Piano Delle Regole 1 Art
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AVVERTENZA: LE MODIFICHE RISPETTO AL PGT VIGENTE GIA' PRESENTATE DURANTE LA CONFERENZA DI VALUTAZIONE SONO EVIDENZIATE IN COLORE ROSSO, LE ULTERIORI MODIFICHE INTRODOTTE PER RECEPIMENTO DI INDICAZIONI PERVENUTE IN SEDE DI CONFERENZA SONO EVIDENZIATE IN COLORE VERDE INDICE TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 1 ART. 1 NATURA E CONTENUTI DEL PIANO DELLE REGOLE 1 ART. 2 DEROGHE. 2 ART. 3 APPLICAZIONE DELLE NORME E PRINCIPI INTERPRETATIVI. 2 TITOLO II - NORME GENERALI 5 ART. 4 EDIFICABILITA’ ED INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI PERTINENZA 5 ART. 5 ATTUAZIONE DEL P.G.T 7 ART. 6 DEFINIZIONI DEI PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICI 9 ART. 7 DISTANZE 17 ART. 8 DESTINAZIONI D’USO 23 ART. 9 PARCHEGGI 33 ART. 10 RECINZIONI 34 ART. 11 TUTELA E SVILUPPO DEL VERDE 35 ART. 12 RISPARMIO ENERGETICO, SOSTENIBILITA’AMBIENTALE NEGLI INTERVENTI, INQUINAMENTO LUMINOSO E ADEGUAMENTO ALL'ART. 66 DEL PTCP PROVINCIALE 36 TITOLO III – AMBITI TERRITORIALI 38 ART. 13 GLI AMBITI TERRITORIALI 38 CAPITOLO I - AMBITI DEL SISTEMA URBANIZZATO ED EDIFICATO 40 ART. 14 NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE. 40 ART. 15 AMBITI RESIDENZIALI INTENSIVI. 49 ART. 16 AMBITI RESIDENZIALI ESTENSIVI. 50 ART. 17 AMBITI CON PRESENZA DI EDIFICI CON DIVERSA DESTINAZIONE 51 ART. 18 AMBITI DI VALORE PAESAGGISTICO E/O STORICO E/O MONUMENTALE E/O AMBIENTALE 52 ART. 19 AMBITI PRODUTTIVI INTENSIVI E COMMERCIALI ALL’INGROSSO 53 ART. 20 AMBITI PRODUTTIVI SPARSI 53 ART. 21 AMBITI CON PRESENZA DI DISTRIBUTORI DI CARBURANTI 54 ART. 22 AMBITI COMMERCIALI AL DETTAGLIO, TERZIARI E CON PRESENZA DI EDIFICI PER SOMMINISTRAZIONE CIBI E BEVANDE 55 CAPITOLO II - AMBITI DEL SISTEMA RURALE 57 ART. 23 AMBITI DESTINATI ALL’AGRICOLTURA. 57 ART. 24 AMBITI BOSCHIVI E BOSCATI . 69 ART. 25 AMBITI A VALENZA AMBIENTALE E PAESISTICA DI RILIEVO LOCALE 71 ART. 26 AMBITI CON PRESENZA DI EDIFICI NON PIU’ DESTINATI ALL’AGRICOLTURA E AREE DI STRETTA PERTINENZA 68 CAPITOLO III - AREE ASSOGGETTATE A VINCOLI SOVRAORDINATI 74 ART. 27 IMMOBILI VINCOLATI COME BENI CULTURALI AI SENSI DELLA PARTE II DEL D.Lgs. 42/’04 E AREE DI RISCHIO ARCHEOLOGICO 74 ART. 28 EDIFICI DI VALORE STORICO E/O PAESAGGISTICO 75 ART. 29 TRATTI STRADALI DOVE EVENTUALI INSEDIAMENTI SONO DA CONSIDERARE IN CONTRASTO CON GLI INTERESSI PAESAGGISTICI – da PTCP e da PGT 75 ART.30 FASCIA DI RISPETTO STRADALE 76 ART. 31 FASCIA DI RISPETTO CIMITERIALE . 77 ART. 32 FASCIA DI RISPETTO RETE ELETTRICA NAZIONALE (132kV e 380 kV) E PRESCRIZIONI PER LE LINEE AEREE A MEDIA TENSIONE 77 ART. 33 FASCIA DI RISPETTO E ZONA DI TUTELA ASSOLUTA POZZI D’ACQUA POTABILE 78 ART. 34 FASCIA DI RISPETTO FLUVIALE 79 ART. 35 CORSO D’ACQUA DEL RETICOLO IDRICO MINORE 80 ART. 36 IMPIANTI PER LE TELECOMUNICAZIONI A TECNOLOGIA CELLULARE E PER LA RADIOTELEVISIONE E RELATIVE AREE DI PERTINENZA 80 TITOLO IV - NORME SPECIALI 80 ART. 37 AREE PER LA COMPENSAZIONE AMBIENTALE 80 ART. 38 VINCOLO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE E PROCEDURE RELATIVE. 