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40° Anniversario della fondazione

1966 – 2006 Istituto italo-latino americano / Instituto ítalo-latinoiila americano / Instituto italo-latino americano / Institut italo-latino americain Pag01-32.qxd 21-09-2007 22:23 Pagina 2

40° anniversario della fondazione

Istituto Italo-Latino Americano Piazza Benedetto Cairoli, 3 – 00186 Roma Tel. (+39) 06 / 68492.1; Fax (+39) 06 / 6872834 [email protected] http://www.iila.org

© IILA, Roma febbraio 2007

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Il complesso edilizio di palazzo Santacroce, sede dell’Istituto Italo-Latino Ame- Importanti artisti hanno decorato i soffitti delle gallerie e delle sale interne in ricano, è stato costruito da Onofrio Santacroce nel secolo XVI, nel cuore di cui si realizzano le molteplici attività dell’Istituto. Le esposizioni sono ospitate Roma rinascimentale. Nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni. negli spazi delle antiche scuderie. Pag01-32.qxd 21-09-2007 22:23 Pagina 4

Il portone di Palazzo Santacroce, ingresso dell’IILA, in piazza Benedetto Cairoli.

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Indice

Presentazione José Roberto Andino Salazar 007 Enrique V. Iglesias 065 José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra 067 Introduzione Manuel Hernández Gutiérrez 071 Paolo Bruni 009 Donato Di Santo 072

Messaggi dei Capi di Stato dei Paesi membri Dichiarazione del Consiglio dei Delegati 080 015 Néstor Kirchner 016 Scambio di lettere tra il Governo italiano e l’IILA 084 Evo Morales Ayma 017 Luiz Inácio Lula da Silva 018 Convenzione Internazionale per la costituzione Michelle Bachelet 019 dell’IILA 094 Álvaro Uribe Vélez 020 Convenio Internacional para la constitución Óscar Arias Sánchez 021 del IILA 101 Elías Antonio Saca 023 Óscar Berger Perdomo 025 Organi e Struttura 109 José Manuel Zelaya Rosales 028 Felipe Calderón Hinojosa 029 Aree di attività 113 Martín Torrijos Espino 030 Alan García Pérez 031 Visite di Capi di Stato, Tabaré Vázquez 032 Vice Presidenti della Repubblica, Ministri degli Esteri ed altre Autorità (1967/2006) 129 Cerimonia del 40° Anniversario 035 Principali accordi sottoscritti dall’IILA 135 Paolo Bruni 039 José Roberto Andino Salazar 040 Pubblicazioni (1966/2006) 137 Cesare Mirabelli 041 043 Presidenti, Vice Presidenti, Segretari Generali, Massimo D’Alema 044 Segretari Culturali, Socio Economici e Carlos Fuentes 048 Tecnico Scientifici (1967/2006) 159 Giorgio Napolitano 055 Gabriel Valdés Subercaseaux 056 Versione digitalizzata della cerimonia del 40° Norman Caldera Cardenal 060 Anniversario (Dvd) 171 Trinidad Jiménez García-Herrera 062 Pag01-32.qxd 21-09-2007 22:23 Pagina 6 Pag01-32.qxd 21-09-2007 22:23 Pagina 7

Presentación

El 40º aniversario de la fundación del Instituto El saldo que hoy podemos presentar es sin duda Ítalo-Latino Americano nos ofrece un motivo de satis- alguna positivo. Los principios inspiradores siguen facción y de confirmación a la vez. La satisfacción siendo válidos y todavía actuales. Sin embargo, si se surge de la constatación de que el IILA ha rebasado consideran los cambios políticos, tecnológicos y eco- con éxito la línea del siglo pasado y se presenta en nómicos que de forma a menudo vertiginosa se han el tercer milenio en el panorama de los Organismos ido sucediendo en las últimas décadas, creemos que Internacionales con las mejores condiciones para ha llegado el momento de que el convenio constituti- continuar una acción importante, fundamental y fér- vo de 1966 sea sometido a una nueva lectura. La til, dispuesto a recoger los retos más urgentes del pre- caída de los muros y de las ideologías, los nuevos sente y del futuro, arropado por un bagaje muy rico escenarios geopolíticos, el cambio sustancial de las en experiencias y competencias. grandes alianzas militares, el nacimiento de nuevos El motivo de la confirmación está relacionado estados nacionales, el fin de antiguos enfrentamien- con lo que hoy se puede considerar como una acerta- tos, junto con los procesos galopantes de la globali- da intuición. Cuando en 1965 el entonces ministro de zación, son todos signos de una reorganización pla- Relaciones Exteriores italiano, Senador Amintore Fan- netaria en constante evolución sobre la que se está fani, propuso la creación de un organismo a través construyendo convulsivamente un nuevo orden mun- del cual se institucionalizara la colaboración entre dial, no siempre justo y no siempre solidario, donde Italia y las repúblicas de América Latina, lo que esta- cohabitan por un lado ricas y potentes realidades ba haciendo era por un lado asentar las bases para económicas y tecnológicas que hasta hace muy una cooperación interregional nueva y más continuati- pocos años eran inimaginables, y por otro situacio- va, estimulada por una historia y por una cultura co- nes de malestar en muchas zonas del mundo. En este munes, y por otro crear para una Italia que se había contexto los Organismos intergubernamentales, de integrado plenamente en el contexto europeo, un rol los que el IILA representa una de las realidades más de eje vertebrador entre la propia Europa y “nuestra acertadas, podrían revelarse herramientas extraordi- América”, al objeto de perfeccionar y hacer más ren- nariamente eficientes y constructivas. De hecho en el tables las relaciones entre Europa y América Latina. futuro próximo, a través del IILA Italia podría repre-

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sentar un importante rol vertebrador entre los países sus buenos resultados y en cuya estela ahora se de la Unión Europea, que son cada vez más nume- puede seguir construyendo, respaldados por el cúmu- rosos, y los países del continente latinoamericano, lo de experiencias adquiridas. favoreciendo así una mejora en las relaciones entre Éste es el deseo que quiero expresar en nombre las dos regiones. de los Delegados de los 21 países miembros del IILA, A lo largo de estos cuarenta años, en el estricto con el auspicio de que las actividades del Instituto, cumplimiento de sus funciones institucionales, el IILA basadas en la acertada idea de , ha trabajado mucho en la línea indicada, favore- sigan proliferando y gocen de un impulso cada vez ciendo acuerdos de cooperación, colaboración y tra- mayor, en el marco de la profunda y sólida amistad bajo común entre instituciones académicas, económi- que une Italia a América Latina. cas y financieras italianas y latinoamericanas y orga- nizando fructíferos encuentros entre operadores públicos y privados de la economía, del arte, de la José Roberto Andino Salazar ciencia y de la tecnología de Europa y de América Embajador de El Salvador Latina. Un trabajo hecho con empeño, que ha dado Presidente del IILA

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Introduzione

La ricorrenza del 40º anniversario della fonda- verso domande di dialogo con l’Italia e con l’Europa zione dell’IILA invita, attraverso questa pubblicazio- dei Paesi latino americani. Come conseguenza il ne, a ripercorrere in grande sintesi l’opera svolta, ma campo di attività dell’IILA nel corso degli anni muta anche a guardare al futuro dell’Organizzazione. e si amplia sulla base di nuovi impulsi e di nuove prio- La tela di fondo che portò alla creazione del- rità degli Stati membri. l’Istituto Italo-Latino Americano rimane vitale e piena Accanto alle caratteristiche iniziali di centro di di significato. I ventuno Paesi che dettero vita all’IILA conoscenza e documentazione e di luogo di incontro vollero creare uno strumento di collaborazione e di e dibattito, che pur giustamente rimangono priorita- conoscenza imperniato sui vincoli profondi della sto- rie, l’IILA sviluppa negli anni una consolidata azione ria, della cultura, delle umane interrelazioni che da a favore della conoscenza del patrimonio culturale secoli uniscono America Latina e Italia. Essi presero, dell’America Latina e di promozione e di presenta- con visione originale e proiettata verso il futuro, la zione in Italia ed in Europa delle espressioni contem- decisione di far nascere un’organizzazione interre- poranee della creatività e dell’arte dei suoi Paesi. Il gionale di collaborazione proprio negli anni di più suo ruolo nel portare all’attenzione della Biennale di dinamica costruzione delle istituzioni europee. Fu un Venezia e di altre prestigiose occasioni di incontro gesto di apertura e di dialogo; l’espressione della l’arte e l’architettura latino americane, è ormai un volontà di creare un rapporto organico dell’Europa capitale che vanta vari decenni di continua crescita. con l’America Latina attraverso uno dei principali Su altri versanti, quello dei rapporti economici e Paesi fondatori della CEE. Corollario di quella visio- della collaborazione scientifica e tecnologica, poco ne e di quella scelta di fondo fu il disegno di un’or- a poco si sviluppa un’azione programmatica non ganizzazione non settoriale, bensì aperta a temi e duplicativa di quella svolta dalle istituzioni nazionali attività di collaborazione suscettibili di evolversi al bensì sovente innovativa negli strumenti e nelle for- passo dei mutamenti della realtà internazionale. La mule. Da ultimo, in anni più recenti, l’IILA, con il storia dei primi quarant’anni dell’IILA è segnata da sostegno della Cooperazione italiana, ha intessuto questa capacità di evoluzione e di adattamento al un dinamico rapporto di cooperazione con i Paesi mutare delle relazioni internazionali e di sensibilità latino americani in aree innovative e di grande inte-

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resse, quali la protezione e valorizzazione dei beni mia, del commercio e della informazione mondiali. culturali, lo sviluppo delle risorse umane ed il ruolo Questa America Latina in movimento verso il sociale delle piccole e medie imprese. futuro poco la si conosce in Europa e in Italia. Conti- In altra parte della pubblicazione vengono pre- nuano a prevalere gli stereotipi del passato. Ecco un sentate in modo sintetico le principali iniziative nelle ruolo centrale per il futuro lavoro dell’IILA, che potrà varie aree di attività dell’Organizzazione. Ad essa si affiancarsi anche all’opera già iniziata in tal senso rinvia perché nell’economia di una breve introduzio- dalla nuova importante realtà costituita dai Rappre- ne giova piuttosto fermare lo sguardo su compiti e sentanti delle collettività italiane in America Latina, priorità per il futuro: compiti e priorità che non pos- eletti nel Parlamento italiano. Spiegare e far cono- sono essere disgiunti dal nuovo panorama di crescita scere l’America Latina di oggi, proiettata verso il futu- economica, sociale e culturale che contraddistingue i ro, significherà anche far comprendere meglio le Paesi dell’America Latina negli anni a cavallo del positive potenzialità della crescente dimensione del- nuovo millennio. l’emigrazione latino americana in Italia. Gli ultimi anni sembrano infatti segnare per la Promuovere la conoscenza degli sviluppi politici, maggior parte dell’America Latina l’abbandono del- economici, sociali e culturali dei Paesi dell’America le scorciatoie utopistiche, la fine dell’idolatria di pa- Latina è d’altronde propedeutico ad un ruolo ancora radigmi importati, siano essi vetero-marxisti o neo più significativo per l’IILA del futuro: quello di contri- liberali, a favore di una presa di coscienza pragma- buire a facilitare rapporti e intese che diano sostan- tica e positiva sul come affrontare le sfide della cre- za alle opportunità di collaborazione che una insuf- scita e dell’equità sociale. Si mettono da parte i sogni ficiente attenzione italiana ed europea verso i positi- di soluzioni miracolose ma impossibili a favore di uno vi processi in atto in America Latina non ha finora sviluppo possibile e socialmente più giusto. Al tempo permesso di cogliere appieno. Sono molti infatti i stesso economia e società dei Paesi latino americani, segnali che indicano come l’Italia e l’Europa inten- che in molti casi erano rimaste per lungo tempo iso- dano correggere un eccesso di strabismo verso Est late e protezioniste, partecipano sempre più con cre- che, per pur comprensibili ragioni storiche, ha segna- scente dinamismo alle aperture positive dell’econo- to gli ultimi tre lustri della politica del vecchio Conti-

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nente, e siano ora desiderose di rafforzare concre- ponte tra Europa e America Latina è ancora più pre- tamente il dialogo con quell’altro grande Occidente gnante oggi che quarant’anni fa. Ecco perché che è l’America Latina. l’Istituto Italo-Latino Americano, come ha già iniziato È importante notare che su queste nuove oppor- a fare, dovrà sempre più impegnarsi assieme alle isti- tunità di collaborazione cresce una sempre più forte tuzioni di altri Paesi europei e dell’America Latina convergenza dell’Italia, Paese ospite dell’IILA, e di nello sviluppare e rendere davvero concreto quel tutti i suoi altri Paesi membri. Dunque un programma dialogo euro-latino americano che ha trovato nei ambizioso per il futuro. Ma che rischierebbe di rima- temi dell’integrazione e della coesione sociale, oltre nere irrealistico se l’IILA non riprendesse in pieno e che nei rapporti economici e culturali, il cuore del non facesse tesoro del messaggio dei suoi fondatori: futuro delle relazioni transatlantiche. quello di operare come uno strumento di dialogo e di collaborazione non solo tra Italia e America Latina, ma anche attraverso l’Italia, tra tutta l’Europa, oggi con ventisette Paesi, e l’America Paolo Bruni Latina. L’intuizione di Amintore Fanfani e dei leaders Ambasciatore d’Italia dell’America Latina che vollero creare l’IILA come Segretario Generale dell’IILA

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Messaggi dei Capi di Stato dei Paesi membri

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Giorgio Napolitano

Presidente della REPUBBLICA ITALIANA

Italia e America Latina sono unite da un vincolo antico e del tutto specia- le: lo dimostra la stessa geografia del Continente, che rende ancora oggi omaggio a grandi navigatori come Colombo e Vespucci. Nel corso del tempo, i legami fra il Subcontinente latinoamericano e l’Italia si sono irrobustiti e arricchiti, grazie sia alla generosa accoglienza riser- vata a quanti dall’Italia attraversarono l’Atlantico in cerca di un futuro miglio- re, sia all’apporto morale e ideale che il nostro Paese ha saputo fornire al pro- cesso di costruzione delle identità nazionale nella Regione, attraverso le idee e l’esempio di figure come Garibaldi e Mazzini. Oggi, le relazioni fra l’Italia e l’America Latina continuano a fiorire, svi- luppandosi sulla base di una sensibilità e di una cultura in larga parte comu- ni. L’anelito all’integrazione regionale, grande lascito ideale di figure come Simón Bolívar e José de San Martín, spinge oggi il Subcontinente su un cam- mino che l’Europa ha già percorso e favorisce la cooperazione tra l’America Latina e l’Unione Europea. In tale contesto, l’Istituto Italo-Latino Americano ha costituito, nei suoi qua- rant’anni di storia, uno strumento prezioso al servizio della conoscenza reci- proca e del dialogo fra i Paesi membri, promuovendone e favorendone in modo esemplare la collaborazione in campo culturale, scientifico, economico e sociale. Sono certo che l’Istituto saprà costantemente adeguarsi alle sfide che il nuovo millennio ci lancia, conservando i propri caratteri fondamentali e al tempo stesso rinnovandosi così da mantenere il proprio ruolo di ponte fra i due Continenti.

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Néstor Kirchner

Presidente de la REPÚBLICA ARGENTINA

Celebrar los 40 años de existencia del Instituto Ítalo-Latino Americano equivale a rendir homenaje a la persistencia de una idea noble y a una prác- tica efectiva de cooperación entre naciones que comparten los valores de la cultura latina. A lo largo de estas cuatro décadas, este prestigioso organismo actuó como un valioso catalizador de emprendimientos conjuntos que contri- buyeron a cimentar las relaciones de amistad entre sus miembros. En el horizonte de un mundo sometido a fuertes desavenencias políticas, tensiones económicas, desarreglos ecológicos y tragedias poblacionales, los esfuerzos en materia de integración y acción conjunta de los gobiernos, en pro del afianzamiento de una cultura solidaria y responsablemente coopera- tiva, debe ser sostenido y saludado. El IILA ha desarrollado una activa gestión en la promoción y preservación del patrimonio cultural, cientifico y tecnológico de los países miembros, en la investigación y desarrollo de tecnologías aptas para la explotación sustenta- ble de sus recursos, en la formación y el entrenamiento de sus valiosos profe- sionales y técnicos, en la cooperación para el desarrollo de proyectos de importancia económica y social, en la discusión y divulgación de experiencias y en el diseño de estrategias innovadoras para enfrentar los desafíos de un presente acuciante y alentar la esperanza de un futuro mejor. En esta búsqueda, que es la de un mundo que procure un crecimiento con equidad e inclusión social, respeto por los derechos humanos universales y dedicación preferente a los problemas que afectan a los menos favorecidos, el Gobierno argentino celebra la obra del IILA y renueva su confianza en que seguirá sumando su valiosa contribución a tan extenso compromiso.

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Evo Morales Ayma

Presidente de la REPÚBLICA DE BOLIVIA

Al conmemorarse el 40° aniversario del Instituto Ítalo-Latino Americano (IILA), envío a nombre del Gobierno de Bolivia, junto a sus movimientos socia- les, nuestro saludo cordial y el deseo de éxito en sus actividades. Desde Bolivia, donde estamos en el proceso de construir una Revolución Democrática y Cultural, les expresamos que 40 años de vida son 40 años de historia; en ese sentido, destacamos que la labor que realizan con programas de cooperación a nivel internacional son de beneficio mutuo para su institu- ción y varios países del continente y el mundo. Al saludar este 40° aniversario de creación del IILA, formulamos votos para que la relación europea-latinoamericana se fortalezca cada día más, en beneficio de nuestros pueblos.

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Luiz Inácio Lula da Silva

Presidente da REPÚBLICA FEDERATIVA DO BRASIL

É para mim motivo de grande satisfação saudar o Instituto Ítalo-Latino Americano, por ocasião das comemorações do seu 40° Aniversário. O IILA tem contribuído de forma significativa para aprofundar o co- nhecimento recíproco e estreitar os laços de amizade e de cooperação entre a América Latina e a Itália. Congratulo todos os participantes e colaboradores do Instituto pelo trabalho realizado ao longo das últimas quatro décadas e manifesto meu desejo de que o Instituto continue a cumprir o papel de foro da aproxi- mação e aprimoramento das relações ítalo-latino-americanas.

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Michelle Bachelet

Presidenta de la REPÚBLICA DE CHILE

Con motivo de las celebraciones del cuadragésimo aniversario de la fun- dación del Instituto Ítalo-Latino Americano, IILA, me es muy grato hacer llegar a usted y, por su intermedio, a todos los integrantes de esa prestigiosa insti- tución, los mayores deseos de bienestar. Desde sus inicios, el Instituto Ítalo-Latino Americano se ha constituido en un valioso instrumento de acercamiento entre el continente latinoamericano e Italia, como asimismo, con toda la Unión Europea, beneficiando el desarrollo y profundización de los estrechos vínculos que existen actualmente entre ambas regiones y, en particular, con cada uno de los países que las integran. En efecto, el IILA ha contribuido en diversos ámbitos del quehacer a la región latinoamericana, tales como los temas sociales, económicos, científicos y técnicos, así como en el campo de la cooperación al desarrollo, y que ha contado con la valiosa colaboración del Ministerio de Asuntos Exteriores de Italia. Del mismo modo, el campo de la cultura se ha visto influenciado y favo- recido por la labor del Instituto, cuya gestión ha ayudado a dar a conocer, en el contexto europeo, la realidad latinoamericana. Por esta razón y con motivo de esta celebración, permítame hacer llegar, a través suyo, a todos los miembros del IILA, mis sentimientos de mayor con- sideración, así como votos de prosperidad presente y futura.

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Álvaro Uribe Vélez

Presidente de la REPÚBLICA DE COLOMBIA

Tengo el honor de dirigirme a Vuestra Excelencia con el fin de expresar en nombre del pueblo colombiano y en el mío, nuestras más sinceras felici- taciones con ocasión de la conmemoración del 40° aniversario de la fun- dación del Instituto Ítalo-Latino Americano IILA, extensiva a su grupo de colaboradores. Al remembrar al momento en que la histórica proyección de Italia hacia América Latina y la voluntad de nuestros pueblos hicieron posible la crea- ción de este organismo, registramos con profunda complacencia la fructífe- ra labor que el IILA, cordial vocero de los intereses latinoamericanos, ha desarrollado mediante la constante y acertada ejecución de los objetivos de cooperación concertados desde su inicio. Permítame resaltar la importancia que el Instituto ha tenido para Colombia. He tenido la grata oportunidad de ser huésped del IILA; con conocimiento proprio puedo hablar de sus bondades. Al manifestar la entera disposición de mi Gobierno de continuar acom- pañando las labores del Instituto, así como la de afianzar, aún más, los lazos que unen a nuestros pueblos, me valgo de la oportunidad para reite- rar a Vuestra Excelencia las seguridades de mi más alta y distinguida consi- deración.

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Óscar Arias Sánchez

Presidente de la REPÚBLICA DE COSTA RICA

Las raíces de la relación entre Italia y las naciones latinoamericanas se adentran en lo hondo de nuestro suelo histórico. Así como en la famosa leyenda Rómulo y Remo sobreviven por la ayuda benefactora de una loba, así también nuestras naciones latinoamericanas pasaron sus primeros años de vida independiente nutriéndose del cálido abrigo de las naciones de Europa. Y, como en la leyenda, las enormes diferencias entre nosotros y los países europeos, no fueron obstáculo para crear una relación de mutua asis- tencia, de enriquecimiento recíproco. América Latina fue forjada al calor de múltiples influencias. En ningún lugar como en nuestras naciones se sintió el influjo de la diversidad. Nuestra identidad es, por ello, una gama de contrastes. Figuras tan latino- americanas como el gaucho argentino son símbolos del enorme intercambio cultural entre el continente americano y el europeo. El fortalecimiento de nuestras relaciones es, entonces, no sólo un acto políticamente indicado, sino históricamente inevitable. Los vínculos humanos no conocen distancias ni obstáculos; a través del océano que nos separa, Latinoamérica llega hasta Italia, e Italia llega a Latinoamérica. Nuestra América es latina en el más amplio de los sentidos, por eso mira a Italia con ojos fraternales. El Instituto Ítalo-Latino Americano no es sino una expresión de la latinidad de nuestras naciones. En el seno de este instituto, hemos evidenciado nuestra sintonía con Roma, con esta Italia magnífica de la que César hizo capital de Occidente, y Pedro, corazón de la Iglesia Universal, y que no es extraña a América. Petrarca inspira nuestras letras; Miguel Ángel capturó nuestra ima- ginación; Verdi llegó a nosotros con voz renovada al fundirse su música con los raudales del trópico; Garibaldi nos hizo entonar un canto de libertad.

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La suprema aspiración de mi patria es ver la gloria de la paz irradiar su luz por todo el planeta; mi pueblo quiere que la majestad de la ley pre- valezca sobre el imperio de la fuerza. Este sueño no es una quimera inal- canzable, sino un compromiso que nos acerca cada día más a la unidad de la familia humana. Costa Rica es arca abierta de paz para todo aquel que quiera disfrutar de la vida. Italia recibe nuestra paz y, a su vez, comparte con nosotros su inacabable fuente de cultura e historia. Nuestro intercambio constante, nos convierte en naciones cada vez más enriquecidas, en térmi- nos económicos, culturales y morales. Estoy convencido de que en la cooperación internacional descansa el progreso de las naciones de este mundo, tan profundamente interconecta- do. La vinculación de nuestros esfuerzos y la hermandad de nuestros países, permitirán a nuestros habitantes encontrar, finalmente, las condiciones que les permitan una mejor calidad de vida. Lo mejor de Italia, lo mejor de Costa Rica, lo mejor de todas las naciones del planeta, eso es lo que hace falta para construir un mundo superior al que nos ha sido heredado. Por eso celebro este aniversario y celebro la existencia y apoyo del Instituto Ítalo-Latino Americano. Espero que este aniversario no sea sino una confirmación de los ideales que dieron origen a esta gran institución: la idea de que nuestra hermandad es uno de los requisitos fundamentales del pro- greso económico y ético de nuestros pueblos.

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Elías Antonio Saca

Presidente de la REPÚBLICA DE EL SALVADOR

En el marco de esta celebración, es oportuno saludar y felicitar en nom- bre del Pueblo y Gobierno de El Salvador, a las altas autoridades y al Consejo de Delegados del Instituto Ítalo-Latino Americano (IILA), por celebrar en esta fecha sus cuarenta años de fundación. Nuestro país ha dado seguimiento a las actividades que ha realizado el Instituto Ítalo-Latino Americano desde su creación en 1966, en su misión de asociar estratégicamente a la República Italiana con los países de América Latina y ha considerado importantes todas las iniciativas y actividades de cooperación en los sectores cultural, técnico, científico y socioeconómico. Además, los seminarios, conferencias y exposiciones han sido eventos propi- cios para conocer y construir sobre la base de las experiencias compartidas, los lazos de amistad entre los países que lo conforman. Consideramos que el papel del IILA, en su calidad de organismo inter- nacional e intergubernamental, ha sido dinámico y preponderante, al apor- tar a nuestros países, múltiples beneficios a favor de los más elevados valo- res. Para nuestro país es motivo de honra que desde el mes de octubre, el Embajador de El Salvador, José Roberto Andino, ostente la presidencia del IILA. Esto demuestra la importancia estratégica que conferimos al Instituto, de tal forma que a través de su gestión procuraremos intensificar aún más los objetivos propuestos para los próximos años. Aprovecho esta ocasión para agradecer al IILA y a los gobiernos que lo conforman, la implementación de todos los programas que han sido ejecuta- dos en apoyo a la gestión de El Salvador, para concientizar a los países de renta media baja, que si bien mantienen un pago responsable de su deuda externa y un cierto nivel de crecimiento económico, no deben ser excluidos

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de la cooperación para proyectos de desarrollo, a fin de lograr los objetivos nacionales orientados al mejoramiento de su población, en todos sus ámbi- tos y niveles. Asimismo, El Salvador comparte la visión de la que a través del IILA, las relaciones entre la República Italiana y los países latinoamericanos pueden fortalecerse, por lo que estima que la correcta identificación de objetivos y ejecución de sus planes anuales, dependerá el éxito de los proyectos empren- didos. Finalmente, reitero las más sinceras felicitaciones y les auguro más éxi- tos en sus labores.

