Iiiiiiinterviste & Commenti
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
06COM01A0608 ZALLCALL 13 09:42:04 08/06/96 K IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Martedì 6 agosto 1996 2 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIntervisteIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII & CommentiIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Schaffhausen-Lecce, via Zurigo Riservato agli emigranti, o quasi Carrozze di II classe, nessun servizio Si torna alla casa lasciata 40 anni fa ZURIGO. Sono le cinque e qua- ‘‘ to. Il guaio è che noi siamo trapian- —ranta quando Nicola, 35 anni, sve- tati come i pomodori. Ci portano da glia la figlia Anna, sei anni, che gli una parte all’altra e ci dicono: do- dorme sulle ginocchia. «Guarda, vete crescere così e così. Ti abitui, Anna, guarda il mare». È bellissimo, con il tempo. Certo, ci stai male, fuori. Un sole rosso sta spuntando quando senti i tuoi figli che, fra loro, dalle onde, subito dopo Civitanova ’’ parlano svizzero. Ma poi dici: si tro- Marche. Sembra una cartolina. An- veranno meglio di me, capiranno na dà un’occhiata appena, dice meglio la loro mentalità. Capita an- qualcosa in tedesco, e torna a dor- che a me, di ragionare come uno mire sulle ginocchia di suo padre. svizzero, ed allora un poco mi spa- Nicola sembra volerla giustificare. vento. L’unica cosa da fare è venire «Va a scuola con gli altri bambini, in Italia per un po’. L’anno scorso tutti parlano lo svizzero tedesco. ho preso un pullman di padre Pio. Parla italiano solo con noi, adesso. Quest’anno mi fermo due mesi nel- Ma se le chiedi qualcosa all’im- la casa della mia famiglia». provviso, lei soprappensiero ti ri- Le prime terre della Puglia sono sponde “ja” o “nein”, poi tenta di nere, perché sono state appena tradurre». bruciate le stoppie del grano. «La È piovuto quasi tutta notte, sul Svizzera - dice Luca, che non ha an- treno degli emigranti. Ci sono an- cora trent’anni - non esiste più. cora pozze d’acqua sul pavimento. Quando ci andò mio padre, gli «Schaffhausen - Lecce», via Zurigo, 06COM01AF03 chiedevano se aveva amici o pa- Chiasso, Bologna, Ancona, Fog- 5.0 renti da chiamare. Adesso, se hai gia...solo carrozze di seconda clas- un lavoro, te lo devi guardare con se, nessun servizio, nemmeno un 25.0 quattro occhi. Nel mio gruppo li- venditore di caffè. La notte si passa cenziano, e quando tornerò dalle in un silenzio quasi assoluto. E‘ ferie saprò se potrò ancora lavora- gente che lavora, questa, e sa che re. E poi non è che guadagni te l’af- quando si può, si “deve” riposare. fitto è il triplo, il mangiare costa il tri- Le ore saranno tante, prima dell’al- plo, vestire costa il triplo. Bisogne- tra notte. Dal finestrino, nelle sta- rebbe fare come una volta: lasciare zioni, arrivano i messaggi degli alto- la famiglia in Italia, prendere un let- parlanti. Alcuni sono davvero nuo- to in affitto assieme ad altri disgra- vi. «L’espresso Lecce - Zurigo (è ziati, risparmiare su tutto e poi tor- quello che sta corre in senso con- nare a casa con i soldi. Ma come si trario, ndr) viaggia in anticipo sul fa? Mia figlia dice che a Zurigo sta proprio orario». bene, ha le amichette, va a scuola. Deve essere come le altre, ed allora Verso casa, con la paura spendi per i vestiti, per i giochi che Il sole adesso entra negli scom- vede in televisione...Io lo so già co- partimenti, picchia sugli occhi. Gia- me andrà are. Tu riesci a fare ama- cinta e Giacomo, sui sessant’anni, re il tuo paese se glielo fai conosce- sono partiti da Zurigo e vanno ad re bene. Ma come potrà avere ami- Altamura. «Mano a mano che mi ci qui, venendo una volta all’an- avvicino a casa - dice la donna - mi no?». prende la paura. Quattro volte ci hanno rubato. Mi hanno portato via Unamanifestazionedeglianni60perillavoroecontrol’emigrazione Tra gli uliveti anche il corredo. L’ultima volta è Il treno ora corre fra gli uliveti. successo l’anno scorso, quando Nelle stazioni nessuno viene a ven- eravamo in Italia. Siamo andati al dere caffè o acqua minerale. “Io e cimitero, e quando siamo tornati mio marito - racconta Anna - assie- non c’era più nulla. Ci hanno preso me prendiamo seimila franchi al anche le provviste che avevamo mese. Ma seicento partono subito preparato per il rientro in Svizzera: «...ma in Svizzera non c’è il mare» per l’assistenza sanitaria, e poi devi l’olio, la pasta, le conserve...Se do- pagare anche una percentuale al vessi vivere sempre lì, avrei paura: medico che arriva a casa o all’ospe- ho letto di persone che vengono ra- dale. Sono pochi quelli che stanno pinate ed uccise