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z § II del Mese: Il sentiero del serpente sulla roccia di Torgny Lindgren Testi di Anna Baggiani, Amedeo Cottino, Ludovica Koch G. Lepschy, F. Mar eneo: La lingua di Meneghello G. Rondolino: Moholy-Nagy, un artista moderno BORGM&P

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Zrnm li'jiì • - i il Espresso. La realtà in f ormazio RECENSORE AUTORE TITOLO

4 Il Libro del Mese Testi di Anna Baggiani, Amedeo Cottino e Ludovica Koch 5 F. Marenco, G. Lepschy Luigi Meneghello Jura 7 Costanzo Di Girolamo Massimo Bonafin (a c.di) Il viaggio di Carlomagno in Oriente 7 Eleonora Vincenti L. Monaco e G.C. Testa (a c. di) Odorichus de rebus incognitis 9 Alfonso Berardinelli Franco Moretti Il romanzo di formazione; Segni e stili del moderno 9 Giovanni Falaschi Elisabetta Soletti Beppe Fenoglio 10 Lidia De Federicis Mario Spinella Lettera da Kupjansk 10 Dario Voltolini Antonio Debenedetti Spavaldi e strambi 10 Luca Rastello Karel Òapek La guerra delle salamandre 11 Poesia Poeti Poesie Utopisti e menestrelli, di Biancamaria Frabotta n Pino Boero Francesco De Nicola L'ulivo e la parola 12 Mario Materassi Henry Rider Haggard La donna eterna Montague Rhodes James Tutti i racconti 12 Sara Cortellazzo P.D. James Scuola per infermiere; La torre nera; Un gusto per la morte 14 Marisa Bulgheroni Raymond Carver Cattedrale Di cosa parliamo quando parliamo d'amore 14 Mario Corona Jay Me Inerney Riscatto 15 Paola Splendore Philippe Lejeune Il patto autobiografico 16 Maria Teresa Orsi Shuichi Rato Storia della letteratura giapponese 16 Franco Gatti M. Sabattini, P. Santangelo Storia della Cina 17 Gianni Rondolino Laszlo Moholy-Nagy Pittura Fotografia Film 17 Alexandre Alexeieff La caduta di casa Usher 18 Finestra sul Mondo L'ira di Rafael Sanchez Ferlosio, di Danilo Manera 18 Dario Puccini Giancarlo Depretis Davanti allo specchio. 19 Guido Carboni Raymond Chandler Il grande sonno 20 L'Inedito Tre racconti di Rafael Sanchez Ferlosio 22 AA.VV. L'antropologia italiana. Un secolo di storia 22 Flavio Fiorani Angelo Trento Società e politica in Brasile, 1920-1945 22 Vittorio E. Giumella F. Cereja, B. Mantelli (a.c.di) La deportazione nei campi di sterminio nazisti 25 Sergio Roda, Alfio Cortonesi Philippe Ariès, Georges Duby La vita privata (voli. I e E) 25 Claudio Donzelli Carlo Pavolini La vita quotidiana a Ostia 26 Sergio Bertelli Ottavia Niccoli Profeti e popolo nell'Italia del Rinascimento 26 Michele Luzzati AA.VV. Prato, storia di una città 29 Franco Andreucci Giorgio Mori (a cura di) La Toscana 30 Giuseppe Berta Carlo Trigilia Grandi partiti e piccole imprese 31 Giovanni Tassani Franco Ottaviano Gli estremisti bianchi 31 Sandro Magister 32 Aldo Fasolo A. Graham Cairns-Smith Sette indizi sull'origine della vita 32 Carlo Marchisio Giovanni Giudice Il viaggio straordinario del professor Smith... 33 Eugenio Lecaldano Bernard Williams L'etica e i limiti della filosofìa 33 Guglielmo Mochi Onori Ugo Perone Modernità e memoria 34 Silvia Bordini Ruggero Pierantoni Forma fluens 34 Marilena Andronico AA.VV. Filosofia'86 35 La Fabbrica del Libro L'autore inesistente, di Gian Giacomo Migone 36 Ernesto Cionini Ciardi Otto Rank Il mito della nascita dell'eroe

RECENSORE :§| AUTORE TITOLO N. 7 Pag- Il Libro del Mese Le parole come pietre di Ludovica Koch

mi, rovinare regni. Tutto veniva cipitazioni e di crolli, i simboli dello TORGNY LINDGREN, Il sentiero sponde Davide. "Com'è Dio?" chie- diversamente: "Il Signore è pesante. continuamente gettato a terra dalla sfacelo e della caduta sono assoluta- del serpente sulla roccia, a cura di de a sua volta Davide morente (nelle Il nostro Dio è il più pesante dell'u- niverso. Ti grava addosso, tanto che forza di Dio". mente centrali, nella narrativa di Fulvio Ferrari, Il Quadrante, ultime pagine) a Betsabea chi? gli si è infilata nel letto per scaldarlo. "E co- presto ti si spezzerà il collo. È la Il peso è dunque pienezza e potere: Lindgren. In un racconto assai bello, Torino 1987, pp. 97, Lit. 12.000. me me, proprio come me", risponde pesantezza stessa". Perché questo Jo- fonda e tira in giù l'ordinamento del- Acqua, un pozzo artesiano troppo lei. Ma quando Assalonne, appeso ab aveva visto di dio, il suo peso: le cose. "Budda diventa sempre più fondo dentro un terreno troppo ari- do rovina improvvisamente addosso Accade che della tenuta di un nuo- per i capelli ai rami di un terebinto, aveva visto cadere pietre, abbattersi carnoso e pesante di virtù e di giusti- al rabdomante che si ostina a scavar- vo narratore europeo ci si accorga ripete la stessa domanda prima di ve- uomini, crollare muraglie, piegarsi zia" (Leggende). Gli aggettivi e i so- lo, seppellendolo. Altrove, un ceppo quasi da un giorno all'altro. In bre- nire ammazzato, Joab gli risponde asini e cammelli sotto carichi enor- stantivi della gravità, le storie di pre- d'albero estratto faticosamente dal- vissimo tempo, Torgny Lindgren è l'argano piomba con spaventosa vio- stato tradotto e letto in Francia, in lenza addosso al manovratore, ab- Germania, in Inghilterra, nei paesi battendolo di colpo. Su una grandio- di lingue slave, in Finlandia e oggi in sa immagine di frana assassina e cieca Italia. Svedese, appartiene inoltre a si apre e si chiude II sentiero del ser- una delle culture più europee d'Eu- Parlata contadina pente sulla roccia, che appare oggi ropa: attenta, tollerante e lucida. E nell'intelligente, e giustamente spi- tuttavia, quanta poca Europa si sente di Amedeo Cottino golosa, traduzione di Fulvio Ferrari. a prima lettura nei suoi racconti, co- L'io narrante, il giovane contadino me appare arcaico, chiuso e duro il Jani, si trova inebetito a dondolare i mondo che ne è l'oggetto, come è Tradurre Torgny Lindgren non e stata im- escono appena smussate: ed ecco Thea, così piedi "sull'orlo dell'abisso" che ha volutamente carico ed elementare il "chiara e luminosa dentri i sensi", ed Eva che presa da poco. La lingua di Jani e degli altri inghiottito indiscriminatamente il suo modo di narrare. A prima lettu- protagonisti di II sentiero del serpente nella suona al violino musica 'biondochiara'. suo persecutore e le sue ragioni di ra. Dove sono finite le ricerche di roccia è la parlata contadina — frammista allo Onore, quindi — come dicono gli svedesi per vita. Dal peso mostruoso della sua questi decenni sulle frontiere del rac- svedese arcaico delle citazioni bibliche — della manifestare la loro ammirazione — al tradutto- sorte, Jani è già stato letteralmente conto, i dubbi sulla possibilità stessa Bottnia occidentale. È un dialetto che, sia nei re Fulvio Ferrari che ha saputo così bene acco- schiacciato. Con la schiena spezzata della narrazione, sulla natura della stare il lettore italiano a quel mondo lontano e da un carico di assi, diventa uno finzione, sulla consistenza della co- vocaboli sia nelle espressioni, è marcatamente spettatore amaro e impotente dei so- noscenza, sulla tenuta della lingua? diverso dalla lingua nazionale e dai dialetti del diverso. prusi e dei ricatti sulla sua famiglia. Lontanissimi appaiono, qui i generi sud. Così — ad esempio — 'olyckligt' (it.: sfortu- Concludo con due rilievi marginali. Una Più ancora delle cose e dei fatti del ormai classici della narrativa speri- natamente) diventa 'oleckligt' (e vieneA pronun- volta soltanto Jani bestemmia ed è quando, nel- mentale, praticati largamente anche ciato diversamente), gli 'storfràmmande' (it.: l'improbabile prospettiva di partire per il vil- mondo, pesano le parole. Lindgren in Svezia: da Gyllensten, Gustafsson laggio di Baggbóle o di andare sulla costa, a ha scritto una volta di sé che ha im- ospiti di riguardo) 'storfràmmen' e 'upp' (it.: parato il mestiere annaspando con- e Delblanc sul versante filosofico e Holmsund, egli chiama la sua terra "questa ter- su) 'opp'. E, poiché nella lingua svedese il verbo tro le parole, al modo in cui, da bam- ironico, da Sundman o Jersild sull'al- 'assaggiare', se riferito alle bevande alcooliche, ra paludosa di Satana" (in originale: "detta sa- tro versante deformato e grottesco. bino asmatico, lottava boccheggian- sta a dimostrare una precisa vocazione per la tans myrlandet"J. Qui, comprensibilmente, il do per respirare. Ha parlato anche di Il romanzo senza autore, il romanzo traduttore ha optato per l'espressione "maledet- senza personaggi o senza storia, il sostanza (pudore di una cultura puritana nella una sua precoce fascinazione verba- ta terra" ma, in tal modo, l'enormità rappre- romanzo fatto di altri romanzi, il quale, per converso, il 'non assaggiare' liquori le, per opera dei predicatori e dei romanzo documentario, collage, pa- significa essere astemi), lo sfortunato compagno sentata dalla violazione del rigoroso e tuttora raccontastorie del suo paese. Dice di rodico. Tanto per dire. di Thea, Jakob, viene descritto come uno che, la vigente divieto di pronunciare il nome del de- avere scoperto allora le tre funzioni monio o il suo regno — divieto tanto più rigido della lingua: la narrazione, il messag- A seconda lettura, o leggendo di sera, era 'un po' assaggiato' (nell'originale: 'lite smakad', reso in italiano con 'aveva giù un allora, in un contesto culturale dominato dai gio e la seduzione. Lindgren altre cose (per esempio due Della pesantezza e del potere delle raccolte assai notevoli di racconti, goccio'). Ma c'è di più: il Vasterbottniska — testi sacri e dalla forte presenza di sette prote- stanti — va perduta per il lettore italiano. parole parlano i racconti della Bellez- La bellezza di Merab, che è del 1983, questo dialetto nordoccidentale, è fatto di parole za di Merab: a cominciare dalla storia e Leggende, che è invece del 1986), si spesso monche, di frammenti, di suoni dunque, Infine, il titolo. La parola 'vag', assai rara- cornice, dove il sarto Molin, letteral- capisce meglio quello di cui non si di espressioni composte, ma soprattutto compat- mente, se mai, significa sentiero. Forse il termi- mente e soltanto ricamando prover- sarebbe mai dovuto dubitare. La na- te, non più ulteriormente riducibili, quasi a ne concreto, ma anche astratto, di 'cammino' bi e versetti su strisce di stoffa da tura letteraria e colta delle riduzioni, segnare quanto resta ai contadini — e non può meglio avrebbe indicato non soltanto il moto appendere, manda all'aria e ricom- delle apparenti regressioni. Il primi- più essere sottratto — in presenza di una natura del serprente sulla roccia ma anche quello dell'a- pone senza volerlo la sua esistenza e tivismo di Lindgren, per esempio, è ostile e di un ordine sociale spietato. l'non' (in quila nel cielo, della nave sul mare, e dell'uomo quella di chi gli è vicino. Le parole, irto di finezze e di stranezze: costrui- si dice qui, fermentano e ribollono, to e manierato fino al pastiche. Una svedese 'inte'J diventano 'int'; il participio pas- nella fanciulla. sato del verbo essere (in svedese 'variti 'vart', il echeggiano "come un organo", tra- lingua compiaciuta stilizza gli arcai- passano "come una pallottola", deva- primo, unico, amore di Jani 'la primadonna' smi e gli idiomatismi del dialetto stano "come un uragano". Hanno (una sorta di astratto norrlàndska), (in svedese 'fòrstkvinnan^, ed il lamento di capacità ipnotiche, magnetiche, ma- calca e forza i connotati del discorso questi per i bambini che, insieme alla loro ma- giche. Fanno arretrare gli orologi. parlato. La paratassi, le frasi inter- dre Johanna, scompaiono nella voragine si Contagiano. Violentano. Soprattut- rotte e brevi, la costruzione accumu- esprime nella forma dialettale 'oleva', dove il to le parole fondate sulla Parola. La lativa (per ripetizioni, per apposizio- verbo 'att leva' (in it.: 'vivere'), è rappresentato silenziosa Isabella Stenlung viene fe- ni, per variazioni) sono sfruttati per dal suo contrario, dal 'non' (la 'o' in svedese è condata a forza di citazioni della produrre aggregati informi e tenden- Scrittura, da un predicatore ambu- zialmente gonfiatisi, come una va- privativa) vivere. Le parole anche dolcissime langa o una frana; gravitanti verso un nascosto e profondissimo polo semantico. In Betsabea, che è del 1984 e che è stato in Francia presti- giosamente premiato (prix Fémina 1986), una scrittura franta, immagi- storico rispetto a quello attuale. sofferenza e soccombe: anche in que- nosa e sensuale irrigidisce in un gre- Uno spazio che non sia però astratto sta legge la potenza — o l'indifferen- ve esotismo lo scabro ed ellittico an- Con le stesse armi o simbolico: basta spostarsi indietro za — divina si manifesta, comunque. damento del racconto biblico. di un secolo, in una povera regione Qui sta forse il senso ultimo dell'in- di Anna Baggiani della Svezia settentrionale, per tro- terrogazione di Jani a dio e della ri- Il peso delle frasi è la manifestazio- vare un mondo dove i rapporti di sposta che egli sembra indirettamen- ne sensibile di un'assai pesante per- te ricevere: il mondo è rivelazione "L'ecologia della mente, della cul- lingua divina, che è insieme la lingua forza sono dati come naturali, quasi cezione della storia. I fatti del mon- necessari, dove ogni cosa, compreso divina e sua continua manifestazio- do hanno densità e ingombro, i fe- tura, richiede il rifiuto... alla chiac- delle sacre scritture come della scrit- tura in sé perché è la lingua dell'al- il corpo dell'uomo, ha il suo prezzo, ne, ma inesplicabile e imperscrutabi- nomeni gravano e gettano ombra. chiera universale". Questa afferma- le, come la catastrofe finale che tutto zione di Franco Fortini, apparsa in manacco, unico testo scritto in pos- ma dove allo stesso tempo sono pos- L'esperienza personale non è un sibili personaggi come Tea, Eva, Jo- annulla ciecamente. E qui forse può viaggio, ma un affollato paesaggio. un'intervista ("Azimut", n. 27) mi sesso di Jani, e unico tramite alla sto- ria e agli avvenimenti del mondo. hanna. La donna come maternità, essere calzante il richiamo a Giobbe. Non un disegno espansivo, ma una sembra singolarmente adatta a ten- Ma il problema resta aperto e non tar di spiegare il fascino che può Jani se ne serve come di uno stru- amore, musica (la musica ha nel ro- terribile attrazione verso il basso tie- manzo un'importante e complessa mancano nel testo riferimenti che ne insieme le cose. esercitare sul lettore un libro come mento a doppio taglio che si ritorce contro il suo creatore finendo col funzione liberatoria), vita contro la potrebbero dar luogo ad altre inter- "Com'è Dio?" chiede Betsabea a questo di Torgny Lindgren. Ed an- pretazioni. Che la tematica del ro- che il suo carattere peculiarmente di- rivelarsi, a tratti, come un contro- morte e la sopraffazione; ed è chiaro Davide, durante il primo, violentis- che potrebbero esserci altri, molte- manzo sia così profondamente reli- simo incontro. "E come me", ri- verso da tanta attuale produzione li- canto tragicamente ironico alla veri- tà che non si rivela. Il linguaggio dei plici livelli di lettura. Se il mondo di giosa — in tempi in cui si riscopre, braria in qualche modo indifferen- per vie diverse, il problema etico — ziata. salmi — l'unico linguaggio possibile Jani è un mondo "dove la creazione AWISO — si presta al giusto come al malva- di Dio non ha mai termine", non si non mi pare particolarmente insoli- La redazione si è trasferita in L'originalità del romanzo si misura tratta però di un caos non ancora to o sorprendente, né lo sottrarreb- infatti soprattutto sul linguaggio e gio ed è a questa ambiguità e per essa Via Andrea Doria 14, 10123 che si tortura e si ribella, invano, ordinato in cosmo, dove l'uomo vie- be di per sé, anzi, al rischio della Torino, telefono 011 - 546925. sul tono narrativo, che è poi lo stes- ne annullato nella pura brutalità del- chiacchiera di cui si parlava all'ini- so. Nel suo lungo monologo dinanzi Jani, in ciò differenziandosi profon- Rimangono invariati indirizzo l'esistere. In realtà una legge esiste, zio. Insolita invece e abbastanza sor a dio Jani Spaccone — che, curiosa- damente da Giobbe. (Via Giolitti 40) e numero di fin troppo umana, appunto quella prendente è la tenuta stilistica che ne mente, spaccone non è affatto — si Dalla necessità del linguaggio di- telefono (011 - 832255) dell'uffi- dei nudi rapporti di potere in cui il fa un romanzo asciutto, intenso, es- misura con lui, in un certo senso, scende anche la necessità, per Lind- debole paga un prezzo troppo alto di senziale. cio pubblicità. con le sue stesse armi, utilizzando la gren, di dare a Jani un altro spazio in L'INDICF

••DEI LIBRI DEL MESEBB tana da quella che, a livello di imma- Misteri nelle parole gini, compie un regista come Fellini. Il Libro del Mese Si accosti l'ormai famosa storpiatura di Franco Marenco meneghelliana. Vibralani mane al solo qui) a una pathetic fallacy: a ec- petto di Libera nos a Malo con i vol-

Pra de Castelàn, grande press'a poco perché abbia delle caratteristiche riosità della nostra scena letteraria, come l'Oceano Pacifico, e molto si- speciali in quanto sistema linguisti- un comico apparentemente onnivo- re, del nostro apprendere, del nostro mile (nello stesso tempo) ai Campi co, ma perché è stata la lingua del- ro e invece ultraselettivo, che aggre- discutere; ed esponendo al ridicolo Elisi di cui ho trovato poi una descri- le prime, più vivide fasi della mia disce gli aspetti deviami, paradossali qualsiasi definizione ne venga data zione in Virgilio...". vita". della nostra civiltà, e li colloca in una NOVITÀ dall'esterno. Queste chiacchiere so- Questo trascorrere di campi della E da un continuo trasgredire, dal prospettiva critica. no sì alla mano e familiari, quasi provincia vicentina in mappa orga- sovrapporsi e fecondarsi e far festa di Non sorprende di trovare in que- sto libro tante distinzioni fra ciò che Catherine Durand-Cheynet sommesse per la rinuncia a pronun- nica della mitologia adolescenziale cose mai prima viste insieme che na- ciare parole grosse, a tranciare giudi- costituisce un'operazione consueta scono i tratti salienti della pagina è morto linguisticamente e ciò che è ALESSANDRO NEVSKI zi, a considerarsi definitive — "ciò per lo scrittore, e si può assimilare meneghelliana: prima di tutto il co- vivo, come l'"oseleto" che al con- o il Sole della Russia che veramente mi piace è di non ave- alla tecnica dei "trasporti" da dialet- mico che vi brilla ovunque, come fronto col rivale "uccellino" è "uno Traduzione di Cesare Scarton re le risposte, almeno di non averle to a lingua che sta alla base del suo nell'epica battaglia delle formiche ri- scalzacane. Non sa niente, non sa le "Profili", n. 6, rileg.; pp. 492, tutte..." — ma sono anche infinita- stile. In entrambi i casi si tratta di coperte dal "ciclopico squarcio" del- poesie a memoria, non entra nei det- L. 40.000. mente ricche e sofisticate, sono bra- fare interagire sistemi finora rimasti lo zio Dino, o nella ricreazione del tati, nei libri, nei pensierini... Eppu- * ni di splendida letteratura che scatu- estranei. Ecco dunque il valore del Kubla Khan di Coleridge nel dialetto re tutti sanno che ha una qualità che Bruno Basile riscono dal trascurato e dal non rico- dialetto, che "non è una lingua bassa (e nei valori) della provincia anni all'altro manca: è vivo, ed è proprio L'INVENZIONE DEL nosciuto, sconvolgendo antiche ge- (come qualche volta si sottintende '50: "A Sanadu kel can da l'os d'on lui che presta all'altro una sembian- VERO rarchie: "Sopra la Proa, a nord della quando si dice che non se ne ha no- Kubla-Can"... Un comico che risulta za di vita"; o fra ciò che è vero e ciò parte dei monti, c'era lo sterminato stalgia), ma una lingua profonda, non del tutto nuovo fra i lirismi e la se- che è falso; né si fa fatica a riconosce- La letteratura scientifica re che "quando si tocca il tema del da Galilei ad Algarotti vero e del falso tende sempre a esser- "Studi e Saggi", n. 5; pp. 248, L. 30.000. ci un'associazione coi fatti linguisti- * ci"; e che in queste cose c'entra "una relazione morale, oltre che estetica". Annette Von Droste- E qui tocchiamo il lato forte, la base Hùlshoff più interna, orgogliosamente inat- IL FAGGIO tuale, della produzione di Meneghel- DEGLI EBREI lo: il suo consapevole isolamento, e Ediz. italiana a cura di France- il difficile rapporto che ha sempre sco Politi, con una Nota intro- mantenuto con le correnti e le scuo- duttiva di Josef Kunz e un Pro- le più in vista della nostra cultura. filo biografico-critico di Ernst Perché la grande operazione che ab- Alken. biamo ricordato, di rimescolamento "Omikron", n. 23; pp. 124, L. 13.000. e di integrazione di frammenti origi- * nariamente lontani, muove in fondo sempre da un'insoddisfazione, dalla IL PIACEVOL constatazione che il nostro vissuto RAGIONAMENTO non corrisponde ai "dati predigeriti DE L'ARETINO che ci fornisce la nostra cultura tra- Dialogo di Giulia dizionale". In tutti gli scritti di Me- e di Maddalena neghello si affaccia la necessità di ri- A cura di Claudio Galderisi, In- verificare fasi e momenti di questa troduz. di Enrico Rufi, Presen- cultura, di metterli in discussione, e taz. di Giovanni Aquilecchia. a questo servono le forme dimesse, il "Omikron", n. 24; pp. 132, parlato, il riso e l'irriverenza, il pen- L. 15.000. siero libero, anarcoide (serve anche, * a un certo punto, la contrapposizio- ne fra la fraseologia standardizzata dell'inglese e l'instabilità propria RIPROPOSTE dell'italiano, per cui "se vuoi dire qualcosa a voce o per iscritto devi TRIONFI E CANTI dal più al meno fabbricartela tu la CARNASCIALESCHI frase": ciò che io, proprio in quanto lettore di Meneghello, sarei meno si- TOSCANI curo di voler citare a merito dell'in- DEL RINASCIMENTO glese, e a demerito dell'italiano. A cura di Riccardo Bruscagli Ediz. di 2000 copie numerate; 2 Ad essere verificati al vaglio dell'e- voli, di pp. 636, tutte a colori, con sperienza personale sono, di volta in 68 tavole fuori testo a colori, rileg., volta, la cultura dell'Italia unita e del in cofanetto, L. 160.000. fascismo, l'educazione scolastica, la * retorica dei movimenti politici, le Ivan Cloulas mode e le superficialità del mercato LORENZO letterario; è un'esigenza che sta al- IL MAGNIFICO l'opposto dell'amore per la pura ge- stualità che ha corso oggi. Traduzione di Cesare Scarton "Profili", n. 5, rileg., illustr.; pp. Per questo non è raro, ormai, sen- 415, L. 38.000. tir parlare di Meneghello come di * uno scrittore che segna certi impor- Giovan Giorgio Trissino tanti passaggi della nostra storia, che ha saputo dare alla scrittura il senso SCRITTI LINGUISTICI di una rieducazione dopo i fallimen- A cura di Alberto Castelvecchi ti dell'umanesimo e la corruzione "Testi e documenti di letteratura e del fascismo, e capovolgere ironica- di lingua", Vili; pp. LXVI-218, L. 45.000. mente la linea epico-celebrativa della * letteratura resistenziale, e che può insegnare nel presente un certo tipo Eduard Norden di attenzione, forse di impegno, an- LA PROSA D'ARTE NOVITÀ che attraverso il pudore, il riserbo, ANTICA BORINGHIERI le puntigliose ritrosie cui ci ha abi- Dal VI secolo a.C. all'età NOVITÀ' tuati. della Rinascenza GUERCINO E DINTORNI Del senso fortissimo di un passag- Ediz. ital. a cura di Benedetta gio, di una collocazione sullo spar- Heinemann Campana, con L'attività e l'influenza di Giovan Francesco Barbieri DIZIONARIO DI tiacque fra passato e futuro, fra ado- una Nota di aggiornamento di a Rimini e a San Marino lescenza e maturità, è imbevuta tutta Gualtiero Calboli e una Pre- ECONOMIA POLITICA Catalogo della mostra - Rimini San Marino la sua produzione. Meneghello non messa di Scevola Mariotti DIRETTO DA accenna che vagamente alle sue lettu- "Studi e Saggi"; 2 voli, di pp. fino al 30 giugno 1987 GIORGIO LUNGHINI 1224, in cofanetto, L. 160.000. re formative, ma si rivela nominan- CON LA COLLABORAZIONE do Salinger e Mark Twain a proposi- DI MARIANO D'ANTONIO to di Libera nos. Non ci interessa ora Chiedere alla Casa editrice L'IMPRESA DI ALFONSO II VOL. 12 stabilire quali siano le sue fonti, ma il fatto cne egli ha in comune con l'abbonamento gratuito al Saggi e documenti sulla produzione artistica a Ferrara IMPRESA MERCATO periodico «Salerno Libri» questi scrittori il problema quasi os- nel secondo Cinquecento PRODUZIONE sessivo del confronto fra tradizione a cura di J. Bentini e L. Spezzaferro 262 pp. L. 35 000 e esperienza, dell'adeguamento al VOL. 13 nuovo, del trasporto del basso e del ECONOMETRIA quotidiano nell'ambito dell'immagi- DUE SECOLI DI VITA MUSICALE MATEMATICA nazione creativa, e dell'umorismo SALERNO che tutto ciò necessariamente coin- Storia del Teatro Comunale di Bologna 196 pp. L. 35 000 volge. Che è come dire: anche da a cura di L. Trezzini e R. Verti Malo si può abbracciare il mondo. EDITRICE t VIA DI DONNA OLIMPIA 186 00152 ROMA-TEL 53 15 684 8 NUOVA ALFA EDITORIALE IN. 7 pag. 71

mettere irriverentemente itj discus- però di sovrapporre l'abusato mo- chiunque voglia seriamente studiare Parodia medievale sione i suoi eroi, i suoi valori, le sue dello narratologico a un qualsiasi te- e capire le letterature romanze" (p. istituzioni letterarie. La lente defor- sto letterario (le funzioni funziona- di Costanzo Di Girolamo mante della parodia agisce qui tanto no quasi sempre con incredibile mo- Qualche parola merita in ultimo la più potentemente quanto più sono notonia), in quanto è l'opera stessa a presentazione del testo. La resa in rispettate le regole e il modello del esibire tutta una serie di motivi italiano, benché proposta come "au- Il viaggio di Carlomagno in alticci, i baroni si ritirano per la not- genere, a partire dallo stesso stile for- folklorici, soprattutto celtici, che siliaria nei confronti del testo origi- Oriente, a cura di Massimo Bo- te, sorvegliati di nascosto da una spia mulare (ripetizione di sintagmi o di culminano nella rappresentazione nale a fronte", appare fluida e auto- nafin, Pratiche, Parma 1987, pp. di Ugo, e prima di addormentarsi si interi emistichi), che l'autore padro- del regno di Costantinopoli come nomamente leggibile. Quanto al te- • 100, Lit. 12.000. abbandonano ad assurde e complica- neggia perfettamente. Bonafin si sof- l'altro mondo. Questa chiave di let- sto francese, esso ha una storia com- te vanterie (i gabs): Uggieri si vanta ferma in particolare sui numerosi tura pertinentizza, per così dire, altri plicata. Il manoscritto unico che ha di poter spaccare il pilastro che sor- punti di contatto con la Chanson de elementi del testo, come le stesse re- tramandato il poema scomparve mi- La neonata "Biblioteca medievale" regge l'intero palazzo reale, Berenga- Roland, aggiungendo nuovi riscon- liquie, che non fungono più da detta- steriosamente dal British Museum di Pratiche, diretta da Mario Manci- rio di riuscire a infrangere le spade tri (soprattutto per l'episodio dei ga- gli di contorno ma vanno "valutate l'anno stesso, il 1879, in cui Eduard ni, Luigi Milone e Francesco Zam- rivolte contro di lui gettandosi da bs) a. quelli già rilevati dalla critica. alla stregua dell'indispensabile mez- Koschwitz ne pubblicò la prima edi- bon, propone in Italia il felice esperi- una torre, Bernardo di deviare un Tuttavia, come osserva il curatore, zo magico che l'eroe deve acquisire, zione critica: da allora questa edizio- mento della "Bibliothèque medieva- fiume e di inondare i campi e la città, l'operazione compiuta dall'anonimo con un determinato valore funziona- ne, o meglio la trascrizione diploma- le" curata da Paul Zumthor per la Olivieri di possedere cento volte di poeta non si risolve in un rovescia- le" (p. 16). tica che ne è alla base, ha assunto lo serie 10/18, avviata quasi in sordina seguito la figlia del re, e così via. La mento simmetrico di situazioni, mo- Entrambi questi caratteri, cioè l'a- statuto di testimone unico dell'ope- circa dieci anni fa e a cui ha arriso un ra, che è stata edita più volte nel cor- inatteso successo di pubblico. La col- so di questo secolo. Bonafin ha mes- lana italiana, a giudicare dai primi so ovviamente a frutto il lavoro e le tre volumi apparsi (oltre al Viaggio congetture dei suoi predecessori (il di Carlomagno sono usciti II bestia- problema più spinoso è dato dall'ir- rio d'amore di Richard de Fournival, Una traduzione stratificata regolarità della metrica), muovendo- a cura di Francesco Zambon, e Gli si con prudenza tra gli eccessi di un ornamenti delle donne di Tertullia- esagerato conservativismo e di un in- no, a cura di Maria Tasinato), si pre- di Eleonora Vincenti terventismo troppo spinto. E tutta- senta filologicamente non meno ag- via significativo che anche in un la- guerrita e affidabile della consorella Odorichus de rebus incognitis, Odorico da Por- offerto il destro al nostro umanista, Pontico voro dall'evidente vocazione divul- francese, ferma restando la sua aper- denone nella prima edizione a stampa del 1513, Virunio (ma il problema della sua identità è gativa il problema testuale sia stato tura a un pubblico di non soli specia- a cura di Lucio Monaco e Giulio Cesare Te- ancora tutto da vedere, proprio partendo dal- affrontato con serietà e rigore, ren- listi. dendo partecipe il lettore dell'insta- sta, con presentazione di Paolo Musolla, Bi- l'occasione offerta da questa edizione), che, forse Dieci secoli di letteratura, quanti bilità del testo, tratto anche questo all'incirca ne conta il Medioevo, in blioteca dell'Immagine, Pordenone 1987, pp. volendosi far scudo di un santo (Odorico era caratteristico della maggior parte un numero non facilmente precisa- 180, Lit. 30.000. stato canonizzato poco dopo la sua morte) con- delle opere medievali, e introducen- bile di idiomi, possono infatti costi- tro certe accuse di eresia, diede alle stampe nel dolo nell'officina di un'edizione cri- tuire ancora una sorpresa, o meglio Sarà l'avvicinarsi del 1992 a risuscitare l'in- 1513 un libretto, ora ripubblicato dall'unica tica. una miniera inesauribile, per il letto- teresse per viaggi e viaggiatori dei tempi andati? copia esistente. re laico, ma colto e curioso, che ne è Domanda retorica, data l'ormai riconosciuta Dopo un rapido e frizzante schizzo dello stato stato tenuto lontano da talvolta in- capacità delle ricorrenze centenarie a scatenare degli studi odoriciani, dovuto a G.C. Testa, comprensibili specialismi e incapaci- dotti studi. Forse vi contribuisce anche l'interes- responsabile anche della veste grafica e dell'ico- tà di mediazione. E come tutti ormai se per imprese sportive e primati che allettano a nografia, troviamo qui radunate (il resto del sanno il Medioevo, e soprattutto il Medioevo volgare, è una della epo- scrivere del primo scopritore (di qualunque pae- volume è a cura di L. Monaco) tutte le notizie che meno monocordi e più contrad- se), del primo circumnavigatore ecc. E pregevole che è stato possibile rintracciare su Pontico Vi- dittorie e variate al suo interno. So- peraltro che in questa corsa al Nuovo Mondo runio, noto finora soprattutto, per non dire so- no secoli che, tutt'altro che bui, nel- non si sia mai dimenticato l'Antichissimo, l'A- lo, per una citazione ariostesca (Satira VI, 112- le loro punte (la poesia latina dei va- sia culla di civiltà, che oltretutto si identifica col 13); segue la riproduzione in facsimile della ganti e quella provenzale, l'epica e la Nuovo, se appena ricordiamo che l'India era la stampa del 1513, con traslitterazione e note ed Liviana Editrice narrativa francesi, Libro de buen vera meta di Cristoforo Colombo. Vediamo co- infime un ampio commento, esplicativo anche amor castigliano, Llull, Chaucer, per sì un Ramusio accogliere nelle sue narrazioni di sul piano geografico e storico, che permette di NOVITÀ non fermarsi proprio che alle punte viaggi anche il Milione ed il racconto di poco seguire in simultanea il racconto di Odorico e lasciando da parte il Due e il Tre- WOLFANG MERKEL posteriore di un francescano, Odorico da Porde- nelle sue varie versioni, comprese quelle ramu- cento italiani), gettano una luce che PRIMA E DOPO CRAXI arriva fino a noi e da cui siamo per- none (che ha percorso, ma in senso contrario, lo siane, con riferimenti anche a Marco Polo. Gra- Le trasformazioni del PSI meati non meno che dalla cultura stesso itinerario, fermandosi anche lui alla corte zie a questo procedimento risulta evidente la pp. X - 250, lire 25.000 del Gran Cane) e così sarà stata la necessità di stratificazione della tradizione, che rappresenta classica e da quella dei moderni. DANTE ISELLA Il Voyage de Charlemagne en trovare in Oriente un asilo per tutti i miti ed i i vari stadi di lettura attraversati dal testo; una LE CARTE MESCOLATE Orient è un breve poema epico di sogni che un'investigazione scientifica del mon- stampa insomma che "si presenta come un con- Esperienze di filologia d'autore 870 alessandrini organizzati in lasse do escludeva ormai dal dominio delle credenze densato emblematico delle vicende del testo odo- pp. Vili - 170, lire 20.000 assonanzate. Dal genere letterario e accettabili a spingere un umanista, nutrito di riciano". Ed è appunto questa stratificazione a dalla relativa antichità dell'opera, cultura antica ma aperto anche alle novità tec- renderne così godibile la lettura; devo purtrop- BERTRAND SCHWARTZ che risale forse alla metà del XII se- EDUCAZIONE DEGLI ADULTI niche del suo tempo (in particolare all'arte della po per ragioni di spazio rinunciare ad esempli- ED EDUCAZIONE colo (ma la datazione è molto con- stampa) a rispolverare e rimodernare questo ficare, ma vorrei sottolineare come la Relatio, PERMANENTE troversa), potremmo attenderci la viaggiatore in partibus Orientis vecchio ormai trattata da Pontico non come un pezzo da mu- pp. XXIV - 168, lire 20.000 solennità eroica e la grandezza tragi- di quasi due secoli. La sua fama, che ai suoi seo ma reinterpretato e spontaneamente adatta- ca di altre canzoni di gesta, a comin- AA.W. ciare dalla Chanson de Roland. Nien- tempi aveva uguagliato quella di Marco Polo, to alla sua mentalità, mantenga la sua validità LA PROGRAMMAZIONE te di tutto questo: l'anonimo autore era giunta al declino, ma aveva prodotto, oltre ancor oggi, quando la si intenda come un mo- DIDATTICA NELLA SCUOLA del Viaggio ci racconta infatti una a numerosissime copie, latine e volgari, anche dello culturale valido in tutte le sue fasi, mani- MEDIA. storia, di per sé abbastanza assurda, dei rifacimenti. Appunto uno di questi aveva polazioni comprese. Corso di aggiornamento a dove il registro parodico mette a du- distanza ra prova le figure tutte d'un pezzo pp. Vili - 280, lire 25.000 dell'imperatore e dei suoi paladini. AA.W. Un giorno la moglie di Carloma- LA SCHEDA DI gno si lascia sfuggire che la fama di spia riferisce e l'indomani Ugo co- tivi e stilemi del genere epico, ma VALUTAZIONE pertura al romanzesco (al genere del pp. 112, lire 10.000 Ugo il Forte, imperatore di Costan- stringe i baroni francesi a mettere in consiste anche nell'apertura dell'o- romanzo cortese) e al fiabesco (a mo- tinopoli, supererebbe quella del suo atto i loro vanti. La vicenda potreb- pera a una dimensione romanzesca: delli tipici del folklore), fanno del augusto sposo. Su tutte le furie, Car- AA.W. be prendere una brutta piega, ma "Il regno di Ugo il Forte ha caratteri Viaggio di Carlomagno, secondo Bo- SPERIMENTAZIONE DI UNA lo organizza subito una colossale Carlomagno invoca e ottiene l'inter- meravigliosi e 'cortesi' che suggeri- nafin, un testo sostanzialmente ibri- SECONDA LINGUA spedizione con i suoi pari per andare vento divino, che rende possibili scono parentele col romanzo artu- do, dove coesistono componenti se- STRANIERA NELLE SCUOLE a incontrare Ugo e per rendere queste improbabili imprese (Olivieri riano piuttosto che con le canzoni di rie e componenti comiche in una se- MEDIE DEL VENETO omaggio, strada facendo, ai luoghi pp. 72, lire 8.000 può invece contare sulla complicità gesta. Le reazioni incongrue dei pa- quenza indistricabile che è tuttavia santi. A Gerusalemme i francesi rice- della figlia del re: la possiede per sole ladini carolingi, o il loro disagio nei propria di molte opere medievali, vono dal patriarca delle straordina- trenta volte, ma la fanciulla per nulla confronti delle abitudini costantino- IN FORMA DI PAROLE rie reliquie: il braccio di san Simeo- perfino d'ispirazione religiosa. Me- NUMERO QUARTO 1986, imbarazzata mente al padre aumen- politane, potrebbero allora essere diante, ma anche oltre, la deforma- ne, la testa di San Lazzaro, peli della tando il numero). Ugo il Forte, rico- pp. 224 considerati indizi dello scarto fra l'u- zione parodistica, gli eroi vengono Plaquette: André du Bouchet, barba e capelli di san Pietro, un po' noscendo la sua inferiorità, li prega niverso epico, con i suoi eroi sempli- qui colti come spaesati e a disagio in Rapide, pp. 150 del latte della Madonna e un pezzo di smettere, e offre in feudo il suo ci e unitari, agenti in un mondo mai un mondo talvolta meraviglioso e Fascicolo più plaquette, della sua camicia, ecc. Ripreso il regno a Carlo. Il poema si chiude messo in discussione, ed il nuovo lire 20.000 viaggio, durante il quale le reliquie fiabesco, ma anche più problematico con altre note allegre e divertenti: mondo cortese del romanzo d'av- e complesso di quello tradizionale Abbonamento annuo 1987 operano portentosi miracoli ("non venture, che richiede all'eroe non lire 70.000 dopo nuove abbondanti libagioni, la dell'epica: "L'esemplarità del Viag- arrivano a un corso d'acqua senza tanto mere dimostrazioni di forza e figlia di Ugo rincorre Olivieri dicen- gio di Carlomagno risiede, in ultima che se ne aprano i guadi, / non in- virtù militari quanto un più ampio RICHIEDETE E PRENOTATE I dosi pronta a fuggire con lui in Fran- analisi, nel fatto che dimostra impra- contrano un cieco senza che riveda cia, ma il barone le risponde poco corredo di capacità e sfumature inte- VOLUMI NELLE MIGLIORI ticabili tutte le interpretazioni che LIBRERIE O DIRETTAMENTE la luce, / raddrizzano i paralitici e cortesemente: "Cara, il mio amore riori" (p. 14). privilegino uno solo dei livelli del ALL'EDITORE fanno parlare i muti", w. 256-58), la ve lo lascio" (v. 856). I nostri eroi Al di là della messa a fuoco delle testo, viceversa impone in maniera comitiva giunge finalmente a Co- tornano così trionfalmente a Parigi. stantinopoli, dove incontra Ugo in- componenti generiche, sembrano autorevole alla riflessione il campo LIVIANA EDITRICE Via L. Dottesio, 1 tento al lavoro dei campi su un me- Nella sua densa introduzione, molto convincenti gli argomenti di delle interferenze fra modelli antro- Massimo Bonafin esamina da vicino Bonafin sulla strutturazione fiabesca 35138 - PADOVA raviglioso aratro d'oro. Il re si rivela pologico-culturali di più lunga dura- Tel. 049/87.10.099 molto ospitale e fa imbandire pron- le tecniche della parodia di questo del poema, che risponde alla perfe- ta e modelli letterari maggiormente tamente una grandiosa cena. Un po' piccolo capolavoro dell'"altro" Me- zione alla griglia delle funzioni di ancorati ad un contesto storico de- dioevo, di un Medioevo pronto a Propp. In questo caso non si tratta terminato, in quanto ineludibile per Liviana Editrice MARIO VEGETTI Il coltello e to stilo L'opera filosofica che ha segnato una svolta profonda negli studi di antichistica e conserva intatti'; i suoi spunti di interèsse * e attualità culturale.

M.trio Vcyctti II coltello e lo stilo

Antonio Giuliano Arte greca ANTONIO GIULIANO Dall'età classica all'età ellenistica Un compendio storico e critico JUDITH C. BRÓWN dell'arte greca e la sua incidenza Atti impuri nell'arte moderna e contemporanea. Inizi XVII secolo, a Pescia. Voi. I: Dal 1050 al 480 a.C. Benedetta Carlini - badessa del Voi. II: Dal 480 al 30 a.C. convento delle Teatine - soffre di estasi erotico-religiose. La conforta una giovane monaca. Le autorità Il ill.l .lAt' iHI KARLR.POPPÉM ecclesiastiche aprono un'inchiesta. I due problemi Un piccolo gioiello di ricerca fondamentali storiografica, narrato con della teoria grande talento. della conoscenza Scritto nel 1933, ma pubblicato integralmente solo Peter Dronke Donne e cultura nel '79, è il primo grande nel Medioevo testo di Popper, il più EHE^XI^HflllH^HHHBMIMH Scrittrici medievali Karl R. Popper [ jue problemi dal 11 al XIV secolo significativo della sua fondamentali della teoria ricerca epistemologica. della conoscenza

