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H.O.F. - HALL OF FAMOUS

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ESPOARTE Registrazione del Tribunale di Savona n. 517 del 15 febbraio 2001 SPECIALE ARTISSIMA Uscita: ottobre 2019 Espoarte è un periodico di arte e cultura H.O.F. - HALL OF FAMOUS contemporanea edito dall’Associazione Culturale Arteam. © Proprietà letteraria riservata. È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi pubblicati senza l’autorizzazione scritta indice della Direzione e dell’Editore. Corrispondenza, comunicati, cartelle stampa, cataloghi e quanto utile alla a cura della Redazione di Espoarte redazione per la pubblicazione di articoli vanno inviati all’indirizzo di redazione. Le coordinamento editoriale di Francesca Di Giorgio opinioni degli autori impegnano soltanto la loro responsabilità e non rispecchiano necessariamente quelle della direzione della rivista. Tutti i materiali inviati, compresi manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. 7 INTRODUZIONE

H.O.F. - HALL OF FAMOUS LA NOSTRA SELEZIONE

Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita la Editore ventiseiesima edizione di Artissima (Main Section, Ass. Cult. Arteam New Entries, Present Future) e abbiamo dialogato in Direttore Editoriale Livia Savorelli anteprima con i protagonisti della Fiera costruendo un vero e proprio moodboard fatto di parole e immagini, Publisher Diego Santamaria appunti visivi da “riconfigurare” durante la visita tra i

Direttore Web booths di galleria. Matteo Galbiati

Segreteria di Redazione Francesca Di Giorgio 15 Direttore Responsabile Silvia Campese MAIN SECTION

Direttore Commerciale Diego Santamaria Tel. +39 019 4500744 Mob. +39 347 7782782 55 [email protected] NEW ENTRIES Art Director Elena Borneto

Redazione via Traversa dei Ceramisti 8/b 65 17012 Albissola Marina (SV) Tel. +39 019 4500744 PRESENT FUTURE [email protected]

Redazione grafica – Traffico pubblicità villaggiodellacomunicazione® [email protected]

Ufficio Abbonamenti [email protected] WWW.ESPOARTE.NET

3 JENS W. BEYRICH

STAR SPHERE ALLUMINIO ANODIZZATO, INTARSI SFERICI, DIAM. 58 CM

58. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D‘ARTE PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO CASTELLO 6691, VENEZIA 11 MAGGIO - 24 NOVEMBRE 2019, MARTEDÌ - DOMENICA 10 - 18 WWW.JENSWBEYRICH.COM Una esile struttura in ferro incornicia il paesaggio, qualunque esso sia, a testimoniare che lo scenario naturale è già esso stesso “opera d’arte” ma potrebbe diventare anche porta verso infiniti paesaggi interiori. Le pietre di grandi dimensioni provengono da una cava a cielo aperto in cui Monica Gorini l’artista ha scelto il materiale dello stesso colore dell’incarnato femminile. ARTE AMBIENTALE | “LA PORTA” La percezione-visione dell’installazione varia a seconda delle condizioni atmosferiche e del territorio. Dopo la pioggia, i riflessi della pozzanghera esaltano la continuità tra cielo e terra. Sassi tra le nuvole o cielo che arriva a toccare il suolo? L’uomo contemporaneo va educato nella percezione di www.monicagoriniartist.com se stesso in relazione all’Universo per scoprire la fragilità che sottende l’esistenza. SPECIALE ARTISSIMA

Visual Identity Artissima 2019 by FIONDA

6 ESPOARTE DIGITAL SPECIALE ARTISSIMA TORINO 2019 H.O.F. - “Hall of Famous” a cura della Redazione di Espoarte coordinamento editoriale di Francesca Di Giorgio

Riprendendo l’identità visiva di Artissima, Hall of Fame – dallo scorso anno a cura dello studio torinese FIONDA diretto da Roberto Maria Clemente – Espoarte, presente anche quest’anno alla ventiseiesima edizione della prima fiera d’arte contemporanea in Italia, decide di lanciare un nuovo Progetto Digital. Dopo il successo dello Speciale Torino 2018, questa volta ci mettiamo in gioco scommettendo direttamente sui veri protagonisti della fiera: le gallerie e gli artisti.

26 anni di Artissima. 208 gallerie da 43 paesi (62% stranieri). 20.000 mq di esposizione. 7 sezioni (di cui 3 curate). 6 premi assegnati in fiera. Oltre 50 curatori e direttori di museo nelle giurie ed iniziative speciali. Come orientarsi tra questi numeri e soprattutto come farlo giocando di anticipo? Noi scommettiamo su una selezione di nomi dopo aver valutato attentamente le proposte presenti nelle sezioni interne alla Fiera in corso dal 1 al 3 novembre negli spazi dell’Oval di Torino. Una “galleria” inedita di artisti e opere da leggere e downloadare for free da espoarte.net.

ARTISSIMA – Internazionale d’Arte Contemporanea Oval, Lingotto Fiere Torino 1-2-3 novembre 2019 Presentazione alla stampa, preview, vernissage 31 ottobre 2019 Info: +39 011 19744106 [email protected] www.artissima.it

7 Cormaf s . r l

D A R E . Y O U C A N .

J e w e l b y V i n c e n z o M a r s i g l i a w w w . v i n c e n z o m a r s i g l i a . i t Cormaf s . r l MAÏMOUNA GUERRESI Solo Show 14 NOVEMBRE 2019 - 12 GENNAIO 2020

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Artissima Fair 2018 Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima

Diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021), Artissima torna negli spazi dell’Oval di Torino da giovedì 31 ottobre (con preview ad invito) e sino a domenica 3 novembre.

IL TEMA La dialettica desiderio/censura è il tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo. In linea con il tema portante dell’edizione, la dialettica desiderio/censura, la grafica di Studio FIONDA si presenta come un diaframma visivo nero, forato da sei cerchi, che lasciano intravedere un secondo livello fotografico.

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“Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita.

Le opere d’arte sono Ilaria Bonacossa - director, Artissima Fair Photo: Giorgio Perottino / Artissima storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale. Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.

_Ilaria Bonacossa

Direttrice di Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea dal 2017, recentemente confermata nell’incarico fino al 2021, ILARIA BONACOSSA è curatrice e critica d’arte. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale di Milano, dopo un master in studi curatoriali al Bard College, Stati Uniti, collabora a New York con il Whitney Museum. Curatrice per sette anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dal 2012 al 2017 è stata Direttore artistico del Museo Villa Croce, Genova e dal 2014 è curatrice delle installazioni permanenti d’arte contemporanea di Antinori Art Projects. Nel 2013 ha curato il progetto di Katrín Sigurdardóttir al Padiglione Islandese alla Biennale di Venezia. È stata membro del Comitato Tecnico per le acquisizioni del museo FRAC Provence -Alpes Côte d’Azur di Marsiglia, membro del Comitato scientifico del PAC di Milano e direttrice per l’Italia del programma internazionale Artist Pension Trust. Nel 2007 è stata membro della Giuria per il Leone d’Oro della 52. Biennale d’Arte di Venezia. Dal 2016 è direttore artistico della Fondazione La Raia. Dal 2017 è membro del comitato di selezione del Premio Prince Pierre, Monaco.

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Artissima Fair 2018. Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima

LE SEZIONI DELLA FIERA

Le sezioni di Artissima 2019 sono sette. Quattro sono selezionate dal comitato delle gallerie della fiera*:

MAIN SECTION, raccoglie una selezione delle gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state scelte 97 di cui 50 straniere. NEW ENTRIES, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale. Quest’anno avrà 20 gallerie di cui 15 straniere. DIALOGUE, sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di un massimo di due artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 30 gallerie di cui 22 straniere. ART SPACES & EDITIONS, ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, project space e spazi no profit, con 7 espositori.

Tre sono le sezioni curate da board internazionali di curatori: PRESENT FUTURE, BACK TO THE FUTURE, DISEGNI

*IL COMITATO: Claudia Altman Siegel, galleria Altman Siegel, San Francisco; Isabella Bortolozzi, galleria Isabella Bortolozzi, Berlino; Paola Capata, galleria Monitor, Roma, Lisbona e Pereto; Raffaella Cortese, galleria Raffaella Cortese, Milano; Alessandro Pasotti, galleria P420, Bologna; Gregor Podnar, galleria Gregor Podnar, Berlino. Lucrezia Calabrò Visconti è consulente curatoriale per la sezione New Entries.

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> LA NOSTRA SELEZIONE

Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita la ventiseiesima edizione di Artissima (Main Section, New Entries, Present Future) e abbiamo dialogato in anteprima con i protagonisti della Fiera costruendo un vero e proprio moodboard fatto di parole e immagini, appunti visivi da “riconfigurare” durante la visita tra i booths di galleria.

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MAIN SECTION

è la sezione che raccoglie le gallerie più affermate della scena artistica mondiale.

Le gallerie selezionate che hanno risposto alla nostra call sono:

A+B Brescia, ALTMAN SIEGEL San Francisco, FRANCESCA ANTONINI Roma, CONTINUA San Gimignano, , Les Moulins, Havana, GALLERIA RAFFAELLA CORTESE Milano, GUIDO COSTA, Torino, FRITTELLI Firenze, LAVERONICA Modica, GILDA LAVIA Roma, MADRAGOA Lisbona, MASSIMODELUCA Mestre Venezia, MAZZOLENI Torino, Londra, MONITOR Roma, Lisbona, Pereto, ALBERTA PANE Parigi, Venezia, ALBERTO PEOLA Torino, GIORGIO PERSANO Torino, GREGOR PODNAR Berlino, PROMETEOGALLERY Milano, Lucca, ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai, Z2O SARA ZANIN Roma

15 SPECIALE ARTISSIMA A+B GALLERY Brescia www.aplusbgallery.it

Dario Bonetta (owner)

“Prima partecipazione per A+B la presentazione delle nuove più saturi sia nei colori caldi che gallery ad Artissima. Sono opere di Max Frintrop (vive freddi. Di Tobias Hoffknecht molto soddisfatto per aver a Dusseldorf, nato nel 1982) (vive a Dusseldorf, nato nel raggiunto questo obiettivo in cui l’artista, allievo di 1987), invece, viene presentata di particolare importanza Alberto Oehlen, esplora nuovi per la prima volta una serie per una galleria che propone spazi pittorici che nascono di lavori bidimensionali sul per la maggior parte artisti dalla gestualità che incide la tema del modulo, che di nati negli Anni ‘80 e cresciuti superficie pittorica restituendo fatto sottende tutta la sua artisticamente nell’ambito della sensazioni di perdita di produzione scultorea, che verrà galleria a partire dal 2011, anno confine tra bidimensionalità e testimoniata con un nuovo di fondazione della prima fase tridimensionalità. Nuovo è l’uso progetto della tipologia dei dell’esperienza della galleria. di una molteplicità coloristica tubolari di grandi dimensioni Il progetto espositivo prevede che vede l’introduzione di toni in cui per la prima volta viene

16 ESPOARTE DIGITAL utilizzato il colore blu turchese. Osamu Kobayashi (vive a Brooklyn, nato nel 1984) ha di recente terminato la residenza Lepsien Art Foundation di Dusseldorf ed in questo progetto espositivo presenta un ristretta selezione di opere prodotte in questa occasione. La pittura di Kobayashi si caratterizza per la semplicità delle forme e la raffinatezza dei colori. Nelle sue opere le forme appaiono come elementi leggeri che giocano con la luce grazie al particolarità della texture lavorata dalla lenta gestualità tipica dell’artista.”

