Il Vostro Giornale - 1 / 7 - 25.09.2021 2

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Vostro Giornale - 1 / 7 - 25.09.2021 2 1 In Liguria nasce il progetto museale la “Casa dei Cantautori” di Redazione 18 Maggio 2021 – 17:45 Genova. Presentato oggi nella sede dell’Abbazia di San Giuliano a Genova il progetto “Casa dei Cantautori”, con la presenza, in video collegamento, del Ministro della cultura Dario Franceschini, del Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo. Alla presentazione hanno preso parte Dori Ghezzi e Gino Paoli. Delegata, in rappresentanza del sindaco di Genova Marco Bucci, l’assessore comunale alla cultura Barbara Grosso. Per la prima volta, questa mattina, sono state mostrate le immagini di quello che sarà il percorso espositivo, di come si snoderà partendo da un concetto di fondo: la “Casa dei Cantautori” nasce a Genova dove, grazie agli influssi che questa città portuale riceve da oltremare, nasce anche la canzone d’autore che influenza poi il corso della canzone d’autore italiana (della quale, nell’esposizione, si portano numerosi esempi). Il percorso sarà in parte multimediale, basato sulla realtà aumentata e in continua evoluzione, ma in parte sarà basato anche sull’esposizione di oggetti preziosissimi donati dagli artisti o dalle famiglie che li rappresentano. Un esempio clamoroso, scoperto in conferenza stampa, è rappresentato dalla chitarra Ibanez, da cui Fabrizio non si separava mai e con cui ha suonato nell’album “Rimini”, e dal mandolino genovese, fatto costruire proprio da Faber e utilizzato per comporre “Princesa”. Gli strumenti, finora custoditi dalla “Fondazione Fabrizio De André Onlus”, sono stati Il Vostro Giornale - 1 / 7 - 25.09.2021 2 donati e consegnati oggi da Dori Ghezzi. Nell’anticipare i contenuti del museo sono state mostrate le foto di due chitarre di Ivano Fossati: la Stratocaster e la chitarra portoghese con le quali ha composto rispettivamente “Cara Democrazia” e “Mio fratello che guardi il mondo”. Il cantautore ligure donerà, tra altri, anche il flauto con cui ha composto ‘Dolce acqua’. “Casa Cantautori” nasce da un’idea progettuale di Regione Liguria sottoposta al Ministero dei beni culturali a firma di Ilaria Cavo e Margherita Rubino, subito sposata e finanziata dal Ministro Dario Franceschini e inserita nel piano dei “grandi progetti culturali ” del Ministero, con Regione Liguria come soggetto attuatore. L’accordo di valorizzazione siglato tra MIC, Regione e Comune ha dato vita al gruppo di lavoro (composto da Dori Ghezzi, Paolo Masini, Massimo Bernardini, Margherita Rubino, Serena Bertolucci, Cesare Torre) che ha elaborato il concept e affidato ai curatori Guido Harari, Renato Tortarolo, Massimo Bernardini, Francesco De Nicola l’elaborazione del progetto affidato per la parte architettonica alla società Milk Train. “Ho promosso e sostenuto con convinzione l’idea della ‘Casa dei Cantautori’ a Genova perché c’è un tema di riscatto per quella canzone d’autore italiana per troppo tempo guardata con disattenzione ma che ha formato intere generazioni anche dal punto di vista valoriale – così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, è intervenuto alla presentazione dedicando la partenza del progetto a Franco Battiato nel giorno della sua scomparsa -. Migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze sono cresciuti ascoltando e riascoltando quelle parole e i messaggi che contenevano e trasmettevano” “Fin dall’inizio del mio primo mandato – ha aggiunto Franceschini – ho cercato questo riscatto: nella legge per lo spettacolo dal vivo abbiamo inserito un articolo che dice espressamente che ‘la Repubblica riconosce il valore artistico della canzone popolare e d’autore’. Abbiamo poi creato il ‘Portale della