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Óscar Berger Perdomo

Presidente de la REPÚBLICA DE GUATEMALA

El legado de Italia es uno de los componentes fundamentales en la for- mación y desarrollo de los países de Latinoamérica y del Caribe. Si nos remon- tamos a los orígenes de las diversas culturas que integran la nación italiana, encontramos entre ellas a Roma, cuyo dinamismo, disciplina y sentido prácti- co la llevó de ser una ciudad de campesinos-soldados hasta convertirse en cabeza de un formidable imperio. Y aquel inmenso poderío nos trae a la mente, por una parte, la elaboración del Derecho Romano, base de nuestro quehacer jurídico, y, por otra, nos recuerda un muy valioso conjunto de obras literarias y unas lecciones de urbanismo y arquitectura cuya influencia se ha proyectado a lo largo de los siglos. Más adelante en el reloj de la Historia, el nombre de Italia nos evoca obras imperecederas de la literatura y de diver- sas artes, cuyos autores son patrimonio de la Humanidad. Pasadas varias centurias, en el siglo diecinueve, Italia nos brinda una lec- ción integradora de diversas etnias, al constituirse como nación en un proce- so que supo respetar la índole de las diversas regiones y lenguas en el seno de un proyecto de convivencia que, con el paso del tiempo, se convirtió en viva lección de democracia. Guatemala tiene especiales deudas con Italia. Si recorremos nuestras urbes, encontraremos el nombre de ilustres urbanistas y arquitectos; si exami- namos nuestras artes plásticas, hallaremos a descendientes de italianos con- vertidos en maestros de primer orden; si abrimos las páginas de nuestra his- toria literaria veremos en ella a relevantes escritores de primer orden venidos de Italia o nacidos de emigrantes italianos, y detectaremos influencias de grandes autores y de sobresalientes movimientos literarios surgidos en aquel gran país; si repasamos la trayectoria de nuestro Ejército, podremos ver los nombres de distinguidos oficiales y jefes que han recibido formación avanza-

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da en Italia. Y si examinamos nuestra historia política, una y otra vez asoma- rán estudiosos y dirigentes políticos forjados en el seno de Italia. Así pues, tenemos sobrados motivos para sentirnos felices de que exista el Instituto Ítalo-Latino Americano, en cuyo seno se trasvasan los aportes de mutua y afortunada colaboración. Y nos regocija el hecho de que, el 1 de julio de 2006, el Instituto Ítalo-Latino Americano haya arribado a sus primeros cua- renta años de existencia. Una existencia fructífera que ha brindado generosos frutos a los veintiún países que tenemos el honor de integrar este organismo internacional cuyo fin primordial consiste en fomentar la mutua colaboración cultural, socioeconómica y científica entre Italia, el continente europeo y Latinoamérica. En el caso particular de Guatemala, el historial del IILA ofrece un saldo por demás positivo para nuestro país, que se ha beneficiado con seminarios internacionales, programas de cooperación técnico-científica y eventos cultura- les. En cuanto a las actividades realizadas en Guatemala, los frutos han sido y siguen siendo de enorme provecho para este país. Respecto a las actividades realizadas en Italia, ellas han servido como tribuna de primera categoría para proyectar las riquezas culturales de Guatemala, para discutir con altura aca- démica nuestros problemas; para diseñar proyectos concretos de beneficio para nuestro país; para estimular el comercio y la inversión entre Italia y Guatemala. Y en todos los casos, estos eventos han generado valiosos docu- mentos cuyo contenido ha servido para iluminar el horizonte de la patria, los cuales están disponibles en diversos lugares del mundo y, por supuesto, en la Biblioteca y el Centro de Documentación del Instituto, que son dos de los sitios de acopio documental sobre Latinoamérica más importantes del mundo. Por otra parte, vemos con simpatía y gratitud la preocupación del IILA

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por identificar opciones de intercambio, colaboración recíproca y acción común con Italia, con los otros países que integran el IILA o con naciones euro- peas. De esa preocupación han emergido, por ejemplo, valiosas becas de estudio que conciudadanos nuestros han aprovechado. Así pues, considero motivo de honra saludar con júbilo y gratitud estos cuarenta años de existencia del IILA, y lo hago en nombre de mi país y en el mío propio, como admirador que soy de la cultura italiana y como fervoroso creyente en la cooperación internacional. Debo aprovechar esta ocasión para manifestar que mi país está dispues- to a proseguir e intensificar su participación en el Instituto Ítalo-Latino Ame- ricano, con la certeza de que, como herederos de la cultura latina, tenemos mucho que decir y hacer en el contexto de este nuevo siglo y en el seno de un mundo donde la globalización nos acerca cada día más. Las fronteras entre Italia y Guatemala de hecho no existen, y así como mi país recibe complacido los beneficios derivados de su pertenencia al IILA, aquella gran nación euro- pea nos abre generosamente las puertas para proyectarnos en el seno de un país que es corazón de la Unión Europea. Este afortunado intercambio cuen- ta con una institución modelo: el Instituto Ítalo-Latino Americano, cuya exis- tencia nos regocija y al que deseamos una larga y aún más próspera existen- cia.

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José Manuel Zelaya Rosales

Presidente de la REPÚBLICA DE HONDURAS

Desde la época del Renacimiento en que fuera construido este hermoso Palacio Santacroce-Pasolini, ha sido testigo de muchos y variados aconteci- mientos, en la actualidad como sede del Instituto Ítalo-Latino Americano no sólo es parte de su patrimonio histórico, sino es el sitio emblemático que encar- na el entendimiento entre Italia y América Latina. Conocer el alcance de los vínculos que nos unen a los latinoamericanos con Italia, es hoy una necesidad, muy similar a la que vivieron quienes hace cuarenta años visualizaron las ventajas que significaría contar con un organis- mo que se dedicara al estudio y al análisis de cómo potenciar una relación de beneficio mutuo entre las naciones que somos parte de la cultura latina. Por ello, en nombre del Pueblo Hondureño, de mi Gobierno y de manera perso- nal, felicitamos al Instituto Ítalo-Latino Americano en el cuarenta aniversario de la suscripción de su Convenio Constitutivo. El Instituto Ítalo-Latino Americano ha trascendido más allá del mero enten- dimiento entre italianos y latinoamericanos deseosos de intercambiar conoci- mientos científicos y técnicos, de expresar el arte y la cultura de nuestros pue- blos, y construir nuevas vías para la cooperación, hoy es además una puerta abierta para la comprensión entre Europa y América Latina.

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Felipe Calderón Hinojosa

Presidente de los ESTADOS UNIDOS MEXICANOS

En ocasión del cuadragésimo aniversario de la creación del Instituto Ítalo- Latino Americano (IILA) me honro en manifestar, en nombre del pueblo y del gobierno de México, mi más sincera felicitación al Instituto, foro privilegiado para las relaciones de amistad entre América Latina e Italia. A lo largo de las cuatro décadas de su existencia, el Instituto ha impulsa- do positivamente el espíritu de cooperación italo-latinoamericana en los ámbi- tos económico, social, cultural y científico, lo que ha contribuido a la promo- ción del desarrollo regional. La misión que inspiró la creación del IILA, cuando los entonces Cancilleres Antonio Carrillo Flores de México y Amintore Fanfani de Italia tuvieron la ini- ciativa de tender puentes, ha permitido afianzar la colaboración entre América Latina, la cual se hace cada vez más necesaria en un mundo crecien- temente globalizado e interdependiente. Por ello, México continuará com- prometido con las labores del Instituto. A la vez que expreso a usted, señor Presidente, las seguridades de mi más alta consideración, le agradeceré transmitir al Secretario General y al Consejo de Delegados mis votos más sinceros porque el IILA pueda continuar desempeñando su noble misión a favor de un espíritu de concordia y coope- ración entre América Latina e Italia.

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Martín Torrijos Espino

Presidente de la REPÚBLICA DE PANAMÁ

En nombre del Pueblo y Gobierno de la República de Panamá me com- place enviar un mensaje de felicitación con motivo del conmemorarse el XL Aniversario de la firma del Convenio Internacional para la Constitución del Instituto Ítalo-Latino Americano IILA, oportunidad que encuentro propicia para resaltar los logros alcanzados, en las diversas actividades de cooperación de- sarrolladas en los ámbitos socioeconómicos, técnico-científicos y culturales a favor del mejoramiento y competividad de todos sus Estados Miembros. Expresamos asimismo nuestro reconocimiento y satisfacción por la esfor- zada y eficaz labor para fortalecer el acercamiento y lazos de amistad en las relaciones de América Latina con la República Italiana. En el marco de esta nueva era de integración, recibimos con beneplácito esta celebración, augurando el mayor de los éxitos en los nuevos desafíos para el crecimiento, la paz y el bienestar de todas nuestras poblaciones.

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Alan García Pérez

Presidente de la REPÚBLICA DEL PERÚ

Me complace dirigirme a Vuestra Excelencia para hacerle llegar en nom- bre del Gobierno y pueblo peruanos las más cordiales felicitaciones con oca- sión de celebrarse el XL Aniversario del Instituto Ítalo-Latino Americano (IILA). Es ésta una ocasión propicia para expresar también el reconocimiento del Perú por los constructivos esfuerzos realizados por el IILA para el fortaleci- miento de los vínculos de América Latina con Italia y Europa. Desde su creación en 1966, el Instituto ha contribuido permanentemente a renovar el compromiso de sus miembros para progresar, con espíritu de coo- peración y diálogo, en la consecución de los fines que motivaron su fundación. En su cuadragésimo aniversario, me complace ponderar los muchos y valiosos logros alcanzados por el IILA. En el convencimiento que el Instituto proseguirá promoviendo la asocia- ción de América Latina, Italia y Europa, le hago llegar mis mejores augurios para el futuro de nuestra apreciada y respetada Institución.

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Tabaré Vázquez

Presidente de la REPÚBLICA ORIENTAL DEL URUGUAY

Al cumplirse el cuadragésimo aniversario de la creación del IILA hacemos llegar a ustedes nuestro cálido saludo junto a nuestros mejores augurios para los próximos años. Sabemos que el Instituto Ítalo-Latino Americano desarrolla una extraordi- naria actividad de difusión científica y cultural relacionada con nuestra América Latina, la que contribuye a fortalecer los vínculos entre nuestros paí- ses, a la vez que profundiza el conocimiento y la comprensión recíproca entre nuestros pueblos. Conocemos también la actitud abierta y generosa que singulariza a vues- tro Instituto, que ha permitido a nuestro país llevar a cabo innumerables mani- festaciones y exhibiciones de la cultura y la ciencia uruguayas. Por todo ello les estamos muy agradecidos. Es nuestros deseo, además, ratificar en esta oportunidad el compromiso de Uruguay con el IILA y nuestra mejor disposición para apoyar y enriquecer su señalada trayectoria. Reiterando las expresiones de nuestra mayor consideración y estima les saluda cordialmente.

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Cerimonia del 40° ANNIVERSARIO

Roma, 11 dicembre 2006 Pag33-64.qxd 21-09-2007 22:45 Pagina 34 Pag33-64.qxd 21-09-2007 22:45 Pagina 35

Messaggio di

ROMANO PRODI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Nel corso di quarant’anni di operosa ed intensa li latino americani ed una più equa ripartizione del esistenza l’Istituto Italo-Latino Americano ha contri- benessere. Questa, insieme a quella della lotta alla buito a mantenere viva e rafforzare la collaborazio- corruzione, è forse la principale sfida che attende la ne tra il continente latino americano ed il nostro Pae- leadership latino americana. se. Tale patrimonio di contatti ed esperienze condivi- Per assecondare e promuovere tali processi, se – che trova origine e radice nella condivisione di l’Italia intende valorizzare tutte le risorse disponibili. valori che legano l’Italia ai popoli latino americani – Da quelle bilaterali, che prevedono un rilancio delle risulta prezioso in questa fase di rinnovato dinamismo visite ad alto livello ed un utilizzo sempre più ampio nei rapporti tra l’Italia ed il Continente. del nuovo “ponte” costituito dai parlamentari italiani Il Governo che ho l’onore di presiedere ha infat- eletti nella regione, a quelle multilaterali. ti deciso di ridare priorità alle relazioni con l’Ameri- Penso ai rapporti tra Unione Europea e America ca Latina, continente che vive una rinnovata stagione Latina, all’Organizzazione degli Stati americani, alle politica cui l’Italia guarda con attenzione. varie forme di integrazione regionale, agli strumenti Lo sviluppo sociale, la crescita economica, la finanziari quali la Banca Interamericana di Sviluppo. centralità della persona umana, il recupero di culture Ma anche e in particolare all’Istituto Italo-Latino locali sono tra gli elementi più qualificanti di tale mo- Americano cui il Governo italiano è intenzionato ad mento storico. Stagione che, ove associata a politiche affidare un ruolo sempre più importante in questo economiche responsabili, potrà contribuire ad un più processo di rilancio e rafforzamento dei rapporti con strutturale miglioramento del tenore di vita dei popo- il Continente.

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3. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Da destra: il Vice Presidente dell’IILA e Delegato d’Italia, Sottosegretario di Stato agli Esteri Donato Di Santo, l’Ambasciatore del Cile, Gabriel Valdés Subercaseaux, l’Ambasciatore di Cuba, Rodney López Clemente e l’Ambascia- tore dell’Uruguay, Ramón Carlos Abín de María. 4. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, il Presidente dell’IILA e Ambasciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar. Da destra: il Vice Presidente dell’IILA e Ambasciatore di Haiti, Yvon Simeon, l’Ambasciatore della Repubblica Dominicana, Ana Silvia Reynoso de Abud, l’Ambasciatore del Guatemala, Francisco E. Bonifaz Rodríguez e il Vice Presidente dell’IILA e Ambasciatore del Paraguay, Jorge Figueredo Fratta.

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1. Da sinistra: il Segretario Generale dell’IILA, Paolo Bruni, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano e il Presidente dell’IILA e Ambasciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar.

2. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Da destra: l’Ambasciatore di Argentina, Victorio Taccetti, l’Ambasciatore dell’Ecuador, Emilio R. Izquierdo Miño, l’Ambasciatore del Messico, Rafael Tovar y de Teresa e l’Amba- sciatore di Costa Rica, Manuel Hernández Gutiérrez. 4

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5. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Da destra: l’Incaricato d’Affari a.i. del Brasile, Ministro Consigliere Raúl de Taunay, l’Incaricato d’Affari a.i. di Panama, Signora Luisa Nero de Pisanelli e l’Incaricato d’Affari a.i. della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Ministro Consigliere Adriana Gottberg de Chaves. 6. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, il Presidente dell’IILA e Ambasciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar. Da destra: l’Incaricato d’Affari a.i. del Perù, Ministro Roberto Seminario, l’Incaricato d’Affari a.i. di Bolivia, Consigliere María Isabel Cadima Paz, l’Ambasciatore di Honduras, Roberto Ochoa Madrid ed il Vice Presidente dell’IILA e Delegato d’Italia, Sottosegretario di Stato agli Esteri Donato Di Santo.

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7. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, il Presidente dell’IILA e Am- basciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar. Da destra: l’Incaricato d’Affari a.i. di Colombia, Ministro Consigliere Francisco J. Coy Granados, l’Incaricato d’Affari a.i. del Nicaragua, Amelia Silva Cabrera e l’Incaricato d’Affari a.i. del Brasile, Ministro Consigliere Raúl de Taunay. 8. Da destra: Il Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Massimo D’Alema, Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, il Presidente dell’IILA e Ambasciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar, il Maestro Carlos Fuentes e Donna Mariapia Fanfani. 8

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9. Intervento del Vice Presidente dell’IILA, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Donato Di Santo. Da destra: L’Ambasciatore di Costa Rica, Manuel Hernández Gutiérrez, l’Ambasciatore del Cile, Gabriel Valdés Subercaseaux, la Segretaria di Stato per Iberoamerica, Trinidad Jiménez García-Herrera, il Mini- stro degli Affari Esteri del Nicaragua, Norman Caldera Cardenal, il Segretario Generale Segreteria Iberoamericana, Enrique Iglesias, e il Segretario Generale dell’IILA, Paolo Bruni. 10. Intervento del Ministro degli Affari Esteri del Nicaragua, Norman Caldera Cardenal. Da destra: il Segretario Generale Segreteria Iberoamericana, Enrique Iglesias, il Presidente dell’Assemblea Parlamentare Europa America Latina (EUROLAT), José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra e il Segretario Ge- nerale dell’IILA, Paolo Bruni.

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11. Sala degli Specchi, celebrazione del 40° Anniversario dell’IILA. 12. Intervento del Senatore Giulio Andreotti. Da destra: il Presidente della Fondazione Amintore Fanfani, Cesare Mirabelli, il Maestro Carlos Fuentes, il Presidente dell’IILA e Ambasciatore di El Salvador, José Roberto Andino Salazar, il Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Massimo D’Alema ed il Segretario Generale dell’IILA, Paolo Bruni. 12

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PAOLO BRUNI SEGRETARIO GENERALE dell’IILA

Ho l’onore di dichiarare aperta l’odierna riunio- storica in cui Italia, Europa e America Latina devono ne per la celebrazione del 40º Anniversario della approfondire il loro dialogo e sviluppare una visione fondazione dell’Istituto Italo-Latino Americano, alla comune di fronte alle sfide e alle opportunità della presenza del Signor Presidente della Repubblica, mondializzazione. L’Istituto Italo-Latino Americano è Giorgio Napolitano. in proposito onorato per i messaggi di riconoscimen- Questa occasione vuole essere un momento di to e di stimolo che tanti Capi di Stato dei Paesi mem- riflessione sul ruolo svolto dall’IILA, Organizzazione bri hanno voluto inviare all’Organizzazione per il internazionale al servizio della cooperazione tra i suo 40° anniversario. Essi saranno raccolti, con gli Paesi dell’America Latina e l’Italia. Essa vuole anche interventi odierni, in una pubblicazione commemo- essere un omaggio alla lungimiranza delle persona- rativa dell’anniversario. lità – il nostro pensiero va ad Amintore Fanfani – e Nel ringraziare gli oratori invitati e le autorità dei Governi che quarant’anni fa dettero vita a uno presenti che onorano oggi la sede dell’Istituto Italo- strumento nuovo e originale nel panorama della Latino Americano, invito il Presidente dell’IILA, cooperazione internazionale. L’augurio è che essa Ambasciatore José Roberto Andino Salazar a svol- produca anche indicazioni per il futuro, in una fase gere il suo indirizzo di apertura dei lavori.

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JOSÉ ROBERTO ANDINO SALAZAR PRESIDENTE dell’IILA

Signor Presidente, è con profonda soddisfazio- tutte le repubbliche latino-americane e l’Italia. ne che Le porgo il saluto di benvenuto a questo even- Nei quarant’anni trascorsi enorme è stata la to. La Sua prestigiosa presenza oggi in questa sede quantità di eventi, incontri, innovazioni, rivoluzioni rappresenta insieme un grande onore e un ambìto che si sono verificati nel mondo. Da essi è affiorata riconoscimento per una Organizzazione internazio- l’esigenza di intensificare la cooperazione tra tutti i nale che nei suoi ininterrotti quarat’anni di attività ha popoli al fine di garantire progressi veri e tangibili in svolto, attraverso l’Italia, un’azione intensa ed estre- ogni Paese. L’intuizione di superare i limiti bilaterali, mamente positiva nello sviluppo e nel consolidamen- coinvolgendo tutti i Paesi di un continente in un rap- to dei rapporti euro-latinoamericani. porto con l’Italia e attraverso l’Italia con l’Europa, si Oggi possiamo dire che l’intuizione del com- è dunque dimostrata geniale e anticipatrice delle pianto Senatore Amintore Fanfani quando nel lonta- sfide del futuro. no 1965 si propose di attivare colloqui interconti- Da quel momento, notevole è stato l’impegno nentali fra gli Stati dell’America centro-meridionale e dell’IILA nel promuovere la partecipazione di gli stati dell’Europa, fu felice e non avara di risultati. Governi, istituzioni, società civili alle sue attività. E se Grazie alla sua passione e al suo impegno, ben pre- oggi le relazioni fra i nostri Paesi dell’America Latina sto a Roma si credette con convinzione di poter pro- con l’Italia e l’Europa sono più forti e consolidate da cedere nelle fasi preparatorie di una istituzione inter- uno spirito di accentuata solidarietà e comprensione, nazionale in grado di estendere relazioni, fino a molto si deve all’azione svolta dall’IILA. Certo, nuove quel momento solo bilaterali, a tutti i Paesi latino- e importanti sfide ci attendono. Ma la Sua presenza americani. oggi in questa sede è la conferma che è stato fatto un Fu così che nel 1966, con la firma di una con- buon lavoro, nonostante le immancabili difficoltà, e venzione internazionale, l’Italia e venti Paesi dell’A- che si guarda con fiducia all’avvenire. merica Latina affidarono ufficialmente all’Istituto Per questo La ringrazio, Signor Presidente, con Italo-Latino Americano con sede in Roma il compito profonda riconoscenza, anche a nome degli Amba- di attuare l’impegnativo programma istitutivo. Era sciatori dei venti Paesi latino-americani membri nata sulle sponde del Tevere una piccola ONU di dell’IILA.

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CESARE MIRABELLI PRESIDENTE della FONDAZIONE AMINTORE FANFANI

Ricordare Amintore Fanfani, nel contesto delle evidente della capacità di realizzazione di Amintore celebrazioni per il quarantesimo anniversario dalla Fanfani. “Immaginato nel ’65 a Città del Messico – entrata in vigore della Convenzione che ha dato vita lo ricorda egli stesso – fu realizzato nel ’66 a all’IILA (11 dicembre 1966), non risponde solo ad Roma”. un dovere e alla sollecitazione della memoria da La Convenzione che istituisce questo Organi- parte della Fondazione che a lui si intitola. smo internazionale, firmata il 1° giugno 1966, è Costituisce, piuttosto, la occasione per ricorda- entrata in vigore dopo appena sei mesi, con la rati- re come le finalità e la creazione di questo Istituto, fica degli Stati membri. Segno di quale cura fosse promosso e realizzato per ideazione ed impulso di stata in precedenza riposta nella molteplicità dei Amintore Fanfani, rechino appieno l’impronta della rapporti bilaterali, di quanto fossero avvertite e sua impostazione culturale e politica, e manifestino comuni le finalità che il nuovo Istituto era chiamato la sua straordinaria capacità di realizzare progetti a perseguire, e, non da ultimo di quale prestigio ed ambiziosi, pur in un difficile contesto internazionale. autorevolezza godesse chi se ne era fatto promoto- Le finalità dell’Istituto manifestano l’impegno di re. Fanfani nel perseguire concretamente la solidarietà La Fondazione Fanfani non intende custodire e la cooperazione internazionale, e la sua conce- solamente il ricordo di questa personalità eccezio- zione non retorica della comunanza culturale, socia- nale, che ha profondamente segnato la vita politica le, scientifica, prima ancora che di interessi econo- nazionale ed internazionale, sino ad essere l’unico mici, che lega l’Italia ed i Paesi dell’America Latina. italiano chiamato a presiedere l’Assemblea genera- Lo sbocco multilaterale ed istituzionale di questo le delle Nazioni Unite. Intende piuttosto coltivarne le legame è l’IILA, considerato “una piccola ONU di idee, suscitare l’approfondimento dei principi che tutte le repubbliche latino-americane e l’Italia”, e hanno ispirato le sue scelte, comprenderne la porta- destinato ad aprire la via “a più approfondite ed ta ancor oggi. efficaci relazioni culturali, politiche ed economiche Per questa sua missione non può che seguire tra l’America latina e l’Europa”. con partecipe interesse l’attività dell’Istituto Italo- L’Istituto Italo-Latino Americano è un esempio Latino Americano, sino a condividerne, nella mode-

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stia delle sue forze, ma con la ricchezza del lascito sua tesi di Master sulle basi romanistiche della unifi- ideale che custodisca, lo spirito e le finalità. Ne è cazione del diritto e del diritto dell’integrazione, simbolica testimonianza la borsa di studio che la presso il Centro di studi latino americani dell’Univer- Fondazione ha destinato quest’anno ad un giovane sità di Roma – Tor Vergata, che da tempo attiva- studioso dell’Università di La Paz, perché completi la mente collabora con l’IILA.

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GIULIO ANDREOTTI SENATORE a vita

Tra le non poche brillanti iniziative ideate e ta di rapporti e di conoscenze. Più volte ho avuto messe in campo dal Presidente Fanfani, l’Istituto modo di prendervi parte e ammiro sempre la pro- Italo-Latino Americano ha un rilievo di notevole fondità e il valore degli incontri. spicco, perché colmò una lacuna nel rapporto con Non posso dimenticare in materia l’impressio- l’America Latina che tutti denunciavano e deplora- ne che ebbi a Parigi durante il Trattato di Pace. vano senza individuare mezzi efficaci per porvi All’On. De Gasperi, unico invitato italiano ammes- rimedio. so a perorare la nostra causa, uno solo tra i dele- Nel corso della storia dell’Istituto si sono an- gati dei vincitori si alzò e venne a dargli la mano. che avuti momenti di straordinario rilievo con la Era il rappresentante del Brasile. presenza di personalità illustri debitamente onora- I decenni trascorsi non mi hanno certo fatto te. Ma non meno importante è il lavoro quotidiano, cancellare l’impressione di quel giorno. Nei fatto con una serie di incontri, di attivazioni, di momenti più difficili sono le radici comuni che fanno sostegni con una tessitura ormai più che consolida- testo.

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MASSIMO D’ALEMA VICE PRESIDENTE del CONSIGLIO DEI MINISTRI e MINISTRO degli AFFARI ESTERI

Sono molto lieto di poter intervenire alla cele- estera. Ciò significa anche che intendiamo operare brazione di questo quarantesimo anno di vita dell’Isti- affinché l’Italia si affermi come punto di riferimento in tuto Italo-Latino Americano. Europa, attento e aperto alle istanze dell’America Una celebrazione densa di significati come lo è Latina. quest’Istituto che ha la finalità meritoria di promuove- Questo rilancio dell’attenzione dell’Italia verso re rapporti sempre più stretti tra l’Italia e i Paesi del- l’area si inserisce in un momento di particolare rile- l’America Latina. Paesi ai quali l’Italia si sente legata vanza per il subcontinente. L’America Latina sta viven- da vincoli del tutto particolari, sul piano politico eco- do in questi mesi una stagione di trasformazioni e di nomico culturale e storico, ma anche affettivo, in virtù novità di sicuro interesse. Un dinamismo che trova della presenza di milioni di discendenti di Italiani che espressione immediata nel tasso di crescita registrato hanno caratterizzato le relazioni tra il nostro Paese e dalle economie della regione a superamento di una il subcontinente latino americano. difficile fase di stagnazione; ma anche sul piano poli- L’Italia intende adoperarsi per valorizzare mag- tico, nel fitto calendario di consultazioni elettorali giormente la specialità di questi rapporti, sul piano sia tenutesi negli ultimi mesi. bilaterale che dei rapporti tra il subcontinente e Il ritrovato dinamismo dell’economia offre alla l’Unione Europea che costituisce la dimensione pri- classe dirigente latino americana, quella che viene maria in cui si esprime la politica estera dell’Italia così consolidandosi per la forza della democrazia, un’op- come quella dei nostri partners europei. portunità che è al tempo stesso una sfida. Quella di Sapete bene quanto l’attuale governo italiano tradurre la crescita economica in condizioni di benes- tenga ad adoperarsi in questa direzione. Sin dal mo- sere diffuse a vantaggio di tutti gli strati sociali della mento in cui il Presidente Prodi ha illustrato al Parla- popolazione. mento le linee programmatiche dell’esecutivo, e come Non ci si può nascondere la difficoltà del perse- ho avuto modo di sottolineare io stesso in più occa- guimento di questo obiettivo. Del resto la storia del sioni, abbiamo indicato nell’intensificazione dei rap- subcontinente latino americano è intessuta di occasio- porti con i Paesi dell’America Latina ed i Caraibi un ni in parte mancate e di promesse non completamen- obiettivo qualificante e prioritario della nostra politica te mantenute. E non solo, come per egoismo di como-

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do siamo sovente propensi a credere in questa parte cios Cruz, la cittadina honduregna che lo scorso ago- del mondo, per responsabilità e inadeguatezze di sto sacrificò la propria vita nelle acque dell’Argenta- classi dirigenti e popolazioni locali; ma anche a causa rio per salvare quella della bambina che era stata affi- delle negligenze, delle contraddizioni se non a volte data alle sue cure di baby sitter. del concorso attivo e primario delle politiche che han- Nel rendere più intenso e reciprocamente profi- no spesso avuto origine nei Paesi più grandi e svilup- cuo il dialogo con i Paesi dell’America Latina l’Italia pati. può valersi anche di una risorsa immateriale non me- Anche per questo non possiamo non sentire un no importante: una predisposizione in un Paese co- obbligo di solidarietà nei riguardi dei Paesi dell’Ame- smopolita come il nostro se non addirittura congenita, rica Latina. Non può non sentirlo l’Italia, che è in sicuramente storicamente consolidata al dialogo ed al grado di offrire un contributo speciale in ragione della confronto costruttivo con l’”altro”. Per descrivere con specialità delle risorse su cui esso può far leva. Risorse altre parole questa che è sicuramente una nostra materiali la cui testimonianza più immediata è data grande qualità prenderei a prestito, invertendone i dalla presenza di una vasta comunità di italiani emi- termini, quello che Carlos Fuentes ebbe a dire degli grati in America Latina, che si sono integrati ed amal- Stati Uniti: quello che sappiamo fare peggio, è capire gamati appieno nelle società che li hanno accolti noi stessi; quello che sappiamo fare meglio, è capire senza per questo recidere il legame vitale con il Pae- gli altri. se dei loro avi, come testimonia la presenza nel Nella cornice che ho descritto, e per i motivi che Parlamento italiano di rappresentanti eletti diretta- ho appena illustrato si tratta di una cornice partico- mente da quelle comunità. larmente propizia, il salto di qualità che intendiamo Una risorsa alla quale corrisponde specularmen- far compiere ai nostri rapporti con i Paesi dell’Ameri- te quella delle comunità di cittadini latino americani ca Latina non deve essere circoscritto alla dimensione che hanno fatto dell’Italia la loro patria d’elezione e dei buoni propositi, ma può e deve tradursi in iniziati- che offrono un contributo prezioso al progresso del ve concrete. nostro Paese; un contributo non di rado eroico, come La concretezza che auspico ha trovato innanzi- ci rammenta il tragico esempio di Irina Noelia Pala- tutto espressione nella intensificazione degli incontri

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politici e istituzionali che hanno avuto luogo qui a ed importanti attività non solo di studio e di ricerca, Roma, così come nella realizzazione delle numerose ma anche riguardanti iniziative concrete di collabo- visite che il Sottosegretario Di Santo ha effettuato razione in tutti i settori di intervento (culturale, socio- nella regione. Io stesso mi recherò tra la fine di dicem- economico, tecnico-scientifico, della cooperazione bre ed i primi di gennaio in Cile, in Brasile ed in Perù. allo sviluppo), con effetti estremamente positivi per Per il 2007 sono previste altre importanti missioni nei tutta l’area latino americana e caraibica. Penso, ad Paesi dell’area. esempio, ai numerosi progetti di cooperazione allo L’agenda del nostro dialogo con questi Paesi è sviluppo che l’Istituto realizza, anche con l’appoggio vasta; i suoi obiettivi sono ambiziosi, e coerenti con la del nostro Paese, a sostegno di alcune realtà locali. vocazione profonda e più nobile della politica estera L’IILA svolge dunque un ruolo importante e meri- italiana: la diffusione di una cultura della libertà e del tevole di apprezzamento. Un ruolo che può essere dialogo tra i popoli; la stabilizzazione ed il consolida- potenziato ulteriormente. Penso innanzitutto ad un mento dei processi di democratizzazione e di pace; tema che, come Italia, ci sta particolarmente a cuore: politiche sociali pubbliche e di lotta alla povertà e alle il rapporto tra America Latina e Unione Europea e i malattie; la tutela dell’ambiente, la lotta al terrorismo, meccanismi di integrazione regionale. alla proliferazione, al narcotraffico ed alla criminalità Sono persuaso che una lobby latino americana organizzata, compreso il traffico di esseri umani, ed il nell’Unione Europea sia un obiettivo che ci possa sostegno ai processi di integrazione regionale. accomunare senza intenti di competizione ad altri Fra gli strumenti a nostra disposizione per rag- grandi Paesi come la Spagna e il Portogallo, che van- giungere questi obiettivi, una posizione preminente tano storicamente solidi rapporti con l’America Latina. spetta all’Istituto Italo-Latino Americano. La creazione L’Italia è inoltre convinta che solo l’approfondimento nel 1966 di questo organismo internazionale ha per- dei processi di integrazione, di pari passo con il raf- messo che i nostri legami potessero intensificarsi non forzamento dei rapporti tra l’America Latina e solo attraverso una accentuazione di quel comune l’Unione Europea, possa fornire risposte efficaci alle senso di “fratellanza” che da sempre ci accomuna. sfide economico-sociali che il subcontinente ha dinan- L’IILA ha infatti svolto sino ad oggi numerosissime zi a sé.

