BELLOT œ presidente œ Dichiara che è all‘ordine del giorno la mozione di sfiducia ai sensi dell‘art. 52 del T.U. approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 nr. 267. Dà la parola al primo firmatario consigliere Miuzzi.

M IUZZI - consigliere comunale œ In attesa che si concludano le trattative in corso anche durante la riunione del Consiglio comunale, chiedo una sospensione della seduta di 5 minuti.

BELLOT œ presidente œ Pone in votazione la richiesta del consigliere Miuzzi.

IL CONSIGLIO COM UNALE

CON votazione unanime palese per alzata di mano :

A P P R O V A

La seduta è sospesa alle ore 18.08. La seduta riprende alle ore 18.13.

Fatto l‘appello dal Segretario Generale risultano presenti nr. 20 consiglieri : Vaccari, Barioli, Bellot, Bona, Bonan, Bond, De Martini, De Paoli, Fuss, Giusti, Gorza, Guiotto, Lucherini, Malacarne, Maniscalchi, Mimiola, Miuzzi, Moretto, Parteli, Zannol).

M IUZZI - consigliere comunale œ Prima di tutto vorrei prendere atto che facciamo Consiglio comunale in una situazione abbastanza anomala, con uno spiegamento di forze pubbliche che ho visto in pochissime realtà. Questo è da ascrivere a una situazione determinata dall‘incertezza dell‘Amministrazione nei confronti di un problema che è quello dell‘Hangarzone. Per quanto riguarda la mozione di sfiducia ho appreso poc‘anzi dal capogruppo degli Autonomisti che è stato raggiunto l‘accordo con l‘Amministrazione per la formulazione di una nuova composizione di Giunta e quindi per una nuova continuità amministrativa che poi verificheremo nei fatti quale potrà essere. Quindi la mozione di sfiducia in sé perde la sua valenza che era quella di chiusura dell‘Amministrazione, il Sindaco rimane in carica. Il Sindaco che vediamo senza nessun assessore attorno e quindi gli assessori saranno da rinominare in maniera totalmente nuova. Mi restano due cose da fare : la prima leggere la mozione di sfiducia però la leggo alla fine e un‘altra cosa che vorrei leggere : una cosa che era collegata alla mozione di sfiducia, è un documento che è apparso nei giorni scorsi anche sui giornali, non so da parte di chi sia stata data la notizia, nel quale gli undici firmatari della mozione di sfiducia avevano anche firmato una lettera di dimissioni nel caso in cui la mozione di sfiducia dovesse essere stata discussa prima del rientro del consigliere Fuss. Non certamente per una volontà di dimissioni del Consiglio comunale ma nei confronti dell‘Amministrazione. Io ero stato garante di questo, siccome la mia parola di garante è una parola che di solito mantengo, per me le firme sono una cosa importante, le vorrei tagliare e riconsegnare ai legittimi proprietari in modo che le possano utilizzare nella maniera più opportuna e sicuramente in maniera più proficua di quella che l‘abbiamo usata alcune volte. Non appartengono più a questo documento che non ha più nessun valore. Dò comunque lettura della mozione di sfiducia, augurando che questa Amministrazione non sia nell‘anno che resta, un‘Amministrazione che va a sfilacciarsi ma sia un‘Amministrazione che possa fare due cose. La prima è di riprendere una azione amministrativa concreta e reale e la seconda creare all‘interno di questo Consiglio comunale un rapporto tra di noi che vada in maniera diversa, nella quale la colorazione venga raccolta in termini diversi. Abbiamo un anno davanti, possiamo metterlo a frutto per trovare soluzioni opportune per questa città. Lo abbiamo dimostrato in questo periodo, in questo mese, con la nostra posizione

1 estremamente corretta, lo abbiamo dimostrato prima quando abbiamo fatto proposte concrete in questo Consiglio comunale, credo che possiamo farlo ancora per un anno mezzo. Leggo la mozione : —i sottoscritti consiglieri comunali constatato che da troppo tempo vi è a Feltre, nonostante le continue e pressanti sollecitazioni da parte del Consiglio comunale, una situazione di stallo e di paralisi amministrativa che nuoce gravemente alla Città; constatato inoltre che l‘incapacità del Sindaco e della Giunta di affrontare e risolvere i problemi amministrativi ha accentuato i contrasti ed ha accresciuto la sfiducia nei confronti dell‘Amministrazione; verificato che oramai non esiste più una maggioranza a sostegno del Sindaco e della sua Giunta con una situazione di conclamata crisi e conseguente incapacità di amministrare e assumere decisioni; propongono e sottoscrivono ai sensi dell‘art. 37 della legge 142/90 e successive modifiche una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco della Città di Feltre.“

VACCARI - sindaco œ Rivolgo delle doverose scuse ai consiglieri che erano presenti per il ritardo con cui mi sono presentato, per le motivazioni che adesso leggerò, credo che si capisca e mi si voglia scusare il ritardo. Premetto che in questo periodo abbiamo vissuto, in particolare sulla stampa, situazioni molto accese e di contrasto, penso al di là dello spirito delle persone stesse e mio personale. Bisogna anche riconoscere che in un rapporto democratico e dialettico è giusto che ci sia questo senso di fervore e che dia un senso di vitalità e di interesse alle iniziative. Ho preparato un breve documento che vado a leggere. Premetto tre concetti prioritari : - che il Sindaco ha avuto mandato diretto dai cittadini di governare la città e che da ciò discende l‘autorevolezza del suo ruolo; - che il governo della città deve giungere al termine naturale del suo mandato per rispetto verso la volontà espressa dai cittadini; - che prioritario deve essere l‘interesse della città. Propongo quindi confermando il programma generale la costituzione di una nuova maggioranza volta al raggiungimento entro il termine del mandato amministrativo dei seguenti obiettivi : • Frazioni : riteniamo importanti interventi di riordino urbano • Informatica su due punti : 1. Continuare l‘attività di informatizzazione del PRG e delle reti tecnologiche 2. Ampliare tutti i servizi del Comune su internet, per una maggiore accessibilità ai servizi, un maggiore rapporto con i cittadini • Infrastrutture : confermando le delibere del Consiglio comunale del 30.10.1998 e 12.07.2000 con l‘impegno a convocare, per esporne il contenuto, una conferenza di servizi con gli Enti richiamati nelle delibere stesse, riteniamo importanti tre punti : 1. Che la destra Piave è statale e quindi destinata alla prosecuzione della —superstrada“ verso 2. Che il nodo feltrino deve prevedere il collegamento viario diretto tra sinistra e destra Piave 3. che vi sia il collegamento ferroviario tra Feltre e Primolano • Lavori Pubblici vi sono 12 punti che vorrei elencare : 1. Area antistante stazione ferroviaria (dopo nulla osta FFSS) 2. Rotatoria ex Noghera (ora facilitato questo progetto per il trasferimento da parte dell‘Anas delle traverse interne al Comune) 3. accesso meccanizzato al centro storico (finanziato con parte della vendita area d‘Amico) 4. Centro civico e Biblioteca in piazza della Lana 5. Riqualificazione tratto urbano SS 50 6. Sistemazione via Mezzaterra, via Luzzo e piazzetta TN-TS 7. Parcheggi in area Alcoa 8. Palazzetti Bovio - da Romagno (in considerazione dell‘intervento della Provincia, cofinanziato dalla Regione, per il palazzo Bizzarini, si ritiene utile un progetto coordinato; su questo ci sono