OSAMU KOBAYASHI, Touch, 2019 oil on canvas, cm 64x 60

Nella pag. a fianco: MAX FRINTROP, Ein Zerfall, 2019 tecnica mista su tela, cm 170x220

TOBIAS HOFFKNECHT, Untitled, 2019 screen printing on paper, cm 180x80

17 SPECIALE ARTISSIMA ALTMAN SIEGEL San Francisco www.altmansiegel.com

Claudia Altman-Siegel (founder) - Daelyn Farnham (director)

“A partire da una residenza a un consistente archivio di della scultura, sia classica che presso la Fondazione Memmo immagini focalizzato sulla neoclassica, abbia prodotto a Roma, nel 2012, Roma, Sara figura femminile classica. La una trincea culturale che ci VanDerBeek (1976, vive e selezione di questa serie, che dice che le sculture classiche lavora a New York) ha prestato presentiamo a Torino, invita debbano essere incolore, particolare attenzione alla lo spettatore a riflettere sui recenti ricerche suggeriscono statuaria romana come punto di cambiamenti di significato della che gran parte della statuaria partenza e soggetto fotografico. circolazione delle immagini nel romana rinvenuta durante il Negli ultimi sette anni, tempo e sul discorso mutevole Rinascimento un tempo fosse VanDerBeek ha documentato in cui sono coinvolte quelle riccamente colorata e abbellita. oggetti di antichità nelle immagini. VanDerBeek evoca questa collezioni museali negli Stati Sebbene la diffusione del policromia, in gran parte Uniti e in Europa, dando vita marmo bianco come materia perduta, con la vibrante

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colorazione delle sue fotografie. Tonalità sature di fucsia, viola, pesca, lavanda, lapislazzuli, azzurro e giallo che rimandano alla creazione proto-digitale di queste forme scultoree, mentre contemporaneamente si riferisce al presente attraverso la qualità distintamente digitale e sintetica dei colori. Questa molteplicità di significati invita a meditare sui modi in cui le immagini cambiano materialmente e culturalmente nel tempo. Tuttavia, il cambiamento fisico e teorico non può avvenire senza la circolazione iniziale e permanente delle forme visive. La velocità e facilità con cui le immagini e le idee si diffondono nell’era digitale sono indebitate e inerenti alla riproducibilità della fotografia. Tuttavia, prima dello sviluppo del mezzo sono stati utilizzati metodi e mezzi alternativi. Ad esempio, statue romane, tipo quelle rappresentate nelle immagini di VanDerBeek erano esse stesse riproduzioni di statue greche realizzate 500 anni prima. Queste copie furono quindi riprodotte in massa e utilizzate dallo Stato romano come forma di propaganda visiva che fu diffusa attraverso l’Impero Romano, descrivendo e definendo ciò che siamo arrivati a comprendere oggi come la forma femminile classica ideale. Nel sottolineare questo processo, il lavoro di VanDerBeek fa crollare la distinzione tra scultura e fotografia: entrambe SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIII, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm potenzialmente soggette al 182.9x121.9, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco riproducibile, alla politica e alla Nella pag. a fianco: SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIV, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm diffusione...”. 121.9x167.6, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco

19 SPECIALE ARTISSIMA FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA Roma www.francescaantonini.it

Francesca Antonini (founder) – Carolina Pozzi (director)

“Francesca Antonini Arte organici. Di ogni cosa indaga “occupare lo spazio”, con tele di Contemporanea presenta un colore, proprietà meccaniche, grande formato e installazioni progetto espositivo a due lucentezza e forma, con la modulari che lo abitano a pieno, voci, che vede protagonisti precisa volontà di dissimulare in uno scambio di visioni, temi Simone Cametti (Roma, la materia di partenza, fino a ed atmosfere.” 1982) e Guglielmo Castelli trasformarla completamente. (Torino, 1987). Guglielmo È dunque questa volontà Castelli manifesta un universo di manipolare la materia – iconografico ibrido, in cui i corpi quella pittorica per Castelli e il e gli oggetti confluiscono gli marmo per Cametti – al fine di uni negli altri senza soluzione modulare una presenza nello di continuità. La figura umana, spazio, il comune denominatore esplorata sia nella sua tra i due artisti, che in questa estensione fisica che mentale, occasione sono chiamati a è il soggetto principale della confrontarsi sui ruoli di pittura rappresentazione, mentre lo e scultura. L’allestimento dello SIMONE CAMETTI, Senza titolo, 2019 spazio è il campo di ricerca e stand riflette una riflessione a marmo Lasa vena oro, vernice poliuretanica bicomponente, trasparente sintetico, sperimentazione. quattro mani sull’idea stessa di cm 46x46x6, 2 elementi L’opera di Simone Cametti si compone di gesti esemplari tramite i quali da voce a una riflessione sullo spazio e sul tempo, un agire performativo che non si esaurisce nell’azione stessa, ma ne restituisce tracce, reperti e immagini che traducono una poetica inaspettatamente coerente. Scultura e installazione sono parte decisiva nell’opera recente di Cametti, accanto ad altri media quali fotografia, audio e video. L’artista parte dall’osservazione dei materiali e dalle loro caratteristiche fisiche: marmo, ferro, elementi

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GUGLIELMO CASTELLI, Sunburst, 2019 tecnica mista su tela, cm 100x80

21 SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana www.galleriacontinua.com

Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo (founder)

“Abbiamo scelto di presentare una selezione di opere degli artisti attualmente in mostra nelle quattro sedi della galleria. Tra questi, Kiki Smith con un grande disegno a inchiostro su carta nepalese. Un dipinto dell’artista cubano Yoan Capote della serie Island, paesaggi marini realizzati con ami da pesca e olio su tela (nella sede di San Gimignano, fino al 6 gennaio 2020, la sua prima personale in Italia). Moataz Nasr con un quadro composto KIKI SMITH, Tree and Shadow, 2012 inchiostro su carta Nepalese, cm 203,20x167,64. da 17.546 fiammiferi colorati. José Antonio Suárez Londoño Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana con disegni che tratteggiano un universo poetico e visionario. Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio

Sabrina Mezzaqui con Appunti per autobiografia del rosso. Inoltre, HANS OP DE BEECK, Timo, 2018 le opere fotografiche Pietà, by Michelangelo di Hiroshi Sugimoto poliestere, metallo, legno, rivestimento, gesso, cm 80x50x150 e Johannesburg and Moon di Giovanni Ozzola. Lo stand accoglierà Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana infine una serie di opere scultoree: FALL di Antony Gormley, Photo: Studio Hans Op de Beeck Rodt, 6 januari VI, 2012 di Berlinde De Bruyckere, Timo di Hans Nella pag. a fianco: Op De Beeck, i Poupée in cristallo di Pascale Marthine Tayou, ANTONY GORMLEY, FALL, 2009 UNTITLED di Shilpa Gupta, Nocturnal thesis fragments di Loris barra di acciaio dolce di 6 mm a sezione quadrata, cm 222x167x185 Cecchini, Public Morality di Arcangelo Sassolino, Prove di volo di Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Ornaghi & Prestinari.” Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio

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23 SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA RAFFAELLA CORTESE Milano www.raffaellacortese.com

Raffaella Cortese (Owner)

MONICA BONVICINI, Michael Mexico Beach 2018, 2019 “Galleria Raffaella Cortese tempera e pittura spray su carta Fabriano, cm 150x200. dedica l’edizione 2019 di Ph. Jens Ziehe © Monica Bonvicini und VG Bild-Kunst Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano Artissima ai suoi artisti italiani con una selezione di opere che condividono una riflessione sull’architettura (Main Section | Purple hall, Stand 9). Francesco Arena (Torre Santa Susanna, 1978) presenta una scultura performativa la cui posizione nello spazio è legata tanto alla casualità, tanto alla singolarità della persona che compie l’azione; Monica Bonvicini (Venezia, 1965) prosegue l’indagine sull’architettura nel suo rapporto con il potere, il patriarcato e la sorveglianza; Michael Fliri (Tubre, 1978) espone una serie di maschere, simboli della sua riflessione sull’identità, che formano un colonnato all’interno dello stand; Simone Forti (Firenze, 1935) è presente con un’installazione del 1973, esemplare della sua ricerca sperimentale di una consapevolezza cinestetica e di composizione; Luisa Lambri (Como, 1969) porta la sua fotografia al limite dell’astrazione, non rappresentando tanto lo spazio quanto piuttosto la

24 sua esperienza all’interno di questo; Marcello Maloberti (Codogno, 1966) è in mostra con un’opera fotografica che lo ritrae in Piazza Duomo a Milano in un atto performativo, medium che predilige, e Franco Vimercati (Milano, 1940 - 2001) con la sua indagine fotografica meticolosa, dedicata alla natura ripetitiva della realtà. Nella sezione Disegni, invece, lo stand è interamente dedicato ad Anna Maria Maiolino (Scalea, 1942), artista italo-brasiliana (Purple hall, Stand 14).”

