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Spagna e

Spagna Ibiza e Formentera

INDICE ntroduzione Introduzione 1 I

ISOLA DI IBIZA 5 Le isole di Ibiza (Eivissa in catalano) e Formentera Città di Ibiza 7 sorprendono il visitatore per la loro bellezza. Santa Eulària des Riu 13 Irlanda Il paesaggio messo in risalto da una luminosità Sant Antoni de Portmany 16 eccezionale, il verde delle pinete (il nome di Isole Pitiuse Dublino Regno Sant Josep de sa Talaia 19 Unito deriva giusto dalla grande quantità di pini) che assume toni chiaroscuri a seconda delle zone, l’azzurro intenso 22 del mare, riuniti in un ambiente a misura d’uomo, Londra sono elementi più che sufficienti a spiegare il fascino ISOLA DI FORMENTERA 24 esercitato fin dall’antichità sulle popolazioni che approdarono sulle coste, oltre che sul gran numero Svaghi 28 Parigi di turisti che vi arrivano in continuazione. Dati d’interesse 36 Una volta sul posto, è facile entrare in armonia con la Francia natura, costituita da spiagge indescrivibili, nascoste tra insenature paradisiache le cui acque cristalline non Mar Cantabrico hanno niente da invidiare a quelle dei Caraibi. Contrastano alquanto con le immagini descritte (degne di essere immortalate in fotografie splendide) le vedute Portogallo dell’entroterra, che riflettono la sobrietà caratteristica dello stile di vita che ha prevalso in passato. Madrid Lisbona Ibiza ha un’estensione di 573 chilometri quadrati; il SPAGNA numero degli abitanti è di 100.000 circa, distribuiti fra Oceano Ibiza e cinque comuni. I più popolati sono: Ibiza nella zona Atlantico Formentera Mar Mediterraneo Ceuta Melilla Cala a Sant Joan Pubblicato da: © Turespaña Secretaría de Estado de Turismo y Comercio Ministerio de Industria, Turismo y Comercio Testo: Vanesa Ortí Tipografia: Traduzione: EGESA Tiziana Rossi D.L. M-52224-2004 Fotografie: NIPO: 704-04-033-X Archivio Turespaña Stampato in Spagna Bozzetto: P&L MARÍN 1ª edizione

meridionale, Santa Eulària (Santa Eulalia) nella zona Patrimonio orientale, Sant Antoni dell’Umanità (Sant’Antonio) nella zona occidentale. I due restanti Ibiza fu dichiarata Patrimonio sono: Sant Josep dell’Umanità dall’UNESCO nel (San Giuseppe) a sud 1999. Indubbiamente si tratta –è il più esteso– e Sant Joan di un riconoscimento meritato, (San Giovanni) a nord. che si deve a molteplici fattori. Oltre ai gioielli artistici Formentera occupa 84 racchiusi nelle stradine chilometri quadrati; il numero misteriose di Dalt Vila, vale degli abitanti supera di poco la pena di accennare alla le 6.000 persone. Dista necropoli punica di Puig des Muraglia rinascimentale di Ibiza dall’altra isola solo Molins, in prossimità della 87 chilometri (12 miglia). cittadella fortificata; l’abitato fenicio di ; le già Ibiza e Formentera menzionate praterie di da Filippo II, con l’intenzione nulla su questi terreni, essendo condividono un patrimonio di posidonia, che trasformano il di proteggere meglio il fianco riservati alla coltivazione: considerevole valore: ses parco naturale di Ses Salines in occidentale. Nei quartieri soprattutto dell’ulivo. Salines (le Saline) un’area un ambiente unico per la “sa Penya” e “la Marina” sono marina-terrestre dove vivono pratica dell’immersione e di numerosi i ritrovi e i ristoranti. L’abitato fenicio di sa Caleta importanti specie animali e altre attività acquatiche. È d’obbligo una visita a questa occupa una penisola vegetali. Dichiarata parco zona pittoresca, il cui aspetto pianeggiante che dalla spiaggia naturale, le straordinarie Dalt Vila si trova nella parte più rilevante è la sensazione di di es Codolar s’allunga fino al estensioni di posidonia –un alta di Ibiza, sopra una collina libertà che si respira ad ogni Puig des Jondal, in prossimità tipo di alga– dei fondali hanno molto prossima al mare, dove angolo… ad essa si deve la dell’aeroporto. Venne fondato contribuito alla sua inclusione si stabilirono i fenici creando il fama di cui godono le isole nella lista Unesco del primo nucleo della capitale nel mondo intero. “Patrimonio dell’Umanità”. insulare. Gli edifici sono circondati dalla muraglia Con un’estensione di Necropoli. Puig des Molins difensiva: d’origine medievale, 50.000 metri quadrati fu rimodernata nel XVI secolo approssimativamente, il giacimento archeologico di Puig des Molins costituisce la Torri di ses Portes. necropoli meglio conservata di Ses Salines (Ibiza) tutta la cultura fenicio-punica. In essa ci sono all’incirca 3.500 ipogei, la sepoltura più comune in quest’area. Lo stato eccellente in cui sono arrivati al giorno d’oggi si deve al fatto che nei secoli successivi non fu edificato

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a metà del VII secolo a.C. dai Le estensioni di posidonia di Fenici, che partivano dal sud Ses Salines aiutano a capire il sola di IBIZA della Penisola Iberica in cerca motivo per cui Ibiza è entrata I di metalli preziosi. Trascorsi nel novero dei luoghi dichiarati 50 anni, essi scoprirono un Patrimonio dell’Umanità. posto più adatto –soprattutto Si tratta di un’area che meglio protetto da eventuali presenta caratteristiche attacchi nemici– per costruire geomorfologiche, una cittadina: il promontorio paesaggistiche ed ambientali dove nell’attualità s’erge il assolutamente peculiari e centro storico di Ibiza, intatto che costituisce la zona umida dopo 2.600 anni. L’abitato di sa per antonomasia delle Isole Caleta, dove vennero realizzati Pitiuse. Ses Salines è un scavi archeologici a cavallo tra ecosistema d’immenso valore gli anni ottanta e novanta, dà per la biodiversità delle specie un’idea dell’antica struttura animali e vegetali che la urbana grazie allo stato in popolano, arrivato fino ai cui si trovano gli edifici del nostri giorni perché il sale Città di Ibiza cosiddetto “quartiere di cui è ricco è stato estratto da meridionale”. In cambio, tempi antichissimi in maniera non si può dire che siano razionale ed artigianale. I Cartaginesi si stabilirono all’argilla utilizzata dagli conservate bene le costruzioni Senza dubbio le praterie di sull’isola di Ibiza nel VII secolo artigiani punici per fabbricare del quartiere centrale, la zona posidonia giocano un ruolo a.C. e le diedero il nome di figure in terracotta dedicate del porto, nonché quella fondamentale per mantenere Ibosim. Il periodo della alle loro divinità. Il bene più nordoccidentale. questo ecosistema oltre che dominazione punica (il prezioso era il sale: lo dimostra vivo, in condizioni perfette. punico era il dialetto fenicio il fatto che la sua industria fu cartaginese) fu fiorente, decisiva per la sopravvivenza caratterizzato da grande degli abitanti del posto. Spiaggia (Playa) ses Salines prosperità e splendore, come provano i reperti archeologici In seguito alla caduta portati alla luce. Le attività dell’impero cartaginese, Ibiza principali erano l’esportazione passò sotto la dominazione di cereali, frutta e vino; romana, che durò cinque altrettanto importante era secoli. Nel secolo V i Vandali la produzione di legname conquistarono le Pitiuse, ricavato da pini e sabine. annettendole al loro impero; È risaputo che lungo le coste un secolo dopo le isole furono abbondava una specie di occupate dai Bizantini. crostacei dai quali si estraeva Con l’arrivo dei musulmani, una tintura porpora molto Ibiza (Yebisah in lingua araba) pregiata a quei tempi. riacquistò lo splendore passato Esistevano giacimenti di entrando a far parte del “taifa” piombo, esportato insieme (piccolo stato-regno N.d.T.)

