Il Pubblicista Anno 1 Numero 17 - 12 maggio 2013

Inter, tabù da sfatare IL PUBBLICISTA Registrato presso Tribunale di Genova N° 03/2012 con decreto del 12/4/2012 Il pubblicista

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Sommario Uno scatto avanti Editorialedi Carlo Dellacasa che vale oro ...... 4 L’avversaria di turno...... 6 Stessi colori, stessi obbiettivi . 9 I poco fortunati confronti nel mese di maggio...... 10 PIANETAGENOA1893.NET . 12 Il Personaggio: ...... 15 Tutte le salvezze del Genova all’ultima giornata ...... 20 Julio Cesar Abbadie Pensare con i piedi...... 24 Genoa Club Sestri Bonilauri . 26 Serena Garitta: “La mia passione per il Genoa...” ...... 30 20 domande a...... 34

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na partita per due obiettivi: salvezza - in primis - e tabù Uda sfatare contro l’unica “grande” che il Genoa di Prezio- www.ilpubblicista.it si non è mai riuscito a sconfiggere. [email protected] Il Grifone si affida ancora una volta a Marco Borriello (suo il poster di chiusura per questa stagione) di un’annata con poche luci e tante ombre; obiettivo 15 reti alla portata del bomber se e solo se oggi riesce a perforare la Il Pubblicista difesa nerazzurra. Editore: Le annate travagliate per entrambe le formazioni dovrebbe- Associazione Lurlo Registrato presso Tribunale di Genova ro portare a rivoluzioni consistenti in estate, ma il Vecchio N° 03/2012 con decreto del 12/4/2012 Balordo deve ancora conquistare la permanenza nella mas- sima serie e i tre punti in palio oggi sarebbero determinanti Direttore Responsabile: per non dover aspettare l’ultima giornata in quel di Bologna. Luca Podestà L’orecchio, come a Torino, sarà teso sul risultato di Firenze Capo Redattore: dove andrà in scena il Palermo. Carlo Dellacasa Se salvezza sarà, già da oggi, sarà un piccolo grande record Hanno collaborato a questo numero: raggiunto dal presidente ; nelle ultime stagio- Franco Avanzini, Marco Colla, ni avrà perso un po’ del feeling che lo legava alla tifoseria Liuba Galligani, Stefano Massa, ma la passione e la voglia di calcio del Joker hanno per- Beppe Nuti, Fabrizio Pianetti, messo al Genoa di ritornare sul palcoscenico che gli spetta Matteo Sacco, Stefania Scibetta, e rimanerci con una buona continuità. Nell’anno dedicato ai Stefano Solimano festeggiamenti per i 120 anni sarebbe una grande soddisfa- Foto di copertina e poster: zione. Paolo Zeggio Mancherebbe proprio questa impresa, lo sgambetto all’In- Stampa: ter dell’amico Moratti. Ballardini è chiamato a sfatare anche B.N. Marconi - Genova questo tabù, l’impresa porterebbe all’impresa... tel. 010 6515914

3 Il pubblicista Uno scatto avanti di Matteo Sacco che vale oro n punto. Uno solo. Ma questo unico Uscatto in avanti, per il Genoa, vale davvero tanto. Il pareggio per definizione, quello senza emozioni ma con tanta soffe- renza, serve molto. Senza dubbio l’occhio e l’orecchio degli undici in campo (e non solo) sarà stato rivolto ai tabelloni. Ognu- no concentrato nel proprio compito e do-

vere, tifosi compresi, ma sempre attenti a voltarsi al suono, quel suono che a pochi minuti dal termine informava lo stadio che l’Udinese avrebbe vinto a Palermo per tre a due. Da lì in poi un altro rumore, questa volta più assordante e liberatorio: il boato della Genova rossoblù che ha letteralmente invaso Torino. La matematica ancora non conferma nulla, quindi bisogna continuare a giocare duro, correre forte e segnare gol per mettere in ginocchio anche la fredda scienza dei numeri.

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Felici. Un po’ più sollevati, forse, dal risulta- to ottenuto all’Olimpico di Torino, eppure il cuore era pesante. Gli occhi carichi di dolo- re. Sì perché a neanche duecento chilome- tri di distanza, la tragedia si era consuma- ta. Il porto, cuore pulsante della “Superba”, sanguinava agonizzante e piangente le vit- time della torre dei piloti. Ma non c’è tem- po, il calcio deve andare avanti e non può fermarsi. Per di più se a Genova la Lega ha fatto disputare Sampdoria - Catania, a maggior ragione bisogna giocare anche a Torino. Dopo il minuto di silenzio lo spetta- colo deve continuare. Questione di punti di vista. Ed è in una giornata tanto carica di dolore e sofferenza che il Grifone, per un attimo, lava dalla mente e dagli occhi dei tifosi quelle terribili immagini che arrivano dal molo Giano. A fine partita la classifica dice più quattro dal Palermo e dalla zona retrocessione. Con un Pescara condan- nato anche dalla matematica, un Siena vicino al collasso e un Palermo quanto meno agonizzante (nei punti ma non nel gioco), il Grifo oggi incontra l’Inter di Cas- sano e Palacio. Due vecchie conoscenze del calcio genovese: uno fischiato, l’altro applaudito.

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L’avversariadi Franco Avanzini di turno

I PRECEDENTI: stata la gara alla 25esima giornata di ritorno vincere per pareggiare i conti del 1983. Altobelli e Bini da una parte, Bria- schi e Iachini dall’altra avevano firmato il 2 quilibrio o quasi è la parola d’ordine della a 2 che sarebbe servito per la salvezza ge- Egara che andrà in scena tra poco al Fer- noana. A cinque minuti dalla fine però Bagni raris tra Genoa e Inter. Sono state infatti 45 fece saltare il banco con la terza rete ospite. le gare sinora disputate dalle due squadre Grande tensione al triplice fischio di chiu- da quando esiste il girone unico e lo sco- sura con il nerazzurro costretto a rifugiarsi re parla di 13 successi genoani, 18 pareggi negli spogliatoi, ‘ripreso’ (si fa per dire!) dai e 14 vittorie meneghine. Il primo incrocio è genoani. In totale sono stati realizzati 123 datato stagione 1929/1930 e i nerazzurri si reti. C’è leggerissima prevalenza genoana imposero nettamente per 4 a 1. Segnaro- con 62 gol fatti contro i 61 subiti. Il gol in no Meazza (doppietta), Rivolta e Conti. Di più è stato realizzato nel primo tempo. Nella Banchero l’unica rete per i locali. L’anno ripresa infatti le due squadre si sono equi- seguente Elvio Banchero segnò ancora re- valse con 38 marcature a testa. Ballardini galando questa volta il successo al Genoa. ha incrociato l’Inter in 6 occasioni ottenen- Il primo pareggio è datato 1932/1933. Un 2 do solo un punto e cinque sconfitte. Positivo a 2 alquanto strano. Segnarono infatti Sta- solo sulla panchina del Palermo nel 2 a 2 al bile e Demaria per il Grifone. Quest’ultimo Meazza del 2009. Al contrario Stramaccio- a cinque minuti dalla fine. Nei successivi ni ha un bilancio positivo quando incrocia il centoventi secondi però arriveranno le reti grifone. Tre sfide sinora disputate con due di Ganduglia e Frione per il clamoroso se- vittorie e il pareggio dell’andata. Tra l’altro gno x. La vittoria più larga del Grifone è un l’esordio per il giovane allenatore romano 6 a 1 ottenuto nel 1941 alla 12esima gior- dei lombardi avvenne proprio contro di noi. nata di andata. Per tre volte andò a segno Non esistono precedenti diretti tra i due al- Neri, per due Ispiro e ci fu gloria pure per lenatori. Bertoni. Salvò la faccia ai nerazzurri Cam- patelli su rigore. Era il gol del 5 a 1 parziale. Molto fresco è il successo più importante L’INTER: gli infortuni, dei lombardi a Marassi. Il 5 a 0 di tre sta- un problema per Stramaccioni gioni fa quando andarono in gol Cambias- so, Balotelli, Maicon, Stankovic (ricordate il na squadra falcidiata dagli infortuni. Di tiro al volo da metà campo dopo il calcio Ucerto la squadra che scenderà in campo di rinvio di Amelia?) e Vieira. Il Genoa non tra poco sul verde terreno del Ferraris non segna ai nerazzurri dal minuto numero 85 sarà la migliore Inter. Stramaccioni fa quel- della stagione 2007/2008. Quel gol fu re- lo che può con gli elementi rimasti. E non è alizzato da Borriello per l’1 a 1 finale. In detto, vista la fortuna, anzi sfortuna, che sta precedenza aveva segnato Suazo. E’ stato attanagliando la rosa milanese, non giunga- anche l’ultimo punto preso agli avversari. no altre brutte notizie per il tecnico romano. Rossoblu che non vincono contro i ragaz- Sicuramente una certezza c’è. E’ il portiere zi attualmente di Stramaccioni addirittura Handanovic, elemento che molte società dal 1994. Quella partita si chiuse sul 2 a 1. europee vorrebbero poter annoverare tra le Van’t Schip aprì le marcature dopo un quar- proprie fila. Si parla persino del Barcellona to d’ora. Arrivò quindi il pareggio di Delvec- in Spagna. Di certo è un numero uno dal pe- chio. Nella ripresa, al 20’, decisivo Ruotolo. digree importante. Bravo tra i pali e perfetto Quest’ultimo autore anche del gol partita nelle uscite. Insomma difficile da battere. della stagione precedente. Una curiosità è La difesa, nell’ultima trasferta di Napoli che