Dall’alto: ANNA MARIA MAIOLINO, Untitled, from Codificações Matericas series, 1995 inchiostro acrilico su carta, cm 65,5x48,5; cm 75,6x58,1 framed. Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

LUISA LAMBRI, Untitled (Ambiente Spaziale, #01), 2012 stampa laserchrome, cm 94x79.5, ed. 5 + 2 AP. © Fondazione . Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

25 SPECIALE ARTISSIMA GUIDO COSTA PROJECTS Torino www.guidocostaprojects.com

Guido Costa (owner) - Andrea Costa (partner)

“Lo stand della galleria è nel 1998 a Torino ad opera di galleria sono rappresentati in dedicato, come di consueto, ad Guido Costa, e dal 2001 ha esclusiva per l’Italia e, in alcuni alcune opere degli artisti che sede in una vecchia litografia casi per l’intera Europa, o a rappresentiamo, organizzate artigiana di Via Mazzini 24, livello mondiale. La stagione su di un tema specifico. In a pochi passi dalla stazione espositiva di Guido Costa questa edizione proponiamo ferroviaria di Porta Nuova. Projects prevede quattro una sorta di riflessione sulla Specializzata nella produzione mostre l’anno, di cui almeno tre musica moderna e la sua di opere d’arte, appositamente personali inedite per l’Italia.” diretta rappresentazione nella concepite per gli spazi della moda e nel ballo, attraverso il galleria, Guido Costa Projects dialogo tra artisti storici della si occupa prevalentemente galleria (Nan Goldin e Boris di fotografia, video, scultura, Mikhailov) e artisti più giovani performance e arte installativa, (Maurizio Vetrugno, Chiara con particolare attenzione Fumai e Hilario Isola). alla creatività degli ultimi tre Guido Costa Projects nasce decenni. Tutti gli artisti della NAN GOLDIN, Warren with little girl, 1978

26 ESPOARTE DIGITAL FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Firenze www.frittelliarte.it

Simone Frittelli (director)

“I rapporti tra arte e femminismo e il ruolo delle donne nella storia dell’arte, negli ultimi anni oggetto di una rinnovata attenzione nazionale e internazionale, continuano ad essere uno dei principali campi di ricerca della galleria e il focus dei due progetti per Artissima 2019. Sexual Politics: donne e arte in Italia negli anni ‘70 presenta opere di Tomaso Binga, Diane Bond, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Paola Mattioli e Libera Mazzoleni che indagano l’idea di un corpo politico e mettono in discussione gli stereotipi e i tabù insiti nella società patriarcale, destrutturando il linguaggio dominante con il suo sessismo implicito. “Non possumus”. Visioni del corpo nell’arte di Lucia Marcucci offre una panoramica di lavori degli anni ‘60 e ‘70 di Lucia Marcucci, figura di spicco della Poesia Visiva, dai collages in cui demistifica l’immagine femminile proposta dai mass media alla serie Impronte, in cui introduce una nuova riflessione sulla relazione tra corpo, immagine e parola.”

LUCIA MARCUCCI, Non possumus, 1971, collage su cartoncino, cm 66x48. Courtesy l’artista e Frittelli arte contemporanea, Firenze

27 SPECIALE ARTISSIMA LAVERONICA Modica (RG) www.gallerialaveronica.it

Corrado Gugliotta (founder) - Sveva D’Antonio (owner)

“L’opera The Disappearance cristiano bianco. Staal nel Don Jr, il presidente rompe of Steve Bannon fa parte di suo progetto analizza i quasi i legami con lui e afferma un grande progetto di ricerca quindici anni di film di Bannon pubblicamente che il ruolo di dell’artista Jonas Staal sull’arte per esplorare come l’ideologia Bannon non è mai stato così di propaganda di Steve Bannon, centrale del trumpismo sia importante in primo luogo. intitolato Steve Bannon: A stata modellata dal suo cinema In questa opera d’arte, Staal Propaganda Retrospective di propaganda. Il cambiamento traduce la rimozione di Bannon, (2018). culturale, sostiene l’artista, da parte di Trump, dalla sua Bannon è principalmente precede il cambiamento storia cancellando Bannon noto come l’ideologo e il politico. L’artista di propaganda dalle foto in cui sono apparsi responsabile della campagna Bannon immagina, attraverso insieme. Analogamente a di Donald Trump. Ma dal il suo cinema, le narrazioni come il regime stalinista ha 2004 in poi, è stato anche e i simboli fondamentali del rimosso gli oppositori politici un prolifico regista, che ha trumpismo ancor prima che dalle fotografie ufficiali, Trump creato dieci film documentari Trump entri nella scena politica. ha anche riscritto la propria in uno stile che definisce Mentre Bannon mostra il storia. Proprio come lo storico “cinema cinetico”. I film di potere fantasioso dell’arte dell’arte Boris Groys ha parlato Bannon sono profondamente di cambiare la politica, ne una volta di “The Total Art of apocalittici e diffondono una diventa vittima allo stesso Stalinism”, l’arte totale del nozione di “tempo ciclico”: ogni tempo. Dopo che la nuova trumpismo distrugge quelli che quattro generazioni i leader amministrazione è stata in una volta l’hanno creata.” patriottici devono affrontare carica da un anno, Trump nemici culturali come marxisti, diventa frustrato dal potere terroristi ed elite globalista che i media attribuiscono a in epiche guerre di civiltà Bannon. E quando il suo artista JONAS STAAL, The Disappearance of Steve Bannon, per difendere la sua visione di propaganda fa commenti 2018, Archival print on Canson Infinity Fine art on Platine Fibre RAG Diasec 2 mm anti-reflex/Dibond 3 del nazionalismo economico critici sul figlio di Trump, mm/prof

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“Untitled, 2019, Giovanni De Lazzari, come altri lavori dell’artista, nasce dall’esigenza di creare un rapporto evocativo tra frammenti di immagini. Parte della sua pratica artista è caratterizzata dalla raccolta di particolari di immagini, di cui poi si serve per creare associazioni alogiche fra alcune di esse. Si tratta di un montaggio poetico che, in questo caso, per il chiarore dei colori e il contrasto dei riferimenti dovrebbe esprimere una tensione emotiva verso l’Alto.”

GIOVANNI DE LAZZARI, Untitled, 2019, oil on canvas, cm 20x12,5

“Il colonialismo europeo in Sudafrica (e altrove) è stato sia preceduto sia accompagnato da spedizioni che miravano a delineare graficamente un territorio e a classificarne le sue risorse naturali, a sua volta spianando la strada all’occupazione e allo sfruttamento. La presunta scoperta e la successiva denominazione e catalogazione delle piante trascurarono e cancellarono i nomi e le conoscenze botaniche esistenti delle piante indigene e imposero il sistema di classificazione linneo e la sua particolare razionalità europea. What Plants Were Called Before They Had A Name di Uriel Orlow è un’installazione audio che funziona come un dizionario di piante orali di lingue indigene sudafricane tra cui Khoi, SePedi, SeSotho, SiSwati, SeTswana, xiTsonga, isiXhosa e isiZulu.”

URIEL ORLOW, What Plants Were Called Before They Had A Name, 2016, 5.1 Audio - 22’ 40”

29 SPECIALE ARTISSIMA GILDA LAVIA Roma www.gildalavia.com

Gilda Lavia (director)

“Presentiamo per Artissima una porzione dello spazio a accadendo negli ultimi anni, 2019 (Main Section Hall Pink disposizione, realizzata con puntando l’attenzione proprio A – booth 3) un progetto che differenti materiali su una base sull’urgenza di dover cambiare coinvolge due artisti italiani: di cartone. Ad accompagnare il radicalmente il nostro stile di Gabriella Ciancimino e Leonardo lavoro installativo sono presenti vita per poter salvare il nostro Petrucci. una serie di opere ispirate ai pianeta. Gabriella Ciancimino, attiva già fenomeni della natura e della L’idea generale del progetto da diverso tempo nel panorama migrazione. è quella di far coesistere e dell’arte contemporanea, porta Seguendo le tematiche comunicare due differenti avanti una ricerca basata sopracitate, Leonardo Petrucci, modalità di azione artistica e sul concetto di “Relazione”, giovane artista toscano, di ricerca, su un punto di vista analizzando il rapporto tra gli presenterà alcuni lavori derivanti comune rispetto a importanti esseri umani e gli elementi da un recente progetto realizzato tematiche di attualità. Entrambi naturali da un punto di vista in Finlandia. Affrontando il gli artisti utilizzano come cifra filosofico ed antropologico. Il problema del cambiamento stilistica media differenti che progetto scelto per Artissima è climatico e il fenomeno delle spaziano dal disegno, al video, composto da un’installazione migrazioni, l’artista ha proposto fino ad arrivare alla scultura e site specific, che interesserà una metafora di ciò che sta all’installazione.”

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GABRIELLA CIANCIMINO, Seaseeds/Si Siz_3, 2019 composizione di disegni, tecnica mista su carta, alluminio, plexiglass, cm 120x110x3

Nella pag. a fianco: LEONARDO PETRUCCI, Endgame 01 e 02, 2019 polistirolo, carta pesta, resina e acrilico, cm 50x50x25 cad.

31 SPECIALE ARTISSIMA MADRAGOA Lisbona www.galeriamadragoa.pt

Matteo Consonni e Gonçalo Jesus (founder)

“Madragoa partecipa per il quarto anno consecutivo ad Artissima, fiera che sin dall’inzio ha rappresentato un importante appuntamento per la galleria, presentando nel suo stand all’interno della Main Section (Green 5), un dialogo tra nuove opere di quattro artisti: Renato Leotta, finalista del premio MAXXI 2020, presenta una nuova serie di fotogrammi che ritraggono il plancton marino; Yuli Yamagata, giovane brasiliana che lavora ispirandosi ai materiali e ai colori dei tessuti tecnici usati dagli sportivi viene presentata per la prima volta in fiera dalla galleria; Sara Chang Yan, artista portoghese il cui lavoro è stato acquisito lo scorso anno dal Museo Ettore Fico; Gonçalo Preto, giovanissimo e talentuoso pittore di YULI YAMAGATA, Lisbona che presenta un nuovo, grande dipinto in cui la natura Gordo Durante (smoking fat guy), 2019 sembra fagocitare i protagonisti di una scena misteriosa, realizzata lycra, silicone fiber, sewing thread, stretcher, cm 100x100x10, unique. Photo: Ana Pigosso. con una tecnica ineccepibile.” Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

32 ESPOARTE DIGITAL

RENATO LEOTTA, Aventura (Tanger), 2016 terracotta, sand, cm 99x55x55, unique Photo: Miguel Angelo Guerreiro/Flare Studio Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

GONÇALO PRETO, Sleuth, 2019 oil on cotton canvas, cm 166x166, unique Photo: Bruno Lopes Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

33 SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA MASSIMODELUCA Mestre Venezia www.massimodeluca.it

Marina Bastianello (director)

“La Galleria massimodeluca presenta l’opera del “duo” Matteo Attruia e VOID, artisti che portano avanti una personale ricerca imperniata sulle parole, con un doppio progetto dal contrasto “complementare”. Attruia, da sempre interessato a sviluppare le proprie opere connettendole con il linguaggio scritto e gli innumerevoli cortocircuiti del pensiero, presenta un nuovo progetto in grado di coinvolgere l’osservatore all’interno dell’opera stessa. Annullando la distanza tra oggetto e concetto, l’opera di Attruia, lavorando su più livelli - fisici e semantici - attiverà, grazie ad un movimento meccanico, delle “variazioni su temi iconografici”, portando la parola a prendere vita. La parola è intesa come un atto di determinazione, di esistenza. Uno dei primi usi che venne fatto dei registratori fu per conservare la voce della persona amata dopo la sua scomparsa. Da questa suggestione, e dal profondo interesse nei confronti della storia della registrazione dei suoni, della voce e delle sue reciproche interazioni, VOID creano una serie di moderne “vanitas”, nelle quali elementi come pietre e ossa sono interconnesse con il suono di un “lamento” luttuoso, dove la voce diviene una vibrazione allo stesso tempo vivida ed effimera.”

