Azienda Sanitaria Locale FG Provincia di

Direzione Strategica II Traversa Viale Fortore Foggia Partita IVA e C.F. AZIENDA SANITARIA LOCALE FG 03499370710 AZIENDA SANITARIA LOCALE FG Tel. 0881884609 Foggia Fax 0881884614

EGOLAMENTO R

“APPLICAZIONE DEGLI INCENTIVI AI MEDICI

DELLE POSTAZIONI LEGATE AL DISAGIO 118 E ALLA GESTIONE DEI CODICI BIANCHI, VERDI E DEI PPIT (POSTAZIONI MOBILI 118)”

Vito Piazzolla

Comuni ASL FG: Direttore Generale Foggia - - - - - - - San Nicandro – Garganico - - Monte Sant'Angelo - Vico del - Troia - - – Lesina - - - Delicato - – Zapponata – - - – Ordina – Candela – - - - Sant'Agata di Puglia - - Rocchetta - Sant'Antonio – – Chiesti - - - - - - - - - - - Panni - Motta - Montecorvino - - - -

Azienda Sanitaria Locale FG “Riorganizzazione della Rete Emergenza - Urgenza Territoriale 118 - incentivazione”

Indice

Pag. 4 Premessa

Titolo 1. L’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Foggia Pag.

5 1.1 Analisi di Contesto 5 1.1.1 Il Territorio 7 1.1.2 La Popolazione della provincia di Foggia 9 1.1.3 Lo stato di salute della popolazione 11 1.1.4 L’organizzazione dell’assistenza sanitaria provinciale 12 1.1.5 La riconversione dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia 15 1.1.6 Il Sistema dell’Emergenza Urgenza 118 e dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia 18 1.1.7 La riorganizzazione della Rete Emergenza Urgenza 118 e dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia 19 1.1.8 La riconversione dei PPI in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) 20 1.1.9 Le modifiche funzionali e strutturali previste nel sistema di Emergenza Territoriale della ASL di Foggia

Titolo 2. Regolamento “Applicazione degli incentivi ai medici delle postazioni 118 legate al disagio e alla gestione dei codici bianchi, verdi e dei PPIT (postazioni mobili 118)”

Pag.

26 2.1 Progetto: Applicazione degli incentivi ai medici delle postazioni del 118 legate al disagio e alla gestione dei codici bianchi, verdi e dei PPIT (Postazioni Mobili 118) 26 2.1.1 Sintesi del progetto

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27 2.1.2 Parole chiave del progetto 27 2.1.3 Area e/o settore in cui si svolge il progetto 27 2.1.4 Obiettivo generale

27 2.1.5 Strategie individuate per realizzare gli Obiettivi Specifici 28 2.1.6 Risultati attesi

29 2.1.7 Valutazione dell’impatto economico/finanziario complessivo del progetto 33 2.1.8 Obiettivi specifici 34 2.1.9 Monitoraggio del Progetto

35 2.1.10 Attuazione delle azioni di miglioramento e rivalutazione dei risultati 35 2.1.11 Strumenti e metodi 35 2.1.12 Lista di distribuzione 36 2.1.13 Allegato 1: indicatori oggettivamente verificabili 37 2.1.14 Allegato 2: scheda costi

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PREMESSA L’attuale evoluzione epidemiologica in campo sanitario è caratterizzata dall’esplosione di patologie cronico-degenerative soggette a frequenti episodi di riacutizzazione. L’ospedale rappresenta un pezzo sempre più piccolo, in termini temporali, nel quale gestire le fasi acute delle malattie attraverso l’alta intensità di cure e una crescente complessità dei setting terapeutici. Spetta alla rete dell’Assistenza Distrettuale la presa in carico globale del paziente e la realizzazione di una forte interazione tra prestazioni ospedaliere e ambulatoriali attraverso il coordinamento in modo da assicurare la continuità assistenziale. Il disease management dovrà articolarsi attraverso ricoveri ospedalieri limitati alle fasi iniziali diagnostiche – terapeutiche e alle instabilizzazioni gravi, mentre, a livello distrettuale, si dovranno potenziare ambulatori low care, dell’assistenza primaria e dell’integrazione socio-sanitaria. Una nuova visione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie che richiede importanti sinergie tra tutte le strutture e i servizi che operano sui territori di riferimento, da attuare attraverso l’adozione di precisi Percorsi Diagnostici, Terapeutici e Assistenziali (PP.DD.TT.AA.), a interazione e complessità crescente tra competenze professionali Ospedaliere e quelle Distrettuali e la condivisione di procedure operative, come nel caso Sistema Emergenza Urgenza Territoriale 118. I Presidi Territoriali di Assistenza, nei quali confluiscono la Medicina di Famiglia, la Continuità Assistenziale, la Specialistica Ambulatoriale Territoriale, la rete del Sistema Emergenza Urgenza Territoriale 118, in fase di riorganizzazione, possono garantire una qualificata copertura delle esigenze assistenziali di primo livello, orientare in maniera appropriata la domanda di prestazioni sanitarie e l’accesso alle altre prestazioni specialistiche. Per raggiungere questo obbiettivo occorre avviare un percorso che deve accompagnare il graduale superamento dell’atto medico individuale in favore di forme sempre più aggregate ed integrate di prestazioni sanitarie che consentano, in sedi possibilmente uniche, la risposta ai bisogni di salute dei cittadini per 24 o 12 ore, 7 giorni a settimana. Questa nuova ristrutturazione delle Cure Primarie ha importanti ricadute sull’accesso improprio al Pronto Soccorso, consente una reale presa in carico del paziente ed una più incisiva attività di educazione e promozione della salute. Il presente regolamento intende dare attuazione a quanto previsto dall’Accordo Integrativo Regionale per l’Emergenza – Urgenza Territoriale 118. Più specificatamente disciplina la modalità di corresponsione delle indennità economiche ai medici delle postazioni ubicate nelle zone disagiate e ai medici delle postazioni sedi di PPI (in trasformazione). Il tutto finalizzato alla gestione dei codici bianchi e verdi in modo da fare filtro ed evitare accessi impropri negli Ospedali di riferimento, attraverso l’effettuazione di prestazioni appropriate.

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TITOLO 1. L’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Foggia

1.1 Analisi di Contesto

1.1.1 Il Territorio Il territorio provinciale è caratterizzato da una forte frammentazione di comunità comunali (n. 61 comuni) inserite in tre aree territoriali disomogenee che presentano, tra l’altro, forti punti di debolezza legati all’infrastrutturazione delle vie di comunicazione. Le aree territoriali su richiamate possono individuarsi rispettivamente con i territori dei Monti Dauni, e Gargano. Benché sovrapposte, i confini distrettuali provinciali ricalcano le divisioni territoriali richiamate. In particolare: 1. i Distretti Sociosanitari di Lucera e Troia ricoprono il territorio dei Monti Dauni; 2. i Distretti Sociosanitari di Cerignola, Foggia e San Severo comprendono il territorio del Tavoliere delle Puglie con inclusioni alle pendici del Gargano; 3. i Distretti Sociosanitari di San Marco in Lamis, e

Manfredonia corrispondono al territorio garganico.

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La Viabilità: La provincia è percorsa dalle seguenti linee ferroviarie: • La linea Ancona-Bari; • La linea Napoli-Foggia; • La linea Foggia-Potenza; • La linea Foggia-Manfredonia; • La linea San Severo-Peschici; • La linea Avellino-Rocchetta Sant'Antonio; • La linea Foggia-Lucera.

Le autostrade che attraversano la provincia di Foggia sono: • L'A14 detta Adriatica; • L'A16 detta dei due mari.

Le strade statali presenti sul territorio provinciale sono: • Strada statale 16 Adriatica; • Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico; • Strada statale 89 Garganica; • Strada statale 90 delle Puglie; • Strada statale 98 Andriese-Coratina; • Strada statale 272 di San Giovanni Rotondo; • Strada statale 688 di Mattinata; • Strada statale 693 dei Laghi di Lesina e Varano.

È presente, inoltre, una rete di strade provinciali che attraversano nella sua interezza il territorio come illustrato nella cartina che segue.

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1.1.2 La Popolazione della provincia di Foggia

La situazione demografica è caratterizzata da aree di significativa densità e concentrazione urbana (Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo, Lucera e San Giovanni Rotondo con circa il 60% della popolazione totale) e dal restante territorio caratterizzato da bassa demografia con zone di “spopolamento ed

isolamento”, come quello di molti comuni del Gargano e dei Monti Dauni.

