Stili mutati Finanza Sanità

Le domeniche di Soru Tutto sui bilanci del 2007 In trasloco a Monserrato nel quartiere Sant’Elia per il Banco di Sardegna l’ospedale civile a tu per tu con i cittadini la Saras, la Sfirs e Tiscali I progetti di Ninni Murru

Mensile di informazione socio economica n. 5 - anno IX - maggio 2008 - € 2

Gli editoriali di maggio “Plasmare” l’Italia? Il consenso bulgaro No, studiare l’Italia contro il Man di Nuoro

di Gianni Cuperlo di Giacomo Mameli bbiamo perso le elezioni. E le abbiamo perse male. Non isogna ringraziare il Museo Man di Nuoro per aver solo per i numeri ma per l’onda che si è abbattuta a riva. proposto un progetto che riguarda la piazza Sebastiano Sapevamo che la rincorsa era disperata ma c’era la spe- BSatta con i graniti e le sculture di Costantino Nivola. A Un progetto che, per la prima volta, ha svegliato molti dor- ranza di una sconfitta contenuta. Tipo due anni fa, anche se a parti rovesciate. mientes, mettendo insieme centinaia A dire il vero, quello fu un pareggio. Di- di docenti delle due università (sempre ciannove milioni e virgola a noi. Altret- divise su tutto, sempre in lotta, architet- tanti a loro. Un Paese spaccato a metà, tura ad Alghero e poi a Cagliari, Sassari come una mela. Col senno di poi si è det- apre Giurisprudenza a Elini, Cagliari to che il peccato originale risale a quei a Ilbono). Compatti – solo - contro il giorni. Avremmo dovuto lasciare agli Man. Con un consenso bulgaro. altri la presidenza del Senato e avviare Non era mai successo. la legislatura nel segno delle riforme. Si Non per le mille brutture paesaggisti- fece l’opposto. Stavolta è stato diverso. che della Sardegna. Tutt’altro clima. Intanto c’era da rin- Non per le mille brutture edilizie di graziare dio che avessimo potuto fare la Nuoro. campagna elettorale. Merito dell’intui- Non per le insufficienze didattiche dei zione di Veltroni sull’andare da soli. Se due atenei. poco poco si fosse riproposta l’armata Non per il piano di rinascita, non per (o del 2006 avremmo raccolto i cocci. La contro) la rovellizzazione. campagna elettorale, mai come in questa Non per la vergogna di un teatro in co- tornata, è stata un copione scritto. Liste struzione a Nuoro da mezzo secolo. bloccate e assenza di preferenze. Pochis- Non per avere un Parco che innovasse simo il tempo a disposizione. Solo mes- cervelli e comportamenti civici. saggio trasversale, la centralità dei lea- Non per la prima ragazza che ha spez- der. Sullo sfondo i sondaggi a dar conto zato l’omertà in Barbagia. dell’impossibile rimonta. Con quel tanto Non per la piazza dei Giardinetti, mar- di propaganda necessaria. A dirla in sol- morizzata e cementificata. doni, noi avevamo fiducia nel pareggio Non per il cimiteriale mausoleo fatto a ma sapevamo che avremmo perso di un Orani per Nivola, artista di solare sem- paio di punti. Loro speravano nel cappotto ma con la certezza plicità. di tenerci a distanza pure al Senato. È finita come è finita. Nove Ho lavorato 12 anni in piazza Satta (era lì la redazione punti di scarto alla Camera e quaranta senatori in più. dell’Unione Sarda) e ho visto per terra le bottiglie di birra in Detto ciò non siamo scomparsi. Anzi. La dote finale recita il cocci e le lattine di pepsi cola in testa alle statuine di Nivola. trentatre virgola uno per cento. Che non è poco. Sotto di qual- Mai c’era stato un grido d’allarme da parte delle università cosa al traguardo indicato da Bettini, ma sei o sarde sulla “inesistenza” di piazza Satta, sul- la non fruizione comunitaria di una geniale sette punti sopra le stime di fine estate. Ecco, Direttore responsabile: Giacomo Mameli diciamo che quei sei sette punti sono il vero Redazione: via Paruta 4/b 09131 Cagliari idea di Nivola. “effetto Veltroni”. Senza di lui con ogni pro- Tel e fax: 070 4524668 www.sardinews.it Oggi gli universitari si muovono a frotte. babilità il Pd sarebbe morto nella culla e oggi Stampa: Litotipografia Trudu, Cagliari Ogni mobilitazione è salutare, denota parte- Reg. Trib. Cagliari 6 del 5/02/2000 cipazione. E certamente, tra i firmatari, c’è staremmo non a leccarci le ferite ma a litigarci Abb. post. 45% art.2 comma 20/b L. 662/96 - Cagliari le spoglie di un progetto naufragato al varo. chi ha a cuore l’antica cifra abitativa in Sar- segue a pagina 38 segue a pagina 14 Allianz

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2 maggio 2008 Tecnologie Convegno con Pasquale Pistorio e il presidente della Regione Renato Soru Le imprese sarde cominciano a innovare Spesso si supera anche la media nazionale

nnovare per crescere. L’associazione industriali della Sardegna meridio- Inale ha organizzato, lunedì 19 mag- gio nella sede dell’associazione in viale Colombo, una giornata di studi per fare il punto sul livello di innovazione delle imprese sarde e la loro capacità di com- petere anche nei mercati internazionali. L’innovazione è un fattore competitivo fondamentale per crescere, in Sardegna come nel resto del mondo. Una innova- zione legata non solamente alle nuove tecnologie, ma anche e soprattutto nel- le scelte e nella gestione delle aziende. Alberto Scanu, Mario Mariani e Pasquale Pistorio al convegno sull’innovazione a Cagliari. (foto Sardinews). Si può innovare in molti modi, come ha spiegato Mario Mariani coordinatore nazionalizzazione, la capacità di compe- diverse da quelle che sono state indica- della commissione Innovazione di Con- tere nei mercati internazionali. Un invi- te oggi”. Sicuramente la Sardegna ha findustria, nei prodotti, nella scelta dei to anche alle aziende sarde a provarci, a puntato molto sulle tecnologie dell’in- mercati, nei sistemi di produzione. puntare sulla Ricerca, a programmare a formazione, puntando sulla diffusione Per discutere di questo tema sono stati medio termine, cercando continuamente della banda larga in tutti i paesi, che sarà invitati a Cagliari due esperti di livello di cambiare e di innovarsi. completata entro l’anno. Così come il internazionale come Pasquale Pistorio, Giorgio Merli, consulente economico sito della Regione, che è diventato uno vicepresidente per la Ricerca e l’inno- con una vastissima esperienza inter- strumento di comunicazione fondamen- vazione di Confindustria ed ex presi- nazionale, ha spiegato le cinque leve tale, visitato da 60mila utenti singoli al dente di STMicroelectronics, e Giorgio dell’Innovazione e come si muovano giorno. Merli, Managment consulting leader di le grandi aziende per anticipare e asse- Anche sulla qualità totale , secondo IBM. Insieme a loro Gianluca Salviotti, condare il mercato globale. “Il futuro Soru, la Regione Sardegna ha fatto in assistant professor alla Bocconi che ha è la Scienza dei servizi, una disciplina questi anni molti passi in avanti, con presentato un check up dell’innovazione che proprio l’IBM sta sviluppando: una una ricerca quasi maniacale della ridu- tra le imprese sarde, sviluppato attraver- sintesi di tre fattori chiave :il valore di zione degli sprechi, con il riconosci- so un questionario che ha coinvolto una business, i processi di Information tech- mento del valore ambientale che è alla serie di aziende della Sardegna meridio- nology, la cultura organizzativa”. Con la base del Piano paesaggistico regionale. nale, con un numero di dipendenti che convinzione che solo l’altissima specia- Anche sull’internazionalizzazione Soru varia tra 10 e 499. A chiudere i lavori lizzazione possa aiutare le aziende ita- vede un possibile confronto con i temi il presidente di Confindustria Alber- liane. “ Bisogna specializzarsi in poche dell’innovazione nelle imprese: “ Il G8 to Scanu e il presidente della Regione cose che si sanno fare molto bene. Cer- alla Maddalena, l’incontro dei ministri Renato Soru. Hanno presenziato due care di fare tutto, nel mercato globale, della Difesa dell’area mediterranea a assessori: Concetta Rau (Industria) ed finisce per penalizzare”. Cagliari, sono occasioni per proporre la Eliseo Secci (Programmazione). Il monitoraggio sulle imprese della Sar- Sardegna come meta di incontri interna- Pasquale Pistorio ha spiegato come sia degna meridionale, commissionato da zionali”. proprio l’innovazione il campo su cui il Confinudstria e realizzato dalla Bocco- Spazio anche per un mea culpa: “ Sicu- sistema Italia deve confrontarsi nel mer- ni, ha evidenziato una buona propensio- ramente si poteva fare di più e meglio. cato globale, con le realtà emergenti che ne degli imprenditori isolani all’inno- Sardegna Promozione è in ritardo, sa- non sono solamente India e Cina. Per vazione, anche superiore che nel resto rebbe già dovuta partire, perché è uno farlo ci vogliono scelte radicali, che il d’Italia, specie nei settori ad alta con- strumento fondamentale per lo sviluppo nostro paese ha cominciato a compiere centrazione tecnologica. L’innovazione turistico ed economico della nostra Re- a partire dalle ultime due manovre fi- che però, se gestita accuratamente, può gione”. Il presidente della Regione indi- nanziarie, accogliendo alcune proposte entrare anche nei settori produttivi più ca anche i settori in cui le aziende sarde importanti di Confindustria. La capacità tradizionali. “possono essere competitive e avere un di innovare passa dalla scelta di puntare Renato Soru ha voluto fare un paralle- valore aggiunto, le Tci, le biotecnologie, sulle TCI(Tecnologie dell’Informazione lismo tra l’innovazione nella cultura le tecnologie che sviluppano energie al- e della Comunicazione), sulla cosiddetta aziendale e il riformismo nelle scel- ternative. L’industria della conoscenza, Qualità Totale, che prevede il coinvolgi- te politiche. “Noi stiamo cercando di quella che anche l’Europa ci chiede di mento e la mobilitazione dei dipendenti rinnovare profondamente la macchina ricercare”. e la riduzione degli sprechi, e sull’Inter- amministrativa, seguendo direttive non Alberto Urgu

maggio 2008 3 Finanza Non più convention pubbliche, normale conferenza stampa in Sala Siglienti per il bilancio Banco Sardegna: l’utile da 60 a 89,5 milioni Farina: turismo bene, agroalimentare meglio

ssemblea pubblica? No. Con Franco Farina, ordinario di Di- Aritto commerciale all’università di Cagliari, ex assessore regionale all’In- dustria, saltano le convention del Banco di Sardegna per la presentazione dei bi- lanci. Farina si conferma presidente del fare che non ama l’apparire. Il bilancio? Cire che chiudono in attivo, più di prima. Ma niente parate nella sala della Camera di commercio, quella lassù, in via Roma, a Sassari, dopo il palazzo di giustizia. La gestione Farina si presenta in Banca, nel- la Sala Siglienti, quella dove si tengono concerti e si presentano libri. E qui – in una normalissima conferenza stampa – è stato presentato l’ultimo bilancio davanti Il presidente del Banco di Sardegna Franco Farina con (a sinistra) il vicepresidente Ivano Spallan- al direttore generale Natalino Oggiano zani, presidente Banca di Sassari. Nella pagina a destra il direttore generale Natalino Oggiano. e al vicepresidente Ivano Spallanzani quistano nicchie sempre nuove e interes- turi: e cioè rafforzare l’azione commer- (che è anche presidente della Banca di santi di mercato”. ciale per consolidare le quote di mercato Sassari). E siccome squadra che vince Orgoglio – I vertici dell’istituto di credito nell’isola e fuori dall’isola sviluppando non si cambia, continuerà ancora il regno sardo hanno voluto, partendo dal dato di maggiormente i prestiti personali, i mutui alla direzione generale di Oggiano, che bilancio, fare il punto dell’attività - positi- a privati e il credito al consumo. Il presi- alcuni davano pronto per la pensione. vo - e tracciare gli obiettivi prossimi ven- dente Franco Farina ha espresso la propria Franco Farina ha fatto le sue dichiarazio- soddisfazione per la buona salute della ni programmatiche, con la modestia e la banca, che «nata come banca contadina si passione che gli sono congeniali: “Vo- è sempre sviluppata con le proprie forze, gliamo molto bene a questa banca, col Gli amministratori senza mai avere bisogno di salvataggi». cuore e con la ragione. È un pezzo impor- Migliorano i coefficienti fondamentali e tante di Sardegna, ne conosce i bisogni e Presieduto da Franco Farina e diret- cresce la raccolta che, oltre a costituire la li asseconda”. to da Natalino Oggiano, il consiglio principale voce, si è incrementata verso Sempre? d’amministrazione del Banco di Sar- le famiglie, le imprese e gli enti pubbli- “Guai a farlo sempre. Dare un prestito a degna ha Ivano Spallanzani come ci. Ha sottolineato, Farina, che si tratta cuor leggero farebbe male soltanto a chi di 20mila miliardi delle vecchie lire, «ed vicepresidente. Consiglieri: Antonio lo riceve. Noi assistiamo le nostre azien- è da considerare che tutto ciò avviene Gregorio Capitta, Lucrezio Dal- de, seguiamo i nostri clienti, li consiglia- senza che vi siano risorse da parte della mo per il meglio. La banca ha il dovere masso, Pier Paolo Falco, Guido Le- Regione», di cui il Banco - per tradurre di valutare, di muoversi su garanzie ade- oni, Francesco Loi, Franco Lugli, - ha perso la tesoreria dopo quarant’anni guiate, guai a inseguire solo le fantasie e Giommaria Pinna, Giovanni Pinna di incontrastato dominio. Poi Farina ha la creatività”. Parpaglia, Romolo Pisano, Gabrie- ricordato che la scommessa è puntare sul Professore-presidente: come giudica le Racugno, Riccardo Riccardi, Pa- ricambio generazionale, con 150 nuove oggi l’economia sarda? olo Sestu e Francesco Sitzia. assunzioni nel giro di un anno e mezzo e “La vedo in una situazione riflessiva. Ha Comitato esecutivo: Franco Farina, con altre che avverranno in seguito gra- la consapevolezza delle sue grandi pos- Ivano Spallanzani, Antonio Capit- zie al turn over. E che sono 2800 le buste sibilità. Nel turismo, una volta chiariti i ta, Guido Leoni, Francesco Loi, paga, trenta le filiali aperte fuori dall’iso- vincoli spesso necessari, si possono avere Romolo Pisano. la «e dove significativa è la presenza di risultati importanti. No, non vediamo in comunità sarde». Ribadendo che la forza Collegio sindacale: Presidente Vitto- nero”. della banca è proprio il suo radicamento rio Pilloni. Sindaci effettivi: Anto- Quali settori le sembrano più dinami- nel territorio e che ciò è stato la chiave ci? nio Cherchi, Giovanni Ghi, Delfi- vincente per affrontare la concorrenza “Sicuramente l’agroalimentare. Sta dan- na Pala, Pier Paolo Profili. Sindaci «con operatori di rango internazionale». do soddisfazioni a noi, dà soddisfazioni supplenti: Raffaelina Denti, Carlo La non-.tesoreria - Farina si è poi detto soprattutto alle aziende. Il settore case- Piras e Nereo Vasconi. certo che pur nella difficile congiuntura ario, quello delle cantine, soprattutto di Gli organi direttivi scadono con l’ap- economica l’isola almeno in due settori alcune di loro, si sta mostrando di primo provazione del bilancio del 2009. possa sperare di avere crescita: turismo livello, aziende che esportano, che con- («nella certezza di sviluppo») e agroindu-

4 maggio 2008 Finanza stria. Settore, quest’ultimo che proprio alla banche ha pagato un prezzo alto. «La crisi nata in seguito alle legge regionale n. 44 che stanziava finanziamenti cassati dall’Unione europea e a cui si sono ag- giunte altre situazioni di indebitamento ha messo in difficoltà 242 aziende agri- cole - ha spiegato il direttore generale Natalino Oggiano -. E sono un migliaio quelle in sofferenza. Una percentuale comunque ridotta rispetto alle 40mila che operano nel settore in Sardegna». Le rapine - C’è stato spazio anche per ricordare il fenonemo delle rapine, co- munque in calo secondo dati Abi, che colpiscono gli sportelli del gruppo. «Il danno economico nel 2007 e stato di un milione e mezzo di euro - ha detto Oggiano -. Ma se questo danno la banca le spese per il personale, che compren- Sofferenze – Nel documento diffuso dal ha i mezzi per affrontarlo, ci preoccupa dono oltre ai vantaggi dovuti ai minori Banco si legge: “Con riguardo alla qua- piuttosto il pericolo corso dal personale. impegni futuri del Tfr anche i maggiori lità del credito le attività deteriorate, al Due nostri dipendenti sono morti in se- oneri determinati dai rinnovi contrattuali, netto delle rettifiche di valore, passano guito ad azioni criminose. Noi, comun- ammontano a 203 milioni in lieve cre- in un anno da 528,8 a 641,1 milioni. Le que, in tema di sicurezza rispettiamo scita rispetto ai 198 milioni del 2006. Le sofferenze nette (262,4 milioni) si incre- scrupolosamente i protocolli». altre spese amministrative assommano a mentano in un anno di 10,5 milioni e pre- Ivano Spallanzani, vicepresidente del 119 milioni, in crescita del 7,2 per cento sentano un indice di copertura del 68 per Banco e nel cda della capogruppo Bper, mentre gli accantonamenti ai fondi rischi cento. Gli incagli, al netto delle relative ha a sua volta apprezzato i risultati della e oneri hanno richiesto minori risorse (7 rettifiche di valore, si attestano a 247,6 controllata augurandosi che la sinergia milioni) rispetto all’esercizio precedente milioni contro i 203,9 milioni del trascor- tra i due gruppi sardo ed emiliano pos- (15,6 milioni). I proventi netti di gestione so esercizio, con un grado di copertura di sa continuare. In un modello di fede- si attestano a 52,8 milioni in crescita di quasi il 21 per cento”. ralismo che il presidente Farina ha più oltre il 17 per cento. Primo trimestre - Il Banco di Sardegna volte ricordato come indispensabile alla ha chiuso con un utile netto consolidato crescita dell’istituto.Nel prossimo futu- di 28,1 milioni di euro il primo trimestre ro questa crescita continuerà anche con Chi è Riccardo Riccardi del 2008. Il risultato è meno favorevole Natalino Oggiano. Sia lui che il presi- (-12 milioni) rispetto allo stesso periodo dente smentiscono un addio. E dice Fari- Il nuovo consigliere del Banco di dell’anno scorso, in cui l’istituto aveva na: «Gli ho chiesto di rimanere, abbiamo Sardegna Riccardo Riccardi, no- beneficiato di una consistente plusvalen- bisogno di lui». minato dalla Bper in sostituzione del za, derivante dalla cessione delle quote di Le cifre – L’utile netto consolidato 2007 dimissionario Claudio Calza, ha 70 partecipazione in Banca Cis. Il margine va a 89,5 milioni di euro, contro i 60 anni e una lunga esperienza nel mon- d’interesse, in crescita da oltre 5 trime- milioni del 2006. Il margine di interes- do del credito e della finanza. Una stri, si attesta a 100,9 milioni di euro, se a 375,8 milioni di euro (+ 15,3 per carriera cominciata nella Bnl dove con aumento del 15,5% rispetto al primo cento). ha svolto numerosi incarichi. Nel trimestre del 2007. Gli impegni con la Il risultato netto della gestione finan- 1980 approda nel Gruppo Barclays clientela ordinaria raggiungono gli 8.630 ziaria si attesta a 463,5 milioni pari al + Bank, con ruoli di vicepresidente e milioni di euro, con un balzo del 12,5 per 15,6 per cento. cento rispetto allo stesso periodo dell’an- amministratore delegato della hol- Gli impieghi con clientela ordinaria cre- no scorso e un +3,4 rispetto al dicembre ding inglese a capo della Banca. Nel scono del 13,1 per cento (8.344 milioni 2007. Le sofferenze in termini netti am- 1986 l’ingresso in Gemina spa, e di euro a raffronto con i 7.381 del 31 di- montano a 256,9 milioni, stabili sia ri- nello stesso gruppo ha ricoperto an- cembre 2006). spetto al dicembre che al marzo 2007. La La raccolta diretta da clientela perviene che la carica di presidente di Gemina raccolta diretta da clientela risulta pari a a 10.134 milioni, in crescita del 4 per immobiliare. Poi è arrivato a Melior- 9.653 milioni di euro, in calo del 4,7 per cento rispetto ai 9.748 milioni del di- banca di cui è stato amministratore cento rispetto a dicembre scorso e in au- cembre 2006. delegato e di cui è tuttora consigliere mento del 2,5 su base annua. Il presiden- Proposta di distribuzione dei dividendi: d’amministrazione. La banca d’affa- te dell’istituto di viale Umberto, Franco 0,56 euro per ogni azione di risparmio, ri rientra nell’orbita della Bper (ne Farina, prevede per le società consolidate 0,53 euro per ogni azione privilegiata è vicepresidente Guido Leoni, ad un ulteriore incremento degli impieghi, (con godimento pieno), 0,50 euro per della Popolare emiliana). Riccardi è in seguito alle strategie di sviluppo dei ogni azione ordinaria. inoltre presidente della Banca della prestiti personali, dei mutui ai privati e In calo i costi operativi che si attestano a Nuova Terra, che si occupa di credito del credito al consumo, anche tramite il 288 milioni contro i 291,7 del 2006 con all’agricoltura. rafforzamento del settore carte di credito un calo dell’1,3 per cento. In particolare revolving. (Re.Sa.)

maggio 2008 5 Bilanci Corrado Costanzo, Chief Financial Officer della Saras, spiega l’andamento economico Forte domanda di diesel a livello mondiale E la raffineria di Sarroch fa il pieno di utili

l 2007 è stato un anno di risultati po- bilità anche di crescita mediante acqui- sitivi, di consolidamento e di sviluppo sizioni nei settori della raffinazione, della Iper il Gruppo Saras. Per il secondo logistica e della distribuzione anche se il anno consecutivo l’utile netto adjusted mercato delle acquisizioni si è rivelato un (250 milioni di euro) è cresciuto, pur in un po’ più ostico di quello che ci aspettava- contesto caratterizzato da un forte indebo- mo: abbiamo preferito non procedere con limento del dollaro nei confronti dell’euro acquisizioni che ci sembravano franca- e dalla riduzione delle tariffe elettriche. mente troppo care e dall’esito incerto. l’Ebitba si è attestato a 587 milioni di euro, in crescita del 3 per cento rispetto Domanda noiosa ma obbligata per un allo scorso anno “grazie alle ottime per- finanziere del settore energetico: per formance operative registrate da tutte le quanto tempo ancora avremo petrolio attività del Gruppo” e a un mercato petro- da raffinare? lifero che si è mantenuto sui buoni livelli “Il limite, almeno per la generazione at- degli ultimi anni. tuale, non è tanto per quanto tempo ancora Il quasi azzeramento del debito “dimostra avremo petrolio da raffinare ma piuttosto l’elevata solidità patrimoniale”. Nel 2007 quanto costerà estrarlo e raffinarlo. D’al- gli investimenti sono stati 210 milioni di tra parte l’evoluzione delle tecnologie di euro, in linea col programma di investi- esplorazione e produzione ha comunque menti previsto dal piano. assicurato e continuerà ad assicurare per I buoni margini di raffinazione, superiori alla anni gioca un ruolo relativo per quanto ri- parecchio tempo il soddisfacimento della media del mercato, sono dovuti alle scel- guarda i margini di raffinazione. Infatti a domanda”. te strategiche di lungo periodo. Negli anni favore di Saras pesa in particolare l’elevata passati Saras ha investito molto per costru- produzione di diesel che in questo periodo Una domanda più generale. Ocse, ire impianti in grado di produrre molto più gode di un margine elevato indotto dalla Fmi, i principali istituti di previsioni gasolio rispetto alla media dei concorrenti. forte domanda a livello mondiale. D’altra economiche prevedono un rallenta- Oggi in Europa Saras vanta la più importan- parte i margini sulla benzina negli ultimi mento della crescita, addirittura una te percentuale di distillati medi (gasolio) sul tempi sono molto deludenti. Possiamo af- stagnazione. Lei, ragionevolmente, totale della produzione pari al 53 per cento, fermare senza tema di smentita che Saras che cosa prevede? mentre l’olio combustibile pesa per il 6 e la ha centrato la propria strategia investendo “A livello mondiale l’ economica si sta benzina per il 25 cento. molto negli ultimi anni per costruire im- sviluppando a macchia di leopardo. Alcu- Corrado Costanzo, 54 anni, nella foto, pianti in grado di produrre molto più ga- ne aree stanno crescendo tumultuosamente laurea in Economia a Torino, è in Sa- solio rispetto alla media dei concorrenti”. altre invece sono invece vicine alla stagna- ras dal 1989 come direttore finanziario e zione. L’Italia purtroppo rientra tra queste dal 2007 è Chief Financial Officer. È un Nel bilancio parlate di consolidamento ultime, per una serie di motivi complessi e “amante della montagna”, si definisce “un e sviluppo. Sviluppo in quali direzioni? non facili da correggere”. buon sciatore”. “Nel 2007 abbiamo portato avanti con successo il nostro piano di investimenti, È l’innovazione la “virtù” Saras o solo Saras in buona salute, allora? perseguendo la nostra strategia di cresci- il bisogno della gente di disporre di “Dal nostro punto di vista lo è sempre stata ta organica, e grazie agli ottimi risultati benzina? e ne andiamo fieri. La solidità patrimonia- raggiunti anche dalle attività minori pos- “Come in ogni settore anticipare lo svi- le della società non è certo un mistero ed è siamo quindi dire che l’esercizio passato luppo della domanda di prodotti resta il fattore che ci ha consentito di continuare sia stato un anno di consolidamento e di la chiave del successo ed è esattamente a crescere e investire anche in momenti in sviluppo. Per l’anno in corso ci poniamo quello che ha fatto Saras. Ciò detto, l’alta cui le prospettive non lasciavano intrave- nuovi obiettivi di crescita tra questi resta valenza tecnologica dei nostri impianti è dere spazi di crescita, inoltre un traguardo la crescita organica, e ciò significa l’ulte- riconosciuta a livello internazionale. La importante è l’aver creduto nelle nostre at- riore sviluppo del nostro stabilimento di raffineria di Sarroch è il secondo supersito tività e attraverso queste, nutrito un indot- Sarroch, che rimane il nostro asset di ri- in Europa per complessità. Fin dagli anni to significativo anche a livello locale”. ferimento. Quando si parla di raffinazio- ’90, abbiamo investito massicciamente in ne bisogna tener presente che i risultati impianti mirati alla produzione di prodot- L’incremento dei margini si deve solo ottenuti sono il frutto di investimenti che ti a basso tenore di zolfo e sempre meno alla crescita dei prezzi dei prodotti pe- richiedono molti anni per essere portati a inquinanti. La nostra principale sfida resta troliferi? termine. Certo la nostra solidità patrimo- produrrecon una grande attenzione all’am- “La crescita impetuosa dei prezzi del grez- niale ci pone nelle condizioni ideali per biente e al territorio dove operiamo”. zo e dei prodotti petroliferi negli ultimi poter valutare con attenzione ogni possi- L.P.