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prendiamo in considerazione, ha ballato un dal ragazzo. Acquistato dal Racing Club nel po’. Ranocchia e Chivu centralmente non gennaio del 2004 segnerà 33 reti in 59 sfi- sono fulmini di guerra e qualche volta non de. Con la caduta in serie C1 a causa della chiudono a dovere sugli avversari. L’altro valigetta in Genoa-Venezia, il Principe viene giocatore che bazzica questa zona è Juan ceduto al Real Saragozza in Spagna che in Jesus. Qualche twitt di troppo non propria- un secondo tempo ne acquista l’intero car- mente carino giuntogli da alcuni tifosi interi- tellino. Nel 2008 però, all’ultimo istante del sti l’ha mandato in bestia e siamo certi che calcio mercato estivo, il lancio del contratto cercherà di rifarsi in campo. A centrocampo viene ratificato dalla Lega e Milito torna a i più quotati sono Kuzmanovic e Kovacic. Il Genova da trionfatore. In quella stagione se- primo un rubapalloni ed il secondo tecnica- gnerà 24 reti risultando il miglior marcatore mente valido seppur ancora un po’ acerbo. nella del Genoa. Un altro attaccante Ci sarà probabilmente Cambiasso che ha il che ha fatto molto bene con la nostra maglia nerazzurro nel DNA e probabilmente Alvaro è . Arriva dal Boca Junior nel Pereira. Quest’ultimo un elemento veloce 2009 e con la casacca a quarti in tre stagioni anche se qualche volta si distrae lasciando disputa 90 gare segnando 35 reti. Chiude la agli avversari ampi varchi. Infine Jonathan sua permanenza a Genova nella gara ester- che sta mettendosi in luce in questo finale di na contro l’Udinese quando subì un cartelli- stagione. Senza attaccanti l’Inter si affida a no rosso. Dell’attaccante da ricordare alcu- , uno, però, che non riesce ne reti importanti e spettacolari come quelle a giocare tre gare di fila. Presumibile che a segnate contro Lazio e Napoli. Possibilità di Genova ci sia dopo aver saltato la trasferta vederlo in campo? Pochissime. C’è poi un in Campania dove è partito dalla panchina. difensore che a Genova non ha vissuto per L’ex laziale non ha più la brillantezza di un molto tempo. Parliamo di Andrea Ranoc- tempo ma resta sempre molto pericoloso chia. Nel 2008 viene acquistato dall’Arezzo negli ultimi sedici metri. E il compagno di re- in comproprietà e girato in prestito al Bari. parto? Potrebbe essere Freddy Guarin, uno Quindi il presidente Preziosi lo acquista inte- che ha un gran tiro quasi sempre preciso e ramente lasciandolo però ancora in Puglia. che sa dribblare molto bene oppure Ricky Nel 2010 arriva quindi a vestire il Grifone, Alvarez cui fa specie però la mancanza di seppur con cessione di metà all’Inter. Gio- continuità ma che, se azzecca la giornata, ca sedici gare segnando due reti (la prima a può far saltare il banco. Pensiamo ai pos- Cagliari per l’1 a 0 finale). Durante il mercato sibili recuperi per Stramaccioni. Stankovic, invernale il giocatore viene ceduto definitiva- Palacio e Cassano potrebbero anche esser mente ai milanesi dove si trasferisce subito. rischiati. Ma a quale pro visto che la clas- sifica oramai non da più speranze all’Inter di ottenere un posto valido per la prossima LA CURIOSITA’: un tabù da sfatare Europa League? Staremo a vedere. Inter è l’unica squadra della serie A a L’ non aver mai perso contro il Genoa da GLI EX: due attaccanti che potevano quando quest’ultimo è tornato nella massi- farci sognare...e un difensore part time ma serie. E’ la vera bestia nera per il gri- fone che invece ha sconfitto tutte le altre ono tre ma, per fortuna nostra, probabil- grandi del nostro torneo, che si chiamasse- Smente due non scenderanno in campo ro Juventus oppure o ancora Roma, in quanto infortunati. Diego Alberto Milito è Napoli o Lazio. La compagine del presiden- sicuramente quello che viene maggiormen- te Moratti è scesa al Ferraris in tutti questi te ricordato dai supporter genoani. Nessuno ultimi anni sapendo che si sarebbe portata lo conosceva troppo bene quando arrivò la a casa sempre, o quasi, i tre punti. Che poi prima volta e qualcuno probabilmente avrà servissero gli errori dei portieri genoani a storto pure il naso per l’arrivo di un centra- permettere ciò (Amelia o Eduardo, alcu- vanti sconosciuto dall’Argentina, in una ca- ni eclatanti casi), non conta. I nerazzurri tegoria, la , sicuramente sconosciuta hanno sempre avuto un pizzico di fortuna

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affrontandoci.Quella dea bendata che, nel confronto ligure-lombardo, non ha mai visto di buon occhio la regione marina. E’ giun- to il momento di vincere finalmente anche contro i milanesi. L’occasione è davvero pro- pizia, quando mai tornerà a Genova un’av- versaria priva praticamente di tutti i titolari più quotati?

ROSA1 Handanovic Samir INTERP 14.07.1984 22 Milito Diego Alberto A 12.06.1979 4 Zanetti Javier C 10.08.1973 23 Ranocchia Andrea D 16.02.1988 5 Stankovic Dejan C 11.09.1978 24 Benassi Marco C 05.05.1994 6 Silvestre Matias Augustin D 25.09.1984 25 Samuel Walter Adrian D 23.03.1978 7 Schelotto Ezequiel Matias 26 Chivu Cristian D 26.10.1980 C 23.05.1989 27 Belec Vid P 06.06.1990 8 Palacio Rodrigo A 05.02.1982 28 Pasa Simone C 21.01.1994 10 Kovacic Mateo C 06.05.1994 30 Carrizo Juan Pablo P 06.05.1984 11 Alvarez Ricardo Gabriel C 12.04.1988 31 Alvaro Pereira D 28.11.1985 12 Castellazzi Luca P 19.07.1975 32 Cincilla Matteo Antonio P 24.10.1994 14 Guarin C 30.06.1986 33 Mbaye Ibrahima D 19.11.1994 16 Mudingayi Gaby C 01.10.1981 40 Juan Jesus D 10.06.1991 17 Kuzmanovic Zdravko C 22.09.1987 42 Jonathan D 27.02.1986 18 Rocchi Tommaso A 19.09.1977 47 Colombi Matteo A 13.06.1994 19 Cambiasso Esteban Matías 52 Romanò Andrea C 23.07.1993 C 18.08.1980 55 Nagatomo Yuto D 12.09.1986 20 Obi Joel Chukwuma C 22.05.1991 77 Di Gennaro Raffaele P 03.10.1993 21 Gargano C 23.07.1984 99 Cassano Antonio A 12.07.1982

ROSA1 Frey Sebastien GENOAP 18.03.1980 22 Borriello Marco A 18.06.1982 3 Bovo Cesare D 14.01.1983 23 Said Said Ahmed A 20.04.1993 4 Ferronetti Damiano D 01.11.1984 24 Moretti Emiliano D 11.06.1981 5 Granqvist Andreas D 16.04.1985 26 Cassani Mattia D 26.08.1983 7 Rossi Marco C 01.04.1978 27 Matuzalém C 10.06.1980 8 Vargas C 05.10.1983 28 Tozser Daniel C 12.05.1985 9 Melazzi Leonardo A 04.02.1991 29 Nadarevic Enis A 19.07.1987 10 Olivera C 04.05.1983 30 Tzorvas Alexandros P 12.08.1982 11 Jankovic Bosko A 01.03.1984 32 Donnarumma Antonio P 07.07.1990 13 Antonelli Luca D 11.02.1987 33 Kucka Juraj C 26.02.1987 14 Rigoni Marco C 05.01.1980 38 Zima Lukas P 09.01.1994 15 Krajnc Luka D 19.09.1994 63 Stillo Robert P 15.03.1991 16 Hallenius Linus A 01.04.1989 83 Floro Flores Antonio A 18.06.1983 17 Immobile Ciro A 20.02.1990 87 Pisano Eros D 31.03.1987 19 Jorquera Cristobal A 04.08.1988 90 Portanova Daniele D 17.12.1978 20 Marchiori Alberto D 11.05.1993 91 Bertolacci Andrea C 11.01.1991 21 Manfredini Thomas D 27.05.1980

8 n° 17 Stessi colori,

di Alessio Eremitastessi obbiettivi

è chi sale, c’è chi scende. Questa è la nell’ultima giornata della stagione. C’storia di Bologna e Genoa, che tra alti All’andata, il giorno dell’Epifania, la storica e bassi stanno per tagliare il traguardo pre- vittoria che restituì al Genoa una identità, posto ad inizio stagione: i felsinei per onora- grazie al solito Borriello: sarà proprio lui, il re la propria maglia, i liguri per formalizzare bomber genoano, a pilotare una nave che una salvezza che ormai non è più così lon- da tempo ha bisogno di essere trainata in tana. porto; dall’altra parte del campo, ad atten- Al “Dall’Ara”, domenica prossima, ambo le derlo, ci sarà il fantasista Diamanti, noto a compagini daranno vita ad un incontro sen- chiunque per le sue prodezze. In una sfi- za precedenti, tutt’altro che scontato: a par- da che, alla fine, potrebbe far trionfare nel tire dal risultato, sarà una partita avvincente bene e nel male due colori, il rosso e il blu, sotto tutti i punti di vista, fino ad arrivare al che rappresentano tanto, troppo, per que- fatto che nessuna delle due vorrà sfigurare ste due città.

