n. 2/2011 Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi

Aperte le celebrazioni del Centenario

Arrigo Sacchi: “Come rilanciare il calcio italiano” Il rapporto stagionale degli Organi Tecnici A Damiano Tommasi l'eredità di Campana Associazione Italiana Tribuna Stampa: interventi Arbitri di Cerruti e Valdiserri Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale Anno LVIII n. 2/2011

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Gli articoli della rivista “l’Arbitro” della FIGC possono Marco Guida essere riprodotti, ma dietro autorizzazione dell’AIA, su qualsiasi pubblicazione italiana o straniera, alla esplicata condizione che ne sia citata la fonte. Sommario 4 L’AIA proiettata verso il futuro orgogliosa della sua storia

di Carmelo Lentino e Alessandro Paone

ARRIGO SACCHI 7 a tutto campo di Danilo Filacchione

6 Il francobollo per gli arbitri

testimonianza privilegiata da10 a 20 di Piero Coluzzi I bilanci degli Organi Tecnici Nazionali 22 Appello di Nicchi “Basta con la violenza!”

di Salvatore Consoli

32 Slealtà e maleducazione al di là della tolleranza

di Alberto Cerruti da 24 a 30 34 Arbitro e giornalista professioni a rischio Gli esordienti in di Luca Valdiserri Massa, Ostinelli, Giacomelli e Cervellera 36 Novità della stagione gli incontri macroregionali di Federico Baron

37 Sergio Campana dopo 43 anni lascia l’incarico 38 42 Michela Zini, splendido esempio di solidarietà Intervista al Prefetto di Fausto Avanzini di Palermo CARUSO 44 La “Rivista” incontra arbitri e referenti

del CRA Sicilia

46 La tecnica dello sprint a navetta 40 di Carlo Castagna Contro i violenti 48 Il trattamento su basi scientifiche sentenze inadeguate delle lesioni muscolari di Federico Marchi di Angelo Pizzi

50 Quesiti Tecnici

n. 2/2011 3 Aperte da Abete e Nicchi le celebrazioni del centenario

L’AIA proiettata verso il futuro orgogliosa della sua storia di Carmelo Lentino e Alessandro Paone

Sono state aperte, presso il Salone d’O- no, sono intervenuti il presidente della della Commissione arbitrale della UEFA nore del Coni, le celebrazioni per il pri- Figc Giancarlo Abete, il presidente LND ; con loro, lo stato mag- mo centenario dell’Associazione Italia- e vicepresidente vicario Figc Carlo Ta- giore dell’AIA: il vicepresidente Nar- na Arbitri, che verrà festeggiato nel cor- vecchio, il vicepresidente Figc Deme- ciso Pisacreta, i membri del Comitato so dei prossimi mesi attraverso una se- trio Albertini, i presidenti della Lega Nazionale, i responsabili degli Organi rie di eventi che coinvolgeranno tutte le Serie B Andrea Abodi, dell’AIAC Renzo Tecnici Nazionali Braschi, Rosetti, Fa- 212 Sezioni arbitrali sparse sul territorio. Ulivieri, dell’AIC Damiano Tommasi, del rina, Serena, Pacifici, Cumbo e Conti, Per rendere onore a una storia lunga Settore Giovanile e Scolastico Gianni gli arbitri internazionali (calcio, calcio a un secolo, iniziata il 27 agosto 1911 Rivera, della Divisione Calcio a 5 Fa- 5 e beach soccer), i Presidenti dei 19 grazie all’iniziativa dei primi giudici di brizio Tonelli, il direttore generale della CRA e 19 Presidenti di Sezione in rap- gara al ristorante “L’Orologio” di Mila- Figc Antonello Valentini, il responsabile presentanza dei circa 34.000 associati.

4 n. 2/2011 “Vogliamo condividere con l’AIA questo Siamo una classe arbitrale nuova, tra- consapevolezza del nostro ruolo e lavo- momento di festa, che segue le celebra- sparente, terza, leale, collaborativa con riamo sodo per raggiungere i risultati”. zioni per il centenario della Nazionale, dirigenti, allenatori e calciatori. I nostri Durante l’evento è stato proiettato in quello della maglia azzurra, e altre im- arbitri di vertice - ha detto il Presidente anteprima “100 anni di passione”, il portanti ricorrenze delle nostre compo- dell’AIA - hanno dimostrato il loro valo- cortometraggio che ripropone, con il nenti celebrati tra il 2010 e il 2011; tutti re, ma va dato merito soprattutto alla prezioso contributo di immagini inedi- insieme abbiamo accompagnato la sto- nostra base, che dirige 15.000 partite te dell’Istituto Luce, la figura e il lavo- ria del nostro paese. E’ questa, inoltre, a settimana tra tante difficoltà. L’AIA ro dell’arbitro di calcio lungo questo l’opportunità per ricordare tutti quanti in del futuro sarà una categoria che sa- primo secolo di vita dell’Associazione. 100 anni hanno dato un contributo fon- prà cogliere sempre di più i valori dello La celebrazione si è conclusa con la damentale all’Associazione”. Ha detto il sport e li possa insegnare, perché dob- presentazione, da parte di Angelo Di Presidente della Federcalcio, Giancar- biamo preservare il calcio dai pericoli Stasi, Presidente della Commissione lo Abete, nel corso del suo intervento. esterni e vigilare su quello che accade”. Studio Carte e Valori postali, del fran- “L’AIA - ha proseguito Abete - è all’al- Numerosi i saluti e gli interventi, tra cui cobollo celebrativo del Centenario, tezza del compito che le si chiede, quello del Vice Presidente Federale De- voluto dall’AIA in accordo con il Mini- proiettata verso il futuro, riconosciuta metrio Albertini e del giornalista ed ex stero dello Sviluppo e Attività Produt- e apprezzata sul versante internaziona- arbitro Gianni Ippoliti. A rappresentare tive, di concerto con Poste Italiane; e le come testimonia la presenza qui di gli arbitri in attività, invece, è stato chia- con la presentazione del dipinto del Pierluigi Collina. Siamo grati per quello mato l’internazionale , che maestro ritrattista lucchese Lorenzo che l’AIA ha dato e dà al calcio italiano.” ha ribadito l’impegno di tutti i suoi colle- D’Andrea, un’allegoria artistica dell’ar- Marcello Nicchi ha presentato il pro- ghi: “L’arbitro è semplicemente una per- bitro di calcio che sarà donata all’AIA. gramma del centenario, con una fine- sona, un atleta, che ha comportamenti Un caloroso applauso, prima del con- stra sull’importante collaborazione che limpidi e cristallini., secondo gli inse- gedo, è stato riservato a tutti gli arbitri negli anni l’AIA ha saputo instaurare con gnamenti dell’Associazione. Il nostro internazionali, ai responsabili degli Or- tutte le Componenti del mondo calcisti- scopo non è quello di essere primi atto- gani Tecnici Nazionali ed ai componenti co. “100 anni è la storia, mentre quello ri, perché i protagonisti nel calcio sono del Comitato Nazionale, chiamati in pri- che siamo oggi è sotto gli occhi di tutti. i calciatori. Abbiamo grande rispetto e ma fila dal Presidente dell’AIA.

n. 2/2011 5 Valore e significato dell’emissione straordinaria Il francobollo per gli arbitri testimonianza privilegiata di Piero Coluzzi

Ciascuna Nazione, in qualunque parte le persone o facciale attribuito del mondo, cerca oggi di conservare e gli eventi più all’emissione del valorizzare al meglio il proprio patrimonio significativi da francobollo dell’A- artistico, culturale, storico e sociale, e di celebrare. Ef- IA, che è di 0,60 farlo conoscere attraverso gli strumenti fettuata una centesimi, la tariffa più adeguati. Fin dagli albori della storia, prima ‘scre- postale più utiliz- da quando venne abbandonato l’uso del matura’, viene zata, quella che baratto, si cominciarono ad incidere sulle predisposto un serve ad affranca- monete figure o scene presenti nella me- elenco di alcu- re cartoline e cor- moria comune. ne centinaia di rispondenza ordi- Con l’introduzione della carta moneta e, soggetti meri- naria. Questo fatto più tardi, dei francobolli, questi più o meno tevoli di considerazione, da sottoporre ad garantisce un elevato numero di esemplari grandi rettangoli di carta ebbero, tra le altre, un Organo collegiale, la “Consulta filatelica in circolazione e un’ampia diffusione del la funzione di veicolare la storia e l’identi- nazionale”, composta da esperti di filatelia, francobollo, a differenza di altri valori fac- tà dell’intera collettività. Analoga funzione nonché da artisti, politici, storici, e rappre- ciali di più elevato importo, per pacchi o ebbero i francobolli che, con il passare sentanti delle categorie produttive della corrispondenze speciali, la cui diffusione e del tempo, dall’originaria funzione di atte- nostra società, che ha l’arduo compito di reperibilità sul territorio ed all’estero è inevi- stazione del pagamento della tassa per il ridurre a non più di una quarantina le emis- tabilmente assai più limitata. recapito della posta, divennero testimoni sioni da approvare. C’è poi da aggiungere Tornando all’iter dei francobolli, una volta dell’evoluzione di una società, dando vita che in alcuni Stati europei, tra i quali l’Au- licenziato dalla Consulta nazionale filateli- al fenomeno del collezionismo. stria è il più importante, per fronteggiare le ca, l’elenco delle emissioni previste deve L’introduzione dell’euro, che tanti benefici spese, o più semplicemente per fare cassa, essere sottoposto, per una valutazione ha portato con sé, ha però privato gli Sta- si è aperta la strada alla possibilità di emis- finale, alla Presidenza del Consiglio dei ti aderenti della possibilità di raccontare, sioni ‘su ordinazione’, ossia di produzione Ministri che ratifica l’elenco delle emissio- attraverso le banconote, la storia e la ric- di francobolli, pur se prevalentemente privi ni che quindi è calendarizzato e reso pub- chezza del loro retroterra culturale; è stato di valore facciale, da affiancare a quelli uf- blico, ed è visibile sul sito web di Poste scelto, difatti, per non privilegiare nessuno, ficiali, in modo che qualunque privato, per Italiane, alla voce “filatelia – programmi di raffigurare sulle nuove banconote soltan- motivi pubblicitari od altro, possa farseli filatelici”. to motivi architettonici delle varie epoche, stampare a proprio uso e consumo. Si avvia, infine, la fase della realizzazione. che fossero più o meno comuni a tutti gli Fortunatamente l’Italia, come la maggior Il Centro Filatelico dell’Istituto Poligrafico e Stati membri. parte degli altri paesi europei, ha mante- Zecca dello Stato produce, per ogni emis- Sono rimasti, a testimoni della vita culturale nuto la centralità e il monopolio pubblico sione prevista, diversi bozzetti, che vengo- e sociale di ogni Stato, i francobolli. nella scelta dei soggetti, nell’emissione no sottoposti ad una commissione ristret- E’ per questo che oggi l’emissione di un ed addirittura nella stampa dei francobolli, ta, in passato denominata “Giunta d’Arte”, francobollo per celebrare un personaggio, affidata, come per la coniazione delle mo- prevalentemente composta da esperti di una località o una ricorrenza riveste gran- nete metalliche, alla tradizionale perizia ed arte figurativa, grafici e filatelisti. de importanza, ed è per questo che siamo esperienza dell’Istituto Poligrafico e Zecca Si arriva quindi alla produzione ed infine al particolarmente lieti che quest’anno venga dello Stato. giorno dell’emissione ufficiale, in cui il fran- emesso un francobollo per celebrare il cen- Ciò determina un indubbio valore intrinse- cobollo viene timbrato per la prima volta tenario della nostra associazione. co delle emissioni italiane, che ci rende par- con un annullo speciale, e presentato in un Ma come nasce un francobollo? ticolarmente orgogliosi nell’aver consegui- “folder”, che raccoglie, oltre al francobol- Il Ministero dello Sviluppo Economico e to questa ambita opportunità in occasione lo, la cosiddetta “busta primo giorno” con Poste Italiane, propongono, con un antici- del centenario dell’Associazione. l’annullo speciale, oltre a sintetiche notizie po di due o tre anni rispetto all’emissione, Altro motivo di soddisfazione è il valore sull’evento ricordato dall’emissione.

6 n. 2/2011 Nell’agenda delle Il maestro D’Andrea presente il quadro “L’Arbitro” manifestazioni celebrative Un Museo itinerante e una serata di gala al Teatro dell’Opera

Il Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, nel corso della cerimonia tenutasi presso il Salone d’Onore del CONI, ha illustrato le principali iniziative per il Centenario. Molte quelle in cantiere, tra cui una manifestazione a Castel Sant’Angelo con protagonisti gli ex presidenti dell’AIA; un evento presso il Centro Tecnico federale di Coverciano, venerdì 26 agosto, in occasione del- la conferenza stampa di inizio campionato, durante il quale sarà presentato il libro sul primo secolo di vita dell’AIA scritto dal prof. Enrico Landoni, esperienze di arbitro e oggi docente di Storia dello Sport all’Univer- sità Statale di Milano. Previsto anche l’esordio a Roma della rappresentativa nazionale degli arbitri in un triangolare programmato nel prossimo autunno con raccolta fondi da destinare in beneficienza; l’allestimento di una sezione dedicata agli arbitri nel museo storico itinerante della FIGC, presente nelle città in cui gioca la Nazionale maggiore; un evento di gala al Teatro dell’Opera a Roma in conclusione del Centenario, oltre ad alcune iniziative istituzionali, che verranno rese note prossimamente, e alle iniziative che saranno promosse sul territorio dalle Sezioni periferiche. A queste si aggiungono l’emissione filatelica del francobollo celebrativo (è previsto anche un annullo postale) e l’opera artistica del maestro Lorenzo D’Andrea, un quadro che rappresenta un’allegoria dell’arbitro di calcio, che in un prossimo evento sarà donata all’AIA, oltre al cortome- traggio “100 anni di passione” che è stato commissionato dall’AIA al regista Lodovico Prola, che lo ha realizzato con il contributo di immagini d’epoca fornite dall’Istituto Luce. Questo video potrà essere scaricato tramite il sito web associativo.

Il contributo della Diadora Enrico Moretti Polegato presenta le nuove divise Divise-simbolo per i cento anni

1911-2011: per celebrare il Centenario dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), Diado- ra presenta una nuova collezione che vestirà i direttori di gara e i loro assistenti per le prossime quattro stagioni. Una divisa che va ad inserirsi in un contesto particola- re, il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, a sostegno di quei valori che da sempre le- gano la nostra penisola al mondo dello sport, in particolar modo a quello del calcio. A presentare la nuova collezione, nel corso della cerimonia presso il Salone d’Ono- re del CONI, è stato il Presidente di Diadora Enrico Moretti Polegato. La divisa del Cen- tenario, dal carattere decisamente patriottico, servirà a rappresentare l’Italia anche al di fuori dei confini: diventerà il nuovo ambasciatore dello sport Made in Italy nel mondo e trasmetterà tutti quei valori che dovrebbero stare alla base non solo del calcio, ben- sì di ogni disciplina sportiva quali il rigore, la determinazione e il rispetto. Diadora ac- compagnerà arbitri e assistenti sul campo durante le gare ufficiali con l’iconico colore nero. Per legare idealmente passato e presente, sono stati aggiunti alcuni dettagli sti- listici che rievocano i protagonisti dei momenti più indimenticabili della storia e della tra- dizione calcistica: il colletto e il risvolto dei calzettoni di colore bianco, tratti dalle stori- che livree della terna arbitrale, sono stati fedelmente riprodotti anche sulle nuove divise. Completano lo stile della maglia delle fasce frontali bianche, rosse e verdi, per un’accattivante stilizzazione del nostro Tricolore. A guardarle sembrano partire da lontano e da orizzonti differen- ti, ma tutte convergono a simboleggiare l’Unità d’Italia e celebrare al tempo stesso il Centenario dell’Associazione Italiana Arbitri, che avvie- ne in un momento così importante e memorabile per la nostra Patria. Infine, come da tradizione, sul petto è ben visibile lo scudetto tricolo- re simbolo dell’AIA, mentre calzettoni e pantaloncini sono rigorosamente neri, ma con lo stesso richiamo stilistico che caratterizza la maglia. Un sodalizio quasi trentennale, quello tra Diadora e l’A.I.A., che testimonia gli ideali che accomunano l’Azienda e l’Associazione e che nel corso degli anni ha visto nascere e condividere progetti innovativi, come l’introduzione del colore nelle divise da gara di arbitri e assistenti o la realizzazione di una scarpa studiata appositamente per rispondere alle necessità degli arbitri stessi.

n. 2/2011 7 Straordinaria intervista al Coordinatore Tecnico delle Nazionali Giovanili ARRIGO SACCHI a tutto campo

 Manca il coraggio di lanciare i giovani  Per far ripartire il calcio italiano: stadi nuovi, tecnici preparati, dirigenti capaci, bilanci corretti  I nostri arbitri in Spagna potrebbero arbitrare fumandosi un sigaro di Danilo Filacchione

Etica, rispetto delle regole, passione per il calcio piacciono sono quelle che cercano di costru- zioni. Noi invece diventiamo squadra, almeno visto prima di tutto come uno sport anche con ire un’identità forte, una armonia nel gioco e sotto il profilo psicologico. Ciò è eccezionale le sue valenze educative. Ecco per cominciare tra reparti. In Italia il calcio non è considerato se si pensa che da noi non si è abituati a farlo, alcuni valori condivisi che accomunano il gran- uno sport di squadra, ma è pensato, concepi- basti ad esempio guardare alla politica, a come de Mister Arrigo Sacchi al mondo arbitrale. Uno to e allenato come uno sport individuale. Una è frammentata ed individualista. dei volti televisivi a cui non piace soffermarsi squadra non fa gol? Non si pensa a migliorare Ma perché non si riesce a puntare sul gioco su episodi da moviola e sulle infinite discus- il gioco e la tattica per raggiungere l’obiettivo. come stanno facendo alcuni club stranieri sioni attorno a un fischio o meno del direttore Meglio comprare un attaccante. Una squadra che dominano nel panorama europeo? di gara. Dopo la parentesi come Commissario subisce molti gol? Invece di rivedere la fase In Italia si tende più a distruggere che a co- Tecnico della Nazionale dal 1991 al 1996, l’alle- difensiva si corre a comprare un difensore, struire. Il difensore italiano ha come punto di natore di Fusignano è tornato a collaborare con magari d’esperienza. Il ricorso ai cosiddetti riferimento l’avversario, pensa a come fermarlo la Federcalcio col ruolo di Coordinatore Tecni- calciatori d’esperienza denuncia questa idea e pensa meno al gioco, è poco abituato ad im- co delle Nazionali Giovanili. Nel nostro, che non che il singolo possa risolvere il problema di un postarlo. Da noi conta solo la vittoria, si com- è un paese per giovani, Sacchi e il suo staff di gruppo, e non si pensa invece a un’idea tattica menta solo il risultato o l’episodio e mai il meri- tecnici hanno dato il via a un progetto teso a ri- collettiva, al collegamento tra reparti e gioco di to. Quando stavo in Spagna, una vittoria senza sollevare le sorti delle nostre compagini azzurre squadra. A rimetterci sono i giovani calciatori merito non era considerata una vera vittoria. E attraverso un capillare lavoro di individuazione che non trovano spazio perché manca il corag- ciò è un ottimo propellente per il miglioramento dei giovani talenti, l’indicazione a dare un gioco gio a lanciarli nella contesa. tecnico e tattico del calcio. E così ci guadagna simile a tutte le nostre nazionali, ovviamente un E le Nazionali come Le vede in questo oriz- anche lo spettacolo. gioco offensivo, spettacolare e che coinvolga zonte non certo positivo? E perché da noi questa idea non passa? ed esalti il collettivo e il singolo. Fondamentale, La Nazionale è l’ultima stazione di una filiera Il calcio da noi non è uno sport ma una riven- grazie anche al suo carisma, la sinergia con i che purtroppo oggi parte male. Si vive ovunque dicazione sociale. Non è uno sport d’attacco, club, spronati a dare maggiore spazio ai giovani un contesto controverso, violento, sia verbal- come in realtà nasce nelle intenzioni di chi lo e a investire energie e risorse nei Settori Giova- mente che delle volte fisicamente. Poco sereno ha inventato visto che la finalità è segnare una nili, che da noi languono perché il calcio che e non sempre competente. Da noi per para- rete. Qui è uno sport di difesa, si dice che per desta interesse è solo quello che passa alla TV. dosso si raggiungono i maggiori risultati sotto vincere il campionato devi subire pochi gol. Una Mister, come si può migliorare il nostro calcio effetto della paura. Abbiamo vinto gli ultimi due volta un famoso allenatore inglese provocato- e tornare a essere competitivi grazie anche Mondiali in parte anche per la reazione a delle riamente mi chiese come avessi fatto a convin- all’apporto dei giovani calciatori? pressioni enormi, per timore di essere additati cere a correre in avanti i calciatori italiani che Sicuramente tornando a considerare il calcio al pubblico ludibrio. Nessuna Nazionale di un sono sempre stati abituati a correre all’indietro. uno sport di squadra. E le squadre che a me altro paese ci sarebbe riuscita in simili condi- Amiamo molto la nostra storia, il passato, ma

