Peter Saville R

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Peter Saville R S1:E6 “Peter Saville – JOY – Nothing but a Fool” vai alla prima parte vai alla seconda parte Playlist per JOY|Saville parte terza: Alea iacta est: il dado ormai è tratto e non si torna indietro, la new wave e il post punk dal 1977 (riconosciuto universalmente come anno di svolta) hanno dato alle fiamme tutto e hanno fatto proseliti… (Valerio Michetti) Il percorso attraverso la carriera di Peter Saville, porta inevitabilmente al suo lavoro con i Joy Division, subendo una volta in più l’ondata di emozioni che ci travolge ogni volta che guardiamo quelle copertine e ascoltiamo la loro musica. Il 1979 è l’anno di Unknown pleasure. Pausa, respiro lungo, lento e profondo. Unknown pleasure Peter Saville attinge alla Cambridge Encyclopedia Of Astronomy e prende l’immagine dei cento impulsi consecutivi della prima stella “pulsar” mai scoperta, la CP1919, composta di neutroni, derivanti dal collasso gravitazionale di una stella massiccia durante un’esplosione stellare supernova. Il 28 novembre 1967, Jocelyn Bell Burnell e Antony Hewish osservarono degli impulsi di onde radio dal cielo provenienti dalla costellazione di Vulpecola, intuirono che non poteva essere un’origine artificiale a causare questa “interferenza” magnetica. Hewish e Burnell dubitarono di aver colto le prove di una civiltà aliena, ma in virtù dell’origine misteriosa del segnale, lo battezzarono LGM-1, “Little Green Men”. Saville riflette l’immagine in negativo, ne riduce le dimensioni per sovrapporla allo sfondo nero e la stampa su carta testurizzata, ottiene un effetto di movimento fluttuante dolce e malinconico, davanti al quale siamo disarmati. La lega così alla bellezza e alla solitudine della musica dei Joy Division, che ci arriva da lontane profondità insondabili, la radiazione poetica ci rende totalmente succubi dell’impatto emotivo cosmico. L’immagine è ipnotica, ci porta alle pulsazioni del basso di Peter Hook, il richiamo ad un grafico sismico rievoca suoni la chitarra di Bernard Sumner, lo sfondo nero è la voce di Ian Curtis in cui tutto si fonde: ecco a noi FACT 10, Joy Division, Unknown Pleasures. “È un’immagine sia tecnica che sensuale. È tesa come la batteria di Stephen Morris ma è anche fluida: molti sono convinti che rappresenti il battito del cuore” (P. Saville) Lo stesso Saville ne spiega il processo creativo in questo video (english language): Data Visualization, Reinterpreted: The Story of Joy Division’s “Unknown Pleasures” Album Cover Nel Giugno del 1980, esce il singolo “Love Will Tear Us Apart”, anticipa il rilascio del secondo album del gruppo “Closer”, che uscirà il 18 luglio, registrato tra il 18-30 marzo alla Britannia Row Studios di Islington di Londra. This is the way, step inside. Closer Nel caso di Closer, all’immagine, alla tecnica di Saville si aggiunge la storia: è proprio questo ultimo fattore che rende l’artwork di oggi non soltanto bello, adatto, ma tragicamente solenne. Saville sceglie un’immagine della tomba monumentale della famiglia Appiani presso il cimitero di Staglieno, ne è autore lo scultore genovese Demetrio Paernio, che la realizzò nel 1910. Le figure sono prostrate dal dolore, avvolte da delicati tessuti, le cui pieghe danno forma al lutto, magistralmente rilevate dai chiaroscuri della fotografia che il francese Bernard-Pierre Wolff eseguì 1978. Un’immagine elegantissima, dotata di leggerezza devastante, attraverso cui entriamo in una dimensione di calma disperazione, la silente quiete dopo le assurde tempeste della vita. La copertina assume un valore promonitore, è stata realizzata poco prima del tragico suicidio di Ian Curtis, avvenuto a soli 23 anni, due mesi prima dell’uscita del singolo. Fu difficile per Saville sopportare il peso premonitore del suo lavoro. Saville raccontò in seguito: “Credo che a Ian andassero bene. Forse, se mi avessero mandato le bozze dei testi e se avessi avuto una certa sensibilità, avrei pensato di non insistere su quell’argomento. E magari avrei proposto degli