6 maggio 2008 Bilanci Risultato negativo d’esercizio con perdite che arrivano a 2,8 milioni di euro Sfirs: salgono del 34 per cento gli impieghi Le trattative per la Legler e l’ex cartiera

a Sfirs, società finanziaria della Regione sarda, ha presentato a fine Laprile, il bilancio 2007 che testi- monia una maggiore presenza e un rin- novato protagonismo nel contesto socio- economico dell’isola. Il presidente Gian- franco Bottazzi ha sottolineato come le modifiche apportate nel maggio dell’anno scorso allo statuto societario siano state accolte proprio nella prospettiva di un raf- forzamento del ruolo e dell’impegno della Sfirs a sostegno dello sviluppo economico della Sardegna, soprattuto grazie a un al- largamento delle sue possibilità operative, Il presidente della Sfirs, Società finanziaria della Regione, Gianfranco Bottazi e, a destra, il diretto- sia in termini strutturali che organizzati- re generale Carlo Corona durante la presentazione del bilancio per il 2007. (foto Sardinews) vi. Ne scaturisce un piano strategico che ridefinisce la mission della Sfirs come interesse, la Sfirs si prefigge nel corso dei alle attese di tanti lavoratori e per rimette- soggetto attivo e centrale del sistema in- prossimi esercizi di incrementare questo re in moto la macchina produttiva, anche dustriale sardo e che è testimoniato da un trend di crescita degli impieghi verso la se la congiuntura e il contesto internazio- dato fondamentale che i numeri del bilan- clientela. E i primi mesi del 2008 confer- nale del mercato non era favorevole”. cio fanno saltare subito agli occhi: sono mano questo andamento positivo. Per la Sa.R.Ind., nel corso del 2007, nel aumentati sensibilmente (+34 per cento) Sono due le operazioni che hanno inciso rispetto del rinnovato oggetto sociale che gli impieghi verso la clientela e si sono sull’attività della Sfirs nel 2007: la Legler individua il compito di svolgere attività ridotti gli impieghi in tesoreria. Questo si- Spa e la Sa.R.Ind. Srl. Nel corso dell’anno dirette alla valorizzazione del patrimo- gnifica sostanzialmente che ha agito di più il Consiglio di amministrazione aveva de- nio mobiliare e immobiliare nel territorio ed è stata meno ferma, cioè che le risorse ciso l’ingresso della società, attraverso la regionale, al fine di attrarre capitale pri- non sono rimaste inerti e accantonate nei conversione di crediti in capitale sociale, vato per la realizzazione di investimenti “forzieri”, ma sono state investite e messe nella Legler, senza acquisirne il controllo, di alto interesse economico, la Sfirs ha a disposizione dei clienti che operano nel al fine di contribuire, per quanto possibi- costituito la società unipersonale Sarde- territorio per favorire e promuovere azio- le, al superamento dello stato di crisi di gna Risanamenti Industriali, Sa.R.Ind. ni di innovazione e a supporto del loro quest’ultima e al ripristino della continu- Srl. Tramite questa società la Sfirs ha sviluppo. Oltre a ciò è cresciuto anche il ità aziendale nella prospettiva, anche, di acquisito, in un’asta pubblica, il compen- margine di intermediazione (+6). Con- vedere soddisfatto seppure parzialmen- dio immobiliare e mobiliare della fallita temporaneamente è stato strutturato me- te il proprio credito chirografo alquanto Girasole Cartiera di Arbatax Spa, per un glio il sistema dei controlli - si è rischiato datato. Ciò avvenne in presenza di due investimento complessivo di 17,1 mi- di meno - ed è stata attivata un’unità con elementi essenziali: un articolato piano lioni di euro. L’obiettivo è quello di va- l’obiettivo di attirare capitale privato per di risanamento e ristrutturazione e l’im- lorizzare quel sito industriale nel settore realizzare investimenti. pegno, da parte di un importante gruppo della nautica, settore in continua crescita A fronte di ciò il risultato della gestione bancario italiano, a mettere a disposizione e di primaria importanza per la Sardegna. operativa è negativo: l’esercizio 2007 si della Legler considerevoli e nuove risorse All’inizio del 2008 è stata completata la presenta negativo per un importo pari a finanziarie. L’esigenza primaria di affida- redazione del master plan esecutivo con la 2,8 milioni di euro. Su questo risultato re quanto prima la responsabilità impren- descrizione del piano di utilizzo e vendita pesano alcuni importanti e significativi ditoriale gestoria a imprenditori specializ- del compendio industriale. impegni della Sfirs nel 2007. Un elemento zati ha indotto la Sfirs, in coerenza anche Al riguardo sono state intensificate le trat- significativo per la valutazione dell’eser- con le norme comunitarie in materia di tative con operatori del settore che hanno cizio è il dato delle consistenti rettifiche aiuti di Stato, a mettere in vendita il com- manifestato l’interesse a insediarsi nel sui crediti e sulle partecipazioni che non plesso delle attività del Gruppo Legler al sito. In questo contesto gli impieghi della hanno prodotto le attese realizzazioni. È fine di assicurare la continuità produttiva Società sono suscettibili di risultati molto inoltre da sottolineare il fatto che queste del Gruppo in relazione alle aziende sar- positivi. Il progetto di polo nautico, che rettifiche non sono connesse a dinamiche de. L’operazione di vendita è stata perfe- sotto la supervisione della Sfirs si sta svi- ordinarie, ma legate a importanti inizia- zionata all’inizio del corrente anno a un luppando proprio in questi mesi con buoni tive imprenditoriali di grande impatto prezzo coerente con la valutazione econo- risultati, può essere considerato un segno sull’economia della regione. mica delle attività cedute. “L’operazione evidente della nuova filosofia e soprattut- Tuttavia poiché si evince dai dati che è Legler è stata complessa e rischiosa, ma to dell’impegno verso l’esterno che la Fi- in atto una progressiva crescita degli im- valeva la pena di tentare - ha sottolineato nanziaria della Regione sta promuovendo pieghi e un miglioramento dei margini di Bottazzi - soprattutto per venire incontro in questo momento. (Re.Sa)

maggio 2008 7 Nuovi manager A colloquio con Alessandro Manunta che è anche editore di Radio Press Dal Consulting alla Radio on line Storia di Ale fra Cagliari e Roma

onostante gli studi tecnici, nono- “Siamo soddisfatti anche se la radio non stante il lavoro in famiglia, nono- si regge ancora in piedi da sola” racconta Nstante la mitologia del posto Manunta, che è un editore che pensa al fisso. Nonostante tutto ciò, Alessandro buon funzionamento di un progetto: “Noi Manunta, nella foto, imprenditore - edi- siamo imprenditori e portiamo le aziende tore di Radio Press, ha fatto scelte diverse, a fare gli utili, quello del giornalista è un cominciando a lavorare molto presto e lavoro delicato di cui non si deve appro- investendo in un settore particolare, quello fittare”. Massima libertà sulle scelte edito- della formazione e della consulenza azien- riali, dunque, tenuto conto che il mercato dale. Con un socio porta avanti una holding è chiuso e il prodotto in generale tende da diversi milioni di euro di fatturato, la Fc a essere omogeneo. Forti di un palinse- Consulting. sto di 25 trasmissioni autoprodotte che Nato nel 1972, diplomato ragioniere al vanno dal famoso “Buongiorno Cagliari” Martini di Cagliari, contrariamente a molti a “Mediterradio”, trasmissione che da un colleghi Manunta non sogna particolar- decennio circa collega la Sardegna alla mente “il posto fisso”, magari in banca. Corsica con temi comuni trattati in con- Gli piace che ogni giornata lavorativa sia temporanea negli studi di Cagliari e Bastia, diversa dall’altra. Subito dopo il diploma la tendenza è dunque quella di offrire lavora nella società di consulenza aziendale un prodotto di qualità, che si differenzi e centro elaborazione dati, di famiglia, la nell’informazione e nell’offerta musicale: Celd Sas, fino al 1999. “Siamo stati fortunati perché qui abbiamo Si occupa di formazione professionale diri- trovato giovani con la mentalità giusta gendo la sarda Sosor, la Scuola Operatori per il lavoro”. Perché su una cosa si è tutti Sociali, e fa esperienza in campo ammini- d’accordo: “bisogna lavorare tre volte più strativo. Nel 2001 inizia la collaborazione come una holding “impura” (ossia finan- degli altri”. con la FC Consulting S.r.l. di Claudio ziaria e operativa), si sta diversificando in Manunta non ama la staticità: “Fare sempre Barbabietola e nel 2004 il grande salto: maniera specifica, con Fc Holding Invest la stessa cosa mi ucciderebbe”, perfino l’acquisto del 50 per cento dell’azienda, che si occupa solo degli investimenti svegliarsi alla stessa ora. Il problema, per la trasformazione in Spa e il consolida- ed è proprietaria del 100 per cento delle ora, sembra non sussistere, visto che la Fc mento della vocazione imprenditoriale, altre società, fra le quali Deltamedia (a Consulting, oltre alle attività esistenti, si sta che Manunta sembra avere molto spiccata cui fa capo Radio Press), il Cesel (Centro differenziando nel settore della tecnologia a partire da quell’intuizione dei primi anni studi enti locali), la divisione Information più avanzata, quella della radiofrequenza. che riguardava l’e-learning, cioè la forma- Technology e il marchio Performando, la L’ultimissima novità è Fc Sapiens, nuova zione a distanza. divisione dedicata alla formazione mana- società che con alcuni professori dell’uni- Le attività della formazione professionale, geriale e la consulenza organizzativa. versità La Sapienza sviluppa la tecnologia comunque, sono in genere molto legate New entry l’investimento nel settore della in radiofrequenza (Rfid, acronimo di alle istituzioni e “in Sardegna il momento ristorazione, con l’acquisizione del 50 per Radio Frequency Identification), ovvero attuale non è molto buono”, al contrario, cento dei ristoranti Antica Hostaria e Saint- il prossimo sostituto del codice a barre ad esempio, del Lazio, dove importanti Rèmy a Cagliari. mediante un chip magnetico che conterrà lavori sono stati commissionati, fra gli altri, Il fatturato del 2007 è stato di circa 7 tutte le informazioni su “quell’oggetto o dal Consiglio nazionale dei periti agrari, milioni di euro per la Fc Spa e di 12 prodotto, associato a un lettore dei dati e dall’Inpdap, da Comuni e Province di tutta milioni circa per le società collegate, per a un sistema informatico per la gestione Italia in ambito di Sanità e sicurezza, degli un bacino occupazionale che raggiunge le dei dati”. Già scelto dal Policlinico di Tor aggiornamenti professionali, sui decreti 150-200 persone compresi i consulenti e Vergata per risolvere il problema della Bersani. Oggi l’attività di formazione si i collaboratori a progetto, distribuiti nelle tracciatura delle sacche di sangue, è appli- sviluppa anche con corsi tradizionali e diverse sedi italiane: Palermo, Roma (circa cato anche agli ingressi negli stabilimenti Outdoor training. 25 persone), e Cagliari, dove alle circa 15 balneari, negli inventari della biblioteche La consulenza aziendale, invece, va persone della Fc si aggiunge lo staff di e dei reperti archeologici come gli scavi dal controllo di gestione all’analisi dei Radio Press. di Ostia antica. Le potenziali applicazioni processi, passando per il bilancio delle Direttore è il giornalista Vito Biolchini, i sono infinite, basti pensare all’inventario competenze e il supporto alla gestione giovani sono molti e così anche i progetti dei beni nelle amministrazioni pubbliche o delle risorse umane. Attività complesse di una radio che va migliorando, anche se alla tracciabilità delle pratiche nei labirinti che richiedono elasticità e organizzazione al momento dell’acquisizione, nel luglio della burocrazia italiana. dell’intera azienda. 2006, le difficoltà economiche erano tante La Fc Spa infatti, che finora si è mossa e la struttura commerciale inesistente. Francesca Madrigali

8 maggio 2008 Ict Rumors sempre più insistenti, forse entro giugno si chiude la trattativa A chi potrà andare Tiscali? La finale a Londra Ecco Tiscali.TV per spettatori liberi di decidere

i chiama Tiscali.TV, è semplice, zione di una lista ridotta di pretendenti ricca, dinamica, democratica e all’acquisizione della società sarda. Sinnovativa, e ha la prerogativa di Come è noto, l’operatore di Sa Illetta, è abbattere i confini del tempo e di liberare ufficialmente sul mercato per la vendita lo spettatore dalla schiavitù degli orari dei suoi asset. Nominati gli advisor che dei palinsesti televisivi. Secondo quanto seguono il processo di valorizzazione riporta uno studio di Isimm condotto aziendale (JP Morgan, Banca IMI e i per Tiscali (Il futuro della TV digitale in consulenti Borghesi, Colombo Asso- Italia), le attitudini degli spettatori cam- ciati) a marzo, il cda del 12 maggio ha biano, e perciò è necessario che cambi esaminato le manifestazioni di interesse anche la televisione. Tiscali lo ha capito, non vincolanti arrivate per l’acquisizione e a maggio ha ufficialmente lanciato la dell’Internet Provider sardo. L’ad Mario sua TV digitale, una piattaforma televi- Rosso, nella foto, succeduto a Tommaso siva che propone ai suoi utenti una ricca Pompei a febbraio, e i manager del gruppo proposta di contenuti e una innovativa hanno esaminato e tirato le fila, a due mesi forma di fruizione interattiva. Lo fa con dall’annuncio della ricerca di un partner. un servizio (Tiscali.TV appunto) che ad Ancora nessun nome è stato ufficial- oggi raggiunge 9 città italiane: Bologna, mente fatto, fermo restando che le fonti Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, di mercato citano nella lista di possibili Cagliari, Milano e Roma, per una coper- acquirenti tutti i maggiori player di mer- tura totale di oltre 4 milioni di linee, e che cato europei. Il management afferma che presto sarà esteso sui maggiori centri del c’è un gruppo di “finalisti” e che a Mario territorio nazionale. Rosso è stato dato mandato di proseguire Innovazione con semplicità. Questo il nelle trattative. connubio che da sempre caratterizza la “shifted”. Anche la funzionalità di Video Quindi, le società interessate ad acquistare ricerca di Tiscali per lo sviluppo di offerte On Demand viene estremamente sempli- una parte o l’intera attività del gruppo che sappiano rispondere alle più diverse ficata e il telespettatore potrà scegliere il sardo hanno un mese di tempo per studiare e complesse esigenze di comunicazione film preferito in una videoteca di circa da vicino le carte. Finita questa fase, gli delle persone. Sulla base di queste due 1000 titoli sempre a disposizione. Per interessati potranno formalizzare un’of- principali caratteristiche nasce Tiscali chi invece preferisce una televisione ferta vincolante per rilevare sia la quota TV, che ha come primo obiettivo quello “su misura”, è possibile creare il proprio del fondatore Renato Soru che il resto di offrire agli spettatori il loro intratteni- palinsesto personale: basta selezionare del capitale di Tiscali quotato in Borsa. mento preferito, quando lo desiderano e i programmi desiderati semplicemente Relativamente alla scelta del partner con senza vincoli di orario e di offerta. Ecco premendo il tasto giallo del telecomando cui continuare a produrre valore, Rosso perché Tiscali TV libera il palinsesto. e automaticamente andranno a comporre ha ribadito che vincerà quel pretendente, Il servizio unisce un’offerta di televisione un palinsesto personalizzato nell’area My o quei pretendenti, che, oltre a offrire il via Ip e via Dtt (Digitale Terrestre), e si TV. Una funzionalità, questa, che può prezzo più interessante, risulteranno i inserisce in un contesto di mercato che essere utilizzata per più telespettatori: partner che meglio comprenderanno il vede proprio le televisioni che arrivano è infatti possibile creare tanti palinsesti valore industriale dell’azienda e le sue attraverso Internet direttamente sui tele- personalizzati quanti sono i membri della potenzialità di sviluppo. visori di casa ritagliarsi un ruolo sempre famiglia. E per i bambini c’è un area con Entro giugno è previsto che si arrivi alla più di primo piano. La grande novità di una serie di canali studiati per il pubblico fase delle offerte vincolanti, e da lì al rush Tiscali Tv, che arriva nelle case tramite dei più piccoli, completamente priva di finale con l’aggiudicazione. Tutto accade la linea telefonica (accesso Adsl) e un pubblicità, gestibile addirittura attraverso in un momento in cui Tiscali si presenta set top box dedicato, è quella del “Time un telecomando dedicato che inibisce l’ac- con numeri assolutamente positivi: la Shifting”, una funzione che consente cesso agli altri canali di Tiscali Tv. prima parte dell’anno, è iniziata con una ai telespettatori di avere a disposizione È proprio anche grazie a queste innova- riduzione delle perdite e un progresso della l’intero palinsesto dei canali generalisti, tive funzionalità che anche i broadcaster redditività. Da gennaio a marzo, la società come RaiUno, per 48 ore, senza dover tradizionali possono trovare proprio nelle ha visto i ricavi salire a 276,4 milioni di registrare nessuna trasmissione. Passare piattaforme distributive digitali delle euro, in aumento del 43% su base annua, da un programma dal vivo a uno andato in nuove opportunità di valorizzazione del mentre le perdite sono invece scese a 37,5 onda qualche ora o un giorno prima è faci- proprio patrimonio. milioni da 42,5. A fine marzo, Tiscali lissimo: la guida elettronica ai programmi, Intanto, il 12 maggio il cda ha approvato i poteva contare su 109,4 milioni di liqui- semplice e interattiva, integra in una sola risultati del primo trimestre 2008, del tutto dità, ed su un parco utenti di 3.5 milioni di interfaccia entrambe le possibilità, “live”o positivi, ed è andato avanti con la defini- abbonati, di cui 2.45 utenti Adsl. (L.P.)

maggio 2008 9 Svolte storiche Ninni Murru, direttore generale dell’Azienda mista, traccia il bilancio di un anno di attività Dal tempio laico del Cima al Policlinico Qualità sanitaria, formazione, competenze

ra pochi giorni, da lunedì 26 mag- gio, inizierà il trasloco del reparto Tdi Neurologia dall’ospedale civile di Cagliari progettato nel 1844 da Gae- tano Cima al Policlinico di Monserrato sorto un secolo e mezzo dopo. È l’ulti- ma accelerazione data da Ninni Murru – direttore generale dell’azienda mista fra ospedalieri e universitari - al piano di tra- sferimento dell’ospedale per eccellenza in Sardegna, il vecchio-imponente-auste- ro “San Giovanni di Dio” con le cupole. Lì si sono formati i migliori professioni- sti in camice bianco dell’Isola a contatto di maestri nazionali di prima grandezza e che hanno contribuito a dare qualità alla medicina sarda. Un ulteriore blocco è in stato avanzato di operatori e alla qualità dei luoghi”. Alla Ninni Murru ha il suo quartier generale costruzione e sarà il Dipartimento mater- fine si potrà arrivare a 700 posti letto, “li- al terzo piano di un edificio storico, sopra no infantile dove verrà trasferita l’attuale mite invalicabile”. Ma – per tagliare quel la vecchia Radiologia. Un “tempio” dove clinica pediatrica. E lì troveranno posto traguardo – c’è non poco ancora da fare. ospedalieri e universitari hanno convissu- anche Ostetricia e Ginecologia. Dice Tappe forzate, si diceva. Il trasferimento to per oltre un secolo e che dovranno con- Murru. “L’obiettivo è di fare di Monser- di Neurologia sarà completato il 30 mag- tinuare a farlo – semmai in altri spazi, in rato un ospedale amico del bambino, lo gio. A ruota seguiranno Dermatologia, altri dove - senza sterili contrapposizioni faremo in collaborazione con l’Unicef e Otorinolaringoiatria, Radiologia e Ocu- e tentativi di futili primati: “Il traguardo col liceo artistico di Cagliari. Creeremo listica. Il dipartimento materno infantile è quello di mettere insieme l’assistenza ai spazi più vivibili, vitali, allegri, pieni di (Pediatria, Puericultura, Patologia Neo- pazienti con la formazione degli studenti colori. La qualità sanitaria dev’essere natale, Neuropsichiatria pediatrica infan- di Medicina e dei medici specializzan- unita alle accresciute competenze degli tile, Ostetricia-Ginecologia) sarà trasferi- di. Dobbiamo pensare alla formazione di tutte le professioni sanitarie, non solo dei medici, cioè delle ostetriche, dei lo- gopedisti, dei tecnici di laboratorio e di Prima le cattedre, poi i camici bianchi radiologia, degli infermieri, eccetera. Per tutte queste figure oggi ci sono corsi Pietro Paolo Murru (Ninni, per gli amici e per migliaia di studenti e professori di di laurea triennali. Ecco: va garantito il tutta l’isola) è nato in Castello, via La Marmora, in una famiglia di cagliaritani di massimo, vanno formate competenze, va Cagliari. Ha 62 anni, è laureato in Fisica, materia che – con la matematica - ha inse- inseguito il meglio mettendo sullo stesso gnato fra scuole superiori e medie. Secondo di tre figli di Antonio Murru (ferroviere) livello qualitativo l’assistenza quotidiana e Vincenza Camedda è stato – anni .ottanta – il più giovane preside in Sardegna di- e la contemporanea formazione. Si può rigendo l’Istituto professionale “Sandro Pertini” di Cagliari. Precedentemente aveva fare”. insegnato in Ogliastra, a Jerzu, preside Luigi Pisu (di Settimo San Pietro). Dopo Il bilancio (essendo azienda ospedaliera il aver guidato il liceo “Leon Battista Alberti” di viale Colombo a Cagliari (reggenza finanziamento avviene sulla base dell’at- contemporanea a Mogoro e Ales) è passato al classico “Giovanni Siotto” di viale tività svolta e il conseguente finanzia- Trento. mento è relativo alle prestazioni erogate) Una vita professionale nel “pubblico”, tra cattedra e camici bianchi. È dei primi è di 100 milioni di euro. anni Novanta il debutto nella sanità pubblica prima come commissario della Usl 7 Lavori in corso, quindi. Iniziati un anno di Nuoro, poi trasformata in Asl 3 col controllo – oltre che del “San Francesco” del fa. E dopo 365 giorni Murru mostra il suo capoluogo della Barbagia - degli ospedali di Sorgono e Isili e dei poliambulatori di decisionismo del fare. “Dobbiamo trasfe- Siniscola e Macomer. Dal 1997 al 2000 è direttore generale della Asl di Oristano. Il rire a Monserrato il massimo possibile 20 settembre del 2006 passa di nuovo all’insegnamento dirigendo il Siotto (la scuola dei posti letto senza ridurre la qualità”. cara a ). Il 14 aprile del 2007, con un decreto del presidente della Re- Qualche cifra mista a qualche dato. Oggi gione, su proposta unica del rettore di Cagliari Pasquale Mistretta, diventa direttore i posti letto sono 534 ai quali vanno ag- generale dell’Azienda mistra Ospedale-Università di Cagliari. Oltre il San Giovanni giunti un Day Hospital e un Day Service: di Dio, Monserrato, la clinica Macciotta, farà capo all’azienda mista anche la clinica 381 sono ancora al san Giovanni, 153 al psichiatrica oggi in via Liguria. Policlinico che può arrivare a quota 246.

10 maggio 2008 Svolte storiche to – come detto - quando sarà completato sima ventura a Nuoro e l’emodinamica a il blocco Q di Monserrato. La disponibi- Oristano – dimostrano che la sanità sar- lità del Policlinico è attualmente di 246 da si sta avvicinando ai cittadini tenendo posti letto. conto delle varie esigenze e specializza- Che ne sarà del san Giovanni di Dio, edi- zioni dei territori”. ficio nel cuore del centro storico di Ca- Ma Ninni Murru dove consiglierebbe gliari con vista mare-castello? Dovrebbe di fare un check-up? diventare un campus urbano pedonale, “Farei decidere al paziente,. Avrebbe collegando le facoltà di viale Fra Ignazio una buona prestazione in ogni ospeda- (Scienze politiche, Economia, Giurispru- le dell’Isola, dal Nord al Sud, da Olbia denza, Botanica) all’attuale tempio del a Carbonia. Ho fiducia, da sempre, nella Cima passando per quel tesoro verde che classe medica sarda e nei loro collabora- è l’orto botanico. Nel vecchio ospedale tori”. potranno restare sedi di rappresentanza, I suoi rapporti con i sindacati? uffici dell’ateneo cagliaritano oggi sacri- “Buoni, si dialoga, anche se ognuno fa la ficati nei locali di via Università, potrà sua parte, com’è giusto che sia”. accogliere sale per congressi, centri di- Ma con lei, universitari e ospedalieri, dattici di eccellenza anche di facoltà non saranno sempre in lotta? collegate alla Medicina. Ma è un pro- “Non credo. Nessuno deve rinunciare alle blema del “poi” anche se l’utilizzazione proprie origini, rinnegare il proprio dna. sembra già decisa nei dettagli e per il mo- Ma siamo in corsa tutti per lo stesso obiet- mento resta top secret (ma non troppo, ce tivo, costruire una cosa nuova, per servire ne occuperemo in un prossimo articolo). meglio i pazienti è necessario il gioco di Certo è che oggi non era più concepibile squadra, il generale, non il particulare”. tenere il vecchio ospedale in attività. Ba- La sua è una nomina di competenze sti pensare a un particolare: esistono due valutate ma anche di taglio politico. Si soli ascensori dove transita di tutto e di sente autonomo? più, dalle barelle per gli ammalati al vit- “Mi sono formato nel socialismo, in quel- to, dai visitatori normali ai sanitari, con ormai avviato. È una svolta di segno sto- lo riformatore. E non ho mai visto contra- un utilizzo ovviamente ai limiti del possi- rico per il capoluogo con ospedali sparsi sti fra la politica e la pratica quotidiana. bile. Ma basta vedere i reparti, il degrado in ogni dove (dal San Giovanni al Marino Il mio è un incarico pubblico, lo è stato anche edilizio nel quale sono stati lasciati del Poetto, dal Binaghi sotto Monte Ur- nella scuola, lo è stato nella sanità. Socia- per decenni per capire che il trasferimen- pinu al Santissima Trinità di Is Mirrionis, lismo non vuol dire, per caso, essere utili to s’aveva da fare. per non parlare poi del grande ospedale alla società? È il mio impegno. E, ripeto, Ed eccolo alla prova, Murru. Il trasloco autonomo “Giuseppe Brotzu”). Insom- si può fare”. – dopo un anno di preparativi e studi - è ma. Ci si avvia verso l’ordine, la razio- Giacomo Mameli nalità, puntando – dice il direttore – alla “funzionalità massima, tenendo conto Cardiologo di Gavoi sempre più delle esigenze anche logisti- Strutture universitarie che dei pazienti”. il direttore sanitario Quale giudizio dà, oggi, della sanità esterne Asl 8 È un cardiologo di Gavoi, Marino sarda? e i loro direttori Marchi, 62 anni, il direttore sanitario “Si muove su un livello professionale de- dell’Azienda mista ospedalieri-univer- cisamente elevato. La classifica nazionale Centro sclerosi multipla: colloca la Sardegna nella parte alta della Marisa Marrosu sitari di Cagliari. Laureato in Medicina, graduatoria. Contrariamente a quanto av- specializzazione al Policlinico “Gemel- Centro trapianti: viene in altre regioni, soprattutto nel me- li” di Roma, Marchi (sposato, due figli) Giorgio La Nasa è diventato primario del “San Martino” ridione, in Sardegna non operano gruppi di Oristano dal 1997. organizzati contro la sanità pubblica o Centro di Genetica medica: contro la sanità in genere. Teniamo poi Carlo Carcassi conto della buona qualità della classe me- Urologia: dica e paramedica. Certo, si può sempre Le cifre Antonello de Lisa migliorare. Ma è ciò che sta avvenendo”. Posti letto San Giovanni di Dio 381 Ma dove il paziente viene curato me- Ortopedia: Posti letto Policlinico 153 glio? A Cagliari, a Oristano o a Nuo- Claudio Velluti ro? Traumatologia: Limite posti letto azienda mista 700 “Domanda dai cento tranelli ma rispon- Antonio Capone Dipendenti 1654 derò ugualmente con sincerità. Cagliari offre certamente maggiori opportunità Riabilitazione: Dipendenti universitari 540 anche per i numeri, per la disponibilità Franco Ennas Dipendenti ospedalieri 1114 dell’offerta. Non si può paragonare Mi- Neurochirurgia: lano a Brescia o Rieti a Roma. Gli ultimi Bilancio 2008 100 mln di € Alberto Maleci interventi – penso alla radioterapia pros-

maggio 2008 11 Proposte Analisi delle potenzialità economiche di un territorio di eccellenza ambientale Il turismo in Ogliastra è quasi sistema I prezzi? Sono alti e la qualità modesta

ei 23 Comuni della Provincia del tempo possa concentrarsi sui settori disuguaglianze tra Ogliastra e Sardegna, Ogliastra risiedono circa 58 mila a più elevata crescita senza incorrere in il tessuto economico interno alla provin- Nabitanti, il 3,5 per cento della po- lenti processi di riconversione, ma anzi cia presenta un grado di coesione cres- polazione della Sardegna. La superficie adottando le migliori tecnologie dispo- cente, indice, forse, della formazione di territoriale dei Comuni è di 1853 km2 e nibili e formando o attirando le necessa- un sistema economico provinciale, ca- la densità territoriale risultante è di 31,2 rie competenze professionali. La scarsa pace di innestare al proprio interno mec- abitanti per Kmq, a fronte dei 195 abi- dotazione di lavoro e di capitale fisico e canismi di riequilibrio 3. tanti per Kmq dell’Italia e dei 69 abitan- umano si connette infatti, soddisfatte le In parte questo effetto riequilibrante si lega ti per Kmq della Sardegna 1. Già questi precedenti condizioni, a un’elevata pro- ai movimenti di popolazione tra i diversi dati, assieme ai ritardi nel sistema delle duttività marginale e media dei fattori. In Comuni della Provincia, prioritariamente comunicazioni interne ed esterne (con il questo quadro, i paesi leader, sistemi sul- dalle zone interne a quelle costiere. Peral- resto dell’isola e col continente) aiutano la frontiera tecnologica, tracciano la stra- tro non si vuole con questo affermare che a dare conto del fatto che l’Ogliastra sia da, mentre i follower trovano opportunità le differenze tra paesi “ricchi” e “poveri” considerata “l’isola nell’isola”. L’assenza di sviluppo e best practice già delineate dell’Ogliastra tendano a essere superate. di grandi agglomerati urbani rende non - ciò che consente loro di colmare parte Dai dati presentati nella tabella 2, infatti, ovvia la creazione di una rete di servizi di del gap accumulato. emerge una correlazione positiva tra i alto livello alla persona e all’impresa che Allora, l’economia ogliastrina, in una si- Tabella 2 – La dinamica del reddito Irpef spesso si connette ad attività economiche tuazione di relativa debolezza rispetto a medio nella Provincia Ogliastra, 1998-2004 a elevato valore aggiunto. Non sorprende quella del resto della Sardegna, dovrebbe (valori costanti 1998) quindi che l’Ogliastra abbia alcune carat- manifestare una più accentuata dinamica teristiche tipiche delle aree in ritardo (re- di crescita, dando luogo a una rincorsa in 1998 2004 lativo) nello sviluppo economico – ele- termini di reddito pro capite. Arzana 10359 15402 menti che sono causa e conseguenza del Tuttavia la tabella 1 ci consegna un’evi- ritardo. La Provincia si caratterizza per denza empirica differente riguardo Bari Sardo 10344 16035 un isolamento, una popolazione ridotta all’evoluzione del sistema economico Baunei 9017 14575 e una bassa densità demografica, scarsità della Provincia dell’Ogliastra. Sulla base Cardedu 11683 16094 di capitale umano e finanziario, specia- dei limitati dati disponibili (riferiti al red- lizzazione nella produzione di beni con dito imponibile Irpef medio a livello co- Elini 9998 14569 2 tecnologie semplici con limitati incentivi munale ) e di un periodo di tempo estre- Gairo 8620 14035 all’innovazione, visto che il mercato di mamente ridotto (l’intervallo 1998-2004) riferimento, locale, non è particolarmen- il gap in termini di risorse economiche Girasole 10842 17780 te dinamico e selettivo. La limitata di- prodotte tra Ogliastra e Sardegna è pari a Ilbono 10358 15296 mensione del mercato locale non spinge circa il 20% e questa forbice negli ultimi tuttavia verso uno sbocco esterno (con- anni non sembra restringersi, nonostante Jerzu 10448 16560 nesso con lo sfruttamento delle economie il termine di confronto – la Sardegna – Lanusei 12452 17771 di scala), un’opzione resa problematica non abbia brillato in termini di perfor- Loceri 8712 13993 dalle ridotte infrastrutture di trasporto e mance economiche. comunicazione. Se la rincorsa economica della Provincia Lotzorai 9803 14922 Questi aspetti si riflettono in livelli di dell’Ogliastra verso il resto della Re- Osini 8757 13377 ricchezza e reddito pro capite più bassi gione non sembra caratterizzare il trend in Ogliastra rispetto al resto della Sar- di questi ultimi anni, è tuttavia possi- Perdasdefogu 10079 18132 degna. Il ritardo nel grado di sviluppo bile rilevare una moderata tendenza alla Seui 10235 15197 economico della zona ha origini stori- riduzione delle disuguaglianze nel livello Talana 8452 13674 che lontane, ma non sembra essere stato medio di risorse economiche tra i diversi definitivamente colmato nonostante, in paesi all’interno della provincia. In altri Tertenia 8783 14552 teoria, un’economia in ritardo nel corso termini, mentre persistono significative Tortolì 12346 18062 Tabella 1 – Reddito imponibile medio in Ogliastra e in Sardegna (contribuenti con imposta netta) Triei 8651 13501 Euro, valori costanti 1998 Ulassai 10241 15897 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Urzulei 9809 14866 Sardegna 12475.78 12550.16 13949.50 14434.47 14282.75 17239.63 17068.21 Ussassai 9718 15159 Ogliastra 10593.33 10257.89 12342.15 12596.18 12438.84 14106.67 13481.32 Villagr. Str. 11001 16404

