Periodico di informazione sportiva - Anno V - Numero 62 - 24 febbraio 2011 - Diffusione gratuita copie 5000 Direttore Responsabile Maurizio Vivalda - Registrazione Tribunale di Savona n. 584/07 del 13/8/2007

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Il Punto n Maurizio Vivalda …e la corsa

La 23a giornata del girone A di Seconda Divisione re- gistra una situazione di stallo in vetta alla classifica, dove le prime della classe (ad eccezione della Pro Pa- tria, sconfitta in casa) non vanno oltre il pareggio. Da continua… registrare 3 vittorie esterne e una sola interna. 8 le reti segnate, ha riposato il Mezzocorona. Partiamo quindi dai segni x: 0 a 0 nel big match di Trezzo tra la capolista Tritium (41p) e il Savona (6° 30p). Ottima prova degli striscioni, che hanno messo più volte alle corde i lom- bardi, collezionando almeno 4 palle gol. Ai biancoblu è stato anche negato un rigore per fallo di mano, non visto dal direttore di gara. Molto soddisfatto a fine gara mister Foschi, che ha ricevuto i complimenti del collega Vecchi. Altro 0 a 0 quello tra Il Rodengo Saiano (7° 30 p) e la Pro Vercelli (3° 39p). I piemontesi faticano oltre misura a racimolare un punto in casa dei bresciani, ben messi in campo da mister Piovani. Ospiti in 10 dal 55’, quando Di Piazza raggiunge anzitempo gli spogliatoi. Risultato ad occhiali anche quello tra Casale (15° 16p) e Feralpi Salò (4° 35p). I locali sempre più in salute co- stringono al pari la forte compagine bresciana, molto pericolosa in trasferta, ma che al Palli non combinano più di tanto. 1 a 1 tra (12° 22 p) e Lec- co (5° 35p). Ospiti in vantaggio al 41’ con Mattaboni al quale replica Lazzaro al 56’. Finale ad alta tensione con l’ex biancoblu Soragna che all’87’ si fa parare il rigore concesso per fallo su Vasoio. Si conferma squadra da trasferta il Canavese (9° 27p) sconfiggendo la Pro Patria (2° 40p) per 2 a 1. Torinesi in vantaggio al 37’ con Beretta su rigore e pareggio dei bustocchi al 56’ grazie a Jan- vier. Gli ospiti non si perdono d’animo e con Curcio al 77’ conducono in porto una meritata vittoria. Sul neutro di Novara il Renate (8° 28p) supera per 1 a 0 la Valenzana (13° 21p) grazie a Mazzini che al 58’ è abile a sfruttare l’errore nel disimpegno difensivo ospite e insaccare. Pri- ma vittoria esterna per una vivace Sanremese (17° 14 p) che guadagna tre punti d’oro superando di misura la Sambonifacese (10° 27p). La svolta al 47’: precisa puni- zione di Pippi che dai 25 metri sorprende il numero uno di casa Milan. Altro colpo esterno importante in chiave salvezza la vittoria della Sacilese (14° 19p) in casa del Montichiari (11° 24p). Al 72’ Dal Cin segna la rete decisi- va con un diagonale imprendibile. Senza esito l’assedio finale dei padroni di casa. Foto Fabio Astengo Fabio Foto Ora serve il salto di qualità nelle partite casalinghe

n Fabio Astengo

Alla fine della partita con la Tritium i nostri sentimenti erano contrastanti: l’ammirazione e l’orgoglio per la prestazione superba dei biancoblù erano chiaramente propenderanti, ma si faceva strada nel nostro animo anche un pizzico di rabbia per il fatto che una superiorità così evidente non si fosse tramutata in almeno un gol. Un peccato, un vero pec- cato perché il Savona ha dimostrato, ancora una volta, di non essere inferiore a nessuno, come era già successo con Pro Patria, Pro Vercelli e Feralpi Salò. In questo caso però gli striscioni sono andati oltre: hanno giocato con la sicurezza e la tranquillità della grande squadra, la capolista non ha retto la superiorità fisica, tecnica e tattica del Savona. I ragazzi di Foschi sono stati così padroni in tutte le zone del campo: au- Se finiscono toritari e sicuri in retroguardia, con Nicastro quasi inoperoso, propositivi a centrocampo e pronti in fase offensiva con il grande lavoro di Tarallo. La prima frazione è stata più aperta, i colori la Tritium ha cercato, senza riuscirci, di pungere i biancoblù ma, almeno in tre occasioni, ha rischiato di subire il gol che, n Lisa Simpson probabilmente, sarebbe stato decisivo. Nel secondo tempo invece, i padroni di casa, consci di avere a che fare con un Ve li ricordate gli United Colors of Benetton? Con tutte quelle magliette osso duro, hanno rallentato e hanno cercato di stare più co- 2 colorate e sullo sfondo la monoposto di Formula 1, oppure i giocatori di perti. In questo modo hanno consegnato completamente pallacanestro o di pallavolo che, tanto per cambiare, avevano vinto qualco- la partita nelle mani savonesi ma, nello stesso tempo, rima- sa? Dimenticateveli. Dopo l’abbandono della F1, non prima di avere vinto nendo più chiusi e potendo contare su una buona difesa un paio di titoli mondiali con un ragazzotto di belle speranze che si chia- non hanno quasi mai rischiato. Insomma, la capolista si è mava Michael