alberi…” “Just for one moment, thought I’d found my way Destiny unfolded, I watched it slip away” In questa terza ed ultima parte, il cuore mi ha portato a soffermarmi su questi due capolavori di Peter Saville, sono due pietre miliari del rock design, due perle dell’ impressionante quantità di opere che Saville ha generato. Ha lavorato a lungo con Orchestral Maneuvers in the Dark, non meno longeva è stata la collaborazione con Ultravox. Nel 1984 realizzò la copertina del celebre singolo degli Wham! “Wake Me Up Before You Go-Go”. Nel 1986 ricevette una delle somme più alte mai pagate per la realizzazione della copertina dell’album So di Peter Gabriel. Dopo Factory Records ha lavorato per DinDisc e Virgin, nel 1990 è partner owned di Pentagram, nel 1993 va Los Angeles per lavorare con la Frankfurt Balkind. Torna a Londra lavora per tre anni con Howard Wakefield presso “The Apartment” in collaborazione con la tedesca Meiré & Meiré. Il suo appartamento modernista a Mayfair diventa il doppio studio e viene rappresentato nella copertina dell’album This Is Hardcore dei Pulp. Infine ha fondato con Brett Wickens la propria agenzia di design: Peter Saville Associates. Gli sono stati assegnti tre premi D&AD, il Royal Designer for Industry e la London Design Medal. Nel luglio 2019 Saville è stato protagonista del programma della BBC Radio 4 Only Artists. Nel 2020 Saville è stato nominato Comandante dell’Ordine dell’Impero britannico (CBE), per il contributo reso al design. Peter Saville S1:E5 “Peter Saville – OUTPUT – Gutta cavat lapidem” vai alla prima parte Playlist per OUTPUT|Saville – parte seconda: Gutta cavat lapidem La necessità di cambiare le carte in tavola nel mondo del rock, da parte di artisti che volevano imporre un nuovo linguaggio creativo, lo hanno fatto con costanza e determinazione, come una goccia che scava la “roccia”.(Valerio Michetti) La Factory di Wilson e Saville risponde all’urgenza di trovare “spiriti affini che potessero capire e reagire” [Post Punk: 1978-1984, Simon Reynolds] Le scelte grafiche permetteranno alla Factory e ai gruppi che rappresentano di fare da confine con l’era post punk, figli di un’eleganza austera, spezzano la prospettiva romantico pre punk e lo stereotipo new wave. Costruiscono il profilo visuale della loro vocazione neo modernista, hanno un catalogo irragionevole e sballato, pieno di idee fasulle e di progetti mai realizzati benedetti da dio Duchamp: Fac 8 era una clessidra mestruale ideata e mai prodotta da Linder Sterling; Fac 99 era il conto del dentista di Robert Gretton, codirettore della Factory. “Per Wilson, questo genere di trovate rientrava nello spirito del situazionismo, lo spirito francese anarco-dadaista degli anni sessanta, le cui idee ammirava particolarmente” [Post Punk: 1978-1984, Simon Reynolds] È una visione dell’arte che butta giù i muri che la separano dallo scenario quotidiano che circonda l’artista, oggetti decontestualizzati prendono vita e sono protagonisti altrove, come il segnale di pericolo rubato dalla residenza universitaria, cui si ispirò per la realizzazione del manifesto della Factory, disegnato nel maggio del 1978: Fac 1, opera classico-modernista che possiamo far rientrare nella corrente dello “sleeve design”. Stampa giallo su nero per i concerti di maggio/giugno ’78, le bands in primo piano erano: Joy Division, Durutti Column, The Tiller Boys, Cabaret Voltaire, Jilted John, Big In Japan e Manicured Noise. fac 1 – poster factory La prima produzione fu Fac 2: “A Factory Sample”, doppio ep Factory ?