Camera dei Deputati – 113 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

su un mercato merceologico di come la testata RAI più legata ai locale, pur producendo anche ru- per sé ampio, in cui è viva la do- territori. briche a diffusione e a vocazione manda di informazione, ma che La programmazione complessiva nazionale. Nel dettaglio, l’offerta al contempo attraversa un impo- di Rai3 risente dunque di un “de- informativa si articola in diverse verimento dal lato dell’offerta. centramento” e, coerentemente edizioni giornaliere di notiziari In Italia in particolare, Rai3 è con il dettato legislativo e con la regionali diffusi sia attraverso i tenuta a pianificare specifiche fi- missione di servizio pubblico in- telegiornali, sia attraverso i giornali nestre di programmazione destinate dividuata dal legislatore, offre an- radio e trasmessi all’interno di fi- alla trasmissione di informazioni che servizi per le minoranze cul- nestre regionali nella program- locali e alla programmazione degli turali e linguistiche. mazione dei canali nazionali Rai3 eventi di rilevanza territoriale. Que- Il TGR è una testata attualmente e Radio1. Inoltre, la testata pro- sto canale, nato il 15 dicembre costituita da 24 redazioni regio- duce alcuni programmi di infor- 1979 a seguito della riforma del nali di cui una bilingue (italo- mazione e intrattenimento a dif- 1975, ha sempre avuto una voca- francese, attiva in Valle d’Aosta) fusione nazionale e regionale. zione editoriale per l’informazione e 3 in lingua minoritaria (sloveno In totale, la testata TGR ha tra- e la cultura, affiancando a tale a Trieste, tedesco e ladino a Bol- smesso, nel 2015, oltre 14.000 connotazione anche una declina- zano), una redazione centrale e ore di contenuti informativi tv e zione locale. Tale connotazione è tre redazioni distaccate (Sassari, radio, parte dei quali dedicati ap- rinvenibile particolarmente nella Udine e Catania). Tutta l’offerta punto alle minoranze linguistiche, trasmissione del notiziario televisivo informativa della testata TGR è e distribuito circa 30.000 contri- locale (ora “TG Regione”/“TGR”), oggi prodotta dalla Direzione Co- buti verso le testate nazionali, dedicato espressamente all’infor- ordinamento Sedi Regionali ed oltre alle ore di programmazione mazione regionale, e nella parziale Estere, per il tramite degli Uffici dedicate alle minoranze. incorporazione, dalla nascita e centrali di Roma, delle Sedi Re- Le redazioni della testata TGR fino alla riforma del 1987, di tale gionali e provinciali e degli Uffici ospitavano, a dicembre 2015, 753 testata nello stesso “TG3”, noti- distaccati, oltre che dai Centri di giornalisti, distribuiti sul territorio ziario quotidiano del canale tele- produzione di Roma, Milano, nazionale secondo quanto ripor- visivo. È proprio la testata TGR Napoli e Torino. tato nella Figura 3.3.11. che, producendo e diffondendo L’offerta della testata, nello spe- Dall’analisi svolta dall’Autorità informazione nazionale e regionale cifico, si compone principalmente emerge con chiarezza come l’in- per la tv, la radio e il web dal di contenuti informativi e di ap- formazione locale di servizio pub- 1979, si caratterizza ancora oggi profondimento dedicati all’ambito blico, rappresentata dalla testata

Figura 3.3.11 ­ TGR: numero di giornalisti per redazione regionale (dicembre 2015, valori assoluti a sinistra e su 100.000 abitanti a destra) Fonte: AGCOM, “L’informazione locale in Italia: il ruolo del servizio pubblico”, 2017 Nota: per il Trentino­ sono stati considerati i giornalisti presenti nelle redazioni delle Provincie autonome di Bolzano e di Trento.

– 113 – Camera dei Deputati – 114 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

giornalistica regionale, abbia un zione fa sì che l’eterogeneità re- un’importanza cruciale per la va- ruolo di primaria importanza nei gionale sia spiegabile in parte an- lutazione dei prodotti informativi, sistemi informativi territoriali. Il che dalla presenza di economie nell’ambito dei quali l’informa- TGR è la prima fonte di informa- di scala. In pratica, come illustrato zione locale assume una rilevanza zione locale in quasi tutte (sedici in Figura 3.3.12, esiste una fron- centrale per la vita democratica su venti) le regioni italiane, rag- tiera di efficienza di questo indi- del nostro Paese. giungendo ovunque valori di catore (rappresentata dalla curva ascolto assai elevati, anche se in di inviluppo in figura) che, a causa La televisione strutturale declino. della presenza di economie di Al pari degli altri mezzi di comu- Proprio l’importanza, a livello in- scala, è necessariamente decre- nicazione, il settore televisivo è formativo, che ha assunto il ser- scente all’aumentare della popo- tuttora caratterizzato da profonde vizio pubblico radiotelevisivo lo- lazione di riferimento. Le redazioni trasformazioni tecnologiche e di cale presuppone forme di accoun- regionali che si situano al di sotto mercato, che hanno favorito l’af- tability dello stesso, che siano in di tale curva sostengono costi per fermazione di nuovi processi pro- grado di valutare efficienza ed ef- contatto più bassi rispetto alla duttivi, modelli di business e di ficacia della società incaricata di frontiera efficiente e presentano, consumo condizionando, pertanto, tale fondamentale servizio alle pertanto, dal punto di vista di le modalità, le caratteristiche comunità locali, oltre che la cor- questo indicatore, un maggiore (quantità e qualità) dei contenuti rettezza, l’indipendenza, l’impar- livello di efficienza. audiovisivi veicolati agli utenti fi- zialità e il pluralismo della propria Questo esercizio rappresenta una nali, influendo altresì sui processi offerta informativa. prima simulazione basata su dati competitivi. Dal lato dell’offerta, Un indicatore di efficienza può parziali e su una metodologia an- dapprima i processi di digitaliz- essere calcolato, per ogni reda- cora sperimentale. In tal senso, zazione delle piattaforme terrestri zione regionale, come il rapporto deve essere considerato soltanto e satellitari, e più recentemente tra il costo sostenuto per finanziare come un primo passo verso l’in- la diffusione delle reti a banda le attività redazionali e i contatti dividuazione di una strumenta- larga e ultra-larga sia fisse sia mo- medi raggiunti dal prodotto in- zione più oggettiva per l’accoun- bili, con il conseguente rafforza- formativo stesso (il TGR). Tuttavia, tability della funzione di servizio mento dei processi di convergenza l’esistenza di costi fissi di produ- pubblico che appare rivestire fra telecomunicazioni e servizi di

