Relazione Di Arpa Lazio
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Progetto Di Piano Stralcio Per L'assetto Idrogeologico Rischio Idraulico
Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno PROGETTO DI PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO RISCHIO IDRAULICO RELAZIONE Febbraio 03 1 Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno SINTESI GENERALE L’approccio allo studio ed all’analisi generale delle problematiche idrogeologiche ed in particolare idrauliche, che l’Autorità ha programmato, avviato e sviluppato nel corso degli anni si basa su un processo metodologico - operativo, che ha reso possibile, in ogni fase, il rispetto del dettato legislativo ed ha, nel contempo, valorizzato le molteplici competenze necessarie per la definizione del rischio su area vasta, in linea con il carattere interdisciplinare che caratterizza il processo di pianificazione e programmazione proprio della legge 183/89. Il rispetto del dettato legislativo è stato reso possibile dalla notevole flessibilità del processo che ha consentito, di volta in volta, di adattare ed indirizzare le azioni in funzione di un iter normativo particolarmente articolato e complesso, che si è andato snodando attraverso fasi ordinarie ed emergenziali, come riassunto nella seguente tabella L. 183/89, L. 493/93 art. Studi prioritari 12 Preliminare di Piano di Bacino D.P.R. luglio 95 e Definizione Bacino e Piani Stralcio successive Integrazioni 26/01/96 Adozione Linee Guida per la redazione dei Piani Stralcio di Difesa dalle Alluvioni. 07/09/99 Adozione Piano Stralcio di Difesa dalle alluvioni per il Bacino Volturno (PSDA) Emergenza Sarno Piano Straordinario per l’individuazione e la maggio 98 perimetrazione -
Plio-Pleistocene Proboscidea and Lower Palaeolithic Bone Industry of Southern Latium (Italy)
Plio-Pleistocene Proboscidea and Lower Palaeolithic bone industry of southern Latium (Italy) I. Biddittu1, P. Celletti2 1Museo Preistorico di Pofi, Frosinone, Italia, Istituto Italiano di Paleontologia Umana, Roma, Italy - [email protected] 2Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Rome, Italy [email protected] SUMMARY: Elephant remains were first reported from the Valle Latina, in inner southern Latium, in 1864, by O.G. Costa. Since, they have been discovered at some 20 sites, ranging in age from the Middle Villafranchian (Costa S. Giacomo, with both Anancus arvernensis and Mammuthus (Archidiskodon) meri- dionalis), to the Late Pleistocene (S. Anna near Veroli, with Mammuthus primigenius). Most of the relevant faunal record, however, is of Middle Pleistocene age, and is characterised by Elephas antiquus. This species was discovered, most notably, at several archaeological sites, in association with Acheulean industry, starting with Fontana Ranuccio near Anagni, which is dated to c. 450 ka bp by K/Ar. At such sites, bones of Elephas antiquus were sometimes knapped to produce bone tools, including bone handaxes. 1. PROBOSCIDEA IN THE VALLE LATINA Stephanorhinus cfr. S. etruscus, Equus stenon- is, Pseudodama cfr P. lyra, Eucladoceros cfr. E. The quaternary deposits in the Valle Latina tegulensis, Leptobos sp., Gazella borbonica, are rich in faunal finds. These include frequent Gazellospira torticornis, Canis cfr. C. etruscus, elephant bones that have been the subject of Vulpes cfr. V. alopecoides, Hyaenidae gen. sp. scientific interest since the second half of the indet. and Hystrix cfr. H. refossa (Cassoli & nineteenth century. Segre Naldini 1993; Palombo et al. -
Piano Di Tutela Delle Acque Regionale (Ptar) Aggiornamento
