Ambito 33 Abc

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Ambito 33 Abc QUADRO CONOSCITIVO Ambito n°33 AREA SENESE PROVINCE : Siena TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Chiusino, Monteriggioni, Monticano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Radicondoli, Rapolano Terme, Siena, Sovicille L’area senese è caratterizzata da una struttura fisica alquanto complessa che può essere ha improntato più sottoambiti. Il primo, La Montagnola e la valle del Merse, costituito da rilievi con struttura appenninica, con fondovalli di tipo alluvionale (Piano di Rosia)i ripiani di origine eluviale e la grande ansa della valle della Merse e dai rilievi densamente boscati di Chiusino e Monticiano. Il secondo, a est di Siena, individuabile nell’area delle Crete, è delimitato a est da un deposito di travertino che si spenge nei fondovalli alluvionali dell’Arbia e dell’Ombrone e costituito da colline plioceniche, la cui natura argillosa si esprime in una distesa ondulata di dossi arroton- dati. Ed il terzo centrale è costituito da Siena e le masse della Berardenga, fulcro centrale di raccordo tra le colline sabbiose del chianti, la montagnola e le crete. L’intero ambito senese esprime nei suoi connotati paesaggistici dominanti, seppur con modalità di- verse, la proiezione storica della città nel contado, prodotto di un lungo governo urbano del territorio. Nella Toscana etrusca - che è soprattutto quella centrale - i centri principali sono quasi sempre sui rilievi, talora su quello più alto (ca- so di Montepulciano) quindi è difficile far riferimento a un bacino idrografico, cioè ad una vallata. La città di Siena è all’incirca al confi- ne fra la Toscana densamente abitata, con una gran parte della popolazione nelle case sparse, e con dimensioni esigue dei poderi (così almeno fino a qualche decennio fa), e la Toscana delle argille e dei latifondi, con bassa densità di popolazione. Pertanto vengo- no compresi alcuni comuni che sono sullo spartiacque fra il bacino dell’Arno e i bacini del Merse e dell’Arbia (affluente dell’Ombrone) come Siena e Sovicille, o negli alti bacini dell’Ombrone (Castelnuovo Berardenga), del Cecina (Radicondoli) e del Merse (Chiusdino, Monticiano). CENNI POPOLAZIONE Come per le altre città toscane, è difficile delimitare un’area incentrata su una città importante. L’influenza della città si estende ben al di là dei confini proposti, ma seguire i limiti dell’area dominata significherebbe nel caso di Siena, come in quelli di Firenze, Pisa, Gros- seto ecc. cancellare parecchie aree che hanno una loro specificità, di paesaggio, di organizzazione sociale,di storia e tradizioni, di rapporti fra i comuni. Siena è in forte calo nei trenta anni considerati (-13.009), mentre aumentano tutti i comuni confinanti: Castelnuovo B., Sovicille, Mon- teriggioni, e Monteroni d’Arbia. Questo andamento fa pensare alla diffusione della popolazione senese su un’area più vasta, in altre parole all’estendersi della città reale, ciò che si verifica anche nelle altre principali città della regione. A conferma dell’ipotesi: tutti gli altri comuni dell’area sono in calo: il maggiore in assoluto è quello di Siena, quello percentuale è quello di Chiusdino, che ha nel 2001 il 67% dei residenti del 1971 e la densità demografica straordinariamente più bassa è quella di Radicandoli. CENNI STORICI Siena è stata - probabilmente - un centro etrusco