…E La Corsa Continua…
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Periodico di informazione sportiva - Anno V - Numero 62 - 24 febbraio 2011 - Diffusione gratuita copie 5000 Direttore Responsabile Maurizio Vivalda - Registrazione Tribunale di Savona n. 584/07 del 13/8/2007 Direttore responsabile: Maurizio Vivalda [email protected] | Redazione: Fabio Astengo [email protected] | Francesca Astengo [email protected] Sponsor Ufficiale Franco Astengo [email protected] | Marco Pastorino [email protected] | Alessio Delfino [email protected] | Elisa Di Padova [email protected] Cristina Enrile [email protected] | Fabio Parodi [email protected] | Editore: Delfino&Enrile Editori via Scarpa 10r 17100 Savona - via Tiraboschi 2 20135 Milano Stampa: Mediaprint srl via Mecenate 76 20138 Milano | Pubblicità: [email protected] | “Il Savona” è una testata di proprietà della Delfino&Enrile Editori ©2007 Riproduzione vietata. Il Punto n Maurizio Vivalda …e la corsa La 23a giornata del girone A di Seconda Divisione re- gistra una situazione di stallo in vetta alla classifica, dove le prime della classe (ad eccezione della Pro Pa- tria, sconfitta in casa) non vanno oltre il pareggio. Da continua… registrare 3 vittorie esterne e una sola interna. 8 le reti segnate, ha riposato il Mezzocorona. Partiamo quindi dai segni x: 0 a 0 nel big match di Trezzo tra la capolista Tritium (41p) e il Savona (6° 30p). Ottima prova degli striscioni, che hanno messo più volte alle corde i lom- bardi, collezionando almeno 4 palle gol. Ai biancoblu è stato anche negato un rigore per fallo di mano, non visto dal direttore di gara. Molto soddisfatto a fine gara mister Foschi, che ha ricevuto i complimenti del collega Vecchi. Altro 0 a 0 quello tra Il Rodengo Saiano (7° 30 p) e la Pro Vercelli (3° 39p). I piemontesi faticano oltre misura a racimolare un punto in casa dei bresciani, ben messi in campo da mister Piovani. Ospiti in 10 dal 55’, quando Di Piazza raggiunge anzitempo gli spogliatoi. Risultato ad occhiali anche quello tra Casale (15° 16p) e Feralpi Salò (4° 35p). I locali sempre più in salute co- stringono al pari la forte compagine bresciana, molto pericolosa in trasferta, ma che al Palli non combinano più di tanto. 1 a 1 tra Virtus Entella (12° 22 p) e Lec- co (5° 35p). Ospiti in vantaggio al 41’ con Mattaboni al quale replica Lazzaro al 56’. Finale ad alta tensione con l’ex biancoblu Soragna che all’87’ si fa parare il rigore concesso per fallo su Vasoio. Si conferma squadra da trasferta il Canavese (9° 27p) sconfiggendo la Pro Patria (2° 40p) per 2 a 1. Torinesi in vantaggio al 37’ con Beretta su rigore e pareggio dei bustocchi al 56’ grazie a Jan- vier. Gli ospiti non si perdono d’animo e con Curcio al 77’ conducono in porto una meritata vittoria. Sul neutro di Novara il Renate (8° 28p) supera per 1 a 0 la Valenzana (13° 21p) grazie a Mazzini che al 58’ è abile a sfruttare l’errore nel disimpegno difensivo ospite e insaccare. Pri- ma vittoria esterna per una vivace Sanremese (17° 14 p) che guadagna tre punti d’oro superando di misura la Sambonifacese (10° 27p). La svolta al 47’: precisa puni- zione di Pippi che dai 25 metri sorprende il numero uno di casa Milan. Altro colpo esterno importante in chiave salvezza la vittoria della Sacilese (14° 19p) in casa del Montichiari (11° 24p). Al 72’ Dal Cin segna la rete decisi- va con un diagonale imprendibile. Senza esito l’assedio finale dei padroni di casa. Foto Fabio Astengo Fabio Foto Ora serve il salto di qualità nelle partite casalinghe n Fabio Astengo Alla fine della partita con la Tritium i nostri sentimenti erano contrastanti: l’ammirazione e l’orgoglio per la prestazione superba dei biancoblù erano chiaramente propenderanti, ma si faceva strada nel nostro animo anche un pizzico di rabbia per il fatto che una superiorità così evidente non si fosse tramutata in almeno un gol. Un peccato, un vero pec- cato perché il Savona ha dimostrato, ancora una volta, di non essere inferiore a nessuno, come era già successo con Pro Patria, Pro Vercelli e Feralpi Salò. In questo caso però gli striscioni sono andati oltre: hanno giocato con la sicurezza e la tranquillità della grande squadra, la capolista non ha retto la superiorità fisica, tecnica e tattica del Savona. I ragazzi di Foschi sono stati così padroni in tutte le zone del campo: au- Se finiscono toritari e sicuri in retroguardia, con Nicastro quasi inoperoso, propositivi a centrocampo e pronti in fase offensiva con il grande lavoro di Tarallo. La prima frazione è stata più aperta, i colori la Tritium ha cercato, senza riuscirci, di pungere i biancoblù ma, almeno in tre occasioni, ha rischiato di subire il gol che, n Lisa Simpson probabilmente, sarebbe stato decisivo. Nel secondo tempo invece, i padroni di casa, consci di avere