CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI MEDIANTE COSTITUZIONE DI UFFICIO COMUNE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

N.19 Del 28-07-2014 ORIGINALE OGGETTO: DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI MEDIANTE COSTITUZIONE DI UN UFFICIO COMUNE TRA I COMUNI DI , , CASTELNUOVO BOCCA D'ADDA, , , , E . ART. 14 D.L. N. 78/2010 E S.M.I."

L’anno duemilaquattordici, il giorno 28 del mese di Luglio alle ore 21:00, nella sala consiliare del Comune di San Rocco al Porto, in seguito ad invito scritto diramato a tutti i Sindaci, si è tenuta la conferenza dei Sindaci di cui alla convenzione per lo svolgimento associato di funzioni comunali mediante costituzione di un ufficio comune:

Si esegue l'appello dei signori membri con il seguente risultato:

Comune di Sindaco Delegato Presente Assente MAZZOCCHI San Rocco al Porto X PASQUALE Castelnuovo Bocca SCHIAVI MARCELLO X d'Adda Caselle Landi BIANCHI PIERO LUIGI X CIGOLINI San Fiorano GHIDELLI MARIO X EMANUELA Meleti ROCCA MARIO X Cornovecchio BRAGALINI GIUSEPPE X SANTANTONIO Maccastorna ROCCA MARIO X FABRIZIO Santo Stefano LODIGIANI X Lodigiano MASSIMILIANO È invitato il Coordinamento collegiale Segretario Comunale MARANO ANGELINA X Segretario Comunale CARAVELLA NICOLA X Segretario Comunale FAIELLO MARCELLO X Assume la Presidenza il sig. MAZZOCCHI PASQUALE.

Il Presidente constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita la conferenza a trattare l'oggetto sopra indicato.

N. 2 - Determinazioni in merito alla convenzione per lo svolgimento associato di funzioni comunali mediante costituzione di un ufficio comune tra i comuni di San Rocco al Porto, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cornovecchio, Maccastorna, Meleti, San Fiorano e Santo Stefano Lodigiano. Art. 14 D.L. n. 78/2010 e s.m.i.”

Il Sindaco di Meleti ricorda che tre Comuni della gestione hanno espresso la volontà di recedere dalla convenzione.

Il Sindaco di Castelnuovo Bocca d’Adda fa presente che nella riunione informale dei Sindaci tenutasi alla verso la metà di giugno si era convenuto di decidere a breve in merito alle modalità di prosecuzione della gestione associata. Non tutte le amministrazioni hanno dato la loro risposta. I comuni di Castelnuovo, Meleti e Maccastorna hanno espresso la loro volontà convinti di poter realizzare a breve una gestione associata dei tre comuni ritenendo di possedere i requisiti in relazione al numero di abitanti e di avere la possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati dal legislatore. Intendono quindi mantenere la loro decisione, essendo quasi pronti gli atti di convenzionamento da sottoporre ai consigli comunali. Risulta essere molto più semplice partire con gestioni associate di pochi Enti, con realtà comunali limitrofe che già collaborano in modo vivo in alcuni servizi si riuscirà, ottimizzando la loro gestione, a raggiungere le economie che il legislatore richiede. Inizialmente il nostro obiettivo non è quello di trovare grandi risparmi, ma trovare le sinergie che permettano di dare al cittadino un servizio di qualità. La possibilità di avere stessi regolamenti o lo stesso PGT, consente ai collaboratori di muoversi in modo agile su tre Enti. Queste le motivazioni di fondo che ci hanno indotto a prendere la decisione di recedere.

Il Sindaco di Caselle Landi prende la parola per ribadire che il progetto che si stava costruendo era un grande progetto. Non è andato male perché non siamo riusciti a costruirlo o perché ci abbiamo messo molto tempo. L’organizzazione da gestire era grande, ci sono state delle scelte che hanno portato anche delle tensioni in termini di personale, perché il futuro avrebbe visto un ridimensionamento dei costi e delle funzioni del personale, e quindi anche del futuro del personale. La situazione di una gestione associata significativa che ha strutture e settori con responsabili, crea sicuramente disagi perché tutti noi abbiamo bravo personale, ma ci mancano delle strutture tipo i vigili e l’ufficio tecnico. Convenzioni così piccole avrebbero potuto procedere con le convenzioni che già erano in atto. Il nostro era un progetto territoriale, una cosa completamente diversa, con progetti territoriali che sono venuti meno forse perché alcuni Sindaci erano in una fase di chiusura del proprio mandato, ci sono state anche delle difficoltà nelle relazioni tra i Sindaci. E’ andata cos. Se il territorio si vorrà unire per piccole parti lo faccia, è ovvio che il risultato deve tendere oltre (27) perché i temi più importanti non riguardano la gestione interna del proprio ente, riguardano quella esterna, riguardano risposte ai nostri cittadini e allora scuola, rete sociale non si fanno in tre comuni, si fanno in 10 o 12, bisogna trovare il modo, un margine di relazione per i servizi. Bisognerà trovare una dimensione di rete ottimale che possa stare in piedi sotto il profilo pubblico e sotto il profilo di mercato, se non c‘è il mercato nessuno arriva a gestire, se non c’è il pubblico che crea il bacino, nessun privato può pensare di venire qui. Con consapevolezza dico che abbiamo perso una occasione, anche se sono uno dei sindaci che in questo progetto ha portato delle difficolta, delle obiezioni. Ho risposto al sindaco di San Rocco che sarei rimasto in questa cordata. Credo che ogni amministrazione, in piena autonomia faccia la propria scelta, credo che ogni amministrazione debba provvedere al pagamento degli oneri di gestione che ne sono derivati.

