La Voce 12 23 06 2011:La Voce 12
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LATERIZI LATERIZI ARBIA ARBIA Via Aretina, 30 Via Aretina, 30 53010 Arbia Scalo (Si) 53010 Arbia Scalo (Si) Tel. 0577 364826 Tel. 0577 364826 La Voce del Campo – Direttore Responsabile: Maria Pia Corbelli Direzione, redazione, amministrazione: Via del Giglio 4a/4b, 53100 Siena – Tel. 0577/222999 – Fax 0577/281420 – Email: [email protected] Spedizione in abbonamento postale pubblicità inferiore al 45%. Art. 2 comma 20/B Legge 662/ 96 Filiale di Siena Autorizzazione Tribunale di Siena n°429 del 13/11/1982 Stampa: Tipografia Senese snc, str. della Tressa 9, Loc. Coroncina, 53100 Siena – Abbonamento sostenitore Euro 52,00 – C/C Bancario Monte dei Paschi di Siena N. 3175/71 Quindicinale di cultura, satira e costume Giovedì 23 giugno 2011 / n. 12 / E 1,00 Editoriale La Voce del Campo Giovedì 23 giugno / Numero 12 Pagina 2 La protesta metafora di un Paese immobile L’Italia s’è desta... (dice Benigni) di Maria Pia Corbelli chio prestigioso mentre loro alla fine hanno il solo risultato di rassegne mediocri che umiliano, offendono l’intelligenza e danneggiano la cultura. Ancora altri allarmi sono stati lanciati da famosi scrittori fra i quali Claudio Magris, forse l’intellettuale più raffinato e sensibile di cui dispone oggi l’Italia, come ha detto Achille Scalabrin. “Siamo un Paese in preda all’assuefazio- ne, agli scandali, nulla più scuote o fa indignare dicono i più: riflessione che prende spunto dalle centinaia di notizie che appaiono sui giornali di lobbies di p2, p3, p4, miliardi e miliardi di euro ripartiti tra faccendieri e politici”. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, anni 86 ha recentemente esordito affermando:” occorre reagire con forza - moralmente politicamente - all’indifferenza”. E questo lo diceva anche un altro grande vecchio Mario Monicelli. E’ un invito alla ribellione delle coscienze che non devono più sotttostare a queste innumerevoli ingiustizie. Non si può vivere in una società basata solo su spin- te e raccomandazioni, occorre indignarsi! E destarsi, come ha detto Roberto Benigni nell’applauditissimo show per i ben vedere, come ha scritto Aldo vilegiati senza merito" che per le segna- 150 anni dei festeggiamenti dell’Unita Cazzullo sul Corriere della Sera, lazioni e pressioni di coloro che in un d’Italia. Asabato scorso, la storia del Teatro intreccio tra politica e lobby scambio di Dall’”indignatevi” dell’ebreo ed ex parti- Valle o del Premio Strega, o del Premio favori e convenienze, emergono a danno giano francese Stephane Hessel, un altro Viareggio, vanno oltre la storia del tea- della cultura e dell'umanità. grande vecchio di 94 anni, tro, dello spettacolo, della cultura. E' Si leggono oggi comunque e da più parti all’”indignazione” dell’ebreo Americano invece la metafora di un'Italia in cui spes- polemiche innescate da attori registi Philip Roth anni 78; dall’”indignarsi non so le opportunità non si conquistano con intellettuali per dire basta a quest'Italia, basta” dell’ex comunista Pietro Ingrao, la preparazione e il talento ma con la Franco Cardini il medievalista tra i giu- anni 96, al “ribelliamoci” dell’ex comu- scorciatoia delle relazioni personali, mil- rati del Premio strega si è rifiutato di nista Luciana Castellina, splendida lanterie e affari. votare e ha preferito partire per il Perù a 82enne, al “ribellarsi è giusto” dell’ebreo Non è così sempre, non dappertutto tenere convegni e dibattiti, ha detto ed ex partigiano piemontese Massimo almeno. Però questo circolo vizioso esi- basta, occorre indignarsi e occorre cam- Ottolenghi, anni 96. ste, e va interrotto per il bene non soltan- biare le persone che continuano ad usare Sono quindi i giovani dell’inizio del seco- questi metodi non più tollerati. to di un mondo che resta ricco e vivo lo XX a suonare la carica e a spronare Così come anche l'attrice Claudia Gerini come l'industria culturale, ma nell'inte- per interrompere l’apatia delle coscienze che a proposito del Festival del Cinema resse generale di un Paese in cui è troppo e a riconquistare la capacità di indignar- del Circeo che aveva ideato lo scorso si, per poi passare dal moto dell’anima ampio il divario tra ricchezza e cultura, anno con due amiche, ha denunciato tra le ambizioni meritate e l'immobilismo all’opinione pubblica lo scippo del mar- alle concretezze dei fatti. di chi considera l'arte la letteratura il chio da parte di amministratori senza Questi grandi personaggi ci dicono, cinema la musica patrimonio di una cer- scrupolo e senza capacità, infischiando- ognuno a modo proprio, che ora è arriva- chia o di una burocrazia. sene di persone che anno dopo anno to il momento di porre fine a tutti questi Così in tutti i campi, vediamo generazio- costruiscono un sogno, uno stile, un mar- compromessi e salvare ciò che resta della