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di Denia: di questa fase Nel secolo XVIII, una volta meritano un cenno a parte conclusa la Guerra di lo sviluppo agricolo, Successione Spagnola, salì le costruzioni idrauliche e sul trono Filippo V, il quale l’impulso culturale; restano pose fine al regime di tuttora parecchi toponimi autogoverno nonché a tutti che la ricordano. Le tracce i privilegi di cui godeva Ibiza. dell’evoluzione subita nell’arco di tempo che va dalla Preistoria Nella pratica, da allora e fino alla tappa musulmana sono al 1984 –anno di nascita del conservate presso il Museo Consell Insular de Ibiza y Archeologico di Dalt Vila: Formentera– le isole non in pieno centro storico. ebbero un vero e proprio organo istituzionale; ciò Nell’anno 1235 ci fu la nonostante, il patrimonio Via a Dalt Vila conquista da parte delle culturale si mantenne intatto. truppe catalano-aragonesi, Nell’attualità, dal punto di vista guidate dal re Giacomo I. amministrativo esse dipendono Portal Nou (Porta Nuova), Sant Segnò il passaggio delle isole dalle Isole Baleari, anche se Città di Ibiza Jaume (San Giacomo), Sant alla cultura cristiana, oltre che godono di una considerevole Jordi (San Giorgio), Sant Bernat alla sfera d’influenza catalana, quota di autogoverno. In ordine di grandezza, il (San Bernardo), Santa Tecla e in seguito mai abbandonata. municipio di Ibiza è il più Santa Llúcia (Santa Lucia). Fu creato un organo di Negli anni cinquanta l’impulso piccolo delle Isole Baleari autogoverno per tutta l’isola, sperimentato dalle attività –11 chilometri quadrati–, La porta di ses Taules (1), denominato la Universitat turistiche, unito all’apertura ciò nonostante vi risiede quasi accanto al mercato Vecchio (2), (Università). Nel Medioevo, al traffico dell’aeroporto, la metà della popolazione costituisce il principale accesso per far fronte alle numerose determinò cambiamenti insulare. alla cittadella; vi si arriva incursioni compiute dai pirati, fondamentali nel tessuto percorrendo una passerella. le chiese cristiane vennero economico-sociale dell’isola: La capitale, chiamata Vila dagli costruite simili in tutto a delle da un’economia tradizionale isolani, riunisce la maggior fortezze. Sempre a scopo basata essenzialmente parte dei monumenti nel Porta di ses Taules difensivo, nel XVI secolo sull’agricoltura, la pesca e nucleo originario: Dalt Vila. s’innalzarono le prime l’estrazione del sale si passò ad La cinta muraria rispecchia il torri-vedetta, tuttora esistenti uno sviluppo legato in primo modello più frequente in più punti lungo la costa. luogo al settore terziario. adottato nel Rinascimento, pensato per far fronte agli attacchi dell’artigliera: una pianta a sette lati per adeguarsi alle irregolarità del terreno collinoso. Le pareti si alternano a sette bastioni a pianta pentagonale: quello di Sant Joan (San Giovanni),

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Vincenzo Ferrer (9) –dipinta di distesa, dedicata a Guillem de un bel colore ocra–. È più nota Montgrí (12): personaggio come chiesa di San Domenico, che conquistò l’isola di Ibiza dato che appartenne all’ordine l’8 agosto del 1235, agli ordini dei Domenicani; costituisce del re Giacomo I d’Aragona. un bell’esempio dello stile religioso insulare. I suoi lavori Proseguiamo la nostra salita ebbero inizio nel 1592 e non lungo la calle de Pere Tur, che arrivarono a termine fino conserva diversi edifici signorili, a metà del XVIII secolo. la maggior parte eretti nel Il convento è a ridosso della XIX secolo. Più oltre, già in chiesa, fungendo nell’attualità calle Mayor, colpiscono altre da sede del comune (10). magioni nobiliari che ci Vi si accede da piazza di riportano al medioevo e Spagna (11), punto dal all’epoca rinascimentale; Cortile delle Armi quale è possibile cogliere parecchie furono fatte un’immagine spettacolare del costruire da aristocratici mare aperto, il faro di Botafoc catalani trasferiti sull’isola Dopo aver attraversato la porta in loco. Senz’altro è degna di con la moderna diga dallo in seguito alla conquista di ses Taules, fiancheggiata da nota la collezione di incisioni. stesso nome, il profilo di da parte delle truppe due statue romane, si raggiunge All’uscita dal museo, si Formentera. Questo belvedere catalano-aragonesi avvenuta il denominato Cortile delle consiglia di proseguire è presieduto da una statua nel XIII secolo. Armi (3). Proseguendo ci l’itinerario attraverso il centro s’imbatte in una delle piazze più storico, imboccando la calle pittoresche della cittadina: la sa Carrossa (6). In essa c’è una Comune di Ibiza plaza de Vila (4). L’origine ci piccola area verde dove spicca riporta all’epoca del dominio un monumento innalzato musulmano, quando era il a uno degli storiografi centro di riunione sociale; ai contemporanei più celebri nostri giorni i suoi edifici del posto: si tratta di Isidor ospitano parecchi ristoranti Macabich (7), un religioso all’aria aperta, dove si può discendente da una famiglia di degustare una buona cena nelle commercianti croati stabiliti notti estive; inoltre abbondano i qui. Affacciandosi dal bastione negozi di artigianato e souvenir, di Santa Lucia (8), cioè dal lato senza tralasciare una delle più della muraglia più vicino a sa importanti sale d’esposizione Carrossa, si riesce a scorgere dell’isola. gran parte della baia, oltre ai quartieri di sa Penya e la Non distante si trova il museo Marina. Continuando in salita, d’Arte Contemporanea (5) occorre prestare molta dove sono riunite opere di attenzione per non lasciarsi artisti locali e stranieri residenti sfuggire la chiesa di San

