Rivista Trimestrale Di Diritto Pubblico 3-15
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2015 3 Rivista trimestrale di diritto pubblico Massimo Severo Giannini nel centenario della nascita www.giuffre.it/riviste/rtdp Per i testi dei provvedimenti più importanti non inseriti nel fascicolo www.irpa.eu/rtdp Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma DCB (VARESE) ISSN 0557-1464 © Copyright - Giuffrè Editore La Rivista trimestrale di diritto pubblico, fondata nel 1951 da Guido Zanobini, è stata diretta dal 1964 al 2000 da Giovanni Miele e Massimo Severo Giannini. Direttore: Sabino Cassese Comitato scientifico: Jean-Bernard Auby, Francesca Bignami, Armin von Bogdandy, Mark Thatcher, Joseph H.H. Weiler Vicedirettore: Bernardo Giorgio Mattarella Comitato di direzione: Stefano Battini, Lorenzo Casini, Marco D’Alberti, Giulio Napolitano, Aldo Sandulli, Luisa Torchia, Giulio Vesperini Primo redattore: Elisa D’Alterio La direzione e la redazione della Rivista hanno sede in via Cristoforo Colombo, 115 - 00147 Roma - tel. 06/5136691 - fax 06/5128205 - e-mail: [email protected]. Sito web: www.irpa.eu/rtdp AVVERTENZA PER GLI AUTORI La Rivista adopera la fotocomposizione. Gli autori pos- sono far pervenire i loro articoli in formato «.doc», redatti secondo le istruzioni per gli autori riportate alla fine di ogni fascicolo, tramite e-mail all’indirizzo [email protected]. Per chiarimenti si prega di rivolgersi alla redazione della rivista. Nei prossimi fascicoli Grandi opere e partecipazione democratica - Il sin- dacato giurisdizionale sulle autorità indipendenti - Concorrenza e mobilità sociale - Cronache costituzio- nali © Copyright - Giuffrè Editore SOMMARIO FASCICOLO N. 3 Massimo Severo Giannini nel centenario della nascita CESARE PINELLI, Massimo Severo Giannini costituzionalista ........ 833 SABINO CASSESE, Giannini e la preparazione della Costituzione.... 863 ALDO SANDULLI, Massimo Severo Giannini e la democrazia indu- striale nell’immediato secondo dopoguerra ............................. 885 MARCO D’ALBERTI, Giannini dalle pagine dei giornali: il tracollo del sistema istituzionale e le riforme necessarie........................ 909 ALFREDO MOLITERNI, I pareri di Massimo Severo Giannini: la continuità con la scienza.............................................................. 925 MARCO PASTORELLI, Giannini tributarista. Le trasformazioni dello Stato negli anni Trenta e il problema dell’interpretazione delle leggi finanziarie............................................................................. 975 LORENZO CASINI, «Todo es peregrino y raro ... »: Massimo Severo Giannini e i beni culturali .......................................................... 987 NICOLA GIOVANNI CEZZI, Le discusse chiamate alla cattedra ro- mana di diritto amministrativo (1948-1966).............................. 1007 Rassegne MATTEO GNES ed EDOARDO CHITI, Cronache europee 2014 ........... 1047 Rivista bibliografica Opere di Sergio Berlinguer (Guido Melis); Isabella Zanni Ro- siello (Guido Melis); Aldo Travi (Filippo Patroni Griffi); Giuliano Amato (Marco D’Alberti); John Micklethwait e Adrian Wooldridge (Gian Paolo Manzella); Pasquale Annic- chino (Gianfranco Macrì); Alessandro Natalini, Francesco Sarpi e Giulio Vesperini (Edoardo Chiti); Christoph Graben- © Copyright - Giuffrè Editore II SOMMARIO warter e a. (Umberto G. Zingales); Pietro Masala (Giorgio Mocavini)....................................................................................... 1077 Note bibliografiche a cura di Monica Cocconi, Elisa D’Alterio, Antonella Meniconi, Elisabetta Morlino, Rita Perez, Aldo Sandulli .......................................................................................... 1113 Notizie La relazione annuale dell’Antitrust al Parlamento (Diego Agus). 1135 La tutela giurisdizionale amministrativa in Germania (Hilde Caroli Casavola)........................................................................... 1137 Il rapporto del Parlamento europeo su Higher education in the EU (Fabio Di Cristina) ............................................................... 1139 «Il big bang della trasparenza» (Barbara Neri).............................. 1142 Il Rapporto Irpa sui collaboratori dei parlamentari e il personale «addetto» alla politica (Marco Mandato)................................. 1145 Due convegni su «corruzione e crisi sistemica» e «indagini sulla corruzione negli appalti pubblici» (Matteo Pignatti) .............. 1148 Un incontro sulla storia dell’IRI (Andrea Maria Altieri)............... 1152 Libri ricevuti......................................................................................... 1155 Notizie sui collaboratori ..................................................................... 1157 Contents ................................................................................................ 