Schumacher, la sponsorizzazione dell’omonima famiglia tre- accontentata del pareggio casalingo per evitare guai: il por- vigiana restò fortemente concentrata sul territorio: basket, volley e rugby tiere Pansera, in particolare nel secondo tempo, si prendeva Treviso inanellavano vittorie una dietro all’altra e, forse, i trevigiani comin- tutto il tempo per battere i rinvii dal fondo e anche il pubbli- ciarono a considerarle quasi doverose. Fatto sta che al palazzetto non ci co, a inizio partita abbastanza caloroso e con l’entusiasmo andava praticamente più nessuno (al rugby no, il rugby è un’altra cosa), per il fresco primo posto, si è piano piano ammutolito. eccetto che per le finali; fatto sta che, dopo qualche anno di questo andaz- Contemporaneamente tra gli addetti ai lavori, ma anche tra zo, la famiglia dei colori si è rotta i cosiddetti: “Perché metterci dei soldi se a il pubblico di casa, gli apprezzamenti per i ragazzi di Foschi nessuno frega niente? Noi ce ne andiamo.” Seguiva la chiosa non detta, ma sono stati sempre più numerosi e convinti. Fino ad arrivare certamente pensata: “Arrangiatevi.”. Ora, siccome a tutti piace fare i feno- alla vera e propria ovazione che i supporters savonesi, anco- meni con i soldi degli altri, le passerelle in tribuna, le premiazioni in diretta ra una volta numerosi e caldi, hanno riservato agli striscioni tv, le interviste sui valori dello sport... “tanto la grana ce la mettono loro”; a fine partita. Ora, considerato che nelle prossime quattro immediata levata di scudi da parte di politici, imprenditori e affini, ma non partite si giocherà tre volte al Bacigalupo, il cambio di mar- uno che abbia detto: “Tranquilli, ci penso io”. Invece tutti a supplicare: “No, cia deve arrivare anche nelle partite casalinghe. Dopo la par- no. Ripensateci!”. Senza rendersi conto che, proprio perché ci avevano pen- tita con la Tritium non si può che essere ottimisti, il Savona, sato e ripensato i Benetton hanno deciso di fare questo passo. Tutto ciò plasmato da Foschi, ora è una squadra vera che può supera- succede nella ricca Treviso, dove i colori (anche dei soldi) si sprecano: però re anche l’handicap del terreno del Bacigalupo. Magari mi- se ci molla uno, non ce n’è un altro subito pronto a farsi sotto. Qui da noi di gliorando la gestione dei calci piazzati, un’arma finora non colori ce ne sono due: il bianco e il blu. Stop. Già in partenza siamo in forte sfruttata a dovere. Al solito invitiamo i savonesi a sostenere deficit: ricordiamocelo, quando pensiamo di fare i fenomeni sfruttando la i ragazzi biancoblù, avanti Savona! disponibilità di una persona senza mai dargli nulla in cambio, se non pro- messe a vuoto.

Osteria con cucina Cucina casalinga di piatti tipici liguri

via Pia, 15r - Savona Argentina-Italia: due mondi diversi, una sola passione Foto Fabio Astengo Fabio Foto

n Fabio Parodi capitati nel Terzo Mondo, da un punto di vista delle strutture cal- cistiche? Si dice che il calcio sia uguale dappertutto. Se ci si limita all’essenziale, G: Mah, sai… quando siamo arrivati qui non guardavamo a queste cioè a 22 persone che corrono dietro a una palla, è vero; ma se si prova cose, però poi con il tempo ci rendiamo conto che a volte si fa fatica, a guardare appena oltre… Abbiamo incontrato i due gauchos del Sa- perché a Legino (al Ruffinengo, ndr) si allenano quasi tutte le categorie 3 vona per capire quali differenze (strutturali, organizzative, tattiche ecc.) e si devono dividere il campo… corrono tra il fútbol argentino e il calcio italiano. B: C’è anche da dire che da noi c’è molto più spazio, ci sono un sacco Cominciamo dal basso: come sono divise le categorie del settore di campi e i campi che ci sono là non sono come quelli che ci sono qui, giovanile argentino? con l’erba e tutto... noi ci alleniamo anche dietro ai campi principali, G: Più o meno è come qui: c’è la prima squadra, poi la Primavera che si con due paletti piantati per terra, ma non trovi un terreno come quello allena con la prima squadra (e che può fare i tornei nazionali fino alla di Legino… , ndr), la reserva. Poi scendi e c’è la cuarta división, la quinta, la G: E poi in Argentina, in una città come Savona, c’è una, massimo due sexta, la séptima, l’octava e la novena; dopo ci sono i ragazzini, i pulcini. squadre. Qui ce ne sono sette! E allora la difficoltà è che si devono alle- B: Quando arrivi alla cuarta devi starci due anni e mezzo poi, se ti fanno nare in troppi. Però qui in Italia in tutti i posti dove ho giocato è sempre il contratto, entri nel giro della prima squadra, altrimenti non puoi. uguale: ci si allenava in campi che si dovevano dividere con altri. Quando si comincia a giocare a 11? Allora è vero che l’Italia è 20 anni indietro rispetto al resto del B: A dieci anni, dalla nona divisione. mondo… Quindi ogni