400

Molise 350

300

FRONTIERA DI EFFICIENZA 250

200

Valle d'Aosta 150

Costo per contao (valori in Euro) Basilicata Trenno-Alto Adige 100 Abruzzo Umbria Calabria Campania 50 Friuli-Venezia Giulia Puglia Sicilia Sardegna Marche Lazio Toscana Piemonte Liguria Veneto Lombardia Emilia-Romagna 0 0 2.000.000 4.000.000 6.000.000 8.000.000 10.000.000 12.000.000

Popolazione

Figura 3.3.12 ­ Un’analisi esplorativa sull’efficienza delle redazioni regionali Fonte: AGCOM, “L’informazione locale in Italia: il ruolo del servizio pubblico”, 2017

– 114 – Camera dei Deputati – 115 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

diffusione di contenuti audiovisivi, di informarsi quotidianamente at- mediante le pagine e gli account hanno favorito l’entrata di nuovi traverso la stessa, la televisione delle diverse piattaforme online importanti competitori nazionali rappresenta la porta privilegiata (fra cui, social network, portali de- e internazionali nell’offerta di ser- di accesso all’informazione. La dicati alla fruizione dei video, vizi televisivi, sia gratuiti sia a frequenza di accesso al mezzo ecc.). Fenomeno più recente è rap- pagamento. Dal lato della do- per finalità informative supera il presentato dalla crescita del nu- manda, si è assistito a un’evolu- 90% se si considera una cadenza mero di operatori che offrono ser- zione dei modelli di consumo dei che tiene conto di un arco tem- vizi e contenuti audiovisivi a pa- contenuti audiovisivi sempre meno porale più ampio (da “meno di gamento di un certo pregio (film, vincolati al palinsesto e caratte- una volta al mese” a “tutti i giorni”, serie tv, eventi sportivi) esclusiva- rizzati da un maggior grado di cfr. Figura 3.3.4). Infine, i dati sul mente su Internet, fruibili in strea- personalizzazione, nonché un’ac- consumo di informazione mostra- ming o in download. Fra questi, si cresciuta disponibilità a pagare a no come quasi la metà della po- ricorda , con 125 milioni fronte del progressivo ampliamen- polazione italiana (48,2%) ritenga di sottoscrittori a livello mondiale, to dell’offerta dei canali nel tempo i canali televisivi la fonte più ri- di cui diverse migliaia in Italia fruibili, soprattutto a livello di sin- levante da cui reperire notizie, dove è presente fin dall’ottobre golo contenuto, a condizioni eco- collocandoli al primo posto fra i 2015, e Amazon che nei primi nomiche sempre più accessibili. media in termini di importanza a mesi del 2017 ha fatto il proprio Tali evoluzioni non hanno tuttavia scopo informativo102. ingresso nell’offerta di contenuti alterato la rilevanza del mezzo Passando all’analisi dell’offerta, audiovisivi a pagamento con il all’interno del sistema dell’infor- si conferma il rilievo della televi- servizio . mazione, che mantiene il proprio sione in termini di ricavi com- Analizzando le dinamiche e gli primato, sia in termini di nume- plessivi, che rappresentano oltre assetti di mercato, nelle stime del rosità di telespettatori che vi ac- il 47% del valore economico del 2017 si riscontra (Figura 3.3.13) cedono in generale e per finalità SIC (cfr. delibera n. 505/17/CONS; una contrazione dei ricavi com- informative, sia sotto il profilo v. paragrafo 2.2). Anche analiz- plessivi del settore televisivo ri- delle risorse economiche. zando le fonti di finanziamento spetto all’anno precedente (-2%). Più nel dettaglio, sotto il profilo del sistema dell’informazione si La principale fonte di finanzia- della domanda, la televisione con- riscontra la capacità della televi- mento è rappresentata dai proventi ferma la propria valenza comu- sione di attrarre le quote più alte derivanti dalla vendita di inserzioni nicativa, collocandosi al primo con riferimento alle diverse cate- pubblicitarie, il cui peso sul totale posto in termini di accesso (con gorie di risorse economiche (pub- delle risorse televisive è in lieve una reach superiore a quella ot- blicità, fondi pubblici, vendita di crescita e pari al 41%, senza, tut- tenuta da Internet e dai quotidiani) prodotti e servizi). tavia, aver recuperato i livelli (as- (Figura 3.3.3). Inoltre, essa rap- Con oltre 500 soggetti esercenti la soluti e relativi) del 2012. Le ri- presenta il mezzo al quale gli ita- diffusione dei contenuti audiovisivi sorse economiche riconducibili liani sono esposti per un tempo presso il pubblico in ambito na- alla vendita di offerte televisive a maggiore (registrando un consumo zionale e locale (numero ampio pagamento – considerando sia medio giornaliero di 245 minuti) anche se inferiore a coloro che quelle fruibili su rete digitale ter- e in modo regolare durante l’arco sono presenti negli altri mezzi di restre e satellitare (pay tv, pay della giornata, con la presenza di comunicazione), il comparto è ca- per view, (VoD), picchi in corrispondenza di alcune ratterizzato dalla presenza di pochi near video on demand (nVoD)), fasce orarie, presentando, altresì, grandi operatori in termini occu- sia quelle disponibili attraverso una curva di esposizione al mezzo pazionali, di fatturato e di investi- Internet, cioè abbonamento (sub- superiore a quelle di Internet e menti che propongono in preva- scription video on demand-SVoD), della radio durante quasi tutte le lenza un’offerta classica affiancata vendita (Electronic-Sell Through o fasce orarie del giorno medio (cfr. da contenuti veicolati online diffusi EST), noleggio (Transactional Video Figura 3.3.24). Oltre a essere il attraverso siti web e applicazioni on demand o TVoD) – mantengo- mezzo più diffuso in Italia, con il riconducibili ai canali e programmi no anche per il 2017 il trend po- 68,8% di soggetti che dichiarano presenti nelle altre reti, ovvero sitivo registrato a partire dal 2012,

––––––––– 102 AGCOM, “Rapporto sul consumo di informazione”, 2018, p. 22.

