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30 | città&paesi | escalaplano La ragazzina che andava a con il carro a buoi di Matteo Cucca

Storia di tzia Mariuccia Orlando Tolu e il nostro. fregula e malloreddus. Il grano veniva trasportato in dei Inoltre, ogni qualvolta moriva un Pitzalis, classe 1919 sacchi, la capienza massima era di 21 bambino, veniva interpellata anche starelli. Il carro era ben carico, per fare su comali o meglio su perché portavamo anche la paglia e comaleddu po is pipius, una sorta di ono figlia di Sisinnio l’acqua per i buoi. Ho in mente cuscino a forma del piccolo defunto Pitzalis e Antonia Loi, ancora il nome di uno dei gioghi di realizzato con sa fronica, un’erba che tutti e due di Escalaplano. famiglia, Portadì beni e Xebera. veniva ben pigiata e stretta forte Sono nata il 10 marzo Arrivati in città lo versavamo in un forte, a cui venivano appesi tanti S1919, ora ho 97 anni. grande vascone, dove scendeva giù campanellini d’argento e oggetti de Mio padre, era di secondo letto, sino a non vedersi più. prata, infine addobbata con tanti sposato due volte; Bonino era mio Mi divertivo tanto, ero una ragazzina, fiori. Questo veniva appoggiato sopra fratello, poi avevo 5 fratellastri (Rosa, avrò avuto 14 anni. Facevo il bambino e subito dopo il funerale Felicina, Luigi, Raimondo e compagnia a mio fratello Bonino, più disfatto; gli oggetti presi in prestito Giuseppe). Mi sposai a 25 anni con grande di me di 4 anni, che aveva il venivano subito restituiti ai Giuseppe Bianco, contadino. Ebbi 4 compito di guidare il giogo. Lui fu proprietari. Lo faceva gratis, non figli: Luigi, Salvatore, Antonietta e molto sfortunato, morì per una chiedeva nessuna ricompensa. Maddalena, che morì durante il disgrazia. Mentre viaggiava su un Ormai tutti questi rituali, ai miei parto, non feci in tempo nemmeno a treno, diretto a Torino, scivolò dallo tempi tanto sentiti e praticati, non si battezzarla, poverina. sportellone e perse la vita schiacciato. fanno più, si sono persi nel tempo. Mio marito morì a 83 anni, nel 1994. Che brutta fine! C’è stato un vero e proprio Is picciocusu si occuparono dell’azienda Ricordo che, un giorno, mentre cambiamento, il lavoro in campagna familiare, mentre Antonietta studiò e eravamo in viaggio assieme, la ruota si è modernizzato, l’uomo e gli seguì la carriera da insegnante. Babbai, del nostro carro ne uscì fuori animali sono stati sostituiti dalle faceva il contadino e allevava 15/20 dall’ascia; così lo portammo da un macchine; sono aumentate le buoi che domava per il lavoro nei fabbro di un paesello vicino (di cui comodità, si fatica meno. campi. Ogni giorno, indossava il non ricordo il nome) ad aggiustarlo. costume sardo. Morì vestito così. Era Tutto venne risolto in giornata, ne uno dei più grandi proprietari terrieri approfittammo così per far riposare i del paese, seminava e raccoglieva buoi. tanto trigu murru, in base all’annata. Ora quelle ruote le teniamo Su lori una volta messato veniva fatto a custodite nella casa di Via mannugus. Così, con 9/10 mannugus si Indipendenza, e ogni volta che le formava una maniga, che veniva ben vedo mi ricordano questa avventura. legata; se ne facevano tante per poi Solitamente il viaggio di andata e essere caricate nel carro e depositate ritorno, se tutto andava bene, durava in s’axrola. Lì venivano sistemate e ben 5 giorni. distribuite a forma circolare. Parte del grano veniva macinato nel Il compito principale, a questo punto, molino di zio Salvatorico Pilia, e poi spettava ai buoi, che dovevano venduto in casa, nel rione di Santa treulai, aiutati da una grossa pietra Maria, più precisamente in Via legata con una catena a su giuali. Amsicora. Infine veniva fatto a mucchi e Mamai, Antonia Loi, era una brava bentulau, in modo che il grano si massaia, conosciuta e apprezzata da separasse dalla paglia. tutti per le sue grandi doti. Durante la stagione, il grano veniva Sapeva lavorare bene al telaio e venduto e portato a Cagliari 1 o al riusciva a trasformare la farina in massimo 2 volte . Si partiva con 4/5 pane, dolci e pasta. Facevamo is carri del paese; quelli di Raffaele cocoeddas, su pani pintau, su pani Aresu, Raffaele Carta, Peppino Ulleri, pesau, culurgionis, tallarinus, sa L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 31