IAN HACKING L'emergenza della probabilità PETER DRONKE A metà del seicento, con Pascal, Donne e cultura irrompe improvviso un nuovo nel Medioevo concetto: la probabilità. Il libro Margherita Potete e Rosvita, Eloisa, è la storia affascinante di quell'idea, le dame carolinge, le rimatrici oggi rilevante nella scienza, di Provenza. Una panoramica sulla l'economia, il pensiero. "femminilità scrittoria" di un grande studioso della letteratura medievale. una condizione lacerata, ambigua, De te fabula narratur melanconica, squilibrata (e perciò eminentemente dinamica) in cui l'e- poca delle rivoluzioni borghesi si ri- di Alfonso Berardinelli specchia senza aggiustamenti né "sintesi più alte". Con Balzac l'oriz- FRANCO MORETTI, Il romanzo di ghesia in ascesa, è con l'età delle Ri- zonte cambia, lo squilibrio si appia- formazione, Garzanti, Milano voluzioni che un tale universo assu- na. "L'eroe balzachiano desidera so- 1986, pp. 362, Lit. 18.000. me forma autonoma: "La spinta de- lo ciò che nel mondo già esiste, e non deve decidere se accettare o meno le FRANCO MORETTI, Segni e stili cisiva in questa direzione è opera, come è noto, di Goethe: ed è sinto- regole del gioco, ma impararle me- del moderno, Einaudi, Torino matico che prenda corpo proprio in glio degli altri". Il realismo di Balzac 1987, pp. IX-261, Lit. 25.000. quel romanzo che codifica il nuovo diventa così, in letteratura, l'atto di paradigma, e fissa nella gioventù la nascita di una nuova idea di realtà: Scusandosi sinceramente e mali- parte più significativa dell'esistenza. avvolgente, determinante, spesso so- ziosamente con Franco Moretti per E nato il Bildungsroman: la forma verchiarne, di cui lo stesso protago- il proprio silenzio sul suo libro, For- che domina — o, più esattamente, nista (sempre meno "protagonista") tini ha detto che a un tale libro si rende possibile — il secolo d'oro del- è solo una delle innumerevoli mani- può rispondere solo con un altro li- la narrativa occidentale". festazioni. E la parabola "finisce col bro e non con un semplice articolo. Faccio mia la reazione e l'afferma- zione di Fortini, ma non vorrei usar- re rimproverasse dubbiosamente alla la come alibi. E dal momento che un forma-romanzo un eccesso di adatta- libro in risposta a Moretti non sono bilità e un senso della contraddizio- certo che lo scriverò, mi rassegno ne così duttile e comprensivo da ri- per ora a un semplice articolo. Tan- Fenoglio a tutto campo sultare accomodante. Il che diventa to più che II romanzo di formazione, particolarmente grave se si pensa, pur essendo uno dei tre o quattro di Giovanni Falaschi con Moretti, che "le ideologie domi- libri italiani più belli (senza distin- nanti del nostro mondo non sono zione di genere letterario e ambito ELISABETTA SOLETTI, Beppe Fenoglio, Mursia, Soletti si muove agevolmente attraversando affatto... sistemi intolleranti, norma- disciplinare) usciti fra '86 e '87, di Milano 1987, pp. 222, Lit. 25.000. tutta la produzione dell'albese e accumulando tivi, monologici, marmorei" e che il recensioni e di attenzioni non ne ha schede che confermano i risultati dell'indagine "processo di socializzazione consiste ricevute molte. Le opere originali, Fenoglio è un caso strano nella nostra lette- del Beccaria sul "grande stile" fenogliano. Inol- da tempo, più che nel piegarsi ad una come è noto, non sono facili da in- costrizione," nell'"interiorizzare la quadrare. ratura recente: gli è toccato in sorte di essere ben tre dà un contributo importante alla soluzione contraddizione". Il romanzo, dun- Nato nel 1950, anglista e compara- studiato — anche se da un ristretto numero di dell'annoso problema della datazione della que, non come svelamento critico tista, direttore e redattore in anni addetti ai lavori, fra i quali la Soletti occupa un grande cronaca dedicata a Johnny, fermo re- dell'"aspra verità" e della connessio- passati di riviste letterarie e politiche posto di rilievo — ma poco frequentato dal letto- stando che una certezza assoluta che essa sia da ne di ogni elemento storico con ogni (Calibano, Quaderni piacentini), Mo- re comune e da quello colto. Chi voglia affron- collocare nella seconda metà degli anni Cin- altro, dal piccolo al grande, "dall'u- retti è un critico non "dimezzato" da tarlo per la prima volta sappia che cosa vi può quanta non può essere raggiunta con la docu- niversale al particolare". Ma piutto- specialità accademiche, e ci tiene a trovare (lo dico con le parole della Soletti): mentazione in nostro possesso. Ma è anche vero sto come scuola di integrazione so- presentarsi sempre nel pieno posses- "Scrittore difficile e complesso, in primo luogo, che in assenza di questa certezza sono le ipotesi ciale e di adattamento all'esistente. so delle proprie facoltà di intendere perché non è classificabile sotto facili etichette di più ragionevoli che devono essere accreditate. Direi però che le cose, nel novecen- to, nel secolo della Crisi del Roman- e di volere: cioè delle proprie compe- comodo (espressionista, neorealista, cronachista, La Soletti manovra dunque a questo scopo assai tenze di studioso e delle proprie doti zo e della Letteratura d'Avanguar- memorialista, ecc.). Tanto più scomodo e diffici- bene il materiale epistolare, già noto: te lettere di saggista. A rendere avvincenti e dia, sono andate anche peggio: l'inte- provocatori i suoi studi c'è anzitutto le da classificare, perché il Partigiano (ma anche dello scrittore ai suoi editori, e lavora anche sul grazione è avvenuta in assenza di ro- una forte carica razionalistica e mo- i Ventitré giorni della città di Alba e Primave- materiale variantistico che gli studiosi hanno a manzi di formazione, anzi con il ralistica. Ciò che colpisce in tutti i ra di bellezza) non rispetta i consueti e nostrani disposizione dopo l'edizione critica (1978) edita contributo notevole dell'estremi- suoi scritti (è da poco uscita da Ei- binari rappresentativi. In nessuno scritto Feno- dall'equipe della Corti. Una volta individuata smo estetico, e si è passati spesso dal- naudi anche un'eccellente raccolta di glio condivide l'ingenua o ottimistica divisione la direzione delle correzioni fenogliane, i risul- la rivolta all'adattamento senza ca- saggi precedenti, Segni e stili del mo- tra buoni e cattivi. Tantomeno si può leggere in tati linguistico-stilistici assumono immediata- pirci niente e senza che ci fossero derno) è la robustezza inventiva della alcuna sua pagina il vieto formulario sulla im- mente una validità filologica, nel senso che ser- molti capolavori letterari a osservare costruzione e la suggestiva incisività minente rinascita e sul riscatto del popolo op- vono all'autrice a stabilire la successione degli e descrivere l'accaduto.... dello stile. presso. Nessuna concessione, infine, a far suo il strati compositivi. Comunque, lettore di oggi, giova- Oltre che interprete e commenta- sentimento dell'inarrestabile progresso dell'u- ne o maturo che tu sia, come vedi è tore di testi, per Moretti il critico Naturalmente non è che non si possa parlare manità, o la facile adesione all'ideologia della proprio di te che si tratta, de te fabula letterario è anche storico delle idee e di Fenoglio se non si affrontano le questioni vittoria" (p. 116). Giudizio, questo, che sintetiz- narratur. Moretti parla di generazio- delle forme simboliche e sociali di filologiche; dico solo che un contributo speciali- ni lontane a generazioni vicine. For- vita. Sceglie una tesi da sostenere, za gli orientamenti di tutta la critica fenoglia- stico a tutto campo come questo vi si imbatte se perché la giovinezza è un'età pre- un'ipotesi forte da verificare o falsifi- na recente. Ciò che rende ardua la lettura di necessariamente. Ma la Soletti utilizza il mate- ziosa, sulla quale potenze mondane e care. Non crede affatto che la lettera- questo scrittore è la lingua della sua opera mag- riale anche per giudizi di diversa natura: fatti celesti, industrie e chiese, protettori tura sia quella terra di nessuno nella giore, quella conosciuta comunemente col titolo stilistici, come la metafora, sono visti nella loro e padroni puntano ancora le loro ar- quale gli innumerevoli tipi di ambi- di II partigiano Johnny (ma l'edizione corrente implicazione ideologica; il problema dell'asset- mi. guità del testo e le infinite possibilità è in realtà un montaggio di testi diversi). to, faticosamente raggiunto, del primo volume interpretative rendono inafferrabili (o irrilevanti) per principio i "mes- Stando così le cose: lingua straordinaria- di racconti, è considerato come indizio del mu- saggi", le idee, i significati e le imma- mente elaborata e incertezza della datazione tamento del punto di vista dello scrittore. E gini del mondo che le opere elabora- della grande cronaca dedicata a Johnny, era inoltre risulta bene la circolarità, perseguita in- no e trasmettono. In questo, se è an- ovvio che la Soletti dovesse muoversi tenendo tenzionalmente da Fenoglio, della costruzione cora possibile esprimersi così. Mo- d'occhio la questione linguistica e quella filolo- di Una questione privata di contro invece al- retti e un critico fortemente "impe- gica prima di tutto. Per la parte linguistica, la l'andamento orizzontale del Partigiano. gnato". Chiede alla letteratura "co- me è possibile vivere" e "come si de- FIRENZE LIBRI ve vivere" nelle condizioni che l'Eu- ropa e l'Occidente hanno stabilito EDIZIONI KOBERGER, almeno da un paio di secoli a questa L'AUTORE, (ESTER Wilhelm Meister e Elizabeth Ben- Via Duccio di Buoninsegna, 13 parte. Dietro l'apparente distacco, '48 dell'Educazione sentimentale (la che nell'idea del romanzo proposta nett, Julien Sorel e Eugenio Onie- 50143 Firenze • Tel. 055/715515 dietro la pazienza e lo scrupolo dello rivoluzione che non fu una rivolu- da Moretti resta in ombra. E cioè ghin, Lucien de Rubempré e Frédé- studioso, c'è in lui la focosa capar- zione) e gli anni Trenta di Felix Holt che la vita quotidiana non è solo un ric Moreau: eccoli ancora una volta Serie «IESTER» bietà del ritrattista morale e dello e Middlemarch (le riforme che non "mondo parallelo", è anche l'altra entrare in scena come in un processo Poesia italiana e straniera storico che non si rassegna all'indif- mantengono le loro promesse)". faccia della Storia, la sua faccia na- che li chiami a rispondere dell'uso ferenza "pluralistica" della comunità Fra le innumerevoli possibili glos- scosta: forse più reale, più autentica. che hanno fatto delle loro migliori scientifica, e che si ostina a volere se e considerazioni che il libro sugge- Come è evidente ed esplicito in Tol- Silvestro Amore energie e della loro vita. A partire venire a capo, proprio come i grandi risce (lascio in particolare agli angli- stoj (che viene trascurato da Moretti «SILENZI/PAROLE» dalla fine del Settecento, quella del critici (e scrittori) di un tempo, dei sti la contestazione del trattamento per ragioni in parte comprensibili e Premio «Accademia del Cimento romanzo di formazione è una vicen- problemi cruciali della propria gene- riduttivo che Moretti riserva al ro- in parte no), il cosiddetto "momento '86» da che dura poco meno di un secolo, razione e perfino della propria epo- manzo inglese), mi limito ad una sol- della verità" non è nel grande evento almeno nei suoi esempi classici. Ri- «...una poesia ora vibrante di drammatici- ca.... tanto. pubblico, quanto piuttosto nella co- ducendo tutto ad uno schema sem- tà, ora di serena distensione». In quello che mi sembra uno dei mune e anonima giornata che prece- dall'introduzione di Walter Mauro E ad un certo punto, fra questi plificato, abbiamo più o meno que- passaggi argomentativi più interes- de e che segue quell'evento. E molte sta successione: Goethe e Jane Au- problemi cruciali, Moretti ne ha tro- santi, Moretti sottolinea che il gene- rivoluzioni, concepite e vissute in sten inducono i loro protagonisti al- Giovanni [annuzzi vato uno di particolare magnetismo, re romanzo, in opposizione alla tra- forma "epica" e "tragica", sono nau- «RITORNO AD ITACA» uno di quei miti storicamente molto la ricerca di "quel senso di limpido e gedia e all'epica, e stato inventato fiducioso appaesamento" che risulta fragate anche perchè incapaci di ela- utili che attraggono irresistibilmente per descrivere fallimenti, diversioni, borare un'idea realistica e "umile" « [annuzzi è un cavaliere-cantore, la sua dal rapporto con un'ideale "comuni- poesia è musicale come le nenie dei mene- e insieme mettono in sospetto: il intempestività, elusioni e delusioni. del quotidiano. (L'ammirazione dei problema e il mito della gioventù. tà organica". Ma questa maturità fe- Dato che non riesce ad essere presen- strelli al tramonto sotto le grate dell'ama- bolscevichi per Tolstoj è stata, in ta». Gioventù e rivoluzione, gioventù lice non è stata (in Germania e in te alla Storia e ai suoi eventi culmi- Inghilterra) che un tentativo di ac- questo senso, fuorviarne. Dèmoni o dall'introduzione di Mauro Baroni e ascesa sociale, gioventù e successo nanti, l'eroe del romanzo si immer- burocrati che fossero, i rivoluzionari mondano. E alla fine di una breve cantonare il significato e la minaccia ge nel flusso della quotidianità. Il della rivoluzione francese. Con russi somigliavano molto di più a Fabio Duca parabola: gioventù e sconfitta degli tempo del romanzo è quindi per de- personaggi di Dostoievskij e di Go- ideali, gioventù e adattamento, gio- Stendhal e Puskin nasce un nuovo «FRAMMENTI D'UN ATLANTE» finizione il tempo del prima e del gol). ventù e morte. Per quanto si possa- tipo di protagonista. Ora la gioventù dopo, del troppo presto o del troppo Mi pare che la posizione di Moret- «...la sua vena di poeta... si irradia attraver- no trovare esempi precedenti nella diventa una categoria oppositiva: tardi. La Storia non può che essergli ti in proposito sia nello stesso tempo so l'equilibrio e Lordine delle cose». letteratura occidentale, è con la bor- non un momento da superare, ma estranea. Ma c'è un diverso aspetto, dall'introduzione di Alberto Testa polemica e incerta. Quasi che l'auto- in un film", è evocata, per citazioni psiche": l'effetto dentro di lui del o raffronti, una tradizione che da pensare atomico, la prospettiva osses- Commercio Guerra e romanzo Omero e Virgilio arriva fino a sionante della distruzione totale, Proust, con poche aperture invece l'accendersi di una passione, l'impul- di Lidia De Federicis verso gli sperimentalismi radicali del so a salvare il vivente. Di qui è nato Novecento. un romanzo in cui l'unico nemico di rettili MARIO SPINELLA, Lettera da egli, se non è stato realmente, avreb- Il Narratore è quello di una volta: davvero cattivo è la guerra, un siste- di Luca Rastello Kupjansk, Mondadori, Milano be voluto essere; nella scrittura il colui al quale "come a un Iddio, tut- ma di personaggi che non si articola 1987, pp. 401, Lit. 24.000. Narratore, che, oltre a essere una to è possibile"; colui "che tutto sa". in opposizioni di nazionalità e di funzione, è un personaggio, è spesso C'è il Narratore, ma non il piacere ideologia, ma di destino biologico e KAREL CAPER, La guerra delle sa- M. S. in persona (p. 272), con la sua abusato della narratologia. Il filo di scelta morale (c'è chi sopravvive e lamandre, Lucarini, Roma 1987, chi no, chi trova la propria educazio- Il libro di Spinella, letto e riletto, stanza, la penna, le stanchezze, le so- stesso del dialogo ironico con il let- ed. orig. 1936, trad. dal ceco di ste al bar, la quotidianità, il gatto, tore, invitato simultaneamente agli ne e chi la perde). Di qui la metafora non cessa di essere una sorpresa. Bruno Meriggi, pp. 296, Lit. Si comincia dall'argomento. Per- con la sua mappa mentale. Nella abbandoni della fantasia e alle vigili del Narratore-uccello, o cinepresa, ché scrivere, ora, un romanzo sulla mappa mentale di Spinella stanno, sottigliezze del ragionamento, ci occhio che scruta dall'alto gli spazi. 25.000. seconda guerra mondiale, e su un assieme alle memorie di una vecchia porta indietro verso precedenti illu- È il pensare atomico che ha dato a episodio — la spedizione in Russia guerra e a nuove catastrofiche previ- stri (il Diderot, per esempio, di Spinella lo sguardo planetario con Vengono fuori di notte, dall'ac- dell'esercito italiano — che è stato al sioni, tutte le parole e le immagini Jacques il fatalista). cui può immaginare l'"astro che ci qua, con un t'ip t'ap sinistro, su ma- centro della memorialistica più che vengono dai testi, le mediazioni Fa parte del ri-uso della tradizione conduce" e prevederlo desolato, "un nine infantili senza pollice; "quando drammatica e nota? E vero che ave- vedono un uomo gli fanno ts ts ts vamo finora le memorie e non il ro- come le puttane a Hong Kong" e manzo della guerra, il romanzo so- ammiccano sollevando la palpebra prattutto, scrive Maria Corti nell'af- inferiore, questi mostriciattoli ac- fettuosa presentazione, "che sapesse quatici dalla statura di un bimbo di sfiorare l'epica". Tuttavia, qualche Narrazioni piccole dieci anni: faceva bene Ripellino, cronaca del tempo (penso a La guer- lungimirante, a temerle e paragonare ra dei poveri di Nuto Revelli) contie- il loro rumoreggiare sordo al buch ne, sulla ritirata dal Don, pagine di di Dario Voltolini buch buch dei vampiri nelle ballate grande forza evocativa, che ci aveva- romantiche. no già trasmesso il senso di un'im- ANTONIO DEBENEDETTI, Spavaldi e strambi, conclusa, dice l'assioma postmoderno, può dun- Sono le salamandre, eroi del più presa disperata e memorabile. Per- Rizzoli, Milano 1987, pp. 159, Lit. 20.000. que darsi che si sia aperta quella delle narrazio- divertente romanzo del ceco Karel ché poi questo romanzo lo scrive ni piccole, che ripresentano tanti contenuti tra- Capek, proposto da Lucarini nella Mario Spinella, studioso di confine collana "I classici del ridere"; collana Bisogna superare una prima impressione di dizionali, però filtrandoli spietatamente, setac- tra marxismo e psicoanalisi, indaga- gloriosa, rinata a circa mezzo secolo tore dei rapporti tra la materia delle sconcerto: cosa vogliono, chi sono, cosa c'entra- ciandoli, liofilizzandoli. dalla sua creazione ad opera di A. cose e la materia delle parole, incline no con noi questi spavaldi e strambi di cui ci Le stesse considerazioni valgono anche per Formiggini, lustrata, rimpolpata con in letteratura alle tecniche d'avan- narra Debenedetti? Negli otto racconti sfilano gli altri racconti. In II club dei superflui è di nuovi titoli e nuove prefazioni ai guardia? E sorprendente non che invecchiando i corpi di intellettuali, politici, scena nientemeno che la seduzione, con tutti i vecchi e partita allo sprint con egli torni sul proprio vissuto di gio- latinisti, scrittori, quelli rinsecchiti o sfasciati suoi doppi sensi, i suoi ritmi. Ma Ines e Diego Òap ek, Jerome, Scarfoglio e Poe. ventù e su un'esperienza personale delle loro mogli, ex-mogli, amanti, vedove: pro- sono due esseri ormai sgangherati, all'ultimissi- Capek fu autore di opere teatrali, evidentemente decisiva, ma che ci statectomie nel destino degli uni, carichi di cel- ma spiaggia. Mettono tuttavia in atto i classici romanzi e racconti brevi. Dal mag- torni in tale forma. Con un roman- lulite in quello delle altre. Un teatrino cerebrale "io so che tu sai che ho inteso (ma non voglio ma "dinamico, cinematografico, po- zo così romanzesco, dove gli amori e sfinito su cui preme pesante un brutto e minac- fartelo sapere)". E anche la malattia mentale, in liziesco" della sua immaginazione, si mescolano alle armi e s'incontra- dall'incontro di questa con le tensio- cioso cielo romano portatore di sabbia africana E nessuno si accorse che mancava una stella no donne gentili, quasi sempre gio- ni sociali su vasta scala del periodo vani e belle, oppure vecchiette, por- e di temporali che non si decidono a cadere. (lettera da un luogo segregato), subisce un'ana- fra le due guerre, con i rigurgiti di tatrici però di travestimenti che ro- Fermarsi a questa impressione significhereb- loga operazione di filtraggio. Si tratta del rac- proporzioni ciclopiche in campo vesciano le nostre aspettative. Un be prendere il libro e gettarlo nello scaffale più conto più lineare e asciutto del volume. tecnologico ed economico, trae so- romanzo così leggibile, dove i perso- lontano per sempre. E sarebbe uno sbaglio. Fa- Nei racconti di Debenedetti possono capitare stanza l'impasto ironicamente gran- naggi ci vengono via via presentati miliarizzare con gli strambi è in realtà molto cose grottesche (lei soffre di meteorismo, peta a dioso dei romanzi più famosi, un con i loro attributi e i loro pensieri, facile: la scelta dei titoli, la scelta dei finali e letto dopo aver fatto l'amore, è l'inizio della tratto comune dei quali è l'aprirsi a le vicende seguono parabole com- scenari di utopia titanica regolar- degli attacchi, la conduzione dei dialoghi e la fine), cose crudeli (lei vuole un figlio da lui, piute, l'intreccio ammette i colpi di mente fallimentari e indirizzati alla scena ma li rende plausibili, e un mo- costruzione di ognuno dei racconti sono opera- glielo dice, lui le regala un cane), possono ap- catastrofe. zioni di qualità prodotte con padronanza e parire per un attimo falcucciane presenze, un derato uso del flash-back, assegnando Se fino agli anni trenta gli esiti di- a ogni figura un passato, dilata le di- grande misura. Rispuntano anche grandi temi latinista può chiamarsi Nullo Nebuloni, un ti- sastrosi delle velleità dei suoi perso- mensioni del racconto ma non ne letterari, come quello del doppio: Aldo De Aldo tolo può essere Svegliarsi zitella, senza che la naggi lasciavano aperta a Capek la complica le modalità. è un uomo "concreto, empirico, tutto proteso al narrazione diventi comica, o parodistica, o via di soluzioni ottimistiche, spesso Se si sceglie come unica chiave di successo" che si chiama Aldo, ma è anche un clownesca. E un risultato un po' speciale, dovu- venate di un compiaciuto minimali- lettura quella del romanzo di guerra, uomo "di carattere incerto, propenso al dubbio to alla relazione tra racconto e la storia (('in- smo da Domenica in taverna, diver- resta lo sconcerto — che trapela da e all'introversione" che si chiama De Aldo. Al- treccio e la fabula dei formalisti russi): sarebbe so è il caso di questa guerra delle sala- alcune recensioni — di un'operazio- do, il vincitore, un certo giorno decide di libe- interessante provare gli strumenti della narra- mandre in cui la fantasia dell'autore ne letteraria che sembra solo retro- rarsi di De Aldo. Ne desidera la morte. Come tologia su questo testo. Smontarne i numerosis- esplode in un collage di registri al spettiva, di una testimonianza che si limite dell'esercizio di stile. sempre, il desiderio di Aldo si realizza e De simi meccanismi. prende molte libertà, di un Narrato- Aldo muore. Ovviamente muore anche Aldo Gli estremi della vicenda, inizio e re infine che per tre quarti dell'opera De Aldo, e quindi Aldo. E sì che lo sapeva (già, fine, sono tutti boemi: si parte, è ve- ci infastidisce con fitte interruzioni e ro, fra chiari di luna asiatici tropica- ma chi?). Si tratta di una scarnificazione, di un digressioni. Sono due infatti le serie li, ma primo attore e motore della di eventi che si alternano sulle pagi- rimpicciolimento che elimina da questo tema storia è uno di quegli ubriaconi da ne. Nell'una si configura la storia di ogni possibile dilatazione epica, ogni universali- bettole ceche, sbruffone giramondo, guerra, di cui sono protagonisti po- tà simbolica, l'epoca delle grandi narrazioni è ("grasso, calvo e bestemmia anche in poli, uomini, oggetti — unità seman- malese per poterlo fare ancora di tiche collettive e individuali: Italiani, più"); divenuto chissacome capitano Russi, Tedeschi, una tradotta, un di lungo corso, ficcanaso, secondo furgoncino, un gruppo di soldati in vocazione nazionale ("io non so se fuga nella pianura di neve, "minu- solo noi cechi siamo un popolo im- scolo bruco grigioverde nel bianco della cultura che lo mettono (e ci piccione, sta di fatto che dove m'è sporco in cui si muovevano, che li mettono) in grado di descrivere il capitato di incontrare un compatrio- circondava" (p. 318), e tra gli altri mondo. ta, doveva sempre mettere il naso in personaggi il sergente Pietro Trim- Il potere della parola è forse il te- ogni faccenda"), scopre su un'isolet- bali, il più autobiografico. L'altra, di ma principale di Lettera da Kupjan- ta del Pacifico una strana specie di cui è protagonista il Narratore, è la sk : non l'esistenza in sé degli indivi- salamandre acquatiche in grado di storia del romanzo nel suo farsi. La dui, "vortici minuscoli nello spazio imitare i gesti umani e riesce ad adde- presenza del Narratore che rende immenso del tempo", non le vite ve- strarle alla pesca delle perle. Durante esplicite le sue procedure è natural- re, "labile fluire di movimenti, di ge- una vacanza in patria e una bevuta di mente l'astuzia che autorizza Spinel- sti", né "ciò che si suole chiamare birra, il marinaio propone il com- la a recuperare la forma classica del realtà", né "questo multiforme cam- mercio dei rettili e delle perle a un romanzo senza ingannare il lettore, po di forze che chiamiamo Io"; ma il compatriota, industriale di ampie senza concedergli l'illusione ingenua potere della narrazione, che organiz- vedute; le salamandre saranno trasfe- dell' oggettività, ma restituendogli rite in tutte le rade perlifere del Paci- za i frammenti casuali e che diventa assaporare le parole per la loro sug- mondo senza vita, una luna dissecca- anzi puntigliosamente la coscienza per ciascuno — scrittore e lettore — fico dove riveleranno sorprendenti dell'atto di finzione da cui nasce l'o- gestività (la magia dei nomi: "i sovra- ta ruotante nello spazio infinito con capacità tecnologiche. Il business ri- "un luogo di riconoscimento" (p. ni Nomi Propri, segnali intorno cui il suo carico minerale". L'opera della pera, figlia "della fantasia, del ricor- 132). Non stupisce quindi che Spi- sulta colossale, tanto più che le be- do, della parola" (p. 271). aggregare e snodare ogni volta nuo- fantasia ha radici nella materialità stiole si riproducono a velocità verti- nella mostri di voler risalire a model- ve sequenze verbali; moltiplicabili, terrestre e il potere della parola è li forti, e storicamente esemplari, di ginosa e non avanzano troppe richie- Bisogna spostare l'attenzione dal se non certo all'infinito, almeno ad piegato a difendere "ciò che si suole ste per la loro prestazione d'opera, e narrato al Narratore, per accorgersi narrazione. Nel libro, dove molti libitum", p. 42), ma usarle per i loro chiamare realtà". personaggi — Trimbali e il suo omo- va organizzato su scala industriale e delle motivazioni profonde e delle significati; e valersi della rappresen- Che cosa sia, nel fondo, questo ro- internazionale. I tritoni sono espor- novità del libro. Per esempio, un au- logo tedesco Heinemann, ex profes- tazione romanzesca per comunicare manzo, Spinella, fedele alle regole sore a Tubinga, e le ragazze russe tati su tutto il pianeta, studiati, alle- tobiografismo che non ha soltanto contenuti e idee. che si è fissato, lo dice apertamente: vati e utilizzati in massa: imparano a caratteristiche psicologiche. Nel Lyda e Gala — si consolano con l'ar- L'idea che sostiene il romanzo di "tu, Narratore, segui il tuo sentiero. te e si riconoscono, appunto, nelle parlare, a leggere ("ma solo i giornali doppio piano su cui scorre la narra- Spinella nasce da quella che egli ha Sai benissimo che cosa stai facendo: della sera") a imitare forme di cultu- zione l'autore proietta una doppia letture predilette aggirandosi un po' indicato altrove (nel convegno inter- un atto, un gesto, contro la guerra. trasognati perché "tutto, si disse Ga- immagine di sé: nella guerra il ser- nazionale del 1984 su La morte oggi) Propaganda? Sì — senza pudori e la, avveniva come in un romanzo, o gente Trimbali, figura di quello che come la sua attuale "curvatura della vergogne — propaganda". razione di questo poeta toscano che della Lamarque, limpidamente intes- sarebbe a questo punto semplicistico suta di quella esasperante semplicità ra umana ("non escluso il calcio, il e riduttivo confinare negli ambiti di capace di risucchiare nell'abbraccio flirt, il fascismo e le inversioni ses- Poesia Poeti Poesie quella tendenza che qualche anno fa pericoloso e inaspettato della ambi- suali") a ispirare pietà (organizzazio- si sarebbe definita "innamorata". valenza erotica, sembra trovare nel- ni umanitarie internazionali riesco- Anche nel suo nuovo libro, L'obbe- l'avventura psichica del transfert, og- no ad ottenere che la vivisezione del- Utopisti e menestrelli dienza, stampato sempre dall'editore getto tangibile e pure severamente le salamandre sia proibita agli stu- Crocetti, i punti di riferimento di intoccabile di questo libro, il compi- diosi ebrei) a servire gli interessi del- di Biancamaria Frabotta Carifi sono ancora una volta Rilke e mento di un destino. Il signore d'oro le potenze militari, a far paura (ma Heidegger e in quella che viene stig- infatti non altro è, direbbero sapien- basterà confinarle dietro altissime Cliniche, l'opera in cui Tommaso principi delle tenebre e della luce. matizzata come "l'epoca delle rovi- ti esperti del materiale linguistico palizzate ricoperte di slogans inneg- Di Francesco raccoglie per l'editore In questo corpo a corpo con il fan- ne" la poesia è più che mai corteggia- dell'inconscio, se non la cronistoria gianti al lavoro e alla salute) a creare Crocetti più di venti anni di lavoro, tasma della propria illeggittimità ta come "il canto dell'Amico", con- di una cocciuta resistenza alla terapia problemi di diritto internazionale dal 1967 a oggi, è uno dei pochi qualche volta il poeta soccombe, ma solatorio e unico. e alla guarigione. (le salamandre appartengono agli esempi di poesia civile nata nell'al- più spesso nella poesia di Di France- Ma si ha l'impressione che sempre I più ingenui, ma quanto più smali- stati che le sfruttano o costituiscono veo degli anni Settanta che parados- sco a trionfare è proprio la serenità di più l'incanto di queste strofette ziati lettori di poesia nel cursus reto- una collettività autonoma da am- salmente preferirono esprimersi in del giudizio che si ostina a forzare la apocalittiche e perentorie, pur nel rico della Lamarque, sdegnosamente mettere alla società delle nazioni?) a forme magari aspre e martellanti, di scostante oscurità, la dolorosa impe- consumato gioco scenico della fin- insipiente di simboli e doppi fondi suggerire mode culturali (la musica inquietante e provocatoria antilette- netrabilità di chi scrive asserragliato, zione della debolezza e della mitezza (l'oro non è forse il più splendente tritonica, cioè a tre toni, per esem- colore del sadismo monetizzato nel- pio). Grazie all'avvento dei formida- lo scambio psicoanalitico?), assillan- bili rettili l'umanità concepisce un te nella coazione elementare del les- mondo nuovo, una nuova civiltà: sico, nella disarmante disobbedienza l'era alamndrica. Capek impazza: è alla più ovvia grammatica dei com- il capitolo sul cammino della civiltà, portamenti, cercano la letteralità del marcia alterna di orrori, trovate Cultura ligure trasfert e dunque la metafora assolu- grottesche, parodie — ora cupe ora ta e lancinante dell'assurda libido smaglianti — di tendenze, inclinazio- di Pino Boero che, nonostante tutto, ci costringe a ni, vezzi collettivi, nazionali o indi- vivere e a amare. L'amore per la vita, viduali che, ammucchiati insieme, FRANCESCO DE NICOLA, L'ulivo e la parola. militare di Adriano Grande in Africa Orienta- in questa poetessa autentica, come tritati, amalgamati e lasciati montare Studi sui poeti e la poesia in Liguria nel Nove- le, ad esempio, è letta partendo da una quartina nel suo non rinnegato maestro Saba, hanno poi costituito parte conside- è di tutti il meno corrisposto, ma cento, Sabatelli, Genova 1986, pp. 123, Lit. satirica di Sbarbaro e dai carteggi dell'archivio revole dello Zeitgeist targato vente- dalla sua e dalla nostra parte di inno- simo secolo, quello precipitato nelle 15.000. Descalzo; in questo modo la storia personale di centi complici, se volessimo deporre guerre mondiali. uno scrittore (per Grande l'esperienza africana l'orgogliosa cataratta che ci oscura la Il lettore ride, sghignazza anche, Il titolo potrebbe far pensare all'ennesimo affrontata aderendo totalmente all'ideologia fa- vista, potrebbe ancora agire la bian- magari davanti agli entusiasmi del tentativo di scoperta di una linea ligure nella scista, si rivela deludente e "prima occasione per ca gomma capace di cancellare "l'i- popolo tedesco per la particolare poesia novecentesca o almeno di una volontà di intrawedere quelle componenti 'miserabili e nutile linea di confine" che divide il leggere gli autori regionali sotto l'insegna "geo- moralmente sbagliate' del regime" che nel '45 sogno dalla realtà. Al di là di quel- la frontiera ci aspetta nuda e come grafica" ormai usurata del paesaggio aspro, del- denuncerà all'amico Descalzo) si fa storia degli sempre essenziale la verità della poe- la natura scontrosa e riservata; invece De Nico- intellettuali italiani e dei loro rapporti con il sia. la, che ormai da anni svolge puntuali ricerche fascismo. Analogamente la vicenda umana ed Con Interludio, pubblicato dalla sugli scrittori della Liguria, nei sei saggi che artistica di Giovanni Descalzo si fa specchio romana Empiria, Elio Pecora che un compongono il volume, riesce a "ridimensiona- della condizione di emarginazione nella quale pubblico certo più vasto di quello re il diffuso, fuorviente e un po' campanilistico spesso vengono a trovarsi autori estranei "a della poesia conosce come biografo- concetto di 'linea liguistica'" e a darci l'idea di qualunque consorteria intellettuale e politica". narratore di e curato- "una sequenza di numerosi punti, talora anche Gli studi di De Nicola sui poeti e la poesia in re postumo dei suoi inediti, presenta vicini, di diverso splendore e quasi sempre dota- Liguria nel Novecento, insomma, sia che tocchi- la sua nuova raccolta di versi compo- ti di autonoma luminosità". no testi in lingua sia che affrontino il delicato sti, quasi tutti, tra il 1978 e il 1983. Come la Lamarque anche Pecora, L'approccio metodologicamente corretto argomento della produzione dialettale (esempla- romano di adozione, ma di nascita e consente all'autore una lettura della produzione ri per cura filologica le considerazioni sulle poe- gusti poetici affezionato a una tona- degli intellettuali liguri legata a puntuali ri- sie e sul Diario di Edoardo Firpo) aprono più di lità melodica di malinconica meri- scontri su archivi, epistolari, documenti inediti una via a quanti sono interessati a leggere ifatti dionalità, è poeta che, almeno a livel- o rari: è così possibile capire che i rapporti di culturali di una realtà regionale alla luce di lo di poetica implicita, nonxha mai Montale con Genova e i poeti liguri, al di là di un'analisi rigorosamente scientifica, priva di sentito il bisogno di giustificare la occasionali letture, recensioni, messaggi di ami- quei risvolti provinciali che ancora oggi compa- vena del suo canto che infatti fluisce cizia, non furono caratterizzati da particolare iono dietro commemorazioni, mostre, riscoper- sinuosa e dolcemente cantilenante in una invidiabile pastosità di accordi e attenzione perché Montale "continuò a guarda- te. arpeggi di sottofondo. Nonostante tutina. re a Genova e alla Liguria, anche nei suoi poeti, la scelta di sfumare con la sigla di con quell'ottica di insofferenza per la provincia titoli discreti o addirittura astratti evoluzione delle salamandre dei suoi che aveva determinato la sua fuga senza ritorno un'ispirazione decisamente propen- mari (Nordmolch, " la nobile sala- dalla città natale". Nel libro, De Nicola non si sa all'idillio di delicata inclinazione mandra nordica, chiara, eretta e doli- limita, però, a significative precisazioni o ad elegiaca, la poesia di Pecora non si cocefala", superiore e come tale biso- incursioni critiche su autori noti e di rilevanza sottrae al piacere di contagiare il let- tore trascinandolo nella lusinga dei gnosa di nuove coste); ride e intanto nazionale (ottimo, ad esempio, il saggio sulla classici luoghi del desiderio e del tra- avverte un tremito di disagio pen- Liguria di Camillo Sbarbaro), ma dedica anche sando alla data di composizione del dimento. molto spazio all'esame di autori e momenti me- libro — 1936 — o alla dichiarazione no noti della cultura novecentesca: l'esperienza Ne nasce una poesia avulsa dagli da parte dell'autore di scrivere della strappi e dalle dissonanze, ma nobile più schietta attualità ("di fantasia son e generosa, in cui l'ellisse o, al con- sempre pronto ad aggiungerne gra- trario la proliferazione sentimentale tis, quanta ne volete"); ride e intanto dell'impulso sonoro fascia nel garbo viene a sapere che le salamandre so- patetico e nostalgico di un'ariosa ro- no dieci volte più numerose degli rarietà ma certo distanti dalla ogget- assediato, conscio della "nominale del mito fanciullesco nasca in realtà manza il recitativo multiforme del- uomini e che si sono organizzate sot- tività pur necessaria a una genuina durezza che se ti passa sopra ti dalla consapevolezza di un tempo l'esistenza che Elio Pecora, come un to un capo deciso e visionario (uno ispirazione epica. E da questo punto schiaccia". E sicuramente in due casi, impietoso e luttuoso, un tempo di gentile menestrello d'altri tempi ri- che ha fatto il caporale da qualche di vista anche la poesia di Di France- nella asciutta figurazione di Bisanzio, assassini perennemente in agguato. duce "alle poche stagioni / della mia parte durante la prima guerra mon- sco che, per la biografia dell'autore, la città costruita impastando al ce- Insomma la sarabanda di angeliche esile voce". E così il senso della per- diale) e hanno bisogno ai spazio, di le illuminanti note a pie' di pagina e mento il sangue dei sacrifici e nella paure, la baudelairiana giostra di bel- dita che pure non cessa di angustiar- acqua, di nuove coste... le sagge indicazioni di lettura conte- mirabile lucidità metrica e intellet- lezza e di orrore su cui Carifi intona lo si attenua e si placa nella gratitudi- Poco rassicuranti le chiacchiere fi- nute nella bella prefazione di Forti- tuale dei quintetti cinesi di Wu, in il tintinnio del suo imperioso caril- ne di una civilissima corte privata, nali sulla riva della Moldava, nello ni, non possiamo non ricondurre al- cui sfolgora l'affilato tramonto di un lon è percorso, se non vado errata, sia essa nutrita di fedeli sodalizi o di stile ingenuo e indifferente con cui la lunga fedeltà di una militanza mai mito contemporaneo, martirio e tri- dal brivido espressionista della con- amori ingannevoli, di enigmatiche Svejk accoglieva le notizie da Saraje- tradita, non è esente dal disperato pudio di un'intera generazione, la fi- temporaneità. E di fronte alla sua ap- figure del paesaggio o di già consa- vo: un quinto della superficie terre- soggettivismo della sua generazione. gura esemplare di un epos sofferto e parizione di persecutorio revenant crati luoghi dell'animo, di strazianti stre è allagato ("guarda cosa costa un Basti riflettere al titolo che allude, al moderno si realizza e perdura. che Carifi, non più pago di suggesti- o pacati affetti famigliari, farne parte chilo di caffé...E vero che il Brasile è di là di una evidente metaforizzazio- Sin dai tempi di Infanzia, stampato ve quanto approssimative evocazio- è in ogni modo accoglierne "il dono di essere vivi". scomparso sotto il mare. Certo ne della scrittura vissuta come dupli- nel 1984 per i tipi della Società di ni, sa ora fronteggiare con la inesora- quando si va a comprare qualcosa, si ce germe di salvifica condanna, a una Poesia Roberto Carifi aveva dimo- bile sfrontatezza del medium, non si capisce subito se un pezzo di mondo esperienza interiore a tratti lambita strato le sue possibilità di oltrepassa- può che rabbrividire appunto e cede- TOMMASO DI FRANCESCO, Clini- affonda oppure no!"). Nel 1936 Ka- dagli inferni della coazione e della re in una misurazione di nitida preci- re all'infida dolcezza di questa poe- rel Capek si guardava intorno e dap- psicosi. Non c'è dubbio infatti che il che, Crocetti, Milano 1987, pp. sione gli impacci di una poetica che sia. pertutto vedeva salamandre e acqua, viaggio che occorre intraprendere 150, Lit. 18.000. ai suoi esordi lo aveva sin troppo Ancora l'editore Crocetti pubbli- in Russia, in Spagna, in Germania... nei meandri della giustapposizione sedotto nelle incantatorie lusinghe ROBERTO CARIFI, L'obbedienza, Lui sarebbe morto due anni più tar- sintattica che scuote il trobar clus di ca Il signore d'oro, il secondo volume Crocetti, Milano 1986, pp. 80, di una poesia, pratica assoluta e tota- di versi di Vivian Lamarque, la poe- di, in tempo per vedere l'occidente Di Francesco, sia esso espresso nel- Lit. 12.000. litaria del non-sapere. Il tema dell'in- tessa milanese che già nel 1981 con svendere a Hitler il suo paese. l'ansia dei nostoi, o ritorni del mito, fanzia, tregua, matrice beffarda e VIVIAN LAMARQUE, Il signore o più aerei pellegrinaggi verso l'igno- Teresino si era imposta con il suo A proposito: si legge sui giornali perversa di ogni possibile vitalismo, stile di crudele e fiabesca leggerezza d'oro, Crocetti, Milano 1986, pp. che in media sotto una citta di un ta terra dell'utopia, coincida spesso luogo delle sinistre aggressioni piut- con il racconto di una costrizione epigrammatica che le valse, fra l'al- 90, Lit. 16.000. milione di abitanti, oggi, vivono e tosto che delle estenuate regressioni, tro, l'ambito riconoscimento del ELIO PECORA, Interludio, Empi- erotica e esistenziale fra gli opposti è particolarmente congeniale all'ispi- ingrassano tre milioni di topi. Brrr. Viareggio Opera Prima. La poesia ria, Lit. 15.000. an Antiquarian (un appunto alla tra- bilico sul bordo della cavità, "poi mihster. Fantasmi eruditi duttrice: non un "antiquario", ma [gli] scivolò sul petto, e [gli] mise le Da qui, dall'impossibilità di prefi- un "amante di antichità"), che è del braccia al collo". E così La numero gurarsi l'apparizione in quanto di- 1904, fu poi seguito da altre tre. Op- tredici, in cui uno studioso vede la slocata rispetto alla convenzione, na- di Mario Materassi portunamente, l'edizione attuale camera d'albergo accanto alla sua ap- sce la personalissima qualità del ter- presenta l'intero corpus, in cui si di- parire e scomparire. rore distillato dal James. E la bellez- HENRY RIDER HAGGARD, La binomio che, con cento variazioni, stinguono alcuni testi spesso antolo- Ma al di là di certe preferenze per- za di certi sfondi campestri, nonché donna eterna, Lucarini, Roma percorre tutta la narrativa di M.R. gizzati, come quel piccolo capolavo- sonali, tutti i testi sono all'altezza di le varie figure di ascendenza dicken- 1986, prefaz. di Roberto Roma- James. ro che è La mezzatinta: qui un archi- quelli più spesso antologizzati. Eco- siana in funzione di comic relief, non fanno che evidenziare la precarietà ni, trad. dall'inglese anonima del- Il caso di questo scrittore è singola- vista segue d'ora in ora lo svolgersi nomia, rapidità, dosaggio del distan- re. Insigne paleografo, bibliografo, d'un terribile dramma dimenticato ziamento prospettico, humor, sono di quella linea che dovrebbe marca- l'ed. milanese del 1928, pp. 24.4, linguista, il James fu una autorità ne- attraverso l'apparire, il progredire e alcuni degli ingredienti del successo; re, e difendere, la nostra realtà "natu- Lit. 12.000. . ' . . gli studi biblici e patristici; tutto ciò infine lo sparire d'una figura all'in- soprattutto, però, la capacità di crea- rale" dall'assalto di ciò che è al di là. non gli impedì di cimentarsi in un terno di una incisione. O come II re subito la suspense, e ai reggere l'at- Non meno inquietante l'operazio- MONTAGUE RHODES JAMES, Tut- genere letterario che in Inghilterra tesoro dell'abate Thomas, in cui uno tesa, ancor più che della soluzione ne narrativa dell'altro distinto signo- ti i racconti, Theoria, Roma-Na- ha tradizione ricchissima, e in esso dei tanti amanti d'antichità del Ja- finale, della prossima manifestazio- re in redingote. Per chi, come me, s'è poli 1985-1986, 3 voli, a cura di raggiungere risultati di grande rilie- mes, scoperto un nascondiglio in un ne — inevitabile quanto imprevedi- formato — con alterne vicende di Malcolm Skey. Voi. I Racconti di vo. pozzo, comincia a estrarne una gros- bile nella forma — della oscura fonte preferenze — sul binomio Salgari/ fantasmi di un antiquario, trad. La prima raccolta, Ghost Stories of sa borsa che per un attimo rimane in di terrore. Non della soluzione, ap- Verne, la scoperta in tempi lontani dall'inglese di Donata Marciano, de La donna eterna (ma più bello il pp. 179, Lit. 18.000. Voi. II Altri titolo originale, fedelmente reso nel- racconti di un antiquario e Uno la traduzione di J.R. Wilcock per il spettro scarno e altre storie, trad. Pesanervi nel '66: Lei) produsse qual- di Benedetta Bini, pp. 261, Lit. che problema. Gli ingredienti di questo classico della letteratura d'av- 19.500. Voi. Ili Avvertimento ai Racconti scomodi venture erano familiari: c'era il mi- curiosi e altri racconti di fanta- sterioso documento, molla irresisti- smi, trad. di Ottavio Fatica, pp. di Sara Cortellazzo bile alla canonica spedizione africa- 168, Lit. 16.000. na; c'era l'Africa di maniera, gli eroi P. D. JAMES, Scuola per infermiere, Rusconi, Quando il delitto avviene — e i cadaveri con tanto di casco coloniale e di ve- Due distinti signori inglesi, compi- Milano 1987, ed. orig. 1971, trad. dall'inglese sono lì, sotto i nostri occhi, scioccanti, impieto- lo; i selvaggi crudeli e incomprensi- bili. E tuttavia si avvertiva qualcosa ti rappresentanti delle età vittoriana, di Giovanni Piccioni, pp. 279, Lit. 26.000. samente descritti — si apre una voragine che eduardiana e georgiana, son stati di che minava la credibilità (pur nel ingoia a catena altri omicidi (e sono tanti! una fantastico) del tutto: era come se la recente invitati da noi per ricordarci P. D. JAMES, La torre nera, Rizzoli, Milano quindicina, se assommati fra i tre romanzi). Si stessa scrittura non credesse troppo che le grandi letterature si misurano, 1987, ed. orig. 1975, trad. dall'inglese di Anna oltre che sui grandi libri, anche su ha la senzazione che non ci sia mai un'ultima in quelle marce estenuanti, in quegli Solinas, pp. 332, Lit. 8.000. quelli, si diceva un tempo, di amena vittima, perché anche fra i "vivi" nessuno rima- agguati assai poco cruenti; decisa- ne immutato. La James procede nei racconti mente, le fughe nella jungla di Tre- lettura. Sembra quasi di vederli: il P. D. JAMES, Un gusto per la morte, Mondado- cilindro tenuto a due mani sulle fal- con una minuzia descrittiva maniacale, con un mal-Naik e di Kammamuri erano al- ri, Milano 1987, ed. orig. 1986, trad. dall'in- de della redingote a bilanciare il bu- realismo formidabile, entrando in mondi in cui tra cosa. Qui, l'intero baraccone glese di Ettore Capriolo, pp. 513, Lit. 25.000. sto chino sulla vetrina d'un qualche "il tempo è misurato con precisione, i dettagli sembrava esser stato messo su per nostro libraro, una piega divertita qualche altro fine. Della morte, del dolore, della sofferenza: di osservati con attenzione ossessiva, i sensi estre- sul filo stretto delle labbra, mentre Quale fosse, questo fine, mi si do- questo ci parla P. D. James sin dal suo primo mamente attenti". Ogni ambiente, ogni ogget- leggono nomi e titoli dei loro emuli to, ogni impercettibile trasalimento fisico, ogni veva chiarire più tardi: quegli ingre- attuali: Harold Robbins, Stephen romanzo Cover Her Face, scritto nel 1962. Le dienti da baraccone sono infatti fun- parola divengono un'affermazione d'identità King, Richard Bach... Sono Sir Hen- sue sono detective stories o gialli a enigma non zionali alla costruzione di una delle ry Rider Haggard (1856-1925) e totalmente ortodossi, se li si confronta alla tra- da vivisezionare. E d'altro canto i luoghi scelti metafore più inquietanti dell'ultimo Montague Rnodes James (1862- dizione classica del Whodonit. Alcune regole dalla James sono spesso spazi attraversati dal quarto del diciannovesimo secolo — 1936). Figure minori, nel loro conte- sono accettate, certo, ma molte vengono scardi- dolore: la torre nera del romanzo omonimo; il una metafora di cui s'occuparono sto; oggi, quasi gigantesche. nate: le sue storie non sono perfette e geometri- ricovero per malati incurabili, sempre nel me- perfino Freud e Jung: la ricerca di Cominciamo da James. I suoi rac- che come quelle di un tempo, la "giustizia"fina- desimo romanzo; la "scuola per infermiere", set Ayesha, la meravigliosa donna im- conti del terrore erano stati in parte le trionfa, ma l'ordine non si ricompone total- di delitti che si svolgono nel presente vivendo mortale, colei che si è bagnata nella resi noti da noi in quella bella colla- mente, i suoi detectives vivono e rischiano in nell'eco di efferatezze e torture appartenenti al fonte di fuoco della vita. Cosi come più tardi, appunto, acquisito il senso na che era il Pesanervi di Bompiani. prima persona, non sono manichini alla Poirot passato; una casa-museo in Un gusto per la Il titolo, va detto, era infelice: Cuori morte che nasconde fra le sue mura scandali, del pastiche letterario, potevo goder- colpiti come sono, loro primi, dal dolore, dalla mi il modello di Rasselas spogliato strappati — il che faceva pensare a ricatti e, naturalmente, morti. Liala. Associazione d'idee fuorvian- morte. Adam Dalgliesh, funzionario di polizia dei suoi panneggi allegorici, vivifica- te, perché non si trattava di metafo- a Scotland Yard, è il protagonista di questi tre E la sciagura è sempre lì, spesso annunciata to in una tesa dimensione drammati- riche lacerazioni cardiache in spasi- romanzi. E un uomo solitario, riflessivo, ma- da premonizioni dei personaggi o inevitabil- ca, e proposto non più come occa- manti respinti o vergini tradite; nel linconico, umano, ed è anche un poeta apprez- mente determinata dal procedere delle indagini sione tra l'edificante e il didascalico racconto che dava il titolo alla rac- zato, che ama l'arte e la letteratura. Un uomo — quanti omicidi per occultare le prove — o bensì come occasione alla eterna in- colta, le lacerazioni sono reali: è il segnato da "cicatrici invisibili" — dal titolo di ancora seguita, passo passo, in modo rassegnato, determinatezza del simbolo. cuore ancora palpitante di due bam- una sua raccolta di poesie —, invisibili all'uomo dalla James, che ci rivela quale sarà la prossima Poche pagine, in tutta la letteratu- bini che viene strappato loro da un comune ma portate alla luce, nella loro eviden- vittima. Insomma la morte, nei romanzi della ra moderna, hanno la potenza di maniaco per ottenere l'assoluto po- za, dalla penna della James. I delitti, natural- scrittrice inglese, non è mai vissuta come enig- quella in cui Ayesha, bagnatasi di tere su quelle entità spirituali che nuovo nel fuoco primigenio per pro- mente, sono il suo pane quotidiano. Un pane ma affascinante da risolvere. E la sua imma- controllano il nostro universo. Ma vare all'amato la propria indistrutti- non è un Grand Guignol in ritardo, spesso trangugiato con amarezza, con la coscien- nenza ed imminenza a dettare le leggi del rac- bilità e per spronarlo a tuffarsi an- o un Argento in anticipo: niente san- za e nella consapevolezza dello sfruttamento conto. Un racconto, come suggerisce Julian ch'egli nella fiamma della vita, viene gue, niente orrore meccanico. Il ma- "delle debolezze altrui, del dolore e della solitu- Symons, "unconfortable to read", scomodo dun- invece distrutta, in pochi attimi, dal niaco è un signore colto e sollecito, dine, della paura del sospetto, del bisogno di que e, potremmo aggiungere, malato dal "gusto peso dei duemila anni in cui aveva grande esperto di credenze religiose confidarsi". per la morte". evaso il tempo: il raggrinzirsi, l'ac- tardo-pagane. Fantasmi e eruditi: è il cartocciarsi di quella splendida in- carnazione dell'eros in una scimmia orrenda resta una delle icone salienti di tutto l'ottocento. punto: ché a James non interessa l'e- Ed è essenziale, appunto, l'irridu- pilogo: interessa la palpabilità del cibilità di tutto ciò in parametri alle- fatto preternaturale, l'insinuarsi del- gorici — la sua completa disponibili- la consapevolezza di questa dimen- tà alle più varie operazioni simboli- FESTA NAZIONALE DE L'UNITA sione nella razionalità del quotidia- che. Con un intuito geniale, lo Hag- BOLOGNA - SETTEMBRE 1987 no. Da qui il ricorrere della figura gard trattiene il suo eroe dal tuffarsi dell'amante d'antichità, del profes- nella fiamma fatale, gli impedisce di sore, dell'archivista: figura antiro- conoscere fino in fondo il mistero ISTITUTO GRAMSCI EMILIA-ROMAGNA mantica, refrattaria — inizialmente intravisto. Perché la ricerca — qua- — alle suggestioni eversive dell'irra- lunque ne sia l'oggetto — deve conti- zionale. nuare. Il viaggio non deve approdare Perché il preternaturale del James alla sua meta. Questo, va confessato, non ha nulla della sana, sicura quali- Salgari non lo sapeva — né, con l'ec- tà familiare dell'apparato fantastico cezione del suo Capitano Hatteras, Gramsci e l'Occidente convenzionale: non ci sono spettri lo sapeva Jules Verne. (Né lo sa Ri- in catene, upupe, lunari ululati. Nel- chard Bach — il quale sa però assai le sue apparizioni che, fulminee, col- bene com'è che si vendono gli insac- Trasformazioni della società e riforma della politica cati letterari). piscono e sono sparite, si intravedo- no le forme di incubi personali alla Fanno bene a ridere, i due distinti 9-11 Settembre Fuseli, deliri onirici, ossessioni del- signori. Convegno Internazionale di Studi l'inconscio, ognuna centrata su un unico elemento iconico — una mano rosea che emerge dalla biancheria d'un cassetto, un viso fatto di lino Segreteria Organizzatila - Istituto Gramsci Emilia-Romagna sgualcito, o "le braccia, gambe, ten- -+0125 Bologna, via S. Vitale 13 - tel. 051-231377/275449. tacoli che [...] passavano sul volto, sul collo, su tutto il corpo" del dot- tor Oldys ne La residenza di Whit- MONTED1SON PROGETTO CUITURA LA MATERIA DELL' INVENZIONE Un viaggio fantastico all'interno degli stimoli, delle sollecitazioni, delle provocazioni, delle aperture che i nuovi materiali - frutto della continua evoluzione tecnologica - esercitano sulla fantasia umana, sulla curiosità, sulla storia dell'uomo.

l ruolo centrale di Montedi- tri Enti, oltre a numerosi desi- son nella ricerca chimica e gner. Il risultato è il volume: "La Inello sviluppo tecnico-scienti- Materia dell'Invenzione" pubbli- fico è tale che, fin dalla scoperta cato da Arcadia Edizioni. È un del polipropilene ad opera prezioso contributo che di Giulio Natta - Premio mira a rendere più acces- Nobel per la Chimica nel sibili i nuovi campi del 1963 -, essa ha visto e ve- possibile, esaminando co- de progressivamente na- me la materia diventi "mate- scere e perfezionarsi al suo riale", cioè come si rende di- internp, un sistema flessibile, sponibile ad essere integrata mobile ed elastico di know- in un progetto e a diventare how su materia e materiali, infine parte di un prodotto. Il le cui caratteristiche compor- libro rispondeadomande sulla tamentali e funzionali sono in qualità dell'ambiente quotidia- grado di creare nuova cultura no, sul quadro culturale che deri- progettuale, ma le cui potenzia- va dal nuovo rapporto con la ma- lità creative non sono ancora teria, sulle possibilità tecniche state interamente sperimentate. che i nuovi materiali mettono in L'avvento delle materie plastiche, Ezio Manzini, laureato in Ingegneria e in Architettu- campo. Al suo interno vengono ra, ha sviluppato e diretto numerose ricerche ri- infatti, e in particolare quello dei guardanti le implicazioni progettuali dell'evolu- analizzati i criteri metodologici materiali sintetici dotati di specifi- zione tecnologica. È professore associato di Tec- dello scenario tecnologico con- nologia dell'Architettura presso la facoltà di Archi- che proprietà, ha così profonda- tettura del Politecnico di Milano ed è direttore del- temporaneo attraverso filoni mente mutato la concezione dei la ricerca e docente alla Domus Academy (Scuola progettuali di particolare inte- metodi di progettazione e di la- internazionale post-universitaria di design). Tiene resse: come ottenere, per inoltre dei corsi all'Ecole Nationale Supérieure de vorazione fino a ieri utilizzati dai Création Industrielle di Parigi. esempio, oggetti contempora- tecnologi e dai progettisti, che neamente più leggeri, più tra- non poteva non modificare radicalmente anche il lo- sparenti, più morbidi, più resistenti, più sensibili o ro approccio ai nuovi materiali e non richiedere so- addirittura "quasi organi- prattutto una sensibilità creativa interdisciplinare e ci". Certo è che que- un linguaggio in grado di far comunica- sto lavoro, in cui re il mondo della tecnologia con progetto e rea- quello della progettazione. lizzazione, sto- In questa prospettiva ria e attualità, Montedison materiali e stra- ha promosso tegie si intreccia- un accurato no, rappresenta e appro- la risposta più ade- fondito guata che Mon lavoro di dison ha saputo ricerca, coordi- alle rivoluzionarie e nato da Ezio Manzini, e che ha coinvolto con diversi plici implicazioni e interazioni tra scienza, tecno- ruoli un ampio numero di tecnici, progettisti ed logia e innovazione, ormai indispensabili alla ri- esperti appartenenti alle Società del Gruppo e ad al- cerca innovativa in ogni campo.

monTEOison SCIENZA RICERCA TECNOLOGIA ogni indizio di minaccia nella giun- sapendo che una meta vale l'altra, ne di Isaac Babel, con Hemingway e gla familiare degli oggetti d'uso (tele- che nell'immensa città senza frontie- Cechov tra i narratori più ammirati Eredi senza memoria visori sempre accesi fino a riempirsi re della loro America marginale non da Carver: "Nessun ferro può trapas- di "neve", telefoni in agguato, frigo- esiste differenza tra il dentro — il sare il cuore con la forza d'urto di un di Marisa Bulgheroni riferi dal respiro gelido, portaceneri pericolante accampamento della casa periodo situato al posto giusto". Nei rivelatori): in transito forzato o in — e il fuori — il paesaggio violato, la racconti di Carver l'utopia, salda- RAYMOND CARVER, Cattedrale, gli occhi della polizia che non riesce forzato appostamento negli spazi an- distesa di supermarket e di motel; e mente radicata in America, la terra Mondadori, Milano 1984; ripub- tuttavia a localizzarla, provocò un gusti e senza fine dell'America urba- che, quindi, una nuova dimensione del possibile, si traduce definitiva- dello spazio può essere creata soltan- mente nel suo significato letterale di blicato da Serra e Riva, Milano temporaneo accecamento; ignorato nizzata. Come loro, Carver ha pere- grinato a lungo in questa nuova terra to da una sortita personale: da un "non-luogo", di "nowhere": la pagina 1987, trad. dall'inglese di France- dalle pagine letterarie dei giornali che creano il consenso, e quindi dal di nessuno, mentre la sua allucinata gesto provocatorio o da una visione diventa l'unico orizzonte, lo spazio sco Franconeri, pp. 250, Lit. grande pubblico, recensito soltanto memoria di grande narratore regi- repentina. In Perché non ballateil fisico in cui personaggi e oggetti si 20.000; Di cosa parliamo quando dai pochi che l'avevano già scoperto strava indelebilmente le figure e i rit- racconto che apre Di cosa parliamo affrontano. In Di cosa parliamo parliamo d'amore, Garzanti, Mi- nelle librerie americane — Marina mi di una quotidianità precaria e mi- quando parliamo d'amore, un uomo quando parliamo d'amore perdurano lano 1987, trad. dall'inglese di Li- Beer e Vito Amoruso sull'Unità, Al- nacciata. Alcolizzato, solo, sul punto rimasto solo ha trasferito nello spiaz- le linee di una geografia riconoscibi- via Manera, postfazione di Fer- do Rosselli sul Tempo, Paolo Berti- di rottura, ha varcato la "linea di de- zo davanti a casa i mobili della came- le, quella zona del West, tra la Cali- nanda Pivano, pp. 140, Lit. netti su Città, tra gli altri — precipitò marcazione" tra il dissolvimento e la ra da letto, "la parte di lei, la parte di fornia e il confine con il Canada, 18.000. rapidamente nel macero del recente forma trovando un'identità decisiva lui"; la ragazza che li acquista scam- dove Carver è nato e dove ha a lungo passato. Che Carver esistesse ce lo nella scrittura. Nei diciassette rac- biando la perfetta ricostruzione di vissuto; ma è un West della mente più che della memoria, una regione Nella nostra attuale società lettera- in cui acque e cieli non garantiscono ria, dominata dai modelli dello spet- incanti, in cui la violenza, come in tacolo, della politica, della moda, il un'epica bloccata, è repressa o già futuro incalza e distrugge il passato avvenuta. In Mirino un fotografo prossimo, inducendo a un uso ansio- Una morte insignificante ambulante che ha uncini d'acciaio in so e rapace dell'oggetto culturale — luogo delle mani si trova a fotografa- libro, nome, fenomeno, movimento re un uomo che dal tetto della sua — che porti il marchio visibile del di Mario Corona casa, abbandonata da moglie e figli, consenso, e talvolta all'ignoranza lancia sassi nel vuoto. In Tanta acqua dell'oggetto costruito per durare, del JAY Me INERNEY, Riscatto, Bompiani, Milano Vietnam, la sconfitta, la vergogna nazionale. così vicina a casa quattro amici, "uo- mini perbene, padri di famiglia", che libro che abbia in se stesso il proprio 1987, ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di Ma- In una pagina retrospettiva fra le più intense marchio misterioso. La sfortuna del- vanno a pesca "per evitare le visite rio Biondi, pp. 234, Lit. 20.000. del libro, Ransom, in fuga da rischiosi traffici di dei parenti", sono sospettati di omi- la prima edizione italiana di Catte- droga finiti in tragedia (la morte degli amici drale di Raymond Carver, tempesti- cidio perché, avendo visto una ragaz- vamente pubblicata da Mondadori Siamo a Kyoto, nell'aprile del 1977. Un gio- lan e Annette in Pakistan), si imbarca su una za, morta, "incastrata tra i rami che nel gennaio 1984, qualche mese dopo vane americano, Christopher Ransom, sta ri- vecchia carretta; mentre, stravolto e deluso da si affacciavano sull'acqua", hanno l'originale americano, è un episodio prendendo i sensi, attorniato da un capannello questa sua esperienza tardo-hippie, cerca di im- continuato a pescare. In La calma un di singolare cecità. Il libro forse più di facce giapponesi che lo osservano. Un attimo maginare un luogo, un approdo finale che gli uomo seduto in una poltrona di bar- inventivo di un grande scrittore, ri- di deconcentrazione, e la botta dell'avversario è consenta di dire, con sollievo, "siamo arrivati", biere, dopo un litigio tra due clienti conosciuto in America e in Inghilter- "this is the end", la nave scivola lungo le coste in attesa, decide, nella calma soprav- piombata inesorabile, puntuale. Il karaté, al pa- venuta, di lasciare la città dove aveva ra come un innovatore della forma ri della corrida, non permette alcuna "abdica- indocinesi, di notte, fra "ipnotiche illuminazio- del racconto, non fu visto, non riuscì cercato di "ricominciare una nuova tion of vigilance". Non si muore nel pomerig- ni rosa tenero e oro". Non sono lampi, né fuochi vita" con la moglie, e sente i capelli a farsi vedere: come la "lettera ruba- d'artificio. Quegli "sprazzi gialli" segnano la ta" di E. A. Poe, costantemente sotto gio, almeno durante gli allenamenti, ma il ri- "che già cominciavano a ricrescere". caduta di Saigon. Riudiamo allora la voce in- tuale è quello, e giusto per un bisogno di discipli- Nei racconti di Cattedrale che na, per definire la propria misura di sé, Ransom Carver definisce "più generosi, me- si è messo a scuola nella miglior palestra dell'an- no scarnificati" dei precedenti, i luo- tica capitale dell'Impero. ghi sono ridotti a puri nomi, e la Setting hemingwayano, dunque: "men wi- violenza è dell'immaginazione. Si- thout women", uomini "duri" (ovvero fragili, tuazioni di apparente normalità in cui nulla sembra accadere si trasfor- come ormai sappiamo), ancora in cerca ai sé mano in epifanie ironiche, generatri- ARMANDO EDITORE oppure definitivamente deragliati; americani ci di terrore o di meraviglia. all'estero, questa volta in Giappone, l'elusivo Portatori d'inquietudine sono gli paese custode di tradizioni spirituali millenarie oggetti che, imponendosi, straniati, e al tempo stesso colonia culturale dell'America allo sguardo, irradiano allarme, co- esse© (si veda, nel romanzo, il patetico innamora- me se la ormai consolidata conniven- mento di Kano e della sua band per il blues,); za dell'uomo tecnologico con l'inna- antico avversario in guerra e nuovo, temibile turale, non fosse riuscita a neutraliz- rivale economico ("the yen was rising"); estrema zare le forze primitive del presagio e frontiera occidentale, già raggiunta da Lafcadio del prodigio. In Penne il vecchio cal- co di gesso di una dentatura, posata Hearn, Gary Snyder, Alien Ginsberg. Fortuna- sul ripiano del televisore accanto a to quest'ultimo, che sul rapido Kyoto-Tokyo un vaso di fiori, ha l'autorità di un maturò un profondo "cambiamento" interiore, feticcio. In Conservazione due coniu- descritto nella poesia The Change: Kyoto-To- gi in crisi sperimentano l'irreparabi- kyo Express. A Ransom, approdato in Giappo- le quando il loro frigorifero, "co- ne "desperate to attach himself somewhere", an- struito per durare tutta la vita", im- sioso di trovare "un luogo di austera disciplina pazzisce all'improvviso restituendo che lo potesse purificare e cambiare", non andrà l'orrido bottino sgocciolante dei sur- altrettanto bene. Alle sue spalle c'è l'ombra del gelati. In Una piccola, buona cosa A*- (versione più lunga e catartica di II bagno, presente nell'altra raccolta) una torta di compleanno "sormonta- ta da un razzo spaziale e da una lunga rampa di lancio sotto una manciata un interno svuotato per una vendita di stelle bianche" è il pianeta dimen- ricordò soprattutto Linea d'Ombra. conti di Cosa parliamo quando par- ticato intorno al quale si costruisce dell'usato, percepisce nel comporta- Ora Cattedrale ritorna in libreria liamo d'amore e nei dodici di Catte- una catastrofe. Non trionfali come mento dell'uomo la violenza di un con Di cosa parliamo quando parlia- drale Carver non soltanto dà voce a nella pop art, né abbaglianti come mo d'amore (pubblicato in America una classe sociale fino allora senza gioco traumatico, pur non riuscendo nell'iperrealismo, gli oggetti di Car- nel 1981). Ora Carver è riabilitato e nome e senza storia, quella dei nuovi a definirla. In Cattedrale, l'ultimo ver rivelano le connessioni misterio- rilanciato nel futuro in quanto "lea- poveri della civiltà dei consumi, del racconto del volume omonimo, le se tra eventi sconnessi o, come la der del minimalismo", "maestro" o nuovo "proletariato della psiche" de- mani congiunte di un cieco e di un briglia del racconto omonimo (già "padre" di David Leavitt, di Amy rubato dell'utopia; ma inventa per vedente delincano, in un disegno apparso nel "New Yorker") specifi- Hempel, di Jay Mclnerney, di Susan essa un linguaggio duro, ironico e fantastico, lo spazio che il nome cat- cano la condizione dei personaggi, Minot, i giovanissimi che tutti cono- laconico che, impervio ai deliri della tedrale evoca. Come per sortilegio tirati, senza saperlo, dal morso d'ac- sciamo. E la storia di questo silenzio, fabulazione postmoderna come alle l'occhio fisico dell'uno e l'occhio ciaio del caso. In virtù della parola di questa clandestinita, potrebbe es- tentazioni di un nuovo realismo, ri- mentale dell'altro scelgono, tra le in- che di ogni oggetto rileva il potenzia- sere un'invenzione, un racconto del- stabilisce il circuito magico tra nome finite linee possibili, lo stesso traccia- le d'enigma, il fantastico s'insedia nel lo stesso Carver; potrebbe intitolar- e oggetto, e salda l'uomo allo spazio to, inseguendo, sull'orlo di un abis- quotidiano. si: "Di cosa parlavamo quando non in cui vive. Sradicati, depoliticizzati, so, la stessa visione. "E possibile" ha parlavamo di minimalismo". Certo accomunati, al di là dell'origine e del- scritto anni fa Carver (in A Storytel- Nelle battute conclusive di Catte- non di lui, Carver, scrittore inquie- la cultura personale, dalla falsa quie- ler's Shoptalk, "New York Times Bo- drale ("Ero nella mia casa. Questo lo tante, non facile da catturare o esibi- te della disperazione o dell'alcol, i ok Review", 15 febbraio 1981) "nar- sapevo. Ma era come se non fossi re, eloquente nelle interviste, ma ca- personaggi di Carver sono gli eredi rare di cose e oggetti comuni usando dentro a niente. 'Grandioso' dissi) pace di un'altera selvatichezza, come senza memoria degli anarchici e dei un linguaggio comune ma esatto, e un varco si apre infine nello spazio: ha dimostrato il suo recente, rapido vagabondi degli anni Trenta. Ma il dotarli - cose e oggetti — di un potere quel prodigioso "niente", quell'in- passaggio pubblico in Italia. Qualco- loro dissenso, mai pronunciato e im- immenso, sconvolgente — una sedia, terno di una cattedrale inesistente, è sa di selvatico, di irriducibile — una pronunciabile perché ha radici nel una tenda, una forchetta, una pietra, un luogo abitabile, costruito da chi riluttanza a lasciarsi addomesticare o silenzio, non trova ascoltatori né tri- l'orecchino di una donna. E possibi- lo abita. Se di minimalismo si può irregimentare nella norma — è pre- le scrivere una battuta di dialogo in parlare, per Carver, la sua strenua sente nei suoi personaggi, che si aggi- buni. E il loro vagabondare obbedi- apparenza innocua e far sì che il let- attenzione ai segmenti minimi dell'e- rano, apparentemente passivi, in sce alle leggi di una mobilità ormai tore rabbrividisca...". Purché lo sperienza è tesa a una trascrizione realtà furtivi e allarmati, sensibili a illusoria: vanno per andare; cambia- no, se possono, per cambiare. Già scrittore faccia propria l'affermazio- precisa dell'indicibile. n riNDicF «« • DEI LIBRI DEL MESEBI

soggetto da sé: non atto di rispec- racconto. Per Sartre il tempo crono- me modo di scrittura che tende sem- Sincerità cifrata chiamento, ma confronto tra due logico non conta, il passato non esi- pre meno alla trasparenza e che si identità essenzialmente disomoge- ste in sé, ma solo in relazione al pre- realizza invece nella complessità di di Paola Splendore nee, il soggetto — chi parla — e l'og- sente di chi ricorda. La dinamica del un linguaggio e di una forma lettera- getto del discorso, il linguaggio stes- ricordo, materia prima di ogni auto- ria. Diventa difficile dunque parlare so. biografia, è ancorata all'illusione: il di verità dell'autobiografia come PHILIPPE LEJEUNE, Il patto auto- Lejeune discute inoltre le problema- Diversa la strategia adottata da Gi- ritorno critico su di sé serve non tan- qualcosa di determinato e preesisten- biografico, Il Mulino, Bologna tiche di fondo del genere — la rela- de: la sua opera romanzesca sembra to a ricostruire fedelmente un tassel- te — la vita passata di chi scrive. 1986, ed. orig. 1975, trad. dal zione tra il testo autobiografico e il identificarsi interamente con lo lo del passato quanto a preparare un Quel qualcosa può essere solo un resto dell'opera di un autore, il rap- "spazio autobiografico". Per Gide la momento di metamorfosi dell'indi- magma mobile e vischioso in cui chi francese di Franca Santini, pp. porto tra autore e personaggio, i verità può esprimersi pienamente viduo. scrive compie un atto di partenoge- 416, Lit. 38.000. problemi relativi all'ordine tempo- solo in un'opera di finzione; L'im- Di fronte all'opera di Michel Lei- nesi inventando se stesso, creando (e rale del racconto, l'importanza del moralista, La porta stretta, I falsari ris, infine, il discorso si complica per non scoprendo) quel sé che è il cuore Racconto di una vita, trasparenza, presente della scrittura rispetto al possono leggersi al pari delle opere la molteplicità dei piani e delle inter- di ogni racconto autobiografico. autoritratto, mito personale, roman- passato. di esplicita confessione nel registro connessioni. Il suo singolare proget- zo: tutto questo può essere l'auto- A Rousseau — riconosciuto fonda- autobiografico. Il gioco infinito del- to autobiografico viene ad identifi- biografia ma la sua sostanza è il lin- tore dell'autobiografia moderna — le spersonalizzazioni, degli sdoppia- carsi con l'invenzione di una scrittu- aggio, non la vita, né tantomeno Lejeune dedica lo spazio maggiore. menti dell'io narrante, le proiezioni, ra in cui convergono da un lato la r "verità" sulla propria vita. Il di- Che cosa connota la modernità della le complicità ironiche rendono tut- ricerca introspettiva di Proust e dal- scorso della sincerità è per Lejeune L'ARGONAUTA un discorso cifrato perché la scrittu- ra è artefatto, è invenzione: può ten- tare di dire la verità o essere il suo contrario. L'autobiografia promette donna si era spenta, non acquista una valenza fatti, somiglianza al vero, ma poi simbolica Jtaragonabile a quella di Catherine confonde il lettore in un labirinto di crinata e struggente di firn Morrison in Apo- Barkley. E una morte insensata, sì, ma anche finzioni, omissioni, sogni e illusioni. calypse Now: "this is the end", davvero, ma in insignificante, di cui non ci importa nulla. Il Chi scrive, spinto dal desiderio o tocco di paranoia alla Pynchom (L'incanto del dalla necessità di dare un senso a una chiave tragica. lotto 49) che Mclnerney ha voluto conferire alla L'AVARO situazione attuale, innesca immagi- Come nei racconti di Hemingway, come nel nazione e memoria, traffica con ma- Kerouac di Sulla strada, alle spalle della crisi sua storia nega a Ransom una statura tragica; teriali infidi, finisce, come in un ro- individuale c'è un evento collettivo — una guer- incerto è, per di più, il punto di vista del narra- pp. 108 L. 12.000 tore nei confronti del suo eroe, ma segretamente manzo, per scegliere e organizzare ra — invisibile, lontano terremoto che scuote Robert L. Stevenson una serie di eventi intorno a se stes- dalle fondamenta ogni convinzione, ogni sicu- propenso, forse, a un compatimento partecipe. so, inventando una trama, un perso- rezza, e di cui si parla il meno possibile. In La spada da samurai che tronca l'esistenza di UN TETTO naggio. Per questo, la verità autobio- Riscatto compare un 'ulteriore ragione di turba- Ransom, brandita da un semplice fuori-di-testa PER LA NOTTE grafica può comprendersi solo all'in- mento, assai frequente nella nuova narrativa come Frank De Vito, privo di qualsiasi plausi- Un racconto su Francois Villon terno ai un processo di autoinven- bile motivazione e quindi "villain " inconsisten- zione. Se esista un sé precedente al americana: la disintegrazione della famiglia. pp. 80 L. 12.000 Un padre donnaiolo, che svende il proprio ta- te, non diventa arma fatale, sicché il romanzo linguaggio è materia di dibattito più COLLANA DI LETTERATURA recente. lento alla televisione, un figlio offeso da questi si chiude in modo poco persuasivo e lascia nel lettore il sospetto che Mclnerney, non avendo Diretta da U. Pannunzio e M. Rosolini Rileggendo II patto autobiografico comportamenti irresponsabili, una madre che Distribuzione: impostato il racconto con sufficiente rigore, e di Lejeune, apparso in Francia nel muore di cancro. In tale contesto, il gioco ono- Consorzio Distrib. Associati (BO) 1975 e ora tardivamente proposto in mastico con cui Mclnerney battezza il suo pro- oscillando tra l'ambizioso cimento del Bil- italiano, occorre riconoscergli, alla tagonista, legandolo a due emblematici perso- dungs-roman (o "quest novel"), la tentazione Piazzale dei Bonificatori, 3 luce degli sviluppi successivi, il meri- naggi jamesiani (il Christopher Newman di del "giallo"e la ricaduta nel diario snobistico di LATINA - Tel. 0773/483996 to di aver per primo sgombrato il L'Americano e il Basii Ramson di Le bosto- cose viste, quale era in buona misura, e con terreno da pregiudizi, di aver scoper- niane, aggiunge ironia a ironia: che fine ha innegabile garbo, Le mille luci di New York to l'estrema ricchezza del settore fatto il mito puritano della rigenerazione? do- (1984), lo chiuda nel modo più facile, facendo bertani editore ' (vedi il suo precedente studio, L'au- v'è mai "l'uomo nuovo"? Che cosa porta per il morire il suo irrisolto, gracile protagonista, co- tobiographie en France, 1971), di aver pia sbiadita e inautentica dei modelli hemin- Via San Salvatore Corte Regia. 4 mondo questo "Cristoforo", se non la propria 37121 VERONA • Tel 045/32686 aperto nuove prospettive all'analisi e gwayani. all'interpretazione di testi un tempo inettitudine e confusione? Nessun riscatto ("ran- som") sarà concesso. LUIGI IVAN DELLA MEA relegati in una sorta di terra incogni- Del resto, anche dal punto di vista stilistico FIABA D'ORSO ta della letteratura, incatenati al do- A differenza dell'amico Miles Ryder (un il romanzo convince fino a un certo punto. Il E DI BAGATTO minio della referenzialità. Nessuno "easy rider" alla Dennis Hopper/Peter Fonda, senso di déjà vu è ricorrente. Come già in Le più oggi legge l'autobiografia per mille luci, la preoccupazione per la scrittura in libreria in marzo-aprile scoprire i fatti della vita di chi scrive, gemello arenato del Japhy Ryder — alias Gary Snyder dei Vagabondi del Dharma), Ransom prevale sull'oggetto, e ci ricorda l'Hemingway come se la scrittura stessa fosse un EMILIO FRANZINA medium trasparente. Il testo auto- non accetterebbe mai di continuare a Kyoto la più manieristico (Al di là del fiume e tra gli BANDIERA ROSSA biografico ha acquisito uno status vecchia vita da sballone fuoruscito dall'itinera- alberi). Il segno hemingwayano (tono cool, frasi RITORNERÀ letterario che nessuno più gli conte- rio obbligato Kabul-Katmandu-Goa, e tuttavia brevi, emozioni controllate) resta dominante, NEL CRISTIANESIMO LA sta. Lo studio di Lejeune muove da non riesce neppure a raggiungere l'agognato ma privo di novità. È riconoscibile anche la LIBERTÀ queste posizioni: la lettura che ne dà equilibrio; anzi, il modello giapponese di ascesi mediazione di Raymond Carver, che Mclner- Storia di Vicenza popolare privilegia l'aspetto linguistico-lette- e purezza gli si sbriciola fra le mani. Andrà ney ha avuto come maestro di "creative wri- (1922-1942) rario del testo autobiografico, defini- ting". Ma di Carver il giovane allievo non ha dunque incontro, in quello che vorrebbe essere SILVIA MONTEFOSCHI to semplicemente come un racconto un perfetto stile hemingwayano (Addio alle ar- potuto assorbire le qualità precipue: quella sua retrospettivo in prosa che una perso- IL PRINCIPIO COSMICO forza dirompente, quella sua inesorabile, magi- na reale fa della propria esistenza e mi), a una morte insensata. Ma — qui sta il O DEL TABÙ che prevede l'identità tra autore, punto — la morte di Ransom, pur bagnata dal- strale tensione. Certe cose, si sa, nemmeno i DELL'INCESTO narratore e personaggio principale. la medesima pioggia luttuosa che accoglieva il corsi di "creative writing" riescono a insegnar- Storia della preistoria del verbo tenente Henry fuori dell'ospedale dove la sua le. Questa promessa di identità è il nu- AA.W. - IL DISAGIO cleo centrale del patto autobiografi- GIOVANILE co, quasi un filo occulto che lega au- a cura di Enrico Magni tore e lettore nell'aspettativa di un racconto sincero, di verità, almeno SALVATORE NATOLI — afferma Lejeune — nelle intenzio- sua scrittura? La spregiudicatezza tavia impossibile la chiarificazione l'altro le invenzioni surrealiste. Lei- TEATRO FILOSOFICO ni. Soggetto profondo dell'autobio- della confessione, la professione di dei livelli e la lettura non può non ris tenta di fondere poesia e autobio- Gli scenari del sapere fra grafia viene ad essere così un nome, verità (il patto con il lettore), la pre- restare ambigua. Secondo Lejeune grafia, di avvalersi cioè di tutte le linguaggio e storia la celebrazione di un nome proprio valenza di un ordine "mitico" su Gide "flirta con l'autobiografia", ma risorse del linguaggio fino al limite divenuto nome d'autore. Il patto LAURO GALZIGNA quello cronologico. Il racconto del- è piuttosto il regime della finzione estremo del senso e della disarticola- regge tuttavia anche in certe forme LA SCALA DI GIACOBBE l'infanzia praticato da Rousseau ap- che gli permette di realizzare il suo oblique di scrittura che Lejeune zione all'interno di un modulo di Meccanicismo e olismo nella pare a Lejeune, in analogia con la progetto: inventare un'immagine di confessione e di espiazione. La lette- costruzione del vivente chiama "patti fantasmatici", in cui il definizione di mito di Mircea Eliade lettore riconosce in un romanzo un sé complessa e polimorfa che trova ratura come sfida e rischio, come — una storia inventata per risponde- la sua realtà nella scrittura stessa. "tauromachia", è la concezione alla LUDOVICO GEYMONAT contenuto palesemente autobiogra- re a una domanda e a un'angoscia RAGIONE E POLITICA fico (l'argomento è trattato con am- Con Sartre e Leiris si verifica una base dell'ampio progetto svolto a collettive — come "il mito indivi- svolta importante nello stile dell'au- partire da Età d'uomo (1939) a La Interventi dal 1976 al 1982 piezza in un altro studio di Lejeune, duale che l'uomo adulto costruisce ]e est un autre, l'autobiographie de la tobiografia. Per Lejeune Sartre in- Règie du jeu (quattro volumi scritti per rispondere ai suoi problemi" (p. venta una nuova struttura di raccon- tra il 1948 e il 1976, di cui solo il riproponiamo littérature aux médias, Paris, Seuil, 98). Alcuni passi cruciali del libro I 1980). to; Le parole, come il libro I delle primo, Biffures, è finora apparso in UGO GARZELLI delle Confessioni, l'episodio della Confessioni di Rousseau, solo in ap- italiano). Come in una kafkiana let- sculacciata, quello del nastro rubato IL BEL RACCONTO La sezione centrale, quasi l'intero parenza narra la storia di un bambi- tera al padre, Leiris tenta nell'auto- o del pettine rotto vengono analizza- DEI GIULLARI D'ORSI corpo del Patto autobiografico, è de- no fino alla soglia dell'adolescenza: è biografia di registrare tutto ciò che ti come casi esemplari di sublimazio- dicato alla lettura di quattro modelli in realtà "un microcosmo che rap- SILVIO GUARNIERI ne del linguaggio: la verità del testo nella vita limita la comunicazione, dell'autobiografia moderna, Jean- presenta, attraverso il racconto del- STORIA MINORE è contenuta soprattutto in ciò che mette a nudo le sue ossessioni, i suoi Jacques Rousseau, André Gide, Jean- l'infanzia, il progetto globale del- pensieri più intimi, esprime il silen- non si dice esplicitamente, nei silen- SANDRO TRAVAGLIA Paul Sartre e Michel Leiris: una scel- l'uomo" (p. 105); è una "favola dia- zi, nelle omissioni. Se la mediazione zio al centro stesso della parola. GIOCHI CHE CAMBIANO ta non casuale di autori riproposti lettica" che racconta le basi di una L'intricato gioco della verità che co- poi in molti studi successivi dell'au- della scrittura impedisce una franca confessione, la scrittura è tuttavia di nevrosi. Anche in questo caso, i si- sì si compone, a partire da fantasmi, A. SANTOSUOSSO tobiografia perché espressivi della lenzi del testo, gli eventi omessi o sogni, parole seducenti, ha più a che F. COLAO grande varietà di modi e di intenzio- per sé rivelatoria del ritratto di chi scrive, sia pure in presenza di fatti spostati sono significativi, ed è pro- fare con il linguaggio poetico che POLITICI E AMNISTIA ni di questo genere letterario. Nel prio sulla base dei vuoti, dei salti in- con i ricordi. corso delle analisi dei singoli testi, deformati. L'autobiografia si rivela così come luogo di straniazione del spiegabili della cronologia che Lejeu- Con il Patto autobiografico si fon- ne ricostruisce l'ordito sottostante al da una teoria dell'autobiografia co- bertani editore pag. 16

