IL LAGO DI CASTEL S. VINCENZO E L’ANTICA TERRA VULTURNENSE

Le Guide di IL LAGO DI CASTEL S. VINCENZO E L’ANTICA TERRA VULTURNENSE

LE MAINARDE - IL FIUME SAN VINCENZO AL VOLTURNO - I PAESI LE TRADIZIONI - LE NOTIZIE UTILI Le Guide di altri ITINERARI

IL LAGO DI E L’ANTICA TERRA VULTURNENSE

Foto e cura del volume Tobia PAOLONE

Testi Tobia PAOLONE, Ida DI IANNI, Natalino PAONE, Federico MARAZZI, Michele RADDI, Domenico D’AGOSTINO, Luigi VISCIONE.

Direzione Editoriale Ida DI IANNI

Progetto grafico e impaginazione Tobia PAOLONE

Traduzioni Angela PITASSI Marinella DI IANNI translation.com

Referenze fotografiche Tobia Paolone, Archivio Volturnia Edizioni Missione Archeologica San Vincenzo al Volturno Natalino Paone Soprintendenza B.A.A.S. del Autorizzazione su Concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Prot. n. 7795 dell’8/10/2007

Realizzazione editoriale Volturnia Edizioni Piazza Santa Maria, 5 86072 (IS) Tel. & Fax 0865 953593 www.volturniaedizioni.com [email protected]

In collaborazione con Associazione Amici di San Vincenzo al Volturno onlus Regione Molise Assessorato al Turismo Soprintendenza Beni Archeologici del Molise

Tutti i diritti sono riservati, vietata la riproduzione anche parziale di testi, foto e disegni senza il permesso scritto dell’editore.

Finito di stampare nel mese di settembre 2009

Copyright © 2009 Volturnia Edizioni Alta Valle del Volturno - 5

S O M M A R I O

IL TERRITORIO 8 Il Lago di Castel San Vincenzo 12 Le Mainarde 16 Il Parco Nazionale d’, e Molise 18 Il Museo della Fauna Appenninica 19 Il Museo dell’Orso 20 Il Pianoro “Le Forme” 20 Il Pantano della Zittola 24 Le Sorgenti e il fiume Volturno

LE ORIGINI 28 San Vincenzo al Volturno 38 La Cripta dell’Abate Epifanio 45 Il Chronicon Vulturnense 48 L’incastellamento

I COMUNI DELLA VALLE 56 Acquaviva d’ 60 Castel San Vincenzo 66 Cerro al Volturno 71 Il castello Pandone 73 78 79 84 88 6- Sommario

92 Montenero Valcocchiara 95 Pizzone 98 101 Santa Maria Oliveto 102 L’Acquedotto augusteo 105 Il ponte Latrone 106 108 112 Castelnuovo a Volturno 114 Il rito dell’Uomo Cervo 116 118 Il Museo Civico della Zampogna 119 Il Mu.C.I.L. 119 L’artigianato della zampogna 121 La Mostra Mercato e il Festival Internazionale della Zampogna 122 La raviolata 122 I falò di San Giorgio 125 Informazioni turistiche 133 Bibliografia essenziale

Le foto del sommario: Monte Meta (T. Paolone), Eremo S. Michele Arcangelo (V. Rufo), San Vincenzo al Volturno (S. Petrocelli), Cerro al Volturno (T. Paolone), Il Pantano di Montenero (T. Paolone), La Pantomima dell’Uomo Cervo (Ass. Culturale Il Cervo), Zampognaro di Scapoli (T. Paolone), Presentazione - 7

SUGGESTIONI DI UNA TERRA ANTICA

Un cielo, una terra, una storia, un fiume. È quello che in questa guida - non una qualun- que - abbiamo cercato di condensare, mettendo in luce sì gli aspetti peculiari di un terri- torio “congiunto” nelle sue diversità dal corso del fiume Volturno, dalle malinconiche Foci (la malinconia di un paesaggio genera un sentimento indicibile alle parole) sino al suo digradare nella Piana di , ma percorrendo - in linea con la spinta emotiva che muove i testi di altri ITINERARI, di cui questa guida è figlia - anche sentieri non comu- ni ad altri prodotti del genere. Non più dunque ricerca di identità, ben chiara nella matri- ce storica e culturale impressa sin dall’anno Mille dall’opera di colonizzazione intrapre- sa dai monaci del cenobio di San Vincenzo al Volturno, ma conservazione e soprattutto spendibilità di tale identità nel groviglio di natura, storia, tradizioni, paesaggio, arte che si assommano nei 16 paesi fotografati nella guida. Fotografie a colori, nella resa e anche nella metafora di una vitalità e di un vitalismo, che sembrano far parte più del passato che del presente di queste realtà, che si offrono ancora belle e per lo più integre nelle loro fisio- nomie inconfondibili (distese su declivi, arroccate su massi rocciosi, incuneate in dolci conche, pacifiche di pianura cinta dai monti) ma sempre in attesa di venti fecondi e di parole che dicano e facciano davvero. Dalla montagna (le superbe cime delle Mainarde, con i colori sfavillanti di cieli sempre diversi e flora e fauna distinte), al fiume (il Volturno vorticoso e capriccioso, ora rigagnolo, ora possente, ora disteso), al lago (il bacino lacustre di Castel San Vincenzo e la policromia sintetica di acqua, cielo e terra), al piano (pia- nori montani, insinuati in bocche di antichi vulcani e popolati di cavalli e mucche bradi, distese urbanizzate che vanno sottrando spazi agli uli- veti), al parco (quello nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è realtà che ha garantito nel tempo la necessaria conservazione del terri- torio e dei suoi elementi). E ancora dai castelli, frutto della trasformazione nel tempo degli originari castra; alle chiese, sorte sovente in concomitanza con i castel- li e che testimoniano nelle loro sovrapposizio- ni il trascorrere di ere e gusti; ai palazzi nobilia- ri, che nella loro spesso impensabile fastosità, ove si è conservato, dicono di storie locali che si intrecciano con la storia nazionale; ai siti archeologici e alle pode- rose vestigia di civiltà (sannita, romana e medioeva- le), che attestano l’importanza strategica, economica e politica di queste terre. E le tradizioni, che permangono nella forza delle convinzioni e delle credenze, dei suoni e dei sapori. Non tutto, naturalmente, poteva essere condensato in queste pagine: l’invito è dunque a consi- derare questa guida come un punto di partenza verso un ideale itinerario di scoperta e conoscenza di questi luoghi, che ciascuno potrà costruirsi a piacimento. Suggerimenti essenziali: parcheggiare l’auto nella piazza principale, infilarsi in vicoli e vicoletti alla ricerca dell’anima del paese (un uscio chiuso o un roseto incolto dicono come un balcone fiorito), visitare la chiesa o le chiese silenziose (troverete sempre una vecchietta pronta ad aprirle), saluta- re gli anziani e chiedere loro di parlarvi della sto- ria e delle storie del luogo. Ne saprete, alla fine, più di un libro stampato. Ida Di Ianni 8- Alta Valle del Volturno

Il Lago di Castel San Vincenzo

Il bacino artificiale di Castel San Vincenzo si colloca all'interno della vallata sul cui fondo scorreva il rio Vallorio ed è delimitato, ad est, dalla catena del Monte della Rocchetta e dall'altura su cui sorge l'abitato di Castel San Vincenzo, ad ovest, dalla catena mediana di questo settore mai- nardico costituita dai Monti Castelnuovo (m. 1.251), Piana (m. 1.218), S. Michele (m. 1.176) e S. Angelo (m. 1.184). Anche questa catena presen- ta ripidissime pareti Sopra: Pesca sportiva sul lago. (Foto T. Paolone) rocciose sulle quali rilievi dei primi Sotto: Veduta parziale vegetano cespugli di contrafforti delle del lago e delle Carpino nero e bian- Mainarde, quelli di Mainarde. co. In posizione Colle Iardini (m. 765), (Foto T. Paolone) intermedia digradano quelli della poi verso il lago i catena mediana delle Il lago di Castel San Vincenzo - 9

Mainarde, del Colle Salamuni (m. 782) e di Castel San Vincenzo. Lo sbarra- mento in terra battuta, creato nel 1956, è situato tra la quota 783 dei primi contrafforti ed il rilievo dell'abitato di Castel San Vincenzo. L'invaso è riempito con l'acqua del Lago della Montagna Spaccata, situato sul confine dei vicini comuni di e di Barrea a 1.050 m. circa, acqua che - entrata nella condotta che attiva la centrale elettrica di Pizzone - è convogliata nel lago attraverso una ulteriore condotta che termina nei canali di Sopra: Il Lago e la Forra di S. Michele. (Foto T. Paolone) immissione, a quota e sassi. Tuttavia, a dall'abitato digradano 700 m. circa, al di fronte del suo sulla riva sotto di Valle Alare. attraente aspetto settentrionale al lago La stessa acqua attiva esteriore, “il mondo sono coltivati e, alle la centrale di subacqueo del lago di ultime vigne, si Rocchetta posta nei Castel San Vincenzo si alternano colture di pressi delle Fonti del presenta come una spe- vario genere. Volturno. Questo lago cie di spettrale panora- La sponda opposta è ha una capacità di 6 ma desertico immerso invece meno milioni di metri cubi, nell'acqua. La primitiva antropizzata e la mentre la sua profon- vallata, ricca di piante e boscaglia ha ormai dità massima è di 32 rocce, è oggi un incavo guadagnato sui campi metri. Le sue rive, di cinquanta ettari in abbandonati. pressoché prive di cui tutto è sparito sotto Più ad ovest, oltre il vegetazione arborea, una coltre brunastra di lago, il bosco di Cerro hanno conformazione fango.” e di Quercia si fa più varia, essendo a tratti Attorno al lago si fitto, formando la profonde con scarsa snoda una strada il Foresta di Collalto, vegetazione, a tratti cui sviluppo è di circa che termina alle medio-profonde con 5 km: parte di essa, pendici della catena vegetazione affiorante ed in particolare mediana per lasciare o, ancora, digradanti quella meridionale, spazio alle sue ripide con alternanza di non è fortunatamente pareti. Il versante prati sommersi, fango asfaltata. I terreni che nord di questa zona si 10 - Alta Valle del Volturno affaccia sull'angusta Valle Cupa e della è sensibilmente più valle del Rio Iemmare Coroneta, in cui rigido e l'assenza e, un tempo coltivato, l'agricoltura viene dell'Ulivo ne è segno è oggi quasi comple- ancora praticata. evidente. Frequenti le tamente ricoperto dal II Cerro e la Quercia nevicate invernali, tal- bosco, ad eccezione di ad ogni modo volta anche le acque un modesto settore predominano, così del lago gelano, comprendente le come nella fiancata creando un località del Querceto, del prospiciente suggestivo spettacolo. del Fondacone, di Monte Portella (m. D'estate il clima parti- 1.051), ove formano colarmente temperato Sotto: Il lago di Castel una vera e propria rende oltremodo pia- San Vincenzo nella sua fittissima foresta. Il cevole il soggiorno. estensione. (Foto T.Paolone) clima di questa zona Il lago di Castel San Vincenzo - 11 12 - Alta Valle del Volturno

Le Mainarde

La catena montuosa delle Mainarde si estende da Nord a Sud e le sue creste delimitano il confine tra Lazio (ad Ovest) e Molise (ad Est). Per la loro importanza dal punto di vista naturalistico e faunistico sono state inserite con DPR 10.01.1990 nel Parco Sopra: Veduta del massiccio della Meta dal pianoro Nazionale d’Abruzzo, “Le Forme” di Pizzone. (Foto V. Rufo) Lazio e Molise. La catena comprende (2030). Le Mainarde, Vincenzo. cime di elevata come il resto delle Il gruppo delle altitudine che si montagne Mainarde, per la sua aggirano intorno ai appenniniche, sono Nella pagina accanto: 2000 metri: M. Meta molto antiche e di origine calcarea. Su di Flora delle Mainarde (2241), M. Metuccia, 1. Rosa canina Coste dell’Altare, esse l’erosione ha 2. Orchidea selvatica Monte Mare (2020), lasciato tracce palesi 3. Orchidea piramidale Monte Cavallo (2039), in gole, circhi glaciali 4. Mirtillo Monte Forcellone e bellissime marmitte 5. Giglio martagone dei giganti, queste 6. Genziana Sotto: Veduta parziale ultime ben visibili da 7. Ginepro della catena montuosa chiunque si affacci 8. Crochi delle Mainarde in veste dal belvedere di San 9. Margherite 10. Agrifoglio autunnale. Michele nel (Foto V. Grande) 11. Orchidea di Castel San 12. Bucaneve

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - 15 grande varietà di ambienti e per la sua favorevole posizione geografica, presenta una notevole ricchezza flori- stica. Esse sono il gruppo montuoso posto più a sud dell’Appennino Centrale e molte sono le Monte a Mare (Foto V. Rufo) piante che raggiungono fauna in via di Faine, Donnole, qui il limite meridionale estinzione quali il Vipere. del loro areale italiano Camoscio d’Abruzzo L’osservazione di (…). Splendide fioritu- e l’Aquila reale. A questi animali grandi re, specialmente in pri- quote relativamente e piccoli non è mavera e prima dell’e- più basse sono l’Orso sempre agevole: i state, allietano il pae- bruno marsicano, il visitatori possono saggio vegetale Lupo appenninico, la recarsi presso le aree montano alle varie Lince, il Corvo faunistiche allestite quote: tra esse meritano imperiale, la Poiana e all’interno del Parco, di essere ricordate quelle il Falco; tra i rapaci dove è possibile fare del Giglio martagone, notturni, il Gufo conoscenza dell’Aquilegia, della comune, la Civetta, il ravvicinata con Genziana, dell’Eplobio, Barbagianni, l’Allocco animali che popolano etc. (F.Tassi) ma anche animali il territorio protetto. Ricoperte da una fitta come Volpi, Lepri, vegetazione arborea, Scoiattoli, Martore, con boschi di faggio che si spingono fino ad una altezza di Mainarde Chain extends from North to South 1800-1900 metri, oltre rispect to the Abruzzo, Lazio and Molise questa altitudine le National Park Mainarde offrono uno spettacolare manto It is a very important naturalistic and faunistic area erboso, habitat ideale in the centre-meridional sect of the Italian Apen- per particolari tipi di nines. Its high peaks are Mount Meta (2241 metres), Mount Metuccia, Coste dell’Altare, Mount Mare (2020 me- Nella pagina accanto: Fauna delle Mainarde tres), Mount Cavallo (2039 metres) and Mount For- 1. Volpe cellone (2030 metres). 2. Scoiattolo These mountains present various species of rare ani- 3. Orso bruno mals: Marsicano Bear, Abruzzo Chamois, Wolf and 4. Lupo Lynx. Pizzone Bear Centre is a meeting point for the 5. Gufo visits (with guides) in the Mainarde area, where you 6. Faina can Know the most private secrets of the bear life. In 7. Cervo Bagpipe and Apennines Fauna Centres of Scapoli 8. Capriolo 9. Martora and Castel San Vincenzo instead you can find natu- 10. Lince re, culture, flowers, sounds of Mainarde territory and 11. Camoscio its particular traditions. 12. Lontra 16 - Alta Valle del Volturno

Il Parco Nazionale Lazio e Molise rimanente in d’Abruzzo, Lazio e con sede a quella di Molise Roma e dire- Frosinone, nel zione a Lazio, ed in Il Parco Nazionale Pescasseroli quella di d'Abruzzo ebbe (AQ). Interessa Isernia, in origine da una antica attualmente 25 Molise. Con i riserva reale di caccia comuni distribuiti suoi 80 anni di vita istituita nel 1872, sop- nelle tre regioni. Nel ha realizzato un pressa nel 1877, nuo- 1980 ha avuto inizio modello di area pro- vamente costituita nel la zonazione del tetta che si distingue 1900 e definitivamen- Parco, cioè la sua sud- in Italia per il numero te soppressa nel 1912. divisione in zone a e la qualità delle Essa servì comunque diversa protezione strutture realizzate e ad assicurare ambientale per poter delle azioni svolte in sorveglianza e conciliare 1e opposte favore della protezione ai territori esigenze della conservazione della del futuro Parco e alla protezione della natura e della tutela loro Fauna e Flora. natura e degli dell'ambiente. Il Parco Nazionale sviluppi urbanistici A testimonianza del d'Abruzzo è stato ad delle popolazioni lavoro svolto negli ogni modo istituito locali. anni concorrono con RD.L. n. 257 l’11 Le 4 zone sono certamente anche i gennaio del 1923. indicate come Riserva risultati ottenuti nel La gestione è affidata integrale, Riserva campo della fruibilità all’Ente Parco generale, Protezione e per una utenza Nazionale d'Abruzzo, Sviluppo. Il Parco è ampliata. Su 62 tra compreso per la strutture, centri visita, Sotto: Veduta di Cerro maggior parte (3/4 uffici di zona, rifugi, e della catena montuo- circa) nella musei e aree sa delle Mainarde. provincia dell'Aquila, faunistiche realizzate, (Foto T. Paolone) in Abruzzo, e per il 45 risultano infatti Sopra: Camosci allo strato brado sulla dorsale di Monte Meta. (Foto V. Rufo) fruibili da persone luogo. La vegetazione napoletano, l'Acero di con deficit motori o più importante pre- monte, il Tasso, sensoriali, ai quali sente è la faggeta, l'Agrifoglio e la vanno aggiunti 3 spe- l'associazione foresta- Betulla, che trova in cifici sentieri naturali- le più estesa compo- questi territori uno stici (dati Ente Parco, sta, oltre che dal dei pochi ambienti 2002). Il Parco proteg- Faggio, anche da altre favorevoli ge aree ancora selvag- specie quali l'Acero dell'Appennino. ge, che aiutano ad immaginare come The Abruzzo, Lazio and Molise National Park anticamente doveva presentarsi The most ancient among the Parks of the Apennine l'Appennino. Il suo mountains has played an essential role in the preserva- territorio è montuoso, tion of some of the most important species of the Italian anche se i rilievi non fauna: Marsican Brown Bear, Abruzzi Chamois and sono molto alti: il Wolf. Two thirds of the territory are covered with beech monte Petroso (massi- tree woods which represent one of the largest continuous extensions of the whole Apennine area, rich in ancient ma quota del Parco) specimens allowing the presence of animals like the Lil- raggiunge i 2.249 ford White-backed Woodpecker. The reintroduction of metri. Nei suoi confi- the deer and of the roe deer and the return of the wild ni sono racchiusi boar gave the opportunity to rebuild, together with the quasi tutti gli ambien- great carnivores, the original food chains. Above the ti appenninici: monta- beech tree wood, the high-mountain stony grounds hou- gne aspre o dolci, se formations of Swiss Mountain Pine, very rare in the pendici brulle o Apennines, and a great number of species linked to these boscose, pascoli d'alta extreme environments, often relicts of the vegetation quota, faggete, boschi dating back to the glacial ages or endemic and localized misti di caducifoglie, species. The success of Parco Nazionale d'Abruzzo, La- boschi di conifere. zio e Molise lies also in the fact that it has been able to Anche la presenza combine the conservation of the natural environment delle acque (sia with the social-economic development of the local com- superficiali che sotter- munities. The several Visitor Centers, the Faunistic ranee) è un'importan- Areas, the network of paths, and the other existing infra- te caratteristica del structures have given the opportunity to revitalize small historical centers of great value. 18 - Alta Valle del Volturno

Il Museo della Fauna Appenninica di Castel San Vincenzo

Ufficialmente aperto nell'agosto del 1997, il Museo offre ai suoi visitatori l'intero cam- pionario della prezio- sa fauna delle Mainarde. La sua apertura si deve alla tenacia del naturalista Oscar Caporaso, che nacque e visse per lunghi anni in questo tranquillo angolo delle Mainarde, coltivando interessi da ricercatore e Interno Museo Fauna Appenninica. (Foto T. Paolone) distinguendosi per competenze da entomologica ospitata baronale, scienziato. nel Museo, che a par- opportunamente Proprio a lui si deve tire dall'anno 2000 restaurato dal Parco la raccolta della colle- reca il suo nome. Tra per renderlo idoneo zione ornitologica e gli esemplari imbalsa- ad ospitare il Museo. mati troviamo anche La sua sede è nel cen- il Lupo, la Lince, il tro storico di Castel Cervo ed altri San Vincenzo. Sotto: Il Museo della ungulati ubicati al Fauna Appenninica. piano terra di un (Foto T. Paolone) grazioso palazzotto Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - 19

Il Museo dell'Orso di Pizzone

Senza dubbio si tratta della maggiore iniziativa che l'Ente Parco ha avviato nel territorio mainardico e in special modo a Pizzone: il Centro- visita dell'Orso Bruno Marsicano con annessa area faunistica (in via di completamento), che in futuro ospiterà veri esemplari di Orsi. Per il momento è in funzione la sola struttura museale Museo dell’Orso. (Foto T. Paolone) interamente ristrutturata e servazione. Un'ampia sul Parco e souvenir, dedicata alla biologia sala per proiezioni presenta altre stanze: dell'orso ed alle sue multimediali capace queste, in sequenza problematiche di con- di ospitare quasi logica, portano il visi- cento persone è il tatore ad un facile fiore all'occhiello di approccio con questo Sotto: Museo dell’Orso questa struttura, che animale ormai raro, di Pizzone - Aula al piano terra, oltre che da quasi 400 anni didattica. (Foto T. Paolone) alla reception con vive isolato nel cuore interessanti volumi dell'Appennino. 20 - Alta Valle del Volturno

Il Pianoro “Le Forme”

Il Pianoro “Le Forme” è un tipico esempio di valle glaciale. Il ghiaccio, muovendo da Monte A Mare e dalla Valle Fredda, ha modellato l’intero pianoro conferendogli una caratteristica forma ad U. La pre- senza di morene fron- tali, di massi erratici e di un laghetto posto al centro del pianoro - che potrebbe essere il residuo di un Camoscio d’Abruzzo. (Foto V. Rufo) precedente piccolo lago di sbarramento costruzione di una estesi prati delle morenico - contribui- strada asfaltata con “Fosse”, dai quali è sce a connotare la relativa enorme possibile godere la valle nella sua origine piazza) è contornato visione dolomitica glaciale. da faggi secolari, che delle Mainarde. Tale suggestivo pia- possono arrivare In questo ambiente noro erboso (negli anche a 3 metri di incontrare animali di anni Sessanta circonferenza, e dai una certa maestosità e deturpato dalla e bellezza è episodio delle Mainarde. abbastanza frequente: A poca distanza dal l’Aquila reale, il Pianoro sono le Camoscio d’Abruzzo, Sotto: Il Pianoro “Le Sorgenti “Le Forme” l’Orso bruno Forme” da M. Meta. (Foto T. Paolone) e altri incantevoli marsicano, il Cervo paesaggi, come gli ed altri ungulati, solo Il Pianoro Le Forme - 21 per citarne alcuni. Dal Pianoro “Le Forme” ha inizio l’e- scursione più bella delle Mainarde. Il primo tratto del sen- tiero, segnato MN1 dal Parco, attraversa la faggeta con tratti anche di ripida salita. Passata la recinzione delle Sorgenti omoni- me, si esce allo sco- perto nella splendida Valle Pagana, dove volano i gheppi in caccia e non è difficile avvistare i Sopra: Itinerario da Le Forme a M. Meta. (Archivio) camosci. Si sale Sotto: M. Meta e una Genziana. (Foto A. Palumbo) quindi senza difficoltà fino al Passo dei Monaci, a quota 1.967 metri, sul confi- ne con il versante laziale della Val di Canneto. Dal valico non resta che affron- tare il ripido costone roccioso che conduce in vetta alla Meta (2.242 m.), sopra cui è una croce e da dove il panorama si apre ad abbracciare l’Abbazia di Montecassino e gli Aurunci, fino al Gran Sasso. In cielo volano i grac- chi corallini, mentre i codirossi fanno la spola tra massi e cespugli. L’escursione fin su la vetta, andan- do di buon passo, è di circa due ore e mezza. 22 - Alta Valle del Volturno