8 n. 2/2011 poi facciamo fatica a tenere il passo degli altri. pre i tre indiziati per giustificare una sconfitta o panca sollevavo 110 chili… Non sono mai sta- E poi quando distruggi, pensi negativamente e il fallimento di un campionato. I direttori di gara to uno di quelli che si interessava a sapere chi non evolvi, non rinnovi. Resti disarmonico. Io sono perciò tenuti ad avere una grande perso- fosse l’arbitro che avrebbe diretto la prossima invece penso fermamente che il calcio non sia nalità per reggere questa pressione. In un pae- gara, e ciò anche ai Mondiali. Scoprii che l’ar- un multiplo di solisti ma un insieme armonico se dove le leggi e le regole non si applicano ma bitro che dirigeva la finale di Pasadena contro il collegato da un’idea, un copione che deve sa- si interpretano a secondo del momento e della Brasile era l’ungherese Puhl solo nel sottopas- per infondere l’allenatore. convenienza, non si vede bene la figura di chi saggio dello stadio. Questa è la mia cultura e Da dove ripartire allora per tornare ad essere è chiamato a decidere. Se lo fa applicando alla l’ho ritrovata anche in Spagna dove ho lavorato competitivi? lettera le regole lo si considera poco sensibile come allenatore e direttore sportivo. Lì la mo- Ci sono tre punti da cui ripartire per migliorare e elastico. Da noi non si accetta l’arbitro che viola dura un attimo e non interessa sapere chi il nostro calcio. Prima di tutto stadi nuovi, ac- espelle un calciatore al secondo minuto per ti verrà ad arbitrare. In Italia la moviola ha tutto coglienti, aperti tutta la settimana, che lascino un fallo violento. In Spagna, dove vige un’altra questo spazio perché da noi si considera solo fuori i violenti e comincino a essere frequentati cultura, i nostri arbitri potrebbero arbitrare fu- l’episodio. Magari una squadra domina per da spettatori educati e sportivamente compe- mandosi un sigaro. In Italia invece sono spesso gioco e tecnica, attacca tutti i novanta minu- tenti che possano tornare sulle tribune assieme vessati per il tipo di calcio che si pratica da noi, ti, prende pali, traverse e conduce magari solo alle proprie famiglie. Poi bisogna formare bene dove vige il difensivismo e c’è scarsa cultura per uno a zero. Poi succede che l’altra squadra chi insegna il calcio, i tecnici, allargarne la visio- del saper perdere. Essendo, come detto, più a un minuto dalla fine nell’unica occasione in ne e le competenze, che comprendano che il un calcio di distruzione che di costruzione si cui passa la metà campo reclama per un fallo calcio vive sulla coralità e la partecipazione to- moltiplicano i falli e con essi la difficoltà per gli da rigore e grida allo scandalo basando tutta tale al gioco di undici elementi. E’ normale che arbitri. Il fair play quando c’è delle volte è finto la teoria su quell’unico episodio, non tenendo in Italia, un paese dove si vuole la vittoria a tutti e magari si butta fuori il pallone quando un av- conto che gli avversari avrebbero sicuramente i costi anche arrangiandosi con qualche furba- versario è a terra solo per respirare perché non meritato di più. E le televisioni e i giornali ap- ta, si faccia fatica a veder emergere dei tecnici siamo abituati a ritmi alti e velocità. Quando poggiano tali recriminazioni senza lodare chi come Villas Boas o Guardiola. Infine, ma non presi la Nazionale dissi ai calciatori che quel- ha costruito. Trovo che non ti puoi nascondere per questo meno importante, bisogna avere li che si buttavano spesso a terra e facevano dietro un episodio dopo che non hai fatto nulla dei bilanci economici corretti. Evitare che gesti- sceneggiate per perdere tempo non li avrei più per vincere. Ripeto, va valutato il gioco e non scano i club dirigenti poco capaci, personaggi convocati. l’episodio. dubbi, spesso incompetenti e arroganti, che si Non trova che il comportamento dei calcia- Ritiene opportuno introdurre la tecnologia in avvicinano al calcio pro domo sua danneggian- tori verso gli arbitri sia talvolta ai limiti della campo a supporto degli arbitri? do le società e tutto il movimento. tolleranza? Sarei favorevole a una tecnologia che aiutas- Passiamo a qualcosa che interessa da vicino i Nella nostra società c’è troppa maleducazio- se ad individuare il gol - non gol ma se me lo nostri lettori. Come valuta il ruolo dell’arbitro? ne e in un ambiente maleducato dove spesso chiedete sono contro la moviola in campo. La Scusate il parallelo, non vuole affatto essere of- manca il rispetto non ci si può aspettare che il trovo un’idea blasfema in uno sport che basa fensivo, anzi. Io ho sempre considerato l’arbitro calciatore si comporti diversamente. il suo fascino sul ritmo, l’intensità, e la veloci- come una variabile pari al pallone. Il rimbalzo Quale è stato il Suo rapporto con gli arbitri? tà. Certo questi aspetti sono meno marcati in può essere irregolare, e così una decisione All’inizio della carriera, quando allenavo nei di- Italia ed ecco perché si arriva a pensare a tale può essere sbagliata. Un rimbalzo irregolare lettanti, mi capitava di essere allontanato dalla strumento. che una volta può favorire una squadra e una panchina, ma ero giovane (Arrigo Sacchi ha Rispetto all’aspetto agonistico e tecnico-tat- volta l’altra. Devo dire la verità, mi sono agitato cominciato ad allenare a 26 anni) e come tutti tico del calcio come vede l’evoluzione dell’ar- quelle poche volte in cui mi sembrava che quel i giovani ero un po’ irruento. Col tempo ho im- bitraggio? pallone rimbalzasse troppo in una direzione. Ho parato l’autocontrollo e in Serie A mi è capitato L’arbitraggio si è evoluto assieme al calcio. Se sempre avuto un grande rispetto degli arbitri, solo una volta di essere allontanato dall’area non ti adegui non sopravvivi. Mi piace molto ad che consideravo dei protagonisti silenziosi e tecnica quando il Milan perse lo scudetto a Ve- esempio che oggi i direttori di gara abbiano la per bene. Io sono uno di quelli che non ama rona all’ultima giornata. Anche nelle quasi cen- tendenza a fischiare meno per dei contatti che l’arbitro protagonista. Sono pienamente consa- to panchine a livello internazionale non è mai non sono veramente dei falli e lascino giocare. pevole della loro difficoltà in un paese dove vige successo che un arbitro mi abbia mandato in Quest’anno l’AIA festeggia il centenario, cosa a tutti i livelli la cultura del sospetto, il tentativo tribuna. Eppure di episodi che sono rimasti nel- pensa di questo traguardo? di trovare sempre la scorciatoia per giungere a la storia del calcio ne accaddero, come quando Gli arbitri che nascono in Italia non credo che un risultato. Oggi li vedo più sereni, ho l’impres- a Belgrado con la Stella Rossa l’arbitro tedesco siano tra i più fortunati. E per questo hanno sione che si siano liberati di quei condiziona- Pauly non vide un pallone entrato in rete di un tutta la mia simpatia. E quindi faccio all’AIA i menti psicologici di cui forse potevano soffrire metro in una partita vitale di Coppa Campioni dovuti auguri con l’auspicio che gli arbitri siano nei momenti più bui del nostro calcio. Rispetto o quando nel Mondiale del 1994 l’arbitro mes- sempre a correre accanto ai calciatori sui terre- al passato l’ambiente arbitrale mi sembra meno sicano che diresse la nostra gara contro la Ni- ni di gioco, sia quelli polverosi di terra battuta pervaso da insofferenze e arrivismi. geria ce ne fece di cotte e di crude, espellendo e sia nelle grandi arene del calcio mondiale. E’ più difficile arbitrare nel calcio nostrano anche Zola per un fallo inesistente. A fine gara Perché senza di loro non si gioca. E questa, in che Lei ci ha appena descritto? gli strinsi molto vigorosamente la mano. Pen- un paese dove tutto sembra essere sempre in In Italia arbitri, allenatori e sfortuna sono sem- so si ricorderà di me perché a quei tempi sulla discussione, è una verità incontrovertibile.

n. 2/2011 9 Il rapporto stagionale degli Organi Tecnici Nazionali

CAN A

STEFANO BRASCHI “Dopo la suddivisione in linea con gli obiettivi”

10 n. 2/2011 Quando sto scrivendo queste parole ri- Federale di Coverciano dove, oltre alla molto elevata e che il concetto di squa- percorro tutta una stagione e credo di parte atletica, grande risalto è stato dato dra sia sempre e comunque al centro del- poter affermare che i risultati ottenuti sia- alla preparazione tecnico / tattica. Duran- le nostre attenzioni, pensiamo di chiude- no da considerarsi perfettamente in linea te i raduni sono stati oggetto di approfon- re la stagione con gli arbitri allineati più o con gli obiettivi che ci eravamo prefissati dimento, con l’ausilio di materiale video, meno sullo stesso numero di gare dirette all’inizio della stagione sportiva. tematiche quali i falli violenti, l’utilizzo im- equamente distribuite su tutte le squadre Da questa stagione, prima volta nella proprio di braccia e gomiti in elevazione, del campionato. storia, la CAN A-B è stata suddivisa in la ricerca di dare dei parametri alla volon- Di particolare importanza è stato il con- due Organi Tecnici ben distinti, la CAN A tarietà dei falli di mano, la simulazione, tributo del Settore Tecnico guidato da Al- e la CAN B. E’ chiaro che tutto questo la chiara occasione da rete, la collabora- fredo Trentalange, settore Tecnico con il avrebbe potuto portare enormi difficol- zione tra tutti i componenti della squadra quale, oltre ad un confronto continuo, ab- tà da un punto di vista gestionale ma il e, per quanto riguarda gli assistenti, ov- biamo tenuto anche delle riunioni assieme grande spirito di collaborazione tra i due viamente il fuorigioco. Proprio su questo gli altri Organi Tecnici Nazionali al fine di Organi Tecnici e la grande disponibilità di aspetto abbiamo lavorato molto intensa- raggiungere un obiettivo comune che è tutti gli Arbitri, Assistenti e Osservatori ha mente partendo dalla convinzione che nel quello della uniformità tecnica arbitrale. permesso che il tutto diventasse quasi calcio moderno le situazioni di fuorigioco Concludendo non posso e non voglio naturale. Il fatto che ad oggi 10 ragazzi determinano spesso i risultati delle gare. dimenticare, oltre ovviamente ai due di B abbiano diretto 22 gare in A e che 19 Nel tentativo di adeguare il nostro arbi- vice Borriello e Stagnoli, tutte quelle assistenti ne abbiano effettuate 30, non è traggio a quello dei principali campionati componenti che costituiscono la squa- altro che la dimostrazione di quanto so- europei abbiamo cercato, con buoni ri- dra invisibile, e mi riferisco ai ragazzi pra espresso. sultati, di ridurre il numero degli interventi della Segreteria, lo staff medico e fisio- A questo punto mi corre l’obbligo di tecnici con lo scopo di rendere le gare più terapico e i preparatori atletici; in cam- ringraziare il Presidente Nicchi e tutto il fluide e scorrevoli (ovviamente ridurre il po vanno gli arbitri e gli assistenti, attori Comitato Nazionale perché, oltre al tradi- numero degli interventi non vuol dire non principali, ma è anche grazie al lavoro zionale ritiro pre-campionato di Sportilia, fischiare i falli, i falli vanno fischiati). di tutte queste persone che si ottengo- hanno autorizzato ben 22 ulteriori stage Convinti assolutamente del fatto che no importanti risultati. tecnico-atletici presso il Centro Tecnico la qualità degli arbitri a disposizione sia

Nicchi: “Non avevo dubbi sulle capacità degli arbitri di vertice”

“Non solo ieri, nell’ultimo turno di Serie A, ma anche nelle giornate precedenti gli arbitri sono stati all’altezza. Siamo molto soddisfatti. In Italia non abbiamo solo 3-4 elementi bravi, abbiamo una squadra plasmata con grande impegno. Oggi, dopo il lavoro fatto da Pierluigi Collina, Stefano Braschi li sta spremendo e li sta gui- dando con concentrazione e dedizione. Questa squadra è una garanzia per il futuro”. Il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, intervenuto a Radio anch’io sport, promuove a pieni voti la squadra arbitrale. “Una squadra all’altezza, più vicina agli standard europei, e questo si vede quando i nostri tesserati - aggiun- ge il Presidente dell’AIA - sono impegnati in ambito europeo. Gli altri paesi hanno uno o due elementi che spiccano, noi abbiamo un team”. “Non avevo dubbi sulle capacità degli arbitri di vertice, la sorpresa - prosegue, riferendosi alla separazione della CAN A e CAN B - più bella è costituita dai 24 arbitri della Lega di B: 10 provengono dalla Lega Pro, 14 erano di Serie A. Cinque hanno esordito ieri nel massimo campio- nato, arbitrando da veterani. In totale, 17 rappresentanti del gruppo della Serie B hanno fatto esperienze nella categoria superiore e nessuno di loro ha incontrato difficoltà. In Serie B si sta lavorando molto bene, c’è grande collaborazione con il presidente della Lega, Abodi. Gli arbitri impegnati in Serie A, oltretutto, sanno che ci sono fischietti pronti a sostituirli e sono quindi spronati a far bene”. “C’è una classe arbitrale - aggiunge Nicchi secondo cui la crescita del sistema calcio passa attraverso la cooperazione con le altre componenti federali - libera nella testa e tersa nei comportamenti. Ci sono state riunioni, ma bisogna farne di più per imparare a conoscersi meglio. Gli incontri sono utili a livello tecnico nel confronto con giocatori e allenatori. I dirigenti? Qualche dubbio mi rimane. Nelle riunioni è tutto fantastico, poi il giorno dopo qualcuno si lascia andare a dichiarazioni. Se riuscissimo a parlare nelle sedi opportune, il calcio ne trarrebbe beneficio. Al di là di questo, tantissimi dirigenti hanno avuto parole di stima per gli arbitri. Ne sono felicissimo, perche’ in passato non sempre accadeva”. “Ci stiamo avvicinando agli standard europei, anche a livello tecnico. Sono diminuiti i rigori, sono calate le ammonizioni, ci sono meno interru- zioni. Avevamo un metodo di arbitraggio non in linea con il metodo europeo - conclude il Presidente dell’AIA - prima si sanzionavano contatti che non erano falli. Noi cerchiamo un adeguamento nel rispetto delle regole, con la collaborazione dei calciatori. Da questo punto di vista, già quest’anno ci sono stati notevoli passi avanti. Vogliamo vedere sempre meno proteste, il capitano di una squadra si deve riappropriare del proprio ruolo”.

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ROBERTO ROSETTI “Pronti a rispondere al più alto livello”

Ritengo che un arbitro debba sempre e totale e una grande soddisfazione per il Marco Ivaldi e , i quali comunque avere il coraggio di prendere lavoro fatto, tutti insieme. Non posso che sono stati parte integrante di una squadra quella che per lui è la decisione giusta an- tracciare un bilancio estremamente posi- nella squadra, forte, solida, impenetrabi- che quando risulta difficile ed impopolare, tivo di questa mia nuova esperienza ed è le, i cui diktat sono stati: miglioramento ed è per questo motivo che dopo il Mon- per questo che ringrazio pubblicamente il continuo giorno dopo giorno, tecnico, fi- diale in Sud Africa ho deciso di lasciare Presidente Nicchi e il Comitato Nazionale sico psicologico, riconoscimento dei va- il terreno di gioco. Mai un rimpianto, mai per la fantastica avventura che mi hanno lori, uniformità tecnica, impegno assoluto un “ritorno al passato”, solo immersione fatto vivere con due colleghi fantastici, e condivisione degli obiettivi.

12 n. 2/2011 24 arbitri, 44 assistenti, 16 osservatori, 10 osservatori, imprescindibile tassello zione dei falli di mano, le trattenute in primi anni, 33 anni di età media, questa è del nostro lavoro, da quest’anno pa- area di rigore, la simulazione, la chiara stata, “LA SQUADRA”, una squadra vera ragonato a quello che viene ricoperto occasione da rete. e propria, compatta, composta di uomini alla UEFA. I nominativi degli osservatori Ma l’arbitraggio è anche mettersi a dispo- e arbitri di valore, dove i colleghi esperti designati sono stati resi noti dal Comu- sizione di chi non ha le nostre fortune ed hanno dimostrato spirito di abnegazione nicato Stampa ufficiale il giovedì mat- opportunità grazie anche alla competen- ed impegno totale supportando i giovani tina e come nelle partite di Champions za professionale ed al supporto attivo del in modo da formare un idea concreta di League hanno vissuto la gara insieme Presidente di Lega Andrea Abodi e del intendere e di impattare un Campionato all’arbitro, dal loro arrivo allo stadio fino Direttore Paolo Bedin abbiamo dato vita difficile come la Serie Bwin, arbitri ed as- al briefing dopogara, in modo tale da ad alcune attività benefiche ed in partico- sistenti che possono tranquillamente di- essere parte integrante di un proget- lare siamo stati vicini a “Un vero sorriso”, rigere in Serie A, e questo è dimostrato to tecnico al fine di rivalutare la figura una Onlus che promuove la ricerca per la dal fatto che, a poche giornate dalla fine, dell’osservatore con un nuovo obiettivo cura dell’ Atassia Telangiectasia, tremen- 10 dei “nostri” hanno diretto 22 gare in prefissato di supporto tecnico-psicolo- da malattia che colpisce i bambini. A e 19 assistenti, 30 con prestazioni di gico-valutativo. Infine non posso esimermi di abbrac- ottimo livello. Questo ha rappresentato Il duro lavoro svolto durante l’anno è ciare simbolicamente e ringraziare per un segnale di grande unione e sincronia stato strutturato in ottica di aumentare il loro proficuo ed importante lavoro in con la Commissione della CAN A guidata il livello tecnico e atletico durante 17 ra- primis Davide Garbini, professionista da Stefano Braschi. Una delle innovazio- duni a cadenza bisettimanale, nei quali, esemplare, il Settore Tecnico, i nostri ni è stata quella di compilare, al termine attraverso test atletici, sedute di allena- medici Evanio Marchesani e Antonio della gara, una scheda di autovalutazione mento e la visione di filmati didattici con Vico, tutto lo staff fisioterapico e tutti tecnica, disciplinare e comportamentale un approccio di analisi, utilizzato a livel- preparatori atletici, oltre naturalmente relativa alla prestazione ed un rapporto lo internazionale, dove l’esperienza di- al professor Castagna, sempre nostro tecnico-tattico in modo da focalizzare la retta è al servizio del miglioramento del punto di riferimento. conoscenza tattica delle squadre e delle gruppo affrontando, in modo importan- Quindi, “Tra palco e realtà”, grazie a tutti. caratteristiche dei giocatori. te, gli obiettivi tecnici della stagione, tra Importante, inoltre, il supporto degli i quali il fallo grave di gioco, la valuta-

ASSOCIAZIONE UN VERO SORRISO ONLUS

La CAN B sostiene la ONLUS “Un VERO sorriso” tanto che già in occasione di un turno di campionato gli ufficiali di gara hanno indossato una maglietta per aiutarla. Inoltre hanno provveduto a una raccolta fondi e hanno ospitato durante un raduno a Coverciano il presidente Riccardo. L’Associazione Un Vero Sorriso è una ONLUS senza scopo di lucro, nata per raccogliere fondi da destinare alla ricerca nel campo dell’ATASSIA TELANGIECTASIA. La rarità di questa malattia non si presta al business delle aziende far- maceutiche, il sostegno alla ricerca proviene al momento solo da donazioni private: da qui la necessità di sensibilizzare e coinvolgere più persone possibile. L’ATASSIA TELANGIECTASIA è una malattia pediatrica ereditaria molto rara che colpisce un bambino ogni 50.000 nuovi nati. Inizia a manifestarsi nell’infanzia, tra i due e i tre anni, con difficoltà nella coordi- nazione dei movimenti di gambe e braccia. Peggiora progressivamente. Obiettivo dell’Associazione è quindi quello di raccogliere e gestire al meglio fondi monetari con il fine di poter sovvenzionare gli studi di biologia genetica nel campo dell’ATASSIA TELANGIECTASIA che mirano a identificare validi approcci terapeutici. Il primo e unico interesse dell’Associazione è quello di arrivare il più in fretta possibile alla scoperta di una cura in grado di bloccare la progressione di questa malattia neurodegenerativa che porta i bambini affetti alla paralisi e alla morte precoce. I fondi sono dedicati a finanziare tutto ciò che serve a supportare l’attività scientifica di gruppi di ricerca che si adoperano ad esperimenti per trovare cure per i bambini che soffrono di questa malattia.

ASSOCIAZIONE UN VERO SORRISO ONLUS Via Campana, 27 b – 10125 Torino Tel:011-2460087 / Fax:011-6695473 Email: [email protected] CF: 97694060019 Per la tua donazione: BANCA UNICREDIT IT 68 J 02008 01126 000041107282 intestato a UN VERO SORRISO - ONLUS CONTO CORRENTE POSTALE IT 30 B 07601 01000 000005971941 intestato a UN VERO SORRISO - ONLUS

n. 2/2011 13 CAN PRO

STEFANO FARINA: “Una squadra cresciuta per valore tecnico”

Con il Raduno di fine Aprile a Covercia- do il loro prezioso contributo e i giovani di affrontare con grande determinazione no sì è chiusa la stagione ufficiale degli hanno dimostrato indubbie qualità e po- le ultime gare di campionato (4 in 1^ DIV. incontri CAN PRO che ha visto poi un’ap- tenzialità. Ad esempio, le gare di prima e 3 in 2^ DIV.) per poi affrontare i play- pendice dell’ultimo appuntamento, svol- divisione arbitrate dai primi anni sono off con l’entusiasmo e la carica giusta per to a Tivoli (RM), riservato agli arbitri e agli state fino ad oggi 60 (numero inimma- concludere bene la stagione. assistenti, che prendono parte ai Play ginabile fino ad un pò di tempo fa…) e “Ormai il gruppo ha capito e fatto suoi i Off/Play Out. cinque arbitri ne hanno arbitrate 5. Anche nostri messaggi – dice Stefano Farina – La Commissione CAN PRO è molto per quanto riguarda gli assistenti grande Parlare di mentalità vincente, di cura dei soddisfatta delle prestazioni della pro- spazio alle nuove leve con 85 prestazioni dettagli nei minimi particolari e di psico- pria “Squadra”, gli obiettivi sono stati in 1^ divisione. logia arbitrale, non è più una novità. Tutti raggiunti: gli “esperti” hanno affrontato i Nell’ultimo Raduno, il Responsabile Ste- stanno capendo che il futuro appartiene Campionati con serietà ed impegno dan- fano Farina ha evidenziato l’importanza a chi ha il coraggio di essere differente” .