ASL FG - ELENCO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA I comuni della Provincia ordinata per popolazione residente. (Dati ISTAT al 01/01/2015) Posiz. Residenti Densità per kmq N. Famiglie 1. Foggia 152.770 300,8 55.922 2. Cerignola 58.295 99,5 20.023 3. Manfredonia 57.331 161,0 18.891 4. San Severo 54.302 166,0 19.822 5. Lucera 33.898 101,9 12.322 6. San Giovanni Rotondo 27.202 105,3 10.052 7. Orta Nova 17.801 172,1 6.122 8. Torremaggiore 17.367 83,6 6.144 9. 15.735 93,0 6.496 10. Vieste 13.984 83,4 5.126 11. San Marco in Lamis 13.939 62,0 4.698 12. Apricena 13.446 79,9 5.223 13. Monte Sant'Angelo 12.815 54,5 4.834 14. Vico del Gargano 7.774 72,2 3.055 15. Cagnano Varano 7.393 48,2 3.007 16. Troia 7.269 44,3 2.781 17. Carapelle 6.490 262,6 2.327 18. Mattinata 6.450 89,6 2.587 19. Lesina 6.393 40,0 2.611 20. Ascoli Satriano 6.288 19,1 2.433 21. San Paolo di Civitate 5.844 66,4 2.263 22. Stornara 5.666 152,0 1.760 23. Stornarella 5.401 151,7 1.830 24. Peschici 4.557 90,2 1.568 25. Ischitella 4.482 50,4 1.918 26. Carpino 4.240 53,1 1.864 27. Serracapriola 4.013 28,7 1.291 28. 3.864 52,2 1.657 29. Rodi Garganico 3.699 277,6 1.542 30. 3.416 86,5 1.225 31. Bovino 3.385 42,5 1.540 32. Biccari 2.832 27,2 1.173 33. Orsara di Puglia 2.795 36,4 1.356 34. 2.755 68,1 987 35. Poggio Imperiale 2.750 54,1 1.194 36. Pietramontecorvino 2.719 38,9 1.119 37. Candela 2.674 28,7 1.086 38. Accadia 2.402 81,4 1.077

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39. Castelluccio dei Sauri 2.164 41,8 849 40. Rignano Garganico 2.157 24,9 946 41. Sant'Agata di Puglia 2.007 18,6 1.020 42. Casalvecchio di Puglia 1.882 62,4 845 43. Rocchetta Sant'Antonio 1.881 27,6 825 44. Volturino 1.737 31,0 837 45. 1.705 29,1 784 46. Celenza Valfortore 1.636 26,2 752 47. Casalnuovo Monterotaro 1.589 35,3 796 48. Castelnuovo della Daunia 1.459 25,9 685 49. Anzano di Puglia 1.413 158,2 702 50. Castelluccio Valmaggiore 1.333 51,4 576 51. Roseto Valfortore 1.091 24,2 577 52. Monteleone di Puglia 1.038 30,1 493 53. San Marco la Catola 1.030 39,0 523 54. Carlantino 1.008 31,5 537 55. Alberona 988 20,5 468 56. Panni 820 26,5 407 57. 745 40,5 383 58. Faeto 638 24,6 299 59. Isole Tremiti 462 155,3 267 60. Volturara Appula 454 9,6 259 61. Celle di San Vito 166 9,5 102 Totali 633.839

La divisione in classi di età e sesso, sulla base dei residenti al 2015 Classi Maschi Femmine Totale Età N. % N. % N. % 0-4 14.431 51,4% 13.628 48,6% 28.059 4,4% 5-9 16.155 51,3% 15.310 48,7% 31.465 5,0% 10-14 17.708 51,3% 16.841 48,7% 34.549 5,5% 15-19 18.707 51,6% 17.542 48,4% 36.249 5,7% 20-24 20.313 51,8% 18.924 48,2% 39.237 6,2% 25-29 19.749 50,8% 19.130 49,2% 38.879 6,1% 30-34 19.510 50,3% 19.246 49,7% 38.756 6,1% 35-39 21.750 50,3% 21.453 49,7% 43.203 6,8% 40-44 22.775 49,4% 23.362 50,6% 46.137 7,3% 45-49 24.029 49,5% 24.543 50,5% 48.572 7,7% 50-54 22.264 48,8% 23.361 51,2% 45.625 7,2% 55-59 19.240 48,0% 20.852 52,0% 40.092 6,3% 60-64 17.600 48,7% 18.561 51,3% 36.161 5,7% 65-69 17.217 47,9% 18.718 52,1% 35.935 5,7% 70-74 12.696 46,6% 14.525 53,4% 27.221 4,3% 75-79 11.276 43,7% 14.514 56,3% 25.790 4,1% 80-84 7.830 40,1% 11.674 59,9% 19.504 3,1% 85-89 4.417 36,4% 7.726 63,6% 12.143 1,9% 90-94 1.653 31,4% 3.619 68,6% 5.272 0,8% 95-99 254 30,9% 567 69,1% 821 0,1% 100+ 38 22,5% 131 77,5% 169 0,0% Totali 309.612 45,37 % 324.227 54,63 % 633.839 4,76 %

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1.1.3 Lo stato di salute della popolazione

La popolazione evidenzia, inoltre, un progressivo aumento del numero di anziani ultrasessantacinquenni ed ultrasettantacinquenni ed una contrazione della fascia giovanile (0-14 anni). Dal punto di vista di bisogni di salute della popolazione, dall’immagine che segue si evince che il tasso grezzo degli anziani con indice di co-morbilità di Charlson >=5 per Distretto Sociosanitari (sulla base dei residenti ISTAT al 01.01.2010) è superiore alla media regionale. Queste considerazioni servono a dare un’idea delle particolarità del territorio gestito dall’ASL FG che rende particolarmente complicata la gestione dell’organizzazione sanitaria.

Fonte: Mario Negri Sud - Definizione, uso e lettura di indicatori sintetici di gravità- gravosità (IGG) con particolare riferimento alla popolazione anziana della regione Puglia e alle patologie croniche ed invalidanti.

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SISTEMA EMERGENZA-URGENZA RICONVERSIONE OSPEDALI ACCORPAMENTO DEI DISTRETTI

DISTANZA IN KM DAL PRONTO SOCCORSO PIÙ VICINO CON APPROSSIMAZIONE AL CENTRO URBANO PIÙ VICINO

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TEMPO DI PERCORRENZA IN MIN. DAL PRONTO SOCCORSO PIÙ VICINO CON APPROSSIMAZIONE AL CENTRO URBANO PIÙ VICINO

1.1.4 L’organizzazione dell’assistenza sanitaria provinciale

L’organizzazione dell’assistenza sanitaria provinciale si articola in assistenza Ospedaliera, Distrettuale e Assistenza Sanitaria Collettiva.

L’Assistenza ospedaliera L’assistenza ospedaliera viene garantita attraverso: § i tre Presidi Ospedalieri (San Severo/Lucera, Cerignola, Manfredonia) a gestione diretta dell’Azienda (che erogano circa il 20% delle prestazioni a favore dei residenti della Provincia); § l’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Foggia e l’Ente Ecclesiastico IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo (che erogano circa il 56% delle prestazioni a favore dei residenti della Provincia); § l’Ospedalità privata (che eroga circa il 12% delle prestazioni a favore dei residenti della Provincia).

Di seguito è riportata una rappresentazione grafica che fornisce un quadro chiaro delle strutture ospedaliere e del loro dislocamento sul territorio provinciale.

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1.1.5 La riconversione dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia

La D.G.R. 1933 del 30/11/2016, relativamente ai Punti di Primo Intervento prevedeva la riconversione degli stessi in Punti di Primo Intervento Territoriale (Allegato alla DGR “Nuova rete di Emergenza-Urgenza”). Con deliberazione n. 45 del 26 gennaio 2017, questa Direzione ha adottato il modello di riorganizzazione strutturale e funzionale dei Presidi Territoriali di Assistenza (P.T.A). Così come previsto dall’art. 8 del Regolamento Regionale approvato con D.G.R. del 6 maggio 2015, n. 930, all’interno del PTA possono essere svolte tutte le funzioni assegnate ai Distretti Socio Sanitari, in ragione dello specifico contesto di offerta di servizi sancito attraverso la rilevazione dei fabbisogni. Un ruolo importante è assegnato alla Rete dell’Emergenza‐Urgenza

Territoriale che ricomprende: § I Punti di primo Interventi Territoriali; § Le Postazioni 118. Nell’ambito di tale riorganizzazione funzionale, nel PTA sono state previste “macroaree funzionali”.

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Per la macro area “Emergenza-Urgenza Territoriale”, relativamente ai Punti di Primo Intervento è stato previsto quanto di seguito riportato: “Per quanto riguarda la gestione delle urgenze territoriali, l’associazionismo dei MMG e dei PLS (di rete e di gruppo), la cui finalità primaria è quella di garantire una copertura assistenziale quanto più ampiamente possibile distribuita nelle h12 diurne, rappresenta, innanzitutto, il primo livello di assistenza anche relativamente alle “piccole urgenze” che usualmente possono essere gestite nell’ambito di uno studio medico mono professionale. I Punti di Primo Intervento (PPI), rappresentano un secondo “filtro” e si prefiggono la finalità di ridurre l’uso dell’ospedale e di riqualificare la funzione del territorio, restituendo a quest’ultimo il ruolo primario di assistenza. Il PPI garantisce, assieme al servizio di Continuità Assistenziale, una copertura assistenziale h24 ed è un punto di riferimento valido, alternativo all’ospedale, per le urgenze di basso-medio livello. Dalle evidenze scientifiche emerge che la prospettiva sulla base della quale bisogna rifunzionalizzare i servizi di emergenza-urgenza è quella di garantire ai pazienti acuti condizioni adeguate (strutturali, tecnologiche e professionali) di assistenza. Un principio, quindi, su cui si basa la rifunzionalizzazione della rete di emergenza-urgenza territoriale, è quello di fare in modo che il paziente possa fruire di immediate cure di stabilizzazione e di trasporto tempestivo nel contesto ospedaliero più appropriato per la gestione efficace dei suoi problemi. La figura seguente sintetizza e mostra l’iter del potenziale paziente con un bisogno di “urgenza territoriale” (i casi acuti vanno sempre indirizzati, tramite la rete emergenza-urgenza, al Pronto Soccorso Ospedaliero), che può trovare soluzione nella “medicina in associazione” che costituisce il suo punto di riferimento primario.

