RASSEGNA STAMPA PROTEZIONE CIVILE
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Cervelli in azione srl via degli Agresti 2, 40123 Bologna T +39 0518551730 F +39 051 554141 PI 02848751208 REA BO 472090 Sommario Rassegna Stampa dal 16-02-2010 al 17-02-2010
L'Adige: Protezione civile, Dellai vuole la legge...... 1 L'Adige: Il governo rinuncia alla privatizzazione ...... 2 L'Adige: De Col: «Entro primavera la proposta sarà pronta» ...... 3 L'Adige: Tormente di neve ed esondazioni anche in Calabria ...... 4 Adnkronos: Protezione civile, stop alla Spa. Bertolaso alla Camera...... 5 Adnkronos: Maltempo: monitoraggio continuo Protezione civile nel Messinese ...... 6 Adnkronos: Maltempo, chiusa Ss 18 'Tirrena Inferiore' per costone pericolante...... 7 Adnkronos: Protezione civile, 'Farefuturo': ''Pericolosa la dittatura dell'emergenza'' ...... 8 Adnkronos: Bertolaso: ''Resto, voglio ristabilire verità'' ...... 9 Adnkronos: Appalti, Bossi: "Inchiesta non sarà nuova Tangentopoli"...... 11 Adnkronos: Appalti: Bertolaso, vado avanti e voglio ristabilire verita' ...... 12 Agi: MALTEMPO: REGIONE, A MAIERATO LA MONTAGNA CONTINUA A FRANARE ...... 13 Agrigento Notizie: Maltempo, frana la strada statale 123...... 14 Alto Adige: Guido Bertolaso, blitz nella sua Ortisei ...... 15 Alto Adige: NUOVE DISCRIMINAZIONI ...... 16 America oggi online: Protezione civile. La S.p.a. non si farà...... 18 America oggi online: Frana in Sicilia. San Fratello scivola a valle...... 19 ApCOM: Maltempo/ S. Fratello sta 'scivolando', alcune case distrutte...... 20 L'Arena: Bertolaso: Resto al mio posto Sulla spa il Colle aveva dubbi...... 21 L'Arena: Bertolaso? Una persona di grande capacità...... 22 L'Arena: Protezione civile Cercasi volontari residenti in paese ...... 23 L'Arena: La Provincia scende in campo per aiutare i bambini di Haiti ...... 24 L'Arena: Un esercito del cuore di 1756 uomini e donne pronto a scattare ...... 25 Articolo21.com: Il sottosegretario sia distante dal potere ...... 26 Articolo21.com: Perchè Vespa è Vespa ...... 27 Articolo21.com: De Magistris: “Tangentopoli? Non è mai finita”...... 28 Articolo21.com: Vigili del fuoco a L'Aquila: il campo base su una discarica tossica ...... 29 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, CONTINUITA' PERSONALE PROTEZIONE CIVILE...... 30 Asca: MALTEMPO: PIOGGE IN ARRIVO SU ISOLE E REGIONI MERIDIONALI...... 31 Asca: INCHIESTA G8: CASINI, NO DIMISSIONI BERTOLASO. SI' CONTROLLO EFFICIENTE...... 32 Asca: FINI: INOPPORTUNA PROTEZIONE CIVILE SPA. IN ITALIA ANCORA CORRUZIONE...... 33 Asca: INCHIESTA G8: FINOCCHIARO, DIMISSIONI BERTOLASO UNICA STRADA...... 34 Asca: MLATEMPO: FRANE E SMOTTAMENTI, E' ANCORA EMERGENZA IN CALABRIA...... 35 Asca: TOSCANA: REGIONE, 12 MLN PER ALLUVIONE NATALE...... 36 Avvenire: Napolitano: troppi ricorsi ai decreti d'urgenza ...... 37 Avvenire: Stralciata la norma, non ci sarà la privatizzazione...... 38 Avvenire: Protezione civile, indagato Verdini (Pdl)...... 39 Avvenire: Sicilia, fuga dal paese che si sbriciola ...... 40 Avvenire: Il rischio idrogeologico in Sicilia...... 41 Avvenire: Mettere in sicurezza l'isola? Costa 1,8 miliardi Eppure sono stati investiti meno di 50 milioni...... 42 Brescia Oggi: Stop alla Protezione civile spa Tra gli indagati anche Verdini ...... 44 Brescia Oggi: San Fratello scivola a valle Frane anche in Calabria...... 45 Bresciaoggi(Abbonati): Incendi boschivi: con i ponti radio la vigilanza è totale ...... 46 Bresciaoggi(Abbonati): Bertolaso: resto al mio posto...... 47 Bresciaoggi(Abbonati): Fiera di San Faustino Quanti bei ricordi...... 48 Bresciaoggi(Abbonati): La musica di 4 bande nel concerto per Luca...... 49 Il Centro: stop alla protezione civile spa - gabriele rizzardi...... 50 Il Centro: riparati i danni del terremoto riapre la chiesa di san pietro ...... 51 Il Centro: scossa di terremoto con magnitudo 2.9...... 52 Il Centro: quattro consiglieri chiedono maggiore trasparenza sui fondi ...... 53 Il Centro: domani i comitati protestano a roma ...... 54 Il Centro: forse mi è stata tesa una trappola ...... 55 Il Centro: dopo gli sciacalli gli avvoltoi? - giustino parisse ...... 56 Il Cittadino: Via al decreto: stop alla trasformazione in Spa e allo scudo per i commissari; niente tasse per 6 mesi.... 57 Il Cittadino: A buon fine la "moral suasion" del Colle e dell'asse Pd-Idv, che chiede le dimissioni di Bertolaso, ...... 58 Il Cittadino: In 1.500 costretti a lasciare le proprie case a rischio crollo...... 59 City: Appalti Protezione civile, respinte le scarcerazioni ...... 60 City: Terreni fragili in sette comuni su dieci...... 61 City: Niente S.p.a. per le emergenze...... 62 Corriere Adriatico: La Protezione civile Spa non si farà ...... 63 Corriere Adriatico: Previsioni: in arrivo piogge al Sud e sulle isole...... 64 Corriere Adriatico: Dopo le modifiche il decreto dovrà tornare al Senato...... 65 Corriere Adriatico: Casini: "Ci sono state responsabilità nella vigilanza" ...... 66 Corriere Alto Adige: Polo bibliotecario, il finanziamento in arrivo ...... 67 Corriere Fiorentino: Verdini indagato: concorso in corruzione ...... 68 Corriere Fiorentino: «Il potere di un commissario? Non è personale» ...... 69 Corriere Fiorentino: INVASIONE DI CAMPO...... 70 Corriere del Mezzogiorno (Ed. Bari): Fitto: «Una candidatura mostruosa» ...... 71 Corriere del Mezzogiorno (Ed. Bari): Nicastro capolista Idv Stroncatura dall'Anm «Scelta inopportuna»...... 72 Corriere del Veneto (Ed. Venezia): Intini, Rumiz chiede chiarimenti ...... 73 Corriere del Veneto (Ed. Venezia): Il popolo di Sant'Antonio in fila per il miracolo...... 74 Corriere della Sera: Salta la privatizzazione della Protezione civile ...... 75 Corriere della Sera: Il governo lo difende ma il sottosegretario adesso appare più solo Politicamente,...... 76 Corriere della Sera: «Il Quirinale non ha competenze sulle emergenze»...... 77 Corriere della Sera: Crolli e smottamenti La Calabria colpita da 180 emergenze ...... 78 Corriere.it: Sulla protezione civile è lite continua...... 79 Dagospia.com: UNA PROCURA A “SESSO UNICO”? – I MAGISTRATI DI FIRENZE SEMBRANO INTERESSATI.. 81 Dagospia.com: BERTOLASO PARLA IN COMMISSIONE AMBIENTE (SI ATTENDE L'EMENDAMENTO AL DL)... 83 L'Eco del Chisone: Nevicata da 20mila euro...... 86 L'Eco di Bergamo: Due volontari: «Ad Haiti non hanno più da mangiare»...... 87 L'Eco di Bergamo: Protezione civile Spa, dietrofront del governo ...... 88 L'Eco di Bergamo: Soccorsi e servizi, Croce Blu a quota tremila...... 90 L'Eco di Bergamo: Un fronte nevralgico per il centrodestra ...... 91 L'Eco di Bergamo: Una palazzina per due Sport «minori» insieme alla Protezione civile...... 92 L'Eco di Bergamo: G8, indagato Verdini «Ma ho chiarito tutto» ...... 93 L'Eco di Bergamo: Bertolaso: continuo a fare il mio lavoro...... 94 Eco di Sicilia.com: Tortorici (Me): paese a rischio isolamento ...... 95 Finanza e Mercati: Né spa né centro benessere, la Protezione ridiventa civile ...... 96 Finanza e Mercati: Il Governo e la Regola di Trento ...... 97 La Gazzetta del Mezzogiorno.it: Protezione Civile, la visita del papa a Brindisi nel mirino della magistratura ...... 98 Gazzetta del Sud: Protezione civile Spa addio Il governo per ora rinuncia al progetto ...... 99 Gazzetta del Sud: Esodo da San Fratello squarciato dalla frana...... 100 Gazzetta del Sud: Frana la montagna, trasferite 370 persone ...... 102 Gazzetta del Sud: Maierato, il paese rischia di precipitare...... 104 Gazzetta del Sud: La Giunta dichiara lo stato di calamità naturale ...... 105 Gazzetta del Sud: Torna l'allarme meteo per le prossime ore ...... 106 Gazzetta del Sud: Salina, intervento regionale per il porto inagibile...... 107 Gazzetta del Sud: Postazione della Protezione civile sui Nebrodi...... 108 Gazzetta del Sud: Sequestro Centro Com Denunciate 16 persone tra cui anche il sindaco...... 109 Gazzetta del Sud: Monitorato il rischio idrogeologico...... 110 Gazzetta del Sud: Un territorio nella morsa del dissesto...... 111 Gazzetta del Sud: <Stiamo operando pure sulla prevenzione>...... 112 Gazzetta del Sud: A Misterbianco, sgomberate dieci famiglie...... 113 Gazzetta del Sud: Alla Camera il decreto "depurato": lo illustra Bertolaso...... 114 Gazzetta del Sud: Frana sulla 522, rimane lo stato d'allerta ...... 115 Gazzetta del Sud: Ancora una volta in primo piano il tema del dissesto idrogeologico ...... 116 La Gazzetta di Modena: Tre volontari verso Haiti...... 117 La Gazzetta di Modena: Ingegneri: migliaia di edifici da controllare ...... 118 La Gazzetta di Modena: DOPO GLI SCIACALLI GLI AVVOLTOI? ...... 119 La Gazzetta di Parma: Protezione civile, Spa via dal decreto ...... 120 Gazzetta di Reggio: Volontario alla volta di Haiti...... 122 Il Gazzettino: Il governo ferma la Protezione spa...... 123 Il Gazzettino (Belluno): Protezione civile, riconfermato Colladon ...... 124 Il Gazzettino (Padova): SANT'ANGELO DI PIOVE Un fuoristrada per la Protezione civile (fe.be.) Si arricchisc..... 125 Il Gazzettino (Udine): Gottardo relatore su protezione civile e caccia...... 126 Giornale di Brescia: Berlusconi a Bertolaso: devi tener duro Il sottosegretario è stato sentito in Commissione alla . 127 Giornale di Brescia: Salta la Protezione spa. Niente tasse nei territori colpiti Verso la fiducia sul dl emergenza...... 129 Giornale di Brescia: Frana si stacca dalla montagna: paura in Calabria ...... 130 Giornale di Brescia: Italia fragile : a rischio 7 Comuni su dieci ...... 131 Giornale di Brescia: In cinquant'anni i fenomeni franosi sono stati mezzo milione ...... 132 Il Giornale di Vicenza: L'art. 16 del Ddl prevede la costituzione di una società per azioni di interesse nazionale... .. 133 Il Giornale.it: Stralciato l'articolo sulla Protezione civile spa E niente tasse per sei mesi in caso...... 134 Il Giornale.it: Il caso Scandali e ritardi, la Protezione civile che piaceva alla sinistra ...... 135 Il Giornale.it: G8, il gip: "Arrestati restano in cella" Bertolaso: "Continuo. Come richiesto" ...... 137 Il Giornale.it: L'imbarazzo di Bersani per le lettere a Guido...... 139 Il Giornale.it: «Bertolaso mi usò come 007 contro gli sprechi del G8»...... 140 Il Giornale.it: Calabria, frana a Maierato: 2.300 gli evacuati Allarme di Loiero: "La Regione sta...... 142 GiornaleNisseno.com: Emergenza viabilità in provincia...... 143 Il Giorno (Brianza): Protezione civile, bilancio positivo...... 144 Il Giorno (Como): Scomparso, è ancora silenzio...... 145 Il Giorno (Milano): Expo, Ermolli promuove Stanca Tramonta l'ipotesi Bertolaso...... 146 Il Giorno (Milano): Cancellata la spa Sei mesi senza tasse in caso di calamità ...... 147 Il Giorno (Milano): PARAFULMINE DI SILVIO ...... 148 JulieNews.it: Protezione Civile Spa: per ora nessuno stralcio...... 149 JulieNews.it: Protezione Civile Spa, la Camera conferma lo ...... 150 Leggo: di Marco Pasciuti Resta, nonostante tutto. Il mondo che si è costruito gl...... 151 Libero news: Dl su emergenze: circa 300 emendamenti ...... 152 Libero news: Protezione Spa: emendamento soppressione ...... 153 Libero news: Scossa magnitudo 2.9 nell'Aquilano ...... 154 Libertà: «Questa inchiesta è peggio di uno tsunami»...... 155 Il Manifesto: «Ma contestiamo anche la gestione di questi mesi» ...... 156 Il Manifesto: «Con la protezione civile solo affinità operative. Non entreremo nella Spa» ...... 157 Il Manifesto: Accantonata la Spa...... 158 Il Manifesto: «Piano carceri come protezione civile»...... 160 Il Manifesto: «Macché terremoto. Zittite i ricercatori»...... 161 Il Mattino di Padova: protezione poco civile...... 163 Il Mattino di Padova: quello scemo dice che ci sarà il terremoto ...... 164 Il Mattino (Avellino): Vincenzo Grasso Montaguto. Le preoccupazioni sono tutte per la ferrovia Caserta-Foggia. .. 165 Il Mattino (Circondario Sud1): Claudia Terracina Roma. Sono le sei di sera quando il presidente della Camera,... 166 Il Mattino (Circondario Sud1): Claudio Rizza Roma. No, le risposte di Bertolaso alla Repubblica a Giorgio ...... 167 Il Mattino (Circondario Sud1): Marco Conti Roma. Dalla bufera che si è abbattuta sulla Protezione Civile, Silvio. 168 Il Mattino (Nazionale): Filippo D'Arpa Palermo Adesso si parla di fenomeno di dimensioni inimmaginabili, di...... 169 Il Messaggero Veneto: elicotteri e protezione civile: corso regionale per volontari...... 170 Il Messaggero Veneto: paularo, sarà risistemata la sede della protezione civile...... 171 Il Messaggero Veneto: qualizza: mai vista una situazione così grave...... 172 Il Messaggero Veneto: sciacalli all'aquila ...... 173 Il Messaggero Veneto: bertolaso non cede: resto al mio posto ora voglio che sia ristabilita la verità ...... 174 Il Messaggero Veneto: ossario monumentale in una tesi...... 175 Il Messaggero Veneto: frane e crolli, sgomberato un altro paese ...... 176 Il Messaggero: ROMA - Salta Protezione civile servizi spa , l'epicentro della polemica di q...... 177 Il Messaggero: ROMA Sono le sei di sera quando il presidente della Camera, uscendo dalla Luiss, l'univ...... 179 Il Messaggero: ROMA - Dalla bufera che si è abbattuta sulla Protezione Civile, Silvio Berlu...... 180 Il Messaggero: ROMA La presa di posizione di Altero Matteoli è netta: Sono estraneo all'inchiesta ...... 181 Il Messaggero (Rieti): Adesso non va bene più nulla. Dagli appalti ai subappalti, dalla Protezione civile alle...... 182 Il Messaggero (Rieti): ROMA Naufraga la Protezione civile spa. Dal decreto sulle emergenze, che oggi approda .... 183 La Nazione (Firenze): di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «PROTEZIONE CIVILE SPA»,...... 184 La Nazione (Firenze): «Anemone, fondo cassa per le escort» Delusi dalla «robetta da tangenziale» ...... 185 La Nazione (Firenze): REGGIO EMILIA UN PAIO di se...... 186 La Nazione (La Spezia): E' STATO presentato ieri mattina nel Palazzo del Gover...... 187 La Nazione (La Spezia): Dietrofront del Governo: 12 milioni in Toscana, 8 tra Emilia e Liguria ...... 188 La Nazione (Lucca): Dodici milioni per i danni urgenti causati dall'alluvione di Natale...... 189 La Nazione (Pisa): Protezione civile, Cobas all'attacco «Operatori senza soldi da mesi» ...... 190 La Nazione (Pisa): A CERCARE di fare chiarezza sulla situazione degli operatori di Protezione Civile...... 191 La Nazione (Pisa): di SANDRO BENNUCCI LE PROTESTE e il richiamo alla ragionevolezza...... 192 La Nazione (Pistoia): quarrata Dal Comune mille euro ad Haiti...... 193 La Nazione (Pistoia): Maltempo, in arrivo 12 milioni ...... 194 La Nazione (Prato): Danni alluvione: contributi in arrivo ...... 195 La Nazione (Umbria): Croce Rossa di Spello Un anno di impegno ...... 196 La Nuova Ferrara: Protezione civile, stralciato il decreto...... 197 La Nuova Ferrara: Tra corrotti, corruttori e massaggiatrici il crepuscolo dell'etica nella politica ...... 198 La Nuova Ferrara: Il governo fa quadrato intorno a Bertolaso...... 199 La Nuova Sardegna: la maddalena: hotel sì, fogne no - dall'inviato pier giorgio pinna ...... 200 La Nuova Sardegna: carnevale di sangue giovane accoltellato durante una rissa - luciano onnis...... 201 La Nuova Venezia: palacinema, faro acceso sui subappalti - enrico tantucci ...... 202 Panorama.it: Dopo Bertolaso, fango anche su Denis Verdini. Ma il Pdl non perderà consenso ...... 203 Il Piccolo di Trieste: bertolaso: non mi dimetto. resto al mio posto ...... 204 Il Piccolo di Trieste: gasparri: nell'indagine sono coinvolti i burocrati valorizzati dalla sinistra...... 206 La Provincia di Como: Via la «spa», restano i super-poteri a Bertolaso ...... 207 La Provincia di Como: Il pensionato scomparso da casa: ancora infruttuose tutte le ricerche ...... 208 La Provincia di Cremona: «Gettoni di presenza a favore di Haiti» ...... 209 La Provincia di Cremona: Verdini è indagato ‘Estraneo' Per corruzione negli appalti Protezione civile Spa, ...... 210 La Provincia di Lecco: corruzione la nuova tangentopoli La rete «Era un sistema di favori» Indagati anche i...... 211 La Provincia di Sondrio: le intercettazioni Monica: «Gli ho fatto vedere le stelle»...... 212 Quotidiano.net: Stop alla Protezione Spa, Bertolaso difenderà il decreto in Parlamento ...... 213 Quotidiano.net: Terremoto in Abruzzo Medaglie ai vigili reggiani "Ma dovete pagarvele"...... 217 Quotidiano.net: Guido Bertolaso: ''Resto al mio posto" ...... 221 Rai News 24: Appalti G8, nessuna scarcerazione. Vertice dei pm ...... 226 Rai News 24: Frana nel Vibonese, evacuate 200 persone ...... 228 Rai News 24: Stralciata la Protezione civile SpA ...... 229 Rai News 24: La Sicilia chiede lo stato di calamità naturale ...... 230 Redattore sociale: Favi (Pd): "No al Piano carceri nella Protezione civile" ...... 231 La Repubblica: l'allarme del quirinale sulla legge troppi poteri alla protezione civile - (segue dalla prima pagina) . 232 La Repubblica: ma adesso bertolaso deve lasciare - eugenio scalfari ...... 234 La Repubblica: quei compensi aggiuntivi al commissario e il pd punta il dito sul conflitto di interessi...... 236 La Repubblica: protezione spa, marcia indietro la maggioranza stralcia l'articolo - gianluca luzi...... 237 La Repubblica: - (segue dalla prima pagina) gianluca luzi...... 238 La Repubblica: io, un volontario deluso della protezione civile...... 239 La Repubblica: verdini interrogato due ore è indagato per corruzione - laura montanari...... 240 La Repubblica: e bertolaso si scagliò contro giuliani...... 243 La Repubblica: - (segue dalla prima pagina) francesco bei ...... 245 La Repubblica: berlusconi e lo...... 246 Il Resto del Carlino (Ancona): La pioggia provoca frane Il Musone a serio rischio ...... 247 Il Resto del Carlino (Ascoli): Sabato e domenica Fiera dell'Elettronica ...... 248 Il Resto del Carlino (Ascoli): Paese Alto, sì ai lavori di risanamento...... 249 Il Resto del Carlino (R. Emilia): Benemerenze della Protezione civile Per la medaglia si pagano 130 euro ...... 250 Il Resto del Carlino (R. Emilia): «Bertolaso ci ha regalato lo stemma Lo appenderemo in parrocchia» ...... 251 Il Resto del Carlino (R. Emilia): «A chi lavora per lo Stato non vanno chiesti soldi»...... 252 Il Resto del Carlino (R. Emilia): Iotti, volontario della Protezione Civile di casa nostra' ad Haiti ...... 253 Reuters Italia: Appalti G8,restano in carcere i 4 arrestati in inchiesta Firenze...... 254 Reuters Italia: Niente spa per Protezione civile, Bertolaso: "Resto"...... 255 Reuters Italia: Senza titolo...... 256 Reuters Italia: G8,restano in carcere i 4 arrestati in inchiesta Firenze ...... 257 Reuters Italia: Maltempo, evacuato paese Maierato dopo frana costone...... 258 Il Riformista.it: Protezione civile/ Oggi decreto alla Camera. Bertolaso: io resto ...... 259 Il Riformista.it: Inchiesta G8/ Bertolaso: Determinato a portare avanti mio lavoro ...... 262 Il Riformista.it: Maltempo/ Calabria, Maierato paese fantasma. Sfollati in Sicilia...... 265 La Sicilia: Messinala provincia«più esposta»d'Italia ...... 268 La Sicilia: La pioggia crea apprensione in paeseGiardini...... 269 La Sicilia: Emergenza pure a Misterbiancoe fra i centri abitati di Lipari...... 270 La Sicilia: Allagamenti e smottamenti...... 271 La Sicilia: «Serve la Protezione civile»...... 272 La Sicilia: Calabria in ginocchio: frane e strade chiuse, Catanzaro a secco...... 273 La Sicilia: Ancora disagi all'aeroporto«Falcone e Borsellino» ...... 274 La Sicilia: «Grandi aspettative per il 2010»Ragusa...... 275 La Sicilia: Servizi e opere pubbliche per Chiaramonte Gulfi ...... 276 La Sicilia: Sono imputati in «Scacco matto»...... 277 Il Sole 24 Ore Online: Cancellata la Protezione civile Spa. Bertolaso: «Resto» ...... 278 Il Sole 24 Ore Online: Cancellata in commissione la Protezione civile Spa ...... 279 Il Sole 24 Ore Online: Bossi: «Bertolaso non si deve dimettere, è bravo» ...... 281 Il Sole 24 Ore: Da Tarantini a Venezia: l'ascesa del gruppo Intini...... 282 Il Sole 24 Ore: Dall'A alla Z le novità del decreto sulla Protezione civile...... 283 Il Sole 24 Ore: Accelera il piano antifrane da 1 miliardo ...... 284 Il Sole 24 Ore: Alla Camera in arrivo maxiemendamento del governo e fiducia...... 285 Il Sole 24 Ore: A Roma e Milano Bossi tiene il governo ancorato al realismo...... 286 La Stampa: Un ex capannone per la Protezione civile...... 287 La Stampa: Media Valenziano Concluso il corso di primo soccorso Si è concluso il corso di pri...... 288 La Stampa: "L'eliporto non penalizza l'ospedale S. Giuseppe" ...... 289 La Stampaweb: Protezione civile, bloccata la Spa ...... 290 La Stampaweb: Bertolaso rilancia: "Non mi dimetto"...... 291 TGCom: DL CALAMITA'...... 292 Il Tempo: Bertolaso annuncia lo stop della Protezione Civile Spa...... 293 Il Tempo: Ha deluso i disonesti quindi è colpevole ...... 294 Il Tempo: Cancellata la Protezione Spa Ma il Pd continua a strillare ...... 296 Il Tempo: La sinistra: anche noi eravamo fuori dalla legge ...... 297 Il Tempo: Processo a Bertolaso...... 298 Il Tempo: Teniamo fuori il Quirinale da questa storia...... 299 Il Tirreno: bertolaso va avanti: farò il mio dovere - paolo carletti...... 300 Trentino: La protezione civile non può diventare una ditta di Stato ...... 301 Varesenews: Verdini nel registro degli indagati...... 302 Virgilio Notizie: Protezione civile/ Pd : per piano carceri procedure ...... 303 Virgilio Notizie: Protezione civile/ Bertolaso: Napolitano era perplesso su ...... 304 Virgilio Notizie: Maltempo/ Loiero al governo: In Calabria situazione ...... 305 La Voce d'Italia: Protezione Civile Spa, stralciato l'articolo ...... 306 La Voce d'Italia: Bertolaso: 'Continuo a fare il mio mestiere'...... 307 Wall Street Italia: DL PROTEZIONE CIVILE: BERTOLASO, NAPOLITANO ERA PERPLESSO ...... 308 Wall Street Italia: SENATO: DL PROTEZIONE CIVILE E DL ALCOA IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA...... 309 Websim: PUNTO 6 - Niente spa per Protezione civile, Bertolaso: "Resto"...... 310 Data: 17-02-2010 L'Adige Protezione civile, Dellai vuole la legge
