MAGGIO 2010 zion i redazione: [email protected] e R Liceo Laura Bassi / Via sant’Isaia 35, 40123 Fai parlare la tua scuola n°2 stages-viaggiSCAMBI Intercultura / cultura e società Interviste • Racconti • Poesie • Fumetti La Divina Ricreazione SporLibrit / Cinema / Teatro

Editoriale 5/10 riCREAZIONE BENTORNATI E BENVENUTI!

La lecture du premier numéro est à peine terminée et voici déjà le deuxième. C’est bon signe. C’est le signe d’un enthousiasme, d’un désir d’écrire qu’il n ¡

faut ici saluer; d’autant que cet enthousiasme semble 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni contagieux et que la participation s’élargit. C’est signe encore que ce journal nous manquait, qu’il fallait redonner à ce désir de participation un lieu où il pourrait s’écrire, et se lire. Car le journal est lieu d’échange. S’il paraît grâce à ses rédacteurs qui utilisent le langage, leurs langages, pour proposer une réflexion sur le monde, Redazione sur la vie, sur l’école, c’est à travers ses lecteurs (in ordine alfabetico) qu’un journal vit, et pour vivre vraiment il doit être attendu, lu, montré, commenté, discuté, critiqué… Nicole Garofoli (II M); Valentina Giardini (IV I); et ce lecteur espéré a un visage: le nôtre. Dennis Giusti (III E); Francesca Lodi (II M); Marta Pillastrini (III I); Eugenia Rossi (I E); Giulia Ruggieri (II I); con il supporto di Maria Thierry Guichard Giovanna Bertani, Patrizia Franceschini, Ida Maffei, Vania Sorarù. Ecco il secondo numero di RiCreazione, che, speriamo, Collaboratori torni gradito ancor più del precedente, accolto con (in ordine alfabetico) grande interesse dagli studenti e dal personale della scuola. Abbiamo ricevuto tanto materiale, fra articoli, Carlotta Bari (V I); Daniele Bergonzoni (sez. E); disegni, foto, poesie e racconti, che spaziano da tematiche Classe I M; Classe II M; Classe III F; socialmente rilevanti, esposte con emozionata Classe IV F; Federica Corniola (II E); partecipazione, a più ordinarie cronache, trasposte fra Dora Dozza (IV D); Amar Eslam (I C); sorriso e ricordo. Avete dato dimostrazione tangibile Enrica Fiacchi (III A); Giulia Follari (I A); che, nonostante la dominanza di modelli comunicativi Ilaria Iaboli (II E); Sara Khorsandi (III C); uniformanti, spersonalizzanti e prefabbricati, le Gioia Langinden (I M); Lesslie Langinden (I M); Chiara Lanzarini (I E); Sara Elena Lanzarini (II E); relazioni costruite sul confronto, – ma anche sullo Manuel Manica (II E); Maddalena Margheri (V I); scontro propositivo - sulla collaborazione, sul rispetto, Martina Marinelli (I M); Margherita Martini (II E); sull’impegno, sull’incontro face to face hanno Monica Menegozzi (V I), Alice Minissale (V I); un’insostituibile funzione per lo sviluppo del pensiero Miriam Molinelli (I A); Giovanna Morfò (II E); critico, che rimane fattore essenziale per la progres- Sandra Muscente (IV I); Martina (II E); sione della nostra storia, in termini di civiltà e non Sara Passuti (I E); Alessandro Piras (III C); di sopravvivenza. Alice Rapisarda (III A); Guglielmo Rossi (V I); Speriamo che facciate crescere sempre più questo Sofia Santuccione (II E); Jessica Scala (V I); giornalino, come luogo di scambio e di formazione Monica Stagni (III I); Mara Vignoli (I E); umana. Giorgia Vivarelli (I E); Yuji (I E), Arianna Zanotti (III I). La redazione Con il supporto di Angela Andreoli, Roberta Curti, Maria Antonietta De Guido, Nadia Fantoni, Thierry Guichard, Anna Nieddu; Teresa Vitale, Leonardo Vacatello.

Stampato in proprio. Contributo per una copia 1 euro

Anno I Numero 2 3 vo te la te te mi te an omaco. inalmen t ola, dur t t . Non immagina allo . Quando f e anche il mio s ario si chiuse così. E così si E così così. ario si chiuse aggiungerlo t , mancavano così pochi metri così , mancavano vide gli si illuminò lo sguardo e vide gli si illuminò lo sguardo di me. verso a correre cominciò nuovo di era l'avevo, ce Oramai mio per r poche cose rimaste. Appena rimaste. cose poche terri- freddo un ho sentito entrata e un ossa nelle penetrò bile che mi di quasi e disgustoso, acre odore e l'ambiente che avvolgeva morte, impressio- Ero addosso. mi pesava ad un'immensa E di fronte nata. i brividi. Ci hanno che metteva sala per stanza in una poi condotto documen- soliti uno dei guardare però non che immaginavo tari, Era solito. poi così stato sarebbe preva- composto un documentario vere, reali, da riprese lentemente perfet- Ricordo im- pressionanti. di una madre le parole tamente mi martellano adesso che ancora ho che volta "L'ultima nel petto: cercando mi stava mio figlio visto di quello che ignaro la folla, tra i suoi occhi con succedendo, stava la che cercavano e sgranati verdi il chiamavano mentre mia figura mio nome però che una p ad un solo passo da me". Il docu- da me". passo ad un solo men chius fantasma. città è una Srebrenica sua corsa verso di me, me lo strap- di me, verso sua corsa E lo vidi cadere... Di nuovo. passe. , ai in origine onte al cimitero onte a. Di fr a allestita come un pic- come a allestita s a di oper s ilm del terrore: sotto al cimi- sotto ilm del terrore: o e eggiat v ' aje tanza, l'essere interamente cir- interamente l'essere tanza, ar empo stesso profondamente empo stesso abbric S vi era la vecchia base olandese, base la vecchia vi era f anch le custodire in cui museo colo uccise moltissimi giovani che si che giovani moltissimi uccise ignari del lì quella sera, trovavano via, portati che li avrebbe destino una serata per passare solamente insieme. è Marzo, il 24 Il giorno seguente, per la credo come per me stato giornata di noi, la maggior parte Siamo viaggio. del più toccante il per visitare andati a Srebrenica più "affol- musulmano cimitero più di 8000 resti che ospita lato", per stato non fosse Se di vittime. avrei di sole, la splendida giornata il dubbio di trovarmi davvero avuto in un f un'es- allestita è stata infatti tero impres- davvero di foto posizione gelida della sfera L'atmo sionanti. s orribilmente da fotografie condata che riprende- e da pareti sgranate delle il colore esattamente vano e al angosciata lapidi, mi rese t amar o e v ano per t aje t ar cano ancora cano enerdì sera di sera enerdì oc ciuti e che siano s tà e ci conducono ale della Slovenia, a si t e un v ono v a della città di Trieste a della città iche lezioni dei nostri iche lezioni apit .

o do uzla abbiamo un incontro t u, seppure per pochi giorni. u, seppure e signore fondatrici di un'as- fondatrici e signore ano la cit a dopo 15 anni lo a mattina del 22 di Marzo del 22 a mattina di noi si aspettava nessuno incon- quello che avrebbe

tr , insieme a S or s erché nel 2010 a Sarajevo i disas- a Sarajevo nel 2010 erché ubjana, c ontriamo tre ragazzi rimasti ragazzi tre ontriamo on tr on mano Srebrenica, fu teatro di numerosi, fu teatro Srebrenica, massa- ed ingiustificati sanguinosi cri. A T c donne che di sole sociazione anc arriviamo finalmente a Sarajevo arriviamo finalmente pomeriggio del 23 nel tardo ci met- Il giorno seguente Marzo. città tiamo in viaggio per Tuzla, che c Dopo la visit a passata e la prima notte L ritrovare i corpi (o almeno i resti (o i corpi ritrovare sì fare congiunti, dei loro dei corpi) che siano ric orfani a causa della guerra che ci che della guerra a causa orfani mo almeno sepolti in maniera digni- in maniera almeno sepolti davvero è una cosa E questa tosa. Nel pomeriggio in- sconcertante. c nel pun che una bomba scoppiò 15 anni fa

L del corso nel veramente trato normale che era come viaggio, noi era di che nessuno dato fosse, prima di quel a Sarajevo mai stato nessuno ma soprattutto giorno, quanto immaginare ad riusciva dalla nos- essere po-tesse diversa stati saremmo in cui la realtà tra nei giorni seguenti. catapultati imma- E' impossibile così. Proprio ed dentro non ci sei finché ginare parte in qualche modo non ne fai anche t SARAJEVO anche all'incontro grazie noi, Tutti prima della par- a scuola avvenuto Sarajevo di una ragazza con tenza e alle specif tri della guerr IL VIAGGIO DELLE QUINTE A QUINTE DELLE IL VIAGGIO abbastanza eravamo insegnanti, in avvenuti sui disastri preparati Mancava al 1995. dal 1992 Bosnia mano. con toccarli solamente P

5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 14

Distrutta dalla guerra. E' paurosa città tutte bianche o tutte nere, incontrate e di vederlo chiara- ed angosciante, le case non esis- ma tristemente realizzai presto mente ancora fervido nei loro tono più. Sono rimasti solo gli che nel primo caso si trattava di occhi, così come non immaginavo scheletri di abitazioni e palazzi. cimiteri musulmani con lapidi di commuovermi. Mai ricostruiti. bianche mentre nel secondo caso Vorrei ringraziare chi mi ha per- 5/10 riCREAZIONE Nei giorni seguenti visitammo di cimiteri ortodossi con lapidi messo di partire e partecipare a Sarajevo, che è perfettamente nere. Non so quali colline fossero questo viaggio e intanto sperare divisa in due parti: quella moderna più impressionanti. Anche nei che la Bosnia riesca a risollevarsi e e quella antica. E' incredibile come giorni a seguire rimanemmo a a ricominciare. E soprattutto che attraversando la città in pullman si Sarajevo dove visitammo la giustizia sia fatta. Perché ci sono vedano case completamente dis- moschea, e incontrammo il gene- ancora persone (incluse logica- n ¡ trutte e disabitate immediata- rale francese che combatté al mente le forze serbe) che negano 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni mente seguite da case moderne e fianco della gente di Sarajevo senza scrupoli l'accaduto, quasi bellissime. La città di Sarajevo è durante l’assedio. prendendo in giro tutta la gente strana, visibilmente reduce da una Non sono sicuramente mancati che è stata massacrata e pren- guerra durata tre anni che ancora momenti piacevoli come il pernot- dendo in giro la stessa Bosnia che tenta di risollevarsi. tamento in hotel e le visite degli in tre anni ha perso quasi la metà E' circondata da "colline bianche" ultimi giorni a Mostar e in Croazia della sua popolazione. e "colline nere". Finché non ne ho ma nel complesso è stato un viag- viste almeno cinque o sei non gio davvero pesante e struggente. Maddalena Margheri V I capivo di cosa si trattasse: sem- Non immaginavo di condividere bravano vedute aeree di piccole pienamente il dolore delle persone UN ORRORE DIFFUSO

hi non vede con i propri contatto con una realtà molto dura senza cuore, che uccidono esclusi- occhi può solo immaginare da affrontare. vamente per il gusto di farlo, pro- Cvagamente gli effetti che A più di dieci anni dalla fine della vocando un dolore indescrivibile e provoca una guerra; solo chi vive guerra, iniziata in questo Paese immenso nei cuori di coloro che questo terribile orrore può com- nel 1992, le persone soffrono anco- riescono a sopravvivere. I soprav- vissuti non si considerano fortu- nati ma al contrario, per molti di loro, continuare a vivere significa continuare a soffrire poiché da un momento all'altro si ritrovano soli e senza tutto ciò che erano riusciti a costruire. Al dolore si aggiungono poi i sensi di colpa perché convivono con l'idea di non avere fatto abbas- tanza per salvare i loro cari, i quali venivano portati via davanti ai loro occhi. La guerra, per queste per- sone, non è mai terminata: esse soffrono ogni giorno per la perdita dei familiari e rivivono continua- mente le scene del massacro che resteranno impresse nella loro memoria per tutta la vita. Bambini, donne, uomini, anziani,

Centro memoriale Potocari (Srebrenica) case, scuole, intere città: la guerra non risparmia niente e nessuno. prendere ciò che significa. ra oggi a causa di tutti i morti che La Bosnia è un Paese che nonos- Io, che ho avuto la possibilità di essa ha provocato. tante tutto sta cercando di rial- visitare parte della Bosnia Dietro alla parola "guerra" ci sono zarsi, ma gli effetti del massacro Erzegovina, sono entrata in degli uomini spietati e crudeli, sono tuttora visibili; infatti moltis- 15

simi sono i buchi (provocati dai sepolti dignitosamente. cano un riparo per sfuggire ai bombardamenti) nei muri delle Sono a conoscenza di tutte queste bombardamenti, anziani che si case, così come i cimiteri. Questa informazioni grazie al coraggio abbandonano al proprio destino. è una delle cose che colpisce mag- immenso di diverse donne che Proviamo ad immedesimarci in

5/10 riCREAZIONE giormente poiché guardando il hanno avuto la forza di raccontare queste persone... Se fossimo al panorama di Sarajevo dall'alto ed l'esperienza vissuta durante l'or- loro posto cosa faremmo? Di cosa attraversando le strade della città, rore della guerra. Queste signore avremmo bisogno? A me baste- sono visibili distese di lapidi bian- vogliono che tutti sappiano ciò che rebbe un piccolo aiuto, solidarietà, che nelle quali sono sepolte per- è realmente accaduto durante la amore. Per possedere ciò e rius- sone di religione mussulmana. guerra di Bosnia, affinché simili cire a trasmetterlo agli altri basta Ad oggi non tutte le vittime sono massacri possano non ripetersi molto poco, ed è per questo n

¡ riuscite ad avere una sepoltura mai più ed inoltre esse desiderano motivo che dovremmo essere con 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni adeguata, in quanto durante la giustizia. il cuore vicini a queste persone per guerra i corpi dei defunti venivano In questo Paese le guerra è termi- trasmettere loro il nostro affetto. gettati nelle fosse comuni e per nata ma nonostante ciò, da qual- La parola guerra significa fine questo motivo non sono ancora che parte nel mondo, in questo della vita e quindi fine del dono più state ritrovate tutte le ossa. Ciò è momento, vi sono case ed intere bello che ogni essere umano pos- causa di ulteriore dolore, è uno dei città bombardate, bambini che siede. motivi per i quali i sopravvissuti urlano dalla paura, caos, ragazzi vivono con la speranza che i propri come me che non hanno la possibi- Jessica Scala V I familiari possano almeno essere lità di andare a scuola ma che cer-

CRONACA DI UNO SCAMBIO BOLOGNA-VALENCIA

4 Marzo 2010, precisa- gna tutti insieme in una discoteca pienissima, abbiamo passato qual- mente alle 19.30, è iniziata a Crespellano: cena ottima e che ora insieme in un centro com- ILla nostra avventura, il musica per tutti. Domenica gli spa- merciale tra bowling e negozi di salto nel vuoto che all'inizio spa- gnoli sono andati a Venezia, men- caramelle. Lunedì dopo un breve venta un po' tutti e rende inizial- tre noi abbiamo passato il giorno giretto nella scuola siamo andati mente timidi, e che in meno di 24 in uno stato tra il sonno e la veglia alla città dell'arte e della scienza; ore si trasforma in una meravi- fino alle 20, quando – di nuovo abbiamo visitato un museo inter- gliosa esperienza che non si vor- insieme - siamo andati a cena a attivo e super tecnologico davvero rebbe più terminare: uno scambio! casa di una nostra amica. Lunedì interessante; poi abbiamo visto I nostri corrispondenti sono arri- gli spagnoli sono stati a Firenze nell’Hemis-ferio un film sulla vita vati stanchi morti la sera del gio- con la prof Cenacchi, il martedì a delle sardine. Martedì abbiamo vedì, li abbiamo portati a casa e flash giovani con la prof Russo. fatto un giro per la città con la prof dopo una buon piatto di tortellini Mercoledì neve... e ancora neve! Concha, che è riuscita a farci cam- sono tornati come nuovi, carichi Uscire è stata un'impresa, ci minare, vedere molte cose (Plaza come molle per i giorni successivi. sarebbe voluto lo slittino! Siamo de la Virgen, Cattedrale, Lonja...) e Il venerdì hanno potuto visitare la andati a fare a palle di neve ai divertire molto di più di quanto ci nostra scuola; poi, verso le 10 sono Giardini Margherita e la sera siamo aspettassimo. Mercoledì è stata la andati a fare un giro per Bologna, rimasti tutti insieme per salutarci giornata del relax: spiaggia, sole, accompagnati dalla prof Malvi, bene. mare, porto e shopping. Giovedì hanno visto le solite cose impor- Il 20 Marzo abbiamo invece ini- abbiamo visitato l'Oceanografico, tanti della città, quelle che noi ziato la parte spagnola dello scam- un mega parco naturale con pin- conosciamo a memoria, ma che a bio con una leggera pioggia e l'ap- guini, beluga, fenicotteri rosa e guardarle bene lasciano sempre a pena finita festa di Fallas. La sera simpaticissimi squali. Venerdì bocca aperta come le trote in alta siamo andati in centro in un Pub siamo stati tutto il giorno a scuola stagione; infine il pomeriggio che si chiama ''Casa Matilde'', dav- e la sera in una discoteca vicino al shopping a volontà: Scout, via Indi- vero molto accogliente. Domenica porto. E ecco... è già tutto finito! pendenza e una corsa in piazzola. abbia-mo potuto assaggiare la Sabato abbiamo festeggiato il paella e quando ci siamo trovati Classe IV D compleanno di una nostra compa- nel pomeriggio, tutti con la pancia 6 LO SCAMBIO CON MONACO DI BAVIERA 5/10 riCREAZIONE

utto ebbe inizio il 15 aprile, smontarvi le fantasie, in Germania alcuni anche questa giornata è che sembra già passato da i biondoni e occhi azzurri sono stata abbastanza distruttiva). Ttroppo tempo. Stazione cen- (quasi) pura immaginazione! E ora diamo conto delle espe- trale di Bologna. Ore 11.55. Ognuno La mattina stessa ci ritroviamo in rienze “costruttive”. Purtroppo

con le proprie valige, ma tutti una magnifica piazza alias Marien- non è ottobre quindi niente n ¡ quanti con la stessa voglia di poter platz, il meraviglioso cuore di Oktoberfest, ma nessuno ci ha 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni finalmente rivedere i nostri com- Monaco. Poi abbiamo visitato chiese, negato la festa di primavera pagni d’avventura. Sei intermina- musei e metropolitane, e fin da (Frühlingfest), una piccola Mirabi- bili ore di treno, passate tra subito è stato chiaro che il nostro, landia con (tanta!) birra. Inoltre musica, dizionario di tedesco, dor- più che uno scambio d’istruzione, per la gioia della magnifica, lim- mite e “Frank”. Scesi dal treno, sarebbe stato uno scambio-DIS- pida, ecc. ecc... prof. Bertani, vediamo in lontananza una massa TRUZIONE: una compagna, accor- siamo stati alla Gliptoteca (e già unica di ragazzi tedeschi correrci rendo a vedere la partita del dal nome potete immaginare...), incontro e abbracciarci. Finalmente Bayern, è caduta dalla bici imbat- dove abbiamo visto statue greco- eravamo a Monaco! tendosi in macchine assassine e romane dalle pose bizzarre; e non

Dopo una prima sera di agitazione provocandosi un livido unico dal bastava la Gliptoteca, ci voleva post-arrivo, il giorno successivo ci piede alla coscia; un’altra aveva il anche la Pinacoteca, ove siamo ritroviamo davanti a un edificio tendine del piede che gridava riusciti a far suonare innumerevoli che poteva sembrare tutto fuor- pietà; un’altra ancora è riuscita a volte l’allarme: insomma, tra un ché una scuola: anfiteatro per le cadere su una scala mobile; infine i Picasso e un Dalì rischiavamo di feste estive, una sala da fare invi- più erano raffreddati e malaticci. rimanere lì (si apprezzi la rima). dia al parlamento, la mensa farcita Non da meno è stata la gita al lago Tornando seri (cosa che, scusate, d’ogni cibo calorico, lavagne che insieme ai “deutsch”, dove abbiamo non ci appartiene) abbiamo visi- scorrono su e giù per il muro e dimenticato tre naufraghi su un’isola. tato anche il campo di concentra- biblioteca munita di cuscini multi- La domenica in famiglia l’abbiamo mento di Dachau, un campo più colori. E care ragazze, tanto per passata in tanti modi diversi (e per che altro commemorativo e per la 7 maggior parte ricostruito. Un altro dare anche la figuraccia più rius- valige e il doppio di fazzoletti. giorno ad Augsburg, una cittadina cita: stavamo uscendo dal metrò il Davvero lacrime a fiumi per finire deliziosa non lontana da Monaco, giorno della partita Bayern-Lyon e un avventura così bella, che abbiamo visto il quartiere Fuggerei, vediamo delle gran masse di rimarrà nel nostro cuore.

5/10 riCREAZIONE forse il quartiere di edilizia popo- ultras; pensando che fossero del Speriamo di aver imparato un po’ lare più antico del mondo, desti- posto abbiamo iniziato a urlare: più di tedesco e ancor di più siamo nato a persone non abbienti e cris- “Bayern! Bayern!” e... No! Erano contentissimi di aver trovato per- tiane, con tipiche, deliziose della squadra avversaria! sone così straordinarie e simpati- casette bavaresi; sulle finestre – Insomma, ne sono successe dav- che. Speriamo che ci aspettino dettaglio abbastanza inquietante – vero troppe, e in un lampo tutto è perché... abbiamo intenzione di abbiamo osservato numerosi gatti... giunto al termine. Così è arrivata ritornare! n

¡ finti! Abbiamo anche trovato uno “l’ultima cena”, che naturalmente Speriamo anche di non avervi 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni splendido negozio di dischi, il cui è sempre la più divertente! Tra annoiato. Bella a tutti! negoziante sembrava uscito dagli foto, abbracci, facce peste e nuovi anni ’70. Un mito! amori ci siamo ritrovati la mattina Sara Lanzarini e Tra gli aneddoti, vogliamo ricor- dopo su un binario, con venti Federica Corniola II E IL MONDO E’ UN’AVVENTURA BELLISSIMA Un’eco dallo scambio con Monaco di Baviera

che cos'è questa città? mare, è lì che è d'obbligo tornare, una storia, bellissima e indelebile e Questo cielo piccolo, minus- per ridere, scherzare, parlare in ognuna vi sono parole mai dette E colo? E questo mio letto l'italo-tedesco e sentire i brividi giù ma che ognuno sa, dentro sé. oramai a me totalmente estraneo? per la schiena mentre senti che il E ci sono cose che vanno oltre ogni Sento una mancanza. I miei occhi mondo vive attorno a te, e respiri barriera, linguistica o di usanza hanno bisogno di spaziare dentro la sua musica a pieni polmoni. che sia. Ho imparato che esiste un quel cielo grande come il mondo, Ci sono secondi, momenti, attimi linguaggio universale, che non grande come MarienPlatz. interminabili che trascorreresti necessita di corde vocali e lin- Ti rendi conto mentre passeggi per scrivendo una canzone, mentre guaggi specifici; solo su quel bina- quelle strade di quanto possa offrirti speri con tutta te stessa che su rio ho capito gli sguardi di tutti, quella fetta di mondo: i sorrisi della quei binari, che stai fissando con tutte quelle lacrime sulle nostre gente, il colore della birra schiu- occhi vuoti, non passi mai più il guance, bagnate di storie tutte mante nei boccali che aspetta solo le treno la cui destinazione si chiama diverse e tutte meravigliose. tue labbra al bordo del bicchiere. "ritorno alla realtà". Ci sono attimi Non ci sono parole per raccontare. La nostalgia mi si è arrampicata in in cui basta scambiarsi uno Posso solo dire che il mondo è petto e lì resta, ferma, inerte ad sguardo, un sorriso velato di un'avventura bellissima. aspettare. C'è quel bisogno da col- lacrime. E ogni lacrima racconta Martina Nicosia II E

Da Ernest a Sandra, MA SEMPRE A PAMPLONA!

