LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016 LA SICILIA la POLITICA .57

MERCOLEDÌ 26 APRILE 2017 cultura .13

AVEVA 88 ANNI ife & Addio a Pirsig lstyle scrittore culto

Luogo dell’anima. Sono su viaggi zen passati aristocratici e plebei, artisti e divi e motocicletta

GIOVANNA GIORDANO NEW YORK.«On the Road» ma su di vita è rimasta saldamente an- due ruote. E' morto a 88 anni nel- corata alle classifiche dei best- nvidio gli uomini del passato per la sua casa di South Berwick nel seller con milioni di copie ven- come hanno visto Taormina. Bella Maine Robert M. Pirsig, autore dute e decine di traduzioni gra- anzi bellissima con poche case e FOTO DI FINE OTTOCENTO DELLA COLLEZIONE LUIGI LIPANI: “MANDORLI IN FIORE”, DEL FOTOGRAFO GIOVANNI CRUPI del bestseller di metà anni Set- zie a frasi iconiche come la leg- Iun filo di fumo dell’Etna e le notti tanta “Lo zen e l'arte della manu- gendaria: «Se fai le vacanze in d’estate dolci come la polpa delle albi- tenzione della motocicletta”. Gu- motocicletta le cose assumono cocche. Sulle montagne solo ulivi e gi- ru della controcultura per caso, un aspetto completamente di- nestre e il mare inutile dirlo così pulito originario del Minnesota, Pirsig verso». Oppure: «Il viaggio: espe- che anche i pesci sembravano nuotare era da tempo in cattiva salute. rienza dell’altro, formazione in- nel cristallo. Goethe appollaiato con la Sottotitolato “Un’indagine sui teriore, divertimento e divaga- sua saggezza sui gradini di un Teatro L’ valori” “Lo zen”fu seguito 17 an- zione, in una parola, metafora greco visitato dalle pecore, Truman ni anni dopo da “Lila, un’indagine della vita». Capote con la sua aria bambina che vi- sulla morale": i suoi unici libri. Un ruolo importante nella nar- veva a Taormina come «nel giardino di Andato in stampa nel 1974 dopo razione ha il riferimento a episo- un mago dove tutto è sbocciato» e Gi- esser stato respinto da 121 case di dolorosi nella vita dello scrit- de che col suo cappello si riparava dal editrici (un record da Guinness), tore, in particolare il ricovero in sole e dalle banalità del mondo. “Lo zen”fu definito all’epoca «l'o- un ospedale psichiatrico negli Mai banale Taormina, mai. Poi i sentimentale pera di un genio» e greci non sbagliano mai location e valse al suo autore il hanno sempre scelto, come gli anti- prestigioso Premio chi costruttori di conventi, i migliori Guggenheim. Nel li- angoli del mondo per stare in pace bro c’è la ricerca, o ri- con se stessi e con la vita che non conquista, dell'Io sempre è angelica. A Taormina sono di Taormina primitivo. La radice passati certo angeli e diavoli, perdi- di sé, più inquieta e giorno e perdi notte che hanno con- più oscura. Mesco- sumato il lastricato del corso a furia un uliveto carico di cicale, qua sto lando princìpi di di camminare su e giù fra aperitivi e proprio bene. Ecco, questo mi succe- saggezza zen, pagine sciocchezze. Poi Greta Garbo che si de a Taormina. Mai un giorno di ama- di Platone, mistici- intanava per trovare le forze per af- rezza qui o di stizza, ma la sensazione smo un po' generico, frontare le durezze del mondo e Italo di vivere la vita nel migliore dei modi. autobiografia e spe- Mussa che cercava fra le ginestre e i Posto dove il cuore è ben contento di culazione intellet- anni Sessanta e la frammenti di colonne, i miraggi di un battere da solo oppure per qualcuno. tuale, Pirsig riversa nel racconto cura con l’elettroshock. passato che si rifletteva nelle ombre Qualche volta sul corso mi sembra di una sorta di teoria metafisica Pirsig, figlio di un professor di della notte e nell’acqua del mare. vedere tutti innamorati, c’è qualcosa C'era molto di autobiografico legge all’università del Minneso- Beati gli antichi fino a Paul Klee che di sensuale nell’aria e di gioioso, an- nell’epico