Adige, L' "" Data: 17/02/2010 Indietro
Protezione civile, Dellai vuole la legge «L'Agenzia, se verrà istituita sarà ben diversa da una Spa»
PIETRO GOTTARDI «Non è detto che ci sarà nel disegno di legge di riordino della protezione civile, ci stiamo ragionando. Comunque, anche se ci dovesse essere, non sarà assimilabile alla Spa che il governo voleva varare a livello nazionale. Sono cose completamente diverse, è come comparare patate e carote». Ebbene la patata (o la carota, basta intendersi) è l'Agenzia per la protezione civile che costituiva uno dei cardini della riforma arenatasi alla fine della passata legislatura. Ad affermarlo usando la metafora degli ortaggi è il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, per il quale peraltro l'Agenzia pare non essere lo snodo più importante del disegno di legge provinciale in corso d'opera. Presidente, quali saranno i pilastri su cui poggerà la nuova legge? «L'obiettivo generale è quello di mettere a sistema una realtà, quella della nostra protezione civile, grazie a Dio fortissima dal punto di vista delle risorse umane, che già funziona molto bene. Ciò si potrà ottenere definendo meglio i compiti; spingendo sulla prevenzione ed investendo nella formazione dei volontari». La Protezione civile trentina estenderà a nuovi ambiti le proprie competenze, come è accaduto (con esiti non troppo felici) a livello nazionale? «No. Da noi la Protezione civile è rimasta e rimarrà nel solco delle emergenze naturali. A livello nazionale il discorso è diverso: la Protezione civile è stata usata dallo Stato nelle more di un processo di riforma delle procedure ordinarie della pubblica amministrazione che finora non ha dato risultati apprezzabili. In Trentino, tutto sommato, il funzionamento ordinario della pubblica amministrazione è abbastanza efficiente e la necessità di ricorrere alla Protezione civile per risolvere questioni che esulano dalle emergenze naturali, non c'è mai stata». Nel disegno di legge in corso di elaborazione sarà riproposta l'Agenzia per la protezione civile definita nella bozza poi sfumata alla fine della passata legislatura? «Quella dell'Agenzia è una questione molto secondaria. La Provincia ha già un'Agenzia che opera su una parte importante della protezione civile, ed è la Cassa antincendi, dotata di un proprio consiglio di amministrazione, di un proprio bilancio e di una propria autonomia gestionale. Si tratta solo di decidere se la vogliamo far evolvere per estenderla a tutta la protezione civile o se la lasciamo così com'è». E lei cosa dice? «Ci stiamo ragionando, ma rispetto all'impianto del disegno di legge, la questione Agenzia sì o no c'entra come i cavoli a merenda» A livello nazionale il governo per la protezione civile aveva proposto una Spa... L'Agenzia non ha nulla a che vedere con una Spa: è come comparare patate e carote. Le Agenzie (ed in Trentino ne abbiamo diverse, per il lavoro, per l'energia, per l'ambiente, ecc.) sono articolazioni della struttura pubblica, assolutamente uguali ai dipartimenti, solo con maggiore autonomia gestionale. Da noi, nel campo della protezione civile, non abbiamo mai avuto l'esigenza di immaginare forme diverse come Spa o cose del genere». La Provincia, però, in altri settori le Spa le ha create. «Io sono un fautore della massima flessibilità delle strutture pubbliche e credo sia giusto poter utilizzare le Spa per perseguire meglio alcune funzioni pubbliche». Allora si sarà chiesto perché il governo voleva la Spa. «L'ho fatto e devo riconoscere che non l'ho compreso appieno. Ritengo comunque sostanzialmente per due motivi: uno condivisibile, ossia migliorare l'efficienza della Protezione civile, sia nei suoi apparati centrali che in quelli regionali e l'altro più discutibile, ossia creare una Spa di Stato con caratteristiche di general contractor in grado di sostituirsi ai grossi gruppi privati per limitarne l'eccessivo potere, finendo però per accentrarlo a sé». 16/02/2010
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 1 Data: 17-02-2010 L'Adige Il governo rinuncia alla privatizzazione
Adige, L' "" Data: 17/02/2010 Indietro
Protezione civile Esultano le opposizioni Il governo rinuncia alla privatizzazione
ROMA - Il governo rinuncia al progetto di trasformare la Protezione Civile di Guido Bertolaso in una Spa. Il contestato articolo 16, come confermato da Gianfranco Fini, sarà stralciato e sul testo, con tutta probabilità, la maggioranza porrà la fiducia. Il centrosinistra canta vittoria, ma non molla l'osso: chiede ulteriori modifiche al decreto, ma soprattutto le dimissioni di Bertolaso. Sul compromesso deciso dal governo, anche sull'onda delle inchieste in corso, ha certamente pesato - oltre ai dubbi dentro la stessa maggioranza - la «moral suasion» del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha cercato di trovare una soluzione che contribuisse a svelenire un clima incandescente. Quirinale che, tuttavia, sembra prendere le distanze dal capo della Protezione Civile. Quest'ultimo, nel rispondere alle accuse mosse da «Repubblica», ha ricordato le parole di stima del capo dello Stato nei suoi confronti. Ma dal Colle è subito arrivata la precisazione: gli atti relativi a dichiarazioni di stato di emergenza o di attribuzione della qualifica di grande evento, precisano fonti del Quirinale, non sono sottoposti al preventivo esame del Capo dello Stato e rientrano nella esclusiva competenza del Presidente del Consiglio. Intorno al sottosegretario, dunque, la temperatura resta altissima. E la conferma del passo indietro del governo sull'articolo 16, arrivata dal presidente della Camera, non sembra svelenire il clima: «Stralciando l'articolo contestato il decreto viene completamente depotenziato», ha commentato il presidente della Camera. Del resto, l'idea di «privatizzare» la Protezione Civile piaceva a piochi nella maggioranza: «Non deve diventare una Spa», aveva detto poco prima Umberto Bossi, confermando che anche il ministro dell'Economia nutriva dubbi: «Tremonti aveva ragione poichè andando in quella direzione non hai alcun controllo e poi nascono i pasticci, perchè i controlli ci vogliono», ha spiegato il Senatùr. Lo stralcio dell'articolo 16 è stato salutato come una vittoria dal centrosinistra. 16/02/2010
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 2 Data: 17-02-2010 L'Adige De Col: «Entro primavera la proposta sarà pronta»
Adige, L' "" Data: 17/02/2010 Indietro
I tempi De Col: «Entro primavera la proposta sarà pronta»
«Entro la primavera il presidente Dellai vuole il disegno di legge sul suo tavolo e stiamo lavorando per accontentarlo». Il compito di redigere la nuova legge sulla protezione civile grava sulle spalle del dirigente generale Raffaele De Col: «Siamo nella fase del confronto con le associazioni di volontariato che compongono la struttura della nostra Protezione civile - afferma -. Un momento che considero molto importante, anche a seguito della tragedia della Val Lasties, per dar modo alle associazioni di esprimere istanze che dovranno trovar spazio nella nuova legge». In attesa di sapere se verrà varata o meno l'Agenzia per la protezione civile (De Col sul punto non manifesta grande entusiasmo), già si conoscono due questioni pesanti che il disegno di legge affronterà: la prima è la ridefinizione dei poteri di ordinanza in caso di calamità alla luce dell'istituzione delle Comunità di valle ed il secondo è l'istituzione del numero unico dell'emergenza, che dovrà essere scelto tra 118 (soccorso sanitario) e 115 (vigili del fuoco). 16/02/2010
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 3 Data: 17-02-2010 L'Adige Tormente di neve ed esondazioni anche in Calabria
Adige, L' "" Data: 17/02/2010 Indietro
Circolazione stradale in tilt Tormente di neve ed esondazioni anche in Calabria
CATANZARO - Tormente di neve sulla Sila, smottamenti, esondazioni ed evacuazioni con circolazione stradale in tilt nel fondovalle: è emergenza in Calabria dopo giorni di pioggia incessante. Il Cosentino, il Vibonese e il Catanzarese sono le zone più colpite dall'ondata di maltempo. Hanno dovuto lasciare le loro case, per la minaccia di smottamenti 200 famiglie a Maierato nel Vibonese, a Mendicino (Cosenza) e a Gimigliano (Catanzaro), mentre a Germaneto i tecnici della Protezione civile stanno valutando l'ipotesi di procedere allo sgombero di altre 30 famiglie da alcune abitazioni minacciate da un nuovo fronte franoso che ha già reso impraticabile una strada. Ad Acri e Castiglione Cosentino, in provincia di Cosenza, i vigili del fuoco hanno raggiunto alcune abitazioni isolate a causa di smottamenti che hanno ostruito le strade, mentre a Bisignano è in pericolo il Santuario dedicato a Sant'Umile la cui chiesa è stata dichiarata inagibile. Il bollettino delle frane è aggiornato ormai di ora in ora. Nella sola provincia di Cosenza se ne contano ormai 180 con l'interessamento di 27 arterie tra provinciali ed ex statali completamente «off-limits». A pagare lo scotto maggiore è la fascia che va da Aiello Calabro a Roggiano Gravina. Difficoltà anche per il Basso Ionio con interruzioni a Campana, Pietrapaola, Paludi. Nell'hinterland cosentino il discorso non cambia a Castiglione Cosentino, Zumpano, Rovito e San Pietro in Guarano. Nel Catanzarese il transito è bloccato sulle provinciali a Tiriolo, Gimigliano per i problemi di stabilità del ponte sul fiume Corace, Soveria Simeri e Guardavalle nella zona ionica del soveratese. Tempi lunghi si prospettano, invece, per il ripristino della strada Janò-Magisano che dal capoluogo conduce nella zona della Presila, chiusa per un vasto movimento franoso che minaccia due quartieri di Catanzaro. Rubinetti a secco per decine di migliaia di persone a Catanzaro e nell'hinterland costiero per la rottura della condotta idrica che alimenta l'acquedotto cittadino, dovuta alla piena del fiume Alli. Gli ospedali e le cliniche del capoluogo sono riforniti di acqua dalle autobotti della Protezione civile. Anche a Cosenza una frana ha investito una condotta provocando disagi per la riduzione della portata nel centro cittadino. In Sila la neve ha raggiunto i tre metri di altezza. 16/02/2010
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 4 Data: 16-02-2010 Adnkronos Protezione civile, stop alla Spa. Bertolaso alla Camera.
Appalti, Bertolaso: ''Resto al mio posto come mi hanno chiesto'' (Adnkronos) ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 16:14 Roma - (Adnkronos/Ign) - Il sottosegretario: ''Continuo a fare il mio dovere. Poi, domani, vedremo''. Protezione civile, stop alla Spa. La modifica al decreto presentata dal relatore del provvedimento. Farefuturo: ''Pericolosa dittatura emergenza''. Appalti, Verdini indagato. Matteoli: ''Non c'entro con l'inchiesta''. Gip Firenze respinge richiesta scarcerazione arrestati. Fini: ''Nuova Tangentopoli? Ora chi ruba è solo un ladro''. Gip: no alla scarcerazione degli arrestati
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Roma, 16 feb. (Adnkronos/Ign) - E' ufficiale: la futura Protezione Civile non sarà una Spa. La modifica al decreto, all'esame della Commissione Ambiente della Camera, è stata formalmente presentata dal relatore del provvedimento, Agostino Ghiglia (Pdl). Una modifica che riguarda l'art.16 del provvedimento e che era già stata preannunciata dal sottosegretario Guido Bertolaso, presente in Commissione in rappresentanza del Governo. Ghiglia, che è anche capogruppo Pdl in Commissione, ha confermato, però, che non viene meno il programma di assunzione di 130 persone, mentre resta confermata quella parte dell'art. 16 del decreto che riguarda la flotta aerea della Protezione Civile. Poco prima l'opposizione aveva chiesto e ottenuto in Commissione la sospensione dei lavori. La richiesta era stata avanzata per protesta nei confronti della maggioranza e del Governo che non avevano ancora presentato le annunciate proposte modificative del testo con la soppressione della trasformazione della Protezione civile in Spa. "Non ha senso parlare di una cosa che sarà modificata ma che non conosciamo", aveva detto Roberto Zaccaria (Pd) che ha anche parlato di una vera e propria "farsa". "Guido Bertolaso per il momento è dimissionario, ma gli hanno chiesto di restare e quindi continuerà a fare il suo dovere. Poi, domani, vedremo". Lo ha detto lo stesso sottosegretario Bertolaso, lasciando la commissione Ambiente di Montecitorio. Il Capo della Protezione civile è apparso sereno davanti alla folla di cronisti in attesa fin dalle 10.30 davanti alla commissione chiamata ad esaminare gli emendamenti al decreto sulla Protezione civile. Bertolaso era arrivato in leggero ritardo per via di una riunione a palazzo Chigi, in giacca e cravatta, impone la sede, e non con il classico maglione blu con cui gli italiani sono abituati a vederlo. Bertolaso, nel primo appuntamento istituzionale dal momento in cui e' esplosa la bufera legata all'inchiesta sul G8, ha seguito i lavori dall'inizio alla conclusione, e' intervenuto piu' volte, difendendo il provvedimento, e alla fine, dopo l'approvazione degli emendamenti del relatore e del governo, ha affrontato senza particolare tensioni i giornalisti, con un approccio di ordinaria amministrazione. E stasera, a quanto risulta, potrebbe partecipare a 'Ballarò', per spiegare le sue ragioni anche davanti alle telecamere in diretta.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 5 Data: 16-02-2010 Adnkronos Maltempo: monitoraggio continuo Protezione civile nel Messinese
ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 11:31
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Catania, 16 feb. (Adnkronos) - La Protezione civile regionale continua a monitorare costantemente il fronte della frana di San Fratello, la piu' vasta della provincia di Messina. Nel comune del messinese sono circa 2.000 i cittadini che hanno lasciato le loro abitazioni nella parte del paese interessata dallo smottamento. Nella serata di ieri la giunta regionale siciliana ha dichiarato lo stato di calamita' e la situazione sembrerebbe stabilizzarsi anche se le previsioni meteo, per tutta la giornata, prevedono precipitazioni nella zona interessata.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 6 Data: 16-02-2010 Adnkronos Maltempo, chiusa Ss 18 'Tirrena Inferiore' per costone pericolante
ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 13:54 Catanzaro, 16 feb. - (Adnkronos) - Il provvedimento si e' reso necessario e urgente per la tutela dell'incolumita' dei civili. Sono gia' in corso i sopralluoghi per le verifiche tecniche e le attivita' di monitoraggio
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Catanzaro, 16 feb. - (Adnkronos) - A causa di un costone pericolante, e' stata chiusa al traffico la strada statale 18 'Tirrena Inferiore', al km 287,000 nel comune di Cetraro in Calabria. Il provvedimento si e' reso necessario e urgente per la tutela dell'incolumita'. Sul posto sono giunti, oltre alle squadre di pronto intervento Anas, anche la polizia stradale, vigili del fuoco e tecnici della Protezione civile. Sono gia' in corso i sopralluoghi per le verifiche tecniche e le attivita' di monitoraggio del costone. Al momento i veicoli leggeri vengono deviati su un percorso alternativo nel centro abitato di Cetraro, mentre i mezzi pesanti in direzione nord vengono deviati all'altezza di Paola sulla statale 107 e successivamente sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria allo svincolo di Rende- Cosenza nord; quelli in direzione sud all'altezza di Lagonegro proseguono in autostrada Anas ricorda che l'informazione agli automobilisti sulla viabilita' e sul traffico e' assicurata attraverso le emittenti radio-televisive, il sito Anas www.stradeanas.it e chiamando il numero pronto Anas 841148.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 7 Data: 16-02-2010 Adnkronos Protezione civile, 'Farefuturo': ''Pericolosa la dittatura dell'emergenza''
Bertolaso in una riunione della Protezione civile (Adnkronos) ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 14:28 Roma - (Adnkronos) - Il direttore del periodico online della Fondazione: ''E' una dittatura che uniforma tutto a se stessa e fa diventare tutto allarme, anche ciò che non lo è''. E sottolinea: ''Tutto si tiene, in un sistema di pensiero che annulla l'argomentazione''. Stop alla Spa. Bertolaso alla Camera.
