Regione Prefettura di Provincia di Livorno Toscana

PATTO PER LA SICUREZZA TRA LA PREFETTURA DI LIVORNO, Comune di Comune di San LA REGIONE TOSCANA, Vincenzo LA PROVINCIA DI LIVORNO ED I COMUNI DI BIBBONA, , CECINA,

Comune di COLLESALVETTI, Comune di Rosignano Castagneto LIVORNO, Marittimo Carducci , E SAN VINCENZO

Comune di Comune di Comune di Livorno Comune di Piombino Cecina Collesalvetti

PREMESSO

• che la sicurezza è un diritto primario del cittadino e che il livello di qualità della vita, nel contesto urbano, influenza la percezione di insicurezza e l'efficacia delle azioni a tutela e garanzia della tranquillità della civile convivenza; • che pertanto appare necessario prevenire e contenere, insieme alla commissione dei reati e ai fenomeni criminali più gravi, tutti quegli eventi suscettibili di incidere sulla pacifica e ordinata vivibilità del territorio, sull'efficiente fruibilità degli spazi e dei servizi, oltre che sulla vita privata e la sicurezza dei propri beni; • che la complessità dei problemi di governo del territorio rende auspicabile da parte di tutti i soggetti pubblici, nel rispetto delle proprie competenze, un'azione coordinata e convergente tale da porsi non solo come risposta alle istanze emergenti ma ancor più come strumento di rafforzamento dei diritti e degli interessi della collettività locale; • che questi obiettivi possono essere conseguiti, solo attraverso 1'azione integrata dei diversi livelli di governo e con la piena partecipazione degli attori del mondo sociale e produttivo, in un quadro di fattiva collaborazione e nel rispetto dei reciproci ruoli; • che in tal senso è opportuno avviare tra la Prefettura di Livorno, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune capoluogo e i Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo, la sperimentazione di innovativi modelli di governo della sicurezza urbana che sappiano integrare i necessari interventi per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica con le iniziative atte a promuovere la coesione sociale e a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione; • che a fronte di una società sempre più articolata sul piano dei valori, delle culture e delle etnie è necessario impegnarsi con continuità nella ricerca di regole il più possibile condivise, considerando comunque l'assetto legislativo dello Stato quale imprescindibile punto di riferimento per dirimere i conflitti, garantire la coesione sociale, promuovere solidarietà e tolleranza reciproca; • che i "Patti per la Sicurezza" - che si inseriscono nella cornice del Patto stipulato tra il Ministero dell'Interno e il Presidente dell'ANCI il 20 marzo 2007 - rappresentano un efficace strumento di attuazione di modelli operativi capaci di stimolare e concretizzare la collaborazione tra i soggetti istituzionali garanti delle esigenze sopra enunciate, al fine di fornire ai cittadini risposte coerenti ed unitarie mediante un rafforzamento del rapporto collaborativo tra lo Stato e le istituzioni locali, nel quadro della sicurezza integrata.

RITENUTO

• che il diritto alla sicurezza debba essere assicurato nel modo più pieno, non soltanto in relazione ai fenomeni di criminalità, ma anche, più in generale, rispetto a quelle situazioni di degrado, disordine urbano o di esclusione che possono favorire l’insorgere di manifestazioni di illegalità o di semplice devianza, contribuire allo scadimento della qualità urbana e accrescere il disagio sociale e la sensazione di insicurezza; • che un sistema integrato di sicurezza, nella cornice di un Patto che preveda azioni coordinate e progetti specifici per contrastare la criminalità e prevenire i fenomeni di degrado urbano, appare lo strumento più idoneo per favorire il perseguimento di un'efficace azione di prevenzione; • che l'attività finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati e di controllo nei confronti di forme di devianza che possono creare turbativa • sociale, può realizzarsi anche mediante il potenziamento di strumenti tecnologici idonei a monitorare le zone a rischio, al fine di realizzare un efficace presidio volto alla prevenzione situazionale.

CONSIDERATO

• che nella provincia di Livorno è opportuno porre in essere tutte le iniziative sul piano della prevenzione di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata; • che l'andamento generale della delittuosità nella provincia ha evidenziato nell'ultimo anno indici di criminalità sostanzialmente identici a quelli degli anni passati mentre si registrano episodi in controtendenza in particolari aree interessate da fenomeni di criminalità predatoria di tipo pendolare, ragione per cui l'intensificazione della collaborazione, soprattutto tra comuni limitrofi e il controllo delle vie di comunicazione, appare strumento utile e necessario; • che dall'analisi del territorio, effettuata alla luce delle citate considerazioni e dei dati relativi ai reati denunciati, emergono quali fenomeni delittuosi fonte di principale preoccupazione per la popolazione i furti in abitazione e le rapine, oltre agli atti di danneggiamento, vandalismo verso gli arredi urbani, turbativa della pacifica convivenza e della quiete pubblica, in particolare nelle numerose località turistiche della costa dove, soprattutto nella stagione estiva, si registra un notevole incremento delle presenze; • che la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica appartiene allo Stato, che la esercita attraverso l'azione di coordinamento del Prefetto, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, mentre è compito degli Enti territoriali, secondo le rispettive competenze, assumere le iniziative di prevenzione sociale, situazionale e comunitaria, per la vivibilità e la qualificazione dei luoghi di vita al fine di concorrere a ridurre i fenomeni di disagio sociale e i comportamenti devianti che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi e, più in generale per la tutela della sicurezza urbana; • che attraverso i "Patti per la sicurezza" è possibile raggiungere elevati livelli di integrazione tra l'attività di prevenzione e contrasto alla criminalità, di competenza dello Stato, e la prevenzione sociale, situazionale e comunitaria di pertinenza degli Enti territoriali; • che la proficua collaborazione in atto tra le Istituzioni Statali e quelle Locali possa essere incrementata ed estesa attraverso il coinvolgimento della Regione Toscana, nonché integrata da ulteriori contenuti riferibili ad una più intensa collaborazione tra le Polizie locali, all'implementazione dei flussi informativi ed allo scambio di informazioni, alla filiera dei controlli amministrativi antimafia, ai progetti innovativi per l'aggiornamento tecnico e l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza, alla mappatura delle aree e delle strutture in condizione di degrado e delle zone franche, nonché alla programmazione congiunta di iniziative volte a promuovere, soprattutto nelle nuove generazioni e nelle scuole, la cultura della legalità.