società ha 6 squadre giovanili da 11 da gestire: le so- B: Sì, però secondo me è anche una cosa dovuta alla mancanza di spa- cietà hanno i loro campi privati su cui lavorare o è come in Italia, zio. Noi abbiamo terreni dappertutto, qua non si trovano terreni per dove ci si deve arrangiare con quei pochi di proprietà comunale? fare dei campi da calcio, magari costano molto di più, da noi in 10 gior- G: Quasi tutti hanno un prédio, un complesso dove ci sono tanti cam- ni ne fai uno. pi in cui ogni categoria ha il suo campo. Io per esempio nell’Huracán, G: Poi c’è da dire un’altra cosa: voi magari non avete lo spazio, però dove ho fatto quinta e cuarta división, mi sono sempre allenato in un avete i palloni, avete tutto quello che serve. Un campo come quello su complesso dove c’erano 8 campi di calcio, tutti numerati a seconda cui ci alleniamo, in Argentina non si trova. Voi avete poco, ma è buono: dell’importanza della squadra: il primo era il più bello, quello in cui al avete la qualità. Da noi il settore giovanile, alle volte, non ha i palloni… giovedì la prima squadra faceva la partitella contro la reserva. B: Ne ha uno o due per squadra… A Cordoba come funziona? G: Non ha tutti i materiali come qui. Non direi che l’Italia è nel Terzo B: A Cordoba è praticamente uguale: ci sono 3 squadre in serie B, ma Mondo, direi che ci sono problemi di spazio. serie B o funziona nella stessa maniera. Io purtroppo non ho Un’altra caratteristica che separa il calcio italiano da quello ar- mai fatto le giovanili in una squadra importante, ma anche nelle cate- gentino è la temporada, il campionato: da noi il girone di andata gorie più basse ogni società ha i suoi campi e la sua struttura. e quello di ritorno, da voi c’è Apertura e Clausura. Due campioni, Si può dire che quando siete arrivati in Italia per voi è come essere mille calcoli per stabilire chi retrocede. Partite già da bambini

Conad è anche punto Bookingshow dove puoi acquistare i biglietti per la partita e tanti altri spettacoli e manifestazioni Dal Lunedì al Sabato orario continuato 8.15 - 20.00 Domenica Mattina 9.00 - 13.00 Supermercato CONAD - via Servettaz, 1 Savona - Tel. 019.802.554 con questo sistema o è solo per le prime squadre? curate molto la tattica, non prendere mai contropiede: se vai a vedere G: No, nei tornei giovanili non esiste. Facciamo “all’europea”, non c’en- una partita di argentina ci sono solo contropiede! tra niente con quello che fa la serie A. Invece la serie B fa uguale all’Ita- G: Qui appena arrivi ti mettono in testa che devi avere un’organizzazio- lia: un campionato completo. ne, che non puoi andare di qua o di là: è tutto molto sistematico. Invece B: Sì ma sono solo due anni che fanno così, con andata e ritorno. là… prendi ad esempio il Boca Juniors: c’è Riquelme e dieci “somari” 4 E’ meglio il sistema argentino o quello europeo? che corrono dietro a lui che fa giocare tutta la squadra. Però la gente B: Quello argentino è sicuramente più emozionante: è più corto, ci è felice così… sono due campioni… è più emozionante. Qui, per esempio, succede B: Secondo me là si premia di più lo spettacolo, il fatto di andare allo che una squadra si stacca abbastanza dalla seconda o dalla terza… stadio è bello perché vedi proprio delle belle giocate, ma belle belle… G: …diventa noioso il campionato… G: Pensa al tunnel: fare un tunnel in Argentina è come fare una tripletta B: …prende 5 o 6 punti, da noi invece 1 o 2 punti al massimo. Certe qui… volte arrivano addirittura alla pari! B: Qui quando un difensore butta la palla sul terzo anello la gente ap- G: Però è anche vero che voi avete due o tre gironi per categoria, quin- plaude, quando fai un tunnel è già tanto se ti dicono “bravo”… di non so se conviene fare una cosa del genere. G: Se in Argentina un difensore butta la palla fuori dallo stadio gridano E dal punto di vista professionale del calciatore, inteso come ge- tutti, cioè è una cosa che non si può concepire! La gente preferisce che stione dell’atleta, non si brucia tutto nel giro di sei mesi? si metta la palla sotto il piede e tenti un numero… G: No, perché? Sono due campionati diversi. Cominci a Giugno e hai B: Capisci, vogliono vedere la giocata anche dal difensore al limite la testa solo a quel campionato. Metti che vinci: sei campione, dopo dell’area… Natale ritorni in ritiro e ricominci tutto da capo. G: Però questa è anche una difficoltà per la gente che viene qui, perché Allora i contratti sono semestrali? deve capire come pensano gli italiani. Devi venire qui e adattarti al loro B: Si possono fare semestrali, però quasi tutti li fanno per due o tre calcio e al loro pensiero: sennò non fai carriera. anni… Voi sapete quanti calciatori argentini ci sono fra A, B e LegaPro? Ma sono sei campionati… B/G: No. G: Certo, però puoi andare via. Come