2 state delle lettere del Comune verso la Provincia del 29.09 e della Provincia come risposta del 24.10) 9. viabilità comunale: studio ed ottimizzazione in particolare degli incroci ed innesti 10. ripristini stradali: attuare in modo rigoroso e puntuale il regolamento 11. Manutenzione edifici comunali: particolare attenzione sarà riservata agli edifici scolastici 12. Aree ecologiche di quartiere • MUSEI: bisogna studiare una valorizzazione dell‘offerta • SANITA‘: si ritiene che nell‘attuale quadro organizzativo della sanità veneta, sia irrinunciabile il mantenimento dell‘autonomia delle due ULSS provinciali. Tale organizzazione bipolare è perfettamente funzionale alla natura montana del territorio provinciale ed extraregionale (Primiero), all‘ottenimento di un‘agile ed economica gestione delle scarse risorse disponibili, più informata dei problemi reali della popolazione e più motivata al raggiungimento degli obiettivi. La —concorrenza“ che ne deriva, se opportunamente gestita da una continua, forte collaborazione tra le due aziende, è e sarà sempre una ricchezza per tutti. • SERVIZI: 1. Usufruire di consulenze esterne per il miglioramento delle attività 2. Studiare forme di utilizzo di risorse esterne • UNIVERSITA‘: 1. Cittadella universitaria nell‘area ex manicomiale di Borgo Ruga di concerto con Regione, Provincia ed ULSS (con la partecipazione finanziaria dell‘amministrazione con parte della vendita area d‘Amicoe con programmi comunitari ed altre partecipazioni) 2. coinvolgere nella gestione e nella didattica dell‘offerta universitaria le Università venete, nei tempi e nei modi più congeniali 3. ribadire altresì la collaborazione con la Libera Università IULM e con le altre Università presenti e, con esse, intraprendere nuove e più ampie sinergie 4. costituire con altre Istituzioni, Enti e soggetti pubblici e privati una Fondazione per la gestione e sviluppo di tutta la tematica provinciale —Università“ • URBANISTICA: 1. Adozione L.R. 24/1985 2. Adozione varianti ex L.R. 21/1998 ed in particolare: a) modifiche alle norme tecniche di attuazione del Boscariz, b) modifiche al Regolamento Edilizio, c) modifiche alle norme tecniche di attuazione del PRG 3. Omogeneizzazione tecnica P.R.G., cioè cartografia, normativa, trasposizione cartografica del PRG sul catastale digitalizzato, ecc. 4. Studio paesaggistico (inserito nel programma comunitario Interreg III B)

Chiedo quindi preliminarmente ai Consiglieri del Gruppo Unione Autonomisti Bellunesi di ritirare la loro sfiducia al Sindaco

Chiedo poi ai:

• Consiglieri del gruppo œ Liga Veneta • Consiglieri del gruppo Unione Autonomisti Bellunesi • Consigliere del gruppo • Consiglieri del Gruppo Misto che:

• Vi sia la conferma della fiducia al Sindaco

3 • Vi sia l‘impegno per governare fino al termine naturale del mandato amministrativo • Vi sia la condivisione degli obiettivi programmatici che ho esposto e per il loro raggiungimento siano concordati specifici programmi e scadenze temporali ed effettuate riunioni mensili di verifica tra Sindaco e Capigruppo

Questa sera sono in Consiglio senza la presenza degli Assessori che hanno già rimesso nelle mie mani le loro deleghe. Auspico la costituzione di questa nuova maggioranza e formerò nei prossimi giorni la nuova Giunta. Concludendo due importanti questioni : la prima, intendo rivolgermi a tutto il Consiglio, che è un organo importante amministrativo di questa città, che deve ritrovare quella forma di collaborazione di lavoro che prima ho sentito. Per quanto mi compete cercherò di sostenere e sviluppare. Infine, ma sono le prime persone a cui dobbiamo rivolgerci sono i cittadini di Feltre. Non so se in questo periodo, con le vicende che sono successe, la nostra attività in generale, della Giunta, del Consiglio, delle Commissioni, può avere avuto un‘attività un po‘ alterna. So che c‘è l‘impegno per continuare in maniera positiva e forte. Se possiamo aver dato l‘impressione di qualche confusione da parte mia porgo le scuse, ma forse è stata un‘immagine in un certo qual modo deformata. Per arrivare a questo accordo credo si sia trovato un giusto equilibrio, ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per arrivare a questo risultato. Credo che il senso di responsabilità civica che tutti hanno comunque dato, cioè di garantire che una città abbia un suo governo democratico sia un dato fondamentale importante che vorrei sottolineare.

Entra il consigliere Di Chio (presenti nr. 21).

GUIOTTO - consigliere comunale œ Il Sindaco mi ha chiesto di ritirare la nostra sfiducia e sono qui a spiegare al Consiglio, alla città, il perché questa sera ritireremo la nostra sfiducia al Sindaco. Per noi è stato un mese abbastanza impegnativo, non credevo che la politica, per me che sono uno prestato alla politica, facesse tanto soffrire ma è così. Noi abbiamo cercato con molta forza questo accordo e questa sera sul piatto della bilancia mettiamo l‘ottenimento di un‘alleanza politica in Comune di Feltre, quel famoso disegno strategico che avevamo sempre detto : Feltre laboratorio di un‘alleanza a tre punte : Lega, Forza Italia, Autonomisti Bellunesi. Questo è il risvolto politico. Il programma è stringente di fine legislatura, però concreto con delle date, su obiettivi. Per ottenere la realizzazione di questo programma abbiamo voluto l‘azzeramento della Giunta e la formazione di una nuova Giunta, dove chiaramente queste tre forze politiche saranno rappresentate. Questa sera, cinque minuti prima di entrare, abbiamo avuto l‘accordo. Mi dispiace sinceramente per il tempo che abbiamo perso, potevamo farlo prima, mi prendo buona parte delle colpe che ci sono state. Il risultato ci paga, chiedo quindi scusa alla città di questo mese un po‘ in —surplace“ che è passato. Ringrazio i colleghi con cui abbiamo condiviso questo strano percorso sulla sfiducia e sottolineo la correttezza di tutti, in particolare di Miuzzi questa sera nel restituire le firme di quel documento, io gli ho stretto la mano, non è un atto plateale. Speriamo di fare qualcosa di buono.

GORZA - consigliere comunale œ Chiedo anch‘io scusa ai presenti per il ritardo con cui ci siamo presentati. Come gruppo della Lega chiaramente abbiamo cercato fino all‘ultimo di riuscire a mantenere quelle che erano le nostre posizioni però la nostra responsabilità civica ci ha portato a dover anche masticare amaro. Auspico che da adesso in avanti le cose vadano nel verso giusto, che la città possa avere le risposte necessarie per le richieste che vengono avanti. Di più non ho da dire tranne che personalmente posso dire di essere abbastanza provato da questa settimana.

LUCHERINI - consigliere comunale œ Sono lieto di questo esito positivo, in questo momento che ha caratterizzato la vita della città di Feltre che ha creato uno stato di apprensione non indifferente tra i cittadini feltrini, che si sono sempre manifestati in maniera solidale con il

4 Sindaco e con la Giunta per il programma che hanno portato avanti. Mi fa piacere che sia stato ribadito sostanzialmente il programma che ha caratterizzato l‘attività della Giunta, che ha terminato il suo percorso questa sera, e quello che andrà a portare avanti la nuova Giunta. Obiettivi che mi sembra siano centrati in ordine di tempo e in ordine di finalità. Vogliamo una Giunta più dinamica, più propositiva, con progetti più mirati. Il Sindaco stasera l‘ha ricordato, dice : faremo delle riunioni con i capigruppo mensili per verificare l‘attuazione dei programmi in modo che si possano rispettare le scadenze e si possano realizzare gli obiettivi che questa Giunta, quella che esce da questo dibattito, si propone. E‘ stato un passaggio con qualche ferita, lascerà qualche strascico però è importante che il buon senso abbia prevalso, sia da una parte che dall‘altra. Credo che questa sia una risposta forte che merita la fiducia ed il sostegno, che merita di proseguire il proprio cammino fino a fine legislatura e che porti a quei risultati che la città si aspetta. Tempo non dobbiamo più perderne, come consiglieri e la Giunta come organo esecutivo della città.