Nella foto di Ugo Pellis, Sisinnio Pitzalis, padre di tzia Mariuccia impegnato nella trebbiatura (1934) (© Archivio fotografico della Società Filologica Friulana - OPAC SFF) L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 32

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Il paese sull’altopiano di Marco Lampis

er la leggenda Escalaplano era conosciuto con il nome di Escall’e Oru, ovvero Scala d’oro, da un’antica scala Pd’oro che sarebbe stata ritrovata nel territorio e appartenente ad una famiglia nobile. Del paese si scrive per la prima volta nel Repartimiento de Cerdena (1358), dove è chiamato Scala de Pla, verosimilmente dal luogo nel quale è situato, in apertura dell’altopiano (su pranu), da cui la denominazione sarda di Scalepranu, con il significato di passaggio all’altopiano. Il paese, infatti, si trova adagiato alle pendici dell’altopiano che domina il territorio posto a cavallo tra l’Ogliastra e il Sarcidano, e guarda verso il Gerrei. Per quanti vi giungono dal Campidano di Cagliari o dalle coste del Sarrabus, il territorio offre un paesaggio tipico collinare delle zone dell’entroterra sardo, con l’alternarsi di macchia mediterranea e campi coltivati, che prevalgono nettamente giungendo nella vallata di Is Ceas a pochi chilometri dall’abitato, lambito, sul versante opposto, dalla sughereta di Is Pranus, estesa oltre cento ettari e formante, insieme alle località San anche nel sito di Perda de Utzei. Palvicenses, come risulta dalla Tabula Giovanni e San Salvatore, più note per Nuraghi, oltre a quelli censiti nelle di . la loro valenza archeologica e località già citate sono presenti anche Nel Repartimiento de Cerdena (1358) religiosa, un bellissimo e suggestivo a Fumia, Amuai, Pranu Illixi e Genna di Escalaplano, allora Villanova de parco tematico ambientale, Picinnu. Un altro nuraghe è presente ai Scala de Pla, si dice che era un paese archeologico, culturale e religioso. margini del centro urbano, in località nuovo, fuori dalla giurisdizione delle Il territorio è ricco di siti e monumenti Sibiriu. In località Is Cramoris, nella vecchie curatorie, situato fra la archeologici riferibili al neolitico e vallata del Flumineddu a pochi metri Curatoria di Guallill, l’attuale Gerrei, e all’età nuragica. dallo stesso corso d’acqua, si trova un quella di Barbaga, la Barbagia di In località Santu Giuanni, a monte pozzo sacro. , non ancora censito dai Pisani della sorgente di Fossada, è presente Meritano certamente una menzione per imposte di moneta, di grano o di un’importante necropoli ipogeica, anche alcune cavità rinvenute in orzo, perché erano uomini che stavano composta da sette domus de janas, questo territorio, come sa Gruta de a malapena sottomessi a un padrone. collocate in prossimità di un nuraghe. Abellada e sa Gruta de Corti de Nel centro storico del paese si trova la Tutta l’area è caratterizzata da una Ladùmini. chiesa parrocchiale seicentesca stratificazione rocciosa affiorante, sono Vestigia di epoca romana si conservano dedicata a San Sebastiano martire, presenti un gran numero di coppelle, in località Is Arrantas, Perda de Utzei e costruita tra il 1614 e il 1623. Lo stile presumibilmente legate al culto Fossu de Canna. Nel primo secolo dopo è rinascimentale; il grande e originale dell’acqua e delle costellazioni. Altre Cristo il territorio era abitato e rosone della facciata è invece in stile domus con nuraghe sono presenti fiorente, e vi erano stanziati i popoli aragonese. Intorno al 1652 la L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 33