88 ALLEGATO 1: IPOTESI DI SVILUPPO DEL SISTEMA DISTRIBUTIVO COMUNALE (DA STUDIO SETTORIALE ALLEGATO AL PGT). ALLEGATO 2, NORME DI GESTIONE FORESTALE DA PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PROVINCIALE APPROVATO CON D.C.P. 8/2009. LA NORMATIVA DEGLI AMBITI DEL TERRITORIO COMUNALE 1 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 NATURA E CONTENUTI DEL PIANO DELLE REGOLE 1. Le presenti norme sono redatte in applicazione del disposto art. 10 della L.R. 12/’05. Esse disciplinano gli interventi edilizi ed urbanistici del tessuto urbano consolidato, quale insieme delle parti del territorio su cui è già avvenuta l'edificazione e la trasformazione dei suoli, comprendendo le aree libere intercluse e di completamento; contiene inoltre le prescrizioni specifiche di tutela del paesaggio e dei nuclei storici. 2. Ogni attività comportante i citati interventi edilizi ed urbanistici di tale porzione di territorio comunale è assoggettata anche ai regolamenti e alle leggi vigenti. 3. Il Piano delle Regole, quindi, coerentemente con la vigente normativa: 3.1. Stabilisce le regole per il recupero e la trasformazione degli “Ambiti del Territorio Comunale”, suddivisi nel seguente modo: a) ambiti del tessuto urbanizzato ed edificato su cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in esso le aree libere intercluse e di completamento, nonché i nuclei di antica formazione; b) ambiti del sistema rurale, distinguendo quelle destinate all’agricoltura da quelle naturalistiche, di valore paesaggistico ambientale e non soggette a trasformazione urbanistica. 3.2. Individua le aree assoggettate a vincoli sovraordinati, quali quelli monumentali, ambientali, derivanti dalla componente geologica, idrogeologica e sismica, ecc… per valutare eventuali limitazioni ai recuperi e alle trasformazioni stabilite al precedente punto. 4. Oltre alle presenti “Norme” (NOR1), il Piano delle Regole è costituito dai seguenti elaborati: PR1: Ambiti del Territorio Comunale – Sistema Rurale ed Urbanizzato/Edificato (Settore Nord). PR2: Ambiti del Territorio Comunale – Sistema Rurale ed Urbanizzato/Edificato (Settore Sud). PR3: Ambiti del Territorio Comunale – Nuclei di Antica Formazione. 2 NOR2: Norme degli Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano. 5. Gli elaborati grafici del Piano delle Regole, riportano anche: 5.1. gli Ambiti di Trasformazione, che nello specifico vengono approfonditi, anche dal punto di vista cartografico, nel fascicolo “NOR2”; 5.2. le aree destinate a Servizi e Viabilità, che sono dettagliatamente trattate nel Piano dei Servizi. 6. Il Piano delle Regole, di cui le presenti norme costituiscono parte integrante, ha carattere vincolante e produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. Esso rimane vigente a tempo indeterminato ed è sempre modificabile con le procedure di cui all’art. 13 della L.R. 12/’05. ART. 2 DEROGHE 1. L’istituto delle deroghe di norma non è ammesso. 2. Tuttavia sono consentiti quegli interventi in deroga agli strumenti di pianificazione previsti dalle leggi in materia. In questa sede si richiama principalmente l’art. 40 della L.R. 12/’05, che prevede le deroghe: 2.1. riguardanti i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra fabbricati, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, per edifici ed impianti pubblici di interesse pubblico; 2.2. ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative. 