– Gatefold Sleeve (Various artists: Joy Division, The Durutti Column, John Dowie, Cabaret Voltaire) con la copertina argentata e pieghevole, che Paul Morley descrisse così: “Era così speciale, il fatto che fosse così bello dimostrava quante possibilità esistessero.” A Factory sample Anti intellettuali di grande cultura, scettici verso l’arte istituzionale, Saville e i suoi si ornano di un velo di situazionismo rifiutando il concetto del profitto, i gruppi non firmavano contratti e rimanevano proprietari della loro musica, al fine di raggiungere una specie di perfezione estetica spesso disastrosa, le copertine erano a volte così costose da uccidere ogni possibilità di profitto, come il celebre caso della copertina del singolo Blue Monday, dei New Order. Questa copertina ebbe un grandissimo impatto comunicativo, nacque da un floppy disc poggiato su un piano dello studio di registrazione della band. Saville è attratto dalla semplicità dell’oggetto e dalla sua simbologia evocativa, al tempo diffusissima novità tecnologica dai molti utilizzi, la copertina è piena della sola immagine stilizzata di un floppy, nessuna riferimento alla band, al titolo, all’etichetta. Le informazioni sono sul retro in un’unica scritta: “FAC SEVENTY THREE”, unita a una serie di blocchi colorati, all’interno troviamo una seconda copertina argentata fustellata. La realizzazione costò alla Factory records la perdita di 5 pens a cover. Le ristampe successive subirono un’ottimizzazione finalizzata alla riduzione dei costi, nelle riedizioni del 1988 e 1995, la fustellatura venne sostituita da una stampa color argento. Blue monday, New Order Blue Monday è tratto da Power Corruption And Lies, dei New Order, trova ispirazione in una semplice cartolina della National Gallery, raffigura “A Basket of Roses” una natura morta dipinta ad olio nel 1890 dal pittore francese impressionista Fantin Latour: «Il titolo del disco sembrava machiavellico. Così sono andato alla National Gallery a cercare un ritratto rinascimentale di un principe oscuro. Alla fine però mi sembrava troppo banale, così ci ho rinunciato e ho comprato delle cartoline al negozio di souvenir. Era un’idea meravigliosa. I fiori suggerivano come potere, corruzione e menzogne si infiltrano nelle nostre vite. Sono seducenti» Sul retro Saville cita la mercificazione dell’arte, inserisce un codice da decifrare attraverso la ruota cromatica che riempie la seconda di copertina. Il codice cromatico risolto risponde alla scritta “FACT 75”, 75esima release di Factory Records. Power Corruption and Lies, New Order, un’unica immagine con fronte retro Più di ogni altra copertina che ha realizzato,Technique testimonia la decontestualizzazione postmoderna dell’idea di Saville.
Recommended publications
  • Joy Division and Cultural Collaborators in Popular Music Briana E
    Western University Scholarship@Western Electronic Thesis and Dissertation Repository August 2016 Not In "Isolation": Joy Division and Cultural Collaborators in Popular Music Briana E. Morley The University of Western Ontario Supervisor Dr. Keir Keightley The University of Western Ontario Graduate Program in Popular Music and Culture A thesis submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree in Master of Arts © Briana E. Morley 2016 Follow this and additional works at: https://ir.lib.uwo.ca/etd Part of the Other Music Commons Recommended Citation Morley, Briana E., "Not In "Isolation": Joy Division and Cultural Collaborators in Popular Music" (2016). Electronic Thesis and Dissertation Repository. 3991. https://ir.lib.uwo.ca/etd/3991 This Dissertation/Thesis is brought to you for free and open access by Scholarship@Western. It has been accepted for inclusion in Electronic Thesis and Dissertation Repository by an authorized administrator of Scholarship@Western. For more information, please contact [email protected], [email protected]. Abstract There is a dark mythology surrounding the post-punk band Joy Division that tends to foreground the personal history of lead singer Ian Curtis. However, when evaluating the construction of Joy Division’s public image, the contributions of several other important figures must be addressed. This thesis shifts focus onto the peripheral figures who played key roles in the construction and perpetuation of Joy Division’s image. The roles of graphic designer Peter Saville, of television presenter and Factory Records founder Tony Wilson, and of photographers Kevin Cummins and Anton Corbijn will stand as examples in this discussion of cultural intermediaries and collaborators in popular music.