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE REGIONALE (PTAR) AGGIORNAMENTO ALLEGATI AL PIANO DICEMBRE 2016 Indice Tabelle Tabella 2-1: Bacini Idrografici Superficiali .......................................................................................... 6 Tabella 2-2: Sottobacini idrografici afferenti ...................................................................................... 8 Tabella 2-3: Sottobacini Idrografici funzionali .................................................................................. 15 Tabella 2-4: Corpi idrici fluviali .......................................................................................................... 17 Tabella 2-5: Corpi idrici lacustri ......................................................................................................... 30 Tabella 2-6: Corpi idrici lacustri ......................................................................................................... 32 Tabella 2-7: Bacini sotterranei ........................................................................................................... 32 Tabella 2-8: Sorgenti con portata media superiore a 50 l/s ............................................................ 36 Tabella 2-9: Siti Con Habitat di Posidonia oceanica; Fonte: MATTM (2015) ................................. 49 Tabella 2-10: Rete Natura provincia di Latina; Fonte: MATTM (2015) .......................................... 49 Tabella 2-11: Rete Natura provincia di Rieti; Fonte: MATTM (2015) ............................................. 51 Tabella 2-12: -
Volume Stampato Con Il Contributo Dell'amministrazione Comunale Di
Volume stampato con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Colfelice e della Banca Popolare del Cassinate Stampa Tipografia Arte Stampa, Via Toscana 12, Roccasecca (FR) - www.artestampa.org Copyright Comune di Colfelice 2010 ISBN 978-88-902140-3-5 In copertina Particolare degli affreschi nella Galleria delle carte geografiche al Vaticano. Quaderni Coldragonesi 1 a cura di Angelo Nicosia INDICE Presentazione pag. 7 Prefazione pag. 9 ROSALBA ANTONINI , Novità epigrafiche dalla piana del Liris-Garigliano (FR). Gli apporti della docu - mentazione alle problematiche linguistiche. pag. 11 FRANCESCO AVOLIO , I dialetti dell’area cassinese e dell’odierno basso Lazio: alcune considerazioni pag. 27 ANGELO NICOSIA , Federico II e il territorio di Arce pag. 37 STEFANIA PATRIARCA , Un’antica fontana con iscrizione a Fontana Liri (FR) pag. 43 COSTANTINO JADECOLA , “Hanno a sparire le scarpe!” pag. 49 FERNANDO RICCARDI , Roccasecca e Arce in “guerra” per la Pretura pag. 57 GAETANO DE ANGELIS CURTIS , Terra di Lavoro e le elezioni alla Camera dei deputati nel collegio di Pontecorvo tra Unità d’Italia e primo dopoguerra pag. 71 FERDINANDO CORRADINI , Un contributo sulla malaria nella media valle del Liri da due scritte apparen - temente insignificanti pag. 91 LORETO TERZIGNI , Due interessanti iscrizioni inedite di Sora pag. 101 5 UN CONTRIBUTO SULLA MALARIA NeLLA MedIA vALLe deL LIRI dA dUe SCRITTe APPAReNTeMeNTe INSIGNIFICANTI Ferdinando Corradini Nel territorio del Comune di Colfelice, al km. Sappiamo che in occasione dell’ultimo conflitto 117,450 circa della via Casilina, sulla facciata di una mondiale, e subito dopo di esso, nel territorio che va casa che appare essere poco frequentata, è possibile da Ceprano a Cassino si ebbe una recrudescenza del vedere, scritte con un pennello, utilizzando la vernice fenomeno malarico, che, in modo endemico, era pre - bianca, tre lettere puntate in stampatello maiuscolo: sente nello stesso fin dai tempi antichi. -
