Fosdinovo E Il Suo Castello a Mio Marito Reginald Che Condivide L’Amore Per La Mia Terra

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Fosdinovo E Il Suo Castello a Mio Marito Reginald Che Condivide L’Amore Per La Mia Terra MEMORIE di LUNIGIANA di ADRIANA G. HOLLETT Fosdinovo e il suo castello a mio marito Reginald che condivide l’amore per la mia terra. 2 ...Se novella vera di Lunigiana o di parte vicina sai, dillo a me che gia' grande la' era. Dante Purgatorio canto VIII 3 4 Cenni sulla storia della Lunigiana Per riassumere brevemente la storia delle origini della Lunigiana sara’ necessario, a causa della carente documentazione, ricorrere all’opera di Eugenio Branchi “ Storia della Lunigiana feudale”, unica fonte autorevole assieme a quella di Gioachino Volpe; ebbe a osservare quest’ultimo che, “ per la storia della Lunigiana, avanti il XII secolo, e’ poco meno che tenebre e tenuissima luce di alba lontana.” Concordando con loro, possiamo partire da Oberto, conte di Luni, di probabile origine longobarda e unico superstite della famiglia dei Marchesi di Toscana. Luni divenne colonia romana nel 177 a.C., prospero’ col nome di Provincia Maritima Italorum, subi’ dapprima l’invasione longobarda e in seguito, unita a tutta la Lunigiana venne aggregata al ducato longobardo di Lucca. Con i Franchi entro’ nella marca carolingia, Oberto ne fu il primo conte e, in seguito, quando i Vescovi contrastarono il dominio obertengo ottenendo da Federico I di veder sanciti i loro diritti su tutto il territorio, divenne sede vescovile. Il Volpe, concordemente ad altri storici e genealogisti, individua in Oberto (945), di origine longobarda, il primo ad essere nominato conte di Luni. L’essere conte di Luni aveva una certa rilevanza poiche’il paese, collocato tra Liguria e Toscana, testimoniava attraverso i resti dell’anfiteatro romano e quelli di antichi insediamenti paleolitici il suo notevole passato. Costui dopo pochi anni (951), oltre alla Lunigiana, entro’ in possesso della marca della Liguria orientale, dei centri di Tortona e Genova e alla sua morte tutti i suoi possedimenti vennero da lui lasciati ai due figli: Adalberto I e Oberto II. Dal primo figlio, per successive diramazioni, ebbero origine i casati dei marchesi di Massa, Corsica e Sardegna, quella dei Pelavicino e dei Cavalcabo’ di Cremona. Dal secondo figlio Oberto II, quello che maggiormente interessa la nostra storia, nacquero Alberto Azzo I e Oberto Obizzo I. Il primo dette origine alla casa d’Este ed il secondo a quella dei Malaspina. 5 Oberto Obizzo I si stabili’ sui gioghi dell’Appennino Ligure-Tortonese-Piacentino, nelle alte valli della Trebbia e dello Staffora e in quest’ultima valle, centro del suo dominio, pose la propria residenza nella rocca di Oramala, unico castello fortificato della valle e quella venne poi da sempre considerata la culla dei Malaspina. Successivamente Oberto Obizzo I fece costruire una serie di castelli che sarebbero divenuti formidabili punti di difesa e principalmente di controllo per il traffico delle merci che costituiva con i pedaggi una grossa fonte di ricchezza. I Malaspina facevano pagare molto cari questi pedaggi e talvolta arrivavano ad assaltare essi stessi le carovane comportandosi come briganti da strada. Il loro castello di Villafranca fu chiamato Malvido e poi Malnido (nel diploma conferito dall’imperatore Federico a Opizone nel 1164) per i pedaggi da rapina e per le ruberie poste direttamente in atto da loro a spese delle carovane che transitavano dal passo della Cisa. Poco si sa di suo figlio Alberto I e del nipote Obizzo II, ma sicuramente il figlio di quest’ultimo Alberto II divenne noto col nome di Malaspina. Cio’ appare nell’atto di pace di Luni stipulato nel 1124 tra il vescovo Andrea da una parte e il marchese Alberto II detto il Malaspina dall’altra. Nella divisione tra Corrado e Opizzino nel 1221, a