12 maggio 2008 Proposte livelli dei redditi all’inizio del periodo di analisi (il 1998) e il termine (il 2004): i paesi con un reddito Irpef relativamente basso all’inizio in media rimangono nella stessa posizione anche alla fine. È peral- tro possibile notare come, in particolare per i Comuni che mostrano redditi elevati rispetto alla media provinciale, la mobil- ità nella graduatoria sia maggiore. Un’ulteriore conferma in termini di indi- catori statistici della tendenza alla riduzi- one delle disuguaglianze tra i Comuni della Provincia emerge sia dalla riduzi- one tra il 1998 e il 2004 da 1333 a 1261 euro della deviazione standard della dis- tribuzione del reddito imponibile a valori costanti (ponderata per il numero dei con- tribuenti), sia dalla riduzione nello stesso intervallo temporale da 0,13 a 0,08 del coefficiente di variazione, misura di vari- abilità che prescinde dal valore assunto dalla media. Il calcolo degli stessi indici non ponderati, che prescindono dalla dif- ferente numerosità dei contribuenti di ciascun comune, porta ad analoghe val- utazioni. Dall’analisi della dinamica dei red- diti, quindi, emergono luci e ombre. dall’esistenza di vantaggi comparati – le tano. L’offerta turistica in Ogliastra non L’elemento positivo è che il grado di bellezze naturalistiche dei luoghi: mare, si è solo diffusa sul territorio, ma è dive- disuguaglianza all’interno della provin- spiagge, paesaggi, - senza che queste ul- nuta trasversale ai diversi settori produt- cia tende invece a ridursi. Un elemento time fossero oggetto di consapevoli po- tivi, alla stregua di un distretto. negativo è che il processo di rincorsa litiche di valorizzazione da parte delle All’interno del distretto turistico la dell’Ogliastra pur rapportato ai modesti comunità locali. In questo periodo, la competizione tra gli operatori deve es- standard nazionali e regionali è lento e fine degli anni Sessanta e il decennio sere forte, a garanzia dell’efficienza e lungi dall’essere concluso. successivo, il turismo non era ancora di- della competitività dell’Ogliastra ris- La performance economica non soddis- ventato industria. Sullo stimolo esterno, petto ad altre destinazioni turistiche. In facente dell’Ogliastra è probabilmente in Ogliastra si sviluppano nuove offerte un’apparente contraddizione, affiancata legata alla travagliata transizione verso ricettive che creano vantaggi comparati alla competizione deve svilupparsi una un modello di sviluppo non più legato privati: le presenze turistiche tendono a cooperazione sistemica tra imprese, per alla Cartiera di Arbatax. Il settore in- concentrarsi in alcune enclave (i “villag- evitare un abbassamento della qualità del dustriale della Provincia attualmente si gi turistici”) giustificate dallo iato tra il soggiorno, negativo per le prospettive del basa su un’unica industria meccanica di livello medio di strutture presenti sul ter- settore e per creare e mantenere econ- medie dimensioni (l’Intermare Sarda), ritorio e il livello richiesto da turisti dal omie esterne alle imprese, ma interne al sull’edilizia (nei Comuni costieri indotta reddito elevato (e con aspettative altret- distretto. principalmente dallo sviluppo turistico) e tanto elevate sui servizi turistici offerti). Il turismo in Ogliastra si è diffuso e in- su numerose piccole imprese artigianali In questa fase emerge un’imprenditoria nestato in modo profondo sul territorio, che producono soprattutto per il mer- locale dinamica e radicata su alcune aree divenendo sistema. Quindi, a differenza cato locale1. Attualmente, con esclu- geografiche. Anche questo periodo, gov- delle fasi precedenti, il prodotto turis- sione dell’Intermare, le esportazioni del ernato in buona parte dalle scelte di un tico (e il governo del settore) è divenuto settore secondario sui mercati regionali, numero limitato di operatori, appartiene complesso, per il numero di parti coin- nazionali e internazionali sono limitate. al passato. L’operatore pubblico agisce volte e per i differenti interessi in gioco. Il settore terziario, e in particolare quello in un’ottica redistributiva, consentendo La scelta è allora favorire un numero legato ai servizi turistici, ha invece con- ai residenti l’ampliamento dell’offerta limitato di imprese di dimensione elevata testualmente accresciuto il suo peso. turistica in termini di seconde case, e oppure filtrare e comporre le richieste di Per quale ragione il turismo ha assunto puntando nel contempo sull’edilizia, set- un elevato numero di operatori, di dimen- nel corso del tempo un ruolo centrale tore ad alto assorbimento di manodopera sione limitata, tramite l’azione pubblica. nell’economia dell’Ogliastra? La rispos- (spesso non qualificata). Un punto debole è che non sembra esser- ta è la presenza di significativi vantaggi L’evoluzione ulteriore è stata il passaggio ci stato un adeguato miglioramento nella comparati della provincia nell’offerta tu- a un turismo diffuso, che interessa aree qualità media del prodotto, relativamente ristica rispetto ad altre aree dell’isola. sempre più ampie di territorio. Il numero alle aree concorrenti. In prospettiva, un All’inizio lo sviluppo turistico è stato degli operatori aumenta, le tipologie di distretto turistico deve evolvere, per con- spontaneo. Un certo numero di turisti offerta turistica pure si ampia sia nella trastare una possibile maturazione del (quasi degli “esploratori”) sono attratti varietà sia rispetto alle aree che vi gravi- prodotto turistico. Un coordinamento può

maggio 2008 13 Proposte aiutare a mantenere i vantaggi com- parati a livello di sistema (altrimenti facilmente soggetti a un iper-sfrutta- mento) – un compito non ovvio nel contesto istituzionale italiano, carat- terizzato da polverizzazione delle competenze, con relativa duplicazi- one di funzioni in certi casi e assenza di azioni in altri, con una ridotta ca- pacità di promuovere specifici obiet- tivi e politiche che spesso si perdono nei mille rivoli dei finanziamenti “a pioggia”, risultando poco efficaci. Chiedersi quali siano le prospet- tive future del turismo in Ogliastra equivale a chiedersi se si riesce a fare guire creando economie esterne alle im- destinazione turistica (e quindi anche sistema, individuando obiettivi con- prese stesse ma interne alla destinazione in Ogliastra) non è un bene manufatto. divisi e valorizzando i punti di forza turistica. Non diversamente da quanto è Si tratta di “vendere”, luoghi, persone, del sistema, equivale a chiedersi se avvenuto per altre destinazioni più ma- emozioni e per un periodo di tempo pro- sia possibile individuare strategie che ture, la risoluzione di questo (apparente) lungato. Per potere offrire all’esterno mantengano elevato la concorrenza paradosso sembra essere lo snodo prin- un soggiorno turistico competitivo, una tra le imprese operati nella filiera tur- cipale delle scelte riguardo le politiche destinazione deve essere “forte” al pro- istica, ma introducendo nel contempo turistiche della Provincia dell’Ogliastra prio interno - un compito difficile che una cooperazione sistemica virtuosa e da esso dipendono in buona parte le richiede un forte coordinamento nelle necessaria per creare il “pacchetto prospettive di sviluppo del settore. diverse articolazioni dell’offerta turis- turistico Ogliastra”, di elevata qualità Il prodotto turistico è trasversale e il suo tica e non turistica. e altamente competitivo in termini di miglioramento coinvolge il sistema nella prezzo – un obiettivo che si può perse- sua interezza. Un soggiorno in qualsiasi Antonello Eugenio Scorcu

1 - I dati si riferiscono all’anno 2006. La Sardegna sarà il naturale termine di confronto nella valutazione delle performance economiche dell’Ogliastra.

2 - Non sono disponibili stime del reddito personale disponibile o anche del valore aggiunto per i Comuni della Provincia. Il metro di confronto utilizzato è stato quindi il reddito disponibile Irpef per contribuente con imposta positiva. Questa misura è, come noto, una proxy altamente imperfetta del reddito prodotto, vuoi per via dell’elusione e dell’evasione fiscale, vuoi per la natura stessa della variabile. Tuttavia si suppone che tale grandezza possa comunque offrire una qualche iniziale indicazione sull’evoluzione di fondo della situazione economica nell’area geografica d’interesse.

3 - Le disuguaglianze interne a ciascun Comune vengono ignorate. dalla prima pagina Giacomo Mameli: perché si agitano contro il Man di Nuoro degna. E gli altri? Meglio tardi che mai. Meglio denunciare che A Nuoro (come a Sassari e a Cagliari) dànno spesso fastidio le subire. Ma quel progetto per piazza Satta è davvero la peggiore competenze. bruttura sotto l’Ortobene? Erano più belle le serrande arruggi- Tra i firmatari c’è chi esalta Bilbao ma si scandalizza per il nite? Quelle macerie onoravano Nivola? progetto nuorese. Why? Proìtte? I nuoresi che cosa pensano davanti a questo inedito interesse cat- Davanti a ciò che Nuoro raramente ha fatto per la cultura, fi- tedratico verso il capoluogo della Barbagia? Amore improvviso? ducia cieca e pieno sostegno a Cristiana Collu, direttrice eccel- Stupisce molto un consenso il più delle volte eterodiretto. Da lente e competente. Si va a Nuoro per Chagall, Picasso, Mirò. Fidia? Da Michelangelo? Da Raffaello? Da Nivola? Da Ciusa? Si va a Nuoro per riscoprire Giovanni Dotzo. Per manifestazio- Da ? ni culturali si va più al Man di Nuoro che a Sassari o a Cagliari Uno dei firmatari (volete nome e cognome?) mi ha detto: “Me messe insieme. Il Man ha ridato anima a Nuoro. lo ha chiesto Pinco Pallo (volete nome e cognome?), forse ho Una osservazione: dicono che il progetto non va bene perché fatto male”. Una docente (volete nome e cognome?): “Me lo ha quella “grande apertura” che si affaccerebbe tra le case di Nuo- chiesto Pinca Palla, non ho visto il progetto”. ro rompe con la tradizione. Sono nato nel Salto di Quirra. Ma Anche la più grande delle artiste sarde ha confessato di non ben vengano le aperture, di ogni tipo. Ben vengano gli innesti aver mai visto il progetto. Lo ha visto Giovanni Lilliu nella sua sugli olivastri. Ben vengano gli spazi liberi al posto di lunghi, casa cagliaritana di via Copernico? impenetrabili muri. Muri virtuali e reali. Ben venga l’open spa- Può anche darsi che l’iniziativa sia sbagliata, che il progetto si ce, ben vengano le vetrate, in cara a totus. debba o si possa modificare. Un progetto può o meno piacere, Questo progetto di ampliamento servirà a far parlare più spesso si sa, de gustibus. E poi, sapientis est mutari consilium. Ma di qualità urbana, di decoro? Sarebbe un successo proprio per perché – per la prima volta in Sardegna - questo plotone di il Man. Speriamo solo che non serva ad affidare i progetti solo cattedratiche firme? a Pinco Pallo e i giudizi critici solo a Pinca Palla.

14 maggio 2008 Il voto in America Hillary non demorde ma per lei si annuncia la presidenza del Senato Barack in questo momento è un angelo Ma per quanto tempo manterrà le ali?

entre, nelle ultime settimane, al suo lavoro». si delineava con chiarezza il Non è ancora chiaro quanto contino in Mcandidato democratico, è con- realtà gli endorsement, comunque cer- temporaneamente cominciata la battaglia to è che Edwards sarà di considerevole per la Casa Bianca. Tra John McCain e supporto per Obama per tutta la fascia di Barack Obama. All’improvviso, pochi “blue collar workers”, “i colletti blu”, che giorni fa, con il discorso da Gerusalem- finora ha avuto difficoltà a conquistare me del presidente Bush siamo entrati nel e che invece sono l’elettorato forte della pieno della vera e propria campagna elet- Clinton. torale. E, prepotentemente sono tornati Hillary ha combattuto fino all’ultimo con in primo piano i temi della politica estera le energie sorprendenti che la contraddi- e della sicurezza. Quelli cari al presiden- stinguono. Perché, come ha scritto Gail te e al partito repubblicano. Collins, “lei ama gli ostacoli impossi- V’è un’antica regola nella politica ame- bili”. E perché anche alla fine potrebbe ricana tratta da un vecchio detto che re- capitare un imprevisto che, impensabil- cita, grosso modo, “dove cominciano le mente, ribalti le cose, perché combattere acque, finiscono le diatribe interne”, che fino all’ultimo forse significa poter influ- impone insomma di non menzionare le ire maggiormente sulle scelte del partito questioni della politica interna all’este- una volta vinte le elezioni, e, soprattutto ro, “al di là dell’Oceano”. Ma, proba- diventato una realtà politica. poter aspirare a una posizione chiave di bilmente proprio per entrare nel merito Mentre Hillary Clinton ha difeso dal potere, come la presidenza del Senato. del duello elettorale, George W. Bush ha canto suo Barack Obama e definito le di- E perché, come hanno scritto Mark Lei- violato la vecchia regola sparando il pri- chiarazioni di Bush “terribilmente fuori bovich sul New York Times e Peggy mo colpo di cannone e inaugurando gli luogo”, dando un segnale di prospettiva Drexler, non solo è giusto per Hillary attacchi della campagna presidenziale: di riunificazione delle forze democra- che “la battaglia” continui, non solo è un ha paragonato coloro che decidono di tiche. Perché conviene unire le forze. aspetto della democrazia, ma, perfino per negoziare con “terroristi e radicals” a co- Perché ci si ricorda che quando i repub- Obama, candidato politicamente e istitu- loro che hanno accondisceso ai nazisti, blicani hanno puntato sui temi forti della zionalmente giovane potrebbe essere un con un chiaro riferimento, pur non no- sicurezza e della politica estera, hanno fatto positivo. Infatti arrivare a essere il minandolo, a Barack Obama, che aveva sempre vinto le elezioni. candidato democratico dopo aver supe- parlato di dialogo con la Siria e l’Iran. Dopo un attesa che ha lasciato col fiato rato indenne un anno di scontro politico Obama ha replicato a quello che aveva sospeso per mesi il partito democratico, con due «pit bull» come i Clinton parla tutta l’aria d’essere un attacco, per la pri- un momento decisivo per la candidatu- da sé e prepara il candidato nel modo ma volta con parole dure e dirette come ra di Obama è stato l’”endorsement”, migliore allo scontro con i repubblicani armi aguzze, dicendo che i toni usati dal il sostegno ufficiale, di John Edwards, che, come è stato già preannunciato, non presidente sono quelli che hanno diviso davanti a una platea di 1200 fan in de- sarà tenero. il Paese e ne hanno alienato le simpatie lirio. Edwards ha deciso di pronunciar- E non dimentichiamo che, dal canto suo, a livello internazionale. E ha continuato si nel momento in cui ha ritenuto che la Hillary ha già subito otto anni di attacchi dicendo che «quando si parla di politica corsa fosse finita, e che, come ha detto, feroci della destra, che non hanno porta- estera, Mr. Bush e John McCain hanno «gli elettori Democratici in America to a niente. Whitewater è stato un buco diverse spiegazioni da dare all’elettora- hanno fatto la loro scelta e così ho fat- nell’acqua, tutti gli altri scandali si sono to». Ha aggiunto che il governo Bush, to io». Anche se pare che, l’inseparabile rivelati delle bufale, hanno soltanto col- avendo trascurato l’Afghanistan per la moglie Elizabeth sarebbe sostenitrice di to in flagrante suo marito, “sex-addict” guerra in Iraq, ha reso Al Quaeda più Hillary, in modo particolare per quanto che peraltro è stato un ottimo presidente. forte «perché abbiamo distolto l’atten- riguarda il suo programma per l’assi- Ma lei non è Bill e per tutto il resto sa- zione dalla palla», ha detto, usando una stenza sanitaria. Suo marito infatti non rebbe stata più che eleggibile. Ma, come metafora sportiva. l’ha mai nominata durante il discorso ha scritto recentemente Erica Jong, «gli Nel frattempo, John McCain ha sostenu- dell’”endorsement”. Ma ha invece parla- americani non votano pragmaticamente, to le affermazioni del presidente, e ciò è to a lungo di Hillary, tessendone le lodi votano con l’emotività. E il diavolo che stato considerato un voltafaccia rispetto e affermando che «Siamo un partito de- tu conosci è sempre inferiore all’ange- a sue dichiarazioni precedenti; infatti mocratico più forte perché Hillary Clin- lo che non conosci. Barack è in questo qualche tempo fa aveva affermato che, ton è una Democratica, siamo un Paese momento quell’angelo. Per quanto tempo pur criticando aspramente Hamas, rite- più forte grazie al suo lavoro nel “public manterrà le sue ali è da vedere». neva giusto e necessario che si interlo- service” per anni, e avremo un candidato quisse anche con questo gruppo, ormai presidenziale più forte in autunno grazie Viviana Bucarelli

maggio 2008 15 Società Il progetto “Benènnidas”, esempio di solidarietà, integrazione e rispetto reciproco Sassari fa scuola: 165 assistenti familiari Corsi di formazione col placet regionale

l Comune di Sassari è stato il primo in assumendo un ruolo facilitante nel ten- Sardegna, e uno tra i primi in Italia, a tativo di assicurare a entrambe le parti la Ipredisporre un registro per badanti e a miglior conoscenza, l’ascolto e il rispetto progettare per loro uno specifico percorso reciproco: molto intenso può essere il vis- formativo. Nel 2006 sono state formate 55 suto di sofferenza e isolamento da conte- badanti (che chiameremo anche assistenti nere e controllare da parte dell’assistente familiari) appartenenti a diverse naziona- familiare. lità. Dopo una riflessione su questo pro- Le assistenti familiari che hanno inoltra- getto pilota abbiamo reimpostato il lavoro to richiesta di iscrizione al Registro sono indirizzandolo anche sul sostegno alle fa- 165; neppure un terzo sono italiane; se- miglie incrociando le politiche che la Re- guono assistenti marocchine, ucraine, ru- gione stava avviando con l’istituzione del mene, senegalesi, nigeriane, dominicane, registro pubblico per assistenti familiari. ecuadoriane, peruviane, brasiliane, russe All’interno di un più vasto programma di e moldave. interventi sulla non-autosufficienza, l’as- Tra le richiedenti l’iscrizione, 25 stanno sessorato regionale della Sanità ha istitui- ultimando la frequenza al corso di for- to il Registro pubblico degli assistenti fa- mazione previsto. L’impegno delle par- miliari che raccoglie i nominativi di lavo- tecipanti è stato assiduo e ciascuna ha ratrici/lavoratori che hanno effettuato un mostrato apprezzamento e curiosità per le apposito percorso informativo/formativo nibilità, del familiare non autosufficiente. modalità e i contenuti trasmessi. In me- e in possesso di specifici requisiti. Tale Spesso la persona che vive il problema e rito a quest’ultimo aspetto, abbiamo po- servizio è rivolto: deve affrontarlo è anziana, donna, e non è tuto rimodulare il corso in modo che te- alle persone anziane e/o non autosuffi- in grado da sola di definire un progetto di nesse conto dei tempi di apprendimento, cienti; assistenza che riesca a conciliare i bisogni dell’interesse manifestato volta per volta, alle famiglie che intendono avvalersi di del più debole con le esigenze della pro- ma, soprattutto, dei bisogni espressi dalle un assistente familiare per la cura e il so- pria vita familiare e/o di trovare soluzioni famiglie e dalle stesse assistenti familiari. stegno del familiare; che armonizzino i bisogni della persona e Inoltre, la compresenza di italiane e di ex- alle assistenti familiari affinché possano quelli di una famiglia con un budget spes- tracomunitarie (evento nuovo, poiché nel- offrire il loro lavoro nel pieno rispetto del- so contenuto. la precedente esperienza tutte le corsiste le norme di legge, abbandonando il lavoro Tale situazione ha richiesto una program- erano straniere) ha richiesto una partico- precario e irregolare e con una prepara- mazione degli interventi che tenesse con- lare attenzione nell’affrontare l’imbarazzo zione adeguata. to delle esigenze riscontrate con una con- tra le partecipanti, sentimento accompa- La Regione prevede di erogare alle fami- seguente rimodulazione del lavoro sotto gnato da vissuti contrastanti di diffidenza glie un contributo annuale per sostenere il profilo quantitativo (rimodulazione dei e/o difesa reciproca motivato, tra l’altro, le spese per la regolarizzazione dell’assi- tempi) e qualitativo (non solo interventi dal vissuto di concorrenza sul mercato stente familiare. di intermediazione ma di contenimento e del lavoro tra le straniere e le italiane. Su In un convegno regionale che si è svol- sostegno). questo fattore di novità stiamo riflettendo to a Sassari con gli operatori del progetto Il comun denominatore tra le richieste e ci stiamo impegnando per cercare di tro- Benènnidas dell’assessorato alle Politiche pervenute è l’esigenza che la badante sia vare modalità che favoriscano l’incontro, sociali del Comune, l’assessore Nerina gentile, comprensiva, tollerante. Deve prima ancora che con la famiglia, tra le Dirindin ha presentato il progetto-quadro fare e “lasciar fare”, permettendo all’an- stesse badanti; in tale direzione è anche regionale. Diversi operatori dei Comuni ziano di conservare il ricordo di una au- la scelta di adottare metodologie didatti- hanno esposto progetti locali e una rifles- torevolezza, propria di posizioni ricoperte che che, attraverso l’interazione tra tutte sione su queste esperienze. e/o ruoli svolti in gioventù, inevitabilmen- le partecipanti, sfruttino la presenza delle A Sassari è stato positivo il riscontro di un te compromessa dal decadimento fisico e corsiste italiane in un’ottica di collabora- forte bisogno di ascolto dalle famiglie con dalla dipendenza. I familiari chiedono che zione e di lavoro di squadra, in particolare un anziano non autosufficiente, del tutto la badante salvaguardi la dignità del loro durante le lezioni di italiano e le esercita- inatteso nelle sue dimensioni. La famiglia familiare e gli riservi l’affetto e la cura zioni di gruppo. che ricerca una badante si trova a dover che loro sono impossibilitati a dargli. Il supporto della Regione ha dato mag- fronteggiare disturbi cronici o malattie Abbiamo previsto interventi di interme- giore stabilità di progettazione nonché la degenerative e, il più delle volte, non è in diazione culturale strutturati, che svol- possibilità di armonizzare e collegare le grado di affrontare il problema. Spesso ha giamo di regola alla presenza sia di un esperienze diverse che in tal senso stan- una scarsa conoscenza dei servizi e vive la operatore italiano che di un mediatore lin- no nascendo per affrontare il delicato e malattia del familiare in totale isolamento guistico e culturale. Durante gli incontri complesso tema della non autosufficienza ricorrendo a reti parentali o di vicinato, o ciascuno degli operatori interviene sulla negli attuali contesti di vita. facendosi carico, fino al limite della soste- base della propria competenza specifica Cecilia Sechi