minore. Sappiamo che nella zona vi era una importante famiglia, Saina, che potreb- be aver dato il nome all’insediamento, un fatto normale fra gli etruschi (basta pensare a Cecina e a Tarquinia). In epoca romana è ri- cordata solo da Plinio eTacito. Nel medioevo si sviluppò insieme alla via dei pellegrinaggi. Fu sede di una diocesi nel IV secolo, e a spese di quella, più antica, di Arezzo, in un’epoca (alto medioevo) nella quale i poteri religioso e civile si concentravano in molti casi nel vescovo; e questo comportò scontri, anche armati, con Arezzo. I primi scontri fra Siena e Firenze ebbero luogo nel 1174, per mo- tivi di confini nel Chianti. La fondazione di Monteriggioni (1214) è un’operazione politica insolita per Siena, che in genere è intervenuta su luoghi fortificati preesistenti, come Buonconvento, Casole, Rapolano, Sinalunga, evitando le complicazioni che sorsero per Monte- riggioni, osteggiata dai monaci di Abbadia ad Isola, che vedevano in pericolo il loro predominio politico ed economico nell’area. Lo scontro decisivo con Firenze avviene nel secolo XIII: i senesi e alleati battono i fiorentini e alleati a Montaperti nel 1260, ma nove anni più tardi sono sconfitti a Colle Val d’Elsa. Siena passa al campo guelfo, ed ha un periodo di prosperità di circa un secolo sotto il “go- verno dei Nove”. Nei primi anni del ‘200 nacque lo Studio (università) di Siena, una delle prime in Italia e in Europa. Siena è coinvolta nelle guerre che si svolgono in Italia nel corso del lungo scontro fra il Regno di Francia e l’Impero: nel 1530 i senesi scacciano il pre- sidio imperiale; nel 1547 una seconda cacciata, dopo la quale diroccano totalmente, in pochi giorni, la fortezza costruita dagli spagnoli nel 1550. Infine nel 1554 – 1555 l’assedio da parte degli imperiali, e la resa della città (ridotta a 8000 abitanti. Alla fine di lunghe e dif- ficili trattative fra il Granducato e la Spagna, si ha il passaggio, in unione personale e conservando formalmente le magistrature e isti- tuzioni senesi, al nascente Granducato di Toscana, nel 1559. Dopo questi eventi, la situazione si congela fino alle riforme delle am- ministrazioni locali effettuata da Pietro Leopoldo di(sottoprefetture: Siena e Montepulciano, dove venne istituito il tribunale) e vengono restituiti a Siena di alcuni comuni che (ad es. nel Chianti) erano stati collocati dai granduchi nella provincia di Firenze. Si ricorda che Chiusdino, già castello dei vescovi di Volterra, dotato di duplice cinta muraria, passò a Siena nel 1230. Nel suo territorio si trovano i resti della chiesa gotico-cistercense di S. Galgano e della stessa abbazia, fondata intorno al 1180. Quest’ultima fu devastata dal con- dottiero di ventura Giovanni acuto nel ‘300; decaduta e abbandonata rovinò nel ‘500. CENNI SULLA PRODUZIONE Siena ha prosperato nel medioevo particolarmente come piazza finanziaria più prossima a Roma ealla curia pontificia. In epoca mo- derna – e certamente in relazione all’esistenza di una antica e prestigiosa facoltà di medicina – si è sviluppata l’industria farmacologi- ca (sieri e vaccini). A Siena vi sono anche importanti industrie di dolciumi; a Monteriggioni si è sviluppata la ceramica. Anche Rapola- no ha avuto un certo sviluppo industriale. Castelnuovo B. è parzialmente in zona di produzione del “Chianti classico”, e in parte anche in zona di produzione del “Chianti dei colli senesi”, come pure Siena