militare che si venne sostituendo a pur non risparmiando qualche riser- quello civile dapprima politicamen- va. Qui come altrove l'interesse Zanichelli Svolte giapponesi te poi come nucleo culturale, dal XII principale dello scrittore si concen- di Maria Teresa Orsi secolo in avanti. Ampio spazio è la- tra sulla produzione meno integrata EMILIO SEGRE sciato alla produzione in lingua cine- con la cultura ufficiale e in questa ENRICO FERMI, FISICO se che, molto spesso ingiustamente chiave è interpretata anche la lettera- una biografia scientifica SHUICHI KATÓ, Storia della lette- schematica organizzazione del mate- trascurata, ha invece un ruolo essen- tura femminile del periodo Heian seconda edizione ratura giapponese. Dalle origini al riale (romanzo-poesia-teatro, a loro ziale per completare e chiarire il qua- (DC-XH secolo), di cui Kató eviden- collana Le Ellissi zia l'importanza come voce origina- XVI secolo, Marsilio 1987, ed. volta descritti nella successione cro- dro complessivo attraverso i rappor- 320 pagine. 23 000 lire ti intercorsi con le opere scritte in le e "libera" rispetto all'opera codifi- orig. 1975, trad. dal giapponese a nologica di periodi definiti dalla sto- riografia giapponese), una più com- giapponese. La presenza in Giappo- cata dei letterati contemporanei. Al Con gn aUimi iocurnjnù cura di Adriana Boscaro, pp. della «fuga»* Fer, plessiva visione culturale. Con tale ne di prosa e poesia in lingua cinese Genji monogatari, forse il romanzo da Roma nel W 377, Lit. 38.000. scelta, l'autore non solo offre un pa- non solo ha costituito, in pratica fi- giapponese più conosciuto all'este- norama di studio stimolante e disan- no al secolo scorso, un riferimento ro, Kató dedica poche pagine ricche Il nome dello studioso giapponese corato da una serie di riferimenti ob- di prestigio culturale, ma ha permes- tuttavia di suggerimenti, riscopren- ANTONI GAUDI Kató Shuichi, la cui attività spazia bligati, ai quali molto spesso si ricon- so di affrontare generi e temi che la do la struttura unitaria del romanzo a cura di Xavier Gùell dalla narrativa, alla saggistica, alla ducono le pur ottime storie della let- produzione colta in lingua giappo- nella "percezione che la realtà del Serie di Architettura 22 x critica letteraria e storico-artistica teratura apparse negli ultimi tempi nese veniva progressivamente rifiu- tempo è qualcosa di inevitabile che 216 pagine * mantenendo costante un atteggia- in Giappone, ma si mostra anche tando. Uno dei meriti di Kató rende relative tutte le attività e le 400 illustrazioni emozioni dell'uomo" (p. 170). Se in 14 000 lire altra sede, lo stesso Kató avrebbe so- stenuto che l'enfasi sul presente resta una delle caratteristiche essenziali della cultura giapponese e avrebbe r portato come esempio inevitabile i M. VITTORIA MOLINARI C è del nuovo nel passato FILOLOGIA GERMANICA ben noti emakimono che possono es- Biblioteca Linguistica 10 sere visti solo in una sezione senza seconda edizione, 216 pagine di Franco Gatti far riferimento a ciò che precede o 9 500 lire ciò che segue, nelle pagine sul Genji MARIO SABATTINI, PAOLO SANTANGELO, Sto- loro condizione sociale quanto piuttosto in rap- la stessa dimensione è accettata sofo in parte: certamente il Genji può an- SALVATORE PATTI ria della Cina, Roma-Bari, Laterza, 1986, pp. porto alla loro funzione di controllori dei pro- che essere letto nei suoi singoli epi- PROVE duttori e di esattori delle imposte. Disposizioni generali 697-Vili, Lit. 50.000. sodi legati da un filo molto tenue ma Commentario del Codice Accanto ai mutamenti a livello politico-isti- una coerente unità è data proprio dal Civile, art. 2697-2698 L'ardua impresa di racchiudere in un solo tuzionale, sociale ed economico trovano ampio tempo che lega in modo percettibile 27 000 lire, rilegato 30 500 lire volume, sebbene di settecento pagine, lo svilup- spazio l'evoluzione e il continuo arricchimento il passato al presente, episodi lontani po storico dell'impero cinese — con una breve dell'ideologia della classe dirigente la quale, per con la realtà vissuta dai protagonisti incursione nella Cina repubblicana — è certa- legittimare il proprio ruolo dominante, elaborò nel momento attuale. mente riuscita ai due autori. Con la loro opera, un efficace sistema di pensiero, incrocio e sintesi Nel corso del libro l'autore si ri- fruibile dal crescente numero di studenti uni- di confucianesimo, legalismo e taoismo. volge senza dubbio ad un pubblico versitari, ma anche da un vastissimo pubblico, Inoltre, l'abbandono della periodizzazione colto e ben familiare con la produ- essi contribuiscono a collocare l'orientalistica fondata sulle dinastie — retaggio delle storie zione letteraria giapponese (e questo italiana accanto a quella generalmente più nota ufficiali dell'impero — giova sia all'opera in sé può forse rappresentare un punto di scompenso per il lettore italiano non sia al chiarimento della non staticità dello svi- degli altri paesi. Nell'arco temporale dei quattro specialista). D'altra parte, se molti millenni del complesso processo storico cinese, luppo storico della Cina. Ne dovrebbe consegui- riferimenti sono dati per scontati, è gli autori sottolineano la continuità dei concetti re non che "l'applicazione meccanica alla storia evidente che per lo scrittore non si fondamentali sul piano ideologico, politico-isti- cinese di categorie che si sono affermate nell'am- tratta di fornire informazioni ma tuzionale e sociale, cogliendo nello stesso tempo bito della storiografia occidentale non ci sembra nuove possibilità interpretative e la loro evoluzione. Ne emerge una sostanziale utile per la comprensione del processo storico proposte di lettura. Lo stesso discor- non staticità che, corroborata da molte "prove" reale attraversato dalla civiltà cinese. Tali cate- so più volte sottolineato di una ten- convincenti, porta ulteriori argomenti contrari gorie infatti o sono troppo generiche o sono denza a "nipponizzare" sistemi di GIORGIO DE NOVA pensiero e prestiti culturali di origi- CODICE CIVILE E LEGGI ai sostenitori, peraltro sempre meno ascoltati, troppo specifiche" (p. 11) ma che gli studiosi COLLEGATE della teoria della "stagnazione". dell'Oriente possono contribuire ad. arricchire ne straniera, se può far nascere nel lettore il sospetto che si voglia sotto- Costituzione della concetti storiografici eurocentrici, inadeguati Repubblica. Trattato Risultano, quindi, evidenti le differenze no- lineare a tutti i costi (sia pure in mo- C.E.E. Codice civile. Leggi dali tra il periodo arcaico, l'impero antico, il per ora a vivificare la storia comparata. do sofisticato) l'"unicità" della cultu- collegate "nuovo" impero (e i mutamenti che si verifica- ra giapponese, è condotto con un edizione aggiornata al 1987 no al suo interno) nei quali sono riconoscibili rO certo piglio ironico e provocatorio e 816 pagine. 15 800 lire classi dominanti diverse: aristocrazia, nuova con allusioni neanche troppo velate aristocrazia medievale e, infine, ceto burocrati- a certo conformismo dell'establish- i nuovi dizionari Zanichelli co emergente grazie al sistema di reclutamento 7 ment culturale nipponico. attraverso gli esami e all'evoluzione del sistema Un'ultima considerazione riguar- economico, fondato sul riconoscimento della da l'edizione italiana che ha dovuto IL NUOVO ZINGARELLI proprietà terriera della gentry. Una reale svol- misurarsi con vari problemi; primo minore Vocabolario della fra tutti, l'essere, l'opera di Kató, lingua italiana ta, questa, che da un lato sancì l'alleanza tra una costruzione ambiziosa e com- di Nicola Zingarelli burocrazia e contadini abbienti e dall'altro de- plessa che spazia dalla storia, alla re- undicesima edizione potenziò gli antagonismi tra centro e periferia. 1184 pagine, 21 000 lire ligione, alla letteratura, facendo am- rilegalo 24 000 lire Né minore importanza essa ebbe nel consentire pio uso di terminologie specifiche al ceto dei funzionari di acquisire un potere cui si aggiungono le elaborazioni ODD PAIRS & FALSE politico e sociale conseguente non tanto alla personali dell'autore sia a livello in- FRIENDS terpretativo sia a quello lessicale. La Dizionario di false necessità di mediare le considerazio- analogie e ambigue ni di Kató, fornendo, quando neces- affinità fra inglese e sario, informazioni e ampliamenti, italiano di Virginia Browne e, d'altro canto, l'importanza di non 272 pagine, 26 000 lire mento di anticonformismo intellet- coerente con uno degli assunti del Shuichi è di aver presentato le anto- tuale, è in Italia ancora poco cono- proprio lavoro: ossia che "in Giap- logie ed i trattati poetici in cinese dei alterare se non nei limiti concordati SINONIMI E CONTRARI sciuto dal di fuori della cerchia degli pone la storia della letteratura riassu- secoli IX e XI, di essersi soffermato con lo stesso scrittore, il testo origi- Dizionario fraseologico studiosi di cose giapponesi. Attivo me al massimo grado sia la storia del sulle pagine della poesia dei centri nale sono state certo considerazioni delle parole equivalenti, nel campo letterario già durante gli pensiero sia la sensibilità della sua religiosi zen del XIV-XV secolo, e che hanno portato alla stesura del- analoghe e contrarie l'ampio glossario presente in appen- anni della guerra del Pacifico come gente" (pag. 5 dell'edizione italiana). ancora sulla figura di Ikkyù, monaco di Giuseppe Pittàno dice, che si offre come punto eli rife- esponente di un movimento di rin- Letteratura intesa quindi come vei- zen, vagabondo, eremita, anticon- 864 pagine, prezzo di lancio fino rimento indispensabile e ricco di al 31.12.1987 38 000 lire novamento poetico, "Matinée Poéti- formista e critico del sistema, che re- colo principe di trasmissione della precisazioni. Un cenno particolare que", Kató è autore di numerosi sag- cultura giapponese che, nella visione sta una delle voci più straordinarie, DAS PONS WÒRTERBUCH gi: fra essi, Zasshu bunka (Una cultu- merita la traduzione delle numerose di Kató, più che elaborare costruzio- l'unico, secondo le parole di Kató "a poesie che costellano il libro e il cui Dizionario tedesco-italiano ra ibrida) del 1956 anticipa la tesi, ni metafisiche si è tendenzialmente creare un mondo poetico originale italiano-tedesco apparato retorico è tale da mettere a ripresa in opere successive, della coe- espressa nella concreta pagina lette- dando corposità ad una ideologia Zanichelli-Klett sistenza nella storia intellettuale dura prova la pazienza e la capacità 1 696 pagine, 42 000 lire raria. Allo stesso modo, anche i straniera e trasmettendo le sue espe- ermeneutica degli studiosi, ma che giapponese di un duplice carattere, grandi sistemi filosofici assorbiti dal- rienze di estasi sessuale" (p. 263). costituito dal persistere di elementi Adriana Boscaro riesce a presentare IL NUOVO VOX l'estero (in particolare dalla Cina o Al tempo stesso un'attenta analisi in una versione rispettosa dell'origi- Dizionario autoctoni strettamente connessi ad dall'occidente) sono stati elaborati è rivolta alle opere in giapponese; altri elaborati attraverso i rapporti nale, pur se saggiamente sganciata da spagnolo-italiano fino a dar vita più che a sistemi spe- nell'esaminare le antologie poetiche, una resa troppo puntigliosa che italiano-spagnolo con il mondo occidentale. culativi, a discorsi letterari calati nel- Kató sottolinea la differenza fra una di Secundi Sane avrebbe viceversa rischiato di appe- La Storia della letteratura giappone- la realtà quotidiana. poesia frutto di un'estetica non codi- santirne il testo, senza giovare alla e Giovanna Schepisi se che appare oggi nell'edizione ita- Zanichelli-Biblograf Da queste premesse si sviluppa il ficata, libera nel linguaggio e nata da comprensione e all'apprezzamento 592 pagine, 21 000 lire liana a cura di Adriana Boscaro, rap- discorso dell'autore che nei vari ca- autori di diversa estrazione sociale, del contenuto. Due sole brevi pagine presenta uno dei risultati di maggior pitoli analizza via via i gruppi sociali quale si ritrova nel Manyoshu (Vili ci forniscono infine l'elenco delle respiro dello studioso, qui intento che hanno espresso la cultura lettera- secolo), e la successiva lirica di corte opere citate delle quali esiste una tra- non solo a ripercorrere le tappe ria dei momenti presi in esame, con- perfetta nella forma, ripiegata pro- duzione italiana: un panorama anco- principali della letteratura nella sua centrandosi in particolare su due gressivamente verso il passato, ra troppo esiguo per una buona co- evoluzione storica, ma soprattutto momenti "di svolta": l'assimilazione espressione di una sensibilità punti- noscenza della letteratura giappone- ad ampliare il campo di indagine, so- della cultura cinese e continentale gliosamente coltivata, di cui Kató ri- se. Zanichelli stituendo ad una "tradizionale" e (dal IX secolo) e l'ascesa del potere conosce l'enorme portata culturale sta juindi sul problema posto dal sposizione dell'uomo (e in tal senso Un artista moderno quadro: è giusto che oggi, all'epoca le indicazioni di Moholy mantengo- dei fenomeni mobili di luce riflessa e no la loro attualità). Egli scrive, nel BORINGHIERI del cinema, si continui a praticare suo stile conciso e lapidario: "Poiché di Gianni Rondolino come configurazione cromatica la la produzione (creatività produttiva) NOVITÀ' singola immagine statica?". E rispon- serve soprattutto allo sviluppo del- tuale situazione dell'arte "d'avan- de, riferendosi alle nuove forme di l'uomo, noi dobbiamo cercare di LASZLO MOHOLY-NAGY, Pittura LEV S. VYGOTSKIJ Fotografìa Film, Einaudi, Torino guardia". E purtroppo la sintetica e "arte cinetica", che "il nuovo fattore estendere a scopi produttivi quegli 1987, ed. orig. 1967, trad. dal te- generica presentazione di Beaumont temporale insorgente e il suo pro- apparati (mezzi) finora usati solo a IL PROCESSO desco di Bruno Reichlin, con Newhall (datata marzo 1987, ma an- gressivo articolarsi generano una ac- fini riproduttivi". E in una nota ac- COGNITIVO drebbe anticipata di quarant'anni) cresciuta disposizione attiva dello cenna, con illuminante anticipazio- Universale scientifica una nota di Hans M. Wingler ne, al film sonoro, alla televisione, a non serve allo scopo. spettatore, il quale — invece di medi- 204 pp. L. 14 000 e un poscritto di Otto Stelzer, Nell'introduzione al suo libro, tare sulla immagine statica e di spro- nuovi usi del grammofono. presentaz. all'edizione italiana di Moholy è, come sempre, molto chia- fondarsi in essa, dopo di che sola- Ma il discorso di Moholy non è Beaumont Newhall, pp. XIV- ro e puntuale: "In questo libro — egli mente ha inizio la sua attività — vie- interessante soltanto per le sue intui- RAT CURNOW 149, ili., Lit. 30.000. scrive — cerco di affrontare la pro- ne costretto in un certo qual modo a zioni o previsioni oi proposte tecm- SUSAN CURRAN blematica dell'attuale configurazio- svolgere immediatamente una dop- che, molte delle quaai i hanno avuto IL PRIMO LIBRO Finalmente si torna a parlare di ne ottica. I mezzi che la fotografia pia azione, per poter esercitare un applicazione anni dopo o potrebbe- DI INFORMATICA Laszlo Moholy-Nagy, uno dei più mette a nostra disposizione vi svol- controllo e contemporaneamente es- ro avere applicazione in futuro, ma originali e interessanti artisti della Superuniversale prima metà del secolo, acuto speri- 416 pp. L. 35 000 mentatore, eccellente educatore, stu- dioso dei nuovi mezzi tecnici, teori- ERIC SOLOMON co fine, visionario affascinante. Se ne PROGRAMMARE torna a parlare dopo anni di oblìo, con un piccolo libro esemplare che CON I GIOCHI Moholy scrisse nel 1924, pubblicò Superuniversale nel 1925 nella collana dei "Bauhau- ALEXANDRE ALEXEIEFF, La caduta di casa prezioso "cofanetto" che contiene le dieci illu- 304 pp. L. 29 000 sbiicher", ristampò due anni dopo in Usher, a cura di Omar Austin, ed. Stampa strazioni fatte da Alexeieff per La chute de la una nuova edizione ampliata, ed ora Alternativa, Roma 1987, 2 voli, e 10 tavole, maison Usher di Poe (ed. Órion, Parigi, 1929) PIETRO BARCELLONA vede la luce, in traduzione italiana Lit. 7.000. unitamente al volumetto Usheriana con la tra- L'INDIVIDUALISMO (di Bruno Reichlin) per i tipi di Ei- naudi. A dire il vero questo libro, ad duzione di Decio Cinti del racconto di Poe e un PROPRIETARIO eccezione dei primi due brevi capito- In un bell'articolo pubblicato come introdu- interessante Gli illustratori di Poe di Roberto Saggi 155 pp. L. 19 000 li, era già uscito in edizione italiana zione alla prima esposizione di libri da lui illu- Palazzi, e al volumetto Alexandre Alexeieff (trad. ai Eva Erber) in un volume da strati, tenutasi alla National Library of Scot- con scritti di Omar Austin, Emanuela Galanti MARIE-LOUISE me curato nel 1975 (G. Rondolino, land di Edimburgo nel 1967, Alexandre Alexe- e altri, nonché una bibliografia piuttosto lacu- VON FRANZ Laszlo Moholy-Nagy: pittura, fotogra- ieff scriveva: "mi sono sempre sforzato di incar- nosa e imprecisa. Proprio quest'ultima si attira fia, film, ed. Martano, Torino), uni- L'INDIVIDUAZIONE nare il mondo immaginario di un testo secondo le maggiori critiche, anche perché il curatore NELLA FIABA tamente ad altri importanti scritti di la mia propria, tangibile, esperienza di vita". E Austin immodestamente scrive: "la bibliografia Saggi 217 pp. L. 26 000 Moholy sulla fotografia e sul cine- ricordando, nella medesima introduzione, di qui riportata dei libri che Alexeieff ha illustrato ma. Nel medesimo anno, pochi mesi aver ricevuto una lettera da Boris Pasternak, è la più completa e la meno carente oggi dispo- dopo, usciva presso Longanesi la tra- CARL GUSTAV JUNG duzione italiana (di Antonello Ne- che si compiaceva con lui per le splendide illu- nibile, e non solo in Italia". Probabilmente egli gri) della biografia di Moholy scritta strazioni dell'edizione francese del Dottor Zi- non ha visto né il catalogo della mostra di OPERE VOL. 2 dalla seconda moglie (Sibyl Moholy- vago (Gallimard, 1959), confermava, con sco- Edimburgo del 1967 né quello della grande TOMO 2 Nagy, Moholy-Nagy. La sperimenta- perta emozione, il giudizio dello scrittore: "E lo esposizione dell'opera completa di Alexeieff di RICERCHE SPERIMENTALI zione totale)-, ma queste pubblicazio- spirito del libro che Alexeieff ha saputo rende- Annecy del 1975 né la bibliografia pubblicata 479 pp. L. 85 000 ni suscitarono un interesse parziale, re in "The Lens and Speakers" (University of Illi- non uscirono dal campo ristretto de- nois, voi. XV, No. 1, 1977), e si è accontentato MORITZ SCHLICK gli "addetti ai lavori" (alcuni dei qua- Non v'è dubbio che, nella sua lunga :< carriera di illustratore di libri, che egli inframmezzò di utilizzare la prima, provvisoria, bibliografia FORMA E CONTENUTO li li trascurarono di proposito), Inve- da me curata per la mostra di Abano del 1971, ce avrebbero meritato ben altir: à ac- con l'altrettanto interessante e geniale attività Lectio 182 pp. L. 28 000 coglienza. di autore di film d'animazione, Alexeieff seppe con poche aggiunte e correzioni. Che cosa scriveva, invero, Moholy stabilire con i testi che via via interpretava Peccato, perché credo sia veramente giunto il MAURIZIO ANDOLFI di così tanto importante? Perché i visivamente (dal Giraudoux di La pharma- momento di studiare più attentamente l'opera CLAUDIO ANGELO suoi saggi e libri sulla pittura, sulla cienne del 1926, che era stato tuttavia precedu- di illustratore di Alexeieff, mettendola in rap- TEMPO E MITO NELLA fotografia, sul cinema potevano an- to dal Gogol del Naso, rimasto inedito, sino porto con l'ormai notissima opera di cineasta e PSICOTERAPIA cora interessare dopo cinquantanni? alle Oeuvres di Malraux del 1970) un rapporto con quella di scenografo teatrale (ancora da In che senso la sua vita e la sua opera di straordinaria simbiosi. Non già perché le sue esplorare). Non v'è dubbio infatti — e queste FAMILIARE complessiva, di artista, di teorico, di illustrazioni, in bianco e nero o a colori, dessero affascinanti illustrazioni di Poe lo confermano Programma di Psicologia docente, potevano costituire un mo- 168 pp. L. 23 000 dello cui richiamarsi nello studio forma e sostanza visiva alle parole, ai personag- — che egli sentì fortemente il mondo dello spet- dell'arte contemporanea, attraverso gi, alle storie, quanto piuttosto perché vi si respi- tacolo con tutte le sue possibilità fantastiche e le vicissitudini e gli esperimenti delle rava veramente lo spirito della scrittura. Sicché cinetiche. Nelle sue incisioni si sente circolare lo AARON T. BECK avanguardie? Forse aveva ragione il lettore, passando dalla pagina all'incisione, è spirito di certe sue scenografie degli anni Venti, A. JOHN RUSH Giulio Carlo Argan quando, nella come se si muovesse nel medesimo ambiente con interessanti anticipazioni dei suoi film rea- BRIAN F. SHAW prefazione al volume da me curato, letterario e fantastico, ma in due differenti dire- lizzati con lo "schermo di spilli". GARY EMERY scriveva: "Moholy-Nagy è stato in- zioni estetiche. contestabilmente il più moderno de- (g-r.) TERAPIA COGNITIVA gli artisti della prima metà di questo Questo percorso è ora consentito anche al DELLA DEPRESSIONE secolo, anzi il modello o il prototipo lettore italiano grazie alla pubblicazione d'un Programma di Psicologia dell'artista moderno, cosciente della 384 pp. L. 60 000 crisi della professione artistica in un'epoca caratterizzata dall'egemo- nia industriale e dalla conseguente ANNA FREUD E ALTRI trasformazione di tutto il sistema del L'AIUTO AL lavoro, della produzione, del consu- gono una parte importante e ancora sere partecipe degli avvenimenti ot- soprattutto per le idee originali che BAMBINO MALATO mo". misconosciuta nell'ampliamento dei tici". ha messo in circolazione, influen- limiti della rappresentazione natura- Chiarita questa nuova situazione, zando, direttamente o indirettamen- Programma di Psicologia Lette in quest'ottica, le succose pa- listica come pure nell'impiego della al tempo stesso produttiva e fruitiva, te, studiosi e teorici successivi. Si 286 pp. L. 37 000 gine di Pittura, Fotografia, Film — luce come fattore di composizione". il suo discorso si sviluppa per capito- pensi a Rudolph Arnheim, ad esem- stampato da Einaudi riproducendo Partendo da queste premesse, la sua li e paragrafi che mettono in luce pio, o a Walter Benjamin — per i GEOFFREY E.R. LLOYD la medesima impostazione tipografi- trattazione si sviluppa, in un percor- non soltanto i caratteri delle varie loro scritti sul cinema e sulla foto- SCIENZA FOLCLORE ca dell'edizione originale, curata dal- so storico e tecnico che tocca via via tecniche e dei diversi ambiti di appli- grafia —, e persino a Marshall lo stesso Moholy (che aveva la re- >roblemi e ricerche che concernono cazione — dalla pittura alla fotogra- McLuhan. Certo, alcune di queste IDEOLOGIA sponsabilità editoriale dei libri del fa "visualità" nel suo complesso. fia alla tipografia al cinema —, ma idee, e i loro sviluppi ulteriori, pos- LE SCIENZE DELLA VITA Bauhaus) — acquistano un significa- Non è questione soltanto di fotogra- anche le possibilità artistiche ed este- sono essere considerate datate, ap- NELLA GRECIA ANTICA to particolare. Si collocano veramen- fia, di cinema, o di superamento del- tiche presenti e future, entro un qua- partenenti a un'idea dell'arte e della Società antiche te nel dibattito artistico contempo- la pittura tradizionale con l'apporto dro ai riferimento generale, che è società che ci pare alquanto lontana 228 pp. L. 35 000 raneo e aprono non poche prospetti- delle nuove tecniche di riproduzione poi esemplificato, nella seconda par- nel tempo, estranea a certi nostri ve di indagine, di ricerca particolare: della realtà, ma anche e soprattutto te del libro, da una serie di immagini modi di pensare e di agire, oggi. E proposte teoriche e applicazioni pra- d'un nuovo modo di vedere e rap- fotografiche e dalla "sceneggiatura" tuttavia, forse peccando di eccessivo DIEGO NAPOLITANI tiche che non hanno un valore pura- presentare il reale in tutte le sue di- cinematografica intitolata Dinamica INDIVIDUALITÀ E mente storico e documentario, ma razionalismo e di progressismo uto- mensioni naturalistiche e fantasti- della grande città, che anticipa certe pico, mi pare che un ritorno a Mo- GRUPPALITÀ possono essere ripresentate come che. In altre parole, si tratta di un ricerche tecniche e formali di Walter modelli di ulteriori approfondi- holy-Nagy possa essere salutare. Lo Lezioni e seminari nuovo atteggiamento, al tempo stes- Ruttmann e di Dziga Vertov. studio dei suoi libri e dell'intera sua menti e sperimentazioni. Ma biso- so intellettuale e sensibile, di porsi di 296 pp. L. 33 000 gna leggerle, appunto, in un più am- Tra le molte suggestioni teoriche opera (quadri, fotografie, film ecc.) fronte agli oggetti, alla natura, al- che Pittura Fotografia Film contiene, può riservare non poche sorprese: pio quadro di riferimento teorico e l'ambiente. critico, tenendo conto sia del tempo una delle più stimolanti è quella del esso può iniziare proficuamente da in cui furono scritte, sia dei successi- Moholy analizza con precisione rapporto tra "produzione" e "ripro- questo piccolo aureo libro del 1925. s vi sviluppi della teoria e della pratica gli aspetti della visualità contempo- duzione", che prelude a un'ampia se- nel campo, soprattutto, della foto- ranea che sono strettamente legati rie di applicazioni pratiche, a mano grafia e dei cinema, sia infine dell'at- alle nuove tecnologie. Scrive: a mano che nuovi strumenti tecnici "Un'altra questione urgente si inne- e nuove tecnologie sono messi a di- iniziativa letteraria possa essere una altro che la storia della dominazio- degli autori, Ogai il Vecchio. Si trat- mera risposta alla domanda 'e adesso ne") e lascia trapelare qualche fram- ta della "deposizione" o "testimo- che diavolo scrivo?' mi ha sempre mento della sua riflessione in rari e nianza" che, secondo un'antica usan- Finestra sul Mondo fatto indietreggiare" dice). Si interes- depurati interventi sulle colonne del za, compone perché venga letta do- sa di grammatica, teoria del linguag- maggior quotidiano spagnolo, "El po la sua morte l'esperto d'idraulica gio, semiotica della narrazione e del- Pafs", articoli ora raccolti nel volu- Yarfoz, amico e collaboratore del Sulla spìnta dell'ira lo spettacolo (studi che avranno un me La homilia del ratón (L'omelia del principe ereditario dei Gràgidi, Nè- precipitato nella densa silloge Las se- topo). bride, affinché si conosca la verità di Danilo Manera manas del jardm del 1974), scrive Severissimo verso i propri scritti e sulla vita del principe da quando — qualche raro racconto e una bella in- di proverbiale riservatezza, Ferlosio costernato per un gratuito atto di RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, El na di C. J. Cela. Poi più nulla: Ferlo- troduzione al Pinocchio di Collodi, ha aperto solo qualche cassetto del violenza di suo padre contro il re dei testimonio de Yarfoz, Alianza sio non solo non approfitta della ce- traduce gli studi di J. Itard su Victor suo rifugio madrileno, e quello che vicini Atànidi — s'esilia volontaria- lebrità, ma comincia a detestare quel de l'Aveyron unendovi un esteso e conteneva El testimonio de Yarfoz Editorial, Madrid 1986, pp. 334, puntiglioso commento sul tema dei Ptas 990. romanzo e a sentire repulsione per la quasi controvoglia. Nel libro citato narrativa e per la "vocazione di scrit- bambini selvaggi. Passa infine ad oc- si presenta come editore della grande RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, tore" ("Sento come un'intollerabile cuparsi di storia ("la storia delle cata- opera storiografica (La) Storia delle Campo de Marte 1. El ejército na- coercizione da parte del pubblico strofi endemiche ed epidemiche de- guerre barcialee, dalla quale estrapola cional, Alianza Editorial, Ma- l'attendersi per forza da me una pros- gli uomini e dei popoli, che mi porta un testo introdotto in appendice al al convincimento che la Storia non è drid 1986, pp. 162, Ptas 986. sima opera. La sola idea che una mia libro II, a mo' d'attestato, da uno mente errando tra i popoli della re- RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, gione fino al momento in cui suo Mientras no cambien los dioses, figlio, Sorfos, cresciuto educandosi alle armi tra i Salamnei, tornerà in nada ha cambiado, Alianza Edi- patria a riconquistare il trono. Que- torial, Madrid 1986, pp. 144, Ptas sti eventi sono ambientati in un'epo- 880. Aleixandre: amore allo specchio ca imprecisabile, tra antichità e me- RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, La dioevo, nella valle del fiume Barcial, homilia del ratón, Ediciones El di Dario Puccini e di tale mondo immaginario Ferlo- Pais, Madrid 1986, pp. 288, Ptas sio ci dà una mappa precisa, chiaren- do e completando il racconto con 1.100. GIANCARLO DEPRETIS, Davanti allo specchio. sconfitta della Repubblica e al senso di "desola- note tratte dalla succitata Storia. Ma Lettura critica di "Historia del Corazón" di zione" che ne è conseguito, Aleixandre scrive La non gli interessa certo prepararsi Il massiccio ritorno ai lettori, do- uno scenario per mirabolanti avven- po lunghi anni di silenzio, di un clas- Vicente Aleixandre, Il Quadrante, Torino distruzione o l'amore e Mondo in solitudine, 1986, pp. 118, Lit. 18.000. ture guerresche o amorose, del tutto sico consacrato era un fatto troppo o si libra in metafisici voli in Ombra del Para- assenti dal libro; si sofferma piutto- eclatante perché la critica spagnola diso, in Storia del Cuore plana di nuovo o ex sto a descrivere per pagine e pagine mancasse di indicarlo concordemen- Alla già cospicua bibliografia italiana sull'o- novo in zone di concretizzazione dell'atto amo- sottili controversie giuridiche, a illu- te come l'evento letterario dell'an- pera di Vicente Aleixandre, poeta spagnolo e roso nelle ovvie forme individuali e in quelle strare dettagliatamente gli ordina- no. L'analisi della sostanza dei quat- Premio Nobel 1977, uno degli esponenti più in meno ovvie della loro valenza collettiva, con menti che si danno i vari popoli e la tro volumi pubblicati contempora- vista della Generazione del '27, quella di Lorca certo ottimismo e comunque con molto vitali- realizzazione delle loro opere pub- neamente da Rafael Sanchez Ferlo- e di Guillén e di tanti altri di rinomata qualità smo. Guida e maestro dei poeti giovani di allo- bliche o intercala splendidi episodi sio alla vigilia del suo sessantesimo lirica, si sono aggiunti di recente due lavori: ra, Aleixandre indicava una strada, di corpora- come la vicenda del pastore ribelle anno d'età, nonché la valutazione prigioniero e la sua mosca o lo stu- dell'impatto della sua scrittura e del questo di Depretis, che qui recensisco, e l'edizio- lità e di comunicazione, a se stesso e agli altri. ne critica e commentata di Gabriele Morelli a E ciò che Depretis consegna in due punti: "Il dio di Nèbride sulla Necropoli di suo pensiero sulla cultura spagnola, Gromba Feceria. I personaggi ferlo- si stanno invece appena abbozzando Pasión de la tierra, uscito in spagnolo e a Ma- concetto del pulsare della vita, presente in ogni siani sono inclini a un dialogare cor- e non sarà impresa di poco conto, drid (Catedra, 1987). opera di Aleixandre, si apre alla nuova dimen- tese e rispettoso, ai valori d'un razio- perché il "caso Ferlosio" è estrema- Depretis, si era già occupato in altre occasio- sione di temporalità. Il tempo è ora misurabile, nalismo eticizzato e si muovono in mente difficile da maneggiare. ni di Aleixandre: prima con un libro complessi- scandito dalla storicizzazione dei sentimenti. E un mondo astratto e idealizzato che Nato a Roma nel 1927 da padre vo sul suo "percepire ambivalente" (Zoo di storicizzare i sentimenti significa, per il poeta, fa pensare ai viaggi immaginari degli spagnolo (lo scrittore bilbaino Ra- specchi, Torino, 1976), poi con studi più speci- sottrarli all'atemporalità di una presenza eter- utopisti settecenteschi. fael Sanchez Mazas) e madre italiana, fici e parziali. Ora ci propone qui una lettura di na e invariabile tanto nel tempo quanto nello Il lettore che s'aspetta conflitti Rafael Sanchez Ferlosio esordì nel spazio". O dove riconosce in Aleixandre echi drammatici, magari anche interiori, 1951 con un libriccino in stridente Historia del Corazón (Storia del Cuore), mol- to finemente analizzata e chiosata in 13 delle 48 "d'eredità becqueriana", cioè del miglior poeta resta deluso: la parabola che la figura anticipo sui tempi, Alfanhui, singo- di Nèbride disegna è quella di un'esi- lare storia d'un bambino che ap- poesie che compongono il libro: una lettura, romantico spagnolo: "l'inafferrabilità dell'im- magine della donna, che sempre si presenta co- stenza che non si proietta verso al- prende un'eccentrica ma a suo modo quasi una degustazione, che accompagna e giu- cun obiettivo prefissato e il finale coerente scienza della vita e scopre il stifica, in qualche modo, le traduzioni, con testo me oggetto d'amore", con sdoppiamenti, forme narcisistiche, ricerche d'identità, moti dialogici, tronco della narrazione non scioglie mondo attraverso la sua serissima a fronte, di quelle 13 poesie, non so se le più nodi mai stretti. Si avverte che effet- fantasia. Fusione d'elementi picare- significative, ma certo tra le più caratterizzanti e così via. tivamente qualcosa dovrebbe prece- schi con l'immaginario surrealista e e dense di echi, di implicazioni a vari livelli, da dere e seguire il testo, scritto una persino un tocco di fantascienza ot- quello semantico ed evocativo (ed elegiaco) a quindicina d'anni fa in una lingua tocentesca, questo testo si è andato quello ritmico e stilistico. scolpita e sonora, a tratti sapiente- conquistando immensa stima, edi- mente arcaizzante, ma non si sa se zione dopo edizione, solo lustri più Di tutti i libri di Aleixandre, Storia del : altre schegge di questa saga abbando- tardi. Nel 1955 toccò a Ferlosio un Cuore è senza dubbio quello che presenta mag- nata usciranno mai dai quaderni fer- successo travolgente con El Jarama giori interrogativi d'intepretazione e colloca- losiani. L'autore stesso dichiara di (trad. it. Il Jarama, Einaudi 1963), zione e maggiori problemi testuali di varia na- reputare questa affascinante opera che vinse il Premio Nadal e quello tura, posto com'è al crocicchio di numerose ten- appena un appoggio all'uscita dei li- della Critica ed è antologizzato e sioni e intenzionalità espressive, per lo stesso bri di pensiero e d'intervento, scritti osannato nelle storie letterarie per le sulla spinta dell'ira per lo stato delle scuole come capolavoro e modello poeta e per il tempo in cui fu scritto, tra il 1943 e il 1934. Se alla "caduta delle speranze"per la cose, scaturiti da un'insidiosa men- dell'"oggettivismo", del realismo nu- zogna colta in flagrante nella frase o do e assoluto, del perfetto mimeti- smo linguistico, accanto a La colme- f -y BIBLIOTECA DI SISIFO «I DOCUMENTI» iì Collana diretta da R. Campagnoli e G. Calboli. Comitato scientifico: EURA R. Barilli, A. Battistini, O. Capitani, G. Franci, A. Rizzardi, R. Rizzo Una nuova collana di saggistica PRESS I primi due volumi sono di DOMENICO VECCHIONI: ITALIANA LE FALKLAND MALVINE (pag. 148, L. 18.000) INGHILTERRA / ARGENTINA OULIPO IL CANALE DI BEAGLE (pag. 144, L. 16.000) ARGENTINA / CILE La letteratura potenziale (Creazioni Ri-creazioni Ricreazioni) Isole Falkland oppure Malvine? Port Stanley oppure Puerto Argentino? Il conflitto anglo-argentino assunse le caratteri- stiche di "guerra civile" tra due paesi del campo occidentale e la soluzione tuttora non è soddisfacente né per gli Edizione italiana di abitanti (meno di duemila persone) né per gli inglesi né per gli argentini. R. Campagnoli e Y. Hersant Nel dicembre del 1978 Argentina e Cile sembrarono fatalmente avviati verso un conflitto armato dopo un secolo di trattative e di controversie derivate tutto sommato dalla successione nell'eredità spagnola: contesa sul Canale di Beagle e annessi diritti e vicinanze. Il ruolo paziente della Santa Sede per evitare questa guerra fra due popoli fratelli. Quali sono davvero le cose, vere o presunte, da contendere? Quale il ruolo dei politici, dei militari, delle altre nazioni? Carlo Botta Come sono e reagiscono davvero i popoli che vi sono implicati? Risponde con questi due libri lo studioso e storico Domenico Vecchioni, un diplomatico italiano che, fra l'altro, è stato primo segretario all'ambasciata di Buenos Aires. PER QUESTI DILETTOSI MONTI Questa collana intende pubblicare "documenti" che non siano esclusivamente riguardanti controversie fra due Paesi, ma anche d'ogni altro genere; ad esempio, quelli di un singolare processo dell'Ottocento, della controversa storia di un Romanzo inedito a cura di paesino, d'uno oscuro fatto dell'ultima guerra mondiale, delle "luci e delle ombre" che si addensano su un famoso L. Badini Confalonieri personaggio ecc. Questa collana è aperta insomma a tutti gli Autori che si sono appassionati ad una "materia" e che con una premessa di A. Battistini su di essa hanno scritto un libro.

EURA PRESS / Edizioni Italiane - 20135 Milano - Via Lazzaro Papi, 15 Editrice Bologna tratteggia, detto spirito (rare volte così nell'unico legittimo portatore e da- dualità dolore-felicità, riducendo la presente nelle religioni positive) si tore di senso. Naturalmente, per il reli- differenza all'anteposizione dei se- nella convinzione apparentemente contrappone diametralmente a quel- gioso, una tale figura di unico, astratto, gni + o —, che permettono la rispet- più innocua e corrente, che aziona di lo pragmatico, che non solo si rasse- sovrumano ed escludente soggetto non tiva iscrizione nel registro del DA- botto, "come in un flipper impazzi- gna alla necessità, ma ne fa entusia- può essere altro che la personificazione stessa della empietà, dell'antispirito, del- RE e AVERE d'uno stesso conto to, tutti i campanelli e le lampadine sticamente la propria legge, mentre lo spirito sotto specie di cadavere ossia, in corrente intestato sia a soggetti indi- del suo comprendonio", libri che gli gradi intermedi sono costituiti dal una parola, proprio ciò contro cui l'osti- viduali che collettivo-storici. Per premono davvero. cinico e dall'anacoreta, entrambi nazione religiosa si è da sempre costante- Ferlosio la "questione etica per ec- Nel descriverli brevemente partia- convinti che il mondo sia irrepara- mente sollevata, la victrix causa alla quale cellenza" consiste nello smontare mo da quello che ci ha convinti di bilmente ingiusto e malvagio e che ancora ardisce contrapporre la propria questa mentalità contabile imperan- meno per passare poi ai testi che ci non basti a legittimarlo la schiac- sfida la sconfitta causa di Catone" (loc. cit. te tanto nelle religioni positive quan- sentiamo di segnalare come letture ciante inamovibilità del suo potere, p. 58). to nel marxismo e in altre dottrine eccezionalmente premianti. con la differenza però che per il pri- E questo il punto di partenza di laiche: In Campo di marte 1. L'esercito na- mo, cittadino del mondo, non ha Finché non cambiano gli dèi, nulla è zionale (scritto tra l'82 e l'83) Ferlo- senso pretendere di non essere mac- cambiato, scritto nella primavera del "La questione etica è ascoltare la resi- stente protesta della felicità contro que- sio ricapitola le tappe e i modi di chiato dal male, mentre il secondo, 1986 sull'onda dell'indignazione per sto essere concepita come Saldo Debitore formazione degli eserciti negli orga- cittadino solo di se stesso, si isola lo sfruttamento propagandistico del- e, ancor più, il non rassegnato lamento nismi statali dall'antichità ad oggi, cercando una salvezza individuale. E le vittime del Challenger al fine di del dolore contro l'idea di accettarsi qua- per sostenere la tesi che forze armate tra i pragmatici, gli strali dell'Autore trarne profitto trasformandoli in le Saldo Creditore, sia in figura di rispar- nando Savater, è "l'ossessione per il professionali ossia mercenarie sono giusto" nelle istituzioni, nella vita, antidemocratiche e pericolose, spe- nell'espressione. E, aggiunge, la sua cie in un paese come la Spagna con "parola giusta" è la più coraggiosa e un esercito di tradizione pretoriana, recalcitrantemente morale tra quelle che cioè interviene negli affari inter- contemporanee, senza traccia della ni dello stato, e l'unica forma accet- Giallo Nobel retorica della maldicenza cui abitua- tabile è la circoscrizione universale no certi interessati intransigenti obbligatoria. Ma dalla constatazione di Guido Carboni d'ufficio. Il suo procedere paziente e che è sempre stata la violenza a de- senza salti, modellato sulle relazioni terminare il diritto tende a inferire geografiche o catastali, si direbbe che solo l'arma in pugno garantisce RAYMOND CHANDLER, Il grande sonno, Fel- non per aver faticosamente attraversato la palu- quasi su un ideale codice di leggi, al cittadino l'effettivo esercizio del trinelli, Milano 1987, ed. orig. 1939, trad. dal- de della letteratura di massa per approdare alle inchioda il lettore a una scrupolosa potere (incorrendo forse nello stesso l'inglese di Oreste del Buono, pp. 192, Lit. pendici di Elicona della Letteratura, ma piutto- accuratezza, estenuante ed abba- errore da lui più volte segnalato di gliante insieme. giustificare la sincronia tramite la 18.000. sto per avere portato a termine nel romanzo quel compromesso e rimescolamento tra "cultu- Dove brillano appieno tutte que- diacronia) e di conseguenza estende ste doti di Sanchez Ferlosio, la sua la requisitoria anche contro l'obie- I gialli Mondadori hanno raggiunto e festeg- ra alta" e "cultura di massa" che già il cinema caparbia e minuziosa ricerca della zione di coscienza, tacciata d'essere giato le 2.000 copie, Sherlock Holmes compie aveva posto come problema cruciale. Ed è pro- verità, il suo immane sforzo teso alla pavida ricerca di una impossibile sal- cent'anni e cent'anni compirebbe il prossimo prio lo stile di Chandler, preso tra il parlato nitidezza e completezza del ragiona- vezza individuale. Ciò rivela un'idea anno Raymond Chandler. fortemente pittoresco del dialogo e il barocchi- mento e alla precisione delle parole, alquanto limitante della non violen- Giocando d'anticipo Oreste del Buono e Fel- smo letterario, quasi ossessivo, di certe immagi- la sua mite pietas nascosta dietro la za e dell'antimilitarismo, che disco- trinelli aprono le celebrazioni con II grande ni, il test migliore di questo compromesso. La prosa classicamente tornita e l'emo- nosce il pugnace valore politico-so- nuova traduzione di del Buono è molto attenta, zione oratoria della rettitudine offe- ciale della disobbedienza civile e l'ir- sonno (1939), prima di una serie di iniziative forse troppo, a questi disequilibri e il risultato è sa, è nel già citato L'omelia del topo, rinunciabile presenza d'un pacifi- dedicate allo scrittore Raymond Chandler. a volte assai felice, specialmente nella resa delle autentico breviario l'irriducibile co- smo di buon conio in ogni "pro- Con questa nuova traduzione Oreste del scienza civile. La prima parte tratta immagini; a volte, specialmente nel dialogo, è gramma massimo di critica esterna Buono si propone di trovare definitivamente a temi interni, quali l'onnivora e su- all'Età del Ferro in quanto tale" che Chandler un posto sullo scaffale della Letteratu- meno centrata, tanto da produrre curiosi effetti perficiale politica culturale del Psoe lo stesso Ferlosio sembra chiaramen- ra Americana, assieme a Melville e a Faulkner, di straniamento. Forse è solo questione di gusti (che invece del progetto machadiano te auspicare. D'altronde questo te- per intenderci. Ed è una collocazione controver- e probabilmente di nostalgia per quelle vecchie di "elitismo a buon prezzo" persegue sto, che presenta più di un'aporia se sa fin dalle origini. traduzioni grazie alle quali (Chandler) lo ab- all'opposto un "dispendiosissimo confrontato con posizioni espresse biamo potuto incontrare. populismo"), il problema di Gibil- altrove e tace su troppe questioni Pare che Gide e Malraux avessero pensato di proporre Dashiell Hammett, maestro di Chand- terra, le autonomie e il terrorismo connesse al tema, dal servizio sosti- Chandler è un grande scrittore perché fissa (acutissime le pagine sulla contrap- ler e nume tutelare di questa letteratura hard tutivo civile alla presenza femmini- definitivamente le regole di un genere, ma è posizione del "delirio autenticista le, dalla democrazia nelle caserme al- boiled, dura, noir, come dicono, per il premio grande soprattutto perché riporta il giallo, non dell'identità vernacola, la virulenta l'opzione del disarmo, non soddisfa Nobel, e questo per la forza della sua presa rea- al realismo della violenza e della corruzione, regressione mitica dell'autoafferma- neppure l'Autore, che vi aggiunge listica, per aver, come ha detto lo stesso Chand- ma alle sue origini gotiche, lo riporta al subli- zione etnica" da un lato e dall'altro una Palinodia largamente autocor- ler "tolto il delitto da un vaso di vetro venezia- me, al terrore dello scontro solitario dell'uomo "il muoiasansonismo non meno cie- rettiva e soprattutto annuncia fin dal no per sbatterlo di nuovo sulla strada". Adorno con i propri fantasmi, con il fantasma della co e folle, proclive al controsenso di titolo una seconda parte da cui atten- al contrario si scaglia contro questi gialli per la morte, e al suo quotidiano esorcismo. Riporta il sacrificare la Spagna stessa alla sua diamo chiarimenti. Resta infatti loro violenza e per la loro connaturata irrazio- giallo al punto da cui lo aveva fatto partire. unità; quelle sulla natura di "noti- l'impressione di un certo schemati- zia", di "impresa sportiva" degli atti smo, che non tratta dovutamente il nalità, e certo non aveva tutti i torti se Chand- E.A. Poe che sapeva benissimo come tutta la ler stesso, interrogato da Faulkner in difficoltà terroristici, soddisfatti da tutt'altri sorgere, a partire dal secolo scorso, infallibile ragione del suo Dupin non potesse stimoli che non il conseguimento di della funesta tradizione del militari- per la sceneggiatura proprio del Grande sonno, che venire dopo, misera consolazione rispetto un obiettivo e anzi solidali con l'im- smo spagnolo, che ancor oggi impac- confesserà serenamente di non avere la minima alla impotenza di fronte al delitto compiuto, praticabilità della Causa e così tante cia non poco la vita di quel Paese, idea di chi fosse l'assassino di uno dei personaggi alla morte irreparabilmente avvenuta. Se è altre). La seconda parte affronta Rea- oppure ignora la latente pericolosità minori, di sapere solo che gli serviva un morto grande Chandler è grande per questo, e per gan e Wojtyla, la guerra delle Malvi- del concetto di "nazionale" (specie a quel punto. averlo saputo raccontare alle "masse". nas e il dramma dei desaparecidos ar- in riferimento alle questioni della di- Ma Chandler, lui in proprio, lo merita que- gentini, la Nato e la corsa agli arma- fesa e della guerra), che spiega il dif- menti, denunciando le ignominie sto posto tra i grandi scrittori? Io direi di sì, ma fondersi della sua svalutazione. Non della diplomazia internazionale, lo ha quindi tutti i torti J. Fernàndez a scellerato imperativo vetero-testa- dire che questo libro è disinformato mentario che informa la politica e fallisce il bersaglio. La sua feroce estera d'Israele, la soddisfazione al critica è comparsa sulla rivista "Qui- narcisismo collettivo che, per com- mera" di Barcellona (n. 63/1987) a pensare la crescente nullità e impo- scelgono prima Machiavelli, poi so- eroi dell'"Umana Avventura". Fer- mio, di pagamento, di espiazione, di me- chiusura di un corposo — anche se tenza pubblica del cittadino, danno prattutto Hegel e Polibio: losio vi conduce una serrata battaglia rito o di tributo; è rompere una volta per portatore di un giudizio sostanzial- il militarismo e i suoi surrogati come contro l'idea di progresso, l'idolatria tutte in mille pezzi lo specchio della ne- mente negativo — dossier sull'ulti- "Hegel ridusse la radicale eteronomia il tifo sportivo, e ancora tanti altri tra realtà e spirito — fondamento secon- tecnologica, l'asservimento delle vi- mesi come criterio di coscienza, e non mo Ferlosio. crimini contro i quali Ferlosio chia- do quanto vengo dicendo della religiosità te alle sedicenti "grandi realizzazio- soltanto sul piano personale, ma ancor di più su quello impersonale, come quando, ma alla resistenza con tutte le forze Ben altro .spessore e magnificenza — e riscattò il principio di realta fino ni storiche", fenomeni visti come senza attribuzione di colpa, si contrappe- della disperazione che sappia ospita- ha l'argomentare del saggio O Reli- all'estremo di fare della fatticità storica il componenti di una nuova religione sano olimpicamente i dolori con le fortu- re il nostro valoroso cuore di topi. gione o storia, risalente al 1984 e grandioso periplo o epopea di ciò che egli che ripropone i sanguinosi rituali de- chiamava spirito nel suo autocompimen- ne per riequilibrare la seriazione storica; Particolarmente vibrante è l'invito pubblicato nel numero speciale dedi- gli antichi dèi distruttori e giustifica è guardare l'abisso che c'è dietro una tan- to o autorealizzazione, così come venti dell'epilogo, posto sotto l'epigrafe cato in gran parte a Ferlosio (n. 8/ la propria terrificante inumanità co- to fiduciosa e abitudinaria contabilità..." secoli prima aveva fatto Polibio riducen- kafkiana di Weg von hier, das ist 1986) della giovane e interessante ri- me disegno provvidenziale. Di qui la (op. cit. p. 143). do tutte le disperse storie particolari delle mein Zie/ : vista letteraria "El Urogallo", diretta genti e dei popoli del mondo conosciuto polemica ferlosiana contro le cele- Naturalmente, l'intransigenza con a Madrid da J. A. Gabriel y Galàn. a meri episodi molecolari o vicissitudini brazioni per il V centenario della cui si snoda l'insolito ragionare fer- Più che di andare da qualche parte, e In esso, sotto forma di risposta ad aneddotiche che, a guisa degli irriconosci- scoperta dell'America, sintomo a losiano può non piacere, e non è meno ancora di arrivare, si tratta di parti- bili pezzetti d'un rompicapo, non aveva- alcune domande di J. L. Aranguren, suo avviso della delirante invidia del- nemmeno difficile trovarlo a tratti re. L'impulso dello spirito si compie nel- Ferlosio si propone, partendo da un no senso di per se stessi e lo ricevevano l'impero da cui sono affetti gli spa- disordinato, unilaterale o carente di la partenza, e chi parte ha già risposto alla esame di taglio weberiano dei para- soltanto in modo subordinato e delegato gnoli i quali — nonostante abbiano chiamata; la santità perfetta è ancora di- al compiersi del destino di un gran sog- rigore accademico. Ma il suo pregio disi offerti da diverse religioni, ai de- posto ogni zelo nel non essere da stante quanto una vita intera, ma il pelle- finire quello che chiama "spirito reli- getto totale, unico e vero, verso il quale decisivo — al di là dell'irruenza mi- grino stringe già nella destra, saldamente di conserva convergevano e nel cui gran- meno, in quanto a stragi e rovine, né nuziosa dell'Autore ("Mi piace la gioso", capace di produrre rappre- dei loro antagonisti aztechi o inca né impugnato, il bastone luminoso del libe dioso disegno o ciclo storico dovevano frase che è come un galeone con ogni ro arbitrio" (op. cit. p. 279). sentazioni utopiche del bene, come di romani o inglesi — si vedono ne- inserirsi: Roma o l'Impero Romano. sorta di attrezzature e che naviga a per sua propria essenza antistorico, Questo feticcio, questo prosoponimo re- gare il diritto a tanto infamante glo- Ora, al di là del raro esento che vele spiegate" dice) — è quello della in quanto nega al principio di realtà torico, la cui allegorica animazione viene ria. vivifica le lettere spagnole contem- (quindi alla storia) una qualsiasi au- incarnata fraudolentemente in realtà, fu provocazione accorata e intelligente, poranee e spiega l'attenzione dei cri- torità intorno alla questione del be- di conseguenza eretto a unico soggetto a Di qui anche l'appendice del 1982 immune da condizionamenti, che sa tici pur in una stagione piuttosto ric- ne e del male. partire dalla cui autorealizzazione dove- dedicata alla delucidazione e confu- veramente far lievitare il pensiero. ca di novità, ci auguriamo che si col- vano essere spiegati tutti i destini partico- tazione della "mentalità espiatoria", Così crediamo vada fruito. La carat- ga l'occasione per far conoscere an- Nella tipologia dei caratteri in re- lari. L'Impero Romano, contemplato al che astrae arbitrariamente come una teristica centrale della scrittura di che da noi la voce, per tanti versi lazione alla religiosità, che Ferlosio culmine della sua pienezza, si convertiva stessa sostanza intercambiabile la Sanchez Ferlosio, come nota Fer- unica, di Rafael Sanchez Ferlosio. L'Inedito Tibi Dabo di Rafael Sanchez Ferlosio

Da quando l'illustrissimo signor vescovo di Cordova ebbe che per chi voglia intendere non è, ovviamente, altro che un la feconda idea di approfittare della sua amicizia personale con gagliardo incitamento alla dignità di spirito, allo sdegno di l'imperatore per vendergli il sangue di Gesù Nazareno in cam- fronte ai beni e ai poteri terreni, a non imitare l'insaziabile bio dell'impero, la Chiesa romana, salvo onorevoli ed emozio- cupidigia del Principe di Questo Mondo abbassandosi a mer- nanti eccezioni medioevali, s'è interessata sempre molto di più canteggiare con lui o disputargli le miserabili monete del tribu- delle leggi che delle coscienze. Il duplice e favoloso affare e to, con la cui consegna nulla si toglie a Dio, a partire da una contubernio di Nicea permise a Osio di porre al servizio della frase che altro non è, in fin dei conti, se non una provocatoria santa casa gli immensi poteri dell'impero, e a Costantino, con espressione di orgoglio spirituale e di puro disprezzo per il l'inappellabile visto morale dell'approvazione ecclesiastica ecu- Cesare e per tutte le sue monete, gli esecutori testamentari del menica e la aureolata autorità e universale prestigio di protetto- Nuovo Testamento si spremettero le meningi per acconciare al re della fede — di una fede che già si stava facendo universale Principe di Questo Mondo la legittimazione capace di assicu- —, permise a sua volta di sottoporre a inchiesta tutta la popo- rargli una volta per tutte la sottomissione dei cristiani. Da lazione dell'impero e coronare l'opera di Diocleziano organiz- questo punto di vista, tenuto conto d'una concessione di tal zando la più chiusa tirannia che si sia arrivati a conoscere sotto calibro, la Chiesa ha tutto il diritto di presentare reclami. il potere di Roma. Si consumava così quello che s'era prefigu- Da un altro punto di vista tuttavia, per chiunque, credente o rato già nella tentazione del monte: "Ti darò la città se mi non credente, serbi un'idea un poco elevata di che cos'è una adorerai", senza che si possa peraltro escludere il sospetto che religione o mantenga, nonostante tutto, un minimo di stima forse già lo stesso Gesù, entrando a Gerusalemme e facendosi per il messaggio evangelico, non può esserci spettacolo più acclamare come figlio di Davide, avesse ceduto, sia pur inavver- demoralizzante e deprimente — e sia detto col più assoluto titamente e parzialmente, alla voce del tentatore. Ma, comun- rispetto per le persone, le istituzioni, le coscienze e i sentimenti que sia, è a partire da Nicea che non restano più dubbi che il — che vedere la gran meretrice dell'Apocalisse, guidata dall'im- tentatore del monte, il Principe di Questo Mondo, mantiene la presentabile organista di Cracovia, correre senza ritegno né sua promessa e apre le porte della città. vergogna dietro il potere temporale in affannosa e pertinace Quando, come oggigiorno, la Chiesa cattolica protesta con- supplica che non smetta di esercitare per lei le mansioni di tro qualsiasi tentativo da parte dei poteri temporali di non accalappiacani municipale di coniugi disobbedienti e continui assoggettare più le loro leggi alla morale cristiana è probabil- a difendere, mediante la costrizione puramente esteriore delle mente agli impegni reciprocamente contratti col concordato di strettoie legali, la mera apparenza superficiale di un sacramento Nicea che in ultima istanza si fa appello. In effetti, nella gelosa che la Chiesa medesima si dichiara, con questa stessa richiesta, e stretta osservanza degli accordi di Nicea, la Chiesa è stata nel incapace di illuminare e sostenere nell'anima e nella coscienza corso dei secoli costantemente prodiga nei confronti del Prin- dei fedeli col calore, la convinzione e l'entusiasmo d'un cari- cipe di Questo Mondo, ossia nei confronti delle prepotenze e sma che viva della sua propria fiamma. Nelle pressioni della follie dei poteri della terra, di estremi di condiscendenza e Chiesa sui poteri pubblici, piuttosto che vedere un segno di mollezza morale che oltrepassano i limiti della più sovrumana vitalità da parte della fede e una risposta dello zelo ecclesiastico pazienza, della più abnegata e incondizionata sopportazione, di fronte a una reale o presunta decadenza morale dei popoli ed ecco che ora il Principe di Questo Mondo — che aveva cristiani, quello che si deve vedere è, al contrario, la manifesta- finora sempre tenuto fede ai patti con piena soddisfazione della zione più palese — quasi a guisa di involontaria confessione — controparte — sembra voler all'improvviso cominciare a elude- della presente miseria morale e spirituale dello stesso cristiane- re scaltramente l'immemorabile contratto e lesinare alla Chie- simo, che ormai a stento s'arrischia a sperare dai fedeli qualcosa sa certe aree della città promessa e consegnata, certe attribuzio- di più della svogliata e mal puntellata accettazione d'un puro ni di controllo sul suo capitale demografico che da sempre simulacro, confidando solo nel fatto che il Principe di Questo venivano considerate incluse nei termini dell'originario barat- Mondo acconsenta a non smettere di apportare il costrittivo to. Gli eredi di Gesù hanno ben ragione di lamentarsi per guscio legale capace di trattenere la polpa amorfa di un sacra- l'ingratitudine e la mancanza di reciprocità quando loro, al mento senza carisma. Ma questa stessa cosa, bastando unica- solo fine di corrispondere al Principe di Questo Mondo senza mente sostituire i termini, Santa Teresa seppe dirlo prima e la minima reticenza né riserva le controprestazioni concesse a meglio: "Se ci sono i voti, perché le sbarre? E se ci sono le Nicea, si sono spinti fino a svigorire e corrompere ad hoc, sbarre, e che servono i voti?". abusando dell'assopita letteralità, l'evidente intenzione ironica e dispregiativa delle parole evangeliche che chiaramente esclu- devano ogni possibile mescolanza o confusione, o patteggia- mento, o compromesso col Principe di Questo Mondo e i suoi Rafael Sanchez Ferlosio, da La homih'a del ratón, pp. 181-183 poteri. Perpetrando, in effetti, la più scandalosa e insostenibile (articolo già pubblicato su È1 Pais delle falsificazioni ermeneutiche, a partire dalla frase di Gesù del 2 novembre 1980) "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", trad. di Danilo Manera I morti del Challenger

[...] Dare un senso alla morte dei naufraghi del Challenger averlo, l'essere fine a se stessa. "Morire pieno di giorni", "mo- è stata la principale delle pie finzioni offerte come consolazio- rire ricolmo di giorni", come morivano i patriarchi dell'Antico ne. Per il pubblico in generale sarà stato un ingrediente in più Testamento, rimanda in primo luogo alla mera dimensione del convenzionale artificio emotivo; per le persone loro vicine della longevità, ma la rappresentazione di tali giorni non come sarà servito soltanto nella misura in cui sia riuscito a funziona- passi che si susseguono, né successivi traguardi raggiunti, né re da inganno quale è. Laddove l'unica consolazione non in- numero di leghe percorse, bensì come albe alla cui luce si gannevole che esista di fronte a una morte — se consolazione aprono le porte della casa perché ogni giorno entri col suo la si può chiamare — non starà mai nel tempo acquisitivo o presente ad abitarla e consumarsi in essa, sembra attribuir loro proiettivo, bensì soltanto nel tempo consuntivo, in quello che la virtù di saziare ognuno di per se stesso, come compimenti si compie e si consuma nel suo proprio presente; fatto che autosufficienti, senza riferimento al valore della somma che implica che ogni morte cercherà la propria consolazione in ciò vengano a formare. Oggi la longevità s'interpreta mediante che ebbe la vita che con essa s'è conclusa: "morì pieno di l'espressione, del tutto opposta, di "morire carico d'anni". I giorni" è l'espressione che riserva l'Antico Testamento per la giorni che, polarizzati da un qualche senso, posti ognuno in morte dell'uomo fortunato. La consolazione di una morte — funzione di quello che precede o segue, infilati nella tensione che la mentalità del tempo acquisitivo cerca nel fatto che la del tempo acquisitivo, privati della possibilità di trattenersi morte stessa sia servita a qualcosa, che è ciò che intende con ciascuno nel proprio presente, non hanno potuto lasciare di sé "aver senso" — la mentalità del tempo consuntivo la cercherà alcuna sazietà capace di "colmare" la vita, hanno finito per nella generosità con cui sia stato rispettato il diritto della vita ammassarsi in anni sulle schiene, grumi di pura temporalità appena terminata a non essere servita a nulla o, detto altrimen- vuota, impazienza e aspettazione accumulate e alla fine deposi- ti, le sia stato salvaguardato il privilegio di essere fine a se stessa, tate dove la proiezione perde il suo slancio, come il ghiacciaio il che equivale, precisamente, a "non avere senso". La consola- deposita inerte la sua morena dove la lingua di ghiaccio si sfa zione che di fronte a una morte cerca la mentalità del tempo e perde la sua capacità di trasporto. Adesso i giorni della vita consuntivo dimostra, per il suo stesso carattere, — beninteso non vissuta, la vita che si autodistrugge nell'affanno dell'insa- nella misura in cui l'irreparabile possa sostenerlo — di non ziabile fuga del senso, appaiono improvvisamente come un essere ingannevole, perché alla fine rinvia la morte soltanto alla sacco di anni morti caricato sulla schiena dell'anziano; anni che vita che tronca o estingue, e misura questa vita con il metro pesano soltanto e non colmano. proprio della felicità. Per quanto concerne la felicità, nessuno s'è mai messo a cercarle un qualche senso che costituisca il Rafael Sanchez Ferlosio, fondamento della sua natura di felicità, né nessuno le ha mai da Mientras no cambien los dioses, nada ha cambiado, richiesto di aver senso, perché a lei, in quanto figlia del presen- Corolario 1°, pp. 102-103, te e fiore del tempo consuntivo, spetta per essenza il non trad. di Danilo Manera Una burla

[...] La catastrofe generale dell'America, oggi addirittura in rivolto proprio a coloro che meno hanno motivo di ringraziar- uno dei suoi frangenti più oscuri e disperati (e in cui il veleno la. Se si può concepire una qualche speranza, per l'America della tanto magnificata "creazione storico-politico-culturale come per il mondo intero, di spezzare la duratura maledizione spagnola d'Oltremare", lungi dal perder forza col tempo, non della Storia Universale, quello che sembra senz'altro opportu- sembra far altro che aumentare la virulenza del suo malefico no è cominciare a smettere di celebrare i suoi compleanni. potere, salendo ad ogni ricorrenza un altro scalino, non ancora Questo poi, in concreto, risulterebbe, come festeggiamento, e raggiunto, nella scala crescente dell'orrore, poiché mai prima tanto più di fronte all'attuale situazione, particolarmente osce- s'era conosciuto abominio comparabile a quello delle desapan- no e disonorevole. ciones argentine), dovrebbe far sentire come una burla cinica e perversa questa specie di Rendimento di Grazie alla Storia Universale — perchè null'altro verrebbe ad essere la comme- Rafael Sanchez Ferlosio morazione del centenario — per l'imperiale regalo della Sco- da La homilia del ratón, p. 219, perta; dovrebbe farlo sentire come uno scherno oltraggioso trad. di Danilo Manera

Il Quadrante Edizioni via G.L. Lagrange, 7 - 10123 Torino - telefono 011/515072 W. Stockenstròm B. S. Okudzava SPEDIZIONE AL BAOBAB APPUNTAMENTO pp. 108, Lire 14.000 J. M. Machado de Assis CON BONAPARTE Una favola avvincente e di ricchissima strut- MEMORIALE DI AIRES pp. 320, Lire 35.000 T. Lindgren tura. IL SENTIERO pp. 180, Lire 18.500 Un'opera che si legge e si rilegge... e a cui ve- « Magazine» G. Reve DEL SERPENTE Un piccolo capolavoro... una lettura ai alto li- ramente si adatta la parola « capolavoro». Straordinario per forza narrativa, penetrazio- IL LINGUAGGILINGUAGGIO SULLA ROCCIA vello,... di grande spessore e di sfaccettata ironia. «Il giornale» ne e assenza di sentimentalismo. «Panorama» Un romanzo molto vivo, col pathos inconfon- «The Times» « S DELL'AMORDFT T'AMORE pp 100> Lire 12 0Q0 Un'operetta di grande interesse. dibile dei romanzi russi «Panorama» pp. 124, Lire 16.500 Tuttolibri» Una vecchia schiava africana, dopo una Con il linguaggio semplice e scabro del Torna in un romanzo sovietico contem- vita affollata di esperienze, di umiliazio- Biografia e invenzione fantastica, tradi- contadino la cui unica lettura è la Bibbia, Un bellissimo romanzo in forma di dia- poraneo l'epopea del popolo russo du- ni e anomali trionfi, si ritira dal mondo, zionalismo e trasgressione, amore e vio- in un monologo che ha la forza disador- rio, estrema opera del maggiore scritto- rante l'invasione delle armate napoleoni- per finire i suoi giorni nel tronco cavo di lenza fisica e verbale, estasi mistica ed ir- na ed essenziale della saga nordica, Jani, re brasiliano. Attraverso gli occhi disin- che. Ma questa, per Bulat Okudzava, non un baobab. risione cinica, sono alcuni degli ingre- il protagonista di questo romanzo, si ri- cantati del consigliere Aires, assistiamo al è che lo scenario grandioso sul quale Ma da questa estrema dimora la sua men- dienti di questo testo ancora ignoto al volge a Dio e gli racconta la propria sto- sottile e struggente duello che si ingag- muove i suoi personaggi, impegnati in te intraprende un nuovo viaggio in cui pubblico italiano e che ha segnato l'ini- ria, una storia di sopraffazioni e di vio- gia tra i desideri e i diritti della gioventù una avvincente e pericolosa partita: quella si mescolano storia ufficiale e racconto zio di una nuova epoca nella letteratura lenze, di cui non sa e non può darsi ra- e la solitudine e l'abbandono della vec- con i problemi irrisolti dell'esistenza e fantastico e soprattutto una meditazione j olandese moderna. gione. chiaia. con le forze oscure della storia. sulla vita e la morte, il tempo e l'amore. n I INDICF p- -i ••D£I LIBRI DEL MBSEBH

mente lacunosi e imprecisi. Ed è Ci- cura redazionale avrebbe potuto evi- y rese, e solo lui, a farci sapere che l'idea tare facilmente. Eppure si tratta di Le colpe dell antropologia italiana del libro è di Maria Arioti e che la una buona raccolta di saggi, nel senso cura è stata di Alba Rosa Leone. più proprio del termine, che non me- di Giulio Angioni Comunque, dietro un'operazione rita la reticenza dell'editore a presen- editoriale che ha voluto essere "lucci- tarla come tale. Saggi che si possono cante", si scopre subito la serietà dei suddividere in due categorie: quelli PIETRO CLEMENTE, ALBA ROSA più che, come ci ricorda Clemente, la italiano per introdurre agli studi de- mo-antropologici e dintorni (Cultu- contributi singoli, almeno in quattro storiografici, come i contributi di LEONE, SANDRA PUCCINI, CAR- riflessione sugli studi "è un'eredità ra egemonica e cultura subalterna del casi su cinque, magari anche al di là Sandra Puccini su Evoluzionismo e LO ROSSETTI, PIER GIORGIO SOLI- rimasta largamente operativa in Ita- lia, quasi a significare la vitalità del 1973) possiamo ben credere su questo delle intenzioni di chi ha voluto il positivismo nell'antropologia italiana NAS, L'antropologia italiana. Un paradigma crociano secondo il quale punto. Cirese auspicava anche una libro. E ciò nonostante che, come (1869-1911) e di Alba Rosa Leone su secolo di storia, Laterza, Roma- occorre riflettere dentro di noi il pas- bibliografia generale e un indice delle scrive Cirese, nel suo complesso il la Chiesa, i cattolici e le scienze dell'uo- Bari 1986, prefaz. di Alberto M. sato per agire conoscitivamente il persone, se il libro intendeva collo- libro si faccia notare più per le cose mo (1860-1960), da una parte, e dal- Cirese, pp. VII-XVI - 319, Lit. presente" (p. 38). E dunque, incalza carsi non "tra la pubblicistica che luc- che mancano (altro che "rassegna l'altra i contributi più problematici 25.000. Cirese, serietà imporrebbe "di af- cica e non dura" ma tra "gli studi che completa e dettagliata" promessa in di storia di idee e dibattiti di Pietro frontare quelle riflessioni di grado resistono perché continuano a servi- copertina) che per quelle che vi si Clemente e di Pier Giorgio Solinas, trovano, tanto che si sente "ricatta- due saggi che si traversano a vicenda: "Le opere servono anche per i passi ulteriore che sono effetto e causa di re" (p. XV): il libro infatti contiene to" (il termine è suo) a fare grossi Clemente informa su Alcuni aspetti ulteriori che fanno desiderare" scrive più avanzata maturità critica" (p. DO. sia una bibliografia generale sia un All'autore del più fortunato manuale indice degli autori, però fastidiosa- esempi di assenze che una normale della demologia storicistica in Italia, Cirese in una prefazione (p. XV) di mentre Solinas tratta di Idealismo, sei pagine di "maniavanti": cosi ai marxismo, strutturalismo. In effetti tempi della collana viola einaudiana tutti e quattro questi saggi, e a suo (ricordato per questo modo anche quello di Carlo Rossetti da Solinas, p. 236) scriveva a Ernesto su Etnologia storico-giuridica italiana De Martino esprimendo la sua con- nella prima metà del Novecento, si trarietà a introduzioni ai volumi "so- Voci inascoltate concentrano sul loro tema con totale spetti", e perciò necessitosi di "ma- autonomia di taglio. niavanti", di "predica profilattica". di Vittorio E. Giumella Gli scritti di Clemente e di Solinas Cirese però non è dai singoli saggi che coincidono in grande misura tempo- vuol prendere le distanze: gli autori, ralmente, e in parte anche tematica- almeno in quattro casi su cinque, primi dibattiti sull'antifascismo e la Resistenza, La deportazione nei campi di sterminio nazisti. mente, dato che vanno, grosso modo, hanno dedicato anni d'attenzione al- prevalendo l'esaltazione della lotta armata di Studi e testimonianze, a cura di F. Cereja e B. dagli anni Quaranta del nostro secolo la materia che trattano in proprio. È Mantelli, prefazione di Nicola Tranfaglia, liberazione. Questo non soltanto per la distanza fino a oggi (e diventano così interven- dall'impresa editoriale e redazionale presentazione dell'Aned, Franco Angeli, Mi- "geografica", per così dire, della vicenda, ma to nelle cose che ancora si fanno da che egli vuole tenersi fuori. Non a lano 1986, pp. 356, Lit. 20.000. perché, osserva Guido Quazza, la "forza dei parte di studiosi vivi e vegeti), e tutti torto, bisogna dire. partigiani era numericamente assai superiore" e due in particolare si muovono in- "Non credo" scrive Cirese "che la ed aveva una parte più immediatamente politi- torno alla figura di Ernesto De Mar- progettazione del libro prevedesse di Il volume dà conto della ricerca promossa ca nella ripresa del Paese (p. 59). E ciò nonostan- tino. Entrambi sono convinti, a pro- andare oltre l'affrancamento dei di- dall'Associazione Nazionale Ex Deportati, pa- te (ed è ancora Quazza che lo ricorda) l'impegno posito degli studi antropologici ita- versi tagli tematici e prospettici. Una liani sia di taglio demologico sia di pecca? In verità non saprei dire se già trocinata dal Consiglio regionale del Piemonte delle due associazioni dei deportati politici e e, per la parte scientifica, condotta dal Diparti- degli internati militari (oltre 600 mila al mo- taglio etnologico, che "troppe colpe fossero maturi i tempi — cognizioni, e ritardi negli studi sono stati sbriga- mento di storia dell'Università di Torino e da- mento della cattura) anche sul piano storiografi- interessi, persone, rapporti — per tivamente attribuiti a una stagione di gli istituti storici della Resistenza di Alessan- proporsi e proporre più avanzati co (p. 60). Enee una riprova l'impegno dell'A- pensiero che, almeno, si deve ricono- obiettivi" (p. IX). Lo prevedesse o dria, Cuneo, Novara e Vercelli. Sono già stati ned di raccogliere, finché dura la memoria, si- scere di alta intensità" (p. 47), e che, meno chi l'ha progettato, il libro non pubblicati gli atti del convegno internazionale stematicamente le testimonianze dei superstiti. come scrive Solinas nel suo saggio va oltre il mero affiancamento dei su II dovere di testimoniare (Torino, 1984), nel A differenza di iniziative precedenti, questa denso e sofferto, "profonde e specifi- contributi: se dunque erano maturi i quale si annunciarono e si discussero le linee attuale è sostenuta, per la sua connessione con la che ricorrenze di temi si sono rivelate tempi, le cognizioni e le persone, non dell'indagine, e, nel 1986, è stato pubblicato un e [...] hanno resistito alle interruzioni sono certo maturati rapporti proficui ricerca universitaria, da una vigile formazione volume antologico delle testimonianze orali e alle fratture". Si può dunque parlare tra l'ideatore, gli autori, il prefatore, metodologica degli operatori, che hanno avuto raccolte, che costituiscono il primo importante di "specificità degli studi antropolo- il curatore e l'editore d'un volume presente oltre che il valore anche i limiti della gici italiani che non si lascia risolvere che avesse senso oltre il mero affian- fondo di un progettato "Archivio della deporta- "storia orale" e la estrema diversità, rispetto ad zione" (La vita offesa. Storia e memoria dei né nelle raccolte erudite [...] né nel- camento dei pezzi. ogni altra vicenda, della deportazione, atipica l'apprendimento e nel riciclaggio di E dunque è proprio una pecca, e un lager nazisti nei racconti di duecento soprav- per eccellenza e non omologa anche nel suo in- orientamenti introdotti per superfi- peccato, aggravato dalle esagerazioni vissuti, a cura di Anna Bravo e Daniele falla, terno. Da questo punto di vista bisognerà sem- ciale spirito di modernizzazione [...] di copertina, sia sulla prima, con quel Franco Angeli, Milano 1986; recensito da Nor- pre tener presente che la implacabile macchina né nel raccogliere i residui che altre titolo L'antropologia italiana: un seco- berto Bobbio su "L'Indice" n. 6, giugno 1986). organizzativa nazista non era, come si potrebbe discipline [...] lasciano ai bordi della lo di storia, sia con quell'annunciate, Nella prefazione Nicola Tranfaglia sottoli- pensare, altrettanto monolitica e uniforme. loro strada (pp. 262-263). in quarta, che si tratta di "una rasse- nea l'importanza del volume come prima valu- Quanto alla tecnica delle interviste, deve es- Clemente e Solinas, e poi vedremo gna completa e dettagliata degli studi anche la Puccini, sbarazzano il cam- ai cultura popolare e di etno-antro- tazione complessiva dell'aspetto italiano della sere sottolineato che non hanno avuto metodi deportazione, le cui radici debbono essere neces- po dai pregiudizi e dai disagi (pro- pologia nel nostro paese". Perché rigidi e preordinati, intendendo dare all'incon- vinciali?) intorno ai ritardi o agli an- creare una tale aspettativa, se già subi- sariamente ricercate nella scelta resistenziale dei tro la forma di un dialogo e non quella di ticipi della nostra antropologia ri- to il prefatore impiega sei pagine a deportati. In verità, con molta chiarezza Guido risposta ad interrogazioni. Ciò spiega anche co- spetto alle altre coeve, pregiudizi e precisare che si tratta di sondaggi e a Quazza ed Enzo Collotti rilevano che questo me, in questa occasione, abbiano accettato di disagi che tuttavia restano alla base lamentare frammentarietà e non co- legame della storia della deportazione con quel- parlare anche coloro che mai avevano voluto dei saggi della Leone, e di Rossetti in ordinazione? Il fatto è che, scrive an- la della Resistenza, inscindibile sul piano etico aprire agli altri i loro ricordi e sempre si erano particolare. Clemente e Solinas si cora Cirese, ciò che manca da noi in e storiografico, non è stato colto sul piano della rifiutati di scriverli. Come osserva Cereja, è preoccupano invece di trattare, tra il antropologia non sono tanto "gli stu- parecchio altro, i temi e i problemi di sugli studi", quanto "una storia cultura politica nel dopoguerra e nessun rilievo, stato possibile così di "cogliere il significato ve- o scarso, ebbe nelle prime ricostruzioni della che hanno caratterizzato "l'orizzon- della storiografia demo-etno-antro- te di crescita della nostra antropolo- pologica" (p. IX), che sia ovviamente storia d'Italia tra il 1943 e il 1945 e neppure nei preliminare, ormai, a imprese che si pretendano di questo respiro. Tanto w