16 maggio 2008 Negozi a Cagliari/3 In attività dal 1962, una tradizione battezzata con la frutta e la verdura Galeotto fu il calcio, la squadra Pacini E oggi Sulliotti è re di dolci e liquori

più buoni sono i gianduiotti di ciocco- Italo Sulliotti ha appena compiuto 70 lato fondente, ma è solo una questione anni, è in negozio da 46 e il suo lavo- Idi gusti: per chi predilige le caramelle ro gli piace; pensa che la concorrenza o i torroncini c’è solo l’imbarazzo della vada bene, basta che non sia sleale e scelta. Da Sulliotti, in viale Trieste a Ca- che il prodotto non venga svenduto, gliari, l’assortimento di dolci è di quelli che magari da quei centri commerciali appagano anche la vista, messi così come che “ammazzano i commercianti e sono nei contenitori dai quali si vendono non lasciano nulla in Sardegna”. Fino a peso, mentre le cose serie stanno sugli alla loro comparsa e moltiplicazione, scaffali: liquori di ogni genere e una forni- gli affari andavano molto bene, poi la ta enoteca. La gentilezza di Italo Sulliotti, flessione progressiva, fino alla crisi il titolare che non ha mai fatto pubblicità generale attuale. I modi per soprav- al suo negozio aperto dal 1962 perché non vivere ci sono: “ci inventiamo ogni gli piace tanto vedere il suo nome esposto, giorno cose diverse, personalizziamo racconta di una vita intera passata – con le confezioni e consegniamo a domici- piacere - a contatto col pubblico. lio”, perché sul turista “che non arriva” La tradizione del commercio è di famiglia, J&B o Four Roses quanto Lagavulin o un non si può certo contare. La conferma suo padre vendeva frutta e verdura a Ca- buon cognac Hennessy, e con 40 euro si è che il turismo da crociera, di solito gliari e anche sua moglie Clelia proviene beve meglio di quanto accadeva prima. “mordi e fuggi”, non serve alla ripre- da una famiglia esperta nel settore: i Paci- Stesso discorso per i vini e gli champagne: sa del commercio cagliaritano, e che a ni, quelli della fabbrica di liquori, prima a dalla cantina Argiolas alla Sella&Mosca, Cagliari i monumenti siano aperti sol- Pirri, oggi a Elmas. fino ai Moet e Chandon, Kruger, Dom Pe- tanto due o tre volte l’anno non aiuta. Italo giocava nella squadra di calcio Paci- rignon, la scelta è ampia. Il paragone con le altre parti del mon- ni e si innamorò, ricambiato, della figlia I meccanismi commerciali dei vini sono do, magari infinitamente meno ricche del presidente. Era la stagione 1956-57 e complessi e comprendono sia la moltipli- della Sardegna di storia e monumenti, qualche tempo dopo Clelia lasciò gli stu- cazione dei produttori privati, che le “poli- è impietoso, e evidenzia una mancan- di per avviare l’attività commerciale con tiche” di marketing e promozione in gene- za di strategia complessiva di quella quello che sarebbe diventato suo marito. rale: Sulliotti ama viaggiare e non può fare che vorrebbe essere la “capitale del I primi tempi, ricorda Sulliotti, facevano a meno di notare quanto l’atteggiamento Mediterraneo”. le consegne a domicilio (servizio che li sia diverso nel resto d’Italia e nel mondo. D’altronde portare avanti un negozio distingue ancora oggi) una volta chiusa la Dalla Toscana alla Sicilia, fino alla Cali- è un po’ come stare agli “arresti do- serranda: lui, la moglie con bambina al se- fornia e al Sudafrica, il giro nelle cantine, miciliari”, impegna sempre e sempre, guito e il fidatissimo dipendente Salvatore la degustazione dei prodotti e l’accoglien- ad esempio, durante le festività: prima Lugas, da poco andato in pensione. Oggi a za costante del potenziale cliente sono la era diverso, economicamente conve- farlo sono gli studenti universitari che ar- norma, che di solito genera sempre un ri- niente, mentre oggi, con i giovani che rotondano così, mentre in negozio ci sono torno economico. In Sardegna è assai raro, non hanno prospettive e la crisi gene- Sulliotti e tre dipendenti, con rinforzi nei “non si spende una lira in promozione, rale, il rischio è troppo alto. Forse an- periodi più impegnativi e di maggior lavo- commercialmente ci mancano 50 anni”. che per questo, e anche perché le due ro come il Natale o Pasqua. Il negozio, tra figlie hanno comunque scelto un’altra l’altro, rifornisce anche i negozi e i bar in strada (una fa la commercialista, l’al- tutta la Sardegna. tra insegna inglese), il futuro del ne- Mentre per quanto riguarda il cioccolato e gozio non è certo: “Stiamo qui finché gli altri prodotti dolciari (anche quelli ti- ne abbiamo voglia, ma forse morirà pici sardi sono presenti) il cliente guarda con noi”, conclude Sulliotti con un prima di tutto la scadenza (“ma il ciocco- sorriso. lato non ne ha, soprattutto quello fonden- Sarebbe davvero un peccato: inter- te: dopo un po’ si forma una patina bianca rompere quasi mezzo secolo di attività che è semplicemente il burro di cacao”), significa anche la perdita di una pro- per i liquori e i vini “il gusto è cambiato fessionalità “umana”, di un tipo di rap- molto ma è migliorato in qualità, prima porto col cliente che abbiamo dimen- si tracannava di tutto e oggi la tendenza ticato e anche, magari, di un possibile è di acquistare le buone marche”, raccon- sacchetto di quegli ottimi cioccolatini ta il titolare, che è stato uno dei primi a al peperoncino che occhieggiano fra i Cagliari ad avere un vasto assortimento di fragoloni e le rotelle di liquirizia. liquori esteri. Quindi, non si compra più tanto whiskey Francesca Madrigali

maggio 2008 17 Sguardo al domani I progetti della Regione e quelli controcorrente del Comune di Cagliari bastian contrario Metropolitana di superficie o underground? Scelte sovradimensionate e traffico pazzo

el marzo del 2008, dopo un’attesa decennale, Cagliari ha inaugurato Nil suo primo tratto di metropolita- na. Sei chilometri appena, che collegano piazza Repubblica a Monserrato, ma che rappresenta una piccola rivoluzione per una città malata di traffico. Metropolitana leggera, o di superficie, che rispetto alla classica non va sottoterra, ma incrocia il traffico di superficie. L’erede dei mai abbastanza rimpianti tram, che un tempo collegavano tutta la città. All’inaugurazione della linea 1 c’erano l’allora ministro dei Trasporti, Alessan- dro Bianchi, il presidente della Regione Renato Soru, il commissario straordina- rio delle Ferrovie della Sardegna, (azien- da che con grande caparbietà ha sognato e realizzato la metropolitana), l’arcive- interessano tutta l’area metropolitana e, sindaco, non si può fare, ma la disponibi- scovo di Cagliari Giuseppe Mani. Man- una volta realizzati, potrebbero collegare lità a discuterne c’è. cava solamente il sindaco Emilio Floris. direttamente Quartu con l’ospedale Brot- Dal canto suo la Regione ha precisato che Un’assenza non casuale né sorprendente, zu oppure portare da Cagliari(via Roma) il progetto potrebbe partire inizialmente perché l’amministrazione comunale di a Sestu in meno di mezzora. Un proget- con i comuni che ci stanno e in seguito Cagliari non ha mai amato il progetto to su cui adesso sarà firmato un accordo potrebbe aggiungersi anche il capoluo- delle FdS, considerato inefficace per ri- di programma, con l’assenso convinto go, magari realizzando le modifiche che solvere i problemi del traffico e anzi con- di tutti i sindaci dei comuni interessati, chiede Cagliari. troproducente, qualora arrivasse a taglia- tranne Cagliari che proprio non ne vuo- E anche sul progetto di metropolitana re arterie stradali già congestionate, come le sapere di tram in mezzo al traffico e classica, l’assessore Broccia ha spiegato il viale Marconi o la via Roma. meno che mai in Via Roma. L’assessore anche recentemente che: “La metro sot- Meglio una metropolitana underground, all’urbanistica Gianni Campus, che ha terranea non è alternativa alla nostra idea come progetta il Ctm, che scavi sotto la partecipato agli incontri tecnici, nega che di mobilità dell’area vasta basata sulla città e la colleghi con i centri dell’hinter- da parte del Comune di Cagliari ci sia metro di superficie. E dunque: le due vi- land. E poco importa se i costi sarebbero una pregiudiziale verso la metropolitana sioni potrebbero essere conciliabili”. molto maggiori e se, a sentire i tecnici, leggera, ma parla di difficoltà oggettive. Cagliari non avrebbe il numero di pas- “Gli altri comuni vedono il loro territorio Il progetto del Ctm. seggeri necessari a giustificare una me- attraversato in punti non particolarmente Il più grande sponsor della metropoli- tropolitana classica. complicati per quanto riguarda il traffico. tana underground, e va da sé feroce op- A Cagliari non è così, bisogna stabilire in positore di quella di superficie, è il Ctm, Il progetto della Regione. quale strada passa il tram e in quale No. Consorzio per il trasporto metropolitano Se Cagliari non appoggia il progetto del- Noi siamo dell’idea che in via Roma sia di Cagliari, l’azienda di trasporto parte- la metropolitana di superficie, la Regione comunque necessario un passaggio sot- cipato dal Comune di Cagliari (67,5%), invece ci scommette ed è disposta a pun- terraneo”. dalla Provincia di Cagliari (25%) e dal tare sul tavolo nientemeno che 320 mi- Un atteggiamento più morbido da parte Comune di Quartu (7,5%). Una Società lioni di euro. Questa la cifra che Renato dell’amministrazione cagliaritana, ini- per azioni che a Cagliari si occupa di tra- Soru ha proposto a tutti i sindaci dell’area zialmente contraria al progetto miliona- sporto pubblico, ma anche di parcheggi, vasta, ricavati dalla riprogrammazione di rio e pronta ad un nuovo scontro istitu- avendo la gestione dei servizi di sosta a risorse comunitarie. Sei linee aggiuntive zionale, ma che ha nei mesi scorsi fornito pagamento del Comune. alle due, rossa e arancione, già definite su una serie di aperture. Alla presidenza Giovanni Corona, do- Cagliari, suddivise anch’esse per colore Lo stesso sindaco Floris è sembrato più cente della facoltà di Ingegneria, che ha (verde, marrone, azzurra, celeste, blu, possibilista, pur nell’esprimere numerosi scommesso sulla metropolitana sotterra- bordeaux), per una lunghezza complessi- dubbi come sulla possibilità che il treno nea molto del futuro dell’azienda. va di 35,65 km che tocca, oltre il capo- passi in viale Sant’Avendrace, eliminan- E con scelta di tempi non casuale, ha or- luogo, Quartu Sant’Elena, Elmas, Sinnai, do, di fatto, il passaggio delle auto. Senza ganizzato proprio nel periodo di discus- Settimo San Pietro, Monserrato, Quartuc- viabilità alternativa e senza nuovi par- sione sul progetto di metropolitana legge- ciu, Selargius e Sestu. Collegamenti che cheggi multipiano di scambio, secondo il ra della Regione, un convegno dal titolo

18 maggio 2008 Sguardo al domani

“I perché di una metropolitana sotter- Il secondo problema riguarda il volume di ranea in aree di medie dimensioni” che passeggeri. Il presidente del Ctm Giovan- si è svolto il il 29 e 30 aprile nella Facol- ni Corona ha stimato in 26mila passegge- tà di Ingegneria di Cagliari. ri al giorno il numero di utenti della me- L’occasione per presentare la MAVC tro cagliaritana, che potrebbero arrivare a (“Metropolitana Area Vasta Cagliari”) 50mila entro un paio d’anni. Numeri che che prevede un percorso lungo 13 km, da non giustificherebbero il ricorso ad un si- Via Roma a Pitz’e Serra, con diramazioni stema sotterraneo, come hanno spiegato per Monserrato, Selargius, Quartucciu, i docenti del Centro Ricerche Modelli di Quartu S. Elena, Elmas, Assemini e De- Mobilità dell’Università di Cagliari, cu- cimomannu. 17 km da percorrere in un riosamente non invitati ad un convegno arco temporale incluso tra 22 e 26 minuti tecnico su cui probabilmente avrebbero ed una frequenza di 5 minuti nelle ore di avuto qualcosa da dire. punta, con una velocità media di 35 chi- Secondo Italo Meloni, docente di Piani- lometri orari. Sicuramente costosa, ma ficazione dei Trasporti, “la realizzazione dai risultati radicali secondo il Ctm. della metropolitana sotterranea per Ca- Un progetto che Emilio Floris sposa in gliari è un intervento sovradimensionato pieno, pur evidenziando alcune debo- rispetto alla domanda reale e la sua scel- lezze specie nel numero di persone che ta non giustificabile sia funzionalmente dovrebbero prendere il tube cagliaritano: che in termini economico finanziari”. In “Si tratta di una soluzione che guarda al pratica, secondo il team di ingegneri tra- futuro: è probabile che al momento i nu- sportisti, i 26mila passeggeri dovrebbero meri non ci siano, ma ricordiamoci che esserci ogni ora, non al giorno. Una di- nel giro di 30 anni il 70 per cento della stanza abissale tra domanda e offerta, che popolazione italiana vivrà concentrata dovrebbe porre più di un dubbio. nelle grandi città”. Tralasciando forse mune di Cagliari e il Ctm? Una possibili- La soluzione, nel lungo periodo, potreb- di ricordare che Cagliari negli ultimi 10 tà potrebbe arrivare dai fondi CIPE, così be essere quella del sistema integrato, anni sta vivendo un’emorragia di resi- come hanno fatto Brescia e Parma, cui si con un anello esterno alla città che col- denti, specie tra i giovani, che cercano aggiungerebbero fondi POR, fondi pri- leghi i centri dell’area vasta attraverso i nei centri più o meno vicini la soluzione vati e un Project Financing. Difficilmen- tram di superficie, che arrivi fino al Mar- al caro casa. te arriverà però il sostegno della Regione gine Rosso da una parte e fino a Deci- Ad appoggiare la MAVC vengono pre- Sardegna. La metropolitana sotterranea mo dall’altra, con annesso collegamento sentate al convegno alcune importanti costa molto, troppo secondo la Giunta all’aeroporto di Elmas. La parte sotterra- testimonianze, come quella di Maurizio guidata da Renato Soru che non ha in- nea potrebbe riguardare il tratto interno Ghillani, amministratore delegato della tenzione di investire su un progetto che alla città di Cagliari, che tagli in verticale Metro Parma, società che sta realizzan- ritiene sovradimensionato per l’area me- il centro urbano, passando sotto il traffico do due linee nella città emiliana, una tropolitana di Cagliari. L’assessore San- veicolare. sotterranea di 6,5 km e una totalmente dro Broccia l’ha ulteriormente conferma- Un compromesso che potrebbe trova- di superficie di circa 3 km. O come il to proprio davanti ai vertici Ctm:. “È un re d’accordo, Comune, Regione, Ctm e presidente di Brescia Trasporti, Giorgio progetto che non ci possiamo permettere, Ferrovie della Sardegna. Senza guerre di Schiffer, che sta realizzando una linea di oggi l’aspetto economico-finanziario è religione o posizioni preconcette, l’area 13 km, interamente sotto terra. determinante. Noi abbiamo un’altra pro- vasta di Cagliari potrebbe essere davan- Sulla strada dell’underground a Cagliari posta, capace di rispondere alle esigenze ti ad una svolta decisiva, per colmare un ci sono, però almeno due ordini di pro- di mobilità, partendo dalla capitalizzazio- decennale gap con le realtà metropolitane blemi, che riguardano i costi e il numero ne degli interventi già effettuati”. Come più moderne e sostenibili sul fronte del dei potenziali utenti del sistema. dire, la metro leggera costa meno ed è più traffico. Dove troveranno i finanziamenti il Co- funzionale. Alberto Urgu

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maggio 2008 19 Cronache non raccontate Ogni domenica il presidente inviato speciale delle istituzioni nel quartiere sul mare Il feeling fra Renato Soru e Sant’Elia Voci di Billo Silvia Bonaria e Pamela

e finestre rotte sono buchi nei palazzoni grigi. Ma guardano un Lmare tra i più belli del mondo. Cagliari sullo sfondo, è lontana trent’an- ni di sviluppo. Ma a Sant’Elia, angolo privilegiato di panorama e una storia di trascuratezza e abbandono, c’è voglia di cambiare. Ne ha voglia la gente, che al degrado urbano risponde con la dignità di casette linde e fiori su balconi scrosta- ti. Ne ha voglia Renato Soru, il primo presidente della Regione che passa tante sue giornate in questo quartiere dimenti- cato da decenni. In maniche di camicia, a parlare con le persone nell’oratorio, a girare per le strade, ad ascoltare storie Immagini dei confronti a Sant’Elia fra il presidente della Regione Renato Soru e i cittadini. (foto Sardinews) e problemi per la prima volta affrontati “senza filtri, senza chiusure, senza pre- ta: “lavoriamo insieme. Programmiamo politiche che abbiamo seguito, ha deci- giudizi”. riunioni con i pescatori, con i venditori ne di milioni di euro da usare qui”. E i Il viaggio di Soru a Sant’Elia è comin- di ricci, con chi fa il mercato, con chi sa dettagli, Soru, li vuol vedere di persona. ciato qualche settimana fa, con un in- lavorare nell’edilizia, con le donne, con Lunghi giri per strade sconnesse, cortili tervento appassionato nell’incontro or- chi manda a scuola i propri figli e vor- sporchi, androni bui. Ma anche interni ganizzato dal gruppo consiliare del Pd rebbe un lavoro per loro”. L’idea, chia- dignitosi, affacciati su balconate di quin- nell’anfiteatro. “Scrivetelo voi l’accordo ra, è quella di costruire le opportunità to piano che cadono a pezzi, ma dove le di programma, e noi lo firmeremo”, ave- direttamente nel quartiere, creando posti anziane signore curano comunque i loro va detto rivolgendosi “virtualmente” al di lavoro all’interno, ma organizzati in fiori. Così, superate le diffidenze, il saba- sindaco di Cagliari, in comizio poco più modo da poter lavorare ovunque. Altret- to successivo tornano in tanti all’appun- in là, al Lazzaretto. Sindaco che a marzo tanto chiaro è il metodo: “parlo anche da tamento con Renato Soru, questa volta ha firmato con la Regione l’accordo per imprenditore, e da persona di esperienza nell’oratorio, per mettere nero su bian- la riqualificazione del quartiere ma che vorrei aiutarvi a fare impresa, a trovare i co gli impegni. Di mattina le donne del poi, facendo “tre passi indietro”, ci ha ri- fondi”. Se lo sviluppo di Sant’Elia passa quartiere, di pomeriggio i pescatori. pensato. E l’accordo stenta a decollare, anche dal riscoperto avvicinamento alla “Siamo qui, oggi, per dire come creare con buona pace di chi qui conosce solo la città, con la restituzione dei beni militari lavoro– ha esordito Soru – e lo faremo parola disagio. ed ex demaniali, il problema più urgente ricorrendo a ciò che sappiamo fare, in- Per la puntata successiva, la scena è un è l’intervento sulle case. “Prima si dove- vitando a farlo tutti coloro che vorranno lunedì pomeriggio in un brutto cortile tra va fare riferimento allo Iacp – ha spiega- darci una mano e mettere a disposizione brutti palazzi, con Renato Soru che fati- to il presidente della Regione - ma ora capitali”. La proposta, ascoltata con at- ca a far sentire la sua voce. Ma che alla esiste l’Agenzia Area che, con le giuste tenzione dalla cinquantina di donne di fine vince sulle critiche urlate di quanti per troppo tempo hanno sentito solo pa- role, su quelle borbottate di chi qui è in- vecchiato e dalla politica non si aspetta più nulla. Il Masaniello di Sant’Elia si chiama Billo, tanta energia e tanta rab- bia, quella di giovani che come lui fati- cano a tirare avanti, lavorano quando si può, affrontano tutti i giorni il degrado di tubi rotti e intonaco che cade, spazzatu- ra datata e notti troppo buie. “Vogliamo fatti”, chiede il portavoce Billo. E Soru risponde a tono. “Sono qui per cercare un contatto vero con tutti, aiutarvi operati- vamente a migliorare le cose”. Non vuo- le provarci da solo, Renato Soru, usando uffici e burocrazia. La proposta è concre-

20 maggio 2008 Cronache non raccontate

Sant’Elia presenti alla riunione, sono le cooperative: pulizie e giardinaggio, ma anche cultura e ambiente. E dal dialogo e dal confronto, ecco emergere potenzialità e risorse umane che, se ben coordinate, potrebbero davvero cambiare il volto del quartiere. Che, come sottolinea Bonaria, che con sacrifici ha fatto diplomare i figli, “ha ancora la dignità e vuole mantenerla”. Silvia ha 29 anni, una laurea in lingue e anni di formazione ed esperienza in giro per l’Europa, sostenuta da una borsa di studio regionale, dai sacrifici della fami- glia e dal suo lavoro. Silvia qui è nata e cresciuta, nel vecchio borgo di pescatori che potrebbe essere un gioiello turistico, affacciato su uno scorcio raro di Mediter- raneo. Silvia sta cercando di tornare, per usare qui ciò che ha imparato fuori. “Con- tinuo a ricevere proposte di lavoro, ma solo dall’estero”, dice. Sarà lei a guidare il gruppo, appena formato, che lavorerà nei servizi culturali. Anche Pamela è giovane, anche lei nata e cresciuta a Sant’Elia. Fa l’avvocato e si impegna, anche politica- mente, per il quartiere. “Qui ci sono tante donne che hanno figli – spiega – e vorreb- bero anche poter lavorare, organizzarsi. Il problema sono i soldi, la formazione, la burocrazia. Spesso c’è la voglia di fare, ma non si sa da che parte iniziare”. Da qui la richiesta di uno sportello di consultazio- ne che, almeno un giorno alla settimana, abbiamo le nostre barche – dice Giovanni in altri giorni”). Sul problema abusivi- offra la consulenza di personale specializ- – e io la mia ce l’ho da trent’anni e me la smo torna il sistema delle cooperative, zato per chi voglia avviare un’impresa. sono fatta io. Ma non posso uscire in mare, unendo le forze e lavorando con barche In un auditorio così ampio, esigenze e perché non sono autorizzato, sono fuo- più grandi, che siano in regola. preparazioni sono differenti, e spetta a ri legge perché è troppo piccola”. Fanno Ma tutto ciò può funzionare solo se, a Carlo Tedde, presidente provinciale del- eco le lamentele sui problemi creati dalla Sant’Elia, la parola d’ordine diventa si- le cooperative sociali, sedersi intorno a un pesca a strascico, il fermo biologico e il curezza. Così, come da richiesta degli tavolo colorato, nell’aula accanto, insieme fermo tecnico, la mancanza di spazi per il abitanti, Renato Soru è andato a bussare a quante decidono di scrivere il proprio commercio e l’intromissione di altri ven- alla porta del prefetto e del comandante nome sulla lista che diventerà cooperativa ditori nel mercatino locale, che “portano dei carabinieri: “Presto ci sarà un comi- di pulizie o su quella che metterà il giardi- merce meno fresca e rovinano noi, perché tato per la sicurezza e sarà possibile ave- naggio in cima alle scelte. A fine mattina la gente non sa cosa sta comprando e non re una caserma finanziata dalla Regione. gli elenchi sono fatti, l’iter è cominciato. si fida più”. Le prime soluzioni da Soru e Mi avete anche detto che molti hanno Stessa stanza, platea diversa per il dopo dalla sua amministrazione stanno già arri- avuto e hanno fastidi con la giustizia e pranzo. Ora tocca ai pescatori incontrare vando. Alcune sostanziali, come il proget- che smetterebbero di averli se avesse- Renato Soru. Un tempo, qui, ci abitavano to per la realizzazione del porticciolo per ro un lavoro più sicuro. Cominciamo a solo loro. Negli ultimi decenni le cose sono la piccola pesca, che grazie alla delibera tenere il quartiere pulito, in ordine, ren- cambiate, il quartiere è diventato altro da di giunta del 6 maggio non sarà sottopo- diamo Sant’Elia uno dei posti più belli sé, le istituzioni sono scomparse ed è ri- sto all’ulteriore procedura di valutazione di Cagliari e cerchiamo di coinvolgere masta solo la diffidenza, cresciuta di pari di impatto ambientale. Il costo comples- le persone che hanno bisogno di lavora- passo col degrado. Le voci si accavallano, sivo del progetto è di 7 milioni e 446mila re”. Senza fare figli e figliastri. “Il lavoro denunciano storie simili, di abusivismo e euro, suddivisi tra fondi Por e fondi Pia, e che vogliamo creare non è solo per gli di miseria. Storie che diventano un lungo prevede l’attuazione di una serie di opere svantaggiati, per chi si droga o per chi è elenco di richieste e di problemi irrisolti per consentire un accesso stabile e sicuro uscito dal carcere. Si tratta di cominciare da portare all’attenzione di questo Presi- al porto, i cui ormeggi verranno ricavati a creare opportunità seguendo criteri di dente di Regione che sta seduto insieme in un’ampia darsena trapezoidale. Altre ri- assegnazione giusti. Magari ricorrendo a loro e insieme a loro cerca soluzioni. Di sposte sono più intuitive (“riuniamo i pun- alle graduatorie dell’ufficio di colloca- qua il comodato d’uso con date certe per ti vendita dei veri pescatori di Sant’Elia mento o con altri criteri suggeriti da voi. le strutture dell’ex canile, “facciamolo di- e mettiamo un’insegna bella chiara”, “si- Anche questo significa riscatto”. Ed è ventare un ittiturismo”, di là la questione stemiamo gazebo sul porto”, “apriamo il solo l’inizio. della licenza per gli abusivi: “siamo tanti e mercatino non solo la domenica ma anche Daniela Sari

maggio 2008 21 Le interviste Una mattina con Salvatore Mannuzzu parlando di autenticità necessità e fede È brutto assai il cliché letterario-Sardegna Nessuno ha la tensione morale della Deledda

lmeno non arriva il rumore del traffico, che anche a Sassari si Aè fatto intenso. E quello del- la pioggia si percepisce appena, ma quell’appena è bello. Pazienza gli alogeni, quella luce algi- da da riunione di direttivo, su tavoli di cristallo e poltrone ergonomiche. Alle pareti ci sono opere di intensa bellezza, non solo gli alogeni. Opere del Nove- cento sardo, che la Fondazione Banco di Sardegna colleziona come fanno tutte le grandi banche che tesaurizzano arte nel tempo. Interno ufficio del vicepresidente della Fondazione, Salvatore Mannuzzu. Gli si addicono solo le opere. E il rumore ovattato della pioggia. “Se non esistes- sero pioggia e neve non scriverei”, dice a proposito del tempo (Giobbe, pag. 47). Che per una sensibilità al diapason come la sua sono anche le condizioni meteoro- somma, c’è ben poco. Oppure tutto, con parla, dell’amore, con certa malcelata ci- logiche, non solo il tema fondamentale alle spalle le pagine scritte di Maria Lai, vetteria: si capisce, e lo si capisce anche delle storie che racconta. Gli si addice, fuori la pioggerellina di maggio e i tigli dai suoi ultimi romanzi, che l’argomento soprattutto, l’opera centrale, dietro la in fiore che immagini in viale Caprera. lo intriga. Lo aiuta a decomprimere. scrivania: una grande teca trasparente Tutto, attraversato dalle sue parole, di- contenente pagine di tessuto bianco scrit- venta leggero e comprensibile. Magari lì E questa insensatezza sarda di cui, lei te a macchina, con filo nero, da Maria e in quel momento, come una magia. No, dice, sarebbe bello scrivere, che cos’è, Lai. Basterebbe quella. Anche se tutte no: tutto il detto, non svanisce, te lo ri- dottor Mannuzzu? le altre sono importanti: Aldo Contini, trovi dentro, in qualche modo, e non solo “L’insensatezza è la nostra, quella con Mauro Manca, una cascata di tessere nella cassetta del registratore, che finisce cui siamo alle prese continuamente. È ceramiche sempre di Maria, e un dise- prima. Come non svanisce più, una volta soprattutto quella mia, del mio ceto, ma è gno a china di Salvatore Fancello, che che li leggi, il senso dei libri che questo una cosa molto difficile scrivere dell’in- confessa di apprezzare un po’ meno (idea travet della scrittura, come Mannuzzu sensatezza, non saprei farlo neppure io. per un prossimo regalo a Mannuzzu: la si definisce, ha prodotto, tutti Einaudi. Io parlo del ceto nel quale sono radicato, monografia Ilisso dedicata a questo astro Mentre questi, sostiene lui, appena finiti degli altri ne parlo solo per riflesso e at- della ceramica, morto a venticinque anni si comportano come Pinocchio con Gep- traverso la prospettiva di quel ceto lì. La nella guerra d’Albania). Sicuro che dopo, petto: gli strappano la parrucca e scappa- mia concretezza è questo teatro, la mia negli animali di Fancello, disegnati o no. “E chi li scrive ne sa addirittura meno città e i suoi luoghi, perché io qui ho vis- plasmati nella ceramica, riconoscerebbe che dei suoi figli carnali” (Giobbe pag. suto e vivo”. quel mondo meraviglioso che sono. 40). Da uno come Mannuzzu, che è an- È vero che di mondi meravigliosi Man- che ex magistrato (ma anche, perché in Certo, lei scrive sempre di Sardegna nuzzu ne frequenta – e ne sa riconosce- principio gli è stato conferito il mestiere ma la Sardegna, nei suoi romanzi, non re – parecchi. Meravigliosi anche nella di scrittore), non ti aspetti tante deroghe appare mai un cliché letterario. Non tragedia, meravigliosi e terribili, si in- alla serietà. E invece ti parla di strappo di trova che oggi lo sia diventato, invece? tende. Incontrare per un’intervista un parrucca. E di insensatezza. E di come ci “Senz’altro. E la cosa più brutta è che i signore così – signore nel più nobile dei si deve comportare in amore, dove non ci sardi ne sono contenti e orgogliosi. È una significati - diventa un viaggio nei mas- si deve mai dare del tutto, dice, ma dove disgrazia, non c’è da esserne orgogliosi. simi sistemi dell’esistenza, nel candore bisogna sempre mantenere qualcosa di A questo punto, dobbiamo prendere co- e nello scabroso, nella luce e nella notte, non detto, di segreto ed intimo. Altroché scienza, come letteratura, che è una trap- nell’anima e nella carne. Accoglie con posta di Natalia Aspesi, seppure anche pola, un limite e adoperare questo limite una gentilezza d’altri tempi per poi met- la signora ne sa, al proposito. Stessa per crescere. Ma se ne siamo orgogliosi, tersi lì, a disposizione di domande che, cosa per le storie che si raccontano, che è un disastro”. con la scusa di rientrare nelle anse più na- continuamente bisogna attraversare stan- scoste dei suoi libri, mirano a farlo parla- do contemporaneamente dentro e fuori, Orgogliosi della Nouvelle vague sarda. re del senso della vita. Di leggerezza, in- inzuppandocisi ma senza annegare. Ne “Io non mi chiamo fuori, è un discorso

22 maggio 2008 Le interviste prima di tutto autocritico. Devo dire, co- munque, che non mi sento né nouvelle né vague. Ho settantotto anni e il mio primo libro, Un dodge a fari spenti, è uscito da Rizzoli nel ‘62, ma l’avevo scritto a metà degli anni ‘50 (l’editrice Ilisso l’ha ri- pubblicato nella collana Bibliotheca Sar- da, ndr). Quanto all’onda, non mi sento in nessuna onda. Mi sento nella razza di chi rimane a terra. Poi anch’io ho le mie manfrine, di cui mi vergogno molto, le mie ossessioni di casta. Ci adagiamo troppo, tutti quanti, Mannuzzu in testa, in questo dato di riporto che dovremmo provare a lasciare. È tutto il sistema me- diatico con cui ce l’ho, non coi singoli scrittori. Io ce l’ho con la cultura, con la responsabilità collettiva. Penso che ci voglia molta cautela”.