Il Pantano della ristagnare in pianura. consistente per via di “Zittola” Ne deriva, al di sopra particolari fattori del manto erboso, un climatici. Dunque una È un'estesa pianura particolare biotipo fortunata serie di paludosa circondata caratterizzato da fenomeni naturali ha da un anfiteatro fauna e vegetazione concentrato nella naturale di versanti acquistiche. valle del Pantano montuosi ricoperti di L'estensione dell'area, Zittola un'ingente boschi, che gli aspetti quantità di riserve delimitano il bacino idrogeologici e idriche e minerarie, del Sangro da quello naturalistici rendono dando luogo ad un del Volturno. Situato quest'ambiente paesaggio unico a circa 820 metri sul particolarmente raro. nell'Appennino livello del mare, il Le vicende geologi- centro-meridionale, Pantano si estende che, che dal Miocene connotato dalla citata per circa 6 chilometri (24 milioni di anni fa) torbiera, notevole per da “Bocca Pantano”, ad oggi ne hanno estensione, spessore all'estremo sud, sino determinato l'assetto di tre-quattro metri e al Ponte della Zittola, geomorfologico, distribuzione all'estremo nord. hanno anche condi- uniforme. Essa si La depressione zionato l'idrogeologia presenta di colore geografica costituisce dell'area e la distribu- nero, di aspetto una zona umida che è zione delle acque sot- terroso e struttura attraversata terranee e superficiali. fibrosa, e contiene longitudinalmente dal Copiose quantità di frammenti di lignite fiume Zittola, le cui acqua si concentrano con inclusi argilla, acque tendono a infatti proprio in que- calcare e ossido di sta vasta depressione silicio. Una trentina le Sotto: Una spettacolare con sorgenti di tipo sorgenti sia perenni visione del Pantano. diffuso e formazione che temporanee che (Foto T. Paolone) di torbiera estesa e alimentano la Il Pantano della Zittola - 23 torbiera. Sfagni, giunchi, diverse graminee selvatiche e cannucce palustri caratterizzano la flora igrofila, comprenden- te presenze arboree particolari (Salix pen- tandra) che punteggia- no il corso del fiume Zittola. L'avifauna che la frequenta è rara e interessante specie nel periodo di passo, durante il quale si possono osservare uccelli molto rari tra cui la Cicogna bianca, l'Oca Sopra: Il fiume Zittola e il Pantano. (Foto T. Paolone) selvatica, il Falco di palude, il Gufo di spazio, il cielo, la terra, i in corrispondenza di palude, la Cicogna numerosi rivoli d'acqua, diversi ricoveri per ani- nera e la Gru. le fioriture, i piccoli mali, l'aria sospesa nella insetti, gli uccelli sono calura estiva, il verde corollari delle mandre di intenso di questa conca “È un luogo che difficil- cavalli bradi e di tran- che abbraccia un'ampia mente si dimentica. Un quille mucche al pascolo. distesa pianeggiante, il luogo dove il tempo, lo L'immobilità, la quiete cielo in cui viene voglia Sotto: I cavalli smossa dalle rare auto- di specchiarsi. Tutto Pentri del Rodeo di mobili che percorrono la questo - e non è poco - Montenero. strada sterrata, che si trovi in un canto di (Foto T. Paolone) alterna a tratti asfaltati Molise.” (I. Di Ianni) 24 - Alta Valle del Volturno

Le Sorgenti formando il fiume che scono molte fonti così e il fiumeVolturno prende il nome copiose di acque da dell'avvoltoio (vultur formare immediata- “Le Sorgenti sgorga- latino), perchè la sua mente un gran fiume no maestose alle radi- corrente, come il volo che è il Volturno. ci del Monte Azzone, di quest'uccello rapa- Questo scorre nella in una località irta di ce, volteggia rapida e pianura per ben tre macigni, dirupata, tortuosa... Le acque chilometri placido e sterile, sono fresche, limpide, limpido, quasi a non selvaggia, chiamata purissime, si mescola- turbare il raccogli- Capo d'Acqua o Capo no e si confondono mento di coloro che Volturno o Capo di tra loro in salti, vanno a visitarvi gli Fiume. Lo spettacolo spume, gorghi, avanzi di uno dei più è attraentissimo. Le spruzzi, frangendosi venerandi Cenobii polle, in numero in mille rivoli, d'Italia, già famoso superiore alla trenti- in morbide trine, in per vastità di fabbri- na, scaturiscono a pulviscoli iridescenti, cato, per ricchezza di ferro di cavallo, che empiono la conca entrate e per numero copiose e alpestre di suoni, di di monaci, qual era cristalline. Secondo gorgogli, di strepiti, quello di S. Vincenzo calcoli approssimati- di scrosci innumere- a Volturno barbara- vi, hanno una portata voli. mente distrutto dal di 5700 litri d'acqua a [...] Nell'estremità ferro Saraceno sotto minuto secondo, e si meridionale delle Sedoam. Da questo riuniscono Mainardi si apre una punto il terreno, immediatamente, pianura che mette essendo più declive il capo ad un appenni- fiume, diventa Sotto e a lato: Il bacino no di calcare giurese alquanto più rapido... lacustre formato dalle detto Monte Azzone. e nel sito, dove riceve sorgenti del fiume Alle radici del ricor- il torrente di Pizzone Volturno. (Foto T. Paolone) dato monte scaturi- povero di acque nello

San Vincenzo al Volturno - 27 stato naturale, ma gonfio ed impetuoso nelle piogge dirotte, forma una piccola sì, ma bella cascata. Indi si volge verso oriente; scorre lambendo il territorio di Cerro; si avanza sempre tor- tuoso, rumoroso e superbo.” Così Berengario Amorosa, nel 1924, e Francesco Lucenteforte, nel 1877, descrivevano le fonti e il corso supe- riore del Volturno. Il fiume, al giorno d’og- gi, appare invece meno vorticoso e copioso di acque: a partire infatti dagli Il Volturno prima di Venafro. (Foto T. Paolone) anni del dopoguerra, per mezzo di canali sotterranei gran parte delle acque viene uti- lizzata dall’Enel per la creazione di ener- gia elettrica, e la gran- dezza del fiume si ritrova solo in prossimità di Ponte Rosso nel territorio di Colli a Volturno, ove è anche una riserva di Il Fiume nell’Oasi Le Mortine. (Foto T. Paolone) pesca della trota fario. Prima di entrare nel territorio campano, il The “rolling waters” river fiume attraversa una estesa zona umida e River Volturno has its source at the slope of Mount di bosco fluviale Rocchetta. It is the most important water-course in detta “Le Mortine”, South . Flowing towards the sea, the river gives divenuta di recente birth to a spectacular cavern, which is in Cartiera Oasi del WWF Italia, place of Castel San Vincenzo. Before entering in the che presenta numero- district, it flows through a wide moist and se specie arboree. a river-woody land called “Le Mortine”, that is an Oasis watched over by WWF-Italia. Here a lots of A lato: La spettacolare arboreal species are present. cascata de “La Cartiera”. (Foto T. Paolone) 28 - Alta Valle del Volturno

LE ORIGINI Moriemma, sostenuto dal papa nell’incontro SAN VINCENZO romano con i tre AL VOLTURNO principi, li dissuade dal loro proposito e li La storia di San convince della Vincenzo al necessità di fondare Volturno ha inizio un monastero alle nel 703 dopo Cristo, Fonti del Volturno, allorchè tre agiati dove già esisteva una principi beneventani chiesa consacrata di origine a San Vincenzo. longobarda, Paldo, Molte le vicissitudini Sopra: Edizione Tato e Taso, decidono superate dai tre moderna del Chronicon di votarsi alla vita monaci nei primi anni monastica e, di vita del monastero, che nel giro di un abbandonati tutti i secolo diverrà tra le propri averi, si città monastiche più dirigono verso la importanti d'Europa. Francia per mettere in L’epica e avventurosa atto tale vocazione. storia del cenobio è Lungo il tragitto descritta nel sostano presso Chronicon Vulturnense, l'Abbazia di Farfa, codice miniato del XII nel Reatino, e l’abate secolo conservato Tommaso di presso la Biblioteca Vaticana ed unica fonte storica, Sotto: Miniatura del Chronicon (BAV, Sopra: Miniatura fino alla prima metà Barb. lat. 2724, c35v) (BAV, Barb. lat. 2724, c9v) del XIX secolo, a San Vincenzo al Volturno - 29

Sopra: San Vincenzo al Volturno in un’immagine di inizio XX secolo. (Foto Archivio Trombetta) raccontare il Historical sequence grandioso passato del monastero. La The history of San Vincenzo al Volturno began in scoperta casuale della 703 AD, when three wealthy princes from Beneven- Cripta dell’abate to, of Lombard origins, named Paldo, Tato and Taso, Epifanio nel 1832 decided to dedicate themselves to monastic life and, diviene il momento abandoning all of their material possessions, headed iniziale di un nuovo towards France where they could put their vocation percorso storico into practice. Along the way they stopped at the Ab- che, seguito alla bey of Farfa, in the Reatino area, where the Abbot ricostruzione post- Tommaso di Moriemma, sustained by the Pope in bellica e agli scavi this Roman encounter with the three princes, talked iniziati negli anni the young men out of their plan, in favour of the Ottanta del secolo foundation of a monastery at the source of the Vol- scorso, ha portato alla turno River, where there already was a church con- luce le diverse fasi di secrated to San Vincenzo. The monks overcame ma- sviluppo del ny vicissitudes in the first years of the monastery's monastero. existence, such that in just a century it became one of Europe's most important monastic cities. The coe- noby's epic and adventurous history is described in the Chronicon Vulturnense, an illuminated codex from the 12th century, kept in the and singular historical source, until the first half of the nineteenth century, which recounts the mo- nastery's magnificent past. The accidental discovery of Abbot Epifanio's crypt in 1832 became the star- ting point for a new historical journey which, after Sopra: Tremisse, post-war reconstruction and the excavations begin- moneta di epoca longo- ning in the 1980's, brought to light different phases barda - 750 d.C. of the monastery's development. (da F. Marazzi) 30 - Alta Valle del Volturno

Prima Fase o di San Vincenzo Minore (sec. VIII)

All'iniziale adattamento in una villa tardo-romana abbandonata, seguì l'espansione del monastero vero e proprio tra resti sannitici e romani affioranti. Fino agli anni ‘70 dello stesso secolo il cenobio contava oltre un centinaio di Sopra: Planimetria del Monastero dell’VIII sec. monaci, con beni e (Da F. Marazzi)

culturale con scriptorium dava alla luce opere di Ambrogio Autperto, monaco giunto dalla Provenza nel 740, tra cui il Commento sull'Apocalisse e “acuti scritti religiosi Europa e Mediterraneo che contribuirono ad nel 737. (Da F. Marazzi) introdurre in Sopra: Manoscritto in Occidente il culto di scrittura beneventana Maria Mediatrice.” Ms-9. (Foto T. Paolone)

The first phase or that of San Vincenzo Minore (8th century AD)

After an initial accommodation in an abandoned late- Roman farm, the monastery's expansion began among Europa e Mediterraneo emerging Samnite and Roman ruins. Until the 870's, the nell’830. (Da F. Marazzi) coenoby hosted over one hundred monks, with property and prestige, becoming a great aristocratic Lombard foun- prestigio, divenendo dation, with land and artisan and cultural workshops. così una grande After the first half of the century, from the cultural centre fondazione and its scriptorium came the works of Ambrogio aristocratica Autperto, a monk from Provence who arrived in 740 AD, longobarda con terre including his comment on the Apocalypse and “acute reli- e laboratori artigianali gious writings that contributed to the introduction of Mary Mediator's veneration in the Western world”. San e di cultura: dopo la Vincenzo was, at the time, one of the few monasteries prima metà del which, besides salvaging and conserving culture, produ- secolo, il centro ced prestigious cultural works. San Vincenzo al Volturno - 31

Seconda Fase o di San Vincenzo Maggiore (sec. fine IX-XII)

Verso la fine del seco- lo VIII l’Abbazia di San Vincenzo entrò nel quadro delle abbazie benedettine disegnato in Europa da Carlo Magno. Sopra: Ricostruzione della Basilica di Josuè (Disegno S. Carracillo da F. Marazzi) La medesima chiude infatti il filone euro- simbolo di potere decori di avanguar- peo di analoghe abba- religioso e imperiale dia: una grande chie- zie carolinge sul con- pone il problema sa (m 68x28) a tre fine meridionale del nuovo monastero, navate divise da dell'Impero franco, che viene costruito colonne (16 per parte) riceve privilegi a fianco del primo venute da un antico dall'imperatore nel con architettura e tempio campano, 787 e diventa una sorta di avamposto dell'Impero franco sul Mediterraneo, punto di irradiamen- to della renovatio caro- lingia verso Bizantini e Longobardi a sud. Questa funzione di

Sotto: Planimetria generale della città monastica del IX sec. Sopra: Ricostruzione dell’Abbazia del IX sec. (Da F. Marazzi) (Disegno S. Carracillo da F. Marazzi)

San Vincenzo al Volturno - 33 pavimenti a fascioni di marmo bianco che racchiudono decorazioni geometriche diverse, cripta a somi- glianza di quella di San Pietro a Roma, pareti affrescate. Sulla facciata la grande scritta QUEQUE VIDES, Il refettorio (Disegno S. Carracillo da F. Marazzi) OSPES, PENDENCIA CELSA VEL IMA, VIR DOMINI IOSUE STRUXIT CUM FRATRIBUS UNA. (Tutto quello che vedi, straniero, levarsi dal basso verso l’alto, lo costruì l’uomo del Signore Giosuè insieme ai Le cucine (Disegno S. Carracillo da F. Marazzi) suoi fratelli). Gli affreschi decoravano tutto il monastero, anche se poche sono le testimonianze recuperate, tra cui la Cripta di Epifanio, dove nel ciclo che riveste pareti e volta dominano scene della Madonna, Refettorio - Il pavimento originale dell’VIII sec. (Disegno S. Carracillo da F. Marazzi) dall'Annunciazione alla Maternità, dell'Europa altome- consumavano i pasti, fino alla figura di dievale. Il vecchio incentrati su verdure, Regina nella volta monastero fu pesce e frutta, accanto al figlio trasformato in centro cereali (farro, grano Cristo. Un capitolo, di accoglienza per duro e orzo), quello della pittura di persone di rango ed carni bianche, legumi San Vincenzo, era collegato al nuovo (lenticchie, fagioli e imprescindibile nella da porticati. Sono favino: la zuppa di storia della pittura ancor oggi visibili i fave con lardo di pavimenti originali maiale era molto A lato: Santa Restituta completi nel refettorio consumata a margine della Basilica di Josuè. dove centinaia d'inverno). Accanto al (Foto T. Paolone) di monaci monastero erano le 34 - Alta Valle del Volturno officine: grande laboratorio con sezioni per laterizi, vetri colorati, statuaria, epigrafia, campane ed altri oggetti di pregio con l'uso dello smalto à cloisons francese, primo esempio d'uso Copertina di libro (frammento) e oggetti decorati dello stesso nel con smalto à cloisons francese, 820-830 d.C. (F.Marazzi) Mezzogiorno appena dopo quelli all'Abruzzo, al Lazio. diffidato due volte del Sancta Sanctorum Il monastero vive il dal papa ad in Roma e di suo primo momento interrompere i Sant'Ambrogio a critico quando nell' rapporti contrattuali Milano. Una vera e 860 arrivano i primi con gli infedeli. propria città Saraceni che vengono monastica, quella di tacitati con 3.000 San Vincenzo al monete d'oro. Ma Volturno, con l'incursione si ripete proprietà terriere nell'881 con che superavano i 450 saccheggio, morte di chilometri quadrati e centinaia di monaci e interessavano fuga a più regioni, dalla degli scampati. Campania alla Puglia, Questo secondo arrivo degli Arabi Sotto: Ricostruzione aveva alle spalle il pittorica dell’assalto duca-vescovo di Testina in avorio saraceno. (Disegno S. 830 d.C. (da F. Marazzi) Carracillo da F. Marazzi) Napoli Atanasio II, San Vincenzo al Volturno - 35

The second phase or that of San Vincenzo Maggiore (9th-12th centuries AD)

Towards the end of the eighth century San Vincenzo appeared on the scene among the Benedictine abbeys sustained by in Europe. The European tendency to- wards analogous Carolingian abbeys on the southern border of the Frankish empire came to a close and the abbey received privileges from the emperor in 787 AD, becoming a sort of outpost for the Frankish empire on the Mediterranean Sea, an irradiation point for the Carolingian renovatio towards the Byzantines and in the South. Functioning as a symbol of religious and imperial power created the problem of the new monastery, which was built next to the first, with avantgarde architecture and decoration: a large church, measuring 68 meters by 28, with three naves divided by columns (16 for each part) that came from an ancient temple in Campania, pavements made from sheets of white marble that contained different types of geometric designs, a crypt similar to that of St. Peter's in Rome and frescoed walls. QUEQUE VIDES, OSPES, PENDENCIA CELSA, VEL IMA, VIR DOMINI IOSUE STRUXIT CUM FRATRIBUS UNA is writ- ten on the façade. (Everything you see, foreigner, which rises up from low to high, was built by a man of God, Giosuè, together with his brothers). The frescoes deco- rated the entire monastery, although there is little remaining evidence which includes the Crypt of Epifanio in which the pictorial cycle that covers both the walls and the vault is dominated by scenes of the Virgin, from the Annunciation to the Maternity, to the figu- re of the Queen depicted on the vault next to her son, Jesus Christ. A fundamental chap- ter, that of San Vincenzo's painting, inevitable in Europe's art history in the early Middle Ages. The old monastery was transformed in a reception centre for the upper classes and connected to the new monastery with porticoes. Today the complete and original pave- ments are still visible in the refectory, where hundreds of monks had their meals, based on vegetables, fish and fruit, grains (emmer, durum wheat and orzo), white meat, legumes (lentils, beans and tick-beans: broad bean soup with pig lard was often eaten in winter). The workshops were located next to the monastery: and other precious objects made with French cloisonné enamel, the first example in the Mezzogiorno after those of the Sancta Sanctorum in Rome and Sant’Ambrogio in Milan. A real monastic city, that of San Vin- cenzo al Volturno, with a landed property that exceeded 450 square kilometres and cove- red various regions, from Campania to Puglia, Abruzzo and Lazio. The monastery under- went its first moment of peril when, in 860 AD, the Saracens arrived, then appeased with 3,000 gold coins. The raid reoccurred in 881 AD and included Sotto: Cripta anulare di looting, the death of hundreds of monks; those who managed to S. Vincenzo Maggiore. escape then fled to Capua. The Arab’s second attack was (da R. Hogdes) sustained by the duke and bishop of , Atanasio II, war- ned twice by the Pope to stop all contractual relations with the infidels. 36 - Alta Valle del Volturno San Vincenzo al Volturno - 37 38 - Alta Valle del Volturno

LA CRIPTA DI EPIFANIO

Il monumento che subito si associa all'a- bate Epifanio è, come ovvio, la cripta affre- scata realizzata nella “chiesa nord”. Essa è comunque solo una delle numerose novi- tà che troviamo in Sopra: La copertura della Cripta degli anni ‘60. questo periodo nella (da F. Marazzi) parte settentrionale del come cappella santuario, un elegante monastero. La cripta funeraria per l'abate: triconco fu inserito e il santuario della la sua sepoltura nella preesistente chiesa furono doveva essere stata abside. La navata, con realizzati al sistemata al di sotto il suo schema medesimo momento. di una piccola decorativo risalente La prima sembra fenestella confessionis. all'VIII secolo, sem- essere stata concepita Al di sopra, nel brerebbe essere rimasta inalterata, ma di fronte alla chiesa fu edificato un atrio nel quale venne ricavato un piccolo cimitero. La lettura degli affreschi eseguiti nella cripta è cosa quanto mai complessa. Stando al senso complessivo della raffigurazione, tutto il ciclo di affreschi è permeato 1. Vaso 2. Vergini in corteo 3. Madonna col Bambi- della profonda no e diacono e santo imploranti ai piedi del trono 4. influenza che sulla Nicchia ricavata nel tufo con aquile (o pellicani) alla cultura del monastero base, angeli e Maria Regina sul trono, strisce colora- ebbero la figura del- te con fiori sulla zoccolatura a disegni geometrici 5. l'abate Ambrogio Cristo 6. Natività: Angelo che annuncia a Maria e Maria che ascolta in piedi l'annuncio; Maria incinta Autperto ed i suoi con Giuseppe; Gesù lavato da due donne 7. Cro- studi sulla Apocalisse cifissione di Cristo; in alto a sinistra, Gerusalemme di S. Giovanni. La simboleggiata da figura femminile con corona turri- finestrella situata sul ta 8. Cristo con Lorenzo a destra e Stefano a sinistra lato opposto all'entra- 9. Donne al sepolcro 10. Mano dell'Eterno 11. Scene di martirio 12. II martirio di Santo Stefano (lapida- A lato: La Crocifissione zione con lancio di pietre) e di San Lorenzo (sulla del Cristo e l’abate graticola) (da N. Paone) Epifanio. (Foto T. Paolone) San Vincenzo al Volturno - 39 40 - Alta Valle del Volturno

l'abside, ove tutto si conclude nella sintetica, ma esplicita allusione al giorno del Giudizio Finale. Della vita del Cristo sono date poche, simboliche scene, che enfatizzano il ruolo della Vergine come tramite per l'Incarnazione del Teoria di vergini. (Foto T. Paolone) Figlio, venuto ad annunciare la ta, è l'unica fonte di è posto a crocevia tra salvezza. luce naturale dell'am- la parete verso la La Crocifissione, con biente. Al di sopra di navata, ove si narra cui si conclude tale apertura una della Incarnazione del l'esperienza terrena mano distesa, simboleggiando l'Eterno, allude all'origine sopranna- turale di questa luce e ne accentua il signifi- cato di potenza. Squarciando le tenebre della cripta, che rappresentano quelle dello spirito, simboleggia il rivelarsi della Verità. Sul fascio della luce è Sopra: Gli arcangeli. (Foto T. Paolone) Cristo seduto in trono sul globo del mondo, Verbo in Cristo, che del Cristo, è anche il in veste di apre la porta alla momento in cui, chi Pantokrator, ovvero salvazione dell'uomo, ha creduto in Lui, ne signore del tutto. Egli e la parete verso raccoglie la rivelazione e ne dà Sotto: Maria Assunta. (Foto T. Paolone) testimonianza. Questo aspetto è approfondito nella sequenza sulla parete opposta, ove si trova rappresentato il sacrificio dei Protomartiri romani Lorenzo e Stefano. Essi, nella loro testimonianza, giungono sino San Vincenzo al Volturno - 41 all'estremo sacrificio di sé, che si trasforma subito nella rinascita alla nuova vita di eterna gloria e beatitudine presso Dio. Nella rappresentazione del martirio di Lorenzo, la morte del Santo trova subito riscontro nell'intervento Sopra: Il martirio di S. Stefano e S. Lorenzo. dell'Angelo, che ne (Foto T. Paolone) conduce l'anima a Dio. E il corteo delle assistono all'avvento, giusti e i dannati. La martiri, sull'altro lato, da Occidente, del Vergine è in posizio- che recano tra le mani Quinto Angelo. Egli ne intermedia - quasi la corona, simbolo altri non è se non il di mediazione per l'umanità - tra il Cristo Pantokrator e il Cristo Giudice. Chiunque fu sepolto nella cripta, nel giorno del risveglio finale, avrebbe simbolicamente trovato di fronte a sé proprio l'immagine di Colui che, giungendo da Occidente, sarebbe venuto a giudicarlo. Sopra: L’Annunciazione. (Foto T. Paolone) È particolarmente dif- ficile offrire una valu- dell'estremo sacrificio, Cristo stesso che tazione stilistica di rappresenta l'eterna viene a compiere il questi affreschi, visto partecipazione alla Giudizio Finale sugli che essi stessi costitui- gloria del Signore da uomini, scegliendo i scono una delle poche parte di chi ne ha dato testimonianza. Sotto: La Natività. (Foto T. Paolone) Nell'abside è rappre- sentato, con brevi ma intense allusioni, il momento della fine dei giorni. I quattro Arcangeli, dopo aver fermato i venti e spento le stel- le, la cui luce è simbolicamente rac- chiusa entro globi,

San Vincenzo al Volturno - 43

«La maestà delle raffi- gurazioni […] non ha nulla della fissità ionica, sempre troppo astratta e capziosa, dell’arte di Bi- sanzio. […] La bellezza della Vergine Regina, per non allontanarci da questa stupenda imma- gine-guida, ha sempre tratti così circostanziati che si potrebbe dirla asiatica, iranica addirit- tura; un esemplare im- Sopra: San Lorenzo. Sopra: Santo Stefano. (Foto T. Paolone) (Foto T. Paolone) pareggiabile scaturito, finanche sotto il rispetto testimonianze Cattedrale di antropologico, dallo superstiti di una certa , con il stesso ceppo umano da ampiezza della pittu- tempietto del cui uscirono Sem, le ra italiana prima del Clitunno di Spoleto e grandi giudee della Mille. Tuttavia, il con il tempietto di Bibbia». procedere degli studi Seppannibale presso F. Bologna - La pittu- ha rivelato un'affinità Fasano (BR). ra dalle origini, Roma. di queste eleganti La Cripta è stata per Editori Riuniti, 1978, pitture con l'arte delle oltre un secolo pp. 25-26.