Nei contesti in cui l’accorpamento fisico dei servizi può essere perseguito per le caratteristiche orografiche e di distribuzione della popolazione, il PTA si realizza sia attraverso un pieno accorpamento dei servizi territoriali in un’unica struttura, sia attraverso un’aggregazione funzionale degli stessi, in particolar modo nella zona dei Monti Dauni e del Gargano in cui sono presenti n. 55 piccoli comuni in cui risiedono il 40 % del totale della popolazione provinciale.

Si tratta, così come definito nell’Accordo Integrativo Regionale (A.I.R.) per la Medicina Generale e Pediatria di Libera Scelta dell’8 ottobre 2007, di “Zone Disagiate” (Monti Dauni e Gargano) e “Zone Disagiatissime” (Isole Tremiti). In questo caso, il PTA assume una connotazione differente da quella di un’unica sede fisica in cui integrare i Servizi Distrettuali in una piattaforma comune.

In questi contesti, infatti, l’integrazione dei servizi distrettuali si ottiene attraverso il collegamento funzionale (organizzazione a rete) tra il P.T.A. di riferimento distrettuale, i punti di offerta ed i professionisti presenti nell’ambito territoriale

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che concorrono all’erogazione dell’assistenza distrettuale tra cui la rete dell’Emergenza – Urgenza Territoriale. In questa macro area (Emergenza – Urgenza Territoriale) il PTA assicura il collegamento con un Punto di Primo Intervento (PPI) incluso nella rete dell’Emergenza-Urgenza, il servizio di continuità assistenziale, la postazione 118 o l’auto medica e la postazione di elisoccorso. In tale contesto il PPI rappresenta la modalità organizzativa attraverso la quale il PTA potrà offrire un punto di riferimento alternativo all’ospedale per la gestione delle urgenze di basso-medio livello.

Tale organizzazione è particolarmente necessaria in un territorio così vasto e morfologicamente complesso come quello della Provincia di Foggia che nel periodo estivo è interessato da un alto numero di turisti che trascorrono le vacanze nella zona del Gargano e dei Monti Dauni. In assenza di filtri, quali i “Punti di Primo Intervento Territoriali”, in possesso di competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare i codici verdi, i pronto soccorso dei Presidi Ospedalieri saranno interessati dal fenomeno dell’“iperafflusso” con ripercussioni importanti sulla qualità ed efficacia dell’assistenza. La Guardia Medica Turistica, che ogni anno questa Azienda attiva per i comuni costieri del Gargano, non è in grado di fronteggiare, ad esempio, i circa 4.000 accessi estivi di Vico del Gargano e i 3.800 accessi estivi di Vieste.

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1.1.6 Il Sistema dell’Emergenza Urgenza 118 e dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia

Il Sistema Emergenza Urgenza 118 consta di 42 postazioni: § n. 21 medicalizzate; § n. 21 non medicalizzate; a cui si aggiungono: § n. 1 postazione 118 organizzata dall'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo; § n. 5 Punti di Primo Intervento sul territorio del Gargano.

Tale organizzazione registrava nell’anno 2015 una carenza di medici in 6 unità per la copertura totale dei turni h 24. Una carenza aumentata a 10 unità per la copertura totale dei turni h 24 nell’arco dell’anno 2016 così come si evince dalla tabella di seguito riportata.

DIPARTIMENTO EMERGENZA-URGENZA SITUAZIONE SISTEMA EMERGENZA URGENZA 118

N. N. N. MEDICI N. MEDICI N. AREE TERRITORIALI MEDICI MEDICI DIFFERENZA PREVISTI IN SERVIZIO T.I. T.D.

1. LUCERA 5 5 3 2 0 2. VOLTURINO 5 4 2 2 -1 3. ANZANO 5 5 5 0 0 4. TORREMAGGIORE 5 5 4 1 0 5. CERIGNOLA 5 5 4 1 0 6. ORTA NOVA 5 4 4 0 -1 7. LESINA 5 5 5 0 0 8. CAGNANO VARANO 5 5 5 0 0 9. PESCHICI 5 2 2 0 -3 10. VICO DEL GARGANO 5 4 4 0 -1 11. RODI GARGANICO 5 4 4 0 -1 12. ZAPPONETA 5 5 4 1 0 13. MANFREDONIA 5 5 5 0 0 14. MATTINATA 5 5 5 0 0 15. VIESTE 5 4 4 0 -1 16. SAN MARCO IN LAMIS 5 5 5 0 0

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17. SAN NICANDRO G. 5 4 4 0 -1 18. SERRACAPRIOLA 5 5 5 0 0 19. ISOLE TREMITI 5 5 5 0 0 20. FOGGIA 5 5 5 0 0 21. SAN GIOVANNI ROTONDO* 22. SAN SEVERO (P.E.T.**) 5 5 5 0 0 23. TORREMAGGIORE (P.P.I.T.***) 5 5 5 0 0 24. SAN MARCO IN LAMIS (P.P.I.T.) 5 4 4 0 -1 25. MONTE S. ANGELO (P.P.I.T.) 5 5 5 0 0 Totali 120 110 103 7 -10

La carenza rilevata nell’anno 2016 risulta in diminuzione rispetto all’anno 2017. Questa Direzione Generale, sta cercando di completare gli organici e a tal fine ha attivato l'Ufficio Convenzioni, il quale sta convocando i medici che hanno dato la disponibilità. Nella tabella che segue è riportato nel dettaglio la situazione aggiornata all’anno 2017.

DIPARTIMENTO EMERGENZA-URGENZA SITUAZIONE SISTEMA EMERGENZA URGENZA 118

N. N. N. MEDICI N. MEDICI N. AREE TERRITORIALI MEDICI MEDICI DIFFERENZA PREVISTI IN SERVIZIO T.I. T.D.

1. LUCERA 5 5 3 2 0 2. VOLTURINO 5 5 2 3 0 3. ANZANO 5 4 4 0 -1 4. TORREMAGGIORE 5 5 4 1 0 5. CERIGNOLA 5 5 4 1 0 6. ORTA NOVA 5 5 3 2 0 7. LESINA 5 5 4 1 0 8. CAGNANO VARANO 5 5 5 0 0 9. PESCHICI 5 2 1 1 -3 10. VICO DEL GARGANO 5 5 4 1 0 11. RODI GARGANICO 5 5 4 1 0 12. ZAPPONETA 5 5 3 2 0 13. MANFREDONIA 5 5 3 2 0 14. MATTINATA 5 5 5 0 0 15. VIESTE 5 3 3 0 -2 16. SAN MARCO IN LAMIS 5 4 4 0 -1 17. SAN NICANDRO G. 5 5 4 1 0 18. SERRACAPRIOLA 5 5 5 0 0

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19. ISOLE TREMITI 5 5 5 0 0 20. FOGGIA 5 5 5 0 0 21. SAN GIOVANNI ROTONDO* 22. SAN SEVERO (P.E.T.) ** 5 5 5 0 0 23. TORREMAGGIORE (P.P.I.T.) *** 5 5 5 0 0 24. SAN MARCO IN LAMIS (P.P.I.T.) 5 4 4 0 -1 25. MONTE S. ANGELO (P.P.I.T.) 5 5 5 0 0 Totali 120 110 103 7 -8

DEFINIZIONI

POSTAZIONE GESTITA DA CASA SOLLIEVO DELLA 1. SAN GIOVANNI ROTONDO* SOFFERENZA 2. P.E.T.** POSTAZIONI EMERGENZA TERRITORIALI 118 3. P.P.I.T.*** PUNTO PRIMO INTERVENTO TERRITORIALE

Elisoccorso Dal 1 giugno al 30 settembre 2017, grazie ad un accordo con Alidaunia, stazioneranno in Capitanata due elicotteri, uno a Foggia (H24) e uno a Vieste (H12). La copresenza delle due strutture di Elisoccorso nel periodo estivo e la copertura del servizio anche nelle ore notturne consentirà di garantire l'emergenza urgenza su tutto il territorio provinciale. Un’unità operativa, collocata su Vieste, sarà dedicata alla popolazione del Gargano. L'altra potrà garantire interventi sui Monti Dauni con maggiore tempestività.

Servizio Soccorso in mare Anche quest’anno, l’Azienda ha stipulato un accordo con le Capitanerie di Porto per l’attivazione del servizio di emergenza e soccorso sanitario in mare “Emersanmare”, a potenziamento e supporto delle attività curate dal Soccorso Marittimo di competenza delle Capitanerie di Porto. Per quest’attività la ASL Foggia ha in dotazione: • due idro ambulanze; • due idro moto da soccorso equipaggiate con i necessari presidi sanitari; • relativi DPI speciali per gli operatori; • un autocarro pick-up per i collegamenti da terra presso le varie postazioni interessate.