Corrado l’ Antico (1253) vennero assegnati i possedimenti alla destra della Magra, mentre Obizino (1301) cambiando nell’arme lo “spino secco” in “spino fiorito” ebbe parte dei territori alla sinistra del fiume. La divisione poi non fu solo dei beni ma araldica, in quanto venne modificato lo stemma di famiglia. Quello dello spino secco portava uno spino con sei rami, uno verticale e cinque orizzontali, tre dei quali voltati a sinistra e due a destra, tutti con aculei.Quello dello spino fiorito portava uno spino verde con sei rami, uno verticale e cinque orizzontali tre dei quali a destra e due a sinistra, terminanti con tre piccoli globetti bianchi in croce alle estremita’ in modo da formare un piccolo fiore. Lo stemma originario aveva uno spino secco nero in campo d’oro con il motto “ad medelam” (mi offre rimedio). I membri del casato si moltiplicarono e cosi’ lo stemma venne spesso modificato; il piu’ conosciuto e’ pero’ quello che mostra un leone rampante coronato affiancato dai rami alternativamente, dello spino secco o fiorito o emtrambi. E’ da ricordare che il leone rampante bianco venne assegnato a Corrado detto l’Antico ( 1253) da Luigi IX re di Francia per l’aiuto ricevuto dal Malaspina nella crociata d’Egitto del 1248. Opizzino o Opizzone (1301), secondogenito di Federico (1264) “fu lo stipite dei Marchesi e Signori di Villafranca”. La sua vedova marchesana Tobia Spinola, tutrice dei figli ancora in minor eta’, merita di esser ricordata come colei che “compose, ordino’ e stabili’” gli STATUTI per Aulla e altre sue terre. (Gli Statuti di Aulla del 1303 sono conservati dal Dott. Francesco Raffaelli e dal Dott. Lorenzo Ferri di Bagnone). 6 Importante precisare che fin da prima della divisione dei Malaspina del 1221esistevano nei loro feudi i MUNICIPI che erano composti da un Consolo, quattro o sei Consiglieri e un Massaro. La MAGISTRATURA era costituita da un Giudice d’Appello che era il Marchese, di un Podesta’ eletto dal marchese, un Vicario del Podesta’, un Notaro, un Corriere e un Custode delle carceri. Ogni terra aveva il proprio Municipio e tutti assieme quelli del feudo formavano il General Consiglio. Nel secondo Libro sono annotate norme e regole di diritto civile ma si deve ritenere che dovea esistere precedentemente regole e norme da disposizioni scritte o da consuetudini inveterate. Alcune di queste norme erano: la donna se dotata non poteva succedere ai genitori, il marito non poteva donare o lasciare per testamento alla moglie cosa veruna; nella vendita dei fondi dovevano esser preferiti nella vendita i condomini, i parenti fino al quarto grado, i confinanti; la prescrizione degli immobili incorrevasi col lasso di venti anni ecc.. Nel terzo Libro si determinavano le trasgressioni e i delitti punibili con pene corporali o pecuniarie o afflittive: la fustigazione per tutta la terra, il bando perpetuo, il taglio della testa, la forca e la morte per mezzo del fuoco, la confisca dei beni. Si puniva l’omicidio col taglio della testa, l’adulterio con lire venticinque per l’uomo e la donna, lo stupro con la pena capitale, il furto, l’abigeato, il taglio degli alberi e la rimozione dei termini con pene pecuniarie. Per la falsificazione delle monete si era arsi vivi, la falsa testimonianza o lo spergiuro con la galera, e nelle scritture con la forca. Il delitto di lesa maesta’ portava al taglio della testa. Questi quattro Libri o Statuti furono adottati da tutti i discendenti di Federico per tutte le Terre e le Castella da tutti gli Uomini, Universita’ e Comunita’ che a loro furono soggetti. 