e Sovicille. SISTEMA VIARIO Siena, “figlia della strada”, si è formata su quella che fin dal secolo VI (invasione longobarda) è stata la principale strada dal nord ver- so Roma, la via Francesca (dei francesi) o Romea (dei pellegrini). Questa strada (attuale Cassia), dotata di stazioni di posta, è stata poi (con la Flaminia, che passava non lontano da Loreto, luogo importante di pellegrinaggio) una delle principali strade utilizzate dai viaggiatori diretti a Roma. Siena era l’unica città sulla via Romea, da Lucca fino a Viterbo. La ferrovia è arrivata presto nella provincia di Siena, che venne collegata ad Empoli (quindi a Firenze, Pisa e Livorno) nel 1949, dan- do una spinta decisiva alla modernizzazione della società senese, e venne proseguita fino a Sinalunga e Chiusi nel 1862. Nel 1865 venne iniziata,e in 10 anni terminata la ferrovia verso Grosseto, per Asciano e Monte Amiata, con percorso lungo e tortuoso. La “scorciatoia” per la Val d’Arbia venne realizzata solo nel 1927. La bassa densità delle linee ferroviarie portò ad un precoce sviluppo delle linee automobilistiche: la prima in assoluto nella provincia di Siena è quella che univa Siena a Greve in Chianti (dove arrivava una linea tranviaria da Firenze) nell’agosto 1913. Negli anni del secondo dopoguerra, dopo la bocciatura dell’ipotesi (sostenuta da Siena) di far passare l’Autostrada del Sole a levante di Siena anzi- ché nella Chiana, è stata realizzata la “superstrada” (propriamente il raccordo Firenze casello autostradale di Certosa-Siena, 1967), e successivamente la superstrada Siena-Grosseto e la Siena-Bettolle (1972). Riconoscimento dei caratteri strutturali CARATTERI STRUTTURALI IDENTIFICATIVI Elementi costitutivi naturali Geomorfologia Nel paesaggio senese risaltano i caratteristici e ampi fenomeni ero- sivi che investono i colli argillosi, in genere quelli esposti a mezzo- giorno a causa della maggiore alterazione termica (sole-pioggia) dando luogo a formazioni pseudo-calanchive: crete di Rapolano. Rapolano Terme Il colore rosso della terra, determinato dalla presenza di rocce car- bonatiche, caratterizza la pianura che si estende tra Sovicille e Monteriggioni Sovicille Assetti agricoli e forestali Paesaggio La natura argillosa dei luoghi si esprime in una distesa ondulata di agrario e colline. La rete insediativa, costituita da viabilità e edifici poderali, forestale storico con maglia estesa, si colloca prevalentemente sul crinale, in modo da ridurre i fenomeni di instabilità. Rapolano Terme Siena Insediamenti e infrastrutture Insediamenti Edifici religiosi, dall’Abbazia di San Galgano a numerose e piccole storici pievi isolate, punteggiano il paesaggio a testimonianza di un antico presidio sui vasti territori agricoli: Pieve di San Giovanni a Sovicille. Sovicille Borghi e castelli sono il segno di un passato feudale e costituisco- no, assieme agli edifici religiosi e al sistema poderale, le matrici dell’attuale paesaggio senese: Monteriggioni, borgo medioevale po- sto sulla sommità di un colle come avamposto senese a Firenze, conserva integro la propria cinta muraria che costituisce un forte segno identificativo nella vallata. Monteriggioni Il singolare profilo di Siena emerge dal paesaggio a sottolineare l’importanza che la città ha storicamente rivestito quale centro di po- tere e dominio di un vasto territorio (il contado senese) e che tuttora svolge quale centro culturale.