BONAN - consigliere comunale œ E‘ un po‘ di tempo che in questo Consiglio comunale io ho la bocca amara. C‘è una situazione che si trascina da molto tempo e che alla fine non trova dei risultati. Quello che viene fuori questa sera non è un risultato. Non è un risultato utile per la città, non è un risultato che appiana le differenze e le contrapposizioni politiche e personali che sono avvenute in questo Consiglio comunale e certamente di questa situazione chi ci rimette è Feltre con i suoi problemi irrisolti e che rimarranno irrisolti. Proprio perché il collante che ha rimesso assieme una maggioranza questa sera non è quello di un progetto programmatico che il Sindaco ha letto. Quel progetto programmatico è lo stesso che abbiamo discusso in passato in questo Consiglio comunale che fa parte dei programmi dei gruppi consiliari, che molte volte abbiamo esaminato e sul quale molte volte non c‘è stata una soluzione, per le indecisioni del Sindaco, per l‘incapacità di amministrare da parte della Giunta, perché ormai siamo alla frutta. Questo Consiglio comunale non è più in grado di decidere. Al di là di tre assessori in più o in meno per qualche forza politica. Noi siamo stati eletti e anche noi rappresentiamo i cittadini come li rappresenta il Sindaco. Siamo stati eletti in contrapposizione alla Lega, non abbiamo avuto come candidato a sindaco Vaccari e ci siamo seduti in questo Consiglio comunale all‘opposizione, in minoranza. Un‘opposizione che in questi anni si è dimostrata costruttiva, ha cercato di portare avanti i problemi, ha cercato di dare un contributo alla vita di questa città. Le contrapposizioni sono nate all‘interno della maggioranza, che si è divisa, si è suddivisa. Da un gruppo sono nati altri gruppi. Non sono state legate ad un fatto politico, anche, ma soprattutto questa suddivisione è nata dal fatto che l‘Amministrazione non era in grado di amministrare e sui problemi fondamentali della città non aveva risposte adeguate. Pensiamo all‘università, pensiamo alle questioni urbanistiche. Le più forti critiche che sono venute avanti in questo Consiglio comunale in questi anni nei confronti dell‘Amministrazione non sono venute dall‘opposizione ma sono venute da alcuni consiglieri della maggioranza che magari criticavano e alla fine alzavano la mano perché dovevano sostenere un Sindaco. Siamo stati in questi banchi all‘opposizione e abbiamo cercato di dare un contributo importante su alcune questioni. Abbiamo però anche detto che era necessario avere chiarezza. Vedere se questa Amministrazione aveva il sostegno di una maggioranza. E‘ per questo che siamo arrivati a sottoscrivere una mozione di sfiducia che è comunque un atto di democrazia perché se un Sindaco ed una Giunta non hanno più una maggioranza è chiaro che non ha più chi lo sostiene e avrebbe dovuto dimettersi. Se fossi stato al posto del Sindaco, quando sono state presentate le undici firme, sotto un documento della sfiducia, avrei rassegnato le dimissioni. Questo avviene in qualsiasi consesso. Nell‘ultima società sportiva di bocce, quando il rappresentante di quella società viene sfiduciato, rassegna le dimissioni. E‘ un atto di sostanziale democrazia. Anche perché le undici firme non rappresentavano una richiesta di un chiarimento, rappresentavano un atto di sfiducia. Sono poi intervenuti altri fatti, interventi soprattutto dall‘esterno che hanno condizionato la vita politica della città. Questa sera siamo arrivati a ricomporre una maggioranza per pochi mesi. La scadenza di questo Consiglio comunale è a novembre del 2001, siamo già a dicembre e quindi io

5 non credo che quelle cose che il Sindaco ha detto saranno risolte nell‘arco di otto mesi ma questo può significare invece un accordo politico che va al di là degli interessi di questa città. Da parte nostra intendiamo onorare una firma che abbiamo posto su un atto, non perché riteniamo che la sfiducia sia l‘unico strumento per cambiare. Abbiamo proposto nell‘ultimo Consiglio comunale cui abbiamo partecipato di mettere insieme un governo istituzionale per arrivare alla scadenza definitiva, che potesse coinvolgere su alcune questioni l‘opposizione e la maggioranza. Anche questa proposta è stata disattesa dal Sindaco e dai gruppi consiliari che addirittura in sfregio a concetti di democrazia, ha convocato il Consiglio comunale per ben due volte deliberando su alcune questioni importati per la vita della città, non ultima la questione dell‘Hangarzone, addirittura con 7 consiglieri comunali, come se questi potessero rappresentare le volontà democratiche di questa città, non solo su quel problema ma anche su altri problemi fondamentali, ricorrendo ad un regio decreto del 1915, offendendo le istituzioni e la democrazia. C‘è una democrazia formale che è quella che questa sera dà origine ad una nuova maggioranza, c‘è una democrazia sostanziale che è quella di tenere conto della volontà della maggioranza dei consiglieri comunali. Prendiamo atto di questa situazione e siamo anche convinti che questi otto mesi non serviranno alla città, forse era meglio chiarire la situazione chiedendo agli elettori cosa volevano fare. Guarderemo alle delibere che ci saranno sottoposte, verificheremo l‘operato dei nuovi assessori che ci saranno. Viene disatteso un momento di chiarimento, non tanto per un vero accordo utile alla città ma piuttosto per accordi politici che passano sopra la nostra testa. Credo che questa sera Feltre sia stata sacrificata sull‘altare di altre questioni che non ci riguardano. Noi di Civica Feltre abbiamo privilegiato prima di tutto la nostra città rispetto agli schieramenti politici e questo intendiamo fare nei prossimi consigli comunali. Certo è che il nostro rimane un atto di sfiducia nei confronti complessivamente di un organismo che non ha saputo dare fino in fondo segno di coerenza e decisione. Soprattutto noi restiamo con la bocca amara perché i problemi di Feltre rimangono irrisolti.

GIUSTI - consigliere comunale œ Non sono né amareggiato né sorpreso per quello che succede stasera. Potevamo anche immaginare che si stava lavorando dietro le quinte. Due parole per stigmatizzare quello a cui abbiamo assistito in questo mese a Feltre. Nell‘ambiente dove lavoro, quello finanziario, la firma messa su un documento è una cosa importante. Chi non onora la firma viene pubblicato quindicinalmente sul bollettino dei protesti, —il corrierino dei piccoli“. Io sono abituato ad onorare la firma e questa sera avrei alzato la mano non tanto contro Vaccari ma per mandare a casa il Sindaco. Questa crisi non ha fatto onore a nessuno. I problemi sono rimasti fermi. Noi dell‘opposizione abbiamo mantenuto il nostro ruolo con serietà e schiettezza, la parola data si mantiene fino in fondo e siamo qua anche stasera per prendere atto di quello che sta succedendo. Speriamo solo che non sia un matrimonio di interesse e che la città ne guadagni.

M ALACARNE - consigliere comunale œ A me non pare un caso che l‘accordo sia stato raggiunto gli ultimi cinque minuti prima del Consiglio comunale. Penso che le cose dovessero andare così per una serie di considerazioni. Credo che molti consiglieri ed il Sindaco non avessero interesse ad andare a casa, perché perdevano rappresentanza, perdevano capacità di essere presenti in un consesso amministrativo. Soprattutto in una situazione sfilacciata e non più sostenibile a livello di etica, di correttezza, di comportamento leale nei confronti degli altri consiglieri e della cittadinanza. Proprio per questi aspetti si è fatto di tutto per addivenire ad un accordo. Il programma che è stato letto dal Sindaco l'abbiamo sentito molte volte in quest‘aula, era presente anni fa. Vi è stata una convergenza perché vi era l‘interesse a farlo. E‘ stato un interesse pagato a caro prezzo da molti consiglieri qui dentro. Quello che resta di questo accordo è una maggioranza che rimane comunque sfilacciata. E‘ una maggioranza composta da consiglieri che hanno contrapposizioni personali, hanno veti, hanno situazioni politiche difficili da risolvere e che certamente non si risolvono qui questa sera con il voto finale sulla sfiducia al sindaco Vaccari. Basta ricordare che in quest‘aula sono stati trattati come reietti i consiglieri fuoriusciti dalla Lega, ed era stato giurato che mai e poi

