AUTORITA’ UNICA PER I SERVIZI IDRICI E I RIFIUTI (AUSIR)

ASSEMBLEA REGIONALE D’AMBITO

VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 35/19 DD. 26.09.2019

Oggetto: Riconoscimento e prosecuzione delle gestioni in essere dell’Unione Territoriale Intercomunale della , ai sensi e per gli effetti dell’art. 16, comma 3°, della LR 5/2016.

L’anno 2019 il giorno 26 del mese di SETTEMBRE alle ore 14.30 presso la sala riunioni 4R01 della sede della Regione Autonoma in , via Sabbadini 31, a seguito di convocazione dd 12.09.2019, si è riunita l’Assemblea Regionale d’Ambito. Eseguito l’appello, risultano presenti i Signori:

Cognome Nome Sindaco del Comune di Carica Presente Assente Furlan Davide Romans d’Isonzo Presidente x Giacomuzzi Dino Componente x Dri Andrea Componente x Fabbro Michele San Vito di Componente x Gava Andrea Caneva Componente x Delle Vedove Andrea Cordenons Componente x Alzetta Igor Montereale Valcellina Componente x De Crignis Ermes Componente x Del Zotto Marcello Sesto al Reghena Componente x Dipiazza Roberto Trieste Componente x Zanette Renzo Componente x Canciani Emiliano Componente x Furlani Piero Manzano Componente x Pascolo Amedeo Componente x Putto Marco Azzano Decimo Componente x Lenarduzzi Franco Ruda Componente x Steccati Mauro Componente x Vizintin Fabio Doberdò del Lago Componente x

Ai sensi dell’art. 10, co. 2, della LR n. 5/2016, partecipa, senza diritto di voto, alla seduta e svolge le funzioni di Segretario verbalizzante il Direttore generale dell’AUSIR ing. Marcello Del Ben. Il Presidente constata la presenza della maggioranza dei componenti facenti parte l’Assemblea Regionale d’Ambito, pone in discussione l’argomento indicato in oggetto sul quale, l’Assemblea medesima, adotta la seguente deliberazione:

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L’ASSEMBLEA REGIONALE D’AMBITO

- I -

Visto lo Statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia, approvato con legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, secondo cui la Regione ha potestà legislativa piena nella materia «ordinamento degli enti locali» (art. 4, co. 1°, punto 1° bis, Statuto) e potestà legislativa concorrente nella materia «disciplina dei servizi pubblici di interesse regionale e assunzione di tali servizi» (art. 5, co. 1°, punto 7, Statuto);

Vista la l. Regione Friuli-Venezia Giulia 15 aprile 2016, n. 5 (pubblicata su Bollettino ufficiale della Regione 20 aprile 2016, n. 16), con cui sono state affidate all’AUSIR le funzioni di «programmazione, organizzazione e controllo» sul servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per l’intero territorio regionale (art. 4, co. 5°), in espressa attuazione delle indicate clausole di Statuto speciale (art. 1, co. 2°);

Vista in particolare la norma transitoria di salvaguardia posta dall’art. 16, co. 3°, l.r. n. 5 del 2016, secondo cui «le gestioni in essere alla data di entrata in vigore» di tale legge regionale (5 maggio 2016), «affidate nel rispetto della normativa nazionale ed europea in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, proseguono fino a naturale scadenza»;

- II -

Vista la deliberazione 8 giugno 2018, n. 22, con cui questa Assemblea regionale d’Ambito ha deciso di «avviare la ricognizione delle gestioni del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani esistenti nell'Ambito territoriale ottimale ex art. 3 della LR n. 5/2016, al fine di ottenere una fotografia precisa dell’assetto gestionale esistente nell’intero territorio regionale», così da consentire all’AUSIR di esercitare le funzioni ad essa attribuite ex lege in materia di programmazione, organizzazione e controllo sul servizio di gestione integrata dei servizi urbani;

Considerato altresì che, «nelle more del completamento della ricognizione delle gestioni esistenti e per le motivazioni indicate» in tale deliberazione n. 22/2018 (cioè garantire comunque la continuità del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, in quanto servizio pubblico essenziale, non suscettibile di subire interruzioni; evitare potenziali gravi pregiudizi per la salute pubblica e per l’ambiente in ragione della mancata raccolta dei rifiuti), questa Assemblea ha anche deciso «di prorogare fino al 30.06.2019 gli affidamenti in scadenza nei Comuni ricadenti nell'Ambito territoriale ottimale ex art. 3 della LR n. 5/2016»;

Vista la ricognizione completata dagli Uffici dell’AUSIR per i territori dei Comuni che costituiscono l’Assemblea locale “Centrale”, ove emerge la seguente gestione che la Comunità montana della Carnia (poi Unione Territoriale Intercomunale della Carnia) e i relativi Comuni hanno ricondotto al modello della gestione associata fra enti locali e che è riferita al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani: - gestione dell’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia per i territori dei Comuni di Amaro, , , , , , , , , , , e (oggi Comune di Treppo Ligosullo), , , , , , Ravascletto, , , Sappada, , , , , , , ;

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Visto il decreto del Direttore generale n. 80/2019, del 15 maggio 2019, con cui si è dunque avviato il procedimento per il riconoscimento e prosecuzione delle gestioni in essere dell’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 16, comma 3°, della LR 5/2016;

Vista la conseguente comunicazione di avvio del procedimento, Prot. n. 1372 dd. 15.05.2019, spedita via p.e.c. agli enti e ai soggetti interessati;

Dato atto che nei successivi 30 giorni, e comunque alla data di approvazione di questa deliberazione, gli enti e i soggetti interessati, in particolare l’U.T.I. Carnia, non hanno inviato all’AUSIR documenti od osservazioni sul procedimento in corso;

