nemo est, 22 aug. 1969, V stolato dei laici, sebbene si eserciti prin- senso che la potestà del ministero eccle- (AAS 61 [1969] 632-633); I cappellani o cipalmente nelle parrocchie, dev’essere siastico e del governo deriva dalla co- missionari dei migranti. tuttavia esteso anche a livello interpar- munità dei fedeli ai pastori, (è) eretica”. SCE Decr. Apostolatus maris, 24 sep. rocchiale, diocesano, nazionale e inter- 979¤2 LG 33 “Praeter”; AA 24 “Quae- 1977 (AAS 69 [1977] 737-746) - Parte nazionale. Essi, anzi, devono avere a dam”; Paolo VI, Lett. Ap. Cum matri- seconda - Facoltà per i sacerdoti che cuore “le necessità del popolo di Dio in monialium, 8 sett. 1973, artt. V-VI; Se- svolgono l’assistenza sipirituale dei ma- tutta la terra”; il che potrà effettuarsi aiu- cret. Status, facultas data Sign.Apost., 1 rittimi e dei naviganti;

Il Cappellano Cattolico in Pastorale della Salute alle soglie del Terzo Millennio Problemi emergenti

Questo mio intervento pre- nitaria e delle sue conseguen- to della Pastorale parrocchiale suppone le esposizioni che lo ze pastorali: dopo l’aziendaliz- ove sarebbe molto opportuno hanno preceduto sui fonda- zazione degli istituti di cura, il prevedere la presenza di vicari menti teologici e canonici del- malato che non sia in stato ter- parrocchiali o di comunità di l’azione pastorale del Cappel- minale, è mantenuto nell’o- religiosi ordinati, con lo speci- lano Cattolico in Pastorale spedale il tempo strettamente fico compito dell’assistenza della Salute. Il mio compito, necessario per definire la natu- spirituale e religiosa dei malati ora, è quello di evidenziare le ra della malattia e la sua cura. a domicilio. linee portanti di tale azione pa- Una volta stabilita la terapia Tenendo presente questa storale. Per dare continuità, ar- egli è preso in cura nel territo- nuova situazione, dopo alcune monia e coerenza al mio dire, rio, ossia a domicilio o nelle considerazioni introduttive ge- dovrò, facilmente, fare qual- strutture sanitarie ambulatoria- nerali, parlerò della presenza che riferimento a quanto è già li. Ciò comporta mutamenti attiva e creatrice della Chiesa stato detto, ma cercherò di li- importanti anche nella pratica nel mondo della salute e di al- mitarmi allo stretto necessario. della Pastorale sanitaria. Essa cuni aspetti caratteristici del- Dovrò, inoltre, tener conto deve essere ripensata e riorga- l’azione pastorale sanitaria dell’evoluzione registrata nel- nizzata non soltanto negli nelle parrocchie e nelle istitu- la gestione dell’assistenza sa- ospedali, ma anche nell’ambi- zioni ospedaliere. 1. Considerazioni generali anche il concetto di malattia è suna delle sue risorse. introduttive cambiato. Non più configura- In tale contesto comprendia- bile come semplice patologia mo meglio la definizione che a)Nuovo concetto di salute rilevabile attraverso un’analisi concepisce la pastorale sanita- e di malattia di laboratorio, la malattia è in- ria “come la presenza e l’azio- tesa anche come malessere ne della Chiesa per recare la La sensibilità odierna sembra esistenziale, conseguenza di luce e la grazia del Signore a particolarmente attenta alla di- determinate scelte di vita, di coloro che soffrono e a quanti mensione positiva dell’esistere spostamenti di valori e di erra- ne prendono cura” (Nota, n. dell’uomo: la salute emerge co- te gestioni dell’ambiente ma- 19). In questa definizione la me tema e preoccupazione pri- teriale umano” (Nota, n. 7)3. presenza e l’azione della Chie- maria dal punto di vista sociale La medicina delle cure neces- sa nel mondo della salute inte- e culturale, e, dal momento che sarie, passando attraverso il gra in una sola preoccupazione tutte le malattie sono divenute concetto della medicina pre- o relazione di aiuto e di ac- curabili e molte sono guaribili, ventiva, ora sta facendo posto compagnamento: la persona essa è considerata un “diritto”, alla medicina dei desideri. malata, i familiari che bisogna un fatto normale e “dovuto”. In Oggi più che di salute e di ma- aiutare a vivere senza traumi e tale nuovo concetto la salute lattia si parla di uomo sano o con spirito di fede la malattia non viene rapportata unica- malato, e la malattia prende dei propri cari, e gli agenti sa- mente a fattori fisici e organici, consistenza non solo da pato- nitari di cui bisogna favorire la ma anche alla dimensione psi- logie organiche ma anche da formazione al senso di profes- chica e spirituale della persona; contrasti tra desiderio e realiz- sionalità, di disponibilità al essa coinvolge anche l’ambien- zazione, tra promessa e fru- servizio e di rispetto per i valo- 128 te fisico, affettivo, sociale e strazione che, assumendo le ri fondamentali della persona morale in cui la persona vive e connotazioni di una disarmo- sofferente. opera, e tra salute, qualità di vi- nia resistente, diventano disa- In altre parole la Pastorale ta e benessere produce una gio psicologico e malessere sanitaria ha il compito di inte- profonda armonia esistenziale. esistenziale. grare tutte queste forze intorno La salute, dunque, è anzitut- alla persona malata per solle- to un’esperienza umana, anzi b)La Pastorale della Salute varla moralmente ed aiutarla biografica. Essa è in stretto come accompagnamento ad accettare e a valorizzare la rapporto col vissuto che l’in- nella crescita personale sua situazione di sofferenza, dividuo possiede della propria e cristiana accompagnandola anche con corporeità e collocazione nel la preghiera e la grazia dei Sa- mondo, e con i valori sui quali Dicendo che l’uomo è sano cramenti, per rispondere alla egli costruisce la sua esisten- quando è abitualmente capace sua vocazione fondamentale di za. Essa, quindi, non è solo un di vivere positivamente la sua uomo e di battezzato. dato che gli si impone ma an- situazione e le sue risorse con- che un obiettivo, un traguar- crete, intendo dire che egli è c) Interrogativi etici do, un compito che impegna a sano quando è capace di vive- di fronte alle nuove malattie fondo la sua libertà. Una nuo- re in maniera favorevole alla e alle nuove cure va definizione della salute, sua crescita personale come dopo quella data dall’OMS creatura e come figlio di Dio L’accresciuta sensibilità del- nel 1946, non è stata ancora per la grazia che abita in lui. l’opinione pubblica e la re- formulata, ma abbiamo chiari Sottolineo il raffronto tra uo- sponsabilità degli uomini di i principi sui quali essa do- mo sano e uomo capace di vi- governo permettono di accele- vrebbe fondarsi. Trabucchi di- vere abitualmente in maniera rare la ricerca scientifica per la ce: “Salute è: armonia tra cor- positiva perché questa capa- messa a punto di tecniche nuo- po e spirito, armonia tra per- cità costituisce un punto fon- ve e di farmaci che assicurino sona e ambiente, armonia tra damentale di riferimento per la cura e la possibilità di guari- personalità e responsabilità”1. stabilire il compito della Pa- re le nuove