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1.1.7 La riorganizzazione della Rete Emergenza Urgenza 118 e dei Punti di Primo Intervento in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT) nella ASL di Foggia La riorganizzazione della Rete Emergenza Urgenza 118, al momento in corso di applicazione, apporta delle modifiche all’attuale rete con l’introduzione delle Automediche (Lucera, Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola). Tuttavia, risulta ancora non del tutto adeguata a contrastare le peculiarità della provincia di Foggia: • Il territorio di riferimento della ASL FG è costituito da vaste aree interne montuose e collinari come i Monti Dauni e costiere come il Gargano. La viabilità non sempre consente un’agevole percorrenza soprattutto d’inverno. Sono presenti, inoltre, aree ad alto flusso turistico come Vieste, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Monte Sant’Angelo ecc., che nei mesi estivi accolgono turisti provenienti da tutto il mondo. Il territorio dell’intera Provincia è il secondo d’Italia per estensione e presenta tanti piccoli comuni, come nel caso del Sub Appennino Dauno, e, molte frazioni spesso difficilmente raggiungibili. Sono molti i centri collocati all’interno con sola ambulanza “India”; alcuni risultano privi di ambulanza, altri ancora sono a notevole distanza dall’unica Postazione medicalizzata 118 (vedi Anzano di Puglia). L’assetto organizzativo attuale della Rete Emergenza Urgenza 118 è quella disegnata nel 2003 e basata su presupposti che non soddisfano a pieno il fabbisogno, anche stagionale, espresso dal territorio per gli specifici fattori, riportati in sintesi: • i flussi turistici; • l’orografia del territorio; • la viabilità e la percorribilità delle strade; • la distanza dagli Ospedali di riferimento; • la distanza tra gli Ospedali della Provincia e quella degli Ospedali di secondo livello delle altre Aziende. Emerge la struttura di una rete costruita talvolta con criteri “opportunistici” legati al momento storico. La buona riuscita di un soccorso è legato non solo alla tempestività, ma, soprattutto, all’organizzazione del sistema e all’integrazione della Rete Emergenza Urgenza 118 sul territorio, cosa che aggiunge qualità, efficienza ed efficacia al soccorso. E’ evidente che la Rete di Emergenza-Urgenza della ASL di Foggia, anche se stressata e critica in alcune performance per come è organizzata ed articolata in ambito regionale, necessita al momento di alcune modifiche funzionali e strutturali.

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1.1.8 La riconversione dei PPI in Punti di Primo Intervento Territoriale (PPIT)

Il risultato e l’impegno dell’Azienda e della Regione Puglia, hanno permesso il mantenimento dei Punti di Primo Intervento della ASL Foggia. Infatti, non solo non c’è stata la paventata chiusura degli attuali Punti di Primo Intervento ma il numero dei Punti di Primo Intervento Territoriali (PPIT) previsti dal piano è sette. Il Documento di Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza Urgenza della Regione Puglia trasforma i PPI in Punti di Primo Intervento Territoriali (PPIT), direttamente gestiti dal Sistema 118. Una trasformazione resa necessaria dalla riconversione di strutture ospedaliere in strutture territoriali e che, per la Provincia di Foggia, prevede un aumento anche delle postazioni del 118. La riorganizzazione della rete, così stabilita dal Dipartimento per la Promozione della Salute della Regione Puglia, non penalizza, dunque, la Provincia di Foggia ma, anzi, stabilisce l’istituzione di ulteriori due Punti di Primo Intervento Territoriali, uno a Lucera ed un altro nel Distretto di Troia-Accadia. “A seguito dell’emanazione del DPR 27 marzo 1992 “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei Livelli di assistenza sanitaria di emergenza”, G.U. n. 76 del 31/03/92, si è assistito ad una radicale trasformazione dei Servizi di emergenza, nel tentativo di sviluppare il passaggio delle offerte di prestazioni, sia territoriali che ospedaliere, ad un vero e proprio “Sistema di Emergenza” che vede i diversi soggetti istituzionali, Centrale Operativa (C.O.) 118 e Dipartimenti di Emergenza – Urgenza e Accettazione (DEA) tra loro integrati e cooperanti al fine, di garantire l’omogeneità e la continuità tra il Sistema di emergenza Territoriale 118 e i Pronto Soccorso/DEA che sono le componenti essenziali del complesso sistema dell’emergenza sanitaria.” L’obiettivo della riorganizzazione è trasferire alle cure primarie di competenza distrettuale le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero. I Punti di Primo Intervento Territoriale disporranno di competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare e stabilizzare temporaneamente le emergenze fino alla loro attribuzione al Pronto Soccorso dell’ospedale di riferimento. Sono in grado, altresì, di fornire risposte a situazioni di minore criticità e bassa complessità. La loro attivazione permetterà una razionalizzazione della rete dei Pronto Soccorso, attraverso la riconversione di strutture non in grado di mantenere standard elevati di sicurezza delle prestazioni. I PPIT, inoltre, costituiranno, in molti casi, un riferimento sanitario per la popolazione nell’arco complessivo delle 24 ore.

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“L’emergenza è un momento critico per l’intero sistema sanitario. In tempi rapidissimi, in qualsiasi momento delle 24 ore, è necessario prendere in carico un paziente con una possibile situazione di pericolo di vita e sottoporlo ad accertamenti e terapie urgenti. Questo compito richiede un sistema capillare di antenne in grado di fare una prima diagnosi e avviare in modo corretto il paziente al centro più appropriato per effettuare le diagnostiche e le terapie che salvano la vita e che promuovono la possibilità di un recupero successivo del paziente verso un’esistenza il più possibile normale. Le attività ospedaliere programmate sono più facili da costruire se la rete ospedaliera soddisfa con tempestività ed efficacia le esigenze dell’emergenza-urgenza. Il sistema di Emergenza – Urgenza in ambito sanitario rappresenta l’insieme delle funzioni di soccorso, trasporto e comunicazione, organizzate al fine di assicurare l'assistenza sanitaria al verificarsi di un’emergenza o urgenza. Al sistema afferiscono diversi servizi collegati ed organizzati di strutture ospedaliere ed extra ospedaliere tra loro funzionalmente integrate che si articolano in una configurazione a rete composta da: • centrale operativa, dotata di numero di accesso breve ed unico (“118”) su tutto il territorio nazionale, sulla quale convergono tutti i collegamenti di allarme sanitario, in grado di coordinare il Sistema di Emergenza Territoriale; • un sistema territoriale che opera nella fase di “allarme” garantendo la modulazione della risposta sanitaria ed assicurando la tempestiva stabilizzazione ed il trasporto del paziente alla struttura sanitaria più appropriata; • un insieme di servizi e strutture ospedaliere funzionalmente differenziati e gerarchicamente organizzati che operano nella fase di “risposta” al fine di garantire l’assistenza necessaria attraverso l’inquadramento diagnostico, l’adozione di interventi terapeutici adeguati, l’osservazione clinica e l’eventuale ricovero del paziente.”

1.1.9 Le modifiche funzionali e strutturali previste nel sistema di Emergenza Territoriale della ASL di Foggia

Le modifiche funzionali: 1. Una maggiore collaborazione e coordinamento con la Centrale Operativa 118, imprescindibile per attuare il nuovo modello. 2. Introduzione di Protocolli Operativi tra Centrale Operativa, Postazioni 118 e PPIT, discussi e condivisi, in linea con le esigenze territoriali. 3. Redistribuzione delle Postazioni 118 su tutto il territorio rispettando i flussi turistici, l’orografia del territorio, percorribilità delle strade e la distanza da ospedali di riferimento, secondo un modello, il più possibile, flessibile.

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4. L’integrazione nella Rete di Emergenza-Urgenza dei PPIT, come sembra previsto nel nuovo piano regionale, con l’istituzione di “Postazioni fisse 118” che lavorano in supporto alle postazioni 118 mobili nei paesi dove attualmente sono collocati i PPIT: • nei casi di codici di maggiore gravità ed in contemporaneità di richiesta di soccorso, il medico di 118 del PPIT ha la possibilità (il compito?) di recarsi sul territorio per effettuare un primo soccorso in urgenza per poi organizzare con le Postazioni mobili 118 il trasporto in sicurezza all’ospedale di riferimento se necessario, o proseguire il trattamento medico in sede; • nei codici di minore gravità non bypassare i PPIT come avviene adesso; • una criticità tutta aziendale è legata alla Centrale Operativa 118 che non “riconosce” (non sappiamo in base a quale legge o normativa) i PPI territoriali; questo comporta che i pazienti soccorsi nelle sedi dei PPIT o in sedi vicine, sistematicamente, a prescindere dalla gravità della patologia, vengono portati nei Pronto Soccorso (MCAU) vicini (vicini, nel caso di Foggia significa ad es. da Vieste a Manfredonia che dista 60 km); • tutto questo crea grossi disagi ai cittadini, nella maggior parte dei casi anziani che, per patologie banalissime si ritrovano dimessi dal PS (MCAU) dopo pochi minuti; inutile spiegare l’angoscia di un anziano che si ritrova a Manfredonia di notte proveniente da Vieste o Monte Sant’Angelo e che non ha nessuno che poi lo riaccompagni al domicilio; • nei casi gravi, che presentano sintomatologia più a rischio, sarebbe opportuno portare il pazienti presso il PPIT in modo da effettuare il primo soccorso, in ambiente idoneo ed in sicurezza, stabilizzare e, se necessario, predisporre eventuale trasporto in sicurezza con ambulanza medicalizzata e presso ospedale idoneo per competenza specifica, tutto prima di avventurarsi in un lungo e forse inutile trasferimento.