«La crocifissione ha delle caratteristiche singolari: il Cristo è sbarbato, le mani ripie- gano il pollice sui chio- di, il perizoma alla vita è assai lungo e passa sul ginocchio: ci sono anti- cipazioni sugli sviluppi iconografici successivi del Cristo in croce, mentre nel volto sbarba- Sopra: Epifanio ai piedi del Crocifisso. (Foto T. Paolone) to c’è una fusione inso- lita del tipo Cristo corti longobarde l’unica testimonianza Emanuel e del Cristo dell'VIII secolo avan- dello splendore Maturo». zato. Paragoni sono raggiunto dal C. Brandi - Disegno stati portati con San cenobio vulturnense. della pittura italiana, Salvatore di Brescia, Il ciclo di affreschi in Torino, Einaudi, 1980, con S. Sofia e con la essa contenuti è una pp. 51-53. delle poche testimo- A lato: Gesù Cristo nianze superstiti della fra i Santi martiri. pittura italiana ante- (Foto T. Paolone) cedente l’anno Mille: 44 - Alta Valle del Volturno

The Crypt of Abbot Epifanio

It is named after Abbot Epifanio (824-842) who had it frescoed. Its theological theme and the dominant figure of the Madonna attributed to the works of Ambro- gio Autperto, Abbot at San Vincenzo in 778, make it unique. Its style shows By- zantine, Carolingian and Roman influence. The technique used was that of mural painting based on classical and non-classical designs that was then coloured. The Latin cross shaped crypt with a barrel vault is covered with frescoes. The dado level is based on the designs on Byzantine fabrics, the walls depict scenes from the history of Christianity and the ceiling depicts Christ and the enthroned Madonna. On the wall near the entrance 4 offering virgins can be seen resembling the vir- gins of Sant'Apollinare in Ravenna although there more attention has been paid to the colours and here their faces are more serene. On the wall opposite, the Madonna with Child, symbol of the mother mediating between the deacons at the foot of the throne and Christ can be seen. The wall with the window depicts the Nativity and includes the heralding angel with Mary listening, Mary lying in bed pregnant with Joseph at her side and Jesus being washed by women. Opposite in the niche set into the tufa rock, angels stood beside the Apocalyptic Angel-Christ painted by Ambrogio Autperto and the Enthroned Madonna and Christ stood in the centre of the vault. The crucifixion with Abbot Epifanio at the foot of the cross, Jerusalem personified in the top left with Christ with Saints Lawrence and Ste- phen at his side in the niche and women at the tomb above can be seen in the final wing. The martyrdom of Saints Lawrence and Stephen can be seen on the wall opposite. From the northern window, a cone of light emanating from the hand of Eternity is projected towards Christ in the centre. According to the critic Penco, “These paintings surpass the Byzantine iconogra- phic types in a new elaboration of stylistic features imprinted with great freedom of drawing and smoothness of forms and, above all a uni- Sotto: Le aquile (o pel- que way of colouring and passing from shadow to light licani) del profeta that gives the faces in particular shades of colour that Ezechiele. (Foto T. Paolone) resemble Roman mosaics.” San Vincenzo al Volturno - 45

Il Chronicon Vulturnense

Risale alla prima metà del XII secolo e a scriverlo fu il monaco Giovanni con altri confratelli. Si tratta di un documen- to che ricostruisce la vita della città monastica di San Sopra: Paldo, Tato e Taso lasciano Benevento. Vincenzo al Volturno (Miniatura BAV, Barb. lat. 2724, c32r) dopo la distruzione saracena e la ricostru- zione nei secoli X-XII, quando cioè la comu- nità si era trasferita nel nuovo monastero sulla destra del fiume. Conservato presso la Biblioteca Vaticana con la segnatura Barb. lat. 2724 e danneggiato dal Sopra: Tommaso di Moriemma lava loro i piedi. tempo e dai passaggi (Miniatura BAV, Barb. lat. 2724, c342v) nei secoli da un luogo all'altro, il prezioso codice è stato restau- rato a cura dell'Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise. Il Chronicon rimase a San Vincenzo fino alla seconda metà del XVI secolo. Cesare Costa, commendata- Sopra: I parenti dei principi arrivano a Farfa. rio, lo salvò quando (Miniatura BAV, Barb. lat. 2724, c35v) la biblioteca monastica andò in rovina. In seguito Camillo Caetani, abate commendatario, portò il manoscritto a Napoli e

A lato: Paldo, Tato e Taso si recano a San Vincenzo. (Miniatura BAV, Barb. lat. 2724, c36v) 46 - Alta Valle del Volturno

A lato: L’abate Giosuè offre la Basilica a San Vincenzo. (Miniatura BAV, Barb. lat. 2724, c80r)

Sopra: Il Codice del Chronicon restaurato. (Da N. Paone) se per oltre due secoli cm 32,6 x 19,5; fogli di successivamente a sotto la segnatura pergamena n. 341; Roma. Nel 1601 fu XXXIV; 41. Nel 1902 scrittura beneventana prestato a Costantino passò infine alla di tipo cassinese; fine- Caetani, monaco a Biblioteca Vaticana mente decorato e ric- Montecassino e con gli altri codici camente illustrato con fondatore della della Biblioteca barbe- 37 miniature, 2 grafici riniana. Dimensioni: e 29 figure di abati.

The Chronicon Vulturnense

At the beginning of the 12th century, the monks of San Vincenzo recorded the history of the monastery from its birth in a chronicle. They had to use several different sources and testimonies that were difficult Sopra: La fase di to obtain since the Saracens had destroyed every- restauro del Chronicon thing in 881. The chronicle is called the Chronicon presso la Biblioteca Vulturnense and is kept in the Vatican Library Vaticana. (Da N. Paone) (Barb. Lat. 2724). This volume includes translated excerpts referring to Biblioteca Aniciana. the period of reconstruction (10th-11th centuries). Nel 1685 entrò a far Reconstruction took place on two levels, borrowing parte della Biblioteca and incastellamento, that is, the building of villages Barberini, dove rima- authorized by the civil authorities. San Vincenzo al Volturno - 47

L’Incastellamento fondati dai monaci di San Vincenzo perma- I monaci scampati ne ancora la chiesa all’eccidio saraceno posta al centro delle tornano nel monaste- abitazioni degli ro dopo oltre trentan- affittuari. ni, e l'abbazia passa Nel 945 sulla rupe ad una gestione indi- calcarea che domina retta con le terre della CASTEL l'abbazia viene Valle divise in tante SAN VINCENZO zone e incastellate, rapporto vassallatico, cioè affittate a il monastero stipula- famiglie con l'obbligo va contratti notarili di edificarvi villaggi e ventinovennali con di mettere le terre a diritti e doveri coltura, dando luogo sottoscritti dalle parti ad una fioritura di e tempo utile alle insediamenti tuttora trasformazioni alle origini dei paesi agricole a medio e a SCAPOLI della Valle del lungo termine. Volturno e dintorni. In alcuni paesi L'incastellamento fondato il castrum avvenne ad ogni Sannie, che modo anche da parte corrisponde dei feudatari, ma all'odierno Castellone. mentre questi Su una collinetta affittavano con nell'attuale territorio di Montaquila, in Sotto: Il territorio di località Colle S. Vincenzo al Castellano, tra il 962 e Volturno. (Disegno di M. ROCCHETTA il 965 viene fondato il Guglielmelli, 1715) A VOLTURNO 48 - Alta Valle del Volturno

dalla Marsica, da romano di Bactària gli Valva e da Teano abati fondano nel 985 sono invitati a il villaggio di fondare il castello di Vacchereccia o Vantra, oggi Fornelli. Baccaricia, nel Nel 982 quattro territorio dell'attuale capifamiglia sono Rocchetta a Volturno. mandati a fondare il La colonizzazione COLLI A VOLTURNO castrum Scappeli, benedettina è attestata anche dalla villaggio di Olivella, presenza della chiesa insediamento aperto rupestre di Santa oggi abbandonato. Maria delle Grotte, Sempre nel 962, a edificata dagli stessi ridosso dei primi abati di San contrafforti Vincenzo. mainardici, se ne Il contratto fonda un altro in FORNELLI località Cerasuolo Vecchio, oggi comune l'odierno Scapoli, nel di Filignano. cui territorio nell'844 Nel 972 ventidue gli stessi benedettini uomini provenienti fondano il monastero di San Sotto: La città monastica Pietro d'Itria, oggi in di S. Vincenzo nel XI ruderi. Sulle rovine sec. (Disegno S. Carracillo da dell'insediamento CERRO F. Marazzi) AL VOLTURNO San Vincenzo al Volturno - 49 successivo, datato provenienti da e il 1053 vengono fon- 988, è riferito a Colli Corniliano, vicino dati altri villaggi for- Sancti Angeli, Colli a Teano, e una de loco tificati tra cui Foruli, Volturno. Nel 989, nostro vengono l'odierno Forli del quindici famiglie chiamate a costruire e Sannio, Alfedena, a vivere in un loco ubi Montenero, Sotto: I villaggi fondati dicitur ad Cerrum, cioè Malacclocaria dagli abati di San Cerro al Volturno. (insediamento Vincenzo al Volturno. Nella parte orientale abbandonato), (Da R. Hodges) della terra tra il 1011 Rionero, Acquaviva, 50 - Alta Valle del Volturno

PIZZONE

Spina (frazione abbandonata sull'altopiano La Spina), Licenoso e Tenzenusu, questi ultimi a confine tra Cerro e Acquaviva. L'ultimo contratto di

CASTELNUOVO AL VOLTURNO fondazione è datato 1066 ed è riferito al castrum ad Sancta Maria, il cui territorio corrisponde alla attuale Santa Maria Oliveto. Anche Castelnuovo al Planimetria del villaggio altomedievale di Vacchereccia e saggio 1983. (Da R. Hodges)

Volturno, comune di Rocchetta a Volturno, e Pizzone sono sorti a seguito delle fondazioni di San Vincenzo al Volturno avutesi dopo il X secolo.

Il territorio prospicente l’Abbazia di S. Vincenzo al Volturno. (Disegno di M. Guglielmelli, 1715) San Vincenzo al Volturno - 51

ENCASTELLATION

Upon returning after over thirty years, the abbey changed to an indirect management of their lands in the Valley, divided in different areas and subject to encastellation, rented out to families, obliged to found villages and work the land, creating a number of settlements from which the villa- ges in the Volturno Valley and its surroundings originate. Encastellation also occurred among large landowners, but while these ren- ted with a vassalic relationship, the monastery developed notarial con- tracts with a duration of 29 years with rights and obligations undersigned by both parts and time limits for medium and long-term agricultural tran- sformations. In some villages founded by San Vincenzo's monks, the church is still surrounded by the renters' houses. In 945, on the calcareous cliff that dominates the Abbey, the castrum Sannie was founded, correspon- dent to today's Castellone. On a small hill in the actual territory of Montaquila, in the locality Colle Castellano, between 962 and 965 AD, the village of Olivella was founded, an open settlement, today abandoned. Additionally, in 962 AD, close to the Mainarde mountains' first spurs, there was another foundation in today's Cerasuolo Vecchio, part of the town of Filignano. In 972 AD, twenty-two men come from Marsica, Valva and Teano were asked to found the Castle of Vantra, today's Fornelli. In 982 AD four heads of the family were sent to found the castrum Scappeli, today's Scapoli; in 844 AD, in the same territory, the had founded the San Pietro d'Itria monastery, today in ruins. In 985, upon the ruins of the Roman settlement of Bactària, the abbots founded the village of Vacchereccia or Baccaricia, in the territory of today's Rocchetta a Volturno. The Benedictine colonization is demonstrated here by the presence of the rupestrian church of Santa Maria delle Grotte, with valuable frescoes from the 12th, 13th and 14th centuries. The following empheteutic contract, dated 988 AD, refers to Colli Sancti Angeli, Colli a Volturno. In this territory there was already a previous nucleus founded in 972 AD, named San- t'Angelo. In 989 AD fifteen families, coming from Corniliano, near Teano, and one family de loco nostro were called upon to build and inhabit the cast- le in loco ubi dicitur ad Cerrum, today's Cerro al Volturno. Between 1011 and 1053 AD, in the eastern part of the area, other fortified villages were foun- ded, including Foruli, today's Forli del Sannio, Alfedena, Montenero, Ma- lacclocaria (an abandoned settlement), Rionero, Acquaviva, Spina (an abandoned hamlet on the La Spina upland plain), Colle Stephanus, Li- cenoso and Tenzenusu, the last found between Cerro and Acquaviva. The last empheteutic contract, dated 1006 AD, refers to Castrum ad Sancta Maria, the area which corresponds to today's Santa Maria Oli- veto. Even Castelnuovo al Volturno, part of the town Rocchetta a Volturno, was born after San Vincenzo al Volturno's subsequent foundations which occurred around the 10th century. Pizzone's origins can be found in the founda- tions, due to the efforts of San Vincenzo's abbots, which occurred after the 10th century. Terza fase o del Monastero del XII secolo

Sulla sponda sinistra del fiume la sicurezza si fa sempre più debole, fino a indurre i monaci a cambiare sede spostandosi sulla sponda opposta. Il sito è una sorta di isolotto con tre lati protetti da fiume e canali e uno da asperità naturali. Inoltre un alto muro interno con 4 torri agli angoli chiude il monastero come una cittadella fortificata. I Rilievo pavimento marmoreo. (Da A. Pantone) materiali sono quelli provenienti dalla demolizione del monastero abbandonato. Molto raffinata è la elaborazione dei pavimenti, di cui rimane quello di un'aula di fianco alla navata sinistra. A consacrare la Basilica Particolare del pavimento del XII Secolo (Da A. Pantone)

Sopra: Ipotesi ricostruttiva del monastero del XII sec. (Da N. Paone) San Vincenzo al Volturno - 53

è il papa Pasquale II nel 1115; lo stesso papa con propria bolla lega in seguito il Monastero alla Sede Apostolica sottraen- dolo alla giurisdizione dell' episcopato locale. I conti sembravano tornare, ma i tempi erano mutati. Il re normanno Ruggero II d'Altavilla pretendeva che il nuovo abate fosse persona di sua indicazione e al rifiuto dei monaci, fedeli da sempre solo al papa, emissari normanni assaltarono il monastero predandolo di beni (casse d'argento partirono per il San Vincenzo Nuovo - Interno. (Foto T. Paolone) Palazzo dei Normanni). Lo stesso re escluse San Vincenzo dall'elenco A questi episodi fa dei monasteri di sua seguito la lunga e Sotto: Colonne fiducia, mentre i lenta agonia con della Basilica di Josuè feudatari che avevano estinzione dello stesso dinanzi l’Abbazia. iniziato nel secolo monastero in età (Foto T. Paolone) precedente gli assalti moderna. fecero il resto. 54 - Alta Valle del Volturno

The third phase or that of the 12th century Monastery

On the left bank of the river security was continuously weakening, a fact which brought the monks to move their residence to the opposite bank. The site is a sort of islet with 3 sides protected by the river and its channels and one by the land's unevenness. Additionally, a high wall with 4 towers, one at each corner, closes the monastery like a fortified citadel. The materials used came from the demolition of an abandoned monastery. The pavements had a very refined elaboration of which remains that of a room along the left nave. Pope Pasquale II consecrated the Ba- silica in 1115; with his papal bull he also bound the Monastery to the Roman Apostolic See, removing it from local episcopate's jurisdiction. The situation see- med to be stable, but times had changed. The Norman king Ruggero II d'Altavilla wanted to choose the new abbot and when the monks refused, as they were loyal to the Pope, Norman emissaries assaulted the monastery, despoiling it of goods (chests of silver left for the Nor- Sotto: San Vincenzo al mans' Palace). This king excluded San Vincenzo from his Volturno e il porticato del XII sec. list of trusted monasteries, while the large landowners (Foto T. Paolone) who had already started their attacks a century before did the rest. San Vincenzo al Volturno - 55

Quarta fase o del Monastero femminile

Per la rinascita bisogna attendere il 1990, quando coraggiose monache benedettine venute da lontano ridanno vita alla Regola con la Basilica ricostruita e il Palazzetto restaurato in un angolo della cinta originaria. Artefici di tale rinascita sono Madre Miriam Benedict e Rev.da Madre Miriam Benedict O.S.B. (Foto T. Paolone) Madre Agnes Shaw, provenienti dal Monastero Regina Laudis nel Connecticut (USA). A Madre Agnese, laureata in lingua spagnola, sono affidati la cura della biblioteca e il laboratorio di

Sotto: Veduta panoramica di S. Vincenzo al Volturno Nuovo. (Foto T. Paolone) Madre Agnese Shaw O.S.B. (Foto T. Paolone) 56 - Alta Valle del Volturno rilegatura artistica del Monastero. Madre Filippa Kline, che arriva a San Vincenzo nel 1994, archeologa e antropologa, si occupa invece del laboratorio di

A lato: Madre Filippa Kline O.S.B. (Foto T. Paolone)

The fourth phase or that of the female Monastery ceramica. Madre Miriam Benedict, Its rebirth will only occur in 1990, when coura- priora di San geous Benedictine nuns from far away revive Vincenzo, è the Rule with a reconstructed Basilica and the studiosa delle sue “Palazzetto” or small building restored in one of vicende the original walls' corners. The authors of such a ultramillenarie e di rebirth are Mother Miriam Benedict and Mother lingua ebraica. Oltre Agnese Shaw, from the Regina Laudis Monastery ai doveri di superiora, in Connecticut (USA). Mother Agnese, who has ama inoltre lavorare a degree in Spanish, takes care of the Monaste- la campagna col trat- ry's library and artistic bookbinding workshop. tore e guidare il desti- Mother Filippa Kline, who arrived in San Vin- no dell'azienda cenzo in 1994, archaeologist and anthropologist, monastica. takes care of the ceramics workshop. Mother Mi- riam Benedict is the prioress of the monastery Sotto: L’ingresso al Palazzetto abbaziale. and expert both on its centuries-old history as on (Foto T. Paolone) the Hebrew language. Apart from her duties as Mother Superior, Mother Miriam loves working in the countryside with her tractor and gover- ning the monastic company's destiny. Acquaviva d’Isernia - 57

I COMUNI sono la Chiesa di DELLA VALLE Santa Maria dell’Assunta e la ACQUAVIVA Chiesa di D’ISERNIA Sant’Anastasio, al cui culto è legata la Il comune di notissima Festa del Acquaviva Fuoco in gennaio. d'Isemia presenta una altitudine (750 estensione di metri s.l.m.) è DA VISITARE 1370 ettari ed frequentato spe- ha una popolazione cie nel periodo estivo. di 531 abitanti. Per la Il caratteristico borgo La chiesa madre dedi- sua collocazione ai margini del torren- cata a S. Anastasio geografica e la sua te Rio era già abitato Martire è un edificio in epoca sannitica. dalla facciata in pietra Interessato anch’esso a faccia vista, nel X secolo dal caratterizzato da una ripopolamento gradinata d'accesso, territoriale da parte che conferisce alla dei monaci di San struttura un aspetto Vincenzo al Volturno, solenne. Ad una sola il Castello dei navata, il presbiterio marchesi Carmignano ospita un altare in (ultima famiglia tenu- marmi policromi. taria del feudo), che S. Maria dell’ Castello Carmignano sovrasta l’ameno Assunta è invece una (Foto T. Paolone) abitato, è di probabile caratteristica chiesetta impianto longobardo di campagna costrui- Sotto: Veduta ta, secondo la tradi- panoramica di ed in possesso oggi di più proprietari. zione, dalla popola- Acquaviva d’Isernia. zione di Acquaviva (Foto T. Paolone) Di interesse artistico 58 - Alta Valle del Volturno

maggiori, come testimoniano sia l'arretramento della parte presbiteriale sia i resti dell'originaria perimetrazione.

