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ANNO I NUMERO 25 1-7 LUGLIO 2017

“I ballottaggi e la rinascita del centrodestra” di Valerio Bastianelli, Pag. 5 Direttore Responsabile: Laura Primiceri Direttore Editoriale: Francesco Stati Caporedattore: Francesco Spagnol Responsabile Tecnico: Jacopo Nisticò, Valerio Bastianelli

Hanno inoltre collaborato a questo numero: Claudio Agave, Alessandro Almagioni, Valerio Bastianelli, Carlotta Betti, Marco Cherubini, Bianca Coluccio, Claudia Delicato, Arnaldo Figoni, Vincenzo Noviello, Marco Zordan Revisione a cura di Simone Carnelos e Michele Da Re

La copertina e l’intestazione grafica sono diJacopo Castelletti. theWise è una testata giornalistica che, attraverso un’indagine condotta sui fatti in senso stretto, si propone di trattare Anno I, Numero 25 - 1-7 Luglio 2017 argomenti di interesse generale con precisione e professionalità, fornendo una chiave interpretativa semplice, chiara e In questo qualificata. numero:

Valerio Bastianelli 5 I ballottaggi e la rinascita del centrodestra

Claudia Delicato L’egocentrismo della Doggy Bag: come gli 9 stereotipi danneggiano la causa ambientale

Bianca Coluccio 12 La ribalta della poesia

Alessandro Almagioni 14 All’inizio del Dark Universe: La Mummia

Vincenzo Noviello 16 : una generalizzata aria di scetticismo

Marco Cherubini Tra e single player: l’evoluzione del 23 mercato videoludico Marco Zordan Sei giochi indie da comprare grazie ai saldi di 27 Steam

Claudio Agave La battaglia dei sessi: storia del confronto uomo- 30 donna nel tennis

Carlotta Betti 34 Gonzalo Higuaín non ha (quasi) mai paura

Arnaldo Figoni 37 Parma, dall’inferno al paradiso: i Ducali in

3 Anche quest’anno durante la seconda decade di giugno si è consumata a Los Angeles la ormai pluriventennale megafiera mondiale dell’intrattenimento videoludico, l’Electronic Entertainment Expo, per gli amici E3. Non c’è bisogno di ribadire come l’E3 sia un vero e proprio spartiacque per l’universo videogames, tra ciò che sviluppatori e publishers hanno immesso sul mercato nei mesi addietro e ciò che invece si accingeranno a rilasciare in futuro: l’E3 è da vent’anni a questa parte il palco dove i colossi mondiali dell’industria fanno sfoggio di ciò che ritengono i loro prossimi cavalli di battaglia, spesso non lesinando spettacolarizzazioni e colpi ad effetto. Al di là dei props però anche quest’anno, in tendenza con gli ultimi anni, s’è respirata quella generalizzata aria di scetticismo da parte del pubblico, il quale continua ad avvertire poca voglia di osare da parte dei grandi distributori.

“E3 2017: una generalizzata aria di scetticismo” di Vincenzo Noviello prosegue a pagina 16.

4 Valerio Bastianelli Photo Credits © LaPresse

I ballottaggi e la rinascita del centrodestra

«Bravissimi, avete vinto tutti!» Siete morti, ma anche noi non ci sentiamo molto bene In seguito a ogni tornata elettorale che si rispetti, nessuno esce veramente sconfitto; perlomeno, dipende a chi lo si Danilo Toninelli, il Trockij dell’ideologia pentastellata, chiede. Che sia per velleità propagandistico-pubblicitarie, continua a ripetere che il M5s è la «prima forza del Paese», o per instillare fiducia in un elettorato che appare davvero sorretto nel mantra dai suoi colleghi e da Beppe Grillo demoralizzato su ogni fronte, nessun leader di partito stesso. L’assioma del deputato può essere vero solo se si oserà mai concedere l’onore delle armi agli avversari, per considerano come voti a favore gli astenuti e le preferenze poi rivalutare la propria ideologia interna e iniziare una accordate alla coalizione di centro destra. Procedimento fase di autocritica. I ballottaggi del 25 giugno, pur che però sarebbe intellettualmente disonesto, dal avendo trovato il chiaro vincitore in un centro destra momento che gli elettori in questione sembrano aver tornato dall’oltretomba, appositamente risvegliato ignorato i Cinque Stelle già al primo turno delle presenti dal negromante Salvini, hanno regalato all’opinione amministrative: la scelta di altro - o dell’astensione - pubblica del Bel Paese la consueta ambiguità non è stata affatto dettata dall’assenza grillina ai nell’interpretazione dei risultati. La politica del nuovo principali ballottaggi. Viceversa, ne è stata la causa. millennio, d’altra parte, si basa sul marketing e su quella particolare ondata di viralità che non va assolutamente Nondimeno, Grillo esulta e sottolinea ancora (a seguaci e interrotta dai feedback negativi. Forse anche perché, in investitori) come il suo partito stia vivendo una «crescita una fase istituzionale caratterizzata da frammentazione e inesorabile». E lo fa, assennatamente, giudicando in incompetenza, sussiste una sconfortante carenza di attori modo relativo i risultati dei dieci ballottaggi cui il M5s politici in grado di farsi valere per l’ottenimento di risultati è effettivamente giunto, vincendone otto. Ma le vittorie concreti. L’estrema felicità di Adinolfi, che al primo turno di Ardea e Guidonia costituiscono magra consolazione aveva riportato una media del 3% di preferenze, avrebbe rispetto al black out nazionale, a meno che l’idea non sia lasciato credere che il vero vincitore fosse lui. E così tutti quella di trasformare le cittadine in stazioni di ristoro gli altri: ancora una volta, qualcuno avrà pur vinto, ma per una prossima marcia su Roma. I grillini hanno nessuno ha veramente perso. Volendo guardare, neanche perso la battaglia più importante della tornata, troppo attentamente, oltre questo sottile ma fitto velo di quella conquistata con fatica e dopo innumerevoli social Pravda dei vari partiti, in realtà gli sconfitti ci sono riconteggi ad Asti. Né la vittoria nei sette comuni eccome. minori, né la presa del “mezzo capoluogo” di Carrara possono legittimare un’ipotesi di crescita lontanamente simile a quella attualmente propagandata dall’intelligencija pentastellata.

5 Nelle due settimane trascorse tra il primo turno e i ballottaggi, nemmeno la nuova policy intransigente sull’immigrazione è riuscita a donare a Grillo e soci il ritorno sperato, almeno ad Asti, sebbene possa aver influito sulle vittorie nei comuni minori. Sorte ha voluto, oltretutto, che proprio in queste due settimane fosse riportato in auge il dibattito sullo ius soli, sul quale però il M5s ha preferito non sbilanciarsi ufficialmente, onde non alienare definitivamente la “sinistra grillina” nel tentativo di recuperare la destra. L’ipotesi di una nuova linea “filo-salviniana ma non troppo” è stata così stroncata sul nascere, di fronte a uno dei dibattiti chiave che si è subito trovata di fronte.

Importante sottolineare, tuttavia, come non si tratti di un sistema univoco: se Grillo non riesce a sottrarre voti alle destre, ciò non implica automaticamente che Salvini abbia racimolato ogni deluso pentastellato. L’astensione è la vera, toninelliana prima forza del Paese, tanto che dall’alto del suo 54% otterrebbe una vera e propria maggioranza assoluta in Parlamento. Il risultato dei ballottaggi va considerato congiuntamente a quello del “Ammucchiate a parte, siamo la prima forza primo turno, che pur in presenza del M5s ai seggi non è politica del Paese anche nei comuni. Ai ballottaggi stato affatto positivo per quest’ultimo. Non bisogna perciò vinciamo perché siamo la migliore alternativa per gli italiani.” Non siamo interamente certi della interpretare l’astensione come un diretto vantaggio per tornata elettorale alla quale Danilo Toninelli si alcuna delle due parti populiste; essa va piuttosto a creare stesse riferendo. un vuoto fatto di delusione e diffidenza, i cui protagonisti Photo Credits © LaPresse si possono a ragione ricercare nella citata “sinistra grillina”. Se non per altro, quantomeno perché il populismo di destra Al di là del singolo caso, tuttavia, sono i voti espressi a già dispone di uno sfogo irresistibile nella . contare: e questi, come avevamo preventivato all’indomani Allo stato attuale delle cose, nessuno sembra in grado di del primo turno (§ theWise Magazine n°23, p. 14), hanno appropriarsi di quel tesoretto di sconfortati quantificato favorito la coalizione di centro destra. La Liguria, per negli astenuti di entrambi i turni: che in futuro sia forse un prima, opta per una ritinteggiatura estiva e cambia , riconfermato con successo (57,9%) a colore da rosso ad azzurro: a Genova e La Spezia Parma, a radunare a tale scopo un non trascurabile club vincono rispettivamente Marco Bucci (55,2%) e Pierluigi di fuoriusciti a Cinque Stelle? La nascita del gentismo Peracchini (59,9%), confermando la scia di successi di centro sinistra è plausibile e sarebbe supportata iniziata con l’elezione di Giovanni Toti alla Regione, e dai dati in questione, ma non avverrà certamente confermando la crisi d’identità di un territorio le cui radici dall’oggi al domani. di sinistra sono estirpate in sempre maggior misura a ogni nuova consultazione. A trazione leghista, con motore a tre tempi Ma a Berlusconi e Salvini non basta: in un solo colpo, riescono ad aggiudicarsi buona parte delle L’astensione può essere fatta propria dall’una o dall’altra città dove giocavano in trasferta. Tra i maggiori comuni parte, ma non è in ogni caso un voto valido. Tranne forse amministrati dal centro sinistra fino a domenica scorsa, a Trapani, dove l’indagato Girolamo Fazio (Fi) aveva infatti, la situazione è stata ribaltata platealmente. In annunciato il proprio ritiro prima del secondo turno. Il Piemonte è en plein di centro destra, con Alessandria che concorrente Piero Savona (Pd), rimasto in corsa da solo, va a Gianfranco Cuttica di Revigliasco (55,7%) e Asti, non è riuscito a raggiungere il quorum poiché l’affluenza che dopo il ballottaggio con il M5s ha per nuovo sindaco si è fermata al 26,7%, dando luogo al commissariamento (54,9%). Entrambe le città erano state del comune siciliano. Vicenda assurda, e più dannosa per amministrate dal Pd nei passati cinque anni. Lo stesso vale l’assetto strettamente istituzionale che non per gli equilibri per la Lombardia, dove Como, Lodi e Monza subiscono politici locali. sorte simile: qui sono rispettivamente 6 non vedeva il Pd protagonista, a Verona. La moglie del sindaco uscente Tosi, Patrizia Bisinella (Fare!), era infatti stata sostenuta ufficialmente dai democratici per il ballottaggio, dal quale erano esclusi. La logica del voto utile in funzione “anti destre” non è stata sufficiente: Bisinella è stata sconfitta dal rivale (58,1%), mentre Tosi già lamenta, nonostante le parole, lo scarso apporto effettivo dell’endorsement venuto direttamente da Renzi: «Buona parte del Partito Democratico non è andata a votare».

Ma la festa della coalizione di centro destra, al di là dei numeri, è un party formale fatto di sorrisi di circostanza e finti complimenti.La tensione tra i due poli Berlusconi e Salvini si sta già facendo più alta, e ci si troverà presto a tirare le somme del probabile scontro a braccio di ferro tra i due leader. Matteo Salvini guarda orgoglioso i risultati dei ballottaggi, definendoli la prova di forza di una destra «a trazione leghista». L’innegabilità dell’affermazione è sotto gli occhi di tutti, e ciò costituisce la maggiore leva di scambio di cui il leghista dispone nei confronti dei compagni di coalizione. Silvio Berlusconi, dal canto suo, si limita a celebrare il successo parlando di «mandato» popolare per «essere uniti e cambiare il Paese», ma tende ad allontanare, per quanto possibile, l’ipotesi di un “modello Toti” su base nazionale.

Alle prossime politiche, infatti, l’eventuale presenza in coalizione di una Lega così agguerrita costringerebbe necessariamente l’ex Cavaliere a ridimensionare l’estensione del suo potere sul centro destra. Per di più, la costituzione di una siffatta lista sposterebbe, in contesto di legge elettorale, l’approccio berlusconiano verso un maggioritario che al momento, alle orecchie degli azzurri, sembra stonare e non essere ferma garanzia di successo contro il centro sinistra. Salvini sa bene che il momento è propizio, e non esita a punzecchiare immediatamente A Matteo Salvini si può rimproverare qualcosa, Berlusconi, accusandolo di «strizzare l’occhio a Renzi». ma certamente non la lucidità e la consapevolezza L’imprenditore milanese risponde in modo plastico che della propria posizione. Finirà per giocarsela si tratta di «una sua opinione», mutando atteggiamento direttamente con Berlusconi. dall’allegra elasticità con la quale aveva accolto un risultato Photo Credits © LaPresse di tutto il centro destra. Inoltre c’è Giorgia Meloni, per (52,7%), (56,9%) e (51,3%) a nulla intenzionata a rimanere indietro. Dopo l’insuccesso prevalere sui rivali del partito uscente. del suo album solista, la leader di Fratelli d’Italia ha abbandonato l’adagio del “molti nemici, molto onore” e si è La situazione si ripete anche in luoghi che, almeno riavvicinata ai compagni di merende, non sempre concordi direttamente, risultano meno sensibili all’apporto con lei in quanto a politiche di leadership. In questo caso prorompente della Lega Nord in coalizione. È il sceglie di fare eco a Salvini, rimproverando a Berlusconi caso di Pistoia, particolarmente rilevante poiché una gli «inciuci con Renzi» e annunciando solennemente che città notoriamente “rossa” è stata conquistata dall’ex An «la moderazione in politica non esiste più». (54,3%). Poco più a sud, il centro sinistra perde anche Rieti (, 50,2%), L’Aquila (, 53,5%) e Oristano (, 65,17%).