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Roma, 16 feb. (Adnkronos) - ''C'è una vera e propria dittatura in atto. Una dittatura senza un dittatore in carne e ossa, certo. Ma comunque pericolosa, invasiva, ossessiva, opprimente e asfissiante come tutte le vere dittature. E' la dittatura dell'emergenza. Un potere totale che, come previsto da George Orwell, conquista le coscienze, ruba le speranze, annulla il futuro e incatena a un infinito presente senza storia, senza passato e senza prospettive''. Lo scrive su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, il direttore Filippo Rossi. Quella dell'emergenza è ''una dittatura che, come in uno stato totalitario, uniforma tutto a se stesso e fa diventare tutto emergenza, anche ciò che emergenza non è: anche se sono problemi atavici (c'è chi parla di emergenza mafia!) o al contrario, se sono piccole preoccupazioni di tutti i giorni'', si legge. ''L'emergenza - continua l'articolo - come droga, perché senza un qualsiasi allarme ci sono solo giorni normali, noiosi, morti. Ed è così che l'emergenza, dittatrice morbida e suadente, affabulatrice spietata, spiega che solo lei può far sentire sicuri, può risolvere i problemi veri, può liberarci dalla paura, tramite la sua più fedele alleata: la decisione. O il suo sgherro più cattivo: il decisionismo. Perché non c'è dittatura che si rispetti senza l'esaltazione della 'decisione'. E non può esserci decisione senza 'emergenza'''. ''Tutto si tiene, in un sistema di pensiero che annulla l'argomentazione, i dubbi, le proposte. In un sistema assolutista che con l'illusione della sicurezza fa sentire, in realt, tutti più insicuri'', scrive Rossi. ''A questo punto - si legge ancora sul magazine online - 'emergenza' e 'decisione', si alleano con la 'velocità'. Se tutto è emergenza, allora qualsiasi decisione va presa in velocità: meglio un giorno, meglio un'ora, meglio un secondo. Meglio adesso. Perché non si può vivere in un perenne stato d'emergenza. E allora si comincia a correre per fuggire. E a decidere, decidere, decidere... Ancora decidere. Si sfornano leggi veloci e decise, leggi d'emergenza, insomma. E ci si convince che è giusto così, che è quella l'unica via''.
''Si alimenta la propaganda, si sterilizza il dubbio, la riflessione, la condivisione ragionata. Se non sei con noi, sei contro di noi. Perché il tempo - avverte Rossi - stringe sempre''. E si finisce col correre ''dietro a un flauto maligno e magico - conclude l'articolo - che ti farà cadere dentro il burrone di una vita appaltata a un potere che non conosci, anche se vive dentro di te. A un potere che trasforma la vita in problema, il problema in paura, la paura in terrore. E' un potere che, grazie al terrore, incatena gli individui senza che se ne rendano conto. Senza che nessuno possa più ribellarsi''.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 8 Data: 17-02-2010 Adnkronos Bertolaso: ''Resto, voglio ristabilire verità''
Protezione civile, stop a Spa e a 'scudo' penale per i commissari. Bertolaso: ''Resto al mio posto'' Guido Bertolaso (Adnkronos) ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 21:47 Roma - (Adnkronos/Ign) - Il sottosegretario: ''Continuo a fare il mio dovere''. Via libera al decreto: niente tasse per 6 mesi nelle zone dove è stato dichiarato lo stato di calamità. Farefuturo: ''Pericolosa la dittatura dell'emergenza''. Appalti, Verdini indagato. Matteoli: ''Non c'entro con l'inchiesta''. Gip Firenze respinge richiesta scarcerazione arrestati. Fini: ''Nuova Tangentopoli? Ora chi ruba è solo un ladro''
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Roma, 16 feb. (Adnkronos/Ign) - E' ufficiale: la futura Protezione Civile non sarà una Spa. La modifica al decreto è stata formalmente presentata dal relatore del provvedimento, Agostino Ghiglia (Pdl), nel corso dell'esame presso la commissione Ambiente della Camera che ha dato oggi il via libera al provvedimento sulle emergenze con l'approvazione degli emendamenti del relatore e del Governo. Intanto il sottosegretario Guido Bertolaso ha fatto sapere che, al momento, resta al suo posto. La modifica introdotta riguarda l'art.16 del provvedimento. Ghiglia, che è anche capogruppo Pdl in Commissione, ha spiegato, però, che resta confermata quella parte dell'art. 16 del decreto che riguarda la flotta aerea della Protezione Civile. Fra le novità, vi è anche la soppressione della vigilanza sulla Croce rossa da parte della Protezione civile stessa. Fra gli emendamenti approvati, vi sono poi la stabilizzazione del personale delle società di trattamento dei rifiuti dei comuni di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine, la fissazione a 355 milioni di euro del costo del termovalorizzatore di Acerra, l'esclusione del cosiddetto 'scudo' per i procedimenti penali nelle zone sottoposte a commissariamento, mentre resta per i procedimenti in sede amministrativa e civile. Viene anche disposta la sospensione per un periodo di sei mesi dei termini per i versamenti tributari e contributivi nelle zone del Paese dichiarate colpite da calamità naturale. La seduta di Montecitorio dedicata al decreto sulla Protezione civile e le emergenze avrà inizio domani alle 10, per la discussione generale, con possibilità di proseguire in notturna. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, nel corso della quale, a quanto si è appreso, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha esplicitamente chiesto al Governo se intendesse porre la questione di fiducia sul provvedimento. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha spiegato che se ci sono le garanzie che il testo venga licenziato entro giovedì sera non dovrebbe risultare necessario. In caso contrario, si valuterà l'eventualità di porre la fiducia. Tassativo, per il governo, è che il provvedimento arrivi al Senato entro venerdì. "Che dal decreto sia stata soppressa la parte relativa alla Spa è positivo, ma ciò non significa che non ci siano altre cose che saranno oggetto della nostra iniziativa", ha annunciato il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini. Deve "scomparire lo 'scudo' tuttora previsto" dal provvedimento, va eliminato ogni possibile appiglio emergenziale per quanto riguarda le carceri e, infine, "va chiarita la distinzione, per noi essenziale, tra Protezione civile e grandi eventi". E mentre Umberto Bossi respinge l'idea delle dimissioni di Bertolaso ("non si deve dimettere, perché bravo è bravo, va bene. Il problema era la privatizzazione della Protezione civile"), l'Italia dei valori, al contrario, resta convinta che il governo avrebbe dovuto ritirare il decreto e Bertolaso avrebbe dovuto confermare le sue dimissioni: ''Lo scandalo dell'inchiesta sulla Protezione civile è solo la punta di un iceberg. I responsabili politici di questa gravissima vicenda, Bertolaso compreso, devono dimettersi immediatamente'', ha insistito Antonio Di Pietro. ''Fino a prova contraria, Bertolaso è un servitore dello Stato che non può subire una ghigliottina'', ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini. "Guido Bertolaso per il momento è dimissionario, ma gli hanno chiesto di restare e quindi continuerà a fare il suo dovere. Poi, domani, vedremo", ha spiegato lo stesso sottosegretario, lasciando la Commissione Ambiente. Bertolaso, nel primo appuntamento istituzionale da quando è esplosa la bufera legata all'inchiesta sul G8, ha seguito i lavori dall'inizio alla conclusione ed è intervenuto più volte, difendendo il provvedimento. "L'importante - ha osservato - è che non sia cancellata la Protezione civile, punto. La Spa era una struttura aggiuntiva, non c'era nessuna trasformazione come qualcuno continua a dire". Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha aggiunto
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 9 Data: 17-02-2010 Adnkronos Bertolaso: ''Resto, voglio ristabilire verità''
che la Spa "doveva essere solo una struttura di servizio per rendere la Protezione civile, quella vera, più agile, più funzionale, più concentrata sulle vere attività di propria competenza". In serata, ospite di 'Ballarò', Bertolaso rimarca: "Vado avanti e voglio ristabilire la veritàLe dimissioni le ho annunciate cinque minuti dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia. Il governo le ha respinte e fino a quando non saranno accettate andrò avanti per svolgere il mio lavoro".
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 10 Data: 16-02-2010 Adnkronos Appalti, Bossi: "Inchiesta non sarà nuova Tangentopoli".
Umberto Bossi (foto Paolo Parenti) ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 21:46 Roma - (Adnkronos/Ign) - Il senatur sicuro che l'inchiesta non avrà ricadute elettorali: "Vinceremo comunque le regionali". E sul responsabile della Protezione civile, ribadisce: "Non si deve dimettere, non è in discussione. E' bravo". L'esecutivo modifica il decreto, non ci sarà la Spa.. Fini: "Prima si rubava per il partito, ora chi lo fa è solo un ladro". Berlusconi a Bertolaso: continua a lavorare sereno
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Roma, 16 feb. - (Adnkronos/Ign) - ''No, io non vedo una nuova Tangentopoli". Ad assicurarlo e' stato il leader della Lega Umberto Bossi, conversando con i giornalisti alla Camera anche alla luce dell'inchiesta sugli appalti. ''Spero sia solo qualcuno, anche poco furbo'', ha aggiunto il senatur. E su eventuali ricadute dell'inchiesta sui risultati delle elezioni regionali, Bossi non ha comunque dubbi: ''No, noi vinceremo ugualmente''. Riguardo Bertolaso, il senatur è chiaro: "Non si deve dimettere, non e' in discussione, perche' e' bravo. Il problema era la privatizzazione della Protezione civile''.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 11 Data: 16-02-2010 Adnkronos Appalti: Bertolaso, vado avanti e voglio ristabilire verita'
ultimo aggiornamento: 16 febbraio, ore 21:35
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Roma, 16 feb. - (Adnkronos) - "Vado avanti e voglio ristabilire la verita'". Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ospite di 'Ballaro''. "Le dimissioni le ho annunciate cinque minuti dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia. Il governo le ha respinte e fino a quando non saranno accettate andro' avanti per svolgere il mio lavoro".
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 12 Data: 16-02-2010 Agi MALTEMPO: REGIONE, A MAIERATO LA MONTAGNA CONTINUA A FRANA RE
MALTEMPO: A MAIERATO LA MONTAGNA CONTINUA A FRANARE Condividi: Facebook Google Yahoo Twitter Altri Preferiti Facebook Delicious LinkedIn Google Yahoo MySpace Digg Twitter Netvibes Reddit Live Stampa Invia questo articolo (AGI) - Maierato (Vibo Valentia), 16 feb. - Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, segue da vicino gli sviluppi della frana che ha interessato l'abitato di Maierato, nel Vibonese. Attraverso la Protezione civile regionale, guidata da Eugenio Ripepe, e' costante il monitoraggio dell'enorme smottamento. In mattinata - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - c'e' stato un nuovo sopralluogo per verificare l'avanzamento del fronte: a sorvolare l'area in elicottero anche l'assessore all'Ambiente, Silvio Greco. "Siamo molto preoccupati - ha detto Greco - i segnali sono di peggioramento, la montagna continua a franare e il fenomeno non interessa solo quest'area che pure e' vasta come dieci campi di calcio messi insieme. Vogliamo anche capire - ha proseguito Greco - come stia andando l'evoluzione di questo torrente insabbiato, verificare se abbia una via di fuga o se costituisca un ulteriore pericolo". Una situazione tenuta dunque sotto stretta osservazione anche prima dell'enorme frana staccatasi dalla montagna: l'evacuazione - ieri mattina - di trecento residenti ha evitato vittime e scongiurato danni piu' gravi. Per valutare la situazione e individuare le iniziative piu' efficaci si e' riunita nel primo pomeriggio la commissione grandi rischi insediata l'anno scorso dopo l'alluvione che colpi' la Calabria nel gennaio 2009, per volonta' del presidente Loiero. La commissione - composta da rappresentanti della Regione, dell'Universita' della Calabria e del Cnr - fara' un nuovo sopralluogo in elicottero, accompagnata da Eugenio Ripepe della Protezione civile. Al rientro i membri faranno una breve relazione al presidente Loiero e agli assessori prima che si riunisca la Giunta regionale, convocata per il tardo pomeriggio per dichiarare lo stato di calamita' naturale. Ros
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 13 Data: 16-02-2010 Agrigento Notizie Maltempo, frana la strada statale 123
Cronaca | Campobello di Licata | 16 Feb 2010 | 13:00
Per il maltempo frana la strada statale Campobello di Licata-Licata. I carabinieri sono intervenuti sul posto per transennare la strada e proibire il passaggio di automezzi e pedoni. Sul posto si sono recati anche gli operatori dell'Anas. Il sindaco della città, Michele Termini, saputo dell'evento, ha voluto esprimere tutto il suo rammarico per il grave episodio. Ha espresso amarezza anche il consigliere provinciale Lillo Lo Leggio. "Facciamo appello - si legge in un comunicato stampa congiunto - alla Protezione civile regionale e provinciale e all'Anas, affinché la strada statale 123 sia ripristinata nel più breve tempo possibile, tenuto conto che in questa strada, oltre a collegarsi con due città, Campobello di Licata e Licata, insistono diverse attività commerciali ed industriali di rilevanza strategica per l'economia campobellese e licatese".
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 14 Data: 17-02-2010 Alto Adige Guido Bertolaso, blitz nella sua Ortisei
Il sottosegretario possiede un appartamento in paese
BOLZANO. Nel buen retiro di Ortisei, dove possiede anche un appartamento in un condominio nei pressi del municipio, per sfuggire alla pressione dei media. Cinque giorni sulle Dolomiti per l'indagato Guido Bertolaso, prima di rientrare agli impegni romani: ieri alla Camera era in discussione alla commissione ambiente il decreto legge che, fra l'altro, prevede l'istituzione della Protezione Civile Spa ed in mattinata era prevista anche l'audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ma per vincere lo stress dell'ultima settimana, tra avvisi di garanzia e intercettazioni telefoniche, presunti appalti pilotati e sedute di fisioterapia, Bertolaso ha pensato bene di ritirarsi in Val Gardena, assieme alla moglie Gloria, alla figlia Chiara ed all'immancabile scorta, che non l'ha mollato nemmeno nell'ascesa di ieri al Monte Pana. Una passeggiata alla quale ha preso parte anche il collega di Repubblica Paolo Rumiz, che ha approfittato di un Bertolaso sicuramente meno nervoso per un'intervista nella quale il capo della protezione civile ha respinto fermamente ogni genere di accusa. Del domicilio gardenese di Bertolaso l'Alto Adige aveva riferito già qualche anno fa, in occasione di un curioso episodio: nel febbraio del 2005 il capo della protezione civile aveva raggiunto l'aeroporto di Bolzano con un un Piaggio P180 che aveva rischiato di uscire di pista per un inconveniente tecnico ad uno pneumatico.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 15 Data: 17-02-2010 Alto Adige NUOVE DISCRIMINAZIONI
NUOVE DISCRIMINAZIONI Un uomo non ha più il diritto di sapere se è diventato padre Oggi un padre, fidanzato o sposato, non ha neppure il diritto di sapere (diritto all'informazione) se la sua compagna è incinta e se ha deciso o no di tenere il bambino concepito insieme. Capita così che la donna possa decidere di tenere il figlio crescendolo da sola, o con un altro uomo, lasciando il proprio compagno senza dirgli niente. Questo non è giusto. L'uomo ha bisogno di sapere se è diventato padre. E il piccolo ha bisogno di sapere che ha un padre vivo, esistente. Per un padre poi che scopre (spesso dopo anni) di essere stato negato del figlio comincia un calvario infinito, tribunali, costi elevatissimi, diritti inesistenti, indifferenza ed ostacoli al recupero del rapporto con suo figlio. Tutto ciò è davvero inaccettabile. Certi diritti sono diventati privilegi, e negano altri diritti altrettanto validi come quelli dei padri e dei figli, esseri umani a tutti gli effetti che però non hanno le stesse libertà e possibilità di vita. Fabio Barzagli BOLZANO IL DIBATTITO Ceto medio: è sbagliato escludere divorziati e single Ceto medio piano sì piano no! Già nel 2005 quando venne discusso in Consiglio comunale il piano per la costruzione di 90 alloggi al Quartiere Casanova da assegnare in affitto agli under 30, la maggior parte la vede come l'uscita in massa di casa dei giovani, ora li chiamano “bamboccioni”, intenzionati a vivere da soli o in coppia. Era stata vista anche perché era la prima volta che si faceva qualcosa di concreto per il giovani. Ora a questi si sono aggiunti altri 330 alloggi per le famiglie considerate, da un certo punto di vista, troppo ricche per ottenere una casa Ipes e troppo povere per acquistarla al libero mercato. Come al solito c'è chi vuole accelerare l'avvio del piano e chi non vuole creare caos nell'area cantiere aperto. Ricordo che durante la discussione che portò all'approvazione della delibera per l'assegnazione agli under 30 ora under 35 singoli o coppie giovani, rappresentai al consiglio le mie perplessità nel voler escludere i divorziati, i singoli di ambo i sessi, ma più anziani, in quanto non può essere certamente l'età il titolo per aver diritto all'alloggio, ma lo stato di necessità. Oggi più di ieri posso affermare che è un errore lasciare fuori chi ha visto frantumarsi il sogno di una famiglia e non sa dove portare i figli nelle giornate in cui può passare alcune ore con loro. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali. Qualche volta ce lo dimentichiamo! Antonio D'Andrea BOLZANO PREVISIONI Il Titanic del Pdl finirà contro l'iceberg del voto “Un Regno diviso in se stesso non potrà durare a lungo”. Questa frase si trova nel Vangelo ed ogni volta che mi capitava di leggerla mi veniva immancabilmente da pensare sempre alla stessa cosa: al PDL locale. Se c'è divisione in un gruppo, squadra, famiglia, Nazione o qualsiasi altra cosa, prima o poi va tutto in malora. Io per mia fortuna ho mollato la politica e il Pdl con tutte le sue nefaste negatività e ora quantomeno mi sento anche meglio di salute. Ma, ricordo quando ancora vi ero iscritto, ogni volta che aprivo il giornale e leggevo delle infinite ed inutili polemiche interne mi sentivo come se avessi avuto un masso nello stomaco. Rimanevo ogni volta deluso per le conseguenti figuracce che si andava a fare con gli elettori. Da due mesi e mezzo sono fuori da tutto ed in politica non ci ritornerei per niente al mondo. Se sul giornale “Alto Adige” leggo il titolo di qualche articolo riguardante le polemiche all'interno del PDL, non leggo l'articolo e passo direttamente alle pagine successive o ad argomenti veramente importanti. E' brutto dirlo ma, con le inutili discussioni e polemiche che ancora dividono il PDL per qualsiasi fesseria, le prossime Elezioni Comunali di maggio finiranno per essere per il PDL stesso come l'Iceberg che fece affondare il “Titanic”. Il brutto di ciò è che nessuno a “bordo” del PDL se ne sia accorto: non si rendono conto che con le divisioni e polemiche si stanno tutti scavando la fossa con le loro mani! La mia speranza è che tutti nel Pdl locale si facciano coraggio e facciano
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 16 Data: 17-02-2010 Alto Adige NUOVE DISCRIMINAZIONI
tutti un passo indietro. Che si mettano finalmente d'accordo e la finiscano di scannarsi per le più ridicole idiozie, altrimenti gli elettori, stanchi del loro vicendevole scannamento, voteranno per altri Partiti, non solo a Bolzano ma in tutti i Comuni della Provincia. Attenzione a tutti quindi, l'Iceberg di metà maggio si avvicina a grandi passi... Massimiliano Piovan SETTEQUERCE IL CASO BERTOLASO Protezione civile Spa nuovo marchio di garanzia La “protezione civile SPA” con ogni probabilità mercoledi viene trasformata alla Camera dei deputati in “disastri nazionali SRL”, e la sigla B&B (bravi e buoni ovviamente) diventa un nuovo marchio di garanzia. Rimane da delineare il campo di intervento che potrebbe, dovrebbe comprendere i danni provocati dal governo nell'esercizio delle sue funzioni, con responsabilità limitate per legittimo impedimento. Al confronto Macchiavelli era un principiante ingenuo.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 17 Data: 16-02-2010 America oggi online Protezione civile. La S.p.a. non si farà
16-02-2010
Il governo rinuncia al progetto di trasformare la Protezione Civile di Guido Bertolaso in una S.p.a. Il contestato articolo 16, come confermato da Gianfranco Fini, sarà stralciato e sul testo, con tutta probabilità, la maggioranza porrà la fiducia. Il centrosinistra canta vittoria, ma non molla l'osso: chiede ulteriori modifiche al decreto, ma soprattutto le dimissioni di Bertolaso