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L’Italia ha sempre svolto un ruolo di primo piano tanza che riveste per noi la giornata odierna. Quella per il consolidamento di relazioni strategiche tra l’UE di oggi può essere infatti una giornata importante, ed i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, favo- non solo dal punto di vista celebrativo, se questo rendo in particolare i negoziati di associazione nostro incontro, e le riflessioni, i suggerimenti e le dell’UE con i vari raggruppamenti regionali latino proposte che ne emergeranno, consentirà di elabo- americani (Mercosur, Comunità Andina, America rare una articolata strategia di azione futura, tale da Centrale e Cariforum). Anche in tale contesto, ne accrescere ancora di più il ruolo ed il profilo del- sono certo, l’IILA potrebbe apportare un contributo l’IILA. di sicura utilità. Sarà questo il modo migliore di rendere omag- Sono poi dell’avviso che l’IILA potrebbe appor- gio alla realtà di questo prestigioso Istituto ed alla tare un contributo efficace – oltre che nei settori del- lungimirante visione politica del suo fondatore, l’ambiente, dello sviluppo sostenibile, della tutela del Amintore Fanfani, che desidero ricordare anche patrimonio archeologico ed artistico – anche nella come uno dei maggiori interpreti della politica este- lotta alla povertà ed agli squilibri socio-economici; ra italiana del dopoguerra. Una politica estera non solo con iniziative di studio e di cooperazione, autenticamente italiana, non di questa o quella par- ma anche con programmi di formazione. te, che vede nella relazione con l’America Latina Vorrei concludere ponendo l’accento sull’impor- uno dei suoi capisaldi intramontabili.

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CARLOS FUENTES

¿Ausencia? ¿Indiferencia? ¿Lejanía? ¿Olvido? Pigafetta, al tocar las costas de Brasil y Patagonia en Cuando se invocan estas palabras para describir la el primer viaje alrededor del mundo. Colón el geno- relación de Italia y la América Latina me siento movi- vés, Vespucio el florentino, Verrazzano el toscano, do a recordar que un genovés fue el primer europeo Caboto el veneciano, Pigafetta el vicentino; no es en poner pie en el hemisferio occidental; que un flo- posible separar el descubrimiento de América, pero rentino, entre “multitud de pájaros” y sintiéndose en tampoco la imaginación del Nuevo Mundo, resueltos el paraíso terrenal, le dio su nombre a América; que ambos – descubrimiento e imaginación – en encuen- un veneciano exploró el Río de La Plata y el Paraná tro de civilizaciones, sin la voluntad de Italia, la hasta las alturas del Paraguay; y que otro florentino, memoria de Italia, el nombre de Italia. Que esta her- éste del Val di Greve, exploró las costas del Brasil. mandad de las culturas no se limita a una época, ni Pues si Rodrigo de Triana, vigía de La Pinta, fue el pri- se resume en una gesta lo demuestran las vastas y mero en gritar ¡tierra!, fue Cristobal Colón, Cristoforo constantes influencias de Italia en España y en Colombo, quien antes que ver tierra vio lumbre en el Iberoamerica. Sin Italia nuestra historia está incom- territorio americano: vio fuego. Y si Amerigo Vespuc- pleta, y nuestra cultura privada de una continuidad ci, Américo Vespucio, publicó el primer gran mapa que va de la transformación de la poesía en español, del Nuevo Mundo, Mundus Novus, en 1507, tuvieron por la lección de Petrarca transmitida a nuestra len- razón sus contemporáneos al decir que el continente gua por Garcilaso de la Vega, y de la temporada debía llamarse América en honor suyo y porque la romana de Diego de Velázquez, tres años en los que tierra de América, igual que Asia y Europa, resume el grandísimo pintor español descubre quién es su pródiga naturaleza en un nombre de mujer. Velázquez y cuánto le debe la pintura española a la Y es que los primeros italianos de América no italiana. Tradición perdurable si consignamos la lec- sólo descubrieron, también describieron un nuevo ción de Paolo Uccello en el muralismo épico de mundo de la imaginación, es decir de la posibilidad Diego Rivera o la hermandad de David Alfaro humana. Saber y entender las grandes y admirables Siqueiros con el futurismo de Boccioni y Carrà. cosas que Dios nos ha concedido, ver y sentir, escri- Es decir, Italia nos enseña a ver. Desde la auda- bió en su diario “El Caballero de Vicenza”, Antonio cia de Piero della Francesca, que enseña al Nuevo

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Mundo del descubrimiento renacentista a mirar fuera compuesta de memoria, actualidad y deseo. Somos del espacio frontal icónico del Medio Evo hasta la distintos a fin de enriquecer las similitudes. Nos enten- mirada de Antonioni (soledad en llamas) y la de demos a nosotros mismos a fin de entender al mundo. Rossellini (llamarada de la historia). Nuestra personalidad no puede ni debe ser exclu- Así, Italia nos aproxima al corazón de la rela- yente. Lo que damos y lo que recibimos nos forman ción entre las culturas en un mundo cada día más como seres solidarios con nuestra propia humanidad. comunicado, pero también más complejo. ¿Da cuen- La América Latina e Italia forman parte de la co- ta la comunicación de la complejidad? Rara vez. La munidad internacional y no pueden separarse de sus comunicación moderna tiende a simplificar, la letra obligaciones internacionalistas, pero para cumplirlas cede el sitio a la vista, la vista se acomoda sin reac- deben ubicarse en la historia. Un concepto que le ción crítica a lo que el mercado del entretenimiento le debemos al gran filósofo del Nápoles español ofrece y corremos el riesgo de quedarnos ciegos sin Gianbattista Vico y su idea revolucionaria de la histo- darnos cuenta de que antes nos quedamos mudos. ria como creación humana cuya primera manifesta- Italia nos enseña a ver. Por eso evoco hoy una tradi- ción es el lenguaje. ción visual de Giotto en un mundo que tiende a sepa- ¿Quiénes somos?; ¿Dónde estamos? El extremo rarnos, pero vencer las fuerzas centrífugas del occidente, así nombró a la América Latina el histo- mundo moderno y sus tentaciones sustitutas (existe riador y diplomático francés Alain Rouquiè después porque lo vi) exige regresar a la noción del lengua- de que el también diplomático e historiador mexica- je, o más bien los lenguajes. Los lenguajes como no Daniel Cosío Villegas hablase en un libro célebre transmisión y comunicación en profundidad de per- de los extremos de América. ¿Y qué significa lo extre- cepciones e inteligencias compartidas sin sacrificio de mo? “Lo más avanzado en cualquier dirección” dice ninguna de las partes. Postulemos la unidad, la comu- el diccionario Oxford de la lengua inglesa. Y aún nidad que nos une a italianos y latinoamericanos más preciso y generoso nuestro diccionario de la como un hecho de permanencia y progreso de la Real Academia Española “da a la palabra “la doble vida social, intelectual, política y económica en la virtud de ser no sólo fin sino también principio”. Si cual cada elemento configura una realidad histórica aplicamos estas definiciones a los enunciados de

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Rouquié y Cosío Villegas podemos pensar que si la ibera, goda, árabe y judía. Es decir que de México América Latina es extremo de Europa, Europa a su a Chile y Argentina somos herederos de una Europa vez es extremo de la América Latina. ¿Por qué? multicultural que al unirse a Indoamérica y Afroamé- Porque del encuentro de los mundos europeo e rica le dio al occidente una nueva frontera pluralista. indígena a partir de 1492, así como del arribo de la En efecto un extremo de reconocimientos, un espejo negritud a América poco más tarde, nació una mayor en la galería de identidades portadas por corriente de reconocimientos e influencias mutuos Europa y África al Nuevo Mundo. que fluye del Mediterráneo al Caribe, trayendo a Nuevo Mundo. ¿Cómo nos instalamos en el nuestras costas las civilizaciones del sur de Europa mundo? Esta pregunta que cada uno se hace indivi- pero llevando de regreso al Mediterráneo las civili- dualmente es asimismo una cuestión colectiva. zaciones del centro y sur de América. Un boleto de Reunidos aquí europeos y latinoamericanos, supera- ida y vuelta. dos por una parte los lastres del eurocentrismo y por ¿Choque de civilizaciones?; ¿Encuentro catastró- la otra las estrecheces del nacionalismo latinoameri- fico? No, nos dice María Zambrano, filósofa del exi- cano, nos reconocemos en la sabiduría latina de lio español, que creó su propia república aquí en Terencio (nada humano me es ajeno), y en la sabi- Roma. No si del choque nace algo que lo trasciende. duría latinoamericana de Alfonso Reyes (seamos Y del choque de las civilizaciones antiguas de generosamente universales para ser provechosamen- América y las civilizaciones de la Europa meridional te nacionales). La cuestión de la identidad ha desve- nacimos todos nosotros. Mayoritariamente hablamos lado a europeos y a latinoamericanos. A nosotros español y portugués, mayoritariamente somos mesti- porque desde que alcanzamos la independencia a zos, y hasta cuando somos ateos somos católicos. principios del siglo XIX, hasta que llegamos a la inter- Esta confluencia se debe en gran medida a que la dependencia a fines del siglo XX, nos hemos cuestio- principal potencia colonial del sur de Europa, en el nado acerca de la identidad latinoamericana y nues- centro-sur de América fue España, acaso la nación tra inserción identitaria en la modernidad. más multicultural del llamado Viejo Continente: El debate no fue estéril. Nos permitió asumir España fenicia, cartaginesa, griega y latina, celta e nuestra herencia pluricultural. Descendemos de las

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culturas española, europea, indígena y africanas dio en la antigua Yugoslavia, sólo sirve para alertar, para identificarnos como mestizos; como mestizos en para que nadie se duerma en sus laureles y para que un mundo de trasiegos tales, de migración laboral, los europeos afirmen por encima de toda contingen- flujos productivos y alcances de la comunicación que cia que en la hora actual Europa sólo puede, sólo la multiculturalidad mestiza se ha vuelto sinónimo de debe ser lo mejor que Europa le ha prometido al la modernidad, simplemente de la modernidad tan mundo en nombre de Europa. ¿Es Latinoamérica anhelada por los latinoamericanos. No hay moderni- parte de lo mejor que Europa le promete al mundo? dad sin nosotros, es más, el mestizaje íberoamerica- Por supuesto, desde luego, si afirmamos que la rela- no fue no sólo el presagio sino la actualización de lo ción Europa-América Latina es, o puede llegar a ser, que significa ser moderno: encuentro de culturas, uno de los ejes principales del desarrollo económico vitalidad del presente, gracias a la memoria del pasa- y la defensa del derecho en el mundo actual. Somos do y a la esperanza del futuro, pues Europa a su vez socios ideales pero también naturales. ha perdido su ubris ancestral, golpeada por los He aquí uno de los campos de cooperación más horrores históricos de dos guerras mundiales, el holo- fértiles entre Europa y Latinoamérica: la defensa y causto, los totalitarismos y el ocaso de los imperios construcción de un orden internacional basado en coloniales. La experiencia del mal llevó Europa a derecho, lo cual excluye el unilateralismo que puede reforzar, a renovar las fuentes del bien en el espíritu ganar la guerra y perder la paz. La paz sólo la ase- de la cooperación, que nacida modestamente en gura la cooperación internacional y no puede, en 1950, es hoy una dinámica comunidad. segundo lugar, llevarse bien el unilateralismo y el pro- Hoy la nueva Europa, la nueva – subrayo – ceso globalizador que por su naturaleza misma impli- pone, o debería poner por delante los temas del ca relaciones y acuerdos multilaterales. Lo ha dicho medio ambiente y los derechos humanos, la prevalen- con energía Massimo D’Alema en una memorable cia del derecho internacional y el vigor de los lazos conferencia en Montevideo. Lo cito: La interdepen- multilaterales y de cooperación. Que esta vocación dencia requiere un orden, instituciones, un cuadro de creadora de la nueva Europa sufra excepciones tan normas. Ni Europa ni la América Latina pueden ser terribles, para mencionar una sola, como el genoci- ordenadas como si fuesen el Pacto de Varsovia.

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Europa y la América Latina están unidas en el recha- advirtió Nietzsche, más doloroso aún sería no tener zo de toda política internacional de intimidación y historia. favorecen en beneficio, así de los fuertes como de los Hoy siento que los latinoamericanos sabemos débiles, los procesos del consenso. Si actuamos sin quiénes somos. Nuestra identidad cultural queda con- derecho engañamos a los demás, y algo peor: nos firmada localmente pero alcanza conocimiento uni- engañamos a nosotros mismos. Recordemos la sabi- versal, como lo comprueban desde luego Borges, duría europea de Pascal cuando nos advierte: No Neruda y García Márquez o en la gran exposición pudiendo ser que lo justo sea fuerte hagamos que lo instalada aquí en el IILA: Mata, Lam, Pedro Coronel, fuerte sea justo. Sí, la historia contiene una pregunta Fernando De Szyszlo, Cecilia Paredes. Pero también para cada ser humano y para cada época: ¿cómo somos parte integrante de una cultura compartida nos instalamos en el mundo? Sólo podemos aproxi- que Felipe González define diciendo que cuando un mar una respuesta si antes comprendemos que hay escritor o artista del orbe hispánico es premiado, un mundo creado por el ser humano, pero también todos los íberoamericanos lo consideramos nuestro, un mundo creador del ser humano. Para un escritor sin consideración de nacionalidad. Pasamos de la el problema se aparece en cada línea. Escribiendo identidad a la diversidad y esta búsqueda de la diver- en el presente no podemos evadirnos de la memoria, sidad nos liga al mundo, a los Estados Unidos de que es el pasado, ni del deseo, que es el futuro. El América mucho, al Oriente menos y en el virtuoso escritor resuelve hasta cierto punto el problema pres- medio, Europa. No quiero decir que debamos acer- tándole al lenguaje el poder de constituir un mundo. carnos a Europa sólo porque en ella vemos un con- Nombrar significa dotarnos de memoria, límite y trapeso a la influencia norteamericana. Ello sería olvi- apertura. Ello nos demuestra dos cosas. Una, que el dar, y acaso negar y renegar, que no hay cultura con pasado jamás está concluido en la medida en que el origen adánico o venusino. Ni Europa ni Latinoamé- pasado también tuvo presente e imaginó futuro. La rica son creaciones ab nihilo, a partir de la nada. otra, que el futuro no concluye nunca porque es hori- Cada cual – lo repito – es portadora de culturas zonte. Habría que perder la voluntad para concluir la anteriores que siguen siendo contemporáneas si en historia, y por más dolorosa que sea la historia, nuestro presente, les acordamos el justo valor de la

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tradición. No hay pues monogenealogías culturales. lado de la luna, “pero sólo hay una luna y nadie la Somos, como acaba de decirlo Massimo D’Alema, ha visto caer salvo en un sueño”. Leopardi ve la luna un grupo de naciones abocadas a la cooperación. La sobre Roma como nosotros anoche y esta noche y presencia y comunicación de las culturas equivale a recuerda las palabras de Winkleman: Dios me debía la posibilidad de diversificarlas y de enriquecerlas. Roma. Ahora bien, ¿cómo se proyecta cuando llevo dicho Hoy estamos en Roma, sede de un imperio anti- en la realidad política de la relación Europa-América guo. Yo vengo de México, donde el imperio azteca Latina? Primero recordándonos que ni la democracia duró dos siglos... mil años... doscientos años. No ni el derecho son dados. Reclaman el ejercicio de la hay imperio eterno. Los centros se desplazan pero libertad a sabiendas de que la libertad plena nunca las culturas permanecen. Por ello digo, en segundo es asequible por el simple hecho de que existe la término, que no vivimos un conflicto de civilizacio- muerte. La libertad es entonces la lucha por la liber- nes, sino acaso un conflicto de obligaciones. Las dis- tad. El progreso no siempre progresa y el ser huma- paridades globales dentro y fuera del mundo de- no debe conservar un sagrado espacio de resistencia sarrollado, entre gastos bélicos y gastos educativos, para el fracaso. Nothing succeeds like success except entre consumos suntuarios y requerimientos médicos, sometimes failure: eso lo sabía William Faulkner, entre la pobreza de muchos y la riqueza de pocos, pero gongorino y barroco, Faulkner, podría ser – abre una agenda internacional para salvar al siglo quizá lo es – un novelista latinoamericano. Y lo sabía XXI del desastre. En esa agenda Europa y Latino- desde luego el poeta italiano más universal después américa poseen obligaciones propias y comparti- de Dante y Petrarca, y tan amado como Dante y das, obligaciones de la gobernanza local pero tam- Petrarca por sus lectores del Nuevo Mundo, el bién obligaciones de la solidaridad internacional. genial, atribulado, torturado y admirable poeta de Necesitamos, como lo pidió Massimo D’Alema en Recanati Giacomo Leopardi, el poeta del solar y del Argentina: Un nuevo ordenamiento económico y dolor, el gran poeta del firmamento donde nos dice político internacional. Dentro de dicho ordenamien- ve tantas estrellas que hay poco daño si una cae y to un capítulo esencial de la solidaridad concierne al miles permanecen. Y añade Leopardi viajando al trabajo migratorio. En el mundo global hay tres velo-

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cidades: los movimientos de capital gozan de liber- eliminar la barbarie del ataque preventivo y rein- tad absoluta, el dinero no tiene fronteras; el comer- ventar los procesos de la diplomacia, la negocia- cio tiene algunas fronteras; el trabajo tiene muchísi- ción, la contención y el uso de la fuerza sólo como mos obstáculos. Reafirmemos que aquí la migración recurso final y consensuado. Rechazar el unilatera- no es un crimen, que los Estados no pueden crimi- lismo, reforzar el multilateralismo. nalizar el trabajo y que un trabajador es siempre un Señoras y señores, señor Presidente: En un elo- portador de obligaciones, pero también de dere- cuente discurso ante la Asamblea Nacional france- chos. No puede haber mercado global con déficit sa, el entonces Presidente del Brasil, Fernando Hen- social. No es tolerable un mercado global sin opor- rique Cardoso, resumió las obligaciones comparti- tunidades civiles y sociales, pero tampoco es tolera- das de Latinoamérica y Europa. La política, dijo, no ble un mercado local que por deficiencias de inver- es el arte de lo posible, es el arte de hacer posible sión, previsión, educación y justicia no retiene a su lo necesario. Hagamos posible lo necesario a partir propia mano de obra. Latinoamérica requiere demo- de la conciencia clara propiciada por el Instituto cracia con justicia, con justicia social y economías Ítalo-Latino Americano. El mundo requiere la unión equitativas, escudos contra la creciente violencia de de lo mejor de Europa y lo mejor de la América muchas zonas, de muchos países de nuestro conti- Latina. Démosle al mundo lo que nos hemos prome- nente. Y tercero, que europeos y latinoamericanos tido a nosotros mismos. debemos actuar y aunar voluntades políticas para Muchas gracias.

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GIORGIO NAPOLITANO PRESIDENTE della REPUBBLICA ITALIANA

Le brevi parole di saluto che non posso far man- ti costitutivi dell’attenzione e dell’impegno di solida- care e che desidero rivolgervi – a conclusione di que- rietà dell’Italia verso l’America Latina sono stati ben sta cerimonia ricca di eloquenti e significativi contri- richiamati dal Sen. Andreotti e dal Ministro D’Alema. buti, culminati nella magnifica lezione del Maestro A me non resta che associarmi nel modo più ca- Carlos Fuentes – vogliono essere solo testimonianza loroso all’espressione del nostro sentimento di vici- e conferma di un antico apprezzamento personale nanza umana e culturale ai tanti italiani che vivono per l’attività di questo Istituto, anche in ricordo del operosamente in quei paesi. E mi piace sottolineare rapporto di amichevole stima che mi legò al suo idea- come quella di cui parliamo sia stata nei decenni – il tore Amintore Fanfani nella comune partecipazione quarantennale dell’ILA, rappresenta una solenne alla vita politica e parlamentare. occasione per ribadirlo – una dimensione importan- Sono, inoltre, lieto di ricordare l’apporto che te e particolarmente condivisa della politica estera venne, per l’avvio e lo sviluppo di quella iniziativa, da italiana. Tale essa può e deve risultare concretamen- amici latino americani come Sua Eccellenza Gabriel te oggi, e sono certo che l’Istituto Italo-Latino Valdés, già Ministro degli Esteri del Cile e oggi gra- Americano saprà far sentire il suo stimolo concorren- ditissimo rappresentante in Italia di quel Paese amico, do alla più puntuale ed efficace definizione dell’im- protagonista in questi anni di una forte e compiuta pegno del nostro paese, anche e sempre di più in rinascita democratica. Le radici storiche e gli elemen- seno all’Unione Europea.

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GABRIEL VALDÉS SUBERCASEAUX EMBAJADOR de CHILE

Agradezco muy sinceramente la gentileza de los creaba un Instituto que daba personalidad jurídica embajadores Miembros del Consejo que me han internacional y permanencia a una relación especial autorizado a usar la palabra en este solemne entre Italia y nuestros pueblos. Con escasísimas modi- Aniversario de nuestro Instituto. Lo acepto no por ficaciones, el proyecto quedó aprobado y en una méritos que no tengo, sino por haber sido, como solemne ceremonia era firmado por él y por mí en Ministro de Relaciones Exteriores de Chile, el primero presencia de los Presidentes. Los discursos fijaron la que firmó este tratado en 1966. intención y el alcance del proyecto. El año siguiente A principio de julio de 1965, me correspondió este proyecto fue aprobado unánimemente por la Cá- acompañar como Ministro al recién elegido Presi- mara de Diputados y posteriormente por el Senado dente de Chile, Eduardo Frei Montalva, en un viaje de Chile, de manera que el tratado fue ley de la oficial a Roma invitado por el Presidente Giuseppe República en el mismo mes en que el Parlamento ita- Saragat. En esa ocasión conocí al Ministro Amintore liano lo ratificara, todo ello en el año 1966. Fanfani, iniciando con él una amistad muy íntima que Cuando el Presidente Frei Montalva asumió con consideré un privilegio y una fuente de inspiración gran mayoría popular la presidencia de Chile, expu- inestimable. Ya en esa ocasión nos dijo que le preocu- so en un notable acto público realizado en la plaza paban intensamente las relaciones de Italia con del Campidoglio su visión de una América Latina uni- Iberoamérica que se habían suspendido de hecho da como Europa. Teníamos la esperanza de imitar a durante la guerra y que después no interesaron en el Europa, que después de guerras monstruosas y de difícil esfuerzo de reconstrucción que Italia había rea- conflictos milenarios encontraba en la paz su unidad. lizado. En su visión, nuestra América era una crea- En los años 60, en América Latina, formada por pue- ción de la cultura greco latina donde Italia había teni- blos hermanos, buscamos la unidad en reuniones polí- do una participación decisiva. Dos meses después, en ticas permanentes, proceso que comenzó con el tra- septiembre de 1965, el Ministro Fanfani llegaba a tado de Montevideo de 1965, ciudad que reunía a Santiago, acompañando al Presidente Saragat en visi- los Cancilleres, al menos tres veces al año. No se pro- ta de Estado. Con su natural creatividad, que derro- ducía entonces la seguidilla de cumbres medio vacías taba toda objeción, había redactado el proyecto que y de escaso seguimiento. Esa visión integradora fue la

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que acogió con entusiasmo a este Instituto. La pesada todo nuestro continente pudiera incorporarse a esta y larga noche de dictadura que afectó a tantos de Unión. Pero aquí, por lo menos, estamos todos unidos. nuestros países apagó esta visión y al recuperar la Queridos amigos: al finalizar mi larga vida públi- democracia, ésta ha debido hacer frente a necesida- ca nacional e internacional veo acrecentado mi amor des exigentes en justicia y libertad. y mi respeto por todo nuestros pueblos, porque co- Lo que en este discurso expreso es mi personal nozco su historia y sus vivencias, sus intelectuales, sus opinión y no compromete a mi Gobierno. problemas y sus culturas particulares y aprecio los va- Señor Presidente: el Instituto ha tenido una vida lores que nos unen. Tal vez nuestra geografía inmen- larga canalizando múltiples iniciativas particularmen- sa que Pablo Neruda describe con emoción en Las Al- te en el campo cultural donde Italia, por miles de turas de Machu-Pichu, nos ha mantenido físicamente años, ha ofrecido al mundo la profundidad de su espí- separados pero el llamado a la unidad se hace cada ritu, la humanidad de su gente y la capacidad para vez más indispensable como razón de supervivencia, la creación espiritual, artística y material superior, pues la emergencia de los grandes pueblos de Euro- que a través de la belleza lleva a lo perfecto. Sólo en pa unida, de China y de India con los Estados Unidos Italia emergen, simultáneamente un Santo como Pa- de América construyen la historia por encima de nues- dre Pio, un genio del estilo como Armani, un cantan- tras cabezas. Sin unidad pasamos a tener una vida te como Pavarotti y un creador de la mecánica como cada vez más refleja, dependiente y por ello ina- Enzo Ferrari. ceptable. Me preocupan intensamente los intentos de Este Instituto tenía que estar, naturalmente, em- separar nuestra América entre sur y norte, entre pue- plazado en Roma. Todos los caminos conducen a blos del Pacífico y los del Atlántico, entre grandes y Roma. Por ello, aquí se firmó el Tratado de la Unidad pequeños. Europea, la más extraordinaria y exitosa operación Los grandes poderes se alejan de nuestro mun- política democrática, jamás antes realizada en la his- do, y sólo nos piden materias primas porque por falta toria. Después de siete años de negociaciones, que de decisión política para lograr los mínimos acuerdos me tocó presidir, mi país se ha incorporado a realizar entre hermanos que nos permitan solucionar la un Tratado muy amplio de exitoso ejercicio. Ojalá aguda crísis energética, crear sistemas jurídicos ade-

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cuados para la solución de problemas que se presen- tribuciones que nos han hecho de todo orden y parti- tan, reconocer equilibrios económicos que se produ- cularmente al gobierno actual que ha renovado su cen en nuestras relaciones, realizar con rapidez inver- presencia destacando políticos y diplomáticos del siones que penetren el corazón de nuestro continen- más alto nivel para cooperar a nuestra labor y otor- te, aún desconocido. Penoso es comprobar como, garnos los apoyos que permiten volar más alto en para importantes centros europeos que prepararon nuestras ambiciones. debidamente la última conferencia europea- america- Italia sabe como ningún otro pueblo, que la his- na de Viena, ésta fue considerada un fracaso, porque toria se hace a través de visiones intelectuales de espí- no actuamos ni unidos ni nos preparamos para expo- ritu constructivo. Para crear con fundamentos sólidos, ner en conjunto nuestros intereses colectivos. la obra común debe inspirarse en una visión huma- Discúlpenme la franqueza de estas palabras pe- nista de la historia, porque el derecho, el respeto a la ro me resisto a aceptar esta realidad. No es el IILA el creatividad intelectual, la cultura compartida, la justi- que puede resolver todos estos problemas, pero sí es cia social y la búsqueda de la belleza como medio el único lugar de encuentro propio donde deberíamos para alcanzar la verdad son valores permanentes y intentar explorar caminos de búsqueda de unidad superiores que derrotan los egoísmos, las ambiciones más allá de lo extrictamente cultural que debe siem- de poder y la fuerza. Por ello este Instituto nos abre pre estar presente en esta institución. Tal vez nos fal- la mejor puerta para volver a abrazarnos con Europa tan encuentros de pensadores para buscar la unidad a través de valores culturales comunes en sus más respetando nuestra diversidad. El Ministro D’Alema y variadas expresiones y encontrar soluciones imagina- Carlos Fuentes esta mañana con profundidad han tivas para conjugar culturas y tecnologías, desarrollo abierto horizontes. Tengo siempre esperanza, porque científico, capacidad energética y de desarrollo indus- creo que Italia puede ser nuestro principal aliado en trial, de urbanización y de intercambio activo con las Europa. grandes potencias. Debemos agradecer la generosidad italiana en No podemos quedarnos sólo en el campo artís- la creación del Instituto, en sus esfuerzos exitosos pa- tico donde América Latina tiene fuerza y creatividad, ra mantenerlo vivo, el palacio que nos cobija, las con- y en la defensa de nuestra cultura, sino que debemos

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exponer el pensamiento de grandes intelectuales que co que brilló con luz propria en un mundo de diri- son los hombres más libres y más confiables, y a tra- gentes políticos italianos donde la inteligencia, la vés de ellos abordar aquel campo de la política inter- habilidad y la formación intelectual era compartida nacional donde nuestro espacio, en mi modesta opi- por muchos. Agradezco a Dios de haber gozado de nión, debe incorporarse en una creciente unidad a esta amistad que tanto me enseñó. Europa que lleva en sí nuestros valores, el respeto En Naciones Unidas presidió la Asamblea Gene- efectivo de lo derechos humanos y la esencia de la ral, y en ella fue invitado el Papa Paolo VI. Fanfani vida democrática basada en la justicia y la libertad. presidía con gran altura en el podio, cuando el Papa Antes de terminar, permítanme incorporarme entró y se sentó algunos metros más abajo. también al homenaje a Amintore Fanfani inspirador y Entonces el Presidente Fanfani dijo, “Su Santidad fundador de este Instituto. Tuve el privilegio de cono- el Papa Paolo VI tiene la palabra”. Nadie en la histo- cerlo familiar y personalmente, escuchar su pensa- ria, en dos mil años, había presidido al Papa y pedi- miento, sentir su afecto, su generosidad, saborear la do que hablara. Al término de la sesión lo felicité por comida por él preparada y saber cual era su mejor ello. Fanfani me contestó, con los ojos brillantes de vino, ver sus pinturas, cultivarme con su notable libro felicidad: ”A Napoleone sarebbe piaciuto”. sobre el calvinismo y su influencia en la formación del En el diario Il Messaggero del 17 de febrero de capitalismo, su conocimento de la poesía y su visión 1982, Pietro Calabrese dijo respecto de Amintore generosa, audaz y democrática del mundo. Fanfani: ”Homo mitologicus” lo llama, “potentissimo, Debió presidir esta gran Nación. Me pareció padrone del Paese, un quarto di De Gaulle, un quar- siempre la resurrección de un gran hombre del Rena- to di Mussolini, un quarto di Napoleone ed un quar- cimiento que compartía en los campos toscanos con to di Strauss. Insomma: un maestro”. E ancora: “affa- Miguel Ángel, la altura y arquitectura de los edificios, bile, generoso, fedele all’amicizia ed agli affetti, alle- los personajes de la pintura con Raffaello, discutía gro, pronto al dialogo, con la battuta facile, gran par- con fuerza con Machiavelli y fácilmente lograría la latore, pittore di talento, economista di valore, malin- admiración de los Medici porque sabía más que ellos. conico e perfino romantico. Insomma un angelo”. Gozaba intensamente de la vida. Era un genio políti- Muchas gracias.