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vicini, in fuga dai bombardamenti, che vennero accolti in gran numero. Durante questa convivenza forzata, gli escalaplanesi si rivelarono accoglienti e solidali. La comunità dimostrò grande generosità e capacità di condivisione, virtù tutt’ora ricordate e riconosciute dai cagliaritani, con i quali, anche grazie a quell’esperienza si intensificarono i alcuni servizi, specie in campo socio legami e i rapporti anche di tipo sanitario e culturale. Il suo legame economico. con l’Ogliastra è dovuto Anche per questo gli escalaplanesi, principalmente all’appartenenza alla nonostante la loro tendenza a Diocesi di Lanusei. distinguersi, o meglio a non farsi In ragione della sua collocazione accomunare all’essere campidanesi geografica, ma verosimilmente anche popolazione di Escalaplano diminuì piuttosto che ogliastrini, si sono per le sue origini storiche, Escalaplano vertiginosamente a causa di sempre sentiti e si sentono tutt’ora non ha mai fatto parte di nessuno dei un’epidemia di peste. molto più legati al territorio territori di questa parte della La vita del paese fu quella degli altri identificabile con la provincia storica Sardegna, mantenendo la sua paesi dell’interno, fatta di lavoro e di di Cagliari, piuttosto che con altri caratteristica di paese e territorio di sudore sotto la giurisdizione feudale. territori, nei quali, suo malgrado, è confine tra le province di Nuoro e Agli inizi del XX secolo, la prima e la stato ricompreso. Cagliari, interposto tra Ogliastra, seconda guerra mondiale non Escalaplano, infatti, faceva parte della Sarcidano e Gerrei. La viabilità interessarono direttamente il paese, provincia di Nuoro fino al 24 luglio territoriale che lo attraversa, lo rende tuttavia gli avvenimenti bellici lo 2002, quando transitò in quella di luogo di transito e raccordo fra questi segnarono molto, soprattutto per la Cagliari. Oggi è compreso nell’ambito territori, rappresenta inoltre una via partenza di molti escalaplanesi al amministrativo territoriale del Sud preferenziale per gli abitanti del fronte, per la paura dei Sardegna, che, proprio in questi mesi, Sarcidano Barbagia di Seulo, che bombardamenti e anche per la ha preso forma e si sta strutturando. intendono recarsi nelle bellissime mancanza di cibo. La più grande Dal 2008 è entrato a far parte coste del Sarrabus, dal quale lo separa preoccupazione del periodo fu quella dell’Unione dei Comuni del Gerrei, un tratto di buona viabilità della sopravvivenza, giacché il cibo già lasciando la Comunità Montana del percorribile in auto in poco più di 30 scarso doveva anche servire a sfamare Sarcidano Barbagia di Seulo, nel minuti. Il paese, infatti, dista circa i numerosi sfollati provenienti quale ambito, tuttavia, continua a quaranta chilometri da e soprattutto da Cagliari e dai centri svolgere la gestione associata di poco più di settanta da Cagliari. L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 34

34 | città&paesi | escalaplano Cultura e tradizioni Un ricco contesto sociale

ino ai primi anni Novanta l’unica Associazione Culturale di Escalaplano era la Pro Loco, alla quale, nel 1989, si Faffiancò la Croce Verde Escalaplanese, fondata da persone illuminate, che oltre al soccorso sanitario, scelsero di dedicarsi anche alla cultura. La stessa associazione ha poi dato vita alla locale sezione Avis, che conta diverse decine di donatori e promuove ed organizza giornate di raccolta sangue e sensibilizzazione alla donazione. A metà degli anni novanta, nacque il gruppo folcloristico San Salvatore, con lo scopo di valorizzare le tradizioni locali, il costume tradizionale e alcuni prodotti tipici del luogo, come l’olio di lentischio e su casu axridda, presentati ogni anno nella tradizionale sagra che si svolge nel mese di giugno. Sempre nel settore culturale e con lo scopo preciso di riscoprire e valorizzare il carnevale e le maschere tradizionali escalaplanesi, nel 2014 si è