    [Show full text]
  • Peter Hook L’Haçienda La Meilleure Façon De Couler Un Club
    PETER HOOK L’HAÇIENDA LA MEILLEURE FAÇON DE COULER UN CLUB LE MOT ET LE RESTE PETER HOOK L’HAÇIENDA la meilleure façon de couler un club traduction de jean-françois caro le mot et le reste 2020 Ce livre est dédié à ma mère, Irene Hook, avec tout mon amour Reposez en paix : Ian Curtis, Martin Hannett, Rob Gretton, Tony Wilson et Ruth Polsky, sans qui l’Haçienda n’aurait jamais été construite LES COUPABLES Bien sûr que ça me poserait problème. Lorsque Claude Flowers m’a suggéré en 2003 d’écrire mes mémoires sur l’Haçienda, la première chose qui me vint à l’esprit est cette célèbre citation au sujet des années soixante : si vous vous en souvenez, c’est que vous n’y étiez pas. Tel était mon sentiment au sujet de l’Haç. J’allais donc avoir besoin d’un peu d’aide, et ce livre est le fruit d’un effort collectif. Claude a lancé les hostilités et m’a invité à me replonger dans de très nombreux souvenirs que je pensais avoir oubliés, tandis qu’Andrew Holmes m’a fourni ces « interludes » essentielles tout en se chargeant des démarches administratives. Je m’attribue le mérite de tout ce qui vous plaira dans ce livre. Si des passages vous déplaisent, c’est à eux qu’il faudra en vouloir. Avant-propos Nous avons vraiment fait n’importe quoi. Vraiment ? À y repenser aujourd’hui, je me le demande. Nous sommes en 2009 et l’Haçienda n’a jamais été aussi célèbre. En revanche, elle ne rapporte toujours pas d’argent ; rien n’a changé de ce côté-là.
    [Show full text]
  • Omega Auctions Ltd Catalogue 28 Apr 2020
    Omega Auctions Ltd Catalogue 28 Apr 2020 1 REGA PLANAR 3 TURNTABLE. A Rega Planar 3 8 ASSORTED INDIE/PUNK MEMORABILIA. turntable with Pro-Ject Phono box. £200.00 - Approximately 140 items to include: a Morrissey £300.00 Suedehead cassette tape (TCPOP 1618), a ticket 2 TECHNICS. Five items to include a Technics for Joe Strummer & Mescaleros at M.E.N. in Graphic Equalizer SH-8038, a Technics Stereo 2000, The Beta Band The Three E.P.'s set of 3 Cassette Deck RS-BX707, a Technics CD Player symbol window stickers, Lou Reed Fan Club SL-PG500A CD Player, a Columbia phonograph promotional sticker, Rock 'N' Roll Comics: R.E.M., player and a Sharp CP-304 speaker. £50.00 - Freak Brothers comic, a Mercenary Skank 1982 £80.00 A4 poster, a set of Kevin Cummins Archive 1: Liverpool postcards, some promo photographs to 3 ROKSAN XERXES TURNTABLE. A Roksan include: The Wedding Present, Teenage Fanclub, Xerxes turntable with Artemis tonearm. Includes The Grids, Flaming Lips, Lemonheads, all composite parts as issued, in original Therapy?The Wildhearts, The Playn Jayn, Ween, packaging and box. £500.00 - £800.00 72 repro Stone Roses/Inspiral Carpets 4 TECHNICS SU-8099K. A Technics Stereo photographs, a Global Underground promo pack Integrated Amplifier with cables. From the (luggage tag, sweets, soap, keyring bottle opener collection of former 10CC manager and music etc.), a Michael Jackson standee, a Universal industry veteran Ric Dixon - this is possibly a Studios Bates Motel promo shower cap, a prototype or one off model, with no information on Radiohead 'Meeting People Is Easy 10 Min Clip this specific serial number available.