viaggio in motociclet- ta, era stato un bambino prodi- schizzava con mano sicura il mosaico che quando le labbra sul bordo del ta di un uomo e suo figlio attra- gio, con quoziente di intelligenza della luce d’estate della baia di Maz- bicchiere stanno per bere una grani- verso gli Stati Uniti. Pirsig lo ave- di 170 a nove anni. Questo, e il zarò, fra cielo e bagliori di sole nel- ta. va fatto con il figlio Chris, morto fatto di essere balbuziente, gli a- l’acqua e in aria le cicale. Aristocratici L’idea della felicità amorosa nasce tragicamente in una rapina cin- vevano creato difficoltà a scuola. e plebei tutti insieme sotto il sole di dalle fotografie di von Gloeden, dai que anni dopo la pubblicazione Finito il liceo a 15 anni si era ar- Taormina nella perfetta unione di a- pettegolezzi ma anche dalla vita ve- del libro, attraversando dal Min- ruolato nelle forze armate e spe- ria terra e acqua e fuoco, cosa possia- ra. Tutti ci siamo innamorati a Taor- nesota alla California praterie e dito in Corea. Lì si era avvicinato mo volere di più. mina o ci siamo stati con un innamo- deserti, grandi fiumi e acquitrini, alle filosofie orientali. «Un abile Beato il barone von Gloeden che ri- nel tentativo di risolvere il con- meccanico, faceva le riparazioni vive con le sue fotografie e le fantasie flitto tra valori «classici» che nel garage di casa. Ci insegnò a l’Arcadia che non esiste più e popola i creano macchine come la moto- navigare prima del Gps e attra- suoi sogni di pastorelli nudi che dol- cicletta e valori «romantici» co- versò due volte l’Atlantico a bor- cemente mostrano i fianchi al sole e me la bellezza della vita a contat- do di una barchetta, l’Aretè», lo anche il suo amico tanto più sempli- to con la natura. Al figlio “Lo Zen” ha ricordato l’editore William ce ma forse più poeta, il fotografo non era piaciuto: «Non c'è niente Morrow & Company nel- taorminese Giovanni Crupi. Crupi di di vero», ma per decenni la caval- l’annunciarne la morte. Taormina amava pure i tronchi torti e cata filosofica piena di massime ALESSANDRA BALDINI vecchi degli ulivi e le donne che pie- ne di eleganza, con la brocca, andava- no alle fontane a caricarsi d’acqua sulla testa. E nelle notti d’argento Bernhard Berenson un po’zoppo, SCRITTI DI IERI provava la meraviglia di sentirsi gio- vane come un tempo e Klimt nella piena di neve, dipingeva il Difficile raddrizzare Teatro greco sostenuto da colonne di marmo quasi più alte dell’Etna con Nike alate e donne nude che suona- le gambe storte vano cembali e tamburi su tappeti o- rato. Una notte sono stata con un mio rientali rossi e sul marmo bianco. Ah, innamorato a parlare e non solo. Era estrema fantasia degli artisti e pure una notte d’estate naturalmente, una TONY ZERMO ministro siciliano (che degli scrittori. di quelle notti da innamorati quando non è Angelino Alfano) se un suo Beati gli antichi che viaggiavano non si conosce stanchezza e il confi- l presidente della Repubblica collega importantissimo, che asse- con la meraviglia in spalla e vedeva- ne tu io scompare e si tiene la mano Mattarella ha un merito eccezio- gnava appalti ricchissimi, fosse no una Taormina più giovane di co- dell’altro ma non sembra la mano nale: è stato il primo e l’unico a «pulito». Lui mi guardò, masticò un me è ora, più incantata. O forse anche dell’altro, ma sembra la tua. E la pelle Idire che bisognava ridurre sti- po’, e mi disse: «Fammi un’altra do- beata io che scrivo adesso e che cam- è più liscia della pesca perché molto è pendi e appannaggi e che i pubblici manda». mino su quelle strade che hanno cal- stata accarezzata e gli occhi manda- funzionari non dovrebbero guada- Attualmente tutti stiamo veden- pestato in tanti. Eserciti romani e no fiamme, vedono tutto e non vedo- gnare più di 240.000 euro l’anno. E do come sia