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NORMAN CALDERA CARDENAL MINISTRO de RELACIONES EXTERIORES de NICARAGUA

Siamo qui riuniti per celebrare il 40º anniver- los sectores sanitario y nutricional. En todos estos sario della fondazione dell’Istituto Italo-Latino años mi país ha querido dejar una señal de aprecio Americano, creato dal grande statista e politico ita- y admiración por el trabajo que lleva a cabo este liano Amintore Fanfani, ricorrenza che precede di Instituto y el que a través de numerosas visitas de un anno il centenario della nascita del più grande jefes de Estado, Ministros y altas personalidades se statista italiano, l’eroe dei due mondi Giuseppe han efectuado a esta importante organización. Garibaldi che, come ho già detto in occasione del- Ésta es, incluyendo la semana pasada, mi ter- la mia visita all’IILA della settimana scorsa, è stato cera visita al IILA. La primera fue hace treinta años il primo cooperante italiano in Nicaragua. Con il como director del Organismo de Promoción de suo contributo egli ha favorito il miglioramento e lo Exportaciones de Nicaragua junto con el director sviluppo dell’artigianato e della nostra industria del del centro de comercio internacional UNCTAD- cuoio, in particolare nella città di Masaya. OMC. La segunda ya como canciller de Nicaragua Deseo en esta oportunidad brindar mi testimo- para participar en la reunión previa a la firma del nio personal de las múltiples y tangibles iniciativas acuerdo de la concertación política y de coopera- que Nicaragua ha realizado con el IILA, las colabo- ción entre Centroamérica y la Unión Europea, que raciones en el campo de las artes plásticas y la lite- se constituye en las dos terceras partes de un trí- ratura, en el área económica a través de reuniones pode que se completará con la negociación y firma internacionales dedicadas a la promoción de secto- de un acuerdo de asociación Centroamérica-Unión res fundamentales para el desarrollo de nuestros Europea, que si Dios lo permite y todo sale bien se Países como son el turismo, el intercambio de herra- concluirá antes de la reunión en Santo Domingo mientas para fortalecer la capacitación de empre- entre Europa y América Latina. sas, la formación profesional en los sectores de la En esta tercera visita les comparto mi más sin- artesanía, la transferencia de la metodología didác- cero deseo de que el espíritu entusiasta de este tica empresarial a través del modelo italiano de los organismo, en el que participamos con cariño y distritos industriales, el modelo modenense o de esperanza los 21 Países de Ítalo-América, sirva Reggio Emilia, culminando con la cooperación en para continuar estrechando los fuertes lazos que

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existen entre las dos regiones y formulamos votos mejor porvenir para nuestros ciudadanos más para que su trayectoria presente y futura se ilumi- pobres, lo que al fin y al cabo es el objetivo y la ne aún más con una acción concertada para el meta de todo Gobierno. bien de las relaciones de nuestros Estados y un Muchas gracias.

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TRINIDAD JIMÉNEZ GARCÍA-HERRERA SECRETARIA DE ESTADO para IBEROAMÉRICA (España)

Permítanme en primer lugar agradecerles muy vinculada emocional y personalmente al conjunto de sinceramente esta invitación para participar en la América Latina. Allí aprendí todo lo que sé. Aprendí celebración del 40º aniversario del Instituto Ítalo- que no se puede conocer España ni entender nuestra Latino Americano y, en particular, quisiera agrade- esencia como país sin América Latina porque parte cerle la invitación al Subsecretario Donato Di Santo, de nuestra alma, de nuestro ser como país reside en viejo amigo mío que ya llevamos compartidas muchas América Latina. Aprendí de sus escritores, de sus polí- experiencias, muchas vivencias comunes en América ticos, de su gente, de su cultura. Latina. Por tanto Iberoamérica no puede ser ni es algo Es para mí un honor intervenir hoy aquí para ajeno para España. Tenemos una larga historia compartir y poner en común nuestras visiones sobre el común que empezó hace más de 500 años. presente y el futuro de la cooperación y la relación Compartimos cultura, pero sobre todo compartimos entre Europa y América Latina. Me van a permitir que una lengua que nos da una potente seña de identi- les hable en mi condición de política española. dad. En definitiva, conformamos una comunidad de Llegué por primera vez a América Latina hace 21 vivencia, de experiencias vitales de la que participan años; llegué a Chile. Era el Chile de Pinochet. Era ese millones de españoles y de latinoamericanos que a lo Chile oscuro. Era el mes de julio. Allí era invierno. Era largo de la vida y a lo largo de la historia han ido el Chile de la dictadura. Era 1985 y allí acompañé a abriendo caminos. Caminos que son de ida y vuelta y muchos de mis compañeros socialistas chilenos que que son fruto del enriquecimiento mutuo. Y lo siguen trabajaban, que vivían y que sobre todo luchaban. abriendo y lo seguimos abriendo en un fecundo inter- Hoy, afortunadamente, han cerrado una etapa, una cambio permanente de conocimientos, pero también página de su vida. Chile, que empezó de manera de afectos. ejemplar hace muchos años la andadura de la demo- La España democrática, la España que se incor- cracia hoy está plenamente incorporado y de forma pora a la Unión Europea en 1985, tenía de algún definitiva a ese espacio democrático que es la gran modo una deuda con América Latina. América Latina comunidad iberoamericana. nos acogió a los españoles después de la guerra civil, Desde entonces, desde mi primera visita me sentí México de manera particular. Allí hubo un gobierno,

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el gobierno del exilio de la República, y allí nos die- mente generosa a la hora de establecer esos vínculos ron casa, cobijo, trabajo, afecto y sobre todo digni- y esos lazos que son tan importantes. Formamos una dad. comunidad poderosa, poderosísima, de valores, de México, Argentina y todos los países de América principios, de culturas, con un potencial extraordina- Latina de alguna u otra manera han acogido siempre rio de futuro, pero todavía quizás no somos conscien- a los españoles y ese intercambio permanente ha tes de lo que podemos hacer juntos en el escenario hecho posible que hoy hayamos forjado esa red tan internacional. tupida de relaciones, conocimientos y también de En este mundo globalizado donde efectivamente valores e intereses. nada nos es ajeno, el potencial de las relaciones En esa deuda que los españoles queríamos sal- crece cada día más a una velocidad vertiginosa y si dar, que aún no lo hemos podido hacer de forma no somos capaces de ordenar ese potencial de rela- completa como nos hubiera gustado, con América ciones estaremos perdiendo oportunidades y posibili- Latina, decidimos que nuestra entrada en la Unión dades de futuro. Europea supusiera reforzar los vínculos entre ambas América Latina ha cambiado mucho. En sólo este regiones. Se iniciaron en ese momento los acuerdos, año se han producido ya 13 procesos electorales. La las relaciones entre la Unión Europea y el Mercosur, América Latina de hoy está caracterizada por la cele- entre la Unión Europea y la Comunidad Andina de bración normalizada de procesos democráticos, por Naciones, entre la Unión Europea y el conjunto inte- la estabilidad política y por cierta estabilidad econó- grado de Centroamérica; también los acuerdos con- mica. Elementos suficientes para que se den las con- cluidos con México, los acuerdos concluidos con diciones por las que América Latina pueda competir Chile, pero la verdad es que tengo la sensación de en condiciones de igualdad en el escenario interna- que aún nos queda mucho por hacer, mucho por cional como cualquier otra región del mundo. hacer. El conjunto iberoamericano junto al conjunto Estoy convencida de que la Unión Europea, aun- europeo son fundamentales en este espacio globali- que ha tenido un compromiso fuerte y España ha que- zado y en este nuevo orden multilateral. Podemos ser- rido siempre impulsarlo, aún no ha sido lo suficiente- vir de contrapoder, pero sobre todo podemos apostar

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y apoyar la solución pacífica de conflictos. Podemos su esfuerzo para contribuir a su desarrollo socioeco- apostar por la solidaridad, por resolver los grandes nómico y al fortalecimiento de sus instituciones. retos, podemos hacer tantas cosas juntos que todavía A pesar de los interrogantes, de las incertidum- no somos conscientes de lo que en un futuro podre- bres, creo sinceramente que nunca hasta hoy ha habi- mos y seremos capaces de hacer. do tantas posibilidades para América Latina. Estamos Por todo eso para mí, como política española, protagonizando el inicio de una nueva era que nos me parece especialmente interesante e importante brinda un marco nuevo para los intercambios, las participar en la celebración de este 40º aniversario comunicaciones y el conocimiento, sobre todo el del Instituto Italo-Latino Americano. Italia es un país conocimiento. con un fuerte compromiso con América Latina, con La globalización de la información, de la econo- una arraigada historia con América Latina y con una mía, sí maestro Fuentes, la globalización también de profunda vinculación con España. Somos dos países los movimientos de capital y de los seres humanos que que en el conjunto de la Unión Europea estamos en tendrán que ser una realidad, transforman el mundo unas condiciones óptimas para trabajar juntos de ma- en un espacio no ya solamente de lugares, sino sobre nera coordinada por el continente latinoamericano. todo de flujos. Y en ello se juega la partida de este Por esa razón, insisto, me satisface tanto estar en siglo que habitamos. Tenemos una gran oportunidad este acto. El gobierno italiano, mi amigo Donato en- ante nosotros, la histórica responsabilidad de gestio- tiende la importancia del momento en que vive Amé- nar bien estos flujos para que nos acerquen y no nos rica Latina, y dado los importantes vínculos de Italia separen. con aquella zona del mundo, también quiere aportar Muchas gracias.

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ENRIQUE V. IGLESIAS SECRETARIO GENERAL de la SECRETARÍA IBEROAMERICANA – SEGIB

Innanzitutto vorrei ringraziare per avermi invitato ca Latina su asociación creciente con Europa. Por lo qui oggi a celebrare i quarant’anni di vita dell’Istituto tanto, estoy muy agradecido por el apoyo que nos Italo-Latino Americano. Vorrei inoltre associarmi alle brindó el Instituto para desarrollar este tipo de deba- parole pronunciate dall’amico Gabriel sulla figura di te que aún persiste, quizás más vivo que nunca, en Amintore Fanfani. Non ho avuto occasione di avere nuestro horizonte económico, social y político. con il Senatore Fanfani lo stesso rapporto di amicizia En segundo lugar, me siento también muy cerca- che ha avuto lui, però lo conobbi quando l’Istituto no a este país por mi condición de uruguayo. Italia cominciava la sua attività e ne ho potuto apprezzare contribuyó de manera decisiva a la formación de l’impegno verso l’America Latina, l’amore, la cono- nuestra sociedad política y económica. Hombres y scenza politica e sociale. A lui dobbiamo in fondo la mujeres italianos llegados en el siglo XIX enriquecie- creazione di questo Istituto ed è per questo che vorrei ron con su presencia nuestro Uruguay español y crio- associarmi alle sue parole. llo y entraron a formar parte de la base misma de Tengo tres motivos muy especiales para saludar nuestra sociedad. Ellos nos aportaron capacidad de este acontecimiento que nos convoca hoy aquí. Uno trabajo, valores, y nutrieron nuestro tejido profesional es de orden personal. Desde el inicio de este Instituto con arquitectos, jurisconsultos, artistas. Puedo asegu- he estado de alguna manera vinculado a él. Lo estuve rarles que la presencia italiana en mi país es muy fuer- desde mi país, desde las Naciones Unidas, desde el te y que resulta muy difícil referirse al Uruguay de hoy Banco Interamericano, y debo decir que siempre he si no hablamos de lo que significó la contribución de apreciado mucho la contribución del IILA al desarro- Italia. Por lo tanto, no debe extrañar que me sea sin- llo de las relaciones de América Latina con Italia y con gularmente grato estar hoy aquí. Europa. Los primeros debates sobre América Latina, Quisiera referirme, por último, a la tercera di- sobre los alcances de la relación entre Iberoamérica y mensión de mi saludo, que es la de compartir este la Unión Europea, se celebraron en este Instituto. Yo acto con ustedes en mi condición de Secretario Ge- participé en varios de ellos y tuve así la oportunidad neral de la comunidad iberoamericana de naciones. de empezar a discutir, junto con otros colegas, sobre Nuestra comunidad comenzó a forjarse hace más de los desafíos y las oportunidades que ofrecía a Améri- 500 años, lentamente, con encuentros y desencuen-

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tros – como ha sucedido siempre en la historia –, y ha profunda reflexión de Carlos Fuentes. En el mundo en desembocado en lo que es hoy: una realidad viva de que vivimos hoy, donde avanza a toda máquina la 600 millones de personas que, pese a las dificultades, globalización, el gran compromiso por la solidaridad están construyendo su futuro a partir de las grandes es una obligación que nos debe comprometer a confluencias que nos deparó la historia: el encuentro todos. Pero ese compromiso sólo puede llevarse a de las culturas europeas con las culturas originarias, cabo con un multilateralismo efectivo, y hoy ese multi- las aportaciones de África y las contribuciones muy lateralismo se encuentra en crisis. Las tentaciones uni- particulares de países como Italia, como recordaba laterales están presentes y amenazan la concreción muy bien hoy el maestro Carlos Fuentes. Así se fueron de ese hermoso ideal que supone trabajar juntos por creando el hombre y la mujer iberoamericanos, que un mundo mejor. A mi juicio, sería muy útil en esta no son ni europeos, ni indígenas, ni africanos. Son fun- coyuntura que la cultura iberoamericana y latinoame- damentalmente mestizos. Pero, en esencia, iberoame- ricana aportara al mundo sus valores, aquellos valo- ricanos, que tienen que construirse, y que se están res que nos han permitido ser amantes de la paz, de construyendo, a sí mismos. la libertad, de la justicia, de la defensa de los dere- Yo pienso que, como bien señalaba hoy Trinidad chos humanos, de la colaboración entre países. Pocas Jiménez, países como España, Portugal e Italia pue- regiones en el mundo tienen, a pesar de sus proble- den contribuir de modo muy significativo a ese proce- mas, una vocación de colaboración como la que exhi- so, apoyando la formación y el desarrollo económico, be hoy América Latina. social y político de esa Iberoamérica, de esa Quiero en ese sentido decirles que, como res- Latinoamérica, con la que están tan íntimamente liga- ponsable de la Secretaría Iberoamericana, recibo con dos. Construirnos implica, en primer lugar, mirarnos gran satisfacción el mensaje de Trinidad Jiménez de hacia dentro y preguntarnos qué podemos hacer con que podemos hacer cosas juntos. Estoy convencido de esa colaboración para reforzar nuestro desarrollo que el trabajo entre el IILA y nuestra Secretaría sería económico y social y consolidar nuestras democra- muy fructífero y, ciertamente, espero que avancemos cias. Pero también significa mirar hacia fuera. En ese por ese camino de colaboración. sentido, he recibido con mucho entusiasmo la siempre Grazie.

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JOSÉ IGNACIO SALAFRANCA SÁNCHEZ-NEYRA PRESIDENTE de la ASAMBLEA PARLAMENTARIA EUROPA-AMÉRICA LATINA (EUROLAT)

È per me un onore essere con voi oggi per cele- tes, se han producido en los últimos años avances brare il 40º anniversario della fondazione dell’Istituto sustanciales. Italo-Latino Americano. In qualità di parlamentare La consolidación del diálogo político-ministerial europeo e Presidente dell’Assemblea Parlamentare de San José – y aquí hay actores que lo han repre- EUROLAT, permettetemi di esprimere tutto il mio sentado de forma muy notable, como el Ministro apprezzamento e compiacimento per le attività con- Caldera –; la institucionalización del diálogo político cretamente svolte dall’Istituto Italo-Latino Americano entre la Unión Europea y el Grupo de Río aquí en nell’approfondimento di tematiche di grande interes- Roma bajo presidencia italiana de la Unión, en se e attualità nel contesto delle relazioni dell’America diciembre del año 1990; los acuerdos de tercera Latina con l’Italia e con l’Unione Europea. generación con la cláusula democrática tras la toma Dopo questa breve introduzione quisiera de posesión del Presidente Aylwin en Chile; la supe- hablar como parlamentario europeo que se expre- ración por arriba del diálogo político-ministerial con sa hoy también con voz española y quisiera decir- los mecanismos de las cumbres, Río de Janeiro en el les que con la celebración hoy de estos cuarenta 99, Madrid en 2002, Guadalajara en 2004 y Viena años hay un nuevo período que se abre. Y al inicio en 2006 y los acuerdos de 4ª generación a los que de una nueva etapa es inevitable, aunque sea bre- se acaba de referir Gabriel Valdés, de México y vemente, que volvamos la vista atrás, que explore- Chile, que constituyen lo más granado de los instru- mos cómo han ido nuestras relaciones, nuestros mentos que tiene la Unión Europea en sus relaciones objetivos, los que nos trazamos en años anteriores. con los países de América Latina. Pero con ser todos Viene de inmediato a nuestra mente cómo hemos estos hechos, importantes, ustedes saben que la rea- aprovechado el tiempo, qué partido le hemos saca- lidad, o la comprensión de la realidad, como decía do. El tiempo es como las fábulas de Esopo, lo hace un momento Carlos Fuentes, de cualquier reali- mejor y lo peor de la vida, y creo sinceramente que dad, no se consigue simplemente narrando y evo- tanto en lo que se refiere a las relaciones entre cando el pretérito. Que si no tenemos ante nuestros Italia y América Latina como en lo relativo al refor- ojos el horizonte de nuestras posibilidades y de zamiento de los vínculos en nuestros dos continen- nuestras ambiciones no nos es posible ni entender

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la realidad actual, ni siquiera comprender el pasa- que, como en el mito de Narciso – y lo comentaba do. el Presidente Napolitano muchas veces en su con- Hoy la Unión Europea se presenta ante el dición de parlamentario europeo y Presidente de la mundo no como una Europa egoísta, sino como Comisión de asuntos constitucionales – la Unión una Europa solidaria, pero tiene el norte de sus Europea está ensimismada en la contemplación de ambiciones centrado en sus proyectos globales sus propios problemas o, como han dicho algunos, de consolidación. Y en el diseño del futuro que en una fase de introspección o de siesta institucio- queremos construir, la movilización de la volun- nal. Por eso comprendemos muy bien también que tad política es condición necesaria pero no sufi- Latinoamérica vive su propia y particular circun- ciente. Las circunstancias también cuentan y aun- stancia. De la misma manera que nosotros en la que la circunstancia sea transitoria, sea coyuntu- Unión Europea hemos manifestado nuestro deseo ral o sea temporal, mientras existe nos condicio- de afirmar nuestra personalidad como agentes acti- na y nos limita. Y la Unión Europea se encuentra vos del acontecer político y económico internacio- hoy viviendo su particular circunstancia. Afronta nal, somos conscientes de que ustedes en América este nuevo milenio interrogándose acerca de sí Latina están buscando también vías para superar misma y de su papel en el mundo, debatiendo en las limitaciones internas y externas a las posibilida- primer lugar sobre su propia naturaleza con un des de su desarrollo económico y social. Porque lo apasionante debate sobre el futuro de Europa cierto es que en los últimos años se han producido plasmado en el proyecto de Constitución Euro- cambios en nuestras dos regiones, en los que se pea y que tiene el propósito de que el viejo conti- dan coincidencias que en algunos casos pueden nente no se convierta en un continente viejo. obedecer a una lógica común: la lógica de querer En segundo lugar Europa, tras las últimas dar contenido pleno a las aspiraciones de paz y de ampliaciones que se van a producir, está inmersa rechazo a la violencia en nuestros pueblos; la lógi- en una profunda reflexión sobre los límites geográ- ca de querer una transformación de la economía y ficos de nuestro proyecto político. No me gustaría de la sociedad que conduzcan a unos resultados que pensasen nuestros amigos latinoamericanos que beneficien a amplias mayorías; la lógica de

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querer dejar atrás años de estancamiento y de fal- dificultan este proceso y estamos convencidos de que ta de libertad; la lógica de querer empujar hacia tanto los éxitos como los fracasos de la Unión adelante una historia que la hacen los hombres día Europea, pueden ser experiencias instructivas para a día para ir forjando su propio destino. De ahí la la integración en América Latina, a pesar de las dife- necesidad de un diálogo que debe revitalizarse rencias que pueda haber entre los dos esquemas y como se ha hecho en los últimos años, entre otras las distintas circunstancias políticas, económicas y muchas cosas gracias a la contribución del Instituto sociales en que están llamados a desenvolverse. Ni Ítalo-Latino Americano. Pero señor Presidente, quiere decir tampoco que desconozcamos, como Señoras y Señores: el apoyo a la paz, a la com- decía un gran poeta irlandés, que demasiados sacri- prensión, a la concordia y a la reconciliación, es una ficios durante demasiado tiempo pueden tornar en política honrosa. La Unión Europea ha venido pres- piedra el corazón de los hombres. Significa simple- tando su apoyo en América Latina y también en otras mente que la vieja máxima del Imperio romano, de latitudes, y ahora que esos valores parece que se que la unión hace la fuerza, es el fundamento último consolidan suena la hora del desarrollo. Pero con de los éxitos de la Unión Europea y puede también toda la experiencia que hemos acumulado en ser el fundamento de los éxitos de América Latina. Europa, y Gabriel Valdés recordaba hace un De ahí la necesidad de superar uno de los grandes momento que el próximo año se va a celebrar el 50° retos históricos de nuestro tiempo, común a euro- aniversario de la firma del Tratado de Roma, creo peos y latinoamericanos: el de cómo hacer compa- que podemos afirmar que sin integración hoy el tible, con prudencia y con tino, la unidad con la desarrollo será más difícil o casi imposible. Hoy el diversidad, el de cómo conformar nuestros respec- unilateralismo, incluso el de los más prósperos o el tivos proyectos de integración como una orquesta de los más poderosos, es en mi opinión un sueño bien afinada, o bien temperada, como decía completamente imposible. No quiere decir esto que Mozart. Y para ello es importante contar con una nosotros desconozcamos las dificultades con las que América Latina, con una Europa, que vuelvan a tropieza esta vieja aspiración latinoamericana. Todo tomar posesión de sí mismas en su unidad llena de lo contrario. Conocemos muy bien los obstáculos que diversidades, pero que sobre la base de sus raíces

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comunes tienen que descubrir el amplio abanico de a construir modelos sin refrendo de lo empírico y de sus trayectorias posibles, las múltiples posibilidades lo real. En política lo que no es posible es falso. Un que su proyecto comporta, afirmándose desde la paso. Un solo paso. Dicen que el viaje de mil millas paz, la libertad, la solidaridad y respondiendo a la empieza con un solo paso. Y no construye una cate- vieja exigencia del conocimiento de sí mismas. dral o una iglesia – en esta maravillosa ciudad de Decía Constant que el hombre escapa de su Roma tenemos miles de ejemplos – más que el que pasado olvidándolo rápidamente y piensa que posee pone unas cuantas piedras cada día. el futuro porque no lo conoce. Hoy es difícil escapar Señor presidente, lo que se hunde y fracasa se del pasado, y el futuro ya no se puede presentar suele producir casi siempre en medio de un gran como una ecuación igual a cuatro veces el pasado o estrépito. Lo que se construye y crece con prudencia, a dos veces el presente. El futuro al final es siempre con tacto, poco a poco, se hace en silencio, discreta- diferente de como lo habíamos imaginado, pero aun- mente. Y es a este trabajo discreto, abnegado, del que no sea un derecho adquirido, aunque tengamos Instituto Ítalo-Latino Americano al que el Parlamento que conquistarlo, podemos influenciarlo para bien o Europeo quiere hoy en este acto rendir tributo de para mal. Se es no solamente lo que se vive en un admiración, de respeto y de afecto, y quiere al momento sino lo que se ha sido y sobre todo lo que mismo tiempo expresar también sus mejores deseos se quiere ser. Vivir, o mejor dicho, vivir coherente- para esta nueva etapa que se abre sabiendo que hoy mente consiste en apostar y mantener la apuesta. Y Europa está en fase constituyente y que la historia las claves de esa apuesta son dos: o empeñarse en nos dirá cuál es su diseño definitivo. Pero lo que sí realizar nuestros mejores sueños de una Europa podemos afirmar es que esta nueva Europa que esta- unida, de una América Latina unida o tener que mos construyendo sabrá, como ha sabido el Instituto aprender a vivir con nuestras peores frustraciones. Ítalo-Latino Americano en estos últimos cuarenta Pero esta tarea hay que hacerla con pragmatismo, años, hacer honor a sus viejos compromisos con sus sin perder de vista el ideal pero concentrándonos viejos amigos de América Latina. también en lo posible, pues muchas veces tendemos Muchas gracias.