9 Il pubblicista I poco fortunati confronti nel mese di maggio di Stefano Massa (Comitato Ricerche e Storia della Fondazione Genoa 1893)

uello di oggi sarà il tredi- una di un’edizione non porta- Renato Vignolini al 27’. Qcesimo incontro ufficiale ta a termine della Incontro molto più importante (undicesimo di Campionato, (vittoria rossoblù per 4-2). Il fu quello valido come Semi- a cui si sommano due di Cop- 15 maggio 1927 il genoano finale unica di Coppa Italia pa Italia) che vedrà opposti Felice Virgilio “Levre” Levratto di domenica 7 maggio 1939, nel mese di maggio rossoblù II, prima segnò con una girata che spalancò ai milanesi le e neroazzurri sul terreno di al volo al 26’ del 1° tempo, poi porte della prima conquista Marassi. Il bilancio nelle do- al 15’ della ripresa tirò fuori un di quel trofeo, ottenuta undi- dici precedenti partite è as- calcio di rigore, lasciando in ci giorni dopo con la vittoria solutamente favorevole alla discussione il risultato dell’in- per 2-1 sul Novara alla Civica formazione milanese, che si è contro, che venne riequilibra- Arena di Milano. Passato in imposta in metà degli incontri to otto minuti dopo da un dia- vantaggio al 15’ del 1° tempo sul Genoa, uscendo sconfitta gonale dell’austriaco Anton con una rovesciata di Angelo in una sola occasione. Il pri- Powolny. Cattaneo, il Genova 1893 si mo incontro a maggio, che Il campionato del ritorno nel- fece raggiungere al 19’ del 2° fu disputato nell’ultimo giorno la massima serie dopo quel- tempo da una rete da oppor- di quel mese dell’anno 1914, lo vittoriosamente trascorso tunista di Umberto Guarnieri fu un avvincente 1-1 tra due nella stagione precedente per e sprecò un calcio di rigore squadre che non cullavano la prima volta in quella cadet- al 28’ con una conclusione più particolari speranze di ta, si concluse per il Genova debole e centrale di Michele scalzare dal ruolo di capoli- 1893, ormai salvo, il 10 mag- Borelli respinta da Orlando sta del Girone Finale dell’I- gio 1936 con un’orgogliosa Sain, per poi crollare (di fatto talia Settentrionale il Casale, rimonta (reti del polano Ton- giocava in dieci dal 20’ della che avrebbe poi vinto il titolo ci Voiak I – autarchicamente ripresa per l’azzoppamento nazionale, con rete in contro- Antonio Vogliani I – a dieci di Arrigo Morselli) nei tempi piede degli ospiti al 20’ del 1° minuti dalla fine e dell’argen- supplementari da una rete tempo con Aldo Cevenini I e tino Juán Manuel Esposto a molto simile a quella prece- pareggio di testa dello scoz- quattro) delle due reti segnate dente dello stesso Guarnieri zese John Wylie “l’uomo che dall’italo-argentino Attilio De- al 10’ del 1° tempo e da un’al- ride” Grant al 7’ della ripresa. maria I al 38’ del 1° tempo e tra di Annibale “Dottor Sottile” Un singolare primato detie- al 27’ della ripresa. Frossi alla fine del 2°. ne l’Internazionale: è l’uni- A un anno di distanza i mila- Si dovettero attendere quin- ca squadra nella storia del nesi ottennero il loro primo dici anni per avere un altra Genoa ad avere affrontato i successo esterno a maggio partita tra rossoblù e nero- rossoblù sul loro campo nel- sulla compagine rossoblù, azzurri a Genova di maggio la stessa stagione (quella rimontando nella ripresa la (il 9). Il neopromosso Ge- 1926/1927) in partite dal risul- rete da essa segnata al 25’ noa, praticamente salvo, tato omologato: due di Cam- del 1° tempo con l’italo-belga colse l’occasione di ricevere pionato (fase eliminatoria, Alfredo Marchionneschi gra- i campioni d’Italia dell’Inter- con sconfitta per 0-4, e girone zie alla segnatura di Piero nazionale, giunti a Genova finale, con pareggio per 1-1) e Antona al 4’ e all’autorete di in testa alla classifica a pari

10 n° 17 punti (44) con la Juventus di Macerata emise il triplice inviperiti contro la propria per effettuare una rimpatriata fischio di chiusura con cento squadra per lo sconcertante di una “vecchia gloria” come secondi d’anticipo sul 90° mi- campionato e contro l’arbitro l’inglese Percy Grahame nuto di gioco. Pietro Bonetto di Torino, che “Polidor” Walsingham, che In molto peggiori condizioni un quarto d’ora prima aveva poté incontrare in Tribuna i si presentò il 4 maggio 1958 concesso agli ospiti un di- suoi ex compagni di squadra in campo il Genoa (che si scutibile calcio di rigore, poi Angelo “Baletta” Dellacasa I sarebbe poi salvato) contro trasformato dallo svedese ed Emilio Aristodemo “Maia” un’Internazionale senza esi- Bengt Lindskog. Al 37’ della Santamaria I e l’ex presiden- genze di classifica e molto ripresa anche il Genoa fruì te Guido Sanguineti e scen- difensivista, che salvaguar- di un calcio di rigore, realiz- dere in campo a donare due dò lo 0-0 con le grandi pa- zato da Giorgio “Roccia” Dal- mazzi di fiori ai capitani Ange- rate di Giorgio “Kamikaze” monte II, che fissò il risultato lo “Nani” Franzosi (il portiere Ghezzi (in particolare, una sull’1-3 dopo le reti neroaz- fu applauditissimo durante la a cinque minuti dalla fine su zurre con un diagonale al 30’ partita dai suoi ex tifosi nero- colpo di testa dell’urugua- del 1° tempo di Mauro “Bici- azzurri) e Gino Armano. La yano Gismero Júlio César cletta” Bicicli III, che aveva squadra campione d’Italia “el pardo” Abbadie), l’anno battuto il “portiere d’occasio- nel precedente campionato dopo meno brillante estremo ne” Giancarlo Pistorello, che riuscì a procedere a brac- difensore genoano, e di una era andato, dopo l’uscita di cetto della Juventus (quel buona dose di fortuna (la gi- Buffon, a difendere la porta giorno vittoriosa a Novara rata di sinistro allo scadere genoana, e di Mario “Mario- con un calcio di rigore allo di Paolo “Paolone” Barison, lino” Corso con un bolide dal scadere dell’ex interista Rino che mandò a colpire il palo il limite dell’area di rigore all’in- Ferrario) per quella domeni- pallone, messo poi in calcio crocio dei pali al 36’ della ri- ca, prevalendo nettamente d’angolo da Ghezzi). presa (all’inizio della quale sui rossoblù dell’ungherese Un altro grande portiere, il era rientrato in porta Buffon). György “Gyuri” Sárosi I, per genoano Lorenzo Buffon, Nel “testa a testa” con il Bo- poi operare il sorpasso defi- “parcheggiato” (in quel caso logna, che si sarebbe risol- nitivo la domenica succes- dal Milan) come l’anno pri- to a vantaggio dei rossoblù siva con il pareggio per 2-2 ma Ghezzi in un complesso felsinei con la loro vittoria a Palermo coincidente con scambio di guardiani delle per 2-0 nello Spareggio al- la sconfitta per 2-3 della- Ju porte delle due squadre mi- l’“Olimpico” di Roma del 7 ventus in casa dell’Atalanta. lanesi, che non volevano giugno 1964, l’Internaziona- Dopo soli 9 minuti Benito “Ve- procedere alla trattativa di- le, sostenuta da più di die- leno” Lorenzi sbloccò il risul- retta, fu drammatico protago- cimila tifosi, si schierò con tato con un diagonale poco ol- nista della sfida dell’8 maggio l’obbligo di vincere a Ge- tre il vertice dell’area di rigore 1960. Il portiere della Nazio- nova nell’anticipo sabatale, e al 24’ della ripresa l’apolide nale Italiana, nonché di una programmato per consentir- Istvan Nyers I realizzò con un squadra praticamente re- le di preparare al meglio la virtuosismo la seconda rete trocessa, ricevette al 20’ del Finale di Coppa dei Cam- della sicurezza per l’Interna- 1° tempo sul naso un pezzo pioni, poi vinta quattro giorni zionale e tre minuti dopo, con di cemento tirato da facino- (mercoledì 27 maggio) dopo un tiro beffardo, al termine di rosi della Gradinata Nord, al “Prater” di Vienna per 3-1 una discesa irresistibile, Lo- renzi la terza, mentre al 38’, in una mischia successiva a una punizione di Attilio “Patinella” Frizzi, Silvano Pravisano tro- vò la deviazione vincente, se- gnando la “rete della bandie- ra” per il Genoa in una partita in cui il signor Cesare Jonni

