Fuoriclasse Il Giornale Degli Studenti Del Liceo Caccioppoli Giugno 2008
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FuoriClaGiugnoss 2008e Il giornale degli studenti del liceo Caccioppoli Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli” - Via Nuova del Campo, 22/R - Napoli In questo numero Lo scandalo delle “morti bianche” Diario di classe Pena di morte: moratoria internazionale Cinema/I film del cineforum 2007-2008 Forum/Elezioni politiche 2008 Scuole aperte/Volontari si diventa Napoli, tra cumuli di immondizia e Sport/Campionati scolastici illegalità diffusa 1 Musica/I Negramaro Auguri, Auguri, FuoriClasse! FuoriClasse! Auguri,Auguri, FuoriClasse!Auguri, di Gisberto Rondinella e Stefania Russo Auguri,FuoriClasse! Fuoriclasse! FuoriClasse! Auguri al nostro giornale che final- mente vedeAuguri, la luce e nasce grazie all’impegno di un nutrito gruppo di FuoriClasse FuoriClasse!studenti. Fuoriclasse, il nome che abbiamo scelto con un vero e proprio referendumAuguri, tra gli studenti, richiama Il giornale degli studenti l’idea che questo giornale è pensato, FuoriClasse!scritto e redatto oltre l’aula, ma del liceo Caccioppoli sottintende anche un pizzico di presunzione:Auguri, vuole essere, nel suo Direttori: Gisberto Rondinella (IV C) e Ste- piccolo, un “giornale coi fiocchi”! fania Russo (V C). FuoriClasse!Auguri, dunque, e accingiamoci a Segretaria di redazione: Arianna Medugno leggerlo. (III B). In questo primo numero richiamiamo Capiredattori: Matteo Barbato (IV C), An- Auguri, gela D’Angelo (II F), Arianna Medugno (III l’attenzione del lettore su una serie di B), Giuseppe Senese (IV C). FuoriClasse!questioni all’ordine del giorno oggi, Redazione: Achille Damasco (III A), Pie- come la drammatica realtà delle tro D’Angelo (I F), Claudia De Luca (II F), “morti bianche”. In “Forum” tante Viviana Manco (IV C), Cristiano Paudice sono le Auguri,questioni presentate e dibat- (IV C), Pasquale Reccia (III D), Nicoletta tute dai nostri redattori e collabora- Sica (III C), Ferdinando Verolino (I D). tori:FuoriClasse! si va dalle elezioni politiche Fotografie: Simona Giansante (III B). 2008 alle emergenze infinite che Disegni: Cristiano Paudice (IV C). degradanoAuguri, la nostra Napoli. Rielaborazione al computer delle immagi- In una scuola come la nostra, ricchis- ni: Claudia De Luca (II F). simaFuoriClasse! di proposte formative integrati- Docente: Antonio Spagnoli. ve, è praticamente impossibile, in Hanno collaborato a questo numero: Mi- chele Amura (II A), Antonella Coppola (IV poche pagine,Auguri, rendere conto di tutto, B), Antonella Cusimano (IV B), Emanuele come avremmo voluto fare: alla fine Monticelli (II F), Angelo Palladino (IV E), FuoriClasse!ne presentiamo solo alcune in “Dia- Christian Pugliese (IV E), Emiliana rio di classe” e “Scuole aperte”. Raduazzo (IV G), Mariarosaria Solla (IV In un giornaleAuguri, che si rispetti non B), Giuseppe Sica (V B). possono mancare, infine, pagine di La foto di copertina è della prof.ssa Giu- seppina Di Guida ed è stata scattata nel FuoriClasse!sport, di cinema, di musica. corso di una delle attività del progetto “Vo- Tutti gli articoli sono brevi: abbiamo lontari si diventa”. fatto questaAuguri, scelta convinti che Per comunicare con la redazione: spesso, se non sempre, moltiplicare le [email protected]., FuoriClasse!parole non serve, anzi l’efficacia di [email protected] una comunicazione è quasi sempre Il giornale è pubblicato anche in formato inversamente proporzionale alla elettronico sul sito web del liceo: lunghezzaAuguri, di un testo. www.liceocaccioppoli.it. Infine, è necessario precisare che i Liceo Scientifico Statale FuoriClasse! Renato Caccioppoli singoli articoli, in genere, esprimono Via Nuova del Campo, 22/R il pensiero dell’autore e non quello Tel. 0817805620 dell’interaAuguri, redazione. Ma ora buona lettura e fateci cono- I singoli articoli, salvo diversa indica- scereFuoriClasse! le vostre considerazioni sul zione, esprimono il pensiero dell’auto- nostro giornale “Fuoriclasse”. re e non quello dell’intera redazione. uguri, 2 FuoriClasse! Confindustria critica, sindacati favorevoli Sicurezza sul lavoro, approvato il Testo unico di legge Prevenzione e sanzioni più severe per porre fine alla tragedia delle “morti bianche” di Giuseppe Senese Il 5 Dicembre 2007, sette Tutte norme “positive”, che operai dell’acciaieria “Morti bianche”, potrebbero portare ad una Thyssen Krupp di Torino diminuzione delle morti muoiono a causa di un un’assurda ecatombe “bianche”. La difficoltà, incendio scoppiato in però, sta nella loro applica- fabbrica. In seguito a zione. In questo senso, quest’episodio, è sempre più 1956 3.900 vanno viste le norme impellente il bisogno di 1961 4.418 riguardanti le sanzioni per normative più efficaci 1963 4.644 le aziende inadempienti, che riguardanti la sicurezza sul 1966 3.744 si sono inasprite. Per i lavoro, per assicurare a tutti 1971 3.594 datori di lavoro che non i lavoratori quel diritto 1976 2.793 rispettano le norme, in “alla salute” sancito dalla 1981 1.919 quelle aziende dove la salute nostra Costituzione e per dei dipendenti è particolar- evitare