Changing of Legislation, Political Decisors and Funding: Reasons for A
Changing of legislation, political decisors and funding: reasons for a delay of remediation actions IZSLT Regione Lazio (Italy) [email protected]; [email protected] 17 June 2020 - ITW2 The first identification of the Site of National Interest (SIN) “Sacco River Valley" took place in 2005 in accordance with Law n. 248/05 when concentrations of beta HCH isomer above the legal limits were discovered in bulk cow milk 2 In Italy, the SIN remediation procedure is attributed to the competence of the Ministry of the Environment (MATTM), which can consult some Scientific Institutions or local/regional Agencies or other qualified public or private subjects. 3 The remediation of SINs is a National priority 4 Following the establishment of the SIN, the following activities were assigned to a Commissarial Officer for the Emergency on behalf of the president of the Lazio region (2005): - site securing, - characterization, - environmental reclamation and remediation. 5 At the beginning the Sacco river characterization and remediation activities involved 9 municipalities: Colleferro, Segni, Gavignano in the province of Rome, and Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo and Supino in the province of Frosinone. 6 In 2010, the activities of the Commissarial Officer were extended to the territories of 7 other municipalities located south of the previous perimeter. Such extension was due to the detection of residues in bulk milk in those territories The state of emergency was extended until 2012 then with the order of the Head of the Department of Civil Protection on March 2013 the Lazio Region was declared competent authority for ordinary management. 7 In 2013, the Ministry of the Environment removed the SIN Sacco from the lists of (SIN) (Ministerial Decree 7/2013). -
Le Città Fortificate E I Monti Ernici Fortified Towns and the Ernici Mountains
LE CITTÀ FORTIFICATE E I MONTI ERNICI FORTIFIED TOWNS AND THE ERNICI MOUNTAINS LUNGO IL LIRI ED IL FIBRENO NELLA TERRA DI CICERONE ALONG THE LIRI AND FIBRENO: IN THE LAND OF CICERO CIOCIARIA ARCHEOLOGICA E SOTTERRANEA ARCHAEOLOGICAL AND UNDERGROUND CIOCIARIA LA VALLE DEL SACCO E DELL’AMASENO THE SACCO AND THE AMASENO VALLEYS LE CITTÀ FORTIFICATE E I MONTI ERNICI Tra le cime verdeggianti dei monti Ernici sorgono antichi borghi fortificati, testimonianze preziose del cammino della cristianità nel cuore dell’Italia antica Nel cuore d’Italia, nel meridione del Lazio, dove in origine furono gli Ernici, il misterioso popolo italico, si nascondono tesori incantevoli, cittadine antiche dove il segno della storia parla di Roma e del Papa Re, dove la natura incorrotta e sublime fa da corte ideale alle bellezze nate dal genio degli antichi. Questa è la Ciociaria storica, crocevia di popoli, di santi e di eserciti che fin dall’antichità transitavano per queste montagne, i Monti Ernici appunto. La zona che fu assai impervia, è fitta di alte colline ricche di boschi secolari e di borghi ‘ciclopici’ dove nacquero grandi personalità di Roma antica e quattro tra i Papi più celebri dell’età medievale e del Rinascimento. Oggi quel carattere ‘imper- vio’ non è più tale, ma certo ha permesso che gli aspetti più rigogliosi e splendidi di questa natura siano giunti a noi quasi vergini. Stessa sorte è toccata alle cittadine sorte tra questi colli: i tratti della storia sono ancora lì, ben visibili, attentamente conservati e recuperati al vivere contemporaneo. Su e giù tra boschi e colline si può tracciare un idea- le percorso, un fazzoletto di verde, vagamente rettangolare ai cui margini si adagiano la bella Alatri, l’erudita Veroli, l’inespugnabile Ferentino e la ricca Anagni. -