– 115 – Camera dei Deputati – 116 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

tore televisivo a livello nazionale con i primi tre operatori che de- 8.388 8.321 tengono circa il 90% delle risorse 8.024 8.144 MLN € 7.844 7.830 complessive e quote non dissimili % % % % % % fra di loro ma particolarmente di- stanti dai restanti soggetti (Figura 21,2 22,1 20,4 20,8 22,6 21,6 3.3.14). Più specificatamente, al primo posto si colloca 21st Cen- 35,6 37,2 38,5 37,7 36,6 37,5 tury Fox/, gruppo attivo nella televisione a pagamento e in quella gratuita con una quota 43,2 40,7 41,1 41,5 40,7 40,9 del 33% (in crescita di 1 p.p. ri- spetto al periodo precedente). Se- 2012 2013 2014 2015 2016 2017 gue il gruppo RAI, concessionaria Pubblicità Offerte a pagamento Fondi pubblici del servizio pubblico televisivo, Figura 3.3.13 ­ Ripartizione dei ricavi complessivi della televisione per tipologia che opera esclusivamente nella tv in chiaro e mantiene il secondo posto rappresentando oltre il 28% delle risorse complessive, nono- sia in valore assoluto, sia sul totale rappresentare una rilevante fonte stante la contrazione dei valori delle risorse (37,5% nel 2017). di introiti del settore (oltre il 21,6% assoluti che si riflette anche sulla Infine, per i fondi pubblici (com- dei ricavi complessivi), si riscontra relativa quota (-1,5 p.p. rispetto prensivi del canone per il servizio una riduzione di 1 p.p. della re- al 2016). Al terzo posto, con un pubblico televisivo, delle conven- lativa quota. peso pari al 28% (sostanzialmente zioni con soggetti pubblici e delle Le stime per il 2017 confermano, invariato rispetto all’anno prece- provvidenze pubbliche erogate inoltre, gli assetti che tradizional- dente), si colloca il gruppo Finin- alle emittenti), che continuano a mente hanno caratterizzato il set- vest/ attivo attraverso l’of-

TELEVISIONE

33,0

28,3 28,1

6,5

2,7 1,5

21st Century Fox/ Rai Fininvest/Mediaset Discovery Cairo Communicaon Altri Sky Italia

1,0 0,3 0,1 0,1 Differenza vs. 2016 (pun percentuali)

-1,5

Figura 3.3.14 ­ Incidenza dei ricavi per operatore (2017, %)

– 116 – Camera dei Deputati – 117 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

ferta di canali televisivi, sia in piuttosto costante nel periodo os- rappresentata dalla sottoscrizione chiaro, sia a pagamento. servato, attestandosi nel 2017 sui di abbonamenti, nonché dall’ac- Analizzando separatamente il mer- 3,4 miliardi di euro, pari al 42% quisto e/o noleggio di contenuti cato dei servizi audiovisivi in chia- dei ricavi totali a fronte, tuttavia, audiovisivi su richiesta dell’utente ro da quello dei servizi audiovisivi di una dinamica in crescita del (90% delle risorse del mercato) a pagamento, la cui distinzione corrispondente indice dei prezzi (Figura 3.3.19). sotto il profilo merceologico, an- (Figure 3.3.15 e 3.3.16). Nell’ambito della tv in chiaro (Fi- che tenuto conto dei mutamenti L’esame della composizione delle gura 3.3.17), si opera una distin- e delle innovazioni tecnologiche fonti di finanziamento a sostegno zione tra l’attività televisiva di ca- e di mercato intervenute, risulta delle due tipologie di attività te- rattere commerciale, che gli ope- essere stata recentemente confer- levisive permette di apprezzare ratori finanziano attraverso i ricavi mata dall’Autorità103, si osserva le differenze che caratterizzano i della raccolta pubblicitaria, e l’at- come il primo ambito rappresenti, rispettivi modelli di business. Se tività televisiva finanziata da fondi in modo costante nel periodo os- per la tv in chiaro la risorsa eco- pubblici, ossia mediante risorse servato, la quota più ampia delle nomica principale è rappresentata economiche non contendibili. risorse economiche complessive dalla vendita di inserzioni pub- RAI, concessionaria del servizio (circa il 58%) raggiungendo circa blicitarie (63%) e, in seconda bat- pubblico, oltre a fornire ai cittadini 4,8 miliardi di euro, in diminu- tuta (37%), dalla riscossione di il servizio pubblico televisivo fi- zione rispetto al 2016 (-3,5%). In fondi pubblici (Figura 3.3.17), per nanziato attraverso il canone dal lieve contrazione anche la pay tv la tv a pagamento la componente quale deriva oltre il 70% dei (-0,2%) che presenta un trend di ricavo largamente prevalente è propri ricavi, svolge anche attività

Tv in chiaro 59,5 % 40,5 Tv a pagamento

Tv in chiaro % 58,5 41,5 Tv a pagamento 5.619 TV IN 5.513 CHIARO

4.993 4.933 4.700 4.762 4.536 4.468

TV A PAGAMENTO 3.491 3.406 3.395 3.375 3.387 3.382 3.324 3.294

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Figura 3.3.15 ­ Ripartizione dei ricavi complessivi fra televisione in chiaro e televisione a pagamento (milioni di €)

––––––––– 103 Cfr. delibera n. 41/17/CONS recante “Individuazione dei mercati rilevanti nel settore dei servizi di media audiovisivi, ai sensi dell’articolo 43, comma 2, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. (Fase 1)”.