VISTO

• l'art. 117, comma 2, lett. h) della Costituzione, ai sensi del quale, al fine di assicurare uniformità su tutto il territorio nazionale dei livelli essenziali di prestazioni concernenti i diritti civili e sociali fondamentali, compete allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di ordine pubblico e sicurezza; • la legge 1 aprile 1981, n. 121, recante "Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza"; • la legge 7 marzo 1986, n. 65 recante "Legge quadro sull'ordinamento della Polizia municipale"; • gli articoli 4, e 5 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recante "Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali"; • l'articolo 7 del DPCM 12 settembre 2000, recante "Individuazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali ed organizzative da trasferire alle regioni ed agli enti locali per l'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di polizia amministrativa", ai sensi del quale sono previste forme di collaborazione, in via permanente, tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, nell'ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, per il perseguimento di condizioni ottimali di sicurezza delle città e del territorio extraurbano e di tutela del diritto alla sicurezza dei cittadini; • il decreto del Ministro dell'Interno 2 febbraio 2001, recante "Direttiva per l'attuazione dei coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di Polizia"; • l'articolo 17 della legge 26 marzo 2001, n. 128 recante "Intervento legislativo in materia di tutela della sicurezza dei cittadini"; • la legge della Regione Toscana 16 agosto 2001, n. 38, recante "Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della Comunità Toscana"; • il decreto del Ministro dell'Interno 28 aprile 2006, recante "Riassetto dei comparti di specialità delle Forze di polizia"; • l'articolo 1, comma 439, della legge n. 27 dicembre 2006, n. 296, che prevede che per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini, il Ministro dell'Interno e, per sua delega, i Prefetti, possono stipulare convenzioni con le Regioni e gli Enti locali che ne prevedano la contribuzione logistica, strumentale o finanziaria; • il decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, recante "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica", convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, legge 24 luglio 2008, n. 125; • il decreto del Ministro dell'Interno 5 agosto 2008, recante la definizione dei concetti di incolumità pubblica e di sicurezza urbana, nonché l'individuazione dei poteri di ordinanza dei Sindaci in tali ambiti; • la legge 23 aprile 2009, n. 38 di conversione in legge del Decreto Legge 23 febbraio 2009, n. 1 recante "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori"; • la legge 15 luglio 2009, n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"; • il Provvedimento generale del Garante per la protezione di dati personali in materia dì videosorveglianza, in data 8 aprile 2010; • il decreto legge 12 novembre 2010, n. 187, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2010, n. 217, recante "Misure urgenti in materia di sicurezza"; • il decreto del Ministro dell'Interno 24 maggio 2012 recante "Delega ai prefetti per la stipula di convenzioni con Regioni ed Enti locali, in applicazione dell'art. 1, comma 439 della legge n. 296/2006; • la circolare del Ministero dell'Interno del 9 dicembre 2002 recante "Nuovi criteri sperimentali per il Piano Coordinato per il Controllo del Territorio"; • la circolare del Ministero dell'Interno dell' 8 febbraio 2005 recante "Sistemi di videosorveglianza. Definizione di linee guida in materia"; • le direttive e le linee guida per una piattaforma comune dei "Patti per la sicurezza", emanate dal Ministero dell'Interno con Direttiva del 15 febbraio 2008; • la circolare del Ministero dell'Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza del 6 agosto 2010 concernente i sistemi di videosorveglianza; • la circolare del Ministero dell'Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza n. 558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012 recante "Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva";

TUTTO CIO’ PREMESSO la Prefettura di Livorno, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, i Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Livorno, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo, nella condivisione delle considerazioni espresse nel preambolo e nel rispetto delle reciproche competenze e attribuzioni, convengono di stipulare il seguente Patto per la Sicurezza,

Articolo 1 PREMESSE Le premesse sono parte integrante del presente documento.

Articolo 2 PRIORITA' ED OBIETTIVI Il Prefetto di Livorno, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, i Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Livorno, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo, ciascuno in relazione alle proprie competenze ed attribuzioni, si impegnano a promuovere congiuntamente azioni integrate, volte a garantire le migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei territori interessati. Le Parti si impegnano, in particolare, a perseguire i seguenti obiettivi: • miglioramento del controllo del territorio, anche in raccordo con i Comuni limitrofi, attraverso il miglior utilizzo dei piani di controllo coordinato del territorio esistenti, lo sviluppo delle politiche di prossimità e delle buone pratiche di collaborazione, l'implementazione degli strumenti di prevenzione situazionale - videosorveglianza (mappatura, aggiornamento tecnico, incremento dei sistemi, costituzione rete integrata e tecnologicamente compatibile); • elaborazione di una strategia comune di intervento al fine di prevenire e contenere l'incidentalità attraverso l'elaborazione di una mappatura dei punti di maggiore rischio sulla viabilità e la conseguente messa in sicurezza della rete viaria; • prevenzione e contrasto dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata nei settori degli appalti pubblici, dei contratti e delle forniture, delle concessioni e delle autorizzazioni, dei subentri negli esercizi pubblici e commerciali, nell'attività edilizia in generale, iniziative comuni per il contrasto al "lavoro nero e per l'implementazione del controllo sul rispetto della normativa riguardante la sicurezza sul lavoro; • attivazione dei percorsi di ascolto e confronto specificamente dedicati alle diverse espressioni del tessuto sociale, associativo, produttivo e mondo del lavoro, al fine di definire in maniera condivisa e partecipata le specifiche esigenze delle differenti categorie sociali ed economiche e nell'ottica di favorire la prevenzione sociale, assistenza alle vittime dei reati; • prevenzione della devianza giovanile, anche attraverso iniziative per l'educazione alla legalità nelle scuole; • promozione di iniziative comuni volte al recupero di aree degradate, al ripristino del decoro urbano e alla prevenzione di situazioni di disagio sociale. Le Parti concordano che, nel quadro dei citati obiettivi, le azioni comuni riguarderanno in via prioritaria, nell'ambito delle rispettive competenze, i seguenti settori di attività: • potenziamento di forme innovative di collaborazione logistica, strumentale e finanziaria anche al fine di migliorare il controllo del territorio, verifica ed implementazione dei sistemi videosorveglianza, prevenzione e contrasto del commercio ambulante abusivo e dei fenomeni di contraffazione; • incremento del contributo informativo, da parte degli enti territoriali, per la prevenzione antimafia nel settore degli appalti, dei contratti e delle concessioni e autorizzazioni amministrative, subentri negli esercizi pubblici e commerciali, nell'attività edilizia in generale, nonché promozione di iniziative comuni per il contrasto al "lavoro nero” e l'implementazione del controllo sul rispetto della normativa riguardante la sicurezza sul lavoro; • contrasto alla criminalità predatoria, anche attraverso l'utilizzazione di strumenti di analisi criminale volti a meglio orientare l'attività di prevenzione, nonché ai fenomeni di contraffazione attraverso la collaborazione tra le forze di Polizia dello Stato e le Polizie Locali; • mappatura delle aree che richiedono interventi di ripristino del decoro urbano, dell'illuminazione pubblica e delle strutture in condizioni di degrado, prevenzione di situazioni di rischio ecologico - ambientale, situazioni di disagio sociale eventualmente correlate, iniziative congiunte in tema di assistenza alle vittime dei reati; • iniziative, anche nelle scuole, per promuovere la cultura della legalità.

