Allegato 2 – Relazione Di Impatto Di Incidenza
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LAVORI DI RICONFIGURAZIONE IN AMBITO LOGISTICO/INDUSTRIALE E RETROPORTUALE NELL’AREA COMPRESA NELLO STABILIMENTO WARSTILA S.P.A. SITO NEL C.C. DI BAGNOLI DELLA ROSANDRA Documentazione tecnica per l’ottenimento della VIA RELAZIONE GENERALE Allegato 2 – Relazione di Impatto di Incidenza COMUNE DI SAN DORLIGO DELLA VALLE RELAZIONE DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA Ai sensi del DPR 357/1997 Il tecnico: dott.agr.Paolo Parmegiani Interporto Il committente Interporto SpA Trieste – gennaio 2020 1 Premessa Il presente studio di valutazione di incidenza viene redatto su incarico del committente Interporto SpA al fine dell’ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione di un intervento di sistemazione delle aree scoperte da adibire a zona di interscambio merci all’interno del comprensorio di recente acquisizione prossimo allo stabilimento Warsila in comune amministrativo di San Dorligo della Valle (TS), il tutto come meglio descritto negli elaborati progettuali a firma dell’ing.Paolo Buzzi. Riferimenti normativi e metodologici La procedura di Valutazione di incidenza è stata introdotta dall’articolo 6, comma 3, della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l’integrità dei Siti attraverso l’esame delle interferenze di piani, progetti e interventi non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l’equilibrio ambientale. A livello nazionale la valutazione d’incidenza è stata recepita con l’art.5 del DPR 357/1997, successivamente modificato dall’art. 6 del DPR 120/2003 (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003). Tale norma prevede che le Regioni regolamentino alcuni aspetti dell’applicazione della valutazione di incidenza. L’applicazione della procedura di Valutazione di incidenza si applica in caso di possibile incidenza non solo sui SIC (Siti di Importanza Comunitaria – ora ZSC Zona Speciale di Conservazione) previsti dalla direttiva “Habitat” 92/43/CEE, ma anche nelle zone ZPS – Zone di Protezione Speciale che fanno riferimento alla “Direttiva Uccelli” 79/409/CEE. In Friuli Venezia Giulia la D.G.R. 11 luglio 2014, n.1323 fissa gli “Indirizzi applicativi in materia di valutazione di incidenza”. La documentazione di supporto alla redazione della presente relazione fa riferimento ai seguenti documenti: - Commissione Europea “Valutazione di piani e progetti aventi un’incidenza significativa su siti della rete Natura 2000 - Guida metodologica alle disposizioni dell’articolo 6, paragrafi 3 e 4 della direttiva “Habitat” 92/43/CEE (novembre 2001); - Commissione Europea: “La gestione dei siti della rete natura 2000 - Guida all´interpretazione dell´articolo 6 della direttiva «Habitat» 92/43/CEE” (anno 2000); - POLDINI L., ORIOLO G., VIDALI M., TOMASELLA M., STOCH F. & OREL G., 2006. Manuale degli habitat del Friuli Venezia Giulia. Strumento a supporto della valutazione d’impatto ambientale (VIA), ambientale strategica (VAS) e d’incidenza ecologica (VIEc). Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 2 Direz. Centrale ambiente e lavori pubblici – Servizio valutazione impatto ambientale, Univ. Studi Trieste – Dipart. Biologia (Trieste, 2006) La documentazione normativa e metodologica è stata integrata con conoscenze personali dell’ambiente oggetto di studio in relazione alle peculiarità botaniche, faunistiche, agro-silvo- zootecniche ed antropiche del territorio. Analisi del progetto Il progetto in esame è localizzato in comune di San Dorligo della Valle, provincia di Trieste, in zona pianeggiante all’interno del comprensorio della Warsila (industria di fabbricazione di motori marini e terrestri) che ha venduto al proponente una vasta area già recintata e strutturata. L’intera area è già ricompresa in zona D – aree produttive del Piano Regolatore Generale Comunale del comune di San Dorligo della Valle. L’esistenza del comprensorio strutturato risale alla metà degli anni ’60 del secolo scorso con l’edificazione dell’allora “Grandi Motori Trieste” su un’area occupata da coltivazioni (seminativi, vigneti e pascoli). Il suolo è di natura flyschioide e alluvionale, in relazione al trasporto di materiali da parte del vicino torrente Rosandra che nel corso dei millenni ha creato la piana alluvionale sulla quale è inserito il sito di intervento. Nelle immediate vicinanze l’orografia del terreno si presenta collinare, con suoli di natura marnoso arenacea e corsi d’acqua a regime torrentizio; prossima risulta pure la linea di contatto fra i suoli marnoso arenacei e quelli carbonatici del Carso Triestino e del Carso di San Servolo, divisi dalla profonda solcatura della Val Rosandra. L’area circostante è caratterizzata dai nuclei abitati di San Dorligo della Valle – Dolina, Bagnoli della Rosandra, Moccò