malattie, come La concezione di salute o di storale sanitaria. Dal punto di l’AIDS, le tossicodipendenze persona sana può essere, allo- vista cristiano, infatti, la salute e, in generale, le malattie rite- ra, così formulata: “Una per- concepita come capacità abi- nute finora inguaribili. Ma, al- sona è sana quando è abitual- tuale di vivere positivamente lo stesso tempo, i nuovi tra- mente capace di vivere, utiliz- la propria vocazione dovrebbe guardi raggiunti dalla medici- zando tutte le facoltà ed ener- includere anche gli impegni na diagnostica, farmacologica gie in suo possesso e realmen- dell’uomo battezzato, così nel e chirurgica moltiplicano gli te disponibili, per il compi- concetto di salute rientrerebbe interrogativi etici alla coscien- mento della sua missione, in anche l’essere in Cristo del za degli operatori sanitari e ogni situazione che incontra, cristiano portato ad un suffi- delle collettività. Il campo del- anche difficile e dolorosa, o, ciente sviluppo di autenticità e la bioetica si va allargando in altre parole, per sviluppare maturità: la sua attuazione enormemente. Giustamente si in ogni situazione il massimo piena coinciderebbe con la attendono risposte adeguate ed di amore oblativo in Cristo di santità. Santo infatti è il cri- interventi legislativi che rego- cui è concretamente capace in stiano che in ogni momento lino, per esempio, i problemi quel momento”2. “In corri- impegna se stesso nella carità, connessi con la fecondazione spondenza a quello di salute, senza lasciare inutilizzata nes- assistita, la sperimentazione farmaceutica, i trapianti e la cative. Già abbiamo citato al- l’uomo in modo particolare donazione degli organi e, infi- cuni documenti della Chiesa sulla via della sofferenza. In ne, la clonazione umana. L’u- nel corso di questa riflessione4. tale incontro l’uomo diventa la manità ha urgente bisogno di In questo ambito ne sottolineo via della Chiesa ed è questa luce, ma anche di paletti inva- i più recenti: la Lettera Aposto- una delle vie più importanti” licabili alla ricerca e alla speri- lica Salvifici Doloris del 1984; (53). mentazione quando queste non l’Esortazione Apostolica post- Nell’Enciclica Evangelium salvaguardano la difesa della sinodale Christifideles Laici Vitae (1995) il Papa denuncia vita e la dignità della persona del 1989 e l’Enciclica Evange- la cultura di morte imperante umana. lium Vitae del 1995. nella società odierna e stimola Nella Lettera Apostolica i fedeli ad essere testimoni del d)Nuove figure attorno al letto Salvifici Doloris il Papa tratta vangelo della vita con le diver- del malato: collaborazione del senso cristiano della soffe- se opportunità che vengono of- interdisciplinare renza umana. é il primo docu- ferte oggi. Nella quarta parte mento di un Pontefice che af- di tale enciclica (78-101) il Pa- Negli ultimi decenni si sono fronta in modo organico que- pa indica le piste dell’impegno moltiplicate attorno al letto del sto grande problema. Con tale cristiano nel servizio della ca- malato le figure di professioni- lettera il Papa vuole essere di rità dandone anche un elenco sti di diversa formazione e aiuto a guardare a Cristo Cro- di iniziative concrete: i consul- competenza delle quali nel cifisso e ad accettare il “Van- tori matrimoniali e familiari, i passato non si sentiva nessun gelo della sofferenza” con centri per far conoscere metodi bisogno. Oltre alle figure clas- amore e fiducia nel disegno naturali per la regolazione del- siche del medico, dell’infer- misterioso, ma sempre amoro- la fertilità, i centri di aiuto e di miere e dell’assistente religio- so, della divina provvidenza. accompagnamento della vita, 129 so, s’incontrano ormai in mo- Infatti ciò che per la ragione ri- le comunità di servizio a mala- do abituale lo psicologo, l’as- mane inscindibile enigma, per ti particolari, l’adozione e l’af- sistente sociale, il filosofo, il la fede, alla luce della morte e fidamento dei bambini, i comi- bioeticista, l’esperto dei diritti risurrezione di Cristo, diventa tati di bioetica. Consiglia, inol- del malato, il giurista, il volon- messaggio di speranza. tre, la partecipazione alle varie tario, l’esperto di economia sa- Nell’Esortazione post-sino- forme di volontariato, l’anima- nitaria e di gestione. Questa dale Christefideles Laici il Pa- zione sociale e l’impegno poli- molteplicità di presenze nel pa tratta principalmente della tico. tempo della malattia, se da una missione dei laici nella Chiesa Tra i documenti della Chiesa parte indica la cresciuta sensi- e nel mondo, ma nei numeri 53 riguardanti la pastorale della bilità verso la sofferenza uma- e 54 egli indirizza un messag- salute consideriamo anche i na, d’altra parte sottolinea la gio ai malati e ai sofferenti e messaggi del Papa per le Gior- complessità dei problemi sani- rilancia con decisione un’azio- nate mondiali dei malati; i do- tari. ne pastorale per e con i malati, cumenti del Consiglio Pontifi- La Chiesa è chiamata a ri- “capace di sostenere e pro- cio per la Pastorale della Salu- flettere su queste nuove pre- muovere attenzione, vicinan- te, per esempio la Carta degli senze e a qualificare la propria za, presenza, ascolto, dialogo, Operatori Sanitari, e le dichia- azione pastorale, per dialogare condivisione e aiuto concreto razioni delle diverse conferen- con efficacia con gli altri ope- verso l’uomo nei momenti in ze episcopali nazionali. ratori sanitari. Come in ogni cui, a causa della malattia e ambito di lavoro professioni- della sofferenza, sono messe a b)Costituzione di strutture stico anche nel mondo sanita- dura prova non solo la sua fi- e organismi di animazione rio non è più possibile lavorare ducia nella vita, ma anche la della Pastorale Sanitaria5 da soli. Nella ricerca scientifi- sua stessa fede in Dio e nel suo ca come nella semplice cura e amore di Padre” (54). La Nella comunità ecclesiale assistenza quotidiana del ma- “Chiesa – insiste il Papa – è te- sono sempre stati presenti isti- lato è necessario lavorare in- nuta a cercare l’incontro con tuzioni religiose, gruppi, mo- sieme, in modo sincronico e vimenti e associazioni impe- con un medesimo obiettivo. gnati nel mondo sanitario. La loro azione, però, che mostra la varietà e la ricchezza dei ca- 2. La presenza attiva rismi nella Chiesa, è stata ca- e creatrice della Chiesa ratterizzata, finora, dalla spon- nel mondo della salute taneità e generosità, così che, spesso, si è rivelata ripetitiva, a) Gli interventi magisteriali e forse dispersiva, facendo e pastorali emergere l’esigenza di struttu- re di coordinamento, di comu- Le considerazioni fatte fin nione e di programmazione6. qui ci portano a considerare le La risposta a tale esigenza è iniziative della Chiesa di fron- venuta solo recentemente, at- te all’evoluzione del mondo tuandosi ai livelli di Chiesa della sanità: esse sono state universale, nazionale, regio- sollecite, opportune e signifi- nale e diocesana. b.1)A