qui. Sono circa 90. L’Argentina non è che sia proprio dietro l’angolo: Cosa vi ha piacevolmente stupito del calcio italiano? secondo voi perché ci sono così tanti calciatori che vengono qui a G: Le infrastrutture. Nonostante sia arrivato in … io non provare l’avventura del professionismo? capivo niente delle categorie: non sapevo cos’era l’, la Pro- G: L’80%, secondo me, perché serve economicamente. mozione… però a Corridonia ci sono anche le corse dei cavalli, ed è B: Nei nostri casi, perché per la serie A non so, è perché abbiamo i non- uno dei centri più importanti d’Italia per l’ippica: quindi avevamo il ni italiani, abbiamo avuto la possibilità di avere la cittadinanza italia- campo da calcio, intorno c’era la pista di atletica, la pista dei cavalli e na… se io avessi avuto la cittadinanza spagnola, andavo in Spagna. Da poi la tribuna... Enorme! noi un 60% ha origini italiane, quindi tutti gli argentini che vengono Enorme ma lontanissima… qua è perché hanno avuto il passaporto. G: Sì, lontanissima ma grandissima! Quando sono arrivato lì mi ha col- Per voi, un calciatore argentino che fa la carriera solo in Argentina pito questa cosa, ma anche il fatto di avere la divisa per l’allenamento, cos’è? i palloni, il medico, il massaggiatore… l’ho trovato in Promozione, in G: Guarda che se non va via è perché non gli si presenta la possibilità. Eccellenza e lo trovo anche qui. Ogni giocatore, arrivato a un certo punto della carriera, vuole sicura- B: Io sono abbastanza d’accordo: l’organizzazione soprattutto, il fatto mente andare via. di avere i palloni, le maglie per allenarsi e… i campi! Lascia stare il no- B: Sono pochi quelli che restano senza mai andare fuori. stro, ma andando in giro giochi su dei campi che in Argentina non li G: Però vedi, a me sarebbe piaciuto restare in Argentina a fare 5, 10 trovi. E poi l’organizzazione del gioco: anche in Eccellenza o Promozio- anni di serie A. Non c’è stata la possibilità e allora ho provato un’altra ne trovi delle squadre che in campo sono bene organizzate. Perché voi strada. Se uno va all’estero vuol dire che ha raggiunto un determinato li- mondo. Questo perché i vecchi, che erano nati in Italia, tenevano vello di bravura. Cosa c’è dietro a questa esportazione in massa di per l’Italia e i giovani, che erano nati in Argentina, tenevano per calciatori: avete degli allenatori molto preparati? l’Argentina. Ve l’hanno mai raccontata questa storia? B: Anzitutto, da noi tutti giocano a calcio. Dato che è uno sport per il B/G: No, non l’abbiamo mai sentito dire… quale non ci vogliono soldi, ti basta un pallone anche rotto e giochi… B: …però è possibile. Perché quando sono venuti i più vecchi, negli tutti giochiamo a calcio. Nei settori giovanili dell’Argentina ci sono un anni ‘40, poi hanno avuto dei figli che sono nati in Argentina e possono sacco di ragazzi: non è facile arrivare in prima squadra, anzi è difficilis- essere dell’età di mio padre. Non l’avevo mai sentita dire, ma non ho simo. In tanti, magari come noi due, perdiamo la possibilità e veniamo difficoltà a credere che sia successo davvero. a tentare la fortuna qui. Ci sono tanti bravi giocatori perché da noi si fa La penultima domanda necessita di una premessa: in spagnolo il suo- solo quello: si fa tanto calcio tutti i giorni. Io l’unica cosa che ho sempre no dolce “-gli-“ (come in «figlio») si scrive “ll” («fillol» si legge “figliol”); fatto è giocare a calcio: a scuola giocavo a calcio, al pomeriggio gioca- l’unione di “g” e “l” si pronuncia sempre duro “gh-l”, come in «globo». vo a calcio… Quindi per pronunciare il nostro “Bottiglieri” bisognerebbe scrivere G: Da quello che ha detto “Botti” mi è venuta l’idea di fare un altro con- «Bottilleri». fronto fra Italia e Argentina: lui ha detto che per i ragazzi del settore La domanda verte proprio su questo: Una volta che tornerai nel giovanile è difficilissimo arrivare in prima squadra, o fare anche una tuo paese ti farai mettere la doppia elle nel cognome, per conti- sola partita contro la prima squadra. Io vedo questi ragazzi della “Ber- nuare a farti chiamare “Bottiglieri”o ricomincerai con “Bottigh- retti” che giocano con noi ogni settimana: io non so se si rendono con- lieri”? to dell’importanza che il mister della prima squadra ti possa vedere, B: No, se faccio una cosa del genere mio nonno mi ammazza! Però che ti vede il direttore sportivo, che sei sotto gli occhi di tutti... Là non quelli che sanno un po’ di italiano capiscono subito che è “Bottiglieri”, capita facilmente questa cosa: una partita della prima squadra contro a parte che se lo dici veloce non si nota la differenza (fa le prove, ndr): la cuarta división succede una volta all’anno, i ragazzi non vedono l’ora “Bottiglieri”, “Bottigh-lieri”… che succeda una cosa così. Invece qui in Italia è normale: vengono a In Argentina esistono le figurine dei calciatori? giocare con noi come se giocassero contro gli amici o i fratelli, capito? G: Come no? Ci sono dappertutto, anche del calcio italiano e di quello E’ un atteggiamento che mi è sempre sembrato strano! spagnolo: essendoci così tanti argentini in giro per il mondo ci sono le Nei mondiali del 1978, in occasione di Argentina-Italia, al “Mo- figurine degli altri campionati. Poi ci sono quelle dei nostri campionati, numentál” c’era pieno di bandiere argentine, ma anche quelle anche delle categorie minori: come qui. italiane non erano poche, nonostante fossimo dall’altra parte del Intervista al presidente Pesce n Elisa Di Padova 5