1161 Istruzioni per gli autori....................................................................... 1171 © Copyright - Giuffrè Editore Massimo Severo Giannini nel centenario della nascita MASSIMO SEVERO GIANNINI COSTITUZIONALISTA CESARE PINELLI SOMMARIO: 1. Obiettivi e limiti della ricerca. — 2. Giannini e la Costituzione. — 2.1. Il contributo ai lavori della Costituente. — 2.2. La battaglia per l’attuazione costi- tuzionale. — 2.3. Bilanci e proposte di riforma. — 3. Il rapporto con i costituzio- nalisti. — 3.1. Il confronto con Mortati. — 3.2. La prefazione al saggio di Burdeau e la replica di Elia. — 3.3. I giudizi sui costituzionalisti e le domande sempre aperte. — 4. Le opere. — 4.1. Gli elementi degli ordinamenti e le loro relazioni. — 4.2. Il pubblico potere. — 5. Un «maestro del sospetto». 1. Di Giannini costituzionalista si può parlare quale giurista e quale protagonista della politica costituzionale, e proprio per questo uno studio compiuto, oltre a potersi a malapena contenere in una monografia (1), si imbatterebbe in una specifica difficoltà. Più di ogni altro giurista Giannini si adoperò per preparare i lavori della Costituente, fu autore della formulazione del principio di egua- glianza sostanziale, si impegnò subito per l’attuazione della Costitu- zione; eppure non tacque riserve su parti cospicue del testo e sugge- rimenti di una loro revisione, senza contare i risvolti costituzionalistici delle proposte di riforma amministrativa, comprese quelle del «Rap- porto sui principali problemi dell’amministrazione dello Stato», pre- sentato alle Camere quale Ministro della funzione pubblica nel 1979. Ciascuna di queste prese di posizione richiederebbe di venire spiegata nel quadro di una fase della Repubblica, di cui però ancora manca una storia costituzionale. Giannini apparteneva all’ultima generazione di giuspubblicisti che sapevano (ma forse anche potevano, vista la maggior ristrettezza dei (1) Solo in materia di autonomia regionale e locale gli scritti di Giannini ammontano a centodue (sul tema C. DESIDERI, Il regionalismo di Giannini,inRiv. trim. dir. pubbl., 2000, 1149 ss.). © Copyright - Giuffrè Editore 834 CESARE PINELLI campi di indagine) scrivere con pari agio di diritto costituzionale come di diritto amministrativo, e si occupò estesamente anche del primo, ma secondo una concezione via via più distante da quella dei suoi cultori ufficiali. La vicenda si confonde con la storia del diritto pubblico del primo cinquantennio repubblicano, della quale pure ancora non dispo- niamo. Le due direttrici esigerebbero esercizi di contestualizzazione ab- bastanza divergenti: paradossalmente, la centralità della figura di Giannini in ambedue ci allontanerebbe dalla possibilità di ricostruirne l’opera di costituzionalista. Per riportarle al suo pensiero, lo studio sarà limitato a ricercare come egli concepiva il rapporto fra Costitu- zione e diritto costituzionale, con le implicazioni che ne trasse e con quelle che ne possono trarre i costituzionalisti. 2. In una prima fase Giannini si mette all’opera per preparare la Costituzione e poi promuoverne l’attuazione. 2.1. Ricorderà che, da Capo di Gabinetto del Ministro della Costituente Pietro Nenni, doveva battersi «contro nugoli fastidiosissi- mi di ignoranti, per i quali l’Assemblea costituente si associava se non proprio alla ghigliottina almeno al Terrore» (2). La scelta di dar vita al Bollettino d’informazione e la pubblicazione delle due collane di studi storici e giuridici sulle Costituzioni dimostrò la linea di «imparzialità e di equilibrio nell’allora difficile mondo di scontro delle ideologie» conferita al Ministero; e allo stesso fine tendeva il libro sulla Costi- tuente di Costantino Mortati, che questi gli aveva promesso proprio per superare quei pregiudizi: «Quando accompagnai Mortati da Nenni per l’offerta del volume sulle Assemblee costituenti che Mortati aveva scritto, Nenni era raggiante. Fece un lungo discorso per dire, in sostanza, che adesso intimidazioni e divagazioni sull’Assemblea costi- tuente sarebbero divenute quasi impossibili. Come in effetti fu, anche perché nel frattempo l’opera di persuasione, del Ministero e dei partiti, era proseguita instancabile» (3). Nonostante il fondamentale contributo alla Costituente, il giovane professore fu escluso dalle liste del Partito socialista per l’elezione (2) M.S. GIANNINI, In memoria di Costantino Mortati (1986), in Scritti, VIII, 1984-1990, Milano, Giuffrè, 2006, 522. (3) M.S. GIANNINI, Nenni al Ministero per la Costituente,inNenni dieci anni dopo, a cura della Fondazione Nenni, Roma, Lucarini, 1990, 54. © Copyright - Giuffrè Editore GIANNINI COSTITUZIONALISTA 835 dell’assemblea, e il Congresso di Firenze del maggio 1946 non discusse in seduta plenaria la «Relazione sullo Stato repubblicano»,