7 An outline of the history of the Lunigiana Region In order to summarize briefly the history of the origins of the Lunigiana Region, it is necessary, due to scarce documentation, to resort to the work of Eugenio Branchi “Storia della Lunigiana feudale” (“History of the Lunigiana Region in feudal times”), the only authoritative source together with the work of Gioachino Volpe; in this regard, it was Volpe who observed, “the history of the Lunigiana Region, before the twelfth century, is little more than shadows and tenuous light of a distant dawn”. In accordance with these authors, we begin with Oberto, count of Luni, probably of Lombardic descent and the only surviving member of the family of the marquis of Tuscany. Luni became a Roman colony in 177 B.C., prospered with the name of Provincia Maritima Italorum (Italian Maritime Province), at first, subjected to Lombardic invasion, then, with all of the Lunigiana Region, was aggregated to the Lombardic dukedom of Lucca. With the Franks, Luni entered into the Carolingian march (borderland), Oberto was its first count and, later, when the Bishops opposed the dominion of the Obertenghi family, obtaining from Federico I, sanction of their rights on all of the territory, it became a bishop’s see. Volpe, in agreement with other historians and genealogists, singles out in Oberto (945), the first historical figure to be nominated count of Luni. To be count of Luni had a certain importance, as the town, located between Liguria and Tuscany, bore witness through the remains of its Roman amphitheatre and ancient Palaeolithic settlements, to its remarkable past. Oberto, a few years later (951), as well as the Lunigiana Region, entered into possession of the march of eastern Liguria, of the centres of Tortona and Genoa and, upon his death, all of his possessions were passed by him to his two sons: Adalberto I and Oberto II. The first son, by successive ramifications, gave rise to the lineages of the marquis of Massa, Corsica and Sardinia, of the Pelavicino and of the Cavalcabo` of Cremona. The second son Oberto II, the one of greater interest to Lunigiana’s 8 history, fathered Alberto Azzo I and Oberto Obizzo I. The first of these two gave rise to the house of Este and the second to that of the Malaspina. Oberto Obizzo I established himself on the passes of the Liguria-Tortona-Piacenza Apennines, in the high valleys of the Trebbia and Staffora, and in this last valley, the centre of his dominion, he founded his residence in the rock of Oramala, the only fortified castle in the valley, later considered the cradle of the Malaspina family.
Recommended publications
  • Domande Di Assegnazione Provvisoria As 2020/2021
    DOMANDE DI ASSEGNAZIONE PROVVISORIA A.S. 2020/2021 - GRADUATORIA PROVVISORIA Tipo di movimento N° Cognome Nome Nascita Ordine e grado di Classe di concorso / Scuola di titolarità COMUNE di Ulteriori Classi di Precedenza PUNTI PUNTI appartenenza Tipologia di Posto di ricongiungimento concorso / COMUNE ALTRI titolarità Tipologia di posto RICONG. COMUNI I.C. "BONOMI" 1/6 NICOLAI FRANCESCA 23/03/1971 MS INFANZIA COMUNE CARRARA SI 6 0 FOSDINOVO I.C. "BONOMI" 2/6 EDIFIZI ANNA 19/10/1977 LU INFANZIA COMUNE MONTIGNOSO SI 6 0 FOSDINOVO 3/6 MENINI ORNELLA 14/06/1973 MS INFANZIA COMUNE I.C. "COCCHI" LICCIANA PONTREMOLI SI 13 7 DOCENTI RICHIEDENTI 4/6 NARDI PAOLA 14/04/1977 MS INFANZIA COMUNE I.C. "FOSSOLA GENTILI" MASSA 15 9 ASSEGNAZIONE PROVVISORIA NELLA DIREZIONE DIDATTICA DI 5/6 FRANCHI MARIA 14/05/1962 MS INFANZIA COMUNE PONTREMOLI 6 0 SCUOLA AULLA DELL'INFANZIA 6/6 FURMI NELLA 22/09/1968 MS INFANZIA COMUNE I.C. "COCCHI" LICCIANA MULAZZO 6 0 1/1 FASCETTI MARIA LAURA 11/12/1962 LU INFANZIA SOSTEGNO I.C. "AVENZA G.MENCONI" MASSA 6 0 I.C. PIETRASANTA 2 1/1 CHELOTTI PIERANGELA 20/02/1978 MS INFANZIA COMUNE MASSA SOSTEGNO 6 0 (LUCCA) 1/4 PANCANI BARBARA 25/02/1969 MS PRIMARIA COMUNE FOSDINOVO (IC BONOMI) CARRARA SI 12 6 CERVAIOLO (I.C. 2/4 TARABELLA ELENA 15/02/1977 MS PRIMARIA COMUNE CARRARA 12 6 MONTIGNOSO) FOSSONE (IC AVENZA G. 3/4 GATTI PATRIZIA 07/05/1973 VT PRIMARIA COMUNE MASSA 6 0 DOCENTI MENCONI) RICHIEDENTI ASSEGNAZIONE 4/4 NEGRARI CATERINA 06/12/1974 MS PRIMARIA COMUNE G.