VOID, Vanitas n.1, 2019 alabastro, LP 33 giri, ossa, cm 46x27x17

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MATTEO ATTRUIA, I DECIDED, 2019 filo neon e vernice acrilica cm 178x2,5 ø

35 SPECIALE ARTISSIMA MAZZOLENI Torino, Londra www.mazzoleniart.com

Davide e Lugi Mazzoleni (owner)

“Mazzoleni è presente ad armate con vele “al terzo”, bandiera, allo storico ruolo nel Artissima 2019 nella Main che navigando all’unisono nei commercio di pigmenti rossi, ai Section della fiera (stand canali veneziani hanno creato dipinti di Tiziano, Tintoretto e Purple 13 Green 14) con una coreografia in movimento. altri maestri veneziani. un’esposizione interamente Ogni barca era equipaggiata L’allestimento monografico dedicata a Melissa McGill e al di vele realizzate su misura e proposto da Mazzoleni ai suo progetto di arte pubblica dipinte a mano in 52 diverse visitatori della ventiseiesima Red Regatta. Red Regatta è tonalità di rosso, sviluppate edizione di Artissima presenta una serie senza precedenti di appositamente dall’artista. Ogni opere riconducibili a tre grandi 4 spettacolari performance rosso fa riferimento agli impeti momenti del progetto Red sull’acqua, realizzate nella di passione e vita, all’emergenza Regatta. Il primo gruppo di Laguna di Venezia tra il maggio e all’allarme, e a Venezia stessa opere è composto dalle grandi e il settembre scorso, con - dai suoi terrazzi e tetti in fotografie della Regata della 52 imbarcazioni tradizionali mattoni e terracotta, alla sua Coppa del Presidente della

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Repubblica 2018 su cui McGill protagonista di un talk insieme è intervenuta con pigmenti all’artista Christian Holstad e a rossi anticipando ciò che Vittorio Calabrese (direttore di sarebbe avvenuto da lì a pochi Magazzino Italian Art) intitolato mesi con la realizzazione delle Make a Better World Now!, performance. Il secondo gruppo dedicato al rapporto tra arte è costituito da vivaci studi del e sostenibilità ambientale e ai colore rosso, legati al workshop loro progetti veneziani, che si svoltosi nell’Arsenale di Venezia svolgerà venerdì 1 novembre in cui l’artista, con marinai e alle 14.30 presso il Meeting studenti, ha dipinto a mano le Point dell’Oval. vele esplorando e creando le L’intero progetto espositivo 52 tonalità per la Red Regatta vuole essere un preludio e ne ha ricavato una eterna all’importante mostra che testimonianza attraverso opere Mazzoleni Londra dedicherà a su carta. Infine, il terzo gruppo Melissa McGill nella primavera è composto da fotografie di 2020”. varie dimensioni, scattate in soggettiva proprio dall’artista In alto: durante le performance dei MELISSA McGILL, Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica, San Marco), 2019, unique archival mesi scorsi, in cui i riflessi delle digital C-print with pigment and matte gel medium, vele rosse tinteggiano senza cm 101.6x152.4. Courtesy: Mazzoleni, London-Torino necessità di ritocchi le acque A sinistra: MELISSA McGILL, Riflessi (Red Regatta - 1 September veneziane. 2019), 2019, triptych of digital archival pigment prints, cm 137.2x91.4 (each), edition of 3 plus 2AP (#1/3). Melissa McGill sarà inoltre Courtesy: Mazzoleni, London-Torino

37 SPECIALE ARTISSIMA MONITOR Roma www.monitoronline.org

Paola Capata (founder) - Manuela Contino (director)

“Monitor presenta al pubblico ridefinendo l’immagine e il di Artissima 2019 gli artisti: ruolo dei protagonisti della Thomas Braida (1982), Tomaso storia dell’arte contemporanea De Luca (1988), Oscar Giaconia attuale. (1978), Matteo Fato (1979), Esempio di un complesso Nicola Samorì (1977). lavoro pittorico su pietra, Dall’opera di Thomas Braida l’opera su onice di Nicola Siesta del Sol, Siesta per tutti Samorì, che rappresenta Santa (2019) emergono i tratti Lucia accecata dalla stessa principali del processo creativo rifrazione della materia.” dell’artista, dall’utilizzo del colore, fino alla costruzione della composizione, che cita il mito e la storia, popolandoli di figure ibride e moderne. Tomaso De Luca, nominato per il premio MAXXI Bulgari prize 2019, presenta una scultura esposta al MAMbo in occasione della mostra That’s IT!, a cura di Lorenzo Balbi, e un’opera video. Entrambi i lavori nascono dalla ricerca e dalla riflessione personale dell’artista sui presupposti formali e teorici del Modernismo. Oscar Giaconia, che con questa presentazione anticipa la sua collaborazione con la galleria, presenta The Grinder (2019), un’opera olio su carta che nasce da un ricercato lavoro di trasformazione dell’artista stesso. Gli ultimi dipinti realizzati da Matteo Fato si incentrano sul tema del ritratto, esplorandone formalmente le varie declinazioni e

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THOMAS BRAIDA, Siesta de sol, Siesta per tutti, 2019 olio su tela, cm 280x480. Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ)

Nella pag. a fianco: NICOLA SAMORÌ, La gran nuvola, 2019, olio su onice, cm 74,3x59,7x2. Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ)

OSCAR GIACONIA, The Grinder, 2019 TOMASO DE LUCA, Hooded Soldier, 2016-2018 olio su fibra cellulosica alla gelatina plasticizzata, colla animale in teca di nylon stampa 3d in acido polilattico , resina epossidica , ferro , pigmenti e gouaches cm 58.5x45 (cm 62.5x49.5 framed) cm 207x103x95 Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ) Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ)

39 SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA ALBERTA PANE Parigi, Venezia www.albertapane.com

Alberta Pane (owner)

“Un Cabinet de curiosités L’universo vegetale dell’artista dell’esistenza umana, dei suoi vegetali, un video tra le rovine francese Marie Denis rivisita limiti e della sua condizione. pompeiane, elementi di natura l’elemento naturale che, Sostanza sonora, silenzi, stampati e una scultura sonora interiorizzato, analizzato e risonanze acustiche in spazio che diffonde le sue vibrazioni reinterpretato, trascende e materia si combinano invece nello spazio sono alcuni la propria bellezza e fragile nella ricerca concettuale tra degli elementi che guidano il essenza, sigillato in un’eternità arte visiva e suono di Michele visitatore alla scoperta delle in equilibrio tra il quotidiano e Spanghero. opere degli artisti esposti nello l’universale. In uno stand articolato un stand della Galleria Alberta L’azione reiterata, prolungata, riverbero sonoro accompagna Pane (Parigi, Venezia): Marie performativa di Romina De il pubblico tra scaffalature di Denis, Romina De Novellis e Novellis è un viaggio offerto miscellanea, flora stampata e Michele Spanghero. al pubblico nei meandri inscatolata, fotografie e video.”

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MICHELE SPANGHERO, Echea, 2014 sound sculpture, rubber varnished fiberglass, brass, wood, loudspeaker, stainless steel pedestal, audio system (dim. cm 120x68x44 - dur. 6 min. loop). Courtesy of the artist and Alberta Pane Gallery (Paris, Venice)

MARIE DENIS, Nature des Profondeurs, 2018, exhibition view @ Alberta Pane Gallery, Paris. Courtesy of Alberta Pane Gallery (Paris, Venice)

Nella pag. a fianco: ROMINA DE NOVELLIS, Gradiva, 2017, color photograph, Hahnemühle Fine Art Pearl paper mounted on aluminium, cm 110x150. Courtesy Alberta Pane Gallery (Paris, Venice)

41 SPECIALE ARTISSIMA ALBERTO PEOLA Torino www.albertopeola.com

Alberto Peola (director)

“Aperta nel 1989 da Alberto questo contesto l’inedito lavoro Peola, la galleria segue il lavoro Ground. Novità di quest’anno di artisti italiani e stranieri la recente collaborazione contemporanei, emergenti e con Gregorio Botta, che nel già affermati. Per questa XXVI 2020 presenterà la sua prima edizione di Artissima la galleria personale in galleria. propone opere di giovani artisti Sabato 2 novembre, dalle già impegnati sulla scena 9:00 alle 24:00, Perino & Vele nazionale ed internazionale, inaugurano ‘o databàs la loro come Gabriele Arruzzo, Paolo quarta personale in galleria.” Bini, Fatma Bucak, Francesca Ferreri, Victoria Stoian e Cosimo Veneziano, in dialogo con i lavori di artisti che ne hanno segnato la storia e di cui oggi la galleria presenta i lavori più recenti: Slow Time di Botto&Bruno, le fotografie di Emily Jacir, le white rooms di Gioberto Noro, Gringo di Thorsten Kirchhoff e le sculture in cartapesta di Perino & Vele. Simone Mussat Sartor, protagonista della prima edizione di The Phair, propone in

SIMONE MUSSAT SARTOR, Ground, dalla serie Same Place Project, 2019, fotografie, cm 200x200 ca. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea

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PERINO & VELE, Madeforyou II, 2019, papier-mâché, fiberglass and acrylic paint, cm 78x92x50. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea

GABRIELE ARRUZZO, Senza titolo (agostano), 2019, enamel, acrylic, glitter on canvas and wooden frame, cm 120x100. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea

43 SPECIALE ARTISSIMA GIORGIO PERSANO Torino www.giorgiopersano.org

Giorgio Persano (founder)

“La Galleria Giorgio Persano propone per Artissima 2019 una selezione di opere di , Nicola De Maria, Per Barclay, Marco Gastini, Michael Biberstein ed Alfredo Jaar, in dialogo con lavori di giovani artisti quali Paolo Cirio, Alessandro ZENA EL KHALIL, 396 Hz: Liberate. Create. Dance Sciaraffa e Zena el Khalil, nella volontà di documentare e dare Rebuild, 2019, cenere, pigmento, inchiostro e ricamo su tela / ash, pigment, ink and embroidery on canvas, cm visibilità a storie, esperienze e ricerche differenti”. 85x85. Courtesy Galleria Giorgio Persano

44 I L A R I A G A S P A R R O N I MARMOREA ESPERIENZA a c u r a d i V a l e r i a G u g l i e l m i e A l e s s a n d r a P i c c h i

3 0 O T T O B R E 0 3 N O V E M B R E 2 0 1 9

a l l ' i n t e r n o d i P A R A T I S S I M A 1 5 " M U L T I V E R S I T Y " E X A C C A D E M I A A R T I G L I E R I A - T O R I N O P i a z z e t t a A c c a d e m i a M i l i t a r e , 3

