ITINERARIO 2 di quota, sono fra le più belle ed tratta di un imponente edificio reli- ITINERARIO 3 MONDOVÌ: ALLA SCOPERTA DELLE VALLI MONREGALESI importanti d’Italia e si caratteriz- gioso dedicato alla Vergine e fatto BOVES: LE VALLI VERMENAGNA E PESIO Caratteristiche dell’itinerario: zano per le grandiose dimensioni costruire dal Duca di Savoia Carlo Caratteristiche dell’itinerario: Il Cuneese Lunghezza del percorso: 72 km ambientali. Emanuele I nel 1596. Esso vanta Lunghezza del percorso: 121 km Durata: mezza giornata Da Bossea si prosegue la disce- la cupola ellittica più grande al Durata: mezza giornata itinerari Periodo consigliato: da giugno a ottobre sa lungo la SP232 attraversando mondo la cui volta è grande 6042 Periodo consigliato: da maggio a ottobre Tipologia di strade da percorrere: Corsaglia dopo la quale inizia un mq ed è interamente affrescata a Tipologia di strade da percorrere: mototuristici strade asfaltate - extraurbane - panoramiche tracciato misto veloce divertentis- tema mariano. strade asfaltate - extraurbane - panoramiche simo che accompagna all’abitato Dalla Piazza Carlo Emanuele I si Partenza dall’antico borgo di Piaz- stico del Mondolè Ski che offre di Monastero Vasco, dove alla torna sulla strada provinciale e si A Boves imboccare Corso Bisalta ITINERARIO 1 za Maggiore a Mondovì dove è agli amanti della neve oltre 120 rotonda si prende la seconda usci- svolta a destra prendendo la Stra- in direzione Madonna dei Boschi e MONDOVÌ: LA VALLE TANARO E LA LANGA CEBANA in funzione la funicolare che già km di piste. Da qui, accolti dalla ta che porta a Vicoforte. Raggiun- da panoramica delle Cappelle che svoltare a destra in Via Cerati; di Caratteristiche dell’itinerario: nell’Ottocento collegava la parte imponente ed affascinante figura gere il Santuario Basilica Regina conduce fino a Mondovì Piazza. qui in mezzo ai boschi di castagno Lunghezza del percorso: 138 km bassa della città (Breo) con quella del Monte Mondolè, si prosegue Montis Regalis per la visita: si ci si inerpica su una ripidissima Durata: una giornata alta (Piazza). Circondato da portici fino a dove finisce la strada in lo- strada che porta dopo 4,8 km dal- Periodo consigliato: da maggio a ottobre e antichi palazzi, il borgo di Piazza calità Malanotte. Si tratta forse la partenza al Colletto del Moro Tipologia di strade da percorrere: offre numerosi spunti di visita: la del punto panoramico più affasci- per poi scendere fino alla SS20 La Valle Pesio si strade asfaltate - extraurbane - panoramiche Chiesa della Missione che al suo nante della provincia di Cuneo da della Valle Vermenagna. Di qui si contraddistingue per la bellezza e interno contiene un capolavoro cui si vede tutto l’arco alpino fino scende fino all’abitato di Robilante l’estensione dei boschi nonché per dell’arte barocca di Andrea Pozzo, al Monte Rosa… qui una sosta è dove, dopo un lungo rettilineo, si la varietà della flora e della fauna il Museo della Ceramica, produzio- d’obbligo! percorre una divertente strada con protetti dall’istituzione del Parco Uscire da Mondovì in care la SP101 fino Pamparato. In mezzo ai boschi di ne tipica della zona monregalese, Quindi si riscende di un paio di veloci curvoni. Continuando lungo Naturale del Marguareis. Im- direzione di Vicoforte a Ceva, attraversare la cittadina Valcasotto si incontra il Castello e il palazzo del Vescovado, antica- chilometri e si svolta in direzione la strada statale si sale attraverso mersa nel verde dei castagni, dei percorrendo, dal rione di e alla rotonda prendere la prima Reale dei Savoia, residenza estiva mente sede dell’università. Presso