ROMA. Sul compromesso deciso dal governo, anche sull'onda delle inchieste in corso, ha certamente pesato - oltre ai dubbi dentro la stessa maggioranza - la 'moral suasion' del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha cercato di trovare una soluzione che contribuisse a svelenire un clima incandescente. Quirinale che, tuttavia, sembra prendere le distanze dal capo della Protezione Civile. Quest'ultimo, nel rispondere alle accuse mosse da La Repubblica, ha ricordato le parole di stima del capo dello Stato nei suoi confronti. Ma dal Colle è subito arrivata la precisazione: gli atti relativi a dichiarazioni di stato di emergenza o di attribuzione della qualifica di grande evento, precisano fonti del Quirinale, non sono sottoposti al preventivo esame del capo dello Stato e rientrano nella esclusiva competenza del Presidente del Consiglio. Intorno al sottosegretario, dunque, la temperatura resta altissima. E la conferma del passo indietro del governo sull'articolo 16, arrivata dal presidente della Camera, non è sembrata svelenire il clima: "Stralciano l'articolo contestato il decreto viene completamente depotenziato", ha commentato il presidente della Camera. Del resto, l'idea di privatizzare, la Protezione Civile piaceva a piochi nella maggioranza: "Non deve diventare una Spa, non deve sparire", aveva detto poco prima Umberto Bossi, confermando che anche il ministro dell'Economia nutriva dubbi in proposito: "Tremonti aveva ragione nel non voler andare in quella direzione perché in quel modo non hai nessun controllo e poi nascono i pasticci, perché i controlli ci vogliono", ha spiegato il Senatur. Lo stralcio dell'articolo 16 viene salutato come una vittoria dal centrosinistra: "Una parte della maggioranza che ha capito che quelle norme sono sbagliate e pericolose", ha commentato Anna Finocchiaro. Ciò non significa che per il Pd la battaglia sia finita: "Ci sono almeno altre tre modifiche da fare", ha spiegato il suo collega, Dario Franceschini, citando il divieto di avviare azioni giudiziarie verso le gestioni commissariali, la distinzione fra emergenze e grandi eventi e la norma che estende alle carceri lo stato emergenziale. Anche l'Italia dei Valori esulta: "E' una vittoria delle opposizioni, del buonsenso e dei cittadini", esclama Massimo Donadi. Il risultato ottenuto non fa demordere l'opposizione da un'altro obiettivo: ottenere la testa di Bertolaso. A chiederne le immediate dimissioni, infatti, non è soltanto Luigi De Magistris dell'Italia dei Valori, ma anche i democratici. "Non dubito della sua serietà, ma dovrebbe fare un passo indietro per il buon nome della Protezione Civile", ha ribadito il segretario Pier Luigi Bersani. Diversa la posizione dell'Udc: "Stiamo parlando di responsabilità nella vigilanza, ma non certamente da parte di Bertolaso", ha sostenuto il leader Pier Ferdinando Casini. Nel corso della giornata si sono rincorse voci che volevano Bertolaso pronto a lasciare. Ipotesi che sembrano essere smentite dalla notizia che sarà proprio il capo della Protezione Civile a illustrare il provvedimento nella competente commissione della Camera. Secondo alcuni nella maggioranza, però, un suo addio attenuerebbe lo stillicidio mediatico di questi giorni. Una tesi che gli stessi attribuiscono anche al premier, sostenendo che Berlusconi non fermerebbe Bertolaso nel caso in cui decidesse di lasciare.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 18 Data: 16-02-2010 America oggi online Frana in Sicilia. San Fratello scivola a valle
16-02-2010
SAN FRATELLO (Messina). "San Fratello sta sparendo, scivola a valle". Bettina, 60 anni, non ha dubbi: carica le masserizie di casa sua su un furgone e con le lacrime che le solcano il viso guarda la frana che la sta costringendo a lasciare il suo paese, arroccato sui Nebrodi, assieme a altre 1.500 persone. Accanto a lei l'anziana madre, Annina, che con gli occhi lucidi guarda attonita e le chiede: "Ma davvero ce ne dobbiamo andare?". Il genero la sorregge e continua a caricare. La causa del trasloco forzato è lo smottamento della zona orientale di San Fratello, quella dove negli ultimi decenni si é concentrata l'espansione edilizia del paese. La "ferita" che taglia in due l'ex colonia normanna ha reso inagibili scuole, chiese e abitazioni, ha piegato pilastri, ha sventrato muri mettendo a nudo gli interni delle case ha accartocciato l'asfalto. L'onda lunga della frana si è abbattuta come uno tsumani anche su altri paesi vicini: Sant'Angelo di Brolo, Raccuja e Tusa, dove sono scattate ordinanze di sgombero per le case "a rischio". Ma l'epicentro di questo disastro resta San Fratello: il paese scivola verso il mare, così come la gente in fuga. La maggior parte dei 1.500 residenti ormai senza casa sta infatti cercando rifugio nelle zone marinare di Acquedolci, un tempo frazione di San Fratello, o a Sant'Agata di Militello. Le strade sono invase da fuoristrada, motoape, auto cariche di masserizie. Sembra una scena di guerra: la fuga dopo il bombardamento. Coinvolta quasi metà dei circa 4 mila abitanti, tra le persone raggiunte dall'ordinanze di sgombero e chi abbandona il paese a scopo precauzionale. La gente scruta il cielo, illuminato dal sole, per vedere se la pioggia tornerà a cadere, e nello stesso tempo controlla l'andamento della frana il cui fronte si allarga inesorabilmente. Non ci sono fortunatamente feriti; solo un'anziana colta da malore e trasportata in ospedale con un'ambulanza. Salvatore Scaravilli, 55 anni, operaio dell'Anas, è stato il primo a subire i danni della frana che ha ‘travoltò le sue due casa di campagna. "Ero con il cane che all'improvviso si è messo ad abbaiare: mi sono girato e ho visto i casolari che cadevano come un castello di carte. Per fortuna la mia abitazione in paese è agibile". La frana non ha risparmiato neppure la chiesa di San Nicola: "È tutta lesionata, credo che cadrà", spiega il parroco Don Ciro Versaci. Per precauzione la zona è stata transennata; gli arredi e le opere sacre sono stati portati via. Le due scuole, elementare e media, hanno i pilastri ‘piegati' dalla furia del terreno che continua a scivolare a valle. Sul posto è giunto ieri mattina il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che ha presieduto un vertice operativo con la Protezione civile. "È un fenomeno di dimensioni inimmaginabili - commenta - tanto è esteso il fronte della frana: sarebbe pericoloso rimanere nella zona ritenuta a rischio". Il governatore annuncia che "entro oggi la giunta regionale siciliana si riunirà per proclamare lo stato di calamità sui Nebrodi" e sollecita il consiglio dei ministri "ad emanare un'ordinanza di protezione civile che ci consenta di intervenire più agilmente". Lombardo individua anche le risorse: "chiederemo al ministro Tremonti di rimodulare il fondo per le aree sotto utilizzate". Il sindaco di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto, scuote la testa sconsolato: "quello che si può fare le istituzioni lo stanno facendo, ma il paese è in ginocchio. Non va abbandonato, dobbiamo fare il possibile perché la genti torni nelle loro case, altrimenti questo diventerà un paese fantasma". Arriva il buio e le persone rimaste, a mò di ronda, controllano la frana. Sarà un'altra lunga notte di attesa.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 19 Data: 16-02-2010 ApCOM Maltempo/ S. Fratello sta 'scivolando', alcune case distrutte
14:19 - CRONACA- 16 FEB 2010
In Sicilia dissesti in 43 comuni provincia Messina e 48 Palermo Roma, 16 feb. (Apcom) - La pioggia ha lasciato il segno in Sicilia dove le frane si moltiplicano e il rischio idrogeologico incombe non solo su San Fratello nel comprensorio dei monti Nebrodi, che resta la situazione più grave, ma ci sono ben 48 comuni in provincia di Messina e 43 comuni in provincia di Palermo, dove le frane hanno compromesso la viabilità, dissesti e fango hanno colpito o minacciano di colpire casolari e abitazioni. Tutte zone per cui la regione Sicilia ha deliberato lo stato di calamità e chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza. E anche se ora non piove le previsioni minacciano ancora pioggia nelle prossime ore. "Le situazioni - spiega Giuseppe Basile, dirigente del servizio rischio idrogeologico del Dipartimento di protezione civile della Sicilia - si sono innescate nei giorni precedenti. La situazione più grave è a San Fratello, sia per la grandezza della frana, sia perchè coinvolge il centro abitato, il settore orientale del paese, che sta 'scivolando', a causa di una frana che si sviluppa a valle e 'chiama' le abitazioni sovrastanti. Nel settore orientale le abitazioni sono seriamente coinvolte, alcune semidistrutte. Si teme per la chiesa che ha subito gravissimi di anni, stiamo monitorando, con i geologi sul posto cercando di capire anche se le lesioni si sviluppano anche nella parte alta del paese, ritenuta stabile". A San Fratello sono andate completamente distrutte 4 o 5 abitazioni, tra cui un agriturismo, ma seriamente lesionate - spiega la protezione civile siciliana - sono decine e decine di case, il censimento danni è in corso, anche perché le lesioni procedono in maniera veloce e significativa. "Stiamo monitorando, quindi il fenomeno a San Fratello, un migliaio di persone già evacuate, sono o in alberghi o da parenti", spiega Basile, aggiungendo: "Al momento il terreno è completamente intriso d'acqua ed è attesa inoltre ulteriore pioggia, e le squadre di geologi sono al lavoro". Il dipartimento regionale sta anche facendo l'analisi delle precipitazioni, "è piovuto tantissimo, piano, ma in maniera continua, senza interruzioni, una quantità di acqua che ha saturato i terreni. Le analisi sono ancora in corso ma all'incirca in due mesi è caduta intorno ai 250 millimetri di pioggia". San Fratello, ricorda Basile, era considerata rischio, e nel 1922 il paese fu interessato da un vasto movimento franoso che in quell'occasione colpì la parte ovest, distruggendo una parte del paese, tanto che per accogliere la popolazione nacque il paese di Acque dolci. (segue)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 20 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 L'Arena 3 Bertolaso: Resto al mio posto Sulla spa il Colle aveva dubbi
Mercoledì 17 Febbraio 2010 NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE. Il sottosegretario parla ai deputati e incassa l'appoggio di Letta e del presidente del Consiglio Bertolaso: «Resto al mio posto Sulla spa il Colle aveva dubbi»
«Corruzione? Ma se sono stato io a cacciare l'ingegner De Santis!» Stralciato ufficialmente l'articolo che istituiva la società per azioni ROMA «Continuo a fare il mio mestiere. E il mio dovere». Guido Bertolaso resta al suo posto, almeno per ora, nonostante la bufera piovutagli addosso con l'inchiesta della procura di Firenze sugli appalti del G8. Il sottosegretario arriva alla Camera alle 11 in punto, scuro in volto e senza rivolgere una parola ai giornalisti, dopo tre giorni trascorsi in montagna con la famiglia per cercare di allontanare gli effetti del terremoto giudiziario e politico. Prima di entrare a Montecitorio, però, il responsabile della Protezione civile si è visto con Gianni Letta, con il quale ha concordato la linea da tenere. A Bertolaso, Letta ha anche confermato la fiducia del governo. E nel pomeriggio è stato sempre Letta ad accompagnarlo a Palazzo Grazioli da Berlusconi, con cui è rimasto per un'ora circa. Alla Camera, Bertolaso deve affrontare la nuova battaglia sul decreto emergenze, visto che il testo approvato al Senato - quello in cui era prevista la nascita della «Protezione civile servizi spa» - è stato sepolto dalla stessa maggioranza. Il primo appuntamento ufficiale dopo l'esplosione dello scandalo-G8, Bertolaso se lo sarebbe volentieri risparmiato: «Voglio esser sentito al più presto dai magistrati», dice, «per chiarire e dimostrare la mia estraneità alle accuse. Il problema però è che ancora non si sa qual è la procura competente». Bertolaso resta in commissione alla Camera tutta la mattina, anche perché vuole che il decreto passi, visto che prevede la stabilizzazione di 150 precari del Dipartimento. Alla commissione dice anche un'altra cosa: la Protezione civile non sarebbe mai stata privatizzata e chi in questi giorni lo ha scritto «ha mentito sapendo di mentire. L'importante è che non sia stata cancellata la Protezione civile», dice. E le dimissioni? La Protezione civile, dice, non può rimanere vacante, perché serve qualcuno che prenda le decisioni. Un emendamento, intanto, sospende le tasse per sei mesi nei luoghi dove si verificano calamità. In serata, a Ballarò, Bertolaso dirà: «Tutto il mio staff sa benissimo che ho detto loro e continuo a dire loro 'guai a voi se vi fate invischiare in qualche operazione che sia poco trasparentè - dice Bertolaso - Noi abbiamo solo un valore da salvaguardare che è la nostra dignità ed io l'ho fatto». Sempre in tv, Bertolaso, che si dice rammaricato dalla reazione del Quirinale, dice che Napolitano aveva «perplessità» sul decreto sulla Protezione civile in discussione alla Camera, ma «sulle norme precedenti non mi risulta abbia espresso dei dubbi». «L'ingegner De Santis», dice anche, «aveva approvato una serie di progetti per un importo superiore ai 650 milioni, mentre l'importo che avevamo previsto per tutti i lavori alla Maddalena era intorno ai 300. Per questo «l'ho mandato via». Intanto, da un sondaggio Demopolis emerge che il 74% degli italiani è nettamente contrario a qualunque ipotesi di privatizzazione della Protezione civile.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 21 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 L'Arena 14 Bertolaso? Una persona di grande capacità
Mercoledì 17 Febbraio 2010 CRONACA «Bertolaso? Una persona di grande capacità» In un momento difficile come questo, in cui la protezione civile pare scossa dal «terremoto» giudiziario che coinvolgerebbe il capo del dipartimento Guido Bertolaso, dunque non si molla. Anzi. Si va avanti lancia in resta. «Non conosco i fatti», si limita a dire Zigiotto, interpellato sull'argomento. «Bertolaso è stato a Verona più volte. Nel 2006 aveva presentato il Piano di protezione civile provinciale e, nel 2005, gli fu data la cittadinanza onoraria a Cazzano di Tramigna, di cui era originario il nonno. La nostra protezione civile serba di lui un ottimo ricordo, ha fiducia e lo stima molto. Da parte mia posso solo dire che riconosco in lui una persona di grandi capacità, che s'è totalmente dedicata alla protezione civile».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 22 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 L'Arena 32 Protezione civile Cercasi volontari residenti in paese
Mercoledì 17 Febbraio 2010 PROVINCIA OPPEANO. Il Comune entra nel distretto 5 Protezione civile Cercasi volontari residenti in paese
Nessun cittadino fa parte del gruppo e il sindaco vuole arruolarne qualcuno tra le associazioni locali All'unanimità, il consiglio comunale ha varato il nuovo statuto della biblioteca comunale. La novità contenuta nel nuovo regolamento è la riduzione dei componenti del comitato di gestione che passano da nove a cinque. «Era diventato difficile trovare le persone disponibili a ricoprire questo compito tra i volontari delle associazioni», la spiegato la scelta il sindaco Alessandro Montagnoli. Per contro, con un'integrazione alla convenzione con la cooperativa «Solco» per la gestione del servizio Informagiovani e della biblioteca civica, sono state incrementate da due a quattro le ore di apertura settimanali dello sportello d'informazione per i ragazzi. «Il servizio viene svolto dalla cooperativa Agire che fa parte della Solco», ha ricordato l'assessore alla Cultura e al volontariato, Luca Faustini, «la quale è a disposizione altre 14 ore alla settimana per l'apertura della biblioteca». Nella stessa seduta, il consiglio comunale, sempre all'unanimità, ha approvato il regolamento del distretto di protezione civile Verona 5 «delle Valli», che comprende 17 comuni del Basso veronese, tra i quali Oppeano: il capofila del distretto è Legnago. Lo scopo dell'organismo a carattere distrettuale, con più Comuni, è quello di chiedere e ottenere i contributi regionali che vengono messi a disposizione per il funzionamento del servizio. «Purtroppo, tra le squadre di protezione civile del territorio del Basso veronese che sono state elencate, non ci sono nostri volontari, di Oppeano», ha ammesso con rammarico il sindaco Montagnoli, «e per questo motivo abbiamo intenzione di fare opera di sensibilizzazione tra le associazioni al fine di trovare volontari disponibili anche per questo compito».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 23 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 L'Arena 14 La Provincia scende in campo per aiutare i bambini di Haiti
Mercoledì 17 Febbraio 2010 CRONACA TERREMOTO & SOLIDARIETÀ. Istituito un conto corrente all'Unicredit Banca che resterà aperto fino al 30 settembre La Provincia scende in campo per aiutare i bambini di Haiti Zigiotto della Protezione civile: «Vogliamo sensibilizzare tutti i nostri 98 Comuni in modo da raccogliere una grossa somma» Un conto corrente per aiutare i bimbi di Haiti. Le coordinate sono IBAN:IT 63 Y 02008 11725 000100880395, Unicredit Banca Spa - Piazza Renato Simoni 8 - 37122 Verona - Causale versamento: Terremoto Haiti 2010. Lo ha istituito la Provincia, che promuove l'iniziativa tramite l'assessorato alla protezione civile, retto da Giuliano Zigiotto, che ieri l'ha illustrata al Palazzo Scaligero con il presidente Giovanni Miozzi. Il giorno prima l'aveva annunciata alla riunione dei Distretti Vr1 «Del Baldo» e Vr2 «Della Lessinia» (le cui capofila sono le due Comunità montane), entro febbraio lo farà negli altri sei Distretti. Raggiungerà così, attraverso gli amministratori, tutti i nostri 98 comuni. Comuni a loro volta sollecitati a partecipare come singole amministrazioni, in modo che la somma raccolta da Verona, entro il 30 settembre, termine ultimo per versare, sia di una certa entità. «Per l'emergenza terremoto Haiti», ragguaglia Zigiotto, «la Provincia di Verona, tramite la Regione Veneto, ha mandato subito un primo cargo con 15 tende e 40 brande e, sabato, un secondo con altre 9 tende e 100 brande. Tuttavia», prosegue, «inviare materiale è complicato, per cui si spedisce solo quanto esplicitamente richiesto. Inoltre», ricorda, «Haiti è militarizzata per cui abbiamo deciso di istituire un conto corrente per sensibilizzare la popolazione a livello locale. Questa raccolta di fondi andrà a finanziare un intervento totalmente rivolto all'infanzia, la fascia che ci pare più debole, essendo molti gli orfani e bimbi con problemi». Zigiotto spiega che la Provincia valuterà cosa fare, anche restando in contatto con l'Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l'emergenza infanzia), il cui più vicino riferimento istituzionale è il Comitato provinciale Unicef di Verona, e prosegue: «Il conto corrente è attivo fino al 30 settembre. Allora, in base all'ammontare raccolto, decideremo cosa fare». Le opzioni sono sostanzialmente due: «La Provincia potrebbe costruire un orfanotrofio o una scuola o aderire a qualche altra iniziativa sempre rivolta ai bambini». In ogni caso, a fine estate, Zigiotto organizzerà una nuova riunione per tirare le somme con i rappresentanti degli enti locali, che già in molti hanno dato la propria adesione: «Affinché la gente sappia come muoversi, invitiamo i sindaci a esporre locandine in municipio, a ricordare la raccolta di fondi durante consigli comunali, riunioni, convegni o altro. Inoltre abbiamo chiesto ad ogni amministrazione di partecipare con una cifra, a loro discrezione, che immetteremo unitariamente sul conto corrente come importo globale versato dai 98 Comuni della Provincia». Per il presidente Giovanni Miozzi è importante mantenere alta l'attenzione per far sì che questa tragedia non vada dimenticata. B.B.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 24 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 L'Arena 14 Un esercito del cuore di 1756 uomini e donne pronto a scattare
Mercoledì 17 Febbraio 2010 CRONACA Un esercito «del cuore» di 1756 uomini e donne pronto a scattare Il sistema veronese di protezione civile intanto è già scattato, pronto come sempre a cogliere quelle iniziative di solidarietà che il presidente della Provincia Giovanni Miozzi ieri ha definito «del cuore». EMERGENZE. I volontari, infatti, che sono 1756, per 50 associazioni, di cui 37 già iscritte all'Albo delle associazioni di protezione civile regionale, si sono attivati sia al momento dell'emergenza (il terremoto è successo il 12 gennaio), sia recentemente: «Sabato e domenica scorsa, hanno promosso il conto corrente istituito dalla Provincia e raccolto fondi in un ipermercato di San Giovanni Lupatoto, lo stesso avevano fatto alcune settimane prima e, in seguito, anche a Vigasio», spiega l'assessore Giuliano Zigiotto. REGIONE E DISPONIBILITÀ. Altro si potrà poi direttamente portare avanti poiché, in questa fase, la Regione Veneto ha chiesto ai volontari la disponibilità, ma secondo le fasce ben precise indicate dal Dipartimento centrale: «Richiede, come prerogative fondamentali, la vaccinazione, la conoscenza delle lingue straniere (fancese e iglese) e la capacità di adattamento a situazioni particolarmente precarie», precisa sempre l'assessore. «È bene ricordare che in questi casi bisogna intervenire in modo razionale, tempestivo e coordinato per evitare di intralciare la grande macchina della solidarietà.» INFORMAZIONI. In ogni caso, chi desiderasse avere informazioni più dettagliate può prendere contatto con l'Unità operativa dissesti idrogeologici e protezione civile della Provincia in Via delle Franceschine 10, tel.: 045 9288945 - o consultare il sito [email protected].