entre sorseggio un caffè e ricordo che Ernest Hemingway, sbocconcello un churro al grande scrittore del XX secolo, tra MCafé Iruña, mi accorgo che le sue molte opere, scrisse il al tavolo a fianco un bel signore romanzo “Fiesta”, con il quale con maglione da marinaio legge El diede grande popolarità alla festa Pais fumando un sigaro. Ah, la di San Fermin di Pamplona. Si affe- Spagna, in cui ancora si può zionò molto a questa città e per fumare nei locali! molti anni vi tornò nel periodo Lo guardo meglio e …sì, è proprio della festa. Si affezionò molto lui, il grande Hemingway! Ripenso anche alle persone del posto... alla lezione della Prof.ssa Stagni S: Buongiorno Signor Hemingway, sulla letteratura americana e è un piacere avere la possibilità di 8

trovato molti amici, persone indi- menticabili, che hanno lasciato il segno nella mia vita, persone alle quali penso spesso quando non

sono qui, e che, quando riparto, 5/10 riCREAZIONE echo mucho de menos (mi man- cano molto). I Pamplonesi sono aperti, disponibili, divertenti. Ci parli per pochi minuti e già ti senti loro amico. Questo è come mi sono

sempre sentito tra di loro: un n ¡ amico. Ti mettono a tuo agio, ti 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni stanno vicino se hai bisogno, sono grandi compagni di risate e di pas- satempi divertenti. S: E la città? EH: La ciudad me encanta (La città mi incanta). È piccola, è vero, ma è quasi magica. Giri per queste strade, ti guardi intorno e non puoi che essere affascinato. L'atmosfera che c'è...non saprei nemmeno des- criverla. Probabilmente sono io a viverla così, magari un altro al mio posto non vedrebbe tutto questo. Ma a me ha dato sempre queste sensazioni. La prima volta che sono venuto a Pamplona è stata una delle esperienze più belle e affasci- intervistarla. Cosa l'ha colpita rato. Ci sono poi tornato varie volte. nanti della mia vita, e non ho potuto tanto dei San Fermines da scrivere S: A parte la sua esperienza di che tornarci più e più volte. Sono un libro su questo evento? scrittore, che mi dice della gente, convinto che sia una città nella EH: Persone che corrono davanti a degli abitanti di Pamplona? quale si desidera tornare per forza. dei tori impazziti, che rischiano di EH: Ho conosciuto molte persone Come minimo per ritrovare i propri essere ferite e addirittura uccise venendo qui, anno dopo anno. Ho amici pamplonesi. (sorride n.d.r) da questi animali terrorizzati dal passato ore e ore al Cafè Iruña, Io le consiglio di tornarci durante i chiasso e dall'atmosfera della città. questo bellissimo bar a Plaza del San Fermines. Chissà che non Mi ha incuriosito. Castillo, a chiacchierare con la finisca per innamorarsene anche Ho visto tutto questo la prima gente, a farmi raccontare come si lei, come me! volta nel 1923, e mi sono innamo- vive in Navarra, a fare amicizia. Ho Sandra Muscente IV

polivalente “oui”, e dopo quattro si TOULON è ormai tanto padroni del francese che riesci a farti capire da tutti Uno scambio lungo 10 giorni senza che ci sia bisogno di gesti. A studenti italiani sotto che ti parlano in francese e ai quali quel punto nemmeno seguire le la pensilina 25 dell’au- devi rispondere in francese cer- loro lezioni sembra impossibile, 28 tostazione. cando di capire, dai loro sorrisi perlomeno non quanto lo è muo- Comincia così il viaggio della 3° I compassionevoli, se ti hanno capito. versi nel loro liceo. La scuola è così verso la Francia, tra gente che La mattina dopo quando poi rivedi grande che qualcuno si è perso e ha canta a squarciagola e gente che si la facce italiane speri di poter par- dovuto chiamare la prof in soccorso abbuffa di panini. lare la tua lingua, ma il passo del per avere istruzioni. Dopo dieci ore arriviamo a destina- non ritorno è stato compiuto e così Non c’è da stupirsi, uno scambio pre- zione e parte ufficialmente l’avven- ti ritrovi a parlare una miscela di vede sempre dei dispersi, il fattaccio tura. Ognuno di noi viene all’im- italiano e francese. è successo anche a Marsiglia, ma for- provviso catapultato in una casa Dopo tre giorni si riescono a tenere tunatamente le disperse avevano una “buona scusa”: SHOPPING. sconosciuta circondato da francesi discorsi che vanno oltre il timido e 9 Il richiamo dello shopping sfrenato accontenti di sapere i nomi dei giato ogni negozio, e ripensi al tuo non fa nessun tipo di distinzione, locali e dei negozi più belli.. banco di scuola fissando il portafo- soprattutto quando bisogna trovare Il puro divertimento però riesce glio vuoto perché speravi di ripor- qualcosa da indossare per uscire la sempre a ritagliarsi un ampio spa- tare indietro qualcosa per com-

5/10 riCREAZIONE sera. zio, e tra una gita e l’altra capita prare le patatine alle macchinette. Eh si! La sera si esce tutti insieme, che nascano love story tra francesi Finisce tutto così, con 28 francesi in più di 50 ad affollare pub, auto- e italiane…..più scambio di così!!!!!!! che con la lingua di fuori inseguono bus e spiagge. Tra litigi, risate senza fine e sco- un pullman dai vetri oscurati e 28 Non crediate però che lo scambio perte di ogni genere, come il fatto italiani che dentro quello stesso sia solo divertimento, ci sono anche che una pizza arrivi a costare 13 pullman e dietro quegli stessi vetri momenti culturali come la visita di euro, l’ultimo giorno arriva, pronto promettono di ritornare. n

¡ città importanti e musei, dove è a trascinarti nuovamente nella quo- Lo scambio continua.. 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni necessario prendere appunti per- tidianità. ché tornati a scuola c’è la verifica e La sera ti ritrovi seduto sulla valigia Arianna Zanotti III I non sono sicura che la prof si che non si chiude perché hai svali-

UN’ESPERIENZA DI STAGE La classe III F racconta

uest'anno la classe III F ha abbiamo capito che, unendo le abbiamo tutti tratto insegnamenti partecipato ad un progetto forze, possiamo fare grandi cose. e nozioni nuove ed interessanti Qdi stage diviso in due parti: La seconda parte è stata svolta che hanno ampliato il nostro baga- la prima, che ha occupato la mag- nella seconda settimana di Aprile, glio di conoscenze personali e sco- gior parte dell'anno, si chiama di cui un giorno è stato dedicato lastiche, ed è per questo che rin- copyright e richiede ai ragazzi di alla visita della scuola superiore di graziamo le sedi che ci hanno mettersi in gioco per creare una giornalismo. La classe ha impa- accolto. Alcuni di noi hanno parte- cooperativa virtuale in grado di rato, scoperto e visto tecniche e cipato a conferenze stampa, altri soddisfare i bisogni della società. metodi con cui i ragazzi si eserci- hanno scritto articoli, altri hanno Ci siamo divisi in gruppi, aventi tano per l'esame che porterà loro fatto comunicazioni radio. ognuno uno specifico ruolo: par- a diventare giornalisti. Ammettiamo che all'inizio l'idea di tendo dal diario di bordo, fino ad Negli altri giorni, ognuno di noi si è recarci in sedi di lavoro estranee e arrivare ai bilanci annuali. Quando recato in una diversa sede di apparentemente non finalizzate ai c'è stato presentato questo stage lavoro per fare esperienze sulle nostri studi, ci aveva impaurito. la classe ha deciso di lavorare al varie forme di comunicazione. Trovandoci poi davanti a persone "progetto cooperativa", accanto- Hanno reso possibile questa nos- serie e qualificate, che ci hanno nando il "progetto ricerca". tra esperienza "Flash giovani", accolto e seguito nel migliore dei Questa scelta ha fatto sì che si svi- "Consumatori", la sede della modi, ci siamo ricreduti e abbiamo luppasse maggior coordinamento Provincia, il Resto del Carlino, dato il meglio di noi per far frut- nel lavoro, facendo risaltare le Radio "Città del capo", Radio tare questa esperienza. nostre qualità all'interno del "International", Radio "Fujiko". gruppo classe. Il progetto ci ha Nonostante che le sedi fossero Classe III F aiutato a essere più uniti e molto diverse, confrontandoci 10 STAGE: I DIRITTI DELL’INFANZIA La classe IV F racconta 5/10 riCREAZIONE

diritti dell'infanzia: un tema neata la mancanza di volontà da attiva in casi di necessità questa controverso quanto attuale, se parte delle istituzioni di proteggere realtà chiamata UNICEF. I ne sente parlare tutti i giorni, i soggetti deboli della società. Conoscere i progetti attuati - ma pochi sanno realmente in cosa Queste situazioni di povertà e di come la costruzione di scuole, di consistano. Nello svolgimento del degrado possono essere arginate pozzi e di ospedali; l'assistenza ai n ¡

nostro percorso abbiamo tentato grazie ad un “turismo responsa- bambini denutriti e malati; la dis- 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni di percepire la realtà riguardante i bile”, promosso dall'associazione tribuzione di medicinali, di beni di bambini . COSPE, il quale mira alla conos- prima necessità, di zanzariere per Spesso questo argomento è trat- cenza della cultura del luogo visi- combattere la malaria e il pronto tato in modo fin troppo superfi- tato, alla consapevolezza delle intervento in caso di catastrofi ciale; infatti quello che si conosce necessità del Paese e quindi all'in- naturali (un esempio attuale è il è soltanto una piccola parte di un cremento dell'economia locale. terremoto di Haiti) - ha coinvolto e insieme ben più grande: dietro alle Questo concetto di turismo si è sensibilizzato tutti noi. immagini che ci vengono proposte successivamente collegato al tema Concludiamo affermando che della povertà, della fame, della dell'immigrazione, intesa come questa bellissima esperienza ci ha guerra e del dolore vi è una realtà regolare o clandestina, e al conse- permesso di crescere e di conos- di disagio. guente bisogno di integrazione cere meglio il mondo in cui I Paesi occidentali tendono a sociale e di conoscenza reciproca. viviamo. Abbiamo capito l'impor- considerare scontati beni come il Abbiamo concluso il nostro lavoro tanza di non rassegnarsi alla gabinetto, che, invece, città come di stage, incentrato sui diritti realtà, ma come l'UNICEF, il Bihar in India hanno visto per la dell'infanzia, direttamente a Roma COSPE, Amnesty International ed prima volta solo il 16 Febbraio del presso la sede UNICEF. Roberto Emergency hanno dimostrato, con 2010. Sembra incredibile, ma Montebovi, un rappresentate di l' impegno e la volontà le situa- questo tipo di problema impedisce tale organizzazione, assieme a zioni possono cambiare. a tanti di frequentare la scuola, la alcuni collaboratori, ci ha spiegato quale oltre ad essere difficile da come si articola, si organizza e si Classe IV F raggiungere, manca di acqua e di servizi igienici distinti per maschi e femmine. Tutti noi conosciamo la parola “guerra”, altro ostacolo all'istru- zione, ma non sappiamo effettiva- mente che cosa questa comporti. Grazie al nostro incontro con Emergency abbiamo scoperto che troppi bambini rimangono vittime di mine inesplose le quali, parados- salmente, sono “nascoste” sotto forma di giocattolo proprio per attirare e nuocere ai più piccoli. Questa è una strategia militare volta a fiaccare le basi di un Paese che così non avrà più un futuro. All'interno di queste situazioni di guerra è purtroppo nella norma la violazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, come abbiamo capito grazie agli incontri con Amnesty International, durante i quali ci sono stati mostrati articoli riguardanti la violenza e lo sfrutta- mento sulle donne e sui bambini. È stata successivamente sottoli- 11

DA GRANDE…VOGLIO FARE IL PASTICCIERE

iao ragazzi, il mio nome è affettare il pane, tagliare la carne, dalle 9.00 alle 13.30. Sono seguito

5/10 riCREAZIONE Alessandro e frequento la mettere la pasta nel bollitore e da una tutor e dalla responsabile C classe III C del Liceo di controllarne la cottura, tenere del settore gastronomico della Scienze Sociali Laura Bassi. Vi ordinata e pulita la cucina, soprat- CIM che, in pochi mesi, mi ha inse- voglio raccontare della mia espe- tutto sui piani di lavoro; inoltre, gnato molte cose. Mi occupo della rienza di stage, che ho cominciato aiutavo nella preparazione dei preparazione e del confeziona- lo scorso anno scolastico e che sto condimenti e delle portate. In mento delle marmellate, della pre- proseguendo anche questo anno. cucina, mi piaceva assaggiare la parazione di liquori (limoncello, n

¡ Nell’anno scolastico 2008-2009, pasta e fare i sughi, mi piacevano liquirizia, distillato d’arancia, 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni ho svolto, dal mese di novembre anche le altre attività, ma prefe- nocino, etc.); collaboro in cucina fino a maggio, uno stage di tipo rivo non tagliare le patate; mi per la preparazione di biscotti, professionale grazie ad un sarebbe piaciuto usare la mac- salatini, torte, per la tostatura Progetto di Alternanza Scuola- china per il sottovuoto, la mac- delle arachidi che serviranno per Territorio, presso il bar ristorante china trita carne, l’affettatrice e la fare il burro d’arachidi. A volte, “Le torri” della cooperativa IT2 in macchina del caffè, ma questi quando hanno bisogno di aiuto alla via della Liberazione a Bologna. Mi compiti erano svolti da persone mensa della cooperativa, prendo recavo a “Le torri” ogni martedì più esperte di me. le ordinazioni e servo le pietanze dalle 9.00 alle 14.00 accompa- Quest’anno sto svolgendo lo stage richieste. gnato dal mio educatore. Durante formativo nell’ambito del Progetto Mi diverte svolgere tutte le attività lo stage ho imparato a preparare, PIAFST (Percorsi in Alternanza tra e ciò che mi piace di più della cucinare e servire alimenti e pie- Formazione Scuola e Territorio) cooperativa CIM è la passione, la tanze varie. La mia giornata di presso la cooperativa sociale CIM; cura e l’impegno che ci mettono i stage cominciava con la firma del la sede della cooperativa CIM è a ragazzi e i responsabili. registro presenze, poi indossavo la Villa Pallavicini, vicino a Borgo Dal prossimo anno, lascerò la divisa obbligatoria, mi recavo in Panigale. Nella cooperativa si svol- scuola Laura Bassi e frequenterò cucina, dove il mio referente mi gono molte attività: nella “Bottega una scuola professionale per la ris- indicava cosa dovevo fare. Avevo di Penelope” si costruiscono pro- torazione; mi piacerebbe imparare un responsabile di cucina, lo chef, dotti artigianali di oggettistica a fare il pasticciere. e quello di sala, tutti e due simpa- come i regali di Natale; in “Talita Di seguito, vi lascio alcune gli tici, ma quando qualcuno sba- kum” sono realizzati manufatti ingredienti e i materiali che ho gliava per grave disattenzione si meccanici o di falegnameria; nella usato per preparare il liquore di arrabbiavano molto. Il personale di “Taverna del castoro” si svolge liquirizia e la marmellata di sapori cucina e sala era costituito da attività di ristorazione per orga- nei mesi precedenti il periodo dieci persone; il mio ruolo princi- nizzare feste e cerimonie varie. natalizio…. la procedura usata è un pale era quello di aiuto cuoco. Mi Anche quest’anno frequento lo segreto della cuoca. occupavo di: lavare le verdure, stage, nella giornata di martedì Alessandro Piras III C

Liquore alla liquirizia Marmellata dei sapori Ingredienti Materiale Ingredienti Materiali  1,5 kg liquirizia • caraffa  3 kg di mele cotogne • pentola di acciaio 5 litri di alcool • bilancia   3 kg di mele golden • un recipiente per  7 litri d’acqua • pentola  4,5 kg di prugne • la frutta pulita  1,5 kg di zucchero • mestolo vanigliato • spatola  2,5 kg di pere • un recipiente per 5 kg di zucchero • gastro (teglia) alta   14 bottiglie di vino nero • gli scarti • cucchiaio legno 12 kg di zucchero • coltelli • frusta   5 limoni • tagliere • spremi agrumi

12 PICCOLI GESTI, GRANDI RISULTATI Conferenza sull'applicazione delle Leggi razziali presso il nostro Istituto 5/10 riCREAZIONE olitamente, la parola “Oloc- conferenza, ci piace pensare che fievole voce, quanto piuttosto per austo” suscita in chi l'ascolta la dimenticanza di indicare la il modo in cui ce li ha presentati. S la seguente lista di senti- “razza” di questi studenti (allora Ha parlato della magnanimità del menti: indignazione, rabbia, incre- nostri coetanei) sia stata un enne- padre e della nonna, dell’aiuto che dulità, odio profondo verso la cosid- simo piccolo gesto di grande hanno dato a persone ebree, nas- detta “razza ariana” e soprattutto bontà. Così come l’aver evitato di condendole per evitare il loro n una forte compassione nei confronti scrivere il loro nome nelle ultime arresto. ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni delle vittime del genocidio. righe dell’elenco, separandoli dagli E' stato in quel momento che nomi e In alcuni individui, insoddisfatti del altri privatisti (procedura d'archi- date hanno “preso vita”. Attraverso proprio paese in modo quasi anti- vio regolata da decreto statale) quella narrazione, le “vicende” patriottico(aggiungerei), si ha per poter in qualche modo aiutare hanno assunto una dimensione, come una repulsione verso gli ita- questi ragazzi a non essere discri- passando da semplice avvenimento liani che hanno seguito ed ese- minati e umiliati. storico a qualcosa di più: ricordo di guito gli ordini del Duce. Forse c'è Abituati a studiare le solite nozioni una figlia e di una nipote carica d'or- da vergognarsi di essere italiani! e le stesse date da anni, quasi tutti goglio e d'amore nei confronti del Ma, quasi a sfatare questo convin- gli studenti sentendo il binomio padre e della nonna. cimento, la prima impressionante “conferenza” e “leggi sulla segrega- L'esperienza è stata talmente toc- frase dell’ing. Lucio Pardo (ospite zione durante il fascismo”, saranno cante ed interessante da spingere dell’incontro tenutosi in succur- stati inizialmente colpiti da noia, gli studenti a rimanere seduti in sale il 22 febbraio u.s.) è stata: rigetto per la ripetitività dell'argo- silenzio fino alla fine (cosa quasi “Siate orgogliosi di essere italiani, mento e probabilmente una sorta di impensabile!) per poter carpire ragazzi”, seguita da esempi di “snobismo” nei confronti della anche le ultime conclusioni del generosità nei confronti del conferenza tenutasi in Cinestudium. signor Pardo. Anche fin dopo il popolo ebraico e in particolare nei Se inizialmente gli stessi senti- suono della campanella! confronti suoi e della sua famiglia menti sono stati nuovamente sus- da parte di “piccoli eroi” che, citati dalla visione del PowerPoint Alice Minissale V I anche con poco, hanno contribuito della professoressa a fare veramente tanto. Anche Bertani, vista la solo cercando di “non sottoli- presenza di date, neare” l’appartenenza ebraica di decreti (rappresen- studenti soggetti ai punti del tanti dell'incoe- decreto sulla segregazione raz- renza e dell'infon- ziale, come successe presso il nos- datezza delle leggi tro Istituto a partire dal 1938 contro gli ebrei) ed (anno di approvazione e applica- esempi “su carta” zione da parte del regime fascista (semplici nomi delle leggi sull'allontanamento come quelli che progressivo del popolo ebraico da siamo da sempre tutte le attività pubbliche). stati abituati ad Per ragazze come Dina Rossi e le imparare a memo- sorelle Senigallia, costrette a las- ria), non appena la ciare l'istituto Laura Bassi e conti- signora Alessandri, nuare gli studi presso scuole pri- testimone in vate istituite dalle comunità ebrai- quanto nipote e che per poi sostenere gli esami da figlia di “giusti” ha privatisti, era previsto che venisse preso la parola, è indicata la “razza ebraica”. Questo calato il silenzio in però non è avvenuto: accanto al aula. Non perché loro nome, nei registri, non c’è raccontasse orrori nessuna scritta, al contrario di e tremendi avveni- quanto è avvenuto in altre scuole menti (in parte è di Bologna. Come ha riferito la stato così) né tanto prof.ssa Bertani, relatrice della meno a causa della

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gli anni. A differenza dei cinque COSA FARE DA GRANDE? anni precedenti, le persone con le quali entri in contatto provengono Dal liceo all’università: una testimonianza da realtà diverse dalla tua: regioni,

5/10 riCREAZIONE momento in cui decisi alle superiori, dopo cinque anni, Stati ma anche età differenti. È cosa fare “da grande” lo sembra quasi di vivere in un pic- interessante notare come, in molti IL ricordo ancora bene. Era colo paese di provincia. Tutti bene casi, il gruppo che si viene a il secondo anno di liceo e mi tro- o male si conoscono ed il rapporto creare sia composto da studenti vavo con la classe in gita a Londra. con alcuni dei docenti sfocia, in Erasmus, coetanei e non; ognuno Seduto davanti alle metope del alcuni casi, nell’amicizia e, perché con una propria esperienza di vita. Partenone esposte al British Mu- no, in una sorta di complicità. Il È proprio con queste persone che n

¡ ci si ritrova per preparare gli 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni seum, eredità dell’ottocentesco mondo universitario, al contrario, imperialismo britannico, rimasi ti mette di fronte a quello che un esami o, più semplicemente, per come imbambolato ad ammirare la giorno sarà la vita vera. La tua un aperitivo dopo ore ed ore di perfezione raggiunta dalle abili persona si riduce ad un numero, lezione ininterrotte. mani degli scalpellini del V sec. a.C. una “matricola” inserita in una Ora, a pochi giorni di distanza Man mano che la spiegazione della lunga lista di candidati ad un dalla discussione della mia tesi, nostra professoressa proseguiva, esame. Quello che in passato era ripercorro con la memoria tutto cresceva in me la consapevolezza inizialmente un “orario provviso- ciò che mi sono lasciato alle spalle di ciò che un giorno avrei voluto rio” e successivamente “defini- e, ripensando alle parole di un sim- essere: uno studioso di storia ma tivo” scarabocchiato nelle prime patico professore di Storia Greca ancor più di archeologia, ovvero pagine della Smemoranda, ora si conosciuto il primo anno, lascio a degli indizi lasciati per noi da tramuta in una lunga lista di voi questo semplice ma impor- ignari antenati, inconsapevoli “esami a scelta”, inseriti in un tante consiglio: studiate, ovvia- dell’importanza che un giorno di studio ormai zeppo di mente, ma non dimenticate di avrebbero avuto per noi moderni. corsi da frequentare. godervi appieno questa espe- Il primo impatto con il mondo uni- Superato questo primo impatto, rienza! versitario resta nella maggior cresce sempre di più in te la Da ex studente delle Laura Bassi, parte di chi, come me, ha appena volontà ed il desiderio di portare a ed ora anche da ex studente, fac- concluso questo cammino e si termine questo percorso profes- cio un grosso in bocca al lupo a guarda indietro, il più marcato dei sionale che tu hai scelto in prima tutti coloro che, a breve, intra- ricordi. La novità più grande persona, durante il quale sei prenderanno questa avventura. risiede sicuramente nel rapporto accompagnato ed incoraggiato che vi è tra studenti e professori: dalle nuove amicizie nate durante Daniele Bergonzoni, ex studente della sezione E

a Bologna, fuori zioni. I nostri prossimi concerti Il coro “BASSI&CO”: città, e anche con saranno: la sera dell’11 maggio "I cori proveniente classici in classe" (Bologna, Aula musica ed emozioni dall'estero. A magna di S. Lucia), il 21 maggio coro delle Laura Bassi, c onf ermare "Giovani in Folk" (Bellaria, Igea diretto dal professor questo crescente successo è la par- Marina, Rimini), la sera del 27 mag- IL Michele Napolitano, ha tecipazione di un gruppo di ex stu- gio "Concerto Finale del Progetto avuto inizio cinque anni fa. denti della scuola, ora universitari, Cori" (Bologna, Chiesa di S. Cristina L'inizio è stato un po’ travagliato: che hanno voluto continuare, sia della Fondazza). alcuni coristi (ad esempio i matu- per la bellezza dell’esperienza Il coro è molto unito: ci aiutiamo a randi) hanno dovuto abbandonare a canora, sia soprattutto per la vicenda, condividiamo tutti insieme causa dello studio, e la loro assenza grande affinità che si è creata all'in- le bellissime emozioni dei concerti; creava delle difficoltà nell’esecu- terno del coro e con il maestro. Il ogni volta è un'esperienza appas- zione dei brani. Con il passare degli gruppo si incontra una o due volte sionante e nuova, che consigliamo anni si è trovata una soluzione: ci alla settimana, di lunedì o merco- a tutti di provare. Perciò se qual- siamo uniti al coro del Copernico e ledì, alle Laura Bassi o al Copernico cuno è interessato ci fa molto pia- la fusione ha determinato un salto in base alle esigenze dei coristi. Il cere, anche perché cerchiamo delle di qualità. Nasce così il coro nostro repertorio è costituito da voci maschili. Per l’iscrizione biso- "Bassi&Co", formato da cinque brani classici, popolari e multiet- gna rivolgersi al professor Caforio. sezioni vocali diverse: soprani, nici, a seconda dei concerti che ci Vi aspettiamo! mezzosoprani, contralti, tenori e vengono proposti. Infatti il coro bassi. Abbiamo fatto molti concerti tutti gli anni partecipa a delle esibi- Giovanna Morfò II E 14 I DOCENTI della 2M

del Liceo delle scienze sociali 5/10 riCREAZIONE n ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni

Interpretazione e matite di Sandra Wojcik 2 M

15 INTERCULTURA

società attuale va verso una società multiculturale con i problemi e le difficoltà che ogni diversità

5/10 riCREAZIONE razziale, religiosa, sociale ed economica implicano. I concetti di integrazione, tolleranza, solida- La rietà diventano un impegno costante e devono essere nuovamente ridiscussi e approfonditi alla luce del cambiamento continuo della società. E’ la frontiera delicata della globalizzazione che concerne ora anche il mondo dell'educazione (Piano dell’Offerta Formativa del Liceo Laura Bassi 2008/2009). Il Liceo Bassi, nell’ambito dell’attività di accoglienza, predispone uno spazio sul giornalino indirizzato agli alunni di origine straniera, che potranno dare voce alla propria esperienza di migranti e far conoscere modi di vita, suoni, sapori e colori di Paesi lontani. n ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Ricette dal mondo Couscous tradizionale Ingredienti Preparazione: 300 g cous cous Prendere una pentola a vapore, mettere nel _ kg di carne di manzo a pezzi tegame la cipolla e l’aglio con un po’ di olio d’oliva, 1 cipolla fare soffriggere ed aggiungere la carne. Unire le uno spicchio d’aglio (non obbligatorio) spezie, l’acqua e il dado. Lasciare cuocere il tutto 1 o 2 dadi per circa un’ora (fino a quando non vedi che la mezza verza, carne è cotta ). Dopo di che aggiungere nel tegame un pugno di ceci di sopra (quello bucato dove sale il vapore) il cous 2 pomodori freschi, cous e dopo circa 15 minuti toglierlo e lavorarlo 4 carote, fino a separare i granelli. Ripetere l’operazione 1 patata tradizionale o dolce per altre 2 volte ogni 15 minuti. 3 zucchine Dopo la seconda volta inserire nella pentola 200 g di zucca pelata sottostante le verdure in pezzi. 1 melanzana lunga Versare il cous cous in un piatto largo di portata pepe /sale con al centro la carne e le verdure sopra. Buon zafferano piccante in polvere appetito!