livello di Chiesa sioni regionali o interdiocesa- scopale ha istituito la Consul- universale ne e diocesane. A modo di ta Nazionale per la Pastorale A livello di Chiesa universa- esempio, presentiamo la si- della Salute. Sorta nel 1962, le, ha costituito un evento mol- tuazione della Spagna e del- essa ha subito diverse modifi- to importante l’istituzione, con l’Italia. cazioni fino a raggiungere il il motu proprio Dolentium ho- In Spagna11, nel 1970, su ri- volto attuale nel 1978. é gui- minum dell’11 febbraio 19857, chiesta della base, la Confe- data da tre Vescovi, distinti della Pontificia commissione renza episcopale crea il Segre- per area geografica, uno dei per la pastorale degli operato- tariato di Pastorale Sanitaria, quali funge da presidente. Ul- ri sanitari. Essa è divenuta dipendente dalla Commissio- timamente (1996) la Consulta successivamente Pontificio ne Episcopale di Pastorale. Il è stata dotata di un ufficio per- Consiglio per la Pastorale de- Segretariato è presieduto da manente presso la sede della gli Operatori Sanitari8. un Vescovo e animato da un CEI12. Fanno parte della Con- Tra gli scopi di tale organi- direttore cui si aggiunge un’é- sulta i Delegati regionali e i smo sono annoverati lo studio quipe che raccoglie i rappre- rappresentanti degli Ordini re- degli orientamenti program- sentanti dei segretariati inter- ligiosi ospedalieri, dei cappel- matici e delle iniziative con- diocesani, dei religiosi, della lani, delle associazioni cattoli- crete di politica sanitaria, a li- Fraternità cristiana degli am- che del settore e alcuni esper- vello sia nazionale che interna- malati e i coordinatori delle sei ti. Molte sono le iniziative zionale, al fine di coglierne la commissioni istituite all’inter- promosse dalla Consulta. Ha rilevanza e le implicazioni per no del Segretariato: ospedalie- seguito attentamente la rifor- la Pastorale della chiesa; il ra, della salute nelle parroc- ma sanitaria del paese, in- coordinamento delle attività chie, della salute mentale, dei fluendo «perché fosse salva- 130 svolte dai diversi dicasteri del- professionisti sanitari cristiani, guardata la presenza e l’atti- la curia romana in relazione al delle cure palliative e della vità delle opere di assistenza mondo sanitario e ai suoi pro- formazione. sanitaria cattoliche e dato op- blemi; e il contatto con le Tra le molteplici iniziative portuno spazio all’azione del- Chiese locali, in particolare promosse dal Segretariato van- l’assistente religioso nei presi- con le Commissioni episcopali no ricordati i Convegni nazio- di ospedalieriÈ13. Tre i Conve- per il mondo della sanità. nali (Agradulce, 1975; Ma- gni nazionali organizzati, l’ul- Legata strettamente al Ponti- drid, 1994), la celebrazione timo dei quali (23-25 aprile ficio Consiglio per la pastorale della ÇGiornata del MalatoÈ 1995) aveva come argomento degli Operatori Sanitari vi è (dal 1985), il Concordato sul- la «progettualità pastorale nel l’Accademia per la Vita, istitui- l’assistenza cattolica nei centri mondo della saluteÈ14. L’atti- ta l’11 febbraio 1994 con il ospedalieri pubblici, la pubbli- vità di animazione e di forma- motu proprio Vitae mysterium9, cazione del documento L’assi- zione sta assumendo un’inci- con lo scopo di studiare, infor- stenza religiosa negli ospedali. sività sempre più grande attra- mare e formare circa i proble- Orientamenti pastorali (1987). verso obiettivi mirati, quale, mi di biomedicina e di diritto In ogni diocesi vi è una dele- per esempio, la preparazione relativi alla promozione e alla gazione, il cui preside può es- delle ÇGiornate del MalatoÈ e difesa della vita, soprattutto ri- sere un sacerdote, un religioso la formazione dei responsabili levando il rapporto che essi o un laico. Dal 1977 si celebra- diocesani. hanno con la morale cristiana e no annualmente le ÇGiornate L’operatività a livelli di re- le direttive del magistero della nazionali dei delegatiÈ, che so- gioni e di diocesi è garantita da Chiesa. no un momento d’incontro, Consulte o Commissioni re- Nel Pontificio Consiglio formazione, comunione, rifles- gionali e diocesane. per la Pastorale Sanitaria sono sione e confronto. Quali organi confluite alcune attività riser- di collegamento delle delega- vate prima al Pontificio Con- zioni diocesane vi sono i Se- 3. Cura Pastorale sanitaria siglio “Cor Unum” (1971), gretariati interdiocesani. nel territorio quali il coordinamento delle In Italia la Conferenza epi- e nelle istituzioni: attività mediche cattoliche e il parroco e la Pastorale l’assistenza al settore della sa- Parrocchiale della Salute lute in vista della promozione umana10. a) La comunità cristiana come soggetto primario b.2) A livello di Chiese locali della Pastorale della Salute Passando ai livelli naziona- li, le strutture di comunione e “La Chiesa – afferma il de- animazione, pur variando da creto Apostolicam Actuosita- paese a paese, presentano dei tem – è nata con il fine di ren- punti comuni. Si riscontra, in- dere, mediante la diffusione fatti, la presenza delle Com- del Regno di Cristo, tutti gli missioni Episcopali nazionali uomini partecipi della salvez- che hanno lo scopo di coordi- za operata dalla redenzione e, nare la pastorale della salute per mezzo di essi, ordinare il sul territorio della nazione, mondo intero a Cristo. Tutta agendo attraverso le commis- l’attività del Corpo mistico, ordinata a questo fine, si chia- Conseguentemente il discor- lute (cfr. Nota, n.6). L’umaniz- ma ÇapostolatoÈ: un apostola- so delle cure domiciliari sta zazione dell’assistenza, dei to che la Chiesa esercita me- sviluppandosi con gradualità, servizi e delle istituzioni sani- diante tutti i suoi membri, na- ma inesorabilmente. Esso ri- tarie è riconosciuta come fun- turalmente in modi diversi” chiede un cambiamento radi- zione specifica della Pastorale (AA, 2). cale del modo di concepire la a causa della sua valenza pre- é in tale contesto che le co- medicina, della mentalità degli evangelizzatrice. munità cristiane locali devono operatori sanitari, del rapporto prendere coscienza della gra- con il paziente, del senso e del c) Alcune iniziative della zia e della responsabilità che fine dell’attività terapeutica; Pastorale parrocchiale esse ricevono dal Signore nei esso, particolarmente, esige sanitaria riguardi dei fedeli ammalati, maggior impegno delle fami- ed offrire loro il conforto, la glie dei malati e il coinvolgi- c.1) Sostegno e parola di Dio, i sacramenti e mento della comunità civile ed sensibilizzazione della l’interessamento fraterno. Ne- ecclesiale. Nell’ambito della famiglia del malato gli anziani, nei malati, nei sof- Pastorale della Salute queste La Pastorale della Salute, ferenti e nei disperati è real- novità comportano una miglio- concepita come presenza e mente presente il Cristo; una re organizzazione parrocchiale azione della Chiesa per recare comunità che non si rinnova in dell’assistenza religiosa a