Anche nel sentirsi tutti figli della De- ledda. Lei ha precisato, in un’intervi- sta, che nessuno degli odierni scrittori Lo scrittore Salvatore Mannuzzu nel suo studio della Fondazione del Banco di Sardegna a Sassari. A pagina 24 ha la stessa forza di tensione morale durante l’intervista concessa per Sardinews alla critica letteraria Raffaella Venturi (foto Sardinews). della Deledda. “La Deledda ha scritto in un tempo che poi chini non producono letteratura, non c’è precario oggi. Uno scrittore non è tenuto è rimasto fermo, era una visionaria con ri- scrittura”. a fare questo, oggi, però è tenuto a sapere spondenza al dato storico. I “deleddiani” che la scrittura di per sé è insufficiente, di oggi, senza la Deledda, credono che Che cos’è la scrittura, dottor Mannuz- se non c’è questo sfondamento di qual- quel mondo lì non sia cambiato, mentre zu? cosa che non è scrittura. Questo qualcosa invece è esploso, si è mischiato con altro “È sempre gioco e sempre artificio, mai di per sé è incommestibile, non basta. Il senza riuscire a diventare altro. I vecchi un fatto naturale. È un atto creativo che libro è dato dall’incrocio, dalla fusione codici sono deflagrati e non hanno sapu- deve rispondere a due cardini essenziali: di questo specifico che ha le sue logiche, to divenire altro. Ai tempi della Deledda autenticità e necessità. La scrittura deve che sono le più diverse”. c’era un firmamento di valori. Non si può sapere di essere scrittura. Quando è mol- dare profanazione se non c’è senso del to importante, sa di essere scrittura e lo E la moralità della scrittura? valore. C’è insensatezza, quindi non può sa chi scrive. Ci sono dei casi modesti “La moralità della scrittura sta nel sa- esserci profanazione. Anche la lingua non in cui chi scrive non lo sa, per suo difet- pere che tutto deve passare per la cruna può essere quella di quel mondo. Sono to culturale, insomma. Guai ritenere che di quell’ago creativo, che è lo specifico scorciatoie. Meglio il blabla della mimèsi la scrittura sia vergine: è sempre conta- del mezzo espressivo, vario, eteroge- tragica, anzi ridicola, di questa lingua. Per minata. È feconda, la scrittura, produce neo, complicato. La storia va raccontata quanto mi riguarda, ho un forte desiderio vita, se viene messa incinta da qualcosa, amando la storia, con distacco ma aman- di un libro scritto in dialetto sardo: ma da quella spinta che arriva da fuori che dola, senza farsi possedere fino in fondo, chiamiamolo dialetto”. possiamo chiamare anche realtà, ma non restandone sempre un po’ fuori, come perché io sia per l’opzione realistica che in amore. E qui sta la difficoltà. Se una Cosa consiglia a un esordiente? deve per forza mostrare la mondina o il storia viene raccontata e significa solo se “Di leggere molto. Non i libri di moda ma quelli importanti. La mia formazione dipende anche dalla lettura di tanti fu- Magistrato e politico metti e dall’andare al cinema tutti i gior- ni, quando ero ragazzo. Ma la soluzione ma soprattutto scrittore più facile non porta a niente. Non si può Salvatore Mannuzzu (Pitigliano, Grosseto, 1930) è scrittore, oltre che essere stato scrivere ignorando la civiltà e la storia magistrato. Il romanzo che gli ha dato la fama, Procedura (Einaudi, 1988, primo al letteraria”. Premio Viareggio nel 1989), è stato inserito fra i cento romanzi pubblicati su cd-rom da Utet e Fondazione Bellonci, in occasione dei sessant’anni dello Strega, e fa parte Trova che ci sia questa discrasia nei del Tesoro della lingua letteraria del Novecento (con cura scientifica di Tullio De nuovi scrittori? Mauro). Dopo Procedura, sempre con Einaudi, ha pubblicato altri cinque romanzi “Senza dubbio oggi sono altre le spinte (Un morso di formica, 1989; Le ceneri del Montiferro, 1994; Il terzo suono, 1995; Il che animano le intenzioni di chi scrive. catalogo, 2000; Alice, 2001; Le fate dell’inverno, 2004, una raccolta di racconti (La Sono spinte corruttive, con modelli dati figlia perduta, 1992) e una di poesie (Corpus, 1997). Nel 2004 ha ricevuto dall’Uni- dal sistema mediatico. Interessa di più la versità di Sassari la laurea honoris causa in Lettere e Filosofia e la lectio magistralis possibilità di sfornare un best seller, ma tenuta per l’occasione è stata pubblicata in Giobbe (Edizioni della Torre, 2007). le scorciatoie, gli artifizi, i piccoli gio-

maggio 2008 23 Le interviste stessa il libro non è un libro. Se viene raccontata e ne esce un libro che ha uno spessore, un’ambiguità, una complessità che eccede, eccede di molto la miseria di quella vicenda, allora sì... Amleto non è solo la sua vicenda: lo zio che ammazza il padre versandogli il veleno nell’orec- chio, il fantasma del padre che compare e chiama alla vendetta, la madre che ha sposato lo zio... alla fine che vicenda è? Se fosse solo questo, Amleto non ci inte- resserebbe, ma invece ci mette di fronte a questioni terribili, che riguardano la totalità”.

Ne “Le fate dell’inverno” anche lei ci di vita, ma anche un colore della vita, lo riconduce a Dio e che io credo non sia mette di fronte a questioni terribili: chiami “senso”, lo chiami “altri”. Perché trovabile se non negli altri, nell’uscita per esempio la malattia, che Franz, poi io penso che, alla fine, il senso vero da sé. Anche fuori dall’insegnamen- il protagonista, vede per sé come una sia uscire da sé e volgersi agli altri: è qui to cristiano, se il chicco che noi siamo grazia. Perché? che si gioca la grande partita”. non muore a sé non c’è vita. Se restiamo “Tutto quello che ci capita, se lo accettia- dentro di noi siamo assolutamente senza mo, è una grazia. Può essere anche una Partita difficilissima. senso, la distrazione più terribile, l’infe- cosa di terribile sofferenza, però se noi “Certamente, la nostra anima è un’anima licità più grave. Se invece ci mettiamo in impariamo ad accettarla e ad ascoltarla, materiale e tutta la nostra vita è influen- gioco con gli altri, dando luce agli altri, ad adoperarla, per fare il nostro mestie- zata da un complesso di cose inconsce, uscendo da noi, credendo in una vita che re umano, per trovare il nostro senso, illogiche, irrazionali che ci condizionano non si esaurisce nella nostra soggettività, quella è la nostra prova. Che poi non c’è fortemente, cose che ci portiamo forse da io credo che siamo dentro quel processo. mai un facile e definitivo approdo, nel prima che siamo nati, che non conoscia- Che non si compirà mai, rispetto al qua- cercare questo senso, ma è un processo mo neanche perché magari riguardano le siamo sempre indietro: però, forse, un di ricerca sempre incompleto, al quale non noi come singoli ma noi come spe- passetto lo abbiamo fatto”. noi dobbiamo essere fedeli: tutto ciò che cie, e che si intersecano continuamente ci capita lo dobbiamo adoperare dentro alle cose che facciamo. Per non parlare Scrivere è un modo per darsi agli al- a questo processo. Una malattia è certo delle complicazioni momentanee, un tri? un fatto grave, ma ci sono disgrazie più pensiero, un malessere, un’ansia: io sono “Io penso che lo sia fondamentalmente. grandi, quelle che capitano alle persone ansiosissimo, anche per grandi scioc- Quando scrivo non voglio affatto inse- che ci stanno vicine, il malessere e la sof- chezze. Continuamente dobbiamo fare gnare agli altri. La risposta più comune ferenza delle persone cui vogliamo bene. i conti con questo mare profondissimo che si dà è “io scrivo per me”, perché Secondo la mia esperienza è un dolore e anche superficiale ed esteso di cose non c’è un destinatario individuato, uno più grande di ogni altro. Perché io ho la diverse alle quali dobbiamo risponde- scrive per la cosa che sta scrivendo. Ma presunzione di ritenere che alla fine mi re. Anche la fede deve fare i conti con la cosa che sta scrivendo, proprio perché possa difendere; se invece una persona questo, la difficoltà è trovare questo sen- non resta dentro di noi ma si consegna a me vicina soffre, per una malattia ma so, che qualcuno trova in Dio, qualcuno come un oggetto agli altri, allora non ci anche perché non si vuole bene, mettia- appartiene più. Penso che scrivere sia di mo, perché ha disamore per se stessa, per per sé un fatto altruistico, scrivere così me questa è la cosa più grave. Qualsiasi come io intendo, dentro le due coordina- cosa ci capiti dobbiamo adoperarla per la te che ho indicato come essenziali, ne- costruzione del nostro senso. I cattolici cessità e sincerità, che è fedeltà a questo dicono che poi si resta purificati, perché senso, a questa ricerca, non l’aderenza non c’è salvezza senza croce”. alla realtà quotidiana o a una realtà ide- ologica. Se risponde a questi due criteri, La fede aiuta nella ricerca del nostro la letteratura è alquanto altruistica. Poi senso? si può scrivere anche per motivi stru- “Io nutro un po’ di vecchia diffidenza lai- mentali a un proprio interesse, ma que- ca nei confronti della parola fede, perché sti motivi e chi scrive non c’entrano: è se noi diamo per fede un qualcosa che è la qualità della cosa che conta e quella come un oggetto che ci mettiamo in tasca qualità è altruistica, perché è implicita ri- e ce lo portiamo, commettiamo un errore. cerca di un senso. Raccontare una storia, La fede è un processo, una cosa in dive- tagliarla, scegliere, è un atto di profonda nire e che si può perdere continuamente. responsabilità e di profonda riconducibi- La si deve difendere, difendere vivendo, lità a chi scrive. Ecco perché ogni opera perché poi non è un qualcosa di diverso è comunque autobiografica, è il segno di da noi ma è un nostro modo di essere, quello che si è”. quindi non solo richiede una coerenza Raffaella Venturi

24 maggio 2008 Recensioni “L’uomo che volle essere Peròn” del giornalista Giovanni Maria Bellu, editore Bompiani Storie ridicole-folli, affascinanti-immense con un padre fascista e il mito Mamoiada

uesto articolo dovrebbe essere una recensione del libro di Gio- Qvanni Maria Bellu, “L’uomo che volle essere Peròn”, appena pubblicato dall’editore Bompiani di Milano. Cioè, secondo il direttore della rivista Sardi- news, Giacomo Mameli, dovrebbe esse- re lungo 5.500 battute, questo articolo- recensione. Uh. Cinquemilacinquecento, voglio dire. Io mi chiamo , faccio lo scrittore, ultimamente ho pub- blicato anche io un libro per l’editore Bompiani di Milano. Ho fatto un’intervi- sta a Bellu, su questo suo ultimo roman- zo, pubblicata su “La nuova Sardegna”, l’intervista, e Giacomo Mameli l’ha let- ta, e mi ha chiesto di recensire “L’uomo ri, Milano, è un libro rigoroso. È vero, è ricordo più se lo dice nel libro o se me che volle essere Peròn” per la sua rivista, tutto vero, quello che vi si racconta. Sol- l’ha detto a voce, perché oggi i giornali Sardinews. Io ho detto di sì, al telefono, tanto che, scrivendolo, così mi ha raccon- inseguono le televisioni, e i telegiornali quando me l’ha chiesto, però non credo tato Bellu, lui ha capito che, dopo quel a volte inseguono i titoli dei quotidiani, che ci riuscirò. 5.500 battute. Comunque, libro, a lui era venuta voglia di scrivere e in tutto questo sembra che nessuno si tanto per cominciare: il libro di Bellu un vero romanzo, pieno di fandonie, di preoccupi più della realtà del reale, della è bellissimo. È un capolavoro, è un li- bugie, di idee che non avevano troppo a bontà delle notizie, di quel che si dice, ma bro con cui dovremmo tutti fare i conti, che fare con la realtà. Qualcosa così. Ed soltanto di chi l’ha detto e di quanto ru- in futuro, gli scrittori sardi. Ma anche i è venuto fuori “L’uomo che volle essere more ha fatto. Cioè: io del libro di Bellu sardi e basta, credo. Anche i creatori di Peròn”, che è un romanzo in cui un gior- vorrei dire questo: che è una finta inchie- leggende sardi, anche i politici sardi che nalista di fantasia fa questa inchiesta as- sta giornalistica che parla del giornalismo fanno sempre finta, nei loro discorsi, che surda per scoprire se è vero quel che si vero, è il racconto di come tutti quanti la Sardegna è il centro del mondo. Uh uh. dice in Sardegna da tanto tempo, questa amiamo farci convincere della realtà del- Giovanni Maria Bellu è un giornalista di cosa ridicola e folle, e quindi affascinan- le cose da qualche indizio convergente, di Repubblica, un inviato, uno pagato per te e immensa: che il presidente argenti- come la verità sia una maledetta anguilla scoprire dei fatti mai raccontati, e rac- no Juàn Domingo Peròn fosse in realtà che scivola fra le nostre mani, spudorata contarli. Soltanto che qualche anno fa ha Giovanni Piras, immigrato di Mamoiada. e irridente. E di come chi scrive per rac- superato il confine, per metà, l’ha supe- Uh uh. Ride, il giornalista del romanzo, contare fatti a volte si trovi per le mani rato, cioè ha scritto un libro di cronaca quando legge questa fandonia sul libro delle grandi invenzioni, e vi si possa far raccontato come un romanzo. “I fanta- di uno scrittore locale. Poi si ricorda di catturare. Poi ci sono altre cose che vorrei smi di Portopalo”, si chiama, è terribile e qualche parola sentita da suo padre, un dire, ma adesso devo fare in fretta ché ho bellissimo. La storia che racconta è vera, fascista avvocato cagliaritano serissimo, quasi finito le battute: che il libro di Bellu l’ha scoperta lui, è stato uno dei più gran- e gli viene in mente che forse sapeva è un grande racconto su un padre fasci- di scoop giornalistici in Italia nel secondo qualcosa, lui, il vecchio appena scompar- sta ma onesto, e sulla disonestà leggera dopoguerra. Soltanto che l’ha raccontata so, su questa faccenda, che forse, chissà, e terribile di molti che pure pretendono in prima persona, con uno stile da roman- magari davvero può esserci un mistero, essere dalla parte giusta, e di come il ci- zo, si è concesso il brivido di raccontare dietro questa assurdità, che forse il suo nismo non sia soltanto dentro il potere, con assoluta libertà, come i giornalisti rigoroso vecchio genitore ha avuto delle che è normale, ma forse oggi in Italia sta non dovrebbero fare. E ha capito che gli confidenze da qualcuno, a Mamoiada, il soprattutto e tragicamente dentro la co- piaceva, che era qualcosa che lo chiama- paese di Piras forse Peròn, chissà. E si siddetta società, dentro i giornali e i loro va, forse quello che aveva sempre voluto mette a indagare, cercando di convincere lettori, dentro un sacco di gente, e davanti fare: scrivere preoccupandosi di come il suo caposervizio che può venir fuori un a questo dramma, forse, i creduloni capa- si scrive, dello stile, permettendosi qua- bel servizio. Anzi, un bel titolo. Perché, ci di innamorarsi di un’idea bislacca e as- lunque cosa purché servisse al racconto. ci dice Bellu attraverso il giornalista di surda come quella che Peròn fosse Piras, Cioè, adesso sto facendo confusione, mi fantasia del suo romanzo, perché oggi i tutti i creduloni, forse, in questo Paese rendo conto. Avrei dovuto dire di no, a quotidiani non cercano mica delle belle nostro di oggi, non possono che sembrare Giacomo Mameli, mi rendo conto, è un storie da raccontare: no, cercano dei bei simpatici. Cioè, se oggi riuscissi a scri- periodo che sto facendo le cose troppo di titoli da sparare in pagina. Qualcosa che vere una recensione scriverei più o meno fretta, anche questa recensione. Insom- faccia rumore, che le televisioni possano queste cose, ecco. ma: “I fantasmi di Portopalo”, Mondado- riprendere. Perché, dice Bellu, e non mi Flavio Soriga

maggio 2008 25 Svolte vere La Regione non demorde, Renato Soru vuole che il quartiere abbia nuova vita Il centrodestra di Cagliari sa fare harahiri Col Betile Sant’Elia modello internazionale

empre la solita storia. Questo de- vono avere pensato i cittadini di SSant’Elia, quartiere ghetto che si affaccia su uno dei punti più belli del Golfo di Cagliari, dopo che a fine aprile il Comune ha fatto carta straccia dell’ac- cordo di programma con la Regione e dei quasi 40 milioni di euro destinati alla ri- qualificazione del quartiere. L’ennesima promessa caduta nel vuoto per una zona della città abbandonata da anni all’incu- ria e quasi fisicamente isolata dal resto del tessuto urbano, dove da sempre la de- linquenza prolifica e la politica specula. La brutta politica, quella che preferisce allungare una busta della spesa, piuttosto che dare risposte ai bisogni delle famiglie che vivono una realtà ai margini. Ma forse questa volta qualcosa potrà cambiare, se la polemica politica lasce- Koolhaas, vincitore nel 2000 del Premio da costruire nel viale La Playa nell’area rà il campo al buonsenso e il confronto Pritzker, il Nobel dell’architettura. dell’ex Semoleria. istituzionale avrà come unico obiettivo Dopo una lunga ricognizione del quar- Su queste basi viene pensato e firmato, il la rinascita del quartiere. Una rinascita tiere, viene presentato un progetto che 28 marzo 2008, l’accordo di programma possibile grazia alla Cultura, al progetto prevede la demolizione degli edifici Del tra Regione e Comune di Cagliari, che di un museo avveniristico che la Regione Favero, degli anelli di via Schiavazzi e i vale 230 milioni di euro e che potrebbe costruirà proprio a Sant’Elia e che si por- fabbricati Bodano, Magellano e Chiazzo. cambiare completamente il volto della terà appresso un restyling imponente dei Progetti che entusiasmano molti, tra cui lo città. palazzoni, il nuovo porticciolo turistico e stesso sindaco di Cagliari Emilio Floris, Un patto che comprende il museo dell’ar- perfino un nuovo stadio. che si dice pronto ad andare contro parte te nuragica e contemporanea del Mediter- L’accordo di Programma. della sua maggioranza e nel gennaio del raneo Betile; il programma di riqualifica- Nel 2006, per volontà del presidente 2008 dichiara: “È un’occasione unica per zione strutturale del quartiere di Sant’Elia; Renato Soru, viene bandito un concorso il nostro sviluppo e invito i partiti a farsi il porto dei pescatori di Sant’Elia; il pro- internazionale di progettazione per la re- guidare solo dall’interesse per la città. Mi getto di sistemazione della fascia del lun- alizzazione del Museo regionale dell’arte impegnerò perché in Consiglio prevalga gomare: dal parcheggio dello Stadio di nuragica e dell’arte contemporanea del il senso di responsabilità”. Sant’Elia al Lazzaretto; la passeggiata di Mediterraneo a Cagliari. Un concorso cui Non solo Sant’Elia, nei progetti della Re- collegamento tra il Lazzaretto e la Sella partecipano alcuni degli atelier di archi- gione per Cagliari, perché in città viene del Diavolo e il campus universitario di tettura più famosi al mondo, come quelli invitato un altro nome illustre della ar- viale La Playa. di Massimiliano Fuksas e Herzog & De chitettura mondiale, il brasiliano Paulo Il Comune si impegna a modificare entro Meuron e che viene vinto dall’architetto Mendes da Rocha, cui viene affidato 30 giorni il piano urbanistico per trasfor- anglo-iracheno Zaha Hadid, incaricata il progetto di un Campus universitario, mare le aree destinate al museo da inedi- di costruire il Museo nazionale delle arti ficabili a zona servizi generali pubblici; del XXI secolo a Roma. modificare il piano per l’edilizia econo- Il Comune di Cagliari partecipa da subito Bètile, anzi mica e popolare per consentire gli inter- e convintamente al progetto, con l’asses- venti su Sant’Elia; cedere alla Regione sore all’Urbanistica Gianni Campus in casa di Dio e, successivamente all’Ersu, le aree ed i un ruolo importante: fa parte addirittura Il Bètile è la pietra sacra delle religioni fabbricati dell’area ex Semoleria. della giuria del concorso. semitiche, solitamente di forma conica, Da parte sua la Regione si impegna in- Insieme al Bètile, che da solo potrebbe veniva venerata come divinità perché nanzitutto a sbloccare i progetti comuna- richiamare moltissimi turisti in città sulla considerata “dimora di un dio”. Nella le del lungomare di Sant’Elia e del porto; scia di ciò che è accaduto a Bilbao con lingua ebraica la parola “bêth-el” aveva riqualificare il patrimonio edilizio ogget- il Guggenheim, viene deciso di investire infatti il significato di “Casa del dio”. to di via Schiavazzi; realizzare il Museo nella riqualificazione del quartiere e viene Spesso collocato in un luogo di culto, Betile; cedere al Comune alcuni beni de- affidato il progetto allo studio Oma (Offi- veniva unto con olio ed ornato con stof- maniali come il complesso immobiliare ce for Metropolitan Architecture) di Rot- fe e fiori. ex militare di viale San Vincenzo, alcune terdam alla cui testa è l’architetto Rem aree di viale Colombo (piazza dei Cento-

26 maggio 2008 Svolte vere mila, il Bunker ex rifugi) e un terreno a ridosso del mercato ittico all’ingrosso. È inoltre garantito il finanziamento con 3,5 milioni di euro dell’intervento previsto dal Comune per la sistemazione dei sot- toservizi e il rifacimento della pavimen- tazione del quartiere di Villanova. Per rendere effettivo l’accordo di pro- gramma era necessario che il Consiglio Comunale di Cagliari entro due settima- ne lo ratificasse. Una ratifica data quasi per scontata, dopo che lo stesso consiglio comunale il 5 marzo, appena 3 settimane prima, aveva dato mandato al sindaco per stringere il patto con la Regione e dopo che lo stesso Emilio Floris si era nuova- mente impegnato: “Non si può bloccare il rilancio di parti importanti della città come Sant’Elia, su cui ho preso impegni con la popolazione, per tatticismi politici E a poco servivano le lamentale dell’op- senso dal basso finora poco cercato. Un sui quali deve prevalere il senso di re- posizione, che si chiedeva come mai tut- atteggiamento motivato dalla convinzio- sponsabilità nei confronti del territorio”. te queste precisazioni non fossero state ne nel progetto e nella volontà di non per- Ma due settimane possono diventare un chieste al momento della firma da parte dere un’occasione unica per la città. tempo lunghissimo in politica, specie se del sindaco e invitava la maggioranza a Mai si era visto un presidente della Regio- a cavallo delle elezioni e quello che sem- ratificare l’accordo, magari con un docu- ne che parlava al megafono in Piazza Fal- brava scontato, firmato, diventa sempre mento allegato in cui specificare i proble- chi, nel cuore del malessere di Sant’Elia, più incerto, fino a sparire del tutto. mi da risolvere. che incontrava i cittadini nelle loro case, La Commissione Urbanistica: il porto Ma a dare forza alla sua maggioranza che mandava le ruspe a bonificare alcune delle nebbie. arriva inaspettato e repentino il cambio zone particolarmente disastrate. “Sicu- Alla commissione consiliare presiedu- di rotta del sindaco Floris, fino ad allo- ramente per colpa mia e anche di altre ta da Massimiliano Tavolacci, Udc, il ra difensore del Betile e dell’accordo di persone, non vi abbiamo ancora potuto compito di ratificare l’accordo, valutando programma. spiegare tutto quello che si può fare per gli aspetti tecnici e la fattibilità del pro- Casus belli diventa un altro storico mo- il vostro quartiere, ma per farlo vi chiedo getto presentato dalla Regione, esprimere tivo di contrasto tra Comune di Cagliari di mettere da parte i pregiudizi e le osti- un parere vincolante che sarebbe succes- e Regione Sardegna: il colle di Tuvixed- lità preventive”, questo ha detto Renato sivamente stato oggetto di una votazione du e il coinvolgimento giudiziario di due Soru a Sant’Elia e ancora “Nessuno vuo- dell’assemblea comunale. funzionari comunali nell’inchiesta sui le mandarvi via. Pensavamo di abbatte- L’accordo è esaminato al microscopio, lavori per il parco archeologico nella ne- re i palazzoni, ma gli architetti ci hanno opponendo da subito problemi di natura cropoli punica. detto che possono essere recuperati e tecnica considerati insormontabili dal- Un’inchiesta partita da una segnalazio- dunque nessuno di voi sarà cacciato da lo stesso presidente Tavolacci, uno dei ne del corpo forestale e quindi, secondo casa. Sono pronto ad aiutare chiunque, “nemici storici” del Betile e dell’inter- Floris, uno sgarbo istituzionale di Soru al pescatori e donne, imbianchini e ragazze, ventismo di Renato Soru nella politica Comune, che meritava un’adeguata ritor- voglia mettere su una cooperativa e fare cittadina. sione con la mancata ratifica dell’accor- il piccolo imprenditore, in attesa del Beti- La proposta della Regione è valutata trop- do. Non è difficile intravedere in queste le che da solo porterà almeno cento posti po generica, incompleta e l’ufficio tecni- mosse del sindaco di Cagliari la volontà di lavoro”. co del Comune invia più volte richieste di di uscire dallo scomodissimo ruolo, spe- E al Comune di Cagliari quasi una sfida: maggiori approfondimenti, ritenuti indi- cie per chi aspira ad esserne il competito- “Scriva Cagliari l’accordo di programma, spensabili per procedere all’accordo. Un re nelle prossime regionali, di chi fa gli noi siamo pronti a discuterlo a Sant’Elia. atteggiamento considerato cautelativo, accordi con Renato Soru, il vero spaurac- Noi non vogliamo distruggere, ma co- per rendere l’accordo più forte giuridica- chio del centrodestra sardo. struire assieme. Le opere da realizzare mente. “Le attuali norme, spiegava Tavo- Il finale così era segnato, la Commissio- sono troppo importanti”. lacci, stabiliscono che per un intervento ne Urbanistica dà parere sfavorevole, il Dopo lo scontro, come sempre, riparte la su un’area di oltre dieci ettari sia obbli- Consiglio Comunale si adegua e l’accor- trattativa che è iniziata con il via libera gatoria la valutazione di impatto ambien- do di programma salta. al nuovo porticciolo, fortemente voluto tale sin dalla fase di predisposizione. In Finale di partita? dalla Giunta Floris. Un altro segnale di- questo caso, la riqualificazione abitativa La reazione della Regione non si fa atten- stensivo da parte della Regione, che vuo- interessa circa quaranta ettari. A questo dere, ma è molto diversa da quella che si le evitare una contrapposizione politica. punto se noi, come Consiglio Comunale, poteva immaginare e cui lo stesso Renato Dal Municipio di via Roma ora si atten- ratificassimo l’accordo di programma, Soru aveva abituato. Nessuna forzatura dono risposte. Mai la Regione si era tanto senza avere preliminarmente questi ele- ma dialogo. Non solo con il Comune, ma occupata del quartiere tra colle e mare. menti, basterebbe un nonnulla per farlo all’interno del quartiere di Sant’Elia, tra saltare”. i residenti, provando a costruire un con- Alberto Urgu

maggio 2008 27 Recensione - intervista Francesco Abate parla di giornalismo, scrittori e di implosioni prossime venture Amo la commedia cinica che fa il contropelo al reale