6 mai questi sarebbero stati inseriti in qualche contesto amministrativo. Vediamo che a distanza di un anno non solo non è successo anzi vi è stata una reintegrazione a pieno titolo. Ricordava prima il Sindaco che il prosieguo dell‘Amministrazione non fa altro che richiamare quel mandato elettorale in cui il Sindaco è rappresentanza diretta della popolazione. Credo che questa sera il Sindaco esca estremamente indebolito, nella sua figura istituzionale e nel rapporto con il Consiglio. Il Sindaco aveva rotto per il suo comportamento amministrativo e politico la maggioranza in questo Consiglio, ha dovuto rimangiarsi tutto. Ha dovuto mandare a casa i propri assessori e ne deve fare altri sei. Il Sindaco non dovrà più assumere quell‘atteggiamento politico di governare, amministrare da solo, avrà dei grossi legacci di controllo e dovrà rispondere a questa nuova maggioranza, per certi versi litigiosa e con gravi personalismi dati dalla stratificazione di queste incomprensioni, di queste lotte che vi sono state in questo periodo. Un‘altra considerazione devo fare in merito alla prova di forza che ha dato il Sindaco e la Lega nel convocare quei due Consigli con quella escamotage legislativa che abbiamo letto sui giornali. Credo sia stato uno schiaffo alla cittadinanza oltre che ai consiglieri comunali. Di fronte a questa nuova maggioranza, quello che è passato con 5/6 voti, dovrà ripassare al vaglio della nuova maggioranza? Questo per dire che era una prova di forza gratuita, che politicamente è andata ad inasprire una situazione a parte con noi consiglieri, con tutta Feltre. Come è andata a finire questa sera denota che Feltre è una piccola città in cui non vi è la politica con la —P“ maiuscola, è una politica piccola fatta da persone che hanno una idea personale della politica e che soprattutto rispondono ad interessi esterni alla città e a questo Consiglio comunale. Se noi manteniamo questo modo di pensare non andiamo da nessuna parte, né con il PRG, né con il Piano Paesaggistico, né con l‘Università, né con la Sanità, perché non abbiamo autorevolezza. Se accettiamo diktat o dobbiamo sottostare a scalate o a situazioni esterne alla città di Feltre, non abbiamo futuro. Questa è la nota più negativa che riescono a leggere qui questa sera.

BONA - consigliere comunale œ Non sono assolutamente sorpreso di ciò che è successo questa sera. Da alcuni mesi ripeto che il Sindaco si manda a casa quando 11 mani sono alzate. Feltre si è rivelata ancora una volta una città feudo dove l‘autonomia predicata da queste forze che in questi anni hanno avuto un forte input sulla popolazione, che predicano le autonomie, nella realtà si fanno governare non solo da Venezia ma da Roma. L‘esempio più —schifoso“ lo abbiamo vissuto in questi giorni. A questo punto non so fin dove sia la colpa di una legge elettorale che dà un premio eccessivo al Sindaco che come nel nostro caso non ha fatto il Sindaco in questi sette anni ma ha fatto il —podestà“. Abbiamo avuto conferma con i due Consigli comunali che ha convocato in assenza della maggioranza dei consiglieri. L‘abbiamo visto in questi anni con il rapporto o meglio con il non rapporto che ha avuto con le minoranze, con la chiusura netta a qualsiasi tipo di dialogo. Con l‘atteggiamento invece prostrato all‘esterno su situazioni del tipo l‘università e su altre questioni, dove è stata proprio insignificante la figura del Sindaco di Feltre. Per me era un Sindaco che meritava prima della messa in sfiducia di andare a casa e in quest‘ultimo mese ha consolidato questo merito. Credo che questa sera abbiamo perso un po‘ tutti nell‘aver riconfermato a primo cittadino, sotto il profilo politico ed amministrativo, un Sindaco come il nostro. Era una questione ormai nell‘aria, si sapeva il discorso come andava finire. Il temporeggiare, prendere tempo, l‘unica cosa seria che è stata fatta è che l‘accordo è stato fatto in termini istituzionali nel luogo più appropriato. Questo è un dato molto grave per Feltre, il rapporto all‘interno di questa maggioranza che si è ricomposta per fattori assolutamente esterni alla città di Feltre. Questo scindere il gruppo e affermare : non andiamo con questo o con l‘altro, credo che qualcuno dentro qua che si erge a paladino, dovrebbe avere il "gozzo“ grosso così dai —rospi“ che ha ingoiato. Non solo no con la Liga, si con la Liga ma no con Berlusconi, si con Berlusconi. Sul guardare in avanti rispetto a quello che il Sindaco ha presentato questa sera non c‘è assolutamente niente di nuovo ma ormai siamo abituati a questi discorsi. Siamo abituati anche ormai a vedere il Sindaco che oggi pensa una cosa e domani ne dice un‘altra. Non so quanta affidabilità possa avere questa nuova maggioranza, credo che i rapporti all‘interno sono talmente sfilacciati che sono difficili da ricomporre. Sono stato anche

7 testimone di alcuni atteggiamenti che non voglio riportare per correttezza qui. All‘interno di questa nuova maggioranza che si è ricomposta si sono usati aggettivi che io definirei inqualificabili. Sul fatto che poi si metta sul piatto l‘università, ecc.. anche questo credo sia un discorso che non sia più fattibile perché l‘azzeramento della Giunta produce di per sé un fatto negativo dal punto di vista amministrativo perché gli assessori per quanto bravi possano essere non avranno il tempo per prendere in mano gli atti. Il tempo è breve. Io confermo la mia piena sfiducia al Sindaco e alla sua Amministrazione e credo che questa fosse l‘unica via per dare veramente fiato ai cittadini di riproporre un nuovo governo per la città. In democrazia questo deve succedere. Non c‘è nessun sindaco che deve stare al suo posto perché è stato eletto.

M IM IOLA - consigliere comunale œ Vorrei partire dalla fine di questa squallida vicenda che oggi ci viene sottoposta. Ovvero la sfiducia al Sindaco Vaccari eletto con voto plebiscitario dei cittadini di Feltre. Ingegner Bonan come può essersi fatto promotore di una sfiducia al Sindaco, quando in lizza per la carica di tale poltrona ha ottenuto 5.839 voti in meno del Sindaco che la gente ha eletto. Come si fa a voler far decadere la sua Giunta e questo Consiglio! Lei che sui giornali rivendica la coerenza ma che della coerenza non deve averne fatto una virtù, visto che nelle sue fila ha ben accolto chi la coerenza e la fiducia affidatale dai cittadini l‘ha usata in contrapposizione alle intenzioni e alle loro idee politiche espresse con il voto e solo in conseguenza di questo inganno alla buona fede ha indebitamente aumentato del 50% la rappresentanza del suo gruppo. Lei che si è presentato alla gente di Feltre a capo di una lista Civica, cioè pertinente ai cittadini, come un non contaminato dai partiti. Lei che sui giornali ha detto : —ritengo che il commissariamento sia una sconfitta per tutti noi e per la città in primo luogo“ come ha potuto e come poteva rendersi protagonista della caduta di questo Consiglio eletto democraticamente . Il danno che ne sarebbe derivato alla città di Feltre valeva il suo rientro nell‘agone politico? Il combutto con chi fuori Feltre di questa crisi ne ha tirato le fila. L‘Amministrazione Vaccari e Leghista ha fatto molto per la città di Feltre, più di ogni altra precedente. Vorrei ricordare che poco tempo fa nel capoluogo di Provincia è stata restaurata con il contributo del Comune e di una banca un‘antica porta : porta Doiona. Vi è stata poi l‘inaugurazione con il drappo da scoprire, il discorso del Sindaco, l‘ampio resoconto sui giornali. Questa Amministrazione ha restaurato con i contributi europei : Porta Imperiale, Port‘Oria, Porta Pusterla, le Mura, le Fontane Lombardesche, il percorso della Sentinella, le scalette vecchie e mi fermo solo per non perdere tempo. Tutto questo senza inaugurazioni, senza drappi, senza discorsi. Questo è stato il torto del sindaco Vaccari, cercare di fare non di apparire. E‘ andato lei ing. Bonan a illustrare alla gente talune opere realizzate da questa Amministrazione comunale, atto ritenuto da qualcuno quale ricerca di indebita gratificazione. Credo che la cosa più grave di questa crisi sia la dimostrazione palese di come alle volte possa impazzire per mere velleità e ripicche l‘azione politica che dovrebbe essere volta al solo bene dei cittadini. Su chi questa crisi ha promosso e su chi dall‘alto ne ha tirato le fila scelgo di non pronunciarmi e credo non sia questa una manifestazione di debolezza bensì in questo momento un atto di responsabilità. A chi questa crisi l‘ha strumentalmente assecondata va tutta la mia disistima. A coloro che la politica non la considerano un uso astuto di finzioni ma l‘arte di ben governare vanno le mie scuse per lo spettacolo che ci ha gioco forza coinvolti in questi ultimi giorni. La Lega sacrifica questa sera con dignità assessorati che il voto della gente aveva assegnato a noi. Questo per salvare la governabilità di Feltre sperando che a questa commedia sia posta la parola fine per il bene di Feltre. Mi sento in dovere di ringraziare gli assessori che dovranno lasciare l‘Amministrazione nonché gli altri assessori che con il Sindaco per questa città hanno lavorato a tempo pieno e bene.