Le modifiche strutturali:

1. Un’attribuzione di maggiore autonomia alle Aziende in modo da superare lo schema rigido imposto dalla Centrale Operativa 118 e dall’attuale assetto rigido e per niente flessibile della Rete di Emergenza-Urgenza: • infatti, con un impegno economico minimo da parte della Regione, durante i mesi estivi, nelle sedi come Vieste, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Monte Sant’Angelo ecc. (a maggior flusso turistico) sarebbe possibile il potenziamento del servizio;

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• attraverso l’utilizzo, per periodi limitati, di nuove postazioni 118 medicalizzate o attraverso una migliore dislocazione di postazioni 118 medicalizzate o auto mediche meno utilizzate, presenti in sedi limitrofe, il tutto finalizzato ad un miglioramento della qualità del sistema emergenza urgenza rendendolo efficiente, funzionale, attraverso una flessibilità programmata annualmente e che tenga conto dei flussi turistici estivi e delle criticità orografiche del territorio che si acuiscono nei mesi invernali per via della percorribilità delle strade.

2. Il nuovo piano regionale nel cronoprogramma prevedrebbe, entro la fine dell’anno 2017, come alternativa alla trasformazione dei PPI in PPIT la chiusura dei PPIT, una soluzione piuttosto complessa da attuare nel caso della Asl di Foggia:

• Allo stato attuale i PPI lavorano a supporto degli Ospedali di riferimento, riducendo notevolmente il flusso di pazienti con codici di minore gravità, la loro chiusura comporterebbe un sovraccarico di accessi ai MM.CC.AA.UU. degli Ospedali di San Severo, Manfredonia, Cerignola OO.RR. e San Giovanni Rotondo che si dovrebbero far carico degli oltre 25.000 accessi che i PPI effettuano per codici, appunto, di minore gravità; l’orografia del territorio, la difficile percorribilità delle strade nei mesi invernali e gli alti flussi turistici nei mesi estivi, nel caso di PPI di Vieste (6.800 accessi), Vico del Gargano (6.800 accessi), Monte Sant’ Angelo (4.000 accessi), tutte strutture lontane dagli Ospedali, consente di operare un filtro importante difficilmente gestibile se non trasformati in PPIT capaci di sostituirsi in questa fondamentale funzione.

• Riguardo poi i PP.PP.II. di Torremaggiore e San Marco in Lamis, anche se collocati a poca distanza rispettivamente da San Severo e da San Giovanni Rotondo, sono sedi di Presidi Territoriali di Assistenza (PTA), in quanto Ospedali già oggetto di riconversione, che lavorano a supporto degli ospedali vicini riducendo, anch’essi, il flusso di codici di minore gravità verso gli Ospedali per acuti?; sono dotati, come d’altronde tutti gli altri PPI aziendali, delle più moderne tecnologie come Tele-Cardiologia, Tele-Radiologia, laboratorio analisi H12 e POCT per esami di laboratorio in urgenza, in orario notturno e servizi di specialistica ambulatoriale territoriale che operano in sinergia.

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3. Riconversione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lucera in Punto di Primo Intervento:

La riorganizzazione della rete ospedaliera prevede la riconversione del Plesso Ospedaliero di Lucera in “Ospedale di Zona particolarmente Disagiata” dotato di un numero complessivo di 48 posti letto così suddivisi: • N. 8 posti letto di Chirurgia Generale; • N. 20 posti letto di Medicina Interna; • N. 20 posti letto di Lungodegenza. Trattandosi comunque di una struttura ospedaliera, anche se di zona disagiata, ed in presenza di n. 6 posti letto di chirurgia, è difficile prevedere un P.P.I., oggetto, successivamente, di una trasformazione in postazione medicalizzata 118. È possibile pensare ad una struttura di Pronto Soccorso (MCAU) collegata funzionalmente al DEA di 1° Livello del P.O. di San Severo.

La telemedicina:

La disponibilità di sistemi e procedure di telemedicina ha aperto nuovi orizzonti nella gestione clinica dei pazienti affetti da patologie croniche, quali il diabete, soprattutto in riferimento alle categorie di pazienti a rischio più elevato di morbilità e mortalità, e, con maggiore fragilità psico-fisica.

Nell’ambito della tele diabetologia, l’obiettivo generale da perseguire è quello di realizzare un sistema che consenta di raccogliere in modo centralizzato ed in tempo reale i valori glicemici misurati dai pazienti, attraverso l’autocontrollo, di analizzarli e di generare, attraverso l’intervento di un centro servizi con operatori qualificati, una serie di feed-back per i pazienti e per gli operatori sanitari (Centri di diabetologia e Medici di Medicina Generale). In tal modo è possibile monitorare l’andamento della glicemia di un numero elevato di pazienti in tempo reale e da qualsiasi località.

Non solo telediabetologia, ma nel caso di co-morbilità e quindi di presa in carico a media ed alta intensità, i supporti possono anche essere di telecardiologia attraverso ECG ed Holter, e telepneumologia attraverso pulsossimetri, spirometri, ecc.. La postazione di Telemedicina eroga prestazioni di telemedicina ed è funzionale all’esecuzione di esami, da parte del personale infermieristico, avvalendosi della tecnologia.

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Obiettivi specifici da raggiungere con l’attivazione di un servizio di teleassistenza in remoto sono:

• la riduzione dei tempi di attesa con accesso facilitato alla prestazione strumentale; • il miglioramento della fruibilità della prestazione diagnostica ed assistenziale; • l’attivazione di un servizio a carattere preventivo in modo da selezionare i casi di interesse clinico e/o specialistico, riducendo l’accesso delle richieste improprie e consentendo percorsi appropriati di diagnosi e cura; • l’attivazione, per i pazienti non autosufficienti, di un sistema di un tele monitoraggio remoto dei parametri vitali; • la gratuità del servizio per l’utente; • lo sviluppo di un nuovo modello organizzativo sperimentale utilizzabile nei nuovi modelli organizzativi dei MMG e dei Servizi Territoriali; • il miglioramento, nell’ambito delle Cure Primarie, degli standard di assistenza dei pazienti con riduzione della richiesta di ricovero ospedaliero; • lo sviluppo di nuove attività di servizi innovativi in remoto che qualora risultassero efficaci ed appropriati potrebbero essere messi a sistema su tutto il territorio regionale; • la riduzione del peso dei controlli programmati sulle liste d’attesa.

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REGOLAMENTO

“APPLICAZIONE DEGLI INCENTIVI AI MEDICI DELLE POSTAZIONI 118 LEGATE AL DISAGIO E ALLA GESTIONE DEI CODICI BIANCHI, VERDI E DEI PPIT (POSTAZIONI MOBILI 118)”

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TITOLO 2. REGOLAMENTO

APPLICAZIONE DEGLI INCENTIVI AI MEDICI DELLE POSTAZIONI 118 LEGATE AL DISAGIO E ALLA GESTIONE DEI CODICI BIANCHI, VERDI E DEI PPIT (POSTAZIONI MOBILI 118)

2.1 Progetto: Applicazione degli incentivi ai medici delle postazioni 118 legate al disagio e alla gestione dei Codici Bianchi, Verdi e dei PPIT (Postazioni Mobili 118)

2.1.1 Sintesi del progetto La ASL Foggia ha predisposto un programma operativo finalizzato a fronteggiare l’emergenza sanitaria strutturale e stagionale in modo da assicurare alle comunità locali i servizi sanitari ed i Servizi della Rete dell’Emergenza Urgenza. L’attenzione, anche attraverso questo progetto, è massima in considerazione delle complesse caratteristiche orografiche della provincia di Foggia, che per altro è la seconda per estensione sul territorio nazionale, delle ataviche criticità infrastrutturali che rallentano i collegamenti tra i vari comuni e del flusso turistico che moltiplica il numero della popolazione assistibile, soprattutto sui Monti Dauni e sul Gargano. Non ultimo il rispetto del diritto di godimento delle ferie da parte dei dipendenti che, per alcuni ruoli, non riusciamo a coprire, come la dotazione organica prevede. La ASL di Foggia, pertanto, attraverso un’attenta valutazione del contesto provinciale, ha già ha avviato un processo di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria partendo dall’ammodernamento infrastrutturale e da un modello organizzativo più aderente ai bisogni e, per questo più flessibile, anche per renderlo più aderente alla variabilità orografica e stagionale. Il tutto, in modo da superare le criticità che si sono venute a creare in questi ultimi anni, soprattutto: • la sospensione, da parte della Regione Puglia (note AOO_152/14-01- 2014 N597 e AOO152/19-05-2015/N 725) dell’accordo integrativo aziendale che prevedeva alcune indennità aggiuntive proprio in virtù del fatto che alcune postazioni si erano rilevate al quanto disagevoli e, quindi, rifiutate dai medici chiamati a coprire i relativi turni;

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• la disposizione della delibera regionale del 30 /11/2016 n. 1833 (BURP 145 del 16/12/2016) sul piano di riordino ospedaliero e rete emergenza - urgenza che prevede la trasformazione dei PPI in PPIT (Postazioni 118 fisse); una riorganizzazione che, se non gestita, rischia di procurare ulteriori disagi nel sistema dell’emergenza urgenza, oltre che allarmismi, più o meno giustificati, tra le comunità locali. All’interno del più ampio processo di riorganizzazione, la Direzione Generale ha predisposto un programma di sostegno ai Servizi della Rete dell’Emergenza Urgenza - 118, accogliendo anche le istanze delle organizzazioni sindacali. È nell’ottica del miglioramento organizzativo e, quindi, del miglioramento della sicurezza dei cittadini che va visto questo progetto che si prefigge di elevare la qualità del sistema attraverso un’importante riduzione degli accessi impropri negli ospedali di riferimento, soprattutto dei trasferimenti dei codici bianchi e il trattamento in loco dei pazienti che, quantunque in codice verde, risultino tuttavia gestibili.