    [Show full text]
  • Università Degli Studi Di Milano Corso Di Dottorato
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO CORSO DI DOTTORATO in STORIA, CULTURE E TEORIE DELLA SOCIETÀ E DELLE ISTITUZIONI XXXI CICLO DIPARTIMENTO DI STUDI STORICI LE SIGNORIE DI OBERTO PELAVICINO (1249-1266) M-STO/01 MADDALENA MOGLIA matricola: R11270 TUTOR: Chiar.mo Prof. Paolo GRILLO COORDINATORE DEL DOTTORATO: Chiar. ma Prof.ssa Daniela SARESELLA A.A. 2017-2018 ! SOMMARIO INTRODUZIONE ....................................................................................................................................4 1. La signoria cittadina nel dibattito storiografico .......................................................................4 2. Le signorie di Oberto Pelavicino: panorama documentario e fonti .................................. 12 CAPITOLO I I FONDAMENTI DEL POTERE ........................................................................................................... 18 1.1 Geografia del potere marchionale: i Pelavicini tra Impero e città ................................... 18 1.2 La carriera imperiale................................................................................................................ 32 CAPITOLO II UN DOMINIO MULTIFORME: TEMPI E SPAZI DELL’EGEMONIA DI OBERTO PELAVICINO..... 48 2.1 Verso la signoria: gli eventi .................................................................................................... 48 2.2 La pace e l’Impero: Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli (e Parma) ................................. 55 2.3 Prassi di governo: i podestà ..................................................................................................
    [Show full text]
  • Fosdinovo Avventura
    Borgo Medievale di Parco Fosdinovo Avventura A Informazioni Torre Malaspiniana Studio Tecn Piazza Pays de Sauxillanges 1 ico Tel. 0187 1856189 [email protected] C www.fosdinovoturismo.it E F A Castello Malaspina eretto a partire dal 1340, su torri di difesa esistenti già prima del 1200, per volontà della famiglia Malaspina (tutt’ora proprietaria), è uno dei castelli meglio conservati T della Lunigiana. Al suo interno arredi d’epoca, affreschi, Studio Tecn ico torture, leggende e …fantasma! Suggestivo il panorama che si può godere dai Com mer cia lista Assi cura camminamenti. Visitabile. zioni Teatro ne rimane solo l’iscrizione in marmo sull’architrave della porta, testimone della passione per il teatro dei fosdinovesi L e dei suoi signori già dal 1700. C Antica Zecca Marchionale operativa nella seconda metà del 1600 coniò monete in lega d’oro, d’argento, in bassa lega e…false. Una parte originale è conservata presso la Torre Malaspiniana. Oratorio dei Rossi si può vedere un bellissimo “Cristo agonizzante” in legno del 1600 e l’importante altare maggiore completamente in marmo. E’ comunicante con la chiesa di S. Remigio ed è sede della confraternita del SS. Sacramento. E Chiesa di San Remigio costruita nel tardo ‘500 sui resti di una chiesa più piccola risalente al 1200. Di particolare rilievo la statua marmorea del 1300 del patrono S.Remigio, il monumento funebre di Galeotto Malaspina (1367), e l’organo dei Serassi. F Municipio Oratorio dei Bianchi il preesistente piccolo oratorio venne distrutto da un incendio nel 1501; si salvò miracolosamente la statua Edicola/Tabacchi lignea della SS.
    [Show full text]
  • Allegato 1 Nomina Resp. Esterno Misericordia Con Firmato
    Società della Salute della Lunigiana P. Iva 01230070458 - C.F. 90009630451 Largo Giromini, 2 54011 Aulla (MS) Tel 0187/406142-156 Fax: 0187/406137 mail : [email protected] pec : [email protected] Allegato A) decreto del Direttore N. 125 del 12/09/2019 Atto Giuridico per il conferimento delle qualità di Responsabili del trattamento dei dati da parte del Titolare ai sensi dell’art.28 par. 3 del del Regolamento UE 2016/679 TRA la Società della Salute Lunigiana, nella persona del Direttore Dott.ssa Rosanna Vallelonga, con nomina a soggetto autorizzato al trattamento dei dati personali di cui all’atto di nomina del Presidente della Società della Salute del 7 Gennaio 2019, codice fiscale VLLRNN57S65Z133F, domiciliato per la carica presso la sede della Società della Salute sita in Aulla –Largo Giromini, 2 P. Iva 01230070458 - C.F. 90009630451 , di seguito anche come “SdS”, E La Venerabile Confraternita della Misericordia – Pontremoli O.N.L.U.S., di seguito anche denominata Organizzazione, C.F. 8100950450 P.I. 00641920459, legalmente rappresentata dal Presidente e Rappresentante Legale Paolo Angella, nato a Pontremoli (MS) il 06/07/1967, domiciliato per la carica presso la sede dell'Organizzazione sita in Pontremoli (Ms) , via Pietro Cocchi n. 9 congiuntamente anche come le “Parti” Premesso che: • l’art. 28, par. 3, del Regolamento UE n. 2016/679 (General Data Protection Regulation), di seguito anche GDPR, prevede che i trattamenti effettuati per conto del Titolare del trattamento (SDS) da parte di un Responsabile del trattamento siano regolati da un contratto o da altro atto giuridico che determini la materia del trattamento, la durata, la natura e la finalità, il tipo di dati personali trattati e le categorie di interessati, gli obblighi e i diritti del Titolare del trattamento; • l’art.