– 117 – Camera dei Deputati – 118 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

televisiva di natura commerciale Passando all’analisi degli assetti chiaro per il 2017, corrispondente e rappresenta, in questo senso, del settore, sia per la tv in chiaro a 3.530, pur risultando in dimi- un caso peculiare. sia per quella a pagamento si evi- nuzione rimane superiore alla so- Nel 2017 si osserva una contra- denziano degli equilibri piuttosto glia critica dei 2.500 punti (Figura zione del valore di quanto corri- concentrati. In particolare, i primi 3.3.18). sposto dai cittadini per la deten- due operatori della tv in chiaro, Dall’analisi delle quote di ricavi zione degli apparecchi televisivi RAI e Fininvest/Mediaset, deten- della tv a pagamento riportate (1,6 miliardi di euro, -6,8% sul gono congiuntamente l’82% dei nella Figura 3.3.20 emerge la ri- 2016). L’evoluzione di tale posta ricavi complessivi, con quote ri- levanza dei primi due operatori di ricavo di RAI risulta in linea spettivamente pari al 48% (in con- con quote particolarmente elevate, con le recenti modifiche interve- trazione) e 34% (in aumento). seguiti da altri soggetti con posi- nute sia nelle modalità di riscos- Con un distacco ancora di rilievo zioni decisamente meno rilevanti. sione del canone, sia nell’importo rispetto ai primi due, seguono Di- Nel dettaglio, il gruppo 21st Cen- unitario che è stato oggetto di una scovery (che offre gratuitamente i tury Fox/Sky Italia, attivo sulla revisione al ribasso anche nel canali Real Time, Dmax, Focus, piattaforma satellitare e online, 2017 (pari al -10%, Figura 3.3.16). Giallo, Deejay Tv - Nove) con mantiene stabilmente la leadership, Già a partire dal 2016 è stato pre- una quota del 4,4%, Cairo Com- con una quota pari nel 2017 al visto l’inserimento dell’importo munication (editore di e La7d), 77%. Segue il gruppo Fininvest/Me- del canone all’interno della bolletta il cui peso sui ricavi totali è pari diaset, presente nel comparto della elettrica; ciò ha favorito la ridu- al 2,4%, e, infine, 21st Century tv a pagamento con la società zione del fenomeno dell’evasione Fox/Sky Italia (che diffonde sul Mediaset Premium S.p.A. (che contributiva. Il recupero di con- digitale terrestre Cielo, Sky Tg24 offre servizi di pay tv sul digitale tributi da canone altrimenti non e TV8) con l’1,7%. Il restante terrestre e sul web) e attraverso riscossi derivanti dal nuovo sistema 9,1% delle risorse economiche è R.T.I. S.r.l. (presente nell’offerta di ha evidentemente solo in parte distribuito tra un numero elevato servizi di SVoD sul web) diffon- compensato i minori introiti deri- di piccoli operatori che diffondono dendo i propri contenuti pay su vanti dalla riduzione del valore i propri canali in chiaro in ambito piattaforma digitale terrestre e IP, unitario del canone che è stato nazionale e locale. Il valore sti- che detiene una quota di mercato fissato a 90 euro annui. mato dell’indice HHI della tv in molto inferiore rispetto a quella

Pay Tv

121

109 Indice generale

Canone

83

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Figura 3.3.16 ­ Indice dei prezzi del settore televisivo Fonte: Istat

– 118 – Camera dei Deputati – 119 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

TOTALE

TV IN 4.993 4.933 CHIARO 4.700 4.762 % 4.468 4.536 36,9

63,1

3.227 3.053 3.003 2.926 2.868 2.906 Pubblicità Fondi pubblici

26,1 1.797 1.647 1.643 1.675 1.495 1.541

97,7

73,9

119 131 105 89 83 83 2,3 2012 2013 2014 2015 2016 2017 CONCESSIONARIA ALTRE EMITTENTI SERVIZIO PUBBLICO Totale Pubblicità Canone Convenzioni e provvidenze

Figura 3.3.17 ­ Ricavi della tv in chiaro (milioni di €)

Nota: la quota parte di canone imputabile all’attività televisiva è stata calcolata applicando al valore totale del canone radiotelevisivo una percentuale pari alla quota di costi diretti attribuiti a tale attività sul totale dei costi diretti del servizio pubblico (c.d. aggregato A della contabilità separata di RAI).

del primo operatore e pari a circa mentre l’accordo con Netflix ri- entrambi gli ambiti della tv in il 20% (in contrazione di 0,8 punti guarda la creazione di un pac- chiaro e della tv a pagamento, ap- percentuali nel 2017). La restante chetto di intrattenimento specifico pare evidente come la contrazione parte del settore è rappresentata che raggrupperà le offerte di en- delle audience registrate dai primi da operatori attivi nella diffusione trambi gli operatori diffuse attra- due operatori che propongono di contenuti audiovisivi veicolati verso il web104, la partnership con un’offerta tipicamente generalista soltanto online, fra cui si annovera Mediaset è volta ad accrescere la sia stata assorbita dagli altri soggetti Chili, Netflix e Amazon (che ha copertura multipiattaforma di en- la cui proposta editoriale risulta fatto il suo ingresso nel contesto trambi gli operatori105. Appare per- essere principalmente tematica o nazionale già a partire dai primi tanto chiaro che, in un contesto semi-generalista. In ogni caso la mesi del 2017). Nel corso dei nazionale contraddistinto da elevati RAI, con oltre 4 milioni di tele- primi mesi del 2018 sono state livelli di concentrazione industria- spettatori, rappresenta il primo ope- annunciate da parte di Sky – primo le, come segnalato dalla stima ratore, mentre Mediaset (i cui canali operatore in termini di ricavi nel dell’indice HHI per il 2017 che sono seguiti nel giorno medio da comparto della tv a pagamento – supera i 6.300 punti, la presenza 3,3 milioni di italiani) si colloca in delle partnership commerciali con di intese fra il leader di mercato e seconda posizione, raggiungendo Netflix, avente portata internazio- i suoi principali competitori ne- quote ampiamente superiori a qual- nale, e Mediaset, limitata, invece, cessita di attento monitoraggio. siasi altro operatore del settore al territorio nazionale. Entrambi Passando all’esame dell’evoluzione (congiuntamente la quota degli gli accordi sono finalizzati ad ac- degli ascolti complessivi del settore ascolti complessivi dei due gruppi crescere l’offerta di Sky; tuttavia, televisivo, considerando pertanto è ancora superiore ai due terzi).

––––––––– 104 L’accordo prevede l’accesso diretto a una app di Netflix integrata in Sky Q, nonché la possibilità per i clienti di Netflix di migrare il proprio account nel nuovo pacchetto di Sky TV. 105 Nel dettaglio, alcuni canali di Mediaset Premium saranno disponibili attraverso l’offerta a pagamento di Sky diffusa sulla piattaforma satellitare, mentre Sky, utilizzando i servizi tecnici e commerciali di Premium, potrà esercitare una propria offerta a pagamento sul digitale terrestre. L’accordo prevede, inoltre, la possibilità per Mediaset di esercitare un’opzione consistente nella cessione all’operatore satellitare dell’intera partecipazione in una Newco nella quale sarà previamente conferito da Premium il ramo d’azienda costituito dalla piattaforma tecnologica di Premium (area “Operation pay”).