della Valle Corsaglia e si imbocca la Valle Vermenagna e si giunge faggi e degli abeti all’interno del Piazza, Via Santa Croce uscita e immettersi sulla SP225: sabauda prediletta da Carlo Alber- il giardino del Belvedere, dove si la discesa del Colle del Prel che a Vernante, sosta obbligatoria Parco, la Certosa di Pesio è stata e la “Strada delle Cap- dopo aver attraversato la località to e da Vittorio Emanuele II. erge l’imponente Torre medievale porta in Valle Corsaglia e arriva per i murales dipinti sulle case Foto Ufficio Turistico di Chiusa Pesio fondata da San Brunone nel 1173: pelle” che porta fino al San Bernardino, si prosegue verso A Pamparato, grazioso borgo dei Bressani, si gode di uno splen- in località Fontane, dopo avere del paese e dedicati a Pinocchio: oggi è un importante centro spi- Santuario di Vicofor- Priero lungo la SP430 (dove svetta montano, è d’obbligo fare una tap- dido panorama sulla pianura e sul- attraversato su una stretta stradi- sono stati realizzati seguendo gli rituale visitabile al pubblico. Dal te. Si tratta di cappel- la torre medievale) fino a raggiun- pa per acquistare le paste di meliga la Langa monregalese. na asfaltata affascinanti boschi e schizzi originali di Attilio Mussi- piazzale del parcheggio è possibile le ottocentesche re- gere Montezemolo: capitale del prodotte artigianalmente e degu- Uscire da Mondovì in direzione no, il primo illustratore del libro di Guerra Mondiale o della proseguire sulla sinistra ed entrare alizzate per tracciare miele posta in cima al colle che stare la polenta saracena. Da Pam- di Villanova percorrendo la SP5, Collodi. Dopo ampi curvoni si arri- Via del Sale. nel Parco Naturale del Marguareis un percorso di fede e rappresenta il punto di incontro tra parato, passando per Roburent e attraversare l’abitato di Villanova va a Limone Piemonte, il centro Tornando indietro, si ri- percorrendo la strada stretta che di devozione mariana Piemonte e Liguria, qui la sosta è Montaldo Mondovì, si prosegue (dove si possono visitare le Grotte turistico estivo ed invernale più percorre la SS20 che at- conduce fino al Pian delle Gorre che accompagnasse il fedele nel d’obbligo, dal momento che ci si in direzione Vicoforte lungo la dei Dossi) e alla rotonda prendere importante delle Alpi Marittime: traversa tutta la Valle Var- (m 1044). Qui presso il rifugio è pos- tragitto da Mondovì al Santua- arriva dopo 4 km di percorso misto SP35 fino al bivio che, svoltando la seconda uscita imboccando la sorto come stazione sciistica all’i- menagna; alla rotonda nei sibile sostare per un buon pranzo a rio, imponente edificio religioso veloce e divertente che poi prose- a sinistra, porta in località Moline SP37 in direzione di Frabosa Sot- nizio del Novecento, offre con la pressi di Roccavione si base di polenta e anche pernottare dedicato alla Vergine e fatto co- gue sulla SP661 fino a Pedaggera e scende fino alla SS28 nei pressi tana in Valle Maudagna: la strada Riserva Bianca oltre 80 km di piste prende la prima uscita im- godendo dello splendido panora- struire dal Duca di Savoia Carlo per poi svoltare a sinistra e pro- del Santuario di Vicoforte. si snoda veloce con ampi curvoni da discesa con impianti all’avan- boccando la Via Provinciale ma del massiccio del Marguareis Emanuele I nel 1596 con la cupola seguire in direzione di Ceva lungo Per tornare a Mondovì continuare fino a Frabosa, raggiunta la quale guardia. Dopo aver percorso larghi di Boves; dopo aver attraver- (m 2651). Si scende percorrendo ellittica più grande al mondo. Alla la SP54. Attraversare il centro di sulla SS28 che porta nel centro di si