2.1.2 Parole chiave del progetto 1. Emergenza/Urgenza; 2. Prestazioni in codice bianco e verde; 3. Punti di Primo Intervento Territoriale; 4. Trasferimenti impropri (accessi impropri) ai P.S. e DEA I e II livello; 5. Incentivi.

2.1.3 Area e/o settore in cui si svolge il progetto I settori convolti nel progetto sono i seguenti: Area Emergenza – Urgenza: • postazioni E.T. 118 sedi di PPI (in trasformazione); • postazioni E.T. 118 dislocate in territori disagiati; • aree urbane e delle rimanenti postazioni.

2.1.4 Obiettivo generale L’obiettivo dell’incentivazione è quello di sopperire alla chiusura dei PPI, dove prevista, e alla trasformazione in PPIT degli stessi. Ridurre, di conseguenza, il carico di lavoro ai P.S. e DEA I e II livello, attraverso la gestione dei codici bianchi e verdi.

2.1.5 Strategie individuate per realizzare gli Obiettivi Specifici 1. Collaborazione nelle fasi di stand by nei PPI e nei Pronto Soccorso Aziendali (l’Art 95 co. 3 e 6); 2. Riduzione dei Codici bianchi e verdi trasferiti nei P.S. e DEA di I e II livello;

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3. Incentivo economico ai medici delle postazioni ET 118 sedi di PPI (in trasformazione); 4. Incentivo economico ai medici delle postazioni ET 118 dislocate in zone disagiate (di montagna e distanti più di un’ora da Ospedali di riferimento); 5. Minimo incentivo economico ai medici delle aree urbane e delle rimanenti postazioni che si impegnano a ridurre la percentuale dei pazienti in codice verde da ospedalizzare.

2.1.6 Risultati attesi Indurre i medici delle postazioni ET 118 sedi di PPI (in trasformazione) ad effettuare, nei momenti in cui sono in “stand by” prestazioni in codice bianco e verde, in locali idonei, evitando trasporti e accessi impropri negli Ospedali di riferimento nei P.S. e DEA I e DEA II livello. Ridurre delle azioni di recupero – rivalsa nei confronti dei cittadini che ricevono prestazioni in codice bianco presso i P.S. e DEA I e DEA II livello, attraverso l’incremento dei trattamenti in loco effettuati dai medici del 118. Da dati in possesso dell’Azienda, la percentuale di ospedalizzazione delle postazioni ET 118 (medicalizzate), individuate tra le aree disagiate, è all’incirca del 36% e la percentuale del trasporto dei codici verdi presso gli ospedali di riferimento è all’incirca del 34%. Si ritiene opportuno evidenziare che la percentuale globale di trasferimenti in ospedale da parte di postazioni ET 118 (postazioni Mike, India e Victor) in tutta la Regione Puglia è circa del 59,4%, così come di seguito specificato per ciascuna AA.SS.LL.: 1. ASL BA-BT: 52,3%; 2. ASL BR: 65,5%; 3. ASL FG: 50,1%; 4. ASL LE: 51,2%; 5. ASL TA: 76,1%). La provincia di Foggia, come si evince dai dati, ha una percentuale del 50,1% e cioè di 9 punti al di sotto della media regionale. Questo nonostante tutti i disagi, legati all’estensione del territorio, alla sua particolare orografia, con strade di montagna di difficile percorribilità e con Comuni molto distanti dagli Ospedali di riferimento. Nel dettaglio gli impegni assunti per la realizzazione degli obiettivi, sono i seguenti: 1. I medici dell’area 118 si impegnano a trattare nei PPIT, appena riconvertiti, il maggior numero di codici verdi riducendo il trasferimento degli stessi in ospedali di riferimento. Quando saranno integrati nella rete territoriale, inoltre, si impegneranno ad accogliere i codici verdi in arrivo dalle PET 118 limitrofe e trattarli in loco, vista la disponibilità di locali, di strumentazione e di tecnologie idonee. La specifica percentuale attesa sarà concordata ad ultimazione della riconversione dei PPI in PPIT (la percentuale,

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comunque, non potrà essere inferiore al 3% qualora il dato del PPIT della ASL FG rientri nella media provinciale, se quella più favorevole; superiore al 3% e comunque graduato sullo scostamento dalla media regionale se quella provinciale dovesse risultare inferiore. Al momento i PPI sono esclusi dalla rete dell’emergenza da parte della Centrali Operative 118. Con la trasformazione in PPIT e attraverso l’integrazione degli stessi nella rete Emergenza Urgenza ci si aspetta una consistente riduzione dei trasferiti in Ospedale dei codici verdi e bianchi da parte delle postazioni Mike, India e Victor. 2. I medici delle postazioni ET 118 dislocate in territori disagiati, di montagna e distanti più di un’ora da Ospedali di riferimento, si impegnano ad effettuare, nei momenti in cui sono in “stand by”, prestazioni in codice bianco e verde, evitando accessi e trasporti impropri in Ospedali di riferimento. Le prestazioni saranno effettuate in locali idonei (da individuare o da adibire ed attrezzare) e/o nelle ambulanze del 118 (vano sanitario). La percentuale non potrà essere inferiore al 3% qualora il dato della singola postazione ET 118 della ASL FG rientri nella media provinciale e qualora quest’ultima risulti quella più favorevole; superiore al 3% e comunque graduato sullo scostamento dalla media regionale se quella provinciale dovesse risultare inferiore. 3. I medici delle aree urbane e delle rimanenti postazioni si impegnano a ridurre la percentuale dei pazienti in codice verde e bianco da ospedalizzare. La percentuale non potrà essere inferiore al 3% qualora il dato della singola postazione ET 118 della ASL FG rientri nella media provinciale e qualora quest’ultima risulti quella più favorevole; superiore al 3% e comunque graduato sullo scostamento dalla media regionale, se quella provinciale dovesse risultare inferiore.

2.1.7 Valutazione dell’impatto economico/finanziario complessivo del progetto Le indennità economiche sono state calcolate e graduate sulla base di una maggiore o minore attività prestazionale complessiva e non valorizzata per singola prestazione erogata dai medici. Inoltre, una quota minima del progetto è garantita a tutti in quanto legata alla riduzione dei trasferimenti presso gli Ospedali di riferimento. I medici, pertanto, si impegnano attraverso questo progetto a garantire complessivamente per ciascuna postazione, in termini di attività finalizzate alla gestione dei codici bianchi e verdi, quanto opportuno, al fine di ridurre i trasferimenti presso i PS ed i DEA di I e II livello. Una ulteriore quota economica, descritta meglio successivamente, è stata graduata alle sole postazioni che insistono nei Comuni delle aree disagiate. Il riferimento di massima, a base della quantificazione economica, è stato quello del precedente accordo integrativo aziendale tra OO.SS., Medici di Emergenza Urgenza 118 ed Azienda ASL FG che prevedeva alcune indennità aggiuntive: “l’Art 95 co. 3 e 6 prevede che per l’espletamento dei compiti previsti da predetti commi (collaborazione nelle fasi di stand by nei PPI e PS e DEA I livello)”:

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• da 1 a 1000 prestazioni, euro 5,00 per ora di attività ; • da 1001 prestazioni in su, euro 8,00 per ora di attività; (il numero complessivo delle prestazioni era calcolato su base annua); • ai medici che per particolari esigenze di servizio sono chiamati a svolgere turni aggiuntivi oltre il normale orario di servizio in sedi diverse o nella stessa sede di servizio, era corrisposta dalla 181° ora un compenso pari a euro 25,00 per ogni ora resa in plus orario. Questo accordo, oltre che particolarmente oneroso per l’Azienda, soprattutto nella parte relativa alla corresponsione di un plus orario per ogni ora di servizio superiore alla 181°, non era stato ratificato dal Comitato Permanente Regionale. Tuttavia, è servito come base di partenza per sviluppare questo progetto, articolato su due principali dinamiche evolutive del concetto di disagio: • quello legato al trasferimento di pazienti residenti in comuni molto distanti dal primo presidio ospedaliero e quindi al disagio; • quello centrato sull’inappropriatezza di alcuni trasferimenti, legati a particolari tipologie di pazienti, e alla capacità della rete Emergenza Urgenza Territoriale 118 di fare filtro rispetto a tale inappropriatezza attraverso un’attività prestazionale. Sono state individuate, secondo i criteri su esposti, le aree disagiate, successivamente suddivise per classi di disagio. La tabella che segue riporta sinteticamente la suddivisione dei comuni per classi di complessità decrescente.

Comuni suddivisi per classi di complessità Classe Comuni disagiati A Vico del Gargano, Vieste B San Marco in Lamis (PPIT), Monte Sant’Angelo - Rodi Garganico, Torremaggiore (PPIT), Peschici, Anzano di Puglia, Volturino, Cagnano Varano. Classe Postazioni 118: C Foggia (auto medica), Manfredonia, Cerignola, San Severo, Lucera, Ortanova, Zapponeta, Lesina, Serracapriola, S. Marco in Lamis (PET), Torremaggiore (PET), San Nicandro Garganico, Mattinata, Isole Tremiti.

Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati regionali relativi all’anno 2016 del sistema Emergenza Urgenza Territoriale 118 delle singole province, che sono il riferimento sui quali sono state calcolate le percentuali attese rispetto agli obbiettivi assegnati. I dati di partenza risultano tra i migliori in assoluto e in percentuale della Regione Puglia. Tenuto conto che il territorio provinciale risulta particolarmente critico, come già sottolineato, l’obbiettivo assegnato è quello di migliorare ulteriormente tali performance in modo da procurare minori disagi all’utenza, nella fase di trasporto, e non intasare ulteriormente le strutture ospedaliere di riferimento.

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DATI DELLE CENTRALI OPERATIVE 118 – REGIONE PUGLIA

ANNO 2016

TOT. NR. NR. CENTRALE NR. TOT. TOT. TRATTAMENTI N. % TRASF. IN % TRATTAM.TI % SOCCORSO % CHIAMATE RICHIESTE EMERG.ZE SUL POSTO OPERATIVA PS NEI PPI ANNULLATO 1. ASL BA - 306.841 169.999 104.144 40.695 38,4 55.408 52,3 5 0 13.885 13,1 BAT 2. ASL Brindisi 67.125 45.413 35.385 11.135 31,1 23.405 65,5 469 1,31 7.766 21,7 3. ASL Foggia 147.782 79.641 56.608 22.988 40,4 28.505 50,1 496 0,9 10.193 17,9 4. ASL Lecce 143.947 99.436 74.342 28.501 38,7 37.660 51,2 47 0,1 13.452 18,3 5. ASL Taranto 120.631 48.875 47.540 14.685 30,3 36.875 76,1 102 0,2 6.006 12,4 Tot. Puglia 786.326 443.364 318.019 118.004 35,78 181.853 59,04 1.119 0,50 51.302 16,68

DATI DELLE CENTRALI OPERATIVE 118 – REGIONE PUGLIA

ANNO 2016

.

I E F .

ZE

. LL . .

OT TRAS % % % % % % % % % SS

N. . NON . T NERI IN PS VERDI ROSSI GIALLI ENTRAL CODICI CODICI CODICI CODICI CODICI POSTO MERG PERATIV BIANCHI UL POSTO AA OT C E REPERIBILI RATTAMENTI S O T VERDI TOTALI T TRATTATI SUL

1. ASL BA - 104.144 11.477 10,9 41.179 38,9 37.939 35,8 6.334 6 2.413 2,3 1.880 1,8 40.695 38,4 55.408 52,3 30.044 73 BAT 2. ASL 35.385 167 0,5 15.104 42,2 18.892 52,8 1.215 3,4 641 0,8 336 0,9 11.135 31,1 23.405 65,5 11.806 78 Brindisi 3. ASL 56.608 1.881 3,3 25.043 44 21.634 38 3.860 6,8 977 1,7 611 1,1 22.988 40,4 28.505 50,1 22.032 88 Foggia 4. ASL 74.342 10.655 14,5 26.831 36,4 26.521 36 2.529 3,4 1.350 1,8 1.307 1,8 28.501 38,7 37.660 51,2 18.221 68 Lecce 5. ASL 47.540 3.208 6,6 21.667 44,7 22.677 46,8 4.884 10 1.198 2,5 367 0,7 14.685 30,3 36.875 76,1 12.479 57,5 Taranto

Puglia 319.019 27.388 7,16 129.824 41,24 127.663 41,88 18.822 5,92 6.579 1,82 4.501 1,26 118.004 35,78 181.853 59,04 94.582 72,9

Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati della ASL FG, relativi all’anno 2016, del sistema Emergenza Urgenza Territoriale 118 delle singole postazioni medicalizzate.

TABELLA ACCESSI PET E PPIT PRESSO OSPEDALI AZIENDALI

ANNO 2016

O ALTRO /

NERI

ROSSI GIALLI .

% .

N. . IMESSI SSI TOTALI SPEDALI D COD O OSPEDALE COD RICOVERATI COD CODICI VERDI TRASPORTATI CORSO VISITA ACCE ALTRO OSPEDALE ABBANDONA PS IN RIFIUTO RICOVERO RIFIUTO RICOVERO TRASFERITI C 1. Cerignola 2.086 1.135 157 180 30 120 1.131 30% 3.663 2. Manfredonia 1.085 430 155 84 45 29 935 43% 2.144 3. San Severo 2.064 1.670 275 231 215 60 1.623 35% 4.515 4. Lucera 331 204 30 31 23 5 220 35% 624 5. Foggia 6. San Giovanni Rotondo

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TABELLA CODICI VERDI DELLE PET 118 (MEDICALIZZATE) E PPIT TRASFERITI C/O OSPEDALI ANNO 2016

ALTRI TOT. ALTRI TOT. OO.RR CSS SAN OSPEDALI INTERVENTI % DI TRASF. IN N. POSTAZIONI CERIGNOLA MANFREDONIA LUCERA OSPEDALI TRASF. FG SGR SEVERO EXTRA PET OSPEDALE. REGIONALI OSPEDALI REGIONALI 118 Anzano 1. di Puglia 154 0 0 34 0 0 0 0 188 420 44,76

2. Cerignola 149 0 0 1.225 0 0 0 0 1.374 2.843 48,32

3. Lesina 20 5 213 88 0 0 0 0 326 1.217 26,78

4. Lucera 305 0 7 0 0 309 0 0 621 1.973 33,47

5. Manfredonia 2 206 0 0 987 0 0 0 1.195 3.069 38,93

6. Orta Nova 596 0 0 685 0 0 0 0 1.281 2.697 41,73

7. Peschici 0 83 215 0 0 0 0 0 298 1.174 25,38

8. Rodi G. 0 43 217 0 0 0 0 0 260 1.045 24,88 S. Marco in 9. Lamis 0 486 53 0 0 0 0 0 539 1.167 46,18 S. Nicandro 10. Garganico 15 31 443 142 0 0 0 0 631 1.936 32,59

11. San Severo 57 21 990 1 0 0 0 0 1.069 3.002 35,60

12. Serracapriola 7 1 199 0 0 0 0 0 207 1.014 20,41

13. Torremaggiore 28 8 709 0 0 0 0 0 745 2.198 33,89

14. Vico del G. 0 93 195 0 0 0 0 0 288 909 31,68

15. Vieste 0 254 43 0 17 0 0 0 314 1.321 23,76

16. Zapponeta 58 16 0 84 166 0 0 0 324 897 36,12 Cagnano 17. Varano 0 79 28 0 0 0 0 0 107 305 35,08

18. Isole Tremiti 51 40 5 0 0 0 0 0 96 359 26,74

19. Hems 45 45 9 35 5 2 4 0 145 181 80,11 Volturino 20. (Auto) 55 0 0 0 11 19 0 0 85 330 25,75 Mattinata 21. (Auto) 0 88 0 0 151 0 0 0 239 708 33,75 Foggia 22. (Auto) 825 11 0 1 0 0 0 0 837 2.411 34,71

TOTALI 2.367 1.510 3.326 2.295 1.337 330 4 0 11.169 31.176 36%

TABELLA CODICI VERDI DELLE PET 118 (MEDICALIZZATE) E PPIT TRASFERITI C/O OSPEDALI ANNO 2016

CODICI DI FINE MISSIONE (RIENTRO)

TOT. TOT. COD. % CODICI % DI TRASF. TOT. TRASF. INTERVENTI VERDI VERDI N. POSTAZIONI IN BIANCO VERDE GIALLO ROSSO NERO OSPEDALI PET TRASFERITI TRASFERITI IN OSPEDALE. 118 IN OSPEDALE OSPEDALI

Anzano 1. di Puglia 188 420 44,76 20 210 183 5 2 0 0

2. Cerignola 1.374 2.843 48,32 51 1.460 1.059 211 62 390 26,71

3. Lesina 326 1.217 26,78 10 622 512 65 8 189 30,38

4. Lucera 621 1.973 33,47 38 957 817 125 36 271 28,31

5. Manfredonia 1.195 3.069 38,93 41 1.440 1.401 142 45 401 27,84

6. Orta Nova 1.281 2.697 41,73 51 1.237 1.237 136 36 320 25,86

7. Peschici 298 1.174 25,38 15 552 521 71 15 260 49,80

8. Rodi G. 260 1.045 24,88 11 490 471 55 18 185 37,75 S. Marco in 9. Lamis 539 1.167 46,18 21 529 498 91 28 201 38 S. Nicandro 10. Garganico 631 1.936 32,59 24 920 855 112 25 231 29

11. San Severo 1.069 3.002 35,60 52 1.411 1.312 179 48 410 29

12. Serracapriola 207 1.014 20,41 10 459 468 66 11 125 27,33

13. Torremaggiore 745 2.198 33,89 36 996 997 128 41 236 23,69

14. Vico del G. 288 909 31,68 14 447 368 62 18 198 44,29

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15. Vieste 314 1.321 23,76 22 643 543 92 21 205 31,88

16. Zapponeta 324 897 36,12 17 438 379 45 18 164 37,44 Cagnano 17. Varano 107 305 35,08 9 150 124 15 7 106 70,66

18. Isole Tremiti 96 359 26,74 4 190 125 35 5 21 11

19. Hems 145 181 80,11 1 36 96 45 3 0 0 Volturino 20. (Auto) 85 330 25,75 4 98 138 79 11 0 0 Mattinata 21. (Auto) 239 708 33,75 18 179 370 125 16 0 0 Foggia 22. (Auto) 837 2.411 34,71 38 621 1.381 312 59 0 0