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 25 Data: 16-02-2010 Articolo21.com Il sottosegretario sia distante dal potere
di Montesquieu* Bastano le dita di una mano per contare i fuoriclasse dell'apparato pubblico nazionale e, se vi fosse una gerarchia tra le dita, il dito più importante sarebbe lui, il capo della protezione civile. Non è retorica dire che il paese si sta giocando un uomo tanto importante da essere considerato insostituibile in tutte le occasioni che richiedano qualche capacità organizzativa, oltre che nelle disgrazie. Se oggi rischiamo di perderlo, a quel livello che ne faceva il commissario straordinario perfino delle altre amministrazioni pubbliche, delle federazioni sportive o degli enti della moda, non è forse tanto o solo per la brutta vicenda che lo chiama in causa, direttamente o indirettamente, e rispetto alla quale è giuridicamente innocente; quanto per quel suo comportamento da sottosegretario qualsiasi, quale è e quale non avrebbe mai dovuto accettare di essere, mezzo politico mezzo burocrate. Con un bel calcio al dogma della distinzione tra responsabilità politica e amministrativa per cui si è dannato il vecchio ministro Bassanini, e che sembra non emozionare il neoministro della funzione pubblica. Il quale offre lezioni di buona amministrazione da un anno e mezzo, e non ha sorprendentemente nulla da dire su una vicenda come questa, che svela un grigio intreccio tra altissimi funzionari e imprenditori vocati all'altrui corruzione. Altro che i demonizzati fannulloni, spesso tali per incapacità organizzativa dei dirigenti,e sempre tali, quanto meno, per scarsa vigilanza dei dirigenti stessi. A rendere diverso da tutti o quasi gli altri il capo della protezione civile è stato per anni quel riferirsi allo stato come soggetto da servire, con una bella, insolita e ardita presa di distacco dai governi, dai quali pure dipendeva il suo ruolo professionale. Ma era troppo bravo per non servirsene e farsene il fiore all'occhiello. Una rarità, quell'inusuale riferirsi allo stato, che sembra svanita dietro la ricerca di protezione del grande capo del governo, protezione sicura, salvo l'inauspicato precipitare della situazione, almeno fino al giorno non lontano delle elezioni regionali: sempre che sia possibile, insieme, andare sul luogo a raccontare i miracoli dell'Aquila, o quelli dei rifiuti svaniti. Oggi lo stato, quello che consiglia all'uomo pubblico di anteporre la trasparenza alla logica dell'innocenza fino a prova contraria, sembra diventato un riferimento lontano, quasi assente, e compare la rimessione di sé alla volontà del governo e del suo capo, quanto a decidere il da farsi. Mal consigliato? Probabile. Il governo è lì, ben identificabile nella figura del presidente del consiglio, e della sua indisponibilità, fino all'ultimo, a privarsi dei suoi successi, legati a due calamità, naturali ed umane, e quindi indissolubilmente al capo della protezione civile. Lo stato, invece, sono i milioni di italiani, di destra, di centro e di sinistra, che lo apprezzano indiscriminatamente, fino ad oggi: e che ancor più lo apprezzerebbero se dimostrasse che la sua distanza dal potere e dalla politica era frutto di convinzione rigorosa, e non un'autodefinizione. Lui,che non ha radici politiche, farebbe bene a non cercarle ora, almeno per difendersi dal cinismo della politica, usa e getta come nessuno. In quest'Italia in cui le disgrazie non rispettano i tempi della giustizia, delle sue inchieste e dei suoi processi, si richiede al capo della protezione civile una serenità, una disponibilità di tempo almeno pari a quella rivendicata dal capo del governo con il groviglio di leggi che impegnano le camere ben più dell'anacronismo dei regolamenti delle stesse: leggi che non arriveranno, per sua forse non intuita fortuna, a tenerlo al riparo. Almeno, si spera,perché non si conoscono, fuori dei nostri confini, forme di immunità estese ai congiunti,agli amici e ai collaboratori: e non vorremmo essere noi ad inaugurare anche questa strada. *da Europa
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 26 Data: 16-02-2010 Articolo21.com Perchè Vespa è Vespa
di Enzo Costa* Riconosciamolo: giovedì sera, la trasmissione di informazione di punta della rete ammiraglia Rai era sulla notizia. La notizia del giorno, che aveva colpito i cittadini, inquietato la società civile, scosso i palazzi della politica: Antonella Clerici al Festival di Sanremo (che avevate capito?). Un fatto insieme epocale e caldo caldo, che l'instancabile Bruno Vespa, reduce da una sfibrante presentazione pomeridiana del proprio libro condotta dal Premier a mo' di legittimo impedimento letterario, ha sviscerato fino a notte fonda in un'edizione straordinaria di Porta a Porta. Straordinaria per il suo essere sul pezzo, in tempo reale con fatti sconvolgenti: la bellezza di Antonella, la sua dieta coraggiosa, i suoi svenimenti per ritrovare la linea perduta, il suo rapporto con le giarrettiere. Straordinaria per la rilevanza degli ospiti (Pupo, Emanuele Filiberto, Povia, Cutugno, e via canticchiando). Straordinaria per le scritte sul maxischermo, eloquenti didascalie di un giornalismo immune da ogni reticenza: "Italia amore mio: Pupo, il principe e l'allenatore", "A Sanremo si canta così", "L'ombra di Morgan sul Festival". Qualche moralista disfattista avrà pensato: e l'inchiesta sulla Protezione Civile, gli arresti, le intercettazioni, le accuse a Bertolaso? Quisquilie, inezie, bazzecole. Robetta da trafiletti di una gazzetta di provincia. Non in grado di far saltare la scaletta di Porta a Porta. Che magari, a pensarci bene, era pure registrata: sostituirla con una diretta sui fattacci giudiziari di giornata, anche in prima serata? Idea balzana e fantascientifica: le dirette all'impronta in prime time sulle opere della Protezione Civile, Vespa le allestisce solo se è presente il succitato presentatore del suo volume ad autoglorificarsi. In quel caso non esita a far saltare ogni scaletta, ed anche Ballarò. Giovedì, diversa l'impostazione del Tg1: ha trascurato le imprescindibili news festivaliere sfornando, dopo il primo sull'Iran, questi titoli super partes: "Bertolaso al Tg1: non ho tradito la fiducia degli italiani", "Berlusconi: Bertolaso non si tocca, i pm si vergognino". Mancava solo un titolo su un vaccino miracoloso che guarisce la piaga dei giudici inquirenti. Ma la notte ha portato consiglio: venerdì Tg2 e Tg1 delle 13 e delle 13.30 hanno finalmente aperto, coraggiosamente, con la notizia scottante del momento: la nevicata su Roma. Per la serie "Meno male che il freddo c'è". Per un attimo il Tg3 è sembrato seguirli nella linea meteorologica: il primo titolo iniziava con "Bufera…". Ma poi proseguiva con "…sulla Protezione Civile". I soliti disfattisti moralisti. E comunisti. [email protected] www.enzocosta.net *da L'Unità
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 27 Data: 16-02-2010 Articolo21.com De Magistris: “Tangentopoli? Non è mai finita”
di Ambra Murè Prima le tangenti intascate dal consigliere comunale di Milano Milko Pennisi, poi l'inchiesta della procura di Firenze sugli appalti truccati delle grandi opere dove, dopo i vertici della protezione civile e gli imprenditori, adesso emerge il presunto coinvolgimento di politici del centrodestra: dal ministro Altero Matteoli al coordinatore del partito Denis Verdini. Quest'ultimo indagato per concorso in corruzione. Infine il consigliere comunale di Cosenza Sergio Bartoletti (ex coordinatore provinciale del Pdl) in manette per truffa. Troppi nomi eccellenti del partito vengono in queste ore accostati a parole come corruzione e collusione. Una vera e propria bufera per il Popolo della Libertà, che rischia di trasformarsi in un boomerang da scontare in termini di consensi e voti. Comprensibile perciò l'ansia del premier Silvio Berlusconi che, non potendo mettere la mano sul fuoco per tutti i suoi uomini (come ha fatto e continua a fare per Guido Bertolaso), fa quello che ha sempre fatto: se la prende con i magistrati, accusandoli di voler riportare in vita il fantasma di Tangentopoli per condizionare l'esito delle elezioni regionali. Poi però Milko Pennisi, beccato a farsi consegnare da un imprenditore 5 mila euro in un pacchetto di sigarette, dice: "Sì è vero: ho preso una tangente, ma la politica ha dei costi e si andava incontro a una campagna elettorale". Davvero un fedele servitore del suo partito. Peccato che le sue parole sembrino appartenere a un'altra epoca: quella di Tangentopoli, appunto.
Con qualche differenza, però. Lo ha detto anche Gianfranco Fini: prima si rubava per il partito, oggi si ruba solo perché si è ladri. Ma non solo. Secondo l'ex magistrato Luigi De Magistris, oggi eurodeputato dell'Idv, sono cambiate anche "le tecniche e i meccanismi di corruzione". Dalla valigetta di Mario Chiesa si è passati a qualcosa di più "moderno": "Oggi - dice De Magistris - abbiamo le consulenze. Abbiamo le poste in bilancio nascoste. Abbiamo i conti all'estero. Abbiamo gli incarichi pubblici come prezzo della corruzione. Abbiamo addirittura il mercimonio del corpo femminile sempre più utilizzato come prestazione nell'ambito di un rapporto corruttivo". Eccola dunque la nuova faccia della corruzione. Quella che, secondo De Magistris, emerge bene dall'indagine della Procura di Firenze: "un sistema criminale che mette insieme pezzi importanti della politica (non solo del centrodestra, ma anche del centrosinistra), una parte di imprenditori professionisti e il crimine organizzato del terzo millennio", popolato di colletti bianchi istituzionalizzati senza più coppole e lupare. Se questo è il quadro, la domanda sorge spontanea: ci vorrebbe una Mani Pulite bis? "Ce ne sarebbe bisogno - dice De Magistris - ma non ci sono le condizioni. Perché in parte in questi anni la magistratura si è avvicinata al potere. E in parte manca la reazione degli imprenditori. Una volta gli imprenditori erano concussi, adesso invece chi vuole fare affari si siede attorno allo stesso tavolo di potere al quale, tranne alcune eccezioni, si sono sedute anche le forze politiche". Della serie: si stava meglio quando si stava peggio. Ascolta l'intervista a Luigi De Magistris
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 28 Data: 16-02-2010 Articolo21.com Vigili del fuoco a L'Aquila: il campo base su una discarica tossica
di redazione Mentre è ancora in atto la discussione sulla conversione in legge del decreto 195/09, in cui è stata soppressa la norma che istituisce la Protezione civile Spa e va avanti il lavoro della magistratura, il paradosso "dell'emergenza" arriva dal Campo base dei vigili del fuoco di Monticchio, frazione dell'Aquila. Per mesi, in migliaia, hanno stazionato su una vera e propria bomba chimica. Senza saperlo. Per meglio dire, a non saperlo erano rimasti solo loro. La notizia infatti era risaputa, presso istituzioni locali, Arpa, Corpo Forestale, cittadinanza locale e la stampa aveva a suo tempo denunciato il fatto... La settimana scorsa invece il riscontro effettivo: durante un'operazione di livelamento del suolo, in seguito ad una gelata, alcuni vigili del fuoco toscani, in questi giorni di stanza al Campo base trovano delle strane bottiglie, alcune rotte, e sopra l'etichetta con la sigla R6: resti di rifiuti tossici, il lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi. A denunciare oggi l'accaduto, le rappresentanze sindacali di base, incredule di fronte all'evidenza e alla gravità del fatto. "Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica", denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF. "Ormai siamo all'epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l'impegno svolto a l'Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!". Ugualmente incredulo Paolo Pucci, responsabile organizzativo Regionale Rdb Toscana: " Tutti lo sapevano, ma ugualmente qualcuno ha deciso che il campo doveva sorgere lì... chi lo ha deciso? Questa è una domanda che ci poniamo anche noi e la cosa ci inquieta. Qualcuno avrà detto si, ma non sappiamo chi..." Intanto, al campo, si attendono le rispote del Ministero dell'Interno che dovrebbe pronunciarsi per lo smantellamento e l'eventuale ricollocazione, mentre timori e preoccupazione vengono sollevati anche in merito allo stato di salute dei tanti soccorritori che nel corso di questi mesi si sono avvicendati nel sito: " Bisogna a questo punto verificare lo stato di salute e sicurezza dei Vigili che sono transitati quì, questo si... ma attendiamo il Ministero, al momento risposte non ce ne sono." Ascolta l'intervista a Paolo Pucci- Di Bruna Iacopino
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 29 Data: 16-02-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, CONTINUITA' PERSONALE PROTEZIO NE CIVILE. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, CONTINUITA' PERSONALE PROTEZIONE CIVILE (ASCA) - L'Aquila, 16 feb - Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, nell'ambito dell'organizzazione della Struttura della gestione dell'emergenza (Sge), ha voluto formalizzare i contratti del personale co.co.co, precedentemente in servizio presso il Dipartimento per la Protezione Civile nazionale. Il Commissario ha infatti piu' volte ribadito la volonta' e l'importanza di formare una squadra altamente qualificata e operativa con l'obiettivo primario di dare continuita' al lavoro svolto fino ad oggi, mettendo a frutto l'esperienza, oltre che del personale di ruolo, anche del personale con contratto di collaborazione che ha lavorato in questi mesi a fianco di tutte le istituzioni del Sistema Protezione Civile. ''E' fondamentale, infatti - ha spiegato meglio Chiodi - che i cittadini abruzzesi si sentano garantiti in questo passaggio di consegne e abbiano la consapevolezza che le molteplici attivita' da svolgere nei prossimi mesi siano all'insegna della fiducia e della trasparenza: requisiti essenziali per una pronta ricostruzione del tessuto economico e sociale, oltre che strutturale, dell'Abruzzo ed in particolare dei territori direttamente colpiti dal sisma''. iso/rg/bra
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 30 Data: 16-02-2010 Asca MALTEMPO: PIOGGE IN ARRIVO SU ISOLE E REGIONI MERIDIONALI . MALTEMPO: PIOGGE IN ARRIVO SU ISOLE E REGIONI MERIDIONALI (ASCA) - Roma, 15 feb - Una depressione con associato un sistema frontale proveniente dal nord Africa, nella giornata di martedi' risalira' verso l'Italia apportando condizioni di maltempo piu' spiccatamente sulle due isole maggiori e sulle regioni meridionali della penisola. Sulla base dei modelli disponibili il Dipartimento della Protezione civile ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dalla mattinata di domani precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale, dapprima sulla Sardegna in successiva estensione alle regioni meridionali e alla Sicilia. I fenomeni potranno essere accompagnati da attivita' elettrica e da forti raffiche di vento; sempre dalla mattina si prevedono venti forti sud-orientali, con raffiche fino a burrasca, su Sicilia e Calabria, in estensione dal pomeriggio alle restanti regioni meridionali con possibili mareggiate lungo le coste esposte. Nella giornata di martedi' il tempo sara' perturbato anche nel nord-ovest del paese con deboli nevicate a quote collinari su regioni nord-occidentali ed Appennino emiliano, con locali sconfinamenti in pianura sul Piemonte. Mercoledi', a fronte di un progressivo miglioramento sulle regioni meridionali, un minimo centrato sulla Francia portera' un nuovo sistema frontale verso il centro-nord, apportando precipitazioni a partire dalle regioni di nord-ovest e dalla Sardegna, in estensione alle regioni centrali della penisola, specie quelle del versante tirrenico. La quota neve sulle zone alpine e prealpine sara' in rialzo al di sopra degli 800-1000 metri, salvo residui fenomeni a quote collinari sul basso Piemonte. Le temperature inoltre sono previste in rialzo al centro-sud, in particolare su Sicilia e Calabria. Il tempo rimarra' ancora perturbato sulle regioni centrali nella giornata di giovedi', mentre al nord e sulla Sardegna si avra' un veloce miglioramento. Una perturbazione piu' intensa arrivera' poi sull'Italia venerdi' con piogge su tutto il centro-nord. i fenomeni saranno piu' abbondanti sulle regioni dell'arco alpino e lungo i versanti tirrenici. Il Dipartimento della protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile. res-rus/bra (Asca)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 31 Data: 16-02-2010 Asca INCHIESTA G8: CASINI, NO DIMISSIONI BERTOLASO. SI' CONTROLLO EF FICIENTE. INCHIESTA G8: CASINI, NO DIMISSIONI BERTOLASO. SI' CONTROLLO EFFICIENTE (ASCA) - Roma, 16 feb - Pier Ferdinando Casini ribadisce il suo ''no'' alle dimissioni di Guido Bertolaso dalla guida della Protezione civile perche' ''sono convinto che un servitore dello Stato non possa essere ghigliottinato prima che siano chiare le sue responsabilita'''. Intervenendo a La Telefonata su Canale 5 Casini spiega che pero' ''diverso e' il discorso sulla legge in discussione sulla Protezione civile, dove e' necessario che si prevedano degli strumenti di controllo che, pur nella celerita' delle procedure, non vengano vanificati. Probabilmente Bertolaso e' quello che tutti gli italiani pensano, cioe' una persona perbene, ma e' anche importante che nel sottobosco non ci possano essere margini di manovra per pratiche di corruzione o altre del genere. Per questo diciamo no alla ghigliottina per Bertolaso, si al controllo efficiente, ed anche orgoglio per una Protezione civile che, diciamo la verita', e' stimata in tutto il mondo''. fdv/cam/alf
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 32 Data: 16-02-2010 Asca FINI: INOPPORTUNA PROTEZIONE CIVILE SPA. IN ITALIA ANCORA CORR UZIONE. FINI: INOPPORTUNA PROTEZIONE CIVILE SPA. IN ITALIA ANCORA CORRUZIONE (ASCA) - Roma, 16 feb - ''Dopo le ben note vicende non era opportuno continuare a sostenere, con tutte le polemiche che ne sarebbero seguite'', l'articolo del decreto sulla nuova protezione civile che istituiva la Protezione spa. Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in un'intervista al Riformista. Fini sostiene che non c'e' bisogno di scandalizzarci se, ''soprattutto nel centrodestra, si e' ravvisata la necessita' di creare le condizioni per decisioni piu' rapide, in sintonia coi tempi di altri paesi oltre che del mitico mercato. Cio' che non deve accadere - sottolinea Fini - e' che queste decisioni vengano adottate senza che vi sia un controllo da parte del Parlamento, se si tratta di decisioni di natura politica, o di altri organi preposti, a partire dalla Corte dei Conti, se sono di altra natura''. Ora Fini, dopo lo stralcio della norma, si augura che l'opposizione ''in questo nuovo quadro deponga le intenzioni di ostruzionismo e si possa avere un dibattito parlamentare non stressato ne' da una parte ne' dall'altra''. Il presidente della Camera coglie l'occasione dell'intervista per affrontare il tema della corruzione, che ''forse non e' mai scomparsa''. Prima, ai tempi di Tangentopoli, ''era finalizzata perlopiu' al mantenimento del vorace sistema dei partiti''. Oggi, dice Fini, ''non mi sembra che i partiti siano voraci come un tempo'' ma questo ''non vuol dire che la corruzione sia meno estesa. E' diventata individuale e non di sistema . Non e' una consolazione. Anzi, e' un'aggravante''. fdv/cam/alf
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 33 Data: 16-02-2010 Asca INCHIESTA G8: FINOCCHIARO, DIMISSIONI BERTOLASO UNICA STRADA . INCHIESTA G8: FINOCCHIARO, DIMISSIONI BERTOLASO UNICA STRADA (ASCA) - Roma, 16 feb - Le dimissioni come unica strada percorribile per difendere se stesso e la propria rispettabilita' e per difendere la stessa Protezione civile e l'impegno di tante persone che hanno offerto il proprio tempo e le proprie energie, spesso a titolo gratuito, dando lustro all'immagine del nostro Paese anche quando travolto dalle calamita' piu' gravi. E' questo il suggerimento del presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro al sottosegretario Guido Bertolaso. ''In un primo momento Bertolaso aveva rassegnato le dimissioni ed io lo avevo molto apprezzato, perche' lo ritengo un passo utile per difendere la propria personale rispettabilita' ma anche il Paese. Poi invece sono state respinte... - osserva Finocchiaro, interpellata a margine di un convegno sulla sicurezza nelle citta' -. Resto dell'idea che le dimissioni sarebbero utili per introdurre uno spazio in cui ragionare serenamente sulla protezione civile, del decreto che e' alla Camera ed anche di quanto e' avvenuto in questi anni''. Per quanto riguarda in particolare il decreto ora all'esame della Camera e che il governo e la maggioranza hanno dichiarato di voler modificare, cancellando l'art.16 che istituisce la Protezione spa, Finocchiaro osserva: ''Io ancora non l'ho vista questa modifica, non e' ancora arrivata alla Camera. Non ho dubbi, ma mi riservo di valutarla. In ogni caso mi sento di dire che ora si parla di modifica, ma se solo la maggioranza avesse ascoltato, senza fastidio e insofferenza le obiezioni delle opposizioni al Senato, non saremmo a questo punto''. La modifica del decreto per Finocchiaro e' ''un segnale doveroso, perche' cio' che noi temevamo potesse venire dalla riforma della protezione civile era invece gia' in atto, gia' viveva'' ha proseguito l'esponente Pd, che per quanto riguarda in particolare la situazione personale di Bertolaso non azzarda ipotesi ne' tantomeno giudizi. ''Non mi sono fatto nessuna idea - ha sottolineato - e quando ci sono questioni cosi' delicate non bastano due intercettazioni pubblicate su un giornale per farsi un'idea a spanne, bisogna conoscere gli atti''. njb/cam/lv
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 34 Data: 16-02-2010 Asca MLATEMPO: FRANE E SMOTTAMENTI, E' ANCORA EMERGENZA IN CALAB RIA. MLATEMPO: FRANE E SMOTTAMENTI, E' ANCORA EMERGENZA IN CALABRIA (ASCA) - Roma, 16 feb - Nonostante ieri le incessanti piogge abbiano concesso una tregua in Calabria, numerosi sono stati gli smottamenti e le frane. Le province maggiormente colpite - e' il consuntivo della Protezione Civile - sono state Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza. In particolare, a Pizzo Calabro, la SS 522 e' stata chiusa per un grosso movimento di terreno. Nel Comune di Maierato una frana di grandi proporzioni ha costretto il sindaco ad emettere un'ordinanza di evacuazione per circa 400 cittadini. Le persone sono state ospitate presso alcune strutture comunali o da parenti e amici. Sul posto, oltre ai Vigili dei Fuoco, sono intervenute squadre dei Carabinieri, delle Polizia Locale, tecnici specializzati di Comune, Provincia e Regione e volontari. Per seguire al meglio le operazioni e' stato istitutito nella sede della Prefettura di Vibo un Centro Coordinamento Soccorsi - CCS. A seguito del maltempo anche la provincia di Cosenza e' stata interessata da frane e smottamenti di terreno. Difficolta' alla circolazione si sono avute a S. Marco Argentano e a Lattarico sulla SS.283 e sulla SP.99. In previsione di un peggioramento delle condizioni meteorologiche, la Prefettura di Cosenza ha richiesto l'invio urgente di tecnici della Commissione Grandi Rischi e di un Team del Dipartimento della Protezione Civile per monitorare la situazione. res-mpd/cam/alf
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 35 Data: 16-02-2010 Asca TOSCANA: REGIONE, 12 MLN PER ALLUVIONE NATALE.