Articolo 3 COORDINAMENTO In sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica sono valutate le informazioni sulle situazioni più critiche esistenti sul territorio, nonché le strategie di intervento da attuarsi nel quadro delle politiche di sicurezza integrata. Nello stesso ambito sono esaminate, su segnalazione della Regione, della Provincia o dei Comuni sottoscrittori, le problematiche emergenti, anche sulla scorta degli esiti delle sedute della "Cabina di Regia" di cui al successivo articolo 4, in relazione a specifiche problematiche legate alla sicurezza ed alla vivibilità del territorio dei singoli Comuni.

Articolo 4 CABINA DI REGIA Con provvedimento del Prefetto di Livorno è costituita una Cabina di Regia con il compito di verificare l'attuazione del presente Patto, monitorare l'adempimento degli impegni sottoscritti, di cui ai successivi articoli, valutare progettualità ed azioni per il conseguimento degli obiettivi del Patto da sottoporre all'approvazione dei sottoscrittori per la concreta attuazione. L'organismo si riunirà con cadenza almeno semestrale, coordinato da un delegato del Prefetto e composto dai rappresentanti del Presidente della Regione Toscana, del Presidente della Provincia, dei Sindaci sottoscrittori e delle Forze dell'Ordine. La Cabina di Regia promuove ulteriori intese per lo sviluppo di azioni congiunte nei vari settori di intervento previsti dal Patto. A tal fine, ove occorra, potranno essere invitati alle sedute dell'organismo rappresentanti di altri Comuni interessati, anche in ragione della loro contiguità territoriale, qualora sia necessario porre in essere opportune forme di raccordo. La Cabina di Regia svolge altresì attività di analisi di problematiche e di elaborazione di proposte da portare all'attenzione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per le relative determinazioni.

Articolo 5 PROGETTI Al fine di conseguire in modo efficace e tempestivo gli obiettivi del presente Patto, sono costituiti, nell'ambito della Cabina di Regia, Tavoli Tecnici con il compito di predisporre progetti di intervento da portare all'attenzione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, individuando azioni, compiti, tempi di attuazione e verifiche, nei seguenti settori: PROGETTO n. l: Sicurezza integrata -controllo del territorio

PROGETTO n. 2 : Sicurezza stradale - prevenzione incidentalità

PROGETTO n 3: Prevenzione antimafia - implementazione controlli preventivi – lavoro nero - sicurezza sul lavoro

PROGETTO n 4: Prevenzione situazionale (videosorveglianza)

PROGETTO n 5 : Prevenzione sociale - aree di degrado

PROGETTO n 6: Educazione alla legalità

Nell'ambito della Cabina di Regia potranno essere individuati ulteriori temi di intervento in relazione alla progressiva attuazione del patto o alla successiva adesione di sottoscrittori, da portare all'attenzione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Articolo 6 IMPEGNI DELLA REGIONE TOSCANA In relazione alle priorità condivise, per una efficace traduzione operativa delle risultanze della “Cabina di Regia” di cui all’articolo 4, e nella consolidata sinergia interistituzionale fra Stato ed Enti territoriali, la Regione Toscana concorre, nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio, all’attuazione degli obiettivi individuati dal presente Patto, e si impegna a: a) sostenere interventi degli enti locali, singoli o associati, volti a migliorare le condizioni di sicurezza delle persone e a promuovere e realizzare, in modo coordinato, politiche integrate per la sicurezza ai sensi delle previsioni di cui alla Legge regionale 16 agosto 2001, n. 38 “Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana”; b) collaborare – anche con gli strumenti previsti dall’articolo 1, comma 439, della Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 – ad iniziative e progetti finalizzati ad incrementare i livelli di sicurezza urbana nel territorio livornese, nel pieno rispetto dell’esclusiva competenza statale in materia di ordine pubblico e sicurezza pubblica. Gli apporti finanziari messi a disposizione dalla Regione Toscana in favore del Ministero dell’Interno, dovranno essere regolati, per gli aspetti amministrativi e contabili, da un’apposita convenzione da stipulare tenendo conto dello schema tipo e delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza in data 19 novembre 2007. La Regione, d'intesa con la Prefettura, la Provincia, i Sindaci e i rappresentanti delle categorie sociali, produttive e commerciali, partecipa ad attività coordinate per la risoluzione di specifiche problematiche.