DI CHIO - consigliere comunale œ Non volevo intervenire ma visto che sono stata chiamata in ballo. Intanto non abbiamo visto altro che un ricatto politico e una lotta di potere. Qualche poltrona da assegnare, il programma è sempre quello, le persone sono sempre quelle e si è sempre cavillato su ciò che la Giunta e il Sindaco faceva o non faceva. Quanto poi a chi passa da una parte all‘altra io

8 dichiaro adesso ad alta voce che non sono io che ha tradito la Lega ma è la Lega che ha tradito me. Questo di fronte a chi è salito sul carro del vincitore quando la Lega era ormai ben affermata nella città. Mentre io sono dentro assieme ad altri quando essere leghisti era una vergogna, ti prendevi il disprezzo di tutti, quando nessuno avrebbe messo un soldo per il successo elettorale della Lega. Abbiamo messo noi, i primi : fatica, energia, soldi e tutto il nostro entusiasmo. Io credo che la dignità di una persona deve portarla ad allontanarsi quando quello per cui si è battuta, quello che gli hanno assicurato viene sconfessato, tradito. Si chiede alle persone di dire si e guai se tu dichiari qualcosa di diverso, ti zittiscono, dire sempre si con la mano sul cuore e il —va pensiero“. Questi comportamenti vergognosi io non posso seguirli, quindi sono venuta fuori prima di essere consigliere comunale. A seguito di dimissioni sono arrivati a me. Venti voti avevo non perché erano leghisti perché dai leghisti come so bene con i loro giochi di voti non mi è arrivato un voto. Ci ho pensato un po‘ su poi ho detto : per quattro anni ho lavorato per la città, nessuno mi ha detto grazie, mi hanno sbattuto fuori, perché non impegnarsi ancora un po‘? Dove vado? Vado nella Civica perché non è impegnata politicamente ma solo amministrativamente. Anche adesso con un po‘ di dignità le persone qui si sarebbero dovute comportare diversamente, senza badare agli interessi politici, a ciò che comandano dall‘alto, ma Feltre in fondo non è altro che quello che è Roma in grande.

DE PAOLI - consigliere comunale œ Si può essere meravigliati? Credo chi ha svolto attività politica per tanto tempo dovrebbe essere vaccinato su comportamenti come quelli che sono emersi questa sera. Si pensi che fino a ieri sera veniva ribadito dai firmatari della mozione di sfiducia la piena adesione e sicuramente il fatto che questa sera il proposito delle dimissioni sarebbe andato conforme a quello che prevedeva la mozione di sfiducia. Non è stato così. Probabilmente ci dovremo chiedere se questo accordo nato probabilmente 5-10 minuti prima dell‘ingresso in sala del Consiglio comunale, possa essere un accordo valido, possa essere un accordo che si muove per affrontare problemi impellenti della città. Possa essere un accordo che al di là di tutte le affermazioni che sono state fatte aiuta la gente a capire che si è formata una maggioranza nuova convinta su fatti concreti e che nell‘anno e mezzo che manca alle elezioni porterà a soluzione quella parte di problemi che il Sindaco ha letto prima, che costituivano il programma iniziale della Lega, per il quale nessuno di quei problemi è stato ancora affrontato e risolto in questi tre anni e mezzo di legislatura. Colgo alcuni aspetti. La Lega mastica amaro conferma il capogruppo della Lega pochi minuti fa, il buon senso ha prevalso dice Lucherini. Bocca amara dice l‘ing. Bonan. Riassumerei tutte queste tre valutazioni e direi che è sconcertante quello che è successo, non tanto perché la politica non ci abbia abituato a situazioni di questo genere, basti pensare che abbiamo fatto due leggi elettorali, una con il maggioritario nazionale, il così detto Mattarella e una con la 81/93 che dovevano rappresentare la soluzione politica alle crisi dell‘instabilità dei Consigli comunali. Dal 1996 al 2000 abbiamo avuto 4 Presidenti del Consiglio dei Ministri e i Comuni che vanno in crisi, magari per il Sindaco Podestà come ha accennato prima il consigliere Bona, non sono assolutamente cambiati rispetto al rapporto precedente. Sapete perché ero convinto che molto probabilmente questa sera si arrivava alla mozione di sfiducia? Non tanto perché la politica mi avesse insegnato che le soluzioni anche le più impossibili sono praticabili, quanto perché consideravo le accuse, le invettive, gli insulti che erano stati rivolti a quei tre rappresentati degli Autonomisti, passati attraverso alcune vicende ma approdati a un partito autonomista avrebbe di per sé impedito che queste tre persone invitate a dimettersi per il bene della città, accusati di essere traditori della città, di remare contro la città, come nulla fosse avvenuto hanno ritenuto di andare a fare un accordo politico programmatico non tenendo conto delle espressioni e quindi anche delle valutazioni che erano state loro rivolte nel corso di questo mese di crisi. Il Sindaco dice entro pochi giorni formeremo la nuova Giunta. Su questo si è giocato tutto il programma della stabilità di questa particolare crisi, sulla richiesta di tre assessorati ma ne sono stati dati due, ecc.. Quando anche dalla gente più semplice si sente dire che è stato un problema di poltrone e non certo di programmi,