    [Show full text]
  • Bulletin Officiel N° 296 (Septembre 2019)
    Bulletin fficiel Numéro 296 O SEPTEMBRE 2019 MINISTÈRE DE LA CULTURE Bulletin officiel Septembre 2019 Bulletin officiel 296 Directrice de la publication : Marie Villette Rédacteur en chef : Hugues Ghenassia de Ferran Secrétaire de rédaction : Éric Rouard Contact : Véronique Van Temsche Ministère de la Culture Secrétariat général Service de la coordination des politiques culturelles et de l'innovation Mission de la politique documentaire 182, rue Saint-Honoré, 75033 Paris Cedex 1. Tél : 01 40 15 38 29 ISSN : 2556-0883 2 Bulletin officiel 296 SOMMAIRE Mesures de publication et de signalisation Administration générale Arrêté du 17 septembre 2019 modifiant l’arrêté du 21 décembre 2018 fixant la composition Page 7 du comité technique ministériel. Décision du 20 septembre 2019 modifiant la composition du comité technique spécial des Page 7 directions régionales des affaires culturelles. Centre national d’art et de culture Georges-Pompidou Décision du 10 septembre 2019 portant délégation de signature au Centre national d'art et Page 8 de culture Georges-Pompidou. Éducation artistique - Enseignement - Recherche - Formation Décision du 23 août 2019 relative à l’intérim des fonctions de directeur de l’École nationale Page 26 supérieure d’art de Limoges-Aubusson. Arrêté du 28 août 2019 habilitant l’École nationale supérieure d’architecture de Paris la Page 26 Villette à délivrer l’habilitation de l’architecte diplômé d’État à l’exercice de la maîtrise d’œuvre en son nom propre. Lettre du 30 août 2019 la doyenne de l’inspection générale de l’éducation nationale et Page 26 chef de service de l’inspection générale de l’administration de l’éducation nationale et de la recherche par intérim Le ministre de l’éducation nationale et de la jeunesse, relative au programme de travail annuel des inspections générales (IGEN, IGAENR, IGJS et IGB) puis de l’IGÉSR après publication du décret - Programme de travail pour l’année scolaire et universitaire 2019-2020.
    [Show full text]
  • Peter Saville: the Uk's Most Famous Graphic Designer
    IDENTICA VISITS: PETER SAVILLE IN CONVERSATION WITH PAUL MORLEY Identica’s CEO Richard Morris, this week visited the V&A for the opening evening of the IDENTICA Global Design Forum. Brand Strategy & Design www.identica.co.uk The headline event saw Britain’s most celebrated graphic designer, Peter Saville in For more information please conversation with design critic and contact Leah Williams on commentator, Paul Morley. +44 (0)20 34519717 or [email protected] The Global Design Forum is an annual event triumphing thought leadership from the world of design. This is an insight into that conversation documented by Richard. A series of key thoughts and stories thrown out from the V&A discussion. A GRAPHIC DESIGNER PETER SAVILLE: the uk’S MOST FAMOUS GRAPHIC DESIGNER Peter Saville is an artist and designer whose contribution to culture, especially in Britain has been unique. Throughout his early art-directing days, Saville accessed a mass audience through the sub-cultures of pop music. This is best exemplified in a series of record sleeve artworks for Joy Division and New Order throughout the eighties. As co-founder of Factory Records, he cites the company’s idealism, rather than any commercial objective allowed him to communicate ideas, aesthetics and ultimately values to an audience he cherished. Saville’s achievements were celebrated in 2003 at London’s Design Museum, at a show entitled, The Peter Saville Show. The show later travelled to Manchester and Tokyo. THE V&A The V&A Museum was just one of the venues for this years Global Design Forum but was the setting for Saville’s and Morley’s forum discussion.