3. Inoltre possono essere costruiti in deroga ai parametri edilizi indicati nel presente Piano delle Regole tutti gli edifici speciali ad uso pubblico (ad esempio le cabine ENEL delle reti tecnologiche di pubblico servizio), i quali dovranno comunque essere costruiti in conformità delle legislazioni nazionali e regionali in materia aventi titolo prescrittivo. ART. 3 APPLICAZIONE DELLE NORME E PRINCIPI INTERPRETATIVI 1. Le presenti norme specificano ed integrano le previsioni contenute negli elaborati grafici del Piano delle Regole. 3 2. Nel caso di non corrispondenza tra tavole cartografiche a scala diversa prevale sempre la tavola a scala più dettagliata. Qualora vi sia contrasto tra elaborati progettuali e norme del presente Piano delle Regole prevalgono sempre queste ultime. 3. Nelle costruzioni regolarmente autorizzate che alla data di adozione del P.G.T. sono in contrasto con le sue disposizioni sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le specifiche definizioni normative. Negli altri casi possono subire soltanto gli interventi ammessi dal P.G.T. Gli altri tipi di intervento sono possibili solo se ammessi dal PGT e per le destinazioni d'uso ivi ammissibili. 4 TITOLO II - NORME GENERALI ART. 4 EDIFICABILITA’ ED INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI PERTINENZA 1. In analogia al disposto art. 36 della L.R. 12/’05, l’edificabilità delle aree che sono previste come tali dal Piano delle Regole è subordinata all’esistenza delle opere di urbanizzazione primaria o alla previsione, da parte del comune, dell’attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all’impegno degli interessati di procedere all’attuazione delle medesime contemporaneamente o antecedentemente alla realizzazione dell’intervento oggetto del permesso. 2. La realizzazione di un fabbricato (compreso gli ampliamenti) nell’ambito del territorio comunale comporta l’individuazione cartografica di un’area pertinenziale allo stesso, che non può essere conteggiata per la realizzazione di ulteriori interventi edilizi. Detta area è quella strettamente necessaria per la verifica dei parametri edilizi ed urbanistici, stabiliti dal presente Piano delle Regole, dell’ambito territoriale interessato e risulta dal rapporto tra volume (V) diviso indice di edificabilità fondiario (If) nel caso di edifici residenziali, nonché dalla superficie coperta (Sc) diviso il rapporto di copertura (Rc) del fabbricato in progetto nel caso di edifici aventi altra destinazione. 3. Un’area edificabile si definisce satura quando viene utilizzata tutta la vocazione edificatoria della stessa, calcolata attraverso la moltiplicazione tra la superficie fondiaria (Sf) o territoriale (St) e l’indice di edificabilità fondiario (If) o territoriale (It) stabiliti dal presente Piano delle Regole per l’ambito territoriale di riferimento. 4. Viceversa, un’area edificabile si definisce libera, e quindi può essere utilizzata per la determinazione della vocazione edificatoria di un terreno, se non costituisce pertinenza di un edificio esistente (ancorché condonato) alla data di adozione del presente P.G.T. Il legame di pertinenzialità si costituisce automaticamente sulle aree su cui insiste detto edificio esistente e su quelle immediatamente confinanti che