O r a r i d i a p e r t u r a : M e r c o l e d ì 3 0 O t t o b r e > 1 8 . 0 0 | 2 4 . 0 0 G i o v e d ì 3 1 O t t o b r e > 1 5 . 0 0 | 2 4 . 0 0 V e n e r d ì 1 N o v e m b r e > 1 0 . 0 0 | 2 4 . 0 0 S a b a t o 2 N o v e m b r e > 1 0 . 0 0 | 2 4 . 0 0 D o m e n i c a 3 N o v e m b r e > 1 0 . 0 0 | 2 2 . 0 0

I n f o p a r a t i s s i m a . i t / p a r a t i s s i m a - t o r i n o - 2 0 1 9 SPECIALE ARTISSIMA GREGOR PODNAR Berlino www.gregorpodnar.com

Gregor Podnar (founder) - Maria Betegon (director)

“Per Artissima 2019 la galleria Primož Bizjak. Le sue fotografie sorprenderci con ciò che i nostri Gregor Podnar presenta una esplorano la storia dei luoghi, dei occhi non possono vedere al buio”. selezione di opere di otto confini e dei simboli simbolici. (Aurora García) artisti della galleria che vanno Usando lunghe esposizioni che Il lavoro dell’artista di San Paolo dalle giovani generazioni durano diverse ore o anche Marcius Galan comprende internazionali a personaggi tutta la notte, Primož riesce a sculture, oggetti, disegni e storici di fama. creare immagini notturne come altri media. Spesso si tratta “La fotografia notturna e i alla luce del giorno, catturando di elementi geometrici con colori nascosti nella notte gradualmente i colori con un linguaggio di forma chiara sono il principale interesse di mezzi naturali, mai digitali, per che, in relazione alla nostra

46 ESPOARTE DIGITAL percezione comune (linee, Francisco Tropa è radicata nella dimensioni, materialità), storia dei media che usa: arte richiedono una definizione di antica, filosofia e letteratura, spazio e una classificazione oltre a temi classici come dei confini visivi. Le forme, il ricordo, il rituale, il gioco apparentemente neutrali, d’azzardo e il tempo. diventano sensori della nostra Goran Trbuljak ridefinisce lo percettività individuale. stato del contesto artistico, IRWIN lavora in modo ponendo domande radicali complesso e sottile con sull’autonomia del sistema connessioni tra arte e di musei e gallerie e sul MARZENA NOWAK, Untitled (Tango Show), 2019 ideologia. La loro opera meccanismo attraverso il quale tango shoe, peephole, cm 42x8x9 riunisce riferimenti qualcosa viene accettato come Nella pag. a fianco: PRIMOŽ BIZJAK, Antro del Corchia, 2015 storici d’arte, – come al arte”. inkjet print, Diasec on plexiglas, cm 125x157 Romanticismo, al Modernismo o al Suprematismo di Kazimir Malevič –, a simboli tratti dalla religione o dai sistemi politici totalitari, ad esempio dell’era nazista o del realismo sociale sovietico. Ivan Kožarić ha lavorato su una varietà di media, creando un potente corpus di opere che spaziano da sculture permanenti e temporanee, installazioni e interventi urbani, ad assemblaggi, proclami, fotografie e dipinti. I motivi e gli elementi che Anne Neukamp utilizza derivano dal nostro arredamento quotidiano, permettendo a questi segni e immagini funzionali di diventare frammenti sotto strati di pittura o, addirittura, di scomparire. Il lavoro di Marzena Nowak è creato dalla memoria e dall’immaginazione, risiedendo da qualche parte nella tensione tra punti di riferimento autobiografici e mondi di sogno immersi poeticamente. La sua sensibilità alle avvenimenti quotidiani e il rapporto con la propria fisicità rappresentano spesso i punti di partenza tematici per la sua pratica artistica. La complessa pratica di

47 SPECIALE ARTISSIMA PROMETEOGALLERY DI IDA PISANI Milano www.prometeogallery.com

Ida Pisani (director)

“Prometeogallery di Ida Pisani presenta una piattaforma di artisti di generazioni diverse, capaci di tradurre con le loro opere le proprie esperienze quotidiane, in rapporto alla storia, alla politica, all’ambiente e alle politiche sociali. Evidenziando un dialogo tra approcci sempre differenti alle relazioni di potere, la galleria lascia che gli artisti che presenta restituiscano un’immagine dell’attuale panorama sociale e globale. Dal video alla performance, dalla fotografia alla pittura, il filo conduttore che lega le opere in mostra è un’esaltante valenza estetica. Gli artisti presenti al booth di galleria sono: Maria José Arjona, SANTIAGO SIERRA, Line of 160 cm tattoed on 4 Filippo Berta, Fabrizio Cotognini, Regina José Galindo, Omar people, 2000, lambda print on Dibond, Hassan, Hiwa K Iva Lulashi, Edson Luli, Maria Evelia Marmolejo, cm 100x147 Ruben Montini, Rosanna Rossi, Karan Shrestha, Santiago Sierra, Nella pag. a fianco: ROSANNA ROSSI, Senza titolo (Beautiful lines), Giuseppe Stampone e Driant Zeneli”. 1971-71, acrylic on canvas, cm 120x150

48 ESPOARTE DIGITAL

49 SPECIALE ARTISSIMA GALLERY ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai www.ivde.net

Isabelle van den Eynde (founder) - Jonathan Ellis King (director)

“Per Artissima 2019, la nostra performance, installazione, collezione privata di Teheran presentazione è dedicata disegno, pittura e assemblaggio. perché il loro contenuto ad una selezione di artisti In mostra Sharif’s Made in Japan, era ritenuto provocatorio. rappresentati in galleria tra 2014, un esempio principale dei I tre artisti mantengono le cui Hassan Sharif, pioniere suoi assemblaggi di produzione pratiche individuali e lavorano dell’arte contemporanea e in serie che sono una risposta come un collettivo per creare pratiche sperimentali in Medio al consumismo globalizzato, installazioni, spettacoli e Oriente, Ramin Haerizadeh, restituendo il surplus video che si basano sulla Rokni Haerizadeh and Hesam indesiderato della produzione in loro percezione della vita Rahmanian, dinamico collettivo serie alla società come arte. come teatro e iniziano con con sede a Dubai, e Hoda Ramin Haerizadeh, Rokni le “creature” che i tre artisti Tawakol, artista franco-egiziana Haerizadeh e Hesam diventano, fisicamente e di Amburgo. Rahmanian vivono e lavorano mentalmente, attraverso il loro Hassan Sharif (1951-2016) insieme a Dubai dal 2009, lavoro. ha dato un contributo vitale quando sono stati costretti La loro pratica individuale e all’arte concettuale e alla all’esilio dopo che le opere collettiva è quella di un metodo pratica sperimentale in Medio d’arte di Ramin e Rokni sono additivo, che prevede una Oriente attraverso 40 anni di state sequestrate da una ricerca approfondita, un dialogo continuo e prove ed errori. Con il risultato di installazioni complesse, multimediali e coinvolgenti, gli artisti pongono l’accento sull’importanza di “riferire sul nostro tempo” e di attirare l’attenzione sulle “urgenze” del momento presente. In mostra la nuova serie di dipinti su carta del trio, intitolata Life isn’t too big a deal and shouldn’t be painted as such (2019). Nato a Londra e cresciuto principalmente a Parigi, Hoda Tawakol è un’artista franco- egiziana che attualmente vive e lavora ad Amburgo, in Germania. L’ampia pratica

50 ESPOARTE DIGITAL di Tawakol comprende pezzi tessili tinti e cuciti a mano, sculture, collage di tessuti e installazioni che intrecciano trame, griglie e reticoli oltre a lavori su carta. Il suo approccio all’arte tessile contemporanea è profondamente radicato nel movimento femminista degli anni ‘70; la ricerca dell’artista si concentra sulle pratiche rituali tradizionali e sulle immagini associate a quei momenti cruciali di transizione e trasformazione nella vita di una donna. Tawakol’s Mummy # 2 (2019) è una nuova serie di lavori che esplorano rituali, forme ed estetica dell’antico Egitto. Questo nuovo corpus di opere evolve attorno al concetto di presenza/assenza, dentro/ fuori e trasformazione. Il corpo, centrale in questa serie, è indicato come un’entità immateriale che oscilla tra l’effimero e l’eterno.

Dall’alto: HASSAN SHARIF, Made in Japan, 2014, frying pan and wire, cm 64x57x42. Courtesy of the artist and Gallery Isabelle van den Eynde

HODA TAWAKOL, Mummy #2, 2019, fabric and wood, cm 170x140x10. Courtesy of the artist and Gallery Isabelle van den Eynde

Nella pag. a fianco: RAMIN HAERIZADEH, ROKNI HAERIZADEH E HESAM RAHMANIAN, Life isn’t too big a deal and shouldn’t be painted as such, 2019, acrylic, gouache, binder and collage on paper, cm 50x70. Courtesy of the artists and Gallery Isabelle van den Eynde

51 SPECIALE ARTISSIMA Z2O SARA ZANIN GALLERY Roma www.z2ogalleria.it

Sara Zanin (owner)

“La Galleria z2o Sara Zanin presenta al pubblico un solo show dell’artista ceco Krištof Kintera nella Main Section della fiera. Kintera, artista rappresentato dalla galleria, ha concepito, come di consueto nella sua pratica artistica, un progetto site-specific con imponenti installazioni- assemblaggi che dialogano con alcuni lavori su tavola in cui pratica disegnativa e scultorea si incontrano. Nella sua ricerca più recente, Kintera si è concentrato sulla creazione di strutture formali correlate a una dimensione architettonica letta attraverso una prospettiva metaforica. Tower of Progress, per esempio, imita la complessità e la stratificazione dell’architettura urbana svolgendo una funzione simbolica, quasi fosse un totem, creato con quello che l’artista definisce “neo-post-industrial- home-gothic style”. Attraverso l’utilizzo di materiali primitivi e usuali, spesso di reimpiego, l’artista indirizza la propria ricerca verso una dimensione di assoluta consapevolezza nei riguardi della contemporaneità”.