The Junipers Fire

Acquaviva d’Isernia was part of San Vincenzo al Volturno Abbey. Here the Carmignano Castle, S. Maria Assunta Church and S. Anastasio Church can be seen. Very famous is the “Festa del Fuoco”, when a lot junipers are burned in January for Chiesa madre di S. Anastasio. (Foto T. Paolone) the fields fruitfulness. nel luogo in cui, nel è posta una lastra XVIII sec., avvenne tombale datata 1720. l'apparizione della Tipico edificio Madonna. Il suo extramurale, in interno è ad aula origine la sua Sotto: Chiesa di S. unica, mentre al struttura doveva Maria Assunta del sec. centro del pavimento essere di dimensioni XVIII. (Foto T. Paolone) Acquaviva d’Isernia - 59

La “Focata d’inverno”

Ad Acquaviva il 21 gennaio si celebra la notissima “Festa del fuoco” (o Focata d’in- verno). Altissime fiamme sfidano il cielo, l’aria è pungen- te come gli aghi dei crepitanti ginepri che inceneriscono sul fuoco, in una notte in cui si ricrea un'atmo- Processione in onore di S. Anastasio. (da T. Paolone) sfera magica per gio- vani ed anziani, che paese. Qui tutti si devozione e ricerca di nei giorni precedenti ritrovano dopo il tra- protezione. Al martire si sono recati nei monto con donne e Anastasio, cui è inti- boschi vicini ed bambini intorno alla tolata la Chiesa hanno abbattuto e cosiddetta “focata", madrice e santo trasportato - un capace di accorciare patrono venerato da tempo sul dorso di le ombre della tutti gli acquavivesi bestie da soma, oggi solitudine ed un vicini e lontani, è con l'ausilio di tempo anche del infatti votato il gigan- moderni trattori e bisogno. Nel rito tesco falò, che antici- motozappe - i ginepri della “focata”, che per pa la celebrazione nella piazza del l’enorme quantità di liturgica del giorno materiale utilizzato successivo, allorchè la brucia sino a notte statua del santo è por- Sotto: I ginepri bruciano fonda, è insito anche tata in solenne pro- nel fuoco di S. Anastasio. (Foto da T. Paolone) un motivo più stretta- cessione lungo le vie mente religioso di del paese. 60 - Alta Valle del Volturno

CASTEL Castel San Vincenzo SAN VINCENZO al Castrum Castilionis, etimo set- Nato dalla fusione tecentesco, mentre la avvenuta nel 1929 tra sua evoluzione ha i comuni adiacenti seguito gli di Castellone al avvenimenti della Volturno e San vicina Abbazia di San Vincenzo al Vincenzo al Volturno, Volturno, è situato consistente autentico monumento su uno sperone fetta del terri- storico, culturale e roccioso, che lo torio, mentre religioso di epoca pone in una posizione l'agricoltura presenta altomedioevale. Per preminente sull'Alta Valle del Volturno. Il centro abitato è posto a 735 metri s.l.m. ed i residenti sono all’incirca 600. Il territorio comunale si estende su una superficie di 2236 ettari, interamente montani, ed è in buona parte coperto da boschi cedui e ad alto fusto. Anche i pascoli occupano una Veduta della parte alta di Castellone. (Foto T. Paolone)

Sotto: Veduta una discreta presenza moltissimi anni, panoramica dell’antico di oliveti. La storio- prima Castellone e borgo di Castellone. grafia più recente fa poi Castel San (Foto T. Paolone) risalire l'odierno Vincenzo sono stati Castel San Vincenzo - 61 sede di Uffici Giudiziari mandamentali. Il territorio comunale si offre in maniera ottimale per discorsi di natura ambientalistica e paesaggistica. Il lago, realizzato alla fine degli anni '50 come bacino artificiale, accoglie l’immagine Faggeta nella Valle di Mezzo. (Foto V. Grande) riflessa della retrostante catena delle Mainarde. ecc.); con lo scenario Appenninica del Sulle sue rive è pre- che si osserva rag- Parco Nazionale sente un'area attrez- giungendo lungo sen- d’Abruzzo, Lazio e zata per campeggio, tieri segnati il pianoro Molise ed un Museo che si inserisce in di Monte Mare o la archeologico maniera armonica sua cima, la più alta rappresentano nell'ambiente mainar- delle Mainarde; con la le ulteriori attrattive dico con la Valle di conservazione della per il visitatore che Mezzo ed i suoi struttura urbana del voglia raggiungere boschi, le sue sorgen- vecchio ed esteso Castel San Vincenzo ti, la sua fauna spesso borgo medioevale. alla ricerca di una singolare (il Lupo, Sono, questi, tutti sosta ritemprante e l'Orso, l'Aquila reale, elementi non facil- culturale ad un mente riscontrabili tempo. Stupefacente altrove. Belle la vista sul lago dal Sotto: L’abitato, nella piazzette belvedere della piaz- sua mise autunnale, si panoramiche, un za S. Filippo Neri. Nel specchia nel lago. (Foto V. Grande) Centro di Flora centro storico e lungo 62 - Alta Valle del Volturno la stradina ster- che si innesta rata che fian- nel cuore del cheggia il bellissimo lago operano centro due ristoran- storico di S. tini che prepa- Vincenzo di rano piatti tipi- Castel S. ci della Vincenzo, fu tradizione locale: ampliata a tre navate polenta, sagne e e nel 1863 ne venne fagioli, carni alla rinnovato il pavimen- brace e soffritti. Un to a mosaico. Il suo appuntamento da interno, restaurato non perdere è il impropriamente negli Chiesa S. Stefano martire (Foto T. Paolone) caratteristico anni '90, presenta “Mercatino del oggi delle statue S. Stefano Martire Borgo”, che anima le lignee dei sec. XVIII- Datata fra il XII e XIII serate agostane XIX, i resti di un coro sec., si apre sulla gra- riaprendo le ligneo, l'esterno di un devole piazza del numerose botteghe organo settecentesco borgo Castellone di del ben conservato ed una tela del 1827. Castel S. Vincenzo. centro storico. Molto peculiare Sotto: Chiesa San appare la sua facciata principale, in quanto DA VISITARE Vincenzo Ferreri Particolare della faccia- adorna di un bel roso- ta. (Foto T. Paolone) ne in stile romanico. S. Martino La sua origine è assai remota. Ad una sola navata, nella prima metà dell'Ottocento la Chiesa di S. Martino,

Chiesa di S. Martino (Foto T. Paolone) Castel San Vincenzo - 63

S. Vincenzo Ferreri dagli abati Chiesa di modeste benedettini dimensioni che si intorno al 1027. Al apre lateralmente al suo minuscolo bellissimo belvedere interno è un inte- di San Vincenzo di ressantissimo Castel S. Vincenzo, la altare sua origine risale al affrescato. 1717. Al suo interno, L’8 maggio ad una sola navata, di ogni conserva un dipinto anno fedeli riconducibile a pari in processio- epoca. Al santo ne si inerpicano Vincenzo è anche lungo il difficile legato un sentiero che vi pellegrinaggio, che si conduce e traspor- tiene ogni anno il 25 tano a spalla la statua aprile e vede la pre- del santo nella par- senza di pellegrini rocchiale per poi provenienti da riportarla, sempre Chiesa San Vincenzo Ferreri Roccapipirozzi, in processione, in Affresco sulla volta frazione di Sesto sede. (Foto T. Paolone) Campano.

Santa Maria delle Grazie La chiesa sorge a ridosso della frazione Cartiera. Di ridotte dimensioni nella sua struttura rurale, è stata edificata agli inizi del XIX sec. Ai festeggiamenti della Madonna delle Grazie (2 luglio) è legata una Chiesa S. Maria delle Grazie (Foto T. Paolone) fiera di merci.

Eremo San Michele Arcangelo Posto ad occidente dell'abitato di Castel S. Vincenzo, incasto- nato fra le rocce di Monte S. Michele ed accessibile soltanto attraverso uno scosceso sentiero, l'Eremo fu fondato Eremo San Michele Arcangelo (Foto T. Paolone) 64 - Alta Valle del Volturno Castel San Vincenzo - 65

La cartiera di San Bernardo

L’edificio produttivo è situato nella piana percorsa dal fiume Volturno. Lo stabile, così come è visibile oggi, fu ristrutturato nel 1875 da Bernardo Martino, che ampliò una preesistente cartiera appartenente Quanto resta della antica cartiera. (Foto T. Paolone) alla stessa famiglia e reparto per la lavora- tuttavia chiusa e restò zione della lana. Per il abbandonata. Negli funzionamento anni successivi, nella dell'opificio si zona dove sorgeva utilizzava la forza l’opificio, vennero in idraulica, cioè seguito costruite le dell'acqua attinta dal prime abitazioni. Volturno. Questa zona oggi è Il proprietario della diventata frazione del cartiera si chiamava comune di Castel San Comincio Martino, Vincenzo ed ha il Lapide commemorativa che si faceva aiutare nome di Cartiera in apposta sulla facciata. da un dirigente fran- ricordo della fiorente (Foto T. Paolone) cese di nome Verdé. fabbrica di un tempo. Per un disaccordo tra i due la fabbrica fu costruita verso il 1850 su una struttura Art and Nature utilizzata per la macinazione del grano. Da ormai molti Castel San Vincenzo is the ancient Castro Sannie. anni la cartiera non è Up to half the XIX century Castel San Vincenzo was più in funzione. Gli divided into 2 villages, one called Castellone, which anziani ricordano che suggestively dominates the rock summit; the other in questa fabbrica, di named San Vincenzo, which overlooks the hill that is cui sono rimasti oggi reflected by the waters of the lake basin lying below. resti ben visibili The fame of this place is due above all to the presence (capannone, ciminie- of the S. Vincenzo al Volturno Abbey with its archeo- ra), non si produceva logical area. It is worth visiting S. Stefano Church, S. solo carta, ma c'erano Martino Church, S. Michele rocky Church and S. anche una segheria Maria delle Grazie rural Church. delle pietre e un Otherwise Castel San Vincenzo is not merely archeo- logy. Its land of unthouced nature shows evocatives A lato: La montagna scenaries, for example those of S. Michele a Foce with di San Michele, che the ermitage devoted to S. Michele which stands at racchiude l’Eremo del 930 metres on the South face of Mount S. Michele. XII sec. (Foto T. Paolone) 66 - Alta Valle del Volturno

CERRO interessante è il AL VOLTURNO campanile a vela del XVII secolo. Un’estensione di Sviluppatasi nel 2.369 ettari, 14 centri borgo denominato abitati, quasi Cerro, la Chiesa dei 1500 abitanti, SS. Apostoli Pietro e un'altezza media Paolo è stata più volte di 500 metri restaurata. s.l.m.: queste conformazione alcune delle rocciosa intorno caratteristiche di a cui si sviluppa Cerro al Voltumo. il nucleo principale Una lunga storia dell’abitato, diviso in interessa Cerro al due borghi raccolti Volturno ed il suo intorno alla chiesa di spettacolare castello. Santa Maria Assunta La sua specificità è e a quella dei SS infatti un imponente Pietro e Paolo. Legata castello del XV sec. alla costruzione del che domina l'intero quattrocentesco centro abitato e tutta castello Pandone è la l'Alta Valle del nascita della Chiesa Volturno. parrocchiale di S. Maria Assunta in La roccaforte è S. Maria Assunta costruita su una forti- Coelo, al cui interno (Foto T. Paolone) ficazione longobarda sono conservate tre posta in cima ad una pale del XVII secolo, Al suo interno sono mentre nel sagrato un magnifico altare in Sotto: Un’ampia veduta sono presenti due marmo policromo e di Cerro al Volturno cippi funerari di due navate laterali. con il suo castello del epoca romana (III-IV Dotata di poderoso XV sec. (Foto T. Paolone) sec. d.C.). Molto campanile ad angolo, Cerro al Volturno - 67 la campana della dell’Abbazia di San torre campanaria è Vincenzo al Volturno, datata al 1300. come si apprende dal Cerro sarebbe stato noto Chronicon fondato nell'889 Vulturnense. dall’abate Roffredo di Appartenuto nel XV San Vincenzo al secolo alla famiglia Volturno, che dei Pandone, conti di condusse una colonia Venafro, ed in seguito alienato a diverse famiglie nobiliari, oggi il castello Pandone, padronale e più volte restaurato, è Ruderi del convento adibito ad esclusivi S. Maria di Loreto (Foto T. Paolone) Bed & Breakfast e ristorante. alienato dal Pandone a Manfredino Bucca. Tale convento ospitò i Frati Minori Riformati per essere DA VISITARE soppresso nel 1809. La chiesa adiacente il Di notevole interesse monastero è stata aperta al culto sino Santi Pietro e Paolo storico era un tempo (Foto T. Paolone) il Convento di S. agli anni Sessanta: al Maria di Loreto, suo interno era una di contadini in una edificato nel 1510 per serie di importanti località detta Cerrum volontà del conte affreschi del XVI sec., dagli alberi di cerro, Federico Pandone, oggi andati quasi del pianta ad alto fusto signore di Cerro al tutto persi per della famiglia della Volturno sul finire l’invasione di radici, Quercia, che vi cre- del XV sec. e sino al così come totalmente scevano in 1525, anno in cui il in ruderi è ormai la abbondanza. Ancora feudo di Cerro venne struttura nel totale oggi il gonfalone del paese reca sul campo un cerro, all'ombra del quale un maiale mangia ghiande e sulla cui sommità campeggia la scritta Fortitudo Cerri, la forza del Cerro. La storia del comune è legata a quella

A lato: Pala dell’altare di S. Maria Assunta già nel convento di S. Maria di Loreto. (Foto T. Paolone) 68 - Alta Valle del Volturno disinteresse delle per ognuno dei (Foci). In ciascuna amministrazioni molti nuclei cappella si locali, nelle cui abitativi del festeggiano in vari adiacenze frazionato ter- mesi dell’anno i santi hanno addirit- ritorio cerrese: cui sono intitolate. tura Madonna collocato una dell’Arco Le mura megalitiche zona PIP e (Valloni); devastato S. Antonio Le fortificazioni alla lettera il Stemma (Foresta); poligonali che i territorio Famiglia Negrone S. Nicola Sanniti costruivano circostante. (Case); S. nello stile ciclopico La Chiesa Anna (Piano per rafforzare - parrocchiale di San d’Ischia); mediante ostacoli Rocco di Cupone Giovanni artificiali - i propri è stata edificata (S. Giovanni); confini naturali, erano nell’anno 1655 dal S. Bernardino delle mura costruite ricco massaro del (Cerreto); S. Antonio con massi grezzi o, al luogo Eusebio (S. Vittorino) S. Lucia più, sovrapposti in Negrone. Interamente restaurata, in origine presentava un soffitto in legno riccamente dipinto attribuibile a pittori napoletani del XVIII sec. Alle due parrocchie va aggiun- ta una serie di cappel- le rurali, quasi una

Sotto: Veduta panoramica dell’alto- piano de “La Spina”. (Foto T. Paolone) Fortificazione di Monte. S. Croce. (Foto T. Paolone) Cerro al Volturno - 69

A Millenary history

Cerro al Volturno lies on a big rock on the edge of which lies the Castello Pandone built in the end of the XV century. There are 14 hamlets and 3 chur- ches: Santa Maria Assunta, SS. Pietro and Paolo and San Fortificazione di Monte S. Croce. (Foto T. Paolone) Rocco, and many other rural ones. Its origin is connected to the maniera approssima- di Roma si fece più history of San tiva senza cemento e minacciosa, vale a Vincenzo al Volturno tenuti insieme dal dire nel IV secolo a.C. Abbey. On Mount loro stesso peso. Sulla Anche Monte della Foresta and Mount sommità di Monte Foresta Santa Croce there are Santa Croce, a quota presenta una simile important testimonies 1000 metri, nel 1980 cinta fortificata of the Samnites, an lo studioso Antonino scoperta sul finire del Italic people. Belonging Di Iorio ha rinvenuto Duemila dall’archeo- to the Roman period una fortificazione logo Michele Raddi. are two memorial sto- sannitica lunga quasi La cima di Monte nes in Castello place; in Foresta place Santa Maria di Loreto Convent ruins can be seen.

Mura erant montes

Samnites built big walls with rude stones without cement. The Mount Santa Croce walls are over 1 chilo- Fortificazione di Monte della Foresta. (Da M. Raddi) metre long and in some parts over 3 metres high. They are over un chilometro e alta Santa Croce quasi per 2,50 metres thick and in alcuni punti quasi certo è stata frequen- probably they were tre metri. Le mura tata anche dall’uomo built before the sono spesse circa 2,50 preistorico, come Samnite wars. Even metri ed è molto pro- testimoniano alcuni Prehistoric man lived babile che esse siano ritrovamenti avutisi in Mount Santa Croce, state costruite nel in seguito a sondaggi according to San periodo precedente della Missione Vincenzo al Volturno le guerre sannitiche, archeologica di San Mission recoveries. quando la prepotenza Vincenzo. 70 - Alta Valle del Volturno Cerro al Volturno - 71

Il castello Pandone della vicina Abbazia di San Situato in una Vincenzo al posizione Volturno, fondan- dominante ad oltre do il Castrum 500 metri di altezza Cerri, abbiano sul livello del mare, il riutilizzato il castello di Cerro con vecchio recinto la sua possente mole fortificato controlla tutta l'Alta costruito dai Valle del Volturno nel Longobardi. punto in cui presenta L’impianto la massima strozzatu- originario del castello Stemma dei Colonna ra. Situato in una risale quindi a tale sul portale del castello. (Foto T. Paolone)

maniero assunse l’aspetto attuale per volere del conte Federico della casata Pandone di Venafro, il quale fece costruire tre torri bastoniate che ne accentuarono notevolmente il carattere di fortezza inespugnabile. Sopra: Assonometria Nel 1525 Federico lo su rilievo dell’Arch. O. vendette a Masia. (Disegno M.Ciarallo) Manfredino Bucca, che rimase feudatario posizione dominante, epoca. Esso aveva la di Cerro fino al 1522. fin dall'antichità forma di un recinto Nei primi anni del l'imponente massa quadrangolare, al cui 1600, passato per rocciosa, su cui interno venivano successivamente probabilmente Sotto: Lapide fatta verrà costruito il conservati i prodotti apporre sul portale da castello, venne del territorio. Lucrezia Colonna, 1623. utilizzata come punto Sul finire del 1400 il (Foto T. Paolone) di osservazione e controllo dell'Alta Valle del Volturno Si ritiene infatti che i monaci benedettini

A lato: Torre, ponte levatoio, portale d’ingresso e veduta d’assieme del castello. (Foto T. Paolone) 72 - Alta Valle del Volturno mani diverse, il The Pandone Castle castello divenne proprietà della Pandone Castle overlooks all the High Volturno Val- famiglia Colonna. ley. Its primary plant dates from the X century and Lucrezia Tomacello, had a quadrangular shape. moglie di Filippo At the end of the XV century Federico Pandone, Ve- Colonna, principe di nafro’s Count, built 3 bastioned towers that gave it a Sonnino, lo abbellì e style of a storm-proof fortress. ne rafforzò le mura, In the XVII century Lucrezia Tomacello, Filippo Co- come ricorda la lonna’s wife, adorned it as a memorial stone on the lapide datata 1623 entrance door remembers. collocata sul portale Carafa family owned the castle until the feudality end d’ingresso. in 1806. In 1828 it was bought by Lombardi family, I Colonna vendettero which has it yet. Inside it two secular mulberry-trees, il castello alla an ancient window named “monofora” and a deep famiglia Spinola di tank can be seen. , che nel 1688 lo passò ad Antonio Carafa di Dai discendenti dei Al suo interno sono Traetto. Tale famiglia Carafa venne infine due alberi secolari di detenne il castello venduto alla famiglia gelso, una finestra fino all’abolizione Lombardi nel 1828, i monofora, residuo della feudalità (1806). cui discendenti lo della ecclesia posseggono tuttora. dell’originario Sotto: Il castello Meta di numerosi castrum ed una Pandone. Sullo visitatori, adibito a cisterna che raccoglie sfondo, le Mainarde innevate. (Foto T. Paolone) Bed & Breakfast e a acqua dalla viva ristorante esclusivo, roccia sottostante. Colli a Volturno - 73

COLLI secolo, in concomitan- A VOLTURNO za con gli altri borghi dell’Abbazia di San Colli (Colli centro, Vincenzo al Voltumo. Valloni, Casali, Cerreto, Castiglioni e DA VISITARE Santa Giusta) si distingue fra i Del castello comuni dell'Alta geografico. longobardo, Valle del Di accertate ori- completamente Volturno non gini preistoriche, distrutto dai solo per la sua felice stando a studi recenti, terremoti verificatisi posizione sul vicino Monte San fra l'XI e il XVI secolo, geografica - al centro Paolo, in località vi sono soltanto resti: delle importanti reti Serra del Lago, resti qualche traccia viarie S.S. 158 e S.S. di mura megalitiche, 85 lungo l'asse Roma- lunghe alcuni chilo- Napoli-Pescara - metri e sovrastate da quanto anche per una rigogliosa vegetazio- realtà economica che ne, attestano l'esisten- fonda su attività com- za in epoca sannitica merciali ed artigianali di un centro fortifica- lungo la S.S. 158 e per to. Resti di un acque- una vitalità demogra- dotto romano, visibili fica in tenuta in que- sulla ripida parete del sto comprensorio Rio Chiaro, e ruderi di un insediamento medievale conferma- Sotto: Veduta di Colli. no di seguito la Alle spalle, la distesa frequentazione del catena delle Mainarde. sito, il cui sviluppo è S. Leonardo (Foto T. Paolone) legato alla fine del X (Foto T. Paolone) 74 - Alta Valle del Volturno

dell'impian- alla bella Acropoli, da to cui è possibile godere l'impareggiabile pae- saggio montuoso dalle Mainarde ai Monti del Matese, nel centro abita- to sono la Chiesa Chiesa S. Maria Assunta di San Lapide (Foto T. Paolone) Leonardo, di impianto vi si accede attraverso S. Maria Assunta medioevale e a una scalinata aerea. (Foto T.Paolone) volte affrescate raffi- Da non perdere i resti guranti “La gloria del di una necropoli del fortificato di tale Paradiso”, e la Chiesa periodo Neolitico rin- periodo può tuttora Madre di Santa venuti su Monte individuarsi lungo le Maria Assunta dal Sant'Angelo, il vec- mura che delimitano semplice chio Mulino Raddi, l'Acropoli cittadina, campanile in pietra all'incrocio fra Rio cui si accede solo squadrata del 1720. San Pietro ed il attraverso strette Di recente restaurata, Volturno e aperture. Feudo dei Pandone nel XV secolo, alla fine del Settecento Colli a Volturno appartenne alla famiglia Carmignano, per divenire - agli inizi del XIX secolo - Capoluogo di Governo comprendente i comuni di Pizzone, Scapoli, Rocchetta, Cerro, Castellone e San Vincenzo. Oltre Chiesa San Leonardo - Natività (Foto T. Paolone)

naturalmente le escursioni lungo i sentieri di Monte San Paolo o lungo le sponde del fiume Volturno. Per gli sportivi, infine, vi è una impiantistica sportiva a gestione comunale. Ricco il calendario degli Altare maggiore S. Maria Assunta (Foto T. Paolone) appuntamenti estivi, Colli a Volturno - 75 da qualche anno è chilometres long. attiva un’associazione Probably Colli is the sportiva che ancient Aquilonia of the valorizza il territorio, Samnites. Its develop- coniugandovi la ment is linked to S. passione per il cavallo Vincenzo al Volturno e per il trekking a Abbey (about the X cavallo. century). The centre was feud of Pandone Le “mura delle fate” family during the XV century; in the XVII Le fortificazioni san- century it was of nitiche di Monte San Pubblicazione su Carmignano family, Paolo, secondo Aquilonia (Pro Loco) whereas in the XIX cen- l’ipotesi più tury Colli began per primo le ha accreditata, Capoluogo di Governo individuate sulla apparterrebbero alla including Pizzone, vetta del monte, sono città sannita di Scapoli, Rocchetta, imponenti e lunghe Aquilonia, nota nella Cerro, Castellone and all’incirca sei letteratura romana San Vincenzo. Here S. chilometri, e si collo- antica ma non ancora Leonardo Church and S. cano a protezione di localizzata con Maria Assunta Church circa 220 ettari di ter- certezza sul territorio. can be seen. Besides you ritorio. Monte San Paolo si can see Mount S. trova sulla strada che Angelo necropolis and Volturno Valley da Isernia conduce Raddi old Mulino and Cross-Roads fino a Sora, sul Liri, il you can walk along fiume che segnò Mount S. Paolo paths Colli a Volturno stands inizialmente (354 or along Volturno River in the middle of the a.C.) il confine delle banks. Worth to sports- important roads of the aree di influenza tra men you can find a S.S. 158 and S.S. 85 Roma (a nord) e il comunal sports plant. towards Rome, Naples Sannio (a sud). Le and Pescara. On Mount The ”legendary” city mura delle fate, come S. Paolo there are of Aquilonia sono state chiamate remains of megalithic dall’archeologo Samnitic fortifications walls some Michele Raddi, che on Mount San Paolo should probably belong to the ancient city of Aquilonia. Mount San Paolo stands out on the River Liri that marked the border between the Roman and Samnite territories. The “Fairy Walls” are huge and 6 Km long. They were erected in defence of around 220 ha of land. Cinta muraria di Monte S. Paolo. (da M. Raddi) 76 - Alta Valle del Volturno