Parallela sconfitta e parallelo cambio di regime, che pur 7 Qualcosa è andato storto. Sarebbe potuto andare certamente peggio, ma quando il Pd vede il cielo nuvoloso non esce con l’ombrello: inizia a gonfiare il gommone. Photo Credits © ANSA

L’Italia che cambia verso, ma nel senso pochi giorni al centro dell’interesse mediatico. Pur senza opposto il padre Tiziano in mezzo al turbine delle controversie, è evidente che lo scandalo costituisca «uno dei maggiori Il Pd, nel frattempo, ottiene il suo successo più importante problemi di perdita di consenso» dell’ex sindaco di Firenze, a Padova, dove (51,8%) tiene subito influenzando il voto. a precisare una cosa: «io sono un imprenditore, non un politico». In effetti, il neo sindaco aveva già affermato con Il resto del Pd, inevitabilmente, ricomincia a mostrarsi orgoglio, al momento della candidatura: «Non ho tessere critico verso il proprio segretario; esso rischia così di di partito, non ho mai fatto attività politica né ho preso restare affetto dal proprio cronico disturbo d’ansia, accordi con nessuno». La sua idea di amministrazione che finisce inevitabilmente per ingigantire ogni si basa sullo stesso concetto: una sorta di grande fonte di turbamento. D’altra parte, il Pd ha rischiato coalizione locale volta al compromesso, sulla falsariga di di autodistruggersi ogni volta che è apparso necessario Milano. Quindi attenzione, per il Pd, a bearsi di una adottare un approccio autocritico. La prima voce a levarsi vittoria sì difficile, ma che probabilmente rimarrà per placare gli animi è quella di Fassino, ben conscio “democratica” solo sulla carta. Nel resto dei principali della perenne fragilità del partito: invitando alla calma ballottaggi, le vittorie Pd si contano sulle dita di una mano: e all’unità, lascia trasparire dalla propria autorevolezza Lucca, dove (50,5%) è rieletto al ben più di qualche preoccupazione. Questa si manifesta, Comune; Taranto, che proviene da Sel e conferma in in primo luogo, nelle parole di Zingaretti e Orlando, parte il suo orientamento con (50,9%); che chiedono un cambio della linea e favoriscono - e infine Lecce, unica città strappata al centro destra con parallelamente a quanto desiderato da Salvini - un ritorno il supporto di Carlo Maria Salvemini (54,6%). In termini alla coalizione; Orfini chiede di convocare il tavolo del numerici, oltretutto, si tratta di vittorie nettamente più centro sinistra, allegando da Twitter una fotografia di risicate rispetto a quelle ottenute dalla coalizione rivale. Romano Prodi. Quest’ultimo, afferma - o, meglio, auspica - Fassino, non è un personaggio passibile di diventare Il primo a fare critica, ma non autocritica, è certamente «sponsor di operazioni divisive», ma le recenti critiche Matteo Renzi. Il leader democratico, due giorni dopo i del Professore e di Walter Veltroni, pur se sulla carta ballottaggi, compare in diretta web per puntare il dito costruttive, nascondono del veleno nella propria lama. verso le «continue, esasperanti polemiche nel centro Tanto che anche Franceschini, stavolta, si ferma davvero sinistra». Ammette insomma la sconfitta, pur senza farla a riflettere su cosa non abbia funzionato. Che il disturbo necessariamente sua: discute delle polemiche sulla “torta d’ansia prevalga o meno, la dirigenza democratica di Ricci”, il grafico con il quale si mostravano i migliori può solo sperare di rimanere, almeno questa volta, risultati dei Dem rispetto al M5s, ma si difende ricordando libera dal riemergere di un’altra sindrome familiare: che «i nostri lo hanno detto subito, in tv, che abbiamo la personalità multipla. perso». Renzi incolpa inoltre il caso Consip, tornato da

8 Claudia Delicato Photo Credits © Ilvyjacobs.com

L’egocentrismo della Doggy Bag: come gli stereotipi danneggiano la causa ambientale

La caparbietà nel non eseguire azioni semplici, ma di alimentare come un oltraggio al loro passato, perché impatto positivo per il pianeta, rivela caratteristiche sociali rifiutare o buttare cibo in perfette condizioni era che sarebbe l’ora di modificare pressoché impensabile ai loro tempi, data l’incertezza di poter godere di un pasto sicuro e abbondante Quel cosciotto di pollo che proprio non va giù, l’angolo nell’immediato futuro. D’altra parte tale spreco è visto di lasagna che era decisamente grande, la metà di un dalle persone più giovani con la stessa aberrazione, ma hamburger che sarebbe bastato a sfamare un’intera per motivi che riguardano sempre più la coscienza squadra di hockey quando tu, esile studente fuori sede, ambientale. Produrre cibo è infatti una tra le attività sei abituato cenare svuotando lattine Bonduelle sul più inquinanti eseguita dall’uomo, spesso per nulla: ben piatto: qualsiasi sia la motivazione che ti ha portato a non 1/3 del cibo prodotto nel mondo viene infatti gettato. È finire il tuo pasto al ristorante, scommettiamo che ti è come se prendeste una porzione abbondante del vostro molto difficile chiedere una doggy bag. Perdonate mezzo chilo di pasta alla carbonara che vi è venuta bona l’anglicismo, ma suona molto meglio dell’equivalente proprio come quella del vostro amico di Roma e la italiano “sacchetto per gli avanzi”. buttaste nel cestino, senza esitazione e senza motivo. Il fatto che sprechiamo troppo cibo sta diventando un Chi ha chiesto la doggy bag? argomento sempre più diffuso, tanto che digitando su Google “spreco”, la prima parola che viene come Ci sono, a nostro avviso, due categorie che sono più suggerimento è “alimentare”. Notate bene come propense a chiedere una doggy bag: la persona buttare cibo contrasti con la crescente speranza investita anziana, specialmente se ha ha vissuto il periodo della recentemente negli OGM, per la convinzione che essi guerra o gli anni immediatamente successivi, abituata siano più produttivi dell’agricoltura convenzionale, nei tempi più duri a mangiare i gusci di noci bollite quando iniziare con una miglior gestione di quello o rosicchiare croste di formaggio, quella che fa parte, che già abbiamo porterebbe vantaggi a tutti. insomma, dei tempi dove “non si buttava via niente”. D’altra parte potreste trovare la vostra amica con la Cosa ci frena? borsa di tela di canapa, che tra l’altro aveva aspramente criticato la scelta del ristorante, perché come insalata Ha quindi senso chiedere la doggy bag al ristorante per vegana offriva due foglie di lattuga e un pomodoro, e tra il cibo che non si è riuscito a consumare. Se la causa la scelta del pane non c’era quello di segale. ambientale non vi soddisfa abbastanza, possiamo proporre il fattore economico, perché è cibo che avete pagato, Perché non buttare indipendentemente dall’importo. Un’altra motivazione è il gusto, poiché si presume che un cibo offerto da un Da un lato ci sono quindi le persone che vedono lo spreco servizio di ristorazione più o meno di livello sia più

9 Photo Credits © Parlare d’Altro Photo Credits © Parlare

gustoso di quello consumato quotidianamente, o la virilità, probabilmente in reminiscenza delle nostre società praticità, perché chi ha davvero tempo per cucinare primitive in cui l’uomo andava a cacciare. Poco importa decentemente? Tuttavia, e presupponendo che alcune che oggi tale caccia si limiti all’avere una decina di esigenze logistiche come la disponibilità nei ristoranti euro in tasca sufficienti per un menu grande Crispy di contenitori per il take away siano soddisfatte, perché McBacon. Riguardando uno spot di Burger King di una è ancora difficile, per le categorie di persone che non decina di anni fa, speriamo che al lettore venga da sorridere, fanno parte delle due sopracitate, chiedere una doggy e non si senta rappresentato da uomini che cantano «I am bag? a man!» perché addentano enormi panini del fast-food invece che «accontentarsi di cibo per galline» (notare La risposta più rilevante è in una parola, egocentrismo. poi che l’uso di chicks in inglese può essere usato sia per Difatti, in alcuni paesi e soprattutto in Italia, chiedere “galline” che per “ragazze”). una doggy bag significa autodefinirsi povero, rientrare in una fascia di persone che non si possono A seguire, essere virili significa possedere macchine e permettere di spendere troppo, anche in beni di prima moto enormi che consumano molta benzina, così da necessità come il cibo. Lo stesso termine, se vogliamo, attrarre ragazze più facilmente che con piccole utilitarie nasce al fine di negare o diminuire lo stato di vergogna a bassi consumi o biciclette. Inoltre, rifiutarsi o essere legato alla povertà assunta da tale azione: doggy bag, restii nel riciclare e riutilizzare materiali di scarto dà tradotto letteralmente, significa “sacchetto per il cane”, una prova di come si guadagni abbastanza per potersi inteso quindi per qualcun altro, nonostante si sappia sempre permettere cose nuove. Collegandoci a un bene che, probabilmente, non esiste nessun cane al pezzo apparso su theWise Magazine poco tempo fa, anche quale portare i vostri avanzi. fare acquisti forniti di buste proprie è visto come un atteggiamento femminile con il quale molti uomini non L’io e l’uomo vogliono associarsi.

D’altronde, azioni come scegliere prodotti e servizi Dato che ci piace spesso usarlo come cattivo esempio, ecosostenibili si basano su una visione distante ci rifacciamo al discutibile discorso di Donald Trump - in tempo ed ego, su un concetto di sostenibilità in cui attraverso, se volete, questa esilarante puntata di Last la domanda egotistica del consumatore «e io cosa ne Week Tonight - riguardo il ritiro degli USA dagli Accordi di guadagno?» rimane molto spesso insoddisfatta. Inoltre, Parigi: il leader fa leva sull’immaginario vantaggio che in Italia specialmente, non viene ancora facilmente otterrebbe la Cina nel costruire centrali a carbone associata una vita ecosostenibile come cool, nel caso gli USA avessero aderito agli accordi, riflettendo specialmente per i maschietti, i quali sono più facilmente purtroppo il suo amato slogan America First: gli interessi legati a stereotipi di mascolinità che poco si accordano degli Stati Uniti, e dello stesso Trump poiché li rappresenta, con il vivere in armonia col pianeta. Mangiare carne rossa, devono venire prima di tutti e a qualunque costo. decisamente più inquinante di un panetto di tofu, prova 10 Photo Credits © AMC Architecture

Rendere l’ecosostenibilità accattivante e cooperazione. L’amministratore ha per questo tanto vinto nel 2008 il premio Goldman per l’ambiente, anche È ovviamente molto sciocco affermare che le donne noto come il premio Nobel “verde”. siano innatamente attente verso l’ambiente; ovviamente ci sono, come anche per gli uomini, caratteristiche sociali Il futuro tecnologico è green o caratteriali a determinare propensione verso le cause ambientali. Nonostante una donna possa mangiare meno C’è da dire che sempre più industrie di tecnologia e/o carne, preferire la bicicletta, cimentarsi con passione innovazione propongono prodotti a basso impatto nel découpage, o portare la spesa a casa con buste di tela, ambientale. Ad esempio, tutte le nuove auto del futuro anche le industrie non aiutano, incoraggiando troppo ad presentate al salone dell’auto di Torino sono macchine intraprendere una vita ecosostenibile. Questo sarebbe elettriche, macchine ibride, o hanno comunque emissioni positivo, se non fosse estremamente difficoltoso trovare ridotte; basti pensare che quasi tutti i nuovi modelli di capi realmente eco che non ricordino una sessantenne auto si spengono automaticamente quando si arresta che vende collane fatte a mano ad un festival di il veicolo. Possiamo anche portare l’esempio dei lavandini musica celtica. Eccezioni interessanti però vengono più moderni, quasi tutti salvagoccia, e delle luci al LED specialmente dal campo dei cosmetici, dove marchi di molto in voga, che garantiscono un maggior risparmio prodotti vegetali e contro i test sugli animali come Neve energetico. Per finire, mobili di design vengono realizzati Cosmetics propongono soluzioni accattivanti, rendendo sempre più con materiali sostenibili o di riciclo, come hip la vita eco. la sedia creata da Richard Liddle con il 100% di plastica riciclata. L’Italia rimane indietro Chi ancora afferma che l’ambientalismo è solo roba Come detto in precedenza, le divergenze tra da fricchettoni? ambientalismo e la considerazione di sé sono particolarmente forti in paesi come l’Italia, mentre in Quello che la doggy bag ci dice molto paesi, dagli USA al nostro continente specialmente in Nord Europa, si percepisce un vento di cambiamento. Si In conclusione, un banale episodio come non finire il può fare riferimento a un barbecue vegano organizzato pasto in un ristorante ci fa riflettere su due questioni: a Brooklyn nel 2014, dove uno dei partecipanti disse che inquiniamo inutilmente, e che prendere decisioni che la mascolinità oggi deve proteggere il pianeta, invece che aiutano il pianeta e noi stessi sono troppo legate a che dominarlo. Possiamo inoltre presentare l’esempio di discutibili convinzioni sociali. Speriamo quindi che i Ignace Schops, amministratore delegato del primo parco cambiamenti di cui abbiamo parlato si espandano a svariati nazionale in Belgio, il quale ha creato 5.000 posti di lavoro settori, paesi, e società, e che si smetta di promuovere direttamente o indirettamente attraverso le attività l’immagine della donna o dell’uomo “che non deve del parco. Come? A parole di Schops, «connettendo la chiedere mai” (la doggy bag). società con l’eredità naturale», utilizzando sviluppo locale 11 Photo Credits © Artwort Bianca Coluccio