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sul Real Madrid. I neroaz- fitta interna per 0-2 nelmatch - Bortolazzi non trattenuta da zurri si imposero con il più Scudetto della domenica pre- Walter “Deltaplano” Zenga sr. classico dei risultati in virtù cedente con la Sampdoria, e rimonta interista con un cal- di una deviazione sotto porta con un 3-0, confezionato da cio di rigore di Fausto Pizzi al al 12’ della ripresa di Corso una beffarda conclusione di 20’ e un colpo di testa in tuffo su cross dal fondo, sul lato Gennaro “Gennarino” Ruo- del tedesco Jürgen “Pantega- destro, di Aurelio Milani, e tolo al 37’ del 1° tempo, un na bionda” Klinsmann al 21’) di una rete allo scadere di colpo di testa in tuffo al 31’ consecutive che chiusero il Alessandro “Sandro” Maz- della ripresa del cecoslovac- suo biennio genoano; infine, zola I jr., che, sugli sviluppi di co Tomas “Fisico” Skuhravy passato all’Internazionale, il un calcio di punizione, poté e, tredici minuti dopo, con un 16 maggio 1993 raccolse il di- presentarsi da solo davanti a calcio di rigore “a cucchiaio” ciottesimo risultato utile con- Mario Da Pozzo, aggirarlo e dell’uruguayano Carlos Alber- secutivo in campionato grazie batterlo a porta vuota. to “Pato” Aguilera Nova; poi, a un magistrale calcio di pu- Gli ultimi incontri si sono svol- in un rapporto con la società nizione da fermo e ad effetto ti nel segno di Osvaldo Ba- ormai logoro, dopo l’elimina- dell’uruguayano Rubén Sosa gnoli. “Il mago della Bovisa” zione dalla Coppa U.E.F.A. Ardaiz all’8’ della ripresa, che seppe cogliere il 12 maggio per mano dell’Ajax di Amster- riequilibrò il risultato dopo il 1991 l’unico successo inter- dam, assistette il 3 maggio vantaggio dei padroni di casa no nel mese di maggio della dell’anno dopo alla terza del- (che alla fine del campionato compagine rossoblù su un’In- le sei sconfitte (nella ripresa riuscirono a salvarsi) al 26’ ternazionale (imbattuta con vantaggio rossoblù al 15’ con del 1° tempo, ottenuto grazie il Genoa da trentotto anni e tap-in di Nicola Caricola II su a un gran tiro al volo di destro mezzo), scarica dopo la scon- punizione di Mario “Marietto” di II jr..

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12 n° 17 PIANETAGENOA1893.NET Inter, la bestia nera di Marco Liguori (Direttore www.pianetagenoa1893.net)

nter bestia nera del Genoa. Da quando i Irossoblù sono ritornati in serie A, ossia dal- la stagione 2007-08, non hanno mai battuto i nerazzurri. Il pallone racconta che negli ul- timi cinque precedenti al Tempio, uno solo è terminato in parità 1-1 nel marzo 2008: tutte le altre gare sono state vinte dal club di Mas- simo Moratti. Clamorosa fu la vittoria per 0-5 il 17 ottobre 2009: il Grifone guidato da perse per 0-5 contro la dal rischio della retrocessione. Il principale squadra di Josè Mourinho. Lo sportivissimo concorrente, il Palermo, è in agguato per pubblico genoano applaudì a scena aperta sfruttare eventuali passi falsi. i propri beniamini. Nello scorso campionato Venendo allo schieramento iniziale, è pos- terminò 0-1 per gli ospiti con rete di Nagato- sibile che Ballardini utilizzi un prudente 3-5- mo al 67°. L’ultima vittoria per il Genoa tra le 2 per cercare di attaccare senza esporsi mura amiche manca dal lontano 6 novem- troppo alle eventuale folate in contropiede bre 1994, ossia da ben 19 anni: segnaro- nerazzurre. Il tecnico dovrà soprattutto non no Van’t Schip (G), Delvecchio (I) e 65’ Ruo- lasciarsi ingannare dall’apparente debolezza tolo (G). Riassumendo tutti i 62 precedenti dell’avversario: difficilmente l’Inter potrà rien- si nota che il Genoa è in vantaggio con 23 trare nel giro dell’Europa League, ma molto vittorie, 21 pareggi e 18 sconfitte. probabilmente si giocherà tutte le ultime car- Per la formazione di Ballardini è giunto il mo- tucce. Quantomeno la squadra di Stramac- mento della riscossa. Un ritorno alla vittoria cioni tenterà di giocare una partita incentra- è possibile visto che tra le fila degli uomini ta sull’orgoglio e la difesa del balsone. Per di Stramaccioni ci sono numerose assen- battere gli avversari si spera in Grifone cinico ze importanti. C’è stata una vera e propria che sappia ben gestire la gara sotto tutti gli “falciatura” causa infortuni di campioni del aspetti. Ci si attende una squadra ben com- calibro di Zanetti, Palacio, Milito, Cassano patta in tutti i reparti e che sappia giocare e di importanti comprimari come Obi, Naga- “palla a terra”. Infatti spesso si è assistito a tomo, Silvestre e Mudingayi. Ancora incerta una serie di lanci lunghi per gli attaccanti, a la presenza di Samuel e Stankovic. Insom- scavalcare il centrocampo, che hanno deno- ma, l’occasione è ghiotta per raggiungere la tato mancanza di idee. Ballardini saprà tro- “vendetta” sportiva. Addirittura a causa delle vare le giuste soluzioni per correggere que- assenze l’Inter ha giocato a Napoli con un sto tipo di problema: sarebbe un regalo agli 4-4-1-1: uno schieramento da “provinciale” avversari troppo grave. Il Genoa non merita che deve salvarsi, più che da squadra di assolutamente di finire in serie B: quest’anno alto rango. Lasciando da parte ogni consi- il club più antico d’Italia compie 130 anni e il derazione, il Grifone deve conquistare i tre suo posto è nella massima serie. Sperando punti per mettersi definitivamente al sicuro che la prossima annata sia migliore.

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14 n° 17 Il Personaggio:

di Stefania ScibettaMarco Borriello

iunto a Genova nell’ultimo giorno dello tito: è vero non avrà segnato di nuovo quei Gscorso mercato estivo, Marco Borriel- 19 gol ma, in una stagione travagliata come lo è formalmente uno degli ultimi arrivati in questa, le sue finora 12 reti potrebbero dav- questo Genoa datato 2012-2013, ma per i vero – e incrociamo le dita – fare la diffe- tifosi la sua presenza tra le fila rossoblù, ol- renza. treché una felice realtà, è anche un entusia- Insomma per il Genoa di oggi Borriello rap- smante ricordo. Correva infatti l’anno 2007 presenta la consistenza del reparto offensi- e il Genoa si apprestava a rimettere piede in vo: è lui il giocatore che, fungendo da punto Serie A dopo dodici lunghi anni di militanza di appoggio, può dare maggiori possibilità nella serie cadetta... ebbene fu un successo: alla squadra di affondare gli artigli sul cam- i Grifoni chiusero la stagione con un ottimo po avversario e costruire le azioni di attacco. decimo posto e parte del merito va proprio a Borriello e ai suoi 19 gol che quell’anno lo portarono poi a conquistare non solo il terzo posto tra i migliori marcatori della Serie A, ma anche la maglia della Nazionale. Scarica Dopo quell’esperienza insieme, la tifoseria il poster genoana quest’anno non poteva che acco- gliere con entusiasmo il ritorno di Borriello di Marco a vestire la maglia a quarti rossi e blu. E ad oggi non si può certo dire che si sia smen- Borriello 15 Il pubblicista

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17 Il pubblicista La Scheda Nome completo: Marco Borriello Ruolo: attaccante Data di nascita: 18 giugno 1982 Nazionalità: Italiano Città di nascita: Napoli Altezza: 180 cm Peso: 73 kg

CARRIERA

Giovanili 1996-1999 Milan 1999-2001 Treviso

Squadre di club 2001-2002 Triestina 9 (1) 2001-2002 Treviso 27 (10) 2002-2003 Milan 3 (0) 2002-2003 Empoli 12 (1) 2003-2004 Milan 4 (0) 2004-2005 Reggina 30 (2) 2005-2006 Sampdoria 11 (2) 2005-2006 Treviso 20 (5) 2006-2007 Milan 9 (1) 2007-2008 Genoa 35 (19) 2008-2010 Milan 37 (15) 2010-2011 Roma 34 (11) 2011-2012 Juventus 12 (2) 2011-2012 Roma 7 (0) 2012- Genoa 24 (12)

Nazionale 2001-2002 Italia U-20 3 (1) 2002-2003 Italia U-21 12 (6) 2008-2011 Italia 7 (0) Nella partita Lens-Milan 2-1 nel 2002 esor- disce in Champions League e nella partita Milan-Olympique Marsiglia 1-1 nel 2009 se- CURIOSITÀ gnerà poi il primo gol in Champions League.

Cresce a Napoli, nel quartiere di San Gio- Nel 2006 dopo la partita Milan-Roma risulta vanni a Teduccio e all’età di 11 anni rimane positivo al test antidoping e viene squalifica- orfano di padre, ucciso dalla camorra. Ha to per quattro mesi. due fratelli: Piergiorgio è più grande, Fa- bio più piccolo ed ha partecipato al reali- Il 26 settembre 2007 nella partita Genoa- ty “Campioni, il sogno” come giocatore del Udinese 3-2 segna la prima tripletta in Serie Cervia ed ha giocato poi nella Pro Vasto e A; il 2 dicembre raggiunge le 100 presenze nel Lugano. nella massima serie italiana.

