E Dopo La Maturità, Sotto Con La ...Laurea
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settembre 2008 –n. 242 – 200 Euro www.mesesport.it E dopo Spedizione in A.P. 70% - Art. 2 comma 20/D - L. 662/96 Filiale di Siena Spedizione in A.P. - la Maturità, sotto con la ...Laurea Mensile di critica e attualità sportiva Direttore Hanno collaborato a questo numero: Duccio Balestracci, Antonio Barillà, Mauro Bindi, Giancarlo Brocci, Andrea Bruschettini, Luca Calamai, Mario Ciani Enrico Campana, Mario Ciani, Vincenzo Coli, Emilio Giannelli, Daniele Giannini, Antonio Gigli, Mariarosa Lapi, Direttore responsabile Mario Lisi, Luca Luchini, Daniele Magrini, Augusto Mattioli, Francesco Montalbano, Roberto Rosa, Paolo Corbini Gigi Rossetti, Senio Sensi, Rudi Simonelli, Giovanni Tosco, Francesco Vannoni, Giacomo Zanibelli. Edito e stampato presso Fotografie di Paolo Lazzeroni e Augusto Mattioli Direzione – Redazione – Fotolito Arti Grafiche Ticci Collaborazione fotografica: Andrea Bruschettini, Fabio Di Pietro, Pietro Cinotti Bernard & Co. numero Loc. Pian dei Mori 278 - Sovicille (Si) Sito web: Olivia Agnelli Strada di Busseto 18 – Siena Tel. 05.77.34.92.22 Fax 05.77.34.93.66 Tel. 05.77.28.53.74 in copertina: Houssine Kharja 242 Fax 05.77.22.10.14 Autorizzazione del Tribunale di Siena n. 430 settembre 2008 E-mail: [email protected] del 27.01.1983 Progetto grafico: Bernard Chazine ANNO XXVI editoriale Dall’eccezione alla regola Saremo anche degli inguaribili sognatori, ma il pensiero di ricominciare la nostra personale stagione (la 27esima in assoluto) forti di una legittimazione che solo il tempo può certifi- care, riesce ancora ad emozionarci. A farci sentire parte integrante di un universo che nel gennaio 1983, all’uscita del primo numero della nostra rivista, sembrava lontano anni luce. Questo per dire che ai tre Scudetti della Mens Sana ed alle cinque stagioni della Robur in serie A non ci siamo ancora abituati. E forse mai ci abi- tueremo. Quanto ai rischi di assuefazione..., beh, ripas- sate fra qualche decina d’anni. Sì, Mesesport è rimasto quello che era quando il Siena giocava in C1 e la squadra biancoverde in A2 (ma il peg- gio, per tutte e due, doveva ancora arrivare…), cioè con quello spirito di servizio e quell’umiltà che sono sempre state alla base del nostro disinteressato impegno. Così come chi veste i colori della Balzana deve sentirsi orgo- glioso di rappresentare questa piccola ma dignitosa città. Non pretendiamo che si emozionino anche loro, questo no, però il fatto che ci siano personaggi come McIntyre che chiama la figlia Siena o la coppia Chiesa-Locatelli che nel momento di congedarsi dai propri tifosi mette in piedi una festa, significa che il messaggio è pervenuto. Oggi lo sport senese non è neppure lontano parente di quello che fino alla soglia degli anni duemila è stato si- stematicamente escluso dai grandi palcoscenici. I suoi progetti e le sue idee oggi fanno scuola in Italia e in Eu- ropa, se è vero che Ferdinando Minucci, (uno di noi, per capirci, uno dell’Istrice), conquista il titolo di miglior di- rigente continentale di basket a spese di molti colleghi espressione di vere e proprie corazzate societarie. E fino a prova contraria questa città e le sue squadre di vertice in questa affascinante realtà dimostrano di saperci stare. E di avere anche qualcosa da proporre. Insomma siamo passati dall’eccezione alla regola, dove la prima è rappresentata da qualche timida ed occasio- nale uscita dal coro, l’altra da una crescita costante a tutti i livelli. Una crescita sportiva, societaria e manageriale, di cui sono testimonianza, nel caso dei biancoverdi, i tre scudetti conquistati in quattro anni e nel caso dei bianco- neri (insieme alle cinque salvezze consecutive), le presti- giose vittorie dell’anno scorso contro Juventus, Roma e Fiorentina. Siena e Mens Sana non si accontentano dunque di sedere al tavolo delle grandi del calcio e del basket. Vogliono lasciare anche il segno, meravigliare se stesse e gli altri. Che in qualche caso magari fanno finta di non vedere, anche se un minimo di ostracismo andava messo in conto. Quello che non avevamo messo in conto è di ritrovarci ancora oggi qui su queste pagine, dopo un quarto di secolo di vita, a raccontare una vicenda sportiva semplicemente impensabile… Pazzesca. Nel termine buoni, s’intende. 