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MANUEL HERNÁNDEZ GUTIÉRREZ DECANO de los EMBAJADORES de los PAÍSES DE AMÉRICA LATINA y CARIBE

Me encuentro hoy aquí en nombre de los países cian a nuestros países, sino a la humanidad entera y de América Latina y el Caribe, para felicitarnos por son pilares para la conservación de la paz. La paz la magnífica iniciativa del Excelentísimo Señor Amin- va unida en un solo valor a la sostenibilidad. tore Fanfani de fundar el Instituto Ítalo-Latino America- Podemos entender este estrecho vínculo entre no, instrumento ideal en la profundización de las rela- paz y sostenibilidad, cuando pensamos en los millo- ciones entre Italia y América Latina y esencial en nues- nes de dólares que cada año se invierten en la com- tros vínculos con Europa. pra de armamentos, un negocio para algunos, sinó- Me he referido a Europa, porque el Instituto no nimo de pobreza para otros, que alimentan guerras solo es la herramienta idónea a ampliar la coopera- que provocan efectos catastróficos en el medio ción entre Italia y los países miembros del IILA, sino ambiente además de la perdida de vidas humanas. también, en el ámbito más amplio, promover las El costo en la compra de armas, incide en los índices relaciones entre América Latina y la Unión Europea. de pobreza y repercute en la educación para la Amintore Fanfani tuvo la idea visionaria de fun- paz. dar el Instituto, que hoy complacidos vemos conver- Pero no sólo la guerra es el mayor depredador tido en un Organismo Internacional, de una poten- del medio ambiente en el planeta, sino que la pro- cialidad insospechada y una amplia participación en ducción de armas lo contamina en tiempo de paz. la escena internacional. En términos generales la cooperación es un El Instituto ha mantenido a lo largo de su exis- apoyo para la paz, porque trata de corregir los ele- tencia una historia de cooperación amplísima, en to- mentos que lo distorsionan. dos campos, tanto en el desarrollo, como en el for- Hoy nos felicitamos de contar con instituciones, talecimiento institucional, con gran provecho para que como este instituto con tanta mística en sus fun- nuestros países y nos congratulamos que esa amplia cionarios, colabora todo los días en la construcción gama de cooperación, hoy tenga proyectos relativos de un mundo mejor entre los dos extremos del Atlán- al medio ambiente. Estos proyectos no solo benefi- tico.

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DONATO DI SANTO SOTTOSEGRETARIO di STATO agli AFFARI ESTERI per i PAESI DELL’AMERICA LATINA e CARAIBI

L’intuizione del Presidente Fanfani di costituire L’attributo originale della “latinità” sta a sottoli- l’Istituto Italo-Latino Americano si è dimostrata una neare che non ci riteniamo certo gli unici titolari di rap- scelta non solo giusta ma, anche e soprattutto, lungi- porti con realtà – penso, ad esempio, ai paesi del- mirante. Se oggi abbiamo celebrato, con solennità e l’attuale “Mercosud a cinque”– che pur profonda- passione, alla presenza del Presidente della Repubbli- mente influenzate dall’italianità (nella cultura, nell’ar- ca Giorgio Napoletano, i quarant’anni dell’IILA non chitettura, nell’alimentazione, nello stile di vita), non è certo per parlare del passato bensì per guardare al possono certo essere comprese senza valorizzare futuro già attraverso la costruzione di un presente in l’apporto della fondamentale radice latina-mediterra- cui le relazioni tra l’Italia e il subcontinente siano sem- nea. È su questa base comune che il contributo iberi- pre più strette e funzionali. co è stato fondante, controverso e determinante, tanto Abbiamo ricevuto in “eredità” uno strumento nella fase complessa e tragica della conquista e della straordinario – e forse in alcune fasi della sua lunga colonizzazione quanto nella recentissima fase di risco- storia non adeguatamente valorizzato nel suo poten- perta e di costruzione, dopo il pieno affermarsi degli ziale – per affrontare il futuro nei rapporti con l’Ame- stati-nazione, di sviluppo, modernità e progresso, rica Latina ed i Caraibi. Uno strumento pienamente ancorato ai due grandi idiomi, spagnolo e portoghe- vivo ed attivo che, se ben impiegato – richiamandoci, se, ed alla dinamica capacità di un grande paese pur sapendo di non poterlo eguagliare, allo stile e ed come la Spagna di stimolare nuove iniziative di cre- alla vocazione istituzionale che ne caratterizzò l’i- scita. Ringrazio, a questo proposito per il suo inter- deatore – potrà rappresentare un formidabile contri- vento, la Segretario di Stato per Iberoamérica del buto alla ricostruzione di un solido, proficuo e costrut- governo spagnolo, Trinidad Jiménez, l’amica Trini: tivo rapporto dell’Italia e degli italiani con i paesi, i una persona che ha un vissuto intrecciato con le vicen- contesti e le culture dell’America Latina e Caraibi. de latinoamericane, che conosce bene quei paesi ed È uno strumento, dicevamo, versatile ma che esi- alla quale mi lega stima ed affetto. bisce una traccia significativa e precorritrice: l’IILA è Anche la latinità, da sola, fuori dalle mitologie Italo-Latino Americano, non Italo-Americano come pu- che talora occultano la storia, risolve solo una parte re, a buon diritto, avrebbe potuto essere battezzato. dei problemi del rapporto con realtà che sono sempre

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e comunque mestize, concetto che tanto fastidio ha zioni locali… Ed è un vero peccato che, come ci ricor- dato – e forse ancora dà – a coloro che si ostinano a da Ludovico Incisa di Camerana, pur abbondando gli non ammettere che la realtà precipua e vitale del studiosi della materia, nelle università italiane manchi- mondo, del movimento della storia e dei popoli, è il no cattedre specifiche di storia dell’emigrazione. meticciato. In questo l’America “latina” è maestra L’estremo Occidente, già menzionato dal Mae- straordinaria, laboratorio precoce, incomprensibile o stro Carlos Fuentes, il nuovo mondo, dopo essere soltanto “esotico” se ignorassimo il fondamentale stato per tanto tempo sognato, perseguito e rincorso, apporto delle culture e dei popoli africani e se non nella strenua ricerca di alternative di sussistenza per considerassimo la straordinaria ricchezza dei popoli e un affamato mondo contadino, oppure nell’innamo- culture originarie. Sotto la coltre di cenere di oltre ramento politico-letterario di luoghi reali e personaggi cinquecento anni la brace continua a covare ed a meravigliosi che, in assenza dei pacchetti turistici che regalarci immagini riflesse in specchi ancora interrati. oggi ci avvicinano, forse troppo, ad ogni possibile Le tante ironie e battute che ci ricordano da Macondo, lasciavano spazio e libertà all’immagina- “dove” discendevano gli argentini o gli uruguayani zione. Questa frontiera è andata via via sfuggendo al riaffermano, con un sorriso, il carattere pacifico e nostro raggio d’azione. Raggio sempre più lungo chi- bonario, fors’anche subalterno, della nostra ricoloniz- lometricamente e sempre più breve culturalmente, che zazione. Come ebbe a segnalare Giolitti quello descrive una circonferenza tendenzialmente asfittica avrebbe potuto essere il nostro impero, … senza impe- in quanto a perimetro della curiosità intellettuale. rialismo. Forse l’ultima grande e drammatica stagione d’in- “Quando gli albanesi eravamo noi” (come titola contro è stata quella appunto tragica ma oltremodo un libro bello e amaro di Gian Antonio Stella) … intensa dell’accoglienza che milioni di italiani hanno abbiamo saputo, con umiltà e carattere, pur non privi dato ai tanti esiliati cileni, uruguayani, brasiliani, di contraddizioni, fonderci con realtà tanto ospitali argentini, haitiani, in fuga da violenze indicibili e da quanto sconosciute. Una ricolonizzazione in cui an- regimi dittatoriali come quello di Pinochet, … torturati che noi ci affrancavamo, in cui paradossalmente pote- nel corpo e nello spirito, proprio e della nazione, che vamo imbastire alleanze e solidarietà con le popola- ritrovavano nelle sedi dei sindacati, dei partiti, delle

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associazioni, nelle parrocchie, nelle case delle fami- consapevolezza nel nostro progetto di grande rilan- glie italiane degli anni ‘70-’80 una solidarietà inedita. cio delle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. Quando ancora il televisore aveva il trasformatore, Questo rilancio, quantitativo e qualitativo, va pro- nello spazio temporale tra la sua accensione e quella mosso innanzitutto valorizzando i grandi, veri punti di – lenta e incerta – dello schermo c’era tutto il tempo forza dell’Italia nel mondo globalizzato: il patrimonio per parlare di ciò che succedeva nei loro martoriati storico, artistico e culturale insieme al gusto e all’ali- paesi e di sognare altri futuri di libertà. mentazione. Questi capisaldi, sommati alla piccola e Una testimone di questa vicinissima eppur – for- media impresa – altra specificità che ci contraddistin- tunatamente – lontana stagione è Lita Boitano, insie- gue come sistema paese –, possono diventare le me a Estela Carlotto ed alle altre abuelas e madres, nostre frontiere avanzate non solo di riavvicinamento prescelte dal caso per ricordarci, ad ogni udienza di ma di sempre maggiore integrazione e sinergia con i un processo in cui il governo italiano ha deciso di paesi dell’America Latina e Caraibi. Anche grazie alla costituirsi parte civile, che la memoria con le sue cica- candidatura di Milano che speriamo possa ospitare trici indelebili non va in prescrizione ed è indispensa- l’Esposizione universale 2015. bile per costruire il futuro. Attraverso le politiche di governo dobbiamo Arriviamo ad oggi. Ed è adesso che il nuovo saper costruire politiche di stato in America Latina. Sa- incontro si sta realizzando, attraverso l’immigrazione per interpretare l’attuale situazione (con un Presidente economica, sempre più numerosa, dal Perù, dalla del Consiglio fortemente impegnato su queste temati- Repubblica Dominicana, dall’Ecuador, dal Brasile, che e con un Ministro degli Esteri che le conosce e le dalla Bolivia … Persino dall’Honduras, che ci ha rega- considera prioritarie), significa agire con consapevo- lato il sacrificio estremo di Iris Noelia Palacio Cruz, la lezza e impegno affinché ciò che si costruisce non duri giovane che per salvare la bambina italiana che accu- lo “spazio di un governo” bensì, con un richiamo do- diva ha sacrificato la propria vita. veroso e rispettoso ai lungimiranti fondatori dell’IILA, C’è una Italia in America Latina e c’è una Ameri- diventi patrimonio comune e stabile del nostro paese. ca Latina in Italia. E non si tratta di retorica. In tutte le sue articolazioni nazionali, regionali e loca- Dobbiamo esserne consapevoli ed incorporare questa li. Saremo all’altezza della eredità ricevuta in questi

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quarant’anni di IILA se sapremo proiettare, come sta- mala e Venezuela), ha permesso di evitare una spac- to, non solo come governo, nuove politiche di coope- catura negativa e dalle imprevedibili conseguenze razione, scambio e valorizzazione dei tanti vincoli, all’interno del subcontinente, ha favorito la scelta con- affinità e vocazioni che legano Italia e Latino-Ameri- sensuale di un terzo candidato, Panama, eletto in for- ca. Circolano già idee con un forte contenuto simboli- ma plebiscitaria. Posso dire che anche i nostri alleati co. Ad esempio, come ha proposto l’Ambasciatore statunitensi, nell’incontro che ho recentemente avuto a Bruni, Segretario generale dell’IILA, intervenendo ad Washington con l’Assistente Segretario di Stato un recente convegno del CeSPI sulle politiche cultura- Shannon, hanno riconosciuto la linearità del nostro li verso l’America Latina e Caraibi, fare del 12 ottobre atteggiamento. In questi sei mesi di attività come la giornata dell’incontro dell’Italia con le culture lati- Sottosegretario per l’America Latina e Caraibi ho noamericane. Oppure un’altra idea, proporre ai Pre- potuto verificare direttamente le grandi professionali- sidenti delle Regioni e ai sindaci delle città italiane di tà e competenze di innumerevoli funzionari sia presso fare del 2 giugno una scadenza in cui essere presenti la Farnesina che nelle nostre Rappresentanze, a par- personalmente nei paesi dell’America Latina. Si tratte- tire da quelli della Direzione generale per i paesi delle rebbe di atti simbolici che attesterebbero tuttavia una Americhe, e le enormi potenzialità che hanno il nostro rinnovata e sempre più viva volontà di scambio e di Paese e la nostra politica estera di rilancio dell’inizia- collaborazione, alimentata da uno strumento efficace tiva verso il subcontinente. come l’Istituto di cui oggi celebriamo il quarantesimo In tutti i paesi latinoamericani e caraibici che ho anniversario. visitato in questi primi mesi (Antigua e Barbuda, Qualcosa, sul piano strettamente politico, abbia- Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa mo iniziato a farla. Per esempio, la decisione saggia Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, e lungimirante del nostro governo (insieme ad alcuni Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay) ho riscontra- altri paesi latinoamericani) di astenersi nelle votazioni to in tutti gli interlocutori – governativi, politici, della per il seggio non permanente latinoamericano per il società civile, delle istituzioni – una “domanda” di Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha evidenziato la Italia cui dobbiamo saper dare concrete risposte. piena legittimità di entrambi i paesi candidati (Guate- Quindi, se c’è – da tempo – la “domanda”, se ci

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sono le risorse umane ed intellettuali: cosa è manca- tanti esperti, intellettuali, accademici, conoscitori di to? È mancata, oltre alle risorse finanziarie – ma que- queste tematiche che, intuendo il possibile cambio di sto è un nodo che riguarda complessivamente il fase, hanno mostrato di crederci e si sono messi gene- Ministero degli esteri –, la volontà politica di com- rosamente a disposizione di questa realizzazione. In prendere e di rispondere a questa domanda. Per dare particolare voglio ricordare l’apporto del Direttore risposte bisogna, prima, comprendere la domanda: del CeSPI, José Luis Rhi-Sausi, al quale ho chiesto di credo che questo passaggio sia stato carente. essere mio consigliere in questa opera di rilancio e di Cosa propongo, cosa mi propongo: dare corpo costruzione e che mi ha offerto la possibilità – in tre (e magari anche un po’ d’anima) alla fiducia di cui il specifici e densi seminari – di raccogliere preziosi con- Presidente del Consiglio ed il Ministro degli Esteri mi tributi e proposte da parte delle centinaia di qualifica- hanno onorato chiamandomi a ricoprire questo inca- te persone che vi hanno partecipato. rico. Mettere al servizio del mio paese venticinque Farlo con la stretta sinergia e collaborazione che anni di appassionata attività politica e di ricerca sulle hanno dimostrato di volermi dare, e di questo li rin- tematiche del rapporto con l’America Latina. A questo grazio particolarmente, il Vice Ministro Danieli per proposito ringrazio Massimo D’Alema per le parole quanto riguarda la presenza delle comunità italiane in affettuose che mi ha rivolto e che accolgo come inci- Sud America, e la Vice Ministra Sentinelli in relazione tamento a fare ancora meglio il mio lavoro. alla cruciale strategia di cooperazione allo sviluppo Farlo con l’aiuto impagabile della mia segreteria, con alcuni paesi dell’America Latina e dei Caraibi. La politica e tecnica, di tutta la struttura del Ministero loro sensibilità e attenzione potrà apportare moltissi- degli esteri, dell’Istituto Italo-Latino Americano, delle mo al nostro lavoro di ricostruzione e rilancio. Ambasciate d’Italia nei paesi latinoamericani e carai- Farlo, infine, con una stretta collaborazione con bici, così come di quelle nei paesi europei e presso le quell’Italia delle cento città, delle venti Regioni e delle strutture comunitarie europee, delle Nazioni Unite e mille attività di cooperazione, di ricerca e di studio che delle sue articolazioni, e degli organismi come legano, in una miriade di nodi virtuosi, la complessa l’Organizzazione degli Stati Americani. società civile italiana alle realtà latinoamericane. Farlo con l’apporto intelligente e competente di L’aver accompagnato, nel pieno rispetto della reci-

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proca autonomia, la delegazione di sei Regioni italia- rizzazione europea del nostro lavoro, in stretto con- ne, guidata dalla Presidente del Piemonte Mercedes tatto con la Commissione europea e con le strutture Bresso, e di tanti enti locali che nel luglio scorso si è re- comunitarie, così come discusso con la Commissario cata in Brasile corrisponde a questa volontà di fondo. Benita Ferrero Waldner nel corso di vari ed importanti Come pure la decisione di effettuare un giorno al incontri nei quali è stato evidenziato l’originale appor- mese una permanenza a Milano, città e regione for- to che l’Italia può dare sull’asse di fondo che l’Unione temente impegnate sul versante internazionale a par- Europea ha tracciato nei rapporti con l’America tire dall’America Latina: sono alla quarta, utilissima Latina: quello della coesione sociale. Stessa sintonia permanenza e ringrazio, a questo proposito per l’aiu- ho potuto registrare nell’incontro con il Presidente to fornitomi, l’amico Gilberto Bonalumi e la sua Rial. dell’Assemblea Parlamentare Europa-America Latina In questi primi sei mesi abbiamo posto le basi: il (EUROLAT) José Ignacio Salafranca, che ringrazio 2007 sarà l’anno decisivo per dare le risposte alle per l’intervento a questo nostro evento. Sarà l’anno di domande che ci vengono rivolte e per impostare una uno stretto raccordo con le assemblee legislative di vera e propria strategia di politica estera verso Camera e Senato, già avviato con due audizioni, da l’America Latina e Caraibi. Sarà l’anno di un forte e me richieste, nelle quali ho esposto alle rispettive rinnovato impegno da parte dell’IILA, che darà a Commissioni esteri le linee di politica estera verso questa strategia un contributo determinante. Sarà l’America Latina, ricevendo importanti contributi di l’anno della terza Conferenza nazionale Italia- riflessione e proposta di cui ringrazio i deputati ed i America Latina e Caraibi. Un evento che, facendo senatori intervenuti e, con speciale riconoscenza, tesoro delle due precedenti edizioni, sappia parlare quelli fra essi eletti nelle circoscrizioni latinoamerica- di economia, commercio, finanze, ma anche di socie- ne. Sarà l’anno della costruzione di una stretta colla- tà, di piccola e media impresa, di cultura, di politica, borazione con quei paesi europei per vocazione “vici- di cooperazione. Sappia farlo coinvolgendo la Farne- ni” all’America Latina, quali Spagna, Portogallo, Fran- sina e i massimi livelli istituzionali, le università, i centri cia, e con i paesi presidenti di turno dell’Unione. In di ricerca, le città, le Regioni, la società civile nelle sue particolare con la Spagna, sede del Segretariato tante articolazioni. Sarà l’anno di una forte caratte- Iberoamericano, che speriamo possa attivamente col-

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laborare con l’IILA. Del resto la presenza qui oggi di gionali quali la BCIE ed altre). Vogliamo giungere a Enrique Iglesias e di Trinidad Jiménez è la prova più quell’appuntamento caratterizzando la nostra presen- concreta di questa collaborazione. Colgo l’occasione za, di paese fondatore della Comunità europea, con per ringraziarli, e per ringraziare il governo urugua- proposte e pratiche che favoriscano l’avvicinamento yano, per averci invitato al XVI vertice Iberoamerica- tra Europa e America Latina e Caraibi e che agevoli- no, tenutosi poche settimane fa a Montevideo. Auspi- no il raggiungimento almeno di alcuni di quegli accor- chiamo che questo invito possa confermarsi anche il di biregionali che potrebbero essere vicini alla loro prossimo anno, a Santiago del Cile, in occasione del maturazione, tra quelli con i paesi centroamericani, XVII vertice. Sarà l’anno necessario per completare la con il Mercosud, con i paesi caraibici, con i paesi ripresa di presenza politica diretta del governo italia- andini. In questo lavoro preparatorio un ruolo fonda- no nei paesi dove non è stato ancora possibile recarci mentale lo avrà l’IILA, lo avranno agenzie interna- come Cuba, El Salvador, Haiti, Panama, Paraguay, zionali dove l’Italia partecipa attivamente, come la Venezuela, gli altri paesi dell’area caraibica e l’Ecua- CEPAL e l’Unione Latina, lo avrà complessivamente, in dor dove mi recherò a gennaio, in occasione dell’in- tutte le sue articolazioni, il Ministero degli Esteri. sediamento del nuovo Presidente Correa. Sarà l’anno Come vedete, cari amici latinoamericani, europei della preparazione della presenza dell’Italia al verti- ed italiani, abbiamo molto da fare e da costruire. L’II- ce Euro-Latino Americano (UE-LAC), che si terrà nel LA, pertanto, ha tutte le condizioni per svolgere un 2008 a Lima. Vogliamo giungere a quel decisivo ap- ruolo centrale in questo lavoro. Un ruolo all’altezza puntamento con idee, progetti, strumenti finanziari di della sua storia. cofinanziamento per interventi nel campo della picco- Permettetemi infine di ringraziare tutti gli opera- la e media impresa (ne ho iniziato a parlare, nella sua tori dell’IILA per l’impegno profuso nell’organizza- sede di Washington, con il Presidente del Banco Inter- zione di questa splendida e riuscitissima giornata, in americano de Desarrollo, Moreno, ricevendone un primo luogo – e cito lei per tutti – la Direttrice dell’IILA deciso impulso positivo; ne parlerò prossimamente Simonetta Nannerini vero motore, ma con garbo e con il Presidente della Corporación Andina de Fomen- discrezione, di tutto il lavoro che è servito a rendere to, García, e con le altre istituzioni finanziarie subre- memorabile questa celebrazione.

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Dichiarazione del Consiglio dei Delegati

approvata nel corso della Sessione del 16 novembre 2006 Pag65-110.qxd 21-09-2007 21:53 Pagina 80

I Delegati dei Paesi membri dell’IILA, riuniti in la capacità dell’Istituto di rispondere alle sfide e alle Sessione Straordinaria in occasione del quarantesi- dinamiche del mondo contemporaneo. mo anniversario della firma della Convenzione PRENDONO ATTO dell’appoggio fornito dal- Internazionale costitutiva dell’Istituto Italo-Latino l’IILA alle iniziative culturali e artistiche latinoamerica- Americano. ne e si ripromettono di cooperare alla loro intensifi- CONSTATANO che l’IILA, in quarant’anni di cazione in Italia e/o nei Paesi d’origine anche in col- attività, ha mantenuto fede ai principi indicati nella legamento con l’UNESCO. Convenzione del 1966, ha sviluppato progressiva- RIAFFERMANO l’importanza del Centro di Studi mente i programmi generali e, grazie alla volontà e della sua Biblioteca specializzata sulla storia delle concorde degli Stati membri, ha diversificato le pro- istituzioni dei Paesi dell’America Latina – una delle prie attività per adeguarle ai grandi mutamenti so- maggiori in Europa – e auspicano un accresciuto pravvenuti nello scenario mondiale, assolvendo pie- ruolo del Centro in collegamento anche con altre ana- namente le finalità per le quali è stato creato sulla loghe istituzioni. base dell’intuizione lungimirante del Presidente COMUNICANO di conseguenza che non man- Amintore Fanfani. cheranno di individuare e segnalare gli enti locali, le RICONOSCONO che l’appoggio permanente università e i centri di studio interessati a prendere ricevuto dal Governo Italiano e in particolare dal contatto con le controparti latinoamericane. Ministero degli Affari Esteri ha permesso all’IILA di SOTTOLINEANO con soddisfazione le sempre dotarsi delle risorse necessarie alla realizzazione di maggiori dimensioni delle iniziative prese dall’IILA iniziative che hanno arrecato reali apporti allo svilup- nel Continente latinoamericano, iniziative che, con- po dei Paesi membri. cordate con i Paesi membri interessati, hanno affron- CONSIDERANO che i legami esistenti tra l’Italia tato e approfondito problemi d’attualità e di partico- e le Nazioni dell’America Latina, sempre continui e lare interesse per i singoli Stati o gruppi di Stati con profondi in quanto fondati sulle stesse tradizioni e la collaborazione delle comunità regionali e subre- sugli stessi valori, non possono non arricchirsi attra- gionali. verso una più capillare collaborazione, rafforzando AUSPICANO che si renda sempre più organico

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l’intervento dell’IILA nell’ambito della cooperazione ai corsi di aggiornamento sugli affari europei per gio- allo sviluppo e dei suoi risvolti tecnici e finanziari, sia vani diplomatici latinoamericani, svolti negli ultimi due sul piano bilaterale sia sul piano multilaterale, a parti- anni, augurando che si proceda anche in futuro su re dalla collaborazione già avviata con l’UNIONE queste iniziative. EUROPEA, dalle intese già stabilite con istituzioni del- INCORAGGIANO l’IILA a creare sinergie e la cooperazione internazionale, come il BID, l’OSA, alleanze con altre istituzioni europee per promuove- l’UNIDO, la CAF, il SELA, la CEPAL, da stabilire con re congiuntamente la cooperazione euro-latinoameri- la FAO, con la Segreteria Ibero-Americana e con le cana nei settori dell’economia, dell’industria, della Nazioni Unite – acquisendo in quest’ultimo caso lo cultura e del progresso sociale. status di organismo consultivo – e da allargare ad INCORAGGIANO altresì l’IILA a facilitare i altri Organismi attivi nella cooperazione con l’Ameri- membri del Consiglio dei Delegati nell’acquisizione di ca Latina. meccanismi di comunicazione con le Amministrazioni RACCOMANDANO che l’IILA venga consultato regionali italiane allo scopo di coordinare le loro atti- sulle tematiche attinenti all’emigrazione proveniente vità di cooperazione nei Paesi membri. dai Paesi dell’America Latina ricordando la sua aper- RICONOSCONO l’importante ruolo svolto tura all’emigrazione italiana e il forte legame che si è dall’IILA nella promozione dell’integrazione regiona- creato con la partecipazione degli italiani allo svilup- le latinoamericana che auspicano possa rafforzarsi po delle Nazioni latinoamericane. Un ulteriore fatto- favorendo allo stesso tempo il dialogo con l’Europa. re estremamente positivo in tale quadro è la presen- SI AUGURANO che le autorità italiane così za dei rappresentanti delle collettività italiane del- come quelle di tutti i Paesi membri si impegnino affin- l’America Latina nel Parlamento italiano. chè l’IILA, questo straordinario strumento di coopera- VALUTANO positivamente le attività sviluppate zione internazionale, unico nella sua funzione e nella dall’IILA a favore della Cooperazione nei settori eco- sua configurazione operativa, possa continuare con nomico e sociale, scientifico e culturale. In tale qua- progressi costanti a svolgere ed ampliare la sua atti- dro sottolineano l’importanza delle iniziative di for- vità al servizio di una collaborazione sempre più mazione e riservano un apprezzamento particolare intensa fra i Paesi dell’America Latina e l’Italia.

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Scambio di lettere

tra il Governo Italiano e l’Istituto Italo-Latino Americano Pag65-110.qxd 21-09-2007 21:53 Pagina 84

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Convenzione Internazionale per la costituzione dell’Istituto Italo-Latino Americano

Convenio Internacional para la constitución del Instituto Ítalo-Latino Americano

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Nel 1966 per inziativa dell’allora Ministro degli Affari Esteri italiano, On. Amintore Nelle foto: 1 giugno 1967, il Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Fanfani, si firmava a Roma la Convenzione internazionale per la costituzione Saragat, il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro degli dell’Istituito Italo-Latino Americano. L’anno successivo alla presenza del Presidente Affari Esteri Amintore Fanfani alla consegna dei locali dell’IILA ai Delegati latino del Consiglio dei Ministri, On. Aldo Moro, il Ministro degli Affari Esteri, On. americani. Amintore Fanfani – che nel 1966 aveva presieduto l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – consegnava ai Delegati dei Paesi membri la sede che il Governo italiano metteva a disposizione dell’Organizzazione internazionale che riunisce le Repubbliche latino americane e l’Italia.

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I GOVERNI della REPUBBLICA ITALIANA e delle Articolo 1 REPUBBLICHE LATINO AMERICANE di Argentina, Membri e scopi dell’Istituto Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, 1. È costituito in Roma l’Istituto Italo-Latino America- Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, no, del quale sono membri l’Italia ed i Paesi latino- Repubblica Dominicana, Uruguay e Venezuela americani dopo che abbiano ratificato la presente Convenzione. 2. Gli scopi dell’Istituto sono i seguenti: RICORDANDO la comunanza del loro retaggio e a) sviluppare e coordinare la ricerca e la docu- dei loro interessi di ordine culturale, scientifico, eco- mentazione sui problemi, le realizzazioni e le nomico, tecnico e sociale; prospettive dei Paesi membri nel campo cultura- le, scientifico, economico, tecnico e sociale; CONSTATANDO, nel pieno rispetto dell’indipen- b) diffondere nei Paesi membri i risultati di detta denza di ciascun Paese, l’opportunità di stimolare e ricerca e la documentazione relativa; coordinare i singoli contributi al progresso comune; c) individuare, anche alla luce di detti risultati, le possibilità concrete di scambio, assistenza reci- RICONOSCENDO il mutuo beneficio che essi trar- proca e azione comune o concertata nel campo rebbero dalla creazione di una istituzione volta a culturale, scientifico, economico, tecnico e socia- promuovere la loro cooperazione culturale, scienti- le, ai fini dell’azione di cui al paragrafo 3 del- fica, economica, tecnica e sociale; l’articolo 5 della presente Convenzione.