Il paradiso dei pescatori

Il fiume Volturno, rapido e profondo fin dalle sorgenti per effetto del consistente apporto di tutto il bacino imbrifero del gruppo Meta- Mainarde, offre un habitat eccezionale per numerose specie ittiche fra le quali si impone quella pregiatissima dei Salmonidi. Tanta è ancora l’attra- zione che suscita per limpidezza e purezza delle sue acque da costituire la sosta preferita di tutti i turisti che durante l’anno percorrono la S.S. 158, parallela al corso d’acqua. Il tratto di fiume che insiste nel territorio di Il fiume Volturno scorre sotto Ponte nuovo. (Foto T. Paolone) Colli a Volturno è stato scelto nel 1992 di Pesca alla Trota, Sotto: Il Mulino Raddi come teatro dei destando unanimi a ridosso del fiume Volturno. (Foto T. Paolone) Campionati Mondiali consensi e sincera ammirazione negli sportivi convenuti da ogni parte del mondo. Questo tratto ancora costituisce fattore integrante di un terri- torio contiguo ad area protetta (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) che, sulla base degli studi dell’Istituto Superiore di Biologia, è stato definito “di grande interesse naturalistico”. Colli a Volturno - 77

In effetti, prescinden- do dalla pregiata fauna ittica presente (Trote, Cavedani, Barbi), questo eccezionale tratto fluviale, ricchissimo di vegetazione lacu- stre, oltre a costituire rifugio stagionale di quasi tutte le specie di selvaggina di passo, vanta una ricca avifauna stanziale.

Pesca sportiva (Foto G. Desiderio)

The anglers paradise

River Volturno is an extraordinary habitat for a lot of fishing species such as the excellent Salmons. In 1992 the stretch of the river, flowing through Colli a Volturno, was the scene for the World Trout Fishing Championships.That stretch of river has also a rich permanent avifauna.

A lato: Il fiume Volturno nel territorio di Colli. (Foto T. Paolone) 78 - Alta Valle del Volturno

CONCA CASALE

Se primato è, a Conca Casale spetta senza altro quello di essere tra i paesi più piccoli del Molise ma anche tra i più verdi e freschi per via produzione di dei suoi 650 metri ottimi legumi e a di altitudine, che ne quella di un gustoso S. Antonio da Padova fanno località turistica salume battezzato dai (Foto T. Paolone) di elezione nei caldi locali “la signora”. La mesi estivi e centro Chiesa parrocchiale, infatti che, quando ci dinamico di nel titolo di S. sia l’acqua, sia promozione turistica Antonio da Padova, presente anche la specie negli ultimi si colloca lungo la via Madonna. anni. Da sempre principale con The fresh legata alle vicende facciata di semplice Valle del Campo storiche di Venafro, la fattura e torre piccola Conca Casale campanaria. In ancient times little si chiamava in origine Nell’esiguo territorio Conca Casale was Valle del Campo e si segnalano inoltre la called “Valle del divenne comune Chiesetta dei Ss. Campo” and it began a soltanto nel 1927. Cosma e Damiano, di municipality only in Centro agricolo per recente restaurata, ed 1927. Here you can see eccellenza, il suo il Santuario della S. Antonio Church, Ss. nome è legato Madonna delle Cosma e Damiano principalmente alla Fontane, in Church and Madonna corrispondenza di della Fontana una sorgente di Sotto: Panorama Santuario. The village acque, cui è legata della valle: al centro, la is famous for its piccola Conca Casale. una particolare coolness and produc- (Foto T. Paolone) leggenda: si crede tion of legumes. Filignano - 79

d'Abruzzo, Lazio e FILIGNANO Molise. Votato al turismo È l'antica Fonduliano, naturalistico per la poi Fondemano, del possibilità di Chronicon escursioni lungo i Vulturnense, ma boschi pedemontani agli occhi dei delle Mainarde, inte- visitatori resse artistico rivesto- Filignano appare fenomeno di no la Chiesa di San oggi in tutto il ritorni, latore di Pasquale, del XVIII suo splendore di un diffuso secolo, dall’austera comune immerso nel benessere un tempo facciata in pietra, e verde del Parco insperato. Una simpa- quella di S. Eleuterio, Nazionale d'Abruzzo, tica che pare risalire al Lazio e Molise, che la associazione di idee, primo insediamento fanno assomigliare quella di Filignano paesaggisticamente uguale Scozia, per un ad una piccola Scozia. comune dal territorio Vero è che Filignano, molto frazionato terra di emigrazione, (Cerasuolo, Selvone, ha visto molti dei Mennella, suoi abitanti Collemacchia, raggiungere nella Franchitti, metà del secolo Pantaniello, Cerreto, scorso sia la terra di Valle, Valerio, Lago, Scozia che altre Lagoni, Terragrande e nazioni del nord Bottazzelli), divenuto europee e che oggi si autonomo nel 1861, assiste ad un discreto passando dalla Terra di Lavoro alla Sotto: Veduta Provincia di Molise, panoramica di ed oggi parte del Ss. Immacolata Filignano. versante molisano del Concezione (Foto T. Paolone) Parco Nazionale (Foto T. Paolone) 80 - Alta Valle del Volturno in loco, ascritto al X ospita dal 1996 il DA VISITARE secolo. Recentemente Festival internazio- è stato anche riporta- nale “Mario Lanza” tiene nella terza setti- to alla luce, in località nel nome dell’illustre mana di agosto. Mennella, un tenore di origine fili- insediamento gnanese. Curiosità: Intorno al 1750 la medievale. Filignano tra le verdi vallate famiglia Miranda locali è stato ricavato diede inizio alla un campo da golf, costruzione della che richiama appas- Chiesa parrocchiale sionati anche da fuori della Immacolata regione. Concezione che è stata completamente Lapide ricordo Mario Lanza: rimessa a nuovo nel (Foto archivio) da Hollywood a 1975 dal defunto Filignano parroco Mons. Roberto Mancini. Filignano ospita Quando fu ultimata dal 1996 il Festival la costruzione della internazionale chiesa, i filignanesi “Mario Lanza”, inti- piantarono a ricordo tolato all’illustre teno- nella piazza re e attore cinemato- antistante un piccolo grafico di origine fili- tiglio che oggi si gnanese. Alfred ammira per la sua Arnold Cocozza, in possente mole. arte Mario Lanza, era La Chiesa SS. infatti figlio di un emigrato che lasciò Filignano all’età di 16 Mario Lanza anni. Lanza è ancora (Foto Archivio Volturnia) nella memoria di molti per aver interpretato il mitico Caruso nell’omonimo film e per le sue numerose incisioni. Oltre al Festival e ad un concorso canoro, Festival Mario Lanza che richiama parteci- (Foto www.filignano.com) panti da tutto il mondo, Filignano ha dedicato al suo illu- stre figlio anche un SS. Crocifisso Museo, che ha sede (Foto Archivio Volturnia) nella frazione Collemacchia. Il Crocifisso in Selvone Festival, tra le manife- è visibile dalla stazioni più qualifi- provinciale Atinense. Festival Mario Lanza canti della Regione, si Si erge nel punto più (Foto www.filignano.com) Filignano- 81 alto del centro storico e la sua costruzione risale allo stesso periodo nel quale fu edificata la Chiesa di Filignano (XVIII sec.). La data di costruzione della Cappella di Collemacchia si perde invece nella notte dei tempi ma è tuttavia noto che originariamente era una cappella privata della famiglia Cocozza. Attorno San Pasquale Baylon a Cerasuolo. (Foto T. Paolone) all'anno 1890 l'allora capo della famiglia delle donne), Gregorio Diamare. donò la cappella alla imponente nelle Chiesa Cattolica dimensioni, fu voluta Le edicole votive Romana a beneficio dall'ultimo feudatario di tutto il villaggio. di Cerasuolo, il duca L'edicola è una strut- Oggi tale Cappella è Pasquale Marotta, tura architettonica stata restaurata e deceduto nel 1884. La relativamente di pic- ridipinta con l'aiuto costruzione cole dimensioni, con di generose offerte di dell’edificio fu la funzione pratica di amici di Collemacchia iniziata alla fine del ospitare e proteggere da tutta Europa ed XIX secolo, ma l'elemento che vi è America. ultimata solo trenta collocato. La Chiesa anni dopo. Il termine deriva dal parrocchiale intitolata Completamente latino aedicula, a San Pasquale distrutta dal secondo diminutivo di aedes Baylon (protettore conflitto mondiale, fu (tempio) e dunque interamente ricostrui- con il significato ori- Sotto: L’antica Fonte di ta grazie alla ginario di “tempiet- Cerasuolo Vecchio. sollecitudine dell'allo- to”. In origine si trat- (Foto T. Paolone) ra abate di tava di un tempietto Montecassino in miniatura, che ospitava la statua o la raffigurazione di una divinità. Nel tratto di collegamento tra Cerasuolo e Filignano ancora se ne trovano, anche se alcune sono state completamente saccheggiate ed altre trasformate con formelle recenti. 82 - Alta Valle del Volturno

Tra quelle di particolare interesse ve ne è una nell'antica via che, per collegare Cerasuolo a Mennella passando per la Chiesetta esterna di S. Antonio Abate (rifatta nel 1909), seguiva il corso del vallone della Ravicella per superare Rio Chiaro, affluente del Volturno nel territorio di Colli a Volturno. Tra le altre, particolare rilievo ha un'edicola in forme neoclassiche che è stata realizzata nel 1883, come attesta quel che rimane di un’epigrafe fatta dal committente ai piedi delle mattonelle che mostrano la Madonna del Carmine tra i Cherubini in alto e le anime del Purgatorio. Completamente toponomastica è scomparsa è tuttavia rivelatrice a riguardo: la grata di protezione Selvone, Pantano in ferro battuto di cui Sopra: Edicole votive sono i nomi dei bor- nel territorio di rimangono solo i ghi che vi sorgono Filignano. perni metallici. intorno. In autunno è (Foto Archivio Volturnia) soggetto a frequenti Lo “Sbuzzaturo” alluvioni che ne fanno un grazioso specchio Incastonato tra d’acqua. A primavera ondulazioni boscose, ne resta un ruscello ultimo residuo di un che, raccogliendo lo antico bosco allagato, scolo delle acque, ser- lo “Sbuzzaturo” peggia brillantemente è ciò che resta di a rallegrare la pastura un’antica palude serale di qualche attraversata, come pacifica pecora. vuole la leggenda, da un viadotto costruito A lato: Lo Sbuzzaturo su immensi rami di e il superstite ruscello primaverile. secolari querce. La (Foto T. Paolone) Filignano- 83

Le mura di Mennella

A partire dal 1998 il sito d'altura de “Le Mura” di Mennella è stato scavato dagli studenti della Facoltà di Archeologia Medievale della Università degli Studi “La Sapienza” di Roma su Ruderi della Torre medievale di Mennella. autorizzazione della (Foto T. Paolone) Soprintendenza Archeologica del riempimento The “dry walls” Molise, coordinati dal artificiale costituito in village prof. Michele Raddi. massima parte di Sulla sommità della materiale archeologi- Filignano name comes collina emerge la co inquadrabile tra from Fonduliano, then presenza di una torre XIII e XIV secolo, i Fondemano, which was in posizione centrale resti di un insedia- in the Chronicon al castello, torre mento altomedievale, Vulturnense. impostata sui resti di rappresentato - allo It is in the Abruzzo, una fortificazione stato attuale della Lazio and Molise sannitica ricerca - da un piccolo National Park and it’s documentata anche edificio di culto con named “little Scotland” da alcuni reperti orientamento est- for its green. rinvenuti nello scavo. ovest e, a nord di The village is divided in Tale scavo ha questo, da una capan- the hamlets of Cera- individuato, al di na di grosse dimen- suolo, Selvone, sotto di un sioni in associazione Mennella, Collemac- stratigrafica con chia, Franchitti, Sotto: Mura a secco, tipi- che del territorio filigna- materiali ascrivibili al Cerreto, Valle, Valerio, nese, in prossimità del VII-VIII secolo. Lagoni, Mastrogiovan- villaggio di Mennella. ni and Bottazzelli. (Foto T. Paolone) Artistical interesting Church are S. Pasquale Church and S. Eleuterio Church (X century). Recently in Mennella place an important medioeval centre has been foun- ded. From 1996 the Mario Lanza International Festival has organized. A Museo devoted to him can be seen in the Collemacchia hamlet. 84 - Alta Valle del Volturno

FORNELLI nomi degli attentatori in un agguato Le prime notizie di mortale a soldati Fornelli si hanno a tedeschi. Tale partire dall'anno 981, episodio, nel 1971, quando i monaci valse alla Città di della vicina Fornelli la Medaglia Abbazia di San di Bronzo al Valore. Vincenzo al Grazie alla sua Volturno dell'odierna particolare posizione stipularono un Fornelli. geografica e al clima contratto Il suo toponimo mite molto sviluppate livellare con coloni deriverebbe dal nome provenienti dalla datogli nel periodo Marsica per coltivare longobardo in il territorio e costruire memoria di un Forum un castrum in località Cornelli. Il suo attua- Bantra o Vandra. le territorio risulta Il villaggio venne frazionato in Fornelli appunto costruito ai centro, Castelcervaro, margini del grosso Bivio e Canala. In età torrente Vandra, che contemporanea, ancora oggi scorre nel Fornelli è stata territorio. Intorno al protagonista di un XII secolo il villaggio eccidio civile, che medievale di pianura sconvolse il paese venne abbandonato nell'ottobre del 1943, in favore della collina quando l'allora pode- su cui sarebbe poi stà Giuseppe Laurelli sorto l'abitato e cinque suoi concittadini furono impiccati nella Sotto: Veduta pubblica piazza dalle panoramica di Fornelli. Fontana monumentale (Foto T. Paolone) milizie tedesche per non aver rivelato i (Foto T. Paolone) Fornelli - 85 sono le attività agrico- le con estensioni di oliveti (Fornelli aderisce alle Città dell’Olio nazionali) e vigneti e quella del- l’allevamento, in par- ticolare bovino, i cui prodotti hanno dato luogo ad un opificio caseario. Fra le mani- festazioni locali si segnalano le “Giornate al Borgo”, una serie di manifestazioni dal sapore medioevale ambientate all'interno della notevole cinta muraria.

DA VISITARE

Nel borgo è il Palazzo baronale, nei secoli (dal XII al XX) San Michele Arcangelo (Foto T. Paolone) appartenuto alle famiglie dei Pandone, antico, tra i meglio Altra chiesa nel dei Caracciolo, dei conservati del Molise, centro storico è la Dentice e dei è la Chiesa Madre Chiesa di S. Pietro Carmignano per fini- dedicata a San con bella gradinata di re in proprietà della Michele Arcangelo, accesso ed ingresso famiglia Laurelli. che ha origini ad una navata. All'interno del borgo remotissime: è Nell’agro è la collocata nel punto Cappella di Santa più alto della civita e Maria delle Grazie, Sotto: Prospetto frontale del presenta una dove è conservata Palazzo Laurelli. particolarissima una piccola statua (Elaborazione A. Iannarelli) scalinata d'accesso. lignea raffigurante S. 86 - Alta Valle del Volturno Fornelli - 87

Domenico, opera Fornelli, rifiutandosi dello scultore di di indicare il nome Pasquale del cittadino che Di Capita, santo cui è aveva lanciato la legato un sentito bomba contro i pellegrinaggio che Tedeschi, rese fatale congiunge - nel culto ed inevitabile la sua del santo stesso - condanna insieme ad Fornelli a Villalago, in altri cinque concitta- provincia de dini condannati al L’Aquila. capestro perchè un loro conterraneo, rea- L'eccidio di Fornelli gendo alle rapine e alle spoliazioni opera- te da truppe tedesche, Nell'ottobre del 1943 i uccise con lancio di Tedeschi si attestaro- bombe a mano due no contro le armate militari. alleate, che avanzava- no dal sud, sulla cate- Da E. Izzi, Giorni di na delle Mainarde, guerra nelle steppe del Chiesa S. Pietro contrafforte centrale Don, E.di.ci - Isernia (Foto T. Paolone) della linea “Gustav”, lungo la quale i genieri tedeschi fece- ro saltare ponti, stra- de e abitazioni. Molti contadini dei paesi della valle, forti anche del ritorno dei milita- ri sbandati, restarono alla macchia decisi a difendere quanto loro Lapide commemorativa dell’eccidio. (Foto T. Paolone) costava generazioni di stentata fatica. Scaturirono allora The Middle age lives again episodi di resistenza da parte di gente Fornelli history is connected to San Vincenzo al Vol- semplice, che non turno Abbey. Maybe its name comes from Forum aveva mai pensato di Cornelli. Its origins are from Longobard, but its essere protagonista di walls and the Baronial Palace were built from the XII gesta. Olocausto il century. primo capestro per In the ancient village there are S. Michele Arcangelo l'avvocato Giuseppe Church and the Baronial Palace which was of Pan- Laurelli, podestà di done, Caracciolo, Dentice and Carmignano families. Today the Palace belongs to Laurelli’s. During the Second World War in Fornelli there was A lato: Ingresso, torri e a massacre of six men: that’s why in 1971 the village stemma della famglia had the Bronze Medal for Valour. In the summer you Carmignano. can find the “Giornate al Borgo”, a medioeval mani- (Foto T. Paolone) festation inside the well preserved walls. 88 - Alta Valle del Volturno

MONTAQUILA appartengono i resti di una chiesa Montaquila si paleocristiana, su cui compone attualmente è poi sorta la Chiesa di tre nuclei abitativi: parrocchiale Montaquila, dell'Assunta. Masserie La Nel corso dell'VIII Corte e secolo il territorio di Roccaravindola. Montaquila entrò Incerto il suo dell'Alto quindi in possesso toponimo, Volturno e la dell'Abbazia di San attestato come pianura venafra- Vincenzo al Volturno Montis Aquili e Mons na; colonia romana Aquilus, il suo collegata con la Via territorio è ricco di Latina, in questo ter- vestigia storiche sia ritorio probabilmente, legate alle presenze nel 293 a.C., i Sanniti sannitica e romana sia persero la propria alle vicende di San indipendenza a Vincenzo al Volturno. seguito di due tre- Sede - per taluni stu- mendi scontri con le diosi - dell'antica legioni romane, che vi Aquilonia sannita, si insediarono. importante centro Di epoca romana ed politico e commercia- oggi ancora le al centro delle vie perfettamente di collegamento fra riconoscibile in gli insediamenti rudere è la Taverna, situata lungo l'antica S. Maria Assunta arteria romana ed Sotto: Panorama del (Foto T. Paolone) adibita a sosta di centro storico di Montaquila. viandanti e soldati e quale dono del duca (Foto www.comune.montaqui- al cambio degli ani- beneventano Arichi la.is.it) mali. AI V secolo d.C. II. AI IX secolo si Montaquila - 89 ascrive la nascita di un nucleo di ripopolamento chiamato “La Corte” (oggi Masserie La Corte) e, dopo la distruzione saracena dell'Abbazia dell '881 ed il suo susseguente declino, solo dopo Roccaravindola Alta (Foto T. Paolone) quasi un secolo si costituì la comunità fa capolino tra siepi montaquilana sul di rose e teste di colle, su cui si erge gerani. Questa la foto- l'attuale raccolto grafia dell'incantevole abitato. Realtà oggi borgo antico di dinamica e Roccaravindola Alta, produttiva, specie un autentico gioiello lungo la S.S. 158, ove sono i ruderi di diverse sono le una fortificazione attività commerciali altomedievale, che ed artigianali faceva della località Fregio di epoca romana presenti, fra cui un un’importante (Foto T. Paolone) prestigioso postazione strategica laboratorio di per la sua vicinanza ceramiche artistiche. al fiume Voltumo e al Contado di Molise. DA VISITARE Lungo la strada che sale al ridente abitato, i cui abitanti hanno Un groviglio di vicoli, scelto nel tempo di portali in pietra, vivere in pianura, a cortili nascosti e Roccaravindola Bassa, qualche anziano che è una chiesetta medioevale, Sotto: La chiesetta localmente votata a diruta di S. Michele San Michele Arcangelo. Arcangelo ed al cui (Foto T. Paolone) interno compare il Torre medievale (Foto T. Paolone)

frammento di un bas- sorilievo romano, reimpiegato in uno dei muri. Da qualche anno l'Associazione Rinascita Ravindolese vi organizza la sugge- stiva manifestazione de N'coppa alla Rocca. 90 - Alta Valle del Volturno

Zampognaro dipinto (Foto T. Paolone)

Particolare dell’affresco dell’abside (Foto T. Paolone) Where the Aquilone wind blows

Montaquila is made up of Montaquila centre, Masserie La Corte and Roccaravindola. According S. Michele to some studiouses, it was the ancient Aquilonia of (Foto T. Paolone) Samnites. Probabily, in this village, Samnites lost their indipendence due to Roman people. Belonged to the Roman age is also an ancient “Taverna” along the old Roman road. To the V century dates S. Maria dell’Assunta Church, while in the VIII century Montaquila belonged to the S. Vincenzo al Volturno Abbey. Montaquila inhabitants, about the X century, settled on the hill where it lies today. Especially along S.S. 158 you can see many commercial activities. The silent fortress In Roccaravindola Alta there are ruins of a Dark Middle Age fortress; in Roccaravindola Bassa there is a medioeval little Church devoted to S. Michele Arcangelo, where there is a Roman bas-relief. Local Ingresso chiesa “Rinascita Ravindolese Association” organizes here (Foto T. Paolone) the suggestive N’coppa alla Rocca manifestation. Il fiume Volturno dal Ponte a 25 archi di Roccaravindola. (Foto T. Paolone) 92 - Alta Valle del Volturno

MONTENERO simo, probabilmente VALCOCCHIARA residuo dell’età Quaternaria, che si fa Montenero fatica ad individuare, Valcocchiara, estremo rapiti dalla vista di limite nord della centinaia di cavalli Comunità allo stato brado che Montana del pascolano nella Volturno, pianura distesa per anticamente si spettacolare circa 300 ettari. chiamava solo Pantano, Proprio qui, nella Montenero e (vedi altra parte domenica successiva apparteneva ai posse- della guida) che al ferragosto, hanno dimenti dell’Abbazia costituisce uno degli avuto luogo spettacoli di San Vincenzo, ecosistemi palustri almeno fino al 1064, più importanti di quando se ne tutta l’Italia centro– impossessarono i meridionle. Infatti in Borrello, cui determinati periodi seguirono altri dell’anno, in questi feudatari tra i quali i luoghi è possibile Collalto, i Carafa, i incontrare fauna rara Caracciolo ed i come Cicogne, Cantelmo. Albanelle reali, Falco Meta di migliaia di pescatore. I boschi turisti è nel suo cedui che circondano territorio lo la vallata ospitano invece Cervi, Cinghiali e persino Sotto: Panorama l’Orso bruno marsica- di Montenero no. È anche presente Valcocchiara. S. Maria di Loreto (Foto T. Paolone) un tipo di salice raris- (Foto T. Paolone) Montenero Valcocchiara - 93

“La carrellata” del Rodeo Pentro di Montenero. (Foto T. Paolone) western di doma dei cavalli bradi: trattasi del famosissimo Rodeo Pentro- Caraceno, che trae origine dalle antiche popolazioni italiche che popolavano il ter- ritorio e tratto real- mente distintivo di questa comunità.