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19 Il pubblicista Tutte le salvezze del Genoa all’ultima giornata di Marco Colla

urtroppo da un lato (e nella divisione inferiore. Il i 40mila stipati nel vecchio Pper fortuna dall’altro) le calendario dà una mano al Ferraris. salvezze rossoblu sul filo di Genoa visto che orobici e lana sono ritornate ad es- giuliani sono chiamati allo Stagione 1957-58 sere una costante che con scontro diretto program- Ancora Abbadie, stavolta l’avvento di Preziosi sem- mato a Trieste. Prima os- coadiuvato da Barison e Fri- brava scongiurata. Questi servazione : un successo gnani, ma Genoa che deve finali thrilling del grifone han- rossoblu sui partenopei(la rimandare all’ultima partita no avuto inizio a metà degli vittoria valeva allora due l’appuntamento con la sal- anni 50. Vediamo di metterli punti) garantisce al massi- vezza. In verità a 90’ dal tutti in ordine. mo uno spareggio a tre in termine sono 5 le squadre caso di parità all’ombra di incriminate che stazionano Stagione 1956-57 San Giusto; salvezza certa al penultimo posto. Fanno E’ il primo anno di Julio Ce- del Genoa qualora lo stadio compagnia al grifone Sam- sar Abbadie ed è tormenta- di Valmaura esprimesse un pdoria, Lazio, Spal, Atalanta tissimo. Alla vigilia dell’ulti- vincitore. Il Genoa, fra tanti tutte a quota 28. Le prime mo atto Genoa penultimo affanni, supera 1-0 il Napoli due batteranno per 4-0 ri- con 28 punti, attende a Ma- (gol di Corso) e poco dopo spettivamente Torino e Vero- rassi un tranquillo Napoli. (allora non esisteva tutto il na e si toglieranno dai guai. Una lunghezza più sopra calcio….) arriva via radio la Spal e Atalanta sono invece sono appaiate Atalanta e notizia che l’Atalanta ave- chiamate… allo scontro di- Triestina. Una di queste tre va superato con lo stesso retto che vedrà prevalere gli squadre seguirà il Palermo punteggio i rivali. Festa per estensi per 2-1. Quanto al Genoa ? Deve “vincere”a contro il Milan!, ma niente spavento. I rossoneri imbottiti di riserve (hanno in programma fra tre giorni la finale di Champion contro il Real Madrid) lasciano prati- camente via libera ai dispe- rati rivali. Un 5-1 genoano forse esagerato con dop- pietta di Abbadie e tripletta di Barison. Al termine festa per tutta Genova calcistica.

Stagione 1962-63 Le retrocessioni adesso sono tre e il grifone, tanto per non sfuggire alla regola

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Stagione 1989-90 Le squadre sono 18, le re- trocessioni ben 4 e la vitto- ria vale 2 punti ancora per un quadriennio. Il Genoa di Scoglio è matricola, ma riesce a raggiungere la sal- vezza matematica all’ultima giornata in modo davvero soft. E’ virtualmente fuori dai giochi dopo uno 0-0 rag- giunto in settimana in un re- cupero contro l’Inter, ma per sancire la salvezza ufficiale occorre superare a Marassi il già condannato Ascoli. Sa- ranno più i fatti della vigilia a turbare gli animi in tutto dell’ultima tappa, si presenta pari al San Paolo contro un l’ambiente rossoblu. L’idolo al via terzultimo con 26 punti tranquillo Napoli tutto si sa- Aguilera si trova coinvolto in distaccato di una lunghezza rebbe risolto. Ma quando ci una scabrosa vicenda giudi- dal Napoli. Per l’atto con- sono di mezzo Milan e Bolo- ziaria ed è agli arresti domi- clusivo occorre superare al gna….. In settimana era cir- ciliari (può comunque scen- Ferraris il forte Bologna. Ci colata una voce che parlava dere in campo). La partita, si riesce con rete di Carletto di un piano a favore di queste esigenza al momento più Galli a inizio gara con soffe- due squadre; la fonte prove- importante, sarà una forma- renza indicibile per i restanti niva addirittura da un arbi- lità. Segna subito il compian- minuti. Tuttavia il Napoli, che tro internazionale, ma forse to Franco Rotella, raddoppia deve recarsi a Bergamo, erano chiacchiere da bar. nel finale Gennaro Ruotolo. troverà un’Atalanta tranquil- E queste venivano ritenute Genoa dunque salvo; suoi la e verosimilmente poco tali quando il Genoa passa- profeti il Prof. Scoglio e Da- disposta a dare battaglia. va subito in vantaggio con vide Fontolan. Li perderà Ma questi cattivi pensieri Briaschi ed il Milan a Cese- entrambi. Ma stanno per es- genoani svaniranno quan- na andava sotto 2-0 a inizio sere sostituiti da Bagnoli e do l’altoparlante dello stadio ripresa. Ma le stesse ave- Skurhavy…. comunicherà che gli orobici vano ripreso validità quan- hanno fatto sportivamente do a 5 minuti dal termine il il proprio dovere. Il 2-1 ata- grifone era sotto 2-1 al San lantino significherà salvez- Paolo e il Milan era passato za insperata per il grifone e a condurre 3-2 in terra roma- retrocessione per un Napoli gnola (3 reti in 10 minuti!). In distante anni luce da quello quel momento era il Genoa attuale. la terza retrocedenda. Ci penserà Faccenda con una Stagione 1981-82 rete che viene ricordata an- E’ la salvezza più rocambo- cora oggi a rimettere le cose lesca della storia genoana. a posto e….. a far nascere Alla vigilia dell’ultimo turno un gemellaggio fra genoani pareva fatta per il Genoa. e napoletani. In quegli ulti- Era quartultimo con una lun- mi drammatici minuti tutto ghezza sul Bologna (ma in lo stadio di fede partenopea vantaggio sugli scontri diret- era schierato dalla parte del ti) e due sul Milan. Con un grifone!

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Stagione 1992-93 Stagione 1993-94 Tocca a Claudio Maselli tec- E’ l’ultima annata in cui la vit- nico delle giovanili guidare il toria vale ancora due punti. Il Genoa alla salvezza dopo il Genoa del Prof. Scoglio, su- fallimento dei suoi predeces- bentrato allo stesso Maselli sori Giorgi e Maifredi. Quan- ottiene31 punti in classifica do subentra a 13 giornate (media lusinghiera) ma sta- dal termine la situazione è tisticamente ottiene la sal- parecchio delicata ma alla vezza matematica all’ultima penultima giornata è fonda- giornata. In verità, quando mentale battere l’Atalanta sì Cremonese e Genoa allo in trasferta, ma sul neutro di Zini concludono il torneo, Bologna. Si vince 2-1 e ci si sanno già di essere sal- presenta al “redde rationem” ve entrambe già dalla sera a Marassi contro il già scu- prima. Era accaduto che il dettato Milan con la sicurez- Piacenza, unico diretto con- za che il solo pareggio sal- corrente, aveva pareggiato verebbe capra e cavoli. Sarà nell’anticipo di sabato sera sì divisione della posta, ma al con il Parma offrendo così a termine di una gara vietata ai Genoa e Cremonese il sal- deboli di cuore. Al gol iniziale vacondotto matematico per di Caricola risponde nella ri- la salvezza. La partita del presa un Milan sportivamen- giorno seguente nella città te battagliero che capovolge del Torrazzo fu solo acca- deve guardarsi alla giornata il tutto in 4 minuti con gol di demica. Un 1-1 finale con di epilogo da un Lecce in- Simone e Papin. Gli incubi reti di Dezotti e di Signorini dietro di tre punti ma in van- genoani vengono sciolti a fu il corollario di una festa taggio nella classifica avul- 10 minuti dal termine con la globale. sa. Ma perché ciò avvenga rete del pareggio- salvezza deve verificarsi il finimon- segnato dal povero Andrea Stagione 2011-2012 do. Il Genoa da parte sua Fortunato. Genoa salvo sul E’ storia recentissima sulla batte 2-0 un rinunciatario filo di lana a danno della Fio- quale non ci dilunghiamo. Palermo, mentre i salentini rentina che clamorosamente Un Genoa mai nelle ultime soccombono 1-0 a Verona retrocede in serie B. tre posizioni in 37 giornate, contro il Chievo. La salvezza genoana è una formalità, ma aveva trovato grossi rischi risolti in precedenza in due clamorose sconfitte casalin- ghe del Lecce contro Parma e Fiorentina. Se ne parla an- cora oggi, ma nessuno cita che in caso di retrocessio- ne il Genoa sarebbe stato ugualmente ripescato quale beneficiario di un illecito a carico dei pugliesi. Abbiamo descritto otto pun- tate di paure rossoblu termi- nate conn un lieto fine. Vor- remmo poter scrivere anche la nona sinfonia. In questo caso inizieremmo dalla par- tita di Bologna.