a che fare con un Ve li ricordate gli United Colors of Benetton? Con tutte quelle magliette osso duro, hanno rallentato e hanno cercato di stare più co- 2 colorate e sullo sfondo la monoposto di Formula 1, oppure i giocatori di perti. In questo modo hanno consegnato completamente pallacanestro o di pallavolo che, tanto per cambiare, avevano vinto qualco- la partita nelle mani savonesi ma, nello stesso tempo, rima- sa? Dimenticateveli. Dopo l’abbandono della F1, non prima di avere vinto nendo più chiusi e potendo contare su una buona difesa un paio di titoli mondiali con un ragazzotto di belle speranze che si chia- non hanno quasi mai rischiato. Insomma, la capolista si è mava Michael Schumacher, la sponsorizzazione dell’omonima famiglia tre- accontentata del pareggio casalingo per evitare guai: il por- vigiana restò fortemente concentrata sul territorio: basket, volley e rugby tiere Pansera, in particolare nel secondo tempo, si prendeva Treviso inanellavano vittorie una dietro all’altra e, forse, i trevigiani comin- tutto il tempo per battere i rinvii dal fondo e anche il pubbli- ciarono a considerarle quasi doverose. Fatto sta che al palazzetto non ci co, a inizio partita abbastanza caloroso e con l’entusiasmo andava praticamente più nessuno (al rugby no, il rugby è un’altra cosa), per il fresco primo posto, si è piano piano ammutolito. eccetto che per le finali; fatto sta che, dopo qualche anno di questo andaz- Contemporaneamente tra gli addetti ai lavori, ma anche tra zo, la famiglia dei colori si è rotta i cosiddetti: “Perché metterci dei soldi se a il pubblico di casa, gli apprezzamenti per i ragazzi di Foschi nessuno frega niente? Noi ce ne andiamo.” Seguiva la chiosa non detta, ma sono stati sempre più numerosi e convinti. Fino ad arrivare certamente pensata: “Arrangiatevi.”. Ora, siccome a tutti piace fare i feno- alla vera e propria ovazione che i supporters savonesi, anco- meni con i soldi degli altri, le passerelle in tribuna, le premiazioni in diretta ra una volta numerosi e caldi, hanno riservato agli striscioni tv, le interviste sui valori dello sport... “tanto la grana ce la mettono loro”; a fine partita. Ora, considerato che nelle prossime quattro immediata levata di scudi da parte di politici, imprenditori e affini, ma non partite si giocherà tre volte al Bacigalupo, il cambio di mar- uno che abbia detto: “Tranquilli, ci penso io”. Invece tutti a supplicare: “No, cia deve arrivare anche nelle partite casalinghe. Dopo la par- no. Ripensateci!”. Senza rendersi conto che, proprio perché ci avevano pen- tita con la Tritium non si può che essere ottimisti, il Savona, sato e ripensato i Benetton hanno deciso di fare questo passo. Tutto ciò plasmato da Foschi, ora è una squadra vera che può supera- succede nella ricca Treviso, dove i colori (anche dei soldi) si sprecano: però re anche l’handicap del terreno del Bacigalupo. Magari mi- se ci molla uno, non ce n’è un altro subito pronto a farsi sotto. Qui da noi di gliorando la gestione dei calci piazzati, un’arma finora non colori ce ne sono due: il bianco e il blu. Stop. Già in partenza siamo in forte sfruttata a dovere. Al solito invitiamo i savonesi a sostenere deficit: ricordiamocelo, quando pensiamo di fare i fenomeni sfruttando la i ragazzi biancoblù, avanti Savona! disponibilità di una persona senza mai dargli nulla in cambio, se non pro- messe a vuoto. Osteria con cucina Cucina casalinga di piatti tipici liguri via Pia, 15r - Savona Argentina-Italia: due mondi diversi, una sola passione Foto Fabio Astengo Fabio Foto n Fabio Parodi capitati nel Terzo Mondo, da un punto di vista delle strutture cal- cistiche? Si dice che il calcio sia uguale dappertutto. Se ci si limita all’essenziale, G: Mah, sai… quando siamo arrivati qui non guardavamo a queste cioè a 22 persone che corrono dietro a una palla, è vero; ma se si prova cose, però poi con il tempo ci rendiamo conto che a volte si fa fatica, a guardare appena oltre… Abbiamo incontrato i due gauchos del Sa- perché a Legino (al Ruffinengo, ndr) si allenano quasi tutte le categorie 3 vona per capire quali differenze (strutturali, organizzative, tattiche ecc.) e si devono dividere il campo… corrono tra il fútbol argentino e il calcio italiano. B: C’è anche da dire che da noi c’è molto più spazio, ci sono un sacco Cominciamo dal basso: come sono divise le categorie del settore di campi e i campi che ci sono là non sono come quelli che ci sono qui, giovanile argentino? con l’erba e tutto... noi ci alleniamo anche dietro ai campi principali, G: Più o meno è come qui: c’è la prima squadra, poi la Primavera che si con due paletti piantati per terra, ma non trovi un terreno come quello allena con la prima squadra (e che può fare i tornei nazionali fino alla di Legino… serie B, ndr), la reserva.