DA VISITARE Altare maggiore S. Maria di Loreto. (Foto T. Paolone) modesta sorgente di portali del centro Di vera suggestione è acqua che scaturisce storico con iscrizioni il raccolto abitato con da sotto l’altare. che vanno dal XVII al le sue antiche Notevoli alcuni XIX secolo. costruzioni in pietra grigia che si abbarbi- cano intorno alla The Rodeo village Chiesa parrocchiale di S. Maria di Loreto Montenero Valcocchiara is on the boundary line of con annesso loggiato the Volturno Comunità Montana. Its name is joined panoramico di prege- to a place named “Pantano”, which is one of the vole fattura. Nel terri- most important marshy eco-sistems in Southern torio sono anche pre- Italy. It is also very famous for the “Pentro senti le Chiese rurali Caraceno Rodeo”, a kind of western show with wild dell’Assunta, di San horses and local cow-boys. Martino, di San Suggestive are S. Maria di Loreto Church and its Sebastiano e di panoramic loggia. In the territory there are also the Sant’Ilario, Assunta, S. Martino, S. Sebastiano, and S. Ilario caratteristica per una rural Churches.

Pizzone - 95

PIZZONE Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Raccolto su di un Molise fin dal 1929 “pizzo”, Pizzone è la ma solo negli ultimi porta d'ingresso anni si va affermando meridionale del come territorio a Parco Nazionale notevole vocazione d'Abruzzo, Lazio turistica grazie alla e Molise. Le sue creazione del Museo origini si fanno dell'Abbazia di e dell'Area Faunistica risalire alle San Vincenzo e dell'Orso (vedi altra fondazioni suc- successivamente cessive al X secolo appartenne alla operate dagli Abati di famiglia della San Vincenzo al Leonessa, quindi ai Volturno, anche se il Caldora. Ultimi territorio faceva parte feudatari furono i del vicino castrum di Cestari. L’economia Scapoli. Il toponimo del paese è Piczotum viene caratterizzata dallo menzionato per la sfruttamento del prima volta nel 1320. legname e dall’alleva- Fino a tutto il XIV mento dei bovini. secolo fu feudo Addossato alla catena delle Mainarde e posto a quasi 800 A lato: Momenti spetta- metri sul livello del colari del Rodeo Pentro. (Foto T. Paolone) mare (alcuni territori Sotto: Panorama di montani superano i Pizzone sovrastato da 2000 metri), il S. Nicola M. Omero. (Foto T. Paolone) comune fa parte del (Foto T. Paolone) 96 - Alta Valle del Volturno

in argento cesellato del Quattrocento abruzzese. Di interes- se anche la Chiesa extra-moenia di Santa Liberata, datata 1637, e la Chiesa della Madonna dell’Assunta, che sovrasta l'abitato di Pizzone. Un tempo era detta “Chiesa del Cappella dei SS. Pietro e Paolo. (Foto T. Paolone) Moricone” e fu adibi- ta a cimitero dal 1840 parte della guida) e alla del XX secolo, il paese attivazione di uno - come buona parte specifico Progetto dei comuni della Mainarde. Valle - si ripopola nel Modestamente suo bel centro storico abitato fino agli inizi solo nella stagione estiva.

DA VISITARE

Molto ben conservato appare il borgo antico, che si estende intorno alla Chiesa madre di San Nicola. La sua fondazione S. Maria Assunta risale al 1318, come si (Foto T. Paolone) rileva da una lapide al 1889. Testimone Scorcio (Foto T. Paolone) adibita a scalino del della presenza presbitero. Divisa in romana sul territorio Sotto: Il Pianoro tre navate, conserva è invece la Cappella “Le Forme”. al suo interno dei SS. Pietro e (Foto T. Paolone) preziosi arredi sacri Paolo, che insiste sul sito di una villa rusti- ca riutilizzata in epoca tardoantica e altomedievale. Merita una visita il Pianoro “Le Forme” (vedi altra parte della guida), o Vallefiorita, contornato da maestose piante di faggio. Pizzone - 97

A lato: Chiesa di S. Liberata e suoi fregi architettonici. (Foto T. Paolone)

The Bear village

Pizzone is the heart of the Abruzzo, Lazio and Molise National Park (ALMNP). Its origin is joined to the settlements after the X century by S. Vincenzo al Volturno Abbots, even if its land was part of Scapoli castrum. It was feud of S. Vincenzo Abbey and then of della Leonessa and Cestari families. Close to Mainarde Mountains, it is part of ALMNP from 1929 but only in the last times the Museum and the Bear Faunistic Area, with a specific Mainarde Project, represent the first effectively form of natu- ralistic tourism. The ancient village, which is around the San Nicola Church, is very well preser- ved. 98 - Alta Valle del Volturno

POZZILLI località Camerelle, una estesa necropoli Di tutti i comuni della di età arcaica e, in provincia di Isernia, località Cerquello, Pozzilli è quello di una villa rustica di origini più età imperiale. Sede recenti. La sua del Nucleo formazione risale Industriale-Isernia- infatti al XVII Venafro, Pozzilli ospi- sec., quando gli proprietà ta il prestigioso abitanti dei casali terapeutiche e Istituto di ricovero e vicini - provenienti da postazione, in cura a carattere scien- Trasarcio, sull’ località Tulibernum tifico Neuromed, a altopiano di Conca (oggi Triverno), del valenza europea. Casale - vi si centesimo miglio Immerso nel verde di trasferirono romano della produttivi uliveti, la probabilmente in seguito ad una epidemia. Da tale epoca e sino alla abolizione della feu- dalità, Pozzilli è appartenuto alla famiglia Gaetani. Residenza estiva delle famiglie patrizie della Venafrorum Colonia Julia per la presenza Istituto di ricerca Neuromed (Foto Archivio Volturnia) delle Terme di Agrippa, sorgenti di consolare Latina che sua principale acque solfuree dalle da Roma conduceva attrattiva artistica è la nel Sannio, a partire Chiesa nel titolo di Sotto: Pozzilli dalla dall’ultimo quaran- Santa Caterina, vota- provinciale per Conca tennio sono stati ta a Sant’Anna, al cui Casale. (Foto T. Paolone) riportati alla luce, in culto sono legati Pozzilli - 99 anche canti religiosi fortemente radicati nella tradizione.

DA VISITARE

La Chiesa nuova di S. Caterina, consacra- ta nel 1708, è stata costruita a partire dal 1600 in stile barocco pugliese. La pala principale, posta sulla parete frontale, riproduce l'immagine della Vergine Santa con in braccio il Bambino Gesù che pone l'anello al dito di Santa Caterina, per farla sua sposa. Interessanti i marmi dell'altare maggiore donati da Sua Chiesa madre S. Caterina, XVII sec. (Foto T. Paolone) Eccellenza Mons. Stabile, Vescovo di Venafro. Vi sono quattro altarini laterali dedicati a S. Antonio, al Cuore di Maria, a S. Anna e al Cuore di Gesù. Anche il Battistero merita particolare attenzione per la diversità dei marmi e per la loro composizione. La Chiesa vecchia, presumibilmente Chiesa S. Caterina vecchia. (Foto T. Paolone) denominata Santa zona dell'attuale zone limitrofe. Caterina V. M., risale Pozzilli alla ricerca di Abbandanata sul all’XI secolo, allorché aria salubre. La chiesa finire del 1700, dopo gli abitanti di Conca con molta probabilità 200 anni è stata Casale, a causa di una venne costruita sotto riaperta al culto nel pestilenza, lasciarono l'influsso dei 1998 nel nome di i luoghi denominati Benedettini, che da S. “Chiesa del Cuore Trasarcio e Caspoli e Vincenzo al Volturno Immacolato di si trasferirono nella si erano estesi nelle Maria”. 100 - Alta Valle del Volturno

La Necropoli Past in the di Camerelle present

Località Camerelle Pozzilli is one of the dista meno di 3 new centres in the chilometri da Pozzilli, Isernia province. Its meno di 4 da Venafro original inhabitants e si estende ad est dei came from Trasarcio, 2 centri nella pianura Vaso di bucchero on Conca Casale che si allarga sulla higland. riva destra del fiume ed hanno a Until 1806, age of the Volturno, dove ha corredo armi ed feudality end, it belon- inizio il medio corso oggetti personali, per ged to Gaetani family. del fiume. lo più servizi in In Roman age, because La necropoli ceramica a vernice of the Agrippa Terme sannitica del VI nera (buccheri). È presence, here there secolo a.C. vi è stata proprio la presenza were many Roman rinvenuta del bucchero (cerami- families, on the con- ca dal colore nero per trary in Triverno place there was an important milestone. In the last 40 years, in Camerelle place, a big necropolis of the Archaic age has been founded; in Cerquello place a rural villa of the Imperial age has been. Una delle 70 tombe scoperte a “Le Camerelle”. Today in Pozzilli there is an important occasionalmente nel la sua cottura in Institute named corso dei lavori assenza di aria) in Neuromed. Interesting intrapresi dalla ditta quest’area a confer- is Santa Caterina Volani Sud nel 1977, marne i suoi rapporti Church devoted to S. che hanno riportato con la Campania set- Anna. alla luce un’area di tentrionale, dove tale circa 6640 mq, in cui materiale era diffuso. sono state scavate complessivamente 70 tombe. Tali sepolture sono generalmente molto spaziate fra loro, raggruppate in maniera del tutto casuale, coperte di pietre e ciottoli di

A lato: Veduta aerea di S. Maria Oliveto. (Foto F. Valente) S. Maria Oliveto - 101

S. Maria Oliveto

Il villaggio fu fondato nel 1059 circa dall’ Abate di San Vincenzo al Volturno Giovanni V a difesa dei discendenti di quei coloni, che già nel 939 d.C. l’Abate Romualdo vi aveva condotto per coltivare le fertili terre della pianura sottostante. S. Maria Oliveto sorge su un colle cir- Torre difensiva (Foto T. Paolone)

Porta Saracena (Foto T. Paolone)

valli, l’ultima delle quali fa angolo con il muro esposto a nord, sul quale se ne eleva- no altre sei, distanti tra loro dai 30 ai 60 metri. La sesta, detta Grande Torrione, doveva essere adibita a carcere per la pre- senza di una botola, che prendeva aria e luce da una piccola Sopra: Il castello apertura. La di S. Maria Oliveto. dodicesima torre è (Foto T. Paolone) sulla destra della balconata che cinge condato da ben 12 piazza Seggio, prospi- torri, molte delle ciente l’ampia vallata quali oggi sono del Volturno. diroccate o adibite a All’interno del borgo stalle e abitazioni tra- si trova la Chiesa di sformate nel corso del San Lorenzo, che tempo. Ad est si apre custodisce nell’abside la porta detta gli affreschi, databili Saracena con tre torri tra il XIII e il XIV a sinistra e una a secolo. destra, poste ad inter- Torre difensiva (Foto T. Paolone) 102 - Alta Valle del Volturno

(Foto T. Paolone)

Gli affreschi SanVincenzo al loro Maestro. L'abside Volturno, si può rappresenta la “Maestà Gli affreschi presenti affermare con divina”, il Cristo si nell'abside: sul lato sicurezza che i dipinti, trova in una cornice inferiore si vedono un tra i più antichi, rientri- ovale, portato in alto gruppo di discepoli di no tra quelli realizzati dagli angeli. Oltre alla Cristo ed una nel periodo più florido Chiesa di San Lorenzo, Crocifissione, mentre del monastero. Altri anche in altre cappelle sul lato superiore è dipinti sono di deriva- dirute della zona di S. Gesù in treno fra gli zione medioevale e Maria Oliveto è possi- angeli. I dipinti sono richiamano i temi tipici bile osservare absidi stati in seguito dell'epoca, come i affrescate: ciò ricoperti da intonaco, discepoli di Gesù con testimonia dell'intensa che ne ha alterato i la Madonna, che attività artistica colori. Considerando testimoniano il Trionfo benedettina condotta l'appartenenza della in Cielo e ricordano i nell'area. Chiesa al Monastero di momenti della vita del S. Maria Oliveto - 103

L’Acquedotto le acque direttamente augusteo alla sorgente del fiume Volturno per Lungo circa trenta distribuirle non solo chilometri, alle ville urbane, ma l'acquedotto anche ai lotti della venafrano prelevava colonizzazione. Esso

Cippo acquedotto (Foto T. Paolone) supera un dislivello di più di trecento metri, dall'imbocco (localizzato a quota 542 metri e situato in una zona del territo- rio di Rocchetta, non molto distante dall'antica Abbazia di S. Vincenzo) all'arrivo a Venafro (posto a quota 225 metri, nella zona detta della Madonna di Giambarbara). Sono Sotto: Cunniculus, con- Sopra: Il tracciato dotta sotterranea. dell’acquedotto. ancora riconoscibili (Foto T. Paolone) (Archivio Frediani) molte parti di questa opera, grazie alle quali se ne può ricostruire con certez- za il percorso: esso segue la riva destra del Volturno con un tracciato tortuoso che si adatta all'andamen- to del suolo per evitare quanto possibile pendenze eccessive. La struttura è quasi 104 - Alta Valle del Volturno

completamente sotterranea, costruita in opera cementizia con pavimento di laterizi e volta a tutto sesto. Dove la roccia presentava le caratte- ristiche opportune, il canale è stato ricavato semplicemente scavando la pietra: in entrambi i casi, le pareti erano rivestite di malta idraulica quasi per l'intera loro altezza (circa 1 m.). Solo quando era indispensabile, alcune parti vennero costruite fuori terra, come i ponti necessari per attraversare fossi La Tabula aquaria (Foto L.Viscione) o torrenti. La larghezza media del condotto è di 65 centimetri, l'altezza di 160. Lungo il percorso dell'acquedotto era collocata una numerosa serie di cippi, tutti uguali, che riportavano la prescrizione di lasciare liberi ai lati Sopra: Il primo pilastro Sotto: Il secondo della conduttura due del “Ponte Latrone”. pilastro del “Ponte passaggi della (Foto T. Paolone) Latrone”. (Foto T. Paolone) larghezza di otto piedi ciascuno (m. 2,36): sono i percorsi di servizio, la cui esistenza era espressamente prevista dalla normativa che regolava l'uso dell'acquedotto. Tale normativa, redatta tra il 17 e l'11 a.C., al tempo di Augusto S. Maria Oliveto - 105 imperatore, segna con molta probabilità anche la data della costruzione dell'acquedotto.

Il Ponte Latrone

Altra importante vestigia di epoca romana presente nel A lato: territorio, a confine Planimetria del Volturno tra i comuni di (Genio Civile Pozzilli, Montaquila e di , la provincia di anno 1900) Caserta, è il Ponte Latrone, i cui enormi resti si possono ammirare sulla sinistra del fiume. Ponte Latrone venne tale ponte costruito dai romani restano solo per attraversare il due pilastri in Volturno sul confine discreto stato di tra e conservazione. Capriati e collegare A ridosso del primo così le città di pilastro è possibile Aesernia e Alifae. Di ammirare quello che Sotto: La tricora alto- rimane di S. Maria a medievale di S. Maria a Ponte Latrone, raro Ponte Latrone. esempio di tricora (Foto T. Paolone) altomedievale. 106 - Alta Valle del Volturno

RIONERO 1864 al nome Rionero SANNITICO venne aggiunto l’aggettivo Sannitico. È l’antico Rivinigri Attrezzata località di per il particolare villeggiatura tra colore scuro delle boschi di conifere e pietre del prati erbosi, molto fondale del Rio suggestive appaiono che scorre nel talune grotte sparse territorio. completamente per il territorio, Esso è diviso in disabitate. ricchissime di stalatti- nove frazioni, fra Con i suoi 1057 ti e stalagmiti. cui molte m. di altitudine sul livello del mare è il paese più alto della Comunità Montana del Volturno ed è stato anch’esso feudo dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, anche se nel territorio sono stati ritrovati Municipio reperti databili tra il (Foto T. Paolone) IV-III sec a.C. Nel 1064 venne discretamente usurpato agli abati popolate (Montalto, volturnensi dalla Casabona) e alcune potente famiglia dei Borrello, mentre nel Sotto: Rionero. Alle sue XIV e XVI secolo spalle, la montagna abruzzese. appartenne alla S. Bartolomeo Apostolo (Foto T. Paolone) famiglia Carafa. Nel (Foto T. Paolone) Rionero Sannitico - 107

DA VISITARE

La Chiesa madre intitolata a San Bartolomeo Apostolo presenta un campanile dalla cupola vagamente bizantina. I resti ingrigiti di un castello sovrastano il raccolto abitato, spesso avvolto nella nebbia ma (di notte) pittoresco come un presepe. Il suo territorio è attraversato da due importanti tratturi: il Lucera-Castel di Sangro e il Pescasseroli-Candela. Sul primo è stata costruita la frazione Montalto, mentre il Campanile S. Bartolomeo Apostolo. (Foto T. Paolone) secondo tocca lateral- mente il capoluogo. A controllo dei due bracci tratturali vi è la cinta fortificata della Montagnola.

Montalto lungo il Lucera-Castel di Sangro. (Foto T. Paolone)

The black stones river

Rionero name is joined to the black stones in the River Rio, which flows along the territory. It is the highest village in Volturno Comunità Montana and it was feud of San Vincenzo al Volturno Abbey. In 1864 adjective “Sannitico” was added to Rionero. In the territory there are some caves with stalactites and stalagmites. Interesting Sopra: Il tratturo dalla are the S. Bartolomeo Church and a castle remains cinta de La Montagnola. on the edge of the village. (Foto T. Paolone) 108 - Alta Valle del Volturno

ROCCHETTA A famiglia Battiloro. VOLTURNO Molto suggestive nel territorio sono la È situata ai margini Chiesa dell’Assunta meridionali della e la Chiesa rupestre pianura di Santa Maria delle omonima. Grotte, sulla strada A partire dagli anni ‘20, in seguito alla frana Alta - è un raro che interessò il esempio di vil- luogo ove sorge laggio della l’antico castrum civiltà contadina fondato dagli abati di giunto quasi intatto ai S. Vincenzo, il borgo nostri giorni. Il borgo, è stato sistematica- adagiato su uno mente abbandonato sperone roccioso, è in favore della zona dominato dai ruderi pianeggiante. Le sue del castello baronale origini risalgono appartenuto alla tuttavia al periodo della dominazione romana. Il primo Castello Battiloro (D. D’Agostino) nucleo di abitazioni, sorto ai piedi di che conduce a Scapoli Monte Rocchetta, era e che conserva al suo infatti chiamato interno cicli di Bactaria e in seguito affreschi di notevole divenne Vacchereccia. fattura. La Chiesa Rocchetta Vecchia - o parrocchiale è invece dedicata a San Sotto: Rocchetta Alta Domenico. Il sulle estreme propaggi- territorio è ni di Monte Rocchetta. tradizionalmente (Foto T. Paolone) S. Maria Assunta (Foto T. Paolone) vocato all’agricoltura, Rocchetta a Volturno - 109

Sopra: La casa del sarto cattivo stato di a Rocchetta Vecchia. conservazione tanto (Foto S. Petrocelli) che risulta ma negli ultimi anni completamente ha preso forma una disabitato. Il centro discreta attività storico ha una turistica grazie alla caratterizzazione creazione di centri morfologico- turistici e residenziali ambientale tipica di stagionali. È presente molti paesi nelle zone una avviata montane dell'Alto impiantistica sportiva Volturno: tipologia di comunale. casa bassa ad uno, due e tre piani, DA VISITARE realizzata con la Pianta 1886 (D. D’Agostino) tecnologia povera Rocchetta Alta o della muratura legno oppure a volta “Vecchia” è un costruita con grossi in mattoni e sasso, piccolo borgo spessori in sasso tetti in coppi. Il fortificato situato su locale, spesso mal Centro è costituito da uno spuntone di roc- legato, solai piani in case strette l'una cia a circa 725 m. s.l.m., alla destra dell'alto corso del fiume Volturno e con una netta prevalenza di edifici definibili “fatiscenti” o in

A lato: La scalinata d’accesso al borgo. (Foto T. Paolone) 110 - Alta Valle del Volturno all'altra spesso addossate alla roccia della montagna, servite da strette stradine che anche con forte pendenza si arrampicano tra le case, diventando talvolta ripide scalette. Rocchetta Alta allo stato attuale conserva poche strutture edilizie medioevali e dell'antico giro di mura sopravvive solo la porta meridionale parzialmente inglobata in costruzioni successi- ve, una facies sei- ottocentesca che deriva dalla ristrutturazione o meglio dalla ricostruzione del cen- tro dopo i famosi ter- remoti che sconvolse- ro l'intera valle del Volturno, nel 1349 prima, e un secolo più tardi, nel 1456.