14 n. 2/2011 “Da parte nostra – prosegue Farina – c’è gli arbitri - “Ogni arbitro e/o assistente Arbitri Anni di ruolo Età media la soddisfazione di aver visto crescere, deve capire l’importanza dell’automoti- giornata dopo giornata,il valore tecni- vazione. Spesso, nel percorso arbitrale, 28 1 29,40 co di questa Squadra soprattutto sotto vivi la ‘solitudine dell’incompreso’. Pen- gli aspetti per i quali abbiamo puntato si di subire ingiustizie, di meritare di più, 24 2 29,70 molto: dimostrare “indipendenza” di va- di non essere capito. Quello è il mo- 18 3 31,05 lutazione, semplicità d’arbitraggio (fare le mento in cui ognuno deve raddoppiare cose facili), fischiare il necessario, stron- le forze e dimostrare che: ‘C’è ancora e 19 4 32,05 care il gioco duro, collaborazione con gli che vuole dimostrare il suo reale valo- assistenti, aspetto comportamentale e re’. Ricordo a tutti che “se non credi in 11 5 33,36 rispetto per il gruppo” te stesso, scordati che qualcun altro lo Media età generale 30,71 Farina si sofferma sulla motivazione de- faccia per te! “

Silvia Tea Spinelli “Un passo avanti anche per l’AIA” di Alessandro Apruzzese “Una grandissima emozione durata oltre i fatidici novanta minuti”. In questo semplice pensiero Silvia Tea Spinelli, originaria di Bari, residente a Terni, av- vocato, dove lavora come pubblico ufficiale presso l’UNEP del Tribunale del Capoluogo di Provincia umbro, ha racchiuso la designazione e poi la gara più importante della sua carriera arbitrale. Una carriera iniziata più di venti anni fa grazie al papà che la iscrive ad un corso arbitri. La classica trafila nel difficile ed ostico campionato pugliese sino al debutto in Eccellenza. Poi il grande palcoscenico nazionale che inizia dalla CAN D femminile fino alla nomina ad arbitro internazionale. Cambia sezione per lavo- ro, a Torino per quattro anni e ancora a Roma1 ed infine Terni. La scorsa stagione però le rimarrà impressa per due straordinari motivi: è la seconda donna italiana ad esser promossa da arbitro alla CAN PRO (prima di lei solo Anna De Toni), ed anche perché a luglio del 2010 convola a nozze con Fabrizio (tecnico di una famosa scuderia italiana di motociclismo). In questa bella favola mancava la “ciliegina sulla torta”. Ci ha pensato ancora una volta Stefano Farina, dopo averla promossa tra i professionisti, a designarla in Prima Divisione domenica 1 maggio, nella gara tra Lucchese e Lanciano. Tutti i giornali e le televisioni hanno parlato di te! Non credo di essermi meritata e di meritarmi tutta questa pubblicità. D’altronde ho fatto solo il mio dovere da arbitro come ormai accade da tanti anni sia nei campi nazionali che internazionali. Direi piuttosto che è stato un bel passo in avanti per l’AIA e per tutto il movimento “rosa”. E’ comunque un traguardo importante per un uomo, figuriamoci per una donna! Certamente. Significa che la figura femminile si sta affermando, sia pur con molta fatica, anche nel mondo del calcio e nel mondo arbitrale. Non posso non elogiare la “politica” intrapresa dai massimi dirigenti associativi verso il movimento femminile. In questa ultima settimana il Presidente Nicchi ha anche raggiunto una unità di intenti con il Ministero delle Pari Opportunità per una maggiore presenza e pari condizioni tra associati ed associate. Per la seconda volta nella storia dei campionati di Lega Pro una donna ha diretto in Prima divisione. Com’è andata? Prima di me c’era già stata Anna De Toni, con cui avevo condiviso alcuni anni in D. Alla fine direi molto bene. E’ chiaro che, all’inizio l’emozione s’è fatta sentire, ma poi è filato davvero tutto liscio. Sugli spalti non si sono quasi accorti che a dirigere la partita c’era una donna. So che è difficile, ed ancor più per una donna, avere un prototipo di arbitro maschile a cui ispirarsi. Tu ne hai mai avuto uno? Se devo esser sincera penso che Stefano Farina rispecchiasse davvero tutto quello che deve avere un arbitro. Grande professionalità, grinta, carattere forte, determinazione, ed una ascendenza particolare sui giocatori. A chi devi questo bel successo? Potrebbe sembrare banale ripetermi, ma lo devo principalmente proprio a lui, Stefano Farina. Ha sempre creduto in me sin dallo scorso anno quando, appeso il fischietto, ha svolto l’incarico di Commissario della Can d. Un anno davvero straordinario, perché lui, ancora freso di erba verde, mi ha trasmesso una carica e delle motivazioni straordinarie. Non avrei mai pensato di scoprire un uomo formidabile dal punto di vista dirigenziale. Eppure si è dimostrato un grande tecnico, competente e metodico, un oratore dalle doti innate ma soprattutto un grande comu- nicatore ed un eccellente motivatore. Credo che abbia fatto davvero la differenza in una commissione come quella della serie d. Ecco perché averlo ritrovato come massimo dirigente in Can Pro mi ha fatto un piacere indescrivibile. Cosa (pre)vedi nel tuo futuro sportivo? Sulle ali dell’entusiasmo potrei dire di tutto, ma sono stata sempre una ragazza realista. Sognare è umano e nessuno può negarti di immaginare scenari irreali. Eppure quello che per me è stato sempre un grande sogno oggi si è avverato. Credo che esser arrivata a questo punto per una donna con il fischietto è come aver raggiunto la serie A.

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TARCISIO SERENA: Doppio parametro della maturazione

Siamo giunti alla fine di un cammino, delle 2938 gare, sostenute da un gruppo di associare un percorso che ha tenuto principiato in quel di Sportilia nel fine caratterizzato da numeri importanti: 191 conto di due fattori importanti: l’informa- agosto inizio settembre 2010. arbitri, 351 assistenti e 150 osservatori, zione e la formazione di tutti gli ammi- E’ questo un momento per analizzare, tutti motivati e con grande voglia di se- nistrati. riflettere e tracciare un bilancio sull’an- guirmi, capire, comprendere, crescere. Con quali strumenti? Attraverso l’utilizzo damento del campionato e sulle pro- Abbiamo cercato, lungo questo cam- integrato di test tecnici, discussioni tra blematiche emerse durante la disputa mino, come dicevo partito da Sportilia, arbitri, assistenti e osservatori, test atle-

16 n. 2/2011 tici, attraverso l’invio delle relazioni degli Tutto ciò richiede e richiederà un impe- importanti dell’attuale campionato. Ab- OA agli arbitri e assistenti - vera novi- gno a medio lungo termine. biamo avuto il dovere di utilizzare criteri tà di questa stagione sportiva - che ha A supporto di quanto sopra, abbiamo di designazione focalizzati sulla crescita prodotto grande interesse e potenziato posto grande attenzione alla forma- della terna ma nel contempo mirati alla ulteriormente il soggetto ricevente. zione e all’aggiornamento degli osser- tutela del campionato. Questo cammino è culminato con il ra- vatori, effettuando molte visionature Puntato sulla crescita e maturazione duno unico di metà campionato a Mona- congiunte, sia al fine di parametrare le degli amministrati sin dai primi momenti, stier di Treviso (dicembre 2010) per tutte valutazioni, che allo scopo di cono- rafforzamento che deve avvenire ormai e tre le componenti (circa 650 unità) così scersi meglio. Abbiamo consigliato loro in tre anni di permanenza nell’OT e non strutturato per la prima volta nella storia di scoprire arbitri futuribili e non foca- più in quattro in virtù del cambiamen- dell’AIA. E’ stato un momento di grande lizzarsi solo sui singoli episodi, come to delle Norme di Funzionamento degli aggregazione, dove si è posta maggior- anche di estrapolare, nel colloquio di OO.TT. mente l’attenzione sull’approccio alla fine gara, al massimo tre/quattro con- Altro obiettivo da noi perseguito e’ stato gara e al saperla leggere, prevedendone cetti sui quali somministrare le possibili il fare in modo che il rapporto collabora- lo sviluppo sulla base dei mutamenti e soluzioni migliorative. tivo tra arbitri ed assistenti sia sempre dandone risposte immediate. Il plauso va a tutti coloro il cui impegno maggiore: fanno parte di un unico team Nel corso del raduno sono state inten- è stato determinante per la conoscenza ed hanno pari dignità. sificate le durate delle riunioni tecni- e la crescita dei giovani arbitri a nostra Nostro compito è mandare in campo che con visione di spezzoni di filmati di disposizione. Il nostro è stato un com- terne che siano preparate al massimo e gare del campionato di Serie D, al fine pito molto delicato in quanto abbiamo abbinate tra loro compatibilmente con il di raggiungere omogeneità e uniformi- amministrato arbitri non completamente budget assegnato. tà, quanto meno sui temi tecnici e sulle formati, ma in formazione. Migliorare la qualità dei singoli porterà comuni metodologie per un’unica inter- Abbiamo tenuto conto della necessità sicuramente ad una crescita comples- pretazione, nel perfezionamento della di mandare in campo gli arbitri migliori, siva della qualità del servizio che siamo tecnica arbitrale, allo scopo di ridurre al compatibilmente con i turni di impiego, chiamati a fornire. minimo gli errori di valutazione da parte in un campionato difficile con palcosce- di arbitri, assistenti e osservatori. nici di grandi realtà e con trascorsi più Tarcisio Serena

In una partita di allievi a Saluzzo Arbitro provvidenziale salva un giocatore di Davide Saglietti Uno scontro di gioco, tanto spavento, ma per fortuna con lieto fine. Sabato 16 Aprile 2011 a Saluzzo (CN) si gioca la partita di Allievi Fascia B Regionali tra il Saluzzo e l’Aurora Calcio Alessandria; una partita tranquilla, senza particolari interessi di classifica ma non per questo giocata con meno impegno dalle due squadre. L’arbitro è Vittorio Maccarone della sezione di Pinerolo, 22 anni, iscritto al corso universitario di “Tecniche di laboratorio Biomedico” ed in forza all’Organo Tecnico Regionale come arbitro di Prima Categoria. Al 30’ del I tempo una normale azione di gioco si sta per concludere per il Saluzzo senza fortuna, con il portiere che sventa la minaccia avversaria. Nell’intervento, però, l’attaccante di casa, Stefano, si scontra con l’estremo difensore, la botta sulla tempia è forte e il calciatore cade a terra privo di sensi. Vittorio si accorge subito della gravità della situazione e richiede l’intervento della panchina di casa in cui il massaggiatore è, guarda caso, il papà di Stefano. Si tenta di rianimare il ragazzo ma senza fortuna. A quel punto interviene Vittorio, che mettendo in pratica le nozioni base del corso di rianimazione in caso di arresto cardio-respiratorio, libera la lingua del giocatore e, appena riprende conoscenza, lo mette in posizione di sicurezza per impedire complicazioni e inizia a parlargli per verificare la sua lucidità che pian piano torna nella normalità. A quel punto si attende l’ambulanza che porta Stefano in ospedale per gli accertamenti di rito, ma il peggio è ormai passato. “Nel momento dello scontro non pensavo si trattasse di una cosa così grave - ci dice Vittorio - un banale infortunio di gioco come se ne vedono tanti altri. Quando mi sono accorto della reale gravità non ho pensato molto, mi è venuto istintivo precipitarmi sul ragazzo per soccorrerlo e metterlo in condizione di riprendersi evitando ulteriori complicazioni, il resto è venuto da se. Sono contento che sia andato tutto per il verso giusto, e porgo a Stefano un grosso in bocca al lupo perché possa tornare il più presto possibile sui campi di calcio e continuare a segnare come faceva prima”. Il papà di Stefano è anche responsabile del settore giovanile del Saluzzo e ci dice “questo evento mi ha insegnato tanto, per fortuna è andato tutto bene, ma l’esito poteva essere ben diverso. Mi impegnerò a fondo perché dalla prossima stagione nelle partite del Saluzzo ci sia un operatore addestrato al primo soccorso e farò il possibile in FIGC perché si avviino dei corsi appositi”.

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CARLO PACIFICI: “Il futuro passa da qui”

18 n. 2/2011 Fare un bilancio a questo punto della Sta- gione non vuole essere un elencazione asettica ed impersonale di statistiche, di numeri, dati, luoghi, nomi, vuole essere il racconto di una Stagione Sportiva, il dia- rio di emozioni vive e vere vissute da chi ha scelto lo sport, il calcio in particolare, vivendolo da protagonista positivo e non da spettatore, la voglia di essere dentro l’evento con passione e coraggio. La consapevolezza di essere una Com- missione che rappresenta non un traguar- do raggiunto ma un trampolino per il futu- ro. La grande responsabilità ed impegno di trovare e selezionare tra i 153 arbitri proposti dalle regioni i nuovi internazionali che tra qualche anno rappresenteranno questa nostra Associazione all’estero. La nostra è stata una grande sfida con un unico grande obiettivo: l’unità del gruppo prima e la maturazione costante poi con la convinzione che per raggiungere un tra- guardo importante di crescita e migliora- gara, permette agli arbitri di poter riflet- Tecnico, Organi Tecnici Nazionali e termi- mento c’era necessità di intenti e la condi- tere sulla propria prestazione, grazie alla neremo con il raduno di fine stagione. Ab- visione da parte di tutti, nessuno escluso, ricezione via mail delle prime tre pagine biamo cercato di parlare una sola lingua della strada per arrivare alla meta. del rapporto dell’osservatore, e questo e ci fa inorgoglire che sostanzialmente le Abbiamo iniziato a creare questo spirito nella logica della totale chiarezza e tra- varie interpretazioni regolamentari siano già nel mese di luglio coinvolgendo tutti sparenza. state le stesse dal big match di Serie A i componenti della Commissione a par- Anche quest’anno abbiamo lavorato per alla partita di scambi in promozione. tecipare attivamente alle varie attività e gruppi facendo seguire arbitri ed osser- La qualità tecnica espressa dai nostri ar- abbiamo proseguito attraverso il raduno vatori da un Componente della Com- bitri ed osservatori è stata buona con pic- di Sportilia e gli altri, tanti, incontri per missione che funge da Tutor. E, proprio chi di assoluta eccellenza che fanno ben cementare ancora di più questa nostra nell’ottica di un costante contatto e di sperare per il futuro. finalità. Giorno dopo giorno si è costitu- una formazione continua, ci sono state Altra conferma di quest’anno è il contri- ita una nostra piena identità composta periodiche riunioni comuni in tutte le re- buto alla formazione che è arrivato da dall’OT, dalla Segreteria, dagli Arbitri, gioni, con la partecipazione allargata ai un capillare studio delle prestazioni ar- dagli Osservatori, che hanno compreso CRA, rese possibili grazie alla straordi- bitrali, grazie ad un’attenta valutazione quale fosse il messaggio, quello della naria disponibilità di tante Sezioni e dei statistica da cui si evincono una molti- crescita e valorizzazione delle nostre atti- loro Presidenti che ci hanno accolto con tudine sia di dati generali sia di quelli vità, ognuno per il suo ruolo distinto. grande entusiasmo ed affetto. A loro un relativi alle zone di provenienza dei gio- Non ci sono stati fortunatamente mo- grazie sentito di cuore. vani colleghi incrociati con i luoghi in menti critici ma risultati positivi che hanno Dei tanti incontri rimangono i sorrisi, le cui si effettuano le gare. evidenziato prima di tutto l’uomo e poi di strette di mano, gli abbracci, il lavoro Ultima, ma non in ordine di importanza, conseguenza l’arbitro, l’osservatore, con spalla a spalla quotidiano per approfon- l’attenzione alle prestazioni degli assi- le sue tante potenzialità, con i lati positivi dire ogni sfumatura tecnica delle nostre stenti regionali designati per le partite e quelli negativi. Tutti però con l’intento di prestazioni, la assoluta consapevolezza della CAI con le relative risultanze comu- migliorare e migliorarsi. di avere di fronte uomini veri, alcuni mol- nicate ai Presidenti dei rispettivi Comitati Abbiamo cercato di abbattere le barriere to giovani, con un’unica salda certezza Regionali. con la parola e il dialogo interagendo con l’integrità morale del loro operare. Una Stagione che ci apprestiamo a con- tutti gli altri Organi Tecnici Nazionali e con i E’ stata una Stagione importante anche cludere determinati e concentrati, desi- CRA per condividere un percorso comune. sotto il punto di vista tecnico. derosi di mettere a frutto la significativa E’ proseguita con esito positivo l’inizia- L’obiettivo primario è stato quello del- esperienza fin qui raggiunta. tiva “Progetto UEFA” partita lo scorso la uniformità. Siamo partiti a Luglio con anno che, già dal lunedì successivo alla l’incontro tra Comitato Nazionale, Settore Carlo Pacifici

n. 2/2011 19 CAN 5

MASSIMO CUMBO “Preparati ad affrontare il Mondiale e l’Europeo”

Nel corso della mia vita arbitrale ho sem- di gioco editato dalla FIFA nel mese di lu- tutti i raduni della stagione si è fondato pre ritenuto che il vero protagonista dei glio 2010 e sostanzialmente modificato su tre aspetti: quello tecnico attraverso la contesti che caratterizzano la nostra atti- nei suoi assunti più caratterizzanti. Impe- disamina specifica dei dettami e postu- vità fosse principalmente l’Arbitro che va gno che si è immediatamente riverberato lati regolamentari, quello metodologico in campo, colui che in maniera diuturna sui direttori di gara durante il raduno di attraverso la possibilità di intervenire, applica le regole e che affronta gioie e inizio stagione con l’importante contri- chiedere chiarimenti, sollevare quesiti, passioni della disciplina in prima persona. buto dei supporti multimediali, presen- partecipare con osservazioni e interagire, Quando mi sono state concesse l’oppor- tazioni in power point e filmati, elaborati nella convinzione che chi ha la funzione tunità e il privilegio di presiedere la CAN di concerto con gli specialisti del Futsal di orientamento e guida debba fornire 5, dopo il novennio di impegno e dedizio- nell’ambito del predetto Settore Tecnico. l’esempio, anche nella cultura tecnica, ne profuso dal mio predecessore Andrea Ritornati a Sportilia, la Casa degli Arbi- se vuole essere credibile nella trasmis- Lastrucci, ho percepito ancora più netto tri, confronto, apertura, coinvolgimento, sione dei messaggi; non ultimo l’aspetto il valore degli uomini e delle donne che dialogo, sono stati gli assunti attraverso umano, teso a condividere e risolvere le andavo a guidare e la consapevolezza di i quali gli Arbitri hanno potuto interagire particolari necessità. L’obiettivo quello dover contribuire al loro successo. Ed è in ogni fase dei lavori del raduno. Lungi di rafforzare in tutti motivazioni, fiducia, per questo che l’approccio iniziale al nuo- dal considerare i partecipanti come og- e senso di appartenenza. Innovativo è vo incarico è stato fin da subito pervaso getti passivi su cui riversare nozioni, gli stato inoltre l’orientamento formativo ri- da un profondo senso di responsabilità e Arbitri sono stati ascoltati e valorizza- volto agli Osservatori, che soprattutto nel di rispetto nei confronti di tutte le com- ti, impegnati e valutati, posti al centro e corso del raduno di metà stagione, ha ponenti coinvolte, nella certezza di poter resi autentici protagonisti degli eventi. permesso di riscontrare obiettivamente assicurare quel servizio teso sia alla cre- L’idea poi di costituire dei gruppi di stu- non solo le modalità di redazione dei re- scita della disciplina del Calcio a 5, sia al dio volti ad approfondire alcune delle più ferti, sia dal punto di vista delle procedu- contributo del progresso tecnico e com- rilevanti tematiche regolamentari, ha dato re che del contenuto, ma ha consentito portamentale dei Colleghi in organico. modo ai Colleghi di esporre, in adunan- anche di mettere in relazione l’argomento La Commissione, fin dall’inizio del suo za plenaria, soluzioni e metodi vagliati in di appositi filmati alla narrativa di referti mandato, è stata impegnata nello studio maniera autonoma dai singoli gruppi di selezionati ad hoc. Ai Colleghi sono state e traduzione, in stretta collaborazione col lavoro. È grazie a queste premesse che fornite due guide cartacee elaborate dal Settore Tecnico, del nuovo regolamento l’approccio programmatico utilizzato in Settore Tecnico, nonché circolari e check

20 n. 2/2011 list integrative utili a facilitare lo svolgi- crescere l’esperienza in contesti di livello to Mondiale in Thailandia e Campionato mento delle funzioni referendarie. La mo- tecnico superiore. Di particolare nota, il Europeo in Croazia, li veda nuovamente dulistica ed i parametri valutativi utilizzati regolare svolgimento dei campionati ca- protagonisti. Anche l’ambito amministra- sono stati definitivamente conformati a ratterizzati dalla mancata ripetizione di tivo, nel corso di questa stagione, è stato quelli degli altri OTN, mentre il portale gare per defaillance tecniche dei diretto- interessato da sostanziali innovazioni: si informatico dedicato agli appartenenti al ri di gara, gli stessi che non solo hanno è passati dalla definitiva implementazio- ruolo, anch’esso profondamente innova- garantito la puntuale presenza su tutti ne, grazie al prezioso ausilio degli uffici to nella veste grafica, ha permesso ai di- campi, anche in occasione di condizioni amministrativi dell’AIA, della codicistica rettori di gara di leggere relazione e voto climatiche avverse o di particolari impe- necessaria per l’inserimento in Ge.Ri.Co. dell’Osservatore dopo otto, dieci giorni dimenti logistici, ma hanno sempre ben delle gare di tornei e amichevoli, fino alla dalla gara. La volontà di rappresentare rappresentato, per tratto e virtù, l’orga- riduzione della tempistica per la validazio- la specialità all’interno dell’AIA come un nizzazione arbitrale di appartenenza. La ne informatica delle note spese, passan- corpo unico volto alla crescita comune, costante ricerca di sviluppo ed uniformità do dal recupero e dalla regolarizzazione ha fatto sì che durante i due raduni Top della tecnica arbitrale ha permesso di in- dei rimborsi attinenti stagioni precedenti. Class, i migliori Arbitri convocati hanno trodurre, col decisivo supporto della Divi- Per questo è stato decisivo l’apporto del- avuto modo di confrontarsi e trasferire la sione Calcio a 5, l’utilizzo degli auricolari, la rinnovata segreteria tecnica, che non loro esperienza ai giovani Colleghi regio- che ha consentito ad Arbitro, secondo e ha mai fatto mancare disponibilità e con- nali invitati per l’occasione, con l’intento terzo Arbitro, di dialogare e condivide- tributo professionale di elevato standard. che questo tipo di incontri favorisca la re all’istante gli aspetti più salienti della Ad ultimo, ma non per ultimo, deve esse- formazione comportamentale, incida su conduzione delle gare della Final Eight di re sottolineata concordia e armonia che tratto e personalità, faciliti il mutuo scam- Coppa Italia di Serie A. Gli Arbitri Interna- hanno caratterizzato l’impegno e la dedi- bio di conoscenze. Le scelte operate, zionali hanno avuto l’opportunità di esse- zione di tutti i componenti la Commissio- poi, durante la stagione, imperniate da re sorteggiati per portare il loro contribu- ne, Francesco Falvo, Claudio Mattiacci, sempre sul principio meritocratico a ga- to durante le riunioni tecniche sezionali, Antonio Mazza, Alessandro Radicello e ranzia della crescita individuale e del col- contributo che hanno sempre assicurato Claudio Zuanetti, ai quali va dato il merito lettivo, hanno dato la possibilità agli Arbi- con dovizia ed entusiasmo. Gli stessi di aver operato sempre al massimo delle tri maggiormente distintisi nel corso del hanno confermato negli impegni all’este- proprie possibilità e con l’unico proposito campionato di aumentare sensibilmente ro, sia per designazione che per invito, della crescita e del successo degli Arbitri il numero di gare di Serie A dirette, dan- le belle tradizioni della scuola arbitrale di Calcio a 5. do modo a costoro di rafforzare il feeling italiana del Futsal, nell’attesa che i nuo- con i match di massima categoria e di ac- vi eventi del prossimo anno, Campiona- Massimo Cumbo