zabile quanto più si identifica con la — pur con le misure di sostegno al- Nazione nel suo complesso, e le cui l'industrializzazione e con i benefici Tenentismo in Brasile caratteristiche di nuovo attore poli- introdotti dalla legislazione sociale tico non sono direttamente riducibi- — rivelano l'assenza di un vero e di Flavio Fiorarli li ad una categoria sociale. Il disegno proprio disegno organico nei termi- del nazionalismo populista dimo- ni in cui la politica statale si manife- sterà più tardi con la fase aperta dal- nuova forma di dominio politico i strerà infatti le proprie capacità di ANGELO TRENTO, Le origini del- la proclamazione dell 'Estado Novo. cui tratti salienti presenteranno mar- incidere efficacemente sulle tradizio- lo Stato populista. Società e politi- nali forme della politica associando Tra il 1937 e il 1945 il regime autori- ca in Brasile, 1920-1945, Franco cate analogie con i successivi regimi populisti del continente: mobilita- la richiesta di consenso da parte dei tario smantella le vecchie forme di Angeli, Milano 1986, pp. 248, zione delle classi popolari, moder- ceti medi e del proletariato urbano rappresentanza istituzionale del pe- Lit. 23.000. nizzazione economica e politica di alla creazione di uno stato regolato- riodo oligarchico, emanando una sviluppo industriale, mobilità socia- re della modernizzazione economi- nuova Costituzione e promuovendo Nell'ambito di quel processo che le, ruolo del leader carismatico. E ca. un'articolata legislazione sociale che in varie zone del continente ripro- soprattutto ai nuovi assetti istituzio- La sintesi di Trento si colloca a determina la piena integrazione del pone in forme nuove ed originali la nali che questo studio riserva una buon diritto nell'ambito di una con- movimento operaio nello stato. Un "questione nazionale", gli anni tren- speciale attenzione, sottolineandone solidata linea interpretativa della elemento, quello del pieno e defini- ta costituiscono un momento decisi- gli indubbi aspetti di novità e la po- storiografia brasiliana su questo pe- tivo riconoscimento della cittadi- vo per lo sviluppo delle forme statali tente funzione di strumenti di con- riodo, ma presenta tratti di indub- nanza politica delle masse industriali in America latina. Il libro di Trento trollo sociale e di integrazione na- bio interesse soprattutto nella pun- e urbane, che si conferma ancor oggi è la ricostruzione di quel lungo pro- zionale dei vari settori della società ca". I punti di forza dell'azione di tuale ricostruzione di quella com- come uno dei principali successi del- cesso che — apertosi con il colpo di brasiliana. In particolare, l'insorgere questo settore delle forze armate plessa trama di avvenimenti che la tradizione populista brasiliana. stato militare guidato da Getulio di un nuovo attore politico quale fu- (nazionalismo, autoritarismo, visio- concorrono a definire il profilo del- Vargas nel 1930 — condurrà alle so- rono i tenentes viene identificato co- ne elitaria della politica) consenti- lo stato brasiliano post-oligarchico. glie del secondo conflitto mondiale me l'elemento dirompente per l'ege- ranno ai tenentes di proporsi come A tale proposito, il libro sottolinea all'estinzione dello stato oligarchico monia dell'oligarchia del caffé nel- una vera e propria forza istituziona- le ambiguità iniziali del movimento in Brasile e al consolidamento di una l'ambito della "Vecchia Repubbli- le il cui progetto è tanto più realiz- tenentista e dello stesso Vargas che smo e, nel nostro secolo, "decisero la Ioni di studio quali la filologia classi- zionale delle discipline antropologi- grande fortuna della scuola storico- ca, il diritto pubblico e in genere la che italiane" (p. 147). E a proposito, già" (Solinas, p. 263), per cercare "di culturale in Italia", cioè la fortuna di storia e la filosofia del diritto, senza quanti altri congressi si sono avuti, definire con minori incertezze il studiosi come il padre Schmidt, co- dimenticare la filologia semitica. prima di questo, fuori d'Italia? Cer- fronte delle questioni dal quale nes- stitudendo cosi "indubbiamente Giusto, ma perché non anche gli stu- tamente non molti, e non molto pri- suna nuova ricerca può prescindere" un'anomalia nel contesto internazio- di di antropogeografia, con persona- ma, in questo periodo iniziale da noi (ibidem). Certo è vero che da noi, nale". Vero, a parte l'idea pervicace lità quali il Biasutti e con le spedizio- come dappertutto. In questo saggio come scrive ancora Solinas, "è man- del ritardo e dell' anomalia, che ca- ni esotiche specialmente africane, di si danno molte notizie su uomini e Pensa a un libro cata quell'omogeneità, quella conti- drebbe sol che si prestasse attenzio- antropologia fisica e di glottologia e cose che si muovono intorno al "Pri- per l'estate nuità di tempo e di spazio che sareb- ne, poniamo, a quanto succedeva al- filologia in genere? Forse anche per mo Congresso di etnografia italiana" be stata necessaria per assicurare agli trove per influenza della chiesa, cat- chi fa opera di ricostruzione storica del 1911: nel momento in cui due sforzi diffusi una resa cumulativa tolica o luterana o anglicana. è meglio non esporsi ai rischi dell'in- secoli s'incontrano e si scontrano in unitaria" (p. 263); ed è pure vero che Il materiale di cui la Leone si serve, dividuazione di paternità e primoge- un momento "di trapasso dal clima L'avventura di un ci mancano "quelle durevolezze di come le annate di "Civiltà cattolica" niture legittime, specie se si è portati culturale delle origini dell'antropo- fotografo a La Piata progetti teorici, di personalità attive della seconda metà del secolo scorso, a dimenticare che sotto l'etichetta di logia italiana a quello, ancora per Una deliziosa commedia di e di scuole che [...] segnano l'attività è abbondante e francamente nuovo etnologia giuridica si può anche molti versi composito e sfocato, che intrecci, ambientata in una antropologica in Inghilterra, negli in sede di ricostruzione storica. La comprendere la cosiddetta scuola po- avrebbe caratterizzato gli studi nella atmosfera di delicata e felice Stati Uniti, in Francia" (ibidem). conclusione è comunque che gli stu- sitiva di diritto penale dei Lombro- prima metà del nostro secolo" (p. insensatezza che coinvolge Tuttavia, ci ricorda Clemente, a que- diosi italiani, isolati e chiusi, hanno so, Ferri, Niceforo, Sergi. 100). La Puccini ci restituisce i tratti tutti i personaggi. sto nostro retaggio appartiene anche "I David" Lire 16.000 "una particolare consapevolezza del- la propria storia culturale" che non Horacio Quiroga pare prosperare altrettanto altrove, e Racconti d'amore, che pare, anzi, particolarmente de- tudine di collaboratori nazisti (forse un milio- di follia e di morte bole proprio in quei paesi dove, pur ne, secondo Collotti) il che spiegherebbe anche la essendoci state anche lì figure domi- prefazione di Dario Puccini larga complicità, dopo la caduta del regime, nel Storie della selva tropicale e nanti come i nostri Croce e i nostri ro, privato e personale della deportazione" e il salvataggio e nella difesa dei criminali signori storie di città nei racconti, Gramsci, né i Croce né i Gramsci posto che ha tuttora in coloro che l'hanno vissu- sono entrati in altrettanto fecondo dei lager. Ma proprio in questa colossale impre- inediti in italiano, del contatto con gli studi e gli studiosi di ta (p. 32). Se si pensa alla diffusa convinzione sa schiavistica, dice Mantelli, "si coglie una in- maggiore narratore latino- americano del primo antropologia. che i superstiti hanno della incomunicabilità trinseca contraddizione del sistema concentra- della loro esperienza, il risultato raggiunto è novecento. Importanti sono le pagine che Cle- zionario, basato sullo sfruttamento della [... ] "I David" Lire 18.000 mente e Solinas dedicano a positivi- molto importante. Anna Bravo (la diretta re- forza-lavoro schiava [... ] il fatto, cioè, che il smi, storicismi, marxismi, struttura- sponsabile, dal punto di vista scientifico, della lavoro industriale richiede in qualche misura il lismi antropologici, in particolare at- ricerca) ricorda a questo proposito la poca recet- coinvolgimento di chi vi è addetto" (p. 97), Henry James traverso le biografie intellettuali di tività della società italiana del dopoguerra, "sia mentre dalle testimonianze raccolte il sabotag- Tutore e pupilla Pettazzoni, De Martino, Cocchiara, per il carattere improvviso della rivelazione e gio sembra essere stato l'impegno più assillante a cura di A. Cremonese Lanternari, Cirese. In particolare le l'impensabilità del suo contenuto, sia per una della resistenza degli intemati (pp. 94-96). Ipa- postfazione di A. Lombardo pagine di Solinas su quanto congiun- La storia di un'educazione spinta a dimenticare e ricominciare, contro la droni del lager erano convinti invece che il ge e disgiunge i due studiosi forse più non solo sentimentale, narrata attrezzati e acuti dell'ultima genera- quale urtavano il bisogno dei sopravvissuti e i terrore, che vi avevano instaurato, e l'incessan- con garbato umorismo. zione, De Martino e Cirese, e quelle tempi lunghi necessari al loro rientro alla vita" te ricambio degli schiavi avrebbero fiaccato "Albatros" Lire 25.000 di Clemente sul ruolo del crocianesi- (p. 72), e anche (il rilievo è importante) l'incom- ogni tentativo di contrastare i loro progetti. mo, oltre il quale è riuscita a soprav- prensione degli stessi compagni di lotta "che ve- L'inchiesta piemontese è stata, come si vede, Ernesto Sàbato vivere da noi l'eredità del positivi- dono nel deportato una vittima passiva, quasi l'occasione di un importante approfondimento smo almeno in quanto patrimonio di Sopra eroi e tombe fuori posto sulla scena dell'antifascismo vincen- della storia della deportazione nazista. I contri- procedimenti di ricerca e di analisi; e, te" (p. 73). Si deve riconoscere amaramente la In un libro da leggere tutto sempre da parte di Clemente, quanto buti di Alberto Cavaglion, Cesare Manganelli, d'un fiato i temi ricorrenti è detto su come filologismo positivi- verità del commento di Anna Bravo: "La non Sergio Vizio, Filippo Colombara, Alberto Lo- nell'opera di Sàbato: la stico, storicismo idealistico e marxi- curanza spesso ha ferito più di quanto abbia vatto e GisaMagenes mostrano, d'altra parte, la solitudine, il bisogno di smo gramsciano si condensino in fatto l'odio dei tedeschi" (p. 74). fecondità dell'indagine quando si misura diret- comunicazione, la divorante modo tormentato in De Martino, Un aspetto non secondario dell'universo dei ricerca dell'assoluto. tamente con le situazioni locali. Lo sottolinea "Albatros" Lire 25.000 ma anche in Pettazzoni (Gramsci a lager è quello dell'asservimento schiavistico dei efficacemente Federico Cereja, indicando le pro- parte) e in Cocchiara e poi più oltre deportati all'economia di guerra nazista: "un spettive di ricerca aperte dall'indagine piemon- fino ai più giovani. 'razionale'progetto di rapina delle capacità pro- tese e la necessità che se ne facciano in ogni Auguste de Villiers de L'impegno dei due saggi di Cle- duttive ai paesi sottomessi" (Brunello Martelli, regione. l'Isle-Adam mente e di Solinas non fa rimpiange- p. 87). Il lager è funzionale "a un progetto di Cereja accenna anche ad altri problemi, che Racconti crudeli re affatto l'assenza di riferimenti e di prefazione di valutazioni sul ruolo delle correnti e dominio del mondo basato su una generale ge- sorgono in questo confronto tra le esigenze della rarchizzazione della società" (p. 84), destinato ricerca storica e lo stato d'animo degli intervi- Atmosfere tra il nero e il delle scuole d'importazione, come fantastico, raffinatissima per esempio quelle di cultura e perso- nei folli progetti del Reich millenario a durare stati: "Due volte mi è stato detto: si parla tanto scrittura, ironica nalità o che comunque instaurano ben oltre la fine del conflitto. In questo senso, dei nostri traumi, ma come reagite voi, che ci demistificazione dei valori una sorta di equiparazione tra co- nota Enzo Collotti, in un suo denso contributo interpellate, a questi racconti" (p. 31). tipici della società francese scienza sociale e cultura, che pure sul "caso" di Dachau, il campo di concentra- Nella terza parte del volume sono raccolti "fin de siècle" nei racconti di hanno trovato in Italia cultori validi un letterato "maledetto". mento nazista rappresentava uno "stato nello alcuni saggi, direttamente collegati alle testimo- "Albatros" Lire 24.000 e capaci di innovare rispetto ai luo- stato", un modello esemplare della società nazi- ghi di provenienza di tali indirizzi. nianze, o del tutto indipendenti, ma che hanno sta (p. 223), basata sullo sfruttamento delle ener- preso origine dagli incontri a livello internazio- Con il che non si vuol dire che anche Jurii Nikolaevic Tynjanov queste correnti non fossero da tenere gie dei popoli inferiori. In questa inattesa e tra- nale tenutisi a Torino in questa occasione. Meri- in conto in un libro che promette gicamente anacronistica ricomparsa nel cuore tano una considerazione particolare sia per la Persona di cera completezza fino al dettaglio, se non dell'Europa della tratta degli schiavi fu coinvol- complessità dei problemi che sollevano, sia per Una horror story, ambientata altro perché la dizione e l'insegna- ta, oltre la grande industria tedesca, una molti- l'impegno e la professionalità degli autori. nella Russia di Pietro il mento accademico di antropologia Grande, come occasione per denunciare le contraddizioni culturale sono stati introdotti in Ita- della società sovietica nel lia, sull'onda dell'americanismo periodo post-rivoluzionario. postbellico, come portatori di. novi- "Albatros" Lire 18.000 tà, quali appunto gli indirizzi della "perso di vista ciò che accadeva nel li saggio di Sandra Puccini sull'an- delle figure grandi e minori della ge- scuola di cultura e personalità, che tropologia d'età positivistica è libero nerazione dei fondatori, presenti o mondo", per responsabilità neo-idea- Apparizioni d'Oriente naturalmente non hanno nessuna re- listiche, fasciste e specialmente eccle- dall'impaccio della ricerca delle col- assenti al congresso — e vien da chie- sponsabilità nel fatto, o misfatto, che siastiche. E Rossetti però che si lascia pe di ritardi e dei meriti d'anticipi; e dersi quanti di noi oggi li riconosco- Novelle cinesi del Medioevo l'antropologia culturale è diventata prendere la mano dal gioco della ri- mostra bene come gli antropologi no, non dico come fondatori, ma co- Il meglio di una delle più nelle nostre università disciplina ac- cerca del ritardo e delP anticipo, nel italiani, quando si riuniscono per la me coevi e sodali dei Tylor e dei ricche tradizioni narrative del cademica a fianco dell'etnologia (che Morgan — come Mantegazza, De mondo, fino ad ora poco saggio meno equilibrato fra i cinque. prima volta a convegno a Roma nel conosciuta in occidente. è la stessa cosa: ma, per carità, non Gubernatis, Pitré, Sergi, Morselli, Ma ha ragione a indicare una specifi- 1911 fossero "forti di una tradizione "Albatros" Lire 25.000 facciamolo sapere a quelli che deci- cità italiana nella ricerca etnologica di studi solida e tutt'altro che pro- Loria, Baldasseroni ed esordienti co- dono su posti e raggruppamenti per della prima metà di questo secolo. E vinciale, con alle spalle il progetto me Pettazzoni e Corso. i concorsi universitari) quasi solo per la individua nella convergenza di fi- realizzato della costruzione istitu- un equivoco terminologico. Ma tan- Maturazione dottrinaria e istitu- Carolina Invernizio to siamo in buona compagnia, visto zionale dunque c'è stata, e tempesti- che la stessa cosa, nel bene e nel male, va, non inferiore ad altre forestiere Pallida bruna succede almeno nel caso della lingui- coeve, e per certi versi anche preco- a cura di Riccardo Reim stica e della glottologia. ce. Non e stato infatti per caso o per "Albatros" Lire 22.000 miracolo che nei loro aspetti più so- Nero per signora Dei due saggi più propriamente lidi i metodi della ricerca evoluzioni- a cura di Riccardo Reim storiografici, quello di Alba Rosa stico-positivistica hanno potuto so- Leone sulla chiesa cattolica e le scien- pravvivere e perfino rafforzarsi oltre "Albatros" Lire 20.000 ze dell'uomo si muove intorno al- e insieme ai Croce e ai Gentile, al Racconti "macabri" e racconti l'assunto di un "ritardo italiano nelle fascismo e all'etnologia apologetico- "rosa", che sono tra le cose discipline etno-antropologiche". Il- cattolica di cui c'informa la Leone, più godibili nella fluviale lustrando e motivando questo ritar- nonostante un indubbio arresto nel- produzione di "Carolina delie do, ritiene di poterlo attribuire alle la crescita istituzionale, rispetto ai lacrime". "nostre robuste tradizioni culturali punti più alti e solidi raggiunti e cattoliche" le quali "nel secolo scorso mantenuti dagli studi e dagli istituti [...] opposero un massiccio sbarra- di ricerca inglesi, americani o france- u Editori RiunitZTJi mento" specialmente all'evoluzioni- si.

riNDICF ••DEI LIBRI DELMESEBHI

dubbiamente un senso nel gioco in- fine a se stessa, spiata attraverso un È il secondo volume della serie, II privato è storico tegrativo fra pezzi sintetici e pezzi immaginario buco della serratura e messa in cantiere nei primi anni ot- analitici, ma certo è anche espressio- oggetto di troppi, e non solo bassa- tanta per iniziativa e sotto la direzio- ne di una inevitabile casualità di scel- mente divulgativi, lavori sulla vie ne di due fra i più noti e rappresenta- di Sergio Roda e Alfio Cortonesi te all'interno di una materia magma- quotidienne. tivi esponenti della storiografia fran- tica, eterogenea e difficilmente con- La versione italiana del volume ri- cese del dopoguerra: Philippe Ariès PHILIPPE ARIÈS, GEORGES DUBY, l'apogée de l'empire di Jéróme Carco- tenibile entro limiti definiti. Non chiede tuttavia una nota critica sup- (morto nel 1984) e Georges Duby. La vita privata, I: La vita privata pino, comparsa nel 1939), ma un fio- solo infatti resta generalmente aper- plementare: per certi versi essa risul- Curato da quest'ultimo, esso si arti- dell'impero romano all'anno mil- rire di opere che programmatica- to il dilemma fra ciò che è privato e ta addirittura migliorativa rispetto al cola in una parte introduttiva, com- le, a cura di Paul Veyne, Laterza, mente affrontano il tema del privato ciò che è pubblico o comunque col- testo francese, il contributo di Vey- prendente il saggio di Duby, Potere quotidiano in una pressocche infini- lettivo, ma esso si complica tanto ne vi compare ad esempio corretto e privato, potere pubblico e in tre sezio- Roma-Bari 1986, ed. orig. 1985, ta varietà di contesti. più, quanto più ci si riferisce a realtà accresciuto, ma sotto un altro aspet- ni: "quadri" (La vita privata nelle fa- trad. dal francese di M. Garin, Il progetto perseguito da Duby e lontane nel tempo e nello spazio. to essa appare gravemente carente. miglie aristocratiche della Francia feu- M. Capitella, M.N. Pierini, G. dal compianto Ariès per le edizioni Il rapporto tra pubblico e privato L'apparato iconografico è stato in- dale; La vita privata dei notabili to- Vernole, G. Barone, C. De Non- du Seuil è però più ambizioso: una di oggi, in altri termini, non può co- fatti ridotto di ben due terzi e con- scani alle soglie del Rinascimento), no, pp. 519, Lit. 40.000. grande storia verticale della vita pri- stituire un parametro corretto per centrato in tavole fuori testo. Si trat- "narrativa" (Esplorazione di una lette- vata dall'antichità romana ai giorni misurare il medesimo rapporto in ta di un depauperamento non di po- ratura), "problemi" (L'organizzazio- PHILIPPE ARIÈS, GEORGES DUBY, nostri, suddivisa in cinque volumi e epoche diverse. Nella Roma impe- co conto ea ingiustificabile, poiché il ne dello spazio privato; L'emergere La vita privata, II: Dal feudalesi- affidata ai contributi di numerosi riale, ad esempio, non solo il tempo ricchissimo supporto iconografico, dell'individuo). I contributi sono fir- mo al rinascimento, a cura di mati, oltre che da Duby, da D. Bar- Georges Duby, Laterza, Roma- thélemy, Ch. de la Roncière, D. Re- Bari 1987, ed. orig. 1985, trad. gnier-Bohler, Ph. Contamine, Ph. dal francese di M. Garin, A. Braunstein. Non è difficile intendere Paszkowski, S. Addamiano, come una definizione di "vita priva- M.N. Pierini, pp. XI-553, Lit. ta" si sia imposta come prima neces- Stratigrafie imperiali sità anche per la realizzazione di 40.000. questa parte dell'ambizioso proget- di Claudio Donzelli to. Puntualmente motivata da Duby Alcuni anni (secoli?) or sono un nel riferimento alla società medioe- abusato luogo comune scivolava fre- CARLO PAVOLINI, La vita quotidiana a Ostia, (AA.W., Scavi di Ostia, Roma 1953-1973) e vale (Introduzione), è stata proposta neticamente dalle precarie esercita- Editori Laterza, Bari 1986, pp. 304, Lit. nelle varie riviste specialistiche, l'iniziativa di una nozione di "privato" quale di- mensione sottratta all'invadenza del zioni retoriche assembleari del mo- 40.000. Carlo Pavolini viene a colmare lo spazio di vimento del '77 alle pagine di costu- pubblico e posta al riparo di spazi un'edizione più agile, come occasione per fare il me dei rotocalchi alla moda, amplifi- conchiusi e impenetrabili (il castello, cato e diffuso come irrinunciabile Ostia, la prima colonia di Roma secondo le punto di una ricerca lunga e complessa, che ha la dimora borghese, il monastero): parola d'ordine: il privato è politico. fonti, è stata scelta in questa sede con il duplice visto protagonisti ricercatori di diversa forma- come può vedersi, non molto di di- Una simile equivalenza si giustifica- scopo di chiarire, attraverso la documentazione zione. L'analisi si articola nei primi due capito- verso dalla privacy di ottocentesca va, come tutti sanno, in relazione a archeologica, quegli aspetti del quotidiano in li in un'indagine storica che individua nell'età formulazione, le cui valenze concet- uno specifico e contingente contesto comune con tutti i centri romani dell'Italia di Domiziano il momento cruciale di una rivo- tuali si sono ritenute utilizzabili an- che per l'analisi di contesti storici politico, ideologico e sociale, di cui imperiale, ma nel contempo specifici di una luzione urbanistica legata all'ampliamento del costituiva uno degli slogan di più si- diversi. Il percorso tematico e meto- realtà economicamente rilevante quale scalo porto, iniziato già in epoca claudia, ma conclu- curo effetto e facile ricezione: la sua dologico su questa base costruito ri- forza di penetrazione fu però tale da portuale dell'urbe. Ciò che emerge dagli scavi sosi solo sotto il regno di Traiano. Gran parte sulta in tutto distinto da quello pro- indurre i media ad impadronirsene della città, a differenza degli esempi vesuviani dell'attenzione dell'autore si concentra nelle vi- prio delle vies quotidiennes, alla cui ben presto per sottoporlo a ogni sor- bloccati nella loro immagine di un preciso cende economiche e sociali, dedotte, per precisa fioritura si è assistito, soprattutto in ta di utilizzazioni e strumentalizza- istante storico, è un vissuto continuo con una scelta, esclusivamente dall'elaborazione dei dati Francia, negli ultimi decenni. L'e- zioni banalizzanti. Ma di là dagli usi preziosa accumulazione di strati che, pur nella archeologici. Le cariche istituzionali, invariate splorazione della sfera individuale, multivalenti che se ne fecero, l'affer- loro difficile lettura, ci aiutano a comprendere per oltre tre secoli, sono indagate con puntuali- delle sue connessioni con il privato familiare e la società domestica è, pe- mazione di identità fra il privato e il i lunghi processi di sviluppo, crisi ed abbando- tà, anche nelle relazioni tra gruppi dirigenti e politico, attraverso il ribaltamento raltro, condotta (né poteva essere di- no. E stato privilegiato il periodo imperiale non subalterni. di un assunto acquisito di separazio- versamente) mantenendo sullo sfon- ne, offriva di fatto una soluzione per volontà preconcetta, ma per un'oggettiva Alla produzione ed alle attività commercia- do il quadro materiale dell'esistenza, drasticamente semplificata all'anno- maggiore completezza dei dati materiali più re- li, nuclei trainanti dell'economia municipale, è sì che alcuni fra gli aspetti salienti so problema della definizione dei li- centi, nella sovrapposizione stratigrafica. Ne ri- ovviamente dedicata la parte centrale più copio- dell'indagine sul quotidiano vi sono miti fra la sfera del pubblico-politico sulta un panorama ricchissimo d'informazioni sa del volume, che non trascura di evidenziare assunti, trovando, anzi, nella rinno- vata trama dei problemi, una valo- e la sfera del privato. Un problema che riguardano l'intera società di questo medio i risvolti organizzativi delle associazioni corpo- evidentemente dalle più complesse complesso abitativo, analizzata in ogni sua sfac- rizzazione piena e non poco stimo- rative. Persino nella vita religiosa l'importanza lante. Incentrato sui secoli X-XV, il implicazioni antropologiche, filoso- cettatura secondo criteri di massima leggibilità fiche, psicologiche e sociali, ma la del culto imperiale, accanto agli altri tradizio- volume non ha un'organizzazione cui sostanza dialettica è emersa negli e rigore scientifico. Basta scorgere l'accurata nali, orientali e collegiali, non fa che conferma- cronologica. La disuguale distribu- ultimi anni, sotto l'azione conver- compilazione dell'indice analitico e della bi- re i profondi legami esistenti con il centro del zione delle fonti nell'arco di tempo gente di molteplici impulsi, anche e bliografia per rendersi conto di come il libro potere. Il problema edilizio, con riferimento al- considerato l'ha resa, avverte Duby, soprattutto a livello storiografico. prenda le distanze dagli esempi in commercio, la caratteristica tipologia dell' insula ostiense, impraticabile. Quando sia "doppiato purtroppo numerosi, di una facile editoria che introduce al quotidiano: i quartieri, i servizi, il capo dell'anno 1300" viene a di- Lo sviluppo della nouvelle histoire, spiegarsi, infatti "tutto un paesaggio le esperienze microstoriche, gli studi ha spesso trattato gli aspetti della vita quotidia- gli spettacoli, le abitazioni, gli oggetti. na nell'antichità con eccessiva approssimazione. cne in precedenza era quasi comple- di storia delle mentalità e dell'imma- Dopo un cenno alle pratiche funerarie, il tamente in penombra". Le arti, la ginario collettivo, l'attenzione por- Con un taglio differente rispetto all'insegna- capitolo intitolato al declino ed all'abbandono letteratura, la documentazione scrit- tata alla cultura materiale, alla storia ta denunciano un'attenzione cre- del lavoro, dell'alimentazione, delle mento di Jéróme Carcopino (La vie quotidien- dì Ostia in età tardoantica chiude logicamente ne à Rome à l'apogée de l'Empire, Paris 1939), questo affascinante itinerario all'interno di una scente per le vicende umane e il ma- malattie, delle strategie matrimonia- teriale contesto entro cui si dipana- dopo la pubblicazione scientifica dei risultati di realtà descritta sempre con estrema attenzione e li, del senso della vita e della morte, no; il contributo stesso dell'archeo- della religione popolare, della sessua- scavo nella monumentale opera in sette volumi vivacità. logia del quotidiano, dell'evidenza lità, del ruolo e della condizione del- architettonica, si fa notevolmente la donna o dell'infanzia, dei rapporti più ricco. Se la vita privata della clas- interfamiliari, della povertà in un se dominante toscana può essere così elenco che quotidianamente e piut- ricostruita per il Trecento in com- tosto pericolosamente si arricchisce, storici di altissimo livello. Progetto della vita sociale collettiva si dilatava corredato di ampie didascalie e inse- pletezza di profilo, grazie all'ecce- ha indirizzato gli storici lungo per- ambizioso e in qualche misura teme- enormemente rispetto al tempo del rito opportunamente nel contesto zionale varietà delle testimonianze corsi che tendono sempre più a di- rario, non foss'altro per la difficoltà privato, ma molti atteggiamenti che dell'opera, non solo ne costituiva conservate negli archivi fiorentini, stinguere una realtà storica del priva- di riportare a dimensione unitaria e oggi considereremmo peculiari della uno degli aspetti più importanti, ma per i secoli del pieno medioevo, la to-quotidiano rispetto all'asse di ri- universale il concetto di privato. Si sfera decisionale individuale, come si giustificava come indispensabile base documentaria pone all'indagine cerca, fino a ieri più frequentato, del prenda ad esempio il primo volume, assistere agli spettacoli del circo e complemento esplicativo e integrati- vincoli tematici e di diversa natura, pubblico e del collettivo. Ed a insi- ora tradotto per i tipi di Laterza e dell'anfiteatro o frequentare terme e vo al testo scritto. L'assenza della dai quali neppure l'esegesi più pene- stere in questa direzione incoraggia- dedicato al periodo che va dall'impe- basiliche, assumevano sempre una maggior parte delle immagini rende trante può aspirare ad affrancarla. no il favore incontrato a livello di ro romano all'anno mille, con con- dimensione pubblica e spesso una parziale e disagevole la comprensio- pubblico da tale moda storiografica tributi di P. Veyne (che è pure cura- precisa connotazione politica. In ne di molti discorsi proposti con ef- Inevitabilmente, dunque, l'anda- e il crescente interesse della gente, tore e prefatore del volume), P. ogni periodo storico, insomma, i va- fetti talora paradossali, come all'e- mento dell'opera rischia di appiattir- registrato da tutti gli indicatori so- Brown, Y. Thébert, M. Rouche, E. si comunicanti del privato e del pub- sordio del contributo di Veyne, ove si sul repertorio delle fonti. Difficil- ciali, per la storia del passato e per gli Patlagean; v'è innanzi tutto da nota- blico si equilibrano su diverse e non l'autore a lungo interloquisce con un mente si potrà negare che queste sia- aspetti più curiosi di essa. re come i singoli contributi si distin- omologabili gradazioni di livello. ritratto pompeiano, senza citarlo no, peraltro, sollecitate con la più Di qui la tendenza recente, che ha guano nettamente fra loro per am- Ciò premesso e verificata l'impos- espressamente dal momento che es- fine sensibilità storiografica e ade- portato la storia del privato e del piezza, stile, taglio e scelte temati- sibilità di sciogliere completamente so è riprodotto nell'edizione france- guati supporti di metodo: non privi quotidiano ad abbandonare i capito- che. Così, accanto alle sintesi di lar- il nodo problematico principale, va se sia accanto al testo, sia a colori gli ultimi, in qualche caso, di apprez- li-contenitore o le appendici giustap- go respiro sulla vita privata nell'im- dato atto agli autori dei contributi nella sopracoperta del volume: di ta- zabili accenti di novità (si veda, ad poste alle grandi sintesi storiche per pero pagano e nell'impero cristiano, antichistici all'interno del volume di le ritratto nell'edizione italiana si è es., la lettura antropologica dei testi assumere spazi sempre più privile- rispettivamente di Veyne e di aver ottenuto un risultato doppia- persa qualsiasi traccia, si che le paro- operata con equilibrio dalla Barthé- giati fino a farsi in sé stessa tema Brown, si legge un lavoro di circo- mente positivo: da un lato, infatti, le dell' autore rischiano di apparire lemy). Resta da chiedersi se non si monografico. Non più dunque pro- scritta specificità tematica come essi non hanno ceduto a facili tenta- un insensato artificio retorico. O, potesse tentare un discorso che (an- ve isolate e sostanzialmente atipiche quello di Thébert sulla vita privata e zioni microstoriche generalizzanti e peggio, nel contributo di Thébert, in che attraverso una più vasta articola- rispetto alla generalità della produ- l'architettura domestica nell'Africa dall'altro hanno saputo mantenere cui la mancata riproduzione di un zione di riferimenti territoriali e zione storiografica (si pensi soltanto romana. Tale differenziazione — co- costante l'attenzione più sugli ele- gran numero di piante di edifici fa temporali) perseguisse una più orga- al caso rappresentato per la storia di me sottolinea lo stesso Veyne —, in menti davvero caratterizzanti del pericolosamente vacillare la solida nica linea di sviluppo, pagando, in Roma dalla famosa, e per certi versi rapporto alla delicatezza dell'assun- privato romano tardoimperiale e concretezza delle argomentazioni. definitiva, un prezzo meno caro al to generale dell'opera, può avere in- famigerata, Vie quotidienne à Rome à tardoantico che non sulla curiosità (s.r.) recente avvio delle ricerche. (a.c.) "Quest'anno la terra è stata inzup- lesti": puntualmente avveratosi con pata più di sangue che di pioggia": la sanguinosa battaglia tra Francesi e Profetismo di piazza dirà, nel maggio 1512, il generale de- Spagnoli dell'I 1 aprile. La congiun- gli Agostiniani, Egidio Canisio da zione dei pianeti inpiscibus, "in quel- di Sergio Bertelli Viterbo, rivolgendosi ai padri riuniti lo punto che se ritrovorno al tempo in Concilio in Laterano. Ma era al- del diluvio, quando Nove fece l'ar- OTTAVIA NICCOLI, Profeti e po- me. Raccoglie ora qui una serie di meno dal 1494, dalla calata di Carlo cha per comandamento de Dio", fa- ceva prevedere un nuovo diluvio per polo nell'Italia del Rinascimento, saggi, che aveva anticipato su riviste VIE, che l'Italia si interrogava sul proprio futuro. Allora Savonarola il febbraio 1524, con una tale unani- Laterza, Bari 1987, pp. 264, Lit. diverse, per farci scoprire che si trat- tava, in realtà, di capitoli di una ri- aveva parlato di un Carolus redivi- me sicurezza, da potersi tracciare 33.000. cerca compatta, sul profetismo e le vus, con evidente riferimento alle una "geografia della paura" (qui, p. MARIETTI attese escatologiche della prima me- profezie della Sibilla Tiburtina e del- 198). E ben vero che, tra il 1493 e il L'autrice è una delle migliori stu- tà del Cinquecento italiano. Un pe- lo pseudo-Metodio sull'imperatore 1550, solo nel Modenese, si ebbero diose emergenti nel panorama italia- riodo in cui la penisola è sottoposta degli Ultimi giorni, dando a credere trenta fra alluvioni, inondazioni e no degli studi storici e di lei avevamo a forti tensioni, vede sconvolto il al popolo fiorentino ("né ignorante rotte e che il bacino del Po, negli già apprezzato il bel libro su I sacer- suo assetto politico-istituzionale, è né rozzo"), "che parlava con Dio". ultimi cinquant'anni del Quattro- doti, i guerrieri, i contadini, un'inda- percorsa da due eserciti contendenti, Una profezia sul secondo Carloma- cento, vide sette alluvioni e quattro gine sulle rappresentazioni icono- diviene un grande territorio di con- gno, composta per Carlo VI, era sta- rotte, e sei alluvioni e tre rotte nel grafiche della società di ancien regi- quista. ta rapidamente adattata a Carlo Vili, cinquantennio successivo. Ma occor- re anche dire che la predizione del 1524 aveva solo uno scarto di un an- no rispetto all'alluvione di Cesena del 1525 e di sei anni rispetto alla drammatica alluvione abbattutasi su Roma nell'ottobre 1530. La lunga durata di Prato I romiti di Machiavelli potevano pure irridere, nel carnevale del '24, di Michele Luzzati "ogni astrolago e indovino", invitan- do le "donne graziose e belle" a se- Prato storia di una città, a cura di Fernand Gregori (Luoghi e forme di vita collettiva e guirli "sopra la cima de nostri alti privata, pp. 579-621), di Leandro Perini (La sassi" per sfuggire le "tant'acque", Braudel, Un microcosmo in movimento (1494- ma è indubbio che la previsione di cultura, pp. 623-684) e di Roberto Paolo Ciardi 1815), a cura di Elena Fasano Guarini, Comu- un diluvio in piscibus fu un caso di ne di Prato/Le Monnier, Firenze 1986, pp. (Architettura e arti figurative, pp. 685-755). panico collettivo, che qualche fonda- 928, s.i.p. Di un solo saggio è infine composta la quarta mento doveva ben averlo, evocando sezione, affidata a Giovanni Assereto (La fine "realtà molte volte sperimentate" Con una iniziativa che lo sottrae all'irragio- dell'antico regime e la dominazione napoleo- (qui, p. 190). Se poi il diluvio fu visto nevole gara fra comuni, regioni, ministeri ed nica a Prato, pp. 759-824). Il volume reca per traslato come sommergimento ogni altro tipo di ente a chi spende di più e un'impronta particolare che ne garantisce l'uni- della Chiesa (Jean Albertin), ciò ac- cadde daccapo perché l'attesa escato- peggio in iniziative "culturali" a cortissimo re- tarietà: curato da Elena Fasano Guarini (già logica coincideva con la percezione spiro, il comune di Prato si è fatto promotore di allieva di Braudel), autrice dell' Introduzione Mario De Micheli (pp. X-XV) e della sintesi conclusiva (Un mi- del degrado romano, che un "pelle- una "moderna" storia municipale in quattro grinaggio alla rovescia" (Chastel) si Le circostanze dell'arte volumi che si basa non sull'affastellamento di crocosmo in movimento (1494-1815), pp. 827- sarebbe incaricato, nel maggio del contributi richiesti un po' a caso a diversi spe- 875), esso è opera per i due terzi di studiosi attivi '27, di punire. Ma potremmo anche nell'ambito dell'università di Pisa, la stessa in dire cne, in realtà, fu il sacco Dall'America all'Europa, fra cialisti, ma su una ricerca programmata e preordinata da équipes di studiosi che lavorano cui insegna la Fasano Guarini. ("un'immensa profanazione") a ri- personalità, avvenimenti, ideo- spondere a ciò che — culturalmente logie e linguaggi. per lo più sul campo, cioè ripercorrono sistema- Al di là della facile ironia che può indurre a sottolineare come nella sua moderna aspirazio- — i contemporanei erano pronti a ticamente non solo l'edito, ma anche l'inedito. prevedere, durante quasi mezzo se- « Saggistica » ne autonomistica Prato abbia snobbato la trop- Primo frutto di questa Prato storia di una colo di "carestia universale" (cf. qui, Pagine 270, lire 38.000 po prossima Firenze, è importante ricordare che città, che è stata impostata e diretta da Fernand p. 244). la presenza "pisana" ha un suo preciso significa- Braudel, è il volume Un microcosmo in movi- Gli uomini dei primi decenni del mento (1494-1815). ^ to storiografico. E basterà qui citare un prece- Vladimir Jankélévitch Cinquecento erano insomma prepa- La parte iniziale è dedicata a L'ambiente e dente, sia pure su scala minore: quello del volu- rati ad interpretare in modo abba- Il non so che l'economia e consta dei contributi di Leonardo me Livorno e Pisa: due città e un territorio stanza uniforme i segni, le premoni- Rombai (L'assetto del territorio, pp. 3-42), di nella politica dei Medici (Nistri Lischi e Paóni, zioni celesti, ad avere allucinazioni e il quasi nulla Pisa 1980), che servì da catalogo e illustrazione collettive, a leggere i parti mostruosi Inafferrabile ed essenziale, il Marco Della Pina (Gli insediamenti e la popo- lazione, pp. 43-131), di Andrea Menzione ad una delle mostre Medicee. Introdotta da Ma- con gli occhi d'una tradizione ch'essi profumo della verità. La tradu- sentivano comune. I poveri esseri ve- (Agricoltura e proprietà fondiaria, pf>. 133- rio Mirri, quell'opera comprendeva contributi zione integrale di un'opera mol- di sette autori presenti in questo volume moder- nuti alla luce a Ravenna nel marzo teplice e feconda. 216) e di Paolo Malanima (Le attività indu- nistico sulla storia di Prato ed aveva una strut- 1512 e a Bologna nel gennaio 1514 striali, pp. 217-277). Segue la sezione Le istitu- tura (fatta la tara delle esigenze espositive) assai (un concepimento gemellare abnor- «Filosofia» zioni e la società con saggi di Enrico Stumpo me) ebbero maggior diffusione e im- simile a quella dell'organica raccolta di saggi Pagine 336, lire 47.000 (Le forme del governo cittadino, pp. 281-342), patto di altri pur contemporanei (di che qui si presenta, seminarialmente impostati e di Franco Angiolini (lì ceto dominante a Pra- Roma del 1495, di Firenze del 1506, discussi come nell'occasione pisana. Nato attor- to nell'età moderna, pp. 343-427) e di Giuliano di Waltersdorf in Sassonia nel 1522, Georges Mounin no ad un gruppo di studiosi omogeneamente Pinto e Ivan Tognarini (Povertà e assistenza, di Castelbaldo Polesine nel 1525), orientati il volume ne riflette le scelte in ordine perché non solo la loro analisi appar- Poesia e società pp. 429-500). La terza parte Forme e strutture ve "legata alla specificità del momen- Prefazione di Alberto Beniscelli culturali, accoglie lavori di Mario Rosa (La to storico", riferita, cioè, a "la condi- Chiesa e la città pp. 503-578), di Elsa Luttazzi zione attuale della misera Italia", ma Il pubblico, l'insegnamento, gli perché le stesse raffigurazioni a editori, i critici, i poeti. Chi uc- stampa di quegli esseri deformi furo- cide la poesia? no montate "con materiali figurativi preesistenti" e quindi più immedia- tamente comprensibili (cf. qui, pp. «Minima» in attesa di essere daccapo ripresa per Pagine 104, lire 18.000 52 e 63), dimostrando, ancora una Carlo d'Asburgo, al momento della volta, come la realtà venisse letta con sua incoronazione a Bologna, nel gli occhi della tradizione. 1529. Pierre Gisel Dopo la battaglia di Agnadello del I moncherini si trasformano in ali 1509, nella sconfitta Venezia — ci e queste ali divengono subito ali di La creazione Ognuno sa che alla base della moderna informa Sanudo — la "brigata" atten- pipistrello; uno dei piedi è palmida- to, a zampa di rana; la gamba destra teoria dell'architettura c'è il fondamentale deva "molto a prophetie". Lo storico La "Creazione" che crea la no- fiorentino Benedetto Varchi scrisse è rappresentata squamosa, come nel- stra Storia. Una nuova interpre- Saggio dell'abate Laugier che "si era arrivati al punto che non le raffigurazioni diaboliche dei Giu- tazione per il conflitto Questa è la prima edizione italiana solo i monaci sul pulpito, ma anche dizi universali. Ma in diversa area Uomo-Mondo. dei Romani andavano per le piazze culturale Conrad Wollfhart (Lico- proclamando non solo la rovina del- stene) avrebbe raffigurato il mostro »Dabar» con ali d'uccello e un'unica zampa Pagine 304, lire 40.000 Marc-Antoine Laugier l'Italia, ma la fine del mondo, con alte grida minacciose. E non manca- artigliata, con riferimento "culto" al vano persone che, persuase che la si- mondo peccaminoso di Frau Welt. Saggio sull'Architettura tuazione presente non potesse essere Quei segni furono insomma letti in base a plurime ascendenze iconogra- Jean Francois Mayer peggiore, dicevano che papa Cle- fiche e culturali, che corrisposero a a cura di Vittorio Ugo mente era l'Anticristo". Si verifica- Rapporto differenti utilizzazioni "politiche" rono allucinazioni collettive, di chi dei prodigi. sulle nuove sette vedeva scontrarsi, sul cielo della Da Hare Krishna alle religioni campagna bergamasca, alla Ghiara- La prima testimonianza del mo- sono anche in libreria stro di Ravenna venne da Roma, fu "ufologiche": uno sguardo at- dadda, schiere di spettri, guidate dai presentata come il frutto d'un amore tento e aggiornatissimo.

IL VALORE DELLA SICUREZZA

Sicurezza automobilistica significa prima di tutto sicurezza di della qualità e del confort. Sicurezza Prisma significa sapere di guida. La sicurezza Prisma nasce infatti nell'esperienza diver- essere al vertice delle prestazioni europee in ogni motorizza- sa ed entusiasmante di chi si mette al volante, e riceve sem- zione: la nuova 1600 con iniezione ed accensione elettroniche pre dalla vettura risposte precise ad integrate è la conferma di questo ogni comando, ad ogni sollecitazio- temperamento. Sicurezza Prisma è ne. Un comportamento vicino alla tecnologia, innovativa ed insieme af- perfezione che non muta anche dopo fidabile, nell'ormai leggendaria tra- ore di viaggio, anche nelle peggiori zione anteriore e nella disposizione condizioni climatiche e stradali. Al trasversale dei motori Lancia, nel- vertice di questo stile di guida, l'inno- l'eccezionale equilibrio di ogni elemen- vativa Prisma 4WD a trazione inte- to, raggiunto grazie al severissimo ÉI 1 X

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Tre sono i punti che Becat- terventi da ottiche pluridisciplinari de recenti della cultura, introduce Mori, Einaudi, Torino 1986, pp. crisi della Consorteria è messa in tini sottolinea per definire il relativo (splendido il saggio di Landò Borto- nel volume un vivace elemento di XXII-1049, Lit. 95.000. collegamento con tutta la serie di ap- dinamismo vissuto dall'economia lotti sulla geografia e l'assetto del passione politica coi suoi giudizi sul- puntamenti ai quali la Toscana viene toscana dopo la seconda guerra territorio che integra e spiega le co- la fragilità culturale del gruppo diri- Dotata di una forte identità cultu- chiamata a partire dalla formazione mondiale: la dimensione internazio- ordinate spaziali del modello tosca- gente comunista e con una certa no- rale, segnata dai confini e dalle tradi- dello stato unitario: la relativa estra- nale sempre presente nella vita so- no) lascia poco spazio alla ricostru- stalgia della pattuglia di intellettuali zioni dell'antico stato regionale, la neità della regione ai modi e ai tem- ciale, culturale ed economica della zione storica vera e propria, come se proveniente dal partito d'azione. E Toscana non ha dato particolare ali- pi dell'industrializzazione, i limiti di regione, la mezzadria stessa e il ca- — secondo vecchi clichés duri a mo- vero, la pressione turistica e la spe- mento alla discussione sulla legitti- quel connubio fra proprietà terriera rattere policentrico della rete di rela- rire — la storia contemporanea fosse culazione commerciale hanno ferito mità di una storia d'Italia per regio- e finanza che non riuscirà a superare zioni umane. E proprio fra la guerra impossibile. Una simile impostazio- il centro storico dell'ex-capitale, e ni che ha accompagnato la pubblica- la fine del secolo e scomparirà quasi e la Resistenza che la regione che ne doveva addirittura essere rove- ciò è avvenuto in anni di giunte di zione dei volumi di Einaudi. Anzi, del tutto in età giolittiana, il falli- Ridolfi aveva chiamato "un'immen- sciata: più spazio alle discipline non sinistra; ciò rinvia anche, però, ai nel volume curato da Giorgio Mori, mento, infine, dell'ipotesi moderata sa città rurale", viene scossa nella sua strettamente storiche nelle spiega- connotati del partito socialista che, l'opportunità di un taglio regionale proprio a Firenze, dei settori mer- viene rafforzata e, soprattutto, argo- cantili e di una certa speculazione di mentata da un'eccellente ricerca. origine massonica si è fatto esplicito L'insieme dei saggi che compongo- portavoce e tutore. no la storia della Toscana dà infatti Percorse da stimoli e da indirizzi di quella identità regionale un'im- di lavoro differenti e a volte in con- magine nuova e convincente, non Richard Krautheimer trasto, queste storie di regioni asso- ancorata al vecchio ciarpame della Tre capitali cristiane migliano sempre di più ad annali, mitologia strapaesana della "toscani- Un famoso storico dell'arte ricostruisce le nei quali la cultura storica italiana si tà" ma aperta, al contrario, all'inda- complesse relazioni tra religione, architettura specchia e si vede rinnovata. E un gine su ciò che cambia, sul come e e ideologia, che hanno determinato lo sviluppo rinnovamento, tuttavia, che aspetta sul perché del cambiamento. di Roma, Costantinopoli e Milano ancora di consolidarsi in una pro- Come lasciano intravedere sia tra il iv e il v secolo. spettiva di più lungo respiro. In fon- l'immagine che campeggia sulla co- Traduzione di Renato Pedio. do, con le molte "nuove" storie pertina del volume, sia le altre della «Saggi», pp. xxv-203 con 106 scritte negli ultimi anni sarebbe for- bella sezione fotografica di Maurizio illustrazioni nel testo, L. 28 000 se il tempo di una nuova storia d'Ita- Berlincioni, delle trasformazioni vis- lia: così almeno sembrano suggerire sute in un secolo dalla Toscana si Darcy Ribeiro Zygmunt Bauman — ed è un grande merito — gli ulti- vuol sottolineare soprattutto l'im- mi volumi delle storie einaudiane. magine finale, il punto d'approdo. E Utopia selvaggia Memorie di classe questo sarebbe rappresentato da una Il destino di una civiltà nell'avventura fantastica Quando la memoria diventa un ostacolo a "modernizzazione a rischio", secon- e scandalosa del negro Pitum, ospite-prigioniero comprendere e vivere il presente: le do l'efficace espressione di Giuliano delle Amazzoni. contraddizioni degli storici e le tendenze Bianchi, da una industrializzazione A cura di Daniela Ferioli. neocorporative della società industriale. diffusa, policentrica, fortemente se- « Supercoralli », pp. 169, L. 18 000 Traduzione di Alfredo Salsano. gnata dalla crisi della mezzadria e « Paperbacks », pp. v-256, L. 26 000 dalla polverizzazione dei 400.000 Haroid Pinter mezzadri nell'industria leggera e nei Riproposte. servizi. Ma, alla fine, da un esito non i. Proust negativo, dalla vitalità di un modello Pinter racconta Proust: la sceneggiatura del film mai realizzato sulla invece che dal suo esaurimento. Atlante occidentale Uno sviluppo, tuttavia, contraddit- Recherche. Traduzione di Elio Nissim PRATICHE torio e a salti, a totale negazione di e Maria Teresa Petruzzi. Tradotto in dodici lingue, il romanzo di Del Giudice è ora anche in ogni linea di continuità fra la Tosca- «Nuovi Coralli», pp. 189, L. 12 000 na di Bettino Ricasoli e quella delle edizione tascabile. EDITRICE sfilate di moda di Palazzo Pitti; uno Beowulf «Nuovi Coralli», pp. 177, L. 12 000 sviluppo, infine, al quale non si sug- gerisce di guardare con l'ottimismo La storia della lotta tra un eroe umano e un Henry James mostro assassino nel primo testo poetico della SUL CINEMA "progressista" che ha contraddistin- Daisy Miller to la cultura politica dei gruppi diri- letteratura anglosassone. Francois Truffaut genti regionali, ma col pessimismo Con un ricco apparato illustrativo La spregiudicatezza IL CINEMA di chi comprende le contraddizioni di famosi San Giorgio medievali e l'innocenza della giovane America nel libro SECONDO HITCHCOCK e quattrocenteschi. A cura di Ludovica Koch. e le lacerazioni dello sviluppo. più fortunato di James. pp. 340 L. 22.000 Con una nota introduttiva di . Il saggio introduttivo di Mori è «I millenni», pp. LVi-281, L. 40 000 • senza dubbio il lavoro più impegna- «Gli struzzi», pp. 83, L. 6000 Noel Burch tivo e consistente di tutto il volume: Arthur Schnitzler PRASSI DEL CINEMA in quasi trecentocinquanta pagine, Amoretto Marcel Proust pp. 190 L. 15.000 • Mori offre una ricostruzione assai Le eleganti menzogne della società viennese L'indifferente efficace della parabola tracciata dal La novella che anticipa l'atmosfera e il gioco Hugo Miinsterberg fin de siècle. FILM gruppo dirigente moderato — la dei sentimenti della Recherche. Consorteria dei Ricasoli, dei Peruz- A cura di Paolo Chiarini. Il cinema muto nel 1916 «Nuovi Coralli», pp. 81, L. 6000 zi, dei Cambray-Digny — fra l'unità «Collezione di teatro», pp. ix-61, L. 6000 pp. 128 L. 8.000 e la prima guerra mondiale, in parte • riprendendo i temi che la storiogra- Jean Louis Comolli fia ha fatto consolidare sulla storia TECNICA E IDEOLOGIA toscana, in parte effettuando un la- pp. 128 L. 10.000 voro sulle fonti e sui problemi del tutto nuovo e originale. Ciò che col- fondata sulla mezzadria con le pri- storia. Ed è in quell'esperienza che zioni dei caratteri original•ìgir i della To- L'ANALISI DEL FILM pisce particolarmente per la sua am- me tensioni subite dall'universo trovano le loro radici tutti i successi- scana e più spazio alla storiografia A cura di Paolo Madron piezza e per la sua novità è infatti lo mezzadrile ai primi del secolo. vi stimoli al cambiamento, segnati nella ricostruzione degli ultimi cin- pp. 135 L. 12.000 scenario sul quale la parabola dei Eccellente come autore, Mori non dalla disintegrazione della mezza- quantanni. Un tema ad esempio co- moderati toscani è disegnata: il mez- ha azzeccato l'organizzazione com- dria, dallo sviluppo della piccola in- me la "questione della lingua" che MICHELANGELO ANTONIONI zo secolo di trasformazioni econo- plessiva dell'opera. Il volume, infat- dustria e dal pieno dispiegarsi di un segna uno degli elementi chiave del Identificazione di un autore miche, sociali, politiche vissuto dalla ti, al di là del valore dei singoli saggi, altro dei caratteri propri della fisio- rapporto fra la Toscana e l'Italia po- A cura di Giorgio Tinazzi regione è tratteggiato in modo presenta due limiti abbastanza visi- nomia culturale della regione, il con- teva certamente essere affrontato at- 2 voli., pp. 131 e 230, straordinariamente ricco — a volte bili: da una parte l'assenza di un mo- senso comunista. traverso uno dei tanti stimoli ancora L. 11.000 e 17.000 • addirittura ridondante — sulla base dello esplicito di riferimento in gra- L'altro punto da discutere riguar- vivi nella ormai classica storia lin- di fonti e di punti di vista mai finora do di dare ordine e indirizzo all'e- da la struttura e l'articolazione per guistica dell'Italia unita di Tullio De STANLEY KUBRICK riuniti in un orizzonte spazio-tem- norme materiale raccolto, dall'altra temi del volume: non vi è dubbio Mauro, così come alcuni aspetti del- Tempo, spazio, storia porale cosi esteso. la discutibile struttura interna. che la successione e l'andamento dei la fisionomia culturale della mezza- e mondi possibili L'iniziale flash-back sul periodo Cominciamo dal primo punto: il saggi abbiano una loro logica. Dopo dria potevano essere illuminati da A cura di Gian Piero Brunetta preunitario serve a Mori per sbalza- lettore che volesse conoscere non il lavoro di Mori seguono infatti ottiche antropologiche. pp. 260 L. 20.000 re il cambiamento del ruolo e dei solo i personaggi e la trama della vi- quattro robusti saggi sul periodo La discussione di quello che non compiti dell 'élite moderata, le tra- cenda, ma anche "come va a finire", 1914-1945 che costituiscono la se- c'è non può fare a meno di toccare MARCEL L'HERBIER sformazioni nella struttura demo- non avrebbe la possibilità di seguire conda parte dell'opera. Il primo di un ultimo punto: l'antifascismo. A cura di Michele Canosa grafica, l'incidenza della speculazio- un filo, ma dovrebbe rivolgersi all'u- essi è quello di Simonetta Soldani Colpisce (e ne è una prova ulteriore pp. 180 L. 16.000 ne nei colpi inferti alla fisionomia nico saggio del volume in grado di sulla grande guerra lontano dal fron- la scelta di Prato industriosa e non • delle città e in particolare a Firenze, esprimere in termini espliciti la pro- te (un taglio davvero originale che di Livorno sovversiva come case stu- Seymour Chatman i limiti della modernizzazione, i blematica di lungo periodo della sto- riesce a legare il significato di un dy) che la Toscana "scristianizzata", STORIA E DISCORSO meccanismi affascinanti della forma- ria toscana e cioè alle riflessioni di grande avvenimento — inspiegabil- "ribelle", "rossa" suggerita in tante La struttura narrativa zione e della maturazione delle clas- Giacomo Becattini sullo sviluppo mente assente dalle altre storie re- pagine del volume non abbia trova- nel romanzo e nel firn gionali — con i ritmi rapidi e le ori- to nel tema della lotta contro il fasci- si: alfabetizzazione, ideologie, stili socio-economico della regione. pp. 330 L. 20.000 di vita analizzati minutamente, dal Nel saggio di Becattini — che gini remote del cambiamento vissu- smo una trattazione adeguata tanto consumo del tabacco a quello dei li- avrebbe potuto costituire una specie to dalla regione fra il 1915 e il 1918), più che alla definizione dei connota- Distribuzione PDE in tutta Italia bri nei gabinetti di lettura. di introduzione polemica al volume mentre gli altri tre affrontano da un ti della subcultura rossa della regio- AA.VV. NOVITÀ Economia politica della terza Italia CONTRO IL di Giuseppe Berta TRADIMENTO CARLO TRIGILLA, Grandi partiti e di piccola impresa, il quadro che ne za di subculture politiche di lunga DEL CONCILIO piccole imprese. Comunisti e de- deriva finisce con l'essere più con- tradizione e di tenace presa sociale. Dove va la Chiesa cattolica? L'originalità dell'approccio di Tri- mocristiani nelle regioni ad econo- troverso e molto meno nitido. Il me- a cura di H. KUng e N. Greinacher rito del saggio di Trigilia, che chiude gilia sta nel considerare le subculture pp. 416, L. 27.000, «Nostro Tempo» n. 44 mia diffusa, Il Mulino, Bologna Un «libro bianco» dei migliori nomi del catto- una ricerca decennale sulle proble- territoriali come un particolare siste- licesimo mondiale contro l'attuale linea di re- 1986, pp. 409, Lit. 40.000. matiche territoriali dello sviluppo ma politico locale, e non più come staurazione della Curia romana. Una risposta condotta in stretta collaborazione un dato di sfondo o una precondi- al Rapporto sulla fede di J. Ratzinger. Un li- bro che svela retroscena noti solo agli «ad- L'Italia — o, come più sovente si è con Bagnasco, è in primo luogo di zione su cui non incide il modello di detti al lavori». preferito dire, il "caso italiano" — ha fare chiarezza circa la legittimità di sviluppo. Le due subculture preva- la sorte di godere da anni di una sin- interpretazioni molteplici che in lenti non sono infatti soltanto siste- GIOVANNI CALVINO golare attenzione da parte delle questi anni hanno avuto diritto di mi di rappresentanza o di riprodu- IL "PICCOLO TRATTATO scienze sociali. Declinata la moda cittadinanza, ogni volta che si è di- zione di identità, bensì anche stru- SULLA S. CENA" che ha indotto a vedere nel ruolo del scusso delle aree ove predomina la menti che permettono una media- nel dibattito sacramentale della Riforma costruzione sociale del mercato, as- Introduz., versione e note di G. Tourn pp. 168, 8 tav. f.t., L. 14.800 sumendosi al contempo compiti di Il contributo lucido e sereno offerto da Calvi- protezione sociale e funzioni di me- no per risolvere la disputa che ha diviso per diazione tra gli interessi. Le subcul- secoli il fronte della Riforma. In appendice: ture politiche sono perciò riuscite a una scelta di testi delle varie tendenze. incidere sui caratteri dello sviluppo, PAOLO NASO perché si sono collegate profonda- LA QUESTIONE RICORRENTE mente alla struttura di classe delle Introduzione ad alcuni temi società locali e hanno fortemente meridionalistici alto peso specifico concorso a determinarne la cornice Pref. di S. Aquilante, pp. 144, L. 13.000 istituzionale. Analisi approfondita e aggiornata della «que- stione meridionale»; un'informazione essen- In termini più semplici, la vischio- ziale per chiunque viva e operi nel Sud. sità delle culture politiche a livello locale ha ottenuto lo scopo di dare MARTIN LUTERO luogo a un tessuto connettivo in cui COME SI DEVONO ISTITUIRE hanno trovato espressione sia gli in- I MINISTRI DELLA CHIESA (1523) teressi imprenditoriali che gli inte- Introduz., versione e note di S. Nitti pp. 96, 4 ili. f.t.. L. 9.000 ressi dei lavoratori. Trigilia mostra Lutero scrive alla chiesa hussita (Praga) per abbondantemente, in questo senso, esortarla ad abbandonare la successione T ' CRI» come le aree di piccola impresa non apostolica: è la rottura del concetto di gerar- i fi' L» Oc tutta contro Croio, ma impaurila siano affatto contraddistinte da un chia, è l'affermazione di una laicità integrale, di una visione democratica della chiesa. minore tasso di sindacalizzazione; in esse, tuttavia, le relazioni industriali Distribuzione SEDIT hanno un carattere più marcatamen- • mm editrice il manifesto "Pinocbet assassino" fi M te regionale, oltre che, com'è ovvio, Uno «airóne afc> «tatto. durante In mw t U VI più localistico. Tutto ciò ha permes- Claudiana di Wojtyla L uwihu uccido ni ragazzo Ijl ftfl( ^M so un durevole "compromesso socia- Via Pr, Tommaso 1 -10125 Torino c.c.p. 20780102 le", scrive Trigilia, "basato, da un la- to, sull'elevata flessibilità e capacità di adattamento dell'economia ai mo- vimenti del mercato e, dall'altro, sul controllo dei costi e la redistribuzio- ne dei benefici dello sviluppo". Un compromesso che ha retto, senza dubbio, ma che col tempo ha subito un'inevitabile erosione delle risorse organizzative e sociali su cui si è fon- dato. Nella parte conclusiva del li- bro, Trigilia insiste sul fatto che le Alessandro Dal Lago recenti trasformazioni hanno com- IL POLITEISMO portato un aumento del carico di MODERNO problemi per i sistemi politici locali, Un giornale opinion leader, che ha un target medioalto e un proprio mentre è venuto diminuen- trend molto positivo nella diffusione e nell'inserito pubblicita- do il consenso sul quale essi tradizio- Albrecht Wellmer rio. C'è chi vorrebbe che ci raccontassimo così. Ma noi del ma- nalmente contano. Insomma, la re- golazione a livello locale tende a ri- LA DIALETTICA nifesto, più semplicemente, preferiamo dire ai nostri MODERNO- velarsi insufficiente a fronteggiare le POSTMODERNO innumerevob collaboratori, ai nostri clienti nella pubblicità e, questioni emergenti. LA CRITICA soprattutto, ai nostri lettori : quel che il manifesto pubblica, si L'esito verso cui Trigilia conduce DELLA RAGIONE legge. Siamo un giornale ad alto peso specifico. il suo ragionamento è l'individuazio- DOPO ADORNO ne di un nuovo livello di regolazio- a cura di Fulvio Carmagnola ne, sottratto alle angustie localisti- che così come alle rigidità e ai vinco- li del centralismo. In fondo, le ragio- ROMANTICISMO ni che porta a favore di un nuovo e MITO, SIMBOLO, diverso regionalismo sono probabil- mente tra quelle più convincenti per INTERPRETAZIONE la rivitalizzazione di un livello, quel- partito comunista l'elemento chiave presenza di unità produttive di ri- zione localistica degli interessi. a cura di Stefano Zecchi lo regionale, oggi in serio discredito. di un'anomalia tema di ricerca e di dotte dimensioni. Per capire come ciò sia avvenuto, Quella di un asse di equilibrio tra estese riflessioni da parte degli stu- Anzitutto, Trigilia pone in rilievo, bisogna guardare al passato, al modo centro e periferia passante attraverso diosi, soprattutto anglosassoni, di con un uso rigoroso e controllato di in cui le subculture socialista e catto- Georg Simmel una regolazione regionale degli inte- scienza politica, da tempo se ne è una vasta raccolta di dati empirici, lica si sono radicate facendo leva sul- KANT ressi è un'ipotesi che dovrebbe forse SEDICI LEZIONI affacciata un'altra, quest'ultima cen- come il successo economico della le particolarità e sui momenti di au- tonomia dei sistemi locali, in opposi- trovare più proposte e consensi poli- BERLINESI trata sugli aspetti di organizzazione "terza Italia" non possa spiegarsi co- zione allo stato centrale. Trigilia è tici di quanto sembra trovare adesso. a cura di economica e sociale e tesa a cogliere me una rivincita del mercato, trop- nei sistemi di piccola impresa la con- tra i pochi sociologi italiani a fare un Eppure, gli interessi maggiori sol- Alfredo Marini e po a lungo penalizzato all'interno figurazione più originale di un asset- uso non soltanto strumentale dei ri- levati dal libro di Trigilia sono forse Amedeo Vigorelli del sistema delle grandi imprese. Da to produttivo che si orienta alla fles- questo punto di vista, tutto il suo sultati della ricerca storica: per molti di altro tipo. E cosi persuasiva la sua sibilità e alla specializzazione. La libro dimostra che i sistemi ad eco- versi, le sue argomentazioni si quali- lettura dello sviluppo storico dei si- "terza Italia", secondo la dizione co- nomia diffusa sono stati tutt'altro ficano come un tentativo di colloca- stemi locali della "terza Italia", che niata da Arnaldo Bagnasco per le che zone franche, di deregolamenta- re l'analisi dei problemi attuali delle viene da chiedersi se non sia lecito aree ad economia diffusa, è stata così zione imperante. Ma dimostra anche formazioni territoriali all'interno di tentare un'interpretazione anche desidero ricevere il vostro catalogo assunta come un nuovo modello di come essi non siano nemmeno mo- una rilettura della storia contempo- delle aree di più antica industrializ- regolazione capace di combinare, a delli stabilizzati di regolazione, in ranea che enfatizza i momenti di zazione in chiave di sistema regiona- mi interesso di livello locale, un'elevata efficienza qualche modo autosufficienti, ri- tensione e di conflitto tra il centro le. Con tutte le cautele del caso, ne- produttiva con un'alta specializza- chiedendo invece per il loro consoli- politico-amministrativo e le perife- cessarie per aree ove molto diversi sono il ruolo del mercato, le dimen- cognome e nome zione e versatilità del lavoro all'in- damento degli interventi in grado di rie economiche e sociali. sioni dell'organizzazione d'impresa, terno di uno stabile contesto di con- farli uscire dai loro limiti particolari- La diffusione di culture a forte ba- l'insediamento delle subculture, al- trollo politico. se solidaristica ha così sortito l'effet- stici e localistici. E soprattutto, met- cuni degli strumenti di analisi impie- Come tutti i modelli, anche questo tendo a confronto un'area "rossa" (la to, nel lungo periodo, di attutire e di gati da Trigilia potrebbero servire città, C.A.P. deve in buona misura il suo fascino Valdelsa), con un'area (Bassano) ap- ammortizzare i costi sociali della utilmente alla ricostruzione dello alle drastiche semplificazioni che at- partenehte al Veneto, la regione modernizzazione. Lungi dal costi- sviluppo italiano come sistema di Edizioni Unicopli tua. Quando si prenda in considera- "bianca" per eccellenza, documenta i tuirsi in fattori di semplice resisten- aree territoriali distinte ma intera- via Verona, 9 - 20135 Milano zione la complessità delle variabili molti punti di contatto tra esperien- za al mutamento, esse sono diventa- genti. tel. 02/5450089 compresenti nei distretti industriali ze territoriali plasmate dall'influen- te agenti importanti nel processo di sulla spinta di un leader carismatico, del leader fondatore può agevolmen- Salamandre cattoliche don Luigi Giussani, e con un diver- te far passare dalla teoria alla pratica so disegno: avente semmai l'Ameri- sociale. E che Ottaviano ben docu- ca nel proprio futuro. Giussani è sta- menta. di Giovanni Tassani to negli States a risciacquare i propri Prima intuizione: ai giovani va panni teologici, e il revivalismo dei fornita un'identità piena di annunci FRANCO OTTAVIANO, Gli estre- assediata e minacciata subdolamente born again, dei rinati in Cristo, ben- e messaggi, garantiti e potenziati da misti bianchi. Comunione e Libe- dal "nemico interno": categoria que- ché protestantico come influsso, de- un'appartenenza di gruppo, visto razione, un partito nel partito, sta, àeW'hostis schmittiano, che le è ve aver in lui lasciato più di una trac- come luogo di realizzazione ma an- una chiesa nella chiesa, Data- connaturale e, per differenza, le con- cia: proprio qui, più che in Newman che quale scudo protettivo o, nel ca- ferisce identità. o nella nouvelle théologie, come sug- so, offensivo. L'appartenenza, una news, Roma 1986, pp. 178, Lit. Occorre dar atto a Franco Otta- gerisce Ottaviano, ci sarebbe da sca- volta raggiunta, va marcata ideologi- 15.000. viano di aver compiuto col suo libro vare per capire la matrice teologica camente: "noi cristiani ...". Seconda su CI un'opera di ricostruzione pre- di CL intuizione: van fatte saltare le sepa- Comunione e Liberazione è una cisa ed essenziale che ci aiuta a capi- Gs-Cl rimarrà un problema per la ratezze di sesso, tipiche di tutte le possibilità interna alla chiesa italia- re dinamicamente le fasi di sviluppo chiesa italiana lungo tutto l'arco del associazioni cattoliche pre-conciliari na: una sua polarità, che ha trovato di questo movimento dalle proget- pontificio montiniano: essa effettua d'ambiente e parrocchiali, almeno in questi anni delle leve e delle entra- tualità ambiziose e dalle caratteristi- una dislocazione del principio e del- fino al livello universitario (Furi). ture notevoli sulla strada della pro- che anomale nella storia del cattoli- la fonte dell'autorità, dai vescovi, re- Risultato: meno sessuofobia e più at- pria desiderata crescita d'influenza (più che della propria espansione quantitativa). La storia di questo gruppo minoritario può essere istruttiva sotto più punti di vista: termini di bisogni. Non dunque una per il suo destino alternativo a quel- Due cuori e una corrente lotta per cause generali, viste come lo della generazione post-sessantot- ideologiche e astratte, né la preva- tesca di sinistra, per la verifica di tut- di Sandro Magister lenza del servizio, del gesto gratuito, ta una serie di caratteristiche proprie oblativo, tipici dell'associazionismo della chiesa italiana e dell'area catto- cattolico tradizionale, ma la lotta lica, per l'opportunità infine che ci Tra la Democrazia cristiana e Comunione e ca, altrettanto opportunisticamente è stata obli- sempre e dovunque per l'afferma- viene data attraverso di essa di ricon- liberazione il rapporto è oggi dei meno pacifici. terata. In effetti, in un consesso percorso da forti zione di sé, e la pervasività della vita siderare, o almeno riaggiornare, al- Una verifica recente si è avuta in febbraio, alle venature antisocialiste, sarebbe stato incauto, da quotidiana, con le assemblee di rico- cuni parametri concettuali con i porte di Milano: in un week-end di lavoro che parte di Giussani e Macchi, riproporre quegli noscimento e di ascolto, con la con- quali si è voluto spesso liquidare un tinuità educativa famiglia-asilo-scuo- tema scomodo, come la questione ha visto confrontarsi, per la prima volta senza ammiccamenti alPsi che del "nuovo patto Gen- la, con il parlarsi sempre omologo, dell' integralismo. intermediari, il segretario della De Ciriaco De tiloni" sono l'anima ambigua: quasi l'accusa di ripetitivo, rassicurante, separato. La generazione del '68 ha prodot- Mita, il fondatore di CI don Luigi Giussani, il "laicismo" lanciata da CI alla De possa ritrovar- Il libro di Ottaviano, che alterna to "qualcosa" o integrandosi nel "gesuita confessore" del nuovo intransigentismo si assolta dall'improbabile minaccia di dislocare su CI aperture di credito e giudizi gran corpo (partiti, sindacati, istitu- padre Angelo Macchi e numerosi alti dirigenti il voto cattolico controllato da CI proprio sul taglienti, mostra con evidenza come zioni) della sinistra, hegelianamente scudocrociati, di fronte a una platea costituita partito che con il laicismo viene da sempre iden- il movimento di cui si parla nasca e negandosi-superandosi, o distin- dai quadri al completo della De milanese e lom- tificato. E stata energicamente rilanciata, inve- si alimenti sul vuoto e le crisi dei guendosi in una condizione minori- barda. ce, la seconda parola d'ordine: quella del "colla- suoi concorrenti, all'interno della taria, intransigente, fiduciosa in una area cattolica, e avversari, i movi- Per Giussani era la prima volta in assoluto. teralismo rovesciato". E non poteva essere altri- riapertura del ciclo rivoluzionario o, menti. La formula è stata coniata, sempre nello menti e soggetti della sinistra. Solo infine, accompagnando la propria Mai, in precedenza, il capo carismatico di Co- scorso autunno, proprio dal gesuita Macchi. Ma la fiacchezza del mondo cattolico scomparsa con la negazione sempli- munione e liberazione aveva preso la parola in pre-conciliare ha potuto aprire il nella sostanza non è per nulla nuova: descrive ce, ma perentoria, del sé precedente. un'assemblea politica e per invito formale di un varco a un esperimento che si è vo- Diversamente questa porzione di ge- partito politico. La lettura concorde dei media infatti l'impianto teorico del più classico intran- luto presentare, ai suoi esordi, oltre nerazione cattolica nata negli anni ne ha dedotto che tra la De e CI si inaugurava, sigentismo: quello che vagheggia non il mondo che che come innovativo, anche co- '50, passata attraverso il '68 e gli an- dopo contrasti e dissapori, una nuova entente cattolico a servizio del partito ma, al contrario, me progressivo in quell'area. E solo ni '70 come le salamandre, ha potu- cordiale. Nulla di più improprio, invece. L'as- il partito a servizio delle "opere" e delle istituzio- il defluire del movimento degli stu- to produrre sul terreno cattolico ed semblea ha dato la misura dell'insormontabile ni cattoliche. denti dall'università verso la società, ecclesiastico frutti concreti, palpabi- sproporzione tra le ambizioni teoriche e pratiche e l'abbandono di campo degli organi li e di varia natura. La differenza, Giussani e Macchi hanno rivendicato questo collegiali della scuola, ha potuto for- di CI e il suo effettivo isolamento politico, tanto ovviamente, sta nel fatto che aveva primato del "sociale" sul politico con sillogismi nire spazio all'insediamento di una di fronte a sé la cattolicità italiana, più appariscente in quanto registrato in un'area quasi geometrici. Era un modo per predicare minoranza attiva, volontaristica, che è cosa diversa dalla sinistra. geografica per CI ottimale, la Lombardia. L'ac- dalla più appropriata delle tribune non solo la quando non anche spregiudicata- Cos'è dunque CI oggi, cosa rap- coglienza, da parte dei convenuti, delle tesi pro- centralità di CI nel sistema democristiano, ma mente affaristica. presenta, con il suo alter ego secola- clamate da Giussani e Macchi è stata gelida. E persino la sua incontestabile supremazia. Ma di Riprendendo, in forma di conclu- re, il Movimento Popolare, nella il contraddittorio ha mostrato non solo quanto quale "mondo cattolico " i neointransigenti pos- sione di ragionamento, un interro- cattolicità italiana? Anche qui abbia- tali tesi siano estranee al gruppo dirigente demi- sono vantare la rappresentanza? E di quale cen- gativo lasciato allo stato problemati- mo assistito, nell'ultimo quindicen- tiano, ma quanto poco siano pervasive della tralità effettiva possono farsi vanto? Ascoltato il co all'inizio di queste righe: basta a nio, a tante ridefinizioni e metamor- struttura del partito scudocrociato. magistero di Giussani e Macchi, il capogruppo de definire CI la categoria di "integrali- fosi, così come a non poche "nega- alla Regione, Enrico De Mita, fratello di Ciria- smo"? Sì e no: è necessario ma non zioni semplici": anzi gli ex-cattolici Delle due parole d'ordine lanciate recente- co, ha prontamente loro rivolto dal podio il più sufficiente. CI è una forma comples- hanno ampiamente preceduto, logi- mente da Comunione e liberazione per contesta- sa di integralismo in atto. L'integra- camente e storicamente, gli ex-sini- re i dirigenti di piazza del Gesù, quella del sferzante dei riconoscimenti. "Siete", ha detto, lismo classico in forma cattolica — o stri. La secolarizzazione avanza e "nuovopatto Gentiloni"equeltaclel "collatera- "tra ipiù agguerriti capicorrente che abbiamo". "integrismo" — si presenta come procede per gradi successivi di di- lismo rovesciato", la prima è stata accantonata massimo di commistione religione- spersione e entropia. Si può dire che da entrambi gli oratori. Escogitata lo scorso politica, o chiesa-mondo, ove la di- CI sia per il mondo cattolico ciò che autunno in chiave scopertamente opportunisti- mensione mondana della politica è è stato fin qui il craxismo nella sini- appiattita e distorta in funzione di stra italiana: col suo potere di scam- esigenze di chiesa. Specularmente a bio politico, la sua voglia di delegit- questa sta la versione opposta, che timare e scomporre per rilegittimar- qualcuno ha chiamato "integralismo si e ricomporsi, la sua studiata e mo- ai sinistra", ma che meglio sarebbe netizzata rendita di posizione? Il pa- cesimo italiano. Ottaviano esordisce sponsabili anche dei movimenti lai- trazione verso il gruppo. Terza in- chiamare "modernismo secolarista": ragone, che potrebbe aprire parec- con un buon scatto alla partenza: il cali nelle loro diocesi, al fondatore tuizione: come scelta di campo oc- in cui è la chiesa a essere appiattita chie suggestioni e stimolare la ricer- tutto nasce, o almeno trova il suo carismatico che, col suo diretto e corre non orientare l'impegno gio- sulle leggi mondane della politica e ca di bizzarre analogie — con padre prologo, con la "crisi Rossi" nella "profetico" ascendente, punta subito vanile su problemi "lontani", come della sociologia, magari in nome del- Sorge e il professor Scoppola ieri, il Gioventù di Azione Cattolica alto, ossia al "compimento — in quei ad esempio quelli del "terzo mon- la sua agognata riforma interna. cardinal Martini e De Mita oggi, (Giac), nel '54. La dirigenza Giac, primi giovani — della condizione do", ma principalmente su quelli del Ambedue le forme sono globaliz- quali custodi della continuità in un che si oppone ai tentativi "salazaria- umana". Ma cos'è che, allora, garan- quotidiano, come i gruppi di studio zanti e, per evocare una celebre di- ruolo "berlingueriano" — è però, a ni" del presidente generale dell'A- tirà CI dalla condanna per eresia, sia stinzione ottocentesca, rappresenta- ben vedere deviarne. Più verosimil- e la vita cristiana nella scuola. Risul- zione Cattolica, nonché dei Comita- pur solo pratica, e dal non trabocca- tato: anche Gs-Cl perde i suo primi no entrambe il cedimento della "te- mente CI può essere considerata una ti Civici, Luigi Gedda, è condannata mento fuori dal recinto ecclesiasti- si" sul piano dell'"ipotesi". CI com- sorta di Dp a salda e riuscita "stan- "missionari" terzomondisti, diventa- in Vaticano tra l'altro per le sue sim- co? È presto detto: la teoria, ancora ti "rivoluzionari", ma molti di più, bina in modo duttile, secondo un zialità" all'interno del mondo catto- modo di porsi "strategico" anziché patie "filo-francesi". L'accusa è du- una volta, del "nemico", questa vol- vere e proprie ondate, ne perdono lico, almeno all'immediata apparen- "comunicativo", per dirla con Ha- plice: di tipo cultural-ideologico, per ta "esterno", nelle forme e nei modi quegli organismi giovanili cattolici, za: cui cioè la debolezza, l'impoliti- l'attenzione ai "progressisti" Mari- dello spirito "radical-borghese", che bermas, ambedue queste forme e cità prevalente, lo spiritualismo ge- come Mani Tese o i gruppi legati momenti: più vicina, nella lettera, al tain e Mounier, e di tipo organizza- minaccerebbe la chiesa e la civiltà. È agli ordini missionari, che su quel- nerico, le pareti di burro di questo tivo, per la tendenza a voler ripro- questo, del comune nemico, la cate- dottrinarismo "integrista", declina stesso mondo han consentito a facile l'orizzonte avevano esclusivamente viceversa, nella prassi quotidiana, durre modalità associazionistiche goria che trascinerà all'alleanza con e istituzionalmente investito in ter- prezzo, e altrettanto facile sforzo, d'ambiente (operai, rurali, studenti) CI proprio una parte, pur sempre un, indicibile, "secolarismo". Lina l'operazione di sfondamento e con- mini di impegno giovanile attorno sorta di Dp cattolica, stanziale, nel quale antidoto "incarnazionista" al- minoritaria, di quei vescovi al cui al '68. Viceversa le risorse impegnate quista del centro. E ciò nonostante il influsso Gs prima, CI poi, si sottrae- suo isolato fortino al centro del lo spiritualismo tradizionale. La da CI sulla scuola hanno generato permanere in CI delle caratteristiche vano. La strategia della difesa dell'ar- campo cattolico, cui il suggello del Giac ha cioè la Francia — un model- memoria, riprodotto esperienze, sta- movimentistiche e minoritarie — al- lo alla francese — nel suo futuro (un gine che frana, nei referendum del regnante pontefice ha fornito status, bilito una consuetudine di presenza. la Dp appunto, sebbene sotto diver- modello che, nonostante tutto, oggi '74 e dell'81, premia la nuova zelan- extra-territorialità e varie investitu- Quarta intuizione: rispetto alla so- so segno e tutt'altro contesto — sen- possiamo constatarlo con tutta evi- te milizia, cancellando da lei il so- re, quasi a supplire la sua endemica za particolare effetto di alone o di denza, non reggerà alle prove della spetto per l'originaria disobbedien- cietà e alla sua cultura sentirsi 'al- modestia, per non dire carenza, teo- trascinamento egemonico. CI si sen- secolarizzazione). Proprio allora na- za. Alla base del successo di CI vi tro', altra società e altra cultura, co- logica e culturale, che attivismo o te infatti sì protetta e garantita in sce invece, nel seno della Giac, a Mi- sono intuizioni geniali nella loro minciando proprio da tale sentimen- sociologismo non possono compen- questo fortino strategico, ma anche lano, Gioventù Studentesca (GS), semplicità, che la libertà "profetica" to di alterità una spinta a fornire ri- sare. sposte concrete ai propri aderenti in N 7 riNDICF - 37