La ribalta della poesia

Camminando per le vie di Bologna si può notare, a Emancipazione dunque, ma rispetto a volte, una serie di fogli A4 attaccati sotto i portici che cosa? compongono delle scritte come questa, vista in Via Fondazza un anno fa: Emancipazione rispetto ai meccanismi dell’editoria, dicono in un’intervista. Non è però la prima organizzazione «D’una poesia indipendente di questo tipo. Avevamo già infatti avuto a infranta che fare con il Bordafest - produzioni sotterranee lucchese, che mi sanguina ha tentato di dare spazio, al di fuori del “mondo di sopra”, la gola». alle arti visive, alla musica e alla letteratura. Ma motivo di emancipazione non è solo questo: di fatto, il motore Si potrebbe pensare ad una questione circoscritta, principale di questo movimento è l’aver constatato quanto sporadica, nata lì e a breve morta. Invece poesie simili la poesia non solo sia diventata appannaggio di una ristretta compaiono ancora, a Bologna e in altre città, e solo dopo élite, ma abbia addirittura perduto d’importanza rispetto un po’ si nota sui fogli un timbro rosso “MeP”. alle altre arti e nonostante si continui a scrivere, purtroppo non si legge più. Emancipata dunque rispetto ai luoghi Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia è accademici cui è rinchiusa, rispetto alla pagina del libro un movimento nato a Firenze e da lì estesosi fino a su cui siamo abituati a vederla, rispetto anche all’autore. operare ormai in circa tutta la penisola. I membri che E infatti, non solo quelle che si leggono per le città non lo compongono hanno il principale scopo di rendere sono da ricercare in nessuno degli autori che conosciamo, alla poesia il suo ruolo egemone, contrastando il luogo ma sono addirittura poesie scritte dagli appartenenti stessi comune per il quale la poesia è morta e unendo di nuovo al movimento. L’anonimato dei componimenti ha una gli uomini nella passione per quest’arte costantemente funzione “liberatoria”, secondo i membri, per la natura contrastata da «bassi e vuoti intrattenimenti». Lo stesso stessa del testo e scagiona dalla paura che l’autore scriva principio dunque della Difesa della poesia di Percy Bysshe per compiacersene, dimenticando il fine ultimo del suo Shelley, che nel 1821 scriveva: «Il più infallibile araldo, appartenere al gruppo. Secondo loro se ci si focalizza sul compagno e seguace di un grande popolo che si risveglia nome si inizia ad apprezzare non tanto la poesia in sé ma perché chiamato ad operare un benefico cambiamento nel “la poesia di”, mentre l’anonimato garantisce che non pensiero e nelle istituzioni, è la Poesia». vi siano svilimenti e restituisce a ogni componimento la sua grandezza prima, a cui il nome fa ombra. E inoltre, per poesia non si intende la poesia del romanticismo ottocentesco di Novalis o il futurismo di Marinetti: non esiste alcuna corrente di riferimento, si scrive ciò che si vuole, come si vuole. Si legge nel Manifesto: «Il MeP 12 non intende ridefinire il concetto o circoscrivere la poesia a un determinato “ismo”. Non vuole vincolarsi a un’omogeneità stilistica o tematica, poiché nasce come un movimento di emancipazione della poesia intesa nelle sue diverse forme». Non esistono dunque nemmeno limiti linguistici, e infatti un novello Trilussa ci fa leggere: «E vince sempre, chi?/ Chi cià er core/ più freddo», oppure «scatole de ricordi/ che nun apri pe’ paura». Esiste addirittura una poesia marchiata V16 intitolata Parole a caso che accosta parole (apparentemente?) sconnesse tra loro: «l’Aufgang ribosomiale a top/ in mandorle castrum poesia».

Il fatto che chiunque potenzialmente possa diventare membro fa in modo che le poesie siano “disomogenee” tra di loro. Certamente alcune di esse riescono ad avere un impatto maggiore su chi le legge, magari tramite l’applicazione di alcune norme stilistiche o la conoscenza di certi accorgimenti retorici, e indubbiamente alcune hanno avuto grande successo a scapito di altre, ma non pare essere questo l’importante: a detta loro, i poeti del MeP Photo Credits © 900 Letterario perseguono il solo fine della diffusione della poesia. Perciò non vi è alcuna selezione, non solo dal punto di vista (soprattutto sui social network: «Certe cose non si possono contenutistico, ma nemmeno da quello estetico-formale: leggere, si svilisce e offende il nome della Poesia stessa», a ognuno è assegnato il medesimo numero di poesie da ad esempio), in generale il movimento ha trovato grande diffondere, che vengono sparse in ordine casuale. Questo appoggio. Tra i commenti si legge anche che «ci sono idee anche perché il gruppo non ha un effettivo capo, o delle brillanti in giro», e una ragazza ha addirittura postato una figure più influenti di altre, ma si sviluppa pressoché in foto del suo nuovo tatuaggio che recita una poesia del senso orizzontale. Si è peraltro sempre dichiarato apolitico MeP. Tutto questo successo è in parte sicuramente dovuto e apartitico. anche alla partecipazione di esponenti del movimento a

eventi letterari o alla disponibilità che hanno accordato Il modo principale in cui i componimenti vengono diffusi per diverse interviste e letture radiofoniche. è l’attacchinaggio (ulteriore motivazione dell’anonimato)

che però va a colpire le zone degradate o malridotte Alla luce di tutto ciò, quello che ci si domanda è questo: il della città, senza deturpare monumenti, palazzi storici, MeP è realmente riuscito a far risbocciare un poco l’amore graffiti. Viene adoperato anche il cosiddetto “inserimento per la poesia, oppure questa come anche tutte le altre arti clandestino” dei fogli nei libri di bancarelle e librerie. ha solo bisogno di una certa predisposizione quasi innata

per essere accolta e alla fine si rivelerà essere né la prima né Nel lontano 2003 avevamo già avuto a che fare con l’ultima moda passeggera che tocca l’apice per poi morire? un movimento simile, l’Augenpost, tramite il quale Il sentimento della poesia va educato? Insomma, la poesia due studentesse, non in forma anonima, iniziarono ad in Italia, tramite questi ragazzi, è riuscita a ricavarsi uno attaccare poesie sui muri di Lipsia e Berlino con lo stesso spiraglio al quale affacciarsi, un muro su cui arrampicarsi, intento dei membri del MeP. Tuttavia, contrariamente a qualcuno in più su cui fare presa, o continua nonostante quanto è accaduto presso di noi, riscontrarono più critiche questo bombardamento poetico a turbare pochi? La poesia che consensi e vennero accusate di fare “merda hippie” è ingenerata o si può insegnare? Noialtri chiaramente ci paragonate ai writers che imbrattano i muri cittadini. auguriamo che si possa infondere.

In Italia, nonostante alcune poesie talvolta vengano strappate o coperte, o nonostante qualche parere negativo 13 Alessandro Almagioni Photo Credits © BadTaste

All’inizio del Dark Universe: La Mummia

Con questo La Mummia viene ufficialmente discreta, e il suo Dr. Jekyll sembra avere del potenziale inaugurato il Dark Universe, l’universo condiviso dei per diventare un personaggio interessante, nonostante la mostri della Universal Pictures. Diretto da Alex Kurtzman, deludente trasformazione messa in scena nel corso del film, si tratta di un reboot, anche se ha ben poco a che con una realizzazione pigra e davvero poco mostruosa. fare con i precedenti film de La Mummia, sia che Boutella ci prova, ma la povera caratterizzazione da si parli della serie degli anni 2000 che di quella degli anni generico cattivo assetato di potere non la aiuta, anche ‘30/’40. Infatti cambiano completamente sia i personaggi se visivamente fa comunque una buona impressione. È che la trama, lasciando come unico punto in comune una chiaro fin dai trailer e dalla campagna di marketing mummia come villain. come i riflettori siano tutti puntati su Cruise, sulle cui spalle pesa l’intero film. Il personaggio di Nick Morton Un inizio titubante ricalca molto i tipici stilemi del protagonista avventuroso e spericolato; restando nell’ambito cinematografico, è La Mummia racconta l’avventura di Nick Morton, inevitabile un confronto con il famosissimo Indiana Jones, interpretato da Tom Cruise, il quale scopre casualmente affiancato da una spalla (il sergente Vail di Jake Johnson) la tomba della principessa Ahmanet (Sofia Boutella). e una controparte femminile (Jennifer Halsey, interpretata Questo lo porterà ad incrociare la strada con Prodigium, da Annabelle Wallis). In un contesto simile, Nick Morton un’organizzazione gestita dal Dr. Henry Jekyll (Russel sembra solo un maldestro tentativo di riproporre un Crowe) che si occupa di trovare e neutralizzare i mostri personaggio così iconico. sparsi per il mondo. La sceneggiatura di David Koepp, Christopher McQuarrie e Dylan Kussman è mediocre. Tuttavia, se sceneggiatura e personaggi lasciano un po’ Si limita a fare da collante tra le varie scene d’azione, con d’amaro in bocca, l’azione è molto più soddisfacente. uno svolgimento lineare che non spicca per originalità Cruise, nonostante i suoi 54 anni, si ostina a fare ancora e non mostra spunti particolarmente interessanti, oltre personalmente gli stunt, aiutato dai movimenti di macchina a dare pochissimo spazio all’approfondimento dei di Kurtzman. Il regista, veterano come sceneggiatore e vari personaggi. Riesce tuttavia nel suo compito di produttore, ma qui al secondo film dietro la macchina accompagnare lo spettatore senza momenti vuoti. da presa, mostra una buona mano. Inseguimenti e L’impressione finale è che si limiti a fissare i primi combattimenti fanno tornare in mente di nuovo il paragone paletti per l’universo che verrà, e a introdurre quelli che col vecchio Indy, ma stavolta in positivo. Kurtzman infatti diventeranno personaggi ricorrenti. mostra di aver probabilmente studiato su film del genere, con sequenze adrenaliniche e ben girate che danno vita ad Personaggi che a loro volta non spiccano, non rimangono un film d’azione e avventura soddisfacente, sotto questo impressi una volta terminata la pellicola. Crowe non punto di vista. C’è anche qualche punta di horror, eccelle, ma la sua recitazione rimane comunque sebbene molto, molto contenuta. D’altronde, se la star 14 Photo Credits © Cine3.com

è un attore che, almeno nell’ultimo periodo, gira quasi pubblico moderno, al contrario di altri personaggi che esclusivamente film d’azione, è difficile aspettarsi da un ciclicamente ricompaiono al cinema con una frequenza blockbuster del genere qualcosa di diverso. esagerata, rendendoli maggiormente invisi agli spettatori paganti. Dubbi e speranze Un momento difficile per i blockbuster Dopo aver analizzato La Mummia, viene spontaneo farsi qualche domanda sul Dark Universe. Cosa sia questo Gli esempi di franchise che negli anni sono riusciti a nuovo universo condiviso è spiegato in questo articolo, produrre numerosi film e generare incassi astronomici quindi in questa sede cercheremo di capirne le premesse, si sprecano, tuttavia la Universal arriva in un periodo le speranze e la sorte. Sui prossimi film le informazioni molto particolare. Un periodo di magra per il cinema sono ancora molto scarse, l’unica certezza è che tutti mainstream e in particolare per Hollywood, dove saranno prodotti da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Chris le idee originali mancano e fioriscono continuamente Morgan. Il prossimo appuntamento, programmato reboot e remake di ogni sorta, con il rischio di tartassare un per il 2019 e diretto da Bill Condon, è La moglie pubblico che non sempre accoglie con entusiasmo queste di Frankenstein, seguito poi da un film per ogni notizie. Un periodo in cui al mercato USA iniziano ad mostro: il Mostro della laguna nera, l’Uomo invisibile, Van affiancarsi nuovi floridi mercati, come quello cinese, Helsing, l’Uomo lupo, Frankenstein, Dracula, il Fantasma e asiatico in generale. dell’Opera e il Gobbo di Notre-Dame. In effetti l’andamento de La Mummia ne è un perfetto Kurtzman stesso ha affermato che prima di eventuali esempio: sebbene gli incassi siano stati abbastanza crossover la loro intenzione è di fornire ad ogni deludenti nel mercato interno americano, ha avuto invece creatura un proprio film, tuttavia in un intervallo di il miglior debutto di sempre per Tom Cruise e per la tempo così ampio è difficile avere certezze. L’ordine di Universal nella Corea del Sud. Incassi che tuttavia non uscita è sconosciuto, così come in che modo i personaggi e stanno raggiungendo le aspettative nel complesso, le storie verranno reinterpretate. L’impresa è estremamente con alcune proiezioni che prevedono perdite non ardua, e per riuscire a mantenere viva l’attenzione indifferenti. Con un simile risultato di pubblico e critica, delle masse film dopo film è necessario molto lavoro, il Dark Universe comincia malissimo e rischia di avere con una visione complessiva molto precisa, ma al tempo vita molto breve. Sebbene per il momento l’uscita del stesso flessibile e pronta a modificarsi per venire incontro secondo film sembrerebbe confermata, il futuro di tutto alle richieste del grande pubblico. Raccontare le avventure il piano è incerto e vacillante. Sul prossimo La moglie di come l’organizzazione Prodigium si ritrovi ad avere a di Frankenstein grava un pesante fardello. Se non che fare con ogni singola creatura significherebbe rendere dovesse mettere in gioco elementi più interessanti ed questo Dark Universe una banalissima serie tv, con episodi originali, con risultati migliori se non dal punto di vista da due ore ciascuno e dilatati negli anni. della critica almeno da quello del pubblico e degli incassi, potrebbe rendere ancora più improbabile la prosecuzione Essendo creature iconiche per il cinema horror e di questo universo, decretandone il fallimento e la chiusura dotate di un’enorme fascino, le potenzialità per dopo soli due film. generare una serie di film di successo ci sono. Inoltre si tratta per lo più di mostri che l’industria non sfrutta da molti anni, il che li rende molto più appetibili per il 15 Vincenzo Noviello Photo Credits © Digital Trends