Un fischietto per due omonimi

Simone Pellegatta e Simone Pellegatta hanno arbitrato la gara valevole per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia di calcio a 5 tra Brianza Sport e Vedanese. Nulla di clamoroso anzi leggendo queste poche righe sembra ci sia un evidente errore di battitura con la ripetizione del nome due volte, ma non è così. La gara infatti è stata diretta da due arbitri distinti ma con il medesimo nome e cognome. Simone Pellegatta, (nella foto a destra) è nato a Busto Arsizio il 6 dicembre 1981 e la sua passione per l´arbitraggio nasce per caso, tramite un amico che aveva da poco intrapreso questa attività. A partire dell´anno 2000, Simone è un arbitro della sezione di Busto Arsizio e inizia la sua carriera dalla categoria giovanissimi. Colleziona partite su partite arrivando ad arbitrate fino alla Promozione ma nel 2006 decide di dedicarsi al calcio a 5, dopo un infortunio al ginocchio che lo ha costretto a star lontano dai campi per oltre 6 mesi. Ora arbitra in C1 di futsal e l´obiettivo è quello di raggiungere in breve tempo la CAN 5. Simone Pellegatta, (nella foto a sinistra) è nato a Busto Arsizio il 7 Agosto 1977 e dopo svariati anni passati a giocare a calcio, ha anche provato ad allenare piccoli campioni in erba, ha preso la decisione di entrare a far parte del mondo arbitrale anche in questo caso per un caso fortuito del destino, un determinante colloquio con un amico che già aveva intra- preso questa avventura. Dal 2005 inizia la sua carriera fino a dirigere gare di terza categoria nel 2007. Poi la scelta di intraprendere una nuova strada: il calcio a 5. Dopo 10 anni di attività e centinaia di partite, i due Simone Pellegatta di Busto Arsizio il giorno 12 gennaio 2011 hanno diretto una gara insieme. Un simpatico caso di omonimia.

n. 2/2011 21 Al primo raduno della CAN Beach Soccer “parte integrante dell’AIA”

Appello di Nicchi “Basta con la violenza!”

di Salvatore Consoli

“Adesso dovete sentirvi orgogliosi di es- presieduta da Michele Conti con Alessan- consensi – dice l’ex internazionale Miche- sere parte integrante della famiglia asso- dra Agosto e Gennaro Leone. Le parole del le Conti – sono la velocità e lo spettacolo. ciativa dell’AIA. Questo nostro entusiasmo Presidente Nazionale e la consapevolezza I nostri arbitri hanno dimostrato di tenere incoraggia tutto il movimento arbitrale e di sentirsi da oggi più importanti, questo lo il passo con queste esigenze, distinguen- noi viviamo di entusiasmo”, con queste spirito che ha animato il gruppo di “arbi- dosi anche a livello internazionale”. parole Marcello Nicchi ha salutato i 43 ar- tri da spiaggia”, come simpaticamente ci Visite mediche, allenamenti, test atleti- bitri e i 5 osservatori della CAN BS riunitisi siamo permessi di soprannominarli. ci e riunioni in aula hanno caratterizza- a Riccione dal 6 all’8 maggio scorsi, sotto “I punti di forza di questo stretto paren- to questa intensa e soleggiata tre giorni la guida della neo Commissione Nazionale te del calcio, che raccoglie ogni anno più riccionese. Le sedute atletiche effettuate

22 n. 2/2011 giornalmente sul lungomare romagnolo e nata assieme al logo del B.S. da uno stu- cetto di squadra. curate dallo staff tecnico dell’AIA (prepa- dio approfondito del dirigente campano. “In questa disciplina – sostiene Michele ratori Compagnucci, La Disa e Lo Sito, Interessanti gli interventi di Alessandra Conti - vengono valutate le singole presta- medico Castellini) hanno tenuto sempre Agosto, sul “Body Language” (linguaggio zioni, ma uno degli elementi fondamentali in palla il gruppo. del corpo), il linguaggio globale costrui- della valutazione, sarà l’esito finale e cioè In aula invece spazio agli approfondi- to su una composita e variegata serie la prestazione di “squadra”. Sul come ci menti tecnici, durante i quali sono state di modalità espressive mediante le quali si deve comportare per essere un ottimo sviscerate decine e decine di azioni, at- l’uomo proietta messaggi ed emozioni di Team Arbitrale, l’ex internazionale è mol- traverso appositi filmati di gare nazionali ogni genere. to chiaro: “intanto, mettendosi sempre in e internazionali. In tempo reale la Com- C’è da dire però che in questa disciplina discussione, senza voler fare a tutti i costi missione poneva ad arbitri ed osservatori calcistica i comportamenti scorretti sono al- il n° 1. Poi mettendo a disposizione la pro- domande, con lo scopo di individuare gli quanto mitigati e il Presidente Marcello Nic- pria esperienza, intervenendo in aiuto del errori e chiarire al meglio gli aspetti tecni- chi, in visita al gruppo per un augurale “in collega che è in difficoltà o che commette ci, comportamentali e atletici, quest’ulti- bocca al lupo” nel primo giorno di raduno lo un palese errore e senza sentirsi sminuiti mi riferiti in particolare allo spostamento ha sottolineato. “Il beach soccer – ha detto se uno corregge l’errore dell’altro. e ai vari posizionamenti. Nicchi – si gioca in un ambiente più disteso, Evitare le interpretazioni personali delle In una cornice ideale qual é la spiaggia di distensione che auspichiamo in altri lidi”. Il regole del gioco e delle disposizioni im- Riccione, si sono svolti invece gli imman- Presidente dell’AIA non perde l’occasione, e partite, mantenendo sempre un compor- cabili test atletici, che hanno testato le non potrebbe essere altrimenti, per stigma- tamento da arbitro”. condizioni fisiche dei 43 arbitri, tra i quali 4 tizzare gli atti di violenza che ogni domenica Alla giornata di chiusura ha partecipato internazionali, che fischieranno nelle varie avvengono nei campionati minori e lo fa da- Vincenzo Fiorenza vice responsabile del “tappe” durante l’estate del pallone. Tre vanti ad un ospite di tutto rispetto, il Prefetto Settore Tecnico che ha presentato il nuovo le prove: i 4 x 10 m, la “Prova Specifica” di Rimini Dott. Saladino, che ha voluto por- programma “Sinfonia4you”, che nel caso consistente in un tratto laterale, indietro, tare il suo personale saluto. specifico è stato personalizzato per tutti gli scatto a zig zag, scatto ulteriore e anco- “Basta con la violenza – sostiene Nicchi arbitri della CAN BS, antesignani del nuovo ra laterale (prova effettuata dai primi dieci - adesso le istituzioni ci devono ascoltare progetto che coinvolgerà tutti gli associati. della graduatoria, quelli che concorreran- la violenza è inaccettabile e certe dichia- Riproposta la conferma dell’adozione a di- no alla nomina di “Internazionale”) e, in- razioni si ripercuotono sui campi di peri- stanza della piccola An Maria, che ha susci- fine, in uno spazio delimitato di 15 metri feria dove si registrano circa 600 casi di tato per l’ennesima volta unanimi consensi. quadrati, si è svolta la prova dei 600 metri. violenza l’anno. L’arbitro è uno che arbi- L’intera commissione ha voluto ringrazia- Sostenuti anche i quiz tecnici interattivi, tra con le regole e non con l’arroganza. re quanti hanno collaborato alla riuscita realizzati a cura del Settore Tecnico, per Quando ci sono tanti problemi intendia- di questo raduno staff tecnico, medico e l’occasione rappresentato da Gennaro mo risolverli con la prepotenza delle re- la segreteria con il prezioso apporto di Si- Leone nella doppia veste. Le 12 doman- gole. La strada giusta, dunque, è quella mone ed Enrico, dando l’appuntamento a de sono state formulate con l’ausilio di di mettersi tutti attorno ad un tavolo per Viareggio, per la fase unica della Coppa due schermi, in contemporanea su uno prendere decisioni forti e significative”. Italia a cui farà seguito il campionato di scorrevano le immagini e sull’altro i quiz. Frattanto, vengono approfondite alcu- serie “A” quest’anno composto da due Una innovazione della scorsa stagione ne tematiche interessanti come il con- gironi di 8 squadre.

Leone, Conti e Agosto

n. 2/2011 23 L’esordio in Serie A DAVIDE MASSA: “La Sezione mi ha preso per mano” di Rodolfo Puglisi

Domenica 23 gennaio per Davide Massa, a suo volta da un amico arbitro.” che la mia sezione abbia raggiunto grandi della Sezione di Imperia, il sogno dell’e- Ricordi la tua prima gara diretta? traguardi in questi anni non sia per nulla sordio in Serie A diventa realtà: arbitra casuale ma sia il risultato di un grande la- “Impossibile dimenticarla: 18 gennaio l’incontro Fiorentina – Lecce allo stadio voro di gruppo fatto negli anni passati.” 1997, campionato esordienti provinciali, “” di Firenze. Nell’ultimo S. Bartolomeo – Carlin’s Boys 0-3.” Cosa significa per te essere arrivato a anno il ventinovenne fischietto ligure ha dirigere in Serie A? bruciato le tappe: a luglio è stato promos- Per la tua sezione sicuramente rappre- “E’ una soddisfazione enorme, indescrivibi- so alla CAN B, esordendo nel campio- senti un simbolo. Quale ruolo ha avuto le per quanto profonda, e che ho vissuto in durante la tua formazione di arbitro? nato cadetto in Vicenza – Portogruaro il un triplice senso: per primo la soddisfazione 28 agosto. Le prestazioni estremamente “Se oggi davvero sono un simbolo spero sportiva di aver chiuso il cerchio dopo quat- positive gli hanno consentito di debuttare di esserlo per l’impegno quotidiano che tordici anni di attività; poter dire di aver diret- nella massima serie. Davide è originario di ho dimostrato negli anni più che per il ri- to in tutte le categorie del panorama calcisti- Caravonica, piccolo centro dell’entroterra sultato raggiunto. E se davvero lo sono co nazionale è privilegio per pochi e ne vado imperiese, lavora presso un istituto ban- ne sono felice perché in questo modo molto orgoglioso. Secondo: aver regalato cario, si è laureato in Giurisprudenza con posso ricambiare un pò di quel tanto questa gioia alla mia famiglia, in partico- 110/110 e dal 19 giugno 2010 è sposato che la sezione mi ha dato, non soltanto lar modo a mio padre Flavio, a mia madre con Roberta. Lo abbiamo incontrato per in termini tecnici ma anche e soprattutto Maria Bianca, a mia sorella Alice e a mia parlare del suo esordio e per conoscerlo in termini umani, di amicizia e di affetto. moglie Roberta, che vivono parallelamente meglio. Sono arrivato in questo ambiente a 15 l’arbitraggio insieme a me da tanti anni; chi anni, ero un bambino, il più giovane, alto Davide, come ti sei avvicinato all’attivi- associa l’attività arbitrale al sacrificio a mio un metro e sessanta e non conoscevo tà arbitrale? modo di vedere commette un grosso errore: quasi nessuno. Fin dall’inizio sono stato i sacrifici li fa la famiglia dell’arbitro, perché “Ho iniziato a giocare a calcio nella squa- trattato come un “principino”, preso per ne vive le ansie, i momenti negativi, le sottra- dra della mia città a sei anni e mi sono mano con competenza dai dirigenti di zioni di tempo ed altro. E tutto questo non è subito innamorato di questo sport, tant’è allora (il presidente Luigino Dellerba su ripagato, o lo è soltanto di riflesso, dai risul- vero che fin da piccolo ho iniziato a guar- tutti e quello attuale, Franco Cane) e dai tati e dalle soddisfazioni del campo. Terzo: dare tutte le partite trasmesse in tv e colleghi più anziani quando ancora nes- la gioia più grande di aver condiviso questo quelle dell’Imperia allo stadio (mi accom- suno avrebbe scommesso un soldo sui risultato con gli amici ed i colleghi della se- pagnava mio zio) dall’Eccellenza alla C2. miei risultati futuri; tant’è vero che non zione. A Firenze eravamo in trenta, ma col Ho smesso di giocare però poco prima è che abbia fatto “faville” nei primi due cuore eravamo proprio tutti; ho sentito una dei 14 anni, non mi divertivo più, compli- anni di attività! Ma fin da subito ho trova- grande partecipazione emotiva che ha reso ce probabilmente qualche delusione di to un ambiente fantastico, molto diverso questa giornata davvero speciale, molto più troppo dovuta a doti tecniche non eccel- da quello di squadra di calcio che avevo bella di quanto l’avessi sognata negli anni.” se, a dire il vero. Ho vissuto un anno sen- conosciuto fino a quel momento. Un cen- Cosa hai provato quando sei entrato za calcio ma la passione era troppo forte, tinaio di persone, piuttosto poche quin- sul terreno di gioco dell’ “Artemio così a 15 anni ho fatto il corso arbitri su di, ma piene di valori sportivi, di voglia Franchi”? suggerimento di mio padre, che da sem- di divertirsi, di coinvolgersi e stimolarsi pre mi vedeva caratterialmente più adat- a vicenda, di stare insieme ed anche di “Emozioni fortissime, tante, mischiate tra to a fare uno sport individuale, imbeccato valori tecnici importanti. Credo che il fatto loro! Impossibile raccontarle a parole…

24 n. 2/2011 Posso provare dicendo che tutti i quattro televisivo continuasse giorni (dal giovedì della designazione alla a rimanere uno stru- domenica) è come se li avessi vissuti sulle mento di crescita per montagne russe! Entrando in campo forse migliorarsi e per con- sono riuscito a riportare i piedi per terra frontarsi sempre e non senza far girare troppo la testa, ho cercato diventasse il motivo per di godermi ogni momento e credo di es- togliere l’immediatezza serci riuscito, queste giornate rimarranno al calcio che trovo sia indelebili nella mia mente per la vita. Per una delle componenti carattere piango pochissimo e tra giovedì più affascinanti di que- e domenica ho pianto due volte: la prima sto gioco. Potrebbe es- dopo aver ricevuto la telefonata di Fabio sere utile invece un aiu- della segreteria CAN per la designazione e to della tecnologia per la seconda quando, rientrato negli spoglia- la situazione tanto sem- toi dopo la partita, ho letto il messaggio di plice scientificamente, Roberto Rosetti che mi esprimeva soddi- quanto complicata per sfazione per la prestazione che io e la mia l’occhio umano, del squadra avevamo fornito. Forse questo è il gol-non gol.” dato più emblematico di quanto siano state Con che frequenza ti forti le sensazioni di quei momenti.” alleni e che metodo- In poco più di sei mesi sei passato da di- logia usi? rigere gare di Lega Pro alla Serie A. Che “In fase di preparazio- differenze hai notato e quali difficoltà in ne estiva sei giorni su più, se ne hai riscontrate, hai trovato? sette, durante la sta- “Ho fatto solo una gara di Serie A, quindi gione quattro volte la non ho moltissimi elementi per fare un’a- settimana al polo di nalisi ma, basandomi anche su quello Imperia sotto lo sguar- che vedo da fuori, tra tutte le categorie do attento e severo ci sono differenze e queste sono dovute del prof. Giorgio Cal- molto spesso all’aumento della velocità di zamiglia. I programmi gioco ed alle superiori capacità tecniche sono preparati con il dei calciatori. Oltre a questi fattori, men- prof. Carlo Castagna tre la Serie B trova nel grande equilibrio, e vengono modulati a nella preminenza degli aspetti tattico ed seconda degli impegni agonistico i fattori caratteristici, la Serie A arbitrali e delle condizioni fisiche del mo- “Uno non male: la carovana dei trenta ha nella grande amplificazione mediatica mento. Ma la cosa più importante è che amici e colleghi che mi hanno seguito a l’elemento che porta le maggiori difficol- con Maurizio Viazzi, Stefano Alassio, Fa- Firenze è stata organizzata nei “nobili” uf- tà. Serve tantissima attenzione anche alle bio Piscopo, Lorenzo, Kambize, Giorgio, fici di Enrico che ha un’agenzia di pompe piccole cose, basta un secondo di non Matteo, Max, Simone, Luciano e gli altri funebri ad Imperia ed è soprannominato massimale concentrazione per rovinare ci divertiamo sempre!” simpaticamente il “cassamortaro”! Spe- una settimana di lavoro.” Ti è difficile conciliare l’attività arbi- ravo che la trasferta non fosse accom- Di tanto in tanto si parla di introdurre trale con quella lavorativa e la tua vita pagnata da cattivi presagi, per fortuna è ausili tecnologici per la direzione di privata? andato tutto bene!” gara, oltre agli strumenti che già avete “E’ stato difficile gli anni scorsi in CAN Davide Massa nel tempo libero? (auricolare). Cosa ne pensi in merito? PRO, tra il lavoro a tempo pieno, gli alle- “D’estate vado in spiaggia più tempo “Da sempre amo di più gli sport nei quali namenti, i raduni e le trasferte, mi restava possibile, durante la stagione mi piace l’aspetto umano prevale su quello tecnolo- davvero poco tempo da dedicare ad altre fare le cose semplici: ho la casa in mez- gico. Sono molto convinto che fare l’arbitro cose. Quest’anno l’impegno sportivo è zo al verde sulle colline nell’entroterra sia uno sport vero e proprio ed anche piut- aumentato tantissimo ma sono riuscito a di Imperia e mi piace tantissimo stare a tosto complesso, sarebbe bello se anche concordare con la banca presso cui la- casa, andare al cinema con mia moglie, in questo l’aspetto umano continuasse ad voro la riduzione dell’orario di lavoro set- mangiare bene con gli amici e magari, essere dominante. Dovendo esprimere una timanale, quindi nessun problema ora.” dopo, guardare una bella partita sera- preferenza, se il riferimento è alla moviola Hai qualche aneddoto curioso da rac- le in tv, diretta da uno dei nostri grandi in campo, mi piacerebbe che lo strumento contare? arbitri.”

n. 2/2011 25 L’esordio in Serie A

EMILIO OSTINELLI: “Ogni domenica è una finale”

Gli amici lo chiamano “Emi”, ha 31 anni. atterravano puntualmente. Una volta era gio, infatti ho fischiato quando ho sentito Il tempo libero lo dedica alla famiglia ed fallo, una volta era giallo, una volta niente. “tempo!”. C’era il designatore a vedermi; all’arbitraggio: è referente atletico della Io dovevo capire il perché, dovevo capire nell’intervallo me l’ha fatto notare ed io sezione di Como e quando è libero va le regole del gioco! Ho fatto il Corso Arbi- l’ho rassicurato. anche a vedere i suoi colleghi più gio- tri con l’ idea di non fare l’esame: giusto il Nel secondo tempo replica. Però la partita vani nei campi dilettantistici. E’ un tipo necessario per imparare le regole del gio- è andata bene. Una volta messo a posto tranquillo e sereno - dice di sé - e quan- co e poi tornare a giocare a pallone. l’orologio tutto è andato per il meglio! do ci parli cogli un’umiltà che mai diresti Poi cos’è successo? Com’è stata la tua escalation? sia quella di un arbitro che ha appena Mi ero applicato, l’ istruttore mi diceva A 19 anni arrivai al CRA ed al tempo non esordito nell’Olimpo del Calcio. che i risultati erano buoni, il presidente c’era la CAI, il processo d crescita era più mi incoraggiava e diceva di restare, visto lento. Sono andato in CAN D a 23 anni che fisicamente ero portato. Emilio, Come ti sei avvicinato al mon- e dopo 4 anni di permanenza ho fatto 3 I primi anni non c’era una particolare vo- do arbitrale? anni in C. cazione, volevo solo capire come funzio- Ho iniziato l’avventura sportiva facendo Il secondo anno avevo già fatto i play nava. E’ a quel punto che è stata deter- atletica. Poi mi sono avvicinato al calcio off di C1: Padova-Ravenna di andata e minante la sezione: ti segue, ti dà consigli dove giocavo in fascia ed il mio gioco era Benevento-Foggia di ritorno: un grande e prospettive.. Devo molto al mio primo buttare la palla in avanti e poi “crossarla” traguardo veramente inaspettato. Il terzo presidente sezionale. in mezzo. Puntavo tutto sulla corsa, sulla anno con Braschi è stata una stagione velocità. Il mister mi diceva “tu non fare Che ricordo hai della tua prima partita? importante culminata con l’ultima partita altro”. Così accadeva che i difensori mi Il mio primo atto fu non far partire l’orolo- di Play Off di Serie C1 Pescara-Verona.