Articolo 7 IMPEGNI DELLA PROVINCIA DI LIVORNO La Provincia si impegna a: • fornire supporto ai Comuni nelle azioni a tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana nonché, per mezzo del corpo di polizia provinciale, nel presidio e nel controllo del territorio, nell'ambito delle attribuzioni e competenze del corpo; • incentivare percorsi formativi e di aggiornamento professionale, destinati agli operatori delle Forze di Polizia e della Polizia Locale (Provinciale e Municipale), finalizzati ai diversi aspetti di gestione della sicurezza ed alla prevenzione dei fenomeni che minacciano la sicurezza urbana, promuovendo iniziative di formazione specialistica su tematiche di interesse comune afferenti alla polizia stradale e sicurezza urbana e alle problematiche ambientali, anche al fine di un'efficace interazione didattico-operativa sul tema della sicurezza integrata. L'attività formativa, in particolare, sarà rivolta all'approfondimento della legislazione ambientale in materia di rifiuti e scarichi idrici prevista dal D.lgs n. 152/2006, coinvolgendo anche le professionalità degli uffici tecnici della Provincia. L'attività formativa potrà avvalersi anche della Scuola Interregionale di Polizia Locale; • porre in essere, in collaborazione con le Forze dell'Ordine, iniziative destinate alla repressione delle forme di abusivismo commerciale e, a favore degli esercenti del commercio, per la diffusione di misure destinate alla prevenzione del compimento di atti illeciti attraverso anche l'effettuazione di operazioni straordinarie dì contrasto all'abusivismo commerciale ed ambulante. La Provincia si impegna inoltre a: • sensibilizzare e sostenere la cittadinanza sulla possibilità di adottare, nel rispetto delle norme vigenti, forme di protezione passiva, ovvero accorgimenti e comportamenti per prevenire la commissione di reati a proprio danno, sviluppando ulteriormente le azioni già poste in essere; • ridurre i fattori di insicurezza, da attuarsi mediante interventi di riqualificazione nelle strade di propria competenza, anche attraverso l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza, anche "dinamici" tali da consentire la tracciabilità delle targhe; • rafforzare l'attività di vigilanza contro gli scarichi idrici abusivi e gli emungimenti, l'abbandono incontrollato di rifiuti e dei veicoli fuori uso. In particolare, la Provincia, nella più ampia ottica di prevenzione del rischio ecologico-ambientale derivante dall'inquinamento, si impegna ad incrementare la vigilanza nei confronti dei soggetti produttori di rifiuti speciali e nei confronti delle imprese autorizzate all'esercizio dell'attività di gestione dei rifiuti; • attuare interventi ed azioni volte alla diffusione dei principi di legalità e miglioramento delle condizioni di sicurezza anche attraverso la progettazione, insieme ai "partners" istituzionali, e con l'ausilio di personale qualificato, di azioni formative tese alla sicurezza stradale per i ragazzi delle scuole medie superiori ed in particolare ai danni prodotti dall'uso ed abuso di sostanze alcoliche e/o psicotrope; • incentivare il proprio contributo a tutte le politiche di cooperazione istituzionale che verranno individuate per combattere i fenomeni del lavoro nero e del caporalato; • fornire supporto a tutti gli Enti Locali della provincia promuovendo l'attivazione di un "Servizio di Pronto Intervento Ambientale" che sarà di ausilio anche alle altre Forze di Polizia.

Articolo 8 IMPEGNI DEL COMUNE DI LIVORNO Il Comune di Livorno si impegna a: • fornire ampia collaborazione alle Forze dell'Ordine per il monitoraggio delle zone a maggiore rischio, compatibilmente con i mezzi e il personale a disposizione del Corpo di Polizia Locale con funzioni operative; • porre in essere, anche in collaborazione con le Forze dell'Ordine, iniziative destinate alla repressione delle forme di abusivismo commerciale e a favore degli esercenti del commercio, per la diffusione di misure destinate alla prevenzione del compimento di atti illeciti; • comunicare alle Forze dell'Ordine informazioni circa le volture o i passaggi transattivi di esercizi pubblici, commerciali, di servizio e intrattenimento che presentino evidenti anomalie rispetto al normale assetto economico di cessione e/o dismissione dei predetti esercizi, al fine di incrementare l'opera di prevenzione e di contrasto nei confronti di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle sue varie forme; • sviluppare attività di prevenzione sociale e situazionale con l'obiettivo di contribuire a migliorare il livello di sicurezza e della qualità della vita dei cittadini (quali, ad esempio: campagne informative, dislocazione di telecamere, potenziamento dell'illuminazione pubblica, recupero e risanamento di aree degradate ove esistenti, miglioramento delle condizioni di viabilità); • collaborare nella vigilanza sui cantieri edili ai fini del contrasto di fenomeni di "lavoro nero", con speciale attenzione alla tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, secondo modelli di intervento - da definirsi d’intesa con la Direzione Territoriale del Lavoro ed il Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri per le necessarie sinergie con le iniziative del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro - che tengano in considerazione le competenze riconosciute dalla normativa vigente agli organismi incaricati di svolgere attività di contrasto al lavoro irregolare nonché di vigilanza sulla corretta applicazione delle norme in materia di lavoro e di legislazione sociale; • promuovere l'azione di presidio presso gli istituti scolastici, soprattutto in coincidenza con l'inizio e la fine delle quotidiane attività didattiche, coinvolgendo le associazioni di persone anziane o in quiescenza; • segnalare alla Prefettura, nell'ambito della propria attività sul piano sociale, particolari situazioni di criticità che possano comportare riflessi sulla sicurezza urbana, quali ad esempio, emarginazione, disagio giovanile, fenomeni di accattonaggio, danneggiamenti vandalici alle strutture urbane, per interventi che richiedono, anche in via preventiva, attività sinergiche con i soggetti pubblici e privati interessati; • progettare, insieme ai "partners" istituzionali, ed avvalendosi di personale qualificato, la realizzazione di azioni formative circa i danni prodotti dall'uso di sostanze alcoliche, soprattutto fra i giovani; • assicurare la rilevazione, da parte della Polizia Locale, degli incidenti stradali verificatisi nel territorio di competenza comunale, nella fascia oraria 07-01, nei limiti della disponibilità delle pattuglie presenti in servizio sul territorio; • implementare, in via progressiva, il sistema di controllo tecnologico del territorio nelle zone della città ritenute più a rischio, secondo le valutazioni da condividere nell'ambito del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e le modalità di interazione con le sale operative della Questura e del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, anche attraverso sistemi mirati di tracciabilità delle targhe qualora compatibili con i sistemi attualmente installati o in fase di progettazione; • segnalare al Prefetto - previo scambio informativo con i competenti Uffici della Questura - le esigenze di pubblica sicurezza che richiedano la sospensione, l'annullamento o la revoca delle licenze di commercio, ai sensi dell'art. 19 del D.P.R. n. 616/77 ovvero le violazioni da cui consegue l'applicazione della sanzione prevista dall'art. 6, comma 3 del D. L. 3 agosto 2007, n. 117, convertito dalla Legge n. 160 del 2 ottobre 2007, quando vi siano ripercussioni sulle condizioni dell'ordine e della sicurezza pubblica, salvi i poteri del Questore per la sospensione temporanea delle licenze ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S.; • segnalare al Prefetto l'elenco dei contratti di lavori, servizi, forniture stipulate dal Comune con atto pubblico o scrittura privata autenticata, ritenuti di particolare rilievo o importanza, in relazione all'importo o alla tipologia; analoga segnalazione sarà effettuata, al ricorrere delle medesime circostanze, in relazione ai subappalti autorizzati; • segnalare al Prefetto, ove ricorrano particolari circostanze rilevanti e/o evidenti anomalie ai fini della prevenzione antimafia, i permessi a costruire o altri titoli edilizi assentiti con indicazione del soggetto richiedente e dell'impresa esecutrice.