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Samsung Galaxy S4 a 649 Euro!!! (Garanzia Itala) solo da Mediatel 23 Il pubblicista Julio Cesar Abbadie Pensare con i piedi… di Beppe Nuti

del Genoa convergono poco dopo il mondia- le vinto dalla Germania ovest di Fritz Walter di fronte allo squadrone magiaro di Puskas e Hidekguti. Col numero sette della nazionale dell’Uruguay si era messo in luce approdando alle semifinali, e in molti iniziarono a conosce- re anche in Europa colui che da astro nascen- te sarebbe diventato un grande campione. Abbadie, discendenze francesi e piedi felpa- ti, in poco tempo si riveló determinante per il Genoa, che in quegli anni, non brillava parti- colarmente nella massima serie. L’ala destra fa il suo esordio il 6 gennaio 1955, a San Siro con i rossoblú che strappano un inatteso ma meritatissimo 2-2 col Milan. Il Genoa, come dicevamo, in quel periodo stentava a ritrovare all’album, infinito, dei miei ricordi rossoblù, lo smalto del suo periodo migliore. Mancava, Ddopo avervi narrato le gesta di due miti al Grifone, un asso in grado di garantire il salto come sono stati, Gigi Meroni e Juan Carlos di qualità , uno come Verdeal, insomma, da te- Verdeal, oggi concludo con un’altro straniero nere ben stretto, questa volta, e intorno al qua- che ha fatto la storia del Grifone. Vi parlerò le tentare di costruire la grande squadra da di Julio Cesar Abbadie, “El Pardo”, il bruno, troppo tempo assente dal terreno di Marassi. come era soprannominato per la rapidità dei Al termine di quel Milan-Genoa due soci dei movimenti che, unita all’estro, gli consentiva rossoblù , Augusto Guglieri ed Edilio Pesce, d’essere protagonista assoluto in campo. Era avvicinarono Pepe Schiaffino chiedendogli un centrocampista uruguagio nato nei pressi una dritta: occorreva un campione collaudato, di Montevideo a Canellones il 7 settembre (la la cifra non era un problema. Schiaffino non stessa data della fondazione del Genoa) un ebbe dubbi: “Julio Cesar Abbadie, un gran- segno del destino. Ala destra della nazionale de uomo squadra. Si, ai mondiali ha giocato nel mondiale del 1954, disputatasi in Svizzera, con la maglia numero sette, ma solo perché arrivó in rossoblù due anni più tardi , dal Pe- la numero dieci era stata promessa a me...”. narol con cui aveva vinto tre campionati. Ma Ci vuole ancora un anno (abulico) prima che forse, pochi, non ricordano che con la “cele- “El Pardo” approdi sotto la lanterna: un 55-56 ste” quattro anni prima (a sorpresa) aveva senza infamia e senza lode, eccezion fatta conquistato, in Brasile, per la vittoria 3-1 all’ultima giornata sulla la Coppa Jules Rimet,ai Fiorentina di Bernar- danni, proprio dei padro- dini, campione e fino ni di casa che persero ad allora imbattuta. la finale 2-1 con le reti Poi eccolo, finalmen- uruguaiane di “Pepe” te, il Pardo: con l’ar- Schiaffino e Alcide Ghig- rivo dell’uruguagio il gia, due giocatori che Genoa si presenta alla fecero, in seguito, la for- partenza del torneo tuna di Milan e Roma . 56-57 ricco di ambizio- Le strade di Abbadie e ni, con una squadra di

24 n° 17 tutto rispetto: nella formazione figurano il forte La sua parentesi italiana si sarebbe conclusa terzino Becattini, gli attaccanti Frizzi e Cara- di lí a breve ma, in barba al detto del nemo pellese, “roccia” Dal Monte. Invece quel Ge- profeta in patria, la stella Abbadie avrebbe noa arriverà terz’ultimo, a un solo passo dalla brillato ancora a lungo nel “suo” Penãrol. Sarà condannata Triestina. La colpa, peró, non fu che il calcio uruguagio risulta più compassa- certo da attribuire ad Abbadie, che mostra su- to e dunque più idoneo ad esaltare la tec- bito di che pasta sia fatto: un campione, dal- nica pura (vedi in futuro i vari, Francescoli, la classe cristallina e il piede fatato, con una Aguilera, Ruben Paz e Cavani) ma resta il buona visione di gioco. I difetti? Come molti fatto che Abbadie, a 35 anni suonati, si to- campioni, Abbadie è discontinuo. E,forse, ri- glie la grandissima soddisfazione di conqui- spetto a Verdeal, meno uomo squadra, più stare una coppa Libertadores e addirittura fromboliere, senz’altro individualista, ma in l’Intercontinentale contro il Real Madrid. alcuni casi il suo bellissimo gioco risulta un Anni dopo Abbadie tornó a calcare il “suo” ter- po’ fine a se stesso. Eppure...” Aveva uno reno di Marassi, per una passerella d’onore, strano modo di giocare” ricorda Franco Ri- quell’onore che meritano i grandi uomini. Nel vara (giocatore simbolo del Genoa di quegli suo giro sul green del Ferraris per lui ci fu una anni). Il “tigre” rossoblù, così era sopranno- standing ovation. Applausi e lacrime si mischia- minato, che lo ebbe compagno di squadra rono per questo figliol prodigo che tornava a per breve periodo. “Nascondeva la palla con salutare i suoi vecchi e mai dimenticati tifosi. un’abilità incredibile. Gli avversari lo circon- Il grande scrittore, Edoardo Galeano, scrisse davano, anche più d’uno. Lui sembrava im- un bel libro “Splendori e miserie del gioco del pantanarsi, come fosse lì per lì per perdere calcio” noi prendiamo solo la prima parte, lo il pallone, poi invece ne veniva fuori tutte splendore, quello che Abbadie fece vedere le volte. Non ho mai capito come facesse.” alla tifoseria rossoblù. L’ultimo fotogramma di Altri lo ricordano per le sue finte di corpo : questa storia è di “ El Pardo” che fugge via, “aveva questo modo di caracollare che palla al piede sulla linea bianca laterale e si sbilanciava costantemente gli avversari” lancia con gli stivali delle sette leghe, senza ricorda l’amico collega Giulio Vignolo, al- sfiorare il pallone né toccare gli avversari ver- lora giovane cronista, spesso era uno spet- so la rete. Uno spettacolo. tacolo, avanzava senza toccare il pallone, spiazzando i difensori con le sole finte.” Considerazioni che esaltano l’individualismo di Abbadie. In almeno una occasione, tuttavia, il “pardo” fu uomo squadra: il giorno dei Santi del 1957 fu giorno di derby e il perentorio 3-1 sui cugini va ascritto a Julio Cesar Abbadie, tra- scinatore e uomo assist di un Genoa di ragaz- zini. Il centrocampo e l’intera difesa sampdo- riana andarono completamente in bambola di fronte alle ubriacanti giocate dell’uruguayano, che mandò in rete i pivelli Firotto, Antonino Corso e Leoni. Ricordo che i giornali genove- si titolarono : “Abbadie batte Sampdoria 3-1”. A interrompere la carriera rossoblù di Abbadie ci si mise la cattiva sorte. L’asso uruguagio, in vacanza in patria, si ammaló di pleurite e dovette rimanere a lungo lontano dal terreno di gioco. La sua ultima stagione in rossoblù, nel 1959-60, si concluse con una retroces- sione in serie B. El Pardo, ormai ristabilito, non aveva colpe ma fu ceduto al Lecco a fine torneo, dopo avere indossato 95 volte, con 24 reti all’attivo, la maglia del Genoa.

25 Il pubblicista Genoa Club Sestri Bonilauri di Liuba Galligani

LA SCHEDA

NOME: Genoa Club Bonilauri Sestri Ponente SEDE: propria, in Via Biancheri FONDAZIONE: 10 Ottobre 1965 PRESIDENTE: Emilio Parodi VICE PRESIDENTE: Franco Rocca SEGRETARIO: Luciano Loria, detto il Messia ADDETTO STAMPA: Mario Macciò ADDETTO AL CIRCOLO: Pietro Fedone CONSIGLIERI: Marco Bottino, Claudio Pronzato, Giovanni Grando SUPER ADDETTO INTERNET: Franco Solaro, il quale pubblica in rete tutti i comunicati del Club SOCI: 250; ai tempi d’oro sono arrivati al migliaio PRESIDENTE FONDATORE: Giuseppe Piccardo TRASFERTISTA NUMERO 1: Michela Giusti VIRGINIA: giovanissima e grintosissima è la prima sostenitrice del Club e del Genoa RECORD: aver realizzato la trasferta col maggior numero di mezzi, ben 19 a Firenze.

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Un Club fondato da un gruppo di amici ge- noani nel 1965 che si riunirono presso il bar “Damonte” in cerca di sostenitori rossoblu presenti nella città. Mezzo secolo, quasi, di storia legata al Genoa, fatta di persone sempre pronte a venire incontro agli altri tifosi con disponibilità ed affetto. Il mitico Presidente Emilio Parodi, un’istituzione, ac- cogliendoci calorosamente, ci tiene a rac- contare tutte le vicissitudini che hanno reso protagonista la sua “società”, perché pro- prio così ama definirla; egli ci tiene inoltre a rilanciare il messaggio secondo il quale, attraverso un dirigente incaricato, si possa svolgere una funzione di verifica delle or- morabili quanto impegnative quelle di Napoli ganizzazioni e delle strutture dei Clubs dei e Torino, le più sentite per le vicende spor- tifosi, come avveniva in passato, e quindi t i v e d i c l a s s i fi c a e d i r a p p o r t i t r a l e t i f o s e r i e . consentirne la sopravvivenza. A questo pro- WORK IN PROGRESS per la prossima posito ci tiene molto a rivolgere un pensiero trasferta di Bologna: per partecipare contat- ed un saluto a tutti i partecipanti alle prime tare il numero 010 6531220, o presentarsi riunioni dei Clubs cittadini nell’antica sede di direttamente in sede, Via Biancheri (sotto il Via Lomellini. porticato della stazione ferroviaria).