26 n. 2/2011 Una partita veramente tosta, con 25000 questo momento”. 3-4 minuti che rimar- c’è fame di niente, nella carriera arbitrale persone. ranno per sempre, era “IL momento”. Poi tutte queste cose si ritrovano! Poi queste 2004: Ostinelli fa già esperienze interna- col fischio di inizio non c’era più spazio sono le emozioni che ripagano tutto. Mi zionali a Sydney. per il pathos. La gara è molto più intensa, sento un fortunato. Il presidente della sezione di Como Ste- in A le scintille possono scoppiare da un Qual è stato il tuo segreto, la tua ri- fano Pozzi andò là per lavoro, organizzò momento all’altro. cetta magica, per scalare tutti i gradi- con i dirigenti locali e i nostri uno scambio: Che differenze hai notato rispetto alla B? ni e giungere nell’Olimpo? prima noi in Australia, poi alcuni di loro Un gioco più veloce, più tattico. Ogni mo- Ripartire da capo ogni settimana. Nel in Italia. Era il primo scambio di questo mento può rappresentare una criticità. Ci bene e nel male. Dalla C arrivi col vento tipo, eravamo trattati come degli dèi. Era vuole un’attenzione e precisione tecnica, in poppa, la chiave è di resettare ogni do- il calcio italiano che andava in Australia, richiesta, quasi imposta, dai giocatori in menica e mettere in campo tutta l’espe- con una delegazione di dirigenti impor- campo. L’esigenza di essere perfetti. rienza. Tua e degli altri. tante come Nicola, Tavecchio e Sanzano. La differenza tra un buon arbitro e un arbi- Eravamo cinque arbitri, io facevo appena Nel rapporto con i calciatori? tro che arriva la capisci dopo. È l’umiltà. la Serie D e arbitravamo gare dell’equiva- Come rapporto riesci a costruire un rap- lente Serie C australiana. Durò 10 giorni, porto diverso, in Serie A trovi giocatori di Ti hanno mai fatto notare che i capelli ogni arbitro dei nostri arbitrava 4 o 5 par- esperienza: se riesci a rientrare nella partita erano troppi lunghi? tite: io ho fatto anche una amichevole tra diventa quasi più facile l’essere accettato. In effetti…ma adesso li ho tagliati! il Club Marconi (la squadra dove giocava L’approccio coi giocatori è di dialogo, Vieri) e Apia, due squadre di A e B. siamo lì tutti per lo stesso obiettivo. Tu fai Cosa ti ha sorpreso di più? il tuo e loro fanno il loro dovere. A volte ci riesci a volte no. Poi devi vedere anche Il calcio là è un momento di festa, la do- chi hai di fronte. È una partita di calcio! menica giocano le squadre di tutte le ca- tegorie con tanto di barbecue a mezzo- Ti saresti immaginato di arrivare in giorno. E’ un’occasione di ritrovo sociale, serie A? alla fine neanche vedono le partite! Fu Immaginato no, ma sperato sì! Nell’ arbi- una grande opportunità. Il rapporto a fine traggio comunque devi sempre porti de- gara, per esempio, lo dai al dirigente di gli obbiettivi. Niente capita a caso, tutto è casa. Quando loro sono venuti qui a fare frutto dell’impegno. Approcci alle partite, la versione dilettantistica sono rimasti agli errori, i raduni. impressionati dalla gente, dagli impianti Dalla C arrivi col vento in poppa, la chiave e dall’organizzazione che c’è alle spalle. è di resettare ogni domenica e mettere in Sorpresi dal nostro modello di associa- campo tutta l’esperienza. Tua e degli altri. zione e dalla nostra professionalità sotto Come hai saputo della lieta notizia? il profilo della preparazione tecnica e fisi- Qual è stata la tua prima reazione? ca…noi dilettanti, non professionisti. La designazione dalla segreteria. Senza E’ così che ti rendi conto che è il sottobosco preavvisi, ogni domenica è la tua finale. Il il vero motore, la nostra arma vincente. primo pensiero è andato ai miei genitori, Cosa ti ha lasciato? sempre molto presenti nella mia attività. Ho notato che spesso non ci guardiamo Si sono lasciati appassionare da questa dentro, nella nostra nazione. La real- avventura. tà è che abbiamo un grande know-how Poi vedi che il lavoro paga, i sacrifici di ed una grande preparazione. Qua sia- tanti anni, in cui devi saper affrontare so- mo sempre additati per mille polemiche prattutto i momenti negativi. mentre da noi tanti vorrebbero imparare, Cosa ti ha insegnato l’arbitraggio? perché meravigliati dalla nostra organiz- A livello personale sicuramente a con- zazione associativa. sapevolezza delle proprie forze. Riesci a Questo è il tuo primo anno in CAN raggiungere un sogno attraverso il lavo- B. Quattordici partite poi l’esordio ro. A differenza del calcio dove devi es- nell’Olimpo. Che emozioni hai vissuto? sere predestinato, nell’arbitraggio, oltre L’emozione più forte sta nei primi minu- al talento, la scalata è fatta di tanti step, ti, quando entri. Con me c’era Morganti tanto lavoro e tanti sacrifici. Nel mondo come Quarto Uomo. Mi disse: “Goditi di oggi in cui tutti hanno tutto, dove non

n. 2/2011 27 L’esordio in Serie A

PIERO GIACOMELLI In campo a Genova con tifosi speciali di Marco Di Filippo

La sua gara d’esordio nel gotha del cal- ca che, oltre alla passione per il calcio, semifinale play off C1 Cremonese - Arez- cio italiano è stata Genoa – Cagliari, del ama fare immersioni e praticare vela. Alla zo e la finale di andata play off C2 Cisco 3 aprile 2011, dopo ben 15 gare sui cam- sua prima stagione alla Can B ha avuto Roma - Catanzaro. Era approdato nei pi della Can B ad acquisire l’esperienza un maestro come Roberto Rosetti, ma campionati professionistici dopo tre sta- necessaria per il grande salto. La forte anche negli anni passati ha avuto validis- gioni alla Can D, sotto la guida di Claudio emozione appena ricevuta la designazio- simi insegnanti. La sua permanenza alla Pieri il primo anno e di Matteo Aprice- ne è durata fino alla vigilia dell’incontro. Can Pro era durata tre anni, coronata con na i restanti due conquistando il premio Si è sciolta poi allo stadio, grazie alla sua il premio nazionale “Lino Nobile” come Nazionale “Rigone” come miglior arbitro maturità che gli ha fatto subito ritrovare miglior esordiente in C2 nella stagione esordiente nella stagione 2004/2005 ed il la giusta concentrazione, sapendo che la 2007/2008; i primi due anni ha avuto premio nazionale “Sbardella” per la sta- prima gara tra i professionisti con la “P” come commissario Giancarlo Dal Forno gione 2006/2007 come miglior promos- maiuscola, è solo una tappa e non un tra- e l’ultimo Stefano Braschi arbitrando 2 so in CAN C. Poi l’impatto con la Can guardo! volte la finale di Supercoppa Primavera: B, che per l’arbitro veneto è stato molto Piero Giacomelli, 33 anni, appartiene alla 2007 Inter – Juventus e 2009 Palermo positivo: “Ho trovato un gruppo ben col- sezione di Trieste è un impiegato di ban- - Genoa; tra le altre gare di cartello, la laudato che non mi ha fatto pesare nel

28 n. 2/2011 modo più assoluto le differenze di età e di da sinistra: Angrisani, Ivaldi, Guida, Giacomelli, Rosetti e Carretta esperienza; anzi, ci sono stati dei colleghi disponibili e pronti nel darmi consigli utili da sfruttare sul campo, che mi hanno fat- to crescere e maturare a livello esponen- ziale in questo stupendo anno. Tra quelli che mi hanno dato di più, soprattutto sot- to l’aspetto umano, ci tengo a ringrazia- re Giampaolo Calvarese e Masismiliano Velotto: con i loro continui consigli sono riusciti ad apportare nel mio bagaglio un valore aggiunto di alto livello.” Piero aveva aperto la stagione sportiva con la gara di B Portogruaro – Cittadel- la del 22 agosto 2010, per poi inanellare una serie di prestazioni soddisfacenti, co- ronata con l’esordio in Can A dello scorso 3 aprile, al Marassi di Genova. Nelle sue parole sono racchiuse tutte le gioie del momento: “La designazione è arrivata come al solito giovedì mattina. Dal gior- proseguito in direzione della tribuna, pensare le mie assenze mettendo tutto no della stessa, fino al lunedì successivo passando per la curva sud ed infine la l’entusiasmo e l’esperienza che questa alla gara è stata tutta un’unica emozione, gradinata da dove si è alzato un coro nuova avventura mi regala a disposizio- mi sembrava di camminare sette metri che urlava il mio nome: erano i miei ne dei miei associati. sopra al cielo tra messaggi al cellulare, 40 colleghi giunti in autobus da Trieste Ho la fortuna di avere dei validi collabo- telefonate, susseguirsi di pensieri tra ri- dopo 8 ore di viaggio; non sapevo dove ratori che mi consentono di svolgere un cordi della mia prima direzione di gara si fossero messi e quando, dopo averli ruolo marginale in sezione lasciandomi nel settore giovanile, fino all’ultima gara sentiti, ho alzato gli occhi verso di loro, così a disposizione tutto il tempo che la arbitrata la settimana prima. Anni e anni sono scattati in piedi festosi facendomi mia attività sul campo richiede. Gli altri di sacrifici ed ora stavo raccogliendone i venire la pelle d’oca. L’emozione che colleghi pensano che io sia un pazzo a frutti! La domenica sera dopo la gara, ho non erano riusciti a suscitarmi 26000 mantenere un incarico così impegnativo avuto difficoltà nel prendere sonno: ave- spettatori era appena uscita fuori gra- ma sentirmi chiamare “Pres” dai ragaz- vo ancora l’adrenalina a mille! Finalmente zie a 40 amici.” Nella grande famiglia zi non ha prezzo!” In chiusura abbiamo ero arrivato al traguardo che ogni arbitro dell’Aia, la vita associativa è molto im- chiesto al nuovo direttore di gara della culla sin dal primo giorno della nomina. portante per il percorso arbitrale, come Can A, di dare il consiglio che ritiene Ho avuto la fortuna di esordire in uno sta- conferma Piero, ormai dall’alto della sua opportuno alle giovani giacchette nere dio fantastico e di aver trovato un’acco- esperienza e del suo successo: “E’ nel- che iniziano a cimentarsi sui campi di glienza splendida da parte di entrambe le la sezione che si cresce tecnicamente e gioco di periferia: “Il suggerimento che società: targa celebrativa e torta a forma come uomini. Qui nascono i veri legami mi sento di dare ai giovani è quello di di campo di calcio da parte del Genoa tra gli associati che durano per tutta la investite in loro stessi, senza porsi dei e maglietta col mio nome e col numero vita. Sono il Presidente della mia sezione limiti. Anche io ho letto tantissime in- 1 da parte del Cagliari”. I suoi assistenti dal 2009, eletto “in contumacia” mentre terviste di esordi in categorie superiori sono stati Rosario Angrisani di Salerno ero in volo verso Palermo per arbitrare sognando, spesso, ad occhi aperti. Ed ed Angelo Carretta di Padova; il quarto la Supercoppa Primavera; purtroppo oggi? Oggi mi ritrovo qui a testimoniarvi uomo Marco Guida di Torre Annunziata. non ho potuto pronunciare un discorso che tutto è possibile se ci si mette pas- “L’ultima grande emozione prima di ini- di insediamento ma il giorno successi- sione e sacrificio in ciò che si fa! ziare – continua Piero – l’ho avuta quan- vo c’erano tutti i ragazzi della sezione La cosa più importante è quella di porsi do Guida mi ha detto tramite l’auricolare a guardare in diretta la prima partita del un obbiettivo e, una volta raggiunto, an- che mancavano 30 secondi all’inizio. Ho loro Presidente. L’essere in organico che se sembrerà di essere arrivati al mas- fatto un giro su me stesso per godermi, alla Can comporta avere quasi tutti i fine simo, guardare oltre per porsi un nuovo prima di iniziare l’incontro, lo spettacolo settimana impegnati e non poter anda- e più alto traguardo da raggiungere. E’ dei 26000 spettatori. re a visionare i miei ragazzi sui campetti questo quello che ho fatto io e che con- Con lo sguardo son partito dalla cur- di periferia. Questa è una cosa che mi tinuerò a fare già dalla prossima gara. In va nord riempita in tutti i suoi posti, ho dispiace parecchio, però cerco di com- bocca al lupo a tutti!”

n. 2/2011 29 L’esordio in Serie A

ANGELO CERVELLERA “I miei colleghi sono amici nella vita quotidiana”

30 n. 2/2011 Ultimo esordiente in A della sta- gione sportiva appena conclusa- si, Angelo Cervellera ha diretto la gara “Bologna - Bari”, coadiuvato dagli assistenti Nicoletti e Ran- ghetti, con IV° ufficiale l’interna- zionale Daniele Orsato. 30 anni, di Martina Franca, appartiene alla Sezione di Taranto e di pro- fessione fa l’agente di commer- cio. Cerchiamo di conoscerlo un po’ meglio, facendoci raccontare la storia di un ragazzo che entra nell’AIA giovanissimo e appena trentenne raggiunge la Serie A.

Angelo, raccontaci un po’ di te … quando e come è iniziata la tua passione per l’arbitraggio?

“Avevo 17 anni e mio padre mi fece figuriamoci una di serie A. Ancora oggi descrivibile emozione e soddisfazione notare su un quotidiano l’annuncio del faccio fatica a pensare che tutto ciò sia nell’aver raggiunto un altro obiettivo che corso “Arbitri”. Non nascondo che su- accaduto”. considero un altro punto di partenza per il bito mi sembrò allettante come idea, in In questi anni quanto ti ha dato, e raggiungimento di altri traguardi”. quanto la associavo alla tessera che mi quanto ti ha tolto l’arbitraggio? Come si raggiunge la serie A? avrebbe permesso di entrare in qualsia- si stadio. Così tutto iniziò per gioco, ma “In tutti questi anni l’arbitraggio mi ha “Ho raggiunto l’esordio in serie A con un gioco bellissimo che via via ha fatto dato più di quanto avrei mai potuto im- passione, grande impegno, costanza, emergere in me la grande passione per maginare. Ha migliorato tanto la mia umiltà e con il fondamentale sostegno l’arbitraggio”. persona, la mia disciplina e arricchito della famiglia e degli amici”. i miei rapporti interpersonali; e non mi Hai qualche ricordo della tua prima Che importanza ha la tecnologia in sento assolutamente di dire che questa partita da arbitro? campo? Ma soprattutto quanto gliene passione mi abbia tolto qualcosa senza dai tu personalmente? “Si! La ricordo come se fosse stata ieri. sottovalutare il tempo e i sacrifici a cui è “L’aiuto dell’attuale tecnologia in campo Ero emozionatissimo già dal giorno del- sottoposta la mia famiglia”. la designazione. Ricordo paura, ansia riveste particolare importanza in deter- Basta sentirsi arbitro, o ci vuole qual- e insicurezza di non essere all’altezza minate situazioni laddove l’ausilio degli cosa in più o di diverso? della situazione emettendo un fischio auricolari permette di governare al me- “Per sentirsi arbitro bisogna sentirsi tale sbagliato”. glio un evento. Ritengo che per il tratto a tutti gli effetti. Svolgere questa profes- a venire l’eventuale tecnologia sul goal Quanto è importante nella crescita sione con passione, personalità e umiltà, non goal possa rappresentare un valido di un arbitro, frequentare la sezione? sottolineando quest’ultima”. supporto per dare certezza su episodi Avresti mai immaginato di raggiungere Cosa ti piace dell’Angelo arbitro e cosa quasi impossibili da vedere per l’occhio la serie A? vorresti ancora migliorare? umano”. “La sezione è un elemento basilare per “Di Angelo come arbitro mi piace la sua Come è cambiato l’arbitraggio in que- la crescita formativa di un arbitro, senza personalità decisa e inquadrata che mi ha sti anni? E come cambierà in futuro? tralasciare l’aspetto umano. La nostra portato fin qui oggi. Migliorare è il primo sezione rappresenta un gruppo molto “L’arbitraggio è cambiato negli ultimi anni obiettivo in tutte le mie prestazioni, infatti è affiatato, i miei colleghi sono oggi anche perché ci siamo adeguati alla mutata ve- mia buona abitudine rivedermi in maniera i miei amici nella vita quotidiana. Dopo locità del calcio nonché alle svariate tatti- autocritica in tutte le mie gare, cercando una gara è abitudine incontrarsi, anche che di gioco messe in atto dalle squadre. sempre nuovi motivi di miglioramento sia in sezione, e riparlarne per eventuali con- Oggi la preparazione alla gara è di fonda- a livello tecnico che agonistico”. sigli e per confortarsi e sostenersi anche mentale importanza per non farsi trovare nei momenti meno felici. Per quanto mi Come hai vissuto la designazione nella impreparati, anche dinnanzi ad un evento riguarda non avrei mai immaginato nem- massima serie? imprevedibile”. meno di arbitrare una gara di serie B, “La designazione mi ha portato un’in- CL

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Il peggior esempio dai campioni famosi Slealtà e maleducazione al di là della tolleranza

di Alberto Cerruti*

Gli insulti agli arbitri ci sono sempre stati arbitri continueranno a sbagliare, come i rata a un insulto qualsiasi e dopo un giro e sempre ci saranno, ma a tutto c’è un calciatori che sbagliano i rigori o un gol di vite con invito agli arbitri a espellere chi limite e questo limite sui nostri campi è a porta vuota in una partita importante, bestemmia, esteso al giudice sportivo con stato superato da tempo. Dai terreni più ma un conto è protestare, un altro esa- licenza di squalificare in base alla prova o meno verdi della serie A, fino a quelli gerare con i gesti e le proteste plateali, televisiva, non ricordiamo casi recenti di polverosi senza un filo d’erba, o addirit- o addirittura con le spinte, tipo quella di cartellini rossi. Come se fosse una moda, tura di cemento dove giocano i ragazzini, Inler dell’Udinese espulso alla vigilia di già passata, la bestemmia è passata inos- l’arbitro è sempre più al centro dell’atten- Pasqua dopo aver affrontato l’arbitro Va- servata anch’essa, perché ci rifiutiamo di zione, o peggio di qualcosa che fa rima leri con un colpo di petto. pensare che nessuno bestemmi più. E così con attenzione: maleducazione. E’ vero Un altro arbitro romano, Menegali, è entra- in una progressiva escalation di violenza che la maleducazione è un virus conta- to nella storia dopo avere espulso Correnti verbale, dalla bestemmia, quasi sempre gioso e diffuso, sui mezzi pubblici, nel- del Como, per una bestemmia durante una invisibile, si è arrivati ai plateali gesti volga- le strade, negli uffici e nelle scuole, ma partita contro la Juventus nel 1975. Allora ri nei confronti degli arbitri, tanto più gravi ciò non basta per arrendersi al “così fan si gridò allo scandalo non soltanto perché quanto sono famosi i protagonisti. E qui tutti”. E allora perché non sperare che i la Juventus grazie alla punizione conse- purtroppo ce n’è per tutti, da Buffon che giocatori più famosi, seguiti e imitati da guente riuscì a pareggiare, ma perché una davanti a tutti manda a quel paese l’arbi- tutti, capiscano finalmente la loro im- bestemmia in campo, prontamente punita tro, a Totti che urla a due centimetri dalla portanza per dare almeno in campo un come da regolamento era una rarità. Oggi bocca del direttore di gara, fino a Gattuso esempio di educazione e rispetto? Gli purtroppo la bestemmia è quasi equipa- che perde la testa e poi si pente, per limi-

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tarci a tre campioni del mondo, in questi ciazione calciatori così attenta ai diritti dei Spagna, Germania e in Inghilterra ci sono casi purtroppo anche di maleducazione. suoi assistiti, ma non altrettanto attenta a botte e magari insulti reciproci, ma non si Ma ovviamente il discorso vale anche per far osservare i doveri di educazione o di vedono mai grappoli di giocatori con gli gli stranieri. Ibrahimovic che si fa espellere semplice civiltà. E a scanso di equivoci, occhi fuori dalle orbite attorno agli arbitri, per gli insulti a un assistente, mentre il Mi- non ci riferiamo ai falli di gioco, che in specie per contestare decisioni non im- lan sta vincendo, per una semplice rimessa fondo fanno parte del gioco appunto, per- portanti, oppure importanti ma giuste. In laterale, è un altro cattivo esempio anche ché ci rendiamo conto che la cosiddetta uno dei tanti confronti tra Real Madrid e di presa in giro, perché invece di chiedere “trance agonistica” a volte interrompe i Barcellona, di questa primavera, finito 1-1 scusa lo svedese ha provato a dire che in- collegamenti tra il cervello e le gambe. Il con due rigori, nessun giocatore ha fiata- sultava se stesso! nostro è soltanto un appello a non supe- to quando l’arbitro ha indicato il dischetto Tanta maleducazione con tutti i colori delle rare i limiti del rispetto nei confronti degli malgrado l’importanza dell’avvenimento. maglie e di tutte le nazionalità, ma anche arbitri, gli unici che scendono in campo E siccome è impossibile strappare Messi tanta stupidità, visto che ci sono mille te- contro non una ma due squadre, visto che e Ronaldo a suon di milioni, è questo ciò lecamere che non fanno sfuggire neppure nessuno gioca per loro e anzi spesso tutti che invidiamo agli altri: un clima acceso la traiettoria di uno sputo, altro gesto vol- giocano contro, cercando l’inganno e la ma non per questo avvelenato, con tanti gare inammissibile per un professionista. Il rissa. E non è vero che all’estero succedo- campioni in più e tanta maleducazione in livello, ormai, è stato ampiamente e grave- no le stesse cose, o addirittura di peggio. meno. mente superato e dovrebbero essere i diri- Guardare per credere le partite della Liga, *Vicecaporedattore genti a intervenire, o meglio ancora l’asso- della Bundesliga o della Premier. Anche in La Gazzetta dello Sport