Tradizioni 1 FESTA DI SAN SEBASTIANO Come vuole la tradizione, tutto ha inizio con la celebrazione dei riti religiosi, la proces- sione con i gruppi in costume sardo, i fuci- lieri di Escalaplano, i suonatori di launeddas e organetto che sfilano per le vie del paese a seguito del simulacro di San Sebastiano. Il buio della sera contribuisce certamente a rendere ancora più suggestiva la proces- sione, che si conclude intorno al grande fuoco appena acceso nella piazza anti- stante la Chiesa, dove si fa rientro al termine dei riti di benedizione de su Fogadoni. Dopo la benedizione del fuoco cominciano i fe- steggiamenti civili. Gli organizzatori offrono la cena a base di carne di cinghiale, mentre la musica e i balli tradizionali, si protraggono fino a tarda notte, con le persone che si trat- tengono a chiacchierare intorno al grande fuoco, rievocando un modo di socializzare e di vivere la comunità il cui ricordo si perde nella notte dei tempi Photo by Giuseppe Rocca Giuseppe Photo by L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 35

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costituita l’associazione culturale Bois Fui Janna Morti, che nello stesso anno ha presentato il risultato di decenni di studio e ricerca, con la riproposizione delle maschere tradizionali e che organizza Su carnovalli antigu Scalepranesu. In ambito sportivo e non solo, l’associazionismo è molto presente, con l’ASD Calcio Escalaplano, l’ASD Escalavolley, l’Associazione Escalabike e il Centro Arti Marziali; la tutela e valorizzazione delle risorse

Parrocchia e dalle Tradizioni 3 | SU FOGADONI Tradizioni 2 | SA PANIXEDDA Associazioni che vi DE SANTU ANTONI Sa Panixedda è certamente una delle tradizioni più suggestive di Esca- operano per Alla vigilia della festa in onore di sant’Antonio laplano. Alcune ore prima dell’alba del 16 gennaio, le case degli esca- Abate, il 16 gennaio, gli abitanti dei diversi rioni laplanesi che hanno invocato l’intercessione di Sant’Antonio si favorire la socializzazione e la accendono altrettanti fuochi in onore del Santo. animano e si illuminano per attendere e ricevere la visita dei bambini Is Fogadonis, come vengono comunemente formazione dei del paese, che, festanti quanto suggestionati, popolano le strade por- chiamati, sono allestiti con grosse cataste di tando in spalla una sacchetta bianca, quella che si usava per riporvi nostri ragazzi e dei legna sapientemente posizionata, negli slarghi e la farina e la semola utilizzate dalle massaie per la preparazione de giovani, come nelle piazze presenti nei diversi rioni a cura e su civraxu, de is culurgionis e di altri alimenti. l’Azione Cattolica e spese degli stessi abitanti, i quali, confermando Chi non disponeva di queste sacchette utilizzava una federa di cu- l’Azione Cattolica lo spirito di accoglienza e ospitalità che scino, sa coscinera. | Ragazzi. contraddistingue la popolazione sarda, e che in I bambini, riuniti in piccoli gruppi, percorrono in lungo e in largo i rioni A tutte queste particolar modo muove quella escalaplanese, si di Escalaplano e, in coro, gridano in modo cadenzato e ripetuto: a.. positive realtà si occupano di preparare cibi, dolci, vino, caffè e a.. a panixedda!. In questo loro vagare fanno tappa in tutte le case accompagnano le altre bevande da offrire ai visitatori provenienti dove notano la presenza di una luce e il camino fumante, segno che dagli altri rioni, ma anche dai paesi vicini. Si la famiglia ha preparato sa panixedda e aspetta i suoi piccoli ospiti. diverse attività di socializzazione, preparano e si degustano pietanze tipiche della Quando in qualche casa la famiglia è già in piedi, ma non ha prepa- gastronomia locale del periodo invernale, come sia per i giovani rato sa panixedda, uno dei componenti sentendo il richiamo dei bam- le salsicce arrosto (su sartitzu) le fave secche bini che sostano davanti alla casa illuminata, si affaccia e risponde che per gli adulti cucinate con la carne del maiale, sa fai a al loro richiamo con un Non nd’eus fatu! I bambini implacabilmente e gli anziani, buddiu, fatte bollire in grossi pentoloni insieme replicano: Ancu ti nci papit su culu su gatu! Tradizionalmente Sa Pa- organizzate dai a patate e verdure; gli arrosti di carne; il nixedda consiste nel donare a ogni bambino un piccolo pane di ci- servizi sociali formaggio pecorino e i dolci tradizionali sardi tra vraxu; più recentemente vengono donati anche dolci e altre merende comunali, anche i quali, in questa occasione prevale su pani de delle quali i bambini sono ghiotti. in collaborazione saba. La cena è accompagnata dall’ottimo vino con la cooperativa rosso locale, mentre i dolci si consumano con che gestisce il del vino rosato dolce. naturalistiche e del patrimonio centro di aggregazione sociale e Questa manifestazione recentemente si è ambientale, con l’Associazione su quella che si occupa della biblioteca arricchita con la presenza del gruppo di maschere tradizionali escalaplanesi, che in Zinnibiri; la promozione delle politiche comunale. Escalaplano si distingue questa occasione effettua la prima uscita giovanili, con la Consulta Giovani. Il positivamente proprio grazie al suo pubblica del nuovo anno. Una manifestazione lavoro e le attività di tutte queste tessuto sociale ricco di soggetti attivi che al di là dell’aspetto religioso si Associazioni è condiviso, organizzato e nei diversi settori, che si prodigano caratterizza, come altre, quale momento di coordinato dal Comune di Escalaplano per assicurare il massimo grande aggregazione della comunità, che attraverso la Consulta delle coinvolgimento della popolazione, in nasce dall’esigenza di preparare quanto Associazioni. Un importante ruolo modo che nessuno possa mai sentirsi occorre e dello stare insieme. nella comunità viene svolto dalla solo o escluso. (M. L.) L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 36