Recommended publications
  • Archeologia Della Media E Bassa Valle Dell'ombrone: I Progetti Santa Marta
    BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ON LINE DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO X, 2019/3-4 STEFANO CAMPANA*, EMANUELE VACCARO** ARCHEOLOGIA DELLA MEDIA E BASSA VALLE DELL’OMBRONE: I PROGETTI SANTA MARTA (CINIGIANO, GR) E EMPTYSCAPES The paper presents two research projects both located in the middle and lower valley of Ombrone river. The first- one, SMART project, is focused on the archaeological site of Santa Marta, a central place existing from the Late Republican Roman period up to modern times. It was identified in 2006 in the framework of the Archaeological Mapping program of the Province of Grosseto. In 2012, excavations were focused on the northern area where buildings belonging to a late Republican rustic farm or villa were brought to light, partly abandoned already in the mid-1st century CE. At short distance to the east, the opening of a second area allowed the identification of a sequence of religious buildings, of which the earliest, a three-apses church, predates the late 9th-10thcentury BC, while the most recent church corresponds to a funerary chapel in use until to the 16th/17th century CE. Only at the end of the 2013 excavation campaign, the surveys extended to the southern complex. In this area there is a continuity of occupation between the second and first half of the 7thcentury CE, albeit in the face of significant architectural, topographical and functional transformations. The second project is named Emptyscapes and consists of an interdisciplinary program designed to stimulate changes in the traditional ways in which scholars approach the study of the archaeology of landscapes - that is, to move from an essentially site-based approach to a more comprehensive landscape-scale perspective.
    [Show full text]
  • Coastal Archaeology in North Etruria North Coastal Etruria
    Revue d'Archéométrie Coastal archaeology in north Etruria North Coastal Etruria. Géomorphologie, archaeological, archive, magnetometric and geoelectrical researches Marinella Pasquinucci, Simonetta Menchelli, Renzo Mazzanti, Mario Marchisio, Laurent d' Onofrio Citer ce document / Cite this document : Pasquinucci Marinella, Menchelli Simonetta, Mazzanti Renzo, Marchisio Mario, Onofrio Laurent d'. Coastal archaeology in north Etruria . In: Revue d'Archéométrie, n°25, 2001. pp. 187-201; doi : https://doi.org/10.3406/arsci.2001.1014 https://www.persee.fr/doc/arsci_0399-1237_2001_num_25_1_1014 Fichier pdf généré le 07/01/2019 Résumé Une équipe pluridisciplinaire formée d'archéologues, de géologues et d'ingénieurs présente les résultats de recherches archéométriques combinées au sujet de l'Étrurie côtière septentrionale qui correspond de nos jours à la partie septentrionale de la Toscane côtière. Y sont discutés des problèmes de stratigraphie de l'ère Quaternaire, liés à la formation de bassins sédimentaires dus à la subsidence tectonique au cours du Pléistocène Inférieur. A propos du Pléistocène moyen et supérieur sont présentées les terrasses en rapport avec l'eustatisme glaciaire. En dernier lieu sont prises en considération des données sédimentaires et/ou archéologiques, littéraires et des archives, en vue d'étudier le niveau de la mer durant la période Holocène. Les modifications considérables survenues sur le plan géomorphologique dans la région de Portus Pisanus ont été étudiées en détail. Sont présentés en outre les résultats de recherches géophysiques effectuées sur d'importants sites côtiers, c'est-à-dire des sondages magnétiques dans le village protohistorique identifié dans la zone de Coltano (Pise) et des prospections effectuées dans un secteur du quartier portuaire de Vada Volaterrana (1er- Vie s.
    [Show full text]
  • The Fennel Fields a Little Scene Setting
    A HISTORY OF BORGO FINOCCHIETO by Judy Canton, with side notes by Mary Grace Hicks The Fennel Fields Finocchieto is a charming name. Finocchio is sweet fennel and finocchieto means fennel orchard or fennel fields, just as frutto is fruit and frutteto means orchard. Sweet fennel grows wild all over Tuscany in fields, hedgerows, at roadsides, along the railway, and in gardens. Finocchieto was no doubt known locally for the wild fennel plants growing around the slopes of Bibbiano. It has certainly had the name since 1318, and maybe for much longer. To this day, when the wild fennel seeds ripen every year at the end of August, gatherers of all types and both sexes go to work collecting the seeds that will stud the delicious local salami, finocchiona, with flavor. It has been eaten for centuries, usually on thick slices of unsalted bread and accompanied with a glass of red wine. The farm at Finocchieto, like many Tuscan country properties no longer in agricultural use, has found a new lease on life. Its name, however, will link it to the old way of life and the tradition of eating slices of finocchiona with bread and wine will remind those who enjoy its stone walls and quiet, beautiful setting of the thousands who have already appreciated the same delights in its long history. A Little Scene Setting The part of Italy where Finocchieto was built has a long prehistory; - 228 - a long period of settlement before we have evidence of the farm’s existence. Navigable rivers and valleys were of fundamental importance in the siting of early settlements and in spreading cultural influence.
