Trento Longaretti Per L’Impegno Costante Alla Realizzazione Della Mostra
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copertina Longaretti:Layout129-09-200912:33Pagina LONGARETTI LONGARETTI copertina Longaretti:Layout 1 29-09-2009 12:33 Pagina 2 Da sabato 17 maggio a venerdì 13 giugno 2008 Palazzo Credito Bergamasco Bergamo, Largo Porta Nuova, 2 Curatori della mostra Anna Caterina Bellati Angelo Piazzoli Giampietro Rocchetti Progetto allestimento Attilio Gobbi Realizzazione struttura e allestimento ARCO s.r.l. Hanno collaborato all’organizzazione della mostra le seguenti funzioni interne del Gruppo Banco Popolare Segreteria Generale - Credito Bergamasco Relazioni Esterne - Credito Bergamasco Sicurezza - SGS BP Tecnico CB - Banco Popolare Stampa, Comunicazione e Promozione Segreteria Generale - Credito Bergamasco Relazioni Esterne - Credito Bergamasco Testi Anna Caterina Bellati Progetto grafico Drive Promotion Design Art Director Eleonora Valtolina Un ringraziamento particolare a Trento Longaretti per l’impegno costante alla realizzazione della mostra © Copyright 2008 Credito Bergamasco I diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 1 LONGARETTI Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 2 Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 3 Introduzione La Fondazione Credito Bergamasco è parti- Consiglio della Banca - e “La gente berga- colarmente lieta di presentare una rassegna masca” (“Quelli della pianura”, “Quelli della dedicata a uno dei più noti e apprezzati arti- collina”, “Quelli della città” e “Quelli della sti bergamaschi contemporanei qual è montagna”) - la serie di quattro dipinti a tem- Trento Longaretti, che da quasi un secolo pera su legno, collocati lungo “la scala ricopre il ruolo di straordinario testimone del d’onore” della sede centrale dell’Istituto. nostro tempo, in grado di rappresentare Opere che la Banca custodisce “gelosa- nelle sue opere la complessità della condi- mente” preservandone l’integrità con accu- zione umana con le sue gioie o preoccupa- rati interventi di restauro a garanzia del loro zioni, le sue speranze o disillusioni. intrinseco valore nel corso del tempo. Allestita nel salone principale dello storico Nel solco delle molteplici, importanti e pre- Palazzo di Porta Nuova in Bergamo, l’esposi- stigiose iniziative condivise con Trento zione - che consta di una trentina di acqua- Longaretti si sono altresì innestati, da ultimo, relli, tra i più recenti, suddivisi in tre sezio- il sostegno per l’allestimento in Lecco della ni: Le Madri, I Paesaggi, Le Figure Solitarie grande mostra antologica dedicata all’artista, - costruisce un percorso tra le tematiche le cui opere sono custodite nei principali principali della produzione del Maestro trevi- musei e gallerie d’arte di tutto il mondo, gliese, assai noto anche nell’ambito della nonché il contributo liberale erogato pittura sacra per il particolare valore ricono- all’Istituto Magistrale “P. Secco Suardo” sciuto alle sue maternità. L’evento è anche il finalizzato al restauro della vetrata a mosaico, giusto tributo alla carriera e all’estro creativo realizzata nel 1964, posta all’interno di un artista interprete della migliore tradizio- dell’Aula Magna a separazione dell’ingresso. ne non solo della sua terra, ma dell’arte italia- na e internazionale che lo ha reso celebre e È quindi un grande onore per la Fondazione apprezzato in tutto il mondo. Credito Bergamasco proseguire nella colla- borazione con questo straordinario Maestro Organizzare una mostra dedicata al Professore capace di tradurre il bello, il vero e il buono che per tanti anni ha diretto l’Accademia in immagini fruibili dal sempre più vasto Carrara era da tempo un desiderio della pubblico dell’arte, riconfermando al contempo, Fondazione Credito Bergamasco: questa con questa iniziativa, il suo costante impe- “Personale” - curata da Anna Caterina gno rivolto alla valorizzazione del patrimonio Bellati - rappresenta dunque una preziosa artistico locale e dei grandi personaggi che occasione per approfondire e ripercorrere il hanno saputo dare respiro internazionale fondamentale messaggio artistico di uno dei alla nostra cultura. massimi autori del nostro secondo dopo- guerra. Tuttavia essa è anche e soprattutto il dove- roso omaggio della Banca all’artista con il quale ha intrattenuto continui e fecondi rapporti culturali: basti ricordare, a questo proposito, le opere eseguite dall’illustre Maestro presso la sede centrale del Credito Bergamasco, intitolate “Giuramento del Podestà” - affresco di ragguardevoli dimen- sioni raffigurante Piazza Vecchia in Bergamo Alta, risalente al 1961, posizionato nella Sala FONDAZIONE CREDITO BERGAMASCO 3 Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 4 Trento Longaretti Madre con bambino 2007, acquarello su carta, cm 48,3x29,5 Collezione privata Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 5 LONGARETTI Acquarelli testi di Anna Caterina Bellati Bergamo Palazzo Credito Bergamasco 