TOSCANA: REGIONE, 12 MLN PER ALLUVIONE NATALE (ASCA) - Firenze, 16 feb - Saranno destinati alla Toscana 12 dei 20 milioni di euro stanziati dal governo per le alluvioni del Natale scorso. Lo rende noto la Regione Toscana che della cifra (destinata anche a Liguria ed Emilia Romagna) ne aveva chiesti almeno dieci. E' quanto prevede (solo come ''anticipo'') la proposta di ordinanza, emendata, da parte del dipartimento nazionale della Protezione Civile. Inoltre tutte le risorse potranno direttamente essere usate dal presidente della Regione, nella qualita' di commissario straordinario. Nella prima bozza il 60% sarebbe invece stato nella disponibilita' del sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso per le imprese ''maggiormente compromesse''. Un comma che adesso e' stato cancellato. La bozza rivista dell'ordinanza del governo e' arrivata negli uffici regionali stamani: e subito dalla presidenza della Regione hanno risposto comunicando il proprio assenso. Sono state invece accolte le osservazioni sul prolungamento del termine per gli adempimenti richiesti al commissario per la quantificazione del fabbisogno per la copertura delle spese sostenute nella fase di prima emergenza: erano 30 giorni, ora sono 45. Sono state snellite anche le procedure per le occupazioni di urgenza e gli espropri necessari agli interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture e, come la Regione aveva richiesto, l'ordinanza prevede adesso anche una disciplina sulla concessione di contributi per il recupero delle abitazioni gravemente danneggiate, comprese le spese di eventuali traslochi. afe/rg/rob (Asca)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 36 Data: 16-02-2010 Avvenire Napolitano: troppi ricorsi ai decreti d'urgenza
CRONACA 16-02-2010
Napolitano: troppi ricorsi ai decreti d urgenza
il caso Bertolaso: «Sono un servitore dello Stato, non di questo o di quel governo» Ma il Quirinale in una nota si chiama fuori da ogni coinvolgimento DA ROMA S ono e resto un «servitore dello Stato», «non di questo o di quel governo ». Ma questo «non vuol dire che non sia al servizio» dell attuale governo. Guido Bertolaso non ha lasciato neanche passare 24 ore dalla lettura di Repubblica di domenica scorsa. Sulla falsariga di quanto già fatto per il premier Berlusconi, il quotidiano romano di domenica, attraverso la penna affilata di Scalfari, aveva posto al sottosegretario 10 domande. E Bertolaso ha risposto a tamburo battente, tanto che Repubblica di ieri ha dedicato due pagine alle sua autodifesa, pubblicata integralmente. Il responsabile della Protezione civile ha replicato punto per punto alle accuse. Non considera «incompatibile » la sua carica di sottosegretario con quella di capo della Protezione civile, in quanto l incarico ministeriale non riguarda la Protezione civile italiana; non trova nulla di male, anzi la considera una cosa utile, che la Protezione civile, oltre che di sciagure e calamità, si occupi di organizzare grandi eventi, sotto la diretta responsabilità del presidente del Consiglio, senza i freni della pubblica amministrazione o i patteggiamenti tra ministri; nega che la normativa in vigore possa evitare alla Protezione civile di finire sotto le lenti della magistratura e godere di una particolare impunità; ricorda che né il capo dello Stato né la Corte Costituzionale hanno mai eccepito sui provvedimenti normativi riguardanti le attività del suo dipartimento; nega di essersi 'berlusconizzato' (spiega che avrebbe finito il lavoro per i rifiuti a Napoli sotto la presidenza Prodi, ma altri nel governo glielo impedirono) e definisce «problema non mio, ma del centrosinistra » il fatto che la sua azione possa aver accresciuto il consenso all attuale governo. Quanto alla creazione della «Protezione civile Spa», non si tratterebbe di una privatizzazione, ma di uno «strumento» nelle mani pubbliche del governo. Scalfari ha replicato immediatamente, continuando a insistere sulla diversità tra interventi d emergenza per calamità naturali («per i quali si può passare con il rosso») e quelli che riguardano l organizzazione dei grandi eventi, dove non può essere invocato il fattore dell urgenza, che consente di superare le regole per gli appalti. E ha chiesto chiarimenti sulla vera natura del sottosegretariato affidato a Bertolaso. Dal Quirinale, nel frattempo, è arrivata una precisazione, che suona come una presa di distanza da un passaggio di Bertolaso. Napolitano fa sapere, attraverso una nota informale, che le «dichiarazioni di stato di emergenza o di attribuzione della qualifica di grande evento vengono adottati con decreto del presidente del Consiglio, previa delibera del Consiglio dei ministri, e non sono pertanto sottoposti al preventivo esame del capo dello Stato». Come dire, insomma, che se la presidenza della Repubblica non ha mai mosso rilievi non è perché approvasse il contenuto dei decreti, ma perché essi sfuggono totalmente alla sua competenza. In più, la nota del Quirinale sottolinea le antiche e reiterate preoccupazioni espresse su un ricorso eccessivo della decretazione e, in particolare, sul «crescente uso e dilatazione delle ordinanze d urgenza». Le nuove 'lenzuolate' di intercettazioni, pubblicate dai giornali, spingono il Pd e l Idv a ribadire la richiesta di dimissioni di Bertolaso. Bersani spiega: «Non si tratta di imputazioni, ma di una questione di stile» rispetto a procedure non trasparenti. Quest oggi, però, la presenza del sottosegretario è annunciata in commissione Ambiente a Montecitorio, dove si discuterà del decreto legge sulla protezione civile. (G. Gra.) Il presidente Napolitano
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 37 Data: 16-02-2010 Avvenire Stralciata la norma, non ci sarà la privatizzazione
CRONACA 16-02-2010
DA R OMA A RTURO C ELLETTI « M aggioranza e governo si preparano a stralciare l articolo contestato... L articolo 16...». Gianfranco Fini prende fiato e prima di lasciare la Luiss (l università di Confindustria dove ha appena tenuto una lezione su Futuro e giovani) completa quel messaggio: «Così il decreto viene completamente depotenziato ». Chi conosce la vicenda capisce subito: la Protezione civile non sarà trasformata in Spa. Le opposizioni esultano, ma non si accontentano. «Continueremo a vigilare perché il governo ha dimostrato di avere interessi enormi in questo affare e non possiamo permetterci di abbassare la guardia», ripete Massimo Donadi, capogruppo dell Italia dei Valori alla Camera. «Nel decreto ci sono altre cose che vanno modificate», va oltre il presidente dei deputati Pd Dario Franceschini che ipotizza una soluzione su cui ora sono in molti a scommettere: il provvedimento sarà modificato attraverso un maxiemendamento, sul quale sarà posta la fiducia. Una scelta dettata anche dai tempi stretti: il decreto legge, infatti, scade a fine febbraio e, una volta modificato, deve tornare al Senato prima del via libera definitivo. È una corsa a ostacoli. Questa mattina scade il tempo per la presentazione degli emendamenti. Poi si va avanti e i lavori si spostano in commissione Ambiente dove potrebbe essere modificato il testo del decreto. Qui, a rappresentare il governo e a difendere le misure che tra l altro si occupano dell emergenza rifiuti in Campania e del post terremoto in Abruzzo, ci sarà il sottosegretario Guido Bertolaso. Domani, infine, la parola passerà all Aula. Tutti aspettano di capire. Bertolaso (ieri ha sentito telefonicamente il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta) non si sbilancia sul decreto. Parla invece Agostino Ghiglia, il relatore del provvedimento. «Nessun problema» per lo stralcio alla Camera dell articolo 16 che «ha una sua identità specifica e quindi non deve necessariamente marciare insieme al resto del decreto. Il governo può decidere di modificare il provvedimento in una delle sue parti». Berlusconi tace. Anche se nelle telefonate più private continua a difendere Bertolaso (per molti sempre più tentato dall ipotesi dimissioni) con parole inequivocabili: «Su di lui solo spazzatura». L impressione però è che il capo della Protezione civile ogni giorno che passa sia meno forte. E che la resa sul decreto sia un ulteriore colpo alla sua voglia di tenere duro. Resa? Fabrizio Cicchitto prova a giocare d anticipo e a chiarire che il «governo ha deciso autonomamente, al di là di eventuali diktat formulati dall opposizione». E spiega: «Già domenica Gianni Letta aveva manifestato la convinzione che il nocciolo del provvedimento consisteva nella conferma del ruolo della Protezione civile e, poi, nel via libera a tutte le questioni riguardanti la situazione del termovalorizzatore di A- cerra e dei rifiuti a Napoli, ragion per cui sull articolo 16 era possibile sviluppare una riflessione ulteriore». E allora? Cicchitto è netto: «Il punto essenziale chiosa il presidente dei deputati Pdl è quello di far sì che la Protezione civile, che ha dimostrato grande efficienza, non venga ostacolata da nessun burocratismo o demonizzazioni giudiziarie». Insomma la marcia indietro era nell aria e le parole di Bossi in mattinata avevano già fatto capire che l epilogo fosse scontato. «Penso che la Protezione civile non debba diventare una Spa e non debba sparire. Bisogna stare molto attenti a fare certe scelte. Tremonti lo aveva detto da tempo e aveva ragione... Quando non ci sono i controlli nascono i pasticci. Nessuno in politica può evitare di avere i controlli». Guido Bertolaso
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 38 Data: 16-02-2010 Avvenire Protezione civile, indagato Verdini (Pdl)
CRONACA 16-02-2010
Sentito dai pm di Firenze per corruzione. «Sono fatti marginali, ho dimostrato ai magistrati la mia totale estraneità alle accuse» DA F IRENZE G IACOMO G AMBASSI D enis Verdini, coordinatore del Pdl, è indagato per corruzione nell inchiesta condotta dalla Procura di Firenze in merito agli appalti sulle opere emergenziali affidate alla gestione della Protezione civile. Lo ha reso noto lui stesso, ieri sera, dopo essere stato ascoltato nel pomeriggio dai pm titolari dell inchiesta, aggiungendo di avere «dimostrato la più totale estraneità all accusa». Intanto il gip di Firenze Rosario Lupo non ha ancora deciso sulla richiesta di scarcerazione presentata dai quattro arrestati: «Ho tempo fino a mercoledì». Nel provvedimento di mercoledì scorso, il gip accennava anche al «coinvolgimento, a vario titolo e in gran parte ancora da definire nei suoi contorni, di personaggi di grossa levatura istituzionale». Nomi che erano venuti alla luce ieri, anche se il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi non aveva voluto confermare: «Non intendo fare i nomi delle persone iscritte nel registro degli indagati». Nelle intercettazioni contenute in un informativa del Ros del 15 ottobre scorso si fa riferimento ai parlamentari del Pdl Denis Verdini, Altero Matteoli, Mario Pepe e Guido Viceconte. Ascoltati mentre s intrattengono al telefono con alcuni dei principali inquisiti dell inchiesta. E ieri Verdini si è recato in Procura con il suo avvocato, «dopo avere saputo dai giornali che il mio telefono era stato intercettato indirettamente, per una serie di colloqui con gli indagati, uno dei quali, Riccardo Fusi (presidente del Cda dell impresa di costruzioni Baldassini Tognozzi Pontello in contatto con Balducci e De Santis per l assegnazione di lavori sul 150° dell Unità d Italia, ndr ), è un mio carissimo amico da molti anni». Appreso di essere iscritto nel registro degli indagati per il reato di corruzione, Verdini si è quindi rivolto al procuratore per essere ascoltato: «La vicenda che mi veniva contestata riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di Fabio De Santis a Provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche». Ai pm Giuseppina Mione e Giulio Monferini, titolari dell inchiesta, «ho fornito serenamente e con la massima trasparenza le informazioni richieste, illustrando le motivazioni del mio intervento come unicamente ri- conducibili al tentativo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze. Ho quindi dimostrato la mia più totale estraneità all accusa». Tra gli altri nomi citati nelle intercettazioni, Matteoli, ministro delle infrastrutture, spunta quando Fusi chiede un incontro con lui per discutere sulla Scuola dei marescialli a Firenze. Si tratta di un «annosa vicenda risalente al 1997, che non ha attinenza con l inchiesta sulla Protezione civile», risponde il ministro che smentisce «un mio eventuale coinvolgimento in rapporti poco trasparenti tesi a favorire questa o quella impresa». Di Pepe e Viceconte i carabinieri scrivono che «sono interessati nel far aggiudicare lavori pubblici all imprenditore Guido Ballari». Per ora restano in carcere Angelo Balducci, direttore del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del consiglio, i suoi due collaboratori Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola e l imprenditore romano Diego Anemone. Sono accusati di corruzione. Stesso reato per il quale è indagato il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Intanto è in programma oggi a Perugia un vertice tra i magistrati, investiti dell inchiesta dopo il coinvolgimento del magistrato Achille Toro indagato per rivelazione del segreto d ufficio, e quelli romani per una verifica delle connessioni tra i fatti presi in esame nella capitale e quelli toscani. Sul tavolo del pm umbro Sergio Sottani sono già arrivati i fascicoli sul G8 della Maddalena, sugli appalti per i Mondiali di nuoto 2009 e sulle opere per i 150 anni dell Unità d Italia.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 39 Data: 16-02-2010 Avvenire Sicilia, fuga dal paese che si sbriciola
CRONACA 16-02-2010
Duemila evacuati a San Fratello, sui monti Nebrodi. Paura per la chiesa parrocchiale DA M ESSINA D OMENICO P ANTALEO S ono ormai poche le persone rimaste nel centro di San Fratello, comune dei Monti Nebrodi, nella zona tirrenica della provincia di Messina, interessato da sabato scorso da un vasto dissesto idrogeologico. Sono bastate quarantotto ore di pioggia intensa per creare una profonda ferita nel terreno che ha provocato lo smottamento del centro storico del paese. Case lesionate, strade distrutte, edifici pubblici resi inagibili, e la chiesa di San Nicolò, simbolo importante per la piccola comunità di San Fratello, lesionata. Proprio la chiesa è stata il primo edificio a subire danni. Dapprima un profondo squarcio all esterno, e via via grosse crepe in varie parti all interno dell edificio. I residenti hanno da subito voluto mettere in salvo i simboli religiosi a loro cari, la statua del protettore, San Nicolò, e un artistico crocifisso ligneo del 1400. Ufficialmente sono quassi duemila le persone sgomberate, un numero che, comunque, col passare delle ore tende ad aumentare. La macchina della Protezione civile si è immediatamente messa in moto, e ha istituito presso la vicina sede dell Ente Parco dei Nebrodi, nel comune di Sant Agata di Militello, l unità di crisi che coordina tutti gli interventi. Per il responsabile provinciale della protezione civile, l ingegnere Bruno Manfré, «lo smottamento è in evoluzione costante, il fronte della frana non si è allargato ma ha accentuato la sua pressione provocando l aggravarsi delle lesioni già esistenti». Intanto da ieri sono state chiuse le scuole, per il pericolo che possano verificarsi dei crolli. Ieri mattina a San Fratello si è recato anche il presidente della regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che ha voluto rendersi conto di persona di quel che era successo. «Il fenomeno è di dimensioni inimmaginabili - ha detto Lombardo - tanto è esteso il fronte della frana. Le crepe si stanno allargando e sarebbe pericoloso rimanere nella zona ritenuta a rischio». Il governatore Lombardo ha sottolineato che «bisognerà assicurare le case a chi ne ha bisogno, e la nostra priorità - ha detto - sarà trovare le risorse necessarie per la ricostruzione. Adesso è presto per dire cosa bisogna fare - ha aggiunto - , occorre attendere che la situazione si stabilizzi, ma quello che è necessario fare sarà fatto». E a lavoro per monitorare lo smottamento del centro siciliano vi è anche la Protezione civile nazionale, attraverso la visione delle immagini provenienti dai satelliti. La regione Siciliana, intanto, chiederà un ordinanza di protezione civile nazionale in favore della popolazione colpita. Ieri mattina i sindaci ricadenti nel territorio del Parco dei Nebrodi hanno effettuato un sopralluogo nella zona della frana per fare punto della situazione. Per il primo cittadino di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto, «la situazione è drammatica. Stiamo vedendo il paese sparire - ha detto - , la frana ha coinvolto tutto il versante Nord- Est del paese, coinvolgendo la parte relativamente più nuova, comprese le scuole elementari e medie. Stiamo qui - ha commentato il sindaco con le lacrime agli occhi - che guardiamo quello che accade senza potere intervenire per fare qualcosa». Ed infatti, come accadde per l alluvione del primo ottobre scorso che provocò la morte di 37 persone sempre in provincia di Messina, quella volta però sul versante Ionico, anche in questo caso la gente si sente impotente. Nessuno può fare nulla per fermare la natura. Le abitazioni solo lì da moltissimo tempo, alcune addirittura da oltre trecento anni. Nessun abusivismo edilizio, ma solo una grossa frana distante dal centro abitato che ha fatto muovere verso valle il terreno. Per il sindaco «non che resta che pregare e sperare che il paese non scompaia». Il dissesto idrogeologico non riguarda comunque solo il Comune di San fratello. Sono numerosi i centri del Messinese interessati da frane di grosse dimensioni. Venti famiglie sono state sgomberate a Tusa a causa di un vasto smottamento del terreno, mentre altre 20 ordinanze di sgombero sono state disposte a Sant Angelo di Brolo. Nel Messinese il fronte della frana continua ad avanzare ( Ansa)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 40 Data: 16-02-2010 Avvenire Il rischio idrogeologico in Sicilia
CRONACA 16-02-2010 ENNA CATANIA MESSINA 12 20
Quanti sono i comuni a rischio nelle nove province secondo il dossier di Legambiente 'Ecosistema Rischio 2008' 0115 79 1 11 91 1326 TOTALE SICILIA TRAPANI 10 84% 79% 73% 54 70% 19 Frana PALERMO 65% 200 31 12 17 60 45% Alluvione 86% 23 50 Frana e alluvione 79% 29% Totale CALTANISSETTA AGRIGENTO 42% 273 1425 RAGUSA SIRACUSA 2318 Percentuale totale comuni 4 0 15 5 1 061934 ANSA-CENTIMETRI
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 41 Data: 16-02-2010 Avvenire Mettere in sicurezza l'isola? Costa 1,8 miliardi Eppure sono stati investiti meno di 50 milioni
CRONACA 16-02-2010
i paradossi del dissesto nella regione
Mettere in sicurezza l isola? Costa 1,8 miliardi Eppure sono stati investiti meno di 50 milioni
DA M ILANO D IEGO M OTTA P er anni si è costruito troppo e male, tollerando scempi sulla natura e abusi edilizi, mentre suonavano inascoltati i campanelli d allarme. La morale è sempre la stessa, ma leggere ancora una volta i numeri di una possibile tragedia annunciata è purtroppo istruttivo. Nella sola Sicilia sono 300 i Comuni a rischio idrogeologico «molto elevato»: circa 8 su 10, per un totale di 2.030 chilometri quadrati considerati «pericolosi». Il caso di San Fratello, ben noto agli addetti ai lavori da decenni, è solo l ultimo di una serie recente che ha coinvolto in pochi mesi città e paesi, da Messina a Ischia a Massaciuccoli. Solo per l isola di Scilla e Cariddi, sarebbe stato necessario un investimento quantificato, tra il 1998 e il 2003 (periodo a cui risalgono gli ultimi dati disponibili) pari a 1,8 miliardi di euro. Sapete quanto è stato invece stanziato? Meno di 50 milioni di euro. Si fa poco o nulla, dunque, per la messa in sicurezza dei territori e delle case e a poco servono le denunce di comitati civici e associazioni ambientaliste. Nel frattempo, cosa se possibile ancora peggiore, i consorzi di bonifica, cui spetta la manutenzione di dighe e canali, sono ormai commissariati da 18 anni: è la conferma di uno stato d emergenza permanente, che però non è riuscito a risolvere problemi strutturali di malagestione e ha finito, secondo i maligni, per esautorare di competenze i veri esperti e per moltiplicare spese e poltrone a favore della classe politica locale. Un problema strutturale Oggi toccherà all associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, durante un incontro pubblico a Roma, ricordare l impegno costante dei consorzi locali nei percorsi di prevenzione, rilanciando alcune proposte-chiave per la difesa del territorio minacciato da frane e alluvioni. «Non c è solo la Sicilia racconta il presidente dell associazione, Massimo Gargano . Prendete la Calabria: dimostra che è possibile, partendo da situazioni simili, procedere al riordino degli enti competenti, arrivando a una diminuzione dei consorzi e implementando le competenze giu- ste». In attesa di vedere risultati concreti, ancora lontani visto il perdurare nella regione dell emergenza di questi giorni, può essere utile puntare per lo meno a fare economia di scala, togliendo dal terreno della speculazione politicoeconomica i Comuni e le aree a forte rischio. Ci sono segnali positivi, dunque, a Nord come a Sud, ma restano circoscritti perché si possa intravedere un inversione di tendenza. Pensate di fare un ipotetico viaggio per l Italia: potreste scoprire, ad esempio, che nel nostro Paese il consumo di suolo negli ultimi quindici anni si è impadronito di un area pari a quella di Lazio, Umbria e Abruzzo messe insieme. E se lo sguardo si allarga su quanto accaduto nel secolo scorso, la contabilità ci dice che negli ultimi 80 anni le alluvioni sono state 5.400 mentre le frane hanno raggiunto quota 11.000. Solo misure tampone E i governi centrali? Si sono limitati a tamponare qua e là, riconoscendo una sostanziale impotenza nella gestione del fenomeno. Risultato? Secondo un recente studio del Politecnico di Milano, nel decennio 1994- 2004 lo Stato ha dovuto sborsare circa 21 miliardi di euro, una media di oltre 2 miliardi all anno, senza che all impegno abbia corrisposto un minor rischio per le aree interessate dal dissesto. Il punto è che ne servirebbe più del doppio dei fondi, ben 44 miliardi, per mettere in sicurezza tutto il territorio nazionale: 13 miliardi andrebbero destinati al Mezzogiorno e 27, a sorpresa, dovrebbero finire al Centro-Nord dove la situazione non è meno pericolosa. In più, sarebbero necessari altri 4 miliardi per il recupero e la tutela del patrimonio costiero. Anche i Comuni ieri hanno ribadito di essere pronti a fare la propria parte. «Non si può più aspettare ha osservato il presidente di Anci Sicilia, Roberto Visentin . Intere zone, in balia delle condizioni meteo avverse, rischiano di scomparire e numerose famiglie sono costrette ad abbandonare le loro case. Chiediamo un intervento immediato da parte del governo nazionale e della Regione Sicilia, attraverso una normativa seria che definisca in maniera certa ruoli, piani e azioni di intervento, senza aspettare che si verifichino altre tragedie».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 42 Data: 16-02-2010 Avvenire Mettere in sicurezza l'isola? Costa 1,8 miliardi Eppure sono stati investiti meno di 50 milioni Consorzi per le bonifiche commissariati da 18 anni: l emergenza è diventata permanente, senza che siano state trovate le risposte per garantire il territorio da minacce che coinvolgono circa 8 Comuni su 10