••DEI LIBRI DELMESEBI

ni ambientali rispetto alla terra pri- rebbe stato quello della cellularità sia possa essere fatto — ma quello deve mordiale e poi ci sono gli organismi singola (microrganismi) sia integrata trovarsi già li. L'intero è presupposto Sherlock e i geni attuali, molto più competitivi e poi... (organismi multicellulari). Natural- da tutte le sue parti. L'interconnes- Comunque siamo di fronte a un fatto mente ad ogni passo sorgono enormi sione è stretta e fondamentale. Alla di Aldo Fasolo incontestabile: la vita (gli organismi difficoltà concettuali, a partire da base ogni cosa dipende da tutte le viventi) esistono sulla terra da oltre quella ovvia per un biochimico: è altre". Da allora siamo tutti d'accordo: gli tre miliardi e mezzo di anni almeno. nata prima la struttura proteica che Allora liberiamo il nostro pensie- A. GRAHAM CAIRNS-SMITH, Sette realizza le funzioni cellulari o quella ro e per via obliqua valutiamo una indizi sull'origine della vita. Una organismi viventi attuali derivano Allora, a partire dalle feconde intui- zioni di Oparin e dalle ricerche di nucleica che la codifica? possibilità inattesa: gli organismi ad detective-story scientifica, Liguori, sempre da organismi viventi (o spo- re) e la generazione spontanea è at- Miller si è cercata una nuova genesi Le aporie sono certo molte, ma for- alta tecnologia (con Dna, ecc.) po- Napoli 1986, ed. orig. 1985, trad. trezzo da museo scientifico. Ma co- che giustificasse l'origine della vita. se la più grande è comprendere, co- trebbero essere gli usurpatori di un dall'inglese di Paola Di Cori, pp. me sarà originata la vita? E perché, se Sono stati così costruiti degli "sce- me dice Cairns-Smith (p. 77): "Acidi sistema capace di replicarsi ma a bas- 221, Lit. 20.000. non si tratta di un atto unico, ma di nari" per gli albori della vita seguen- nucleici sono necessari per fare pro- sa tecnologia. E qui nasce la brillante un meccanismo naturale, essa non do quasi sempre una visione gradua- teine, ma le proteine sono necessarie proposta ai Cairns-Smith: gli organi- Come si è originata la vita sulla continua a prodursi ex novo anche listica: prima si sarebbero formati per fare gli acidi nucleici (...) Le pro- smi attuali ad "alta tecnologia" bio- terra è problema centrale per una ora? spontaneamente alcuni composti or- cedure per fabbricare fondamentali chimica, potrebbero essere stati pre- biologia scientifica, ma tutt'oggi elu- A questo secondo punto si rispon- ganici semplici, poi strutture mole- molecole piccole sono altamente in- ceduti da organismi minerali e primi sivo. Se non vogliamo infatti ricorre- de: chissà, forse negli abissi degli colari complesse, infine aggregati terdipendenti: ancora una volta que- fra tutti da "geni di cristallo", strut- re a spiegazioni metafisiche, dobbia- oceani e poi sono diverse le condizio- precellulari. Il passo successivo sa- sto deve essere fatto prima che quello ture cristalline d'argilla capaci di re- mo in qualche modo identificare i plicarsi. Questi organismi primari di meccanismi biologici di base che sul- natura minerale sarebbero stati poi la terra (o nello spazio, come piace ad soppiantati da organismi secondari, alcuni) hanno prodotto le forme di gli usurpatori, ma dotati delle tecno- vita da cui si è evoluta la profusione logie più sofisticate dovute ai com- posti organici. di organismi viventi che ora cono- —m sciamo. Facendo una premessa siffat- Il libro, che ha avuto una serie di ta, è evidente l'uso di almeno tre con- giudizi critici assai favorevoli, è vi- cetti impliciti, ma fondamentali: la 2 goroso, di piacevolissima lettura e definizione di organismo vivente, la LETTERA quindi da consigliare a tutti i curiosi Rivista trimestrale europea nozione di evoluzione, una conce- H della natura. Il suo impianto insoli- zione di "generazione spontanea" Edizione italiana to, quasi un poliziesco intessuto di della vita. E vi sembra poco? m citazioni da Conan Doyle, finisce Cairns-Smith propone così una col farci identificare l'autore Cairns- certa accezione di "vita" (jp. 16): "Pre- 73 Smith, reputato professore di chimi- ferisco gli usi della parola 'vita' che ca organica, con il grande detective tengono conto di questo aspetto 2 Sherlock Holmes. Dietro la veste sfuggente, che non sono vincolanti .scintillante sta però una solida for- ma in qualche modo racchiudono l'i- > mazione scientifica, ed anche un mo- dea generale. La definizione di Cole- do di avvicinarsi alla conoscenza ridge è la seguente: 'Definisco la vita N scientifica per via "indiziaria" come come... un insieme che è presuppo- ora piace a molti epistemologi (della sto da tutte le sue parti'. Dopo tutto, scienza e non). quello che ci colpisce di una cosa o Devo così confessare di aver letto vivente è la sua intrinseca ingegnosi- il libro con grande piacere e pieno di tà, la parvenza di essere stata disegna- sana, "invidiosa" ammirazione per ta, ideata e messa insieme con uno 2 un autore (e una pubblicistica scien- scopo. La vita può essere considerata tifica) che sanno entrare nei proble- come una specie di meccanismo che > mi in modo diretto e piacevole, ma esiste naturalmente. Possiamo vede- non superficiale, sempre sul filo di re qual è lo scopo di una cosa vivente: P uno humour anglosassone che evi- sopravvivere, competere, riprodursi m dentemente esiste davvero e che fa a dispetto degli ostacoli'". evitare barbose erudizioni e tediose polemiche. Non nego tuttavia di In secondo luogo dobbiamo ritene- aver finito il libro con un certo im- re sulla base, direi, sia delle tracce barazzo quando, analizzati i sette in- fossili, sia di un robusto buonsenso 13 dizi sull'origine della vita, mi sono scientifico (per fare il dotto dovrei trovato a concludere: bene, allora i dire: sulla base dell'ipotesi più parsi- "geni di cristallo" possono essere moniosa) che gli organismi più anti- messi fra gli indiziati, ma Cairns- chi (all'origine della vita) dovessero Smith (e i sostenitori della teoria essere relativamente semplici e che "inorganica") dovranno trovare allo- solo successivamente (sia per gradi ra sette volte indizi (numeri magici, che per salti) si sia giunti all'enorme c^SSSS** aiutateci) per spiegare come è avve- differenziamento di forme estinte o nuto veramente il fatto. attuali. Infine dobbiamo cercare cau- se naturali per l'origine della vita, Seriamente, troppo sbrigativo e cause che ne spieghino la comparsa pieno di ipotesi indimostrate è il fi- "spontanea". E qui fra l'altro fa capo- nale di dieci paginette dove si riassu- lino un piacevole paradosso nella sto- me tutta l'"usurpazione" degli orga- nismi di cristallo. Comunque a cia- ria della scienza. Gli impeccabili In edicola a Roma e Milano, nelle librerie e nelle stazioni ferroviarie. esperimenti di Pasteur sulla genesi scuno il proprio mestiere: per ora dei microrganismi, negando la gene- In abbonamento annuale inviando L. 24.000, sostenitore L. 48.000, sul Cairns-Smith ha gettato la "sua" ar- razione spontanea suggeriscono una ccp. n. 935015 intestato a «Ediesse», C.so d'Italia 25, 00198 Roma gilla nello stagno ribollente dell'ori- conclusione drastica: vi è un salto gine della vita. Vediamo che cosa ne incolmabile fra vivente e inanimato. sortirà.

concetti applicabili alla comunica- mezzi di comunicazione di massa, cezione ottocentesca dei viaggi im- razione culturale, potrà capire la y maginari, tanto per intenderci alla meccanica della codificazione del- zione complessa tra esseri umani. ha scoperto che è possibile migliora- Sempre in tema di comunicazione, L essenza re la qualità della vita mettendo a Jules Verne. Si basa invece su un im- l'informazione genetica. Con altret- frutto il vorticoso miglioramento maginario strumento, il museosco- tanta immediata chiarezza si capisce Giudice prende brevemente in esa- delle conoscenze biologiche. Gioca pio stereo, una specie di computer il concetto di struttura di molte mo- me anche il problema cancro che della vita in parte anche la delusione nucleare messo a punto da scienziati califor- lecole biologiche e il loro ruolo nel- può essere ricondotto ad un alterato che distoglie l'interesse dai problemi niani che consente di immettere l'u- lo svolgersi della vita cellulare. rapporto tra cellule ed ambiente: di Carlo Marchisio energetici e li dirotta sui problemi tente nella realtà biologica modifi- Giudice tuttavia è un biologo cel- semplice ed efficace la descrizione ri- dell'uomo. cando a piacere il concetto di spazio lulare, un famoso specialista di svi- muoverà preconcetti e contribuirà a far acquisire ai lettori una corretta Il libro di Giovanni Giudice arriva e di tempo. Non è una macchina del luppo embrionale precoce. Nel de- GIOVANNI GIUDICE, Il viaggio scrivere l'inizio della vita del suo visione del meccanismo della tra- straordinario del professor Smith giusto in tempo a dare un quadro tempo consacrata da decenni di fan- tascienza ma piuttosto uno strumen- amatissimo riccio di mare l'autore sformazione neoplastica spesso an- nel mondo della vita, Mondadori, ottimistico del progresso della ricer- ca biologica ma al tempo stesso met- to che permette al viaggiatore di dà il meglio di sé. Il lettore saprà cora travisata dal non-biologo. Milano 1986, pp. 163, Lit. te in guardia il lettore dai suoi rischi. cambiare a volontà le proprie di- certamente cogliere la poesia di un Non posso negare che la mia for- 18.000. Giudice, come biologo di fama inter- mensioni fino a scendere a quelle evento biologico complesso e, al mazione di biologo cellulare mi in- nazionale, non può che essere un en- delle singole molecole biologiche. Il tempo stesso, semplice, descritto duce a raccomandare con entusia- Stiamo assistendo a una grande ri- tusiastico propagandista dei progres- risultato è un quadro affascinante di con tanta appassionata partecipazio- smo questo libro a quanti desiderano nascita di interessi per le conoscenze si della sua disciplina, ma non perde tutti i problemi della moderna biolo- ne. sapere un po' di più dell'essenza del- biologiche. Le ragioni sono molte- occasione per mettere in guardia il gia cellulare visti con l'occhio di chi Un altro argomento che affascina la vita. È raro veder coniugato il ri- plici. Da una parte il timore oscuro lettore dai rischi che un'eventuale Fi conosce profondamente da dentro l'autore è la comunicazione tra le gore scientifico con una brillante ca- per la nuova peste porta a un nuovo scorretta applicazione del progresso ed esposti con un tono volutamente cellule di un organismo, da quello pacità divulgativa e Giudice ci riesce bisogno di informazione; dall'altra, biologico potrebbe far correre all'u- semplice. semplice ma prototipo di forme su- perfettamente. matura una presa di coscienza sul- manità. Mi riferisco essenzialmente Un breve ed incompleto elenco di periori dell'ameba gregaria alla vera l'importanza delle biotecnologie co- ai problemi inquietanti dell'ingegne- questi problemi. Per primo metterei e propria comunicazione nervosa. me risorsa umana ancora tutta da ria genetica. la struttura del Dna, il supporto del- Sono convinto che qualsiasi lettore, esplorare. Inoltre, quasi come con- Il viaggio straordinario del Profes- l'informazione genetica, visto da vi- pur sprovvisto di approfondite co- traltare alla diffusione di nuove for- sor Smith nel mondo della vita non è cino in modo così vivido che qualsia- noscenze biologiche, saprà cogliere me di infezione, la gente, favorita dai un vero e proprio viaggio nella con- si lettore, qualunque sia la sua prepa- l'essenza del problema e ricavarne si sforza di mostrare l'artificiosità e priorità ed una "importanza esclusi- L'etica contro la morale parzialità di larga parte della rifles- va" ai soli obblighi e doveri morali sione contemporanea sulla morale, (p. 220 e segg.). Una prospettiva nel- ma giunge a sollevare (pp. 211-238) l'etica che, in definitiva, ammetta di Eugenio Lecaldano dubbi più sostanziosi sulla stessa ac- che ci sia un posto nella vita anche cettabilità dell'istituzione della mo- per una dimensione non-morale. BERNARD WILLIAMS, L'etica e i li- te critica del libro di Williams risulta ralità. L'istituzione della morale — Quando poi si tratta di delineare miti della filosofia, Laterza, Ro- la più avvincente, per i molti modi sul cui acritico privilegiamento e con più precisione l'articolazione di ma-Bari 1987, ed. orig. 1985, in cui fa emergere i limiti di questa ipostatizzazione e, secondo Willia- questa etica, troviamo che Williams trad. dall'inglese di Rodolfo Ri- tradizione filosofica, l'artificiosità ms, edificata larga parte della rifles- preferisce procedere per accenni e della sua prospettiva totalizzante, il sione etica contemporanea — ruota speranze. Contro le rigidità, le co- ni, pp. 250, Lit. 30.000. riduttivismo implicito in un uso si- tutta attorno ad una concezione del- strizioni, le astrattezze e le deforma- stematico e accanito di una "conce- la vita umana estremamente pura e zioni universalistiche della morale, Bernard Williams è già noto al let- zione razionalistica della razionali- rigorosa: la vita umana degna di esse- Williams ritiene che bisogna fare va- tore italiano per la sua decisa batta- tà" (p. 23). La vita pratica reale dei re vissuta deve essere una totalità di lere le "speranze" di valori come la glia contro l'etica utilitaristica; è sta- singoli individui concreti risulta ap- atti, decisioni, scelte tutte massima- "verità", la "sincerità" e il "significa- ta infatti tradotta la sua Critica del- piattita, annullata e deformata nella mente giuste e buone. Non c'è spa- to della vita individuale" (p. 240 e l'utilitarismo — in J. J. C. Smart-B. lettura che ne propongono utilitari- zio né per l'errore, né per altre più segg.). Tutte queste nozioni vengo- leggerita, rispetto all'originale ingle- Williams, Utilitarismo: un confron- sti e kantiani (ma anche gli intuizio- modeste finalità. Williams mostra, no solo illustrate in termini generali se, dall'ottima traduzione di Rini), to, Bibliopolis, Napoli 1985 — in cui sia in fondo una scelta teorica coe- egli cercava di fare emergere i limiti rente, frutto appunto del rifiuto di dell'utilitarismo edonistico di incamminarsi sulla strada di una filo- Smart, in particolare mostrandone sofia sistematica e arrogante. Una l'incapacità di salvaguardare, sul pia- scelta per l'etica al posto della mora- no etico, la separatezza delle persone Un compito per la memoria lità. Eppure talvolta si ha l'impres- e la centralità di una integrità e con- sione che le critiche di Williams ven- tinuità dei piani di vita di ciascuno. gano rese più deboli per il fatto di Questo libro, del 1985 nell'edizione di Guglielmo Mochi Onori essere svolte in nome di nozioni co- originaria, rappresenta il più organi- me "verità", sincerità", "significato co ed approfondito sforzo di Willia- UGO PERONE, Modernità e memoria, Sei, To- legittimità (Blumenberg), né comporta gli esiti della vita individuale", che non ven- ms di riprendere, inserendoli in un rino 1987, pp. XI-166, Lit. 20.000. "quietistici e consolatori" del nichilismo più re- gono illustrate più analiticamente discorso unitario, vari fronti aperti cente, i quali, lungi dall'aprire prospettive po- per liberarle dalle ambiguità che le nel corso degli anni '70, sia contro le accompagnano: e questa debolezza La ricerca di Perone si muove nello spazio stmoderne sarebbero, secondo Perone, iscritti teorie etiche egemoni (si ricorda il deriva dalla convinzione di Williams volumetto del 1972, Morality. An In- aperto dalla riflessione heideggeriana sulta sto- nella stessa vicenda della modernità. La secola- che questo riferimento a nozioni as- troduction e la raccolta di saggi pub- ria dell'essere come metafisica e nichilismo. Il rizzazione è piuttosto un atto violento, "che sunte intuitivamente basti come blicata nel 1981, Moral Luck), come nostro tempo è dunque anche qui caratterizzato disvela tratti durissimi e dolorosi" e dove la punto di vista da cui realizzare "una nell'approfondimento delle soluzio- dall'oblio dell'essere, ma, più che del destino mancanza di memoria assume "il peso di una valutazione critica che ci consenta... ni filosofiche alla questione della dell'Occidente nel suo complesso, si tratta ora maledizione". E su questa concezione dramma- un'intuizione etica delle istituzioni" identità personale (oltre ai saggi rac- più specificamente della modernità intesa come tica della modernità che si imposta il tentativo (p. 241, sottolineatura mia). colti nel 1973 in Problems of the Self quell'epoca di crisi che, dopo l'illuminismo e la di Perone di sviluppare una nozione di memo- Non credo che i lettori abbiano è anche da vedere il volume dedicato rivoluzione francese, si costituisce sulla base di ria come "resistenza" che, assumendo come ine- bisogno di essere intrattenuti sui pe- a Descartes: the Project of Pure Enqui- una frattura decisiva con il passato, che si confi- liminabile la differenza tra finito e infinito, ricoli e le difficoltà di un appello alle ry nel 1978). Molte delle conclusioni tenga però fermo ad un originario anteriore e intuizioni. Credo comunque che nei avanzate negli scritti precedenti so- gura anzitutto come lacerazione e differenza. Il pensiero contemporaneo, però, anziché assume- assoluto, ad un originario che, nell'epoca della limiti in cui nell'età contemporanea no qui riprese ed ulteriormente ela- alligna ancora il rigido spirito di si- borate per essere inserite in un di- re la cesura che si è prodotta come assoluta e secolarizzazione, ha assunto una connotazione stema (e certamente non mancano scorso più complessivo sulla natura ineludibile, si è invece prevalentemente indiriz- anzitutto etica (Lévinas). dei suoi cultori in giro) allora le criti- dell'etica e sui limiti che la filosofia zato verso "una surroga della continuità perdu- Modernità e memoria raggiunge qui la sua che contenute nel libro di Williams incontra in una trattazione razionale ta". massima tensione: il "compito immenso" che si sono le benvenute (in realtà alcuni se delle questioni morali. Tanto la dialettica hegeliana, quanto lo sto- prospetta è quello di coniugare insieme l'assolu- ne servono proprio per rendere i va- Al centro del discorso di Williams ricismo e l'ermeneutica (con la parziale eccezio- ta alterità dell'essere e il suo coinvolgimento ri sistemi etici che lui attacca più po- sta sempre la critica nei confronti tenti e completi). C'è però da dubita- ne di Pareyson) si mostrano solidali in questo nella storia, di tematizzare cioè una "memoria dell'utilitarismo. Per Williams l'uti- re che questo sia il pericolo più diffu- litarismo è l'esempio tipico di filoso- occultamento della novità del moderno. Il ca- dell'immemorabile". "L'assenza stessa che nel so nel mondo della filosofia analiti- fia astratta, che elabora un quadro rattere lacerante del moderno si rivela invece presente si dischiude rinvia all'originario come ca, al quale maggiormente si rivolgo- teorico iper-razionalistico e ridutti- qualora lo si intenda, prendendo spunto dal ad un altro, cui è impossibile pervenire in un no le critiche ai questo filosofo ana- vo della vita etica perdendo di vista "cristianesimo senza religione" di Bonhoeffer, quieto itinerario ascendente". Vale a dire che, litico con una passione per le sintesi. i problemi reali e le situazioni con- come secolarizzazione radicale. La "mondanità dal momento che non è dato un accesso diretto Non va dimenticato che la filosofia crete di fronte a cui ciascuno di noi del mondo"si mostra così come "un atto e una e privilegiato all'essere, è proprio la dimensione analitica si è costruita prima di tutto si trova. In questo libro il punto di conquista dell'uomo, che, aprendo nuovi oriz- della finitezza, la definitiva frantumazione del- nel rifiuto dei riduzionismi degli riferimento polemico principale di zonti, spezza anche antichi legami". Per la pri- la storia che implica l'appello a un senso del idealisti e dei neo-positivisti, per cui Williams è Richard Mervyn Hare, ma volta si afferma la possibilità di una "storia tutto che sia "condizione di possibilità" (p. 120) dovrebbe essere vaccinata contro le ovvero il filosofo morale per eccel- illusioni sostanzialistiche sulla natu- senza Dio", di un'epoca dominata dalla comple- della storia stessa e che quindi ne esprima il lenza della cultura anglosassone con- ra della filosofia. Williams, con mol- temporanea. Molte delle analisi di ta assenza di memoria dove anche la morte di radicamento in un orizzonte più vasto e fonda- ti degli analisti che attacca, condivi- Williams (specialmente pp. 100-112) Dio appare un evento "in ultima istanza indif- mentale. Si comprende quindi come al termine, de in realtà la convinzione che le sono rivolte a mostrare l'inaccettabi- ferente, un oblio senza ritorni e senza rimorsi". seppure depotenziata rispetto alle pretese onni- teorie filosofiche possono essere lità del peculiare tipo di "utilitari- E tuttavia la discontinuità della secolarizzazio- comprensive fatte valere dalla dialettica, rie- considerate come reti a maglie mol- smo dell'atto" che Hare ha presenta- ne non autorizza un'interpretazione del moder- merga la categoria della totalità come istanza to larghe costruite per cercare di af- to nel 1981 in Moral Thinking (il li- no come autoaffermazione incentrata sulla sua filosofica imprescindibile. ferrare il mondo, con la consapevo- bro sarà presto a disposizione del let- lezza che molto ne resterà fuori e tore italiano). Williams definisce che altri — del tutto legittimamente queste teoria un "utilitarismo gover- — getteranno reti differenti. nativo", nel quale tutte le decisioni etiche sono demandate ad un imma- ginario "agente cosmico" che pater- nisti e i seguaci di una filosofia lin- passando ad utilizzare un taglio alla e "intuitivi". È nelle analisi critiche nallsticamente prende posizioni sul- guistica rivolta a costruire solo meta- Weber, l'origine religiosa di questo che Williams risulta più rigoroso ed Collana le preferenze di tutti cercando di etiche cadono per Williams, pp. 147- "ideale della moralità" (pp. 236-237), efficace, più fedele ad uno stile preci- "I classici del ridere" soddisfarle nel grado maggiore. 160, negli stessi difetti). A questa vita che fa si che l'unica salvezza dalla so e riconoscibile di lavoro filosofi- Karel Capek Larga parte del libro di Williams pratica infatti i filosofi della morale mancanza di senso stia in una vita co. In effetti lo ispira la lezione di LA GUERRA DELLE SALAMANDRE secondo Williams danno valore solo prefazione di Giovanni Giudici può essere visto come una sorta di perfetta, piena realizzazione di tutti Wittgenstein che bisogna considera- "Ho scritto le mie selemandre contrappunto, da Cambridge, alla fi- laddove riescano a vederla attraverso gli ideali. Contro l'istituzione mora- re le questioni filosofiche ricondu- pensando agli uomini» losofia morale di Hare, dominante a il filtro di nozioni come "obbligazio- le e la filosofia morale contempora- cendole alle "forme di vita" da cui Jerome K. Jerome Oxford: contro Hare sono implicita- ne", "dovere" o "principi universa- nea, che se ne è fatta sanzionatrice a hanno preso origine. Come ben mo- APPUNTI DI ROMANZO li", che Williams sostiene essere par- livello teorico, Williams in questo stra Williams, questa via permette prefazione di Benedetta Bini mente rivolti anche il marcato ari- sorriso e malinconia di un grande stotelismo di Williams e il suo rifiu- ziali ed astratte. Alcune delle analisi libro insistentemente cerca di fare sia di dissolvere molte inutili que- umorista in un Intrigo di bizzarria e di to non solo dell'utilitarismo, ma an- più interessanti del libro di Williams valere un diverso modo di avvicinar- stioni dietro cui si nascondono i filo- inquietudine che del kantismo e ancora di più (p. sono rivolte a mostrare la parzialità, si alle azioni umane. Si tratterebbe di sofi, sia di recuperare, contro le ten- Edgard Allan Poe 223) di eventuali compromessi tra limitatezza e lacunosità, in confron- recuperare, in parte, una concezione tazioni semplificatrici dei costrutto- STRAVAGANZE to alla ricchezza dell'esperienza mo- della razionalità pratica presente ad ri di sistemi, la complessità e plurali- prefazione di Nadia Fusinl utilitarismo e posizione kantiana, Il più vivo umorismo americano come quelli tentati da Hare nel libro rale comune, di impostazioni che esempio nell'etica di Aristotele: nel- tà della vita reale degli uomini. appena citato. Williams rifiuta nel cercano di imporre come problema l'agire non sempre miriamo al dove- Forse è proprio per questo che in Edoardo Scarloglio suo complesso tutta la filosofia mo- prioritario, e in realtà come l'unico re, al bene o al giusto, ma anche ad IL PROCESSO DI FRINE questo libro troviamo sul piano co- a cura di Riccardo Reim rale dominante nella cultura filosofi- legittimo della razionalità pratica, la altri più limitati, ma non perciò me- struttivo quasi esclusivamente spe- prefazione di Enrico Ghidetti ca anglosassone. In questo libro le ricerca di risposte universalmente no validi, obiettivi. Cosi, al rigido ranze, accenni o aperture (ad esem- la riscoperta di un piccolo classico sue critiche si rivolgono, oltre che valide alla domanda "che cosa debbo modello di una "moralità" universa- pio una maggiore apertura di Willia- del primo '900 all'utilitarismo, anche alla tradizio- fare?"; che questa risposta sia poi da- le e onnipervadente si tratta di sosti- ms nei confronti di "contrattuali- IL MANDARINO ta in nome dell'imperativo categori- tuire un modello pluralistico e indi- di Epa de Querioz ne kantiana e più specificamente al smo" e "teoria dei diritti" rispetto a Un'avventura fantastica, sfumata modello contrattualistico di John co kantiano o in nome della realizza- vidualistico di "etica" (p. 9), che ten- kantismo e utilitarismo). Si potreb- d'ironia in una divertente satira Rawls che ne è l'erede attuale (anche zione del progetto utilitaristico della ga conto dei diversi modi in cui gli be cioè sostenere che questa reticen- tilosotica. se Williams — p. 127 — fa al contrat- massimizzazione del benessere gene- uomini cercano di dare un senso alle za di Williams, questa sua oscurità tualismo alcune concessioni rispetto rale, è secondario. Williams, incam- proprie scelte. Williams sostiene che nelle parti costruttive (oscurità che all'utilitarismo). Proprio questa par- minatosi su questa strada, non solo vi può essere un'etica che non dà una nella versione italiana è perfino al- in L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESEHI delle opere d'arte. Imprecisioni, for- camente nel contesto storico che lo- consapevolmente facevano, alla zature, omissioni, sono quasi inevi- ro compete) esprimano invece pro- "composizione", "quella ragione di Movenze e composizione tabili nelle grandi sintesi, come è fondamente il modo di sentire, le dipingere con la quale le parti delle questa Forma fluens che attraversa tensioni, le aspirazioni, le contraddi- cose vedute si pongono insieme in di Silvia Bordini millenni di storia, e sarebbe ingene- zioni — e i relativi codici formali — pittura" (Leon Battista Alberti). roso e pedante parlarne (mi sia con- della realtà culturale e sociale della Il fatto è che Pierantoni si pone di RUGGERO PIERANTONI, Forma tantissime opere e vicende presenti sentito soltanto di esprimere meravi- propria epoca (che ci piaccia o no), fronte alle opere con uno sguardo fluens. Il movimento e la sua rap- nel discorso di Pierantoni. glia per la mancata lettura di Panof- ben oltre il visibile, ben oltre la di- vergine, volutamente sgombro del bagaglio culturale delle complesse presentazione nella scienza, nel- Quella che si delinea è l'avventura sky a proposito di Galileo e Cigoli). retta registrazione. Vanno però notati alcuni limiti nel- Deriva da questa impostazione, in (spesso dialetticamente contrastanti l'arte e nella tecnica, Boringhieri, di forme di rappresentazione che esprimono il movimento dal punto l'impostazione di fondo, che tocca- particolare, una pericolosa sottova- ma sicuramente vivaci e imprescin- Torino 1986, pp. 590, Lit. di vista fisico, e dal punto di vista no, attraverso i prodotti artistici, il lutazione della struttura narrativa e dibili) metodologie di lettura e inter- 60.000. fisiologico e percettivo; che non solo concetto stesso di rappresentazione simbolica delle opere, a favore di pretazione delle opere d'arte; e cari- forniscono informazioni su come il che non è approfondito quanto quel- una fenomenologia visiva di singole co invece di una cultura tecnico- "Le opere d'arte sono una specie di moto avviene, ma di volta in volta lo di percezione, col quale si trova in e particolari rappresentazioni del scientifica cui finisce per far riferi- provocazione. Noi non le spieghia- suggeriscono la sensazione del suo rapporto dialettico. movimento. Pierantoni conduce, mento anche quando parla di storia mo ma ci misuriamo con esse". Que- divenire; nell'ambito di una perce- Per esempio, una osservazione che nelle analisi delle numerose opere dell'arte, con risultati per lo meno sta frase disarmante e insieme provo- zione intesa non solo come semplice circola un po' in tutto il libro è quel- d'arte che prende in considerazione, discontinui. E vero che cita un gran catoria che Arnold Hauser, nel lon- visione ma come risultato di una se- la che riconduce la rappresentazione una lettura prevalentemente di det- numero di testi di studiosi di storia tano 1958, pose all'inizio del suo di- dell'arte, ma dà l'impressione di scorso intorno alle metodologie del- usarli di volta in volta come diziona- la storia dell'arte, mi è venuta in ri di un linguaggio poco noto, che mente più volte leggendo Forma aiutano a decifrare singoli termini e Fluens. il senso generale di un passo, ma non Il libro si configura infatti come Secolarizzazione a possedere la struttura del linguag- una sorta di serrato confronto non gio, come sostanza e forma delle solo con prodotti artistici ma anche di Marilena Andronico idee. Per questo non tiene conto di con fatti e fenomeni scientifici sul ciò che artisti, teorici, pubblico e tema sfaccettato, intrigante e peren- committenti ritenevano fosse il mo- torio del movimento e della sua rap- Filosofia '86, a cura di Gianni Vattimo, Later- pensiero metafisico: fa perdere di vista il rappor- do, anzi i modi, di rappresentare il presentazione. za, Roma-Bari 1987, pp. XII-216, Lit. 18.000. to di necessità che lega il pensiero al mondo, movimento e le loro aspettative in proposito, e il perché delle loro scel- Il discorso di sviluppa fin dalle pri- l'attrito, per l'appunto. te; sottovaluta in sostanza il sistema me battute lungo fili conduttori L'ormai tradizionale condanna del pensiero Il termine che viene assunto dagli autori per molteplici e intrecciati; Pierantoni si di regole, convenzioni e artifici metafisico, originata da filosofi come Nietzsche, etichettare il movimento cui sembra essere sot- propone di individuare e ricostruire (messi a punto nell'ambito della di- toposta l'odierna riflessione filosofica è però l'equivalente rappresentativo, la cor- Heidegger e Wittgenstein, ha da tempo privato stinzione tra arti del tempo e arti rispondenza percettiva del movi- l'attività filosofica di uno dei suoi tratti caratte- quello di secolarizzazione. Essa è qui intesa sia dello spazio e della dottrina dell'wt mento, e i suoi modelli mentali. Ini- ristici: la speculazione teorica. Il panorama de- nel suo significato tradizionale di allontana- pictura poesis), che codificano la con- zia quindi subito a mettere a fuoco le terminatosi a partire da questa situazione è mento dal dominio del sacro, sia nel senso sapevolezza della differenza tra il principali coordinate del problema e quello di un frastagliamento delle funzioni emancipativo di affermazione dell'istanza di movimento fisico dei corpi nella a definire il campo dell'indagine, po- svolte o semplicemente attribuite alla filosofia, una ragione profana, tanto più profana quanto continuità del tempo e l'imitazione del moto quale è consentita all'arti- nendosi la domanda fondamentale intesa ora come terapia, ora come critica dell'i- meno essa anela a contrapporsi e sostituirsi al sui rapporti tra tempo, spazio e mo- sta; e che, soprattutto, costituivano deologia, ora come storiografia, ecc.; nessuna sacro, e dunque evita di assumerne la funzione per gli artisti dei punti di riferimen- to ossia, come egli scrive, sul proble- delle quali tuttavia è riuscita a dare risposte totalizzante. "Secolarizzazione" sta qui ad indi- ma "dell'inizio o del non inizio del to fondamentali (anche in funzione adeguate a quei pensatori che, come Gadamer, care che l'avvenuto smascheramento della me- tempo, i suoi rapporti con lo spazio, della loro possibile trasgressione) come esso sia rispecchiato dal moto, continuano a interrogarsi sul posto che la filoso- tafisica non coincide con la sua scomparsa, per- per la rappresentazione del movi- la sua, o meglio, le sue fini". Il tem- fia può o dovrebbe occupare nell'insieme della ché al contrario essa sopravvive nella filosofia mento. po, come pure lo spazio, non è tangi- vita del presente. Dalla lettura dei saggi che del presente, anche se, come dice Vattimo, sol- Per questo Pierantoni sorvola sul- bili e non è visibile; può ricevere una compongono questa sorta di almanacco filosofi- tanto nella forma e con l'incidenza di un "gene- le varie teorizzazioni relative alla rappresentazione solo attraverso un co emerge con chiarezza la tendenza a ridefinire re letterario". L'oltrepassamento della metafisi- scelta del momento più significativo procedimento mentale, come moto l'attività filosofica in relazione all'esigenza di ca può avvenire soltanto come una prosecuzio- di un'azione che l'artista doveva iso- nello spazio, colto attraverso l'azio- uscire dall'impasse in cui si è arenata la teoria. ne secolarizzante, come movimento del presente lare e fissare nell'immagine, e che ne, lo spostamento, la trasmutazione Si intende a questo punto sottrarre la riflessione che fruttuosamente ricupera il profondo ed inti- l'immaginazione dell'osservatore poteva estendere nel passato e nel di un corpo. E di questo moto l'im- filosofica all'immagine stereotipata che da tem- mo rapporto che lo lega al passato. A marcare la futuro completandone il movimen- magine, che è immobile, non può differenza tra la filosofia del presente e quella che fornire una rappresentazione po la presenta come descrizione della crisi della to (e cita su questo tema solo Les- immobile, ma insieme suggestiva e ragione, oppure, con le parole t/e//Tntroduzio- del passato viene tuttavia saldamente riaffer- sing, e l'analisi àeN Ercole al bivio di evocativa: l'immobilità che sta den- ne, sotto forma di un "conciliante ecumenismo mata la dissoluzione delle finalità della filosofia Shaftesbury ripresa da Gombrich). tro il movimento, che corrisponde relativistico". Lo scopo è di riconquistare per il tradizionale, poiché il pensiero secolarizzante — Inoltre non ricostruisce la tradizione ad un istante isolato nell'intervallo pensiero la necessità del suo scaturire, riabili- come emerge dal saggio di Rorty — decisamente della composizione per quadri suc- tra due eventi separati nel tempo, tando addirittura la riflessione intorno alla no- rifiuta l'identificazione della razionalità con cessivi che corrispondono a diverse l'inizio e la fine dello spostamento di zione di verità. A questa operazione è dedicato l'accessibilità di un fondamento ultimo. sequenze dell'azione narrata (che pe- un oggetto. il saggio di Gargani, che si serve della nozione raltro individua correttamente in Hogarth), e liquida rapidamente co- Viene così svolta una ricerca sulle wittgensteiniana di attrito per prendere le di- me una "convenzione iconografica interpretazioni di qualcosa che non stanze dalla filosofia della cultura, il pensiero molto comune" il sistema della raffi- è visibile ma che è intuibile, e di cui che assume l'equivalenza dei diversi paradigmi gurazione di uno stesso personaggio è stata costantemente cercata l'e- o sistemi concettuali. Gargani lascia intendere nelle articolazioni di un medesimo spressione in forme visibili e tangibi- che l'interpretazione relativistica della verità spazio in posizioni e azioni diverse li. Sono queste le premesse generali presenta alla fin fine gli stessi inconvenienti del (come nell'affresco della Betsabea di di uno studio articolato e brillante: Salviati). dalla assoluta "atemporalità" della pittura delle caverne del Paleolitico, È ben vero che Pierantoni non vo- fino alle traiettorie del corpo in mo- leva scrivere un libro di storia del- to trasmesse nel groviglio di segni di l'arte, ma se si prendono in esame Pollock, il testo di Pierantoni si svi- sistematicamente disegni, quadri, luppa analizzando sperimentazioni e rie di deduzioni, memorizzazioni e del moto da parte dell'artista ad una taglio, isola i particolari decontestua- sculture e architetture bisogna pur formulazioni scientifiche, opere conoscenze, dunque elaborazione operazione mentale che è tanto più lizzati dall'unità dell'opera e dal tes- fare i conti con la loro complessità. d'arte e meccanismi della percezione del possibile, storicamente connota- libera ed efficace quanto meno vin- suto culturale che le è proprio; il D'altra parte non si vuole, con que- visiva, in un caleidoscopico intrec- ta. E in effetti il libro di Pierantoni colata ad una iconografia tradiziona- movimento viene analizzato nel sin- ste osservazioni, invocare ammuffiti cio; il tutto lungo un arco storico di si legge come un libro d'avventura le, precostituita, che si sovrappone golo gesto, nel panneggio, nell'avan- steccati disciplinari quanto piuttosto estrema ampiezza, in una successio- (rischiando di perdersi ogni tanto alla diretta percezione; e da questa zamento di un arto, in un oggetto sollecitare un atteggiamento critico ne di fenomeni di cui si colgono le- nella vertiginosa abbondanza di in- osservazione Pierantoni scivola nel- che cade, in un personaggio. Una let- maggiormente articolato sulla speci- gami, corrispondenze, contraddizio- formazioni e di collegamenti); av- l'equivoco di una specie di discrimi- tura interessante ma riduttiva. Un ficità dei prodotti artistici, e non ri- ni e rimandi, senza peraltro cadere vincente, stimolante, grazie anche ad nazione (qualitativa e a volte perfino esempio tra gli altri di questo modo duttivamente incline ad assumerli nel tranello di un processo schemati- uno stile dinamico e disinibito, e in- morale), tra opere "realistiche" in di procedere è nelle Filatrici di Velaz- come pura documentazione. Anche co di evoluzione, ma segnalando sieme coinvolgente, che aderisce pie- cui il moto non si riferisce a storie, quez: di questo quadro Pierantoni e tanto più nell'approccio all'univer- piuttosto i momenti e i nodi emer- namente alla materia trattata e tende simboli e mitologie, e opere invece annota la struttura spaziale e lumini- so di relazioni e attraversamenti del- genti dei cambiamenti nel modo con a comunicare l'emozione delle sco- maggiormente connotate in rappor- stica, ma liquida il soggetto come la scienza e dell'arte; un campo di cui è stato affrontato il problema del perte. Si veda per esempio il passo to a tali storie e allegorie, che costi- una "inconsistente trama narrativa", ricerca, quest'ultimo, su cui va sem- pre più convergendo l'attenzione di movimento e della sua rappresenta- dedicato ai graffiti della grotta del- tuirebbero una specie di interferenza senza dirci nulla del significato stori- studiosi diversi, e al quale Pieranto- zione. Si veda per esempio il rappor- l'Addaura, o quello sulla rotazione alla rappresentazione-percezione del co del quadro e del suo complesso ni, con i molteplici materiali del suo to che viene stabilito tra la nozione degli arcieri di Pollaiolo, o sulla moto. Attraverso questa sorta di de- movimento compositivo, mentre di tempo e spazio e moto e la presen- libro, fornisce una serie di spunti che struttura architettonica mobile del terminismo meccanicistico si appro- concentra l'attenzione sul particola- za di un linguaggio trascrivibile, co- non mancheranno di suscitare utili monumento alla Terza Internazio- da ad una interpretazione di fondo re della ruota dell'arcolaio, bellissi- me strumento codificato di comuni- riflessioni. nale di Tatlin. che ritiene manchevole e limitato il mo e significativo quanto si vuole, cazione e di definizione; o il discorso rapporto con la realtà da parte degli sulla cornice, elemento di delimita- Per altri aspetti, tuttavia, il meto- ma che rimane così una inesplicitata do di indagine di Pierantoni solleva artisti, che non rappresenterebbero chiave di lettura del dipinto. Si ha zione che crea lo spazio dell'immagi- "quasi mai il mondo visibile" e "evi- delle perplessità e si rivela poco con- l'impressione, in un certo senso, che ne e induce le indicazioni di moto; o tano di registrare i grandi avveni- l'analisi del processo di acquisizione vincente; man mano che si procede a Pierantoni interessino soprattutto si sente il bisogno di continue verifi- menti da cui sono circondati". Affer- della scoperta della legge della caduta mazioni che non tengono conto di quelle che gli artisti, dal Rinascimen- dei gravi. che, non tanto per quel che concer- to all'Ottocento, chiamavano "mo- ne l'orizzonte dei fenomeni scienti- quanto e come le opere d'arte (se sono valutate correttamente e criti- venze" (distinte dai "moti" e dal mo- Ma è impossibile dar conto delle fici e tecnici, quanto per la lettura vimento), senza riportarle, come essi ni, Lorenzo Mondo, Norberto Bob- ti di cancellare centottanta pagine piuttosto il suo tono poco consono bio) ma che, con la sola eccezione di stampate proprio nel momento in al trionfalismo prevalente in platee La Fabbrica del Libro Bobbio (che ha dedicato una parte cui avviano una discussione apparen- come quelle del Carignano? Queste rilevante del suo intervento a discu- temente impegnata e per di più im- opere dedicate alla città fanno affida- tere e a valorizzare il lavoro di d'Or- postata in maniera pluralistica. Ciò mento su finanziamenti o acquisti si), non hanno titoli professionali che più di ogni altra cosa preoccupa prepagati che esercitano un condi- L'autore inesistente per criticare un lavoro storico. Di è la qualità dei protagonisti di un'ini- zionamento sui contenuti? O l'oc- per sé, nulla di male. Tuttavia, di ziativa — degna di un'enciclopedia cultamento di un autore corrispon- di Gian Giacomo Migone autori presenti sul palco per rispon- sovietica — la quale, evidentemente, de, piuttosto, ad un'incipiente esten- dere ve n'era solo uno: Valerio Ca- fa affidamento sul noto detto salve- sione alla storiografia di un costume VALERIO CASTRONOVO, Torino, Cosa capisce il lettore soprattutto stronovo. miniano secondo cui nulla è più ine- diffuso in alcuni istituti, soprattutto e ANGELO D'ORSI, Un profilo cul- abituato a leggere tra le righe? Che Al Carignano c'era tutta la stampa dito dell'edito. Non si tratta di av- di medicina, secondo cui baroni e turale, Laterza, Roma-Bari 1987, quella di Castronovo è vera storia nazionale che si è ben guardata dal venturieri dell'editoria di consumo, primari firmano anche lavori a cui pp. 5-481 e pp. 482-664, Lit. (anche della cultura torinese) mentre prendere in esame il contenuto del ma di una casa editrice gloriosa non non hanno partecipato e che non 45.000. d'Orsi ha solo toccato alcuni aspetti volume di discussione, indicandone solo per avere stampato, in anni dif- hanno nemmeno impostato? E in e, soprattutto per quanto attiene al- il carattere composito — segnalato ficili, le opere di . questo caso, come si regolano i rap- l'ultimo periodo (del resto ampia- nella breve introduzione dell'edito- Ancora oggi (e questo stesso numero porti tra gli autori di prima e di se- Da più di un anno, la casa editrice mente trattato dallo stesso Castro- re, Vito Laterza — anche perché, per de "L'Indice" lo testimonia) Giusep- conda fila? Questi ultimi partecipa- Laterza a regolari intervalli sforna le novo, sotto il profilo politico-econo- la verità, forse per una coincidenza, pe Laterza & Figli pubblicano una no in misura proporzionale ai diritti storie delle maggiori città italiane, d'autore, o vengono liquidati secon- dall'unità a oggi. Gli autori (o i cura- do altri criteri? Prevale ormai, anche tori) sono storici di notevole presti- sul piano intellettuale, uno star sy- gio — come Giorgio Spini, Renato stem che non usa la qualità del lavo- Zangheri, Emilio Franzina, Giusep- ro, anche solo misurata dal mercato, pe Giarrizzo, Valerio Castronovo — come criterio di retribuzione in pub- e la collana ha l'ambizione evidente blicità e danaro? di rivolgersi alle classi dirigenti locali Sono tutte domande che richie- con un'iniziativa editoriale di presti- dono risposte chiare e, possibilmen- gio e di attualità, come dimostra il te, rassicuranti. modo in cui questi volumi vengono VLADIMIR presentati. Ora, proprio la storia urbana è un settore di studi che, negli ultimi decenni, ha subito impulsi metodo- NABOKOV logici particolarmente interessanti. Contributi di demografi, sociologi, geografi e urbanisti, oltre che di sto- rici sociali hanno fatto sì che, per quanto riguarda la urban history, la parola d'ordine dell'interdisciplina- rità non restasse un vacuo richiamo ad una moda. Se si aggiunge che in Italia lo sviluppo urbano ha rispec- LEZIONI DI chiato le origini decentrate ed, addi- rittura, frammentate di quella che solo molto tardi è diventata una na- zione unificata, ecco che la nuova LETTERATURA collana avrebbe potuto costituire un significativo arricchimento della no- EDITRICE stra storiografia. Se, e in che misura, RUSSA TIRRENIA STAMPATORI ciò sia avvenuto è discorso che deve essere rinviato ad un'analisi docu- via Gaudenzio Ferrari 5 mentata di ciascun volume. Qui si Gogoi; Turgenev, Dostoevskij, 10124 Torino vuole soltanto affrontare un proble- ® 011/87.70.10 ma editoriale particolarmente delica- Toistoj, Cechov e Gor'kij to che solleva l'ultimo volume della serie, dedicato a Torino, di cui risul- nelle lezioni dell'autore di «Lolita» ta autore Valerio Castronovo. NOVITÀ Dico "risulta"perché ad un esame Luciano Guerci attento ci si accorge che Castronovo La discussione sulla donna ha scritto le prime 481 pagine, men- tre l'autore delle successive 180 pagi- nell'Italia del Settecento ne (quasi un terzo del volume), inti- pp. 19% lire 23.000 tolate Un profilo culturale, è, invece, Angelo d'Orsi. Infatti, il nome di Pietro Simondo d'Orsi non figura sulla copertina e nemmeno sul frontespizio. Seppoi si La situazione laboratorio volesse ricorrere al piano dell'opera pp. 324 lire 32.000 che precede il frontespizio, vi si tro- verebbe solo la conferma che Torino GARZANTI ha un solo autore, Valerio Castrono- Gian Piero Quaglino vo. Poiché l'indice del volume è pos- posto al testo, occorre sfogliare il vo- Figure del cambiamento lume fino a pagina 483 per accorger- organizzativo si di quella che non è un'appendice o pp. 184 lire 23.000 una postfazione, ma che, evidente- mente, è stata concepita ed in effetti mico), egli è solo stato capace di il volume non era ancora pervenuto parte cospicua della migliore saggi- è, per mole ed impegno, parte inte- Anna Celli esprimere "un particolare punto di ai vari recensori di professione di cui stica italiana. grante del volume. A meno che non vista". Ora, vorrei risparmiare ai let- dispongono le pagine culturali. In si legga la pagina di premessa, ante- Valerio Castronovo è stato uno Le mostre dei pittori tori considerazioni ovvie sul caratte- particolare, "La Stampa" di Torino dei rifondatori della storiografia eco- e scultori futuristi: 1910-1917 posta da Castronovo al suo testo, in re soggettivo di ogni sintesi storica ha pubblicato, in forma di elzeviro, cui egli persegue due scopi: 1) evoca- nomica italiana negli anni sessanta e pp. 180 lire 18.000 (non solo di Angelo d'Orsi e non un estratto del testo di Castronovo settanta. Anche se egli ce ne offre il re l'opera e la passione civile di Pri- solo contemporanea). Si tratta di un e, nel resoconto del dibattito, non ha mo Levi, tragicamente scomparso; destro, non vogliamo dimenticare concetto per la cui affermazione per- preso in considerazione l'aspetto suoi contributi significativi, anche 2) prendere le distanze dal testo di sone come Castronovo e l'autore di culturale che pure è emerso nel cor- Angelo d'Orsi. Infatti, Castronovo per il coraggio intellettuale, alla sto- queste righe, in altra epoca, si sono so del dibattito. ria dell'economia piemontese e fasci- rivendica di avere "esposto i princi- battuti a fondo. E, invece, singolare pali orientamenti culturali e i pro- Si potrebbe osservare che non è sta. Nemmeno mi sento di affermare che un'autore senta il bisogno di poi avvenuto nulla di tanto grave. che esista soltanto manipolazione e grammi connessi al rapporto tra cul- mettere le mani avanti rispetto al te- tura, politica e società" nella storia di Almeno a prima vista non ci trovia- conformismo nell'ambito del gior- sto del coautore dello stesso volume, mo di fronte a violazioni di legge. nalismo culturale italiano che è oggi Torino. Nello stesso tempo egli si anticipando giudizi che più propria- premura di specificare che il saggio Può darsi che il secondo autore ab- in grado di lavorare in ben altro mo- mente appartengono ai lettori e ai bia consentito a non apparire sulla LIBRERIA di d'Orsi — "che qui ringrazio" — critici di professione. do. "rievoca alcuni aspetti salienti della copertina, sul frontespizio e nel pia- Ebbene, il fatto che protagonisti STAMPATORI Purtroppo la storia di questa storia no dell'opera (ove, peraltro, nel caso vita culturale torinese tra la seconda non privi di qualità in questo mo- UNIVERSITARIA metà dell'Ottocento e il secondo do- di Torino non finisce qui. Il volume dei volumi dedicati a Bologna e Vene- mento offrano di sè lo spettacolo che poguerra; e le sue ultime pagine ri- è stato ampiamente pubblicizzato zia figurano, rispettivamente, ben ho descritto senza ricorrere a piccan- vià Sant'Ottavio 15 con inserzioni e manifesti che ulte- otto e cinque autori), anche se, sul flettono, da un particolare punto di ti retroscena — che pure non devono 10124 Torino vista, le forti tensioni e le questioni riormente nascondono il lavoro di piano del costume editoriale, si trat- mancare — solleva numerosi inter- ® 011/83.67.78 ancora aperte di una società indu- d'Orsi in quanto Valerio Castrono- terebbe di un'aggravante. Eppure, è rogativi. In primo luogo, cosa con- striale sviluppatasi, negli ultimi due vo vi figura come unico autore. So- proprio la mediocrità della vicenda a tiene di così imbarazzante il saggio decenni, tanto rapidamente e in mo- prattutto, Torino è stato lanciato da determinarne la gravità. Impressiona di d'Orsi: sono i suoi giudizi, per la EDIZIONI do così convulso, com'è quello tori- una tavola rotonda al teatro Cari- la capacità di una casa editrice im- verità misurati, sulla Fiat, "La Stam- ITALIANE E STRANIERE nese". gnano con partecipanti di grande ri- portante, di uno storico prestigioso pa" e la Fondazione Agnelli a scate- e di giornalisti distratti o compiacen- lievo (Cesare Romiti, Sergio Garavi- nare la censura o l'autocensura, o è N rINDICE • DEI LIBRI DEL MESE^HI