canzone’ per raccogliere la memoria storica della canzone italiana e abbiamo ampliato i contribuiti del Fus alla musica contemporanea e popolare. Sulla ‘Casa dei Cantautori’ il Ministero della cultura ha fatto un consistente investimento per farla nascere a Genova dove era giusto che nascesse vista l’importanza della scena cantautorale”. “In futuro potremmo anche pensare di avere altri luoghi in altre parti d’Italia dove si ricordano le singole tradizioni. La ‘Casa dei Cantautori’ sarà un luogo vivo, non di sola conservazione delle memorie, ma di valorizzazione del presente” ha concluso Franceschini. “Oggi è una giornata particolare perché se ne va Franco Battiato, un grande della musica italiana, quella musica che in questo luogo vogliamo celebrare, ricordando la tradizione genovese e ligure della canzone italiana, una forma moderna di poesia – ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Credo che questo diventerà un luogo moderno e suggestivo in cui, ognuno di noi, camminandoci dentro, ricorderà un pezzo della propria vita.” “ E’ bello inoltre che si presenti in una giornata in cui il paese inizia a sperare di ritornare alla normalità dopo il decreto del presidente del Consiglio di ieri per cominciare le riaperture. Speriamo di fare in fretta e che tanti italiani diano a questo museo il tributo che merita. Questo polo, che saprà coinvolgere appassionati e nuove generazioni, andrà ad affiancarsi ai musei già esistenti sul nostro territorio, ampliando così l’offerta turistica della nostra regione e potrà essere anche un centro di grande attrazione per la formazione dedicata soprattutto ai giovani” ha terminato. Il Vostro Giornale - 2 / 7 - 25.09.2021 3 “La Casa dei Cantautori –sottolinea il sindaco di Genova Marco Bucci – sarà un grande polo attrattivo per la cultura e il turismo a Genova. Un luogo simbolo della storia della musica italiana ma anche un polo multimediale di grande richiamo: un fiore all’occhiello non solo per Genova e la Liguria. Ringrazio tutti i soggetti che hanno creduto nel progetto e collaborato perché una suggestione diventasse realtà concreta”. “Questa presentazione di oggi è dedicata a Franco Battiato – dichiara l’assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo -. Insieme a Dori Ghezzi abbiamo voluto mostrare il video nel quale nel 2000 Battiato cantava ‘Amore che vieni, amore che vai’. Si era commosso e non era riuscito a terminare la canzone. Questo accadeva a Genova, nel ricordo di Fabrizio e non è casuale. Oggi presentiamo questa Casa dei Cantautori e quella sua commozione è la stessa, è la nostra per lui. E a proposito di questa ‘Casa’ avevo promesso a Dori, la prima volta che ci siamo incontrate, che mi sarei impegnata per trovare una struttura per ricordare non solo Fabrizio ma tutti i nostri cantautori ma non un posto qualunque, un luogo che fosse ‘vivo’.” “Oggi credo che possiamo dire che, grazie all’impegno di molti che ci hanno creduto, dal ministro Franceschini che ha sposato subito l’idea progettuale, al gruppo di lavoro, ai curatori, questo sarà una casa ‘viva’ dove riecheggerà musica: viva per l’impostazione interattiva e multimediale, viva per il pubblico che vuole richiamare, viva perchè pensata come passaggio di testimone per le nuove generazioni che successivamente, nel parte della Chiesa da restaurare, potranno formarsi, provare, esibirsi; viva per la curiosità che certi oggetti, come quelli mostrati oggi da Dori o donati da tutti gli altri protagonisti, sanno ancora accendere. Questa Casa potrà diventare uno dei luoghi più attrattivi della nostra regione e un riferimento per il polo museale italiano” ha concluso l’assessore. “Non posso non ricordare oggi – ha dichiarato Dori Ghezzi – la commozione di Franco al Teatro