nelle loro case». Il Millecinquecento chilometri, quasi un giorno in treno. Gli anni mostra agli altri una fotografia. bene, i profughi. Quelli che vedi marito Giacomo la rassicura. «Ve- emigranti tornano a casa per le ferie, ma non c’è aria di fe- «È la mia casa, a Monopoli. Ci tor- nelle loro case nuove, e non paga- drai, stavolta la casa è a posto. Mio nerò, a casa mia, ma noi saremo no niente. In compenso il mio can- fratello mi avrebbe telefonato, altri- sta nei vagoni che da Zurigo portano a Lecce. Luca non sa sempre fregati. Il perché? Io in Sviz- tone ha aumentato le tasse, per menti». se, al ritorno, troverà il lavoro. Giacinta e Giacomo, in pen- zera sono pensionato, e potrei an- mantenerli». Luca si arrabbia. «An- Sono tanti gli anziani sul treno. sione, pensano al figlio «che non è abituato a fare sacrifici». darmene. Ma i mie tre figli restano che da noi ci sono i profughi politi- Uomini e donne che vivono in Sviz- lì, con i nipoti - uno ha sposato una ci. Ma quelli hanno la guerra in ca- zera o in Germania (ci sono anche Vorrebbero vivere in Italia, ma il figlio ha ancora bisogno di 06COM01AF04 svizzera - ed il lavoro. Ed anche a sa. Io a mia figlia lo spiego perché carrozze che arrivano da Ambur- loro. Tullio è via da 40 anni: «Ogni tanto mi “sento” svizze- 2.0 Monopoli io sarò sempre «lo svizze- arrivano in Svizzera, e dico anche go) da trenta o quarant’anni, che ro, e per guarire prendo subito il treno». ro», perché posso tornare a casa che è giusto. Anche noi siamo an- sono già in pensione e non sono di- 10.0 soltanto io, senza la famiglia. Il fatto dati via dalla nostra terra, e non c’e- ventati ricchi. Non hanno più la è che vai via a vent’anni, e devi la- ra nemmeno la guerra. La verità è paura di non avere un pane ed un DAL NOSTRO INVIATO sciare tutto. E quando puoi tornare, che tanti miserabili italiani, che nel letto, ma hanno nuove ansie. «Il JENNER MELETTI se proprio vuoi tornare, ancora una nostro paese non avevano il pane problema è - dice Giacomo - che fabbrica dove c’è mio figlio, lascia- giocano rincorrendosi in corridoio, volta devi lasciare tutto». in tavola, ora sono i ricchi, buttano non sappiamo deciderci se vivere no a casa 300 persone. E se toccas- e gridano tutti in tedesco. Si potreb- nella pattumiera il pane comprato in Italia o in Svizzera. Fino a dieci se anche a lui? I nostri figli non sono be comprare anche del succo di «Non sono come noi» il giorno prima. Certo, le ingiustizie anni fa tutto era chiaro. Io ho fatto il abituati a fare sacrifici, come abbia- frutta, dall’addetto alle cuccette de- Da una parte il mare, dall’altra ci sono. Li troverò già stasera, in manovale, mia moglie Giacinta la mo fatto noi. Si troverebbe senza gli ultimi vagoni, ma questi chiede campi di girasole. «Gli svizzeri - piazza. Giovani che non hanno mai stiratrice. Il suo stipendio bastava niente, da un giorno all‘ altro, e con quattro franchi per una bottiglietta spiega ma non sono come noi. Non avuto bisogno di partire, ed hanno alla famiglia, e con il mio abbiamo due figli da mantenere. E noi, come e «niente lire italiane». zera». «È che tu la Svizzera la tratti non siete stati in Svizzera trent’anni è che ti puoi mettere a parlare con la macchina, i soldi e tutto. Le ingiu- costruito la casa in Italia. E ora? Il possiamo tornare a vivere in Italia Basta la domanda di un ragazzo troppo bene. Questo è un treno fa. Arrivavi quando sapevi che c’era quelli che incontri, come facciamo stizie ci sono ovunque, Svizzera e problema sono i figli, che hanno la- con questo pensiero? Il suo stipen- («Ma questi vagoni, così scassati, svizzero, e tutta notte, nel nostro va- lavoro, e loro ti tenevano lì tre mesi. noi adesso. E devi stare attento, se Italia comprese». voro in Svizzera. Uno dei miei figli dio è il doppio di quello che era il sono svizzeri, italiani o tedeschi?») gone, abbiamo viaggiato senza lu- Appena il lavoro finiva, via a casa, vuoi che ti rispettino. Non una carta Scritte sul cemento delle stazioni abita a Zurigo, come me. Ha uno mio, ma tiene l’auto, compra i vesti- per avviare una discussione fra gio- ce. Non hai capito che se quelli po- ad aspettare un altro permesso». «Io buttata a terra, guai a fare rumore annunciano la vicinanza di Bari. stipendio di 4.750 franchi, ma ne ti, insomma vive come tutti gli altri. vani e anziani, che arrivano anche tessero ti schiaccierebbero sotto un sono là da trentasette anni, e sono dopo le dieci di sera. E questa può «Milano in fiamme». «Lecce Merda». spende 1.700 per l’affitto, ed ha due E alla sera passa da noi, per pren- dagli altri scompartimenti.