9 evidentemente anche la gente più semplice che non è vaccinata politicamente non capisce il perché di questa alleanza raggiunta all‘ultimo momento. Resta sempre una valutazione che serenamente mi sento di dover fare, la faccio in rappresentanza di quella minoranza che in questa aula consiliare per sette anni è stata bistrattata, maltrattata e soprattutto mai sollecitata a dare degli apporti concreti, ma è sempre stata relegata come se fossero dei —rompiballe“. Questo è il ruolo che noi siamo venuti ad assumere in questa nuova funzione del Consiglio previsto purtroppo dalla Legge 81 del 1993. Noi certamente non abbiamo convocato né vertici nazionali, né vertici regionali, né vertici provinciali, neanche vertici locali per vedere se si poteva affrontare e risolvere questo problema. Ci siamo limitati assieme ai colleghi di Civica Feltre di prendere atto che a un determinato punto dei consiglieri comunali avevano fatto una scelta politica di tipo diverso e che quindi il Sindaco non disponeva più di una maggioranza. Abbiamo infatti presentato un documento nel quale chiedevamo all‘Amministrazione : Sindaco ha ancora una maggioranza? Quando ci siamo ritrovati con i colleghi consiglieri che avevano condiviso assieme a noi questo problema della maggioranza li abbiamo trovati disponibili a sottoscrivere una mozione di sfiducia, ancor più a rassegnare anche le dimissioni. E‘ veramente uno schiaffo morale quello che qualcuno subisce questa sera in aula. Da parte nostra continueremo a svolgere quella funzione che lo Statuto e le leggi ci consentono di fare ed è quello di contribuire ad una sana ed onesta amministrazione, che se nasce con le dichiarazioni del capogruppo della Lega o di qualche collega consigliere, credo che veramente non possa andare molto lontano. Vorrei fare un‘altra osservazione, credo che nella storia di questo Comune di Feltre, non abbiamo mai avuto la necessità di avere un poderoso schieramento di forza pubblica. Non voglio dare responsabilità a nessuno, perché sono rispettoso, soprattutto delle Forze dell‘Ordine che svolgono la loro funzione in maniera egregia, però voglio soltanto limitarmi a fare alcune osservazioni, se c‘è vuol dire che c‘è un problema. Il problema sicuramente c‘è, è un problema che si dibatte da lungo tempo, non è nato nei giorni scorsi, stando a quello che si legge sulla stampa aveva trovato una soluzione che lo stesso Sindaco aveva sottoscritto e poi improvvisamente anche questi accordi, come tanti altri accordi sono stati smentiti dai fatti che sono accaduti. Ecco la giustificazione perché questa sera ci troviamo in una situazione che in vent‘anni che sono in questo Consiglio non ricordo di aver mai potuto riscontrare. Aspettiamo di vedere la nuova Giunta, siamo ansiosi di vedere quali saranno le persone, perché legate alle persone ci saranno anche gli equilibri politici che queste persone sottintendono. Vogliamo anche augurare che siano persone che hanno la capacità di svolgere in un anno e mezzo tutto il programma che il Sindaco questa sera ci ha elencato. I nostri migliori auguri sicuramente. Una cosa sola vorrei dire a questa nuova maggioranza che nasce. Noi non ci tireremo indietro su nessun confronto, né programmatico né sulle cose da fare, né sugli uomini che verranno destinati a compiere queste nuove funzioni, continueremo ad operare con la serietà che abbiamo testimoniato e dimostrato in tantissime occasioni, anche se continueremo a subire l‘umiliazione di essere considerati una forza che tanto per i numeri che rappresenta non ha valore tale da poter spostare gli accordi politici che sono stati raggiunti.

M IUZZI - consigliere comunale œ Intervengo nuovamente perché prima avevo fatto una funzione che era quella notaio che su mandato democratico di undici persone doveva presentare la mozione di sfiducia. Liberatomi di questo e dopo gli interventi di altri colleghi posso ritornare con tranquillità a quello che è il mio ruolo che è sicuramente un ruolo politico. All‘interno di questo posso dire che poche volte nelle mie condizioni di vita politica ma anche personali ho vissuto quello che sto vivendo in questo momento. Cioè una contraddizione di situazioni, di sentimenti, di intenzioni che provo in questo momento che verificano situazioni completamente contrastanti tra di loro. Sicuramente mi sento uno sconfitto perché faccio parte degli undici che hanno presentato una mozione di sfiducia, sapendo cos‘è una mozione di sfiducia e mi ritroverò poi alla fine a non raccogliere gli undici voti. Quindi un‘azione che trova una sua logica sconfitta. Io la manterrò la firma e il voto di sfiducia perché sono convinto che mantenere un patto nel quale si è garantito la propria presenza in termini fisici e morali è una situazione che se anche costa fatica può rendere

10 sicuramente migliori. Questo è il modo per progredire ed andare avanti. Non entro nel giudizio degli altri, non mi permetto di giudicare i comportamenti altrui, mi permetto soltanto di stigmatizzare ed analizzare il mio modo comportamentale. Entro invece dal punto di vista politico e qua mi sento un po‘ vincitore. E‘ una questione che esula dal fatto di essere consigliere comunale a Feltre. Sono stato politico nella —prima repubblica“, sono stato sindaco e sono stato anche segretario provinciale di un partito, fino al 1993, quando sono scoppiati quelli che potevano sembrare i momenti dell‘inizio di una rivoluzione. Sono stato un sindaco non eletto direttamente dai cittadini, sono stato eletto dai partiti, però la seconda legislatura ho ottenuto il 70% delle preferenze. Nel 1992 è successo il frastuono e questo è successo grazie se non alla Lega perlomeno a quello che la Lega poteva rappresentare in quel momento. La ricordo la Maria di Chio in quei momenti in cui era in prima linea. Devo darle atto, anche se molte volte l‘ho attaccata come assessore, questa sera me ne pento per certe cose. Direi che da un punto di vista della presenza, la Lega in quel momento sicuramente rappresentava un‘aspettativa di novità, di diversità, di voler istituire, se questo si chiamava autonomia, il potere ai cittadini, a coloro che provocano con la propria elezione un mandato amministrativo. Allora sono vincitore perché pur avendo creduto a quello, questa sera mi ritrovo che abbiamo un Sindaco che è uguale a prima però è uguale a tutti i Sindaci che c‘erano nella prima repubblica. E‘ un Sindaco che non ha più il mandato popolare ma è un Sindaco che è eletto da un frutto di un‘alleanza politica. Quindi è un Sindaco completamente diverso da quello di prima. Che poi si sappia conquistare o meno, con questo mandato amministrativo che gli viene dato questa sera, nuovamente la fiducia dei cittadini, o se questa l‘abbia ancora e debba confermarla questo è un altro discorso. E‘ un Sindaco che deve rispondere a questa forze politiche, perché quello che ha detto prima, cioè la verifica con i capigruppo mensile è un rispondere a forze politiche, come si faceva con la prima repubblica, quando si faceva la riunione con i Segretari di partito. C‘è uno sconfitto che non sono io ed è la Lega. La Lega questa sera non solo deve ingoiare rospi amari ma deve dire a se stessa che ha completamente perso per strada tutti gli elementi di forza propositiva e di aspettativa che le erano stati riconosciuti anche da chi come me stava da un‘altra parte politica. Oggi la Lega è uguale a tutti gli altri, condivide potere, gestisce potere, muove occasioni anche democratiche per riuscire ad avere scopi di potere. Allora Roma —ladrona“ è uguale per tutti. Questo mi dice che dobbiamo continuare a combattere per chi come me è nato socialista ed ha idealità che sono nate sull‘utopia. Il movimento socialista è nato su condizioni particolarissime alla fine dell‘ 800. E‘ nato su forze utopiche che poi portano a quella che è una proposizione però devono garantire una idealità dentro morale fortissima per fare questo. Nel percorso qualcosa naturalmente è stato tradito nella storia socialista. Sicuramente la Lega credo che oggi si sia omologata a tutte le altre forze politiche. C‘è un percorso all‘interno di questo che ha portato anche ad un‘altra sconfitta. E‘ la sconfitta di questa città che è stata disonorata non soltanto nel percorso che abbiamo avuto di questa trattativa e nel percorso che ha portato alla mancanza di fiducia nella sfiducia, ma è quello nel quale è stato convocato per ben due volte consecutive un Consiglio comunale attraverso un decreto regio. Il ragionare da burocrate non è certamente un ragionare da politico. Il politico ha due elementi fondamentali, il primo è quello che deve credere nelle istituzioni perché le istituzioni hanno dei fondamenti democratici. Allora deve rispettare quei principi democratici che poi sono la base delle istituzioni che gli permettono di essere presente e di governare. Questo non è stato fatto in quest‘ultimo periodo con le due convocazioni, anzi è stato fatto esattamente il contrario. Feltre se era in ritardo per la preparazione degli statuti e quindi per assolvere un obbligo, doveva fare mea culpa non doveva prendere di forza ed andare a gestire una situazione amministrativa perché di urgente non c‘era assolutamente nulla. Quello che era l‘assestamento di bilancio non era assolutamente dovuto. L‘unico dato vero che c‘è è che all‘interno di quel assestamento di bilancio serviva utilizzare quelli che erano gli avanzi di amministrazione, perché questo era il momento vero in cui si dovevano fare le condizioni. Questo è stato fatto per distribuire 415 milioni a pioggia perché nel caso in cui fossimo andati in campagna elettorale si era fatta una parte della campagna elettorale. Questo è ancora peggio della prima