Articolo 2 HANNO DECISO di fondare in Roma un Organi- Attività dell’Istituto smo internazionale, denominato Istituto Italo-Latino Americano, che risponda a tali premesse e, a tal Nel perseguire gli scopi indicati nell’articolo prece- fine, hanno convenuto quanto segue: dente, l’Istituto:

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a) organizzerà, nella propria sede, un centro di studi e) promuoverà, secondo opportuni criteri di avvicen- e documentazione ed una biblioteca specializzata damento per temi e Paesi: congressi, convegni, sim- sulla storia, le istituzioni ed i problemi latino-ameri- posi, esposizioni e altre manifestazioni di carattere cani e sulle relazioni italo-latino americane; culturale, scientifico, economico, tecnico e sociale; b) promuoverà, con i propri mezzi od in collabora- f) svolgerà e promuoverà ogni altra attività o iniziati- zione con le competenti Amministrazioni degli Stati va idonea ad assicurare il conseguimento degli membri, lo scambio di artisti, letterati, scienziati, scopi indicati nell’articolo 1. operatori economici, tecnici e dirigenti sociali ed in particolare: Articolo 3 I) inviterà, accogliendoli eventualmente nella Organi propria sede, persone delle dette categorie che siano cittadini di Paesi membri e che inten- Sono organi dell’Istituto: il Presidente; il Consiglio dei dano svolgere attività di studio o di ricerca; Delegati; il Comitato Esecutivo, composto, oltre che II) fornirà assistenza a cittadini italiani o di altri dal Presidente dell’Istituto, dai tre Vice Presidenti. Stati membri, che si rechino per gli stessi fini nei Paesi dell’America Latina; Articolo 4 III) assisterà moralmente e materialmente i borsisti Il Consiglio dei Delegati ed il Presidente dei Paesi membri che compiano studi specia- lizzati in Italia sotto gli auspici dell’Istituto o nel 1. Il Consiglio dei Delegati è composto di un Delegato quadro dei normali scambi culturali; per ciascuno degli Stati membri. c) curerà la pubblicazione, direttamente o sotto i pro- 2. Ogni Stato rappresentato nel Consiglio ha diritto pri auspici, di studi e documenti concernenti le ad un voto. materie menzionate all’articolo 1; 3. Il Presidente dell’Istituto ed i tre Vice Presidenti d) favorirà incontri e lo scambio di dati, idee ed espe- sono eletti dal Consiglio dei Delegati fra i membri rienze fra artisti, letterati, scienziati, operatori eco- del Consiglio stesso per la durata di due anni. nomici, tecnici e dirigenti sociali dei Paesi membri; In caso di assenza o di impedimento del Presiden-

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te, i Vice Presidenti lo sostituiranno secondo l‘ordi- l’Istituto nelle sue attività, alla luce della presente ne alfabetico dei Paesi e ciascuno per un periodo Convenzione e mediante piani organici e periodici di otto mesi. di lavoro idonei a consentire a tutti gli Stati membri 4. Il Presidente dell’Istituto rappresenta l’Ente; convo- l’effettiva partecipazione all’attività dell’Istituto ed ca e dirige le riunioni del Consiglio dei Delegati e ai benefici che se ne attendono nel quadro degli del Comitato Esecutivo. scopi indicati all’articolo 1. 5. Il Consiglio dei Delegati si riunisce in sessione ordi- 2. Il Consiglio dei Delegati adotta le seguenti decisio- naria per lo meno due volte all’anno; si riunisce in ni: sessione straordinaria nei casi previsti dal suo a) elegge il Presidente ed i Vice Presidenti; Regolamento ed inoltre su iniziativa del Presidente b) nomina il Segretario; o su proposta di un terzo dei membri del Consiglio c) adotta il suo Regolamento; stesso. d) impartisce le direttive al Segretario in merito al 6. Le deliberazioni del Consiglio dei Delegati sono perseguimento delle finalità dell’Istituto, ai pro- valide quando è presente la metà più uno dei suoi grammi di attività ed alla gestione del patrimo- membri. nio sociale; Le deliberazioni su questioni di sostanza, messe e) approva i bilanci; all’ordine del giorno con un preavviso di almeno f) approva i rapporti semestrali del Segretario sul- un mese, sono prese a maggioranza di due terzi l’attività dell’Istituto; dei presenti. Quelle su questioni di procedura sono g) stabilisce i criteri statistici per determinare i con- prese a maggioranza semplice; in caso di parità tributi degli Stati membri, secondo il par. 1 a) prevale il voto del Presidente. dell’articolo 9; h) autorizza il Presidente ad accettare legati, Articolo 5 donazioni e sovvenzioni; Attribuzioni del Consiglio dei Delegati i) prende qualsiasi altra decisione sulle materie menzionate nella presente Convenzione. 1. Il Consiglio dei Delegati è l’organo che dirige 3. Il Consiglio dei Delegati formula proposte, voti e

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raccomandazioni all’indirizzo dei Governi degli 3. Su proposta del Segretario, il Consiglio dei Dele- Stati membri, attraverso i competenti tramiti diplo- gati nomina, per un periodo di due anni, tre Vice matici, su ogni questione rientrante nelle finalità e Segretari di nazionalità diversa tra loro e da quel- attività dell’Istituto, ai sensi degli articoli 1 e 2 della la del Segretario, con il compito di coadiuvare que- presente Convenzione, e, in particolare, in merito st’ultimo nell’espletamento delle sue funzioni; alle possibilità di scambio, di assistenza reciproca 4. Il personale direttivo necessario per il funziona- od azione concertata o comune di cui al par. 2 c) mento dell’Istituto è selezionato tenendo conto in dell’articolo 1. primo luogo della capacità e, sempre che sia pos- sibile, del criterio di una ripartizione equitativa fra Articolo 6 gli Stati membri. Il Comitato Esecutivo Articolo 8 Il Comitato Esecutivo, la cui composizione è indicata Funzioni del Segretario all’articolo 3, delibera sulle questioni ad esso devolu- te dal Regolamento del Consiglio dei Delegati. 1. Il Segretario, capo del Segretariato e responsabile del suo funzionamento ed operato, cura e coordi- Articolo 7 na l’attività dell’Istituto, sotto la direzione del Il Segretariato Presidente ed alla luce della presente Convenzio- ne, secondo le decisioni e le proposte del Consiglio 1. Il Segretariato è composto dal Segretario e da tre dei Delegati e le norme del Regolamento; esercita Vice Segretari. infine le funzioni che il Presidente, il Consiglio dei 2. Il Segretario è nominato dal Consiglio dei Delega- Delegati ed il Comitato Esecutivo gli affidano. ti, dura in carica per un periodo di tre anni e può 2. Il Segretario partecipa, senza diritto di voto, alle essere confermato per altro periodo. In questa riunioni del Consiglio dei Delegati e del Comitato materia il Consiglio dei Delegati decide a maggio- Esecutivo e sottopone rapporti semestrali sull’attivi- ranza dei due terzi. tà dell’Istituto al Consiglio dei Delegati.

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Articolo 9 tuitamente a disposizione dell’Istituto i locali indi- Entrate dell’Istituto spensabili al suo funzionamento e cioè uffici, sale di rappresentanza, per convegni ed esposizioni, 1. L’Istituto è finanziato: biblioteca, foresteria, e ne assumerà a proprio cari- a) con la quota annua obbligatoria degli Stati co la manutenzione. membri, nella misura, per ciascuno Stato, di una 3. Il Governo della Repubblica Italiana metterà a di- lira italiana per ogni cinque abitanti; sposizione dell’Istituto ed alle sue dipendenze im- b) con una quota speciale annua versata dal- piegati subalterni e di servizio sino ad un massimo l’Italia, che per ciascuno dei primi due anni, di venti persone. 1967 e 1968, sarà di 250 milioni di Lire italia- 4. Le Alte Parti Contraenti potranno contribuire ne; all’ampliamento del fondo libri e documenti della c) con donazioni, legati o sovvenzioni accettati dal biblioteca dell’Istituto nonché all’abbellimento Presidente dell’Istituto, previa autorizzazione della sede con mobili ed opere d’arte. del Consiglio dei Delegati. 2. Il versamento dei contributi da parte di ciascuno Articolo 11 Stato verrà effettuato entro il primo trimestre del- Personalità giuridica l’anno al quale si riferisce la quota. 3. Lo Stato membro in arretrato per due anni conse- L’Istituto godrà della personalità giuridica. cutivi nel pàgamento dei contributi annui perde diritto al voto nel Consiglio dei Delegati. Articolo 12 Emendamenti Articolo 10 Sede 1. Le proposte di emendamento alla presente Convenzione saranno comunicate al Presidente e 1. L’Istituto ha sede in Roma. da questi, attraverso i tramiti diplomatici compe- 2. Il Governo della Repubblica Italiana metterà gra- tenti, agli Stati membri, quattro mesi prima della

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sessione del Consiglio dei Delegati nel cui ordine membri tra loro o con altri. del giorno dovranno essere inscritte. 2. Gli emendamenti votati dal Consiglio dei Delegati, Articolo 15 a maggioranza dei due terzi dei presenti, entre- Durata ranno in vigore quando siano stati approvati da due terzi degli Stati membri; ciascun Governo 1. La presente Convenzione resterà in vigore per dieci comunicherà per iscritto la sua approvazione al anni. Ciascuna delle Alte Parti Contraenti potrà Governo italiano, che la porterà a conoscenza denunciarla con preavviso di un anno, per mezzo degli altri Stati membri e del Presidente dell’Istituto. di notifica scritta al Governo della Repubblica Ita- liana che la porterà a conoscenza degli altri Paesi Articolo 13 membri e del Presidente dell’Istituto. Entrata in vigore 2. Allo scadere dei dieci anni, la presente Convenzio- ne si intenderà automaticamente rinnovata per un La presente Convenzione entrerà in vigore quindici altro periodo decennale, per tutti gli Stati che non giorni dopo il deposito delle ratifiche, presso il Gover- abbiano notificato la volontà di ritirarsi dall’Istituto no della Repubblica Italiana, da parte di almeno sei al Governo della Repubblica Italiana e, per suo delle Alte Parti Contraenti oltre l’Italia. tramite, alle Alte Parti Contraenti e al Presidente Per le Parti che effettueranno il deposito successiva- dell’Istituto, almeno sei mesi prima della scadenza mente, la Convenzione entrerà in vigore quindici gior- del termine. ni dopo il deposito stesso. Articolo 16 Articolo 14 Testi Relazione con altri Accordi I testi della presente Convenzione, nelle lingue italia- La presente Convenzione non limiterà i reciproci bene- na, spagnola, portoghese e francese, sono ugual- fici che discendono dagli Accordi stipulati dai Paesi mente autentici.

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IN FEDE DI CHE, i Plenipotenziari sottoscritti, avendo Per il Nicaragua: Alfonso ORTEGA depositato i Pieni Poteri, trovati in buona e debita Per il Panama: Alicia B. de GHITIS forma, sottoscrivono la presente Convenzione a nome Per il Paraguay: Silvio LOFRUSCIO dei rispettivi Governi. Per il Perù C. MIRO-QUESADA LAOS Per la Repubblica Dominicana: FATTO a Roma, il primo giugno mille novecento ses- Eduardo READ BARRERAS santasei, in unico esemplare che sarà depositato Per l’Uruguay: Julio PONS negli Archivi del Governo della Repubblica Italiana, Per il Venezuela: Antonio BRICEÑO LINARES che ne rimetterà copia certificata conforme a ciascu- no dei Governi degli altri Stati firmatari.

Per l’Argentina: Luis M. DEFFERRARI Per la Bolivia: E. KEMPFF Per il Brasile: F. D’ALAMO LOUSADA Per il Cile: Óscar PINOCHET Per la Colombia: Juan LOZANO y LOZANO Per il Costa Rica: Mario ECHANDI JIMENEZ Per Cuba: SUBIRANA Per l’Ecuador: Salvador LARA Per El Salvador: Roberto QUIROZ Per il Guatemala: R. AZURDIA PAIZ Per Haiti: J. DUVIGNEAUD Per l’Honduras: Eugenio MATUTE Per l’Italia: Amintore FANFANI Per il Messico: Rafael FUENTES

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Los GOBIERNOS de la REPÚBLICA ITALIANA y de Artículo 1 las REPÚBLICAS LATINOAMERICANAS de Miembros y finalidades del Instituto Argentina, Bolivia, Brasil, Chile, Colombia, Costa 1. Queda constituido en Roma el Instituto Ítalo-Latino Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haití, Americano, del cual son miembros Italia y los Países Honduras, México, Nicaragua, Panamá, Paraguay, latinoamericanos después de que hayan ratificado el Perú, República Dominicana, Uruguay y Venezuela, presente Convenio. 2. Las finalidades del Instituto son las siguientes: TENIENDO PRESENTE sus tradiciones e intereses a) desarrollar y coordinar la investigación y la comunes en el orden cultural, científico, económico, documentación relativas a los problemas, las técnico y social; realizaciones y perspectivas de los Países miem- bros en el orden cultural, científico, económico, COMPROBANDO la conveniencia de estimular y técnico y social; coordinar la contribución que sus Países pueden b) divulgar en los Países miembros los resulta- aportar al progreso común, salvaguardando la sobe- dos de estas investigaciones y la documenta- ranía de cada uno de ellos; ción relativa; c) individuar, a la luz de dichos resultados, las RECONOCIENDO el beneficio mutuo que obtendrí- posibilidades concretas de intercambio, de asis- an mediante la creación de una institución para pro- tencia recíproca y acción común o concertada mover su colaboración cultural, científica, económi- en los sectores cultural, científico, económico, ca, técnica y social; técnico y social, en cumplimiento de lo dispues- to en el párrafo 3 del artículo 5 del actual Convenio. HAN DECIDIDO fundar en Roma un Organismo internacional, denominado Instituto Ítalo-Latino Artículo 2 Americano, que cumpla tales propósitos y, con ese Actividades del Instituto fin, han resuelto lo siguiente: Para el cumplimiento de los fines indicados en el artí-

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culo anterior, el Instituto: pios auspicios, de estudios y documentos relativos a a) organizará, en su propia sede, un centro de estu- los temas mencionados en el artículo 1; dios y de documentación y una biblioteca especiali- d) favorecerá la celebración de reuniones y el inter- zada sobre la historia, las instituciones, los proble- cambio de datos, ideas y conocimientos entre artistas mas latinoamericanos y las relaciones ítalo-latino- y hombres de letras, de ciencia, de negocios, técni- americanas; cos y dirigentes sociales de los Países miembros; b) promoverá, con sus propios medios o en colabo- e) promoverá, según criterios oportunos de rotación ración con las administraciones competentes de los por temas y por Países: congresos, reuniones, simpo- Estados miembros, el intercambio de artistas, hom- sios, exposiciones y otras manifestaciones de carác- bres de letras, de ciencia, de negocios, técnicos, diri- ter cultural, científico, económico, técnico y social; gentes sociales y particularmente: f) llevará a cabo y promoverá cualquier otro tipo de I. invitará, dándoles eventualmente acogida en actividad o iniciativa adecuada a asegurar el cum- su propia sede, a las personas de dichas cate- plimiento de los fines indicados en el artículo 1. gorías que sean ciudadanos de Países miem- bros y que se propongan desarrollar activida- Artículo 3 des de estudio y de investigación; Organos II. suministrará asistencia a ciudadanos italia- Son órganos del Instituto: el Presidente; el Consejo nos o de otros Países miembros, que se dirijan de Delegados; el Comité Ejecutivo, compuesto por el con los mismos fines a Países de América Presidente del Instituto y los tres Vice Presidentes. Latina; III. asistirá moral y materialmente a los beca- Artículo 4 rios de los Países miembros que realicen estu- El Consejo de Delegados y el Presidente dios especializados en Italia, baio los auspicios 1. El Consejo de Delegados se compone de un del Instituto o en el marco de los normales inter- Delegado por cada País miembro. cambios culturales; 2. Cada Estado representado en el Consejo tiene c) atenderá a la publicación, directa o bajo sus pro- derecho a un voto.

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3. El Presidente del Instituto y los tres Vice Presidentes Artículo 5 son elegidos por el Consejo de Delegados entre sus Poderes del Consejo de Delegados miembros por dos años de duración. En caso de 1. El Consejo de Delegados es el órgano que dirige ausencia o de impedimento del Presidente, los tres el Instituto en sus actividades, conforme al presente Vice Presidentes le substituirán, según el orden alfa- Convenio y por medio de programas orgánicos y bético de los Países y cada uno por la duración de periódicos de trabajo, aptos a consentir a todos los ocho meses. Estados miembros la participación efectiva en la acti- 4. El Presidente del Instituto representa la Entidad; vidad del Instituto y en los beneficios que se preten- convoca y dirige las reuniones del Consejo de de alcanzar para lograr los fines indicados en el artí- Delegados y del Comité Ejecutivo. culo 1. 5. El Consejo de Delegados se reúne en sesión ordi- 2. El Consejo de Delegados adopta las siguientes naria por lo menos dos veces por año; se reúne en decisiones: sesión extraordinaria en los casos establecidos por a) elige el Presidente y los Vice Presidentes; su Reglamento y además por la iniciativa del b) nombra el Secretario; Presidente o a solicitud de un tercio de los miembros c) adopta su Reglamento; del Consejo mismo. d) da las instrucciones al Secretario acerca 6. Las deliberaciones del Consejo de Delegados son del cumplimiento de las finalidades del válidas cuando esté presente la mitad más uno de sus Instituto, de los programas de actividades y miembros. de la gestión del capital social; e) aprueba los presupuestos; Las deliberaciones sobre asuntos de sustancia, pues- f) aprueba los informes semestrales del tas al orden del día cuanto menos con previo aviso Secretario sobre las actividades del Instituto; de un mes, se deciden por mayoría de las dos terce- g) fija los criterios estadísticos para las contri- ras partes de los presentes. Las deliberaciones sobre buciones de los Estados miembros conforme asuntos de trámite se deciden por mayoría simple; en al párrafo 1 a) del artículo 9; caso de paridad prevalece el voto del Presidente. h) autoriza al Presidente a aceptar legados,

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donaciones y subvenciones; años y puede ser confirmado por otro período. i) adopta cualquier otra decisión en las mate- Sobre esta materia el Consejo de Delegados decide rias mencionadas en el presente Convenio. por mayoría de dos tercios. 3. El Consejo de Delegados formula proposiciones, 3. A propuesta del Secretario, el Consejo de Delega- votos y recomendaciones dirigidas a los Gobiernos dos nombra, por un período de dos años, tres Vice de los Estados miembros, mediante los trámites diplo- Secretarios de nacionalidades distintas entre sí y de máticos apropiados, sobre cualquier tema relativo a la del Secretario, con la tarea de asistir a este último las finalidades y actividades del Instituto, en relación en el cumplimiento de sus funciones. a los artículos 1 y 2 del presente Convenio, y parti- 4. El personal de jerarquía necesario para el funcio- cularmente respecto de las posibilidades de inter- namiento del Instituto será seleccionado teniendo en cambio, asistencia recíproca o acción concertada o cuenta en primer lugar la capacidad y, siempre que común, según los términos del párrafo 2 c) del artí- sea posible, una distribución equitativa entre los culo 1. Estados miembros.

Artículo 6 Artículo 8 El Comité Ejecutivo Funciones del Secretario El Comité Ejecutivo, integrado según lo dispuesto en 1. El Secretario, jefe del Secretariado y responsable el artículo 3, delibera sobre los temas que le compe- de su funcionamiento y acción, asesora y coordina la ten según el Reglamento del Consejo de Delegados. actividad del Instituto, bajo la dirección del Presidente y conforme al presente Convenio, según Artículo 7 las decisiones y proposiciones del Consejo de Dele- El Secretariado gados y las normas del Reglamento; desempeña las 1. El Secretariado está compuesto por el Secretario demás funciones que el Presidente, el Consejo de y tres Vice Secretarios. Delegados y el Comité Ejecutivo le encomienden. 2. El Secretario es nombrado por el Conselo de 2. El Secretario participa, sin derecho a voto, a las Delegados, ocupa el cargo por un período de tres reuniones del Consejo de Delegados y del Comité

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Ejecutivo y somete informes semestrales sobre las Artículo 10 actividades del Instituto al Consejo de Delegados. Sede 1. La sede del Instituto es en Roma. 2. El Gobierno de la República Italiana pondrá gra- tuitamente a disposición del Instituto los locales nece- Artículo 9 sarios para su funcionamiento, es decir: oficinas, Ingresos del Instituto salas de recepción, biblioteca, salones de conferen- 1. El Instituto es financiado: cias, de exposiciones, alojamientos, y tendrá a su a) por la cuota anual obligatoria de los cargo su conservación. Estados miembros, en la proporción, para 3. El Gobierno de la República Italiana pondrá a dis- cada Estado, de una lira italiana por cada posición del Instituto los empleados subalternos y de cinco habitantes; servicio hasta un máximo de veinte personas. b) por una cuota especial anual entregada por 4. Las Altas Partes Contratantes podrán contribuir a Italia, la cual consistirá por cada uno de los la ampliación del fondo de libros y documentos de la dos primeros años, 1967 y 1968, en 250 millo- biblioteca del Instituto y al embellecimiento de la nes de Liras italianas; sede con muebles y obras de arte. c) por las donaciones, legados o subvenciones aceptados por el Presidente del Instituto, pre- Artículo 11 via autorización del Consejo de Delegados. Personería jurídica 2. El pago de las contribuciones por parte de cada El Instituto tendrá personería juridica. Estado será efectuado dentro del primer trimestre del año al que se refiere la cuota. Artículo 12 3. El Estado miembro que sea remiso por dos años Enmiendas consecutivos en el pago de sus contribuciones anua- 1. Las propuestas de enmiendas al presente Conve- les pierde el derecho al voto en el Consejo de nio serán comunicadas al Presidente y por éste, Delegados. mediante los trámites diplomáticos apropiados, a los

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Estados miembros, cuatro meses antes de la sesión procos que se deriven de los Acuerdos estipulados del Consejo de Delegados en cuya orden del dia por los Países miembros entre sí o con otros Países. deberán ser inscritas. 2. Las enmiendas votadas por el Consejo de Delega- Artículo 15 dos, por una mayoría de las dos terceras partes de Duración los presentes, entrarán en vigor cuando sean apro- 1. El presente Convenio permanecerá en vigor badas por los dos tercios de los Estados miembros. durante diez años. Cada una de las Altas Partes Cada Gobierno comunicará por escrito su aproba- Contratantes podrá denunciar el mismo con previo ción al Gobierno de la República Italiana, que la aviso de un año, por medio de notificación escrita al pondrá en conocimiento de los demás Estados miem- Gobierno de la República Italiana, que la pondrá en bros y del Presidente del Instituto. conocimiento de los demás Estados miembros y del Presidente del Instituto. Transcurridos los diez años, Artículo 13 este Convenio quedará automáticamente renovado Entrada en vigor por otro período de diez años, para todos los El presente Convenio entrará en vigor quince días Estados que no hayan notificado su voluntad de reti- después del depósito de las ratificaciones ante el rarse del Instituto al Gobierno de la República Gobierno de la República Italiana por parte de al Italiana y, por su conducto, a las Altas Partes menos seis de las Altas Partes Contratantes, además Contratantes y al Presidente del Instituto, por lo de Italia. menos seis meses antes del vencimiento del plazo. Para las Partes que efectuarán el depósito posterior- mente, el Convenio entrará en vigor quince días des- pués de dicho depósito. Artículo 16 Textos Artículo 14 Los textos del presente Convenio, en idioma español, Relaciones con otros Acuerdos portugués, francés e italiano, son igualmente auténti- El presente Convenio no limitará los beneficios recí- cos.

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EN FE DE LO CUAL, los infrascritos Plenipotenciarios, Por México: Rafael FUENTES habiendo depositado sus Plenos Poderes, encontra- Por Nícaragua: Alfonso ORTEGA dos en buena y debida forma, suscriben el presente Por Panamá: Alicia B. de GHITIS Convenio en nombre de sus respectivos Gobiernos. Por el Paraguay: Silvio LOFRUSCIO Por el Perú C. MIRO-QUESADA LAOS HECHO en Roma, el primer día del mes de Junio de Por la República Dominicana: mil novecientos sesenta y seis, en único ejemplar que Eduardo READ BARRERAS será depositado en los Archivos del Gobierno de la Por el Uruguay: Julio PONS República Italiana, la cual remitirá una copia certifi- Por Venezuela: Antonio BRICEÑO LINARES cada a cada uno de los Gobiernos de los demás Estados signatarios.