E3 2017: una generalizzata aria di scetticismo

Prosegue da pagina 4. chiamata “The House”. Dal lungo trailer con intermezzi Nonostante ciò, di annunci meritevoli di menzione e di gameplay s’è potuto notare più di un richiamo a vecchi di analisi ne sono stati fatti tanti. Seguendo l’ordine capitoli, come il primo indimenticato Most Wanted. Non cronologico secondo cui si sono susseguite le varie mancherà un editor per il pimping delle proprie auto nel conference, ecco un elenco dei titoli mostrati al pubblico. gioco, non dissimile come interfaccia e possibilità di scelta da quelli dei precedenti capitoli. : tirare a campare come al solito, però… Buona parte dello show è stato caratterizzato dal nuovo Star Wars Battlefront II, sviluppato dalla Dice, in uscita anch’esso entro la fine del 2017 e di cui è stato mostrato un lungo Da anni ormai ad aprire le danze è Electronic Arts, gameplay. Battlefront II avrà una campagna singleplayer ed con il suo show introduttivo di tutta la kermesse un multiplayer espandibile con un DLC (in tipico stile organizzato non al Los Angeles Convention Center, ma EA) chiamato Assault of the Theed: quest’ultimo però ha all’Hollywood Palladium. Come altamente prevedibile, dato l’impressione di essere praticamente un Titanfall ma la casa nordamericana di Redwood City ha sfruttato il riskinnato dentro l’universo di Star Wars. A proposito di palcoscenico losangelino per presentare i nuovi capitoli DLC, è stato annunciato In the name of the Tsar, DLC per annuali delle serie di simulatori sportivi: FIFA ’18, Madden Battlefield 1 disponibile ad agosto; sempre su Star Wars è ’18 e NBA Live ’18. Per ognuno dei tre titoli è stata creata stato annunciato anche un titolo per smartphones, Galaxy o riproposta una modalità storia: per FIFA, andrà avanti of the Heroes. il viaggio di Alex Hunter, questa volta con la maglia del Chelsea; per Madden avremo Longshot, con la quale si Contro ogni previsione però EA ha anche annunciato vivrà l’ascesa di un giovane quarter-back dagli inizi fino due nuove IP, A way out e Anthem. A way out, a cura di all’ingresso nella NFL, con annesso rapporto padre-figlio, Hazelight (studio in cui sono confluiti i creatori di americano quanto una cena in un diner; per NBA Live Brothers – A tale of two sons), sarà il terzo titolo che uscirà invece si potrà o far seguire al proprio avatar la via del per Originals, lo spinoff di EA dedicato ai giochi di professionismo nella NBA oppure fargli portare avanti una sviluppo indipendente, e sarà incentrato sul tentativo carriera da street-baller tra i campetti più celebri d’America. di evasione da una prigione da parte di due per ora Fuori dall’ambito sportivo, uno dei titoli anticipati e poi innominati protagonisti. Di Anthem, nuova IP della annunciati è stato il nuovo capitolo della saga Need for Speed, Bioware, invece è stato mostrato un brevissimo teaser che si chiamerà Payback ed uscirà entro la fine del 2017. e un rimando per maggiori informazioni alla conferenza Payback avrà anch’esso una modalità storia, con una crew di Microsoft. Purtroppo nessuna informazione aggiuntiva, tre piloti intenti a fronteggiare, in un universo di gioco che men che meno una finestra di lancio, per i primi due già ricorda molto le aree desertiche statunitensi attraversate annunciati titoli Originals, Fe e Sea of Solitude. dalle iconiche interstatali, un’organizzazione criminale 16 Photo Credits © HobbyConsolas

Microsoft: mostrare i muscoli senza Tacoma ambientato in una base spaziale, Super Lucky’s Tale, paura di strapparsi… un platform 2.5D dalle meccaniche abbastanza classiche con un personaggio molto simile a Conker, Crackdown 3 La casa di Redmond era chiamata alla prova del fuoco (con Terry Crews), l’interessante dungeon crawler (con un dopo l’annuncio all’E3 dello scorso anno della nuova re- sistema di combattimento à la Dark Souls) Ashen, una ingegnerizzazione della Xbox One votata alla potenza lunga serie di titoli di sviluppo indipendente ID@XBOX, pura, con il nome interno di Project Scorpio. Come Life is Strange: Before the Storm, prequel con protagonista era prevedibile, la conferenza Microsoft è iniziata con Chloe (in 3 episodi di cui il primo in uscita il 31 Agosto), un’unica protagonista (oltre ad un Phil Spencer con e Middle Earth: Shadow of War. un’anacronistica giacca di pelle), la XBox One X. Questo è il nome commerciale, direttamente uscito dalla pagina In mezzo s’è assistito a un lungo gameplay di Assassin’s della sfinge della Settimana Enigmistica, con cui la terza Creed: Origins, reboot della saga Ubisoft ambientato versione della console Microsoft di questa generazione nell’antico Egitto, che ha dimostrato essere una strana uscirà nei negozi il prossimo 7 novembre ad un prezzo di commistione di meccaniche da action RPG con elementi lancio di 499 dollari per gli Stati Uniti. eterogenei presi da Watch_Dogs, tra cui rivedibili falchi drone e frecce telecomandate, e a un annuncio di nuovi Dopo lo sciorinamento delle specs (si rimanda per la server crossplatform (PS4 esclusa però) per Minecraft, con il consultazione al sito ufficiale) culminati con l’annuncio quale è possibile finalmente ammirare meravigliosi super« del supporto nativo al 4k anche per videogiochi già sul duper» (sic) voxel in 4k. È stata inoltre finalmente annunciata mercato e delle dimensioni ridotte (quest’ultimo però una data di lancio per Cuphead, sul quale si temeva lo stesso lascia interrogativi aperti sulla dissipazione del calore e sul fato che Microsoft ha destinato a Scalebound: per fortuna gruppo d’alimentazione della console), si è passato a ciò non sarà così, la nuova IP ispirata ai cartoon anteguerra per cui Xbox One X è stata creata, videogiochi. Per un’ora uscirà il 29 settembre. abbondante la conferenza è andata avanti con una carrellata di tantissimi trailer di titoli in uscita, quasi tutti esclusive Dulcis in fundo, le sorprese: all’inizio un emozionante trailer condivise con PC Windows, al lancio di Xbox One X o con musica dal vivo di Ori and the Will of the Wisps, seguito nei mesi più immediati: , Metro Exodus, del magnifico Ori and The Blind Forest, senza purtroppo il già giocato su PC Playerunknown’s Battlegrounds, Deep Rock nessuna data per ora, e l’annuncio della retrocompatibilità Galactic, State of Decay 2, The Darwin Project (un battle royale), estesa anche ad alcuni titoli della prima Xbox, tra cui DragonBall FighterZ della ArcSys con il ritorno al 2.5D, il per Crimson Skies. Gli ultimi 10 minuti sono stati dedicati ad ora misterioso ad ambientazione cyberpunk The Last Night, Anthem, la nuova IP Bioware, che si è mostrato essere un il porting di Black Desert, il MMORPG di Pearl Abyss, l’altra esplorativo spaziale con esoscheletri ed esopianeti con misteriosa IP The Artful Escape, Code Vein, il claustrofobico biomi diversi, con l’annuncio finale di una finestra di 17 Photo Credits © Gamempire.it

lancio per la primavera 2018. A conti fatti, la conferenza il 15 Settembre a cura sempre degli Arkane Studios che Microsoft è stata senza dubbio la più corpulenta, tratterà maggiormente la figura di Daud, diThe Evil Within nonostante il mancato annuncio di un nuovo Halo che si è 2 con un lungo e davvero ben girato trailer che uscirà il 13 fatto sentire tra il pubblico. ottobre ed infine diWolfenstein 2: The New Colossus, il nuovo capitolo dell’ucronica saga nazista ambientata nell’America Bethesda: tanto rumore per (quasi) degli anni ’60 e in uscita dichiarata entro la fine dell’anno. nulla Questi tre titoli purtroppo non hanno risollevato una conferenza dalla delusione cocente, principalmente La software house del Maryland aveva fatto intuire di dovuta dal perpetuato riciclo di Skyrim che ha stancato un volerci andare pesante in questo E3, utilizzando per pubblico desideroso di sapere se e quando farà capolino l’occasione un format a mo’ di parco divertimenti chiamato un nuovo e fresco sesto episodio della storica saga fantasy. con molta fantasia “BethesdaLand”. Alla fine però il tutto s’è rivelato essere una sequenza di trailer lunga mezz’ora PC Gaming Show: la Master Race è al circa che ha lasciato molto delusi i presenti al LACC e pit stop soprattutto chi in Europa ha puntato la sveglia all’alba per poter seguire il tutto. Terzo anno consecutivo per la conferenza dedicata esclusivamente all’universo PC, quest’anno in Sono state annunciate le versioni di Doom e Fallout 4 per collaborazione con la rivista PC Gamer. In generale VR, l’espansione ambientata a Morrowind per The Elder anch’essa s’è rilevata una conferenza molto deludente, Scrolls Online, l’espansione con gli eroi di Skyrim per The salvata parzialmente da un annuncio finale davvero a Elder Scrolls Legends, l’annuncio definitivo del porting per sorpresa. Andiamo con ordine: sono stati presentati Nintendo Switch di appunto Skyrim con supporto ad nell’ordine l’espansione di X-COM2: War of the Chosen alcuni nuovi Amiibo come il Link di Breath of the Wild (non (29 agosto), un assolutamente trascurabile Ooblets con se ne sentiva il bisogno) e l’annuncio di ulteriori contenuti un look-and-feel da flashgame di Facebook, lo strategico per Quake Champions, tra cui la presenza nel roster di BJ a turni coi mech Battletech, Mount & Blade II: Bannerlord, Blazkowicz, ed un relativo torneo da un milione di dollari Total War: Warhammer II, il porting di Destiny 2, Tunic, un di montepremi. action adventure in isometrico ispirato ai vecchi Legend of Zelda, ulteriori contenuti per Playerunknown’s Battlegrounds e La situazione è stata leggermente risollevata dagli annunci Killing Floor, tra cui il gratuito Summer Slideshow, le versioni finali di Dishonored: Death of the Outsiders, spinoff in uscita PC di Forza Motorsport 7, Sea of Thieves e The Last Night

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già presentati alla conferenza Microsoft (in ossequio alle Ubisoft: mutando riposa sue nuove politiche di parallelismo quasi perfetto tra PC Windows e mercato console). Neanche la casa francese poteva mancare alla kermesse losangelina e lo ha fatto tutto sommato con ottime A seguire sono state presentate la nuova IP della Bohemia intenzioni e portando nuove proposte, alcune inaspettate, dal titolo YLands, completamente diversa da ciò che la casa sebbene quasi tutto sapesse comunque di già visto. Dopo ceca ci ha abituato fino ad ora (si tratta infatti di un sandbox un pre-show dietro il palco, la conferenza inizia con una esplorativo, uno strano incrocio tra Minecraft e Garry’s lunga finestra dedicata a Mario + Rabbids Kingdom Battle, Mod), la nuova IP Klei, da anni ormai sinonimo di qualità, il titolo crossover esclusiva per Nintendo Switch in dal titolo Griftlands e dal gameplay votato al ruolistico uscita il prossimo 29 agosto. Trascurando l’imbarazzo classico, l’esplorativo spaziale per VR Lone Echo con lo generale (evidente sul volto dell’interprete sul palco) spin-off Echo Arena, (uno sportivo vagamente ispirato venutosi a creare sul palco a causa della bromance che stava a Tron), l’annuncio dell’uscita definita di Lawbreakers per sbocciando tra Yves Guillemot e Shigeru Miyamoto e la l’8 agosto con un ultimo giro di beta testing pubblico “carrambata”, divenuta già fonte di meme nel pubblico, chiamato Rise Up, un piccolo gameplay dello strategico a con protagonista Davide Soliani, director del gioco, Mario turni dallo stile retrò Wargroove che uscirà anche per Xbox + Rabbids Kingdom Battle si è presentato al pubblico come One e Nintendo Switch ed un gameplay della versione un bizzarro ma potenzialmente efficace incrocio tra un PC di Middle Earth: Shadow of War. Negli ultimi cinque ruolistico in isometrico e un combat system a turni molto minuti della conferenza, ecco quello che non ci si aspetta: simile a quello di X-COM, o volendo anche dei Disgaea. l’annuncio del remaster in HD anche del primo Age of A seguire un altro annuncio di Assassin’s Creed Origins e Empires, che affiancherà così il secondo capitolo già da di The Crew 2 (dopo il fiasco del primo capitolo, palesato tempo negli store, con la possibilità da subito di registrarsi dal fatto che già dopo qualche mese dall’uscita Ubisoft alla closed beta i cui test inizieranno quest’estate. lo ha dato in giveaway su Uplay, non sembra avere senso sprecare risorse per un seguito all’apparenza una copia carbone), di finalmente una data d’uscita (17 ottobre) per 19 Photo Credits © Youtech