11 repubblica, neanche i democristiani della prima repubblica avrebbero fatto questo. Quello che io credo è che qua dentro si è oltrepassato per davvero il limite di quello che è la democrazia, di quello che è il rispetto. Spero che questo possa cambiare, spero che l‘anno e mezzo che abbiamo davanti ci possa far riconquistare le cose. E‘ ora di finirla di arrivare in questo Consiglio comunale con le carte scritte prima, arrivaci una volta di cuore e dì le cose di cuore come sono. Pensa come vuoi ma parla anche come pensi senza arrivare in maniera mediata con tutto. Forse cominceremo ad avere rapporti di tipo personale diversi ma sicuramente più fruttuosi per la città. Ritorno un attimo al decreto regio se non poteva opporsi a questo e alla sua convocazione il Sindaco, sicuramente se non poteva opporsi a dare delle possibili soluzioni tecniche e burocratiche il Segretario comunale, in fin dei conti è un funzionario comunale, doveva, se gli veniva chiesto, come poter convocare il Consiglio, dare suggerimenti opportuni e quindi ha fatto solo il suo dovere, chi non ha fatto il suo dovere nei confronti del Consiglio comunale è sicuramente il Presidente del Consiglio. Il Presidente del Consiglio per essere eletto ha bisogno dei 2/3 del Consiglio comunale. Quei due terzi, con le undici firme che c‘erano e con la richiesta della sospensione dell‘attività amministrativa, sicuramente non c‘erano. Il Presidente del Consiglio si è comportato in maniera partigiana. Credo che il Presidente del Consiglio dovrebbe rimettere il mandato a questo Consiglio comunale per ricostruire un clima di fiducia e dare atto alla democrazia che ha metodi comportamentali che sono completamente diversi. Sicuramente qualcuno di noi uscirà questa sera sconfitto. Non so se usciremo sconfitti tramite questa votazione o magari nella prossima votazione. Usciremo sconfitti certamente se non useremo quello che sta succedendo questa sera per capire che Feltre ha bisogno anche di un‘altra cosa. Ha bisogno di avere una credibilità esterna che in questo periodo se l‘è —mangiata“ tante di quelle volte che è difficile inanellarle sulle mani. Fuori di questa città : in Provincia, nella Regione, Feltre non ha sicuramente una credibilità. Se è vero che ci sono politiche buone e cattive, è vero che anche quando sono buone, poi sono gli uomini che le fanno buone e cattive. Qui dentro c‘è bisogno di uomini diversi che sappiano assumere credibilità. Quindi non uomini —blindati“, non uomini frutti di accordi ma uomini che hanno la loro credibilità in città e sappiano ricostruire con azioni e fatti amministrativi che stasera ancora non ho visto.

BOND - consigliere comunale œ Mi rifaccio all‘ultimo intervento che con veemenza ha voluto dimostrare il consigliere Miuzzi. Quando dice che il Sindaco non ha il mandato elettorale a mio avviso non è vero. Su una cosa devo essere leale, il sindaco Gianvittore Vaccari ha il mandato elettorale dei cittadini. La legge 81 del 1993 è una legge fatta apposta per l‘elezione diretta del sindaco. Il Sindaco si assume attraverso una votazione dei cittadini l‘onere, la responsabilità ed anche molte volte le amarezze di governare una città per il numero di anni consentito dalla legge. Se su una cosa non possiamo dire e non —calare le braghe“ è proprio il discorso che il sindaco Vaccari ha ancora il mandato dei cittadini di Feltre. E‘ stato eletto da questi e come tale deve rimanere fino in fondo. Io non voglio farmi governare da un Commissario prefettizio. Commissario prefettizio nominato attraverso un sistema di livelli di potere, attraverso un sistema romano, un sistema del tutto esterno e freddo alla nostra città. Una delle cose che mi ha portato alla ricerca di un accordo è anche questa e poi soprattutto elenco gli altri punti. Gli altri punti sono questi : se noi avessimo avuto un Commissario prefettizio avremmo avuto un‘ordinaria amministrazione fino a diversi mesi anche dalla scadenza elettorale o successiva alla scadenza elettorale e i problemi sarebbero stati affrontati in ritardo rispetto alle aspettative della città. Quando noi siamo andati in Consiglio comunale a dire che volevamo vendere l‘area D‘Amico e abbiamo fatto trasversalmente una votazione per fare questo, avevamo anche un grosso progetto davanti che era l‘università, abbiamo detto : bisogna accelerare la vendita dell‘area D‘Amico. Ci sono i soldi fermi ma ci sono anche tanti studenti che hanno bisogno di spazi che spendono milioni di spese e di tasse all‘anno e non trovano i giusti servizi che la città invece dovrebbe fornire. Ecco l‘interesse della città. Poi c‘è anche la politica perché esiste un raggruppamento politico che si chiama Casa delle libertà, di cui fa parte Forza Italia, di cui fa parte anche la Lega, che in questo Consiglio comunale doveva comunque

12 essere rappresentata. C‘è un raggruppamento politico che finalmente è presente in questo Consiglio comunale, ha delle rappresentanze valide e forti in seno al Consiglio regionale, in seno alla Giunta regionale, avrà sicuramente delle rappresentanze forti in seno a questo Stato di Roma perché vinceremo le elezioni e avrà anche sicuramente delle rappresentanti forti all‘interno del Consiglio provinciale. Perché dico questo? Perché il mese e mezzo che hanno dedicato a questa crisi politica è stato un mese mezzo per alcuni aspetti fruttifero, importante. Ho visto Massimiliano Guiotto cercare, spuntare, individuare, sistemare alcuni punti del programma, con una foga che gli fa onore. Ho visto alcuni colleghi anche della Lega che hanno cercato in tutte le maniere di creare un programma snello, si di fine legislatura, ma un programma che rappresenti il volere e gli interessi della città di Feltre. Vale la pena dare al Commissario prefettizio una ordinaria amministrazione o invece cercare con il Sindaco, anche trasversalmente, di potenziarlo su alcuni punti che anche la minoranza è d‘accordo. Questa è una scommessa e non è il toto nomine o l‘individuazione di —tizio o caio“ per la spartizione del potere. Un‘altra considerazione che faccio : questo accordo politico che abbiamo fatto, è fatto in funzione di un programma, è fatto anche in funzione di una serie di persone che lo dovranno portare avanti. Quella verifica mensile del programma non è altro che un continuo lavoro non solo degli assessori in Giunta ma anche dei consiglieri che parteciperanno in maniera fattiva ed attiva a questa verifica. Non dobbiamo vedere le cose sempre con il senso negativo, andare ad etichettare quella verifica come —prima repubblica“ andare ad etichettare uno spostamento di 3-4 assessori come una spartizione di potere. Sono e saranno dei tecnici. Saranno delle persone che Feltre esprime e che devono sicuramente dare il loro impegno ma soprattutto in questo anno e mezzo dimostrarlo. Non voglio arrivare a 10 consiglieri su 10 o 9/9, come è avvenuto in questi ultimi mesi, su alcuni punti. Dobbiamo avere una maggioranza forte che deve comunque confrontarsi con le forze della minoranza. Dobbiamo avere le idee chiare su alcuni punti che sono stati elencati. All‘interno di questo esiste il nostro progetto politico. E‘ un progetto politico aperto alle forze dell‘autonomia provinciale, a delle forze che rappresentano le istanze vere di federalismo, è un progetto politico che a mio avviso avrà un grande futuro. Al programma e alla persona del sindaco Vaccari ho dato la fiducia.