– 119 – Camera dei Deputati – 120 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

TV IN HHI: 3.530 CHIARO 48,4

34,0

9,1

4,4 2,4 1,7

Rai Fininvest/Mediaset Discovery Cairo Communicaon 21st Century Fox/ Altri Sky Italia

0,9 0,5 0,3 0,2 Differenza vs. 2016 (pun percentuali)

-1,9

HHI=Indice di concentrazione di Herfindahl-Hirschman Figura 3.3.18 ­ Quote di mercato dei principali operatori della tv in chiaro (2017, %)

TV A 3.395 3.375 3.387 3.382 3.324 3.294 PAGAMENTO % 9,7 Pubblicità

3.023 3.048 3.051 2.990 2.984 2.951 90,2 Offerte a pagamento

394 340 352 342 337 329

2012 2013 2014 2015 2016 2017

Totale Offerte a pagamento Pubblicità

Figura 3.3.19 ­ Ricavi della tv a pagamento (milioni di €)

Per tutti gli altri operatori si regi- trazione rispetto al 2012. Nel det- nel 2017 raggiunge un peso in strano delle performance positive taglio, al terzo posto si colloca il termini di ascolti del 6,7% e una in termini di ascolti nel giorno gruppo 21st Century Fox7/Sky Ita- variazione positiva di quasi 4 p.p. medio, con la sola eccezione di lia (con una quota dell’8,5%, in rispetto al 2012 (Figura 3.3.21). che realizza crescita di oltre 2 p.p. rispetto al Circoscrivendo l’analisi ai conte- una quota del 3,5% in lieve con- 2012), seguito da Discovery che nuti televisivi a carattere informa-

– 120 – Camera dei Deputati – 121 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

ticolare, il primato del Tg1, che TV A PAGAMENTO HHI: 6.326 raggiunge quote di audience più 77,0 alte degli altri telegiornali e oscilla tra il 22% (nella fascia del giorno) e il 24% (nella fascia serale) regi- strando lievi variazioni rispetto al 2016. Al secondo posto, con una share invariata rispetto al 2016, 19,8 sia con riferimento all’edizione della sera, sia con riguardo al- 3,2 l’edizione del giorno, si colloca Tg5 seguito, nel 2017, da oltre 21st Century Fox/Sky Italia Fininvest/Mediaset Altri 3,8 milioni di ascoltatori. La Tabella 3.3.1 evidenzia, altresì, il ruolo 0,5 0,2 significativo quale fonte di infor- Differenza vs. 2016 (pun percentuali) mazione (locale) svolto dal TGR, che rappresenta l’edizione regio- -0,8 nale del telegiornale diffuso dal HHI=Indice di concentrazione di Herfindahl-Hirschman canale nazionale Rai3, nel 2017 Figura 3.3.20 ­ Quote di mercato dei principali operatori seguito da 2,4 milioni di spettatori della tv a pagamento (2017, %) nell’edizione del giorno (15,3% di share) e da oltre 2 milioni di tivo, e in particolare, all’ascolto di RAI e Mediaset, seguiti dalle telespettatori nella fascia serale televisivo dei principali telegiornali porzioni più ampie di telespettatori (ottenendo una quota di ascolti trasmessi, si conferma la leadership (Tabella 3.3.1). Si riscontra, in par- medi del 12%). Il TG La7 ottiene

Figura 3.3.21 ­ Quote di ascolto annuale nel giorno medio (%) Nota: per l’anno 2017 sono riportati i dati nel giorno medio dell’ultimo mese disponibile (dicembre 2017). Fonte: Auditel

– 121 – Camera dei Deputati – 122 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

Tabella 3.3.1 e­ Audienc dei principali Tg

2014 2015 2016 2017

Canale Testata Edizione Ascolto Ascolto Ascolto Ascolto Share (%) medio Share (%) medio Share (%) medio Share (%) medio (.000) (.000) (.000) (.000) RAIUNO TG1 Giorno 23,0 3.972 22,8 3.847 22,2 3.570 22,1 3.471

RAIDUE TG2 Giorno 16,6 2.641 16,7 2.619 16,0 2.360 14,9 2.162

RAITRE TG3 Giorno 10,1 988 10,0 997 9,7 887 9,2 836

RAITRE TGR Giorno 16,8 2.857 15,8 2.620 14,7 2.373 15,3 2.396

RETE 4 TG4 Giorno 6,9 494 6,4 471 5,4 369 5,0 342

CANALE 5 TG5 Giorno 19,2 3.098 19,0 3.018 19,4 2.892 19,4 2.848

ITALIA 1 STUDIO APERTO Giorno 16,0 2.061 14,5 1.841 13,3 1.557 12,6 1.461

LA7 TG LA7 Giorno 3,8 655 3,3 556 3,3 532 3,5 555

RAIUNO TG1 Sera 23,8 5.302 24,7 5.424 24,0 5.061 24,3 5.030

RAIDUE TG2 Sera 8,5 2.025 8,4 1.959 8,1 1.851 7,8 1.773

RAITRE TG3 Sera 10,6 1.781 10,4 1.741 10,1 1.608 10,3 1.624

RAITRE TGR Sera 12,5 2.487 12,3 2.414 11,4 2.135 11,7 2.153

RETE 4 TG4 Sera 4,5 762 4,4 726 3,6 556 3,9 619

CANALE 5 TG5 Sera 19,4 4.351 18,2 4.054 18,5 3.953 18,5 3.871

ITALIA 1 STUDIO APERTO Sera 7,0 962 6,0 843 5,0 692 5,3 710

LA7 TG LA7 Sera 5,7 1.291 5,1 1.119 5,4 1.150 5,1 1.056

Fonte: Auditel ­ Nielsen

una share del 3,5% nella fascia Passando all’analisi dei canali in- Italia) che oltre a ottenere il mag- meridiana e del 5,1% nella fascia teramente dedicati all’informazio- gior numero di telespettatori nel serale, esibendo, rispetto al 2016, ne, c.d. all news, la Tabella 3.3.2 giorno medio del mese di dicem- un andamento negativo nella se- evidenzia il primato di Sky TG24 bre 2017 – passati da 36 migliaia conda, positivo nella prima. (trasmesso da 21st Century Fox/Sky nel 2014 a circa 65 migliaia –

Tabella 3.3.2 e­ Audienc dei canali all news

2014 2015 2016 2017

Canale Editore Ascolto Ascolto Ascolto Ascolto Share (%) medio Share (%) medio Share (%) medio Share (%) medio (.000) (.000) (.000) (.000) SKY Gruppo Sky 0,34 35,66 0,40 40,98 0,56 55,86 0,59 64,97 TG24 (Sky Italia) RAI RAI 0,57 58,99 0,52 53,87 0,51 51,22 0,53 57,52 NEW 24 Fininvest / TGCOM 24 0,27 28,42 0,31 32,40 0,28 28,40 0,30 32,66 Mediaset (R.T.I.)