psicoanalisi come strumento di inda- po la rottura tra Jung e Freud, il tra il mito ed il sistema delirante del gine della mitologia assumendola concetto di "Io-Sogno collettivo" paranoico. Di quest'ultimo sottoli- Il piccolo Rank quale "proiezione" del "Mondo In- verrà assorbito nel concetto di In- nea l'aspetto egoistico e propone un terno" dell'Uomo. Mondo interno conscio Collettivo proprio del filo- curioso confronto con la figura so- di Ernesto Cionini Ciardi postulato come "universale e immu- ne junghiano e verrà gradualmente ciale dell'anarchico di cui traccia un tabile" e oggetto di studio specifico abbandonato dal pensiero psicoana- profilo sulla falsariga dell'eroe: "a differenza del paranoico che per il OTTO RANK, Il mito della nascita pur descrivendosi nel testo come an- della psicoanalisi stessa. Il secondo litico ortodosso. La capacità mitopo- ietica, cioè di creare dei miti, è per suo carattere passivo deve patire per- dell'eroe, Sugarco, Milano 1987, cora impreparato ad esercitare la consiste in una disamina di figure di eroi ricorrenti in varie culture e per Rank da mettere in relazione alla secuzioni e pregiudizi provenienti in ed. orig. 1909, trad. dal tedesco pratica psicoanalitica, mostra una notevole conoscenza teorica ed una un ampio arco di tempo, da quella possibilità dei "creatori" di ripercor- ultima analisi dal padre ... l'anarchi- di Francesco Marchiaro, pp. 126, entusiastica adesione alla psicoanali- mesopotamica con Sargon a quella rere all'interno della propria storia co invece resta fedele al carattere Lit. 8.000. si ed a Freud. La sua prefazione alla germanica del Lohengrin, e viene personale quegli aspetti della propria eroico mettendosi lui stesso a perse- prima edizione esprime questo spiri- rintracciata la struttura comune su infanzia che verranno poi ritradotti guitare il re: ed alla fine lo uccide Il mito della nascita dell'eroe (1909) to nel riconoscere l'origine del lavo- cui l'autore fonderà, nel terzo capi- nelle gesta e nella figura dell'eroe. E proprio come fa l'eroe". mancava in Italia dal 1921, anno del- ro come dovuta ad una "suggestio- tolo, la propria tesi interpretativa. quindi un "fantasticare retroattivo" Nella "rivolta contro il padre" la sua prima ed unica edizione a cura ne" di Freud a cui pubblicamente, in Il terzo capitolo è, forse, il più in- che permette la creazione dei miti, Rank vede la giustificazione del mi- di Levi-Bianchini per la Biblioteca calce, manifesta gratitudine. teressante del breve testo di Rank. questo concetto riapparirà nel lavo- to della nascita dell'eroe: "Questa Psicoanalitica Italiana, ed era dive- A riprova del successo del testo nel Esso contiene il già citato inserto di ro di Ernest Kris, Ricerche Psicoana- (rivolta) l'ha così angustiato nella in- nuto praticamente introvabile. Que- mondo psicoanalitico, del libro di Freud e mostra un curioso intreccio litiche sull'arte, del 1952, che si in- fanzia che egli... può ora giustificar- sto lungo silenzio editoriale appare si facendo appello al fatto che il pa- sorprendente. Il testo è una delle due dre stesso gli ha fornito motivo di prime applicazioni e trattazioni si- ostilità e nella stessa fantasia compa- stematiche della psicoanalisi nel re come abbiamo visto anche un sen- campo della mitologia; l'altra è il te- timento affettuoso verso il padre". Il sto di Abraham, Psicoanalisi del mi- mito sembra quindi fornire una so- to, comparso nello stesso anno. Il luzione culturale ad una contraddi- lavoro di Rank ebbe un notevole C'È zione interna tra sentimenti antiteti- successo ed un grande rilievo nel- ci di ostilità e di sfida, di tenerezza e l'ambiente psicoanalitico di quegli di bisogno verso il padre. Ed è pro- anni: ne sono testimonianza le cita- prio ciò che Rank afferma a conclu- zioni dell'autore che Freud farà in CHI MANGIA PER VIVERE sione della sua tesi interpretativa ag- testi successivi riguardo a temi an- giungendo, quasi dispiaciuto, di non tropologici e mitologici, così come il aver rintracciato in questi miti "in fatto che Freud stesso scriverà un E maniera chiara che il conflitto con il lungo inserto nel terzo capitolo. padre risale alla rivalità sessuale per L'inserto, lievemente ampliato, ver- la madre". Quest'ultima affermazio- rà in seguito pubblicato autonoma- ne sembra rivelare l'atmosfera cultu- CHI VIVE PER MANGIARE rale e di ricerca in cui si muoveva, mente col titolo II romanzo familiare dei nevrotici. con fervore, in quegli anni, il pensie- ro psicoanalitico. Forse il silenzio editoriale è da ri- condursi alle traversie di rapporto PER TUTTI QU ALTRI Rank, studente di filosofia, aveva che Rank ebbe con Freud? Di certo conosciuto Freud un anno dopo la "il piccolo Rank" di cui Freud nel pubblicazione del lavoro sul Motto 1911 "presagiva la migliore carriera di spirito che è del 1905 e che può scientifica fra tutti i suoi allievi", ne- considerarsi come il primo lavoro di gli anni successivi si muoverà su po- psicoanalisi applicata. Nello stesso sizioni che Freud giungerà a ritenere anno Freud scrive Personaggi psico- incompatibili con il proprio pensie- patici sulla scena. Nel 1906 la Gradi- ro. Il punto di rottura sarà il lavoro va , nel 1907 scrive Prospetto di psico- MANGIARE MEGLIO analisi applicata, nello stesso anno II del 1924, Il trauma della nascita, in cui Rank attribuisce il ruolo psicolo- Poeta e la Fantasia e Azioni ossessive gico centrale e fondamentale nella PER e pratiche religiose, nel 1908 Morale genesi delle nevrosi appunto al sessuale e civile e nervosismo moder- "trauma della nascita" mentre per no. Nel 1909 pubblica il lavoro su Freud il ruolo era da ricondursi, ca- Leonardo da Vinci e II romanzo fa- tegoricamente, alla "angoscia di ca- miliare dei nevrotici e nel 1911 ini- strazione". Freud criticherà questo zierà a lavorare su Totem e Tabù. La VIVERE MEGLIO psicoanalisi, dunque, dopo i primi lavoro, prima velatamente, in II tra- monto del complesso edipico nel 1924 lavori di Freud che aveva tentato e poi, più decisamente, in Inibizione, Guida pratica una sua prima teorizzazione nel Pro- Sintomo, Angoscia nel 1925, che san- getto per una Psicologia del 1895, si cirà il definitivo allontanamento di a una nutrizione razionale rivolgeva al di fuori di uno spazio Rank dal movimento psicoanalitico. clinico tradizionale e, sulla scia del- Da quel momento il referente privi- l'Interpretazione dei sogni e della Psi- legiato dei lavori psicoanalitici in te- per una buona salute copatologia della vita quotidiana, la- ma mitologico sarà, prevalentemen- vori scritti tra il 1899 e il 1901, si te, il già citato lavoro di Abraham. poneva ora in relazione con campi di esperienza e di sapere molto diver- Ancora nel 1924 neWAutobiogra- delezione si. fia Freud aveva definito Rank insie- Ida/ Rcadcr's Digest me con Abraham, Eitingon, Ferenc- Soprattutto nel campo artistico, e zi, Jones, Sachs ed altri come coloro I LIBRI in quello letterario in particolare, la con cui aveva "rapporti di collabora- psicoanalisi ricercava "gli alleati pre- zione scientifica e, per lo più, di non ziosi", i poeti, "giacché essi sono so- turbata amicizia che dura ormai da liti sapere una quantità di cose fra un quindici anni" a proposito ed iti cielo e terra che la nostra filosofia contrapposizione ai primi "eretici" neppure sospetta" come ebbe a dire Freud nella Gradiva e più avanti nel- Jung, Adler, Stekel. Poco dopo la Rank furono fatte tre edizioni, nel tra l'entusiasmo per il nuovo stru- centra sulla "regressione a servizio lo stesso lavoro. Così né il poeta può stesura di questo lavoro, non solo 1909, nel 1913, e nel 1921, tutte cura- mento di indagine, un sentimento di dell'io" nella formazione dell'opera sfuggire allo psichiatra, né lo psichia- Rank ma anche Ferenczi si allon- te dall'autore. In ciascuna di esse fu- affettuosa riconoscenza per Freud, d'arte. tra al poeta. E quindi una psicoanali- tanò da Freud. Questa conflittualità, rono apportate delle aggiunte e delle ("l'amabilità del Prof. Freud") e l'e- L'interesse per l'arte e per i proces- si che interroga le altre discipline, che sembra avere accompagnato il lievi correzioni in rapporto ai suc- laborazione analitica in senso stretto si creativi del pensiero era già pre- non solo alla ricerca di conferme del- pensiero freudiano negli anni del cessivi scritti freudiani, in specie To- del testo mitologico che si formaliz- sente da tempo nella riflessione psi- le proprie ipotesi ma anche per trar- primo novecento, appare più com- tem e Tabù come nota l'autore nella za nella tesi di Rank come identifica- coanalitica e questo concetto era già ne stimoli che vengano ad arricchire prensibile e giustificabile se si pensa prefazione alla terza edizione, ma il contenuto nel lavoro di Freud del zione dell'Io del bambino con l'eroe la comprensione della psicologia allo sforzo concettuale ed al rigore testo, nel suo complesso, rimase so- 1907 su II poeta e la fantasia. Rank, del mito. "Ricordiamoci — scrive umana. Il lavoro di Rank si muove che veniva richiesto da una prima stanzialmente inalterato. In Italia, riprendendolo, ne sottolinea l'im- Rank — che il mito rivela normal- su questo filone, che l'autore aveva articolazione e sistematizzazione di nonostante che il progetto di pubbli- portanza e ne amplia la portata so- mente il tentativo di emanciparsi dai già trattato nel lavoro precedente elementi di origine disparata per co- cazione fosse del 1915, il libro, a cau- prattutto là dove afferma "I singoli genitori e che tale desiderio si risve- sull'Artista e che seguirà prevalente- struire un corpus teorico unitario e sa della guerra, comparve solo nel glia anche nella fantasia del bambino creatori ... hanno modellato questa mente nei lavori successivi. In que- lineare. 1921, riproducendo lo stesso testo nel periodo in cui cerca di consegui- singolare infanzia dell'eroe partendo sto senso la possibilità di rintracciare preparato nel 1913 per l'edizione Ma torniamo al testo di Rank. Si re la propria indipendenza ed auto- dalla conoscenza della loro stessa in- conferme o smentite alle ipotesi americana. L'edizione, che viene og- era nel 1909 ed i rapporti dell'autore nomia. Nel fare ciò l'Io del bambino fanzia". Questa conoscenza sembra emerse dal lavoro clinico, che peral- gi presentata, è, quindi, ancora inedi- con il "Professor Freud" erano otti- si comporta come l'eroe della leg- sottendere quella visione della mito- tro Rank in quegli anni non pratica- ta, trattandosi di quella del 1909. mi. Rank aveva venticinque anni e genda: in effetti l'eroe si deve inter- logia come teoria psicologica che va direttamente, assumeva, in quel- pur avendo conosciuto Freud solo Il libro è suddiviso in tre capitoli. pretare come un "Io" collettivo do- Freud affermerà tre anni più tardi in l'atmosfera, un peso ed un significa- tre anni prima era subito entrato nel Il primo presenta una breve rassegna tato delle più alte qualità". Totem e Totem per quel "bisogno to notevole. Se pensiamo all'impor- giro dei fedelissimi. Il 1909 era stato dei più importanti approcci allo stu- Nel 1909 Junj? e Freud sono anco- pratico dell'uomo di assoggettare il tanza ed alla centralità che ha, nel un anno di successo per Freud e per dio della mitologia del momento e la ra amici e si può ancora parlare nel- mondo". E una concezione, peral- pensiero freudiano, la tematica edi- la psicoanalisi, l'anno del "Primo ri- dichiarazione dell'autore riguardo al l'ambiente psicoanalitico di "Io-o di tro, che viaggerà in sordina nel pen- pica, possiamo anche rilevare, in ri- conoscimento ufficiale dei nostri metodo interpretativo adottato, Sogno collettivo", concetto di cui siero psicoanalitico rispetto alla vi- ferimento alla frase sucitata circa il sforzi" come ebbe a dire lo stesso quello psicoanalitico con particolare Rank afferma la paternità, nel primo sione della mitologia come luogo di mancato rinvenimento di una con- Freud ricevendo la laurea ad hono- riferimento al testo freudiano del capitolo, in riferimento al suo lavo- assolvimento di fantasie pulsionale rem in America. Rank è pienamente 1900, L'interpretazione dei sogni. Al ro del 1907 L'artista. Approccio ad analogo al sogno ed al delirio psicoti- partecipe del successo di Freud e, contempo fonda la legittimità della una psicologia sessuale. In seguito, do- co. Anche Rank parla di parentela s> in lui stesso. Molto più complessa mazione dei miti". Questa dimensio- possibile la maggior quantità di in- 4! appare quindi la funzione del mito ne apre la strada ad una concezione formazioni, fino all'attenzione per Lettere flittualità sessuale con il padre, la po- che si esplica nel duplice versante di della mitologia come contenitore di la sua permanenza nella memoria sizione etica di Rank. Egli infatti no- risposta ai bisogni dell'uomo da una conoscenze. Conoscenze astrali, na- del fruitore mediante l'impatto emo- Su consiglio di un mio carissimo nostante tutto l'entusiasmo e la pas- parte e di strumento sociale dall'al- turalistiche, storiche, geografiche, tivo e la ripetitività del messaggio. amico, ho letto l'ultimo libro di sione che esprime per la psicoanalisi tra. In entrambi i casi la funzione del compartimentali, ma anche psicolo- Certo le aperture che il testo di Nanni Balestrini Gli invisibili. Ho nelle pagine del libro, non forza il mito è resa possibile però sulla base giche. Quella conoscenza cioè della Rank fornisce sono molte e suggesti- iniziato a leggerlo conoscendolo già testo mitologico a favore della pro- della sua partecipabilità e condivisi- propria infanzia di cui parlava Rank ve. Ripresentare oggi sul mercato attraverso diverse recensioni e quin- pria tesi ma rispetta i limiti del mate- bilità da parte di tutti i membri del a proposito dei "creatori dei miti" editoriale "la magnifica monogra- di sapendo quello che era stato scrit- riale in esame. Ma i limiti, visti dalla gruppo culturale in cui il mito si che si costituisce nel mito in una fia", come la definiva Levi Bianchini to su di esso e in particolare cioè, che il libro è scritto senza punteggiatura. posizione privilegiata di ottant'anni esprime all'interno del proprio lin- qualche teoria psicologica di cui par- nel 1921, appare quindi come una di distanza, sono anche interni allo guaggio. A me non è assolutamente apparso lerà poi Freud. Questa visione "fun- doverosa operazione di filologia psi- senza punteggiatura. Anzi, di punti, strumento concettuale a disposizio- Riguardo al primo versante Freud zionale" del mito come contenitore coanalitica che ci permette, proprio ne di Rank. Si pensi a tutto lo svilup- virgole, punti e virgole, due punti, nel 1929 in II disagio della civiltà de- e trasmettitore di conoscenze è an- nell'edizione originale del 1909, di po ed approfondimento che avra, punti esclamativi ed interrogativi e negli anni successivi, il pensiero scriverà il sentimento religioso come che estremamente coerente all'am- entrare direttamente in contatto con di sospensione, ne ho trovati conti- freudiano ed a tutta l'evoluzione che derivato, in prima istanza, "dalla im- biente originario proprio del mito uno dei momenti più vitali della psi- nuamente, vi ho persino notato delle è avvenuta dopo Freud nella psicoa- potenza infantile e dalla conseguente che è quello della cultura orale. Pri- coanalisi e con uno dei suoi perso- sottolineature. nalisi, ma sempre a partire, vale la nostalgia del padre" ed in seconda va di scrittura e quindi con un alto naggi più creativi. Dunque, come si è detto, in questo pena ripeterlo, dallo slancio e dallo libro gli invisibili non sono solo i stimolo dei lavori di quegli anni in protagonisti ma anche la punteggia- cui oltretutto, e non a caso, venne tura, però come dice lo Zingarelli, varato il termine di "movimento psi- invisibile è quella cosa "impossibile a coanalitico". D'altra parte anche gli vedersi" ma che comunque esiste. E studi mitologici, seppur certamente infatti nella mia lettura, così come non così giovani, erano ancora privi esistono i protagonisti, esiste anche a quel tempo di quei contributi che la punteggiatura e questa l'ho trova- li arricchirono negli anni successivi, ta in tutti quei momenti e in quelle righe in cui soffermarsi è stato neces- modificandone sostanzialmente la Comitato di redazione visione. sario per ricordare, per capire dove Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di redazione), si è fermata la solidarietà, la voglia di Agli inizi del secolo infatti lo stu- Loris Campetti (redattore capo), Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Anna Chiarloni, cambiare la società, l'orgoglio del dio ufficiale della mitologia era di- Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Easolo, Franco Ferraresi, Delia Erigessi, Claudio proprio presente. battuto tra due modalità di approc- Gorlier, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian cio distinte. Una promuoveva un Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco I punti e le virgole non sono solo orientamento dello studio del mate- Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terrarini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini dei minuscoli segni, nel libro sono riale mitologico che tendeva ad una qualcosa su cui non si può passare accettazione della mitologia in sé e Segreteria Redazione in tipografia Ufficio promozione oltre come in certe letture affrettate per sé, come portatrice di una verità Mirvana Pinosa Sonia Vittozzi Anna Nadotti che si vogliono tali, sono bensì come interna; un "bere alla sorgente" co- quelle barricate di fronte alle quali i me sosteneva Kerényi e si risolveva Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica poliziotti dovevano fermarsi e che poi in numerose correnti eteroge- Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea superavano solo quando i compagni nee, da M. Eliade a Cassirer. L'altra, se ne erano andati. Cosi quei punti e più omogenea, allora e per lungo Redazione Sede di Roma quelle virgole si superano soltanto Via Andrea Doria 14, 10123 Tonno, tel. 011-546925 quando il pensiero ha esaurito il suo tempo dominata dalla figura di Wila- Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595570 mowitz della scuola filologica tede- compito e va oltre, ancora per ricor- Ufficio pubblicità sca, indirizzava lo studio nella ricer- Editrice dare e per capire, via via fino alla Emanuela Merli ca delle spiegazioni del materiale mi- "L'Indice - Coop. ar.l" fine del libro. tologico e ne rintracciava prevalen- Via Giolitti 40, 10123 Torino, tel. 011-832255 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Ma dopo aver finito di leggerlo mi temente un referente naturalistico o Abbonamento annuale (10 numeri) sono accorto che in effetti qualcosa storico. Italia: Lit. 42.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. 110.000 - Numeri arretrati: Lit. 7.000 a copia manca, o meglio non è stato detto e La collocazione dell'apporto psi- cioè che quelle fiaccole che bruciava- coanalitico entro questi due filoni Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo no e bruciano ancora non sono non appare ostica. Pur avvicinandosi Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno allo stesso indirizzo. viste solo da quelli che volano altissi- maggiormente, in alcuni casi, al pri- mi "e non vedono niente" ma anche mo filone e contribuendo, come no- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria da chi ha impegnato il proprio passa- ta Marchiaro per il libro di Rank SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, C.I.D.S., Via Contessa di Bertinoro 15, Roma, to, presente e futuro in una legge a "Alla caduta della mitologia, del Via Zuretti 25, 20135 Milano. telefono 06-4271468 scadenza limitata (se non sbaglio al 7 mondo sovrasensibile, dall'empireo aprile 1987) che gli ridarà sì la liber- immobile e puro al mondo della vita tà, ma di stare dalla parte opposta e Preparazione Stampa guardare verso le fiaccole invisibili. quotidiana..., la psicoanalisi incon- Photosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma trerà molte resistenze da parte della SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma Francesco Giordano maggioranza degli esperti del cam- Carcere di Cuneo po. Solo Jung e la sua scuola, una volta staccatosi da Freud, svilupperà negli anni successivi un certo accor- do di lavoro con Kerényi. Il pensiero Vogliamo scrivere a proposito del freudiano, così come quello di Rank libro La nostalgia e la memoria re- e di Abraham quando venne accolto "L'Indice" interrompe le pubblicazioni„come negli anni precedenti, nei mesi di censito sul numero di gennaio de fu ascoltato in genere con sospetto e agosto e settembre. La redazione però non andrà in vacanza per tutta l'estate, "L'Indice", per segnalare che questo diffidenza, se non con aperta ostilità. ma in gran parte sarà impegnata a preparare la ripresa autunnale, che porterà libro non si trova in tutte le librerie una grossa sorpresa. Auguriamo a tutti buone vacanze e belle letture, e diamo ma solo in quelle che ancora riserva- Di questo Rank si lamenterà diret- appuntamento per gli inizi di ottobre in edicola o in libreria. no uno spazio ai documenti che si tamente nel '21 nella prefazione alla terza edizione del suo libro: "In op- posizione flagrante con questo suc- JS> cesso apparente — scrive — è dovero- so constatare che gli specialisti della istanza in relazione al sentimento rischio di dispersione del proprio sa- materia ai quali questo libro doveva oceanico" di "essere uno con il tut- pere, questa cultura deve affidare alla portare un contributo, non gli han- to". Ancora prima nel 1927 in L'av- parola tutto ciò che concerne la pro- no mostrato finora che ben poca venire di un'illusione rintracciava il comprensione". Di contro la psicoa- pria sopravvivenza ed alla memoria compito degli dei nella triplice fun- nalisi rimarrà, negli anni successivi, la sua conservazione e trasmissibili- per lo più ancorata in campo mitolo- zione di "esorcizzare i terrori della tà. Di qui, gli espedienti mnemonici Studi Bompiani gico allo schema Mito-Sogno-Deli- natura, riconciliarci con la crudeltà che si possono rintracciare nella rio secondo la lettura di Abraham, del fato ... della morte, risarcirci per struttura compositiva interna del più dogmatica di quella di Rank. Ma le sofferenze e privazioni imposte mito: il carattere ripetitivo, l'uso di soprattutto tralascerà l'indicazione dalla civile convivenza". Sono senza figure emblematiche a forti tinte, il freudiana, già citata, che pure com- dubbio lavori molto successivi al li- carattere narrativo degli accadimenti pariva in un testo fondamentale e bro di Rank che oltretutto risento- e delle situazioni che, peraltro — e Gianfranco Bettetini conosciutissimo quale Totem e Ta- no, nel loro elaborato complesso, di ciò va sotto'ineato — devono essere bù, che intendeva la mitologia come tutto il cammino compiuto dal pen- riconoscibili e condivisibili dai sin- una "teoria psicologica", trascuran- siero freudiano, ma, per certi versi, goli sulla base di una possibilità iden- IL SEGNO done tutto il potenziale euristico. appaiono sulla stessa linea di pensie- tificatoria con le stesse in quanto si ro che vent'anni prima aveva sugge- riferiscono emotivamente al proprio La parentela tra mito e delirio e, rito il testo di Rank. Ed è proprio a potremmo aggiungere, sogno, di cui mondo esperienziale. partire dal Mito della nascita dell'ero- DELL'INFORMATICA parla Rank, e senz'altro presente ed Un lontano e pallido esempio di il suo disvelamento è necessario per re che possiamo seguire, almeno sug- funzionamento mitologico lo si può una intelligenza più approfondita gestivamente, un percorso di idee in ricavare oggi dalla pubblicità, se la i nuovi strumenti del comunicare: del materiale mitologico. Ma, come relazione al secondo versante. "Ac- consideriamo, come è, un trasmetti- fa notare lo stesso Rank, il delirio ed canto all' interpretazione astrale — tore di informazioni, e da tutto il il sogno sono elaborazioni fonda- scrive Rank nel primo capitolo — si lavoro sotterraneo che la produce: dal videogioco mentalmente "egoistiche" che si ri- dovrebbe ammettere, almeno con gli dalle ricerche motivazionali, all'in- solvono nel e per il singolo indivi- stessi diritti, la validità della parte dividuazione del mercato, alla neces- duo rimanendo, per così dire, chiuse che spetta alla vita psichica nella for- sità di condensare nel minor tempo all'intelligenza artificiale tu obietteresti in sostanza la credibi- Poiché ovviamente tutte le recen- che il "Maggio" resiste come può, Caro Bairati, sioni (compresa quella dell'Indice) mentre gli "Amici della Musica" so- sono contento che tu abbia gradito lità di una singola affermazione (re- furono scritte da esperti di storia, no un ritrovo di anime elette. la mia recensione al tuo libro Sul filo lativa allo stato attuale degli studi di definivano un tempo "di movimen- storia dell'industria in Italia) e la to" o "alternativi". Ed anche in qual- questo aspetto del libro rimase sotta- Ma sarei soprattutto curioso di sa- di lana, anche se essa non mi pareva ciuto o appena sfiorato, tagliando pere in quale sede, su quale rivista, in particolarmente ispirata ad un inten- funzionalità di certe "cronachette" cuna di queste può succedere, com'è di contorno da me messe a disposi- successo a noi, di trovarne due sole fuori in tal modo tutti quei potenzia- quale cenacolo, resistano ancora le to polemico più o meno brillante. li lettori non interessati anche alle vivacità culturali di un Calamandrei, Ho scritto e cercato di provare, nei zione del lettore per illuminarlo sul copie, accuratamente occultate nel contesto di realizzazione e di uscita retrobottega. ricerche sui soggetti del titolo; e cer- di un Cantimori, di padre Balducci. limiti del possibile, che non di storia tamente proprio questi Vi saranno La riprova del degrado culturale a dell'industria si trattava, bensì, al del volume. Ci si potrà forse stupire che delle Vado per ordine dal momento che poesie d'amore vengano trattate alla grati se vorrete fornire loro questa Firenze la si può toccare con mano: massimo, di storia di alcuni "capita- ulteriore segnalazione. nell'indifferenza con cui si sopporta ni d'industria" e nemmeno del tipo nessuno dei temi veramente impor- stregua di materiale clandestino, ma tanti ti ha smosso: la fioritura di ri- ciò può dipendere dal fatto che chi le Federico Matteoda che una biblioteca come la Marucel- auspicato anni fa da Macòhioro liana sia costretta a escludere dalla quando invocava l'allestimento di cerche a cui alludi è recentissima e ha scritte e uno scomodo protagoni- proporzionalmente ancora esile al sta dei nostri ultimi vent'anni. Si lettura l'intero fondo antico, per ina- un "Dizionario" degli imprenditori, gibilità; nella assenza di volontà poli- dei finanzieri e dei personaggi che confronto della restante produzione chiama Sante Notarnicola ed è un contemporaneistica nazionale. ergastolano. Meridionale, immigra- tica — a oltre vent'anni dall'alluvio- avevano, "economicamente", fatto ne — di risolvere il cancrenoso pro- l'Italia. Avendo tu avuto la bontà di richia- to a Torino negli anni '50, operaio, mare i miei personali precedenti Sarà perché ho il mio studio in blema del reperimento di nuovi poz- Se fossi stato davvero in vena di comunista, autore di "espropri pro- d'indagine dirò solo che proprio dal- collina e mi è più difficile scoprire zi librari per la Biblioteca Nazionale facezie e di facili sarcasmi, parafra- letari" ante-litteram con la famosa lo studio di quel Rossi che eleggi a "banda Cavallero", in carcere prese "capostipite" della suddetta fioritura contatto con 1 primi esponenti della prendevo le mosse nel 1971, quando lotta armata nel cui progetto politi- tu ti occupavi di storia nord-ameri- co si riconobbe immediatamente; a cana, per analizzare i più diversi tutt'oggi viene classificato come "ir- aspetti della società e dell'economia riducibile". E Sante Notarnicola è di casa nostra. Fra questi son sempre davvero un irriducibile nel suo amo- per le infinite Altavilla Silentina disseminate stato sensibile a quelli che riguarda- re disperato e lancinante per la liber- si scrivervi sono i soci di un Circolo Cultu- •no il ruolo degli intellettuali e ciò nel resto d'Italia. Vogliamo realizzare: tà, per la sua donna, per il Comuni- rale Giovanile di un piccolo paese della provin- spiega, io credo, l'interessamento smo. Le sue poesie sono la testimo- cia di Salerno: Altavilla Sdentino, 7 mila abi- 1) Una biblioteca. È il nostro sogno. Per particolare con cui ho seguito la nianza delle mille violenze quotidia- tanti, 700 disoccupati (il 22% delle forze di la- ora abbiamo ancora poco. Quindi, se avete una "cronachetta" di cui parli. Con il li- ne che subisce colui che viene consi- voro) dei quali il 75% ha meno di trentanni, il catasta di libri che non vi serve più o libri che bro e con le sue modalità di fabbrica- derato quanto di più abietto e peri- 62% un diploma, il 5% la laurea, moltissime le volete assolutamente farci conoscere, noi siamo zione continuo a restar convinto che coloso il nostro sistema conosca: un donne (quasi tutte ad alta qualificazione scola- qui. Ci interessano soprattutto libri sulla que- essa c'entri molto e comunque assai terrorista che non si é pentito e nep- più delle dicotomie di comodo a cui pure dissociato. stica). E un nucleo consistente di giovani che stione meridionale, sulla condizione giovanile e arrivano a 25-30 anni, senza un lavoro e che femminile, romanzi e saggi. fai riferimento nel sottolineare le di- Ci parlano delle realtà di una delle vergenze fra l'impostazione tua e del quindi non possono avere una propria famiglia, • 2) Un centro per il lavoro. Per fornire ai istituzioni più mostruose prodotte Roverato. una propria vita, costretti a prolungare all'infi- disoccupati (specie a quelli giovani e qualificati) dalla società civile: il carcere di mas- Forse non esisteranno storie spe- informazioni sui concorsi pubblici, sui corsi di sima sicurezza, i "braccetti della nito una condizione di "eterni ragazzi" che li ciali o separate, come dici, e infatti, morte" studiati per l'annientamento pone in una situazione di perenne inferiorità formazione professionale, sulle possibilità di 1 recensendoti, mi ero sforzato di pro- psicologico dell'individuo. E ci col- sociale . C'è poi l'aspetto socio-sanitario: disoc- contratti di formazione lavoro nonché su pro- varlo portando fuori dall'ambito piscono nel profondo dell'animo cupazione vuol dire solitudine, frustrazione e getti di cooperative ed enti locali soprattutto nel "industriale" le vicende elettorali e quando in esse troviamo anziché la quindi alcoolismo, uso di psicofarmaci, disagio settore della forestazione, della salvaguardia politiche dei Marzotto o i rapporti rinuncia o la rabbia rassegnata la vo- mentale. Metteteci poi la situazione particolare ambientale, della trasformazione di prodotti che uno di essi intrattenne, a mo' di lontà disperata, il desiderio, l'amore esempio, con il capo della polizia du- per la vita. del nostro paese: è innanzitutto sprovvisto di agricoli e del turismo. Ci interessano moltissi- qualsiasi struttura per il tempo libero e la cultu- mo aziende disposte a ricevere curriculum-vitae rante la Rsi e più tardi negli anni E insieme a questi, soprattutto, la della ricostruzione. Saranno allora "nostalgia e la memoria" di un qual- ra; poi è interno, meridionale, tagliato fuori dal di disoccupati qualificati disposti a contratti di formazione-lavoro. Daremo la massima pubbli- queste le vicende di piccola crona- cosa che è appartenuto ed appartiene grande flusso turistico balneare, alle prese con la chetta a cui attribuisci così poca im- a molti di noi, di un sogno vissuto da cità a quanto ci verrà comunicato. portanza? un'intera generazione, di qualcosa 3) Un giornale d'informazione. Non ci O sono io ad aver capito male, tra- che tanti hanno rimosso e in pochi bastano più le cento copie fotocopiate della no- viato da una verve polemica e spre- hanno vissuto fino alle estreme con- soprattutto al pomodoro ed alla zootecnia. È in questa difficilissima situazione che noi stra "Pulce", vogliamo realizzare uno strumen- giudicata che dovrei "sfogare", pove- seguenze. E Sante Notarnicola è una ro lui, su "L'Indice"? Riconosco parte della nostra storia, è una parte operiamo. Siamo una ventina di ragazzi (tutti to di informazione capace di sfornare anche delle brevi guide (soprattutto per i disoccupati). d'essere un po' versatile e di svariare di noi; la parte più lucida secondo studenti e disoccupati) con sede nel centro stori- dalla storia delle città a quella dell'e- alcuni o la più folle secondo altri; in co del paese dove abbiamo allestito una piccola Cerchiamo un mecenate disposto a regalarci un piccolo centro stampa (ci basterebbe anche una migrazione a quella della cultura po- ogni caso la parte che paga fino in biblioteca (poche centinaia di libri, una quindi- polare, ma sono dell'idea che a con- macchina da scrivere elettrica, un personal fondo il debito contratto con la Sto- cina di gionali — tra cui questo che ci ospita — tare siano appunto non le storie spe- ria da tutto un movimento, senza ottenuti in abbonamento gratuito), un gruppo computer ed una buona fotocopiatrice). ciali, bensì i problemi storici. Come alcuna remissione, senza il minimo teatrale (specializzato nel teatro napoletano di Il tutto (anche eventuali contributi in dena- diceva Marc Bloch buonanima, sono pentimento. Per questo non dobbia- ro) dovrà essere inviato alla nostra sede: Circolo essi a "far centro" e quindi vorrà dire mo dimenticarci ai Sante Notarnico- fine secolo), un giornalino — cento copie, datti- Socio-Culturale "S. Antonio" Via Solimene, 32- qualcosa se, fresco di studi condotti, la, non dobbiamo lasciarlo zittire loscritto e fotocopiato — che da qualche mese non esce per una nostra grave crisi finanziaria. 84045 Altavilla Silentina (Sa). con la competenza e l'entusiasmo per sempre dietro le pareti o i vetri che benevolo mi attribuisci, intorno Poche e povere cose ma per noi importantissime Cordiali saluti blindati di un carcere speciale. ai postriboli e alla prostituzione, so- Simonetta Valenti, per sfuggire ad una vita quotidiana fatta di Il Presidente del Circolo (Oreste Mottola) no stato indotto a dedicare più spa- Carlo Bologna noia, piazza, bar, per un presente (ed un futuro) zio alle aporie e alle contraddizioni di disoccupazione. Vogliamo — con il vostro 1) Dai dati della ricerca effettuata dal Gires irrisolte del tuo libro a costo di tra- P.S. Chiunque sia interessato al libro determinante aiuto — fare un salto di qualità. scurare quello del Roverato dalla cui di Sante Notarnicola, La nostalgia e (Cooperativa di ricerche socio-economiche e sani- E soprattutto fungere anche da iniziativa pilota tarie) ad Altavilla Silentina nell'aprile 1986. impostazione pure dissento, ma nel- la memoria, ed. Giuseppe Maj, può la certezza che esso, almeno, è un richiederlo direttamente all'editore libro di storia (e non solo dell'indu- mediante pagamento in contrasse- stria). gno o versamento sul c/c postale in- testato a Giuseppe Maj, via Sauli 7, Cordialmente 20127 Milano. Il prezzo del libro è di che cosa accada in pianura, dove Centrale, alla quale si chiede di svol- sando Luigi Russo versus Tommaso Emilio Franzina Lit. 15.000. l'Arno si impaluda; sarà anche per- gere contemporaneamente le funzio- Gallami Scotti, avrei potuto dire, ché dalla sindrome di Firenze io so- ni di biblioteca comunale e di biblio- che so, che il tuo lavoro mi pareva no ormai vaccinato, ma mi riesce teca universitaria; che manchi tutt'o- un tantino agiografico e tale da reg- difficile capire la lettera dell'editore ra — mentre si avvicina a grandi pas- gere eventualmente un titolo più al- Olschki. si il momento della chiusura dell'Ar- l'antica come La vita e le opere dei A meno che il dottor Alessandro chivio di Stato in vista del suo trasfe- Beati Marzotto da Valdagno, ma non Sono un Vostro nuovo abbonato e Sono un Vostro attento e soddi- non scambi per cultura un'erudizio- rimento nella nuova sede — un di- l'ho fatto ed anzi ho elencato tutta con la presunzione propria di questa sfatto lettore. Soltanto adesso ho let- ne ottocentesca, tutt'ora allignante battito cittadino sul progetto dei una serie di rilievi che, vedo, tu ti categoria di lettori vorrei darVi un to Torino operaia e fascismo, di Luisa nelle varie Accademie e Deputazioni "Grandi Uffizi"; che la collezione guardi bene dall'affrontare nella let- mio personale suggerimento: alla Passerini (Laterza), recensito benissi- di Storia Patria (alle cui adunanze ci Della Ragione, che avrebbe dovuto tera che m'indirizzi. Prendo atto di Vostra bella pubblicazione manca mo nel Vostro primo numero (1/ si aspetta sempre di incontrare il vec- essere il fulcro di un erigendo museo questa circostanza e come me può un indice degli inserzionisti. 84), e con sorpresa ho constatato chio Rodolico), e per dibattito cultu- di arte contemporanea, sia da decen- farlo ogni lettore anche se le tue re- Più d'una volta, mi sono ritrovato che, al di là di ciò che il titolo pro- rale le presentazioni ammuffite del ni ospitata precariamente nei locali criminazioni sanno di diversivo vi- a sfogliare le voluminose pagine de mette, si tratta anche di uno studio Gabinetto Vieusseux. di una banca. sto che poi ti lamenti perché avrei "L'Indice" alla ricerca di un libro se- sacrificato il libro parallelo di Gior- di antropologia culturale, denso di Sta di fatto che Firenze si sta tra- Aggiungerò che a Firenze hanno gnalato in un inserto pubblicitario, gio Roverato: a questo proposito acute analisi del linguaggio e del sformando sempre più nel "centro sede prestigiose istituzioni interna- con l'immaginabile perdita di tempo non posso far altro che invitarti a comportamento delle classi popola- storico" di Prato e cne Prato, e non zionali, dall'Università europea allo e pazienza. Non è possibile trovare recensire tu stesso per una rivista che ri, e del complesso intreccio tra vis- Firenze, è riuscita a darsi un 'équipe Harvard Center di Villa I Tatti, ai uno spazio per un siffatto breve dirigo nel Veneto ("Venetica-Rivista suto reale, autocoscienza dei singoli, di studiosi che ne riscrivano la pro- seminari John Hopkins di Villa sommario? Sarebbe sufficiente men- di Storia delle Venezie") la fatica del memoria collettiva e tradizione cul- pria storia; che le iniziative culturali Spellman, ma che essi non trovano zionare le varie Case Editrici e la collega il quale avrà agio, s'intende, turale; fascismo e classe operaia co- fiorentine sono sempre più e soltan- un aggancio con la città, restano del- pagina della relativa inserzione. Nul- di approfondire a propria volta i stituiscono il materiale di queste ana- to rivolte a sollecitare un turismo di le splendide "cattedrali nel deserto". la di più. problemi lasciati aperti dal tuo lavo- lisi, e naturalmente ne ricevono massa, che sta portando rapidamente Sergio Bertelli Termino questa mia lettera ringra- ro. grandissima luce, ma il libro è una all'usura dei suoi monumenti (basti ziandovi per l'attenzione e auguran- chicca per i lettori di De Martino o un'occhiata al cortile degli Uffizi!); Che son molti di più di quanto do alla intera Redazione un buon di Bachtin ancor più che per quelli di che non vi è da un pezzo una "stagio- non avessi segnalato io nel mio inter- proseguimento alla rivista. Salvatorelli e De Felice. ne teatrale" degna di questo nome; vento al quale, se mal non intendo, Paolo Cavicchini La Repubblica è il primo quotidiano italiano d'informazione politica. • per numero di copie vendute: nel 1986 ha raggiunto una vendita media giornaliera di 489 000 copie. Il trend dei primi mesi dell'87 indica una crescita prorompente: 497.000 copie nel mese di gennaio e 650.000 copie a febbraio. • per lettori nel giorno medio: l'indagine ISEGI - indagine collettiva sulla lettura dei quotidiani - rileva, nel 1986, 2.469.000 lettori di Repubblica. • per omogeneità di diffusione. La Repubblica è il primo vero quotidiano nazionale: i lettori e le copie di Repubblica sono distribuiti in ogni regione d'Italia, proporzionalmente al profilo della popolazione.

UN SUCCESSO QUOTIDIANO. ! NUOVI

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RICHARD MArnoIbm®- BACH

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Cosa leggere Secondo me sui giardini del mondo A tet^ ài VoS •tirs1

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO

43/111 Peter Abrahams Dire libertà AA.W. Mercato e forze locali Jack London Accendere un fuoco Riccardo Leoni Le teorie economiche... Il malpensante Nathan Rosenberg Le vie della tecnologia Félix Vallotton La vita assassina AA.W. Concorrenza, monopolio... Giinther Grass La Ratta Michael E. Potter Il vantaggio competitivo Raymond Queneau La domenica della vita Honeywell-Isi Italia informatica Nikolaj V. Gogol' Una terribile vendetta 51/XI AA.W. Esempi di pittura murale... 44/IV Claudio Bondì Il richiamo AA.W. Restauro del marmo.... Maria Pia Simonetti "... neanche Guido da Verona" AA.W. La Nascita di Venere... Giampaolo Rugarli Il superlativo assoluto AA.W. Venezia restaurata 1966-1986 Roman Jakobson Autoritratto di un linguista Noris Zuccoli Mantova AA.W. L'esotismo nelle letterature... AA.W. "Itinerari" Enrico De Angelis Simbolismo e decadentismo... AA.W. Intonaci colore e coloriture... 45/V Solange Corbin La musica cristiana... AA.W. Manutenzione e conservazione... William Ashbrook Donizetti, Le opere 52/XII S. Kitzinger Il sesso e la donna Al cinema W. Wickler, U. Seibt Maschile/Femminile AA.W. Il cinema di Dreyer J.R. Krebs, N. Davies Ecologia e comportamento animale Mario Luzi Hystrio AA.W. Tra acqua e terra Marco De Marinis Il nuovo teatro AA.W. Lo specchio dell'autopoiesi 46/VI P. Highsmith Sconosciuti in treno 53/XIII F. Tonucci A come Elefante. Ruth Rendell La morte non sa leggere Walt Disney Scegli la tua avventura. Ed McBain L'altra parte della città D. Ziliotto (a c. di) Paura! racconti col brivido Franco Porcarelli L'ultimo caso del piccolo Lama... John Grant Le avventure di Pokonaso AA.W. Immaginaria Ian e Clive Bailey Il regno dell'ombra Vittorio Silvestrini Cronache da una provincia... Mario Puccini Caporettc 47/VII Stefano Poggi Introduzione a II positivismo Roberto Piumini Il circo di Zeus August Boeckh La filologia come scienza storica AA.W. Guida al mito greco AA.W. Diotima A. Mai, L. Rubini Il mare e le sue leggende Jean-Francois Lyotard Il postmoderno spiegato ai bambini Laura Mancini Il linguaggio del colore John Milton Areopagitica 54/XIV G.P. Piretto Mosca/Leningrado Nuccio Ordine La cabala dell'asino Claudio Canal Praga 48/VIII Georges Duby L'Europa nel medioevo AA.W. Guide du Sahara Roberto Finzi (a c. di) Le meteore e il frumento Rosalba Graglia Guida per viaggiare in Corsica Athos Bellettini La popolazione italiana Le guide di Alp Paolo Cinanni Il passato presente. AA.W. Museums and galleries of London Susanna Delfino Yankees del sud Travel kit tourist guide V.G. Lerda (a c. di) Città e campagna nell'età dorata. Aurelia Camparini Donna, Donne e femminismo L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Anna Chiarloni (letteratura), 49/IX G. Gasparini Il tempo e il lavoro Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Adalgisa Lugli (arte), L.Bonanate, C.Santoro Teoria e analisi... Marco Revelli (coordinamento e scienze sociali), Anna Viacava (scienze e salute), Dario Voltolini (filosofia). E. Corsani Ravazzini Barriere di carta 50/X AA.W. Razionalità collettiva e strategia... I disegni sono di Franco Matticchio

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO N. 7 riNDICF pg42/11 • DEI LIBPI DEL MESE^I

dell'impero?), occupiamoci di un grande e misconosciuto assistendo alla "prova generale del disastro" nazista. Anche Per chi scrivono i critici? Perlopiù per i loro colleghi di in questo senso Addio a Berlino è un romanzo unico nel suo cordata e/o di baronia, non è la prima volta che mi capita scrittore inglese, che si trasferì definitivamente negli Usa nel 1939, cioè Christopher Isherwood, di cui Garzanti ha ritrarre una catastrofe imminente tramite la vita quotidiana di dirlo. Dilettante a vita, mi ostino invece (o di conseguen- di alcuni fragili, irresponsabili individui marginali. Dietro za) a scrivere solo per il lettore. E solo a lui mi rivolgo ristampato Addio a Berlino (e speriamo che ristampi anche Ritorno all'inferno). Isherwood ha scritto quasi solo libri la loro febbrile spensieratezza par di sentire grida trattenu- anche qui, consigliandogli — magari gli è sfuggito — qual- te: l'allarme sta per suonare, l'aria ne è impregnata e tutti che libro "da leggere", come avrei detto nei miei giovani importanti e bellissimi, ciò nonostante è quasi impossibile oggi riuscire a leggerlo. Mondadori ha tolto dal catalogo sia guardano ansiosamente altrove. Questo stato d'animo è anni "piacentini". E data la sede, in cui com'è noto si prati- reso attraverso una scrittura molto raffinata nella sua appa- ca solo il bello e la qualità, starò ben attenta a non lasciarmi 10 straordinario II signor Norris se ne va sia La violetta del Prater ed è ormai difficilissimo da reperire anche Un uomo rente semplicità, una scrittura di suprema scioltezza e di sfuggire neanche un "da non leggere". asciutta intensità. Il sereno stoicismo di Isherwood riappare Segnalerò solo libri di narrativa, che è purtroppo la solo (Guanda), uno dei romanzi più lucidi sulla mezza età. 11 fatto e il guaio è che la critica ha sempre snobbato anche nel suo ultimo libro, il diario Ottobre (SE, Studio Cenerentola su "L'Indice", evitando il più possibile i non Editoriale), che bisogna affrettarsi a comprare prima che pochi libri di cui ho già parlato altrove: odio in tutte le sue scompaia dagli scaffali delle librerie per lasciar posto a badi- forme il verbo "riciclare", frequentatissimo in campo gior- late d'immondizia. nalistico ("A richiesta generale decise di scrivere ancora una volta la stessa cosa", Canetti).

Vi ricordate i libri, pardon, impegnati? I libri di denun- cia? L'anno scorso ne è uscito uno, da Pironti: Faccia da Dappertutto ci sono gli "intoccabili" (tra i nostri saggi- turco di Gunter Wallraff (Pironti, Napoli 1986, ed. orig. sti, ad esempio , ma oggetto di una critica e 1985, trad. dal tedesco di Paola Moro, pp. 265, Lit. 16.000) tintinnante di premi al punto di doverseli scrollare di dos- cui lancio un "salvagente" (per dirlo col titolo, un po' so), intoccabili sono ad esempio gli scrittori ebrei, i cui libri brutale, di un'utile rubrica di "Indice"). Questa eccezionale continuano ad affluire in dosi troppo massicce in libreria, testimonianza ha avuto infatti da noi scarsa eco (a differen- col rischio di provocare una crisi di rigetto. Tra diverse za che altrove: per analfabetismo morale?). Il giornalista opericciole ebraiche un po' sul flebile (ma accolte sempre in Wallraff (genero di Boll, per chi non lo sapesse) ha trascor- modo lusinghiero: forse che, se si critica, si teme di passare so un lungo periodo tra i lavoratori turchi travestito da per antisemiti?), è arrivato il bel romanzo dell'ebreo ameri- turco, provando uno dopo l'altro gli spaventevoli posti di cano Chaim Potok, La scelta di Reuven (Garzanti 1987, ed. lavoro a loro disposizione nella Germania federale. E rac- orig. 1969, trad. dall'inglese di Marcella Bonsanti, pp. 368, conta così la vita: oddio, chiamiamolo meglio calvario, di Lit. 24.000), che è la prosecuzione di Danny l'eletto. Un quei dannati della terra che sono i turchi in Germania (e i libro di grande pathos, che avvince pur trattando di cose — lavoratori stranieri ovunque si trovino). Un libro morden- come la diatriba tra fanatici custodi della Torah e loro te e rabbioso che denuncia, con nome e cognome, datori di colleghi più aperti al nuovo — che sembrerebbero di scarsa lavoro criminali impuniti e sicuri della futura impunità, e presa sui più. che si conclude con una beffa ai loro danni che fa gridare I personaggi di Potok sono, ognuno nel suo genere, di gioia il lettore che, per la prima volta, sa da che parte forse un po' troppo perfetti, fino a rischiare una certa schierarsi (uno dei tanti disastri dell'oggi è che non si riesce legnosità, e i loro sentimenti un tantinello troppo ardenti, più a parteggiare per nessuno, data la fisionomia delle squa- ma il romanzo è così insolito nella sua tesa spiritualità da dre in campo, sia nazionali che internazionali). coinvolgere a fondo. Si ha l'impressione — che stranezza! — Onore al merito: i giovani direttori delle edizioni E/O, che l'autore "cerchi la verità". Sandro Ferri e Sandra Ozzola, non sbagliano quasi mai un colpo. Si vedano anche le ultime uscite: si va da Guasto di a L'amico estraneo di Christoph Hein (a que- st'ultimo l'"Indice" avrebbe dovuto dedicare più spazio: è un racconto oltre a tutto profetico sull'oggi e il domani) a Sansone di Kazimierz Brandys (lo scrittore polacco autore, tralaltro, di Rondò, il più bel romanzo d'amore uscito l'an- no scorso). Sansone (E/O, Roma 1987, ed. orig. 1947, trad. dal polacco di Franciszka Frova e Giovanna Tomassucci, pp. 176, Lit. 16.000), ripubblicato ad esattamente quaran- t'anni di distanza, è il nome di battaglia del giovane ebreo, Jakub Gold, di cui seguiamo la tragica, breve vita tra il maggio 1934 e il settembre 1943 a Varsavia. Nella bella In mezzo a molteplici sconfortanti uscite di narratori postfazione Brandys osserva che il romanzo risente in alcu- nostrani un po' di conforto mi è venuto da La lunga notte ne parti e in alcuni personaggi della "semplificazione sche- di Emilio Tadini (Rizzoli, Milano 1987, pp. 356, Lit. matica tipica della letteratura didattica-propagandistica det- 22.500), un romanzo che si raccomanda ancor più per la ta 'realismo socialista'". Ma la cosa non disturba affatto: scrittura che per quel che narra (l'Italia d'antan e di oggi, Sansone va bene così com'è e funziona meravigliosamente con un gerarca, "il Comandante", che è la sintesi di tutti i anche oggi. È, in primis, profondamente commovente. Sì, gerarchi, un'anziana attrice, un cronista mezzo cieco e ci si commuove, proprio così: "Poiché talvolta giungono sbrindellato che è l'io narrante...). Tadini prende a mitra- tempi così crudeli — annota Brandys in una svolta disperata gliate la pagina sforacchiandola. A differenza delle anemi- del suo disperato racconto — che l'uomo cessa di vergo- che prose che ci vengono propinate ad ogni pie'sospinto, gnarsi della propria commozione, il che del resto non depo- qui c'è, semmai, un eccesso di globuli rossi: ad un certo ne a suo sfavore". punto la vista si annebbia, la testa scoppia ("Esorbitava. Era come tener in mano un bicchier d'acqua — però senza bicchiere", pag. 63). Ma ci sono molti momenti (celiniani? gaddiani? no, tadiniani) decisamente esilaranti, e l'incon- tentabile, incontenibile Tadini tra i nugoli di frecce che scaglia instancabilmente spesso centra il bersaglio, soprat- tutto nelle osservazioni a margine, sull'Italia strangolata dal ridicolo e sugli italiani dediti a disperate insulsaggini. "Se son rose sfioriranno", prevede, a ragione il pittore-scrittore Tadini.

Avrei ancora una dozzina di romanzi da segnalare, ma desisto. Non solo per non rubar altro spazio, ma anche perché, improvvisamente, mi par di sentire le proteste dei Isherwood, forse perché è anche uno scrittore deliziosa- lettori dell'"Indice": plagiati dalla redazione, pestano i piedi mente divertente. Com'è noto, se non ci si annoia a fondo, e chiedono spazientiti: Saggi! Saggi! Infatti il cuore di "Indi- non si può essere presi sul serio: è un altro prezioso insegna- ce" batte solo per la saggistica. E la cosa mi dispiace non mento che ci viene dalla predetta critica. poco, dato che per me sacrificare la narrativa vuol dire Eppure Addio a Berlino è un capolavoro. Isherwood, sacrificare la voglia di fantasticare, di dimenticarsi, di capire che è su posizioni anarchico-individualiste, vi racconta la oltre che con l'intelligenza anche col cuore, e, perché no?, Lasciando al loro destino i "minimalisti" americani, la sua vita negli anni Trenta a Berlino tra sradicati, fuggiaschi di divertirsi. Perché devono essere solo gli altri a divertirsi cui lettura costringe — come si dice a Milano — a togliersi dalla loro classe (come lui stesso), gente irregolare o eccen- in questi euforici — per decreto legge — anni Ottanta? le ragnatele dagli occhi per la noia (forse bisognerebbe ri- trica o emarginata, gente povera che combatte contro la Perché razionare la lettura di bei romanzi e di bei racconti, battezzarli "microfamilisti": si occupano quasi solo di vi- miseria (e anche contro il lavoro). Tra un aneddoto, un quasi i soli che mi siano d'aiuto in questi euforici eccetera cende di famiglia. E io che credevo che la famiglia fosse in dialogo e un incontro si avvertono, en passant, sinistri scric- eccetera? (Quanto al resto, dirò con la regina Vittoria: crisi: che in questo campo le province siano più avanzate chiolii che segnalano, quasi involontariamente, che si sta "Non ci siamo divertiti"). , GESUALDO BUFALINO, Il mal- le-natura: "Allora ebbe inizio la più / Letteratura FÉLIX VALLOTTON, La vita as- >ensante, lunario dell'anno che feroce tragedia della sopravvivenza ' sassina, Adelphi, Milano 1987, ed. , ? — un uomo malato che strisciava, e orig. 1930, trad. dal francese di * RAYMOND QUENEAU, La dome- u, Bompiani, Milano 1987, pp. nica della vita, Einaudi, Torino un lupo malato che lo seguiva a sten- Anna Zanetello, pp. 228, Lit. 140, Lit. 16.000. JACK LONDON, Accendere un to, due creature morenti, in una ter- 1987, ed. orig. 1952, trad. dal fuoco e Amore della vita, L'O- 18.000. Si tratta di una raccolta di afori- ra desolata, si davano la caccia a vi- francese di Giuseppe Guglielmi, smi, raggruppati secondo una scan- bliquo, Brescia 1987, ed. orig. cenda". P. Giorgis Jacques Verdier è destinato fin dal- pp. 198, Lit. 18.000. sione mensile, al cui interno tuttavia 1911-1906, trad. dall'inglese di l'infanzia a seminare intorno a sé la Hegel parlava di Domenica della non è ravvisabile alcun riferimento Stefania Cargnoni, pp. 47, Lit. morte: un suo vicino di casa, il suo vita a proposito della pittura fiam- unitario che non sia quello stilistico; 8.500. miglior amico, una modella, Jeanne minga e delle sue scene di "innocente siglate da altrettante citazioni classi- fi NIKOLAJ V. GOGOL-, Una terri- ed infine — ed è la tragedia — la allegria e di spontanea gioia", ag- che, le stagioni e i mesi si susseguono Brevi epopee nella wildemess ame- bile vendetta, a cura di Francesco donna amata che gli si è concessa. giungendo che "uomini dotati di una nello sgranarsi dei pensieri e dei ver- ricana dello scrittore statunitense Tormentato dal suo fatale potere così buona indole non possono esse- si ritrovati qua e là, delle frasi celebri Jack London (1876-1916) proposte Fantasia, Lucarini, Roma 1987, Jacques non può far altro che ucci- re nel fondo malvagi o vili". Con >ronunziate da personaggi famosi dalla giovane casa editrice L'Obli- pp. 90, Lit. 9.000. dersi e consegnare al solito mano- una simile epigrafe, il maestro di re- fultime parole sul letto ai morte, quo. Autore dai mille mestieri — fu, Estrapolato dalle famose Veglie scritto la sua storia. Ma Verdier non torica e di matematica Queneau detti e contraddetti), che si alternano fra gli altri, pirata e poliziotto, cerca- nella fattoria di Dikanka e pubblica- è uno jettatore (sarebbe interessante completa la sua personale rassegna di felicemente nel testo, costituendosi tore d'oro e conferenziere — e dalle come una variazione sul tema. Mag- to in una nuova traduzione italiana, scoprire se Vallotton conosceva il creature stralunate. Volontario in mille ideologie — fu socialista e teo- giore incisività, come naturale, è rag- questo racconto segnò nel 1832, per curioso romanzo di Gautier, Iettatu- Madagascar, Valentin Brù si ritrova rico della rivoluzione ma, nel 1914, giunta dove la forma è più sintetica: la sua forte originalità, l'ingresso uf- ra, pubblicato nel 1857). Non per il dopo cinque anni reduce di seconda inviato speciale in Messico durante negli icastici concentrati di amarezza ficiale di Nikolaj Gogol' nella gran- suo sguardo infatti o per la sola sua classe; si lascia sposare da Julia, una la guerra, difende gli interessi dei pe- ("Diffidate degli ottimisti, sono la de letteratura russa. Da uno spunto presenza si scatenano gli eventi lut- merciaia di Bordeaux "né in tutto trolieri americani — Jack London claque di Dio"), nelle espressioni el- realistico e da un'ambientazione re- tuosi ma — per un ironico gioco di giovane né in tutto signorina". All'e- qui sancisce la fine del sogno roman- littiche, risultato di accostamenti gionalistica (il mondo cosacco del- causa-effetto — a seguito di una sua poca del Fronte Popolare, un'eredità tico dell'Adamo americano. I per- bizzarri o paradossali ("Usuraio di l'Ucraina) la vicenda si sviluppa, nel- azione reale: è lui che dà il veleno porta i coniugi a Parigi. Valentin corsi mitici dell'ultima frontiera — il me stesso";"Ammutinato contro la la trasformazione fantastica dello all'amico e che contagia Marthe con vende cornici, mentre la sua intra- Klondike, il Mare di Bering — sono vita"; "Guardarsi dai criptocretini"; scrittore, in una narrazione dalle tin- la sifilide. La razionalità dell'assunto prendente signora sfrutta doni para- drammaticamente rivissuti nel noto "Ampie fronti disabitate"), dove Bu- te terrificanti e disperate, quelle di fornisce la chiave del profondo e am- normali più o meno autentici sotto Light a Lire, in cui l'agonia di un falino appare soprattutto maestro di uno sconvolgente "misticismo del biguo senso di colpa del "malfattore" il nome di M.me Saphir. Anche Va- uomo che avanza lentamente fra i metafore e barocco giocoliere di pa- male". Attraverso situazioni dove di Verdier, e dà insieme materia alla lu- lentin però è un po' profeta: aspetta ghiacci ha come unico testimone un role. Ma quando emerge il segno volta in volta soccombono tutti co- ce cruda in cui viene immersa tutta la guerra per l'indomani; quando cane, il solo che, vivendo secondo biografico, come nelle notazioni sul loro che in qualche modo cercano di la vicenda. La corposità della parola questa giunge, lo sorprende in strane istinto, riesce a salvarsi in una natura lavoro del traduttore, sulla letteratu- opporsi al Male, tra l'altro rispec- e il predominante tono grottesco circostanze ed in circostanze. In un ostile. Una traduzione poco indovi- ra e i libri ("Senza la letteratura mo- chiato nell'archetipo del fraticidio di "perché il grottesco deve immi- periodo di grande curiosità per tutto nata non riesce tuttavia ad appanna- rirei", "Tutto ciò che è scritto mi Caino, l'autore lascia tuttavia aperto schiarsi in tutto" — non altrimenti ciò che riguarda la Francia e i suoi re il crescendo d'angoscia, contrap- commuove, dalla Bibbia all'elenco uno spiraglio di speranza: il Male pe- che nei suoi quadri — fanno di que- sensi di colpa — Résistance ou colla- telefonico"), questi aforismi non si punto al graduale diffondersi del ge- rirà alla fine della sua stessa potenza sto singolare pittore "Svizzero di Pa- boration ? —, è un peccato che la tra- risolvono in episodici pezzi di bra- lo nel corpo dell'uomo. Più efficace annientatrice, ferocemente debellato rigi" uno scrittore altrettanto singo- duzione italiana non renda appieno vura, ma acquistano lo spessore con- appare invece la traduzione di Love da un mitico Cavaliere, il vendicato- lare e affascinante nella sua quasi vio- la ironia esplosiva di Queneau. densato di uno dei suoi romanzi. for Life, nel quale viene riproposto, re inviato da Dio. lenta lucidità. A Baggiani stravolto, il rapporto uomo-anima- Q Spendel S. Accomero P. Lagossi

occhi e ai propri orecchi allorché la Ratta sua interlocu- Gùnter Grass trice, una tagliente Cassandra che domina ossessiva- -f- La Ratta mente i suoi sogni e campeggia sul monitor, gli narra in toni di spietata requisitoria gli "ultimi giorni dell'uma- Einaudi, Torino 1987, ed. orig. 1986, trad. nità". La dimensione della storia, dalla quale i protago- dal tedesco di Bruna R. Bianchi, pp. 360, nisti grassiani si esiliano continuamente, può reggere soltanto in questa finzione-dissolvenza del flash-back Lit. 30.000 (in cui per l'io narrante può vigere l'illusione di storna- re la risoluzione negativa); può essere forse tollerabile solo nel gesto del "congedo" ("ho sognato di dover pren- dere congedo/da tutte le cose che mi hanno circondato Questa volta Gùnter Grass ha dato fiato alle trombe ...") e nella latitanza dell'essere umano. E vengono in del Giudizio. E ha fatto sul serio, senza risparmi, por- Cavaliere e insieme superstite dell'Apocalisse già com- primo piano i guasti dell'inquinamento, le foreste ago- tando alla bancarotta totale quella specie in via d'estin- piuta (ovviamente per disastro termonucleare) è, in que- nizzanti, la minaccia atomica, la ricerca scientifica fine zione che è la nostra, la quale, pur trovandosi già a st'ultimo romanzo di strabiliante inventiva, l'aborrito a se stessa, i problemi razziali... vivere la catastrofe incombente, si comporta come se abitatore delle fogne, del sottosuolo e dei rifiuti al quale Per il lettore che conosca il Grass dei tonanti appelli essa non fosse parte integrante del proprio orizzonte. Per persino il biblico Noè non si sentì di far posto sull'Arca alla disobbedienza civile contro la bomba non è facile, un'impresa così impegnativa, la fantasia di Grass ha che offri scampo al Diluvio universale. Ma i topi (forse certamente, riscoprire in questo impervio romanzo del- naturalmente chiamato in soccorso la sua sperimentata anche in ossequio all'estetica grassiana del sordido e del la "fine" — oltre all'Apocalisse — anche la ricerca di una vena "favolistica" e le sue risorse barocche. Stavolta repellente) erano amati da Dio, tant'è che sono riusciti speranza divenuta sempre più flebile. Anche perché la l'animale parlante non è più lo stupendo rombo chioda- a scampare, mentre gli uomini non ce l'hanno fatta. E replica finale della Ratta a chi suppone protraihile un'e- to, pescato nelle materne acque del Baltico (nel frattem- sistenza umana "in solidarietà e con intenzioni pacifi- po divenute assai più infestate dalle meduse e inquinate ora un debole "io narrante", finito — nel Day after — che" suona: "Un bel sogno!". dal petrolio), come avveniva nell'omonimo romanzo Dio sa come in una capsula spaziale "in sempiterno del 1977. girotondo" intorno alla terra, stenta a credere ai propri G. Schiavoni