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 43 Data: 16-02-2010 Brescia Oggi Stop alla Protezione civile spa Tra gli indagati anche Verdini
Home Italia & Mondo IL FASCICOLO SU G8 E GRANDI OPERE. Bertolaso oggi alla Camera. Il Quirinale: il Colle non ha ruolo nelle emergenze Il governo stralcia per ora la parte relativa alla privatizzazione, l'opposizione esulta Interrogato a Firenze il coordinatore nazionale Pdl: «Non sono corrotto, non c'entro» 16/02/2010 e-mail print
Il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini parla all'assemblea del partito, il 24 gennaio 2010 ROMA Governo e maggioranza hanno deciso: la tanto contestata Protezione civile spa, almeno per ora, non si farà. Ma intanto l'inchiesta che ha coinvolto Guido Bertolaso va avanti; il ministro Matteoli ha smentito ogni suo coinvolgimento, e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini è stato sentito ieri dal pm di Firenze: «Sono indagato per corruzione», dice, «ma non c'entro». L'articolo 16 del decreto sulle emergenze che prevede il riordino e la privatizzazione dell'attuale dipartimento del Consiglio dei ministri, comunque, verrà stralciato. E la stessa fine potrebbero fare altri punti controversi del provvedimento che oggi comincerà il suo iter alla Camera alla commissione Ambiente per passare domani all'esame dell'aula per il voto. Oltre che allo stralcio il governo punta a un maxiemendamento dove inserire alcune modifiche e sul quale porre la questione di fiducia. Il decreto è stato già approvato al Senato ma, viste le modifiche, occorrerà una terza lettura entro fine febbraio pena la decadenza. A illustrare il provvedimento in commissione stamattina ci sarà lo stesso Guido Bertolaso. Che il destino della privatizzazione fosse segnato era nell'aria. Prima gli scandali. Poi, domenica, Gianni Letta che dice che la Protezione civile «resterà pubblica». Poi anche lo stop della Lega: «Già tempo fa», dice Bossi, «Tremonti aveva avvisato di non andare in quella direzione: e aveva ragione perché in quel modo non hai nessun controllo e poi nascono i pasticci». A ufficializzare la scelta del governo è stato comunque ieri pomeriggio il presidente della Camera Fini, contrario al progetto, e ora soddisfatto per la decisione che ha «completamente depotenziato» il decreto. Soddisfatte anche le opposizioni. «Lo stralcio è una nostra vittoria», dicono Franceschini e Donadi. Il segretario del Pd Bersani rilancia intanto la richiesta delle dimissioni di Bertolaso. Da registrare una presa di posizione del Quirinale su alcune dichiarazioni di Bertolaso in una lettera a «Repubblica»: «Non rientra in alcun modo tra le competenze del presidente della Repubblica», si legge, «esprimersi su atti relativi a dichiarazioni di stato di emergenza o di attribuzione della qualifica di grande evento». I nomi di alcuni politici del centrodestra, associati ai protagonisti dell'inchiesta, sono venuti fuori in varie intercettazioni ma il procuratore di Firenze Quattrocchi, è irremovibile: «Non intendo fare i nomi di nessuno». Al centro delle indagini ci sono - pare - anche i rapporti di Fabio De Santis e Angelo Balducci, entrambi arrestati, con l'imprenditore Guido Ballari, a sua volta in rapporti con il senatore Guido Viceconte e l'onorevole Mario Pepe. Quanto all'inchiesta romana, sono 17 gli indagati sulle irregolarità negli appalti per i «grandi eventi». Tutto il materiale raccolto dagli inquirenti romani, ad eccezione degli abusi edilizi riguardanti i mondiali di nuoto, è ora al vaglio dei colleghi di Perugia per una verifica della connessione dei fatti esaminati con la posizione del procuratore aggiunto Achille Toro, finito sotto inchiesta per violazione del segreto istruttorio.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 44 Data: 16-02-2010 Brescia Oggi San Fratello scivola a valle Frane anche in Calabria
Home Italia & Mondo MALTEMPO. Si allarga il fronte dello smottamento nel Messinese La gente fugge, ordinanze di sgombero anche nei paesi vicini. Nel Vibonese evacuate 200 persone 16/02/2010 e-mail print
La frana di San Fratello MESSINA «San Fratello sta sparendo, scivola a valle». Bettina, 60 anni, carica le masserizie di casa sua su un furgone e piangendo guarda la frana che la sta costringendo a lasciare il suo paese, arroccato sui Nebrodi, assieme a altre 1.500 persone. Lo smottamento della zona orientale di San Fratello, dove negli ultimi decenni si è concentrata l'espansione edilizia del paese, ha reso inagibili scuole, chiese e abitazioni, ha piegato pilastri, ha sventrato muri mettendo a nudo gli interni delle case, ha accartocciato l'asfalto. L'onda lunga della frana si è abbattuta anche su paesi vicini: Sant'Angelo di Brolo, Raccuja e Tusa, dove sono scattate ordinanze di sgombero per le case «a rischio». A San Fratello le strade sono invase da fuoristrada, motoape, auto cariche di masserizie. Sul posto è giunto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che ha presieduto un vertice operativo con la Protezione civile: «È un fenomeno di dimensioni inimmaginabili, tanto è esteso il fronte della frana: sarebbe pericoloso rimanere nella zona a rischio». Il governatore annuncia che entro oggi sarà proclamato lo stato di calamità sui Nebrodi. Le piogge abbondanti hanno provocato frane anche nel Vibonese, in Calabria. Un'intera montagna è venuta giù a Maierato e ha reso necessaria l'evacuazione di 200 persone. La frana ha portato a valle masse di terra e fango sommergendo case e spaccando strade. È emergenza, comunque, in tutta la Calabria dopo giorni di pioggia incessante: hanno dovuto lasciare le loro case, per la minaccia di smottamenti, alcune famiglie a Mendicino (Cosenza) e a Gimigliano (Catanzaro). Nella sola provincia di Cosenza si contano ormai 180 episodi franosi con l'interessamento di 27 arterie tra provinciali ed ex statali completamente «off-limits». E da oggi le previsioni parlano di nuove piogge e temporali.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 45 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 Bresciaoggi(Abbonati) 23 Incendi boschivi: con i ponti radio la vigilanza è totale
Mercoledì 17 Febbraio 2010 PROVINCIA TERRITORIO. Comunità e volontari in trincea Incendi boschivi: con i «ponti» radio la vigilanza è totale Ora manca solo una prova pratica: un test sulla risposta delle squadre Poco prima della fine dello scorso anno, le difficili condizioni meteo non avevano consentito il completo svolgimento di una esercitazione programmata sul territorio di Losine: parliamo delle previste prove di comunicazione fra l'elicottero regionale utilizzato per la lotta agli incendi boschivi e il «Doss» (il direttore delle operazioni di spegnimento). Niente prova pratica, ma la giornata formativa sulle tecniche dell'antincendio si era tenuta ugualmente a livello teorico, con la presenza di ben 33 gruppi di volontari della protezione civile. In attesa che a breve si possa tenere la dimostrazione allora annullata, con l'utilizzo dell'apparecchiatura radio della Regione e della Comunità montana in dotazione al «Gicom» (il Gruppo intercomunale di protezione civile dell'ente comprensoriale), Gian Battista Sangalli, direttore del servizio Foreste e bonifica montana della Comunità, sottolinea la valenza di queste iniziative, pensate per migliorare con l'addestramento l'efficienza del sistema antincendio boschivo. «Abbiamo completato il nostro sistema radio che ora copre tutto il territorio della Valcamonica - ricorda il tecnico - grazie a cinque "ponti", sopra Montecampione per la bassa valle, al convento dell'Annunciata di Piancogno e alla malga Tanvione di Sellero per la media, e a Monte Colmo a Edolo e a Canè per l'alta. Ognuna delle 40 squadre antincendio ha in dotazione le radio fornite in comodato dalla Regione, ed è il Gicom coordinato da Gianni Ghetti che, attraverso la propria sala operativa e il nostro ufficio Bonifica montana, coordina gli interventi di spegnimento dopo aver ricevuto l'allerta». I volontari sono stati istruiti sull'impiego delle stesse radio dal sovrintendente del corpo forestale dello Stato Maurizio Innocenti, e quando finalmente l'esercitazione si svolgerà potranno testare il loro grado di preparazione. Intanto, Sangalli ricorda la precedente prova di Artogne, con la sperimentazione di uno schiumogeno contro le fiamme: «Un sistema efficace da utilizzare in casi di grave pericolo, ma molto costoso». L.RAN.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 46 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 Bresciaoggi(Abbonati) 1 Bertolaso: resto al mio posto
Mercoledì 17 Febbraio 2010 PRIMAPAGINA PROTEZIONE CIVILE. Bossi: giusto il no alla privatizzazione. Il Pd: servono altre correzioni
Berlusconi presenta le candidate alle regionali: «Sarà un test nazionale» BERTOLASO. Non basta l'inchiesta giudiziaria: Bertolaso non se ne va. «Mi hanno chiesto di restare», dice, «e io resto». La commissione Ambiente approva il decreto depurato dell'articolo con cui si privatizzava la Protezione civile, cosa che nemmeno Bossi voleva, il Pd chiede di vedere le carte e domanda ulteriori modifiche. BERLUSCONI. Presentando le 4 candidate alle regionali, Berlusconi dice che il voto di marzo sarà un test nazionale, parla di sondaggi favorevoli e attacca la sinistra.2-3
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 47 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 Bresciaoggi(Abbonati) 13 Fiera di San Faustino Quanti bei ricordi
Mercoledì 17 Febbraio 2010 CRONACA «Fiera di San Faustino Quanti bei ricordi» Daniela Poli, 29 anni, parrucchiera, legge Bresciaoggi al bar «Il Punto» di via Roma 30 e commenta le notizie del giorno. Un gratta e vinci della serie «Turista per sempre» ha regalato 300 mila euro e 6 mila euro al mese per vent'anni ad un fortunato giocatore della provincia di Brescia. Lei gioca? Cosa ne farebbe della vincita? «Sono una giocatrice assidua del “Gratta e Vinci” ma fino ad oggi ho vinto solo poche decine di euro non riuscendo nemmeno a coprire la somma investita nelle giocate. Se vincessi una cifra del genere investirei il denaro nel mattone, considerato il momento favorevole per l'acquisto degli immobili. Inoltre, proverei a realizzare il mio sogno più grande: aprire e gestire un wine jazz club». Ieri si sono celebrati i festeggiamenti per la festa di San Faustino. Che ricordi ha di questa ricorrenza? «Quando avevo 15 anni prendevo l'autobus in compagnia delle amiche e raggiungevo la fiera di San Faustino. Era bellissimo poter girare tra le bancarelle in cerca di oggetti originali da acquistare. Normalmente tornavo a casa piena di frittelle e di coriandoli». Governo e maggioranza hanno deciso di non privatizzare il dipartimento della Protezione Civile. Lei cosa pensa di questa decisione? «Sono favorevole. È un dipartimento pubblico che ha il dovere di rimanere tale. Ha dimostrato tutta la sua efficienza sia durante il terremoto in Abruzzo che durante quello di Haiti».E.BEN.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 48 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 Bresciaoggi(Abbonati) 18 La musica di 4 bande nel concerto per Luca
Mercoledì 17 Febbraio 2010 SPECIALI L'APPUNTAMENTO SABATO 20 FEBBRAIO NEL PALAZZETTO DELLO SPORT La musica di 4 bande nel concerto per Luca Dopo la gara di motocross con i campionissimi della velocità - capitanati da Marco Melandri - e del fuoristrada - il big era il campione del mondo Antonio Cairoli - che si è tenuta lo scorso novembre all'autodromo di Castrezzato, è ora la musica a venire in aiuto di Luca Pellegrini con il concerto di solidarietà in programma sabato 20 febbraio nel palazzetto dello sport di Bagnolo Mella (inizio ore 21 e ingresso ad offerta libera). Luca Pellegrini era una delle speranze del motocross nazionale ed è rimasto paralizzato in seguito ad una caduta in allenamento su un circuito in provincia di Bologna. Era il 7 agosto quando una rottura meccanica ha provocato il tremendo incidente. Dopo un intervento chirurgico e la lunga riabilitazione al Montecatone di Imola, Luca è ora ricoverato in una clinica specializzata in Svizzera. Dopo i colleghi piloti, per aiutare il diciottenne di Bagnolo scendono ora in campo quattro bande musicali. Ad organizzare l'iniziativa è la Società filarmonica Bagnolo Mella guidata dal maestro Cristian Chiampesan, con la collaborazione dell'Amministrazione comunale e dell'assessorato alla Cultura e allo sport. Con il gruppo musicale bagnolese, alla serata parteciperanno l'Associazione Filarmonica Giovanni Ligasacchi di Flero e Poncarale diretta dal maestro Marco Verzicco; la Banda musicale Santa Cecilia di Lodrino diretta dal maestro Cristian Chiampesan; il Corpo musicale cittadino di Ghedi diretto dal maestro Francesco Andreoli, con la partecipazione del tenore Paolo Antognetti. Alla realizzazione dell'appuntamento hanno inoltre contribuito Bagnolo soccorso, il Motoclub Bagnolo Cross, il Motoclub Bagnolo Mella e la Protezione civile di Bagnolo. L'obiettivo è aiutare finanziariamente Luca che, dopo l'intervento chirurgico alla schiena a Imola e qualche mese di ricovero, necessita di ulteriori e costose terapie specialistiche. c.m.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 49 Data: 17-02-2010 Il Centro stop alla protezione civile spa - gabriele rizzardi
Modificato il decreto salta l'immunità per i commissari straordinari Stop alla Protezione civile Spa L'opposizione: ma restano ancora molto da cambiare GABRIELE RIZZARDI ROMA. La Protezione civile non sarà trasformata in Spa. La commissione Ambiente della Camera ha infatti approvato ieri le modifiche al decreto legge che oggi approda in Aula e sul quale il governo non esclude il voto di fiducia. Guido Bertolaso, che partecipa ai lavori della commissione ed illustra il decreto a nome del governo, esce dopo 5 ore, si mostra sereno, e ai cronisti che lo incalzano risponde che lui intende rimanere al suo posto. Ma non solo. Il capo della Protezione civile, questa volta in giacca e cravatta, assicura che la soppressione dell'articolo sulla trasformazione in Spa non è una sfiducia politica nei suoi confronti, non è una sconfitta. «Va bene comunque. L'importante è che non sia stata cancellata completamente la Protezione civil». La Spa spiega Bertolaso «era una struttura aggiuntiva, non c'era nessuna trasformazione come qualcuno continua a scrivere. Doveva solamente essere una struttura di servizio per rendere la Protezione civile, quella vera, più agile». Una spiegazione che non ha mai convinto le opposizioni e che non è servita a frenare la marcia indietro del governo. Il decreto, che secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, dovrà essere approvato entro venerdì prossimo (altrimenti il governo lo «blinderà» con il voto di fiducia) è stato profondamente modificato. Tra gli emendamenti approvati ce n'é uno che sottrae la Croce Rossa alla vigilanza della Protezione civile e c'è anche la norma che prevede, in caso di calamità naturali, la sospensione d'ufficio per 6 mesi del pagamento di tributi e contributi nelle aree colpite. Salta anche lo «scudo» per i commissari straordinari: l'immunità varrà solo per le azioni giudiziarie civili e amministrative, e non per quelle penali. L'unico emendamento del governo non approvato riguarda l'esclusione dal patto di stabilità interno delle spese per i grandi eventi. L'opposizione apprezza ma considera insufficienti le modifiche introdotte e si dice pronta ad una «riduzione drastica» dei propri emendamenti se il governo rinuncerà a porre la questione di fiducia. «Il decreto sulla Protezione civile contiene ancora alcune cose che vanno modificate. O queste cose cambieranno oppure» avverte il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini «andremo avanti con la nostra opposizione e utilizzeremo tutti i tempi che servono». Ancora più duro è il giudizio dell'Italia dei Valori. «Lo scandalo dell'inchiesta sulla Protezione civile è solo la punta di un iceberg. I responsabili politici di questa gravissima vicenda, Bertolaso compreso, devono dimettersi immediatamente» taglia corto Di Pietro.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 50 Data: 17-02-2010 Il Centro riparati i danni del terremoto riapre la chiesa di san pietro
Lavori della Protezione civile. Domenica la messa con il vescovo
LORETO APRUTINO. Sarà riaperta oggi la chiesa di San Pietro Apostolo, danneggiata dal terremoto del 6 aprile. Ospita le reliquie di San Zopito, il santo patrono di Loreto. I lavori sono stati eseguiti dalla Protezione civile, su indicazione della Curia (a Penne sono due le chiese riparate) e per la messa in sicurezza dell'edificio di culto sono stati spesi 100 mila euro. I vigili del fuoco, intanto, proprio in questi giorni hanno messo in sicurezza il campanile della chiesa di San Francesco, situata vicino al municipio, che è inagibile. «Sono soddisfatto delle opere effettuate celermente dalla Protezione civile», commenta Moreno Sablone, assessore ai Lavori pubblici. «Riapriamo al culto una delle chiese simbolo di Loreto in quanto al suo interno ci sono le reliquie e la statua del nostro San Zopito», aggiunge l'amministratore. «I lavori, eseguiti nelle scorse settimane, hanno naturalmente creato piccoli disagi in via Baio, ma i cittadini sono stati pazienti e li ringrazio per questo. Con l'ufficio tecnico comunale», prosegue, «abbiamo dato la disponibilità sin dall'inizio, accelerando pratiche e fornendo l'assistenza necessaria al committente dell'opera». E domenica alle 18, nella chiesa sarà celebrata dall'arcivescovo Tommaso Valentinetti. la prima messa dopo il sisma. «Mi auguro che ora, dopo la riparazione della chiesa», conclude Sablone, «venga preso in esame anche il progetto di messa in sicurezza del palazzo comunale, chiuso dal sei aprile in quanto inagibile». (gi.pe.)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 51 Data: 17-02-2010 Il Centro scossa di terremoto con magnitudo 2.9
L'epicentro tra Fossa e Barisciano
L'AQUILA. Una scossa di terremoto, di magnituto 2.9 è stata avvertita ieri pomeriggio, alle ore 17.25, nel versante aquilano del Gran Sasso. Le località prossime all'epicentro sono Barisciano, Fossa, Poggio Picenze, San Demetrio ne' Vestini e San Pio delle Camere. Il sisma si è sviluppato da una profondità di 8,4 chilometri e dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile, non risultano danni. L'ultima scossa, in ordine di tempo, si era verificata il 4 febbraio alle 14,46. In quell'occasione l'epicentro era stato localizzato nella Valle dell'Aterno. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il sisma era stato di magnitudo 2 ed era avvenuto a una profondità di circa 28 chilometri. Qualche giorno prima, e siamo a 31 gennaio, un'altra scossa di terremoto era stata registrata nella zona del Velino-Sirente con magnitudo 3.2. In quell'occasione il terremoto era stato avvertito anche da una parte della popolazione. Anche in quel caso, comunque, non erano stati segnalati danni.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 52 Data: 17-02-2010 Il Centro quattro consiglieri chiedono maggiore trasparenza sui fondi
LA MOZIONE
L'AQUILA. Verificare la trasparenza nella gestione dei fondi stanziati per l'emergenza sisma. Questo il contenuto di una mozione, presentata dai consiglieri Fabio Ranieri, Antonello Bernardi, Giuseppe Bernardi e Vito Albano, che verrà discussa in consiglio comunale. Il documento, se approvato, impegnerà il sindaco e la giunta «a richiedere ufficialmente alla Protezione civile e al Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi l'elenco dettagliato delle ditte impegnate, a qualsiasi titolo, nei lavori effettuati all'Aquila dopo il 6 aprile, tramite affidamenti diretti, appalti o gare gestite dalla Protezione civile in regime di emergenza, nonché di tutti gli incarichi e consulenze professionali richieste dalla stessa». Si chiede inoltre di accertare «il tipo di lavori o servizi svolti dalle ditte e l'esatto importo degli stessi, con l'elenco puntuale di eventuali subappalti intervenuti e delle imprese beneficiarie, nonché dell'ammontare delle donazioni e il loro utilizzo». Tutte le informazioni dovranno essere rese pubbliche e accessibili - sulla base della mozione - anche tramite pubblicazione sul sito internet del Comune dell'Aquila. «C'è bisogno di risposte concrete» dicono i consiglieri «considerato che più di un miliardo e mezzo di euro (pubblici o frutto delle donazioni), è stato utilizzato dalla Protezione civile per l'emergenza e che le notizie che emergono dall'inchiesta relativa agli appalti per il G8 alla Maddalena pongono più di un interrogativo sulla gestione degli interventi».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 53 Data: 17-02-2010 Il Centro domani i comitati protestano a roma
NO BERTOLASO DAY
L'AQUILA. Comitati civici e aquilani chiamati a raccolta dal comitato cittadino «3e32» per partecipare domani, a Montecitorio, al «No Bertolaso day», come è stata battezzata la protesta contro la legge che trasforma la Protezione civile in società per azioni. «Sono stati presentati 300 emendamenti, ma ancora nessuna proposta scritta di stralcio - circa la trasformazione della Protezione civile in Spa - è pervenuta da governo e maggioranza. L'attenzione deve quindi rimanere alta», dice il comitato «3e32», che spiega così le ragioni per le quali viene confermata la presenza alla manifestazione di domani a Roma. La partenza dei pullman è alle 8 dal terminal bus di Collemaggio.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 54 Data: Estratto da pagina: 17-02-2010 Il Centro 2 forse mi è stata tesa una trappola
- Altre «» Bertolaso si difende a Ballarò: sono una persona libera e onesta Spunta Di Nardo il funzionario delle Opere pubbliche che per l'indagine Ros è legato ai Casalesi L'AQUILA. Antonio Di Pietro si volta verso Guido Bertolaso e con un gesto quasi solidale gli stringe la mano. Quello di ieri sera, all'inizio di Ballarò su Rai3, assomiglia tanto a un'apertura di credito nei confronti del capo della Protezione civile, da giorni sulla graticola per lo scandalo G8/Maddalena. «Non si può fare un processo all'uomo, ma alla legge che gli attribuisce troppo potere», osserva l'ex pm. Bertolaso non manca di coraggio nel presentarsi davanti alle telecamere, come gli viene riconosciuto dalla direttrice dell'Unità, Concita De Gregorio: «Gli fa onore essere presente qui questa sera», ma da partono dettagliate critiche per l'omesso controllo sugli appalti. Tra battibecchi politici - Baldassarre e Fitto con Zanda e Di Pietro - e dispute dialettiche con filosofi ed economisti, arriva anche la telefonata a Eugenio Scalfari, chiamato in causa da Bertolaso. Dopo le stilettate satiriche di Maurizio Crozza il capo della Protezione civile, si difende: «Sono una persona libera e onesta, che sa dire dei no. Non sono un supereroe e posso sbagliare, ma come dice il maestro Riccardo Muti «Chi suona stona, chi non suona critica», e non escludo che mi sia stata tesa una trappola». (d.r.)