Articolo 9 IMPEGNI DEI COMUNI DI BIBBONA, CASTAGNETO CARDUCCI, CECINA, COLLESALVETTI, PIOMBINO, ROSIGNANO MARITTIMO, SAN VINCENZO I Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo si impegnano a: • predisporre interventi nel campo della prevenzione sociale, situazionale e con l'obiettivo di contribuire a migliorare il livello di sicurezza e della qualità della vita dei cittadini (quali ad esempio: dislocazione di telecamere, potenziamento dell'illuminazione pubblica, recupero e risanamento di aree degradate, miglioramento delle condizioni di viabilità e la promozione con i più giovani e nelle scuole dì mirate campagne di informazione di educazione civica e stradale) anche attraverso il coinvolgimento delle categorie sociali quali sindacati del commercio e associazioni spontanee di appartenenti alle categorie produttive, in piani finalizzati alla valorizzazione delle aree pubbliche, con iniziative e manifestazioni anche di strada; • segnalare alla Prefettura, nell'ambito della propria attività sul piano sociale, particolari situazioni di criticità che possano comportare riflessi sulla sicurezza urbana, quali, ad esempio, emarginazione, disagio giovanile, danneggiamenti vandalici alle strutture urbane, criticità derivanti da attività di locali pubblici notturni e da sale da gioco, per interventi che richiedono, anche in via preventiva, attività sinergiche con i soggetti pubblici e privati interessati; • progettare, insieme ai "partners" istituzionali, ed avvalendosi di personale qualificato, la realizzazione di azioni formative sulla sicurezza stradale per i ragazzi in età di scuola primaria ed in particolare, per i giovani adolescenti, in merito ai danni prodotti dall'uso ed abuso di sostanze alcoliche; • comunicare alle Forze dell'Ordine informazioni circa le volture o i passaggi transattivi di esercizi pubblici, commerciali, di servizio e intrattenimento, che presentino evidenti anomalie rispetto al normale assetto economico di cessione e/o dismissione dei predetti esercizi, al fine di incrementare l'opera di prevenzione e di contrasto nei confronti di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle sue varie forme; • assicurare compatibilmente con i mezzi e il personale a disposizione con funzioni operative la rilevazione, da parte delle Polizie Locali, degli incidenti stradali verificatisi nei territori di competenza comunale; • collaborare - in relazione alle proprie specifiche competenze - con le Forze dell'Ordine, secondo le moda1ità di volta in volta concordate, per il monitoraggio delle zone e delle situazioni ritenute più esposte ad episodi lesivi della sicurezza dei cittadini; • avviare, ricorrendo anche a convenzioni e associazioni di servizi tra Enti Locali, un processo di incremento delle pattuglie della Polizia Locale, dedicate, nell'ambito delle proprie competenze, al controllo coordinato del territorio, per consentire un incremento dei servizi nell'azione di contrasto a tutte le forme di criminalità; • garantire la collaborazione delle Polizie Locali con le Forze di Polizia dello Stato e con la Polizia Provinciale, sviluppando strumenti operativi per un migliore impiego delle risorse sul territorio ed iniziative relative alla criminalità predatoria, nonché per prevenire lavoro nero e clandestinità; • promuovere l'azione di presidio presso gli istituti scolastici, soprattutto in coincidenza con l'inizio e la fine delle quotidiane attività didattiche, coinvolgendo le associazioni di volontariato sociale e senza scopo di lucro presenti sul territorio; • assicurare le attività di controllo del territorio di competenza comunale, da parte della Polizia Municipale, con una o più pattuglie, nella fascia oraria 08.00/20.00 salvo interventi in orario serale e notturno in concomitanza con eventi pubblici di rilievo, nei fine settimana e nel periodo 1°_ 31 agosto; • segnalare al Prefetto le esigenze di pubblica sicurezza che richiedano la sospensione, l'annullamento o la revoca delle licenze di commercio, ai sensi dell'art. 19 del D.P.R. n. 616/77, ovvero le violazioni da cui consegue l'applicazione della sanzione prevista dall'art. 6, comma 3 della L. 160 del 2 ottobre 2007, quando vi siano ripercussioni sulle condizioni dell'ordine e della sicurezza pubblica, salvi i poteri del Questore per la sospensione temporanea delle licenze ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S.