Ricetta suggerita da Miriam Molinelli I A

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Couscous di pollo e verdure 5/10 riCREAZIONE Ingredienti Preparazione: 400 gr di cous cous Tagliate le cipolle e fatele scaldare con lo spicchio d’aglio in una pentola con dell'olio d'oliva, poi 2 carote aggiungete le spezie (curcuma, cumino e coriandolo) 1 melanzana e le cosce di pollo e fate rosolare per bene. n ¡

Ora unite tutte le verdure a cubetti (melanzana, 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 1 peperone giallo zucchine, carote e peperoni), fatele rosolare insieme 1 peperone rosso agli altri ingredienti, dopo di che aggiungete circa 2 zucchine 500 ml di acqua e proseguite la cottura per un'ora con il coperchio a fuoco lento. Ricordatevi di 3 cipolle medie mescolare ogni tanto, e se si asciuga troppo 4 cosce di pollo aggiungete altra acqua. Prima della fine cottura aggiungete il concentrato o conserva di pomodoro 1 spicchio d'aglio e mescolate bene. 2 cucchiai di concentrato Nel frattempo cucinate il cous cous. Portate a o conserva di pomodoro ebollizione in una pentola 400 ml di acqua salata con un filo d'olio e 2 cucchiaini di curcuma per 2 cucchiaini di coriandolo rendere il cous cous giallo. Quando l'acqua bolle, 2 cucchiaini di curcuma spegnete il fuoco e aggiungete il cous cous. Lasciatelo riposare 5 minuti coperto e poi aggiun- 1 cucchiaini di cumino gete una noce di burro. Sgranate bene il cous cous (le spezie si possono sostituire con curry) con una forchetta e poi servitelo su un piatto con sopra il condimento abbondante. pepe bianco Note: questa ricetta è stata “occidentalizzata” burro utilizzando il cous cous precotto. olio d'oliva Ricetta suggerita da Amar Eslam I C

Pancit, spaghetti di riso primo piatto - Filippine Ingredienti Preparazione: Se si sceglie il maiale, preparare a parte circa 1\2 1 Hg di vermicelli litro di brodo di dado. Soffriggere la carne tagliata a 1 Cipolla listarelle con aglio e cipolla. Aggiungere man mano 3 Spicchi d'aglio le verdure tagliate a listarelle, per ultimi il sedano e la verza. 500 gr di carne di pollo o di maiale Se si sceglie di usare il pollo, fare un brodo con le 1 Bicchiere d'olio di semi o di oliva cosce. In una padella soffriggere tutte le verdure e alla fine spezzettare la carne tolta dal brodo. 2 carote A questo punto, in entrambi i casi, aggiungere il 1 Gambo di sedano brodo e la salsa di soja e cuocere per 15 minuti o finchè le verdure non siano morbide. A parte, las- 1\2 Hg di fagiolini ciare i vermicelli a mollo nell'acqua calda per 10 1 Verza minuti; quando sono morbidi, tagliarli a 3 Zucchine metà.Togliere la carne e le verdure e lasciare solo il brodo sul fuoco; aggiungere i vermicelli ammorbiditi Salsa di soja e scolati, e lasciarli finché non assorbono il brodo. Rimettere le verdure, mescolare e servire.

17 Langiden Gioia e Langiden Lesslie di I M Lesslie Gioia e Langiden Langiden arne usata sono delle puntine di maiale e delle puntine sono arne usata e la c Preparazione: S a cuocere bisogna di pollo tagliate, delle cosce per 40 minuti. lento fuoco Preparazione: bagno a e cuocere gli ingredienti tutti Mescolare maria per 1\4 d'ora. Preparazione: di maiale e delle puntine sono usata la carne Se a cuocere bisogna di pollo tagliate, delle cosce minuti. per 40 lento fuoco

Ricette consigliate da consigliate Ricette

4 pezzi interi di aglio macinato (schiacciati) 1 cucchiaino di pepe nero macinato 1\2 gr di zenzero 2 gr di cipolla rossa 2 cucchiaini di salsa di soja 1 cucchiaino di succo di limone 1 cucchiaino di aceto di vino rosso se si vuole, si possono aggiungere anche 2 carote intere tagliate Adobo Ingredienti 3 bicchieri di farina 2 bicchieri di zucchero 3 uova 1 bustina di lievito 200 gr di burro o di olio di semi viola 1 bottiglia di colorante per dolci barattolo (macapono) 250 gr di cocco grattugiato in un Ingredienti Torta du ube - Filippine dolce 3 bicchieri di farina 2 bicchieri di zucchero 1\2 bustina di lievito 6 albumi di uovo di latte 1 e 1\2 bicchiere o di olio di semi 100 gr di burro dolce - Filippine dolce Ingredienti Puto pliti Puto

5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 18 5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 19 to il liquido e anche se to ut orbendo t s solare aggiungendo poco brodo e brodo aggiungendo poco solare ia as f o e a fette sottili, cuocere 5 minuti e mettere cuocere sottili, e a fette oli, r c agliat a diventa asciutta. a diventa . egula si gon e upp e 5 minuti, aggiungere il prezzemolo e spegnere i e spegnere il prezzemolo e 5 minuti, aggiungere t oppo pic , cipolla e porro, aggiungere le patate tagliate a dadini tagliate le patate aggiungere , cipolla e porro, er ar e appelle t uoc da p Preparazione: olio e aglio prima i gambi tagliati con i funghi, rosolare Pulire 10 minuti, poi aggiungere cuocere e farli a quadrettini le c a fiamma in olio extravergine, rosolare tegame In un secondo dolc non tr com- Quando il liquido si assorbe coperto. lasciando l fornello in tavola da portare è pronto pletamente Preparazione: per 2 ore fredda in acqua a bagno le arselle Mettere poi cuocerle di sabbia), residui eventuali perdere (per far a media per 15 minuti fino a fiamma coperto in un tegame dalle conchiglie i molluschi ora Separare tutte. che si aprono versare tegame In un secondo di cottura. l'acqua e tenere dolce, a fiamma rosolare tritato, aglio e prezzemolo olio, poco acqua e altra filtrata di cottura l'acqua le arselle, aggiungere e di liquido a persona di 200cc. in misura di pesce o brodo si ad ebollizione, Quindi si porta fregula. per ogni 50g.di si 5 minuti, bollire Si fa la fregula, e si versa di sale aggiusta presente tenere Bisogna coperto. lascia e si spegne il fornello che la fr tutto Versare (15 minuti circa). di cottura a 2/3 portare fare la fregula, aggiungere ad ebollizione, portare il brodo, c è una z ale: ommens

emplici, coltivati in tutta l'isola sia in montagna che in pianura. Si ottiene spruzzando poca acqua per acqua poca spruzzando Si ottiene che in pianura. sia in montagna l'isola in tutta emplici, coltivati

fregula. è un alimento molto antico e diffuso in tutta la Sardegna, forse per via dei suoi ingredienti per via dei suoi forse la Sardegna, in tutta e diffuso antico molto alimento è un fregula. s

si per ogni c

sione Montana

Dalla Sardegna... alla nostra tavola nostra alla Sardegna... Dalla er prezzemolo tritato 25g. di porro e cipolla 200cc.di brodo (di pecora) 100g. di patate (si usano esemplari giovani) 100 g. di funghi porcini 50 g. di fregula Do Fregula con patate e funghi porcini Fregula con patate v aglio, olio di oliva. prezzemolo 200gr di arselle 200cc di brodo di pesce 50 gr di fregula Dosi per ogni commensale: Dosi Fregula con le arselle Fregula Marina versione inalterata per mesi. inalterata Quando si è preparata la quantità di fregula desiderata la si fa asciugare al sole o in forno: si mantiene si mantiene o in forno: al sole asciugare la si fa desiderata di fregula la quantità Quando si è preparata La fregula in cucina la si aggiunge ad una qualsiasi zuppa, valorizzando quello che offre la natura. la natura. quello che offre valorizzando ad una qualsiasi zuppa, la si aggiunge in cucina fregula La ranno dei granellini: continuando con l'aggiunta di acqua e semola questi aumentano di dimensione. aumentano questi e semola di acqua l'aggiunta con continuando dei granellini: ranno volta sulla semola in un recipiente col fondo piatto e facendo con la mano un movimento circolare. Si forme- circolare. movimento la mano un con e facendo piatto fondo col in un recipiente sulla semola volta La

La ricetta in immagini... ricetta in La

5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 20

Fregula fritta (per chi proprio non aveva né frutti di mare né frutti di bosco!)

Dosi per ogni commensale: Preparazione: 5/10 riCREAZIONE 1 cipolla media Tagliare le cipolle sottili e farle cuocere in olio d'oliva in un tegame largo, aggiungere sempre 2 cucchiai d'acqua per ren- 50 g. di fregula dere la cottura più leggera, aggiustare di sale. In un tegame a olio d'oliva parte preparare per la cottura della fregula acqua salata o brodo o acqua. brodo. Portare ad ebollizione versare la fregula e farla cuo-

cere ''al dente'', scolare e mettere la fregula nel tegame dove n ¡ sono le cipolle, spadellare insieme qualche minuto e se serve 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni aggiungere liquido di cottura. Questo piatto è adatto sia come primo che come contorno per lo spezzatino di agnello o manzo.

Ragù alla Sarda Dosi per 4 persone: Preparazione: g.500 di carne di maiale o agnello Rosolare in olio d'oliva la carne tagliata in piccoli pezzi con l'aggiunta di aglio e alloro; g.500 di pomodori pelati tenere il tegame coperto fino a che "fa tutta l'acqua". 1/2 bicchiere di vino bianco (vernaccia) Continuare la cottura fino a che torna "all'olio"; aggiungere il vino e lasciare evaporare; aggiungere la cipolla tagliata 1 cipolla, olio d'oliva sottile, il basilico e i pomodori pelati passati al passaverdura. 2 foglie di alloro Aggiustare di sale e continuare la cottura per altri 20 minuti. 1 spicchio d'aglio, basilico Da tenere presente che come tutti i ragù, la cottura lenta fa migliori i cibi, perciò occorrono almeno 3 ore. Questa quantità di ragù è sufficiente per condire 500 g. di malloreddus.

I Malloreddus I malloreddus sono il piatto sardo per eccellenza e pare venissero preparati in Sardegna già nell'antichità. L’impasto si prepara con la semola di grano duro con l'aggiunta di acqua tiepida e sale; il caratteristico colore giallo si deve allo zafferano che volendo si aggiunge all'acqua dell'impasto.

Dosi per 500 g. di malloreddus: Preparazione: 400 g. di semola di grano duro Sul piano di lavoro versare la semola, fare la fontana e versare poco alla volta l'acqua con il sale; 200 ml. di acqua tiepida lavorare energicamente l'impasto che deve risultare una bustina di zafferano (a piacere) compatto; Formare dei rotoli di pasta allungandoli sul piano di lavoro sale. come se fossero delle lunghe salsicce del diametro di 0,7 cm. Ora, con pollice e indice di ambedue le mani, staccare dei pezzetti di pasta grandi come ceci; fare una leggera pressione su un pezzetto di pasta con i l pollice su un pettine da tela o su tavoletta rigata, facendolo rotolare e ottenendo così un malloreddu concavo e con la superficie del dorso rigata; lasciare asciugare la pasta circa un'ora (volendo a questo punto la si può congelare), altri- menti versare in acqua bollente, cuocere e condire con ragù alla sarda e una generosa manciata di pecorino.

Anna Nieddu

Fiore di zafferano 21 Evoluzione della civiltà della comunicazione DA MARCONI ALLA TELEMATICA DI OGGI

5/10 riCREAZIONE L’articolo ha partecipato al Concorso Scolastico “Omaggio a Marconi a 100 anni dal premio Nobel”, curato dal Museo della Comunicazione G.. Pelagalli. Mille voci…mille suoni di Bologna - Patrimonio UNESCO della Cultura.

PREMESSA il ruolo che essa ha avuto ed ha utilizzano la comunicazione senza La storia, il costume, la cultura, tuttora nella comunicazione-infor- fili: l'invenzione del telegrafo n ¡

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni l’economia delle società moderne mazione, nello sviluppo sociale ed senza fili, via onde radio. Il tele- hanno percorso l’intero secolo XX economico e nell’uso del tempo grafo è un sistema di comunica- parallelamente allo sviluppo dei libero attraverso questo Concorso, zione a distanza basato su codici sistemi di comunicazione – dalla che ben si inserisce in un contesto convenzionali per trasmettere let- primordiale radiotelegrafia di di ricerca e riflessione. tere, numeri e segni di punteggia- Marconi di fine ‘800 fino alla tura che, nel 1897, fu brevettato attuale comunicazione multime- INTRODUZIONE sia da Nikola Tesla che da Marconi. diale - e di essi hanno subito certa- La scienza della telecomunica- Nel 1901, Marconi dimostrò che le mente l’influsso. zione studia i metodi per trasmet- onde radio, usate per il telegrafo La società di oggi infatti è forte- tere a distanza informazioni di senza fili, potevano essere usate mente incastonata e dipendente varia natura (parole, suoni, imma- per trasmettere informazioni a da questi strumenti di comunica- gini o dati), sotto forma di segnali lunga distanza, inviando un mes- zione, che nel loro rapidissimo svi- o di impulsi elettrici. Il sistema AM saggio oltre l'oceano. luppo quasi non lasciano il tempo, fu il primo sistema di modulazione soprattutto alle giovani genera- impiegato nel campo delle teleco- GUGLIELMO MARCONI E LA zioni, di fermarsi un attimo per municazioni per la trasmissione di RADIO conoscerne le origini, seguirne la segnali audio via etere, creando Il marchese Guglielmo Marconi, evoluzione e considerarne semmai così la radio. Nel corso del XX nato il 25 aprile 1874, è stato un le straordinarie potenzialità, a secolo, il telefono è diventato la fisico e inventore italiano. Ha svi- volte non prive di rischio. forma di telecomunicazione più luppato un sistema di telegrafia La Scuola Bolognese, in primis e comune. senza fili, via onde radio. la Scuola Italiana, sono invitate a Oggi si dà per scontato che, pre- Guglielmo cominciò i suoi esperi- fare una riflessione par- mendo alcuni tasti, sia possi- menti appena ventenne e, nell'es- ticolare, stimolate bile stabilire, in pochi tate del 1894, costruì un segnala- dal Centenario secondi, un collega- tore di temporali, con una pila, un Marconiano in mento vocale con coherer e un campanello elettrico. essere, per persone dall'altra Dopo questa prova, Marconi conti- costruire nella parte del nuò a fare esperimenti all'aperto e memoria degli mondo; tutta- aumentò la distanza tra il trasmet- studenti sia le via la storia, titore e il ricevitore, capace di tappe più che ha por- inviare segnali dell'alfabeto Morse. significative tato ai Durante gli anni, ci sono state della storia moderni molte dispute su chi debba essere della sistemi l'inventore della radio. Marconi radio, sia telefonici e concentrò successivamente le sue televisivi, è ricerche verso l'Atlantico, convinto tra le più che le onde potessero varcare c omples s e l'oceano seguendo la curvatura dell'ultimo terrestre. Nel 1912, il Titanic secolo. Il fisico affondò dopo aver lanciato l'SOS inventore bolo- via radio. Nel 1929, Vittorio gnese Guglielmo Emanuele III gli conferì il titolo Marconi (1874-1937) compì il primo ereditario di marchese. Morì il 20 passo che avrebbe portato ai luglio per attacco cardiaco. moderni metodi di telecomunica- Nel 1924-1933, il 6 ottobre del zioni come la televisione, la radio 1924 nasce in Italia la prima tras- e, in generale, tutti i sistemi che missione radiofonica. La voce é 22 quella di Maria Luisa Boncompagni; la sonorizzazione. Queste novità è un programma ancora scarno crearono un terremoto nel cinema. che viene fondato il 27 agosto Molti attori infatti si sentirono a 1924, come accordo tra le mag- disagio con l'arrivo del sonoro. giori compagnie del settore:radio- 5/10 riCREAZIONE fono; controllata dalla compagnia TELEVISIONE Marconi. L'unica stazione trasmit- La nascita della storia della televi- tente è quella di Roma, posizio- sione può essere fatta risalire al nata nell'attuale quartiere di 25 marzo 1925 con la dimostra- Parioli. Tra il 1924 e il 1929, si zione dell'ingegnere scozzese

comincia a trasmettere, oltre che John Logie Baird in un centro n ¡ da Roma, anche dalle sedi di commerciale di Londra. Nella sua 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Milano (1925), da Napoli (1926) e dimostrazione, le immagini in Torino (1929). La giovane radio movimento rappresentavano delle intrattiene e conquista un pubblico silhouette, cioè disponevano solo sempre maggiore. L' apparecchio è di due tonalità di grigio. Il 2 otto- acquistabile solo dagli enti gover- bre dell' anno 1925, riuscì a realiz- nativi e dagli istituti scolastici o zare la trasmissione a distanza di per donazione agli stessi. Oltre tre immagini in movimento con una milioni di scolari italiani hanno vasta gamma di grigi, comune- così conosciuto e incominciato a mente chiamato in bianco e nero. scoprire la lingua italiana. La risoluzione verticale dell'imma- gine era di 30 linee e la frequenza CINEMA delle immagini era di 5 immagini a Il cinema, inteso come proiezione secondo. La televisione di Baird di immagini in movimento, ha venne in seguito definita elettro- numerosi antenati che risalgono meccanica. fino al mondo antico. Nel XVII In Italia, questo sistema non venne secolo fu introdotta la lanterna adottato, ma solo sperimentato, e magica, che proiettava, sulla fu ufficialmente sostituito da un parete di una stanza buia, imma- dispositivo elettronico, il tubo a gini dipinte sul vetro e illuminate raggi catodici, invenzione del da una candela dentro una scatola fisico tedesco Ferdinand Braun nel chiusa, tramite un foro con una 1897. Questa tipologia di televi- lente. sione esiste tutt'ora. In Italia, il Il cinema, inteso come la proie- servizio regolare della teletras- zione pubblica (a pagamento) di missione cominciò dal 3 Gennaio una pellicola stampata, è nato il 1954 a cura della Rai, in bianco e 28 dicembre 1895, grazie all'in- nero; disponeva di un solo canale, venzione dei fratelli Auguste e mentre il secondo nacque nel 1961 Louis Lumière. L'apparecchio e il terzo 1979. Il colore fu intro- introdotto dai fratelli Lumière era dotto nel 1977. Infine nel 1980 nac- in grado di proiettare su uno que Canale 5. La differenza tra la schermo bianco una sequenza di Rai e gli altri operatori è che la Rai immagini, impresse su una pelli- è televisione pubblica: ha i suoi cola stampata con un processo proventi sia dallo stato che dalla fotografico, in modo da creare l'ef- pubblicità. Gli altri operatori sono fetto del movimento. Quando i vari commerciali: ottengono i proventi esperimenti raggiunsero un livello principalmente dalla pubblicità. qualitativo accettabile, la distribu- zione nelle sale era organizzata al INTERNET meglio per la produzione muta, Tutte queste invenzioni si svilup- per cui l'avvento del sonoro venne parono, rinnovandosi sino ad arri- studia la programmazione e l'ap- giudicato non necessario e a lungo vare alle tecnologie odierne e plicazione del computer all'elabo- rimandato. Fu introdotto nel 1927, all'uso dell'informatica, grazie al razione ed al trasferimento delle con “Il cantante di Jazz”. La tec- computer, che nacque negli anni informazioni. Il sistema più usato è nica venne perfezionata creando '40. sicuramente Internet, struttura di due nuove attività, il doppiaggio e L'informatica è la disciplina che dialogo che permette lo scambio 23 di informazioni in rete. E' pazzesco televisione a servizi che, fino ad Questa è la prova che per noi il pensare che con il premere pochi ora, erano possibili solo tramite televisore non è ancora un mezzo tasti sia possibile comunicare in Internet. sentito come personale, ma tutto il mondo, quando, invece, Spesso la televisione tende a subìto.

5/10 riCREAZIONE prima era molto difficile e com- manipolare il pubblico, invece di Però, almeno in parte, è possibile plesso. aiutarlo nella formazione di un non essere del tutto influenzati dai Internet si sviluppò molti anni fa e pensiero razionale. Ciascun indivi- media visivi e noi studenti, per col passare del tempo si rinnovò, duo cerca di adeguarsi alle opi- primi, affermiamo che leggere un diventando sempre più utile ed nioni dominanti per non essere bel libro può insegnare più cose, efficace, come lo è ora. Persistono, emarginato dalla società, nascon- invece, che guardare programmi in tuttavia, problemi che può risol- dendo le opinioni contrarie quando televisione, a volte stupidi, o pas- n

¡ vere solo il continuo sviluppo della sono in minoranza. Così i media sare troppe ore davanti a qualun- 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni tecnologia, come non solo la proli- tendono a rendere l'opinione que schermo, che può condizio- ferazione dei virus (se ne conos- dominante sempre più diffusa, nare negativamente tutti i giovani cono più di 80.000) favorita dalle limitando al silenzio le opinioni di oggi. Sarebbe molto più bello ed debolezze dai software più diffusi, contrarie. educativo uscire con gli amici, ma anche l'esagerata diffusione Un dato significativo è che per senza riempirsi la testa di tante dello “spam”, ovvero di fastidiose questo mezzo di comunicazione stupidaggini che spesso si vedono invasioni e truffe di vario genere. utilizziamo la parola “Guardare” la in televisione! televisione, mentre diciamo che Classe I M APPROFONDIMENTO SULLA “Usiamo” il cellulare o il computer. TELEVISIONE

Non facciamoci manipolare da semplici oggetti. Anche il mezzo televisivo, e non DOLCEMENTE COMPLICATE solo i computer, si è evoluto ris- Le donne occidentali nel tempo petto al passato. La prima televisione fu quella elet- tromeccanica, che si diffuse solo parola donna detti movimenti femministi, che si in alcuni stati del mondo; già nel deriva dal latino diffondono in svariati paesi del domna, forma sin- mondo, abbracciando varie scuole 1939 fu sostituita dalla televisione La copata di domina, di pensiero e svariate tipologie. elettronica. La televisione elettro- cioè padrona. Già dall’etimologia Le prime femministe nacquero in nica fu realizzata il 7 Settembre della parola possiamo dedurre Inghilterra al fine di ottenere la 1927 da Phil Farnsworth ed è la tv l’importanza e il rilievo che ha la parificazione del ruolo della donna che tuttora viene utilizzata. donna nella società. a quello dell’uomo, mentre in In Italia, le prime prove di diffu- La donna, generatrice di vita, ha Francia le femministe si attivarono sione della televisione comincia- attraversato, nel corso della sto- per istituire un nuovo diritto di rono soltanto dal 3 Gennaio 1954, ria, varie fasi: per esempio, le nos- famiglia nel 1789. Olympe de a cura della Rai, in bianco e nero. tre nonne o bisnonne, nate prima Gouges, con la Dichiarazione dei Dagli anni 50, la diffusione della tv della seconda guerra mondiale, diritti della donna e della cittadina crebbe e, in quegli anni, era un parlano di come loro vivevano la del 1791, mise in risalto il problema bene di lusso che pochi italiani vita diversamente da noi. La fami- del ruolo negato nello spazio pub- glia in Italia era essenzialmente blico alle donne; finì, però, ghi- potevano permettersi. Verso la patriarcale: il padre aveva la totale gliottinata. Alla fine del 1800, nac- fine degli anni ‘50, nasce anche la responsabilità di portare a casa lo quero le “suffraggette” in Gran prima rubrica di critica televisiva. stipendio e di mantenere la fami- Bretagna con lo scopo di ottenere Una prima grossa innovazione si è glia, mentre la donna si occupava il suffragio femminile per raggiun- avuta con la tv satellitare. Molte del mantenimento della casa e gere gli stessi diritti politici degli famiglie possiedono una parabola della famiglia. Oggi parlare di fami- uomini. per ricevere nuovi canali per il glia patriarcale fa quasi sorridere, Gli anni ’60 e ’70 del Novecento cinema, sport, calcio, musica e poiché le cose sono cambiate; furono molto rilevanti per le donne cartoni animati. Questo processo, l’uomo e la donna nella famiglia e la loro condizione. Il libro di che permette di utilizzare una hanno parità di condizione giuri- Betty Friedan, Mistica della serie di canali senza installare una dica ed il ruolo dell’uno non Femminilità, pubblicato negli parabola, sta influenzando la tele- sovrasta quello dell’altra. Ma U.S.A., fece scoppiare un vero questo è frutto di tanti anni di bat- boom fra le donne del tempo. I visione terrestre. Un'altra novità taglie contro i pregiudizi che le temi del libro erano quelli della della Tv digitale è l'interattività, donne hanno sempre dovuto com- donna come madre e come sposa, cioè la gente può accedere con la battere, anche mediante i cosid- ma anche quelli delle disugua- 24 glianze sociali, politiche, profes- sionali tra uomo e donna. L’autrice del libro, nel 1966, in prima linea fondò la “National Organization for Woman”. Negli anni ’70 in Italia 5/10 riCREAZIONE fu approvata la legge sul divorzio, nel ’75 il diritto di famiglia fu modi- ficato; negli stessi anni, aprirono le prime case d’accoglienza per le donne, un forte segnale di atten- zione a loro favore.