do- la luce e la grazia del Signore a virtù di questa presenza, che micilio ed una rivisitazione coloro che soffrono e a quanti non percepisce questa presen- delle modalità pastorali usate se ne prendono cura Ð abbiamo za di Dio nei poveri, che non negli istituti ospedalieri ove la detto Ð non si occupa solo dei la onora con la sua attività so- media della permanenza dei malati, ma anche dei sani; ciò ciale e caritativa cessa di esse- malati è prevista intorno ai 5 particolarmente ispirando una 131 re una Chiesa viva di Gesù giorni. cultura di maggiore sensibilità Cristo. alla sofferenza, all’emargina- In quest’azione di animazio- b)Dalla comunità cristiana zione, ai valori della vita e del- ne e di coordinamento l’Uffi- alla comunità parrocchiale la salute. A questo riguardo cio Diocesano per la Pastorale un’attenzione particolare deve della Salute riveste un ruolo b.1)Il parroco e la Pastorale essere riservata alla famiglia strategico. Esso è chiamato a parrocchiale della Salute del malato. Infatti, il comando tenersi in stretto collegamento A questo proposito è eviden- del Signore di visitare gli in- con l’Ufficio regionale e quel- te che essendo il parroco il pre- fermi riguarda innanzitutto i lo nazionale per dare all’impe- sbitero che cura, come pastore membri della famiglia. Il senso gno locale una visione più am- peculiare, la comunità parroc- di questo dovere elementare pia delle problematiche speci- chiale (cfr. CDC 519), è a lui deve essere sviluppato a co- fiche. Secondo la “Nota” della che riviene il compito di: pre- minciare dalla giovane età. CEI, i compiti della consulta stare una personale attenzione é necessario, inoltre, che la diocesana sono i seguenti: 1) ai malati della parrocchia e la famiglia sia educata a tenere animare e coordinare la Pasto- responsabilità di promuovere presso di sé i congiunti in diffi- rale sanitaria delle vicarie e ed animare il settore della Pa- coltà. Il calore dell’ambiente delle parrocchie, favorendo storale sanitaria con particola- familiare ha una funzione tera- un’azione comune e condivisa re riferimento ai malati a do- peutica insostituibile; al con- fra le varie associazioni, grup- micilio (CDC 528-529). In ba- trario, l’abbandono nelle case pi e organismi caritativi ope- se a tali compiti istituzionali il di cura e nei pensionati causa ranti nella diocesi; 2) favorire parroco, nella sua parrocchia, sentimenti di solitudine e di la presenza di ammalati e ope- sarà il principale animatore tristezza e qualche volta di di- ratori sanitari negli organismi della Pastorale della Salute. sperazione: certamente non ecclesiali diocesani; 3) assu- giova alla salute. In tali mo- mere iniziative di formazione b.2) Le funzioni della Pastorale menti, specialmente se la ma- e di aggiornamento nel settore parrocchiale della Salute lattia è lunga e grave, anche i (cfr. Nota, n. 78). Le tre funzioni classiche familiari hanno bisogno di so- I compiti indicati dalla “No- della pastorale Ð evangelizza- stegno e di solidarietà. Un “ri- ta” meritano un’attenzione zione, Sacramenti e servizio Ð cambio” nell’assistenza del lo- particolare perché essi si inse- costituiscono anche per la Pa- ro malato, offerto di tanto in riscono in modo eccezionale storale della Salute le tappe ne- tanto, risulterebbe di grande nelle innovazioni in atto nel cessarie di un unico cammino aiuto. mondo della salute. Difatti la la cui meta è la salvezza. Il In tale contesto è importan- tendenza generale della sanità momento sacramentale è reso te sensibilizzare la comunità ormai è nota: è in atto un lento significativo da un adeguato cristiana in favore dell’istitu- processo di deospedalizzazio- cammino di fede e da una cal- zione di servizi sanitari sosti- ne, cioè il malato sta e starà da partecipazione umana. Tut- tutivi sul territorio, che diano sempre meno tempo ricoverato tavia, tra le funzioni specifiche la possibilità di risolvere a do- nelle strutture ospedaliere per della Pastorale deve rientrare micilio i problemi sanitari più essere preso in cura, come ab- anche tutto ciò che concerne la comuni, senza dover ricorrere biamo già detto, nel territorio, promozione umana, sanitaria e all’ospedalizzazione o al rico- ossia a domicilio e nelle strut- sociale dei malati, e il rispetto vero in istituti di cura. Vi sono ture sanitarie ambulatoriali. dei valori della vita e della sa- motivi personali, familiari, so- ciali e anche economici che emarginato dalla famiglia e to importante è il collegamen- consigliano di privilegiare, dalla comunità. Malgrado il to e la cooperazione con altri per quanto è possibile, il ser- male fisico, l’handicap o le mi- gruppi e organismi della par- vizio domiciliare a quello norazioni, il malato, in quanto rocchia. ospedaliero. Questi servizi po- “icona di Dio”, resta un essere trebbero essere realizzati an- umano nella pienezza della sua che da gruppi stabili di assi- dignità e dei suoi diritti, degno 4. Cura Pastorale sanitaria stenza, sostenuti dalla parroc- di ogni rispetto e considerazio- nel territorio chia. ne. Se il malato sperimenta nel e nelle istituzioni: visitatore non un consolatore l’attività pastorale del c.2) I laici nella Pastorale noioso, ma un fratello venuto Cappellano d’ospedale15 parrocchiale della Salute per coinvolgerlo in un’opera Finora la corresponsabilità utile Ð chiedendogli, per esem- a) Il Cappellano d’ospedale laicale nella pastorale della pio, di pregare per gli avveni- parrocchia si è realizzata so- menti e problemi della parroc- L’assistente religioso o cap- prattutto nella catechesi, nella chia – riuscirà certo, nonostan- pellano delle istituzioni sanita- liturgia, nella Pastorale giova- te tutto, a sentirsi membro vivo rie è il sacerdote a cui «viene nile, ecc., ma è stata limitata del corpo mistico del Cristo, affidato in modo stabile la Cu- nella Pastorale per i malati. oggi. ra Pastorale di quel particolare Forse perché oggettivamente gruppo di fedeli, costituito dai più difficile o forse perché nel- d)L’istituzione di un gruppo malati e dai loro familiari e da- la mentalità corrente il malato parrocchiale di cooperatori gli operatori sanitari. Il suo non occupa quella centralità per la Pastorale della Salute compito principale è di annun- 132 che pure dovrebbe avere in ciare la buona novella e di co- una comunità veramente cri- Ogni parrocchia, oltre i sa- municare mediante l’ammini- stiana. Ecco perché questo am- cerdoti, dovrebbe avere un strazione dei Sacramenti l’a- bito della Pastorale parrocchia- gruppo di cooperatori di pa- more redentivo di Cristo a le ha bisogno di essere sensibi- storale della salute in grado di quanti soffrono nel corpo e lizzato maggiormente. Nei pia- promuovere un’attività con- nello spirito le conseguenze ni pastorali parrocchiali e dio- creta per i sofferenti. Tale della condizione finita dell’uo- cesani, si dovrebbe riservare gruppo non solo potrebbe in- mo, accompagnandoli con un’attenzione