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 55 Data: 17-02-2010 Il Centro dopo gli sciacalli gli avvoltoi? - giustino parisse
IL COMMENTO DOPO GLI SCIACALLI GLI AVVOLTOI? Questi personaggi hanno tradito anche i giovani volontari GIUSTINO PARISSE Confesso che, in questi giorni, ho sperato che la gestione dell'emergenza post terremoto all'Aquila, da parte della Protezione civile, non entrasse nell'inchiesta della Procura di Firenze. In quella indagine sta emergendo un sistema che una volta si chiamava clientelare mentre oggi viene definito “gelatinoso”. L'ho sperato perché la Protezione civile non sono solo i “capi” ma sono soprattutto le migliaia di volontari arrivati da tutta Italia il sei aprile e rimasti per mesi a cucinare, servire a tavola, pulire i bagni, montare e smontare tende. Invece, dalle intercettazioni, sta emergendo che gli “sciacalli” - come vengono ormai definiti assimilandoli a coloro che sono andati a rubare nelle case semicrollate - sono giunti in forze anche all'Aquila. Uno degli indagati, tal Piscicelli, che solo due giorni fa si era affrettato a scusarsi per quella frase «alle tre e mezza del sei aprile io nel letto ridevo», appena tre giorni dopo il terremoto si felicitava con se stesso perché già gli erano stati chiesti - non si comprende bene da chi - «sei scavatori e 20 camion» e che «adesso, lì, ci fanno carne da porco». Questi personaggi non hanno tradito solo noi “poveracci” terremotati, ma hanno tradito soprattutto quelle migliaia di persone che sono arrivate fra noi in quelle ore senza chiedere nulla in cambio. Due giorni fa, a Castellammare di Stabia, ho incontrato un giovane sacerdote, don Pasquale, che il sei aprile non si è messo a ridere ma ha raccolto viveri e beni di prima necessità, ha mobilitato una ventina di suoi compaesani e si è posto al servizio di chi in quel momento era nudo - dentro e fuori - e addolorato. Come “compenso” ha chiesto amicizia. Ma non ci sono soltanto ruspe e camion. Dalle carte dell'inchiesta esce anche un'altra clamorosa novità. Una delle ditte coinvolte nell'indagine della Procura di Firenze, la Btp, ha ottenuto all'Aquila, attraverso un consorzio con altre imprese, appalti per la costruzione di musp, che tradotto significa strutture antismiche per ospitare le scuole. E' chiaro che oggi non si può affermare che quegli appalti siano stati ottenuti in maniera illegale. Saranno i magistrati ai vari livelli a stabilirlo. Ma il dubbio che sulla tragedia di famiglie distrutte e di comunità disperse, c'è chi ha tentato di speculare resta forte. Gli “sciacalli” ora rischiano di fare un danno doppio all'Aquila. La ricostruzione del capoluogo d'Abruzzo non è ancora iniziata. Domenica scorsa centinaia di persone sono entrate a forza nella zona rossa, cuore del centro storico dell'Aquila, sono salite sulle macerie e hanno gridato: rivogliamo la nostra città. Una poetessa aquilana e animatrice di un comitato cittadino, Patrizia Tocci, ha scritto: «Soffro a vedere erbacce crescere ovunque, immondizia accatastata nei vicoli, macerie nelle piazze, odori maleodoranti che sembrano zaffate di morte». Ecco il rischio: dopo gli sciacalli potrebbero arrivare gli avvoltoi.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 56 Data: 17-02-2010 Il Cittadino Via al decreto: stop alla trasformazione in Spa e allo scudo per i commissari; niente tasse per 6 mesi nei luoghi di calamità Bertolaso: «Rimango al mio posto» Il capo della Protezione civile: «Me lo chiedono, vado avanti»
RomaÈ ufficiale: la futura Protezione civile non sarà una Spa. La modifica al decreto è stata formalmente presentata dal relatore del provvedimento, Agostino Ghiglia (Pdl), nel corso dell esame presso la commissione Ambiente della Camera che ha dato ieri il via libera al provvedimento sulle emergenze con l approvazione degli emendamenti del relatore e del governo. Intanto il sottosegretario Guido Bertolaso ha fatto sapere che, al momento, resta al suo posto. La modifica introdotta riguarda l art.16 del provvedimento. Ghiglia, che è anche capogruppo Pdl in Commissione, ha spiegato, però, che resta confermata quella parte dell art. 16 del decreto che riguarda la flotta aerea della Protezione civile. Fra le novità, vi è anche la soppressione della vigilanza sulla Croce rossa da parte della Protezione civile stessa. Fra gli emendamenti approvati, vi sono poi la stabilizzazione del personale delle società di trattamento dei rifiuti dei comuni di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine, la fissazione a 355 milioni di euro del costo del termovalorizzatore di Acerra, l esclusione del cosiddetto scudo per i procedimenti penali nelle zone sottoposte a commissariamento, mentre resta per i procedimenti in sede amministrativa e civile. Viene anche disposta la sospensione per un periodo di sei mesi dei termini per i versamenti tributari e contributivi nelle zone del Paese dichiarate colpite da calamità naturale. La seduta di Montecitorio dedicata al decreto sulla Protezione civile e le emergenze avrà inizio questa mattina alle 10, per la discussione generale, con possibilità di proseguire in notturna. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, nel corso della quale, a quanto si è appreso, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha esplicitamente chiesto al governo se intendesse porre la questione di fiducia sul provvedimento. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha spiegato che se ci sono le garanzie che il testo venga licenziato entro giovedì sera non dovrebbe risultare necessario. In caso contrario, si valuterà l eventualità di porre la fiducia. «Che dal decreto sia stata soppressa la parte relativa alla Spa è positivo, ma ciò non significa che non ci siano altre cose che saranno oggetto della nostra iniziativa», ha annunciato il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini. Deve «scomparire lo scudo tuttora previsto» dal provvedimento, va eliminato ogni possibile appiglio emergenziale per quanto riguarda le carceri e, infine, «va chiarita la distinzione, per noi essenziale, tra Protezione civile e grandi eventi». E mentre Umberto Bossi respinge l idea delle dimissioni di Bertolaso («non si deve dimettere, perché bravo è bravo, va bene. Il problema era la privatizzazione della Protezione civile»), l Italia dei Valori, al contrario, resta convinta che il governo avrebbe dovuto ritirare il decreto e Bertolaso avrebbe dovuto confermare le sue dimissioni: «Lo scandalo dell inchiesta sulla Protezione civile è solo la punta di un iceberg. I responsabili politici di questa gravissima vicenda, Bertolaso compreso, devono dimettersi immediatamente», ha insistito Antonio Di Pietro. «Fino a prova contraria, Bertolaso è un servitore dello Stato che non può subire una ghigliottina», ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini. «Guido Bertolaso per il momento è dimissionario, ma gli hanno chiesto di restare e quindi continuerà a fare il suo dovere. Poi, domani, vedremo», ha spiegato lo stesso sottosegretario, lasciando la Commissione Ambiente dove ha seguito i lavori in rappresentanza del governo. «L importante - ha osservato - è che non sia cancellata la Protezione civile, punto. La Spa era una struttura aggiuntiva, non c era nessuna trasformazione come qualcuno continua a dire». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha aggiunto che la Spa «doveva essere solo una struttura di servizio per rendere la Protezione civile, quella vera, più agile e più funzionale».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 57 Data: 17-02-2010 Il Cittadino A buon fine la "moral suasion" del Colle e dell'asse Pd-Idv, che chiede le dimissioni di Bertolaso, difeso però da Berlusconi Protezione civile spa, stop del governo Stralciato il contestatissimo provvedimento, l'opposizione esulta
ROMA Il governo rinuncia al progetto di trasformare la Protezione civile di Guido Bertolaso in una spa. Il contestato articolo 16, come confermato da Gianfranco Fini, sarà stralciato e sul testo, con tutta probabilità, la maggioranza porrà la fiducia. Il centrosinistra canta vittoria, ma non molla l osso: chiede ulteriori modifiche al decreto, ma soprattutto le dimissioni di Bertolaso. Sul compromesso deciso dal governo, anche sull onda delle inchieste in corso, ha certamente pesato - oltre ai dubbi dentro la stessa maggioranza - la moral suasion del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha cercato di trovare una soluzione che contribuisse a svelenire un clima incandescente. Quirinale che, tuttavia, sembra prendere le distanze dal capo della Protezione civile.Quest ultimo, nel rispondere alle accuse mosse da «La Repubblica», ha ricordato le parole di stima del capo dello Stato nei suoi confronti. Ma dal Colle è subito arrivata la precisazione: gli atti relativi a dichiarazioni di stato di emergenza o di attribuzione della qualifica di grande evento, precisano fonti del Quirinale, non sono sottoposti al preventivo esame del capo dello Stato e rientrano nella esclusiva competenza del presidente del Consiglio. Intorno al sottosegretario, dunque, la temperatura resta altissima. E la conferma del passo indietro del governo sull articolo 16, arrivata dal presidente della Camera, non è sembrata svelenire il clima: «Stralciano l articolo contestato il decreto viene completamente depotenziato», ha commentato il presidente della Camera. Del resto, l idea di privatizzare la Protezione civile piaceva a piochi nella maggioranza: «Non deve diventare una spa, non deve sparire», aveva detto poco prima Umberto Bossi, confermando che anche il ministro dell Economia nutriva dubbi in proposito: «Tremonti aveva ragione nel non voler andare in quella direzione perché in quel modo non hai nessun controllo e poi nascono i pasticci, perché i controlli ci vogliono», ha spiegato il Senatur.Lo stralcio dell articolo 16 viene salutato come una vittoria dal centrosinistra: «Una parte della maggioranza che ha capito che quelle norme sono sbagliate e pericolose», ha commentato Anna Finocchiaro. Ciò non significa che per il Pd la battaglia sia finita: «Ci sono almeno altre tre modifiche da fare», ha spiegato il suo collega, Dario Franceschini, citando il divieto di avviare azioni giudiziarie verso le gestioni commissariali, la distinzione fra emergenze e grandi eventi e la norma che estende alle carceri lo stato emergenziale. Il risultato ottenuto non fa demordere l opposizione da un altro obiettivo: ottenere la testa di Bertolaso. Nel corso della giornata si sono rincorse voci che volevano Bertolaso pronto a lasciare. Ipotesi che sembrano essere smentite dalla notizia che sarà proprio il capo della Protezione civile a illustrare il provvedimento riveduto e corretto nella competente commissione della Camera.
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 58 Data: 17-02-2010 Il Cittadino In 1.500 costretti a lasciare le proprie case a rischio crollo
Frane nel Messinese: San Fratello si sfalda sotto la pioggia
MESSINA «San Fratello sta sparendo, scivola a valle». Bettina, 60 anni, non ha dubbi: carica le masserizie di casa sua su un furgone e con le lacrime che le solcano il viso guarda la frana che la sta costringendo a lasciare il suo paese, arroccato sui Nebrodi, assieme a altre 1.500 persone. Accanto a lei l anziana madre, Annina, che con gli occhi lucidi guarda attonita e le chiede: «ma davvero ce ne dobbiamo andare?». Il genero la sorregge e continua a caricare. La causa del trasloco forzato è lo smottamento della zona orientale di San Fratello, quella dove negli ultimi decenni si é concentrata l espansione edilizia del paese. La ferita che taglia in due l ex colonia normanna ha reso inagibili scuole, chiese e abitazioni, ha piegato pilastri, ha sventrato muri mettendo a nudo gli interni delle case ha accartocciato l asfalto. L onda lunga della frana si è abbattuta come uno tsumani anche su altri paesi vicini: Sant Angelo di Brolo, Raccuja e Tusa, dove sono scattate ordinanze di sgombero per le case «a rischio». Ma l epicentro di questo disastro resta San Fratello: il paese scivola verso il mare, così come la gente in fuga. La maggior parte dei 1.500 residenti ormai senza casa sta infatti cercando rifugio nelle zone marinare di Acquedolci, un tempo frazione di San Fratello, o a Sant Agata di Militello. Le strade sono invase da fuoristrada, motoape, auto cariche di masserizie. Sembra una scena di guerra: la fuga dopo il bombardamento.Coinvolta quasi metà dei circa 4 mila abitanti, tra le persone raggiunte dall ordinanze di sgombero e chi abbandona il paese a scopo precauzionale. La gente scruta il cielo, oggi illuminato dal sole, per vedere se la pioggia tornerà a cadere, e nello stesso tempo controlla l andamento della frana il cui fronte si allarga inesorabilmente. Non ci sono fortunatamente feriti; solo un anziana colta da malore e trasportata in ospedale con un ambulanza. Salvatore Scaravilli, 55 anni, operaio dell Anas, è stato il primo a subire i danni della frana che ha travoltò le sue due casa di campagna. «Ero con il cane che all improvviso si è messo ad abbaiare: mi sono girato e ho visto i casolari che cadevano come un castello di carte. Per fortuna la mia abitazione in paese è agibile». La frana non ha risparmiato neppure la chiesa di San Nicola: «é tutta lesionata, credo che cadrà», spiega il parroco Don Ciro Versaci. Per precauzione la zona è stata transennata; gli arredi e le opere sacre sono stati portati via. Le due scuole, elementare e media, hanno i pilastri piegatì dalla furia del terreno che continua a scivolare a valle. Sul posto è giunto stamane il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che ha presieduto un vertice operativo con la Protezione civile. «É un fenomeno di dimensioni inimmaginabili - commenta - tanto è esteso il fronte della frana: sarebbe pericoloso rimanere nella zona ritenuta a rischio». Il governatore annuncia che «la giunta regionale siciliana si riunirà per proclamare lo stato di calamità sui Nebrodi» e sollecita il consiglio dei ministri «a emanare un ordinanza di protezione civile che ci consenta di intervenire più agilmente». Il sindaco di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto, scuote la testa sconsolato: «Quello che si può fare le istituzioni lo stanno facendo, ma il paese è in ginocchio. Dobbiamo fare il possibile perché la genti torni nelle case, altrimenti questo diventerà un paese fantasma».
Argomento: PROTEZIONE CIVILE Pag. 59 Data: 17-02-2010 City Appalti Protezione civile, respinte le scarcerazioni
Appalti Protezione civile, respinte le scarcerazioni Corruzione Il gip di Firenze rifiuta la richiesta di scarcerazione per i tre funzionari e l imprenditore fermati nell indagine sulle assegnazioni truccate. Bertolaso: Resto al mio posto .
FIRENZE - Restano in carcere gli arrestati per l inchiesta sugli appalti per i grandi eventi. Lo ha deciso il gip di Firenze Rosario Lupo, respingendo le richieste di revoca dell arresto presentate negli interrogatori di garanzia, dalle difese di Angelo Balducci, Diego Anemone e Mauro Della Giovampaola. Ieri hanno fatto ricorso al tribunale del riesame. Fabio De Santis, non aveva presentato richiesta di scarcerazione.
Rischio di inquinamento delle prove Secondo il gip, infatti, rimane il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Balducci e De Santis sono ai vertici del Dipartimento per il turismo, di cui Della Giovampaola è funzionario. Anemone è l imprenditore che avrebbe goduto degli appalti . Ieri i pm di Roma hanno incontrato quelli di Perugia e deciso di far confluire lì, insieme a quella fiorentina, l indagine romana sugli appalti del G8 alla Maddalena e Grandi eventi. Respinge tutte le accuse il coordinatore del Pdl Denis Verdini indagato per suoi rapporti con il costruttore Riccardo Fusi.