TRASFERTE, TRASFERTE, TRASFERTE! SOLO PER IL GENOA Detentori del record nazionale per essere il Non iscritto all’ACG, il Club prende decisioni Club più all’avanguardia sul numero di mez- per conto proprio; tutto lo sforzo organizzati- zi messi a disposizione per le trasferte: ben vo è funzionale per la gestione del Club, con 19 pullman per la trasferta di Firenze per lo varie proposte che impegnano il Consiglio, spareggio col Padova. che si applica costantemente per trovare at- Per le partite casalinghe invece ognuno si tività nuove che possano coinvolgere tutti i sposta con il proprio mezzo, ma non c’è dav- soci, e non solo, e possano interessare tutte vero nessuno che rimanga “a casa”. In pri- le fasce di età. mis Michela Giusti, super trasfertista che ha Il Club afferma con fierezza che al suo in- s e g u i t o , s e g u e e s e g u i r à o v u n q u e i l G e n o a . terno si lavora solo per il Genoa; si distri- Il Genoa Club Bonilauri è la realtà ponenti- buiscono biglietti ed abbonamenti ma non si na più attiva per quanto riguarda le trasferte. organizzano altri tipi di iniziative. “Dove c’è il Per quanto riguarda questa stagione, me- Genoa ci siamo anche noi”.

LA DEDICA A LINO BONILAURI Il Club è intitolato a Lino Bonilauri, giocatore e talent scout (fu lo scopritore tra gli altri di Pruzzo). Egli veniva richiamato dalla società alla guida tecnica ogni qualvolta le esigen- ze tecniche necessarie per la sostituzione dell’allenatore lo richiedessero, per poi ritor- nare ad occuparsi del settore giovanile.

UN PO’ DI STORIA: Il giocatore nacque nel 1912 a Milano: il suo esordio in serie A avviene nel Genoa che lo ha acquisito ap- pena diciottenne dal Nazionale Liguria. Era il 20 dicembre 1931: il Grifone stracciò il Brescia 4-0 al Tempio di Marassi. Bonilau-

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ri ricopriva prima il ruolo di centromediano tempo dopo il comunicato, il Club si ritrovò metodista, poi diventò laterale a sostegno: fuori dalla sua sede il suo gonfalone! nei sei anni trascorsi col Genoa ebbe gio- ie (come la conquista della Coppa Italia nel LA LETTERA DELLA PICCOLA VIRGINIA 1937) e le amarezze come la prima retro- Virginia Ardinghi, anni 9, iscritta al Club, ha cessione in serie B). Era soprannominato scritto una lettera dolcissima ma allo stesso “pantera bionda” per lo stile impetuoso e tempo piena di grinta, affinché i soci ritro- per la grinta irriducibile con la quale tradu- vassero l’entusiasmo di un tempo, rendendo ceva in campo la sua serietà professiona- così di nuovo felice il suo amato Presidente, le e l’attaccamento alla maglia. Agli inizi rammaricato da questo calo di interesse. degli anni cinquanta torna al Genoa come “Sono Virginia e sono ritornata a Voi con que- allenatore delle squadre giovanili: ebbe il sto articolo per ricordarVi ed invitarVi a torna- gran merito di scoprire Turone e Pruzzo. re numerosi a appassionati al Club Bonilauri E’ proprio a lui che il 10 ottobre 1965 un di Sestri Ponente,di cui faccio anch’io parte. gruppo di amici tra cui Emilio Parodi, attua- Il nostro Presidente Emilio Parodi “miti- le presidente, fondarono a Sestri Ponente il co Genoano” sta vivendo un periodo tri- club a lui dedicato. ste perché non si sente più il grande in- teresse che fino a poco tempo fa c’era FURTO DELL’ANTICO nella tifoseria, sempre pronta a partecipa- GONFALONE DEL GENOA re alle trasferte e alle iniziative del Club. Il cimelio risalente al 1925 era stato sottrat- Torniamo tutti in massa al Bonilauri per tifare to da mani ignote al Club, così il Presiden- la squadra migliore che c’è. te decise di scrivere un comunicato di aiuto VIVA GENOA! diretto a tutti i Club, per riuscir a ritrovare FORZA EMILIO!” appunto l’antico cimelio. Fu così che poco ⌠Virginia Ardinghi⌡

Il Genoa Club Lino Bonilauri, situato nel cuore di Sestri Ponente, è il cuore rossoblu del quartiere. Sotto i portici di Via Biancheri ove è situato, sventola la bandiera del grifo- ne che ne indica la posizione precisa come a dire “Siamo qui”. Un Club dalle tradizioni antichissime ma sempre all’avanguardia. Il Presidente Emilio Parodi, da vera istituzio- ne, incarna perfettamente lo spirito di que- sto Club antico ma con una voglia matta di esserci e di sostenere il Genoa sempre e comunque.

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...NON SMETTEREBBERO MAI DI MANGIARE...

PUOI CONTRIBUIRE CON IL 5 PER MILLE INDICANDO NELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI IL CODICE FISCALE 97587100013

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29 Il pubblicista Serena Garitta: “La mia passione per il Genoa...” è cominciata presto, dalla prima volta che papà mi portò al Ferraris. In quello stadio potrei anche sposarmi, con l’abito mezzo rosso e mezzo blu di Marco Bovicelli

a genoanità è qualco- Come è iniziata la tua pas- “Lsa che non si può na- sione per il Genoa? scondere, la mia viene fuori in maniera naturale”, parola “Mio papà è un grande tifoso di Serena Garitta, genoana, e fin da bambina mi ha por- prima ancora che genove- tato allo stadio, in realtà mi se, doc e affermatissima sono innamorata dell’atmo- conduttrice televisiva salita sfera del Ferraris prima an- alla ribalta nel mondo del- cora di capire quale fosse la lo spettacolo dopo essere squadra e i colori da seguire, uscita vincitrice dalla casa poi crescendo sono diventa- del “Grande Fratello”, il “Big ta una ragazza da Gradinata Brother” versione italiana, Nord ed è proprio nel mo- nella quarta edizione del mento dell’adolescenza che 2004. si è fortificata questa mia Noi de Il Pubblicista siamo passione per i colori rosso- andati a trovarla per parlare blù”. del Genoa, della sua lunga e Il tuo idolo di oggi, quello bella carriera e di quando da Chi era il tuo idolo del pas- che vorresti sposare ades- ragazzina sognava di sposa- sato? so? re niente di meno che “Gen- narino” Ruotolo. “Ce n’erano diversi, primo “Diciamo che sono già un po’ fra tutti il grande “Gennarino” fuori target per i calciatori per- Serena intanto benvenuta Ruotolo, poi dal punto di vista chè, sai, ormai c’ho una certa ai micrifoni de Il Pubblici- calcistico non posso dimen- (ride, ndr) e i calciatori sono sta. ticare Pato Aguilera ma di tutti molto giovani, però se Gennaro ero proprio innamo- devo fare un nome come non “Grazie a voi di essermi ve- rata, ecco io volevo sposare citare il più bello di tutti...a te nuti a trovare”. Gennaro Ruotolo (ride,ndr)”. chi viene in mente Marco?”

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Fammi pensare, Kucka?

“No, (ride, ndr) io pensa- vo più a uno come Borriel- lo, non si può nascondere il fatto sia uno dei più belli, ma non solo del Genoa pro- prio del campionato, ma non solo di quello italiano anche di quello europeo e del mon- do. Marco lo metto tra i tre ragazzi più belli del mondo”.

Il lavoro ti tiene sicura- mente molto impegnata, ma il tempo per seguire il Genoa immagino ci sia sempre. Hai visto la partita con il Pescara?

“Nell’infrasettimanale ho poco tempo ma il fine setti- mana sono libera e seguo ovviamente il Genoa, quella di ieri è stata una domenica tra l’altro non da Genoa, nel senso che è andato tutto li- scio, le concorrenti hanno perso, è aumentata la diffe- renza reti, grande Antonelli che ha giocato molto bene, andassero tutte così da oggi fino alla fine sarebbe già tire fino alla fine, mettono “Devo dire che sono stata molto”. pepe”. fortunata, le cose sono an- date bene e ho trovato il mio La convincente vittoria Si dovrà soffrire fino alla spazio nel mondo dello spet- casalinga ha rappresenta- fine, ma il Genoa ce la farà. tacolo in un periodo dove, to poi un bel passo avan- come oggi, non era facilis- ti verso la permanenza in “Non voglio dire niente, non simo trovare lavoro. Ricordo Serie A. mi voglio esporre. Chiara- che nello stesso periodo in mente da tifosa è quello che cui ho fatto il provino per il “Sicuramente, poi ci sono i mi auguro, però non vorrei Grande Fratello ho fatto an- punti dalla Sampdoria che fare pronostici che poi...”. che il concorso per entrare sono diminuiti e questo ci in banca, chissà perchè mi galvanizza, è anche brutto Parliamo di te, all’attivo un hanno preso per il Grande poi pensare di fare la gara reality dal quale sei uscita Fratello e non in banca, stra- del campionato sull’avver- vincitrice proprio oggi (6 no vero perchè mi ci sarei saria della città, però sono maggio 2013, ndr) di nove vista dietro ad una scrivania quelle dinamiche che per- anni fa, tanti programmi in a fare i conti (ride, ndr). Non mettono anche in un cam- tv (Lucignolo, La vita in di- escludo che magari un gior- pionato brutto come quello retta, Scalo 76, Domenica no cambierò percorso, per disputato delle nostre squa- Cinque), e qualche corto- ora finchè dura fa verdura dre a Genova di farci diver- metraggio. (ride, ndr)”.

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La tv ormai la consideri un “Sono sicuramente più pa- Serena abbiamo voglia di po’ casa tua? cata rispetto alla Serena di maternità? nove anni fa che era bella “In affitto diciamo (ride, ndr), esuberante, anzi mi scuso “Ecco, per esempio, sembra anche perchè su questi ar- perchè quando rivedo cer- un ottimo argomento che gomenti io sono molto cauta te cose del Grande Fratel- proporrei a chi mi segue, e da buona genoana ho svi- lo (ride, ndr), pur avendo non a tutti quelli che mi stan- luppato questo atteggiamen- mantenuto uno spirito vi- no seguendo eh (ride, ndr), to prudente verso le cose vace. Oggi mi sento una intendo al mio fidanzato, che mi succedono“. donna, dire donna già mi Fortunato, dal quale attendo fa un certo effetto, di tren- proposta di matrimonio”. Dopo quasi dieci anni di tacinque anni che ha nuovi carriera e tante esperienze obiettivi, è il momento della Fortunato è genoano come diverse oggi Serena chi è? famiglia”. te?