problematico applica- greci e la nobiltà russa e Oscar Wilde no niente. Quella notte non c’era nes- dalle enunciazioni è passato ai fatti re il «tetto Mattarella» ai divi della ma loro non vivono più mentre inve- sun pensiero molesto nell’aria e ab- tagliando il suo appannaggio. Sol- televisione di Stato il più modesto ce oggi con gli occhi e col respiro, an- biamo camminato mano nella mano tanto che diventa difficile raddrizza- dei quali, Giletti, guadagna come l’ cora vedo e sento qui a Taormina il e in silenzio e con risate per niente re le gambe storte, perché il Quirina- Annunziata mezzo milione l’anno, profumo dei gelsomini d’estate. Che per ore e ore. Prima al Teatro greco le costa più del doppio dell’Eliseo, per poi arrivare ai 2 milioni di Fabio pena per loro che non godono più con la scenografia sull’immenso fan- nonostante che il presidente france- Fazio, di Carlo Conti e di Antonella delle meraviglie anche se hanno tastico mondo e la luce del sole quel se sia anche il capo dell’Esecutivo. Clerici. Poi ci sono i giornalisti, e scritto e detto e dipinto meraviglie. giorno non se ne voleva andare, un «Libero» scrive che la dotazione cioè Bruno Vespa, Piero Angela, Può diventare forse una magnifica tramonto così lungo e poi lontani dell’Eliseo è di 100 milioni di euro Franco Di Mare, Salvo Sottile tra il ossessione pensare che qui è stato fuochi d’artificio rosa blu come estre- l’anno (di cui 67 milioni e mezzo mezzo milione e il milione. La Rai è questo e quello e ora ci siamo noi, co- mo canto del giorno. E sempre mano per il personale), mentre il Quiri- pagata con soldi pubblici e quindi sì tanto più corti di Goethe e Garibal- nella mano io vestita di bianco di lino nale costa 224.475.000 euro (di cui ha il dovere di contenere le spese. Il di e Pitagora e Greta Garbo e Woody e lui bianco di cotone, senza scuse e 111.701.110 per il personale). direttore generale Campo Dall’Or - Allen. E sentirci schiacciati dal peso vergogne ci siamo giurati amore per Questo vuol dire che nemmeno l’i- to non può guadagnare 650 mila della storia, di una catena di eventi sempre. Grandi babbei qualcuno po- deatore del «tetto Mattarella» rie- euro l’anno perché è uno scandalo, tanto più importanti dei gesti che trebbe dire, niente è per sempre. Ep- sce a farlo applicare ai suoi stessi così come sono uno scandalo le as- stiamo vivendo in questo momento. pure ci abbiamo creduto e ci siamo dipendenti. Del resto che fa, si met- sunzioni esterne quando ci sono in Eppure se viviamo con la capacità di affogati di baci sotto un ficus alla villa te a licenziare la gente o a dimez- casa 1.500 giornalisti, molti dei cancellare il peso di quello che è sta- e sotto gli archi dell’acquedotto ro- zargli lo stipendio? Teniamo pre- quali pagati per non fare niente. to, viviamo più liberi e possiamo dire mano. Eravamo soli e tutto il resto sente poi che nel conto delle spese Chi non ci sta, se ne vada pure. a Taormina come in ogni luogo: qui del mondo lo avevamo dimenticato. c’è la tenuta di San Rossore e Villa Governo e Parlamento hanno vota- sono stato bene oppure qui sono sta- Anzi no, c’era Taormina e nella notte Rosebery nel Napoletano. to per il «tetto Mattarella». Se non to felice. Oppure e meglio ancora, Eruzione vista dal Teatro greco, foto di Giovanni Crupi. Dall’alto: Bambino col calma, lontani i bagliori degli incen- Si tratta di situazioni incancreni- venisse applicato, sarebbe un brut- sotto questo cielo d’estate con un filo cappello, di Giuseppe D’Agata; Viso di bambina, di Wilhelm von Gloeden; Corso di. te da decenni, in cui tutti ci hanno tissimo segnale per il futuro di que- di fumo dalle cima dell’Etna o dentro Umberto, di Crupi; Pescatori sulla spiaggia di fronte l’Isola Bella, di Giuseppe Bruno www.giovannagiordano.it marciato. Un giorno chiesi ad un sto Paese.