Analisi Territoriale 1° Fase ITC CECCANO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE DI CECCANO Con sede staccata in Ceprano Analisi territoriale del comune di Ceccano PROGETTO CIOCIARIA SVILUPPO S.C.p.A. 1a FASE ELABORATO E REDATTO DA: VALERIO STACCONE CLAUDIO CERRONI Valerio StacconeGRUPPO – Claudio DI Cerroni LAVORO: CLASSE 4°A Pagina 1 INTRODUZIONE Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 2 eccano è una cittadina del basso Lazio in provincia di Frosinone da cui dista 8 km. Ceccano C Ha un’estensione territoriale di 60,43 kmq e una popolazione di 22.469 abitanti. Posta a 216 m sul livello del mare, sorge a ridosso del fiume Sacco, affluente del Liri, e si abbarbica su un’altura che domina la valle che prende il nome dal fiume. La cittadina si è ingrandita, nel corso dell’ultimo secolo, per conurbazione, ver- so il basso, intorno alla stazione ferroviaria e Stato : Italia lungo la strada che la congiunge al capoluogo e per ampliamento nella parte alta del paese dove Regione : Lazio si sono creati nuovi quartieri. Chiusa dalla bassa Provincia : catena montuosa prolungamento dei Lepini con Frosinone le cime di Siserno e Punta la Lenza, si apre sulla 41°34′N 13°20′E / Coordinate : valle del Sacco e guarda le catene degli Ernici e 41.56667, 13.33333 dei Preappennini. Altitudine : 200 m s.l.m. Il territorio Superficie : 60 km² confina con Abitanti : 22.469 quelli di Giuliano di Densità : 371 ab./ km² Roma, Arnara , Castro dei Volsci , Patrica, Comuni con- Frosinone , Giuliano di Roma , Frosinone, tigui : Patrica , Pofi , Villa Santo Ste- Arnara, Pofi, fano Castro dei Volsci, Villa Santo Stefano. -
Tra Lazio E Campania. Regio I Augustea E Problematiche Odierne
BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA ROMA - Serie XIII, vol. IX (2016), pp. 241-251 MARIA RONZA - ELIODORO SAVINO TRA LAZIO E CAMPANIA: REGIO I AUGUSTEA E PROBLEMATICHE ODIERNE DI RIPARTIZIONE TERRITORIALE (*) Tra Latium et Campania: un’insolita prospettiva. – La Regio I augustea, forse denominata Campania, comprendeva di fatto le aree rispettivamente identificate come Latium (vetus et adiectum) e Campania, malgrado si tratti di entità territo- riali ben distinte così com’è manifestato anche dalla differenziazione toponoma- stica (Solin, 1996). Conferiva un carattere unitario a tale contesto la funzione di raccordo via mare e via terra tra poli urbani di grande interesse istituzionale, mi- litare, strategico: nello specifico tra la città di Roma e i centri flegrei di Puteoli e Misenum, nonché tra Roma e Baiae, località di villeggiatura ben nota all’aristo- crazia romana. La configurazione territoriale della Regio I non fu, infatti, impron- tata a criteri di tipo etnico ma, più probabilmente, legata alla rete di trasporto via terra di lunga distanza, articolata sugli importanti assi viari dell’Appia e della La- tina che collegavano Roma con l’Italia meridionale (Gambi, 1977). Pur nella diversità dei parametri adottati (naturali, storico-culturali, economi- co-relazionali), le proposte di regionalizzazione che hanno interessato quest’a- rea, dall’Ottocento a oggi, e la complessa vicenda della maglia amministrativa dall’Unità d’Italia fino al dopoguerra sono state sinteticamente ripercorse per comprendere il livello di persistenza dell’idea augustea, nonché le potenziali va- lenze in relazione alle dinamiche territoriali in atto e alle esigenze di riordino amministrativo. La Regio I augustea: le relazioni economiche come fattore di coesione territo- riale. -
The Influence of the Augustan Regio I on the Italian Regionalization Debate