    [Show full text]
  • Ambito 1. Lunigiana
    piano paesaggistico scheda d’ambito logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito ambito 01 lunigiana Comuni di: Pontremoli (MS), Aulla (MS), Bagnone (MS), Casola in Lunigiana (MS), Comano (MS), Filattiera (MS), Fivizzano (MS), Fosdinovo (MS), Licciana Nardi (MS), Mulazzo (MS), Podenzana (MS), Tresana (MS), Villafranca in Lunigiana (MS), Zeri (MS) profilo dell’ambito 1. descrizione interpretativa 2. invarianti strutturali 3. interpretazione di sintesi 4. disciplina d’uso 5. informazioni relative al piano piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito lunigiana Pontremoli Monte Orsaro Bagnone Licciana Nardi Villafranca in Lunigiana Fivizzano Aulla Profilo dell’ambito 1 p. 3 lunigiana Profilo dell’ambito p. 4 piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito lunigiana L’ambito della LUNIGIANA si identifica con la valle del fiume Magra, tipico contesto della montagna appenninica, strutturato su un’economia di tipo integrato agro-silvo-pa- storale. Si tratta di una valle di confine racchiusa fra l’Emilia-Romagna e la Liguria, con caratteri morfologici diversi. A nord-est, una serrata di rilievi incisi e acclivi che si staccano dalla dorsale appenninica definiscono il confine con l’Emilia Romagna con vette anche elevate (M. La Nuda 1894 m., M. Alto 1904 m., M. Orsaro 1830 m.), e si articolano nelle importanti valli dell’Aulella e del Taverone, tributari del Magra a monte e a valle di Aulla. Il versante ligure presenta un’elevazione più contenuta e una morfologia meno aspra, scan- dita da una serie di rilievi collinari attraversati da valli fluviali poco profonde. La parte meridionale assume caratteri alpini, aprendosi verso le spettacolari vette delle Apuane col monte Sagro (1749 metri).
    [Show full text]
  • Castle of Castelnuovo Magra
    Castle of Castelnuovo Magra CASTELNUOVO MAGRA Location: The Castle of the Bishops of Luni is located on a small hill in Castelnuovo Magra, which slopes towards the plain of the River Magra and which depends on the northern buttress of Mount Bastione. Thanks to its position, the castle commands a panoramic view from the Thyrrenian coast to the Vara Valley. Type of castle: Castle and residence. Construction period: The currently visible structure dates back to the 13th century and was built by the Bishop of Luni Enrico da Fucecchio. First appearance in historical sources: In the addenda of Enrico da Fucecchio, where he illustrates what he did to restore the ancient episcopate’s rights in Lunigiana, there is a reference to the construction of the castle in Castelnuovo. This place was registered in the Codice Pelavicino from 1203. Strategic role: Abode and episcopal stronghold against the expansion of the neighbouring commons and the Malaspina Castle of Castelnuovo Magra CASTELNUOVO MAGRA Further in use: in the 16th century. all supported Pisa in the war against Genoa, Lucca and Florence, and they were also involved in the exhausting war for supremacy in that area against the Malaspina, who in the Current condition: Ruins in excellent condition, the turris magna is fully preserved. end were the victors. The Peace of Castelnuovo, signed by Dante Alighieri during his exile, ratified the victory of the Malaspina over the Bishop, who lost his power in Lunigiana. Even Viewing: The location is accessible and safe. Since 2015, the turris magna is open to the if the common of Castelnuovo remained the seat of the Bishop until the middle of the 14th public for exhibitions and tours.
