L'altra Rivoluzione. Tre Percorsi Di
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OttocentoDuemila, collana di studi storici e sul tempo presente dell’Associazione Clionet, diretta da Carlo De Maria Percorsi e networks, 3 In copertina: Amilcare Cipriani e altri volontari garibaldini reduci dalla battaglia di Domokos contro l’im- pero ottomano del 1897. Mercato Saraceno, 1898. © Archivio storico della Federazione anar- chica italiana, Imola. Antonio Senta L’altra rivoluzione Tre percorsi di storia dell’anarchismo BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Bologna 2016 Progetto grafco BraDypUS ISSN: 2284-4368 ISBN: 978-88-98392-23-0 Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0. 2016 BraDypUS Editore via Aristotile Fioravanti, 72 40129 Bologna CF e P.IVA 02864631201 http://bradypus.net http://books.bradypus.net [email protected] L’altra rivoluzione Tre percorsi di storia dell’anarchismo INDICE GENERALE 5 Introduzione 9 Parte prima. A partire dalle fonti: le carte dell’Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis (Iisg) di Amsterdam 11 Capitolo I. Vite pericolose. Tre militanti anarchici tra i totalitarismi novecenteschi 11 I.1. Ugo Fedeli e le sue carte 15 I.2. Pietro Bruzzi e Francesco Ghezzi, vittime del nazifascismo e dello stalinismo 27 Capitolo II. Il movimento anarchico italiano in Francia tra gli anni Venti e Trenta del Novecento 27 II.1. Dai primi fuoriusciti al Convegno d’intesa del 1935 34 II.2. Un’avventura editoriale: l’Œuvre Internationale des Éditions Anarchistes 41 II. 3. L’affaire Ricciotti Garibaldi e i libertari 55 Capitolo III. «Ho fatto impallidire il tribunale». Clelia Premoli nell’anarchismo internazionale 1916-1974 67 Capitolo IV. Ugo Fedeli e l’educazione popolare alla Olivetti di Ivrea 73 Capitolo V. «Les droits de l’homme sont-ils proclamés? Oui! Sont-ils appliqués? Non!». Charles Hotz, difensore dei diritti umani 77 Parte seconda. Repressione statale ed esilio 79 Capitolo I. «Siamo coatti e baldi». Le leggi antianarchiche del 1894 95 Capitolo II. Il carisma di Luigi Galleani e l’anarchismo antiorganizzatore 109 Capitolo III. «Viva l’anarchia, abbasso i ladri!»: Achille Vittorio Pini e il diritto all’espropriazione 113 Capitolo IV. Alle origini del fascismo. Violenza squadrista e resistenza popolare prima della marcia su Roma 121 Capitolo V. Socialità e resistenza nelle isole del confno fascista. Il caso delle mense autogestite 127 Capitolo VI. Un calzolaio controcorrente: Amleto Fabbri, segretario del Comitato di difesa per Sacco e Vanzetti 131 Capitolo VII. Dall’anarchismo all’“utopismo democratico”. Un libertario sui generis: Torquato Gobbi 149 Capitolo VIII. Maria Luisa Berneri. Neither East nor West e la critica sociale nell’Europa degli anni Quaranta 163 Sezione fotografca 177 Parte terza. Sindacalismo e territorio 179 Capitolo I. Le camere del lavoro a Bologna e le correnti libertarie del sindacalismo italiano: dalla fondazione all’avvento del fascismo 197 Capitolo II. Clodoveo Bonazzi: sindacalista anarchico, antifascista e socialista autonomista 207 Capitolo III. Pietro Comastri, da agitatore anarcosindacalista a sindaco di Nettuno 213 Capitolo IV. Una vittima dell’eccidio di Decima di Persiceto (5 aprile 1920): Sigismondo Campagnoli 217 Capitolo V. Attilio Diolaiti, partigiano anarchico 221 Capitolo VI. Libero Dall’Olio e l’Unione sindacale italiana nel secondo dopoguerra 233 Appendici 235 Bibliografa 273 Periodici e numeri unici anarchici e socialisti consultati 277 Archivi e fondi documentari consultati 279 Indice dei nomi Antonio Senta L’altra rivoluzione. Tre percorsi di storia dell’anarchismo Bologna (BraDypUS) 2016 ISBN 978-88-98392-23-0 pp. 5-8 Introduzione Il lavoro che segue raccoglie alcuni scritti elaborati sul tema negli ultimi dieci anni di ricerca e altri inediti. Essi sono stati selezionati, modifcati e aggiornati per questa pubblicazione, secondo una triplice appartenenza tematica, esplici- tata nell’indice. Centrale in tutte e tre le parti è lo studio delle biografe, in quan- to, in molti casi, è proprio attraverso di esse che vengono ricostruiti episodi e questioni più generali, che investono il movimento anarchico nel suo complesso e nel suo rapporto con la realtà sociale del tempo. La prima parte coglie i frutti di quasi due anni di frequentazione dell’archivio e della biblioteca dell’Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis (Iisg) di Amsterdam, dove ho svolto la mansione di archivista, catalogando i fondi docu- mentari di Ugo Fedeli, Hugo Rolland e Charles Hotz. Il riordino di fondi archivisti- ci appartenuti ad anarchici è stata una costante nel mio percorso di ricerca e da lì ho attinto parte delle mie conoscenze sul tema: presso la Biblioteca Armando Borghi di Castel Bolognese (Ravenna) ho infatti lavorato sui fondi di Armando Borghi, Giuseppe Mascii, Nello Garavini, Emma Neri, Dominique Girelli e Aldo Venturini, mentre presso la Biblioteca Archivio Germinal di Carrara mi sono oc- cupato del riordino delle carte di Giuseppe Ruzza. A ciò va aggiunto la catalo- gazione di alcuni migliaia di volumi