Articolo 10 IMPEGNI DELLA PREFETTURA La Prefettura di Livorno si impegna a: • fornire periodicamente i dati statistici sulla criminalità nel territorio comunale; • collaborare ad iniziative pubbliche degli Enti territoriali sul tema della sicurezza; • pianificare, in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, anche sulla base di informazioni fornite dagli enti territoriali o dalla Cabina di Regia, mirati servizi di prevenzione, controllo e contrasto dei fenomeni illegali, soprattutto nella stagione estiva, nelle ore serali e notturne, e nei fine settimana; • collaborare con i Sindaci per una conoscenza integrata delle problematiche emergenti, in particolare delle eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata, anche attraverso sessioni itineranti del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica; • mantenere e sviluppare, d'intesa con i Sindaci, scambi di informazioni tra le Forze di Polizia dello Stato e le Polizie Locali, sulle materie oggetto di attività coordinata, mirate a valutazioni congiunte su specifiche situazioni problematiche relative alla sicurezza urbana, per la realizzazione di opportuni interventi, individuati in riunioni convocate dal Prefetto, anche allargate, se necessario, ad altri enti e a rappresentanti istituzionali di categorie sociali, produttive e commerciali; • verificare le comunicazioni pervenute dai Comuni relative all'elenco dei contratti di lavori, servizi, forniture stipulate dai citati Enti con atto pubblico amministrativo o scrittura privata autenticata, ritenuti di particolare rilievo o importanza, in relazione all'importo o alla tipologia, nonché concernenti i subappalti autorizzati; • esaminare le segnalazioni pervenute dai Comuni concernenti particolari circostanze rilevanti e/o evidenti anomalie ai fini della prevenzione antimafia, i permessi a costruire o altri titoli edilizi assentiti con indicazione del soggetto richiedente e dell'impresa esecutrice. La Prefettura si impegna, inoltre, a rappresentare ai competenti Uffici del Ministero dell'Interno l'eventuale necessità di implementazione dei presidi e delle aliquote delle Forze di Polizia sul territorio.

Art.11 FORMAZIONE PROFESSIONALE La Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune capoluogo e i Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo si impegnano ad individuare il programma di specifiche iniziative di formazione per i Corpi di Polizia locale ed aggiornamento professionale del personale delle Forze di Polizia statali e locali, attraverso seminari interforze, su tematiche di interesse comune che saranno oggetto di adeguata individuazione secondo le priorità proposte dal territorio e valutate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una specifica attenzione verrà riservata all’attività formativa interforze relativa alle nuove competenze di cui all’art. 2, comma 1 della L.R. n. 12/2006, così come modificato dall’art. 113 della L.R. 68/2011.

Articolo 12 IMPEGNI FINANZIARI Gli Enti territoriali si impegnano alla contribuzione, alla concertazione e alla realizzazione nei confronti di progetti e programmi - valutati in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica - relativi alla collaborazione delle Forze di Polizia dello Stato e delle Polizie Locali per il controllo integrato del territorio e il contrasto dell'illegalità, nonché all'implementazione dei sistemi di videosorveglianza. In particolare, nell'ambito della menzionata sinergia interistituzionale, la Provincia e il Comune di Livorno, i Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo e San Vincenzo, fermi restando i provvedimenti di competenza dei rispettivi organi deliberativi e tenuto conto delle disponibilità di bilancio, assumono, per la realizzazione delle finalità del presente Patto, gli impegni finanziari di seguito indicati, che comprendono l'inserimento nel contesto collaborativo e integrato del Patto per la Sicurezza dì iniziative già programmate o in corso, nonché nuovi conferimenti, volti a realizzare le progettualità del Patto che saranno elaborate nella Cabina di Regia.

REGIONE TOSCANA La Regione Toscana definirà annualmente e tenuto conto delle disponibilità di bilancio, nell'ambito degli stanziamenti previsti per l'attuazione della Legge Regionale 38/2001, citata nelle premesse, la quota per la partecipazione finanziaria al Patto.

