La Geografia Della Mediazione Linguistico-Culturale
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LA GEOGRAFIA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE a cura di Donna R. Miller e Ana Pano Quaderni del CeSLiC Atti di Convegni CeSLiC - 2 General Editor Donna R. Miller CeSLiC Centro di Studi Linguistico-Culturali ricerca – prassi – formazione www2.lingue.unibo.it/ceslic Proprietà letteraria riservata. © Copyright 2009 degli autori. Tutti i diritti riservati. La geografia della mediazione linguistico-culturale / a cura di Donna R. Miller e Ana Pano. Bologna: 2009. Immagine in copertina: Mediation – Mediazione , riprodotta per gentile concessione di Cirrico, http://www.cirrico.de Quaderni del CeSLiC ; Atti di Convegni CeSLiC; 2 Alma-DL. Quaderni di ricerca INDICE Prefazione (DONNA R. MILLER ) 9 Introduzione Why ‘mediation’? DONNA R. MILLER 11 TEORIA 15 Médiation, langue et modernité FULVIO CACCIA 16 Immigrazione, integrazione e costruzione delle identità RABIH CHATTAT 27 Language as the medium of the multifaceted self 38 MARIJANA KRESIC ’ La langue médiatrice JOCELYN LETOURNEAU 50 La Francia tra apertura all’altro e difesa di sé: la lingua francese come modello di integrazione o strumento di esclusione? ANNA M. MANDICH 69 APPLICAZIONI 84 L’interprète dans le procès criminel français du XVIe au XVIIIe siècle ELIO BALLARDINI 85 L’interprete e il mediatore: aspetti deontologici GIULIANA GARZONE 97 La mediazione linguistico-culturale e aspetti di sicurezza FIORENZA MAFFEI 117 Médiation linguistique, médiation culturelle et créolisation CHIARA MOLINARI 131 Equivalencia interlingüística: la metáfora lexicalizada CARMEN NAVARRO 148 El discurso periodístico, ¿espacio de mediación? Inmigración y comunicación intercultural en la prensa española e italiana ANA PANO 168 Stratégies de médiation de la parole publicitaire LAURA SANTONE 182 Mediating between childhood and adulthood: the translation of picture books ANNALISA SEZZI 192 Public art as mediation: two installations by Shimon Attie MONICA TURCI 210 Le dictionnaire bilingue comme instrument de médiation linguistique et culturelle VALERIA ZOTTI 220 DIDATTICA 236 Facilitare la mediazione: spazi e figure della mediazione linguistico-culturale in contesto educativo EDITH COGNIGNI , FRANCESCA VITRONE 237 La médiation linguistique et culturelle du point de vue des décideurs MARIE CHRISTINE JULLION 255 Rappresentazioni mentali di diverse lingue e ipotesi sulla loro diffusione e sul loro ruolo attuale e futuro nella comunicazione mondiale GORANKA ROCCO 260 AUTORI 272 Quaderni del CeSLiC - (2009) – www2.lingue.unibo.it/ceslic 8 Prefazione al II volume degli Atti di Convegno del CeSLiC Sezione dei Quaderni del CeSLiC http://www2.lingue.unibo.it/ceslic/quaderni.htm General Editor – Donna R. Miller Comitato Scientifico: Susanna Bonaldi, Louann Haarman, Donna R. Miller, Paola Nobili, Eva-Maria Thüne Referee aggiuntivi per l’attuale volume: Ana Pano, María José Rodrigo Mora Sono lieta di presentare il secondo volume della serie di Atti di Convegno, collocati all’interno dei Quaderni del Centro di Studi Linguistico-Culturali (CeSLiC ), un centro di ricerca del quale sono responsabile scientifico e che opera nell’ambito del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Moderne dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Colgo subito l’occasione per ricordare che Gli Atti dei Convegni del CeSLiC conta già il testo: • a cura di D. Londei, D.R. Miller, P. Puccini, Gli atti delle giornate di studio del CeSLiC del 17-18 GIUGNO 2005: Insegnare le lingue/culture oggi: Il contributo dell’interdisciplinarità , http://amsacta.cib.unibo.it/archive/00002055 disponibile anche in versione cartacea: Londei D., Miller D.R., Puccini P.(a cura di), 2006, Insegnare le lingue/culture oggi: Il contributo dell’interdisciplinarità , Quaderni del CeSLiC, Bologna, Edizioni Asterisco. e che, oltre a ciò, i Quaderni accolgono anche una serie di E-Libri che racchiudono (i) un insieme di manuali dal titolo, Functional Grammar Studies for Non-Native Speakers of English , che già vanta cinque volumi pubblicati e, (ii) gli Studi Grammaticali recentemente inaugurati con la pubblicazione nel 2008 del testo di: • Rieger, Marie Antoinette, Die Struktur des deutschen Satzes. Eine Einführung in die dependenzielle Verbgrammatik für Studierende mit Ausgangssprache Italienisch. Teil I: Der einfache Satz ,. Inoltre, i tanti pregevoli Occasional Papers del CeSLiC pubblicati dal 2005 sono tutti accessibili all'URL: http://amsacta.cib.unibo.it/view/series/Quaderni_del_CeSLiC._Occasional_papers.html 9 Questi nuovi Atti raccolgono una rigorosamente valutata selezione dei papers presentati al convegno svoltosi a Bologna, 4-5 dicembre 2008, sul tema: La geografia della mediazione linguistico-culturale (The Geography of Language and Cultural Mediation) I propositi