prosegue in direzione Artesina e divertenti tornanti si arriva fino sato Fontanelle, si prosegue nuovamente la Strada Provinciale rotonda di Vicoforte prendere la Ceva e imboccare la SS28 in dire- Mondovì nel rione di Breo. e Prato Nevoso, dove la strada al confine con la Francia alle por- lungo la SP21 fino a Boves e della Valle Pesio fino al bivio (a prima uscita, continuare lungo la zione di Garessio. Dopo la visita Qui si può visitare la Chiesa di San diventa un misto molto diverten- te del tunnel del Colle di Tenda (m poi si continua in direzione di sinistra) per Pradeboni: dopo SS28, attraversare San Michele al borgo medievale e al Santuario Pietro e Paolo, con la facciata ba- te: anche qui ci si può concedere 1871). Qui si svolta a destra in dire- Peveragno e di Chiusa Pe- una divertente salita ricca di Mondovì e continuare fino al bivio di Valsorda, si prosegue in direzio- rocca e il “Moro” (automa che bat- una sosta per visitare le grotte del zione Panice Soprana, superata la sio dove si imbocca la SP42 tornanti si scende a Peveragno per Mombasiglio: svoltare a de- ne di Pamparato lungo la SP178 te le ore), e poi prendere la nuova Caudano. quale si sale attraverso una stra- della Valle Pesio per salire in e da qui si ritorna a Boves dopo stra e raggiungere dopo circa 3 km salendo fino alla Colla di Casotto funicolare che porta a Piazza, la Al bivio Artesina-Prato Nevoso da stretta con tornanti altrettanto direzione della Certosa di Pe- 121 km dalla partenza. il Castello situato nel borgo storico (m 1381): da qui si scende, parte più alta di Mondovì che ac- svoltare a sinistra in direzione di stretti che porta a quota 1890 m, sio passando per le località di di Mombasiglio, in una zona pano- passando per Valcasotto, fino a coglie edifici medievali. Prato Nevoso. Dopo una serie di impressionanti rocce chiamate “i dopo 35,5 km dalla partenza. Qui Vigna e San Bartolomeo, attra- ramica. Nel 1796 vi alloggiarono le curve e tornanti si arriverà alla Denti della Vecchia”. il motociclista viene accolto da un verso una vivace strada di valle. armate napoleoniche e oggi è alle- partenza degli impianti di risalita Da qui si prosegue fino a Bossea panorama stupendo nel verde dei Chiusa Pesio accoglie i visita- stito il Museo Bonaparte. di Prato Nevoso (m 1620) che dove ci si può concedere una pau- pascoli alpini e per chi ha le ruote tori nel caratteristico centro sto- Uscire da Mombasiglio e imboc- fa parte del comprensorio scii- sa per scoprire le Grotte: a 836 m artigliate inizia il divertimento alla rico, dove si trova il Museo della itinerario 1 itinerario 2 scoperta dei fortini della Seconda Regia Fabbrica di Vetri e Cristalli. itinerario 3

ITINERARIO 4 della Maddalena (m 1996) dove di Demonte e dopo Sambuco, in ITINERARIO 5 di Luigi Mallè. insieme a Casteldelfino e Ponte- ITINERARIO 6 sale sulla Colletta di per Chiesa della Collegiata rappre- CARAGLIO: LE VALLI GRANA, GESSO E STURA è d’obbligo fermarsi per fotografa- località Pianche, si può svoltare CUNEO: LE VALLI GRANA, MAIRA E VARAITA In Valle Maira si parla la lingua chianale, faceva parte dell’antica : ATTRAVERSO LA VALLE poi scendere fino a Barge. senta il passaggio dall’arte gotica Caratteristiche dell’itinerario: re lo splendido lago alpino. Qui si a destra e salire fino alla località Caratteristiche dell’itinerario: occitanica, che qui conserva sono- Castellata, storica aggregazione Caratteristiche dell’itinerario: Uscendo da Barge, nei pressi del- medievale all’arte rinascimentale Lunghezza del percorso: 191 km trova la stele che comme- Bagni di Vinadio per concedersi Lunghezza del percorso: 201 km