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Arbitro e giornalista professioni a rischio

di Luca Valdiserri*

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Arbitro e giornalista, in fondo, sono due dibilità. Chi compera un giornale deve fuorigioco. Una cosa enorme. Io appog- lavori resi “a rischio” dall’esplosione essere sicuro di trovarci dentro un “valore gio il pallone in rete per istinto. Sa cosa delle nuove tecnologie. Facebook, twit- aggiunto” che va oltre alla semplice noti- fa Lo Bello? Fischia e convalida il gol. ter, telefoni cellulari e telefoni satellitari, zia (che deve, comunque, essere la base Inutili le proteste interiste. Lo Bello cor- i-phone e i-pad, telecamere che stanno di tutta l’informazione). Wikileaks, per re a testa alta, mi viene vicino e a voce in una mano dentro un telefonino. Quan- fare un esempio, ha reso disponibile a bassa dice: “Ha visto chi comanda?”. do ho iniziato la professione c’erano la tutti attraverso la Rete una massa stermi- Altro calcio, un altro tipo di comunica- macchina da scrivere e i telefoni a getto- nata di informazioni che dovevano rima- zione…”. ne. Qualche anno dopo apparvero i primi nere segrete, dalle torture nel carcere di Domanda: Lo Bello ha usato la famige- “portatili”: si chiamavano Tandy ed era- Guantanamo ai giudizi degli ambasciatori rata compensazione? Risposta: sì. Ha no poco più di una macchina da scrive- stranieri sull’operato del governo italiano. fatto male? Per me, no. L’arbitro ha un re, in grado però di trasmettere un pezzo Per districarsi in quel materiale immen- compito ingrato: non può “scaricare” su via telefono grazie a cuffie acustiche che so e disordinato, però, era necessaria la altri le sue responsabilità. Lo Bello pote- oggi sembrano assurdamente grandi e preparazione di un addetto ai lavori, che va (anzi, doveva) andare dal guardalinee, fuori moda. Non c’è dubbio che la ve- conoscesse i riferimenti passati e presen- ma la responsabilità finale sarebbe stata locità dell’informazione e la possibilità ti, dando loro un senso compiuto. Ecco comunque sua. di veicolarla attraverso tanti nuovi me- dove il giornalista, selezionando e inqua- Io, per quel che conta, sono contrario ai dia – basta andare su Facebook o You drando, poteva aiutare. giudici di porta. Tolgono autorità all’arbi- Tube per trovare notizie, filmati,video, E per gli arbitri? Mi è rimasto molto im- tro e non garantiscono infallibilità. Che ecc – abbiano trasformato (quasi) tutti in presso un aneddoto raccontato alla Gaz- cosa sono? Arbitri non abbastanza bravi potenziali giornalisti. zetta dello Sport dall’avvocato Sergio da arbitrare? Giovani alle prime armi? Fi- Così la possibilità di vedere e rivede- Campana, storico presidente dell’As- schietti stagionati da pensione? re un’azione, di sentirla commentata in sociazione calciatori appena andato Meglio un arbitro con piena fiducia di chi diretta da ex calciatori ed ex arbitri, di “in pensione” e intervistato da Germa- lo designa oppure la tecnologia per aiu- estrapolarla dal contesto della partita e no Bovolenta: “Discutevo anch’io e mi tarlo nelle situazioni che possono umana- costruirci intorno, magari, un’intera tra- arrabbiavo in campo con gli arbitri. Ho mente, sfuggirgli. Altre vie, secondo me, smissione televisiva hanno sicuramente ricordato spesso una lite con Concet- portano solo alla delegittimazione. reso ancora più difficile il lavoro dell’ar- to Lo Bello. Vicenza-Inter. Fa gol l’’Inter Non avendo io mai arbitrato una parti- bitro. Così come (quasi) tutti si sentono con Hitchens, un centravanti inglese. ta, sono naturalmente pronto a ricevere giornalisti in pectore, così (quasi) tutti E’ fuorigioco. Vado dal guardalinee e consigli dagli arbitri su come migliorare pensano di poter dirigere una partita lui mi dà ragione. Corro da Lo Bello e, il lavoro del giornalista per il futuro. In come, o addirittura meglio, degli arbitri con molto rispetto, gli dico: “Signor ar- fondo, siamo due professioni a rischio di arrivati in serie A dopo una lunga trafila e bitro, parli con il guardalinee: dice che è estinzione. Se non ci diamo una mano tra feroce selezione. fuorigioco”. Lo Bello mi allontana. “Via, di noi… Quale può essere la salvezza per questi vada vada: qui comando io”. Ma non mi due lavori in pericolo? Una sola: la cre- ammonisce. Attacchiamo, Vastola va in *giornalista de Il Corriere della Sera

n. 2/2011 35 L’intensa attività del Servizio Ispettivo Nazionale Novità della stagione gli incontri macroregionali di Federico Baron

Con l’ultima riunione collegiale, che si ter- corso delle ordinarie ispezioni federa- non è riuscito ad ottenerlo. Con tale entu- rà a Roma a fine Maggio, si va a conclude- li. Registrare ed uniformare sempre più i siasmo e motivazione anche chi sperava re l’attività del Servizio Ispettivo Nazionale nostri comportamenti operativi con quelli nel premio, e non vi è riuscito quest’anno, (SIN) della stagione sportiva 2010/2011. dettati dagli ispettori della Federcalcio – non mancherà ben presto di centrare un “Siamo in dirittura di arrivo di un’intensa ha continuato Zappi – è un obiettivo che obiettivo che – ha concluso Zappi – tut- stagione”, ha affermato il Responsabile ci siamo dati come necessario, laddove tavia raggiungibile solo in maniera diret- del SIN, Antonio Zappi, “nella quale, con- il consueto senso di responsabilità deve tamente proporzionale alla capacità del giuntamente alle attività di controllo istitu- contraddistinguere chi ha il dovere di ga- leader sezionale di sapersi circondare di zionale, ci siamo concentrati su un nuovo rantire un buon andamento delle attività validi collaboratori. progetto didattico che si è concretizzato di amministrazione economico-finanziaria Il pensiero conclusivo di Zappi è, infine, nella formazione specifica dei responsa- dell’associazione”. un tributo alla sua squadra : “Senza un bili amministrativi CRA e dei componenti Come di consueto, peraltro, dai molti in- gruppo di lavoro così qualificato e di- dei collegi di revisione sezionali”. contri di aggiornamento sono stati rac- sponibile ben poco potrei fare. In que- Quest’anno, infatti, il SIN ha organizzato colti ed elaborati casi operativi tratti dalla sta commissione si vive la designazione incontri di aggiornamento e coordina- concreta esperienza associativa, posti poi all’attività ispettiva come se fosse quella mento sulle procedure amministrative, ma a fondamento dell’aggiornamento del va- di una gara, ovvero con la voglia di mi- la vera novità della stagione sono stati gli demecum amministrativo (prossimamen- surarsi con una prestazione da effettua- incontri macroregionali, l’ultimo dei quali te in versione 1.1), ovvero quell’elaborato re e poi sempre da migliorare e, alla fine si è svolto a metà Febbraio nello splendi- work in progress, alimentato dai quesiti dell’attività, tutti mi relazionano telefoni- do scenario di Soverato (CZ), ove, “inau- inoltrati al Pronto FINAIA, nonché dal camente l’esito del loro operato”. Ed è gurando un’auspicabile simpatica tradi- modulo di richiesta dedicato sul sito web proprio nel sentire rispondere al telefono zione associativa, – ha detto, sorridendo, dell’A.I.A., con il quale vengono raccolti il responsabile del SIN ad un suo compo- Zappi – il nostro componente calabrese quesiti di interesse generale e risoluzione nente in conclusione del nostro colloquio, Carmelo Tripodi ha coordinato l’ospitalità di pareri preventivi, in conformità con l’art. che si evince chiaramente come tale rin- e la logistica organizzativa in modo im- 34 del Regolamento associativo. graziamento non sia frutto di mera retori- peccabile”. In tale contesto, peraltro, si è Il Responsabile del SIN, inoltre, ha ricor- ca, ma di concreta stima professionale ed anche svolta la riunione collegiale di metà dato anche quei Presidenti di Sezione che associativa. stagione del SIN per la consueta verifica si sono contraddistinti nella stagione per dei piani e delle linee di lavoro program- eccellenza gestionale, meritando, quindi, Zappi mate ad inizio anno ed un incontro, alla anche un riconoscimento associativo, : “A presenza delle massima autorità sportive Caserta, (nel corso della riunione naziona- e politiche catanzaresi, con il CRA ed i le dei Presidenti sezionali A.I.A., n.d.r.), ho Presidenti di sezione calabresi. avuto l’onore di premiare chi tutti i giorni “Da Bergamo (Nord), a Perugia (Centro), collabora nelle attività amministrative, in fino a Soverato (Sud) – ha proseguito ogni angolo di Italia, mettendo a dispo- Zappi – abbiamo organizzato incontri ma- sizione dell’associazione risorse umane croregionali all’interno dei quali abbiamo e professionali di elevatissimo rango. E dedicato il massimo sforzo al supporto la cosa che più mi ha più favorevolmente delle amministrazioni dei CRA, anche colpito, - ha aggiunto Zappi - è stata la al fine di superare le criticità emerse nel delusione di chi ambiva a quel premio e

36 n. 2/2011 Damiano Tommasi nuovo Presidente dell’AIC Sergio Campana dopo 43 anni lascia l’incarico

Si chiude dopo 43 anni l’era di Sergio Campana alla guida dell’Associazione Ita- Tommasi e Campana liana Calciatori. E’ lo stesso presidente del sindacato calciatori che, nel corso dell’ul- tima assemblea, ha abbandonato definiti- vamente il suo ruolo alla guida dell’asso- ciazione da lui fondata il 3 luglio del 1968. Il Direttivo dell’Assocalciatori ha nominato così Damiano Tommasi nuovo Presidente, il trentaseienne ex calciatore della Roma è entrato ufficialmente in carica il 9 maggio in occasione dell’Assemblea annuale, nel corso della quale Campana è stato nomi- nato Presidente onorario. Sono stati 43 anni di lotte, di vittorie e anche di sconfit- te, ma soprattutto di grande passione. “Al momento della mia ultima elezione – ha dichiarato Campana - avevo dichiarato di accettare l’incarico a condizione che mi fosse riconosciuta la funzione di traghet- tatore, ho quindi operato in questi due anni rispettando tale impegno ed ora ri- tengo che sia maturata democraticamen- te la soluzione, e quindi concluso il mio Giancarlo De Sisti, Giacomo Losi, Carlo derazione, delle Leghe, delle Società del mandato”. La lettera scritta da Campana Mupo, Ernesto Castano, Gianni Corelli, Settore Tecnico, del Settore Giovanile e per congedarsi e ringraziare ripercorre Giorgio Sereni, Eugenio Rizzolini. A loro, Scolastico, dell’Associazione Italiana Ar- tutte le tappe più significative: “È naturale i pionieri di un’avventura meravigliosa, i bitri, dell’Associazione Allenatori, dell’As- che in questa occasione io guardi al lungo calciatori di ieri, di oggi, di domani, devo- sociazione Direttori Sportivi, dell’Asso- percorso fatto all’Aic, sotto la mia guida e no tutta la loro gratitudine e riconoscenza. ciazione Agenti, dell’Associazione Medici con la collaborazione di tutti i calciatori, E la devono anche a tutti i consiglieri che del Calcio, dell’Associazione Preparatori che con tenace unità di intenti hanno po- si sono avvicendati nel direttivo dell’Aic, Atletici, del Fondo di Fine Carriera, del tuto arrivare a conquiste storiche, all’affer- ai segretari, ai collaboratori, a quanti han- Fondo di Garanzia. Tutte persone con cui mazione di diritti mai prima riconosciuti: no prestato la loro opera. Da parte mia, ho vissuto esperienze di grande valore”. lo status giuridico di lavoratore, l’Accor- ringrazio le massime autorità sportive (i Naturalmente – conclude Campana - con- do Collettivo, la previdenza, le assicura- Presidenti del CONI, diverse volte inter- tinuerò a stare vicino, come ad un’amata zioni sociali, l’indennità di fine carriera, venuti a risolvere i problemi del calcio) creatura, all’Associazione Calciatori e l’abolizione del vincolo e la libertà a fine e i rappresentanti di tutte le componen- seguirò con immutata passione il calcio, contratto. In questo momento non posso ti calcistiche che in questi anni ho avuto che ha costituito e costituisce una parte non ricordare coloro che, assieme a me, la fortuna di conoscere e con i quali c’è importante della mia vita. Un abbraccio sono stati i fondatori dell’Aic: Giacomo sempre stato un rapporto corretto e co- affettuoso e i più sinceri auguri di buon Bulgarelli, , , struttivo: i Presidenti e i dirigenti della Fe- lavoro al nuovo presidente dell’Aic”.

n. 2/2011 37 Intervista al Prefetto di Palermo GIUSEPPE CARUSO: “Nella società civile l’importanza e lo spessore della figura dell’arbitro”

Abbiamo incontrato il Pre- la divisa arbitrale ed il Re- fetto di Palermo, Giuseppe golamento del Giuoco del Caruso, già ospite di un Calcio, nominandolo “Arbi- raduno regionale in Sici- tro ad honorem”. lia, nel suo studio di Villa Lei era a capo della Que- Withaker. Ancora ricordo stura di Palermo, quan- l’incontro con i giovani ar- do i suoi uomini arresta- bitri regionali, dove è stato rono il capo indiscusso ribadito una volta di più il della mafia, Bernardo valore della legalità, che Provenzano con una deve essere un faro per spettacolare azione. Può ogni cittadino. A maggior raccontarci le sensazioni ragione per un associato provate sia nella prepa- dell’A.I.A. Il Dott. Caruso, razione dell’intervento siciliano di Ispica, è stato che nel suo felice esito? questore a Crotone, Ber- “L’arresto di Bernardo Pro- gamo, Padova, Milano ed venzano dopo quarantatre a Palermo, dove ha con- anni di latitanza, avvenuto dotto azioni di rilievo con l’11 aprile 2006, è stato i suoi uomini della Polizia senz’altro un grandissimo di Stato, quali l’arresto di evento mediatico, che ha boss mafiosi come Bernardo Proven- coste siciliane, e in particolare a Lampe- avuto una risonanza mondiale e riportato zano, allora il numero uno della cupola dusa, il Ministro degli Interni Maroni lo ha in tutte le maggiori testate giornalistiche mafiosa, e Salvatore Lo Piccolo. Dopo nominato Commissario straordinario per del mondo. L’arresto dei Lo Piccolo, pa- essere stato a capo della Polizia nel ca- l’emergenza immigrati; un incarico diffi- dre e figlio, avvenuto nel novembre 2007 poluogo siciliano, Giuseppe Caruso è coltoso che sta assolvendo nel migliore è stato frutto di una complessa opera- stato chiamato a dirigere la Questura di dei modi. Malgrado la gravosità degli zione investigativa di prim’ordine che ha Roma, prima di essere nominato Prefetto impegni il Prefetto, con la sua consueta permesso di sgominare sia la “cupola” e di fare ritorno come rappresentante del disponibilità e cortesia ha trovato lo spa- della mafia sia la fascia operativa della Governo a Palermo nel luglio del 2010. zio per ricevermi insieme ad una piccola stessa; infatti nel covo dei due latitanti A seguito della crisi verificatesi nei paesi delegazione con a capo il Presidente re- sono state rinvenute armi, munizioni, de- nord africani ed al consistente flusso di gionale, Rosario D’Anna, che al termine naro e documenti che hanno permesso di sbarchi di profughi da lì provenienti sulle dell’intervista ha consegnato al Prefetto dare nuovi impulsi ad operazioni investi-

38 n. 2/2011 gative postume che hanno dato un duro regole. Come vede la figura arbitrale? anche grazie alla direzione di gara di un colpo alle richieste di estorsioni e taglieg- “Ogni gara ufficiale si disputa sotto il ottimo arbitro (Valeri di Roma) che ha in- giamenti e del pagamento del “pizzo” da controllo di un arbitro, al quale è conferita terpretato al meglio il contesto nel quale parte di imprenditori e commercianti della tutta l’autorità necessaria per far osser- si è svolta la gara”. provincia di Palermo. Con queste valuta- vare le Regole del Gioco nell’ambito della Crede che un giorno si potrà estirpare zioni devo affermare che da cittadino ita- gara che è chiamato a dirigere. La figu- la violenza dai campi di calcio, dando liano e da uomo delle istituzioni, questa ra arbitrale è un punto di riferimento per il giusto valore ad uno sport che tanto seconda operazione investigativa mi ha tutte le componenti interessati all’evento. appassiona i nostri giovani? maggiormente gratificato”. L’arbitro dovrebbe essere autorevole, “La mia risposta è sicuramente afferma- Il Presidente dell’AIA, Marcello Nic- non autoritario. Questa differenza è fon- tiva. Quando fui nominato Questore di chi, nella sua visita in Sicilia appena damentale per non inasprire il pubblico e Palermo, andai allo stadio ‘Renzo Barbe- arrivato a Palermo ha voluto rendere per non irritare i giocatori. Più l’arbitro è ra’ per assistere al derby con il Catania. omaggio ai giudici Falcone e Borselli- autorevole più è credibile”. Mi accorsi mediatamente che questa era no depositando un fascio di fiori in Via Nelle sue vesti di Questore prima e di occasione per sciolinare fumogeni, ben- D’Amelio e sull’albero Falcone di Via Prefetto poi, anche in preparazione gala, tric trac, eccetera, con rischio per Notarbartolo, dimostrando, la grande di incontri di cartello particolarmen- l’ordine pubblico e con un clima esplosi- sensibilità che la nostra Associazione te sentiti che le hanno creato o che vo tra le due tifoserie pronte a sfidarsi an- nutre nei confronti degli eroi delle potrebbero creare seri problemi per che sul piano fisico. L’indomani convocai nostre istituzioni. Cosa prova un sici- il mantenimento dell’ordine pubbli- presso il mio ufficio i ventisei responsabili liano d.o.c. come lei a rivestire questo co, ha mai pensato che una positiva del tifo palermitano per concordare con prestigioso incarico che fu del prefet- influenza arbitrale sulla gara potesse essi una futura linea d’intesa affinché una to Dalla Chiesa? servire affinché tutto andasse per il partita di calcio fosse vissuta come oc- “Il nobile gesto compiuto a Palermo dal vo- verso giusto? casione per un confronto civile e sportivo stro Presidente Nazionale, Marcello Nicchi “Derby di Sicilia è il termine con cui si in- tra due squadre con due tifoserie pronte (che spero di conoscere ed abbracciare dicano gli incontri fra le maggiori squadre allo sfottò ma rispettose l’una dell’altra. personalmente), in rappresentanza di tutti di calcio dell’isola. Catania e Palermo, Tale segnale credo che sia stato recepito gli arbitri italiani, conferma ed acclama il due città che da sempre sono storica- subito, tanto è vero che oggi il pubblico grande spessore della figura “uomo arbi- mente rivali ormai stabilmente presenti palermitano è tra i più corretti, se non il tro” nel contesto della società civile e nel nella massima serie e che si ritrovano an- più corretto, del panorama calcistico ita- contempo ribadisce che quando si parla che quest’anno ad affrontarsi in Serie A. liano. Credo che tale “modus operandi” di legalità e rispetto delle regole non pos- E’ il confronto sportivo fra due città, ma possa essere percosso sui campi della siamo non fare riferimento a questi due questo derby, non è la semplice partita nostra periferia, dove oggi, purtroppo si nostri concittadini che tanto lustro hanno che mette in evidenza la rivalità tra due verificano incresciosi episodi di violenza dato, e daranno nel tempo alla nostra iso- squadre e, quindi, la supremazia sporti- che spesso vedono come protagonista la. Io sono onorato di occupare la poltrona va. No, questa partita va oltre questo li- passivo l’arbitro”. di un illustre predecessore che risponde al mite, supera la competizione calcistica, Cosa direbbe a suo figlio se un giorno nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa, uomo e sfocia in una contesa tra due città che le chiedesse di fare l’arbitro? non siciliano di nascita ma siciliano di ado- da sempre hanno voluto primeggiare in “Sicuramente lo incoraggerei poiché ri- zione e cultura, che nel breve periodo in Sicilia. 14 novembre 2010, una data da tengo importantissimo e significativo il cui è stato prefetto di Palermo ha dato un segnare sul calendario personale, perché ruolo dell’arbitro in una competizione chiaro e netto segnale di come ogni uomo dopo tanti anni, dopo migliaia di parole, sportiva, ruolo a cui viene demandato il delle istituzioni deve comportarsi per il ri- dopo quei tragici fatti del Massimino con gravoso compito delle applicazioni delle spetto della legalità; io, da siciliano doc, la scomparsa dell’ispettore di Polizia Fi- regole e del rispetto delle stesse anche in mi sento ancora più responsabilizzato in lippo Raciti, la sfida ha avuto finalmente circostanze che spesso possono risultare tale ruolo poiché conosco bene la realtà come protagonisti i sostenitori del Cata- impopolari; non è facile dover decidere siciliana e mi sforzerò con tutte forze per nia a Palermo. Un momento che ha ripor- di intervenire e giudicare nel contempo, ridare alla mia terra la dignità che per sto- tato la Sicilia a dimostrare che i suoi tifosi in una frazione di secondo, tale esercizio ria e tradizione merita di avere riconosciu- sono pronti, civilmente e sportivamente, però, risulterà sicuramente utile è for- ta in tutto il mondo”. a rivivere questo fantastico evento. Ab- mativo nella crescita caratteriale di ogni Lei ci ha riferito della sua passione biamo lavorato molto con tutte le com- uomo trovando applicazione anche in cir- per il gioco del Calcio, in cui gli arbitri ponenti interessate (società, tifosi e que- costanze diverse da quelle sportive che servono a garantire la regolarità delle sture delle due città), affinché si aprissero la vita potrà offrire”. gare e dei campionati applicando le le porte ai tifosi ospiti. Tutto è filato liscio, RP

n. 2/2011 39 Dalla Liguria ancora denunce di aggressione agli arbitri Contro i violenti sentenze inadeguate di Federico Marchi

“Al momento della convalida del 5 – 0 Savona, che da sola esprime senza tante tema di riflessione è che spesso questi sono stato accerchiato, insultato ed ag- parole come un direttore di gara possa episodi di violenza sono oggi perpetuati gredito alle spalle. E’ stata una cosa che sentirsi dopo essere stato picchiato du- da tesserati, giocatori o dirigenti, mentre mi ha ferito più nel morale che nel fisico. rante un momento di sport, che dovreb- un tempo erano più gli esterni o gli spet- Io ho 21 anni e chi mi ha picchiato con un be essere solo gioia e divertimento. La tatori. Questo rende più preoccupante il calcio ed un pugno ne ha 45, non credevo partita in questione, giocata lo scorso 19 quadro della situazione, e impone un at- che un padre di famiglia potesse arrivare dicembre, era Letimbro – Valprino di Ter- teggiamento ancora più incisivo da parte a tanto. Dopo i 15 giorni di prognosi sono za Categoria. Non si può nascondere che di tutti e della dirigenza federale in parti- subito voluto tornare ad arbitrare, grazie la violenza nel calcio sia ancora presente colare”. Una realtà insostenibile che ha al mio carattere e alla vicinanza del presi- e tristemente tangibile. Non ne è purtrop- anche portato a pensare a qualche gesto dente e di tutti i colleghi, ma capisco an- po immune la Liguria dove, in questa sta- eclatante, per sensibilizzare tutte le com- che chi decide di lasciare l’Associazione gione sportiva, si sono già verificati alcu- ponenti che gravitano intorno al mondo dopo esperienze simili. E’ difficile, infatti, ni episodi negativi che hanno visto come del calcio, e l’opinione pubblica in gene- andare ad arbitrare sapendo che in cam- parte lesa proprio gli arbitri. “Quest’anno, rale, sul problema. “Abbiamo denunciato po ci possano essere persone incoscien- diversamente dalle scorse stagioni, ab- con forza questi episodi – conferma Ma- ti. Non si dovrebbe arrivare così alla vio- biamo già dovuto subire più di un episo- sini - arrivando anche ad ipotizzare una lenza gratuita, in fondo il calcio è solo un dio – denuncia il presidente della sezione qualche forma di manifestazione. Quan- gioco ed uno sport, io invece sono stato di Genova Alessandro Masini - Violenze do si affrontano queste problematiche picchiato per un niente”. E’ una testimo- che si sono verificate non solo a livello di tutti sono sempre d’accordo nello stig- nianza diretta, quella portata da Giusep- prime squadre, ma anche nei campionati matizzarle e condannarle, ma poi troppo pe Antonio Napoli arbitro della sezione di giovanili, come allievi e giovanissimi. Un spesso quando si è sul terreno di giuoco