    [Show full text]
  • Maremma Grossetana
    piano paesaggistico scheda d’ambito logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito ambito 18 maremma grossetana Comuni di: Campagnatico (GR), Castiglione della Pescaia (GR), Cinigliano (GR), Civitella Paganico (GR), Grosseto (GR), Magliano in Toscana (GR), Scansano (GR). profilo dell’ambito 1. descrizione interpretativa 2. invarianti strutturali 3. interpretazione di sintesi 4. disciplina d’uso 5. informazioni relative al piano piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito maremma grossetana Civitella Marittima Vetulonia Scansano Paganico Buriano Magliano Tirli Grosseto Alberese Castiglion della Pescaia Puntala Profilo dell’ambito 1 p. 3 maremma grossetana Profilo dell’ambito p. 4 piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito maremma grossetana L’ambito Maremma grossetana si contraddistingue per un mosaico articolato di paesaggi generato dalla compresenza di ambienti di collina, di pianura e costieri. Ri- lievi di formazione geologica più antica (termine meridionale della Dorsale Medio-Toscana, Colline di Montepescali-Batignano, Monti dell’Uccellina) - dalla morfologia aspra e dominati da formazioni boschive (cerrete, leccete, macchia mediterranea, sugherete), rilievi più addolciti (nella restante parte collinare dell’ambito) - in cui il bosco si contrae a vantaggio di coltivi e pascoli, caratterizzano l’ampia compagine collinare. Il sistema insediativo della collina si struttura lungo la Valle del fiume Ombrone (borghi fortificati medievali, lo- calizzati in posizione strategica - sulla sommità o a mezza costa - e sviluppati lungo i percorsi collinari) e sulle Colline dell’Albegna (nuclei compatti medievali - rocche, edifici religiosi, castelli e borghi - arroccati sulle sommità dei versanti e lungo la viabilità di crinale). Qui i nuclei, spesso di impianto medievale - collocati in posizione dominante, dalla morfologia compatta, non di rado murati (Pereta, Magliano, Montiano, Pari, Casale di Pari, Cinigiano, Civitella Marittima, Sasso d’Ombrone, Campagnatico, Batignano), hanno visto salvaguardati i rapporti originari con l’intorno coltivato.
    [Show full text]
  • PE-S-DE (97) 53 [S: \De97\Docs \De53e.97]
    Council of Europe Conseil de l'Europe * * * * * * * * *** * Strasbourg, 17 December 1996 PE-S-DE (97) 53 [s: \de97\docs \de53E.97] BUREAU OF THE COMMITTEE FOR THE ACTIVITES OF THE COUNOL OF EUROPE IN THE FIELD OF BIOLOGICAL AND LANDSCAPE DIVERSITY BU-DBP Group of specialists - European Diplorna The Maremma Regional Park (Italy) Category B RENEWAL Expert report by Pierre HUNKELER This document wi/1 not be distributed at the meeting. Please bring this copy. Ce document ne sera plus distribué en réunion. Prière de vous munir de cet exemplaire. PE-S-DE (97) 53 - 2 - No member of the Secretariat accompanied the consultant during his visit. Resolution (92) 17 awarding the European Diploma is reproduced in Appendix I; Appendix II contains the Secretariat' s draft resolution for a possible renewal in 1997. - 3 - PE-5-DE (97) 53 1. INTRODUCTION The European Diploma, Category B, was awarded to the Maremma Regional Park (then called the Maremma Nature Park) on 18 May 1992. This on-the-spot appraisal was carried out with a view to the renewal of the diploma for a further period of five years. The visit, which was very efficiently organised, took place on 11 and 12 July 1996 under the responsibility of Mr Nicolo Mattei, Chairman of the park since early 1996, and Mr Andrea Vellutini, bis predecessor. The consultant spoke with and was accompanied on field visits by: Ms Simona Piccini, Vice-Chair and head of agriculture Mr Stefano Celletti, head of forestry Mr Valerio Ferri, head of administration various others connected with the park.
