Roubaix E Classiche Le Perle Del «Ballero»
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PARLANDO «Franco e io eravamo amici: quando ho saputo della tragedia sono crollato». È addo- DI... 41 P lorato il commento di Marcello Lippi, ct della Nazionale di calcio, alla notizia della morte di Il dolore di Ballerini. «È una tragedia enorme - prosegue - ci eravamo sentiti la settimana scorsa per LUNEDÌ 8 FEBBRAIO mister Lippi un'iniziativa benefica, come tante altre volte. Era un gentiluomo, è una mazzata terribile». 2010 Precedenti La terza vittima dal 2008 nelle gare in Toscana È il terzo incidente mortale ne- gli ultimi anni in Toscana duran- te gare di rally.Nel 2008, in Garfagna- namorì una donna di 40 anni, investi- tadurante il rally del Ciocco. Nell'otto- bre 2009 un ex carabiniere di 46 anni morì alla guida di una Bmw M3, du- rante il rally Trofeo Maremma, a Mas- sa Marittima (Grosseto). Rally, la Formula 1 su fango Una scia di sangue dal 1985 Una lunga scia di lutti nei rally, a cominciare da Bettega nel 1985 e lo scandinavo Toivonen nel 1986. Morti entrambi al Tour de Cor- se, alla guida della Lancia di gruppo B. Li chiamavano «mostri», per la po- tenza da F1 da gestire su normali strade. Dalla Dakar (56 morti in 30 edizioni) ai rally minori. Nel 2001, al Rally della Lana, un’intera famiglia di 4 persone fu sterminata da una Ford Escort impazzita. Nel 2006 de- ceduti pilota e navigatore in un rally francese, stessa sorte a due tede- schi in Sassonia. Il 15 giugno 2008 muore Omar Pedrazzoli, rally delle Valli Ossolane. «Rispetto alla F1, nei rally nessuna curva è mai uguale al- l’altra, con le conseguenze che ne derivano» dice Kimi Raikkonen, che «Ballero» nel 2001 all’ultima Parigi-Roubaix: la località lo ha dichiarato cittadino onorario quando ha chiuso la carriera, a 37 anni correrà la stagione dei rally.❖ che, da corse di un giorno. Da tappe. dopo è già in ammiraglia con la Na- Una la vinse al Giro, nel ’91. Un capo- zionale. Da ct ottiene una valanga Roubaix e classiche lavoro di tenacia. La Torino-Morbe- di successi. A Lisbona 2001 l’argen- gno, 239 km. Pronti, via, parte la fu- to di Bettini. A Zolder 2002, la ma- ga e il Ballero c’è. Progressivamente glia iridata di Cipollini al termine Le perle del «Ballero» il numero dei fuggitivi, per consun- di una corsa capolavoro sul circuito zione, scema. Ballerini c’è ancora. Re- di Formula 1 della cittadina belga. Una carriera da mattatore tra il pavè e le prove da un giorno stano in quattro, fino alla linea. L’oro del Cipo sfata un tabu antico: due vittorie e 13 partecipazioni alla corsa più massacrante Strappo breve nel finale, Ballerini l’Italia non coglieva l’iride da Beni- lancia la volata, il francese Casado dorm ’92, l’ultimo squillo mondiale Quindici anni da pro e poi gli allori con la nazionale azzurra non risponde, Franco alza le braccia. di Gianni Bugno. Correva nella Del Tongo. Quel Giro lo vinse il suo compagno di squadra, Inizia prestissimo il legame di san- Franco Chioccioli, detto Coppino. gue con Paolo Bettini. Nel 2004 re in piedi. Uno spettacolo e un mira- l’oro del toscano ai Giochi di Atene colo. Professore di pavè per Tafi, Mu- Pro dal 1986 al 2001: tra i suoi suc- e un abbraccio meraviglioso col ct. Il ritratto seeuw, Bortolami, in una squadra cessi anche un «Piemonte», una Pari- Nel 2006 Bettini taglia per primo il COSIMO CITO che sulla Roubaix scommetteva le ri- gi-Bruxelles, una Tre Valli Varesine e traguardo mondiale di Salisburgo, sorse di un anno intero. una «Het Volk», la corsa di apertura l’anno dopo il bis a Stoccarda, il ge- ROMA [email protected] Un secondo posto beffardo, nel della stagione del Grande Nord. Uo- sto della fucilata e un nuovo stupen- ’93, dietro Gilbert Duclos-Lassalle, mo di grande classe, acutissimo in do abbraccio. Va male a Pechino, er alcuni è l’inferno, per in volata, battuto per centimetri, mil- corsa, grande conoscitore del cicli- l’argento di un soffio – poi revocato altri una corsa d’altri tem- limetri dopo una fuga lunga una gior- smo, lascia da signore a 37 anni chiu- – di Rebellin. Un mese dopo Ballan pi. Per Franco Ballerini la nata intera, sotto la pioggia, nel fan- dendo 32˚ la sua ultima Roubaix. riscatta quella sconfitta, andando- P Roubaix era casa sua. go. Un terzo, un quinto e un sesto, Mostra al pubblico del Velodromo sene da solo ai meno 3 del Mondia- Due vittorie in solitaria, poi. 13 volte a Compiégne, 13 a Rou- una scritta, «Merci Roubaix», e Rou- le di Varese. Cunego è secondo, nel ’95 e nel ’98, con la maglia della baix, fino in fondo sempre. La sua ul- baix ringrazierà lui, facendolo citta- trionfo totale. 4 ori, 2 argenti e un Mapei. Fantastico nel gestire il corpo tima vittoria da pro è la più bella, nel dino onorario. Ha il viso sporco di bronzo. Solo Alfredo Martini ha fat- sui terribili graniti, generoso nell’uni- Velodromo, nel 1998. fango. Non rimetterà mai più un nu- to di più. Il Maestro, che resterà pur- ca tattica possibile: dare tutto e resta- Uomo da pavè, uomo da classi- mero sulla schiena. Pochissimi mesi troppo insuperato. ❖.