Nonostante gli eventi che hanno n ¡ favorito la condizione femminile, le 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni donne di oggi devono comunque fare i conti con pregiudizi, special- mente sul campo professionale e politico; è difficile vedere a capo di uno stato una donna, perché anche se sono candidate, non ven- gono votate. La donna dei nostri giorni vengono, purtroppo, nuova- mente presentate come oggetti o considerate poco intelligenti, se dotate di bella presenza; soprat- tutto in televisione, le ragazze sono spesso seminude e con ruoli di irrilevante importanza. Ma della donna di oggi si rilevano anche aspetti positivi: molte sono indi- oggi l’uomo con figli, differente- dividono le mansioni in modo pres- pendenti economicamente, nonos- mente dal passato, è, in molti casi, soché equilibrato, così che la tante lavorino, spesso sono madri un padre responsabile e presente, donna, anche se, per ora, solo sul e mogli e riescono a conciliiare che si presta alle faccende domes- piano familiare, si considera esat- armonicamente lavoro e famiglia. tiche e alla crescita dei figli. Le tamente alla pari con l’uomo. Ma anche gli uomini sono cambiati; madri e i padri del nostro tempo si Nicole Garofoli II M SE QUESTO È UN BAMBINO

oi, che vivete nelle vostre Considerate se questo è un piene d’acqua da portare alla case sicure, e i vostri bam- ragazzo che cammina per chilo- madre malata. V bini dormono tranquilli nei metri e chilometri sotto il sole Non copritevi gli occhi e non vol- loro letti, sereni nella loro infanzia ogni giorno, con pesanti anfore gete lo sguardo altrove, ma procla- felice fatta di persone che li mate con forza la Convenzione sui amano, di giocattoli costosi, di Diritti del Fanciullo del 1989, per- domeniche al parco e di giornate a ché vostro figlio domani imparerà scuola per imparare che nell’alfa- la tabellina del 4, ma da qualche beto inglese ci sono cinque lettere parte del mondo un bambino in più rispetto all’alfabeto italiano: conterà solo fino a dodici: le ore di Considerate se questo è un bam- lavoro che lo aspettano, oggi come bino, che vive in una fabbrica ieri e come domani. abbandonata, dove non c’è luce e Leggete il libro “Il giro di boa” di non c’è cibo, insieme ad altri bam- Andrea Camilleri, per non sentirvi bini, che prega, se conosce qual- lontani da questi orrori, perché che Dio, di non essere il prossimo l’Occidente non si esima da ogni scelto dagli adulti che li portano responsabilità. via per poi non più ritornare. Raccontate ai vostri figli dei bam- Considerate se questa è una bam- bini meno fortunati di loro, perché bina, truccata come una donna, possano dare più valore anche alle obbligata a passare le notti sulle cose più insignificanti. strade per sedurre un passante qualsiasi. Valentina Giardini IV I

25 Negli ultimi tempi il numero delle MINICARS: IL MEZZO PIÙ SICURO... minicars è aumentato a dismisura che più sicuro non è e con esso anche quello degli inci- denti in cui esse sono coinvolte. uella che era sembrata alla guida di questi veicoli persone 5/10 riCREAZIONE Purtroppo si tratta, nella maggior un’alternativa sicura alle che non posseggono i requisiti parte dei casi, di incidenti con Q due ruote, alla luce degli necessari alla guida di qualsiasi conseguenze gravi. ultimi fatti di cronaca, sta mos- altro mezzo a quattro ruote e che Viene da chiedersi cosa si possa trando tutti i suoi limiti, proprio in spesso, per riflessi o per compor- fare per cercare di rendere questi quella sicurezza che tanti genitori tamento, possono costituire un mezzi più sicuri. Probabilmente, credevano di aver trovato. pericolo per se stessi e per gli più che sul mezzo stesso, si dovrà n Stiamo parlando delle cosiddette altri. Inoltre la velocità ridotta non ¡ intervenire sui requisiti necessari 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni minicars: veicoli a quattro ruote basta a renderle un mezzo sicuro: a guidarlo: un esame di guida pra- nati per soddisfare le esigenze la struttura delle minicars non è tica in aggiunta a quello teorico, delle persone anziane, ma che poi assolutamente paragonabile a unito ad un innalzamento dell’età hanno trovato un mercato molto quella della maggior parte degli minima a 16 anni, potrebbero più redditizio nel settore giovanile. altri veicoli in circolazione e, in essere una risposta efficace. Lo Non raggiungendo velocità ele- caso di incidente, le probabilità di Stato si sta muovendo in questa vate, non vengono considerate gravi conseguenze sono alte. direzione, ma di certo non c’è automobili e non devono posse- Come se non bastasse, è suffi- ancora nulla. dere le stesse caratteristiche di ciente qualche minima modifica Sarà comunque indispensabile una robustezza strutturale richieste per “truccare” queste vetture, campagna informativa sulle possi- agli altri veicoli. Per poterle gui- permettendo loro di raggiungere bilità e sui limiti di questo mezzo, dare poi basta aver sostenuto un persino una velocità di 100 km in grado di sensibilizzare soprat- esame teorico, come per i ciclomo- all'ora, assolutamente incompati- tutto i giovani, visto che poi, come tori. La maggior parte delle per- bile con la loro carrozzeria e i loro per tutte le cose, la parola finale la sone che sostengono questo esame freni, e rendendole così un asso- dice il buon senso… sono i minorenni, non ancora in età luto pericolo per chi le guida e per da patente, e gli anziani a cui la tutti gli utenti della strada. E pur- Monica Stagni III I patente è stata ritirata. troppo la tendenza a truccarle è Questa situazione porta ad avere piuttosto diffusa.

26 5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 27 - . Il Event‘76 per il quale si veicola Area . Fariselli comincia con comincia . Fariselli Area degli truccaggio ervista t ’in uomo dal quale noi potessimo impara- uomo dal quale noi potessimo sfac- le varie tutte ad apprezzare re ci per esempio, della musica; cettature il suono abbia come notare ha fatto della all’interno rilevanza una grande ad della quale noi tendiamo canzone, e le parole principalmente ascoltare nel suo complesso, se, ad apprezzarla ha una bella melodia ed è orecchiabile, è pro- anche se da ricordare, è facile caratteriz- in realtà, prio il suono che, senza il testo, perché la canzone, za una poesia. “solo” sarebbe musica, “la canzone Fariselli, ha detto E, come è un l’illustrare l’importanza dell’influenza l’importanza l’illustrare descriven- per il gruppo, di gli “Per le conversazioni do come la sperimen- abbiano ispirato uccelli” del concerto in occasione tazione, sta- dell’Università all’interno tenuto in registrato di Milano, tale un’emozione attraverso il suono”. attraverso un’emozione L dagli stu- elaborata è stata L’intervista inte- della 2M e particolarmente denti tra l’approccio è stato ressante Inizialmente, ed i ragazzi. Fariselli di un po’ esserci sembrava nella classe la era perché solo (forse tensione è stato ma il ghiaccio prima volta), molto da un’introduzione rotto subito le importanti riguardante interessante effettua- elettroniche sperimentazioni dagli te tema principale era l’improvvisazione era principale tema di una musica la creazione collettiva, di introdur- idea l’innovativa organica, quella Ci fu nella musica. il caso re del partecipazione una grande sera ad ad assistere che si trovò pubblico, da una di suoni, ispirati una creazione fun- la cui di input e bigliettini, serie , tato Area Patrizio la musica è stata l’as- è stata la musica erminazione lo hanno por t Patrizio Fariselli Patrizio Stratos; dal punto di vista politico, di vista dal punto Stratos; pezzi nei loro affrontati i temi invece, vicini alle ideologie della sini- erano Lo dell’epoca. extraparlamentare stra dalla del gruppo fu caratterizzato stile dal generi musicali: fusione di svariati e alla sperimentazio- jazz pop al free- fino e contemporanea, ne elettronica mediorientale. al folk ad arrivare - free al mondo della musica È proprio elettroni- e alla sperimentazione jazz Fariselli, Patrizio che apparteneva ca pre- Ha sempre del gruppo. tastierista per gli interesse grande stato luzionario.” soluta protagonista, il centro di ogni il centro protagonista, soluta didat- di vista Dal punto suo interesse. una bella espe- veramente è stata tico, la possi- abbiamo avuto perché rienza, lavoro, un nuovo in bilità di cimentarci umano, di vista più dal punto ma ancor di il piacere abbiamo avuto perché un con e di chiacchierare conoscere che più ci ha L’aspetto artista. grande nonostante che, è il fatto colpito di grande sia un musicista Fariselli soprat- (conosciuto storica rilevanza un uomo estrema- è all’estero) tutto noi, con ha scherzato semplice: mente il clima così (rendendo ci ha ascoltato ha ma, soprattutto, amichevole) molto arti- la sua “grandezza da parte messo un prima di tutto per essere stica” anche a seguire altre attività molto attività altre anche a seguire colonna da una premiata importanti, in tele- a realizzazioni per film sonora le musiche del program- come visione, “L’albero per bambini ma televisivo ma attività, queste In tutte azzurro”. nel notevolissimo soprattutto tutti vogliono qualcosa da te, questo atteggiamento è già di per sé rivo nostra ispirazione e a fare i conti con il nostro talento. In un’ epoca in cui le come ‘cervellotica antipopolare’. Noi eravamo determinati a seguire la l’arte al servizio delle masse e tendeva a liquidare la complessità forma- di persone e vendere il più possibile. La sinistra ortodossa premeva per denaro, senz’altro scopo se non quello di compiacere il maggior numero promessi. Lo show business avrebbe voluto che suonassimo in chiave di cibile desiderio di alcuni ragazzi di praticare la propria arte senza com- “Fu la musica il motore di quanto sto per raccontare, ovvero dell’irridu- che lui stesso nell’intervista ha defini- nell’intervista che lui stesso la sua come un miracolo, come to ma il suo impegno e la di vita, scuola sua de Fariselli Project, Fariselli , - a , il 0 ter- o di orso enz t Area c s olaris sizioni ani: gli e ha e s tic o br ar ali e multi- 010: l’in ompo ompr erb o 2

o un per . Dal pun z a clas o tr ati, negli anni ‘7 s t ati nei lor omponenti del grup- omponenti

t eguit azie alla p 2 mar no s nella mate- didattico, ria di c ola nelle c tazione e nell’esplora- tazione on ar fr ono s articolare nell’elaborazio- articolare s tinti da quelli degli altri da quelli degli tinti o af a Area e dis ali, in p o, svoltosi nella nostra aula sco- nella nostra svoltosi o, a, lunedì 2 verso i testi delle loro canzoni, delle loro i testi verso . Il precorso si è concluso con un con si è concluso . Il precorso elli, uno dei c t

a tic . Gli en

tr aliano-linguaggi non v v empr aris sima voce del cantante Demetrio del cantante sima voce po politic della loro musica e per i temi di stam- e per i temi musica della loro tanti della storia, per la particolarità storia, della tanti di culto degli anni ‘70, tra i più impor- tra degli anni ‘70, di culto siamo soffermati su un gruppo italiano siamo soffermati diverse parti di una canzone, poi ci parti di una canzone, diverse cantautori italiani, analizzando le analizzando italiani, cantautori ce analisi di alcuni tra i più importanti tra analisi di alcuni ce Inizialmente, abbiamo svolto una velo- abbiamo svolto Inizialmente, tipologie differenti di linguaggi. tipologie differenti nella sperimen con nell’intreccio del suono espressiva che, negli anni ’70, ha segnato il passo ha segnato negli anni ’70, che, potenza zione dell’incommensurabile s vista musicale, i loro brani si sono brani i loro musicale, vista gruppi, anche gr ne del gruppo musicale degli ne del gruppo musicale dell’impegno politic at simbolo dell’avanguardia musicale e, musicale simbolo dell’avanguardia F vista al grande musicista Patrizio musicista al grande vista las e

Area L La classe II M intervista II La classe ABOLIRE LE DIFFERENZE TRA MUSICA E VITA MUSICA TRA DIFFERENZE LE ABOLIRE IL SUONO HA UN POTERE IMMENSO: IMMENSO: UN POTERE HA IL SUONO di suono e p mediali, sulle potenzialità espressive mediali, sulle potenzialità po it

zione era di sperimentare suonando tito, soltanto degli input casuali scritti Dal punto di vista compositivo, prima senza ascoltarsi. sulla carta. Il pubblico si indispettì ini- venivano scritti la musica e i suoni, in Mentre Fariselli parlava, la tensione zialmente, ma poi accolse il messaggio un secondo momento il testo, che all’interno dell’aula ha lasciato posto e, ad un certo punto, si iniziò a sentire veniva considerato non superiore alle ad una grande curiosità e apertura il tintinnio delle chiavi, innescando la parti strumentali. 5/10 riCREAZIONE comunicativa, che ha permesso appro- partecipazione al concerto.” Il nome Area è stato tratto dal sottoti- fondimenti sulle domande. In conclu- 1. Signor Fariselli, lei ha fondato il tolo di una raccolta di poesie di sione dell’intervista, sul pianoforte gruppo degli Area negli anni ’70, Ginsberg: “il messaggio è allargate scordato presente in classe, Fariselli potrebbe raccontarci la sua esperien- l’Area della coscienza”, dove area ha eseguito, su richiesta dei ragazzi, Il za sia dal punto di vista musicale, sia veniva inteso come spazio libero, pro- bandito del deserto, il brano di apertu- storico culturale e la motivazione prio quello che rappresentava il nostro ra dell’album del 1978 Gli dei se ne della scelta del nome? gruppo. n

¡ vanno, gli arrabbiati restano, lasciando Area è un piccolo miracolo, dove diver- 2. Quali sono le influenze musicali e 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni un clima di curiosità per quella che è, se tipologie musicali si fondono per culturali alla base dell’ispirazione ma soprattutto per quella che è stata, dar vita ad un unico cuore con gli stes- degli Area? la musica concepi- Ogni componente ta da una genera- del gruppo aveva zione passata. avuto i propri mae- L’iniziativa sembra stri, ma ci accumu- aver segnato in navano il jazz e l’im- modo particolare i provvisazione. Il ragazzi che hanno nostro gruppo è partecipato, dando stato influenzato la possibilità di una anche dalla musica riflessione maggio- balcanica che si re sulla musica di basava sulla partico- oggi e accendendo, larità del ritmo, ad in qualche modo, il esempio, la canzone desiderio di rivive- Luglio, Agosto, re e comprendere i Settembre Nero fu modelli musicali del una sfida per l’inseri- passato, non unica- mento del ritmo mente mirati al orientale. Impor- commercio e alla tante figura è stato produzione, ma Frank Zappa, un frutto di una gran- grandissimo chitarri- de ed interminabile sta che incontrammo passione. per la prima volta a Bologna, in uno dei Introduzione di Patrizio Fariselli. si ideali socio-politici che, infatti, ci suoi concerti ,divenendo poi per noi Prima di iniziare l’intervista, Fariselli accomunavano, specialmente in quel fonte di istruzione e grande disciplina. espone alla classe le premesse con- particolare periodo storico che erano 3. Dopo la morte del cantante cettuali alla base della sua attitudine gli anni ‘70. In realtà, il gruppo non si Demetrio Stratos gli Area si sono musicale: “La mia generazione è quel- formò subito come entità unita e com- ufficialmente sciolti o avete avuto la elettronica. Le prime sperimenta- patta; ci volle più di un anno per la for- ancora il desiderio di suonare? zioni di suoni elettronici sono iniziate mazione completa del gruppo, che fu Fu una beffa inaudita. Demetrio negli anni ‘50 con nastri oscillatori e determinata da un importante e fon- Stratos morì nel 1979, era già da sei studi di fonologia. Con le tastiere che damentale lavoro di intesa comune. mesi fuori dal gruppo perché ricovera- generavano suoni elettronici è nata la Quando il complesso musicale comin- to in una clinica in America: noi degli possibilità di gestire l’inaudito; tra- ciò ad essere concepito come rifugio Area, insieme ad un vasto panorama scorrevamo molto tempo a sperimen- libero, un luogo di raccolta e libertà musicale italiano, organizzammo un tare nuovi suoni ed effetti elettronici musicale, in quel momento nacque il concerto di solidarietà all’arena di nei nostri studi. Nel ‘76, a , il gruppo degli Area. La base era la Milano per pagargli le cure mediche, mio amico Cage fece un esperimento denuncia dei propri schieramenti poli- ma sfortunatamente morì due giorni con un gruppo musicale jazz di tici, contro la musica commerciale e prima e, così, suonammo in suo omag- Chicago basato sull’improvvisazione contro il modello americano; a fomen- gio. Nonostante il nostro pessimo collettiva: ogni musicista doveva suo- tare maggiormente i nostri ideali è stato d’animo, lo facemmo per abbrac- nare senza pensare e senza creare un stato sicuramente il clima di protesta ciare simbolicamente e condividere il legame tra gli altri musicisti. Ma che si stava sviluppando in quegli anni. dolore insieme alla sua famiglia e a l’esperimento con il gruppo non andò C’era, in particolare, un concetto che tutti i fans; è stato un giorno davvero tanto bene. Anche gli Area hanno pro- tutti all’interno del gruppo portavamo toccante, è stato difficile suonare, ma vato l’esperimento di Cage, facendo un avanti: abolire le differenze tra musica è stato giusto farlo. Fu una perdita concerto senza seguire nessuno spar- e vita. molto significativa. 28

Gli Area erano verso la fine del loro conobbi era in un periodo di crisi. Il aveva interessi diversi perciò ci inte- percorso già prima che Demetrio grosso problema che si presentò con ressammo a esperienze individuali; morisse. Ogni membro stava prenden- Demetrio fu quello di inserire la voce l’ultima composizione degli Area fu do una propria strada: io, ad esempio, nei pezzi del gruppo; il suo desiderio Chernobyl 7991, pubblicato nel 1997. mi ero interessato alla composizione di causò discussioni interne, quasi al Tra il 1979 e il 1982, gli Area hanno 5/10 riCREAZIONE musica per il cinema. Dopo esserci punto di escluderlo, perché gli Area avuto una disgregazione; tra il 1993 e distaccati, abbiamo avuto di nuovo erano un gruppo solo strumentale. il 1997, ci fu una riunificazione, occasione di rincontrarci per suonare Stratos, però, migliorò, fece un salto di improntata al jazz, in cui svolgemmo assieme e, talvolta, ancora lo facciamo. qualità, iniziando ad usare la sua voce un lavoro diverso da quello iniziale. 4. Oggi i giovani (e non solo) sono come uno strumento, così riuscì, pian Durante i concerti, nella prima parte poco informati sugli Area. Crede che piano, a portarci anche dalla sua eseguivamo atti solistici, poi duetti e

sia dovuto allo stile musicale, piutto- parte, nell’idea di inserire, a volte, la trii, rare volte partecipavano anche n ¡ sto particolare e ricercato degli Area voce all’interno di alcuni brani. ospiti: nella seconda parte, invece, 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni oppure ad aspetti generazionali e sto- Demetrio Stratos aveva un dono parti- suonavamo in gruppo brani vecchi, rici? colare per quanto riguarda la voce, ma non certo come li proponevamo in ori- gine, ma variati con la maturità che abbiamo acquisito negli anni, poiché non riteniamo giusto replicare l’ombra di se stessi di quando si aveva vent’an- ni. Ora siamo rimasti in tre, insieme a Tofani e Tavolazzi, ci incontriamo ancora per suonare, ma sono incontri che hanno il puro scopo del piacere della musica, ci divertiamo e, in qual- che modo, riviviamo i tempi passati. 7. Lei ha dichiarato che il Patrizio Fariselli Project è stata una delle esperienze più significative della sua vita. Potrebbe raccontarcela e spie- garcela? In effetti, è stata una delle esperienze più importanti della mia vita, sia dal punto di vista musicale, sia umano, in quanto frutto delle numerose espe- rienze che avevo avuto in precedenza; è stato come vedere venir fuori tutto ciò che avevo imparato in un solo pro- getto, tutto in una volta.. E’ stato un lavoro di grande responsabilità, poi- Beh, sicuramente il nostro era ed è un le sue sperimentazioni così particolari ché organizzavo tutti gli aspetti del- genere che se non te lo vai proprio a furono il risultato soprattutto della l’ensamble. Io amo riprodurre suoni cercare meticolosamente, non ti può sua grande curiosità verso tecniche della quotidianità e con questi musici- piovere addosso, in quanto comprende sempre diverse; una continua ricerca e sti ci sono riuscito; fondamentale è la sperimentazioni particolari, difficil- crescita lo portarono verso gli oriz- mancanza della parola: essa fagocita il mente apprezzabili da un vasto pubbli- zonti delle tecniche vocali orientali, suono. Il suono dei nostri strumenti fa, co. Non penso c’entri un aspetto gene- provenienti dall’India e dalla quindi, da protagonista, con l’assoluta razionale, in quanto riscontro io stes- (che caratterizzano in modo significa- mancanza di un testo. so, durante le nostre esibizioni, un tivo la sua impostazione vocale). La 8. Inoltre, lei ha dato vita anche ad un generale rinfoltimento di un pubblico motivazione è una sola: sconvolgere le Jazz Trio; ci può descrivere tale giovane. Riguardo ad un aspetto stori- regole della canzone italiana, soppri- esperienza? co, gli argomenti dei nostri vecchi testi mendo in qualche modo il significato Anche questa è stata un’esperienza rimangono tutt’ora attuali più concreto e superficiale della paro- significativa per me, in quanto mi 5. Gli Area, rispetto ad altri gruppi la e facendo emergere la musica sul piace maneggiare materia sonora dif- musicali, utilizzano la voce in modo testo. La voce, infatti, non è altro che ferente; da un prettamente molto sperimentale; può descriverci uno degli altri strumenti, al pari con elettro-acustico fino al jazz, con temi lo stile vocale di Demetrio Stratos e essi. vari che vengono, poi, sviluppati attra- le motivazioni alla base delle vostre 6. Qual è stata l’evoluzione musicale verso gli assoli. L’obbiettivo era quello sperimentazioni? ed umana del gruppo dopo la morte di di creare delle suggestioni sonore.. La carriera e la vita di Stratos furono Stratos, una persona tanto significa- Abbiamo anche sperimentato un esemplari, segnate da continue svolte, tiva per la caratterizzazione del interplay, ovvero ogni strumento proprio come i grandi maestri. Era un gruppo? aveva i suoi spartiti e noi suonavano cantante rock di successo, con il grup- Il gruppo durò poco perché aveva indipendentemente con la batteria, il po I ribelli, del clan Celentano; quando esaurito il suo percorso: ognuno di noi 29