South Park: the Fractured but Whole, seguito del meraviglioso Sony: giocare di conserva Stick of Truth che stavolta farà il verso ai superhero movies con annessa faida Marvel vs DC, e in più anche un gioco Il colosso nipponico era chiamato a quest’E3 nel difendere per smartphone per il prossimo anno, South Park: Phone la leadership che ha acquisito sul mercato console nel corso Destroyer. Seguono gli annunci di Transference (probabilmente di quest’ultimo anno: la conferenza è stata comunque un horror per VR), Just Dance 2018, Starlink: Battle for Atlas, interessante nel complesso, ma più breve e in generale ovvero come riciclare il concept toys-to-live alla Skylanders meno corposa rispetto a quella Microsoft, dando a tutti ed applicarlo all’esplorativo spaziale con navicelle fisiche l’impressione che Sony abbia voluto “fare catenaccio” in componibili, del DLC Steep: Road to Olympics con contenuti attesa del prossimo Playstation Experience che si terrà a relativi alle prossime Olimpiadi invernali, e di un nuovo dicembre. Non sono mancati però gli annunci degni di trailer per il già annunciato Far Cry 5 in uscita il prossimo nota: i DLC spinoff Uncharted: The Lost Legacy e Horizon Febbraio. Zero Dawn: The Frozen Wilds, Monster Hunter: World, il remake di Shadow of the Colossus (notizia leakata qualche Nel mentre è stata mostrata attraverso un lungo gameplay ora prima della conferenza), Marvel vs Capcom Infinite e Call una nuova IP dal titolo Skull & Bones: sostanzialmente of Duty WWII. In mezzo anche un altro lungo gameplay di si tratta di una riproposizione in multiplayer del sistema Days Gone, il zombie game in open world annunciato per di battaglie navali a tema piratesco di Assassin’s Creed 4: il 2018 sebbene si vociferi che potrebbe anche anticipato Black Flag, con abbordaggi e depredazioni. Interessante, alla fine di quest’anno. ma il mercato indie ha già proposto soluzioni simili, come Blackwake. Anche qui sorpresona finale: un lungo È seguita poi una carrellata di titoli per Playstation VR: trailer cinematografico ha annunciato al mondo che è in lo sbarco di Skyrim anche su VR, il platform Star Child, lavorazione Beyond Good and Evil 2, quasi quindici anni l’horror psicologico The Inpatient, Final Fantasy XV: dopo l’uscita del suo predecessore (di cui sarà un prequel) Monster of the Deep (l’estensione del minigame di pesca), divenuto nel corso del tempo un cult game. A rassicurarci lo shooter tattico Bravo Team (assomiglia molto a un che non sia uno scherzo, Micheal Ancel in persona è salito CS:GO in realtà virtuale) e un altro simil platform, Moss. sul palco e letteralmente “ci ha messo la faccia”, anche se Infine, i calibri grossi: un ulteriore trailer con porzioni di per ora non c’è alcuna finestra di lancio. 20 Photo Credits © Mainichi Japan

gameplay del nuovo God of War, annunciato in uscita per Nintendo: meglio tardi che mai i primi mesi del 2018, un ulteriore trailer di Detroit: Become Human, l’annuncio di Destiny 2 e di contenuti esclusivi per La storica casa di Kyoto ormai com’è solita fare da anni non PS4 ed infine un lungo gameplay del nuovo SpiderMan a ha organizzato una conferenza dal vivo, ma ha comunque cura di Insomniac, dove è stato mostrato sia il combat sfruttato il palcoscenico dell’E3 per mostrare attraverso system (che puzza di scriptato lontano chilometri), sia il un Nintendo Spotlight preregistrato ed una serie di dirette lato esplorativo con il classico volteggiare da grattacielo del Nintendo Treehouse (dove non si sa perché vengono a grattacielo a cui il frontman de facto della Marvel ci ha sempre invitati tizi a caso completamente incapaci di abituati da decenni. giocare) trailer, annunci e gameplay di videogames per l’ultima arrivata della famiglia della Big N, Switch. Lo Come detto, la tattica attendista dichiarata da parte di Spotlight, trasmesso in streaming e della durata di circa Sony ci priverà ancora per qualche mese di ulteriori notizie mezz’ora, è stato davvero denso di sorprese, ma andiamo su Death Stranding, The Last of Us 2, Sport e con ordine: sono stati presentati nuovi trailer di Xenoblade della nuova misteriosa IP della From Software. Bisogna Chronicles 2, di un nuovo titolo per Kirby (con speculazioni limitarci ad un laconico «seguiranno aggiornamenti». su co-op multiplayer) e per Yoshi entrambi per il 2018, di

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Fire Emblem Warriors (un musou), di due DLC con molti 1992, dal titolo Metroid: Samus Returns. Anche questi nuovi contenuti aggiuntivi per The Legend of Zelda: Breath of the capitoli di Metroid sono stati annunciati qualche giorno fa Wild, rispettivamente dal titolo The Master Trials e The in uscita entro la fine del 2018, speriamo bene! Champions Ballad, un ulteriore trailer di Mario + Rabbids: Kingdom Battle ed infine l’annuncio del porting per Switch Gran finale invece con un lungo trailer di Super Mario di Rocket League, con componenti d’inventario esclusivi. Odyssey, annunciato in uscita per il 27 Ottobre: la nuova avventura dell’idraulico baffuto sarà come da prassi sul Ma le notizie bomba sono state altre: in rapida sequenza canovaccio di un platform 3D a mondi, ma con la novità vengono annunciati prima dalla voce di Tsunekazu dell’utilizzo del cappello, posseduto da uno spirito di nome Ishihara, il presidente di Pokemon Company, una versione Cappy, non solo come arma a mo’ di boomerang o come deluxe di Pokken Tournament e soprattutto un nuovo “core trampolino, ma anche come “controllore mentale” dei RPG Pokemon title” esclusivo per Switch entro la fine del nemici. Tramite il cappello ad esempio può letteralmente 2018, confermando le speculazioni dei più sullo sbarco nel invasarsi dentro un Cheep-Cheep per nuotare grandi casalingo della prossima generazione, l’ottava, della saga distanze in poco tempo oppure dentro un Bullet Bill dei mostriciattoli tascabili, e poi attraverso un breve teaser per raggiungere punti altrimenti inaccessibili. Sempre in lo sviluppo in corso di nientepopodimeno che Metroid altro Nintendo Treehouse è stato annunciato anche un Prime 4. Finalmente, dopo tanto silenzio in merito, la saga nuovo capitolo per Nintendo 3DS e compagnia dello della bounty hunter spaziale Samus Aran proseguirà su spinoff ruolistico Mario & Luigi Superstar Saga + Bowser’s Switch, dopo l’indimenticato primo capitolo su GameCube Minions, che anch’esso non sembra discostarsi dai canoni ed i sequel un po’ meno riusciti per Wii, nella speranza jRPG. In generale, l’E3 Nintendo è stato tutto sommato che non venga snaturata natura e lore dell’universo di soddisfacente, ma non poteva essere altrimenti data la per Metroid per venire incontro alla natura ibrida di Switch. adesso ancora scarsa softteca di Switch che necessitava un In aggiunta, durante un Treehouse è stato annunciato un forte rimpinguamento. remake per la galassia (è il caso di dirlo) 3DS di Metroid II: Return of Samus, il titolo per Game Boy classico datato

22 Marco Cherubini

Tra E-sports e single player: l’evoluzione del mercato videoludico

Gli E-sports (sport elettronici competitivi) sono sulla incremento del 7% rispetto a quanto ipotizzato all’inizio piazza da ormai più di vent’anni: il primo evento di questo di quell’anno. La tendenza sembra voler continuare negli genere risale infatti al 1980, quando la Atari organizzò anni a venire: stando a quanto riportato da Newzoo, il il primo torneo di Space Invaders. Il fenomeno si 2017 vedrà un incremento dei profitti del 41.7% rispetto espanse sul finire degli anni ‘90, quando iniziarono ad all’anno scorso, menre si stima il raggiungimento della essere organizzate le prime competizioni internazionali; cifra di un miliardo e mezzo di dollari entro il 2020. il primo grosso torneo fu organizzato da John Carmack La maggior parte di questi soldi provengono da Nord (creatore di Quake) su QuakeWorld, ed il primo premio America e Cina, che nell’anno corrente genereranno utili era proprio la dello sviluppatore stesso. stimati per 362 milioni di dollari, circa il 52% del totale. Oltre ai meri guadagni, aumenteranno anche gli spettatori, Era invece il 1999 quando i primi due grossi videogiochi raggiungendo la quota di 385 milioni di persone, suddivisi di E-sport vennero rilasciati sul mercato: Quake 3 Arena e in 191 milioni di enthusiast e 194 milioni di occasional viewer. Starcraft: Brood War. Addirittura nel 2000, in Corea del Sud, Le proiezioni stimano anche qui un aumento del 50% venne formata la Korean E-sports Association, entro il 2020 di quella fetta di enthusiast, allargandola a 286 una branca del Ministero della Cultura, Sport e milioni di spettatori. Turismo. Essendo un nuovo settore di mercato molto remunerativo, Il vero boom può essere osservato dal 2009-10 in poi, è subito saltato all’occhio delle grandi società: Intel, grazie anche all’uscita di League of Legends, gioco Nvidia, Samsung, e Red Bull sono tutti esempi di aziende che ha spostato l’attenzione dei media di settore sul che hanno sponsorizzato il panorama videoludico fenomeno degli sport elettronici. Ora, nel 2017, i soldi competitivo formando diversi team, passando da League fatti girare dal gioco competitivo si misurano in centinaia of Legends a Counterstrike: GO. I tornei vengono addirittura di milioni di dollari. La diffusione del fenomeno E-sport trasmessi in televisione: il canale via cavo statunitense è dovuta anche al lancio nel 2011 del più popolare sito ESPN si è assicurato per quest’anno l’esclusiva della di streaming, Twitch.tv: tutte le maggiori competizioni messa in onda dei tornei di FIFA, mentre negli scorsi vengono trasmesse in diretta, con un numero di spettatori anni aveva trasmesso Heroes of the Dorm, un torneo di variabile dalle decine di migliaia ai milioni. L’ultimo Heroes of the Storm dove competono team provenienti da match dell’International 2016 è stato guardato da tutti i college americani. Non solo l’emittente trasmetterà 5.8 milioni di persone. i tornei del gioco calcistico made in EA, ma già da diverso tempo è possibile guardare competizioni di LoL, Secondo report recenti, nel 2016 i profitti dal settore DotA 2 e CS:GO: il sito di ESPN dispone infatti di una E-sport hanno superato le aspettative di guadagno, sezione dedicata solo ed esclusivamente alle competizioni generando valore per 493 milioni di dollari, un elettroniche, dove è possibile consultare le date e gli orari

23 di svolgimento dei match e le squadre Cinquemani, che si è imposto, insieme che vi si affronteranno. La sezione al suo team Flipsid3 Tactics, come principale ospita invece le ultime news campione mondiale nella finale del dal mondo dello sport videoludico. secondo campionato di Rocket League, aggiudicandosi un montepremi di Anche nel nostro paese si sta 50.000 dollari. Questa realtà non è diffondendo sempre più la cultura fatta di soli grandi tornei; spesso piccole Photo Credits © @stermy / Twitter dei giochi elettronici competitivi: nel associazioni o negozi organizzano leghe 2014 è nata GEC (Giochi Elettronici aperte a chiunque si voglia iscrivere, con Alessandro “Stermy” Avallone Competitivi), settore dell’ASI in palio magari poche centinaia di euro, (Associazioni Sportive e Sociali o qualche pezzo di hardware. Italiane) dedicato interamente agli e-sport. GEC si occupa di fornire uno Quali sono dunque i motivi di questo standard comune per le competizioni improvviso boom? Secondo quanto e assistenza ai giocatori. Anche riportato da DotEsports, i fan degli alcuni club di (sì, proprio sport tradizionali stanno invecchiando, quelli che partecipano alla principale ed i brand fanno fatica a raggiungere gli competizione sportiva del nostro spettatori più giovani: gli E-sport sono Photo Credits © @kuxir / Facebook paese) hanno iniziato ad investire un faro di profitti sicuri nella notte in questo settore: Sampdoria, Roma, buia della decrescita. Inoltre, ricerche Francesco “Kuxir” Cinquemani Empoli e Genoa hanno costituito un di mercato hanno riportato che lo proprio team per poter competere nei spettatore medio ha età compresa tra i tornei di calcio virtuale, segnale che 21 e i 35 anni ed un buon lavoro, tutti anche qui in Italia l’online competitivo fattori che costituiscono le fondamenta può avere terreno fertile. Proprio il Bel di un buon settore sul quale spostare Paese ha poi dato i natali ad uno dei gli investimenti. Con più spettatori, primi campioni di Quake 3 e Painkiller: più sponsor e più visibilità, ovviamente Alessandro “Stermy” Avallone, uno anche i premi per le competizioni non Photo Credits © SimRacingZone.it dei cyber-atleti più conosciuti a livello potranno far altro che aumentare: mondiale, e a Francesco “Kuxir97” l’International 2016 di DoTA 2 La GEC: Giochi Elettronici Competitivi 24 Photo Credits © Eurosport

ha raccolto più di 20 milioni di dollari di montepremi una parte dei videogiocatori sì: il non avere una campagna cumulativo, più di quanto si sia mai visto per una single player inficia l’acquisto del suddetto titolo per una non competizione di questo genere, e nel 2017 supererà questo ben precisata avversione per la componente multiplayer, record. sentimento che si acuisce nel caso si tratti di multiplayer competitivo. Per poter diventare un E-sport ed avere successo, un videogioco deve essere prima di tutto bilanciato, Ai nostri giorni la tendenza si è invertita: in passato erano supportato da continui rilasci di patch e bug fixes di pari numerosi i titoli a giocatore singolo dotati di un’ottima passo a nuovo contenuto per mantenerlo sotto i riflettori. campagna e gameplay, ora il numero dei titoli prettamente League of Legends e DotA 2 sono usciti in un periodo in cui multigiocatore online è aumentato esponenzialmente. nessuno nell’industria aveva occhi per il settore su cui si Ovviamente non tutti meritano l’acquisto, ma si trovano sono imposti (la popolarità del primo DotA stava ormai diverse eccellenze anche qui, come Overwatch e Rocket scemando), ponendosi come pietre miliari del genere. Una League, se si vuole esulare dal settore dei MOBA. L’ultimo volta dato il via a questa nuova corrente, una moltitudine nato di casa Blizzard ha recentemente superato i 30 milioni di software house minori ha cercato di salire sul carro del di giocatori in tutto il mondo, affermandosi anche a livello vincitore, fallendo miseramente nel loro tentativo di competitivo con una moltitudine di tornei, e venendo soppiantare i due re, e tornando nel dimenticatoio. continuamente supportato dalla software house di Irvine: frequenti sono gli aggiornamenti che aggiungono nuove È indiscutibilmente nata una nuova tendenza nell’industria skin ed eventi; più diluite nel tempo sono invece le patch negli ultimi anni: sempre più sviluppatori si dedicano di bilanciamento e il rilascio di nuovi eroi. Rocket League a giochi esclusivamente multigiocatore, omettendo la festeggerà tra pochi giorni il suo secondo anniversario, componente in singolo. Per quale motivo? È presto detto: dopo aver superato, nel gennaio 2017, la quota di 25 milioni per un puro fattore economico. Secondo quanto riportato di giocatori e aver già portato a termine con successo tre da Gamedonia, inserire la componente PvP aumenta i campionati ufficiali, organizzati da Psyonix stessa. profitti, e non di poco: come minimo lo sviluppo e rilascio di un titolo multiplayer, raddoppia gli introiti rispetto ad un La sempre più alta presenza di titoli multiplayer only non gioco esclusivamente single player. Giochi come i già citati può solo che giovare al mercato (non solo dal mero punto DotA e LoL, ma anche Counterstrike: Global Offensive o di vista economico), ormai costituito in buona parte Rainbow Six: Siege puntano tutto sul PvP, ignorando di fatto da sequel di saghe ormai decennali, reboot mai la modalità a singolo giocatore. È questo un male? Per chiesti e titoli indie, molti dei quali di dubbia qualità.