    [Show full text]
  • Volunteer Vacancy Information Pack
    VOLUNTEER VACANCY INFORMATION PACK Use Hearing Protection: the early years of Factory Records Engagement Volunteer OUR MISSION AND VALUES: At the Science Museum Group, we make it our mission to Inspire Closing Date: April 26th 2021 Futures. Our talented and dedicated colleagues are guided by five values that encapsulate simply what we’re all about: – we think big, pushing the limits of what’s possible; – we challenge ourselves to reveal wonder; – we use our passion, expertise and creativity to share authentic stories; – we aim to ignite curiosity in our audiences and our colleagues; and The Museum is part of the Science Museum Group. The Museum is a charity (No: XN63797) with exempt status. – we take pride in being open for all Use Hearing Protection: the early years of Factory Records Engagement Volunteer Department: Exhibitions Type: Volunteer Role Location: Science and Industry Museum, Manchester Hours: 1 day per week Supervisor: Volunteer Coordinator Start Date: 25/06/2021 End Date: 03/01/2022 ABOUT THE ROLE: Use Hearing Protection: The early years of Factory Records – is a new exhibition that will celebrate the initial works of this seminal record label and its fundamental role in Manchester’s music revolution. It will run from 19 June 2021 – 3 January 2022. This special exhibition tells the story of Factory Records’ formative years from 1978 – 1982, and how it used innovation in the fields of music, technology and design to give Manchester an authentic voice and distinctive identity. Founded by Tony Wilson and Alan Erasmus, the label played an influential part in the city’s transformation from an industrial powerhouse to a beacon of art and culture and continues to impact current-day creative industries.
    [Show full text]
  • Peter Saville –
    S1:E5 “Peter Saville – OUTPUT – Gutta cavat lapidem” vai alla prima parte Playlist per OUTPUT|Saville – parte seconda: Gutta cavat lapidem La necessità di cambiare le carte in tavola nel mondo del rock, da parte di artisti che volevano imporre un nuovo linguaggio creativo, lo hanno fatto con costanza e determinazione, come una goccia che scava la “roccia”.(Valerio Michetti) La Factory di Wilson e Saville risponde all’urgenza di trovare “spiriti affini che potessero capire e reagire” [Post Punk: 1978-1984, Simon Reynolds] Le scelte grafiche permetteranno alla Factory e ai gruppi che rappresentano di fare da confine con l’era post punk, figli di un’eleganza austera, spezzano la prospettiva romantico pre punk e lo stereotipo new wave. Costruiscono il profilo visuale della loro vocazione neo modernista, hanno un catalogo irragionevole e sballato, pieno di idee fasulle e di progetti mai realizzati benedetti da dio Duchamp: Fac 8 era una clessidra mestruale ideata e mai prodotta da Linder Sterling; Fac 99 era il conto del dentista di Robert Gretton, codirettore della Factory. “Per Wilson, questo genere di trovate rientrava nello spirito del situazionismo, lo spirito francese anarco-dadaista degli anni sessanta, le cui idee ammirava particolarmente” [Post Punk: 1978-1984, Simon Reynolds] È una visione dell’arte che butta giù i muri che la separano dallo scenario quotidiano che circonda l’artista, oggetti decontestualizzati prendono vita e sono protagonisti altrove, come il segnale di pericolo rubato dalla residenza universitaria, cui si ispirò per la realizzazione del manifesto della Factory, disegnato nel maggio del 1978: Fac 1, opera classico-modernista che possiamo far rientrare nella corrente dello “sleeve design”.
    [Show full text]
  • Un Análisis De Sociologı́a De La Cultura: Manchester Sound, Factory Records
    Un análisis de sociologı́a de la cultura: Manchester sound, Factory Records y Joy Division LIC. CONSTANZA ALICIA ABEILLÉ DOCTORADO EN TEORÍA DE LA LITERATURA Y LITERATURA COMPARADA DE LA UNIVERSIDAD AUTÓNOMA DE BARCELONA Directores: Dr. Enric Sullà y Dr. Antoni Marti Monterde BARCELONA, 2015 Un análisis de sociología de la cultura: Manchester sound, Factory Records y Joy Division Constanza Alicia Abeillé Página 2 Un análisis de sociología de la cultura: Manchester sound, Factory Records y Joy Division Constanza Alicia Abeillé ÍNDICE Índice 3 Agradecimientos 7 Prólogo 9 Consideraciones de estilo y citas 17 EL ESTUDIO DE LA CULTURA POPULAR Y LA MÚSICA 1. Cultura popular y cultura de masas 21 1.1 El debate sobre la cultura popular y la cultura de masas 21 1.2 Theodor Adorno y la música popular 26 1.3 Una nueva clase, una nueva cultura 1.4 La definición de cultura popular de Stuart Hall 32 2. El circuito de la cultura dentro de los Estudios Culturales 43 2.1 El trabajo de los Estudios Culturales 44 2.2 El circuito de la cultura 51 2.2.1 Producción 56 2.2.2 Representación 58 2.2.3 Identidad 60 2.2.4 Consumo 63 2.2.5 Regulación 65 3. Sociología de la cultura aplicada a la música 69 3.1 La sociología de la cultura de Pierre Bourdieu 69 3.2 Conceptos centrales de la teoría de Pierre Bourdieu 71 Página 3 Un análisis de sociología de la cultura: Manchester sound, Factory Records y Joy Division Constanza Alicia Abeillé 3.2.1 Campo 72 3.2.2 El capital cultural 3.2.3 Habitus 73 3.2.4 Illusio 74 3.2.5 Posición, disposición y toma de posición 75 3.3 La sociología de la cultura aplicada a la música 77 3.3.1 Estilo, género y estilos de vida 81 3.3.2 Nuevos planteamientos que complementan la teoría subcultural 87 4.