opo undici anni di coma il cattivo teschi. Di porcherie se ne fanno e se ne cronista inventato dalla penna di leggono, ma non nella misura eccessiva DFrancesco Abate ritorna alla vita. descritta nella redazione di cui fa parte Solo per scoprire che la spranga di ferro Rudy Saporito. E bravi giornalisti ne esi- che lo ha gettato nel buio più profondo stono eccome, penso a quelli di Report, a non è stata meno pesante e dannosa del- chi scrive libri-inchiesta e fa informazio- la realtà che lo attende al suo risveglio. ne corretta tramite Internet. Il problema è Riprendono le avventure del giornalista che se in Italia hai successo parte il tiro canaglia Rudy Saporito in Così si dice, al bersaglio, vedi cosa sta succedendo nuovo libro dell’autore di Mi fido di te all’ottimo , autore di un (scritto in coppia con Massimo Carlotto) libro importante come Gomorra”. pubblicato da Einaudi. La belva Rudy è In Italia c’è stata un’esplosione della fiaccata nel corpo (con un braccio che letteratura noir fino a saturare il mer- va a scatti, la sedia a rotelle e un badante cato. Non è che raccontare gli aspetti moldavo a prendersi cura di tanto rotta- più truci della realtà è diventata una me). E anche nello spirito. La sua ex An- moda e siamo vicini all’implosione? gela è diventata magistrato e sta per spo- “La moda si è creata e la saturazione c’è. sarsi con Nanni, cugino di Saporito, non Io personalmente non faccio noir. Mi sen- senza avergli regalato una figlia cresciuta to più vicino a un certo romanzo sociale, mentre lui era in coma. Il nuovo direttore alla commedia cinica che fa il contrope- del giornale per cui lavora lo spedisce a lo al reale. Per quanto mi riguarda, sono Olbia per tenerlo lontano dalle leve del d’accordo con chi ha detto che in lettera- potere in redazione. Tra i luccichii, i lussi tura lo scontro non è tra bene e male, ma e i traffichi illeciti della Costa Smeralda, tra male e male, o tra male e malissimo. Rudy si incapriccerà di Gaia Sapegno, Il mondo in cui viviamo è triste, preoccu- fascinosa manager che muove un giro di uomo diverso, più buono ora che si sente pante, incarognito, a me interessa raccon- finanziamenti poco puliti dietro al settore miracolato, ma poi sia costretto da una tarne il volto meno consolatorio”. del turismo, e cercherà di riannodare i fili realtà incattivita ad abbandonare la stra- A proposito di mode: ora gli scrit- della sua vita, di capire quale sia il suo da della redenzione per abbracciare una tori sardi vanno forte ma c’è chi li valore in un mondo più veloce, cattivo e cosciente dannazione. Tornando a essere trova ancorati a una immagine ar- spietato di quello che aveva lasciato da animale da combattimento, ritorna alla caica dell’isola e chi li rimprovera di vincente prima del pestaggio e della lun- vita”. provincialismo. Lei da che parte sta? ga incoscienza. Francesco Abate, nella Nel rapporto con la fascinosa manager “Io non amo particolarmente la Sardegna foto, parla di questa risurrezione lettera- Gaia Sapegno, che il protagonista con raccontata a forza di banditi, pastori e ria di Rudy Saporito. la sua bravura di cronista condannerà vendette. Però esistono scrittori che tra- Senza il ritorno in azione del cat- alla galera, c’è lo scontro cuore contro sformano il materiale storico in epica e lo tivo cronista Rudy questa sto- interessi personali. Come lo ha risolto? fanno in modo magistrale, vedi Giorgio ria non sarebbe potuta esistere? “Era meno complicato di quanto si pen- Todde e la saga di Efisio Marini o certi “E’ perfetta per lui ma l’esigenza di ripor- si, dato che Rudy non ama Gaia ma ne è lavori di Marcello Fois. Tornando al pro- tarlo in vita nasceva dal precedente libro, fisicamente attratto. In lui c’è il desiderio vincialismo, io penso più a una scrittura Mi fido di te, dove faceva un’apparizione di conquistarla per rimettersi alla prova che descriva il mondo visto dalla provin- nel suo solito stile canagliesco e pimpan- come seduttore, quando il suo tentativo cia, dai non allineati ai grandi centri di te. Dunque c’era da rispondere alla do- va a vuoto scatta la molla della rivalsa potere. Senza dimenticare che il mondo è manda: ma questo qui non lo avevamo personale che è anche un tentativo di ri- fatto tutto di province. Dunque partendo lasciato in coma alla fine diIl cattivo cro- posizionamento professionale. Ovvero da storie particolari si possono cogliere, nista? Cosa è successo nel frattempo?”. guerra senza quartiere”. con uno sguardo insolito e anche esoti- L’andamento circolare della vicenda di Il suo personaggio è un campione di co, aspetti della realtà comuni a tutti gli cui è protagonista Rudy Saporito, da mediocrità mista a esercizio del po- uomini, come capita quando si guarda un “carnefice” prima, da vittima poi con tere, egocentrismo e sfruttamento bel film orientale o si legge un libro la- tentativo fallito di ravvedersi, è simile di un mezzo potente come è la stam- tinoamericano. Stando attenti alle mode, a certe parabole morali di cui è ricca pa. Dopo le levate di scudi di Beppe però: gli scrittori sardi sono diventati un la storia della letteratura e anche del Grillo l’astio contro i giornalisti cre- bel marchio ma senza una crescita di tut- cinema. Qui però non c’è redenzione. sce. Esistono ancora i bravi cronisti? ta la scena l’implosione di cui parlavamo “Il divertimento sta tutto nel raccontare “Il bello della letteratura è poter esagera- prima ci sarà”. e leggere come Rudy provi a essere un re, servirsi dell’iperbole con intenti grot- Cristiano Sanna

28 maggio 2008 Recensioni L’attualità del nuovo libro di Maria Luisa Gentileschi, Patron editore, Bologna Geografie dell’immigrazione Vite di stranieri in Sardegna

geografi, a fronte di ogni argomento di studio, si pongono anzitutto il pro- Iblema di individuare gli spazi inte- ressati e di etichettarli. Così anche per le migrazioni di popoli: luoghi di partenza e di arrivo, di attraversamento, spazi re- siduali, o affollati, oppure abbandona- ti, e via dicendo. Così, a proposito della Sardegna, teoricamente un crocevia del Mediterraneo, ma in realtà più spesso uno spazio “scartato”, ci si domanda se per gli immigranti di oggi essa è una terra di arrivo, o una porta d’ingresso, un primo approdo. Certamente è un approdo per i circa 1.500 algerini che nel corso del 2007 si sono spinti fin sulle sue spiagge, ma per itinerari dei migranti: per esempio, nel tata. Com’è frequente nelle regioni me- gli altri, per le migliaia che dai primi anni caso dei senegalesi in Sardegna, si ap- ridionali dell’Italia, la presenza straniera ’80 vi sono sbarcati, è stata una secon- prende che un buon numero è venuto da è fortemente polarizzata su alcune nazio- da tappa, un luogo dove non si capita per nord, passando attraverso il valico di Ven- nalità: in Sardegna, senegalesi, filippini e caso, ma che si raggiunge in base ad un timiglia e poi sbarcando a Porto Torres, cinesi rappresentavano, nel 2003, un po’ preciso disegno. Anche, poi, un luogo da oppure da Milano e da altre città del Nord. più della metà dei soggiornanti stranieri. cui partire per altre destinazioni. Prevalgono, nei loro racconti, i percorsi E’ ovvio quindi che tra i cancellati dal Gli itinerari dei migranti sono uno dei attraverso Paesi dell’Europa centrale e Comune di Cagliari ci siano soprattutto risvolti geografici dell’immigrazione, occidentale. Alcuni invece sono risaliti da loro: infatti, negli anni 2000-05, le tre na- descritta nei cinque saggi che compon- sud, passando attraverso vari Paesi afri- zionalità raccoglievano un terzo di tutti i gono un volumetto, sardo di contenuti, cani per sbarcare infine a Trapani e da lì cancellati. Dove sono andati? Senegalesi ma edito fuori dalla Sardegna (Geografie raggiungere Cagliari. Non manca chi rag- e cinesi sono rimasti prevalentemente in dell’immigrazione. Stranieri in Sardegna, giunge la Sardegna direttamente dal pro- Sardegna, mentre i filippini – o le filip- a cura di Maria Luisa Gentileschi, Bolo- prio Paese di origine, come i nuovi agri- pine – sono andati soprattutto nel Cen- gna, Pàtron Editore, 2007, €11). Il tema coltori e i nuovi servi-pastori che vengono tro Italia. Roma è il grande magnete per dei percorsi si intreccia con quelli del la- direttamente dalla Romania, dalla Molda- le donne straniere, dove si può ben dire voro, della casa, del tenere unita la fami- via, dall’Albania, dalla Bosnia, i quali una che “il lavoro femminile crea altro lavoro glia senza che i figli perdano il senso della volta qui spesso decidono di mutare lavo- femminile” (Flavia Cristaldi), poiché la loro identità, e altri ancora. Saggi scritti ro, passando all’edilizia e magari anche donne romane, entrando sempre più nel negli anni tra il 2003 e il 2007, il cui ori- di mutare regione, dirigendosi verso altre mercato del lavoro extradomestico, han- ginale a volte è comparso in altre lingue, parti d’Italia. Tra le forme di mobilità non no fatto nel tempo un ricorso crescente in riviste diverse, e che pertanto avevano manca chi viene nell’Isola solo d’estate, all’opera di colf e badanti. bisogno di essere ripubblicati insieme, in per fare l’ambulante sulle spiagge. Come Un po’ alla volta, la concentrazione mas- italiano, con il dovuto corredo di carte, è stato più volte rimarcato, lo straniero è siccia nella città capoluogo della Sarde- tabelle e appendici. Essi vengono così ad assai mobile, pronto a cogliere le opportu- gna si diluisce, per lasciare il posto ad una unirsi alla già abbondante messe di scritti nità che si offrono in vari luoghi e in vari più ampia distribuzione, in cui dominano sull’immigrazione straniera che riguarda ambiti di lavoro: la flessibilità è forse uno tuttavia le due parti estreme dell’Isola. la Sardegna a partire dagli anni ’80, al- dei punti principali a suo vantaggio nel Con un nucleo più compatto nell’area lorché il passaggio dell’Isola, da terra di mercato del lavoro. vasta di Cagliari, cui si contrappone una emigrazione a terra di immigrazione – pe- Tra coloro che sono stati residenti a Ca- situazione polinucleare nel Sassarese, di- raltro senza che l’emigrazione sia termi- gliari negli ultimi anni la mobilità interre- stribuita tra Sassari e Olbia, con un cor- nata - si impose in tutta la sua evidenza. Vi gionale è alta: per gli anni più indietro nel teggio di centri minori. Vorremmo poter hanno collaborato persone impegnate sul tempo non è facile seguire l’andamento dire che gli stranieri si dirigono verso le fronte del sociale, come Rosaria Cadela- della presenza straniera, perché l’Ufficio zone interne, ma non è così. Essi vanno no, presidente del Co.sa.s. di Cagliari, ed anagrafe del Comune aveva difficoltà a soprattutto verso altre città e centri di cin- Emanuela Cara, tecnico della mediazione seguire i cambi di residenza. Tra il 2000 tura, con l’eccezione di alcune badanti, culturale, e studenti, come Daniela Pisa- e il 2005 invece il movimento iscritti/ delle famiglie dei cinesi nel commercio no e Abdou N’Diaye, quest’ultimo oggi cancellati offre dati più affidabili, so- fisso, nonché degli ambulanti marocchini diventato rappresentante della comunità prattutto per la mobilità all’interno della e cinesi, abituati a spostarsi nei mercatini senegalese alla Provincia di Cagliari. regione e tra le regioni italiane, mentre settimanali dei paesi. C’è molto da imparare dall’esame degli quella con l’estero resta mal documen- Anna Leone

maggio 2008 29 Eventi Dopo 19 anni la Regione ripropone la Conferenza internazionale dell’emigrazione Il grande desiderio di conoscere il mondo Circoli, scrittori, operai, Master and Back

on solo nostalgia, ma comunque orgogliosa rivendicazione di Nuna appartenenza: dopo dician- nove anni (l’ultima si tenne nel 1989) si è svolta a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio, la Conferenza interna- zionale dell’emigrazione (dal 25 al 27 aprile) organizzata dall’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna con il supporto della Federazione Associazioni di tutela degli emigrati sardi. La prima giornata, dopo i saluti istitu- zionali di Graziano Milia, che è stato particolarmente apprezzato per aver espresso il proprio favore all’elezione di consiglieri regionali sardi che risiedono altrove in rappresentanza degli emigra- ti, di Renato Soru e Romina Congera, è italiani all’estero, la seconda con la visi- liana decise di chiudere gli occhi e l’am- stata dedicata all’analisi del fenomeno ta in Sardegna, il prossimo giugno, della basciata, ma Calamai rimase e oggi”, ha emigrazione e soprattutto alla sua evolu- commissione agricoltura e sviluppo ru- detto, “rivolgo un invito affinché non si zione del tempo. rale della quale fa parte. La solidarietà lasci cadere la cosa e si cerchi di scoprire L’assessore Congera ha spiegato che come valore e anche come insegnamento chi furono i responsabili”. mentre negli anni 1982-1986 la percen- dell’esperienza migratoria è stata richia- Il voto degli emigrati all’estero è sta- tuale di emigrati diplomati o laureati era mata sia dalla Corda che da Serafina to analizzato dal delegato del ministero del 19 per cento, fra il 1997 e il 2002 è Mascia, in rappresentanza del mondo degli Esteri Gioele Melchiori, che ha quasi raddoppiata, arrivando al 35 per dell’associazionismo. “Forse qualcuno confermato l’alta partecipazione al voto cento, e i rientri sono nettamente inferio- pensa che l’emigrazione fosse più faci- degli italiani all’estero in occasione delle ri alle partenze. L’emigrato-tipo dell’ul- le all’interno di una stessa nazione, ma ultime consultazioni elettorali (circa il timo decennio è dunque più scolarizzato i quartieri Corea di Milano e San Salva- 41, 49 per cento), mentre per quanto ri- e qualificato dei suoi padri o nonni con rio di Torino degli anni Sessanta noi ce guarda l’indagine statistica Raffaele Cal- la “valigia di cartone”, non finisce più li ricordiamo bene, e ci fa male vedere lia ha raccontato il Rapporto Migrantes in quartieri-ghetto e spesso lascia l’isola che le difficoltà si ripetono uguali per gli della Caritas, caratterizzato da tempesti- sì per necessità ma anche per quella che immigrati di oggi”. vità e condivisione dei risultati. Maria Giacobbe definirà, in chiusura, il Il problema dei trasporti, e della continu- La prima giornata è stata chiusa dal vi- “desiderio di conoscere il mondo”. La ità basata sulla residenza in Sardegna, è deo messaggio Nobel per la Pace Adolfo necessità è anche però la molla che spin- un tasto dolente per chi si considera ap- Perez Ezquivel che ha ricordato il valo- ge gli immigrati a scegliere la Sardegna, partenente al popolo sardo a prescinde- re della diversità e della condivisione e sempre più terra di contraddizioni fra la re dal suo domicilio fisico, ma è anche, ha annunciato un Concerto per la Pace sua gioventù in fuga e il le difficoltà di come preciserà la Congera, un proble- che si terrà nell’ottobre 2008 presso le gestione degli stranieri. ma innanzitutto ministeriale. L’appello cascate di Iguazu, con la partecipazione La Congera ha lanciato un appello per- è comunque quello a non relegare chi è della Regione Sardegna e della Federa- ché ci si interroghi sul perché su 700 mila “lingua e cultura sarda in Europa e nel zione di Circoli Sardi in Argentina. La emigrati soltanto 24 mila partecipino alle mondo (i circoli attualmente sono circa scrittrice Maria Giacobbe ha chiuso con attività dei circoli, segno evidente di una 135, il primo fu fondato in Argentina nel le sue emozioni di emigrata in Danimar- necessità sempre maggiore di coinvolgi- 1936), a un solo “discorso di residenza”. ca, ma anche con una carezza e un pugno mento giovanile. La Conferenza non ha dimenticato la per il governatore Soru: la prima per il Gli interventi di Elio Carozza, presidente Storia: Enrico Calamai, console italiano suo operato, il secondo per la tassa sulla del Cgie (Consiglio generale degli italia- in Argentina negli anni ‘70, è intervenu- “seconda casa”, considerata ingiusta vi- ni all’estero, organo di consulenza del to per ricordare il periodo della dittatura, sto che suo figlio, tornato a Nuoro per un governo sui grandi temi di interesse per che in una violenta apertura del paese al anno, ha imparato ad amare l’isola pro- gli italiani all’estero) e dell’unica euro- liberismo ne distrusse l’economia e in prio soggiornandovi. deputata sarda Giovanna Corda, eletta una sistematica opera di “ingegneria de- in Belgio, hanno puntato entrambi sul mografica” causò la scomparsa di miglia- I circoli dei sardi nel mondo, dunque, futuro: il primo con l’annuncio dell’im- ia di persone, tra cui i sardi originari di sono cambiati rispetto ai “luoghi della pegno della Cgie a convocare entro il Tresnuraghes Martino Mastinu e Mario memoria” in cui le attività più “urgenti” 2008 la Prima Conferenza dei giovani Bonarino Marras. La classe politica ita- erano l’assistenza e la consolazione per

30 maggio 2008 Eventi il distacco. L’associazionismo, definito dal sacerdote Luciano Segafreddo, di- rettore del Messaggero di Sant’Antonio “una irradiazione umana, sociale, anche religiosa e morale”, sta cambiando anche per la partecipazione giovanile e per l’at- tività di presidi culturali della Sardegna che si esprime nella più svariate forme, dalle mostre d’arte alle manifestazioni gastronomiche, ai progetti sulla limba. La seconda giornata della Conferenza è stata dedicata proprio alle esperienze e alla prospettive, con gli interventi dei rappresentanti delle Federazioni e dei Circoli nel mondo coordinati da Giusep- pe Puggioni e Marco Zurru dell’Univer- sità di Cagliari. Le richieste, forti e determinate, sono quelle di una revisione delle legge sull’emigrazione, di un riconoscimento dei sardi come unico popolo con tutti i diritti che ne conseguono (compreso quello alla mobilità e alla rappresentanza politica specifica), una gestione più rapi- da dei contributi (ma qualcuno vorrebbe che approfondiremo nella Consulta per improntate alla positività e all’importan- chiamarli “finanziamenti”, termine meno l’emigrazione”, e riguardo alle polemi- za della cultura, e anche un po’ all’emo- assistenzialistico e più “paritario”) della che “è giusto che ci siano, ci manchereb- zione: posto che la sua migrazione è stata Regione e una maggiore considerazione be che ci fosse appiattimento”. volontaria, “le prime volte che partivo perché l’emigrato non si senta solo un I primi risultati sono quelli, annunciati piangevo sempre”. “santo in processione” quando serve, ma dal presidente della commissione consi- La soddisfazione del presidente è per parte attiva della vita della terra d’ori- liare per l’emigrazione Alessandro Frau, questo associazionismo che non chie- gine. Dall’Argentina, terra accogliente dell’anticipo dei contributi per il 2008 e de per sé, ma invita alla solidarietà con e tormentata che ha dato ospitalità a 2 soprattutto di una comune volontà di ag- i nuovi migranti, anche in virtù del fatto milioni e mezzo di italiani fra il 1876 e giornare la legge sull’emigrazione. che “le terre che hanno conosciuto l’emi- il 1945 e in cui nel 1960 si rilevavano I racconti e le esperienze dei rappresen- grazione hanno un debito con la Storia, circa 44mila sardi, i cui problemi han- tanti provenienti dall’estero e dall’Italia e la Sardegna quel debito vorrà onorarlo, no spesso riguardato la cittadinanza e sono stati coordinati, nella seconda par- accogliendo le persone che verranno qui l’assistenza consolare; al Canada, il cui te, da Letizia Pruna e Paola Atzeni: fra a immaginare le propria vita”. rappresentante Alberto Mario De Logu gli interventi, i sindaci di Asuni e Nuoro, Strumenti come Il Messaggero Sardo, di ha parlato dei lacci e laccioli burocratici quello interamente in sardo di Antiogu cui è stata ventilata la chiusura, “sono riguardanti il rapporto Regione-circoli Cappai e di Andrea Mameli con i suoi importanti ma bisogna ricordare le nuo- ma anche della preoccupazione per la “Scienziati di ventura”. ve tecnologie”. Come la neonata Digital situazione sarda attuale, passando per la La Conferenza si è conclusa con le re- Library, l’archivio multimediale che con situazione della Germania che ospita la lazioni finali dei coordinatori dei tavoli migliaia di fotografie, documenti audio e più grande comunità di sardi in Europa tematici, i professori Alberto Merler, video che sarà la memoria digitale della e per la polemica delegata svizzera Fran- Maria Luisa Gentileschi e Paolo Fois, a Sardegna. Sui “lacci burocratici” il com- cesca Fais, che si chiede apertamente se cui è seguita una vivace tavola rotonda mento è conciliante: “…ringraziamo- gli emigrati sardi sono considerati o no moderata da Giacomo Mameli. Fra i par- ci ogni giorno a vicenda per quello che una risorsa per la Sardegna. “Non siamo tecipanti Silvio Lai, Sergio Pisano, Giu- ognuno di noi fa. Ringraziamoci e fidia- più interlocutori dipendenti e bisognosi, lio Angioni, Tonino Mulas della Fasi che moci, e anche per quello che voi fate, noi non chiediamo alla Regione più di quan- ha ricordato le 500/600 manifestazioni non abbiamo bisogno dei vostri scontrini to ci sia dovuto in quanto se il prodotto culturali l’anno organizzate dai circoli, fiscali”. Sardegna è così conosciuto nel mondo è non più “bar” ma presidi della Sardegna Le ultime battute riguardano il progetto anche merito nostro”. nel resto d’Italia. di quella Sardegna che vuole emergere Per l’Italia, Simone Pisano ha auspicato Lo scenario attuale della Sardegna ri- ma non dimentica le radici: “…attorno a la nascita di sempre maggiori legami con guardo alle migrazioni è complesso, an- un progetto che comprenda il valore della gli Enti locali delle località ospitanti, di che lo strumento del Master&Back per cultura, della lingua sarda e della società un Ufficio Culturale dedicato agli emi- i giovani sardi può rivelarsi un’arma a della conoscenza vorrei che mantenessi- grati, e di un archivio sonoro delle varie- doppio taglio; ciò che accomuna passato mo quell’abitudine sarda alla solidarietà, tà linguistiche. e presente non è solo il desiderio di futu- con un senso di ‘vicinato’ grande come Romina Congera è soddisfatta della Con- ro ma soprattutto lo “strappo della par- tutto il mondo”. ferenza: “Una grande partecipazione, tenza”, come ricordato da Luigi Cogodi. si stanno affrontando tutte le tematiche Le conclusioni di Renato Soru sono state Francesca Madrigali

maggio 2008 31 La fiera del libro Stand di successo anche per Aisara, Maestrale, Carlo Delfino: e gli altri? Al Lingotto trionfo della Ilisso Ma c’era solo un pezzo di Sardegna

l Lingotto sembrano convivere due fiere: la prima è dei grandi Agruppi editoriali, organizzati in giganteschi stand, con i commessi dietro le casse e zero reference per il cliente, come in un qualunque supermarket, es- sendo il lettore individuato come un con- sumatore orientato dalla pubblicità per 365 giorni l’anno; la seconda è un’edito- ria di progetto che continua a conserva- re per il visitatore la caratteristica della “scoperta”. È la fiera rappresentata dai piccoli e medi editor, che si distinguono subito per dimensione e caratteristiche Andrea Cortellessa, Giorgio Ficara, del pittore (pp. 144, euro 49); un nuovo degli stand: zero casse, zero commessi, Filippo La Porta, ), titolo anche in ambito etnoantropologi- ma redazioni che si spostano dalle case l’autorevole Cortellessa afferma che – co: Ceramiche (2007, pp. 440, euro 86); editrici per partecipare agli appuntamen- secondo gli attuali canoni del bello, – per la collana Scrittori del mondo, oltre ti italiani ed europei nella filosofia degli “uno dei romanzi più validi dell’ultimo al già citato Ti battezzo Rosso Dispera- investimenti aziendali, e la cui presenza periodo è stato pubblicato da un picco- zione di Eduardo Manet (pp. 216, euro di anno in anno crea fasce fidelizzate di lo editore sardo che si chiama Ilisso: è 13,50), è stato presentato in anteprima lettori/acquirenti. Così anche allo stand Quelle cose scomparse parole di Giu- anche Amore in esilio dell’egiziano Ba- Ilisso di Torino si illustrano i libri a uno seppe Samonà”. Il romanzo è edito haa Taher (pp. 260, euro 13,50). Ancora: a uno – ai lettori, ai giornalisti, ai librai, nella serie di narrativa internazionale, di i dodici nuovi titoli di Bibliotheca Sarda, agli studiosi attratti anche dalla bellezza cui annualmente la fiera di Torino ospita omaggio alla Deledda riletta, tra gli altri, della linea grafica e dal decoro dello spa- e mette in luce qualcuno dei suoi autori, da Marcello Fois e . Per zio allestito con tappeti sardi, semplici attestandone il valore. Due anni fa, per Bibliotheca Sarda Grandi Opere la novità panche di noce chiara, libri esposti nei volontà del direttore della Fiera di Torino è il dizionario di Vittorio Angius, Città contenitori lineari e nelle torrette – e si Ernesto Ferrero, “Lingua Madre” – il e villaggi della Sardegna dell’Ottocento spiegano le linee editoriali e culturali format dedicato alle identità culturali, ai (pp. 1808, 3 voll., euro 120), volume che dai quali nascono i volumi in bella vista, meticciati, alle ibridazioni e agli incroci ha interessato anche per l’ottima fattura sensibilizzando alla conoscenza dell’im- che emettono nuova linfa nella mappa artigianale. menso patrimonio culturale sardo. dell’espressività contemporanea e che Per tutti gli editori presenti (compresi Un interessante confronto si è avuto du- si è imposto come uno degli incontri più Ilisso, Aìsara, Carlo Delfino e Il Ma- rante una visita dei relatori al convegno graditi ai visitatori della fiera – ha ospita- estrale, ciascuno con il proprio stand) sulla bellezza nell’arte e nella letteratura to Murid al-Barghuthi (autore di Ho vi- prima che come sardi in quanto imprese, nei contesti islamici: l’antropologa tuni- sto Ramallah) e Ibrahim al-Koni (Pol- senz’altro il lavoro svolto potrebbe trarre sina Lilia Zaouali – grande estimatrice vere d’oro); quest’anno è stato il turno ulteriore forza da una presenza maggior- dei narratori pubblicati nella collana Ilis- dell’ivoriana Véronique Tadjo (autrice mente coordinata dei delegati dall’isti- so Contemporanei/Scrittori del mondo – di L’ombra di Imana. Viaggio al termine tuzione regionale: Aes (Associazione e il filosofo algerino di origine irakena del Ruanda) e di Eduardo Manet, au- Editori Sardi), Ali (Associazione Librai Shaker Laibi, accompagnati da diversi tore del recentissimo Ti battezzo Rosso Indipendenti), Agenzia Letteraria Kàla- storici dell’arte, scrittori e traduttori ma- Disperazione, l’insolita storia cubana ma, insieme per la prima volta; l’interes- ghrebini e mediorientali, hanno animato dell’affascinante scrittore/drammmatur- sante formula potrebbe trarre linfa vitale una ricca conversazione che si è sno- go, esule volontario da Cuba a Parigi, proprio da una maggiore influenza delle data, libri in mano, dal confronto degli dove vive dal ’68. nuove realtà che vanno ad affiancare la elementi che compongono oggetti e riti In un Salone senz’altro perfettibile nei storica associazione degli editori. Sareb- dell’etnografia e della cultura materiale suoi servizi, la Ilisso può comunque be auspicabile pari dignità agli editori da che accomunano la Sardegna agli altri fare un bilancio positivo. A Torino la parte della Regione e colmare le lacune Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Ilisso ha presentato anche le novità re- soprattutto per quanto riguarda i servizi attivando con la casa editrice interessanti lative ad arte, etnografia, fotografia. In inerenti distribuzione, visibilità e pro- relazioni future. particolare: Pablo Volta. La Sardegna mozione. Sarebbe opportuno un ufficio Motivo di soddisfazione è stato anche il come l’Odissea, (pp. 144, euro 49) in stampa effettivamente presente, che pos- convegno “Il bello nel romanzo. I nuovi tre distinte edizioni: italiano, inglese e sa a ragione informare su autori, libri, at- canoni letterari”: nella Sala Rossa colma francese, Guido Costa. La Sardegna del tività culturali. Su tutti i libri, su tutti gli di persone riunite intorno al gotha della primo Novecento (pp. 176, euro 49) e autori. Per raccontare certo la Sardegna critica italiana (Alfonso Berardinelli, Antonio Ballero. Lo sguardo fotografico di ieri ma anche quella di oggi. (Re.Sa.)