TOTALI 11.169 31.176 507 13.935 13.855 2.196 533 3.913 34%

% DI TRASF. Tot. Cod. verdi % codici verdi TOT. TRASF. PPIT Tot. Accessi IN BIANCO VERDE GIALLO ROSSO NERO trasferiti in trasferiti in N. OSPEDALI OSPEDALE. ospedale ospedali Monte S. 23. Angelo 3.291 223 6,77 S. marco in 24. Lamis 3.564 11 0,30

25. Torremaggiore 5.699 96 1,68 Vico del 26. Gargano 3.485 61 1,75

27. Vieste 5.388 83 1,54

TOTALI 21.427 474

2.1.8 Obiettivi Specifici Gli obbiettivi che si intendono raggiungere attraverso questo progetto sono i seguenti: • Le postazioni 118 che hanno già delle percentuali, inferiori alla media provinciale, di trasferimento di codici verdi in chiusura presso ospedali di riferimento si impegneranno a mantenere, se inferiori del 3%, o a migliorare, le performance già raggiunte; • Le postazioni 118 che hanno delle percentuali alte di trasferimento dei codici verdi in chiusura presso ospedali di riferimento, si impegneranno a migliorare le performance sino a uniformarsi alla media regionale prima, e a quella provinciale dopo; • Le automediche, fermo restando la tipologia di interventi a cui sono preposte (codici gialli e rossi in partenza), si impegneranno a ridurre eventuali trasferimenti di codici verdi di fine missione; • Tutte le postazioni si impegneranno a ridurre complessivamente la percentuale dei trasporti in ospedale (soprattutto dei codici verdi di minore gravità) per non intasare i P.S. e DEA di I e II livello. La quota degli incentivi legati alla riduzione dei trasferimenti è di € 3,00 per ogni ora lavoro ed è proporzionata alla percentuale di realizzazione dell’obbiettivo specifico come esplicitato successivamente. Tale quota è integrata in maniera graduale a seconda del disagio delle postazioni come previsto nell’allegato n. 2 “Analisi dei costi”. L’indennità da erogare è legata alle attività che i medici delle Postazioni ET 118 avranno svolto per la realizzazione degli obiettivi e sarà commisurata al grado di raggiungimento degli stessi, così come di seguito specificato: • Il 30% della quota dell’incentivo è legato al raggiungimento dei primi tre obiettivi specifici sopra menzionati mentre, il 70% della quota

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dell’incentivo è legato al raggiungimento del quarto obiettivo specifico (riduzione del 3% di trasferimenti di codici verdi in ospedali di riferimento). Le indennità saranno corrisponde nel seguente modo: • Le postazioni che all’avvio del progetto si attestano almeno del 3% al di sotto della media provinciale che è pari al 34%, percepiranno l’intera quota di indennità e si impegneranno a mantenere lo standard raggiunto; • Le postazioni che hanno una percentuale pari al 34% (media provinciale) percepiranno il 70% dell’indennità massima; • Le postazioni che sono al di sopra della media provinciale (34%) e non superano la media regionale (59,4%) percepiranno il 60% dell’indennità massima; • Le postazioni che si trovano al di sopra della media regionale (59,4%) percepiranno il 30% dell’indennità massima. A scadenza semestrale, previa verifica e valutazione dei dati, gli incentivi, così come graduati per fasce (A – B – C), verranno corrisposti in percentuale a seconda del grado di raggiungimento degli obbiettivi: • le postazioni che dimostrano di aver superato o eguagliato la media provinciale (34%), che nel corso dei sei mesi si allineeranno a tale media, raggiungeranno il 70% dell’indennità; • per ogni riduzione dei trasferimenti pari all’1% le postazioni percepiranno un ulteriore 10% che si aggiungerà al 70% sino al raggiungimento dell’obbiettivo totale (31% dei codici verdi trasferiti presso ospedali di riferimento) che equivale al 100% dell’indennità massima. Si intende che le percentuali di miglioramento variano al mutare della media regionale: • se questa dovesse migliorare le nostre percentuali devono seguire tale andamento; • qualora la stessa dovesse peggiorare le nostre percentuali restano invariate.

2.1.9 Monitoraggio del Progetto Verranno, inoltre, valutati i dati sanitari relativi ai pazienti trasferiti, la tipologia di Codice e l’esito in ricovero o meno. I dati saranno rilevati a T0 (fase ex ante), T1 (fase ex post). I dati saranno acquisiti dalla piattaforma informatica predisposta per supportare il sistema. Le due fasi di valutazione monitoraggio ci consentiranno di porre in essere eventuali azioni correttive che si dovessero rendere necessarie. Inoltre, saranno introdotte nelle postazioni delle schede che monitoreranno i dati dei codici verdi non trasferiti in ospedali di riferimento ma trattati in loco.

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Sulla base di questi dati saranno effettuate delle verifiche intermedie a 6 mesi – 12 mesi – 18 mesi per poter apportare eventualmente dei correttivi in itinere al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il modello della scheda è di seguito riportato:

PET 118 DI ……………….

CODICE CODICI CODICI PROGRESSIVO CODICE CODICI VERDI FIRMA DEL N. MEDICO DATA FINE VERDI VERDI PRESTAZIONE INVIO TRASPORTATI MEDICO MISSIONE TRASFERITI TRATTATI

1. 2. 3. 4. 5.

È stato dato mandato alla ditta che gestisce i flussi della ASL FG di approntare un foglio elettronico per la registrazione delle prestazioni in modo da rendere l’attività svolta monitorabile e certificata. Il monitoraggio sarà continuo e le verifiche saranno effettuate semestralmente. A conclusione della prima annualità saranno verificati i risultati finali e il grado di raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

2.1.10 Attuazione delle azioni di miglioramento e rivalutazione dei risultati Nel corso della realizzazione del progetto saranno poste in essere le azioni di monitoraggio previsti nel paragrafo 2.1.8 che ci consentiranno di porre in essere eventuali azioni correttive che si dovessero rendere necessarie, nel caso, saranno rivalutati gli standard e le quote da ripartire.

2.1.11 Strumenti e metodi Il progetto si sviluppa attraverso le seguenti direttrici: 1. Valutazione ex ante ed ex post; 2. Schede di monitoraggio per poter apportare eventualmente dei correttivi in corso al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.

2.1.12 Lista di distribuzione I risultati del monitoraggio del progetto saranno valutati da un comitato tecnico scientifico e, successivamente, dopo la loro validazione saranno diffusi prima tra gli operatori sanitari attraverso incontri di Audit, poi, a conclusione del progetto a tutti i cittadini attraverso campagne di comunicazione e pubblicazione sul sito web.

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2.1.13 Allegato 1: indicatori oggettivamente verificabili Indicatori di Dimensione • Dimensione assoluta: n. codici verdi (trasferiti) in diminuzione; • Dimensione assoluta: n. codici verdi (in uscita) di fine missione in diminuzione (in riferimento alle automediche); • Dimensione annuale: n. casi seguiti in 12 mesi; • Aspetto dinamico della dimensione: n. codici seguiti negli ultimi 24 mesi / n. codici che sono stati seguiti nei precedenti 24 mesi.

Indicatori di Continuità • Durata: n. mesi di attività del progetto.

Indicatori di Complessità • Qualitativo: tipologia di figure professionali coinvolte nell’erogazione del servizio (Medici, Infermiere, ecc.); • Quantitativo: n. di operatori coinvolti nell’erogazione del progetto (mesi persona) /n. di utenti.

Indicatori di Dimensione Efficienza • Costo totale annuo di mantenimento del progetto (compreso il personale, attrezzature, ecc.) / n. utenti seguiti.

Indicatori di Efficacia • Riduzione incidenza trasferimenti codici verdi in ospedale: % di trasferimenti codici verdi in ospedale negli ultimi 24 mesi tra utenti seguiti dopo il seguente progetto / % di trasferimenti codici verdi in ospedale negli ultimi 24 mesi tra utenti seguiti prima del seguente progetto.

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2.1.14 Allegato 2: scheda costi

Regolamento Applicazione degli incentivi ai medici delle postazioni 118 legate al disagio e alla gestione dei Codici Bianchi, Verdi e dei PPIT (Postazioni Mobili 118)

Copertura Finanziaria del Progetto Il finanziamento del Progetto è a carico del Fondo della Medicina Generale Costo Annuale del Progetto Voci di Spesa Quota oraria N. Descrizione in € x 164 ore Importo Medici mensili Comuni disagiati di classe A: Vico del Gargano, Vieste. 6 10 € 105.000,00 Comuni disagiati di classe B: San Marco in Lamis (PPIT), Monte Sant’Angelo - Rodi Garganico, Torremaggiore (PPIT), Peschici, Anzano di 5 35 € 305.000,00 Puglia, Volturino, Cagnano Varano. Postazioni 118: Foggia (auto medica), Manfredonia, Cerignola, San Severo, Lucera, Ortanova, Zapponeta, Lesina, Serracapriola, S. 3 65 € 450.000,00 Marco in Lamis (PET), Torremaggiore (PET), San Nicandro Garganico, Mattinata, Isole Tremiti. Fondo Assicurazione € 6.244,13 Enpam Ente € 98.431,74 Totale stimato 110 € 964.675,87

Vito Piazzolla Direttore Generale

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