17 maggio - 13 giugno 2008 Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 6 Trento Longaretti Vecchio mendicante 2007, acquarello su carta, cm 48,3x29,5 Collezione privata 6 Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 7 L’amore per una città Ho riscoperto Bergamo alta grazie al mio costo continuare gli studi. Però andai a amico Trento. Da piccola ci andavo con Brera, racconta, non alla Carrara perché la mio padre, comperavamo certi dolci gialli al gente di Treviglio si spostava più verso liquore che piacevano molto a mia madre. Milano che in direzione di Bergamo. A Poi tanti anni altrove, via per studio e lavo- Milano va in treno ogni mattina, con in car- ro, ma lui, il pittore, mi ha insegnato ad tella i panini per il pranzo. La timidezza e i amare la sua città vecchia trasmettendomi pochi mezzi lo fanno sentire inadeguato, parte di quella tenerezza che sente per le così mangia in disparte dagli altri. Ma con il sue strade strette, sdrucciolevoli quando trascorrere delle settimane scopre che piove. Tutti i posti hanno un odore e un anche i compagni di classe hanno gli stes- colore che restano dentro. si suoi problemi e comincia un’avventura Quelli che ho in mente legati a Bergamo fatta di discussioni sul senso dell’arte in sono il bianco rosato delle pietre restaurate quegli anni precari e duri. di palazzi e chiese nei dintorni Cassinari era lì, quando sono arrivato io, dell’Università e il profumo dei casoncelli di nel 1935. Frequentavano i corsi con noi certe trattorie lì vicino. anche Badodi al penultimo anno, Guerzoni, Negli anni abbiamo costruito i nostri ritmi. Uboldi, Kodra, Dobrzansky, Felice Filippini Quando vado a trovarlo, Longaretti mi che era l’assistente di Carpi. Invece aspetta nello studio all’ultimo piano della Bergolli ha cominciato dopo, nel 1937 e sua casa in Borgo Canale. È una stanza Morlotti nel 1939. A Brera negli anni Trenta oblunga affacciata su un cortile acciottola- insegnavano Messina, Marini, Funi e Carpi. to. Da una parete a finestre entra una luce Longaretti sceglie i personaggi inquieti di straordinaria. Di solito sta dipingendo e Carpi e la loro ingombrante malinconia. sotto il camiciotto da lavoro è elegantissi- Intanto scopre Modigliani e Cézanne, i mo. Parliamo un po’ di mostre, qualche maestri sogguardati per tutta la vita. novità della nostra vita, sfogliamo libri, Bergamo entra nel suo quotidiano solo cataloghi, guardiamo i lavori appena ulti- attraverso le prime collettive o la partecipa- mati. Poi usciamo. Sempre lo stesso giro e zione a varie edizioni del “Premio ogni volta mi accorgo di un portone che mi Bergamo”, divenuto nel tempo un glorioso era sfuggito, un fregio in alto, appena campo di verifiche artistiche. sopra le finestre dell’ultimo piano di una La seduzione che la città esercita sul suo casa, un balcone in ferro battuto. temperamento aumenta quando comincia Camminando mi parla dei personaggi che a viverci, finita la guerra e si trasforma in hanno calcato quelle stesse vie, degli reciproco rispetto nei venticinque anni di amici pittori scomparsi, di qualche giovane insegnamento alla Carrara. Longaretti che sta venendo su bene. Se abbiamo porta i suoi vaganti, le sue madri, le sue tempo arriviamo fino all’Accademia, il religiosissime nature morte in ogni parte del posto dove ha trascorso una lunga parte mondo, ma il luogo dove torna sempre con della propria vita, dirigendola dal 1953 al impazienza è la cittadella che ormai ha 1978. Parlando di quel periodo un po’ la eletto a patria sentimentale. Oggi, a oltre voce si incrina, forse il rimpianto di anni novant’anni, ne è quasi diventato un sim- pieni di ardore. Ma prima dell’Accademia e bolo e la gente lo saluta con un misto di delle centinaia di ragazzi che hanno lavo- venerazione e sorpresa. Perché lui, il pitto- rato con lui, Trento ha trascorso il tempo re di Bergamo, dopo averti invitato a cola- della sua formazione a Milano. zione e riso e raccontato qualche vecchia Il professore di disegno delle scuole di storia, a un certo punto si alza, prende il avviamento aveva fatto chiamare suo padre cappello e dice, devo andare, ho un qua- per dirgli che il ragazzo doveva a ogni dro sul cavalletto da finire per domani. 7 Volume LONGARETTI.qxd:interno pagine Longaretti 29-09-2009 12:52 Pagina 8 La figura materna tra sacralità e coraggio Uno dei tratti caratteristici del lavoro di garettiane sfoderano una nuova qualità, il Longaretti, anche quando utilizza l’acquarello, coraggio. Hanno volti disperati, sembrano tra- strumento più liquido e immediato dell’olio, è la scinate nella tempesta verso orizzonti che non forza impalpabile di una illuminazione poetica conoscono, ma difendono i propri figli con le che rimanda ai grandi temi della vita umana. unghie. Negli anni Ottanta le madri hanno Certe immagini fanno parte dell’esperienza assunto atteggiamenti e colori più morbidi e su sensibile, riguardano cioè il semplice nostro questo ha di certo contato il trascorrere del essere nel mondo.