che si continuino a 1986 2.083 mente esposta, ad esempio, è verificare quegli “incidenti” 1991 1.941 previsto l’arresto da 6 a 18 che provocano tre o quattro 1996 1.372 mesi. Il giudice, però, dovrà morti al giorno. Dopo circa 2001 1.546 convertire la detenzione in quattro mesi dal rogo di 2006 1.341 ammenda, se l’azienda si Torino, così, il primo aprile, metterà in regola. il Governo approva il Testo Fonte: www.inail.it Il Testo unico è stato unico sulla sicurezza sul accolto negativamente da lavoro. Questo testo intro- Confindustria, che ha duce alcune novità rispetto criticato soprattutto le alle leggi precedenti, fra le sanzioni previste, mentre è quali norme che cercano di realizzare un stato valutato positivamente dai sindacati, cambiamento di mentalità, consistente nel che hanno il dovere di segnalare eventuali far comprendere che investire nella sicurezza irregolarità agli organi preposti al controllo, paga. Come dimostrano i dati INAIL, infatti, ossia le ASL, gestite dalle regioni, e l’ispetto- le aziende che investono nella sicurezza, rato al lavoro, gestito dal Ministero. Il Testo riducendo il numero degli infortuni, conten- unico approvato si riferisce, chiaramente, al gono la spesa sanitaria, aumentano le ore lavoro legalizzato, ma vi sono anche i morti lavorative, riducono la pressione fiscale e, di delle aziende illegali e criminali che sparisco- conseguenza, aumentano la loro produttivi- no nel silenzio, senza la possibilità di denun- tà. Fra queste norme, vi sono la formazione ce o proteste. Secondo le stime della CGIL, obbligatoria sulla sicurezza per datori e infatti, i lavoratori in nero sono circa 5 dipendenti, la redazione di un documento di milioni e la ricchezza illegale e criminale valutazione del rischio e l’istituzione di un costituisce il 40% della ricchezza totale del rappresentante della sicurezza territoriale. Paese. 3 No alla Pena di Morte Campagna Internazionale promossa dalla Comunità di Sant’Egidio APPELLO PER UNA MORATORIA INTERNAZIONALE DELLA PENA DI MORTE Noi sottoscritti firmatari dell’appello, convinti che la pena di morte - sia negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente - sia pena finale, crudele, disumana e degradante, non meno abominevole della tortura - sia incapace di combattere la violenza, in realtà legittimazione della violenza più completa: quella che recide la vita umana, a livello degli stati e delle società - disumanizzi il nostro mondo dando il primato alla rappresaglia ed alla vendetta, mentre elimina gli elementi di clemenza, perdono e riabilitazione del sistema della giustizia Invitiamo tutti anche quanti sostengono l’uso della pena di morte a riflettere serenamente sulla necessità di una sospensione delle esecuzioni: - Oggi nel mondo più della metà degli stati non utilizzano la pena di morte, alcuni l’hanno abolita totalmente, mentre altri hanno deciso, nei fatti, di non metterla in pratica - Le Nazioni Unite riconoscono l’assenza di dati capaci di dimostrare che il suo uso sia un deterrente efficace contro i crimini più efferati - Da anni i reati gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa, lì dove la pena di morte è stata reintrodotta - Esistono metodi alternativi di grande efficacia per proteggere la società anche da quanti abbiano commesso i crimini più orribili. - La logica crudele di “vita per vita” è avvertita come arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta. Il sistema giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi - Nei paesi democratici, il costo della pena di morte è più alto del costo della detenzione a vita PER TUTTE QUESTE RAGIONI CHIEDIAMO AI GOVERNI OVUNQUE NEL MONDO DI OSSERVARE UNA MORATORIA INTERNAZIONALE DELLA PENA DI MORTE 4 Disegno di Cristiano Paudice Determinante l’impegno dell’Italia Pena di morte: finalmente è arrivata la moratoria internazionale Dopo un iter lungo tredici anni, l’assemblea generale dell’ONU ha finalmente dato il via libera alla moratoria contro la pena capitale nel mondo di Giuseppe Senese È un passo in avanti compiu- Questo rappresenta, dun- to da tutta l’umanità, ma ot- que, un incentivo a prose- tenuto soprattutto grazie al guire la lotta per arrivare al- grande impegno della Co- l’abolizione completa della munità di Sant’Egidio, che pena di morte nel mondo. I ha raccolto le firme di cinque dati, aggiornati al primo milioni di persone che han- Gennaio 2007, rivelano che no sottoscritto l’appello per ben 69 paesi mantengono la moratoria sulla pena di ancora in vigore la pena ca- morte, e dell’Italia, che le pitale, mentre 11 paesi presentate all’ONU ed ha l’hanno abolita, eccetto che contribuito, “una volta tan- per reati eccezionali. Fra i to” verrebbe da dire, a dif- paesi che continuano a man- fondere pace e giustizia nel tenerla in vigore, 24 appar- mondo. Dopo un iter lungo tengono all’Africa, 32 al- tredici anni, il 19 Dicembre l’Asia, 1 all’Europa, 14 al- 2007 l’assemblea generale l’America. Nel 2006 sono dell’ONU ha finalmente dato il via libera state eseguite 5.628 esecuzioni, delle qua- alla moratoria contro la pena di morte nel li la maggior parte in soli 6 paesi: Cina, mondo.