comunitaria an- tegrare l’azione del parroco, amore solidaleÈ (Nota, n. 38). che ai malati. Finché non ci ma potrebbe essere anche un sarà questa attenzione, alla co- canale di penetrazione in am- b)Ministero della Parola munità parrocchiale mancherà bienti refrattari alla Chiesa, e della comunicazione16 una dimensione importante e una via di contatto con perso- qualificante. ne che altrimenti resterebbero La fede ha il suo fondamen- escluse o dimenticate dalla to nella Parola. Ciò spiega per- c3) Concepire una pastorale comunità. Per questi coopera- ché ogni forma di apostolato “con” i malati e non solo tori di Pastorale sanitaria oc- consideri l’evangelizzazione e “per” i malati corre prevedere una buona la catechesi come una priorità. Giovanni Paolo II nell’esor- formazione umana e spirituale Ciò avviene anche nella Pasto- tazione apostolica Christifide- e una specifica preparazione rale della Salute. Si tratta di sa- les Laici (cfr. n. 54) ha espres- al Ministero, da farsi con corsi nare o, almeno, ridurre la frat- so una sua profonda intuizio- specifici. tura tra Vangelo e cultura; di ne: egli parla di un rilancio L’istituzione di un gruppo presentare correttamente il dell’azione pastorale per e con parrocchiale di Pastorale della punto di vista cristiano sul do- i malati e i sofferenti: il malato Salute è giustificata dall’esi- lore, sulla morte, sulla salute, non deve sentirsi solamente genza di passare, anche in sul senso di servizio verso chi oggetto di attenzione, ma dive- questo settore, da un’azione soffre. nire soggetto attivo nella vita- caritativa, spontanea e disper- Tuttavia, non si può pensare lità ecclesiale della comunità siva a un’attività comunitaria, che evangelizzare un malato, parrocchiale, un canale di at- organizzata e funzionale, dota- specialmente se grave, sia la tenzione di Cristo e della Chie- ta di stabilità e di una gamma stessa cosa che evangelizzare sa verso il mondo della soffe- di servizi che siano di tutela, un sano, il personale. Nel pri- renza. Ancor più profonda- di difesa e di promozione mo caso si fa soprattutto attra- mente, il fedele malato deve umana, religiosa e sociale. verso un dialogo a tu per tu, acquisire la consapevolezza L’esistenza di un tale gruppo fatto di ascolto, di silenzi e di che egli partecipa in maniera potrebbe evitare l’improvvisa- qualche parola che si intuisce singolare e privilegiata all’a- zione nel servizio e garantire corrispondente ai bisogni del zione redentrice di Cristo nel la preparazione e la formazio- malato. Nel secondo caso si ha mondo, potendo ripetere con ne permanente. un campo ove per il Cappella- l’apostolo Paolo: “Compio L’attività del gruppo, inol- no ospedaliero si aprono enor- nella mia carne quello che tre, dovrebbe estendersi ai mi possibilità di interventi pa- manca ai patimenti di Cristo a malati della comunità degenti storali in ordine alla progetta- favore del suo corpo che è la in ospedali e in case di cura e zione pastorale e alla forma- Chiesa” (Col 1, 24). di riposo, e alle istituzioni di zione per un’assistenza più Il malato non deve sentirsi sanità del territorio. Un aspet- umana ai malati. sua memoria” ciò che egli ha ne della comunità ecclesiale e fatto per la salvezza di tutti gli della sua crescita nella fedeltà uomini. a Cristo. Nella Pastorale della Salute Il Cappellano “realizza que- si insiste sull’importanza del- sto compito attraverso una va- l’incontro dei malati con Cri- sta gamma di attività ed inizia- sto nei Sacramenti della Ri- tive: visita ed incontro con il conciliazione, dell’Eucaristia e malato, aiuto alla famiglia, dell’Unzione degli infermi. animazione di gruppi ed asso- Ognuno di questi Sacramenti ciazioni di volontariato e/o ha una grazia sacramentale professionali, rapporto con la propria, perciò, nella Cura Pa- chiesa diocesana e con la realtà storale dei malati è bene tener- territoriale, attività di umaniz- ne conto. Normalmente si de- zazione, ecc. Queste attività ve distinguere la Cura Pastora- non sono certamente compito le dei malati, dalla Cura Pasto- esclusivo del Cappellano, ma rale dei moribondi. Per i primi certamente è suo compito far Un’altra esigenza di fondo sono proposti i Sacramenti sì che esse siano vere esperien- che emerge nel nostro tempo della Penitenza, dell’Eucaristia ze ecclesiali. La visita ai mala- a proposito di evangelizzazio- e dell’Unzione degli infermi; ti costituisce uno dei gesti più ne è la rilevanza dei problemi per i secondi ancora l’Unzione significativi del Ministero del- morali e il compito pastorale degli infermi, il Viatico e la la Cura Pastorale del Cappella- di offrire risposte adeguate ai raccomandazione dell’anima. no d’ospedale. Il colloquio gravi problemi sollevati dal L’Unzione degli infermi è la personale deve costituire la 133 progresso scientifico e tecni- forma propria e più tipica del- scena madre, classica di qual- co verificatosi nel mondo del- l’incontro dell’uomo con Cri- siasi Pastorale sanitaria. Essa la sanità. Un assistente reli- sto in quella difficile e fonda- prende corpo in visite regolari, gioso ospedaliero deve avere mentale situazione umana che nei reparti o nelle camere sin- una preparazione che lo renda è la malattia. Dalla riscoperta gole, durante le quali si indivi- idoneo a tale compito. E ciò di questo Sacramento Ð attra- dua la necessità di colloquio non soltanto a livello persona- verso un’opportuna catechesi e pastorale nei malati, nei fami- le, ma anche per la formazio- significative celebrazioni indi- liari e nel personale e si stabili- ne degli operatori sanitari di viduali e comunitarie, atte a sce, allo stesso tempo, una pre- ogni livello, favorendo inizia- creare una nuova mentalità – senza di Chiesa. tive e usando strutture già esi- conseguiranno grandi vantaggi Quando la malattia si pre- stenti nel settore: insegna- spirituali, consolazione e senta come seria e duratura, al- mento di etica professionale, conforto per coloro il cui stato lora essa non resta soltanto un istituzione di comitati etici, di salute è gravemente com- fatto corporeo, ma si espande consigli di pastorale ospeda- promesso dalla malattia o dalla anche nella dimensione psichi- lieri, ecc. vecchiaia. Ecco perché biso- ca e spirituale della persona, e gna inculcare che l’Unzione il malato non sente soltanto la c) Ministero di santificazione: degli infermi è un sacramento necessità di essere sostenuto celebrazione dei sacramenti da ricevere in piena coscienza fisicamente, ma attende anche e preghiera al letto per poterne ricevere tutti gli un sostegno spirituale e psico- dell’ammalato aiuti spirituali ed anche il be- logico: l’operatore pastorale nessere fisico17. sanitario è chiamato, allora, a Nelle parrocchie come nei svolgere un Ministero di con- luoghi di cura la celebrazione d)Il Ministero solazione. La guarigione del dei Sacramenti costituisce uno della Cura Pastorale malato, in gran parte, dipen- dei cardini fondamentali