Carlo Felice di Genova mentre cantava una canzone di Fabrizio ‘Amore che vieni amore che va’ e non riuscì a concluderla per la commozione. Ecco le cose non finiscono, non si muore, nessuno muore mai. Franco vivrà anche in questa casa. Quando qualche anno fa mi si parlava di ideare una cosa che riguardava Fabrizio, non ero affascinata e non sarebbe piaciuto neanche a lui. Non si voleva un museo. E questo non lo è: questo è un punto di partenza. Deve essere un luogo che diventa motivo di ispirazione per i giovani che vengono qui. In questo senso diventa utile, impegnarsi ed investire per poi dare un ritorno”. “La nuova cultura, la nuova canzone, un po’ meno ipnotica, è nata qua. A Genova, da quattro ragazzi, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Fabrizio De André ed io – ha detto Gino Paoli in collegamento alla presentazione della Casa dei Cantautori – Senza di noi, senza questo cambiamento di prospettiva, tante cose non sarebbero nate. Abbiamo aperto la strada da un punto di vista culturale e Genova deve ricordarlo. È semplicemente una cosa giusta”. “La progettazione, ora completa, e la serie importante dei lasciti, dovuta al lavoro preliminare dei curatori Massimo Bernardini, Francesco De Nicola, Guido Harari e Renato Tortarolo – dichiara Margherita Rubino, co-ideatrice del primo progetto del 2016 e componente del comitato scientifico – consente di avviare ora la fase operativa di un percorso quadriennale confortato anche da molti cantautori italiani”. “Questa zona della città, dove iniziò la storia del cantautorato genovese e ligure, è la sede naturale della Casa dei cantautori, che trova spazio in una location prestigiosa quale è l’Abbazia di San Giuliano, una sorta di riconoscimento alla nostra tradizione musicale che dialoga con un’icona architettonica di Genova. Siamo molto contenti che questo grande Il Vostro Giornale - 3 / 7 - 25.09.2021 4 progetto italiano sia approdato nella nostra regione, nella nostra città, che si arricchisce di un altro polo culturale in omaggio alla musica dei grandi autori liguri, pietra miliare nella crescita dei cantautori italiani – commenta l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso –. Un progetto dinamico che non si
Recommended publications
  • Archivio D'autore: Le Carte Di Fabrizio De André
    STRUMENTI CXCIV OSCADELLI M ANO F TE Nella facciata anteriore della sovracoperta: e S Particolare di una stesura, di mano di Fabrizio De André, del testo della canzone Crêuza de ABBRINI (AFDA, G.V.28 [1997, novembre]). F mä ante © «Fondazione Fabrizio De André onlus». ARTA M Nella facciata posteriore della sovracoperta: Fabrizio De André in concerto al Teatro Tenda di Firenze (gennaio 1982). Archivio d’Autore: Fotografia di Lorenzo Maffei. le carte di Fabrizio De André © «Archivio Lorenzo Maffei». Inventario a cura di Inventario Archivio d’Autore: le carte di Fabrizio De André d’Autore: le carteArchivio di Fabrizio Le scansioni dei documenti sono state realizza- te presso l’Università degli studi di Siena, Inventario a cura di Sistema Bibliotecario di Ateneo. MARTA FABBRINI e STE F ANO MOSCADELLI I curatori e l’editore del volume ringraziano Introduzione di la «Fondazione Fabrizio De André onlus» e STE F ANO MOSCADELLI l’«Archivio Lorenzo Maffei» per aver messo gentilmente a disposizione i documenti che R O M A compaiono nelle facciate della sovracoperta. 2012 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI La riproduzione sotto qualsiasi forma di tali DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI documenti non può avvenire senza specifica 2012 autorizzazione da parte degli aventi diritto. PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CXCIV STRUMENTI CXCIV 978-88-7125-323-7 N SB I Archivio d’Autore: OSCADELLI M le carte di Fabrizio De André ANO F TE e S ABBRINI Inventario a cura di F MARTA FABBRINI e STE F ANO MOSCADELLI ARTA M Introduzione di STE