contrabbasso e il pianoforte, cosi che Area non hanno mai portato avanti parola stimolano delle zone del cervel- tutti suonavamo insieme e nessuno alcun tipo di slogan perché crediamo lo e, attraverso la corteccia uditiva, era solista. Erano molto interessanti che ognuno abbia il diritto di pensare arrivano poi alla mente, veicolando gli assoli di tutti e tre gli strumenti che con la propria testa e assumere auto- l’emozione. Purtroppo, pian piano, è si alternavano in modo equilibrato, nomamente le proprie posizioni; è pro- come se si stesse andando perdendo 5/10 riCREAZIONE evocando un effetto sonoro molto prio per questo che il 90% della la coscienza di quello che è il mondo forte e particolare; ti trovavi improvvi- nostra musica invita tutti a pensare reale, accettando e credendo solo ai samente inserito in questo flusso con la propria testa, senza curarsi del prodotti offerti da una società pre- musicale, flusso ritmico, sonoro e pensiero comune della società, senza stampata e scontata…così, la musica strumentale… farsi soggiogare da chi ha un elevata viene ridotta ad una rete prefabbrica- 9. Può descriverci, dal punto di vista coltura e lasciare che il potere condi- ta nella quale si stimolano, in voi gio-

n politico e sociale, come avete inteso zioni le menti. vani, solo reazioni emotive precise; ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni l’impegno degli Area? 11. Ci può descrivere come ha conci- non c’è più quella libertà che vedeva i Sin da subito, abbiamo deciso di pale- liato, se è riuscito a farlo, la sua vita giovani dei miei tempi vivere la musica sare il nostro schieramento politico e da musicista con la famiglia e gli come simbolo di libertà e di valori da sociale e di farne oggetto delle nostre affetti personali? portare avanti, anche se, come voi canzoni e delle nostre musiche. Essere un musicista vuol dire essere stessi mi riferite, la musica resta sem- Questo tipo di esplicitazione segna disposti a continui spostamenti e viag- pre come elemento di fondamentale chiaramente il percorso di un artista, gi. Mia moglie si è adattata e anche importanza nella vostra vita. esponendolo più facilmente alla conti- mia figlia, che oggi ha 28 anni. Tanti 13. C’è una canzone da lei composta a nua critica; noi, comunque, non ade- ragazzi musicisti hanno il problema di cui è rimasto particolarmente legato? rimmo mai ai termini banali dei singoli mettere su famiglia, anche dal punto A questa domanda rispondo come partiti, ma parlavamo delle nostre di vista economico perché ci sono farebbe Merola: “e figli so’ piezz’ e’ scelte, degli stili di vita del gruppo . poche certezze. core”. Sono affezionato a tutte le mie 10. Le vostre posizioni hanno suscita- 12. Rispetto al suo vissuto politico e composizioni. to critiche, non solo nell’ambito di musicale, come vede noi giovani per 14. C’è un episodio negativo o positi- ideologie a voi contrastanti, ma quanto riguarda il nostro rapporto vo che le è rimasto particolarmente anche da parte della frange più estre- con la società e con la musica? impresso durante la lunga esperienza me della sinistra “proletaria”, che vi Ora come ora, la musica mira alla ven- con gli Area? ha accusato di utilizzare messaggi dita, al commercio e voi giovani siete i Ricordo un episodio piuttosto negati- politici per rincorrere il successo. Ci primi alimentatori di questo meccani- vo, che, però, non ci demoralizzò, anzi può esprimere il suo punto di vista a smo. Il mondo in cui viviamo è prefab- ci diede più forza di andare avanti: nel riguardo? bricato ed, insieme ad esso, anche la 1973, eravamo andati a Londra a pre- Devo correggerti: non è la sinistra pro- musica; c’è come una reazione etnica sentare il nostro album Arbeit Macht letaria ad essersi posta contro di noi, prefabbricata che cerca di incanalare Frei alla casa discografica Virgin e ma una piccola frangia di agitatori,di reazioni emotive, una sorta di condi- aspettavamo, in un hotel, il produttore. provocatori, che aveva come motto “la zionamento delle menti. La canzone è Quando arrivò e gli dicemmo che vole- musica è nostra, riprendiamocela”. Gli un trucco con il quale il suono e la vamo far uscire il disco anche a Londra, lui disse: “Why?” Ci guardammo tutti in faccia: “Perché volevamo? Qual era il motivo? “ Uscimmo tutti dall’hotel senza nessu- na risposta! Per consolazione, andammo al bar di fianco a giocare a biliardino contro due ragazzini giapponesi che erano lì, perdemmo anche quella partita, anche se la sfida fu appassionante… fu una giornata particolarmente sfortunata per noi, ma, come già detto, cercammo di non demoralizzarci troppo e tor- nammo in Italia senza contratto disco- grafico, ma ugualmente con la voglia di continuare a suonare.

Classe II M

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UNA VITA TRA LIBRI E SPORT Intervista a

Riccardo Moraschini 5/10 riCREAZIONE al Laura Bassi lo vediamo direttamente sul campo della pito delle uscite. Nonostante ciò Futurshow Station in casa Virtus, dove il pallone a spicchi lo comporti tanta fatica, il basket è D accompagna oramai da una vita. Diciannove anni per un metro e parte di me e non intendo abban- novantacinque di altezza, impegno e tanta voglia di andare avanti. Ecco donarlo. che mi siede accanto a Riccardo Moraschini, maturando alle prese con A: Ogni esperienza lascia un’im- sessioni di allenamento sfiancanti, partite e interrogazioni di filosofia, pronta. Come ti ha cambiato e ti n ¡ dal quale abbiamo deciso di farci rivelare il segreto per una vita sdoppia- cambierà questa? 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni ta tra libri e sport. R: Il contatto con persone più gran- di e abituate a diverse realtà mi ha Alice: Da quanti anni giochi? Come serie A? fatto maturare e mi ha insegnato le hai scoperto la passione per il R: [ride] Difficile. A sedici anni, mi regole del “gioco” dentro e fuori al basket? sono improvvisamente trovato a campo. Spero di continuare la car- Riccardo: Da 14 anni, di cui 12 in giocare con persone molto più riera sportiva applicandomi con Virtus. Ero alto 10 cm più degli grandi, con le quali non sapevo impegno costante per elevarmi a altri bambini della mia età; inoltre come comportarmi. Non è stato un livello di gioco professionale. mio padre e mio zio giocavano e semplice ambientarmi tra profes- Nel caso in cui mi trovassi ad seguirli mi ha spronato a provare. sionisti il cui livello di gioco era più affrontare una scelta, seguirei A: Qual è stata l’evoluzione del tuo alto; tuttavia i ragazzi si sono sicuramente questa strada. percorso? dimostrati aperti, gentili e disponi- A: Qual è la situazione attuale R: Ho cominciato con il minibasket bili nei miei confronti. della squadra? all’età di cinque anni, quando l’im- A: Come hai gestito l’aumento di R: Dobbiamo riprenderci dalle ulti- pegno era dettato dal divertimen- impegni tra scuola e sport? me due partite e siamo consape- to. Crescendo le attività sono R: Finora sono riuscito a conciliare voli di trovarci in difficoltà, in ogni aumentate e con esse la concezione entrambi con tanta forza di volon- caso la squadra è positiva: le V del gioco si è modificata, fino a tra- tà: i libri mi hanno accompagnato nere non si arrendono! sformarsi in un’attività agonistica. in tutte le trasferte e ho dedicato il A: Come è stato il passaggio in mio tempo libero allo studio a sca- Alice Rapisarda III A

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: La Monaca di Mi trovo in un mondo conosciuto legge, il primo figlio aveva diritto a otto anni dopo? da pochi: nel mondo della fantasia tutti gli averi del padre, mentre il G: Ero felicissima. Mentre ero in dei più celebri scrittori della storia. secondo ed il terzogenito doveva- carrozza rivedevo dopo tanti anni Arrivarci non è semplice, ma una no dedicarsi alla vita religiosa. la mia città, i paesaggi meraviglio- volta giunti sembra di sognare. S: E suo padre come ha influenzato si che mi si mostravano e soprat- Camminando per viale Manzoni, la sua “carriera”? tutto la mia casa. Rivedere mio apro un grande portone in cui G: Sin dai primi anni di nascita, mio padre, però, non mi fece nessun leggo l’incisione in caratteri cubi- padre mi si rivolgeva chiamandomi effetto poiché i nostri rapporti si tali “I Promessi Sposi”. Ad un “Madre Badessa”. Le mie bambole erano rotti da molto tempo ormai. tavolo sono seduti Renzo e Lucia indossavano abiti da monaca e al S: E come trascorse il tempo pas- con i figli, ma io sono qui per inter- posto dei soliti balocchi per bambi- sato in casa? vistare Gertrude, ovvero la Monaca ne, a me venivano regalati dei san- G: Oh, malissimo. Nessun servo mi di Monza. tini. La mia prima esperienza in rivolgeva un gesto generoso, ma S: Signora, ha mai creduto nel convento la feci all’età di sei anni: sono sicura che faceva tutto parte destino? mio padre mi rinchiuse per otto di un complotto organizzato da G: Il mio destino era già scritto, ma anni in un convento, dove tutte le mio padre. L’unico che mi si rivolse non nelle stelle, bensì su un pezzo monache si prendevano cura di fu un paggio della mia stessa età… di carta. me. Mio padre ovviamente dava Me ne innamorai e gli scrissi una S: Intende dire la Legge del loro del denaro. lettera dove confessavo tutto il Maggiorascato? S: Quali erano le sue sensazioni mio amore; una serva però, curio- G: Esattamente. Attraverso questa una volta uscita da quelle mura, sando nel mio scrittoio, trovò il 31

biglietto e andò a riferire il tutto a nei giardini del monastero . nessuno. mio padre che, dopo aver licenzia- S: Ma scusi, nessuna delle altre S: Mi dispiace contraddirla signora to il paggio, mi rinchiuse nella mia converse sospettò nulla? Gertrude, ma se lei si trova in que- stanza sorvegliata da una guardia. G: Assolutamente no! Infatti io ed sto mondo fantastico, nella via

5/10 riCREAZIONE S: Ma successivamente lei scrisse Egidio ci divertimmo molto quando dedicata a Manzoni e nella stanza a suo padre una lettera dove dice- le altre suore supposero che la del suo celebre romanzo… beh, la va di essersi pentita, giusto? morta se ne fosse andata in sua storia è nota a tutto il mondo! G: Sì, e sottolineai che intendevo Olanda! Ma tornando seri, mi ver- A questo punto, temendo una crisi sposarmi solamente con Dio. Dopo gogno molto del mio delitto e isterica della monaca, raccolgo in pochi giorni passai il mio esame e spero che lei non lo confesserà a fretta e furia tutto il mio materiale divenni monaca. mentre Gertrude mi fissa sciocca- n

¡ S: La compiango. Ma passiamo ta senza emettere alcun suono. 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni oltre. Le dico un nome, Egidio. Saluto di fretta tutti i personaggi e G: Oh, questo è un argomento deli- velocemente esco da quella stan- cato e che sento ancora come un za. Correndo lungo viale Manzoni grande peso. riesco ancora a sentire la povera S: Non è un obbligata a risponder- monaca sbraitare. Nonostante la mi ... vita in convento, la Monaca di G: … Beh, diciamo che la mia stanza Monza continua sempre ad avere confinava con quella di un bravo, un carattere forte e ribelle. Anche Egidio appunto... Con lui ebbi una in questo mondo di fantasia. relazione segreta, ma fu scoperta da una conversa. Insieme decidem- Sofia Santuccione II E mo di ucciderla e la seppellimmo

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: Il protagonista di Primo amore di TURGEHEV mia ultima intervista era no. Mi guardai attorno, meraviglia- interruppe: “Dammi del tu! Ti sem- La da poco conclusa, ed ta dal possente albero che fian- brò così vecchio?” Accennai un eccomi di nuovo al lavoro. cheggiava la piccola casa, e che naturale sorriso intimidito, poi Camminavo e camminavo. Non con la sua imponenza la faceva continuai: “Sapendo la tua storia, avevo mai incontrato un tempo sembrare un piccolo sasso. Mi ovviamente la mia prima domanda così cupo: di solito il sole mi assi- avvicinai all’albero per ammirarne è: cosa provi quando ami?” steva ogni volta che intraprendevo la bellezza e sfiorai con le dita la Proprio in questo periodo dovevo un viaggio; invece proprio quel grossa corteccia. Spostai lo sguar- intervistare qualcuno sull’amore! giorno il sole non ne voleva sapere do al di là del grande tronco e tro- Non sapevo se ce l’avrei fatta e di far appoggiare la sua luce e il vai un ragazzo seduto sotto un anche lui sembrava piuttosto suo calore sulla mia pelle. Una col- gazebo, con gli occhi altrove. innervosito. Si passò una mano tre di pioggia e nubi copriva tutto Mi avvicinai timidamente; poteva dietro il collo.: “Per me può essere il cielo. Nemmeno all’orizzonte si avere circa la mia età. Poi sussur- uno cosa che fa star bene, come poteva sperare in uno spicchio di rai: “Vladimir...? Sono qui per l’in- può far star male. E’ difficile e azzurro. Sbuffai. Cominciai a cam- tervista.” Ma non essendo sicura complicata, ognuno la sente in minare più velocemente: si era che fosse lui, il mio viso poteva modo soggettivo.” Condividevo fatto tardi, la pioggia continuava aver assunto la tipica smorfia del- pienamente cosa stava dicendo. ad aumentare e nonostante il mio l’insicurezza. Rispose subito giran- Gli stavo ponendo un’altra doman- ombrello di uno “sgargiante” color do il viso di scatto: “Bene” sorrise da sullo stesso argomento, quando grigio riuscivo a bagnarmi ugual- “Ti aspettavo da un po’”. Mi sedet- mi interruppe nuovamente: “Tu mente. Arrivai finalmente a casa ti al suo fianco e senza esitare un cosa mi dici sull’amore?” della mia prossima “vittima”. momento cominciai. Era bello non Ecco. Non poteva esserci cosa La piccola casa era circondata dal sentirsi inferiore ad una persona peggiore da domandarmi in quel verde. Tutta questa natura mi ed essere a proprio agio, senza momento. Sentii una fitta proprio donava un grande senso di tran- agitazione. nello stomaco e il vuoto che era quillità. Bussai al portone di legno “Sapendo la sua …” Non feci a quasi scomparso riapparve come massiccio, ma non rispose nessu- tempo a finire la frase che mi per magia in un solo istante. “Non

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credo nell’amore” - non potevo o vero amore?” Si fece cupo in non avrebbe capito; ma io com- dire una bugia più grossa - “E viso, ma spiegò a fatica la realtà: prendo, eccome!” Sospirai. comunque sono io che faccio le “E’ stato straziante anche se Maledetta intervista che mi aveva domande, qui.” Si ritrasse legger- posso essere esagerato. Lei non fatto riaffiorare brutti ricordi. Mi mente e mi guardò in modo irrita- era la… donna per me. Insomma, il alzai bruscamente: non volevo 5/10 riCREAZIONE to, poi parlò: “Un’altra ragazza che nostro rapporto era quasi impossi- sembrare maleducata, ma nemme- finge di essere forte e di non cre- bile. E comunque non era una no potevo farmi vedere in quello dere nell’amore, quando in realtà cotta adolescenziale. All’inizio stato. Meglio piangere da sola, ha il cuore che appartiene a qual- anch’io pensavo fosse una sempli- sotto la pioggia. cun altro e non a lei stessa.” Lo ce e forte infatuazione, ma ho sof- Mi fermò immediatamente chie-

guardai sorpresa da quella affer- ferto tanto che ho capito subito dendomi di restare con lui ancora n ¡ mazione tanto dolorosa quanto che non potevo tormentarmi tanto un po’: “Possiamo aiutarci”, disse. 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni giusta: “Come lo sai?”, domandai. per un’infatuazione. E’ stata una Poi sorrise a fatica. Mi sedetti cer- Ora non ero più nei panni dell’in- cosa terribile. Tu ora come ti senti cando di sorridere e asciugandomi tervistatrice: ero nei panni di una ?” Sembrava davvero interessato il viso. Restammo lì finché non semplice ragazza che cercava un alla mia risposta e cercai il più divenne sempre più buio. “Addio”, minimo di conforto: “Lo so e basta. possibile di presentare la mia sussurrai infine, e me ne andai Tu come fai a sapere di essere situazione nella sua realtà: “ Come senza aggiungere altro. Mi voltai innamorata?” Rimasi di nuovo sor- se mi avessero trasformato in uno soltanto un’ultima volta per fargli presa dalla verità delle sue stesse logoro straccio di vecchia stoffa. un cenno con la mano. Dopodichè parole: “Lo so e basta.” Sorrisi. Sì, uno straccio consumato è mi avviai di nuovo verso casa, tra Sorrise anche lui. Sembrava soddi- l’esempio più corretto.” Feci un la pioggia battente. sfatto. Mi aveva incuriosita: sorriso forzato, smorzato subito “Com’è stato la prima volta che ti dopo da un’altra fitta allo stomaco: Federica Corniola II E sei innamorato davvero? E soprat- “In effetti” rispose “anche io avrei tutto era una cotta adolescenziale dato la stessa spiegazione a chi

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: Il sognatore di Le notti bianche di DOSTOEVSKIJ ’ quasi sera. La luce del sole non scompare del tutto. Poi scen- dove lui aveva scritto una parte ha tinto le nuvole di rosa. de lentamente i due gradini davan- della sua vita che dev’essere stata E Sembrano leggere pennella- ti alla porta e col passo calmo e gli molto importante. Non so quanti te sullo sfondo azzurro intenso di occhi inquieti si avvia sul marcia- anni siano passati da quando l’ha un qualche dipinto che riproduce piede tenendo una mano in tasca. scritta, ma a giudicare dal suo un cielo perfetto. Tutto il paesag- Sono sicura che sia lui (pur non aspetto devono essere tanti. Alla gio è coperto da un velo di luce essendo riuscita a trovare qualcu- vista del quaderno ha un lieve sus- rossa e sembra come incantato. no che me l’abbia saputo descrive- sulto, poi rimane immobile e gli si Io aspetto seduta su una panchina re) e gli vado incontro. riempiono gli occhi di lacrime. Mi poco distante dall’uscita di casa “Scusi, lei è...” Caspita, non ho guarda in modo interrogativo. sua: prima o poi dovrà uscire. Non idea di come si chiami. “Io l’ho trovato un po’ di tempo fa è una strada molto trafficata, Lui mi guarda senza dire niente. sulla riva di questo fiume, non passa qualche persona ogni tanto, Quel suo sguardo inquieto è in molto lontano da qui; l’ho letto e tutti sembrano avere una meta contrasto con l’espressione del ho trovato il nome della casa in cui precisa, nessuno gira soltanto per viso che quasi sorride. Sì, è lui, ne abita, così ho chiesto in giro e il piacere di passeggiare. Guardo il sono assolutamente sicura. sono arrivata qui. Prima di aprirlo sole che sta per scomparire “Scusi, forse la disturbo, ma cer- non avevo idea di cosa si trattasse, all’orizzonte, dietro a quegli alberi cherò di prenderle il meno tempo poi ho iniziato a leggere... Mi lontani, e quando anche l’ultimo possibile. Forse è tanto tempo che dispiace molto, forse non avrei pezzetto di sole sta per darmi la non parla con qualcuno e le volevo dovuto farlo. A questo punto mi è buonanotte sento alle mie spalle chiedere proprio questo: se può sembrato giusto riportarglielo e una porta che si chiude. Mi giro ed parlare un po’ con me. Però prima poi sono rimasta molto colpita e è uscito un uomo con un bastone volevo dirle una cosa, volevo ripor- sarei curiosa di sapere qualcosa in da passeggio, i capelli quasi grigi e tarle questo...” più di lei, sempre se ne ha voglia...” lo sguardo fisso su quel sole finché Gli porgo un piccolo quaderno “Intanto - mi risponde lui - grazie

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per avermelo riportato. E’ stato in attenzione è tutta su quell’oggetto nuova sensazione di tristezza nel un momento di rabbia che l’ho mentre la parte del suo cuore che cuore.” lasciato cadere da quel ponte, con- mi risponde è persa nel passato. “Ma alla fine, nonostante tutto, si

5/10 riCREAZIONE vinto che sarebbe stato meglio se “Non ha mai conosciuto un’altra sente felice di averla conosciuta?” l’avessi dimenticata, lei, Nasten’ka, donna prima di lei?” - continuo io. “Ho sofferto molto, è vero, ma mi che avrei dovuto finire di pensare “Io non sono mai riuscito ad avere ha anche fatto passare dei a tutta quella storia... Poi me ne dei rapporti con delle donne, non momenti di grande felicità, mi ha sono pentito, ma ormai chissà ho mai avuto il coraggio di fare fatto conoscere l’amore che si può dov’era arrivato quel quaderno. Tu anche un piccolo passo per entra- provare nei confronti di un’altra hai già letto tutto, quindi sai già re nel loro mondo. Infatti, con persona... e non riesco ancora a n ¡

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni molte cose... Beh, se vuoi chieder- Nasten’ka, anche se desideravo dare una risposta a questa mia mi, fai pure.” molto riuscire ad avvicinarla, non domanda...” “Immagino che lei non abbia più le ho detto niente fino a quando Apre il quaderno all’ultima pagina incontrato Nasten’ka...” non è stato necessario. Mi sono scritta e legge ad alta voce: “Non le ho più parlato. Inizial- avvicinato a lei solo per aiutarla, “Un minuto intero di beatitudine! mente l’ho vista, poche volte, mentre passeggiava con suo mari- to, ma non mi sono mai avvicinato. Adesso sono molti anni che non la vedo, probabilmente è andata a vivere in un altro posto”. “E in tutti questi anni lei ha mai parlato con qualcuno, tranne le poche parole con Matrëna?” “No. Qualche parola scambiata per caso con dei passanti è stato tutto quello che ho detto. Non ho mai parlato veramente con qualcun altro.” “Come ci riesce? Non sente mai il bisogno di scambiare delle opinio- ni, di parlare di sé?” “Scrivo. Scrivo tutto quello che mi viene in mente, tutto quello che sento, che penso. Scrivendo scari- per ‘salvarla’ dal signore che l’ave- E’ forse poco per colmare tutta la co tutta la mia tensione sul foglio va rincorsa, e sono riuscito a par- vita di un uomo?...” e i miei dubbi rimangono lì, in larle solo in conseguenza di quella Poi chiude il quaderno con un modo che un giorno li potrò rileg- mia azione istintiva.” sospiro e abbassa lo sguardo. gere e rispondere da me alle mie “Se non ci fosse stata quella situa- Dev’essere un argomento molto domande. In questo modo sento zione sarebbe riuscito a trovare il pesante per lui e decido che è una grande pace dentro di me e coraggio per parlarle?” meglio non fargli più domande: in non ho più il bisogno di parlare con “Non ne sono sicuro, penso di no. fondo il mio dovere di riportargli il qualcuno.” Non sarei riuscito a trovare le quaderno l’ho già fatto. Così lo rin- “E quando lavora? Come fa a non parole per iniziare una conversa- grazio molto e gli dico addio. avere mai rapporti con qualcun zione. Probabilmente avrei lascia- Mentre sto andando via mi viene altro?” to che entrasse nei miei pensieri e da sorridere: è stato un incontro “Mi interessa solo come mi sento mi consentisse di viaggiare ancora veramente particolare e ne sono io e non le relazioni con altre per- con la mente. Sarebbe stata un abbastanza soddisfatta. Poi subito sone. Le relazioni con gli altri mi altro elemento che avrebbe fatto un pensiero mi entra in testa: “Non interessano solo quando mi per- continuare le mie immaginazioni, saprò mai il tuo nome, sognatore.” mettono di occuparmi di quello un personaggio al quale avrei dato che c’è nella mia anima.” un altro nome, gli avrei costruito Margherita Martini II E Intanto ci siamo seduti sulla panchi- un’altra storia e l’avrei lasciata lì na dove io, poco prima, lo stavo appoggiata a quella ringhiera a aspettando. Lui tiene il quaderno tra piangere sommessamente mentre le mani e lo guarda, incredulo: la sua io mi sarei allontanato con una