della derà anche dalla qualità del so- Pastorale della Salute. é im- Il Cappellano d’ospedale stegno spirituale e psicologico portante, tuttavia, tener presen- potrebbe essere qualificato co- che gli sarà offerto. ti alcune indicazioni pastorali: me Çil ministro della comunio- Gli interventi degli operatori il Sacramento per essere intel- ne» nella comunità ecclesiale pastorali in queste circostanze ligibile ed efficace va inserito ospedaliera. La riflessione teo- non dovranno essere di routine all’interno di un cammino di logica post-conciliare, infatti, o di frasi fatte, ma dovranno fede. Non può essere presenta- ha riscoperto la centralità della partire dalle difficoltà spiritua- to ed accolto come un atto iso- comunione nel Ministero della li concrete della persona con- lato nell’insieme dell’esperien- Chiesa e nell’attività pastorale. creta con cui essi trattano nel za di vita del battezzato amma- La comunione ecclesiale, che è momento. L’accompagnamen- lato. Inoltre deve essere libera- anzitutto dono dello Spirito e to spirituale deve tendere a su- to da interpretazioni e attese riflesso della vita trinitaria, scitare e risvegliare le poten- magiche e superstiziose. Al chiede di essere vissuta e tra- zialità fisiche, psicologiche e contrario, va fatto comprende- dotta in esperienza di comu- spirituali del malato perché re l’indole sacra ed ecclesiale nità. Nella Chiesa ciascuno ha egli possa raggiungere la capa- dei Sacramenti. È Gesù che li il proprio dono dallo Spirito e cità di non andare alla deriva, ha istituiti affidando ai suoi di- ciascuno ha la grazia e il com- ma di accogliere la speranza scepoli il compito di “fare in pito di operare per l’edificazio- offerta dalla fede. é allora che l’assistenza spirituale può con- malato, anche con l’istituzio- f) Il consiglio pastorale vertirsi in assistenza religiosa e ne di comitati etici o organi- ospedaliero e progetto completarsi attraverso un’illu- smi di tutela dei diritti del ma- di una “nuova cappellania” minata celebrazione dei Sacra- lato, la valorizzazione delle menti. associazioni professionali, la “Uno degli strumenti più ef- Al Cappellano ospedaliero, formazione di gruppi di vo- ficaci per esprimere la comune inoltre, come uomo della co- lontariato, la predisposizione responsabilità nella Pastorale munione si chiede anche di es- di corsi, giornate, incontri di di un’istituzione sanitaria è il sere uomo delle relazioni, un formazione etico-professiona- consiglio pastorale ospedalie- uomo che facilita le relazioni le, il coinvolgimento di asso- ro”. Tra le sue finalità generali tra il malato e i familiari, tra lo ciazioni di ammalati, il soste- emerge come prioritaria quella stesso e la sua parrocchia, tra gno a famiglie in difficoltà. di “favorire la formazione di l’istituzione ospedaliera e la é tuttavia opportuno sottoli- una fraternità cristiana nella Chiesa locale. Va superato, in- neare che, in tema di umaniz- vita ospedaliera” (Nota, n. fatti, l’isolamento della Pasto- zazione del mondo sanitario, 42). Altre finalità generali so- rale ospedaliera dalla Pastorale il centro dell’attenzione deve no: la programmazione dell’e- parrocchiale e diocesana; van- rimanere sempre la dignità vangelizzazione e l’umanizza- no superate le diffidenze tra della persona malata e la qua- zione, la promozione della vita clero parrocchiale e cappella- lità delle relazioni tra pazienti sacramentale e liturgica e, infi- ni, tra sacerdoti religiosi e sa- e personale. é a questo livello, ne, la collaborazione con le cerdoti diocesani. L’obiettivo è infatti, che possono avvertirsi realtà ecclesiali territoriali. di riuscire ad integrare la Pa- tensioni che minacciano alcu- La “Nota” della Consulta storale ospedaliera con quella ni valori fondamentali come: per la Pastorale Sanitaria della 134 diocesana e allo stesso tempo Ð la centralità della perso- CEI, oltre che parlare del Cap- sensibilizzare la Chiesa locale na. Il servizio sanitario non pellano, propone anche una ai problemi della Pastorale del- dovrebbe essere concepito co- nuova struttura pastorale: la la Salute. me mezzo per far fronte ad un “cappellania ospedaliera”, che bisogno proprio, ma come ri- concepisce come “espressione e) Animazione e umanizzazione sposta alle esigenze di una del servizio religioso della co- dell’assistenza ai malati persona per la quale, in un munità cristiana nelle istituzio- momento della vita, lo stato di ni sanitarie”. Essa, secondo il Tra i compiti importanti del salute diventa fonte di preoc- documento, «è composta da Cappellano d’ospedale rientra cupazioni rilevanti; uno o più sacerdoti cui posso- anche quello d’animare la col- Ð un sano rapporto tra per- no essere aggregati anche dia- laborazione all’umanizzazio- sonale e malato. Il malato non coni, religiosi e laiciÈ (cfr. No- ne dell’ambiente di cura di cui deve essere considerato come ta, nn. 79-81). è il responsabile pastorale. un’occasione di lavoro, ma La novità di questa defini- Egli, a tale proposito, deve fa- come un essere portatore di zione consiste nel fatto che vorire o attivare tutte le ener- una dignità uguale alla pro- essa apre le cappellanie ospe- gie atte a promuovere una pria. E la debilitazione causata daliere ai diaconi, ai religiosi maggiore umanizzazione de- dalla malattia non deve costi- non sacerdoti, alle religiose e gli istituti ospedalieri. Si tratta tuire un’occasione per stabili- ai laici. Si tratta di un’apertu- di un compito che, secondo le re con lui una relazione di for- ra non prevista dal nuovo Co- diversità carismatiche, com- za; dice di Diritto Canonico. Le pete a tutta la comunità eccle- Ð la partecipazione respon- parole del documento lascia- siale che vive in tali luoghi, sabile del paziente al processo no trasparire che essa è innan- ma compete particolarmente a terapeutico. Attraverso una zitutto il frutto di una crescita quei laici (cfr. LG 31) che per informazione più attenta l’am- nella «mentalità comuniona- loro competenza vi occupano malato dovrebbe poter passare leÈ maturata in maniera signi- posti di responsabilità nella da un atteggiamento di mera ficativa nella riflessione con- gestione dei servizi ammini- passività ad una presa di re- ciliare e postconciliare. Se in- strativi, terapeutici e tecnici. Il sponsabilità nei confronti del- fatti la cappellania è «espres- Cappellano li animerà con il la propria malattia e delle con- sione del servizio religioso consiglio e l’incoraggiamento, seguenze che l’azione tera- della comunità cristiana nelle ma non è opportuno che ac- peutica potrebbe provocare; istituzioni sanitarie», è impor- centri in sé tutte le competen- Ð il rispetto della persona tante che tale comunità cri- ze e responsabilità. Non è degli operatori sanitari. Il stiana sia rappresentata da tut- neppure opportuno che egli mondo della sanità si trasfor- te le sue componenti (cfr. LG, agisca in un’ottica di delega, ma in ambiente disumano per 12; AA, 2). come