PETER ABRAHAMS, Dire libertà, mente influenzato, e la letteratura Edizioni Lavoro, Roma 1987, ed. inglese cui si avvicina a St. Peter's, orig. 1954, trad. dall'inglese di ambiente dove regna armonia tra persone che si amano come fratelli, Bruno Armellin e Maria Durante, gli fanno quasi dimenticare le sue pp. 324, Lit. 20.000. sofferenze ai bambino: la povertà, le ingiustizie, le umiliazioni. E questo LA SOCIETÀ'CONTEMPORANEA Dire libertà, scritto da Abrahams a il momento cruciale della sua forma- diretta da 15 anni di distanza dall'esilio, scelto zione che però delude le sue aspetta- volontariamente nel '39 (questa fu tive e, acuendo l'esilio spirituale cui Valerio Castronovo e Luciano Gallino forse l'unica libertà concessagli in il Sudafrica lo condanna come citta- Sudafrica) ci offre, in quanto auto- dino di seconda categoria, non gli biografia, un approccio facile e, allo lascia alternativa. Partirà a vent'an- Quarantanove specialisti stesso tempo, completo e profondo, ni, spinto dall'ansia di scrivere, di fanno il punto su al mondo africano e ai problemi del- gridare libertà. V'è da notare, peral- l'intellettuale di colore. È il resocon- tro, che, nella sua narrativa, protesta L'AMBIENTE * L'ECONOMIA * LA POLITICA to, in un movimento continuo dal- ed impegno rimangono spesso im- LA CULTURA * I GRUPPI * L'INDIVIDUO l'interno all'esterno, dal personale al pliciti: Abrahams, infatti, ama privi- sociale, della graduale maturazione legiare avvenimenti drammatici e di dell'autore e dell'affermazione della sicuro effetto onde catturare l'inte- sua identità, quasi miracolosamente resse e la risposta emotiva del lettore Due volumi di pagine XXIV-1396 acquisite in mezzo a mille ostacoli e in una scrittura ritmica che risuona limitazioni, in un contesto politico degli idiomi e delle usanze indigeni. che disumanizza l'uomo, sia egli op- V. Guidoni pressore o oppresso. L'accesso dura- mente conquistato all'istruzione e alla cultura, con la lettura degli scrit- UTET EDITORI DAL I 79I tori afroamericani, da cui è aperta- ta curiosi personaggi, a volte per rac- (CLAUDIO BONDÌ, Il richiamo, contarsi in prima persona, a volte Ellemme, Roma 1987, pp. 176, oggetto di narrazione all'interno del- Lit. 13.000. GIAMPAOLO RUGARLI, Il super- ^JVIARIA PIA SIMONETTI, "... nean- la saga familiare dell'autrice. Ci sono _GIORGIO VAN STRATEN, Genera- lativo assoluto. Garzanti, Mila- che Guido da Verona", La Lu- due sorelle che convivono detestan- zione, Garzanti, Milano 1987, no 1987, pp. 99 Lit. 18.000. na, Palermo 1986, pp. 55, Lit. dosi, una cantante di mezza tacca Corre l'anno 1780. Giovanni Dal 8.000. che finirà assassina, una vecchia zia Sasso, marchese, soprintendente di pp. 168, Lit. 16.500. Può una signorina vissuta appena vedova arteriosclerotica, una vicina una dogana pontificia a ridosso del ai margini della vita non meno che Troppo poche queste pagine di pasticciona parecchio generosa di sé; Granducato di Toscana, lungi dal- Entro l'arco degli ultimi vent'anni della letteratura, fervorosa d'inno- bozzetti, che dal sacrario fotografico predominano i toni divertiti di un l'occuparsi della riforma dei catasti si snoda la vita di Marco, il protago- cente capacità inventiva, ma forte di famiglia, ben disposto sul termosi- leggero e dosato humour nero, per- imposta da Pio VI, si dedica con tut- nista del romanzo, attraverso episo- unicamente di una sua sbiadita vergi- fone di cucina, evocano le storie di ché ad accomunare questi racconti ta la passione del naturalista sette- di significativi affidati di volta in vol- nità, scrivere un romanzo? Una nar- mitici zii d'America o di coinquilini sono le svolte tragiche repentine del centesco allo studio degli uccelli di ta alla sua coscienza e ad altre voci, razione, cioè, tale da interessare un scomparsi dalle esistenze imprevedi- quotidiano, viste dalla finestra della bosco. In fuga da una società immo- di amici ed estranei che si interseca- numero imprecisato d'indefiniti let- bili. Da questa teca di ritratti, tra cui casa di fronte, come da un cannoc- bile, astuta e corrotta — che il lettore no alla sua: il fratello, la ragazza, l'a- tori, ma soprattutto il Lettore dallo non mancano papa Giovanni, John chiale rovesciato. avverte tuttavia nella ferrea gerar- mico, il calciatore etc. Dire protago- sguardo luciferino, il Direttore Edi- Kennedy e Berlinguer, prendono vi- P. Lagossi chia delle relazioni sociali — la nar- nista è forse eccessivo: Marco è il toriale che per tutti decide? La signo- razione si dirama nelle verzure più tramite di un discorso generazionale rina Adelaide Toro, infermiera in fonde, dove Dal Sasso ama perdersi di incertezza e disorientamento che pensione, con tutte le sue forze gioca accompagnato da un giovane Papa- viene non a caso enucleato proprio una partita il cui esito è — senza geno, analfabeta ma in grado di imi- attraverso il continuo variare del scampo — una delle "soluzioni alge- tare il canto di qualsiasi uccello, ri- punto di vista, la deviazione di pro- briche" previste dalla mente mate- chiamandolo verso le panie invi- spettiva che permette all'autore di matica del suo giudice, che non tarda schiate nel folto della vegetazione. centrare una situazione e di cogliere a trasformarsi nel suo inquisitore. La Mite e scontroso, l'aristocratico uc- il senso di un'esperienza. Nessuno storia tormentata degli incontri tra cellatore sconfina, durante una bat- ha, qui, certezze: Filippo, che aspet- Adelaide ed il Professore si concre- tuta, in Toscana, cadendo — lui così ta gli extraterrestri, come soluzione tizza nel progressivo disastro di una inesperto d'amore — nei lacci di una a un 'impasse esistenziale, finisce in scrittura che sempre più arretra, sta- giovane vedova ridente e impudica. clinica; Michele e Caterina, i ragazzi- nata fuori dai suoi naturali spazi in- La quale non sa distinguere un mer- ni da cui Marco è attratto nel suo ventivi alla disperata ricerca di chia- lo da una civetta ma, esperta di altri bisogno di non maturare, si scontra- rificazione. La forza maligna dello richiami, mena l'ornitologo per "la no con la realtà della violenza dello sguardo giudicante trasforma la viva strada dolce e disperata dell'amore", stadio. L'esilità di alcune figure ap- mobilità della narrazione in un suo finché non lo scopre fragile sognato- pena abbozzate che, com'è forse giu- impacciato fantasma, mentre la ri- re, e di poco denaro. Bondì, nato nel sto (Generazione è il titolo del ro- scrittura dolorosamente s'ingolfa. '44, di professione regista, rivela no- manzo), si confondono l'una nell'al- L'ultimo precetto del Professore, il tevole polso nella ricostruzione del tra, non toglie interesse alla scrittura più chiaro ed inflessibile, investe d'i- quotidiano settecentesco, qui consa- limpida e oggettiva di van Straten nappellabile condanna la vita stessa pevolmente disperso nelle ampie, as- (ricorda quella del miglior Cassola) e dell 'aspirante scrittrice: "la perfezio- sai godibili scene di solitudine silva- alla velocità di scorrimento del rac- ne di un racconto nasce dalla perfe- na. Non romanzo di caccia, dunque, conto, cui non deve essere estranea zione del sentimento che l'ispira". come suggerisce il risvolto, bensì ac- — come del resto il continuo palleg- La creatura colpevole d'imperfezio- curata e originale descrizione dell'ar- gio di prospettiva — la passione cal- ne si condanna al vuoto dell'irrealtà, te raffinata dall'avicupio settecente- cistica dell'autore, che gli ispira alcu- deve — alla lettera — sparire. sco. ne tra le sue pagine migliori. G. Spampinato A. Chiarloni A. Baggiani

analitica e sintetica all'epica come alla poesia moderna, invarianti statiche nel taglio diacronico della lingua". £ -f~ Roman Jakobson al folklore come alla mitologia, all'afasia come alla Indissolubile infatti è per lui il legame tra suono e senso, filologia e alla fonologia. Di questa ricchissima biogra- tra linguistica e poetica. Non a caso i fondamentali Autoritratto di un linguista. fia intellettuale Jakobson stesso offre il filo d'Arianna studi sulla fonologia prendono le mosse dal linguaggio Retrospettive per riconoscere l'unità di principi e di criteri che infor- poetico di Chlebnikov, dove scomponendo questa com- mano i suoi lavori. In primo piano il principio dell'in- plessa testura formale, giunge a cogliere gli elementi a cura di Luciana Stegagno Picchio, Il varianza nella variazione, e poi la progressiva messa a minimi costitutivi. Così come nel noto studio, condotto Mulino, Bologna 1987, pp. 277, Lit. 25.000 punto della definizione funzionale dei tratti distintivi con Lévi-Strauss sul sonetto di Baudelaire Les chats, afferma il valore semantico delle figure della gramma- dei fonemi (un'elaborazione che matura negli anni del A chiusura e commento dei suoi Selected Writings, tica (nelle opposizioni sing./plur., masch./femm., 1°/ Circolo Linguistico di Praga, a contatto con Trubeckoj), Jakobson ha posto in calce le Retrospects (ora tradotte, 3° pers., ecc.). Ma di questa fedeltà alla poesia, di questa e la rilevanza assoluta data ai rapporti di relazione e di con la sola eccezione della settima che chiude il volume tensione mai sopita a ricercare l'Uno nel Molteplice, gli opposizione degli elementi linguistici tra di loro. Spesso dedicato a Contributions to Comparative Mytholo- piaceva, ancora a una distanza di tempo "biblica", rico- gy), che ruotano intorno ai fondamenti teorici del suo nel suo serrato argomentare Jakobson riesamina, correg- noscere la paternità nell'influenza dei suoi amati poeti pensiero linguistico. Riflettendo sui lavori che lo hanno ge e in parte respinge alcuni assunti dell'altro grande e artisti d'avanguardia. Quando, alle radici della sua appassionato per decenni, Jakobson sottopone le sue tesi iniziatore della linguistica strutturale, Saussure. Rifiuta formazione, era unito al gruppo di Majakovskij, Stra- a confronti con posizioni divergenti o contrarie, così i infatti il concetto dell'arbitrarietà del segno, e la presun- vinskij, Chlebnikov, mentre l'Occidente viveva "l'ulti- saggi mantengono il tono polemico e penetrante di un'i- ta antinomia tra sincronia e diacronia, "sostenendo ma ora di calma universale" alla vigilia della prima nesausta e inappagata intelligenza critica. Si staglia il piuttosto l'idea di una sincronia permanentemente di- guerra mondiale. quadro di un pensiero che si è volto con pari profondità namica, e sottolineando nello stesso tempo la presenza di E. Soletti

merica di D. H. Lawrence), o, come protagonista dall'ambiente di vita solo in libreria e in abbonamento j AA.VV.. L'esotismo nelle lette- ' rature moderne, a cura di Elémi- sottolinea Zolla nel saggio che apre consueto, in vista di una maturazio- ne solipsistica a un nuovo modo di re Zolla, Liguori, Napoli 1987, pp. il volume, "unità originaria e origi- nante dei sistemi e delle fedi". vita, non poche raccolte poetiche di PALOMAR 227, Lit. 20.000. G. Costa George, Hofmannsthal, Rilke e Tra- quaderni di Porto Venere kl costituiscono (a giudizio di De quadrimestrale di cultura Zolla prosegue il discorso riguardo Angelis) non già un adattamento del- ai rapporti tra Occidente e Oriente le esperienze francesi, ma una esem- 3 in letteratura (L'esotismo nella lette- plare ed elitaristica "ricerca del mini- ratura angloamericana, La Nuova mo assoluto". Altri autori che gravi- Italia, Firenze 1978). Il volume si ar- tano in tale clima ne offrirebbero in- Discorso sull'economia "/ENIRICO DE ANGELIS, Simboli- ticola in una serie di brevi saggi che, vece un'ironizzazione (Kafka), o un smo e decadentismo nella lette- conversazione con Claudio Napoleoni prendendo in esame l'opera di vari capovolgimento (R. Walser) o una autori europei moderni (F. Proko- ratura tedesca, Il Mulino, Bolo- versione umoristica (Morgenstern). Individualismo e massificazione sch, V. V. Chlebnikov, H. Gregory, gna 1987, pp. 230, Lit. 24.000. Un superamento delle tendenze sim- Pietro Barcellona W. Beckford e altri), ricostruiscono i boliste in direzione del decandenti- motivi e l'origine di questo comples- Il volume ripercorre alcune delle smo inteso in funzione complemen- Le traiettorie della fisica so legame tra continenti che, almeno tematiche e componenti stilistiche tare si avrebbe soprattutto in Tho- Giuliano Preparata per quanto riguarda gli autori citati, più ricorrenti della produzione sim- mas Mann (visione illuministica) e più che vezzo decorativo o "tempo- bolista-decadente di lingua tedesca, in Schnitzler (abbandono dell'istin- L'industria del disco e il caso Tenco raneo spaesamento" è intima corri- che la critica ha racchiuso spesso en- to). L'ultima parte del volume è de- Aldo Garzia spondenza. L'Oriente di cui parlano tro definizioni insoddisfacenti (co- dicata agli sviluppi successivi al sim- Zolla e i suoi collaboratori non è me ad es. impressionismo, neoro- bolismo, fra cui l'espressionismo, il Racconti, poesie, ricerche, materiali perciò luogo geografico, non è nep- manticismo, ecc.). Se i romanzi di costruttivismo weimariano, o le li- pure un "altrove" indeterminato e Altenberg, Andrian, Beer-Hof- nee autonomamente perseguite ad mitico, ma è Oriente "spirituale" (in mann, Hofmannsthal e — almeno in es. da Hofmannsthal e Musil nella Abbonamenti: Lire 30.000 (3 numeri) sul ccp 11468196 cui rientra, a buon diritto, anche il parte — Rilke e Musil ripropongono produzione matura. prima traversa Olivo, 6 - 19025 Porto Venere (Sp) Messico di W. C. Williams o il Suda- lo schema-base di un allontanarsi del G. Schiavoni N 7 riNDICF pag. 45/V IBI DEI LIBRI DELMESEfei

Dio e — afferma l'autrice — si può A quasi un anno dalla pubblicazio- mente lanciato verso il sogno del dine e quanto sia importante svisce- Musica essere certi del fatto che, qualora gli ne di un primo volume, strettamen- successo, forte di un'inventiva in- rarlo per comprendere meglio la sua obiettivi della preghiera avessero ri- te biografico, l'EDT dà alle stampe stancabilmente feconda. Di facile e intensa vita artistica. Nella ricca e chiesto la soppressione di qualsiasi la seconda parte della ricca monogra- utile consultazione, il libro va consi- puntuale introduzione Callisto Co- + SOLANGE CORBIN, La musica forma artistica, gli artisti e il loro fia che lo studioso americano Wil- derato senz'altro come una preziosa sulich ricostruisce l'iter critico di Al- cristiana dalle origini al grego- bagaglio sarebbero presto scomparsi liam Ashbrook ha dedicato a Doni- e tempestiva acquisizione per l'edi- varo, che dedicò la sua attenzione riano, Jaca Book, Milano 1987, dall'orizzonte ecclesiastico. Del re- zetti: quattrocento pagine consacra- toria italiana d'ambito musicologi- alla "settima arte" dal 1929 al 1953, ed. orig. 1960, trad. dal francese di sto è solo con il gregoriano — sem- te alla ricostruzione della parabola co. ed in particolare in due periodi ben Adriana Crespi Bortolini, pp. bra suggerire la Corbin — che il can- artistica del compositore bergama- A. Baricco precisi: tra il 1934 e il 1936, quando XVI-246, Lit. 26.000. to liturgico assume forma e valore sco, scandita da ben sessantasei titoli curò la rubrica cinematografica della artistico. Prima che ciò avvenga la e dispiegata a 360 gradi dal frizzante Cinema rivista "Nuova Antologia" e nel Forse, meglio di quello scelto per musica è, presso i teorici, un linguag- sentimentalismo dell'opera buffa ai 1952 quando subentrò a Ennio Flaia- l'edizione italiana, il titolo che figu- gio solenne della Chiesa, oppure una fasti seriosi del Grand-opéra. Come no nel settimanale "Il Mondo". Rac- rava nell'edizione originale, L'Eglise scienza, non una forma d'arte secon- si può intuire trattasi di un lavoro 1 CORRADO ALVARO, Al cinema, colti nel volume sono dunque i suoi à conquéte de sa musique, riesce ad do la definizione moderna. immane: Ashbrook vi attende con a cura Gaetano Briguglio e Gio- scritti su queste testate nonché pa- esprimere il carattere problematico e P. Cresto Dina puntigliosa precisione, devota com- vanni Scarfò, Rubbettino, Soveria recchi altri interventi sparsi apparsi non del tutto lineare del processo pletezza e contagiosa passione. Sotto Mannelli (Cz) 1987, pp. 311, Lit. su altre riviste. Cosulich tiene a pre- che, dai primi cristiani fino all'av- la sua penna (non elegantissima) 30.000. cisare che l'attività di Alvaro non era vento del gregoriano, conduce alla prende forma l'enorme mondo som- quella dello scrittore che si diletta a definizione di una musica legata al merso dove affondano le radici dei Il progetto di questo libro è nato pensare al cinema da "comune spet- culto. La musica si è formata gra- capolavori donizettiani: decine di da un convegno su "Alvaro e lo spet- tatore", bensì quella di un critico dualmente, accanto alla liturgia. Lo opere per lo più ingoiate dall'oblio, tacolo", tenuto in occasione del ter- tout court, che ha preso con estrema sviluppo regolare delle forme del J-WILLIAM ASHBROOK, Donizetti. venate di facile conformismo e ba- zo decennale della morte dello scrit- serietà l'incarico "illuminandolo del- culto e del canto sacro lascia intrave- Le opere, EDT, Torino 1987, ed. gliori di genuino talento. Ne emerge tore. L'idea base è quella di dimo- lo stesso impegno morale che ha dere la sempre vigile sorveglianza orig. 1982, trad. dall'inglese di la figura di un artista discontinuo, strare come per il celebre autore di contrassegnato la sua opera narrati- della Chiesa. Compito di quest'ulti- Luigi Della Croce, pp. 405, Lit. assediato dai fantasmi dei suoi mo- Gente in Aspromonte il rapporto con va". ma è quello di rendere omaggio a 50.000. delli (Mayr e Rossini), ma pervicace- il cinema non sia affato di second'or- S. Cortellazzo

y \ Il cinema di Dreyer. passando così dagli effetti di montaggio più esasperati, dibattito negli anni '50, vide poi verificarsi un immoti- all'uso degli ampi e armoniosi movimenti di macchina, vato calo d'interesse, rotto solo, come precisa Martini L'eccentrico e il classico sino ai lunghi piani sequenza ad inquadratura fissa. nella sua introduzione, "dalle reazioni per lo più gene- a cura di Andrea Martini, Marsilio, Il presente volume raccoglie gli atti del convegno su rose e imbarazzate all'uscita di Gertrud che solo l'allora L'opera di Cari Th. Dreyer svoltosi a Verona nel giovane critica seppe leggere nei modi dovuti". Il volu- Venezia 1987, pp. 252, Lit. 30.000 novembre 1984. Convegno che volle riprendere un di- me ripropone così un'articolata lettura del cinema del scorso sul "caso Dreyer" che, al centro di un grande regista danese, che si dispiega attraverso una serie di "Dallo stile — sostiene Dreyer — traspare l'anima sguardi prospettici fra i quali ricordiamo quelli di Dro- dell'opera d'arte. Lo stile la penetra, l'impregna, rima- uzy, autore di una documentata biografia di Dreyer tesa nendo invisibile e indimostrabile". Tutto il cinema del a individuare nella sua opera il riflesso della sua trava- regista danese sembra non essere altro che la realizzazio- gliata esistenza; di Bordwell, che sottolinea i rapporti ne di quest'assioma. Non che si possa dare di esso un'in- tra un uso della scrittura trascendente e un'organizza- terpretazione meramente formalistica. Al contrario: il zione dello spazio frammentaria e fuorviarne; di Tes- cinema di Dreyer ha sempre dimostrato una fortissima son, che indaga le relazioni fra lo sguardo della macchi- tensione verso i propri contenuti. Ma tale tensione è na da presa e quello dei personaggi; di Clausen, che diventata tutt'uno con la ricerca di una forma e di uno prende in esame i modi con cui Dreyer si colloca nel- stile che sapessero fino in fondo esprimere tali contenuti, l'ambito della letteratura danese; di Apra, sul Dreyer diventando tutt'uno con essi. In questo senso il cinema minore, e poi ancora quelli di Aristarco, Termine, di Dreyer si muove tra "l'eccentrico e il classico". Clas- Nash, Krogh e altri. Da segnalare ancora un inedito di sico perché ha saputo far maturare ogni sua scelta espres- Dreyer, in cui il regista, forse per Tunica volta, scrive di siva sino a modelli di grande perfezione stilistica, eccen- se stesso e della propria vita, e l'accurata biblio-filmogra- trico perché la sua continua ricerca linguistica lo ha fia. spinto più volte a sperimentare il nuovo e il diverso, D. Tornasi

cisti d'avanguardia del dopoguerra, trale ricca di fermenti. La coppia regole e stilemi, e si presentava come Teatro ad Eugenio Barba, il profeta del Ter- Beck-Malina e il loro Living Theatre, radicale alternativa estetica e politi- zo Teatro, Poco più di trent'anni di Grotowski e il suo Teatr Laborato- ca. Una storia, quella del nuovo tea- fatti, di proposte e di illusioni teatra- rium, Peter Brook, l'Open Theatre tro, che De Marinis interrompe con MARIO LUZI, Hystrio, Rizzoli, JMARCO DE MARINIS, Il nuovo li che Marco De Marinis, docente di Joseph Chaikin, il Bread and Pup- persuasive argomentazioni al 1970. Milano 1987, pp. 152, Lit. 18.000. •teatro 1947-1970, Bompiani, Mi- all'Università di Bologna presso l'I- pet, ì'Òdin di Barba, Bene, Quartuc- E l'effetto '68 che esaurisce un ciclo: stituto di Discipline della Comuni- ci, Ricci e altri ancora. Per loro un si deve registrare una sorta di diaspo- lano 1987, pp. 310, Lit. 11.000. Un prologo e quattro tempi, di- cazione, ricompatta storicamente tempo si spendevano orgogliosa- ra dal teatro, un superamento del ciassette scene in tutto per questa sotto l'etichetta "nuovo teatro". In mente vocaboli come avanguardia, teatro, se non proprio una fuga ver- moderna tragedia in versi accessoria- Dal Black Mountain College nel una malinconica parabola cronologi- ricerca, sperimentazione, nel tentati- so un magmatico "oltre", perseguito ta di coro. Quasi una partitura sinfo- North Caroline a Carpignano Salen- ca, che va dai primi segnali america- vo di definire una forma teatrale che da tutti i mitici esponenti della nuo- nica, la terza prova teatrale, dopo tino in Italia meridionale. Da John ni alla crisi finale, sfilano i protago- si contrapponeva alla tradizione del va scena. Ipazia (1978) e Rosales (1982), del set- Cage, uno dei più straordinari musi- nisti ormai eroici di una stagione tea- vecchio teatro ufficiale, rifiutandone G.L. Favetto tantenne poeta fiorentino. L'autore coltiva una sua personale idea di tea- tro poetico. Crea personaggi che so- no scheletri morali, aneliti, coscien- ALBERTO DELLA MARMORA ze in forma di fantasmi. In un para- digmatico regime dittatoriale mette VIAGGIO IN SARDEGNA a confronto la verità del Teatro e la Marisa menzogna del Potere, le illusioni, (Cagliari, 1926-28) anche invereconde, del primo e la 4 volumi, pp. compless. 2080, tela Messineo Vandini spietata realtà del secondo. Da una parte, Hystrio, il grande attore, l'in- VITO AMICO vasato da Dioniso, colui che soltanto sulla scena è se stesso. Dall'altra, il DIZIONARIO TOPOGRAFICO VIAGGI Palazzo, con il tiranno Berek, l'infi- DELLA SICILIA do Malik, i congiurati, la fronda. In ( CLIPPINGS II) mezzo, la Vita nei panni di Giulia, (Palermo, 1855-56) figlia del principe, una colomba por- 2 volumi, pp. compless. 1366, tela tatrice di amore destinata al sacrifi- cio. La passione per Hystrio la con- GOFFREDO CASALIS durrà alla tomba. Indistruttibili, fatti È in libreria l'ultimo reportage della stessa pasta, il grande attore e il DIZIONARIO STORICO-STATISTICO tiranno, il Teatro e il Potere — le cui romanzato di Maria Messineo Vandini effigi si svuotano e si riempiono sen- DEGLI STATI DEL RE DI SARDEGNA za perire — la piangono. Velocemen- (Torino, 1833-56) te, però, ché ciascuno deve ritornare 31 volumi, pp. compless. 26462, tela al proprio lavoro. Lo spettacolo ri- comincia. Come se nulla fosse acca- TODARIANA EDITRICE duto. È la legge. ARNALDO FORNI EDITORE 20135 MILANO - VIA LAZZARO PAPI. 15 40010 Sala Bolognese BO C.C. POST. N. 4371320& - TEI.. 02/&4.00.3B3 T G.L. Favetto J trattata e gettando su di essa sguardi l'attenzione su personaggi psicolabi- processi di azione e reazione instau- Giallo che ne arricchiscono i contenuti per- li, in preda a terribili ossessioni, co- rati fra le parti, in un crescendo con- ché orientati da prospettive diverse, me accade alla protagonista di La tinuo ed opprimente destinato per Sconosciuti in treno contiene già tutti •-^-RUTH RENDELL, La morte non morte non sa leggere, la governante forza all'esplosione finale, al caos. PATRICIA HIGHSMITH, Scono- i grandi temi che hanno fatto della sa leggere, Mondadori, Milano Eunice Parchman, vittima di una S. Cortellazzo terribile menomazione, di un segre- sciuti in treno, Bompiani, Mila- Highsmith una delle regine, se non 1987, ed. orig. 1977, trad. dall'in- to da non svelare... l'analfabetismo. no 1987, ed. orig. 1950, trad. dal- forse la regina, della moderna narra- glese di Rosalba Buccianti, pp. l'inglese di Ester Danesi Traversa- tiva gialla d'autore. Nel racconto di La Rendell procede nel racconto con 250, Lit. 18.000. una prosa asciutta, essenziale. La sto- ri, pp. 329. Lit. 20.000. un uomo che viene spinto da un in- contro occasionale a commettere un ria eli Eunice ha il sapore dell'inchie- Giallo segnalazioni delitto perfetto, possiamo infatti già Ruth Rendell è autrice di pregevo- sta: perché la donna ha massacrato, Ecco finalmente riemergere alla rinvenire l'ambiguità tipica della li gialli ad enigma (con protagonista con una complice esaltata e visiona- luce il primo romanzo della scrittri- scrittrice, il suo lucido penetrare nei l'ispettore Reginald Wexford): clas- ria, l'intera famiglia in cui prestava THOMAS T. NOGUCHI, La parola ce americana Patricia Highsmith. mondi del doppio, la sua straordina- siche ed ortodosse crime stories in cui servizio? Perché il suo segreto, cela- al Coroner, Rizzoli, Milano Da anni introvabile, quest'opera do- ria capacità di rendere reciproca- la tensione del lettore è tenuta viva to con tanto risentimento verso il 1986, ed. orig. 1985, trad. dall'in- vette molto del suo successo a un mente permeabili i mondi del bene e fino al colpo di scena finale. Ma esi- mondo, è stato scoperto. Perché la glese di Paola Frezza, pp. 200, Lit. ste anche un'altra Rendell, meno ras- film che Hitchcock ne trasse nel quelli del male, la sua concezione sua "diversità" (definita dalla Ren- 18.000. sicurante. La gabbia ordinata del dell una sorta di cecità), venuta alla 1951. Ma sarebbe ingiusto limitare a dell'uomo come "uomo debole" la CORNELL WOOLRICH, Dentro la questa ragione l'importanza del li- giallo "alla Christie" si spezza per luce, l'ha trasformata in belva. L'in- cui morale non è che un esile scher- notte, Il Giallo Mondadori, n. bro. A testimonianza del fatto che mo sempre pronto ad andare in mil- dar spazio a un universo di violenza teresse del romanzo sta nell'atten- ogni grande autore non fa che riscri- le pezzi sotto le insidie del fascino totale, in cui ogni certezza si frantu- zione minuta rivolta agli impercetti- 2.000, Milano 1987, ed. orig. vere sempre la stessa opera appro- discreto del delitto. ma. Ci riferiamo a quei romanzi del- bili cambiamenti del personaggio, al- 1987, trad. dall'inglese di Tina fondendo di volta in volta la materia D. Tornasi la scrittrice inglese che focalizzano le reazioni del gruppo circostante, ai Honsel, pp. 223, Lit. 3.000.

stretto, cui deve la fama e la notorietà. Quella creata da rentemente senza movente. E. Reardon si aggira nei Ed. McBain McBain è una città immaginaria, certo, ma che ha tutte labirinti del distretto vanamente, perché è "nell'altra I le caratteristiche della metropoli per antonomasia: New parte della città", dove vivono i ricchi, che va ricercata L'altra parte della città York. Nell'ultima opera dello scrittore americano i pos- la verità. Ma il muro è invalicabile, lo spazio "al di là " Mondadori, Milano 1987, ed. orig. 1986, sibili dubbi svaniscono. New York è lì, in tutta la sua oppone resistenza a Reardon che, per ricomporre le fila imponenza, a dettare i ritmi del racconto: ritmi di fuga, del complicato intrigo, deve rischiare il tutto peer tutto, trad. dall'inglese di Luciana Crepax, serrati, mozzafiato. McBain procede con una scrittura quindi la pelle. Veloci e incisivi scambi di dialogo, pp. 261, Lit. 18.000 immediata, dura, tagliente, sincopata, immergendo il mappe disegnate sulle pagine, ritmi forsennati: tutto è lettore negli umori, nei colori, nei sapori del Quinto orchestrato per trasmettere al lettore la sensazione di Distretto di polizia, che abbraccia Chinatown, confi- essere lì, presente all'azione. Si tratta di una costruzione È nello spazio metropolitano che, per McBain, si nando con Little Italy, la Bowery, Broadway. Un misto narrativa adattissima al cinema. Non a caso. Numerosi giocano nel bene e nel male, le esperienze più autentiche di mille etnie e culture: dai cinesi agli italiani, dagli sono infatti i film tratti dai romanzi di McBain. E del vivere quotidiano. Uno spazio che anche quando spagnoli e neri ai dominicani, cubani e portoricani. In pensiamo a Anatomia di un omicidio di Kurosawa, a non ha un nome preciso, lo evoca prepotentemente: New questa parte della città — che sembra "un gioco di pa- E tutto in biglietti da piccolo taglio di Colla, a Rosso York. Dopo il romanzo-denuncia II seme della violen- zienza fatto di tanti pezzi a incastro... un mosaico che nel buio di Chabrol, solo per citarne alcuni. E anche in za (1954) Evan Hunter — questo il vero nome dello restava misterioso e intricato anche quando tutte le questo caso McBain, non c'è da stupirsi, disegna situazio- scrittore — si è dedicato alla narrativa gialla dando vita tessere erano al loro posto" — si muove il protagonista, ni e immagini, strizzando l'occhio al cinema. a quel gruppo di poliziotti dell'Ottantasettesimo Di- l'agente Reardon. È qui che avvengono i delitti, appa- S. Cortellazzo

summa del fantastico, un'angosciosa passionati costituisce uno degli eie- spettive da cui può essere visto il so- Fantastico ricerca di significato in una dimen- menti di vitalità del genere lettera- vrannaturale nella letteratura, sione al culmine dell'assurdo, trucca- rio. Inoltre la qualità artistica di que- M. Della Casa \ FRANCO PORCARELLI, L'ultimo ta coscientemente dall'autore fin dal- ste opere dimostra come la sfida lan- caso del piccolo Lama Nanguj, l'inizio (la coincidenza del narratore I LUIGI DE PASCALIS, GRAZIA LI- ciata anni or sono da alcune corag- Theoria, Roma-Napoli 1987, pp. con lo sconcertante protagonista), *"'POS, MARCO DE FRANCHI, Im- giose case editrici si stia rivelando 108, Lit. 7.000. qui l'atteggiamento cfi Porcarelli è maginaria, Solfanelli, Chieti vincente: ormai la produzione fanta- più distaccato, come se volesse sem- 1987, pp. 258, Lit. 14.000. stica italiana può reggere il confron-. Crona A qualche anno dalla pubblicazio- VITTORIO SlLVESTRINI, plicemente mostrare a un pubblico to con quella straniera. Certamente, che da un provincia dell'Impe- ne de II matrimonio del mare e del- di intenditori il suo campionario di l'inferno , forse la migliore opera del- I tre autori presentati in questo vo- margini di miglioramento sono pos- ro, Editori Riuniti, Roma 1987, mostruosità e di atrocità. Macabri lume da Gianfranco De Turris sono sibili e auspicabili, ma è significativo la narrativa fantastica italiana negli racconti cinesi, leggende di popola- pp. 179, Lit. 13.500. ultimi tempi, Franco Porcarelli i vincitori del Premio Tolkien 1985, ad esempio il fatto che due dei tre zioni misteriose, testimonianze di- un concorso dedicato alla letteratura racconti pubblicati in Immaginaria (alias Adan Zzywwurath) presenta rette di accademici diabolici e orren- All'apparenza, Cronache da una una raccolta di racconti brevi e graf- fantasy mode in Italy. I tre romanzi sono ambientati in Italia e che accan- provincia dell'Impero è uno dei tanti di: in poche righe Porcarelli riesce a brevi di questa antologia, Viaggio per to agli inevitabili richiami agli autori fiami. Lo stile è lo stesso del suo sbalordire il lettore, a osservare con romanzi di fantascienza ambientati lavoro precedente, una ricognizione Lisa, L'ora delle ombre, Gli occhi del fantastici anglosassoni (Lovecraft, in un futuro, più o meno lontano, ironia come ogni cosa possa avere bosco, rappresentano un indubbio Tolkien) sono presenti anche riferi- all'interno dei territori dell'immagi- più d'una spiegazione. E, soprattut- del nostro pianeta. Ma i termini, in- nario e una rielaborazione di temi salto di qualità rispetto ai racconti menti alle nostre tradizioni cultura- vece, vengono rovesciati: con un to, a dimostrare che l'inferno è dav- pubblicati sulle fanzines. Ma sono li, dalla Toscana medioevale all'A- ormai diventati classici, interrotte da vero vicino: tanto che, come afferma procedimento di flash-back, Silve- improvvise fratture logiche e da ca- anche la prova che proprio il "fan- bruzzo contemporaneo. Le opere di strini narra come un ipotetico stori- un personaggio del libro, "probabil- dom" si rivela un serbatoio ricchissi- De Pascalis, Lipos, De Franchi varia- povolgimenti che operano un effetto mente lo portiamo in noi stessi". co del 2400 vedrebbe l'umanità straniarne sul lettore. Se II matrimo- mo di potenziali talenti, che il lavo- no dalla fantasy pura all'horror, a te- odierna, e come interpreterebbe i nio del mare e dell'inferno era una M. Della Casa ro sotterraneo delle riviste per ap- stimonianza delle innumerevoli pro- fatti politici, economici e social^ del mondo a noi contemporaneo. E la tecnica, dunque, inversa a quella usa- Massimo Baldini ta da Wells ne La macchina del tem- VIII Premio Nazionale di Narrativa Fantastica LE FANTAPAROLE po, che costituisce ancor oggi uno Il linguaggio della degli espedienti più famosi, ed abusa- pubblicità ti, della letteratura di fantascienza. "J.R.R. Tolkien" - 1987 La novità più interessante, però, non pp. 224 L 22.000 sta nella trama quanto piuttosto nel per inediti di fantasy, heroic fantasy e horror modo di affrontarla: Silvestrini evita al tempo stesso di incanalarsi nei bi- Sezione Romanzi brevi: nari più tradizionali del genere e di scadere in quell'ibrido tra fantascien- 1) Per amore di Catalina, di Antonio Tafuri Lupinacci (Genova) za e fantapolitica, pesante e didatti- 2) Il tempo dei morti, di Alessandra Postai Degasperi (Trento) co, che solitamente provoca irrita- 3) Challant, di Marco Zanicchi (Genova) zione sia tra gli esperti del settore sia Sezione Racconti: tra i lettori alla ricerca di "contenu- f OQ ti". L'autore, scrittore non profes- 1) Statenberg, di Grazia Lipos (Trieste) 2) Sotto il ventre di medusa, di Lorenzo Iacobellis (Bari) sionista e docente universitario di fi- 3) Il risveglio del dio del caos, di Nicola Verde (Roma) sica a Napoli, ha invece esposto con competenza scientifica e garbata iro- nia la sua visione del prossimo futu- Segreteria del Premio Tolkien: ro: un futuro in cui l'automazione è 66100 Chieti - Via G. Armellini n. 3 - Tel. (0871) 63.210 ormai una realtà e la terza guerra mondiale è già avvenuta; un futuro, I tre romanzi finalisti e i dieci racconti finalisti saranno pub- inoltre, in cui sembra essersi persa blicati, dall'Editrice Solfanelli (66100 Chieti - C.P. 126), rispetti- (apparentemente) la reale compren- sione dei fatti contemporanei, rico- vamente nelle antologie Immaginaria/3 e Le Ali della Fanta- ARMANDO sia/8. La scadenza della IX edizione è fissata per il 31/12/1987. struiti con grottesca e tragica comici- EDITORE tà. M. Della Casa sono analizzati, insieme all'evolversi cui muove la conoscenza, istituendo pubblicazione (1877) l'opera fonda- lo spirito umano presuppone già Filosofia e al diffondersi delle conoscenze tra dati dell'esperienza scientifica e mentale di A. Boeckh, allievo di sempre il conosciuto ed è quindi "co- scientifiche, i maggiori contributi al riflessione filosofica un confronto Schleiermacher e Wolf, sembra co- noscenza del conosciuto". Sebbene stituire una tappa importante nel nel complesso restìa ad allontanarsi -R- STEFANO POGGI, Introduzione dibattito sulla fondazione e giustifi- costante da cui non solo gli indirizzi cazione di tali conoscenze; sui pro- :o-pc cammino di formazione dell'erme- dalla posizione dell'illustre maestro, a II positivismo, Laterza, Bari di pensiero neo-positivistici, ma la blemi di natura metodologica; sui di- stessa reazione al ppositivism o pren- neutica filosofica. Nel quadro di una l'ermeneutica di Boeckh non è priva 1987, pp. 274, Lit. 15.000. versi approcci alle scienze della vita e derà le mosse. filosofia della storia più affine alla di spunti originali e fecondi. l( fine G. Maisto L'autore esamina le tesi avanzate della società. Si perviene alla divari- visione herderiana che al pensiero di dell'interpretazione non viene pro- tra il 1830 e il 1890 sul contributo cazione tra una "filosofia degli inge- Hegel, il suo tentativo di fondare la spettato nella ricostruzione dell'ori- dell'indagine scientifica alla defini- gneri" ingenuamente ottimistica e filologia classica in una teoria gene- ginario processo creativo, ma nella sua riproduzione in una nuova dina- zione dei problemi filosofici: non in- degenerante in una scolastica la cui rale dell'interpretazione interviene mica di significato, mentre lo spirito tende, quindi, offrire un'esposizione crisi esploderà con l'attenuarsi, a fi- nel grande dibattito aperto da Schle- iermacher sul comprendere come stesso dell'ermeneutica, lontano da limitata a quel che è in senso stretto ne secolo, della fiducia nel progres- "7~XUGUST BOECKH, La filologia principio universale della conoscen- ogni culto storicistico del passato, l'apparato concettuale del positivi- so; e una "filosofia degli scienziati", come scienza storica, a cura di smo, e nemmeno una storia della cir- za dei fenomeni umani, riconoscen- manifesta l'autocostituirsi di una sempre più consapevole della pro- Antonio Garzya, Guida, Napoli forma di consapevolezza, di una co- colazione delle idee positivistiche. A do esplicitamente l'anima storica ed blematicità e dei limiti del proprio 1987, pp. 308, Lit. 26.000. scienza nuova del presente. partire dalla definizione comtiana ermeneutica della ricerca filologica. operare e animata dalla necessita di La comprensione delle creazioni del- dei principi della filosofia positiva rivisitare le stesse ipotesi di fondo da A oltre un secolo dalla sua prima M. Bornia

era stato insegnato, cioè come pensatori neutri. Il misco- £ AA.W. noscimento della potenza simbolica delle differenza ses- Diotima. Il pensiero della suale infatti è massimo nel sapere filosofico-scientifico, la cui oggettività e verità fanno tutt'uno con la suà differenza sessuale neutralità rispetto al sesso dei soggetti conoscenti. La falsa neutralità di questo soggetto che si pretende univer- La Tartaruga, Milano 1987, pp. 186, sale, ma è in realtà frutto di un'astrazione del solo essere Lit. 15.000 umano sessuato maschile, è già stata denunciata, e in particolare da Luce Irigaray, che del resto costituisce Alla differenza sessuale il pensiero della cultura occi- esplicitamente il principale riferimento teorico del grup- dentale non ha mai attribuito alcun senso. Eppure la po. La novità e l'attrattiva di questo libro sta però per differenza sessuale non è una differenza specifica qual- così dire nella sua natura teorico-pratica, nel senso che siasi, perché condiziona la possibilità stessa della realtà la riflessione critica sulla presunta universalità del sog- come duale, contro l'unità dell'essere che si impone nella getto pensante si fa attiva ricerca di modi possibili di | filosofia greca a partire da Parmenide. Infatti la diffe- pensare la differenza sessuale; una ricerca che muove renza sessuale affetta il soggetto stesso dei discorsi, alla dalla specifica esperienza di donne e filosofe e si salda stessa stregua di quelle altre sue determinazioni (la sua con i più recenti esiti del dibattito in corso da anni collocazione spazio-temporale, la sua mortalità) che all'interno del Movimento delle donne. Una donna in- hanno ricevuto un'elaborazione sia nella forma, sia nei fatti può accedere al pensiero universale solo a patto di contenuti del sapere. Questa alterità in cui si costituisce diventare un essere neutro, cioè solo con la perdita del il soggetto umano a causa del sesso è invece stata esclusa proprio corpo, della propria differenza. Così però accede dalla forma del pensiero. Da queste considerazioni pren- soltanto a una parola servile e ripetitiva. Pensare la de le mosse la riflessione di Diotima, un gruppo di differenza sessuale — trasformarla cioè da oggetto pensa- donne che hanno in comune la pratica femminista, il to in soggetto pensante — èia sola possibilità per iniziare j fatto di occuparsi di filosofia per passione e/o per lavoro a parlare in proprio. e la maturata consapevolezza di averlo fatto come gli R. Leporati

JEAN-FRANCOIS LYOTARD, Il vengono spesso malauguratamente NUCCIO ORDINE, La cabala dei- namente), l'asino bruniano può di- "4 ost-moderno spiegato ai bam- accantonati: la critica al totalitari-.^,,in0) Liguori, Napoli 1987, pp. ventare inoltre la cifra di un criterio ini, Feltrinelli, Milano 1987, ed. smo politico della società contempo- Lit 22 000 ermeneutico, per cui la lettera "asini- E na" dei suoi scritti sarà l'involucro JF JOHN MILTON, Areopagitica, orig. 1986, trad. dal francese di ranea, la rivendicazione di uno spa- ' zio di resistenza alle pretese onniper- disadorno della verità. Ma il leitmo- Laterza, Bari 1987, trad. dall'in- Alessandro Serra, pp. 123, Lit. vasive del capitalismo, l'inserimento Erede di un'antica simbologia mo- tiv dell'asino si rivela alla fine un glese di Salvatore Br e glia, pp. 15.000. della realtà scientifica e tecnologica raleggiante, che risale ad Esopo e ad brillante pretesto per ripercorrere LXXX - 133, Lit. 15.000. attuale nella più organica cornice di Apuleio, ma prima ancora alle Sacre luoghi più o meno noti dell'opera bruniana, con particolare attenzione Il titolo del libro,' pePer la verità un una filosofia della storia, il costante Scritture, la letteratura cinquecente- Occasionato dal Decreto di censu- riferimento ad Adorno. Ne esce un sca pullula di figure asinine. Sullo al suo umanesimo anticlassico, nato ra emanato dal Parlamento inglese po' arrogante, trova la sua giustifica- libro che smentisce con autorevolez- sfondo di questa tradizione, Giorda- dalle rovine della cosmologia tole- nel giugno 1643, il più famoso libel- zione nel tono scorrevole e spesso za un certo stereotipo della postmo- no Bruno assegna all'immagine del- maica. Un umanesimo che si riflette lo del poeta e filosofo John Milton, brillante della scrittura di Lyotard. dernità, quello di un'epoca in cui il l'asino una doppia valenza simboli- nella qualità stilistica della sua scrit- l'autore del Paradiso perduto, artico- Sono dieci lettere che il filosofo fran- pensiero e la filosofia docilmente si ca: quella negativa dell'ottusità e del- tura, caotica e proliferante, così co- la una appassionata protesta in nome cese ha inviato ad altrettanti destina- adeguano all'esistente. "Da tutte le l'inerzia, e quella positiva della fatica me aperto e vertiginoso è l'universo della libertà "di apprendere, di parla- tari nell'arco di quattro anni (1982- parti ci invitano a farla finita con la nobile, che innalza l'uomo ai vertici copernicano, dove ogni punto è cen- re e di discutere, liberamente e se- 1985). I temi trattati sono quelli che sperimentazione, nelle arti e altro- della sua vocazione sapienziale. Co- tro e il significato delle gerarchie tra- condo coscienza" seguendo quattro caratterizzano la riflessione di Lyo- ve", scrive Lyotard. E la risposta è: me i "sileni" immortalati da Erasmo dizionali tende a vanificarsi. principali filoni argomentativi: la di- tard sul postmoderno e che, nel di- no. • D. Voltolini (ridicoli all'esterno e splendidi inter- F. Cuniberto mostrazione della totale estraneità battito culturale sull'argomento, della censura, istituzione propria della Inquisizione ecclesiastica, alla tradizione cui il Lungo Parlamento si ispirava; la decisa affermazione Gary Snyder che i libri in quanto tali non posso- LA GRANA DELLE COSE no essere considerati dannosi, poi- Introduzione di Alberto Cacòpardo ché "la conoscenza non può conta- minare, se non son contaminate la pagine 272 lire 22.000 volontà e la coscienza"; la convin- zione della assoluta inefficacia del Decreto per gli scopi per cui è stato Franco Girardet emanato; la predizione che la censu- Francisco Coloane ra sortirà piuttosto l'effetto di dis- IL BAMBINO DELL'AUTOSTOP suadere gli uomini dallo studio e dal- Postfazioni di M. Bernardi e A. Fonzi la ricerca della Verità. Lettura stimo- TERRA D'OBLIO pagine 172 lire 16.000 lante nella prospettiva del dibattito sulla tolleranza (in cui i riferimenti a Racconti Locke accennati da Giorello nell'In- troduzione risultano certo più con- Premio nazionale per la letteratura cilena vincenti delle sue audaci aperture verso Popper o Feyerabend), il testo nel 1964, il libro racconta la solitudine è complicato da continue allusioni umana nella vastità sorda della terra e del alla situazione politica e ai dibattiti religiosi dell'epoca, vero labirinto vento della Patagonia e della Terra del nel quale la Prefazione di Breglia, fuoco. premessa alla prima edizione del 1933, e le note dei curatori si offrono come indispensabili guide. EDIZIONI LAVORO D. Steila n 7 riNDICFpg48/v] ••DEI LIBRI DEL MESEHH

sua abbazia di St. Denis. Centralità piranno il lettore; e quanto al fru- vosità, evaporazione dell'acqua —, me esistente tra il ritardo notevole Storia francese dunque, ribadita anche dal- mento esso farà1 capolino solo nel- mentre Enrica Baiada traccia il profi- con cui l'Italia si allinea alla rivolu- la scelta dei brani letterari raccolti l'ultimo dei quattro saggi contenuti lo degli scienziati che ne furono gli zione demografica europea, già in at- alla fine di ogni capitolo. Nel suo in questa raccolta di studi sul clima. osservatori. Roberto Finzi infine ri- to nel secolo XVm, e l'analoga len- GEORGES DUBY, L'Europa nel complesso l'operazione editoriale fa Bizzarro come il titolo, il tempo è vela con finezza insospettate connes- tezza con cui essa "si predispone ad medioevo, Garzanti, Milano riflettere. Era proprio il caso di tra- infatti il grande protagonista del li- sioni fra tempo atmosferico, orga- affrontare le trasformazioni econo- 1987, ed. orig. 1984, trad. dal durre un libro simile? Certo Duby bro: gela fiumi e provoca alluvioni, nizzazione del lavoro nei campi, miche dell'età industriale". L'Italia francese di Lanfranco Binni, pp. possiede straordinarie qualità di stronca i germogli del grano e acui- rapporti di produzione: esemplare pare dunque contrassegnata fin oltre 259, Lit. 14.000. scrittura, molte pagine sprigionano sce le furbizie contadine, fa disperare per il taglio problematico, il suo il 1861 da un regime demografico un indubitabile fascino, pochi tratti chi si incaponisce a misurarlo, rin- contributo riscatta gli eccessi descrit- "naturale", non ancora corretto da È il testo di supporto a una serie di bastano a suggerire il "tono" di una chiuderlo, prevederlo; ma può anche tivi in cui troppo spesso sembrano miglioramenti delle condizioni igie- trasmissioni televisive sulle cattedra- società e comunque lo svolgimento essere mite, rispettare il calendario, indugiare i suoi collaboratori. nico-sanitarie, dalle scoperte scienti- li e, in genere, sull'arte medievale: divulgativo non va a scapito del rigo- favorire i raccolti. Basate su una serie L. Allegra fiche e dal controllo delle nascite. non un prodotto completo, dunque, re. Ma il testo, abbandonato dalle eccezionale di rilevazioni meteoro- Particolarmente eloquente è il trend ma solo una parte di esso. Sullo sfon- immagini a cui era totalmente sotto- logiche, effettuate nell'area bologne- della mortalità infantile nel periodo do del libro una serie di immagini messo, privato quindi degli spunti se dai primi decenni del Settecento, post-unitario, il quale si mantiene invisibili devono essere presupposte: stessi del discorso, perde gran parte le ricerche contenute nel volume pressoché invariato e uniforme nelle Sainte Foy di Conques, la cattedrale della sua ragion d'essere. Ci rimane oscillano appunto fra i due estremi /^A-THOS BELLETTINI, La popola- diverse regioni fino all'inizio del no- di Monreale, le porte di bronzo di un piccolo, elegante promemoria del tempo eccezionale e di quello 'Annzionee italianaitaliana , Einaudi,Einaudi. TorinoTerrine stro secolo, per poi abbassarsi bru- Hildesheim. Ciò che interessa Duby sull'età delle cattedrali. normale. Nel saggio di apertura, Da- 1987, pp. 244, Lit. 12.000. scamente nelle sole zone settentrio- è il rapporto tra la rappresentazione G. Castelnuovo niele Salmelli ricostruisce minuta- nali, sottolineando e acuendo un di- artistica — considerata qui anche nei mente due eventi climatici partico- Il volume si compone di cinque sallineamento tra Nord e Sud già in suoi aspetti microtecnici, come l'o- larmente calamitosi: l'inondazione saggi, dei quali il primo, Profilo stori- atto nell'ultimo trentennio dell'Ot- reficeria o i sigilli — e il suo milieu del Po, avvenuta nel 1705, e il terri- co della popolazione italiana, è stato tocento. Le principali fonti demo- sociale e di mentalità. Fuoco dell'in- bile inverno del 1709, quando il gelo scritto per la Storia d'Italia Einaudi. grafiche per lo studio della popola- dagine è la Francia, considerata, al- meteore e il frumento. Cli- giunse addirittura a trasformare la L'obiettivo è quello di offrire, attra- zione italiana nell'età moderna sono meno sino al XIII secolo, quale cen- ma, agricoltura, meteorologia laguna di Venezia in un enorme la- verso la ripubblicazione di saggi che descritte nell'ultimo saggio, che illu- tro culturale e sociale dell'Europa a Bologna nel '700, a cura di Ro- strone di ghiaccio. Con l'ausilio di coprono epoche diverse, una storia stra la validità dei documenti "di ba- intera: si pensi al passaggio dall'arte berto Finzi, il Mulino, Bologna sofisticate tecniche di analisi statisti- della popolazione italiana colta nelle se" o "originari" rispetto a quelli me- romanica al gotico, nato sul finire 1986, pp. 387, Lit. 30.000. ca, Silvia Comani descrive il clima sue diverse fasi di incremento e di diati, filtrati o classificati da rilevato- degli anni '30 del XII secolo nell'Ile bolognese del tempo nei suoi vari stagnazione. Filo conduttore del ri del passato. de France, attorno a Sugerio e alla Niente paura, le meteore non col- aspetti — umidità, temperatura, pio- pensiero dell'autore è l'intimo lega- P. Notano

gio straordinario, paradigmatico di quella generazione una successione di incontri con figure chiave, in un Paolo Cinanni di comunisti che attraverso un impegno totale e grazie certo senso simboliche: Pavese e il fascino della cultura Ai- a un'intelligenza eccezionale, senza mai perdere la pro- e dell'intelligenza; Elvira Pajetta e l'iniziazione alla Il passato presente pria umanità e senza mai smarrire le ragioni della militanza comunista; Giovanni Barale e l'immagine (Una vita nel PCI) propria battaglia, seppero uscire da una condizione di eroica del "combattenteproletario"; Eugenio Curie!e il subalternità e di marginalità per accedere a ruoli politi- permanere dell'umanità pur nella durezza della lotta Grisolia, Marina di Belvedere (Cs) 1986, ci e culturali di primo piano a livello nazionale. Nato clandestina; , infine, e l'incontro rinnovato pp. 134, Lit. 18.000 nella Calabria più povera, costretto dalla miseria nel con la "questione meridionale". '29 a emigrare a Torino (dove perde le due sorelle per tisi Opera d'interesse storico, Il passato presente possie- e si ammala lui stesso), lavora e studia sotto la guida di de però anche la forza letteraria dell'autobiografia. Le All'età di sei anni, in occasione della visita del vesco- Cesare Pavese, fino a conquistare la maturità classica. pagine — scritte con levità e freschezza — sull'infanzia vo a Gerace, era stato prescelto per declamare dal palco Divenuto prima antifascista, poi comunista, partecipa al paese, dove il piccolo Cinanni, in virtù del giorno una filastrocca che recitava: "Ci sono ora in città due alla lotta clandestina e alla guerra partigiana, organiz- della nascita, era considerato un "sampaolaro" dotato grandi personaggi / uno è Lei, Eminenza, dai meritati za il Fronte della Gioventù e, successivamente, dirige le del dono di comandare alle serpi, e poi quelle cupe sui omaggi /l'altro son io, Paolo Cinanni /nato a Gerace grandi lotte per la terra in Calabria e le agitazioni primi duri anni a Torino, sono tra le migliori del libro, or son sei anni". Per il primo non è dato sapere, ma per contadine in Piemonte. come pure la descrizione dell'incontro con Pavese, e quanto riguarda il secondo, i versi erano senza dubbio Dal 1973 insegna filosofia all'Università di Urbino. dell'intenso rapporto intellettuale e umano che li legò. veritieri. Paolo Cinanni è per molti aspetti un personag- Un percorso, dunque, esemplare, raccontato attraverso M. Revelli

un seminario organizzato dal Comi- affronta le questioni del suffragio tato Italiano per la Storia Nordame- femminile, della mobilitazione delle ricana nel 1985. Il libro, che è una donne del sud per le riforme e il pro- raccolta di numerosi saggi di autori cesso di modernizzazione della ma- Città e campagna nell'età dora- AURELIA CAMPARINI, Donna^-J-SuSANNA DELFINO, Yankees del italiani e statunitensi, prende in esa- nodopera statunitense (Cinzhurg j T*X—> ' - - - — ------Ti « L ' OH ri Wvri 111 ntn « PA O ff/i. ta. Gli Stati Uniti tra utopia e me alcuni punti salienti del processo Migliorino, Friedman, Fasce). L'ul- Donne e femminismo. Il dibat- sud. Sviluppo economico e tra- riforma, a cura di Valeria Gen- di mutamento in corso: il rapporto tima sezione è dedicata agli esperi- tito politico internazionale, sformazioni sociali nel sud de- naro Lercia, Bulzoni, Roma 1986, città/campagna, le riforme, lo spiri- menti utopistici e prende in esame Franco Angeli, Milano 1987, pp. gli Stati Uniti 1790-1860, Fran- pp. 166, Lit. 16.000. to dell'utopia. La tradizione agraria due comunità utopiche Nashoba e 82, Lit. 9.000. co Angeli, Milano 1987, pp. 234, nel pensiero politico statunitense e Fairhope, il libro di Edward Bella- Lit. 22.000. le conseguenze della rapida urbaniz- my, Looking Backward, e l'utopia Il libro non tratta tanto la storia La Gilded Age, quell'epoca della zazione di fine secolo sono i temi agraria che sottese al movimento po- del femminismo come movimento o Il libro si inserisce nel filone di storia statunitense che va dalla fine affrontati nella prima sezione (Vip- pulista (Castagnetyo, Bannister, Ga- delle donne in quanto soggetti socia- studi che hanno recentemente rivisi- della guerra civile all'inizio del nuo- perman, Caesar, Nugent, Martello- ston, Gennaro Lerda). li, come forse potrebbe far pensare il tato la storia del sud statunitense. vo secolo, è stata oggetto di studio in ne). La parte centrale della raccolta M. Tirahassi titolo, ma, secondo le parole dell'au- Delfino contribuisce infatti a sfatare trice, "con il termine femminismo si il mito di un sud monolitico "cultu- indica l'attenzione specifica alla que- ralmente ed economicamente omo- stione femminile nel contesto delle geneo dominato dall'economia della DUE LIBRI CHE SCUOTONO LE idee e dei movimenti politici". È piantagione e genericamente arretra- quindi un'analisi del pensiero politi- to". Rigettando al contempo la tesi co occidentale sulla posizione della di una tripartizione regionale rigida COSCIENZE DELLA GERMANIA donna nella società a partire dall'Il- che vedeva contrapposti nord, sud e luminismo fino ai giorni nostri. La ovest, sottolinea le differenze pre- E DELL'EUROPA questione femminile è affrontata a senti nei singoli stati. Emerge così livello internazionale, vi sono infatti l'immagine di un sud in cui coesiste- cenni oltre che alla situazione in Eu- vano zone in rapido sviluppo indu- CHRISTA WOLF CHRISTOPH HEIIM ropa, in Unione Sovietica e negli striale e aree in cui dominava il siste- GUASTO L AMICO ESTRAIMEO Stati Uniti, anche all'Africa e all'A- ma della piantagione e di una popo- merica Latina. Dato il grosso sforzo lazione divisa tra schiavisti e anti- UN NUOVO BELUSSIMO RACCONTO UN BESTSELLER NELLE DUE di sintesi necessario a trattare un ar- schiavisti. Il movimento secessioni- DELL'AUTRICE DI CASSANDRA GERMANIE. IL QUADRO gomento così vasto sia in senso cro- sta fu opera di un 'élite, ma la guerra CHE E' ANCHE LA PRIMA IMPIETOSO DI UNA nologico che geografico, l'autrice ha civile paradossalmente fece riemer- gere nella popolazione del sud l'anti- RIFLESSIONE DI UNO GENERAZIONE privilegiato l'analisi della concezio- ne della donna nel pensiero marxista ca tradizione unionista e spinse mol- CHE HA PAURA SCRITTORE SUL e il rapporto socialismo femmini- ti meridionali ad abbracciare la causa DOPO-CERNOBYL DEI PROPRI smo, mentre ha posto in secondo confederata. L'identità sudista nasce SENTIMENTI piano tutta la tematica del femmini- quindi, secondo la tesi di Delfino, smo "borghese" di ispirazione statu- solo con la guerra e la successiva nitense. sconfitta. M. Tirahassi M. Tirahassi edizioni e/O edizioni e/O zionali. I numerosi contributi (di rezza didattica e inconsueta capacità lavoro e le nuove tendenze manife- Politica Kenneth N. Waltz, Robert O. Keo- di illuminare nitidamente le premes- Società statesi in seguito alle trasformazioni hane, Raymond Aaron, Stephen D. se storielle, gli sviluppi teorici e ap- tecnologiche e demografiche, hanno Krasner, David O. Baldwin, Gra- plicativi e le attuali frontiere degli GIOVANNI GASPARINI, Il tempo inficiato una concezione del tempo LUIGI BONANATE, CARLO MA- ham T. Allison, Michael Brecher, studi di relazioni internazionali, ri- e il lavoro, Franco Angeli, Mila- rigida e normativa. L'ambivalenza RIA SANTORO, Teoria e analisi Glenn H. Snyder, Jack S. Levy e dei spondendo così con brillante effica- insita nel concetto di temporalità co- + no 1986, pp. 178, Lit. 18.000. me dimensione quantitativa e come nelle relazioni internazionali. due curatori) esaminano i nodi me- cia all'esigenza di irrobustire lo stato todologici della disciplina, ne ridi- della disciplina in Italia e, più ampia- Il tempo è un elemento importan- capacità di definizione della propria Il Mulino, Bologna 1986, pp. 424, scutono ed innovano l'impostazione mente, di "favorire l'ulteriore svi- te per capire la relazione fra l'indivi- esistenza permette di individuare Lit. 34.000. teorica, illustrano alcuni dei fonda- luppo della riflessione internaziona- duo e la società, un utile indicatore possibili scenari del lavoro e nuove mentali modelli interpretativi e li listica nel nostro paese". Un utilissi- del mutamento sociale. La pluralità politiche del tempo. Nel volume so- "Concepita come uno spaccato applicano in particolare alla proble- mo strumento didattico, dunque, ed di valenze e significati contenute nel- no ricostruite alcune strategie in dell'attuale livello della ricerca inter- matica, attualissima, della teoria al tempo stesso una benvenuta testi- l'elemento tempo, come vincolo e questa direzione che vanno dalla ri- nazionalistica mondiale in quanto strategica. Due lunghe introduzioni monianza della maturità a cui le rela- risorsa, percezione soggettiva, come duzione dell'orario, al tempo parzia- tale", l'antologia introduce al lettore dei curatori (corredate da ampie bi- zioni internazionali stanno appro- tempo privato e pubblico viene co- le, al tempo scelto, e che dimostrano italiano alcuni tra i più significativi bliografie) offrono anche al lettore dando anche in Italia. niugata con le trasformazioni del la- un allentamento dei vincoli tempo- risultati prodotti nell'ultimo decen- profano una guida che si distingue — voro. I mutamenti avvenuti a livello rali nella situazione lavorativa. nio dagli studi di relazioni interna- finalmente! — per esemplare chia- F. Romero di organizzazione e di ideologia del M. Berrà

tà è Elena Corsani Ravazzini, insegnante che ha lavora- pietismo, la cattiveria o la curiosità. Il grezzo ragiona- Elena Corsani Ravazzini to all'organizzazione di un corso sperimentale per han- mento di quanti deducono dall'aspetto fisico, certo lon- dicappati motori nella scuola superiore ed è tuttora im- tano dai parametri pubblicitari del "bello", una presun- Barriere di carta pegnata in questa esperienza unica nel suo genere in ta quanto infondata pericolosità. "Dovremmo impara- Italia. A monte del lihro stanno alcuni interrogativi che re a guardarli come uomini e donne normali — ammo- Edizioni Gruppo Abele, Torino 1987, la stessa autrice ha sottolineato nel corso della presenta- nisce Elena Corsani —, considerando l'aspetto esteriore pp. 148, Lit. 15.000 zione del testo. Che cosa pensa di sé un ragazzo handi- come un semplice vestito". L'autrice, con vivacità e cappato e di coloro che rispetto a lui si definiscono nor- delicatezza, ha trascritto fatti e impressioni, frasi raccol- Al suo terzo titolo (ricorderete Con la droga per casa mali? Come ci comportiamo nei suoi confronti e perché te dalla viva voce dei protagonisti; ha rivisitato i luoghi di Franco Alasia), la collana "Vissuti" delle Edizioni la società non è in grado di spezzare quelle barriere che, e le situazioni della difficoltà e del rifiuto, quando questi Gruppo Abele fa centro ancora una volta con un testo oltre ad essere in prevalenza architettoniche, sono spesso emergono con chiarezza o quando sono occultati con agile, incisivo e di scorrevole lettura. Barriere di carta solo di carta? La burocrazia. Ecco la prima barriera di sottile ambiguità. Ne trascolorano ritratti di giovani o — come suggerisce il sottotitolo — L'handicap della carta. Quella burocrazia a causa della quale, per esem- con i propri pregi e i propri difetti come tutti gli esseri scuola, racconta le peripezie discriminatorie cui sono pio, si rischia di vanificare un intero corso di studi umani, ma con una profondità e saggezza come di rado sottoposti i ragazzi portatori di handicap all'interno perché in sede di esami di maturità non è previsto l'uso si incontrano nel resto dell'umanità. Un ritratto disin- delle strutture scolastiche, quando riescano ad accedervi della macchina da scrivere, unico mezzo col quale il cantato anche della nostra scuola, dei suoi pregiudizi e dopo la terza media, e in ogni occasione della vita portatore di handicap può svolgere il compito assegnato- dei pregiudizi e della rigidità di molti insegnanti. quotidiana. A farsi portavoce di questo spaccato di real- gli. Ma sono barriere di carta anche l'indifferenza e il L. Cottino

Libri ANDRÉ GIDE, Corydon, Nove- di Roberto Cantini, pp. 82, Lit. 12.000. IV) Società cento, Palermo 1987, ed. orig. 11.000. VLADIMIR JANKELEVITCH, Per- economici 1925, trad. dal francese di Monica PLUTARCO, Vite parallele: Ales- donare, Giuntina, Firenze 1987, LEONARDO BOFF, Una prospet- Amari, pp. 198, Lit. 15.000. sandro. Cesare, Rizzoli, Milano ed. orig. 1986, trad. dal francese di tiva di liberazione. La teologia, a cura di HERMANN HESSE, Nel chiosco 1987, testo greco a fronte, trad. di Daniel Vogelmann, pp. 63, Lit. la chiesa, i poveri, Einaudi, Tori- Guido Castelnuovo di Pressel, Guancia, Napoli 1987, Domenico Magnino, pp. 462, Lit. 7.000. no 1987, ed. orig. 1986, trad. dal trad. dal tedesco di Alberto Guare- 10.000. ATTILIO ZADRO, Platone nel brasiliano di Paolo Collo, pp. 219, Lit. 14.000. schi, pp. 86, Lit. 12.000. JULES RENARD, Pel di carota. '900, Laterza, Bari 1987, pp. 154, In collaborazione con le libre- JACK LONDON, Il popolo dell'a- Storie naturali, Garzanti, Mila- Lit. 15.000. NORBERT ELIAS, Humana Con- rie Bookstore, Stampatori Uni- bisso, Mondadori, Milano 1987, no 1987, trad. dal francese di Lan- ditio. Osservazioni sullo svi- versitaria e Campus di Torino. trad. dall'inglese di Mauro Maffi, franco Binni, pp. 264, Lit. 8.000. Ili) Storia luppo dell'umanità nel quaran- Libri usciti nel mese di maggio tesimo anniversario della fine pp. 266, Lit. 7.000. AUGUST STRINDBERG, La vitti- HERNAN CORTES, La conquista 1987. di una guerra, Il Mulino, Bolo- RAIMONDO LULLO, Il libro delle ma, Sugar&Co, Milano 1987, del Messico, Rizzoli, Milano gna 1987, ed. orig. 1985, trad. dal bestie, Novecento, Palermo 1987, trad. dallo svedese di Franco Perel- 1987, trad. dallo spagnolo di Luisa I) Letterature e tedesco di Alessandro Cavalli, pp. trad. dal catalano di Loretta Frat- li, pp. 127, Lit. 8.000. Pranzetti, pp. 470, Lit. 10.000. saggistica letteraria 113, Lit. 12.000. tarle, pp. 112, Lit. 15.000. Tradu- PIER VITTORIO TONDELLI, Rimi- JACQUES LE GOFF, La borsa e la , DINO CAMPA- zione basata sull'edizione barcello- ni, Bompiani, Milano 1987, riedi- vita. Dall'usuraio al banchiere, STANLEY FISH, C'è un testo in NA, Quel viaggio chiamato nese del 1932. zione, pp. 293, Lit. 8.000. Laterza, Bari 1987, ed. orig. 1986, questa classe. L'interpretazione amore. Lettere, Editori Riuniti, GABRIEL OKARA, La voce, Sei, trad. dal francese di Sabina A dila- nella critica letteraria e nell'in- Roma 1987, a c. di Bruna Conti, Torino 1987, ed. orig. 1964, trad. II) Filosofia, religione niano, pp. 114, Lit. 13.000. segnamento, Einaudi, Torino pp. 145, Lit. 9.000. 1987, ed. orig. 1980, pp. 228, Lit. dall'inglese di Valerio Fissore, pp. EDMONDJABÈS, Il libro del dia- RENZO VILLARI, Elogio della ARETINO, Il piacevol Ragiona- 14.000. 162, Lit. 15.000. logo, Pironti, Napoli 1987, ed. dissimulazione. La lotta politi- mento de l'Aretino, Salerno, Ro- MADAME PERIER, Vita di Pascal, orig. 1984, trad. dal francese di ca nel Seicento, Laterza, Bari ma 1987, pp. 130, Lit. 15.000. Se, Milano 1987, trad. dal francese Antonio Preto, pp. 126, Lit. 1987, pp. 127, Lit. 15.000. ERICH AUERBACH, San France- sco, Dante, Vico e altri saggi di filologia romanza, Editori Riu- niti, Roma 1987, trad. dal tedesco IL CASO di Vittoria Ruberl, pp. 232, Lit. Laura Toscano 14.000 (riedizione della traduzio- I passi segnati ne di De Donato del 1970). i (CESARE PENJM di Cesare Peruzzi MARIA BELLONCI, IO e il premio Una Genova allarmante e misteriosa... strega, Mondadori, Milano 1987, Un giornalista che indaga... Dalla terra pp. 188, Lit. 7.000. alla finanza, Un nodo mortale di cronaca nera, intrigo politico, HCtóQ da Serafino Ferruzzi HEINRICH BOLL, Viandante se affarismo, sequestri BR... a Raul Cardini, giungi a Spa..., Mondadori, Mila- Un romanzo tutto immagine e azione. la storia no 1987, ed. orig. 1950, ristampa, appassionante trad. dal tedesco di Italo Alighiero di una dinastia Chiusano, pp. 215, Lit. 7.000. che ha scalato LUIGI CAPUANA, Sotto la pergo- SttSSSSffi*- i vertici la, Lucarini, Roma 1987, pp. 60, T.Howe A.Innaurato M.Pinero D.Rabe dell'economia Lit. 9.000. Vtfttmt* t***"' mondiale. Nuovo teatro d'America 208 pagine, PAOLO CHIARINI, Alle origini CU 22.000 lire dell'intellettuale moderno. L'America degli anni '80 riflessa nelle storie Saggio su Heine, Editori Riuni- dei suoi nuovi antieroi e indagata nei suoi ambienti ti, Roma 1987, pp. 133, Lit. 9.000. più rappresentativi. La scoperta di una drammaturgia EMILY DICKINSON, Poesie, che non ha dato solo Shepard e Mamet. . Elfi/*»" i iW Se* Newton Compton, Roma 1987, A cura di Mario Maffi ianom trad. dall'inglese di Gabriella Sa- 8 brino, pp. 172, Lit. 8.000. o Edizioni Costa & Nolan Genova Distribuzione Messaggerie Libri n 7 riNDICF 50/x ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

di razionalità delle scelte per spiega- e la formalizzazione spinta ne fanno Economia segnalazioni Economia re il comportamento reale delle or- un'opera indirizzata decisamente al ganizzazioni. Michel Crozier sostie- pubblico universitario o comunque AA.W., Welfare State e Mez- ne che la teoria dei giochi è la meta- alla "comunità" della ricerca. La pri- AA.W., Mercato e forze locali: . AA.W., La decisione. Razio- zogiorno, Liguori, Napoli 1987, \ il distretto industriale, a cura di"* nalità collettiva e strategia nel- fora più appropriata a questo fine. ma parte illustra il modello neoclas- M. Guidi sico standard nelle sue versioni mo- pp. 75, Lit. 9.000. Giacomo Bccattini, Il Mulino, Bo- l'amministrazione e nelle orga- noperiodali e multiperiodali. La se- GIUSEPPE PENNISI, EDOARDO M. logna 1987, pp. 193, Lit. 18.000. nizzazioni, a cura di Lorenzo conda parte esamina da un punto di PETERLINI, Spesa pubblica e bi- Non è forse un caso che i Quader- Sacconi, Franco Angeli, Milano vista critico le assunzioni neoclassi- sogno di inefficienza. L'espe- ni de "L'Industria", dopo la pubbli- 1986, pp. 321, Lit. 30.000. che e suggerisce alcune varianti o al- rienza del Fondo Investimenti cazione dei tre volumi sui sistemi in- Nata da un convegno tenutosi a ternative. Insieme alle ipotesi teori- JJRICCARDO LEONI, Le teorie eco- e Occupazione (1982-1986), Il dustriali dell'Emilia Romagna, del- Milano nel 1985, la raccolta si suddi- che sono sempre discusse le implica- Mulino, Bologna 1987, pp. 175, ' nomiche dell'offerta di lavoro. zioni econometriche, e specificata- l'Umbria e del Molise, abbiano dato vide in due sezioni. La prima acco- Lit. 18.000. alle stampe un libro su una tematica, glie contributi rivolti ad approfondi- Modelli teorici e verifiche em- mente i problemi posti da fenomeni il distretto industriale, che caratte- re le connessioni tra teoria dei giochi piriche, Nuova Italia Scientifica, di disequilibrio, di informazione im- FRANCESCO FORTE, Verso la lira rizza fortemente lo sviluppo indu- e teoria delle scelte sociali, in un ter- Roma 1987, pp. 189, Lit. 26.000. perfetta e di interdipendenza delle pesante, Sugarco, Milano 1987, striale delle regioni appartenenti alla ritorio di confine tra economia, inte- preferenze. La terza parte è dedicata pp. 181, Lit. 15.000. "terza Italia", dove cioè sono diffusi sa come studio della razionalità stru- Questo denso volume presenta agli studi italiani, e dopo una corpo- AA.W., L'innovazione finan- casi di gruppi di imprese tenuti insie- mentale, ed etica. Il dibattito prende una sintesi efficace e aggiornata della sa rassegna presenta un lavoro dello ziaria in Italia, a cura di Stefano me "da una rete di economie e dise- le mosse dalle relazioni di due noti letteratura economica sull'offerta di stesso autore. Il volume nel suo com- Preda, Unicopli, Milano 1987, pp. conomie esterne, di congiunzioni e studiosi di questi temi: John C. Har- lavoro, nei suoi aspetti sia teorici che plesso va anche raccomandato didat- 377, Lit. 32.000. connessioni di costo, di retaggi stori- sanyi — per il quale le teorie dei gio- empirici, e contiene inoltre un origi- ticamente come guida ad una lettera- co-culturali" (Becattini). Il volume, chi e delle scelte sociali fanno parte nale contributo econometrico dello tura ormai molto specialistica. SERGIO DE ANGELI, Il finanzia- oltre a una stimolante e densa intro- del più generale progetto di una teo- stesso autore. Il linguaggio rigoroso U. Colombino mento esterno delle imprese at- duzione di Becattini, raccoglie una ria generale del comportamento ra- traverso il credito bancario e serie di contributi, in genere assai zionale — presenta qui uno studio parabancario, Utet, Torino 1986, poco noti, apparsi negli ultimi dieci dei giochi non-cooperativi, offrendo pp. XI-248, s.i.p. anni. Il loro carattere è eminente- un "nuovo concetto di soluzione" AA.W., Per una teoria dello mente teorico e va dal problema del- (chiamato "procedura tracciante") al Stato. Contributi all'analisi del la definizione ed individuazione del problema del regresso all'infinito potere nella prospettiva della distretto industriale (Becattini, Bel- delle aspettative reciproche; esso su- landi e Sforzi), al problema della di- scita critiche da parte — tra gli altri transizione, Gangemi, Roma sintegrazione verticale (Tani), al rap- — di Sacconi, Battinelli, Tani e Villa- 1986, pp. 212, Lit. 20.000. porto tra geografia ed economia nel- nacci. Peter J. Hammond propone ALFREDO SALSANO, Ingegneri e la spiegazione dello sviluppo regio- in due interventi una "norma indivi- politici. Dalla razionalizzazio- nale (Tinacci Mossello), alla forma duale fondamentale di benessere", ne alla "rivoluzione manage- del coordinamento tra imprese in un definita come la regola di azione riale'', Einaudi, Torino 1987, pp. distretto (Dei). consequenzialista di un individuo 159, Lit. 9.000. Chiude il volume un'analisi del di- che riassuma in sé tutte le caratteri- stiche individuali possibili in una da- CLAUDIO PICOZZA, La moneta. battito sul recente sviluppo econo- Dal baratto alle banche. Leggi mico italiano lungo la tematica dei ta membership, e con essa tenta di sistemi economici locali (Becattini- aggirare il teorema di impossibilità e speculazioni. La nuova lira, Bianchi). di Arrow. La seconda sezione racco- Editori Riuniti, Roma 1987, pp. A. Enrietti glie alcuni tentativi di usare modelli 139, Lit. 8.500.