Por la Argentina: Luis M. DEFFERRARI Por Bolivia: E. KEMPFF Por el Brasil: F. D’ALAMO LOUSADA Por Chile: Óscar PINOCHET Por Colombia: Juan LOZANO y LOZANO Por Costa Rica: Mario ECHANDI JIMENEZ Por Cuba: SUBIRANA Por Ecuador: Salvador LARA Por El Salvador: Roberto QUIROZ Por Guatemala: R. AZURDIA PAIZ Por Haití: J. DUVIGNEAUD Por Honduras: Eugenio MATUTE Por Italia: Amintore FANFANI

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DATA DEL DEPOSITO degli STRUMENTI DI RATIFICA dei Paesi membri dell’Istituto Italo-Latino Americano e DATA DELL’ENTRATA IN VIGORE della CONVENZIONE per ogni stato a norma dell’articolo 13

Stato Deposito strumento Entrata in vigore

BOLIVIA 13 Agosto 1966 11 Dicembre 1966 BRASILE 10 Settembre 1966 11 Dicembre 1966 ITALIA 12 Ottobre 1966 11 Dicembre 1966 ECUADOR 16 Novembre 1966 11 Dicembre 1966 PARAGUAY 17 Novembre 1966 11 Dicembre 1966 REP. DOMINICANA 26 Novembre 1966 11 Dicembre 1966 COSTA RICA 28 Novembre 1966 11 Dicembre 1966 PERÙ 29 Novembre 1966 14 Dicembre 1966 EL SALVADOR 15 Dicembre 1966 20 Dicembre 1966 CILE 15 Dicembre 1966 20 Dicembre 1966 HONDURAS 19 Dicembre 1966 24 Dicembre 1966 VENEZUELA 16 Dicembre 1966 31 Dicembre 1966 MESSICO 19 Dicembre 1966 13 Gennaio 1967 URUGUAY 10 Gennaio1967 25 Gennaio 1967 GUATEMALA 12 Gennaio1967 27 Gennaio 1967 CUBA 12 Gennaio1967 17 Marzo 1967 ARGENTINA 19 Marzo 1967 24 Marzo 1967 PANAMA 23 Maggio 1967 17 Giugno 1967 NICARAGUA 29 Maggio 1967 13 Giugno 1967 COLOMBIA 31 Maggio 1967 15 Giugno 1967 HAITI 25 Febbraio 1969 12 Marzo 1969

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Organi e Struttura

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PRESIDENTE RODNEY ALEJANDRO LÓPEZ CLEMENTE Ambasciatore JOSÉ ROBERTO ANDINO SALAZAR Ambasciatore Delegato di Cuba (El Salvador) EMILIO IZQUIERDO MIÑO Ambasciatore Delegato dell’Ecuador

VICEPRESIDENTI JOSÉ ROBERTO ANDINO SALAZAR Ambasciatore Delegato di El Salvador YVON SIMEON Ambasciatore (Haiti) FRANCISCO EDUARDO BONIFAZ RODRÍGUEZ Ambasciatore DONATO DI SANTO Sottosegretario agli Affari Esteri Delegato del Guatemala (Italia) YVON SIMEON Ambasciatore JORGE FIGUEREDO FRATTA Ambasciatore (Paraguay) Delegato di Haiti

ROBERTO OCHOA MADRID Ambasciatore Delegato di Honduras CONSIGLIO DEI DELEGATI DONATO DI SANTO Sottosegretario agli Affari Esteri VICTORIO MARÍA JOSÉ TACCETTI Ambasciatore Delegato di Argentina Delegato d’Italia

AFAEL OVAR Y DE ERESA MARÍA ISABEL CADIMA PAZ Incaricato d’Affari R T T Ambasciatore Delegato di Bolivia Delegato del Messico

ADHEMAR GABRIEL BAHADIAN Ambasciatore PIERO COEN MONTEALEGRE Ambasciatore Delegato del Brasile Delegato del Nicaragua

GABRIEL VALDÉS Ambasciatore EUDORO JAÉN ESQUIVEL Ambasciatore Delegato del Cile Delegato del Panama

SABAS PRETELT DE LA VEGA Ambasciatore JORGE FIGUEREDO FRATTA Ambasciatore Delegato di Colombia Delegato del Paraguay

MANUEL HERNÁNDEZ GUTIÉRREZ Ambasciatore ROBERTO SEMINARIO Incaricato d’Affari Delegato del Costa Rica Delegato del Perù

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ANA SILVIA REYNOSO DE ABUD Ambasciatore VÍCTOR ALFONSO MALDONADO MOROLEÓN (Messico) Delegato della Repubblica Dominicana Segretario Tecnico-Scientifico

RAMÓN CARLOS ABÍN DE MARÍA Ambasciatore EUGENIA CIVARDI FEDELI Delegato dell’Uruguay Capo Servizio Cooperazione allo Sviluppo

ADRIANA GOTTBERG DE CHAVES Incaricato d’Affari a.i. RICCARDO CAMPA Delegato della Repubblica Bolivariana Direttore Centro Studi, Documentazione e del Venezuela Biblioteca

SEGRETARIO GENERALE TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PAOLO BRUNI Ambasciatore (Italia) UMBERTO LEANZA FRANCESCO MEZZALAMA MÓNICA LIS RESTAINO STRUTTURA EDUARDO ROZO ACUÑA ERSILIAGRAZIA SPATAFORA SIMONETTA CAVALIERI NANNERINI UGUSTO INAGRA Direttore Generale A S Segretario

IRMA ARESTIZÁBAL (Argentina) Segretario Culturale CONSULENTE GIURIDICO ALESSANDRA PININI D’OLIVA BONANNI Coordinatore Segreteria Culturale PIETRO ROMANO ORLANDO

GUSTAVO ARTETA VILLAVICENCIO (Ecuador) Segretario Socio-Economico COLLEGIO DEI SINDACI GIANCARLO COLATEI Presidente GIANFRANCA FIRMANI GIUSEPPE GRAZZINI Coordinatore Segreteria Socio-Economica GIUSEPPE LUCA BOLOGNESE

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Aree di attività

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Nei suoi quarant’anni di attività, l’IILA ha opera- Paesi latino americani, con particolare riferimento to al servizio della collaborazione fra l’Italia e alle esigenze delle piccole e medie imprese (PMI). l’America Latina. A tal fine: A tal fine organizza: a) Fori-paese a cui partecipa- – contribuisce all’approfondimento dei temi di mag- no rappresentanti del settore pubblico, imprendito- gior interesse ed attualità nel contesto delle rela- ri, accademici e specialisti: b) Incontri internaziona- zioni dell’America Latina con l’Italia e con l’Unione li come quello realizzato a Trieste nel 2004 alla Europea; vigilia dell’ingresso di dieci nuovi membri nell’Unio- – realizza numerosi progetti, sostenuti dal Ministero ne Europea, con l’obiettivo di promuovere una ri- degli Affari Esteri, nel settore della cooperazione flessione sul significato politico, economico e cultu- allo sviluppo che interessano i Paesi membri; rale di tale evento per i Paesi dell’America Latina; – attua iniziative volte alla promozione e intensifica- – costituisce un’importante fonte d’informazione sul- zione della collaborazione economica, sociale, l’America Latina grazie al Centro Studi e Documen- scientifica, tecnologica e culturale fra l’Italia e tazione e al rilevante patrimonio librario della Bi- l’America Latina; blioteca; – organizza manifestazioni e svolge attività che illu- – promuove la formazione di alto livello dei giovani strano e promuovono la conoscenza della realtà funzionari diplomatici latino americani mediante dell’America Latina. In tal senso, oltre al contributo corsi di specializzazione in affari europei ed inter- offerto per la realizzazione delle due Conferenze nazionali realizzati in collaborazione con prestigio- Italia-America Latina svoltesi a Milano nel 2003 e si atenei e centri di formazione (Università degli Stu- nel 2005, sta organizzando, in collaborazione con di di Trieste, Università degli Studi di Bari, Centro il Ministero degli Affari Esteri e con altri Enti, la III Internazionale di Formazione dell’OIL di Torino). Conferenza Nazionale Italia – America Latina, che si terrà a Roma nel mese di ottobre 2007. La Con- Nello svolgimento di queste attività l’IILA colla- ferenza sarà preceduta da una serie di incontri pre- bora con organismi intergovernativi, istituzioni ed enti paratori che avranno luogo in diverse città italiane; specializzati che si occupano dell’America Latina: – stimola iniziative di collaborazione fra l’Italia e i Commissione Europea, Unesco, Banca Interamerica-

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na di Sviluppo, Organizzazione degli Stati America- ni, Associazione Latinoamericana di Integrazione, Unione Latina, Sistema Economico Latinoamericano, Segreteria Generale Iberoamericana etc.

CULTURALE

L’IILA ha imperniato la propria attività culturale sulla valorizzazione e la diffusione della cultura lati- noamericana. In quest’ottica sono state poste in atto numerose iniziative, in collaborazione con l’Unione Latina, la Casa de América di Madrid, la Fondazione Casa America di Genova, la Casa dell’Architettura, università italiane e latino americane.

Mostre Sono state presentate panoramiche sugli orizzon- ti dell’arte contemporanea, mantenendo vivi i codici espressivi tradizionali. Le numerose mostre realizzate negli spazi espositivi dell’IILA hanno ripercorso le tappe dello sviluppo dell’arte latino americana: dal- l’età precolombiana al barocco fino alle avanguardie contemporanee e alla videoarte, con un’attenzione particolare al legame artistico-culturale fra l’Italia e l’America Latina.

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In occasione del 40° anniversario della sua fon- dazione l’IILA ha voluto rendere omaggio al suo Fondatore, il senatore Amintore Fanfani, iniziando le celebrazioni con un’esposizione dedicata alla sua opera antologica promossa dall’Associazione Sem- pre Insieme per la Pace per diffondere un aspetto poco conosciuto, ma non per questo marginale, del talento di questa grande personalità. Fin dal 1972, l’IILA non ha mancato l’appunta- mento con la Biennale di Venezia, di arte e di archi- tettura. Il Padiglione dell’IILA si è rivelato una finestra aperta sul mondo per promuovere l’espressione arti- stica e architettonica dell’America Latina, soprattutto per quei paesi che, non possedendo un proprio padi- glione, non avrebbero la possibilità di partecipare a questa prestigiosa manifestazione.

Incontri, Conferenze, Seminari (letteratura, storia, antropologia, archeologia, arte, archi- tettura, fotografia) Nel corso degli anni l’IILA si è impegnato per mo- strare al pubblico italiano una panoramica trasversa- le dell’universo culturale latino americano dall’epoca precolombiana ai giorni nostri. Le iniziative svolte hanno spaziato dalla letteratu- ra alla storia, dall’antropologia alla storia dell’arte,

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dall’architettura alla fotografia, dal cinema agli incon- tri con gli scrittori. Le manifestazioni dedicate alla letteratura latino americana hanno riguardato l’opera individuale di scrittori noti e meno noti. Grazie alla collaborazione di un gran numero di autori, esperti, ricercatori, pro- fessori universitari, editori, l’IILA ha organizzato gior- nate di studio dedicate alla produzione letteraria di alcuni Paesi latino americani, a correnti poetiche, alle influenze della letteratura sulla società, agli aspetti let- terari legati alla traduzione.

Cinema L’IILA ha dato adeguato spazio alla proiezione di opere latino americane nell’intento di offrire un’oc-

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casione di confronto. Attraverso la realizzazione di Oltre alle attività svolte nella propria sede, l’IILA col- rassegne e monografie dedicate a paesi, registi affer- labora, nei diversi ambiti della promozione culturale, mati, avanguardie, documentari sulla storia e sulla na- con associazioni e istituzioni per la realizzazione di tura, è stata offerta al pubblico la possibilità di ap- importanti iniziative (festival, esposizioni, concerti, prezzare la produzione cinematografica latinoameri- convegni, spettacoli teatrali) volte a sensibilizzare e a cana anche al di fuori degli abituali circuiti di distribu- mentenere vivo l’interesse per il panorama culturale zione. dell’America Latina. L’IILA ha collaborato fin dalla sua nascita con isti- tuzioni e manifestazioni, come il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, la Casa del Cinema di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, organizza- trice di Cinema – Festa Internazionale di Roma, che contribuiscono a rafforzare i rapporti tra l’Italia e l’America Latina in questo ambito.

Musica In campo musicale l’IILA si è attivato per diffon- dere le realtà musicali latinoamericane e italiane. In una serie di concerti e rassegne sono stati presentati numerosi solisti e gruppi musicali, spaziando dalla musica classica a quella popolare e folklorica. Si sono svolti incontri con interpreti di fama internazionale ed è stato prodotto materiale audio, come per esempio la riedizione in formato digitale del LP realizzato in occasione del concerto tenuto all’IILA nel 1974 dal- l’allora semisconosciuto Astor Piazzolla.

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ECONOMICO-SOCIALE Paese degli Stati latino americani (Cile, Colombia) con il coinvolgimento dei Governi, dei Parlamenti, Fin dalla sua fondazione l’IILA si è adoperato per delle Regioni e del mondo imprenditoriale, scientifi- rafforzare le relazioni tra l’Italia, l’Europa e i Paesi co e accademico. latino americani nel settore economico e sociale. Tenuto conto delle nuove sfide del XXI secolo, Particolare attenzione è stata rivolta alla promo- è stato promosso in diversi Paesi latino americani zione degli investimenti e della collaborazione tra PMI (Argentina, Brasile, Ecuador, Perù) un proficuo con- italiane e latino americane con positive ricadute per i fronto fra opinionisti italiani e latino americani sui sistemi economici dei Paesi interessati. grandi temi della globalizzazione, integrazione Sono stati organizzati numerosi incontri operativi regionale e subregionale, sviluppo, coesione socia- tra il mondo produttivo italiano e latino americano. le, fenomeni migratori. È stata data assistenza a missioni economiche ed Anche la questione indigena è stata oggetto di imprenditoriali nei due sensi. Sono state elaborate e studio e ricerca mediante la realizzazione di semi- diffuse in Italia e in America Latina pubblicazioni spe- nari multidisciplinari di confronto tra esperti italiani cializzate rivolte ai diversi settori produttivi. ed esperti dei Paesi latino americani delle subregio- Negli ultimi anni è stato sperimentato con ni (Comunità Andina, Mercosud, e nel prossimo successo il confronto tra il Sistema Italia e i Sistemi futuro Centro America, Messico e Caraibi).

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In occasione della costituzione del Comitato Na- promuovere il confronto tra amministratori locali inte- zionale Italiano, incaricato di preparare e coordina- ressati ad internazionalizzare l’economia dei rispetti- re le iniziative dell’Anno Internazionale del vi territori (Emilia Romagna – Paesi dell’Istmo Cen- Microcredito proclamato dalle Nazioni Unite, l’IILA: troamericano; Provincia Autonoma di Trento – Stato a) è stato chiamato a far parte del Comitato in di Santa Caterina del Brasile; Emilia Romagna – Co- rappresentanza delle organizzazioni internazionali; muni del Cono Sud). b) ha partecipato ai gruppi di lavoro “riflessio- Di notevole rilievo è risultata altresì la collabo- ni sul microcredito” e “iniziative”; razione con la Commissione Europea attraverso la c) ha firmato accordi di collaborazione con realizzazione di progetti specifici quali l’identifica- alcune istituzioni specializzate e realizzato una ricer- zione nei 6 paesi dell’Istmo Centroamericano degli ca che consenta di definire l’architettura finanziaria Eurocentri di Cooperazione Imprenditoriale previsti ottimale per le iniziative di microcredito attivabili. dal Programma AL-Invest nonché lo studio “Analisi Assai efficace è risultata la collaborazione con comparata delle legislazioni e delle azioni contro il le Regioni italiane e gli altri Enti locali italiani e latino riciclaggio di danaro proveniente da attività illecite americani. Da segnalare in particolare il progetto in cinque Paesi dell’America Latina” in collaborazio- “Apprendere dall’esperienza: interscambio tra le am- ne con l’Università di Roma Tor Vergata e le istitu- ministrazioni locali italiane e latinoamericane” per zioni accademiche dei Paesi interessati.

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TECNICO-SCIENTIFICA l’invio di esperti italiani presso le università e centri la- tino americani per svolgere attività di ricerca e di do- La programmazione delle attività scientifiche e cenza per periodi di uno/due anni. tecnologiche si è adeguata alle priorità che nel corso Sono stati organizzati corsi di studio e aggior- del tempo apparivano appropriate alle esigenze lati- namento in: geotermia (Università di Pisa); cristallo- noamericane. Sono stati promossi seminari, congres- grafia (Centro di Eccellenza E. Majorana di Erice); si, simposi ed altre manifestazioni di carattere scienti- risorse idriche (Politecnico di Milano). fico e tecnologico, secondo criteri opportuni di rota- Sono state concesse borse di studio per corsi di zione per tema e per paese. specializzazione in università italiane per laureati lati- L’attenzione è stata in particolare focalizzata sui no americani. seguenti temi: Geologia Ambiente Prevenzione e mitigazione dei rischi naturali; ri- L’idrogeno come fonte energetica alternativa ai schi geologici nella regione andina; utilizzo dell’e- combustibili tradizionali; il fenomeno del Niño e i nergia geotermica in America Latina. suoi effetti sulla meteorologia mondiale; oceanogra- fia e azioni preventive contro le catastrofi naturali; Scienze mediche politiche di formazione in scienze del mare; cambio L’alimentazione ed il problema proteico in Ame- climatico ed azioni per prevenirlo; recupero dell’ha- rica Latina; congressi annuali di Etnomedicina in col- bitat in America Latina; programmi di partnership laborazione con la SILAE (Società Italo Latinoameri- per lo sviluppo dei servizi pubblici; valorizzazione cana di Etnomedicina) per la ricerca e l’aggiorna- dell’ambiente; gestione delle risorse idriche; risorse mento sulle piante medicinali dell’America Latina. naturali non rinnovabili dell’America Latina. Urbanistica Formazione delle risorse umane Pianificazione di aree urbane in Centro America; Programmi di collaborazione accademica per habitat in America Latina.

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Spazio Meteorologia spaziale, un nuovo tema di ricer- ca per la cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia ed i Paesi dell’America Latina; cooperazione spaziale italo-argentina.

Scienze esatte Calcolo matematico precolombiano.

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Con l’appoggio del Ministero degli Affari Esteri italiano (MAE), l’IILA dà vita a programmi risponden- ti alle priorità delineate nei piani di sviluppo dei suoi Paesi membri in settori d’eccellenza per l’Italia. L’esperienza e il successo ottenuti dai progetti “pilota” hanno consentito di aumentare nel corso de- gli anni i settori d’intervento e di realizzare program- mi sempre più ampi: a) su scala regionale come i corsi di specializzazione riservati a giovani ingegneri latino americani su temi di idrogeologia o borse di studio in istituti di ricerca e/o università italiane nei settori agro- alimentare, veterinario e sanitario; b) su scala subre- gionale, come la “Rete Regionale Andina di Sericol- tura, RRAS” o i progetti di conservazione, valorizza-

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1. Corso di Restauro della Ceramica Archeologica, São Miguel das Missões. Rio Grande do Sul – Brasile, 2005. 2. Corso di formazione su Conservazione e restauro di terracotta precolombiana e ceramica invetriata, Cuenca, Ecuador.

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zione e tutela del patrimonio culturale riservati soprat- conoscenze e tecnologie grazie ad iniziative a livello tutto ai Paesi del Mercosud. In tal modo, attraverso regionale, per la tutela del patrimonio culturale, la l’IILA, è stata garantita negli anni la presenza della conservazione, gestione e valorizzazione dei beni, cooperazione italiana in tutti i Paesi membri. l’organizzazione museale, la catalogazione e re- stauro, le scuole/cantiere, forum e workshop sulla Le attività di cooperazione si sono concentrate rivitalizzazione urbana dei centri storici. nelle seguenti aree di intervento: Supporto all’organizzazione delle imprese: par- Artigianato e recupero degli antichi mestieri: ticolare attenzione è stata dedicata alle Piccole e Me- attività di formazione di risorse umane prevalente- die Imprese (PMI) attraverso iniziative di formazione mente nel settore delle piccole imprese artigianali aventi l’obiettivo di: a) rafforzare le capacità di pro- attraverso corsi teorico-pratici nei quali sia prevalente grammazione, gestione e commercializzazione; b) l’aspetto tecnico, organizzativo e gestionale. Per migliorare le opportunità di crescita e di rafforza- mezzo di tali corsi si intende coniugare il recupero mento delle piccole imprese artigiane, contadine e della cultura e delle tradizioni locali con le esigenze imprenditoriali; c) garantire la sopravvivenza delle qualitative e le nuove tendenze del mercato interna- imprese nel tessuto economico locale; d) creare zionale. nuove opportunità di lavoro. Valorizzazione e tutela del patrimonio come ri- Programmi di collaborazione accademica e sorsa di sviluppo: essendo stato riconosciuto a livello borse di studio: attraverso la promozione di accordi internazionale il primato dell’esperienza italiana nel- tra università italiane e latino americane su tematiche la gestione del suo imponente patrimonio, il Governo specifiche. italiano, attraverso la Direzione Generale per la Coo- Per le borse di studio l’IILA sviluppa permanen- perazione allo Sviluppo del MAE, ha sottoscritto nel temente un programma destinato a tutti i Paesi mem- settembre del 2000 con l’IILA un Accordo per la co- bri per realizzare – in università o istituti di ricerca ita- stituzione di un Trust Fund ad hoc per la promozione liani – “stages” post-universitari di ricerca e/o spe- dei rapporti in questo campo tra l’Italia e i Paesi lati- cializzazione nei settori considerati prioritari dalla no americani. Questo ha permesso il trasferimento di cooperazione italiana e dai Paesi di provenienza

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CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE. BIBLIOTECA

Presso l’IILA si è costituito il Centro Studi e Docu- mentazione e si è realizzata la Biblioteca specializza- ta nel settore delle relazioni fra l’Italia e l’emisfero lati- no americano.

Il Centro Studi e Documentazione è impegnato nella delineazione dei fenomeni culturali che interagi- 3. Progetto “Creazione di una Rete Regionale Andina di Sericoltura (RRAS)”, scono nell’area latino americana e fra questa e l’Italia Paesi andini. nella sua rifrazione europea. Alle testimonianze, che negli ultimi cinque secoli contraddistinguono la dinami- ca istituzionale dell’emisfero americano, fanno riscon- tro le vicende europee interagenti e fra loro integran- (agro-alimentare, ambiente, patrimonio culturale, ti i vari settori disciplinari. Il consolidato rapporto esi- sanità). stente fra le due sponde dell’Atlantico consente di evi- denziare documentariamente il percorso dei contribu- In ogni progetto di formazione l’IILA prevede – ti conoscitivi che, complementandosi, configurano una ove possibile e in collaborazione con le istituzioni linea di tendenza alla quale far riferimento nelle acci- partners italiane – l’assegnazione di borse per stages dentate vicende della storia moderna e contempora- in Italia ai migliori partecipanti di ogni corso. Nei pro- nea. Le pubblicazioni curate dal Centro Studi e Docu- getti di cooperazione che realizza in America Latina, mentazione rispondono alle esigenze dell’aggiorna- l’IILA favorisce attività di tutoraggio da parte di mento metodologico e concettuale, nell’intento di assi- esperti italiani e l’inserimento nel mondo produttivo di curare un corredo argomentativo alle istituzioni ope- giovani latino americani formati in Italia o sul posto. ranti nello scenario internazionale.

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La Biblioteca, dotata di un patrimonio librario di giornare il suo potenziale cognitivo con l’acquisto del- oltre 90 mila volumi, è collegata con le biblioteche le novità librarie, dispone di un corpus antiquario di te- specializzate del settore a livello nazionale e interna- sti antichi e di edizioni particolarmente significative, zionale. Essa è sede dell’elaborazione di tesi di laurea sia sotto il profilo iconografico, sia sotto il profilo con- o di ricerca specialistica da parte degli studiosi che, tenutistico. preventivamente all’utilizzo dei testi, possono accede- L’Emeroteca è un essenziale compendio delle rivi- re al catalogo on-line e predisporre uno schema di ste letterarie, giuridiche, economiche e scientifiche, programma operativo, realizzabile anche mediante il pubblicate dai centri di ricerca universitari e dalle prestito interbibliotecario. La Biblioteca, oltre ad ag- Organizzazioni Internazionali.

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Visite

di Capi di Stato, Vice Presidenti della Repubblica, Ministri degli Esteri ed altre Autorità 1967 – 2006

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PRESIDENTI della REPUBBLICA

1 giugno 1967 4 febbraio 1983 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della Repubblica Italiana,

3 agosto 1971 1 ottobre 1985 Presidente della Repubblica di Panama, Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay, DEMETRIO B. LAKAS JULIO MARÍA SANGUINETTI

12 luglio 1973 10 giugno 1986 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente Supplente della Repubblica Italiana, AMINTORE FANFANI

9 febbraio 1974 23 giugno 1986 Presidente degli Stati Uniti Messicani, Presidente della Repubblica Italiana, LUIS ECHEVERRÍA

14 novembre 1975 17 ottobre 1986 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della Repubblica del Guatemala, GIOVANNI LEONE VINICIO CERESO ARÉVALO

26 ottobre 1980 29 maggio 1987 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della Repubblica del Costa Rica, SANDRO PERTINI ÓSCAR ARIAS SÁNCHEZ

6 marzo 1981 22 ottobre 1987 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della Repubblica di El Salvador, SANDRO PERTINI JOSÉ NAPOLEÓN DUARTE

11 giugno 1981 11 dicembre 1987 Presidente della Repubblica del Venezuela, Presidente della Repubblica Argentina, LUIS HERRERA CAMPINS RAÚL ALFONSÍN

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30 gennaio 1988 12 dicembre 1991 Presidente della Repubblica del Nicaragua, Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, DANIEL ORTEGA SAAVEDRA FERNANDO COLLOR DE MELLO

18 giugno 1988 7 ottobre 1992 Presidente della Repubblica del Venezuela, Presidente della Repubblica Argentina, JAIME LUSINCHI CARLOS SAÚL MENEM

27 aprile 1990 12 ottobre 1992 Presidente della Repubblica di Bolivia, Presidente della Repubblica Italiana, JAIME PAZ ZAMORA

4 giugno 1990 22 febbraio 1995 Presidente della Repubblica del Venezuela, Presidente della Repubblica del Paraguay, CARLOS ANDRÉS PÉREZ JUAN CARLOS WASMOSY

22 marzo 1991 8 maggio 1995 Presidente della Repubblica di Honduras, Presidente della Repubblica del Guatemala, RAFAEL LEONARDO CALLEJAS RAMIRO DE LEÓN CARPIO

19 aprile 1991 8 maggio 1995 Presidente della Repubblica del Cile, Presidente della Repubblica del Venezuela, PATRICIO AYLWIN AZÓCAR RAFAEL CALDERA

6 ottobre 1991 16 novembre 2005 Presidente della Repubblica del Nicaragua, Presidente della Repubblica di Honduras, VIOLETA CHAMORRO CARLOS ROBERTO REINA IDIAQUEZ

25 ottobre 1991 11 aprile 1996 Presidente della Repubblica del Perù, Presidente della Repubblica di Panama, ALBERTO FUJIMORI ERNESTO PÉREZ BALLADARES

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28 maggio 1996 4 dicembre 2002 Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay, Presidente della Repubblica del Perù, JULIO MARÍA SANGUINETTI ALEJANDRO TOLEDO

28 maggio 1996 15 ottobre 2003 Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay, OSCAR LUIGI SCALFARO JORGE BALLE

18 novembre 1996 11 febbraio 2004 Presidente della Repubblica di Haiti, Presidente della Repubblica di Colombia, RENÉ PREVAL ÁLVARO URIBE VÉLEZ

27 giugno 2000 5 aprile 2004 Presidente della Repubblica di Bolivia, Presidente della Repubblica del Costa Rica, HUGO BANZER ABEL PACHECO DE LA ESPRIELLA

11 settembre 2000 18 ottobre 2004 Presidente della Repubblica di Panama, Presidente della Repubblica del Paraguay, MIREYA MOSCOSO NICANOR DUARTE FRUTOS

13 ottobre 2000 19 ottobre 2005 Presidente della Repubblica dell’Ecuador, Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay, GUSTAVO NOBOA BEJARANO TABARÉ VÁZQUEZ

12 aprile 2002 15 giugno 2006 Presidente della Repubblica del Nicaragua, Presidente della Repubblica del Costa Rica, ENRIQUE BOLAÑOS GEYER ÓSCAR ARIAS SÁNCHEZ

15 aprile 2002 Presidente della Repubblica del Costa Rica, MIGUEL ÁNGEL RODRÍGUEZ

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VICE PRESIDENTI della REPUBBLICA, MINISTRI degli AFFARI ESTERI ed ALTRE AUTORITÀ

5 aprile 1968 24 ottobre 1983 Vice Presidente del Costa Rica, Vice Presidente del Costa Rica, VIRGILIO CALVO SÁNCHEZ ALBERTO FAIT

6 marzo 1969 13 febbraio 1984 Vice Presidente dell’Uruguay, Ministro degli Affari Esteri dell’Ecuador, ALBERTO ABDALA LUIS VALENCIA RODRÍGUEZ

8 marzo 1969 7 maggio 1985 Vice Presidente dell’Ecuador, Ministro degli Affari Esteri dell’Uruguay, JORGE ZAVALA DE BAQUERIZO ENRIQUE IGLESIAS

12 maggio 1969 25 novembre 1985 Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri di Americani (OSA), GALO PLAZA El Salvador, RODOLFO CASTILLO CLARAMONT

3 luglio 1970 I semestre 1986 Vice Presidente del Nicaragua, Vice Presidente della Bolivia e Presidente del ALFONSO CALLEJAS DESHON Parlamento Andino, JULIO GARRET AILLÓN

18 giugno 1974 5 febbraio 1987 Vice Presidente di Argentina, Ministro degli Affari Esteri del Costa Rica, MARÍA ESTELA MARTÍNEZ DE PERÓN RODRIGO MADRIGAL NIETO

24 aprile 1978 14 maggio 1987 Vice Presidente del Guatemala, Ministro degli Affari Esteri di El Salvador, FANCISCO VILLAGRÁN KRAMER RICARDO ACEVEDO PERALTA

29 giugno 1978 9 luglio 1992 Ministro degli Affari Esteri del Perù, Presidente del Senato della Repubblica Italiana, JOSÉ DE LA PUENTE

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12 ottobre 1992 24 marzo 2000 Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Ministro degli Affari Esteri del Messico, ROSARIO GREEN MACÍAS

5 maggio 1994 19 marzo 2003 Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Vice Presidente della Repubblica di Colombia, Affari Esteri del Perù, EFRAIM GOLDENBERG FRANCISCO SANTOS CALDERÓN

19 luglio 1995 18 maggio 2004 Ministro degli Affari Esteri del Messico, Ministro degli Affari Esteri di Honduras, JUAN ÁNGEL GURRÍA TREVIÑO ROSA BAUTISTA

24 luglio 1996 11 ottobre 2004 Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Ministro degli Affari Esteri del Perú, MANUEL RODRÍGUEZ CUADROS

23 settembre 1997 17 febbraio 2005 Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia, Presidente del Congresso della Repubblica del Perù, ROMANO PRODI ANTERO FLÓREZ ARAOZ

2 dicembre 1997 19 maggio 2005 Ministro degli Affari Esteri di Argentina, Vice Ministro degli Affari Esteri di Colombia, GUIDO DI TELLA CAMILO REYES RODRÍGUEZ

29 settembre 1998 19 ottobre 2005 Vice Presidente del Consiglio di Stato di Cuba, Ministro degli Affari Esteri dell’Uruguay, CARLOS LAGE DÁVILA REINALDO GARGANO OSTUNI

17 gennaio 2000 6 dicembre 2006 Ministro degli Affari Esteri di Cuba, Ministro degli Affari Esteri del Nicaragua, FELIPE PÉREZ ROQUE NORMAN CALDERA

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Principali accordi sottoscritti dall’IILA

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11. Scambio di note fra l’Istituto Italo-Latino America- Istituzioni Finanziarie per lo Sviluppo (ALIDE); no e il Ministero degli Affari Esteri della Repub- Roma, 29 giugno 1981. blica Italiana relativo alla cooperazione tecnica 18. Accordo di cooperazione tra l’Associazione Lati- in America Latina; Roma, 19 settembre 1972. noamericana di Integrazione (ALADI) e l’Istituto 12. Accordo di cooperazione tra l’Istituto Italo-Latino Italo-Latino Americano; Roma, 6 luglio 1983; Americano e la Giunta dell’Accordo di Cartage- Montevideo, 30 agosto 1983. na; Lima, 22 marzo 1974. 19. Accordo di cooperazione tra l’Organizzazione 13. Accordo di cooperazione tra la Segreteria Per- delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza manente del Trattato Generale di Integrazione e la Cultura (UNESCO) e l’Istituto Italo-Latino Economica Centroamericana (SIECA) e l’Istituto Americano; Parigi, 23 novembre 1983. Italo-Latino Americano; Roma, 27 novembre 10. Accordo tra l’Instituto de Cooperación Ibero- 1975. americana e l’Istituto Italo-Latino Americano; 14. Scambio di note fra l’Istituto Italo-Latino America- Roma, 27 gennaio 1984. no e il Ministero degli Affari Esteri della Repub- 11. Accordo di cooperazione tra l’Istituto Italo-Latino blica Italiana relativo all’attuazione di program- Americano e il Fondo Finanziario per lo Sviluppo mi di collaborazione; Roma, 3 giugno 1976. della Cuenca del Plata; Roma, 11 luglio 1986. 15. Accordo di cooperazione tra l’Organizzazione 12. Scambio di Note tra IILA ed il Governo Italiano; Latinoamericana dell’Energia (OLADE) e l’Istituto Roma, 3 luglio 1991. Italo-Latino Americano; Quito, 29 marzo 1978. 13. Scambio di lettere tra l’Istituto Italo-Latino Ameri- 16. Scambio di note tra il Comitato Intergovernativo cano e la Commissione delle Comunità Europee; per le Migrazioni Europee (CIME) e l’Istituto Bruxelles, 29 novembre 1991. Italo-Latino Americano relativo a programmi con- 14. Accordo tra l’Unione Latina e l’Istituto Italo-Latino giunti in America Latina; Roma, 26 luglio – 11 Americano; Roma, 23 ottobre 1995. settembre 1978. 15. Accordo di cooperazione tra l’Istituto Italo-Latino 17. Accordo di cooperazione tra l’Istituto Italo-Latino Americano e la Casa de América; Madrid, 18 Americano e l’Associazione Latinoamericana di giugno 1998.

