La Chiesa Di Santa Maria Della Neve a Castiglione in Teverina

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La Chiesa Di Santa Maria Della Neve a Castiglione in Teverina ANTONELLA La chiesa GREGORI di Santa Maria della Neve a Castiglione in Teverina Madonna con Bambino tra angeli e cherubini (parete di fondo del presbiterio) d est di Castiglione in Teveri- Ana, sulle pendici della collina su cui sorge il paese, lungo una traversa della strada che si dirige verso Baschi, si incontra una chiesa caratterizzata da una sem- plice facciata arricchita da un por- tale in marmo (che reca la data A.D. MDVIIII), sormontato da maioliche dipinte a mano, appli- cate nel 1958 in ricordo dell'anno mariano, che riprendono l'imma- gine della Madonna della Neve, affresco quattrocentesco custodito all'interno. La chiesa sorge nel luogo dove in passato si trovava una muraglia che delimitava il podere Lolle, so- pra il cui portone di accesso era posta un'immagine della Madon- na con Bambino, detta per l'ap- punto Madonna delle Lollel. Se- condo la tradizione, alla fine del XV secolo molte persone avreb- bero ricevuto consistenti grazie invocando l'immagine, ed in se- guito a ciò, per iniziativa della popolazione di Castiglione si de- cise di edificare una chiesa dove custodire e venerare la miracolosa immagine. La Compagnia del Corpo di Cristo possedeva nelle vicinanze un vasto terreno, su cui autorizzò la costruzione della chiesa riser- vandosi il diritto di patronato, per la nomina del cappellano insieme con la Magistratura comunale2. rettamente a papa Alessandro VI venne concesso il 27 maggio Nel 1500 venne quindi presen- (Rodrigo Borgia), trascurando il 1501, e la costruzione della chiesa tata la richiesta del permesso di- vescovo diocesano3; il permesso venne subito iniziata e terminata, 1 La lolla è l'insieme dei rivestimenti Madonna, anche in paesi vicini a Ca- 2 A.V.B. Assegne - 25-12-1727 cfr. [4]. del grano che viene separato con la stiglione; deriva forse dall'espansione 3 Si trattava del cardinale Bartolomeo trebbiatura, indicato anche con i ter- del culto tributato alla Madonna del- Martini, che morì nello stesso anno, il mini pula o loppa. E probabile che al- la Neve in Santa Maria Maggiore, a 25 aprile 1500. 11 suo successore, la Madonna delle Lolle venisse, tra Roma (comunque derivante, secondo mons. Ferdinando di Castiglia, venne l'altro, invocata l'abbondanza dei rac- la leggenda, da una nevicata estiva) e nominato il 4 maggio. colti. La denominazione di Madonna di cui si trovano tracce in tutta Italia. della Neve non sembra direttamente collegata a locali e miracolose nevica- te fuori stagione, peraltro ricorrenti nella venerazione tradizionale della Madonna e Bambino con S. Rocco e S. Sebastiano Planimetria della Chiesa di S. Maria della Neve 1. Madonna con Gesù Bamhino 15. S. Cristoforo che porta s~illespalle Gesù I3ariibino 2. S. Sebastiano 16. Madonna c Ralnlino tra i Santi Pietro e Paolo con 3. S. Antonio da Padova Cristo benedicente (altare dedicato ai santi Pietro e 4. Madonna assunta in cielo con i dodici Apostoli (po- Paolo) sizione dell'altare dedicato alllAssunta) 17. Madonna e Bambino con S. Iiocco e S. Selmstiano 5. S. Lazzaro 18. Testa di anonimo 6. Natività con i Re Magi 19. Presliiterio sormontato da volta a crociera. Storie 7. S. Nicola della Maclonna (Nascita di Cristo, Incoronazione H. Madonna con il Bamliino che Ixnedice il comiiiit- della Vergine, Sposalizio della Vergine, Battesimo di tente GcsU) 9. Madonna addolorata 20. Madonna con Bambino tra angeli e cherul~ini(XV 10. Madonna con il Hamliino ed i Santi Domenica, An- sec.) tonio da Padova, Pietro Martire (posizione dell'alta- re della Madonna del Rosario) 11. Madonna e Bambino tra S. Sebastiano e S. Kocco A. Altare maggiore 12. Madonna e Bambino tra S. Kocco e S. Sebastiano B. Balaustra 13. Madonna e BamIIino tra Sebastiano e S. Rocco e C. Sagrestia Iladre Eterno benedicente (posizione dell'altare de- D. Posizione di un affresco scoiiiparso durante i lavori dicato ai Santi Sebastiano e Rocco) del 1976 14. Madonna in trono con Bambino E. l'orta secondaria come attestato dall'iscrizione sulla La questione venne definitiva- 1509 ed il 1531, ed in particolare porta, nel 1509. mente composta in seguito alle nel 1509 venne eretto l'altare del- I1 1 aprile 1512 Giulio I1 con- disposizioni emanate dal Concilio la Madonna del Rosario, in colle- cede alla Ven. Compagnia del di Trento, che riconoscevano l'e- gamento al quale nel 156iuvenne Corpo di Cristo il diritto di notni- sclusiva competenza dei vescovi fondata la Compagnia del Santo nare il cappellano, e tale diritto nell'amministrazione religiosa dio- Rosario, in seguito fu costruito viene confermato, nonostante cesana. Da quel momento il Con- l'altare dedicato ai Santi Rocco e l'opposizione del vescovo dioce- siglio Comunale e la Compagnia Sebastiano, nel 1517 quello con- sano Ferdinando di