Il Sindaco di San Rocco al Porto afferma che da parte sua, pur essendo inesperto nella questione gestione associata, ha cercato di coinvolgere i Comuni, ma è apparso subito chiaro che da parte di alcuni c’era la volontà di non proseguire. Il progetto era molto ambizioso ma è parso che i Sindaci non ci credessero fino in fondo.

Il Sindaco di Castelnuovo fa presente che purtroppo non c’è nessun Segretario comunale del coordinamento per alcune informazioni, chiede se nella gestione associata di cui si parla ci fosse la possibilità di procedere negli step di aggregazione delle funzioni previsti dalla legge, non conoscendo i pregressi.

Il Sindaco di Caselle Landi chiarisce che il progetto era già tutto pronto, anche la ridistribuzione del personale. Probabilmente vi era la necessità di guardare con una maggiore attenzione o elasticità a problematiche interne ad alcune realtà. Dopo di che ci siamo veramente spaccati, c’è stato un errore di valutazione (34), sono state fatte azioni senza tener conto del futuro del territorio. Oggi continuiamo in questo errore. Queste sono mie valutazioni. Credo che oggi per come si sta componendo il territorio, qualche difficoltà l’avremo. Comunque era stato fatto il progetto con nomi e cognomi degli staff che erano ormai in via di definizione, in quella sede se i Sindaci invece di dire no, anche motivati, avessero detto di sì, oggi probabilmente i dipendenti la struttura dovevano realizzarla, e quindi oggi saremo stati con tutte le funzioni già in avvio.

Il sindaco di Meleti ribadisce che per circa un anno non si è conclusa alcuna convenzione, anche per le cose più semplici come invece è stato fatto dalla convenzione di Maleo.

Il Sindaco di Caselle ribadisce che il percorso si stava costruendo intorno al progetto complessivo, alcune funzioni erano partite come ad esempio quella più evidente dei vigili, avevo la possibilità del tecnico. Questo è un progetto serio, magari difficile da realizzare, in relazione alla domanda del Sindaco di Castelnuovo, se avessimo avuto il coraggio di dire di si, noi oggi avremmo tutte le funzioni (37).

Il Sindaco di Santo Stefano Lodigiano fa presente che dal punto vista politico quando si è in più persone non è facile trovare la quadra, anche se le idee sono belle. La mia idea originaria era: il territorio si esprime da in giù, facendo l’esempio più semplice: lo sportello unico che c’è a Codogno raggruppa diversi comuni, di fatto dà un ottimo servizio e costa pochissimo. La città di Codogno però non fa il capofila, non ha vocazione per essere il capoluogo del basso lodigiano, altrimenti avremmo risolto il problema. La mia preoccupazione è per il futuro del nostro territorio che in mancanza della Provincia sarà fatto di tanti piccoli raggruppamenti che non conteranno niente. In ogni realtà è ancora forte il campanilismo per cui non siamo riusciti a trovare una quadra. Prima di arrivare all’aspetto della gestione del personale, non abbiamo trovato accordo su nessun aspetto politico. Tutte le volte che c’era un problema politico: la scuola, i vigili, il tecnico e si raggiungeva un equilibrio politico in sede di conferenza dei sindaci, il giorno dopo veniva smentito, perché le situazioni quando si riportano nei propri comuni, con le situazioni esistenti veniva contradetto subito (43). Quante volte abbiamo sottoscritto, non tante, un documento che doveva girare provincia e regione, il giorno dopo arrivava la smentita di uno o dell’altro o dell’altro. Questo dal punto di vista politico. Anch’io faccio il mea culpa perché dal punto di vista politico non siamo riusciti a dare un progetto. Il progetto c’è, non siamo riusciti a farlo partire in tre anni. Poi c’è l’aspetto organizzativo: non è stato facile, sulla carta era tutto …, applicandolo saltavano fuori delle situazioni un po’ discutibili. Oggi la realtà è un po’ diversa anche se la preoccupazione per noi amministratori nel futuro deve essere ben chiara, cosa conterà il basso lodigiano da settembre in poi? Scuola, trasporti, sanità, ospedali … Per il futuro partiamo da zero, chiudere con un meccanismo che è stato perverso e ci ha portati a non concludere nulla, se non a litigare. Chiudere questo meccanismo di sette/otto comuni e ripartire da zero altrimenti non ne veniamo più fuori.