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Baluardo di Sant Bernat

del posto nel tentativo di medievale risaltavano parecchi capire la strada percorsa per molini di farina, costruiti sopra Veduta della Cattedrale arrivare alla realtà attuale. un cimitero punico –del quale s’ignorava l’esistenza– dove in Dalla piazza della Cattedrale seguito furono scoperti La chiesa del Hospitalet (13) è questa piazza privilegiata per s’imbocca il vicolo numerosi corredi funerari. una delle più antiche: data la sua ubicazione, la vista dell’Universitat dando inizio dall’anno 1423. In calle de Juan abbraccia un panorama all’itinerario occidentale di Dalt Oltre questa collina, si snoda la Roman è ubicata una piccola splendido della capitale, che Vila, che costeggia la muraglia passeggiata Marittima (19), un cappella del XVIII secolo, include il porto e gran parte centenaria. Sollevando lo altro dei numerosi scorci marini consacrata al patrono della del resto dell’isola. sguardo, dal baluardo di Sant della cittadina. Percorrendola città, San Ciriaco (14). Bernat (17) (San Bernardo) si raggiunge la spiaggia di ses La leggenda vuole che da Il Castello (16), che offre la s’intravede sulla collina Figueretes (20), in grado di questa nicchia avesse inizio veduta più bella se osservato successiva la necropoli di Puig offrire i più moderni servizi un passaggio sotterraneo che dal vicolo dell’Universitat des Molins (18). In epoca turistici; la zona adiacente attraversava la fortificazione; si –che si snoda accanto alla dice altresì che fu percorso dal Cattedrale– non è aperto al primo soldato di Guillem de pubblico per lavori di restauro Passeggiata Marittima e Montgrí l’8 agosto dell’anno in corso. spiaggia ses Figueretes 1235, giorno di San Ciriaco, per conquistare l’isola. Camminando lungo le viuzze di Dalt Vila si è pervasi da una Alla fine di calle Mayor, sensazione magica e piacevole: ci si ritrova in piazza della è come fare un tuffo indietro Cattedrale (15). In passato fu nel passato e ripercorrere il sede della Curia (tribunali), suo divenire. Ci sono visite dell’Universitat (consiglio guidate che si svolgono municipale e nell’attualità secondo un orario stabilito: Museo Archeologico), senza dubbio si tratta di un parrocchia nonché castello sistema ottimo se si vuole cittadino. Dal belvedere di approfondire la conoscenza

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si può ammirare un insieme di Santa Eulària des Riu edifici che formarono il nucleo (Santa Eulalia del Río) primitivo o “quartó” di Santa Eulalia o del Rey e in epoca Santa Eulària des Riu (Santa araba di “Sharq” (levante). Eulalia del Río) è il secondo municipio per estensione, C’è un interessante museo oltre ad essere l’unico delle di Etnografia di Ibiza che Isole Baleari attraversato dalle permette di ricostruire acque di un fiume. Oggigiorno l’atmosfera insulare nei tempi il suo letto è secco ma anni andati, aiutandoci a conoscere addietro era possibile seguire meglio la maniera di vestire e il percorso dalla sorgente gli strumenti di lavoro utilizzati montana, in prossimità di dai contadini. Santa Gertrudis, fino alla foce Spiagga d’en Bossa sulla spiaggia. Avvicinandosi, Vicino alla foce del fiume Santa si resta colpiti dalla bella Eulalia c’è un ponte romano, immagine del promontorio principale monumento da vede riuniti diversi hotel e un’altra rinomata spiaggia: la denominato Puig de Missa: ammirare se si decide di seguire ristoranti. La spiaggia non ha playa d’en Bossa (21). presieduto dalla chiesa, sembra il margine del parco fluviale perso del tutto l’aspetto Si presta allo pratica di dare il benvenuto. Si tratta di che arriva fino alla spiaggia originario ed è possibile molteplici attività acquatiche: un tempio fortificato fatto e poi continua lungo la trovare angoli nascosti tra le si può salire a bordo di erigere nel XIV secolo e passeggiata marittima. rocce del litorale. Continuando un’imbarcazione per prendere ristrutturato in seguito lungo la passeggiata s’incontra il largo e godersi una giornata all’attacco perpetrato dalle Percorrendo le vie del paese tranquilla al sole, oppure truppe ottomane di tracciate dagli Illuministi rimanere sulla terraferma e Barbarossa, nel XVI secolo. del XVIII secolo, si nota Paseo de Vara de Rey scegliere tra gli svaghi offerti A parte la chiesa, a volte immediatamente la fervente da una delle aree ludiche più confusa con un castello, attività commerciale. importanti dell’isola. Chiesa a Santa Eulària Nel centro cittadino si snoda il maestoso paseo de Vara de Rey (22), dove spicca l’hotel Montesol (23), uno dei pochi edifici in stile “indiano” presenti insieme al teatro Pereyra (24). Dirimpetto a Dalt Vila, i porticcioli e alcune rinomate discoteche lungo il paseo de Juan Carlos I (25), ampliato fino alla diga di Botafoc.

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Una dimostrazione una scoperta affascinante per il sole distesi sulla spiaggia e inequivocabile del buon movimento hippy, che ne fece a rinfrescarsi nelle acque funzionamento del settore uno dei più importanti punti limpidissime, si possono turistico è il porticciolo, bene di ritrovo. Furono numerosi degustare i deliziosi piatti del ordinato e dotato di tutti i coloro che decisero di stabilirsi posto, tra i quali predominano servizi richiesti dagli amanti in questa località e nei dintorni. il pesce e i frutti di mare, della navigazione, senza Con gli anni si trasformò in un pescati lungo il litorale. menzionare la molteplice centro unico e cosmopolita, che offerta gastronomica. La vale la pena di visitare per le Nell’entroterra spicca l’abitato spiaggia di Santa Eulària è il caratteristiche del tutto di Santa Gertrudis de Fruitera, posto ideale per fare un bagno peculiari che presenta. avvolto da un fascino speciale. rinfrescante, essendo vicino a Essendo i locali della zona tutte le comodità di cui si ha La zona tutt’intorno è frequentati da diversi artisti bisogno. La tranquillità di disseminata di baie che risiedono nei paraggi, è questo centro è in netto –perfettamente indicate– tra piuttosto normale ammirare contrasto con il trambusto di le quali esiste solo l’imbarazzo opere d’arte appese alle pareti. Cala Mastella Ibiza, prova evidente della della scelta. Accenniamo ad Inoltre, lungo la strada che diversità dell’isola. Poco alcune, facilmente raggiungibili unisce Ibiza a Santa Gertrudis distante e appartenente allo in auto: Cala Mastella –una troviamo più di una sala quartiere di Ibiza e le cui stesso municipio si trova il lingua di mare stretta e adibita a mostre, insieme a colline sono disseminate di villaggio di Sant Carles de praticamente “nascosta”–, ristoranti molto noti: è il posto magioni spettacolari, c’è una Peralta (San Carlos de Peralta). –tipica–, cala perfetto per divertirsi in una grande estensione di canneti: si de Boix –circondata da calda notte d’estate. tratta delle cosiddette “feixes”, La chiesa di Sant Carles, scogliere protette da una folta particelle rettangolari coltivate costruita alla fine del XVIII vegetazione–, es Pou des Lleó, Molto vicino alla cittadina di e separate da una rete di canali secolo, sorprende per il portico, , quella naturista Ibiza, anche se facente parte che hanno la duplice funzione elegante e semplice. In mezzo di Aigües Blanques –anch’essa del municipio di Santa Eulària, di drenare l’acqua e irrigare i ad una natura costituita da in mezzo alle scogliere–. si trova l’urbanizzazione Jesús. campi. Vicinissime ai canneti spiagge spettacolari e Da quasi tutte si scorge La chiesa di Nostra Signora di sono degne di menzione due insenature dalle acque l’isoletta di Tagomago; oltre a Gesù ci riporta al XV secolo. spiagge: Talamanca, una trasparenti, Sant Carles fu prendere tranquillamente il La pala è da annoverare baia chiusa, ben protetta e tra i capolavori presenti poco profonda, dotata di sulle Pitiuse: lo stato di tutti i servizi necessari e conservazione è perfetto e raggiungibile per mezzo dei si trova nel tempio dall’anno trasporti pubblici; s’Estanyol, 1500 approssimativamente. ancora vergine, alla quale si Spiaggia Santa Eulària Si dice che il viso di questa accede con qualche difficoltà Vergine Maria sia tra i più belli dovuto alla mancanza di un dell’iconografia spagnola sentiero asfaltato. La sua medievale. Non distante da bellezza serve comunque a Jesús, che negli ultimi tempi si ricompensare lo sforzo fatto è trasformata in pratica in un per arrivarci.