Unofficial English version provided by the author of the Italian paper published in: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA ROMA - Serie XIII, vol. IX (2016), pp. 241-251 MARIA RONZA - ELIODORO SAVINO1 THE INFLUENCE OF THE AUGUSTAN REGIO I ON THE ITALIAN REGIONALIZATION DEBATE 1. Between «Latium et Campania»: a different perspective - The Augustan Regio I was a territorial aggregate of Latium (vetus et adiectum) and Campania. Although it is accepted that these territorial contexts are different, as it is suggested also by place names, the relationship between Rome and the other important urban center of Phlegraean Fields (Misenum, Baiae, Puteoli) gave a unitary profile to this territorial division. Baiae was a leisure destination, well known to the roman aristocracy; Misenum was the military harbour of the roman army, while Puteoli was an important seaport to the trade flows. Many cities of Campania played a strategical rule for Rome and its aristocracy, as pointed out from the high frequency in affairs by sea and by land. The territorial asset of Regio I does not result from ethnic criteria but, more probably, it is due to an infrastructural network between Rome and the Southern Italy (Gambi, 1977). The Appian Way and the Latin Way were certainly the most important routes to travel and trade. Since the nineteenth century, the area comparable to the ancient Regio I was involved in a series of regional models. We would also underline as several criteria of regionalization (hydrogeological features, historical experiences and sense of identity, economic and functional forces) were chosen in order to create regions. -
Hyperspectral Proximal Sensing of Salix Alba Trees in the Sacco River Valley (Latium, Italy)
Sensors 2013, 13, 14633-14649; doi:10.3390/s131114633 OPEN ACCESS sensors ISSN 1424-8220 www.mdpi.com/journal/sensors Article Hyperspectral Proximal Sensing of Salix Alba Trees in the Sacco River Valley (Latium, Italy) Monica Moroni *, Emanuela Lupo and Antonio Cenedese DICEA-Sapienza University of Rome, via Eudossiana 18, 00184 Rome, Italy; E-Mails: [email protected] (E.L.); [email protected] (A.C.) * Author to whom correspondence should be addressed; E-Mail: [email protected]; Tel.: +39-064-458-5638; Fax: +39-064-458-5094. Received: 28 August 2013; in revised form: 11 October 2013 / Accepted: 24 October 2013 / Published: 29 October 2013 Abstract: Recent developments in hardware and software have increased the possibilities and reduced the costs of hyperspectral proximal sensing. Through the analysis of high resolution spectroscopic measurements at the laboratory or field scales, this monitoring technique is suitable for quantitative estimates of biochemical and biophysical variables related to the physiological state of vegetation. Two systems for hyperspectral imaging have been designed and developed at DICEA-Sapienza University of Rome, one based on the use of spectrometers, the other on tunable interference filters. Both systems provide a high spectral and spatial resolution with low weight, power consumption and cost. This paper describes the set-up of the tunable filter platform and its application to the investigation of the environmental status of the region crossed by the Sacco river (Latium, Italy). This was achieved by analyzing the spectral response given by tree samples, with roots partly or wholly submerged in the river, located upstream and downstream of an industrial area affected by contamination. -
(Central Italy): Insights on Human-Environment Interaction and the Technological Innovations During the MIS 11-MIS 10 Period