    [Show full text]
  • A Study to Understand Manchester's Emergence As
    A STUDY TO UNDERSTAND MANCHESTER’S EMERGENCE AS A CREATIVE CITY. Jordan Strong History BA Honours dissertation Aberystwyth University 9th May 2014 1 Acknowledgements Throughout this piece of work I have had some fantastic support, critiques and feedback, never more so then from Barbara Jones of student support at the university. Her support, motivation and editing of this piece of work has been second to none. The process of writing a dissertation is a hard task as it is without the persistence of dyslexia, but with Barbara’s help, the process has been as smooth as one could hope. It has been a long, hard process with some laughs along the way, I am truly grateful for her help. I would also like to thank Dr. Richard Coopey, his supervision has been excellent, his guidance with source material has been extremely beneficial to this study. Furthermore I would like to thank Suzannah Reeves of Oldham sixth form college for helping me contact Dave Haslem, Also Dave himself for taking time out to email me. Finally those who helped me at the Museum of Science and Industry during in the couple of days I spent at the Rob Gretton Archive. 2 Table of content 1. Introduction p.3 2. Chapter One – ‘The scene is very humdrum’ p.7 3. Chapter Two – ‘Evidently Chickentown’ p.14 4. Chapter Three – ‘The Hacienda must be built’ p.25 5. Chapter Four – ‘I don’t have to see my soul he is already in me’ p.39 6. Conclusion p.44 3 Introduction On the 16th of August, 1819, eighteen people were massacred during a peaceful protest in Manchester’s St.
    [Show full text]
  • Un Film Di Michael Winterbottom
    presenta un film di Michael Winterbottom con Steve Andy Sean Paddy Lennie Shirley Simon COOGAN SERKIS HARRIS CONSIDINE JAMES HENDERSON PEGG Candidato alla Palma d’oro Miglior produzione di successo 55° Festival di Cannes British Independent Film Award 112 minuti - 35mm - colore www.officineUBU.com www.partypeoplemovie.com www.24hourpartypeople-themovie.com www.myspace.com/24hourpartypeoplethemovie 24 Hour Party People CAST STEVE COOGAN ANTHONY WILSON LENNIE JAMES ALAN ERASMUS SHIRLEY HENDERSON LINDSAY WILSON PADDY CONSIDINE ROB GRETTON ANDY SERKIS MARTIN HANNETT SEAN HARRIS IAN CURTIS JOHN SIMM BERNARD SUMNER RALF LITTLE PETER HOOK DANNY CUNNINGHAM SHAUN RYDER CHRIS COGHILL BEZ PAUL POPPLEWELL PAUL RYDER ENZO CILENTI PETE SAVILLE SIMON PEGG GIORNALISTA Officine UBU srl - v. Imbonati, 4 Milano - tel. 0287383020 - www.officineubu.com - http://tv.officineubu.com 2 24 Hour Party People CAST TECNICO Regia MICHAEL WINTERBOTTOM Sceneggiatura FRANK COTTRELL BOYCE Produttore ANDREW EATON Fotografia ROBBY MULLER Costumi NATALIE WARD, STEPHEN NOBLE Montaggio TREVOR WAITE Scenografia MARK TILDESLEY Supervisione musicale LIZ GALLACHER Produzione REVOLUTION FILMS Distribuzione Italiana Officine UBU via Imbonati, 4 20159 - Milano tel. 0269311631 fax 0260730784 [email protected] www.officineUBU.com Ufficio stampa [email protected] Le immagini in H.Q. del film sono scaricabili nell’Area Press: http://www.officineubu.com/press/login.php username: user - password: pass Officine UBU srl - v. Imbonati, 4 Milano - tel. 0287383020 - www.officineubu.com - http://tv.officineubu.com 3 24 Hour Party People EDIZIONE ITALIANA Direzione del Doppiaggio MONICA PARIANTE Dialoghi Italiani VITTORIO BESTOSO Assistente al Doppiaggio MICHELA UBERTI Fonico di Doppiaggio MICHELE CONTI Fonico di Mix ENZO CATERINO Doppiaggio eseguito presso DREAM & DREAM LE VOCI Tony Wilson CLAUDIO MONETA Alan LORENZO SCATTORIN Ian Curtis ALESSANDRO RIGOTTI Shaun Rider FEDERICO ZANANDREA Lindsay ELISABETTA SPINELLI Martin ALESSANDRO D'ERRICO Tonay MARCELLO CORTESE Officine UBU srl - v.