32 maggio 2008 Recensioni Un personaggio centrale della storia sarda raccontato da Maurizio Corona Amsicora non è solo lo stadio di Gigi Riva Storia di un mito di Cornus contro Roma

mpsicora è forse il punto terminale della più evo- luta civiltà sarda e insieme il personaggio capace “Adi confrontarsi con le potenze mediterranee del suo tempo: un eroe antico che, forse, a distanza di ventidue se- coli può insegnare molto anche a noi, uomini di oggi”. Attilio Mastino, docente di storia romana e prorettore dell’università di Sassari, non ha dubbi e spiega: “ Ampsicora rappresenta il tema della resistenza dei sardi contro l’invasore romano”. Noi, forse, non lo avremmo mai conosciuto senza le testimo- nianze dei romani e, in particolare, senza i racconti di Tito Li- vio. In qualche modo dobbiamo dire grazie ai vincitori. Eppure per molti secoli, per la gran parte dei sardi, è stato uno scono- sciuto, un Carneade. Già: chi era costui? Ad Ampsicora è stato dedicato uno dei più bei libri di storia scritto negli ultimi anni in Sardegna anche se non l’ha scritto uno storico di professione. L’autore è un giovane notaio ca- gliaritano, Maurizio Corona, nella foto, che con lo storico ha in comune la passione per le vicende del passato ma anche l’abitudine di compiere verifiche sul campo e di consultare le carte più minute. Il suo libro, presentato alla Fiera di Torino, nel padiglione bruciati su cataste di legno. “E’ la fine del sogno di libertà dei degli editori sardi, si legge come un racconto. Arricchito dai sardi”, scrive Maurizio Corona che racconta, come un grande bei disegni di Gigi Camedda e di Giorgio Alberini, edizione inviato di guerra, la storia di una battaglia cruenta seguita, qua- Akademeia, si sfoglia come un romanzo d’avventura, che ruo- si, da un punto di osservazione privilegiato. ta attorno a un personaggio non sufficientemente valorizzato Muore Osto, figlio di Ampsicora, nello scontro con il poeta En- anche se di assoluto valore storico, il primo, in ordine crono- nio, che Silio Italico vuole aiutato dal dio Apollo; muore anche logico, a rappresentare la volontà dei sardi di rendersi liberi. Ampsicora, che forse per il grande dolore; forse per non finire Maurizio Corona, “ notaio particolare perché registra anche gli prigioniero dei romani, si toglie la vita. atti della storia”, come lo ha definitoLuca Goldoni, con il suo Livio ne canta le gesta. I sardi recuperano la sua figura nell’Ot- libro colma un grande vuoto. Toglie dall’oblio un protagonista tocento, qualche comune gli dedica una via, ma per molti Am- dell’insurrezione sarda che si svolge tra il 218 e il 215 avanti psicora continua a restare uno sconosciuto. “Il grande merito Cristo nei confronti di Roma. di Maurizio Corona è quello di recuperare la figura umana e Per Roma sono anni critici, nel corso del Bellum Sardum che politica di un personaggio la cui memoria rischiava di anda- coincide con l’inizio della guerra Annibalica: rotola in queste re perduta o di restare appannaggio esclusivo degli storici”, pagine la testa mozzata del console Gaio Flaminio sconfitto ha spiegato il presidente del circolo degli emigrati di Torino, da Annibale al Trasimeno. Per far fronte alle spese militari, Enzo Cugusi. Sulla stessa linea l’intervento del caporedattore in continuo aumento, per via delle estenuanti guerre puniche, della Rai di Cagliari, Tonino Oppes, che si è soffermato sui i romani sono costretti a recuperare nuove forme di sostenta- limiti che, a volte, circondano lo studio del passato: “La no- mento e lo fanno attuando una politica fiscale che penalizza stra storia è stata sempre considerata di seconda categoria. I l’isola, imponendo nuovi tributi, requisendo il grano: stanchi nostri figli sanno tutto sul Giurassico; noi sapevamo molto di dei continui soprusi, i sardi si ribellano e si schierano con Car- Giulio Cesare, conoscevamo Napoleone, studiavamo le guerre tagine che invia il generale Annone con un esercito di soldati. di indipendenza d’America, ma non sapevamo nulla dei nostri “I punici - spiega Corona, davanti ad un pubblico composto in nuraghi e delle vita che si svolgeva nei vicini villaggi; ignora- gran parte di emigrati - arrivano con gli elefanti.” vamo le guerre che si combattevano contro i pirati, sapevamo A guidare la rivolta in Sardegna, la prima contro il dominatore ben poco della rivolta antifeudale capeggiata da Giovanni Ma- straniero, è proprio Ampsicora, un nobile proprietario terriero, ria Angioy.” residente nella città di Cornus, una delle più grandi dell’iso- È anche per queste ragioni che si capisce meglio l’importanza la, non lontano dall’attuale Cuglieri. Ampsicora sa che da solo del libro di Corona. Con un linguaggio accessibile a tutti, dà non può farcela e cerca di coinvolgere, nel suo sogno di libertà, luce a un personaggio autentico del nostro passato. Compito anche i sardi dell’interno, i pelliti, gli uomini che vestono la che spetta certamente ai libri ma soprattutto alla scuola che, mastruca, una veste fatta con le pelli di capra. evidentemente, ha commesso qualche errore se si pensa che, La rivolta sfocia nel sangue. Gli eserciti si affrontano, prima ancora oggi, Ampsicora evoca lo stadio dello scudetto del Ca- non lontano da Cornus, poi nel Campidano, dove sardi e punici gliari e delle memorabili imprese di Gigi Riva. Stadio mitico. subiscono una pesante sconfitta ad opera del proconsole Tito Alla mitologia sembra in qualche modo appartenere ancora Manlio Torquato: è il 215 avanti Cristo, sul campo di batta- Ampsicora, almeno per la gran parte dei sardi. glia restano migliaia e migliaia di uomini, i cui corpi vengono Luciana Pilia

maggio 2008 33 Paesi vivi Quasi una chiesa in cui rimane memoria e traccia anche degli animali scomparsi Un nido grande sui tetti di Siddi Ecco rondini gipeto e avvoltoio

lcuni visitatori guardano il maxi- schermo che trasmette in tempo Areale le immagini di un nido di rondine in un angolo del paese. Altri pas- seggiano nell’ecosistema ricostruito in cui è possibile ascoltare i richiami degli uccelli dall’alba al tramonto. Altri ancora ammirano l’imponente gipeto al di là di una delle tante vetrine del nuovo allesti- mento. Occhi curiosi e facce sorridenti hanno animato il primo giorno d’apertura del Museo ornitologico della Sardegna, inaugurato lo scorso aprile dall’etologo Giorgio Celli a Siddi, piccolo comune della Marmilla. Ai primi ospiti è bastato mettere un piede nella nuova struttura di due piani, una parte del complesso dell’ex ospedale Managu in piazza Leonardo da Vinci, per capire che quello che avreb- bero visitato non sarebbe stato il solito museo. Unico e straordinario a partire stimento è organizzato con una rigorosa gnia di danza Carovana S.M.I., che con dalla collezione di quasi 300 esemplari, attenzione scientifica, la stessa che gli i loro “Segreti in volo” hanno accompa- ordinati negli ampi espositori in una gal- operatori impiegano per accompagna- gnato i primi visitatori all’interno del mu- leria quasi completa - ne mancano solo re il pubblico alla scoperta dei tesori di seo, ai mille colori degli aquiloni che il una cinquantina - dell’avifauna sarda, questo particolare e tecnologico museo. gruppo Skai di Iglesias ha costruito e fat- dalle specie più comuni a quelle più rare L’innovazione più interessante è una tele- to volare nella piazza di fronte alla strut- e minacciate, come l’uccello delle tempe- camera che permette di osservare su due tura per la gioia dei bambini, a dispetto ste, la gallina prataiola e il grillaio, fino a maxischermi all’interno della struttura la del poco vento. Gli esperti della società quelle addirittura estinte dall’isola, come vita all’interno di un nido posto sotto una Anthus hanno svelato i misteri sulla vita, il gobbo rugginoso e il gipeto. tettoia del paese. Scorrono 24 ore su 24 la migrazione e lo studio degli uccelli, L’ambizione, coltivata insieme al Co- le immagini di una “famiglia” di rondini, mentre la chiusura in serata è stata affi- mune dai ragazzi della cooperativa Villa dalla deposizione delle uova alla schiusa, data al concerto multimediale “Volo Vi- Silli, che gestisce il museo, era di farlo con i pulli ormai da qualche giorno a pi- vace” del compositore e pianista Romeo diventare una struttura unica nel suo ge- golare in attesa del cibo. Un esperimento Scaccia e del regista Francesco Casu. La nere in Sardegna e tra le poche in Italia. di osservazione che attende di approda- loro performance, tra musica e videoarte, Obiettivo raggiunto e superato, visto che re a breve su Internet, quando anche il ha reso omaggio alle splendide forme de- l’allestimento è andato oltre la semplice piccolo ma intraprendente comune della gli uccelli e alla ricchezza naturalistica e presentazione dei tanti pezzi a disposi- Marmilla verrà collegato con una rete a culturale della Sardegna. “La cultura – ha zione, grazie a un intero piano dell’edifi- banda larga, che farà fare alle rondini di ricordato Celli, che durante la manifesta- cio dedicato a un’esplorazione dinamica Siddi il giro del mondo. zione ha presentato anche il suo ultimo del meraviglioso mondo degli uccelli. “Il progetto che oggi diventa realtà – ha libro “La mente dell’ape - Considerazioni Un percorso ricostruito aiuta i visitatori sottolineato il sindaco Marco Pisanu du- tra etologia e filosofia” – sta subendo un a scoprire la diversità dei vari ecosiste- rante l’inaugurazione – è capace di durare processo di democratizzazione. Un tem- mi. Il sentiero, studiato nei particolari, nel tempo perché legato alle risorse che po si sviluppava solo nelle grandi città, anche grazie a un sapiente gioco di luci la nostra comunità è in grado di offrire. mentre adesso anche in luoghi piccoli e che segue il ciclo dall’alba al tramonto, In questo modo intendiamo restituire al periferici come questo si fa cultura ad al- attraversa i differenti habitat, passando nostro paese anche un po’ del suo benes- tissimo livello. Il museo di Siddi è come dai caratteristici esemplari che abitano sere economico”. Si colora di una punta un luogo sacro, una chiesa in cui rimane le zone umide, agli uccelli che popolano d’orgoglio la giornata che gli abitanti del memoria e traccia degli animali, soprat- la collina e la montagna, fino ai rapaci piccolo centro hanno deciso di dedicare tutto quelli scomparsi. Ma è anche un notturni con il loro fascino misterioso. al loro nuovo gioiello. “Siddi: un paese in luogo vivo dove, grazie alla tecnologia, L’universo ornitologico, riproposto in volo” è il titolo che si è voluto dare agli si potranno studiare gli uccelli in modo miniatura, si lascia attraversare in si- eventi, tutti a tema, che hanno movimen- nuovo e senza disturbarli”. lenzio, avvolti nell’armonia melodiosa tato le ore dell’inaugurazione. Dall’esibi- creata dai richiami degli uccelli. L’alle- zione dei ballerini-uccello della compa- Luciana Pilia

34 maggio 2008 Bel vedere Mostra al T Hotel di via Giudicati a Cagliari, è aperta fino al 14 luglio Nel vetro trasparente idee forti e ironiche E c’è l’animo di Annalisa

Al T Hotel di Cagliari (Via dei Giudicati), sempre più museo- calamita culturale, espone Annalisa Cocco, un’artista che si esprime con le sue creazioni in vetro. La Pmostra resterà aperta ino a lunedì 14 luglio. Proponiamo la presentazione scritta da una raffinata critica d’arte, Raffaella Venturi.

ma talmente i suoi primi vetri che non era più riusci- ta a guardarli. Capita spesso, così. Li teneva imballati Adentro a scatole, da vent’anni, o giù di lì. Le guardava, ogni tanto, quelle scatole di cartone, in cima agli scaffali del suo studio, nel frattempo ricolmi di soffi di cesti intrecciati di salice e asfodelo, marchio Imago Mundi. Ricolmi anche di corbule e bisacce antiche, poggiate come muse ispiratrici, a proposito del concetto di essenzialità. E di tanto altro, ancora, di bello e diver- tente e utile. Un ritmo lento di manufatti, un popolo di oggetti, nei grigi scaffali metallici, che alla sobrietà sarda, o della Sarde- gna, armonizza l’idea più contemporanea della forma e dell’uso della forma. C’è voluta questa mostra, per andare a riaprire quelle scatole. E perché Annalisa Cocco rendesse conto del suo lungo percorso nel vetro, iniziato a metà degli anni ottanta, gli anni della forma- zione a Milano, e tutt’ora foriero di nuove intuizioni e creazio- ni. E’ stato uno scavo anche emotivo, riprendere in mano i suoi al vetro l’ha iniziata come avrebbe potuto farlo un maestro zen. primi vetri. Quelli realizzati con Celso Torazzi, la persona che Dopo sono venuti gli studi e gli oggetti per Alessi e Cappellini. Ma in principio c’è stato Celso, e il borosilicato, o vetro pyrex. Un vetraio milanese e il vetro industriale, usato per l’oggettistica chimica. Non Murano e il cristallo. Studi e viaggi in Giappone hanno orientato la ricerca di Annalisa: erano i sovrabbondanti esuberanti anni ottanta, eppure la scelta è stata da subito per la sobrietà, sia nella proposta di oggetti non superflui, sia nella loro concezione formale. Eccoli qua, ventitré anni di vetro, in un allestimento che non vuole essere un’antologica. Forse neppure un allestimento, ma un divertimento, una variazione sul tema dell’insostenibile leg- gerezza del vetro. Dal vaso “Rosaspina”, per una rosa sola, ai tavolini con ciotole di legno, ceramica, pietra e vetro. Dai surre- ali fiori di spine, a bicchieri un po’ obliqui, che poggiano senza peso sul proprio manico. Vasi sottili e flessuosi che si attaccano a un chiodino. O si appendono a fili. O si celano dentro intrecci di salice. Una bottiglia da notte – quella per Cappellini – su tre piccole gambe blu (una delle poche concessioni alla scelta della trasparenza). E ancora, freschi di realizzazione, bicchieri, bottiglie, brocche e vasi dalle linee modernamente archetipiche. Le forme sono mutate, in vent’anni e più, ma mantengono delle costanti: le dimensioni, mai grandi; il richiamo all’organico, al vegetale; un equilibrio apparentemente precario. Che vuol dire anche una certa, sottile ironia, necessaria e vivificatrice per cose che devono abitare i nostri giorni assieme a noi. Tutto appare molto delicato. Delicato ma forte. Delicato ma in- trinsecamente legato alla propria funzione. Le idee di questa designer sono così: leggere e forti, ironiche e profonde. E profondamente consapevoli. Lei è così. Nel vetro trasparente si è solo riflessa.

maggio 2008 35 Lettere a Sardinews Le peripezie per rilevare una licenza, alcuni casi a Cagliari e in Ogliastra Noi, schiavi-schiave in farmacia Ci propongono contratti da magazzinieri

Sedici farmacisti collaboratori delle province di Cagliari e Oristano hanno inviato la seguente lettera che – per l’importanza che ha e la schiettezza manifestata - volentieri pubblichiamo. Ovviamente abbiamo verificato i nomi e il possesso della laurea da parte degli scriventi.

iamo alcuni dei 75 mila farmacisti non titolari.. Lunga e tortuosa è Sstata la strada per arrivare a esser- lo con forte dispendio di energia, tempo e denaro e l’unica realtà che troppi di noi si trovano davanti alla fine del percorso universitario è la desolazione…. Nel migliore dei casi c’è un padrone tito- lare che ti soffia sul collo mentre lavori, che ti maltratta, ti videosorveglia e mi- naccia di mandarti a raccogliere cartone se ritardi di 50 secondi l’orario di entra- ta o se sprechi un minuto del tempo che lui ti paga per rivolgere alla collega che hai a fianco un salutino. A due di noi è intenzionata a cederla il prezzo è così quindi cosa pretendere di più? capitato di sentirsi proporre un contratto alto da essere proibitivo. Qualche set- L’ex ministro Pierluigi Bersani è sta- da magazziniere perché più conveniente timana fa tre di noi si sono recati dal ti- to fermato, e la liberalizzazione tanto fiscalmente per il titolare. Gli abbiamo tolare di una farmacia del centro storico attesa rimarrà un miraggio soprattutto risposto con un no. Anzi, le abbiamo ri- di Cagliari, più precisamente nella zona adesso che la Ferderfarma ha agganci sposto con un no. fra piazza Jenne e piazza Garibaldi, per- così potenti nel nuovo Governo. Abbia- Ci è capitato di sentirsi chiedere una let- ché si era ventilata la possibile vendita mo ottenuto solo la possibilità di entrare tera cautelativa di dimissioni da tenere di una farmacia, per avere ragguagli cir- nelle corsie di un ipermercato ma con in cassaforte e da usare come minaccia ca il prezzo..Senza farla troppo lunga la lo stesso trattamento economico e con alla prima occasione. Ci è capitato di cessione dell’attività ci sarebbe costata in più l’opzione di uno strofinaccio e il sentirci male, e abbiamo fatto finta di più di 3 milioni e mezzo di euro. Men- glassex in mano per liberare gli scaffali nulla. tre volendo ripiegare sulla provincia, dalla polvere o se proprio siamo temera- Siamo stritolati, sottopagati, con i cram- ci siamo informati anche sul prezzo di ri e amiamo il rischio possiamo provare pi alle ginocchia perché durante l’orario una farmacia rurale di un piccolo centro timidamente ad aprire una parafarma- di lavoro è assolutamente vietato sedersi. dell’Ogliastra, e anche li la cifra andava cia ma, tutto quello che ci è concesso A fine mese riesci a portare a casa 1200 sopra gli 800 mila euro. Ci chiediamo: dispensare si riduce a ziguli’, pasta per euro solo se fai 40 ore alla settimana..in tutto ciò è lecito? Tutto ciò può consenti- dentiere, pannoloni per incontinenti, alcuni casi anche 50 ore perché hanno re ai giovani professionisti di non essere alimenti per la prima infanzia e qualche deciso di tenere aperti i battenti anche servi o “schiavi” per tutta la vita? Dove antinfiammatorio per doloretti vari, ma tutti i sabati pomeriggio per contrastare si trovano certe cifre? E i concorsi? Sem- sempre con l’incubo che la farmacia più aspramente le parafarmacie che per so- pre boicottati dall’associazione titolari.. vicina non provi a fare ostruzionismo pravvivere sono costrette ad allungare in Sardegna sono passati 25 anni senza minacciando i fornitori, che preferisco- l’orario, perché questi signori non sono che se ne indicessero, anche se per leg- no servire i grandi e di conseguenza disposti a cedere nemmeno le briciole a ge si dovrebbero fare ogni cinque anni ignorare i piccoli. chi tenta di affrancarsi da questo assurdo seguendo l’andamento demografico. Ma Eppure la tutela della salute pubblica sistema. in una Nazione fatta di ordini massonici può essere garantita anche da noi pro- Il sogno di avere una farmacia pro- che detengono i posti di potere (notai, fessionisti - dottori farmacisti – nullate- pria è un’utopia farmacisti, magistrati, avvocati ecc) nes- nenti. Una chimera che non puoi nemmeno im- suna pretesa può accampare il povero Grazie per la pubblicazione (se la pub- maginare. Perché chi ce l’ha se la tiene cittadino a cui già è tanto che gli è stata blicherete). Abbiamo mandato la lettera stretta per tramandarla di generazione in data la possibilità, con enormi sacrifici anche ad altri giornali. Non ci hanno de- generazione, e se anche qualcuno fosse economici, di iscriversi all’Università gnato nemmeno di una risposta.

36 maggio 2008 Creative Che cosa c’è dietro la casa editrice Tiligù nel quartiere antico di Cagliari I Passeggioni, il Gatto all’indietro In Castello con Daniela e Marcella

e vedete aggirarsi per il quartiere medievale di Castello una allegra Scombriccola di gatti randagi, cu- riosi e pasticcioni, potreste trovarvi da- vanti ai “Passeggioni”, un nuovo feno- meno editoriale tutto al femminile nato a Cagliari e destinato a conquistare i bambini di tutte le età. A maggio è uscito il secondo volume della collana: “I Pas- seggioni e il Gatto all’indietro”, edito dalla Tiligù piccola casa editrice situata proprio nel cuore di Castello. Le ideatrici del progetto sono Daniela Zempt e Mar- cella Saddi, che insieme alla “consulen- za storiografica” di Elisabetta Borghi e Veniamo ai Passeggioni, come sono suo difetto caratteristico, ma nonostante alle illustrazioni di Lavinia Flora danno nati? questo è accettato dal gruppo. Questo mi vita ai mici protagonisti delle avventu- D. Sono nati anche prima della casa edi- sembra un messaggio importante da far re: Topo Topone, Stracciastracci, TDA, trice, anzi possiamo dire che la casa edi- passare. Rantolo Sgocciolo e Divina. trice è nata proprio in funzione dei pas- Quali sono i progetti futuri dei Passeg- Ed ecco i retroscena dell’avventura dei seggioni. Perché volevamo seguire ogni gioni? Passeggioni, i progetti futuri, la difficol- aspetto del progetto, dalla veste grafica M. I passeggioni vivono in Castello e per tà di fare un’impresa editoriale oggi in alla storia, alle illustrazioni, alla promo- ora credo ci rimarranno. Abbiamo, però Sardegna, ma anche della fortuna di fare zione. Questo poteva accadere solo con il progetto di fare girare i nostri gatti per il lavoro che maggiormente appassiona e una casa editrice nostra. Ovviamente la Sardegna, magari visitando i posti più di vedere realizzati i propri sogni. l’idea è nata dal grande amore verso i rilevanti per quanto riguarda l’archeolo- Fondare una casa editrice non sembra gatti, su come si comportano. TopoTopo- gia, fenicio-punica piuttosto che quella oggi l’idea imprenditoriale più reddi- ne, ad esempio, è il mio vero gatto. Ci nuragica. A me personalmente piacereb- tizia che si può immaginare, come vi è siamo dette: “Perché non raccontiamo be anche che visitassero anche le perife- venuta in mente? delle storie con gatti ambientate a Ca- rie della città. Marcella. È stata un’idea condivisa, Da- gliari” Il momento più emozionante resta co- niela e io ci siamo trovate su un proget- M. Quando ho letto la prima storia scrit- munque il contatto con i vostri lettori, to comune. Lei veniva dall’esperienza ta da Daniela, mi è piaciuta moltissimo i bambini. dell’Ilisso, io da quella della Tam Tam. e ho pensato che si potesse aggiungere D. Il filo che vogliamo seguire è sicu- Avevamo voglia di cambiare e provare a qualcosa al racconto. Così è nata l’idea ramente quello delle scuole. Attraverso fare qualcosa assieme. di accompagnare ogni storia con delle il contatto con i bambini, lavoriamo su Daniela. Avevamo un sacco di idee e ci nozioni storiche e artistiche sui luoghi quelli che saranno i lettori di domani. siamo dette: proviamoci. Abbiamo cerca- che i passeggioni visitano e sulla città di Abbiamo l’ambizione anche di creare to i finanziamenti e grazie al supporto di Cagliari. Schede che sono curate da Eli- nuovi lettori, attraverso un percorso che Sviluppo Italia siamo riuscite a partire. sabetta Borghi. E questo è stato un modo è anche quello del gioco e del diverti- Quanto conta avere creato un’impresa che ci ha permesso di entrare nel mondo mento. al femminile? È stata una cosa voluta della Scuola, a contatto con i bambini. Ci M. Oltre che nelle scuole, sono molto o è capitata? siamo rese conto che attraverso il gioco importanti anche gli incontri nelle li- D. È stata una coincidenza fino ad un e il racconto, riusciamo a far conoscere brerie e le letture teatrali che facciamo certo punto. Credo che lavorare tra don- ai bambini cose che altrimenti non im- grazie all’aiuto del Teatro dell’elefante. ne, nel nostro caso sia stato molto co- parerebbero. Lavorare con i bambini non è stato su- struttivo. Siamo riuscite ad eliminare Ma questi gatti sono umanizzati o con- bito facile, ma ottenere i riscontri è stato certi atteggiamenti che spesso si creano servano una pura radice felina? fondamentale per noi. nell’ambiente lavorativo, sia che si lavo- D. Ci sono ovviamente molti spunti pre- Per chi volesse vedere dal vivo i pas- ri tra donne che con uomini. si dal reale, come Divina che assomiglia seggioni nei prossimi mesi due appunta- M. Anche qui ha influito la mia espe- alla gatta di una mia amica, ma in realtà menti importanti, a luglio a Gavoi dove rienza precedente, con la Tam Tam, dove assomiglia molto anche alla sua padrona, chiuderanno la sezione bambini del Fe- si lavorava solo tra donne. Credo che la chiacchierona instancabile. Hanno, però stival L’Isola delle Storie e a Cagliari, in nostra cifra, al di la di questo, sia quella un tratto felino molto netto, sono gatti ottobre durante il Bestival organizzato di aver scelto di lavorare senza rispar- e si comportano da gatti. Mi piace però da Tuttestorie. miarci. sottolineare che ogni passeggione ha un A.U.

maggio 2008 37 dalla prima pagina Gianni Cuperlo: “Plasmare” l’Italia? No, studiare l’Italia

La forza di Veltroni è stata nell’aver fatto invocazioni della questione settentriona- l’elemento di freno a quel rinnovamento ciò che voleva ma col consenso di tutti, le, della sicurezza o di un nuovo mira- dell’idea stessa della politica che avrebbe in una uniformità di comportamento che coloso “radicamento territoriale”. Tutte caratterizzato il nuovo partito e la stagio- ha scarsi precedenti. Per chi ereditava cose giuste, intendiamoci (anche se poi ne che si apriva. Era ed è un disegno mol- dodici anni di centrosinistra frammen- converrà una buona volta scendere nel to ambizioso. tato un mezzo miracolo. Col massimo merito). Ma l’impressione è che ancora Ma mi permetto di dire che il voto rivela decisionismo combinato al minimo dis- una volta si stenti a prendere di petto la come questa impostazione non regge. E senso. O se preferite, il minimo sforzo a questione. Che è il limite culturale e di non solo per ragioni numeriche, che pure sostenere l’obiettivo maggiore, la nascita lettura del tempo e di visione che una contano qualcosa. Ma perché la nostra di un movimento compatto attorno a una parte importante della politica (la nostra) vocazione maggioritaria, se intesa come leadership indiscussa. Questo serviva e manifesta da alcuni lustri verso i pensieri, autosufficienza sul piano culturale prima questo l’uomo ha ottenuto grazie a doti i linguaggi e le aspettative della società ancora che elettorale, rischia di penaliz- sperimentate e a quella punta di fortuna contemporanea. Allora bene le riflessioni zare la spinta verso l’innovazione. Fosse che non guasta mai. di ieri sul riformismo “dall’alto o senza solo perché intorno a noi c’è una società La campagna elettorale ha confermato le popolo” e oggi quelle su un riformismo molto più diversificata di ciò che siamo premesse. A loro il primato delle urne. A “tecnocratico”. E benissimo l’accento sul in grado di cogliere. Certo che la risposta noi quello delle piazze. Col solo conforto bisogno di restituire senso al legame tra il non è muovere le pedine e sommare le della brutalità. Stavolta niente forchette Pd e i territori. Ma insisto nel credere che forze purchessia, come in parte è acca- a dissimulare il knock-out. Un paio di conterà pure il radicamento e però di più duto in passato. exit poll di alleggerimento e poi a metà conta quel che vai a dire. Come declini le pomeriggio la botta. Senza conteggi e ri- parole chiave della sicurezza o del reddi- Non siamo autosufficienti conteggi. Brogli e controlli. Maggioranza to o della crescita e di un welfare diverso netta per Camera e Senato. Punto. Stop. nella griglia di valori che è propria di una né elettoralmente Via col dopo-voto. moderna cultura democratica e progres- né politicamente sista. Altrimenti il pericolo di inseguire Non c’è ancora stata l’agenda e il lessico degli altri si traduce Ma proprio per evitare questo noi dob- nella negazione della tua identità. Mentre biamo riprendere da subito una discus- una vera riflessione è proprio su questo terreno – l’identità di sione sull’identità di questo nostro Par- sulla sconfitta elettorale una opposizione efficace – che noi oggi tito in rapporto al Paese: il suo profilo, ci giochiamo molto, forse tutto. E allo- le sue discriminanti, la cultura che ne Vengo al punto vero e dolente. O a quello ra la scelta non è tra insistere sulla linea sorreggerà l’azione nei prossimi mesi che almeno a me pare esser tale. Lo scri- dell’innovazione oppure tornare all’an- e anni. Anche perché è solo se hai una vo così: è passato più di un mese dalle tico gioco delle alleanze. Ma è riflettere identità riconoscibile che puoi allargare elezioni e una vera riflessione su quella sul significato che abbiamo dato e diamo il campo delle alleanze tenendo ferma sconfitta non c’è stata. Un’infinità di arti- all’espressione “vocazione maggiorita- una strategia, una impostazione di fon- coli, analisi, flussi e tabelle, questo sì. E ria”. Personalmente ho condiviso la scel- do. Una “visione” appunto della società pure un paio di riunioni di vari organismi ta di presentarci al Paese con quell’au- e del suo sviluppo. Altrimenti giocoforza convocati per la radiografia del voto. E tonomia di programmi e alleanze che in c’è il pericolo di un ripiegamento. Quin- ci aggiungo l’attivismo di qualche Fon- passato non c’era stata. E riterrei esiziale, di penso che questo vada detto, senza dazione. Ma la realtà, temo, è che davanti dopo una sconfitta del genere, riesuma- timori: noi non siamo autosufficienti né a noi si è aperta una stagione non breve re la logica delle coalizioni “pigliatutto”. elettoralmente, né culturalmente, né po- nella quale noi saremo all’opposizione Ma la domanda che almeno io mi pon- liticamente e riconoscerlo non è un cedi- e faticheremo non poco a comprende- go è: su quali premesse abbiamo fondato mento all’antico. Un ritorno a “prima”. re come si possa tornare al governo. Si quella nostra “vocazione maggioritaria”? Tutt’altro. È la premessa per rafforzare dirà che lo stesso era capitato nel 2001. Lo riassumo così: noi abbiamo immagi- quel progetto che ha portato alla nascita E che anche allora la quarantena durò la nato un moderno partito riformatore che, di un grande partito nazionale e popolare. bellezza di cinque anni. È vero. Ma pro- sull’onda di una innovazione coraggiosa Ma per farlo non serve “plasmare” l’Ita- prio quell’esperienza dovrebbe insegnar- di contenuti e linguaggi, si candidava a lia, le sue culture, le forze che la attra- ci qualcosa. E in primo luogo che quando rappresentare da solo, o quasi, una mag- versano, sulle nostre esigenze. Conviene perdi non basta ritenersi vittime di acci- gioranza della società italiana. Nel senso fare l’opposto, e farlo con la forza di una denti sfavorevoli, sedersi a riva e aspet- di interessi soggetti bisogni. Lo abbiamo cultura politica attrezzata a quella lunga tare che gli errori degli altri e una certa teorizzato descrivendo la presenza dentro marcia che ci attende. La mia impressio- sapienza tattica ti restituiscano lo scettro. questo nuovo partito di culture diverse e ne è che semplificare il quadro, dire che Quel che non abbiamo fatto dal 2001 al posizioni di merito talvolta apertamen- tutto era giusto ma che abbiamo avuto 2006, nonostante i ripetuti successi in te in conflitto come la garanzia di que- poco tempo e pagato salatissimo il conto tutte le cosiddette elezioni di mid-term, sta capacità inedita. La conseguenza del governo Prodi, possa confortare lo è stato di ripensare la relazione tra noi (il – anch’essa rivendicata – è stata dar vita spirito nell’immediato, ma senza aiutarci centrosinistra) e l’Italia. Tra noi (il Parti- a un partito non solo post-ideologico ma a capire le cause remote di questa scon- to Democratico) e la vita delle persone. anche orgogliosamente post-identitario. fitta. Mentre, piaccia o meno, è proprio Salvo risvegliarci con qualche bozzo un Di chi vedeva nelle vecchie identità, ma da lì, da quella comprensione profonda, mese fa e ripartire, a quel punto, con le anche in una possibile nuova identità, che insieme dobbiamo transitare.