    [Show full text]
  • Italian Railway Heritage— the Tuscan Nature Train Stefano Maggi
    Feature Heritage Railways (part 2) Italian Railway Heritage— The Tuscan Nature Train Stefano Maggi In Italy, preservation of railway heritage is Finally, in 1885, the government entrusted railwaymen in 1905 and the more a very recent development because only operations to three big companies while conservative classes were afraid of their Roman and medieval remains were retaining ownership of lines, permanent rebellious attitude. Strikes became a considered ‘history.’ This article describes installations, while the rolling stock was ‘normal’ feature of Italian railways in the Ferrovia Val’d Orcia (Val d’Orcia sold to the companies. following years, paralyzing the nation’s Railway) in Tuscany as a case study of the The Italian peninsula was divided life more and more. problems facing Italian tourist railways and longitudinally to encourage north– The railways remained under direct vintage trains. The Val d’Orcia Railway south traffic and overcome the State management until 18 April 1985 where old diesel railcars run and steam considerable differences between these when privatization started with the engines haul vintage carriages through two regions of Italy. The eastern establishment of the autonomous Ente beautiful scenery is one of the few examples network was entrusted to the Società Ferrovie dello Stato (Italian State of preserved railways in Italy. Adriatica, which managed 4300 km of Railways), 80 years after the 1905 lines, while the western network was nationalization. The goals of the new Summary of Italian Railways entrusted to the Società per le Strade autonomous railway company were until Today Ferrate del Mediterraneo, which economy and efficiency and the managed 4100 km of lines.
    [Show full text]
  • 2021 Toskana Von Schloss Zu Schloss D
    COACHING IN BAVARIA Andreas Nemitz s Kerschlach 6 s D-82396 Pähl ( +49 8808 386 Fax: +49 8808 1349 email: [email protected] www.coaching-in-bavaria.com 2 Through Tuscany by Four-in-Hand Hunting Breaks Tour #9.1: Part 1 Siena - Maremma COACHING IN BAVARIA Andreas Nemitz s Kerschlach 6 s D-82396 Pähl ( +49 8808 386 Fax: +49 8808 1349 email: [email protected] www.coaching-in-bavaria.com 3 The Tuscan Adventure Preface: This is a tour through Tuscany as the normal tourist will never see. You drive our well-trained four-in- hand teams, put to shooting breaks, along the backtracks, you will be hosted by the families of the vintners and castle owners, by the countesses and princes, your will be treated as a guest and not as a tourist. Do not expect the luxury of a 5* hotel, you will be accommodated sometimes in simple farmhouses, sometimes without private facilities for each room, but this is the entrance fee to see Tuscany as it really is. You will gain atmosphere. The wine and food you will be served is the food the Italians eat, and the wine the Italians drink, things you will never get in an European or American Italian restaurant. You will always feel welcomed and never exploited as a tourist. You will travel at speed allowing you to see the flowers along the road and to chat with the people working in the fields. Our horses are of the Old Oldenburg breed, the classical old German coach horse, and of the Kladruby breed, the horse once pulled the state carriages of the Austrian emperors.