25 Spesso viene denigrato l’aspetto competitivo e il pubblico guarda puramente al lato narrativo o di gameplay, non comprendendo che, per quanto ben fatto ed avvincente, un titolo single player dopo qualche ora termina. Inoltre si è davanti ad un titolo statico, non capace di adattarsi ai singoli giocatori, cosa che non avviene in un buon multigiocatore. Prendiamo come esempio Rainbow Six:

Siege: ad un’analisi superficiale, può sembrare un normale College Photo Credits © USA TODAY tactical shooter online, invece è ben di più. Quasi la totalità degli ambienti è distruttibile, pavimenti e mura compresi, aggiungendo una dimensione in più, ovvero la possibilità di sparare attraverso i livelli delle mappe e i muri. Ogni operatore è poi dotato di abilità uniche, permettendo l’adozione di sempre nuove strategie sia in attacco che in difesa. Il gioco è ben supportato, con l’inserimento di nuove unità che ringiovaniscono il meta all’inizio di ogni stagione (ogni tre mesi circa) e con patch di bilanciamento ogni mese e mezzo. La scena E-sport del titolo ha avuto anch’essa un notevole sviluppo e ad ogni finale gli spettatori aumentano, così come il montepremi. Certo il gioco non è perfetto, con problemi di hitbox recentemente corretti, e qualche bug da limare; ma per la cifra a cui viene venduto ora (poco più di 15 euro) è un acquisto obbligato per tutte i giocatori che vogliono un FPS tattico diverso dagli altri e magari provare ad entrare nel mondo della competizione elettronica.

È evidente come, soprattutto nell’ultimo decennio, sia cambiato radicalmente il concetto di videogiocare: da titoli dotati di una modalità single player e multiplayer, all’abbandono di una delle due e alla nascita di giochi sempre più complessi nelle meccaniche, grazie anche alla commistione di diversi generi. Il boom del settore competitivo era solo una questione di tempo, dai piccoli passi (e i relativi economici montepremi), fino ad arrivare a prize pool milionari e fama di livello internazionale per i vincitori, lo streaming sulle maggiori piattaforme e una copertura mediatica sempre più ampia. Con la crescita di questa realtà, il futuro vedrà sempre più spesso la nascita di titoli solo multigiocatore, che tenteranno di affermarsi in un mercato in cui la competizione è sfrenata e non c’è pietà per chi non consegna ciò che il pubblico si aspetta, pena una damnatio memoriae elettronica. Questo sta a significare che, a poco a poco, scomparirà il comparto a giocatore singolo? Assolutamente no, sono ancora molte le software house che si concentrano sul portare ai loro fan un’esperienza da godersi in singolo di tutto rispetto; ma l’attenzione mediatica si sposterà lentamente sempre più verso l’aspetto competitivo, poiché è lì che i numeri stanno crescendo. Ai posteri decidere se questo porrà la fine di un certo modo di giocare e sdoganerà completamente la competitività su più livelli, con tutte le conseguenze positive o negative che questo porterà.

26 Marco Zordan Photo Credits © Reddit @marco_zordan

Sei giochi indie da comprare grazie ai saldi di Steam

La scorsa settimana sono iniziati i saldi di Steam, che artistica sono magistrali e contribuiscono alla creazione finiranno il 5 luglio: quest’anno non ci sono, a differenza un’atmosfera che porta ad immedesimarsi nel burocrate degli scorsi, offerte a tempo, ma tutti i giochi saranno senza nome che lavora al checkpoint, tra canti patriottici, sempre scontati. Cosa prendere, allora, magari con un grigi palazzi residenziali e una famiglia da mantenere, ad budget limitato? Lasciamo perdere i soliti noti e le serie ogni costo. più conosciute, come Call of Duty o Assassin’s Creed: nel catalogo di Steam si nascondono piccoli This War of Mine capolavori, produzioni indipendenti che spesso affrontano tematiche mature, offrono un elevato grado di sfida, sono Abbiamo decine di videogiochi di guerra, dove il giocatore caratterizzati da una direzione artistica di altissimo livello, controlla l’eroe senza paura che falcia decine di nemici, e hanno un prezzo decisamente ridotto rispetto ai loro online o offline: This War of Mine, della 11 Bit Studios, concorrenti più blasonati. invece gli fa vestire i panni dei civili che patiscono sulle loro spalle l’orrore della guerra. Papers, please In questo gestionale con elementi survival controlleremo In Papers, please, pubblicato dalla 3909 LLC, vestiamo i un gruppo di persone comuni, ognuno dei quali ha la sua panni di un impiegato alla dogana dello stato totalitario storia particolare, intrappolati in una città assediata ispirata di Arstotzka, ispirato alla Russia sovietica: il nostro vagamente alla Sarajevo degli anni ’90. L’obiettivo è uno obiettivo sarà controllare i documenti dei viaggiatori, solo: sopravvivere. Mancano infatti acqua, cibo, medicine. trovare eventuali irregolarità e decidere se respingere Come fare a superare la guerra vivi, quindi? Di giorno o lasciar passare chi vuole entrare nel paese. controlleremo il gruppetto di superstiti che dovranno rendere vivibile la casa in cui si sono rifugiati, anche grazie Il gameplay è quello di un puzzle game a tempo: il ad un buon sistema di crafting, e preparare armi e oggetti giocatore infatti deve trovare anomalie sui documenti, da vendere. Di notte, invece, potremo mandare qualcuno per riconoscere e fermare ribelli antigovernativi, star a frugare in altri edifici, che a volte saranno occupati da televisive in fuga dopo aver commesso un omicidio o, più abitanti più o meno ostili, nella speranza di trovare beni spesso, persone comuni che si trovano a dover comprare di prima necessità, merci di scambio o qualcuno con cui documenti falsi per entrare ad Arstotzka. Papers, please commerciare, o, a volte, da saccheggiare. racconta al giocatore tante storie che si intrecciano nel descrivere la vita di tutti i giorni tra dittature, guerre e Sunless Sea rivoluzioni: il nostro stesso personaggio dovrà decidere se rischiare di infrangere delle regole, mettendo però a La Londra vittoriana è sprofondata nelle profondità rischio la propria vita. La colonna sonora e la direzione della Terra, finendo sulla costa dello Zee, un 27 Photo Credits © Sentieri Selvaggi Photo Credits © Google Play Photo Credits © Made with Unity

Papers, please This War of Mine Sunless Sea

grande oceano sotterraneo infestato da pipistrelli, Faster than Light mostri marini, diavoli e altri simpatici inquilini. Noi siamo il capitano di un battello a vapore, intenzionati In una galassia lontana lontana, un gruppo di ribelli a intraprendere la via del mare per trovare qualcosa abbatte il governo della Federazione. Una nave però riesce (ricchezze? Potere? La verità sulla nostra famiglia?), tra a scappare con i piani per salvare la situazione… la nostra. guerre di roditori e isole misteriose. Sunless Sea è un gioco Faster than Light è un roguelike strategico in di esplorazione dove, di generazione in generazione, siamo tempo reale con visuale 2D dall’alto sviluppato dalla chiamati a esplorare il mare sotterraneo per svelarne i Subset Games, nel quale dobbiamo guidare una nave misteri. attraverso lo spazio ostile.

Partendo da una piccola nave a vapore, che Nel nostro viaggio dovremo fare attenzione alle nostre controlliamo direttamente in questo gioco con risorse: l’unico modo per ottenerne altre è sconfiggere vari visuale dall’alto, dobbiamo attraversare le nere nemici, per potenziarsi in vista degli stage più avanzati, acque dello Zee per fare fortuna, risolvere enigmi nei quali dovremo fronteggiare navi sempre più potenti. e capire di più di questo mondo magistralmente Diventa così essenziale pianificare al meglio la nostra rotta, descritto e disegnato, caratterizzato da toni molto considerando anche che in FTL venire abbattuti significa dark. Il gioco è dominato dal colore nero, la colonna dover ricominciare da capo la partita. Completando sonora è particolarmente cupa e abbondano i riferimenti diversi obiettivi, però, sbloccheremo nuove navi con cui all’Inferno, alla morte e al cannibalismo, tutto ovviamente partire. Lo stile grafico e la colonna sonora, seppur ben senza dimenticare la compostezza britannica: potremmo riusciti, passano in secondo piano rispetto ad un gameplay così, ad esempio, ritrovarci a bere un tè con un diavolo profondo e ben riuscito. che ha bisogno del nostro aiuto. L’ambientazione diventa quindi il maggior punto di forza di Sunless Sea, che alla fine Starbound diventa un modo di scoprire una storia, quella dello Zee e delle sue isole, frutto della grande fantasia degli autori, Restiamo nello spazio con Starbound, della Chucklefish tra scimmie intelligenti che rubano anime, giochi di potere Games, un open world 2D. Catapultati in un universo nella corte di Londra, pirati e rituali occulti. Il livello di sterminato, dovremo sconfiggere la Rovina, una difficoltà è elevato, non tanto per i combattimenti che gigantesca creatura che ha attaccato e distrutto la possono essere facilmente superati, quanto per la gestione Terra, raccogliendo artefatti provenienti dalle sei delle limitatissime risorse necessarie a migliorare la nave e a razze che abitano il cosmo: gli Umani, gli Apex, scimmie comprare provviste e carburante, necessari per continuare estremamente intelligenti che vivono in una dittatura l’avventura. ispirata a quella del Grande Fratello in 1984 di Orwell,

28 gli Avian, uccelli antropomorfi con una cultura simile a quella maya, i Glitch, robot fermi al Medioevo, i Floran, creature vegetali simili ad esseri umani con una cultura estremamente aggressiva, e gli Hylotl, anfibi la cui società è ispirata alla cultura orientale. A queste sei razze giocabili

si aggiungono i Novakid, composti di gas e con armi e Photo Credits © Youtube astronavi a tema western.

La storia però è un pretesto per farci esplorare un universo sconfinato generato proceduralmente, volando tra pianeti misteriosi e sempre diversi, popolati da creature ostili per raccogliere risorse e potenziare sempre più il nostro personaggio combattendo, scavando ed estraendo dal terreno vari minerali. Starbound ha anche elementi survival: morire di fame è un rischio che possiamo evitare cucinando carne di animali alieni e ortaggi esotici.

L’end game è però il maggior punto di forza di questo gioco: Faster than Light una volta finita la storyline principale, infatti, potremo costruire la nostra colonia, magari su pianeti vulcanici, nelle profondità di oceani alieni o in basi su asteroidi nello spazio profondo. L’immenso numero di oggetti tra cui scegliere permette al giocatore di sfogare la sua fantasia, potendo scegliere tra vestiari e arredamenti

fantascientifici, medioevali o steampunk. La Photo Credits © IGN.com personalizzazione è forse la punta di diamante di Starbound: anche la nostra astronave può essere potenziata, ingrandita e arredata a nostro piacimento.

Kerbal Space Program

Non lasciatevi ingannare dalla grafica apparentemente infantile: Kerbal Space Program, della Squad, è uno dei simulatori di volo più complessi e realistici in circolazione. Ci troviamo infatti alla guida del programma spaziale di Kerbal, pianeta simile alla Terra: il nostro obiettivo Starbound sarà prima superare l’atmosfera e riuscire ad andare in orbita, per poi esplorare corpi celesti sempre più lontani. Per farcela dovremo prima disegnare la nostra nave spaziale: in questa fase del gameplay andremo a scegliere quali componenti utilizzare, cercando di trovare il giusto bilanciamento tra massa, spinta, carburante e manovrabilità. Le possibilità sono infinite, potendo costruire virtualmente qualsiasi tipo di veicolo, tra missili, shuttle, aerei e rover. Una volta assemblato, dovremo pilotarlo fino all’obiettivo, che sia l’orbita, una delle due Space Program Photo Credits © Kerbal lune di Kerbol, Mun e Mimnus, o un pianeta lontano: in questa fase del gameplay dovremo gestire l’inclinazione della nave, creando una rotta verso la destinazione, dividere i vari stage che compongono il missile e, eventualmente, far uscire i nostri coraggiosi cosmonauti fuori dalla cabina. Sono tantissime le variabili da tenere in considerazioni, e questo rende ogni missione un’impresa soddisfacente da compiere.