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GENIO INCOMPRESO

nare tutto il repertorio di Mozart Bologna, in prima periferia, grigia con la stampa EMPORIO 5/10 riCREAZIONE senza imperfezioni o chi è un c’è una strada che ha varie ARMANI, i jeans a vita bassa regista senza eguali. Ma non esis- A laterali. La comunità da ANGEL & DEVIL e le scarpe NIKE, tono solo geni buoni e famosi. una parte è moderna e multiet- costate più di 200 ¤. I capelli Esistono geni del male che nica, ma dall’altra è come se il erano rigorosamente ingellati e vogliono celare la propria identità: tempo si sia fermato: gli anziani all’orecchio c’era una piccola per- Jack lo squartatore. Geni emargi- parlano in dialetto, giocano a lina. Era un ragazzo che piaceva n ¡

nati per gusti diversi: Oscar 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Briscola, a Scala 40 e a Pinacolo... alle ragazze; peccato che quella Wilde... Quanto a me, io voglio ris- Quasi alla fine della strada c’è una per cui aveva una cotta non lo vegliare le anime dall’oltretomba, villa; vi abita una ragazza che ha degnasse di uno sguardo; almeno sfidare Ade, dio degli inferi. E per quindici anni, un quoziente intel- fino ad allora. La ragazza lo stava farlo, tu dovrai venire con me nella lettivo superiore alla media e una guardando con aria interessata e casa disabitata in mezzo ai vita apparentemente normale. È sul suo viso lampeggiava un sor- campi...” timida e riservata, a scuola ha la riso soddisfatto. Pur essendo uno media del 7, ma potrebbe benis- dei ragazzi più intelligenti della Il mese successivo Elena e simo avere 9. Ha un piano in scuola, lui lì per lì non capì il per- Federico passarono insieme tutti i mente, ma ancora nessuno lo sa. ché. pomeriggi. Federico aveva trovato Il liceo Laura Bassi è il più antico All’uscita, la ragazza si mise a un sistema per non far insospet- di Bologna. Nei suoi centocin- seguirlo, e dopo poco lo affiancò. tire la gente: finsero di stare quant’anni di vita professori e pro- “Federico, senti, ti ho osservato a insieme. Dovettero perfino fessoresse, alunne e alunni si sono lungo e ho bisogno di te. Sei intel- baciarsi perché le ragazze del succeduti e le scale, le aule, i corri- ligente, anche se ti vesti con abiti liceo, pazze di lui, non ci volevano doi ne hanno viste tante: perfino la un po’ troppo costosi per i miei credere. A dire il vero, ogni giorno persecuzione degli ebrei a causa gusti. Ti preferirei con pantaloni che passava, Federico era sempre delle leggi razziali. L’edificio è slavati, felpe o maglie di band più attratto da Elena e dal suo pro- antico, diviso in vari piani, con un rock... Beh, comunque, torniamo a getto: il piano della ragazza era labirinto di scale. In un’aula del noi. Ti trovo intelligente e folle, ma la capiva. Lei cercava secondo piano, una ragazza non apprezzo che tu non abbia un lin- attenzioni. Lei era un VERO genio ascolta l’insegnante, ma progetta guaggio scurrile, a differenza di incompreso. Sapeva cose che un piano. certi tuoi coetanei. Perciò ho neanche la gente più colta sapeva. “Devo entrare nella casa disabi- deciso che mi servi e non accet- E aveva deciso di dividere il suo tata” pensò “però devo trovare un terò un NO come risposta”. sapere con lui. Ma perché? Lui non aiutante”. Fece scorrere lo “Beh, Elena... che dire...? Sai il ne aveva proprio idea… sguardo tutt’intorno alla stanza: fatto tuo!” un ragazzo magro, alto, con i “Certo! Sono un genio incom- (continua) capelli mossi stava nel banco preso! La gente pensa che i geni dell’ultima fila. Aveva una felpa siano quelli che riescono a suo- Chiara Lanzarini I E

nuotare. Vorrebbe sentir scorrere il fratello. Russa. Russa così forte E’ CALDO... l’acqua fredda sulla sua pelle e che rintrona gli orecchi. giocare con gli amici sulla spiag- Accende la radio. C’è una vecchia caldo. Si soffoca. Il sole gia. Non riesce a pensare. Non canzone che le piace tanto, ma cocente entra dalla finestra riesce a muovere le labbra, i suoi non ricorda più il nome. La musica È della camera e si posa occhi si incollano e sembra che la la distoglie dalla realtà e si rilassa. aggressivamente su di lei. Illumina gola le sia seccata. Volge il suo sguardo alla finestra e tutto intorno a lei. Le ombre delle Ha ancora tanto da studiare. Le sorride. Fuori l’aria azzurreggia e matite, dei libri e della vecchia pile di libri sembrano diventare più le nuvole sembrano danzare spen- lampada si ravvivano, si muovono grandi col passare dei minuti, e lei sieratamente. come se ci fosse del vento. Ma il è persa nei suoi pensieri. Le fa Poggia la testa sulla scrivania e la vento, non c’è. C’è caldo, troppo. male la testa. Il “tic-tac” delle lan- sua pelle sudata si appiccica al Non riesce a concentrarsi. Vaga cette la irrita e la opprime. Fuori, foglio. Lo stropiccia. Ora dovrà con la mente e immagina di essere cornacchie e gazze gridano e, ricominciare tutto da capo. Cerca altrove. Vorrebbe andare al mare e vicino a lei, dorme profondamente di vincere il sonno, ma gli occhi le 35

si incollano e la testa pesa. osserva l’orologio. Il tempo è pas- Fa caldo. Troppo caldo. Il sonno è Si accorge che la musica è cam- sato così in fretta… Deve studiare. forte. Lascia cadere dolcemente la biata e la dolci note si trasformano Prende la penna e inizia a scrivere. penna sul foglio, si alza a fatica in un grido interminabile. La Non sa nemmeno cosa sta scri- dalla sedia e sorride.

5/10 riCREAZIONE musica diventa alta, si abbassa, vendo, ma non si ferma. Pensa che Si avvicina al letto e si lascia rallenta e si alza. Diventa tutto sarebbe bello dormire. Dormire cadere. Il suo corpo rimbalza sul insopportabile. Alza la testa a sulle candide lenzuola. Sarebbe materasso e si adagia lentamente fatica e con un gesto lento e affati- bello essere sotto la doccia e can- sul letto. Non riesce a muoversi e cato, sbatte a terra la radio. Sente tare. Sarebbe bello essere con gli si lascia dominare dal mondo dei rotolare i mille pezzi di plastica e amici e sorridere, ma deve stu- sogni. Dorme. Profondamente… ode il loro lamento. Il loro dolore è diare. n

¡ forte e le grida la uccidono. Ha voglia di buttarsi a terra e dor- Giorgia Vivarelli I E 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Distoglie lo sguardo dalla radio e mire.

aveva di fronte. Era basso e tozzo, CONGO? OH MON DIEU... le gambe erano corte, grassocce e portava i baffi a manubrio. Era una situazione disperata. ra una brutta, anzi, una brut- Smith, mais quel coccodrillo est al Disperata, con la “d” maiuscola. tissima situazione. Ma era massimo 7 metri, non sicuramente Disperata, perché era disperso da E stata solo l’ultima delle sue di più”, disse stringendo il suo qualche parte nella Repubblica del innumerevoli disavventure. Non abbraccio intorno al tronco, “… E le Congo abbracciato a un albero che non amasse viaggiare, ma pre- posso consigliare di evitare di spor- secco conficcato nel fondo di un feriva sinceramente tenersi la sua gersi così tanto verso l’acqua? C’est acquitrino con sotto qualche pelle ancora per qualche decennio très dangereux….” decina di enormi coccodrilli, par- o magari, se era particolarmente “Non ti preoccupare, mio compa- don, Crocodylus Niloticus (Mr. fortunato, per qualche ventennio. gno d’avventura, non mi succederà Smith ama le precisazioni), con un Il bello era che dopo sei mesi di niente!”, disse l’inglese sporgen- vecchietto affetto da manie da viaggio attorno al Globo non aveva dosi verso l’acqua e l’animale ira- biologo/turista per caso. In più, ancora capito come diavolo aveva condo con un metro. questo vecchietto era il suo capo- fatto a farsi convincere a partire “Imbécile…”, sospirò rassegnato il ufficio! Quindi niente crisi depres- alla volta delle “terre sperdute e francese prendendo poi il suo sive o raptus omicidi perché non si inesplorate” (testuali parole di Mr. capo-ufficio per il colletto della lavava da tre mesi: se no, addio Smith). In verità non aveva nean- camicia e tirandolo su prima che lavoro, aumento e pensione. che avuto il tempo di “farsi convin- lasciasse la mano destra in bocca “Mr. Dubois, guardi! Quello è un cere” o di dire un semplice “Sì”: al coccodrillo. “Thanks”, disse l’in- esemplare di Hyemoschus aquati- aveva sentito la proposta, aveva glese assicurandosi meglio al cus!”, disse alzandosi in piedi Mr. ponderato il tutto per qualche mil- tronco e sistemandosi i baffi bian- Smith. lesimo di secondo e poi il treno chi e i pantaloncini a ginocchio. “No, è solo un altro coccodrillo.” diretto verso la Manica aveva Francis guardò sconsolato “Ah.” fischiato. Non ricordava l’omino sullasessantina Sarebbero state lunghe ore. nient’altro. Si era svolto tutto che talmente velocemente che il Eugenia Rossi I E suo cervello non aveva fatto in tempo a realizzare. ... “Mr. Dubois!” – con che orribile cadenza inglese è stato pro- nunciato il suo cognome! - “Guardi quel meraviglioso esemplare di Crocodylus Niloticus! Sarà almeno 8 metri, che dico, forse 9!” Francis si spostò il berretto kaki da davanti agli occhi e sospirò rassegnato: “Non vorrei essere scortese, Monsieur 36

caos in quel luogo. Vomito copioso del nulla immenso, su di una col- VOMITORIUM talvolta si spargeva per i corridoi. lina verde. La casa è piena di fines- Sai, ti saresti voluto uccidere con tre affinché tu possa affacciarti a Pars I le tue stesse mani, ma così contemplare la bruttezza del

sarebbe stato troppo semplice. A mondo. Sei lì dentro da diciassette 5/10 riCREAZIONE uante voci giravano sul volte ti legavano ai lampadari. anni, eppure a te paiono molti di conto di quella casa diroc- Dicevano che nessun luogo ter- più. Quasi decenni, secoli. Tutto è Q cata. Ma nessuno avrebbe reno avrebbe mai potuto egua- immortale in quella casa, tutto ti mai davvero immaginato quel che gliare l'Inferno. Difatti, erravano. osserva, i muri hanno occhi, il serbava al suo interno. La pavimento orecchie e tu hai la

demenza vigeva in quel luogo, chi bocca per urlare. Ma non lo fai. n ¡ vi metteva piede ne usciva pazzo, La quiete Perché dovresti? In fin dei conti 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni senza alcuna facoltà di parlare non ti dispiace restare lì, di notte perché la voce la si perdeva Sei in una casa grande, con tante sei complice del buio, che si urlando. Una casa piena di spec- stanze e l'eco scomposto dei tuoi prende cura di te, ti canta le sue chi, manichini storpi in ogni passi ubriachi di vuoto. Dei mani- poesie e non ti lascerebbe mai stanza, la vecchia vedova vestita chini storpi, sparsi qua e là, e un sola. Un giorno te ne accorgerai, di rosso preparava il pranzo al cia- grande orologio d'ebano alla stai diventando anche tu un mani- nuro per il diciassettesimo marito. parete, fermo alle cinque e un chino storpio. C'è un altro mondo Le stanze parevano non finire mai, quarto. Passi le tue mattine ad in quella casa. Ti guarda e non si era impossibile vedere dove culmi- attendere i pomeriggi. E i pome- esprime. Sei vittima di quella casa. navano i soffitti, troppo alti, forse riggi ad attendere le sere. Non lo E tu ami il tuo carnefice. pure infiniti. Quadri senza senso sai nemmeno tu cosa ci fai lì, erano appesi obliqui in ogni seduta sul pavimento ad osservare Martina Nicosia II E stanza. Un cane vestito di tutto quel grande orologio. Non ti ricordi punto portava a spasso un uomo, nemmeno perché sei in quella casa nudo, a quattro zampe. Regnava il più grande del mondo, al centro RISVEGLI...

dosi come un vecchio gatto e diale scossero la terra e il cielo. Lamento facendo le fusa a quella nuova E, finalmente, uno strappo si aprì notte. Si stiracchiò verso oriente nel cielo. La luce soffusa e bian- estivo poggiando la testa su Antonio, che castra della Luna scivolò come berciò irato, e si spostò verso seta su di lui ridando calma al aaaah l’Estate: stagione Francis, che lo accolse a braccia mondo. Egli chiuse gli occhi bean- per riposare le nostre mem- aperte sulle sue verdi colline. dosi di quella meravigliosa pre- A bra stanche e le nostre Aprì i grandi occhi blu e scrutò il senza. Poi si allungò ancora di più, menti martoriate da troppe ore di cielo. Nero. Troppo nero. Le nuvole ancora e ancora e ancora spe- Matematica e Latino! Ma anche la lo coprivano spesse e uniformi, rando anche solo di sfiorarla, saison de l’amour, mes amis! come un mantello di pelliccia quell’eterea figura; si allungò fino E allora cosa c’è di meglio, prima scura. a invadere completamente la di preparasi ad abbordare ragazze Alzò la mani verso il cielo, si spiaggia bianca. e/o ragazzi sulla spiaggia, di un allungò e si allungò, cercando di Ma con un gemito sofferente si piccolo racconto su un amore raggiungerlo e di spostare quelle abbandonò lungo le coste: anche eterno ma impossibile? Nulla! maledette nuvole. Ruggì stizzito. quella notte non sarebbe riuscito a -Il nostro amore è come una Si mosse come indemoniato verso raggiungerla. marea: qualcosa che finché ovest, infrangendosi con rabbia Ma d’altronde al Mare non è mai saremo insieme continuerà a sulla schiena di Alfred, che urlò stato dato di raggiungere la sua essere. Con alti e bassi, ma conti- offeso. Louis si ritrasse, spaven- amata Luna. nuerà a essere.- tato da quella furia cieca, cer- cando riparo verso il fratello Eugenia Rossi I E Si svegliò sentendosi intorpidito. Matthew. Scivolò sulla spiaggia, allungan- Minuti di follia, di delirio primor-

37 Sara Passuti I E Passuti Sara o ciat e e ior alor a non ci sei più a non ci sei Eri un f Appena sboc Eri il sole Dopo la pioggia Eri il c Dopo una tempesta Eri il cibo In una carestia Eri la pace In una guerra Eri il rimedio Alla malattia personale La mia droga Or le cose vanno Così E non c’è rimedio. Solo tu freddo oceano e con una capriola una e con oceano freddo di di un’onda nel bel mezzo si tuffò sé, nei lo portò che con passaggio marini. abissi profondi e si guardò occhi grandi Riaprì i penetra- del sole I raggi intorno. magnifici creando nell’acqua vano sulle sue bran- multicolore riflessi chie perlate. finalmente Inspirò profondamente, a casa. finalmente nel suo mondo, e tare amiliar ora o f t t a a l’ ancione ine e la spiaggia olor ambino alda opr alore alore c a un le e e le onde anno addormen te le cose te abbia f o si c t ut embr una piena ut Di tutto il litorale Di tutto S Che ric Le stelle Le cielo nel Lucciole Che mi accompagnano d’estate Nelle notti La s Notte ed alba L nel mare Che si riflette colore Che cambia A t Come una mamma Come Al suo b Quando arriv all’alba cede E la notte T Il mar Che cantano La mia ninna-nanna E mi f Di giallo e ar si risveglia Il sole E ci ris Di un c l’amore come Forte Non sapeva come fosse arrivato su arrivato fosse come sapeva Non e dorata di sabbia quella distesa fosse tempo da quanto non sapeva la sua che soltanto lì. Sapeva per finire. stava vita breve sfiorato venne Improvvisamente brivido gli freddo e un da un’onda dorsale. la spina percorse che magnifica Una sensazione dalla memo- rimosso quasi aveva che gli diede ria. Una sensazione per sufficiente di volontà la forza si tras- i suoi ultimi atti: compiere che lungo quel tratto cinò a fatica spiaggia dal l’ardente separava utti o a t sisi agliari ostruire erà aiuto v so tutto so o e aiut alia ai sì

o tr e ano a Milano z ona ad As o da ric a l’It i svegliò sentendosi soffo- sentendosi i svegliò lacerante dal calore care La ogni cosa. che avvolgeva t z che si eleva zo

oma a Napoli olz alermo a C

ut oratori come noi come oratori v er chieder Abruz ul mar u t ’

Abruzzo non ci lasciare Abruzzo non mollare Abruzzo Abruz da aiutare Abruzzo gente di brava Abruzzo La Di chi ha per d’arte terra Abruzzo che si bagna Abruzzo S Abruz Fino sulle montagne P POESIA, POESIAE... POESIA,

S Senza fiato Senza e la sabbia deserta spiaggia era Debole e corpo. il suo sotto ardeva e la vita tra sospeso era tremante la morte. della color occhi Aprì i grandi che si onde e vide le piccole notte sulla aritmicamente abbattevano suono che udiva spiaggia. L’unico del mare. fruscio il dolce era Nient’altro. Da Bari a Catanzaro Da Bari Da P Da R L Da Bologna a Pisa a Pisa Da Bologna Da Anc Per essere aiutati essere Per che farai? E tu Risponder c’è chi conta Perché S Da B

5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 38

Uno spiraglio Primavera Feste

Scende lenta Il vento Queste feste

questa pioggia, mi solletica il viso. piene di gente 5/10 riCREAZIONE incupendo il cielo Il sole mi danno allegria. rattristando gli animi; mi scalda il cuore. Tutto solo il freddo pungente I fiori te ne stai si insinua nelle vesti. mi fanno sbocciare. immerso nei pensieri Poi ad un tratto Tutto senza divertirti. n ¡ uno spiraglio di sole mi dà felicità. Un uomo solo 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni scalda l'anima, La primavera che ha perso l'amore dà speranza, appena sbocciata ed ha paura fa sorridere, dona a noi di soffrire ancora. fa rinascere una nuova libertà. l'amore perso. Chiara Lanzarini I E

Odissea Chiacchiere Vento Mondo esasperato. Chiacchiere Travolgendo mi spinge, Esistenza ripiena, colma di dis- mi graffia, prezzo. chiacchiere L'anima mia scuote il silenzio. chiacchiere di lividi mi tinge. L'enorme vuoto che ci circonda. Corre, noi ci inginocchiamo, Odissea . Schiere chiassose ma ti sequestra la speranza, Una lancia. di tornar a casa col moto di una spicchi e picchi Una freccia. danza. Dolore. apri e chiudi Ti fischia. Lacrime. aria e voce Aspra vita piena di campi di croci, T' assorda. via e culle di nati. T' ammutolisce. In guerra sono io, straniera al mio nel fracasso T' acceca. pensiero. lascian scie. Non vuol che lo si veda. Misterioso lo s'impreca. Chiacchiere Lui si diverte, chiacchiere ti ride in faccia, chiacchiere mentre si piange il dolor della persa chiacchiere chinate traccia. chiacchiere vecchie Traccia per trovar con stupore, chiacchiere dolci ma sempre la forza del cuore, ricordando il momento, Chiacchiere. di echi nel suo fallimento. Vento. Ma ora sento vento di ricordi. Mi rialzo e senza piegar il busto a possenti braccia, navigo fra i sentieri, ritrovati desideri, sento le sue risa svanire... Si... scomparire, non nel nulla, ma nel profumo di quest'aspra culla.

Sara Khorsandi III C 39

Divina Ricreazione 5/10 riCREAZIONE Introduzione

La Divina Ricreazione (scritta tra l'1/12/2001 ed il 29/03/2002) allude già nel titolo al modo divertente scelto dall'au- tore di raccontare un'avventura che racchiude in sé realtà e finzione. La narrazione si sviluppa all'interno di tre “porzioni di piano” composte di sei canti la prima, quattro la seconda e la terza (quest'ultima presenta in aggiunta un breve canto conclusivo). Il metro della composizione è quello della rima n ¡

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni baciata (aa, bb, cc...), fatta eccezione per la prima parte del primo canto. Nel poema, Daniele compie un pellegrinaggio attraverso tre regni, dove si trovano suoi amici e professori puniti o lodati a seconda del loro “comportamento scolastico”. Durante il suo viaggio viene aiutato da una guida che lo soc- corre nel momento in cui viene preso alla sprovvista da una lavagna con operazioni matematiche: un'addizione, una scomposizione ed un'equazione. Come Dante, l'autore colloca il suo viaggio in un momento precedente la stesura dell'opera. Attua ciò al fine di poter far svelare avvenimenti futuri da alcuni dei personaggi incontrati lungo il cammino. L'avventura, infatti, ha inizio un giorno (non precisato) di Settembre del terzo anno scolastico...

BUONA LETTURA

PRIMA PORZIONE DI PIANO

CANTO I

Nel mezzo della ricreazione della scuola mia Quando vidi costei nel piano disperso, mi ritrovai per un piano oscuro “Miserere di me” gridai a Lei, che della dritta via avevo amnesia. “Qual che tu sii, od ombra o donna certa!” Ah a dir quanto era pieno di ragnatele Rispuosemi “Non ombra, donna sono, esto piano vecchio e puzzolente forte ci mancherebbe altro! che nel pensier mio rinnova quella sorte. E dovresti ripassare un po’ le declinazioni Tant’è puzzoso che poco è più fognatura; dopo tutti quei compiti ed esercitazioni! ma per trattare di ciò ch’io vi trovai, Ti insegnai in Montessori per ben due anni, dirò dell’altre cose ch’i v’ho scorte. vivo tra libri prendendo raramente malanni. Io non so ben ridir com’io v’entrai, Prof sono, e ti parlai del figliuol d’Anchise tant’ero pieno di sonno dopo l’ora della Piccions1 che venne da Troia 2 che la macchinetta del 61 abbandonai. dandoti solo a volte un po’ di noia. Ma poi intravidi una luce da una porta, Ma tu perché invece di divertirti stai in questa noia? là dove terminava quel buio corridoio Perché non torni con i tuoi amici ritrovando la gioia?” che m’avea di nausea la bocca riemputo. “Ma lei è la prof Bertani, non c’è inganno” Allora fu la paura un poco queta, rispuos’io con vergognosa fronte e una punta d’affanno. e dopo aver aspettato un qualche poco “Oh, lei delli altri professori onore e lume” - io penso: mi stavo avviando a quella luce fioca, per queste cose ho un sesto senso - quando una lavagna venne ver’ me con un’addizione. “Lei è mio maestro e’l mio autore Di questa non mi preoccupai ma la paura mi venne Da cui io tolsi un decente stilo facendo raramente dalla vista che m’apparve di una scomposizione. qualche errore. Ed un’equazione, che di tutte le operazioni Vede l’equazione per cu’io mi volsi: era certamente la più ardua, mi riempì tanto di mi aiuti da lei, famosa saggia, preoccupazione altrimenti per risolverla dovrei fumarmi un chilo di gangia”. sì che parea che l’aere ne temesse. “A te convien tenere altro viaggio, Questa mi porse tanto d’incertezza, dato che ti sembra oscuro esto linguaggio. ch’io perdei la speranza d’ogni allegrezza. Se tu mi seguirai, io sarò tua aiutante, Mentre ch’io tornavo nell’oscuro loco, così potrò far ancora la tua insegnante. dinnanzi alli occhi mi si fu offerta Il continuo di questo piano è diviso in tre parti, chi per lungo silenzio parea fioca. ma attenzione perché non ci sono solo santi! 40

5/10 riCREAZIONE

Tu vedrai professori e studenti dolenti, In seguito il pavimento si mise in movimento, divisi in due stanze entrambe piene di penitenti. sì che a me per lo spavento il passo si fece lento. Nella seconda parte professori e studenti contenti, In poco tempo persi ciascun sentimento n perché sperano di venire alle beate genti; e caddi come un sacco di patate battendo il mento. ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni e nella terza parte professori e studenti che da scuola furono raramente stati assenti”. E io a lei con voce sicura “Prof non si deve preoccupare, CANTO III lei di me si può fidare!” Allor si mosse, e con me che le ero accanto Appena ripreso sospiri e pianti udii cominciò ad intonare qualche stonato canto. Sì che io di tornare indietro mi sentii. Questi risuonavano per l’aere sanza stelle, ed a me si accapponò la pelle. CANTO II Diverse lingue, orribili lamenti Si trovavano in quel loco di penitenti, PER ME SI VA NEL PIANO DEI DOLENTI e io ch’avea d’orror la testa cinta PER ME SI VA TRA GLI STUDENTI DEFICIENTI dissi: “Prof, pare che queste anime vogliono averla vinta?”. PER ME SI VA TRA I PROFESSORI INFAMI Ed ella a me: “Questi studenti vivono in questo modo CHE DI TESTA NON ERANO COMPLETAMENTE SANI. Poiché a scuola vissero sanza infamia e sanza lodo. GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE E SI DICE A differenza di Dante coloro vivono in questo posto fitto, CHE A CREARMI SIA STATO FELICE3 perché al di fuori Angeronte gli faceva pagare l’affitto”. LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE Ed io: “Maestra qual è la loro sorte?”. ED IL VOSTRO SORRISO FUORI DI QUI LASCIATE. Rispuose: “Costoro a scuola non andavano tanto forte E per questo di tutte le materie devono fare compiti scritti, Queste parole di colore oscuro altrimenti Freddi e la Cenacchi li fanno fritti!”. vid’io scritte al sommo di un gran muro; E io, che riguardai, vidi tra i tanti stanchi, per ch’io: “Prof, il senso loro mi è incomprensibile”. una persona che si alzò da uno dei banchi, Ed ella a me con una risposta attendibile: e poiché si era fermato davanti a me, gli cominciai a parlare: “Qui si convien lasciare ogni preoccupazione “O tu che sei in questo buio posto, a uno della mia ogni paura è meglio che qui diventi finzione. scuola pari di sembrare”. Noi siamo giunti nella prima parte ov’io t’ho detto, Mi disse, “riconoscimi, se sai: che tu vedrai coloro che per la scuola avevano rigetto”. scommetto che tanto non lo indovinerai mai!”. Poco dopo aver pronunciato queste parole, E io a lui: “Con questo buio è impossibile vidi venir verso di noi colui che di un mio amico aveva la mole, a me sei irriconoscibile. e questo gridando disse: “Guai a voi persone prave; Ma dimmi chi tu se’, che di essere in sì dolente pensavate male che io vi portassi con la nave! Loco a te non par dispiacente”. In questo loco i fiumi sono assenti, Rispose: “La tua scuola, che d’invidia è piena sono presenti solo le stanze dei penitenti!” non avrà vita serena. E la Bertani lui: “Angeronte5 non ti crucciare: Voi studenti mi chiamaste Cuccureddu, tu solo alla prima porta ci devi accompagnare. ma il mio nome è Beppe6 In questo piano buio, per far presto, e vivevo a Cagliari tra le verdi steppe. abbiamo bisogno del tuo occhio lesto”. io persona triste come vedi non son sola”; In seguito “Figliuol mio”, mi disse ella cortese, e dopo queste parole più non fe parola. “se Angeron con te inventa delle pretese, Io li risposi: “Beppe dimmi per pietà significa che di questo loco cosa accadrà alla scuola con gli studenti divisi in due metà; a te un giorno interesserà ben poco”.