Nota: i dati relativi a Sky TG24 per il 2014 e il 2015 si riferiscono alla sola piattaforma satellitare, in quanto gli ascolti del canale, trasmesso anche sulla piattaforma digitale terrestre a partire dal 2015, sono rilevati per entrambe le piattaforme soltanto nel 2016, mentre per l’anno 2017 sono riportati i dati nel giorno medio dell’ultimo mese disponibile (dicembre 2017). Fonte: Auditel

– 122 – Camera dei Deputati – 123 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

vede crescere in maniera costante mobili e su prodotti di nicchia o radiofonico alcuni soggetti indi- nel periodo osservato anche la confezionati per specifiche esi- pendenti, tra cui emergono cer- propria share (0,59% nel 2017). genze individuali. tamente RTL 102,500 e Radio Di- Al secondo posto si colloca RAI Ai nuovi elementi di innovazione mensione Suono, anch’essi pro- News 24 della RAI con una share tecnologico-produttiva si associa- tagonisti nell’ultimo anno di pro- pari a 0,53% e 57 migliaia di te- no, in linea con le tendenze in- cessi di consolidamento. In parti- lespettatori, seguita da TGCOM ternazionali del mercato dei me- colare, il primo ha rafforzato la 24 (edito dal gruppo Fininvest/Me- dia, nuovi processi di consolida- propria posizione con le emittenti diaset, per mezzo di R.T.I.), con mento e diversificazione indu- Radiofreccia e Radio Zeta, mentre una quota di audience di 0,30% striale realizzati tramite operazioni il secondo sta potenziando la pro- (in crescita rispetto al 2016). di partnership e di concentrazione pria presenza nel settore con ac- sia inter-media sia intra-media. quisizioni di frequenze e parteci- La radio Anche se il mercato radiofonico pazioni, nonché sinergie editoriali Nel corso dell’ultimo anno anche italiano rimane tuttora caratteriz- (come quella con il Gruppo 24 nel settore radiofonico si sono zato da un’elevata frammentazio- ORE, proprietario di Radio24). manifestati con evidenza elementi ne, soprattutto negli ambiti locali Sotto il profilo degli assetti con- di innovazione tecnologica, che e interregionali, con una moltitu- correnziali, il settore radiofonico da un lato hanno consentito mo- dine di emittenti che solo in alcuni si conferma in ogni caso un settore difiche ai processi produttivi e casi riescono a raggiungere quote poco concentrato, come dimostra dall’altro hanno impattato sul- di ascolto significative, l’articola- il valore assoluto dell’indice HHI, l’esperienza del consumatore. Lo zione dell’offerta radiofonica na- che dopo aver superato la quota sviluppo della radiofonia digitale zionale vede affermarsi con sem- di 1.000 punti nel 2016, è sceso in tecnologia DAB+, ancora in iti- pre maggiore forza gruppi edito- a 992 nel 2017, assestandosi sugli nere, si è accompagnato a una riali multimediali di notevoli di- stessi livelli del 2015. diffusione dell’offerta dei principali mensioni, attivi su più mezzi di Anche sotto il profilo economico, operatori radiofonici nazionali e comunicazione, e verticalmente nel 2017, le fonti di finanziamento locali sul web e alla nascita di integrati anche nel versante della della radio mostrano un generale app, grazie alle quali è possibile raccolta pubblicitaria (RAI, Finin- assestamento. Nello specifico, le diversificare e ampliare l’offerta vest/Mediaset e GEDI). In parti- risorse pubblicitarie afferenti al di contenuti musicali e di intrat- colare, Fininvest/Mediaset (a cui settore radiofonico sono lieve- tenimento, seguendo la strada del- fanno riferimento brand come mente aumentate, portando il va- la personalizzazione imposta dai R101, Radio 105, Virgin Radio) lore complessivo dei ricavi pub- nuovi servizi di streaming musicale ha acquisito nell’agosto 2017 la blicitari a 487 milioni di euro, (Spotify, Deezer, Tidal, ecc.). storica emittente pluriregionale mentre le risorse derivanti dal ca- Se inizialmente la distribuzione Radio Subasio e Radio Aut, mentre none mostrano un decremento su nuove piattaforme (compresa la concessionaria pubblicitaria pari al 10% (Figura 3.3.22). la tv digitale terrestre) ha consen- del gruppo (Mediamond) ha do- RAI, concessionaria del servizio tito una più ampia articolazione vuto cedere, dal primo gennaio pubblico radiofonico, conferma dell’offerta (contenuti video as- 2018, la raccolta pubblicitaria di la propria posizione di operatore sociati alle trasmissioni radiofo- Radio Kiss Kiss, dopo aver già principale anche nel 2017, con niche), nell’ultimo anno l’amplia- dovuto rinunciare a quella di Ra- una quota di poco inferiore a un mento delle offerte radiofoniche dio Italia106. Anche il gruppo GEDI quarto del settore, in leggero calo sul web (oramai non più limitate (a cui fanno capo Radio Deejay, rispetto all’anno precedente (Figura alla sola ritrasmissione dei palin- M20 e ) ha avviato 3.3.23). Seguono, entrambi con sesti trasmessi sull’etere) ha com- nuove acquisizioni proprietarie una quota di mercato di circa portato ulteriori mutamenti, asse- nel settore, a partire da una quota l’11%, il gruppo Fininvest/Media- condando le nuove modalità di pari al 10% di Radio Italia. set, in aumento rispetto allo scorso fruizione del pubblico, basate Accanto ai grandi gruppi multi- anno, e GEDI, che si conferma sempre più sull’uso di dispositivi mediali, sono presenti nel settore alla terza posizione. RTL 102,500

––––––––– 106 La cessione delle attività di concessionaria pubblicitaria per Radio Italia e Radio Kiss Kiss alla scadenza dei relativi contratti da parte di Mediamond è stata imposta dall’AGCM contestualmente all’approvazione dell’operazione di concentrazione Radio R.T.I./Finelco, che ha dato vita a Radio Mediaset (cfr. AGCM, C12017 – Reti Televisive Italiane/Gruppo Finelco).