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Mandorli in fiore

continuamente le acque di In alternativa, non mancano Baia di Sant Antoni quest’insenatura e di quelle angoli meno frequentati e più limitrofe, tra cui vale la pena di tranquilli. Senza allontanarsi ricordare: e platges troppo e spostandosi verso costa differisce alquanto da de Comte, arenili che meritano nord si resta sorpresi dalla Sant Antoni de Portmany quest’insenatura, presentando di essere visti anche se pochi bellezza di tre lagune turchesi, (San Antonio de Portmany) un aspetto accidentato ma non minuti soltanto, soprattutto se strette da rocce che sembrano per questo meno bello. Le si è alla ricerca di attimi da quasi piattaforme: Cala Gració, A nord, vicino a , spiagge sembrano rincorrersi ricordare. Punta Galera e Cala Salada. troviamo la cappella di Santa l’un l’altra, accarezzate dalle Il paesaggio dell’entroterra Agnese, una piccola chiesa acque trasparenti e perfette per Il fatto che Sant Antoni sia presenta le caratteristiche che risale ai primi anni del la pratica degli sport nautici. rivolto verso ovest gioca un proprie delle zone rurali, dove cristianesimo. Senz’ombra di ruolo importante a suo favore: si respira sempre una piacevole dubbio la baia di Sant Nell’attualità il villaggio di lo spettacolo del sole che si sensazione di pace. Il paesino di Antoni è tra le più belle del Sant Antoni è meta estiva di tuffa nel mare è così superbo Santa Agnès de Corona (Santa Mediterraneo. Si racconta visitatori che arrivano qui da costituire il richiamo Inés de Corona), insediato nella che intorno agli anni ’30 i provenienti da tutte le parti principale per diversi locali valle de Corona, è circondato primi turisti scandinavi del mondo. Non c’è da del posto. che la ammirarono se ne meravigliarsi se passeggiando innamorassero, contribuendo lungo le vie piene di ritrovi, Spiaggia di cala Bassa con il passare del tempo alla ristoranti e alloggi –ubicati sua trasformazione in un’area soprattutto vicino al porto e all’avanguardia in ambito alla spiaggia– si ascoltano turistico. In epoca romana tante lingue diverse. Una linea aveva già un nome solenne: regolare di traghetti collega Portus Magnus (oggigiorno Sant Antoni alla Penisola Portmany), essendo un Iberica, offrendo molteplici importante punto d’approdo combinazioni di viaggio; per i navigatori. Il resto della imbarcazioni piccole solcano

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da una natura fantastica: per i laboratori di ceramica. un’area ben protetta dai venti I lavori realizzati dagli artigiani del nord e dove abbondano le vasai s’ispirano agli antichi piantagioni di alberi da frutta. modelli punici trovati sul Chi vede la distesa bianca dei posto, nonostante si siano mandorli in fiore nel mese di aggiunte tecniche moderne febbraio difficilmente potrà quali l’invetriatura, i riflessi cancellare l’immagine dalla sua metallici e lo smalto. La chiesa mente. Molto suggestivo il di San Raffaele, del XVIII secolo, paesino di Sant Mateu è decorata da un sentiero dove d’Albarca (San Mateo de le stazioni della Via Crucis sono Albarca), soprattutto se visto rappresentate da croci nere, dalla chiesa che si trova più in ricorrendo a una simbologia alto rispetto al resto delle case; molto frequente sui muri Pinete e spiaggia di Sant Josep risale al XVIII secolo ed è un delle chiese di campagna. fedele riflesso dell’architettura In prossimità di Sant Rafel, tradizionale dell’isola. Da Santa sulla strada che collega ad alimentare numerose Agnès parte un sentiero che Ibiza a Sant Antoni, sono Sant Josep de sa Talaia leggende. Fanno parte di conduce ad alcune insenature ubicate due delle discoteche (San José de la Atalaya) questo municipio altri due “selvagge”: es Portitxol, cala più conosciute non solo isolotti che si possono d’Albarca e cala d’en Sardina. sull’isola bensì in tutta Il municipio di Sant Josep de sa ammirare dalle playas de Viste le difficoltà che si l’Europa, grazie alle quali Talaia è il più esteso dell’isola, Comte, una delle zone più presentano cercando di Ibiza è divenuta il paradiso per con un litorale dove le spiagge belle dell’isola: s’Espartar e raggiungerle via terra, si gli amanti della vita notturna. si susseguono dalla bahía de sa Conillera. Qui troviamo consiglia di farlo dal mare. Coloro che si emozionano Sant Antoni fino a Ibiza tre aree naturali protette assistendo alle corse equine capitale (playa d’en Bossa). dichiarate d’interesse: sa Talaia, Sant Rafel de Forca (San possono dare sfogo alla loro Sa Talaia (la Atalaya), da dove cala d’Hort e il Parco Naturale Rafael de Forca) è un villaggio passione nell’ippodromo di deriva il nome del paese, con i di Ses Salines. dichiarato d’interesse artistico Sant Rafel, sulla strada che suoi 475 metri è il punto più porta a Santa Eulària. elevato: un’area naturale Oltre a un considerevole valore protetta dove abbondano le ecologico, Sant Josep conserva Ceramica pinete e che offre vedute interessanti insediamenti straordinarie; da sa Talaia sembra di poter sfiorare con le mani la bahía de Sant Antoni. Chiesa di Sant Josep Sempre da questo punto si scorge uno degli isolotti più alti del Mediterraneo: Vedrà, 328 metri che spuntano dal mare in forma di piramide. Insieme all’altra vetta, es Vedranell, crea un panorama indimenticabile, contribuendo