e principi teorico-metodologici che hanno mosso le organizzatrici –la sottoscritta, insieme alle colleghe Paola Puccini e Mette Rudvin– nel proporre il convegno sono trattati nell’ Introduzione generale al volume che segue questa prefazione. La struttura dei contenuti del volume si scompone in tre sezioni: una dedicata ai contributi di carattere in prevalenza teorico; una che racchiude ‘applicazioni’ teoriche all’analisi di diverse varietà testuali, nonché alle professioni, e una che verte sull’indubbio valore dell’approccio mediatore nella didattica delle lingue e delle culture straniere. Ognuno dei molteplici contributi viene presentato a grandi linee con l’obiettivo di orientare il lettore non esperto, descrivendo gli approcci compresi nel volume. I lettori noteranno le evidenti differenze tra i contributi in termini di lunghezza e di forma. A nostro avviso, non si tratta solo di un fatto naturale, ma opportuno. Nel tentativo di delineare la topografia della mediazione, era d’obbligo raccogliere e giustapporre una pluralità di voci che potessero gettare luci sul fenomeno da varie angolazioni. In questa prospettiva, crediamo che il nostro traguardo sia stato raggiunto. Siamo fiduciose, dunque, che il trattamento ampio e variegato che il volume offre di questo tema della mediazione linguistico-culturale –tema sul quale il CeSLiC intende continuare ad indagare– possa stimolare i lettori ad una riflessione produttiva che, ce lo auguriamo, significa problematizzare, e pertanto arricchire e rinnovare, la teoria e prassi scientifiche adottate nei suoi confronti. Donna R. Miller Bologna, lì 15 settembre, 2009 10 Introduction to the Selected Proceedings of the International Conference on The Geography of Language and Cultural Mediation Why ‘mediation’? Donna R. Miller University of Bologna Some brief words on the reasons why our research center, CeSLiC, very much wanted this conference, need to be said; and they will be said in English –not because I espouse any form of ‘Linguistic Imperialism’ – let so much be clear!– but simply because this volume is aimed at a genuinely plurilinguistic audience and because such an audience warrants an introduction in a global lingua franca . ‘Mediation’ has of course become a bit of a ‘buzz-word’ in our recent postcolonial/ postmodern times. We use the term more and more, but often do so rather unthinkingly, uncritically. It is, I believe, worth stopping for a moment to ask ourselves what the word ‘means’ –or better, what we mean when we use it. If we address the etymology of the word, we note that the un qualified word in English, which is of late Latin origin, has meant since the late Middle Ages: Mediative action ; the process or action of mediating between parties in dispute to produce agreement or reconciliation ; [and also] intercession on behalf of another LME (NSOED CD-Rom, my emphasis ). I believe we can see, in the purpose clause above: i.e., to produce agreement or reconciliation , as well as in the phrase, on behalf of another , meanings which undeniably place the accent on the kind of practical and socially-necessary-and-useful mediation that we wanted to dedicate the second part of our conference to. At a diplomatic level, it also describes the kind of activity the Jimmy Carter’s of the world are dedicated to: extremely vital work of course, and well worth reflecting on as well. But every practice needs a theory to define itself against –and then to feed back into. And so it is that this conference was designed to be to a large extent devoted to contemplating just what this mediation ‘process’ consists in, pondering the notion of mediation in its philosophical and ethical derivations and ramifications. As our ‘rationale’ for the conference online announced, we intended to reflect on mediation –as a symbolic experience as well as a concrete, material one. In addition, we have the 11 ultimate aim of creating new paradigms for the study and practice of Mediation, paradigms that eschew the insidious rhetorics of oversimplification and marginality (Kachru 1994). The spatial metaphor of ‘linguistic hospitality’, or mediation as a ‘courtesy visit’ (after Ricoeur 2006), is a useful one for exploring the linguistic-cultural experience of mediation, not only in terms of the two ‘sides’, if you will, that are typically involved, but also with reference to the mediat or and to the very process of the mediation itself, including its potentially heuristic value to both Self and Other. This approach clearly requires a transdisciplinary perspective if it is to be dealt with seriously, and it was also with this need in mind that our speakers were ‘picked’, as it were, to help stimulate our thoughts on this first day. But such a transdisciplinary approach also requires an explicitly defined concept of ideology on the part of the scholar, though