Il Tirreno, Cronaca Di Livorno

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Il Tirreno, Cronaca Di Livorno “Greenreport soc.coop.” "Rassegne stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibili" Il Tirreno, Cronaca di Livorno Sconto di 5-10 euro per gran parte dei casi Ma in tante altre città si paga molto meno Tagli alla Tari Più soft anche per le famiglie di Mauro Zucchelli LIVORNO Quest'anno pagheremo una tassa rifiuti (Tari) più leggera: il calo sarà di qualche spicciolo (5-6 euro) per chi vive da solo, arriverà a 10-12 euro per una famiglia-tipo in un alloggio standard, toccherà punte anche di 22 euro nei casi di nuclei numerosi che abitano in alloggi di 120 metri quadri. Canta vittoria il sindaco Filippo Nogarin, e stavolta lo fa via Facebook: «Per il secondo anno consecutivo la Tari a Livorno calerà». Ma si lascia prendere un po' troppo dall'ottimismo quando quantifica «fra l'8 e il 10%» quel che «famiglie, commercianti, imprese e artigiani pagheranno» in meno rispetto a due anni fa.In realtà, stiamo parlando di una percentuale che, come abbiamo visto ieri per le imprese, è in gran parte dei casi fra il 4 e il 6% in due anni, e vola sopra la soglia dell'8% solo per tabaccai, banchi di mercato, plurilicenze alimentari, attività industriali con capannoni di produzione, autorimesse e depositi, vetrai artigiani. Ovviamente sono queste le categorie alle quali Nogarin dedica un istogramma con tanto di hashtag di propaganda in vista delle elezioni: curiosamente lo fa usando le percentuali ricalcolate (al ribasso) dal Tirreno anziché seguire il dossier finito sul tavolo della giunta per l'approvazione del provvedimento. Oggi puntiamo i riflettori sulle famiglie, e anche in questo caso la forbiciata è - come si vede dalla tabella accanto al titolo - nell'ordine del 3-4% rispetto allo scorso anno. Se guardiamo al 2016, è poco più del doppio. Comunque, il segnale politico resta, e l'orizzonte del prossimo anno pure (in vista del voto per il nuovo sindaco): fin da ora viene annunciata una sforbiciata «ancor più significativa». Anche se, va detto, non siamo ancora ai livelli della tassa rifiuti prima del rincaro choc della primavera 2015. E non dimentichiamoci che avevamo già una tassa rifiuti stabilmente nella top ten delle più care d'Italia. Anzi, nel 2008 nessuno ci ha superato. «Certo, il lavoro da fare resta ancora molto, ma non possiamo scordarci da dove siamo partiti», dice Nogarin nel suo post. E qui torna a indicare il macigno di Aamps: «Il costo del servizio effettuato da Aamps è di poco più alto rispetto a quanto si paga in alcune città della Toscana e il motivo è semplice: per anni quell'azienda è stata malgestita e utilizzata come ufficio di collocamento». E giù duro: «Troppi dirigenti strapagati, troppi sprechi, nessun tentativo di rendere efficiente il servizio. Risultato: oltre 40 milioni di euro di debiti». Rivendica di aver cambiato il trend: «Tra poco, a un anno dall'omologa del concordato, Aamps pagherà la prima tranche ai creditori: oltre 13 milioni di euro».Inutile dire che l'ultima sottolineatura è per rimarcare l'impegno di voler spegnere l'inceneritore e, nel frattempo ,«estendere la raccolta porta a porta a 65mila persone, aumentare la differenziata, raggiungendo punte dell'85%». L'ultimo dato disponibile è datato perché si riferisce al 2016 ma indica a livello provinciale uno standard che non arriva al 42% (Arpat) e su scala municipale è poco sopra il 43% (Agenzia recupero risorse). Il Tirreno, Cronaca di Livorno Ieri mattina gli addetti incaricati dal Comune… LIVORNO Ieri mattina gli addetti incaricati dal Comune hanno fatto una maxi pulizia del piazzale dello Scoglio della Regina. Del piazzale e del suggestivo torrino dominato dalla statua che guarda verso il mare donata alla città dal maestro Sandro Chia. Torrino che purtroppo qualcuno, ogni tanto, pensa bene di usare come bagno all'aperto, sfruttando la scala a chiocciola nascosta dalle pareti esterne. È anche per evitare questo uso dell'area, che non è esattamente il massimo, che si spera che i laboratori di ricerca e la capitaneria di porto si trasferiscano nell'edificio principale quanto prima.Lo dice lo stesso dirigente comunale Riccardo Maurri: «Ultimamente ci sono stati fenomeni di abbandono dei rifiuti. Proprio stamani (ieri, ndr) stiamo provvedendo a pulire il piazzale e il torrino belvedere da bottiglie di vetro, rifiuti, anche escrementi umani». Va detto che gli atti di vandalismo registrati nei mesi passati, soprattutto prima dell'apertura del parco, sembrano un brutto ricordo. «Per fortuna non ce ne sono più stati - sottolinea il dirigente - da quando abbiamo deciso di tenere aperti i cancelli ventiquattro ore su ventiquattro: è stata una scelta azzeccata, chi voleva fare atti di vandalismo non si è sentito più "protetto" dai cancelli chiusi: nessuno dorme più sotto il loggiato, nessuno ha più rotto un vetro». Il problema della pulizia e dell'inciviltà di qualcuno, invece, resta. «Ma si spera che venga superato quando gli enti di ricerca e la capitaneria si trasferiranno nell'area. Siamo sicuri che la loro presenza sarà un deterrente all'inciviltà. E comunque nell'area ci sono le telecamere...». Che quando si insedieranno i vari enti