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menzionato–. Situato di fronte Dalla torre di difesa di es al mare e circondato da un Savinar, giusto davanti a es recinto, ci darà un’idea di come Vedrà, e fino a Sant Antoni, era la struttura dei nuclei fenici. la costa è una successione di spiagge dalle acque Seguendo le indicazioni della trasparenti, la sabbia bianca, strada citata, s’arriva alla le dune ricche di pini e sabine. parrocchia di es Cubells, con Non esiste che l’imbarazzo un belvedere che s’affaccia della scelta: cala d’Hort, cala sul mare. Venne costruita su Carbó, cala Vedella, , richiesta di un religioso cala Codolar, platges de Comte carmelitano esclaustrato, o cala Bassa; tutte uguali. Giacimento fenicio di sa Caleta perché gli abitanti della zona Prima di toccare cala d’Hort e avessero un tempio dove senza perdere di vista Vedrà, pregare, più vicino di quello ci s’imbatte nel giacimento archeologici: ses Païsses de Cala grandi montagne che si di Sant Josep. Al principio, rurale punico-romano di ses d’Hort e soprattutto sa Caleta scorgono andando in direzione nell’anno 1864, fu un oratorio Païsses de cala d’Hort, fondato –già menzionato nel paragrafo dell’arenile. Molto vicino c’è privato nella residenza del nel V secolo a.C. dedicato al Patrimonio un’altra spiaggia, famosa per religioso, che aveva ottenuto dell’Umanità–. Si tratta di due essere stata una delle prime il permesso da Roma. La chiesa In direzione Sant Antoni da giacimenti molto importanti, spiagge nudiste: es Cavallet. è consacrata alla Vergine del Sant Josep risulterà senz’altro che rivelano le tracce degli Grazie ai locali ubicati Carmine. Merita un cenno a piacevole fare una sosta per antichi abitanti delle Pitiuse. lungo entrambe, è possibile parte il litorale di es Cubells, entrare nella parrocchia di trascorrere una giornata intera dove le rocce rossastre Sant Agustí des Vedrà che Se diamo inizio all’itinerario stesi a godersi il sole in formano dolci scogliere con le poche case intorno da questo municipio, più mezzo a una lussureggiante che si specchiano nel mare. configura un pittoresco esattamente dai dintorni di vegetazione autoctona. La spiaggia di es Xarco o quella abitato. La galleria d’arte e Ibiza, c’imbattiamo in una serie di Porroig, prossime all’abitato il ristorante nella piazza interminabile di spiagge, prima Continuando lungo la strada di es Cubells, sono lambite della chiesa fanno pensare fra tutte playa d’en Bossa. che da Ibiza va a Sant Josep, ci dalle acque cristalline e all’illustrazione propria di La playa de ses Salines è la più si può fermare su spiagge quali presentano fondali perfetti una favola. nota, oltre che per la bellezza es Codolar, es Bol Nou o es per la pratica dell’immersione. del paesaggio per l’aspetto Jondal. Tutte sono ugualmente cosmopolita delle persone belle, esempio chiaro di che la frequentano. È corretto uno sfruttamento turistico affermare che da anni è la intelligente, che ha messo al Spiaggia d’Hort spiaggia di moda e certamente primo posto il pieno rispetto una tra le più conosciute di della natura. I ristoranti che si tutta la Spagna (ricordiamo trovano in zona sono eccellenti; qui che i suoi chioschi sono prima di tuffarsi nelle loro davvero fuori dal comune). acque turchesi vale la pena di Prende il nome dal giacimento fare una breve sosta nel di sale, che s’indovina per le villaggio di sa Caleta, –già

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appropriato del denominato lungo questa costa privilegiata, si trova la grotta d’en Marçà, Sant Joan de Labritja port de ses Caletes. Luogo indimenticabile per chi ha la antico luogo di ritrovo dei (San Juan de Labritja) paradisiaco e recondito, si fortuna di visitarla. È una zona contrabbandieri. È necessario raggiunge seguendo il cartello di perfetta per la navigazione, sia pagare un biglietto d’entrata Il municipio di Sant Joan de legno sistemato nei pressi della con imbarcazioni a vela che a per poter ammirare le strane Labritja è il più settentrionale chiesa di San Vincenzo. Nelle sue motore. I fondali marini sono stalattiti e stalagmiti che si dell’isola e allo stesso tempo il vicinanze ha inizio il sentiero che generosi e indubbiamente trovano all’interno. meno popolato. Ciascuno dei tre conduce alla grotta (cueva) des costituiscono un richiamo per gli abitati che lo costituiscono fa Culleram, tempio cartaginese amanti dell’immersione. La vicina playa de Benirràs offre mostra di una chiesa imbiancata dedicato alla dea Tanit. tramonti magici. Il sole in questo a calce. Servono come punti di Il paesino di Sant Miquel, nella punto si occulta dietro una riferimento importanti quando Altro punto appartato e parte occidentale dell’entroterra, curiosa roccia che spunta dalle si scelgono i vari percorsi che tranquillo è la cala d’en Serra, appartiene al municipio di Sant acque del mare: la domenica lo conducono alle insenature alquanto complicato da Joan. Spicca una delle chiese più spettacolo è accompagnato dal nascoste tra le lussureggianti raggiungere. Lo sforzo sarà belle dell’isola: ubicata in cima suono dei tamburi. Lo stesso pinete, dove si ascolta in maniera largamente ricompensato dal ad una collina, da essa la vista giorno si tiene un mercatino nitida l’acuto frinire delle cicale. piacere di rinfrescarsi nelle sue spazia tutt’intorno per i campi e dell’artigianato, con gli oggetti acque limpide, simili a una abbraccia l’intero abitato. sistemati sopra la sabbia e La parrocchia di Sant Vicent piscina all’aperto tranquilla e Nei mesi estivi, di pomeriggio, illuminati dalle candele. de sa Cala è circondata da silenziosa anche nel mese di è normale assistere a spettacoli pochissime case; da quando nella agosto. di “ball pagès”, il ballo tipico Sarebbe un vero peccato non cala omonima vennero edificati delle isole, tenuto nel cortile fare una scappata all’insieme diversi stabilimenti balneari A pochi chilometri di distanza della chiesa. architettonico di Balàfia, in dotati di tutti i servizi necessari, si trova l’abitato di Portinatx, prossimità della parrocchia di l’attività si svolge sulla costa. in una zona con parecchie Spostandosi in direzione della San Lorenzo, situata nella zona La bella spiaggia, anch’essa insenature e piccole spiagge sulle costa, ci s’imbatte nel puerto de più all’interno del municipio, denominata sa Cala, segna il quali si respira un’aria più fresca. Sant Miquel, una spiaggia con ai piedi di una sierra. In esso si confine con il municipio di Santa D’inverno è praticamente deserto un ampio ventaglio di offerte possono ammirare cinque case Eulària. Nel caso in cui ci assalisse e d’estate poco frequentato. nautiche e gastronomiche, dalla di campagna costruite secondo il desiderio di stenderci su di Arenal Petit, Arenal Gran, cala quale si può raggiungere a piedi i canoni dell’architettura un lido spazioso dove Xarraca, s’Illot des Renclí, un’altra insenatura più nascosta: tradizionale insulare, oltre a prendere il sole non cala Xuclar sono i nomi di alcune la cala des Moltons. Sul lato due torri difensive in armonia esiste un luogo più spiagge che si distribuiscono opposto a questa piccola cala, perfetta con la natura circostante. Si tratta di edificazioni –attualmente di proprietà privata– che servivano da rifugio agli abitanti del villaggio in caso di attacco dei pirati. Le croci bianche dipinte sulla facciata delle torri sembrano invocare protezione contro gli influssi negativi.