36 | città&paesi | escalaplano Un’economia coraggiosa di Marco Lampis

economia è ed è sempre stata caratterizzata dalla forte vocazione agro- pastorale, con netta L’prevalenza delle attività di allevamento, dove primeggia quello ovino, seguono quello suinicolo, caprino e bovino. Il comparto ovi-caprino, assicura la produzione di quantità considerevoli di latte, conferito principalmente nel caseificio della cooperativa pastori di . Tuttavia, anche a causa del prezzo del latte praticato dalle industrie casearie e ritenuto troppo basso, ha indotto numerosi allevatori ad incrementare la caseificazione in proprio. Il formaggio prodotto, di diverse stagionature, è di qualità eccellente e lo si può reperire nel mercato locale. I bovini, invece, vengono allevati esclusivamente per la produzione di carni, conferite nelle macellerie e immesse nel mercato territoriale. impiantati numerosi uliveti. L’olio tradizione familiare e di un processo Un’interessante realtà, soprattutto extravergine è riconosciuto di ottima artigianale di una produzione oramai per le potenzialità di crescita, è qualità ed è commercializzato consolidata che non è più limitata rappresentata dall’apicoltura. direttamente, come accade per gli alla confezione del noto civraxu, ma Accanto ad alcune aziende che altri prodotti locali. che si è arricchita di nuovi tipi di prediligono questo tipo di Sono state pressoché abbandonate le pane richiesti dal mercato. allevamento, molte altre lo praticano attività più antiche e diffuse praticate Nel settore turistico, legato come attività secondaria. Il miele dalle donne, che si dedicavano alla all’accoglienza, all’ospitalità e alla prodotto a Escalaplano, come tessitura e alla produzione di cesti di ristorazione, accanto al punto di dimostrano i riconoscimenti canna. È ancora presente un buon ristoro Mistral (che comprende conseguiti dalle nostre aziende, è di tessuto artigianale, oggi più legato ristorante, pizzeria, sala ricevimenti e qualità eccellente e viene alla preparazione e trasformazione di discoteca) in località Murtas, lungo la commercializzato anche in altre alimenti, quali le attività di provinciale per Esterzili, hanno regioni. panificazione e produzione di dolci. iniziato ad operare tre attività Le coltivazioni più diffuse sono quelle Particolarmente apprezzata è la agrituristiche. L’azienda della famiglia cerealicole e foraggere, mentre quelle tradizionale produzione del pane Murgia in località Is Arrantas, quella viticole sono limitate a soddisfare il d’orzo, anche se in quantità limitata della famiglia Usala in località fabbisogno familiare o per alimentare rispetto a quella del pane di semola e Paulionas e quella della famiglia forme di commercio locali. La all’impiego di farine integrali. La Aresu in località Part’e Minda, che superficie vitata se pur considerevole, riscoperta e l’utilizzo quasi esclusivo oltre alla somministrazione dei pasti porta produzioni di qualità, ma del lievito naturale, la scelta del preparati con le produzioni aziendali, quantitativamente irrilevanti. forno a legna come metodo di alla vendita degli stessi prodotti I vini, prevalentemente rossi, sono cottura, l’uso di arbusti della macchia (formaggio, miele, insaccati, olio e tendenzialmente corposi e di buona mediterranea quali il cisto, il altri alimenti conservati), dispongono gradazione. lentischio, il corbezzolo sono anche di camere per l’ospitalità in Nei decenni scorsi sono stati sinonimo del rispetto di una ambito rurale. L'O7 lug-ago 016def_Layout 1 11/07/16 17.13 Pagina 37