KRIŠTOF KINTERA, Memorial Of Passed Light, 2019, metal structure and concrete, mixed media, cm 355x60x40. Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma

52 ESPOARTE DIGITAL

KRIŠTOF KINTERA, City Of Lost Connection, 2019 mixed media, cm 120x110x90. Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma

53 OVAL | TORINO

1—3

ANNA FRANCESCHINI, VISTAMARE/VISTAMARESTUDIO Pescara, Milano NOV 2019 CRISTINA GARRIDO, LMNO Brussels JANUARIO JANO, PRIMO MARELLA Milano, Lugano ELLA LITTWITZ, COPPERFIELD London JUAN LÓPEZ, JUAN SILIÓ Santander MERCEDES MANGRANÉ, ANA MAS Barcelona, San Juan OPAVIVARÁ!, A GENTIL CARIOCA Rio de Janeiro MONITOR Roma, Lisbon, Pereto ÖKTEM AYKUT Istanbul STÉPHANIE SAADÉ, GREY NOISE Dubai FRANCO NOERO Torino LILY ROBERT Paris AUGUSTAS SERAPINAS, APALAZZO Brescia + EMALIN NOIRE Torino SUPRAINFINIT London LORCAN O’NEILL Roma UNA Piacenza NAMSAL SIEDLECKI, MAGAZZINO Roma BOSSE & BAUM OSART Milano VIN VIN Vienna CATERINA SILVA, London OTTO Bologna LU SONG, MASSIMO DE CARLO Milano, London, Hong Kong main section P420 Bologna dialogue ALBERTA PANE Paris, Venezia PUCK VERKADE, DÜRST BRITT & MAYHEW A+B Brescia A PLUS A Venezia ALBERTO PEOLA Torino The Hague AB-ANBAR Tehran ACAPPELLA Napoli RAFAEL PÉREZ HERNANDO Madrid IAN WAELDER, L21 Palma de Mallorca ADA Roma THOMAS BERNARD - CORTEX GIORGIO PERSANO Torino ALTMAN SIEGEL San Francisco ATHLETICO Paris PHOTO&CONTEMPORARY Torino back to the future ROLANDO ANSELMI Berlin, Roma SÉBASTIEN BERTRAND Geneva PI ARTWORKS London, Istanbul MARINUS BOEZEM, UPSTREAM Amsterdam FRANCESCA ANTONINI Roma BWA WARSZAWA PODBIELSKI CONTEMPORARY Milano ROBERT BREER, GB AGENCY Paris APALAZZO Brescia CAMPOLI PRESTI London, Paris GREGOR PODNAR Berlin LYNNE COHEN, IN SITU - FABIENNE LECLERC ARTERICAMBI Verona CLIMA Milano PROMETEOGALLERY Milano, Lucca Paris ALFONSO ARTIACO Napoli DITTRICH & SCHLECHTRIEM Berlin REPETTO London BETTY DANON, TIZIANA DI CARO Napoli ENRICO ASTUNI Bologna DIX9 Paris REVOLVER Lima, ESTATE OF BARBARA HAMMER, KOW Berlin, PIERO ATCHUGARRY Miami, ERMES-ERMES Vienna MICHELA RIZZO Venezia Madrid Pueblo Garzón ET AL. San Francisco RODRÍGUEZ Poznań BRUNO JAKOB, PETER KILCHMANN Zurich ATHR Jeddah FEDERICO LUGER (FL GALLERY) ROSSI & ROSSI London, Hong Kong LILIANE LIJN, RODEO London, Piraeus AURAL Alicante Milano LIA RUMMA Milano, Napoli KIMIYO MISHIMA, SOKYO Kyoto BENDANA | PINEL Paris GAEP Bucharest STUDIO SALES Roma MASAKI NAKAYAMA, CHRISTOPHE GAILLARD Paris ISABELLA BORTOLOZZI Berlin GLASSYARD Budapest RICHARD SALTOUN London LILIANA PORTER, ESPACIO MINIMO Madrid THOMAS BRAMBILLA Bergamo GYPSUM Cairo ROSA SANTOS Valencia REMO SALVADORI, CHRISTIAN STEIN Milano BRAVERMAN Tel Aviv IRAGUI Moscow THOMAS SCHULTE Berlin ANTONIO SLEPAK, WALDENGALLERY Buenos Aires GAVIN BROWN’S ENTERPRISE IVAN Bucharest SFEIR-SEMLER Beirut, Hamburg ILIJA ŠOŠKIĆ, GANDY Bratislava New York, Roma DANIEL MARZONA Berlin SIDE 2 Tokyo JESSICA STOCKHOLDER, 1301PE Los Angeles CARDELLI & FONTANA Sarzana, MASSIMOLIGREGGI Catania SMAC Cape Town, Johannesburg, SUPERSTUDIO, PINKSUMMER Genova S. Stefano di Magra MOHSEN Tehran Stellenbosch ENDRE TÓT, ACB Budapest CHERTLÜDDE Berlin NIGHT GALLERY Los Angeles SOMMER Tel Aviv, Zurich RUBEM VALENTIM, ALMEIDA E DALE Sao Paulo SADIE COLES London OPERATIVA Roma SPAZIOA Pistoia MICHAEL VENEZIA, HÄUSLER Munich, Zurich CONTINUA San Gimignano, Beijing, FRANCESCO PANTALEONE Palermo, SPROVIERI London WILLIAM WEGMAN, FLORENCE LOEWY Paris Les Moulins, Havana Milano JIRI SVESTKA Prague RAFFAELLA CORTESE Milano PM8 Vigo CATINCA TABACARU New York, Harare disegni GUIDO COSTA Torino PRAZ-DELAVALLADE Paris, Los Angeles TAIK PERSONS Berlin, Helsinki CRONE Vienna, Berlin RIBOT Milano MERCEDES AZPILICUETA, NOGUERAS THE GALLERY APART Roma DASTAN’S BASEMENT Tehran SERVANDO Havana BLANCHARD Barcelona, Madrid TUCCI RUSSO Torre Pellice, Torino DAUWENS & BEERNAERT Brussels SODA Bratislava FRANCESCO BAROCCO, NORMA MANGIONE ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai MONICA DE CARDENAS Milano, STEINEK Vienna Torino VIASATERNA Milano Zuoz, Lugano WALDBURGER WOUTERS Brussels, Basel JOHN BOCK, GIÒ MARCONI Milano DE’ FOSCHERARI Bologna VISTAMARE/VISTAMARESTUDIO ALIGHIERO BOETTI, DEP ART Milano Pescara, Milano DVIR Tel Aviv, Brussels art spaces & editions TERESA BURGA, BARBARA THUMM Berlin EX ELETTROFONICA Roma WHATIFTHEWORLD Cape Town DIOGO EVANGELISTA, FRANCISCO FINO Lisbon CASTELLO DI RIVOLI MUSEO FRANCISCO FINO Lisbon HUBERT WINTER Vienna KATHARINA GROSSE, NÄCHST ST. STEPHAN D’ARTE CONTEMPORANEA Rivoli FRITTELLI Firenze JOCELYN WOLFF Paris ROSEMARIE SCHWARZWÄLDER Vienna COLOPHONARTE Belluno ANNET GELINK Amsterdam Z2O SARA ZANIN Roma SHEROANAWE HAKIHIIWE, ABRA Caracas L’ARENGARIO S.B. Gussago, Brescia GENTILI Firenze ZILBERMAN Istanbul, Berlin WAQAS KHAN, SABRINA AMRANI Madrid MARTINCIGH Udine GEORG KARGL Vienna GIOVANNI KRONENBERG, RENATA FABBRI DANILO MONTANARI Ravenna KISTEREM Budapest new entries Milano SANTOLAROSA Oslo KRAUPA-TUSKANY ZEIDLER Berlin BALCONY Lisbon CHRISTIANE LÖHR, TUCCI RUSSO Torre Pellice, TRECCANI LAVERONICA Modica BALLON ROUGE COLLECTIVE Brussels Roma Torino GILDA LAVIA Roma BOMBON Barcelona ANNA MARIA MAIOLINO, RAFFAELLA CORTESE LOOM Milano CAPSULE SHANGHAI Shanghai present future Milano MADRAGOA Lisbon CASTIGLIONI Milano, Sao Paulo AAAJIAO, HOUSE OF EGORN Berlin ANA MANSO, UMBERTO DI MARINO Napoli MAGAZZINO Roma DAMIEN & THE LOVE GURU Brussels MARCOS AVILA-FORERO, ADN BRUNO MUNARI, MAURIZIO CORRAINI Mantova PRIMO MARELLA Milano, Lugano DIVISION OF LABOUR Worcester Barcelona OTOBONG NKANGA, LUMEN TRAVO Amsterdam MASSIMODELUCA Mestre-Venezia EMALIN London ANNA-SOPHIE BERGER, EMANUEL NICOLA PECORARO, GIANLUCACOLLICA Catania MAZZOLENI Torino, London FANTA-MLN Milano LAYR Vienna, Roma ADAM PENDLETON, PEDRO CERA Lisbon MAZZOLI Berlin, Modena, Dusseldorf ISSUES Stockholm ISA CARRILLO, PROXYCO New York JOSÉ MIGUEL PEREÑÍGUEZ, LUIS ADELANTADO URS MEILE Lucerne, Beijing MARFA’ Beirut + TIRO AL BLANCO Guadalajara Valencia, Mexico City MENO PARKAS Kaunas, Dusseldorf MATÈRIA Roma LARISA CRUNȚEANU, ANCA MARIO SCHIFANO, IN ARCO Torino MIND SET ART CENTER Taipei MLZ ART DEP Trieste POTERASU Bucharest ACHRAF TOULOUB, PLAN B Berlin, Cluj FRANCESCA MININI Milano NOME Berlin DÉBORA DELMAR, GALLLERIAPIÙ SANDRA VÁSQUEZ DE LA HORRA, SENDA MASSIMO MININI Brescia NOVEMBAR Belgrade Bologna Barcelona

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NEW ENTRIES

è la sezione di Artissima riservata alle più interessanti giovani gallerie, con meno di 5 anni di attività e presenti per la prima volta in fiera. Proponiamo un focus solo sulle gallerie italiane presenti in questa sezione.