e Sant’Antonio in Bosco, Mattonaia e Lacotisce. La rete infrastrutturale risulta marcata dalla presenza della Grande Viabilità Triestina di raccordo fra la città, il porto, le zone industriali e la direttrice autostradale verso Venezia da un lato e verso Capodistria e Lubiana dall’altro. La linea ferroviaria, di cui un tratto entra nell’area oggetto di intervento, arriva fino alla periferia della città di Trieste. In tale contesto territoriale risultano presenti inoltre aree a destinazione produttiva (zona Industriale Est ed Ovest di Trieste, Depositi Serbatoi Petrolio della SIOT - Società Italiana Oleodotto Transalpino con lo Scalo Marittimo Petroli, la Zona Artigianale di San Dorligo). Parimenti nel territorio limitrofo risultano presenti aree a destinazione agricola con abbondanza di coltivazioni a Vigneti ed Oliveti (Monte Celo, Comprensorio di Dolga Krona, terreni ricompresi nel triangolo agricolo fra i paesi di Bagnoli, Sant’Antonio e San Giuseppe), nonché aree a destinazione boschiva. Ultima, non tuttavia in ordine di importanza, l’area della Val Rosandra che costituisce elemento di pregio naturalistico (Botanico, faunistico, geologico) oggetto di tutela ambientale come Parco, Riserva e Area SIC/ZPS della Rete Natura 2000. 3 A B R R A ZI S B A S B Ripresa aerea della zona di intervento cerchiata in rosso A) aree agricole; B) aree boscate; R) Val Rosandra S) Serbatoi Petrolio della SIOT ZI) Zona Industriale di Trieste L’area di intervento risulta totalmente esterna alle aree protette, dalle quali dista tuttavia appena 300 metri circa, in corrispondenza dell’abitato di Crogole, come evidenziato nella successiva mappa. Tale distanza, seppur limitata, rappresenta uno stato di fatto; la perimetrazione del sito protetto ai sensi delle direttive comunitarie risulta infatti essere successivo di almeno trent’anni rispetto alla realizzazione dello stabilimento produttivo della Warsila. 4 Estratto dalla tavola dei vincoli allegata al PRGC di San Dorligo; la freccia rossa rappresenta il punto di minima distanza Le caratteristiche principali del progetto, così come meglio specificate nello Studio di Impatto Ambientale a firma dell’ing.Paolo Buzzi, possono essere di seguito così riassunte: - realizzazione di un polo intermodale a servizio di attività produttive e di interscambio merci gomma/ferrovia su un’area già parzialmente stutturata ed attualmente sottoutilizzata e/o inutilizzata; - pavimentazione (asfaltatura) di una superficie piana di 90.000 metri quadrati per la circolazione e la sosta di mezzi motorizzati e per lo stoccaggio ci container, in adiacenza al tronco ferroviario di interscambio; preliminarmente all’asfaltatura risulterà necessario provvedere allo scotico del manto erboso per una profondità di trenta centimetri ed al suo allontanamento, al fine di trattare opportunamente (calce e cemento) il substrato sottostante e renderlo idoneo all’asfaltatura; - riutilizzo dei due capannoni attualmente non utilizzati per le finalità di interscambio; - realizzazione di rete scolante e di vasche di accumulo dell’acqua dei piazzali, al fine di un trattamento delle prime acque di pioggia e di lavaggio dei piazzali potenzialmente inquinate; le vasche, assieme alle tubature di raccordo fra le stesso di grosse dimensioni, costituiranno “casse di espansione” per lo stoccaggio temporaneo dell’acqua di pioggia al fine di non determinare, in caso di eventi piovosi critici 5 (intensità e durata), un incremento abnorme delle quantità immesse nel torrente Rosandra, in relazione alla sua portata ed alla sezione idraulica del suo alveo: in tal modo risulterà possibile regolare il flusso idrico del Rosandra senza pericolo di fenomeni di piena in conseguenza all’annullata capacità di trattenuta idrica del suolo nel piazzale pavimentato; - realizzazione di torri illuminati a servizio dell’attività programmata; - nuova edificazione limitata alla garritta d’ingresso. Le tempistiche di intervento (circa 240 giorni) sono dettagliatamente descritte nello Studio di Impatto Ambientale. Nel corso degli interventi la movimentazione di materiale nell’area sarà pari a circa 120.000 metri cubi, di cui 80.000 di scotico e 40.000 di asfalto bituminoso; il materiale su camion (circa 8.000 in totale pari a 90 al giorno per un periodo di tre mesi) verrà incanalato sulla Grande Viabilità Triestina confinante con la struttura della Warsila. Gli interventi previsti risultano pienamente compatibili con gli strumenti urbanistici in vigore, nello specifico le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di San Dorligo della Valle. Risultano altressì acquisite le autorizzazioni Paesaggistica ex Dlgs 42/2004, il nulla osta idraulico e il permesso di costruire rilasciato dal Comune di San Dorligo della Valle. Descrizione piani/progetti complementari e influenze sul SIC/ZPS