– 123 – Camera dei Deputati – 124 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

operatori nazionali (in particolare il Gruppo 24 ORE) e da una mol- teplicità di emittenti locali attive 634 628 619 630 626 591 lungo tutta la penisola che rac- colgono, nel complesso, circa un terzo delle risorse (in ogni caso la quota degli altri operatori è in 493 460 480 451 482 487 lieve calo rispetto allo scorso anno). Per quanto riguarda l’accesso al mezzo, la radio si conferma il se- 113 condo mezzo più usato dagli ita- 100 96 97 113 101 liani nel giorno medio, ma viene 40 55 45 40 38 38 sempre più avvicinato da Internet, 2012 2013 2014 2015 2016 2017 di cui subisce la spinta innovativa. Convenzioni e provvidenze Canone Pubblicità Totale In particolare, l’esposizione al Figura 3.3.22 ­ Ricavi complessivi della radio per tipologia (milioni di €) mezzo radiofonico durante l’intero Nota: la quota parte di canone imputabile all’attività radiofonica è stata calcolata applicando al valore totale arco della giornata mostra una del canone radiotelevisivo una percentuale pari alla quota di costi diretti attribuiti a tale attività sul totale dei tendenza piuttosto simile a quella costi diretti del servizio pubblico (c.d. aggregato A della contabilità separata di RAI). di Internet (con un leggero de- cremento della radio tra fine mat- e Radio Dimensione Suono, le o meno stabile, presentando quote tinata e inizio pomeriggio), diffe- prime radio nazionali non appar- pari rispettivamente a circa il 9% renziandosi invece dal mezzo te- tenenti a conglomerati multime- e l’8%. La restante parte del mer- levisivo, che raggiunge i suoi pic- diali, mostrano un andamento più cato è rappresentata da alcuni chi intorno agli orari di pranzo e

HHI: 992

34,5

23,6

11,1 10,9 8,9 7,7

3,2

Rai Fininvest/Mediaset GEDI RTL 102,500 RDS Gruppo 24 ORE Altri Hit Radio

2,3

0,9 0,8 0,1 Differenza vs. 2016 (pun percentuali) -0,4 -1,4 -2,3

HHI=Indice di concentrazione di Herfindahl-Hirschman Figura 3.3.23 ­ Quote di mercato dei principali operatori della radio (2017, %) Nota: la quota di Fininvest/Mediaset comprende i ricavi di Radio Subasio e Radio Aut a partire dal 1° agosto 2017. Per il 2016, la quota del gruppo comprendeva i ricavi delle società acquisite a seguito della concentrazione con il Gruppo Finelco a partire dal 1° luglio 2016.

– 124 – Camera dei Deputati – 125 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

Televisione Radio Internet

Figura 3.3.24 ­ Esposizione a tv, radio e Internet nelle fasce orarie del giorno medio (2017) Fonte: AGCOM, “Rapporto sul consumo di informazione”, 2018

cena, quando la radio, che invece zione, ecc.) anche il consumo piattaforme di audio e video strea- presenta le maggiori percentuali musicale, che tra gli under 35 ming, pay o gratuite (compreso di ascolto nelle fasce orarie di passa sempre più attraverso le YouTube)107. c.d. drive time, sconta un calo della fruizione (Figura 3.3.24). In tal senso, le peculiarità del consumo dei mezzi di comuni- cazione confermano, da un lato, la relazione di complementarità tra radio e televisione, dall’altro, la tendenza alla fruizione con- giunta di più mezzi (cross-media- lità), come nel caso dell’accesso a radio e Internet, che può avve- nire anche mediante lo stesso di- spositivo. Come evidenziato dalla Figura 3.3.25, già attualmente l’accesso a Internet supera quello della radio tra i Millennials e la Gene- ration X, che uniscono al consumo dei numerosi servizi e applicazioni offerte dal web (intrattenimento, Figura 3.3.25 ­ Accesso ai mezzi di comunicazione condivisione e scambio di infor- nel giorno medio per fasce di età (2017, %) mazioni con altri utenti, informa- Fonte: GfK Italia

––––––––– 107 IFPI, “Connecting with Music. Music Consumer Insight Report”, settembre 2017.

– 125 – Camera dei Deputati – 126 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

Le tendenze attuali del settore dei media e le nuove forme di con- sumo attraverso le piattaforme on- 55% line impongono agli operatori ra- 1.875 diofonici nazionali e locali di in- 43% 1.708 novare la propria offerta, inve- -9% stendo su prodotti di intratteni- mento anche non musicale (ad

esempio, di informazione) e su 1.060 943 iniziative speciali ed eventi mu- -11% 776 sicali, che permettano loro di di- 726 -6% 2% stinguersi rispetto all’offerta iper- personalizzata delle piattaforme web. Attraverso la sinergia fra competenze derivanti dai media 39 39 tradizionali e innovativi, la radio Ricavi dall'utente Pubblicità Altri ricavi TOTALE potrà così mantenere il proprio posizionamento nei confronti di 2016 2017 inserzionisti, ascoltatori e altri sta- 108 keholder . Figura 3.3.26 ­ Ricavi: valore, incidenza e variazioni 2017 rispetto al 2016