    [Show full text]
  • Production Code of “Chianti Classico” Denominazione Di Origine Protetta
    Production Code of “Chianti Classico” Denominazione di origine protetta (DOP) wine Article 1 Denomination and wines 1. The ‘Chianti Classico’ Denominazione di Origine Controllata e Garantita’ (Denomination of Controlled and Guaranteed Origin), also accompanied by the words “Riserva” and “Gran Selezione”, is reserved to red wine that satisfies the conditions and requirements stipulated in the present production code. Article 2 Ampelographic characterization 1. "Chianti Classico" wine must be obtained from grapes grown in the area of production defined in Art.3 hereunder and must come from vineyards, within the estate framework, characterized by the following ampelographic composition: - Sangiovese, from 80% up to 100%. 2. In addition, red-berried grapes belonging to varieties suitable for cultivation in Tuscany may also be used in the production of the above said wine in the maximum amount of 20% of the area recorded in the vineyard register. Said varieties, registered in the National Register of wine grape varieties, approved by Ministerial Decree dated May 7, 2004 and subsequent amendments, are listed in Attachment 1 of this production code. Article 3 Area of Production of Grapes The production zone of “Chianti Classico” Denominazione di Origine Controllata e Garantita wine is the area defined by the inter-ministerial decree of July 31st 1932, confirmed by Article 5 of Presidential Decree 930 of July 12th 1963, by Article 3 of Presidential Decree of August 9th 1967, by Article 3 of Presidential Decree of July 2nd 1984, and by Article 5 of Law 164 of February 10th 1992, by Article 6 of Legislative Decree dated April 8th 2010 n.61 and by Article 3 of the Production Code attached to Ministerial Decree dated 5 August 1996, independently regulated pursuant to the abovementioned Article 5 of Law 10 February 1992 n.164 and Article 6 of Legislative Decree of April 8th 2010, n.61.
    [Show full text]
  • Bacino Regionale Ombrone
    REGIONE TOSCANA BACINO REGIONALE OMBRONE PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (L. n° 183/89 – L.R. n° 91/98 – L. n° 365/2000) PIANO DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI INDICE Premessa .........................................................................................3 Ambito Idrografico Omogeneo I .................................................14 Ambito Idrografico Omogeneo II ................................................19 Ambito Idrografico Omogeneo III...............................................29 Ambito Idrografico Omogeneo IV...............................................38 Ambito Idrografico Omogeneo V................................................42 Ambito Idrografico Omogeneo VI...............................................48 Ambito Idrografico Omogeneo VII .............................................57 Ambito Idrografico Omogeneo VIII............................................64 Ambito Idrografico Omogeneo IX...............................................69 Ambito Idrografico Omogeneo X................................................74 Ambito Idrografico Omogeneo XI...............................................80 Ambito Idrografico Omogeneo XII .............................................95 2 Premessa MACRO OBIETTIVI La progressiva attuazione del “Piano degli Interventi Strutturali” dovrà tener conto di condizioni di sostenibilità collegate da un lato alla presenza di “invarianti” antropiche, per le quali risulta prioritario l’obiettivo della messa in sicurezza (limitazioni talvolta obbligate in presenza di alcune infrastrutture
    [Show full text]
  • Tuscany-Unique-Villages-To-Love.Pdf