Isola Murada. Sant Miquel de Balansat

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es Penjats (gli impiccati) e più volte nel corso dei secoli visto che non è per niente –quasi unito a Formentera– (in concreto dagli ultimi anni del difficile. Si tratta di arenili s’Espalmador. Quest’ultimo ha XIV secolo fino alla fine del XVII), lunghi lambiti da acque un’estensione di 164 ettari e su a partire dalla dominazione trasparenti, circondati da una di esso s’erge sa Torreta, una fenicia ebbe una storia molto vegetazione autoctona quasi torre difensiva che risale al simile a quella di Ibiza. intatta, provvisti di tutti i XVIII secolo. Si può visitare solo A riprova della dominazione servizi necessari, con ristoranti nella stagione estiva, salvo romana in loco ci sono i ruderi sulle rive del mare. nel caso in cui si disponga di dell’accampamento di can Blai, un’imbarcazione privata. al chilometro 10 della strada Il porto di la Savina costituisce È appunto in estate quando principale. l’unico accesso a Formentera, diverse “golondrinas” a meno di poter raggiungerla sola di (piccoli ferry N.d.T.) Formentera possiede un a bordo di un’imbarcazione I organizzano escursioni che solo municipio, al quale propria. Una volta sbarcati, FORMENTERA partono da Formentera. Meno appartengono cinque centri è facile noleggiare estesa è l’isola di s’Espardell piccoli: la Savina, Sant Francesc un’automobile, una –54 ettari–, ubicata due miglia Xavier (San Francisco Javier), motocicletta o una bicicletta. All’isola di Formentera si arriva ad est di s’Espalmador. Sant Ferran (San Fernando), Nonostante l’isola sia poco via mare partendo da Ibiza; el Pilar, es Pujols. Le spiagge estesa, la rete di sentieri traghetti che trasportano i A Formentera venne trovata sono senza dubbio il bene più rurali –molti in terra battuta– veicoli nella stiva e la prima testimonianza della prezioso dell’isola; non si contribuisce a formare un’idea imbarcazioni rapide collegano presenza umana sulle Pitiuse: esagera dicendo che non erronea delle sue dimensioni, entrambe le isole lungo tutto il sepolcro megalitico di ca na hanno niente da invidiare a facendola sembrare più l’anno. Lo stretto di es Freus, Costa, che ci riporta all’Età quelle dei Caraibi e sono tra le grande. Grazie a questi sentieri temuto nelle giornate di del Bronzo –1.600 a. C. più belle al mondo. Ricordiamo ci si può addentrare negli tempesta per le acque poco approssimativamente–. qui i lidi di ses Illetes di angoli più remoti, arrivando profonde, diventa una La scoperta, avvenuta nell’anno Migjorn, specificando che a conoscerla in profondità. traversata piacevole quando 1974, fu una conferma del molte altre meno conosciute Molto vicino al porto sono il mare è in calma e lascia fatto che nella Preistoria mostrano le medesime ubicate s’Estany des Peix e intravedere gli isolotti insediamenti umani si caratteristiche... il visitatore tutt’intorno: quello des Porcs stabilirono a Formentera. potrà scoprirle per conto suo, (dei maiali), en Caragoler, L’isola, che rimase spopolata

facessero parte di una società sull’isola. La chiesa è molto sorgesse in seguito tribale dedicata all’agricoltura semplice, potremmo definirla all’insediamento in loco e l’allevamento. “povera”, dovuto alle di alcuni frati agostiniani, condizioni del terreno e ai avvenuto nel XIII secolo. Molti A ses Salines de Formentera, tempi difficili nei quali venne molini usati in passato per quasi un prolungamento innalzata, nel XIX secolo. produrre la farina furono geometrico di s’Estany Pudent, occupati in maniera pacifica ubicato solo a due chilometri La strada finisce sull’altopiano dalle comunità hippy negli anni da la Savina, crescono piante presso la Mola, che viene dopo 60. È interessante ricordare a peculiari e vivono numerosi sa Talaiassa ed è il punto più tale proposito che in una di volatili, soprattutto durante alto dell’isola (192 metri): da esse visse il cantante Bob la stagione delle migrazioni, questo belvedere si scorge il Dylan. Non fu l’unico famoso per non menzionare specie profilo di Ibiza, oltre all’isolotto ad innamorarsi di questo del tutto autoctone quali lo roccioso di es Vedrà. Un’altra paesaggio eccezionale: si sa con Comune di Sant Francesc Xavier scarafaggio “Akis bremeri”, maniera di raggiungere la certezza che lo scrittore Giulio unico al mondo. Imboccando Mola è a piedi, partendo da Verne prese come modello il la strada principale che inizia a es caló de Sant Agustí e faro di la Mola per ambientare s’Estany Pudent, una baia La Savina, ci s’imbatte in Sant percorrendo un sentiero “Il faro della fine del mondo”, dove in passato esisteva Francesc Xavier, il paesino più fatto di pietre, probabilmente che appare nell’opera “Hector un’importante giacimento importante giacché qui ci sono romano, lungo all’incirca un Servadac, Viaggio e Avventure di sale, dovuto al fatto che la sede del municipio, una chilometro. In questa zona attraverso il Mondo Solar”. l’acqua del mare penetrava scuola, un ufficio postale e troviamo solo un nucleo in un terreno paludoso. parecchi negozi. In estate si abitato: el Pilar de la Mola. Per chi è alla ricerca di Percorrendo la strada che da registra una grande affluenza Costituito da una decina di un’ampia offerta notturna la Savina conduce a es Pujols di turisti, che vengono a case disposte intorno alla dopo una giornata di relax ci s’imbatte nel monumento curiosare nei mercatini hippy chiesa parrocchiale, consacrata sulle spiagge paradisiache megalitico di ca na Costa, dove si vendono oggetti di alla Vergine del Pilar, dista dell’isola, es Pujols è la testimonianza storica più tutti i tipi legati a questa bella 16 chilometri da Sant Francesc certamente il posto adatto. antica delle Pitiuse: si tratta isola. Il museo Etnologico di Xavier prendendo la strada Questa zona turistica per di un dolmen, protetto da un Formentera è un richiamo principale. Pare che il villaggio antonomasia si trova sulla recinto e coperto da un tetto interessante per chi vuole denominata playa de Llevant, realizzato in materiale conoscere meglio le tradizioni molto prossima ai lidi di Tanga metallico, che si scorge da del posto. Dopo aver fatto e Rocabella. un lato di s’Estany Pudent. ritorno alla strada principale, Spiaggia Migjorn Nell’anno 1974 all’interno di il villaggio successivo è Sant questo recinto si scoprì un Ferran de ses Roques, piccolo sepolcro dov’erano custoditi centro dove risiedono i corpi di due donne e 700 abitanti e nel quale sei uomini con un’età confluiscono gli itinerari compresa fra i 20 e i 55 anni, provenienti da la Savina, probabilmente interrati qui es Pujols, Sant Francesc e la nell’arco di tempo che va dal Mola. Negli anni ’60 fu il punto 2000 al 1600 a.C. Si ritiene che d’incontro degli hippy residenti