rità trobadoriche e lungo la strada alpina al Delfinato francese, con- Lunghezza del percorso: 91 km la località San Martino, si svolta a e barocca. Con una breve devia- Durata: una giornata mora le imprese di Fausto una lunga e rilassante pausa alle Durata: una giornata che risale la valle si incontrano sente di visitare l’omonimo borgo Durata: mezza giornata destra in direzione di Envie per rag- zione di 9 km si può raggiungere Periodo consigliato: da giugno a ottobre Coppi e il curioso cilindro Terme. Periodo consigliato: numerose locande occitane, che montano, con le sue antiche meri- Periodo consigliato: da maggio a ottobre giungere Revello e poi proseguire l’Abbazia cistercense di Staffar- Tipologia di strade da percorrere: bronzeo dedicato a Tazio Nuovamente in sella alla moto, da giugno a ottobre offrono ospitalità e ristorazione, diane affrescate su edifici religiosi Tipologia di strade da percorrere: in direzione di Saluzzo. Revello ci da, capolavoro dell’arte religiosa strade asfaltate - extraurbane - panoramiche Nuvolari che percorse il si scende fino a raggiungere la Tipologia di strade da percorrere: con menù ispirati alla tradizione e case. strade asfaltate - extraurbane - panoramiche regala alcuni capolavori d’arte: la medievale, considerato uno dei più tragitto Cuneo – Colle SS21 che ci porta a Vinadio: qui, strade asfaltate - extraurbane occitana. Da Dronero si imbocca la Tornati a Casteldelfino si riprende Cappella Marchionale all’interno importanti monumenti di architet- Da Caraglio si imbocca la stra- salendo per il Colle d’Esischie e della Maddalena ai 103 svoltando a destra, è possibile panoramiche SP 422, una strada panoramica che la SP 105 e si raggiungono Ponte- La città di Saluzzo è stata capitale re pianoro verdeggiante da dove del palazzo comunale ci ricorda le tura religiosa del Piemonte. da provinciale che risale la Valle poi si svolta a sinistra per il Colle km/h su strade sterrate: il re- percorre l’antica strada militare risale tutta la Valle Maira; supera- chianale e Chianale, annoverato di un antico e potente marchesato nasce il fiume Po e il Pian della figure degli ultimi marchesi vissu- Grana attraversando i paesi di di Valcavera che conduce in Val- cord è tutt’ora imbattuto! In Valle (asfaltata) che si snoda lungo il fiu- to il bivio per Stroppo, si svolta a fra i “Borghi più Belli d’Italia” per ed é riuscita a conservare il suo Regina, poco più a valle, è altret- ti all’inizio del ‘500, l’imponente Valgrana, Monterosso Grana le Stura passando per il Colle dei Stura si può abbandonare la moto- me Stura. Arrivati al bivio per Fe- destra per percorrere la tortuosa la sua architettura alpina, il ponte magnifico centro storico medieva- tanto scenografico. Siamo, infatti, (qui si può deviare a destra per Morti o Fauniera: qui, a 2481 m, cicletta per sostare e degustare i stiona, si svolta a destra e si sale strada che porta a Elva, percorso romanico e le antiche chiese. Tra le, dominato dal profilo del Monvi- all’interno del Parco del Po Cu- Sancto Lucio e visitare il Museo vale la pena fermarsi per ammirare “crouzet” (tipica pasta simile alle verso il Colle della Madonna misto strettissimo ma affascinane. le meraviglie della Valle Varaita so. Si può salire in motocicletta fino neese, che vanta una ricchissima Etnografico dedicato alle tradizioni la statua dedicata a Marco Panta- orecchiette), l’ “oula al fourn” (mi- del Colletto (m 1304) che collega La piccola località conserva l’anti- si contemplano anche specialità alla Castiglia, che domina la città, gamma di ambienti naturali grazie provenzali), Pradleves fino a Ca- ni, a