Giovedì 17 febbraio presso la sala conferenze della Banca Carige a Genova si è svolta la conferenza stampa che ha nominato ufficialmente Presidente della Pallavolo Carige Genova, Andrea Pesce. Davanti alle autorità sportive e istituzionali, alla squadra geno- vese al gran completo e ad una delegazione del Savona 1907 Fbc il presidente Andrea Pesce si è dichiarato molto contento di assumere il nuovo incarico. Prima il suo nome era associato solo al Savona 1907 Fbc. Ora è arrivata anche la nomina a Presidente della società di Volley Carige Genova, due società accomu- nate dai colori biancoblù. “È stato proprio questo binomio di colori a togliermi ogni possibile dubbio! – scherza il Presidente -. Al di là delle battute, avvicinarmi allo sport è stata la conseguenza della mia formazione e attività imprenditoriale; l’idea di base era semplice e percorsa da molti: provare a utilizzare il veicolo sport come elemento di pubblicità per le nostre aziende. Quindi, quasi due anni fa ormai, mi sono avvicinato al calcio. Quello che non prevedevo era che iniziassi davvero anche ad appassionarmi e da incompetente qua- le ero, a documentarmi e a comprendere. Al di là dei risultati commerciali che questa Roberto Fucigna, presidente onorario della Pallavolo Carige iniziativa ha o non ha portato, ho deciso di continuare con sempre maggior impegno. Genova, è stato nominato da Andrea Pesce, presidente L’ho fatto perché, da genitore, ritengo che lo sport in generale rappresenti un elemento onorario del Savona 1907 Fbc. fondamentale nella nostra società moderna, poiché esalta, attraverso la pratica delle varie discipline, quei valori etici e morali indispensabili per la crescita di un giovane”. E poi è arrivata anche la pallavolo… “Non ho esitato ad accettare con entusiasmo di assumere la presidenza di questa prestigiosa società di pallavolo: intanto perché ritengo che calcio e pal- lavolo siano i due “giochi sportivi” più affascinanti e perché in questo modo mi viene concessa la possibilità di offrire ai ragazzi una scelta completa, senza scordare il grande movimento che la pallavolo registra nel settore femminile. Colgo l’occasione per ringraziare la Società Pallavolo Genova e la Carige per la fiducia accordatami e per la disponibilità dimostrata nel facilitare il mio insediamento. Sono convinto che in una società sportiva di alto livello sia fondamentale dare stabilità – ha spiegato il Presidente –. Mi piacerebbe far crescere ancora questo movimento con un progetto serio e mirato. Possono nascere molte sinergie e credo che entrambe le società, anche se si parla di sport differenti, ne possano tranne reciproco vantaggio. Vorrei rinsaldare il legame tra Genova e Savona e ci siamo mossi fin da subito in questa direzione”. Presidente, ora che ha iniziato ad occuparsi anche del volley, le sue domeniche saranno diventate “sportive” al 100% tra stadi e palazzetti! “Decisamente! Ma ripeto, è un piacere e lo sport agonistico di squadra è una felice scoperta di emozioni e di insegnamenti! Come già ho fatto con il Savo- na Calcio, sarò molto attento all’attività del settore giovanile, alla formazione e alla promozione di quelle iniziative sportive, sociali e culturali di cui lo sport deve essere fautore, senza mai scordare che le vittorie e le sconfitte sono soltanto due aspetti, in contraddizione ma complementari, di un momento di divertimento e di socialità che non devono mai sopraffare l’educazione ed il rispetto per gli altri. Detto questo, ovviamente mi adopererò in maniera che possano arriderci più le vittorie che le sconfitte!!”. Il calcio ligure oltre il Genoa e la Samp Seconda puntata, anni ‘20: verso il girone unico di Serie A

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La stampa al tempo delle origini del calcio italiano. Nella pagina sopra riprodotta ecco come lo “Sport Illustrato” presentava le compagini parteci- panti al girone A della 1914 - 1915. Un esempio del grande interesse che il football presentava già all’epoca all’attenzione del grande pubblico. Da notare come il Savona Football Club fosse ancora presentato come sezione della “Fratellanza”.

