DOMENICA 2 22 GENNAIO 2012

Una guida accompagna nelle vie e nei luoghi più amati Da sinistra piazza della Scala, SCORCI D’EPOCA la curiosità (1813-1901) dal genio bussetano durante le sue permanenze milanesi e il Grand Hotel et de Quattro mappe con itinerari da percorrere a piedi sulle tracce del musicista corci d’epoca, ritratti storici, itinerari S pedonali e un cd con le più belle pagine del repertorio verdiano. Sono i tratti salienti di questa guida «turistico-musicale» (che si fregia, tra l’altro, della prefazione del soprano Mirella Freni) che fanno affiorare in modo preciso e quasi topografico la vita meneghina di Giuseppe Verdi. Di grande interesse sono ovviamente le quattro mappe all’interno del libro che suggeriscono al turista di scoprire i palazzi, indirizzi civici, monumenti legati alla memoria del compositore emiliano. «Ci è sembrato bello – spiega l’autrice della guida Giancarla Moscatelli – far vedere i luoghi abituali del Maestro ma anche far affiorare punti della città che non esistono più e sono stati demoliti».(F.Riz.)

I LUOGHI DEL MAESTRO

DI FILIPPO RIZZI sti. «Un luogo che fu costruito da Verdi – ri- corda Giancarla Moscatelli – per aiutare a vi- l teatro alla Scala, l’antica Galleria de Cri- vere gli ultimi anni della loro vita anziani mu- stoforis, gli archi di Porta Nuova, i caffé sicisti. Artisti che non avevano, come succe- I attorno al Duomo e al suo laghetto, ora de ora, la pensione....». Ancora oggi lo stori- scomparso. E ovviamente il Grand Hotel et Per le vie del centro co edificio di piazza Michelangelo Buonar- De Milan...o le trattorie, abitazioni di via Du- roti accoglie le spoglie di Verdi e della Strep- rini. poni in una cappellina. «È sempre molto bel- Era la Milano di Giuseppe Verdi, una città di lo vedere – rivela l’autrice – che ancora oggi 160mila abitanti, costellata di viottoli me- tanti milanesi vanno a posare dei fiori sulla dievali, navigli, lampade a petrolio, attraver- tomba del maestro». sata da carrozze. Una città dove il «Maestro», La guida consente soprattutto di scoprire, ad armato della sua inseparabile tuba e basto- A spasso... con Verdi esempio, che a pochi metri da Sant’Ambro- ne incontrava Giulio Ricordi, Alessandro gio, fu sepolta in un cimitero adiacente (San Manzoni o e si confrontava con Giovanni) la prima moglie di Verdi, Marghe- i grandi librettisti del sue opere da Piave al- di questo volume – spiega l’autrice – è quel- giovane Verdi fu "bocciato") o lo storico caffé zoni, a fermarsi di fronte all’Hotel de Milan rita Barezzi e il figlio Icilio. Da queste pagine l’indimenticato Arigo Boito o forse riceveva lo di raccontare la vita del Maestro, i suoi an- Cova, frequentato abitualmente dal giovane (l’albergo dove morì Verdi il 27 gennaio del vengono fuori notizie inaspettate come la l’omaggio del bergamasco Gaetano Doniz- ni milanesi ma anche i cambiamenti di vita bussetano. 1901) o a recarsi alla chiesa di San Marco in passione per le innovazioni di Verdi. L’esem- zetti. civile e architettonici che subì la città nel- La guida mette al centro della sua ricerca il cui fu eseguita per la prima volta, in onore di pio? I viaggi in treno fatti in giornata da Mi- Una guida appena uscita per le edizioni Cur- l’arco dell’esistenza di Verdi». E non è un ca- rapporto con la Scala, con le opere messe in , la Messa da Requiem. lano a Monza. Viaggi a bordo di vaporiere che cilibri A Milano con Verdi scritto da Giancar- so – ed è la stessa Moscatelli ad ammetterlo, scena nel tempio della lirica da Nabucco, al- Di pagina in pagina si scorge così la ricono- attraversavano, a quel tempo, corso Buenos la Moscatelli (euro 19, pagine 256; a cui è al- sorridendo – che la vita meneghina di Verdi l’Otello al Falstaff. Ovviamente tanti sono i ri- scenza di Verdi verso la sua città di adozione Aires...«Credo che questa mia guida – è la ri- legato un cd con le arie liriche più note del fu soprattutto lungo la cerchia dei bastioni in ferimenti biografici ai grandi personaggi del- e il suo animo risorgimentale con cui sim- flessione della Moscatelli – aiuti soprattutto cigno di Busseto) ripercorre le vie, i luoghi particolare «quello che poi oggi è diventato la vita di Verdi: da Margherita Barezzi, Giu- patizzò (pur essendo a Parigi in quegli anni) a scoprire ma anche ad ascoltare e vedere u- più amati dal maestro ma fa emergere, in il quadrilatero della moda». seppina Strepponi al tenore Tamagno. per le Cinque giornate di Milano. Un capito- na Milano che non c’è più ma forse a diveni- chiave divulgativa, anche le "abitudini mila- Di pagina in pagina si scorgono così le trat- Come in un viaggio a ritroso nel tempo il let- lo importante è dedicato all’opera donata da re tutti un po’ più "Verdi"». nesi" del grande genio musicale. «L’intento torie, gli alberghi, il conservatorio (dove il tore viene così invitato a ripercorre via Man- Verdi alla città: la casa di riposo per musici- © RIPRODUZIONE RISERVATA