ricordo delle entusiasmanti nistra cotta nel forno in un’olla) e la Valle Stura alla Valle Gesso e ca chiesa di Santa Maria Assunta, gastronomiche come le “ravioles”, e qui parcheggiare per proseguire alla presenza dell’acqua. A Cris- stelmagno (m 1661) dove nel pe- imprese di un atleta molto amato l’agnello sambucano, allevato in porta a Valdieri. Il percorso è vi- considerata un gioiello della pittu- gnocchi di forma allungata conditi a piedi lungo le antiche stradine. solo vale la pena visitare il San- riodo estivo è aperto l’antico San- dal pubblico. Si scende quindi per il valle, ottimo al forno. La pecora vace, ricco di tornanti in ascesa e ra gotica, con l’abside interamente con panna e burro, e i gustosi “tu- Lungo il percorso si incontreranno tuario di San Chiaffredo, patrono tuario di San Magno. In è la protagonista dell’E- in discesa. A Valdieri ci si immet- affrescata dal pittore fiammingo min del Mel”, formaggette fresche la Torre Civica, la Chiesa di San dell’antico marchesato di Saluzzo, vallata è d’obbligo con- comuseo della Pastorizia te sulla SP22 e la si percorre fino al Hans Clemer, attivo alla fine del prodotte a Melle. Giovanni, il Museo Civico Casa Ca- mentre a , nel periodo cedersi una sosta gastro- a Pietraporzio in frazione bivio dove si svolta a sinistra per Foto Allione Busca ’400. Risalendo la valle si raggiunge vassa e infine la Cattedrale. estivo, è visitabile Balma Boves, nomica per assaggiare Pontebernardo. A Vinadio è salire e, dopo qualche tornante, infine il Colle dell’Agnello (m Uscire da Saluzzo in direzione della caratteristico insediamento rica- i tipici gnocchi conditi raggiungere Entracque, centro di 2748 slm), il terzo colle d’Europa Valle Po e al bivio seguire la di- vato nell’anfratto della roccia che con il Castelmagno, for- vacanza estiva ed invernale nel L’itinerario parte da per altezza, “scalato” più volte rezione , Gambasca, rappresenta un microcosmo agri- maggio D.O.P. d’alpeggio cuore del Parco Naturale delle Cuneo (m 534 slm), capoluogo del- dai corridori del Giro d’Italia e Sanfront, attraversare Paesana e colo e funzionale perfettamente prodotto in alta valle. Alpi Marittime. Qui si visita il la “provincia Granda”, dove, pas- Museo della Seta, ha l’a- del Tour de France. Qui ci si trova e al Pian della Regina pro- conservato. Nei primi venti chilome- Centro Faunistico Uomini e Lupi: seggiando sotto i portici medievali spetto di una dimora for- alle prese con un percorso misto seguire ancora fino a raggiungere Scendere in direzione di Paesana Foto C.M. Valli del Monviso tri la strada procede con è il primo centro italiano intera- del centro storico, si incontrano tificata. Tornando indietro, stretto che sale con pendenze il Pian del Re (m 2020). Ci troviamo e, dopo la frazione Calcinere, al lunghi rettilinei per poi mente dedicato alla conoscenza alcuni dei monumenti più signifi- dal centro di Caraglio si del 18% e si gode uno splendido al cospetto del “Re di pietra”, il bivio svoltare a sinistra in restringersi del lupo e il centro visita in lo- cativi della città: il Duomo, dalla segue la direzione della panorama sul Monviso, il “Re di Monviso con i suoi 3841 m slm. Via Crissolo e poi Via Tori- calità Casermette (Strada Provin- facciata neoclassica ma con inter- Valle Grana percorrendo la pietra” (m 3841 slm). Il Pian del Re è uno spettacola- no in direzione di Barge. Si ciale per San Giacomo) compren- ni barocchi; la chiesa di Sant’Am- SP 23 fino a Valgrana, dove Nei mesi estivi il colle permette de anche un’area recintata di otto brogio; il complesso della chiesa e si svolta a destra per salire l’accesso