presso l’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana con sede a Imola. Il primo capitolo (Vite pericolose. Tre militanti anarchici tra i totalitarismi novecenteschi) rielabora alcune rifessioni già apparse nella monografa A te- sta alta! Ugo Fedeli e l’anarchismo internazionale (1911-1933), edita da Zero in Condotta (Milano) nel 2012, nella tesi di dottorato in Storia dell’Europa nell’età moderna e contemporanea discussa nel giugno 2010 presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale (che aveva come titolo: Di terra in terra. Il movimento anarchico internazionale 1911-1933 attraverso la vita e le carte di Ugo Fedeli) 6 Antonio Senta, L’altra rivoluzione. Tre percorsi di storia dell’anarchismo e in due saggi apparsi rispettivamente nell’aprile 2008 sul n. 5 di “Germinal. Re- vista de Estudios Libertarios” (El fondo Ugo Fedeli del Instituto Internacional de Historia Social de Amsterdam) e nel febbraio 2008 sul n. 47 di “Storia e Problemi Contemporanei” (Il Fondo Ugo Fedeli all’IISG di Amsterdam). Il secondo capitolo (Il movimento anarchico italiano in Francia tra gli anni Venti e Trenta del Novecento) è una rivisitazione di alcuni saggi pubblicati dalla rivista “Storia e futuro” (Una vicenda rimossa: l’affaire Ricciotti Garibaldi e l’anti- fascismo di lingua italiana in Francia, n. 26, giugno 2011; Un’avventura editoriale del movimento anarchico negli anni Venti: l’Œuvre Internationale des Éditions Anarchistes, n. 23, giugno 2010) e di una relazione, dal titolo Il fuoriuscitismo: l’esilio degli antifascisti in Francia negli anni Venti, svolta in occasione di una giornata di studi organizzata il 13 marzo 2011 dal Circolo anarchico Berneri di Bologna, i cui atti sono stati pubblicati nel gennaio 2015 dalle edizioni Atem- porali-Bruno Alpini nell’opuscolo “Già l’ora si avvicina della più giusta guerra”. Quattro ricerche su antifascismo e anarchia. Il terzo capitolo, che indaga la fgura di Clelia Premoli, è stato pubblicato col medesimo titolo nel n. 37 del “Bollettino” dell’Archivio G. Pinelli di Milano nel giugno 2011; il quarto (Ugo Fedeli e l’educazione popolare alla Olivetti di Ivrea) riprende la relazione presentata a un convegno storico sulla questione dell’au- toformazione che si è svolto a Reggio Emilia i cui atti sono stati pubblicati nel marzo 2015 a cura di Fiamma Chessa e Alberto Ciampi (Gli Anarchici e l’autofor- mazione. Educazione e libertà nel secondo dopoguerra, Reggio Emilia, Archivio Berneri-Chessa). Il quinto e ultimo capitolo della prima parte ha trovato pubbli- cazione sempre nel “Bollettino” dell’Archivio G. Pinelli (n. 36, dicembre 2010). La seconda parte ha invece quale flo unitario le conseguenze della repressione statale e quindi la dimensione del domicilio coatto, del confno fascista e dell’e- silio, e analizza l’azione dei libertari di lingua italiana fuori dai confni nazionali. Il primo capitolo («Siamo coatti e baldi». Le leggi antianarchiche del 1894) è stilato sulla base di una relazione da me tenuta il 29 ottobre 2011 a Carrara in occasione del convegno di studi storici su L’anarchismo italiano nella crisi di fne secolo, i cui atti, curati da Giorgio Sacchetti, sono stati editi da Biblion (Milano- Venezia) nel settembre del 2013. Il carisma di Luigi Galleani e l’anarchismo antiorganizzatore riprende invece il testo della relazione presentata a Glasgow presso la European Social Science History Conference dell’11-14 aprile 2012, e che ha poi avuto diverse pubblica- zioni, in versioni più o meno estese, in italiano (Sugli anarchici antiorganizzatori, in “A Rivista Anarchica”, estate 2012), in doppia versione italiano-inglese (Luigi Galleani e l’anarchismo antiorganizzatore – Luigi Galleani and antiorganizatio- nist anarchism, Imola, Bruno Alpini, luglio 2012), in spagnolo (Luigi Galleani y el anarquismo antiorganización) in “Germinal. Revista de Estudios Libertarios”, n. 11, Introduzione 7 gennaio-giugno 2014 e (col medesimo titolo) in “Negación”, Mexico, n. 2, maggio- giugno 2014 e infne in “Tierra y Libertad”, Madrid, n. 292, novembre 2012. L’articolo su Achille Pini è apparso, frmato anche da Tomaso Marabini, sul settimanale anarchico “Umanità Nova” (n. 5, febbraio 2011), così come quello, altrettanto breve, su Amleto Fabbri (n. 42, dicembre 2010). I capitoli quattro e cinque sono invece inediti. Alle origini del fascismo. Vio- lenza squadrista e resistenza popolare prima della marcia su Roma mette nero su bianco i testi di due interventi en plain air, uno in piazza S. Stefano a Bologna letto nel corso dell’iniziativa “Noi resistiamo”, il 5 aprile 2014 e uno preparato per la giornata “Restiamo Ribelli” il 25 aprile 2015 a Bassano, eventi organiz- zati dai gruppi anarchici delle due città. Esso si serve anche di alcuni miei studi precedenti riassunti nella tesi di specializzazione in scienze umane per l’inse- gnamento secondario discussa presso l’Università di Bologna nel giugno 2007 dal titolo L’avvento del fascismo. Interpretazioni storiografche. Laboratorio per studenti liceali. Il capitolo Socialità e resistenza nelle isole del confno fascista.