Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di

Comune di Provincia di Oristano

Intervento di “Restauro e valorizzazio ne chiesa Sant’Antonio da Padova ” Progetto definitivo-esecutivo

RELAZIONE PAESAGGISTICA

Ubicazione Il territorio comunale di Usellus è delimitato dai territori del di a nord -ovest, del Comune di a nord – est, del Comune di a sud – est, del Comune di Ales a sud -ovest e del Comune di Villaverde ovest (Fig. 1). È comp reso nel foglio 529 II in scala 1:25.000 della Carta d’Italia dell’IGMI serie 25 e nelle Carte Tecniche Regionali scala 1:10.000 alla sezione 529150. Il suo territorio ha un'estensione comple s- siva di 3510 ha, di cui 287 destinati al Parco Naturale Regional e del Monte Arci.

Fig. 1 – Localizzazione Comune di Usellus

1 Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di Oristano In particolare la “Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova ”, oggetto dell’intervento proposto , è situata nella frazione di Escovedu e si affaccia sulla strada principale (via Guglielmo Marconi) (Fig. 2). La frazione si trova a circa 220 metri s.l.m (Fig. 2). L’area oggetto di intervento secondo il vigente Piano Urbani stico Comu- nale ricade interamente nel centro storico (zona A del PUC del Comune di Usellus –Fig.3 ).

Fig. 2 – Localizzazione dell’intervento. Fig. 3 – Stralcio del P.U.C.

2 Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di Oristano Stato attuale dei luoghi Il contesto paesaggistico si presenta morfologicamente omogeneo, inserito in zona collinare; la destinazione d’uso del suolo è prevalentemente di tipo agricolo tradizionale con qualche insediamento produttivo isolato. La caratterizzazione meteoclimatica è quella tipica delle zone interne della Sardegna, con inverni miti ed estati torride. La flora è costituita per la maggior parte da macchia mediterranea alta e bassa. Per quanto riguarda la mac- chia alta, essa trova qui le migliori condizioni pedoclimatiche, sviluppando una notevole varietà di specie a portamento arboreo, dal leccio alla foresta mediterranea sempreverde, con chiome che raggiungono i 4 metri d'altezza. S ono rappresentative le specie arboree del genere Quercus (leccio, sughera e roverella), quelle del genere Phyllirea (ilatro e ilatro sottile) e altre di minore diffusione. La macchia bassa è prevalentemente composta da specie a portamento arbustivo, con chiome che raggiu n- gono al massimo i 2-3 metri d'altezza. In Sono rappresentative specie arbustive come il lentisco, l'erica, il co r- bezzolo, il mirto, l'euforbia , le ginestre e altre cespugliose quali i cisti, il rosmarino e i rovi. Lungo i cor- si d’acqua, si segnala la presenza di canneti, ginestre e pioppi. La fauna presente nella zona è costituita da mammiferi e uccelli di piccola taglia, quali volpi, conigli selvatici, piccoli mustelidi, pernici, quaglie, piccoli rap a- ci, passeriformi ecc. Le aree agricole circostanti il centro abitato sono destinate a vigneti, orti, seminativi, pascoli. L’area in questione ricade in parte all’interno del centro storico in cui sono presenti sistemi insediativi storici caratterizzati dall’utilizzo prevalente de lla pietra nel sistema edilizio; non lontano è presente l’antico ponte r o- mano sul Rio Forraxi testimonianza dell’importanza storica dell’abitato di Usellus.

Stato di progetto Nel quadro di un recupero complessivo della qualità edilizia e urbana del borgo, risulta sensato riflettere sull'opportunità di intervenire sulla Chiesa di Sant'Antonio da Padova. La chiesa presenta gravi ammaloramenti in facciata: efflorescenze nella porzione dell'attacco a terra; colature nella porzione superiore e diffuso distacco di intonaco. Inoltre la torre campanaria presenta problemi di stabilità nella porzione adibita al sostegno e movimentazione delle campane. L'intervento di risanamento conservativo proposto mira a ricostruire l'originale bellezza della piccola chiesa attrav erso azioni specifiche, volte anche a garanti re la durabilità dei ripristini e la piena integrazione con le caratteristiche edilizie dei fabbricati presenti nel centro storico. Per quanto concerne la facciata principale, gli interventi comporteranno la rim ozione dell’intonaco lasciando la pietra a vista, come già presente nella facciata laterale ovest, per la quale verrà realizzata una pulitura con sabbiatrice o idropulitrice. Nelle porzioni caratterizzate da intonaco ammalorato si propone la battitura e ri pristino con finitura a intonaco

3 Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di Oristano civile poi decorato con tinta silossa nica di qualità tipo “sikkens” . Tutti gli elementi lapidei presenti su lle facciate verranno puliti e successivamente trattat i con un consolidante tipo “Bio-estel”. In corrispondenza del la scalinata di accesso, p er ovviare al problema delle efflorescenze dovute all'umidità di risalita, si propone l a posa di uno zoccolino di altezza 8 cm, della medesim a pietra dei gradini esistenti. Si provvederà, inoltre, al la pulitura dell'elemento lapid eo di cornice superiore e al la costituzione e posa di una copertina in piombo 30/10 al fine di limitare i danni dovuti alle colature di acqua piovana. Per il tetto si propone une verifica dello stato della copertura con interventi di ripristino sul manto laddove risulti in cattive condizioni. In particolare, nella porzione di copertura al di sopra delle cappelle laterali, si interverrà con la rimozione parziale del manto e con la realizzazione di un apposito canale di gronda . La finestra posta sulla facciata principale verrà restaurata e l'infisso reso apribile per ga rantire la ventilazione interna. In merito al problema della torre campanaria, si propone di intervenire con la sostituzione della trave IPE esistente a sostegno della campana maggiore con un elemento di acciaio zincato verniciato, modellato sull'elemento originale e decorato con vernice mineralescente color antracite. Per valorizzare ulteriormente le caratteristiche estetiche si provvederà alla rimozione del corpo illuminante posto sulla facciata e alla predisposizione di un impianto di illuminazione indiretta, con corpi ad incasso nel sagrato.

Potenziali fonti di impatto Effetti transitori Gli effetti sull’ambiente che saranno generati dalle lavorazioni saranno legati esclusivamente all’utilizzo dei mezzi meccanici e pertanto polveri, rumori e gas di scarico da essi prodotti: tuttavia, data l’entità e la durata limitata dei lavori l’impatto ambientale si considera abbastanza modesto. Inoltre i materiali di risulta prodo tti nelle lavorazioni (prevalentemente materiale di sfrido) ove possibile verra n- no riutilizzati oppure, qualora non sia possibile il riutilizzo, verranno smaltiti in discariche autorizzate. Non si prevedono inoltre scarichi di sostanze nocive (organiche, inorganiche e tossiche), inquinamento dei suoli e delle aree di falda, emissioni di radiazioni.

4 Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di Oristano

Fig. 4 – Fotografia dello stato di fatto

Fig. 5 – Simulazione tridimensionale dello stato di progetto

5 Arch. Antonello Loi Via Catania 18/C – 10153 Torino n.123 Ordine architetti Provincia di Oristano Effetti permanenti Considerando i recenti interventi relativi alla ripavimentazione di Vico II Marconi, la valorizzazione della Chiesa di Sant’Antonio da Padova rientra in un ampio programma di valorizzazione del centro storico della frazione di Escovedu. Oltre a risanare i degradi esistenti sul fabbricato, il progetto mira a restituire alla chiesa una qualità edilizia coerente con quella degli edifici presenti nell’area più antica del territorio comunale.

Torino, 21/09/2013 Arch. Antonello Loi

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