n Franco Astengo alla stagione 1922-23, con la contemporanea retrocessione delle due savonesi, Savona e Speranza, dalla Divisione Nazionale. Proseguiamo nella nostra sintesi della storia del calcio ligure che esamina Con la stagione 1923 -24 la “ Nazionale” si ridusse i comportamenti di tutte le squadre della nostra Regione che abbiano ulteriormente a due gironi ed a questo separiamo le nostre segnalazioni superato i confini della Liguria, ai vari livelli, escluse le ben “note” Genoa e tra “Prima” e “Seconda” Divisione, lasciando al loro destino, per la verità Samp (e progenitrici di quest’ultima). Abbiamo lasciato il nostro racconto glorioso, Genoa, Sampierdarenese e Andrea Doria.

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C.so Tardy & Benech 88-90r - Savona tel. 019 801062 - [email protected] gruppi dirigenti al regime fascista e la concentrazione di forze finanziarie in grado di far diventare il calcio quell’ “affare”, che già in quei tempi aveva dimostrato di essere. Il campionato di I Divisione divenne così di “Divisione Nazionale” a 2 gironi e la II divisione divenne ligure-piemontese -lombarda. Si impose il Novara che allineava il portiere della nazionale ungherese Feher ( futuro ottimo allenatore), la Sestrese di Traverso, Toselli e del futuro genoano Marchionneschi arrivò quarta, il Savona sesto, lo Spezia settimo, mentre lo Speranza concluse all’ultimo posto, dopo un campionato giocato con la morte nel cuore, perché i verdi savonesi sapevano che alla fine di quella stagione, sarebbero stati assorbiti (come abbiamo visto: per volontà delle alte gerarchie) dalla squadra concittadina del Savona FBC (dalle nostre parti, nelle categorie minori, sorte analoga attendeva l’AVIS Valleggia, il Fornaci e la Virtus). Il calcio stava ormai esplodendo, dunque, come grande fenomeno di massa, ed organizzativamente ci si avviava Questa è una visione complessiva del nuovo impianto di Corso Ricci verso la formazione del girone unico di Serie A e B. Nella Prima Divisione (tribuna di legno da un lato, gradoni di cemento dall’altro). Le squa- per la stagione 27-28 le tre squadre liguri furono incluse in un girone dre stanno entrando in campo, uscendo dagli spogliatoi nella torre comprendente le compagini di Lombardia e Toscana; il successo finale Pancaldo arrise alla Pistoiese, mentre lo Spezia si piazzò terzo, il Savona quarto (in quella stagione, nella città della Torretta, fu inaugurato il nuovo impianto Dunque di quel 1923-24, per quel che riguarda il campionato di I divisione, sportivo di Corso Ricci, sul cui terreno gli striscioni, e le altre compagini ricorderemo soltanto il 12° posto dello Spezia; mentre in II Divisione cittadine, giostrarono per circa trent’anni) e la Sestrese quinta. si formò un girone di squadre liguri vinto dalla Sestrese, nelle cui fila Alla vigilia dell’entrata in vigore del sospirato “girone unico” il campionato brillavano il portiere della Nazionale, Costa, il centro-mediano Toselli di I Divisione che comprendeva le squadre liguri, registrò il trionfo dello e ancora Cimarrosti, Berta e Repetto. I “verdi” misero in fila Rivarolese, Spezia guidato dal duo Malatesta e De Manzano (futuri milanisti); Savona, Vado, Speranza, Veloci Embriaci, Quarto e Spes. Savona e Sestrese si piazzarono ex-aequo al posto d’onore, l’esordiente L’annata 1924-25 (quella contrassegnata dalle 5 storiche finali per lo Ventimigliese si piazzò al quarto posto (nei granata di confine si distinse scudetto disputate tra Genoa e Bologna) va ricordato anche il 12° posto il classico Tomasi, passato successivamente alla Roma e alla Juventus, per della Spezia nel girone “A” della I Divisione; mentre nella II Divisione poi chiudere la carriera al Savona in serie B nel corso degli anni’40), l’altra le squadre liguri vennero per la prima volta incluse in una “poule” neofita Sestri Levante si piazzò al sesto posto (meritandosi l’appellativo, comprendente anche le squadre piemontesi. In quel frangente si impose mai più abbandonato, di “corsari” per via di una clamorosa vittoria proprio così la Novese, con la Rivarolese al terzo posto, lo Speranza Savona al quarto, a Savona), la Corniglianese giunse settima, la Ruentes Rapallo ottava, 7 la Sestrese al quinto, il Savona al sesto, il Vado al nono ed il Molassana al Rivarolese decima. Negli anni immediatamente precedenti l’istituzione decimo. Nel