potranno iniziare a registrare ed essere messe in rete con la centrale “Greenreport – quotidiano per un’economia ecologica” Via Martin Luther King, 21 - 57128 Livorno P.Iva 01884590496 e-mail [email protected] www.greenreport.it “Greenreport soc.coop.” operativa delle forze dell'ordine. Al momento il piazzale dello Scoglio non è nel contratto di servizio di Aamps: come i parchi della città, viene pulito dai giardinieri del Comune e dalla ditta che si occupa del servizio di manutenzione del verde. «Abbiamo anche pensato di mettere un cancelletto - racconta Maurri riferendosi al torrino dalla vista mozzafiato -, ma perché piegarsi all'inciviltà: è bellissimo ed è bello poterci salire in qualunque momento della giornata, se lo chiudessimo la daremmo vinta agli incivili e non sarebbe giusto». (j.g.) Il Tirreno, Cronaca di Piombino-Elba Mentre si aggrava la crisi di liquidità sale la preoccupazione dei lavoratori riuniti al Perticale Rebrab conferma trattative in corso di Valeria Parrini PIOMBINO In centocinquanta, secondo stime sindacali, hanno partecipato all'assemblea del Perticale voluta da Fim, Fiom e Uilm all'indomani dell'incontro lampo col ministro Carlo Calenda. Nuovo incontro a Roma martedì prossimo per dare tempo ai tecnici di preparare gli atti con cui puntare alla cosiddetta "insolvenza prospettica". Preludio di un nuovo commissariamento. Obiettivo finale, indurre Issad Rebrab a cedere la fabbrica. Intenzione peraltro confermata ieri dal gruppo algerino insieme a trattative in corso con soggetti interessati all'acquisto.Nel salone del Perticale la preoccupazione è tangibile. Perchè, di là da una prospettiva totalmente incerta, la crisi di liquidità si fronteggia sempre peggio. E anche questo è emerso dagli interventi. L'acquisto in India della nave di blumi necessari a coprire la commessa di rotaie per Rfi potrebbe incidere sul pagamento regolare dello stipendio ai 200 lavoratori che ruotano ogni giorno nei reparti e della quota di cassa integrazione in deroga a carico dell'azienda.Niente microfono. Si parla a voce alta. C'è chi la perde, la voce. Dall'esasperazione. Perchè dietro le parole ci sono le persone. Lo ricorda Marco Di Rosa, un (ex)operaio della Deca, a pochi minuti dalla conclusione dell'assemblea. Licenziato, come molti colleghi dell'indotto: «Per noi nessuna garanzia fin dall'inizio. E' mancata una visione che includesse tutti. Dove è un piano B? Si sta qui ad ascoltare tanti discorsi».Affermazione rivolta alle segreterie sindacali, intervenute con Lorenzo Fusco (Uilm), Fausto Fagioli (Fim) e Davide Romagnani (Fiom) che hanno ricordato i passaggi pricipali della vicenda, tratteggiato il quadro attuale e gli scenari futuri, gravati dal tempo. Che non c'è più. Ci sono invece, per i tre sindacati, gli sbocchi a mare (questione concessioni marittime), i rapporti storici di fornitura con Rfi insieme alle risorse professionali, a costituire un patrimonio da salvaguardare, in grado di rendere appetibile l'acquisto da parte di nuovi imprenditori.Tutte d'accordo, le tre sigle, sulla necessità di un allontanamento di Rebrab e sulla possibilità che alla fine il fallimento possa essere il male minore.Di opinione diversa l'Usb. Massimo Lami evidenzia le responsabilità del governo e i rischi che determinerebbe l'uscita di Rebrab. Tanto da sollecitare il ritiro del contenzioso legale. Anche Paolo Francini (Camping Cig) tira in ballo il governo da cui si aspetta un'azione specifica per l'area siderurgica piombinese anche da un punto di vista legislativo come per Taranto mentre Claudio Lucchesi (Ugl) ipotizza un intervento di Rfi per l'acquisizione dei treni di laminazione, riprendendo un'affermazione attribuita al governatore Enrico Rossi.Fonti vicine a Cevital avrebbero evidenziato che i contatti con i possibili acquirenti sarebbero messi in difficoltà dalle pressioni ricevute, anche tramite media, con le ultime dichiarazioni sulla vicenda. Secondo le stesse fonti, Cevital avrebbe anche chiesto aiuto al governo per individuare possibili acquirenti, che conferma ci siano, ma che questo aiuto non ci sarebbe stato.«Bene la ferma presa di posizione del ministro dello sviluppo economico su Aferpi», afferma il sottosegretario Silvia Velo. «Concordo pienamente - dice - sulla scelta di puntare a far dichiarare l'insolvenza prospettica dell'algerina Cevital».Per Velo «si tratta indubbiamente della strada più rapida per riprendere in mano le acciaierie, da affidare all'amministrazione straordinaria, garantendo così continuità all'attività industriale e allo stesso tempo lasciando spazio a imprenditori realmente interessati a Piombino, asset strategico dell'acciaio a livello nazionale. Rebrab - chiude la parlamentare - ha fatto perdere al territorio e al governo due anni, dimostrando tutta la sua inaffidabilità. Ora sta tentando di lasciare i lavoratori in un inaccettabile limbo. Questo non glielo consentiremo». (Articolo riportato anche nella cronaca di Cecina - Rosignano) Il Tirreno, Cronaca di Piombino-Elba Acqua di alta qualità alla fontana pubblica PIOMBINO Dopodomani sabato alle 10,30 in via Salgari sarà inaugurata la fontanella per l'erogazione gratuita di acqua ad alta qualità.
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