    [Show full text]
  • NOBILTÀ E CHIESE NEL MEDIOEVO E Altri Saggi
    NOBILTÀ E CHIESE NEL MEDIOEVO e altri saggi Scritti in onore di GERD G. TELLENBACH a cura di C. VIOLANTE ]OUVENCE MARIO NOBILI FORMARSI E DEFINIRSI DEI NOMI DI FAMIGLIA NELLE STIRPI MARCHIONALI DELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE: IL CASO DEGLI OBERTENGHI Il collettivo Obertenghi viene comunemente usato nella letteratura storio- grafica italiana per designare i dicendenti di Oberto I - marchese della marca cosiddetta della «Liguria orientale» e conte del Sacro Palazzo con Berengario II ed Ottone I, attestato come vivente fra il 945 ed il 972 -, considerato come capostipite, fino alla VII generazione (primo quarto del secolo XII) l. È opportuno subito notare che sfogliare i documenti del periodo alla ricerca del termine è fatica vana. Iltermine infatti è una creazione erudita dei genealogi- sti del secolo XIX 2. Probabilmente esso fu esemplato - in conformità e ad imitazione di collettivi designanti stirpi regie e nobiliari notissime (ad esempio, Merovingi, Carolingi ecc.) - sull'aggettivo obertingus: aggettivo ilcui uso è atte- stato nella documentazione del secolo XI per indicare luoghi o beni o complessi di beni della famiglia ubicati in Toscana (contee di Pisa, Lucca, Volterra e Arez- zo), o anche, nella espressione Terra abertinga, l'intero complesso dei beni posse- duti dalla famiglia nella regione 3. Non fu dunque in uso - o almeno la documentazione giunta fino a noi non ne ha lasciato traccia - un termine, trasmissibile di generazione in genera- zione, che valesse per tutti gli appartenenti alla fascia genealogica che siamo soli- ti definire come Obertenghi: vale a dire un cognome. 1 Cfr. la tavola genealogica. In essa compaiono tutti gli obertenghi maschi che al- lo stato attuale delle ricerche sono stati identificati.
    [Show full text]
  • Nota Preliminare Sulle Emergenze Faunistiche Della Lunigiana (Toscana Nord-Occidentale, Italia)
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Florence Research SIMONE CIANFANELLI, STEFANO VANNI, GIANNA INNOCENTI, ANNAMARIA NISTRI & PAOLO AGNELLI NOTA PRELIMINARE SULLE EMERGENZE FAUNISTICHE DELLA LUNIGIANA (TOSCANA NORD-OCCIDENTALE, ITALIA) ESTRATTO dagli ANNALI del MUSEO CIVICO di STORIA NATURALE “G. DORIA” Vol. 108 - 3 NOVEMBRE 2016 GENOVA 2016 275 SIMONE CIANFANELLI*, STEFANO VANNI*, GIANNA INNOCENTI*, ANNAMARIA NISTRI* & PAOLO AGNELLI* NOTA PRELIMINARE SULLE EMERGENZE FAUNISTICHE DELLA LUNIGIANA (TOSCANA NORD-OCCIDENTALE, ITALIA) INTRODUZIONE La Lunigiana è un territorio compreso tra Liguria e Toscana, corrispondente al bacino idrografico del Fiume Magra. Ne fanno parte 25 comuni, di cui 11 liguri e 14 toscani. In questo contributo verranno considerati i soli dati relativi ai comuni toscani (Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tre- sana, Villafranca in Lunigiana, Zeri). Le ricerche faunistiche effettuate nell’ultimo trentennio in quest’area sono piuttosto scarse e spesso occasionali e di regola non legate a progetti specifici strutturati (BODON & CIANFANELLI 2002; BODON et al. 2005a, 2005b; VANNI & MAGRINI 1984). Nel 1996, tut- tavia, abbiamo eseguito alcune indagini zoologiche in vari territori dell’area in esame nell’ambito del Progetto “BioItaly-Natura 2000” e più di recente (2013-2016) nella parte montana della Lunigiana. La storia geologica di questo territorio ha determinato un’in- teressante area di transizione tra la fauna ligure e quella toscana e, allo stesso tempo, i reticoli idrografici, come il bacino del Fiume Magra rimasto geologicamente isolato, hanno contribuito alla spe- ciazione di alcune entità, tanto che a oggi si possono enumerare vari endemiti, come per esempio alcuni Molluschi della famiglia degli Idrobidi: Alzoniella microstoma Bodon & Cianfanelli, 2002, A.