1. Prof.ssa Maselli. Soprannominata così dalla mia classe. 2. Codice del caffé selezionato spesso dall'autore alle macchinette automatiche. 3. Preside Felice Signoretti. 4. Preside Felice Signoretti. 5. Daniele Angelini, amico dell'autore e dal fascino alquanto discutibile. 6. Ignoro il cognome. Attivista politico all'interno dell'istituto nell'anno 2001/2002. 41

dimmi chi ha scatenato questa rivolta naturalmente ad entrambi non mancò di bestemmiare; che da una parte della scuola è stata accolta purtroppo parlammo solo per pochi minuti, infine dimmi cosa potrebbe accadere dato che all’improvviso entrambi si fecero muti.

5/10 riCREAZIONE se la scuola si lascia in nostro potere”. In seguito la terra ricominciò a tremare Ed elli a me: “Infra tre mesi6 , dopo una lunga tensione e svenni come Dante, non sapendo anch’io cosa fare. le fazioni opposte passeranno ad una votazione. Una vittoria onestà sarà per quelli dell’occupazione ma ci sarà un’insurrezione da parte di uno dell’autogestione; CANTO V Cuccaro7 è colui che si ribellerà e di entrare in succursale tenterà. Appena ripreso dal lungo sonno, n ¡

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Colui però non avrà alcun successo, la Bertani mi chiese: “Cos’è quella faccia da tonno? l’unica cosa che potrà fare sarà quella di piangere sul cesso: È giunto per te il momento di trovare i professori Rapporti vari sono certo che accadranno, Dato che al luogo di questi siamo poco al di fuori; i quali faranno peggiorare ancor più il danno! come vedi lì c’è l’entrata, Ora più nulla ho da dire, questa per noi è la seconda fermata”. è giunto per te il momento di ripartire”. Posto con novi tormenti e novi tormentati Si trovavano qua e là da tutti i lati; io sono nella seconda stanza, de la piova9 CANTO IV etterna, maledetta e greve che da ogni parte si trova. Grandine rossa, acqua tinta e neve. Poco dopo essere ripartiti pute la terra che questo riceve; Sospiri e lamenti da noi due erano uditi, noi passavam su per l’ombre che adona diverse lingue, orribili favelle la greve pioggia, calpestando ogni persona. risonavan per l’aere sanza stelle. Elle giacean per terra tutte quante, “Maestra, dove siamo in questo momento?” fuor d’una che si levò, quando ci vide passarsi davante. Domandai io mentre avanzavo con passo lento; “O tu che se’ per questo posto di dolore tratto, ed ella a me: “In questo loco tu puoi trovare di sicuro tu mi riconosci, son colei che con voi coloro che non ebbero battesimo e che cominciarono strinse un patto; a bestemmiare”. di far corsi di recupero pomeridiani Gran duol mi prese al cor quando intesi, dopo che vi eravate incavolati come cani”. che alcuni miei amici in quel posto erano sospesi. E io a lei: “L’angoscia che i suoi tratti hanno, Noi non lasciavam l’andar perch’ei dicessi l’atto di portar la mia mente in inganno fanno e passavam la selva di spiriti spessi; sì che non par ch’i’ lei vedessi mai quand’ io vidi un lieve fuoco e mi vien da pensare, che non indovinerò giammai”. che era distante da noi ben poco. Ed ella a me: “Io son la prof di fisica e mate, Mentr’io mi avvicinavo a quel barlume ecco, ora ti ho dato le mie coordinate. Una voce sentii provenire da una testa bianca Son qui per la dannosa colpa de la gola, come un albume: come tu vedi, io persona triste non son sola, “Onorate l’altissima professoressa che con la sua dedizione che tutte queste a simil pena stanno”; per due anni mi fece studiare ed avere la promozione!”. continuò lei con la voce in affanno Poi che la voce fu restata e non più emessa, “Dimmi perché tu sei giunto in questo loco, capii di chi era quell’acconciatura mal messa, che a chiunque si trovi qui piace ben poco”. per ch’io: “Federico8 , mi duol sì tanto, Dopo quelle parole una gran rabbia mi prese vederti e parlar con te in questo canto e mi venne voglia di riempirla di cricchi sul naso Avrei voluto metterti come persona più serena, per un intero mese. ma la tua vita di bestemmie era piena; Io non le risposi, mi voltai, comunque non ti preoccupare e ad incamminarmi ricominciai. che quando parlerò con Felice ti farò innalzare Mentre ch’io ripresi a calpestare ad un più decente loco sentii in lontananza la Bertani che con lei così che di questo ricorderai ben poco”. cominciò a parlare, Ed elli a me: “Ora non ci pensare amico mio, ella diceva: “Questo povero ragazzo è qui sospeso ti devo far rivedere una persona che conosci tu a causa di un’equazione da cui è stato sorpreso; e che conosco io. 6. La profezia si riferisce all'occupazione del 12/12/2001. Guarda colui con quel panino e quella faccia 7. Attivista politico della succursale. Contrario all'occupazione anormale e poco pia, dell'istituto. 8.Ai tempi grande amico dell'autore. Bestemmiatore incallito ma naturalmente l’hai riconosciuto, è Mattia!”. dall'intelletto fino. Cominciammo insieme a ridere e scherzare, 9. Pioggia 42

se tu gli avessi insegnato decentemente, e dietro venivan sì tante persone non avrebbe visto nessun penitente!”. che per scorger qualcuno di mia conoscenza comin- Dopo queste ed altre esclamazioni, ciai a far attenzione. lasciò la prof alle sue punizioni. Tra molti vidi e conobbi colei che nell’anno passato 5/10 riCREAZIONE Infine mi raggiunse ed esclamò: ci insegnò diritto, ma con un programma molto “appannato”. “Avanti Daniele che si vò!”. Costei era la Valicelli , una professoressa che di testa era sicuramente mal messa. Naturalmente portava i suoi occhiali da sole inseparabili; CANTO VI e avanzava nel buio come fanno i poveri disabili.

E gli altri dicevano: “Anvedi, n ¡ Mentre la nostra camminata continuava ‘sta qua ci pesta sempre i piedi!”. 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni la paura nel mio cuore ritornava; Questi sciagurati, erano stimolati molto di nuovo parole di dolore, accenti d’ira da bidelli che rigavan con pennarelli di colore il volto, come la rena quando turbo spira che mischiato di lacrime, da Ivano era ricolto. facevano un tumulto, in quell’aura sanza tempo tinta. E poi ch’a guardar oltre mi diedi, E io ch’avea d’orror di nuovo la testa cinta, domandai: “Maestra, mi concedi dissi: “Maestra che gent’è che par nel duol si vinta?”. che io sappia cos’è quella porta Ed ella a me: “tu come chiamarli scegli, che secondo i miei occhi par sì storta?”. questi sono professori “dormienti”, Ella mi rispose: “Al di la di quella più comunemente chiamati “poco svegli”. la vita di professori e studenti è un po’ più bella; Mischiate sono e soffrono in questo modo or ci lasciamo per sempre alle spalle la prima parte di piano con coloro che visser sanza laurea e sanza lodo. che sia a te che a me è parso molto malsano”. Io lei: “Prof, perché il loro lamento è tanto greve?”. E poi che la sua mano alla mia puose, Rispose: “Dicerolti molto breve. mi fece uscir dalle brutali cose Questi non possono sperare nemmeno per un minuto grazie al terribile Freddi, il professorone, che Felice dia loro un aiuto. lì posto come guardiano del portone. Fama di loro la scuola esser non lassa; Improvvisamente la porta si aprì non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. e una lieve luce agli occhi mi colpì. E io, che riguardai, vidi un’insegna che girando correva e d’ogni posa mi parea indegna; Daniele Bergonzoni, ex alunno della sezione E – Il seguito nel prossimo numero

43 di Erica Fiacchi III E III Fiacchi di Erica Coniglietti Coniglietti

5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 44

5/10 riCREAZIONE n ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni

45 5/10 riCREAZIONE n¡2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni 46

5/10 riCREAZIONE n ¡ 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni

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Una passione che SQUASH , SPORT DI PASSIONE ho nel cuore: ondra - E' proprio qui nella Mondiali infatti, ha ottenuto il miglior

5/10 riCREAZIONE capitale del Regno Unito che risultato di sempre, il settimo posto! IL PATTINAGGIO vanno ricercate le origini di Con la grinta e la passione di Davide Lquesto sport. Lo squash nac- Bianchetti, Marcus Berret, Amr Swelim, icordo ancora perfetta- mente le mie prime espe- que infatti nella Fleet Street Prison di Josè Facchini e Andrea Torricini. rienze col meraviglioso Londra, conosciuto con il nome di Le due nazionali nella settimana dal 26 Rsport che ancora oggi pra- Rackets, diffondendosi poi nel tempo aprile al 2 maggio sono state protago- tico con passione. All’età di dieci nei cortili di pub, circoli e taverne fino niste dell'annuale Campionato n

¡ ad arrivare a quelli della celebre Harrow Europeo, svoltosi quest'anno a Aix-En-

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni anni avevo per la prima volta i pat- tini ai piedi e oggi, cinque anni School (1822). Durante il periodo colo- Provence (Francia), con tre new dopo, mi alleno quotidianamente nialista inglese lo squash viene diffuso entries:nella squadra femminile Monica per poi partecipare a gare anche di anche in paesi come Africa, India, Stati Menegozzi e Stephane Galifi e Mirko livello internazionale. Uniti d'America e Argentina. Parrecini in quella maschile. I momenti che amo di più in asso- Ritornando ai giorni nostri lo squash Insieme allo staff tecnico della F.I.G.S. , luto sono le gare. È lì infatti che viene praticato in molte nazioni, ma in Vinicio Menegozzi (commissario tec- metto alla prova le mie capacità e Italia, purtroppo, fa ancora parte della nico), Walter Monti (fisioterapista) e il la determinazione che ho avuto categoria degli sport minori, nonos- Presidente Onorevole Siro Zanella, le negli allenamenti. Durante la gara tante sia passato come Federazione due squadre nazionali hanno dato dav- riesco a sentire sempre solo tre Nazionale riconosciuta dal C.O.N.I. nel vero il loro massimo, raggiungendo i cose: la musica del mio pezzo, giugno 2008. miglior risultati della storia dello l’adrenalina che improvvisamente Potenza, elasticità, velocità, strategia, squash italiano: 5° posto per la squa- si espande in tutto il corpo e infine resistenza, divertimento, grinta e tanta dra maschile e 6° per quella femminile il battito del mio cuore. Quel suono, passione: queste sono le parole chiave su 27 squadre partecipanti. quella sensazione è la prova di dello squash. Lo squash, come si può vedere, non ha quanto amore metto nel mio sport. Come in ogni sport, la passione è fon- età e anzi ti porta a raggiungere livelli E questo mi fa tirare avanti. damentale, mete e obiettivi come mon- che non avresti mai potuto immagi- Devo la mia crescita in ambito diali o europei non sarebbero raggiun- nare, come “poter correre sui muri” sportivo alle mie allenatrici della gibili senza. (S.Pasteris). E' uno sport individuale, in polisportiva G. Masi di Casalecchio Quattro splendidi esempi sono le campo viene fuori il vero carattere di di Reno, Ilaria, Carlotta e Micaela, ragazze della Nazionale Italiana una persona. A tutti i livelli ti permette che mi hanno vista crescere e mi Femminile, Sonia Pasteris, Chiara di viaggiare e fare esperienze diverse, hanno accompagnata nel mio per- Ferrari, Veronica Favero Camp e abbattendo così le barriere personali e corso. Manuela Manetta, le quali, nonostante le formalità a favore della socializza- Consiglio a chiunque il pattinaggio non siano più giovanissime, sono le zione e della complicità. artistico, per il semplice motivo colonne portanti di questo sport in Italia Nonostante non sia passato come che dà emozioni uniche e indimen- ed esempi da seguire. Senza la passione sport olimpico nel 2016, lo squash ticabili e può creare amicizie molto e la fatica che mettono negli allena- meriterebbe maggior considerazione strette all’interno del gruppo. menti e nei tornei, sebbene lavorino, per la sua completezza. Pochi altri Questo è lo sport di cui mi sono l'ottavo posto agli scorsi Campionati sport riescono a conciliare aspetti così innamorata. Europei non sarebbe stato possibile. differenti in uno spazio così ridotto: la Anche la Nazionale Italiana Maschile tecnica, la strategia e la tattica assu- Sara Passuti I E porta onore all'Italia. Agli ultimi mono una rilevanza notevole. Alcuni giocatori di squash lo interpre- tano come un gioco di scacchi atletico- fisico. Per altri diventa come una spe- cie di droga, un misto tra piacere e fatica, un'alternanza di vittoria e scon- fitta. Per me è ancora è tutto un mondo da scoprire, ma di certo so che in campo non c'è solo l'avversario, è una sfida faticosa a se stessi. Lo squash è una grande scuola di vita.

Monica Menegozzi V I 48

DALLA BIBLIOTECA DELLA SEDE Mini intervista ad un lettore 5/10 riCREAZIONE tella (Salomoni Paradisi, II D) essere una costrizione, si impara adattabile, ti aiuta ad affrontare la stringe a sé l’ennesimo di più dai libri letti con piacere. vita con più energia. I libri possono libro della biblioteca preso Un libro è un viaggio in un mondo aiutarti a non commettere certi Sin prestito; è felice: nuovi simile e diverso dal nostro; è uno errori e a superare degli ostacoli. incontri, nuove avventure la aspet- scambio di identità: leggendo sei Leggere è arricchire la propria tano. un attore che accetta di interpre- vita. “ n ¡

“Cosa rappresenta per te la let- tare vari personaggi, ma sei anche 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni tura?” il regista dietro le quinte , e i ruoli Grazie Stella, buon viaggio! “La lettura è come un fiume che si scambiano continuamente. da piccolo via via si arricchisce Essere lettori vuol dire avere Teresa Vitale, la bibliotecaria sempre più e scorre veloce. curiosità, coraggio. Innanzitutto leggere non deve Leggere ti rende migliore, più

LA MENSOLA DEI SOGNI: RECENSIONI

La citta’ dei libri sognanti lanti personaggi contribuiscono a La ragazza di Walter Moers rendere la storia ancora più intri- con l’orecchino di perla gante, dai simpatici Ciclopi al Re di Trudy Chevalier Un manoscritto. Una misteriosa delle Ombre in persona. Ambien- Edizione Neri Pozza città dove i libri possono fare di tato nella caotica e sinistra città di tutto. Un’avventura nel Regno Librandia, è carico di suspence e pieno Ambientato a Delft, Olanda, viene rac- delle Ombre. Un libro che parla di zeppo di circostanze bizzarre. contata la storia di Griet, un’incante- libri. Un libro all'insegna della fan- Un eccellente omaggio alla scrittura, vole sedicenne che venne assunta tasia, per chi ama sognare e viag- alla lettura e primi fra tutti ai libri. come domestica nella casa del famoso giare in altri mondi. pittore Johannes Vermeer, con il com- Moers, scrittore brillante e fuori Mara Vignoli I E pito di accudire i suoi sei figli, non dagli schemi, dotato di un umo- urtare i nervi poco saldi della moglie, e rismo imprevedibile, capovolge pulire, senza causare danni, lo studio ogni aspettativa, catapultando il Sai tenere un segreto? del padrone. Così Griet si appassiona lettore in un universo strambo e di Sophie Kinsella alla pittura, nello stesso modo in cui il dove le sorprese sono sempre die- Edizione Oscar Mondadori pittore si appassiona a lei. Ma nella tro l'angolo. Una storia che mes- società del XVII secolo ci sono regole cola colpi di scena, giallo, thriller Emma Corrigan ha dei segreti. di ordine sociale da rispettare. ad atmosfere surreali e perso- Tutti ne abbiamo, piccoli o grandi Consigliato a: naggi strabilianti. Romanzo fan- che siano. Il guaio della nostra chi ama i libri che narrano di tasy, che incanta il lettore e lo divertente protagonista è che un epoche lontane, a chi ama l’arte e trascina con sé fino all'ultimo. giorno, in pericolo di morte su un le passioni tormentate. Di sicuro uno dei suoi capolavori aereo, si ritrova a raccontarli tutti più belli: avvincente e affasci- al suo vicino di posto. Salva, Emma Valentina Giardini IV I nante. A raccontare l'avventura un dimentica l’accaduto. In fondo era dinosauro inimitabile, Ildefonso de un estraneo, che non avrebbe mai Sventramitis, che riproduce il clas- più rivisto. Peccato che, il giorno sico lettore appassionato e vorace dopo, Emma scopra che l’uomo di libri. Simpatico e stravagante, si dell’aereo altri non era che il suo dimostra infatti semplicemente nuovo capo. Una storia esilarante adatto: dal suo sangue freddo in scritta con il piglio fresco dell’au- certe situazioni (non solo perché è trice di I love shopping. un dinosauro!) alle sue spiega- Consigliato a: zioni, necessarie per comprendere chi ama ridere mentre legge. l'universo di Moers. Altri mirabo- 49

L’ombra del vento Daniel porta alla luce un fitto Anni prima erano stati fidanzati e di Carlos Ruiz Zaf_n intrico di maledizioni, storie di stra- sembravano due persone destinate Oscar Mondadori zianti sentimenti e vendette san- a rimanere insieme per sempre, ma guinarie, che riflettono in modo un “misterioso” avvenimento, che

5/10 riCREAZIONE Nella Barcellona inquietante e inquietante le vicende della sua ci viene pian piano rivelato, li ha tenebrosa della prima metà del stessa vita. Questo vecchio libro lo cambiati e bruscamente allonta- Novecento, si snoda un racconto in trascina al centro di un mistero. E' nati. Nonostante sia passato molto cui l'intrigo e la vendetta, l'amore e l'inizio di un gioco molto pericoloso, tempo ed ognuno abbia la propria la morte, si intrecciano sapiente- ma irresistibile, in un percorso famiglia, si ha come l’impressione mente in una narrazione com- segnato da tinte forti e da tratteggi a che il loro amore abbia resistito al plessa, ma ben strutturata, che sca- volte insistiti sui particolari, sin tempo e non sia mai finito. Lui n

¡ troppo barocchi. Il racconto progre- materialista, lei credente: i motivi

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni turisce dalla scoperta dell' Ombra del Vento, libro di Julian Carax, un disce gonfiandosi come un fiume che alla base del loro modo di pensare autore dimenticato. Tutto ha inizio raccoglie numerosi affluenti lungo il diametralmente opposto si rivelano nel Cimitero dei libri dimenticati, un suo percorso. Un bel libro, con pochi nel corso del romanzo e spiegano luogo misterioso: il piccolo Daniel limiti e molta letteratura dentro. Da anche la causa della loro separa- tiene per mano il padre, un libraio non perdere. zione. L’eterno dilemma tra fede e antiquario e scorre con lo sguardo i ragione domina tutto il romanzo e vecchi volumi impolverati. Ecco: ha Il castello dei Pirenei non trova una soluzione. Il tragico scelto il suo e scopre che quella è di Jostein Gaarder epilogo ci pone infatti ancora la l'unica copia al mondo del romanzo, Casa editrice Longanesi domanda se esista una vita oltre la perché un pericoloso piromane dis- morte o se la morte sia veramente posto a tutto sta distruggendo uno Stein e Solrun si rincontrano il termine di tutto. a uno tutti i libri di Carax. Perchè? casualmente dopo molto tempo. Giulia Ruggieri II I

critica ai pregiudizi che ingannano, ECHI DAL CINEFORUM: all’egoismo che usa, all’interesse individuale che guida le relazioni “CINQUE (PRIMI) PASSI nel CINEMA” con l’altro. I personaggi di Ombre Rosse rappresentano questo e Proiezione del 17 febbraio - OMBRE ROSSE altri aspetti sociali evidenziando la (Stagecoach, John Ford, USA 1939) contrapposizione tra moralità e giustizia: si nota infatti che pro- mmaginatevi di essere in mezzo membro un po’ scomodo alla già prio i passeggeri considerati più ad una vuota e piatta distesa di grande comitiva. Poco prima di arri- immorali sono quelli che hanno un terra circondata da montagne vare a Lordsburg, poi, arrivano gli forte senso della giustizia, mentre Ipiene di indiani d’America, gli Apache comandati da Geronimo: alcuni personaggi “rispettabili” Apache, che possono attaccarvi in non vi sembrerebbe molto sconve- sono, in reatà, dei corrotti. qualsiasi momento e uccidervi. niente difendervi individualmente Durante il viaggio nascono scene Siete in una diligenza diretta a solo per non avere rapporti con una divertenti e drammatiche, amori Lordsburg insieme a nove altri par- prostituta o un fuorilegge? I passeg- segreti o comunicati solo attraverso ticolari personaggi che viaggiano geri iniziano a collaborare super- brevi sguardi, e tutto si svolge con tutti per un proprio interesse: una ando i loro pregiudizi, ma non tutti un ritmo perfetto. Non scendereste prostituta (Claire Travor), un arriveranno sani e salvi alla meta. mai da quella “diligenza”. medico “ubriacone”, uno sceriffo, Il film è ispirato a Stagecoach to un banchiere poco affidabile, un Lordsburg (1937), un racconto di E. Margherita Martini II E giocatore d’azzardo, un rappresen- Haycox, la cui esile trama è stata tante di liquori, la moglie incinta di trasformata in un capolavoro del un ufficiale dell’esercito e Ringo cinema. Il racconto di Haycox è a (John Wayne), un fuorilegge accu- sua volta ispirato a Boule de Suif sato di un delitto che non ha com- (1880) di G. de Maupassant: la messo e quindi ricercato. Ognuno è situazione della carrozza francese diffidente nei confronti degli altri diretta in un luogo per scappare da perché crede di conoscerli soltanto un altro (che è invaso dai prussiani) sapendo il loro mestiere. La situa- viene trasportata negli aperti pae- zione è critica e, come se non fosse saggi americani e adattata al Far già abbastanza, la moglie dell’uffi- West. In Boule de Suif, la prostituta, ciale partorisce aggiungendo un figura principale, è l’emblema della 50

Proiezione del 21 marzo - ROMA CITTA’ APERTA Una scena che mi (Roberto Rossellini, Italia 1945) ha colpito profon- damente è quella in cui Anna Magnani film racconta la vita una popolana, la “sora” Pina (Anna corre verso il camion tedesco che 5/10 riCREAZIONE nella città di Roma Magnani); dei partigiani, tra i quali le porta via il fidanzato, prigio- occupata dai nazisti un ingegnere comunista che niero, e viene falciata dai mitra: ILper nove mesi (1943- morirà sotto le torture (Marcello sicuramente la scena più significa- 44), durante la seconda guerra Pagliero); dei collaborazionisti e tiva. mondiale; una Roma povera, dis- dei nazisti, ma anche dei bambini trutta, che cerca di sopravvivere e vivaci, spesso allegri e disobbe-

Manuel Manica II E n ¡

di sottrarsi al dominio nazista gra- dienti, delle famiglie alle prese con 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni zie ai partigiani. la vita di tutti i giorni... La trama non è centrata su un unico protagonista ma su vari per- Pietro, Marcello, sonaggi, comunque legati tra loro OPINIONI DI UNO SPETTATORE Luigi, Martina e dalla vicenda della guerra: un Francesco. prete, don Pietro (Aldo Fabrizi); uale film hai visto a Ricordi il nome di alcuni attori? I scuola, al Cineforum, il 17 nomi di attori che mi ricordo sono: marzo? Il titolo del film è Anna Magnani (Pina) e Aldo QRoma città aperta. Fabrizi (Don Pietro). Quando è uscito? Nell'anno 1945. Che significato ha il titolo? Il Chi è il registra? Roberto significato del titolo è la libera- Rossellini. zione di Roma dai Tedeschi. Come definisci il genere del film ? Qual è la scena che ti ha colpito di Il genere di questo film lo defi- più? La scena che mi ha colpito di nisco drammatico. più è stata l'uccisione di Pina. Chi è la protagonista? La protago- Perché ti ha colpito questa scena? nista si chiama Pina ed è una Perché era molto triste. popolana. E gli altri personaggi? I perso- Giulia Follari I A intervistata dalla naggi che mi ricordo sono: Don prof. Roberta Curti