Kerbal Space Program

29 Claudio Agave @ClAgaTVOV Photo Credits © Washington Post Photo Credits © Washington

La battaglia dei sessi: storia del confronto uomo-donna nel tennis

Nel corso della storia del tennis Dall’altro lato della fune, però, si cita specialmente il fatto sono avvenuti anche incontri tra che lo sforzo nel tennis maschile sia superiore, data la sessi differenti, che hanno generato durata maggiore dei set e che, di conseguenza, è giusto che sorprese ma anche profonde certezze. in questo ambito la sezione maschile guadagni più della sua controparte femminile. Scaramucce che compongono In un periodo in cui le distinzioni di genere sono accusate lamentale sensate, ma difficilmente risolvibili, e che forse di essere sempre più marcate e nuove problematiche hanno inasprito ancora di più la competizione tra gli atleti emergono prepotenti e inattese – qualcuno ha detto nel corso degli anni. Una rivalità che è diventata col passare manspreading? – nel mondo dello sport, come spesso avviene del tempo sempre meno goliardica e più seria, e che risulta nel corso della storia, si cerca di essere precursori anche essere nata con una sfida lanciata nel 1973. sotto l’aspetto del confronto uomo-donna. Un confronto che esiste, inutile ignorarlo. Una sfida spesso quotidiana ma La lezione di Riggs che nell’ambito sportivo ha trovato conferme soprattutto nella sfera riguardante il tennis, una delle discipline più In quello stesso anno, l’ex tennista degli anni ’30 e ’40 amate e apprezzate di sempre. Difatti, qualcuno forse Bobby Riggs affermò di essere perfettamente in grado potrebbe ignorare che proprio questo sport è stato teatro di poter battere una collega tennista ancora attiva. di alcune sfide che riguardavano non solo l’abilità motoria, Riggs, vincitore di Wimbledon e degli U.S. Open oltre ma soprattutto un concetto molto più ampio: quello della che numero uno del mondo in tre occasioni, spiegò infatti ricercata parità tra uomini e donne. A tal proposito, la di essere convinto del fatto che il movimento tennistico Battaglia dei sessi, una serie di incontri svoltisi dagli femminile fosse decisamente inferiore rispetto a quello anni settanta agli inizi del 2000, riesce a raccogliere in maschile in quegli anni. Inizialmente l’americano sfidò la maniera convincente le tematiche citate precedentemente. tennista Billie Jean King, la quale però rifiutò di mettere Nello specifico, parliamo di 3 sfide (più alcune bonus) in scena il match. Il tennista fu così “costretto” a cercare che resteranno per sempre annidate nell’immaginario un’altra sfidante che raccogliesse la provocazione: a collettivo. farlo fu Margaret Smith Court, ragazza australiana che all’epoca dei fatti era addirittura la numero uno del seeding Prima di addentrarci nel dettaglio, vale la pena delineare femminile, dunque certamente non una sprovveduta. anche la situazione attuale che vige nel mondo tennistico: ATP e WTA, ovvero federazione maschile e femminile, Il primo incontro della battaglia dei sessi si svolse in sono spesso in contrasto soprattutto per via della questione California, nello stesso anno in cui Riggs provocò dei premi in denaro. Le donne infatti lamentano una l’universo tennistico femminile. In molti attendevano disparità di trattamento rispetto agli uomini per una gara equilibrata: Riggs era infatti un tennista ritirato quanto riguarda il budget di Slam e tornei più importanti. ormai da anni, si pensava dunque non potesse sostenere 30 Photo Credits © Youtube / Getty Images Spazio Tennis Photo Credits © Youtube

Martina Navratilova, 1992 Jimmy Connors, 1991 un incontro del genere all’età di 55 anni. Tutti i pronostici, La “rivincita” si svolse nel settembre 1973, pochi mesi di conseguenza, vertevano su una vittoria – magari non dopo l’incontro tra Riggs e Court. La ragazza, all’epoca troppo agevole – per la Court. L’incontro invece ebbe una ventinovenne e numero due della classifica femminile, storia totalmente differente: Riggs, che si era preparato voleva a tutti i costi vendicare la sconfitta del match in maniera ottimale a livello fisico e tattico per l’incontro, precedente. Si preparò dunque duramente, studiando la non solo fece una bellissima figura ma fu in grado di carriera dell’avversario e il modo di giocare di quest’ultimo. annichilire totalmente la sua avversaria. Il match terminò D’altro canto, invece, Riggs commise il grave errore di con un pesante 6-1 6-2 a favore di Riggs, che dunque aveva sottovalutare la campionessa, approcciando l’incontro in dimostrato il vero riguardo il suo personale punto di vista. maniera più leggera rispetto al precedente. L’ex atleta guadagnò una nuova notorietà grazie a questa sfida vinta, mentre il movimento femminile piombò Il secondo atto della Battaglia dei Sessi prevedeva in una situazione di pesante imbarazzo: quella che un incontro al meglio dei 5 set: chi ne avrebbe vinti 3, in teoria era la donna più forte del mondo aveva perso dunque, sarebbe stato dichiarato vincitore della contesa. contro colui che era, a tutti gli effetti, un “pensionato”. Incredibilmente fu proprio Billie Jean King a prevalere, con un punteggio di 6-4 6-3 6-3. Il match fu trasmesso L’impresa della King in televisione e visto da più di 90 milioni di persone, che dunque assistettero a un’impresa storica e forse irripetibile. Non pago, Riggs volle però portare avanti questa sua Ancora oggi, infatti, quella della King è l’unica vittoria crociata contro il tennis femminile dell’epoca, diventata femminile nella Battaglia dei sessi tennistica. Una vittoria ormai più che altro una mera operazione commerciale. che, ovviamente, ottenne immenso risalto mediatico e che Un’altra partita fu dunque organizzata, e stavolta, dopo venne vista come un’affermazione del femminismo sul aver rifiutato la prima sfida, Billie Jean King decise di maschilismo. affrontare l’avversario, anche in virtù di una generosa offerta economica stanziata per la sua partecipazione. La guerra Connors-Navratilova La King rappresenta un vero e proprio idolo per tutte le tenniste del mondo: essa stessa è stata la fondatrice della A distanza di quasi vent’anni da Riggs-King, si decise di WTA, oltre che una delle tenniste più vincenti di sempre. mettere in scena una terza Battaglia dei sessi. Dopo varie Inoltre, la King ha sempre combattuto contro lo strisciante trattative, i due atleti scelti per questa sfida furonoJimmy sessismo perpetrato nella vita e nello sport. Anche a livello Connors e Martina Navratilova, la quale era ancora la morale, dunque, la sua partecipazione ebbe enorme risalto numero uno della WTA e che la stessa King aveva definito e significato soprattutto per il circuito femminile, parso come la più grande giocatrice mai vissuta. ridimensionato dopo la batosta subita dalla Court. La sfida fu presa molto seriamente da entrambi, soprattutto

31 Photo Credits © Halternerzeitung.de

da Connors che fin da subito disse di voler vendicare il ko La figuraccia delle sorelle Williams di Riggs. La distanza a livello di età tra i due era esigua (Connors aveva 40 anni mentre la Navratilova 35), così Oltre alle tre sfide considerate canoniche, la Battaglia dei vennero plasmate regole specifiche al fine di favorire la sessi ha proposto anche altri match percepiti come meno donna: infatti Connors in fase di battuta disponeva di importanti e non ufficiali, ma comunque degni di essere un solo servizio e non di due, inoltre la tennista poteva citati nell’ambito di questa importante contesa tra uomini mandare la palla anche nella porzione di campo dedicata e donne. al doppio. Connors si trovò dunque in una posizione delicata, poiché dovette giocare da solo come se fosse in Iniziamo con l’incontro di doppio che nel 1985 vide doppio e persino con un servizio in meno. sfidarsi la coppia maschile Riggs - Gerulaitis contro quella femminile Navratilova - Shriver. All’età di 67 anni, Nonostante ciò fu lo stesso Connors a vincere la Riggs decise di rimettersi in gioco sfidando le tenniste più partita: dopo un primo set tiratissimo, terminato 7-5, il forti in circolazione in una partita di doppio. Per farlo si pluripremiato atleta ebbe nettamente la meglio nel secondo affiancò a Vitas Gerulaitis, tennista ancora presente nella con un perentorio 6-2. L’americano ricevette molti elogi, federazione, ma ormai giunto agli ultimi anni di carriera. per via del fatto di aver accettato di giocare comunque La gara non ebbe storia e fu vinta agevolmente dalle nonostante un regolamento ad personam. Inoltre, a fronte ragazze per 6-3 6-2 6-4: Riggs, inizialmente ammirato per di questa sconfitta, venne in parte rivalutata anche la il coraggio di tornare sul prato, fu poi criticato per via vittoria della King su Riggs. Una vittoria che, a conti della sua pessima condizione fisica, la quale aveva di fatti, era arrivata contro un tennista ritirato e appesantito. fatto penalizzato il compagno nella sfida.

Nel dicembre del 2003 fu invece Justine Henin, tennista belga che in quel momento comandava la classifica WTA, a sfidare un tennista maschile. Nello specifico si trattava

32 del francese Yannick Noah, attivo prevalentemente negli anni ’80 e ’90. Il match si svolse in Belgio e viene ricordato più che altro per l’atteggiamento goliardico (ma per alcuni offensivo) di Noah, che si presentò a giocare con reggiseno e vestitino e che sottolineò tutti i suoi colpi con movenze tipicamente femminili. Nonostante la forza dell’avversaria, Noah si aggiudicò comunque l’incontro: dopo aver perso il primo set per 4-6, vinse infatti gli altri per 6-4 e 7-6.

Il precedente ufficioso più noto è però quello che riguarda Photo Credits © Getty Images / The Local France le sorelle Williams, Serena e Venus. A ridosso dell’edizione 1998 degli Australian Open, le americane si dissero stra sicure che sarebbero riuscite a battere qualsiasi tennista maschio oltre la duecentesima posizione del ranking ATP. A raccogliere la sfida, in un campo minore della struttura, davanti a pochi intimi e senza telecamere, fu il tennista 31enne Karsten Braasch, in quel momento numero 203 del mondo e dunque certamente non uno dei più forti ma perfettamente in regola con la richiesta delle Williams.

Braasch, atleta modesto che aveva raggiunto al massimo la posizione numero 38 in carriera, dovette sfidare in un set singolo prima Serena e poi Venus Williams. L’incontro fu un vero e proprio stillicidio per le ragazze americane, all’epoca giovani promesse rispettivamente di 18 e 17 anni. Le Williams, corrotte dalla loro tracotanza, vennero letteralmente umiliate dal tedesco, che inflisse prima un pesante 6-1 a Serena e poi un 6-2 a Venus. L’incontro divenne noto soprattutto per via del fatto che Braasch, forse per dare una lezione di umiltà alle Williams, non si fece problemi ad ammettere di aver bevuto birra prima dell’incontro e nella pausa tra i due set fu sorpreso persino a fumare una sigaretta. Come se non bastasse, il teutonico infierì in conferenza stampa, spiegando che le sorelle non avrebbero mai avuto la possibilità di battere nessun tennista uomo sopra il numero 500 del ranking Photo Credits © TheCHIVE e che, peraltro, lui aveva giocato una partita da numero 600. Una grande lezione che forse aiutò le Williams, col senno di poi, nel corso della loro luminosa carriera e che rappresenta solo l’ultimo atto di una battaglia destinata a non avere fine.

33 Carlotta Betti Photo Credits © Getty Images

Gonzalo Higuaín non ha (quasi) mai paura

Fin dalle prime ore a seguire il triplice fischio che ha due reti. Al netto miglioramento di Napoli – una consegnato al Real Madrid la dodicesima finale di e una , con due reti Champions League della sua storia, a tener banco nelle a segno e rigore trasformato nella lotteria finale di pagine sportive italiane sono stati i passi falsi che hanno quest’ultima – contrappone le disastrose prestazioni portato all’ennesima disfatta europea della Juventus. Le nella Selección argentina. Capro espiatorio delle ragionate analisi del crollo torinese nel secondo tempo – disfatte contro Germania (Mondiali 2014) e Cile (Coppa attribuito all’incapacità di adattarsi al cambio di modulo dei America 2015 e 2016), puntualmente Gonzalo spedisce campioni uscenti, a un Dybala sottotono e alle sostituzioni fuori dallo specchio occasioni cristalline, sia da pochi sbagliate – lasciano spazio in contesti più informali a passi, a porta quasi sguarnita, o dal dischetto. Passato scherzose allusioni alla popolare “maledizione” che alla Juventus, nonostante un impatto devastante (32 gol sembra tormentare il club bianconero, impedendogli di in tutte le competizioni), vince la Coppa Italia ma perde laurearsi campione d’Europa. Parallelamente a questa, Supercoppa e Champions League. che colpisce collettivamente l’intera squadra, ne esiste un’altra, tutta personale: quella che affligge Gonzalo Luci e ombre a Madrid Higuaín. Ma questa maledizione esiste davvero? Quando Higuaín arriva a Madrid, ha diciannove anni Le sette volte appena compiuti e alle spalle una mezza stagione tra i professionisti al River Plate. Eppure la sua fama lo precede. Dal 1973 – prima finale di Champions disputata dalla In diciassette partite ha segnato otto reti, due delle quali Juventus, persa a beneficio dell’Ajax – solo due volte su nel Superclásico contro il Boca, e il suo allenatore Passarella nove la Vecchia Signora ha prevalso, con una sconcertante gli ha già pronosticato un futuro da campione. Al fianco percentuale del 22% di vittorie; uno score che stride con di un Ramón Calderón fresco di nomina da presidente il suo strapotere in territorio nazionale. Non distante dei Blancos, quell’adolescente parla ai giornalisti con una da quello del suo club, il record del solo Higuaín è calma invidiabile. «Giocare nel Real non mi fa paura. altrettanto negativo: anche lui per sette volte ha assistito Lo stadio è grande il doppio, ma anche al River c’erano alla premiazione dei vincitori guardando da lontano, con pressioni» dice, sorridendo ai giornalisti. È descritto un argento al collo. Negli anni di Madrid, nonostante come un attaccante di movimento, non limitato alla una sconfitta in finale di Coppa del Re ed una in finale sola finalizzazione in area di rigore, che comunque non di Supercoppa, parlare di “maledizione” sarebbe ancora disdegna essendo dotato nel tiro di testa e con entrambi ingeneroso. In due dei tre incontri (andata e ritorno di i piedi, ma utile anche alla costruzione del gioco; già a Supercoppa), Higuaín entrò in campo oltre l’ottantesimo questo punto della sua carriera, Gonzalo è ritenuto in minuto, una volta al sessantaquattresimo. In occasione grado di segnare e di far segnare. Le nazionali francese delle vittorie fu impiegato tre volte su cinque, segnando e argentina se lo contendono, e non spaventano i due soli

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gol nelle prime diciannove partite, perché il ragazzo è Higuaín, pur conservandone le capacità, non è più giovane e le sue prestazioni sono destinate a migliorare; quell’attaccante dinamico che cerca il pallone anche nelle due annate che seguono, le reti cresconoprima a lontano dalla porta. È un nuovo, rabbioso Higuaín, che nove e poi a ventiquattro. La stagione 09/10 è quella in cui trova in una squadra di cui è la stella incontrastata, che esplode e risalta maggiormente, con ventinove gol in tutte gioca per lui ed è costruita intorno a lui, il contesto ideale le competizioni. Da qui, l’arrivo di Benzema segnerà per dimostrare, quasi ostentare, tutto il suo talento a chi in per lui un significativo declino. lui non aveva creduto. Questo è il profilo dell’Higuaín che a Napoli disputa due discrete stagioni (chiudendo Napoli della rinascita rispettivamente a diciotto e diciannove gol) e soprattutto la migliore della sua carriera, segnando per ben In un colpo di scena degno di un romanzo, la vendetta trentasei volte in campionato. della Francia – snobbata per giocare con la maglia della nazionale Argentina – si era incarnata nel giocatore che lo Juventus tra novità e conferme avrebbe scalzato dalla squadra titolare. Tra questo evento e le parallele lotte per un ruolo da protagonista con la Il trasferimento alla Juventus è diverso da quello al Napoli Selección, è facile immaginare la frustrazione di un a partire dagli obiettivi. Quello di squadra è di riuscire ragazzo con tutti i numeri per essere la superstar che finalmente a superare i soli successi domestici per imporsi aveva promesso di diventare, ma costretto a doversi anche in Champions League. Scudetto e Coppa Italia costantemente riaffermare in ogni contesto della sua non sono più sufficienti, qualcosa che forse solo i carriera. È facile anche intuire la conseguente necessità di bianconeri in Europa possono permettersi di dire. comparire nel tabellino dei marcatori più spesso, sempre Anche per Higuaín il contesto è tutt’altro: seppur il prezzo più spesso, finché questo obiettivo diventa quello primario. sia da stella assoluta, è con dei campioni affermati, come a 35 e fisico; ha segnato gol strepitosi e gol nella norma, ma ha sempre segnato con una certa regolarità. Allora perché, nelle finali, quando ha l’occasione per rompere la sua maledizione, non riesce mai ad approfittarne? La risposta è molto semplice: perché crediamo che la maledizione esista. Noi come pubblico e, quel che è più importante, probabilmente anche Higuaín. Ogni volta che gioca una gara secca e decisiva, a Gonzalo – che, a causa del suo straordinario talento, siamo abituati a percepire come una macchina – accade qualcosa di molto umano: sulle certezze che gli consentono di estrarre conigli dal cilindro e assi nella manica nelle partite “regolari”, prevalgono le immagini di ogni chance fallita, di ogni possibilità sprecata, di ogni tragico errore che ha segnato le sue sconfitte. Sono le stesse che immaginiamo gli siano scorse davanti agli occhi al momento di calciare, sul 2-2, quel rigore contro la Lazio che avrebbe regalato al Napoli la Champions League nella stagione 14/15.