- III -

Considerato che la gestione dell’U.T.I. Carnia ha ad oggetto precisamente il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani e assimilati negli indicati Comuni e che essa trova fondamento nella Convenzione 15 ottobre 2012, che è stata stipulata dai Comuni e dalla Comunità montana della Carnia, costituita dagli stessi Comuni, alla quale poi è succeduta - come detto - l’U.T.I. Carnia, in particolare a seguito della l.r. 12 dicembre 2014, n. 26 e dei relativi atti regionali in esecuzione (cfr. artt. 36 e s., l.r. n. 26 del 2014);

Considerato che successivamente si è aggiunto nel rapporto in esame anche il Comune di Sappada (distaccato dalla Regione Veneto e aggregato al Friuli-Venezia Giulia dal 1 marzo 2018: cfr. l. 5 dicembre 2017, n. 182) mediante sottoscrizione in data 19 aprile 2019 dell’addendum alla Convenzione indicata;

Considerato che tale Convenzione 15 ottobre 2012 ha «durata dal 01.01.2013 al 31.12.2020» (cfr. art. 7, co. 1°, Convenzione);

Considerato che tale termine di durata (31 dicembre 2020) è stabilito anche in tutte le deliberazioni con cui i Comuni hanno approvato la Convenzione stessa;

Considerato che tale Convenzione si è posta in prosecuzione di analogo rapporto, scaduto il 31 dicembre 2012;

Considerato che con tale Convenzione e con le relative deliberazioni d’approvazione i Comuni hanno delegato alla Comunità montana della Carnia (poi U.T.I. Carnia) l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di organizzazione dell’indicato servizio nei rispettivi territori, ove poi il servizio così assunto dalla Comunità montana per i Comuni era organizzato da essa anche attraverso appalti a imprese terze di fasi del servizio stesso (cfr. Preambolo, nonché artt. 1-3, Convenzione);

Ritenuto che il modello organizzativo così instaurato con l’indicata Convenzione - come esplicitato in essa e nelle deliberazioni comunali - si fondi sulla disciplina vigente all’epoca, in cui non erano state istituite le Autorità d’Ambito, né tanto meno l’AUSIR, perché: 1) secondo l’art. 20, co. 1°, l. Regione Friuli Venezia Giulia 9 gennaio 2006, n. 1, «allo scopo di rendere la propria azione maggiormente efficace ed efficiente, gli enti locali possono esercitare le funzioni e gestire i servizi in modo coordinato in ambiti territoriali adeguati sotto il profilo demografico, ambientale e socio-economico mediante le seguenti forme di collaborazione» fra cui anche la convenzione, disciplinata dal successivo art. 21;

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2) secondo l’art. 3, co. 25°, l. Regione Friuli Venezia Giulia 25 luglio 2012, n. 14, «in attuazione di quanto previsto dall'articolo 3 bis, comma 1, terzo e quarto periodo, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (…) , e sulla base di deliberazioni degli enti locali interessati, da perfezionare con la relativa assunzione entro il 31 dicembre 2012, nei casi di forme di cooperazione tra enti locali per la gestione diretta e in house dei servizi pubblici relativi ai rifiuti urbani operanti per la raccolta differenziata e il recupero in attuazione delle direttive comunitarie in materia, l'ambito territoriale unico di cui all' articolo 3, comma 51, della legge regionale 11 agosto 2011, n. 11 (…), che viene confermato anche successivamente al 31 dicembre 2012, risulta articolato in zone funzionali corrispondenti alle predette forme di cooperazione»;

Visto l’art. 198, co. 1°, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, anch’esso richiamato nella Convenzione e tuttora vigente, secondo cui «i comuni concorrono, nell'ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali (…) alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati», fermo restando che, «sino all'inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall'Autorità d'ambito (…), i comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all'articolo 113, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267»;

Ritenuto che i Comuni abbiano così instaurato una forma di cooperazione fra loro per la gestione e l’erogazione del servizio in forma associata per il tramite della Comunità montana della Carnia (poi U.T.I. Carnia), legittimata secondo la Convenzione anche ad appaltare a imprese terze fasi del servizio, dunque una forma di auto-organizzazione del servizio da parte dei Comuni che - seppur residuale e destinata a superamento - appare conforme alle disposizioni vigenti all’epoca, con la conseguenza che, ex art. 16, co. 3°, l.r. n. 5 del 2016, tale gestione si è instaurata «nel rispetto della normativa nazionale ed europea in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica»;

Ritenuto pertanto che l’U.T.I. Carnia possieda i requisiti ex art. 16, co. 3°, l.r. n. 5 del 2016 per proseguire la gestione in esame fino alla sua naturale scadenza del 31 dicembre 2020;

Tutto ciò premesso;

Con voti unanimi

L’ASSEMBLEA REGIONALE D’AMBITO DELIBERA

1) di accertare che l’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia e i suoi Comuni posseggono i requisiti ex art. 16, co. 3°, l.r. n. 5 del 2016 per proseguire fino alla naturale scadenza del 31 dicembre 2020 la gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani e assimilati nei territori dei Comuni di Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ligosullo e Treppo Carnico (oggi Comune di Treppo Ligosullo), Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sappada, Sauris, Socchieve, Sutrio, Tolmezzo, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio; 2) di disporre per l’effetto che l’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia e gli indicati Comuni possano proseguire la relativa gestione sino al 31 dicembre 2020 secondo la Convenzione 15 ottobre 2012 e alle condizioni in essa stabilite; 3) di comunicare questa deliberazione senza indugio all’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia e ai Comuni interessati.

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Letto, approvato e sottoscritto.

IL DIRETTORE GENERALE IL PRESIDENTE f.to ing. Marcello Del Ben f.to dott. Davide Furlan

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