38 maggio 2008 Cineteca a cura di Emilio Bellu Speed Racer Educazione supersonica Fratelli Grimm scrivevano storie d’orrore per bambini, e hanno educato generazioni di bimbi. I loro mondi terrificanti Iintroducevano i più piccoli alle paure ancestrali della vita, con metafore abbastanza forti da rendere l’ignoto meno inquietante, più facile da riconoscere. Oggi i racconti per i più piccoli tendono ad essere molto meno terrificanti e più condiscendenti con il loro pubblico, creando un ambiente soffocante e ovattato dove i bambini crescono senza poter incontrare nulla di interessante. In oriente la situazione è diversa; in Giappone, in particolare, paese dove l’animazione è parte integrante della vita culturale di tutta la popo- lazione, i cartoni animati sono tutt’altro che accomodanti. I fratelli Wachowski sono tra i pochi registi occidentali ad aver abbracciato maniera ben poco usuale. Il messaggio è fondamentalmente quello lo stile della narrativa popolare orientale senza perderne lo spirito di non idolatrare il passato, ma di capire da soli cosa sia giusto nell’adattamento all’occidente. E Speed Racer, tratto da una delle ed importante per il proprio percorso. E’ un piccolo manifesto prime serie Giapponesi arrivate in occidente, più di quarant’anni contro lo svendere il proprio talento. Non è un messaggio inno- fa, è la dimostrazione che anche quando pensano ad un film per vativo, ma il tono è molto diverso da quello a ci hanno abituato i bambini i due fratelli usano criteri del tutto particolari. Il film segue film di questo genere: la dolcezza tipica di un film per famiglie è la famiglia Racer, da generazioni coinvolta nel mondo delle gare smorzata da un’energia ed un irriverenza che portano rispetto per automobilistiche, quando Speed, il secondogenito, deve decidere quanto di anarchico ci sia nell’essere bambini, e dà un messaggio se continuare a correre sotto la scuderia del padre o entrare a far straordinariamente salutare in un’epoca in cui tutto, dallo sport parte di una grossa multinazionale delle corse. La scelta di Speed, all’intrattenimento, sembra organizzato a puntino. Speed Racer così come tutta la sua vita, è influenzata dal ricordo di suo fratello è un film contro il cinismo e contro l’essere in soggezione degli Rex, uno dei migliori corridori mai esistiti, morto in un incidente adulti solo perché sono adulti, sul non avere paura del passato, sul stradale dopo che la sua carriera era andata in declino per una cercare nuove strade e non limitarsi a seguire quelle asfaltate da chi serie di gare truccate. Appena fatta conoscenza con uno dei più controlla il sistema. In questo senso le scene di corsa sono esilaranti grandi magnati dell’automobile, Speed capisce che il mondo delle e davvero significative, un’integrazione tra messaggio e spettacolo corse è quasi completamente controllato dagli sponsor, e che molti che richiama ed estende il lavoro dei fratelli nella trilogia di Matrix. degli eventi che la sua memoria ricorda come memorabili, alcuni La scommessa dei fratelli non riesce del tutto, per un misto di dei piloti più importanti della storia, non erano che pedine in un eccesso di ambizione e per lo stile iperbolico della coppia, sempre grande meccanismo promozionale. Speed capisce che l’unica sopra le righe. Tutto nel film punta all’eccesso: colori, montaggio, cosa da fare è cambiare le regole del gioco, ed aiutato da pochi design dei set. E’ un’overdose visiva che sembra voler educare i ma validi alleati, tra cui il misterioso Racer X, Si imbarca in una bimbi all’eccesso di informazioni del mondo contemporaneo, ma sfida mai intrapresa prima. danneggia il potere emotivo del film. La salvezza di Speed Racer, La prima cosa che salta all’occhio sin dalle prime immagini del in questo senso, è negli attori: il cast è perfetto, dal giovane talento film è lo stile visivo della pellicola. Chi si ricorda delle polemiche Emile Hirsch a veterani come Susan Sarandon e John Goodman. sui cartoni animati giapponesi che avrebbero potuto provocare Gli attori fanno vivere personaggi interessanti in un mondo che epilessia vedrà in Speed Racer una versione iper vitaminizzata altrimenti sarebbe solo uno spettacolo di grandissima bellezza, ma di quello stile. Tutti i fotogrammi sono un’orgia di colore e di a rischio di essere troppo bidimensionale. Speed Racer è un film rapidissimi movimenti ottenuti con un misto di riprese dal vivo e fuori dal tempo, probabilmente molto più avanti del pubblico a tecniche innovative messe a punto dagli stessi pionieri che hanno cui si rivolge, ma è difficile prevedere il suo impatto. Esattamente dato vita agli effetti speciali di Matrix. L’effetto è strabiliante, e in come la trilogia di Matrix, potrebbe avere un’influenza molto più più di un caso esagerato: seguire quello che accade su schermo è a forte di quanto sia immediatamente evidente tramite lo scarso volte più difficile di quanto dovrebbe. Ma è un’esperienza visiva successo commerciale. Quello che senza dubbio provoca ammi- unica nel suo genere, una fusione straordinaria di animazione e razione è la mancanza di condiscendenza verso i più giovani che realtà come mai vista prima. Questo splendore è accompagna molta il film dimostra, e la forza di un messaggio che, per quanto non sostanza. La parabola di Speed è eccezionalmente educativa, e in originale, è quanto mai vitale ed importante.

Il dossier è curato da Bachisio Floris. Hanno collaborato inoltre a questo numero: Emilio Bellu, critico cinematografico; Viviana Bu- carelli, giornalista e critica d’arte, vive e lavora a New York; Gianni Cuperlo, deputato Partito Democratico; Massimo Lai, avvocato, specialista in Diritto amministrativo e Scienza dell’amministrazione; Anna Leone, associato in discipline geografiche, università di Cagliari; Francesca Madrigali, giornalista pubblicista, laurea in Scienze politiche, Cagliari; Luciana Pilia, neolaureata in Lingue, col- laboratrice di Sardinews; Cristiano Sanna; giornalista, TiscaliNews; Daniela Sari, giornalista professionista, collaboratrice La Nuova Sardegna; Antonello Eugenio Scorcu, professore ordinario di Politica economica, università di Bologna; Cecilia Sechi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Sassari; Flavio Soriga, scrittore; Alberto Urgu, giornalista RadioPress; Raffaella Venturi, critico letterario; Uffici studi Banco di Sardegna, Arel, Aspes, Prometeia, Banca d’Italia, Cgil, Confindustria, Crenos, Istat, Eurostat; grafica di Mario Garau, la vignetta della prima pagina è di Marina Putzolu.

maggio 2008 39 Amministratori e amministrati Se nel mobbing a scuola non c’è persecuzione ei giorni scorsi, il Consiglio di Stato si è pronunciato su una persecuzione finalizzata all’emarginazione del dipendente. Tali com- vicenda di (preteso) mobbing, offrendo alcuni spunti su una portamenti possono anche non consistere nell’inadempimento di speci- Ntra le figure giuridiche più travisate dagli aspiranti utenti fici obblighi contrattuali o nella violazione di specifiche norme attinenti della giustizia. La vicenda riguarda il preside di un istituto superiore alla tutela del lavoratore. Allo stesso tempo inadempimenti o violazioni che, a seguito di una serie di lamentele provenienti dalle famiglie di di norme non danno di per sé vita a persecuzione e quindi a mobbing, alcuni alunni, era stato dispensato dal servizio e restituito all’incarico la cui sussistenza deve emergere dalla valutazione complessiva degli di docente, trasferito e destinatario di episodi, considerando la loro idoneità Sardinews viene inviato per posta agli abbonati. un giudizio di insufficienza relativa- Può essere acquistato presso le librerie di Cagliari lesiva che può derivare anche dalla siste- mente ad un anno scolastico. Tutti i Cuec, Facoltà di Lettere, via is Mirrionis maticità e durata dell’azione nel tempo provvedimenti lesivi venivano annullati Fahrenheit 451, Via Basilicata, 57 e dalle sue caratteristiche oggettive di con sentenza passata in giudicato. Il Tiziano, Via Tiziano, 15 persecuzione e discriminazione. Nel preside agiva, allora, per il risarcimento Il Bastione, Piazza Costituzione 4 caso trattato, il giudice amministrativo del danno lamentando di esser stato Murru, via San Benedetto 12/c ha rigettato la domanda risarcitoria, Dettori, via Cugia 3 oggetto di una serie di comportamenti Ubik, via Roma 65 - 65 non perché gli atti e i comportamenti vessatori (critiche, maltrattamenti, a Iglesias illegittimi dei quali il ricorrente era stato ingiustificate ed esasperate offese alla Libreria Duomo, Vico Duomo 8 destinatario non potessero astrattamente dignità personale, lesione e delegitti- a Nuoro dar vita a mobbing, ma perché non ne mazione dell’immagine all’interno e Libreria Novecento, Via Manzoni 35 era stata dimostrata la natura e finalità all’esterno della sede di lavoro, attacchi a Oristano persecutoria. Anzi, per gli stessi esisteva Libreria Mario Canu, Corso Umberto alla professionalità) tali da concretare a Sassari una ragionevole spiegazione alterna- un’ipotesi di mobbing. Comportamenti Libreria Dessì, Largo Cavallotti 17 tiva e opposta all’intento persecutorio. che avrebbero avuto luogo per circa Insomma, non è stata ritenuta sufficiente sette anni, dall’adozione dei provvedimenti impugnati sino al loro al riguardo la circostanza che il ricorrente fosse stato destinatario di definitivo annullamento. Per come prospettata dalla parte, la vicenda una serie di provvedimenti rivelatisi illegittimi e in quanto tali annullati poteva avere un potenziale fondamento. E’ il caso di precisare, però, dal giudice amministrativo. che non esiste avvocato al quale non sia mai stato chiesto di patroci- Richiamando la teoria della pregiudiziale amministrativa, la sentenza nare una causa di mobbing per vicende che, però, ben difficilmente ritiene che l’illegittimità dell’atto amministrativo sia un requisito potrebbero rientravi. necessario ma non sufficiente per la fondatezza dell’azione risarcitoria. Il concetto tecnico di mobbing (o bossing o harassment) è, infatti, Occorre altresì che il ricorrente dimostri la sussistenza di un danno sicuramente più limitato e caratterizzato rispetto alla percezione che ingiusto, il nesso di causalità con l’illegittimità o e il dolo o la colpa dello stesso è usualmente diffusa. Non è raro, allora, che quella che della p.a. La sentenza ritiene che il ricorrente non abbia, però, provato il cliente riteneva una sicura ipotesi di mobbing si riveli, invece, un il mobbing perché i provvedimenti dall’amministrazione, seppur ille- semplice temporaneo demansionamento, un trasferimento illegittimo, gittimi, derivavano da una serie di documentate segnalazioni dei geni- un ritardato pagamento della retribuzione etc., se non addirittura il cor- tori che avrebbero imposto di ritenere come l’intento non fosse stato retto esercizio di legittime facoltà del datore di lavoro. Come ricorda la persecutorio o comunque diretto a sottoporre il dipendente a molesti sentenza della VI sezione, 6 maggio 2008, n. 2015, il termine mobbing morali. In sostanza anche l’accertamento di una serie sistematica di deriva dall’inglese to mob (assalire) e viene spesso utilizzato in luogo atti apparentemente persecutori non comporta il perfezionamento di del termine harassment per indicare le molestie morali sul luogo di una fattispecie di mobbing ove debba ritenersi insussistente un preciso lavoro. Ma, sia chiaro, non basta uno sguardo torvo o un dispetto tra disegno al riguardo. colleghi per dar vita al mobbing. La giurisprudenza ha chiarito che Avv. Massimo Lai costituisce mobbing (o bossing) l’insieme delle condotte dei colleghi specialista in diritto amministrativo o del datore di lavoro protratte nel tempo e con le caratteristiche della e scienza dell’amministrazione

E presto Patrizia Boi ci farà leggere le sue fiabe Primavera di manifestazioni con Patrizia Boi. Ecco alcune tappe. 2007, al Gremio dei sardi nel febbraio 2008, al comune di Labico Ha partecipato al Festival internazionale di musica etnica Trimpa- a marzo 2008, sempre con l’intervento delle Donne in Nero, rete nu il 20 maggio a Sassari col suo romanzo Donne allo specchio, internazionale di donne contro le guerre con cui la Boi collabora. alla terza edizione, nell’incontro Sul filo della taranta organizzato In occasione della Festa delle Donne l’autrice è stata ospite in Um- da Acuvacamus e dalla libreria Odradek con l’intervento di Neria bria dalla Biblioteca di Città della Pieve. Sono state pubblicate sue Di Giovanni, (presidente dell’associazione Internazionale dei cri- poesie nella rivista storica Noidonne, nel sito Paesedombre, in una tici letterari), di Giacomo Serreli, giornalista e della cantante Ro- rivista letteraria brasiliana. Sono state tradotte in rumeno alcune sue sapaeda. Il libro è stato presentato anche ad Alghero nella libreria poesie da George Popescu dell’Università di Craiova. Il Labirinto nell’incontro Donne si leggono sempre con Neria Di Patrizia Boi collabora con Igino Creati Fondatore e segretario ge- Giovanni. In aprile il libro era stato presentato sempre a Sassari alle nerale del Premio Città di Penne - Europa alla sua XXX edizione Messaggerie sarde dalla poetessa Mariella Masoni del Salotto Let- per il quale parteciperà alla sessione di Mosca. È in corso di pub- terario e al Comune di Quartu dallo scrittore Marco Diana, ideatore blicazione una raccolta di fiabe Storie di animali e altri amici con del sito Paesedombre.Nel Lazio, dove l’autrice (cagliaritana) vive Condaghes e il suo secondo romanzo “Lucrezia e i Sonnambuli”. e lavora, il libro è stato presentato a Roma alla libreria Bibli di Tra- Altri incontri sono previsti il 7 giugno a San Sperate, l’11 giugno a stevere nel dicembre 2006, al Festival della Garbatella nel luglio Nuoro, il 13 giugno a Cagliari e il 14 giugno a Paulilatino.

40 maggio 2008 Quelli che fanno Visita all’azienda agricola Gavino Deriu tra le vigne di Codrongianos I passi secondo la gamba, 10 mila bottiglie Risorse? La qualità cannonau e vermentino

n principio era il padre, Filippo Deriu, originario di Flo- rinas. Aveva le vigne nella campagne di Codrongianos, il Ipaese della splendida Basilica di Saccargia. Ci lavorava anche la moglie, Maria Grazia Carboni, di Florinas anche lei. E oggi – stessa collina, stesso modo di fare - ci lavora il loro fi- glio, Gavino, di 42 anni assistito – come tradizione vuole – dal- la moglie Margherita Cabras, diploma di ragioneria, mamma di due figli (Filippo di 12 anni – stesso nome del nonno vignaiolo - e Giovanna di sei). Margherita è state per anni segretario del caseificio di Chiaramonti. Le vigne non sono più quelle di una volta. Qui è sbarcata la tecnologia di impianto ma con fedeltà totale alla tradizione. E, come da tradizione, si continua a vendere – nelle campagne di Signoranna, ai lati della Crlo Felice subito dopo Sassari in dire- zione di Cagliari -sfuso, dalle botti di una volta. “Imbottigliare tutto oggi sarebbe folle, ci riempiremmo la cantina di bottiglie, lo sfuso va molto, abbiamo una rete diffusa e qualificata di clientela: Ma pè evidente che puntiamo all’imbottigliamento di tutta la produzione: Quando avverrà? Tempo al tempo, faccia- mo i passi secondo la nostra gamba, siamo fatti all’antica”. No, non sono fatti all’antica. Sono prudenti. Ma decisi. Sei ettari di vigneti in terreni calcarei e marnosi, ben soleggiati, coltivazioni a guyot per il moscato e il vermentino, a cordone speronato per i rossi con una resa per ettaro tra i settanta e gli ottanta quintali. Il vino più amato è Tiu Filillpu, in omaggio al capostipite, uvaggio misto fra cannonau e cabernet, 15 gradi centigradi. Un prodotto eccellente, Oro Ere, un bianco dolce, è di 13,5 gradi, gusto armonico, da servire fresco. Ma la forza commerciale iniziale è data dal rosso Vigne Deriu, cannonau doc di 14,5 gradi e il bianco - sempre Vigne Deriu – di un grado inferiore. Buona la scelta grafica delle etichette, elevata la qualità. “Con 10 mila bottiglie cominciano a rifor- nire alcuni ristoranti di Olbia e da giugno venderemo anche in alcune enoteche di Sassari. Stiamo per passare da sei a dieci ettari di coltivazione e ciò ci permetterà di poter onorare con- tratti più vantaggiosi di vendita. Nel frattempo continuiamo anche con lo sfuso, bianco e rosso, gradazione tredici, la pre- senza dei clienti in azienda ci fa molto piacere, è il segno di un attaccamento, di una fidelizzazione che ci fa onore. E poi dalla sfuso molti passano all’imbottigliato. Sfuso alquanto gradito dai ristoratori che lo propongono come vino della casa e parla- no della nostra azienda”. La cantina è moderna. Con dieci silos in acciaio, per una ca- pacità complessiva di 52 mila litri, venti botti in rovere dove viene tenuto in affinamento il Tiu Filippu, Gavino e Margherita cercano di lanciarsi nella grande avventura del mercato. “Oggi c’è molta concorrenza, ma ci rendiamo conto che la competi- re la clientela, conoscendola e intrattenendo rapporti personali. zione non può che farci del bene. Anche perché il nostro è un Il passaggio dallo sfuso all’imbottigliato ci ha già dato buone vino che tende a differenziarsi da quelli eccessivamente com- soddisfazioni. Dobbiamo seguire lungo la stessa traiettoria, fa- merciali, è pur sempre il vino di una piccola cantina privata”. cendo le cose possibili, non quelle avveniristiche”. Un sogno Piccolo è bello, quindi. Già da quest’anno ci sarà una rete com- lo avete? “Sì, vivere dalla terra, vivere da questa terra, farci merciale gestita in proprio. “Perché – spiega Margherita – pre- vivere semmai anche i nostri due figli. Con le nuove tecnologie feriamo seguire passo passo le vicende aziendali. Noi preparia- si può fare. Alla base di tutto restano i terreni di Tiu Filippu. mo i terreni, seguiamo i vitigni, vendemmiamo e vinifichiamo, Lui ha seminato, noi cominciamo a raccogliere”. travasiamo e imbottigliamo. Allo stesso modo vogliamo segui- L.P.

maggio 2008 41 Aziende, carriere, persone

Tre giorni con Festarch tra Manifattura e le facoltà di Archiettura di Cagliari e Alghero La nuova edizione di Festarch (Turismo planetario) – con progettisti e autori, filosofi e designers- sarà inaugurata giovedì 29 maggio alle 21,30 con la partecipazione del presidente della Regione Renato Soru e del progettista svizzero Jacques Herzog. Seguirà la lezione magistrale. Da venerdì 30 maggio invece inizieranno gli incontri a partire dalla mattina in 5 diverse sale all’interno delle Manifatture e proseguiranno sabato e domenica. Saranno aperti gli spazi del Dipartimento di Architettura di Cagliari e dal 26 al 29 maggio alla facoltà di Architettura di Alghero si terrà un Workshop internazionale. Tra gli ospiti previsti, Jacques Herzog, François Roche, Rem Koolhaas, Iñaki Abalos, Hans Ulrich Obrist, Julia Peyton-Jones, Qingyun Ma, Oliviero Toscani, Rick Moody, Vito Acconci, Geoff Dyer, Mario Dondero, Bruce Sterling, Andrea Branzi, Junya Ishigami, Fabio Novembre, Joseph Grima, Marco Casamonti, Bjarke Ingels, Minsuk Cho, Marcello Fois, Luc Sante, Tom McCarthy, Flavio Soriga, Pinuccio Sciola. Per consultare il programma http://www.festarch.it/

Mario Stevelli nuovo presidente dell’Api sarda di Cagliari, vice Maristella Casula e Massimo Balia Mario Stevelli è il nuovo presidente dell’Api sarda di Cagliari. Oltre al presidente sono stati eletti i vicepresidenti Maristella Casula e Massimo Balia, tesoriere Roberto Exana. Gli altri componenti del direttivo sono: Diego Casu, Giorgio Congiu, Martino Ferraguti, Gianni Gavassino, Mario Grimaldi, Francesco Lippi, Alessandro Manunta, Valentina Meloni, Andrea Podda, Alberto Urpi e Beatrice Venturi. Mario Stevelli – si legge in una nota è giunto all’incarico “grazie al proficuo lavoro e all’indubbio successo ottenuto nel settore imprenditoriale del trasporto turistico locale, dove ha avuto modo di acquisire una notevole esperienza che ha messo al servizio dell’Associazione. Fra i più urgenti e primari impegni Stevelli ha indicato la necessità di dare vita a un dibattito tra gli associati della delegazione, la cui sintesi verrà portata dagli organi dirigenti alla attenzione della presidenza e del comitato direttivo regionale, sui temi più delicati ed urgenti che riguardano il mondo imprenditoriale”.

Banco di Sardegna: maggio di concerti in Sala Siglienti con jazz, chitarra, pianoforte e violino Maggio e venerdì (sempre alle ore 19) di concerti con ottima musica nella Sala Siglienti del Banco di Sardegna a Sassari, viale Umberto 36 in collaborazione col Conservatorio “Luigi Canepa”. Il 2 maggio ha battezzato l’iniziativa la chitarra di Marino De Rosa, il 9 Alessio Ferrei al pianoforte, il 16 Francesca Sassu soprano e Andrea Carta al piano, il 23 maggio il trio jazz Three Steps con Luca Sirigu (piano), Alessandro Canu (batteria) e Nicola Sassu al contrabbasso. Chiusura il 30 maggio col violino di Alessio Manca e il pianoforte di Caterina Denti.

Usi e abusi nel giornalismo: dibattito a Lingue di Cagliari col libro Cuec di Laura Pisano sulla comunicazione Il libro di Laura Pisano “La società della comunicazione, indagini sul giornalismo tra ‘800 e ‘900” (edizioni Cuec, euro 22) è stato presentato nell’aula magna della facolltà di Lingue a Cagliari e il tema è stato attualizzato su “usi e abusi nel giornalismo”. Ne hanno parlato, con l’au- trice, Cosimo Ceccuti (università di Firenze), Maria Corona Corrias (storica di Scienze politiche a Cagliari) e Marco Pigotti (Lingue).

On line su www.sardegnadigitallibrary.it anche l’intervista A service di Vindice Ribichesu a Giovanni Lilliu È on line la memoria digitale della Sardegna. Basta cliccare su www.sardegnadigitallibrary.it dove sono disponibili numerosi filmati, immagini, testi e musiche di una Sardegna antica e moderna. Tra gli altri documenti è possibile visionare in alta qualità il filmato “Tu e la storia” con un’intervista a tutto campo a Giovanni Lilliu a cura di Vindice Ribichesu. Il filmato (durata un’ora e sette minuti) era stato realizzato da Andrea Meloni, titolare della Aservice, www.aservicestudio.it Sono on line anche tutti gli interventi dei seminari conclusivi del progetto Itaca (Interventi di trasferimento di abilità e competenze ambientali) promossi dall’università di Cagliari e di Sassari).

La giornata dello sport - con pallavolo, badminton e arco - per gli scolari di Stintino e Portotorres Una mattinata dedicata allo sport, tra pallavolo, badminton, tiro con l’arco e vela. Sono state le attività che hanno visto attori incontra- stati gli alunni delle scuole di Stintino e Porto Torres che il 14 maggio si sono dati appuntamento in Piazza dei 45 e al Porto Mannu per partecipare alla “Giornata provinciale dello sport”, organizzata dal Coni provinciale e dalla Provincia di Sassari. La Piazza dei 45 è stata trasformata in un vero e proprio campo di giochi, con aree dedicate alla pallavolo e al badminton, il gioco simile al tennis diventato sport ufficiale alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.

Lia Levi a Bortigali con “Una bambina e basta”, brani letti da Rita Atzeri Per iniziativa della Biblioteca comunale di Bortigali – lunedì 19 maggio, presso il centro di aggregazione sociale, gli studenti delle scuole medie hanno incontrato la grande scrittrice Lia Levi e hanno assistito al recital proposto da Il crogiuolo su Una bambina e basta. Questo racconto, vincitore del Premio Opera Prima, è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. I brani scelti sono stati interpretati da Rita Atzeri accompagnata dal violino di Gianbattista Longu.

Un mese a Nule con l’arte tessile contemporanea e con i tappeti d’autore Si inaugura sabato 24 maggio alle 18 a Nule la 17.ma Mostra Internazionale d’arte tessile contemporanea e la seconda Collezione tappeti d’Autore. La mostra resterà aperta (ore 11-13 e dalle 16,30 alle 20,30) fino al 29 giugno. Per l’inaugurazione, dopo i saluti del sindaco Angelo Crabolu, interverranno Gavina Ciusa, Ivo Serafino Fenu e Paola Re. Coordina Nietta Condemi de Felice.

Il 29 maggio ore 18 presentazione del numero 100 di La grotta della vipera con Bandinu Cherchi Caocci Sanna Il numero 100 della rivista fondata da Antonio Cossu “La grotta della vipera” (ora la pubblica la Grafiche del Parteolla di Paolo Cossu, Dolia- nova) verrà presentata a Cagliari giovedì 29 maggio alle 18 al Centro linguistico europeo di via Raffa Garzia 9. Il periodico – con articoli di Placido Cherchi, Luciana Floris e Mimmo Bua - è centrato sulla figura artistica e umana del pittore Luigi Mazzarelli. Altri articoli di Piero Ausonio Bianco, Miali Logudoresu, Franco Cocco, Rossana Abis, Antonio Cossu, Mariangela Sedda, Giovanni Mameli. Parleranno della rivista Bachisio Bandinu, Placido Cherchi e Duilio Caocci. Letture di Mario Faticoni. Modera il direttore del trimestrale Giovanni Sanna.

42 maggio 2008 Cantina di Santadi

maggio 2008 43 San Giuliano

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