40 n. 2/2011 molti dimenticano tutto e trascendono”. essere da monito per le sue future azio- se giovane, con sentenze dai “lavori so- Genova e le altre sei sezioni liguri hanno ni”. Il presidente degli arbitri savonesi, in- cialmente utili”, come è già successo in sempre favorito attività che permettes- fatti, non nasconde una certa perplessità un paio di casi a livello regionale, miti- sero di far conoscere il mondo arbitrale ed amarezza verso alcune sentenze della gando fortemente l’accaduto che avreb- all’esterno, come incontri con società, giustizia sportiva. “Nell’episodio acca- be previsto sanzioni molto più pesanti. dirigenti, genitori e atleti. Spesso, infatti, duto al mio associato Giuseppe Napoli A parti invertite, noi all’arbitro avremmo è la mancanza di conoscenza che è alla – spiega Zito - mi ha lasciato incredulo ritirato la tessera”. “Quello della violenza base di certi comportamenti. “Purtroppo che il calciatore che lo ha violentemen- è un problema che deve assolutamente talvolta accadono episodi che ti lasciano te colpito sia stato punito solo con una essere prevenuto, combattuto e debella- impotenti – interviene il presidente della squalifica di quattro anni e sei mesi, e to – conclude il presidente del Cra Ligu- sezione di Savona Mariano Zito - puoi e non con il provvedimento di ritiro tes- ria Andrea Torti – La civiltà, il rispetto e devi stare vicino all’associato esprimer- sera e proposta di radiazione dalla Figc. l’educazione sul terreno di giuoco devo- gli il massimo della solidarietà, capire le Questo significa far continuare il colpe- no essere alla base del calcio che, pur sue esigenze, rimotivarlo in attesa della vole, dopo aver scontato la sentenza, a essendo spinto da forti passioni, è solo sentenza del Giudice Sportivo nella spe- calcare i campi di calcio. Se la Figc non uno sport. Da parte nostra ci poniamo ranza che sia esemplare. Chi deve tute- riesce a tutelare i suoi arbitri come pos- nel migliore dei modi, pretendendo dagli lare i nostri arbitri? La domanda sembra siamo farlo noi, presidenti di sezione, che arbitri una condotta morale ineccepibile. banale ma non lo è: da sempre sostengo non abbiamo alcuna possibilità di dire la Oltre che sul tecnico ed atletico lavoria- che solo sfiorare un arbitro deve imporre, nostra su queste mostruose ed orripilanti mo infatti molto sull’aspetto comporta- senza se e senza ma, il ricordo al reo che sentenze? Talvolta c’è la convinzione che mentale dei nostri ragazzi, un aspetto su quel gesto o quel tentativo di gesto deve si voglia più tutelare il calciatore, specie cui non transigo”.

n. 2/2011 41 Michela Zini, splendido esempio di solidarietà In missione in Africa per amore dei bambini di Fausto Avanzini

La Sezione di Parma riconosce un perso- gliosi e di far ripartire naggio importante per la sua la vita asso- quel progetto che mi ciativa: Michela Zini, 24 anni, approdata ha cambiato la vita; nel mondo arbitrale da un paio di anni, quest’anno la certez- oggi dirige gare in Provincia. za assoluta che non Michela è una ragazza piena di vitalità sarei mai più voluta e di spirito ma qui è in risalto non tanto tornare a casa! la sua figura arbitrale quanto i valori che Come è nato questo porta con sé. Una persona come tante amore così forte per che nel suo tempo libero si occupa di so- una terra così mi- lidarietà, come pochi fanno. steriosa? Come ci ha spiegato all’ultima riunione L’Africa è così, ti entra dentro…quei pro- rologio non serve, gli appuntamenti te li tecnica (dove abbiamo raccolto fondi fumi, quelle musiche, quei sorrisi, quei dai così, “all’incirca”. Via la mattina molto per questa missione) da alcuni anni, sal- colori e quegli scorci di luce non li dimen- presto, quando il sole sorge e ti riempie tuariamente, prepara il suo zaino e parte tichi con facilità, li senti tra le strade, nei la stanza di luce: libro in borsa, quaderno all’avventura in Africa per dare sostegno villaggi, nelle piccole case impolverate e per gli appunti, scarpe comode e buona ai bambini più in difficoltà, Ora sarà lei a nei grandi mercati rurali. Credo sia un pò passeggiata! Impossibile programmare le raccontare la sua esperienza. un bagaglio che si porta dietro chi vive giornate, gli imprevisti sono costanti. con intensità questo piccolo incontro con Ma questo tuo amore, nasce da una Michela, come definiresti la tua espe- una cultura che non ti appartiene, ma che missione, da un progetto… rienza? ti permea e ti cattura con una semplicità Nonostante mi sia laureata in questo set- E’ stato “love at first sight”… disarmante. tore (Cooperazione Internazionale), sono Come hai iniziato? Com’è la vita lì in Africa, in particolare volontaria in SorridiBimbo da ormai di- Il primo anno me ne andai con un pò di in Zambia dove sei stata? versi anni. incoscienza, voglia di rincorrere un sogno La vita in Zambia è molto semplice, tan- Dal 2006 SorridiBimbo (Onlus di Parma) lasciato chiuso nel cassetto per troppo te persone che camminano su una terra porta avanti un progetto di agro-sanitario tempo; l’anno scorso una esigenza estre- rossa e polverosa e tanti bimbi sorridenti di diversificazione delle colture per bim- ma di tornare in quella terra, di rivedere che ballano spensierati nei villaggi intor- bi malnutriti chiamato Mwana Kulia (in chi mi aveva fatto vivere mesi meravi- no alla città. Hai tempo di fare tutto, l’o- bemba -lingua locale- il cibo dei bambi-

42 n. 2/2011 ni). L’abitudinarietà, le poche disponibilità economiche e la scarsa attenzione delle famiglie ai contenuti nutrizionali dei cibi che utilizzano tradizionalmente all’interno della propria dieta (il pasto è principal- mente una “polenta” solida di mais chia- mata ‘nshima’, molto saziante ma poco nutritiva), fa si che spesso manchino gli ingredienti base per poter crescere in sa- lute. Per molti bambini la malnutrizione inizia già nel grembo della mamma. Nelle zone più povere la percentuale di bambini che non raggiunge il quinto anno di età è ben più alta rispetto a quelli che vivono in condizioni economiche più agiate. Per questo abbiamo deciso di agire alla base e dare a loro la possibilità di mi- gliorare la loro dieta, semplicemente uti- lizzando in modo combinato e razionale prodotti che loro già coltivano. Il progetto che hai iniziato è una real- tà concreta, ti va di parlarcene? Il villaggio in cui abbiamo iniziato si chia- ma Baluba, è nella zona rurale di Ndola, dal Nutrizionista (responsabile del centro) stimenti per crescerli e mandarli a scuola, Copperbelt. Ha una vasta area da desti- alla Nurse, dagli Educatori alle donne vo- ma se il futuro è avvolto una nebulosa nare a fini agricoli, ma la produttività è lontarie al centro. Accanto a questo c’è che si chiama disabilità, pochi genitori insufficiente e solo piccoli appezzamenti un processo di educazione delle madri hanno voglia di dargli una possibilità. E’ di terra vengono utilizzati per coltivazio- sia sulla corretta alimentazione e cura del bello stare con loro, i loro sorrisi e la loro ni alimentari, anche perché la posizione bambino. energia valgono più di molto altro. scomoda (tra Luanshya e Ndola) non per- In viaggio per una terra sconosciuta, Solo ad una cosa non mi abituerò mai… mette di accedere agevolmente a nessu- dove hai trovato appoggio per prose- con la zanzariera sul letto mi sento dav- no dei due mercati, con conseguente dif- guire giorno per giorno, missione per vero mancare l’aria! ficoltà di scambio e commercio. missione? C’è poi una fascia della popolazione for- In tutte e tre le missioni sono stata ospita- SorridiBimbo Onlus (SoBi): temente colpita da HIV, e questo porta ta da una casa famiglia, altra attività che Sorridi Bimbo Onlus (SoBi) è un orga- ad avere una moltitudine di bimbi orfani, come Associazione sosteniamo tramite nizzazione parmigiana senza scopo di cresciuti da nonni o parenti spesso già in donazioni e raccolte fondi. Esperienza lucro (Associazione di Volontariato) attiva difficoltà con i propri. meravigliosa! Mediamente in casa non da anni nell’ambito della Cooperazione Fame, Africa, Obiettivi… ci sono mai meno di 15 persone tra ra- Internazionale. L’opera di SoBi è rivolta Sradicare la fame in Africa è un obiettivo gazzi più o meno grandi (beh con gli anni principalmente ad aiutare le popolazioni molto ambizioso, stringerei volentieri la stanno crescendo anche loro)…il tempo più deboli, in particolare quella materno- mano a chi fosse in grado di trovare la di annoiarsi non c’è! Questa casa famiglia infantile nei cosiddetti Paesi in via di Svi- ricetta per farlo…non si può discutere a gestisce altri due progetti (dovrei scrivere luppo. tavolino, bisogna considerare che questi un capitolo a parte…) per bimbi disabili: Sorridi Bimbo Onlus vuole aiutare i bam- popoli hanno storia, tradizioni, abitudini e due piccole scuole speciali in due zone bini nella tutela e nell’affermazione dei una vita che scorre da secoli. Quello che diverse della città e una fattoria, in cui i loro diritti: diritto al cibo, alla casa, alla noi stiamo cercando di fare è di dare a ragazzi diversamente abili possono im- salute, al nome, all’istruzione. loro gli strumenti per poter arginare il pro- parare un mestiere. Queste strutture Partner di Sobi sono: Ass. Comunità Gio- blema della malnutrizione, insegnando sono dei piccoli diamantini, non c’è molta vanni XXIII, Università di Parma, Sviluppo la ricetta e monitorando i bimbi al centro possibilità per i ragazzi disabili nei paesi 2000, Centro universitario di cooperazio- nutrizionale per circa 3 mesi, 25 per vol- sottosviluppati…i figli sono una risorsa ne internazionale. ta. Tutto il personale coinvolto è locale, per il futuro, le famiglie fanno grandi inve- Fonte: www.sorridibimbo.org

n. 2/2011 43 La “Rivista” incontra arbitri e referenti del CRA Sicilia

Il 16 aprile scorso nella località di Ni- Il Direttore Pennac- D’Anna e Pennacchia colosi, porta dell’Etna, si è svolto un chia, dal canto suo, incontro, il primo in Italia, tra i referenti nel ringraziare per sezionali e la redazione centrale della l’accoglienza rice- rivista “L’Arbitro”. L’incontro fortemente vuta, ha affermato voluto dal Presidente regionale Rosario come questi incon- D’Anna, ha coinvolto il Direttore della ri- tri diano il senso vista Mario Pennacchia insieme ai coor- della famiglia: “La dinatori nazionali. D’Anna, nel porgere il struttura dell’AIA – benvenuto a Pennacchia, ad Alessandro ha continuato rivol- Paone di Roma 1 ed a Salvatore Consoli gendosi ai referenti di Catania ed ai referenti sezionali, ha ri- - è ramificata nello cordato come gli strumenti comunicativi spirito di chi vi fa oggi siano veramente importanti per far parte e voi non solo conoscere le attività svolte: “Tramite in- fate già parte della ternet – ha detto – si può fare sapere in Storia di quest’As- breve tempo quanto prodotto e realizza- sociazione, ma siete to avvicinando di fatto le diverse realtà chiamati a portar- dislocate sul territorio nazionale in cui è la avanti. La forza articolata l’AIA”. dell’AIA va ben oltre cioè la vita propria dell’Associazione e la È intervenuto anche il Presidente della di quella che può derivare da un’esibi- vita quotidiana degli arbitri. Attraverso la Sezione di Catania, Cirino Longo, che ha zione domenicale”. rivista dev’esserci il respiro dell’AIA”. organizzato l’incontro in contemporanea Il Direttore continua rendendo chiaro il Quindi ognuno dei referenti ha detto le al Raduno regionale di fine campionato, suo modo di intendere la nostra pubblica- proprie opinioni con suggerimenti vari soddisfatto per il realizzarsi di questo in- zione periodica: “La rivista è il biglietto da su argomenti da trattare, mentre la riu- contro formativo per i “corrispondenti” visita dell’AIA. Su di essa si deve trovare nione di quella che potremmo chiama- del nostro organo di stampa. ciò che sugli altri giornali non si riporta, re “redazione siciliana” si conclude con l’intervento dei coordinatori Consoli e Il gruppo dei referenti siciliani Paone e con la proiezione di un power point esplicativo con alcune indicazioni e dati statistici; tra questi anche il nume- ro complessivo di articoli, quasi cento, pubblicati sul sito dell’AIA nel corso del 2010 riguardante il CRA Sicilia e le dodi- ci sezioni siciliane. Al termine dell’incontro il Direttore Pen- nacchia ha consegnato al Presidente D’Anna un quadro con la copertina del numero speciale della rivista, dedicato al Centenario dell’AIA: Una grande Asso- ciazione al servizio del Calcio ed a tutela delle Regole.

44 n. 2/2011 Scuola di arbitri esempio da Tradate

Sono ormai sei anni che presso l’Istitu- to superiore d’istruzione secondaria “L. GEYMONAT” di Tradate in provincia di Varese vengono organizzati corsi per ar- bitri di calcio. Insomma se Maometto non va alla mon- tagna... è questo che ha pensato sei anni fa Angelo Dinapoli, insegnante dell’istitu- to e osservatore di calcio a 5. “Mi piaceva l’idea – ci ha detto Angelo - di necessità da parte di tutti. La molla che li nare qualche loro gara e giudico, talvolta non dover spostare gli studenti ancora mi- fa propendere per questo tipo di attività è anche con un certo imbarazzo (trovando- norenni per frequentare dei corsi serali per all’inizio l’idea di avere l’indipendenza eco- mi nella duplice veste di loro insegnante e Arbitri di calcio. All’inizio in modo tituban- nomica dalle famiglia, la possibilità di as- osservatore), la loro performance. te poi in modo più deciso è partito questo sistere gratuitamente a qualche incontro di In una sola classe, grazie al tam tam posi- progetto in collaborazione con la FIGC e calcio e nondimeno la possibilità di avere tivo, sono riuscito ad avere anche 5 arbitri! l’AIA e il provveditorato agli studi della pro- un credito scolastico (importante ai fini del- Davanti a una crisi cronica di reperimento vincia di Varese. D’accordo con il mio pre- la valutazione finale di maturità). delle ‘vocazioni’ arbitrali quella di entrare sidente di Sezione, Vincenzo Tropea (Sez. Ma questo non basta...e infatti alcuni di nelle scuole e dare la possibilità di frequen- Gallarate), l’allora mio dirigente scolastico loro si sono arresi alle prime difficoltà, ma tare corsi pomeridiani credo che sia la car- e gli insegnanti di educazione fisica, ho at- è altrettanto vero che rilevo una decina ta vincente. Sono rimasto soddisfatto della tivato il primo corso per una decina di aspi- di ormai ex studenti passati ai servizi del scelta dell’AIA di stabilire un protocollo di ranti arbitri era il 2004. Da allora sono stati Cra Lombardia. Ed è sempre una gioia intesa con il Ministero dell’Istruzione dell’U- attivati altri 5 corsi per un totale di circa 75 quando apprendo notizie su gare di pre- niversità e della Ricerca con un pizzico di arbitri effettivi. I corsi sono aperti a tutti gli stigio dirette da “miei” ragazzi/e. orgoglio per aver visto lontano. studenti anche a quelli tesserati: conosce- La gioia e la soddisfazione è duplice quan- Sperando che l’esempio di Tradate sia re il regolamento è una prerogativa e una do da osservatore arbitrale vado a visio- seguito da altre scuole italiane”.

Un libro ripropone, 46 anni dopo, un’intervista di Mario Pennacchia

La vita disperata MARIO PENNACCHIA 30 novembre 1965 – «Nessuno ha mai scritto quello che ora le det- terò. Nessuno ha mai letto ciò che lei scriverà. Prima, però, vorrei fare con lei l'ultimo esa- me di coscienza. Mi sono in-

LA VITA DISPERATA DEL PORTIERE MORO fatti domandato: con queste mie rivelazioni non discredito del portiere Moro il calcio italiano? Non rischio di disamorare molta gente?» Il racconto della discesa agli infe- ri di un uomo disposto a svela- re le eterne miserie, piccole e E’ in libreria dal 20 maggio “La vita disperata sembra non esserci più posto per lui. Va ad grandi, del mondo del calcio. del portiere Moro”. Il grande allenare in Tunisia, è povero e disperato: si Favorita. In posa felina a Palermo, stadio della scrisse di lui: “Un portiere estrosissimo, ca- presenta alla redazione del Corriere dello Un portiere estrosissimo, capace di prodezze impensabili. Era in grado di compiere pace di prodezze impensabili. Era in grado Sport in cerca di solidarietà. Il direttore An- autentici prodigi.

ISBN EDIZIONI

GIANNI BRERA XX,00 di compiere autentici prodigi. In lui convi- tonio Ghirelli lo presenta a un allora giovane € vevano il calcio sublime e il calcio misero, il cronista, Mario Pennacchia, che per giorni e tutto e il niente, il possibile e l’impossibile”. giorni raccoglie il suo sfogo. Le dieci punta- Curatore del libro è Massimo Raffaeli che te scritte in prima persona, in presa diretta, del mondo del calcio.” così lo presenta: “Siamo negli anni cin- pubblicate in «Terza pagina» e seguite dai Il libro – che ripropone integralmente l’inter- quanta. La carriera di Giuseppe Moro, por- lettori come un romanzo d’appendice che vista che nel 1965 Mario Pennacchia fece tiere acrobatico con un talento per le para- riscopriamo qui integralmente, sono l’o- all’indimenticato portiere - contiene anche te impossibili, comprende molta serie A e maggio a una scuola di giornalismo sportivo un ricordo di per il quale Moro era qualche presenza in Nazionale. Tradito dal oggi scomparsa, e il racconto della discesa “un artista della porta”. suo carattere, si scontra con allenatori e di- agli inferi di un uomo disposto per questo a --- rigenti, e infine nel mondo del calcio italiano svelare le eterne miserie, piccole e grandi, ISBN edizioni – 124 pagine, 14 euro

n. 2/2011 45 La tecnica dello sprint a navetta di Carlo Castagna*

L’attività arbitrale è un esercizio fisico ad ritenute, a ragione, come quelle che carat- annoverate nell’ambito di quella qualità fi- alta variabilità di modalità di movimento re- terizzano i momenti potenzialmente critici sica complessa denominata agilità (Shep- gistrando sia per la prestazione dell’arbitro della prestazione fisica di gioco (Weston et pard and Young, 2006). In pratica per agilità che dell’assistente più di 1000 transizioni al., 2004). Di particolare interesse risulta- si intende l’organica integrazione di abilità di traslocazione (Krustrup et al., 2002; Ca- no le azioni di gioco che prevedono sprint puramente cognitive quali l’analisi dell’azio- stagna et al., 2007). Nella moderna meto- con cambi di direzione effettuati a intensità ne di gioco e la presa di decisione e abilità dologia dell’allenamento per la prestazione massimale (Sheppard and Young, 2006; puramente fisiche quali equilibrio, forza, arbitrale viene privilegiato lo sviluppo delle Brughelli et al., 2008). Queste azioni detta- forza reattiva, potenza e flessibilità. Le abi- azioni di gioco ad alta intensità in quanto te dallo sviluppo tattico del gioco vengono lità puramente fisiche vengono considerate

46 n. 2/2011 a loro volta come costituenti della cosiddet- non superiore a circa quella delle spalle. Bibliografia di riferimento ta abilità di cambiare direzione (Sheppard Per la buona riuscita del cambio di senso Brughelli, M., Cronin, J., Levin, G. and and Young, 2006; Brughelli et al., 2008). saranno di vitale importanza la lunghezza Chaouachi, A. (2008). Understanding L’agilità, costituendo una abilità complessa del primo passo nella direzione opposta change of direction ability in sport: a re- e specifica viene allenata con esercitazioni (fase di ripartenza), che dovrà essere il più view of resistance training studies. Sports che mimano l’evento gara cruciale, preve- lungo che permetta un appoggio il più bre- Med, 38(12), 1045-63. dendo risposte motorie a situazioni esterne ve possibile, e il posizionamento del piede Castagna, C., Abt, G. and D’Ottavio, S. non pianificate. Data la complessità e la al primo appoggio. Quest’ultimo infatti do- (2007). Physiological aspects of soccer specificità dell’agilità nelle prime fasi del vrà essere il più possibile parallelo alla dire- refereeing performance and training. suo sviluppo e successivamente per pro- zione che si vuole intraprendere (Fig.1). In Sports Med, 37(7), 625-46. muoverne un sempre maggiore incremen- questa fase l’azione energica delle braccia Helsen, W., Gilis, B. and Weston, M. to, si opera anche sullo sviluppo dell’abilità (Fig.2) dovrà assecondare la ricerca dello (2006). Errors in judging “offside” in as- di cambiare direzione che prevede invece spazio al primo appoggio nella riparten- sociation football: test of the optical error risposte motorie pianificate. Di particolare za e costituire la guida ritmica all’azione versus the perceptual flash-lag hypothe- interesse per la complessità delle sollecita- di sprint. Se lo scopo è quello di ridurre il sis. J Sports Sci., 24(5), 521-528. zioni imposte all’apparato neuromuscolare tempo di esecuzione del movimento do- Krustrup, P., Mohr, M. and Bangsbo, J. risulta il cambio di senso ovvero l’inversione vrà essere assolutamente evitato l’incrocio (2002). Activity profile and physiological di 180° di un azione di sprint lineare, chia- delle gambe nelle fasi di cambio di senso. demands of top-class soccer assistant mato anche sprint a navetta. Questa azione Va ricordato che l’efficacia del cambio di refereeing in relation to training status. J tipica degli sport di squadra merita grande senso dipende a parità di condizioni anche Sports Sci, 20, 861-871. attenzione anche se non risulta la più fre- dalle caratteristiche antropometriche del Sheppard, J. M. and Young, W. B. (2006). quente in assoluto durante il gioco. Infatti soggetto. Infatti peso eccessivo (incongrua Agility literature review : classifications, nelle inversioni a navetta oltre a specifici composizione corporea con grasso super- training and testing. J. Sports Sci., 24(9), interventi neuromuscolari risulta di vitale fluo) e arti inferiori lunghi determinano un 919-932. importanza la padronanza di una ottimale possibile svantaggio. Quindi i soggetti alti o Weston, M., Helsen, W., MacMahon, C. tecnica esecutiva la quale può condurre, longilinei, oltre a curare la loro composizio- and Kirkendall, D. (2004). The Impact of particolarmente nell’assistente arbitro, al ne corporea, devono affinare la loro tecnica Specific High-Intensity Training Sessions guadagno di frazioni di tempo che possono di movimento e le loro qualità neuromusco- on Football Referees’ Fitness Levels. risultare cruciali per un auspicato ottimale lari per risultare competitivi. American Journal of Sport Medicine, 32(1 posizionamento (Krustrup et al., 2002; Hel- suppl.), 54-61s. sen et al., 2006) . In pratica nel corso di un *Metodologo dell’allenamento AIA cambio di senso (inversione dello sprint di 180°) si deve curare il posizionamento del piede di appoggio all’arresto (piede pivot, Fig. 1. Posizionare il piede pivot (linea Fig. 2. Sequenza della ripartenza (primo ovvero quello più distante dalla linea di tratteggiata) il più possibile perpendico- passo dopo aver ammortizzato) per il partenza) il quale deve essere posizionato larmente alla direzione del cambio di sen- cambio di senso (da destra verso sini- il più perpendicolare possibile rispetto alla so. Con una energica azione delle brac- stra). Da braccia vicino al corpo, estende- direzione del movimento (Fig.1). Il peso del cia ricercare la massima estensione della re progressivamente la gamba di appog- corpo al momento dell’inversione della di- gamba di appoggio-stacco. La lunghezza gio aiutandosi con una energica azione rezione di corsa (frenata) dovrà essere sulla ottimale del primo passo (ripartenza) si delle braccia. Ricercare quindi ampiezza gamba pivot (Fig.1) di modo da favorire la giudica dalla reattività (tempo di contat- di appoggio ma non a scapito della re- decelerazione del corpo e il caricamento to al suolo) del primo appoggio del piede attività dello stesso (ricercare brevi tempi della muscolatura della gamba pivot utile nella direzione di ritorno. Il piede del pri- di contatto). Il piede del primo appoggio per attuare la ripartenza. In questa fase gli mo appoggio dopo l’inversione di senso dopo l’inversione di senso deve essere il arti superiori dovranno essere prossimi al deve essere il più possibile parallelo alla più possibile parallelo alla direzione dello corpo e i due arti inferiori a una distanza direzione dello sprint di ritorno. sprint di ritorno.