M IM IOLA - consigliere comunale œ So che dei consiglieri che hanno firmato la sfiducia sono stati in qualche modo presi dalle circostanze. Vittime di sudditanza verso i loro improvvisati capi politici. La posta è troppo alta, non si può e non si poteva per vicinanze personali, per sudditanza svendere Feltre. Mi rivolgo a chi il suo pensiero politico conosco e mi scuso, al consigliere Giuliano De Martini. Conosco la sua onestà intellettuale e politica da molto tempo. So che hai detto che non avresti mai firmato quella lista se non per ultimo come del resto hai fatto. Se non per ultimo quasi come una costrizione morale ma non giustificata e pazzesca se proprio questo undicesimo voto avesse deciso di invalidare questo Consiglio e a sfiduciare il Sindaco eletto democraticamente da 6.840 cittadini, il cui mandato non è finito. A Vignui, a Pren, a Lamen, la gente ha dato a te il suo consenso perché ti conosce, perché sa della tua rettitudine lontana dagli intrallazzi, dagli accordi politici strani, lontana dai metodi dei politicanti. Settantaquattro dei 79 voti personali hai ottenuto in quelle tre frazioni, perché la gente voleva essere rappresentata da un esponente del luogo e ti avrebbero eletto di certo anche se la tua collocazione fosse stata diversa da quella di lista Civica. Tu che personalmente trovi sbagliato sfiduciare il Sindaco, sai che è assurdo pensare che i tuoi elettori vogliano tanto. La nostra responsabilità dobbiamo prenderci in questo Consiglio comunale. Bonan ha sbagliato, hai detto a me e non a me solo. Ti chiedo per l‘onestà intellettuale e politica che ti riconosco : sii coerente con te stesso. A loro con la tua firma di sfiducia hai dato fin troppo. Non puoi sfiduciare il Sindaco, verresti meno alle tue convinzioni e alla fiducia di chi ti ha votato come rappresentante. Se la sfiducia avesse vinto la città avrebbe perso consigliere Miuzzi. La gente pensava che i politici locali non avessero più bisogno di tutori. La gente pensava che un Consiglio che disponeva della maggioranza di 12 consiglieri su 20 potesse amministrare Feltre. C‘è ancora chi crede alla coerenza e alla dignità della politica. Il popolo non è sovrano solo quando fa comodo a

13 voi o vota come volete voi. Riferendosi ad un ipotetico commissariamento di Belluno il sindaco Fistarol ha detto : —la città pagherebbe con un lunghissimo periodo un governo limitato all‘ordinaria amministrazione.“ Volete ingessare un‘altra volta Feltre? E‘ il Sindaco di Belluno consiglieri dell‘Ulivo che vi dice cos‘è un commissariamento, un dazio che la città paga per un lunghissimo periodo di governo limitato all‘ordinaria amministrazione.

DE M ARTINI - consigliere comunale œ Mi faccio una domanda : siamo qua a fare della politica o interventi personali a dei colleghi. Sono convintissimo che le persone qui, anche se non fanno interventi da —poeta“ facciano il loro dovere, nelle frazioni dove sono stati eletti. Non voglio sentire un collega che faccia degli interventi contro la mia persona. E‘ vero la migliore difesa è l‘attacco. Considero la Lega un partito perdente , perdente lo è già stata dall‘inizio perché ha perso delle persone, non per colpa della minoranza ma per colpa sua. Se queste persone sono state recuperate per comodo non lo so. Faccio una dichiarazione anche di voto, il mio voto sarà di sfiducia.

BONAN - consigliere comunale œ L‘intervento di Mimiola è offensivo non tanto nei miei confronti ma nei confronti dell‘intelligenza e della serietà dei consiglieri comunali. Non intendo scendere sullo stesso piano di Mimiola e rispondere polemicamente alle sue affermazioni. Abbiamo sottoscritto quel documento sulla sfiducia con senso di responsabilità convinti che quella fosse la strada giusta nell‘interesse della nostra città. Lo abbiamo sottoscritto, questa sera lo voteremo, ognuno voterà secondo coscienza. Rifiuto l‘affermazione di Mimiola in cui dice che qualche consigliere comunale è stato da me convinto a sottoscrivere un documento. Quelle firme sono state poste, certamente magari da ultimo ma sono firme fatte sulla base di precise personali responsabilità e convinzioni. Quindi Mimiola tu non puoi accusare gli altri, pensa a proporre soluzioni a proporre problemi come non hai fatto in tanti anni in questo Consiglio comunale. Discuti sulle cose piuttosto che a fare le tue affermazioni, tra l‘altro scritte anche, quindi riflesse. Credo che non sia né educato, né opportuno, né politicamente corretto, né degno di questo Consiglio comunale il tuo modo di atteggiarti di fronte a questioni che abbiamo dibattuto, su cui ci siamo confrontati in maniera civile. Da una parte e dell‘altra.

Esce il consigliere Bond (presenti nr. 20).

BONA - consigliere comunale œ Sono stato stimolato dagli interventi dei consiglieri Bond e Mimiola a intervenire nuovamente sull‘argomento, i quali hanno adottato come tattica quello che diceva De Martini, la miglior difesa è l‘attacco. Ci siamo comportati anche questa sera con molta dignità, a fronte di un comportamento che definirei osceno dove si poteva tirare in ballo nome e cognome di qualcuno come stai facendo tu in maniera impropria e dico anche disonesta. Non meritava solo di andare a casa il Sindaco ma meritava di andare a casa l‘intero Consiglio comunale. Se vogliamo andare a vedere va bene il decreto regio tirato in ballo quello non è di Roma —ladrona“ invece tutto il resto è di Roma —ladrona“ compreso il Commissario prefettizio. Le istituzioni vanno governate, se c‘è una vacanza qualcuno deve fare le veci. Facciamo un‘offesa all‘intelligenza quando diciamo qua dentro da consiglieri comunali, che sarebbe deleterio avere il Commissario prefettizio. Il Commissario non fa altro che gestire una situazione transitoria. E‘ chiaro che fa l‘ordinaria amministrazione, è chiaro anche che il Commissario negli anni passati, ha avuto l‘accortezza di convocare i capigruppo. Ovviamente solo come referenti di conoscenza dei fatti, perché alla fine decideva lui. Cosa volete attaccare questa sera che siamo noi colpevoli di tutta questa situazione. Siamo colpevoli perché siamo in minoranza. Volevo anche dire al Sindaco e al Presidente del Consiglio (lo porterò come ordine del giorno perché se ne discuta) che non è giusto che si utilizzi la sede municipale per le trattative politiche, mentre ai gruppi consiliari per quanto previsto dallo Statuto e dalla legge vigente non è stata data ancora neanche una stanza. Hanno

14 ragione quelli dell‘Hangarzone ad occupare i magazzini comunali quando un Sindaco invita tutte le forze politiche di maggioranza a trattative nella casa del Sindaco.

VACCARI - sindaco œ Volevo esprimere tutta la mia gratitudine e fiducia sull‘attività che il presidente del Consiglio ha sempre svolto anche in quest‘ultimo periodo.

BELLOT œ presidente œ Prima di chiudere la discussione volevo consigliere Miuzzi ricordarle che la mia attività si è sempre svolta all‘interno di quelle che sono le istituzioni, con il rispetto delle norme del T.U.. In ultima analisi credo che il rispetto sia evidente questa sera avendo convocato il Consiglio attenendomi alla vostra richiesta di attendere il rientro di uno dei firmatari. C‘erano trenta giorni di tempo potevo convocarlo dal 10° al 30° giorno, penso che questa sia la dimostrazione del rispetto dell‘intero Consiglio.

M IUZZI - consigliere comunale œ Sarebbe stata una fortuna per noi che fosse stato convocato prima, perché con le undici firme sui due documenti e con la garanzia che avevo, il giorno dopo il Consiglio sarebbe stato sciolto. Credo che anche questo sia foriero di come andranno le cose nei prossimi mesi. Auguri a tutti.

Quindi il presidente passa alla votazione per appello nominale della mozione di sfiducia :

Consigliere Favorevole Contrario Assente BARIOLI Paolo x BELLOT Raffaela x BONA Luciano x BONAN Nino x BOND Dario x DE MARTINI Giuliano x DE PAOLI Paolo x DI CHIO Maria x FUSS Ezio x GIUSTI Valerio x GORZA Nunzio x GUIOTTO ZUGNI TAURO x LUCHERINI Alberto x MALACARNE Marcello x MANISCALCHI Maria x MIMIOLA Federico x MIUZZI Mauro x MORETTO Abele Leo x PARTELI Aldo x ZANNOL Luciano x Totale 8 11 1

Il Presidente dichiara l‘esito della votazione :

Voti favorevoli : Nr. 8 Voti Contrari : Nr. 11

E dichiara che la mozione di sfiducia non è approvata.

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La seduta viene tolta alle ore 20.00.

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