Il Sindaco di Cornovecchio si dice d’accordo anche se questo si poteva fare qualche settimana prima, quando ci fu una riunione informale di Sindaci a Santo Stefano e la gestione associata non era ancora sciolta e poi si sono lette certe dichiarazioni sul giornale. Ognuno va dove vuole e non se ne parla più.

Il Sindaco di Meleti afferma che mettere insieme questi comuni non era facile, chi conta nelle nostre piccole comunità sono quelli che si siedono dietro le scrivanie e quindi il fatto di dover procedere per step, non pregiudica assolutamente il fatto che si possano incrementare le gestioni.

Il Sindaco di Santo Stefano Lodigiano asserisce che forse la gestione associata è partita male essendo partita con i dipendenti, bisognava partire con gli obiettivi, i dipendenti arrivano in un secondo tempo, noi partendo con i dipendenti ci siamo incasinati subito e da li non siamo venuti fuori (51).

Il rappresentante di San Fiorano, premette che l’ultima arrivata e quindi non è coscienza dei fatti avvenuti prima, non si discute sulla validità del progetto si discute sul fatto con comuni diversi con diverse problematiche è più facile fare convenzioni più piccole. Noi come comune abbiamo chiesto l’adesione a Maleo ma ancora non siamo arrivati a niente, stiamo cercando di capire a cosa andiamo incontro.

Il Sindaco di Cornovecchio anticipa che al momento non sa dire con chi andrà o cosa farà il suo ente, ha avuto contatti con diversi comuni, valuterà dopo lo scioglimento di questa gestione. Certamente non è positivo leggere sul giornale che alcuni stanno facendo la convenzione tagliando fuori gli altri, quindi c’è poco da dire.

II Sindaco di Caselle Landi e interviene per chiedere conferma della volontà dello scioglimento della convenzione in atto.

Il sindaco di Santo Stefano Lodigiano chiede ai comuni di Cornovecchio e San Fiorano se abbiano intenzione di rimanere nella convenzione.

Il Rappresentante di San Fiorano ribadisce ha l’ente sta prendendo decisioni sulla base di quanto emerso dalla riunione promossa da Santo Stefano Lodigiano con formazione della convenzione di , San Rocco, Santo Stefano e Caselle Landi. Se nella riunione non fossero emerse queste decisioni probabilmente San Fiorano sarebbe potuto restare, ora si sta valutando, dopo quella riunione sono emerse certe difficoltà.

Il Sindaco di Castelnuovo chiede di conoscere cosa fosse la riunione di Santo Stefano.

Il Sindaco di Santo Stefano precisa che era una riunione per definire il da farsi, tre comuni escono, hanno fatto la loro scelta, rimangono i tre comuni gestiti dalla Marano (segretario comunale) e tre comuni non gestiti dalla Marano. È arrivato il comune di Guardamiglio che ha sciolto con : si può ragionare con Guardamiglio? va bene, io non ho problemi.

Il Sindaco di Casella Landi fa presente che non era conoscenza di quanto emerso nella riunione di cui sui parla, lui ha sempre detto di restare con San Rocco, se ci sono ancora perplessità allora è il caso di sciogliere la convenzione, così ogni ente è libero di assumere le sue decisioni.

LA CONFERENZA DEI SINDACI

Premesso che in data 7 maggio 2013 è stata sottoscritta la convenzione in atto per lo svolgimento associato di funzioni comunali mediante costituzione di un ufficio comune tra i comuni di San Rocco al Porto, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cornovecchio, Maccastorna, Meleti, San Fiorano e Santo Stefano Lodigiano, Art. 14 D.L. n. 78/2010 e s.m.i. individuando quale Comune referente il Comune di San Rocco al Porto;

Viste le note:

- del Comune di Meleti prot. 1729 del 24/06/2014 pervenuta il 24/06/2014, prot. 4098 - del Comune di Castelnuovo Bocca d’Adda prot. 1835 del 23/06/2014 pervenuta il 25/06/2014, prot. 4115 - del Comune di Maccastorna prot. 757 del 25/06/2014 pervenuta il 25/06/2014, prot. 4123 con le quali i rispettivi sindaci comunicano la volontà di procedere allo scioglimento/recesso della convenzione di cui in premessa;

Accertato che:

- l’art. 7 della convenzione definisce la durata della convenzione dalla sua sottoscrizione sino al 31/12/2015;

- l’art. 12 della convenzione prevede: § al comma 1 la possibilità che “prima della scadenza stabilita all’articolo 7, ciascuno degli Enti stipulanti ha facoltà di recedere dalla presente convenzione per motivate ragioni di pubblico interesse, fatte salve le obbligazioni in essere, sempre che il recesso non determini condizione di mancato conseguimento dei livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, così come previste dal Decreto del Ministro dell’interno di cui al comma 31bis dell’articolo 14 del d.l. 78/2010 convertito con legge 122/2010.” § al comma 2 “In tale caso il recedente deve darne comunicazione scritta agli altri Enti, i quali ne prendono atto determinando la risoluzione della convenzione, ovvero il suo mantenimento a compagine modificata” § al comma 3 “La risoluzione della convenzione, con conseguente cessazione delle obbligazioni da essa derivanti, può avvenire anche nei seguenti casi: a. per intervenuto accordo, formalizzato con deliberazione dei Consigli Comunali di tutti gli Enti stipulanti; b. nel caso in cui tutti gli Enti stipulanti costituiscano tra loro, o con altri, una Unione di Comuni per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi oggetto della presente convenzione. In tal caso la risoluzione della convenzione ha effetto dall’avvio della gestione operativa dell’ente, come da deliberazione degli organi competenti.”

Considerato che a norma dell’art 8, comma 8 della convenzione “La Conferenza si riunisce su disposizione del Presidente. Le sedute della Conferenza sono valide quando intervengano almeno 6/9 dei suoi componenti. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei componenti.”;

Constatato che ai sensi dell’art. 3 della convenzione le finalità correlate al conseguimento di obiettivi di economicità, efficienza ed efficacia erano : a. il miglioramento complessivo dei servizi all’utenza nel territorio degli enti associati, b. il potenziamento delle opportunità in favore dei cittadini residenti; c. un sempre maggiore interscambio di informazioni tra i Comuni stessi e con i soggetti esterni; d. la ricerca di economie di scala nella gestione; e. lo sviluppo di una cultura organizzativa comune tra le organizzazioni degli enti aderenti, al fine di favorire la successiva evoluzione verso modelli associativi più avanzati; f. la progressiva ricerca di omogeneizzazione dei procedimenti amministrativi e delle procedure operative interne, nonché dei sistemi ICT di supporto e che la gestione associata ha evidenziato molte criticità, in particolare legate a quanto definito ai punti e) ed f) che hanno di fatto impedito la possibilità del conseguimento degli obiettivi fissati;

Rammentato che evidenze della crisi si sono avute fin dal 10/12/2013 quando, in occasione della Conferenza dei sindaci, in cui era all’ODG. l’approvazione dei provvedimenti necessari per rendere operativa la convenzione, a decorrere dal gennaio 2014, i Sindaci di Caselle Landi e Santo Stefano Lodigiano abbandonarono l’aula lamentando il mancato raggiungimento di molti degli obiettivi attesi nell’ambito della realizzazione del progetto della gestione associata delle funzioni comunali: gestione dell’asilo di Cornovecchio, Direzione didattica per i comuni associati, carenza di personale sofferta dal suo comune, fallimento del tentativo di convenzionare il servizio anagrafe con San Rocco ( cfr Verbale della Conferenza dei Sindaci del 10/12/2013);

Uditi gli interventi dei Sindaci;

Preso atto della volontà di recesso dei comuni di Castelnuovo Bocca d’Adda, Meleti e Maccastorna e dei presenti di sciogliere la convenzione in atto;

Ritenuto di provvedere in merito;

Con voti unanimi, favorevoli, resi per alzata di mano

DELIBERA

1) di approvare la narrativa che precede, qui intesa integralmente riportata;

2) di prendere atto della volontà di recesso dei comuni di Castelnuovo Bocca d’Adda, Meleti e Maccastorna con le motivazioni espresse dal sindaco del comune di Castelnuovo Bocca d’Adda di cui in premessa;

3) di sciogliere anticipatamente e con effetto dal 31 luglio prossimo la convenzione per lo svolgimento associato di funzioni comunali mediante costituzione di un ufficio comune tra i comuni di San Rocco al Porto, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cornovecchio, Maccastorna, Meleti, San Fiorano e Santo Stefano Lodigiano per intervenuto accordo, mandando a tutti gli Enti stipulanti la formalizzazione della decisione, con deliberazione dei Consigli Comunali;

4) i Sindaci si impegnano a formulare nel più breve tempo possibile e comunque non oltre trenta giorni nuove proposte di gestione associata.

La lettura e l'approvazione del presente verbale vengono rimesse alla prossima riunione.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE MAZZOCCHI PASQUALE VERONESI ORNELLA