La chiesa rupestre della Madonna delle Grotte, che si colloca sull’antico percorso che collegava l’Abbazia di S. Vincenzo al Volturno a quella di Montecassino e alla Campania. La sua suggestività risiede non solo nella sua posizione,

A lato: S. Maria delle Grotte - Il portale, il campanile e alcuni affreschi. (Foto T. Paolone) Rocchetta a Volturno - 111 insinuata tra i boschi che fronteggiano l’abitato di Scapoli, quanto anche nella sua architettura, addossandosi essa ad una parete rocciosa e a grotte naturali. Pregevole è il suo particolare portale principale in alaba- stro volturnense. Al suo interno sono una serie di cicli pittorici Sopra: Il sito paleolitico di Grotte Reali. (Foto E. Rufo) di particolare rilievo artistico ed una gigantesca immagine A fertile highland di S. Cristoforo, protettore dei Rocchetta a Volturno origins viandanti. date back to the Roman rule, that’s why the first group of Il sito Paleolitico houses placed at Mount di Grotte Reali Rocchetta foot was called è stato scoperto “Bactaria”, then renamed nell’estate del 2001 “Vacchereccia”. Rocchetta dall’appassionato di Vecchia or Alta (Old or preistoria Pierluigi High Rocchetta) is an unu- Berardinelli, che sual example of almost segnalò alla intact rural village. The vil- Uomo primitivo Soprintendenza la lage is dominated by (Disegno U. Taccola) presenza, a ridosso di Battiloro baronial castle, now una cava a poca become ruin. distanza dalla Chiesa A Church devoted to Our Lady of Assumption and della Madonna delle a rocky Church named Santa Maria delle Grotte are Grotte, di manufatti e very suggestive. There is also S. Domenico Church selci risalenti all’uo- in the square with the same name. In the last years mo di Neandertal. agrituristical and residenzial centres have grown on Nel settembre del the plain. Here you can find a comunal sports plant. 2002, sotto la direzio- ne scientifica della A Church between the Caves Università di Ferrara, il prof. Carlo Peretto e The S. Maria delle Grotte rural Church is a real la sua equipe hanno jewel of this country. It is on the ancient way which accertato la presenza linked S. Vincenzo al Volturno Abbey to that one of nel deposito di alme- Mon-tecassino and to Campania. The Church is no due livelli very suggestive for its place and architecture. antropici. Valuable is its particular entrance portal made of River Volturno’s alabaster. Inside there are a very interesting series of pictorial cycles and a fresco that represents S. Cristoforo. 112 - Alta Valle del Volturno

CASTELNUOVO Distrutto interamente AL VOLTURNO a fini propagandistici durante l’ultimo Castelnuovo al conflitto mondiale, è Volturno, frazione di particolarmente noto Rocchetta a Volturno, per essere la patria nel passato è stato degli zampognari comune a sé o (suonatori della annesso a Scapoli. zampogna). Da una strada che costeggia La stele di J. Pintor lateralmente il (Foto T. Paolone) raccolto borgo si può raggiungere Monte Marrone, teatro di guerra nella II Guerra mondiale della omonima battaglia delle cui vistose tracce è segnato tutto il territorio. Da segnalare, in località Colle Rotondo, l’imponente La fontana vecchia monumento formato (Foto T. Paolone)) da venti enormi blocchi di cemento (le regioni d’Italia) Sotto: Castelnuovo al costruito negli anni Volturno protetto da ’70 a ricordo del La Croce con aquila Monte Marrone. rinato Esercito sulla vetta del Marrone. (Foto T. Paolone) (Foto T. Paolone) Castelnuovo al Volturno - 113

Sotto: Il pittore Charles Moulin Autoritratto, 1954. (Associaz. culturale Il Cervo)

Il monumento di Colle Rotondo. (Foto T. Paolone)

Italiano a seguito contraddizioni e fra le se a Castelnuovo al della sconfitta maschere più Volturno, in Molise, tedesca. Ed ancora, a conosciute del Molise. con l'intenzione di poca distanza dalla rimanervi alcuni chiesetta di Santa Charles Moulin giorni ma vi restò per Lucia, la stele che tutto il resto della ricorda Jaime Pintor, (Lille, 6 gennaio 1869 vita, ad eccezione di partigiano caduto per – Isernia, 21 marzo brevi viaggi che mano tedesca. Nel 1960) è stato un pitto- compì in Francia e periodo di Carnevale re francese. negli Stati Uniti per gli abitanti sono Coetaneo e amico di esposizioni e per impegnati nella rap- Henri Matisse, ritirare premi. Morì presentazione dell’ Charles Moulin venne presso l'Ospedale ancestrale rito per la prima volta in Veneziale di Isernia il dell’Uomo Cervo, Italia nel 1896 grazie 21 marzo del 1960 e simbolo di estremi e ad una borsa di stu- riposa a Castelnuovo dio dell'Accademia di al Volturno nella Sotto: Castelnuovo al Francia “Le prix de cappella della Volturno in un dipinto Rome”. Soggiornò ad famiglia Rufo. La di Charles Moulin. Anticoli Corrado maggior parte delle (Comune di Rocchetta) (RM) e nel 1911 giun- sue opere si trova in collezioni private; a Rocchetta a Volturno, presso il Museo delle Memorie, si trovano due quadri raffigu- ranti Castelnuovo bombardata dagli americani nel 1944. (Da Wikipedia) 114 - Alta Valle del Volturno

Il rito dell'Uomo Cervo

Gl'Cierv è l'affascinante rappresentazione che si ripete l'ultima domenica di Carnevale, da un

Cervo, cerva e Martino (Foto T. Paolone) Il Cervo e la cerva della pantomima. (Foto T. Paolone) coinvolge molti abi- Carnevale, l'antichis- tempo immemorabile, tanti, sia in veste di simo mito dionisiaco, a Castelnuovo al protagonisti sia di nel quale il passaggio Volturno, alle figuranti, e si svolge delle stagioni è pendici delle nella piazza del rac- simboleggiato in Mainarde. È una colto abitato, dopo il maniera cruenta: il rappresentazione che tramonto. Essa è la Cervo è infatti prima parafrasi del ucciso dal Cacciatore significato e poi resuscitato dal primordiale del suo soffio vitale.

Castelnuovo al Volturno

Castelnuovo al Volturno was destroyed during the Second World War as a “propagande”. The village is well-Known as the home of the Bagpipers (man playing a local instrument called zampogna). Visiting Colle Rotondo, it is worth taking a look at the impressive monument made up of the Twenty Italian districts. It was erected during the Seventies in order to remember the Second World War. During the Carnival everyone is involved in the rappresentation of the “Uomo-Cervo” ancestral rite. La maschera del Cervo (Foto T. Paolone)

116 - Alta Valle del Volturno

SCAPOLI DA VISITARE Il toponimo Scapoli è senza dubbio legato Un Monumento allo alla particolare zampognaro, simbolo posizione del suo di questa amena abitato, che località, è in una appare in ridente piazzetta ai qualche modo piedi della Rocca. “addossato” al molto fraziona- Scapoli è anche un declivio di un to, da oltre un borgo medievale di monte. ventennio è la rilevante attrazione e I toponimi Scopulus e indiscussa capitale Cammino di Ronda Scapulae si traducono mondiale della della Rocca, infatti in rupe, il zampogna, l’antico suggestiva primo, e in spalla o strumento a fiato passeggiata che, declivio di un monte, della tradizione partendo da Palazzo il secondo. Il suo pastorale. Per chi vi Battiloro, offre tutto primo insediamento giunge alla ricerca l’incanto della si deve alla colonizza- della tipicità è il caso sottostante vallata. zione delle terre di gustare il raviolo Interessante è il appartenenti alla scapolese, pasta fatta portale laterale della vicina Abbazia di San a mano con ripieno di Chiesa parrocchiale Vincenzo al Volturno: salsicce e verdure. di San Giorgio per i il suo toponimo rilievi dell’architrave originario era infatti Sotto: Architrave con e per una iscrizione Castrum Scappili. iscrizione datata 1326. del 1326. Le lapidi, il Scapoli, dal territorio (Foto T. Paolone)

Sotto: Centro storico di Scapoli. Alle spalle, Monte Castelnuovo. (Foto T. Paolone) Scapoli - 117

vissute dal paese che venne a trovarsi nel turbine della II Guerra mondiale. Il calvario della popola- zione scapolese è stato riconosciuto nel 2007 con il conferi- mento da parte della Presidenza della Repubblica della Medaglia d’Argento al Merito civile. Monumento ai Caduti Ed ancora il Circolo (Foto T. Paolone) della Zampogna, con annesso Mostra Permanente di corna- S. Giorgio Martire (Foto T. Paolone) muse e zampogne, e il pregevole Museo Civico della Monumento ai Zampogna, che - Caduti e il Museo del sviluppandosi sui tre C.I.L. ricordano inve- piani di Palazzo ce le tristi giornate Mancini, sulla som- Mostra mità della rocca - Permanente Sotto: Palazzo Battiloro offre un panorama di Cornamuse e lapide C.I.L. (T. Paolone) (Foto T. Paolone)

Sotto: Monumento allo zampognaro (T. Paolone)

esaustivo degli strumenti a fiato della tradizione etnomusicale mondiale. Nella parte bassa della rocca, nel rione chia- mato S. Giovanni, è possibile ammira l’omonima Cappelina che 118 - Alta Valle del Volturno

Il Museo Civico le arte. Oltre alle zam- della Zampogna pogne scapolesi e a quelle italiane di Nei suoi numerosi Sicilia, Sardegna, spazi sono stati Lombardia, Piemonte, ricavati biblioteca, Puglia, Veneto e cineteca, sala d'attesa, Calabria, sono pre- fonoteca insonorizza- senti strumenti ta, sala conferenze, pregiatissimi sala video, sala provenienti da mostre, punto Croazia, Istria, vendita, mentre al Francia, piano terra è stata Irlanda, Scozia, S. Giovanni riprodotta una Turchia, (Foto T. Paolone) bottega artigiana Macedonia, della zampogna con Inghilterra, strumenti di lavoro, Germania, ciocchi di legno Anatolia, (ciliegio, in Grecia, particolare, ma anche Bulgaria, prugno ed olivo, legni Ungheria, della zampogna) e, Polonia, alle pareti, i volti Spagna, Zampogna sorridenti di illustri Slovacchia, molisana costruttori scapolesi Romania, Kurdistan, di zampogna Azerbajan e persino (Benedetto Di Fiore, dall'India, da un terri- Gerardo Guatieri, torio aborigeno Ettore Di Fiore, dell'Australia, dal Luciano Di Fiore), che Tibet, da Bali, dalla hanno trasmesso alle Mongolia, dalla Cina, nuove generazioni la dall’Argentina, dalle propria incomparabi- Ande, dal Perù, oltre Cristo nella mandorla (Foto T. Paolone) che da Vietnam, Sotto: Museo Civico Cambogia e dal della Zampogna Senegal. (Foto T. Paolone)

Insegna Museo (Foto T. Paolone) presenta all’interno un singolare Gesù Cristo contornato da una mandorla, presumibilmente dipinto nel XVII sec. Scapoli - 119

Il Museo del allestito nel L’artigianato della Corpo Italiano Palazzo zampogna di Liberazione Caccia, nel cuore del Fontecostanza è una Nata dalla centro delle sedici frazioni passione di storico. Tra disseminate per il collezionisti del le tante vasto agro di Scapoli. luogo, la Mostra curiosità e In questa frazione, permanente di peculiarità reperti e Lapide C.I.L. del Museo documenti sugli sono da citare la eventi bellici, che bandiera e i cappelli interessarono il che gli Alpini del territorio scapolese Battaglione Piemonte durante l’ultimo usarono nella conqui- conflitto mondiale, è sta di Monte diventata con il Marrone. Notevole passare degli anni e invece il repertorio con le continue fotografico che dal- donazioni ed acquisi- l’autunno del ‘43 arri- zioni un vero è pro- va sino alle visite isti- prio Museo. Infatti tuzionali succedutesi negli intendimenti a partire dagli anni Fontecostanza (T. Paolone) dell’Amministrazione ‘60. Tra le tante si cita comunale è la istitu- il reportage fotografi- zione del Mu.C.I.L. co realizzato in (Museo del Corpo occasione della visita Italiano di dell’allora Presidente Liberazione).Tale del Consiglio Aldo Corpo nacque proprio Moro nel 1968 per a Scapoli nella l’inaugurazione della primavera del 1944. Il lapide in ricordo dei Museo è stato Caduti del C.I.L. Proprio all’illustre Sotto: Museo del Corpo statista è stato Italiano di Liberazione intitolato il Museo. (Archivio Mu.C.I.L.) Umberto Di Fiore (T. Paolone)

dalla quiete e dal panorama belli da togliere il fiato, si perpetua oggi l'arte tradizionale legata alla costruzione della zampogna, che qui ha origine a cominciare dalla scelta e dall’ac- catastamento del legno (ulivo, ciliegio, 120 - Alta Valle del Volturno

una tradizione che passa per Ettore, suo padre, morto nel 1996, e suo nonno Benedetto, morto nel 1965, che aveva appreso la singolare arte da artigiani di Villa Latina. Ettore Di Fiore, in particolare, Luciano Di Fiore e Gerardo Guatieri sono considerati a Luigi Ricci Scapoli ed altrove i Paolo Di Fiore (Foto T. Paolone) capostipiti dei (Foto T. Paolone) costruttori di prugno, sorbo, zampogna: ad essi è 1975, figlio di Romeo albicocco, pero), che riservato - non solo Ricci, anch’egli viene messo a da queste parti - un costruttore e suonato- stagionare. Questa in rispetto quasi re. Noto costruttore reverenziale. Specialista nella lavorazione di ance, chiuse e aperte, è Luigi Ricci, la cui bottega si apre a pochi passi da quella di Umberto, che è vigile urbano. Luigi, ora in pensione dopo aver fatto il ristorato- re in Belgio, non ha alle spalle una tradizione nella costruzione della Fabio Ricci Franco Izzi zampogna ma - per (Foto T. Paolone) (Foto T. Paolone) così dire - ha sintesi la genesi dello imparato il mestiere scapolese è anche strumento a fiato sin da piccolo Franco Izzi: oltre a della civiltà pastorale, andando a scrutare dar forma agli stru- che prende oggi nelle botteghe degli menti, Izzi è anche lentamente forma tra artigiani e di Guatieri musicista e innovato- le abili mani di in particolare. re della zampogna Umberto e di Luigi, Nella “fucina” di della tradizione moli- due tra i costruttori Fontecostanza opera- sana. La sua bottega- che sono stati prima no inoltre Paolo Di laboratorio si apre ancora appassionati e Fiore, costruttore di lungo il Cammino di musicisti. Diverse le zampogne, figlio di Ronda in un vano a loro storie. Umberto Luciano Di Fiore, e piano terra del Di Fiore è l'erede di Fabio Ricci, classe Palazzo Battiloro. Scapoli - 121

La Mostra Mercato e il Festival Internazionale della Zampogna

Il 27 luglio del 1975 si è svolta a Scapoli la prima edizione della “Mostra-Mercato della Zampogna”, ideata dal sindaco Pasquale Vecchione per attrarre l’attenzio- ne regionale e nazio- Un momento del Festival Internazionale nale sull’ancestrale (Foto T. Paolone) strumento a sacco e per rafforzare la con- luglio, nei suoi carat- preesistente Mostra- sapevolezza di essere, teri ora “nazionale”, Mercato. Negli primi costruttori e suonatori ora “internazionale”, anni del terzo di zampogne, i depo- a seconda della pro- millennio è stata inol- sitari di una tradizio- venienza dei musici- tre realizzata, come ne e di un artigianato sti. Con la “Settimana assoluta novità, la da non far morire. Europea della composizione di Nelle edizioni Zampogna” del 1991, nuove opere musicali seguenti si è confer- organizzata dall’allo- per zampogna da mata la data dell’ulti- ra neonato Circolo inserire in un contesto ma domenica di della Zampogna, si è orchestrale. Cresciuta poi proposto anche qualitativamente nel Sotto: Manifesto della I un Festival musicale corso di oltre un tren- Edizione e quello rea- ad integrazione della tennio grazie alla par- lizzato da U. Taccola. 122 - Alta Valle del Volturno

Sopra: Il pubblico della XXIX Edizione del prodotto realizzato. Il I falò di S. Giorgio Festival (Foto T. Paolone) raviolo scapolese, che è poi il piatto base Sono fuochi che si tecipazione di musici- della “Raviolata”, si accendono quasi in sti - puristi e non - pone realmente come ogni contrada dell’e- provenienti da ogni un unicum in Regione steso agro di Scapoli parte d’Europa, al tanto che Scapoli è la notte che precede i concorso di Enti pub- entrata a far parte festeggiamenti del blici e a strategie di della rete nazionale patrono S. Giorgio (23 promozione anche di “Città dei Sapori – aprile), con celebra- una “cultura” della Comuni tipici di zione eucaristica e zampogna (pubblica- Italia”. Da sempre tra processione del santo zioni specifiche, cd, le principali pietanze per le vie del paese. dvd), la manifestazio- locali, questo Per l’occasione si ne si qualifica tra le particolare raviolo, di incendiano sarmenti e più importanti nel grosse dimensioni, ha rami di ulivo per panorama della musi- un ripieno di sapore scongiurare la caduta ca popolare nazionale intenso ed un valore di pioggia e grandine e punto di riferimen- nutrizionale che ne sulle viti. In tale gior- to, anche internazio- fanno un eccellente no si tiene anche una nale, per appassionati piatto unico. Legati fiera tradizionale. e cultori della zampo- alla tradizione di gna. Carnevale, i ravioli hanno subìto nel La Raviolata tempo modifiche negli ingredienti Una manifestazione, determinate in quella che si tiene particolare l’ultima domenica di dall’impossibilità di Carnevale, che negli reperire i prodotti anni ha assunto che, una volta, erano un’importanza alla base della considerevole sia per economia locale. numero di visitatori che per quantità di A lato: Si preparano i ravioli. (Foto T. Paolone) Scapoli - 123

The Bagpipe capital

Scapoli name is connected to the Latin names of “Scopulus” and “Scapulae”, which mean “rock” and “descent”. However its original name was Castrum Scappili and its origin was joined to the colonization process of San Vincenzo al Volturno Abbey. Today Scapoli is the capital of the bagpipe, the ancient instru- ment of the pastoral tradition, which is just pro- duced and sold in Fontecostanza hamlet. There is a monument of the “Piper” in a pleasant little square of the village. Scapoli is also a medioeval village with its panoramic “Cammino di Ronda”. Interesting is the side portal of the S. Giorgio Church. Here you can find a tipical raviolo made of pasta, sausages and vegetables.

The Bagpipe Museum

The Bagpipe Museum is housed in Palazzo Mancini, a building easily visible from the cen- tral and picturesque Piazza dei Martiri. It was created using funds from law 64/86 and offi- cially inaugurated on the 28th July 2002. Inside a large hall, there are a lots of extremely pre- cious instruments, bought from all over the world, displayed in glass cases. The jewels in the crown are the Scapolese bagpipes and those from Sicily, Sardinia, Lombardy, Piedmont, Puglia, Veneto and Calabria, toge- ther with very fine instruments from Croatia, Istria, France, Ireland, Scotland, Macedonia, Turkey, England, Anatolia, Greece, Bulgaria, Hungary, Poland, Spain, Slovakia, Romania, Kurdistan, Azerbaijan and even as far as India, an aboriginal region of Australia, Bali, Tibet, Mongolia, China, Argentina, Ande, Perù, Vietnam, Cambodia and Senegal.

The Mu.C.I.L. Zampogna moderna The MU.C.I.L. (Corpo Italiano di Liberazione costruita dal maestro Museum) is a standing collection of the finds Piero Ricci. and the historical documents about the Second (Foto T. Paolone) World War found out in Scapoli’s area. Scapoli 1943-44 Association with Scapoli’s government wan- ted its institution. The Museum’s curiosities concern the flag and the hats which the members of the Italian Alpine troops used in the Monte Marrone conquest. In the show-cases there are the uniforms and others pieces belonged to the American, Italian, French, Maghrebi and German troops. Remarkable is also the photographic index. 124 - Alta Valle del Volturno

Craftsmen’s workshops

The traditional art of manufactu- ring bagpipes continues today in Fontecostanza, one of the 16 ham- lets of Scapoli’s countryside. Indeed, Umberto Di Fiore and Luigi Ricci work nearby. Umberto Di Fiore inherited the tradition from his father, Ettore, who died in 1996, and from his grandfather, Benedetto, who died in 1965 and Gerardo GUATIERI learned the art from the craftsmen in Villa Latina. Both Ettore Di Fiore and Luciano Di Fiore together with Gerardo Guatieri are seen, in Scapoli and elsewhere, as the fathers of the bagpi- pe makers. Luigi Ricci is an expert on making of open and closed reeds. Luigi has not a family tradition, but learned the art in Guatieri’s workshop. His reed master, however, was Palmerino Caccia, who made only that part of the bagpipe. Other bagpipe’s manifactures are Franco Izzi, whose workshop lies in a room of the Battiloro’s Palace, Paolo Di Fiore and Fabio Ricci, the youngest one in Scapoli.

The Bagpipe Market-Exhibition

On the 27th July 1975 the first Bagpipe Market-Exhibition was held in Scapoli. It was an idea of the mayor Pasquale Vecchione, who wanted to attract regional and national attention to the ancestral instrument and give the pipers and craft- smen back the awareness of being the carriers of ancient knowledge. The Settimana Europea della Zampogna (21st-28th July 1991), organized by the newly formed Circolo Culturale della Zampogna, was a visit to the past and pre- sent of the bagpipe. A Music Festival was combined with the already existing Market-Exhibition, creating an European-style event dedicated to the bagpipe and its world. At the start of the new millennium the Festival underwent a fur- ther development not only with regard to the high standard of musical and cultu- re contributions but also a boom in the attendance of young people and the arri- val in Scapoli of admirers, scholars, and regional, national and international television crews. The programme Living with the Bagpipe, conceived with the aim of promoting the Region, gave the Scapoli event a central and leading role in cultural and traditional exchanges between European countries in relation to common multipiped instruments. In recent years the Festival has moved into a new, large-scale phase and a musical tendency more centred around folk.