    [Show full text]
  • The Top of the Poppers Sing and Play Punk
    Title The Top of the Poppers sing and play punk Type Article URL https://ualresearchonline.arts.ac.uk/id/eprint/14980/ Dat e 2 0 1 9 Citation Bestley, Russ (2019) The Top of the Poppers sing and play punk. Punk & Post Punk, 8 (3). pp. 399-421. ISSN 2044 1 9 8 3 Cr e a to rs Bestley, Russ Usage Guidelines Please refer to usage guidelines at http://ualresearchonline.arts.ac.uk/policies.html or alternatively contact [email protected] . License: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives Unless otherwise stated, copyright owned by the author The Top of the Poppers sing and play punk Russ Bestley, London College of Communication By the mid-1970s, the music industry had a long history of accommodating and recuperating teenage rebellion, and punk’s defiant message of radical change also offered new opportunities for commercial enterprise. A rush to sign new bands who could be (broadly) associated with punk, and the concomitant shift toward ‘new wave’ styles, led to a degree of UK chart success for a number of groups. The inclusion of punk and new wave songs on a series of low-budget compilations featuring cover versions of contemporary hits strikes a particularly discordant tone with punk’s self-styled image of a break with traditional music industry conventions. The albums released on the longstanding budget compilation series Top of the Pops between mid-1977 and early 1982 tell an interesting story about the cultural recuperation of punk, new wave and post-punk, and ask questions, perhaps, about the legitimacy of punk’s often mythologised ‘outsider status’.
    [Show full text]
  • Cooke Key at Virgin
    Creative Review - 2013 - November (With grateful thanks to Creative Review) The 40-year-old Virgin Virgin Records turns 40 this year. The label which made defying convention its enduring philosophy has now become thoroughly absorbed into the mainstream music business. Its famous founder has long since departed, selling first to EMI which then, in 2012, sold the label on to Universal. But with help from creative studio This is Real Art, Virgin is marking its anniversary by reminding us of the contribution it made not just to music but also to the visual culture of the past four decades. To begin, Daniel Benneworth-Gray interviews one of Virgin's key creative contributor Brian Cooke ... Richard Branson (second left) and staff in a chaotic Virgin Records shop following the release of Never Mind the Bollocks in 1977. Photograph by Barry Plummer. VIRGIN AT 40: COOKE, KEY, JV The Knavesmire, a vast wedge of green on the outskirts of York. Every weekend, this is the launch site for a pair of tourist-packed hot air balloons. They inflate, they rise, they serenely bob over the city. Silent and graceful except for the vast word emblazoned on each one, screaming down at all below. Virgin. Nearby is the studio of Brian Cooke. In the late 70s and early 80s, he and partner Trevor Key were Cooke Key Associates, design agency to the burgeoning Virgin Records. In their time working for the label, the two photographers were responsible for more than 150 album covers and related marketing materials. 1 With Branson's label celebrating its 40th anniversary this year, Cooke is reflecting upon the agency's work.
    [Show full text]