Le gallerie selezionate che hanno risposto alla nostra call sono:

FANTA-MLN Milano, MATÈRIA Roma, MLZ ART DEP Trieste, UNA Piacenza

55 SPECIALE ARTISSIMA FANTA-MLN Milano www.fanta-mln.it

Gloria de Risi, Alessio Baldissera, Alberto Zenere (founder)

“Per Artissima 2019 la galleria tendenza ad estendersi oltre come un padiglione editoriale presenta un dialogo fra Lorenza il suo ambito di riferimento. per la ricezione, a intervalli Longhi (1991) e Noah Barker Le opere presentate sono regolari, della ripubblicazione (1991). un’estensione della mostra e prima traduzione inglese di Noah Barker è interessato We walked toward the music “Lavoro intellettuale e sviluppo alle qualità discorsive dell’arte and away from the party, in cui capitalistico” di Manfredo contemporanea e alla sua l’artista ha concepito la galleria Tafuri. Nella pratica di Lorenza

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Longhi, elementi visivi presi concentra su artisti emergenti da strategie di comunicazione italiani e internazionali, e oggetti che hanno un ruolo alternando personali a collettive specifico all’interno della curate, con un particolare contemporaneità vengono interesse verso le pratiche riprodotti e ricombinati, discorsive che indagano la usando tecniche artigianali nostra contemporaneità e i come strumento per testare sistemi che la regolano”. empiricamente e mettere in discussione la loro presunta neutralità. Fanta-MLN apre come project space nel 2015 a Milano, concentrandosi sulla presentazione di artisti italiani, molti alla prima personale, dando loro la possibilità di realizzare progetti In alto: ambiziosi e nuove produzioni. Installation view, “Noah Barker, We walked toward the music and away from the party”, Nel settembre 2018 lo Fanta-MLN, Milano, 2019. Courtesy of the artist spazio diventa una galleria and Fanta-MLN, Milano. Foto: Roberto Marossi commerciale. Esplorando A sinistra: Installation view, “Lorenza Longhi, Visual Hell, una varietà di visioni e media New Location”, Fanta-MLN, Milano, 2019. Courtesy of the artist and Fanta-MLN, Milano. artistici, il programma si Foto: Roberto Marossi

57 SPECIALE ARTISSIMA MATÈRIA Roma www.materiagallery.com

Niccolò Fano (founder)

“Il progetto allestitivo concepito per Artissima 2019, rende vibrante l’accostamento tra le opere di Mario Cresci e Marta Mancini, artisti molto distanti tra loro, i quali si trovano a dialogare entro una dimensione espositiva paritaria e euritmica, specchiante e concettualmente circolare. Il crush che ne deriva, al limite dell’impossibile, porta i lavori a schiudere nuovi orizzonti di senso, e va oltre i limiti – troppo spesso asfittici – imposti da canoniche, o solo formalistiche, ripartizioni mediali. Matèria ambisce così a portare in ambito fieristico la pregnanza e il respiro di progetti solitamente ideati per gli spazi, più grandi e articolati, di una galleria”.

MARTA MANCINI, Untitled (July), 2019. Courtesy of Matèria and the Artist. Photo: Sebastiano Luciano

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MARIO CRESCI, Fuori Tempo #03, 2008. Courtesy of Matèria and the Artist

59 SPECIALE ARTISSIMA MLZ ART DEP Trieste www.mlzartdep.com

Marco Lorenzetti (owner)

“Tre collettivi di artisti The Cool gli artisti che hanno tra loro in costruzione nelle capitali della Couple, Discipula, Janez Janša, comune un approccio critico globalizzazione. Janez Janša dialogano tra di loro traendo ai temi sociali ed una precisa presentano All about you, spunto dall’opera di uno dei connotazione estetica legata al un trittico composto da 300 nomi più attivi e trasversali mondo della contemporaneità. carte di credito personalizzate dell’arte italiana del Secolo The Cool Couple si soffermano e perfettamente operative, scorso: Ugo Nespolo. sugli effetti provocati nella ottenute attraverso i portali Il lavoro di Ugo Nespolo, memoria collettiva da quelle informatici di diversi Istituti intitolato Molotov immagini che vengono Bancari sloveni a cui i tre artisti (un’installazione del 1968 con utilizzate nei diversi sistemi di si sono rivolti nel corso di tre 200 bottiglie di Champagne- condivisione come strumento anni. Un’opera irripetibile, molotov) – opera che allude di comunicazione sociale. Il che indaga il sistema del all’esplosività delle idee lavoro di Discipula si veste di credito nei paesi ex comunisti innescata dalla forza incendiaria un nuovo abito “aziendale” in e più in generale il rapporto dell’opera d’arte –, è punto di una serie di rendering scultorei parossistico tra uomini e partenza per un confronto tra di appartamenti di lusso in Banche”.

UGO NESPOLO, Molotov, 1968, polimaterico. Courtesy MLZ Art Dep

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THE COOL COUPLE, Travel Time Stuff, 2018. Courtesy MLZ Art Dep

JANEZ JANŠA, All About You, 2016, installation (detail). Courtesy MLZ Art Dep

61 SPECIALE ARTISSIMA UNA Piacenza www.unagalleria.com

Marta Barbieri – Paola Bonino (founder)

“UNA presenta un progetto di all’esaurimento causati da un il compratore, e soggetto alle Vasilis Papageorgiou (1991, sistema altamente esigente. regole e fluttuazioni del mercato Atene) e del duo formato da Papageorgiou presenta dell’arte. Vilté Bražiūnaitė (1991, ) un’installazione a parete Le opere scultoree della serie e Tomas Sinkevičius (1991, formata da una serie di fiches Watery Eyes di Bražiūnaitė e Birštonas). Instaurando un da gioco in marmo, che sono un Sinkevičius traggono ispirazione dialogo tra lavori che trattano commento al mondo dell’arte dalle forme degli occhiali da temi come il valore, il tempo in relazione al gioco d’azzardo: sole, aprendo una riflessione dell’ozio e dello svago e i il titolo di ogni pezzo cita su come i loro colori e i filtri desideri artificiali, gli artisti esattamente il suo prezzo di utilizzati siano manifestazione tentano di rispondere agli vendita (3000 €, 2800 €, 2500 dei desideri e delle sofferenze ossessivi ritmi di produzione €), deciso da un accordo tra umane, e espressioni di un odierni, allo sfruttamento e l’artista, il gallerista e, spesso, mondo basato sulle apparenze”.

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VASILIS PAPGEORGIOU, 3000 €; 2800 €; 2500 €, 2019 black, red and pink marble inlaid with white marble, variable size. Courtesy UNA and the artist

Nella pag. a fianco: VILTÉ BRAŽIŪNAITĖ + TOMAS SINKEVIČIUS, Watery Eyes, 2019 aluminium, tinted acrylic, yellow: cm 45x50x30 - blue: cm 25x80x30 Courtesy UNA and the artist

63 SPAZIO TESTONI’s HISTORY

# 2 – WOMEN IN ART – Donne in Arte

Lea Golda Holterman, Diu, 2015, stampa fotografica su carta, cm 50x50

Maria Rebecca Ballestra Dellaclà Lea Golda Holterman Caroline Le Méhauté Donatella Lombardo Melissa Provezza Elisa Saggiomo Caterina Sbrana

Bologna Via D’Azeglio 50 OCT 19 – NOV 25 / 2019

www.spaziotestoni.it ESPOARTE DIGITAL

PRESENT FUTURE

Da diciannove anni, Present Future è la sezione curata che Artissima dedica ai ta- lenti emergenti. Le opere, presentate in un’area dedicata all’ingresso del padiglione, sono il frutto di un lavoro approfondito di ricerca del team curatoriale composto da Ilaria Gianni (coordinatrice), curatrice indipendente di Roma, Juan Canela, curatore indipendente e critico d’arte di Barcellona, e Émilie Villez, direttrice di KADIST a Pa- rigi che ha altresì vagliato le proposte inviate spontaneamente dalle gallerie. Nel 2019 Present Future propone i lavori di 20 artisti, presentati da 22 gallerie (16 straniere, 6 italiane): progetti inediti realizzati appositamente per la fiera o alla loro prima esposizione in contesto europeo e italiano. In occasione di Artissi- ma, uno degli artisti della sezione verrà insignito del Premio illy Present Future, sostenuto da illycaffè dal 2001 e quindi alla sua diciannovesima edizione. Assegnato da una giuria internazionale al progetto considerato più innovativo, dal 2012 il riconoscimento offre al vincitore l’eccezionale opportunità di una mostra al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nel 2018 il premio è stato assegnato all’artista Pedro Neves Marques, presentato dalla galleria Umberto di Marino di Napoli, e la cui personale si terrà al museo in concomitanza con Artissima 2019. Grazie alla visione contemporanea di illycaffè e all’attiva partnership con il Castel- lo di Rivoli, il Premio illy Present Future offre un contributo importante all’affer- mazione degli artisti emergenti e conferma il ruolo attivo di Artissima nel soste- gno dei talenti internazionali. Comitato Present Future Ilaria Gianni (coordinatrice), curatrice indipendente e scrittrice, Roma; Juan Canela, curatore indipendente e critico d’arte, Barcellona; Émilie Villez, direttrice KADIST, Parigi.

Le gallerie selezionate che hanno risposto alla nostra call sono:

ADN Barcelona (artista: MARCOS ÁVILA-FORERO); APALAZZO Brescia + EMALIN Londra (artista: AUGUSTAS SERAPINAS); BOSSE & BAUM London (artista: CATERINA SILVA); GALLLERIAPIÙ Bologna (artista: DÉBORA DELMAR); COPPERFIELD Londra (artista: ELLA LITTWITZ); MASSIMO DE CARLO Milano, Londra, Hong Kong (artista: LU SONG); EMANUEL LAYR Vienna, Roma (artista: ANNA-SOPHIE BERGER)

65 SPECIALE ARTISSIMA ADN GALERIA Barcellona www.adngaleria.com

Miguel Angel Sanchez (director)

“Marcos Ávila Forero lavora alla lotta e al processo di in genere in terreni difficili o responsabilizzazione nelle in luoghi inaccessibili come comunità rurali. Queste opere villaggi remoti nelle zone rappresentano dei documenti di rurali Colombia. La sua arte si ricerca al fine di gettare le basi basa sulla ricerca che conduce per le pratiche di interazione tra all’interno delle comunità produzione agricola e contadina e insieme ai loro residenti, e sviluppo sociale. Ispirato dalla permettendogli di mettere in pedagogia critica, la struttura luce esperienze che rimangono formale di questo lavoro ha fuori dalla portata della rivisto diverse tecniche come comunicazione convenzionale. il codice del cronista coloniale, Invece di documentare l’oggetto definito dalla metodologia della sua ricerca, Ávila Forero si descrittiva con elementi grafici immerge nei mondi che esplora. codificati o muralismo, ma L’artista vede il suo ruolo anche mappe concettuali e come quello di un attivista che primer di alfabetizzazione. lotta per questioni sociali che L’intero progetto si basa sulla considera importanti, non solo stessa analisi del materialismo come artista ma come qualcuno sviluppato dai movimenti che usa l’arte semplicemente contadini dalle loro stesse come un mezzo tra gli altri. esperienze: «produrre per MARCOS ÁVILA-FORERO, Desde las montañas, 2017, Il metodo di Ávila Forero si resistere!»”. photograph on paper, cm 100x140x6, edition of 3 presenta allo spettatore su un livello materiale ed estetico – attraverso carbone, legno, pergamena, fotografie in bianco e nero e riprese video – senza mai descrivere direttamente le brutalità, ma offrendo la possibilità di contemplare ed esaminare, evitando così la trappola di una esporre una sofferenza estetizzante. Ad esempio, la serie più recente, Códices (2019), realizzata in sette anni, frutto degli sforzi congiunti dell’artista, di ricercatori ed organizzazioni sociali, partecipa

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MARCOS ÁVILA-FORERO, Códices. Minga Banano – Landázuri, 2019, two-color stencil, cm 75x104, unique piece (series of 3)

MARCOS ÁVILA-FORERO, Estibas. Desde Riochiquito II, 2018, pallets and sawdust, cm 240x240x12, unique piece

67 SPECIALE ARTISSIMA APALAZZOGALLERY + EMALIN Brescia | www.apalazzo.net Chiara Rusconi e Francesca Migliorati (founder) - Erica Fenaroli (director)