di mercato e opportunità dell'intervento normativo di secondo cui il libero configgere concorrenziale dei sog- Nathan Rosenberg tipo regolamentativo, è oggetto di studio di una discipli- getti economici darebbe luogo alla felicità pubblica. Co- na particolare, l'economia industriale. Una lezione, im- me bene mostra Michele Grillo, in una introduzione che | Le vie della tecnologia portante, che ci viene dai due bei volumi qui segnalati riesce ad essere chiara pur non eludendo le molte diffi- coltà della questione, mentre la teoria neoclassica, che Rosenberg & Sellier, Torino 1987, ed. — il primo è una selezione, curata ed introdotta da Sebastiano Brusco e Margherita Russo, da Perspectives riconduce la concorrenza perfetta alla numerosità e di- orig. 1976, trad. dall'inglese di Giovanni on Technology di Rosenberg il secondo è una antolo- mensione delle imprese, si è rivelata avere valenza più Ferrara degli Uberti, pp. 352, Lit. 35.000 gia di saggi su nuovi punti di vista analitici sulla rego- normativa che descrittiva, gli approcci recenti ripropon- lamentazione — è che per progredire intellettualmente gono caratteri della impostazione classica: la teoria dei AA.W. su questi terreni occorre rimettere in questione tanto gli mercati contendibili, riportando la concorrenza non angusti confini disciplinari in cui la ricerca ha finito alle dimensioni di impresa ma alla libertà di entrata ed Concorrenza, monopolio, con l'adagiarsi quanto i tradizionali modi di pensare. uscita dal settore; l'approccio neoistituzionalista, tor- V regolamentazione Così, il libro di Rosenberg è al tempo stesso un affasci- nando all'interrogativo sulla possibilità di un ordine nante testo di storia economica ed una acuta critica alla sociale interamente fondato sulla libera iniziativa indi- a cura di Dario Cossutta e Michele Grillo, teorizzazione neoclassica sul progresso tecnico: il muta- viduale, vuoi con l'evoluzionismo di von Hayek, vuoi Il Mulino, Bologna 1987, pp. 379, Lit. mento tecnologico, in cui un ruolo chiave è giocato dal con le applicazioni della teoria dei giochi che cercano di 38.000 settore che produce beni capitali, è indotto più che da definire "le condizioni che consentano che i meccanismi segnali di prezzo da minacce a posizioni costituite, da istituzionali di una società possano trovare giustifica- analizzare a livello della singola impresa. Così, ancora, zione in base ad una proprietà di consenso fondato su un la polemica sulla disciplina dell'attività industriale ri- criterio di razionalità individuale". La relazione tra cambiamento tecnologico e crescita manda al progetto originario dell'economia politica, economica di lungo periodo, così come quella tra forme R. Bellofiore

^..MICHAEL E. PORTER, Il vantag- mediante il quale l'impresa non vie- calcolatori e di ampliare ulterior- mente la gamma di applicazioni e gio competitivo, Comunità, Mi- ne considerata un tutto unico ma un categorie ai potenziali utenti. Il vo- lano 1987, ed. orig. 1985, trad. insieme di attività strategicamente Dopo II vizio di vivere rilevanti all'interno delle quali van- lume, curato dall'ufficio studi e ri- dall'inglese di Michele Pacifico, pp. no ricercate le fonti esistenti e poten- cerche di mercato della Honeywell, Lo straordinario 598, Lit. 48.000. ziali del vantaggio competitivo. documenta il processo di diffusione dialogo L'ampio uso di casi aziendali ne ren- delle varie classi di calcolatori nel fra la gente Porter, professore ad Harvard, de la lettura molto stimolante. corso del periodo 1975-1985 in Ita- e la donna continua qui il discorso iniziato in A. Enrietti lia. Particolare cura è data alla docu- mentazione delle numerose applica- da 25 anni uno dei hest seller di cultura manage- riale degli ultimi anni, La strategia zioni che si sono venute specifican- nel polmone competitiva (ed. orig. 1980), dove ve- do nella produzione manifatturiera, d'acciaio. niva fornito uno schema analitico nell'organizzazione aziendale, nella per conoscere i settori industriali e -j-HONEYWELL-Isi, Italia informa- distribuzione, nella pubblica ammi- per formulare le tre strategie base tica. Dieci anni di mercato nistrazione, nella gestione delle per ottenere un vantaggio competiti- aziende di credito, e all'analisi delle EDP. Analisi e prospettive, dinamiche di adozione da parte di vo, cioè la leadership di costo, la dif- Edizioni del Sole-24 Ore, Milano Rosanna Benzi ferenziazione e la focalizzazione. Il piccole e grandi imprese industriali, 1986, pp. 280, Lit. 60.000. Saverio Paffiimi contenuto del recente volume è la enti territoriali, imprese di servizi. descrizione del modo in cui un'im- Le nuove tecnologie di informa- In sintesi, il volume, corredato di presa può scegliere e realizzare una zione sono un caso evidente di inno- numerose tabelle e grafici che offro- delle strategie di base per raggiunge- vazione radicale a penetrazione oriz- no informazioni statistiche originali GIROTONDO re e mantenere il vantaggio competi- zontale con un amplissimo campo di basate su panel di esperti e indagini campionarie, appare un utile stru- tivo, definito come una posizione applicazione. Le ondate successive di mento di consultazione e informa- non solo redditizia ma anche soste- innovazioni incrementali nelle tec- IN UNA STANZA nologie microelettroniche e di tele- zione sulla diffusione in Italia delle nibile rispetto ai concorrenti. Lo nuove tecnologie di informazione. strumento per effettuare la scelta è comunicazione hanno permesso di RISCOM— individuato nella catena del valore ridurre dimensioni e costi unitari dei C. Antonelli dio borghese ottocentesco e novecente- su temi di conservazione e restauro Restauro sco. Finalizzato alla necessità di tro- architettonico, organizzato (con la vare nuove proposte di normativa Società Chimica Italiana), dalle Uni- urbanistica, l'ampio raggio dell'e- versità di Venezia e Padova a Bressa- ^i. Tecnica e stile esempi di pittura semplificazione storica ed i ricchi ri- none nel giugno scorso. Il ventaglio dei contributi, più di settanta, è arti- murale del Rinascimento italia- ferimenti bibliografici ne fanno un repertorio che può servire di guida colato: dalle posizioni di teorici del no, a cura di Ève Borsook e Fiorel- anche in altri contesti non appena si restauro, storici dell'arte e dell'archi- la Superbi Gioffredi, Villa i Tatti, debbano studiare o programmare tettura, a quelle di architetti condut- The Harvard University Center problemi analoghi. tori di lavori e di chimici operanti far Italian Renaissance Studies/ M. Romiti con analisi preventive su materiali The J. Paul Getty Editoriale, Cini- antichi e con proposte di ricerca per sello Balsamo 1986, 2 voli., pp. materiali nuovi. La maggior parte itinerari', IV, 1986, S.P.E.S., 140, Lit. 110.000. delle relazioni dedica ampio spazio a Nuova Alfa, Firenze-Bologna casi di intervento sulle superfici edi- 1987, pp. 91, Lit. 25.000. lizie interne ed esterne, a intonaco L'impostazione che caratterizza dipinto o altrimenti decorato, sui pa- questa raccolta di saggi nasce dall'at- Si segnala in questo contesto il ramenti lapidei, sullo stucco. Inoltre tività di Leonetto Tintori negli anni nuovo numero dell'annuario in ri- non sono ignorati problemi relativi '50 e '60, la stessa di cui è stato por- cordo di Maria Luisa Ferrari per l'ar- alla conservazione strutturale di edi- tavoce ascoltatissimo Ugo Procacci ticolo in cui Rosalba d'Amico passa fici, argomento del prossimo conve- e, che da Firenze, ha varcato l'ocea- in rassegna una serie di recenti sco- gno (1987). no grazie ad Ève Borsook e a Millard perte nella pittura murale bolognese F. Salardi Meiss. Il testo di questo colloquio è del Trecento di grande importanza adesso riportato in forma di registra- per l'individuazine delle tecniche a zione della discussione avvenuta ai Giorgio Torraca passa in rassegna cui hanno dato luogo: basti ricorda- Tatti nel 1983, a volte, con scorag- Venezia restaurata 1966-1986. metodi ed attitudini che hanno ca- TTa campagna dell'Unesco e l'o- re la Madonna del ricamo di Vitale da giante fedeltà. Le bellissime tavole ratterizzato e caratterizzano gli in- Bologna. LAA.VV., Intonaci colore e colo- saranno apprezzate da tutti coloro pera delle organizzazioni pri- riture nell'edilizia storica, sup- terventi su questo materiale. In vate, Electa, Milano 1986, pp. che per motivi di studio o di didatti- quanto ai singoli lavori discussi in plementi I e II al "Bollettino d'ar- 236, Lit. 85.000. ca si interessano dell'affresco; i parti- forma di schede, dei metodi impiega- te", nn. 35-36, Roma 1986, 2 voli, colari che vi vengono proposti dalle ti e delle metodologie di indagine fi- pp. 232, Lit. 42.000. lunette con i Progenitori di Cristo sico-chimica, basta ricordare che so- Il volume presenta un panorama della Volta Sistina sono la documen- no stati in genere messi a fuoco du- di quanto, sotto il controllo delle so- Specificamente dedicate ai proble- tazione migliore che sia stata offerta rante l'attività presso l'Opificio di printendenze, è stato compiuto col mi della manutenzione, conserva- a chi si appassiona alle polemiche su un restauratore di indiscusso presti- ricorso a finanziamenti privati (ai zione e intervento sulle superfici quel discusso e discutibile interven- gio come Guglielmo Galli per com- due soprintendenti si unisce nella esterne degli edifici (dalle lapidee, al- to. Sempre sul restauro michelangio- prenderne il grande interesse. prefazione l'instancabile organizza- le intonacate a quelle decorate pitto- lesco si troveranno alcune importan- trice Maria Teresa Rubin de Cervin) ricamente), le tre giornate del Con- ti precisazioni a complemento delle dopo l'inondazione del 1966. Gli im- vegno di Roma dell'ottobre 1984 brevi note tecniche apparse nel volu- portanti lavori che il bel volume pre- contribuirono a chiarire posizioni in me dedicato al restauro della Volta senta ordinandoli topograficamente, quel momento comprese fra gli op- pubblicato in Italia da De Agostini. sestiere per sestiere, da Giovanni posti enunciati della "incolmabilità Bellini a Tiziano, costituiscono una della distanza" che ci separa dalle La Nascita di Venere e l'An- guida preziosa per chi voglia verifi- opere alle quali vorremmo prestare + nunciazione del Botticelli re- care i criteri correntemente seguiti soccorso, e della liceità dell'interve- Restauro del marmo/opere e staurate, 'Gli Uffizi Studi e Ri- nel restauro dei dipinti, delle opere nire in forma "paritaria" previo ap- problemi, "O.P.D. Restauro", cerche', N. 4, Centro Di, Firenze d'arte e delle stesse strutture archi- profondito studio delle tecniche an- Quaderni dell'Opificio delle Pie- 1987, pp. 82, Lit. 20.000. tettoniche. tiche e delle documentazioni relati- tre Dure e Laboratorio di Restau- ve. Il convegno "non fornì le coordi- ro di Firenze, Opus Libri, Firenze In occasione del restauro eseguito nate cartesiane di qualsivoglia inter- 1986, pp. 240, Lit. 30.000. vento..." (come è rilevato con sollie- da Alfio Del Serra e seguito da Cate- ORis Zuccou, Mantova into- rina Caneva viene pubblicata questa vo nella nota redazionale), ma offre 'nnaca i e coloriture architettoni- E il secondo numero del periodico gradevole raccolta di saggi, in cui ancora oggi la validità di tante rela- dell'Opificio fiorentino e rappresen- trovano posto studiosi del prestigio che, Comune di Mantova/Alinea ÙAA.VV. Manutenzione e con- zioni e il contributo alla fertilità dei ta un prezioso manuale sulla conser- di Gombrich e Garin. Accanto ad editrice Firenze, pp. 60, numerose servazione del costruito fra tra- confronti, nonostante la ritardata vazione del marmo, dove i problemi una documentazione che arricchisce tavole in nero e a colori, Lit. dizione e innovazione, Libreria pubblicazione degli atti. generali sono confrontabili con una ulteriormente le nostre conoscenze 15.000. Progetto Editore, Padova 1986, F. Salardi ricca serie di esempi di interventi sulla tecnica del Botticelli sono presi pp. 865, Lit. 50.000. operati. Un articolo di Loretta Dol- in esame la provenienza, l'iconolo- Il volume è un'accurata analisi del- cini tenta di delineare una storia del- gia che inserisce la Nascita di Venere le caratteristiche degli intonaci pre- Il volume con numerose tavole in la conservazione e del restauro delle nel contesto del pensiero neoplato- senti a Mantova, da trattamenti che bianco e nero e a colori raccoglie gli sculture mentre un bel saggio di risalgono al XIV secolo al decoro atti del secondo convegno nazionale

Quali sono, attualmente, i problemi e le tendenze Bindo Altoviti è orrendamente squilibrato. In parte fimo al Settecento, quando esplode la trattatistica in che caratterizzano le pubblicazioni sul restauro? Il volu- saranno anche le conseguenze di vecchi danni, ma, qui francese su tutte le principali arti ed arti meccaniche, me appena uscito a cura della National Gallery di con una perizia tecnica altrove assente, è accaduto che il siamo sempre davanti alla possibilità della vita sotterra- Washington e dell'Università di Cambridge sui pig- colore sia stato spatinato, impoverito dei grassi, delle nea di una tecnica o di un procedimento: i trattati, i menti degli artisti (Artists' Pigments, a cura di Robert proteine, del legante pur lasciando perfettamente in esse- ricettari sono troppo pochi, troppo distanti fra loro e | L. Feller, 1986) risponde in parte a queste domande dal re la pellicola composta col pigmento. Ecco perché un saltuari per garantire che un modo di trattare lo stagno livello più alto della ricerca e della verifica tecnica che momento di verifica sulle capacità di saturazione di descritto da Teofìlo nel XII secolo non sia ancora lo possono accompagnare il restauro e rappresenta un'u- ogni pigmento con tempere, oli o vernici può divenire stesso di Simone Martini o che Pozzo o Palomino non nione felice tra verifica scientifica, controllo sulle fonti, uno strumento di orientamento estremamente utile per descrivano una finitura della superfìcie affrescata già in esame delle opere esistenti. Con la sua discussione sulle non portare i dipinti ad uno stato che, avendo ben poco uso duecento anni prima. Le fonti vanno poi rimesse in \ procedure impiegate nell'identificazione dei pigmenti a che vedere con l'aspetto originale (dove più freschi e circolazione, confrontate con le opere esistenti (e qui dà anche lo strumento di verifica che mette in grado di trasparenti quei materiali erano pur presenti), limiti il strumenti come Artists' Pigments sono di primaria comprendere l'oggettività ed il margine di interpreta- restauro alla conservazione della sola pellicola di pig- importanza), in particolare per quel settore di competen- zione dei test (e quindi di procedere al loro approfondi- mento. Lo standard offerto dal volume di Washington za amministrativa e geografica soprattutto italiana che mento o alla loro correzione). Anche in un lavoro così non è raggiunto da nessuno dei lavori, che tuttavia per è costituito dagli affreschi. La tendenza per cui la norma esauriente e di un livello di competenza tanto sostenuto il loro indiscutibile interesse, qui si segnalano; anche tecnica deve essere ispirata a Cennino Cennini (che manca però la verifica del livello di assorbimento che quello meglio documentato scientificamente, il fascìcolo caratterizza ad esempio gli atti del convegno sulla pittu- ogni materia pigmentante ha in rapporto ai leganti con di Opdr dedicato al restauro dei materiali lapidei, rive- ra murale Tecnica e stile), deve essere sostituita dalla I cui costituisce il colore. la quanto ci sia ancora da verificare nel momento in cui conoscenza articolata di tutti i trattati che ha raccolto la Dato cioè un certo olio od una certa tempera, quanto equivoca, al di là dei dati che proprio le analisi fisico- Merrifield nel 1846, dal testo latino del De re aedifica- sarà assorbito dal giallo di Napoli o dal minio, quanto chimiche mostrano di aver verificato, la colorita rossa toria dell'Alberti, ad una lettura attenta dell'Armenini, resterà in superfìcie inquinando (ma visivamente velan- con cui era stato finito il marmo della fontana del e fonti ampie e di primaria importanza come Pacheco [ do) il composto che si è creato? L'interrogativo nasce Tribolo della Petraia con una presunta ossidazione del e Palomino. Se dal versante medievale dobbiamo essere spontaneo davanti all'aspetto che hanno trovato in re- piombo. Credo che nella letteratura che può accompa- in grado di accedere facilmente al trattato di Teofilo (ne stauri recenti proprio certi dipìnti della National Gal- gnare ed aiutare il restauro si debbano esprimere alcuni esce intanto una ristampa dell'edizione di C. R. Dod- lery di Washington; nella Santa Caterina di Lorenzo desiderata-base che riguardano principalmente la docu- well, The Various Arts, presso la Clarendon Press, Ox- I Lotto, nella Deposizione del Moretto, nel Bindo Alto- mentazione sulle tecniche. Una documentazione senza ford, 1986), tra i testi classici, devono essere ben accessi- [ viti o nelle Madonne dì Raffaello. Puliti con una compe- la quale diviene spesso diffìcile distinguere materiali e bili, commentati e tradotti sia Plinio che il De architec- tenza tecnica ineccepibile, c'è qualcosa che non toma trattamenti originali da degradazioni o alterazioni nel- tura di Vitruvio, di cui manca un'edizione italiana più: il Lotto è fosforescente, il Moretto ha un tono livido, l'oggetto da restaurare. Anzitutto si deve ricordare che moderna. n L'INDICE ** 527X11

••DEI LIBRI OEL MESEIB

libro uscito nel 1971: Gli animali mentistiche degli evoluzionisti di ideologia o semplice conoscenza di Scienze questi peccatori, dove l'autore riassu- scuola anglosassone. Il risultato è tecniche, ma sessualità come vita meva le più importanti acquisizioni una divulgazione che sgorga dalla quotidiana, come fantasie e sensazio- dell'etologia in fatto di sessualità e penna di un autore attento a conci- . SHEILA KITZINGER, Il sesso e la ni, come gioia o sofferenza, come solitudine o relazione. Certo, si par- WOLFANG WLCKJLER, UTA SEIBT, comportamento riproduttivo. A 15 tiare preoccupazioni etico-religiose e-f- donna, Lyra, Como 1986, ed. la anche di modalità di rapporto, dei 4-;Maschile/Femminile . Il signifi- anni di distanza Wickler, in collabo- le concezioni scientifiche oggi affer- orig. 1983, trad. dall'inglese di matesi che parlano di competizione problemi che esso comporta e dei cato della differenziazione ses- razione con la sua allieva Seibt, ci Francesco Cimadomo, pp. 327, modi (anche tecnici) di superarli, ma suale, Boringbieri, Torino 1986, offre un nuovo quadro sullo studio e lotta tra gli organismi. L'intendi- Lit. 34.000. mento di non fornire una raccolta di il filo conduttore è la vita della don- ed. orig. 1983, trad. dal tedesco di della sessualità in prospettiva evolu- na, dall'infanzia alla vecchiaia, nar- zionistica. Il testo si snoda in 10 capi- dati curiosi o dilettevoli sul regno Sembra difficile dire qualcosa di Vera Randone, pp. 173, Lit. rata con delicatezza e partecipazione toli dove progressivamente, dall'ori- animale, espresso dall'autore, è in- nuovo sull'argomento, dopo Kin- 24.000. sey, Masters e Johnson, Noi e il no- attraverso la sua sessualità. Il libro è gine della sessualità si passa a consi- dubbiamente raggiunto ed il lettore illustrato da fotografie splendide, derare la formazione di organismi troverà senz'altro spunti su cui me- stro corpo, per non parlare di tutte le riviste più o meno specializzate in che valgono da sole l'acquisto, e da Wolfang Wickler è con Irenaus Ei- bisessuali fino a giungere al proble- ditare. La consueta trattazione dei numerosi disegni chiari e gradevoli. bl-Eibesfeldt il più fedele continua- ma della famiglia. Chiudono il libro problemi relativi all'uomo lascia pe- problemi sessuali; eppure Sheila Kit- tore della celebre scuola Lorenziana due capitoli dedicati all'uomo nella rò a desiderare se non altro per la zinger ci riesce, in quel modo gentile G. Ben operante all'Istituto Max Planck di convinzione che "la biologia è indi- laconicità con cui sono trattati pro- e affascinante con cui ci ha parlato Fisiologia Comportamentale di Se- spensabile per rintracciare le nostre blemi quali i genitori adottivi, il celi- del parto e dei bambini nei suoi pre- ewiesen. I più attenti lettori della di- radici". Il testo è aggiornato facendo bato, la primogenitura etc. cedenti libri: niente teorie sulla ses- vulgazione etologica ricorderanno il proprie le più recenti visioni adatta- G. Malacarne sualità femminile, né sesso come

primi capitoli del libro avrà chiara l'impostazione teori- la di corsa alle armi, ad esempio tra insetti impollinato- io J.R. Krebs, N. B. Davies ca di questa scuola di ricerca, solidamente ancorata alla ri e la pianU entomofilia, con ciascuna controparte tesa tradizione darwinista e che oggi tende a spiegare in a trarre i massimi vantaggi e minori costi dal proprio Ecologia e comportamento termini adattativi le strategie che gli animali adottano comportamento; in questo senso anche le piante in animale nella lotta per la sopravvivenza. Le spiegazioni ai per- quanto adotuno specifiche strategie adatutive sono og- ché del comportamento animale possono essere indagate getto di studio dell'ecologia componamentale! Krebs e Boringhieri, Torino 1987, ed. orig. 1981, mediante il confronto tra le specie (cap. 2) e coi metodi Davies hanno attinto a studi teorici e sperimenuli ma- trad. dall'inglese di Maria Cristina di ottimizzazione e teoria dei giochi come viene spiegato turati negli ultimi vent'anni tra i quali vanno ricordati Lorenzi, pp. 344, Lit. 45.000 nei capitoli 3-5. Ben tre capitoli sono poi dedicati a gli apporti concettuali di J. Maynard Smith (ed il lettore spiegare la diversità nelle modalità riproduttive mentre non si spaventi dell'introduzione di modelli matemati- i temi Unto discussi della cooperazione e dell'altruismo ci: prima o poi una scienza deve arrivare a questo sta- (vedi la Sociobiologia di Wilson) vengono affrontati con dio), e di R. Dawkins, fantasioso e a volte provocatore L'ecologia del comportamento è una disciplina della lucidità e sintesi in due capitoli, uno dedicato ai verte- pensatore, che porta alle estreme conseguenze la visione biologia contemporanea, nata dalla confluenza dell'eto- brati l'altro agli insetti sociali. L'etologia classica, Lo- del "gene egoista" sul comportamento animale. Il libro logia classica con la biologia di popolazione. Ce ne offro- renz ne è il rappresenunte più noto, interpreuva la dovrebbe essere letto da coloro che sono interessati alla no un quadro esauriente gli autori di questo libro che comunicazione animale come un mezzo evolutosi al natura e la vogliono conoscere: studenti orientati su rappresenta il primo manuale di ecologia comporta- fine di perpetuare le specie. Oggi, recuperando l'idea discipline naturalistiche, ambientalisti convinti che per mentale in lingua italiana. Il testo originale nacque nel originale di Darwin, gli eco-etologi interpreUno la na- salvare la varietà del vivente bisogna conoscerla. Il let- 1981 dall'elaborazione degli appunti di corsi per under- tura dei segnali e la sua evoluzione (cap. 11) non più per tore più critico non si allarmi per alcune formulazioni graduates tenuti nelle celeberrime università inglesi di il bene del gruppo ma come il prodotto della selezione approssimative o espresse in maniera un po'ingenua, la Oxford e Cambridge: era concepito come introduzione naturale che agisce a livello individuale, ove ogni, singo- fucina anglosassone dei "nipoti"di Darwin sta lavoran- alla nuova disciplina e di supporto ad un più concettuo- lo animale tende a trarre il maggiore beneficio dalle do per un nuovo e più maturo manuale di ecologia del so volume uscito pochi anni prima: Ecologia compor- situazioni competitive in cui spesso è a fronte. Così nel comportamento. tamentale. L'approccio evolutivo. Il lettore leggendo i penultimo capitolo, che tratu della coevoluzione, si par- G. Malacarne

biente), un libro frutto del lavoro di zione quest'area. Qualche caduta nel Lo specchio dell'autopoiesi, smo rappresentativo. Queste le pun- ri precedenti (natura/società, cata- un'equipe di appassionati protezioni- testo è ampiamente ricompensata da parte monografica di "Metamorfo- te più nuove della riflessione teorica strofi, economia politica). Poi, come sempre, il saggio sulla tematica del sti su un'area umida del litorale la- una veste tipografica molto curata. E si", I 1986, n° 3, Franco Angeli, tra biologia e cognizione che tratta il numero. A. M. Iacono si sofferma prossimo numero (F. Cioffi): "Etica, ziale: Torre Flavia. Nelle 146 pagine un testo consigliabile a tutti gli inse- Milano, pp. 239, Lit. 16.000. proprio sulle caratteristiche dell'in- politica, metafisica". del testo vengono introdotti pro- gnanti medi che vogliono parlare di natura e della sua salvaguardia. La La differenza tra strutture ciberne- dividualità biologica e sulle conse- E. Gagliasso gressivamente i concetti più generali guenze filosofico-sociali, P. Garboli- dell'ecologia applicata. Numerosi tradizione diffusa all'estero, di redi- tiche — capaci di porre in relazione gere testi per ogni area geografica di processi determinati da interazioni no sulle implicazioni di "infinita au- aspetti degli ecosistemi a zone umide todescrizione" mente-cervello del- (paludi, stagni etc.) sono poi ampia- interesse artistico e naturale seppur tra parti componenti — e strutture minore, va salutata dunque con inte- viventi, consiste nel fatto che le se- l'osservatore stesso. Bioingegneria, mente corredati da documentazione geografica, botanica e faunistica. La resse e simpatia: l'augurio è che la conde sono autoproduttive, "auto- management e diritto si confrontano yy ^ Tra acqua e terra, a divulgazione di questi temi è costan- diffusione ai questi testi non si limiti con l'autopoiesi nei lavori di A. Sta-^T ^ deWhmut0 fi Ricerche Ec0. poietiche", cioè in grado di produrre allo stretto ambito regionale. da sé i propri componenti, le proces- rita, G. de Michelis, V. Olgiati, men- temente influenzata dalle preoccupa- nomico-Sociali Placido Martini, G. Malacarne sualità che ne caratterizzano la quali- tre il testo classico, che ogni numero zioni legate all'intervento umano tà "chiusa", rispetto all'azione ester- presenta, fa scoprire suggestioni e Officina, Roma 1986, pp. 146, Lit. spesso stolto, pesante, non curante na. L'osservatore fa parte del sistema analogie in proposito: si tratta de La 25.000. degli equilibri naturali. Le ultime pa- gine sono poi dedicate a questo lem- autopoietico che va descrivendo, e definizione della vita di C. Bernard Psicoanalisi segnalazioni assumere ciò in senso forte cambia (1875). Gli altri saggi dialogano inve- Esce, patrocinato dalla Provincia bo di maremma laziale: pregevole il degli autori di valorizza- molti giochi epistemologici del reali- ce con i temi monografici dei nume- di Roma (Assessorato Sanità-Am- tentativo L'altra scena della psicoanalisi. Tensioni ebraiche nell'opera di Freud, a cura di David Meghna- ghi, Catucci, Roma 1987, pp. 149, Edizione Nazionale delle Opere Lit. 12.000. (saggi di Meghnaghi, di Giuseppe Cesare Abba Musatti, Sacerdoti, Lacoue-Labar- the e Jean-Luc Nancy, Winter). Scritti garibaldini NICOLAS DURUZ, I concetti di Volume III Narcisismo, Io e Sé nella psico- Cose garibaldine - Ricordi garibaldini analisi e nella psicologia, Astro- Meditazioni sul Risorgimento - Ritratti e profili labio, Roma 1987, ed. orig. 1985, - La questione romana 2 «7 trad. dal francese di Luciana Bal- a cura di Luigi Cattanei e Luciana Dosio Ignacio Matte Bianco daccini, pp. 191, Lit. 20.000. pp. 652 - L. 50.000 ENRICO CESARE GORI, Costru- Volume I Polis e psiche zioni Freudiane della mente, Scritti garibaldini (l) Armando, Roma 1987, pp. 209, Prefazione di G. Spadolini Lit. 20.000. a cura di L. Cattanei - E. Elli - C. Scarpati Un caposcuola della psicanalisi contemporanea prova pp. 458 - L. 30.000 ad utilizzare l'analisi freudiana dei processi inconsci RENÉ ZAZZO, Il paradosso dei per indagare contraddizioni e problemi delle vicende gemelli, La Nuova Italia, Firenze Volume II politiche. Scritti garibaldini (II) 1987, ed. orig. 1984, trad. dal francese di Francesco Ciotti, pp. a cura di E. Travi La rivista della sinistra diretta da Giorgio Ruffolo è in vendita 164, Lit. 12.000. pp. 394 - L. 30.000 nelle librerie e nelle principali edicole. Scritti di Flores d'Arcais, Cacciari, Occhetto, Foa, Zarri, Prodi, Terzi, GIANNI MONTESARCHIO, PAOLA Ferrara, Cebrién, Savater, de Esteban, Subirats, Colomer, SARDI, Dal teatro della sponta- Ramos, Cassese, Vattimo, Esposito, Castoriadis, Sharifi, neità allo psicodramma classi- d- 1KHL Gallois, Giugni, Bolaffi, Lowith, Quinzio, Matte Bianco. co, Franco Angeli, Milano 1987, Morcelliana pp. 117, Lit. 14.000. Via G Rosa, 71 - 25121 Brescia in I'INDICFp. 53x111 HI DEI LIBRI DEL MESE|H Libri per Bambini Leggendarie avventure a cura di Eliana Bouchard

Y FRANCESCO TONUCCI, A come invitare a giocare, manipolare, creava i suoi famosi cartoni, le per- Elefante. Alfabetiere per bam- smontare e rimontare segni, forme e plessità nei riguardi dell'operazione bini che non vogliono impara- dunque linguaggi. Intervenire attiva- venivano superate dall'impareggia- mente e impossessarsene invece di bile risultato. Successivamente ven- re a scrivere, Edizioni Gruppo subire passivamente concetti già nero pubblicate infinite versioni dei Abele, Torino 1987, Lit. 14.000. confezionati. Vedere e sperimentare film sotto forma di libri che concen- la molteplicità al posto della unilate- travano l'attenzione sull'immagine. Le lettere disegnate in questo alfa- ralità. Il linguaggio grafico però sem- L'ultima versione dell'affare Walt betiere utilizzano una delle opera- bra preoccupato più che di comuni- Disney è forse questo Scegli la tua zioni della mente creatrice, la rela- care di "farsi capire." Le lettere più avventura in cui il bambino, a cono- PTM zione tra affinità visive. Quella che che alludere o suggerire rappresenta- scenza della storia, decide di volta in Picasso usò nel '43 unendo una sella no la forma in modo realistico, a vol- volta se procedere con prudenza, co- e un manubrio di bicicletta, rispetti- te un po' appesantito dai particolari raggio, incoscienza, decidendo di tico. Pokonaso bambino terribile vi- vamente il cranio e le corna della e dal chiaroscuro. Lo stile di Frato combattere con Mowgli contro She- ve nella preistoria insieme al suo famosa testa di toro. E quando fu che amiamo di più è invece quello re Khan o di ripiegare verso il villag- amico, il mammut Okkibuffi, con appesa al muro tutti "videro" il tro- lieve e spiritoso. gio in compagnia di Bagheera. È in- x_JOHN GRANT, Le avventure di cui divide ogni sorta di avventure. feo. L'alfabetiere è una proposta ric- A.M. Borgna teressante notare come in un clima I p0konaso, Piccoli, Milano 1987, Quarantamila anni fa probabilmen- te non accadevano le vicende narrate ca e stimolante per "i bambini che di saccheggio di immagini e parole ed. orig. 1968, trad. dall'inglese di questo tipo di libro possa rappresen- in questo libro ma, se un bambino non vogliono imparare a scrivere" Paola Piqué Zerbino, note ed eser- ma è indirizzato anche ai grandi per- tare una verifica utile e divertente dovesse pensarsi in quel passato for- ché non impongano un unico lin- della comprensione del testo, soprat- citazioni a cura di Annamaria se si immaginerebbe proprio così. guaggio, quello verbale. "Scelta im- tutto se tutta l'operazione viene con- Parravicini, pp. 210, Lit. 8.500. Una breve cronologia rende più cre- perialistica" dice Mario Lodi nella •)-WALT DISNEY, Scegli la tua av- cepita in funzione conoscitiva oltre dibile la retrospettiva e i nomi dei postfazione "che ha di fatto limitato ventura. Il libro della giungla, che avventurosa. Sempre nella stessa Il volume è concepito all'interno personaggi, Testarossa, Kapokapo, l'esercizio grafico della fantasia del Mondadori, Milano 1987, ed. orig. collana sono appena usciti: Peter di una collana di narrativa per la Ponsamut avvicinano l'estremo pas- bambino ... giochiamo dunque a ri- 1987, trad. dall'inglese di Elena Pan, Pinocchio e La bella addormen- scuola dell'obbligo; tuttavia l'edizio- sato all'estremo futuro. La bella edi- fare i segni alfabetici per liberare la Skall, pp. 43, Lit. 8.000. tata nel bosco. ne integrale del testo e le note a pie zione Vallecchi del 1973 consigliava nostra fantasia e conquistare spazio di pagina che spiegano il significato questa lettura ai bambini fra gli otto alla nostra mente creatrice". La vali- Quando Walt Disney, pescando a delle parole meno consuete, consen- e i tredici anni. dità della proposta infatti è quella di piene mani nelle fiabe classiche, E. Bouchard tono anche un approccio non didat- E. Bouchard

testa"di Washington Irving compare in ore stregate con conta di un povero giovanotto che fidandosi di un cugi- M Paura! racconti col brivido la testa spiccata dal busto, posata sul pomo della sella. no affabile e diabolico, viene richiuso in compagnia di Edgar Allan Poe si serve de "Il gatto nero "per alternare una pantera assetata di sangue. "Il mistero delle cinque adattati da Donatella Ziliotto, Ed. Elle, incubo e realtà, fino a confondere l'uno con l'altra. In dita" di William F. Harvey affida ad una mano mozza Trieste 1987, pp. 132, Lit. 8.000 "Diventare fantasma" di Herbert George Wells si oltre- il compito di seminare il panico nella biblioteca di uno passano i limiti della vita e non sempre si riesce a scienziato e per finire Saki ne "La porta spalancata" Nove modi per provare paura: potrebbe essere questo ritornare indietro. Montagne Rhodes James ne "La sce- dimostra come anche i bambini possano terrorizzare i il titolo della raccolta di storie inquietanti scritte da na del delitto", animando un autentico quadro costrin- grandi. Dubbio, pazzia, inquietudine, terrore, incubi, nove famosi scrittori, ridotte e adattate in modo da ge il professor Williams ad assistere impotente ad un insidiose presenze, ritmi ora lenti ora incalzanti: molti poter spaventare persino giovani esperti in film del ter- omicidio consumato un secolo prima. Ne "La rivolta modi per provare paura. rore. Ne "La bambina di neve" di Nathaniel Hawthor- degli oggetti" di Guy de Maupassant un filosofo solitario Perché spaventare i ragazzini? Trattandosi di un'e- ne, due bambini fabbricano una sorellina di neve che assiste impietrito alla fuga notturna degli oggetti e arre- mozione ben nota non è tanto spiacevole provare a improvvisamente si anima; il padre, malgrado le suppli- di di casa. "Gli oggetti più piccoli — spazzole, vasi, conoscerla al sicuro della propria casa, soprattutto quan- che dei figli costringe la poverina a scaldarsi accanto cristalleria — strisciavano come formiche sulla sabbia, do il pericolo è improbabile e grande è il bisogno di alla stufa. I bambini incompresi e sgomenti assistono al dove il chiaro di luna ne traeva fosforescenze di luccio- avventure. lento liquefarsi della piccola amica. "Il cavaliere senza le", (p. 71) Conan Doyle con "Il gatto brasiliano" rac- E. Bouchard

ROBERTO PIUMINI, Il circo di-J- MARIO PUCCINI, Caporetto. struose creature che abitano le caver- fantasma, altre riguardano le sirene, mento esplorativo e quindi, in pro- Zeus. Storie di mitologia greca, Note sulla ritirata di un fante ne delle colline circostanti. Segnan- gli dei e le divinità del mare. Nell'ul- spettiva, creativo. Rispettano rigoro- f samente i momenti di scoperta, i E. Elle, Trieste 1986, pp. 135, Lit. della III Armata, Goriziana, Go- do ad ogni passo il confine fra la vita tima parte si raccolgono le leggende e la morte il protagonista misura la italiane e del nord Europa. Ogni ca- tempi, i ritmi di ogni bambino, lo 8.500. rizia 1987, pp. 115, Lit. 15.000. sua forza, resistenza, intelligenza, pitolo è introdotto da una dettaglia- ascoltano e scambiano con lui mo- MARCELLO CALÌ, BRUNO ZANNI- volontà e abilità brancolando in un ta spiegazione degli argomenti trat- menti di affettività, in una parola lo ri NI QUIRINI, Guida al mito gre- Le storie di guerra non fanno più parte dei racconti che i nonni tra- inferno popolato di mostri, mutanti, tati. Il libro si presta ad essere letto accettano. In questa accettazione, si co, Editori Riuniti, Roma 1987, mandano ai nipoti, tantomeno poi alieni, ombre spettrali, umanoidi. sia dai bambini, che ne utilizzeranno percepisce una profonda conoscenza pp. 138, Lit. 11.500. quelle della grande guerra cosi lonta- L'eroe, nel tentativo di salvare il suo le parti più narrative, sia dai ragazzi della natura speciale del bambino, na e avara di testimoni. Tuttavia caro amico Charles Petrie-Smith e che possono essere affascinati dai unita a chiarezza e rigore nei metodi Per chi ormai legge qualsiasi cosa gli abitanti del villaggio minacciati modi curiosamente omogenei con e negli strumenti. L'osservazione (così si definisce nella collana "Lettu- questo piccolo libro si presenta co- me un insieme di considerazioni e da forze oscure, può sopravvivere fi- cui uomini molto diversi fra di loro puntuale e analitica di tutti i mo- re" delle edizioni Elle l'ultima fascia no a giocare la trecentosettantanove- hanno spiegato i fenomeni naturali. menti ritenuti significativi del pro- di letture per l'infanzia contrasse- memorie con tutte le caratteristiche del racconto d'accompagnamento al sima mossa e accedere così al prossi- E. Bouchard cesso di evoluzione, non solo del gnata dal colore arancione) Roberto mo volume II vortice del tempo. prodotto finale, hanno permesso al- Piumini riscrive alcuni fra i più fa- fatto storico. Non so se oggi i ragaz- zi si possano ancora interessare alle E. Bouchard l'autrice di conoscere sia i percorsi mosi miti greci. Le storie di Atalan- singoli dei bambini, sia di individua- ta, Teseo, Orfeo, Eracle, Giasone, vicende collegate a quel conflitto, ma se qualcuno c'è questo diario può re precise fasi di evoluzione del loro Prometeo, del cavallo di Troia rivi- linguaggio pittorico. vono in un ritmo narrativo ricavato servire a descrivere luoghi, persone e A.M. Borgna dal passato ma espresso con linguag- cose nel linguaggio di allora. IJLAURA MANCINI, Il linguaggio gio corrente. "Gli Argonauti finge- E. Bouchard ! ALBERTO MAI, LUISA RUBINI, IPdel colore: le prime fasi dell'e- vano spavento e rabbia impotente, "Tmare e ie sue leggende, Monda spressione in un laboratorio di lanciando gridolini e scappando di dori, Milano 1987, pp. 280, Lit. colore con bambini di due o tre qua e di là come ragazzine. Le Arpie, a quella vista non stavano nelle pen . 9.000. anni,, Juvenilia, Bergamo 1986, Bambini segnalazioni pp. 160, Lit. 16.000. ne per il godimento e scorrazzavano jl AN e CLIVE BAILEY, Il regno Dalla considerazione che le acque sulla tavola, sporcando e rovescian-'-r dell'ombra, E. Elle, Trieste 1987, sono il fondamento del mondo inte- ULRICH KIESOW, La figlia del ca- L'autrice si occupa da vent'anni di do ogni cosa", (p. 89) Il secondo vo- ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di ro prende corpo questa ricca antolo- liffo, E. Elle, Trieste 1987, ed. espressione e creatività nell'uso dei lumetto, Guida al mito greco, non è Luisella Brugiapaglia, ili. di Jona- gia di leggende. Nella prima parte orig. 1984, trad. dal tedesco di Ma- direttamente utilizzabile dai bambi- sono raccolti i miti legati alla crea- linguaggi verbali e non verbali. In rina Molinari, ili. di Ina Kramer, than Heap, Lit. 8.500. questa ricerca (destinata ad un letto- ni ma rappresenta un utile comple- zione del mondo o di parti di esso, '. 125, Lit. 5.000 (quarto volume Primo volume della serie Oltre seguono i racconti sui fenomeni le- re adulto) si colloca il Laboratorio mento al precedente perché propone ;Ila serie Uno sguardo nel buio). la lettura di miti minori e consente l'incubo, Il regno dell'ombra racconta gati al mare: i venti, le trombe mari- del colore con bambini di 2 o 3 anni. all'adulto, che non abbia approfon- di un terremoto accaduto nel Galles, ne, le tempeste. Alcune sezioni sono Gli operatori organizzano spazi e STEFANIA FABRI, MAURIZIO CA- dito in precedenza questi temi, di ri- più precisamente a Bryn Coedwig, dedicate agli spiriti e ai fenomeni mi- materiali, danno buone regole, per MINITO, Il mistero del Deserto pensare e ricollocare storicamente "un luogo non toccato dal XX seco- steriosi e soprannaturali (come il co- facilitare le attività e far crescere il dei Cactus, Nuove edizioni Ro- una grande tradizione culturale. lo". La forza di attrazione di questo boldo) destinando un intero capito- senso di collaborazione e favorisco- mane, Roma 1987, pp. 76, Lit. E. Bouchard libro game è sprigionata dalle mo- lo a L'olandese volante e ai vascelli no tutto ciò che sviluppa l'atteggia- 12.000. Perdersi tra le guide di Luciano Del Sette

GIAN PIERO PIRETTO, Mosca/ te alla cucina russa, una ventina al glia, si arricchisce di veloci introdu- Leningrado, Clup, Milano 1986, modo di divertirsi dei cittadini so- zioni alle mete; oppure ricama con gusto intorno alla piacevolezza di un pp. 338, Lit. 20.000 (Prefazione di vietici, due nutrite sezioni agli "iti- nerari senza guida". L'utile e il dilet- hotel; o ancora si sofferma giusta- Cesare Musatti). tevole si fondono piacevolmente, il mente a consigliare deviazioni di un CLAUDIO CANAL, Praga, Clup, viaggio sulla carta è ben organizzato. certo impegno giustificando il sugge- Milano 1987, pp. 275, Lit. 20.000 rimento sempre in modo convincen- (Prefazione di Rossana Rossanda). te. Un buon lavoro, organizzato con intelligenza, nato da una conoscenza Ecco due esempi di manuali di dell'isola che risulta evidente. Un viaggio che si distinguono entrambi oQSALBA GRAGLIA, Guida per contributo a guidare il turista in mo- per non essere semplici archivi di^. . . Corsica> Molzzl> do agile ma non superficiale. 66 notizie utili, bensì tentativi (riusciti) 1Q07 ttn r t di approfondimento globale dei luo- Bergamo 1987, pp. 220, Lit. ghi proposti. Sia Canal che Piretto 16.000. y affrontano temi turistici complessi come Mosca, Leningrado e Praga Come i tempi turistici ormai da con il preciso fine di porgere al letto- lunga data impongono, la Moizzi ha Julravel kit tourist guide, Berlitz, re realtà in molti loro aspetti falsate rinunciato giustamente a pubblicare 'Londra, Lit. 28.000 cad. da stereotipi e luoghi comuni. Citare traduzioni dalla collana francese la "tristezza" dei Paesi dell'Est in tal Guide du routard. Chi di essa si ram- A vederle fanno venire in mente senso, ci pare eloquente. Senza nega- menta, avrà forse vissuto tristi espe- più un'operazione pubblicitaria in re contraddizioni e problemi esisten- rienze in alberghi consigliati dai re- stile "fustino di detersivo con omag- pegnativa. I luoghi della libera van- dal cambiamento formale. Nulla da ti, senza scivolare in un amore in- dattori freak-, dove dormire era gio" che un'operazione intelligente no invece in direzione di un gruppo dire: la lunghissima camminata che condizionato che risulterebbe privo un'impresa impossibile a causa di di- ed utile. Parliamo della collana della ristretto, per il quale le pareti roccio- gli autori descrivono è di ampia sod- di oggettività, gli autori tratteggiano sagi di vario genere tra cui non ulti- Berlitz con titoli riguardanti Mona- se sono ascensioni da effettuarsi con disfazione; il bagaglio delle citazioni un itinerario storico, geografico, so- mo la mancanza di pulizia. Tramon- co, Londra, Parigi, Roma, Giappo- l'ausilio di scarpette leggere e nude storico-artistiche risulta completo se ciale che nasce da piccoli e grandi tato perciò il concetto dello spende- ne, Cina e Thailandia. All'interno di mani: i free climbers, secondo l'ap- analizzato pensando a una guida tu- avvenimenti. Cosi gli interrogativi re poco a dispetto del piacere di viag- un contenitore in plastica trovano pellativo originale inglese. La for- ristica. L'abbinamento con il titolo mula comune: schede completissime trovano risposte valide, si dissolvo- giare, Moizzi è riuscito a trovare il posto una striminzita guida e una riguardante Londra fornirà una do- di ogni dato utile a portare a buon no tra aneddoti e fatti importanti. giusto equilibrio tra viaggio alterna- musicassetta della durata di sessanta cumentazione di ottimo livello per tivo e tradizionale. La veste concet- minuti: il briefing di viaggio. Che va- fine l'impresa piccola o grande che tutti gli italiani diretti verso la capi- Nel caso di Canal, ad esempio, il tra- sia, accessi ai rifugi, bivacchi, telefo- gitto sui luoghi di Kafka viaggia in tuale delle guide si attiene al classico: lore dare al documento sonoro, se tale del Big Ben avendo buona fami- informazioni complete, scandite tra non quello di uno specchietto per le ni, posti tappa, brevi descrizioni del liarità con la lingua inglese. parallelo a quello della birrerie; i ru- paesaggio, periodi giusti per mettersi dimenti linguistici trovano spazio alberghi, ristoranti, mete, luoghi in- allodole? Troviamo molto difficile soliti. Tuttavia, nel caso di alcuni au- riuscire a giustificare la scelta di met- in cammino. Quanto alla "libera" si insieme a un'escursione divertita sul- suggeriscono settanta località più o le tipologie del turista italiano a Pra- tori, esiste un pizzico di sale in più. tere su un nastro ciò che si poteva ga. Piretto dedica sei pagine convin- La Corsica, a firma di Rosalba Gra- stampare su carta. L'unico motivo di meno difficili, tutte dotate di oppor- . . „ . , , C„L„_„ ir, una scelta così insulsa può essere re- tune pareti per arrampicate. Foto a Vf^ rsn f / perito nell'intento di alzare i prezzi. colori e disegni dettagliati rifinisco- ghette, Paris 1985, pp. 750, Lit. Obiettivo che appare evidente non no questi manuali, volutamente pri- 54.000. appena si scopre che il travel kit è di vi di altre suggestioni che non siano poco inferiore alle trentamila lire. quelle connaturate ai luoghi presi in Del vasto repertorio dei manuali Ciò che la musicassetta pretende di esame. Vendita in libreria e in edico- Hachette si sono serviti molti edito- spiegare è di decodificazione difficile la. ri italiani, tra i quali anche la Futuro per chi non possieda una più che di- che ha in commercio una sua versio- screta conoscenza dell'inglese; è fon- ne tradotta di questo volume. Chi te di informazione approssimativa, possiede una discreta padronanza che induce alla distrazione e ben po- del francese, si affidi comunque alla co lascia nella memoria. Se c'è biso- . AA.VV., Museums and galle- versione originale, aggiornata al gno di novità nel settore, non sono -Tries of London, Blue Guide Edi- 1985. Il viaggio attraverso il deserto certo queste che contribuiranno a tions, Londra 1987, pp. 375, Lit. del Sahara va dal sud della Tunisia al una seria crescita del panorama edi- Tibesti. Lo sviluppano, con equa toriale. Speriamo che nessuno caschi 26.000. spartizione di compiti, una sezione nella trappola Berlitz. Con un passato di grande affidabi- descrittiva e una pratica: asciutta e lità e cura redazionale alle spalle, le non pindarica come succede a tante Blue Guides si ripresentano al pub- guide francesi la prima, chiara e con- blico in rinnovata veste grafica. Al- creta la seconda. Va detto, a ulterio- cuni dosati ma sapienti ritocchi han- re merito, che la guida possiede una no migliorato la copertina. Le pagi- coerenza informativa all'altezza del- _ Le guide di Alp ai rifugi e ai ne interne hanno subito un opportu- la difficoltà del viaggio, sicuramente \ luoghi della libera, Vivaldo, To- no ripensamento, tutto a favore del- riservato a chi abbia dimestichezza Afrino 1987, pp. 200, Lit. 16.500 la leggibilità e del reperimento im- con clima ed ostacoli posti ad ogni cad. mediato delle informazioni. Alcuni chilometro dalle piste del Sahara. titoli, fra i tanti: Mosca, Italia, Corsi- Potrebbe, tale coerenza, apparire ov- Editrice della fortunata rivista ca, Egitto, Cipro, Istanbul, Irlanda. via e doverosa. Non è sempre così. mensile "Alp", consacrata alla mon- La tendenza dell'editore londinese è Abbiamo avuto sottomano testi im- tagna e ai suoi appassionati, Vivalda quella di non sconfinare troppo ver- prontati alla faciloneria, anche quan- tenta ora l'avventura delle guide, ri- so la geografia dell'esotico, rimanen- do essa risultava del tutto fuori luo- manendo però nel suo campo speci- do in un'area vicina all'Europa. Una go rispetto al Paese trattato. O altri fico. Diciamo subito che i due volu- scelta un po' conservatrice, forse, ri- che, con identica inopportunità, ri- mi, primi di una serie, si distinguono volta a un pubblico britannico che sultavano compilati sulla base di no- l'uno dall'altro per il pubblico a cui dopo le conquiste coloniali di un tizie raccolte per interposta persona. si rivolgono. I rifugi di Piemonte, tempo preferisce un turismo meno La Guide du Sahara non rientra nelle Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria impegnativo. Abbiamo preso in esa- categorie citate: i suoi autori scrivo- non vogliono costituire meta soltan- me la guida dei musei di Londra per no con la passione e il dettaglio di to da specialisti, ma anche per coloro verificare se la tradizionale serietà chi, tra caldo e sabbia, ha davvero che amano una montagna meno im- delle Blue Guides uscisse confermata viaggiato.

Perdersi tra le guide turistiche è facilissimo: basta sfacente per chi vende libri, soffre di una certa trascura- Certo è meno impegnativo mettere di fronte al cliente entrare in una libreria di qualche specializzazione nel tezza e di molta superficialità da parte di colui che fa da il blasone lucido e di sicuro effetto sul quale si basano e settore e avventurarsi con lo sguardo lungo gli scaffali. tramite con l'acquirente. Vige il criterio che i grandi speculano molti editori: forti di un passato che a volte Per una via intitolata alla Guide Bleu subito un'altra nomi, quelli spinti dalla pubblicità, siano facili e como- non corrisponde al presente. Ma se il libraio dev'essere viene tracciata da Michelin, Frommers, Futuro, Sugar, di da proporre al di là del loro valore. Così vengono dati più di un semplice porgitore di prodotti su carta stampa- Arthaud, Let's go to, Lonely Planet, Clup, Fodor Val consigli calorosi e convinti riguardo a un titolo che ta, non si comprende perché egli, nella grande maggio- Martina. L'ago della bussola impazzisce tra quantità e racchiude notizie obsolete, informazioni inesatte, stra- ranza dei casi, non adempia al proprio dovere anche qualità, il viaggio si preannuncia assai più difficile di falcioni. Per contro, pubblicazioni validissime ma me- quando il prodotto in questione è una guida turistica. quello da affrontare nella prassi della strada. Il consiglio no sostenute dall'apporto pubblicitario giacciono igno- Girare il mondo e conoscerlo non ci pare rappresenti del libraio può, in rari casi, essere l'uscita dal labirinto. rate sui ripiani. E il caso di tante collane straniere una manifestazione di sottocultura. Diciamo in rari casi, poiché l'editoria turistica, nono- redatte in inglese o francese. Come se queste due lingue stante rappresenti un volume d'affari senz'altro soddi- fossero dialetti esotici del tutto sconosciuti in Italia. n riNDICF p-g55/xv • DEI LIBRI DEL MESEHB

MARINA SCHINZ, SUSAN LIETTLE- court, Vaux-le-Vicomte, Versailles, un dipinto o un poema". Per l'intero CHEN CONGZHOU, L'arte dei tico di Insuccesso, Gazebo dell'On- FIELD,Vision of Paradise, The- per citare solo i più famosi, sono rea- arco cronologico considerato dal iardini cinesi, con testo origina- da Verde. mes and Variations on the Gar- lizzazioni del periodo aureo france- Medioevo fino al Novecento, vengo- a fronte a cura di Maria Ales- se, giardini veramente principeschi, den, Thames and Hudson Incor- no fornite indicazioni sulle fonti let- sandra Bassi, Arcana editrice, Mi- simboli ed espressione di dominio. terarie, artistiche e filosofiche alla poratati, London 1985, pp. 271 Dominio come concreto possesso base dell'ispirazione e dei caratteri lano 1987, ed. orig. 1984, pp. 286 con 280 ili. colore. del territorio, come controllo sulla dei giardini; ne vengono identificati con 16 tav. colore. natura, dalla formazione di canali ar- i committenti, i costruttori, ne viene TOM TURNER, English Garden Identificando il giardino con un tificiali, all'arte topiaria, alle grotte individuato lo scopo e l'effetto socia- Design. History and Style sin- paradiso agreste, le autrici non offro- artificiali, alle più varie applicazioni li. Un metodo interdisciplinare che La curatrice tratteggia nell'intro- no solo una rassegna di meraviglie tecnologiche, come la formidabile si avvale degli strumenti interpretati- duzione la storia antichissima del- ce 1650, Antique Collectors' botaniche, ma comunicano l'idea di macchina di Marly che portava ac- vi della storia sociale, della storia del- l'arte dei giardini cinesi, le cui prime Club, Woodbridge, Suffolk 1986, giardino come fenomeno complesso qua dalla Senna a Versailles, o picco- l'arte, della storia dell'architettura e notizie risalgono al VII secolo a.C.: pp. 238 con 240 ili. b.n. e 69 colo- in cui coesistono l'amore per la natu- li ma straordinari automi. Questi che fa della storia dei giardini "una una storia ricca di realizzazioni che re. ra, ma anche l'artificio che la piega ai jiardini furono realmente, come si storia dell'Ancien Regime in minia- scorre ininterrotta da quei primi giochi più diversi secondo i più vari fleegg e nell'introduzione, "un'avven- tura". esempi a tutto l'Ottocento. I giardi- Lo stile "all'inglese" di progetta- simboli. I giardini non sono analiz- tura estetica, un'affermazione intel- ni cinesi rappresentano una delle più zione e disegno di giardini, imposto- zati diacronicamente, ma in senso ti- lettuale e un paesaggio dello spirito, alte riflessioni dell'uomo sul paesag- si nel XVm secolo, è universalmente pologico: il giardino del cottage, il capace di varietà e profondità come gio e sul modo di sceglierne ed elabo- riconosciuto come la base delle mo- giardino delle erbe, il giardino dedi- derne teorie e concezioni europee di cato ad un unico fiore, la "scuola landscape. Esso rappresentò un radi- italiana", lo stile francese, il disegno cale cambiamento del gusto ed il suo inglese, il paesaggio disegnato. Il li- Cosa leggère affermarsi sembra il risultato di una bro è ricco di notizie relativamente "guerra dei contrari" in cui il primo inedite per il lettore italiano; si esce termine è prevalso sul secondo: il na- infatti dagli esempi canonici e dalla \ ^ -(-Secondo me turale in opposizione all'artificiale, consueta periodizzazione. I giardini il pittoresco al sublime, il comfort al delle erbe non sono documentati formalismo, la linea curva alla retta. dalle miniature medievali ma, ad T sui giardini del mondo Secondo Tom Turner, che analizza esempio, dal giardino del chiostro di il fenomeno a partire dal 1650, le sue Bonnefont a New York. Gli esempi origini sono da ricondurre soprat- della scuola italiana sono quelli clas- tutto al desiderio di costruire un pae- sici, ma con qualche aggiunta incon- saggio ideale le cui fonti e le cui mo- sueta: il giardino di Russel Page a tivazioni furono allo stesso tempo Moncalieri o il giardino all'italiana filosofiche, artistiche ed economiche del Rockfeller Center di New York. e la cui realizzazione pratica fu con- sentita anche dalle nuove acquisizio- ni tecnologiche. Altre motivazioni di profonde: il diffondersi dell'abitudi- ne al ritiro rurale, l'affermarsi del- Elisabetta Calderini l'empirismo di Locke, l'influenza della pittura di paesaggio e della cul- tura cinese, l'esigenza di migliorare GEORGINA MASSON, Italian con nuove tecniche lo stato delle Garden, Antique Collectors' proprie tenute agricole. La scelta di Club, Woodbridge, Suffolk 1987, Nella introduzione alla versione italiana del libro di McClung, The Architecture of "ritirarsi in campagna" ha, da Corio- pp. 299 con 211 ili. b.n. e 74 colo- Paradise, Eugenio Battisti ricorda la sostanziale identità di significato dei termini giardino lano in poi, una tradizione illustre. re. e Paradiso; entrambi designano un luogo recintato, perimetrato. riapaSetaos in greco Nell'Inghil terra del Seicento fu la significa giardino, luogo di piacere, pairidaeza in antico persiano significa recinzione, l'arme- guerra tra Realisti e Parlamentaristi a indurre a una maggiore considera- no pardez è un giardino recintato. Il Paradiso è l'ambiente dell'uomo all'inizio della storia, Italian Garden è la riedizione am- zione per la vita in campagna; i Rea- pliata di un lavoro pubblicato con lo è l'Eden dove la natura è incontaminata e incorrotta, ma il paradiso della fine dei tempi è una listi prima, i Parlamentaristi poi stesso titolo nel 1961. L'attuale ri- città, la Nuova Gerusalemme. Esiste quindi una dualità di questo archetipo, che da un lato si considerarono per molti aspetti più proposizione di questa ricerca non è configura come modello di perfezione "ortense", dall'altro di perfezione architettonica. Le salubre ritirarsi nei propri possedi- casuale. Il libro della Masson è infat- dualità dell'archetipo sono le dualità delle realizzazioni. Il giardino è il luogo in cui la menti agricoli, gettando le basi del- ti un classico della letteratura sul contraddizione tra natura e artificio è più evidente, trionfo di entrambi i termini della l'interesse della nazione per il giardi- giardino, da collocarsi tra quelli che contrapposizione: alberi, fiori, acqua, ma organizzati e composti secondo schemi voluti no come luogo in cui unire "la fun- per primi hanno tentato una rasse- zionalità con la bellezza, il piacere gna di grande respiro del giardino dall'uomo, che spesso sono il risultato, come nei giardini cinesi o giapponesi, di una cultura raffinata e antichissima, tutto l'opposto della "naìveté". Anche là dove la naturalità è più con il profitto, il lavoro con la con- italiano. L'analisi non si limita agli templazione". schemi architettonici dei giardini, né ricercata, come nel giardino paesaggistico inglese, essa è sempre il risultato di una offre solo una rassegna della variega- sapiente regia. Se il giardino è una metafora del Paradiso e l'hortus conclusus ne ta bellezza delle realizzazioni italia- e una trascrizione quasi letterale, anche le altre religioni hanno i loro paradisi ed ne, ma propone anche un'interpreta- i giardini islamici ne sono l'esempio. Il Paradiso ognuno se lo può immaginare zione storico-critica del fenomeno. come vuole, non solo da un punto di vista religioso, e spesso i giardini sono Le origini dei giardini italiani, di dei paradisi mondani come il Giardino dell'Amore rappresentato quelli rinascimentali soprattutto, so- __ dal Roman de la Rose, le scenografie di Cranach per aristocra- no negli antecedenti classici, nei giar- ONAS EHRMAN, Earthly Para- tiche fantasie erotiche, o i territori dell'immaginario J L dini del mondo romano, di cui un dise, Garden and Courtyard in esempio famoso è la villa Adriana, che si trasformano in favola iniziatica, come nel giardino di Bomarzo. Islam, University of California ampiamente documentata. La strut- Press, Berkeley and Los Angeles tura del libro è quindi cronologica, ma gli esempi sono catalogati anche 1980, pp. 240, 258 ili. per aree geografiche e ad ogni perio- do fa da sfondo un'interessante do- Il territorio su cui si esercitò l'in- cumentazione di miniature, affre- fluenza islamica è vasto. Benché l'A- schi, dipinti e stampe coevi. La Mas- rabia ed il Medio Oriente ne siano le son interpreta il giardino come feno- rarne gli elementi. Il Confucianesi- regioni centrali, i giardini ad essa ri- meno connesso alle arti visive ma mo, il Buddismo, il Taoismo sono il feribili sono maggiormente soprav- anche al pensiero filosofico ed alla loro substrato intellettuale, ma essi, vissuti alla periferia: a Granada, a letteratura. Ricorda che le fonti del a differenza dei giardini giapponesi, Cordova, al Cairo, a Istanbul, a giardino rinascimentale italiano fu- non rappresentano solo la visualiz- Isfan, a Delhi, a Chandigarth. La bel- rono gli scritti di Varrone, Plinio e zazione di dottrine filosofiche o reli- lezza del giardino islamico, luogo Vitruvio, come fu il gymnasium al- giose, quanto piuttosto il desiderio dedicato al piacere ed alle relazioni berato della Accademia di Platone in di dare forma alla natura in relazione sociali, è legata alla comprensione Atene ad ispirare gli incontri della ai sentimenti che questa induce nel- della complessa simbologia sottesa Accademia di Cosimo de' Medici al- l'uomo. In questo senso sono stretta- alla struttura ed alla organizzazione la Villa di Careggi. mente riconducibili alla letteratura dei suoi cortili e dei suoi palazzi e ed alla poesia. alla decorazione basata sull'uso di L'autore, laureato in letteratura ci- moduli geometrici ripetuti e combi- nese ed insegnante alla Facoltà di Ar- nati secondo variabili infinite. Jonas chitettura di Shangai, è nella posizio- Lehrman, che ha acquisito la cono- ne migliore per descrivere i principi scenza di questi aspetti della cultura compositivi di questi giardini, da lui islamica in ripetuti viaggi, documen- distinti a seconda che debbano essere ta giardini spagnoli, iraniani, india- visti "da fermi" o "in movimento", ni, ne evidenzia le caratteristiche, le KENNETH WOODBRIDGE, Prin- sempre in relazione alle reazioni del- diversità di ambiente, le particolari cely Gardens. The origins and lo spettatore. E di grande importan- ispirazioni filosofiche ed estetiche ed development of the French for- za il legame tra gli elementi naturali il ruolo sempre fondamentale del- mai style, Thames and Hudson, e architettonici e i sentimenti susci- l'acqua in questo schema rappresen- London 1986, pp. 320, con 315 ili. tati da giardini di cui già i nomi sono tativo, e dei riflessi in essa delle ar- evocativi: Riflesso della Perfezione chitetture, vero fascino e bellezza di Saint-Germaine-en-Laye, Lian- di Pechino, Signore della Rete, Poli- questi giardini. il Mulino IL MULINO STORIA NOVITÀ GENNAIO/LUGLIO 1987

Arnaldo Momigliano William H. Sewell Jr. Nicola Matteucci LA RIVOLUZIONE AMERICANA: STORIA LAVORO E RIVOLUZIONE UNA RIVOLUZIONE E STORIOGRAFIA IN FRANCIA COSTITUZIONALE ANTICA Il linguaggio operaio Roger Magraw dall'ancien régime ai 1848 IL «SECOLO BORGHESE» Questioni di metodo IN FRANCIA Le forme di vita e di solidarietà e di interpretazione 1815-1914 per lo studio delle classi lavoratrici del mondo greco e romano tra vecchio e nuovo regime: Asa Briggs nei saggi di un maestro un grande quadro di storia sociale L'ÈTÀ DEL PROGRESSO attraverso l'analisi del linguaggio L'Inghilterra fra il 1783 e il 1867 Rinaldo Petrignani Jean-Pierre Vernant NEUTRALITÀ E ALLEANZA LA MORTE NEGLI OCCHI Le scelte di politica estera dell'Italia dopo l'Unità Immagini dell'Altro nell'antica Grecia Alberto Aquarone William K.C. Guthrie TRE CAPITOLI Fra antropologia, mitologia I GRECI E I LORO DEI SULL'ITALIA GIOLITTIANA e religione, il ruolo della morte nella civiltà greca Géza Alfòldy Paolo Nello STORIA SOCIALE DINO GRANDI DELL'ANTICA ROMA La formazione di un leader fascista Vito Fumagalli John L. Harper Wilhelm Schneemelcher L'AMERICA QUANDO IL CIELO IL CRISTIANESIMO E LA RICOSTRUZIONE DELLE ORIGINI* S'OSCURA DELL'ITALIA Modi di vita nel Medioevo Guy Fourquin 1945-1948 Dietro le quinte della Storia: STORIA ECONOMICA Pietro Pastorelli sentimenti, valori, DELL'OCCIDENTE MEDIEVALE LA POLITICA ESTERA ITALIANA problemi quotidiani Jean Delumeau DEL DOPOGUERRA dell'uomo medievale IL PECCATO E LA PAURA Isabella Zanni Rosiello L'idea di colpa in Occidente ARCHIVI E MEMORIA STORICA dal XIII al XVIII secolo Michel De Certeau Carlo M. Cipolla FABULA MISTICA LA MONETA A FIRENZE La spiritualità religiosa NEL CINQUECENTO fra il XVI e il XVII secolo Edoardo Grendi Smarrimenti e furori, follie LA REPUBBLICA ARISTOCRATICA e deliqui: alle radici dell'esperienza DEI GENOVESI mistica in un'indagine che Politica, carità e commercio attraversa religione e psicoanalisi, fra Cinque e Seicento arte e letteratura Alberto Tenenti STATO: UN'IDEA, UNA LOGICA Dal comune italiano all'assolutismo francese