caso del Molassana si trattò dell’unico campionato disputato del girone unico, capitò che anche il sottostante campionato di II Divisione nella lunga vita della società rossoblu, al di fuori dai confini regionali. Vale venisse disputato su basi interregionali. Nell’annata 26-27 al girone A che allora la pena di ricordare la formazione-base di quello “storico” Molassana: venne vinto dalla Carrarese parteciparono: Corniglianese terza, Vado quinto Loero, Bruciamonti, Noceti I, Noceti II, Corradini, Bertucci, Piccardo, Antiga, a pari merito con il Rapallo, Rivarolese settima, US Genovese nona. Nella Dagnino, Marino, Ramella. La stagione 1925-26 vide, nel campionato di stagione successiva 27-28, le squadre liguri partecipanti alla II divisione Prima Divisione, la partecipazione “ligure” limitata alle “tre grandi” più volte furono incluse in diversi raggruppamenti. Ne approfittò la Rivarolese per citate. Nel torneo di Seconda Divisione fu confermata la formula ligure imporsi nel Girone A, precedendo la Corniglianese distanziata di un solo – piemontese: si impose l’appena retrocesso Spezia che poteva contare punto in classifica. Seguirono Ventimigliese quarta, US Genovese sesta, su giocatori di gran classe come Caini, Galletti e soprattutto Rossetti ( o San Giorgio ottava, Vado nona, Fiorente Genova undicesima. Al Girone C, Rosetti, l’esatta grafia è rimasta oggetto di discussione) che poi sarebbe appannaggio del Viareggio parteciparono invece Sestri Levante, secondo, passato al Torino per formare con Baloncieri e l’argentino Libonatti Rapallo, terzo, GS Terni di La Spezia, nono ed Entella, decima. Ulteriore giro un celebre trio d’attacco che fece vincere due scudetti a granata e fu di vite per la stagione 28-29: la II Divisione assunse così caratteristiche più utilizzato che, per intero, in Nazionale). Alle spalle degli “aquilotti” le altre spiccatamente regionali. Nel girone A si ritrovarono così 11 compagini liguri si piazzarono a questo modo: Sestrese 2a, Savona 3a, Speranza 5a, liguri e, per ironia della sorte, il successo toccò all’unica lombarda, la Rivarolese 6a, Corniglianese (esordiente in assoluto) 9a, Vado 10a, mentre Vogherese che distanziò di quattro lunghezze Entella e Vado. Tutto era per ironia della sorte, l’ultima piazza toccò proprio a quella Novese che ormai, pronto, per l’agognato “girone unico” di Serie A e B: un momento di aveva signoreggiato soltanto 12 mesi prima. Nel 1926-27 la FIGC instaurò vero e proprio salto di qualità per il calcio italiano. ancor più rigidi meccanismi di selezione, abolendo la Lega Sud ed avviando, attraverso una serie di fusioni coatte ( ricordiamo US Milanese e Inter; Fortitudo, Alba e Roma, CS Firenze e Libertas, Ideale e Liberty Bari, Naples e Internazionale Napoli, Andrea Doria e Sampierdarenese, Savona Agenzia Marino s.r.l. e Speranza, Comense ed Esperia Como, da cui nacquero rispettivamente via Paleocapa 18 - Savona Ambrosiana, Roma, Fiorentina. Bari, Napoli, Dominante, Savona, Como tanto per fare degli esempi. Queste fusioni riuscirono in gran parte dei Tel. 019 8386205 casi salvo a Milano e a Sampierdarena dove Inter e Sampierdarenese saltarono presto di nuovi fuori, a volontà di popolo) l’omogenizzazione dei Enoteca Bolla BOTTIGLIERIA FONDATA NEL 1930

Via Monti, 16r Savona - Tel. e Fax 019 822 613 [email protected] Il paradiso può attendere, davvero? La Classifica n Francesca Astengo zia efficiente e liquidità costante. Al quadretto, Tritium 41 semplicistico, mancano solo i risultati. Ebbene Pro Patria 40 Non so quanto ricorderemo di questa stagio- si, nessuno finora ci ha impressionati, sfoderan- Pro Vercelli 39 ne tra qualche anno. Oggi come oggi, anzi, è do una superiorità calcistica degna del primato, Feralpisalò 35 difficile immaginare che qualcuno si prenda la seppur condiviso. Anzi, con le attuali capolista briga di raccogliere in una scatola di cartone i - Tritium e Pro Patria – i biancoblù hanno raccol- Lecco 35 ricordi del campionato 2010/11. Che non fosse to un bottino tondo di 10 punti in quattro gare, SAVONA 30 un “duemiladieci”, gloria imperitura dei posteri, vincendo e pareggiando in trasferta anche in Rodengo Saiano 30 ce ne eravamo accorti da tempo; forse già da sfavore di book-maker. A Testimoniare questa Renate 28 ottobre, all’inizio della catena di pareggi che ci tendenza va anche la considerazione che nella