Accendere la luce

Photo Credits © retenrews24.it Questo non significa che Higuaín sia un codardo. Higuaín non ha (quasi) mai paura. Non ha avuto Madrid, che torna a misurarsi. A fine stagione, conseguito paura a diciannove anni di firmare con uno dei club più il double sul suolo nazionale, le statistiche non sono importanti del mondo, non ha avuto paura di lasciarlo malvagie, considerando anche che è la sua prima stagione per caricarsi sulle spalle le aspettative di un’intera città alla Juve: ventiquattro le reti in campionato, tre quelle che in lui rivedeva le magie di un certo Maradona, non ha in Coppa, fondamentali per il passaggio del turno in avuto paura di accettare l’offerta dei loro acerrimi rivali e semifinale contro il Napoli; latita ancora la rete in finale, affrontare le aspettative che porta con sé l’essere pagato ma il successo arriva. Quarto cannoniere della Serie A e 94 milioni di euro. Ogni volta che ha dovuto confrontarsi apporto fondamentale in una corsa al titolo che, seppur con ciascuna di queste prove, Gonzalo ha sempre avuto vinta per quattro “sole” lunghezze, non è mai parsa la meglio su chi dubitava delle sue scelte. Ma adesso che fuori dal controllo della Juventus. Al netto di questi dati, le critiche si fanno più aspre e sembrano assumere un valutare negativamente la sua stagione – come del tono di scherno, adesso l’avvicinarsi dei trent’anni sembra resto quella dell’intera squadra – sembrerebbe un togliergli il tempo per conseguire i suoi obiettivi, adesso azzardo troppo grande. Eppure quel segno rosso sulla è il momento in cui deve avere ancora più coraggio. Il finale di Champions pesa molto più di quanto si potrebbe coraggio di lasciare andare l’idea di una fantomatica pensare. Da un lato per il mancato raggiungimento maledizione che, alla lunga, rischia di non essere di un obiettivo, dall’altro perché protraggono un più un ostacolo e di diventare una scusa. Per il suo sentimento di impotenza nei momenti importanti bene, deve a tutti i costi evitare di sentirsi perseguitato da che grava a livello psicologico. qualcosa di irrazionale, che è bene lasciare alle chiacchiere da bar. Higuaín deve avere il coraggio di mettersi di Gli spettri del passato fronte alle proprie capacità, senza un capro espiatorio contro cui puntare il dito, per smettere lui stesso di Come abbiamo potuto vedere lungo l’arco di tutta la sua esserne uno, e per riuscire finalmente a vincere a livello carriera, quando è stato messo in condizione di far bene, internazionale. Nel buio, i mostri non esistono, ma per Higuaín ha sempre fatto bene. Lo abbiamo visto indossare esserne certi bisogna avere il coraggio di accendere la luce. quattro maglie in quattro contesti completamente diversi tra di loro, e nessuna di queste esperienze si può dire un flop. Nel corso del tempo, ha cambiato ruolo, attitudine

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Parma, dall’inferno al paradiso: i Ducali in Serie B

A soli due anni di distanza dal fallimento che ha visto la la squadra si iscrisse alla Serie D con il nome di società emiliana scendere fino alla Serie D, il Parma ha S.s.d. . Una squadra che è voluta compiuto un vero e proprio miracolo sportivo: dopo il ripartire da un punto fermo su tutti: il suo capitano crac societario i gialloblù hanno rimesso piede nuovamente Alessandro Lucarelli, che ha guidato i Ducali alla nel calcio professionistico della Lega Pro, arrivando nella doppia promozione di categoria in due anni. serie cadetta passando per i playoff. Il nostro calcio gioisce perché ritrova una squadra di prestigio assoluto La rinascita del Parma Calcio 1913 che, nonostante non abbia mai vinto la Serie A, è riuscita a scrivere la storia più volte nelle competizioni europee Un nuovo inizio vincendo una Coppa delle Coppe, due Coppe UEFA e una Supercoppa Europea. Sebbene negli ultimi anni la società Sicuramente i mesi successivi al dichiarato fallimento del emiliana non fosse più quella dei gloriosi anni novanta, Parma sono stati terribili per i tifosi dei gialloblù, che erano nella sua storia più recente in Serie A si era confermata letteralmente appesi alla speranza che qualcuno tornasse a all’interno del campionato italiano come una squadra investire in un progetto che ha fatto la storia del calcio altamente competitiva, capace di mettere in difficoltà le italiano. Tutto ciò aggiunto al fatto che in tanti si erano grandi che militano nella massima serie. Nella stagione avvicinati all’acquisto della società, ma senza concretizzare 2013/14 infatti i Ducali sono arrivati al sesto posto della quelli che erano semplicemente dei rumors. La vera e classifica generale, che vale per la qualificazione al terzo propria rinascita di quello che è adesso il Parma Calcio 1913 turno preliminare di Europa League: fair play finanziario è stato il momento in cui una società, la cordata Nuovo permettendo, ovviamente. Proprio le normative UEFA Inizio srl e l’azionariato popolare Parma Partecipazioni sono state una mazzata per la squadra parmense, che Calcistiche hanno ottenuto il nullaosta per affiliare il nuovo hanno sancito quello che è stato solo l’inizio di un Parma nella FIGC. Tra i fautori di questa rinascita vi sono periodo turbolento in casa Parma. Prima l’esclusione dalle stati – oltre ai tifosi che hanno dato il loro contributo competizioni europee a favore del Torino di Giampiero – gli imprenditori che più hanno a cuore la sorte della Ventura, poi una serie di cambi di presidenza che hanno squadra locale. Spicca fra tutti Guido Barilla, presidente dato ancora più instabilità a quello che era un ambiente dell’omonima multinazionale alimentare, e l’ingegnere già abbastanza segnato dal mancato premio per una costruttore Gian Paolo , famoso per aver dato vita stagione giocata a viso aperto tra le grandi del campionato ad auto leggendarie come la Miura. Per dare italiano. Infine, il triste epilogo che ha visto una delle un segnale chiaro alla città e ai suoi tifosi, ma anche al società più blasonate d’Italia perdere il titolo sportivo calcio italiano stesso, la Nuovo Inizio srl ha riportato a e la cancellazione della società, ma soprattutto ha casa i trofei vinti dal Parma Football Club, aggiudicandosi visto i suoi trofei andare all’asta al miglior offerente. un’asta per cinquantamila euro. A giustificare ancora di più Dopo il fallimento del Parma Football Club nel 2015, la voglia di riportare il Parma dove gli spetta, la società si 37 Photo Credits © Getty Images

è circondata di persone che hanno fatto la storia di questo Dilettantistica Parma Calcio 1913 a semplicemente Parma club, cominciando dal presidente: a rappresentare il Calcio 1913. Con il ritorno in quella che è la vecchia Serie ruolo più importante della società è arrivato . C, la squadra si è rinforzata: oltre al capitano Lucarelli, Allenatore storico della squadra, che ha portato il Parma che non ha abbandonato la nave nei momenti più difficili, Football Club a vincere il suo primo trofeo nella stagione si sono aggiunti vecchie glorie che hanno militato in 1991/92 nel doppio confronto contro la Juventus di categorie maggiori. Tra questi spicca Emanuele Calaiò, Trapattoni. Da quel primo trionfo sono arrivate la Coppa beniamino dei tifosi napoletani che si è caricato gli azzurri delle Coppe e la Supercoppa Europea nella stagione della nuova presidenza De Laurentiis durante i tempi successiva a discapito di Anversa e Milan. Nevio Scala, difficili che vedevano il Napoli Soccer nella periferia del ormai ritirato dalla professione, ha insignito un suo calcio. Con la squadra partenopea Calaiò è stato capace ex-giocatore a sedersi sulla panchina del nuovo di agguantare la doppia promozione dalla alla Parma: il tecnico che ha riportato subito i Ducali Serie A. Oltre all’”Arciere”, la squadra gialloblù ha avuto dalla Serie D alla Lega Pro è stato Luigi Apolloni, che altri interpreti che durante la stagione hanno dato un vanta più di trecento presenze in maglia gialloblù. contributo fondamentale alla causa. Tra questi, Michele Passando ai risultati sul campo, il Parma in Serie D Canini, difensore che ha militato in Serie A con le maglie ha dato l’impressione di sembrare un vero e proprio di Cagliari, Atalanta e Genoa, oltre a Gianni Munari ex- “pesce fuor d’acqua”: il girone D della Serie D è stato Sampdoria e Cagliari. Non solo vecchie glorie di Serie A, letteralmente dominato dai gialloblù, che si sono ma anche giocatori esperti nella categoria cadetta come piazzati al primo posto con ben diciassette punti di Felice Evacuo – ceduto poi nella sessione invernale di vantaggio sui secondi in classifica dell’AltoVicentino. calciomercato – Matteo Scozzarella e Simone Iacoponi. Per la formula del campionato di Serie D, il Parma non I Ducali sono arrivati a dieci punti dal Venezia di Filippo ha vinto il torneo, ma poco importa al fine del risultato: i Inzaghi, campione del torneo, ma hanno guadagnato un Ducali hanno ben altri trofei di cui andare fieri. posto nei playoff per l’ultimo posto valido per la Serie B. Il primo turno di spareggio è stato archiviato con un secco 2-0 Il secondo step, la promozione dalla contro il Piacenza al Tardini nella partita di ritorno, mentre Lega Pro nella Final Eight i Ducali si sono scontrati in due match giocati contro la Lucchese. Con un doppio risultato di due Conquistata la promozione dalla Serie D, tornando al reti a uno per il Parma, la squadra di Lucarelli e compagni calcio professionistico, il Parma si è rifatto nuovamente arriva a giocarsi la semifinale secca contro il Pordenone in il look, cambiando il nome da Società Sportiva una partita soffertissima, giocata nella cornice del Franchi

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di Firenze. I Ducali sono riusciti a spuntarla dopo i calci si vocifera di un ingresso dello stesso gruppo nella di rigore, segnando il rigore decisivo con il giocatore che società del Crystal Palace. Inizialmente, i nuovi più ha rappresentato la rinascita di questa gloriosa società, acquirenti saranno proprietari al 60% del Parma Alessandro Lucarelli. La finale contro l’Alessandria Calcio, per poi acquisire fino al 90% della società, ha visto un Parma che è stato capace di sfruttare le impostando quello che si può definire “modello occasioni quando gli si sono presentate di fronte: Atalanta”: una squadra che punta molto sui giovani, all’undicesimo un numero di Emanuele Calaiò ha affermandosi come realtà e ritornando a far valere il spalancato le porte della difesa per l’inserimento di proprio blasone all’interno del campionato Italiano. Scavone, che insacca di testa portando in vantaggio Nella nuova società a capitale cinese lo stesso Hernan la squadra gialloblù. Il raddoppio del Parma suona Crespo, visibilmente teso durante la finale di Playoff, un po’ come “gollonzo”, con un rimpallo fortunato ricoprirà la figura di consulente tecnico di Jiang Lizhang. dell’attaccante che spinge il pallone quanto basta La storia del nuovo Parma ha affascinato anche un suo dietro la linea di porta. A quel punto la festa può ex-giocatore, Antonio Cassano, che fu costretto ad cominciare: sugli spalti anche un’altra vecchia gloria abbandonare in seguito ad un braccio di ferro con l’ex- della squadra gialloblù, Hernan Crespo, top-scorer presidente Ghirardi, reo di non avergli pagato lo stipendio. assoluto del Parma in Serie A con 72 reti. “Fantantonio” però non ha mai dimenticato Parma: in un’intervista di Sky Sport ha dichiarato di amare la città La nuova società Parma e il sogno e l’ambiente attorno alla squadra e, sebbene Cassano della Serie A – parole sue – si senta di essere ancora il migliore in circolazione tra i tanti “sopravvalutati” in Serie A e voglia Neanche dopo una settimana dalla seconda promozione farsi ancora valere nella massima serie, per Parma e per consecutiva in due anni è arrivata la notizia di un possibile il Parma sarebbe disposto a fare una scelta di cuore ed ingresso in società di capitali stranieri, più precisamente eventualmente tornare a vestire la maglia gialloblù. dalla Cina. Il gruppo Desport, con a capo Jiang Lizhang, non è nuovo ad acquisti del genere: infatti la holding cinese ha rilevato il Granada dai Pozzo e 39