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venuti qui per godere delle vaghi sue magiche notti vanno S finalmente a dormire –tranne coloro che hanno la forza per continuare nei rinomati after hours locali– mentre molti altri si preparano per passare la giornata distesi al sole, sulla spiaggia. La pratica delle diverse attività nautiche non costituisce affatto un problema, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Ibiza, Santa Eulària, la baia di Sant Antoni... oltre a punti concreti raggiungibili solo dal mare, Il tramonto offre uno a bordo di una delle spettacolo unico al mondo, Feste patronali Si può affermare che sull’isola imbarcazioni che si noleggiano se osservato da determinate di Ibiza l’attività ferve nei porticcioli ubicati lungo località dell’isola. Quando Il carattere eminentemente incessante, di giorno e di tutta la costa. Essendo molto scende la notte, Ibiza e Sant turistico e cosmopolita delle notte, ed è praticamente interessanti, si consigliano le Antoni si trasformano in Isole Pitiuse non è in impossibile annoiarsi, a meno escursioni organizzate per centri nevralgici: luci, colori, contraddizione con la di non decidere di farlo. Alle approdare sulle spiagge di movimento. A conferma di conservazione di buona parte prime luci dell’alba i turisti Formentera. quanto si racconta dell’isola, del suo patrimonio culturale. la voglia di vivere in maniera Essere al corrente di quando si del tutto disinibita celebrano le feste nelle diverse s’impadronisce del posto, località non è un compito trasformandolo in una specie eccessivamente complicato, di vessillo della libertà. basterà avere a portata di Potremmo riassumere tutto mano un calendario dove ciò adottando il motto: “Vivi siano specificate le ricorrenze e lascia vivere”. religiose e in seguito localizzare il posto –a questo L’offerta culturale non è da proposito è curioso verificare sottovalutare. Esistono che la toponimia rispecchia parecchi musei che vale la sempre nomi di santi, eccetto pena di visitare, oltre alle nel caso della capitale–. prestigiose sale d’arte dove si riuniscono collezioni eccellenti La notte di Sant Joan durante la stagione estiva. (San Juan) –dal 23 al 24 giugno– s’accendono falò su

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straordinario castello di fuochi artificiali scoppia allegramente sulla baia di Ibiza, a mezzanotte in punto.

La maggior parte dei festeggiamenti include una dimostrazione di “ball pagès”, il ballo tipico regionale delle Pitiuse, mantenuto vivo grazie al lavoro portato avanti da varie associazioni culturali, che lo tramandano di generazione in generazione. Lo zufolo, i tamburi e nacchere grandi sono gli strumenti più emblematici, utilizzati per accompagnare le danze popolari. I costumi tradizionali femminili meritano un cenno a parte soprattutto per la accuratezza della tipo soprassata e “botifarró” tutta l’isola nel rispetto di una confezione e la singolarità sono buonissimi, oltre a tradizione antica, ma il centro dei gioielli che li adornano. rappresentare una specie di dove si celebra la festa con simbolo delle “matanzas”: maggior devozione è Sant l’uccisione del maiale presa Joan de Labritja. come scusa e motivo di Gastronomia riunione familiare nei mesi Il 16 luglio, giorno dedicato invernali. alla Vergine del Carmine, Le tradizioni culinarie di Ibiza e numerosi villaggi disseminati Formentera sono molto simili. La pasticceria delle Pitiuse lungo la costa organizzano Annoverano ricette a base di è molto apprezzata: flaó processioni sul mare: sono pesci squisiti quali la coda di –un dolce preparato con il degne di nota quelle di Ibiza, rospo, lo scorfano (“roja”) e formaggio e al quale si Portinatx, es Cubells, Sant la razza, preparate e servite aggiunge l’aroma della Antoni de Portmany; es Pujols nei ristoranti tipici insieme ai mentuccia–, greixonera –a base e la Savina a Formentera. risotti vari nonché le “paellas”. di “ensaimadas”–, macarrons In agosto, il mese che registra Il “sofrit pagès”, un intingolo de Sant Joan –una specie di le temperature più elevate, cucinato con pollo e verdure, torta caratteristica della hanno luogo le feste della più non è meno saporito dei festività di San Juan– e la Salsa grande delle Pitiuse: Ibiza, manicaretti che si degustano di Natale (Salsa de Navidad) insieme a Santa María de les a Ibiza. La carne di maiale è –un miscuglio di ingredienti Neus (de las Nieves) e Sant praticamente onnipresente nei dolci e salati che si vede sulla Ciriac. Il giorno 8 agosto uno piatti insulari: gli insaccati del maggior parte delle tavole