Quotidiani quotidiana è il settore COPIE CARTACEE dei media che evidenzia oramai un declino strutturale, destinato VENDUTE probabilmente ad acuirsi ulterior- mente nei prossimi anni. -42% Sotto il profilo economico (Figura DAL 2012 AL 2017 3.3.26), nel 2017 l’Autorità stima un’ulteriore contrazione dei ricavi totali pari al 9%, con una ridu- 1.527 zione maggiore dei ricavi da ven- dita di copie, inclusi i collaterali 1.323 (-11%), rispetto a quella dei pro- 1.196 venti pubblicitari (-6%)109. 1.095 L’arretramento dei ricavi è ovvia- 968 mente determinato dallo strutturale 880 calo (-9%)110 delle copie cartacee vendute (Figura 3.3.27), flessione che non viene compensata dalla vendita di copie digitali delle te- state che anzi decrescono, rispetto al 2016, di un ulteriore 5%. Ri- 2012 2013 2014 2015 2016 2017 spetto al 2016, anche se l’inci- denza della raccolta pubblicitaria Figura 3.3.27 ­ Dinamica delle vendite dei giornali quotidiani cartacei aumenta leggermente, i ricavi dal (milioni di copie)

––––––––– 108 Musonomics, “Paradigm Shift: Why Radio Must Adapt to the rise of digital”, agosto 2017. 109 Si precisa che, per motivi di corretta attribuzione dei ricavi ai relativi mercati di riferimento, la pubblicità è solo quella relativa ai prodotti cartacei; i ricavi pubblicitari dei siti web e della pubblicità online saranno valorizzati e descritti nel paragrafo successivo (infra). I ricavi derivanti dall’utente si riferiscono, invece, ai ricavi da vendita di copie e a quelli derivanti dalla vendita di collaterali di tutte le tipologie. 110 Stima su dati di volume 2017/2016 AGCOM e dati 2017 ADS.

– 126 – Camera dei Deputati – 127 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

3. Il contesto economico e concorrenziale: asset e prospetve dei mercat regolat

sia assai maggiore di quello di TIRATURE prezzo (positivo). -59% In particolare, l’aumento del prez- DAL 2008 AL 2017 zo di copertina del quotidiano utilizzato dagli editori come stra- 3.594 tegia commerciale per contenere 3.325 la perdita in termini di valore ha, 2.992 2.855 probabilmente, determinato una maggiore perdita, in percentuale, 2.469 delle copie vendute nelle zone 2.131 1.916 geografiche a minor reddito (Sud 1.760 1.622 111 1.487 e Isole) , come illustrato in Figura 3.3.30. Per quanto riguarda gli assetti dei gruppi editoriali nel mercato dei quotidiani, come ampiamente de- scritto nella precedente edizione 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 di questa Relazione, nel luglio Figura 3.3.28 ­ Tirature dei quotidiani 2008­2017 (milioni di copie) 2016 il Gruppo editoriale l’Espres- so e ITEDI, editrice de La Stampa e de Il Secolo XIX, hanno firmato lato dell’utente rimangono la fonte traltare l’aumento del prezzo uni- un accordo avente ad oggetto l’in- di finanziamento prevalente. tario dei quotidiani, ben al di là tegrazione delle due società. Tale La persistenza della crisi è ben dell’andamento generale dei prez- accordo, finalizzato nella seconda rappresentata dal continuo calo, zi (Figura 3.3.29). Tuttavia, l’effetto metà del 2017, ha dato vita al negli ultimi dieci anni, dei livelli netto è stato, come detto, quello Gruppo GEDI che rappresenta, di produzione delle copie stam- di una riduzione strutturale e con- oggi, uno dei principali gruppi pate e utili per la distribuzione tinua dei ricavi da vendite di europei nel settore dell’informa- (Figura 3.3.28). copie, andamento che evidenzia zione quotidiana e digitale. Nel- A questo trend ha fatto da con- come l’effetto quantità (negativo) l’ambito del piano di deconsoli-

1.168 1.120 1.066 1.006 951 859

2012 2013 2014 2015 2016 2017

Ricavi vendita copie Indice prezzo quodiani cartacei Indice generale dei prezzi Figura 3.3.29 ­ Ricavi da vendita di quotidiani cartacei e digitali (milioni di €) e indici dei prezzi

––––––––– 111 Elaborazione AGCOM su dati ADS.

– 127 – Camera dei Deputati – 128 – Senato della Repubblica

XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. CLVII N. 1

Relazione Annuale 2018

Trentino e ha affittato il ramo Isole Sud Nord-ovest Centro Nord-est d’azienda della testata . Il gruppo GEDI, quotato alla Borsa di Milano, è oggi editore de , La Stampa, Il Secolo XIX, 12 testate quotidiane -26,8 locali, il settimanale l’Espresso e -32,4 -32,0 altri periodici. Fanno parte del Gruppo anche tre emittenti ra- -40,8 diofoniche nazionali via etere e -45,6 due via satellite112. GEDI opera, inoltre, nel settore Internet e rac- coglie la pubblicità, tramite la concessionaria Manzoni, per i Figura 3.3.30 ­ Calo percentuale delle vendite di quotidiani 2016 vs. 2012 distribuzione geografica propri mezzi e per editori terzi. Ai fini dell’analisi sulla concen- Fonte: ADS trazione nella stampa quotidiana damento teso a garantire il rispetto ramo d’azienda includente le te- ai sensi dell’art. 3, comma 1, let- delle soglie di tiratura previste state e La Città di Salerno, tera a) della legge n. 67/1987, la dalla normativa vigente, nel corso la partecipazione di maggioranza posizione di maggiore evidenza del 2016 il Gruppo ha ceduto il dell’editrice di Alto Adige e Il rimane pertanto, anche nel 2017,

Tabella 3.3.3 ­ Testate detenute da GEDI e relatve quote

Tiratura Gruppo Soggetto Denominazione Testata volumi %

291.743.483 19,62

GEDI Gruppo Editoriale La Repubblica 104.959.034 7,06

La Stampa 77.074.080 5,18

Il Tirreno 19.068.662 1,28

Il Secolo XIX 18.195.981 1,22

Messaggero Veneto 17.159.091 1,15

Il Piccolo 9.608.873 0,65

Il Mattino di Padova 8.776.241 0,59 GEDI 8.328.706 0,56 GEDI NEWS NETWORK 5.417.543 0,36

La Provincia Pavese 5.392.298 0,36

La Nuova di Venezia e Mestre 4.219.827 0,28

Gazzetta di Reggio 4.127.263 0,28

Nuova 3.801.543 0,26

La Nuova Ferrara 3.296.691 0,22

Corriere delle Alpi 2.317.650 0,16

––––––––– 112 Dati forniti nell’ambito dell’Informativa Economica di Sistema per l’esercizio 2016.

– 128 –