Castiglia, 1'11 del Corpo di Cristo furono ol->I->li- sacrato alllAssunta e nel 1531 l'ul- ottobre 1514 da Leone X. gati ad ottenere la conferma del timo, dedicato ai Santi Pietro e I1 contrasto sulla nomina del vescovo per la nomina del cap- I'aolo. cappellano proseguì comunque pellano5. Le pareti laterali che delimita- per qualche tempo, con una serie Dopo la costruzione, alcuni no la navata e la volta sono di- di cause civili. Nell'ultima di que- abitanti ottennero di innalzare, a pinte a fresco6, mentre le pareti ste padre Vittorio, orvietano, del- proprie spese, degli altari nelle del presbiterio' a secco. l'ordine dei Francescani, presentò nicchie semicircolari poste lungo Tra i vari affreschi che ornano la bolla di nomina ottenuta nel le pareti, arricchendone le pareti le pareti della chiesa ve ne sono 1547 dalla Santa Sede e rilasciata con varie pitture. Le date apposte ben tre che raffigurano la Madon- dal cardinale Antonio Pucci dei sotto i dipinti indicano che questi na tra S. Sebastiano e S. Rocco. SS. Quattro coronati4. lavori vennero effettuati tra il L'accostamento viene spesso mes- A.V.B. -Atti Civili, d.d.c. 101, cfr. [4] 6 Anche se con affresco si indicano le ra particolarmente durevole. Eventua- Su una delle pitture sulle pareti del Tra le varie testimonianze, il 13 ago- pitture murali in genere, il termine si li correzioni successive, anche se possi- presbiterio si legge, malamente graf- sto 1562 venne presentato al vescovo riferisce alla tecnica in cui il colore bili, risultano assai più fragili. fito, Jacomo Conte, a di 18 di magio per la conferma il sacerdote Duilio viene steso sull'intonaco ancora umi- 1487. Nuti, ed il 6 gennaio 1572 il Consiglio do (per l'appunto a fresco). Con I'es- e la Compagnia richiesero di comune siccarnento, una lenta reazione chimi- accordo la conferma per un ecclesia- ca tra la calce spenta dell'intonaco e stico identificato come Prete Felice I'anidride carbonica dell'atmosfera (A.A.C.T., Riformazioni, d.d. C. 61-62- produce un sottile strato di carbonato 162t). di calcio a cui i colori sono fissati per- manentemente, ottenendo una pittu- Madonna e Bambino tra i Santi Pietro e Paolo con superiormente Cristo Benedicente so in relazione con poteri tauma- civili si trova traccia di una con- mento, nonostante ripetuti inter- turgici, e probabilmente tra le troversia tra il Camerlengo della venti, effettuati in particolare in grazie operate vi sono anche gua- Compagnia del Corpo di Cristo seguito a visite pastorali. rigioni miracolose8, o comunque ed il cappellano don Bernardino Nel 1749 la Madonna della Ne- era usuale invocarne protezione Moratto, riguardo alla divisione ve da cappellania venne trasfor- contro le epidemie; tra l'altro, la delle rendite del terreno, che, in mata da Mons. Onofrio Pini in vicina chiesa di S. Rocco, ormai seguito alla causa, venne assegna- Canonicato9, e successivamente, abbandonata, sarebbe in passato to per un terzo alla chiesa e due nel 1859 da Mons. Gaetano Brin- stata utilizzata come lazzaretto. terzi alla Compagnia. ciotti, in Canonicato Teologale. Tra il 1549 ed il 1550 venne Nel 1599 il vescovo diocesano, Nel 1855, in seguito ad una rinnovato l'altare maggiore e co- Mons. Carlo Trotti, nel corso di grave pestilenza, considerando la struita un'alta balaustra a separare visita una visita rilevò il deteriora- scarsa frequentazione della chie- il presbiterio dalla navata. Sulla mento degli affreschi e ne ordinò sa, il consiglio comunale deliberò bala~istra,opera in pietra del Te- il restauro, almeno di quelli degli di sospendere le sepolture nella vere di Mastro Giovanni orvietano altari. Venne inoltre a conoscenza chiesa parrocchiale della Collegia- e Mastro Cascio fiorentino, si tro- dell'usanza di accendere 12 can- ta, trasferendole nell'edificio della va incisa la scritta VIRG. NIVIS dele, su appositi rampini, davanti Madonna della Neve, a destra le TEMP. e la data MDL, ad indica- all'altare delllAssunta e dei Dodici donne ed i bambini e a sinistra zione che in quella data l'uso del- Apostoli, ed invocare sventure gli uomini. la denominazione era già consoli- per i propri nemici girando intor- Con gli anni il culto si affievo- data. Vi sono inoltre scolpiti lo no alla chiesa. Ordinò quindi di lisce ulteriormente, e la chiesa stemma comunale e quello dei rimuovere dal muro i rampini e versa in stato di ulteriore degra- Monaldeschi. È interessante nota- vietò la pratica, sotto la minaccia do, a cui si cerca di porre rimedio re che lo stemma comunale pre- della f~istigazioneper le donne e con sporadici interventi: nel 1956 senta solo la torre, priva dei fiori di tre tratti di corda per gli uomi- viene rifatto il tetto e gli archi tra- di giglio, tipici della famiglia Far- ni. sversali di sostegno, nel 1964 il nese: nel 1539 la potente famiglia La ricorrenza della chiesa vie- portone ligneo.
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