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natalizie–. Si producono alcuni “Vestiti come vuoi ma vestiti liquori di erbe, tra i quali bene” (viste como quieras accenniamo al “frígola”, pero viste bien)–, gioielli e “hierbas dulces” e “hierbas bigiotteria; il tutto reso più secas”. Normalmente si bevono ameno da spettacoli musicali alla fine del pranzo, essendo in diretta. anche esportati in tutta Europa. Tutti i sabati ha luogo il mercato di Las Dalias, sulla strada che porta a Sant Carles. Si tratta del “mercatino” per I mercatini antonomasia, visto che fu il primo dell’isola negli anni 60, Visitare i numerosi mercatini a quei tempi praticamente a che si svolgono a Ibiza ridosso di un bar. I tendoni costituisce un vero passatempo, vivaci e i “pareo” esposti dai oltre che l’opportunità di poter venditori proteggono il turista approfittare di un’offerta dal sole cocente. Oltre agli ampiamente diversificata. Tutti oggetti dell’artigianato e agli i mercoledì c’è il mercato di articoli di moda, si possono Punta Arabí, molto vicino alla provare i succhi della frutta più appuntamento presso prodotti agricoli ecologici, che spiaggia di es Canar (municipio svariata, in un chiosco situato l’ippodromo di Sant Jordi. Oltre si trovano ormai dappertutto di Santa Eulària); abbondano i al centro. ad acquistare, è frequente che i sull’isola di Ibiza. Vale la pena posteggi che espongono partecipanti a questo evento di fare una sosta, anche se artigianato, moda dell’isola Sempre di sabato, gli amanti ricorrano al sistema dello breve, per provare un melone, ispirata alla tendenza “Adlib” degli oggetti antichi e di scambio in natura. un cocomero o alcuni fichi: la degli anni 60 –che annunciava seconda mano si danno frutta e gli ortaggi del posto Negli ultimi anni porticcioli sono sinonimo di qualità. quali il Port de Sant Miquel allestiscono mercatini di questo A proposito di Formentera, tipo perché i visitatori possano bisogna aggiungere che è portare a casa un piccolo avvolta da un’atmosfera souvenir dell’isola. magica che attira subito la sensibilità degli artisti e di Molto rinomato anche il fatto parecchi di loro hanno mercatino dell’artigianato che scelto l’isola come luogo dove si svolge nel villaggio di Sant abitare e produrre le loro Francesc Xavier, sull’isola di opere. Durante i mesi estivi, Formentera. ogni domenica e mercoledì pomeriggio si svolge la Fiera Sono degni di menzione i di la Mola, dove sono esposti mercati ambulanti di frutta e prodotti artigianali di ortaggi, oltre a quelli dei vario tipo.

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Strada Regionale Strada comunale Golf Punta des Moscar a Porticciolo s’Illot des RenclíArenalArenal Gran Petit Cala Xuclar Platja de Benirràs Campeggio P Cala Xarr or ter t de Sant Miquel t de ses Caletes Aeroporto Cala des Moltons Cala ord’en Serr Cap de Balansat P Cala es Portixol Patrimonio dell’Umanità aca Portinatx Ruderi Cap Calad’A d’A Sant Vicent de sa Cala Cueva des Punta des Jonc Cala d’en Sardinaubarca Culleram ubarca Cueva Port de sa Cala d’en Marçà Sant Miquel Sant Joan de Labritja Aigües Blanques Furnás Platja des Figueral 409 Islote Tagomago Sant Miquel es Pou des Lleó Sant Mateu de Balansat Sant Carles d’Albarca de Peralta Punta Prima Santa Agnès Sant Llorenç Cala Boix de Corona de Balàfia Cala Mastella Cala Salada Cala Llenya Bahía de San Antonio Punta Galer C-733 Cala Gració Es Canar

a Santa Gertrudis Cala Gració de Fruitera Santa Eulària des Ríu sa Conillera Cala Bassa Can Creu Platja de Santa Eulària Platjas de Comte Sant Antoni C-731 de Portmany Sant Rafel de Forca Can Clavo Cap des Llibrel s’Espartar Cala Codolar Sant Agustí des Vedrà Jesús Cala s’Estanyol Cala Tarida Sant Josep IBIZA / EIVISSA de sa Talaia Talamanca Cala Talamanca Cala Vedella EIVISSA sa Talaia Sant Jordi Cala Carbó 475 Palau 232 Platja d’en Bossa Cala d’Hort Es Cubells Sant Francesc de ses Salines “sa Caleta” es Vedranell Platja de ses Salines “Torre des Savinar” PARQUE NATURAL DE LAS SALINAS es Vedrá isca Sa Canal Platja des Cavallet Cala Porroig Cala des Cubells Platja es Bol Nou Cala es Xarco es Caragoler Cap Llentr Platja des JondalPlatja Capdes Codolar des Falcó es Penjats Paso de Platja ses Salineses Freus des Porcs s’Espardell MAR MEDITERRÁNEO S’Espalmador Punta des Borronar Platja de ses Illetes Platja de Llevant ses Salines es Pujols Punta de sa Pedrera “ca na Costa” La Savina Punta Prima CATALUÑA s’Estany des Peix s’Estany Pudent Sant Ferràn de ses Roques ARAGÓN Sant Francesc Xavier “Museo Etnológico Ferrer Punta de Sa Creu de Formentera” “can Blai” 136 Menorca Punta Rasa Pilar de la Mola caló de Sant Agustí Mallorca Platja de Migjorn sa Talaiassa Punta de l’Anguila 192 N COMUNIDAD Punta Rotja Ibiza VALENCIANA Cabrera Cap de Barbaria FORMENTERA ISLAS BALEARES Formentera 0 5 10 15 Km

MAR MEDITERRÁNEO CARTOGRAFêA: GCAR, S.L. Cardenal Silíceo, 35 MURCIA Tel. 914 167 341 - 28002 MADRID - AÑO 2004 [email protected]

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Prefisso telefonico Santa Eulària TELEFONI UTILI Roma internazionale % 34 Mariano Riquer Wallis, s/n Ufficio Spagnolo del Turismo 07480 Santa Eulària Emergenze % 112 Via del Mortaro, 19 - interno 5 Informazioni turistiche % 971 330 728 Emergenze sanitarie % 061 ROMA-00187 TURESPAÑA % 901 300 600 www.santaeulalia.net Carabinieri (Guardia Civil) % 3906/ 678 28 50 www.spain.info % 062 ) 3906/ 679 82 72 Formentera Polizia dello Stato % 091 www.turismospagnolo.it Giunta Regionale delle Port de la Savina Polizia Municipale % 092 e-mail: [email protected] Isole Baleari Edifici Serveis del Port Informazione cittadina % 010 Llotja de Mar, 3 07870 Formentera PPTT % 902 197 197 07012 Palma de Mallorca % 971 322 057 www.correos.es % 971 176 556 www.formentera.es AMBASCIATA A MADRID www.caib.es Italia Informazioni turistiche delle UFFICI SPAGNOLI DEL Lagasca, 98 Isole Baleari TRASPORTI TURISMO ALL’ESTERO % 915 776 529 www.illesbalears.es ) 915 757 776 Aeroporto di Ibiza ITALIA Consiglio Insulare d’Ibiza e Strada di Sant Jordi, a 7,5 km Milano Formentera da Ibiza Ufficio Spagnolo del Turismo Avenida España, 49 % 971 809 000 Via Broletto, 30 07800 Ibiza www.aena.es MILANO - 20121 % 971 195 900 % 3902/ 72 00 46 17 www.cief.es Serviberia ) 3902/ 72 00 43 18 % 902 400 500 www.turismospagnolo.it www.iberia.es e-mail: [email protected]

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SANT ANTONI DE PORTMANY 15 km TALAMANCA 3km

15. PiazzadellaCattedrale 14. CappelladiSanCiriaco 13. ChiesadelHospitalet 12. StatuaGuillemdeMontgrí 11. PiazzadiSpagna 10. Comune C-731 ITINERARIO 9. ChiesadiSanVincenzo Ferrer 8. BastionediSantaLucia 7. MonumentoaIsidorMacabich 6. SaCarrossa 5. Museod’Ar 4. PlazadeVila 3. CortiledelleArmi 2. Mer 1. Por RONDA

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