alla regione francese ettari al cui interno vivono alcuni dell’ex convento di San Francesco, lungo il colle che porta alla del Queyras. Dal Colle dell’A- Vallone dell’Arma che esemplari di lupo che è possibile sede del Museo Civico, che ancora località di Montemale, gnello si ridiscende la Valle Va- porta fino a Demonte avvistare. A Entracque c’è anche conservano le originali architetture per poi scendere fino a Dronero. Da Elva si raggiunge il Colle di raita, fino a Piasco dove qui si e poi si risale attraver- la Centrale Luigi Einaudi, il mag- medievali recentemente restaura- Vale la pena di concedersi una Sampeyre, che collega la Valle trova il Museo dell’Arpa. Da Piasco sando la Valle Stura gior impianto idroelettrico d’Ita- te. Da piazza Galimberti si imbocca sosta gastronomica a Caraglio o Maira alla Valle Varaita attraverso si prosegue fino a Costigliole Sa- lungo la SS21 che lia e uno dei maggiori in Europa. corso Soleri per uscire dalla città a Valgrana per assaggiare i tipici una splendida strada panoramica luzzo e quindi si raggiunge Busca conduce al confine Lasciandosi alle spalle Valdieri e percorrendo tutto il ponte sul fiume gnocchi al Castelmagno, oppure a ad alta quota (si toccano i 2200 m) lungo la SP 589. Si prosegue infi- di stato con la Fran- Andonno, si entra in Borgo San Stura fino alla rotonda: qui si pren- Montemale, ai piedi del castello per poi scendere fino alla località ne in direzione della località San cia situato al Colle Dalmazzo e, dopo averlo attraver- de in direzione di Caraglio, immet- arroccato, per gustare le taglia- di Sampeyre. Da qui si continua a Barnaba di Busca, dove si trova della Maddalena at- sato, si esce seguendo la SP23 che tendosi nella SP 422. Proseguendo telle al tartufo nero che cresce nei salire lungo la SP 105 fino a Ca- il kartodromo Kart Planet, tappa traversando i paesi possibile visitare (da giugno a passa per i paesi di Vignolo e Cer- in direzione della Valle Maira, poco boschi limitrofi. steldelfino: inizia qui un percorso obbligata per gli “smanettoni” e gli di Aisone, Vinadio, Sambuco, ottobre) il Forte Albertino, uno dei vasca e conduce fino a Caraglio fuori il centro di Caraglio, sulla A Dronero molti edifici, come misto con ampie curve e rettilinei amanti delle derapate che ha ospi- dopo Castelma- Pietraporzio, Bersezio e Ar- più significativi esempi di archi- dove sorge il Filatoio, una delle più sinistra si incontra il Filatoio, una il Foro Frumentario ottagonale che portano ai piedi del Colle tato per cinque volte il Campionato gno quando iniziano i tornanti che gentera. Da Demonte si procede tettura militare alpina. Si scende antiche testimonianze di archeolo- delle più antiche testimonianze di (inizio XV sec.), ricordano un Me- dell’Agnello. Una deviazione a del Mondo di Supermoto. Da qui si portano al santuario; da qui si pro- tra lunghi rettilinei e ampi curvoni precorrendo la SS21 in direzione gia industriale presente in Europa. archeologia industriale presente in dioevo fiorente. Imperdibili il ponte sinistra nel vallone di Bellino che, prosegue per raggiungere Cuneo. cede lungo una strada ancora più fino alla Barricate di Pietraporzio; Europa. merlato sul fiume Maira, il Mulino Foto Ass. Culturale Marcovaldo stretta ma di grande impatto natu- da qui la strada diventa panorami- L’edificio, che ospita mostre di della Riviera e il Museo Mallè, ralistico per la bellezza del paesag- ca e partono divertentissimi torna- arte contemporanea e un piccolo ospitato nell’elegante residenza gio. Da Castelmagno si prosegue ti che portano al pianoro del Colle itinerario 4 itinerario 5 itinerario 6