3 calcio Dove eravamo rimasti? Intanto in serie Parte la sesta avventura consecutiva dei bianconeri in serie A A, e questa è già una bella premessa, anche se qualcuno sembra essersene con l’obiettivo dichiarato di restarci già dimenticato. Soprattutto quelli che sono andati in ferie con l’incubo del dis- solvimento della squadra di Beretta, e poi, Provaci ancora una volta riavutisi dallo scongiurato choc, hanno dato tutto per scontato. Figuria- moci se oltre a De Ceglie e Loria (che rea- vecchia cara Robur listicamente, e per motivi diversi, la so- cietà bianconera non poteva trattenere), Mario Ciani una volta tornati dal mare non avessero trovato più elementi come Portanova, Ja- rolim, Vergassola, Maccarone, Codrea, classiche squadre del tecnico svizzero, Galoppa, Rossettini, Kharja ecc.! Ci sem- sempre attento ad ogni dettaglio. bra insomma ingeneroso (oltre che pre- Allora tutto ok, si può dormire sogni maturo) giudicare sulla base di quello che tranquilli? si è visto nelle amichevoli agostane. Che No, la percezione (e non soltanto si sa, sono quelle che sono: se vinci hai quella) che manchi ancora qualcosa c’è fatto il minimo, se perdi apriti cielo… E un po’ in tutti. Anche nello stesso mister, poi non capiamo perché se Minacci, è un al quale non si fa certo un regalo affidan- ‘ganzo’ se riesce a trattenere tutti i mi- dogli troppe scommesse. gliori della Montepaschi scudettata, se lo Decidendo di cambiare manico, il pa- fa Stronati è tutto dovuto… tron bianconero si è assunto una bella re- Detto questo, si può comunque discu- sponsabilità, sia nei confronti dei tifosi tere sulle effettive potenzialità del nuovo (che stanno rispondendo bene sul piano Siena edizione 2008-09, magari partendo degli abbonamenti) che della città. In dalla scelta del modulo di gioco che questo senso la conferma di quasi tutti i Giampaolo avrà sicuramente in testa, ma big e l’accrescimento del valore umano e che a noi è parso ancora approssimativo. patrimoniale delle società, non sono det- Prima si è dichiarato disposto a rivedere tagli trascurabili. Fatto 30, però, Stronati anche le proprie convinzioni tattiche (di- deve fare anche…31, perché senza quel mostrazione di buon senso ed intelli- paio di acquisti mirati di cui si parla da genza), ma virando su cosa? Sull’impro- ragionando sugli uomini a disposizione tempo, si rischia di depauperare quel pro- babile 4.3.2.1, sul 4.3.1.2, oppure sul più fino alla gara di Coppa, la linea difensiva, getto-giovani che senza un adeguato classico 4.4.2? Di certo non sul vituperato rigorosamente a quattro, dovrebbe essere supporto di esperienza rischia di arenarsi. 4.3.3., già sperimentato e fallito con formata da Zuniga (Rossettini), Ficagna E qui si ritorna al concetto di ‘scom- Mandorlini. Dal quale Giampaolo deve (Rossettini), Portanova (e se fosse lui a ga- messa’, affascinante e stimolante quanto prendere le distanze anche a proposito rantire i 5 gol di Loria?) e Rossi. si vuole, ma anche rischioso. Certamente del rapporto col gruppo, che dev’essere A centrocampo in assoluto si fanno più di quanto lo sarebbe senza dare l’ul- ben distinto fra titolari e riserve. Il finto preferire Vergassola a destra, Codrea al tima, indispensabile, pennellata di qua- buonismo (“ questa è una squadra in cui centro e Galoppa esterno sinistro, con le lità. Che potrebbe arrivare anche attra- tutti devono sentirsi titolari”) non paga varianti Jarolim, Barusso, Coppola e verso qualche prestito ‘eccellente’, ma la più, e prima si fa chiarezza meglio è. Na- Kharja, se non utilizzato in altro ruolo. sensazione è che dopo Moggi queste turalmente senza escludere che un ele- Proprio il francese sembra infatti destinato possibilità siano molto ridotte.. mento inserito fra le seconde linee passi a ricevere l’eredità di Locatelli dietro le Dunque si ricomincia. Per fortuna in fra le prime. Anzi, sarebbe auspicabile. due punte, senza però avere un valido so- trasferta, dove la pressione (già pagata Certo la prima prova ufficiale contro stituto, visto che Mancini è ancora troppo pesantemente nel passato giocando la l’Albinoleffe ha spazzato via tanti luoghi giovane per ricoprire un ruolo tanto deli- prima in casa) è sicuramente minore. comuni (il più importante: “Maccarone e cato e Forestieri, “più anarchico e meno L’avvio non appare impossibile, ma è inu- Calaiò non possono convivere…”), poi ha gestibile”, dice Giampaolo, è preferibile il tile farsi illusioni: la serie A non lascia spa- fatto emergere il buon tasso di qualità del linea con gli attaccanti. Attacco dove zio alle illusioni. centrocampo, di cui è stato espressione il Maccarone e Calaiò sembrano formare Si ricomincia senza Fabrizi, che ha… terzo gol di Kharja. una coppia assolutamente compatibile ballato praticamente una sola estate, la- L’impressione è stata quella di una (ma soprattutto disponile), in grado di sciando comunque un segno indelebile squadra con ancora ampi margini di mi- muoversi senza dare punti di riferimento del suo amore per la Vecchia, cara Robur. Il nuovo tecnico glioramento in tutti i reparti, ma con una all’avversario. Ora svariando prevalente- E se nel momento del suo insediamento dei bianconeri parvenza di gioco già delineata. Il modulo mente a sinistra l’ex partenopeo (senza le campane della senesità suonarono a di- Marco più realistico sembra proprio il 4.3.1.2 disdegnare il fronte opposto), muoven- stesa, ora che ha fatto un passo indietro è Giampaolo presentato contro i bergamaschi, perché dosi su tutto il fronte dell’attacco il capo- necessario sottolinearlo con uguale ri- Giampaolo all’inizio non vorrà fare certa- cannoniere dell’anno scorso.