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16. Accordo di collaborazione tra l’Istituto Italo- Sviluppo (BID); Washington, 10 ottobre 2001. Latino Americano e l’Instituto Cervantes; Roma- 20. Accordo di Cooperazione tra l’Istituto Italo-Latino Madrid, 23 novembre 1998. Americano e la Maison de l’Amérique Latine; 17. Memorandum d’Intesa tra l’Istituto Italo-Latino Parigi-Roma, 30 settembre 2003. Americano e il Sistema Económico Latinoameri- 21. Accordo Quadro di Cooperazione tra l’Istituto cano (SELA); Roma, 31 ottobre 2000. Italo-Latino Americano e l’Istituto Agronomico 18. Accordo di Cooperazione tra l’Istituto Italo-Lati- per l’Oltremare; Roma, 26 novembre 2004. no Americano e la Secretaría General de la 22. Accordo di Cooperazione tra l’Istituto Italo- Organización de los Estados Americanos (OEA); Latino Americano e la Corporación Andina de Roma, 5 luglio 2001 – Washington, 26 luglio Fomento (CAF); Roma, 2 febbraio 2006. 2001. 23. Scambio di note fra l’Istituto Italo-Latino America- 19. Accordo di Cooperazione tra l’Istituto Italo- no e il Ministero degli Affari Esteri della Repub- Latino Americano e la Banca Interamericana di blica Italiana; Roma, 21 dicembre 2006.

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Pubblicazioni 1967 – 2006

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CULTURALI – ESPACIO Y VIBRACIÓN Argentina. Roma, 13 – 31 de Mayo 1971 – BURRI – CAGLI – FONTANA – GUTTUSO – MORENI – PITTURA BAROCCA POPOLARE DEL SUD AMERICA. – MORLOTTI. XVI Festival dei Due Mondi. Spoleto, luglio 1971 Sei pittori italiani dagli anni quaranta ad oggi. Roma, 28 – ÓSCAR ROJAS. Roma, 2 – 17 luglio 1971 giugno – 26 luglio, 1967. Firenze, 1967 – ANTICHI ORI DI COLOMBIA. Roma, 15 ottobre – 15 – MOSTRA GRAFICA LATINO-AMERICANA. Roma, dicembre 1971 1967 – LUCIO RANUCCI. Roma, 1972 – CENTO ANNI DI PITTURA MESSICANA 1867 – 1967 – L. FONTANA. Roma, 2 marzo –15 aprile, 1972 Roma, ottobre 1967 – CONTRERAS BRUNET – EIELSON – LAM – ROCA – HOMENAJE A MIGUEL ÁNGEL ASTURIAS PREMIO REY. XXXVI Biennale. Venezia, giugno ottobre 1972. NOBEL DE LITERATURA. Roma, 1968 – GRAFICA VENEZUELANA. Festival dei Due Mondi. – PITTURA CUBANA OGGI. Roma, 3 – 13 giugno 1968 Spoleto, 21 giugno – 10 luglio 1972; Trento, 2 – 15 otto- – ARTE ITALIANA CONTEMPORANEA. Roma, 1968 bre 1972; Roma, 10 – 25 gennaio 1973. – 24 PRESENZE. Roma, 26 marzo – 9 aprile 1969 – ARNO MANDELLO. Roma, 20 settembre – 10 ottobre – UN POETA ESPAÑOL EN EL RIO DE LA PLATA, 1972 RAFAEL ALBERTI. Conferencia. Roma, 1969 – TESORI DELL’ECUADOR. Roma, marzo-giugno, 1973 – VISION 12. Roma, 30 maggio – 25 giugno 1969 – ORENSANZ. Roma, 6 – 20 giugno 1973 – ARTE MAYA DEL GUATEMALA. Roma, 3 ottobre – 30 – E. PRAMPOLINI. Roma, gennaio-febbraio 1974 dicembre 1969 – TEATRO LATINO AMERICANO 10 atti unici di 8 autori – PITTURA CONTEMPORANEA CENTROAMERICANA. di avanguardia. Roma, 1974 GUATEMALA–EL SALVADOR–HONDURAS–NICARA- – ARGENTERIA DEL RÍO DE LA PLATA (XVIII e XIX sec.) GUA–COSTA RICA. Roma, settembre, 1969 appartenente ai Musei Isaac Fernández Blanco e José – NINA BARR. Roma, 26 febbraio –13 marzo 1970 Hernández di Buenos Aires. Roma, giugno – novembre, – VISION 24. Roma, 19 maggio –15 giugno 1970 1974. – NAIFS DEL BRASILE – NAIFS DI HAITI. Festival dei Due – SIMPOSIUM INTERNAZIONALE SULLA PROBLEMATI- Mondi. Spoleto, 28 giugno – 12 luglio 1970 CA DELL’ATTUALE GRAFIA MUSICALE. Roma, 23 – 26 – VICTOR CONTRERAS. Roma, 1970 ottobre 1972. Roma, dicembre, 1974 – LANGLOIS. Roma, 15 febbraio – 5 marzo 1971 – LP1 IILA – CLN25033/B - ASTOR PIAZZOLLA. Fuga y – JOSÉ ANTONIO PAREDES. Roma, 25 febbraio – 10 Misterio/Contramilonga a la funerala / Allegro tanga- marzo 1971 bile / Tocata rea / Tangata del Alba / Adiós nonino / – BOURGUET. Roma, 16 marzo – 28 aprile 1971 Otoño porteño / Michelangelo 70 / Coral. Roma, 1975 – ARTE MAYA DEL MESSICO. Roma, 20-30 aprile, 1971 – PERÙ PRECOLOMBIANO. Roma, 1975

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Investigación desarrollada dentro del Convenio IILA- Urbanistiche per le Aree Metropolitane. Roma INCYTH. Trabajo ejecutado con el aporte del Ministerio 1997 de Asuntos Exteriores de Italia y del Banco Interameri- 9. BALDESCHI, L.; TORAL A., L. Guía Metodológica cano de Desarrollo-BID. Roma, 1985 de Marketing para Empresas Artesanas. Roma, – NUEVA DISCIPLINA DE LA COOPERACIÓN DE ITALIA 1999 CON LOS PAÍSES EN VÍAS DE DESARROLLO. Ley 10. SORIA, S.; SALICE, G.; AVENDANO, F., Guía 26.2.87 – n. 49, 1987 Práctica de Sericultura. Roma, 2001 11. BALDESCHI, L. y OTROS, Guía Metodológica para la Gestión de las Pequeñas Empresas y de las QUADERNI IILA – SERIE COOPERAZIONE Empresas Artesanas en América Latina. Roma, 2001 1. Curso Internacional Post-universitario de Desarrollo 12. Atti delle Giornate di Studio “Analisi del rischio y Gestión de Cuencas Hidrográficas. Ciclo Trienal idrogeologico e misure di prevenzione dei rischi 1987-1988 - 1989. Informe Final. Roma 1989 naturali in America Latina” - Actas de las Jornadas 2. PAVAN, M. Trastorno ecológico, hambre e insegu- de Estudio “Análisis del riesgo hidrogeológico y ridad en el mundo. Quito, 1991 medidas de prevención de los riesgos naturales en 3. Curso de formación sobre las tecnologías emplea- América Latina”. Roma, 2002 das en la elaboración y acabado de joyas. 13. Curso de capacitación y transferencia de tecnolo- Cuenca, 1995 gía para la conservación de edificios de valor histó- 4. Caracas: Memorias para el futuro. Tivoli, 1995 rico-monumental. Roma, 2003 5. Centro Piloto de Agrozootecnia, Escuela Agrícola 14. Forum sobre “La seda en los Países de la comuni- de Itapaya de la Ciudad de los Niños. dad andina”. Roma, 2003 Cochabamba, 1995 15. CURZEL, N. La Finca Integral Conservacionista: 6. Atti del Corso Sviluppo e Gestione dei Bacini Idro- una Experiencia en Costa Rica. Roma, 2003 grafici. Documentos del Curso Desarrollo y Gestión 16. CECCARELLI, P; AVE, G.; BERVEJILLO, F., Estudio de Cuencas Hidrográficas. Roma, 1996 de prefactibilidad para la revitalización de la 7. Curso de formación sobre las tecnologías emplea- Ciudad Vieja y del Centro de Montevideo. Roma, das en la elaboración y acabado de objetos de 2003 piel. Cuenca, 1996 17. Curso de Conservação, Gestão e Valorização dos 8 Nove Lezioni: Roma, “le capitali” nel nuovo ruolo Bens Culturais, Ouro Preto – Brasil (Janeiro – metropolitano. Istituto Italo-Latino Americano “Pro- Março 2002). Roma, 2003 getto Italia” – Università degli Studi di Roma “La 18. Curso de Aperfeiçoamento Restauro de Madeira Sapienza”, Scuola di Specializzazione in Tecniche Entalhada e Douramento, Belo Horizonte – Brasil

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(Outubro 2001 – Março 2002). Roma, 2003 tivas a nivel regional y de cooperación. Encuentro 19. Curso de Restauração da Cerámica Histórica, Artís- entre la cultura de los Países andinos v la tradición tica e Arqueológica, Salvador da Bahia – Brasil humanista italiana. Actas. Cartagena de Indias, (Agosto – Outubro 2002). Roma, 2003 26-27-28 de abril de 2005, Roma 2005 20. Forum Internacional: La revitalización urbana en 27. La ciudad histórica como oportunidad. Recupera- América Latina y Europa. El caso de Montevideo – ción urbana y nuevos modelos de desarrollo en Montevideo, 10 – 12 de Diciembre de 2002. Atti América Latina – Paolo Ceccarelli, Emanuela De (Roma, octubre 2003) Menna (compiladores) – Roma 2006 21. Curso y Mesa Redonda: CONSERVACIÓN, 28. ESCOLA-OBRA, MOINHO “COLOGNESE” DE GESTIÓN Y VALORIZACIÓN DE LOS BIENES ILÓPOLIS, por Cecilia Santinelli – Curso de Artesa- CULTURALES EN URUGUAY, EN EL MERCOSUR Y nato e Restauro da Madeira; Curso de Gestão e EN CHILE. (Montevideo: 16 de Septiembre – 16 de Valorização do Património Cultural da Imigração Octubre de 2002) – Volumen I “El Curso” – Volu- Italiana. Ilópolis, 18 de Abril – 30 de Setembro de men II “La Mesa Redonda” – Roma, octubre 2003 2005 – Roma 2006 22. AMATO, P. Proyectar un Museo. Nociones funda- 29. A CERAMICA GUARANI E GUARANI MISSIO- mentales, Montevideo (7 – 16 de abril de 2003). NEIRA, aos cuidados de Cecilia Santinelli – Curso Roma, 2004 de Restauração da cerámica sul-americana São 23. CRETARA, L. y OTROS. Breve Manual sobre las Miguel das Missões – RS – Brasil – 27 de Junho – técnicas del modelado en cera, repujado, cincela- 23 de Setembro de 2005 – Roma 2006 do, fundición y esmaltado. Roma, 2004 30. Curso de Especialización sobre la Restauración del 24. CECILIA SANTINELLI – La Madera: historia de un Vidrio. Teoría de la Restauración. La Habana, Cu- trayecto artesanal entre Europa y Uruguay. Curso ba 27 de Junio – 1 de Julio de 2005 – Roma 2006. Regional de Formación para Restauración de la 31. UNIVERSITÀ ITALIANE IN VENEZUELA, Caracas, Madera; Montevideo, Uruguay: 16 de agosto – 5 28 e 29 novembre 2005. Roma, 2006 de noviembre de 2004. Roma, 2005 32. LA CULTURA MATERIAL DE LOS AYOREO Y EL AR- 25. IL PATRIMONIO CULTURALE: RISORSA DI SVI- TE RUPESTRE DE BOLIVIA Y PARAGUAY, de Ga- LUPPO ED INCONTRO DEI POPOLI ATTRAVERSO briella Enrica Pia – Curso de capacitación de cata- CONOSCENZA TUTELA E COMUNICAZIONE logadores de bienes demo etno antropológicos en Nell’ambito delle “Giornate per la Cooperazione Paraguay y Bolivia 2004 - 2005. Asunción 2006 Italiana” organizzate dalla Direzione Generale 33. Curso de Aperfeiçoamento em Restauro de Escultu- per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero ra Policromada – Curso de Gestão e Valorização degli Affari Esteri. Roma, 2005 do Património Cultural, Angra do Reis – Brasil 21 26. Patrimonio Cultural en los Países andinos: perspec- de agosto a 8 de setembro de 2006. Roma, 2006.

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CENTRO STUDI, DOCUMENTAZIONE E – Visita all’IILA del Presidente della Repubblica BIBLIOTECA Orientale dell’Uruguay Julio María Sanguinetti. Roma, 1985 – POLITICA ESTERA DEL PERÙ. Juan Miguel Bákula. – Incontro con Ernesto Sábato. Roma, 1985 Roma, 1973 – Marco Cerezo Arevalo. 1988. Roma, 1988 – TESORI DELL’ECUADOR. Discorsi del Presidente – Incontro con Adolfo Bioy Casares: Premio Letterario dell’IILA e del Delegato dell’Ecuador. Roma, 1973 IILA, Ottava Edizione. Roma, 1987 – INCONTRO CON MIGUEL ÁNGEL ASTURIAS. Miguel – Conferenza dell’On. Senatore Alberto Sánchez, Ángel Asturias, Alberto Cavallari, Sergio Pautasso. Vice Presidente della Repubblica del Perù. Roma, Roma, 1973 1987 – GIORNATA DELL’AMERICA LATINA ALLA LI FIERA DI – Conferenza dell’Ambasciatore Juan Domingo del MILANO. Roma, 1973 Campo José Enrique Rondó: attualità del suo pen- – MESA REDONDA SOBRE EL DERECHO DEL MAR (La siero. Roma, 1987 zona economica). Instituto Italo-Latino Americano. – Visita all’IILA del Presidente del Parlamento Euro- Roma, 12-15 de mayo de 1975. Roma, 1978 peo, Lord Plumb of Coleshill. Roma, 1987 – ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO / DECIMO – Visita all’IILA del Presidente della Repubblica di El ANNIVERSARIO, 1966-1976. Roma, 1976 Salvador, Napoleón Duarte. Roma, 1988 – AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE PER IL TERZO – Visita all’IILA del Presidente della Repubblica MONDO. Antonio Pecoraro. Roma, 1979 Argentina, Raúl Alfonsín. Roma, 1988 – LA VISIONE E LA PRASSI - PROFILO IDEOLOGICO DI – Conferenza del Sen. Prof. Rafael Caldera, già Presi- BOLIVAR. Riccardo Campa. Istituto Italo-Latino dente della Repubblica del Venezuela: Gli studi Americano – Comitato Internazionale di Studi sulla So- attuali su Andrés Bello giurista e l’unificazione del Di- cietà Contemporanea. Roma, 1983 ritto latinoamericano in America Latina. Roma, 1988 – Visita all’IILA del Presidente della Repubblica del QUADERNI IILA Venezuela Jaime Lusinchi. Roma, 1988 – Conferenza del Dott. Carpio Nicolle, Vice Presidente – Colloquio con Jorge Luis Borges. Roma, 12 ottobre della Repubblica del Guatemala: Parlamento Latino- 1984. Roma, 1985 americano. Roma, 1988 – Incontro con Ignacio de Loyola Brandao. Roma, 14 – Cerimonia celebrativa del Libertador José Artigas. novembre 1984. Roma, 1985 Roma, 1988 – America Latina. Scenari di sviluppo in un quadro di – Visita e Conferenza di Marta Canessa Sanguinetti. interdipendenza. Milano, 22 aprile 1985. Roma, Roma,1989 1985 – Incontro con Carlos Fuentes – Premio Letterario IILA

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IX Edizione. Roma, 1989 – E. M. Smolensky e V. Vigeani-Jarach: Gli ebrei ita- – Cerimonie celebrative dell’eroe nazionale di Cuba liani in Argentina 1938-1948, 1998 José Martí. Roma, 1989 – G. Bonfiglio: Dizionario storico-biografico degli ita- – Visita all’IILA del Ministro degli Affari Esteri dell’Uru- liani in Perù, 1998 guay, Luis Barrios Tassano. Roma, 1990 – D. Manfredi: Alessandro Malaspina e Fabio Ala – DEPLIANTS IILA. Roma, 1988 Ponzone. Lettere dal Vecchio e Nuovo Mondo Italiano, spagnolo, portoghese, francese. (1788-1803), 1999 – CONVENZIONE INTERNAZIONALE ISTITUTIVA DEL- – R. Campa, L’esilio, 2000 L’ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO. Roma, 1988 – L. Guarnieri Calò Carducci, Dizionario storico-bio- (Ristampa) grafico degli italiani in Ecuador e in Bolivia, 2001 Testo in lingua italiana, spagnola, portoghese e france- – G. Piovene, In Argentina e Perù, a cura di Sandro se. Gerbi, 2001 – ACCORDI INTERNAZIONALI VIGENTI PER L’ISTITUTO – R. Campa, Le vestigia di Orfeo, 2003 ITALO-LATINO AMERICANO. Roma, 1989 – A. Levi, America Latina: memorie e ritorni, 2004 – ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO 1966/1991 – – R. Campa, Jorge Luis Borges, 2005 XXV Anniversario. Roma, 1991 – R. Campa, Della comprensione, 2005 – AMERICA LATINA 1492-1992. ESPOSIZIONE INTER- – GUAMÁN POMA Y BLAS VALERA: TRADICIÓN ANDI- NAZIONALE SPECIALIZZATA CRISTOFORO COLOM- NA E HISTORIA COLONIAL Francesca Cantù (a cura BO: LA NAVE E IL MARE Magazzini del Cotone. Geno- di), Pellicani, Roma 2001 va, 15 maggio – 15 agosto 1992 – IL PARAGUAY: LA STORIA, IL TERRITORIO, LA GENTE, – PRESENCIA DE AMÉRICA LATINA EN ITALIA 1991- Maria Gabriella Dionisi (a cura di), Pellicani, Roma 1992. Roma, 1992 2001 – RELACIONES ITALIANAS DE LA CONQUISTA DEL – ARCHITETTI E INGEGNERI ITALIANI. Luciano Patetta PERÚ di Raúl Porra Barrenechea. In occasione del cen- (a cura di), Pellicani, Roma 2002 tenario della nascita. Roma, 1997 – ARGENTINA PAESE DEI PARADOSSI. María Seoane, – VISITA ALL’IILA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI traduzione dallo spagnolo a cura di Riccardo Campa, MINISTRI D’ITALIA, ON. ROMANO PRODI. Roma, 23 Laterza, Roma-Bari 2004 settembre 1997 – L’ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI – COLLANA DELL’ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICA- DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI. Bruno Campanel- NO PUBBLICATA DALLA SOCIETÀ EDITRICE IL MULI- la – Raffaele Campanella Cacucci, Bari 2006. NO, BOLOGNA – M. E. Moyano: Perù, un cammino verso la speranza. 1997

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Presidenti – Vice Presidenti – Segretari Generali Segretari Culturali – Segretari Socio Economici Segretari Tecnico Scientifici 1967 / 2006

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PRESIDENTI

Antonio BRICEÑO LINARES Rolando J. GHISANI Ambasciatore del Venezuela Ambasciatore dell’Argentina

Francisco RAMOS MEJÍA Augusto GÓMEZ VILLANUEVA Ambasciatore dell’Argentina Ambasciatore del Messico

Antonio ÁLVAREZ RESTREPO Carlos RESTREPO PIEDRAHITA Ambasciatore della Colombia Ambasciatore della Colombia

Francisco MEDINA ASCENSIO Luis C. ZARAK DE LA GUARDIA Ambasciatore del Messico Ambasciatore del Panama

Carlos VASSALLO ROJAS Óscar ACOSTA A. Ambasciatore del Cile Ambasciatore dell’Honduras

Alejandro DEUSTUA Alfredo PINOARGOTE Ambasciatore del Perù Ambasciatore dell’Ecuador

Norberto TREVIÑO ZAPATA Luis C. CAMACHO LEYVA Ambasciatore del Messico Ambasciatore della Colombia

Froilán ÁLVAREZ YEPEZ Juan Domingo DEL CAMPO Ambasciatore del Venezuela Ambasciatore dell’Uruguay

Humberto VIZCAÍNO LEAL Franz ONDARZA LINARES Ambasciatore del Guatemala Ambasciatore della Bolivia

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Julio César LUPINACCI José GOÑI Ambasciatore dell’Uruguay Ambasciatore del Cile

Mario MOYA PALENCIA Emilio Rafael IZQUIERDO MIÑO Ambasciatore del Messico Ambasciatore dell’Ecuador

Ana María DEUSTUA José Roberto ANDINO SALAZAR Ambasciatore del Perù Ambasciatore di El Salvador

Manuel HERNÁNDEZ GUTIÉRREZ Ambasciatore del Costa Rica

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VICE PRESIDENTI

Francisco PINTO Carlos VASSALLO ROJAS Ambasciatore del Cile Ambasciatore del Cile

Carlos MIRÓ QUESADA Vasco A. AROSEMENA Ambasciatore del Perú Ambasciatore del Panama

Eugenio MATUTE CANIZALES Guillermo PAZ LARÍN Ambasciatore dell’Honduras Ambasciatore di El Salvador

Jorge Luis ARRIOLA Mario GALBIATI Ambasciatore del Guatemala Ambasciatore dell’Uruguay

Gustavo PÉREZ CHIRIBOGA Arturo H. MONTES Ambasciatore dell’Ecuador Ambasciatore dell’Honduras

Antonio GÓMEZ ROBLEDO Carlos GALÁN Ambasciatore del Messico Ambasciatore della Colombia

Antonio PECORARO VIZCAÍNO LEAL S.E. il Senatore d’Italia Ambasciatore del Guatemala

Francisco MEDINA ASCENSIO Rolando José GHISANI Ambasciatore del Messico Ambasciatore dell’Argentina

Pedro PADILLA TONOS Jaime CASTRO Ambasciatore della Rep. Dominicana Ambasciatore della Colombia

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Dionisio FOIANINI BANZER Luis Manuel PEÑALVER Ambasciatore di Bolivia Ambasciatore del Venezuela

Augusto GÓMEZ VILLANUEVA Arturo LÓPEZ LUNA Ambasciatore del Messico Ambasciatore dell’Honduras

Óscar ACOSTA José Francisco SUCRE F. Ambasciatore dell’Honduras Ambasciatore del Venezuela

Mateo MARQUES SERÉ Franz ONDARZA LINARES Ambasciatore dell’Uruguay Ambasciatore della Bolivia

Alfredo PINOARGOTE Carlos Federico RUCKAUF Ambasciatore dell’Ecuador Ambasciatore dell’Argentina

Francisco Antonio PACHECO Fernando SESENNA OLIVERO Ambasciatore del Costa Rica Ambasciatore del Guatemala

Roque YODICE CODAS Julio César LUPINACCI Ambasciatore del Paraguay Ambasciatore dell’Uruguay

Héctor M. LÓPEZ FUENTES Mariano FERNÁNDEZ AMUNATEGUI Ambasciatore del Guatemala Ambasciatore del Cile

Juan Domingo DEL CAMPO Humberto CARRIÓN MCDONOUGH Ambasciatore dell’Uruguay Ambasciatore del Nicaragua

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Jacinto JIJÓN CAAMAÑO David BLANCO ZABALA Ambasciatore dell’Ecuador Ambasciatore della Bolivia

Ismael PENEDO SOLÉ María de los Ángeles FLOREZ PRIDA Ambasciatore del Guatemala Ambasciatore di Cuba

Ana María DEUSTUA C. Luca SIMONI Ambasciatore del Perù Delegato d’Italia

Ludovico INCISA DI CAMERANA Victorio TACCETTI Ambasciatore d’Italia Ambasciatore dell’Argentina

Mario RODRÍGUEZ MARTÍNEZ Rafael TOVAR Y DE TERESA Ambasciatore di Cuba Ambasciatore del Messico

Óscar CABELLO SARUBBI Sottosegretario di Stato Ambasciatore del Paraguay Donato DI SANTO Delegato d’Italia Carlos MARTÍNEZ SIMAHAN Ambasciatore della Colombia Yvon SIMEON Ambasciatore di Haiti Lilia ROMERO PEREIRA Ambasciatore del Paraguay Jorge FIGUEREDO FRATTA Ambasciatore del Paraguay Enric’Angiolo FERRONI CARLI Delegato d’Italia

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SEGRETARI GENERALI

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Pio ARCHI Mario MAGLIANO

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Enrico AILLAUD Roberto FRANCESCHI

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Carlo PERRONE CAPANO Bernardino OSIO

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Vincenzo TORNETTA Ludovico INCISA DI CAMERANA

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Carlo PERRONE CAPANO Paolo FAIOLA

Ambasciatore d’Italia Ambasciatore d’Italia Pio PIGNATTI MORANO Paolo BRUNI

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SEGRETARI CULTURALI

Maurilio MONTEIRO MENDES Federico BROOK (Brasile) (Argentina)

Daniel CABALLERO Y LASTRES Fernando MACOTELA (Perù) (Messico)

Federico BROOK Louis Philippe DALEMBERT (Argentina) (Haiti)

Carlos FERNÁNDEZ SASSAREGO Irma ARESTIZÁBAL (Perù) (Argentina)

Guillermo PUTZEYS ÁLVAREZ (Guatemala)

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SEGRETARI SOCIO ECONOMICI

Alfonso BARRERA VALVERDE Carmen LAFOSSE GIL (Ecuador) (Perù)

Santiago Gerardo ANTUÑA Milton RONDÓ FILHO (Uruguay) (Brasile)

Franz ONDARZA LINARES Jaime ROJAS ELGUETA (Bolivia) (Cile)

Luiz ROCHA NETO Hélan JAWORSKI CARDENAS (Brasile) (Perù)

José Daniel FALDINI Jaime ROJAS ELGUETA (Argentina) (Cile)

Victoria SORDO ARRIOCA Gustavo ARTETA VILLAVICENCIO (Messico) (Ecuador)

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SEGRETARI TECNICO SCIENTIFICI

Tito SUTER Estevia CALDERÓN DE ANGELONI (Argentina) (Panamà)

Radiwal DA SILVA ALVES PEREIRA Heliodoro CLAVERIE RODRÍGUEZ (Brasile) (Venezuela)

Carlos DEL RÍO ESTRADA Fernando ORTIZ CRESPO (Messico) (Ecuador)

Carlos F. GUERRA HERNÁNDEZ Julio SAMPER VARGAS (Colombia) (Colombia)

Tirso RÍOS CASTILLO Pedro Guillermo PAUL BELLO (Messico) (Venezuela)

Ronald CHAVES CÁRDENAS Víctor Alfonso MALDONADO MORELEÓN (Costa Rica) (Messico)

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DVD Pag159-172.qxd 21-09-2007 22:09 Pagina 172

Progetto grafico Maria Spina Fotografie Massimo Valentini (Publifoto); Carlo Salvatori Tipografia ???????????????