    [Show full text]
  • Diodato Biografia
    DIODATO BIOGRAFIA Diodato esordisce discograficamente nell’aprile 2013 con “E forse sono pazzo” (Le Narcisse Records/Goodfellas). Il disco suscita immediatamente interesse e viene recensito ottimamente su diverse testate nazionali (La Repubblica XL, Il Mucchio, Il Messaggero). I primi singoli estratti vengono trasmessi da numerose emittenti radiofoniche e con la rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, contenuta nell'album, Diodato partecipa alla colonna sonora del film di Daniele Luchetti "Anni felici" con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Toronto. Nel febbraio 2014 Diodato partecipa al 64esimo Festival di Sanremo nella categoria “Nuove proposte” con la canzone “Babilonia”. Le esibizioni al Teatro Ariston lo portano a conquistare il secondo posto nella classifica generale e i complimenti della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì, che ha dichiarato: “In mezzo a loro (i concorrenti) c’è un genio, Diodato, che purtroppo non è stato premiato né dalla critica né dal voto popolare. Io gli avrei dato tutto, gli avrei messo in braccio Laetitia Casta”. Anche Mina su Vanity Fair ha citato il brano considerandolo uno dei migliori di tutto il festival. Nel marzo del 2014 Diodato viene scelto dalla trasmissione televisiva di Rai 3 “Che Tempo che Fa“ come ospite fisso. Ogni domenica in collegamento per dodici puntate con le sue “canzoni in un minuto”, rende omaggio ai grandi artisti della musica italiana (come Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Mina, Luigi Tenco e Bruno Lauzi) proponendo alcune delle più belle canzoni di sempre. Il Primo Maggio partecipa nella sua Taranto al grande concerto per la Festa del Lavoro in compagnia di nomi illustri come Vinicio Capossela, Afterhours, Caparezza, 99 Posse e molti altri.
    [Show full text]
  • Giorgio Gaber Cronologia Artistica
    | w w w . g i o r g i o g a b e r . o r g | I d o c u m e n t i d e l s i t o | N . 1 | G i o r g i o G a b e r | C r o n o l o g i a a r t i s t i c a | I documenti del sito N.1 Giorgio Gaber Cronologia artistica Questa dispensa prodotta dal sito www.giorgiogaber.org propone una elencazione in ordine cronologico delle principali produzioni, partecipazioni ed eventi che hanno scandito la biografia artistica di Giorgio Gaber in parallelo alla sua peculiare attività teatrale. A cura di Micaela Bonavia Collaborazione di Chiara Guidetti Aggiornamento: 2-10-2004 1997-2004 © www.giorgiogaber.org - TUTTI I DIRITTI RISERVATI, salvo dove diversamente specificato. Crediti: Progettazione e programmazione HTML: S. Veneri. Ideazione e sviluppo dei contenuti: S. Veneri, V. Rossi, M. Bonavia. Elaborazioni grafiche: M. Bonavia Pagina 1/20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1011121314151617181920 | w w w . g i o r g i o g a b e r . o r g | I d o c u m e n t i d e l s i t o | N . 1 | G i o r g i o G a b e r | C r o n o l o g i a a r t i s t i c a | 1957 Manifestazioni Primo Festival italiano del Rock - Milano, Palazzo del Ghiaccio canore Al festival partecipano tutti i nuovi "rockers" Gaber e Celentano si sfidano uno dopo l'altro a chi riesce a scatenare di più il pubblico cantando "Ciao ti dirò", Gaber (chitarra) e Jannacci (tastiere) sono ancora i Rock Boys di Celentano (18/5/1957) 1957 Manifestazioni Processo al Rock - Milano, Teatro Nuovo La Repubblica, 14/04/2004, canore Evento organizzato per convincere la polizia ad autorizzare nuovamente intervista a esibizioni rock, dopo che queste erano state proibite perché scaldavano troppo Celentano gli animi dei giovani.