ni di persone di talento umiliate dai "pri- nostra dignità. Speciale Palio La Voce del Campo Giovedì 23 giugno / Numero 12 Pagina 3 Guida per il forestiero avveduto E’ Palio di Alessandro Falassi isse Jorge Luis Borges “Ho Palio nuovi cavalli e fantini sotto lo Repubblica di Siena. l'impressione che la mia residen- sguardo dei contradaioli. Quando i cavalli vanno alla mossa viene Dza qui sia anteriore alla mia Lo spessore e la composizione del terreno stabilito il loro posto alla partenza. La nascita. Io vivevo già qui, e poi vi sono della pista vengono continuamente con- corsa inizia quando il decimo fantino nato”. Lo stesso pensano i senesi della trollati dall' ufficio tecnico del Comune decide di entrare tra i due canapi. loro amata città. Tre giorni prima della corsa ha luogo la La corsa emozionante e sensazionale Il centro storico di Siena è parte del patri- Tratta, cerimonia di assegnazione a sorte dura più o meno un minuto e quindici monio mondiale dell'Umanità UNESCO, dei cavalli alle Contrade. per lo speciale rapporto di armonia tra la Il sindaco di Siena consegna i cavalli ai secondi, un tempo che per i senesi è lun- città e la campagna e per l'integrità del barbareschi e al popolo delle contrade ghissimo, tra paura e speranza. suo tessuto urbanistico. che staranno con loro ventiquattro ore al I cavalli corrono per tre giri intorno alla Questo è lo scenario nel quale ogni anno, giorno prendendone una cura tanto gelo- piazza, a pelo come negli antichi giochi il 2 luglio e il 16 agosto, si svolge la festa sa quanto affettuosa. degli Etruschi e dei Romani, secondo del Palio. Nelle sei prove cavalli e fantini imparano regole secolari, per poco più di mille L' aspetto della città è rimasto sostanzial- a conoscersi a vicenda e prendono confi- metri. mente quello che dipinse Ambrogio denza con la pista e con la folla degli La gioia di chi vince non ha confini, e Lorenzetti nel suo affresco sul Buon spettatori che sono in piazza, nei palchi resta tra i momenti più belli della vita di Governo, nel Trecento, quando Siena era alle finestre e sulle torri. ognuno. Le emozioni sono estreme. Si ricca, colta e popolosa, una delle grandi La cena della vigilia è imbandita nelle piange, si ride, si abbracciano gli amici capitali d' Europa. strade e nelle piazze di Siena, per miglia- più cari, il capitano, il fantino, il cavallo. Si dice che a Siena i bambini con il latte ia di contradaioli e ospiti. Nei canti, brin- materno succhiano l'amore per le disi e discorsi ufficiali si inneggia ai colo- Si ringrazia il cielo per la vittoria. Contrade. Queste sono diciassette città ri della contrada e alla speranze di vitto- Le feste si concludono in una grande cena nella città. Ognuna ha un territorio, una ria. celebrativa alla fine dell' estate, Vi parte- popolazione, una costituzione, un santo Il giorno del Palio il cavallo è benedetto cipano migliaia di convitati. Al posto d' protettore, una chiesa, un circolo ricrea- nella chiesa di ogni Contrada. Il sacerdo- onore sta il cavallo, considerato il primo tivo, gruppi di interesse e attività sociali te invoca l' incolumità per cavallo e fan- artefice della vittoria. Tutto si svolge all'ombra delle bandiere, tino e la vittoria nella corsa. Il drappellone di seta dipinta, premio al ritmo dei tamburi, nel segno dei sim- Prima della carriera, il corteo storico della corsa, resterà nel museo della con- boli secolari. nella Piazza riporta in vita i personaggi, trada vittoriosa come segno di una gior- le istituzioni e i fasti dell'antica Una volta l'anno, per la festa del Santo nata indimenticabile. protettore, ha luogo il battesimo contra- daiolo, un rito di passaggio attraverso il quale i nuovi nati diventano membri della Contrada. I bambini giocano al palio correndo nelle strade del rione, impersonano i fantini e i cavalli delle contrade. Cominciano così a condividere le emozioni del Palio e impa- rare le regole del gioco, il rispetto per gli avversari e l' amore per i cavalli. Due volte l'anno c'è la terra in piazza. Tornano i giorni del Palio. Piazza del campo si trasforma in teatro per la festa e pista per la gara. I cavalli vengono selezionati da una equi- pe veterinaria del Comune attraverso una serie di visite meticolose , tra quelli iscrit- ti nell' albo dei cavalli del Palio. Devono essere in perfetta salute ed avere la mor- fologia fisica e i tratti caratteriali adatti per il Palio. Cinque giorni prima della corsa hanno luogo le prove libere, per introdurre al Speciale Palio La Voce del Campo Giovedì 23 giugno / Numero 12 Pagina 4 Il Palio del 2 luglio 1911 100 anni fa un Palio ricco di colpi di scena di Roberto Filiani rie della Gobba, affidò il proprio giub- betto al senese Giulio Cerpi detto “Testina”, ancora a secco di vittorie dopo dieci anni di piazza ma temuto da tutti i suoi colleghi per le sue formidabi- li e violente nerbate.