Quaternary Science Reviews 187 (2018) 112e129 Contents lists available at ScienceDirect Quaternary Science Reviews journal homepage: www.elsevier.com/locate/quascirev Integrated geochronology of Acheulian sites from the southern Latium (central Italy): Insights on human-environment interaction and the technological innovations during the MIS 11-MIS 10 period * Alison Pereira a, b, c, d, ,Sebastien Nomade b, Marie-Hel ene Moncel a, Pierre Voinchet a, Jean-Jacques Bahain a, Italo Biddittu e, Christophe Falgueres a, Biagio Giaccio f, Giorgio Manzi g, Fabio Parenti h, Giancarlo Scardia i, Vincent Scao b, Gianluca Sottili j, Amina Vietti a, k a Departement Hommes et Environnements, Museum National d’Histoire Naturelle, UMR 7194 du CNRS, 1 rue Rene Panhard, 75013 Paris, France b Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement, LSCE/IPSL, CEA-CNRS-UVSQ, Universite Paris-Saclay, F-91191 Gif-sur-Yvette, France c Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche, Dipartimento di Studi Umanistici, Universita degli Studi di Ferrara, C.so Ercole d’Este I, 32, Ferrara, Italy d Ecole française de Rome, Piazza Farnese, IT-00186, Roma, Italy e Istituto italiano di Paleontologia Umana, Piazza Ruggero Bonghi, 2, Anagni (FR), Italy f Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, CNR, Roma, Italy g Sapienza Universita di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale, Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma, Italy h Universidade Federal do Parana, Curitiba, Brazil i Universidade Estadual Paulista (UNESP), Instituto de Geoci^encias e Ci^encias Exatas, Rio Claro, -
Primitivo Palazzo
) PRIMITIVO PALAZZO ?, DELLE I ES ROMA t976 MULTIGRAFTCA EDITRICE MOSTRA PATROCINAI'A DALLA REGIONE LAZTO SOTTO GLI AUSPICI DEL MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI CON IL CONCORSO DEL COMUNE DI ROMA A CURA DELL' ISTITUTO DI STUDI ETRUSCHI ED ITALICI E DEL COMITATO PER L'ARCHEOLOGIA LAZTALE (lrctttoHri, ¿( ¿it'itt¿trona C.tc., l¿ liuinat (lrct le rc 7tL'!ic't rt: noi.rri, Orc., lt' Ptrl' ilntithit') Rt)')túi¡'' Dto¡rLsto D'AL¡c'1Rì.'Åsso' D¡oi.t. ttrh(' con¿i!it hlurlnn,n, Brcui¿ritn tth Eu't x ()*¡ao, lt Pistul¿" , I:,Dist l{o¡¡r lihri l-rvttr. ¿å uthc I.tv. ''on(lila tt- vEccrllo' N¿tuntli¡ Llìstort¿ I)uN., N. ll. Pctisto Vit¿ Rttuokt NOTE INTRODUTTIVE PLur', Ro'l. Pru'r,rtco, 'ji Su*r' to, corntletlto all'Lnciclc Sr.p.v ., a¿l Aen ' Stl¡o Ir,ruco, P¡r'rri¿¿ Sl r- I'r. Soullo' Collcci¡rit'¿ Sot-li'l 'l tctto, Ilislotiac T¡c., His¡. A¿n¿idos Venc,, Áez VtRcruo, tle !itgua laliita V¡rino, ¡/¿ / l' V¡nroNt:; a cura di LoReNzo Qutlrct Mnnr¡. A¡'TONIET'|A F ucxzzol-¡ DBrpr¡¡o câ. clrc¿ Rex¡,ro P¡,nonr clell'ogge:io del cottrplesso 7 nuntero cat 00/00 caralogo, numero Grov,tNNr Cot oxx¡' M¡rssttr¡o Prrllorrrxo I t '¿ltezza clei lispettivi nrusei Sre,neNrl Quluct Grcrr Ior,. nLrmcto d'itrvctl¡¿rio l, lLrnghezzit larghezz¿ l. quello <Jella bocca) notì sia specificzto' s'int"nJg Ø diârìretro (per i vasi' ove Lenlisure.senolraltritucritis¡recificatc,sotloilìcetttllttetLl. XXXII Geogra6a fisica ed umâna del Lazio primitivo Gli antichi intendevano col nome di Latium la vasr¿r pianura che si csrendeva a S del basso corso del Tevere, escludendo così dal termine geo- sraÊco (a differenza di oggi) I'Etruria a N e la Sabina a NE; distinguevano inoltre le regioni meridionali della valle del Sacco e del Liri, le cosre sotro ,r Terracina fino al Garigliano, che chiamavano Latium adiectum o flouum, rn quanto aggiunto in età storica in seguito alla conquista romana del terri- torio dei Volsci, degli Ernici, clegli Aurunci (PrrN., N.H.