    [Show full text]
  • Luigi Tenco, Solo Un Uomo Venerdì 18 Maggio 2012 00:00
    Luigi Tenco, solo un uomo Venerdì 18 Maggio 2012 00:00 Luigi Tenco nasce alle 14 del 21 marzo 1938 a Cassine, in provincia di Alessandria. Viene alla luce in casa, in corso Garibaldi 10, da Teresa Zoccola, vedova di Giuseppe Tenco, trovato morto nella stalla il 21 settembre 1937, ucciso, forse ubriaco, dal calcio di una mucca alla tempia durante la mungitura: non fu eseguita autopsia, nonostante le richieste di un parente. I congiunti che avevano denunciato la morte al podestà di Maranzana, dichiararono essere avvenuta alle due del 21 settembre, ma s’erano presentati all’autorità solo alle 17.30 del giorno successivo. • I primi anni di Tenco trascorrono tra Cassine, Ricaldone e Maranzana. La famiglia è composta da: mamma Teresa (che gestisce una pensione), molto bella, spesso oggetto di pettegolezzi tra paesani; lo zio Giovanni, fratello di Teresa e capo della famiglia, commerciante in vini; un altro fratello di Teresa, disabile; i nonni molto anziani; un fratellino più grande di nove anni, di nome Valentino, tenuto in collegio a Varazze. Gli Zoccola, benestanti, possiedono una fornace. A Ricaldone vivono in una casa bianca, a tre piani, con cortile e pergola di vite, una stalla e la rimessa per il barroccio. • A un certo punto Luigi Tenco scopre di essere un figlio illegittimo. Glielo dice un adulto del paese. Il vero padre era, ai tempi dell’incontro con Teresa, uno studente di dieci anni più giovane. Saputo della nascita del bambino, aveva più volte chiesto di riconoscerlo, ottenendo l’ostinato rifiuto dei genitori di lei. Sposerà un’altra donna e non avrà altri figli.
    [Show full text]
  • «Io Riportai Il Cadavere Nell'albergo»
    Giovedì 10 febbraio 1994 Cultura Lniki5 pagina 3 IL CASO TENCO. «Oggi » riapre la polemica con testimonianze inedite ARCHIVI ROSSELLA BATTISTI Marilyn ..Monroe L ombra dei Kennedy «Io riportai e i barbiturici Tre e quaranta del 3 agosto l'J61 in una stanza di un mote1 e ilifomiano muore VI ìnlvn Monroe La polizia ar chiviò rapidamente il ciso come morte per overdose di barbiturici Suicidio detto ancora più esplicita mente t come sembravano indicare i il cadavere numerosi tentativi che Marilvn aveva compiuto in precedenza le sue crisi di depressione Ma la sua morte ha evocato fantasmi più inquietanti si parla sempre più spesso di omicidio Qualcuno probabilmente un emis­ sario della mafia I avrebbe uccisa per tutelare il buon nome di John e nell'albergo» Robert Kennedv con i quali 1 attrice aveva avu'o una storia I presunti si cari non ebbero alcuna pieta per la dolce e fragile bionda d Hollvwood La notte fra il 26 e il 27 gennaio del 1967 gli altri, parla il necroforo in servizio allo­ il sex svmbol più amato del uni ma Luigi Tenco fu trovato-morto nella sua ra «Fui io a trasportarlo prima all'obito­ camera dell'hotel Savoy di Sanremo Uf­ rio e poi, di nuovo, nella stanza 219 del­ ficialmente si trattò di suicidio Ma, a 27 l'hotel Savoy Non ho mai capito per­ anni di distanza, il caso si riapre clamo­ ché» Il settimanale pubblica foto, an­ Morte nell'acqua rosamente Il settimanale Oggi, a giorni ch'esse inedite, che mostrano il cantau­ per il leader dei Doors in edicola, riporta testimonianze inedite tore a terra in una posizione assoluta­
    [Show full text]
  • Evoluzione Della Musica Italiana 2
    Evoluzione della musica italiana 2 Gli anni Sessanta o, se preferite, i "mitici" anni Sessanta come spesso molti amano definirli, hanno rappresentato certamente il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il secolo scorso abbia mai visto. Gli eventi S socio-politici e culturali di quegli anni avrebbero infatti i t u a inevitabilmente influenzato e modificato profondamente z i o n valori, aspirazioni e stile di vita delle future generazioni. Prima e s o la beat generation e in seguito la musica pop, diventano il c i o - nuovo modo di espressione dei giovani, che si identificano p o l i sempre di più nei loro idoli musicali. Sono gli anni in cui si t i c affermano i media, la cultura pop e la minigonna, che fa a emergere una nuova figura femminile che abbandona gradualmente l'etichetta formale in favore di una maggiore espressione di libertà. Nella prima parte del decennio L'Italia risente ancora dei benefici del boom economico, che favorisce le attività economiche ed il progresso della tecnologia. Sono sempre di più gli Italiani che scendono nelle piazze per manifestare i loro ideali politici ed esprimere il proprio dissenso; proprio le piazze saranno teatro, qualche anno più tardi, verso la fine del decennio, delle grandi contestazioni giovanili che culmineranno nella grande rivoluzione culturale del '68. I primi Cantautori La contrapposizione fra melodici e urlatori non ebbe ne vincitori ne vinti. Il vero elemento di novità, negli anni sessanta, fu costituito da un gruppo di musicisti che prendevano a modello gli chansonniers (cantautori) francesi le cui canzoni parlavano un linguaggio più aderente alla realtà e nello stesso tempo recuperavano alcuni aspetti della tradizione popolare.