Londra | www.emalin.co.uk Leopold Thun e Angelina Volk (founder)

“La pratica di Augustas di formazione dell’identità. rivelazione, assumono Serapinas parte da una Nel mettere in luce spazi nuovi scopi e funzionalità, lo considerazione empatica sconosciuti, trascurati o non spettatore è incoraggiato a delle persone che creano e occupati, come intermediari considerare nuovi possibilità di costituiscono le organizzazioni curiosi che, nella loro identificarsi in relazione a coloro e le strutture all’interno delle quali lavoriamo. Attraverso il coinvolgimento di dettagli innocui e trascurati che definiscono una vita, Serapinas usa i suoi studi sulle relazioni e sulle situazioni personali domestiche come visione d’insieme per creare un più ampio lavoro istituzionale. Attraverso la re-immaginazione di spazi “in between”, come l’ara privata di un edificio pubblico, Serapinas complica e problematizza le ipotesi che sono collegati ad essi, non solo all’interno delle istituzioni artistiche, ma nel più ampio contesto infrastrutturale in cui operano. La pratica di Serapinas considera sia la struttura sia la funzione di dell’arte e la manifestazione architettonica che la consente. Interessato a pratiche relazionali e non materiali, Serapinas interroga la spazialità come mezzo per esplorare la nozione di incontro – come opportunità, atto o fenomeno – e le sue implicazioni per i processi

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che popolano anche queste aree. L’opera Blue Pen (2018) si basa su un aneddoto, di circa 40 anni fa, che l’artista ha sentito da uno degli operai della fabbrica di scale Clow Group Ltd. Clow Group Ltd a Glasgow (dove Serapinas era stato inviato in occasione di Glasgow International). Dopo aver completato un lavoro in una panetteria commerciale, l’operaio aveva accidentalmente lasciato cadere una penna blu in uno dei miscelatori e, di conseguenza, circa 10.000 pani sono stati messi fuori produzione. Serapinas ha semplicemente dato forma ai pani blu della storia che gli hanno raccontato”.

AUGUSTAS SERAPINAS, Blue Pen, 2018 installation view

69 SPECIALE ARTISSIMA BOSSE & BAUM Londra www.bosseandbaum.com

Lana Churchill - Alexandra Warder (founder)

“Che succede alla cosa quando viene detta? È possibile immaginare una forma aperta che superi l’inadeguatezza del linguaggio nel definire il reale? O invece il silenzio è un’opzione migliore? La prospettiva da cui Caterina Silva guarda è Impotenza. Impotenza non è debolezza ma una pratica rigorosa di accettazione del paradosso. Un’utopia quotidianamente riformulata. Un esercizio di non-potere. Caterina Silva considera la sua pratica pittorica una lotta con il linguaggio e i suoi sistemi di classificazione. Usa la pittura per sondare le parti opache della mente, quello che non è possibile altrimenti spiegare a parole ma che esiste e diventa materia e poi oggetto. Silva genera immagini aperte, spazi pittorici meditativi e utopici, disponibili all’interpretazione dell’osservatore. Le forme che affiorano sulla tela sono impressioni, tracce che il presente lascia sulla sua coscienza, che lei assorbe e restituisce senza codificare. Il progetto presentato per Artissima 2019 Present Future, si intitola Forme di Non-Potere e riflette la volontà dell’artista di creare uno spazio in cui la categorizzazione linguistica non sia necessaria. Oltre ad attenzione e presenza, nel processo pittorico di Caterina Silva non ci sono regole. Tutti i lavori in mostra hanno un legame con il luogo in cui sono stati creati e sono tentativi di lasciar parlare lo spazio per sé stesso. Inizialmente le tecniche della Silva miravano a decostruire il soggetto del dipingere e a sfuggire agli automatismi del gesto. Di recente si è invece focalizzata su ciò che il luogo aveva da offrire al processo. Negli ultimi anni l’artista ha viaggiato per residenze in varie città, attraversando paesaggi diversi sia a livello geografico che politico. Questo ha contribuito ad arricchire di diverse possibilità il suo processo. Alcune delle tecniche usate di recente derivano dal frottage, un modo di fare emergere la materia da sotto la tela, stesa senza telaio sul pavimento o su altre superfici. Questo avviene sia grattando con il gesso sulle sporgenze del materiale sia attraverso il peso della tela bagnata sulla plastica sottostante. La tela trattiene le forme di ciò che avviene. Un’altra tecnica usata è quella di mettere i quadri in lavatrice o invece lasciarli all’aperto sotto la pioggia o la neve per giorni. Silva spesso lavora su entrambi i lati della tela e preferisce esporre solo un lato alla volta, senza una CATERINA SILVA, Future, front, 2019, mixed media on canvas, cm 200x140. Courtesy the artist and Bosse & particolare gerarchia tra il fronte e il retro”. Baum. Photo: Damian Griffiths

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CATERINA SILVA, Mouth, front, 2019, mixed media on canvas, cm 200x140. Courtesy the artist and Bosse & Baum. Photo: Damian Griffiths

71 SPECIALE ARTISSIMA COPPERFIELD Londra www.copperfieldgallery.com

Will Lunn (director)

“Nella sua pratica artistica, l’artista israeliana Ella Littwitz (Haifa, 1982) si occupa di archeologia, storia, botanica, cultura e politica. L’esame critico dell’identità nazionale e politica e la costruzione di confini storici e psicologici sono al centro delle sue opere, che sono ELLA LITTWITZ, Conflux, 2019, baptizing robes, spesso precedute da una intensa ricerca. Con frequente riferimento water from the Israeli bank of the river Jordan, water from the Jordanian bank of the river alla sua terra d’origine, Israele, Ella Littwitz usa reliquie, nomi Jordan, aerial photographs (courtesy of the archeologici, narrazioni esistenti, simbolismo politico e altre cifre Hebrew University, Jerusalem, The Department of Geography, the Aerial Photography Archive), storiche e antropologiche per sviluppare le sue opere d’arte”. Mahogany, cm 64x154

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ELLA LITTWITZ, The Unknown Land, 2017, Of The South, steel, soil, cm 50x50

ELLA LITTWITZ, Prognostication, 2019 brass, dice tray, leather

73 SPECIALE ARTISSIMA MASSIMO DE CARLO Milano, Londra, Hong Kong www.massimodecarlo.com

Ludovica Barbieri (director)

“In occasione di Artissima 2019, di scenari immaginari che Massimo De Carlo presenta scaturiscono da veri e propri un’esposizione personale sogni ad occhi aperti. Di queste dell’artista cinese Lu Song immagini visionarie Lu Song all’interno della sezione Present dice: “Un dipinto non dovrebbe Future. rappresentare la realtà, al Artista attivo a Pechino, Lu contrario la funzione della pittura Song è noto per i suoi suggestivi è di alterare la struttura della paesaggi ad acrilico nei realtà”. quali, attraverso un notevole Ogni dipinto esposto offre un uso del colore, riesce ad luogo fittizio in cui rifugiarsi evocare atmosfere surreali e dall’incombenza del tempo e contemplative. della mortalità, un luogo che Per la sezione Present Future può essere percepito ma non presentiamo quattro sue opere sempre compreso. Il mondo che si focalizzano sia sulla di Lu è allo stesso tempo una concezione e rappresentazione palude di mangrovie e un’antica di un luogo ideale di quiete e foresta, un luogo che invita e LU SONG, Patterns, 2018, ex. unico, acrilico e lattice su tela, cm 250x180. sicurezza, sia sulle continue consuma”. Courtesy: Massimo De Carlo connessioni e disconnessioni fra esseri umani e natura. Ciascuna di queste opere cela dei segreti, così come qualcosa di minaccioso sembra dimorare negli spazi torbidi che separano le pennellate e il colore vibrante del fogliame selvatico. L’artista cita spesso il Romanticismo tedesco del XIX secolo come fonte di ispirazione per il suo lavoro, da cui attinge per dipingere le foglie verde scuro, gli scorci selvaggi della giungla, l’acqua e i fiori su tele di grandi dimensioni. È interessante notare come l’artista non sia interessato ad una resa realistica del paesaggio, ma piuttosto alla realizzazione

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LU SONG, A Pocket of the Past, 2018, ex. unico, acrilico e lattice su tela, cm 250x180. Courtesy: Massimo De Carlo

75 SPECIALE ARTISSIMA GALLLERIAPIÙ Bologna www.gallleriapiu.com

Veronica Veronesi (director)

“GALLLERIAPIÙ presenta un solo show dell’artista messicana Débora Delmar. L’artista esplora la cultura del consumo, gli stili di vita capitalistici e l’estetica aspirazionale. È particolarmente interessata a temi come le classificazioni sociali e gli effetti crescenti della globalizzazione nella nostra quotidianità così come l’egemonia culturale e le immagini di utilizzate nella pubblicità. Per Artissima Delmar prosegue la ricerca avviata durante la personale in galleria Stressed, Blessed and Coffee Obsessed, interessandosi ai luoghi legati alla circolazione dei prodotti e delle persone. Si tratta di un progetto site-specific con opere inedite e che prevede tre diverse versioni allestitive che cambieranno nel corso dei giorni di fiera”. DÉBORA DELMAR, Infinite scroll, 2019

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DÉBORA DELMAR, Forzen currency, 2019

77 SPECIALE ARTISSIMA GALERIE EMANUEL LAYR Vienna, Roma www.emanuellayr.com

Emanuel Layr (owner) - Olivia Thurn-Valsassina (director)

“Ad Artissima 2019 viene presentata l’artista viennese Anna- Sophie Berger (1989). Tra le opere esposte nel booth troviamo Portrait (2019), una stampa incorniciata che ritrae un volto diviso simmetricamente a metà da un angolo retto. La forma complessa e irregolare del corpo umano viene qui assimilato alla logica dell’industria standardizzata; poiché il design contemporaneo del prodotto si rifà sempre più alla morfologia del corpo, la faccia 2D di Portrait appare come una versione obsoleta, quasi parodistica, di una trasformazione ideale del corpo. In basso: ANNA-SOPHIE BERGER, Fake, 2019 Fake (2019) è un adattamento di un recente lavoro concepito poster print, cm 81x59. per la mostra Time di Anna-Sophie Berger a Belgrado: una Courtesy of the artist, Galerie Emanuel Layr Vienna- Roma and JTT Gallery New York “versione comica” di un segnale stradale mostrato in sequenza Nella pag. a fianco: mentre si riduce ad una linea sottile. A differenza dell’originale, ANNA-SOPHIE BERGER, Portrait, 2019 Fake è un’edizione poster e aggiunge una distorsione al motivo lambda print on paper, cm 40x60. Courtesy of the artist, Galerie Emanuel Layr Vienna- originale. Roma and JTT Gallery New York

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