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“Lui è interista, quest’anno marca male anche per lui ma non è un grande appas- sionato, è un interista un po’ tiepido e sono io quindi quella più calorosa dal pun- to di vista del calcio, sono io che ogni tanto gli chiedo di ripassare la regola del fuori- gioco per vedere se la ricor- da e non la sa capisci? (ride, ndr)”.

Hai condotto molti pro- grammi comici Serena: Tribù, Piazza la risata, Pi- rati. Ti sentì un po’ una comica?A quando Zelig?

“C’è una sottile differenza tra l’essere dei comici e far ridere, io faccio parte della seconda categoria e faccio proprio ridere al naturale un po’ anche per la goffaggine che mi contraddistingue, (ride, ndr), quindi non credo mi vedrete a Zelig ma sono molto contenta delle espe- rienze fatte a Comedy Cen- tral, su Rai 2 con Alessandro Siani, qualche soddisfazione me la sono tolta e mi sem- brerebbe presuntuoso aspi- rare ancora ad altre cose, mi ritengo già molto fortunata così. Poi voglio dire se gli autori di Zelig hanno biso- gno, mi sacrifico (ride, ndr)”. Un pregio, non rimango “Mi scuso intanto per tutte Un tuo pregio e un tuo di- molto arrabbiata, non sono le stupidaggini che ho det- fetto? una ragazza che porta ran- to fino ad adesso, spero un core, tendenzialmente sorri- sorriso di avervelo strappa- “Parto dal difetto, sono di- do sempre perchè grazie al to, forza Genoa sempre e sordinatissima, sbadata, non cielo non ho motivo di non poi Marco vi invito tutti al mio sono molto presente a me essere allegra”. matrimonio, pensa a un ma- stessa (ride, ndr), perdo cen- trimonio allo stadio? Se mi to cose continuamente. Se Serena noi ti ringraziamo sposo lo faccio al Ferraris, uno di professione facesse per essere stata con noi e ti con il vestito mezzo rosso quello che mi segue divente- salutiamo, tu vuoi mandare e mezzo blu, come lo vedi? rebbe ricco perchè perdo in un saluto ai tuoi fan e ai tifo- Io ci sono, ora bisogna con- continuazione soldi, chiavi di si genoani che ti leggeranno vincere il fidanzato. Vi faccio casa e della macchina. domenica allo stadio? sapere”.

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20di Fabrizio domande Pianetti a...

artiamo anche questa settimana con il nostro gioco dove l’ospite non deve fare altro che Prispondere con un semplice su o giù. Questa settimana chiudiamo le 20 domande con il giornalista genovese e genoano del Corriere Mercantile, Matteo Angeli.

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini?......

La conclusione del campionato il 19 maggio?......

L’eventuale ritorno di Beppe Sculli?......

Davide Nicola attuale mister del Livorno al Genoa?......

Prendere il sole “brasati” sul lettino?......

La trasmissione speciale calcio mercato di SKY?......

La pasta alla gorgonzola?......

L’ attacco Borriello – Floro Flores – Bertolacci?......

Il gentil sesso con la scarpa da tennis?......

Lo scudetto numero 29(31) alla Juventus?......

Il mister dell’Inter Stramaccioni?......

Mattia Perin nuovo estremo difensore del Genoa?......

La pizza napoletana nell’ora di pranzo?......

Il nuovo governo?......

Il Santo Padre Francesco?......

Il caffè macchiato?......

Il presidente Enrico Preziosi?......

Il nudo integrale?......

Il campionato di Serie B?......

La trasmissione “Tifosi”?......

Grazie per aver giocato con noi! vi aspetto il prossimo campionato! Un abbraccio Rossoblu a tutti!!!! Vi aspetto Tutti i martedì su Telegenova canale 18 con il programma rossoblucerchiato “Tifosi” alle ore 21.10!

34 n° 17 La giornata Classifica 37° giornata Campionato di Calcio di Serie A Juventus - Cagliari 11/05/2013 18:00 marcatori Catania - Pescara 11/05/2013 20:45 Cavani...... 27 Chievo - Torino 12/05/2013 15:00 Di Natale...... 20 Fiorentina - Palermo 12/05/2013 15:00 El Shaarawy...... 16 Genoa - Inter 12/05/2013 15:00 Osvaldo...... 16 Lazio - Sampdoria 12/05/2013 15:00 Denis...... 15 Napoli - Siena 12/05/2013 15:00 Klose...... 15 Udinese - Atalanta 12/05/2013 15:00 Lamela...... 15 Parma - Bologna 12/05/2013 18:00 Pazzini...... 15 Milan - Roma 12/05/2013 20:45 Gilardino...... 13 Bergessio...... 12 Borriello...... 12 Jovetic...... 12 Palacio...... 12 Sau...... 12 Totti...... 12 Balotelli...... 11 Hernanes...... 11 Serie A TIM

Juventus2012-13...... 86 Napoli...... 75 Milan...... 68 Fiorentina...... 64 Udinese...... 60 Lazio...... 58 Roma...... 58 Inter...... 53 Catania...... 52 Prossimo Parma...... 46 Chievo...... 43 Turno Cagliari...... 43 38° giornata Campionato di Calcio di Serie A Bologna...... 40 Atalanta - Chievo 19/05/2013 20:45 Atalanta(*)...... 39 Bologna - Genoa 19/05/2013 20:45 Sampdoria(*)...... 39 Cagliari - Lazio 19/05/2013 20:45 Torino(*)...... 37 Inter - Udinese 19/05/2013 20:45 Genoa...... 36 Palermo - Parma 19/05/2013 20:45 Palermo...... 32 Pescara - Fiorentina 19/05/2013 20:45 Siena(*)...... 30 Roma - Napoli 19/05/2013 20:45 Pescara...... 22 Sampdoria - Juventus 19/05/2013 20:45 Sampdoria e Torino 1 punto di penalizzazione Siena - Milan 19/05/2013 20:45 Atalanta 2 punti di penalizzazione Torino - Catania 19/05/2013 20:45 Siena 6 punti di penalizzazione 35 Il pubblicista Scopri il Museo della Storia del Genoa, dove la storia diventa emozione

Giovani e non, tifosi di calcio primi quattro anni dalla sua ma non solo, il Museo della apertura, si trasferirà nel Storia del Genoa è il luogo prestigioso contesto del Por- ideale per immergersi nella to Antico, a 100 metri dal’Ac- intensa e affascinante vita quario, nell’area di maggior della squadra dal 1893 ma- afflusso turistico di Genova, estra del football in Italia, ma trovando collocazione nella anche per conoscere l’evo- storica palazzina San Gio- luzione sociale, economica batta. ed urbanistica di Genova, meravigliosa città che da Il Museo della Storia del quasi 120 anni vive in stretta Genoa, raro esempio in Ita- relazione con essa. lia, a differenza degli altri paesi europei, offre un per- La Fondazione Genoa 1893 corso tematico e cronologi- è orgogliosa di comunicare co unendo sport, cultura e che nel corso della prossima società; soluzioni interattive estate l’esposizione, forte e multimediali, trofei e ma- del successo di visitatori dei teriali sportivi, fotografie e scritti, plastici e musiche, cimeli e giochi, fanno vivere un’appassionante esperien- za con la quale si entra di- rettamente nella storia, anzi si interagisce appassionata- mente con essa.

Il Museo accoglie l’esposi- zione permanente che è in costante divenire poiché l’ap- porto dei materiali si protrar- rà nel tempo, acquisendo dal passato ma anche aggior- nando il futuro, oltre a que- sto, lo spazio ospita anche mostre temporanee di tema sportivo ma non soltanto; grazie poi ad una sala tecno- logicamente attrezzata può ospitare meeting e convegni.

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5 x 1 ALLA FONDAZIONE GENOA 1893 Per impegno. Per passione, destina il “5x1000”alla Fondazione Genoa per realizzare nel mondo giovanile e tra le categorie disagiate iniziative e strumenti di educazione dell’interesse e Per devolvere il tuo 5xmille alla Fondazione Genoa 1893 è sufficiente scrivere il codice fiscale della Fondazione della partecipazione al calcio, come spettacolo, come pratica e come momento di aggregazione e integrazione sociale 01634160996 nell’apposito spazio relativo alla scelta della destinazione del 5xmille presente sul modulo per la tua e di promozione della condizione giovanile; dichiarazione dei redditi, in particolare nella casella titolata “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.

per promuovere la pratica del calcio giovanile e dilettantistico in Liguria e la formazione sportiva ed educativa di giovani Attenzione: destinare il 5 per mille non preclude la possibilità di destinare anche l’8 per mille a un soggetto diverso. calciatori, secondo valori di sportività, lealtà e civiltà;

per realizzare e gestire il Museo della storia del Genoa, che sarà allestito nei locali della nuova sede della Fondazione;

per valorizzare la tradizione sportiva e sociale del giuoco del calcio, promuovendo la raccolta e lo studio di documentazione e materiali sulla storia della Squadra che ha introdotto e insegnato il calcio in Italia.

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