COMUNE DI LIVORNO • potenziamento del numero delle pattuglie della Polizia Municipale in servizio durante lo svolgimento delie principali manifestazioni cittadine, in particolare quelle sportive. Impegno di spesa di €. 34.000,00; • potenziamento del servizio di controllo del territorio svolto in orario serale, con l’attivazione di servizi mirati alla verifica del rispetto delle norme di comportamento previste dal codice delia strada ai fini di prevenire il verificarsi degli incidenti stradali, in particolare predisposizione di servizi svolti con l’utilizzo di strumentazioni quali autovelox ed etilometro nei punti critici del tessuto cittadino. Impegno di spesa di €. 25.500,00; • istituzione di una pattuglia di Polizia Municipale in servizio notturno (02-08) nel periodo compreso tra il 30 settembre / 1 maggio - o almeno in parte dello stesso - attualmente, come noto, non coperto da tale servizio, al fine di fornire risposta alla domanda di sicurezza dei cittadini e supporto nella gestione e nel controllo del territorio alle altre Forze dell’Ordine, in particolare nei fine settimana. Impegno di spesa di €. 25.500,00 nel periodo 30 settembre / 1 maggio • predisposizione di servizi mirati, anche in orario serale ed eventualmente coordinati con altre Forze dell’Ordine, volti a verificare il rispetto delle normative in materia di commercio, gestione degli esercizi pubblici, degli intrattenimenti, immigrazione clandestina, disturbo alla quiete pubblica. Impegno di spesa di €. 15.300,00; • potenziamento di progetti di diffusione della cultura della legalità presso le scuole cittadine di ogni ordine e grado e di interventi finalizzati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della sicurezza stradale tramite la realizzazione di presidi in piazze e luoghi di aggregazione giovanile e la distribuzione di materiale informativo legato ai temi dell'importanza del rispetto delle regole per la propria e altrui sicurezza. Impegno di spesa di €. 10.500,00; • potenziamento delle assunzioni di agenti a tempo determinato per garantire la quantità di personale operante sul territorio comunale soprattutto in concomitanza con i periodi di ferie estive o di maggiore criticità lavorativa (legati ad esempio alla presenza di particolari manifestazioni, eventi ). Impegno di spesa di €. 167.500,00 per l’assunzione di 25 agenti. In ogni caso, l’entità del potenziamento dei servizi già in essere e la realizzazione di interventi, mirati e specifici, essendo legata ad un aumento del numero personale in servizio, principalmente in orario straordinario e serale/notturno, è subordinata all’effettivo finanziamento del progetto da parte della Regione Toscana, finalizzato alla copertura dei costi del personale. Saranno completamente a carico dell’Amministrazione invece i costi relativi all’utilizzo dei veicoli e della strumentazione necessarie all’attuazione dei progetti, oltre alle spese di personale per la cura e prosecuzione delle procedure conseguenti ai controlli effettuati in orario straordinario. Inoltre, al fine di rispondere alla crescente domanda di sicurezza e vivibilità cittadina, e in seguito alle frequenti segnalazioni ed esposti presentati, in particolare dai residenti del quartiere Venezia, in relazione ad episodi di disturbo alla quiete pubblica e di grave intralcio alla circolazione avvenuti principalmente nelle ore notturne, è stato presentato un progetto che prevede la creazione di una Zona a Traffico Limitato in orario serale- notturno nel quartiere Venezia, tramite l'installazione di varchi elettronici di accesso e l'installazione di un sistema di videosorveglianza, parallelo ed indipendente dai varchi elettronici. In particolare il progetto prevede l'installazione di n° 3 varchi elettronici posizionati in: - via delle Venezia, all'intersezione con via Borra; - via delle Venezia, all'intersezione con via della Cinta Esterna; - via Forte San Pietro, all'intersezione con via dei Bagnetti. Inoltre, è prevista l’installazione di altre telecamere nelle aree pedonali limitrofe, ad esempio scali del Refugio, al fine di evitare l'accesso non autorizzato di veicoli nel quartiere tramite le aree pedonali evitando il controllo dei varchi elettronici. Impegno di spesa di €. 405.000,00

COMUNE DI BIBBONA • assunzione a tempo determinato di n. 2 Agenti per due mesi nel periodo estivo, al fine di migliorare il servizio di vigilanza stradale;

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI • assunzione a tempo determinato di n. 4 Agenti per tre mesi nel periodo estivo, al fine di migliorare il servizio di vigilanza stradale;

Nell’ambito dell’Ufficio unico di Polizia Municipale dei Comuni di Castagneto Carducci e di Bibbona, è prevista la realizzazione di un progetto di educazione alla Legalità, con alunni delle scuole medie inferiori su argomenti riconducibili alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti spesa per l’anno 2012: € 5.000 spesa per l’anno 2013: € 8.000

COMUNE DI CECINA a) Sicurezza integrata - controllo del territorio: • assunzione a tempo determinato di n. 7 istruttori di vigilanza (per un totale di 21 mesi) nel periodo estivo, al fine di rafforzare la presenza sul territorio, in special modo nella fascia litoranea e per avere la possibilità di istituire un adeguato servizio di vigilanza in turno serale/notturno; Impegno di spesa di €. 61.000,00 b) Sicurezza stradale - prevenzione incidentalità • incremento dell’attività di controllo mirata alla prevenzione di incidenti stradali dovuti allo stato di ebbrezza a seguito di assunzione di alcool, mediante le risorse di personale rese disponibili grazie alle assunzioni di personale a tempo determinato; • acquisto di n. 2 nuovi veicoli da adibire alle attività di controllo del territorio, di cui uno specificamente allestito come ufficio mobile per il rilievo degli incidenti stradali e per la costituzione di presidi di contatto col Cittadino al di fuori dei normali canali istituzionali presso le sedi accreditate; • acquisto di una nuova centrale operativa per il servizio radio/telefonico del Comando di Polizia Locale, dotata di sistemi elettronici di registrazione delle chiamate, archiviazione degli interventi e di un sistema di comunicazione radio georeferenziato per la localizzazione degli apparati mobili (quindici) in uso agli operatori in servizio. Impegno di spesa di €. 60.000,00 c) Prevenzione situazionale (videosorveglianza) • ripristino di alcune telecamere nel centro storico cittadino (Piazza Carducci); • sostituzione del sistema di registrazione centralizzato in grado di conservare le riprese per il tempo consentito dalla legge; • ampliamento della zona videosorvegliata anche al tratto di Corso Matteotti in prossimità delle Piazze Guerrazzi e Duomo, mediante il posizionamento ed il collegamento di n. 4 telecamere alimentate da gruppo di continuità tampone. Il dispositivo di registrazione, posto in prossimità del centro rete, sarà raggiungibile anche dalla video postazione remota installata presso il Comando di Polizia Municipale e fruibile dai soli responsabile e incaricati del trattamento. Impegno di spesa di €. 15.000,00 d) Educazione alla legalità • programmazione e diffusione di “educazione stradale nelle scuole”, con personale dipendente direttamente impegnato a sviluppare programmi d’intervento in collaborazione con i corpi docenti interessati e con i tecnici della Azienda sanitaria locale per gli aspetti legati all’uso e ai conseguenti effetti di sostanze alcooliche e psicotrope; • sviluppo della collaborazione con le Forze di Polizia, la A.S.L., la Protezione civile, la pubblica assistenza e la Misericordia impegnate nei servizi di soccorso stradale ed assistenza in genere, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e il Corpo Forestale dello Stato; Impegno di spesa di €. 2.000,00