    [Show full text]
  • Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950S-1980S)
    Differentia: Review of Italian Thought Number 2 Spring Article 15 1988 Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950s-1980s) Paolo Prato Follow this and additional works at: https://commons.library.stonybrook.edu/differentia Recommended Citation Prato, Paolo (1988) "Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950s-1980s)," Differentia: Review of Italian Thought: Vol. 2 , Article 15. Available at: https://commons.library.stonybrook.edu/differentia/vol2/iss1/15 This document is brought to you for free and open access by Academic Commons. It has been accepted for inclusion in Differentia: Review of Italian Thought by an authorized editor of Academic Commons. For more information, please contact [email protected], [email protected]. Tradition, Exoticism and Cosmopolitism in Italian Popular Music ( 1950s-1980s) Paolo Prato INTRODUCTION Richard Wolfe's ProfessionalFake Book (Columbia Pictures Pub­ lications, 1983), a compilation of over 1000 songs for the club pianist-Broadway's best, contemporary hits, folk songs, movie greats, classical themes, etc.-includes nine Italian pieces. There are Neapolitan evergreens (0 sole mio, Come Back to Sorrento and Malafemmena), one a love song (Santa Lucia), another a Sicilian folk song (Eh cumpari), another an opera highlight (La donna e mobile) and three "modern" songs (Volare, Ciao ciao bambina, Cara mia) from the 1950s. The list makes up an average package of what many people outside Italy consider to be Italian popular music. The songs are part of that "knowledge at hand" (Alfred Schutz) DIFFERENT/A 2 (Spring 1988) DIFFERENT/A 196 which is necessary to cope with what is strange within everyday life routines.
    [Show full text]
  • Il Festival Dei Record Il Festival Dei Record
    RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 6 anno 89 10 febbraio 2020 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 dicembre del 16 673 n. Trib. Reg. 1997 dicembre del 16 673 n. Trib. Reg. foto di Maurizio d'Avanzo foto DIODATO VINCE il Festival dei record TELEVIDEO Lu 14 Ott 11:25:35 U LT I M 'ORA LA GUIDA COMPLETA AI PROGRAMMI RAI LA TROVATE ALLA PAGINA 501 DEL TELEVIDEO E ALLA PAGINA 482 DEL TELEVIDEO TUTTE LE ANTICIPAZIONI DEL RADIOCORRIERE TV La natura è misteriosa e inafferrabile IL SANREMO DEI RECORD stato il Festival dei record. Record negli ascolti, nella P – come palco. Bellissimo quello in piazza durata, nei temi affrontati. E ancora nella bellezza e Colombo. Sanremo live, mancava un contatto È nella bravura dei tanti artisti presenti. Un Festival che diretto con la città. ha dimostrato, ancora una volta, la grande forza della macchina Rai. Q – come qualità. Tanta nella musica. Tanta nelle trasmissioni che hanno raccontato il Noi proviamo a raccontarlo così. Festival. Tantissima nella grande macchina A - come Amadeus. Scommessa vinta. Ha trionfato, contro tutti e Rai… in ogni settore. tutto. R – come Red Carpet. Unire il teatro Ariston B – come Bugo. Una pagina stonata che forse non serviva. con il Palafiori è stata una grandissima C – come cori. Quanti ne abbiamo ascoltati mentre passavamo intuizione. Uno spettacolo. vicino agli alberghi assediati dai fan dei cantanti. Anche S – come Sanremo. Una città vestita a festa questo è Sanremo. con un clima primaverile. Spettacolo nello D – come Diodato. La sua canzone "Far rumore" è subito piaciuta spettacolo.