Canavese 27 ha portato a rivedere, ma non accantonare, un 23a giornata, l’ultima, nessuna delle compagi- Sambonifacese 27 po’ d’entusiasmo. Per giustezza, tuttavia, biso- ni che ci precedono abbia vinto, ringraziando, Montichiari 24 gna dire che non siamo neanche di fronte a uno ahimè, la tenacia di Entella e Casale. Stiamo re- Entella Chiavari 22 di quei campionati con cui abbiamo litigato per criminando? Per una volta, no. L’augurio, per fare Valenzana 21 anni e le piovose maratone di fangoso e delu- sì che questa stagione abbia un senso, anche al dente anonimato, per il momento, sembriamo di fuori delle dinamiche della promozione, è che Sacilese 19 averle ben stipate nel cassetto della memoria. si impari a guardare dalla parte giusta. Non c’è il Casale 16 Siamo dunque in un limbo. Dietro, a sgomitare, Rodengo Saiano a fiatarci sul collo, ci sono Lecco Sanremese 14 i ripescati e non, senza velleitarie mire, fatto sal- e Feralpi a pochi passi, ci sono cinque squadre Mezzocorona 14 vo il mantenimento della categoria. Davanti, in nei posti play-off che faticano a vincere, non dieci punti, qualche nome storico e tanti investi- brillano, non spingono. Scrollati le ali Savona: menti; tra i nostri avversari diretti si annoverano volare, oggi, non sembra impossibile.. realtà solide e organizzate, templi di burocra- La Sambonifacese arriva a Savona Calendario n Marco Pastorino si gioca in trasferta spesso appaiono inadeguate alla categoria (vedi Trezzo), ma presentano quasi QUESTA DOMENICA La Sambonifacese, squadra veneta della provincia sempre terreni di gioco livellati: sarà solo colpa del Canavese Casale di Padova, giunge a Savona dopo un campionato salino? Mah.. Comunque Savona – Sambonifacese Mezzocorona Montichiari fatto di luci ed ombre: nell’ultima gara casalinga una e la successiva trasferta di Valenza saranno due Sacilese Pro Patria sconfitta tanto inaspettata quanto pesante, contro tappe fondamentali per la rincorsa biancoblù Feralpisalò Renate l’ultima della classe, quella Sanremese tornata ad alla zona playoff, oramai vero ed unico obiettivo Lecco Rodengo Saiano essere guidata da mister Calabria dopo la breve raggiungibile della stagione. Ovviamente i veneti SAVONA Sambonifacese parentesi targata Mango. Una classifica ancora non saranno d’accordo e non vorranno di certo Pro Vercelli Tritium buona quella dei padovani, 27 punti (frutto di 6 aiutare gli striscioni, e anzi avranno il dente Sanremese Entella Chiavari vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte) che la mantengono avvelenato per la sconfitta di domenica scorsa. lontana dalla zona playoff ma ancora in acque Ancora contro una squadra ligure, come dire: una tranquille. Pare essere quello, infatti, l’obiettivo speranza in più per i tifosi del Savona!!! dei veneti, una salvezza tranquilla che permetta LA ROSA DELLA SAMBONIFACESE il mantenimento della categoria. Che al giorno PORTIERI Luca Milan; Fabio Nardoni; Francesco d’oggi, unito ai conti societari che tornino, non è Bonato PROSSIMO TURNO davvero poco. Sarà una gara importante, quindi, DIFENSORI Giovanni Orfei; Simone Dal Degan; Tritium Canavese soprattutto per il Savona, che invece insegue Oumar Diop ; Fabio Fiorotto; Andrea Moretto; Rodengo Saiano Feralpisalò sempre la zona playoff e che vuol tornare alla vittoria Tommaso Rocchiccioli; Simone Smania; Dalibor Sambonifacese Lecco ed in particolar modo alla vittoria al Bacigalupo, Viškovic; Luca Ruggeri; Dianimar De Assis. Renate Mezzocorona dopo la buona prova di Trezzo sull’Adda, dove è CENTROCAMPISTI Federico Carlini; Alberto Creat; Pro Patria Pro Vercelli mancato solo il goal contro una capolista apparsa Jorge Luiz Frello “Jorginho”; Alex Montagnani; Entella Chiavari Sacilese molto in calo soprattutto sul piano del gioco. Certo, Nicolò Pangrazio; Iacopo Rocchiccioli; Claudio Sarzi; Casale Sanremese come sempre, a Savona si dovrà combattere contro Gerardo Schettino; Lorenzo Staiti; Andrea Tecchio. Valenzana SAVONA un avversario in più, il fondo del terreno di gioco ATTACCANTI Stefano Pietribiasi; Andrea Brighenti; del Bacigalupo, problema ampiamente discusso, Pietro Filippini; Davide Rampinini; Edoardo ma mai veramente risolto. Le strutture nelle quali Tartabini.

Savona Via Servettaz, 41 tel. 019 840031 fax 019800810 [email protected] ORARIO: 9.00 / 12.30 - 15.00/19.30 - chiuso domenica e lunedì mattina