COMUNE DI COLLESALVETTI a) implementazione del sistema di videosorveglianza esistente: • nel 2011 € 13.000,00 per gli impianti di Piazza Repubblica e Cittadella Sportiva a Collesalvetti; • nel 2012 € 9.000,00 per gli impianti di Vicarello; • nel triennio 2013-2015 è previsto l’ulteriore investimento di € 15.000,00 per la sorveglianza dell’isola ecologica di Collesalvetti e di quella in corso di realizzazione a Stagno; b) risorse strumentali per la Polizia Locale: • nel 2011 € 16.000,00 per l’acquisto di una autovettura destinata all’attività di pattugliamento ed € 7.500,00 per l’acquisto di strumentazione per il controllo del tasso alcoolemico dei conducenti di veicoli; • nel 2012 € 33.000,00 per l’acquisto di una nuova strumentazione per il controllo della velocità veicolare in postazione fissa; • nel 2013 è previsto l’investimento di € 25.000,00 per l’attivazione di una rete radio- ricevente con sala operativa da utilizzare per finalità di polizia locale e protezione civile; c) risorse umane per la Polizia Locale: • nel 2013 è previsto lo stanziamento di € 19.000,00 per l’assunzione a tempo determinato di personale di Polizia Municipale al fine di consentire l’ampliamento del servizio fino alle ore 24.00 in almeno 5 giorni della settimana, nel periodo 15 giugno – 15 settembre.

COMUNE DI PIOMBINO a) assunzioni a tempo determinato di personale della Polizia Municipale al fine di incrementare ed ampliare la fascia oraria serale/notturna: € 59.227,00 b) nell'ambito dell'educazione alla legalità, concorso sulla sicurezza stradale: € 6.000,00 c) progetto “Nonni Vigili”: € 7.500,00 d) progetto “ballo sicuro”: € 1.000,00 e) prevenzione situazionale, progetto di videosorveglianza sulla Piazza Giovanni Bovio: € 15.000,00

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO a) Sicurezza integrata - controllo del territorio • acquisto di un ufficio mobile (Fiat Doblò) di supporto a quello già in dotazione (Fiat Scudo), di altri mezzi e strumenti tecnici per incrementare l’attività di controllo del territorio: Impegno di spesa di € 88.500,00 • sistema di video sorveglianza del nuovo centro culturale con biblioteca; b) Sicurezza stradale - prevenzione incidentalità • assunzioni a tempo determinato di personale presso la Polizia Municipale al fine di incrementare ed eventualmente ampliare la fascia oraria serale/notturna. Impegno di spesa di € 80.000,00 • presidio presso gli istituti scolastici, con il coinvolgimento dell’AUSER – Vigili nonni; c) Prevenzione sociale – aree di degrado: • Progetto “Un territorio accogliente e sicuro”: Impegno di spesa di € 26.000,00 d) Educazione alla legalità • campagna di educazione alla legalità: Impegno di spesa di € 6.000,00 e) Risorse strumentali per la Polizia Locale: • acquisto n. 6 giubbotti antiproiettile ad uso degli agenti di Polizia Municipale, in particolare per i controlli serali/notturni; Impegno di spesa di € 4.000,00

COMUNE DI SAN VINCENZO a) Sicurezza integrata - controllo del territorio • potenziamento dell’organico della Polizia Municipale mediante assunzione di n. 3 operatori part time a tempo determinato durante la stagione estiva per il controllo della spiaggia e dei parchi pubblici, con l’obiettivo di contenere anche i fenomeni di abusivismo commerciale: Impegno di spesa di € 16.000,00 b) Sicurezza stradale - prevenzione incidentalità • potenziamento dell’organico della Polizia Municipale mediante assunzione di n. 5 operatori full time a tempo determinato da utilizzare in concomitanza con la stagione estiva: Impegno di spesa di € 64.000,00 c) Prevenzione situazionale (videosorveglianza) • Installazione di alcune telecamere collegate al Comando Polizia Municipale: Impegno di spesa di € 12.000,00 d) Educazione alla legalità • campagna di educazione alla legalità:

I Comuni sottoscrittori si impegnano a valutare la possibilità di conferire ulteriori risorse finanziarie, sulla base di specifici progetti approvati nella Cabina di Regia, assumendo il criterio di compartecipazione in relazione al numero degli abitanti e all'ambito territoriale di realizzazione del progetto. A tali risorse potranno aggiungersi finanziamenti di soggetti i tituzionali pubblici finalizzati alla realizzazione di pecifici interventi per la sicurezza urbana.

Articolo 13 DURATA E VERIFICA II pre ente Patto ha la durata di due anni. L parti convengono di individuare nella abina di Regia l'organi mo che con cad nza alm no seme trale, provvede alla verifica d lle iniziativ promo e degli impegni a unti e dei ri ultati raggiunti al fine di garantire inci ivita e tempe ti ita agli inter enti programmati.

Artico/o 14 ADESIONE DI ALTRI COMUNI II pre ente Patto e aperto all'ade ione degli altri Comuni della Provincia di Livorno an he relativamente a pecifici progetti.

Li orno, 28 novembr 2013

II Vice Mini tro dell 'Interno en. Filippo&JL Bubbico

•!• IL PREFETT DI LIVORNO

•!• p. IL PRE ID NT D LLA REGI T ANA L A E RE AL W LF ARE E ALL POLITI HE P R LA CASA Dott. al atore Allocca 0- J/J __--:______:=~~~~~~ -=--==------~

•!• p. IL PRE ID NT D LLA PR YIN IA Dl LIVORNO IL VI E PRE ID NT DELLA PR YIN lA DI LIVORN Dott. Fau to Bon ignori ~-4 ~ ~"-c' •!• I INDA DEL OMUNE di

- LIVORNO IL VI INDA 0 Dott. Bruno Picchi ~5i=::ceJ

- BIBB NA Dott. sa iorella Marini Cs,~~ A TAGNETO ARDU CI IL VIC INDA 0 Dott. Roberto allaioli

- C INA Dott. tefano Bened tti ~~ ~TTl \ Dott[Lor nzo Bacci ~ k -? ~- r

Dott. Lido Francini

- R P r adesione:

Il Que tore di LIVORNO ll omandante Pro inciale dell ' Anna p. ll omandante Pro in iale dei Carabinieri di LIVORNO della Guardia di Finanza di LIV RNO ala T. Col. G.d.F. Donato Pignataro