    [Show full text]
  • Non Storia Della Canzone, Ma Storia Nella Canzone
    Technische Universität Dresden – 26 settembre 2008 Corso di aggiornamento per insegnanti di italiano in Sassonia Non storia della canzone, ma storia nella canzone Margherita Romano Non ho l’età (1964)‏ Gigliola Cinquetti Non‏ho‏l’età non‏ho‏l’età‏per‏amarti non‏ho‏l’età per uscire sola con te. E non avrei, non avrei nulla da dirti Non ho l'età perché tu sai molte più Se tu vorrai cose di me... Se tu vorrai Lascia che io viva Aspettarmi Un amore romantico Quel giorno avrai Nell’attesa‏che‏venga‏ Tutto il mio amore per quel giorno, te ma ora no... Io ti sposerò (1964)‏ Luigi Tenco Un giorno di questi ti sposerò, stai tranquilla Così la smetterai di darmi il tuo amore col contagocce. Un giorno di questi ti sposerò, stai sicura Così la smetterai di rinfacciarmi quello che dice il mondo. Un‏giorno‏di‏questi‏ti‏giurerò‏d’amarti‏fino‏all’ultimo‏ giorno … Io ti sposerò (1964) Luigi Tenco … Ma tu sai già benissimo che non si può sapere cosa sarà domani... Un giorno di questi ti sposerò, stai tranquilla Così tu avrai diritto di avere quelle cose Che‏adesso‏io‏ti‏do‏soltanto‏perché‏t’amo Anche‏l’amore. Teresa (1965) - Sergio Endrigo Teresa Quando ti ho dato quella rosa Rosa rossa Mi hai detto Prima di te io non ho amato mai Teresa Quando ti ho dato il primo bacio Sulla bocca Mi hai detto Adesso cosa penserai di me … Teresa (1965) - Sergio Endrigo … Teresa Non sono mica nato ieri Per te non sono stato il primo Nemmeno‏l’ultimo‏lo‏sai‏lo‏so‏ma Teresa Di te non penso proprio niente Proprio niente Mi basta Restare un poco accanto a te a te Amare Come sai tu non sa nessuna Non devo perdonarti niente Mi basta quello che mi dai Teresa Teresa A Milano non crescono i fiori (1964) Gino Paoli L’altra‏sera‏volevo‏baciarti Ma non ho potuto farlo Perché ci presero nome e cognome Sotto un cielo che cielo non è La donna del Sud (1965) - Bruno Lauzi Una donna di nome Maria È arrivata stanotte dal Sud È arrivata col treno del sole Ma ha portato qualcosa di più.