se i laici fossero sempli- il personale quando quest’ulti- Tuttavia, a mio avviso, la ci esecutori delle decisioni del mo è costretto a sopportare denominazione di cappellania clero. modalità di lavoro che offen- è impropria: per non creare Le iniziative umanizzanti a dono la sua dignità obbligan- ambiguità essa dovrebbe esse- cui più frequentemente si fa dolo a comportamenti che egli re riservata ai sacerdoti, mini- riferimento sono: la promo- eviterebbe volentieri o che so- stri dei sacramenti. Alle altre zione del rispetto dei valori no contrari al suo modo di componenti dell’équipe del fondamentali (vita-salute-li- concepire l’assistenza ai ma- servizio religioso potrebbe es- bertà), la difesa dei diritti del lati. sere attribuito l’appellativo di “Cooperatori Pastorali” oppu- da quanto ho esposto: 1) la Note re, facendo seguito a quanto continuità nella fedeltà all’a- avviene a livello nazionale, re- zione svolta dalla Chiesa nel 1 Cfr. C. TRABUCCHI, Benessere fisico, mentale e sociale, La Casa, 44 (1984), gionale, e diocesano, ove esi- corso della sua storia in favore pp. 151-157. stono le relative consulte per la dei malati: c’è una luminosa 2 Cfr. L. CICCONE, Salute e malattia Pastorale della Salute, si po- storia di testimonianze di santi (Questioni di morale della vita fisica II), Ed. Ares, Milano 1986, p. 34. trebbe parlare di una consulta e sante da far rivivere per l’in- 3 La “Nota” «La Pastorale della Salute pastorale ospedaliera avente cidenza che hanno avuto e che nella Chiesa italianaÈ della Consulta Pa- gli stessi obiettivi e composta possono ancora avere, attra- storale Nazionale della Conferenza Epi- scopale Italiana (CEI) ha avuto il merito dalle stesse persone indicate verso un impegno rinnovato e di tracciare per la prima volta in modo dalla “Nota” per la “cappella- illuminato corrispondente alle organico le linee portanti della Pastorale sanitaria: ambiti, motivazioni, soggetti e nia” (Nota, nn. 80-81). esigenze del nostro tempo; 2) strutture. Questa nota, pur essendo un La presenza nell’équipe pa- la presa di coscienza dei cam- documento di una Chiesa locale, acqui- storale dei diaconi, dei religio- biamenti avvenuti o in atto di sta un valore universale perché ricono- sce, accetta e sintetizza, unificandoli, i si, delle religiose e dei laici po- realizzazione nel mondo sani- documenti della Chiesa universale sul- trebbe consentire al Cappella- tario a livello culturale, struttu- l’argomento, usciti dal Concilio Vatica- no di ordinare il lavoro pasto- rale e pastorale. A livello pa- no II all’epoca della sua redazione (1989). I documenti a cui mi riferisco so- rale in maniera più efficiente e storale è necessario tener pre- no i seguenti: La Costituzione Apostoli- più valida. Egli sarebbe libera- sente con particolare attenzio- ca Sacram Unctionem Infirmorum del to da tanti servizi di supplenza ne la novità dell’apertura verso 1972; il nuovo Ordo Unctionis Infirmo- rum eorumque pastoralis curae, sempre che non hanno propriamente il i parenti e gli operatori sanita- del 1972; il documento CEI Evangeliz- loro fondamento nell’ordine ri, il primato dell’evangelizza- zazione e sacramenti della Penitenza e sacro e così potrebbe riservare zione, le varie forme di volon- dell’Unzione degli Infermi (1974); La Lettera Apostolica Salvifici Doloris 135 le sue energie per compiti più tariato, la nuova cappellania e i (1984) e l’Esortazione Apostolica Chri- specificatamente sacerdotali. consigli pastorali ospedalieri; stifideles Laici (1988). Infine, dalla visione particola- 3) il rispetto della dignità del 4 Cfr. la nota che precede. 5 Cfr. A. BRUSCO e S. PINTOR, Sulle re del laico, dalla prospettiva malato, considerato nella sua orme di Cristo medico, EDB, 1999, pp. carismatica del religioso e del- soggettività, come immagine 207ss. la religiosa e dalla sensibilità di Dio e di Cristo sofferente, 6 A. BRUSCO, La pastorale sanitaria nell’attuale contesto sociale, in AA.VV., tipica della donna potrebbe de- come persona nella sua dimen- Progettualità ecclesiale nel mondo della rivare alla Pastorale ospedalie- sione somatica, psichica, fami- salute, Salcom, Varese 1995, 41. ra una più grande ricchezza e liare, sociale, spirituale e tra- 7 EV 9/1410-1418. 8 EV 11/984-985. varietà di interventi. scendentale, che sono dimen- 9 EV 14/538-563. Bene intesa, la cosiddetta sioni anche terapeutiche; 4) la 10 Cfr. G. GIANNINI, Pontificio consi- nuova cappellania non può preparazione di fronte ai pro- glio “Cor Unum”, DTPS, pp. 921-922. 11 Cfr. S. PELLICER, Pastorale sanita- che far crescere il senso eccle- blemi etici nati dalle nuove ria in Spagna, DTPS, pp. 854-858. siale della presenza e dell’a- malattie e dai progressi delle 12 Cfr. S. PINTOR, Dite il vangelo e cu- zione pastorale del Cappella- tecniche mediche; 5) la pro- rate i malati, Settimana, 23 (1998), pp. 8-9. no, consentendogli di animare mozione del volontariato, co- 13 G. SANTORO, La Consulta della CEI con più efficacia le forze cri- me segno del nostro tempo, per la Pastorale della Sanità, Insieme stiane presenti nella comunità nelle sue forme più tipiche: as- per Servire, 2 (1988), pp. 10-13. Cfr. an- che R. MESSINA, La Consulta nazionale ospedaliera attraverso gruppi, sistenziale, pastorale e parteci- e le Consulte regionali e diocesane della associazioni e, in modo parti- pativo. sanità, in La pastorale della salute nella Chiesa italiana, a cura di A. Brusco, Ca- colare, il consiglio pastorale Ricordo infine queste parole milliane, Torino 1992, pp. 203-212. ospedaliero. di Paolo VI: ÇLe tecniche del- 14 Cfr. gli Atti del Convegno in Pro- l’evangelizzazione sono buo- gettualità ecclesiale nel mondo della sa- lute, Salcom, Varese 1995. ne, ma neppure le più perfette 15 Parlo riferendomi all’ospedale, ma Conclusione tra di esse potrebbero sostituire pensando anche alle altre strutture sani- l’azione discreta dello Spirito. tarie esistenti oggi sul territorio, quali: case di cura, case alloggio, case per an- Per concludere sottolineo al- Anche la preparazione più raf- ziani e per parenti di malati, centri di cune linee operative emergenti finata dell’evangelizzatore, ascolto, ambulatori, ecc. non opera senza di lui. Senza 16 Per tutta questa parte è molto oppor- tuno confrontare La Carta degli Opera- di lui la dialettica più convin- tori Sanitari, un documento del Pontifi- cente è impotente sullo spirito cio Consiglio della Pastorale per gli Ope- degli uomini. Senza di lui i più ratori Sanitari (1994). Si consultino par- ticolarmente i titoli: ÇCura pastorale e elevati schemi a base sociolo- sacramento dell’Unzione degli infermi»; gica e psicologica si rivelano «I malati terminali»; «L’assistenza reli- vuoti e privi di valore. Si può giosa ai malatiÈ. 17 Cfr. CEI, Evangelizzazione e Sacra- dire che lo Spirito Santo è l’a- menti della Penitenza e dell’Unzione de- gente principale dell’evange- gli infermi, nn. 137-140. lizzatoreÈ (EN 75).