    [Show full text]
  • Anthia Cultura, Territorio, Ospitalità
    AVoce dell’associazionen t Amici hdi Peagna Anno i 2014 -a numero 17 POSTE ITALIANE – Spedizione in abbonamento postale – 70% aut. DCB/Savona nr. 588 anno 2006 Cinque nuove opere per Nicolò Traverso Un paesaggio da tutelare: il ruolo della Soprintendenza Il mare di Giuseppe Conte Giono e Biamonti: autori a confronto Thomas Grünfeld a Villa Croce Poteri feudali tra Liguria e pianura 2 Anthia Cultura, territorio, ospitalità A nVoce dell’associazione t Amicih di Peagna i Anno 2013a - numero 15 Esattamente dodici mesi fa, raccontavo in questo spazio di un viaggio attraverso la Liguria meno conosciuta. Avevo avuto l’incaricato di pre- numero 17 - agosto 2014 parare una guida sui borghi della Liguria per un pubblico piemontese e lombardo: da lì la straordinaria opportunità di percorrere strade e Registrazione del Tribunale di Savona n. 565/06 paesi con il tempo necessario e la curiosità del cronista. In quel breve Direttore responsabile resoconto, parlavo di bellezza e di persone: la bellezza che nella nostra Andrea Carpi regione ha trovato terra fertile per crescere e germogliare e le persone, quasi sempre privati, volontari, associazioni, che tra mille difficoltà Caporedattore quella bellezza provano a difenderla e valorizzarla. Gian Carlo Ascoli A distanza di un anno, lo stesso editore mi ha offerto una nuova sfi- da: raccontare i borghi della Costa Azzurra. Nel mio bagaglio, devo Redazione ammetterlo, ho messo molte buone intenzioni, il tempo necessario, Mauro Bico, Ferdinanda Fantini, la curiosità del cronista, ma anche un paio di remore preventive. Im- Graziella Frasca Gallo, maginavo di andare a sbattere contro gli stessi problemi trovati in Massimiliano Guido, Stefano Roascio Liguria (difficoltà a trovare informazioni, uffici, chiese e musei siste- maticamente chiusi, scarso livello di professionalità degli operatori del Hanno collaborato a questo numero settore), acuiti questa volta dalla presunta arroganza dei cugini e dalla Monica Bruzzone, Simona Caleca, loro presunta indisponibilità ad aiutare chi il francese lo parla poco.
    [Show full text]
  • Elenco PEC Da Cancellare 27-9-09
    IMPRESE CON INDIRIZZI PEC REVOCATI, INATTIVI O NON UNIVOCI (Elenco aggiornato al 27 agosto 2019 - allegato Determinazione Conservatore n. del settembre 2019) NUMERO RI DATA DATA INDIRIZZO PEC IRREGOLARITA' PEC MESI N° CCIAA NREA / DENOMINAZIONE SEDE LEGALE FORMA GIURIDICA COMUNICAZIONE CONTROLLO DICHIARATO ACCERTATA INUTILIZZO CODICE FISCALE PEC PEC 1 '01050480456 EDILCOOP LUNIGIANA PICCOLA SOCIETA' PONTREMOLI ALTRE FORME EDILCOOPLUNIGIANA@PE PEC REVOCATA 03/07/2013 06/08/2019 8 MS 108934 COOPERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA C.CONFCOOPERATIVE.IT PEC MULTIPLA DEL 2 '01149830455 CARRARA ALTRE FORME 03/07/2013 08/08/2019 1 MS 117076 PEGASO COOPERATIVA SOCIALE [email protected] PROFESSIONISTA 3 MS 117540 '01155240458 E T C SOCIETA' COOPERATIVA MASSA ALTRE FORME [email protected] PEC REVOCATA 19/07/2013 09/08/2019 [email protected] PEC MULTIPLA DEL 4 '00188320451 CARRARA ALTRE FORME 03/02/2016 03/08/2019 6 MS 70080 COOPERATIVA EDITORIALE APUANA A R.L. T PROFESSIONISTA [email protected] 5 '01122060450 MASSA ALTRE FORME PEC REVOCATA 07/05/2018 03/08/2019 3 MS 114808 GENERAL SERVICE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE SERVICE.NET 6 MS 129654 '01298290451 G.F.P. TRASPORTI - SOCIETA' COOPERATIVA PODENZANA ALTRE FORME [email protected] PEC REVOCATA 23/07/2018 02/08/2019 ALPICELLA GRAFICA E CONVEGNI COOPERATIVA GRAFICACONVEGNI@ARU 7 '01087110118 FIVIZZANO ALTRE FORME PEC REVOCATA 06/11/2017 08/08/2019 14 MS 120650 SOCIALE A RESPONSABILITA' LIMITATA BAPEC.IT GRANDUCATO.COOP@LEG 8 '01367290457 MASSA ALTRE FORME PEC REVOCATA 03/01/2018 MS