37 | città&paesi | escalaplano Una storia nella fede di Luigi Murgia* e Giuseppe Contu

a storia di Escalaplano nasce e si realizza tra due fiumi, il FlumendosaL e il Flumineddu. Una storia innanzitutto di fede. Ormai inquadrata sotto il profilo amministrativo, fin da subito la popolazione sente la necessità di dotarsi di una chiesa, che viene eretta alquanto rapidamente. Ma trascorsi poco più di due secoli, essa si rivelò «muy incomoda», al punto che l’arcivescovo di Cagliari nella visita pastorale del 1599 ne ordina la demolizione con la conseguente ricostruzione di una nuova, adeguata alle necessità. Photo by Domenico Cabiddu Vide così luce l’attuale parrocchiale, dedicata a san di santa Maria, annessa al vecchio alla divina Madre con riti di singolare Sebastiano ed attualmente insignita cimitero e sita nell’omonimo rione, di suggestione. Ogni angolo del centro del titolo di monumentale. Nel cuore cui è vivo ormai solo il ricordo. abitato viene toccato dalla del centro storico, essa si erge Attualmente è stato eretto un processione con la dormiente adagiata maestosa pur nella sua semplicità; monumento all’Immacolata come a in una signorile lettiga. Essa è rigorosa nel rispetto di specifici voler perpetuare la santità del luogo. accompagnata dal canto del rosario canoni architettonici trasmette, a Le due campestri di san Salvatore e in sardo e da significative espressioni tratti, financo un senso di solennità. di san Giovanni testimoniano del collaterali al sacro che testimoniano Al suo interno si sono svolti gli eventi legame con la campagna e con il della permanenza di un forte senso di più salienti della vita di generazioni lavoro della gente del luogo ma identità religiosa. All’imbrunire, il di escalaplanesi, momenti di vita ma soprattutto della volontà persistente rientro alla parrocchiale per la soprattutto cammino nella fede. di voler accompagnare le opere della benedizione finale dove tutto il paese Al centro dell’altare maggiore il quotidianità a quel senso del sacro si ritrova unito. Da segnalare anche il pregevole ligneo di san Sebastiano. come costante della vita. A maggio e ritorno in auge da qualche anno della Una speciale devozione accompagna giugno le rispettive feste con le festività di Tutti i Santi caduta in ogni anno la festa dedicata al processioni fino alla campagna che desuetudine per qualche decennio martire; col prologo del grande falò suggellano spiritualità e senso della ma riscoperta di recente grazie ad un alla vigilia, i festeggiamenti tradizione. meritorio lavoro di rivisitazione culminano con la messa solenne e la La devozione mariana trova la sua storica. processione. Il simulacro è portato a migliore espressione nella solennità Una comunità, quella escalaplanese, spalle dai fedeli ed incastonato - della Beata Vergine Assunta in che così continua il proprio percorso come da tradizione - ad un albero di occasione della quale il paese veste al nella storia e nel mondo con lo arance. meglio gli abiti della festa. In sguardo sempre rivolto al Padre La vita nella fede di Escalaplano non concomitanza con il rientro dei tanti Celeste autore del tempo, della storia può prescindere, in un ipotetico escalaplanesi diasporati, il paese e dispensatore di ogni grazia. percorso storico, anche dalla chiesa intero rinnova il proprio affidamento *parroco di Escalaplano