Proiezione del 21 aprile - LA FINESTRA SUL CORTILE (Rear Window, A. Hitchcock, USA 1954)

cineforum del Liceo, così, con le emozioni dello spetta- fotoreporter L.B. Jeffries, bloc- dopo aver intrapreso tore e trasformandole in qualcosa cato nel suo appartamento a un percorso con grandi di perturbante. I suoi film sono causa di un'ingessatura ad una ILclassici di genere, caratterizzati da una trama appa- gamba; egli trascorre una setti- come Nosferatu, Luci della città, rentemente contorta, ma che mana intera affacciato alla fines- Ombre rosse e Roma città aperta, contiene, in realtà, una storia den- tra del suo appartamento ad ha proposto, per ultimo film, quale tro l'altra, logicamente correlate. osservare le abitudini dei vicini di summa di tutti gli stili affrontati Come in Vertigo (1958), anche nel casa. Fra questi, c'è una coppia di singolarmente in precedenza, La film La finestra sul cortile sposi novelli, un pianista tormen- finestra sul cortile di Alfred Hitchcock punta sul groviglio delle tato dal fallimento, una giovane Hitchcock (tratto dall'omonimo storie che si intersecano fra di ballerina, una coppia di coniugi racconto di Cornell Woolrich, con loro, dando molta importanza sia con cane che dormono all'aperto, James Stewart: "Jeff" Jeffries; alla fotografia che al sonoro. Nel una donna piegata dalla solitudine Grace Kelly: Lisa Freemont; film si può riscontrare che il vero e, soprattutto, un uomo di mezza Raymond Burr: Lars Thorwald; protagonista è lo sguardo, insieme età che si prende cura della moglie Thelma Ritter: Stella, l'infermiera). all'ossessione dello spiare, tanto malata. Costei, all'improvviso, Hitchcock è un regista che si del protagonista, che si fissa nel scompare, eccitando l'attenzione mette sempre alla prova, propo- guardare il palazzo di fronte, del signor Jeffries, convintosi, nendo film complessi nelle tecni- quanto dello spettatore, che sempre più, che in quell'apparta- che di ripresa; egli ricorre costan- guarda il film. mento è avvenuto un omicidio. temente alla suspence, giocando, La trama racconta la degenza del Nonostante l'ipotesi dell'omicidio 51

sembri l'argomento principale, è importante notare la centralità A. HITCHCOCK, LA FINESTRA dell'appartamento del fotoreporter, SUL CORTILE che incarna il guardone di turno, Commenti e notizie sul film

5/10 riCREAZIONE tanto da rendere la sua finestra come quella più famosa del cinema, in quanto perfetta realizzazione dei en prima dei reality show (spettacoli in cui una telecamera spia, di nascosto o meno, la vita delle persone), Hitchcock ha esplorato con desideri legati all'atto di vedere. E', questo intenso giallo fin dove una persona può spingersi nello spiare infatti, impressionante notare che Bi propri vicini. Hitchcock ha anticipato la realtà Il film è una vera e propria "apoteosi della soggettiva"(inquadratura di una della televisione odierna, dominata scena dal punto di vista dell’attore, che si identifica con lo spettatore), che n

¡ dai reality-show, in cui il vero prota- viene elaborata in molte versioni diverse, dalla panoramica attraverso la 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni gonista è lo spettatore; basti solo finestra, all'effetto cannocchiale, allo zoom. pensare al logo del reality più François Truffaut lo definì "un film sul cinema" per il facile paragone tra le fines- tre e lo schermo cinematografico. Il protagonista, come lo spettatore al cinema, famoso del mondo, Il Grande si trova in una condizione di scarsa mobilità (la sedia a rotelle come la poltron- Fratello: un occhio spalancato che cina) e di sovrapercezione. Jeff, come lo spettatore, deve guardare una serie di simboleggia lo spiare. indizi lontani e parziali, collegandoli, formulando ipotesi, facendosi idee sui per- sonaggi. Le soggettive che rendono lo sguardo di Jeff sono quindi simboli del Martina Marinelli, I M lavoro mentale dello spettatore. Il film ha perciò la rara dote di essere una sorta di saggio sui meccanismi del cinema, oltre che un giallo perfettamente godibile che segue in linea di massima gli schemi della narrazione classica. Le finestre possono essere paragonate anche al palcoscenico di un teatro, in cui la tenda funge da sipario che dovrebbe impedirci di vedere ciò che non deve essere reso pubblico. Elemento centrale nel film, che lo differenzia nettamente dal soggetto di Cornell Woolrich dal quale era totalmente assente, è la riflessione sul rap- porto di coppia e sul matrimonio. Attraverso le finestre degli appartamenti prospicienti il protagonista vede materializzarsi, come uno spettatore al cinema, i propri dubbi e paure sulle conseguenze di una relazione stabile col personaggio interpretato da Grace Kelly. Del resto, all'origine della sua attenzione per ciò che avviene all'esterno è proprio il tentativo di sottrarsi alle pressioni di Lisa. Come in tutti i suoi film, Hitchcock si riservò una breve apparizione, questa volta nei panni di un amico del compositore che sta sistemando un orologio da mobile.

Remake Nel 1998 viene realizzato, per la regia di Jeff Bleckner, un remake dell'opera di Hitchcock, di valore certamente inferiore, in cui a salvarsi dalle critiche fu il solo Christopher Reeve, da alcuni anni realmente tetraplegico, che inter- pretava il ruolo di un architetto paralizzato (il ruolo di Jeff). Viene riproposta la figura del detective, ma al posto di Lisa viene introdotta invece la figura di una sua collega, Daryl Hannah; la vicenda si sviluppa, bene o male, come nel film originario, ma viene persa - come detto - tutta la tensione e l'atmosfera del film originale. Anche i Simpson hanno fatto una parodia del film nella puntata ‘La finestra sul giardino’, dove Bart, rottosi una gamba cadendo da un albero, si estranea da tutti; spia i vicini con un telescopio regalatogli da Lisa e inizia a sospettare che Ned Flanders abbia ucciso la moglie e l'abbia seppellita in giardino. Nell'episodio appare anche una caricatura di James Stewart, con macchina fotografica e gamba ingessata, che spia a sua volta Bart e crede voglia ucciderlo. …… Il film del 2007 del regista Caruso, Disturbia, sebbene non possa essere considerato un remake, è stato sicuramente molto influenzato da La finestra sul cortile; qui, infatti, un ragazzo agli arresti domiciliari, per passare il tempo comincia a spiare i vicini dalla finestra, con l'aiuto di Ronnie, suo migliore amico e la sua futura fidanzata Ashley, assistendo anch'egli ad un probabile delitto. Anche in un episodio della serie Linda e il brigadiere, dal titolo L'asciugamano scomparso, viene fatto un omaggio al film, con Nino Manfredi, che, costretto anch'egli in casa da una gamba ingessata, spia i vicini e si ritroverà a indagare sulla misteriosa scomparsa di un antennista.

Notizie raccolte ed elaborate da Giulia Follari I A 52

AL DI LA’ DEL SIPARIO: OPERA G. Donizetti, L’elisir d’amore 5/10 riCREAZIONE o un cugino appassionato di opera lirica e qual- paragono alle mie insegnanti, che mai indosserebbero che tempo fa mi propose di andare a vedere abiti così appariscenti!!). l’opera di Donizetti “L’elisir d’amore” al Teatro Niente era come mi aspettavo:Adina e Nemorino erano HComunale di Bologna, convinto che mi sarebbe due giovani studenti con vestiti e atteggiamenti che ris- piaciuta. pecchiano quelli dei ragazzi d’oggi, Nemorino frequen- Così mi rese curiosa. Sosteneva che si trattasse della tava le lezioni con il berretto che gli copriva completa- n ¡

storia d’amore, ambientata in un villaggio dei Paesi mente gli occhi, segno questo di evidente maleduca- 2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni Baschi alla fine del XVIII secolo, tra un povero conta- zione. dino, Nemorino, e la bella Adina, possidente terriera e In questa rappresentazione solo il libretto era stato ris- indifferente al suo amore. pettato (ovviamente!) e la musica, diretta sapiente- Il giovane tenta di conquistarla ricorrendo ad un filtro mente dal giovane maestro Daniele Rustioni. La musica magico, da cui il titolo “L’elisir d’amore”, di cui ha sen- è, in effetti, essenziale, rende possibile l’immedesimarsi tito parlare nella storia di Tristano che, innamorato e coinvolge nella vicenda. Essa è parte attiva della sto- della regina Isotta, lo beve per attirare il suo affetto. In ria, perché ha la capacità di rendere i momenti di realtà l’elisir d’amore che gli dà il Dottor Dulcamara non dolore, agitazione, gioia, grazie al variare degli stru- è altro che del vino di Bordeaux! L’intreccio si complica menti, dall’utilizzo di quelli più deboli a quelli più forti. con l’arrivo in paese di un giovane, il sergente Belcore, Non condivido la scelta di ambientare una storia in che propone ad Adina di sposarlo. Nemorino beve l’eli- un’epoca a cui non appartiene, poiché penso che in sir e si ubriaca, così da apparire indifferente nei questo modo non restituisca adeguatamente il suo confronti di Adina, che subito ne è infastidita. messaggio e così sia molto difficile da capire e interpre- Per vendicarsi dell’atteggiamento disinvolto del gio- tare. Il mio entusiasmo iniziale si è dunque affievolito a vane, Adina decide di sposare Belcore il giorno stesso, poco a poco sino a trasformarsi, alla conclusione però Nemorino cerca di convincerla ad attendere fino al dell’opera, in delusione. Peccato, per me è stata un’oc- giorno seguente, giorno in cui, secondo il dottore (che casione perduta. ne frattempo sarebbe già stato lontano!), avrebbe avuto effetto il filtro magico. Adina non lo ascolta e così Carlotta Bari V I cominciano i preparativi per le nozze, alle quali lei vuole che anche Nemorino partecipi. Nel frattempo, il giovane è alla ricerca di un altro elisir, ma non avendo più denaro, si arruola tra i soldati di Belcore per ottenere una paga. Intanto si viene a sapere che Nemorino ha ottenuto una cospicua eredità da uno zio; le ragazze del paese cominciano così a corteggiarlo e lui, ignaro di tutto ciò, pensa si tratti dell’effetto dell’elisir. Anche Dulcamara comincia a credere nella forza dell’elisir e propone ad Adina, (attratta da Nemorino, ora che le altre lo corteggiano!) di berlo, ma lei sde- gnosa risponde: “la ricetta è il mio visino, in quest’occhi è l’elisir!!” Il giovane gioisce, quando si accorge di una lacrima negli occhi di Adina; questa debolezza gli fa compren- dere che il suo amore è corrisposto. A questo punto viene cantata la celebre aria: “Una furtiva lagrima”. Naturalmente il tutto finisce con il trionfo dell’amore tra Adina e Nemorino. Belcore lascia il paese e il Dottor Dulcamara se ne va soddisfatto per il successo del suo elisir. Presa dalla bellezza di una trama così avvincente, gioii all’arrivo della serata a teatro. Mi trovavo seduta in un palchetto del quarto ordine del teatro, piena di curio- sità e voglia di vedere in scena l’opera. Non appena si alzò il sipario rimasi sconcertata. Pensavo che mio cugino si fosse sbagliato e mi avesse raccontato un’al- tra storia, poiché sul palco vidi una scena ambientata ai giorni nostri: un’aula scolastica piena di ragazzi che stavano attendendo l’arrivo dell’insegnante. La profes- soressa vestita di rosso dava un’idea di malizia (se la 53

AL DI LA’ DEL SIPARIO: PROSA W. Shakespeare, Molto rumore per nulla 5/10 riCREAZIONE olto Rumore Per nere celibi a vita, e all’inizio pratica- zione anche ai minimi dettagli. Nulla” (Much Ado mente si detestano. L’unico piccolo difetto parrebbe la About Nothing) è Come in Romeo e Giulietta, una delle durata della rappresentazione (quasi tre “Muna comedia bril- protagoniste deve fingersi morta per ore), che però per fortuna non comporta lante scritta da William Shake-speare salvare il suo matrimonio e la reputa- gravi fastidi: anzi, per una commedia del nel 1598. La mia classe, la sera del 4 zione, ma questa volta niente sonniferi genere (e per Shakespeare in generale!) n ¡

2 scuola intercultura cultura e società interviste creatività passioni marzo, ha potuto assistere ad una sua e nessuno spasimante morto al “risve- ne vale davvero la pena. rappresentazione al teatro Duse, per glio” , ma solo uno splendido lieto fine. Ilaria Iaboli II E la regia di Gabriele Lavia e con una “Molto Rumore Per Nulla” è spassoso numerosa compagnia di interpreti, tra e alle volte assurdo: spesso si gioca i quali Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, sullo scambio dei ruoli uomo/donna, Pietro Biondi e Francesco Bonomo. che ai tempi di Shakespeare sarebbe La vicenda sviluppa due storie diverse: risultato ancora più ridicolo e diver- la prima riguarda un matrimonio che tente, in quanto solo agli attori viene ostacolato (ma tranquilli: niente maschi era permesso di recitare. a che vedere con i Promessi Sposi!), la Molto piacevole l’accompagnamento seconda è la nascita di una storia musicale di alcune parti, ottime l’in- d’amore un po’ particolare tra due per- terpretazione dei personaggi e la sonaggi che affermano di voler rima- regia, che presta particolare atten-

in quei dolci anni bisognava solo colo- estive siano molto lunghe e magari rare qualche scheda, mentre al liceo è tira in ballo gli ordinamenti scolastici Lettere alla redazione necessario riempire d’inchiostro di altri Paesi europei, che sospendono risme di carta ogni quadrimestre e l’attività didattica per un lasso di studiare decine e decine di pagine tempo molto più breve. Ma pensan- LA VOCE CRITICA DI YUJI riera, imprenditrice, cinica, cattiva, anche durante le vacanze natalizie o doci bene per l’esattezza si tratta solo Le donne e la tv che incute timore soprattutto agli estive. Infatti gli insegnanti sembrano di 97 giorni, cioè 2.328 ore, ovvero uomini. Ma per arrivare ai massimi sempre più crudeli: per loro non basta 139.680 minuti o meglio 8.380.800 di Ieri sera, in via del tutto eccezionale, livelli questa donna “con le palle” far sgobbare gli allievi durante i nove secondi. Ok, forse facevo meglio a ho acceso la tv. Sorvolerò sui vari dovrà farsi strada fra pregiudizi e per- mesi dell’anno scolastico, bisogna non specificare, però se iniziamo a “Grande Fratello” e Irreality del sone pronte a sminuirla. lavorare sodo anche nel periodo togliere i bagni al mare, i gelati con gli genere (potrei diventare scurrile); ma Forse bisognerebbe porsi anche un’al- estivo. Credo sia inutile ribadire che amici, le nottate in discoteca, le gior- una cosa mi ha dato da riflettere tra domanda: ma perché molte donne per noi alunni i compiti assegnati per nate in spiaggia, qualche lavoretto seriamente e la vorrei proporre a voi si prestano a tutto questo? Forse per- l’estate debbano assolutamente dimi- estivo (perché non è che si esce solo in questo piccolo spazio, cosicché, ché è più semplice trovare lavoro nuire se non scomparire. a far baldoria d’estate), le partite dei magari, faccia veramente pensare mostrando le proprie doti di sculetta- Perdonatemi se cito una definizione Mondiali di calcio (e chi non le anche voi lettori. trice o pornodiva piuttosto che stu- presa dal vocabolario Zanichelli della guarda?) ecc ecc ecc, il tempo stringe Su ogni canale di ogni rete (sia pri- diare duramente per una buona cul- Lingua Italiana: “La vacanza è un ed è già ora di tornare sui banchi di vata che pubblica) si vedono sola- tura e per un lavoro, che probabil- periodo di riposo e di interruzione scuola. mente donne mezze nude che svento- mente ti pagherà la metà in fatto di delle normali attività lavorative e non Ma io mi chiedo allora: perché non lano il sedere per aria. Potrà sem- stipendio e che ti darà mortificazioni di enti, aziende, assemblee, privati basta basarsi sull’onestà degli stu- brarvi una cosa irrisoria o ininfluente, su mortificazioni prima di giungere cittadini ecc,ecc…” denti e suggerire solo di ripassare gli ma, invece, dovrebbe interessarvi. ad un risultato concreto. Io credo che già questa definizione ultimi argomenti? Alcuni alunni Nella società odierna le donne sono Ma siamo serie: voi, donne, preferi- riguardante il significato del suddetto saranno talmente contenti dell’elimi- solo considerate come oggetti che reste avere un lavoro conquistato con termine dica molto da sola. Inoltre, nazione di molti esercizi che segui- ballano, cantano, urlano e fanno il vostro sudore, persone che vi ris- soprattutto durante le vacanze estive, ranno i consigli dei prof. alla lettera. odience sventolando sederi e tette a pettano e che vi trattano alla pari, o gli insegnanti dovrebbero essere cle- Indubbiamente qualcuno non guarde- destra e a manca, quando, invece, ci essere trattate come oggetti sessuali menti con noi allievi. Infatti: quali rebbe nemmeno le pagine da ripas- sono donne che sudano sette camice che (purtroppo) parlano? Le case sono i mesi più caldi in cui è più fati- sare: questi ultimi commetterebbero ogni giorno lavorando come muli per chiuse offendono le donne e le veline coso concentrarsi? Senza dubbio un grosso errore, poiché verrebbero poter dar da mangiare ai propri figli e semi-nude no? quelli estivi! scoperti al primo compito in classe di mantenersi. E’ giusta una cosa del Siamo una società che si basa sull’ap- Infine alcuni professori dicono di settembre. genere? Sminuire il lavoro, la validità, parire, è risaputo, ma fino a questo assegnarci solo i compiti usuali per la Quindi io credo che manchi solo una i pensieri di un individuo solo perché punto? Al punto da non poter più lezione successiva, ma pensate a bella prova, magari già quest’estate, è donna? cambiar canale senza ritrovarsi un dieci insegnanti per un totale di per convincere tutti gli insegnanti che Forse è perché siamo una società a gruppo di giovani donne nude che dodici materie che affermano così! Se noi alunni siamo onesti e diligenti se misura d’uomo che tutto questo sem- sculetta e mette in mostra i suoi averi due più due fa quattro, la mole finale ci viene lasciato un po’di tempo bra normale: sono i maschi che perché così diventerà famosa e ricca? di compiti è altissima. libero! l'hanno costruita, e se la sono fatta Ammettiamolo ragazze, la società ci Il corpo docente sostiene tuttavia di A nome di molti studenti italiani: i apposta per loro. E quindi, in una vuole nude e sculettanti, ma volete essere costretto ad assegnare agli compiti per le vacanze devono essere società a misura d’uomo, come può davvero ascoltarla? studenti alcuni esercizi durante le eliminati o almeno diminuiti! Con ris- emergere una donna? O diventa Fatemi sapere la vostra opinione a vacanze. Altrimenti, secondo loro, al petto. come la maggior parte degli uomini la proposito. nostro ritorno a scuola ci saremo vuole: quindi abiti succinti, fisico da dimenticati tutto o quasi. Secondo i Guglielmo Rossi V I urlo, futuro da velina/escort (io BASTA COMPITI! professori, poi, i compiti da svolgere ancora la devo capire, la differenza), Ironica proposta ai prof. nelle vacanze evitano un mese perso abilità col palo e cervello paragona- in ripassi, soprattutto per la quinta bile a quello di un’ameba con qualche Secondo un sondaggio, molti studenti che non ha tempo da perdere ritardo; oppure diventa una donna- liceali rimpiangono la scuola dovendo affrontare l’esame di matu- uomo, cioè la classica donna in car- materna... Il motivo è presto spiegato: rità a fine anno. C’è anche chi ritiene che le vacanze 54

a eka b kATTIVITA’ DEL LICEO BASSI

Corso DELF B1 (certificazione per la lingua Avviamento alla pallavolo: francese): martedì 14:30-16:30 giovedì 14:30-16:30 e mercoledì 14:30 -16:30 Corso di tedesco per docenti: Pallavolo (torneo): mercoledì 14:30-16:30 mercoledì e giovedì 14:30-16:30 Corso di spagnolo per docenti (livello 1): mercoledì 14:30-16:30 Corso di spagnolo per docenti (livello 2): Teatro Bassi /Lab: giovedì 14:30-16:30 martedì 14:30-16:30

Teatro in lingua

Coro: giovedì 14:30-17:00 Teatro: il 21 maggio al Teatro delle Celebrazioni, in via Saragozza, ore 21, gli studenti del Liceo Laura Bassi porteranno in Sala studio: ogni giovedì dalle 14,30 scena lo spettacolo Musica, maestro! alle 16,30, a partire dal 14 gennaio, gli studenti possono liberamente trovarsi a studiare in un’aula appositamente predisposta della Sede centrale. E’ garantita la presenza di un docen- Attività su Web (con il supporto della te della Scuola, con funzione di vigilanza e di professoressa Pezzi): assistenza allo studio, secondo le proprie com- • Intercambio 2010 Laura Bassi, Cambridge hotel petenze disciplinari, nonché per aiuto ai ragaz- (Valencia). Sito in spagnolo curato dalla classe IV zi di origine straniera come mediatore cultura- D, dedicato al progetto stabile di scambio cultura- le-linguistico. Si ricorda che lo spazio non è le con Cambridge House a Valencia. autogestito dagli studenti e che vigono le rego- Indirizzo: //sites.google.com/site/laurabassi- le normali di una sala studio (divieto di fumo, di consumare cibi e bevande, di ascoltare musica, combridgehouse/home. ecc.), mentre è previsto lo scambio di appunti e • Piattaforma didattica /social network sulle attivi- lo studio collettivo. tà delle classi del corso D; ad esempio, si può visi- tare lo spazio della III D, con il Nuestro album de canciones, un progetto che ha vinto il terzo premio del Ministero dell’Istruzione Spagnola. Intercultura: a giugno, per tutto il Liceo, ci sarà un incontro dedicato al con- fronto fra culture e prospettive differenti. Viaggi di istruzione per le V: Sono previsti: la proiezione del video Vienna, Mauthausen, Budapest per le V C-D-E-M; Come un uomo sulla terra, sui viaggi dei Sarajevo per le V F-I. migranti, e drammatizzazioni eseguite da studenti.

Scambi fra gli studenti del Liceo e di altre Viaggio di istruzione in Toscana: scuole europee; gli scambi, attraverso periodi di soggiorno, permettono di conoscere le istitu- dal 3 al 7 maggio viaggio d’istruzione nel parco zioni e lo stile di vita di altri paesi mediante della Maremma e nell’arcipelago toscano per le l’esperienza diretta. classi II A, II B, II C, II F, II G, II I, II L, II M. Il Liceo L. Bassi nell’ A.S. 2009/2010, Gli obbiettivi principali sono quelli di cono- ha realizzato i seguenti scambi: scere e osservare l’ambiente naturale in full Calaf in Spagna per la III B; immersion e di condividere le esperienze e Antibes in Francia per la IV B. le emozioni durante la vita in comune. Oltre Stoccolma in Svezia per la II D; all’educazione ambientale, intesa come Monaco in Germania per la II E; rispetto di luoghi e persone, il viaggio di Viborg in Danimarca per la III D e la IV E; istruzione permetterà la conoscenza fra gli Valencia in Spagna per la IV D; studenti dell’istituto, in un’ottica unitaria e Lyon in Francia per la III E; in vista della possibilità di nuove composi- Toulon in Francia per la III I; zioni per le classi del triennio. Pamplona in Spagna per la IV I.

RiCREAzione è il neonato giornalino del nostro Liceo. Ha la voce delle tue ideee e della tua fantasia. Facciamolo crescere tutti insieme. Pubblichiamo articoli su scuola e società, intercultura, cronaca; poesie e racconti; cinema, musica, teatro, letteratura, fumetti, giochi e videogiochi; lettere e messaggi.

Pensa, crea, scrivi, disegna, rielabora e partecipa anche tu. Contatti: [email protected] Redazione Nicole Garofoli (II M); Valentina Giardini (IV I); Dennis Giusti (III E); Francesca Lodi (II M); Marta Pillastrini (III I); Eugenia Rossi (I E); Giulia Ruggieri (II I); Docenti referenti: Maria Giovanna Bertani, Patrizia Franceschini, Ida Maffei, Vania Sorarù.

Fai parlare la tua scuola

Liceo Laura Bassi / Via sant’Isaia 35, 40123 BOLOGNA