Figura 1 Figura 2

n. 2/2011 47 PARERE MEDICO

Il trattamento su basi scientifiche delle lesioni muscolari

di Angelo Pizzi*

La mobilizzazione precoce nell’ambito del l’uso di stampelle protettive per le lesioni dei processi di guarigione ( Thorsson e coll. trattamento di un trauma muscolare fu un severe (3° grado) oppure nel caso di lesioni 1998). Tuttavia la raccomandazione generale concetto introdotto per la prima volta da che si trovino in una zona anatomica la cui è che la combinazione di ghiaccio (criote- Woodart nel lontano 1954 ed è oggi suppor- immobilizzazione sia obiettivamente diffi- rapia) e compressione sia applicata per un tato da numerose e considerevoli evidenze coltosa, come ad esempio la zona pubica. periodo di circa 20 minuti e ripetuta ad inter- scientifiche: è ampiamente dimostrato in- E’ importante inoltre raccomandare agli valli di 1-2 ore entro le prime 12-18 ore. Infine fatti che una mobilizzazione precoce induce atleti di muoversi con cautela nei primi 3-7 per ciò che concerne l’elevazione , il razio- una più rapida crescita capillare all’interno giorni dopo il trauma, evitando ogni tipo di nale d’impiego è basato sul fatto che eleva- dell’area lesionata, unitamente ad un ri- sollecitazione eccentrica sul muscolo. re l’estremità lesa al di sopra del livello del orientamento maggiormente parallelo delle cuore provoca una riduzione della pressione fibre riparate se comparato alla immobiliz- TRATTAMENTO IMMEDIATO idrostatica e quindi dell’accumulo di liquidi zazione, che rappresentava in passato il Il trattamento immediato del muscolo lesio- interstiziali al livello dell’estremità lesa. precedente trattamento preferenziale per le nato, così come di ogni altro tessuto molle, lesioni muscolari. si identifica nell’acronimo RICE (Rest, Ice, TRATTAMENTO POST-ACUTO Questo è ancora più vero se l’immobilizza- Compression, Elevation). Il razionale scien- Nelle fasi che seguono l’immediato momen- zione viene protratta oltre la fase acuta, os- tifico è di tipo essenzialmente pratico, poi- to post acuto, la riabilitazione di un distretto sia dopo alcuni gg dalla lesione, in quanto ché tutti questi quattro mezzo terapeutici muscolare traumatizzato prosegue attraver- in questa fase di rimodellamento, gli effetti tendono a limitare l’emorragia nel sito lesio- so quattro ulteriori fasi, ognuna delle quali deleterei sono particolarmente evidenti. In nale: il riposo dell’arto leso previene ulteriori connotata da alcune diversità nel lavoro e di definitiva, un ridotto periodo d’immobiliz- retrazioni del moncone, riducendo l’entità quindi di contrazione muscolare: zazione dopo l’evento lesivo, è sicuramente dell’ematoma e l’estensione del tessuto con- 1. caratterizzata dalla contrazione isome- benefico (permette al tessuto connettivo nettivo cicatriziale (Jarvinen e Lehto 1993). trica del distretto lesionato, prima sub cicatriziale di riconnettere i monconi delle Per ciò che riguarda l’utilizzo del ghiaccio, è massimale poi aumentata gradualmente fibre muscolari lese e di guadagnare la for- stato dimostrato come il suo utilizzo preco- fino al massimale, rispettando scrupolo- za necessaria a resistere alle forze tensive ce sia associato ad un ematoma ridotto tra i samente la regola del “non dolore” prodotte dalle contrazioni nel sito di rima- monconi delle fibre e ad un processo infiam- 2. una volta raggiunto un soddisfacente li- neggiamento lesionale limitando al minimo matorio maggiormente contenuto (Hurme e vello di intensità della contrazione isome- il rischio di recidiva), ma dovrebbe essere coll.1993; Deal e coll. 2002) trica, è possibile introdurre delle contra- limitato ai primi pochi giorni successivi alla Al contrario, il principio della compressione, zioni di tipo concentrico senza superare lesione. nonostante sia stata chiarita la sua capacità mai il 60-70% della forza massimale iso- La relativa immobilizzazione richiesta po- di ridurre il flusso sanguigno intramuscolare metrica del soggetto. Inoltre è possibile trebbe quindi essere effettuata semplice- all’interno della lesione (Kalimo e coll.1997) è una cauta introduzione dello stretching mente con l’applicazione di un taping ade- comunque oggetto di discussione, non esi- sia globale che selettivo del distretto in- sivo, raccomandando ovviamente sempre stendo unanimità sull’accelerazione o meno teressato.

48 n. 2/2011 PARERE MEDICO

3. è rappresentata dalla modalità di contra- TRATTAMENTO CHIRURGICO tuale soluzione chirurgica, in alcuni casi zione isocinetica, mantenendo gli esercizi L’approccio di tipo chirurgico nel trattamen- l’infiltrazione intratendinea (nelle tendino- isotonici della fase precedente, insieme to delle lesioni muscolari rappresenta una patie) , intramuscolare (nelle importanti le- ad un corretto controllo biomeccanico del opzione da considerare con estrema cau- sioni muscolari) o intrarticolare (nelle lesioni movimento tela, soprattutto in considerazione del fatto cartilaginee) di concentrato piastrinico au- 4. prevede l’inserimento della contrazione che, in gran parte delle lesioni muscolari, un tologo (cioè estratto dallo stesso soggettoe eccentrica, dapprima con resistenza ma- corretto piano conservativo determina un reinfuso con i soli fattori di crescita piastri- nuale fornita dall’operatore. ottimo risultato nella quasi totalità dei casi. nici)aiuta a migliorare il deficit vascolare alla E’ di particolare importanza ricordare Il trattamento è riservato ai quadri clinici con base della mancata riparazione, avendo come tutte le esercitazioni delle quattro fasi importanti ematomi intramuscolari, lesioni le piastrine un ruolo fisiologico di starter e di trattamento debbono essere precedute totali a carico di muscoli che possiedono modulatore del processo di guarigione, at- da una adeguata fase di riscaldamento del pochi o addirittura nessun muscolo sinergi- traverso la liberazione dalle piastrine stesse muscolo leso, poiché questo è in grado di co e alla formazione di una cicatrice ade- di sostanze denominate “fattori di crescita” ridurre la viscosità muscolare e indurre un renziale nell’area post lesionale che provo- che promuovono la rivascolarizzazione, rilassamento neurale del muscolo stesso. chi dolore persistente o deficit funzionale la proliferazione cellulare e la sintesi delle Un altro argomento piuttosto dibattuto incompatibile con lo svolgimento di attività proteine della matrice extracellulare, pro- riguarda l’introduzione dello stretching. sportiva. La riparazione chirurgica è gene- cessi cardine della rigenerazione tissuta- L’obiettivo dello stretching è quello di ralmente più facile dal punto di vista tecni- le nel processo di guarigione. Nel periodo distendere la cicatrice quando quest’ul- co se la lesione si trova in prossimità della immediatamente successivo all’infiltrazione tima è ancora in fase di maturazione e giunzione muscolo-tendinea che non nel il soggetto può svolgere le normali attività quindi presenta ancora una certa plasti- ventre muscolare, poiché la fascia connet- quotidiane ma astenersi da attività sportive cità strutturale, pur possedendo già una tivale sovrastante è più forte in prossimità anche leggere per almeno 4-5 giorni. forza tensile sufficiente per prevenire una della giunzione e quindi permette una rico- retrazione dei monconi delle fibre musco- struzione anatomica più accurata, anche se RITORNO AL TRAINING SPORT-SPECIFICO lari lese. In questo particolare contesto ri- è bene ricordare che la sutura della fascia La decisione riguardante l’appropriato pe- abilitativo, occorre utilizzare all’inizio uno muscolare non previene la retrazione delle riodo di ritorno al training specifico può stretching passivo e attivo graduale, fuori fibre muscolari lesionate che hanno perso essere basata sostanzialmente sui seguenti dal dolore,della durata di 10-15 secondi, la loro continuità anatomica, e che, se il gap cinque principi di valutazione: sino al raggiungimento di un periodo di al- tra i monconi è molto esteso, la parte mu- o totale assenza di sintomatologia dolorosa lungamento di circa 1 minuto; sono questi scolare denervata può andare incontro ad nella contrazione isometrica, concentrica infatti i tempi di allungamento da proporre una progressiva atrofizzazione. ed eccentrica effettuate ad intensità mas- per ottenere una deformazione plastica simali stabile della zona lesionale (Magnusson NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE: L’U- o una differenza minore del 15% al test iso- e coll.1995). Va altresì ricordato che, se SO DEI CONCENTRATI PIASTRINICI cinetico rispetto all’arto contro laterale i sintomi causati dalla lesione muscolare Negli ultimi anni si è avuto un notevole svi- o la conferma dell’avvenuto stato ripartivo non migliorano dopo un periodo di tempo luppo delle biotecnologie e degli studi fina- attraverso una tecnica di diagnostica per compreso tra 5 e 7 giorni post lesione, è lizzati a valutarne l’efficacia e l’applicabilità immagini (ecografia o RMN) consigliabile riconsiderare la possibilità di nel trattamento delle più svariate patologie. o la possibilità di allungare il muscolo leso complicanze, quali ad esempio un ema- Tra queste, merita una segnalazione l’im- quanto il contro laterale con esercizi di toma intramuscolare circoscritto e possi- piego di concentrati piastrinici (PRP:Platelet stretching attivo e passivo bilità di una ossificazione intramuscolare Rich Plasma) come fonte di fattori di crescita o l’utilizzo senza dolore del muscolo leso ,legata al deposito di sali di calcio e fa- autologhi nel trattamento delle tendinopatie nei movimenti di base della specifica di- vorita ad esempio da intempestivi tratta- croniche secondarie a sovraccarico funzio- sciplina. menti di personale poco qualificato o peg- nale (specie nelle situazioni non responsive Quando il soggetto dimostri di avere rag- gio ancora “stregonesco-miracolistico”. ai trattamenti convenzionali), a disfunzioni giunto questo stadio del programma di re- In tal caso, oltre ad un esame ecografico articolari o esiti di trattamenti chirurgici, ma cupero, può essere concesso il permesso di eseguito da persona esperta (molti infatti anche nei traumi muscolari di grado impor- rientrare in campo , cercando di coniugare sono i falsi negativi ma anche i falsi positi- tante (2°-3° grado) il “presto e bene”, ma senza perdere mai di vi dell’esame), è importante monitorare la Nelle condizioni non responsive (specie vista quanto espresso dal seguente afori- lesione anche con una risonanza magneti- nelle tendinopatie di tipo cronico che poco sma : “ vado piano perché ho fretta”. ca, esame oggi più indicato nella monito- rispondono ai trattamenti sia farmacologici rizzazione della lesione stessa. che fisiochinesiterapici) e prima della even- *Responsabile Modulo Bio Medico

n. 2/2011 49 Quesiti Tecnici

A cura del Modulo “Regolamento, Guida Pratica e materiale didattico” del Settore Tecnico AIA

C’è distinzione tra il caso in cui la rete viene realizzata o meno dal compagno? Nel caso in cui non è realizzata, in che momento bisogna adottare il provvedi- mento disciplinare nei confronti del di- fendente? L’applicazione del “vantaggio” nei casi di scorrettezze passibili di espulsione (come nel caso descritto) deve essere limitata esclusi- vamente all’ipotesi che si delinei un’evidente occasione di segnare una rete, ovviamente contro la squadra il cui calciatore ha com- messo la scorrettezza. Dalla descrizione dell’episodio, sembrerebbe che, in seguito al fallo, l’evidente occasione di segnare una rete si sia “trasferita” dal pri- mo al secondo attaccante, che “si trova al limite dell’area di rigore uno contro uno con il portiere”. In tali circostanze, l’arbitro potrà applicare l’assistente resta allineato col portiere. il “vantaggio” (ritenendo ancora esistente Il giocatore a terra si alza, si allarga sulla l’evidente occasione) ed una volta che il fascia oltrepassando il portiere e l’assi- pallone non sarà più in gioco ammonirà il stente si allinea con lui. Non riuscendo, però, a giocare, questo calciatore si por- Un attaccante, in possesso del pallone calciatore, reo del fallo (tranne che non fos- ta fuori dalla linea laterale e si accascia e affiancato da un compagno di squa- se un grave fallo di gioco, nel qual caso il a terra. A questo punto l’assistente si va dra si dirige verso il portiere avversario, calciatore andrebbe comunque espulso). Il ad allineare col penultimo difendente ultimo difendente; essi si trovano nei fatto che, eventualmente, la rete non venga “in campo”. Considerando che saranno pressi della “lunetta” dell’area di rigo- segnata, o per un errore del secondo cal- passati 30 secondi dal momento in cui il re. Un difendente colpisce l’attaccante ciatore (ad esempio, nel tirare) o per un ef- calciatore è rimasto a terra, vi chiedo: in possesso del pallone in modo falloso ficace intervento del portiere, sarebbe irrile- nel tentativo di impedire una chiara oc- vante ai fini del provvedimento disciplinare 1) Non essendo uscito dal terreno di casione da rete. L’attaccante cade, ma da assumere. gioco per antisportività o per dinamica il pallone finisce al compagno che lo d’azione si resta ugualmente allineati affiancava in posizione regolare, che si Preso atto delle disposizioni in merito ai sul giocatore che è uscito o si fa come trova dunque al limite dell’area di rigore casi di un difensore che esce involonta- l’assistente di questo racconto? “uno contro uno” con il portiere. In que- riamente dal terreno di gioco vorrei pro- 2) Se l’arbitro continua a non avvedersi ste ipotesi: porre un episodio. dell’infortunio ed il gioco si interrompe 1) È giusto applicare il vantaggio o è In seguito all’effettuazione di un calcio per altre cause, si può considerare da necessario fischiare subito, espellere il d’angolo, la difesa “libera” avviando quel momento il giocatore autorizzato difendente e riprendere con un calcio di un contropiede. All’interno dell’area di ad uscire dal terreno di gioco o deve punizione diretto? porta resta un difendente a terra. L’as- considerarsi “in campo”? sistente arbitrale si allinea al penultimo 2) Nel caso in cui si applichi il vantaggio, difendente, in questo caso il portiere, Riteniamo che la questione possa essere quale deve essere il provvedimento di- che si trova al limite dell’area (l’ultimo di- risolta alla luce dell’interpretazione ufficiale sciplinare da adottare nei confronti del fendente è il calciatore rimasto a terra). alla Regola 11 (approvata dall’IFAB nel corso difendente che ha commesso il fallo? Il gioco non viene interrotto e, pertanto, del suo 123° meeting annuale, tenutosi il 28

50 n. 2/2011 febbraio 2009), che sembra attagliarsi in ma- controllo dell’arbitro e viene rilevata dall’as- pallone che tiene tra le mani. Gradi- niera quasi perfetta alla ipotesi prospettata: sistente [l’ipotesi di un vantaggio accordato remmo, quindi, conoscere il vostro pa- “Ogni calciatore difendente che esce dal dall’arbitro nella circostanza è da “scartarsi”, rere sull’argomento. terreno di gioco per qualsiasi motivo senza perché non ricorre l’unica possibilità (“evi- Nei termini in cui è formulato il quesito (“in l’autorizzazione dell’arbitro dovrà, ai fini del dente occasione di segnare una rete”) per ogni caso”) la risposta deve essere negati- fuorigioco, essere considerato sulla propria la quale è consentito eccezionalmente ac- va. L’infrazione citata (“impedire al portiere linea di porta o sulla linea laterale fino alla cordarlo, laddove sia stata commessa una di rilasciare il pallone dalle mani”), di per sé prima interruzione di gioco. Se il calciatore scorrettezza da espulsione] mentre la secon- non costituisce, infatti, una scorrettezza, esce deliberatamente dal terreno di gioco, da infrazione (il fallo “di mano”) è individuata ma “soltanto” un fallo. È bene che questa dovrà essere ammonito alla prima interru- direttamente dal direttore di gara. distinzione sia sempre tenuta presente nel zione di gioco”. Stante detta ricostruzione dei fatti, la deci- momento in cui ci si chiede se un’infrazio- Nel caso proposto, quindi, il calciatore do- sione di accordare un calcio di rigore non ne è da sanzionarsi con un provvedimento vrà essere computato ai fini del fuorigioco pare conforme alla complessiva “intelaiatu- disciplinare. Come è noto, infatti, non tutti fino alla prima interruzione e, di conseguen- ra” del Regolamento. Si tratterebbe, infatti, di i falli sono scorrettezze e non tutte le scor- za, fino ad allora, l’assistente dovrà alline- un vantaggio “preterintenzionale”, giudicato rettezze sono falli: di norma, invero, sono arsi tenendo conto della posizione del sud- dall’arbitro ex post, senza che tale modalità le condizioni e/o le modalità con le quali le detto calciatore, come se fosse sul terreno di applicazione sia contemplata dalle norme, infrazioni vengono compiute (se commes- di gioco. le quali in caso di simultaneità delle infrazioni se sul terreno di gioco o no, se con il pallo- prevedono di punire quella tecnicamente più ne in gioco o no, se contro un avversario o grave e disciplinarmente tutte quelle merite- no, se con imprudenza, se interrompendo Nelle vicinanze di un assistente arbitrale voli di provvedimento, ma non fanno mai rife- un’importante azione di gioco e così via) a (A), con il pallone in gioco, un attaccan- rimento ad una siffatta applicazione nel caso determinare se un’infrazione è contempo- te viene colpito volontariamente con un che le infrazioni avvengano in tempi diversi. raneamente sia un fallo che una scorret- calcio da un avversario. L’assistente alza In conclusione, riteniamo che l’arbitro debba tezza. prontamente la bandierina per segnala- sanzionare tecnicamente e disciplinarmente Per tornare al caso da cui ha preso le mosse re la condotta violenta, ma l’arbitro non la prima infrazione avvenuta (con espulsione il ragionamento, può essere utile precisare, in lo vede perché controlla nei pressi della e calcio di punizione diretto). linea laterale opposta l’azione d’attacco ultimo, che in alcune circostanze (ad esem- di un compagno del calciatore colpi- pio, un intervento “imprudente” o commesso to. L’altro assistente (B) alza anche lui In occasione di una riunione tecnica per scopi tattici, quali consentire un miglior la bandierina (per attirare l’attenzione sezionale, si è molto discusso se sia “piazzamento” dei compagni) il fallo predetto dell’arbitro sulla segnalazione del col- obbligatorio ammonire in ogni caso un potrà “divenire” una scorrettezza e, pertanto, lega A), ma nel frattempo passano 5/6 calciatore che ostacola il portiere av- in tali situazioni, l’arbitro dovrà ammonire il secondi dopo i quali il pallone viene toc- versario mentre sta per liberarsi del calciatore colpevole. cato con le mani volontariamente in area di rigore da un difendente, inducendo l’arbitro a fischiare il calcio di rigore. L’assistente (A) si porta sul punto d’in- tersezione della linea di porta con l’area di rigore e solo in quel momento rialza la bandierina, vista questa volta dell’ar- bitro. Dopo aver comunicato quanto ac- caduto in precedenza, l’arbitro espelle il difendente per condotta violenta e si porta sul dischetto facendo battere il calcio di rigore. È giusto tutto ciò ? e se l’arbitro avesse visto subito la segnala- zione dell’assistente e avesse fatto con- tinuare l’azione ugualmente per il van- taggio dovuto ad un’azione d’importante sviluppo? Come più volte in passato abbiamo avuto modo di scrivere, “sarebbe bene che si pre- stasse maggiore attenzione all’aspetto del- la collaborazione tra arbitro ed assistenti”. L’episodio descritto, infatti, origina da un “di- fetto di comunicazione” tra i componenti la terna e potrebbe determinare una situazione assai complessa da dirimere. Diversamente da altri casi già esaminati, stavolta ci trovia- mo in presenza di due differenti infrazioni, commesse distintamente l’una dall’altra, da calciatori di una stessa squadra. La prima in- frazione (costituita da una condotta violenta, che nell’occasione è anche un fallo) sfugge al

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