    Project by Toscana Promozione Turistica Editorial Project 3S Comunicazione - Corso Buenos Aires 92 - 20214 MILANO Tel. 02.87071950 - [email protected] Graphic project Art Director: Daniela Toccaceli [email protected] Edited by Claudio Bacilieri in collaboration with Gloria Lorenzini Publishing initiative realized under the interregional project Itineraries Cultural and Thematic in Italian historic towns - Years 2005-2009 TUSCANY UNIQUE VILLAGES TO LOVE Small villages certified as Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni (Orange Flag) by Italian Touring Club, Gioielli d’Italia by Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism and UNESCO World Heritage unique villages to love According to collective imagination, Tuscany is that Elsewhere that tourists coming, for example, from the Ruhr, the Midlands or Ohio are able, with a slight effort, to connect to an idea of beauty that is almost never under their eyes, before they personally experience it CONTENTS ANGHIARI 14 21 CASTELFRANCO DI SOPRA The battle and the lost painting The landscape of fairies BARBERINO VAL D’ELSA CASTELNUOVO BERARDENGA 15 On the ruins of the ancient Semifonte 22 The butterfly village to visit by bicycle BARGA CASTELNUOVO VAL DI CECINA 16 Giuseppe Pascoli’s nest 23 The village shaped like a pine cone BUONCONVENTO CASTIGLIONE DI GARFAGNANA 17 The colours of terracotta and clay 24 Sweet wildness CASALE MARITTIMO CASTIGLION FIORENTINO 18 Quietness near the Tyrrhenian Sea 25 Panoramas from the tower CERTALDO 19 CASCIANA TERME LARI 26 Between
    [Show full text]
  • Railway Heritage in Italy a Case Study: the “Orcia Valley Railway”
    RAILWAY HERITAGE IN ITALY A CASE STUDY: THE “ORCIA VALLEY RAILWAY” Stefano Maggi University of Siena In Italy the exploitation of the railway heritage is a very recent development, due to the fact that only the remains of the Roman and the Medieval Age were considered as History. In Italy historical trains have developed indipendent of the railway preservation movement which was establishing all over the world, leaving from Great Britain in 1951. We can say that it happened in spite of that movement, very little known. What the 1980s and the 1990s have seen accomplished is the demand for steam trains by groups who would charter them for special occasions, at times on the secondary railways, at other times on the national network and usually for travelling into the countryside. This lack of knowledge of what was happening abroad led to the demolition of many historical trains, in particular after the asbestos scandal during the mid 1990s, when it became known that this mineral fibre provoked cancer to workers of the factories where it was manufactured; given that this material was used as an insulator, a great deal of the old rolling stock was demolished. Above all, however, in Italy there has been no culture of industrial archaeology until recent years, because of the fact that the Roman and the Medieval age were considered the most important in Italian history. Consequently, the vintage train was not seen as a relic of history, but rather as an old scrap, just as the old railways that were being closed to the traffic have been considered ruins.
    [Show full text]
  • Wadi Project Presentation of the Italian Site The
    WADI PROJECT PRESENTATION OF THE ITALIAN SITE THE GROSSETO PLAIN by Lorenzo Chelazzi and Isabella Colombini (Partner 2) 1 The Grosseto Plain (Tuscany, Italy) Geographical location Grosseto (42°46' N 11°6' E) is the capital of the most Southern province of Tuscany. The city (10 m a.s.l.) is located at 12 km from the Tyrrhenian sea, in the middle of an alluvial plain. The Mediterranean Tuscany The Grosseto Plain Origins of the plain The Grosseto plain is an area delimited by the hills of Castiglione della Pescaia to the North-west, the hills of Grosseto to the East and by the Uccellina Hills to the South. About 6000 years ago, when sea level stabilised, this area was an enormous marine gulf in which the Bruna and the Ombrone rivers flowed out into sea in its northern and eastern sections respectively. Through the ages, with the progressive buildup of sediments, especially by the Ombrone River, there was a progradation of the land that results in today’s alluvial plain. The wetlands of the Diaccia Botrona are what remains of the ancient marine gulf. The Grosseto plain is part of the Ombrone basin (4768 km2), to which the four catchment areas of the Ombrone, Bruna, Albegna and Osa rivers belong. 1. 2. 3. 4. 2 The Ombrone river The Ombrone River originates from the Chianti hills near Castelnuovo Berardenga (Siena) and after a relatively complex course of about 165 km it flows out into the Tyrrhenian sea in an area south-west of the city of Grosseto. The river near Paganico The river mouth The Ombrone River, with a catchment area of 3494 km2, is the largest river of Southern Tuscany and has the greatest suspended sediment load as compared to other Tuscan rivers.
    [Show full text]