    [Show full text]
  • Verbale Avviso Pubblico Vita Indipendente Ministeriale
    Direzione Largo Giromini,2 54011 Aulla (MS) Tel 0187/406142-143 Fax: 0187/406137 [email protected] t VERBALE RELATIVO ALLE ISTANZE DI PARTECIPAZIONE DI CUI ALL’AVVISO PUBBLICO RIVOLTO AD ENTI DEL TERZO SETTORE PER LA STIPULA DI CONVENZIONE AI SENSI DELL'ART. 56 D.LGS. 117/2017 FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE E INCLUSIONE NELLA SOCIETÀ DELLE PERSONE CON DISABILITÀ – BANDO MINISTERIALE 2018. Premesso: - che con decreto del Direttore SdS n. 105 del 09 Agosto 2019, immediatamente esecutivo, è stato indetto un avviso pubblico rivolto ad Enti del Terzo settore per la stipula di convenzione ai sensi dell'art. 56 d.lgs. 117/2017 finalizzata alla realizzazione del progetto in materia di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità – bando ministeriale 2018 - che nel termine stabilito dell’avviso pubblico, ovvero le ore 13.00 del giorno 23 Agosto 2019, è pervenuta una sola offerta di partecipazione (prot. n.959) come di seguito riportato: ANFFAS ONLUS MASSA CARRARA Via Castellaro,1 54033 Carrara (Ms) - che con decreto del Direttore SdS n. 116 del 26/08/2019, dichiarato immediatamente esecutivo, è stata nominata la commissione giudicatrice nella composizione di seguito elencata: PRESIDENTE: Angela Neri, Assistente Sociale, Coordinatore del settore Disabilità e Non Autosufficienza; COMPONENTE: Nicole Ferrari , Assistente Sociale Collaboratore – Territorio Zona Distretto Lunigiana; COMPONENTE: Alessandro Guidi, Dirigente Medico Responsabile dell’UF. SMA (Unità Funzionale Salute Mentale Adulti) della Zona Distretto Lunigiana; SEGRETARIO : Roberta Baldini, Assistente Amministrativo Zona Lunigiana L'anno duemiladiciannove il giorno 28 del mese di Agosto, alle ore 10,30 presso la sede della Società della Salute della Lunigiana, Largo Giromini, 2 - 54011 Aulla.
    [Show full text]
  • Roberto Ricci La Lunigiana Nel Secolo Di Ferro (900-999)
    Roberto Ricci La Lunigiana nel secolo di ferro (900-999). Istituzioni e società in un territorio di confine [A stampa in “Studi Medievali”, s. III, I (2002), pp. 287 -336 © dell’autore - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”] La percezione della Lunigiana storica medioevale è incentrata sulla focalizzazione di un sistema giunzione-confine. A questo paradigma si può aggiungere, almeno per l’XI secolo, ma forse con prodromi nel secolo precedente, il concetto di area polarizzatrice1 . Altro paradigma in cui si condensa l’immagine storiografica di questa terra di confine in quell’epoca che va dall’alto medioevo al medioevo centrale è quella dell’egemonia vescovile2 . Gli studi locali, intesi sia nel senso di saggistica prodotta da studiosi del luogo ma pure da alcuni maestri della storiografia italiana quali il Volpe, fino a giungere a Mario Nobili3 , hanno potuto mettere a fuoco molti aspetti delle età lunigianesi che vanno dall’XI secolo al XIII. Per questi periodi non mancano le fonti documentarie. Per il X secolo esistono solo passaggi episodici in molta parte della saggistica classica lunigianese. Indubbiamente la povertà della documentazione e la sua frammentarietà non rendono possibile una limpida messa a punto. Ciò nonostante, sia attraverso la rimeditazione e concatenazione delle fonti in nostro possesso, sia con l’ausilio ponderato dei metodi indiziari, è possibile delineare almeno in parte i caratteri del tessuto politico sociale della regione nel secolo di ferro, un sistema territoriale che per il X secolo trova esemplificazione in alcune tematiche storiografiche interdipendenti: i presupposti dell’egemonia vescovile e dell’incastellamento, il passaggio della Lunigiana dalla marca di Tuscia alla nuova manca obertenga della Liguria Orientale.
    [Show full text]