    [Show full text]
  • The Story of the Project in the Heart of the Old Town of Genova, in the Early 50'S, There Was a Small Music Shop. the Shop Wa
    The story of the Project In the heart of the old town of Genova, in the early 50’s, there was a small music shop. The shop was located in via del Campo, a beautiful old street, full of historic buildings, but just beside the harbour. At that time the whole area was much more famous for prostitution and illegal activities, than for its architectural beauty. During the 50’s some marines were still living and travelling through Genova, having been stationed there during the second world war. Thanks to them the shop started to sell music from foreign countries that inspired generations of local musicians who, for the first time, were able to get songs in English and French. Via del Campo became very well known in Italy in the 60ies, because of a song by Fabrizio De André, the most famous italian cantautore (singer-songwriter), born in Genova in 1940. In his song, Via del Campo, Fabrizio De Andre told the story of a prostitute working there. As in many of his songs he painted a picture of the mysterious human richness of the old downtown, populated by marginalized and rebellious people, gypsies, prostitutes and knaves. Artistically active for almost 40 years and writer of 30 studio albums, he contributed to keeping alive the forgotten and neglected languages of Italy, like Genovese, and Sardinian. As a musician, Fabrizio De André experimented with many different genres. As a writer De Andre was mainly recognised as a poet. And using poetry, he attacked the Catholic Church hierarchy and the bourgeois morality for their hypocrisies in his songs.
    [Show full text]
  • Mafalda's Empathy Published on Iitaly.Org (
    Mafalda's Empathy Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) Mafalda's Empathy Tommaso Cartia (March 23, 2017) Mafalda Minnozzi is a true ambassador of Italian music. Her universal musical language brought her to combine Italian melodies with rhythms from all over the world. In 2015, after a long solo career, both she and New York guitarist Paul Ricci formed the “eMPathia Jazz Duo.” It’s a successful partnership that brought them to perform on some of the world’s most prestigious stages, like the Birland Jazz Club in New York. We met her there where she told us her life’s story. Page 1 of 5 Mafalda's Empathy Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) The Birdland is a New York Jazz temple that has hosted some of the greatest gods in the history of music. Some names include Charlie “Bird” Parker [2]–who inspired the club’s name long ago in 1949–John Coltrane [3], Miles Davis [4], and Lester Young. [5] In addition to jazz musicians, other artists and celebrities were regulars at the club, from Gary Cooper and Marilyn Monroe to Frank Sinatra, Marlene Dietrich, and Ava Gardner. Mafalda: A Pure Performer During the club’s sixty years of activity, perhaps nobody has been able to present such a rich repertoire of classic Italian pop music. Mafalda Minnozzi [6] did it thanks to her personal vocal style, which allows her to sing songs like Azzurro [7], Parole Parole [8], Come prima [9], Arrivederci [10], and Nessuno [11] in a swing, jazz, samba, or bossa nova style.
    [Show full text]
  • POPULISM, MUSIC and the MEDIA the Sanremo Festival and the Circulation of Populist Discourses
    PA rtecipazione e CO nflitto * The Open Journal of Sociopolitical Studies http://siba-ese.unisalento.it/index.php/paco ISSN: 1972-7623 (print version) ISSN: 2035-6609 (electronic version) PACO, Issue 13(1) 2020: 132-153 DOI: 10.1285/i20356609v13i1p132 Published in March 15, 2020 Work licensed under a Creative Commons At- tribution-Non commercial-Share alike 3.0 Italian License RESEARCH ARTICLE POPULISM, MUSIC AND THE MEDIA The Sanremo Festival and the Circulation of Populist Discourses Paolo Magaudda University of Padua ABSTRACT: The article has the purpose of expanding the study of the relationship between music and populism in two directions. On a more theoretical level, the article aims at establishing further interconnections between political science, cultural sociology and media studies. On an empirical ground, a primary aim is that of presenting a distinctive case, able to offer an example of how populist discourses could emerge and circulate in relation with music phenomena; this empirical case is represented by the public controversy, anchored on populist references, emerged in Italy during the 2019 Sanremo festival, the most important musical event of the country. What emerges from the analysis is that the circulation of populist discourses in society requires a re- newed theoretical sensibility, more able to intercept the role of aesthetic, cultural and symbolic phenomena, as well as a distinctive focus the role digital media technologies in reshaping the collective possibilities to articulate social and political identities. KEYWORDS: populism, music, cultural sociology, media rituals, Sanremo CORRESPONDING AUTHORS: Paolo Magaudda, [email protected] PACO, ISSN: 2035-6609 - Copyright © 2020 - University of Salento, SIBA: http://siba-ese.unisalento.it Paolo Magaudda, Populism, Music and the Media 1.
    [Show full text]