Traditional Dishes: the Raviolata

During this festival, which is held on the last Sunday of the Carnival, lots of ravioli scapolesi (a type of large pasta with an intensely flavoured filling) are eaten. Informazioni turistiche - 125

Abbazia di San Vincenzo Acquaviva d’Isernia i al Volturno pag. 28 i (485 ab., 730 m. s.l. m.) pag. 56

Numeri Utili Appuntamenti Abbazia di S.Vincenzo al Volturno 21/01 Vigilia di Sant’Anastasio Tel. 0865 955246 - Fax 0865 952979 con accensione del tradizionale www.sanvincenzoabbey.org Fuoco di ginepri. Domenica e solennità 22/01 Sant’Anastasio 10,00-12,00 e 15,00-17,00 (Festa patronale) con Giorni feriali 10,00-12,00 15,30-17,45 caratteristica processione Portineria monastero chiusa 15/01 Festa di S. Maria Assunta la domenica dalle 13,00 alle 15,00 presso l’omonima chiesa rurale da lunedì a sabato dalle 13,00 alle 15,30 Numeri Utili

Il monastero non è aperto Municipio Tel. 0865 84260 nformazioni turistiche alle visite turistiche Pronto Emergenza Tel. 118 i Abbazia di Montecassino Ufficio Postale Tel. 0865 84242 Tel. 0776 311529 Dove dormire (Where to sleep) Associazione Culturale Amici Vedi Rionero Sannitico di S. Vincenzo al Volturno Onlus e Cerro al Volturno c/o Palazzo della Provincia Dove mangiare (Where to eat) Recapito Dott. Dino Ricci Ristorante Tiziana Rossi Via Emilia, 7 - Tel. 0865 412608 Tel. 0865 84516 www.amicidisanvincenzo.it Visita Cripta Epifanio Castel San Vincenzo Assoc. Culturale Tremisse i (562 ab., 750 m s.l.m.) pag. 60 Tel. 349 4125856 - 333 6972803 Assoc. Guide turistiche del Molise Appuntamenti Tel. 347 5702256 - 328 1326626 02/07 Fiera di S. Maria (Cartiera) Missione Archeologica 08/05 San Michele Arcangelo Via Colle Tel. 0865 951006 I settimana di agosto www.sanvincenzoalvolturno.it Mercatino dell’Antiquariato per i Area Archeologica San Vincenzo vicoli di Castellone Colle della Torre Tel 0874 4271 11/11 S. Martino (San Vincenzo) Ore 8,30-19,30 esclusi il primo e il 26/12 Festa del Patrono terzo lunedì del mese Santo Stefano (Castellone) Numeri Utili Parco Nazionale d’Abruzzo, Pronto Emergenza 118 i Lazio e Molise pag. 12 Croce Gialla Via Fontana Tel. 0865 952044 Numeri Utili Guardia medica Settore Mainarde: Rocchetta a Volturno Museo dell’Orso Tel. 0865 955385 86071 Pizzone (Is) Municipio Via Vigna dei Santi Via Roma, 27 - Tel. 0865 951131 Tel. Fax 0865 951435 Ufficio Postale Museo della Fauna Appenninica Via Roma - Tel. 0865 951129 86071 Castel San Vincenzo (Is) Carabinieri Via Roma, 51 Tel. 0865 951354 Via Colle - Tel. 0865 951132 Museo permanente di Cornamuse Parrocchia Santo Stefano 86070 Scapoli (Is) - Via Aldo Moro Tel. 0865 951206 Tel. 0865 954002 126 - Alta Valle del Volturno

Sport e Tempo libero Municipio Pro Loco Mainarde Via Aldo Moro Tel. 0865 953104 Tel. 339 3875213 Istituto Comprensivo [email protected] “D. Alighieri” Via A. Moro Associazione Pesca sportiva Tel. 0865 953136 - 953107 Mainarde Tel. 340 2206281 Uffici Postali: Associazione Aquila delle Cerro al Volturno Mainarde - Tel. 0865 957329 Via A. Moro Tel. 0865 953129 [email protected] [email protected] A.S.D. Innatura - 0865 954012 Cupone 339 8103359 - www.innatura.net Via V. Veneto, 3 Tel. 0865 953195 Dove dormire (Where to sleep) Carabinieri B&B La Roccia C. S. Vincenzo Tel. 0865 951132

nformazioni turistiche Tel. 0865 951315 - 333 1693669 Avis Tel. 338 7579339 i Camere “Cantina dell’Eremo”** Parrocchia Tel. 0865 952043 Assunzione di M. Vergine Dove mangiare (Where to eat) Piazza S. Maria Tel. 0865 953124 Ristorante “Cantina dell’Eremo” L’Eco del Castello Tel. 0865 952043 Tel. 0865 953124 - 3391018901 Bar Ristorante Pizzeria www.ecodelcastello.it La Lanterna sul lago Volturnia Edizioni Tel. 0865 951448 Piazza Santa Maria, 5 Birreria Botte 40 Tel. 0865 953593 - 3397909487 Tel. 0865 951474 www.volturniaedizioni.com Bar “Gualano” [email protected] Tel. 0865 951301 Sport e Tempo libero Bar “Carracillo” La Squadra del Cuore Bar “Jolly” Tel. 0865 951323 (Assoc. per le adozioni a distanza) Tel. 329 0708883 - 338 6447186 Cerro al Volturno www.lasquadradelcuore-cerro.com i (1430 ab., 572 m. s.l.m) pag. 66 [email protected] ASD Cerro al Volturno Appuntamenti www.ascerroalvolturno.it Agosto - II settimana ASD Cerrese calcio Festa del Pane www.cerrese.com 15/08 Festa dell’Assunta Dove mangiare (Where to eat) (borgo Castello) Ristorante de’ Lombardi Ultima domenica di agosto Castello Pandone S. Emiddio (festa patronale) Tel. 0865 953596 - 333 4231681 7/08 Fiera S. Donato Ristorante 8/09 Fiera di S. Maria L’incontro Tel. 0865 953602 Numeri utili Better Pub Tel. 0865 953031 Pronto Emergenza 118 Bar Eur Tel. 340 7984464 Via Lavatoio Harlem Cafè Tel. 0865 953526 Croce Rossa Italiana America Bar Tel. 0865 953413 Tel. 0865 953638 Dove dormire (Where to sleep) Farmacia Comunale B&B Castello Pandone Tel. 0865 953200 de’ Lombardi - Tel. 0865 953596 Guardia medica Affittacamere di Mazzocco Rita Rocchetta a Volturno Tel. 335 5851311 - [email protected] Tel. 0865 955385 www.epidauro.net/amr Informazioni turistiche - 127

Colli a Volturno i (1430 ab., 572 m. s.l.m) pag. 73 Associazione Culturale Forza Giovani - Tel. 328 8740595 Appuntamenti www.colliavolturno.com Agosto Collese Dove mangiare (Where to eat) Nutrito cartellone con Ristorante “La Canonica” manifestazioni culturali e Centro storico - Tel 0865 957367 ricreative da alcuni anni Ristorante “La Pergola” localizzate nel centro storico Via Nazionale - Tel. 0865 955338 17/01 S. Antonio Abate 338 8734741 - 349 5720486 (rione S. Antonio) Ristorante Pizzeria 13/06 S. Antonio da Padova “La Sosta” 2/10 S. Antonino e S. Emidio Via Nazionale - Tel. 0865 957282

6/11 Festa e Fiera del Patrono Ristorante “Volturno” nformazioni turistiche San Leonardo Via Nazionale - Tel. 0865 955215 i Numeri utili Agriturismo Pronto Emergenza 118 “Il Casale di San Lorenzo” Cerro al Volturno Tel. 0865 957494 Farmacia Ristorante rurale Via Roma, 35 - Tel. 0865 957438 “Da Oreste e Maria” Guardia medica Via Nazionale - Tel. 0865 957022 Via Matteotti - Tel. 0865 957228 Ristorante pizzeria Municipio “La Falconara” www.comune.colliavolturno.is.it Tel. 0865 955377 Piazza Municipio, 3 Pizzeria “Lo Scoiattolo” Tel. 0865 957901 - Fax 0865 957714 Via Nazionale - Tel. 0865 957421 Vigili Urbani Pizzeria “La Casetta” Tel. 0865 957189 Zona Rio chiaro - Tel. 0865 250303 Istituto Comprensivo Pizzeria rosticceria Via Roma - Tel. 0865 957383 “Agip Caffè” - Tel. 0865 955375 Ufficio Postale Bar Pasticceria Via Roma - Tel. 0865 957131 “Cafè de Paris” Carabinieri P.za Municipio - Tel. 0865 957163 Via Matteotti, 1 - Tel. 0865 957001 Bar “Il Capriccio” Corpo Forestale P. S. Leonardo - Tel. 338 3724495 Via Roma - Tel. 0865 957198 Bar “Il Dollaro” Banca Popolare Via Roma - Tel. 0865 957228 di Puglia e Basilicata Gin & Benit Pub Servizio Bancomat V. Regina Elena - Tel. 0865 957228 Piazza Municipio, 8 Dove dormire (Where to sleep) Tel. 0865 957521 Albergo “Volturno” Sport e Tempo libero www.albergovolturno.com Pro Loco Colli Tel. 0865 955215 Tel. 0865.957447 - Fax 0865 952300 Dove acquistare (Where to buy) www.prolococolli.it Il Casareccio [email protected] Via Nazionale - Tel. 0865 957516 Associazione Culturale Prodotti Tipici Molisani Volturnense Tel. 0865 955346 “da Oreste” Moto Club Volturno Via Nazionale - Tel. 0865 957508 Tel. 338 1607110 128 - Alta Valle del Volturno

Dove mangiare (Where to eat) i Filignano “La Tiana” (740 ab., 460 m. s.l.m) pag. 79 Cerasuolo - Tel. 0865 922100 “Il Rifugio del Brigante” Appuntamenti Mennella - Tel. 0865 922003 26/07 Selvone S. Anna www.rifugiodelbrigante.it 29-30/07 Cerasuolo Dove dormire (Where to sleep) S. Pasquale Baylon B&B “Il Girasole” 09/09 Filignano Tel. 0865 926163 Natività della Madonna B&B “Il Colle” Mese di agosto Tel. 339 7618828 Agosto filignanese Affittacamere B&B Festival Mario Lanza “Il Rifugio del Brigante” Informazioni nformazioni turistiche Tel. 0865 922003 i Pronto Emergenza 118 www.rifugiodelbrigante.it Ospedale Venafro Dove acquistare (Where to buy) Farmacia Comunale Bar Alimentari Verrecchia Via Roma, 21 - Tel. 0865 926278 P.za Municipio - Tel. 0865 926405 Guardia medica Bar Alimentari Rossi Venafro - Tel. 0865 907743 Ctr. Selvone - Tel. 0865 926102 Municipio “Zi Zi Bar” - Tel. 0865 921526 www.comune.filignano.is.it Piazza Municipio, 1 Fornelli Tel. 0865 926294 - 926138 i 1.985 ab., 530 m. s.l.m) pag. 84 Scuola Elementare Via Milano - Tel. 0865 926348 Appuntamenti Uffici Postali I Settimana agosto Filignano Giornate al borgo Via Roma - Tel. 0865 926149 (Centro storico) Cerasuolo 29/04 S. Pietro Martire Via Venafro - Tel. 0865 922125 (festa patronale) Carabinieri Numeri Utili Via Roma, 37 - Tel. 0865 926001 Pronto Emergenza 118 Parrocchia Farmacia www.chiesefilignano.net Via Petrara - Tel. 0865 956231 Ss. Immacolata Concezione Guardia medica P.za Municipio - Tel. 0865 926200 Colli a Volturno - Tel. 0865 Sport e Tempo libero 957228 Pro Loco Municipio & Concorso “Mario Lanza” Via dei Martiri - Tel. 0865 956132 Tel. 0865 922173 Istituto Comprensivo Varvusa Golf Club Via dei Martiri - Tel. 0865 956340 Tel. 0865 926121 Ufficio Postale Museo Storico Militare Via Petrara, 40 - Tel. 0865 956149 aperto su prenotazione Parrocchia Tel. 347 7998062 S. Michele Arc. - Tel. 0865 956145 Museo Mario Lanza Sport e Tempo libero Tel. 0865 926294 Pro Loco Associazione Mario Lanza www.prolocofornelli.it Tel. 0865 926163 Tel. 346 4790019 Fax 0865 956668 Informazioni turistiche - 129

Dove mangiare (Where to eat) Masserie La Corte Ristorante pizzeria Tel. 0865 960211 “Al Borgo” - Tel. 0865 956337 Istituto Comprensivo Ristorante “La Porta” Via Libertà, 5 Tel. 0865 956485 Tel. 0865 960481 - 960158 Ristorante pizzeria Uffici Postali “Il Parco degli Ulivi” Montaquila Tel. 0865 956662 L. Garibaldi, 5 - Tel. 0865 960149 Pub birreria “Biertempel” Roccaravindola Tel. 348 7556701 C.da Taverna - Tel. 0865 96127 Bar Bistrò di Antonio Petrarca Banca Etruria Soc. Coop A R.L. Tel. 0865 958007 Via Tavernia - Tel 0865 966003 Dove dormire (Where to sleep) Servizio Bancomat

Vedi Colli a Volturno e Montaquila Carabinieri nformazioni turistiche Dove acquistare (Where to buy) Str. Provinciale - Tel. 0865 960132 i Cooperativa Agricola Comunità Montana La Collina (Caseificio) Via Taverna - Tel. 0865 96262 Via dei Martiri, 4 - Tel. 0865 956529 Sport e Tempo libero Panificio Di Carlo Elio PRO LOCO Tel. 0865 956473 www.prolocomontaquila.org Oleificio 7 Torri Polisportiva Roccaravindola Via Petrara, s.n.c. - Tel. 333 8358822 www.roccaravindola.itAss. Culturale Montaquila Rinascita ravindolese i (2.504 ab., 460 m. s.l.m.) pag. 88 Tel. 347 4542362 - Fax 0865 96396 Asd Atletic Montaquila Appuntamenti Tel. e fax 0865 96396 Mese di agosto [email protected] N’coppa a la Rocca ASD Nuovo Mntaquila (Roccaravindola Alta) Dove mangiare (Where to eat) 15/08 Festa dell’Assunta “Free Town” - Tel. 0865 960254 16/08 San Rocco Ristorante “Il Giardinetto (festa patronale) del Volturno” - Tel. 0865 96504 Primo Maggio Ristorante “La Corte” Sagra della frittata Tel. 0865 960121 8/05 S. Michele Arcangelo Pizzeria Birreria (patrono di Roccaravindola) “Madison” - Tel. 0865 960100 28/7 S. Maria Ausiliatrice Bar Pasticceria Gelateria Numeri Utili “Ricci Angelo” - Tel. 0865 960183 Pronto Emergenza 118 Ristorante pizzeria Ospedale Venafro - Tel. 118 “L’Oasi del Legionario” Farmacia Tel. 0865 960002 Via Taverna - Tel. 0865 96182 Bar “Fortes bar” Guardia medica SS 158 - Roccaravindola Venafro - Tel. 0865 907743 Pizzeria Volturno Municipio Montaquila Via Taverna -Tel. 0865 96516 www.comune.montaquila.is.it Dove dormire (Where to sleep) Via Libertà - Tel. 0865 960367 B&B “Varone” Tel. 333 7156820 Roccaravindola Affittacamere “Al Borgo Antico” Tel. 0865 96180 Tel. 338 4499987 informazioni turistiche 3 - 130 Tel. 3484746118 B&B “IlCorniolo” Dove dormire Vedi RioneroSannitico Dove mangiare Tel. 0865840108 Ufficio Postale Tel. 0865840358 di Lourdes,12 Via NostraSignora Scuola Elementare Tel. 0865840121 Piazzale S.Pertini,1 Municipio Rionero S.-Tel.0865848528 Guardia medica Via Lavatoio-Tel.118 Pronto Emergenza118 Numeri Utili 6 /12 17/01 (località Pantano) Il RodeoPentro II Settimanaagosto Appuntamenti [email protected] Via Taverna,26-Tel.086596396 Cartolibreria Clerì L.tà Carpinete-Tel.0865960363 Zaccarella Antonio Ceramiche S.S. 158-Tel.0865960183 Panificio RicciMaria Where tobuy) Dove acquistare S. Antonio,Nicola diBari MariaAssunta, S.Rocco, S. 15/16/17/18 agosto Le Forme(1400m.) Folclore egastronomianelPianoro Giornata dellanatura Mese diagosto Appuntamenti i i Alta ValledelVolturno S. NicoladiBari S. AntonioAbate (350 ab.,730m.s.l.m.) (557 ab.,893m.s.l.m.) Pizzone Montenero Valcocchiara (Where tosleep) (Where toeat) pag. 94 pag. 92 Tel. 0865925900-Fax925543 Via Roma,32 Municipio Pozzilli Venafro -Tel.0865907743 Guardia medica 925101 Via Atinense,2/f-Tel.0865 Farmacia Ospedale Venafro Pronto Emergenza118 Via Atinense,18-Tel.08659291 Istituto RicercaNeuromed Numeri Utili Fraz. SantaMariaOliveto 09/08 (Festa patronale) 25-26/07 Appuntamenti Tel. 0865951401 Agriturismo “LeMainarde” Dove dormire Tel. 0865951147 Trattoria Santucci Tel. 0865951423 Ristorante “VallePagana” Dove mangiare Via Ommaro-Tel.0865951236 Centrale ENEL P.za Municipio-Tel.0865951148 Ufficio Postale Viale Forme,30-Tel.0865951195 Corpo Forestale http://digilander.libero.it/ComunediPizzone/ P.za Municipio-Tel.0865951144 Municipio Rocchetta -Tel.0865955385 Guardia medica Pronto Emergenza118 Numeri Utili (festa patronale) 10/06 6/12 Via SanMarco -Tel.0865925146 Istituto Comprensivo Tel. 0865908884 S. MariaOliveto www.comune.pozzilli.is.it i S. Nicola(festapatronale) San LorenzoMartire Santa Liberata (2.285 ab.,235m.s.l.m.) Pozzilli Sant’Anna (Where tosleep) (Where toeat) pag. 98 Informazioni turistiche - 131

Consorzio per il Nucleo di Rionero Sannitico Sviluppo Industriale i (1.164 ab.,1052 m. s.l.m.) pag. 106 Ss. 85 Venafrana - Tel. 0865 908001 Uffici Postali Appuntamenti Pozzilli 17/01 Inizio festeggiamenti Via Roma,9 - Tel 0865 925511 per il Carnevale Santa Maria Oliveto 30/04 S. Mariano (festa patronale) Via S. Maria delle Grazie, 23 3/09 S. Giacomo (co-protettore) Tel. 0865 908880 Numeri Utili Banca Popolare Pronto Emergenza 118 di Puglia e Basilicata Farmacia Servizio Bancomat Via Roma, 83 - Tel. 0865 848238 Piazza Aldo Moro, 13 Guardia medica P.za Municipio - Tel. 0865 848528 Tel. 0865 924062 nformazioni turistiche Parrocchia San Lorenzo Martire Municipio i Via Arcipretura - Tel. 0865 909801 Piazza della Repubblica, 1 Dove mangiare (Where to eat) Tel. 0865 848171 Fax 0865 848480 Ristorante “Al Traliccio” www.rionerosannitico.eu Tel. 0865 927232 [email protected] Istituto Comprensivo Pizzeria “Friuli” Via Roma, 1 - Tel. 0865 848389 Tel. 0865 925311 Ufficio Postale “Magica P” Via Roma Tel. 0865 925133 Tel. 0865 848419 “Le Palme” Parrocchia Tel. 0865 924692 - 925113 S. Bartolomeo Apostolo Ristorante “Hotel Dora” Piazza del Carmine, 1 Tel. 0865 908006 - 911100 Tel. 0865 848521 Dimora rurale “La Masseria” Carabinieri Tel. 0865 927131 Via Roma - Tel. 0865 848001 “Emmanuel” Dove mangiare (Where to eat) Tel. 0865 925017 Ristorante “Pablo” “Euro Snack” Tel. 0865 848110 Tel 347 4445419 Pizzeria “Rossana” Dove dormire (Where to sleep) Tel. 0865 848228 “Hotel Dora” Ristorante pizzeria Tel. 0865 908006 -911100 “L’oste di Votacarrozza” “Riggioni” Tel. 389 9981792 Tel. 0865 924692 Ristorante bar “Il Poggio” B&B “Emmanuel” Tel. 331 7777716 Tel. 0865 925494 Paninoteca “Il Rifugio” “Giosafat” Tel. 320 8615611 Tel. 0865 925494 Dove dormire (Where to sleep) “La Villa” Albergo “Pablo” Tel. 0865 925087 Tel. 0865 848110 Affittacamere “1646” Tel. 0865 925408 Rocchetta a Volturno Affittacamere “Verrecchia M.” Tel. i (1.082 ab., 552 m. s.l.m.) pag. 108 0865 925408 Case per vacanze “Centro storico Appuntamenti CAV” Tel. 0865 925408 22/08 LA Madonna delle Grotte. informazioni turistiche 3 - 132 Locanda “Belvedere” Tel. 0865954012 “Osteria diCastelnuovo” Tel. 0865953362 “La Tavernetta” Tel. 0865955056 Agriturismo “Costantini” Dove mangiare Tel. 0865952094 Castelnuovo alVolturno Associazione CulturaleIlCervo Carabinieri Tel. 0865954127 Castelnuovo alVolturno Via Roma,49-Tel.0865955230 Uffici PostaliRocchettaaVolturno Tel. 3384938904 Pro LocoRocchetta P.za S.Domenico-Tel.0865955200 www.comune.rocchettaavolturno.is.it Municipio P.za S.Domenico-Tel.0865955385 Guardia medica Tel. 0865955273 Farmacia Pronto Emergenza118 Numeri Utili www.concorsopianisticorocchetta.it - IConcertidell'Abbazia - ConcorsoPianisticoNazionale Luglio/Agosto Domenico 23/08 Tel. 0865952310 -3206826947 Rupine daZizi” Affittacamere “Locanda Coste Tel. 086595279 Centro Turistico“Vallefiorita” www.locandabelvedere.altervista.org Tel. 0865954159–3381730892 “La LocandaBelvedere” Affittacamere Tel. 086526868 Dimora rurale“LeMainarde” Dove dormire Tel. 0865952310–3206826947 Locanda CosteRupine“daZizi” Tel. 0865954159-3381730892 www.locandabelvedere.altervista.org “Città diRocchetta” Alta ValledelVolturno Festa delpatronoSan Tel. 0865957001 (Where tosleep) (Where toeat) www.uomocervo.org Tel. 0865954002Fax954086 Piazza MartiridiScapoli “Circolo dellaZampogna” Associazione Culturale Palazza Caccia-Tel.0865954270 di Liberazione Mu.C.I.L. MuseoCorpoItaliano Tel. 0865954002-954086 italiane estraniere Cornamuse Mostra permanentedi www.museodellazampgna.it Tel. 0865954270 Museo dellaZampogna c/o Municipio-Tel.0865954143 Pro LocoScapoli Sport eTempolibero Tel. 0865954141 Via A.Cardarelli,3 Ufficio Postale Tel. 0865954111-954143 Municipio Via A.Moro-Tel.0865954102 Istituto Comprensivo Colli aVolturno- Guardia medica Piazza Caduti-Tel.0865954169 Farmacia Comunale Pronto Emergenza118 Numeri Utili Sagra delravioloscapolese Ultima domenicadiCarnevale San Giorgio 22 e23/04 www.festivaldellazampogna.it internazionale dellaZampogna Mostra MercatoeFestival Ultimo weekenddiluglio Appuntamenti Vedi ColliaVolturno Dove dormire Tel. 0865954135 Ristorante “TerraNostra” Tel. 0865952134 Ristorante“La Zampogna” Dove mangiare [email protected] www.zampogna.org i (804 ab.,611m.s.l.m.,) Scapoli Festa delPatrono www.comunescapoli.is.it (Where tosleep) (Where toeat) Tel. 0865957228 pag. 118 Bibliogafia essenziale

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