P. RENATO DI MENNA, Camilliano, Consultore del Dicastero, Professore di Teologia all’Istituto Internazionale di Teologia di Pastorale Sanitaria “Camillianum”, Roma Conclusioni

Provenienti da 22 Paesi di 4 gruppo di “visitatori degli in- ciazioni Nazionali, e assista Continenti – solo l’Oceania era fermi”, che si prende cura an- quanti tra i presenti vogliono assente Ð i 25 Sacerdoti presen- che dell’aspetto medicale fi- avviare nel proprio Paese ana- ti hanno dato vita ad un vivace nanziando l’opera di una Infer- loga esperienza. Al fine di ren- dialogo con i vertici del Dica- miera che quotidianamente ef- dere più agevole questo proget- stero e con i Relatori, esponen- fettua visite per le applicazioni to, i Partecipanti al Seminario do lo stato reale dell’ambito pa- delle terapie. Inoltre sono stati hanno accettato la proposta del- storale dei Paesi dove operano, avviati e intensificati i rapposrti l’Ecc.mo Presidente del Dica- e comunicando le esperienze in con i Centri di Cura della città stero, Mons. Javier Lozano, di atto che conducono per l’Evan- per avere informazioni di pro- affidare il servizio di “COOR- gelizzazione dell’ambito della pri parrocchiani; DINATORI CONTINENTA- Salute. – quasi tutti, però, hanno LI” ai seguenti Delegati inter- In breve dallo scambio fra- esposto che c’è una grande ca- venuti: terno avuto, è emerso quanto renza di Sacerdoti in questa segue: forma di Pastorale. Da qui la AFRICA – come è ovvio, si hanno no- necessità di allargare ad una Rev. P. Edgar Yameogo, MI 136 tevoli differenziazioni quanti nuova forma di “membri di Parroisse St. Camille - Centre Medical sono le culture dei Paesi dove cappellania” fedeli che, pur 01 - B.P. 364 la Chiesa è presente: laicizza- non avendo il Sacerdozio Mini- OUAGADOUGOU - 01 Burkina Faso zione pronunciata nei così detti steriale, preparati con specifici Tel: +226 361097 - FAX: +226 360349 E- Paesi “occidentali”, difficoltà corsi e sotto la diretta responsa- Mail: [email protected] di azione in quelli dove la bilità del Vescovo Diocesano, AMERICA Chiesa è numericamente “mi- vengano affiancati al Sacerdote A. Nord e Centrale: noritaria” e in quelli dove si che lui invia nell’ambito della Rev. P. Stephen R. Ryan, OSM convive con religioni “diver- sanità. Una dettagliata espe- Presidente of N.A.C.C. - P.O. Box 97473 se”. Tutti, però, hanno eviden- rienza in tale senso è stata pre- 3501 Sout Lake Drive MILWAUKE, ziato il radicale cambiamento sentata da un Delegato di un Wisconsin 53207 U.S.A. che ha provocato il modo di fa- Paese della vecchia Europa, Office - Tel: +1 414 4834898 re sanità: brevissima presenza studiata ed approvata dalla FAX: +1 414 4836712 in strutture istituzionali del ma- Conferenza Episcopale Nazio- E-Mail: [email protected] lato acuto, e di conseguenza, la nale; Private - Tel: +1 212 9134863 necessità e l’urgenza di esperi- – in modo inderogabile è FAX: +1 213 6632448 re un modo nuovo di approccio emerso che per il Sacerdote in- E-Mail: [email protected] e di presenza e di azione pasto- viato in questo servizio pasto- B. Latina: rale. Un adeguamento esigito, rale esiste l’esigenza, anzi l’ob- Rev. Don Juan Josè Estrada questo, anche per quei luoghi bligo di coscienza, di preparar- Santiago 1165 di Cura che assistono il malato si adeguatamente e di cercare i 2000 ROSARIO Argentina Tel: +54 155 481795 cronico, considerato il profon- necessari aggiornamenti perio- FAX: +54 0341 4213511 do cambiamento che la società dici in corsi di formazione per- E-Mail: [email protected] umana sta affrontando sul sen- manente. Un ampio scambio di so religioso della vita. Effetto informazioni è venuto dai De- ASIA e OCEANIA consequenziale della “globaliz- legati che hanno già nei loro Rev. Don Alex Vadakumthala zazione”, che non risparmia Paesi Facoltà Teologiche con Executive Secretary Commission questo aspetto della vita; specializzazione in Pastorale for Health Care Apostolate - C.B.C.I. Ð un obiettivo urgente, quin- della Salute o Centri di Studio Centre 1 - Ashok Palace di, veniva ravvisato nello stu- analoghi, avviando un inizio di Goledakkhana dio di come collegare l’azione fraterna collaborazione con NEW DELHI 110 001 India del Sacerdote inviato nei Luo- quanti non hanno realtà simili E-Mail: [email protected] ghi di Cura con i Pastori sul ter- nei propri Paesi, ma si sono EUROPA ritorio, le Parrocchie, dove or- detti molto interessati; Rev. Don Vitor Feytor Pinto mai il “malato” continua l’a- Ð il Seminario di studio, an- Rua da Beneficiencia, 7-1 zione di recupero della salute. che se breve nello spazio di 100 LISBOA Portogallo Uno dei presenti descriveva la tempo, è stato molto denso e Tel: +351 1 7931435 sua esperienza sul territorio. ricco per la mutua conoscenza FAX: +351 1 7954212 Dopo anni di coordinamento e lo scambio di esperienze. E-Mail: [email protected] della Pastorale della Salute in L’accordo per un comune, im- strutture dedicate e da poco in- mediato obiettivo da perseguire viato dal suo Vescovo in questo è stato quello di dare l’inizio ad P. FELICE RUFFINI, M.I. Sotto-Segretario nuovo servizio, ha coinvolto la una “Federazione Internazio- del Pontificio Consiglio Comunità Parrocchiale nel so- nale” che tenga unite e in co- per la Pastorale della Salute stegno di uno specializzato munione le già esistenti Asso- Santa Sede